Hit Me Baby One More Time

di Loreley
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** James. Una Giornata di Sole ***
Capitolo 2: *** Snape. I Demand Satisfaction ***
Capitolo 3: *** James. F**k You, Severus Snape! ***
Capitolo 4: *** Snape. James Potter is a Drama Queen! ***
Capitolo 5: *** James. Tutto è Bene Quel Che Finisce Bene? ***



Capitolo 1
*** James. Una Giornata di Sole ***


Die Hard, Severus Snape! Hit Me Baby One More Time
by Loreley


James Potter non era mai stato un uomo dotato di eccessiva fantasia. Cervello, forse; bontà d'animo, certo; arroganza, decisamente ma non fantasia.
Quindi quando il campanello di casa sua suonò, in una calda mattinata di giugno, il suo primo giorno di vacanza dopo il settimo ed ultimo anno ad Hogwarts, pensò che fosse Lily, sbadata come al solito, che aveva scordato un libro da lui.
O sua madre tornata presto dalla spesa.
O Sirius venuto a scroccare la colazione.

Certezze. Piccole certezze.

Mai si sarebbe aspettato di aprire la porta e trovarsi il naso adunco di Severus Piton davanti agli occhi.
Sorpresa! Per James sopratutto.
Il pugno lo colpì in pieno volto e lo fece cadere a terra, la vista annebbiata. Battè la testa sul tappeto. Un ultimo pensiero attraversò la sua mente prima del buio: chi avrebbe mai detto che un essere gracilino come Piton potesse sferrare certi destri.
Una voce roca e ansante liberò un grido di vendetta nell'aria.
"E questo è per tutto quello che mi hai fatto in questi sette anni!"

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Capitolo 2
*** Snape. I Demand Satisfaction ***



Piton era euforico. La vendetta era esaltante, esattamente come se l'era aspettata. Niente bacchetta, solo la soddisfazione di fisicamente creare il più dolore possibile a quel pallone gonfiato.
E di certo c'era riuscito. Il campione dei griffondoro non accennava ad alzarsi dal tappeto. L'aveva letteralmente steso. Dico, letteralmente.

Dalla porta Piton fissava il ragazzo sul pavimento. Il piano era andarsene, naturalmente. Andarsene prima che Potter riuscisse a mettere mano alla bacchetta. Però.. Insomma! Perchè l'idiota non si rialzava?? Uno strano sentimento mai provato per l'occhialuto griffondoro cominciò a formarsi sul petto di Piton.
Era.. era davvero preoccupato per lui?

"Avanti Potter, smettila di fare il bambino. Ti ho preso praticamente di striscio!"

Nessuna risposta. Immobilità assoluta.

"Ma guarda che roba, Potter! Fai tanto il duro e poi crolli come un castello di carte."

Lo scherno sembrava essere rivolto al muro.

Piton si avvicinò con circospezione a James, inginocchindosi al suo fianco. Con circospezione. Insomma, era pur sempre Potter, magari si stava fingendo morto per coglierlo di sorpresa, immobilizzarlo e strappargli i denti. Uno ad uno.
Nulla, Potter sembrava davvero svenuto.

Ok, niente panico.

Piton cercò di localizzare, senza fortuna, il battito cardiaco sul polso del ragazzo.

Ok, niente panico.

Si dice sempre così, niente panico. Poi ci si ritrova ad urlare.

"Cazzo, l'ho ucciso! Ho ucciso James Potter"

Dieci minuti dopo Piton si ritrovò a passare uno straccio bagnato sulla fronte del ragazzo in un disperato tentativo di farlo rinvenire. No riusciva a credere di essere arrivato a questo. Una specie di crocerossina. E per chi? James Potter, il quale, con tutta l'eleganza e la grazia della bella addormentata stava in quel momento sbattendo le ciglia con aria disorientata. Finalmente gli occhi castani sembrarono aver messo a fuoco il viso pallido del serpeverde. Una specie di ringhio uscì dalla bocca del ragazzo al che Piton si affrettò ad alzarsi e camminare all'indietro fino alla porta. La bella addormentata non sembrava volere il bacio.

L'occhio di Potter si stava gonfiando.

Gli occhiali giacevano a terra, forse addirittura rotti.

 Visto che Potter era evidentemente vivo, Piton lo ritenne un buon momento per andarsene. Corse fuori dalla porta e lungo il vialetto del villino. Arrivò fino al cancello e volse lo sgardo verso la casa convinto di vedere Potter intento a coprirlo di insulti (e probabilmente qualche maledizione) dall'entrata. Niente. Di Potter neppure l'ombra.

"Merda!"

Piton si ritrovò ad imprecare ad alta voce. Se non lo stava insegendo non poteva stare bene! E se James cadendo avesse sbattuto la testa? Le parole "trauma cranico" e "danni permanenti" gli frullavano nel cervello. Avrebbe avuto guai a non fnire se il golden boy avesse subito quel genere di conseguenze dal suo pugno. Si mordicchiò il labbro, soppesando le sue possibilità. Poteva rischiare: andarsene e sperare che qualcun'altro avrebbe soccorso James. E che poi magari Potter non avrebbe fatto il suo nome. Visto che erano così amici, così affezionati! Fu l'argomentazione vincente.
Si ritrovò nell'atrio della casa prima di poter dire "Accio Soluzione!"

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Capitolo 3
*** James. F**k You, Severus Snape! ***



James era stravaccato su una poltrona. La testa gli girava. Voleva inseguire Piton, voleva fargliela pagare.. no, non era decisamente nelle condizioni migliori. 
Una figura sfocata gli apparve davanti agli occhi. Forse era sua madre o Sirius! Perfortuna, perchè non era sicuro di stare molto bene. Qualcuno avrebbe fatto meglio a portarlo al San Mungo. Ci avrebbe pensato appunto quel qualcuno che stava procededo cautamente verso di lui. Ma certo, ci avrebbe pensato... Piton?
"Fuori dal mio salotto, stronzo! O sei tornato per il bis?"
"Avanti, Potter. Ti porto al San Mungo."
"Sì certo. Mi fido ciecamente delle tue buone intenzioni.."
Fece un profondo respiro. Era in preda ad una leggera nausea. Non poteva essere un buon segno. 
"Voglio davvero portarti al San Mungo."
"E perchè mai?"
"Perchè il tuo cervello è già in pessime condizioni quando sei in buona salute, Potter. Figuriamoci ora."
James fece per alzarsi dalla sedia e prendere la bacchetta che era.. dove diamine l'aveva lasciata? Avrebbe cruciato Piton. Da quando alzarsi da una sedia era così difficile?
Piton lo raggiunse di scatto e lo afferrò per il braccio. Prima che James potesse reagire si sentì risucchiare in un vortice nero. Un secondo dopo era davanti al San Mungo.
Maledetto Piton! Era riuscito a teletrasportarlo all'ospedale! Certamente stava tramando qualcosa di losco.
Probabilmente voleva...
Senza dubbio stava cercando di...
E adesso che faceva? Chiamava un'infermiera! Che mente diabolica! Forse l'aveva drogato e lo stava torturnado con visioni di corridoi d'ospedale e camici bianchi per dargli una falsa illusione di sicurezza.
Uno degli uomini dal camice bianco si avvicinò. Piton gli spiegò qualcosa a bassa voce. Poi l'uomo si volse verso James.
"Stai lontano da me!" urlò Potter, facendo un passo indietro "Sei solo frutto della mia immaginazione!"

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Capitolo 4
*** Snape. James Potter is a Drama Queen! ***


Il medimago guardò Piton con aria a metà tra il sorpreso e il divertito.
"Quanto forte ha battuto la testa il suo amico?"
"Non è un mio amico" rispose velocemente il ragazzo.
"Sia come sia questi deliri mi sembrano strani per una semplice botta in testa"
Piton guardò James che mormorava 'mi sveglierò da quest'incubo' e poi il medimago.
"Non credo sia la botta" disse "credo che sia un idiota e basta."
"Capisco" il medimago lo guardava dubbioso "dovremo fare degli accertamenti e.. l'occhio nero a cosa è dovuto?"
"Ehm..."

Mezz'ora dopo a Piton fu assicurato che James Potter sarebbe sopravvissuto senza problemi. Il ragazzo non sapeva se sentirsi deluso o sollevato. Lasciò l'ospedale senza voltarsi. In fondo una bella soddisfazione se l'era presa.. In fondo.

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Capitolo 5
*** James. Tutto è Bene Quel Che Finisce Bene? ***



Sirius Black  guardò l'occhio nero dell'amico per l'ennesima volta e per l'ennesima volta chiese "Com'è che hai fatto a procurartelo, James?"
"Te l'ho detto, Sir. Una schiera di Mangiamorte. Mi hanno attaccato. Io avrò anche un occhio nero ma credimi loro sono ridotti molto peggio."
"Seriamente James! Come hai fatto?"
"Vuoi davvero la verità?"
"Sì!"
"Sicuro?"
"James!"
"Ecco io.. Vedi..Sono inciampato sul gatto, va bene? Sono inciampato e ho battuto l'occhio sullo spigolo della porta. Potevo morire, sai? Robe da matti!"
Sirius scoppiò a ridere.
"James?"
"Mh?"
"Sei un coglione!"
"Lo so, Sir. Lo so."
    

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