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Lista capitoli: Capitolo 1: *** La Vigilia di Natale *** Capitolo 2: *** Capitolo 2: il Reverendo *** Capitolo 3: *** capitolo 3: lo Spettro del Natale Passato *** Capitolo 4: *** 4. capitolo 4: lo Spettro del Natale Presente *** Capitolo 5: *** capitolo 5: lo Spettro del Natale Futuro *** Capitolo 6: *** capitolo 6: la Fine ***
salve popolo! torno a rompervi le scatole con la mia seconda fanfiction ù.ù
spero vi piaccia ... vi pregherei di lasciare qualche recensione, anche se vi ha fatto schifo, solo per avere qualcosa da leggere ogni tanto ù.ù
come al solito, è molto demenziale, ma ormai è il mio stile ... se siete persone serie, girate al largo ù.ù
volevo scrivere anche qualcosina in fondo, ma non saprei cosa, quindi vi saluto qui e spero di farvi divertire almeno un po' ...
ah già, e un enorme grazie alla mia amata Necromance Teathre, che non solo mi ha fatto conoscere questo mitico sito, ma con cui ho concepito tutte le mie opere (grazie anche alle ore di solfeggio :D -.-)... se vi capita, andate a cercare le sue storie che meritano davvero ù.à addioo ... ci vediamo a un prossimo capitolo. (forse ù.ù)
La neve cadeva fitta fitta, e Huntington Beach sembrava una località sciistica invernale del nord Italia. Era la sera del 24 dicembre. Synyster Scrooge sedeva alla sua scrivania, intento ad esaminare alcuni contratti discografici. Fuori sentiva i bambini rincorrersi giocando a palle di neve, ma quei gioiosi suoni non lo rallegravano neanche un po’, anzi, era tentato di imbracciare la sua doppietta e sparare qualche colpo sui marmocchi.
Nonostante fosse il XXI secolo, nonostante gli impianti di riscaldamento fossero ormai diffusi ovunque, nell’ufficio di Synyster si gelava: al di là della porta, il povero segretario Mikey Cratchitt cercava inutilmente di accendere un fuocherello usando le spesse lenti dei suoi occhiali. Synyster del resto gioiva di quell’atmosfera cupa, che ben rispecchiava il suo carattere avaro, miserabile, meschino, odioso, spregevole: comandava tutto lo studio con il pugno di ferro, ed era famoso tra le giovani band per essere il più spietato produttore discografico che ci fosse in circolazione. Eppure non era sempre stato così: molti anni prima Synyster si chiamava semplicemente Brian, ed era un dotatissimo chitarrista di una promettente metal band, gli Avenged Sevenfold. Ma anni e anni di insuccessi causati dai produttori gli avevano fatto credere che questa carriera avida e odiosa fosse l’unico modo di avere un briciolo di fortuna. Così aveva abbandonato la band e i suoi sogni di fanciullo per diventare uno spietato discografico … ma non dilunghiamoci.
:- Mikey! Dove sono i contratti che dovevi ricopiare a mano in bella grafia?-
:-Ecco Mr. Scrooge … io non ho una bella scrittura … se potessi usare un computer come qualsiasi altro essere umano civilizzato … -
:-Lo so che siamo nel XXI secolo, lo so che sono ricco, ma voglio quei contratti scritti così perché fa molto figo! Quindi zitto e a copiare!-
Il povero Mikey aveva appena fatto ritorno alla sua scrivania quando la porta dello studio si spalancò, e Gerard, l’esuberante nipote di Synyster, balzò nella stanza.
:-Buon Natale, zio! Yabbadabbadu!-
:-Buon Natale? Che cos’è il Natale se non uno stupido giorno come un altro? Il giorno in cui bisogna chiudere il bilancio, sistemare i contratti con le altre band … che per inciso fanno tutte schifo! Non vedo perché tu debba essere così felice, cribbio! E … ti sei fatto i capelli rossi? Mio dio, i giovani!-
:-Senti chi parla, zietto!- disse Gerard scuotendo la sua folta chioma rosso acceso – i capelli rossi fanno molto figo! Comunque, sono qui per invitarti a pranzo da me domani … ci saranno anche Matthew, Jimmy, Zacky e Johnny, mi hanno chiesto di insistere per farti venire.-
:-Bah! Illusi! Inetti! Non hanno capito nulla della vita! Non ho più nulla in comune con loro!-
:- Potrebbe essere un’ottima occasione per chiarire tutto … gli vuoi ancora bene, in fondo!-
:-Molto in fondo. Talmente in fondo che non riesco più a esserne sicuro. E ora, se non ti spiace, dovrei lavorare!-
:-Ma è la vigilia di Natale!- disse Gerard, che comunque non lavorava neanche durante il resto dell’anno.
:-E allora? Gli affari non festeggiano il Natale, che io sappia. Arrivederci.-
:-E quanto sei formale … comunque bella zio, se vuoi l’invito è sempre valido … e buon Natale! Anche a te, Mikey!- diede una pacca sulle spalle del mingherlino segretario, che perse gli occhiali, e cantando la sigla dei Flistones uscì dalla sala.
Synyster si rimise al lavoro, maledicendo il nipote, e la serata finì. Alle 8 precise Mikey si alzò dalla scrivania, si infilò la giacca, ficcò le carte che stava copiando in un cassetto e scattò nel saluto militare davanti alla scrivania del capo.
:-Già ora di andare a casa eh? Perché scatti solo all’orario di chiusura? Beh, a domani!-
:-Ehm … Mr. Scrooge … domani è Natale, e … -
:-Ogni 25 dicembre sempre la stessa storia! Perché l’umanità è così vuota? Beh, suppongo di doverti concedere vacanza, ma il 26 ti voglio qui alle 7 spaccate.-
:-Ehm … ma sarebbe Santo Stefano … si sta in vacanza … -
:-Che palle, non mi scocciare! Ti faccio stare a casa il 25 solo perché sennò mi arrestano per violazione dei diritti dei lavoratori. Santo Stefano non è una festività riconosciuta ovunque, quindi tu torni al lavoro, intesi?-
Il povero Mikey annuì e si precipitò all’uscita: aveva visto una perfetta riproduzione di un unicorno in un negozietto poco lontano, e voleva assolutamente averlo.
Synyster chiuse l’ufficio e si diresse verso casa. Due ragazzini gli augurarono buon Natale, e lui li mandò affanculo. Un barbone gli chiese soldi e per tutta risposta lui uccise con un calcio un piccione e gli disse di cuocerselo alla griglia.
Nonostante fosse il XXI secolo, nonostante l’illuminazione stradale fosse ormai diffusa ovunque, le strade erano immerse nel buio, e una fittissima nebbia avvolgeva le casette.
Synyster raggiunse la sua gigantesca villa con piscina e, contrariamente alle sue abitudini, chiuse la porta a chiave. “Con la scusa che è Natale, tutti sono buoni e si fidano del prossimo, e sai che pacchia per i ladri” pensò il nostro spietato produttore, mentre apriva il frigorifero per prendersi una birra. Fuori la neve cadeva a fiocchi grossi come albicocche, e Synyster decise di passare la serata guardando di nuovo Winnie the Pooh, la sua grande passione dall’età di 6 anni. Ancora non lo sapeva, ma lo aspettava una vigilia di Natale … semplicemente memorabile.
La notte era scesa da un pezzo ad Huntington Beach, ma Synyster Gates era ancora stravaccato sul divano a guardare Winnie Pooh. Era abbastanza sbronzo, ma ciò non gli impediva di formulare pensieri esistenziali alla luce del televisore.
Sarebbe dovuto andare al pranzo di Natale il giorno dopo? No, e perché? Per sentirsi dire dagli altri che aveva sbagliato? Lui ODIAVA quando gli altri gli davano torto.
Aveva davvero sbagliato a lasciare i suoi sogni per la ricchezza? I soldi non fanno la felicità … aveva fatto bene a lasciare gli altri per tutti i comfort di una vita da ricco?
Synyster guardò la sua costosa TV, i suoi costosi videogiochi, i suoi costosi mobili. I soldi non fanno la felicità, è vero … ma è meglio piangere su una limousine che su un tram.
Cosa stava dicendo Winnie Pooh sullo schermo? Si era perso un po’ di dialoghi,e ora faceva veramente fatica a seguire lo svolgimento della vicenda. Aggrottò la fronte e riavvolse la cassetta: non voleva perdersi quelle perle di saggezza.
In quel momento una ventata di aria gelida attraversò la stanza, e tutte le luci si spensero … cosa abbastanza stupida considerando che l’illuminazione elettrica non si spegne con il vento. Synyster balzò in piedi. Era sicuro di avere chiuso tutte le finestre … eppure sentiva un’anta sbattere dalla cucina. Attraversò di corsa la stanza, accendendo la luce di nuovo … strano, gli interruttori si erano abbassati apparentemente da soli. Raggiunse miracolosamente incolume la cucina e chiuse la finestra. Fece ritorno al suo divano, imprecando a voce abbastanza alta (aveva dovuto interrompere Winnie! Di nuovo!) ma si bloccò. Aveva sentito un rumore, ne era sicuro.
:-Chi sei tu? Uomo, demone o spettro, ti avviso, Odino e Goku sono con me, e per il potere da me conferitomi … TU! NON PUOI! PASSAREEEEE!!!!-
Le sue urla risuonarono nel salotto … deserto. “Troppe birre, mio caro.” Pensò, e prese la rincorsa per buttarsi sul divano … ma si bloccò. C’era una persona sul suo divano! Una sagoma alta e magra si stagliava contro il televisore luminoso. Lentamente la figura si girò verso di lui. Synyster non osò muoversi. Mancavano solo i violini di Psycho.
:-Figo Winnie the Pooh! Che cassetta è, io questa non ce l’ho!-
E, con grande meraviglia del nostro Synyster, Jimmy “The Rev” Sullivan comparve in tutta la sua magnificenza sul suo divano. Non si vedevano da circa 5 anni, ma non era cambiato per nulla. I due si fissarono.
:-Ora dovresti chiedermi cosa ci faccio sul tuo divano.- suggerì gentilmente Jimmy.
:-Cosa … cosa ci fai sul mio divano? Ma soprattutto … come sei arrivato sul mio divano?-
:-Ottime domande. Beh, sul come sono qui, sappi che io non sono il vero Jimmy … cioè quasi, sono il suo spettro, diciamo. Perché sono qui? Per la tua redenzione!-
:-Cosa come? Jimmy … sei … morto??-
:-Oh no, non serve mica essere morti per essere spettri! Il vero Jimmy in questo momento sta aspettando Santa Claus con i suoi piccioni da compagnia, ma io, che sono la sua versione più figa, stile Super Sayan, sono qui per redimerti!-
:-Io non ho bisogno di essere redento!-
:-Dicono tutti così, ma aspetta, non ti ho detto le cose più fighe dell’essere redento … sarai ricco come prima, ritroverai l’affetto dei tuoi amici, sarai in pace con te stesso, eviterai l’inferno dopo morto … che altro vuoi di più? Ora, se vuoi redimerti firma l’impegnativa che trovi sul tavolo e va a dormire, altrimenti continua a guardare Winnie the Pooh. -
:-Un attimo … non manca un passaggio intermedio? Insomma, come posso essere sicuro di quello che dici? E … di che punizioni parli?-
:-Oh, sapevo che l’avresti chiesto. Dimmi fanciullo, conosci il Canto di Natale di Charles Dickens?-
:-Più o meno … ci hanno fatto un film di recente, giusto?- disse grattandosi la testa Synyster, che non era mai stato molto bravo in italiano.
:-Esatto. Casualmente ne ho qui una copia … prego, apri a pagina 27 e leggi.-
Synyster fece scorrere gli occhi sulla pagina. Catene … tormento eterno … orribili punizioni … sofferenza …
:-Mi redimo, mi redimo! Dove hai detto che è il modulo?- Synyster firmò senza neanche pensare, e si ricordò troppo tardi che non è mai cosa saggia firmare i contratti senza prima averli letti. Così riprese il modulo e lo lesse da capo a fondo.
:-Spettri? Che vuol dire questo paragrafo sugli spettri?-
:-Beh, non puoi redimerti senza qualcuno che ti mostri come fare, no? Il primo spettro arriverà circa alle 2 di questa notte, il secondo alle 3 e il terzo alle 4 … riscoprirai la magia del Natale, ti ricongiungerai con i tuoi amici … è un affare!!-
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:-E ora va a dormire, su!-
:- Ti … ti rivedrò?-
:-Dopo la redenzione parlerai col vero me, siamo la stessa persona, sai com’è. Vai però!-
Synyster era un po’ scettico, ma ormai aveva firmato, e il pensiero degli orribili tormenti che avrebbe dovuto affrontare altrimenti lo spinse verso le scale per la camera da letto. Aveva fatto solo qualche passo quando le luci si spensero di nuovo, un rombo scosse la casa da cima a fondo e ci fu un’intensa risata malvagia. Quando le lampade si riaccesero, Jimmy era sparito, ma sul tavolo vicino al contratto c’era una piccola papera.
Synyster non era mai stato superstizioso, ma a quella terrificante visione schizzò nella sua stanza. Si buttò sul letto senza nemmeno lavarsi i denti fissando allucinato il soffitto. Credeva che non si sarebbe mai addormentato, ma dopo pochi attimi la testa gli divenne leggera leggera, e dopo qualche pensiero delirante piombò nel mondo dei sogni.
Capitolo 3 *** capitolo 3: lo Spettro del Natale Passato ***
saaalve gente, torno da voi dopo una brevissima pausa con il terzo capitolo del mio capolavoro (?).Volevo cogliere l'occasione per ringraziare le due uniche lettrici che hanno lasciato una recensione e si sono così guadagnate un posto imperituro nel mio cuoricino :* cazzate a parte ... spero che il tutto vi sia piaciuto ù.ù o voi lettori che doveste capitare casualmente su questa pagina, vi prego, lasciate un commento, solo per il gusto di avere qualcosa da leggere nei lunghi pomeriggi estivi, quando la mia scarsa vita sociale mi costringe a casa ù.ù beh … mi rendo conto che questo capitolo più che demenziale è triste … ma una bella storia di formazione ci vuole a un certo punto, e del resto Syn deve passare qualche brutto momento per vivere nella luce (?). No, non mi sono convertita a nessun culto satanico, è una metafora, popolo ù.ù beh … torno a cazzeggiare … a un prossimo capitolo ù.ù vostra easter s
Mikey Cratchitt sfrecciò attraverso il suo cervelletto addormentato a cavallo di un unicorno rosa. Winnie Pooh e Jimmy stavano rincorrendo papere cantando melodie circensi, Huntington Beach era misteriosamente finita dentro una boccia piena di neve che cadeva … Synyster aprì gli occhi di scatto.
Si mise a sedere lentamente, mentre i particolari della conversazione con Jimmy gli tornavano alla mente. Spettri … redenzioni … punizioni eterne … buttò lo sguardo sull’orologio a fianco del letto. Le 2 meno 10 secondi. 9 … 8 … 7 … 5 … 4 … 3 … 2 …1
Le due.
Aspettò un rumore, un’apparizione, qualcosa, ma non accadde nulla. Nulla di nulla.
:-Pfah! Un incubo, ecco cosa è stato! E io da bravo cretino che ci vado a credere!-
Guardò fuori dalla finestra … e spalancò gli occhi. Non si vedeva assolutamente niente, fuori c’era il buio più totale. I lampioni erano spariti, non si vedevano i contorni delle case vicine, la neve che cadeva .. cercò di aprire la finestra. Bloccata.
Sul pavimento, qualcosa di bianco attirò la sua attenzione. Il contratto. Con la sua firma.
Synyster iniziò a sudare freddo. La camera era avvolta dal silenzio, ma a un tratto sentì dei passi leggeri sul corridoio. Una lucina si avvicinava lentamente. Dopo un’attesa che gli parve interminabile, la maniglia girò e la porta si spalancò.
Un omino piuttosto basso lo fissava dalla porta. Indossava un completo color panna, aveva una lunga barba bianca, ma il viso non era quello di un vecchio, anzi. In una mano reggeva una candela che lanciava ombre spettrali nella stanza, in un’altra quella che sembrava un tuba, molto più grande di lui. Aveva un’aria familiare ... Synyster non ne era sicuro, ma sembrava proprio Johnny Christ … no, non poteva essere lui.
:- Synyster Scrooge, dico bene? Salve, sono lo spirito dei Natali passati.-
:-Sei mica lo zio di un certo Johnny Christ? Perché gli somigli tantissimo, anche lui bassetto e con la tua stessa faccia, ma lui non ha la barba e non si veste così … -
:-Non so di chi parli … e per la cronaca io non sono basso, sono diversamente alto. Vogliamo andare? Ho un’agenda piuttosto piena, sai? –
:-Dove andiamo di preciso?- Synyster seguì l’omino lungo il corridoio, giù per le scale e attraverso il salotto. Lo spettro poi si fermò davanti al portone, con aria molto teatrale.
:-Benvenuto … nella Huntington Beach di 7 anni fa … ricordi che lavoro facevi allora?-
Di colpo la porta si spalancò sulla stessa strada che c’era davanti a casa sua, ma in pieno giorno e piena di persone. 5 in particolare attirarono la sua attenzione: erano Matthew, Jimmy, Johnny, Zacky e … lui? O almeno qualcuno che gli assomigliava molto. Tutti ridevano e scherzavano, e lui fu seriamente tentato di unirsi a loro … ma lo spettro lo fermò. :-Sono ombre delle cose che furono, non ti sentiranno.-
I 5 passarono di fianco ai nostri eroi, e Synyster sentì la sua versione passata dire agli altri:- Speriamo che il nostro album venga prodotto … cavolo ragazzi, ci siamo quasi!-
Il nostro discografico sentì un’ondata di nostalgia per quei momenti … erano ancora giovani e pieni di speranze … così amici … come avevano fatto ad arrivare a quel punto?
:-Vediamo un altro Natale.- lo spettro lo riportò in casa e chiuse la porta. Passò un minuto. Due. Cinque. Dopo dieci minuti Synyster iniziò a spazientirsi. :-Beh, e allora?-
:-Calmo fanciullo, serve tempo per i superpoteri da spettro. Abbi pazienza.-
Finalmente dopo 20 minuti lo spirito riaprì la porta, stavolta su una stanza che ricordava il vecchio salotto di Matthew. I 5 ragazzi erano ancora lì, con loro c’era anche Valary, la moglie di Matt. Sembravano tristi e abbattuti.
:-Neanche questo produttore ha accettato … è il sesto che proviamo … -
Le versione passate di Synyster era girata verso la finestra. Non disse nulla, e non si unì alla conversazione degli altri. Synyster ricordava bene quel pomeriggio. Era allora che l’idea di diventare discografico e così di ottenere fama e ricchezza lo aveva sfiorato per la prima volta. Lo spirito chiuse la porta e gli mostrò diverse foto. Lui seduto a una scrivania, in giacca e cravatta. Il suo primo giorno di lavoro. Tutti i premi che aveva ricevuto come miglior discografico nel corso di quei sette anni. Una ragazza alta e mora, Michelle. La sua ex fidanzata. Tutti pensavano che si sarebbero sposati, ma Synyster non aveva tempo da perdere con i preparativi del matrimonio … e un’altra persona in casa costava.
Quando riaprì la porta, lo scenario era lo stesso, ma i cinque Sevenfold stavano urlando. Valary li osservava spaventata dalla porta.
:-Così molli tutto? Solo per i soldi?-
:-Guardate in faccia la realtà ragazzi, non ce la farete mai! perché non fate come me, vi trovate un lavoro che vi faccia guadagnare un po’ … -
:-Credevo di conoscerti Brian, ma non sei più quello di una volta. Ora solo i soldi sono importanti per te … il mio amico non c’è più.
:-Mi chiamo Synyster ora … anzi, per voi sono solo Mr. Scrooge.-
:-Basta spirito, basta! Smettila, portami via! Non voglio più vedere nulla!-
:-Sono solo le scelte che hai compiuto nel corso degli anni … dovresti esserne fiero, no?-
:-No, non più … non voglio vedere, BASTA!! – e così dicendo afferrò la tuba dal braccio dello spirito e gliela ficcò in testa, facendolo praticamente scomparire sotto la tesa del cappello. Mentre quello tentava di liberarsi corse su per le scale e si chiuse a chiave nella stanza. Si buttò sul letto, respirando rumorosamente. Voleva fare qualcosa, qualsiasi cosa, ma dopo poco la testa gli diventò di nuovo leggera e cadde nel mondo dei sogni.
Capitolo 4 *** 4. capitolo 4: lo Spettro del Natale Presente ***
Salve esseri maligni che frequentate
codesto sito! Ho deciso di aggiornare perché … beh, mi diverto un sacco a
intasare efp con queste cazzate. Rido di cuore
pensando a tutti quei lettori in cerca di cose serie che si trovano davanti
robe come questa e imprecano a lungo contro di me (muahahahah).
Comunque … dato che chiedervi di recensire non ha sortito effetti apprezzabili,
oggi non vi chiederò niente di niente, vediamo se la psicologia inversa
funziona. Niente, ho finito … e ricordate, c’è sempre un ultimo ninja pronto a
salvarvi se seguite la via del bene (leggete e saprete ù.ù)
.-Ambarabà ciccìcoccò, tre civette sul comò
… -
:-AAAAH! IL
BRUTO!!- Synyster si svegliò urlante, in testa ancora l’orribile immagine
diPhil Anselmo che cantava una
canzoncina per bambini in tutù viola pallido.
Si alzò
tremante. Per la prima volta dopo anni la vista delle sue ricche suppellettili
non lo faceva stare meglio, anzi. Forse … doveva essere lì, se ricordava bene …
aprì l’armadio e si mise a frugare nelle scatole in fondo, finché non trovò
quello che cercava. Tirò fuori dalla custodia la sua vecchia chitarra marca
Schecter, e la osservò con nostalgia. Era passato così tanto tempo … chissà se
riusciva ancora a suonare? La chitarra era un po’ scordata e mancava una corda,
ma Synyster si mise lo stesso a strimpellare … e il risultato non era male,
anzi! Con un po’ di allenamento poteva tornare bravo come un tempo … ma a che
scopo? Pensò, posando lo strumento sul letto. Non aveva più una band, aveva
buttato via la sua occasione.
In quella
sentì un’ inquietante musichetta levarsi dal salotto. “Jingle campane, jingle
campane, risuonano per tutto iiiil … -
Con cautela,
scese la scale. Pensava di essere preparato a ogni genere di visuale
apocalittica, ma quello che vide lo lasciò di stucco.
Il suo
salotto era pieno di addobbi natalizi, alberi di Natale, scatole di regali, un
presepe … e al centro c’era un gigantesco omone in smoking, con un mantello
verde sulle spalle e una bacchetta di Trilli in mano. Assomigliava in modo
impressionante a Matthew Shadows, tranne che per i capelli, lunghi e arricciati
… ripugnanti.
:-Oh oh ohoh, salve a te Synyster, io
sono lo spettro del Natale presente!-
:-Pensavo
che fossi il figlio segreto di Matthew Shadows e Babbo Natale, ma buono a
sapersi … e anche tu sei qui per la mia redenzione, dico bene?-
:-Esatto.-
disse l’omone, buttandosi i lunghi boccoli sulle spalle con l’aiuto della
bacchetta di Trilli. – ora andiamo, il Natale ci aspetta!-
E così
dicendo aprì la porta e lo fece salire su una Cadillac rossa fiammante. La neve
cadeva ancora fitta, e sembrava fosse pomeriggio. L’omone sfrecciò sicuro
attraverso le vie di Huntington, apparentemente invisibile agli occhi della
gente che camminava allegramente scambiandosi gli auguri. Synyster osservava
tutto con occhi spalancati. Qualcosa si stava ammorbidendo nel suo cuore di
pietra.
La macchina
si fermò davanti a una delle ville della zona, precisamente la casa di Gerard.
Da dentro l’abitazione provenivano voci, urla, le risate di Gerard e musiche a
tutto volume.
:-Entra!- lo
invitò lo spirito. Synyster obbedì, e si ritrovò nel soggiorno del nipote.
Gerard stava parlando con Jimmy, Johnny, Zacky e … Mikey? Con grande sorpresa
di Synyster, il suo occhialuto segretario stava ridendo con gli altri, e
sembrava davvero felice. Mancava solo Matthew … Synyster giunse alla
conclusione che fosse in bagno. Lo stereo sparava i Mr. Bungle, e nella sala
c’erano anche le ragazze … Lindsey, la moglie di Gerard, Valary, Gena, la
fidanzata di Zacky … o moglie? Avevano entrambi una fede … possibile che si
fossero sposati? C’erano due tipe che non conosceva … dalla conversazione capì
che si chiamavano Lacey e Alicia. Tutti sembravano molto felici …
All’improvviso
Gerard si alzò in piedi e sollevò una bottiglia di Jack Daniel’s. Tutti lo
imitarono. :-A chi vuoi brindare Gee?- domandò Zacky, che sembrava già
abbastanza brillo. :-A mio zio Synyster … che per noi resterà sempre il caro
Brian, così dotato nella chitarra … se fosse qui mi darebbe un pugno e
tornerebbe al lavoro, ma pazienza. In fondo in fondo è un tipo a posto, e mi
paga l’affitto della villa, quindi … a Brian!-
:-A Brian!-
dissero tutti con entusiasmo, perfino Mikey. Solo una delle donne fece una
smorfia e non disse nulla.
La festa
continuò per tutta la sera, i ragazzi risero, scherzarono, si ubriacarono,
giocarono a Resident Evil e a Guitar Hero … alla fine Matt ricomparve, anche se
sembrava un po’ più magro del solito … ma come al solito stracciò tutti a Call
of Duty. Synyster non poteva partecipare, ma si divertì un mondo lo stesso,
mentre di fianco a lui lo spirito lo guardava annuendo. Verso mezzanotte Mikey
e Alicia salutarono gli altri e se ne andarono, a casa avevano un bambino
piccolo evidentemente. Lo spettro tirò la manica di Synyster :-Seguiamoli,
presto.-
:-Devo proprio? Stanno giocando a obbligo o
verità, e Jimmy sta spiegando perché odia così tanto i piccioni … -
:-Vuoi redimerti o no? Vieni!-
A malincuore
Synyster lasciò il divano e seguì lo spettro nella notte. Aveva smesso di
nevicare, ma il terreno era gelato, e il nostro eroe rischiò più volte di
scivolaree spezzarsi l’osso del collo.
Davanti a loro Mikey e Alicia parlavano e ridevano, ma a un tratto si
fermarono. Lo spirito lo tirò in avanti, per farlo ascoltare.
:-Hai
parlato a Scrooge di quell’aumento di stipendio … -
:-Non ho
trovato il momento … non mi ascolta mai.-
:-Se fai
così ci credo che non ascolterà mai … Mikey, Lisa deve andare a scuola e le
servono un sacco di cose … ti deciderai mai a trovare il coraggio di fare
qualcosa? Potresti anche licenziarti, con tutto quello che ti fa passare … -
Synyster
restò di sale. Perché Mikey non se ne andava? Con lui si comportava veramente
da stronzo, lo riconosceva. Eppure …
:-Perché in
fondo in fondo è buono, lo so … e spero sempre che torni dai suoi amici.-
:-Tu sei
troppo buono, Mikey … dai, andiamo a casa. -
I due si
allontanarono sotto la neve. Synyster restò a rimuginare su quanto aveva appena
sentito. Non appena tornato in ufficio avrebbe aumentato lo stipendio a Mikey …
e gli avrebbe anche comprato un computer e installato il riscaldamento, decise.
Lo spirito
del Natale presente si voltò verso di lui … mostrando una lunga e folta barba.
:-Sai, la
mia vita è molto breve … una sola notte e sono già da rottamare, pensa un po’ …
ma ora torniamo a casa, questa umidità non giova alla mia artrite.-
I due si
incamminarono verso casa, sotto la neve. Lo spettro iniziò a cantare una
versione parecchio sboccata di Oh Holy Night, e Synyster si unì subito a lui.
Erano quasi
arrivati alla super villa del nostro eroe, quando un uomo vestito di grigio gli
tagliò la strada, afferrando Synyster per il bavero della camicia e scuotendolo
forte.
:-Non
credere a quello che ti dicono, la redenzione è una balla! In realtà … -
Ma non
riuscì a finire la frase, perché all’improvviso un uomo vestito come un ninja
saltò giù dal tetto della casa più vicina e atterrò sullo sfortunato essere
grigio vestito.
:-Kayaaaa!!! Io sono l’ultimo ninja, e ti avverto, Brian,
non credere alle miserabili parole di questo scettico!! La redenzione c’è!
Segui lo spirito del Natale Presente verso una nuova consapevolezza! Raggiungi
la luce!-
Mentre
l’ultimo ninja continuava la sua filippica, l’uomo con l’abito grigio si era
rialzato e correva attraverso Huntington, invocando aiuto.
:-Va, ultimo
ninja!- disse lo Spirito del Natale Presente, mentre questo inseguiva la sua
vittima- continua a purgare il mondo dagli esseri impuri.-
Synyster
osservò tutta la scena stupefatto. L’ultimo ninja gli ricordava un po’ suo
padre, quel mattacchione di Papa Gates che da anni infastidiva gli Avenged con
scherzi, spoiler e altre sciocchezzuole.
Lo spettro
lo prese per un braccio e lo trascinò verso casa, ignorando le sue balbuzienti
domande. :- L’ultimo ninja protegge da sempre i nostri destini, ma non posso
dirti di più.-
Una volta arrivati sul portico della villa di
Synyster, lo spettro gli diede le ultime raccomandazioni.
:-Adesso
torna in camera … ti addormenterai subito, poi verrà l’ultimo spirito e sarai a
posto. Hai imparato qualcosa da questa serata?-
Synyster
annuì convinto.
:-C’è sempre
un ultimo ninja pronto a salvarti, se segui la via del bene.-
:-Sei un
buon diavolo Brian … ora vado, stammi bene … e salutami tuo nipote.-
Detto questo
si allontanò nella notte, e il nostro eroe, ora parecchio frastornato, si avviò
nella sua cameretta. Prese in mano di nuovo la chitarra, ma aveva appena fatto
in tempo a strimpellare due note che si sentì molto … molto … molto stanco, e per la terza volta
quella notte cadde sul cuscino come un sasso e iniziò a russare come un
tagliaerba.
Capitolo 5 *** capitolo 5: lo Spettro del Natale Futuro ***
Buon mezzogiorno, popolo di EFP ù.ù allora, siete gasati per il nuovo singolo?? Eh?? Eh?? Beh,
io un sacco :D *si abbandona a un balletto gioioso
nel mezzo della cucina e va a sbattere contro il frigo*
comunque … beh, eccovi la continuazione di questa grande cazz
… ehm, di questo capolavoro. Ormai ci stiamo avvicinando alla fine, riuscirà
Brian a redimersi e fare pace con gli amici? Non ve ne frega nulla? Beh, io
tanto ve lo dico lo stesso ù.ù ecco, non so più in
che lingua dirvelo:
-RECENSITE
-YOU MUST REVIEW
- … non conosco altre lingue LOL
Bene, addio ù.ù
P.S. in questo capitolo (come nel
precedente ahah) abbiamo una GUEST STAR. Pollice in
SU + eterna gratitudine per chi mi lascerà una recensione affermando di
conoscere codeste persone (potete anche mentire, so che per la mia eterna
gratitudine sarete disposti a tutto)
Per la terza
volta quella notte Synyster si svegliò in preda a un terribile incubo. Mentre
cercava di riprendersi dalla visione di Johnny Christ che ballava il tip tap
vestito da clown, i numeri sul display dell’orologio scattarono.
Le quattro.
All’istante
la camera si fece buia, un vento anomalo iniziò a scompigliare ogni cosa e le
note di Suspiria riempirono la stanza. Synyster aspettò con coraggio e
determinazione.
Dopo qualche
minuto si accorse di stare fissando la porta dell’armadio anziché quella della
stanza, e si voltò verso quest’ultima … equello che vide lo lasciò quasi più sconvolto del suo incubo. Una figura
alta e robusta, coperta da capo a piedi con un mantello nero, lo fissava. Il
viso era seminascosto dal cappuccio, ma Synyster credette di riconoscere i
lineamenti di Zacky Vengeance … ma fu solo un attimo.
Ci fu un
momento di silenzio piuttosto imbarazzante.
:-Sei … sei
lo spirito dei Natali futuri?- chiese tremante Synyster .
La figura
annuì. Estrasse dalle ampie tasche del mantello un block notes e una penna, e
si mise a scribacchiare con impegno.
“Non farmi
altre domande e seguimi. Si, il mio scopo è la tua redenzione. Tutto quello che
vedrai deve ancora realizzarsi, e può essere modificato. E se te lo stai
chiedendo, non sono parente di Zacky Vengeance.”
Ormai
definitivamente convinto dei mistici poteri di quell’apparizione, Synyster la
seguì giù per le scale e attraverso il salotto. Chissà cosa lo aspettava al di
là della porta …
:-Ta-Daaaaaa!! Ecco a voi … direttamente da uno dei suoi
incalcolabili progetti paralleli … il mitico, unico e solo … MIKE PATTON!!-
Synyster e
lo spettro alzarono in un gesto perfettamente sincronizzato il sopracciglio
destro, fissando l’esuberante cantante dei Faith No
More, Mr. Bungle, Fantomas e … beh, almeno altri 200
complessi, bloccarsi in una posa plastica pro fotografie al centro del salotto
del nostro amato produttore.
:-Beh?
Scioccati? Stupiti? Sconvolti? Posso capirvi … non capita tutti i giorni di
trovarsi di fronte a una personalità del mio calibro … e ora diamoci da fare!-
Lo spettro
prese il block notes e la penna. “In realtà … tu qui non servi.”
Mr. Patton
spalancò la bocca in un’espressione piuttosto stupida.
:-Come non
servo? Impossibile, Mike Patton, che sarei io, ahah,
è come il prezzemolo, si trova dappertutto … non posso essere inutile!-
“Sto
redimendo questo giovane pulzello” scribacchiò lo spirito “ quindi … no, non
servi”.
.-Redimere?
Suona figo! Ho deciso, resterò con voi ancora un po’
… chissà che il mio genio non vi illumini!-
“Basta che
stai zitto e buono” scrisse lo spettro, per poi aprire la porta di casa e
trascinare fuori Synyster, che a dire il vero non aveva capito molto della
vicenda.
La stessa
strada di ogni giorno lo aspettava … e ancora una volta vide i suoi quattro
amici. Stavolta però sembravano molto seri. Zacky sembrava dimagrito.
:-Chi sono
quei … tamarroni?- bisbigliò Mike in un sussurro da
cospiratore.
:-Come osi?-
sibilò Synyster – sono … erano i miei compagni di band. Shhh,
stanno per dire qualcosa!-
:-Di quello
che vuoi, ma sono degli incorreggibili tamarri … dovrebbero imparare qualcosa
in fatto di abbigliamento dal sottoscritto.- ribatté il cantante,
scompigliandosi i morbidi capelli (ben curati da ogni sorta di sciampi e balsami, ovviamente).
A quel punto,
lo spettro tentò di imbavagliare Patton, con conseguente rissa, imprecazioni
diffuse e rumori di fondo, che però non impedirono al nostro eroe di sentire la
conversazione in corso.
:-Quando lo
hai saputo?- chiese Johnny.
:-Due ore fa
… Mikey mi ha telefonato. Sembrava dispiaciuto … alla fine gli voleva bene
anche lui. Come facesse, non lo so proprio.-
:-Già, dopo
tutto quello che ha fatto a lui e a noi … hai sentito i medici, vero? Credo che
all’ufficio non pubblicizzeranno molto la cosa … forse qualche parola ai
dipendenti e alle band. -
Synyster
sudava freddo. Stavano parlando di lui … ma la cosa non stuzzicava il suo
insano egocentrismo, anzi. Perché Mikey era turbato? E i suoi amici, perché
parlavano così?
Si rese
conto con stupore che per la prima volta, pensando ai suoi ex compagni di band,
non li aveva chiamati “quelli là” o “i miei ex compagni di band”, ma “amici”.
Lo spettro,
immobilizzato Mike, lo tirò per il collo della camicia fin quasi a strozzarlo,
e lo riportò in casa … che però ora era piena di gente. C’era Jimmy … e dalle
scale venivano le voci di Gerard, Michelle ( Michelle? Dopo tutto questo
tempo?) e Matthew.
:-Qui c’è la
sua chitarra … che ne facciamo?-
:-Bah, per
quanto mi serva possiamo anche buttarla via … strano che fosse fuori, aveva
ripreso a suonare? Peccato che ora non sia più in grado di farlo … -
:-Sei andato
a trovarlo? Io ieri … lo hanno sistemato davvero bene, bisogna ammetterlo.-
:-Non so se
voglio farlo … rischio di non rispondere delle mia azioni.-
:-O MY GOOD GOD!!! SPIRITO!!! SONO MORTO, VERO?? MORTO!!! E NON HO
POTUTO SISTEMARE LE COSE CON I MIEI AMICI, DIRE QUANTO MI
DISPIACE, AUMENTARE LO STIPENDIO A MIKEY … - Synyster stava urlando
istericamente per la stanza. Tutto acquistava un senso ora! Non era mai stato
così sconvolto in vita sua.
Lo spettro
lo fissava confuso. Dio, sembrava proprio Zacky … tirò di nuovo fuori il block
notes e scrisse qualcosa in tutta fretta.
“In realtà
sei impazzito per il troppo lavoro … ti hanno portato in una casa di cura e in
poco tempo ti riprenderai … però se preferisci essere morto, il risultato tanto
è lo stesso”.
:-Ah ah,
strano essere vestito di nero, mi sono liberato, non per niente sono stato capo
scout! Ma non ho intenzione di combattere con una creatura della tua risma,
vestito in modo così poco fashion … vi darò un saggio della mia bravura!-
E detto
questo il redivivo musicista iniziò a imitare i versi di una gallina in coma.
Lo spettro lo fissò freddamente, emise un fischio poderoso e restò a guardare
con espressione soddisfatta due energumeni della security che portavano via
l’urlante cantante (uhuh … la rima -.-)
Synyster nel
frattempo tirò un sospiro di sollievo, ma solo per poco. Vide Jimmy uscire di
casa con gli altri ridendo, come se non fosse successo nulla. Non voleva che
andasse così, realizzò. Non voleva finire solo e malato in una clinica senza
nessun conforto. Sentiva la mancanza di quei quattro ragazzi, e voleva
assolutamente chiarire tutto. Per fortuna lo aveva capito in tempo, prima che
fosse troppo tardi … o forse era troppo tardi?
:-Spirito …
sono ancora in tempo a cambiare le cose?-
“Si, certo”
scrisse la nera figura “se cambi adesso nulla di quello che hai visto si
realizzerà … ti senti meglio ora?”
Synyster ci
pensò su. Effettivamente … si sentivapiù in pace con se stesso. Lo disse.
In quel
mentre da fuori si alzarono strani versi, nonché la voce di Mike :-Come osate interrompere
una mia performance?? Guardate che i componenti delle mie 200 band sono grandi,
grossi e agguerriti!-
Uno degli
omoni aprì la porta della casa. :- Mr. Non riusciamo a fermare il soggetto
molesto.-
Lo spettro
si rivolse frettolosamente a Syn “è l’effetto della
redenzione. Ora, da bravo, torna in camera e fai le nanne, domattina potrai
risolvere tutto con i tuoi amici … ed eviterai l’inferno, pensa un po’. Ciao,
Brian. Ah, non preoccuparti dei marcantoni in nero … ai giorni d’oggi uno
spettro deve potersi difendere”.
E detto
questo lo spettro uscì. L’omone della security gli rivolse un cenno di saluto e
chiuse la porta. Synyster fissò il salotto (dove erano spariti gli addobbi di
qualche ora prima?) e lentamente tornò in camera. La musica di Suspiria stava
sfumando nell’aria, e il nostro eroe si stese sul piumino sentendosi
pacificato. Meno male che c’è il servizio di redenzione a domicilio pensò, e si
addormentò.
*musica epica, nuvole di fumo e urla entusiaste salutano questa apparizione*
Eccomi di nuovo tra voi con …. *rullo di tamburi* …
L’ULTIMO CAPITOLO!
In realtà volevo dividere il tutto
in due, per fare anche un epilogo, ma mi sono resa conto che con tutti i
lettori che mi ritrovo sarebbe stato decisamente inutile.
Quanto mi odiate da 1 a 100? Beh,
qualunque sia la vostra risposta io vi supero (muahahahah)
E in barba a voi io sono rimasta,
forte come una parete di titanio (?) per scartavetrarvi le palle con questa
roba *lacrimuccia* sono troppo malvagia ù.ù
Bene, dato che è l’ultimo episodio
ci rivediamo in fondo per i ringraziamenti.
Che dire … gustatevi queste perle xD
:-Buooon
giorno abitanti di Huntington Beach! È la mattina di Santo Stefano, e ha
finalmente smesso di nevicare … -
La voce
familiare della radio riscosse Synyster dal suo sonno comatoso. Si tirò a
sedere e scrutò la stanza. Il contratto era sparito … ma la sua chitarra era
appoggiata alla scrivania.
“è successo
davvero, allora!” pensò il nostro eroe, correndo alla finestra e spalancandola.
Il mondo sembrava coperto di zucchero filato, e l’aria era fresca e
frizzantina.
Synyster
chiuse la finestra e scese a passo di danza le scale, cantando Singing in the Rain. Aveva appena
raggiunto il salotto quando squillò il telefono.
:-Pronto?-
disse Syn, i piedi che si muovevano nelle mosse del
Cha ChaCha.
:-Signor
Scrooge … va tutto bene? Sono le 10, e dovevate essere in ufficio alle 7 … -
:-Oh, è
vero. Beh … oggi non vado al lavoro. Torna a casa, porta tua moglie e tua
figlia da qualche parte … anzi, prenditi pure tutto un mese di ferie. Te lo sei
meritato, mi sembra. Quando tornerai parleremo di un aumento di stipendio … e
ti comprerò un computer. Ah, chiamami Brian!-
:-Ma cosa …
come … come fa a sapere di mia moglie e di mia figlia?-
:-Oh, non ci
pensare. Divertitevi, eh? E dammi del tu! Ora se non ti spiace, devo fare delle
scuse che rimando da cinque anni. –
Riattaccò il
telefono in faccia all’attonito Mikey, infilò le scarpe rischiando di
strangolarsi con i lacci, si calcò in testa uno dei suoi cappelli neri, che non
metteva più da anni e uscì di casa, scivolando su una lastra di ghiaccio
davanti alla porta e schiantandosi contro il cancello.
:- Synyster,
tutto bene? Mio dio, hai preso proprio in pieno la lastra di ghiaccio!-
Syn si rialzò e si trovò faccia a faccia con un Jimmy
Sullivan piuttosto preoccupato. Dietro di lui facevano capolino gli altri
Sevenfold.
:-Mai stato
meglio ragazzi, mai stato meglio!- il nostro eroe balzò in piedi apparentemente
incolume e si piazzò di fronte agli altri ragazzi.
:-Prima che
diciate qualsiasi altra cosa, devo chiedervi scusa … sono stato un vero
coglione, ho sbagliato su tutta la linea … voi siete stati incredibili,
continuare a cercarmi per tutti questi anni … vi prego, ditemi che posso
rimediare in qualche modo ai casini che ho combinato … -
:-Beh, un
modo ci sarebbe … - disse Matthew sorridendo – torneresti a suonare la chitarra
con noi? Ci manchi Synyster, vogliamo riaverti con noi … senza di te non è la
stessa cosa.
:-Io … io
accetto, e grazie, non me lo merito ma cercherò di essere all’altezza … e per
inciso, per voi sono solo Brian, ok?-
:-Bentornato
fratello!-Jimmy gli diede un pugno
sulla spalla, e i cinque si avviarono lungo le strade di Huntington Beach,
cantando Silent Night in aramaico. Brian sorrideva. Non si era mai sentito così
bene.
**
:-Allora,
che ne pensi di questo Natale?- Jimmy “The Rev” Sullivan
ammiccò a Matthew Shadows. I due erano seduti sulla terrazza della casa di quest’ultimo, una birra in
mano. Johnny, Zacky e Brian se ne erano
andati da un po’, ormai.
:-Un po’
stancante … non il genere di cosa che rifarei ogni anno. -
:-Però devi
ammettere che è stato divertente … e tutti hanno recitato alla perfezione.-
:-Questo è
vero … anche le ragazze, Gerard e Mikey, sono stati veramente bravi. Per non
parlare di Papa Gates … sai quanto è stato difficile rimanere serio mentre
recitava la parte dell’ultimo ninja? La
parte più stancante è stato montare tutte le ricostruzioni delle case a tempo
di record … il tuo amico regista ci è stato di grande aiuto, a proposito … per
non parlare delle comparse.-
:-Beh, e
tutti gli effetti speciali? Le colonne sonore erano fantastiche, davvero. E
quando ci siamo nascosti in casa sua per fare la mia apparizione e Johnny ha
rischiato di farsi beccare spegnendo le luci?-
:-Il solito
Johnny … e tutto il sonnifero che abbiamo usato per far addormentare Brian?-
:-Giusto …
continuava a svegliarsi! Anche la parte in cui fingevamo che non ci importasse
nulla di lui … da Oscar!-
:-Già … ci è
voluto un bel po’ per prepararlo, ma ne è valsa la pena. –
Dall’altra
parte della città Mike Patton era seduto a un tavolino e beveva birra in
compagnia di una figura incappucciata.
:-Sicuro che
non ci sono controindicazioni nel diventare ninja?- sbottò a un tratto.
L’ultimo
ninja annuì convinto :-Tranquillo, solo vantaggi. Vestirai come un ninja,
verrai rispettato da tutti, potrai fare scherzi cretini e prendere in giro i
tuoi parenti e loro non potranno fare nulla perché sei troppo figo … che vuoi di più dalla vita?-
:-Unicorni
rosa.- disse il piccolo Mike con aria sognante.
:-Beh, è
sottinteso che i ninja possono avere tutti gli unicorni rosa che vogliono.-
:-Davvero? Ooh grazie ultimo ninja, ti adoro!- urlò Mike buttando le
braccia al collo dell’ultimo ninja.
:-Si, si …
ecco il modulo con le generali che devi riempire … non sarò più solo!-
:-Evviva gli
ultimi ninja!!- disse Mike prendendo una penna.
Matthew nel
frattempo si rivolse a Jimmy con aria preoccupata.
:-Abbiamo
fatto la cosa giusta, vero? Voglio dire … -
:- Siii … vuoi bene a Brian, no? E ora è di nuovo qui, felice
come non mai … tutto si è risolto per il meglio alla fine, e solo grazie al
nostro genio … è stata una bugia, ma a fin di bene!-
:-Hai
ragione … ma sicuro che non si sia accorto di nulla? I travestimenti non erano
proprio il massimo … -
:-Anche se
lo ha fatto, non lo ha detto … vedi che dentro era ancora buono?-
:-Hai
ragione … si, sono contento di averlo fatto.- i due stettero un po’ in
silenzio.
:-Buon
Natale, Jimmy.-
:- Anche a
te Matt.-
Allora?! Quanto sono geniale (e
modesta)?!
Non avete capito nulla, eh?
Dai, è stata tutta una recita a fin
di bene per riportare Brian tra noi!
Si, sto insultando la vostra
intelligenza xD
E si, mi duole dirvi che la
redenzione e gli spiriti fighi non esistono sul
serio.
Lo so, lo so, non piangete però.
Bene, detto questo passo ai
ringraziamenti!
Ringrazio tutti quelli che hanno
aperto questa storia, anche solo per sbaglio (in realtà cercavano i manuali di
cucina di Benedetta Parodi e sono finiti qui ma belli loro, vi ringrazio lo
stesso, avete aumentato le visualizzazioni <3
Ringrazio chi ha letto, ha trovato
il tutto spassoso ma non ha recensito (insieme ai ringraziamenti invio anche
frecce avvelenate, state attenti).
Ringrazio con tanti cuoricini Necromance_theatree mizu_chan_foREVer che
hanno inserito questa storia tra le preferite (tanto luvragazzuole, tanto luv)
Ma soprattutto ringrazio Necromance_theatree Kantorkache HANNO RECENSITO :* :* :D *inchini a profusione* le me vi adora tanto tantoù.ù
Oh, e ovviamente la mia eterna gratitudine
a Necromance_theatre, che ha riconosciuto le guest star in questi
capitoli :* LOL
Bene, ho detto tutto … questa sbobba
è finita ma ho un sacco di idee che comprendono gli Avenged, un orso abbraccia
tutti, una papera stallone, un porcellino goloso, il figlio ribelle del grande
Puffo e un cancello fascinoso e sinistro … dite, secondo voi dovrei pubblicare
una cosa del genere? XD
Siete ancora in tempo per redimervi,
lasciare una recensione e guadagnare il mio eterno rispetto ù.ù
Mamma quanto ho scritto ù.ù
Au revoir*le me che maltratta il francese*,
verso l’infinito e oltre!