Matrimonio combinato

di _Boo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** II ***
Capitolo 3: *** III ***
Capitolo 4: *** IV ***
Capitolo 5: *** V ***
Capitolo 6: *** VI ***
Capitolo 7: *** VII ***
Capitolo 8: *** VIII ***
Capitolo 9: *** IX ***
Capitolo 10: *** X ***
Capitolo 11: *** XI ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

 

<< Domani verrai presentata al tuo futuro marito>>


Sakura era rimasta con la forchetta a mezz’aria, aveva sbattuto lentamente le palpebre cercando di articolare una qualsiasi frase ma non le venne in mente niente.

-Perché mi guardi in quel modo?- Aveva ripreso a parlare suo padre- Sapevi che sarebbe arrivato il momento.-

Sakura aveva sorseggiato un po d’acqua dal suo calice cercando di riprendere il possesso della voce, che sembrava averla abbandonata.

-N..non è troppo presto padre?- L’uomo l’aveva fulminata con lo sguardo, non degnandosi di risponde a una domanda che giudicava inutile.

Sakura aveva posato gli occhi sul volto della madre, aspettandosi da lei almeno un commento.

La donna aveva appoggiato la mano su quella della figlia- Sakura stai per compiere diciassette anni, abbiamo già posticipato troppo.-

-Ma.. non posso sposare un uomo che non conosco.-

-Lo conoscerai domani.-

- Dovrei sposare uno che conosco da nemmeno un giorno? E..e se non mi piacesse? Se non volessi sposarlo?- Aveva domandato con gli occhi bassi stringendo forte un lembo della sua gonna fra le mani.

Suo padre aveva sbattuto una mano sul tavolo facendola sussultare.- L’accordo è stato sancito, non importa a nessuno di quello che pensi, domani firmerò il trattato con il capo della casata degli Uchiha  e da allora tu sarai la moglie di suo figlio-

Sakura si era alzata in piedi tremante, appoggiandosi al tavolo con le braccia. – Per te la mia vita è solo questo?- Aveva urlato in preda alla rabbia, gli occhi inondati dalle lacrime. – Un contratto?-

Suo padre si era alzato in piedi a sua volta – Lo sai, è così che funziona-

-Non mi importa di come funziona, non ho intenzione di sposare un uomo che non amo solo perché tu me lo hai ordinato-

Lo schiaffo che suo padre le diede la colpi in pieno volto, sua madre si era coperta la bocca sorpresa.

-Tu sposerai chi dico io, quando lo dico io, è sempre stato cosi e tu non hai diritto di replica-

Sakura si era portata una mano sulla guancia arrossata, per dare un pò di sollievo al bruciore con le dita fredde.

Aveva alzato gli occhi su suo padre.- Io vi odio!- aveva urlato correndo in camera sua.

Asuka Haruno aveva poggiato il palmo sulla spalla del marito. -Un giorno capirà anche lei-

***
Sakura si era gettata sul letto, continuando a piangere.

Non voleva sposarsi, soprattutto con qualcuno che nemmeno conosceva.

Sapeva che a breve sarebbe arrivato il momento, infondo tutte le sue amiche ormai erano sposate da tempo, alcune addirittura avevano dei figli.

Solo lei abitava ancora con i suoi genitori.

Ino si era sposata qualche mese prima, a volte quando il padre glielo permetteva Sakura andava a trovarla, Ino le aveva raccontato che nonostante all’inizio fosse stato difficile abitare in una casa nuova, condividere le lenzuola con un uomo sconosciuto, si era abituata e aveva iniziato a provare un sincero affetto per Shikamaru.

Lui non le faceva mancare niente e si prendeva cura di lei, Sakura si domandò se anche lei avrebbe avuto la stessa fortuna o se le sarebbe toccato convivere con un marito violento come quello di Tenten, spesso Neji la picchiava, senza un vero motivo, semplicemente per sfogare la rabbia, quando lei e Sakura si  vedevano la ragazza aveva sempre dei nuovi livido lungo le braccia che cercava di nascondere con vestiti dalle maniche lunghe che indossava anche d’estate.

Sakura aveva sempre creduto nell’amore, ma quei matrimoni non erano frutto di amore erano solo costrizioni e non sapevi mai cosa ti sarebbe toccato, una vita felice come quella di Ino o una vissuta nel terrore come quella di Ten Ten.

Lei aveva sempre sperato di poter sposare l’uomo dei suoi sogni, un uomo che la amasse davvero, come quelli nei libri che la sua badante le leggeva da bambina.
Immaginava che lui la sarebbe venuta a prendere sul suo cavallo bianco e l’avrebbe portata lontano, lontano da un mondo così triste, basato sulla guerra e sull' odio, dove i genitori vendevano letteralmente le proprie figlie al miglior offerente.

Lei non voleva essere scambiata per denaro o per qualche terreno in più.

Ma a quanto pare suo padre la considerava un oggetto e il giorno dopo avrebbe dovuto incontrare l’uomo al fianco del quale avrebbe passato il resto della sua vita.

Notò un vestito appoggiato sulla sedia a dondolo che teneva vicino al letto, era di velluto rosso, elaborato con ricami color oro sul corpetto, sopra c’era un biglietto.

Lo aprì.

“Indossalo domani al ricevimento. Mamma”

Sakura aveva sognato spesso il suo principe sul cavallo bianco, ma a quanto pare non sarebbe arrivato mai, era solo un sogno infantile.
E lei doveva vivere la realtà.


***********
Ciao a tutti!
Questa è la mia prima long, cercherò di aggiornare ogni settimana,
spero vi piaccia! :D

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Capitolo 2
*** II ***


II




Il palazzo degli Uchiha era immenso.

Fu la prima cosa che notò Sakura appena lei e i suoi genitori scesero dalla carrozza.

Suo padre era un uomo benestante eppure casa loro non aveva niente a che vedere con quella vera e propria reggia.

C’era un grande giardino pieno di fiori di ogni tipo.

Sakura sorrise appena.

Adorava i fiori, quando era piccola passava intere giornate ad osservarli, affascinata da come quelli che all’inizio erano piccoli bulbi crescevano diventando qualcosa di stupendo.

Da bambina sua madre l’aveva spesso paragonata a un fiore, le diceva che un giorno anche lei sarebbe sbocciata e sarebbe diventata bellissima.

Sakura non ci credeva, non pensava di essere bellissima, fin da bambina aveva odiato i suoi capelli rosa e non perché fossero brutti ma semplicemente le sembravano troppo diversi da quelli degli altri.

Lei li definiva strani, i suoi genitori dicevano che erano unici.

Si riscosse dai suoi pensieri quando vide le porte del palazzo aprirsi.

Ad attenderli c’era un uomo sulla cinquantina, robusto, gli occhi e i capelli neri e un aria severa.

Li aveva salutati con un leggero inchino.

-Benvenuti nella mia umile dimora- aveva mormorato spostandosi leggermente verso destra in modo da permettere loro di entrare.

Sakura aveva sorriso cercando di non farsi vedere, quella “dimora” come la chiamava lui era tutto tranne che umile.

Una volta che erano entrati , l’uomo aveva chiuso il portone puntando i suoi occhi su di lei, dopo averla osservata per un po’ di tempo le aveva afferrato la mano e se l’era portata alle labbra- tu devi essere Sakura-

La rosa era arrossita leggermente e aveva ritratto la mano, consapevole di aver fatto una figura pessima.

-s..si sono io-

-Sasuke sarà sicuramente sorpreso della tua straordinaria bellezza-

Sasuke. Quello era sicuramente il nome del suo futuro marito: Sasuke Uchiha.

Era un bel nome, le piaceva.


Fugaku riprese la parola distraendola dai suoi pensieri- il viaggio è stato lungo, vi ho fatto preparare delle stanze in modo che possiate riposarvi.

Dopo essere stata accompagnata alla sua stanza Sakura si era seduta su una sedia, era agitatissima e le tremavano le gambe.

 
Aveva paura.

Tra qualche ora sarebbe stata presentata a quello che sarebbe diventato suo marito.

Un uomo di cui non sapeva assolutamente niente.

Non voleva sposarsi, era convinta di essere troppo giovane, sapeva così poco dell’amore e quel  poco che conosceva lo aveva letto nei libri, senza aver mai sperimentato le sensazioni che nelle fiabe descrivevano: il cuore che batte fino a scoppiare, le farfalle nello stomaco.

Sakura non si era mai innamorata.

***
Qualche ora dopo era entrata una ragazza dicendole che era attesa a tavola.

Appena la serva fu uscita, Sakura era corsa di fronte allo specchio cercando di essere presentabile, il viaggio era stato lungo e di conseguenza i capelli erano un  groviglio e il vestito era pieno di pieghe per essere stata troppo tempo seduta.

Dopo essersi data una sistemata era uscita dalla stanza e si era diretta verso la sala da pranzo, un ardua impresa considerando che non sapeva nemmeno dove fosse e la serva non si era degnata di indicarle la strada.
Dopo aver aperto camminato per un po’ lungo il corridoio si era trovata di fronte ad una specie di sbocco a “V” con due porte, aveva deciso di tirare  a caso e si era avvicinata a quella di sinistra.

Quando spinse la maniglia aprendola, desiderò ardentemente di sotterrarsi e di scomparire dalla faccia della terra.

Era una camera da letto, bellissima, peccato che non ebbe il tempo di ammirare l’arredamento poichè i suoi occhi andarono a posarsi sui due ragazzi sdraiati sul letto, uno sopra l’altro, mezzi nudi.

Quando il ragazzo si era voltato Sakura era rimasta a bocca aperta, era bellissimo, gli occhi erano neri, come i capelli che ricadevano in lunghe ciocche ai lati del viso.

Era rimasto a guardarla per qualche secondo che a Sakura era parso eterno prima di sfoggiare un ghigno tra il malizioso e il divertito e di rivolgersi a lei.

-che c’è vuoi partecipare?-

Sakura aveva spalancato gli occhi sbigottita, ma per chi l’aveva presa?-I..io mi dispiace non volevo disturbarvi, ma non sono mai stata qui e di certo non ho intenzione di.. p- partecipare-

Lui aveva riso di nuovo mentre l’altra ragazza correva in bagno coprendosi con un lenzuolo.

-Da come mi guardi non sembra proprio- aveva affermato lui leccandosi appena le labbra.

La rosa aveva spalancato la bocca anche più di prima- Io non ti guardo, per chi mi hai preso per una stupida qualsiasi che si incanta di fronte al primo che vede?-

Il moro si era alzato in piedi, senza curarsi di indossare una maglia e le si era avvicinato prendendola per il mento.

-Non so se tu sia stupida, ma sicuramente una che entra senza bussare non è di certo una ragazza educata non trovi..-

Sakura aveva appoggiato le mani sul suo petto per spingerlo via, trovando però la sua pelle piacevolmente calda e liscia al tatto e di conseguenza smettendo di spingerlo con tanta violenza.

-Se mi trovi tanto brutto perché mi stai.. accarezzando?- aveva sussurrato lui troppo vicino al suo orecchio.

Sakura aveva staccato le mani come se si fosse scottata , abbandonando le braccia lungo i fianchi.

-Non ti sto accarezzando, stavo cercando di spingerti via brutto idiota, e ora se per favore potresti dirmi dov’è la sala da pranzo-

Lui l’aveva fissata semiserio- Che ti importa? Le serve non hanno il permesso di entrare nella sala-

La rosa lo aveva guardato storto- Io non sono una serva, sono la figlia di Harashi Haruno e sono qui perché devo incontrare il mio futuro marito..-

A quelle parole il ragazzo aveva cambiato espressione e si era allontanato- Devi prendere la porta a destra, poi c’è un corridoio, vai sempre dritta e sei arrivata-

-Grazie- aveva sussurrato lei poi era uscita.

***

Per il corridoio aveva corso cercando di non inciampare nella stoffa del vestito, era già in ritardo, quel cretino, quel bellissimo cretino, le aveva fatto perdere tempo.

Appena entrata aveva fatto un inchino, contenta di non vedere seduto a tavola il figlio di Fugaku, voleva dire che non era in ritardo.

Aveva preso posto vicino a sua madre.

-Mio figlio ci raggiungerà a breve- Aveva detto Fugaku prima di sedersi anche lui.

Avevano atteso qualche minuto prima di vedere la porta aprirsi.

-Vi presento mio figlio, nonché tuo futuro marito Sakura, Sasuke Uchiha-

Sakura aveva alzato gli occhi timorosa e quando lo aveva guardato in volto aveva sentito il cuore perdere un battito.

Era lui, lo stesso ragazzo della camera da letto.

Quindi lei aveva appena visto il suo futuro marito fare sesso con un'altra, probabilmente non esisteva cosa più orrenda di questa.

Perché lei, nonostante odiasse l’idea di sposarsi, aveva segretamente sperato che l’uomo che sarebbe diventato suo marito avrebbe imparato ad amarla e che sarebbero stati felici, ma a quanto pare anche questo era solo uno stupido sogno da bambina.

Aveva abbassato la testa mentre sentiva gli occhi riempirsi di lacrime.

-S..scusatemi- aveva mormorato prima di correre fuori, sentendosi addosso gli occhi neri di Sasuke Uchiha.

*******
Ecco a voi il secondo capitolo!
L'ho scritto un po' di fretta quindi perdonatemi se ci sono degli errori di battuta :D
Spero che vi piaccia!

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Capitolo 3
*** III ***


III



Sakura era corsa fuori dalla sala urtando un  cameriere che portava con se un vassoio pieno di vivande.
Non si scusò nemmeno e lo oltrepassò in cerca dell’uscita.

Appena mise piede fuori senti il vento scompigliarle i capelli e asciugarle le lacrime sulle guance che pero non smisero di scendere.

Non sapeva esattamente il motivo per cui stava piangendo in un mondo cosi disperato, infondo nemmeno lo conosceva quel Sasuke Uchiha.

Principalmente la infastidiva il fatto che lui fosse andato a letto con una ragazza poche ore prima di conoscerla, quindi escludendo categoricamente la possibilità che lei  potesse in qualche modo piacergli.

Quindi mentre Sakura aveva passato una giornata d’inferno tra preparativi per presentarsi nel migliore dei modi lui probabilmente si era portato a letto tutte le ragazze della corte.

 Da come l'aveva trattata  nella camera non sembrava un tipo molto fedele, anzi le era parso un vero e proprio donnaiolo.

Si era seduta su uno dei gradini dell’ampia scalinata che precedeva l’entrata nel palazzo e si era portata la mano al collo sorpresa di non sentire sotto le dita il piccolo ciondolo a forma di cuore che i suoi genitori le avevano regalato al suo quindicesimo compleanno, le venne in mente che se l’era tolto poco prima di pranzo, non le sembrava che si abbinasse al vestito.

Stupida..

Tutto quel tempo sprecato per essere perfetta e non era servito a niente.

Ora sarebbe anche dovuta tornare a prenderlo, il che le sembrava difficile considerando il suo pessimo orientamento e poi aveva anche paura di  trovare la stanza occupata, non  voleva trovare di nuovo qualche brutta sorpresa.

Si riscosse dai suoi pensieri quando sentì il portone spalancarsi e sua madre raggiungerla sui gradini.

La donna era abbassata alla sua altezza mentre Sakura chinava la testa cercando di nascondere le lacrime.

-Perchè stai piangendo?- aveva sussurrato sua madre spostandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

-I..io non voglio sposarlo..-

-Ma è così che funziona Sakura, dovrai farlo comunque, è tuo padre che deve decidere..-

-Non voglio sposare un uomo che non amo- rispose la rosa alzando un poco la voce.

-Io ho sposato tuo padre a quindici anni Sakura, all’inizio non ero propensa all’idea del matrimonio, non mi sentivo pronta, ma poi sorvolando i primi mesi di convivenza ho imparato ad amarlo e ora siamo felici..-

-Io non sono te!- Urlò Sakura in preda a una rabbia cieca- Non tutti possono avere la stessa fortuna, a te e ad Ino è andata bene certo, ma pensa a TenTen.. è stata obbligata a sposare un bastardo che la picchia per qualsiasi cosa, è questa la vita che vuoi per me ?-

-Io voglio che tu sia felice Sakura e comunque Sasuke non sembra certo uno che picchia le donne-

-Nemmeno Neji sembrava uno che picchiava le donne quando TenTEn me lo ha presentato, ma poi lei mi ha fatto vedere le braccia ricoperte di lividi-

-Sakura la situazione della sua amica è diversa dalla Tua, il padre di Ten ten ha acconsentito al matrimonio perchè stava per perdere tutti i suoi possedimenti e aveva bisogno di denaro, noi non abbiamo di questi problemi e quindi se solo Sasuke si azzardasse a picchiarti tuo padre ti porterebbe via.-

Sakura distolse gli occhi da quelli di sua madre segretamente sollevata da quella notizia.

La donna riprese a  parlare- Ora per favore rientra e scusati, Fugaku è un uomo  molto severo e di certo non ha gradito il tuo comportamento-

Sakura annui leggermente alzandosi in piedi e asciugandosi le tracce delle lacrime dalle guance, sperando di non avere gli occhi gonfi.

Segui la madre all’interno del palazzo fermandosi di fronte alla sala.

Asuka entrò per prima andandosi a sedere mentre Sakura faceva un profondo respiro e entrava a sua volta, rimase in piedi di fronte al tavolo, gli occhi tutti puntati su di lei.

Si inchinò appena iniziando a parlare- Perdonatemi per il mio comportamento, sono stata maleducata, mi dispiace-

Fugaku l’aveva guardata serio- Sei perdonata, ora vieni a sederti a tavola o il cibo si fredderà-

La rosa raggiunse gli altri facendo più che altro finta di mangiare, sentiva gli occhi di Sasuke su di se e  questo le bloccava lo stomaco.

Per tutto il tempo mentre Fugaku e i suoi genitori discutevano di affari lei era rimasta in silenzio, gli occhi puntati sul piatto ancora pieno.

-Hai intenzione di mangiare qualcosa o vuoi continuare a fissare quel piatto?- Sakura alzò la testa puntando gli occhi in quelli di Sasuke che la fissava con un mezzo sorriso-

-non ho fame-

-Che c’è hai paura che mentre non c’eri ti ho avvelenato il cibo?-

Sakura lo guardò truce senza rispondere, ora si che era sicura di odiarlo.

-Sai di solito se qualcuno ti fa una domanda si usa rispondere, ma in fondo tu non sembri affatto educata: Non bussi, scappi via durante i pranzi e non accetti gli inviti-

-Quali inviti?-

-Se non sbaglio qualche ora fa ti ho invitato a venire a letto con me ma tu hai rifiutato, molto sgarbatamente devo aggiungere.-

-Se pensi che io possa accettare di andare a letto con un che nemmeno conosco, sei proprio un idiota, non sono una prostituta-

-Ah no?-

Sakura quasi saltò dalla sedia, ma che diavolo stava dicendo quel..quel.. cretino?

Le aveva appena dato della puttana!

-Ti ho detto che non sono una prostituta- Sussurrò Sakura cercando di non farsi sentire dai loro genitori-

-Le donne sono tutte prostitute, sbaglio o vi sposate in cambio di soldi?-

-Quei soldi non sono per me , ma per mio padre e  comunque non ho alcuna voglia di sposare un bastardo come te, se proprio vuoi saperlo-

Sasuke rise appena-  pensi che io voglia sposare una ragazzina lagnosa, sprovvista di qualsiasi grazia e piatta come questo tavolo?-

Sakura lo fisso offessa, era quello che pensava di lei, che era una ragazzina lagnosa?

-ma è la vita, che ci vuoi fare?- prosegui il moro, gli occhi neri ancora puntati in quelli verdi di lei.

-Se proprio non vuoi perché hai accettato di sposarti?-

-Per il tuo stesso motivo immagino, non ho diritto di replica con mio padre-

Sakura annuì leggermente- Comunque non mi sembra che per te il matrimonio sia un problema, anzi da quanto ho potuto vedere conosci diversi modi per.. intrattenerti-

Sasuke rise ancora- Gelosa?-

-Assolutamente no.-

Presi dalla conversazione non si accorsero che le portate erano finite e che gli altri si stavano alzando.

Fugaku prese la parola – Abbiamo deciso, il matrimoni sarà celebrato fra sette giorni, nel nostro palazzo.-

I presenti annuirono mentre Sakura sospirava, non riusciva proprio ad accettare l’idea di sposarsi con un uomo del genere, ma lui aveva ragione, non aveva diritto di replica e l’unica volta che si era opposta suo padre l’aveva schiaffeggiata.

-Fuori c’è una carrozza che vi riporterà a casa, ci vediamo presto- Proseguì Fugaku baciando la mano sia a Sakura che a sua madre.

- A presto- aggiunse Sasuke.

****

Poco prima di uscire dal palazzo Sakura si ricordò della collana che aveva lasciato nella stanza dove aveva alloggiato quella stessa mattina, raggiunse la camera, stavolta senza perdersi in mezzo a tutti quei corridoi.

Entrò iniziando a cercare il ciondolo ma non riuscì a trovarlo da nessuna parte.

-Hai dimenticato qualcosa?-

Si voltò spaventata trovando Sasuke appoggiato allo stipite della porta con la sua collana in mano.

-Ridammela- Gli ordinò con voce ferma.

- E perchè dovrei? Infondo tra qualche giorno questa sarà anche casa tua.. futura moglie.- sussurrò il moro calcando bene sulla parola “moglie”.

-Nel frattempo preferisco tenerla con me-

Si avvicinò a Sasuke cercando di afferrare la collana, ma questo con sua sorpresa la afferrò per la vita avvicinandola a se.

-Prima dammi un bacio-

-Non ne ho alcuna intenzione!- Urlò Sakura cercando di liberarsi dalla sua presa.

-Ma davvero?- domandò Sasuke mentre avvicinava maggiormente il volto a quello di lei.

-Comunque non importa- Proseguì- tra una settimana un bacio sarà l’ultimo dei tuoi problemi—concluse con un sorriso malizioso prima di posare le labbra sull’angolo della bocca di Sakura.

-Ora puoi andare-

Lasciò la presa sulla sua vita mentre la rosa si portava la mano sul punto in cui lui l’aveva baciata, gli strappo la collana dalle mani e corse via, raggiungendo la carrozza.

Aveva di nuovo ragione lui, tra pochi giorni un bacio sarebbe stato proprio l’ultimo dei suoi problemi.



******

Salve a tutti!
Scusate per il piccolo ritardo, avrei dovuto aggiornare ieri ma non ho fatto in tempo :D
Spero che il capitolo vi piaccia!

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Capitolo 4
*** IV ***


                                                                          IV

 


Era quasi un ora che Sakura fissava quell’abito.

Non aveva affatto voglia di indossarlo, faceva sembrare quel matrimonio molto più reale e questo non andava bene.

Non a lei che cercava ancora di convincersi che fosse tutto un orrendo incubo.

Ripiegò il vestito con cura e lo mise nel grande guardaroba di fronte al letto.

Ino e Ten Ten stavano per arrivare e sicuramente le avrebbero chiesto di provarlo, cosa che lei non voleva assolutamente fare, quello stupido abito le sapeva di obbligo, di costrizione .

Scese in cucina a preparare del thè, aveva mille camerieri che potevano farlo per lei, ma odiava approfittare dei suoi privilegi per cose così stupide, era proprio per questo che mentre i suoi genitori avevano una serva personale lei provvedeva a se stessa da sola.

Prese tre tazzine e le posizionò sul tavolo insieme ad un vassoio di biscotti.

Una ragazza venne ad informarla dell’arrivo delle sue amiche qualche minuto dopo, Sakura scese nel salone e si ritrovo di fronte ad Ino , Ten Ten e ad una ragazza mai vista prima.

Non fece in tempo a domandarle chi fosse che Ino quasi la travolse con un abbraccio.

-E cosi ti sposi? Era ora, pensavo che saresti rimasta zitella a vita-

-Forse sarebbe stato meglio- aveva risposto Sakura staccandosi dall’abbraccio e andando a salutare Ten Ten.

La castana la abbracciò a sua volta- Sakura, questa è Hinata, è una cugina di Neji.-

Sakura sorrise alla ragazza che sembrava sentirsi fuori posto- Piacere di conoscerti io sono Sakura-

-H..hinata-
Ora che la guardava bene si accorse che Hinata somigliava molto a Neji : stessa pelle chiara e stessi occhi color ghiaccio, solo che gli occhi del cugino erano davvero di ghiaccio, mentre quelli di Hinata sembravano racchiudere tutta la dolcezza del mondo.

Le accompagno in cucina facendole accomodare a aggiungendo un posto per la nuova amica.

-Allora ti sposi davvero?- Domando Ten Ten con un sorriso, la solita luce spenta negli occhi.

-A quanto pare-

-E com’è?- si intromise Ino.

-Stronzo-

Ino la guardò con un mezzo sorriso.

-Già ti piace!-

-è solo un bastardo, egocentrico, stupido puttaniere!-

-E di cosa ti lamenti?- Domandò piano Ten Ten, Sakura la guardò tristemente, vergognandosi per un attimo delle sue stupide lamentele quando una delle sue migliori amiche doveva patire cose ben più terribili.

Cercò di cambiare subito discorso-E tu Hinata, sei sposata?-

-Oh, io no,non ancora..-

-Non sai quanto sei fortunata-

-I..io credo che sia una cosa bella, il matrimonio-

-E lo pensi anche del mio?- le domandò Ten ten rivolgendole appena un occhiata.

Hinata spalancò un attimo gli occhi –Mi..mi dispiace, io non intendevo..-

Ten ten le sorrise- Tranquilla,è giusto che ognuno abbia le sue idee in merito, anche io prima sognavo un bel matrimonio.. come quello di Ino e invece mi sono dovuta adeguare, non tutti hanno fortuna in queste cose- si interruppe un attimo- Comunque Sakura, chi è il fortunato?-

-Uchiha, Sasuke Uchiha..-

Ino quasi non saltò dalla sedia- Stai scherzando vero?-

-Purtroppo no..-

-Quel ragazzo è la bellezza fatta persona!-

-Può essere bello quanto ti pare ma ti assicuro che non è stato piacevole trovarlo a letto con un'altra il giorno del nostro primo incontro-

Ino smise subito di sorridere- allora si che è un bastardo!-

-Che ti dicevo?-


Tra le chiacchere la mattinata trascorse tranquillamente, Ino, Hinata e Ten Ten rimasero fino all’ora di pranzo e quando venne il momento di salutarsi promisero a Sakura che sicuramente sarebbero tornate a trovarla una volta sposata.

***
 
Sakura incontrò suo padre mentre si accingeva a tornare in camera, con l’intenzione di provarsi quello stupido vestito.

-Sasuke ha espresso il desiderio di parlarti prima del matrimonio, verrà qui oggi pomeriggio, vedi di accoglierlo come merita-

Sakura spalancò gli occhi e per poco non cadde a terra.- E di cosa deve parlarmi?-

-Sono cose che devi chiedere a lui, evita comunque di farmi fare brutte figure-

-certo padre.-

Una volta che l’uomo si fu allontanato Sakura corse nella sua stanza chiudendosi la porta alle spalle.

Ma che diavolo voleva quel bastardo?

Anche a casa sua doveva tormentarla?

Ora doveva anche sbrigarsi a provare il vestito.

Si spogliò velocemente e indossò l’abito di fronte allo specchio.

Non era male, il corpetto era ricamato con un motivo a fiori argento e le stringeva la vita mentre la parte bassa del vestito era un ampia gonna.

Le stava bene, anche se le impediva un po’ i movimenti.

Se lo tolse cercando di stare attenta a non rompere le cuciture altrimenti a sua madre sarebbe venuto un infarto e andò a riempire la vasca.

Aveva proprio bisogno di un bagno caldo e rilassante se voleva riuscire a sopportare Sasuke anche solo per più di un minuto.

Uscì dalla vasca dopo circa un ora e indossò la biancheria con sopra solo una corta sottoveste.

Spalancò la porta della camera e rimase ferma sulla soglia quando incontrò duo occhi scuri che la guardavano divertiti.

Sasuke era seduto sul suo letto,in mano un suo libro che sicuramente aveva preso dal comodino.

-c..che diavolo ci fai tu qui?-

Il moro non si premurò di rispondere alla sua domanda- Non male- Asserì riferendosi al suo abbigliamento- devo ammettere che cosi stai molto meglio.-

Sakura si ricordò solo in quel momento di essere quasi nuda, cerco di coprirsi con le mani ma a giudicare dall’espressione di Sasuke probabilmente doveva risultare ridicola.

-N..non guardarmi..-

-E perché non dovrei? Sono o non sono tuo marito?- Le domandò mentre si alzava in piedi e si avvicinava lentamente a lei.

-Mancano ancora due giorni-

Sasuke sorrise appena, ora si trovava praticamente di fronte a Sakura e il suo naso sfiorava quello della rosa.

-Due giorni passano subito.- Sussurrò prima di posarle una mano sulla coscia ed iniziare ad accarezzarla lentamente-

Sakura venne attraversata da un brivido quando senti la mano fredda di lui a contatto con la sua pelle calda.

Si morse le labbra cercando di non gemere.

Sasuke la fissò malizioso-Non trattenerti-

-L..lasiami- Sussurrò incerta la rosa mentre quella mano saliva più su ad accarezzarle il fianco.

- Mi piace vederti eccitata..Sakura..- lo senti mormorare mentre le appoggiava le labbra sulla linea del collo.

-io non.. –

-shhh..-

Sakura si riscosse quando senti la mano di Sasuke sfiorare la sua biancheria intima e lo spinse via come se si fosse appena scottata.

-Non puoi trattarmi così, non sono una delle tue puttane, vuoi capirlo o no?-

-Infatti non lo sei, sei mia mia moglie, quindi hai il dovere di soddisfarmi..-

-Non è cosi che funziona, appunto perché sono tua moglie, la cosa dovrebbe essere reciproca, non sono io che devo stare ai tuoi stupidi desideri..-

-Se è questo il problema io sono pronto a soddisfarti ogni volta che vuoi.- sussurrò lui mentre le accarezzava il collo e scendeva sempre più giù sfiorando la curva del suo seno.

Sakura allontanò nuovamente la mano di lui-Vedi che non capisci? Non era quello che intendevo.. non voglio che sia semplice sesso, voglio che ci sia dell’altro..- ammise lei, vergognandosi di aver mostrato di tenere tanto all’amore e ai sentimenti in generale.

Peccato che ora Sasuke la fissava di nuovo con quello stupido sorriso malizioso- Non ti pensavo così perversa-

Sakura si volto di colpo quando senti gli occhi colmarsi di lacrime, era davvero così superficiale?

Non voleva sposare un uomo che se ne fregava dei suoi sentimenti e la usava solo per appagare i suoi desideri sessuali.

Sasuke fece appena in tempo a scorgere una lacrima che le solcava la guancia così la prese per il braccio facendola girare nella sua direzione.

-Non piangere- sussurrò mentre le asciugava le lacrime con i polpastrelli- l’amore è una cosa stupida, non ne vale la pena.

-Non è così per me e nemmeno per te dovrebbe esserlo-

Sasuke la guardò per qualche minuto prima di lasciarla andare e dirigersi verso la porta.

Si sorprese quando senti una piccola mano chiudersi attorno al suo polso e si volto per incontrare gli occhi verdi di Sakura.

-Lasciami provare- sussurrò la rosa.

Sasuke la fisso interdetto per qualche secondo, non capendo bene cosa volesse dire.

Sakura porto la mano sul suo petto, in corrispondenza del cuore- Lo senti?- domandò piano- è il tuo cuore Sasuke..se vuoi posso provare.. posso insegnarti.. ad ascoltarlo..- concluse infine non spostando la mano dal torace di lui.

Il moro strinse appena le dita di Sakura appoggiate sul suo petto- non vale la pena neanche questo..- sussurrò prima di baciarle la fronte ed andarsene.


***
Eccomi di nuovo qui! :D
Il capitolo è un po veloce e non credo che sia scritto benissimo quindi siete liberissimi di dire che fa schifo, ma ho dovuto fare tutto in un giorno quindi abbiate pietà e come sempre scusate gli errori di battuta <3 

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Capitolo 5
*** V ***


                                                          

V



Sakura aveva passato quasi tutta la notte sveglia, troppo agitata per riuscire a dormire, tra qualche ora avrebbe dovuto sposarsi e aveva la pelle d’oca.

Tra qualche ora avrebbe dovuto cambiare casa, trasferirsi nel palazzo degli Uchiha, e condividere la camera da letto con Sasuke.

 Avrebbero dovuto dormire insieme il che poteva anche andarle bene.

Il problema era che durante la prima notte di nozze non si dormiva..

E lei non voleva fare l’amore con lui, non lo amava, non avevano niente in comune e la considerava una semplice puttana.

Peccato che nonostante questo, qualche sera prima si era lasciata andare alla sensazione delle mani di lui che le accarezzavano le cosce e al profumo della sua pelle e del suo fiato che le accarezzava il collo.

Non  si era pentita di averlo respinto, anche perchè se avrebbe ceduto al suo“corteggiamento” se così poteva chiamarlo, si sarebbe contraddetta, mica poteva andare a letto con lui dopo avergli esplicitamente detto di odiarlo..

Odiarlo..

Non era più sicura nemmeno di questo, perché nonostante avesse cercato di provocarla in tutti i modi possibili, le era parso sinceramente dispiaciuto quando l’aveva vista piangere.

Aveva cercato di consolarla, certo non ci era affatto riuscito considerando che le aveva sbattuto in faccia la sua completa sfiducia nell’amore, proprio a lei che teneva ai sentimenti più di ogni altra cosa.

 
Fuori era quasi l’alba e considerando che non aveva chiuso occhio, si sarebbe sposata con due occhiaie giganti.

Ma poco le importava , tanto Sasuke sarebbe stato molto più bello di lei in qualsiasi caso, sapeva di non essere una brutta ragazza, ma non era certo una di quelle che attiravano l’attenzione come Ino.

Quando passeggiavano insieme spesso gli uomini si voltavano incantati dalla bellezza e dai movimenti aggraziati di Ino mentre a lei dedicavano qualche fugace occhiata attirati solamente dai suoi strani capelli rosa.

Non aveva nemmeno un bel fisico, era magra ma senza un filo di seno, cosa che Sasuke le aveva anche fatto notare durante il pranzo dagli Uchiha.

Lo capiva se non voleva sposarla ed era anche confusa,  nonostante infatti lo trovasse sgarbato, viziato e inadatto a lei le dispiaceva il fatto che lui la disprezzasse tanto come persona, attratto solamente dall’idea di portatarsela a letto.

Si riscosse dai suoi pensieri quando sua madre venne a svegliarla, trovandola però già in piedi.

-Allora sei emozionata?-

-Dovrei esserlo?-

-Non so.. io ero emozionatissima, ma ovviamente ognuno la vive in modo diverso..-cercò di spiegare Asuka sorpresa dal tono triste di Sakura.

Non riusciva proprio ad accettare l’ idea di sposarsi, le dispiaceva un po’ per lei, era pur sempre sua figlia, ma era convinta che Sasuke sarebbe stato in grado di renderla felice, le sembrava un bravo ragazzo, anche se ovviamente era solo una sua impressione, non lo conosceva bene.

-Ho chiamato qualche serva per aiutarti con il vestito.-

-Non c’è ne alcun bisogno, facci benissimo da sola-

-D’accordo, come vuoi- sussurrò Aruka prima di dirigersi fuori dalla stanza, doveva prepararsi anche lei.

Sakura indosso il vestito lentamente, facendo ricadere la gonna lungo le gambe e allacciandosi da sola il corpetto, non senza difficoltà.

Raccolse i capelli in una crocchia elegante, lasciando che alcune ciocche rosa ricadessero, incorniciandole il viso, era un acconciatura semplice, sua madre l’avrebbe criticata, ma a lei piaceva così.

Quando fu pronta rimase ferma di fronte allo specchio per qualche minuto, con sua sorpresa si ritrovò a pensare di essere bella, il vestito le scendeva morbidamente lungo i fianchi e il filo di trucco che si era messa  serviva a risaltarle gli occhi verdi.

Uscì dalla camera raggiungendo i suoi genitori in salotto, quando suo padre la vide le sorrise appena.

-sei bellissima- le aveva sussurrato.

Sakura aveva sorriso a sua volta, felice.

Erano poche le volte in cui riceveva complimenti da suo padre, era un uomo freddo e posato e non mostrava spesso i suoi sentimenti.

Come Sakura si aspettava sua madre iniziò fin da subito a criticarle i capelli, trovandoli inadatti ad un occasione tanto importante ma l’uomo la zittì con un occhiataccia.

-Ora però dobbiamo partire- riprese a parlare Harashi.

Salirono tutti e tre sulla carrozza che li aspettava fuori dal palazzo, per tutto il viaggio Sakura non spiccicò una parola e quando finalmente furono arrivati, appena scesa sentì la terra mancarle sotto i piedi.

Già da fuori si sentivano molte voci, probabilmente doveva esserci un sacco di gente.

Furono accolti nuovamente da Fugaku, che iniziò a spiegare loro come si sarebbe svolta la cerimonia.

Da quel poco che Sakura aveva capito , gli invitati sarebbero stati spostati in una sala più piccola dove si sarebbe svolto il matrimonio, lei doveva entrare quando una serva veniva a chiamarla, avrebbe raggiunto Sasuke sull’altare e una volta celebrato il matrimonio tutti si sarebbero spostati nella sala principale per un banchetto.

Sakura venne accompagnata nella stessa stanza in qui aveva alloggiato , rimase seduta sul letto nell’ attesa che qualcuno venisse a chiamarla.
Si sorprese quando sentì bussare, era ancora presto.

Aprì la porta di scatto trovandosi di fronte a Sasuke che la fissava con aria di sufficienza.

-Sasuke..- sussurrò incapace di dire altro.

-Ti preferivo mezza nuda- disse Sasuke riferendosi al vestito da sposa.

Sakura guardo il vestito a sua volta-Non dovresti stare qui, porta male che lo sposo veda l’abito prima del matrimonio-

-Non credo in queste cose e poi peggio di cosi non potrebbe andare..-

La rosa spalancò appena la bocca –Cosa vorresti dire?-

-Voglio dire che questo matrimonio non ha niente di positivo, ne per te ne per me..-

-Ti sbagli io..-

-Su cosa mi sbaglio Sakura?- domandò lui sollevandole il mento con due dita.- Mi sembra che fino a poco tempo fa mi disprezzavi con tutto il tuo cuore..-

Sakura spostò la mano del moro- Le cose possono cambiare, solo se lo vuoi anche tu..-

-Le cose non cambiano Sakura..le persone non cambiano ..e io non ho intenzione di cambiare per te.-

Sakura sentì gli occhi inumidirsi.

Di nuovo..

Possibile che riusciva a farla soffrire con ogni stupida frase?

Non voleva mostrarsi così debole di fronte a lui, ma senza sapere il perchè le sue parole la ferivano più di una spada.

-Io non ti sto chiedendo di cambiare, s..sto solo cercando di farmi a.. apprezzare da te, ma tu ogni volta mi disprezzi sempre e..e io voglio solo c..cercare di costruire qualcosa, u..un rapporto vero e invece tu sai solo insultarmi- concluse con voce tremante.

-Ma lo hai fatto anche to, o sbaglio?-

-Cosa avrei dovuto pensare è? Ti ho trovato a letto con una ragazza proprio il giorno in cui saremo dovuti conoscerci? Pensavi che mi sarei messa a ridere? Che mi facesse piacere?-

-Non ti pensavo proprio Sakura, ero convinto che mio padre avesse scelto  qualche stupida idiota viziata, non ti credevo così..-

-Così come? Così poco propensa a venire a letto con te?-

-Non intendevo questo, Dio sei così esasperante!-

-E cosa intendevi allora?!-

- Così..unica..-

Sakura si zittì di colpo e vide Sasuke abbassare gli occhi a terra-

-U..Unica in che senso? Perché se s..tai parlando dei capelli io ci sono nata e..-

-Non sto parlando dei tuoi capelli Sakura, sto parlando di te.. vedi qualsiasi donna si sarebbe getta subito ai miei piedi, e tu non lo hai fatto.. lo trovo strano- concluse il moro.

-Non mi sembra che ci sia niente di strano, non vado a letto con uomini che non conosco.. e che non amo..-

-Questo sottintende che non verrai mai a letto con me?-

-Ecco..io..-

-Oppure vuol dire che mi ami.. considerando che due giorni fa stavi per cedere-

-Non intendevo nemmeno questo, stavo solo cercando di dire..-

Non riuscì a terminare la frase che le labbra di Sasuke si posarono sopra le sue,  rimase immobile sotto quel tocco, ma quando senti la lingua di lui solleticarle le labbra rispose al bacio circondandogli il collo con le braccia.

Il moro le strinse la vita e la spinse contro il letto, facendola cadere, sorrise dell’espressione contrariata di lei quando le sciolse i capelli e riprese a baciarla.

Furono interrotti dal rumore della porta che si apriva di nuovo, Sakura si alzo in fretta sicura che fosse entrata la serva che sarebbe venuta a chiamarla.

-Che diavolo state facendo?-

Sia Sakura che Sasuke si voltarono di colpo al suono di quella voce, non c’era nessuna ragazza solo Harashi e Fugaku che li fissavano contrariati.

Infuriati.

 
***
Ciao a tutti!
Allora, come avete potuto vedere il matrimonio dovrà aspettare un po’.
Sasuke sembra essersi un po’ addolcito ma la strada per farlo innamorare di Sakura è ancora moooolto lunga :D
Forse Sakura piange un po’ troppo, ma cercate di comprenderla è l’unico modo che ha per esprimere i suoi sentimenti.
Spero che il capitolo vi piaccia, alla prossima :D

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Capitolo 6
*** VI ***


 

VI



-che state facendo?-

***
Sasuke si alzò velocemente dal letto mentre Sakura rimase seduta ad aggiustarsi le pieghe del vestito, gli occhi bassi e il volto rosso d’imbarazzo.

-Sakura mi ha chiesto una mano per chiudere il vestito, mi sono inciampato con un lembo della gonna e siamo caduti sul letto-rispose con fermezza Sasuke.

La rosa quasi non scoppiò a ridere, anche se detta con una sicurezza lodabile quella era la scusa più idiota che avesse mai sentito nei suoi diciassette anni di vita.

Fugaku e Harashi li avevano fissati interdetti , poi l’Uchiha aveva preso la parola- Faremo finta di credervi, il contratto è già stato firmato ma voglio comunque ribadirvi  che ci sono delle regole da rispettare, non potete avere nessun contatto intimo prima del matrimonio- Nonstante l’Uchiha non fosse d’accordo con certi comportamenti, aveva ritenuto che se si fosse alterato troppo, forse Harashi avrebbe dato più peso alla faccenda e avrebbe rifiutato di  far sposare la figlia con un uomo irrispettoso e lui non poteva di certo perdere l’accordo che aveva con l’ Haruno.

-noi non stavamo..- cercò di ribattere Sakura in un impeto di coraggio, distraendolo dai suoi pensieri  ma Fugaku la zittì con un gesto della mano mentre lasciava la parola al padre di lei, leggermente timoroso di una sua reazione esagerata.

-non cercare di ingannarmi Sakura non sono stupido, ho notato benissimo che le mani di Sasuke erano un bel po' sotto alla chiusura del vestito, tutta via sorvoleremo su questo episodio poiché tra pochi minuti sarete sposati e di conseguenza liberi di fare quello che volete- Fugaku sospiro di sollievo a quell’affermazione di Harashi, evidentemente anche lui teneva al loro contratto molto più che alle convenzioni sociali.

Sakura e Sasuke annuirono mentre quest’ultimo seguiva Fugaku fuori dalla porta.

Harashi lanciò uno sguardo severo alla figlia prima di andarsene anche lui dicendole che doveva presentarsi nel salone tra dieci minuti.

Sakura rimase di nuovo sola e si portò le mani alle tempie, colta da un leggero mal di testa, erano successe troppe cose tutte insieme e non riusciva nemmeno a capire perché avesse ricambiato quello stupido bacio visto che poco tempo fa era proprio lei a dire che l’Uchiha era un bastardo.

Non sapeva esattamente cosa le facesse cambiare idea appena lui si avvicinava troppo, ma era sicura che ci entrassero i suoi occhi.. erano magnetici avevano il potere di attirarla e le facevano desiderare di affondare in quel mare color pece.

Era sicura però che quella che la spingeva a baciarlo era pura attrazione fisica, le sarebbe piaciuto che ci fosse dell’altro, era il suo più grande desiderio, ma Sasuke non l’avrebbe amata mai e se lui continuava a comportarsi in questo modo nemmeno lei si sarebbe mai innamorata.

Di colpo i rumori provenienti dalla sala cessarono e questo le fece capire che mancava poco, infatti appena qualche minuto dopo suo padre venne a prenderla, per portarla all’altare, come era usanza.

Appena Sakura si ritrovò in mezzo a tutta quella gente sentì le gambe cedere, e ringraziò l’appoggio sicuro che il braccio di Harashi le donava.

Era pieno di persone che non aveva mai visto, che le sorridevano con le lacrime agli occhi, fingendo commozione per l’imminente matrimonio.

Sakura trovo tutti estremamente falsi a comportarsi in quel modo, ma Fugaku era un uomo di potere e tutti quegli invitati erano li solo per accaparrarsi i suoi favori.

Avanzò di un paio di passi mentre sentiva la musica di un pianoforte espandersi nella sala.

Cercò di sorridere leggermente in direzione di Sasuke, ma lui non la guardava, anzi ora che se ne accorgeva le sue attenzioni erano rivolte ad una ragazza in prima fila, lunghi capelli castani e un fisico sinuoso, o almeno così le sembrava, non riusciva a vederla molto bene.

Senti una morsa al cuore, quando lo vide sorridere maliziosamente alla donna, evidentemente lei non era poi tanto unica.

Quando lo raggiunse Sasuke le strinse le mani fra le sue e sorrise anche a lei, ma la rosa lo liquidò con un occhiataccia, non si sarebbe fatta abbindolare, non di nuovo.

Mentre la sacerdotessa pronunciava le parole di rito Sakura si immaginò per un attimo come sarebbe stato dire di no alla domanda-Vuoi tu Sakura Haruno prendere Sasuke Uchiha come tuo sposo?- e fuggire via, fuori da quello stupido matrimonio, da quella stupida vita.. finalmente libera.

Sorrise dell’assurdità di quel pensiero e Sasuke dovette pensare che stava sorridendo a lui perché la guardò maliziosamente.

Per quanto Sakura lo desiderasse il matrimonio non andò affatto come sperava, pronunciò si , incoraggiata dalle occhiate che le riservavano i suoi genitori e Sasuke fece lo stesso, ma il modo in cui lo disse fece intuire a Sakura che anche lui avrebbe preferito che le cose andassero in un altro modo.

Dopo che la sacerdotessa li dichiarò sposati l’Uchiha si chino su di lei e sfioro le sue labbra in un semplice bacio a stampo, forse l’unico bacio sincero che le avesse dato da quando si conoscevano, quel contatto le riscaldò per un attimo il cuore, ma furono solo pochi attimi perché proprio in quel momento si rese conto che era sposata, sposata davvero, in mezzo a persone di qui non conosceva i nomi, con un uomo che non l’amava affatto e per il quale quel bacio non valeva sicuramente niente.

Questa consapevolezza le fece scendere un paio di lacrime dispettose, che però gli invitati presero per lacrime di commozione, Perchè presero ad applaudire mentre Fugaku li invitava a spostarsi nella sala da pranzo.

Sakura prese a seguire gli altri pranzo quando Sasuke la affiancò circondandole la vita con un braccio.

La rosa però si divincolò dalla sua presa, schiaffeggiandogli la mano.

-Che diavolo hai ora?-

-Niente, a parte una grandissima voglia di andarmene da qui- sussurrò risentita senza guardarlo negli occhi.

-Se il problema è questo possiamo anche rinchiuderci da qualche parte per anticipare la notte di nozze- propose il moro con sguardo ammiccante.

Sakura si allontanò di qualche passo- Stammi lontano..-

-Sasuke si avvicinò a lei di nuovo per niente intimidito- non mi sembra che ti dispiacesse starmi vicino un ora fa-

-Non mi sembra ti dispiacesse darti da fare con le invitate- rispose a tono lei mentre prendeva posto al fianco del moro sullo stesso tavolo dei loro genitori.

-Allora lo vedi che sei gelosa-

La rosa non si prese la briga di rispondere semplicemente alzo il suo bicchiere, rigorosamente di cristallo, quando Fugaku e Harashi proposero un brindisi per i due sposi.

Più che gelosa era delusa, aveva creduto alle parole che le aveva detto quando erano in camera, ma lui era un bravo adulatore e di certo non si sprecava in complimenti al fine di ottenere quello che voleva.

Per tutto il pranzo non si erano rivolti la parola, anche perché lui aveva passato tutto il tempo a discutere di affari con i soci di suo padre e a guardare i generosi decoltè di alcune invitate.
Mentre lei non aveva fatto altro che sorridere a tutti e rispondere ai complementi fin troppo insistenti che le venivano fatti.

Avrebbe tanto voluto che ci fossero anche le sue amiche ma a quanto pare Fugaku non le considerava abbastanza nobili per poter essere invitate ad un matrimonio di quella portata.
Alcune ragazze l’avevano avvicinata , ma l’avevano solamente riempita di chiacchere su quanto Sasuke fosse bello e su quanto lei doveva sentirsi fortunata.

Allora aveva preferito continuare a mangiare in silenzio, sorridendo qualche volta a chi la guardava, per non mostrarsi maleducata.

Quando finalmente il pranzo era finito e gli invitati si erano congedati era ormai sera e Sakura non si reggeva in piedi  dalla stanchezza.

Aveva dovuto salutare i suoi genitori che tornavano a casa, li aveva abbracciati con le lacrime agli occhi, non del tutto pronta a lasciarli andare, mentre loro la rassicuravano e le facevano i migliori auguri.

Per un momento, quando loro le avevano sorriso , li aveva odiati con tutto il cuore.. possibile che non si rendessero conto di quanto fosse triste?

Ma poi aveva scosso la testa, non poteva odiarli.. loro le erano sempre stati vicini, in qualunque occasione e le volevano bene.

Una volta tornata nel palazzo, quello che sarebbe stato la sua nuova casa, una ragazza l’aveva condotta nella stanza che da quella sera avrebbe condiviso con Sasuke.

Lui stava discutendo di qualche affare con il padre e quindi ancora non era arrivato.

La rosa aveva sentito il fiato mancare quando aveva posato gli occhi sul grande letto matrimoniale al centro della camera.

Più si avvicinava il momento in qui avrebbe dovuto dividerlo con Sasuke più si rendeva conto di non essere affatto pronta.

Decise di andare a fare un bagno, le piaceva la sensazione dell’acqua calda sulla pelle, la faceva rilassare per questo rimase ammollo per un bel po’ di tempo finche non si decise ad uscire, avvolgendosi in un lungo asciugamano.

Tornò in camera sollevata del fatto che Sasuke non fosse ancora tornato.

Indosso la sottoveste che solitamente utilizzava per dormire e si infilò nel letto, dalla parte destra.

Non aveva idea di dove preferisse dormire l’Ucihia e non le importava affatto.

Affondò la testa nel cuscino e chiuse gli occhi, stava quasi per addormentarsi quando senti sbattere la porta.

Si tirò su a sedere e si stropiccio gli occhi cercando di mettere a fuoco.

Era Sasuke.

Se ne stava appoggiato allo stipite a fissarla.

-Non starai pensando di andare a dormire?- Le domando maliziosamente mentre prendeva a sbottonarsi la camicia.

Il cuore della rosa perse un battito.
 
 
***

Scusatemi per il grandissimo ritardo, ma tra vacanze, feste e compiti non ho avuto il tempo di aggiornare!
Il capitolo come sempre non è niente di che, ma spero vi piacerà lo stesso :3
Cercherò di riprendere il ritmo, aggiornando una volta a settimana come sempre.. ma non garantisco niente.

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Capitolo 7
*** VII ***


VII

 



-Non starai pensando di andare a dormire?- Le domando maliziosamente mentre prendeva a sbottonarsi la camicia.

Il cuore della rosa perse un battito.
 
***

Sakura non rispose, continuando a fissare la camicia di lui che scivolava giù per le spalle, scoprendo il suo fisico statuario, e finiva appoggiata ad un mobile li vicino.

Abbassò gli occhi fissandosi le mani che stringevano convulsamente la seta delle lenzuola.

Tremava.

Intanto Sasuke continuava a sorridere leggermente, guardandola in un modo che non le piaceva per niente come un leone guarda la prossima preda o qualcosa del genere.

Si sdraiò sul letto con in dosso solo i pantaloni, sul volto un espressione contrariata.

-Sei nella mia parte di letto..-

-Come facevo a saperlo? Non c’eri.-

-In fondo hai ragione, che importa? Probabilmente finiremo sul pavimento- Sussurrò avvicinandosi a lei con un sorriso ammiccante .

Sakura cercò di scansarsi,ma lui la trattenne per  un braccio.

-Dove pensi di andare Sakura?- domandò il moro a un soffio dalle sue labbra.

La rosa non fece in tempo a rispondere che l’Uchiha si portò sopra di lei bloccandole i polsi e baciandola con forza, Sakura cercò di  divincolarsi ma il peso del corpo di lui glielo impediva.

-L..lasciami..- riuscì a sussurrare piano, quando lui si staccò per pendere aria.

Sasuke sembrò non prenderla tanto sul serio perché sorrise di nuovo.

-Qual è il problema? Mi sembravi d’accordo stamattina?-

-I..io non.. v..voglio-

Il moro non si curo delle sue parole e prese a baciarla di nuovo, scendendo con le labbra lungo il collo dove lasciò un paio di segni rossi mentre lei cercava di scalciare per levarselo di dosso.

Sakura senti le lacrime bagnarle le guance mentre lui iniziava a tirare su la sotto veste. Non si oppose quando lui gliela tolse, non sarebbe comunque riuscita ad impedirglielo.

Sentì la sua bocca scendere ancora, fino a sfiorare il pizzo del reggiseno, cercò di divincolarsi un ultima volta senza convinzione quando le mani di lui corsero al gancetto, ma fu inutile.

Si sentiva una stupida, mentre continuava a piangere, in balia delle mani di Sasuke, aveva creduto che in fondo lui fosse buono,aveva creduto di poterlo amare, di poter fare in modo che lui ricambiasse, ma si sbagliava era.. era un mostro, nessun uomo le avrebbe mai fatto una cosa simile, ne era certa.

Lui intanto le aveva tolto il reggiseno buttandolo in un angolo della stanza, la rosa non fece in tempo a protestare che lui si gettò sui suoi seni, riempiendoli di baci e morsi, tra cui uno particolarmente forte che la fece gemere di dolore, mentre le lacrime avevano preso a scendere lungo il collo.

Sasuke continuò a baciarla, scendendo lungo il ventre piatto , mentre le accarezzava le cosce, che la rosa cercava in vano di chiudere.

Sakura si spaventò ulteriormente quando sentì le mani di lui sfiorarle l’inguine, prese di nuovo a scalciare e quando il moro risalì a baciarla, morse il suo labbro inferiore tanto da farlo sanguinare.

L’Uchiha si stacco sorpreso – L..Lasciami.. io..io non v..voglio, p..p..erfavore..- la sentì sussurrare con voce flebile.

Si sollevo leggermente per fissarla in volto, non si era nemmeno accorto che stesse piangendo, troppo preso dal desiderio di farla sua.

Si sentì sopraffatto dai sensi di colpa guardandola, aveva le guance rosse rigate dalle lacrime, i capelli arruffati e continuava a singhiozzare senza ritegno.

Dedicò una fugace occhiata al resto del suo corpo, il petto era ricoperto da segni rossi e aveva un morso abbastanza forte su un seno.

Si sentì un mostro, certo non era mai stato un gentiluomo, man non aveva mai stato violento con una donna. Non sapeva cosa gli era preso, probabilmente il fatto che lei non lo volesse gli aveva dato alla testa.

Per la prima volta si vergogno di se stesso.

Cercò di accarezzarle una guancia per tranquillizzarla, tremava come una foglia, ma appena la sfioro con le dita la rosa girò la testa di scatto come se si fosse appena scottata.

-hai paura di me?- soffiò lui, gli occhi improvvisamente tristi, pentiti.

La rosa non rispose limitandosi a fissarlo terrorizzata, mentre l’Uchiha in cerca di un nuovo contatto, prese a scostarle i capelli dalla fronte, Sakura non reagì come prima ma continuò a tremare.

Sasuke si alzò in piedi andando a recuperare il reggiseno di lei e poi tornò a sedersi sull’angolo del letto.

-Tirati su..-

La rosa non diede segno di aver capito perché continuo a fissarlo confusa, lui allora la prese per le spalle facendola alzare leggermente e prese a rivestirla, raccogliendo da terra anche la sottoveste e facendogliela indossare.

Poi la fece sdraiare nuovamente e si stese al suo fianco, Sakura si volto dall’alta parte, raggomitolandosi su se stessa come una bambina, il tutto senza smettere di tremare.
Sasuke si odiò per averla sconvolta a tal punto.

Prese ad accarezzarle i capelli piano, erano morbidi e profumavano di fragola, era la prima volta che ci faceva caso.

-Dormi Sakura- sussurrò senza smettere di accarezzarla.

Le sue parole ebbero effetto perchè pochi minuti dopo la rosa dormiva, si addormento anche lui, cullato dal respiro della ragazza.

***
Sakura si svegliò la mattina dopo per via dei raggi di sole che le accarezzavano la pelle, chiuse di nuovo gli occhi ma i ricordi della sera precedente la costrinsero ad aprirli di scatto.

Ricordava ogni minimo particolare, le labbra di Sasuke sulle sue che mordevano con violenza, le sue mani che le accarezzavano il corpo avidamente.. sentì un brivido attraversarle la spina dorsale.

Poi però lui si era fermato, la rosa non aveva capito il suo comportamento, anche se era troppo scossa per capirci davvero qualcosa.. l’aveva rivestita e l’aveva cullata con dolci carezze sulla testa, probabilmente pentito.

Ma se credeva di poter riparare si sbagliava di grosso, l’aveva ferita, nel corpo e nell’anima, aveva cercato di prendere con violenza qualcosa di tanto suo.

Non ne aveva alcun diritto, che lei fosse sua moglie o no.

Si voltò nella sua direzione e lo trovò addormentato, le ciocche scure che ricadevano sul volto perfetto, la bocca leggermente schiusa e il respiro regolare.

Si ritrovò a pensare che sembrava un angelo, cioè tutto il contrario di quello che era da sveglio, allungo una mano a sfiorargli i capelli arruffati, incapace di trattenersi.. forse finche lui dormiva poteva ancora fingere che il loro era un bel matrimonio, che si amavano, che lui la rispettava…

Continuò a sfiorargli i capelli assorta, senza rendersi conto che intanto Sasuke aveva aperto gli occhi e la fissava stupito, appena se ne accorse ritirò la mano bruscamente.
Rimasero a guardarsi negli occhi – continua..- sussurrò lui piano.

Sakura lo guardò sorpresa e allungo di nuovo la mano verso i capelli di lui cercando di vincere la paura, ora che era sveglio ne aveva tantissima, aveva paura di un suo possibile cambio di umore, di quello che potesse farle.

Ma l’Uchiha restò immobile sotto le carezze di lei, semplicemente sospirò chiudendo gli occhi, cullato dalle mani di Sakura.

La rosa stava per addormentarsi di nuovo quando sentì un sussurro da parte di Sasuke- Perdonami..-

Non aveva risposto, non poteva perdonarlo, non dopo quello che le aveva fatto.

-Io..io non posso, non ci riesco..-

-Va bene ho capito- lo senti dire in risposta mentre si alzava dal letto e cominciava a vestirsi, sembrava già così distante.

La rosa continuò a guardarlo finche non fu completamente vestito, lo vide dirigersi verso la porta e gli afferrò un braccio in un impeto di coraggio.

-Aspetta!-

-Che c’è?- domando lui scocciato.

-Hai..hai detto che vuoi il mio perdono?-

L’uchiha non disse niente ma poi annuì brevemente.

-Allora.. dimostramelo in qualche modo, perché io.. non riesco a perdonarti.. non dopo ieri sera, dopo quello che mi hai fatto, promettimi che non mi ferirai mai più.. in nessun modo, promettimi che cercheremo di far funzionare questa cosa..- concluse leggermente incerta.

Sasuke rimase a fissarla per un po, poi si abbasso su di lei, prendendole il volto fra le mani ed accarezzandole le guance- Non ti faro mai più del male Sakura- Sussurrò baciandole la fronte- Te lo giuro.-

Poi si stacco e usci dalla stanza mentre Sakura rimase seduta sul letto ad osservare la sua schiena sparire oltre la soglia.


***
Salve a tutti!
Avete visto ha addirittura aggiurnato un giorno prima :D
Domani non ne avevo il tempo.
Il capitolo è più corto del solito quindi perdonatemi, ma l'ho scritto tutto in un giorno e come sempre perdonate i miei osceni errori di battitura!
Alla prossima <3

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Capitolo 8
*** VIII ***


VIII



Sakura rimase seduta su letto non sapendo bene cosa fare.

A casa sua godeva di una certa autonomia mentre in quel palazzo c’erano schiavi, dei quali non conosceva nemmeno i nomi, pronti a servirla in tutto.

Per non parlare poi del fatto che non sapeva dove fossero collocati la cucina e il resto delle stanze principali.

Si ritrovò a pensare che era fortunata ad avere il bagno in camera, altrimenti sarebbe stato un bel problema.

Si alzò dal letto e raggiunse l’armadio, il giorno prima avevano fatto portare tutte le sue cose nella stanza.

Scelse un semplice abito verde smeraldo con una scollatura non troppo pronunciata decorata in  pizzo e si tolse di dosso la sottoveste con cui aveva dormito.

Osservò il suo riflesso sul grande specchio affisso ad un anta dell’armadio, si trovò pallida e dimagrita, probabilmente scossa per tutti gli avvenimenti di quella settimana intensa.

Non pote fare a meno di notare anche un grosso livido sul braccio sinistro, li dove le dita di Sasuke avevano stretto troppo.

Scosse velocemente la testa per evitare di pensare alla notte appena trascorsa e indossò l’abito scelto.

Una volta pronta si voltò nuovamente verso il letto sfatto, non sapeva se sarebbe passato qualcuno e se avrebbe dovuto rifarlo lei e nel dubbio si mise all’opera.

Decise di andare a fare un giro dopo aver finito e si avvicinò alla porta, spingendo giù la maniglia e sporgendo la testa oltre la soglia.

Si sentiva una completa intrusa in quella casa, non conosceva nessuno e l’unico con il quale aveva scambiato più di due parole era Sasuke, senza contare Fugaku ovviamente, quell’ uomo le metteva paura.

Fuori non c’era nessuno, così usci dal suo nascondiglio e iniziò a camminare per il corridoio, che sembrava no finire mai.

I muri erano ricoperti di ritratti e tra questi ce n’era uno che la colpi molto, era una donna.. bellissima, i capelli lunghi e neri e gli occhi color pece.. assomigliava a Sasuke in una maniera impressionante, probabilmente doveva essere sua madre.

Continuò a camminare, gli occhi fissi sui quadri quando si sentì travolgere da una montagna di lenzuola e cadde a terra.

Rimase un attimo sul pavimento, gli occhi chiusi e senti qualcuno imprecare ad alta voce, una voce che era sicura di non conoscere.

Si tolse di dosso quel mucchio di roba e sollevò lentamente le palpebre, quando riuscì a mettere a fuco la prima cosa che vide fu una zazzera di capelli biondi arruffati, due grandi occhi azzurri e una mano tesa nella sua direzione.

La afferrò, lasciandosi aiutare a tornare in piedi.

-Ti sei fatta male?- domandò lo sconosciuto con un sorriso a trentadue denti.

Sakura scosse leggermente la testa portandosi una mano alla tempia, alzo di nuovo lo sguardo sul ragazzo e lo vide scrutarla da capo a piedi con attenzione.

-Vedo che il bastardo ha scelto bene, sei sua moglie non è così?-

Sakura lo guardò senza capire-Il bastardo?- sussurrò confusa.

-Ah è vero, tu lo conosci come Sasuke, ma ti assicuro che è un vero bastardo! Fidati di uno che lo conosce bene..-

La rosa sorrise leggermente, ancora non lo conosceva ma quel ragazzo cominciava a starle simpatico, probabilmente per il suo sorriso contagioso.. era passato così tanto tempo dall’ultima volta in cui lei aveva sorriso in quel modo vivace.

-Come ti chiami?- domandò nuovamente lui chinandosi a ripiegare le lenzuola a terra.

-Sakura- sussurrò lei accucciandosi alla sua altezza per dargli una mano- e tu invece?-

Il biondo si alzò nuovamente in piedi- Naruto Uzumaki- rispose il biondo esibendosi in un profondo inchino che la fece ridere-al tuo servizio-

-Sei un amico di Sasuke?- chiese la rosa mentre si tirava su anche lei, le lenzuola tutte ripiegate in un mucchio ai loro piedi.

-Sono molto di più..- Asserì lui pragmatico- Puoi considerarmi a tutti gli effetti “la sua badante”!-

La rosa lo guardò interrogativa-La sua badante?-

Naruto annuì convinto- Mia madre lavorava per gli Uchiha, era la dama di compagnia della madre di Sasuke, quando io avevo dieci anni è morta e da quel giorno loro mi hanno permesso di continuare a vivere qui, come servo personale di Sasuke, e ti posso assicurare che prima non era così bastardo, almeno non così tanto- terminò con un sorriso.

-Mi dispiace per tua madre-

-Non preoccuparti, è passato molto tempo ormai- affermò lui, il sorriso leggermente triste- Ma parliamo di te ora, sai ti credevo ..-

Sakura corrugò leggermente la fronte- mi credevi?-

-Non so.. forse un po’ più.. vanitosa ..e schizzinosa ..e snob-

La rosa finse di imbronciarsi- Ah si?-

-è solo che tutte le donne che sono passate di qui erano esattamente così, soprattutto tutte quelle che Fugaku ha presentato a Sasuke, in effetti ero più che convinto che foste tutte delle grandissime idiote, ricordo che un giorno una certa Karin, figlia di qualche riccone si è infilata nuda nel suo letto e quando sono entrato a mettere in ordine la stanza mi ha proposto di unirmi a lei visto che il bastardo non arrivava, ma ti rendi conto?-

Sakura prese a ridere divertita- dovrei presentarti le mie amiche.. non sono affatto così sai?-

-Ne sarei felice, passare tutto il tempo con il bastardo mi fa andare fuori di testa, fortuna che ora ci sei tu a tenerlo occupato..- ammiccò il biondo con un sorrisino malizioso.

Sakura sgranò leggermente gli occhi- Oh.. io non credo di poterti dare una mano in questo, non andiamo molto d’accordo.. non per ora almeno-

Naruto si sfiorò il mento con fare pensieroso- strano.. di solto sono tutte contente di passare il tempo con lui, davvero non capisco cosa ci trovate voi donne in lui? Visto che lo apprezzate così tanto deve essere proprio una bestia a letto..-

Sakura arrossì di colpo- I..io  non ne ho idea, dovresti  chiederlo a qualcun altro..-

Naruto la fissò stupito- Ma ieri non doveva essere la vostra prima notte di nozze? Vuoi dirmi che non ti è saltato addosso?-

-Ci ha provato- sussurrò Sakura.

- tu hai tutta la mia stima, era un sacco di tempo che qualcuno non gliela metteva in quel posto.- affermò il biondino con una risata- Ora però devo andare o Fugaku mi uccide.

Prese a raccogliere le lenzuola quando Sakura lo richiamò- Aspetta.. io, non so che fare qui, non consco nessuno.. mi chiedevo se puoi accompagarmi in biblioteca, al pranzo del matrimoni Fugazu ha detto che ne avevano una grandissima e io adoro leggere.-

Naruto le sorrise- Nessun problema!-

La rosa lo seguì per i bui corridoi della casa in un percorso che era convinta di non  riuscire a ricordare, si fermarono di fronte ad un portone immenso.

-Eccoci qui!- affermò Naruto.

La ragazza sorrise-Grazie mille!-

-Nessun problema! Ora però vado.. ci vediamo, tanto mi devi presentare le tue amiche no?-

Sakura rise divertita- Contaci!-

Poi il ragazzo si era allontanato.

***

Fugaku non aveva esagerato, la biblioteca era davvero immensa, Sakura si avvicinò alle mensole, accarezzando con le dita il dorso dei libri, adorava leggere, in particolare i libri di medicina, era una sua passione da quando era bambina.

Adorava sfogliare quei tomi che non sapeva ancora leggere, affascinata dai disegni che rappresentavano l’anatomia umana.

Poter curare le persone era il suo sogno, poter guarire le malattie con le sue conoscenze..

Per questo le piaceva tenersi aggiornata sulle ultime scoperte riguardanti la medicina.

Prese un libro di anatomia tra i tanti che c’erano e si accomodo su uno dei divani della biblioteca.

Lesse per ore, completamente rapita e fini per addormentarsi appoggiata su un bracciolo del divano.

***

Sasuke spalancò la porta della camera sfinito, suo padre lo aveva trattenuto per ore, si sorprese di non trovare Sakura nella stanza, chissà dove diavolo era finita?

-Sasuke!- Si voltò sentendosi chiamare da quell’idiota di Naruto.

-Che vuoi ora?- Domando scocciato.

-Ho saputo delle cose..- Affermò il biondo con fare misterioso.

-Quali cose?-

-Ma.. non so, un uccellino mi ha detto che la bella principessa ti ha mandato in bianco ieri notte.

Sasuke scosse la testa indignato-Tsk!-

-Colpito nell’ orgoglio!- Sorrise Naruto assestandogli una pacca sulla spalla.

-Levami le mani di dosso Uzumaki, e comunque.. sai dov’è?-

-Dov’è chi?-

-Sakura, idiota-

-Ah.. dovrebbe essere in biblioteca-

Il moro annuì leggermente allontanandosi.

-Ciao anche a te bastardo!- Gli urlò dietro il biondo.

Sasuke non si prese la briga di rispondergli, continuando semplicemente a camminare.

La trovo addormentata su uno dei divani, alcuni capelli caduti sul volto, il respiro leggero. Si avvicinò lentamente cercando di non svegliarla e si inginocchio alla sua alla sua altezza.

Era bella.

Si sentì un completo idiota a pensarlo, ma era vero. C’era qualcosa di affascinante in quei capelli rosa, negli occhi verdi, nelle guance pallide.

Le scostò un ciuffò di capelli dalla fronte portandola dietro un orecchio, le labbra erano  schiuse e si muovevano leggermente al tempo del respiro, le sfiorò il labbro inferiore con un dito, accarezzandolo.

Aveva voglia di baciarla.

Non la amava e aveva voglia di baciarla.

La trovava insopportabile.. e aveva comunque voglia di baciarla.


Scosse la testa vergognandosi dei suoi stessi pensieri.

Porto una mano attorno alle spalle di lei e l’altra sotto le ginocchia prendendola in braccio.

Era una piuma.

Una volta arrivato in camera la adagiò sul letto, togliendole le scarpe e coprendola  con una coperta leggera.

Si stese al suo fianco e si addormentò col respiro di lei nelle orecchie.



***
Ciao a tutti!
Bene, ora siete liberissimi di insultarmi visto che è da un mese che non aggiorno e mi dispiace tantissimo, ma quest'ultimo mese ho avuto davvero molti inpegni e quando gli impegni sono finiti una specie di blocco dello scrittore, tutto quello che scrivevo mi faceva schifo e finivo per cancellarlo.
Sinceramente non credo che questo capitolo sia un granchè, però non credo di poter fare di meglio :(
Scusate gli errori ma sono le 21:25 ho sonno e stamattina mi sono fatta tre ore di latino quindi cercate di comprendermi!
Alla prossima <3<3

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Capitolo 9
*** IX ***


IX                                                           





Sakura socchiuse appena le palpebre, la luce del sole che filtrava attraverso le ciglia lunghe e scure, strofino la guancia contro il cuscino prima di decidersi ad aprire gli occhi veramente.

Si sorprese di trovarsi nel suo letto, l’ultima cosa che ricordava era che stava leggendo un libro in biblioteca e si stupì ancora di più quando prese coscienza del fatto che un braccio le stava cingendo la vita con fare possessivo.

Riconobbe come Sasuke la persona che la stava stringendo, anche perché chi altro avrebbe potuto essere?

Cercò di non muoversi troppo bruscamente per non svegliarlo, nonostante tutto aveva ancora un pò paura ad averlo così vino.

SI irrigidì quando lo sentì muoversi appena dietro di lei, ma si rilassò subito dopo, appena il moro lasciò la presa sulla sua vita, probabilmente si era svegliato.

Si volto nella sua direzione e rimase a fissarlo mentre si stropicciava gli occhi, il volto ancora assonnato e i capelli tutti arruffati, aveva qualcosa di tenero.

Sorrise appena.

-Ti faccio ridere?- La riprese lui con voce impastata.

-Assolutamente no- Affermò decisa, senza però smettere di sorridere.

-Tsk-

-Mi hai portato tu in camera?- Domandò tirandosi a sedere.

-Preferivi dormire in biblioteca?-

-La mia era solo una domanda- sussurrò leggermente irritata dal tono strafottente di lui.

- Si, ti ci ho portato io- Affermò il moro, divertito dal volto imbronciato di lei.

-Grazie-

-Non potevo mica lasciarti a dormire li, la gente deve pensare che facciamo sesso, ne vade  mia reputazione- mormorò sarcastico.

Sakura si alzò in piedi infastidita da quell’affermazione- Vorresti dirmi che la tua reputazione si basa su quante donne ti porti a letto?-

-Anche.-

La rosa abbassò gli occhi lisciandosi le pieghe del vestito – Idiota.- Sussurrò sperando di non essere sentita.

Vide Sasuke alzarsi in piedi a sua volta e avvicinarsi pericolosamente a lei.

-Come mi hai chiamato?-

Sakura tremò appena quando sentì il suo tono di voce, ora improvvisamente cupo.

Ma non voleva dimostrarsi debole, non di nuovo.

-Ti ho chiamato idiota- Ribadì fissandolo negli occhi e cercando allo stesso tempo di moderare il tono della voce.

-Attenta a come parli ragazzina- Sibilò lui, e sembrava cosi diverso, cosi cattivo. -Altrimenti..-

Sakura non gli lascio il tempo di finire la frase- Altrimenti cosa? Cosa vuoi farmi? Stuprarmi forse?!- Urlò dandogli una spinta, gli occhi lucidi che faticavano a trattenere le lacrime.

Era stufa, stufa di tenersi tutto dentro, stufa delle sue offese e delle sue stupide minacce..

Sasuke le afferrò i polsi cercando di farla stare ferma – Potrei anche finire il lavoro che ho iniziato l’altra notte- sussurrò a un niente dal suo volto.

Vide la rosa sgranare gli occhi terrorizzata e prendere a tremare vistosamente, non voleva parlarle in quel modo, ma lo aveva fatto arrabbiare, odiava che gli dessero dell’idiota, odiava che fosse lei a dargli dell’idiota.

Lasciò la presa sui suoi polsi e la vide accasciarsi al suolo come un sacco vuoto mentre continuava a piangere.

Si accucciò alla sua altezza e rimase a guardarla, non sapendo bene cosa dire per rimediare.

Allungò una mano per toccarla, ma lei si raggomitolò ancora di più su se stessa affondando il volto fra le ginocchia.

Al moro sembrava di rivivere la notte precedente, ed era solamente colpa sua.

Ma Sakura lo faceva andare fuori di testa, non era come le altre, non sapeva come gestirla.

-Mi dispiace- Non sapeva cos’altro dire.

Sasuke vide la rosa alzare il volto rigato dalle lacrime, non fece in tempo ad aggiungere nient’altro che lei gli tirò uno schiaffo.

-Tu sei un mostro- sibilò lei tremando- E’ per questo che mi hai sposta? Per divertirti a scoparmi quando più ti piace?-

Sasuke non disse niente, limitandosi a sfiorare con le dita la guancia dove le lei lo aveva colpito, ora leggermente arrossata.

-Non sono la tua bambola, sono una persona se per caso non  te ne fossi accorto, ma probabilmente sei troppo preso da te stesso e da quelle puttane che ti porti a letto per notarlo- Concluse Sakura infuriata.

Vide l’Uchiha avvicinarsi maggiormente a lei, a un nulla dal suo volto.

-Non ti permettere di parlarmi in questo modo, tu non sai niente di me, sei solo una stupida ragazzina.- sibilò furioso, gli occhi ridotti a due fessure.

Sakura si domandò come potesse cambiare umore così all’improvviso, appena sveglio sembrava sereno, era servita solo una parola di troppo per farlo scattare.

Ma non si pentiva di avergli dato dell’idiota, nonostante fosse terrorizzata.

Lui aveva detto delle stupidaggini enormi e lei non poteva di certo assecondarlo solo per la troppa paura.

- Perché mi tratti cosi?- domandò in un sussurro- Avevi detto che non mi avresti mai più fatto del male.. O era solo una bugia? Solo un modo per non sentirti in colpa..-

Vide Sasuke sgranare leggermente gli occhi a quell’affermazione- Sai che non mentivo-

-Ti sbagli invece.. io non so niente, vivo in una casa che non mi appartiene, con un uomo che nemmeno mi vuole.. cosa vuoi che sappia?-

-Ho detto che non ti avrei fatto del male, ma devi smetterla di provocarmi.. non mi piace essere trattato così, non mi piace che la gente mi giudichi..-

-Non puoi pretendere di non essere giudicato, se ti comporti in questo modo..-

-La vita è la mia Sakura, credo di avere il diritto di comportarmi come voglio-

La rosa si alzò in piedi-  Hai ragione, la vita è tua.. ma non ti rendi conto di quanto la tua di vita influenzi la mia?- Domandò- Non voglio passare ogni giorno in preda alla paura, a pregare che tu non sia arrabbiato, così da non farmi del male, non voglio fingere di essere felice sapendoti a letto con un'altra donna, io voglio vivere  Sasuke e amare.. amarti, voglio innamorarmi di te perché lo so che in fondo non sei stronzo come vuoi far credere, lo vedo nei tuoi occhi, voglio avere una famiglia vera e non condurre un esistenza basata su uno stupido contratto matrimoniale.. e voglio che anche tu sia felice, voglio che lo siamo entrambi, insieme.- Concluse riprendendo fiato.

-Non credo di poteri dare quello che vuoi..-

-Ma possiamo provare no? Cosa ci costa? Sarà la ventesima volta che te lo ripeto, ma io ci credo..- Sussurrò afferrandogli la mano e stringendola tra le sue piccole e morbide.

-Io non posso..- Sussurrò ritirando la mano e dirigendosi fuori dalla stanza, fece appena in tempo a notare nuove lacrime inondarle gli occhi prima di chiudersi la porta dietro le spalle.

Sakura rimase sola, in piedi come un’idiota.

Si domandò cosa avesse tanto di sbagliato.

Per quale motivo lui non poteva trattarla decentemente..

Lei gli aveva perdonato di averla quasi violentata e lui non riusciva a concederle una misera possibilità?

Si sentiva stupida, perché in fondo doveva essere lui a pregarla, doveva essere lui a implorare un’ occasione, invece era sempre lei che si esponeva, sempre lei che chiedeva.

Ma aveva bisogno di stabilità, di amore, di qualche sicurezza e se doveva chiedere per ottenerla lo avrebbe fatto.

Guardò fuori dalla finestra, il sole era alto in cielo.

Chiamò una ragazza e le ordinò di preparare una carrozza, voleva vedere Ino, ora più che mai.. aveva bisogno di un po’ di affetto.


 
***
Ciao a tutti :D
Scusatemi come sempre per il grandissimo ritardo, ma la scuola mi riempie di impegni!
Ora passiamo al capitolo, è un po’ più corto del solito mi dispiace, ma l’ho scritto in poco tempo quindi perdonate gli eventuali errori di battitura.
Sperò non vi siate stufati del continuo tira e molla tra Sasuke e Sakura ma cercate di capire, lei ha bisogno di stabilità, ha bisogno di sapere che le cose miglioreranno.
Sasuke dal canto suo cerca di fare il meglio che può, ma non riesce del tutto ad accettare le limitazioni che impone un legame serio come quello che la moglie desidera.
È abituato a fare come vuole, a prendere le sue scelte da solo e a non appoggiarsi su nessuno, per questo gli è difficile riuscire ad entrare in contatto con lei.
Credo di aver detto tutto, spero che il capitolo vi sia piaciuto, alla prossima <3< 3

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Capitolo 10
*** X ***


  X





Sasuke gettò la testa all’indietro, appoggiandosi completamente sulla poltrona della stanza di suo padre.

Chiuse gli occhi e si portò una mano alla tempia per cercare di alleviare almeno un po’ il mal di testa.

-Va tutto bene?- La voce di Fugaku lo riscosse.

Annui appena. –Che mi stavi dicendo?-

-Dicevo che tra pochi giorni tornerà tuo fratello, sta per concludere l’affare con Madara, m quest’ultimo vuole incontrarmi di persona perciò verrà qui insieme ad Itachi-

Sasuke sorrise appena di quella notizia, suo fratello era partito mesi prima sotto ordine di Fugaku per convincere  il suo prozio a firmare un contratto che prevedeva l’unione dei loro due piccoli regni per un vantaggio sia economico che sociale.

 Aveva deciso di mandare il maggiore perché aveva più esperienza ed inoltre lui non aveva mai avuto un grande interesse per gli affari.

Fin da quando era bambino, lui e suo fratello avevano sempre avuto un legame speciale, che si era rafforzato dopo la morte della madre, ora non avevano più tanto tempo da passare insieme, ma Sasuke era felice di poterlo riabbracciare e potergli parlare almeno per un po’, prima che ripartisse per qualche nuovo ordine del padre..

-Allestiremo un banchetto al quale parteciperanno tutte le maggiori autorità di Konoha, gradirei molto anche la presenza di Sakura, oltre che la tua, deve farsi conoscere- proseguì Fugaku.

Sasuke annuì - glielo riferirò-

-Come procede il tuo matrimonio?- Si informò il padre.

Il ragazzo non rispose limitandosi a scrollare le spalle.

-Ora devo andare-

Fugaku annui appena- Vai pure.-

Sasuke usci dalla camera del padre e si diresse in quella che condivideva con la rosa, fu felice di non trovarla lì quando entrò, non avrebbe saputo cosa dirle, come comportarsi.

Un po’ gli dispiaceva averla trattata in quel modo, ma lui non poteva e soprattutto non voleva innamorarsi davvero di lei.

 Non sapeva amare nessuno al di fuori di suo fratello, ma il loro era un affetto diverso, non certo quello che si può provare per una donna.

Ogni volta che guardava negli occhi di Sakura vedeva tristezza, speranza, aspettative, e lui non si sentiva ancora pronto a gestire il carico di emozioni che avrebbe comportato legarsi veramente a lei.

Certo non negava che la rosa gli suscitava un certo interesse, non solo per l’aspetto fisico, infondo aveva visto e posseduto donne molto più belle e sensuali, ma più che altro per il suo carattere dolce e aggressivo allo stesso tempo, per il modo in qui vedeva il mondo, per la sua capacità di scovare la bontà in qualsiasi persona.

Sasuke era più che certo di non meritare la fiducia che Sakura riponeva in lui.

Non aveva avuto una bella infanzia, sua madre era morta quando aveva solo cinque anni e suo padre non era certo un tipo affettuoso, sempre impegnato in affari di stato, i pochi ritagli tempo libero li dedicava ad Itachi.

Sasuke aveva sempre creduto fin da bambino che il padre preferisse suo fratello maggiore a lui, la cosa lo ingelosiva ma non aveva il coraggio di prendersela con il fratello, non con lui che gli era stato sempre accanto, che si era preso cura di lui dopo la morte precoce di Mikoto.

Si domandò se a Itachi sarebbe piaciuta Sakura, ma si rispose subito di si, Itachi adorava le persone limpide, sincere, che non agivano per mezzo di sotto rifuggi e la rosa era una di quelle.

Sì sdraiò sul letto e si coprì gli occhi con un braccio, il mal di testa non gli era ancora passato.

Sentì la maniglia abbassarsi e immaginò che Sakura stesse rientrando.

-Come va bastardo?- Sentì la voce squillante di Naruto perforargli i timpani e scosse la testa contrariato, non era affatto Sakura.

-Che diavolo vuoi?- Domandò tirandosi a sedere.

Naruto si buttò sulla poltrona con tutta la naturalezza del mondo – Oggi sei più palloso di sempre, problemi di convivenza?- Domandò riferendosi a Sakura, un grosso sorriso sul volto abbronzato.

-Sta zitto idiota- ribattè indignato il moro, lanciandogli addosso un cuscino che colpì l’Uzumaki dritto in faccia.

-Non essere violento Sas’ke- Lo ammonì quello ridendo.

-Non rompere le palle, Naruto-

-Siamo proprio di cattivo umore.. a proposito dove la sfortunata sposina?- Chiese il biondino calcando in modo particolare sulla parola “sfortunata”.

-Non lo so..-

- Non capisco perché hai tutti questi problemi con lei, è cosi dolce- Affermò convinto.

-Tu non la conosci-

-Probabilmente sei tu che non la conosci Sasuke, prova a parlarle, senza urlare o cercare di portartela a letto come sicuramente hai fatto fino ad ora-

-E tu che ne sai se la conosco o no?- Chiese il moro ignorando i commenti negativi che Naruto aveva fatto sul suo comportamento, ci era abituato.

.Fin ora ti sei portato a letto ragazze di qui conoscevi a malapena il nome, ma con lei dovresti provare in un altro modo, ascoltala una buona volta, è molto intelligente e anche simpatica.-

Sasuke si alzò in piedi avvicinandosi al biondo- Non è che hai un debole per mia moglie?- Domandò con un mezzo sorriso.

Naruto scosse la testa divertito-Sto solo cercando di farti aprire gli occhi- Affermò- E poi mi ha promesso che mi farà conoscere le sue amiche!- Concluse ammiccando.

-Vorrei ricordarti che le sue amiche sono nobili ragazze educate e tu sei solo un cretino- Lo derise il moro.

-Dovresti smetterla di offendermi e poi tentare non nuoce!-

-Già..-Sussurrò piano Sasuke perso nei suoi pensieri.

-Ora devo andare o tuo padre mi trucida, comunque rifletti su quello che ti ho detto- Affermò il biondo assettandogli una pacca sulla spalla e dirigendosi fuori dalla stanza.

Sasuke rimase di nuovo solo, Naruto suo amico da quando erano bambini, gli voleva bene, in fondo in fondo, ma lo dimostrava il meno possibile.

Inizialmente non avevano rapporti ma la loro amicizia era nata dopo la morte della madre dell’Uchiha.

Quando Itachi si allenava con il padre e lui si sentiva solo, bastava che andasse da Naruto e quello lo tirava su di morale, con i suoi scherzi e le sue battute idiote, che non aveva mai dimostrato di apprezzare particolarmente.

Ripensò a quello che gli aveva detto riguardo a Sakura e si chiese come mai Naruto, che le aveva parlato solo una volta la conoscesse molto meglio di lui.

Ritrovo la risposta proprio nelle parole del biondino “Tu non sai ascoltare”

Si gettò nuovamente sul letto, forse il suo amico aveva ragione, forse doveva solo ascoltarla, capirla, cercare di vedere cosa c’era in quei occhi verdi e profondi che non aveva mai scrutato con particolare attenzione.

***

La carrozza giunse a casa di Ino verso pomeriggio, Sakura scese e ringraziò il cocchiere il quale la salutò con un inchino.

La rosa si avviò verso il portone, una ragazza le venne ad aprire e la fece accomodare nel salotto dicendole che avrebbe chiamato Ino subito.

Sakura non dovette attendere molto, appena entrò Ino si fiondo ad abbracciarla ma Sakura no rispose con la stessa vemenza.

Si accomodarono su due poltrone e la bionda ordinò a una ragazza di portare del te.

-Cos’è quella faccia?- Domandò alla rosa con voce dolce.

Sakura scosse la testa leggermente- Essere sposati fa schifo..- sussurrò.

-Parla per te-  affermò pigramente Shikamaru, apparso sulla soglia.

-Non mi riferivo a voi Shika..- Sorrise Sakura.

Il moro sorrise a sua volta- Vi lascio alle vostre chiacchere- Concluse dileguandosi.

-Che succede?- Domandò nuovamente la bionda.

-Sasuke è un idiota-

-Che ha fatto questa volta?-

-Lui..lui ha cercato di..- Sakura non riuscì a concludere la frase ma i suoi occhi lucidi la finirono al posto suo.

Vide Ino portarsi una mano alla bocca con stupore- Non dirmi che..-

Sakura scosse la testa- No, no.. lui si è fermato..- sussurrò la rosa asciugndosi gli occhi.

Ino la guardò infuriata- Sai bene che non è una giustificazione!-

-Lo so, ma.. dopo si è scusato e..ed è stato così dolce.. allora ho pensato che sarebbe andato tutto bene ma questa mattina s..si è arrabbiato di nuovo e quando è tornato in se ho cercato di fargli capire che potevamo essere felici, potevamo costruire qualcosa, m..ma lui non mi ha ascoltata, non mi ascolta mai..-

Ino le si avvicinò e la abbracciò stretta- Non devi ridurti a chiedergli amore, non lo merita.. devi essere forte..-

-Cerco solo.. di essere felice..-

Ino si allontanò da lei e le prese il viso fra le mani- Tu lo ami?-

-I..io non lo so..-

-Ti voglio bene Sakura e voglio solo che tu sia felice.. ma non farti mettere i piedi in testa da lui..-

-No, non lo farò.. ora però devo andare..-

-Di già? Ma sei appena arrivata!-

-Devo parlargli..-

Ino scosse la testa rassegnata –verrò a trovarti presto..-

-Porta anche Hinata e Ten Ten!-

-Certamente-

Sakura sorrise prima di dirigersi fuori e salire nuovamente sulla carrozza che l’aveva aspettata lì fuori.

***
Ciao a tutti <3
Probabilmente questo è il peggior capitolo che abbia mai scritto ma in compenso ho aggiornato subito :))
Non ho molto da dirvi solo:
Scusate (per l'ennesima volta) gli errori di battitura.
E se volete lasciate una recensione, mi fa molto piacere ascoltare il vostro parere :D
Alla prossima <3

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Capitolo 11
*** XI ***


           XI





Sakura spalancò la porta della sua stanza con decisione.

Nonostante fosse stato breve, il viaggio l’aveva sfinita.

Si disse che era colpa della tensione emotiva, aveva una terribile voglia di buttarsi sul letto e dormire fino alla sera dopo.

Tuttavia cambiò idea quando vi trovò Sasuke sdraiato, un braccio a coprire gli occhi.

-Sei qui..- sussurrò piano.

L’Uchiha non rispose limitandosi a sedersi, appoggiando la schiena sulla testiera del letto.

-Dove sei stata?-

-Io.. ho fatto un salto a salutare Ino, spero non ti dispiaccia…-

-Puoi fare quello che vuoi. -La interruppe lui.

Sakura annuì e per un po’  rimasero entrambi in silenzio, persi nei loro pensieri, intenzionati a riprendere il discorso di quella mattina senza però sapere quale fosse il modo giusto per riaffrontare l’argomento che più volte li aveva portati a litigare.

-Senti Sakura..-

La rosa alzò gli occhi, posandoli sul suo volto pallido, sembrava cosi stanco.. ma non una stanchezza fisica, qualcosa di più profondo, più personale, qualcosa che sembrava rattristarlo nell’anima.

-Per quello che ho detto oggi… io.. mi dispiace.- proseguì il moro. -Non volevo essere così brusco, credo di aver esagerato.-

Vide Sakura sgranare gli occhi stupita e portarsi una mano alla bocca.

-Che hai?- Domandò lui serio.

-Da quando ci conosciamo è la prima volta che mi chiedi scusa per qualcosa, non lo hai mai fatto a parte quando…- Non riuscì a proseguire perché le lacrime le inondarono gli occhi, nonostante tutto quando ripensava a quella notte non poteva fare a meno di piangere, la mancata violenza di Sasuke l’aveva traumatizzata, le aveva fatto male al cuore.

Si riscosse quando senti delle dita gelide sfiorarle la guancia bollente e arrossata.

-Non piangere, va bene così, va bene anche se non mi perdoni, lo capisco.. dopo quello che ti ho fatto-

Mosse le dita sul suo volto in una lieve carezza- Scotti-

Si avvicinò maggiormente e appoggio le labbra sulla sua fronte, per accertarsi di quello che aveva detto.

La pelle di Sakura era bollente e aveva il respiro affannoso- Hai la febbre-

-Non importa, sto bene-

-Non dire stupidaggini e mettiti a letto, vado a prenderti qualcosa da bere-

La rosa annuì rassegnata e si  tolse il vestito infilandosi sotto le coperte, Sasuke aveva ragione, non si sentiva affatto bene, le girava la testa.

L’Uchiha rientrò dopo pochi minuti, una tazza fumante in mano.

-Mi hanno detto che fa abbassare la febbre- sussurrò sedendosi al suo fianco e porgendole la bevanda bollente.

Sakura prese la tisana e fece un sorso.

Il sapore amaro le fece storcere il naso in una smorfia alquanto buffa.

-Che hai ora?-

-E’ davvero disgustosa-

-Non lamentarti e bevi!-

-Dico davvero, assaggia.- Si difese la rosa porgendogli la tazza.

Il moro assaggiò appena e si vide costretto a darle ragioene.

-Allora??-

-Fa davvero schifo, ma non toglie il fatto che devi finirla, ti farà bene-

Sakura strinse i denti e continuò a bere.

-Contento?- Domandò una volta finito.

Sasuke non le rispose limitandosi a poggiare la tazza sul comodino e a rimboccarle le coperte.

-Dobbiamo finire di parlare…- Mormorò la rosa sbadigliando, improvvisamente le era venuto un gran sonno.

-Certo, certo..-

-Sasuke..-

-Cosa vuoi ancora?-

-Mi canti qualcosa?-

Sasuke sgranò gli occhi a quella richiesta, ma cosa diavolo le era venuto in mente? Probabilmente la febbre la stava facendo delirare.

-Stai scherzando vero?-

-No.. cantami qualcosa, mia madre mi cantava sempre una canzone quando stavo male, era bella, ricordo che mi faceva stare meglio..-

-Sinceramente non credo di avere le abilita canore di tua madre-

-Va bene lo stesso..-

Sasuke tornò a sedersi sul bordo del letto. Davvero gli aveva chiesto di cantare? Se fosse stato un giorno qualunque l’avrebbe liquidata subito andandosene, ma stava male, aveva gli occhi lucidi e  a dirla tutta gli faceva anche un po’ tenerezza.

Ripensò a tutte le canzoni che conosceva e si accorse di non ricordarne nessuna in particolare, quando ad un tratto gli tornò in mente un ninna nanna, sua madre gliela cantava prima di addormentarsi quando era ancora un bambino.

Mikoto aveva una voce bellissima e ogni volta che si infilava sotto le coperte non vedeva l’ora che lei entrasse a dargli la buonanotte.

Quando la donna era morta, Itachi aveva cantato per lui, mentre Sasuke si accucciava nel suo abbraccio singhiozzando.

Sfiorò con una mano i capelli rosa di Sakura e avvicinò le labbra al suo orecchio.

Cantò per lei.

Imbrogliando le parole e ripetendo due volte lo stesso verso quando non ricordava qualche pezzo, ma lo fece con tutta la dolcezza di cui capace, cercando di trasmetterle le stesse sensazioni che provava quando sua madre e suo fratello cantavano per lui da bambino.

Quando si allontanò notò che Sakura aveva iniziato a piangere.

Le accarezzò i capelli piano.

-C’è qualcosa che non va?-

-M..mi manca.. la mia vecchia casa.. mi manca m..mamma..- Sussurrò piano fra i singhiozzi, sembrava una bambina in quel momento, fragile e indifesa.
Il cuore di Sasuke perse un battito a quell’affermazione.

-Vuoi tornare a casa tua?- Domandò piano, lo stomaco che si contorceva preda di una paura che non riusciva a giustificare.

-No..resto con te.. resto con te..- sussurrò prima di addormentarsi definitivamente.

Il moro le scostò i capelli dal volto e le baciò la fronte leggermente sudata, segno che la febbre stava scendendo.

Prese la tazza e la riportò in cucina dopo di che uscì in giardino, fuori tirava un vento piacevole che gli solleticava la pelle.

Si sedette sotto un grosso alberò e appoggiò la testa sul tronco percorrendo con il dito un incisione sulla corteccia.

                                                                                                              “Ti voglio bene otouto –I”

 
Non vedeva l’ora che suo fratello tornasse, aveva bisogno di parlargli.


***

*Si nasconde per evitare i pomodori*
Mi dispiace moltissimo per il ritardo (lo so che lo dico sempre) ma a  quanto pare io e l puntualità non andiamo molto d'accordo.
Il capitolo è corto ed è abbastanza di passaggio ma prometto che il prossimo sara di gran lunga migliore, forse Sasuke è OOC, ma ho cercato di giustificare il suo comportamento in quanto tenta di seguire i consigli di Naruto e inoltre l'imminente ritorno di Itachi fa riaffiorare la sua parte tenera :3 "ditemi voi se devo mettere l'avviso"
Come sempre scusate gli errori!
Spero abbiate apprezzato lo stesso *-*
Alla prossima <3

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