Attraverso una melodia

di yuyutiamo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ginny e Harry- Sei tu che mi manchi ***
Capitolo 2: *** Gli occhi verdi dell'amore- Harry e Ginny ***
Capitolo 3: *** Amore disperato-Tonks e Lupin(prima parte) ***
Capitolo 4: *** Amore disperato-Tonks e Lupin(seconda parte) ***



Capitolo 1
*** Ginny e Harry- Sei tu che mi manchi ***


sei tu che mi manchi

Attraverso una dolce melodia

GINNY PER HARRY

Questa prima song-ficion tratta di una coppia che all'inizio mi è sembrata strana ma che alla fin fine può anche andare bene e cioè Ginny e Harry(non sopporto Cho Chang quindi Ginny va più che bene!!!). Qui ho preso il punto di vista di Ginny e la canzone che per me esprime bene i suoi sentimenti mentre Harry è alla ricerca degli Horcrux è "Sei tu che mi manchi" di Syria. Enjoy!

IMPORTANTE: LEGGERO SPOILER SETTIMO LIBRO!!! STA A VOI DECIDERE SE LEGGERE O NO!

SEI TU CHE MI MANCHI

Ci sono giorni anche d'inverno
Con un po' di sole
Che ti va di uscire e camminare
Ed il sangue è così caldo
Dentro le mie vene
Anche se fa freddo vado al mare

Harry, unico amore della mia vita,

mentre ti penso sto camminando lungo le sponde del lago di Hogwarts. E' pieno inverno, sento l'aria fredda intorno a me ma non avevo voglia di restare dentro il castello, mi sento prigioniera in quell'edificio ormai.Sono lontani i giorni in cui mi sentivo protetta dentro quelle mura....sono lontani i giorni in cui c'eri tu.... E poi tra le nuvole è spuntato un timido sole che mi riscalda dolcemente, anche se penso che difficilmente possa sciogliere il gelo che sento dentro.

E sto bene con me stessa
Nella mia tranquillità
Non c'è vento che mi porti via
E fa quasi male agli occhi
Questa luce che ci sta
Eppure all'improvviso è buio
In questa anima mia

Sai amore mio, nonostante tutto credo di stare bene. Non lo so, forse mi sto ingannando, ma io mi sento stranamente in pace con me stessa, forse perchè sapevo già che cosa ti aspettava, cosa ci aspettava, lo sapevo ancor prima che tu venissi a dirmi che era finita al funerale di Silente. Però , nonostante questa consapevolezza, a volte mi fa ancora male pensare che tu sei lontano da me, mi sembra di avere ancora il sapore del nostro ultimo bacio sulle labbra... Questo a volte mi fa star male, sento tutta la mia sicurezza crollare, sento di sprofondare nella disperazione e il vuoto che tu hai lasciato nel mio cuore si allarga sempre più.

Sei tu che mi manchi
Sei tu che mi stanchi
è per questa insicurezza che mi dai
A ogni nuvola che passa te ne vai
Ma io guardo avanti
Perché sono momenti
Se tu fossi un cielo azzurro
Forse io non ci starei
Perché in fondo quel che voglio
è che resti come sei
Come sei

Mi manchi, Harry, mi manchi davvero tanto.  Mi sembra che non abbiamo sfruttato bene il tempo che avevamo, io sono stata troppo timida per confessarti prima quanto eri importante per me...Già, una forte e coraggiosa come me non è riuscita a dirti una cosa così semplice...ma lo sai perchè? perchè avevo paura di un tuo rifiuto, in fondo non ho mai pensato che tu potessi ricambiare l'amore che per tutti questi anni ho provato in silenzio solo per te. Tu, invece, ti sei accorto troppo tardi che mi amavi. E dopo, mi hai lasciata e sei andato incontro al pericolo, e io non so neanche come stai adesso....Ma in fondo va bene così, io ti ho sempre amato proprio per come sei, anche quando ti ero indifferente, anche quando stavi con Cho, anche quando stavo con altri ragazzi....


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Ci sono notti con la luna
Che non vuoi dormire
E ti va di scrivere e pensare
L'orologio gira lento
Dentro questa stanza
L'alba prima o poi dovrà arrivare
E sto bene con me stessa
Perché colpe io non ne ho
Forse quella di volere te
è che quando c'è da dare
Io do tutto quel che ho
E poi all'improvviso arriva
Il vuoto dentro me

Sono chiusa nella mia stanza adesso. Sono le cinque del mattino, ma io sono sveglia perchè non riesco propio a dormire, ti ho sempre in testa, rivedo te e il tuo dolce sorriso in ogni momento. Sono seduta per terra, accanto alla finestra, e osservo il cielo. Lo sai,si dice che due persone lontane sono comunque legate perchè il cielo che vedono è sempre lo stesso....questo un po' mi consola, ma non riesce comunque a colmare la tua mancanza, anche se il cielo adesso è bellissimo, l'alba sta per arrivare e i suoi primi deboli raggi colorano il cielo di un rosa chiarissimo che si riflette sulla neve ,caduta questa notte, e sul lago, creando piccole scie rosate sulla sua superficie. Dovrei aver freddo ma il tuo pensiero mi riscalda e mi conforta anche un po'. Sai, mi sono chiesta tante volte se io per caso avessi sbagliato tutto con te, se avessi qualche colpa da darmi. Mi sono risposta che l'unica mia colpa era averti amato. Ma neanche questa può essere una colpa giusto? Che colpa ne ho io se il mio cuore, dal momento in cui ti ha visto, ha iniziato a battere più forte? Che colpa ne ho se mi sono illusa di poterti dimenticare frequentando altri ragazzi, ma in realtà cercavo disperatamente un qualcosa di te in ognuno di loro? No, Harry, io non ho nessuna colpa. E neanche tu. Siamo solo vittime degli eventi. Io nel poco tempo che siamo stati insieme ti ho dato tutto l'amore che ho conservato per te tutti questi anni, che invece di diminuire è maturato e cresciuto, passando da una cotta stupida di una ragazzina di 10 anni all'amore di una giovane donna ....era come nei miei sogni....ma poi purtroppo siamo dovuti tornare entrambi bruscamente alla realtà...


Sei tu che mi manchi
Sei tu che mi stanchi
è per questa insicurezza che mi dai
A ogni nuvola che passa te ne vai
Ma io guardo avanti
Perché sono momenti
Se tu fossi un cielo azzurro
Forse io non ci starei
Perché in fondo quel che voglio
è che resti come sei
Come sei
Come sei
Come sei

Chissà se anche tu in questo momento mi starai pensando? Non ti sei già dimenticato di me vero, amore? Spero solo che quando tornerai non sarai cambiato perchè, nonostante tutto, io continuerò ad amare quell'Harry che mi ha lasciato sulle rive del lago. E lo vuoi sapere perchè? perchè guardo avanti, quando questa stupida guerra sarà finita e io e te, su quello stesso lago, ci baceremo finalmente contenti e felici di stare insieme, e tu mi dirai ancora che sono la tua piccola Ginny.

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Capitolo 2
*** Gli occhi verdi dell'amore- Harry e Ginny ***


Gli occhi verdi dell'amore Attraverso una dolce melodia

Salve di nuovo a tutti! eccomi tornata con un altra song-fic! Questa volta si tratta dei pensieri di Harry mentre è lontano da Ginny e in un certo senso può considerarsi in contemporanea con l'altra che ho scritto...Non avevo pensato di scrivere i pensieri di Harry ma poi per caso ho ascoltato questa canzone e mi sono lanciata subito in questa song- fic. La canzone è  "Gli occhi verdi dell'amore", un brano abbastanza vecchio che ho usato nella versione rifatta da Ivana Spagna e gli Zeta Clan. Per me rappresenta in pieno la situazione, il testo mi è venuto quasi spontaneo grazie a questa canzone! Spero davvero che vi piaccia!!! Buona lettura!

IMPORTANTE: CONTIENE SPOILER DEL SETTIMO LIBRO QUINDI SE NON L'AVETE LETTO VI CONSIGLIO DI NON LEGGERE SE NON VOLETE ROVINARVI LA SORPRESA!!!!


Dimenticavo: i personaggi naturalmente sono di J.K.Rowling, quindi
non mi appartengono ( anche perchè altrimenti vivrei già in una bella villettina con il mio ragazzo e non avrei fatto morire così tanti personaggi!!!)



GLI OCCHI VERDI DELL'AMORE


Io camminavo nella notte,oramai non dormo più
chiudo gli occhi ma ogni passo è una condanna
penso a lei, prigioniero di una stanza

Guardo l'orologio: sono solo le tre di notte. Ron e Hermione dormono sui lettini vicini al mio, affiancati, la testa di lei timidamente avvicinata al petto di lui. Li osservo per un attimo e mi viene da sorridere perchè sono veramente una bella coppia insieme. Li ammiro molto, si danno sostegno e non mi fanno pesare le loro incertezze e paure, soprattutto da quando Ron è tornato dopo la sua "piccola fuga" come la chiamo sempre io. A volte vorrei che non mi avessero seguito, sarebbero insieme, sotto un tetto di mattoni e non di tela, a ridere e scherzare tranquilli, e magari starebbero già insieme da tempo...Invece mi stanno accanto, sostenendomi e sopportando questa guerra che non è loro ma che in realtà è solo tra me e Voldemort...Nonostante il loro aiuto, però, l'unica persona che vorrei che fosse con me adesso sei tu, piccola Ginny. Sei arrivata veramente nella mia vita all'improvviso, in un periodo molto buio per me...la morte di Sirius mi aveva sconvolto, poi c'erano tutte quelle rivelazioni sul passato di Voldemort e sui suoi progetti, il mio voler scoprire a tutti i costi che cosa stavano combinando lui e Malfoy...Pensarti adesso mentre sono chiuso in questa tenda è ancora peggio che sentire quanto è forte la tua lontananza.  


Quando ho incontrato una ragazza

che era sola come me
io ci credo e non mi arrendo ma intorno a me
vedo solo buio e così perdo quella speranza.

In mezzo a tutto questo vortice di situazioni all'improvviso sei apparsa tu. In realtà, tu sei sempre stata lì, intorno a me e alla mia vita, in fondo sei la sorella del mio migliore amico! Ho passato tanto di quel tempo a casa vostra che è strano dire che tu non facevi parte del mio mondo! Quello che però mi sono reso conto è che tu prima eri solo la sorella di Ron mentre adesso...adesso invece...adesso sei la mia ragazza. Non sei più sullo sfondo, sei diventata la protagonista dei miei pensieri e delle mie notti insonni. Nel poco tempo che siamo stati insieme mi sono reso conto che in realtà non ero io l'unico a sentirsi da solo, a sentirsi inadatto in questa vita piena di casini perchè anche tu sentivi lo stesso. Questo mi fa pensare a quanto sono stato cieco, in tutti questi anni, a non accorgermi che eri tu la persona che avrebbe potuto completare il vuoto lasciato dentro me da tutte le persone care che ho perso...mi sento profondare al solo pensiero...mi manchi davvero piccola mia.


Aveva il viso di un bambino

sarà un gioco del destino o semplice illusione
aveva tutto e sai perchè
quello che so è che con lei
ho conosciuto il vero amore

E' stato davvero strano come mi sono innamorato di te. All'improvviso ho visto il tuo viso e mi sei apparsa come un dolce e bellissimo miraggio nella frenesia delle mie giornate. All'inizio ho pensato di essere impazzito, insomma tu eri la sorella di Ron! Come potevo essermi innamorato della sorella del mio migliore amico? Pensavo di essere geloso di te perchè dopo aver vissuto tanto tempo insieme eri come una sorella per me...Ma poi  ti ho vista bene, ti ho osservata a lungo, furtivamente, sentendomi tremendamente in colpa nei confronti di Ron, e ho dovuto ammettere a me stesso che quello che vedevo era semplicemente meraviglioso. Il tuo viso da bambina ormai cresciuta e il tuo corpo così perfetto mi hanno conquistato e io...non ho potuto fare altro che lasciare che l'amore vero, che finalmente tu mi hai fatto sentire, mi riempisse il cuore e la mente. Non più una stupida cotta infantile per una ragazza come tante altre, ma Amore vero, reale, sincero.


Aveva gli occhi dell'amore verdi
non so cosa sia successo
so solo che i suoi occhi
hanno rapito il mio sguardo
ed io mi sono sentito perso
Come due lacrime d'amore grandi
sarà un gioco del destino o semplice illusione
quello che so è che con lei
ho conosciuto il vero amore
Aveva gli occhi dell'amore verdi
mi innamorai di lei e lei di me

Più di tutto il resto mi hanno conquistato i tuoi occhi verdi...Solo il cielo sa come ho fatto a non notarli prima! Sono così grandi, così profondi, sono belli anche quando sono velati di tristezza...Il loro verde è stupefacente, come uno smeraldo illuminato dalla luce del sole, che manda i suoi riflessi tutto intorno...Quando mi guardavi era come se ogni volta mi avessero schiantato, catturavi il mio sguardo, lo imprigionavi dentro al tuo smeraldo e non potevo fare a meno di continuare a guardarti, per placare quella voglia che avevo di te. In quei momenti, non mi importava  che tu fossi la sorella di Ron, che stessi con qualcun altro...Ciò che mi importava era che mi ero innamorato per la prima e unica volta nella mia vita...Poi, quando le tue labbra hanno toccato le mie, ho sentito la felicità travolgermi perchè ho capito che anche per te era amore.

Come un angelo sceso dal cielo
mi ha dato vita ed io non ho potuto farne a meno
(oramai non dormo)
ed ora vivo nei ricordi,
non un rimpianto, alcun un rimorso,
solo qualche lacrima che dona
al nostro amore perso

Eri il mio angelo dagli occhi verdi e dai capelli di fuoco, eri la forza che mi portava avanti anche in mezzo a tutte quelle difficoltà, per la prima volta in vita mia ho sentito il mio cuore finalmente pieno, mi hai donato nuova vita e io, lo ammetto, avevo bisogno di te, di tutto l'amore che tu riuscissi a darmi perchè ti amavo e perchè eri la mia speranza di luce nel buio del mio passato. Poi però ho dovuto lasciarti, non potevo rischiare che per colpa mia ti facessero del male, e ciò che mi è rimasto adesso è il ricordo di tutti i bellissimi momenti vissuti insime a te: il nostro primo bacio, in mezzo alla sala comune di Grifondoro piena di gente...le passaggiate per i corridoi, mano nella mano, sotto gli occhi curiosi della gente...gli sguardi imbarazzati di Ron e quelli felici di Hermione ogni volta che ci baciavamo...il tuo sorriso mentre ti sdraiavi al mio fianco sulla riva del lago...il tuo sguardo triste dopo che avevamo parlato al funerale... Devo dirti che non ho rimpianti, avrei voluto passare più tempo, avrei voluto accorgermi prima che il mio unico amore eri tu, ma non rimpiango niente, perchè il tempo ha fatto maturare me ed il mio amore, sento solo la tristezza che mi offusca la vista a ricordare che non sei più con me. E' questo che mi impedisce di dormire. 


(e camminavo nella notte)

vivo in lei, vivo in ciò che è stato e sarà sempre in noi
a costo di far male soltanto a me stesso

ma io in fondo so che come me
lei ora sta pensando a questo
e come me so per certo
che solo il destino
può decidere se prima o tardi
potrò mai rivedere i suoi occhi verdi

Le 3 e 30...ancora tu nella mia mente...Forse mi sto facendo del male o mi sto illudendo, ma non posso e non riesco, per quanto ci provi, a scacciarti dalla mia testa. In questo continuo peregrinare per sfuggire ai Mangiamorte, tra sconforto e visioni di vita non mie, continuo a vivere nel ricordo di noi due insieme, ancora legati nonostante tutte le difficoltà. Non so se è vero, ma mi piace pensare che tu mi stai pensando in questo momento, che anche tu come me guardi l'orologio aspettando il giorno per trovare nelle attività di tutti i giorni un piccolo aiuto per non lasciarti andare ai ricordi, ancora troppo nitidi nella mente. Solo il destino, anzi...solo Voldemort può decidere se io e te potremo rivederci un giorno, se io potrò di nuovo perdermi nel mare dei tuoi occhi verdi d'amore.

Aveva gli occhi dell'amore verdi
non so cosa sia successo
so solo che i suoi occhi
hanno rapito il mio sguardo
ed io mi sono sentito perso
Come due lacrime d'amore grandi
sarà un gioco del destino o semplice illusione
quello che so è che con lei
ho conosiuto il vero amore
Aveva gli occhi dell'amore verdi
mi innamorai di lei e lei di me

Mi innamorai di lei e poi il resto...

e poi il resto è solo canto.

Mi manchi davvero, Ginny. Spero di poterti riabbracciare e stringere di nuovo a me un giorno. Nel frattempo, non preoccuparti perchè ciò che mi resta è il tuo amore e questa volta farò di tutto per non perdere altro tempo. A costo di qualsiasi cosa tornerò da te. Buona notte, amore. Il tuo e solo tuo Harry ti ama ancora.

Aveva gli occhi dell'amore verdi
non so cosa sia successo
so solo che i suoi occhi
hanno rapito il mio sguardo
ed io mi sono sentito perso
Come due lacrime d'amore grandi
sarà un gioco del destino o semplice illusione
quello che so è che con lei
ho conosiuto il vero amore
Come due lacrime d'amore grandi
non so cosa sia successo
so solo che i suoi occhi
hanno rapito il mio sguardo
ed io mi sono sentito perso
Aveva gli occhi dell'amore verdi
sarà un gioco del destino o semplice illusione
quello che so è che con lei
ho conosciuto il vero amore


Spero che vi sia piaciuta...la canzone l'ho scritta tutta anche se non l'ho considerata completa e spero che non vi sembri incompleta. Ho già alcune idee per le prossime song-fiction quindi se la scuola permette spero di aggiornare quanto prima. Grazie a chi dedica un po' del suo tempo a leggere i miei lavori e spero che continuiate a seguirli. 

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Capitolo 3
*** Amore disperato-Tonks e Lupin(prima parte) ***


Amore disperato Attraverso una dolce melodia

Rieccomi finalmente con un altra song-fic!Questa volta ho preso in considerazione la coppia Tonks/Remus immaginando come poteva essere avvenuto il loro primo incontro. Devo dire che rispetto alle altre questa fic mi ha creato non pochi problemi anche perchè è davvero lunga quindi ho deciso di dividerla in due parti, sperando di riuscire a scrivere in breve tempo la seconda parte. Mi scuso in anticipo per i tempi lunghi di aggiornamento ma sono un po' incasinata in questo periodo! Spero che anche questa vi piaccia e che lasciate anche una recensione se vi va. La canzone che ho scelto è "Amore disperato" di Nada.

Come sempre, i personaggi sono della Rowling e non miei! Buona lettura!

AMORE DISPERATO

Sembra un angelo caduto dal cielo
com'e' vestita quando entra al "Sassofono Blu"
ma si annoia appoggiata a uno specchio
tra fanatici in pelle che la scrutano senza poesia
sta perdendo, sta perdendo, sta perdendo, sta perdendo
sta perdendo, sta perdendo, sta perdendo, sta perdendo tempo

Una sera come tante altre. Una ragazza camminava solitaria stringendosi nel cappotto nero e lungo che la ricopriva, rabbrividendo un po' per una folata di vento freddo improvviso. D'altronde era arrivato l'inverno ormai, avrebbe fatto bene a starsene in casa sotto le coperte, ma non riusciva a rimanere chiusa nelle quattro mura della sua stanza, si sentiva oppressa lì dentro. Aveva ormai 18 anni, non era ancora uscita dall'adolescenza, non si sentiva ancora così pienamente donna come vorrebbe, quindi era normale che sentisse un sentimento di irrequietezza e di soffocamento a rimanere chiusa in casa. Inoltre, i suoi genitori avevano appena avuto una brutta lite per chissà quale motivo e lei non li sopportava quando litigavano, odia le urla, soprattutto perchè i suoi genitori non litigano quasi mai. Quando succede, quindi, preferiva dileguarsi piuttosto che restare chiusa in camera, magari mettendo la radio a tutto volume per non sentirli. Proprio per questo si è vestita rapidamente, ha infilato il cappotto e rispondendo con un rapido "Vado a fare un giro, torno presto, quando avete finito" alla domanda delle madre, "Dove vai?" ,corse fuori da casa sua. L'aria fresca della sera l'aveva subito fatta sentire meglio, la rabbia e la tristezza l'avevano abbandonata, così che mentre passeggiava decise di andare al "Sassofono blu",un piccolo ed accogliente bar aperto fino a tardi che accompagnava i suoi clienti, nelle notti solitarie, con delle dolci musiche jazz e blues. A Ninfadora piaceva moltissimo quel posto: ogni volta che si sentiva un po' giù per qualcosa, ogni volta che si sente sola, si rifugiava nel suo tavolino, nella parte più nascosta del locale, e rimaneva lì, stringendo la sua tazza di cioccolata calda, a pensare, cercando una soluzione al problema di turno. Anche quella sera, quindi, entrò nel bar, salutò con un cenno e un leggero sorriso l'uomo al bancone, che ricambiò e prima che potesse dirgli qualcosa le chiese- La solita cioccolata bollente, Tonks?-
-Sì, grazie zio Will, sono davvero prevedibile vero?- gli sorrise Ninfadora, ringraziandolo mentalmente perchè la chiamava con il cognome, anche se conosceva il suo così detestato nome.
- Beh, ormai sono anni che vieni qui...la prima volta eri una bimbetta di 14 anni ti ricordi? Da allora non sono più riuscito a liberarmi di te, mi chiami anche zio!- scherzò il vecchio locandiere. In realtà, lo riempiva di gioia che quella ragazza gli fosse così legata, era come se avesse la figlia che non aveva mai avuto. E lei lo ricambiava con affetto, visto tutte le volte che lui era rimasto ad ascoltare i suoi problemi adolescenziali e a consigliarla come meglio poteva.
-Dai, tanto lo so che ti fa piacer avermi tra i piedi!-lo incalzò lei, ed entrambi scopppiarono a ridere.
-Sei proprio impossibile, hai sempre ragione tu! Perchè non ti accomodi qui al bancone, stavolta,  mentre ti preparo la tua bevanda?-le disse poi Will, riprendendosi.
-Ok,zietto! Mettimi anche qualche biscottino che mi è tornata la fame!- le rispose lei, togliendosi il cappotto e sedendosi al lato più esterno del bancone, vicino ad una parete a specchio. Mentre Will trafficava con il latte, Ninfadora si voltò ad osservare il proprio riflesso nello specchio, poco convinta di quello che vedeva.  Capelli lunghi e lisci, castano scuro, diversamente dal solito rosa  ribelle, per evitare di attirare troppo l'attenzione visto che il locale è babbano; unica concessione, una ciocca rosa pallido lasciata scendere sul lato destro del viso, quasi a volersi proteggere dagli sguardi altrui. Il fisico snello, ormai delineato in tutte le sue forme da giovane donna, era risaltato ancora di più da ciò che indossava, un abito lungo fino alle ginocchia, blu cobalto,di lana, con spruzzi di bianco sulla parte superiore e sulle maniche lunghe, completato da un paio di scarpe da ginnastica bianche sulle calze nere. Gli occhi, in tono con i capelli, erano sottolineati da un velo di matita blu e da una passata veloce di ombretto azzurro, mentre le labbra erano lucide per il glitter rosa chiaro che le illuminava. Un piccolo angelo per chi la osservava-e nel locale ce n'erano tanti!- mentre in realtà lei si sentiva strana, diversa dalle sue coetanee perchè dotata di quella capacità di mutare forma, utile visto che voleva diventare Auror,  ma che le faceva chiedere chi fosse lei in realtà, in quale trasformazione doveva rispecchiare se stessa. I suoi le ripetevano sempre che crescendo le cose sarebbero migliorate, ma adesso era già maggiorenne, quando sarebbe avvenuto un cambiamento definitivo?
-Ecco qua, Tonks. Ci ho aggiunto un po' di essenza d'arancia, visto che ti piace così tanto!- le disse lo "zio", mettendole davanti la tazza fumante.
-Ah sì...grazie zio!-gli rispose, riscuotendosi dai suoi pensieri e iniziando a sorseggiare lentamente la bevanda. Non voleva tornare a casa presto, quindi tanto valeva prendersela comoda, pensava, immergendo un biscotto secco nel liquido scuro.  

Una sera incontro' un ragazzo gentile

lui quella sera era un lampo e guardarlo era quasi uno shock
e tornando, e tornando, e tornando, e tornando
e tornando, e tornando, e tornando, e tornando a casa

Mentre mangiava tranquilla, il campanellino affisso alla porta del locale tintinnò piano ed  entrò un uomo in un paltò nero, richiudendosi la porta alle spalle con un altro scampanellio. L'uomo si avvicinò al bancone, sedendosi accanto a Tonks, che si voltò a guardarlo, infastidita che tra tutti gli sgabelli liberi lui scegliesse prorpio quello al suo fianco. Accadde in un  attimo: l'uomo si girò a guardarla e le sorrise, quasi a volersi scusare per aver scelto quel posto, e inevitabilmente i loro sguardi si incrociarono: due occhi nocciola si ritrovarono a fissare quelli marrone più scuro dell'uomo, che continuando a sorridere si voltò verso Will.
-'Sera Remus. Finalmente ti fai vedere! Cos' è, un vecchio come me non può più ricevere le visite degli amici?- lo salutò l'oste, con un finto tono accusatorio nella voce.
-Sono stato un po' impegnato Will...non sto neanche a spiegarti, ma come vedi appena ho potuto sono venuto qui quindi non ti lamentare come sempre- rispose Remus, ancora sorridente.
-Allora cosa ti porto?-
-Fammi pensare...beh vedo che la cioccolata che hai dato a questa ragazza sembra invitante quindi prendo la stessa cosa, grazie!-
-Arriva subito!- gli rispose Will, ricominciando a riscaldare il latte.
Ninfadora intanto fissava il contenuto della sua tazza, fingendo di non essere interessata a quella conversazione. In realtà, era come se un lampo l'avesse colpita, all'improvviso, facendole perdere la facoltà di pensare lucidamente, e quel lampo era rappresentato dall'uomo che le stava di fianco. Quando si sono guardati, ha sentito un brivido percorrerle la schiena e una sensazione di calore alle guance che non si sarebbe mai aspettata. Che cosa era quella strana sensazione? Come mai quell'uomo sconosciuta la faceva sentire così? Si voltò timidamente a guardarlo quando lui la chiamò in causa parlando con Will e vide che la guardava e le sorrideva ancora. Nessuno  l'aveva mai guardata con tanta dolcezza e vivacità, nessuno le aveva rivolto un sorriso così sincero e spontaneo. Si sentì improvvisamente avvampare e abbassò di nuovo lo sguardo, così che la ciocca rosa le nascose il viso.
- Posso prendere uno dei tuoi biscotti?- le chiese Remus, avvicinandosi un po' per entrare nel suo campo visivo. Lei alzò lo sguardo e si ritrovò di nuovo a fissare quei begli occhi scuri. Lui aspettava la sua risposta, la testa leggermente inclinata come ad esprimere una sincera curiosità, la tazza di cioccolata stretta in una mano.
-Si certo...prendine pure uno-gli rispose piano, guardandolo timidamente di sott'occhi.  Remus sorrise ancora di più e si avvicinò, prendendo un biscotto al cioccolato. Ninfadora sentì l'intenso profumo della sua colonia inebriarle i sensi e sussultò, quasi come se lui l'avesse toccata.
-Grazie mille! L'avrei chiesto a Will ma è impegnato in questo momento...- disse, accennando all'oste che all'altra estremità del bancone chiaccherava con una bella signora che rideva per qualche sua battuta. Ninfadora sorrise, pensando a come fossero carini quei due, insieme da due anni ormai.
-Comunque mi chiamo Remus- aggiunse lui, tendendole una mano. Lei lo fissò un attimo, poi accennando un sorrise gli rispose.
- Io sono Ninf...chiamami Tonks, è meglio-si corresse indispettita, stringendogli la mano. Un altro brivido, ancora più forte del precedente, tanto che per un attimo pensò che fosse entrato un po' di vento gelido. Remus sembrò accorgersene, infatti le chiese -Hai freddo?- ,interpretando male la reazione di lei.
-No...deve essere la cioccolata...-rispose lei, arrossendo e dandosi mentalmente della stupida: ma se non la stava più bevendo! Come faceva a rabbrividire per la cioccolata che poi, pensò ancora, era CALDA! Remus sembrò pensare la stessa cosa, visto che sorrise divertito, liberando dolcemente la sua mano dalla stretta di lei.
-Perchè dovrei chiamarti con il tuo cognome?- gli chiese.
-Come?- rispose lei, ancora presa dal trovare i termini più adatti per definire la sua "magnifica" figura.
- Mi hai detto di chiamarti Tonks...è il tuo cognome giusto? Perchè dovrei usare quello al posto del tuo nome?-
-Perchè il mio nome fa schifo- buttò lì, senza pensarci.
-Ogni nome è bello, soprattutto perchè se scelto bene si lega a ciò che la persona è-le rispose Remus.
-E quale sarebbe il mio collegamente con il nome Ninfadora?!- chiese lei, tuffando innervosita un biscotto nella cioccolata.
-Beh vediamo....Ninfadora...cioè nimph + dora...Dovrebbe essere di origine greca: nimph significa sia ninfa, cioè bella e giovane ragazza dei boschi o delle acque, che crisalide, simbolo di metamorfosi. Dora invece vuol dire dote, qualità. Quindi... tu dovresti essere una persona dotata della capacità di rinnovarsi sempre, in ogni momento, per raggiungere gli scopi della tua vita-le disse Remus, terminando il discorso con un sorriso e bevendo un po' di cioccolata.
Ninfadora lo fissò: la stava forse prendendo in giro? Possibile che sua madre non avesse semplicemente sparato un nome a caso quando era nata?! E dire che non le sembrava avesse doti da veggente...
-Non ti sto prendendo in giro, se questo che pensi. Ho semplicemente analizzato le due parole che formano il tuo nome. Ti fa sempre schifo adesso?-le chiese. Lei ci pensò un attimo: era un nome strano, ma calzava a pennello con la sua capacità di mutare il proprio aspetto. Non, ora non era poi così tanto male...
-Beh adesso almeno ha un senso...resta il fatto che mia madre con i nomi ha dei gusti davvero strani, non trovi?- gli rispose guardandolo. Remus rise, bevendo un altro sorso dalla sua tazza.
-Io non lo trovo poi così male...penso che ti si addica...Soprattutto perchè le ninfe e le crisalidi, trasformate in farfalle, sono molto belle...proprio come lo sei tu-aggiunse lui, guardandola di sottocchi, un po' imbarazzato. Ninfadora si sentì avvampare: le aveva detto che era bella...anzi molto bella! Non era il primo a dirlo, ma perchè solo con lui sentiva che quel commento era sincero? E perchè il suo cuore aveva improvvisamente accellerato i battiti? "Oh mio Dio, che mi sta succedendo??!!"
-Grazie...sei molto gentile...- gli rispose, arrossendo ancora di più e sorridendogli timida. Lui ricambiò, ed entrambi finirono la propria cioccolata in silenzio. Ninfadora, ancora felice e confusa per il complimento dell'uomo, si voltò a guardare distrattamente l'orologio: cavolo, l'una!! A sua madre sarebbe venuto un infarto se non tornava subito a casa! Si alzò di scatto, bevve un ultimo sorso ustionandosi la lingua e lasciò i soldi sul bancone. Mentre si infilava il cappotto, si ricordò di Remus e si voltò a guardarlo.
-Scusa, ma io adesso devo andare....mi dispiace ma si è fatto tardi...è stato bello conoscerti Remus!- gli disse, porgendogli la mano.
-Nessun problema...anche per me è stato bello- e le strinse la mano. Lei fece per andarsene, quando lui la afferrò con dolcezza per un braccio, facendola voltare- Ma sei da sola?- le chiese, con uno sguardo preoccupato. Ninfadora non capiva il perchè di quella domanda. -Si perchè?- gli rispose semplicemente. Remus le si avvicinò e sussurandogli all'orecchio le disse: -Non so se te ne sei accorta, ma oltre alla donna di Will sei l'unica femmina del locale e molti sguardi indiscreti stanno cercando di capire se te ne stai andando sola soletta...capisci a che scopo vero?- le disse serio, accennando dietro di sè e ammiccando in modo allusivo. Lei guardò dietro alle sue spalle, senza quasi rendersi conto che lui le era vicinissimo, e capì subito che cosa intendeva: due uomini la stavano fissando, uno ancora seduto, mentre l'altro aspettava appoggiato al muro, fissandola intensamente con un ghigno stampato in faccia. Ninfadora iniziò a preoccuparsi: casa sua non distava molto, ma a quell'ora la strada era sempre solitaria e lei per la fretta aveva pure dimenticato la bacchetta! Voltò la testa ai due uomini e guardò Remus, che capì la sua paura.
-Tranquilla, ti accompagno io- le disse piano, andando a dire qualcosa a Will, che guardò i due uomini e gli fece cenno di sì con il capo. Remus si rivestì,e salutando l'oste, i due uscirono dal locale. L'aria era ancora più fredda, ma almeno il vento si era calmato. Lei chiuse gli occhi, respirò profondamente e le facce di quegli uomini lasciarono la sua mente, tanto che un piccolo sorriso le comparve sulle labbra.-Andiamo?-le disse lui, dirigendosi verso una stradina secondaria a sinistra. Ninfadora aprì gli occhi e lo raggiunse, stupendosi che sapesse dove andare. Lui capì cosa stava pensando e le disse: - Will mi ha detto la strada- facendo un cenno con il capo come a dirle di non stupirsi.

Lei ballera' tra le stelle accese
e scoprira', scoprira' l'amore
l'amore disperato

Camminarono piano per una ventina di minuti,in silenzio, sentendo solo il rumore dei loro passi. Remus sembrava tranquillo, anche se ogni tanto si guardava nervosamente in giro, come a voler cogliere qualche movimento sospetto. Ninfadora invece era tutt'altro che tranquilla perchè la sua vicinanza la sconvolgeva: si sentiva protetta, al sicuro come non mai, ma in fondo lo conosceva da un'ora al massimo! Ci si può fidare di chi si è appena incontrato? "Si se ha quegli occhi così dolci" si ritrovò a pensare, stupendosi di se stessa e abbassando lo sguardo, coprendosi il lato destro del viso con la ciocca rosa. "Cavoli, perchè il mio cuore batte così forte?" pensò, ringraziando il cielo che lui non fosse un Legilimens...oppure sì?
-Stanotte il cielo è davvero bello vero?- disse lui all'improvviso. "Oddio, lo è!!No, non può essere, non ci sono altri maghi qui...sto impazzendo! Calmati Tonks, calmati!". Alzò lo sguardò con finta non curanza e non potè che dargli ragione: il cielo era totalmente sgombro di nuvole e la luna era quasi sbiadita rispetto alle mille stelle che punteggiavano il blu scuro della notte.
-Hai ragione, Remus...è davvero bellissimo!- gli rispose entusiasta, voltandosi a guardarlo. Non lo trovò: si girò leggermente spaventata e lo vide appoggiato al muro qualche metro dietro di lei.
-Perchè ti sei fermato?-gli chiese raggiungendolo.
-Perchè è qui che abiti giusto, al numero 5?- le disse lui, indicando il portone.
-Ah già...che stupida!- gli rispose, sentendosi una emerita idiota. Adesso non riconosceva più neanche casa sua! Che stordita! Lui inzio a ridere, prima piano poi sempre più forte. Tonks lo fissò furiosa: - Cosa c'è ti diverti a vedere quanto sono scema?-chiese minacciosa. Remus cercò invano di calmarsi, continuando a ridere.
-Smettila di ridere hai capito! Non sopporto chi mi prende in giro!- gli urlò contro. In un altra occasione avrebbe riso anche lei, ma lì adesso si sentiva davvero ferita, tanto che le spuntò una lacrima che le scese lungo la guancia. Perchè diamine stava piangendo adesso?
" Sono davvero idiota, questo mi prende in giro e io piango! Adesso penserà che sono una piagnona che scoppia in lacrime per così poco! Dovrei mandarlo a quel paese, ma che cavolo mi succede!".
Remus si accorse di quella lacrima e smise quasi subito di ridere. -Mi dispiace, mi dispiace davvero...scusami!-le disse con sincerità.- E' che..-
-"Che" cosa?- gli chiese lei, ancora arrabbiata.
"Perfetto, adesso faccio anche l'isterica! Lo conquisterai di sicuro con la tua rabbia Ninfadora...Oddio ma che sto pensando??!! E da quando uso 'sto nome??!!"
Lui la guardò fisso negli occhi : -E' che hai fatto una faccia buffissima....sono stato davvero antipatico scusa...e poi...-disse, lasciando la frase in sospeso e abbassando lo sguardo. Lei lo guardò inclinando la testa e facendogli segno di continuare.
-E poi...sei davvero carina quando la fai sia?- continuò, tornando a fissarla negli occhi e avvicinandosi, tanto che ormai pochi centrimetri li separavano. Ninfadora si ritrovò con quegli occhi scuri fissi nei suoi e si perse nella loro profondità. "Cavolo quanto è bello!!" si ritrovò a pensare. Tutta la rabbia era scomparsa all'improvviso: al suo posto, una sensazione nuova, bellissima le invadeva il cuore.  Poteva forse essere amore?
-Grazie...scusa se ho risposto con rabbia...beh suppongo che adesso sia meglio che io rientri...- disse, sorridendogli. -Grazie per avermi accompagnata è stato bello da parte tua...magari ci rivediamo da Will...-disse poi, sperando che non pensasse che gli stesse chiedendo un appuntamento.
-Non c'è di che...spero di rivederti anche io...Buona notte Ninfadora-la salutò.
-'Notte Remus e ancora grazie-. Si guardarono un attimo, poi lei spinta da un coraggio che non pensava di avere gli si avvicinò di nuovo e gli scoccò un rapido bacio sulla guancia.-Ciao!- gli disse ancora, entrando velocemente nel portone, senza neanche vedere come lui aveva preso quel gesto.     


FINE PRIMA PARTE( oddio sembra come nei film!scusate!)

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Capitolo 4
*** Amore disperato-Tonks e Lupin(seconda parte) ***


amore disperato2 Attraverso una dolce melodia

Ciao a tutti!! Finalmente ho trovato il tempo di poter finire e pubblicare la seconda parte della song- fic su Remus e Tonks! Mi dispiace di averci messo così tanto ma putroppo la scuola mi ha impegnato enormemente in uesto ultimo periodo, cercherò di essere più veloce con le prossime! Chiedo ancora scusa!!!
Inoltre, ho avuto dei dubbi sul continuare questa storia oppure no per dei motivi che capirete leggendo la dedica della storia. Spero comunque che vi piaccia il capitolo e spero davvero che lasciate una recensione, mi serve per sapere se devo modificare qualcosa oppure no! Grazie in anticipo e BUONE FESTE!!!!!


DEDICA:
Questo capitolo, come il precedente, sono dedicati ad una persona di cui non faccio il nome acnhe perchè sa già che è rivolta a lei. La dedica doveva essere in positivo ma fatti recenti mi costringono a trasformarla in negativo. Volevo dire a questa persona che la storia che ho raccontato ha come protagonisti due personaggi letterari che la Rowling ha deciso di mettere insieme e la cui storia d'amore, sempre per sua decisione, è andata a finire bene, ma poteva pure andare male. Per quanto io sia una sognatrice, non riesco a vedere come un sogno la tua situazione, cara persona, ma piuttosto mi sembra un'illusione. Spero solo che l'illusione non si trasformi in incubo...Nel qual caso, ricordati che io ci sarò sempre per aiutarti e, se non troverai che buio intorno a te, io sarò la luce che ti aiuterà ad uscire fuori dall'oscurita.
Ricorda: TI VOGLIO DAVVERO BENE!!!!


Buona lettura ora!!

AMORE DISPERATO (2)


Ninfadora salì di corsa le scale che portavano al secondo piano della casa, e passando davanti all'ampio soggiorno intravide due figure sul divano. Tornò indietro e guardando meglio scoprì che erano i suoi genitori, beatamente addormentati e abbracciati sul divano. Ninfadora sorrise, scordandosi di quello che era successo poco prima fuori dal portone : avevano fatto pace, come al solito del resto! In punta di piedi uscì dal salotto e si diresse verso la sua camera, chiudendo con cautela la porta. Appoggiò il cappotto su una sedia vicino alla scrivania, inciampando in qualcosa che si trovava per terra e rischiando quasi di cadere. -Lumos-sussurrò con rabbia, scoprendo che era proprio la bacchetta che l'aveva fatta inciampare. "E ti pareva, sono la solita goffa disordinata!" pensò, raccogliendola da terra e usandola per raggiungere il letto senza altri rischi di cadute. La appoggiò sul comodino e si sdraiò ancora vestita sul letto. Guardò l'orologio sulla parete di fronte. "Sono le due di notte e non ho minimamente sonno!"pensò. Provò lo stesso a chiudere gli occhi ma non appena lo fece il motivo che la teneva sveglia tornò ad occupare i suoi pensieri. Riaprì gli occhi di scatto. "No...no, non voglio passare la notte in bianco per colpa di uno sconosciuto!"pensò, raggomitolandosi su un lato e richiudendo gli occhi. "Però è uno sconosciuto molto bello" disse una "vocina" nel fondo dei suoi pensieri. Ninfadora non potè non dare ragione a quella "vocina", mentre l'immagine di Remus si riformava nella sua mente: i capelli castani, leggermente striati di grigio, il viso tondo e gentile, le ampie spalle e il corpo celato dal paltò, le mani, così grandi, calde anche se era inverno... E poi, Ninfadora ricordò il suo sorriso, così bello e sincero, la prima cosa di lui che l'aveva colpita . Non riuscì a spiegarsi il perchè, ma ne era rimasta incantata, le era sembrato il più bello che avesse mai visto."Quanto vorrei vederlo sempre quel sorriso!!" si ritrovò a pensare,arrossendo. E arrossì ancora di più pensando a quel piccolo bacio che gli aveva dato sulla soglia di casa, era successo tutto in un attimo, lo aveva guardato e non aveva resistito a ringraziarlo in quel modo per la dolcezza che le aveva dimostrato. Era stato un bacio fugace, un piccolo bacio rubato in cui però si celava qualcosa di più grande e profondo, anche se Ninfadora non riusciva pienamente a comprendere che cosa. L'unica spiegazione che la vocina le suggeriva non le sembrava possibile. Si era sempre ripetuta che l'amore a prima vista non esiste: mentre le sue coetanee fantasticavano sul  "principe azzurro" che un giorno sarebbe arrivato e di cui si sarebbero innamorate al primo sguardo, lei era sempre rimasta con i piedi  per terra, ritenendo che la realtà era molto diversa dai sogni e quindi tanto valeva essere realisti. Bisognava conoscerla una persona prima di innamorarsene, come si poteva provare amore vero e sincero per qualcuno che non conoscevamo? Per questo non si era mai innamorata, qualcuno le era piaciuto ma ogni volta che conosceva bene un ragazzo lo trovava sempre incompatibile con il suo carattere oppure troppo immaturo. Di questo ne era sempre stata convinta... o almeno lo era fino a quell'incontro. Adesso, infatti, mille dubbi le affollavano la mente. Che cosa era quella sensazione che aveva provato quando gli aveva stretto la mano? Perchè il ricordo dei suoi occhi che la guardavano dolci la faceva arrossire? E perchè, poi, il suo cuore batteva all'impazzata, ricordando che Remus le aveva detto che era bella? Non si era mai sentita così per qualcuno prima di allora, il solo pensarlo le riempiva il cuore di una felicità che non avrebbe saputo descrivere. Si sentiva bene e più pensava a lui, più avrebbe voluto che Remus fosse lì accanto a lei e l'abbracciasse...Si raggomitolò ancora di più e un sorriso si allargò sul suo viso." E se mi fossi innamorata?" si chiese, rimanendo stupita da quel pensiero che lei stessa aveva formulato. Si alzò dal letto e si diresse verso il piccolo bagno che si trovava sul lato destro della stanza. Accese la luce e osservò il suo volto riflesso nello specchio. Si trovò diversa, vide una luce nuova nei suoi occhi e si vide davvero bella. Sorrise a quella sua nuova immagine. "Esiste allora l'amore a prima vista?" si chiese di nuovo. "Certo che esiste! e finalmente te ne sei accorta..."le rispose la "vocina" in tono impertinente. Che il principe azzurro fosse arrivato anche per lei? Poteva celarsi sotto le sembianze di un uomo più grande di lei, conosciuto di fretta al bar?
"Sì" si rispose mentalmente.
"O mio Dio!mi sono INNAMORATA!!". Ninfadora rimase ancora una volta sopresa dai suoi pensieri che le parevano così strani, ma dovette ammettere che ciò che aveva pensato corrispondeva alla realtà. Si era davvero innamorata, non c'era alta spiegazione. Felice come non mai uscì dal bagno, si cambiò con un colpo di bacchetta e, accoccolata sotto le coperte, si addormentò sussurando "Ti amo, Remus", prima che il sonno la portasse via con sè.
         


Dopo quella sera  lei lo perse di vista
disperata lo aspetta ogni sera al "Sassofono Blu"



Nei giorni a venire Ninfadora si sentì travolta da quel sentimento così nuovo e semplicemente meraviglioso che all'improvviso era nato in lei. I suoi genitori non riuscivano a capire che cosa le fosse successo, non avevano mai visto la propria figlia  così felice e ancora più sbadata di prima,qualsiasi cosa prendesse in mano finiva per terra in frantumi. Lei non ci faceva neanche caso, presa dalla miriadde di sensazioni che sentiva dentro di sè; aspettava con impazienza la sera per recarsi al "Sassofono blu" e rimaneva lì sperando di vederlo varcare la soglia del locale.
Ma Remus non si vide nè quella settimana nè nelle 2 successive. La felicità che aveva provato fino ad allora iniziò ad affievolirsi, lasciando il posto a mille dubbi e una sensazione di tristezza che la rendeva nervosa e scontrosa. Anche la sua capacità di mutare aspetto iniziò a risentire di questa tristezza, tanto che nei giorni a seguire i suoi capelli erano perennemente neri e lunghi fino alla vita. " Ti stanno molto bene così!"- le aveva detto Will, peccato che non sapesse il motivo di quella sua acconciatura. Ormai aveva perso le speranze di poter riveder quel sorriso che le piaceva tanto, e tornava a casa sempre più presto la sera, frustrata per aver aspettato inutilmente.



una notte da lupi lei stava piangendo
quella notte il telefono strillo' come un gallo
sta chiamando, sta chiamando, sta chiamando, sta chiamando
sta chiamando, sta chiamando, sta chiamando, sta chiamando lui


Una sera Ninfadora era seduta ad una tavolo del "Sassofono blu" vicino alla vetrina, la testa appoggiata al vetro e lo sguardo perso che guardava fuori. All'esterno, le case intorno al locale erano spazzate da un vento gelido e un forte acquazzone continua a riversare grandi quantità d'acqua, seguite ad intervalli regolari da scie di luce che illuminavano il cielo scuro come i suoi capelli. Ninfadora pensò che il tempo riflettesse in pieno il suo stato d'animo: triste e malinconico. Si chiedeva che cosa servisse continuare a venire tutte le sera per poi tornare incavolata nera a rinchiudersi in camera. "Sei proprio una stupida!"-continuava a ripetersi. Come aveva potuto ingannarsi in quel modo, credere davvero che Remus sarebbe tornata apposta per vedere lei? In fondo non la conosceva neanche...Era  stata davvero sciocca a pensare di averlo colpito! E quel bacio poi...adesso si vergognava per averglielo dato e si chiedeva se non era proprio per quel suo gesto che lui non fosse più venuto. Calde lacrime incominciarono a scendere sulle sue guance, senza che lei potesse fare niente per evitarlo. "Ma perchè fa così male?"- si chiese, voltando il viso per nascondere le lacrime. Will, che la osservava da lontano, le si avvicinò e le tese un fazzolleto.
-Che cosa ti succede, Tonks? Problemi a casa?-le chiese dolcemente.
Ninfadora dovette guardarlo e accettare il fazzoletto, anche se avrebbe preferito che lui non la vedesse così.
-Non è niente, Will. Grazie- gli rispose, ma la voce le tremava. Si asciugò gli occhi, ma invece che smettere, si ritrovò a piangere ancora di più. Will la guardava preoccupato: non l'aveva mai vista così triste.
-Ti va di parlarne?- le chiese, ma sapeva già la sua risposta. La conosceva troppo bene ormai.
-No, Will...davvero sto bene, adesso passa. Grazie zietto!- rispose lei, accennando un piccolo sorriso. Will decise che era inutile insistere e dopo averle appoggiato in modo affettuoso una mano sulla testa, ritornò dietro al bancone.
" Magnifico, ora mi metto pure a piangere in pubblico!! E faccio preoccupare anche Will! Sono una stupida innamorata senza speranza!" si disse, e a quel pensiero le lacrime ricominciarono a rigarle il viso. Le scacciò via con rabbia e decise che forse era meglio andarsene. Mentre si alzava, squillò il telefono e Will andò a rispondere.
-Pronto?Ma senti chi si fa vivo...come? Sì è qui,perchè?...va bene glielo dirò...a presto.- Will posò la cornetta e un po' perplesso guardò Ninfadora, che intanto gli si stava avvicinando per pagare.
-Ciao Will io vado ci ved- -Aspetta, Tonks, guarda che la telefonata riguardava te..-la interruppe l'oste.
Ninfadora, che stava già camminando verso la porta, si fermò di colpo e si voltò a guardarlo curiosa. "Cavolo, possibile che mamma abbia affrontato il telefono babbano? E perchè poi?" si chiese tra se e se.
-Chi era zio?-
Will la guardò per un attimo.-Era Remus. Ha detto che ti sta aspettando davanti casa-
Fu come se all'improvviso si fosse ritrovata sotto l'acquazzone che imperversava all'esterno.Rimase lì, ferma, mentre il cuore incominciò a batterle all'impazzata. Non era possibile, doveva sicuaramente aver capito male...
-Che cosa?-chiese, la voce che le tremava leggermente.
Will la fissò di nuovo: allora aveva ragione, tra quei due era successo qualcosa quella sera di tre settimane fa.
-Ho detto che era Remus, mi ha chiesto di dirti che vuole parlarti e che in questo momento si trova davanti casa tua-
Allora aveva capito bene, Remus, la stava davvero aspettando! Non l'aveva dmenticata, era tornato, era venuto per vederla!!!
-Grazie zietto!- disse, salutando in fretta Will e correndo fuori dal locale.
La pioggia continuava a cadere forte, tanto che nel giro di poco tempo si ritrovò con i capelli e i vestiti completamente zuppi. Ma non le importava, il freddo della notte era niente, i tuoni della notte erano solo un sottofondo lontano, l'unica cosa che contava era lui che l'aspettava. Ninfadora incominciò a correre, ridendo felice, con il cuore pieno d'amore. Le ultime settimane passate ad aspettare invano,le lacrime versate, la rabbia e la vergogna per la sua ingenuità...tutto era sparito all'improvviso, cancellato da quella telefonata. Continuò a correre, con l'acqua che le frustava il viso, fino a quando arrivò a pochi passi dal portone di casa. E lì lo vide: seduto su un muretto basso, la schiena appoggiata al cancello, con un mantello da viaggio a proteggerlo dal freddo e dalla pioggia, e  il viso rivolto a guardare il quarto di luna coperto dalle nuvole nel cielo scuro
.        

Sembra un angelo caduto dal cielo
quando si incontrano toccarsi e' proprio uno shock
e tremando, e tremando, e tremando, e tremando
e tremando, e tremando, e tremando, e tremando forte

Ninfadora non seppe trattenersi e gli corse incontro. Remus, appena la sentì arrivare, si alzò e non potè fare a meno di pensare a quanto fosse bella anche così, con i capelli lunghi e neri appiccicati al viso per la pioggia e i vestiti zuppi d'acqua. Lei gli si avvicinò correndo, cercò di fermarsi ma il suolo bagnato la fece scivolare e sarebbe caduta se lui non l'avesse sorretta con le sue braccia.
-Mi-mi-mi dispiace- balbettò lei, la voce spezzata per la corsa e per il freddo. Si rese conto di tremare tutta. Remus, che continua a sorreggerla, si accorse del suo tremore e per cercare di scaldarla la avvicinò a se, coprendola con il mantello. Ninfadora rimase spiazzata da quel gesto e non seppe cosa fare: rimase lì, ferma, lasciando che il calore del corpo di Remus la riscaldasse. In poco tempo, i brividi di freddo sparirono, e un calore invase le sue membra. Si sentiva davvero bene, avrebbe voluto rimanere lì così per sempre, sentiva che era tutto perfetto così..
-Va meglio adesso?- chiese Remus, stringendola ancora di più e accarezzandole i capelli. Ninfadora sentì piccoli brividi lungo la schiena, ma sapeva che non erano brividi di freddo, acnhe se la pioggia continuava a cadere. Chiuse gli occhi e un sorriso si allargò sul suo viso: poteva forse desiderare qualcosa di più bello?
-Mi dispiace non essere riuscito a venire prima. Avrai pensato che non volevo vederti. Ma lo sai anche tu, noi maghi siamo sempre indaffarati!-le disse, sorridendole, sempre continuando a toccarle i capelli. Ninfadora si staccò un attimo per poterlo guardare meglio negli ochhi: quindi anche lui era un mago!! Ma come aveva capito che anche lei lo era?
Remus sembrò capire dal suo sguardo stupito e curioso che cosa si stava chiedendo, così si affrettò a rispondere: -Ti stai chiedendo come ho fatto a capire che sei una strega? Beh, ai pochi babbani con cui ho avuto a che fare difficilmente cambia il colore e la lunghezza dei capelli all'improvviso!-. Ninfadora non sembrò capire subito: cosa centravano i suoi capelli adesso?! Poi però un lampo di comprensione le attraversò gli occhi e, toccandosi i capelli, scoprì ch erano diventati corti fino alle spalle e avevano anche cambiato colore: erano ROSA!! Ninfadora si sentì avvampare per la vergonga e imprecò mentalmente contro quel suo potere.
- Non volevo lo scoprissi così...mi dispiace!- gli disse, tenendo gli occhi bassi, senza osare vedere la sua reazione. Remus, ancora una volta, fece una cosa che non si sarebbe mai aspettata: le prese il viso tra le mani e glielo sollevò, in modo da essere occhi negli occhi con lei:- Non devi giustificarti, è una cosa che fa parte di te e quindi non devi vergognartene. A me piace, questo colore ti sta propio bene. Sei bellisima, Ninfadora.- le disse, gli occhi incatenati a quelli di lei che a quelle parole si inumidirono emozionati.
-Lo so che non ci conosciamo, ma dal momento che ti ho vista il tuo ricordo ha affollato la mia mente. Quando mi hai dato quel piccolo bacio poi...ho provato una cosa che non riesco ancora a capire che cosa sia, però so che ho voglia di scoprire tutto di te e voglio vederti sorridere sempre. Credi che questo sia possibile, Ninfadora?-le chiese, guardandola con sguardo serio, in cui lei avrebbe giurato di vedere anche un po' di preoccupazione per la sua risposta. Ninfadora non dovette neanche pensarci:- Si, Remus.- gli sussurrò.
Lui le sorrise e l'attirò di nuovo a sè: avrebbe voluto baciarla, ma ancora timoroso si accontentò di abbracciarla. Ninfadora ricambiò l'abbraccio, sentendosi felice come mai lo era stata in tutta la sua vita. E per la prima volta in vita sua, sperò che il suo "principe azzurro" non uscisse mai dalla sua favola.   

Lei ballera' tra le stelle accese
e scoprira', scoprira' l'amore
l'amore disperato

Spero vi sia piaciuto! Mi lasciate una recensione?? grazie ancora e di nuovo Auguri!!

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