Hit Me Baby One More Time di Loreley (/viewuser.php?uid=18796)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** James. Una Giornata di Sole ***
Capitolo 2: *** Snape. I Demand Satisfaction ***
Capitolo 3: *** James. F**k You, Severus Snape! ***
Capitolo 4: *** Snape. James Potter is a Drama Queen! ***
Capitolo 5: *** James. Tutto è Bene Quel Che Finisce Bene? ***
Capitolo 1 *** James. Una Giornata di Sole ***
Die Hard, Severus Snape!
Hit
Me Baby One More Time
by Loreley
James Potter
non era mai stato un uomo dotato di eccessiva fantasia.
Cervello, forse; bontà d'animo, certo; arroganza,
decisamente ma non fantasia.
Quindi quando il campanello di casa sua suonò, in una calda
mattinata di giugno, il suo primo giorno di vacanza dopo il settimo ed
ultimo anno ad Hogwarts, pensò che fosse Lily, sbadata come
al
solito, che aveva scordato un libro da lui.
O sua madre tornata presto dalla spesa.
O Sirius venuto a scroccare la colazione.
Certezze. Piccole certezze.
Mai si sarebbe aspettato di aprire la porta e trovarsi il naso adunco
di Severus Piton davanti agli occhi.
Sorpresa! Per James sopratutto.
Il pugno lo colpì in pieno volto e lo fece cadere a terra,
la
vista annebbiata. Battè la testa sul tappeto. Un ultimo
pensiero
attraversò la sua mente prima del buio: chi avrebbe mai
detto
che un essere gracilino come
Piton potesse sferrare certi destri.
Una voce roca e ansante liberò un grido di vendetta
nell'aria.
"E questo è per tutto quello che mi hai fatto in questi
sette anni!"
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Capitolo 2 *** Snape. I Demand Satisfaction ***
Piton era euforico. La vendetta era esaltante, esattamente come se
l'era aspettata. Niente
bacchetta, solo la soddisfazione di fisicamente creare il
più
dolore possibile a quel pallone gonfiato.
E di certo c'era riuscito. Il campione dei griffondoro non accennava ad
alzarsi dal tappeto. L'aveva letteralmente steso. Dico, letteralmente.
Dalla porta Piton fissava il ragazzo sul pavimento. Il piano era
andarsene, naturalmente. Andarsene prima che Potter riuscisse a mettere
mano alla bacchetta. Però.. Insomma! Perchè
l'idiota non
si rialzava?? Uno strano sentimento mai provato per l'occhialuto
griffondoro cominciò a formarsi sul petto di Piton.
Era.. era davvero
preoccupato per lui?
"Avanti Potter, smettila di fare il bambino. Ti ho preso praticamente
di striscio!"
Nessuna risposta. Immobilità assoluta.
"Ma guarda che roba, Potter! Fai tanto il duro e poi crolli come un
castello di carte."
Lo scherno sembrava essere rivolto al muro.
Piton si avvicinò con circospezione a James, inginocchindosi
al
suo fianco. Con circospezione. Insomma, era pur sempre Potter, magari
si stava fingendo morto per coglierlo di sorpresa, immobilizzarlo e
strappargli i denti. Uno ad uno.
Nulla, Potter sembrava davvero
svenuto.
Ok, niente panico.
Piton cercò di localizzare, senza fortuna, il battito
cardiaco sul polso del ragazzo.
Ok, niente panico.
Si dice sempre così, niente panico. Poi ci si ritrova ad
urlare.
"Cazzo, l'ho ucciso! Ho ucciso James Potter"
Dieci minuti dopo Piton si ritrovò a passare uno straccio
bagnato sulla fronte del
ragazzo in un disperato tentativo di farlo rinvenire. No riusciva a
credere di essere arrivato a questo. Una specie di crocerossina. E per chi? James Potter, il quale, con tutta l'eleganza e la
grazia della bella addormentata stava in quel momento sbattendo le
ciglia con aria disorientata. Finalmente gli occhi castani sembrarono
aver messo a fuoco il viso pallido del serpeverde. Una specie di
ringhio uscì dalla bocca del ragazzo al che Piton si
affrettò ad alzarsi e camminare all'indietro fino alla
porta. La
bella addormentata non sembrava volere il bacio.
L'occhio di Potter si stava gonfiando.
Gli occhiali giacevano a terra, forse addirittura rotti.
Visto che Potter era evidentemente vivo, Piton lo ritenne un
buon
momento per andarsene. Corse fuori dalla porta e lungo il vialetto del
villino. Arrivò fino al cancello e volse lo sgardo verso la
casa
convinto di vedere Potter intento a coprirlo di insulti (e
probabilmente qualche maledizione) dall'entrata. Niente. Di Potter
neppure l'ombra.
"Merda!"
Piton si ritrovò ad imprecare ad alta voce. Se non lo stava
insegendo non poteva stare bene! E se James cadendo avesse sbattuto la
testa? Le parole "trauma cranico" e "danni permanenti" gli frullavano
nel cervello. Avrebbe avuto guai a non fnire se il golden boy avesse
subito quel genere di conseguenze dal suo pugno. Si
mordicchiò
il labbro, soppesando le sue possibilità. Poteva rischiare:
andarsene e sperare che qualcun'altro avrebbe soccorso James. E che poi
magari Potter non avrebbe fatto il suo nome. Visto che erano
così amici, così affezionati! Fu l'argomentazione
vincente.
Si ritrovò nell'atrio della casa prima di poter dire "Accio
Soluzione!"
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Capitolo 3 *** James. F**k You, Severus Snape! ***
James era stravaccato su una poltrona. La testa gli girava. Voleva
inseguire Piton, voleva fargliela pagare.. no, non era decisamente
nelle condizioni migliori.
Una figura sfocata gli apparve davanti agli occhi. Forse era sua madre
o Sirius! Perfortuna, perchè non era sicuro di stare molto
bene.
Qualcuno avrebbe fatto meglio a portarlo al San Mungo. Ci avrebbe
pensato appunto quel qualcuno che stava procededo cautamente verso di
lui. Ma certo, ci avrebbe pensato... Piton?
"Fuori dal mio salotto, stronzo! O sei tornato per il bis?"
"Avanti, Potter. Ti porto al San Mungo."
"Sì certo. Mi fido ciecamente delle tue buone intenzioni.."
Fece un profondo respiro. Era in preda ad una leggera nausea. Non
poteva essere un buon segno.
"Voglio davvero portarti al San Mungo."
"E perchè mai?"
"Perchè il tuo cervello è già in
pessime condizioni quando sei in buona salute, Potter. Figuriamoci
ora."
James fece per alzarsi dalla sedia e prendere la bacchetta che era..
dove diamine l'aveva lasciata? Avrebbe cruciato
Piton. Da quando alzarsi da una sedia era così difficile?
Piton
lo raggiunse di scatto e lo afferrò per il braccio. Prima
che
James potesse reagire si sentì risucchiare in un vortice
nero.
Un secondo dopo era davanti al San Mungo.
Maledetto Piton! Era riuscito
a teletrasportarlo all'ospedale! Certamente stava tramando qualcosa di
losco.
Probabilmente voleva...
Senza dubbio stava cercando di...
E
adesso che faceva? Chiamava un'infermiera! Che mente diabolica! Forse
l'aveva drogato e lo stava torturnado con visioni di corridoi
d'ospedale e camici bianchi per dargli una falsa illusione di sicurezza.
Uno degli uomini dal camice bianco si avvicinò. Piton gli
spiegò qualcosa a bassa voce. Poi l'uomo si volse verso
James.
"Stai lontano da me!" urlò Potter, facendo un passo indietro
"Sei solo frutto della mia immaginazione!"
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Capitolo 4 *** Snape. James Potter is a Drama Queen! ***
Il medimago guardò Piton con aria
a metà tra il sorpreso e il divertito.
"Quanto forte ha battuto la testa il suo amico?"
"Non è un mio amico" rispose velocemente il ragazzo.
"Sia come sia questi deliri mi sembrano strani per una semplice botta
in testa"
Piton guardò James che mormorava 'mi sveglierò da
quest'incubo' e poi il medimago.
"Non credo sia la botta" disse "credo che sia un idiota e basta."
"Capisco" il medimago lo guardava dubbioso "dovremo fare degli
accertamenti e.. l'occhio nero a cosa è dovuto?"
"Ehm..."
Mezz'ora dopo a Piton fu assicurato che James Potter sarebbe
sopravvissuto senza problemi. Il ragazzo non sapeva se sentirsi deluso
o sollevato. Lasciò l'ospedale senza voltarsi. In fondo una
bella soddisfazione se l'era presa.. In fondo.
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Capitolo 5 *** James. Tutto è Bene Quel Che Finisce Bene? ***
Sirius Black guardò l'occhio nero
dell'amico per
l'ennesima volta e per l'ennesima volta chiese "Com'è che
hai
fatto a procurartelo, James?"
"Te l'ho detto, Sir. Una schiera di Mangiamorte. Mi hanno attaccato. Io
avrò anche un occhio nero ma credimi loro sono ridotti molto
peggio."
"Seriamente James! Come hai fatto?"
"Vuoi davvero la verità?"
"Sì!"
"Sicuro?"
"James!"
"Ecco io.. Vedi..Sono inciampato sul gatto, va bene? Sono inciampato e
ho battuto l'occhio sullo spigolo della porta. Potevo morire, sai? Robe
da matti!"
Sirius scoppiò a ridere.
"James?"
"Mh?"
"Sei un coglione!"
"Lo so, Sir. Lo so."
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