Nine scenes of the play

di _Eleuthera_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue : Beginning of the Night > All the cast ***
Capitolo 2: *** First: Roulette > Naruto Uzumaki ***
Capitolo 3: *** Second: Sloth Machine > Sasuke Uchiha ***
Capitolo 4: *** Third: Poker > Alba ***
Capitolo 5: *** Fourth: Biliard > Sabaku no Gaara, Temari, Kankuro ***
Capitolo 6: *** Fifth: Bathroom > Sakura Haruno ***
Capitolo 7: *** Sixth: Outside #1 > Hinata Hyuga ***
Capitolo 8: *** Seven: Outside #2 > Shikamaru Nara ***
Capitolo 9: *** Eight: Bar > Ino Yamanaka ***
Capitolo 10: *** Nine: Walking Around > Neji Hyuga ***
Capitolo 11: *** Epilogue: End of the Night > All the cast ***



Capitolo 1
*** Prologue : Beginning of the Night > All the cast ***


Vi seggono, di solito, certi disgraziati, cui la passione del giuoco
ha sconvolto il cervello nel modo più singolare:
stanno lì a studiare il così detto equilibrio delle probabilità,
e meditano seriamente i colpi da tentare, tutta un’architettura di giuoco,
consultando appunti su le vicende de’ numeri: vogliono insomma
estrarre la logica dal caso, come dire il sangue dalle pietre;
e son sicurissimi che, oggi o domani, vi riusciranno.
Ma non bisogna meravigliarsi di nulla.

L.Pirandello, “Il fu Mattia Pascal”




NINE SCENES OF THE PLAY



Prologue
Beginning of the Night



Era mentre il sole moriva nella sua pozza rossa che pareva sangue - in quel lungo momento una sorta di lento pellegrinaggio si faceva forza e s’avviava verso l’edificio chiamato “casinò”.

Il ragazzo biondo scese da un motorino senza troppe pretese. Il giubbotto arancione s’intonava alla perfezione col sole al tramonto. Gli occhi, invece, erano dello stesso identico colore del cielo nel pieno dell’estate. Bastava guardarlo da lontano, quel ragazzo, per riconoscerlo. Era un sole che brillava da solo, la battuta pronta e uno splendido sorriso. Eppure, dannatamente triste.

Dalla motocicletta nera smontò un ragazzo dallo sguardo cupo. Scese con eleganza casuale, attirandosi le occhiate di molti – in fondo, un tipo così non si vedeva in giro spesso. Era oggettivamente attraente: capelli corvini, occhi scuri, l’aspetto di un dannato nel mondo dei vivi.
Ma a lui, di queste cose, non gliene importava niente.

Quella ragazza aveva l’aspetto di una bambina come l’aveva di una donna forte. Arrivò in taxi, scendendo avvolta nella felpa rossa. Era ben poco elegante, e la sua fronte troppo spaziosa, ma ciò che colpiva di lei era il modo di fare: sembrava perfettamente a suo agio, eppure si capiva che c’era qualcosa che non andava. Come una ferita profonda e mai richiusa. Lo si leggeva negli occhi verdi, nel movimento della chioma rosa.

Il giovane dai capelli castani parcheggiò l’automobile e uscì dalla portiera, aiutando cavallerescamente l’altra ragazza a scendere dal mezzo. La prima cosa che risaltava dei due erano gli occhi d’un candore che tradiva la loro evidente appartenenza al clan Hyuuga. Erano entrambi vestiti di colori chiari, e spiccavano con fascino onirico. Lui teneva alti i fieri occhi bianchi, lei li muoveva timidamente come alla ricerca di qualcosa; e arrossiva, se vedeva il ragazzo biondo rispondere allo sguardo.

Sempre più gente s’affollava e indugiava dentro e fuori il casinò, e fra questi ve ne era un gruppo che non poteva non saltare all’occhio. Prima di tutto, avevano cappotti neri ornati da nuvolette rosse e bianche. E già questo era indicativo per gli abitanti del posto. Quasi tutti conoscevano i componenti del gruppo Alba, la band musicale emergente del momento. Fra questi il fratello del ragazzo dallo sguardo cupo, con gli stessi occhi scuri. Poi un altro dai profondi occhi castani, e un altro ancora dalla chioma bionda acconciata come gli anni ’80 insegnano. Infine, un tipo dalle iridi viola, un rosso dai molti percing accompagnato da quella che aveva tutta l’aria di essere la sua donna, e un tipo che indossava una maschera arancione. Chissà perché. Indubbiamente, nessuno di loro passava inosservato.

La ragazza bionda intascò le chiavi dell’auto e raggiunse i suoi fratelli. Uno di questi era un giovanotto castano con un’aria beffarda, affiancato da un ragazzo dai capelli rossi e pungenti occhi acquamarina. Avevano la tipica mole di un americano che visita il Giappone per la prima volta. Non si dissero nulla, ma si avviarono senza perdere tempo verso l’entrata.

La biondina puntava i grandi occhi azzurri verso il ragazzo moro, e strepitava una quantità di parole furibonde contro di lui. Quest’ultimo non sembrava stesse ascoltandola sul serio – accompagnava lenti ceni d’assenso del capo alle esclamazioni della ragazza, mentre allungava una banconota al tassista. Alla fine, la biondina tacque imbronciata, e non disse più una parola. Il moro non si scompose, solamente biascicò un “che seccatura”. Non entrò nel casinò, ma rimase fuori a guardare per un po’ la gente, prima di accendersi una sigaretta.


Prologue: Beginning of the Night > All the cast
First: Roulette > Naruto Uzumaki
Second: Slot Machine > Sasuke Uchiha
Third: Poker > Alba
Fourth: Biliard > Sabaku no Gaara, Temari, Kankuro
Fifth: Bathroom > Sakura Haruno
Sixth: Outside #1 > Hinata Hyuga
Seventh: Outside # 2 > Shikamaru Nara
Eighth: Bar > Ino Yamanaka
Nineth: Walking around > Neji Hyuga
Epilogue: End of the Night > All the cast












.................corner A
Ebbene, tutto ebbe inizio quando lessi un capitolo de "Il Fu Mattia Pascal" di Pirandello, (e proprio per questo ogni capitolo riporterà una citazione da questa bellissima opera pirandelliana) dove si descriveva una scena ambientata in un casinò. Così la mia mente contorta ha formulato questa fan fiction.

Un'altro esperimento. Una sorta di raccolta composta da nove one shot, shot che possono lette sia da sole sia che di fila, perché se lette in quest'ultimo modo formano UNA STORIA. Le vicende si snodano per tutta la notte, e per i nove capitoli/shot, oltre che al prologo e all'epilogo, due brevi testi che fanno il punto della situazione.

Spero di avervi incuriositi! ^^ Dovrei aggiornare abbastanza velocemente, scuola permettendo, perché ho già scritto quasi tutti i capitoli della storia/raccolta.

Un'ultima cosa riguardo il titolo. Ho scelto di intitolare questa fan fiction (Che inizialmente doveva chiamarsi "Poker d'assi", titolo che poi ho ripreso per il capitolo dedicato all'Alba) Nine scenes of the play per un piccolo particolare riguardo la lingua inglese. Magari ho pure sbagliato XD ma da quello che so play è sia commedia che gioco, anche se quest'ultimo forse è più corretto game. Mi è piaciuto talmente tanto il doppio senso (Play come il gioco del gioco d'azzardo, e come la commedia dove gli attori interagiscono) che ho scelto questo titolo.

Che dire, allora. Se la storia vi incuriosisce, avete critiche o consigli o semplicemente commenti... lasciatemi una recensione, per favore^^ sto sempre ad attendere le recensioni come la manna dal cielo! :P

Sayonara ad un nuovo aggiornamento!^^
Ele.

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Capitolo 2
*** First: Roulette > Naruto Uzumaki ***


First:
Roulette


“Lei sola, là dentro, quella pallottola d’avorio, correndo graziosamente nella ruolette, in senso inverso al quadrante, pareva giocasse:

«Tac tac tac...»” L. Pirandello, Il fu Mattia Pascal




La sua corsa sfrenata poteva facilmente essere associata alla fuga di un disperato che, nel supremo istante di scegliere un luogo dove riposarsi, indugiava e quando sembrava sul punto di cessare la corsa scattava ancora un po’, ancora un po’ più in là.

Naruto Uzumaki, ventun anni, i capelli d’un biondo sfolgorante e gli occhi azzurri, teneva quei due frammenti di oceano ben fissi sulla pallina che rotolava sulla superficie della ruolette.

Una corsa disperata. Naruto l’aveva sempre vista in quel modo, forse facendosi dettare un po’ troppo da certi ricordi che l’inconscio gettava là, alla portata della sua mente.

Non era mai stato uno studente troppo brillante. Aveva perso il conto delle volte in cui aveva rischiato la bocciatura. Eppure per impegnarsi si impegnava – conquistato finalmente il diploma, si era iscritto a giurisprudenza. Il che era buffo, perché le regole non erano il suo forte. Ma il suo sogno era assumere la carica di politico, ed era così lontana, quella visione, eppure nella sua mente gli pareva di poterla toccare.

«Tac tac tac...»


La pallina indugiò sul sette, per poi proseguire la sua corsa fino al dieci.

Porco cane!

Naruto aveva puntato sul sette.

«Il sette, punto ancora sul sette!»

Gli pareva che l’unico modo di annegare i suoi fastidiosi pensieri fosse quel numero sette. Aggrapparcisi con tutte le sue forze. E vincere, forse.

Perdere non sarebbe mai diventata davvero un’abitudine – più un gioco del fato. Risalire una corrente avversa.

Eppure stava perdendo. L’università difficile, poco appagante. Di donne non ne aveva. Gli amici erano quella breve distrazione che si disperdeva alle prime ore della notte.

«Punto ancora sul sette!»
Il fruscio di una veste rosa dall’altra parte del tavolo riportò alla mente di Naruto le sembianze di una ragazza dai capelli di quel medesimo colore.

Conosceva Sakura Haruno dai tempi delle medie, e aveva pensato di amarla.

Probabilmente, l’aveva amata davvero.

Ma se l’amore non viene nutrito, s’accartoccia come un foglio nella cenere calda e presto saranno le stesse ceneri brucianti a colmarti il sonno.

Dando una rapida occhiata alla sala, Naruto non incrociò lo sguardo di Sakura. Vide però l’ormai familiare ombra di Hinata Hyuuga all’esterno dell’ampio casinò, in quel piccolo spazio aperto denso di fumo.

Gli occhi bianchi di Hinata er...

«Vince il diciannove!»

Quella stramaledetta pallina lo riportava alla realtà con una rudezza odiosa.

Naruto non guardò neppure la roulette.

«Punto sul sette.»

I soldi calavano, la luna sorgeva.

Naruto s’incantò a guardare la pallottola d’avorio combattere la rotazione della ruolette.

Gli occhi bianchi di Hinata erano sempre stati così vicini. Ma accorgersene era stato come un fulmine a ciel sereno. Per la prima volta non solo aveva guardato quegli occhi, ma ne era stato ricambiato, con lo stesso sguardo limpido della luce della luna. E s’era sentito confondere, sì, anche perché Sakura era un ricordo maledettamente presente e in agguato come un felino, e c’era tutta quella storia che lui e Hinata erano buoni amici, ma anche Sakura era una sua buona amica, e gli occhi da guardare erano improvvisamente diventati due paia.

E la pallottola d’avorio girava, girava, girava.

Poi, con la stessa lentezza del passare delle stagioni, aveva iniziato a scoccare sguardi furtivi solo a due occhi.

Girava seguendo l’avversa corrente del roteare della roulette, una sfida verso quel piccolo mondo di numeri.

Bianchi come la luna.

La pallottola una sola, i numeri così tanti da far girare la testa.

Improvvisamente, Naruto si accorse con un brivido che quella pallottola era la cosa più simile a lui che avesse mai visto.

Una corsa contro la corrente delle cose, il destino, o come accidenti si può chiamare.

Si rese conto che l’università non era poi così dura, che gli amici erano il migliore appoggio che potesse avere, e che una donna ci sarebbe stata.

La pallottola d’avorio vinceva, alle volte.
Naruto si alzò, sorridendo il suo sorriso aperto, e abbandonò il tavolo di gioco. Voleva a tutti i costi raggiungere Hinata, in quell’istante, in quel momento, guardare i suoi occhi candidi.

Era ormai fuori dalla porta quando un’esclamazione irruppe dal tavolo della roulette.

La pallottola d’avorio s’era fermata sul numero sette.














.................corner A
Prima di tutto ringrazio enormemente voi che state leggendo queste righe, perché non mi immaginavo che la storia avrebbe incuriosito così tanti lettori!! IL mio smisurato ego gongola ^^

Ed eccovi quindi la prima one shot, quella dedicata a Naruto. Tanto per farvi capire come si svilupperà poi la storia: in questa shot dico che Naruto va da Hinata. Nella shot su Hinata, riprenderò il personaggio di Naruto che parla con lei appunto perché è andato a cercarla. Insomma, il tutto alla fine avrà l'idea di una normalissima storia a capitoli. Ma sarà tutto più chiaro quando saranno state pubblicate tutte e nove le scene.

Ringrazio moltissimo chi legge e chi commenta. I commenti sono sempre stra ben accetti^^
Ma vi chiedo una cosa: se inserite la storia fra i preferiti, lasciate anche un commento^^
Passo ai ringraziamenti veri e propri, o alle risposte ai commenti, insomma, quella roba lì!

bambi88 sempai,lei è così gentile^^ eh, a quei due capitoli manca ancora parecchio... intanto eccoti questo su Naruto^^ Grazie tantissime per il commento, Roberta sempai!!! ^//^

Rory-chan Kami, dirmi che ho azzeccato il carattere dei personaggi è il più bel complimenti che potevi farmi! L'OOC è sempre in agguato, ma cerco di solamente di sfiorarlo al massimo, e quindi il tuo complimento mi ha fatto molto piacere^^ Riguardo ai pairings, questa fan fiction insiste soprattutto su questi^^ Due li hai nominati tu, mentre gli altri due... sono una sopresa! ^.^ arigatoo ancora!

tinebrella grazie mille per i chiarimenti relativi a play, almeno adesso sono sicura di non aver scritto una bestialità per titolo! ^.^ Grazie anche della recensione, mi ha fatto molto piacere.

_Rael_89 no, ogni capitolo approfondirà il carattere di uno o più precisi personaggi, ma ne appariranno anche altri, seguendo la trama della storia. Purtroppo, dopo solo un prologo e una prima shot è difficile da spiegare. Fino al capitolo 4 le shot non saranno collegate, ma dal 5 in poi tutti i tasselli del puzzle andranno al loro posto. Alla luce di questo primo chap pubblicato, posso dirti che Naruto raggiungerà Hinata, e quindi nell'Outside #1 non ci sarà solo Hinata, ma anche Naruto. Si capirà bene solo quando pubblicherò^^ Per ciò a presto, e grazie mille del commento (mooolto gratificante! La mia autostima ringrazia!)^.^

Irene Adler sono d'avvero felice che tu abbia apprezzato questo mio delirio, anche se si tratta di un'AU. Vedrai, vedrai il capitolo dedicato agli Alba! E' particolarmente, ehm... spiritoso? Diciamo che è uno dei capitoli che mi piacciono di più fra quelli che ho scritto finora^^ Ti ringrazio ancora per i complimenti! Mata ne!

Felicia91 Ciao! Anche tu hai azzeccato due dei pairing che utilizzerò, ma non è presente alcun triangolo^^ Eh, c'è un pairing che credo non vi aspettiate, sono bambi88 sa qual è! *me perfida* Grazie tantissime per la recensione, sei molto gentile! Spero ti sia piaciuto anche il primo capitolo /shot^^ A presto!

Shoen be', dato che ogni capitolo presenta una citazione de "Il fu Mattia Pascal", spero che ciò ti possa tornare utile per la scuola^^ Dai che è un libro molto bello, anche se un pochino pesante! E poi potrebbe ispirare anche a te una fan fiction... chissà! :D Grazie per la recensione^^ Sayonara!

Kaho-chan Spero di star soddisfando le tue aspettative, o collega che mi lasci delle recensioni stupende! Davvero, la tua recensione è terribilmente gratificante! ^-^ Ah, non puoi chiamarmi Ele. Devi chiamarmi Ele! E' il mio soprannome ufficiale ^^ Di nuovo arigatoo, spero che questa fic ti catturi capitolo dopo capitolo (sono modesta, eh? Ghgh!)A presto!!

Ciao Lupus, nel caso tu legga questo messaggio ho modificato la maggior parte delle introduzioni che violano il regolamento, poi appena ho un attimo di tempo sistemo anche le altre. Non riesco a scrivere sul forum perché sono imbranata, quindi se leggi questo messaggio per favore cancella pure il tuo avviso^^ Grazie!

meichan ecco qui il primo capitolo^^ Che cosa ne pensi? Grazie mille per la recensioni, che mi ha fatto molto piacere leggere! A presto!

Helen Lance il tuo commento mi ha veramente fatto piacere, perché sei un'autrice che stimo immensamente. Mi piacciono molto le tue fan fiction, e ricevere da te dei complimenti è davvero molto stuzzicante per il mio ego smisurato^^ Spero di soddisfare le tue aspettative mano a mano che aggiorno. Per ora ecco il primo capitolo... fammi sapere cosa ne pensi^^ Mata ne!

Elweren uhm, questo nickname mi sembra di averlo già sentito da qualche parte XD Elwe! Grazie del commento, collega!! Sì, Sasuke sarà più dannato del solito, vedrai^^ E gli Alba... vi ho preparato una scena moooolto interessante! Ma non voglio rovinarti la sorpresa. A presto, ci sentiamo un po' qui e un po' là ^.^

arwen5786 è davvero una bella sopresa scoprire che hai già letto altri miei lavori, e che ti siano piaciuti! Tranquilla, le ShikaIno non sono le mie preferite, e non sarà un pairing presente nella fic. Grazie per la recensione, spero di sentirti ancora^^ Ciao!


Attraverso le recensioni, sono stati svelati due pairing: NaruHina e SasuSaku. Adesso vorrei che proviate a svelare gli altri due pairing presenti nella fan fiction! Fatemi sapere quali credete che siano lasciandomi un commento!! ^^ (Effettivamente, questo è anche un piccolo espediente della sottoscritta per ricevere commenti. Oltre che a soddisfare la mia curiosità e a stimolare la vostra immaginazione! Non vogliatemene, Ele è una brava ragazza!^^)
Roberta, che sa già i pairing che appariranno... può leggere le altre ipotesi! XD

Solo una cosa riguardo la lunghezza delle shot. Questa su Naruto era particolarmente corta, in genere saranno un po' più lunghe. Attorno ai mille caratteri. La prossima su Sas'ke, ad ogni modo, sarà pressapoco lunga come questa^^

Sayonara!
Ele.

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Capitolo 3
*** Second: Sloth Machine > Sasuke Uchiha ***


Second:
Sloth Machine


“Quella specie di lucida ebbrezza cresceva intanto in me, né si intorbidava per qualche colpo fallito, perché mi pareva d’averlo quasi preveduto.”

L. Pirandello, Il fu Mattia Pascal




In quell’istante, l’unico desiderio era che apparissero tre oggetti uguali. Chiedeva troppo? Semplicemente Tre. Oggetti. Uguali.

Sasuke Uchiha, prossimo ai ventidue anni, chioma nera e occhi cupi, non amava particolarmente il gioco d’azzardo. Per di più, non aveva soldi da buttare via. Eppure s’era convinto che quello era l’unico modo per dimenticare. C’era chi comprava droga e chi beveva fino alla sbronza. Lui, invece, desiderava comparissero tre oggetti uguali.

Si rendeva perfettamente conto di quanto fosse stupido quel gioco, e di come fosse stupido il suo comportamento. Era una persona intelligente, e forse era anche quella sua consapevolezza ad averlo spinto in quel dannato casinò.

Non tornava in quella città da anni. Molto tempo prima era partito, lasciandosi alle spalle una famiglia sgretolata e degli amici che avevano fatto di tutto per farlo ragionare. Ma lui era partito lo stesso.

Non poteva assolutamente essere da meno di suo fratello – era questo, il problema. Forse una volta, quand’era piccolo, aveva anche avuto un rapporto decente con Itachi. Ma le cose erano cambiate al momento in cui Itachi era diventato uno stramaledetto musicista.

Sasuke era partito senza neanche aver finito la scuola superiore. Dicevano che era un genio, e l’aver abbandonato la scuola aveva gettato un’ombra su quella fama. Poi, per più di cinque anni era sparito.

Solo pochi di quelli che chiamava “amici” avevano capito il vero motivo della sua fuga e avevano tentato di fermarlo. Naruto, in primis, ovviamente aveva gridato, gli aveva urlato di tutto, e Sasuke se lo ricordava ancora furibondo, col volto arrossato dalla collera.

Sakura, invece... non aveva saputo fare altro che dichiarargli il suo amore, come se Sasuke non lo sapesse già. Gli aveva detto di amarlo da morire, e continuava a piangere, sembrava avesse conservato ogni lacrima per quel momento...! Allora aveva sorriso, Sasuke. E le aveva detto di essere, come sempre, insopportabile.

Sasuke sbuffò e il ricordo di quella notte si dissolse di fronte alle immagini della sloth machine che roteavano di fronte a lui. Neanche questa volta tre uguali.

Sasuke non era diventato un musicista. Non aveva voluto fare le cose secondo suo fratello, scegliendo quelle scorciatoie che l’appartenere ad una famiglia agiata poteva offrire.
Sasuke era partito, aveva studiato e adesso aveva appena finito di girare il suo primo film.
Era diventato un attore.
Ed era tornato a Konoha una settimana prima.

«Cazzo, ancora tre diversi!»

Ed ogni notte lì, davanti alla sloth machine, si consumava la rabbia che teneva dentro.

Il movimento della mano che tirava la leva era quasi automatico; gli occhi fissi, ben piantati sulle tre caselle che roteavano, roteavano e uscivano sempre diverse.

Sasuke Uchiha perdeva sempre, al gioco. E la cosa lo faceva imbestialire.

Così continuava a giocare e continuava a bestemmiare, dicendosi che prima o poi avrebbe vinto, sì, indubbiamente avrebbe vinto.

Si ripeteva che avrebbe vinto da quando era scappato di casa anni e anni prima.
Naruto non s’era mai rassegnato a cercarlo, e ce l’aveva quasi fatta, ma Sasuke aveva fatto disperdere le sue tracce.
Sakura s’era illusa di aver dimenticato ogni cosa e di lei non aveva più avuto notizie fino a una settimana prima.

Lui, quand’era tornato, quasi non li aveva riconosciuti.
Loro, invece, avevano capito subito chi stava loro davanti.

Un altro colpo ben assestato alla leva e le immagini ripresero a roteare.

Rivedere Itachi era forse stata la cosa peggiore. Si erano lanciati uno sguardo duro, gelido, e nient’altro. E forse era meglio così.

Sasuke era tornato, ma si sentiva più incompleto di prima.

Le immagini della sloth machine erano ancora una volta tre completamente diverse.

Sasuke bofonchiò qualcosa e inserì un nuovo gettone.

Eppure forse v’era stata una cosa peggiore del rivedere Itachi. In fondo, era da tanto tempo che aveva allontanato dalla sua mente quella coltre di gelo che lo separava dal fratello.

Tlac.
Una tesserina si fermò sul display della sloth machine.

Aveva rivisto un paio di occhi verdi che pensava non avrebbe mai più rivisto.

Tlac.
Un’altra tesserina, identica alla precedente. Un sorpreso battito del cuore.

E se l’ultima volta aveva creduto che quegli occhi pieni di lacrime non gli avessero fatto nessun effetto – erano insopportabili, però, insopportabili – quando li aveva rivisti s’era sentito davvero un perfetto idiota.
Chissà perché.
E non riusciva a toglierseli dalla testa.

Tlac.
L’ultima tesserina era completamente diversa dalle altre due.

Sasuke si lasciò sfuggire un sospiro. In fondo, quasi se l’aspettava.

[Che sarebbe andata a finire così.
Con quei due occhi verdi.]


Si spostò dalla sloth machine, scoccando un’occhiata complessiva alla sala da gioco.

Il fruscio di un passo che conosceva bene, ed eccola muoversi nella sua felpa rossa. Sakura Haruno. Sembrava essere diretta verso i bagni.

Sasuke non disse niente neppure a sé stesso. Si scostò da quella macchina infernale e mosse i suoi passi verso la ragazza dai capelli rosa.

Se lo sentiva, anche quella volta avrebbe perso. Era perfettamente consapevole di essere maledettamente orgoglioso.

Eppure doveva tentare. Era un’altra ebbrezza, diversa da quella appiccicosa del gioco. Era un calore attanagliante al petto – lo riconosceva, sì!, adesso lo riconosceva, forse c’era sempre stato. Una pugnalata, un tepore avvolgente, terribile, raggelante, indomabile e bruciante.
Una sensazione insopportabile.














.................corner A
Come qualcuno di voi aveva previsto, Sasuke è un perdente. Non ha fortuna al gioco, come non ne ha nel manga. D'altronde, lui è L'Emo Kid U_U
E con questa shot è stata svelata un'altra coppia, SasuSaku. Molti di voi hanno indovinato un'altra coppia che apparirà (ma non dico quale, ghghgh!) mentre chi ha detto NejiTen... be', in questa fan ficton Tenten non compare. Compaiono solo i personaggi che ho descritto nel prologo, cioè: Naruto, Sasuke, Sakura, l'Akatsuki (Pain, Konan, Itachi, Hidan, Tobi, Deidara), Gaara, Temari, Kankuro, Shikamaru, Hinata, Ino e Neji. Non ci sono pairing presenti con personaggi non nominati nel prologo.

Spero che anche questa shot su Sasuke vi sia piaciuta! La prossima sarà una delle mie preferite, cioè quella dedicata all'Alba! Ringrazio tutti coloro che hanno commentato, e anche chi legge soltanto. Ad ogni modo, se avete un attimo di tempo, lasciatemi una recensione^^ Mi interessa molto sapere cosa ne pensiate di questa fic/raccolta/esperimento *.*

Felicia91 sì, ho descritto un Naruto un po' "oscuro", ma d'altronde l'allegria di Naruto serve a nascondere la tristezza e i suoi sentimenti negativi. E in questa raccolta cercherò un po' di mettere "a nudo" il carattere dei personaggi^^ Per la coppia a sorpresa, la scoprirai al momento giusto! In effetti è difficile da indovinare... Grazie del commento!

celiane4ever grazie dei complimenti! Mi dispiace, ma Tenten non compare in questa fan fiction, quindi niente NejiTen. E per lo ShikaIno... potrebbe come non potrebbe. Vedrai^^ A presto!

Helen Lance grazie per la recensione molto gratificante, collega! ^.^ Vedrai la shot sull'Alba, se sei una loro ammiratrice (e lo sono anche io!) penso proprio che ti divertirai^^ E' uno dei capitoli che mi è piaciuto di più scrivere. Intanto, che ne dici di questa su Sasuke? *.* Grazie ancora per i compliment! ^^

Rory_chan già, tenere Sas'ke IC è piuttosto difficile, constatando la coerenza di quel benedetto ragazzo. Tu che ne dici? Com'è venuta questa shot? Ti ringrazio per la recensione^^ riguardo lo ShikaTema, be', chi legge le mie altre fic sa che prediligo proprio questo pairing... invece non ci sarà nessun NejiTen, dato che Tenten non compare il questa fic! Il pairing a sorpresa sarà una vera sorpresa (perdonami il gioco di parole). Grazie anche per i complimenti riguardo il mio stile, mi fanno molto piacere^^ Sayonara!

bambi88 oh sempaiiii! Grazie!! Lei è così gentile! Ecco il nuovo capitolo, e a breve quello con l'Alba. A Tobi-pucci-kun è dedicato un ruolo molto speciale... vedrai! ^^ Grazie ancora per i complimenti, e un saluto anche a Tobi-puccipucci-kun, con due pucci stavolta, per ringraziarlo del bacino @.@ A presto sempai!

Ciliegina_92 mi dispiace, ma le coppie che hai detto non sono esattamente giuste. Però c'è il SasuSaku, spero ti piacerà^^ Grazie del commento, e a presto!

MoMozzia grazie per l'esauriente commento! ^^ Tra l'altro hai indovinato la caratteristica di Sasuke al gioco: è un perdente. Per la ShikaTema vedrai, e in quanto Deidara... ti consiglio di leggere la prossima shot dedicata all'Alba! Intanto, spero ti sia piaciuta questa su Sas'ke! A presto!

arwen5786 interessanti i pairing che proponi, come il NejiIno o Ino per uno dei Ninja del deserto... mi piacciono molto^^ ma per ora non ti svelo nulla! Grazie per il commento, e a presto!

Irene Adler grazie mille per i complimenti, Ire!! (Posso chiamarti così? ^.^) La shot su Naruto è anche la prima che ho scritto, quindi vi sono particolarmente legata, e così i tuoi complimenti mi hanno fatto ancora più piacere! Che ne dici del secondo capitolo dedicato a Sasuke? *.* Grazie ancora, complimenti per la tua long fic che seguo con tantissimo interesse, e sayonara!

meichan mi dispiace che non ti piaccia il NaruHina, ma ci sono diverse altre coppie, e sono certa che qualcuna (UNA sicuramente... piccolo indizio...) ti piacerà! Grazie per la bella recensione!!!

Prossimo aggiornamento, con ogni probabilità, dopodomani con "Poker" dedicato ad Alba, la band emergente del momento! ^.^
Sayonara!
Ele.

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Capitolo 4
*** Third: Poker > Alba ***


Third:
Poker


“Agivo quasi automaticamente, per improvvise, incoscienti ispirazioni; (...) E subito acquistavo la coscienza, la certezza che avrei vinto; e vincevo.”

L. Pirandello, Il fu Mattia Pascal




«Uchiha, sei un fottuto baro.»

Itachi Uchiha, venticinque anni, capelli scuri raccolti in una coda sottile e i tipici occhi neri del suo Clan, voce e primo chitarrista della band Alba, neanche si preoccupò di rispondere alla provocazione di Hidan. Senza una parola, raccolse la sua vincita e la intascò.

Era più di un’ora, ormai, che giocavano a poker. Normale che iniziassero ad essere un po’ nervosi.

«Posso giocare? Eh? Deidara-sempai?»

«NO!»

«Per favore! Tobi è un bravo ragazzo! Conosce le regole del poker!»

«Piantala di parlare in terza persona. Sei inquietante. Nh.»

«Ma io sono un bravo ragazzo...!»

Deidara, ventisei anni, bionda chioma dal taglio eccentrico e occhi di un cupo azzurro, non ne poteva più.

Il suo gioco a poker era discreto. Certo, quando non aveva un assillante, petulante aspirante batterista con una maschera arancione che non la smetteva un dannato secondo di chiedergli se poteva giocare!

Tobi, ventitré anni, capelli neri arruffati e maschera arancione a spirale (“padella a forma di impronta digitale”, la definiva Deidara) aveva l’ardente desiderio di entrare a far parte del gruppo Alba. E di imparare a suonare la batteria. Per questo non si staccava neanche un istante da Deidara, il batterista della band: voleva imparare ogni segreto della vita di un vero batterista!

Il ragazzo dai capelli purpurei sbuffò.
Sasori Akasuna, ventisette anni, americano, rosso di chioma e profondissimi occhi castani, era il re indiscusso del basso. Nessuno lo eguagliava nel maneggiare corde o fili di qualsiasi genere – e questo, tra l’altro, gli aveva fatto guadagnare il soprannome di “Master of Puppets”, ormai un suo secondo nome nel gergo delle fans.
Era un po’ apatico, forse, il ragazzo. Di sicuro, aveva una scarsa sopportazione.

«E va bene. Tobi, vieni a giocare. Tocca a me dare le carte, vero?»

«Sì!!! Arigatoo, Sasori-san!!!»

«Oh no... nh...»

«Che palle.»

Hidan aveva ventinove anni, capelli chiari, occhi viola e un linguaggio poco raffinato. Chitarrista appassionato di hard rock, metal e di punk tedesco. Molto, molto religioso e forse un po’ eccentrico.

I presenti ignorarono la sua forbita affermazione – com’erano abituati a fare. Tobi prese posto vicino a Deidara, con grande rammarico del batterista.

«Evviva! Che bello, semp...»

«Tobi, potresti tacere?»

Calò il silenzio.

Il manager della band, Pain, aveva parlato dal divano su cui era seduto assieme alla sua compagna, Konan, la quale prestava spesso la voce alle composizioni della band.

I membri dell’Alba tacquero a sentire la raggelante voce dell’uomo. Pain, trentacinque anni, capelli arancioni e folgoranti occhi scuri, il passato del metallaro scolpito sul volto coperto di percing. Era l’indiscusso leader della band.

Qualche borbottio. Sasori diede le carte. Itachi spense la sua sigaretta.
Poi, lentamente, ripresero a parlare.

«Intenzione di barare anche stavolta, Uchiha?»

«Piantala, Hidan.»

«Stare zitti un po’ no, eh...?»

«Deidara-sempai, mi fa provare la batteria?»

«No, Tobi.»

«Ma...»

«Non se ne parla! La batteria è la fonte della mia arte! E l’arte è un effimero istante, come un colpo della bacchetta sul tamburo o sul piatto! E’... è come esplosione!»

«Mpf!»

«Qualcosa da ridire, Sasori?»

«Quante sciocchezze... L’arte è la bellezza che dura in eterno. Come la continua melodia di un basso che si snoda per tutta la durata della canzone. La batteria, invece, compare ogni tanto, qua è là...»

«Mi dispiace contraddirti, ma...»

Itachi fissò i due con occhi di ghiaccio. «State zitti.»

E mentre Sasori distoglieva lo sguardo altezzoso, Deidara lo ricambiava con la provocazione beffarda sul volto.

«Ti faccio noto che il capo della band non sei tu, Uchiha...»

«Neanche tu, artista da strapazzo. Devi piantarla di dare ordini a tutti. Specialmente a Tobi.»

«Ah, io darei ordini a tutti?! E tu cosa vorresti, che Tobi entrasse a far parte della band?»

«Perché no?»

Deidara strinse gli occhi, furioso.

«Perché T...»

«Facciamo così. Ce la giochiamo a poker. Se vinco io, Tobi suona con noi al prossimo concerto, al tuo posto. Se vinci tu, non avrà possibilità d’entrare nella band.»

C’era un sorriso sinistro, sulle labbra di Itachi.
Deidara colse la sfida al volo, sogghignando.

«D’accordo! Nh!»

E le carte andavano e venivano. I cinque giocatori si lanciavano occhiate indagatrici da sopra i quadri e le picche che tenevano in mano.

Deidara non aveva mai potuto soffrire Itachi. Prima di tutto, l’Uchiha era considerato il simbolo della band, cosa che secondo Deidara non si meritava affatto.

Poi aveva tante di quelle ragazze che gli andavano dietro da mangiarsi le mani dall’invidia.

Non che Deidara fosse invidioso di Itachi, ma non poteva sopportarlo.

Dal canto suo Itachi, seduto sulla sua sedia, da dietro le sue carte, osservava ogni cosa con gli occhi di ghiaccio di chi si è lasciato alle spalle ogni cosa.
Non che il pessimo, inesistente rapporto con i suoi genitori non lo turbasse.
Non che l’ormai dissolto legame con suo fratello non gli desse da pensare.
Ma lui aveva fatto una scelta. Aveva scelto quella vita, ed era troppo tardi per tornare indietro.
Eppure il pensiero di un futuro ormai distinto davanti a sé non lo rallegrava per niente.
Spostò alcune carte nel suo mazzo.

«Nh!»

Deidara teneva strette le sue carte in una mano, osservandole con soddisfazione. Era vicino tanto così ad un meraviglioso poker di fiori.
Già si immaginava la faccia di quel pallone gonfiato di Itachi...!

Alzò i suoi occhi beffardi verso il cantante.

«Mi dispiace per te, Uchiha, ma stavolta non te la caverai tanto facilmente!»

Itachi sorrise. Un ghigno, ma un ghigno molto cool.

«Ne sei così sicuro, Deidara?»

«SEMPAI! SEMPAI! Guardi!!!»

Deidara spostò stancamente lo sguardo su Tobi, e i suoi occhi azzurri si spalancarono dalla sorpresa.

Sasori, idem. La stessa cosa Hidan.

Anche il gelido Itachi si lasciò sfuggire un “cosa?!” di sorpresa.

Pain, in disparte, rideva.

Tobi aveva appena mostrato alla band una stupenda, perfetta scala reale.














.................corner A
Rieccomi con il terzo capitolo / shot dedicato all'Alba!
Devo dire che mi sono divertita moltissimo a scriverlo. Mi piace molto l'idea dei componenti dell'Alba come dei musicisti, e il parallelo tra di loro e gli strumenti che suonano. O, nel caso di Deidara e Sasori, tra la loro arte e il loro strumento.

Tra l'altro, il fatto che Tobi alla fine vinca non è casuale. Infatti, come s'è visto negli ultimi capitoli giapponesi, in realtà è Tobi ad essere dietro i piani dell'Akatsuki, è Tobi il vero boss. Il fatto che lui vinca con niente poco di meno che una scala reale è un piccolo parallelo con il suo ruolo effettivo nel manga di Kishimoto.

Ringrazio tutti coloro che leggono, e che commentano! Ricordatevi sempre che un commento mi fa sempre piacere! (Kami che frase sgrammaticata U_U sarà l'ora...)

Ciliegina92 lieta che ti piacciano le SasuSaku^^ Mi dispiace, ma niente ShikaIno: è una coppia che veramente non mi va a genio^^ E dai, in compenso si avvicina il capitolo dedicato a Sakura (e quindi anche a Sas'ke). Grazie di aver recensito!

Felicia91 sai com'è, mi piaceva troppo l'idea di un Sas'ke sfigatissimo^^ sono felice che sia piaciuta anche a te! Grazie del commento, e a presto!!

Rory_chan sentirmi dire che sono rimasta IC è un complimenti così bello *.* arigatoo!!! Invece, riguardo ai pairing che hai proposto, sono tutti molto intriganti, mi ispirano molto, ma... Ino non è destinata né a Itachi, né a Deidara (a Sasori neanche per sogno, neppure a me piacere come pairing!). Manca sempre di meno alla fan fiction dove Ino sarà protagonista, e dove il pairing sarà svelato... nel frattempo, eccoti la shot sull'Alba! A presto!^^

_Rael_89 grazie mille per i complimenti molto gratificanti!! Spero che anche il nuovo capitolo ti sia piaciuto^^ Mata ne!

celiane4ever mi spiace, ma NejiTen è una coppia che non mi piace particolarmente - Tenten non mi ispira molto, e non ho mai provato a scrivere nulla su di lei. E non ci sarà neppure lo ShikaIno. Mi dispiace, ma magari il pairing a sorpresa ti piacerà, chissà^^ grazie di aver commentato! Sayonara!

MoMozzia sai com'è, l'emozione del cosiddetto "innamoramento" può essere un po' fastidiosa per noi comuni mortali, figuriamoci per l'EMOkid! U_U Ma no, Sas'ke mica lo sa che Sakura sta andando verso i bagni, è il narratore onniscente XD Ed eccoti Deidara, che tra l'altro non mi dispiace per niente come personaggio! E dato che lo yaoi non mi piace, il Deidara di cui scrivo è assolutamente etero e maschile. D'altronde i gusti sono gusti, e a me Deidara piace così. ^^ Grazie della recensione, mata ne!

meichan hai perfettamente ragione! Sai, potrei giustificare l'OOC dicendo che essendo un'AU le azioni di Sasuke dipendono un po' dall'ambiente dove si trova... ma in effetti pareva anche a me che fosse presente un pochino di OOC. D'altra parte, il fatto che Sasuke rinunci a emulare il fratello si può giustificare come un parallelo col fatto che alla fine Sasuke decide di non raggiungere il suo scopo utilizzando gli stessi metodi di Itachi. Che è la stessa cosa che fa Sasuke qui.^^ Grazie per i complimenti e per la recensione. Che ne dici di questo nuovo capitolo? ^^ Grazie ancora e a presto!

Kaho_chan e... ta-daa! Anche se appena appena accennata, la PainxKonan c'è. ^^ Grazie per la recensione e per i complimenti! Spero ti sia divertita nel vedere quest'Akatsuki molto, come dire, ehm, accanita? al poker. Grazie ancora, e sayonara!!

arwen5786 grazie per i complimenti! ^^ ecco pubblicato il capitolo dedicato all'Akatsuki. Mi hai detto che le storie su di loro ti piacciono particolarmente, e spero ti sia piaciuta anche questa^^ Grazie, e a presto!

bambi88 sempaiiii! Me commossa dai suoi complimenti *.* Adesso sono curiosissima di leggere il tuo commento, perché in questa shot appare il nostro adorato Tobi!!! E, ovviamente, sono curiosa anche di leggere il commento di Tobi XD Arigatoo ancora, sempai, e a presto! ^^

Elweren Elwe! O ragazza dall'intuito soprendente! O writer estremamente perspicace! Sei stata bravissima a indovinare il pairing a sorpresa!! ti ringrazio ancora per i complimenti, sei gentilissima, e inoltre mi sei di grande sostegno su MSN^^ a presto, compare!

Helen Lance essì, Pein è estremamente fascinoso, concordo *.* purtroppo in questa shot fa solo una fugace comparsa, ma comunque c'è! Ed è una comparsa di altissimo livello U_U Ti ringrazio per la recensione, veramente gratificante! ^^ A presto!!

Due parole sul rating della fan fiction
Ho scelto "arancione" perché, come avrete notato, non mi faccio problema a utilizzare alcuni termini volgari. Inoltre, fra qualche capitolo ci sarà un accenno di lemon, ma niente di sconvolgente, e comunque descritto in modo molto soft. Non aspettatevi grandi cose, anzi^^ Si tratta di qualcosa molto importante per lo sviluppo della storia, ma è talmente sobrio che non l'ho neppure segnalato tra gli avvisi della fan fiction.
Spero comunque che questo non turbi nessuno. Ah, poiché la cosa è venuta fuori in un commento, ribadisco che in questa fan fiction non compaiono scene yaoi e yuri di alcun tipo^^

Prossimo aggiornamento fra due, tre giorni al massimo, con la shot/capitolo dedicata al trio di Suna!!

Sayonara!
Ele.

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Capitolo 5
*** Fourth: Biliard > Sabaku no Gaara, Temari, Kankuro ***


Fourth:
Biliard


“«Vivrò con me e di me, come ho vissuto finora!»”

L. Pirandello, Il fu Mattia Pascal




Era perfettamente consapevole che la momentanea distrazione offerta dal biliardo non sarebbe durata a lungo.

Gaara Sabaku, ventenne americano, spettinati capelli rossi e occhi acquamarina circondati da profondi segni neri che ribadivano la freddezza dell’iride, era veramente molto bravo al biliardo.

Possedeva un’ottima precisione e una vista acuta. E si divertiva anche. Se non fosse stato per quel perenne dolore al petto – che, sapeva, non era un dolore fisico, ma qualcosa che andava molto al di là – all’altezza del cuore, una sensazione antica, persistente da tanto, tanto tempo.

Appoggiato alla stecca attese che il fratello facesse la mossa successiva.
Il ragazzo castano, suo fratello, appunto, sferrò un colpo di una notevole precisione, segnando un altro punto.

Kankuro Sabaku aveva ventidue anni, gli occhi scuri, i capelli castani, un carattere abbastanza difficile (non che in quella famiglia ci fosse qualcuno con un carattere facile). Ironico e impulsivo, studiava al college.

Osservò soddisfatto il risultato della sua mossa, poi fece un cenno verso la sorella.

Temari Sabaku, ventitré anni, primogenita, vantava straordinari occhi verdi e capelli biondi raccolti in quattro codini. Un po’ eccentrici, ma almeno originali. Studiava per diventare regista ed era in procinto di diplomarsi. Era stata lei a organizzare quel viaggio in Giappone. Si stava specializzando nel cinema orientale e considerava un dovere fare almeno un sopralluogo. Così, già che c’era, aveva proposto ai fratelli di venire con lei.

Temari guardò il tappeto verde del biliardo con le mani sui fianchi. Posizionò la stecca e colpì; poi passò il turno a Gaara.

«Gaara? Tocca a te.»

Non rispose. Stava pensando ad altro.. Era sempre stato parecchio pensieroso, spesso si perdeva nei suoi ragionamenti che a nessuno erano dati a sapere.

Rimuginare giustificato, considerato come Gaara doveva sentirsi.
Sua madre era morta quando lui era nato. Chi poteva dire con certezza quante volte Gaara s’era sentito rivolgere la parola “mostro” o “assassino”, per quel motivo. E quante volte s’era detto: “vorrei non essere mai nato”.

Suo padre lo odiava.
In quella famiglia i ceffoni volavano da parte sua, e Gaara era convinto che se la mamma ci fosse stata non sarebbe andata in quel modo.
Suo padre era morto diversi anni prima a seguito di un incidente. Era a capo di una piccola azienda, ma aveva avuto brutte faccende con certe compagnie avversarie. Giocava spesso in borsa, e alcuni dicevano che era corrotto.

Fortunatamente Temari era già maggiorenne, così avevano continuato a vivere insieme. Vivevano insieme anche adesso.

Ma Gaara non ci voleva pensare.

Non voleva pensare che la madre era morta di parto, del suo parto, di quell’orrendo rapporto con suo padre, di come Temari aveva svolto un ruolo che confinava fra la sorella e la madre, e di come Kankuro per molti anni non gli aveva rivolto la parola.

I suoi fratelli.
Temari era severa, tanto decisa da intimorire, qualche volta. Ma a conoscerla bene era una ragazza così dolce.
Kankuro era un mistero. Probabilmente lo sottovalutavano un po’. Aveva la testa sulle spalle, per quanto potesse essere impulsivo. E poteva nasconderlo, ma soffriva anche lui.

«Gaara? Are you listenin’? Tocca a te!»

La voce di Temari gli invase la testa e Gaara alzò gli occhi.

Kankuro e Temari lo stavano fissando col cipiglio di chi sta aspettando da un po’ troppo.

«Ah... sorry.»

Pure quel “sorry” lo riportava a pensare al passato, a quando...

Prese in mano la sua stecca, la appoggiò, posizionandola nel modo corretto. Tirò, un colpo secco, preciso: un altro punto. Era in vantaggio.

Passò il turno a Kankuro, senza una parola.

...a quando era quel ragazzo che non diceva una parola tutto il giorno, che desiderava farsi tutto il male possibile senza trovarne il coraggio, e probabilmente non lo voleva davvero, ma si odiava, oh quanto si odiava, e per questo odiava gli altri, chiunque gli stesse intorno, per dimenticare di odiare sé stesso. Ma quella rabbia non scompariva.

Finché non c’era stato quello scambio culturale con quella scuola giapponese e aveva conosciuto Naruto Uzumaki.

“Perché?” gli aveva domandato con un grido che era stupore, invidia, tristezza “Perché riesci a fare così tanto per gli altri?”

“Perché sono coloro che mi hanno salvato dalla solitudine...” aveva detto Naruto, con un sorriso, mangiandosi le parole nel suo inglese imparato sui banchi di scuola “...e che hanno dato un senso alla mia esistenza.”

Naruto difendeva sempre i suoi amici. Sembrava essere in grado di fare qualsiasi cosa per loro.
Gaara era diventato suo amico.
E quando quel Sasuke era scappato, Gaara aveva dato una mano, ricorrendo a ciò che era in suo potere.

Kankuro stava prendendo la mira con la sua stecca quando Gaara parlò.

«Voi mi odiate?» chiese con un filo di voce.

Temari strabuzzò gli occhi, Kankuro perse la presa sulla stecca da biliardo.

«What...che razza di domande fai?!» sbottò Kankuro, e stava per dire dell’altro, ma Temari gli mise una mano sulla spalla per intimargli di tacere.

«Gaara, ne abbiamo già parlato-»

«Allora mi odiavate?»

Temari sospirò, Kankuro si passò una mano sulla nuca.

«Siamo fratelli» disse poi Kankuro, molto semplicemente.

Allora Gaara sorrise, uno dei suoi sorrisi così preziosi proprio perché rari.

[Ma sempre meno rari, sempre meno...]


«Thank you.»

*



Al turno successivo, Gaara vinse la partita.

«Goodnight guys!» disse Temari, dileguandosi in un istante. Gaara la guardò uscire dalla porta. Poi scoccò un’occhiata sconcertata a Kankuro.

«Ma dove va?»

Kankuro sorrise, un sorriso beffardo, come al solito «Penso che stia andando fuori.»

«Fuori?»

«Quando siamo arrivati ho visto Shikamaru Nara, e deve averlo visto anche lei...»

«Ah, capisco...» Kankuro rise. Gaara era così palesemente geloso!

Poi si avviò verso la porta, fermandosi sulla soglia.

«Vado a bere qualcosa. Do you want to come with me?»

Gaara scosse la testa «Resto qui ancora un po’.»

«Contento tu... bye

C’era una poltrona lì vicino. Rimasto solo, Gaara si sedette.

Fuori c’era una splendete luna piena, tonda e bianca.

Era bellissima. Pensare che una volta l’odiava.

E a quel punto, senza una ragione precisa, sorrise.














.................corner A
Rieccomi tornata con un capitolo un po' più intenso del precedente. E con questa shot si dovrebbe anche capire un po' di più riguardo al funzionamento della storia. Temari va da Shikamaru, e la shot su Shikamaru su ricollegherà a questa. E Kankuro... Kankuro va al bar. E forse qualcuno si ricorderà chi è la protagonista della shot sul bar, com'è scritto nell'indice alla fine del prologo... ^^
Ma non vi svelo di più!

Tra l'altro, probabilmente l'avete già notato, ma in questa fan fiction tutti i personaggi che vengono da Suna sono americani. Insomma, come se Suna fosse Boston o Chicago o un'altra città degli USA.

Dimenticavo. Le frasi che Gaara ricorda, cioè quelle che scambia con Naruto, non sono mie ma dell sommo Kishimoto-sensei, tratte da Naruto n° 16.

Ringrazio tutti coloro che leggono e che commentano, e anche chi legge e basta^^ Il mio immenso ego è estremamente grato a ciascuno di voi.

Rory_chan sono felice che i personaggi ti siano sembrati IC! Tenere IC i miei protagonisti è una vera sfida! Come vedi, nessuna GaaraxIno (come coppia non mi piace tanto, anche se è originale!) ma ci sei comunque andata vicino. Sei riuscita a capire la coppia? ^.^ Volevo che fosse un colpo di scena, ma con questa shot e l'indice dei capitoli dopo il prologo ho rivelato parecchio. Tra l'altro, quella shot dedicata proprio a quel pairing mi sono divertita molto a scriverla^^ Ma piuttosto, che ne dici di questa sul mitico trio di Suna? Ti ringrazio molto del commento, e a presto! (Urca, era davvero tardi quando l'hai lasciato! Sei stata gentilissima a recensire anche a un'ora simile^^ lo apprezzo molto!)

bambi88 tu sei l'unica persona che conosco in grado di lasciare alle 22.47 una recensione che mi fa piegare in due dal ridere!! Mi viene da farti i complimenti per la recensioni, sai? XD Ti ringrazio moltissimo per i complimenti, e non potevi farmi complimento migliore della recensione che hai lasciato! ^.^ Arigatoo, e sayonara, oh sempai!

Ciliegina_92 vedo che l'Akatsuki ti è piaciuta, in tutti i sensi! XD Grazie del commento, mata ne!

Kaho_chan sono lusingata!! Sì, sono d'accordo, se l'Akatsuki mettesse su un complesso musicale avrebbe un successo veramente incredibile, e io sarei ad ogni concerto in prima fila a gridare come una fan...atica! ^^ Grazie per il bel commento, mi dispiace solo che, riguardo la NejiIno... massì, penso si sia capito dalla shot sui Sunaboys che coppie ho in mente...^^ Ti ringrazio ancora *.* a presto!

Felicia91 Arigatoo! Mi fa piacere vedere che la shot sull'Akatsuki - la band musicale emergente del momento U_U - ti sia piaciuta!! Il mio orgoglio di autrice ti ringrazia veramente TANTO! ^.^ Sayonara!

celiane4ever che ne dici, adesso il pairing è un po' più evidente? ^.^ In effetti è difficile da indovinare. Grazie per la recensione, a presto!

arwen5786 i dialoghi sono la parte che preferisco, quindi mi hai fatto davvero un bellissimo complimento! ^^ Arigatoo! A presto!

meichan già, riconosco anche io di aver preferito approfondire soprattutto Deidara e Sasori, ma li trovo così interessanti *.* sono stata piuttosto egoistica da questo punto di vista perché Hidan, ad esempio, che non mi piace molto come personaggio, l'ho veramente trascurato. D'altronde tutti hanno i propri personaggi preferiti, e con la shot sull'Alba ho voluto sbizzarrirmi in quanto ironia e metafore^^ Ti ringrazio per il commento, mi lasci sempre recensioni molto costruttive e che un'autrice come me, che cerca sempre di migliorare anche leggendo il parere dei suoi lettori, apprezza molto. Arigatoo davvero^^ E a presto!! ^.-

MoMozzia lieta che "il tuo amore" ti sia piaciuto! XD Ti dirò, Itachi neanche a me piace molto. Sì, sì, la ShikaTema ci sarà^^ E inoltre il prossimo capitolo sarà dedicato a Sakura (...e Sas'ke). Così potrai vedere come si evolverà il loro rapporto^^ è una delle mie shot preferite!!! Grazie per la recensione, e sayonara!!

Helen Lance eh, Pein (o Pain? Ma come accidenti si scrive il nome di quel beato ragazzo?!) mica è una comparsa qualsiasi u.u Grazie tantissime per i complimenti, il mio Solito Smisurato Ego desidera farti sapere che li ha apprezzati tutti enormemente^^ A presto!

Elweren povera Elwe!!! I tuoi commenti li apprezzo davvero, perché in effetti tutti quei nomi devono essere piuttosto incasinati! Urgono lezioni sull'Akatsuki, muahahahah! E' che l'Aka merita di essere conosciuta appieno. Come ti avrò ripetuto fino alla nausea... io l'adoro!!! Ma dicevo, il tuo commento mi ha fatto moltissimo piacere. Davvero. E ti devo ringraziare anche perché mi sostieni sempre su MSN *.* Arigatoo! Ah, però, quello di Tobi è uno spoiler spoiler. Si tratta dei capitoli che in Italia non sono ancora usciti! Sai com'è, ora che si aspetta che il manga venga tradotto in italiano passano secoli... Grazie ancora del commento, Elwe, e a presto!! ^.^


Piccolo Avviso Con questo capitolo si concludono le shot prive di collegamento fra di loro. Già la prossima vedrà Sakura interagire con Sasuke^^

Vi ringrazio ancora, o lettori *-* Ricordatevi di lasciare una recensione, se vi va, se avete voglia, se ci sono critiche o commenti eccetera eccetera! ^^
Sayonara!
Ele.

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Capitolo 6
*** Fifth: Bathroom > Sakura Haruno ***


Fifth:
Bathroom


“Meglio che tu ora mi sappia morto! (...) Dimentica! Dimentica!”

L. Pirandello, Il fu Mattia Pascal




Sakura si sentiva male.

Avvertiva uno spasmo all’altezza del cuore, un conato, una vertigine, un malessere appiccicoso e soffocante.

Si alzò lentamente dal tavolo della roulette e mosse tentennante i suoi passi verso il bagno.

Sakura Haruno, ventun anni, capelli rosa e occhi verdi come una selva, era ormai schiava di quel malessere che la colpiva da una settimana. Per intenderci, da quando Sasuke Uchiha era tornato.

Vagò nella folla alla ricerca di quella porta tanto familiare. La porta del bagno delle donne.

Passava gran parte della serata appoggiata al lavandino, fissando la vernice bianca scrostata e ripetendosi che lui se ne sarebbe andato di nuovo, e lei sarebbe tornata a stare bene.

Non vomitava, non le accadeva niente – ma si sentiva svenire, morire, svuotare del suo presente ed essere bruscamente gettata in un passato che aveva cercato disperatamente di dimenticare.

Dimentica! Dimentica!
Come potrai continuare a vivere, altrimenti?



Aveva un nodo in gola, e un pugnale in mezzo alla fronte.
Il cuore nelle orecchie ogni volta che distingueva Sasuke da lontano.

Si catapultò nel bagno – sentì le vertigini sempre più forti distruggerle ogni difesa, e si disse che sarebbe svenuta, sarebbe crollata a terra e non avrebbe sentito più nulla fino al risveglio.

Il sapore dell’alcool le tornò violentemente indietro. Da quando Sasuke era tornato, beveva.

La mente le si offuscò e Sakura si rese conto che probabilmente aveva esagerato, quella sera, con quegli stramaledetti cocktail che avevano il potere di annebbiare i sensi dell’anima.

Dimentica! Dimentica!
Sasuke che ti dice che sei insopportabile!
Sasuke che non ti guarda neanche da lontano!
Sasuke che non ti vuole!
Dimentica!
Dimentica!



Iniziò a respirare più forte, più freneticamente.
Improvvisamente, aveva paura di quello che le stava succedendo.

Ricordi di sguardi e di amarezza e di oblio. Pensare che era riuscita a dimenticare, forse...

A Sakura la prima cosa che l’aveva colpita di Sasuke erano stati gli occhi.
Pensava di perdercisi, di annegarcisi, di smarrire la strada nel baratro di quei gelidi, bellissimi occhi.
Così si era innamorata.
Ed ogni volta che incrociava uno sguardo sentiva un brivido disarmante percorrerle la schiena. Un brivido capace di annullare ogni cosa, qualsiasi dolore.
Occhi neri, occhi rossi, occhi gelidi.
Occhi che a volte sognava ancora, dopo che lui se ne era andato.


Vomitò anche l’anima, poi tossì fino a sgolarsi.
Si sentiva peggio d’essersi drogata.

Era un bagno vecchio, trascurato.
C’era uno specchio rotto, in fondo a destra.
Sakura lo guardava tutte le sere che si rinchiudeva in bagno.

Non aveva mai il coraggio di prendere in mano i cocci e...

Afferrò uno di quei pezzetti di vetro, rigirandoselo tra le dita.
Era affilatissimo. Chissà da quando tempo stava lì.
Pensò che sarebbe stato davvero un attimo, davvero un velocissimo attimo.

Dimentica, dimentica!
Avrebbe dimenticato!

Era incantata in una macabra fantasia, uno di quei pensieri irrealizzabili che lei non avrebbe mai accettato, quando si sentì scuotere per le spalle.

Non aveva alcuna voglia di voltarsi – tutto le appariva lontano, pallido, indistinto – ma riconobbe quell’odore.
Il profumo di quella persona che la stava scotendo.

Era Sasuke.

Il panico si scavò una nuova strada verso di lei, e la mano le tremò, fece cadere a terra il frammento di vetro.

Aveva. Sofferto. Troppo.



«Sakura!»
Qualcuno la chiamava da lontano, da molto lontano.
Sakura si voltò e finalmente vide in faccia Sasuke.
Quegli occhi! Tremò.

«Sakura, che cazzo stavi per fare!? Eh?! Mi senti?! Sakura, hai bevuto?»

Impercettibilmente, Sakura annuì. Ma non è per questo avrebbe voluto dire Non lo avrei mai fatto, Sas’ke-kun, Sasu’ke-kun, mi sei mancato così tanto ma si accorse di avere la bocca arida e secca e che le parole non avevano alcuna intenzione di uscire.

Si sentì invadere da quell’amore che ricordava bene. Era [stata] innamorata di Sasuke. E quanto odiava quell’amore.

Sasuke la guardò con un cipiglio quasi irritato, e lei si vergognò, si vergognò così tanto di farsi vedere in quello stato.

«Sas’ke, non sono ubriaca...» si stupì quasi di essere riuscita a parlare. Sasuke non l’ascoltò [proprio come faceva una volta] o forse semplicemente non voleva rispondere. L’alzò di peso e la condusse fino al lavandino. Aprì il rubinetto dell’acqua fredda e le fece lavare la faccia.

Sakura trovò un refrigerio inaspettato nel getto gelido.
Si sciacquò il volto e le mani, poi guardò Sasuke.

La osservava, le mani in tasca, la solita aria un po’ cafona. Eppure lei ne era innamorata.

«Sakura, cosa accidenti voleva fare con quel vetro?»

Sasuke aveva un tono di voce pacato, ma Sakura sentiva chiaramente che era lui a smorzarlo, che era arrabbiato, o preoccupato, non lo sapeva, aveva paura di saperlo...

«N-niente, Sas’ke, non volevo fare niente... ma ero così... triste... all’improvviso... non so cosa mi sia passato per la testa...» Lo stavo per fare, stavo per farlo... Sentì le lacrime salirle agli occhi, e subito avvertì anche il dolore «S-sas’ke...»

Cosa avrebbe dovuto dirgli? Io ti odio? Sono innamorata di te? È tutta colpa tua? Perché te ne sei andato?

Invece scoppiò a piangere come la Solita. Bambina. Frignona.

Sono insopportabile, insopportabile, insopportabile.

Non piangeva da quando Sasuke se ne era andato.
Sakura si odiò.

Attraverso la cortina di lacrime vide Sasuke socchiudere gli occhi, poi avvicinarsi – e lei non ebbe più paura, forse era coraggio, ma Sakura strinse i pugni e pensò che quella volta avrebbe risposto, e a tono, quando lui le avrebbe detto che era insopportabile – e infine una stretta calda, e pensò di star sognando, di star dormendo.

Sakura si aggrappò con tutte le sue forze all’abbraccio di Sasuke. Pensò che sarebbe crollata a terra, se non avesse ricambiato quella stretta. Quante volte l’aveva sognato, quante volte! E perché adesso era pietrificata nel timore che tutto ciò potesse non essere reale?

Ma lo sapeva, lo sapeva che era reale.

«Sas’ke-kun...»

Poi provò d’istinto l’impulso di baciarlo e si aggrappò più forte alla camicia di lui.

Sasuke probabilmente capì, perché fu lui a scostarla un istante dal suo corpo, a guardarla fissa negli occhi prima di baciarla.

Sakura s’era immaginata tante volte quel momento, e s’era immaginata di sgranare gli occhi, di non capire, di lasciarsi trasportare. Una fiaba.

Invece ricambiò il bacio con tutta quella rabbia e quell’amore che le pulsavano dentro e pensò che sarebbero andati avanti tutta la notte, che non avrebbe più smesso di piangere, che sarebbe stato così per sempre.

Sasuke, era proprio Sasuke e stava baciando lei.

Sakura chiuse gli occhi. Le sembrava che ogni malessere fosse passato.
E nonostante fosse tutto terribilmente reale, si aspettava di svegliarsi da un momento all’altro.

All’improvviso udì una voce sconosciuta fare irruzione nella sua mente. Un nervoso colpetto di tosse. Sollevò appena lo sguardo sopra la spalla di Sasuke e per un istante rimase attonita.

Sasuke, accortosi dello stupore di Sakura, si scostò da lei e guardò verso la soglia.

C’era una signora di mezz’età vestita con un elegante completo rosso che stava fissando la coppia con un sopracciglio alzato.

Sakura arrossì fino alla punta dei capelli. Sasuke ne uscì con un sorriso nervoso, molto nervoso.

«Sakura... me n’ero scordato... siamo nel bagno delle donne.»














.................corner A
E' la prima volta che scrivo qualcosa di così sdolcinato... spero non vi siano venute le carie, ammetto che questo capitolo è particolarmente mieloso. Ma è il massimo del romanticismo che raggiungo durante la fic, il resto sarà molto più delicato U_U
Ho visto che avete preossoché tutti indovinato la coppia a sorpresa, cioè... KankuIno! Pairing rubacchiato a bambi88, che l'ha per la prima volta utilizzato nella sua fan fiction "Love Pool".

Ringrazio everybody per aver letto e commentato l'ultimo capitolo^^ Siete un po' in meno del solito, ma comunque le recensioni mi fanno molto piacere!

bambi88 sì sì vieni Tobi caro che andiamo a sposarci! *.* (piccola visuale della mente malata della sottoscritta che si trascina Tobi in chiesa) Grazie per la bellissima, stupenda, fantastica recensione! Hai un futuro come autrice di recensioni u.u sul serio, mi ha fatto moltissimo piacere, il mio ego sta facendo capriole e salti carpiati e tante altre cose simpatiche di cui io ho malapena idea^^ Sono proprio curiosa di leggere la tua recensione sul capitolo più sdolcinato che abbia mai scritto! Perciò a presto^.^ e arigatoo!

celiane4ever ecco la fatidica SasuSaku. Che te ne pare? ^.^ Comunque sì che era introspettiva la shot su Gaara, questa è una raccolta di fan fiction assolutamente tutte introspettive! ^^° Ti ringrazio per il commento, sayonara!

Rory_chan grazie per i complimenti! Sono felice che le KankuIno ti piacciano, sono una coppia un po' strana ma personalmente l'adoro... non ti preoccupare, le GaaraIno non piacciono neppure a me. Invece ecco finalmente la SasuSaku che prometto da un pezzo... che ne dici? Grazie ancora per la recensione!

Helen Lance grazie per avermelo fatto notare, si trattava di un piccolo errore di impaginazione che ho corretto subito^^ per la ShikaTema dovrai aspettare ancora due capitoli, ma sarà parecchio interessante come shot. Ti ringrazio ancora per i complimenti, a presto! ^^

Julia83 wow, una new entry fra le commentatrici, e anche una fan delle sasusaku! Allora sono veramente curiosa di conoscere il tuo parere su questo capitolo! ^^ Che ne pensi? Grazie per la recensione! Sayonara!

Felicia91 se non hai letto niente sul pairing KankuIno, ti consiglio "Love Pool", una bellissima comedy di bambi88 dove compare per la prima volta questa coppia veramente fuori dal comune!! Ti ringrazio per i complimenti, la storia cercherò di farle seguire sempre il manga, mi piace attenermi a quella che è la trama originale di Kishimoto^^ Grazie del bel commento, e a presto!

Kaho_chan belle le tue ipotesi su come si svolgerà la KankuIno *.* l'ho finita di scrivere qualche giorno fa e devo dire che è venuta piuttosto curiosa... i nostri due scopriranno di avere qualcosa in comune, qualcosa che non avrebbero mai immaginato! Ma non voglio svelare di più ^^ Grazie per i complimenti! A presto!!

arwen5786 sì sì, alla fine sarà proprio KankuIno! ^.^ Spero di essere riuscita a soddisfare le tue aspettative con questa shot un po' sdolcinata! Concordo nel dire che Temari e Shikamaru sono una coppia stupenda, quei due sono fatti l'uno per l'altra, e una ShikaTema non poteva mancare in questa fan fiction! ^.^ Grazie della recensione, mata ne!

MoMozzia il tuo entusiasmo piace tanto al mio ego! Grazie mille per i complimenti! E dato che sei una gran fan delle SasuSaku, sono davvero curiosa di conoscere il tuo parere riguardo a questa shot! Forse era un po' troppo sdolcinata? Mah... chi non sognerebbe un amore simile... ç.ç Vabbé, adesso non è il momento di deprimersi! Ti ringrazio molto per la recensione e per i complimenti, sayonara!!!

I prossimi capitoli saranno pubblicati un po' a rilento perché devo ancora scrivere la shot su Neji e l'epilogo, e di conseguenza rallenterò un po' l'aggiornamento della fan fiction. Mi scuso, ma penso che sappiate tutti quanto sia orrendamente impegnativa la scuola in questo periodo. -.-°

Sayonara!
Ele.

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Capitolo 7
*** Sixth: Outside #1 > Hinata Hyuga ***


Sixth:
Outside #1


"Si fece un gran silenzio, e mi parve che si facesse per me solo, come se tutti fossero sospesi nell’ansia mia terribile."

L. Pirandello, Il fu Mattia Pascal




Sentiva alta la musica nelle orecchie, una melodia intensa sparata nel cuore per riempire quel vuoto apparente.

Hinata Hyuga, vent’anni, lunghi capelli d’ebano e occhi chiari, chiarissimi, bianchi come la luna, teneva stretto l’mp3 nella mano affusolata. La musica spiccava il volo dal piccolo apparecchio, ripercorreva i fili bianchi delle auricolari e infine arrivava alle porte dell’anima della ragazza.

E lei ascoltava.

Poteva stare ore ad ascoltare e basta. Non che non amasse parlare, ma si sentiva terribilmente a disagio, come dire, fuori posto quando parlava e lasciava che si intendessero i suoi sentimenti, ed era la peggiore sensazione che potesse provare.

Hinata apparteneva a una famiglia molto ricca.
Tecnicamente, non le mancava nulla.

Ma c’erano dei valori che aveva dovuto conquistare con le proprie forze – il rispetto, ad esempio, perché nessuno l’aveva mai vista in buona luce all’interno della sua famiglia finché lei non aveva rotto il silenzio e aveva chiaramente dato voce ai suoi pensieri.

Hinata poteva essere una donna molto forte. Il suo carattere era tutt’alto che insignificante. Determinata, salda e, all’occorrenza, anche gelida.

Se solo fosse stata in grado di lasciar emergere quel carattere! Forse aveva paura. Si era rinchiusa dietro a quella coltre di timidezza e lì era rimasta. Ad ascoltare.

La musica le rimbombava in testa.

I need a hero
I'm holding out for a hero 'til the morning light
He's gotta be sure
And it's gotta be soon
And he's gotta be larger than life
Larger than life...



«Oyasumi, Hinata-chan!»

Lo sguardo di Hinata si spostò verso l’interlocutore, riconoscendo Naruto in quelle sembianze.

Ah, già, poi c’era Naruto. Ne era innamorata, e il fatto era abbastanza noto, anche se Naruto non aveva mai dimostrato di esserne al corrente.

Probabilmente se ne era innamorata perché Naruto non si arrendeva mai. E lei, ogni volta che pensava di lasciar andare tutto, di smetterla, di alzare le mani e permettere alla vita di scorrerle addosso, allora si ricordava di Naruto. Che risaliva l’avversa corrente del destino, e che non annegava mai.

Forse era... il suo eroe.

Hinata sorrise – ed eccola di nuovo, quell’odiosa timidezza! – e spostò immediatamente lo sguardo candido verso la luna.

«Oyasumi, N-naruto-kun!»

Ah, sì.
Balbettava anche, quando era imbarazzata. Era una cosa che non sopportava.

Naruto però sorrise lo stesso, quel suo sorriso dirompente e luminoso, e si appoggiò al muro accanto a lei.

«Stai sempre qui fuori, Hinata-chan?»

Hinata sorrise appena.

«S-sì... il gioco d’azzardo non mi piace.»

Naruto la guardò inclinando appena la testa, come fanno i gatti.

«E allora perché vieni?»

La ragazza arrossì violentemente. Perché ci vieni tu, Naruto.

«Accompagno Neji-niisan.»

Un’altra bugia. E pensare che le parole sembravano così vicine, sulla punta della lingua! Ma le sfuggivano ogni volta.

Rimasero lì, per un po’, in silenzio, l’uno accanto all’altra. Era quasi come se sentissero il bisogno di tacere.

E allora fu Naruto a mettersi a parlare, perché quel silenzio lo metteva a disagio proprio come metteva a disagio Hinata.

Si mise a parlare come se al momento non volesse altro dalla vita. Insomma, parlare e parlare e basta. Hinata si sfilò lentamente le auricolari dell’mp3.

La voce di Naruto era squillante, vibrante, piena.
Sembrava che ridesse nella più assoluta serietà.

Adorava quella voce.

Così Naruto parlava e Hinata si limitava ad ascoltare.
Sentiva quella voce riempirla tutta.

Era bellissimo, bellissimo, bellissimo...

Non importava tanto che lei parlasse. Naruto non voleva che Hinata abbandonasse quel lieve balbettare e cambiasse così, all’improvviso, come invece volevano gli altri, tutti gli altri.

Naruto non era tutti gli altri.

Stava parlando perché lei non fosse sola in quello squallido silenzio.
Perché avesse qualcosa di meglio che la compagnia di una musica che l’avrebbe consolata solo finché sarebbe durata.

La voce di Naruto era la più bella canzone che Hinata avesse mai sentito.

«Naruto-kun.»

La voce di Hinata non tremava – Naruto si voltò, e guardò stupito le iridi bianche di lei.
«Perché stai facendo tutto questo per me, Naruto-kun?»

Però i suoi occhi, quelli sì; un poco tremavano.

Naruto la guardò, poi sorrise il suo sorriso felino. E nonostante sorridesse, era serissimo. Hinata non lo aveva mai visto così serio.

«Me ne sono accorto, sai, Hinata-chan? Tu mi osservi sempre.»

T u t u m.
Hinata avvertì il suo cuore battere innaturalmente – troppo veloce. O troppo lento, forse.

«Però io non sono molto bravo a osservare.» aggiunse.

[Era vero. Era sempre così impaziente, pensò Hinata.]

«Sono più bravo a parlare, ‘tebayo!» concluse il ragazzo, passandosi una mano sulla nuca. Ancora quel suo sorriso felino, disarmante.

E anche Hinata irruppe nel più spontaneo sorriso che avesse mai piegato le sue labbra.

Aveva colto l’affetto dietro al gesto di Naruto, l’altro sorriso nascosto nelle sue parole. E si sentiva così... libera, all’improvviso.

Gli sfiorò una mano, poi la prese tra le sue. Un gesto che non si addiceva al suo bozzolo di timidezza. Ma non le importava niente.

Rimasero lì, immobili, a osservarsi come se si trovassero fuori dal mondo, e invece erano nella piazzola di fronte al casinò.

Naruto aveva degli occhi sorprendentemente azzurri... E quelli chiari di Hinata si specchiavano nei suoi come il riflesso della luna sulla superficie dell’acqua.

E nessuno dei due si curò più delle auricolari dell’mp3 di Hinata, che erano scivolate giù dalla tasca della minigonna, arrivando a sfiorare il ginocchio nudo. E la canzone che Hinata stava ascoltando e che si era dimenticata di interrompere continuava a ripetersi, completamente incurante delle mani che si muovevano, che si avvicinavano, e delle labbra che si sfioravano.

I need a hero...
I’m holding out for a hero until the end of the night...
...
















.................corner A
Ele è tornata, con qualche giorno di ritardo, ma ormai i tempi di aggiornamento restano più o meno questi.
Siamo ormai oltre la metà della fan fiction, e come vedete i tasselli del puzzle iniziano ad andare a posto. Questa volta è Naruto a incontrare Hinata, nella prossima shot toccherà invece a Shikamaru e a Temari (per la gioia di molti di voi commentatori... ^^)

Per chi non lo sapesse, Oyasumi vuol dire Buonanotte in giapponese. Come avrete notato, in questa fan fiction uso molti termini nella lingua madre dei personaggi. Se non capite qualcosa, basta che me la chiedete^^ oppure usate google! XD

Un po' di affari burocratici: la canzone che ascolta Hinata è "Holding out for a hero" di Jennifer Saunders, soundtrack di Shrek 2. Vi prego di non considerare il film di animazione, che forse per alcuni può sminuire l'importanze della canzone, ma alla canzone in sé e al suo testo meraviglioso.

Vi ringrazio per aver commentato così tanti e soprattutto con quale enfasi l'ultima fan fiction, ovvero quella dedicata a Sakura e Sasuke! Ringrazio di cuore i commentatori, e anche i lettori - non - commentatori (Ma ricordatevi che un commento non costa nulla e all'autrice fa moooolto piacere *-*).
Invece, vorrei chiedere a coloro che hanno inserito questa fan fiction nei loro preferiti senza lasciare neanche un commento, di commentare, per favore, così da farmi conoscere il loro parere^^

celiane4ever come dire... mi dispiace che ti dispiaccia che non ci sia un NejiTen XD ma ci sono molte altre fan fiction su EFP dedicate a questa coppie, scritte anche da bravi autori. Io preferisco cimentarmi in un altro tipo di coppie, come la KankuIno che, lo so, può lasciare sconcertati... ma ti assicuro che è davvero divertente cimentarsi con un tale pairing! Grazie per i complimenti^^

Felicia91 Il club anti-signora-rompiscatole mi sembra un'ottima idea! Quella donna non sa quale evento ha interrotto... U_U ti ringrazio per l'entusiasmo, la tua recensione mi ha fatto molto piacere! Ciao!

Rory_chan me lo sentivo che la signora rompiscatole avrebbe fatto imbestialire... XD sono felice che ti sia piaciuto il modo in cui ho reso i personaggi. Sì, in effetti, non penso che Sasuke sia così odioso da non abbracciare Sakura in una situazione simile... ma da lui ci si può aspettare di tutto, come abbiamo imparato a nostre spese! °° grazie della bella recensione, e a presto!!

bambi88 e siamo giunti a te, sempai! La tua recensione mi ha fatto sberluccicare gli occhi che i vicini di casa hanno tirato le tende a scanso di rimanere accecati *-* e Tobi. Oh Tobi. Così terribilmente puccho! Dovrei scrivere una recensione alla tua recensione XD grazie mille per i complimenti, fin troppo appaganti, davvero *.* sono davvero felice che la KankuIno ti incuriosisca, perché sarà... sarà... ah, come dire! Sarà. Punto. ^^ Grazie del commento, Sempai! (E notare, Sempai con la S maiuscola) Mata ne, anche a Tobi-puccipucci-kun!

arwen5786 finirò per montarmi la testa rileggendo la tua bellissima recensione! Grazie per i complimenti, arwen, sei davvero gentile^^ Che ne dici di questa NaruHina? Aspetto la tua opinione^^ A presto!

Julia83 sono felice che tu abbia visto Sakura con queste caratteristiche, dato che sono proprio quelle che ho sforzato di mettere in evidenza. Ti ringrazio per la recensione, che per inciso ho apprezzato davvero molto! Sayonara! ^^

Elweren oh Elwe, quale maestria nel lasciare le recensioni! Sei gentilissima ^^ E sono davvero felice che la SasuSaku ti sia piaciuta, avevo davvero paura che fosse troppo stile soap opera e a me quelle robe lì non piacciono -_- come dici tu, sono più propensa alle fic morte&distruzione! Ma un po' di sano romanticismo non fa male a nessuno *-* meno che mai a Sasuke e a Sakura!! Grazie dei complimenti, e a presto^^ Ah, certo, se sposo Tobi te e Roberta avete un posto prenotato come Damigelle d'Onore! :P

MoMozzia arigatoo *-* notare la faccina qui a fianco, che è anche quella che ho fatto nel leggere la tua recensione - per Sakura che si converte all'emo, sai, dopo un po' che si ha a che fare con il caro Sas'ke... quello è il minimo °° XD Grazie ancora, e sayonara!

meichan don't worry per il capitolo perduto^^ guarda, ti dirò che con Sas'ke quasi vado a caso, è un vero mistero quel ragazzo. Ho sempre paura di non azzeccare il suo atteggiamento °.° con Naruto e Hinata invece è andata un po' meglio... problematici anche loro, ma sempre meno del caro Sas'ke-kun^^ Grazie per i complimenti, il mio orgoglio di autrice ne è alquanto compiaciuto XD Bye!

Shoen ti ringrazio della recensione. Per avere un quadro totale della situazione, dovrai attendere la shot su Neji e poi l'epilogo... intanto che ne dici di questa NaruHina? ^^ Continua a seguirmi! A presto!


Orbene (orbene? °°), come ho già detto prima i tempi di aggiornamento saranno un po' più lenti, perché ho ancora due shot da scrivere. Spero comunque di non farvi aspettare troppo come sto facendo invece con The New Generation of Heroes (sto scrivendo, non vi preoccupate, ma la Musa non mi sorride. Comunque la trama per averla in testa ce l'ho). Grazie ancora a tutti coloro che mi seguono sempre, e a chi ha commentato Behind your whis, la mia shot tributo per il compleanno di Naruto!

Sayonara!
Ele.

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Capitolo 8
*** Seven: Outside #2 > Shikamaru Nara ***


Seven:
Outside #2


"Io, insomma, dovevo vivere, vivere, vivere."

L. Pirandello, Il fu Mattia Pascal




Era uno spruzzo bianco e grigio nel buio della notte.

Shikamaru guardò il fumo della sigaretta restare un attimo a mezz’aria, galleggiare nell’oscurità e poi dissolversi come se non ci fosse mai stato.

Un’altra boccata, ancora fumo, ancora aria fredda nei polmoni.

Shikamaru Nara, ventiquattro anni, capelli neri e occhi altrettanto scuri, provava una specie di piacere disarmante nel portare la sigaretta alla bocca. Una sorta di gioia inibitrice, di sollievo intorpidito. Il velo di fumo grigio gli penetrava negli occhi e nel naso e stendeva una cortina bruciante su ogni suo senso.

Quasi preferiva tenere nella bocca tirata il mozzicone della sigaretta, piuttosto che le labbra di una donna.

L’avesse avuta, una donna.

Shikamaru non era stupido, Tutt’altro, vantava una mente molto brillante. Un genio, dicevano.

Ed era un’ironia che non faceva ridere pensare che Shikamaru Nara, un genio, era disoccupato da quasi un anno.

Shikamaru era così dannatamente svogliato... non che avere un lavoro non gli dispiacesse, intendiamoci. La sua attuale condizione era piuttosto umiliante. Ma non era molto entusiasta, e questo giocava a suo sfavore.

Sbuffò fumo grigio che si disperse tutto attorno a lui.

Non amava particolarmente il gioco d’azzardo. Né lui, né Ino, che era sua amica ma forse lei sperava di essere di più, che una semplice amica, e lui non diceva niente.

Se ne stava là fuori. A fumare. A consumarsi lentamente, come una candela.

Si chiedeva perché, dannazione, aveva lasciato l’università. Perché era così difficile trovare un lavoro.

Avrebbe voluto partire e andarsene via. Era stato in America, l’ultimo anno del liceo. Qualche volta aveva voglia di tornarci-

Alla fine si ricordava che aveva voglia di tornarci solo perché lì aveva conosciuto Temari.

Non era mai stato facile riuscire ad andarci d’accordo, perché entrambi avevano un carattere terribile. E qualcuno ha detto che “chi si odia, si ama”, e Shikamaru avrebbe volentieri preso a calci quel qualcuno.

Perché aveva ragione. Probabilmente.

Shikamaru esitò, rigirandosi la sigaretta fra due dita. Poi aspirò un’altra profonda boccata.

«Oyasumi, cry-baby
Al che Shikamaru si voltò, poiché conosceva bene quella voce, e sapeva che Temari era arrivata da qualche settimana. Ma ancora non avevano parlato – solo qualche occhiata indagatrice e lievemente allusiva.

Il volto di luna piena di Temari si piazzò di fronte a lui, facendosi largo nella nube di nicotina.

«’iao» borbottò Shikamaru, la sigaretta ben stretta tra i denti.

Temari storse il naso, un gesto che provocò un balenare di ricordi nella mente di Shikamaru, tanto che lo stomaco del ragazzo si strinse, all’improvviso, in una morsa.

«Sempre la solita pessima abitudine» disse Temari nel suo perfetto giapponese «Fumavi già quando ci siamo conosciuti.»

Shikamaru rispose con un borbottio stanco.

Temari sospirò e si sedette sul muretto, incrociando le gambe semiscoperte dal lungo vestito scuro. Shikamaru deglutì.

«Apatico, monosillabico, cafone» elencò Temari con estrema calma «Non sei cambiato per niente da quando ci siamo conosciuti, Nara.»

Shikamaru sbuffò, avvampando impercettibilmente. Temari poteva essere una serpe, quando voleva.

«Acida, antipatica e bisbetica. Neanche tu sei cambiata, mendokuze.»

Ma anche lui non scherzava.

Temari rise, un suono cristallino che si perse nell’oscurità della notte che si avvicinava sempre di più al chiarore dell’alba.

«Pensavo che il gioco d’azzardo non ti piacesse, Shika. O almeno, che non si addicesse a un genio come te.»

Shikamaru le scoccò un’occhiata. Non si ricordava che Temari parlasse così bene il giapponese.

«Immagino che tu conosca modi migliori per passare la notte...» ribatté secco [e un fiume di ricordi gli invase la mente], e stavolta fu Temari ad arrossire violentemente.

Il ragazzo lasciò cadere a terra la sigaretta, schiacciandola sotto la scarpa. Il mozzicone brillò un attimo, poi la sua luce sparì.

Shikamaru estrasse il pacchetto di sigarette facendo per prenderne una, l’ultima rimasta, quando Temari glielo tolse di mano, fulminea, stringendolo in pugno.

«Tem!» brontolò Shikamaru, ficcando le mani in tasca.
Temari sorrise.

«Allora, Shika, è vero quello che si dice?»

«Cosa si dice?» domandò Shikamaru, osservando a denti stretti Temari che giocherellava con il suo pacchetto di sigarette.

«Well...» disse Temari, seria «Dicono che tu sia disoccupato.»

Shikamaru non rispose nulla. Rimase a fissare il mozzicone di sigaretta spento sull’asfalto. Temari alzò la testa per incrociare i suoi occhi.

«E quel libro che stavi scrivendo?» gli chiese ancora «Non dicevi che volevi diventare uno scrittore?»

Shikamaru rise. Anche se era serio da morire.

«Come se non ci avessi provato!» disse. Fece poi per aggiungere qualcos’altro, ma non disse niente.

Temari lo guardò con uno sguardo che poteva anche essere tenerezza, e Shikamaru si sentì invadere da una strana sensazione. Molto strana. Familiare.

«Io non ti capisco.»

«Benvenuta nel club.»

Al che Temari si alzò di colpo dal muretto, gettando via quel povero pacchetto di sigarette – Shikamaru lo afferrò al volo, mugugnando qualcosa di molto poco gentile.

«Damn!» sbottò Temari, gesticolando furiosamente «Sono anni che mi rompi con questa storia dello scrittore e adesso butti tutto all’aria? Oh, no, mio caro, tu diventerai uno scrittore, hai ben poco da piangerti addosso!»

E voltandosi, e vedendo che Shikamaru non l’ascoltava minimamente, anzi, che stava meticolosamente accendendosi l’ultima agognata sigaretta, la Sabaku andò definitivamente su tutte le furie. Perché Shikamaru aveva una faccia tosta, ma una faccia tosta...! E non l’ascoltava mai.

E in realtà Shikamaru ascoltava ogni cosa che lei diceva, avido di ogni sua parola, di ogni suo gesto, di ogni suo sguardo. E forse, in fondo, Temari lo sapeva.

«E tu, Temari?»

«E io cosa?»

«Sempre con quella storia del cinema?»

Lei sorrise spavaldamente «Of course!»

«...non bastava quell’Uchiha, adesso pure tu... tutti a Hollywood fra un paio d’anni, immagino.» Sbuffò un’ultima boccata, prima che Temari lo fulminasse con lo sguardo.

«A parte il fatto che io vorrei fare la regista, e non l’att-»

«Potresti aver bisogno di un agente.»

«What?!»

«Potrei farti da agente.»

Temari rimase un secondo attonita, poi scoppiò a ridere la sua risata cristallina.

«Ma per favore, Shika! Io sono una regista, non un'attrice. E poi non volevi diventare uno scrittore?»

Inaspettatamente, Shikamaru sorrise.

«Posso adeguarmi. Sono un genio o no?»

«Il genio più modesto che abbia mai conosciuto.»

E risero. Un’altra volta, le loro voci si intrecciarono e salirono verso la luna, sempre più inclinata verso l’orizzonte.














.................corner A
Non prevedevo di aggiornare così tardi, ma comunque eccovi il capitolo dedicato alla ShikaTema, che dalle recensioni m'è parso fosse fra i più attesi!
Mi sono divertita molto a scriverlo, chi mi conosce sa che Shikamaru e Temari sono una coppia che A-DO-RO! *-* L'unica cosa che non mi va giù di Shikamaru è il fumo, ma contribuisce alla caratterizzazione del personaggio, che Kishimoto ha svolto alla perfezione!

Ringrazio per i commenti relativi al capitolo su Naruto e Hinata, che sono stati più del solito! ^^ C'è comunque qualcuno che ha inserito questa fan fiction tra i preferiti senza commentare mai, e mi piacerebbe che queste persone lasciassero almeno una recensione per farmi conoscere il loro parere^^
Ringrazio anche tutti coloro che semplicemente leggono Nine Scenes of the Play!

arwen5786 se...secondo te sono una delle autrici che scrivono meglio su EFP?!? Oddio, grazie *.* apprezzo moltissimo questo tuo complimento, anche se credo di avere ancora molto, molto da imparare! Ad ogni modo un complimenti del genere è ovviamente stra apprezzato! Grazie di seguirmi e di commentare!

JayBoy ti ringrazio di aver commentato e inserito la fan fiction tra i preferiti! ^.^ Ne sono molto felice, vedrai che quando la raccolta/fic sarà conclusa ogni cosa si ricollegherà! Continua a seguirmi, a presto!

Rory_chan ed ecco finalmente postata la ShikaTema! Che te ne pare? *-* Ti ringrazio per i complimenti! E per la riunione delle persone a cui dare una bella batosta alla signora rompiscatole! ù.ù Grazie ancora, sayonara!

Shoen sì, neanche a me dispiace la versione delle Frou Frou, e neanche quella di Bonnie Tyler è male! *-* Grazie per il commento, a presto!

bambi88 oh, sempai! Bella, bellissima la tua recensione! Con il contributo di Tobi-puccipucci-kun, poi *-* Arigato! Sono veramente felice che ti sia piaciuta la shot su Naruto e Hinata, ma ti dirò, sono ansiosissima di conoscere il tuo parere su questo capitolo, te che sei l'Imperatrice delle ShikaTema! °-° Detto questo... grazie per la strabella recensione, e a presto!

Rika_chan_fma grazie per il commento! Ma guarda che se vedi l'indice dei capitoli la shot n° 3 è proprio quella sull'Alba. Allora aspetto il tuo parere^^ Grazie, e sayonara!

eaglestar grazie per i complimenti! ^//^ Ma per il pairing KankuIno devi complimentarti con bambi88, è stata lei la prima a utilizzare tale coppia in una fan fiction! Geniale, vero? ^.^ Grazie della recensione!

celiane4ever studi Jappo? Caspita! Che bello, un'altra Jappofanatica come me *-* Il prossimo capitolo sarà proprio quello su KankuIno, per ora ecco la ShikaTema? Che ne dici? ^^ A presto!

Helen Lance perdonata al volo ^^ Grazie per i complimenti. In effetti avrei dovuto approfondire di più la storia della famiglia Hyuuga, e la mia scusa è semplicemente la mancanza di idee ç_ç Comunque sto cercando di rimediare in parte con il capitolo su Neji! ^.^ Grazie per i complimenti, a presto!

meichan sto per montarmi la testa! Hai un futuro a scrivere recensioni, ragazza mia *-* grazie dei complimenti e del bellissimo commento! ^^ Sei veramente molto gentile! Spero ti sia piaciut anche la ShikaTema, attendo il tuo parere! Sayonara!

Irene Adler Ire! (Chiamami Ele^^) Che non recensisco la tua fic da un'eternità e appena ho un attimo di tempo mi metto in pari! Ti sei letta tutta la raccolta *-* mitica! Grazie tantissime per i complimenti, e soprattutto per esserti letta tutte le shot in una volta sola - non sempre un lettore fa queste cose... e io lo apprezzo moltissimo!! Grazie! ^^

Elweren ecco che giungiamo ad Elweren! Elwe-sempai, ti ringrazio davvero! Per te seguire questa fan fiction deve essere un po' un casino... Su su, vedrai che anche con "Il Beota" le cose cambieranno! Ecco, forse i personaggi di Naruto non sono proprio i migliori da emulare - prendi Sas'ke e Sakura... Nel frattempo forse può consolarti una ShikaTema? ^^ Su con la vita! Sayonara! :)

MoMozzia ta-daaa! ShikaTema a rapporto! Che ne pensi, o fedelissima commentatrice? ^^ Grazie per la recensione, a presto!

Kaho_chan la KankuIno è in arrivo, nel frattempo ecco un'altra coppia del momento, ShikaTema! Grazie per il commento e per i complimenti, aspetto il tuo parere su quest'ultima shot! ^^ A presto!


Vi avverto che la fan fiction su Neji è in lavorazione e ovviamente l'aggiornamento ne risentirà... spero comunque di finirla entro breve! La fic inizia a dirigersi verso il termine... altro motivo per aggiornare più lentamente!^^
Sayonara!
Ele.

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Capitolo 9
*** Eight: Bar > Ino Yamanaka ***


Eight:
Bar


“Per quanto con uno sforzo violento cercassi di arrestare in me il tumulto dei sentimenti, non potrei impedire che non le apparissi almeno turbato.”

L. Pirandello, Il fu Mattia Pascal




Bevve il suo drink a piccoli sorsi, gustando il sapore sulla lingua e sul palato.

Ino Yamanaka, ventidue anni, lunghissimi capelli biondi, chiari, e occhi azzurri (uno strano abbinamento, per una giapponese), seduta sull’alto sgabello di fronte al bancone del bar, teneva il largo calice stretto fra due dita sottili, facendolo ondeggiare di tanto in tanto. Aveva lunghe gambe snelle e lo sapeva, ma quella sera non aveva voglia di mettersi troppo in mostra. Le teneva accavallate, e appena si intravedevano sotto al lungo vestito viola chiaro.

La serata non era decisamente iniziata nel migliore dei modi.
Prima di tutto, quell’idiota di Shikamaru era venuto a prenderla con due ore di ritardo.
Motivo? Le aveva detto che si era addormentato.
Ad ogni modo, Ino era convinta che Shikamaru non avesse sentito una parola della sfuriata che aveva fatto in taxi, altrimenti non avrebbe risposto con un semplice “che seccatura”.

E se c’era una cosa che Ino odiava davvero, era non essere ascoltata. Quell’aria accondiscendente di chi non sta seguendo nulla del tuo discorso, ma continua ad annuire, magari con quel certo sorriso ebete.

Ino sbuffò, scotendo leggermente il calice fra le dita, fissandone il fondo su cui era rimasta qualche traccia di sakè.

Shikamaru era il suo migliore amico. Però era snervante. Lo conosceva da una vita, ed era sempre stato così... l’unica parola che continuava a tornarle in mente era snervante. Snervante. Lo ripeté in testa finché non perse il significato.
Aveva sempre avuto un brutto rapporto con i maschi. Un rapporto snervante. Shikamaru era l’unico che la sopportasse.
Era stata innamorata di Sasuke Uchiha per molto, molto tempo.
Ma per lui era sempre stata invisibile, o forse fin troppo visibile, snervante, forse.

Era una ferita che faceva ancora male, se stuzzicata, ricordata, se cercava di cambiare gli eventi, fantasticando la notte prima di addormentarsi, o durante una riunione particolarmente noiosa...

Comunque, era una battaglia persa. E lo sapeva.

Dondolò le gambe, appollaiata sullo sgabello. Osservava.
In fondo, il suo lavoro consisteva praticamente nell’osservare. Osservare, chiedere, domandare, riportare, cercare...

Il rumore di qualcuno che si appoggiava su uno di quegli alti sgabelli fece scattare i sensi di Ino.

Accanto a lei s’era seduto un ragazzo mai visto prima.
Lineamenti occidentali, ribelli capelli castani e occhi scuri.

Chiese al barista un Martini.
Aveva una strana cadenza, un forte accento americano.
Comunque, parlava un discreto giapponese.

La parola “americano” riportò alla mente di Ino qualcosa che aveva già sentito.
Ricordava benissimo – aveva una memoria straordinaria, la ragazza – di aver letto che uno dei componenti della band Alba era un americano. Sasori Akasuna, doveva chiamarsi.
Era molto riservato, e nessuno sapeva come fosse realmente il suo aspetto.
E la band era un' habitué del casinò.

Ino sorrise raggiante, fra sé e sé – quell’accento americano e quei lineamenti occidentali potevano dire solo una cosa. Quel ragazzo era Sasori Akasuna!

Sfiorando il registratore portatile nascosto nella borsetta, Ino sfoderò la sua più grande faccia tosta (In un lavoro del genere aiuta essere estroversi, diceva sempre lei) e piantò gli occhi azzurri su quelli scuri del ragazzo.

«Scusa. Sei americano, vero?»

Il ragazzo la guardò con stupito interesse, prima di bere un sorso di Martini.

«Sì.» disse molto semplicemente, e ancora una volta il suo forte accento colpì le orecchie di Ino.

«Sarai mica Sasori Akasuna?!» l’entusiasmo di Ino era fin troppo palese. Un dito era scivolato verso il suo registratore, pronto a schiacciare il tasto.

Gli occhi del ragazzo si strinsero in due fessure.

«Uhm. No.» e tornò a occuparsi del suo Martini.

Ino restò spiazzata, colpita nel pieno della sua sicurezza.

«Oh. Scusa.» fece, sentendosi in dovere di dare una spiegazione riguardante il suo comportamento «È che Akasuna è americano, e frequenta moltissimo questo posto, e ho pensato fossi tu.»

Al che il ragazzo le rivolse uno sguardo un po’ obliquo, ma Ino rimase indubbiamente colpita da quel suo modo di guardare la gente.

«Cioè... tu stai qui e punti tutti i turisti americani sperando che si tratti di Sasori Akasuna?» le chiese.

Ino avvampò. E non avvampava spesso.
Quel tizio aveva pure una certa ironia.

«Ma certo che no!» sbottò la Yamanaka. Poi, a mezza voce, proseguì tra sé e sé «Eppure me lo aveva detto, Shikamaru, di non lavorare pure quando avrei temp...»

Vide chiaramente l’interesse accendersi negli occhi dell’americano, e prima di finire la frase questi si era già voltato verso di lei.

«Shikamaru?! Nara Shikamaru?!»

E fu Ino, stavolta, a strabuzzare gli occhi.

«Cosa?! Conosci Shikamaru Nara?»

Il ragazzo rise. «Mia sorella mi ha fatto una testa così con lui.»

Ino, nella lentezza di un secondo, capì.
Era pure molto perspicace.

«Tua... tua sorella sarà mica Temari Sabaku?!?»

Il ragazzo sorrise, in un’espressione a metà tra lo stupore e il divertimento.

«Sì. Sono suo fratello. Kankuro Sabaku. Hajimemashite.»

E le porse la mano destra da stringere, secondo gli usi occidentali.

Ino guardò quella mano un po’ con diffidenza. In Giappone non ci si dà mai la mano quando ci si incontra. Solo un piccolo, breve inchino.

E probabilmente Kankuro se ne ricordò, perché fece per ritirare la mano con un sorriso di imbarazzo.

E, sorprendentemente, Ino si allungò a cercare e stringere quella mano.

«Watashi wa no namae Yamanaka Ino desu.»

I due sorrisero, un attimo prima che si separassero.
Il contatto aveva lasciato ad entrambi una strana sensazione di calore sulle dita.
«Che strano» disse Ino con una risatina «Non avrei mai immaginato di incontrare il fratello di Temari...»

Gli occhi di Kankuro si strinsero «Immagino che Shikamaru te ne abbia parlato parecchio...»

Ino fece un gesto noncurante con la mano «Oh, sì, mi ha detto qualcosa... sai, penso che ci sia del feeling fra quei due.»

«Ma và.» gli occhi di Kankuro divennero due fessure.

«Be’, considerando il fatto che in questo momento sono là fuori a parlare...» Ino indicò con un cenno del capo la grande porta a vetri, dalla quale si intravedevano Shikamaru e Temari chiacchierare amabilmente. «Non pensi che siano una gran bella coppia?!» chiese Ino dopo un istante, con gli occhi pieni di entusiasmo.

Kankuro strinse pericolosamente il bicchiere. «Certo

Ino rimase qualche istante a osservare i due oltre la porta a vetri.
«Senti» disse poi rivolgendosi a Kankuro «Ma tu cosa ci fai qui? Cioè... so che Temari è qui per lavoro-»
Gran bel lavoro pensò Kankuro, scoccando un’occhiata fulminante a Shikamaru.

«Già che c’eravamo siamo venuti anche noi. Io e mio fratello.» disse senza grande entusiasmo. Gli occhi di Ino, invece, si illuminarono.

«Tuo fratello? Tuo fratello sarebbe Gaara Sabaku, vero?! Quello che ha vinto quel premio con quel cortometraggio geniale?»

Kankuro sbuffò «Sì, lui, ha lo stesso talento artistico di Temari...»

«Non è che me lo faresti intervistare, eh?» gli occhi di Ino erano veramente entusiasti. Kankuro alzò un sopracciglio.

«Ma tu chi sei? Un paparazzo?» fece, cercando di sembrare ironico quando invece era abbastanza sconcertato.

Ino sfoggiò un sorriso splendente. Kankuro notò che aveva una bella bocca.
«Sono una giornalista» disse Ino con un certo tono orgoglioso «Scrivo di spettacolo su un settimanale.»

Kankuro rise.
Stavolta fu Ino a guardarlo storto.

«Che c’è da ridere?»

«Rido perché anche io sono un giornalista.» disse molto semplicemente. Ino strabuzzò gli occhi.

«Cosa?!»

«Sono un giornalista anche io» ripeté Kankuro, con un velo di trionfo nello sguardo «Pubblico su un settimanale, cronaca soprattutto... per riempire i vuoti di tempo durante il college...»

Ino notò immediatamente quella specie di finta modestia nel suo tono di voce. Certe cose non le sfuggivano.

«Che coincidenza» disse con un filo di voce – non credeva veramente nel destino, ma...

«Sì, davvero.» aggiunse Kankuro, finendo in un sorso il suo Martini.

Poi, improvvisamente Ino li vide.
Impossibile non riconoscere quella chioma scura e quei capelli rosa. Erano inconfondibili.
Sasuke Uchiha e Sakura Haruno. Si tenevano. Per. Mano.

Ebbe un istante di smarrimento.
Come quando sei certo, così certo di aver dimenticato una cosa, e poi ti viene in mente.
Si accorse all’improvviso di quanto Sasuke appartenesse a un presente che non era più suo.

Fu un attimo, veramente un attimo.
Passò come un fantasma. Come un ombra.
Vide, alla fine, gli occhi di Kankuro osservarla.
Le parvero una vera liberazione da quella rete di ricordi che le opprimeva il petto.

Allora sorrise. Quegli occhi, forse, le piacevano di più di quelli dell’Uchiha.

Lo sguardo di Kankuro si spostò da lei, al suo bicchiere e ancora a lei.

«Posso offrirti un Martini?» chiese.

Ino si sentì avvampare, la seconda volta in una sola notte.
Primo, perché sinceramente non se l’aspettava quel gesto.
Secondo... oh, insomma, una cosa simile se l’aspettava da tutta la vita – ventidue lunghissimi anni!

«Arigatoo!» doveva forse dirgli di no? «Ma solo se lasci che io ti offra del sakè» così andava meglio.

«Sakè?»

«Se vai in Giappone devi bere del sakè almeno una volta.»

La guardò un po’ diffidente.

«Allora... thank you

Certo, non era Sasori Akasuna, ma Kankuro Sabaku aveva un gran bel sorriso.
E poi, chissà perché, Ino aveva l’impressione che con quello sguardo un po’ strano avesse già capito tutto.

Mentre il liquido le percorreva la gola, Ino pensò che non aveva mai bevuto un Martini così buono.














.................corner A
Non ho idea se nei casinò giapponesi si serva il Martini al bar, ma l'idea di Kankuro che lo beve mi piaceva troppo. Trovo che sia un personaggio troppo sottovalutato... lo shinobi sfigatello che non ha fans perché Kishimoto lo disegna con quell'orrendo trucco viola, il cappello da micio (che poi è il copricapo tradizionale giapponese dei marionettisti) e il nasone. Ma a me lui piace. Cioè, prima dello Shippuden non mi piaceva per niente. Complici le puntate in cui si vede senza trucco, adesso lo adoro. A me Kankuro piace.

Questa scena è particolarmente simile ad una situazione nella fan fiction "Love Pool" (qui linkata) di bambi88, dove Kankuro e Ino parlano mentre bevono al bar. E' stata quella scena a ispirarmi il pairing KankuIno, e per questo dedico il capitolo a bambi88! ^^

Vi annuncio che ho terminato la scena su Neji, e che mi manca da scrivere solo il capitolo per concludere la raccolta.
Sono appena tornata dai LuccaComics&Games2007, che sono stati un delirio fantastico! Forse mi avete vista: ero in coppia con una mia amica che faceva Pain, mentre io ero Konan: fiore di carta bianco, capelli rigorosamente azzurri (le altre Konan che ho visto li avevano blu... ed io ero in preda ad una crisi esistenziale), cappottone dell'Akatsuki. -Io amo quel cappottone!- E' stato stupendo! Be', c'era un bambino che mi ha inseguita chiamandomi "Itachi! Itachi! Ehi, Itachi!", ma questa è un'altra storia... Intanto mi sono fatta la foto con Tobi, e questo spiega il mio entusiasmo! *Ele entra in Tobi Love Mode*

Ringrazio tutti coloro che leggono, e che recensiscono. Un particolare grazie a chi ha inserito la fan fiction tra i preferiti! ^^

Helen Lanceaddirittura uno dei migliori capitoli finora?! Sono lusingata! ^.^ Arigatoo, e per Neji, ho approfondito un po' la sua storia, anche se per una famiglia come gli Hyuuga ci vorrebbe una spin off... che magari un giorno scriverò^^ grazie ancora, e a presto!

bambi88 sempaiii, ricevere i complimenti da lei, che di ShikaTema se ne intende eccomi, è fantastico!! E poichè ti considero la massima esperta di ShikaTema in circolazione, i tuoi complimenti e le canzoni polacche di Tobi mi hanno fatto doppiamente piacere! ^.^ Spero che ti sia piaciuta la KankuIno - non potevo non dedicarti il capitolo...^^ Sayonara!

LalyblackAngel sono felice che sia stata proprio la ShikaTema a spronarti a commentare. Spero comunque che continuerai a recensire anche i prossimi capitoli. A presto!

arwen5786 sono felicissima di aver reso bene una delle tue coppie preferite! Grazie dei complimenti, sei gentilissima^^ Sayonara!

Rory_chan anche io sono sicura che se Shika pubblicasse il suo libro andrebbe a ruba! Ma trovare l'editore, e l'editor, e la revisione... una vera scocciatura XD Grazie ancora per i complimenti, e a presto!

celiane4ever eccola qui, la fantomatica KankuIno! Che ne dici? E' una coppia che ho sbandierato a destra e a sinistra, e quindi adesso sono molto curiosa di conoscere il parere dei miei lettori. Ti ringrazio per i complimenti^^ Mata ne!

meichan mi lasci sempre delle bellissime recensioni, e questo mi fa moltissimo piacere^^ Hai interpretato benissimo l'elemento del fumo; inizialmente l'avevo scelto come filo conduttore della scena - da questo punto di vista questa fan fiction è molto teatrale, infatti scelgo sempre un filo conduttore che utilizzo come scheletro della scena. Ma la tua interpretazione va al di là del significato primario, arricchendo l'elemento del fumo. Hai veramente un'ottima capacità di osservazione^^ Grazie della recensione, sayonara!

Irene Adler sono d'accordo con te, anche io preferisco le ShikaTema alle ShikaIno. Ino preferisco piazzarla con Kankuro! ^^ grazie mille dei complimenti, a presto!

eaglestar grazie dei complimenti, apprezzatissimi tra l'altro! Ecco la KankuIno, ma se vuoi farti un'idea più precisa di come è nato questo pairing ti consiglio "Love Pool" di bambi88! Grazie per la recensione^^ Ciao!

MoMozzia adoro il tuo entusiasmo!!! ^^ Be', sì, Neji resta solo. Solo e dannato. Ma vedrai meglio nel prossima capitolo! Nel frattempo ecco la Kankuro x Ino. Spero ti sia piaciuta^^ Grazie ancora per la recensione. Sayonara!

Elweren ...qualcosa mi dice che la scena ti sia piaciuta XD grazie per il commento, Lodo-sempai! Sono curiosissima di conoscere il tuo parere sulla KankuIno, tu che per prima hai indovinato il pairing! L'Eletta che per prima conobbe la coppia! Eccetera eccetera! Avrei fatto altri epiteti ma adesso non mi va! Ci sentiamo quando mi torna internet al pc e posso riutilizzare msn^^ a presto!


Piccola nota relativa alle parole giapponesi di questa scena: Hajimemashite vuol dire "piacere di conoscerti", Watashi wa no namae Yamanaka Ino desu vuol dire "Il mio nome è Ino Yamanaka".

Sayonara!
Ele.

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Capitolo 10
*** Nine: Walking Around > Neji Hyuga ***


Nine:
Walking Around


“Non provai alcuna gioja nel rivedere la luce.”

L. Pirandello, Il fu Mattia Pascal




Camminare, un piede dopo l’altro, un passo svelto, incalzante, nonostante la meta fosse un punto vagante in continuo cambiamento.

Neji Hyuuga, ventitré anni, capelli castani, scuri, e quegli occhi candidi che evidenziavano bruscamente a quale clan apparteneva il suo sangue, molto semplicemente vagava. Vagava senza meta.

Non che non fosse in grado di scegliere un luogo dove andare. Il punto era che non voleva andare da nessuna parte.
Sì, perché, la notte era così bella. Così bella per smettere per un istante di pensare, o di ricordare, insomma, di tenere gli occhi sbarrati sulla realtà. La notte poteva essere una bellissima quanto vana parentesi sul proprio io.

Neji amava la notte. Le luci che brillavano nel buio, quell’oscurità che contrastava così tanto con i suoi occhi bianchi.

Lui vedeva tutto.
Be’, non proprio ogni cosa. Ma capiva al volo cosa c’era che non andava, il nesso fra due cose, le ombre che passavano sui volti di chi gli stava davanti.
I suoi occhi bianchi non lo tradivano mai. Si poteva definirlo empatico, forse, anche se non era l’aggettivo esatto. Ma Neji aveva quella singolare capacità: quelle emozioni le afferrava così, mentre scivolavano via, e niente gli sfuggiva.

I suoi occhi bianchi osservavano ogni cosa con la stessa intensità. Per questo preferiva camminare in quell’enorme spazio del casinò. Dentro, fuori, non aveva molta importanza. Ovunque c’era gente da osservare, e l’ispirazione per riflettere.

Riflettere, già, perché difficilmente riusciva a separare l’atto di camminare con quello del pensare. Le due azioni erano come fuse in una sola. Pensava spesso, ma solo quando metteva in moto le gambe s’accendeva quella particolare scintilla – ricordo, idea, illusione.

Neji non amava ricordare, e lo evitava, per quanto fosse possibile. Il ramo della famiglia in cui era nato lui era ben poco apprezzato dal Clan. Un grande Clan che comprendeva corrotti e onesti, infidi e giusti. La florida ricchezza della sua famiglia aveva provocato loro diversi problemi con una banda locale della Yakuza. E oltretutto, durante una di queste sanguinose faide il padre di Neji era morto nel proteggere il Clan.

Allora Neji aveva pensato che non c’era via di scampo. Non c’erano vie di fuga alla precaria posizione in cui lo aveva messo la vita, non c’era modo di evadere da quella che era la sua condizione di nascita.
Era cresciuto, ovviamente, aveva somatizzato.
C’erano stati anche amici.
C’era stato Naruto Uzumaki a fargli capire che se solo lui avesse voluto avrebbe potuto cambiare qualcosa. C’era Hinata, sua cugina, a consolarlo quando il mondo crollava ancora una volta.

Neji non era esattamente il tipo che andava contro corrente.
Come sua cugina passava ore ad ascoltare, lui poteva osservare per un tempo illimitato la medesima cosa, e scoprire ogni volta che era diversa.

Così quella lunga camminata – da quant’era che vagava? Un’ora? Una notte? – sembrava non finisse mai, e con quella sembrava che neanche la notte terminasse, che tutto fosse un cerchio infinito di buio, giorno e cammino.

Un lontano parlottare gli giunse alle orecchie.
Neji spostò gli occhi bianchi verso quella fonte di rumore che aveva increspato il suo silenzio. Seduti sulle seggiole del bar, Ino Yamanaka e Kankuro Sabaku stavano amabilmente parlando fra di loro.

Li conosceva. Neji conosceva praticamente tutti.
Aveva avuto modo di osservarli, camminando incessantemente com’era solito fare.

Le sue labbra non si piegarono nel sorriso agognato. I suoi occhi trapassarono l’immagine.
Vide la profonda amicizia nascente, la curiosità accennata, e uno strano conforto.
Con una punta di sopita invidia, riprese il suo cammino.

Neji non aveva avuto modo di provare quel tipo di amore verso qualcuno. Il sentimento d’amicizia gli era ormai comune, ed era da tanto tempo che animava il suo spirito. Ma amore? Poteva credere di aver paura di avvicinarsi ad una sensazione così forte, o semplicemente non era prevista nel suo destino?

Neji studiava psicologia da quattro anni, e i suoi occhi bianchi gli erano serviti enormemente negli studi.

Il rumore dei suoi passi lenti e misurati venne di nuovo interrotto da un altro suono. Risate, questa volta.
Spostando lo sguardo incolore al suo fianco, si accorse di essere vicino alle porte a vetri, e proprio al di là di quel sottile strato di vetro Shikamaru Nara e Temari Sabaku ridevano. Ognuno una risata diversa, ma si intrecciavano in ugual modo verso il pallido contorno della luna agonizzante sull’orizzonte.

Gli occhi bianchi di Neji analizzarono quel rumore cristallino, poi si socchiusero di fronte agli incerti raggi dell’alba.

Spostò lo sguardo. Dopo una notte lontana dalla realtà, dalla frenetica vita, dal mondo in cui era incastrato, non provava alcuna gioia nel rivedere la luce del giorno. Quelle risate gli riscaldarono appena l’anima.

Camminava. Ancora. Perché fosse l’alba, l’alba in tutto e per tutto, aveva ancora almeno tre quarti d’ora. Un’ora, forse. Ma non ci sperava.

Camminava. Per pensare. Per non pensare. Per sottrarsi alla menzogna della realtà. Per sottrarsi a quel senso impotente di frustrazione. Per dimenticare il vecchio ideale di destino. Per non credere nel destino non c’era niente di meglio della notte, della lunga, completa oscurità di una notte.

Una notte termina. Una notte finisce.
[Ma non ancora!]

C’era una porta socchiusa. Fulminei, gli occhi bianchi di Neji vi si posero istintivamente.
Era la sala del biliardo. Vi si intravedeva appena Gaara Sabaku seduto con gli occhi acquamarina rivolti verso la luna morente.

Neji tirò avanti per non invadere ancora di più l’intimità di vedere la luna cadere dall’altra parte della terra.

Un’altra stanza sui suoi passi. Le grida che ne uscivano non potevano non impedire ai suoi occhi di rivolgervi uno sguardo, e di restare un attimo storditi dalla confusione che vi coglievano.

C’erano sconcerto, rabbia, ironia, divertimento, invidia.

«Sempai! Guardi! Poker d’assi!»

«Ma non è possibile! Nh

«Cazzo, è la quinta volta che vince stasera!»

«...»

Risate.

«Tobi è un bravo ragazzo!!»

Chissà se s’erano accorti che era già giorno.

Mentre lentamente affrontava la sua nascente battaglia contro il risveglio, il risveglio sulla realtà, fu fermato ancora da un’immagine che i suoi occhi bianchi trapassarono per l’ennesima volta.

Sasuke Uchiha e Sakura Haruno. A Neji quasi scappò un sorriso.
Invece, nel vederli mano nella mano, niente increspò il suo volto.
Ogni sentimento che i suoi occhi bianchi colsero gli arrivò con una violenza inaudita.
Rimpianto. Amore. Passione.
Neppure sospirò, Neji. Troppo preso dal correre incessante del giorno. Troppo preso dall’idea che la notte fosse già al termine.

Ma perché il tempo era così veloce?
Il tempo è relativo?

Non era una notte qualsiasi.
Neji aveva un esame, il giorno dopo.
Anzi, non un esame. L’Esame.
C’era tutta la sua famiglia a cui dare conto dell’esito.
Era L’Esame.
E gli occhi bianchi di Neji cercavano ogni appiglio possibile per calmare quell’angoscia.

Si spalancarono enormi appena videro quelle due figure, e rimasero sconcertati un istante, prima che Neji collegasse, e restasse con un’espressione stupita dipinta sui bei lineamenti, immobile, nonostante i raggi del sole colpissero il suo volto.

Naruto Uzumaki e Hinata Hyuuga insieme, mano nella mano.
Vicini, si vedeva nei loro sguardi, troppo vicini perché non fosse...

Neji vide gli occhi di sua cugina sorridere.
[Erano fatti per sorridere, quegli occhi bianchi?]
E vedendo che anche il loro sguardo gelido era capace di incresparsi, Neji sorrise.

Il sole gli bagnava il volto. Era arrivato il momento di vivere.
La notte era quasi finita.














.................corner A
La notte è quasi finita. Ed è Neji a condurci verso l'epilogo, trascinandoci a ritroso lungo la narrazione. Con i suoi occhi ripercorriamo i capitoli passati. E ci avviciniamo all'alba...
Ragazze che tristezza. Questo è l'ultimo capitolo. Il prossimo sarà l'epilogo, e poi fine. ç_ç In verità avrei intenzione di fare un sequel. Cioè, di fare una raccolta simile ma con i personaggi che ho omesso in questa. Ma è tutto molto vago. Non so se lo farò veramente.

Ringrazio tutti i lettori e i commentatori. In particolare i commentatori. Sì, perché un paio di giorni fa questa fan fiction ha raggiunto le 100 recensioni!, e guarda a caso, la centesima recensione è quella di bambi88! Il Destino l'ha voluto. u_u *Neji Mode On*

LalyblackAngel KibaIno? Wow che pairing affascinante! Mi ispira molto! Non ho mai letto nessuna KibaIno... wow... comunque sono felice che la coppia ti sia piaciuta comunque^^ Grazie per il commento!

Kaho_chan tranquilla^^ Se le ShikaTema non ti vanno giù, quel "carina" è doppiamente apprezzato!! E lo "spettacolare" alla KankuIno è stra apprezzato! Sì, Kankuro volevo proprio renderlo affascinante... ebbene sì, io trovo che sia affascinante. Soprattutto quando è avvelenato sdraiato mezzo nudo nello Shippuden *-* Ti ringrazio per i complimenti!! ^.^ A presto!

MoMozzia ah no mi spiace, Kankuro l'ho visto prima io *-* è da quando Sasori lo ha avvelenato e s'è visto senza trucco che ci faccio un pensierino... XD a parte gli scherzi, ti ringrazio per la bellissima recensione! Sì, Ino che vede Sakura e Sasuke insieme in effetti è una mia piiiiccolissima ritorsione personale sulle SasuIno che non mi piacciono particolarmente, anche se se ne trovano di veramente belle in circolazione. Hai avuto una bellissima idea sui colpi di scena, e ti assicuro che Clooney lo inserirei volentieri, oh sì *-* ma non bisogna esagerare. Grazie ancora, e sayonara!

Rory_chan grazie mille! Anche io trovo che siano una coppietta niente male, Kankuro e Ino...! Ecco finalmente pubblicata la shot/scena/capitolo su Neji... che ne pensi? ^.^ Grazie, e a presto!

arwen5786 ^//^ Grazie per i complimenti! Sai, veramente la scena su Neji non mi convince molto... mi affido all'appello di voi lettori -.- ad ogni modo grazie per le tue fedelissime recensioni e per i complimenti! ^^ Sayonara!

Irene Adler ti dirò che Ino non è neppure uno dei miei personaggi preferiti... ma comunque mi sembra parecchio sottovalutato, e anche Kankuro è sottovalutato, 'indi... ^^ che bello, un'altra rivalutatrice di Kankuro!!! Siamo sempre più numerose, muahahah! ^^ Grazie per i complimenti, collega! A presto!

eaglestar eccola qui, l'ultima shot, l'ultimo tassello, anche se l'ultimo vero e proprio sarà l'epilogo. Penso che ormai sia chiara la successione degli eventi, e come si tratti di tante shot che formano una storia sola... ^^ Ti dirò, sono molto orgogliosa di quest'idea, perché non so se è già stata realizzata prima da qualcun'altro, potrei essere stata la prima... *-* *Ele si monta la testa* Vabbé, ehm, dicevo, grazie tantissime per i complimenti^^ A presto!

bambi88 ta-daaa! Centesima recensione! *Dal cielo cadono magicamente coriandoli e stelle filanti* Roberta-sempai, lei è la centesima commentatrice! Le porgiamo i nostri più sentiti complimenti! Sembra quasi destino... accidenti 'anto mi faccio contagiare da Neji °° adesso basta. Dunque, arigatoo per la recensione! Mi lasci sempre delle bellissime recensioni, e io non so mai come rispondere decentemente! Inoltre hai analizzato benissimo la shot KankuIno, cioè, hai indovinato tutto quello che io volevo fosse trasmesso al lettore... *-* Roberta-sempai, ti ringrazio tantissimo. Un bacino anche a Tobi che non lo saluto da tanto ^^ Tooobi-puccipucci-kun, ti ricordi di me, vero, che ho fatto la foto con te a Lucca? Oh Tobi *-* avevo 'sti occhietti luccicosi tutto il tempo! ^.^ Grazie ancora per la recensione! Mata ne!

Elweren come scrivi te le recensioni non le scrive nessuno! ^//^ Sul serio, mi piacciono i tuoi commenti: sono sinceri U_U e non è una balla. E poi tu sai che io adoro il flusso di coscienza Joyciano ^^ Allora! Sono davvero felice che la KankuIno ti sia piaciuta! Come sai è uno dei pairing che mi sono divertita di più a raccontare... che ne dici della shot sull'affascinante esistenzialista dagli occhi bianchi? ...che epiteto °° Grazie per la recensione Elwe_che_presto_sarà_Narutizzata_al_100%! ^^ A presto!

Shoen hai assolutamente ragione, Kankuro e Ino sono sì personaggi secondari, ma estremamente interessanti. Arigatoo^^ A presto!

meichan e come al solito tu m'azzecchi tutto della shot! ^^ Impeccabile interpretazione, complimenti! Come hai detto tu, è proprio il Martini il filo conduttore della shot. Ino volevo fosse molto simile alla classica reporter mondana, senza sottrarle la sua sensibilità. Kankuro lo volevo fascinoso, ironico e un po' asociale. I requisiti dei Sabaku no, insomma^^ Tu hai colto proprio i particolari che volevo il lettore cogliesse. Leggere certe recensioni è una grandissima soddisfazione! ^^ I tuoi complimenti mi hanno fatto molto piacere, e ti ringrazio. A presto!

Vi dirò, la scena su Neji non mi entusiasma. Non sono certa che sia il top di quello che poteva fare. Mah. D'altronde sono sì una fan writer, ma sono anche umana, e aggiungerei alla perenne ricerca di Ispirazione. Oh Ispirazione, dai che ho bisogno di te °°
Controllate spesso questa fan fiction, perché fra un paio di giorni inserirò l'epilogo! E allora la Notte sarà finita.

Sayonara!
Ele.

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Capitolo 11
*** Epilogue: End of the Night > All the cast ***


Avevo intraveduto i lumi accesi. E quanto tempo avevo dunque giocato? Mi alzai pian piano; uscii.

L.Pirandello, “Il fu Mattia Pascal”






Epilogue
End of the Night



Mentre il sole sorgeva nella sua pozza che pareva sangue- in quel lungo momento una lenta processione prendeva vita e partiva dall’edificio chiamato “casinò”.

La biondina rideva, piano, aggrappata al braccio del ragazzo con la ribelle chioma castana. Lui sorrideva, quel poco che bastava per fare illuminare gli occhi dell’altra, tenendola saldamente in piedi, e, in verità, appoggiandosi pure lui.
La notte in bianco, i drink al bar del casinò o forse l’emozione di aver incontrato uno sguardo nuovo, minavano pericolosamente all’equilibrio dei due mentre uscivano dalla porta principale, e si salutavano con la fremente certezza che si sarebbero rivisti.

Lui le mani in tasca e il mozzicone dell’ultima sigaretta tra le labbra, spento e inutile; lei con le occhiaie appena accennate e il sorriso malizioso. Lui l’accompagnò fino all’automobile, la salutò in fretta, gli occhi nervosi, lei lo baciò sulla guancia sinistra, lentamente, prima di chiudere la portiera.
Lui venne improvvisamente invaso dall’ispirazione, e decise che avrebbe finito quel libro.
Bussò sul finestrino, lei l’abbassò, lui disse “ti amo, mendokuze”.

Il rosso uscì perfettamente lucido, gli occhi acquamarina spalancati, come se la notte passata in bianco non gli facesse né caldo né freddo. Aveva però uno sguardo stranito, come di chi avesse sognato, o guardato la luna, per tutta la notte.
Salì sull’auto, sedendosi al posto di guida; lanciò un’occhiata ai due fratelli, e ne rimase sconcertato, perché mentre il giovanotto bruno aveva uno sguardo sognante che non gli aveva mai visto, la ragazza aveva invece un piccolo rossore di porpora sulle guance.
Chiedendosi se era veramente sveglio, il rosso girò le chiavi, e mise in moto.

Risaltavano ancora di più nella luce del mattino.
Stretti nelle loro giacche nere con le nuvolette rosse, gli Alba uscirono dal casinò con una mole alquanto bizzarra – quello con gli occhi violetti mormorava qualcosa non meglio identificabile come una sorta di vespri; quello dalle occhiaie marcate s’era chiuso in un ostinato silenzio; il rosso sbuffava, ripetendo qualcosa riguardo agli “artisti da strapazzo”; quello con la maschera arancione sventolava un poker d’assi sotto al naso del biondo, i cui pugni stretti tremavano pericolosamente; la donna dai capelli blu guardava stupefatta l’uomo con i percing che rideva, rideva, rideva.

Il ragazzo dagli occhi candidi si avvicinò alla propria auto con la determinazione dipinta sul volto, la ferma agitazione pietrificata da qualche parte dentro di sé, invisibile. Si appoggiò alla portiera, attendendo di incrociare lo sguardo con gli occhi nivei della cugina. Abbassò le palpebre, godendosi l’ultima perduta oscurità. Quando le rialzò, vide un uccello spiccare il volo e sbattere le ali fino a diventare una macchia indistinta con il cielo.

Si tenevano stretti in un abbraccio insolvibile, come se avessero il disperato bisogno di sentirsi l’un l’altro, di percepire il calore del corpo, il battito del cuore. Lui, con gli occhi scuri che vagavano senza vedere altro che lei, e lei stessa che si teneva salda a quell’abbraccio come se dovesse sparire da un momento all’altro. Salirono entrambi sulla moto del ragazzo, ancora vincolati ad una stretta che nessuno dei due si sognava di sciogliere.

Il biondo teneva forte la mano di lei, e gli occhi bianchi della ragazza cercavano di continuo i suoi, sperando di perdercisi e poi di ritrovarcisi; si lasciarono con la promessa che quella era stata solo la prima notte in cui s’erano visti veramente.
E mentre gli occhi brillanti di lei raggiungevano lo sguardo del cugino, lasciava la mano con una scia di intorpidimento e saliva in auto, il biondo invece raggiungeva la sua moto.
Si voltò un attimo indietro, gettando un’ultima occhiata a quel grande edificio chiamato “casinò”, che giaceva indolente davanti al piazzale, abbandonato alla propria conclusione.
Il biondo sorrise, e all’improvviso i soli furono due.


F I N E
di una notte...














.................corner A
"Nine scenes of the play" è finita. E io provo una nostalgia fortissima di quando ho iniziato a scrivere la prima shot della raccolta. Di quando ero in Grecia e mi è venuta in mente questa fan fiction.
J, il ragazzo greco che ho incontrato laggiù, la Grecia, Il fu Mattia Pascal, questi sono gli elementi che hanno scatenato in me quel particolare e misterioso processo che noi comuni mortali chiamiamo "Ispirazione". E' un momento folgorante... un po' come il colpo di fulmine.
E vi assicuro che pensare ad una storia, vederla crescere giorno dopo giorno, scena dopo scena, sul palcoscenico o sul computer, e vederla infine terminata, conclusa, finita, dopo che c'hai lavorato così tanto... be', è una delle emozioni più belle che un autore potrebbe desiderare.

Voi lettori e commentatori avete contribuito a tutto questo, e vi ringrazio. Permettetemi una citazione da A Midsummer Night's Dream di W. Shakespeare: Se noi ombre vi abbiamo irritato non prendetela a male, ma pensate di aver dormito, e che questa sia una visione della fantasia.
E' la logica di "Nine scenes of the play", il mio grande progetto che finalmente è concluso. Prendetelo così com'è: emozioni, notte, sentimenti. Nient'altro di più.

Siamo arrivati al momento dei saluti - quel dannatissimo momento che la sottoscritta normalmente rimanda e rimanda mille volte perché non riesce mai a trovare le parole giuste.
E' stato bello leggere i vostri commenti, vedere i capitoli e le recensioni crescere. E' stato bello vedere i personaggi di Kishimoto evolversi mano a mano che scrivevo. Quando ho iniziato a pubblicare avevo già scritto la maggior parte dei capitoli, ma ancora non avevo deciso la sorte dei personaggi. Come avete visto nell'epilogo, è un finale aperto: suppone, non decreta.
Insomma, i personaggi sono cresciuti, cambiati, hanno assunto diversi aspetti sotto i miei occhi, e la cosa mi ha affascinata.
Ringrazio ancora i lettori, e coloro che fin dall'inizio hanno commentato: Rory_chan,tinebrella, _Rael_89,Irene Adler,Felicia91, Shoen, Kaho_chan, meichan, Helen Lance, Elweren, arwen5786, Rikachan_fma, eaglestar, celiane4ever, bambi88, Ciliegina_92, MoMozzia, Julia83, JayBoy, LalyBlackangel.
E coloro che hanno inserito questa fan fiction fra i preferiti: ami90, bambi88, binky, celiane4ever, Elweren, Fey, Irene Adler, JayBoy, Lele91, meichan, Miss England, MoMozzia, Rory_chan, shiratori_chan, Shoen, Yaoista for life e Zenity.
Gradirei molto se chi ha inserito la fan fiction tra i preferiti e non ha mai commentato (cioè la metà della gente che ha appunto la fic tra i preferiti...) lasciasse una recensione almeno all'epilogo della storia.
A tutti, lettori, recensori, a tutti un enorme ARIGATO!

E poiché questa fic è stata come un play, con tanto di scene, credo sia opportuno ringraziare anche il cast.

Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Sakura Haruno, Itachi Uchiha, Deidara, Hidan, Tobi, Konan, Pain,
Sabaku no Gaara, Sabaku no Kankuro, Sabaku no Temari, Shikamaru Nara, Ino Yamanaka, Hinata Hyuuga e Neji Hyuuga
nel ruolo di sé stessi.

Ringrazio particolarmente Elweren, che ha sopportato i miei "uffa devo finire il capitolo per Nine scenes of the play" quotidiani.
Bambi88, con cui abbiamo convenuto che le nostre Muse siano affinità, e da cui ho rubacchiato il pairing KankuIno.
Coloro che hanno recensito puntualmente ad ogni aggiornamento o quasi, i miei fedeli lettori *-*
Luigi Pirandello, perché se non avesse scritto "Il fu Mattia Pascal" questa fan fiction non esisterebbe.
La Grecia, immancabile fonte di ispirazione.

Ve l'avevo detto che l'avrei tirata per le lunghe! Ma adesso è proprio finita.
Badate bene: una notte è finita. Non escludo successivi spin off, ma niente sequel. Un secondo atto, forse. Chissà!
Nel frattempo vi lascio sperando di avervi fatto sognare attraverso questa fan fiction, di avervi fatto sbucare in un AU fedele a Kishimoto e, forse, di avervi fatto passare una notte memorabile.
Acta est fabula. *Ele si inchina come un attore shakespeariano*
Al prossimo spettacolo!
Sayonara
Ele.

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