HARRY GINNY RON HERMIONE IN LOVE

di SaraPotter94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lo strano comportamento di Malfoy ***
Capitolo 2: *** La dichiarazione ***
Capitolo 3: *** Ron l'innamorato sconvolto ***
Capitolo 4: *** Quello che non sarebbe dovuto succedere ***
Capitolo 5: *** Ginny scompare e Hermione cambia idea ***
Capitolo 6: *** L'inganno per coprire Ginny ***
Capitolo 7: *** Il racconto di Ginny ***
Capitolo 8: *** La punizione ***
Capitolo 9: *** La prima vittima dello strano rumore ***
Capitolo 10: *** L'incontro con Lily ***
Capitolo 11: *** Ci vediamo dai Weasley ***
Capitolo 12: *** Villa Malfoy ***
Capitolo 13: *** Il ritorno ad Hogwarts ***



Capitolo 1
*** Lo strano comportamento di Malfoy ***


- Ciao Cho - Disse Harry alla bella ragazza dai tratti asiatici
Quella mattina Harry si alzò confuso. E felice.
Era al settimo cielo per come andava con Ginny ma non dimenticò che qualche mese prima la sua fiamma era Cho Chang e si incolpò di non aver notato Ginny prima, perchè era proprio lei la ragazza che amava. 
Cho era stata una svista, tutto qui.
- Emm... Ciao Cho - Disse asciutto Harry
- Harry, la prossima settimana ad Hogsmeade verresti con me da Madama Piediburro? - Chiese timida Cho
Harry non sapeva che dire. Come faceva a dire a Cho che lui era innamorato follemente di Ginny e che di lei non era nulla per lui?
Ma proprio in quel momento, la ragazza dalla chioma rossa arrivò a salvare Harry: Ginny era vicino a loro e salutò Cho con una smorfia.
- Andiamo Harry, vieni con me! - Disse Cho con una faccina dolce 
- Cosa? Dove Harry? - Si intromise infuriata Ginny
- Emm... Ecco.. Cho devi sapere che io e te non siamo mai stati nulla. Non so come mai tu sia qui a chiedermi ciò ma io e Ginny.. Vedi.. - Disse tremante Harry
Ma Harry non finì la frase che Cho era scappata via, in lacrime.
Ginny sorrise ad Harry in modo strano. Era come se chiedesse scusa per essere la causa del pianto di Cho.
Ma Harry conosceva il cuore di Ginny. 
- Harry.. Vado a Trasfigurazione. Ci vediamo alle tre nel giardino?- Chiese Ginny
- Si - Rispose Harry abbracciando Ginny
 
Poco più in la, nel corridoio affollato, Hermione camminava senza guardare dove andava, presa dalla lettura di un libro di Pozioni.
All'improvviso, Hermione sbatté contro qualcuno e tutti i suoi libri caddero a terra.
Lei si abbassò a raccoglierli e anche la persone a cui aveva sbattuto fece lo stesso.
Gli occhi di Hermione incontrarono quelli di un ragazzo biondissimo e dagli occhi meravigliosi: Era Draco Malfoy.
- Malfoy! - Gridò Hermione
- Granger.. - Disse lui impassibile
- Come mai mi aiuti? Come mai tendi la mano ad una sudicia mezzosangue?  - Chiese stupita Hermione -  
Draco sorrise furbo.
- Granger.. - Disse e se ne andò verso la sala Grande.
Hermione era scombussolata. Era strano ma Draco le era sembrato affascinante.
- Hermione, tesoro! - Urlò arrivando Ron
- Come mi hai chiamata Ron? - Chiese ridendo Hermione
-Emm... Ero preoccupato. Malfoy.. Cosa ha detto? E credevo che ti volesse fare del male. Il tesoro, emm.. Harry ha trovato il emm... Oh MISERIACCIA! Non dicevo a te! - Disse Ron imbarazzatissimo.
- Tranquillo Ronny. Non mi ha fatto nulla Draco. Mi ha solo aiutata a raccogliere dei libri caduti a terra. - Disse Hermione premeditando la reazione di Ron
- Cosa? Draco Malfoy aiutare una con genitori babbani? - Chiese Ron sorpreso
- Si, non so che pozione di gentilezza ha preso, Ronny - Rispose Hermione
- Mi piace quando mi chiami Ronny - Disse Ron con la faccia ds cucciolo
- Ah si Ronny? Bene,  ti chiamerò spesso così allora. Ma non avevi detto che odiavi quel soprannome?
- No, detto da te no. - Rispose Ron pentendosi di quello che aveva detto
- Ma che avete tutti oggi? Mha.. - Disse Hermione andando via
Ron pensò molto quella sera.
Che aveva Malfoy? E soprattutto, cosa voleva da lei? Doveva tenerlo lontano o la gelosia lo avrebbe divorato.

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Capitolo 2
*** La dichiarazione ***


Ecco. Erano di nuovo ad Hogwarts. Era il quinto anno e Hogwarts non era più il posto sicuro e perfetto di prima. 
Ma c'era qualcosa che dava speranza, in un certo senso, a Harry. Forse, lo rendeva felice il volto di lei.
Neanche Harry seppe mai dove trovò il coraggio per chiederle di accompagnarlo al ballo. E non sapeva come mai il preside Silente aveva deciso di organizzare un ballo primaverile. 
Ma Harry era felice, perchè al ballo ci sarebbe andato con lei, con Ginny.
Ron approvava e questo rendeva Harry ancora più eccitato. Sentiva le farfalle nello stomaco, pensando alla ragazza dai lucenti capelli rossi e dagli occhi profondi dove lui si perdeva spesso. 
Amava davvero Ginny ma l'aveva invitata al ballo come amica, dato che fino a quel momento, si erano parlati solo pochissimo a casa Weasley e Harry non sapeva cosa provava Ginny.
Sperava fosse amore. Per lui, ovviamente lo era già.
 
Arrivò la sera del ballo.
Harry indossò il suo abito da cerimonia e con quella sensazione di agitazione arrivò nella sala grande che per l'occasione era stata adibita a sala da ballo. Era senza tavoli e adornata di fiori. Era l'equinozio di Primavera e Harry si sentiva felice e spaventato.
Ma poi, i suoi dubbi passarono. Stavano arrivando, sotto gli occhi di tutta la sala, Hermione e Ginny.
Hermione era favolosa, con il suo abito rosso a balze stretto in vita e i capelli sciolti sulla schiena. 
Ma Ginny era assolutamente angelica. Era una visione celestiale: aveva i capelli rossi sciolti e portava al collo una collana di perle. Il vestito era azzurrino a balze con una cintina di perle in vita. Harry sentì un brivido salirli sulla schiena. La amava, e tanto.
- Sei stupendamente meravigliosa - Le disse Harry.
- Oh, be.. Si.. Hermione è stata gentile ad aiutarmi con il vestito.. Emm.. anche tu sei bellissimo, Harry - Disse Ginny arrossendo leggermente ma lasciandosi sfuggire un debole sorrisetto
La festa andò bene. Harry ballò valzer sfrenati con Ginny fino a mezzanotte.
Tutti andarono a dormire appena l'orologio scoccò l'una di notte.
Anche Harry, salutando Ginny, si recò nel dormitorio maschile.
Harry si distese sul letto, pensando a quella bellissima serata e a Ginny. La cosa pazzesca era che Ron non aveva avuto il coraggio di invitare Hermione e così Ron era andato al ballo da solo, tornando sbigottito nella sala comune alle otto di sera, incredulo del fatto che Hermione era andata al ballo con Neville.
Ma mentre Harry si toglieva la giacca dell'abito da sera, si era reso conto di un bigliettino infilato nella tasca che  Harry aveva appoggiato sul comodino per esaminarlo. Appena Ron e gli altri si addormentarono, lui lesse il bigliettino:
" Vieni all'una e mezza nella sala comune. Dormono tutti. Ginny ".
Il cuore di Harry sussultò. Era l'una e trentacinque minuti. E se Ginny se ne fosse già andata?
Corse, dopo essersi vestito, nella sala comune dove trovò Ginny seduta sul davanzale a guardare fuori dalla finestra.
La salutò e si sedettero impacciati su uno dei divani della sala comune, quello vicino al fuoco.
- Ahia! - Esclamò Harry, avvertendo un forte dolore alla cicatrice.
Ginny subito avvicinò le sue labbra alla fronte di Harry e baciò il punto vicino alla cicatrice.
Harry era incredulo, il dolore si era completamente calmato.
Di nuovo, dopo un pò, la cicatrice fece male e appena Ginny, distolta dal discorso sul Quiddich di cui stava parlando con Harry, se ne accorse baciò nuovamente la fronte di Harry.
- Ginny, io... Non so che dire.. Il dolore si calma.. - Disse tremante Harry
- Harry, forse, la cicatrice capta la presenza d'amore. E' una cicatrice procurata dalla magia oscura e la magia oscura soccombe sotto la forza dell'amore - Disse Ginny sorridendo.
- Oh, bè.. Cosa vorresti dire? - Chiese quasi intuendo Harry
- Intendo dire che ti amo, stupido Potter! - Disse Ginny.
I due si abbracciarono e Ginny si strinse ad Harry.
- Ma se la cicatrice fa male... Insomma.. Voldemort..- Disse Harry, leggermente intontito dalla rivelazione di Ginny
- Ma noi due insieme, non lasciarmi Harry. Tu-sai-chi è meno forte dell'amore. - Rispose preoccupata Ginny
- Ti amo Ginevra Weasley - Disse lui
- Ti amo Harry Potter - Disse lei
E i due si diedero un caloroso bacio.
- Emm..Emm.. - Si intromise tossicchiando Ron
- Ma proprio adesso? Che tempismo Ron! Oh, ciao Hermione! - Disse seccata Ginny
Harry era imbarazzatissimo e diventò tutto rosso.
- Non riuscivamo a dormire. Anche voi vedo siete molto svegli - bofonchiò Ron
- Ronny smettila di fare lo stupido con Harry e Ginny!-  Hermione parlò in tono ironico
- Smettila di cimarmi Ronny! - Rispose quasi arrabbiato Ron
- Ok, ok. - 
Hermione fece una faccia buffa e fece ridere tutti.
Era tardi e l'indomani c'era Pozioni, la materia che Harry odiava. Forse a causa di Piton. Anzi sicuramente era Piton la causa.
- Ciao Ginny. - Disse secco Harry che non disse altro intimidito da Ron
- Ciao Harry, ' notte. - Rispose Ginny con un sorrisetto furbo.
- Andiamo Harry - Si intromise Ron
E così, Ron e Harry andarono a sinistra, verso i dormitori maschili e le due ragazze andarono dall'altra parte.
Harry si addormentò confuso. Voldemort sarebbe tornato. Avrebbe rischiato. Un altro pensiero andò a Draco Malfoy e al fatto che era il preferito di Piton e che domani avrebbe avuto Pozioni. Ma l'unica cosa che riusciva a vedere oltre i suoi pensieri pessimisti, era il volto della ragazza che aveva stregato il suo cuore: Ginny Weasley.
La luna era alta nel cielo e emanava un bagliore argenteo. Harry si addormentò pensando a lei.
 
SPAZIO AUTRICE:
Bene, ciao a tutti ragazzi :)
Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto.
Sono insicura sullo stile della scrittura ma via via mi migliorerò spero. lol
La fanfiction sarà ricca e varia di personaggi e avvenimenti ma già il primo capitolo ( molto lungo lo so ) narra un avvenimento importante. SPERO CONTINUERETE A SEGUIRE. SONO NUOVA E QUESTA E' LA PRIMA FF :)
UN BACIO. ALWAYS A POTTERHEAD. 
SARA

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Capitolo 3
*** Ron l'innamorato sconvolto ***


Era arrivata l'ora di andare ad Hogsmeade.
Già... Ne erano tutti felicissimi.
Quella mattina nella Sala Grande c'era un pò di trambusto. Hermione tornò in camera per cambiarsi a causa della gita ad Hogsmeade.
Appena entrò in camera, trovò sul letto una scatola di zuccotti di zucca.
Strano, non li aveva comprati. C'era un biglietto sulla confezione scarlatta: ' CARA HERMIONE, NON RISPONDERE A QUESTA LETTERA. CI VEDIAMO OGGI ALLA STAMBERGA STRILLANTE ALLE 10 E MEZZO. NON MI FIRMERO'. CI VEDIAMO OGGI. '
- Calma, Hermione. Devo stare calma. Chi è quest'ammiratore segreto? A me piace Ron. Ron e basta. Calma.. - Si disse
 
Erano le dieci e un quarto. Hermione era agitata ma bella come sempre. DECISE DI ANDARE ALL'APPUNTAMENTO.
Non convintissima però, lasciò Ron a Mielandia insieme ad Harry e Ginny con la scusa di dover andare a prendere un'erba per pozioni che cresceva ad Hogsmeade. Che scusa.
Effettivamente Ron non le credette e decise di seguirla di nascosto.
Hermione arrivò puntuale all'ingresso della Stamberga Strillante, che si diceva abitata da fantasmi.
All'improvviso, una figura esile dai capelli biondi uscì dalla porta della Stamberga. 
Era Draco Malfoy. Hermione per poco non svenne, Ron nascosto dietro ad un arbusto, sembrava sotto shock.
- Ciao Hermione, sei bellissima - Disse Draco
- Malfoy, dimmi cosa ti sei bevuto, percè qui è poco credibile - Rispose assciutta la ragazza
Draco non disse nulla. Si limitò a prenderle la mano.
I loro respiri si fecero più vicini, e incredibilmente, si baciarono.
- Draco.. Io.. Ron.. - Disse tremante Hermione, incredula di come avesse fatto a provare qualcosa per Draco.
- Shh.. - la zittì Draco
E i due, Hermione non seppe mai come successe, se fosse un incantesimo o un brutto sogno, si baciarono di nuovo. 
Hermione aveva bisogno di Draco. Ma non era possibile. Draco era sempre stato maledettamente  stupido con lei. E lei lo aveva sempre odiato. Ma adesso...
Ron... Ci eravamo dimenticarti del povero Ronal Weasley che ascoltava incredulo.
Ron era quasi svenuto, e subito, quasi storditamente corse da Mielandia.
 
Ron arrivò a Mielandia piangendo.
- Harry.. Hermione e Draco, li ho seguiti e si sono bbb...bb.. baciati ! - Disse disperato Ron
- Ron, tu stai delirando.. Malfoy e Hermione? Hahaha non farmi ridere! - Rispose Ginny al posto di Harry
 
Ron, disperato, tornò ad Hogwarts prima di pranzo. Stava morendo dentro.
 
Cho era passata vicino a Ron, lo aveva salutato. Harry tornò poco dopo insieme a Ginny ma non andarono da Ron. 
I due piccioncino andarono alla capanna di Hagrid a bere un té.
Ron era così disperato da buttarsi dalla Torre di Astronimia.
Hermione e Draco erano ancora alla Stamberga Strillante. E Ron non sapeva cosa stessero facendo; cercò di non pensare al peggio che poteva succedere. Era impossibile che Hermione e Draco.. Insomma.. Oltre al bacio. Solo impossibile. 
Forse non era Hermione quella che aveva baciato Draco. Ma no, era lei.
E con questa confusione, con uno strepitio di pensieri in testa, Ron cercò di soffocare la fitta che provava al cuore.
 
 
 
SPAZIO AUTRICE
Ciao carissimi : )
Sono pochi che seguono la fan fiction ma per me va bene così.
Hermione- Draco. Incredibile vero? 
E povero Ronald ;)
Grazie a chi segue la ff. Se volete scrivermi su Twitter sono @HarryIsAWonder.
Always a Potterhed : )

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Capitolo 4
*** Quello che non sarebbe dovuto succedere ***


- Ginny, hai visto tuo fratello. Devo andare da lui, stava male. Sembrava aver visto davvero Draco e... Hermione. - Disse Harry 
I due erano seduti su una panchina nel giardino di Hogwarts, bello e verde come sempre.
I due innamorati si tenevano per mano; la giornata ad Hogsmeade era passata ma Hermione e Draco non si erano fatti vivi.
Harry e Ginny erano convinti che Ron avesse visto male, era praticamente impossibile che si fossero baciati. Ma era un caso che gli unici alunni fuori scuola erano loro? E che Gazza stava cercando Hermione e Draco come i ragazzi non rientrati ad Hogwarts dopo la mattinata ad Hogsmeade?
- Harry, rimani con me... - lo implorò sorridendo Ginny
I suoi occhi fecero sobbalzare Harry: era bellissima ma doveva andare da Ron.
- Ginny, capiscimi. Ron è stravolto. - Rispose Harry, baciandole la guancia e alzandosi per andare in soccorso del suo amico.
                                                  *****
- Ron! Ron! - Harry tentò di rianimare Ron che era steso sul letto nel dormitorio.
- Harry... Io... Ho visto lei.. - Disse Ron in lacrime mentre si riprendeva
- Andiamo Ron, in infermeria sapranno meglio cosa fare - Disse Harry aiutando Ron ad alzarsi
- Non sono malato! -
- Lo so bene Ron ma è meglio se ci accertiamo..- Rispose vago Harry alla protesta di Ron
 
Poco dopo, in infermeria, Madama Chips chiese a Ron cosa fosse successo.
Harry, senza entrare nel dettaglio, spiegò che Ron aveva subito un trauma di cuore che lo aveva lasciato scioccato. 
- Signor Weasley, ho capito, il mal d'amore è il più grande dolore! Ecco, prenda un calmante. - Disse Madama Chips dando a Ron un cucchiaio di infuso calmante.
- Potete andare, si risposi, Weasley e non pensi a questa ragazza - Si congedò l'infermiera
Poco dopo, Harry e Ron tornarono in camera. Harry disse a Ron di riposare e si distese anche lui sul suo letto sprofondando nei suoi pensieri.
Senza accorgersene, Harry si era addormentato. Al suo risveglio il letto di Ron era vuoto e si sentiva un gran baccano provenire dalla sala comune.
Harry svelto andò a vedere e vide quello che non avrebbe mai voluto vedere...
- CON DRACO MALFOY, HERMIONE! IO CHE TI AMAVO, IO HO SEMPRE CREDUTO CHE.. CHE STUPIDO CHE SONO - Urlava un furibondo Ron che Harry non aveva mai conosciuto
- POSSO FARE CIO' CHE VOGLIO, RONALD E CHI TI HA DETTO DI SPIARMI? - Rispose sempre in quel tono Hermione
Ginny guardava spaventata, evidentemente neanche lei aveva mai assistito ad una lite del genere.
HARRY NON SAPEVA CHE FARE.
La discussione si fermò. Hermione uscì dalla Sala Comune.
Ron rimase fermo. Pazzo dentro. 
La Sala Comune era piena di Grifondoro curiosi accorsi per capira cos'era quel baccano.
- Fuori, che avete da guardare? - Gridò Ron alla folla mentre tornava al dormitorio
- Ron, aspetta! - Gridò Harry che però non fu calcolato dall'amico furente.
                                          ********
Hermione correva per il corridoio senza sapere dove andava. 
Voleva solo trovare Draco; Era la sua priorità.
La ragazza era in lacrime ma questo non la rendeva brutta. Le lacrime che le rigavano il viso non coprivano la sua bellezza.
Hermione sapeva che il dormitorio dei Serpeverde era nei sotteranei e corse lì.
- Draco! - Gridò e una figura esile, attraente e bionda arrivò verso di lei.
Hermione strinse Draco con forza. Draco ed Hermione andarono nella stanza delle Necessità per parlare. Draco aveva capito tutto.
- Draco, Ron mi ha urlato contro ma io... io... ti amo, Draco. - Disse con voce flebile lei
- Lo so Hermione, anche io ti amo.- Rispose lui
I due si strinsero forte.
- Dimmi che andrà tutto bene, Draco. Che il nostro è un'amore possibile. - 
- E' POSSIBILE, HERMIONE. ANDRA' TUTTO BENE. - La rassicurò Draco, stringendola forte a sé.
Hermione era sconvolta. Doveva aspettarsela una reazione del genere da Ron.
 
ANGOLO DELLA SCRITTRICE
Ciao carissimi e carissime, spero vi piaccia :)
Se volete scrivermi su Twitter sono @HarryIsAWonder, oppure se vi piace potete scrivere una recenzione, sarei lieta di sentire la vostra opinione.
La storia si farà più complessa, e più avvincente ma per ora godiamoci il cucciolo Draco che coccola Hermione. Haha scusate errori, non ho riletto.
Always : ) 
Sara

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Capitolo 5
*** Ginny scompare e Hermione cambia idea ***


Ron si svegliò scombussolato. Aveva ormai preso atto che Hermione e Draco 
stavano insieme e aveva deciso di voltare pagina; forse Hermione non lo 
meritava...
- Ron! - Gridò Harry
Ronald mise a fuoco e vide che Harry aveva un volto segnato dalla paura.
- Vestiti, ti spiegherò dopo.. - Disse Harry
Ron si vestì e corse con Harry nella Sala Grande dove tutti facevano 
colazione. Ron, ignaro di ciò che era successo, si sedette lontano da Hermione 
e mangiò tutto ciò che poteva.
Harry preoccupato com'era, non toccò cibo: bevve un calice di succo di zucca e 
fece alzare Ron dal tavolo.
- Ron, ascolta.. Qui è una faccenda importante, quando ti dirò cosa è successo,
non urlare o pronunciare il nome della persona che amo - Disse disperato Harry
 - Stai parlando di mia sorella? Di Gin..- 
- Shh! Ron non dire quel nome! - Lo rimproverò Harry
- Tipo che mia sorella è come il nome di Tu-Sai-Chi? HAHA - Rise Ron
-  Quando saprai non riderai più, stupido. - Disse Harry in tono preoccupato
Lo sguardo di Ron si incupì all'improvviso. Cosa era successo a sua 
sorella?
Harry lo riportò nella Sala Comune di Grifondoro dove erano ad aspettarli, 
dopo essere stati a colazione, i gemelli Weasley e Hermione.
Ron capì che la faccenda era seria.
- Allora Fred, spiega a Ron! - Esclamò in tono da generale George
- Certo George! Allora, Ronald, noi abbiamo visto Colei-Che-E'-Meglio-Non-
Nominare strana questa mattina.. Diceva che voleva girare il mondo e che voleva 
volare dalla Torre di Astronomia e questo non è da lei. - Iniziò a parlare Fred 
- Poi ha detto di non pronunciare il suo nome altrimenti cose terribili 
sarebbero successe. E da li non si è più vista. Zero. Non abbiamo avvisato i 
professori.. - Concluse Fred
- Cosa c'è Hermione? - Chiese Harry notandola
- Idea.. Credo che lei abbia assunto per errore una pozione Sognatrice che ti 
mette la voglia di andare via e sia scappata da Hogwarts.- Disse il genio 
Hermione
- Ed ora? Come facciamo a farla tornare? - Chiese Ron
- Questo non lo so ma vado in biblioteca a cercare qualcosa.. - Disse 
andandosene Hermione
I due non si parlavano ma quella situazione era diversa, di emergenza. 
Dovevano trovare sua sorella a tutti i costi.
 
- E se qualcuno la nomina? Qualcuno che non sa della sua scomparsa? Cosa 
succede? - Chiese Harry
- Hei Harry, noi non sappiamo ma Hermione prima aveva detto che nessuno può  bere la pozione da solo. Qualcuno che voleva mia sorella fuori di qui deve aver agito.- Disse George
 
- Ma chi vorrebbe Ginn.. Emm.. Tua sorella fuori? Tutti le vogliono bene.. - Disse Harry
 
- Già.. - Annuì Fred 
 
Pochi minuti dopo Hermione era tornata carica di libri. Sulla copertina di uno di questi era scritto " Infusi e Pozioni che cambiano la mente: come e cosa fanno ": Hermione 
aveva di certo trovato qualcosa.
 
- Allora..- Iniziò Hermione - Credo di aver capito tutto.. - 
- Ti pareva - Cercò di sdrammatizzare Fred
Hermione fece un sorrisetto forzato e continuò: - La pozione che ha assunto lei  è, come credevo, una Pozione Sognatrice. E si può pronunciare il nome. Ma per far tornare Ginny
deve essere la persona artefice della Pozione a dire il nome della persona a cui ha somministrato la Sognatrice. - 
 
- Dobbiamo trovare chi ha fatto la Pozione e far dire a lui o lei  il nome di Ginny? - Chiese Ron
- Si - Annuì Hermione
 
Harry voleva tanto sapere chi era stato... La sua Ginny.. Dal giorno dopo avrebbe iniziato le ricerche.
                                                                  
                                                                        ********
                                                               
 
Hermione salutò e andò da Draco.
Era convinta della sua scelta...
 
- Ciao Draco. - Disse fredda 
- Ciao dolcezza - Rispose lui
Draco era diverso dal solito, era meno dolce. Meglio così Hermione non avrebbe fatto fatica a dire in fretta ciò che doveva dire.
- Draco io non ti amo, io amo Ron e non so perchè mi sia fatta prendere da questa storia dato che è Ron che amo.. - Disse velocemente
Draco la prese bene ma sembrava offeso.
- Ah, ok... Bene Granger. Già mi avevi stancanto. Astoria!  Vieni qui andiamo a fare un giro - Disse lui rivolto ad Astoria, una Serpeverde.
- Bene, vedo che hai provveduto.. Ciao Malfoy - Disse sfacciata Hermione
- Ciao.. - Rispose lui che evidentemente amava ancora Hermione ma magari sarebbe nato qualcosa con Astoria.
 
Hermione si sentì abbracciare forte dietro le spalle. Non si voltò: capì che era Ronald Weasley e che era lui quello che amava.
Rimasero abbracciati per un pò fino a quando lei si girò e chiese:- Hai sentito tutto? Mi spiavi Ronny? Haha - 
- Si, ho sentito tutto e ti amo anche io. - Disse Ron
- Io di più -  Disse lei e i due si baciarono.
 
Andarono a dormire subito dopo cena. L'indomani avrebbero dovuto scoprire chi era l'artefice della pozione contro Ginny.
 
ANGOLO DELLA SCRITTRICE:
Ciao e grazie a chi segue la fanfiction.
Carini Ronny ed Hermy, vero? 
E soprattutto CHI VOLEVA TOGLERSI GINNY DAI PIEDI? HAHA
LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLO, A PRESTO E GRAZIE ANCORA.
SARA

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Capitolo 6
*** L'inganno per coprire Ginny ***


Quella mattina erano tutti belli e pronti per scoprire chi aveva tolto di mezzo Ginny con la Pozione Sognatrice.
Nel dormitorio femminile, in camera, Hermione aveva indossato la divisa e si era pettinata i capelli con noncuranza.
Nel dormitorio maschile Harry e Ron, in camera loro si erano vestiti ed erano pronti così come Fred e George in qualche camera più in là.
 
Si ritrovarono nella Sala Comune puntuali alle sei meno un quarto per organizzarsi: Ron e Hermione si sedettero vicini su un divanetto e Harry, George e Fred in un 
altro comodo posto vicino al camino.
Era ancora Inverno, Natale era vicino e faceva freddissimo.
 
- Come si procede? -  Chiese Ron
- Bé...- Iniziò Hermione - Intanto troviamo un piano per far finta che non sia successo nulla, perchè ieri abbiamo detto ai professori che Ginny stava male ma dobbiamo
darne la prova.. - 
- E come? - Chiese Harry impaziente
- Bè... Si potrebbe mostrare alla McGranitt un clone di Ginny ma come si fa? - Disse Fred
- POZIONE POLISUCCO! - Esclamò Ron
- Esatto, sempre più fiera di Ronny - Disse sorridendo adorabilmente Hermione
- Haha ti amo - Rispose Ron
- Anche io - 
 
- BASTA CON QUESTE SMANCERIE! - Disse George irritato 
- Ok,ok. - Disse Hermione e continuò - Credo che nel letto di Ginny ci sia qualche capello, o qualcosa di suo per la Pozione Polisucco... Mi trasformerò in Ginny 
e andrò dalla McGranitt a farmi dare la giustificazione delle assenze dalle lezioni e il gioco è fatto perchè Ginny starà a letto.. Ho avvisato le coinquiline
di Ginny della faccenda e loro la copriranno. - 
 
- Perfetto - Commentò Potter
- Allora vado a preparare la Polisucco... Ma ci vorranno mesi... Possiamo però rubarne un pò dalla scorta di Piton. - Disse Hermione
- Bè... Hermione che fa qualcosa contro le regole haha - Rise Fred
- Lo so, andrà Harry con il suo mantello dell'invisibilità. - Continuò Hermione
- Bene, vado .. - Disse Harry andando verso lo studio di Piton sotto il mantello
Era presto e la colazione sarebbe iniziata alle otto e trenta ed erano ancora le sei.
Avevano tutto il tempo.
Harry prese senza problemi la Polisucco e mise al posto di questa un'altro liquido confondibile; poi tornò dagli altri nella Sala Comune.
Hermione prese la Polisucco e vi mise il capello di Ginny che aveva trovato nella sua stanza.
Hermione bevve disgustata la pozione e si trasformò in Ginny Weasley. Harry voleva abbracciarla e stringerla forte ma non era Ginny, era Hermione.
 
                                                                      **********
 
Hermione si incamminava sulla strada dell'ufficio della McGranitt mentre sotto effetto della Pozione sembrava Ginny.
* Toc-toc *
- Avanti - Gridò la professoressa
- Sono Ginevra Weasley, professoressa e richiederei possibilmente un certificato ..- Disse Hermione 
- Signorina Weasley, certifico io per lei ma preferirei che lei trascorra del tempo in infermeria - Disse la McGranitt impassibile
E ora? L'effetto della pozione Polisucco sarebbe sparito, e lei sarebbe tornata Hermione e cosa avrebbe detto Madama Chips quando avrebbe scoperto?
- No, professoressa. Mi ritiro nel dormitorio e riposerò. - Suggerì Hermione tentando di salvare il salvabile
- Insisto signorina Weasley. Vada in infermeria. - Disse la professoressa seriamente
- Si - Disse flebilmente Hermione
Si recò da Madama Chips per una visita e le chiese di dimetterla e di mandarla a riposare.
- Va bene Weasley. - Disse l'infermiera - Vai e riposa ma... -
L'effetto della Polisucco svaniva, Hermione corse via ringraziando la donna per averla dimessa.
Appena in tempo e la Pozione Polisucco era svanita dal suo corpo lasciando tornare Hermione Granger nel suo aspetto.
- Fatto? - Chiese Harry
- Fatto - Annuì lei andando fra le braccia di Ron
- Sono le otto e mezza, è meglio scendere in sala Grande a fare colazione, direi. - Propose Harry
Tutti acconsentirono e si recarono a fare colazione. Avrebbero indagato su chi aveva tolto di mezzo Ginny negli spazi fra le lezioni.
Tutti uscirono dalla Sala Comune tranne Ron ed Hermione che si abbracciarono ancora un po e poi con titubanza uscirono per raggiungere gli altri nella Sala Grande.
 
                                                              *************************
Avevano un'ora libera. I gemelli Weasley, Ron, Harry ed Hermione mangiarono al volo come tutti e corsero nel giardino.
Alcune Corvonero erano sedute sul prato a ridacchiare. C'era anche Cho Chang.
Harry l'aveva notata solo perchè lei era andata vicino a lui a salutarlo.
- Ciao Harry - Disse lei in tono soave
- Ciao -  Rispose freddo Harry al saluto della ragazza dai tratti asiatici
- Cosa fai, bello? - Chiese ancora suadente Cho
- Nulla, nulla che interessi. - Rispose Harry ancora chiuso in se stesso
- Cosa? A me interessa Harry caro -
- Cosa vuoi Cho? Io sto con Ginny, ti entra in testa? Sei una Corvonero, dovresti avere cervello! - Esclamò Harry  arrabbiato e la ragazza diventò rossa di rabbia
- Ginn... Emm.. Quella orrenda rossiccia! Non ti merita Harry, lei è poco bella. Non è come me.. - Disse Cho
Harry stava per esplodere ma Ron, che fino a quel momento era rimasto muto, disse: - Attenta a come parli, sudicia! - 
- HAHA Weasley, fai ridere! Levati di mezzo! - Esclamò Cho andandosene
Harry era arrabbiato, molto arrabbiato.
- Ragazzi... Devo parlarvi.. - Disse Hermione - andiamo sotto quella panchina! - Continuò
Harry sentì la testa spaccarsi: la cicatrice bruciava forte.
Ginny lo avrebbe fatto passare col suo amore. Ma Ginny non era lì con lui ed Harry si sentiva solo.
- Tutto bene Harry? - Chiese Ron
- No, tutto male! - Esclamò lui
Arrivarono alla panchina nel giardino e si sedettero.
Harry vide Cho da lontano fare un sorrisetto ad una sua amica Serpeverde.
 
- Ragazzi, ho capito.. - Iniziò Hermione
- Hermione, ragazzi... Scusate io prendo aria.. La cicatrice fa male ma torno subito. - Disse Harry
Tutti annuirono ed Harry si avviò per il giardino di Hogwarts.
Si rannicchiò in un angolo dove alcune Corvonero si avvicinarono e una di loro disse con voce stupida e vanitosa: - Potter, ciao. Abbiamo saputo che Ginny è 
in infermeria. Haha, quella sudicia si è ammalata e così Cho ha campo libero - 
- Andatevene adesso, prima che sia costretto a dirne quattro al cappello parlante che vi ha smistate in Corvonero, la casa dell'ingegno e della saggezza. Siete delle 
oche- Commentò Harry
Non aveva mai detto quelle cose a nessuno ma quelle se lo meritavano. Proprio.
Mentre tornava da Hermione, Ron e dai gemelli sulla panchina incontrò Luna e la salutò. Lei era intenta ad aggiustare il suo amuleto ' anti nargilli'.
 
- Eccomi -  Disse Harry al gruppo
- Era ora! - Esclamò Fred
- Già.. - Commentò George
- Ragazzi...Io ho capito tutto. Chi è stato, oggi nei corridoi ho incontrato dei Serpeverde che parlavano di togliere Ginny dal team di Gfifondoro per il Quiddich. 
Dicevano che era forte - Disse Hermione
- Ma dicevano il suo nome? - Chiese Ron
- No, dicevano ' quella rossa Weasley ' ... Sospetti - Rispose Hermione
- Ma i Serpeverde hanno tanta paura di Ginny? - Chiese Harry
- Non so.. - Rispose Fred
In quel momento vicino a loro passò Draco Malfoy, bello come sempre, mano nella mano con Astoria.
Ron lo guardò in cagnesco e abbracciò Hermione.
Draco andò dritto verso Harry e lo salutò:  - Ciao, Potter. Stai attuando un piano con questo gruppo di poveri idioti, haha. - Rise
- Attento a come parli, Malfoy. - Interruppe Hermione - Astoria, sei una ragazza intelligente. Evita di fare errori come quelli che ho fatto io. - Continuò Hermione
- Bè... Io vado. Draco è davvero così? Come dice la Granger? Ciao a tutti. - Disse andandosene Astoria
- Granger, sudicia mezzosangue! - Disse Malfoy
- Malfoy, mi sono resa conto dei tuoi punti deboli, e non mi insulti così. -
- Lascia stare Hermione, Malfoy! - Intervenne Ronald
- Ma io che sto qui a parlare con voi! Granger, se ancora provavo qualcosa.. Ora no! - Gridò Malfoy e se ne andò
- Tanto meglio! - Disse Hermione
Ron la abbracciò e la strinse a se.
- Ronny mi dispiace che tu debba assistere a questo... - Disse lei
- Tranquilla Hermione - La rassicurò lui
- Emm... - Tossicchiò Harry - Continuiamo? -
- Si, certo.. - Dissero Ron ed Hermione
- Ma a chi facciamo dire il nome di Ginny? Chi deve farla tornare? - Chiese Harry
Forse non erano i Serpeverde ad aver dato la Pozione Sognatrice a Ginny, pensò Harry.
Era ora di lezione. 
Trasfigurazione e subito dopo Pozioni. Era terribile per Harry e senza Ginny a consolarlo dopo lezione per di più.
La sera, dopo cena, erano tutti troppo stanchi per parlare di Ginny e poi avrebbero avuto altri 5 giorni di certificato medico per parlarne.
Andarono a dormire presto e in Sala Comune rimasero da soli solo Ron ed Hermione perchè gli alunni di Grifondoro erano tutti andati a dormire presto.
- Ron.. - Disse Hermione
- Dimmi.. - 
- Vieni qui Ronny... - Chiese Hermione indicando un angolo del divano vicino a lei
Ron si distese accanto alla ragazza che si addormentò subito.
Ron disse: - Accio coperta! - 
Ed una soffice coperta arrivò e lui la distese con cura su Hermione addormentata.
Aspettò un pò vicino a lei e poi la baciò e la svegliò dicendole che doveva andare a dormire nel dormitorio.
- Si, Ronny. Vado a dormire... A domani - Disse lei
- Si. - Rispose lui amabilmente
Domani sarebbe stata vacanza. Finalmente.
 
SPAZIO DELLA SCRITTRICE:
Ciao cari : ) 
Al momento ho molte visualizzazioni e poche recensioni ma va benissimo così e ringrazio tutti.
Chi è stato a fare questo a Ginny?
Povero Harry solo...LOL
I CAPITOLI A VOLTE LI SCRIVO LUNGHI, A VOLTE MENO LUNGHI ma va bene così, giusto? lol
Ditemi cosa ne pensate e su Twitter sono: @HarryIsAWonder, un bacio a tutti :)

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Capitolo 7
*** Il racconto di Ginny ***


Hermione si era svegliata felicissima. Era vacanza, i ragazzi potevano decidere quello che volevano fare.
Ma il motivo della sua felicità era più che altro la dolcezza di Ron della sera prima. Non vedeva l'ora di salutarlo e di dire lui quanto lo amava.
 
Poco lontano, nel suo dormitorio, Harry si era svegliato ancora una volta con la consapevolezza che Ginny non era ad Hogwarts. Ma almeno era vacanza.
Harry non aspettò Ron. Scese subito a fare colazione dopo essersi sistemato.
 
Mentre il bel ragazzo dagli occhi come quelli della madre scendeva la scalinata che portava nella Sala Grande, una ragazza dai tratti asiatici si fermò davanti a lui.
Era Cho Chang, ancora. Harry non voleva vederla. La odiava per quello che aveva detto di Ginny. 
- Ciao Harry, caro. - Lo salutò lei
- Cia' - Rispose Harry noncurante
- Harry, aspetta un attimo.. - 
- Cosa vuoi ancora Cho? -
- Ora che quella non c'è... Vorresti venire con me a Hogsmeade la prossima settimana? - Chiese ancora lei
- No... Ora vado. - Disse Harry e se ne andò lasciando sola Cho
Fece solo due passi e poi tornò indietro da Cho: aveva capito.
 
- Harry stai tornando da me? Ah, ti amo anche io! - Gridò Cho e Ron era appena arrivato
- Harry James Potter! E mia sorella? L'hai illusa! Miseriaccia, Harry, chi se lo aspettava da te? - Disse Ron molto arrabbiato
- Aspetta Ron! Cavolo Ron, secondo te lascerei mai tua sorella? - Disse Harry
- Quindi non stai tornando da lei? - Chiese indicando Cho
- No, stupido. - 
- Scusa Harry, ma non mi amavi? - Chiese arrabbiata Cho
- E chi ha mai detto questo? - Disse Harry
- Hahaha - Se la rise Ron
- Perchè torni, Harry? - Chiese Cho
- Perchè sei una sporca stupida. - Forse Harry aveva esagerato ma continuò - Come fai a sapere che Ginny non c'è a scuola? Prima hai detto che dato che quella non c'è potevo venire con te ad Hogsmeade ma... Come sapevi? - Harry aveva capito
- Io... Io.. E va bene! - Urlò Cho
In quel momento arrivò Hermione e capì il discorso al volo dicendo : - Cho Chang, ora devi dire il nome di Ginevra Weasley! - 
- ALTRIMENTI? - Urlò Cho
- Altrimenti finisci nei guai e puoi dire addio a questa scuola dato che ciò che hai fatto è così grave da andare ad Azkaban. - Disse calmissima Hermione
- Ok, GINEVRA WEASLEY TORNA! - Gridò Cho - Vi avviso che torna dopo tre ore, non appena la si appella - Continuò - E' l'effetto della pozione. -
- Bene - Disse Harry a Cho - Ora vattene e non farti più vedere - 
- Ciao Harry, speravo solo di poter stare con te. - Disse Cho e se ne andò in lacrime
Harry sapeva che non erano lacrime sincere di amore e non se ne preoccupò.
Aspettava ansioso che Ginny tornasse.
- Fra tre ore Ginny dovrebbe tornare... Ah! Non vedo l'ora! - Disse Harry
- Già... - Continuò Ron
- Io vado a sistemarmi, che ne dite se facciamo una festa di benvenuto? Fra noi? - Propose Hermione
- Dove? - Chiese Harry
- Nella stanza delle necessità...- Propose ancora Hermione
- Va bene, tanto oggi non abbiamo compiti extra. Io vado a preparare la stanza delle necessità. Desiderate che compaia una stanza per festeggiare Ginny, in modo che ci troviamo tutti insieme. - Disse Harry
- Perfetto, io invece vado a prepararmi. Chiamo Luna e Neville, loro sapevano della Pozione Sognatrice e di Ginny..- Disse Hermione
- Si, Ok. A dopo. Fra due ore e mezzo nella stanza delle necessità. - Disse Ron e se ne andò con Harry.
 
Poco dopo, Harry e Ronald si trovarono nella stanza delle Necessità adibita a festa per Ginny.
Anche Luna entrò nella stanza dopo di loro insieme a Neville ed Hermione.
Luna era nel complesso bizzarra ma carina: indossava un vestitino azzurro a balze con dei fiori particolari ricamati sopra.
Hermione, era bellissima secondo Ron ma anche secondo Harry: indossava un vestito rosso che le scendeva morbido in vita ed era ornato di perle.
Harry pensò che Ginny si sarebbe sentita a disagio perchè lei indossava abiti normali e non sapeva della festa.
 
Ma poco dopo, mentre attendevano Ginny, Harry si era seduto su un divanetto.
- Ah! - Aveva gridato il ragazzo dagli occhi verdi come quelli di Lily appena Ginny le era caduta fra le braccia.
- Ginny! - Esclamò dopo - Da dove sei arrivata? - 
- Dopo l'effetto della pozione, la persona cade vicino alle persone a cui vuole bene.. - Spiegò Ginny
 
Harry si era sbagliato: Ginny non era a disagio perchè indossava un bellissimo abito verde-acqua, di pizzo. 
 
- Ginny! - Esclamò Ron e la abbracciò.
Così  fecero anche Hermione, Luna e Neville.
 
Aspettarono che Ginny si calmasse, poi Hermione ruppe il silenzio e le chiese: - Dove ti ha portata quella pozione? -
- Bè... Prima di tutto... Mi ha portata a Godric's Hollow. Era come se io volessi davvero girare il mondo, era come se volessi volare.. Ma una parte di me voleva tornare qui. Quella Pozione è strana... Comunque, a Godric's Hollow sono stata catapultata vicino alla tomba di.. bè... di Lily e James. Era tutto assurdo. E poi i.. - Ma Ginny si interruppe
- I cosa Ginny? - Chiese impaziente Harry, andandole vicino ed abbracciandola.
-  Bè.. I tuoi genitori sono... usciti dalla tomba sotto forma di fantasmi... E hanno detto che tu mi amavi e che dovevo tornare da te. Io ho capito chi era Harry ma era anche un'incantesimo di memoria e  la Pozione mi impediva di tornare. Harry, era così bello vedere Lily sorridere, e dire quelle cose su di me. - Disse Ginny commossa stingendo Harry
HARRY ERA ESTERREFATTO. 
- Ti amo. - Disse Harry
- Anche io. - Rispose Ginny
- Poi? - Chiese Luna
- Bè.. Poi mi sono sentita catapultata di nuovo e infatti ero in un altro luogo: ero in un'orribile cimitero. E volevo scappare. Poi fortunatamente il posto è 
cambiato nuovamente ed ero in una foresta piena di Acromantule, un incubo. Stavo per morire ma qualcuno mi ha appellata e sono tornata in tempo. - Concluse senza fiato Ginny
- Oh... Bè... E' stata Cho Chang. - Disse Hermione 
- Quella vacca... Voleva solo farmi allontanare da te, Harry. - 
- Già... - Disse Harry
- Ma come mai quel vestito Ginny? - Chiese Ron
- L'ho fatto io, con un metodo Babbano chiamato cucitura. Volevo sperimentare. - Mentì Ginny
- Non sei sincera Ginny... Dicci la verità. - Harry aveva capito subito che qualcosa non andava nel suo tono di voce
 
- EH VA BENE! - Disse Ginny - Ma vi avviso che ero sotto l'effetto della Pozione e avevo dimenticato quasi tutto. - Iniziò lei
- Avanti, spara. - Disse Neville
- Bè... Innanzitutto prima di Godric's Hollow ero in un deserto. Stavo morendo di fame e sete ma come sapete non si può appellare il cibo e neanche moltiplicarlo, per legge.
Così... Mentre stavo per chiudere gli occhi stremata, un ragazzo tipo della mia età è venuto vicino a me e mi ha portata in una casa. Mi sentivo malissimo, questo ragazzo mi ha fatta dormire e appena sveglia ho chiesto dove ero e ho chiesto a lui chi era. Lui.. si chiamava Hanry. Quel nome mi ricordava qualcosa ma sotto effetto della pozione non ricordavo nulla se non il mio nome e il fatto di essere una maga. Dopodichè chiesi di andare via. Ma quel ragazzo... bè... - Si interruppe
- Ginny.. Parla. - Disse Luna
 
 
- Bene, questo ragazzo mi ha detto di amarmi e mi ha... mi ha baciata. Io non volevo ma non ricordavo nulla di nulla. - Disse lei dispiaciuta
 
Harry la guardò. Era leggermente sconvolto. Ma sapeva che Ginny era stata sotto effetto della Pozione.
- Harry.. - Disse Ginny 
- Tranquilla tesoro, continua. Non sono arrabbiato. Lo so che per te deve essere stato orribile. - Disse lui
 
- Bè.. - Continuò Ginny - Io ho cercato di scappare ma lui mi teneva chiusa in casa. Era un incubo, io sentivo l'esigenza di scappare. Ma non potevo fare magie, ho ancora la traccia addosso. Così, lui mi ha offerto questo vestito dicendo di volermi sposare e io l'ho dovuto indossare. Ma non mi sono certo sposata. - Disse Ginny
 
Poi la ragazza sia alzò dalla poltrona, fece comparire un piccolo sgabuzzino, si mise dentro questo e si cambiò. Chiuse la porta dello sgabuzzino e si vestì con l'uniforme di Hogwarts.
Appena uscita, prese il bellissimo vestito verde-acqua e lo strappò a pezzetti e poi lo buttò via.
 
- Mi dispiace Harry... Io non volevo. Poi sono scappata in tempo. Me ne sono fregata e gli ho fatto un petrificus totalus. E sono scappata, ritrovandomi a Godric's Hollow, davanti a Lily e James che mi hanno fatto capire che c'era davvero qualcuno che amavo, e che eri tu, Harry. Ma sono stata catapultata ancora negli spazi. - Disse Ginny
 
Harry la abbracciò e le disse di stare calma. 
- Tranquilla, Ginny. Ora va tutto bene. Mangia qualcosa. -
 
                                                                     ************
 
 
Dopo quella che non si poteva definire " festa "  ma più un racconto di Ginny, Harry si sentiva strano; Era come non capire bene. Ginny aveva baciato qualcuno ma non era cosciente. E poi era strano tutto quello che le era successo. Certo, doveva essere stato terribile per lei.
Era tardi e dopo cena, andarono tutti a dormire presto.
 
Ginny, nella sua camera, non riusciva a dormire. Così si alzò e andò in Sala Comune, che era vuota se non per la presenza di Neville.
 
- Neville.. Neanche tu dormi? - Chiese Ginny
- Emm... In realtà io sto mettendo un biglietto... Per Luna nella sua borsa. L'ha dimenticata qui. - Disse lui imbarazzato
- Che carino! - Disse Ginny
- Grazie... bè... Vado a dormire di nuovo. - Mormorò Neville
- Ciao allora - Salutò Ginny
Neville se ne andò e per qualche minuto, le parve di sentire alcuni passi scendere dai dormitori.
Ma forse il rumore era solo nella sua testa.
 
 
Ginny si sentì abbracciata: era Harry dietro di lei. 
Ma come poteva essere dolce quel ragazzo?
- Harry... - Disse Ginny - Non dormi? - Chiese
 
- No, mi succede spesso di non dormire... - Disse lui
 
I due rimasero abbracciati poi Harry prese il mantello dell'invisibilità e chiese: - Che ne dici di una passeggiata? -
- Harry! Ma è notte! -
- E ti sembra un problema? - Disse sfacciato lui
 
Così i due " invisibilmente " si avviarono verso il terrazzo della torre di Grifondoro.
 
- Wow - Mormorò Ginny allo spettacolo della luna sulla torre
- Già... E' bellissimo. - Disse Harry
 
Poi, si sentirono dei passi. Harry non fece in tempo a prendere il mantello dell'invisibilittà che era salito qualcuno e quel qualcuno lo stava fissando severamente: Era Albus Silente.
 
ALCUNE NOTE DELLA SCRITTRICE:
 
Ciao a tutti potterheads : )
Come i Potterheads sanno, Silente muore nel 6° libro, quindi qui siamo al 5° anno ed è ancora vivo, è solo per chiarire. lol
Ginny è tornata raccontando una storia sconvolgente eh? E credo che anche voi abbiate odiato Cho in questo capitolo HAHA
Neville&Luna, che ne pensate? 
Cosa dirà Silente ai due innamorati sulla torre? E perchè Albus si trovava lì? Lo scoprirete presto :)
Intanto, vi saluto. Always :)

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Capitolo 8
*** La punizione ***


Albus Silente, il preside era davanti a loro e li aveva colti in pieno crimine: i due innamorati erano infatti appena stati scoperti mentre facevano una passeggiata 
notturna su per la torre di Grifondoro. 
- Bene, bene. - Disse il preside 
- Signore... Noi... - Balbettò Ginny
- Sia tranquilla, signorina Weasley. I Grifondoro hanno la caratteristica imbattibile di essere poco rispettosi delle regole, haha. Anche io quando avevo la vostra
età, diciamo qualche secolo fa, venivo qui di notte. E come notate  vengo ancora qui, per ammirare il bel paesaggio. - Disse impassibile il preside
- Bè.. Quale punizione ci spetta? - Chiese Harry
- Non volevo interrompere nulla, mi dispiace. - Ridacchiò il preside - Ma adesso sarebbe meglio che tornate nel dormitorio, ragazzi. La punizione, ve la darrà la professoressa
McGranitt, direttrice della vostra casa. - 
 
I due non se lo fecero ripetere, tornarono subito e sapvano che la punizione sarebbe stata ovvia.
 
Tornati nel dormitorio, i due si salutarono e si augurarono buonanotte. 
 
                                                                         **********
 
La mattina dopo, Draco Malfoy si era svegiato arrabbiato con se stesso. Si era reso conto di amare Hermione ma non più di tanto. Era meglio lasciarla stare. 
Il bel biondo scese le scale del dormitorio e andò nella Sala Comune, dove Goyle lo aspettava. 
- 'Giorno Draco. - Disse l'amico
- 'Giorno Gregory. - 
 
I quel momento, entrò nella sala Comune la bella Astria e gli occhi di Draco si incantarono. Ma era solo bella, e poi lui non voleva essere fidanzato. 
Astoria era intelligente e poco scaltra. Sarebbe dovuta essere una Corvonero, pensò Draco; O almeno una Grifondoro.
 
- Buongiorno Greengrass. - Disse Draco
- Ah, 'giorno Malfoy... - Disse distaccata lei
 
Poco dopo Draco scese in Sala Grande con Tiger e Goyle al seguito.
- Draco! Hai sentito? Potterino verrà punito perchè passeggiava con quella perdente della Weasley di notte! Haha, che scemo! - Gridò Goyle
- Sul serio? Con Ginny Weasley? HAHA! - Ridacchiò Malfoy
Insultare Potter quel giorno sarebbe stato più divertente, pensò.
 
Draco chiese ai suoi amici sgarbatamente di andarsene e si avviò verso Ginny.
 
- Weasley, e così ti sei fatta punire per Potter? HAHA che sfigati! - Gridò Malfoy a Ginny
- Levati di torno, ti diverti solo ad insultare, vivi la tua vita Malfoy! - In quel momento si era infiltrata Hermione
 
Gli occhi di Draco si bloccarono, era Hermione e lo odiava. Draco stava cercando di dimenticarla, ma dimenticare un amore impossibile è difficilissimo e così 
Draco cercava ancora gli occhi di Hermione ma non li trovava mai.
 
- Hermione.. - Balbettò lui
- Si, Malfoy? - 
- Come va, Hermione? - Chiese Draco
- Eh? Come mai... Chiedi queso? Bene comunue. Tu? - Chiese Hermione sconvolta dalla gentilezza di Draco
- Bene. Credo. - Disse lui
 
- Bene, ciao. - Disse Hermione
- Ciao. - Disse Draco pietrificato e se ne andò
In quel momento arrivò Harry, Draco andò da lui e li fece un sorrisetto dicendo: - Potter in Punizione! -
 
 
Harry lo ignorò. Andò da Ginny e disse: - Ginny, dobbiamo andare dalla McGranitt per farci assegnare una puzione. - 
- Buongiorno. - sorrise Ginny a Harry
Il volto di Harry si illuminò e abbracciò Ginny. Per Ginny era bellissimo avere le braccia di Harry vicino; la facevano sentire protetta.
 
Insieme e abbracciati si recarono verso l'ufficio della professoressa. Ginny poggiò la testa sulla spalla di Harry. Harry le sorrise e bussarono alla porta.
 
- Avanti! - Sentirono 
Entrarono separatamente.
- Bene, signor Potter; signorina Weasley... Accomodatevi. - Iniziò la McGranitt - La vostra punizione non è molto grave dato che il professor Silente ha detto di non 
punirvi gravemente. Dovrete lucidare i dischi di musica e il vecchio meccanismo stereo del signor Gazza e dovrete provare che i brani inseriti funzionino; Ovviamente senza
magia. - Concluse e si congedò
 
 
I due uscirono dall'ufficio e si recarono tranquillamente nella Sala Grande a fare colazione.
- Mi dispiace..- Disse Harry
- Tranquillo, sono colpevole quanto te e poi non è una punizione molto faticosa. - Disse Ginny accarezzando Harry sulle guance.
- Hei-hei-hei! - in quel momento era entrato Ron e Harry e Ginny si erano separati
- Nessuno sbaciucchiamento nei corridoi verso la sala di Grifondoro! Sono un Prefetto! - Disse
- Avanti, Ronny, questa regola te la sei appena inventata! - Protestò Ginny
- Silenzio signorina Weasley! - Disse ancora Ron con autorità
- Andiamo, questo è abuso di potere! - Ridacchiò Harry
- Devo andare, ciao stupido fratello. - Disse Ginny - Ciao Harry. - Disse ancora lei baciando Harry sulla guancia.
 
                                                                    *************
 
Nel pomeriggio, Ginny ed Harry erano diretti alla Sala dei Trofei per scontare la loro punizione.
Poco dopo, i due erano già a lavoro: Ginny lucidava le cassette contenenti le musiche e Harry puliva il grammofono.
Per di più, tutti i dischi che Harry inseriva nel grammofono erano per lo più noiosi e creati da antichi compositori maghi.
- Bella questa! - Commentò Ginny appena Harry inserì una cassetta di musica e il suono partì
- Oh! Ma la conosco! Zia Petunia e zio Vernon la ascoltavano spesso, è musica babbana! - Disse Harry
 
La canzone, se Harry non ricordava male, aveva un titolo tipo: "I will always love you" e conosceva la cantante come Whitney Houston.
 
Harry vide Ginny ascoltare molto bene la canzone così, mentre la canzone continuava, lui la prese per mano e la strinse a se.
" And I, will always love you, will always love youuu " Ed Harry strinse Ginny e iniziarono a roteare a ritmo. ERA TUTTO COSI' BELLO.
Harry si chiese il perchè della presenza di quella canzone babbana.
Non importava. In quel momento importavano solo loro. Solo lui e Ginny, solo il loro amore. 
Al secondo ritornello cantato forte, Harry strinse ancora Ginny e i due si baciarono.
I due finirono di scontare la punizione e si diressero in Sala Grande per la cena.
Ma nessuno cenava, erano tutti attenti ad ascoltare un fortissimo rumore...
 
 
SPAZIO AUTRICE
Ciao a tutti, quanto vorrei avere più recensioni! Ma va bene così :)
Carini Harry e Ginny, no? 
Ho inserito un tributo alla meravigliosa Whitney Houston! Vi consiglio di immaginare la canzone mentre Harry e Ginny la ballano perchè è fantastica :)
Che cos'è questo rumore? Lo scoprirete presto. Per ora ci saluto.
Always,
Sara

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Capitolo 9
*** La prima vittima dello strano rumore ***


Harry e Ginny, dopo aver scontato la loro " punizione " andarono velocemente nella Sala Grande per cenare. Ma appena entrarono nella sala, videro che nessuno studente 
cenava: erano tutti intenti ad ascoltare un forte rumore.
Era un rumore indefinito e molto particolare: un suono lontano e misterioso, quasi lugubre.
Harry prese per mano Ginny e i due si avviarono verso Ron ed Hermione, al tavolo dei Grifondoro.
- Miseriaccia! E questo rumore?! - Disse Ron
- Cos'è? - Chiese Hermione
 
In quel momento Albus Silente, il preside, era salito sul leggìo e scrutava i suoi alunni attraverso gli occhiali a mezzaluna.
- Ragazzi! Calmatevi! - Gridò
Ma il rumore non cessava.
 
- Prefetti, a voi il compito di portare gli studenti dei dormitori! - Gridò ancora il preside - E di non farli uscire, per tutta la giornata di domani e per stanotte.-
 
La Sala Grande si svuotò. 
Harry e Ginny erano riusciti a mangiare qualcosa, almeno. 
Ma cos'era quel rumore?
Il suono continuava anche se andava a sfumarsi man mano che i Grifondoro andavano a chiudersi nel dormitorio. 
Harry, Ron, Ginny e Hermione si sedettero su un divanetto vicino al camino.
- Strano.. Silente deve sapere di cosa si tratta. Altrimenti non ci avrebbe chiuso tutti nei dormitori. E' qualcosa di pericoloso.. - Affermò Hermione
- Almeno, non dobbiamo andare a lezione, domani! - Commentò Ron
- RONALD! - Lo rimproverò Hermione
- Che c'è.. Stavo solo rallegrandomi! -
 
Hermione si alzò dal divano, andò verso Ron e lo prese per un'orecchio, scherzosamente.
- Ahia, ahia, ahia! - Gridava il 'povero' Ron
- HAHAHA Ronald, sei un alunno cattivo! - Ridacchiò Hermione tirando le orecchie al povero Ron
 
Harry prevedeva come sarebbero andate le cose e per non imbarazzarsi prese Ginny per mano e andarono su un altro divano.
E infatti, come Harry credeva, Hermione lasciò andare le orecchie del povero Ron e i due si baciarono.
 
                                                                       *********
 
Intanto, nel dormitorio dei Serpeverde, Draco Malfoy stava pensando a cosa potesse essere quel rumore. 
A fianco a lui, una bella ragazza mora stava leggendo: era Astoria Greengrass.
- Astoria... Tu sei molto intelligente. - Disse Draco
- Oh.. bè.. Grazie. - Disse lei
- Mi ricordi tanto.. Hermio.. Insomma.. Nulla, lascia stare. - 
- Draco, cos'hai? - Chiese la ragazza
- Tutto ok. - Rispose lui
- Ascolta, Astoria... Esci ancora con quello? - Chiese Draco indicando un ragazzo Serpeverde poco distante da loro.
- No. -
- Allora.. Vorresti.. Venire ad Hogsmeade con me? - Chiese Draco
- Emm.. Draco.. Io esco con.. Fred Weasley. Niente amore, assolutamente no. Ma è mio amico.. Non voglio relazioni, Draco. - Rispose asciutta lei
- Cosa?!? Esci con un traditore del suo sangue? Esci con un Weasley? Non me lo sarei mai aspettato da te. - La rimproverò Draco
- Malfoy, chi sei per dirmi questo? Io faccio quello che mi pare e Fred è molto simpatico! -
- Astoria.. - 
Draco non aveva fatto in tempo a dire altro che la ragazza era schizzata via, irritata.
                                                                                    
                                                                               ********
 
Intanto Harry, nel dormitorio dei Grifondoro, si sentiva male.
Disse a Ginny di non stare bene e andarono dai prefetti ad avvisare.
- Ok! Ma badate ad andare dritti da Madama Chips! - Fu la risposta del prefetto.
 
Ginny prese sottobraccio Harry e lo portò in infermeria.
- Oh! Ragazza! Poggialo qui! - Disse Madama Chips
Ginny posò Harry su uno dei letti dell'infermeria. 
HARRY ERA SVENUTO.
 
- Vai, ragazza. Potrai tornare domani se il preside accorderà il permesso. Non potete uscire liberamente sempre, quel rumore potrebbe.. Nulla. Torna nel dormitorio. - Disse Madama Chips
a Ginny
 
Lei accarezzò il volto Harry e tornò nel dormitorio.
 
- RON, HERMIONE!!! Harry è svenuto! -
- Si come no, e la Tornado è più veloce della Firebolt. Un minuto fa era qui, Ginny.  - Disse Ron sarcastico
- Lo terranno in infermeria. Vado a letto. Ciao. - Concluse Ginny e si avviò verso il dormitorio femminile.
 
HARRY, STAVA MALE. FORSE PROPRIO A CAUSA DI QUEL RUMORE.
 
 
SPAZIO AUTRICE:
Ciao a tutti :) Scusate se ho aggiornato la FF così in fretta e con questo capitolo poco lungo.
E' un capitolo di passaggio, nulla di particolare.
Un ringraziamento speciale a FEDIES, SOFY98_STAR e RONNY_MALFOY :)
Vi ricordo che su Twitter sono @HarryIsAWonder e ricambio il follow.
Un saluto, Always. 
Sara
                       

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Capitolo 10
*** L'incontro con Lily ***


 
Harry si risvegliò in infermeria, vicino a lui c'erano Ginny, Hermione e Ron.
- Cosa..? - Chiese intontito il ragazzo
- Ti sei sentito male ieri.. A causa di quel rumore.. - Spiegò Ginny - Dobbiamo tutti andare via! Per le vacanze, dobbiamo tornare tutti a casa... Finchè non sistemano
questo fatto del rumore.. - Continuò la ragazza
 
- Cosa?!? Hogwarts chiusa per un rumore? - Si meravigliò Harry
- Harry, dietro questo rumore.. Ci potrebbe essere qualcosa di più. - Intervenne Hermione
 
Harry notò un particolare che prima gli era sfuggito:le sue valigie erano affianco al letto dell'infermeria e Madama Chips aveva lasciato un biglietto: 'DEVI ANDARE 
A CASA, RAGAZZO. L'INFERMERIA CHIUDE. '
 
- Bene, arrivo ragazzi. - Disse Harry 
Il ragazzo si sistemò, prese le valigie e si recò verso l'uscita della porta principale di Hogwarts, dove i suoi amici e la sua ragazza lo attendevano.
Ginny andò verso Harry. 
Harry aveva da dire una cosa a Ginny e Ginny doveva dire una cosa ad Harry. MA I DUE ERANO INCURANTI CHE LA COSA CHE DOVEVANO DIRSI ERA LA STESSA.
- Harry.. Io ti amo.. Ma.. Dobbiamo dimenticarci. Subito.. Stanno succedendo troppe cose strane ad Hogwarts. - Disse lei
- Si, sono dell'idea. Ti amo anche io ma è meglio così. - Disse lui
Un battere di ciglie, un attimo e i due avevano messo fine alla loro storia. L'amore può iniziare, così come può finire in una frazione di secondo.
 
 
Tutti raggiunsero l'espresso per Londra che li avrebbe poi portati a casa.
Harry non poteva andare alla Tana, i suoi zii dovevano per forza aspettarlo a casa.
Harry suonò il campanello, andò ad aprirli Dudley.
- Ah, sei tu. - Lo accolse poco lieto il cugino
- Buongiorno.. - Disse Harry ai Dursley
- Ragazzo, vai in camera tua e chiuditici. Sta arrivando un'ospite. - 
Harry, rassegnato, stava per salire in camera sua. Quando, suonarono alla porta.
Harry rimase immobile. Dudley andò ad aprire la porta.
Harry si aspettava una zia dei Dursley, qualcuno di vecchio e noioso; invece la porta si spalancò davanti ad uno spettacolo: una bellissima ragazza.
- Buongiorno! - la accolsela signora Dursley
- Petunia! Vernon! Dudley, sei della mia età, no? Quanto tempo! - Salutò la ragazza
- E tu sei? - Chiese lei rivolta ad Harry
Era bellissima, con capelli rossi ed occhi verdi intensi, come quelli di Harry.
 
- Mi chiamo.. Harry. - 
- Oh, tu sei Harry! Petunia mi aveva detto di avere un nipote che studiava in un.. istituto.. speciale. - Lo salutò la ragazza, cortesemente.
 
- Lascialo perdere, quello. Vattene a mangiare di sopra!  - Intervenne Dudley
- No, no. Gradirei che Harry mangiasse con noi, Petunia. - Intervenne la dolce ragazza
 
- Va bene, Lily. Ma solo perchè lo chiedi tu. - Disse Petunia
 
Harry aveva sentito bene? La ragazza si chiamava Lily? Come sua madre!
 
 
 
                                                                             ******
 
La serata passò veloce. Lily disse di voler dormire e fu mandata nella stanza di Dudley, Harry e il cugino avrebbero condiviso la camera. 
Harry ovviamente doveva dormire a terra e Dudley non era felice di condividere una stanza con lui.
Harry sii addormentò subito. Ma prima di dormire, ascoltò Dudley scendere le scale e dirigersi in cucina, a mangiare.
' Stare alla Tana? E mi sarei perso questa bella ragazza! ' - Pensò Harry
 
Lily, dal canto suo, era nella sua stanza e non riusciva a dormire. Poi sentì un rumore, un ragazzo che parlava.
Lei si diresse nella camera da dove veniva il suono e si rese conto che Harry parlava in un tormentato sonno.
 
- Harry, rilassati! Non ci sarà nessun Lord Voldemort! Sei al sicuro, qui! - Lo rassicurò la ragazza
Harry si era appena svegliato, e si era sentito bene davanti a quella bellezza e nell'ascoltare il suono della sua voce.
- Tu.. Conosci Voldemort?! - Chiese meravigliato Harry
- Emm.. No.. Ne parlavi nel sonno.. - Si corresse la ragazza, come se non potesse dire qualcosa.
 
- Buonanotte Harry, fai sogni tranquilli. - Disse lei, andandosene.
 
- Buonanotte.. - Disse lui
 
                                                                       ******************
 
 
- Ragazzi! C'è posta! - Gridò Vernon Dursley
Quella mattina, Lily era ancora più bella. 
- Una lettera per Harry e una per Lily! - Commentò Vernon
- Oh! - Si meravigliò Lily
- Lily, io Vernon e Dudley dobbiamo andare fuori città.. Vieni? - Chiese Petunia
- No, grazie. Ho mal di testa. - Finse lei
Harry sarebbe rimasto solo con lei?
 
- Ragazzo, tu chiuditi in camera. Capito? - Lo rimproverò Vernon. 
 
                                                                      *********
 
 
Pochissimo tempo e i Dursley erano andati via.
Lily era in giardino, Harry la vedeva dalla finestra della camera dove era chiuso.
Harry sentì qualcuno salire le scale ed avvicinarsi alla sua camera. Pochi istanti dopo la porta si aprì: era Lily, con una forcina per capelli in mano ed era riuscita
ad aprire la porta.
 
I due si sedettero in giardino.
 
-  Come mai conosci i Dursley? -Chiese Harry, rompendo il ghiaccio.
- Bè.. I miei genitori sono morti.. - Disse Lily
- Anche i miei.. - Disse Harry
- E allora io vivo in Francia anche se anche io sono di qui. Conoscevo i Dursley sin da piccolissima. Non ti ho mai visto pechè
loro dicono che tu frequenti una scuola tutto l'anno. Ma parlami di te, Harry. - Lo esortò lei
Lily teneva una lettera nascosta, in mano. Non voleva che Harry la vedesse, ma doveva dirglielo.
- Harry... Lo so. Deve essere difficile essere te.. - Intervenne lei
- Cosa... Cosa vuoi dire? - Harry era confuso
- Sai, Harry.. - La ragazza porse ad Harry la lettera che teneva nascosta. Sulla lettera vi era una scritta in grassetto: ' BAUXBATONS ' . 
- Harry... Ieri ti ho mentito. Io lo  so chi sei. So chi è Voldemort, sai... Lui ha fatto fuori anche i miei e mia madre era amica di Lily, mi chiamo così per lei. -
Harry capì. Era uan strega, studiava a  Bauxbatons.
 
Harry era confuso, non sapeva che dire. 
La ragazza prese una borsetta e ne cacciò fuori un baule con le iniziali L.P. ed una gabbia con una civetta, color miele.
- Incantesimo estensivo.. - Commentò lei
-  Fantastico! - Commentò Harry
Per la prima volta da quando sapeva tutto su Lily, aveva spiaccicato parola.
- Ma.. il tuo nome è Lily.. E il tuo cognome? - Chiese Harry
- Mi chiamo Lily Anne Powell. - Disse lei
 
 
SPAZIO AUTRICE:
Che sconvolgente novità, eh?
Lily è dolce, è stata un'immaginazione. Perchè no..  far conoscere qualcuno ad Harry che abbia le sue stesse esperienze! 
Il prossimo capitolo sarà molto yeah... Intanto vi saluto, Always.
P.S Scusate errori, non ho riletto ho poco tempo.
 

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Capitolo 11
*** Ci vediamo dai Weasley ***


Harry era abbastanza sorpreso che Lily fosse una strega. 
 
- Sai, Harry... Dovrei venire ad Hogwarts quest'anno. Lascio Bauxbatons. Ormai siamo a metà anno scolastico ci sarà uno smistamento in più questa volta. - Esordì lei
- Wow.. Spero che tu sia una Grifondoro. Sarebbe bello poter essere insieme.. Come Sala Comune, intendo. - Commentò lui
 
Harry vide qualcosa scendere dal cielo in picchiata verso di lui. Era Edvige, con tre lettere nel becco.
 
Harry prese la prima e lesse: ' SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWARTS: GLI ALUNNI SONO PREGATI DI RIENTRARE ALLE LEZIONI IL 30 DI GENNAIO. ALLEGATI TROVATE I BIGLIETTI PER L'ESPRESSO AL BINARIO 9 3/4.  CORDIALI SALUTI, ALBUS SILENTE.'
Harry ne prese un'altra e vide che era una lettera da Hogwarts per Lily che poi si rivelò contenere lo stesso messaggio di quella di Harry.
Era il 20 Gennaio, Hogwarts aveva ancora a che fare con quel rumore se dovevano stare altri dieci giorni a casa.
 
L'altra lettera di Harry  era da parte di Ron: ' Ehi Harry, come te la passi con i tuoi zii babbani? Credo male perciò è ora che tu venga alla Tana. P.S. Leotordo ha preso la tosse da civetta e così ho mandato il gufo di 
famiglia, Errol, a spedire la lettera. Spero arrivi a destinazione. Ah, miseriaccia! Me ne stavo dimenticando.. Domani mattina verrà a prenderti papà.  Ron '
 
Infatti, il povero Errol era caduto a metà strada e Edvige, era riuscita a captare la lettera e a portarla ad Harry.
 
- Lily... Libera la tua civetta dalla gabbia, falla giocare con Edvige. - Le propose Harry
- Oh, si.. Alyssa.. - Disse Lily liberando Alyssa,  la civetta color caramello dalla gabbia.
 
Harry sarebbe andato dai Weasley l'indomani, non voleva lasciare Lily.
 
- Lily... Io domani.. Devo andare da un mio amico e starò lì fino all'inizio della scuola. - Disse Harry alla bella ragazza
- Oh... Anche io devo essere ospitata a casa di una famiglia di maghi. -  Rispose lei
- Quale? Magari li conosco! - Si incuriosì il ragazzo
- Emm... Non ne vado fiera. Infatti verrò ospitata da loro solo un giorno. Poi andrò da un'altra famiglia, i Weasley. -  disse Lily
- Wow! Anche io sarò dai Weasley! Ron è il mio migliore amico! Ma qual'è la famiglia che ti deve ospitare prima? - Disse Harry
- Oh.. Emm.. I Malfoy. -  Disse timida lei - Lo so che sono dei Mangiamorte, l'ho capito. Ma mi hanno invitata, i  miei genitori li conoscevano prima di morire; ma non sapevano che erano seguaci di Voldemort.  I
Weasley conoscevano i miei, sante persone, i Weasley. - continuò
 
Harry era sconvolto. I Malfoy? Solo i quel momento, provò un sentimento mai provato prima: la gelosia per Lily contro Draco. Aveva paura che lei si innamorasse del bel Malfoy.
- Ma sai.. Mi sta così antipatico quel loro figlio. E' così... Con la loro mania del sangue puro, e Draco è uno sbruffone.  Vado a Villa Malfoy solo per cortesia. -
- Draco? E' una persona malvagia, non fa che insultarmi. - Disse Harry
 
- Domani vengono a prendermi, o me ne vado da sola con la scopa.  - Disse Lily
- Anche io.. mi vengono a prendere credo. - Disse Harry
- Io dirò ai Dursley che torno prematuramente in Francia per scuola. O dirò la verità a quei babbani.. - Disse Lily
 
-  Presto! Torna in camera e chiuditi a chiave! Stanno tornando i Durlsey, se scoprono che mi hai parlato ti uccideranno. - Ridacchiò Lily
- Ci vediamo fra qualche giorno, Lily. Buona fortuna con i Malfoy.  - Disse Harry
Lily andò verso Harry e gli schioccò un bacio sulla guancia, per saluto. Harry sorrise e si chiuse in camera.
                                                                                                                            ******
Harry sentì un fortssimo urlo provenire dalla cucina. Scese le scale meccanicamente e si recò alla sorgete di quel rumore: era Petunia che parlava con Lily.
 
- Tu..TU... Io credevo fossi una persona per bene, credevo che tu fossi normale! - Gridava Petunia
- Petunia, io sono perfettamente normale. Ti sei mai chiesta che forse per noi sei tu quella anormale? - Rispose Lily
 
Harry ridacchiava. Petunia aveva scoperto che Lily era una strega.
 
- Avrei dovuto capirlo dal nome, Lily che eri una svitata come mia sorella! Tu andrai d'accordo con mio nipote, è come te. - Commentò irritata Petunia
- Per tua informazione, Petunia, Harry è perfettamente normale e coraggioso. Voi vedete solo un ragazzo con una strana cicatrice sulla fronte. Se tu solo capissi cosa Harry ha passato, quello che ha provato..
Se solo tu capissi cosa ha dovuto sopportare, veder morire davanti agli occhi chi ami.  Petunia.. - Rispose Lily
 
Harry non ci credeva. Lei lo capiva, capiva come ci si sentiva.
 
- Mi ricordi quella svitata di mia sorella Lily,  alla fine si è sposata quel Potter e così è nato quello. Era sognatrice e stupida, come te. - Petunia era di ghiaccio
- Non parlare così di Lily Potter! - Urlò Lily
- Non parlare così di mia madre! - Urlò Harry
 
- Non tornerò più qui, Petunia. Ciao Harry, ci vediamo a scuola. - Disse Lily mentre prendeva in mano la sua scopa volante, un'ottima Nimbus 2001 e iniziava a volar via dalla finestra, compiendo qualche giro 
della morte.
- Ci vediamo dai Weasley! - Gridò Harry sperando che Lily lo sentisse.
Volava benissimo, poteva essere un'ottima giocatrice di Quidditch.
Harry ammirò molto il coraggio della ragazza nel dire la verità su chi era e di andare via così.
In quel momento, Harry fu certo che sarebbe stata una Grifondoro e non vedeva l'ora di rivederla dai Weasley. Poi il pensiero di Harry andò a Ginny Weasley alla quale non aveva pensato prima di quel momento.
 
ANGOLO DELL'AUTRICE
Ciao a tutti :)
Scusate se il captolo è  orrendo ma è di passaggio. Il prossimo sarà migliore. 
Un saluto a tutti e grazie a chi legge e commenta :) 
P.s. Su Twitter sono @HarryIsAWonder cercatemi c:
ALWAYS 

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Capitolo 12
*** Villa Malfoy ***


Dopo la ' fuga ' di Lily, Harry pensò per la prima volta a Ginny.
Si ricordò con quale facilità si erano detti addio e pensò a come fosse stata dura per lui. 
Ma poi era arrivata Lily e lui non ci aveva più pensato. Doveva essere arrabbiato con se stesso? Doveva sentirsi in colpa? Cosa sarebbe successo fra Harry e Ginny una volta 
arrivati alla Tana? E quale ruolo avrebbe avuto Lily in questa faccenda? 
Troppe domande per un ragazzo così stanco. Così Harry si addormentò velocemente.
 
L'indomani sarebbe dovuto andare dai Weasley anche se aveva un leggero peso sullo stomaco.
 
- Edvige, vieni qui. - 
Harry diede alla civetta bianca una lettera da consegnare a Ron che diceva di non andarlo a prendere. Harry sarebbe andato alla Tana in volo, sulla sua scopa.
 
Quando Edvige tornò,  il ragazzo entrò nel salone dei Dursley pronto e con baule, scopa e gabbia con civetta alla mano.
- Io passerò il resto del tempo che Hogwarts ci ha dato dai Weasley. Ci vediamo quest'estate. - disse 
- Umh. - Grugnì zio Vernon, noncurante.
 
Harry attraversò il giardino, prese le giuste precauzioni perchè non ci fosse nessun babbano nei paraggi  e si librò nell'aria, olre le nuvole.
Si sentiva libero, così.
 
Intravide la Tana dopo aver volato abbastanza: era lì, in piedi per magia.
Harry avvertì un fremito: stava per rivedere Ginny e  gli altri.
 
-Buongiorno! -  Disse entrando
I Weasley erano seduti a fare colazione, tutti tranne Ginny.
 
- Oh, Harry caro! - Lo salutò la signora Weasley
Hermione non c'era.
 
- Aspettiamo Lily prima di fare colazione? - Affermò la signora Weasley.
- Guarda che Lily arriva domani mamma! - Disse Fred
- Ah già.. -
 
 
 
                                                                                                                                                               *******
 
 
Intanto, dai Malfoy, Lily era in una sontuosa camera della villa .
Le avevano assegnato  una stanza enorme che non era nei suoi gusti.
Era arrivata dai Malfoy in serata ed era andata a dormire dopo una pacata cena.
Ora stava scendendo per la colazione.
Appena scese le scale che portavano alla sala da paranzo, Lily vide il ragazzo Malfoy.
Era vestito elegante, con uno smoking nero e una cravatta verde smeraldo che andava a puntino con i suoi occhi.
 
- Buongiorno Draco. - Sorrise Lily
- Buongiorno Lily. Volevo informarti che la colazione di oggi sarà importante. Inviteremo i principali maghi e famiglie purosangue. Sei bellissima così  ma dovresti essere elegante. - Disse lui sorridendo
- Oh, vado a cambiarmi. - Disse subito Lily che era vestita con dei jeans e una maglietta
 
Così Lily salì in camera e indossò una vestito meraviglioso: quello di sua madre.
Era sopra un corpino senza maniche stretto e semplice che scendeva poi in una gonna di chiffon. Calzò delle scarpe con un pò di tacco: il tutto aveva il colore blu- azzurro del mare.
 
Laciò i capelli lisci e li decorò con un fermaglio di perle azzurre e  mise anche un braccialetto di perle dello stesso colore del fermaglio. 
 
Scese le scale e vi era Draco che la aspettava.
Lui sorrise e rimase folgorato dalla bellezza di Lily, Lily dal canto suo doveva ammettere che anche se pieno di sè e talvolta antipatico, il ragazzo era bello.
 
Scesero le scale e si diressero nella grande sala da pranzo dove vi erano tantissime persone e al centro della sala Lucius e Narcissa.
Draco raggiunse i suoi genitori  e Lily lo seguì dato che non sapeva cos'altro fare e queste feste non facevano per lei.
Poi tutti gli invitati si sedettero e Lily andò al tavolo dei Malfoy: sembrava un matrimonio più che una ' colazione di gala ' ma Lily sorrise e annuì tutto il tempo.
Si avvicinò un ragazzo a lei e le disse che si chiamava Zabini, Blaise Zabini. Ma lei lo ignorò, pensava ad Harry. La colazione si trasformò poi in un pranzo di gala.
- Lily, hai mai incontrato un mago da queste parti? - Chiese Draco
- Oh, si. I miei erano di qui... E poi conosco dei maghi meravigliosi! - Rispose lei
- Ah si? Di quali famiglie? - Chiese incuriosito lui
Senza pensare a quello che Harry aveva detto su Draco lei disse: - I Weasley.. E un mio amico che si chiama Harry. -
- Non mi dire che è quello sfregiato di POTTER?!? - Chiese lui sconvolto
- Emm.. Si è lui. - 
-Ah.. -
Draco non le rivolse parola ma quando si dovette ballare le porse la mano. E così la mattinata passò ed arrivò il pomeriggio.
Gli invitati se ne andarono e i Malfoy si ritirarono nelle stanze; Lily andò nella sua camera e passò il pomeriggio a leggere un libro che le aveva regalato Madame Maxime quando
seppe che la ragazza lasciava Bauxbatons per andare a Hogwarts.
Il libro si chiamava appunto ' Storia di Hogwarts '.
Lily era immersa nella lettura quando sentì qualcuno bussare alla porta.
- Si? - Chiese Lily
- Lily, sono Draco. -
 
Lily aprì la porta e si trovò davanti il bel ragazzo biondo coperto da un accappatoio. Lily era imbarazzata.
- Ciao Draco - sorrise Lily
- Lily, sono passato a farti compagnia. -
- Bè grazie. -
- Cosa stavi facendo? - Chiese lui
- Leggevo Storia di Hogwarts. -
- Oh.. Speriamo che tu sia una Serpeverde, allora! - Esclamò Malfoy
Lily era sempre più imbarazzata.
L'orologio scoccò le otto. 
- Oh, è quasi ora di cena. Mi dispiace che tu parta stasera. - Disse Draco
- Oh.. bè.. Ci vediamo a Hogwarts. - Sorrise lei
Draco le diede un bacio sulla guancia e se ne andò dalla stanza. Così Lily indossò un vestitino rosso coperto di fiori dalle sfumature del fuoco e andò nel salotto dei Malfoy dove l'attendevano Narcissa e Draco.
- Grazie di questa bella giornata, Narcissa. Salutate Lucius da parte mia. -  Disse amabilmente Lily
- Certo cara. - Disse Narcissa
-  Ci vediamo ad Hogwarts, Draco. - Sorrise Lily abbracciando il ragazzo.
 
Così Lily salì sulla sua Nimbus2001 e si librò nel cielo pronta per arrivare alla Tana.
 
ANGOLO DELLA SCRITTRICE
Ciao a tutti :)
Come sapete questa ff è ambientata durante il quinto anno. 
Ma non pensate ai fatti che accadono quell'anno perchè i fatti che accadranno saranno diversi e sono diversi, come notate.
Aspettando il prossimo capitolo vi saluto. Always.

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Capitolo 13
*** Il ritorno ad Hogwarts ***


E così Lily era in viaggio per La Tana sulla sua Nimbus2001.
Era meraviglioso poter ammirare il cielo coperto di stelle ed assaporare la sensazione di libertà.
 
Lily vide la Tana. Era prima un puntino e dopo si fece più vicina, man mano che avanzava verso la meta.
 
Bussò alla porta della strana casa dei Weasley: era ben diversa dalla dimora dei Malfoy dove era stata ospite.  
 
La porta si aprì: - Oh, Lily cara. Che bello averti qui! - La salutò Molly Weasley
- Ciao a tutti! Quanto tempo! - Salutò a sua volta Lily
Lily andò a salutare il signor Weasley e poi tutti gli altri, facendo il giro del tavolo dove tutti i Weasley e Harry cenavano.
- Ron! - Esclamò Lily abbracciandolo - E guarda chi c'è! I miei gemelli preferiti! - Continuò Lily salutando Fred e George.
 
- E Ginny? - Chiese Lily
Aveva notato l'assenza di Ginny e si era chiesta come mai non fosse lì. 
- Oh, be.. Lei è a casa del suo ragazzo. - Disse Ron, come per scusarsi.
Infatti, Harry era diventato pallido e aveva soffocato i suoi pensieri mangiando dell'altro pollo.
 
- Avanti Lily, siediti e mangia qualcosa . - La esortò la signora Weasley.
 
Dopo cena, Molly e Lily si misero a lavare i piatti. 
- Sai Lily.. E' bello che tu venga ad Hogwarts! - Sorrise Molly
- Oh, si. Sono molto eccitata all'idea! -
In quel momento, un ragazzo con gli stessi occhi di Lily entrò nella cucina: era Harry.
Il cuore dei due ragazzi fece un balzo: fu una frazione di secondo e Harry ( che era entrato in cucina per aiutare) ruppe un piatto.
- Oh, non preoccuparti , caro. REPARO! - Disse la signora Weasley
Finito di lavare i piatti, si sedettero tutti in salotto dove due gufi planarono all'improvviso entrando dalla finestra.
 
Lily andò a prendere le lettere dal becco dei gufi: erano  cinque ed erano da Hogwarts.
 
Tutte  dicevano:
 
' Scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
In quanto è stato risolto il problema che precedentemente abbiamo avuto, il rientro è previsto per domani pomeriggio alle 17:00 presso il binario 9e3/4 a King's Cross.
 Minerva McGranitt '
 
- Domani pomeriggio a scuola?! - Disse esasperato Fred
- E' stato bello finchè è durato, Freddie. - Lo seguì George
Si sentì bussare alla porta: era Sirius.
- Sirius! - Harry corse ad abbracciare il suo padrino
Ma Sirius era rimasto scioccato da un dettaglio: Lily.
- Tu... Sei.. Lily.. Sei uguale a Lily.. - Disse incredulo Sirius rivolto alla ragazza
- Emm.. Piacere, sono Lily Powell. - Disse timida lei
- Incredibile Molly.. - Disse Sirius rivolto alla signora Weasley. - Molly..è uguale a Lily Potter. - 
Lily era imbarazzata. Harry si era accorto che Lily aveva gli stessi occhi e gli stessi capelli di sua madre ( da quanto si poteva capire di Lily Potter dalle foto).
- Sei imparentata con Lily? - Chiese Sirius rivolto a Lily
- No.. - Rispose la ragazza 
 
 
 
                                                                                                                                                                 ****
 
 
L'orologio della stazione scoccò le cinque meno cinque. 
Lily, Fred, George, Ron, Harry e Hermione (che nel frattempo era arrivata) raggiungevano la locomotiva scarlatta.
Lily, Hermione, Harry e Ron trovarono uno scompartimento vuoto e si sistemarono lì.
Ginny e il suo nuovo fidanzato di Corvonero si erano seduti da un'altra parte ed Harry lo preferì perchè vedere Ginny con quello lo faceva star male.
- Non vedo l'ora, ragazzi! - Disse Lily
- Di andare ad Hogwarts, intendi? - Chiese Ron
- Certo! -
 
- Qualcosa dal carrello, ragazzi? - Chiese la signora del carrello, passando.
 
Lily comprò una Cioccorana mentre Harry e Ron svuotarono quasi tutto il carrello.
Hermione era in un angolo a leggere: ' Maghi che hanno cambiato la storia: dalla nascita del mondo fino al nostro secolo'. 
 
Poco dopo Hermione raggiunse una sua amica in un altro scompartimento e Ron fu chiamato da Fred.
 
Così Lily ed Harry rimasero soli. Soli, finchè Malfoy non piombò nel loro scompartimento.
- Lily.. - Sorrise Draco
- Buongiorno, Draco. - Sorrise cortese lei
- Mi chiedevo solo... Lily... Cosa ci fai con questo sfregiato sfigato. Vieni con noi nello scompartimento con i miei amici e amiche Serpeverde. - Disse acido Malfoy
 
- Sto bene qui, davvero. - Commentò Lily
Harry non aveva fiatato, voleva tirare un pugno a Malfoy ma non lo fece.
 
- SAPPI, PERO', CHE IO SONO MEGLIO DI POTTER E LO SARO' SEMPRE, LILY. - Commentò Malfoy
- Potter - Malfoy si rivolse ad Harry - Sappi, che solo perchè tu-sai-chi ha ucciso i tuoi stupidi genitori e anche quelli di Lily, non hai occasione di rubarmi la rossa. - Malfoy si riferiva
a Lily dicendo ' la rossa ' e alla ragazza diede fastidio il suo tono. 
Draco uscì soddisfatto dallo scompartimento.
 
- Tranquillo, Harry. Io non dimentico che i suoi genitori sono Mangiamorte. Malfoy lo odio, ecco. - Disse Lily
 
                                                                                                                                                     *******
 
 
 
Il treno si fermò davanti alla stazione di Hogsmeade: era ormai sera ed erano arrivati a destinazione.
Si vedeva il castello di Hogwarts, alto e maestoso brillare nel cielo buio.
 
Lily si avvicinò ad Harry.
- Se finissi in Serpeverde... - Iniziò lei - Credo che me ne tornerei a Bauxbatons. -
- No, non sarai Serpeverde. - Le disse Harry, in tono comprensivo.
 
Ormai li studenti erano seduti ai tavoli nella Sala Grande. Tutti a parte Lily che, evidentemente imbarazzata, era vicino alla sedia davanti al tavolo degli insegnanti pronta ad indossare
il cappello parlante.
 
- Bentornati, ragazzi. - Disse solenne Silente - Risolto ormai il problema del rumore, siamo pronti a tornare al lavoro sui libri. Ma prima, accogliamo calorosamente Lily Powell che 
viene da Bauxbatons e si unisce adesso a noi di Hogwarts. Quindi ci sarà uno smistamento in più, quest'anno. -
 
Lily era diventata più rossa dei suoi capelli ma si sedette e indossò il cappello che, ancora prima di sfiorare la sua chioma scarlatta, gridò: - GRIFONDORO! -
 
Harry vide Malfoy infuriato.
Ma lui era felice, molto felice. Ma perchè se Lily era solo un'amica? 
Lily corse raggiante verso il tavolo di Grifondoro, con le braccia spalancate verso Harry: i due si abbracciarono, con grande orrore di Malfoy e grande stupore di Harry.
 
Ma qualcuno li stava fissando insistentemente, uno sguardo cupo e pesante, come ossessionato da qualcosa.
Era Severus Piton, che guardava Lily con faccia stupita.
 
- Emm.. Harry... Quello chi è? - Chiese Lily rivolgendo uno sguardo a Piton
- Severus Piton, professore di Pozioni. Una vera piaga. - Sorrise Harry
- Ah ok.. - 
 
Il resto del banchetto andò benone, tutti mangiarono e furono sazi.
 
Poco dopo, mentre Ron, Lily, Harry ed Hermione uscivano dalla sala Grande per andare in Sala Comune, Malfoy li bloccò di colpo.
- E così fai parte di Grfondoro, eh? - Chiese sarcastico Malfoy
- Si. - Rispose Lily
- Bè... Vedo che hai scelto la parte sbagliata... Stai con lo sfregiato adesso, eh? Ma che bella coppietta. - Disse Malfoy
- Io.. non.. sto con Harry e poi... - Lily voleva parlare ma fu interrotta da Hermione che disse : - Andiamocene di qui, ora. -
 
I quattro salirono in sala Comune.
- Qui ad Hogwarts è perfetto - Sorrise Lily
- Già.. - Disse Harry
Sia per Harry che per Lily, ormai, Hogwarts era casa.
 
                                                                                                                                                    *****
 
- Dobbiamo andare a pozioni. - Sorrise Lily
- Io non ci sorriderei molto su, eh. - Ribatté Ron
Quella mattina il sole entrava fra le vetrate della Sala Grande, dove Ron, Lily, Harry ed Hermione facevano colazione prima delle lezioni.
 
Appena finirono, si recarono nei sotterranei per la lezione di Pozioni.
 
Ron ed Hermione presero posto in aula, Harry e Lily rimasero sulla porta ad aspettare un pò.
 
Malfoy raggiunse Harry e Lily sulla soglia dell'aula.
- Be'... Dato che non stai con Potter, perchè diciamocelo, mi sembra impossibile che tu stia con una simile feccia.. - Iniziò Malfoy rivolto a Lily
 
- Smettila di disturbarmi, Malfoy. - Disse la ragazza
- Finchè non stai con Potter, posso corteggiarti quanto voglio.. - Sorrise furbo lui
- Ah, si? - Chiese Lily in tono di sfida e in un attimo, baciò Harry davanti a Malfoy.
 
Harry era esterrefatto, pietrificato.
 
- Signorina Powell e Potter. Ma che coppietta ammirevole. - Piton era arrivato davanti alla porta. - Cinque punti in meno a Grifondoro a causa di Potter. La signorina no, 
è  ovvio che era Potter ad infastidirti. - Continuò Piton
 
Entrati nell'aula, Lily e Harry si sedettero vicini. 
- Scusa, scusa, scusa. - Disse Lily rivolta ad Harry - Dovevo baciarti, per zittire Malfoy. -
- Non scusarti. - Sorrise Harry
- L'unica cosa, è come mai Piton non ha tolto punti anche a te.. Non perderebbe occasione per togliere punti a Grifondoro. - Disse Harry
- Oh.. non saprei.. - Disse lei
 
-  SE POTTER HA FINITO DI PARLARE, SULLA LAVAGNA CI SONO LE ISTRUZIONI PER IL DISTILLATO SOPORIFERO. - Sbottò Piton
 
Harry tornò al suo libro di pozioni e iniziò a leggere le istruzioni. Ad un certo punto, non riuscendo più a separare il muco di Vermicolo, ai fermò esausto. Così, Lily prese
i guanti ed iniziò a separare il miscuglio di Vermicolo per Harry.
- Grazie. - Sorrise lui
- Nulla, Harry. - 
 
Il distillato soporifero fu una passeggiata per Lily ed Hermione ma  non fu lo stesso per Harry e Ron. 
 
La lezione finì con innumerevoli punti in più ai favoriti Serpeverde e dieci punti in meno a Grifondoro per il disastro della pozione di Harry.
                                                                                                                                                            *******
 
 
 
 
Harry e Ron erano diretti a Divinazione.
Harry notò una sagoma nera passare: era Piton, che aveva una cornice in mano. 
- Misterioso. - Pensò Harry
 
 
- Ascolta, Ron, vai a Divinazione senza di me, arriverò fra poco. - 
- Miseriaccia, Harry! Arriveresti in ritardo..- Borbottò Ron
- Ron zitto mi sembri Hermione. - Disse Harry e si voltò a seguire Piton.
 
Harry si mise il mantello dell'invisibilità ( che in quel momento portava con sé) e prese a seguire il professore di pozioni.
 
Piton arrivò nel suo ufficio ed Harry lo seguì.
Il professore si chiuse la porta alle spalle e si sedette alla scrivania, dove poggiò due cornici.
Una, conteneva la foto di Lily Powell, l'altra quella di Lily Evans al quinto anno ad Hogwarts.
Harry riconobbe sua madre dal fatto che aveva una targhetta col nome e l'anno che frequentava: la somiglianza con Lily Powell, poi, era straordinaria.
MA COSA PIU' STRAORDINARIA, CHE COSA CI FACEVA PITON CON IN MANO UNA FOTO DI SUA MADRE? E PERCHE' PREFERIVA LILY POWELL  NONOSTANTE IL SUO ODIO PER I GRIFONDORO?
 
Harry si rese conto che Piton aveva avvertito qualcosa di strano e approfittò della porta aperta da vento per sgattaiolare via in fretta.
 
Il ragazzo si diresse verso Divinazione, dove vide che anche Lily seguiva le lezioni.
Si sedette vicino a Ron e a Lily ed iniziarono a leggere le stelle e i pianeti. 
- Ma tu segui divinazione? - Chiese Harry a Lily
- Si. - Rispose lei
 
- Oh, lei.. Signorina vicino a Potter, il nostro ritardatario. Legga le sue stelle. - La Cooman si rivolse a Lily
- Oh.. Be'... Qui vedo Marte leggermente spostato a sinistra, nella sfera di Venere... Il che significa... - Lily aprì il dizionario dei segni lunari e lesse - Il che significa ' Amore in vista'...- Lily si interruppe
- Brava, brava. Si, significa proprio amore in vista, signorina Powell. - Ribatte' la Cooman.
 
 
 
 
 
SPAZIO AUTRICE
Ciao a tutti : )
Ho pensato: ' e se Piton vedesse Lily e si rendesse conto che è uguale a Lily Potter e questo suscitasse in lui qualcosa? Una preferenza verso la ragazza..'
Ovviamente Harry non conosce la storia del Principe, perciò si interroga su questo.
NON FRAINTENDETE, PITON NON AMA LILY POWELL, SOLO CHE LA PREFERISCE AGLI ALTRI STUDENTI PERCHE' E' UGUALE A LILY E PORTA IL SUO NOME. Scusate il capitolo troppo lungo.
Al prossimo capitolo, Always :)

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