Ricordi

di Ice_Princes
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


FF

ESTATE: Ormai sono piu di 3 anni che a digiworld i problemi sono risolti. I digiprescelti hanno sconfitto tutti i nemici e tutto sembra andare per il meglio.

Kari e Tk stanno insieme come anche Sora e Matt che sono all università, Mimi si è trasferita in America, Izzy è appena partito per andare a trovarla e rimarrà li per 1 mese, Jou studia medicina fuori città, Tai è andato a vivere da solo, anche se nella stessa città, anche lui è all università, mentre tutti gli altri digiprescelti (Davis, Cody, Yoley, Ken, Kari e Tk) sono all ultimo anno di Liceo.

Come ho già detto a digiworld sembrava non esserci più nessuna emergenza, quindi si erano organizzati dei turni durante i quali 2 digiprescelti al giorno andavano nel mondo digitale per sondare la situazione e accertarsi che fosse tutto sotto controllo. Oggi sarebbe stato il giorno di Kari e Tk .

Casa Takaishi:

Matt entra nella stanza del fratello e lo trova steso sul letto ad ascoltare la musica ad occhi chiusi.

Matt: Ciao TK! – Tk però non lo sente a causa del volume troppo alto. Cosi Matt gli toglie 1 cuffia e gli urla nel orecchio

Matt: CIAO TK!!!!! – il fratello salta in aria cadendo al di fuori del letto e questo provoca in Matt una risata fragorosa

Tk: Ahia!!! Che botta!! Matt . . . ma che ti è preso?! Mi hai fatto venire un colpo.

Matt(che ancora aveva un sorriso da ebete stampato in faccia) Tu non mi sentivi e così ho dovuto alzare la voce! Chissà a cosa stavi pensando eh fratellino?!! – alludendo a Kari.

Tk: Non sono fatti tuoi! – Matt aveva ragione stava pensando a Kari ma non glielo avrebbe mai ammesso… anche perché ormai era diventata una cosa scontata che lui pensasse a lei e che lei pensasse a lui. Tra quei 2 c’era sempre stato un legame particolare, già da quando erano piccoli, figuriamoci ora!

Matt: Oggi tocca a voi andare a digiworld giusto?

Tk: SI si! – Esclama Tk felice. Era parecchio che lui e Kari non stavano un po’ insieme perché lei era tornata da 2 giorni dalla settimana in sardegna, la settimana precedente c’era stato lui e il primo giorno che si erano rivisti era stato il giorno prima per andare all’aeroporto ad accompagnare Izzy.

Matt: Da dove entrate… da casa sua o da qui?

Tk: Da nessuna delle due parti… Non ti ricordi cosa ha detto Izzy ieri? Che nel tempo che lui sta in america è meglio entrare a digiworld dalla nostra vecchia scuola elementare… Dice che in questo modo a più sotto controllo la situazione! La vado a prendere io alle 16.30.

Matt: Ah … già! Me ne ero completamente scordato! Ma quando l’ha detto?

Tk: Ieri mentre tu e Sora vi sbaciucchiavate! ^^ - Matt diventa tutto rosso inizia ad inseguire Tk per tutta la casa.

Matt: Se ti prendo Kari dovrà trovarsi qualcun altro perché tu non sarai più capace di muoverti!

Tk( fingendosi intimorito) Uhhhh… che paura!!

Matt: E comunque non so se ti se reso conto dell’orario!

Tk si ferma di botto, Matt gli va a finire addosso e si spiaccicano contro una porta.

Tk: Ahia! Ma….Che ore sono? – Matt gli indica l’orologio appeso sulla parete della cucina

Tk: AHHHHHHHHH! Non arriverò mai in tempo! – In effetti erano le 16.25 e per arrivare a casa di Kari ci avrebbe messo come minimo 15 min. Così Tk corse in camera sua, buttò tutto per aria e si infilò le prime cose che gli capitarono in mano, prese le chiavi della sua Mini e partì senza nemmeno salutare Matt.

Matt(mentre tk scendeva le scale) Comunque io ora vado a casa di Sora e non so a che ora torno! –Fece giusto in tempo a finire la frase quando sentì chiudersi il portone del palazzo.

Matt: ‘’Spero abbia sentito’’

 

Intanto a casa Yagami, Kari era stranamente già pronta e stava per chiamare Tk, visto che lui era stranamente in ritardo,  per sapere se era accaduto qualcosa quando sentì una sgommata si affacciò alla finestra e vide la Mini di Tk che si era appena fermata sotto casa sua con almeno 10m di frenata a seguito!

Kari: “Che pazzo!”

Nel fra tempo suonano alla porta e andò ad aprire la mamma dei fratelli Yagami.

Mamma:TK! – esclama la signora con tono confuso visto che si era trovata avanti a se un ragazzo tutto affannato e piegato in 2 per lo sforzo.

Tk: Anf….anf… Buonasera signora… Kari?- riuscì a dire solo questo

Mamma: Si un attimo che te la chiamo ma… vuoi un bicchiere d’acqua? –disse squadrando il ragazzo dalla testa ai piedi. Era un ragazzo ben vestito, come d’altro canto i suoi figli e i loro amici, il padre di Tk è uno medico di fama mondiale e la mamma è una giornalista importante, anche se lui sembrava fosse appena sbarcato a modi profugo per come era trafelato.

Tk: Eh…magari! Si per favore.

Mamma: Dai entra.

Nel fra tempo era arrivata anche Kari in cucina.

Kari: Tk! Finalmente. . . ma quanto hai corso?

Tk: Tanto te lo assicuro! Poi fuori ci sono 42°!!! – e già…era agosto! – Scusami se ti ho fatto aspettare!

Intanto la signora Yagami li aveva lasciati da soli perché l’aveva chiamata un suo paziente al cellulare( lei è una psicologa mentre suo marito è un famoso giudice  )

Kari: Non preoccuparti! Ma bastava che mi avvertivi che avresti fatto ritardo e per me lo sai sarebbe andato bene!- disse avvicinandosi e baciandolo sulle labbra. Tk che si sentiva al 7° cielo quando era con lei potette solo sorriderle e ricambiare il bacio.

Tk: allora? Andiamo? – Kari gli rispose con un cenno deciso con la testa prendendogli la mano e portandolo verso l’ingresso. Salutarono la madre con un cenno visto che era ancora impegnata al telefono e si avviarono.

Kari:( mentre erano in ascensore tirando Tk a se e baciandosi) E menomale che sei un grande sportivo… se non eri allenato morivi?

Tk: Per tua informazione sono sceso da casa mia di corsa poi sono entrato in auto di corsa, poi mi sono fatto tutta la strada attorno ai 110/120km orari in piu mi sono fatto sei piani appiedi  di corsa e tutto questo con fuori 42°!!! Avrei voluto vedere te! – fingendosi offeso-

Kari(sorridendo) Va beh…. Per questa volta sei assolto! – lui la bacio ringraziandola sempre in modo scherzoso-

Intanto l’ ascensore era arrivata. Salirono in auto e si diressero verso la loro vecchia scuola.

Kari: allora? Oggi che hai fatto?

Tk: Mah…vediamo…mi sono svegliato e ho pensato a te, poi sono uscito a comprare dell’ acqua e ho pensato a te, poi mi sono steso sul letto ad ascoltare la musica e ho pensato a te! – la ragazzo lo guardava sorridendo-

Kari ‘’ possibile che ti amo cosi tanto?!!!” Ah si… e ti aspetti che dovrei crederci? – facendo finta di fare la dura, le piaceva che tk le dicesse quella cose… alla fine a chi non piace sentirsi amati?

Tk: Se purtroppo ti ho sempre in testa è colpa tua che….sei cosi speciale! – smise di guardare la strada guardò Kari e le sorrise. Lei anche lo guardava sorridendo, ormai Tk era certo lo baciasse invece lei più tosta di lui disse: TI conosco troppo bene ormai Tk…il trucco ‘’ guardo te intanto guido’’ non fa più effetto!

Tk: ( fingendosi sconsolato) Uffy!!! Vorrà dire che lo faccio io….

Kari lo guarda con aria confusa: ‘’Che avrà in mente’’

Kari: Cosa fai t…. -  non fece in tempo a finire la frase che Tk approfittando di un semaforo rosso le prese il viso tra le mani e le diede un bacio meraviglioso che nessuno dei due avrebbe voluto finisse mai. . . ma questo fu interrotto dal unico pazzo che girava senza meta per la città con 40° all’ombra che iniziò a suonare il clacson a più non posso perche il verde era scattato gia da parecchio!

Tk: ops! Scusa! – dice alzando una mano.

Intanto erano arrivati a destinazione. Scendono dall’auto. Scavalcano un muretto Per entrare. Arrivano alla sala computer e Kari si siede a  una scrivania per accendere il pc e aprire il varco. Tk le se siede accanto iniziandola a guardare mentre era tutta impegnata ad attivare il varco. Kari che se ne era accorta si gira verso l’amore della sua vita e gli domanda con un aria mista allo scocciato e al felice: La smetti di fissarmi?

Tk: Non posso farne a meno! -  le si avvicina con la sedia ancora di più, l’abbraccia e la inizia a baciare.

Kari: Tk!! Dai smettila siamo qui per fare il nostro dovere…Fermo! – cercandosi di districare dall abbraccio.

Tk: perché questo non è nostro dovere? – facendo un gesto allusivo a quello che aveva intenzione di fare il ragazzo.

Kari:Quello io lo intendo come ‘’piacere’’ e io sono del opinione  che ‘’prima il dovere’’- dando un ultimo bacio al ragazzo e rimettendosi a lavoro.

Tk rimase un po’ scioccato dalla risposta della ragazza e forse anche un po’ deluso visto che non lo facevano da più di 2 settimane tra una vacanza e un’ altra.

Kari: Fatto! Sei pronto?

Tk: Sempre!!! – sorridendo e avvicinando il digivice allo schermo.  Un grande fascio di luce invade la stanza e i due digiprescelti che si ritrovano, come al solito, uno sopra l’altro a dgiworld.

Tk: Ahia! Questa è la 3° caduta che faccio in un giorno…Nuovo record!

Kari si alza da sopra il ragazzo ridendo per la strana faccia di Tk.

Kari: E quali sarebbero le altre e 2? – dice divertita

Tk: lasciamo perdere . . .é una lunga storia! Dai…mettiamoci a lavoro cosi prima finiamo il nostro dovere prima arriva il momento del piacere! – Guarda Kari Facendo l’occhiolino.

Kari: Stupido! – e gli tira uno schiaffo che piu che altro era una carezza!

Tk le prende la mano e cominciano la loro perlustrazione.

Dopo un paio d’ore.

Tk: beh… a me sembra tutto ok! – si girò verso la digiprescelta

Kari: si lo pen. . . . – non fece in tempo a finire la frase che qualcosa attirò la sua attenzione. Uno strano fascio di luce gli era appena passato davanti agli occhi, ma Tk non l’aveva visto perché era girato di spalle.

TK: ( guardandola in modo preoccupato) Kari….Cosa c’è???

La ragazza si sentì quasi chiamare da quella luce e così non ci penso 2 volte e, senza nemmeno rendere partecipe il compagno di mille avventure, prese a correre nella stessa direzione di quella strana cosa. Tk dopo qualche momento di spaesamento la rincorse ma nella foresta perse le sue tracce fino a quando non senti un urlo che apparteneva alla sua ragazza. Corse in quella direzione più veloce che poteva e quando arrivo vide Kari sospesa a mezz’aria colpita da una strana luce che per 1 momento lo accecò.

Tk: KARIII!!! – con quel urlo la luce sia affievolì e riuscì a vedere che a provocarla era un digimon che assomigliava più che altro ad un tapiro, che si spaventò e corse via lasciando cadere Kari tra le braccia di Tk (Povero tk oggi è giornata di corse e cadute x lui n.d.a)

TK: Kari!!! Kari svegliati! – urlava scuotendola. Ma lei non accennava a svegliarsi anche se per Tk  bastava fosse viva! Così la prese in braccio, aprì un varco e si ritrovarono in camera di TK che aveva lasciato il Pc acceso apposta. Poggiò Kari sul letto e vedendo che stava dormendo profondamente si andò a fare una doccia. Quando ebbe finito tornò in camera e Kari ancora dormiva cosi si sedette al computer vi ci attaccò il suo digivice e iniziò a fare ricerche su quello strano digimon ma non trovò nulla. . . forse perché era uno di quei digimon rari oppure era un digimon che si era creato negli ultimi 3 anni e, non avendo più necessità, non si trovava sui loro digivice  perché non erano stati più aggiornati. Mentre pensava il rumore di Kari che si stava svegliando lo interruppe. Lei aprì gli occhi, si guardò un attimo in torno e si alzò di scatto

Kari: ‘’ma dove sono’’ -  pensa impaurita

TK: Amore!!! – Esclama felice.  Kari si gira verso di lui confusa.

TK: finalmente ti sei svegliata!! mi ha i fatto spaventare… sai? – lui le si avvicina e mentre prova ad accarezzarla lei si alza velocemente dal letto e lo guarda spaventata.

Kari:’’Chi è questo ragazzo? E perché sento di conoscerlo da sempre? Cosa vuole da me? Perché mi guarda in questo modo? Amore…. Perché mi ha chiamata amore? Ma che diavolo succede? – la mente di Kari era stra-colma di domande che proprio non riuscivano a trovare una risposta. L’unica cosa che sapeva era che aveva paura e che per quel ragazzo provava qualcosa di particolare.

Kari: Che succede?? Chi sei tu??? – a quelle parole TK la guarda incredulo.

Tk: (serissimo) Kari non mi sembra proprio il momento di scherzare. . .  mi sono spaventato moltissimo e tu invece fai finta di non ricordarti chi sono. Se vuoi che rida rido… Ah ah ah! Ho riso …sei contenta? ora però smettila!

Kari: MA …MA CHI DIAVOLO SEI? E COME FAI A SAPERE IL MIO NOME? E PERCHE DOVREI SCHERZARE? GUARDA CHE IO SONO SERISSIMA! SEI TU CHE MI DEVI DELLE SPIEGAZIONI!!! – a quel punto gli occhi di Kari si riempiono di la crime e Tk capisce che quello non era uno scherzo.

Tk: oh mio dio!! Tu davvero non ti ricordi… - TK non riesce a crederci e vedendola in quello stato le sia avvicina per abbracciarla.

Kari(ormai isterica) COSA….COSA DOVREI RICORDARE? E NON TI AVVICINARE A ME! NON MI TOCCARE! ANCORA DEVI RISPONDERMI…

TK: OK …OK…ora calmati ok? Stai calma! Io mi chiamo TK Takaishi e… e ho quasi 19 anni e… ci conosciamo da quando ne avevamo 3 e… stiamo ins…’’ no tk no…non puoi dirle che state insieme… già è cosi sconvolta! Una cosa alla volta…prima fagli riacquistare fiducia in te!’’ –riprende il discorso-  e siamo grandi amici… e adesso stiamo a casa mia, questa è la mia stanza possibile che non ti dica niente? – le fa quella domanda perché era in quella stanza che avevano avuto la loro prima volta –

Kari(sempre confusa) NO! No che non mi dice niente…in che lingua te lo devo dire?!

TK: ok…scusa …non volevo! – ad un certo punto Kari alza lo sguardo e incrocia quello di Tk che la guardava pieno di apprensione. Quegli occhi azzurri, profondi a Kari provocarono una strana sensazione. Riuscì a vedere nel suo cuore e qualcosa le disse che si poteva fidare di quegli occhi… che si poteva fidare di lui! Kari era ancora in lacrime e Tk, che le rimaneva a distanza, pensava a come fare per farla fidare di lui…

Tk: ‘’come posso fare??? Pensa Tk…pensa…’’ CI sono! – esclamò facendo sobbalzare Kari!

Kari: cosa? – lui iniziò a muoversi e lei si tirò ancora un po’ indietro pensando che stesse andando verso di lei. Tk lo capisce…

Tk: Tranquilla… se mi hai detto che non mi devo avvicinare non mi avvicino –le fece l’occhiolino stampandosi in faccia un aria più serena perché deve far vedere a Kari che poteva contare su di lui.- sto solo andando a prendere degli album dove ci sono delle nostre foto, ma se vuoi prendile tu! Guarda sono in quel cassetto! – indicando il cassetto della scrivania- dai prendili! –la ragazza lo guardo fisso negli occhi, non c’era dubbio… quegli occhi l’avevano incantata. Si mosse lentamente in direzione della scrivania.

Tk aggiunse: è il 2° cassetto! – lei si girò di nuovo a guardarlo dopodiché apri il cassetto.

Kari: Qu…Quale prendo? –ce ne erano tanti

Tk: Scegli tu! Tanto sei in tutti! – dice sorridendo. Kari ne prese 2. ci pensò bene su quale prendere poi si affidò al caso. Guardò ancora per un istante Tk e lui sostenne lo sguardo. Allora Kari aprì il 1°. Lo sfogliò in modo incredulo poi apri l’altro e fece la stessa cosa. Quanta gente in quelle foto. Tutti volti amici ma non ricordava nulla di loro. Continuava a girare le pagine e vide tutta la sua vita scorrere ma lei non ricordava niente di niente, solo sensazioni. Lasciò cadere i due album sulla scrivania svogliatamente, poi guardò Tk in cerca di aiuto. L’unica cosa che le avevano fatto capire quelle foto era che si poteva fidare di quel ragazzo(in effetti era questo l’intento di tk)

Tk( vedendo Kari che stava di nuovo per scoppiare in lacrime) che dici? Posso abbracciarti? – lo disse con una voce dolcissima cosi dolce che arrivò direttamente al cuore della ragazza che prima di scoppiare in lacrime guardo negli occhi celesti del ragazzo e annui vistosamente col capo. Così Tk le si avvicinò e la abbracciò lentamente. Quella abbraccio fece sentire Kari al sicuro e non avrebbe più voluto che lui la lasciasse.

TK:Hey calma ora… vedrai che risolveremo tutto… te lo prometto!!! Ti prego credimi!

Kari( tra una lacrima e un'altra) ti credo!

Tk sorrise: che ne dici se andiamo di la in salotto, vediamo insieme le foto e io magari ti spiego chi è tutta quella gente? – Kari annuì.

Tk: vieni! – le prende la mano

Arrivano in salotto si siedono su un divano e iniziano con le foto.

TK: posso offrirti qualcosa? Non lo so… un the freddo un bicchiere d’acqua?

Kari: ‘’com’è gentile questo ragazzo con me’’un bicchiere d’acqua va bene…grazie

Tk: grazie a te! – le sorrise e kari si senti mancare vedendo quel sorriso.

Kari: ‘’ma che mi prende’’

Passarono le ore e tra foto e racconti di Tk Kari iniziò quasi a capirci qualcosa.

Tk: Kari… non volgio forzarti ma…ricordi qualcosa prima  di ritrovarti qui?

Kari: ricordo solo una forte luce e una voce… che penso fosse la tua voce che mi chiamava…tutto qui!

Tk sorrise: va bene! Ascolta io vorrei chiamare gli altri digiprescelti tra cui anche tuo fratello e il mio per chiarire questa storia… dobbiamo ritrovare i tuoi ricordi e io sono sicuro c’entri quella luce di cui parli. Per te va bene?

Kari( guardandolo dritto negli occhi per alcuni secondi) ok!

Dopo la risposta TK tira fuori dalla tasca il digivice per mandare un messaggio agli altri. Kari guarda quello oggetto con curiosità, Tk lo vede.

Tk: questo si chiama digivice e ci permette di andare a digiworld, di comunicare tra noi digiprescelti e di sapere la nostra posizione e quella deglii altri. Ne hai uno anche tu… di solito lo tieni nella tasca sinistra.

Kari: ‘’Ha ragione’’- prende l’affarino dalla tasca- ‘’come fa a saperlo?’’ ‘’che scema! È normale ..mi conosce da cosi tanto tempo’’

Tk: bene ora mando un messaggio a tutti.

Dopo poco i digiprescelti era gia tutti riuniti tranne gli assenti che però erano presenti in video conferenza. Spiegato a tutti l’accaduto rimangono in silenzio che però viene rotto da Davis che esclama

Davis: KARUCCIA!!! NON TI RICORDI NEANCHE DI ME???

Risata generale. Kari è un po’ scioccata dalla reazione del ragazzo. Perché si sarebbe dovuta ricordare proprio di lui? Boh…

Sora: Davis sei sempre il solito!

Yoley: E poi non si ricorda di Tk come pensi si possa ricordare di te!

Davis: brutta befana … vorresti dire che io sono insignificante? E poi non si ricorda nemmeno di te!

Davis stava per strangolare Yoley  che però stava scappando a gambe levate.

Tk: sussurrando nell’orecchio di kari: Solita routine! – Kari sorride…

Kari: Davvero? Forse è per questo che non me lo ricordo, avrò preferito dimenticare. – TK ride

Intanto Cody per evitare un omicidio: Calmati Davis Yoley voleva solo dire che non si ricorda di Tk che è il s…Ahiahhhhh!!! –TK aveva appena sferrato un calcio a Cody che stava per dire a Kari quello che lui ancora non aveva detto. Cody lo guarda negli occhi e capisce, come capiscono tutti, che aveva appena fatto una gaffe!

Kari: cosa stavi dicendo?

Matt: ehm…niente …solo che non ti ricordi di TK che il tuo migliore amico e vi conoscete da una vita… figurati se ti puoi ricordare di Davis.

Davis: Uffa!!! Che vita! – sussurra a Tai a bassa voce che gli da una pacca sulla spalla.

Kari: ah…ok! Scusate ragazzi davvero! – leggendo la rassegnazione negli occhi di Davis! –

TK: non ti devi scusare! Non è colpa tua e nessuno qui ce l’ha con te se non ti ricordi!

Kari guarda Tk e si chiede come fa quel ragazzo a rassicurarla sempre!

Tai: Giusto!!! L’importante è che tu ora stia bene sorellina! E vedrai che ritroveremo i tuoi ricordi! Ragazzi… penso proprio che domani andremo a fare una bella gita a digiworld!

Tutti annuiscono.

Tai( rivolto allo schermo del pc oltre al quale c’erano gli altri amici)Mimi, Yzzy, Jou…voi che fate?

Yzzy: Io e Mimi vi raggiungiamo a digiworld

Tai: va bene ragazzi…tu jou?

Jou: anche io Tai! Contaci…Ora vado devo studiare! Ciao a tutti ci vediamo domani!

Yzzy: anche noi andiamo

Mimi: dall’america è tutto … a domani! Bacioni –si scollegano

Cody: Ragazzi io andrei altrimenti mio nonno fa storie!

Davis: ok Cody  ti accompagno con la macchina! Ci vediamo domani ragazzi! Buonanotte Karuccia!

Kari: ciao ragazzi! – con una faccia 1 po’ strana per il comportamento di Davis

Yoley: sempre il solito! – riferendosi all’amico – Kari anche noi andiamo – indicando Ken – ci vediamo domani! – diede un bacio frettoloso all’amica e usci salutando gli altri.

Matt: Tk io accompagno Sora a casa se non ti dispiace e poi vado a casa mia…ok?

Tk: si certo Matt… a domani! Ciao Sora!

Sora: ciao ragazzi buonanotte!

Tai: beh…. Kari forse è ora che andiamo anche noi… sarai stanca immagino?

Kari: ehm… si effettivamente sono stanca….ma ….ehm.. – Guarda in faccia Tk quasi a chiedergli aiuto, forse perché si fidava più di lui per il momento. Alla fine era stata la prima persona che aveva ‘’riscoperto’’. Comunque TK afferra qualcosa dei pensieri di Kari e dice: Kari se vuoi puoi rimanere qui… tanto mia mamma come ti ho già detto è fuori per lavoro e io starei da solo…che ne pensi? Si sincera però!!!

Kari guarda quello che per lei in questo momento è solo un amico, il suo migliore amico, sollevata.

Tai: ok … per me va bene… Che vuoi fare kari?

Kari: ehm… se non disturbo…io preferirei rimanere con te – guardando Tk

TK: nessun disturbo! Anzi….mi fa molto piacere! – sorride felice

Tai: ok …allora buonanotte ragazzi! Ci vediamo domani! Ah… TK?

Tk: si?

Tai: mi raccomando!

Tk: non c’è bisogno di raccomandazioni! – Tai sapeva che Tk avrebbe preferito soffrire lui stesso piuttosto che far soffrire Kari ma… la prudenza non è mai troppa!

Anche Tai se ne era andato e Kari e Tk se ne stavano seduti sul divano a parlare.

Tk: Allora? Che impressione ti ha dato questa banda di matti visti senza ricordare quello che c’è stato prima?

Kari: beh…. Diciamo che come sensazione direi che il più normale sei tu! Ma sono simpaticissimi davvero! Si vede che c’è un bel legame tra di noi!

Tk: effettivamente… ne abbiamo passate tante insieme! – si gira verso Kari e nota nel suo sguardo un pizzico di malinconia e di tristezza.

Tk: scusami… non volevo farti rattristare!

Kari( con un filo di voce ): Non preoccuparti… non è niente! – inizia a piangere.

Tk (mentre l’abbraccia e l’avvicina a se) Ti dico una cosa su di me… - Kari cerca di trattenere le lacrime per ascoltare il ragazzo – IO mantengo sempre le mie promesse… soprattutto se queste promesse le faccio a te!!!

Kari alzò la testa per guardare quegli occhi meravigliosi.

Tk: non so se l’hai capito ma… io… ci tengo davvero molto a te! Quindi se ti ho detto che ritroveremo i tuoi ricordi vuol dire che sarà così! – quelle parole rassicurarono davvero la ragazza che si continuava a chiedere come faceva TK a tirarle sempre su il morale! Lei continuava a guardarlo negli occhi e ad un certo punto si sistema di nuovo tra le sue braccia e gli chiede:

Kari: Tk… tu…ti ricordi quando ci siamo conosciuti? Io e te intendo…

TK la guarda con aria protettiva: certo che me lo ricordo! Vuoi che te lo racconti?

Kari: Mi farebbe piacere!

Tk parlava ma gli occhi diventavano sempre più pesanti fino a quando non ce la faceva più così si affacciò per vedere Kari in volto e notò che si era addormentata tra le sue braccia. Questo voleva dire tanto per lui… significava che lei si fidava! Cosi si lasciò andare anche lui al peso del sonno.

Il giorno seguente la prima a svegliarsi fu Kari che si sentiva come se stesse a casa sua. Guarda Tk che dorme ancora.

Kari: ‘’ è davvero bello! E poi mi fa sentire cosi… bene, cosi al sicuro quando sono con lui… com’è possibile che non me ne sia mai accorta fino ad adesso? C’è da fare chiarezza in questa storia! ‘’

Nel frattempo Tk si era svegliato

TK: buongiorno! – gli venne quasi di baciare la ragazza ma poi si ricordò e si fermò giusto in tempo.

Kari(imbarazzata): buongiorno… scusami io…

Tk(la interrompe) smettila di scusarti! Allora hai dormito bene?

Kari: si si!

Tk: mi fa piacere! Oggi abbiamo una giornata importante da affrontare… si va a Digiworld!

Continuavano a stare una sopra l’altro e quando Kari se ne accorse era imbarazzatissima e schizzò in piedi.

Kari: ehm… dov’è il bagno? –inventandosi una scusa.

Tk(la guarda sorridente) 3° porta a sinistra! ‘’è sempre la solita timida’’

Kari esce dal bagno.

Tk:Andiamo a fare colazione?

Kari: o..ok! a che ora abbiamo appuntamento con gli altri?

TK: C’è tempo tranquilla! Dopo pranzo comunque… Io ora mi vado a cambiare e usciamo!

Kari: ok

TK: tu intanto fai come se stessi a casa tua! – la ragazze gli rispose con un semplice sorriso

Tk in camera sua.

Tk: ‘’Che mi metto? umh… vediamo….’’ –finalmente si decide…esce dalla camera con una camicia a righe bianca e blu con le maniche arrotolate, bermuda di jeans e scarpe bianche.

Kari: ‘’com’è carino!’’

TK: pronta?

Kari: si…

Salirono nella Mini di TK e partirono alla volta di un bar dove erano soliti fare colazione loro due. Appena finito Tk pagò e accompagna Kari a casa sua. Anche se gli dispiacesse immensamente di doverla lasciare ma tanto si sarebbero rivisti poco dopo.

Sotto casa Yagami:

Tk: bene siamo arrivati… - Kari guarda intimorita quel edificio nel quale aveva vissuto tanto tempo ma del quale non aveva nessun ricordo.

TK: dai ti accompagno su! –scesero dall’auto entrarono in ascensore e salirono.

TK: Kari non devi preoccuparti… è tutto ok!  -Kari si decide e suona alla porta. Li apre il signor Yagami.

Padre:Kari… finalmente! Come stai? – abbraccia la figlia che gli risponde con un flebile’’bene’’. Poi guarda TK

TK: buongiorno signore!

Padre : ciao TK! Entrate…

Tai: ciao sorella! We Tk!!

Mamma : Kariii! – anche lei l’abbraccia. Dopo che la famiglia ebbe parlato e spiegata la situazione in modo più chiaro di come abbia potuto fare Tai …

Mamma: Ora andiamo a mangiare che è pronto! Tk… perché non ti fermi a pranzo con noi?

Kari guarda il ragazzo in modo supplichevole. Voleva a tutti i costi che rimanesse si sentiva a suo agio solo con lui in questo momento.

Tk: volentieri grazie! –Kari fa un sospiro di sollievo.

Dopo aver mangiato Tk e Kari andarono in camera di quest’ultima insieme a Tai e quando si fece ora partirono. Quando arrivarono a digiworld trovarono li già Izzy e Mimi seduti su di un tronco a chiacchierare.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


FF Mimi: eccoli! Ciao ragazzi!! Siamo qui!!
Yzzy: smettila di urlare Mimi… ci hanno visti!
Mimi: che vuoi tu… fatti i fatti tuoi!
Yzzy: le mie orecchie sarebbero fatti miei! –si guardano imbronciati.
Tai: ragazzi, se dopo 3 giorni di convivenza fate così non resisterete tutto il mese. – sorrise mentre Mimi aveva ‘’aggredito’’ Kari per salutarla. Nel fra tempo arrivano Jou, Sora e Matt. Dopo poco tutti i digiprescelti erano riuniti attivarono le loro moto e si diressero verso casa di Gennai.( le moto le ho volute aggiungere io^^n.d.a)
Kari: la so guidare?? – riferendosi alla sua moto rosa(il colore corrisponde al colore delle loro digipietre n.d.a.)
Tk: beh… l’hai sempre guidata! – Kari guarda prima Tk e poi la moto timorosa. Tk lo capisce e guardandola con un sorriso dice:
Tk: ma… se vuoi puoi venire con me! Anche perché immagino tu non ricordi neanche la strada giusto?
Kari: effettivamente!
Tk: Ok! Allora Sali!
Kari: E la mia moto rimane qui?
Tk: No… - Tk tocca un pulsante sul digivice di Kari e la moto si disintegra – Fatto!
Kari: Ah! – Kari rimase molto colpita da quegli avvenimenti. Comunque salì dietro Tk.
Tk (mettendo in moto) Reggiti! – accellerò così forte che Kari, la quale non aveva ancora elaborato l’ordine di Tk, fece un balzo all’indietro e si strinse al ragazzo quasi stritolandolo. Dopo che il digiprescelto della speranza parte sulla sua moto verde tutti lo seguono a ruota.
Kari: PIAAANOOOO! – urla spaventata ma Tk, un po’ divertito e un po’ compiaciuto che la ragazza lo abbracciasse in quel modo, fece finta di non sentirla.
Dopo 5 minuti di viaggio la presa di Kari si era allentata, essendosi abituata alla velocità.
Tk: Tutto ok?
Kari: ora si! La prossima volta però avvertimi se vuoi accelerare come prima…ok? –dice con un finto sorriso rilassato.
Tk: ma perché?! Ho forse corso troppo? ‘’ sotto un certo punto di vista ha ragione, queste moto sono potentissime. Prima ho accelerato da 0 a 200, è normale che si sia messa paura ’’ – con una faccia da angioletto sollevandosi il casco e guardando verso Kari.
Kari( che ormai aveva capito il gioco ) noooooo! Neanche un po’!! ma la prossima volta avvertimi comunque!
Tk: va bene ma non penso arriverà subito perché siamo arrivati
Kari vide in lontananza una casetta bianca.
Kari: è quella?
Tk: già!
Scesero dalle moto che rientrarono ognuna nei digivice del digiprescelto corrispondente. Entrarono nella casa e trovarono ad accoglierli un Gennai con un sorriso a 200 denti visto che non vedeva i suoi digiprescelti preferiti da 3 anni ormai.
Gennai: ragazzi!!!!! Come sono felice di vedervi! Come mai da queste parti? Spero tutto apposto…
Matt: non proprio Gennai!
I ragazzi spiegarono la situazione al loro amico che, dopo un attimo di riflessione sbiancò in volto.
Sora: Gennai! Che ti prende??? –preoccupata
Gennai: Cavolacci! Qu … quando è successo????? – seriamente preoccupato
Kari: ieri! Ma… ma perché???
Gennai(tirando un sospiro di sollievo ma non ancora sollevato del tutto) menomale! Allora non è ancora troppo tardi! Ma abbiamo solo un 30 giorni di tempo…
Tk: ma per cosa Gennai?  - Gennai non rispose poiché perso nei suoi pensieri.
Gennai: ‘’ è sicuramente lui….cavolo!!! non me lo aspettavo ’’
Tai: Gennai?
Davis: GENNAI!! – stava cominciando a perdere la pazienza.
Gennai: Uh… cosa?
Yzzy: Ci spieghi per favore? – gennai rimase in silenzio mentre stava per andare al computer.
Tk perse la pazienza: ‘’ se non parla allora c’è qualcosa di molto grave sotto…. Forse… forse potrei…….perderla!!!’’ – a quel pensiero gli occhi di Tk si infuocarono. Voleva trattenersi ma a causa dei fatti precedentemente avvenuti aveva i nervi a fior di pelle. Guardò negli occhi Kari e vide nel suo sguardo disperazione, confusione, tristezza… non poteva vederla in quello stato, doveva fare qualcosa! Ma cosa? Cosa?
Tk: CAZZO SPIEGATII!! – si alza di colpo prende Gennai per il colletto della maglia e lo scaraventa contro la parete. Tutti si precipitarono sul ragazzo per fermarlo. Erano tutti a conoscenza dell’indole di Tk sempre pacata e buona. Se si era innervosito in quel modo, voleva dire che stava proprio per scoppiare! Kari guardava spaesata e allo stesso tempo impietrita la scena.
Matt( tirando il fratello via dal quel essere digitale e portandolo fuori dalla casa) TK!!! FERMATI… BASTA!!! – appena arrivati fuori Tk era ancora annebbiato dalla rabbia e dalla paura così Matt per farlo calmare gli tirò un pugno scaraventandolo per terra.
Matt: BASTA TK! Ora calmati – cercando di tranquillizzarsi.
Intanto dentro Gennai spiegò la storia agli altri.
Gennai: … dunque avete 30 giorni di tempo prima che il digimon che ha derubato Kari dei suoi ricordi li consumi. Se lo trovate entro quella data e lo portate qui io saprò come fare per farti riavere i tuoi ricordi – guardando Kari.
Kari( mai così confusa ) v…va….va bene!
Yoley: sta tranquilla Kari! Ce la siamo sempre cavata e ce le caveremo anche questa volta! – guardo l’amica con fare rassicurante….
Kari: grazie! – ma nessuno riusciva a rassicurarla come Tk… anche se in questo momento non ne era davvero in grado.
Yoley: figurati… per così poco!
Al di fuori:
Matt: ma che diavolo ti è preso? Me lo vuoi dire? Non ti ho mai visto in questo modo! – sedendosi accanto il fratello minore il quale si stava ancora massaggiando la guancia indolenzita dal pugno mentre pensava, incredulo, a quello che aveva appena fatto.
Tk: lo so Matt … lo so! Devo delle scuse a Gennai. Ma tu lo sai che quando succede qualcosa a Kari io non ci vedo più!
Matt: Lo so TK… ma stai tranquillo . . . risolveremo tutto! Però tu devi stare il più vicino possibile a Kari! Lei ora ha bisogno di te… e se tu stai così… non potrai mai essere in grado di starle vicino!
Tk: hai ragione fratello!! – alzandosi in piedi – ora vado dentro e chiedo scusa a Gennai, poi parlerò con Kari!
Matt: Bravo! Ah e . . . tk?
Tk: si ???
Matt: dici a Kari che state insieme, prima che lo scopra da sola.
TK: si! – si avvia verso l’ingresso ma appena apre la porta si trova Kari che, a sguardo basso, si dirige verso l’esterno.
Tk – prendendola per un braccio – Dove vai?
Kari – senza guardarlo negli occhi – a prendere un po’ d’aria – e si libera il braccio.
Tk la segue con lo sguardo fino a quando non fu fuori. Avrebbe voluto seguirla ma prima di tutto doveva scusarsi con Gennai, anche perché doveva ancora sapere cosa fosse quel digimon. Entrò in casa e appena lo videro tutti ammutolirono. Si diresse vicino Gennai che lo guarda tranquillo.
Tk: Gennai… io mi devo scusare! Davvero scusami non avr… - lo interrompe.
Gennai: perdonato!!! Ora però va da lei! –facendo l’occhiolino.
Tk: grazie! – scappa fuori e la vede seduta atterra appoggiata ad un masso.
Tk: posso sedermi?
Kari sobbalza: Tk… mi hai spaventata… si certo siediti!
Tk: scusami non volevo! Come non volevo fare quello scatto prima con Gennai mi dispiace io…io davvero non sono così è solo che…. Che quando succede qualcosa a te io… io perdo la testa! Scusami ancora. – Kari lo guarda negli occhi. Come poteva pensare che ce l’avesse con lui? Certo quella reazione l’aveva spaventata perché non se lo aspettava ma… a lei piaceva quel ragazzo! Per lei era qualcosa di speciale.
Kari: non preoccuparti! L’ho capito che l’hai fatto a fin di bene. E poi me l’ha detto anche Yoley che non è da te! Tranquillo…
Tk: grazie! – la guarda sorridente. Rimangono un attimo in silenzio finchè non fu Kari a interrompere quel attimo.
Kari: TK… - il ragazzo si volta verso la digiprescelta, i loro sguardi si incrociano e lei si sente morire.
Tk: dimmi… - la guarda curioso.
Kari: ehm…. Ehm… come dire… io mi chiedevo…’’ spero solo di non aver frainteso. Forse mi sto creando troppi film. Non dovrei chiederglielo, dopotutto se ci fosse stato di più tra noi me l’avrebbe detto… o forse no? No si deve fare chiarezza su questa storia ’’  mi chiedevo come mai … quando mi sono svegliata ieri a casa tua… tu… mi hai chiamata… insomma….mi hai detto… - la interrompe.
Tk: amore? – a quelle parole Kari senti un colpo al cuore.
Kari ( ormai paonazza ) : ehm… già!!
Tk: Beh… ti ho chiamato amore perché…perché tu sei il mio amore! – Kari senti il cuore che batteva fortissimo – Stiamo insieme da 3 anni ormai… e tu sei la cosa più importante della mia vita! Scusa se non te l’ho detto prima ma già eri troppo sconvolta… non volevo peggiorare la situazione… spero solo tu mi contraccambi anche senza i tuoi ricordi. – la guarda cercando una risposta visto che lei non aveva più aperto bocca, certo era troppo impegnata a controllarsi e a non saltargli addosso.
Kari: ecco perché mi sento in questo modo quando sono con te! – le esce spontaneo dirlo.
Tk: lo prendo come un si? – ancora preoccupato. Come poteva pensare che lei non l’amasse?
Kari: si… - e gli regalo uno dei suoi fantastici sorrisi. Tk sente il cuore sciogliersi.
Tk: posso baciarti? – avvicinandosi ad 1 centimetro dal viso di Kari. Lei annuisce semplicemente perdendosi in quegli occhi.
Così lui le sfiorò prima leggermente le labbra e poi la baciò più profondamente. Durò tantissimo ma per loro due era ancora poco. Quando si staccarono lei aveva ancora gli occhi chiusi, poi li riapri piano e si incrociarono di nuovo con quelli di Tk. I due sorrisero, erano ancora molto vicini quando una presenza alle loro spalle gli fece sobbalzare.
Kari&Tk: Davis….
Davis: ehm… scusate non volevo interrompere … l’unica cosa è che Gennai ha detto di dirvi che vi deve parlare…
Tk: ah… ok arriviamo…
Davis: ok vi aspettiamo dentro…
Tk vede Kari abbastanza imbarazzata che si stava alzando da per terra
Tk: non  preoccuparti. . . c’è abituato a vederci così… - gli sorride mentre si alza anche lui.
Kari: ah… confortante! – sorride anche lei mentre lui le si avvicina e la bacia di nuovo. Lei si perde in quel bacio. Poi le prende la mano.
Tk: dai entriamo…. -  rientrano in casa e appena varcata la soglia tutti notarono, felicemente, che si tenevano la mano, anche Davis. Si sedettero vicini su di un divano.
Tk: allora? Cosa devi dirici?
Gennai: volevo solo dirvi se stasera volete rimanere qui a dormire ormai si è fatto tardi e poi domani tu e Kari tornerete sulla terra mentre gli altri cominceranno le ricerche…
Tk: Gennai posso parlarti un momento da solo… stavolta non ti aggredisco te lo prometto – tutti scoppiarono a ridere.
Gennai: se è così allora puoi parlarmi . . . vieni con me – TK lo seguì e prima di alzarsi fece un sorriso a Kari che lo guardava preoccupata per farle capire che era tutto apposto.
Nello studio di Gennai.
Gennai: allora?
Tk: allora … anche io vorrei partecipare alle ricerche…
Gennai: lo so ma tu sei l’unico in grado di stare vicino a Kari in questo momento e per lei digiworld, in questo momento, è troppo pericoloso.
Tk: ma… - lo interrompe Gennai
Gennai: niente ma! Tk tu la ami?
Tk: certo che la amo. . . più della mia stessa vita… darei tutto per lei…
Gennai: allora devi starle vicino. Sei troppo coinvolto in questa storia. Non riusciresti a lavorare bene e a concentrarti quindi… o rinunci a questa missione … o RINUNCI A LEI! A te la scelta.
Tk: va bene Gennai mi hai messo in trappola… sai benissimo che non rinuncerei mai a lei! Però devi promettermi che il minimo sviluppo che avrà questa storia… anche la cazzata più cazzata… io dovrò essere il primo ad essere avvertito! Ok?
Gennai: ok! Te lo prometto! Ora va a dormire e pensa a lei!
Tk: va bene Gennai. A domani!
Uscendo dalla stanza va in sala dove c’erano gli altri.
Tk: ragazzi… io direi di andare a nanna!!!
Matt: hai ragione è tardi!
Kari: si anch’io sono stanca!
Mimi: pensate un po’ noi che abbiamo anche il fusorario addosso.
Tk: vieni Kari… ti accompagno in camera. – la ragazza si alzò e seguì Tk.
Tutti: BUONANOTTE! – e ognuno se ne andò nelle sue stanze.
Tk: ecco siamo arrivati. – le alza la maglietta leggermente e le sfila il digivice per aprire la stanza dal bordo dei pantaloni, lei arrossisce leggermente. La porta si apre.
Tk: madame… - facendo un inchino vicino la porta.
Kari: Merci! – entra  e TK la segue.
Tk: WOW! Il francese ancora te lo ricordi.
Kari: si ma non chiedermi come… più che altro le mie sono sensazioni – rimangono un attimo nella stanza in silenzio.
Tk: beh… allora io ti lascio riposare. – le si avvicina e le da un bacio a fior di labbra.
Kari: tk… a me farebbe piacere se tu rimanessi… sempre se non sei stanco però eh…
Tk: no!! Assolutamente anzi… Mi fa piacere rimanere ma non ti volevo disturbare.
Kari: nessun disturbo! – regalandogli un altro dei suoi fantastici sorrisi.
Tk: Be… almeno sediamoci!
Kari: giusto – Tk fu il primo a sedersi sul letto appoggiandosi con la schiena alla parete, poi allargò le braccia e fece segno a Kari di sedersi appoggiandosi a lui. Lei obbedì. Così si ritrovò tra le sue braccia a chiacchierare del più e del meno mentre lui ogni tanto le dava un bacio e lei contraccambiava.
Kari: ‘’ come ho potuto dimenticarmi di una persona così! ‘’
Tk: a che pensi?
Kari: a nulla!
Tk: mmm… non me la conti giusta! Ti conosco… lo so quando menti!
Kari: a nulla di importante!
Tk: MMM…. Va be’… lasciamo stare… sono certo me lo dirai al momento giusto! – Kari lo bacia.
Dopo poco si addormentarono, Di nuovo insieme. Il giorno dopo si svegliarono quasi contemporaneamente.
Tk: buongiorno amore! – le da un bacio leggero.
Kari: buongiorno! A quanto pare ci siamo abituati a dormire insieme… eh?
Tk: eh già! A me fa sempre piacere svegliarmi con te tra le mie braccia! Allora sei pronta per tornare a casa?
Kari: certo! Soprattutto perché ci sarai tu a farmi compagnia! Anzi… - il suo sguardo si incupisce – mi dispiace che per colpa mia tu non possa partecipare alle ricerche – guardandolo negli occhi – l’ho capito sai… perché ieri sei andato a parlare con Gennai. Io… - la interrompe con un bacio.
Tk: sono sempre più convinto che tu non sia normale! – la guarda fingendosi arrabbiato – riguardo il motivo per il quale sono andato a parlare con Gennai l’hai azzeccato ma io gliel’ho chiesto solo perché voglio essere sicuro di come procede l’operazione. Altrimenti… - le prendo il viso tra le mani – altrimenti non potevano farmi regalo più bello di stare tutto questo tempo solo con te! – lei rimane a fissarlo per un po’. . .  dopo di che lo bacia –
Kari: Grazie… - gli sussurra.
Tk: Grazie a te! – gli risponde trascinandola di nuovo sul letto. Lei è sopra di lui… rimangono qualche minuto così a baciarsi finchè non bussarono alla porta.
Tk: vado io! – aprì la porta.
Tk: Yoley! Buongiorno!
Yoley: Oooopsss… Tk! Buongiorno scusa non volevo disturbarvi! Ehm… forse e meglio che ripasso dopo volevo solo vedere se Kari si era svegliata! – fa per andarsene.
Tk: ma no scema! Non disturbi assolutamente…
Kari: - comparendo sulla porta – Yoley! Vieni entra!
Yoley: no grazie vado a fare colazione! Volevo solo svegliarti perché fra poco si parte e poi volevo vedere come stavi ma, a quanto pare, c’ha già pensato qualcun altro – guardando prima Tk e poi la migliore amica con faccia buffa. – va be… vi aspettiamo giù.
Tk: ok
Kari: a fra poco! – chiudono la porta.
Tk: kari… io vado in camera mia che mi voglio fare una doccia e poi mi voglio cambiare. . .
Kari: Va benissimo!
Tk: Bene! Allora ci vediamo tra poco giù… - le si avvicina e le da un bacio.
Kari: a dopo!
I due si lasciano, dopo poco si ritrovano con gli altri si salutano con il gruppo che sarebbe dovuto rimanere a digiworld e ritornano a casa, più precisamente a casa di Tk dove la mamma di quest’ultimo era appena tornata da un congresso importante ed aveva appena finito di leggere l’e-mail che gli aveva mandato il figlio prima di partire per digiworld visto che non sapeva quando tempo ci avrebbero impiegato, perciò era aggiornata sui fatti. Arrivarono li proprio tramite il computer sul quale stava lavorando la signora Takaishi che appena li vide non si preoccupò minimamente del figlio ma corse ad abbracciare Kari.
Sig. Takaishi: Kari! Come stai?
Kari (alquanto confusa) Ehm… diciamo bene! – fece un mezzo sorriso.
Sig. Talaishi: Ero così preoccupata! Ti va qualcosa da mangiare? – continuando a non degnare di uno sguardo il figlio minore.
Kari: N… no! Non si preoccupi signora grazie! Non voglio nulla.
Tk ( in modo sarcastico e con falsa enfasi ) Mamma! Io sto bene grazie! Si anch’io ti voglio bene… è così bello sentirsi amati!! – Kari scoppiò a ridere.
Sig. Takaishi: molto simpatico Takeru! – poi lo abraccia.
Tk: noi andiamo un attimo in camera mia così decidiamo sul da farsi in pace. – diede uno sguardo fulminante alla mamma poi prese Kari per mano.
In camera di Tk:
kari: che simpatica tua mamma!
Tk: Già! Lei stravede per te! – Kari gli sorride.
Tk: sediamoci! – le indica un divanetto
Kari: senti TK. Io vorrei iniziare col dirti che ti sono grata per tutto quello che stai facendo per me ma tu… non devi assolutamente sentirti responsabile nei miei confronti cioè… se vuoi fare qualcosa non voglio che questo ti venga impedito dalla mia situazione. – lo guarda convinta delle sue parole.
Tk: Ma che dici?! Si vede che non ti ricordi… ma io e te stiamo sempre insieme… e non perché mi sento “responsabile” come dici tu ma perché… io ti amo! E io e te siamo abituati a stare insieme proprio come stiamo facendo adesso! Te lo assicuro….
Kari: Tk… - guardandolo commossa.
Tk: poi… se tu non vuoi stare con me è un altro discorso.
Kari: NO  MA CHE DICI!!! Certo che voglio stare con te…
Tk: Ok! Allora problema risolto! – le sorride e lei gli da un bacio sulla guancia.
Kari: allora. . . come ci organizziamo la giornata?
Tk: vediamo… ci andiamo a fare un passeggiata per la città dopo di che ci cambiamo, andiamo a mangiarci qualcosa da qualche parte e poi . . . poi facciamo quello che ci pare! Che ne pensi?
Kari: penso che vada bene! Allora usciamo?
Tk: ok! Macchina o moto?
Kari: ehm… cosa guidi in modo più tranquillo?
Tk: nessuna si tutte e due! – sorridendo.
Kari: andiamo bene! Allora decidi tu!
Tk: Ok allora moto!
Kari: speriamo bene! – mettendosi una mano sul viso.
Tk: hey! Da quando in qua non ti fidi più di me?
Kari: Chi mi dice che mi sia mai fidata?
Tk: ‘’bella risposta… mi ha spiazzato ’’ – le si avvicina, le prende le mani. . .
Tk: ok ora tregua! – e la bacia.
Cosi escono prendono la moto e partono.
Kari: ( stringendosi a lui ) dove andiamo?
Tk: e fidati…
Kari: OK mi fido! – e si appoggia su di lui. Tk a quelle parole sorride e accelera lentamente, poi scala un paio di marce velocemente e la moto schizza sotto di loro. Dopo un ora circa si trovano al mare arrivano con la moto fino in spiaggia visto che, essendosi fatto tardi, si stava spopolando. Scendono dalla moto e iniziano a passeggiare in riva al mare, erano entrambi persi nei propri pensieri e l’uno si trovava nei pensieri dell’altra, poi kari per sfuggire ad un onda che arrivava vicino i suoi piedi spumeggiante, si sposta velocemente e va a sbattere contro Tk che l’accoglie tra le sue braccia e la bacia profondamente. Poi lui si stende sulla sabbia tirandola a se, continuano a baciarsi poi Tk fa scivolare la sua mano sotto la camicia di lei ma, accorgendosi che Kari in quella situazione inizia a sentirsi a disagio, frena il suo istinto e toglie repentinamente la mano, Kari tira un sospiro di sollievo, si solleva sulle braccia e guardandosi negli occhi…
Kari: Ho fatto bene a fidarmi di te! – Tk anche si solleva un po’ avvicinandosi di nuovo a lei.
Tk: Fai sempre bene a fidarti di me!
Kari( alzando il sopracciglio ) : Wow! Come siamo modesti!
Tk: Modesto è il mio 2° nome!
Kari (ormai sconfortata ma divertita) questa te la potevi proprio risparmiare!
Tk ( tirandola di nuovo a se ) Dici?! – la bacia.
Kari (tra un bacio e un altro) si!
DRIIIIIIIIINNNN…. DRRRIIIIIINNNN… ( imitazione più che scadente del suono di un cellulare lo so n.d.a. )
Tk: è tua mamma – guardando Kari – pronto?
Mamma: < Tk ciao c’è Kari li con te? Perché il cellulare è staccato.>
Tk: si è qui. Vuole che gliela passo?
Mamma: < si per favore >
Tk ( passandole il telefono ) E’ per te!
Kari: mamma?
Mamma: < tesoro!!! Come stai? >
Kari: bene… - le due parlarono un paio di minuti mentre TK fissava l’orizzonte. Poi Kari finì di parlare e ridiede il cellulare a Tk.
TK: Apposto?
Kari: si tutto bene! – rimangono un po’ seduti l’una accanto all’altro sulla sabbia contemplando il mare.
Kari: a che pensi?
Tk: a te!
Kari: scemo!!!
Tk: è la verità! – si guardano per un attimo poi lei poggia la testa sulla spalla del digiprescelto. Stettero un po’ così in silenzio.
Tk: e sai che ridendo e scherzando di sono fatte le 19.30…
Kari: se?! Beh il tempo è proprio volato… vogliamo avviarci?
Tk: si! Dai andiamo! – si incamminarono verso la moto e partirono. Dopo un po’ eerano quasi arrivati a casa.
Tk: ti lascio a casa tua o vieni da me?
Kari: preferirei andarmi a cambiare tk…
Tk: ok allora direzione ‘’casa Yagami’’… - lei sorrise. Arrivati sotto casa sua lui l’accompagnò fino al portone dopo di che si lasciarono con un bacio e si diedero appuntamento poco dopo. Tk si avviò verso casa sua.
Intanto a casa Yagami:
Kari (aprendo la porta): c’è nessuno?
Mamma: Kari … eccoti com’è andata?
Kari: bene!! – con un sorriso a 300 denti.
Mamma: dove siete stati?
Kari: al mare… - arrossendo leggermente ripensandoci.
Mamma: ah….ok! ceni qui?
Kari: no… veramente esco con Tk. Sono venuta solo a cambiarmi.
Mamma: va bene…. Allora ti lascio andare! – facendo l’occhiolino alla figlia che le risponde con un sorriso.
Arriva l’ora dell’appuntamento e Tk, puntuale come sempre, arriva sotto casa della ragazza, stavolta con la macchina, e sale fino alla sua abitazione. Suona alla porta e lo va ad aprire proprio lei.
Kari: Ciao!
Tk: ciao! – si baciano velocemente.
Tk: pronta?
Kari: certo! Andiamo… - prendendo il ragazzo per la mano e trascinandolo fuori dal palazzo. Era incredibile come Tk riuscisse sempre a farle dimenticare tutti i problemi.
Uscirono a passeggio per la città dopodiché ognuno Andò a dormire a casa propria perché da Tk c’era la mamma e lei si vergognava. Passarono 5 giorni da quella sera, Kari e Tk continuavano a trascorrere giornate piacevoli insieme, i gruppi di ricerca si alternavano a digiworld ma comunque non traspariva nessuna novità riguardo il digimon ‘’ ruba ricordi ’’. Quella sera i due digiprescelti si affittarono un film che videro a casa del ragazzo anche perché la casa era libera. Alla fine del film….
Tk: come ti è sembrato?
Kari: Bello… forse a tratti un po’ scontato ma emozionante…a te?
Tk: si … lo penso pure io! – e iniziarono a baciarsi sul divano  dopodiché si spostarono in camera di TK dove, dopo effusioni varie, si addormentarono. La mattina seguente Kari si sveglia di colpo col fiatone e agitata.
Tk: ( ancora mezzo addormentato ): Che c’è?? Che succede?? – Kari non rispose continuando a ripensare al sogno, sedendosi sul letto e dando le spalle a Tk che, intanto, si avvicina a lei e le si siede vicino abbracciandola.
Tk: Kari… cosa c’è? Ti prego parlami… Mi fa malissimo vederti così. – a quelle parole Kari scoppia a piangere e Tk l’accoglie tra le sue braccia. Aspetta un po’ affinché si calmi.
Tk: vuoi parlarne? Me lo dici cos’è successo?
Kari: ( ancora lacrimante ) Ho … ho fatto un sogno… tutte facce… attimi… flash….di cose vissute…credo, anche con te…e…e io non…non ricordavo assolutamente niente! Niente! Non un nome, non un evento… una data… niente!!! Solo ombre…attimi! Tutto un miscuglio di mezzi ricordi! – il ragazzo ascoltava impietrito quelle parole – li rivoglio Tk… rivoglio i miei ricordi!! Anche quando sono con te… quando mi parli vorrei ricordare di più di te, di noi! – lei piange di nuovo e lui la stringe ancora più forte, in quella situazione non sapeva proprio cosa dire –
Tk: Kari… ti prometto che riavrai i tuoi ricordi! Vedrai! Devi solo saper aspettare. Alla fine abbiamo ancora tempo, ce la faremo! Te lo prometto!!!!
Kari: -  _ - ….
Tk: ora cerca di tranquillizzarti! Ok?
Kari: o….ok Tk! Ci provo….
Tk: Bravissima!! – e la bacia sulla guancia. – dai vestiti che andiamo a fare colazione!
E cosi fecero. Mentre stavano mangiando…
Kari: TK…
Tk: Uh… dimfi…. – dice strafogandosi un cornetto.
Kari: scusami….
Tk: cheeeeee??? E perché dovrei scusarti?
Kari: Pe… - viene interrotta da un finto arrabbiato Tk.
Tk: Zitta, zitta che già mi immagino che cavolata dirai… che io sono arrabbiato con te e tutte quelle cose che ogni tanto spari! Guarda che la prossima volta che mi chiedi scusa ti giuro che mi arrabbio sul serio!! Capito?
Kari: OK! Capito!
Tk: Bene! E ora… cosa vuoi fare oggi?
Kari: veramente Tk… vorrei andare a casa mia se non ti dispiace, oggi vorrei stare un po’ da sola… - guardando il ragazzo sconsolata.
Tk: va…va bene ma se hai bisogno di me non esitare a chiamare!!! Ok?
Kari: va beeeene! – fingendo serenità.
Tk: Hey… non dirmi va bene solo per accontentarmi! Fallo davvero! Se hai bisogno di qualsiasi cosa… chiamami!
Kari: ti ho detto va bene…
Tk: ci conto! Dai andiamo ti accompagno.
Arrivati sotto casa…
Tk: mi raccomando… non farmi stare in pensiero eh!
Kari: tranquillo! – avvicinandosi e dandogli un bacio.
Tk: ( andandosene e facendo il gesto del telefono con un mano ) CHIAMAMI! – Kari sorrise e salì a casa. Arrivata saluta svogliatamente la mamma e va in camera sua buttandosi sul letto, infilandosi il suo Ipod nelle orecchie cercando di rilassarsi e di non pensare a TK, il che era alquanto impossibile, ma non voleva chiamarlo e soprattutto, voleva riflettere. Così la giornata di Kari si svolse tra letto, divano, foto, Tv, di nuovo letto, di nuovo divano, di nuovo Tv e così via. Quella di Tk si era svolta in modo molto simile a quella di Kari, con l’unica differenza che lui non aveva fatto altro che pensare a come far tornare il sorriso alla persona più importante della sua vita. Pensò tutto il giorno a questo finche non si affaccio alla finestra e, guardando il cielo, gli venne l’illuminazione. Si vestì in tutta fretta, uscì di casa prendendo la moto e impennando per ritrovarsi dopo poco sotto casa della digiprescelta della luce. Salì di corsa fino a casa sua ( aveva poco tempo per fare quello che gli era venuto in mente ) suona alla porta e gli apre Kari.
Kari: ( sorpresa ) Tk?!
Tk: ( parlando alla velocità della luce ) scusa se non ti ho avvertita che stavo venendo ma mi è venuta un idea all’improvviso e ci è rimasto poco tempo quindi… sbrigati che dobbiamo uscire!
Kari: (ancora un po’ stordita ) O…ok mi metto le scarpe e sono pronta. – non riusciva proprio a capire cosa avesse in mente. Dopo poco partirono e arrivarono in un parco. Tk la fece scendere velocemente dalla moto e fece strada. Entrarono in una stradina dissestata, in salita, abbandonata a se stessa e isolata. Si trovavano su un promontorio. Alla punta di questo una panchina vecchia di ferro.
Kari: dove siamo?
Tk: vieni abbiamo poco tempo dopodiché ti spiegherò. – la porta proprio vicino quella famosa panchina che li aveva già visti milioni di volte, da quando erano piccoli. Kari rimane abbagliata dal fantastico panorama che si poteva vedere da li, in più colorato dalla luce del sole che stava per tramontare. Tk si avvicina alla ragazza ancora esterrefatta e la bacia profondamente. Quando si lasciarono…
Tk: forse ti devo qualche spiegazione…
Kari ( ancora più confusa ): D…direi…
Tk: sediamoci! – indicando la famosa panchina. – Oggi non ho fatto altro che pensare a te, a come avrei potuto farti stare almeno un po’ meglio di come ti avevo lasciato stamattina, ma non mi veniva in mente nulla finche ho pensato che se, per il momento, ancora non ti posso far riavere i tuoi ricordi potrei…beh…in qualche modo farteli rivivere, almeno quelli che mi riguardano. – la ragazza ascoltava commossa ma felice – così eccoci qua. Qui c’è stato il nostro primo bacio, in questo momento qui, certo, ero molto più confuso e imbarazzato di ora e feci tutto un giro di parole per arrivare a dirti che ti amavo che alla fine preferii baciarti direttamente. Poi beh… questa panchina ci ha visti in molte altre occasioni… lo scoprimmo proprio io e te questo posto quando eravamo molto piccoli e da allora veniamo sempre qui, diciamo che questo posto ci ha visto crescere. Beh… non dici niente?
Kari (si fionda sul ragazzo abbracciandolo): grazie! È stato davvero bellissimo! Non so se avrei fatto una cosa del genere io per te…
Tk: certo che l’avresti fatto! Hai rischiato la vita per me… figurati se non ti sarebbe venuto in mente questo. – rimasero fino a tardi su quella panchina finche se ne tornarono a casa, oguno alla propria questa volta.
I giorni continuavano a scorrere in fretta sempre senza nessuna notizia finche una mattina il digivice di Tk riceve un messaggio. Il ragazzo ancora insonnolito scatta in piedi e si precipita a prendere lo strano aggeggio.
Tk: ‘’ è un messaggio di Matt ‘’ - < vieni immediatamente a digiworld, forse ci siamo e ricorda di non portare Kari > -
Tk: speriamo bene! – mormora tra se e se. – ‘’forse è meglio che non dico nulla a Kari non vorrei che si illudesse e poi sicuramente insisterebbe per venire anche lei.’’ – si vesti di tutta fretta e poco prima di andare a digiworld chiamò.
Kari:
Tk: kari buongiorno sono io… dormivi?
Kari: < no no tranquillo Tk sono sveglia da un po’>
Tk: ascolta ti volevo dire che… - non aveva ancora pensato ad una scusa – che oggi non ci possiamo vedere… - Kari intuì un tono un po’ nervoso nella voce di Tk.
Kari: < Ah…va bene ma … come mai?> - preoccupata per il ragazzo.
Tk: Ehm…no niente è solo che. . . ehm… mio padre mi ha chiesto se lo aiuto in ufficio oggi ha parecchia gente e la sua segretaria si è messa in malattia e così…devo andare da lui. Capito?
Kari:
Tk: SI si! Tutto benissimo ma ora devo scappare ciao ti amo! – Kari non fa in tempo a rispondere che il digiprescelto ha già messo giù, lei si insospettisce ma era convinta che se ci fosse stato qualche problema Tk glielo avrebbe detto così cercò di pensare cosa avrebbe potuto fare per impegnarsi la giornata. Nel frattempo Tk è arrivato a digiworld.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


FF A digiworld vede gli altri nascosti dietro un cespuglio. gli va incontro.
Tk: ragazzi! Allora? – il gruppo di turno quel giorno era formato da Matt, Tai, Sora e Yoley.
Matt: Forse ci siamo…
Yoley: dovremmo essere molto vicini…. – nessuno diede troppa confidenza a tk che era arrivato proprio nel punto dove i suoi amici avrebbero dovuto trovare il digimon.
Sora: Tk il digimon dovrebbe essere in quella grotta…
Tk: bene… cosa aspettiamo ad entrare?
Tai: dobbiamo stare molto attenti! Se ci attacca potrebbe prendersi anche i nostri ricordi… avviciniamoci senza fare rumore…
I ragazzi iniziarono ad appropinquarsi alla grotta furtivamente. Quando arrivarono vicino l’ingresso lo videro, era in lato remoto della grotta e sembrava non essersi accorto della loro presenza. Entrarono di colpo e cercarono di colpirlo con le loro pistole in modo da stordirlo per poi catturarlo. (altro particolare aggiunto da me, spero me lo perdonerete! N.d.a. )
 Ma questo si muoveva velocemente schivando i colpi dei ragazzi. Ad un certo punto il digimon colpì il soffitto della grotta che crollò. Matt afferrò Sora, la gettò fuori dalla grotta e gli altri li seguirono a ruota. Quando si ripresero dalla botta il digimon era scomparso.
Tai: ragazzi… state tutti bene?
Tutti: si… - ancora indolenziti.
Tk: Cazzo l’abbiamo perso! – disse tirando un pugno ad un albero e ferendosi lievemente.
Yoley: e ora?
Sora: state calmi ragazzi vedrete che lo ritroveremo dopotutto c’è ancora tempo! Ora consiglierei di andare a casa…
Matt: Sora ha ragione… non preoccupatevi che come l’abbiamo trovato una volta quel bastardo lo ritroveremo ancora! Dai torniamocene a casa… - abbracciando Sora e avviandosi verso un digivarco.
Tai: si ragazzi non pensiamoci e torniamo a casa…
Yoley – per risollevare il morale generale ma soprattutto quello di Tk – Ragazzi! Perché stasera non venite tutti a casa mia a cena? Altrimenti sono da sola che i miei sono andati a fare un week-end da soli…
Tk: beh… alla fine non sarebbe una cattiva idea…
Tai: infatti!!! Io accetto Yoley grazie conta su di me…
Sora: certo su tai ci si puo sempre contare quando c’è di mezzo il cibo!
Risata generale e risatina sarcastica di Tai.
Tai: ah…ah…ah… che battuttona!
Yoley: bene allora stasera tutti a casa mia….
Sora: comunque Yoley come ti possiamo essere utili?
Yoley: spargendo la voce….
Tk: ah ragazzi… mi raccomando acqua in bocca con Kari…intesi?
Tutti: intesi!
Tornati ognuno a casa propria Tk si medicò la leggera ferita che si era procurato alla mano, chiamò Cody e Davis, Tai avvertì la sorella e Yoley fu ben lieta di dirlo a Ken. L’ora di cena si fece subito e i primi a arrivare furono Davis e Cody subito seguiti da Ken, Kari e Tai, Sora  e Matt e per ultimo arrivò anche Tk che la prima cosa che fece fu baciare la sua ragazza. Si sedettero a tavola e iniziarono a mangiare a chiacchierare.
Kari: Tk… come mai hai quel cerotto alla mano?
Tk: -evidentemente in difficoltà – Ehm…ehm.. ‘’ non avevo pensato che lo avesse potuto notare e ora che scusa mi invento? ‘’ ehm… oggi in ufficio mi sono tagliato con il tagliacarte…
Kari: ah…ok… - non molto convinta.
A fine cena si spostarono tutti nel soggiorno dove proseguirono a chiacchierare. Ad un certo punto Davis fece, forse, la più grande cazzata della sua vita.
Davis: Allora Tk com’è andata oggi a digiworld?
Tk sbiancò in volto e Kari rimase per un attimo perplessa dopo di che si rivolse al ragazzo infuriata ma cercando di mantenere la calma.
Kari: S…sei andato a digiworld – Tk la guarda fisso negli occhi senza rispondere con sguardo che implorava pietà.
Kari ( alzando la voce e alzandosi lei stessa dal divano sul quale era seduta accanto a lui) SEI ANDATO A DIGIWORLD OGGI? RISPONDIMI! – gli occhi le si gonfiavano di lacrime e rabbia, non poteva pensare che quel ragazzo che tanto lei sentiva di amare e di cui tanto si fidava l’avesse tradita. Le aveva promesso che se c fossero state novità riguardo la sua vicenda sarebbe stata la prima ad essere avvertita allora come mai tutti lo sapevano meno che lei? Quindi come aveva avuto il coraggio di mentirle ora chissà su quanti altri fatti le aveva detto una bugia…. Chissà se stavano davvero insieme… milioni di domande iniziarono a balenarle in testa ma Kari scoppiò solo quando ci fu la flebile risposta di lui.
Tk: si… - così la ragazza sentendosi ferita e tradita nel profondo dell’anima iniziò a correre scappando via da casa dell’amica. Tk l’avrebbe voluta seguire ma non fu capace di muoversi. Non poteva crederci, forse l’avrebbe dovuta avvertire e avere un dialogo con lei come fanno sempre, voleva correrle dietro come faceva sempre quando lei veniva ferita da qualcosa e consolarla ma come faceva a consolarla se egli stesso la stava facendo soffrire, se egli stesso la stava ferendo.
Davis: oddio Tk…scusami, scusami, scusami!!! Non volevo… - ma le parole passavano nel cervello di Tk senza creare alcun segnale. Mentre Davis continuava a scusarsi, Tk a rimanere impassibile e tutti gli altri a mettersi le mani in faccia e tra i capelli una voce ferma e tranquilla risuona nella mente del digiprescelto della speranza.
Matt: che stai aspettando? Va da lei!!! – a quelle parole il corpo del ragazzo fu come rimesso in moto, Tk uscì di corsa dalla casa ma all’orizzonte per la strada non c’era traccia di Kari, non aveva la più pallida idea di dove fosse scappata via. Così prese la sua moto e corse a fare una perlustrazione della strada. A quel l’ora tarda la città era pericolosa, soprattutto in una zona non centralissima come quella in cui si trova casa di Yoley, e lui non poteva assolutamente permettere che accadesse qualcosa a Kari, soprattutto per colpa sua. Ad un certo punto vede una ragazza camminare lentamente, trafelata e che aveva l’impressione di aver appena finito di piangere, camminare lungo una strada non molto trafficata. Mentre si avvicina a lei una macchina si ferma.
Sconosciuto: ciao bella … vuoi un passaggio? – facendo l’occhiolino a Kari. Tk tempestivamente si infila con la moto tra Kari e l’auto.
Tk: ciao stronzo… vuoi un cazzotto in faccia?
Sconosciuto: Oh ma che vuoi? – e se ne scappa sgommando realmente intimorito da Tk. Quest’ultimo poi si toglie il casco e guarda Kari che cercava di rimanere il più fredda possibile nonostante avesse voluto abbracciare quel ragazzo che tanto la rassicurava.
Tk: tutto bene? – lei cercava di non incrociare il suo sguardo e non risponde continuando a camminare. Così tk la segue sulla moto. Fanno un bel tratto così mentre Tk cerca, supplicandola dalla moto, di parlarle.
Tk: Kari ti prego ascoltami!
Kari: NON VOGLIO PARLARE CON TE! NON MI FIDO PIU’ DI TE… - e inizia a correre. Così tk scende dalla moto e le corre dietro; la raggiunge, la prende per le spalle e la stringe contro un muro.
Tk: TI PREGO… VOGLIO SPIEGARTI!
Kari: NON VOGLIO ASCOLTARTI… TU… TU MI HAI TRADITO, IO…IO MI FIDAVO DI TE! LASCIAMI… TI HO DETTO LASCIAMI! – skiaff- lei gli tira uno schiaffo per liberarsi dalla presa ma non riesce a credere a quello che aveva appena fatto e scoppia a piangere, anche Tk era alquanto sorpreso dall’accaduto ma dopo tutto aveva ragione lei. Si era fidata e lui non era stato all’altezza per meritarsi la sua fiducia. Comunque non può fare a meno di cercare di abbracciarla ma lei lo allontana dandogli una piccola spinta.
Kari: NON…non mi toccare… - scoppia ancora a piangere.
Tk: Ascoltami io dovevo dirtelo, hai ragione tu, non ti voglio dare torto, voglio solo spiegarti come sono andate le cose… non VOGLIO perdere la tua fiducia… non voglio perdere TE!
Kari: -_-…. – rimane qualche secondo in silenzio ferma. – vattene… vattene non ti voglio sentire…
Tk a questo punto era davvero sconfortato, sembrava davvero convinta questa volta. Cosa poteva fare? Poi gli venne in mente una cosa e guardando il davanzale del ponte sul quale si trovavano e avvicinandosi…
Tk: va bene… come vuoi… non mi ascoltare ma se non mi ascolti… - salendo sul davanzale del ponte sotto il quale scorre il fiume – io mi butto! – Kari guarda Tk intimorita ma non si muove.
Kari: ‘’non lo farà sul serio? ‘’
Tk: Kari ti prego. Ascoltami! Altrimenti io lo faccio, guarda che sono capace… per te! E poi se non mi perdoni che motivo ho di vivere se devo vivere senza di te?! – Kari iniziò a guardarlo in modo più serio, lo sentiva molto sicuro.
Kari: ‘’ non posso credere che….’’
Tk: ok… voglio che tu sappia che… ti amo e che sei la persona più importante per me! Spero mi perdonerai un giorno! Addio…. – salta giù e Kari si precipita contro il ponte gridando il nome di Tk, si affaccia ma non vede nulla.
Kari: ( sussurrando) t…tk…
Tk: Buh!!! – comparendo da sotto il davanzale, kari sobbalza.
Kari: TK! Mi hai fatto prendere un colpo… ma…ma sei scemo!!!
Tk: pensavo non ti importasse più niente di me… - la ragazza sorride.
Kari: ‘’ scemo…’’
Tk: Dai… vieni… - porgendole una mano in modo rassicurante.
Kari: perché dovrei fidarmi?
Tk: perché a tutti è concessa una seconda opportunità e poi perché senza di te non vivo… - i due si guardarono per momenti interminabili negli occhi dopodiché Tk le riporse la mano e questa volta lei accettò. La aiutò a scavalcare e si ritrovarono in un altro piccolo ponticello sotto il principale. Tk le iniziò a spiegare il perché del suo comportamento porgendole le sue scuse mentre Kari era distesa tra le sue braccia.
Tk: allora… mi perdoni?
Kari: … si… - si guardarono di nuovo negli occhi e lui la baciò profondamente rassicurandola e facendole dimenticare tutti i fatti accaduti in quei giorni.
Kari: comunque sei un pazzo…come facevi a sapere che qui sotto c’era un altro ponte? e come facevi a sapere che il punto giusto era proprio questo? e se poi non ti fossi aggrappato in tempo?
Tk: beh… diciamo che valeva la pena rischiare e poi io questo posto lo conosco perché una cosa del genere me la fece Matt…
Kari: davvero? Quando?
Tk: quando eravamo piccoli, io un giorno scappai di casa a causa dei litigi dei miei genitori. Non volevo assolutamente tornare così Matt mi minacciò che se non fossi tornato lui si sarebbe buttato.
Continuarono a parlare per un po' dopo di che se ne tornarono a casa felici.

beh... che dire?! spero vi sia piaciuta la mia storia fino a questo punto, cercherò di aggiornare il più presto possibile ( scuola permettendo )
Aspetto commenti... grazie dell attenzione!!!
Ice_Princes

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Dgf

ALCUNI GIORNI DOPO…

Era una giornata strana, Uggiosa e leggermente ventilata. Sembrava autunno più che piena estate. Kari cammina da sola per le strade della città pensierosa e giù di morale. Era uscita perché a casa non ci riusciva proprio a stare, si sentiva davvero abbattuta, continuava a guardare indietro, li dove sarebbero dovuti esserci i sui ricordi, ricordi di una vita passata, ma niente, non le veniva in mente niente. Stava quasi per abituarsi a quella strana sensazione ma faceva ancora male dopotutto, soprattutto se quando la provava era senza Tk. Non riusciva ancora a capacitarsi come quel ragazzo la facesse sentire così bene, così protetta, si dimenticava di ogni problema e di ogni preoccupazione quando era con lui, ma, dopotutto, la luce non è niente senza speranza e viceversa. Le serviva proprio Tk in quel momento perché le mancava e senza di lui stava perdendo la speranza, la speranza di ritrovare i suoi ricordi e di tornare a fare la vita di prima, o meglio, la vita che ha l’impressione facesse prima visto che non ne ha ricordi, ma Si erano messi d’accordo che quel giorno non si sarebbero visti perché lei doveva andare fuori città con i genitori però il padre aveva avuto un inconveniente a lavoro e così sono rimasti a casa. Non voleva chiamare Tk sempre con la convinzione che lo disturbasse, infondo era stato tutti i giorni con lei.

Kari: ‘’ Avrei proprio bisogno di lui oggi! possibile che un giorno che non ci vediamo mi manca così tanto?! Però non posso chiamarlo… magari si è già organizzato in qualche altra maniera e, conoscendolo, verrebbe comunque da me anche se preferirebbe fare qualcos’altro… ‘’ – mentre continuava a pensare su come sopravvivere una giornata senza di lui continua a passeggiare senza meta fino ad arrivare all’ingresso del parco dove l’aveva portata Tk qualche giorno prima,all’ora del tramonto, così pensò di entrare e continuare la passeggiata lì…

Intanto… Quattro ragazzi giocavano in un campetto da basket.

Tk: ragazzi! Facciamo una pausa!

Andy: Hai ragione, è oltre 1 ora che giochiamo ininterrottamente!  (non penso esista come personaggio, me lo sono inventato di sana pianta ! ^^n.d.a.)

Tk si siede su una panca al bordo del campo e beve un po’, Guarda due dei suoi amici che si tirano l’acqua e fanno finta di picchiarsi con aria schifata dopodiché si imbambola del tutto pensando a Kari.

Tk: ‘’ Chissà cosa starà facendo… appena torno a casa la chiamo, mi manca un sacco solo un giorno che non l’ho vista. Ma ci doveva andare a forza con i genitori?! Guarda di che razza di compagnia mi sono dovuto accontentare… ’’ – gettando un altro sguardo agli amici che continuavano imperterriti a comportarsi da scimmie, quali del resto sono.

Tk: ( tra se e se ) povero me! – un altro dei 3 ragazzi con i quali stava giocando e l’unico, a parte lui, che non si era ‘’ scimmizzato ‘’ gli si avvicina.

Alex: Tk a che pensi? (altro personaggio inventato n.d.a)

Tk: mmm.. nulla…

Alex: non me la conti giusta…

Tk: ( sorride ) stavo pensando a Kari…

Alex: aaaaaaahhhh…. Che domanda stupida che ti ho fatto… era scontato! – tk sorride – A proposito, come sta? È parecchio che non la vedo…

Tk: ah…e be’ … sta bene grazie…

David: ( uno dei ragazzi ‘’ scimmizzati ‘’ n.d.a)  allora vi muovete a ricominciare a giocare o preferite rimanere a fare pubbliche relazioni?!

Tk/Alex: arriviamo!!!

 

Kari continua a camminare nel parco continuando a pensare a Tk.

Kari: ‘’ come vorrei fosse qui con me ‘’ – poco più avanti scorge un campetto da basket dal quale sente provenire una voce familiare che esclama qualcosa che non si comprende molto bene. La ragazza si avvicina e vede la persona che fino a poco tempo prima desidera accanto a se correre come un forsennato per poi andare a canestro con una formidabile schiacciata. Rimane li a guardare per un po’ finche Tk, sentendosi osservato, si gira e la vede. Lei gli sorride.

Tk: Kari!!! – andandole incontro con il pallone in mano – Che ci fai da queste parti? Non eri andata con i tuoi?

Kari: ehm… avrei dovuto ma mio padre ha avuto un imprevisto e non si è fatto più niente…

Tk: e perché non mi hai chiamato?? – leggermente innervosito.

Kari: non lo so… non volevo disturbarti, magari tu ti eri già organizzato in qualche altro modo e non volevo rovinarti i piani… - Tk la guarda con aria delusa.

Tk: mi sono stancato di dirti che non sei MAI un disturbo per me!

Andy: Tiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiikkkkkeeeeeeeeeeeeeeeeeeeyyyyyyyyyyyyyyy!!! Ti muovi!!! ( probabilmente ancora sotto l’effetto della scimmizzazione! N.d.a. ^^) 

Tk: no! Me ne vado, vi lascio il pallone – lanciandolo con tutta la forza che aveva contro colui che aveva posto la domanda ‘’ indiscreta ‘’ facendogli accusare il colpo. – Ci sentiamo!

Kari: no Tk non ti volevo interrompere… continua!!

Tk: ti sei mai chiesta che forse preferisco te a gli altri?!!! – Kari lo guarda sorridente effettivamente non ci aveva mai pensato. Tk si gira un ultima volta verso i compagni e li saluta –

Tutti: ciao!!

Alex: ciao Kari!! – Kari si ferma a guardare quel ragazzo del quale non aveva, ovviamente, nessun ricordo. Ma ormai c’era abituata e contraccambia il saluto con la mano. Tk le prese la mano, la baciò leggermente e si avviano verso l’uscita.

Tk: allora, passiamo prima a casa mia così mi faccio una doccia e poi andiamo da qualche parte… ok?

Kari: Si, si! Certo…

Tk: allora… che hai fatto oggi?

Kari: niente, ti ho pensato… tu?

Tk: anch’io, tanto, ma poi mi sono dovuto accontentare di quei 3 animali che si sono presentati a casa mia costringendomi ad andare a venire a fare una partita con loro.

Kari: costringendoti? – con un sorriso tipo a dire ‘’ mica ti hanno rapito e portato a fare i lavori forzati ‘’-

Tk: si… oggi non sarei uscito con nessun altro che con te! Volevo solo stare con te! – la ragazza sorride timidamente – E comunque, sono seriamente arrabbiato con te che non mi hai chiamato.

Kari: scusa Tk! Te l’ho detto il motivo…

Tk: ( in modo scherzoso ) va be’… per questa volta ti perdono…

Kari: Grazie… - e gli da un bacio sulla guancia. intanto sono arrivati alla macchina, salgono e parto verso casa di Tk.

Kari: Tk… chi é quel ragazzo che mi ha salutata prima?

Tk: si chiama Alex, gioca nella mia squadra di basket.

Kari: non sapevo giocassi a basket… o meglio, non me lo ricordavo…

Tk: già… da 10 anni ormai! È la mia passione… dopo di te ovviamente…

Kari: Scemo… - sorridendo alquanto imbarazzata anche se ormai si stava ri-abituando anche ai complimenti di quel ragazzo così speciale.

Kari: e io? Faccio qualche sport?

Tk: Si… tu giochi a pallavolo…

Kari: Ah… bello! Da quanto tempo?

Tk: 10 anni… come me…abbiamo iniziato insieme!

Kari: wow! 10 anni sono tanti! E… sono brava?

Tk: Bravissima!!! Sei il capitano della tua squadra… come me del resto ( con aria superba)

Kari lo guarda con aria strabiliata a causa di tutte quelle  rivelazioni che le stava facendo.

Kari: però…Fantastico!

Tk: sai… invece io e te non siamo così entusiaste di tutta questa ‘’ gloria ‘’ solitamente.

Kari: come mai?

Tk: beh perché con tutti gli impegni che abbiamo, soprattutto durante l’anno scolastico, per vederci dobbiamo fare i salti mortali. Anzi, non oso immaginare quest’ anno anche con gli esami di maturità…

Kari: stando a quanto dici la nostra vita è abbastanza stressante…

Tk: che vuoi farci… il peso della popolarità! - kari sorride.

Tk: siamo arrivati!

Si parcheggiano e salgono a casa di lui.

Tk: mamma? Ci sei? – ma non riceve nessuna risposta e quindi, per logica, immagina che la risposta alla sua domanda sia no . entrano e Tk si inizia a spogliare togliendosi la maglietta, lanciandola in una cesta nello stanzino, non pensando alla reazione che poteva avere Kari che, difatti, inizia ad imbarazzarsi non essendo più abituata. Per fortuna il digiprescelto della speranza se ne accorge in tempo.

Tk: beh… io vado a farmi la doccia, tu fai come se stessi a casa tua… tanto io non ci metto niente! –  le fa l’occhiolino e si dirige verso il bagno. Kari si guarda intorno spaesata, poi punta il divano e pensa di sedersi e guardare un po’ di TV. Fa un po’ di zapping senza trovare niente di interessante. Continua a girare tra i canali guardando con aria disinteressata.

DRIIIIINNNN DRIIIIIIIIIINNN (si accettano suggerimenti su come imitare lo squillo di un cellulare n.d.a)

Kari: ‘’ è il cellulare di Tk … ‘’ – il cellulare continua insistentemente -  ‘’ e ora che faccio? Magari aspetto che smetta ’’ – il cellulare smette ma repentinamente ricomincia – ‘’ oddio… ora vedo chi è, dopotutto mi ha detto di fare come se stessi a casa mia ‘’ – Kari cerca il cellulare di Tk nel suo borsone, lo prende e legge su display… -

Kari: ‘’ cavolo… è la mamma!!! Ora che faccio? Se chiama così insistentemente avrà qualcosa di importante da dire ‘’

Così si avvia verso il bagno e bussando alla porta…

Kari: TIKEYYY!!! – si sente solo il rumore dell’acqua che scorre ma lei non demorde e insiste ( ^_^ n.d.a. )

Kari: TIKEEEEEYYYY! BUM BUM BUM – bussando forte contro la porta ( sono proprio negata a imitare i rumori! ^^ si accettano consigli anche su come imitare il ‘’ bussare alla porta ‘’ ^^ n.d.a)

Tk: CHE C’è? – chiudendo l’acqua.

Kari: tua mamma ti sta chiamando insistentemente!!! – Tk apre la porta con un asciugamano legato in vita e a torso nudo. Kari, vedendolo così, arrossisce vistosamente rimanendo come un ebete con il cellulare in mano.

Kari: ehm….ehm….ehm… - Tk se ne rende conto e si diverte quasi a vederla in quella situazione così imbarazzata, così spalanca del tutto la porta e la ragazza va ancora più in tilt. Abbassa la testa di colpo, se avesse potuto avrebbe sollevato il pavimento e ci si sarebbe cementata sotto, e gli porge il cellulare che nel fra tempo aveva smesso di squillare. Tk, divertito da quella situazione, esce dal bagno, le passa molto vicino e prende il cellulare ringraziandola e andandosene in camera sua a vestirsi quasi soddisfatto del risultato ottenuta con la ragazza. Kari rimane ancora un po’ con la testa bassa e paonazza, dopo di che se ne rivà in salotto aspettando che Tk si trovasse in un abbigliamento tale da non farla diventare fosforescente… dopo pochi minuti il digiprescelto era pronto, bello e, soprattutto, vestito. Si va a sedere vicino a Kari, che non l’aveva sentito arrivare, sul divano, l’abbraccia e la bacia dolcemente.

Tk: andiamo?

Kari: se sei vestito si… - tutti e due scoppiano in una fragorosa risata. Escono di casa, salgono in macchina e ripartono ancora senza meta.

Kari: che voleva tua mamma prima?

Tk: ah… niente. Voleva avvertirmi che stasera torna tardi e che domani parte per un convegno in America. Starà via per 5 giorni.

Kari: mamma mia…. 5 giorni è tanto!!

Tk: nooo… e poi ci sono abituato! Capitano abbastanza spesso questi viaggi.

Kari: e tu te ne stai solo tutto quel tempo che tua mamma non c’è?

Tk: qualche volta… ma capita raramente che stia da solo perché… be perché viene Matt e la maggior parte delle volte…. Veni tu a farmi compagnia… - Kari arrossisce di nuovo leggermente immaginando cosa intendesse per ‘’ compagnia ‘’

Kari: ah…

Tk questa volta non si diverte per il disagio della ragazza e preferisce cambiare discorso

Tk: allora? Dove andiamo?

Kari: mah… non saprei… tu che proponi?

Tk: MMMMM… boh… a che ne dici se ci andiamo a  fare un giro per la città. Poi andiamo a mangiare qualcosa e poi andiamo al cinema?

Kari: Bello! Si ok… che si fa al cinema?

Tk: mah… non saprei. Andiamo sul nostro solito genere?

Kari: e quale sarebbe?

Tk: thriller!!!

Kari: ok… allora vada per un thriller!

Tk: bene… passiamo prima davanti al cinema così leggiamo le locandine e vediamo se c’è qualcosa che ci interessa.

E così fecero dopo di che si dirigono verso il centro. Parcheggiano e si fanno una passeggiata a piedi. Incontrano parecchi loro amici tra cui Yoley e Ken che stranamente stavano insieme senza essere timidi. La voce del cinema arriva all’orecchio di Yoley che propone, o meglio, comanda Ken ad andare con loro nonostante sia lui che Tk avevano in mente idee diverse su come passare la serata. Ma come si fa a fermare Yoley quando si mette in testa qualcosa? Per il momento ancora non è stato trovato un antidoto… così i quattro amici continuarono la serata insieme e per una volta, non fu un male seguire Yoley perché si divertirono moltissimo, come del resto succedeva sempre quando erano tutti insieme. Il film non si sa come sia stato perché dopo poco che era iniziato Yoley e Ken sono scomparsi e sono riapparsi magicamente solo ai titoli di coda mentre Kari e Tk sono stati praticamente tutto il tempo a baciarsi. Escono dal cinema

Yoley: ragazzi io e Ken ora ce ne andiamo a casa vero Ken?

Ken: si infatti noi togliamo il disturbo… grazie della compagnia! – e si dileguano lasciando li gli altri due alquanto perplessi.

Kari: ma che hanno?

Tk: ah bo ! ma capirli è sempre un mistero…

Kari: io e te invece che facciamo?

Tk: ti va di farti una passeggiata?

Kari: si… - e si avviano. Arrivano al centro della città dove c’è un mucchio di gente che li saluta e si ferma a parlare. Kari si trova in grande difficoltà a parlare con tutta quella gente di cui non sa niente, nemmeno il nome. Per fortuna Tk se ne rende conto e le suggerisce parecchie cose raccontandogli vita, morte e miracoli di tutta quella bolgia di ragazzi in tempo record.

Kari: grazie! – rivolgendosi al ragazzo.

Tk: figurati è il minimo!

Kari: Wow… certo che conosciamo un sacco di gente…

Tk: già… parecchia. Te l’ho detto… il peso della popolarità…

Kari: eheheh! Me ne ero dimenticata…

Jen: Hey ragazzi!!! Come va? È parecchio che non vi si vede in giro… ma che fine avete fatto? – si avvicina e li saluta con due baci sulle guance ad entrambi. Jen una compagna di classe di Kari, non molto alta, biondina, capelli corti e lisci e un paio di occhiali da vista. Kari anche in questo caso è abbastanza in difficoltà e Tk interviene.

Tk: ciao Jen a noi tutto ok… a te?

Jen: abbastanza bene… vacanze?

Kari: tutto apposto… - nonostante non si ricordasse minimamente neanche quello che aveva fatto durante quelle vacanze.

Jen: anche a me… comunque vi volevo dire due cose…

Tk: spara…

Jen: la prima è che la settimana prossima festeggio i miei diciotto anni e vi volevo invitare…

Kari: grazie Jen..

Tk: ci saremo sicuramente!

Jen: lo spero! E poi Kari ti volevo chiedere se mi potevi dare il numero di Jennifer…

Kari: ehm…ehm… e lo dovrei avere? – effettivamente in difficoltà, sta volta nemmeno Tk sapeva che fare

Jen: non lo so penso di si… - la ragazza è perplessa. Kari che conosce tutti ma proprio tutti dubita sul numero di telefono di una sua compagna di squadra.

Tk: - cerca inutilmente di intervenire – Be Jen… ehm… - viene interrotto

Kari: aspetta che controllo sul cellulare se ce l’ho…. -  Arriva al nome ma nota che ne ha 2 memorizzati con lo stesso nome ma con cognomi diversi. – Emh… di chi Jennifer ti serve il numero? – Tk si affaccia sul display del cellulare della digiprescelta e nota il problema.

Jen: ma della tua compagna di squadra… - Tk rimane un attimo a pensarci poi si illumina sul cognome, ruba il cellulare a Kari e detta lui il numero alla ragazza. Kari tira un sospiro di sollievo. Così Jen, soddisfatta per aver ricevuto ciò che voleva se ne va lasciando i due con la promessa che si sarebbero visti al suo compleanno e Kari e Tk potettero finalmente respirare di nuovo.

Kari: di nuovo grazie…

Tk: figurati…

Kari: mamma che missione andare in giro…

Tk: hai ragione… scusami! Non c’avevo pensato… mi dispiace che ti sia trovata in difficoltà

Kari: ma no… non preoccuparti non importa! – i due si guardano timidamente e Tk le prende la mano.

Tk: Ma sei congelata… forse è meglio se andiamo a casa…

Kari: si, effettivamente ho un po’ freddo! – si avviano verso la macchina e salgono.

Tk: mi vieni a fare compagnia?  ‘’ ti prego dimmi di si… ‘’

Kari: si certo…. Ci sto volentieri ancora un po’ con te! – Arrivano a casa di Tk . Il ragazzo si chiude la porta alle spalle, prende Kari per un braccio e la tira forte a se baciandola. Questo però viene interrotto dal cellulare della ragazza che inizia a squillare. Tk glielo ruba.

Kari: ridammelo!

Tk: no…no… vieni a prenderlo! – inizia a correre e la diprescelta lo insegue. Tk corre verso la sua stanza, appena arriva anche Kari lui si ferma di botto e lei finisce tra le sue braccia. Ricominciano a baciarsi e, nel fra tempo, Tk la spinge verso il letto fino a inciampare. Lei cade sul letto e lui le finisce sopra. Il cellulare, andato a finire ad un lato isolato del letto, ormai esasperato, smette di squillare. Tk infila una mano sotto la camicia della ragazza, alla quale inizia a battere forte il cuore.

Kari: ‘’ che vuole fare?! Oddio spero non quello…. ‘’ – Tk inizia a sbottonargliela.

Kari: ‘’ nonononono… e ora che faccio…  ‘’ – Kari si stacca di botto dal bacio del ragazzo e distanziandolo lo guarda fisso negli occhi un po’ spaventata. Tk capisce l’antifona, l’aveva vissuta già altre volte la scena.

Tk: Scusami… mi dispiace! Non so cosa mi sia preso… - si alza da Kari e lei si riabbottona la camicia.

Kari: no… non fa niente – orami paonazza.

Tk: no… davvero kari… Scusami! – rimangono un po’ seduti l’uno accanto all’altra sul bordo del letto senza dire una parola.

Tk: Kari… - viene interrotto dal rumore della porta d’ingresso che sbatte chiudendosi.

Mamma: Tk… ci sei? – il ragazzi si alzano dal letto di scatto e escono dalla stanza. Kari ormai è irrimediabilmente rossa fosforescente.

Tk: si mamma…. Ciao!

Mamma: Oh… ciao Kari, come stai?

Kari: ehm… abbastanza bene grazie…

Tk: - sussurrandole all’orecchio dolcemente  – Vuoi che ti accompagni a casa?

 Kari: si per favore…

Tk: Mamma io accompagno Kari a casa.

Mamma: ah… ok Tk! Ciao Kari buonanotte…

I due escono di casa, salgono in macchina e arrivano sotto casa di lei senza dire una parola.

Kari: - aprendo lo sportello – Grazie del passaggio buonanotte! – e scappa via. Tk scende dalla macchina e la segue bloccandola sotto il portone.

Tk: Kari… Io ti chiedo scusa sul serio… mi dispiace! Ti prometto che non suderà mai più. Ti prego non avercela con me… - la guarda con il suo sguardo da cane bastonato.

Kari:  - dopo un attimo di riflessione – no… non ce l’ho con te tranquillo! però ora sono stanca, ci vediamo domani… buonanotte! – si avvicina al ragazzo e lo bacia a fior di pelle. Lui la ferma per un braccio e la abbraccia.

Tk: Grazie! Buonanotte! – la ragazza corre via scomparendo dietro il portone che si chiude. Tk rimane un po’ fermo a fissarlo dopodiché se ne torna a casa.

 

 

 

Ok… Spero che questo capitolo, anche se forse un po’ breve, sia stato di vostro gradimento.

In attesa di ispirazione per il prossimo vi saluto, grazie dell’attenzione!!!!

Baci                Ice_Princes

P.S commentateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


FFF

Nel Frattempo a Casa Takenouchi…

 

Due ragazzi erano seduti abbracciati sul divano. Erano il digiprescelto dell’amicizia e la digiprescelta dell’amore. Matt guarda la sua ragazza assorta in chissà quale pensiero.

 

Matt: a che pensi? – Sora sobbalza sentendo la voce profonda e rassicurante di Matt che per un attimo la fa andare via da quei pensieri che tanto la stavano turbando negli ultimi giorni.

Sora: nulla… - risponde fredda, diretta e distaccata. Il suo sguardo si incupisce perdendosi nuovamente nei suoi pensieri. Il ragazzo se ne accorge e si sente una fitta allo stomaco. Non riesce proprio a vedere la sua ragazza, nonchè migliore amica di lunga data, stare male in quel modo. Inoltre quella sensazione veniva provocata anche dal fatto che lui non fosse proprio la persona più adatta a consolare le persone, Anche se queste si chiamavano Sora. Non sapeva proprio cosa dire. Solitamente era Sora a occuparsi di questo e ora che ne aveva bisogno lei lui non sapeva proprio come comportarsi. Inizio a meditare sul da farsi e la prima cosa sensata che gli venne in mente fu di comprendere bene il motivo per il quale la persona più importante della sua vita stesse cosi, anche se ne aveva gia una mezza idea.

Matt: avanti… dimmi che c’è. Lo sai che non ti posso vedere in questo modo! – e le accarezza il viso dolcemente.

Sora: niente Matt… è solo che … so che non dovrei dirlo ma… sto iniziando a dubitare seriamente che ritroveremo mai i ricordi di Kari… sto avendo una strana sensazione… - abbassò lo sguardo. Il ragazzo per un attimo pensò che avesse sbagliato ad approfondire l’argomento. Forse sarebbe stato meglio se si fosse accontentato della prima risposta che gli aveva dato la ragazza. Dopo le parole di Sora seguitarono lunghi minuti di silenzio.

Sora: ‘’ non ci posso credere! IO… Sora Takenouchi che consola sempre tutti, aiuta sempre tutti, che trova sempre una soluzione a tutto ora si trova in difficoltà! Incredibile! E poi ho scelto proprio Matt per parlare… so come si sente in difficoltà quando mi trovo in certe situazioni… non sa mai cosa dire.. uff…  ‘’

Matt: ‘’ avanti scemo di qualcosa! Non vedi come sta?! Uffa… perché sono così freddo in certe situazioni? È ora di  ’ sciogliersi ‘ Yamato… lei ha bisogno di te! ‘’ Hey amore guardami! – detto questo la ragazza alzò il viso quasi come un automa. Poi incontra gli occhi blu e profondi di Matt e si inizia già a sentire meglio. –

Matt: ascolta… devi stare tranquilla ok? Ti prometto che li ritroveremo e che tutto tornerà aposto! Ne abbiamo superate tante insieme e se restiamo uniti possiamo superare anche questo! Lo sai che non sono bravo con le parole… ma sai anche che non ti mentirei mai e che ti devi fidare di me! – la ragazza lo guarda commossa. Non poteva credere alle sue orecchie… l’impassibile Matt si è sciolto e ha abbassato tutte le sue difese per lei.

Sora: Matt…io… non so cosa dire  ‘’ per la prima volta nella mia vita non so cosa dire… ho solo voglia di abbracciarlo ‘’

Matt: quando non si sa cosa dire è meglio non dire nulla… - sorride e poggia le sue labbra su quelle della ragazza, prima delicatamente poi con più passione.

Matt: domani tocca di nuovo a noi andare a digiworld… te la senti?

Sora: certo che me la sento! – e sorrise veramente sollevata. Le parole di Matt l’avevano davvero tranquillizzata e poi con quel bacio le sembrava tutto più facile. ( wow! Se Matt fa questo effetto lo voglio anche io!!! ^^ n.d.a. ) il ragazzo stava per baciare di nuovo la digiprescelta quando entrò la mamma di quest’ultima.

Mamma: ops… buonasera ragazzi!

Sora: MAMMA! –  la ragazza sobbalza e si allontana con una velocita impressionante dal digiprescelto. La mamma sapeva che stavano insieme ma a Sora non piaceva che li vedesse insieme.

Matt: ( imbarazzatissimo ) …sera! – e si alza dal divano sul quale fino a pochi istanti prima stavano seduti i due. Perfino la mamma di Sora non sapeva cosa dire e trovandosi un po’ in imbarazzo anche lei non sapeva come togliersi da quella situazione.

Mamma: io…ehm…io vado in cucina… - indicando goffamente una porta alle sue spalle infondo ad un corridoio. Appena scomparve Matt e Sora si guardarono e, ancora rossi in viso, risero.

Matt: io… penso sia arrivato il momento di andare a casa ok?

Sora: ok Matt… ti accompagno alla porta! – si avviarono verso la porta ancora entrambi sorridenti dopo la figura che avevano fatto.

Matt: Arrivederci signora! – urlando verso la porta della cucina, dentro la quale si era relegata la mamma per evitare di creare ulteriore disagio, e dalla quale proviene immediatamente dopo un soffocato ‘ ciao Matt ‘.

Sora: ( ormai arrivati alla porta ) Beh allora a domani…

Matt: già a domani… - i due si guardarono attorno e, una volta assicuratisi che non ci fosse nessuna presenza che potesse creare nuovamente imbarazzo si baciarono.

Sora: Mi passi a prendere tu domani per andare a Digiworld?

Matt: si certo… ci vediamo domani mattina dopo pranzo ok?

Sora: ok a domani buonanotte!

Matt: buonanotte! – le fa l’occhiolino e se ne va. La digiprescelta dell’amore chiude la porta delicatamente ma quando si gira trova la mamma che era uscita dal suo esilio nella cucina che la fissa con fare curioso.

Sora: be’… che c’è?

Mamma: nieeeeeente… è solo che mi fa strano vederti con un ragazzo…

Sora: ma… ma guarda che te l’avevo detto che io e Matt… insomma..ehm.. che stiamo insieme… - la ragazza ormai era diventata un pomodoro fosforescente.

Sora: ehm…. E.. e ora se non ti dispiace vado a dormire…

Mamma: ok…  e… sora?

Sora: si?

Mamma: comunque é proprio un bel ragazzo! – fa l’occhiolino alla figlia che diventa ancora più rossa costatando che la mamma avesse ragione in proposito e si fionda in camera sua.

Cosi quella la notte per i digiprescelti, e soprattutto per Kari, Tk, Sora e Matt, i protagonisti indiscussi di quella serata, passò ognuno perso nei propri pensieri ignari del fatto che Il giorno dopo sarebbe stata una giornata difficile, che avrebbe messo ad ognuno di loro davanti gli occhi le proprie paure più grandi. Quel giorno se lo sarebbero ricordato per tutta la vita perché i momenti in cui si ha paura non si dimenticano mai, rimangono impressi dentro il cuore ed é davvero difficile cancellarli ma non impossibile se si hanno le persone giuste accanto.( il vero problema è trovarle le persone giuste da avere accanto n.d.a. )

 

IL Giorno Dopo…

Tk era uscito da poco da casa sua ed era appena arrivato a casa di Kari. Suona alla porta e va ad aprire proprio la ragazza che lo fa entrare. I due si salutano con un bacio e se ne vanno in camera della digiprescelta per parlare del piu e del meno. Per fortuna la ragazza sembrava davvero non portare rancore per quello che aveva provato a  fare Tk la sera prima a casa sua ed il ragazzo ne era molto sollevato da una parte ma un po’ sconsolato dall’altra per il semplice fatto che non fosse riuscito nel suo intento. BiiBiBip….BiiBiBip… BiiBiBip… il digivice del digiprescelto della speranza suona monotono segnalando l’arrivo di un messaggio. I due si guardarono fisso, fisso  negli occhi. Tk non aveva il coraggio di leggere il messaggio che era appena arrivato ricordandosi di tutto il casino che successe l’ultima volta che gliene arrivò uno e lui andò a digiworld senza dire niente a Kari. Questa volta non poteva mentirle.

Kari: allora? Non leggi il messaggio? – con tono di finta tranquillità e indifferenza, in cuor suo stava morendo dalla curiosità per sapere se avessero finalmente trovato quell’infame di un digimon che le aveva rubato i ricordi ma non voleva darlo a vedere.

Tk: ehm…si..si.. ora leggo! – così il ragazzo prese l’aggeggio proveniente dal mondo digitale che continuava a suonare e lesse il messaggio che gli era arrivato. < tutti a digiworld compresa Kari. Nuova emergenza. Presto! -  Matt. > il messaggio era scritto frettolosamente e in modo breve e coinciso. Era evidente che si trovassero in seria difficoltà nel mondo digitale. Dovevano sbrigarsi a raggiungere gli altri, anche se il rischio di portare Kari a digiworld era alto ma Tk si convinse che finche sarebbe stata con lui non le sarebbe successo nulla. Comunque Kari lesse lo  stravolgimento negli occhi di Tk.

Kari: Allora??? Che succede?? – con tono allarmato.

Tk: D- dobbiamo correre a digiworld!

Kari: cosa? Ma … c- cos’è successo?

Tk: non lo so ma dal messaggio che mi ha mandato Matt sembrerebbe una cosa abbastanza importante e urgente… dobbiamo sbrigarci!

Kari: D- dobbiamo? Vengo anche io?? – Kari ci capiva sempre di meno. Prima tutte quelle storie sul fatto che non doveva avvicinarsi a digiworld e poi vogliono che ci vada urgentemente?! Mah che mondo… ( io dico sempre che quando ci capirò qualcosa di questo mondo sarà troppo tardi! ‘^^ n.d.a )

tk: si anche tu! Sbrighiamoci dobbiamo andare alla nostra vecchia scuola! – prese la ragazza ancora un po’ confusa per un braccio e la trascinò via più veloce della luce. Arrivarono alla loro vecchia scuola  in men che non si dica. Si collegarono e impugnarono i loro digivice.

Tk: Kari… prima di andare mi devi promettere una cosa…

Kari: cosa?

Tk: a digiworld niente è come sembra… devi avere sempre gli occhi aperti e non staccarti mai dal gruppo, me lo prometti?

Kari: te lo prometo!

Tk: bene andiamo! Attivati digivarco!!!!! – prese la mano alla ragazza e vennero catapultati nel mondo digitale.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


FFF

The last war…

Intanto a digiworld  erano arrivati tutti i digiprescelti che si erano riuniti e stavano combattendo contro l’ennesima minaccia per quel mondo fatto di dati per il quale combattevano da quando erano molto piccoli al fianco dei loro fedeli amici digimon, Coloro che, in molti casi, sono stati capaci di capirli e aiutarli più di qualsiasi altro essere umano potesse fare. In questo momento stavano affrontando tanti  Bakemon, ne erano moltissimi ma comunque i digiprescelti sembravano avere il sopravvento. Tk e Kari erano ‘ atterrati ‘ un po’ più distante dal luogo della battaglia ma dal quale riuscivano a vedere comunque quello che stava accadendo.

Kari: oh mio dio!!! Che cavolo sono quei cosi?? – chiese allarmata riferendosi ai digimon contro i quali stavano combattendo i suoi amici affiancati dai loro digimon.

Tk: Bakemon! – esclamò Tk stringendo i pugni. Kari nella voce e negli occhi del ragazzo percepiva rabbia ma allo stesso tempo sembrava avesse paura.

Kari: ‘’  perché ti fanno questo effetto quei digimon Tk? Non mi sembra il caso di chiedere Sicuramente lo saprò… come vorrei ricordare! ‘’ Tk!  - esclamò la ragazza per riportare alla realtà il ragazzo.

Tk: stammi vicino ci avviciniamo, ma prima dobbiamo trovare Patomon e Gatomon! – appena finito di dire ciò vide in lontananza correre verso di loro i rispettivi amici digitali.

Gatomon: Kariiiii!!

Patomon: Tk!!! – i digimon si fondarono tra le braccia dei loro amici umani.

Tk: che sta succedendo qui?

Gatomon: non lo sappiamo nemmeno noi…

Patomon: Matt, Tai e gli altri sono stati attaccati dai Bakemon all’improvviso. Pensavano ce la potessero fare da soli ma i Bakemon sono tantissimi e poi…beh…

Kari: cosa?

Gatomon: ehm… ecco.. – Tk, dato le incertezze che avevano Gatomon e Patomon nel parlare, fu assalito dalla paura che dietro tutto quello ci potesse essere il suo più grande terrore.

Tk: p- pensate che…che dietro tutto questo c- ci possa essere… Myotismon? – i due digimon annuirono semplicemente e Tk fu assalito da un attimo di panico visto che quel digimon cerca sempre di prendersi tutto ciò a cui lui tiene. Prima uccise Patomon, poi cercò di rapire Kari nel mare oscuro, ora cosa vorrà? Era questa la domanda che stava tormentando la mente di Tk, mentre quella di Kari era tormentata da molte di più domande benché non ci stesse capendo nulla di nulla. ( so di aver fatto un bel mix con i digimon malvagi presenti in questo capitolo e le storie che li legano, ma non mi andava di fare una storia pari, pari a quella dei digimon mandati in onda in Tv. Spero che me lo perdoniate!! N.d.a )  

Kari: ehm… scusate se disturbo la vostra discussione ma io non ci sto capendo niente e inoltre i rumori di esplosioni e grida che si sentono in sottofondo causati dalla battaglia che è in atto pochi metri più in la di dove ci troviamo noi non mi rassicurano per NIENTE. – il digiprescelto a quelle parole cerco di riprendersi.

Tk: Ha- hai ragione Kari… scusami ora ti racconto tutto… se dobbiamo combattere devi sapere la verità. – così Tk fece un bel respiro, attese 2 secondi per raccogliere bene tutti i ricordi e le racconta tutto provando, ma invano, a nascondere la paura e la rabbia che gli causava anche solo pronunciare il nome di quel essere.

Kari: oh… TK mi dispiace… è-è un bel problema…

Tk: gia… comunque se rimaniamo qui a discutere non risolviamo nulla… pronta ad agire? – Kari abbassò il volto ma Tk glielo prese tra le sue mani, i loro sguardi si incrociarono e kari, come ogni volta che vede quegli occhi celesti e profondi si rassicura e annuisce decisa con la testa.

Tk: bene… vieni! – le porge la mano.

Tk: voi siete pronti? – con tono deciso riferendosi ai digimon.

Gatomon&Patomon: siamo nati pronti! – all’ unisono e assumendo una sciocca posa uno appoggiato con la schiena all’altra facendo il segno della pistola con le zampe a modi 007. Kari e Tk sorrisero.

Tk: Andiamo!!! – e corsero in direzione della battaglia.

Kari&Tk: RAGAZZIII!!! – urlarono in direzione degli amici.

Matt: ehy fratellino…

Davis: era ora che arrivaste!!!

Tai: infatti… vi siete persi tutto il divertimento ormai…

Sora: già li abbiamo decimati!!

Yoley: si, si… ne sono rimasti pochissimi!

Mimi: saranno anche pochi ma fanno sempre schifo! – risata generale.

Ken: non ci perdiamo in chiacchere…

Izzy: infatti sono pochi ma ancora ci sono…

Yoley: i soliti rompiscatole – sussurra a Kari che sorride. Anche Gatomon e Patomon digievolvono e combattono a fianco dei loro compagni. Dopo poco quel mucchio di dati a forma di fantasmi con orribili denti aguzzi erano tutti sconfitti, i ragazzi tirarono un sospiro di sollievo e tutti esultarono.

Cody: Ragazzi… non vorrei fare il guasta feste ma.. non vi è sembrato tutto troppo facile?

Mimi: avanti cody… quanti problemi! Abbiamo vinto basta…

Yoley: infatti… per una volta non può essere tutto semplice?

Matt: comunque anche a me puzza questa storia… parecchio! – Kari, Tk, Gatomon e Patomon si guardavano in faccia silenziosamente. Nessuno di loro voleva ammettere di avere quella brutta sensazione che li assaliva. Per una volta volevano a tutti i costi sbagliarsi ma neanche il tempo di provare a dirlo agli altri che nell’aria si espanse una risata malefica che non conteneva nessun sentimento positivo, solo malvagità e oscurità.

Davis: Che diavolo…. – la terra sotto i loro piedi iniziò a tremare, il cielo si coprì di nubi nere e l’atmosfera si fece tenebrosa.

Kari: Ahi… - si portò una mano alla testa.

Tk: Kari! – la abbracciò forte. – Kari… che c’è?? – tutti spostarono la loro attenzione sulla ragazza che continuava a tenersi le mani premute sulle tempie rimanendo abbracciata a Tk.

Kari: n- niente ho solo … avuto una fitta alla testa… - quella stessa fitta Kari l’aveva avuta spesso da quando erano arrivati a digiworld la prima volta e tutti sapevano il significato che non è mai stato positivo. Dalle nuvole nere che ricoprivano il cielo inghiottendo il sole e tutto ciò che esso illuminava nell’oscurità più profonda comparve la causa di tutto ciò. E purtroppo era proprio chi Tk sperava non fosse… Myotismon!

 

 

 

Ohhh… che emozione! Ho aggiornato addirittura due capitoli insieme!! Spero che questo non provochi nessuna calamità naturale! ^^ hihihi… a parte gli scherzi spero che questi altri 2 capitoli siano stati di vostro gradimento e mi auguro di aggiornare il più presto possibile. Ma ora passiamo a ringraziare la cara, nonche unica commentatrice della mia storia fino ad ora, Marie 16! Grazie di tutto e spero che questi altri due cappy siano stati di tuo gradimento e che continuerai a leggere e commentare la mia storia! Vi prego commentate... se no io per chi scrivo?! Solo per far aumentare di qualche kilobyte il peso di questo sito?! E poi se non mi dite che ne pensate non saprò mai se sta uscendo una mezza ciofeca oppure qualcosa di più accettabile!! Detto questo vi lascio ricominciando a rincorrere l’ispirazione che ogni tanto mi scappa!

Baci a tutti! La vostra autrice un po’ pazza Ice_Princes

P.S. per chiunque mi voglia contattare questo è il mio indirizzo e- mail e Msn : vale14141@hotmail.com 

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


ffffff

Quando i digiprescelti lo riconobbero rimasero allibiti. Erano convinti di averlo sconfitto per sempre e invece era tornato a tormentare le loro vite, proprio ora che stava andando tutto per il meglio. Per tutti Myotismon aveva un solo significato: distruzione e tristezza.

Per tutti quel nome era legato almeno ad un esperienza negativa che aveva segnato la loro vita.

Myotismon: Ah Ah Ah… dovreste vedervi! Avete delle facce perse…impaurite… siete sorpresi di vedermi vero? Pensavate di avermi sconfitto e invece… eccomi qua! Sono tornato ancora più forte per prendermi la mia vendetta! Ah Ah Ah Ah…

In tutta quella situazione Davis e Tai sembravano gli unici capaci di intendere e di volere, quella apparizione aveva sconvolto tutti che rimanevano fermi e impassibili ad osservare Myotismon che sembrava fosse tornato in tutta la sua potenza.

Davis: bastardo! Ragazzi dobbiamo combattere! Ex-veemon attacca!!!!

Tai: già! Sveglia amici! Lo abbiamo sconfitto una volta e ce la faremo ancora! Vai greymon!!!

I due digimon attaccarono con i loro colpi più forti ma non procurarono il minimo danno al cattivo di turno. I due digiprescelti del coraggio rimasero scioccati di come i loro colpi si erano infranti sul corpo di Myotismon senza che egli si scomponesse minimamente. Dopo ciò tutti i diprescelti ripresero coscienza e si attivarono anche loro. Ingaggiarono una battaglia durissima contro il malvagio essere digitale ottenendo scarsissimi risultati. Ad un certo punto Myotismon usò un colpo che scaraventò per terra tutti i digimon in un attimo e nel terreno si aprì una frattura che passava proprio sotto i piedi di Sora. La terra si iniziò a separare e la Digiprescelta dell’amore vi cadde dentro.

Matt: SORAAAA

Sora: ahhhhhhhhhhhhhhhh – Matt si fiondò sulla ragazza e le prese in tempo per il braccio. Ora era sospesa su uno strapiombo che sembrava infinito e il suo destino era nella mano di Matt, nel vero senso della parola. Gli altri digiprescelti, a causa della confusione causata dalla battaglia, non si erano accorti di quello che stava accadendo alla amica e continuarono a combattere.

Sora: Matt… - con un filo di voce.

Matt: resisti Sora!

Sora: Matt non mi lasciare!

Matt: non ci penso nemmeno!  - appena detto questo però il peso della ragazza lo trascino qualche centimetro più avanti facendolo sporgere ancora di più nello strapiombo. La ragazza diede un altro piccolo strillo.

Matt: Non ti lascio… Reggiti ora ti tiro su… - il ragazzo raccolse tutte le sue forze dopo di che con grande sforzo fece forza sugli addominali e tirò fuori dal burrone Sora scaraventandola su di se. Rimasero qualche istante cosi abbracciati e spaventati.

Matt: è finito… non ti lascio… non ti lascio. – la ragazza continuava a stare abbracciata, spaventatissima, al biondino. Poi si alzarono.

Matt: stai bene?

Sora: ora si  - e gli diede un bacio a fior di pelle. – grazie!

Intanto tutti i digiprescelti stavano combattendo anche Kari… tutti tranne Tk che era il più sconvolto. Era rimasto fermo e immobile ad un angolo osservando tutta quella distruzione che stava già creando Myotismon dopo così pochi minuti che era entrato in scena. Il biondo era paralizzato, non riusciva a fare nient’altro che pensare, pensare a tutte quelle forze spese per sconfiggerlo, tutti i digimon che si erano sacrificati, compreso il suo, era stato tutto inutile! Dentro di se si era scatenata una tempesta, una parte di se voleva resistere e combattere di nuovo contro quel essere malvagio e questa volta cercare di sconfiggerlo definitivamente, aveva una grande rabbia, così grande che lo bloccava. Mentre l’altra parte di se voleva scappare, mollare tutto e andarsene. Non era nel suo carattere scappare dai problemi, sa benissimo che non si può scappare da certe cose e lui era sempre il primo a cercare di trovare una soluzione ai suoi problemi e anche a quelli delle persone che gli stavano accanto, la sua è la digipietra della speranza ma questa volta si sentiva perso non vedeva più la luce…. poi però senti un urlo e si ricollegò alla realtà. Si guardava attorno per cercare la persona a cui appartenesse quel urlo e la vide, la luce, la sua luce era appena stata catturata da un lungo tentacolo nero che si era formato dal corpo di Myotismon e che la stava facendo volare in aria cingendole la vita.

Tutti: KARI!

Tk: ‘’ Kari… no! Non te la prenderai di nuovo, io… ‘’ IO NON TE LO PERMETTO! – Il ragazzo fu assalito da una fortissima carica di adrenalina, da che era paralizzato e incapace di fare nient’altro che restare a guardare quella battaglia che, per lui, non era nient’altro che un deja vu, si mosse di scatto, saltando in groppa al suo digimon, Angemon, e volando a tutta velocità verso Kari. Appena furono vicini Tk stava per colpire ma Myotismon gli sferrò un colpo scaraventando via, a lati opposti, il digiprescelto e il suo digimon. Tutti accorsero a soccorrere Tk che era mezzo intontolito a causa della grande botta presa.

Myotismon: mi dispiace Tk – disse con tono ironico - ma devo prendermi ciò che mi serve per completare il mio piano di vendetta!

Tk: n…n-no… - cercando di muoversi

Tai: lasciala! – alzandosi da vicino Tk e iniziando a correre nella direzione del digimon.

Myotismon: arrivederci! Ah ah ah ah….

Tutti: NOOO! – il digimon se ne va con Kari scomparendo in uno squarcio che si era aperto nel cielo. Della sua apparizione non rimaneva nient’altro che l’eco della sua risata vuota, i segni della battaglia sui corpi dei digimon e sul terreno e la disperazione e la paura nell’animo di tutti.

Matt: cazzo! – sfogando la sua rabbia tirando un pugno sulla parete rocciosa alle sue spalle.

Sora: Matt… calma! – perfino lei stava perdendo la pazienza e poi erano tutti troppo occupati a soccorrere il fratello minore che stava abbastanza ammaccato, per pensare anche a lui che si fa male da solo.

La disperazione si leggeva negli occhi di tutti e la tensione si poteva tagliare con un coltello. Tutti si tenevano le mani in faccio o tra i capelli.

Ken: è inutile rimanere qui… andiamo da Gennai, forse ci può aiutare a trovare una soluzione. – tutti diedero ragione a Ken. Si caricarono Tk, ancora incapace di muoversi a causa della forte botta presa, sul loro furgoncino speciale 16 posti ( altra mia aggiunta. Spero mi perdoniate anche questo! ^^ n..d.a ) e si avviarono da Gennai, Jou in quel momento era il più lucido così si mise lui alla guida. Durante il tragitto vediamo un Tai distrutto dalla preoccupazione che non aveva ancora aperto bocca dalla scomparsa della sorella; Sora, che cercava di mantenere la calma nonostante fosse preoccupatissima per una delle sue due migliori amiche, che medicava la leggera ferita alla mano che si era procurato un alquanto incazzato Matt; Yoley stava appoggiata alla spalla di Ken che cercava di rassicurarla; La stessa cosa faceva Izzi con Mimi; davis isolato alla parte opposta di dove si trovasse Tk ritenendolo colpevole del rapimento di Kari; Tk che non si era ancora ripreso del tutto dal colpo ricevuto in precedenza a livello fisico ma per niente ripreso da quello ricevuto sul piano morale auto-colpevolizzandosi a sua volta di quello che era appena accaduto alla sua ragazza. Non faceva altro che ripetersi che non l’avrebbe dovuta portare a digiworld e quando ce l’ha portata non è stato capace di proteggerla, nonostante se lo fosse ripromesso, per pensare al suo passato. Cody, vedendo l’amico in quello stato gli si andò a sedere vicino con l’obbiettivo di provare a parlargli, anche se non sapeva proprio cosa dire. Ma appena gli si sedette accanto Jou si fermò perché erano arrivati a destinazione. Scesero tutti, Cody diede una mano a Tk ad alzarsi, ed entrarono in casa del vecchio. Appena li vide Gennai fu alquanto sconvolto di non vedere Kari e dalle espressioni di tutti si capiva che era successo qualcosa di molto brutto. I digiprescelti Iniziarono a raccontare l’accaduto e più si andava avanti più Gennai era sconvolto e anche un po’ spaventato dal fatto di dover riaffrontare quel essere malvagio che aveva causato tanto dolore. Tk era l’unico che ancora non aveva aperto bocca tenendo lo sguardo basso. Davis lo guardava in cagnesco, era tipico suo dare la colpa a Tk quando succedeva qualcosa a Kari, sempre per il fatto della rivalità che c’era tra lui e il biondo nei riguardi della digiprescelta e anche perché davis ha sempre pensato che se non ci fosse stato Tk lui sarebbe riuscito a conquistare il cuore di Kari. Ma questo accadeva quando erano più piccoli, da quando i due si erano fidanzati lui si era arreso e, dopo un po’, iniziò anche a non provare più rancore e a vedere Kari solo come una amica e anche Tk come tale. Ad un certo punto i lori sguardi si incrociarono e Tk si sentì ancora peggio. Lo sguardo accusatore di Davis gli faceva davvero male perché non faceva nient’altro che girare il dito nella piaga. Tutti in quel momento si stavano dando da fare per trovare una soluzione mentre Tk se ne stava fermo seduto a contemplare il pavimento senza dire nulla. Davis non poteva resistere.

Davis: pensi che stando così si risolve qualcosa? – con tono minaccioso, Tk alza lo sguardo

Davis: pensi… pensi che la ritroverai standotene fermo con le mani in mano?? È colpa tua se si trova in questa situazione e non fai nemmeno NIENTE PER AIUTARLA – iniziando ad alzare la voce attirando l’attenzione degli altri. Tk continuava a rimanere zitto continuando a fissare davis sapendo che l’amico aveva ragione.

Davis: RISPONDI! – gli si fionda addosso tirandolo su prendendolo per il colletto della maglia. Tk continuava a non reagire, aveva perso la speranza. Davis non poteva vedere l’amico in quello stato, anche perché era l’unico capace di salvare Kari grazie al loro fortissimo legame, così gli sferro un pugno.

Tai: Davis Smettila!!!

Tk: NO! Ha ragione lui… - Davis che continuava a tenerlo per la maglia pronto a sferrargli un altro pugno rimase sorpreso da quella affermazione.

Davis: c…cosa?

Tk: hai ragione tu… è tutta colpa mia! È colpa mia se Myotismon ha preso Kari… ma… ma non è che non voglio fare niente per aiutarla, è solo che…che non so COME FARE! – da una spinta a davis staccandosi da lui. Nessuno aveva mai visto Tk in quello stato. Ma almeno sembrava che Davis l’avesse svegliato.

Tk: COME LA RITROVIAMO? Probabilmente l’avrà portata in un'altra dimensione… nel mare oscuro forse… - dopo quelle parole Nessuno sapeva ne cosa fare ne cosa dire. Passarono attimi interminabili dopodiché il silenzio venne interrotto dal rumore di tasti prodotto da Izzy mentre smanettava sul suo fedele computer poggiato sulle sue ginocchia.

Izzy: vediamo…vediamo… avanti….  – in poco tempo 10 paia di occhi erano completamente puntati su di lui.

Mimi: Izzy? Che diavolo stai facendo?

Izzy: uh? – appena alzò lo sguardo dal suo computer vide tutti che lo fissavano.

Matt: Già… ci renderesti partecipi?

Izzy: ah… si,si avete ragione. Penso… penso di sapere come trovare Kari – a quelle parole seguirono facce sbigottite e un coro generale.

Tutti: COME?

Izzy: uh… calma calma ragazzi mi ci vorra ancora un po’ di tempo...

Tai: sentiamo e quando ce lo volevi dire?

Izzy: e mi è venuto in mente adeso! – gocciolone sulla testa di tutti.

Sora: allora, genio! Sentiamo… cosa ha partorito la tua testa?

Izzy: be’… mi sono ricordato che dopo l’ultima battaglia qui a digiworld io avevo installato personalmente un software nelle dgivice di ognuno di voi per sapere esattamente dove vi trovavate. Quindi tramite quello potremmo trovare Kari…

Mimi: Izzi sei un genio! – saltandogli addosso e scoccandogli un bacio sulla guancia facendo diventare il ragazzo porpora.

Izzy: g-grazie mimi ma mi ci vorrà ancora del tempo prima che riesca a reimpostare il software. – dopo quella notizia i digiprescelti lasciarono lavorare Izzy e tutti si erano ricaricati, anche Tk. Davis invece stava subendo i sensi di colpa per aver picchiato uno dei suoi migliori amici.

Tk: hei Davis…

Davis: s-si? – il ragazzo lo guarda perplesso.

Tk: Grazie….. – Davis era sorpreso.

Davis: Prego… - i due si sorrisero.

Izzy: Hei ragazzi ci sono! – tutti gli corsero incontro.

Tk: allora???

Izzy: l’ho trovata ma il segnale è molto debole…

Tai: dove si trova?

Izzy: non lo so precisamente ma… sicuramente non si trova più a digiworld…. – gli costò dire quelle parole.

Tk: cosa??? E dov’è???

Matt: sulla terra?

Izzy: neanche…. – Izzy girò il computer verso i compagni e gli mostrò una specie di grafico con tre linee irregolari. Tutti si spiaccicarono contro lo schermo.

Davis: che diavolo è?

Izzy: guardate. La 1° linea, quella rossa, è la dimensione reale, è la terra…. La 3° linea, quella gialla, è la dimensione digitale, quella dove ci troviamo adesso… la 2° linea invece, quella di mezzo blu, è la dimensione dove si trova Kari…

Tk: e che cos’è? Il mare oscuro?

Izzy: potrebbe essere… ma non c’è un modo per esserne sicuri! Ve l’ho detto… il segnale è molto debole…

Sora: e come possiamo fare per arrivarci?

Izzy: non lo so… il segnale …

Tutti in coro: è debole!

Davis: e l’abbiamo capito….

Ken: magari… nel luogo dov’è scomparsa ci potrebbe essere proprio il ponte di passaggio e il segnale potrebbe essere più forte…

Tai: ottima idea!

Izzy: si si può provare ma dobbiamo sbrigarci! Il segnale potrebbe sparire da un momento all’altro

Tk: e allora cosa stiamo aspettando? Andiamo – tk sembrava aver ritrovato la carica.

Così il gruppo corse di nuovo verso il luogo della battaglia che raggiunsero in poco tempo. Arrivati Izzy tirò fuori il suo computer che veniva retto da Jou mentre il rosso ci smanettava sopra. Ma mentre aspettavano che si ritrovasse il segnale lo squarcio nel quale era scomparso Myotismon si apre di nuovo e ne esce un Bakemon che sembrava non essersi accorto della presenza dei digiprescelti.

Tai: ragazzi… catturiamolo – sussurra Tai. Così in poco tempo il digimon si trovò legato come un salame con delle catene che tolgono i poteri. Lo portano da Gennai dove viene messo sotto interrogatorio.

B: che volete da me? Io- io non so niente… – spaventato

Davis: si che sai qualcosa… dove avete portato la ragazza?

B: non lo so!

Tai: non è vero…

TK: PARLA! Avvicinandosi in modo minaccioso con la pistola in mano che la teneva puntata verso al digimon che vedendo Tk in quel modo si stava davvero preoccupando della sua vita.

Matt: Tk fermo!

Tk: ti ho detto PARLA!!!

B: va bene va bene…

Tk: COME FACCIAMO A ENTRARE IN QUELLA DIMENSIONE? – sempre con la pistola puntata

B: per entrare vi serve questo – tirando fuori una specie di cristallo – si può entrare solo da dove mi avete trovato, in quella dimension i digimon che non sono abilitati come noi non vi sopravvivono e non so nient’altro.

Tk: bene… - prese il cristallo e lasciò stare il digimon – ragazzi non perdiamo tempo andiamo! - Si incamminarono e lasciarono il digimon da solo.

B: ma cosa fate? Non potete lasciarmi solo… il mio padrone mi distruggerà! Vi prego… - ma appena i ragazzi si girarono il Bakemon saltò in aria.

Tai: ma che diavolo…

Matt: è esploso…

Sora: com’è possibile?

Izzy: è stato troppo un incontro fortunato, qualcosa mi puzza.

Ken: secondo voi ci sta tendendo una trappola

Tk: sicuramente! Ma non penso sia per voi..

Yoley: ma cosa dici?

Tk: tutto questo… tutto questo è causa mia…

Cody: che intendi?

Tk: lui ce l’ha con me! sono stato io a sconfiggerlo alla fine e ora vuole vendicarsi… ecco perché ha preso Kari! – seguirono attimi di silenzio.

Tk: andrò da solo!

Tutti: cosa???

Tk: andrò da solo… lui vuole me e me avrà!

Tai: no! È anche mia sorella… io devo salvarla…

Tk: no Tai… devo porre fine a questa storia una volta per tutte!

Davis: è giusto…Ma nessun super eroe vince i cattivi da solo…io vengo con te!

Tk: No Davis… - viene interrotto.

Davis: è in gioco anche la vita di Kari in questa storia… Pensi di essere l’unico a tenere a lei? Be’ ti sbagli!  ti servirò… pensi che Myotismon si faccia cogliere impreparato e che giochi pulito? Non credo proprio… vengo con te!

Tk: ok… partiamo subito però…

Tai: cosa? Ragazzi ma…

Tk: Tai! Sai quanto tengo a Kari, sai che darei la vita per lei… Fidati di me… - il biondo e il moro si guardarono negli occhi per momenti interminabili.

Tai: va bene Tk…

Tk: bene… non te ne pentirai.. troverò Kari! Davis sei sicuro?

Davis: Certo! Gennai… riforniscici di armi!

Tk: Perfetto… andiamo a riprendercela!  - i due salirono sulle loro moto e raggiunsero il famoso posto. Tk prese il cristallo dalla sua tasca, lo strinse forte tra le mani dopodiché lo alzò verso il cielo con convinzione. Una luce fortissima ne fuoriusci mentre lampi e tuoni squarciarono il cielo facendo aprire il passaggio che li risucchiò in un vortice nero portando li al suo interno.

 

 

 

 

 

OK ecco un altro capitolo ( anche se forse un po’ breve ) della mia storia! Spero sia stato all’altezza delle aspettative e che continuate a seguirmi!

Ringraziamenti:

Ringrazio in primis Marie 16 che continua a recensire la mia storia e mi ha anche dato consigli utili via Msn ( ciao cara spero che questo capitolo ti sia piaciuto, sai che ero un po’ a corto di ispirazione )

Inoltre ringrazio enormemente chi mi ha messo tra i preferiti… sono profondamente onorata!!! Grazie Grazie Grazie Grazie!^^

Be al prossimo capitolo con la speranza che sia sempre migliore!!

Kiss            Ice_Princes

P.S.   COMMENTAAAAAATEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!

 

 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


ffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffff

La dimensione nella quale arrivarono, ai due amici era del tutto sconosciuta. Si trovarono in una specie di foresta, era buio, c’era una nebbiolina leggere alquanto inquietante e il grande silenzio faceva fischiare le orecchie.

davis: Tk…è il mare oscuro?

Tk: non credo Davis… o almeno non era così quando ci venni l’ultima volta… - i due si guardavano attorno spaesati.

Davis: da che parte andiamo? – Tk prese il suo digivice e guardò sul display per individuare il segnale emanato da quello di Kari.

Tk: seguimi! – i Ragazzi si addentrarono nella foresta che si faceva sempre più fitta. Piu andavano anvanti piu il paesaggio si faceva scuro e spaventoso. Una strana calma regnava in quel luogo. Ad un tratto la foresta si interruppe di colpo e davanti i loro occhi si innalzava un imponente castello nero stile medioevo con un ponte levatoio.

Tk: è li dentro… - indicando l’edificio si fermò rimanendo a contemplare la grande costruzione nera che si scagliava all’orizzonte.

Davis: c’è troppa calma… - un brivido gli percorse la schiena.

Tk: è vero…entriamo e aspettiamoci di tutto.

Davis: Oh… grazie! Te l’hanno mai detto che sai essere molto rassicurante a volte?!– disse con tono sarcastico.

Ma con quelle parole Tk voleva inconsciamente preparare se stesso al peggio anche se non ci riuscì. Stava avendo paura, paura per se stesso, paura per Davis, paura per Kari, paura di non vederla più e, di conseguenza, paura di una vita senza di lei. L’hanno sempre profondamente distrutto moralmente gli scontri con la parte oscura di digiworld, quel mondo che le aveva sempre dato molto, come amicizia e amore, ma in cambio gli aveva chiesto tanto.

Davis: Tk?! – la voce dell’amico lo distolse dai suoi pensieri – tutto ok?

Tk: ehm..si…si sto bene.

Davis: come entriamo?

Tk: ‘ bella domanda… ‘ – Tk scruta il castello cercando una soluzione ma sembravano non esserci grandi possibilità. Il ponte era alzato sotto di questo c’era un fossato e non c’erano finestre.

Tk: guarda! - indicando una delle pietre, che formavano la parete del castello, che era più sporgente delle altre. I due ci si avvicinarono, Tk allunga una mano per provare a premerla ma viene bloccato da Davis.

Davis: Tk… potrebbe essere una trappola…

Tk: Davis ma allora non hai capito proprio niente! Tutto questo è una trappola… anche il digimon che abbiamo catturato era una trappola, l’aveva mandato Myotismon per attirarci qui. E premere quella pietra è l’unica possibilità per entrare e salvare Kari… - Davis guardava il suo amico innervosito.

Tk: Sei ancora in tempo per tirarti indietro… - a quelle parole Davis rinsavì. Lui, il digiprescelto del coraggio, che si arrendeva? No… impossibile! Era andato li per salvare Kari e quello avrebbe fatto.

Davis: no che non mi tiro indietro! – Il moro guardò la pietra e poi con convinzione lo premette con tutta la sua forza. Un fortissimo boato squarciò il silenzio che fino a poco tempo prima regnava incontrastato e il ponte si inizio ad abbassare cigolante. Quando si fermò, perché arrivato completamente a terra, i ragazzi lo oltrepassarono e si ritrovarono in una immensa sala vuota, nera e silenziosa, proprio come l’esterno. L’atmosfera era quasi del tutto buia, l’unica fonte di luce, anche se molto flebile, erano delle piccole fiaccole che costeggiavano le pareti. Alla fine della sala c’era una scala di ferro che portava al piano successivo.

Tk:  ‘ troppa tranquillità ‘ – il biondo prese il suo digivice e controllò di nuovo la posizione della digiprescelta della luce. Dal segnale sembrava si trovasse 2 piani più su di dove si trovavano loro in quel momento.

Davis: dov’è?

Tk: è 2 piani sopra di noi… dobbiamo salire quella scala. – I due si avvicinarono con passo sicuro alla scala e la salirono. Una volta arrivati al piano successivo si trovarono davanti lo stesso scenario del primo piano. Una grande sala quasi del tutto buia alla fine della quale c’era un’altra scala. Era tutto calmo ma il silenzio venne di colpo interrotto da un forte fruscio. In men che non si dica i due amici si ritrovarono uno con le spalle appoggiate a quelle dell’altro circondati da un esercito di strani digimon somiglianti a Ninja. Erano vestiti di nero, una maschera gli copriva il volto e lasciava intravedere solo gli occhi che erano dei puntini rossi.

Davis: che cavolo sono ora questi?

Tk: non ne ho la più pallida idea Davis… ma non sembrano venire in pace…

Davis: davvero molto perspicace Tk!- sarcastico.

Tk: pronto a combattere?

Davis: se ti dicessi di no cambierebbe qualcosa?! - detto questo i Ninja si scagliarono verso Tk e compagno che iniziarono un durissimo scontro.

Tk: direi di no…. – intento a riempire di pugni un Ninja.

Tk: ma quanti ne sono??

Davis: troppi! Non ce la faremo mai… – effettivamente, ogni volta che riuscivano a farne fuori uno ne arrivava un altro a prendere il suo posto, sembravano infiniti. Anche Tk sembrava sull’orlo di crollare ma poi qualcosa si illumino nel suo cervello.

Tk: Davis! Spostati da li… - detto questo Tk prese la sua pistola e sparò numerosi colpi ad una parte del soffitto. Davis ci mise qualche secondo per elaborare l’ordine datogli dal amico ma fece in tempo a spostarsi prima che il soffitto crollasse inesorabilmente schiacciando i Ninja e bloccandoli.

Davis: - tirando un sospiro di sollievo – Wow… gran bel idea amico…

Tk: Grazie, Dai sbrighiamoci! Kari è di sopra…  - Il digiprescelto della speranza e quello del coraggio salirono anche l’ultima rampa di scale e lo scenario che si trovarono davanti agli occhi era del tutto diverso da quello che gli si era presentato nei due piani precedenti, anche se l’atmosfera lugubre persisteva nell’esserci. Probabilmente era l’ultimo poiché non vi era nessuna scala. La sala non era immensa, era stretta, lunga e piena di spigoli e rientranze. Alla fine vi era una porta di ferro.   

Tk: è li dentro… - indicando la porta.

Davis: Be’ allora entriamo! – si avvicina

Tk: Aspetta Davis… - il moro si girò guardando l’amico dritto negli occhi

Tk: è stato troppo facile arrivare fino a qui. Mi Raccomando… occhi aperti! 

I due si scambiarono un occhiata fugace e si avviarono con passo convinto, anche se i loro animi non lo erano affatto, verso quella lastra di metallo che li separava dal loro obbiettivo. Una volta arrivati vicino si accorsero che la porta non aveva ne maniglia, ne cardini, ne nessun altra cosa potesse avere la funzione di aprirla. Davis iniziò a tirare dei colpetti su quella specie di porta. Ad un tratto si udì un continuo “ BipBipBipBipBipBipBip “…

Tk: DAVIS VIA DA LI !! – urlò il ragazzo tirando a se l’amico e buttandosi a terra. La porta esplose riducendosi in un mare di polvere e detriti e la stanza si riempì di fumo. Davis e Tk si rialzarono tossendo e iniziando a muovere le mani in modo tale che potessero dileguare il fumo per far riacquistare visibilità ai loro occhi.

Davis: ti devo la vita – con un filo di voce tra un colpo di tosse e un altro.

Tk: Già – dando poco peso alle parole del amico, camminando nella polvere e guardandosi attorno alla ricerca della ragazza, Davis lo seguì.

Dopo pochi passi la visuale si iniziava a fare più nitida . Ciò che si presentava davanti agli occhi dei due compagni di mille avventure era la sagoma di una persona a loro molto conosciuta: Hikari.

La ragazza era seduta su di una sedia legata e imbavagliata con gli occhi coperti e ansimante a causa dello spavento creato dalla esplosione.( e perché, il fatto di essere stata rapita non la spaventa?! Mah…  N.d.a )

Tk&Davis: Kari… - dissero i ragazzi all’unisono correndo verso la digiprescelta. Tk le tolse la benda dagli occhi bagnati di lacrime e dalla bocca abbracciandola e rassicurandola mentre Davis la  finiva di slegare.

Tk: hei stai tranquilla ok? È tutto finito…. – il ragazzo scostò con la mano una ciocca di capelli dal viso della digiprescelta e noto la guancia di quest ultima che era leggermente livida e arrossata.

Tk: é…è stato lui? – riferito alla botta. La ragazza annui e Tk non ci vide più dalla rabbia, ma i suoi pensieri di vendetta vennero interrotti dal digiprescelto del coraggio.

Davis: Ragazzi… sbrighiamoci ad andarcene… questo posto mi da i brividi. – appena terminata la frase una risa malvagia si espande nell’aria, la stessa risata che li aveva terrorizzati per tanto tempo facendogli perdere tutte le loro speranze e certezze: Myotismon.

Myotismon: Ah Ah Ah Ah Ah! Ma come? Ve ne andate di già? Certo che Ce ne avete messo di tempo per arrivare… Francamente pensavo ci impiegaste di meno, vi ho sopravvalutato! – e apparve l’essere digitale. Tk strinse i pugni – dopo tutto siete solamente degli INSIGNIFICANTI – ESSERI – UMANI – alzando il tono della voce realmente irritato e scandendo bene le ultime tre parole.

Davis: Già, insignificanti esseri umani che però ti hanno fatto il culo più di una volta! ( perdonate me per il gergo volgare n.d.a )  – con il suo solito tono insolente. Myotismon fu realmente risentito da quelle parole e si scagliò contro i ragazzi che, fortunatamente, riuscirono a sfuggire all’attacco. Cosi Davis e Tk iniziarono a colpire l’essere digitale con mosse straordinarie. Nonostante avessero incassato anche loro qualche colpo infieritovi da Myotismon sembrava stessero avendo la meglio. Ma Myotismon si fermò di colpo dicendo…

Myotismon: lo sai perché ti trovi qui Kari? – la ragazza stava ad ascoltare il digimon ad occhi sbarrati e orecchie spilate ( XD hihih n.d.a ).

Myotismon: no… tu non ne hai la minima idea vero? Dopo tutto i tuoi ricordi sono stati rubati da qualcuno… ahahahaha!

Davis: ride bene chi ride ultimo – interruppe ancora il ragazzo che venne repentinamente carbonizzato con lo sguardo dal cattivo di turno.

Myotismon: Be’ ma è ora che vi chiarisca un po’ le idee per farvi rendere conto di quanto siete stati stupidi. – I ragazzi stavano ad ascoltare sempre più incuriositi. – se sei qui è colpa del tuo caro amico biondo che ha osato mettermi i bastoni fra le ruote impedendo così la mia conquista di digiworld anni fa. I tuoi ricordi Kari sono nella mia testa…. Ero io il digimon che te li ha rubati, durante la mia sgradevole permanenza nella dimensione dove mi avevate imprigionato tu e i tuoi amici ho imparato a mutare e a prendere le sembianze di altri digimon. Quella di farti perdere i ricordi era tutta una tattica per rendervi più vulnerabili e per distrarvi dal lavoro che svolgevo io in questa dimensione, e non se ne è accorto nessuno, nemmeno il vecchio.( nemmeno io ^^ n.d.a )

Myotismon: comunque a voi due non vi ho ancora fatto i complimenti – guardando Kari e Tk – a quanto pare dall’ultima volta che ci siamo scontrati vi siete uniti parecchio. Vi ho tenuto d’occhio quando entravate e uscivate da digiworld credendo che fosse tutto ok, e poi, guardando nei tuoi ricordi Kari ho visto alcune scenette romantiche…

Kari: ridammeli!! – urlò e gli occhi le si riempirono di lacrime. Un sorriso malvagio si stampò sul volto del Digimon. Tk e Myotismon si guardarono per un istante interminabile negli occhi, entrambi sapevano cosa doveva succedere e entrambi sapevano che era una questione da risolvere tra loro due solamente, nonostante a Myotismon non pesasse sulla coscienza, sebbene ne avesse una, di far fuori anche le vite del moro e della ragazza. ondevitare Tk trascinò i suoi amici in un angolo dietro una parete relativamente al sicuro. Tk era quello più segnato dal breve scontro avuto poco prima con il digimon ed era leggermente sanguinante e affannato dato che si era esposto in prima linea sapendo che tutta quella storia era solo colpa sua.

Tk: Davis… ascoltami bene devi portarla via da qui aspettatemi qui sotto se entro 20 minuti non arrivo allora …andate via! – tutto d’un fiato

Davis&Kari: cosa??!!

Davis: Tk ma che cavolo dici? Io non ti lascio solo nelle mani di questo soggetto…

Tk: Davis porca miseria non fare il testone per una volta fa come ti dico!!! – prendendolo per il colletto della maglia e trascinandoselo a un millimetro dal volto guardandolo fisso negli occhi.

Davis: va- va bene amico… - prese l’orologio tra le mani e sintonizzò il cronometro a 20 minuti.

Kari: cosa?! Davis no… non assecondarlo! Tk io non ti lascio qui!

Tk: Ascoltami… devi andare ok? Ti devi fidare di me…Ti fidi di me? - la ragazza lo guardava fisso fisso negli occhi con occhi lucidi. Lei si fidava di lui ma sapeva benissimo che quello avrebbe comportato lasciarlo li da solo come voleva.

Kari: si… si mi fido di te! – in procinto di piangere. Tk la abbraccia forte dopodiché la bacia, entrambi avrebbero voluto fermare il tempo in quel bacio. Davis guardava la scena commosso.

Tk: ora vai! – Davis la prese per un braccio delicatamente.

Tk: ah Davis?

Davis: dimmi... – il biondo lo prese di nuovo di forza per il colletto tirandolo a se in modo da stare molto vicini.

Tk: se le succede qualcosa ti giuro che ti vengo a trovare ovunque tu sia e ti ammazzo.

Davis: non le accadrà niente amico! Fai attenzione – si abbracciarono dopodiché Davis e Kari si avviarono verso l’uscita.

 

 

 

 

 

 

OKOk…  ecco un altro capitolo! Il penultimo per l’esattezza, così finalmente finisco di tormentarvi….^^ Spero vi faccia piacere sapere che ho già scritto lo schema per il prossimo chappy e spero di pubblicarlo il più presto possibile!

Comunque spero che anche questo sia stato di vostro gradimento e di non avervi delusi!!!

Ringraziamenti:

Ringrazio come sempre la mitica Marie 16 che puntualmente mi onora dei suoi commenti! ^^

Dopo di che ringrazio tutti quelli che mi hanno aggiunta tra i preferiti in particolare:

1 - celiane4ever
2 - Marie16
3 - ny152
4 - pan151
5 - Valefantasy94

Un ringraziamento anche a chi solo legge!!!

KISSSSSSSSSS                                             Ice_Princes                                          

 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


ffffffffffffffffffffffffffffffff

Come ci eravamo lasciati nello scorso capitolo:

 

. . . . Tk e Myotismon si guardarono per un istante interminabile negli occhi, entrambi sapevano cosa doveva succedere e entrambi sapevano che era una questione da risolvere tra loro due solamente, nonostante a Myotismon non pesasse sulla coscienza, sebbene ne avesse una, di far fuori anche le vite del moro e della ragazza. ondevitare Tk trascinò i suoi amici in un angolo dietro una parete relativamente al sicuro. Tk era quello più segnato dal breve scontro avuto poco prima con il digimon ed era leggermente sanguinante e affannato dato che si era esposto in prima linea sapendo che tutta quella storia era solo colpa sua.

Tk: Davis… ascoltami bene devi portarla via da qui aspettatemi qui sotto se entro 20 minuti non arrivo allora …andate via! – tutto d’un fiato

Davis&Kari: cosa??!!

Davis: Tk ma che cavolo dici? Io non ti lascio solo nelle mani di questo soggetto…

Tk: Davis porca miseria non fare il testone per una volta fa come ti dico!!! – prendendolo per il colletto della maglia e trascinandoselo a un millimetro dal volto guardandolo fisso negli occhi.

Davis: va- va bene amico… - prese l’orologio tra le mani e sintonizzò il cronometro a 20 minuti.

Kari: cosa?! Davis no… non assecondarlo! Tk io non ti lascio qui!

Tk: Ascoltami… devi andare ok? Ti devi fidare di me…Ti fidi di me? - la ragazza lo guardava fisso fisso negli occhi con occhi lucidi. Lei si fidava di lui ma sapeva benissimo che quello avrebbe comportato lasciarlo li da solo come voleva.

Kari: si… si mi fido di te! – in procinto di piangere. Tk la abbraccia forte dopodiché la bacia, entrambi avrebbero voluto fermare il tempo in quel bacio. Davis guardava la scena commosso.

Tk: ora vai! – Davis la prese per un braccio delicatamente.

Tk: ah Davis?

Davis: dimmi... – il biondo lo prese di nuovo di forza per il colletto tirandolo a se in modo da stare molto vicini.

Tk: se le succede qualcosa ti giuro che ti vengo a trovare ovunque tu sia e ti ammazzo.

Davis: non le accadrà niente amico! Fai attenzione – si abbracciarono dopodiché Davis e Kari si

Avviarono verso l’uscita. . . . .

 

                                        

__________________________________________________________________

 

 

Tk guardò i ragazzi scomparire dietro uno dei tanti angoli di cui era composta la sala nella quale si stava svolgendo la battaglia. Ormai era solo. Nonostante il cuore gli battesse a mille e una strana sensazione gli attanagliasse lo stomaco, si fece coraggio, uscì allo scoperto guardando fisso negli occhi, con sguardo minaccioso e colmo di rabbia, Myotismon che gli rispondeva con uno dei suoi sorrisi meschini.

Tk: a noi due! – disse a denti stretti quasi non volesse che la sua bocca pronunciasse quelle parole che per il digimon sarebbero state, senza dubbio, una provocazione che gli avrebbe dato il via per iniziare lo scontro che ambedue aspettavano per pareggiare i conti e mettere fine per sempre a quella storia.

 Dopo l’affermazione del digiprescelto della speranza, Myotismon si limitò a cambiare la sua espressione da meschina a seria e concentrata dopodiché si fiondò  così velocemente su Tk che il ragazzo fece solo in tempo a portarsi le braccia avanti accusando il colpo e venendo scaraventato contro una parete.

Myotismon: che te ne pare ragazzo? Credo proprio che stavolta sarò io a vincere!aCosì potrò sbarazzarmi di questi pietosi ricordi della tua amica umana.

Detto questo Tk si rialza inizia a riempirlo di calci e pugni. Il biondino stava avendo la meglio anche questa volta. Quando si trattava di Kari, Tk riusciva sempre a tirare fuori il meglio di se.

Intanto i minuti passavano….

 

Fuori dal castello ormai erano arrivati Kari e Davis

Kari: pensi che ce la farà…? - cercando di trattenere le lacrime guardando, spaventata, da fuori, il castello dal quale ogni tanto ne fuoriusciva un rumore causato dalla battaglia.

Davis: certo! Tk ce la fa sempre! ‘’ ce la deve fare! ‘’ – non credeva molto alle sue parole ma come dice Tk: ‘’ la speranza è l’ultima a morire ‘’ e al ragazzo non restava altro che augurarsi che fosse vero. Poi l’occhio gli cadde sul suo orologio dove i secondi scorrevano veloci, per il moro sembrava che il tempo avesse accelerato la sua corsa. Mancavano meno di 5 minuti dopodiché se ne sarebbero dovuti andare come gli aveva fatto promettere l’amico.

 

Nel castello…

Myotismon, approfittando di un momento di debolezza del digiprescelto lo prese per un piede e lo fece girare fino a lanciarlo in aria per poi raggiungerlo a mezz’aria e sbatterlo sul pavimento tirandogli un pugno nello stomaco. Tk se ne stava mezzo tramortito a terra, Myotismon gli si avvicina e trasforma la sua mano destra in una lama appuntita. Si avvicina al ragazzo, affaticato anche lui dalla dura battaglia che si era svolta poco prima.

Myotismon: sembra proprio che questa volta… ho vinto IO ! Ah Ah Ah Ah…

Rise alzando la spada al cielo raccogliendo tutte le sue forze per poi sferrare il colpo di grazia al ragazzo, ma ad un tratto il digivice di Tk inizia a brillare luminosissimo e contemporaneamente anche quello di Kari che, infatti, insieme a Davis, guardava il suo aggeggio digitale stupefatta. Myotismon era rimasto accecato da tale luce. Ad un tratto dal digivice di Tk  ne fuoriesce un raggio luminoso che colpisce dritto nel petto Myotismon che tira un urlo disperato. Tk, intanto, si era ripreso e guardava allibito la scena. Il corpo di Myotismon si stava lentamente sgretolando come anche tutto ciò che da lui era stato creato, infatti il castello si stava sgretolando sotto i piedi del biondo. Ad un tratto dal corpo di Myotismon ne fuoriesce un fortissimo raggio di luce che esce dal castello raggiungendo Kari alla quale provoca una fortissima fitta alla testa facendola accasciare per terra.

Davis: Kari!! Che succede? – la ragazza guarda l’amico sbigottita dopodiché un sorriso si stampa sul suo viso.

Kari: i miei ricordi… Sono tornati!!!! – saltando al collo di Davis. Poi l’occhio le cade sul castello alle sue spalle che stava crollando a pezzi. Il moro si girò seguendo lo sguardo spaventato dell’amica. I due si rialzarono di colpo.

Davis: cazzo… - sussurra mentre Kari si porta una mano alla bocca e dagli occhi iniziano a straripare lacrime come un fiume in piena. Il ragazzo vedendo l’amica in quello stato la accoglie tra le sue braccia non sapendo cosa dire. Ormai del castello non era rimasto nient altro che un mucchio di polvere

Davis: ‘’ non può essere….  Tk…‘’

Bip-Bip-Bip-Bip… l’orologio del digiprescelto del coraggio inizia a suonare all’impazzata, mai suono fu più odiato dai due ragazzi. Davis spostò lo sguardo sul cronometro e notò che questo segnava  0:00:00. Il tempo che Tk si era concesso per venire fuori da quella situazione era finito e loro, per mantenere il patto fatto con Tk poco prima, se ne sarebbero dovuti tornare a casa senza di lui. Ma nessuno, ne Kari ne Davis, se la sentiva di lasciare lì l’amico, così decisero in silenzio di rimanere ad aspettarlo ancora qualche minuto visto che nessuno dei due si voleva rassegnare a ciò che ormai sembrava palese fosse successo.

 

Intanto nel castello…

Tk si era ripreso e guardando l’unico frammento rimasto di Myotismon scomparire…

Tk: a quanto pare … ho vinto IO! -  strafatto di adrenalina.

Poi realizzò che tutto sotto di lui stava cadendo a pezzi così iniziò a correre verso le scale ma quando ci arrivò vicino notò che queste erano già crollate. Inizia a guardarsi attorno e all’improvviso individua una parete della fortezza che si era mezza sgrotolata. Non gli restava nient altro da fare, era rischioso ma doveva provare. Così prese la rincorsa e si getto dal 3° piano cadendo nel fossato pieno d’acqua.

 L’impatto fu fortissimo ma nonostante questo Tk riuscì a sopravvivere portandosi a stento sulla riva e rimanendo steso li per qualche attimo giusto per riprendere fiato. Ad un tratto un flash improvviso gli balzò in testa: lui e i suoi amici avevano un tempo da rispettare, 20 minuti, e quel tempo era appena scaduto. Così raccolse tutte le sue forze, si trascinò fino al punto dove c’era l’ingresso del castello e finalmente li vide. Fortunatamente erano ancora li ad aspettarlo, qualche metro più avanti, abbracciati. Probabilmente lo credevano morto.

Tk: Hei… dopo 20 minuti che non vi controllo già mi freghi la ragazza! – disse ironicamente continuando a trascinarsi verso i due.

A Kari e Davis si gelò il sangue nelle vene quando sentirono quella voce.

Davis: TK!!!

 La ragazza si girò di scatto e quando lo vide gli corse in contro  saltandogli addosso e baciandolo.

Kari: ho fatto bene a fidarmi di te… - gli sussurra.

Tk: fai sempre bene a fidarti di me. – Kari lo abbraccia ma sente la sua mano leggermente umida, così la guarda e noto che è completamente rossa, sporca di sangue. In un istante tutta la felicità che l’aveva investita in quel momento si perde nella sua mano insanguinata.

Kari: ma che… Tk sei ferito!

Tk: no….s-sto…sto bene…- dopodiché sviene e stava quasi per ricadere faccia a terra se non fosse stato per il repentino intervento di Kari e Davis che lo hanno sorretto.

Kari: TK!

Davis: cazzo… dobbiamo subito riportarlo a digiworld! – cosi prese il cristallo tra le mani e aprì il varco. In un attimo si ritrovarono a Digiworld, nello stesso punto da dove erano entrati. Subito Davis fece materializzare una macchina dal suo digivice, vi salirono e partirono. Davis era alla guida mentre Kari e un mezzo tramortito Tk erano sui sedili posteriori. La ragazza faceva pressione sulla ferita del ragazzo in modo che non ne fuoriuscisse troppo sangue.

Kari: TK…Tk… guardami! Hei guardami! – il ragazzo cercava di mantenere gli occhi aperti  ma questo non gli riusciva molto bene.

Kari: Tk… andrà tutto bene te lo prometto! Questa volta sei tu che devi fidarti di me… CAZZO DAVIS VUOI ANDARE Più FORTE!!!

Dopo poco arrivarono a casa di Gennai anche se quel viaggio gli era sembrato interminabile. Appena il resto dei digiprescelti sentì arrivare l’auto, si precipitarono fuori e soccorsero immediatamente Tk che fu portato nella stanza di Gennai. Kari lo seguì di corsa fino a vederlo scomparire dietro la porta.

Matt: TK!

Yoley: Ferma Kari! Non puoi andare… - bloccando l’amica che voleva seguire Tk.

Kari: no! Non posso lasciarlo solo… - cercando di divincolarsi.

Tai: Kari stai calma… ora e con Gennai, vedrai che se la caverà. – la digiprescelta si lasciò andare tra le braccia del fratello.

 

Intanto Davis era entrato anche lui in casa e guardando la scena non potette fare altro che sedersi e sperare per il meglio.

Matt: Davis… che diavolo è successo? – disse il biondo sedendosi accanto al ragazzo che, dopo aver preso un grande respiro, inizia a raccontare tutto. Sora guarda la scena sconcertata, non sa proprio capacitarsi come faccia Matt a rimanere sempre distaccato quel tanto che basta  dalle vicende da riuscire a rimanere calmo e obbiettivo.

Così quella sera passava tra chiarimenti e preoccupazioni. Ad un tratto la porta della stanza dove c’erano Gennai e Tk si aprì e ne uscì il vecchietto. Tutti gli andarono in contro in attesa del verdetto.

Matt: come sta?

Gennai: bene ma ora sta riposando…

Kari: po-possiamo vederlo?

Gennai: si… ma solo una persona…

Kari e Matt si guardarono negli occhi per un istante interminabile.

Matt: Vai… - disse a Kari facendo un passo indietro.

Kari: sei sicuro? – domanda preoccupata.

Matt: sono sicuro che gli fa più piacere vedere te che me… - le sorride e lei si convince.

Appena entra vede Tk steso sul letto che stava dormendo. Aveva una cera molto migliore di come quando l’aveva lasciato lei. Prende una sedia e la posiziona vicino al letto, si siede e lo inizia a guardare tristemente, poi gli prende la mano.

Tk: è inutile che mi guardi in quel modo…sto bene! – il biondino apre gli occhi e le sorride. La ragazza lo bacia rapita da quel sorriso meraviglioso.

Kari: come ti senti? – accarezzandolo.

Tk: giusto un po’ stanco… ma per il resto bene… - le sorride di nuovo.

Kari: mi hai fatto preoccupare….

Tk: mi dispiace… dai vieni qui… - le fece spazio sul letto e lei gli si accovacciò vicino poggiando la testa sul suo petto.

Tk: Kari ehm….comunque io… insomma mi dispiace ma… credo che i tuoi ricordi… beh…penso siano andati distrutti con Myotismon…. – realmente dispiaciuto. Aveva fallito e non aveva mantenuto la promessa fatta a Kari. La ragazza ascoltava incuriosita le parole del ragazzo. Ad un tratto si ricordò di essersi dimenticata di dirglielo, così sollevo la testa e lo guardo fisso fisso negli occhi con un sorriso rilassato, poi lo baciò profondamente.

Kari: vuoi sapere una cosa? – il ragazzo la guardava perplesso.

Kari: Ho di nuovo i miei ricordi! E tutto grazie a te!

 

= Fine =

 

Finita! Scusate per l’attesa! Con questo capitolo ho finito di tormentarvi!^^ Speriamo che vi sia piaciuto!

Mi auguro davvero che la mia FF sia stata di vostro gradimento!

Vorrei ringraziare davvero tanto per l’appoggio e il sostegno dato tutti quelli che mi hanno recensito e/o aggiunto la mia storia tra i preferiti! Sono davvero felice di questo!

GRAZIE A:

Marie16

Valefantasy94

Celiane4ever

Ny152

Pan151    

Infine 1000000000 grazie anche a chi ha solo letto!!!!

Vi Voglio Bene!!!! XD XD

Ice_Princes

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