Attraverso una melodia di yuyutiamo (/viewuser.php?uid=28240)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ginny e Harry- Sei tu che mi manchi ***
Capitolo 2: *** Gli occhi verdi dell'amore- Harry e Ginny ***
Capitolo 3: *** Amore disperato-Tonks e Lupin(prima parte) ***
Capitolo 4: *** Amore disperato-Tonks e Lupin(seconda parte) ***
Capitolo 1 *** Ginny e Harry- Sei tu che mi manchi ***
sei tu che mi manchi
Attraverso una dolce melodia
GINNY PER HARRY
Questa
prima song-ficion tratta di una coppia che all'inizio mi è
sembrata strana ma che alla fin fine può anche andare bene e
cioè Ginny e Harry(non sopporto Cho Chang quindi Ginny va
più che bene!!!). Qui ho preso il punto di vista di Ginny e la
canzone che per me esprime bene i suoi sentimenti mentre Harry è
alla ricerca degli Horcrux è "Sei tu che mi manchi" di Syria.
Enjoy!
IMPORTANTE: LEGGERO SPOILER SETTIMO LIBRO!!! STA A VOI DECIDERE SE LEGGERE O NO!
SEI TU CHE MI MANCHI
Ci sono giorni anche d'inverno
Con un po' di sole
Che ti va di uscire e camminare
Ed il sangue è così caldo
Dentro le mie vene
Anche se fa freddo vado al mare
Harry, unico amore della mia vita,
mentre
ti penso sto camminando lungo le sponde del lago di Hogwarts. E' pieno
inverno, sento l'aria fredda intorno a me ma non avevo voglia di
restare dentro il castello, mi sento prigioniera in quell'edificio
ormai.Sono lontani i giorni in cui mi sentivo protetta dentro quelle
mura....sono lontani i giorni in cui c'eri tu.... E poi tra le nuvole
è spuntato un timido sole che mi riscalda dolcemente, anche se
penso che difficilmente possa sciogliere il gelo che sento dentro.
E sto bene con me stessa
Nella mia tranquillità
Non c'è vento che mi porti via
E fa quasi male agli occhi
Questa luce che ci sta
Eppure all'improvviso è buio
In questa anima mia
Sai
amore mio, nonostante tutto credo di stare bene. Non lo so, forse mi
sto ingannando, ma io mi sento stranamente in pace con me stessa, forse
perchè sapevo già che cosa ti aspettava, cosa ci
aspettava, lo sapevo ancor prima che tu venissi a dirmi che era finita
al funerale di Silente. Però , nonostante questa consapevolezza,
a volte mi fa ancora male pensare che tu sei lontano da me, mi sembra
di avere ancora il sapore del nostro ultimo bacio sulle labbra...
Questo a volte mi fa star male, sento tutta la mia sicurezza crollare,
sento di sprofondare nella disperazione e il vuoto che tu hai lasciato
nel mio cuore si allarga sempre più.
Sei tu che mi manchi
Sei tu che mi stanchi
è per questa insicurezza che mi dai
A ogni nuvola che passa te ne vai
Ma io guardo avanti
Perché sono momenti
Se tu fossi un cielo azzurro
Forse io non ci starei
Perché in fondo quel che voglio
è che resti come sei
Come sei
Mi
manchi, Harry, mi manchi davvero tanto. Mi sembra che non abbiamo
sfruttato bene il tempo che avevamo, io sono stata troppo timida per
confessarti prima quanto eri importante per me...Già, una forte
e coraggiosa come me non è riuscita a dirti una cosa così
semplice...ma lo sai perchè? perchè avevo paura di un tuo
rifiuto, in fondo non ho mai pensato che tu potessi ricambiare l'amore
che per tutti questi anni ho provato in silenzio solo per te. Tu,
invece, ti sei accorto troppo tardi che mi amavi. E dopo, mi hai
lasciata e sei andato incontro al pericolo, e io non so neanche come
stai adesso....Ma in fondo va bene così, io ti ho sempre amato
proprio per come sei, anche quando ti ero indifferente, anche quando
stavi con Cho, anche quando stavo con altri ragazzi....
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Ci sono notti con la luna
Che non vuoi dormire
E ti va di scrivere e pensare
L'orologio gira lento
Dentro questa stanza
L'alba prima o poi dovrà arrivare
E sto bene con me stessa
Perché colpe io non ne ho
Forse quella di volere te
è che quando c'è da dare
Io do tutto quel che ho
E poi all'improvviso arriva
Il vuoto dentro me
Sono
chiusa nella mia stanza adesso. Sono le cinque del mattino, ma io sono
sveglia perchè non riesco propio a dormire, ti ho sempre in
testa, rivedo te e il tuo dolce sorriso in ogni momento. Sono seduta
per terra, accanto alla finestra, e osservo il cielo. Lo sai,si dice
che due persone lontane sono comunque legate perchè il cielo che
vedono è sempre lo stesso....questo un po' mi consola, ma non
riesce comunque a colmare la tua mancanza, anche se il cielo adesso
è bellissimo, l'alba sta per arrivare e i suoi primi deboli
raggi colorano il cielo di un rosa chiarissimo che si riflette
sulla neve ,caduta questa notte, e sul lago, creando
piccole scie rosate sulla sua superficie. Dovrei aver freddo ma il tuo
pensiero mi riscalda e mi conforta anche un po'. Sai, mi sono chiesta
tante volte se io per caso avessi sbagliato tutto con te, se avessi
qualche colpa da darmi. Mi sono risposta che l'unica mia colpa era
averti amato.
Ma neanche questa può essere una colpa giusto? Che
colpa ne ho io se il mio cuore, dal momento in cui ti ha visto, ha
iniziato a battere più forte? Che colpa ne ho se mi sono illusa
di poterti dimenticare frequentando altri ragazzi, ma in realtà
cercavo disperatamente un qualcosa di te in ognuno di loro? No, Harry,
io non ho nessuna colpa. E neanche tu. Siamo solo vittime degli eventi.
Io nel poco tempo che siamo stati insieme ti ho dato tutto l'amore che
ho conservato per te tutti questi anni, che invece di diminuire
è maturato e cresciuto, passando da una cotta stupida di una
ragazzina di 10 anni all'amore di una giovane donna ....era come nei
miei sogni....ma
poi purtroppo siamo dovuti tornare entrambi bruscamente alla
realtà...
Sei tu che mi manchi
Sei tu che mi stanchi
è per questa insicurezza che mi dai
A ogni nuvola che passa te ne vai
Ma io guardo avanti
Perché sono momenti
Se tu fossi un cielo azzurro
Forse io non ci starei
Perché in fondo quel che voglio
è che resti come sei
Come sei
Come sei
Come sei
Chissà se anche tu in
questo momento mi starai pensando? Non ti sei già dimenticato di
me vero, amore? Spero solo che quando tornerai non sarai cambiato
perchè, nonostante tutto, io continuerò ad amare
quell'Harry che mi ha lasciato sulle rive del lago. E lo vuoi sapere
perchè? perchè guardo avanti, quando questa stupida
guerra sarà finita e io e te, su quello stesso lago, ci baceremo
finalmente contenti e felici di stare insieme, e tu mi dirai ancora che
sono la tua piccola Ginny.
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Capitolo 2 *** Gli occhi verdi dell'amore- Harry e Ginny ***
Gli occhi verdi dell'amore
Attraverso una dolce melodia
Salve di nuovo a tutti! eccomi
tornata con un altra song-fic! Questa volta si tratta dei pensieri di
Harry mentre è lontano da Ginny e in un certo senso può
considerarsi in contemporanea con l'altra che ho scritto...Non avevo
pensato di scrivere i pensieri di Harry ma poi per caso ho ascoltato
questa canzone e mi sono lanciata subito in questa song- fic. La
canzone è "Gli occhi verdi dell'amore", un brano
abbastanza vecchio che ho usato nella versione rifatta da Ivana Spagna
e gli Zeta Clan. Per me rappresenta in pieno la situazione, il testo mi
è venuto quasi spontaneo grazie a questa canzone! Spero davvero
che vi piaccia!!! Buona lettura!
IMPORTANTE: CONTIENE SPOILER DEL SETTIMO LIBRO QUINDI SE NON L'AVETE
LETTO VI CONSIGLIO DI NON LEGGERE SE NON VOLETE ROVINARVI LA
SORPRESA!!!!
Dimenticavo: i personaggi naturalmente sono di J.K.Rowling, quindi non mi appartengono
( anche perchè altrimenti vivrei già in una bella
villettina con il mio ragazzo e non avrei fatto morire così
tanti personaggi!!!)
GLI OCCHI VERDI DELL'AMORE
Io camminavo nella notte,oramai non dormo più
chiudo gli occhi ma ogni passo è una condanna
penso a lei, prigioniero di una stanza
Guardo l'orologio: sono solo le tre
di notte. Ron e Hermione dormono sui lettini vicini al mio,
affiancati, la testa di lei timidamente avvicinata al petto di lui. Li
osservo per un attimo e mi viene da sorridere perchè sono
veramente una bella coppia insieme. Li ammiro molto, si danno sostegno
e non mi fanno pesare le loro incertezze e paure, soprattutto da quando
Ron è tornato dopo la sua "piccola fuga" come la chiamo sempre
io. A volte vorrei che non mi avessero seguito, sarebbero insieme,
sotto un tetto di mattoni e non di tela, a ridere e scherzare
tranquilli, e magari starebbero già insieme da tempo...Invece mi
stanno accanto, sostenendomi e sopportando questa guerra che non
è loro ma che in realtà è solo tra me e
Voldemort...Nonostante il loro aiuto, però, l'unica persona che
vorrei che fosse con me adesso sei tu, piccola Ginny. Sei arrivata
veramente nella mia vita
all'improvviso, in un periodo molto buio per
me...la morte di Sirius mi aveva sconvolto, poi c'erano tutte quelle
rivelazioni sul passato di Voldemort e sui suoi progetti, il mio voler
scoprire a tutti i costi che cosa stavano combinando lui e
Malfoy...Pensarti adesso mentre sono chiuso in questa tenda è
ancora peggio che sentire quanto è forte la tua lontananza.
Quando ho incontrato una ragazza
che era sola come me
io ci credo e non mi arrendo ma intorno a me
vedo solo buio e così perdo quella speranza.
In mezzo a tutto questo vortice di
situazioni all'improvviso sei apparsa tu. In realtà, tu sei
sempre stata lì, intorno a me e alla mia vita, in fondo sei la
sorella del mio migliore amico! Ho passato tanto di quel tempo a casa
vostra che è strano dire che tu non facevi parte del mio mondo!
Quello che però mi sono reso conto è che tu prima eri
solo la sorella di Ron mentre adesso...adesso invece...adesso sei la
mia ragazza. Non sei più sullo sfondo, sei diventata la
protagonista dei miei pensieri e delle mie notti insonni. Nel poco
tempo che siamo stati insieme mi sono reso conto che in realtà
non ero io l'unico a sentirsi da solo, a sentirsi inadatto in questa
vita piena di casini perchè anche tu sentivi lo stesso. Questo
mi fa pensare a quanto sono stato cieco, in tutti questi anni, a non
accorgermi che eri tu la persona che avrebbe potuto completare il vuoto
lasciato dentro me da tutte le persone care che ho perso...mi sento
profondare al solo pensiero...mi manchi davvero piccola mia.
Aveva il viso di un bambino
sarà un gioco del destino o semplice illusione
aveva tutto e sai perchè
quello che so è che con lei
ho conosciuto il vero amore
E' stato davvero strano come mi sono
innamorato di te. All'improvviso ho visto il tuo viso e mi sei apparsa
come un dolce e bellissimo miraggio nella frenesia delle mie giornate.
All'inizio ho pensato di essere impazzito, insomma tu eri la sorella di
Ron! Come potevo essermi innamorato della sorella del mio migliore
amico? Pensavo di essere geloso di te perchè dopo aver vissuto
tanto tempo insieme eri come una sorella per me...Ma poi ti ho
vista bene, ti ho osservata a lungo, furtivamente, sentendomi
tremendamente in colpa nei confronti di Ron, e ho dovuto ammettere a me
stesso che quello che vedevo era semplicemente meraviglioso. Il tuo
viso da bambina ormai cresciuta e il tuo corpo così perfetto mi
hanno conquistato e io...non ho potuto fare altro che lasciare che
l'amore vero, che finalmente tu mi hai fatto sentire, mi riempisse il
cuore e la mente. Non più una stupida cotta infantile per una
ragazza come tante altre, ma Amore vero, reale, sincero.
Aveva gli occhi dell'amore verdi
non so cosa sia successo
so solo che i suoi occhi
hanno rapito il mio sguardo
ed io mi sono sentito perso
Come due lacrime d'amore grandi
sarà un gioco del destino o semplice illusione
quello che so è che con lei
ho conosciuto il vero amore
Aveva gli occhi dell'amore verdi
mi innamorai di lei e lei di me
Più di tutto il resto mi
hanno conquistato i tuoi occhi verdi...Solo il cielo sa come ho
fatto a non notarli prima! Sono così grandi, così
profondi, sono belli anche quando sono velati di tristezza...Il loro
verde è stupefacente, come uno smeraldo illuminato dalla luce
del sole, che manda i suoi riflessi tutto intorno...Quando mi guardavi
era come se ogni volta mi avessero schiantato, catturavi il mio
sguardo, lo imprigionavi dentro al tuo smeraldo e non potevo fare a
meno di continuare a guardarti, per placare quella voglia che avevo di
te. In quei momenti, non mi importava che tu fossi la sorella di
Ron, che stessi con qualcun altro...Ciò che mi importava era che
mi ero innamorato per la prima e unica volta nella mia vita...Poi,
quando le tue labbra hanno toccato le mie, ho sentito la
felicità travolgermi perchè ho capito che anche per te
era amore.
Come un angelo sceso dal cielo
mi ha dato vita ed io non ho potuto farne a meno
(oramai non dormo)
ed ora vivo nei ricordi,
non un rimpianto, alcun un rimorso,
solo qualche lacrima che dona
al nostro amore perso
Eri il mio angelo dagli occhi verdi
e dai capelli di fuoco, eri la forza che mi portava avanti anche in
mezzo a tutte quelle difficoltà, per la prima volta in vita
mia ho sentito il mio cuore finalmente pieno, mi hai donato nuova vita
e io, lo ammetto, avevo bisogno di te, di tutto l'amore che tu
riuscissi a darmi perchè ti amavo e perchè eri la mia
speranza di luce nel buio del mio passato. Poi però ho dovuto
lasciarti, non potevo rischiare che per colpa mia ti facessero del
male, e ciò che mi è rimasto adesso è il ricordo
di tutti i bellissimi momenti vissuti insime a te: il nostro primo
bacio, in mezzo alla sala comune di Grifondoro piena di gente...le
passaggiate per i corridoi, mano nella mano, sotto gli occhi curiosi
della gente...gli sguardi imbarazzati di Ron e quelli felici di
Hermione ogni volta che ci baciavamo...il tuo sorriso mentre ti
sdraiavi al mio fianco sulla riva del lago...il tuo sguardo triste dopo
che avevamo parlato al funerale... Devo dirti che non ho rimpianti,
avrei voluto passare più tempo, avrei voluto accorgermi prima
che il mio unico amore eri tu, ma non rimpiango niente, perchè
il tempo ha fatto maturare me ed il mio amore, sento solo la tristezza
che mi offusca la vista a ricordare che non sei più con me. E'
questo che mi impedisce di dormire.
(e camminavo nella notte)
vivo in lei, vivo in ciò che è stato e sarà sempre in noi
a costo di far male soltanto a me stesso
ma io in fondo so che come me
lei ora sta pensando a questo
e come me so per certo
che solo il destino può decidere se prima o tardi
potrò mai rivedere i suoi occhi verdi
Le 3 e 30...ancora tu nella mia
mente...Forse mi sto facendo del male o mi sto illudendo, ma non posso
e non riesco, per quanto ci provi, a scacciarti dalla mia testa. In
questo continuo peregrinare per sfuggire ai Mangiamorte, tra sconforto
e visioni di vita non mie, continuo a vivere nel ricordo di noi due
insieme, ancora legati nonostante tutte le difficoltà. Non so se
è vero, ma mi piace pensare che tu mi stai pensando in questo
momento, che anche tu come me guardi l'orologio aspettando il giorno
per trovare nelle attività di tutti i giorni un piccolo aiuto
per non lasciarti andare ai ricordi, ancora troppo nitidi nella mente.
Solo il destino, anzi...solo Voldemort può decidere se io e te
potremo rivederci un giorno, se io potrò di nuovo perdermi nel
mare dei tuoi occhi verdi d'amore.
Aveva gli occhi dell'amore verdi
non so cosa sia successo
so solo che i suoi occhi
hanno rapito il mio sguardo
ed io mi sono sentito perso
Come due lacrime d'amore grandi
sarà un gioco del destino o semplice illusione
quello che so è che con lei
ho conosiuto il vero amore
Aveva gli occhi dell'amore verdi
mi innamorai di lei e lei di me
Mi innamorai di lei e poi il resto...
e poi il resto è solo canto.
Mi manchi davvero, Ginny. Spero di poterti riabbracciare e stringere di
nuovo a me un giorno. Nel frattempo, non preoccuparti perchè
ciò che mi resta è il tuo amore e questa volta
farò di tutto per non perdere altro tempo. A costo di qualsiasi
cosa tornerò da te. Buona notte, amore. Il tuo e solo tuo Harry
ti ama ancora.
Aveva gli occhi dell'amore verdi
non so cosa sia successo
so solo che i suoi occhi
hanno rapito il mio sguardo
ed io mi sono sentito perso
Come due lacrime d'amore grandi
sarà un gioco del destino o semplice illusione
quello che so è che con lei
ho conosiuto il vero amore
Come due lacrime d'amore grandi
non so cosa sia successo
so solo che i suoi occhi
hanno rapito il mio sguardo
ed io mi sono sentito perso
Aveva gli occhi dell'amore verdi
sarà un gioco del destino o semplice illusione
quello che so è che con lei
ho conosciuto il vero amore
Spero
che vi sia piaciuta...la canzone l'ho scritta tutta anche se non l'ho
considerata completa e spero che non vi sembri incompleta. Ho già
alcune idee per le prossime song-fiction quindi se la scuola permette
spero di aggiornare quanto prima. Grazie a chi dedica un po' del suo
tempo a leggere i miei lavori e spero che continuiate a seguirli.
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Capitolo 3 *** Amore disperato-Tonks e Lupin(prima parte) ***
Amore disperato
Attraverso una dolce melodia
Rieccomi finalmente con un altra song-fic!Questa volta ho preso in
considerazione la coppia Tonks/Remus immaginando come poteva essere
avvenuto il loro primo incontro. Devo dire che rispetto alle altre
questa fic mi ha creato non pochi problemi anche perchè è
davvero lunga quindi ho deciso di dividerla in due parti, sperando di
riuscire a scrivere in breve tempo la seconda parte. Mi scuso in
anticipo per i tempi lunghi di aggiornamento ma sono un po' incasinata
in questo periodo! Spero che anche questa vi piaccia e che lasciate
anche una recensione se vi va. La canzone che ho scelto è "Amore
disperato" di Nada.
Come sempre, i personaggi sono della Rowling e non miei! Buona lettura!
AMORE DISPERATO
Sembra un angelo caduto dal cielo
com'e' vestita quando entra al "Sassofono Blu"
ma si annoia appoggiata a uno specchio
tra fanatici in pelle che la scrutano senza poesia
sta perdendo, sta perdendo, sta perdendo, sta perdendo
sta perdendo, sta perdendo, sta perdendo, sta perdendo tempo
Una sera come tante altre. Una ragazza camminava solitaria stringendosi
nel cappotto nero e lungo che la ricopriva, rabbrividendo un po' per una
folata di vento freddo improvviso. D'altronde era arrivato
l'inverno ormai, avrebbe fatto bene a starsene in casa sotto le coperte, ma
non riusciva a rimanere chiusa nelle quattro mura della sua stanza, si
sentiva oppressa lì dentro. Aveva ormai 18 anni, non era ancora
uscita dall'adolescenza, non si sentiva ancora così pienamente
donna come vorrebbe, quindi era normale che sentisse un sentimento di
irrequietezza e di soffocamento a rimanere chiusa in casa. Inoltre, i
suoi genitori avevano appena avuto una brutta lite per chissà
quale motivo e lei non li sopportava quando litigavano, odia le urla,
soprattutto perchè i suoi genitori non litigano quasi mai.
Quando succede, quindi, preferiva dileguarsi piuttosto che restare
chiusa in camera, magari mettendo la radio a tutto volume per non
sentirli. Proprio per questo si è vestita rapidamente, ha
infilato il cappotto e rispondendo con un rapido "Vado a fare un giro,
torno presto, quando avete finito" alla domanda delle madre, "Dove
vai?" ,corse fuori da casa sua. L'aria fresca della sera l'aveva
subito fatta sentire meglio, la rabbia e la tristezza
l'avevano abbandonata, così che mentre passeggiava decise di
andare al
"Sassofono blu",un piccolo ed accogliente bar aperto fino a tardi che
accompagnava i suoi clienti, nelle notti solitarie, con delle dolci
musiche jazz e blues. A Ninfadora piaceva moltissimo quel posto: ogni
volta che si sentiva un po' giù per qualcosa, ogni volta che si
sente sola, si rifugiava nel suo tavolino, nella parte più
nascosta del locale, e rimaneva lì, stringendo la sua tazza di cioccolata
calda, a pensare, cercando una soluzione al problema di turno. Anche
quella sera, quindi, entrò nel bar, salutò con un cenno e un leggero
sorriso l'uomo al bancone, che ricambiò e prima che potesse dirgli
qualcosa le chiese- La solita cioccolata bollente, Tonks?-
-Sì, grazie zio Will, sono davvero prevedibile vero?- gli
sorrise Ninfadora, ringraziandolo mentalmente perchè la chiamava
con il cognome, anche se conosceva il suo così detestato nome.
- Beh, ormai sono anni che vieni qui...la prima volta eri una bimbetta
di 14 anni ti ricordi? Da allora non sono più riuscito a
liberarmi di te, mi chiami anche zio!- scherzò il vecchio
locandiere.
In realtà, lo riempiva di gioia che quella ragazza gli fosse
così legata, era come se avesse la figlia che non aveva mai
avuto. E lei lo ricambiava con affetto, visto tutte le volte che lui
era rimasto ad ascoltare i suoi problemi adolescenziali e a
consigliarla come meglio poteva.
-Dai, tanto lo so che ti fa piacer avermi tra i piedi!-lo incalzò lei, ed entrambi scopppiarono a ridere.
-Sei proprio impossibile, hai sempre ragione tu! Perchè non ti
accomodi qui al bancone, stavolta, mentre ti preparo la tua
bevanda?-le disse poi Will, riprendendosi.
-Ok,zietto! Mettimi anche qualche biscottino che mi è tornata la
fame!- le rispose lei, togliendosi il cappotto e sedendosi al lato
più esterno del bancone, vicino ad una parete a specchio. Mentre
Will trafficava con il latte, Ninfadora si voltò ad osservare il proprio
riflesso nello specchio, poco convinta di quello che vedeva.
Capelli lunghi e lisci, castano scuro, diversamente dal
solito rosa ribelle, per evitare di attirare troppo l'attenzione
visto che il locale è babbano; unica concessione, una ciocca
rosa pallido lasciata scendere sul lato destro del viso, quasi a
volersi proteggere dagli sguardi altrui. Il fisico snello, ormai
delineato in tutte le sue forme da giovane donna, era risaltato
ancora di più da ciò che indossava, un abito lungo fino
alle ginocchia, blu cobalto,di lana, con spruzzi di bianco
sulla parte superiore e sulle maniche lunghe, completato da un paio di
scarpe da ginnastica bianche sulle calze nere. Gli occhi, in tono con i
capelli, erano sottolineati da un velo di matita blu e da una passata
veloce di ombretto azzurro, mentre le labbra erano lucide per il glitter
rosa chiaro che le illuminava. Un piccolo angelo per chi la osservava-e
nel locale ce n'erano tanti!- mentre in realtà lei si sentiva
strana, diversa dalle sue coetanee perchè dotata di quella
capacità di mutare forma, utile visto che voleva diventare Auror, ma che le faceva chiedere chi
fosse lei in realtà, in quale trasformazione doveva rispecchiare
se stessa. I suoi le ripetevano sempre che crescendo le cose sarebbero
migliorate, ma adesso era già maggiorenne, quando sarebbe
avvenuto un cambiamento definitivo?
-Ecco qua, Tonks. Ci ho aggiunto un po' di essenza d'arancia, visto che
ti piace così tanto!- le disse lo "zio", mettendole davanti la
tazza fumante.
-Ah sì...grazie zio!-gli rispose, riscuotendosi dai suoi
pensieri e iniziando a sorseggiare lentamente la bevanda. Non voleva
tornare a casa presto, quindi tanto valeva prendersela comoda, pensava,
immergendo un biscotto secco nel liquido scuro.
Una sera incontro' un ragazzo gentile
lui quella sera era un lampo e guardarlo era quasi uno shock
e tornando, e tornando, e tornando, e tornando
e tornando, e tornando, e tornando, e tornando a casa
Mentre
mangiava tranquilla, il campanellino affisso alla porta del locale
tintinnò piano ed entrò un uomo in un paltò
nero, richiudendosi la porta alle spalle con un altro scampanellio.
L'uomo si avvicinò al bancone, sedendosi accanto a Tonks, che si
voltò a guardarlo, infastidita che tra tutti gli sgabelli liberi
lui scegliesse prorpio quello al suo fianco. Accadde in un
attimo: l'uomo si girò a guardarla e le sorrise, quasi a volersi
scusare per aver scelto quel posto, e inevitabilmente i loro
sguardi si incrociarono: due occhi nocciola si ritrovarono a fissare
quelli marrone più scuro dell'uomo, che continuando a sorridere
si voltò
verso Will.
-'Sera Remus. Finalmente ti fai vedere! Cos' è, un vecchio come
me non può più ricevere le visite degli amici?- lo salutò
l'oste, con un finto tono accusatorio nella voce.
-Sono stato un po' impegnato Will...non sto neanche a spiegarti, ma come vedi appena ho
potuto sono venuto qui quindi non ti lamentare come sempre- rispose
Remus, ancora sorridente.
-Allora cosa ti porto?-
-Fammi pensare...beh vedo che la cioccolata che hai dato a questa
ragazza sembra invitante quindi prendo la stessa cosa, grazie!-
-Arriva subito!- gli rispose Will, ricominciando a riscaldare il latte.
Ninfadora intanto fissava il contenuto della sua tazza, fingendo di non
essere interessata a quella conversazione. In realtà, era
come se un lampo l'avesse colpita, all'improvviso, facendole perdere la
facoltà di pensare lucidamente, e quel lampo era
rappresentato dall'uomo che le stava di fianco. Quando si sono guardati,
ha sentito un brivido percorrerle la schiena e una sensazione di calore
alle guance che non si sarebbe mai aspettata. Che cosa era quella
strana sensazione? Come mai quell'uomo sconosciuta la faceva sentire
così? Si voltò timidamente a guardarlo quando lui la
chiamò in causa parlando con Will e vide che la guardava e le
sorrideva ancora. Nessuno l'aveva mai guardata con tanta dolcezza
e vivacità, nessuno le aveva rivolto un sorriso così
sincero e spontaneo. Si sentì improvvisamente avvampare e
abbassò di nuovo lo sguardo, così che la ciocca rosa le
nascose il viso.
- Posso prendere uno dei tuoi biscotti?- le chiese Remus, avvicinandosi
un po' per entrare nel suo campo visivo. Lei alzò lo sguardo e si
ritrovò di nuovo a fissare quei begli occhi scuri. Lui aspettava
la sua risposta, la testa leggermente inclinata come ad esprimere una
sincera curiosità, la tazza di cioccolata stretta in una mano.
-Si certo...prendine pure uno-gli rispose piano, guardandolo
timidamente di sott'occhi. Remus sorrise ancora di più e
si avvicinò, prendendo un biscotto al cioccolato. Ninfadora
sentì l'intenso profumo della sua colonia inebriarle i sensi e
sussultò, quasi come se lui l'avesse toccata.
-Grazie mille! L'avrei chiesto a Will ma è impegnato in questo
momento...- disse, accennando all'oste che all'altra estremità
del bancone chiaccherava con una bella signora che rideva per qualche
sua battuta. Ninfadora sorrise, pensando a come fossero carini quei due, insieme da due anni ormai.
-Comunque mi chiamo Remus- aggiunse lui, tendendole una mano. Lei lo
fissò un attimo, poi accennando un sorrise gli rispose.
- Io sono Ninf...chiamami Tonks, è meglio-si corresse
indispettita, stringendogli la mano. Un altro brivido, ancora
più forte del precedente, tanto che per un attimo pensò
che fosse entrato un po' di vento gelido. Remus sembrò
accorgersene, infatti le chiese -Hai freddo?- ,interpretando male la
reazione di lei.
-No...deve essere la cioccolata...-rispose lei, arrossendo e dandosi
mentalmente della stupida: ma se non la stava più bevendo! Come
faceva a rabbrividire per la cioccolata che poi, pensò ancora,
era CALDA! Remus sembrò pensare la stessa cosa, visto che
sorrise divertito, liberando dolcemente la sua mano dalla stretta di
lei.
-Perchè dovrei chiamarti con il tuo cognome?- gli chiese.
-Come?- rispose lei, ancora presa dal trovare i termini più adatti per definire la sua "magnifica" figura.
- Mi hai detto di chiamarti Tonks...è il tuo cognome giusto? Perchè dovrei usare quello al posto del tuo nome?-
-Perchè il mio nome fa schifo- buttò lì, senza pensarci.
-Ogni nome è bello, soprattutto perchè se scelto bene si
lega a ciò che la persona è-le rispose Remus.
-E quale sarebbe il mio collegamente con il nome Ninfadora?!- chiese lei, tuffando innervosita un biscotto nella cioccolata.
-Beh vediamo....Ninfadora...cioè nimph + dora...Dovrebbe essere
di origine greca: nimph significa sia ninfa, cioè bella e
giovane
ragazza dei boschi o delle acque, che crisalide, simbolo di
metamorfosi. Dora invece vuol dire dote, qualità. Quindi... tu
dovresti essere una persona dotata della capacità di rinnovarsi
sempre, in ogni momento, per raggiungere gli scopi della tua vita-le
disse Remus, terminando il discorso con un sorriso e bevendo un po' di
cioccolata.
Ninfadora lo fissò: la stava forse prendendo in giro? Possibile
che sua madre non avesse semplicemente sparato un nome a caso quando
era nata?! E dire che non le sembrava avesse doti da veggente...
-Non ti sto prendendo in giro, se questo che pensi. Ho semplicemente
analizzato le due parole che formano il tuo nome. Ti fa sempre schifo
adesso?-le chiese. Lei ci pensò un attimo: era un nome strano,
ma calzava a pennello con la sua capacità di mutare il proprio
aspetto. Non, ora non era poi così tanto male...
-Beh adesso almeno ha un senso...resta il fatto che mia madre con i
nomi ha dei gusti davvero strani, non trovi?- gli rispose guardandolo.
Remus rise, bevendo un altro sorso dalla sua tazza.
-Io non lo trovo poi così male...penso che ti si
addica...Soprattutto perchè le ninfe e le crisalidi, trasformate
in farfalle, sono molto belle...proprio come lo sei tu-aggiunse lui,
guardandola di sottocchi, un po' imbarazzato. Ninfadora si sentì
avvampare: le aveva detto che era bella...anzi molto bella! Non era il
primo a dirlo, ma perchè solo con lui sentiva che quel commento
era sincero? E perchè il suo cuore aveva improvvisamente
accellerato i battiti? "Oh mio Dio, che mi sta succedendo??!!"
-Grazie...sei molto gentile...- gli rispose, arrossendo ancora di
più e sorridendogli timida. Lui ricambiò, ed entrambi
finirono la propria cioccolata in silenzio. Ninfadora, ancora felice e
confusa per il complimento dell'uomo, si voltò a guardare
distrattamente l'orologio: cavolo, l'una!! A sua madre sarebbe venuto
un infarto se non tornava subito a casa! Si alzò di scatto,
bevve un ultimo sorso ustionandosi la lingua e lasciò i soldi
sul bancone. Mentre si infilava il cappotto, si ricordò di Remus
e si voltò a guardarlo.
-Scusa, ma io adesso devo andare....mi dispiace ma si è fatto
tardi...è stato bello conoscerti Remus!- gli disse, porgendogli
la mano.
-Nessun problema...anche per me è stato bello- e le strinse la
mano. Lei fece per andarsene, quando lui la afferrò con dolcezza
per un braccio, facendola voltare- Ma sei da sola?- le chiese, con uno
sguardo preoccupato. Ninfadora non capiva il perchè di quella
domanda. -Si perchè?- gli rispose semplicemente. Remus le si
avvicinò e sussurandogli all'orecchio le disse: -Non so se te ne
sei accorta, ma oltre alla donna di Will sei l'unica femmina del locale
e molti sguardi indiscreti stanno cercando di capire se te ne stai
andando sola soletta...capisci a che scopo vero?- le disse serio,
accennando dietro di sè e ammiccando in modo allusivo. Lei
guardò dietro alle sue spalle, senza quasi rendersi conto che
lui le era vicinissimo, e capì subito che cosa intendeva: due
uomini la stavano fissando, uno ancora seduto, mentre l'altro aspettava
appoggiato al muro, fissandola intensamente con un ghigno stampato in
faccia. Ninfadora iniziò a preoccuparsi: casa sua non distava
molto, ma a quell'ora la strada era sempre solitaria e lei per la
fretta aveva pure dimenticato la bacchetta! Voltò la testa ai
due uomini e guardò Remus, che capì la sua paura.
-Tranquilla, ti accompagno io- le disse piano, andando a dire qualcosa
a Will, che guardò i due uomini e gli fece cenno di sì
con il capo. Remus si rivestì,e salutando l'oste, i due uscirono
dal locale. L'aria era ancora più fredda, ma almeno il
vento si era calmato. Lei chiuse gli occhi, respirò
profondamente e le facce di quegli uomini lasciarono la sua mente,
tanto che un piccolo sorriso le comparve sulle labbra.-Andiamo?-le
disse lui, dirigendosi verso una stradina secondaria a sinistra.
Ninfadora aprì gli occhi e lo raggiunse, stupendosi che sapesse
dove andare. Lui capì cosa stava pensando e le disse: - Will mi
ha detto la strada- facendo un cenno con il capo come a dirle di non
stupirsi.
Lei ballera' tra le stelle accese
e scoprira', scoprira' l'amore
l'amore disperato
Camminarono piano per una ventina di minuti,in silenzio, sentendo solo
il rumore dei loro passi. Remus sembrava tranquillo, anche se ogni
tanto si guardava nervosamente in giro, come a voler cogliere qualche
movimento sospetto. Ninfadora invece era tutt'altro che tranquilla
perchè la sua vicinanza la sconvolgeva: si sentiva protetta, al
sicuro come non mai, ma in fondo lo conosceva da un'ora al massimo! Ci
si può fidare di chi si è appena incontrato? "Si se ha
quegli occhi così dolci" si ritrovò a pensare, stupendosi
di se stessa e abbassando lo sguardo, coprendosi il lato destro del
viso con la ciocca rosa. "Cavoli, perchè il mio cuore batte
così forte?" pensò, ringraziando il cielo che lui non
fosse un Legilimens...oppure sì?
-Stanotte il cielo è davvero bello vero?- disse lui
all'improvviso. "Oddio, lo è!!No, non può essere, non ci
sono altri maghi qui...sto impazzendo! Calmati Tonks, calmati!".
Alzò lo sguardò con finta non curanza e non potè
che dargli ragione: il cielo era totalmente sgombro di nuvole e la luna
era quasi sbiadita rispetto alle mille stelle che punteggiavano il blu
scuro della notte.
-Hai ragione, Remus...è davvero bellissimo!- gli rispose
entusiasta, voltandosi a guardarlo. Non lo trovò: si girò
leggermente spaventata e lo vide appoggiato al muro qualche metro
dietro di lei.
-Perchè ti sei fermato?-gli chiese raggiungendolo.
-Perchè è qui che abiti giusto, al numero 5?- le disse lui, indicando il portone.
-Ah già...che stupida!- gli rispose, sentendosi una emerita
idiota. Adesso non riconosceva più neanche casa sua! Che
stordita! Lui inzio a ridere, prima piano poi sempre più forte.
Tonks lo fissò furiosa: - Cosa c'è ti diverti a vedere
quanto sono scema?-chiese minacciosa. Remus cercò invano di
calmarsi, continuando a ridere.
-Smettila di ridere hai capito! Non sopporto chi mi prende in giro!-
gli urlò contro. In un altra occasione avrebbe riso anche lei,
ma lì adesso si sentiva davvero ferita, tanto che le
spuntò una lacrima che le scese lungo la guancia. Perchè
diamine stava piangendo adesso?
" Sono davvero idiota, questo mi prende in giro e io piango! Adesso
penserà che sono una piagnona che scoppia in lacrime per
così poco! Dovrei mandarlo a quel paese, ma che cavolo mi
succede!".
Remus si accorse di quella lacrima e smise quasi subito di ridere. -Mi
dispiace, mi dispiace davvero...scusami!-le disse con
sincerità.- E' che..-
-"Che" cosa?- gli chiese lei, ancora arrabbiata.
"Perfetto, adesso faccio anche l'isterica! Lo conquisterai di sicuro
con la tua rabbia Ninfadora...Oddio ma che sto pensando??!! E da quando
uso 'sto nome??!!"
Lui la guardò fisso negli occhi : -E' che hai fatto una
faccia buffissima....sono stato davvero antipatico scusa...e
poi...-disse, lasciando la frase in sospeso e abbassando lo sguardo.
Lei lo guardò inclinando la testa e facendogli segno di
continuare.
-E poi...sei davvero carina quando la fai sia?- continuò,
tornando a fissarla negli occhi e avvicinandosi, tanto che ormai pochi
centrimetri li separavano. Ninfadora si ritrovò con quegli occhi
scuri fissi nei suoi e si perse nella loro profondità. "Cavolo
quanto è bello!!" si ritrovò a pensare. Tutta la rabbia
era scomparsa all'improvviso: al suo posto, una sensazione nuova,
bellissima le invadeva il cuore. Poteva forse essere amore?
-Grazie...scusa se ho risposto con rabbia...beh suppongo che adesso sia
meglio che io rientri...- disse, sorridendogli. -Grazie per avermi
accompagnata è stato bello da parte tua...magari ci rivediamo da
Will...-disse poi, sperando che non pensasse che gli stesse chiedendo
un appuntamento.
-Non c'è di che...spero di rivederti anche io...Buona notte Ninfadora-la salutò.
-'Notte Remus e ancora grazie-. Si guardarono un attimo, poi lei spinta
da un coraggio che non pensava di avere gli si avvicinò di nuovo
e gli scoccò un rapido bacio sulla guancia.-Ciao!- gli disse
ancora, entrando velocemente nel portone, senza neanche vedere come lui
aveva preso quel gesto.
FINE PRIMA PARTE( oddio sembra come nei film!scusate!)
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Capitolo 4 *** Amore disperato-Tonks e Lupin(seconda parte) ***
amore disperato2
Attraverso una dolce melodia
Ciao
a tutti!! Finalmente ho trovato il tempo di poter finire e pubblicare
la seconda parte della song- fic su Remus e Tonks! Mi dispiace di
averci messo così tanto ma putroppo la scuola mi ha impegnato
enormemente in uesto ultimo periodo, cercherò di essere
più veloce con le prossime! Chiedo ancora scusa!!!
Inoltre,
ho avuto dei dubbi sul continuare questa storia oppure no per dei
motivi che capirete leggendo la dedica della storia. Spero comunque che
vi piaccia il capitolo e spero davvero che lasciate una recensione, mi
serve per sapere se devo modificare qualcosa oppure no! Grazie in
anticipo e BUONE FESTE!!!!!
DEDICA:
Questo capitolo, come il precedente,
sono dedicati ad una persona di cui non faccio il nome acnhe
perchè sa già che è rivolta a lei. La dedica
doveva essere in positivo ma fatti recenti mi costringono a
trasformarla in negativo. Volevo dire a questa persona che la storia
che ho raccontato ha come protagonisti due personaggi letterari che la
Rowling ha deciso di mettere insieme e la cui storia d'amore, sempre
per sua decisione, è andata a finire bene, ma poteva pure andare
male. Per quanto io sia una sognatrice, non riesco a vedere come un
sogno la tua situazione, cara persona, ma piuttosto mi sembra
un'illusione. Spero solo che l'illusione non si trasformi in
incubo...Nel qual caso, ricordati che io ci sarò sempre per
aiutarti e, se non troverai che buio intorno a te, io sarò la
luce che ti aiuterà ad uscire fuori dall'oscurita.
Ricorda: TI VOGLIO DAVVERO BENE!!!!
Buona lettura ora!!
AMORE DISPERATO (2)
Ninfadora salì di corsa le scale che portavano al secondo piano
della casa, e passando davanti all'ampio soggiorno intravide due figure
sul divano. Tornò indietro e guardando meglio scoprì che
erano i
suoi genitori, beatamente addormentati e abbracciati sul divano.
Ninfadora sorrise, scordandosi di quello che era successo poco prima
fuori dal portone : avevano fatto pace, come al solito del resto! In
punta di piedi uscì dal salotto e si diresse verso la sua
camera, chiudendo con cautela la porta. Appoggiò il cappotto su
una sedia vicino alla scrivania, inciampando in qualcosa che si trovava
per terra e rischiando quasi di cadere. -Lumos-sussurrò con
rabbia, scoprendo che era proprio la bacchetta che l'aveva fatta
inciampare. "E ti pareva, sono la solita goffa disordinata!"
pensò, raccogliendola da terra e usandola per raggiungere il
letto senza altri rischi di cadute. La appoggiò sul comodino e
si sdraiò ancora vestita sul letto. Guardò l'orologio
sulla parete di fronte. "Sono le due di notte e non ho minimamente
sonno!"pensò. Provò lo stesso a chiudere gli occhi ma non
appena lo fece il motivo che la teneva sveglia tornò ad occupare
i suoi pensieri. Riaprì gli occhi di scatto. "No...no, non
voglio passare la notte in bianco per colpa di uno
sconosciuto!"pensò, raggomitolandosi su un lato e richiudendo
gli occhi. "Però è uno sconosciuto molto bello" disse una
"vocina" nel fondo dei suoi pensieri. Ninfadora non potè non
dare
ragione a quella "vocina", mentre l'immagine di Remus si riformava
nella
sua mente: i capelli castani, leggermente striati di grigio, il viso
tondo e gentile, le ampie spalle e il corpo celato dal paltò, le
mani, così grandi, calde anche se era inverno... E poi,
Ninfadora ricordò il suo sorriso, così bello e
sincero, la prima cosa di lui che l'aveva colpita . Non
riuscì a
spiegarsi il perchè, ma ne era rimasta incantata,
le era sembrato il più bello che avesse mai visto."Quanto vorrei
vederlo sempre quel sorriso!!" si ritrovò a pensare,arrossendo.
E arrossì ancora di più pensando a quel piccolo bacio che
gli aveva dato sulla soglia di casa, era successo tutto in un attimo,
lo aveva guardato e
non aveva resistito a ringraziarlo in quel modo per la dolcezza che le
aveva dimostrato. Era stato un bacio fugace, un piccolo bacio rubato in
cui però si celava qualcosa di più grande e profondo,
anche se Ninfadora non riusciva pienamente a comprendere che cosa.
L'unica spiegazione che la vocina le suggeriva non le sembrava
possibile. Si era sempre ripetuta che l'amore a prima vista non esiste:
mentre le sue coetanee fantasticavano sul "principe azzurro"
che un giorno sarebbe arrivato e di cui si sarebbero
innamorate al primo sguardo, lei era sempre rimasta con i piedi
per terra, ritenendo che la realtà era molto diversa dai sogni e
quindi tanto valeva essere realisti. Bisognava conoscerla una persona
prima di innamorarsene, come si poteva provare amore vero e
sincero per qualcuno che non conoscevamo? Per questo non si era mai
innamorata, qualcuno le era piaciuto ma ogni volta che conosceva bene
un ragazzo lo trovava sempre incompatibile con il suo carattere oppure
troppo immaturo. Di questo ne era sempre stata convinta... o almeno lo
era fino a quell'incontro. Adesso, infatti, mille dubbi le affollavano
la mente. Che cosa era quella sensazione che aveva provato quando gli
aveva stretto la mano? Perchè il ricordo dei suoi occhi che la
guardavano dolci la faceva arrossire? E perchè, poi, il suo cuore
batteva all'impazzata, ricordando che Remus le aveva detto che era
bella? Non si era mai sentita così per qualcuno prima di allora,
il solo pensarlo le riempiva il cuore di una felicità che non
avrebbe saputo descrivere. Si sentiva bene e più pensava a lui,
più avrebbe voluto che Remus fosse lì accanto a lei e
l'abbracciasse...Si raggomitolò ancora di più e un
sorriso si allargò sul suo viso." E se mi fossi
innamorata?" si chiese, rimanendo stupita da quel pensiero che lei
stessa aveva formulato. Si alzò dal letto e si diresse
verso il piccolo bagno che si trovava sul lato destro della stanza.
Accese la luce e osservò il suo volto riflesso nello specchio.
Si trovò diversa, vide una luce nuova nei suoi occhi e si vide
davvero bella. Sorrise a quella sua nuova immagine. "Esiste allora
l'amore a prima vista?" si chiese di nuovo. "Certo che esiste! e
finalmente te ne sei accorta..."le rispose la "vocina" in tono
impertinente. Che il principe azzurro fosse arrivato anche per lei?
Poteva celarsi sotto le sembianze di un uomo più grande di lei,
conosciuto di fretta al bar?
"Sì" si rispose mentalmente.
"O mio Dio!mi sono INNAMORATA!!". Ninfadora rimase ancora una volta
sopresa dai suoi pensieri che le parevano così strani, ma
dovette ammettere che ciò che aveva pensato corrispondeva alla
realtà. Si era davvero innamorata, non c'era alta spiegazione.
Felice come non mai uscì dal bagno, si cambiò con un
colpo di bacchetta e, accoccolata sotto le coperte, si
addormentò sussurando "Ti amo, Remus", prima che il sonno la
portasse via con sè.
Dopo quella sera lei lo perse di vista
disperata lo aspetta ogni sera al "Sassofono Blu"
Nei giorni a venire Ninfadora si sentì travolta da quel
sentimento così nuovo e semplicemente meraviglioso che
all'improvviso era nato in lei. I suoi genitori non riuscivano a capire
che cosa le fosse successo, non avevano mai visto la propria
figlia così felice e ancora più sbadata di
prima,qualsiasi cosa prendesse in mano finiva per terra in frantumi.
Lei non ci faceva neanche caso, presa dalla miriadde di sensazioni che
sentiva dentro di sè; aspettava con impazienza la sera per
recarsi al "Sassofono blu" e rimaneva lì sperando di vederlo
varcare la soglia del locale.
Ma Remus non si vide nè quella settimana nè nelle 2
successive. La felicità che aveva provato fino ad allora
iniziò ad affievolirsi, lasciando il posto a mille dubbi e una
sensazione di tristezza che la rendeva nervosa e scontrosa. Anche la
sua capacità di mutare aspetto iniziò a risentire di
questa tristezza, tanto che nei giorni a seguire i suoi capelli erano
perennemente neri e lunghi fino alla vita. " Ti stanno molto bene
così!"- le aveva detto Will, peccato che non sapesse il motivo
di quella sua acconciatura. Ormai aveva perso le speranze di poter
riveder quel sorriso che le piaceva tanto, e tornava a casa sempre
più presto la sera, frustrata per aver aspettato inutilmente.
una notte da lupi lei stava piangendo
quella notte il telefono strillo' come un gallo
sta chiamando, sta chiamando, sta chiamando, sta chiamando
sta chiamando, sta chiamando, sta chiamando, sta chiamando lui
Una sera Ninfadora era seduta ad una tavolo del "Sassofono blu" vicino
alla vetrina, la testa appoggiata al vetro e lo sguardo perso che
guardava fuori. All'esterno, le case intorno al locale erano spazzate
da un vento gelido e un forte acquazzone continua a riversare grandi
quantità d'acqua, seguite ad intervalli regolari da scie di luce
che illuminavano il cielo scuro come i suoi capelli. Ninfadora
pensò che il tempo riflettesse in pieno il suo stato d'animo:
triste e malinconico. Si chiedeva che cosa servisse continuare a venire
tutte le sera per poi tornare incavolata nera a rinchiudersi in
camera. "Sei proprio una stupida!"-continuava a ripetersi. Come aveva
potuto ingannarsi in quel modo, credere davvero che Remus sarebbe
tornata apposta per vedere lei? In fondo non la conosceva neanche...Era
stata davvero sciocca a pensare di averlo colpito! E quel bacio
poi...adesso si vergognava per averglielo dato e si chiedeva se non era
proprio per quel suo gesto che lui non fosse più
venuto. Calde lacrime incominciarono a scendere sulle sue guance, senza
che lei potesse fare niente per evitarlo. "Ma perchè fa
così male?"- si chiese, voltando il viso per nascondere le
lacrime. Will, che la osservava da lontano, le si avvicinò e le
tese un fazzolleto.
-Che cosa ti succede, Tonks? Problemi a casa?-le chiese dolcemente.
Ninfadora dovette guardarlo e accettare il fazzoletto, anche se avrebbe preferito che lui non la vedesse così.
-Non è niente, Will. Grazie- gli rispose, ma la voce le tremava.
Si asciugò gli occhi, ma invece che smettere, si ritrovò
a piangere ancora di più. Will la guardava preoccupato: non
l'aveva mai vista così triste.
-Ti va di parlarne?- le chiese, ma sapeva già la sua risposta. La conosceva troppo bene ormai.
-No, Will...davvero sto bene, adesso passa. Grazie zietto!- rispose
lei, accennando un piccolo sorriso. Will decise che era inutile
insistere e dopo averle appoggiato in modo affettuoso una mano sulla
testa, ritornò dietro al bancone.
" Magnifico, ora mi metto pure a piangere in pubblico!! E faccio
preoccupare anche Will! Sono una stupida innamorata senza speranza!" si
disse, e a quel pensiero le lacrime ricominciarono a rigarle il viso.
Le scacciò via con rabbia e decise che forse era meglio
andarsene. Mentre si alzava, squillò il telefono e Will
andò a rispondere.
-Pronto?Ma senti chi si fa vivo...come? Sì è
qui,perchè?...va bene glielo dirò...a presto.- Will
posò la cornetta e un po' perplesso guardò Ninfadora, che intanto gli si stava avvicinando per pagare.
-Ciao Will io vado ci ved- -Aspetta, Tonks, guarda che la telefonata riguardava te..-la interruppe l'oste.
Ninfadora, che stava già camminando verso la porta, si
fermò di colpo e si voltò a guardarlo curiosa. "Cavolo,
possibile che mamma abbia affrontato il telefono babbano? E
perchè poi?" si chiese tra se e se.
-Chi era zio?-
Will la guardò per un attimo.-Era Remus. Ha detto che ti sta aspettando davanti casa-
Fu come se all'improvviso si fosse ritrovata sotto l'acquazzone che
imperversava all'esterno.Rimase lì, ferma, mentre il cuore
incominciò a batterle all'impazzata. Non era possibile, doveva
sicuaramente aver capito male...
-Che cosa?-chiese, la voce che le tremava leggermente.
Will la fissò di nuovo: allora aveva ragione, tra quei due era successo qualcosa quella sera di tre settimane fa.
-Ho detto che era Remus, mi ha chiesto di dirti che vuole parlarti e che in questo momento si trova davanti casa tua-
Allora aveva capito bene, Remus, la stava davvero aspettando! Non l'aveva dmenticata, era tornato, era venuto per vederla!!!
-Grazie zietto!- disse, salutando in fretta Will e correndo fuori dal locale.
La pioggia continuava a cadere forte, tanto che nel giro di poco tempo
si ritrovò con i capelli e i vestiti completamente zuppi. Ma non
le importava, il freddo della notte era niente, i tuoni della notte
erano solo un sottofondo lontano, l'unica cosa che contava era lui che
l'aspettava. Ninfadora incominciò a correre, ridendo felice, con
il cuore pieno d'amore. Le ultime settimane passate ad aspettare
invano,le lacrime versate, la rabbia e la vergogna per la sua
ingenuità...tutto era sparito all'improvviso, cancellato da
quella telefonata. Continuò a correre, con l'acqua che le
frustava il viso, fino a quando arrivò a pochi passi dal portone
di casa. E lì lo vide: seduto su un muretto basso, la schiena
appoggiata al cancello, con un mantello da viaggio a proteggerlo dal
freddo e dalla pioggia, e il viso rivolto a guardare il quarto di
luna coperto dalle nuvole nel cielo scuro.
Sembra un angelo caduto dal cielo
quando si incontrano toccarsi e' proprio uno shock
e tremando, e tremando, e tremando, e tremando
e tremando, e tremando, e tremando, e tremando forte
Ninfadora non seppe trattenersi e gli corse incontro. Remus, appena la
sentì arrivare, si alzò e non potè fare a meno di
pensare a quanto fosse bella anche così, con i capelli lunghi
e neri appiccicati al viso per la pioggia e i vestiti zuppi
d'acqua. Lei gli si avvicinò correndo, cercò di fermarsi
ma il suolo bagnato la fece scivolare e sarebbe caduta se lui non
l'avesse sorretta con le sue braccia.
-Mi-mi-mi dispiace- balbettò lei, la voce spezzata per la corsa
e per il freddo. Si rese conto di tremare tutta. Remus, che continua a
sorreggerla, si accorse del suo tremore e per cercare di scaldarla la
avvicinò a se, coprendola con il mantello. Ninfadora rimase
spiazzata da quel gesto e non seppe cosa fare: rimase lì, ferma,
lasciando che il calore del corpo di Remus la riscaldasse. In poco
tempo, i brividi di freddo sparirono, e un calore invase le sue membra.
Si sentiva davvero bene, avrebbe voluto rimanere lì così
per sempre, sentiva che era tutto perfetto così..
-Va meglio adesso?- chiese Remus, stringendola ancora di più e
accarezzandole i capelli. Ninfadora sentì piccoli brividi lungo
la schiena, ma sapeva che non erano brividi di freddo, acnhe se la
pioggia continuava a cadere. Chiuse gli occhi e un sorriso si
allargò sul suo viso: poteva forse desiderare qualcosa di
più bello?
-Mi dispiace non essere riuscito a venire prima. Avrai pensato che non
volevo vederti. Ma lo sai anche tu, noi maghi siamo sempre
indaffarati!-le disse, sorridendole, sempre continuando a toccarle i
capelli. Ninfadora si staccò un attimo per poterlo guardare
meglio negli ochhi: quindi anche lui era un mago!! Ma come aveva capito
che anche lei lo era?
Remus sembrò capire dal suo sguardo stupito e curioso che cosa
si stava chiedendo, così si affrettò a rispondere: -Ti
stai chiedendo come ho fatto a capire che sei una strega? Beh, ai pochi
babbani con cui ho avuto a che fare difficilmente cambia il colore e la
lunghezza dei capelli all'improvviso!-. Ninfadora non sembrò
capire subito: cosa centravano i suoi capelli adesso?! Poi però
un lampo di comprensione le attraversò gli occhi e, toccandosi i
capelli, scoprì ch erano diventati corti fino alle spalle e
avevano anche cambiato colore: erano ROSA!! Ninfadora si sentì
avvampare per la vergonga e imprecò mentalmente contro quel suo
potere.
- Non volevo lo scoprissi così...mi dispiace!- gli disse,
tenendo gli occhi bassi, senza osare vedere la sua reazione. Remus,
ancora una volta, fece una cosa che non si sarebbe mai aspettata: le
prese il viso tra le mani e glielo sollevò, in modo da essere
occhi negli occhi con lei:- Non devi giustificarti, è una cosa
che fa parte di te e quindi non devi vergognartene. A me piace, questo
colore ti sta propio bene. Sei bellisima, Ninfadora.- le disse, gli
occhi incatenati a quelli di lei che a quelle parole si inumidirono
emozionati.
-Lo so che non ci conosciamo, ma dal momento che ti ho vista il tuo
ricordo ha affollato la mia mente. Quando mi hai dato quel piccolo
bacio poi...ho provato una cosa che non riesco ancora a capire che cosa
sia, però so che ho voglia di scoprire tutto di te e voglio
vederti sorridere sempre. Credi che questo sia possibile, Ninfadora?-le
chiese, guardandola con sguardo serio, in cui lei avrebbe giurato di
vedere anche un po' di preoccupazione per la sua risposta. Ninfadora
non dovette neanche pensarci:- Si, Remus.- gli sussurrò.
Lui le sorrise e l'attirò di nuovo a sè: avrebbe voluto
baciarla, ma ancora timoroso si accontentò di abbracciarla.
Ninfadora ricambiò l'abbraccio, sentendosi felice come mai lo
era stata in tutta la sua vita. E per la prima volta in vita sua,
sperò che il suo "principe azzurro" non uscisse mai dalla sua
favola.
Lei ballera' tra le stelle accese
e scoprira', scoprira' l'amore
l'amore disperato
Spero vi sia piaciuto! Mi lasciate una recensione?? grazie ancora e di nuovo Auguri!!
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