I Sognatori

di Miky Castiel Winchester
(/viewuser.php?uid=219470)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Coraggio ***
Capitolo 2: *** Cuore ***



Capitolo 1
*** Coraggio ***


Chapter 1

 

 

Jamie Austin era un ragazzo di diciotto anni decisamente molto timido ed introverso soprattutto dopo la scomparsa del padre molti anni prima,l’uomo aveva perso la vita in un incidente stradale quando lui aveva soli cinque anni mentre sua madre Alice, era morta dandolo alla luce,lui era cresciuto con la matrigna, la donna con il quale il padre si era sposato un paio d’anni dopo la morte dell’amata con il solo motivo di cercare di dare al piccolissimo figlio una figura materna,ma quella donna tutto era meno che la madre che a Jamie sarebbe servito avere vicino, Jane Anderson era una donna avida, scontrosa, incapace di amare che aveva aggirato con astuzia Jeffrey,il padre del giovane.

Jamie era sempre stato un sognatore nonostante le terribili perdite e sofferenze che la vita gli aveva inflitto e continuava ad infliggergli,era un ragazzo solo,non aveva amici,a scuola nessuno gli rivolgeva la parola e tutti lo prendevano in giro per le sue spiccate doti,per il suo grande sogno.

Come il padre amava la pittura o meglio il disegno,disegnare era tutto ciò che lo rendeva felice,disegnare eroi forti e coraggiosi lo faceva sentire meno solo,perché quelli erano i suoi soli e veri amici,quegli amici che mai lo avrebbero tradito e che sempre gli sarebbero stati grati per aver dato loro la vita attraverso la sua penna. Era straordinariamente bravo,il suo sogno era diventare un grande mangaka, realizzare il più grande e celebre dei manga di tutti i tempi ed andare a vivere in Giappone,era stufo di Londra,del suo grigiore della sua routine..

Amava i manga,immergersi nella loro lettura lo faceva sentire libero leggere delle avventure di quei grandi eroi capaci di superare ogni ostacolo con la loro grande forza di volontà e con la purezza del loro cuore lo aiutava a non crollare. Frequentava un corso di scrittura due volte a settimana, scrivere gli era sempre piaciuto anche se non si considerava un asso,e poi era un buon modo per uscire  ed evitare di stare in casa con la sua orribile matrigna. Seduto sull’enorme letto della sua stanza, giocherellava con la matita fissando il soffitto reggendo con la mano sinistra il suo quaderno da disegno, intendeva progettare nuovi schizzi per il suo manga,il sole primaverile filtrava dalla finestra illuminando i suoi bellissimi occhi azzurri come l’oceano in contrasto con i capelli scuri,sembrava più piccolo nonostante la sua età,alto circa 1.80 dal volto fanciullesco era davvero fascinoso ed intrigante.

 

“Jamie!” lo sgridò la matrigna. “Non perdere tempo con quella robaccia!” proseguì.

 

“Dovrei essere come te quindi?” rispose lui senza staccare gli occhi dal quaderno. La donna si irrigidì lanciandogli uno sguardo malefico.

 

“ Sei solo un moccioso ingrato e sfaticato,proprio come tuo padre!”

 

Gli occhi di Jamie si fecero lucidi,carico di rabbia andò contro la donna,le lacrime come gocce di pioggia,calde, gli rigavano il volto.

 

“Non osare parlare di lui così mai più! tu non sei mia madre! non puoi dirmi cosa fare! non sai nulla di mio padre! sei solo una donna priva di scrupoli ed incapace di sognare!”

 

Jane non ebbe il tempo di ribattere,che il ragazzo preso il suo quaderno ed uno zaino,asciugò frettolosamente le lacrime,scese le scale ed uscì sbattendo con forza la porta di casa,era stufo di quella donna,era stufo di dover soffrire,di dover sentire asprì giudizio sull’amato padre,era stufo di quella casa,se casa poteva chiamarsi,era solo un antro infernale dove le fiamme erano rappresentate dalla malvagità della matrigna ed il dolore dell’anima dalla sua sofferenza.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Cuore ***


Chapter 2

 

 

Julie Parker amava scrivere,scrivere era tutta la sua vita,haiku, storie di fantasia,la scrittura era semplicemente il suo sogno fin da quando a scrivere aveva imparato,anche se Londra,la sua città non era il luogo adatto per coltivare questa sua passione,Londra aveva altri,nuovi interessi ormai. L’ultimo anno di liceo si stava rivelando particolarmente faticoso ma lo studio non toglieva tempo alla sua passione. Capelli rossi,lunghi ondulati occhi verdi come smeraldi pelle candida come la neve,1.65,jeans e t-shirt il suo abbigliamento prediletto. Domani sarebbe stato il grande giorno,la sua prima lezione,aveva finalmente trovato un buon corso di scrittura al quale iscriversi,avrebbe potuto conoscere nuova gente e condividere il suo amore per la scrittura con il prossimo,un giorno ce l’avrebbe fatta,qualcosa di suo,qualcosa di speciale prima o poi lo avrebbe pubblicato in un modo o in un altro ce l’avrebbe fatta. Tornata a casa si mise subito a lavoro,raccolse i capelli in uno chignon prese il suo quaderno e cominciò a revisionare il terzo capitolo della sua ultima storia,la storia di una giovane principessa ignara delle  sue vere origini cresciuta da una famiglia umile e povera che un giorno incontra un giovane principe del quale si innamorerà,ma che scoprirà essere suo fratello maggiore. I suoi genitori non l’avevano mai sostenuta, sua madre chirurgo e suo padre professore di biologia all’università per lei avevano piani diversi,avevano già programmato tutto per il dopo diploma, università di giurisprudenza e carriera brillante da avvocato,ecco il progetto di Tom e Tara Parker per la giovane figlia,ma Julie era testarda e cocciuta pronta a combattere il destino designatole dai genitori disposti a calpestare il suo sogno. Perché non la capivano? non riusciva proprio a spiegarselo, perché non poteva essere libera ed artefice del suo destino? cosa c’era di male ad essere una sognatrice pronta a tutto pur di realizzare la sua felicità? si poneva queste domande giorno dopo giorno in quella mente che mai a nessuno avrebbe permesso di plagiare.

Sarebbe rimasta sempre fedele a se stessa ed ai suoi sogni,al suo sogno,alla sua passione perché scrivere era la sua dote,scrivere metteva a nudo il suo animo.

 

“Julie,vuoi smetterla di perdere tempo con la scrittura? studia piuttosto!”

 

“Ancora mamma? possibile che io non sia libera di poter scrivere le mie storie?”

 

La donna con passo svelto,furiosa piantò i palmi sul tavolo livida di rabbia.

 

“Tu farai quello che io e tuo padre abbiamo deciso per te” disse alzando la voce.

 

“Non ti permetterò mai di continuare ad oziare con questo sciocco hobbie!” proseguì.

 

“ Non.. non è solo un hobbie.. è il mio sogno..” disse tristemente.

 

“I sogni non esistono Julie,esiste solo la realtà che tutti noi conosciamo e vediamo”

 

“Ti sbagli..” replicò.

 

 

Gli occhi di Julie si fecero lucidi, tutto attorno cominciava a diventare distorto ogni oggetto ogni forma, prese il suo quaderno e corse via,fuori di casa in quel luogo dove i sogni non potevano nascere e crescere ma solo infrangersi come frammenti di uno specchio ormai rotto.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1777889