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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mi presento ***
Capitolo 2: *** Prime emozioni. Capitolo corretto. ***
Capitolo 3: *** Una nuova conoscenza ***
Capitolo 4: *** Are you crazy? Capitolo corretto. ***
Capitolo 5: *** Come te la spassi? ***
Capitolo 6: *** Ciao belle ***
Capitolo 7: *** Mi chiamo Zayn, piacere ***
Capitolo 8: *** I fotomodelli ***
Capitolo 9: *** L'appuntamento ***
Capitolo 10: *** Ti porto a casa ***
Capitolo 11: *** Anche tu qui! ***
Capitolo 12: *** Hey bambolina ***
Capitolo 13: *** Sarò anche egoista... ***
Capitolo 14: *** La promessa. ***
Capitolo 15: *** Il tuo uomo è arrivato vero? ***
Capitolo 16: *** Razza di giraffa col parrucchino! ***
Capitolo 17: *** America's next top model ***
Capitolo 18: *** McDonald time ***
Capitolo 19: *** Demi, la nonna della tua fidanzata ***
Capitolo 20: *** E' cotto Mad! ***
Capitolo 21: *** Sono qui piccola,è tutto finito. ***
Capitolo 22: *** Posso farti una domanda? ***
Capitolo 23: *** E guerra sia. ***
Capitolo 24: *** Il momento di un cambiamento. ***
Capitolo 25: *** Volevo sapere perchè mi eviti. ***
Capitolo 26: *** Quando il passato ritorna a galla. ***
Capitolo 27: *** Tu ascolti me,io ascolto te. ***
Capitolo 28: *** Vieni con me. ***
Capitolo 29: *** Segui il tuo cuore. Io lo sto già facendo. ***
Capitolo 30: *** Mi fa piacere baciarti. ***
Capitolo 31: *** Voglio farti provare piacere. ***
Capitolo 32: *** Bellissimo,come un sogno. ***
Capitolo 33: *** Voglio la tua felicità. ***
Capitolo 34: *** Finalmente l'hai detto. ***
Capitolo 35: *** Sii mia stanotte. ***
Capitolo 36: *** Lo fai ancora il frullato alle fragole? ***
Capitolo 37: *** Offerta. ***
Capitolo 38: *** Decisioni e Dylan Benson. ***
Capitolo 1 *** Mi presento ***
capitolo 1
Prenditi cura di
me
Ciao
sono Madison,ho 17 anni e vivevo a Blackpool fino a 3 giorni
fa....Io,mio padre e mia nonna ci siamo trasferiti a Londra, mio padre
è una famoso progettatore di auto da corsa ma
sfortunatamente la
sua azienda è andata in fallimento.
Dopo cinque mesi di sacrifiici abbiamo deciso di trasferirci
in
una città nuova per ritrovare le speranze che pian piano
stavano
svanendo. A me piaceva la mia vecchia città: avevo amici
davvero
speciali con i quali passavo la maggior parte del tempo
libero,la
scuola che frequentavo era un liceo lingiustico;a me piacciono
molto le lingue straniere e spero che in futuro
troverò un lavoro che mi permetterà di
usarle...non
mi ritenevo "secchiona" ma me la cavo abbastanza bene nell'ambito
scolatico.
L'unica cosa un pò più spiacevole che
accadde in
quella bella cittàfu la morte di mia mamma,quando aveva solo
quarantasette anni una malattia rara la portò via con
sè.
Affrontai
un periodo davvero difficile,con lei avevo il rapporto più
bello
che poteva esistere...era dolce,premurosa,allegra,amava la
famiglia,altruista,estroversa,insomma l'aggettivo giusto per definirla
è PERFETTA.
Quei giorni oscuri e tristi mi portarono quasi alla depressione,non
parlavo con nessuno e mi ero chiusa in me stessa,nemmeno con i miei
migliori amici riuscivo a sfogarmi,l'unico sfogo erano le lacrime.
Avevo 13 anni e sembrava che per poco il mondo mi crollasse
addosso....ma con l'aiuto di mia nonna in casa mi rese più
felice perchè potevo contare su di lei se mi fosse successo
qualcosa; il rapporto con mio padre era normale,erano poche le volte
che mi confidavo con lui,ma lui ha un carattere stupendo e ha saputo
crescermi perfettamente.
Il
giorno della partenza fu difficile,ma appena entrai a Londra,mi
sentiì sollevata..perchè pensavo che li avrei
potuto
iniziare una nuova vita...........
Continua
<3
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Capitolo 2 *** Prime emozioni. Capitolo corretto. ***
ahmloki
Capitolo
corretto
La casa dove ci portò mio padre era bellissma: con un ampio
giardino e di fronte a noi c'erano altre case molto carine e suggestive.
Non persi tempo e andai direttamente nella mia nuova cameretta, rimasi
a bocca aperta: era graziosa e c'era anche un bagno tutto per me!!
Per i primi giorni ci arrangiammo delle cose essenziali..poi
finimmo di mettere tutti i mobili entro la fine del mese.
Mio padre mi accompagnò il giorno dopo nella nuova
scuola per fare l'iscrizione.
L'edificio era abbastanza moderno,i colori principali erano il blu e il
rosso: ai muri c'erano molti manifesti che riconoscevano la squadra
della scuola: the black panthers.
Mi sentivo così nervosa e per lo più non
conoscevo nessuno...cosa avrebbero pensato una volta entrata? Mi
avrebbero accettato?Tutte queste domande mi martellavano la mente fin a
quando scorsi alcuni ragazzi che mi guardavano come se fossi un alieno.
Cominciamo bene...
La preside si complimentò per i miei buoni voti
che avevo nella scuola precedente e mi augurò una buona
permanenza.
Tornai da scuola, e mia nonna aveva cucinato le lasagne....
le adoro!! Dopo pranzo volevo fare il mio sonnellino quotidiano,ma mio
padre mi costrinse a mettere i volantini nella città per
l'apertura della sua nuova officina ;e nelle informazioni,c'era anche
scritto che cercava persone per aiutarlo a lavorare.
Con la santa pazienza mettemmo molti volantini in ogni angolo
di Londra.
Il giorno dopo fu un duro risveglio.Perchè? Primo
giorno di scuola vi dice niente?!
Ero troppo agitata tanto da non ricordarmi di mettere le
scarpe ('?) Volevo evitare di fare colazione,ma come si sa, le nonne ti
costringono con tutta la forza a mangiare tutto! Così
mangiai velocemente e corsi in macchina da mio padre. "Tesoro stai calma!
Andrà tutto bene...." disse mio padre in modo
apprensivo- "Papà
non riesco...e se mi prendono in giro? E se mi prendono in giro per il
mio aspetto o qualsiasi altra cosa brutta di me?" dissi in modo paranoico.
"Allora Madison ascoltami
bene...tu sei una ragazza speciale e unica,e non lo dico solo
perchè sono tuo padre,ma perchè lo credo
veramente..e non solo l'unico a confermarlo:tutte le persone che mi
conoscono e che mi parlano di te,ti definiscono proprio come ti sto
dicendo io ora"
"Papà
non sai quanto bene ti voglio!!!" dissi con un sorriso di
trentadue denti e aggrappandomi a lui come un koala per abbracciarlo
fortissimo.
"Ora devo andare,ci vediamo dopo" dissi uscendo dalla macchina. "Va bene
tesoro a dopo"
Imboccai il grande corridoio bianco e lucido per dirigermi nella mia
classe;la 4D, e mentre camminavo vedevo tante ragazze e ragazzi che mi
fissavano per dire "ecco una faccia nuova".
Ero a disagio ma scossi
la stessa e camminai come se non ci fosse nessuno .
Aprii la porta
e anche se mi sentivo disorientata andai in fondo la classe per
mettermi seduta ad un banco vicino la finestra, c'era già
seduta un'altra ragazza dai capelli ramati ed era
concentrata a leggere che non si accorse della mia presenza. "Scusa,posso sedermi qui?"
le dissi attirando la sua attenzione. "Certamente!
Come ti chiami? Io sono Amber" disse con gentilezza.
"Io
sono Madison,e sono nuova qui".
"Si l'avevo
capito.....per favore accomodati,non essere timida!"
"Ok va bene...grazie mille" La campanella suonò
e in classe entrò il professore mettendosi seduto alla sua
scrivania e cominciò a sfogliare il registro per fare
l'appello...arrivò al mio cognome e si guardò
intorno.
"Chi è Madison
Smith?" disse confuso.
"Sono io professore"
alzandomi dal sedia.
" Ah benvenuta
,io sono il professor Grey e insegno francese...te la cavi in questa
disciplina?"
" Si si professore adoro
tutte le lingue straniere" dissi sorridendo appena.
Così la lezione
iniziò. Durante l'intervallo si avvicinarono altri ragazzi
per presentarsi e viceversa feci anch'io .
Tranne
un gruppetto di ragazze che mi guardavano con la puzza sotto il naso
vicino la soglia della porta. Amber attirò la mia attenzione
dicendo:
"Madison stasera facciamo una
piccola festa di benvenuto per te, e verrai a casa mia"
disse decisa. "Va
bene..ma non c'era bisogno,apprezzo il vostro benvenuto che mi avete
dato qui" dissi imbarazzata.. "No dai, sento che diventeremo
grandi amiche,sembri una ragazza semplice e umile.E' raro trovarne e
credo che tu lo sia". affermò
con un sorriso smagliante . "Grazie
davvero!! " risposi quasi emozionata. Tornai a casa e mio
padre e mia nonna mi fecero una specie di interrogatorio....appena
finito andai a fare i compiti e verso le 19 andai da Amber.
"Ecco la
festeggiata!" Disse accogliendomi a braccia
aperte."Ahahah
non esageriamo e entriamo".
" Ok ok ragazza"
mi disse con tono divertito. Passammo la serata con altre tre ragazze
davvero simpatiche a mangiare nutella,pizza e altre schifezze...quando
all'improvviso suonò il campanello e Amber andò
ad aprire,vidi...
Continua !!!
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Capitolo 3 *** Una nuova conoscenza ***
Vidi
Amber che parlava con qualcuno sulla soglia della porta..ma non
riuscivo ad identificare chi fosse. All'improvviso una voce disse:
"Avanti Amber vuoi farci rimanere qui tutta la serata?!" "No e che non
aspettavo tutta questa gente...." disse sprovvisto.
"Ok dai
entrate tutti! " Vidi pian piano altri ragazzi
che entravano..ma erano della nostra classe! Ero sorpresa.... "Erm....Madison,abbiamo
saputo della festa di benvenuto e volevamo anche noi volevamo
augurartelo..."
disse un ragazzo che non mi ricordavo il nome. "Oh grazie.....siete molto
gentili" risposi arrossendo.
"No figurati!....Comunque se ti ricordi,sono Mark"
affermò tendendomi la mano... "Si siricordo"
annuii con un mezzo sorriso per non far capire che me ne ero
dimenticata.
"Andiamo
a bere qualcosa?" "Certo...qui c'è della
Pepsi,limonata,e....e birra!" A me non piace
nessun tipo di alcoolico e lo dissi con un certo tono schifato. "Beh,io scelgo
birra! E tu Pepsi giusto?" si rivolse con un
sorriso e un'aria sicura di sè.
"Credo proprio di
si! Ma come sapevi che avrei scelto la Pepsi?"
"Secondo me sei
una ragazza tranquilla e composta,non credo che ti piaccia la discoteca
o cose pesanti" "Infatti credi bene...." gli
sorrisi appena. Era un ragazzo davvero dolce e sembrava capirmi.....lo
fissai mentre portava sulle labbra rosacee il bicchiere di birra ,dopo
alcuni secondi tornai in me stessa e bevvi anch'io la bibita. La mia
attenzione tornò su di lui quando mi sfiorò il
braccio per prendere un pò di patatine. Li feci un sorriso e
lui ricambiò.
Sentii un altro rumore provenire dalla porta della cucina..era Amber. "Ehy ragazzi che
fate soli soletti qui in cucina??"
avvicinandosi con un sorriso malizioso.
"Niente
che possa sorprenderti Amber....stavamo
bevendo qualcosa e parlavamo"
"Si
infatti Amber...." dissi in modo autoritario.
"Ok va bene...ma
non alteratevi... sti due acidi! " uscì dalla
cucina con aria sfacciata e con un sorriso alquanto strano. Ridemmo
alla reazione di Amber...ma ad un tratto Mark si allontanò
per andare a rispondere al telefono; quando sentii dei passi dietro di
me e mi voltai velocemente. Vidi un ragazzo alto,riccio,con dei muscoli
al quanto attraenti e quando si voltò incrociai due
bellissimi occhi verdi.
"Scusa
sai dov è il bagno?" scossi la
testa per "cadere dalla nuvole" "Erm..s-si, al
piano di sopra dritto in fondo" risposi
balbettando.
"Grazie
mille,comunque,piacere Harry" si
avvicinò tendendo la sua grande mano. "Io sono Madison"
dissi tutto ad un fiato.
"Piacere
mio...senti,vado un attimo sopra e dopo torno..resti qui?"
"Si
certo..." "Sarò un lampo" Harry
sparì e mi sentivo le farfalle svolazzare nello
stomaco...Dopo quasi 10 minuti rientrò anche Mark e mi disse
che doveva andare via.,lo salutai e restai ad aspettare il riccio.
"Eccomi" la sua voce penetrava nelle mie orecchie e mi voltai per
vedere il ragazzo che si stava pian piano avvicinando a me.
"Bentornato"
dissi divertita e con un sorriso rilassato. La sua altezza torreggiava
su di me e a confronto mi sentivo una nana, incastrò; il suo
sguardo con il mio e non riuscivo a parlare....
"Quindi
non sei di qui...." ruppe il ghiaccio. "Come ti trovi in
questa nuova città?"
"Per il momento
bene,i ragazzi della mia classe sono molto carini con me e gentili"
affermai con tono dolce,di nuovo comparve Amber nella cucina.
"Erm
ragazzi,scusate...ma dovete sloggiare perchè imiei stanno
arrivando"
Continua!!! <3
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Capitolo 4 *** Are you crazy? Capitolo corretto. ***
ahmloki
Capitolo
corretto.
Ero dispiaciuta di andare via,mi stavo divertendo e la chiacchierata
con Harry era piacevole.
"Va bene Amber
ora prendiamo le nostre cose e andiamo via"
" Tu torni sola
a casa?" mi domandò il ragazzo riccio.
"Erm..si Harry"
risposi confusa. "Se
casa tua è distante ti accompagno io."
"No non
disturbarti,ringrazio la tua disponibilità e..."
Non mi diede il tempo di finire la frase che iniziò subito a
parlare lui:" Nessun problema,a quest'ora potrebbe succedere qualcosa"
Beh in effetti il tragitto verso casa mia non è
nemmeno tanto illuminato e la compagnia di qualcuno era necessaria a
quell'ora.
Ci avviammo verso la porta e salutai Amber e la ringraziai
per aver organizzato questa festa per me.Sentivo che io e lei avremmo
stretto amicizia da subito."Allora,
dove si trova casa tua?"chiese
Harry con molta gentilezza. "Dobbiamo
attraversare la stazione e poi girare a destra"
"Ah...abbiamo
un bel pò da camminare!"
"Si..ma tu puoi
accompagnarmi anche a metà strada".
"Mi sono
proposto di accompagnarti e non ti lascerò".
con tono serio. Rimasi sorpresa dal suo tono,nessun ragazzo mi
ha fatto sentire protetta,lui invece nemmeno mi conosceva e
si comportava così...la sua compagnia mi rendeva
più sicura. "Ok,
grazie mille Harry" risposi imbarazzata. "Di nulla". Mi
sorrise ampliamente.
Come faceva ad avere un sorriso così perfetto? Mi
stava mandando in tilt ma mi ricomposi e ci avviammo per la strada di
casa mia. "Come conosci
Amber?" chiesi curiosa.
"Io e suo
fratello siamo amici...usciamo spesso insieme e oggi mi ha invitato a
casa sua per passare del tempo insieme".
"Credo di avre
già legato con lei". Affermai con un sorriso.
"Voi ragazze
legate subito...nemmeno vi conoscete e sembra che già vi
amate" in tono ironico.
"Ahahaha, no
non capita spesso,solo con chi ritieni davvero amico o amica"
risposi guardandolo negli occhi che per poco mi perdevo.
La camminata proseguì in questo
modo,chiacchierando del più e del meno. Arrivammo vicino
casa mia e dovevamo salutarci. "Grazie
Harry per avermi accompagnata".
Mi girai verso di lui quasi arrossendo per la vergogna.
"Figurati"
mi disse sorridendo; ma pian piano si avvicinò a me e
strinse i miei fianchi con le sue grandi braccia, avvicinò
il suo volto al mio.
Rimasi quasi scioccata dalla sua azione,no che non mi
piacesse, ma sembrava strano. Mi dimenai un pò dalla sua
stretta per allontanarlo ma lui era più forte e mi muovevo
poco quasi niente.
"Harry devo
andare". Dissi quasi dolorante.
Non mi voleva lasciare,e sentii la sua mano percorrermi la
schiena fino ad arrivare al fondoschiena; sbarrai gli occhi per quel
suo gesto e allontanai la sua mano e la sua figura dal mio corpo. Lo
fulminai con lo sguardo...era un bello ragazzo ma non doveva allungare
le mani. "Che ti
prende??" quasi urlai irritata. "Avanti, era solo un abbraccio".Esordì
con mezzo sorriso strafottente.
"No che non lo
era...hai cercato di allungare le mani, e se non ti avessi fermato
avresti continuato". risposi seccata dal suo
comportamento. "Prima ti
comporti da gentiluomo e dopo che fai??"
"Ti ripeto che
era solo un abbraccio, e poi non sono quello che pensi".
"Oh certo, hai quasi messo la
mano sul mio fondoschiena e io non dovrei pensare male".
Quando mi voltai per arrivare alla porta di casa sentii una presa forte
sul mio polso che mi fece girare...Era lui,aveva uno sguardo scuro e
quasi malizioso; io al contrario ero spaventata e non riuscivo a
reagire. Mi bloccò le braccia e si avvicinò a me
con i fianchi per poi sentirli strettamente ai miei, spostò
i miei lunghi capelli castani dietro la schiena e si
avvicinò con le labbra al mio collo.
Sentivo dolore dato che stringeva la mia pelle con i denti e succhiava
avidamente,lasciò un scia di piccoli baci e
soffiò sopra,sentivo i suoi ricci solleticare la mia guancia
e solo quella sensazione era piacevole in quel momento.
Alla fine presi forza e lo allontanai da me, si
allontanò anche lui e mentre se andava mi fece l'occhiolino,
io strizzai gli occhi in modo minaccioso.
Se si fosse avvicinato un'altra volta l'avrei steso sull'asfalto.
Come poteva essere successo? Sembrava un ragazzo tranquillo e poi
cambia per diventare un pervertito? Non tolgo che sia attraente ma devo
stargli alla larga. Finalmente entrai a casa e mi diressi verso camere
mia dato che tutti dormivano.
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Capitolo 5 *** Come te la spassi? ***
Come te la spassi?
Il
giorno seguente mi svegliai con difficoltà,mi sentivo la testa
pesante; come se mi avessero buttato un pianoforte dal 4 piano.
Avevo
dormito si e no cinque ore per colpa di quel depravato riccio. Per
quanto è vero Dio se prova a riavvicinarsi lo castro con le mie
stesse mani e il resto lo dò in pasto ai cani.
Bene,dopo
questa riflessione,mi recai in bagno per darmi una rinfrescata e
cercare di non sembrare uno zombie appena uscito dal video "Thriller"
di Michael Jackson, solo un filo
di eyeliner e mascara e burrocacao alle cigliege(il mio preferito!). I capelli li lasciai sciolti e lisci.
Misi
la divisa che consisteva in: gonna grigia che arriva appena al
ginocchio,calzettoni grigi di flanella,camicia bianca con lo
stemma scolastico,una giacca grigia e per finire le mie all star nere.
"Buongiorno famiglia" annunciai appena scesi dalle scale per fare colazione.
"Buongiorno bocciolo" rispose
mio padre con un bel sorriso. Mi faceva sempre piacere che mio padre mi
chiamasse con quel diminuitivo, da quando ero bambina mi chiamava
sempre così dolcemente.
"Buongiorno ragazza,come butta eh?! Dormito bene?" rimasi stupita di come aveva parlato mia nonna,non era linguaggio adatto ad una signora di sessantadue anni!
"Nonna hai bevuto la vecchia grappa del nonno stamattina?"
"Su
via bambina mia,non posso essere moderna? Dopotutto non sono
così vecchia...guarda che silhuette! Dai avanti,ditemi che sono
un figurino".
"Ahahahaa si nonna lo sei! Comunque devo scappare altrimenti faccio ritardo scuola".
"Ragazza non chiamarmi nonna, lo sai che mi fa sentire vecchia".
"Oh si Demi...mi era sfuggito." Mi scusai con mia nonna per "l'errore" commesso di averla chiamata nonna. Ma vedi un pò questi adulti....
" Bocciolo,vuoi un passaggio?"
"No papà grazie lo stesso, ci vediamo al ritorno" mandai un bacio e mi avviai subito per la mia strada.
Era
una mattinata abbastanza nuvolosa,il cielo grigio con qualche nuvola
scura e il vento era quasi freddo,la vegetazione si manteneva ancora
verde in quel periodo,anche se ottobre era alle porte.
A
farmi compagnia c'era il mio adorato mp3e con le mie bellissime canzoni
rock dei Guns 'n' Roses, le canzoni di Ed Sheeran che mi rilassano
sempre e poi c'erano quellle più recenti del periodo.
Optai
per una canzone dei Muse, "Big Freeze" mi dava la giusta carica per
arrivare un pò più attiva a scuola, ma i miei pensieri
erano immersi alla sera precedente.
Come
poteva un ragazzo cambiare umore da un momento ad un altro? Mi
sembrava così tranquillo,poi ad un tratto si appiccica come una
sanguisuga impazzita al mio corpo e mi ha lasciato anche un bel
ricordino
sul collo quello stronzetto.
Ero
talmente concentarata a pensare che non mi resi conto di essere
arrivata all'ingresso della scuola,meno male alzai di scatto gli occhi
per ritornare alla realtà.
Amber mi vide e corse subito da me.
"Ehi dolcezza come va?" schioccò un bacio sulla mia guancia destra e tornò a guardarmi.
"Ciao rossa,veramente dovrei parlarti dell'accaduto di ieri sera, ma del resto abbastanza bene". Volevo parlarne con Amber,in fondo mi sembrava una ragazza con la testa sulle spalle e sicuramente mi avrebbe aiutata.
"Ohoh! Cosa è successo ieri? Dimmi sono curiosa!"
"Certo,ma andiamo in classe prima che ci sbattano in presidenza".
"Già....andiamo su!
Arrivammo
in classe e alla prima ora c'era spagnolo. La professoressa era davvero
una bella donna,sembrava realmente spagnola; la carnagione
abbronzata,gli occhi scuri come i capelli e labbra carnose.
"Buongiorno ragazzi,ora facciamo l'appello e poi inizia la lezione"
"Allora che devi dirmi Mad?" chiese la rossa curiosa.
"Amber
ieri,mentre andavo a casa con Harry o meglio dire "depravato in
calore", arrivati a casa mi saluta prima in modo cordiale,dopo di
che, mi abbraccia fino ad arrivare al mio fonoschiena,
io
mi sono tolta dalla sua presa e lui se ne esce con la scusa "era solo
un abbraccio" e mentre entravo mi ha preso per il braccio e mi ha
lasciato questo ricordino".
Spostai i capelli dietro la spalla per far vedere il succhiotto.
"Oddio!!!
Ma come è possibile? E' amico di mio fratello e si è
sempre comportato abbastanza bene per quanto lo conosca,che str...."
"Chi è Madison Karen Smith?" la conversazione tra me ed Amber venne interotta dalla professoressa.
"Sono io professoressa" alzai la mano per farmi vedere meglio.
"Lieta di conoscerti,benvenuta nella nostra scuola,io sono Maria Lopez;insegnante di spanolo. Sei nuova di qui?"
"Si,prima risiedevo a Blackpool e ora vivo qui". Ebbene sì,la mia teoria era giusta.La prof è davvero spagnola.
"Molto bene Madison,ci conosceremo meglio durante l'anno....ti piace questa disciplina?"
"Si si adoro tutte le lingue straniere"
"Muhi bueno" rispose con sorriso rassicurante.Cominciava a piacermi quella prof.era giovane e lo sembrava anche il suo carattere.
La
campanella della pausa pranzo suonò e con Amber e altri compagni
ci dirigemmo verso la mensa. Sembravano invitanti i pasti,vabbè
io mangio qualsiasi cosa quindi mi lamento poco.
Prendemmo da mangiare e ci sedemmo accanto io e Amber,avevo intenzione di finire il mio discorso sul riccioluto pazzo.
"Mad,durante la lezione mi sono ricordata di una cosa...." disse quasi tremolante.
"Cosa Amber?" ripsosi un pò preoccupata mentre mi ingozzavo di insalata e pane.
"Ieri
mio fratello mi ha chiesto il tuo numero....e quando ho chiesto se era
per lui,mi ha risposto che era per un amico interessato a te" mi rispose in modo colpevole.
"Oddio non ci posso credere..."mi cadde una foglia di insalata dalla bocca per la disperazione. "Credi che l'abbia dato ad Harry?" tremavo quasi dalla paura.
"Forse si Mad,ma non ti preoccupare ci sono io e altri che possiamo aiutarti". Non appena finì di dire la frase,sentii un bip al cellulare. Dio mi stavo cacando in mano!
"Amber non ho coraggio...prendi tu il mio cellulare"
La
rossa lo prese e aprì per leggere il messaggio. Aveva una faccia
davvero poco rassicurante,volevo scappare in quel preciso istante per
la fifa.
Me lo porse in modo da farmi leggere il contenuto e stavo per scoppiare come un palloncino.
"Ehi piccola,come te la spassi? Mi piacerebbe rivederti....H xx"
"Non posso crederci....io non rispondo nemmeno se vengono i Muse a farmi la serenata" risposi con convinzione. Che qualcuno mi aiuti per favore!
"Ok Madison non rispondere,non l'avrei fatto nemmeno io. Ma se continua a mandarli che fai?"
"Ovviamente non rispondo...come può pretendere che risponda o che li conceda una possibilità per vederci? "sospirai per non urlare.
"Vieni a pomeriggio da me? Mi fai compagnia...sono sempre sola,oltre la presenza di mia nonna"
"Sisi vengo,ci divertiremo e non pensermo per un pò ad Harry sonounpazzoinastinenza".
Mi
scappò una risata e appena finirono le lezioni ci avviammo a
casa. Almeno avrei passato un pomeriggio diverso con lei.
Stavamo
andando a casa ma appena arrivate vidi una range rover nera
parcheggiata vicino il marciapiede. Non sapevo di chi fosse....
Look at me people!!!!
Allora come vi sembra la situazione? Mmmm si fa interessante la storia ...
Di chi sarà quella macchina parcheggiata vicino casa sua? Di Harry?
Madison affronterà il riccioluto?
E chi lo sa?! Ahahahahaa
Vedremo cosa succederà nei prossimi capitoli!
Byeeeeee
Hilary! :D
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Capitolo 6 *** Ciao belle ***
Ciao belle
Che
ci fa quella macchina lì? Mi stava venendo un colpo al cuore,
vorrei che ci fosse la squadra di infermieri di Grey's Anatomy per
portarmi su una barella dritta in ospedale
per una doppia dose di flebo dato che ero bianca dalla paura e stavo per svenire.
Forse sarà qualche amico di papà; certo Madison, ora non sudare come una capra e rilassati.....bene,rispira.
Merda non funziona!
Okay
andiamo a casa e mangiamo un bella vaschetta di gelato alla vaniglia eh
Mad? Si certo, perchè io rispetto a tutte le altre persone
normali ,mangio il gelato mentre fuori non è
dei tempi migliori;vabbè dettagli,lo adoro il gelato e lo mangio anche a -12 gradi .
Detto questo torniamo alla misteriosa macchina , che cazzo sta per succedere?
Ecco un'altra cosa , quando sono nervosa dico parolacce a manetta.
La
mia amica avrà capito sicuramente che sto per cagarmi sotto e mi
prese la mano per assicurarmi che andrà tutto bene,mi fece anche
un sguardo dolce per dire "sono qui con te e non ti lascerò"
Ne sarò grata per sempre alla mia amica.
"Amber ho paura, e se fosse...." Non riuscii a terminare la frase per timore.
"Dai calmati Mad,al massimo può essere un maniaco" mi disse con un sorriso beffardo.
"Grazie Amber,non mi aiuti così. Ma spero vivamente che non sia quella persona".
"Non preoccuparti, ho fatto nove anni di karate, in momenti come questi potrebbe servire qualche mossa per difenderci".
"Grazie Amber,riesci sempre a farmi sorridere".
"Su poche smancerie e entriamo che ho fame".
"Certo certo andiamo".
Raccolsi quel briciolo di coraggio che mi era rimasto e ci avviammo verso casa.
Non sembrava vero, ma non c'era nessuna persona sospetta nelle vicinanze. Oh grazie al cielo!
"Ciao belle".
Merda
merda merda. Ho cantato vittoria troppo presto. Strinsi gli occhi come
se qualcuno mi stesse urlando contro. Strinsi anche forte la mano della
mia migliore amica e lei attrettanto.
Quella voce roca che a sentirla mi faceva rabbrevidire e allo stesso tempo arrabbiare.
Coraggiosamente la mia amica si voltò.
"Ciao Styles" Amber lo salutò in modo scocciato. "Che ci fai qui?"
"Mah niente passavo di qui e ho visto che stavate tornando e volevo salutarvi"
Io
non avevo il coraggio di alzare lo sguardo per incrociare quello di
Harry. Ma nel tentativo di non farlo,sul pavimento vidi un'ombra
avvicinarsi. Non avrei alzato per nessuna ragione la testa.
"Tu non mi saluti Madison?" sapevo
che stava ridendo sotto i baffi per la situazione che si era creata; si
aspettava che non lo salutassi ,ma di certo non se ne dava per
vinto e mi alzò il viso con due dita per guardarlo. Accidenti.
"C-ciao" balbettai
. Mi era rimasta poco saliva e non sapevo più che dire. Di
solito parlavo normalmente con altre persone,ma lui sapeva intimidirmi
con un solo sguardo.
Alzò le labbra un pò a destra per far intravedere un sorriso e una piccola fossetta sulla guancia.
"Perchè non hai risposto al messaggio?"
Mi lasciò il viso e rimase di fronte a me per aspettare una risposta.
In quel momento,avevo vortice di pensieri e dovevo controllare le idee,altrimenti gli avrei già risposto male.
"Avevo da fare a scuola". Dai Madison ce la puoi fare.
"Capisco...ti va se un giorno prendiamo un caffè assieme o qualsiasi altra cosa?"
Ho
sentito bene? Ora fa il gentile? Pff...bello non provare a mentire
Madison Smith,sappiamo entrambi che hai un altro fine e di certo
facendo la faccia da cucciolo non mi convincerai affatto.
Volevo dirgli queste parole,ma devo sembrare che non me ne importi nulla.
"Scusa Harry, ma non credo di avere tempo; sai la scuola,lo studio,ho molte cose da fare..." Mmm non sembro tanto convincente.
"Non credo che passi tutto il tempo a studiare....dai almeno un pomeriggio"
1-0 per il riccio. Brava davvero Madison. Che guaio....che dico??
"Non credo che sia il caso Harry......"
"Era solo per..."
"Oh
ragazzi dai, uscite per un dannato pomeriggio e basta. Ora se
vuoi scusarmi Harry,ma noi abbiamo da studiare e per di
più ho una fame tremenda,
andiamo Madison? "
Ma che cappero ha combinato quella disgraziata?? Perfetto ora può violentarmi liberamente.
"Si scusate,Madison passo a prenderti domani alle otto qui?"
"No ci incontriamo direttamente allo Starbucks". Andare nella sua macchina era l'ultimo dei miei pensieri.
"D'accordo, allora ci si vede domani". Harry si voltò e entrò nella "misteriosa" macchina che era parcheggiata poco fa vicino casa.
"Okay". Non sapevo più che dire. Tanti pensieri vagavano nel mio cervello quasi fuso.
Io
e Amber entrammo in casa e ci dirigemmo in cucina. Come faccio a
fidarmi di lui? Non sapevo più cosa pensare dannazione. Ora
abbiamo anche un "appuntamento".
"Scusa
Mad per prima,ma se insisteva ancora gli avrei mollato un calcio
roteante nelle parti basse alla Chuck Norris. Perciò se
ci esci solo una volta non ti darà più fastidio."
Amber
si sentiva in colpa,lo avevo capito,ma organizzare un appuntamento
così impprovisato non mi sembrava un'idea brillante.
"No tutto bene Amber. Solo che non so se fidarmi...."
"Non ti preoccupare,ci sentiremo tramite messaggi"
"D'accordo,così andrà meglio."
C'era anche mia nonna in cucina,ci vide e ci salutò con il suo "linguaggio moderno".
"Oh belle pupette, che si dice? Volete un pezzo di torta fatta da Demi?" . Addio gelato....però andava bene anche la torta!
"Salve signora,certo che la vogliamo! Ma chi è Demi? Demi Lovato ha fatto questa torta??!"
"Amber, Demi è mia nonna....è il dimnuitivo di Demetria. Si anche lei si chiama così."
"Figo. Beh,com'è la torta?" Chiese curiosa la rossa accanto a me.
"E' buona....ahahhaha scherzo, è al ciccolato e sopra ci ho messo panna e fragole".
"Sei fantastica Demi". Corsi ad abbracciarla e le lasciai un bacio sulla guancia poco rugosa.
Mia
nonna mi aveva pregato di non chiamarla così perchè
si sentiva troppo vecchia, quindi da quella volta ho avuto un lampo di
genio: il suo nome completo è
Demetria
Summer Collins, a quel punto la chiamai "Demi" per farla sentire
a suo agio. Con lei avevo un rapporto stupendo, è mia nonna
materna, perciò mi sento più legata,con sè porta un
pezzo
di mia madre. Era rimasta vedova di mio nonno sei anni fa, i
genitori di mio padre sono morti qaundo ero ancora piccola;
così mio padre decise di farla vivere con noi.
Finimmo
la torta e andammo in camera mia. Meno male avevamo finito i compiti
nel pomeriggio a scuola ,quindi potevamo fare quello che volevamo.
Amber
rimase a casa a dormire, e prima di addormentarci ,misi il DVD di "Fast
& Furios", un film da donne vero? Come sempre noi ci distinguiamo
dalla massa...
Arrivate
ad un punto che gli occhi chiesero pietà , spegnemmo tutto e ci
sdraiammo nel mio letto che era abbastanza grande per due persone.
"Notte bella".
"Notte rossa,sogni d'oro" .
Stavo
sprofondando in un sonno bellsisimo quando sentii vibrare quel
maledetto cellulare sul mio comodino.Bestemmiavo in tedesco tutto
quello che mi passava per la mente e
per chi fosse quella persona che aveva interrotto il mio fantastico sonno.
"Buonanotte piccola, a domani. H xx"
Ma questo non ha un cazzo da fare che mi deve disturbare anche di notte fonda? Lasciamo stare va, voglio dormire in santa pace!
Look at me people!!!!
Bene,Madison ha affrontato Harry grazie ad Amber..(un applauso ad Amber xD)
Chissà che faranno i dure ragazzi all'appuntamento...
Beh una cosa da dire è che la nonna di Mad è simpaticissima ahahah Go Demi Go!
Comunque....ci vediamo al prossimo capitolo sciauuuuuuuu
Hilary
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Capitolo 7 *** Mi chiamo Zayn, piacere ***
Mi chiamo Zayn,piacere.
"Svegliati ghiro!! Dobbiamo andare a scuola non a fare shopping con Johnny Depp. Ma tu vedila..."
La
rossa mi scuoteva più che poteva per farmi svegliare. Dannazione
ha interrotto il mio sogno con Johnny! Un momento.....come fa a saperlo?
"Amber come fai a sapere che stavo sognando proprio lui?" chiesi con voce ancora assonnata. La mia voce a primo mattino è pari a quella di un trans.
"Beh ghiro,parli nel sonno e dicevi:"Johnny non quella maglietta,metti l'altra,stai molto meglio....oh si, è perfetta".
Che stronza, rideva pure. Ma che posso farci se mi piace quell'attore perfettamente perfetto??
"E se non era Johnny Depp ed era un altro?"
"Ho capito che era lui perchè hai una sua foto sul comodino genio". Figura di merda number one ladies and gentlemen!
"Ti vuoi alzare o devo farlo io con le maniere forti?" Ammiccò la mia amica con sguardo assassino.
"No no ci sono....Comunque,buongiorno anche a te". Che maniere di svegliare un povero ghiro...
"Ah scusami,buongiorno pigrona".
"Grazie, scusami ma non sono mattiniera. Ora andiamo a vestirci e facciamo colazione".
"Si va bene ".
Dopo
esserci sistemate per bene,scendemmo giù dove c'era mio padre
che leggeva il giornale sul divano e mia nonna, anzi Demi , che ci
preparava la colazione.
"Che buon profumo! Buongiorno a tutti". Esclamò
Amber appena arrivata in cucina. Come faceva ad avere tanta energia di
prima mattina? E' peggio di una pila duracell.
"Buongiorno a voi ragazze, dormito bene?" rispose mio padre come sempre molto dolcemente. Lo adoro!
"Si papà e tu?"
"Anche io bocciolo. Volete un passaggio oggi?" Mi fece gli occhi da cucciolo...come potevamo rifiutare?
"D'accordo papà. Grazie mille".
"Di cosa piccola mia? Per te questo ed altro". Ora gli salto addosso come un cucciolo di koala.
"Dai
su su, basta con queste smancerie....ho superato il problema del
diabete due anni fa e non voglio che torni a causa vostra. Ragazze
mangiate tutto prima di uscire, ho fatto
i puncakes e la spremuta di arancia".
Come sempre Demi era fine come al solito. Un esempio di bon ton.
"Certamente...ho una fame da lupi". Anche Amber divorava tutto quello che le capitava sotto gli occhi...una cosa che ci accomunava!
Finita la colazione,prendemmo gli zaini e le giacche e ci avviammo verso la macchina di mio padre.
"Ciao Demi a più tardi". Quasi urlai per salutare la mia adorata nonna.
"Ciao belle, buona giornata". Oh finalmente una frase decente uscita dalla bocca di mia nonna.
"Anche a lei Demi ". Amber la salutò e uscì con me per andare a scuola.
Entrammo
in macchina e il tragitto fu abbastanza silenzioso. Io ero al posto del
passeggiero e Amber dietro, a rompere il ghiaccio fu mio padre.
"Piccola oggi potresti aiutarmi al lavoro? Dovrei spostare alcuni scatoloni nell'officina...." Mio padre non era tipo di chiedere un aiuto nel lavoro,
diceva che ognuno doveva avere un ruolo proprio. Ma non mi dipsiaceva aiutarlo,in fondo ha fatto tanti sacrifici.
"Certo. Ma hai trovato persone che ti aiuteranno in officina?"
"Si si , per adesso ne sono una decina. Poi si vedrà se avrò bisogno di altre...comunque grazie per l'aiuto". Mi sorrise e tornò a guardare la strada.
"Di niente....beh siamo arrivate,ci vediamo più tardi papà".
"Grazie signor Smith,arrivederci".
Amber lo ringraziò e entrammo insieme a scuola. Oggi si
prevedeva una giornata abbastanza leggera per quanto riguardava
le lezioni.
"Mad,ricordi che oggi hai l'appuntamento con Harry?"
Caspita me ne ero quasi dimenticata....
"Si..me ne ero dimenticata..ma devo aiutare prima mio padre" . Non avrei trascurato mio padre per il riccio.
"Già è vero. Comunque pensandoci, forse non sarà male uscire con lui..." Che le frullava nel cervello stamattina a quella ragazza?
"E perchè no? Verrò solo violentata ...." dissi sarcastica. Non volevo pensare al peggio,ma lo pensavo dopo l'accaduto di pochi giorni fa.
"Non fare la drammatica,forse era ubriaco quella sera" le scappò una risata per non appesantire la cosa...Scappò anche a me
un sorriso, ma fidarsi è bene non fidarsi è meglio.
"Forse lo sei tu adesso, filiamo in classe". Detto questo entrammo in classe. C'era Mark, da quella sera non gli avevo più parlato. Bene,lo faccio ora!
"Ciao Mark, tutto bene?"
"Ehi Mad, si bene grazie. A te?"
"Abbastanza bene. Scusami se non ti ho parlato in questi giorni,ma avevo tanto da fare e non s...."
"Tranquilla Mad, non ti denuncio! Ahahaa, ma la prossima volta mi offendo se non mi saluti ok?" Strizzò l'occhio per farmi capire che scherzava. Era davvero un bravo ragazzo Mark,
mi sarebbe piaciuto uscire con lui qualche volta.
"Si lo farò. Senti in questi giorni per farmi perdonare,prendiamo un frullato insieme? " Wow Madison Smith che chiede a un ragazzo di uscire. Sto scherzando? No.
"E perchè no? Accetto volentieri! Oggi è venerdì...facciamo domenica?"
"Perfetto. Poi ci organizziamo meglio tramite messaggi. Anzi ce l'hai il mio numero?
"No Mad, dammelo allora".
"Okay, tieni è questo". Gli
porsi un foglietto con su scritto il mio numero e andai a sedermi al
mio posto,lui poi mi alzò il pollice in segno di conferma.
Erano
passate le prime tre ore e ora avevo storia. Che palle! Mi sarei
portata un bel cuscino e un plaid piuttosto che sentire la lezione
sulla rivoluzione industriale.
Stavo per atterrare sul banco troppo il sonno, quando Amber mi diede una piccola gomitata per attirare l'attenzione.
"Mark ti fissa" mi disse con un'espressione al quanto strana.
"Modestamente sono bellissima". Risi per la mia affermazione,non pensavo davvero di esserlo ma mi stavo scocciando e volevo animare un pò l'ora.
"Poco modesta mi dicono.Comunque, prima ho sentito che gli hai chiesto di prendervi qualcosa insieme".
"Si mi sembrava giusto farlo. Non gli ho rivolto parola per due giorni ed era la prima cosa che ho pensato".
"Ti piace."
"Ma che dici? Per l'amor del cielo è un bel ragazzo ma non credo di voler andare oltre". Questa ragazza vuole fare cupido in futuro.
"Va bene rubacuori ho capito, a proprosito....che ti metti stasera all'appuntamento col riccio?"
"Mi vestirò normale, un jeans e una maglietta,niente di eccessivo".
"Mi sintonizzerò davanti al cellulare per ricevere i tuoi aggiornamenti".
"Ovvio".
"Driiiiiinnn".
Oh Alleluja e gloria a Dio la campana della pausa pranzo è
suonata!!! Corro subito in mensa per abbufarmi di qualche minestra
ipercalorica e far smettere al mio stomaco di brontolare.
A mensa insieme a me ed Amber si era seduto anche Mark e chiacchierammo un pò.
Dopo
la grande abbuffata, ci recammo a fare i compiti e subito dopo
corsi a casa per aiutare mio padre al lavoro. L'avevo promesso e non
potevo nemmeno far tardi all'appuntamento con Harry.
Proprio in quel momento mi arrivò un suo messaggio. Ma mi legge nel pensiero? Leggiamo và.
"Non vedo l'ora di vederti. A dopo piccola. H x"
E
io non vedo l'ora di sputarti in un occhio se provi a fare qualcosa di
osceno con me. Per la prima volta, con grande coraggio risposi al
messaggio.
" A dopo. Mad xx"
Wow
che entusiasmo! Beh in effetti non ero felicissima di uscire con lui ,
perciò dovevo dimostrarmi normale e non troppo euforica.
"Sono a casaaaa". Urlai per farmi sentire che ero arrivata.
"Tuo padre ti sta aspettando di là Mad" Il grazioso benvenuto di mia nonna non lo batte nessuno. Grazie lo stesso Demi.
"Ora ci vado".
Andai
nell'officina di mio padre che si trovava alle spalle di casa nostra.
Comodo eh? Andiamo avanti, corsi fino all'edificio con un cartone di
succo alla pesca,il preferito di
mio padre e due bicchieri.
"Ciao papà sono arrivata". Annunciai con entusiasmo e lasciai il succo e i bicchieri su un piccolo tavolino vecchio.
"Mad sono di qui,entra pure". La
voce di mio padre proveniva da un'altra stanza e mi avviai. Aprì
la porta e mi ritrovai in una stanza pieni di cartoni e un tavolo
grande nel centro;
Mio padre stava sollevando un cartone abbastanza pesante data la sua espressione...
"Dà qua vecchietto".
"Aspetta ti aiuto anch'io".
Una
voce maschile mi fece girare per vedere di chi si trattasse. Nel
momento che stavo per girami,incrociai due bellissimi occhi cioccolato
che mi guardavano.
Sembravano
due pocket coffee...e subito portai il mio sguardo per tutto il
suo corpo. Non era male come ragazzo..anzi, affascinante!
Prese
in mano in cartone e si stava dirigendo verso l'uscita della stanza,io
rimasi ancora mezza imbabolata per la sua bellezza, ma mi ricomposi
quando lui si rigirò dalla mia parte.
"Mi chiamo Zayn, piacere". Mi sorrise cordiale...ed era davvero bello!
"Io sono Madison". Sorrisi anche io e dopo di che si avviò verso l'uscita.
Salve a tutti ,belli e brutti!!!!!!! xD
Alloooora che ne pensate di questo capitolo?
Finalmente è arrivato il giorno dell'appuntamento e per di più Madison conosce Zayn!!
Che bello! Vedremo che succederà a questi ragazzuoli nei capitoli successivi.....
A presto people!!!!
HILARY ;D
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Capitolo 8 *** I fotomodelli ***
I Fotomodelli
Cavoli se non era bello quel Zayn!
"Mad riprenditi e aiuta il tuo papà". La voce di mio padre mi arrivò alle orecchio dopo la contemplazione sul ragazzo moro.
"S-si papà c'è qualche altro scatolone da portare via? " Mi sentivo imbrazzata.
"Si prendi quello...quelli più pesanti li prendiamo noi".
Bene bene, Zayn si trattiene qui...interessante! Verrò ad aiutare mio padre più spesso.
"Okay vado." Stavo
andando fuori a buttare lo scatolone quando si avvicina Zayn....Booom!
Il mio cuore batteva più veloce man mano che si avvicinava.
"Madison vuoi una mano?"
"No Zayn grazie lo stesso...aiuti mio padre già con quelli più pesanti".
"E' una cosa da niente...avanti ti apro il bidone e tu butti lo scatolone...è quasi più grande di te!"
Oh ma che gentile! Lo avrei abbracciato forte forte...In effetti lo scatolone era grande ma leggerissimo.
"Ti ringrazio ancora...." Andavo letteralmente al fuoco.
" Di nulla....a proprosito, quanti anni hai? Se posso saperlo..."
"Ho diciasette anni....tu?
"Io venti...davvero ne hai diciasette? Sembri più grande!"
"Era un complimento Zayn?" Feci un sorriso per far capire che lo stavo prendendo in giro.
"Certo che lo era....sembra che hai la stessa età mia . Quindi vai a scuola...."
"Si frequento il liceo linguistico,mi trovo al quarto anno".
"Capito,invece io ora lavoro qui con tuo padre...Adoro i motori"
"Hai mai partecipato ad una corsa'?"
"Con degli amici facevamo piccole gare con le moto in qualche posto abbandonato ma nulla di serio"
"Mio
padre da piccola mi portò su una pista e mi fece mettere al
posto del passeggiero mentre lui guidava. E' stato emozionante".
A
quel ricordo mi scappò un sorriso. Non lo dimenticherò
mai quel pomeriggio, mio padre decise di non dire niente a mia
madre altrimenti avrebbe fatto il terzo grado,
così decise di far rimanere tra noi due quell'accaduto.
"Davvero
figo. Io ho cercato da per tutto un lavoro che comprendesse motori,ma
erano "grandi" aziende, dicevano che avevo poca esperienza per farne
parte,
poi
quando ho letto la locandina dell'officina di tuo padre ho colto subito
l'occasione per presentermi al colloquio ed ora eccomi qua".
"Beh sei stato fortunato! Senti Zayn andiamo dentro,altrimenti mio padre ci prende per dispersi ". Risi alla mia frase e lui anche. Ah che sorriso!
"Si hai ragione andiamo". Detto questo,entrammo e mio padre era in compagnia di altri tre ragazzi....e che ragazzi! Uno più bello dell'altro.
Non
sapevo se fosse realmente l'officina di mio padre o uno studio per
provini di fotomodelli. Accipicchia papà te li sei scelti bene i
tuoi operai!
"Alla fine siete venuti". Annunciò Zayn appena vide gli altri.
"Si ci sembrava giusto dare una mano al signor Smith". Rispose un ragazzo moro con occhi chiari. Mmm sono tutti da scoprire questi....andrò a fondo con le conoscenze!
"Madison loro sono gli altri operai, lei invece è mia figlia". Mio padre mi presentò agli altri ragazzi e loro si avvicinarono per conoscermi.
"Io mi chiamo Louis,piacere". Mi tese la mano e gliela strinsi. Sembrava il più grande e aveva un non so che di divertente. Ed era anche bello....
"Niall, il mangione". Oh che simpatico quest'altro. Sembrava un angelo; occhi cristallini e capelli biondo chiaro.
"Ciao Niall-il mangione". Tutti risero alla mia battuta. Beh ovviamente sono una simpaticona!
"Io sono Liam". E
questo cucciolone da dove arrivava? Aveva una faccia tenera ed era
proprio da abbracciarlo. Complimenti ancora al mio papà!!
"Mad, se vuoi puoi andare, i ragazzi non dovevano venire ma per fortuna sono qui. Ti ringrazio lo stesso". Mi lasciò un bacio sulla guancia e tornò al lavoro.
"D'accordo papà,di nulla. Io esco fra un pò ma non rientro tardi". Certo,al solo pensiero di uscire con il misterioso Harry sarei tornata a casa in mezz'ora.
"Va bene piccola,a dopo".
"Ciao a tutti,buon lavoro". Salutai tutti e andai verso casa.
"Ciao bella". Mi girai di scatto per vedere Zayn che mi salutava e mi fece l'occhiolino. Alzai la mano e mi incamminai a casa.
Aww stavo arrossendo peggio di un peperone al chili. "Ciao bella" ancora risuonava la sua voce bassa e sexy nelle mie orecchie....Gli ormoni stavo ballando la macarena!
Torniamo
sulla terra Smith e corriamo sotto la doccia che sono già
le sei passate....un attimo come? Io ci impiego un'ora solo per
asciugare i capelli!
Oh ma quanti problemi..infondo sono una donna e le donne si fanno attendere per qualche minuto; però non mi sembra
il
giorno per far attendere un ragazzo dato che voglio tornare subito
, dormire nel mio letto e domani non riusciranno nemmeno i
cannoni a svegliarmi se non dormo per bene.
Corsi subito nel mio bagno,mi feci la doccia,mi lavai i capelli ed infine me li fonai.
Dopo,scelsi
l'abbigliamento: un jeans non troppo scuro, un maglioncino nocciola,le
bleazer nere,una collana semplice e due bracciali.
Mi piastrai i capelli e spruzzai un pò di pink sugar. Perfetto sono pronta.
Misi la giacca di pelle nera,una sciarpa,la borsa e sfrecciai alla porta. Ah salutai anche Demi.
Arrivai
allo Starbucks con cinque minuti di ritardo....vabbè non sono
mai stata puntualissima. Vidi Harry seduto ad una panchina; iniziava a
battermi forte
il cuore,non nascondo la paura che avevo perciò è meglio se mi calmo. Mandai un messaggio come promesso ad Amber.
"Sono allo Starbucks e c'è anche Harry....prega per me. Mad xx"
"Tranquilla,buona fortuna. Amber xx"
Ecco ci siamo.
"Ciao piccola" .
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Capitolo 9 *** L'appuntamento ***
L'appuntamento
Pov's Harry
Erano le otto meno dieci,decisi di avviarmi allo Starbucks dove avrei incontrato Madison.
Lei
è davvero una bella ragazza,non volevo spaventarla quella sera..le
birre che avevo bevuto mi hanno fatto reagire così. Che sciocco non
dovevo farlo!
Però non mi sono pentito di averle baciato il collo;
aveva un profumo buonissimo e la sua pelle era morbida,al solo ricordo
di quel contatto mi viene voglia di rifarlo,ma devo controllarmi.
Arrivai
al bar in perfetto orario, quando mai?! Parcheggiai la macchina e mi
misi seduto sulla panchina ad aspettare la ragazza.
Dopo cinque
minuti arrivò. Wow era davvero carina....quei capelli lunghi che le
incorniciavano il bel viso,gli occhi castani a mandorla che la rendevano
dolce,labbra carnose e
le sue curve perfette. Ero senza
parole...Da quando notavo tutti questi dettagli in una ragazza? Forse
mi stava colpendo di più rispetto alle altre che ho avuto.
Provavo un'attrazione diversa. Beh mettiamo da parte per un momento queste riflessioni e alziamoci Harry.
Andai verso la sua direzione e la salutai.
"Ciao piccola". Che sdolcinato sei diventato Styles?!
"Ciao Harry". Era imbarazzata, l'avevo capito...che tenera!
"Allora, entriamo e prendiamo qualcosa?"
"Si entriamo".
Entrammo nel bar e l'occhio cadde sul suo corpo. Wow che fisico! Anche se indossava i jeans mostrava delle gambe da urlo e
un fondoschiena niente male,guardai anche
davanti e devo dire che aveva una buona taglia di seno e ventre piatto.
Sembrava scolpita , ma la cosa che mi faceva impazzire era il suo dolce
profumo; mi inebriava le narici e mi sentivo in paradiso, una caramella
umana.
"Cosa prendi?" Le chiesi in modo gentile.
"Mmm, un frappè panna e fragola. Tu?"
"Io anche,ma al cioccolato..e anche un cupcake! Ne vuoi uno anche tu? Sono buonissimi."
"Ma sì ,mi hai convinto". Dai non sta andando poi così male.Bravo Harry.
"Oh beh,allora ringraziami". Scherziamo un pò bella ragazza.
"Non cominciare a montarti riccio". Tosta questa....
"Non posso...non ho tutti gli attrezzi". Credo che sia un pò squallida....
"Harry è squallida . Comunque prima che si fa giorno possiamo ordinare?"
"Oh si, scusi possiamo ordinare?"
La cameriera si avvicinò al nostro tavolo con un blocchetto e la penna e prese le nostre ordinazioni.
Volevo far sentire a suo agio Madison,così ripresi a parlare.
"Quindi tu vai a scuola con Amber giusto?"
"Si si siamo in classe insieme".
"Capito. Io sono già diplomato".
"Ah davvero? Quanti anni hai?"
"Diciannove".
"Io diciasette...che scuola hai frequentato?"
"Un istituto tecnico,riguardava soprattutto la meccanica."
"Capisco. Oh sono arrivate le nostre ordinazioni!"
Le si illuminarono gli occhi appena vide la cameriera con il vassoio in
mano, come una bambina appena entra in un negozio di caramelle.
Stava andando bene la serata, lei sembrava rilassata come quando
l'avevo conosciuta a casa di Amber, poi sono stato io a rovinare un
pò la situazione. Mi dispiaceva che
mi avesse visto sotto questa luce,tipo "maniaco sessuale". Le farò cambiare idea molto presto...
"E adesso che fai,lavori?" Attirò di nuovo la mia attenzione con la sua voce calma,mentre beveva il suo frappè.
"No, a dire la
verità ne cerco uno...Prima lavoravo in un panificio, ma non
volevo continuare a farlo perchè aspiro a qualcosa di più
alto o almeno adatto alle mie competenze".
"Ah va bene...a me piacerebbe fare l'hostess in futuro, dato che studio lingue straniere, mi piacerebbe molto come lavoro".
"Interessante,ma fare quel tipo di lavoro richiede anche un grande sforzo fisico e psicologico".
"Lo so,ma aspiro a quello. L'ho sempre desiderato da bambina..."
"Allora ti auguro di
farcela. A proposito, volevo scusarmi per come mi sono comportato
quella sera con te. L'alcool mi ha fatto reagire in quel modo,non
volevo".
Speriamo che accetti le mie scuse...dopo tutto stavo dicendo la verità.
"Accetto le tue scuse,ma non farlo più... mi hai spaventata". Oh Madison non sai quanto mi dispiace, ma tu non sai che dopo quel contatto mi hai mandato fuori di testa!
"Grazie,non si ripeterà. Comunque hai un profumo buonissimo..." Cazzo l'ho detto veramente?! Oh mamma...
"Grazie Harry..." Caspita non mi ha messo KO come prima. Allora in fondo è davvero dolce come i cupcake che stavo mangiando!
"Di niente. Tu hai finito tutto?"
Cambiai discorso per l'imbarazzo. Prego, imbarazzo?! Dio mi sto rincoglionendo.
"Si ho finito".
"E questo cupcake lo lasci a metà? Sei davvero insensibile...lo lasci tutto solo!"
"Ahahaha Harry provi compassione per un dolcetto? Se vuoi mangialo tu, a me non entra proprio". Bel sorriso Madison...davvero stupendo.
"Non è solo un
dolcetto,è un bellissimo e buonissimo cupcake di
Starbucks. Ma se non lo vuoi lo mangio subito." Addentai come un
leone il povero dolce e Madison mi guardò un pò preoccupata. La capivo, sembravo un pazzoide in quel momento.
"Andiamo a pagare prima che divori anche il vassoio".
Ci dirigemmo alla cassa e pagammo il conto. Ovviamente pagai io, dopo
varie insistenze da parte di quella testarda di Madison, pagammo
e andammo fuori.
"Beh ora facciamo un giro? Così digeriamo tutta sta roba.."
"Okay ma non allunghiamo tanto,devo tornare presto a casa".
"Va bene andiamo al parco".
Pov's Madison
Non potevo crederci,ma mi sentivo bene con Harry. Pensavo che mi
avrebbe legata nello sgabuzzino del bar e mi avrebbe violentata,invece
si è dimostrato un ragazzo tranquillo.
Era piacevole chiacchierare con lui,davvero non me l'aspettavo di definire così quel riccio.
Mi è sembrato carino quando mi ha chiesto scusa per l'accaduto
di pochi giorni fa,almeno se n'era reso conto, ma meglio non dare
tanta confidenza è pur sempre un ragazzo e i ragazzi
hanno i loro istinti.
Stavo quasi dimenticando di mandare il messaggio ad Amber così lo scrissi mentre ci stavamo dirigendo al parco.
"Qui tutto bene,abbiamo mangiato allo Starbucks e mi ha chiesto scusa per l'accaduto. Speriamo bene a fine serata....Mad xx"
"Facciamo progressi! Va bene dolcezza fai lo stesso attenzione e chiamami in qualsiasi momento. Amber x"
Sapevo di poter contare sulla rossa. Harry attirò la mia attenzione.
"Andiamo? Altrimenti si fa tardi.."
"Arrivo".
Il tragitto era stato di risate e qualche presa in giro, non era poi
così male come pensavo..anzi mi stava attirando il suo
carattere.
Notai i suoi occhi verdi quando mi parlava, erano di un colore raro, le
labbra a cuoricino,un sorriso bellissimo e ha anche un bel fisico.
Arrivammo al parco e ci fermammo sul ponticello per guardare il laghetto con qualche volatile che galleggiava sull'acqua.
Bell'atmosfera...non ci ero mai andata in quel parco,ma credo che ci andrò spesso d'ora in poi.
"Ti piace?" Mi arrivò la sua voce roca alle mie orecchie,prima mi dava fastidio ma adesso sembrava tranquilla.
"Oh si...è davvero un bel posto".
"Allora ci verremo spesso".
Ehilà ladies and gentlemen! xD
Finalmente Harry e Madison sono usciti insieme e sembra andare nel verso giusto...Sperando che Harry
non commetta nessuno sbaglio per perdere del tutto l'amicizia di Mad.
Il capitolo ha finalmente anche la parte di Harry,così sappiamo anche il suo punto di vista.
Beh che dire...se ve gusta la storia continuate a leggere!
Adiooossssss Amigos!
Hilary
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Capitolo 10 *** Ti porto a casa ***
ti porto a casa
Si
stava davvero bene in quel parco, la luna si specchiava nel laghetto e
attorno c'erano pochi lampioni, che rendevano il luogo poco illuminato.
C'erano
anche panchine dove la gente parlava o c'erano coppiette
che si scambiavano dolci parole ed effusioni.
Harry
era tranquillo ed era a suo agio, anch'io lo ero un pò ma mi
sentivo ancora in imbarazzo, lui ha insistito tanto a uscire con me,
nessun
ragazzo lo aveva fatto. Aveva chiesto anche il mio numero, mi chiedo
perché tanto interesse nei miei confronti: ha qualche fine?
Prova qualcosa?
Forse non devo assalirmi con tutte queste domande adesso, vedremo che succederà più in là.
"Allora ci verremo spesso".
Questo
mi fece pensare che voleva di nuovo uscire con me....Dovrei
accettare? Quanti problemi, non so cosa dire! Vorrei acquistare
una vocale grazie...
"Se ti va....ma tu vivi solo o con i tuoi?" Deviai l'argomento perchè non sapevo cosa rispondere.
"Vivo solo..."
Harry cambiò umore, si rabbuiò dopo quella
domanda.Chissà che cosa gli era successo, avrei voluto chiederglielo ma non volevo
essere invadente.
"Io
invece con mio padre e mia nonna. Mia nonna in questo periodo sta
attraversando una specie di crisi di mezza età, vuole essere
chiamata per
nome perché dice che "nonna" la fa sentire più vecchia".
Non parlavo spesso della mia famiglia da quando era morta la mia mamma; ogni volta che si toccava l'argomento "famiglia"
diventavo triste. Pensavo poi che la mia famiglia fosse ancora
unita, anche se la mamma non c'era più. Papà e nonna si
erano presi cura di me e
le cose andavano abbastanza bene anche senza di lei; non mi hanno mai
fatto pesare la sua assenza nè mi hanno fatto mancare
niente, perciò li amo tanto.
"Ahahaha davvero? Beh ha uno spirito giovanile".
Lo avevo fatto ridere,sono contenta...forse mi racconterà della sua famiglia quando se la sentirà.
"Oh si se ne ha. Caspita sono quasi le undici! Devo tornare a casa....ci vediamo Harry! "
Me ne stavo andando quando mi sento tirare per un braccio.
"E torni sola? Avanti ti dò un passaggio, è tardi. Poi hai tanta strada da fare".
"No Harry non ho bisogno del pass..."
"Invece sì, può succederti di tutto a quest'ora."
"Se non sbaglio pochi giorni fa a farmi qualcosa a quest'ora sei stato tu".
"Ti
ho già chiesto scusa per l'accaduto. Ora se vuoi tornare a
casa in tempo ti conviene accettare il passaggio, acida".
Ah pure acida?!
"Okay va bene e non alterarti tanto".
"Sono calmo Madison. Ma tu sei così testarda".
"Dai andiamo prima che esca il sole".
"La macchina è qui vicino...non l'ho parcheggiata in capo al mondo".
"Poche chiacchiere e camminiamo".
"Ai suoi ordini Capitano" .
Alzò le mani in segno di resa e in cambio ricevette uno
sguardo gelido da parte mia. Volevo vedere lui alzarsi
alle sette del mattino
per
andare a scuola e starci intere ore a sentire cantilene. Non mi
dispiacevano però le ore di lingue straniere ovviamente.
Oltre tutto, io ho difficoltà a svegliarmi di primo
mattino. E' un vero e proprio trauma.
Arrivammo
alla sua macchina,che dico... un furgone! Era la stessa macchina di
ieri, vista oggi da vicino non sembra poi così inquietante,anzi!
"Bella la tua auto." Mi scappò...
"E' il mio gioiellino". Gli uomini e le macchine,una cosa sola.
Mi aprì la portiera e mi sedetti. Che gentiluomo. Si accomodò anche lui e mise in moto.
Poi accese la radio dove trasmettevano "Fix you" dei Coldplay. Appena la sentii bloccai la mano di Harry.
"Lascia qui!"
Cantavo insieme a loro e mi sentivo più tranquilla. Ero un pò titubante all'idea di andare con lui in macchina.
"Ti prego stai rovinando la canzone".
"Ma smettila...non sono molto stonata".
"Invece sì, guarda: si stanno spaccando i vetri della macchina. Ti avverto,paghi tu il danno".
"Ah ah molto
divertente! Comunque pensa a guidare prima che facciamo un'incidente
e finiamo in una schifosa stanza di ospedale".
"Non sapevo fossi così permalosa". Fece un sorrisino furbo,si divertiva a provocarmi. Di certo aveva trovato pane per i suoi denti.
"Ora lo sai". Dissi freddamente. Mi uscì naturale; lo lasciai perdere e continuai a sentire la mia adorata canzone.
Improvvisamente,cambiò stazione, quella sulla partita del giorno.
"No. La partita no."Mi
annoiavo sempre a guardare i soliti movimenti di
uomini sudati che lanciavano un'inutile palla di cuoio in una
rete. In questi
casi sentire una partita in radio era ancora più straziante.
E poi i telecronisti che non smettevano di parlare nemmeno per un
secondo e si ficcavano nelle orecchie come le mosche in Africa.
Mi rivolsi a lui con sguardo scocciato e quasi omicida, si accorse che lo stavo guardando e fece anche lui lo stesso.
"Sei pazza?! Oggi giocano Manchester United-Chelsea".
"Ohh davvero entusiasmante". Splancai gli occhi come se avessi sentito che la boutique di Gucci era stata derubata in quel preciso istante.
"Le donne non capiscono niente di calcio".
"Infatti non voglio nemmeno capirne qualcosa. Comunque grazie per avermi accompagnata e per il resto... ciao Harry".
Eravamo arrivati di fronte casa mia e aprii lo sportello per scendere,
ma il riccioluto mi prese per il polso e caddi di nuovo sul sedile in
pelle.
"Usciremo di nuovo".
Era un'affermazione vera e propria, non si dava per vinto, mi
fissava con i suoi pozzi verdi; era uno sguardo deciso, da quel che
avevo capito
non avrebbe accettato un "no" come risposta... ma io posso fare quello che mi pare e non può costringermi.
"Se mi andrà ". Risposi secca, curiosa di quale sarebbe stata la sua risposta.
"Ti andrà sicuramente....credo che stasera non sia andata poi così male".
Da un lato aveva ragione, ma chi mi dice che sarabbe andata bene anche
la prossima volta? Non volevo rispondere subito "si" perchè
in queste situazioni non mi ci sono mai trovata, ero convinta che non sarei uscita con lui una seconda volta.
Una parte del mio cervello diceva che non potevo giudicarlo senza
almeno andare a fondo con la conoscenza, l'altra parte mi suggeriva di
non accettare le sue richieste di uscita.
Misi una mano fra i capelli per riflettere su quello che dovevo
rispondergli, ma non mi veniva in mente nulla. Per fidarmi di una persona
ce ne vuole e con Harry la cosa si stava rivelando difficile.
Lui capì la situazione e si avvicinò di più a
me, di scatto feci un passo indietro ma mi tenne ferma ancora una volta
sul polso e inchiodava le sue iridi nelle mie.Poi si fece avanti per
arrivare al mio orecchio.
" Sono stato bene stasera, ma ora vai, ci sentiremo presto piccola." Mi disse sussurando.
Lasciò un candido bacio sulla mia guancia e lasciò la
presa tornando al suo posto tenendo ancora il contatto visivo con il
mio mentre scendevo dall'auto.
Mi sorrise malizioso e quando si assicurò che fossi entrata in casa sfrecciò via.
Ci saremmo rivisti? Così mi fece intendere e soprattutto, io avevo voglia di rivederlo?
Avevo enormi punti interrogativi, l'unica cosa che mi venne in mente fu
andare a dormire e pensarci l'indomani, magari con l'aiuto di Amber.
Parli del diavolo e spuntano le corna: mi arrivò il messaggio della rossa in quel preciso istante:
"Sei a casa? Come stai? x"
"Si,sono appena rientrata. Sto bene per fortuna, domani ti racconterò tutto. Notte ti voglio bene. "
Arrivai in camera mia silenziosamente dato che ci dormivano la nonna
e papà. Mi struccai, tolsi i vestiti e andai a dormire.
Ancora una volta quel cazzone del cellulare vibrò e alzai
pigramente la testa per afferarlo e per buttarlo quasi dal balcone.
Aprii il messaggio e lessi a malapena con occhi socchiusi:
" Spero che ci sia io nei tuoi sogni stanotte. Sogni d'oro piccola H x".
Ma che cazzo si fumava? Le ortiche? Io dovrei sognarlo...pfff spero di
rifare un sogno su Johnny piuttosto che su un riccio affamato di
cupcake di Starbucks.
Si sentiva davvero così importante che l'avrei sognato dopo
l'uscita di oggi...mha per favore fammi fare una bella dormita che tra
poco finisco in letargo
insieme agli orsi bruni!
E coma fu...
Salve Malibù!!!!! (?)
Beh che ne pensate dell'uscita di Harry e Madison?
Io credo che insieme facciano scintille...ma che farà il nostro Hazza per conquistare il cuore della ragazza????
Ovviamente lo scoprirete nella prossima puntata su Italia uno...*Scherzi a parte* xD
Madison sembra così confusa dal comportamento di Harry che si lascerà andare con lui?
Non vi anticipo niente (sono un pò cattiva muahah) scoprirete tutto leggendo belle!
Detto questo Adiooooooossssssss
Hilary
|
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Capitolo 11 *** Anche tu qui! ***
Anche tu qui!
"Trrrin trrrrin triiin".
Odiosa sveglia mattutina che ti possano staccare qualche ingranaggio maledetto e non farti funzionare più.
Oh Madison sei davvero dolce di primo mattino,dimmi....da dove scaturisce tutto questo sentimento? Sicuramente non dal cuore...
Volere o volare dovevo alzarmi.
Mi
alzai in tutta la mia bellezza da procione incallito (?) e la mia
delicatezza pari ad un elefante che balla la danza del ventre, infilai
le ciabatte morbide e filai in bagno.
Mi
rinfrescai il viso con l'acqua più volte per farmi risvegliare
del tutto. Mi vestii, mi truccai e pettinai i miei bei capelli lunghi.
Scesi
dalle scale goffamente,purtroppo buttarmi acqua sul viso per cinque
minuti non era bastato, ma l'odore che proveniva dalla cucina fece
risvegliare i miei pigri sensi.
Demi aveva fatto i muffin e mi aveva preparato il latte in un enorme tazzone e aveva messo il cacao in polvere in superficie.
Che
colazione da bomba! Demi vide i miei occhi sognanti e la bava che
stava per scendere dalla mia bocca, così mi porse il cucchiaio.
"Demi è la colazione per i soldati in Iraq...non per una persona".
"Lo so, ma dato che esistiamo anche io e tuo padre,ho voluto cambiare. Io amo cucinare lo sai".
"Certo che lo so". Risposi con un boccone.
"Non ingozzarti come i maiali di zio Frank bambina mia...un pò di contegno dannazione". La sua solita finezza ...
"Sono così buoni i tuoi muffin...ne ho mangiati due e la tazza del latte è a metà, puoi darmene un altro?" Feci la faccia da cucciola,funzionava sempre.
"Prendine quanti ne vuoi,ce ne saranno altri dieci! Comunque chi era quel bel ragazzo che ti accompagnato ieri a casa?"
Sputai
il latte dopo aver sentito quella domada. Aveva visto Harry? Ma non
dormiva beatamente nel suo letto a quell'ora? Oh merda...
"Nessuno di importante..un amico,ma come hai fatto a vederlo se i vetri sono scuri?"
"Ho assistito a tutta la scena, e poi mentre ti ha fatto sedere sul sedile si era spostato e l'ho visto."
Porco
nasello ha visto tutto...che vergogna! Io dicevo tutto a mia nonna,ma
di ragazzi parlavo poco,mi faceva domande anche sconce delle volte.
"Capisco,ma non andavi a dormire alle dieci di solito?"
"Andavo...ieri
sera ho visto David Letterman Show e non volevo assolutamente
perdermelo, poi ho visto delle luci penetrare dalla finestra e sono
venuta a vedere.
Cosa mi nascondi pupetta? Stavate pomiciando?" Mi scrutò con sguardo indagatore,ma tu vedi che dovevo sopportare a primo mattino! Non bastava la sveglia!
"Nonna ma che dici?! Ci conosciamo da poco e poi non l'avrei mai fatto davanti casa mia..." Anche se non stavamo pomiciando,Harry aveva anticipato un "assaggio" quel famoso giorno.
Meglio non ricordare.
"Oh avanti,l'ho fatto anche io la prima volta alla tua età con nonno Chris in macchina".
Volevo
possedere il mantello dell'invisibilità di Potter in quel
momento. Un argomento di cui non avrei mai voluto parlare con un
famigliare si stava affrontando proprio ora.
"Ti
ripeto Demi,che non stavamo facendo niente in macchina....solo
parlando! Scusa, se hai assistito a tutta la scena perchè pensi
questo? "
"No appena ti ha fatto risedere, David Letterman ha catturato la mia attenzione e poco dopo mi sono andata a coricare".
"Okay basta,devo andare a scuola".
"Svegliati oggi è sabato".
Mi ricordò mia nonna. Cazzo mi ero svegliata per niente? Ma
vaffanbrocchiolo! Potevo svegliarmi direttamente domani che è
domenica.
"Troppa la preoccupazione mi sono svegliata lo stesso presto. Non è giusto!!" Piagniucolai quasi come una bambina.
"Piagniucola di meno e vai a vedere se tuo padre ha bisogno di una mano".
Se
mia nonna avesse saputo che mio padre era aiutato già da quattro fusti non
mi avrebbe detto di dargli una mano. Forse se li avesse visti si sarebbe fatta
una capanna lì per vederli tutto il giorno.
Non
ci pensai due volte e andai di nuovo in camera a mettermi una
felpa Hollister nera abbastanza aderente, dei jeans e un paio di
Nike nere. Misi una
grossa sciarpa di lana grigia fatta
da Demi e il cappello coordinato e andai nell'officina di mio padre.
Portavo su un vassoio di muffin per offrirli agli altri.
Speravo tanto che ci fosse anche Zayn...
Entrai e dissi allegramente:
"Buongiorno a tutti, belli e brutti". Feci uno dei miei migliori sorrisi e i quattro operai si girarono verso me vedendo anche i muffin che avevo.
"Buongiorno bella". Mi pare che fosse Louis a salutare per primo. Aveva un fazzoletto bianco in mano per pulirsi dall'olio di auto e venne da me.
Fecero così anche tutti gli altri.
"Tu sei la mia salvezza..grazie".
Il biondino era inginocchiato a terra come se avesse visto il Papa.
Afferrò subito tre muffin e se li pappò in un secondo. Mi fece ridere
tanto.
"Oh si ci volevano proprio...li hai fatti tu?" Parlò anche il biondo cenere Leon, Lim... Liam! Ecco me lo sono ricordato.
"No, mia nonna...non mi sveglio presto per cucinare". Tutti risero.
"Allora complimenti alla nonna!"
Finì di dire Louis. Mi era simpatico quel ragazzo. Però
non vedevo il moro dal ciuffo perfetto. Ero un pò delusa di non
trovarlo,forse stava aiutando papà.... i miei dubbi svanirono quando sentii dei passi dietro di me e poi la mia
schiena andò a sbattere contro qualcosa, anzi qualcuno.
"Ciao bellissima". Zayn mi sussurò nell'orecchio tenendomi abbracciata da dietro. Voleva farmi morire? Ci stava riuscendo...
"Ciao a te....vuoi favorire?" Chiesi indicando un muffin, lui accettò senza discutere.
"Sapete dov'è mio padre?" Ero lì da dieci minuti abbondanti ma dell'uomo castano quarantenne neanche una traccia.
"Si trova di là per fare un colloquio con un nuovo operaio". Mi rispose Niall ''l'affamato''.
"Oh capisco. Volevo dargli i muffin e chiedere se aveva bisogno di aiuto".
" Tu ci hai aiutato a riacquistare le forze necessarie per dopo, non c'è bisogno che faccia lavori pesanti". Mi rispose Louis con tono gentile.
"Mi fate sentire debole così!" Ammiccai facendo una faccia poco offesa perchè sapevano che stavo scherzando.
"Oh no, tu sei forzuta più di tutti noi messi insieme". Rispose beffardo Zayn e ricevette un piccolo broncio da parte mia.
"Scherzo Mad. Aspetta con noi tuo padre, avrà quasi finito".
"Okay va bene. Mangio anche un altro muffin".
Mentre stavo prendendo il muffin Zayn si sedette su una sedia e
instintivamente baciai la sua guancia. Arrossì poco dopo.
"Sei molto dolce".
Sorrise e io avvampai a quella affermazione. Mi sedetti anche io di
fronte a lui e Louis affianco a me. Zayn ogni tanto mi mandava sguardi
focosi e non
ero stata l'unica ad accorgesene.
"Hey qualcuno qui ti sta consumando con gli occhi." Il moro ammiccò facendo scoppiare tutti in una sonora risata, compresi me e Zayn.
"Lou smettila prima che ti martelli la testa". Zayn lo minacciò e tutti risero di nuovo. Quanto amore!
"Oh Zayn lo so che non ne saresti capace..chi ti darebbe fastidio se non io? " Ridemmo ancora di più e il moro mise un braccio avvolto sulle mie spalle.
"Allora Mad ,vai a scuola?" Chiese il simpaticone accanto a me.
"Si studio lingue straniere".
"Ooooh brò te la sei scelta proprio esperta! Quà la mano amico mio..." Zayn lo fulminò con lo sguardo mentre tutti cercavano di trattenere le risate.
Io di colpo arrossii più di prima come un pomodoro. Ma risi lo stesso.
"Sei proprio uno scemo Lou". Affermò Liam. Meno male c'era lui a portare un pò di serietà.
La
porta dell'ufficio si aprì e scattarono tutti in piedi. Mio
padre non era una persona severa, anzi era un pezzo di pane. Trattava alla
stessa maniera le
persone
che conosceva e si faceva voler bene. Uscì con un sorriso
stampato sul viso con un ragazzo che non si vedeva bene...beh l'altezza
non giocava a mio favore.
"Ragazzi
sono lieto di presentarvi il vostro nuovo compagno di lavoro. Da quel
che ho capito è molto preparato e ci darà soddisfazioni.
Perciò
accogliamo Harry Styles come nuovo membro della nostra squadra".
Non
potevo credere alle mie orecchie, spostai in avanti la mia figura fino
a vedere del tutto la scena. I ragazzi lo stavano accogliendo
calorosamente e mio padre
sembrava
felice di averlo accolto nella sua officina. Rimasi paralizzata quando
finalmente si girò e anche lui rimase immobile vedendomi di
fronte.
Ero rimasta senza parole, quando mio padre mi strinse per il fianco e mi riportò sulla terra.
"Harry lei è mia figlia Madison, loro la conoscono già. Mad lui è Harry".
Papà
si staccò da me e andò di nuovo dai ragazzi mangiando i
muffin che avevo portato. Harry si avvicinò pericolosamente
vicino me e sussurrò:
"Ciao piccola, ci vedremo spesso allora". Sul suo viso c'era un sorriso malizioso e stava ottendendo quello che voleva: vedermi.
"A quanto pare....ma non sarò qui tutti i giorni, io vado a scuola e studio, quando ho tempo passo a salutare mio padre." Feci capire subito che non avrei passato il mio tempo lì,soprattutto ora che c'era lui.
"Mi accontenterò di poco,ma non vuol dire che non ti vedrò al di fuori dell'officina".
"Sogna Harry".
Ancora non sapevo se uscire con lui, ma per il momento mi
era bastato vederlo lì. E sicuramente lo avrei rivisto in
qualunque altro momento con mio padre al lavoro.
"Spero di essere stato nei tuoi di sogni stanotte, Mad".
"Al contrario, ho sognato Johnny Depp." Alla mia affermazione scoppiò a ridere. Io feci dietro-front per tornare a casa.
O meglio avrei chiamato Amber per uscire un pò. Ad un tratto sentii toccarmi la spalla e mi girai. Zayn.
"Dove vai zuccherino? Non resti qui?" . Vidi Harry irrigidirsi alla parola "zuccherino". Mi fece ridere in quel momento, c'era per caso gelosia nei confronti di Zayn?
Aprezzavo
di gran lunga il brunetto quando mi chiamava così, era
stato sempre delicato con me, forse poteva anche essere attratto dalla
sottoscritta.
Feci gli occhi dolci, cosa che non capitava spesso con Harry e lui se ne accorse.
"No Zayn,vado a casa e voi dovete lavorare sodo, ci vediamo. Ciao" . Lasciai un bacio sulla sua guancia e lui circondò la mia schiena con le braccia per poi ricambiare il bacio.
Oh
Zeus stavo morendo, il suo tocco era così delicato e dolce
che mi veniva voglia di ribaciarlo sulle labbra fino allo sfinimento.
Mi tolsi da quel caldo abbraccio e feci di nuovo il mio sguardo dolce che lui apprezzò sorridendomi.
Harry sicuramente testimone di quella scena, si schiarì la voce e parlò:
"Zayn,vieni andiamo al lavoro".
"Arrivo". Mi
lasciò e andò dagli altri. Vidi Harry spostare il suo
sguardo lungo tutto il corpo di Zayn e poi si voltò ancora
una volta da me. Mi vide sognante mentre
guardavo perdutamente la figura del moro che piano piano scompariva.
"Vai a casa Madison". Mi suggerì freddo.
"Ci sto andando. Ciao a tutti". Salutai e andai a casa felice come una Pasqua e un pò turbata come un bufalo imbufalito. (?)
Zalveeeeeee!! xD
Quante novità in questo capitolo ragazzuole! SOPRATTUTTO,
non dimentichiamoci della simpatia di Demi....adoro questa donna! Ahahahahah fine come un camionista xD.
Harry sembra essere geloso delle
attenzioni di Zayn per la ragazza e intanto lei non fa altro che
sbavare dietro il nostro Jawaad.
Non so voi,ma io sono proprio curiosa come faranno ad affrontare questo "triangolo" amoroso e conquistare Madison.
Lei chi sceglierà?
Mmmm bella domanda!
Beh, detto questo filo via,ci vediamoooooooo.
Hilary
|
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Capitolo 12 *** Hey bambolina ***
Hey bambolina
Andai a casa e mi sedetti sul divano nel nostro ampio soggiorno mentre componevo il numero di Amber.
Uno,due,tre squilli e finalmente rispose:
"Pronto? Qui è la regina d'Inghilterra chi mi parla?" Rispose con tono da persona colta. Era tutta pazza!
"Si ecco, sono la
moglie del presidente degli Stati Uniti d'America. Volevo chiederle se
è disponibile ora per trascorrere del tempo insieme...le va?"
"Se sarò
scortata da una carrozza di sei cavalli bianchi e con guardie reali
inglesi sarò lieta di accettare il suo invito".
"Col piffero regina mia,può usare la sua auto per arrivare alla mia dimora". Scoppiai a ridere per quella assurda telefonata.
"Siamo acide oggi?! Comunque accetto lo stesso,sto arrivando".
"L'aspetto con ansia. Arrivederci". Chiusi la telefonata e mi sdraiai sul comodo divano in pelle in attesa che la rossa arrivasse.
I miei pensieri ritornarono alla situazione di pochi minuti fa. Zayn si
stava avvicanando a me,Harry invece non si capiva che intenzioni
avesse.
Gelosia,voglia di uscire con una ragazza diversa...che cosa frullava sotto tutto quell'ammasso di ricci?
Sicuramente le attenzioni del primo non mi dispiacevano affatto,anzi spero che la nostra conoscenza andrà a fondo.
Ma il riccioluto? Beh non sapevo proprio che pensare...
Le mie ipotesi sparirono appena sentii il campanello suonare.
"Buongiorno rosso malpelo ". Buttai questa battuta di cui lei non sembrava affatto apprezzare.
"Buongiorno a te castana benpelo".
Poteva risparmiarla quella orribile battuta,ma infondo è
Amber...se non le fa lei chi avrebbe avuto il coraggio di dirle?
Entrammo in casa e ci dirigemmo in camera mia.
Meno male Demi aveva ordinato la stanza e rifatto il letto. Te quiero Demi!
Ci sedemmo sul letto e iniziammo con le nostre lunghe chiacchierate.
Mi disse che non aveva fatto niente di speciale; al contrario mio
che avevo un sacco da raccontare. Iniziai a raccontarle
dell'appuntamento con Harry fino ad arrivare
cosa era successo poco fa.
"Caspita ora lo avrai sempre davanti agli occhi!" Rimase stupita anche lei nel sapere che Harry lavorava ora con mio padre.
"Già...ma sono felice di vedere Zayn". Mi scappò un sorriso mentre ricordavo l'abbraccio che ci era stato tra noi due.
"Forse con Zayn
potrà funzionare! Così Harry ti lascerà in pace
una volta saputo che frequenti un altro ragazzo".
"E' questo che mi
preoccupa! Harry sembrava geloso mentre Zayn mi abbracciava,dovevi
vederlo... sembrava un toro nel bel mezzo di una corrida".
"Ahahaha. Allora qui
si tratta di un bel triangolo amoroso. Chi saprà conquistare il
cuore della nostra piccola Madison Smith?"
"Simpatica come al
solito. Comunque io non la vedo come una "battaglia" per ottenere quel
che si vuole. Il mio cuore indicherà la persona giusta per me." Se la prof di filosofia potesse sentirmi!
" Hai ragione. Spero che qualunque cosa accada,questo ragazzo non ti faccia soffrire e non interferisca sulla nostra amicizia".
"Non lo farà mai,io tengo tanto alla nostra amicizia e non sarà un ragazzo a separarci! E' una promessa." Abbracciai forte la mia migliore amica.
Io e lei ormai eravamo inseparabili,come lo ying e lo yang,come la luce
e il buio. A Blackpool avevo una migliore amica,ma da quando mi
sono traferita a Londra non si è fatta mai sentire, quindi
cominciavo a pensare che non fosse davvero la mia migliore amica. Amber
lo era a tutti gli effetti.
Il suo carattere vivace la rendeva unica ; sapeva sempre come
farmi tornare il sorriso e si sarebbe divisa in dieci per aiutarmi
nelle difficoltà.
"Ti voglio bene Mad! Ma dimmi...mi farai conoscere uno degli operai fighidelmondo di tuo padre??"
Ecco dove voleva andare a parare alla fine! Alla fine era fatta
così e la adoravo per questo. Può darsi che anche lei
avrà una possibilità con i ragazzi.
"Certo!Ci andiamo lunedì pomeriggio".
"Magari poi usciamo a quattro!" Le grandi fantasie di Amber Margareth Moore.
"Mmm e chi lo sa?!" Risi anche io a quel pensiero. Non doveva essere un male pensare una probabile uscita con i nostri ragazzi dei sogni.
"Io credo di si! Cazzarola sono già le 12 e 30! I miei tra poco mangiano,anche tu...tolgo il disturbo."
Si catapultò dal mio letto come una pazza appena uscita dal
manicomio ma mi affrettai a farla fermare sulla soglia della porta.
"Testa di rapa vuoi stare ferma! Rimani qui a pranzo...non c'è nessun problema."
"Ok avviso mia madre,grazie Mad".
"Figurati. Oggi è sabato,ce la spasseremo alla grande!" Oh sì,avevo già pianificato cosa fare. Non vedevo l'ora.
"Contaci pure sister! Immagino che tua nonna abbia cucinato qualcosa di squisito..senti che profumo! Adoro quella donna".
"Anche io. Ma a volte la sua finezza è pari a quella di un camionista in viaggio da sei giorni".
"Per questo mi piace! E non lamentarti..anche tu lo sei a volte." In effetti aveva ragione, la finezza non era nel sangue di noi Smith;infondo però tutti ci adoravano.
"A tavolaaaaaaa". Mia nonna gridò dalla cucina come King Kong .
Andammo in cucina e ci sedemmo a tavola. Avvertii mia nonna che si
sarebbe fermata anche la rossa a mangiare e acconsentì senza
problemi.
L'unico che mancava all'appello era mio padre.
"Siamo solo noi tre ?"
" Tuo padre ha detto che hanno ancora da fare,rientrerà a pomeriggio".
"Capito. Beh buon appetito!" Le ragazze risposero all'unisuono e cominciammo a mangiare.
Eravamo quasi alla fine del pranzo ,tutto ad un tratto mia nonna si alza di scatto.
"Ma porco di quel cane, sono le 13.15 e Gordon Ramsay è già iniziato da dieci minuti. Dannazione." E miss finezza dell'anno viene vinta da......Demetria Collins signori e signore!
"Sa una cosa Demi? Lei dovrebbe condurre un programma con Gordon. Siete identici". Improvvisò la rossa scatenando una risata a tutte.
"Lo penso anche io cara. Sai quante belle sterline ci toccano ad ogni parolaccia?"
"Già Demi,non ne abbiamo idea. C'è qualcosa di dolce? "
"Oh si dimenticavo,ho comprato il gelato alla vaniglia. Il tuo preferito". Come avrei fatto senza di lei?!
"Ora si ragiona!! Ti adoro....Amber prendi due bei cucchiai che ci ingozziamo di questo gelato buonissimo".
"Non me lo faccio ripetere due volte". E così il gelato finì.
Aiutammo mia nonna a sparecchiare e mettere i piatti nella stoviglie e
lei nel frattempo era spaparanzata sul divano a vedere" Cucine da
incubo".
Era tutto in ordine e ci recammo di nuovo nella mia cameretta a sentire
un pò di musica. Erano le due e sfinite ci sdraiammo sul mio
letto.
Stavamo trascorrendo una bella giornata e non volevo che finisse subito. Mi girai dalla sua parte e cominciammo a parlare.
Mi alzai dalla mia posizione per andare in bagno ma mentre ci
andavo,vidi attraverso il vetro del mio balcone i ragazzi fuori
dall'officina seduti.
"Amber vieni a vedere". Sapevo che era curiosa di conoscerli,possiamo farlo ora!
"Che c'è? Il gabinetto ti spaventa? "
"No sciocca. Ci sono i ragazzi seduti fuori dall'officina". Balzò in mezzo secondo e si mise accanto a me per vederli. Per quasi non sbavava sul vetro così lo aprì.
Uscimmo fuori sul mio balcone ci appoggiammo sulla ringhiera in ferro. Uno di loro alzò lo sguardo e ci vide.
"Hey ragazzeeee!!". Louis urlò per farsi sentire. Solo lui poteva farlo...
"Ciao a voi". Risposi alzando la mano. Tutti si alzarono e vennero sotto il mio balcone scavalcando all'olio cuore la staccionata.
"Dio se non sono
perfetti! Non ci credo che stanno venendo da noi".
"Credici amica mia".
"E' una tua amica?" Chiese il biondino curioso.
"Si Niall, si chiama Amber".
"Piacere a tutti". Awww era diventata rossa come i suoi capelli! Che carina...Tutti sorrisero cordiali.
"Stavamo facendo una pausa, tuo padre ci sta facendo lavorare tanto Mad. Sono esausto ragazzi! " Louis aveva una faccia sconvolta ma sapeva sempre tirar fuori il lato postivo con una battuta.
"Oh poverini....volete un massaggio?"
"Scendi subito allora".
Rispose Zayn con un faccia da pervertito. Divenni rossa
all'istante.Amber se ne accorse e mi diede una piccola spinta al
fianco.
"Spiacenti,non possiamo".
"Allora veniamo noi da te".
Sembrava strano che non avesse ancora parlato....Harry colse
subito l'occasione e rispose con un sorriso a trentadue denti.
"Non potete venire mi dispiace, stiamo passando una giornata solo ragazze". Finalmente Amber uscì la lingua.
"Allora scusa! Noi torniamo al lavoro ci si vede in giro ragazze". Liam finì di parlare e tutti andarono al lavoro...eccetto Zayn che fece marcia indietro.
"Hey bambolina mi daresti il tuo numero? Volevo chiedertelo prima ma non ho avuto l'occasione per farlo". Decedo tra 3,2,1.....
"C-certo te lo dico subito."
Dissi il numero e mi mandò un bacio al volo e lo colsi.
Spostai più in là lo sguardo e Harry guardava con aria
minacciosa il moro con le mani nelle tasche dei pantaloni.
Ma che voleva? Tuttavia, appena Zayn arrivò si spostò e
cominciò a camminare...con grande sorpresa si voltò di
novo nella mia direzione e fece un occhiolino.
Era davvero strano quel ragazzo...rimasi stupita,ma non tanto quanto Zayn mi chiese il numero.
Ahhhhh facevo i salti di gioia mentre entravo nella mia stanza.
"Calma innamorata. Stai rovinando il parquet!"
"Amber è una cosa pazzesca! Mi ha chiesto il numero! Oddio non ci credo...e poi hai sentito come mi ha chiamata??" Gli ormoni stavano facendo un party hard.
"Si bambolina " Ripetè con stessa voce quella parola che rimbombava nelle orecchie.
"Comunqe a me piace il
biondino....E posso dirti un'altra cosa? Harry e Zayn
sono persi per te Mad...ho visto come ti guardavano e
sinceramente, credo che saranno rivali".
A quelle parole il mio cuore fece un tuffo....Davvero interessavo a
questi ragazzi? Zayn me lo sta dimostrando pian piano,ma quello che
voglio
realmente capire è Harry. Fa finta di essere geloso per ottenere
qualcosa o lo fa per conquistarmi? Questo si che era un problema...
"Amber non so che
dire....Primo: mi fa piacere che provi interesse per Niall,e secondo me
anche lui vorrebbe conoscerti. Secondo:ho dei dubbi per quanto riguarda
Harry".
"Già hai ragione...però come hai detto tu: il cuore ti dirà la persona giusta".
A quel punto mi arrivò un messaggio:
"Mi ha fatto piacere rivederti...spero che capiti spesso" Un bacio Z x " Mentre riposavo il cellulare vibrò di nuovo. Un altro messaggio:
"Credo che tu abbia capito le
mie intenzioni, non mi arrenderò per ottenere ciò
che desidero. A presto piccola. Harry x"
Stavo per avere un attacco cardiaco...preparate le barelle! Bene,ora sono nella merda fino al collo. Che casino...
"Come mai quella faccia sconvolta?" Chiese la rossa abbastanza preoccupata. Rivolsi il cellulare per far vedere i contenuti dei messaggi.
"Amber,leggi..".
"Merda."
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Capitolo 13 *** Sarò anche egoista... ***
Sarò anche egoista..
Harry's pov
In quel preciso istante mandai il messaggio a Madison,non avevo nessuna intenzione di farmela scappare.
Quando la vidi tra le braccia di Zayn,sentii del fuoco bruciarmi dall'interiora.
Mi stupiì di me stesso,provavo gelosia nel vedere quella scena?!
Harry Styles; che non aveva relazioni serie,piaceva divertirsi con le
belle ragazze, bere e stare con gli amici, ora si incatapisce per una
ragazza?
Devo aver sbattuto forte la testa....Personalmente,ho sempre creduto
poco creduto nell'amore, forse per l'esperienza passata con mia madre e
mio padre e alcune delusioni,non ho mai
cercato una relazione che potesse farmi sentire bene con una persona dell'altro sesso.
Le ragazze che di solito frequento,sono un passatempo...non volevo
avere qualcosa di serio con una ragazza perchè non mi innamoro
facilemente, e
quando capita finisce sempre male.
Ma c'è qualcosa che mi spinge da Madison. Non è come
tutte le altre; è forte,acida e dolce allo stesso tempo,
comprensiva,timida,determinata e anche attraente.
Sono sicuro che lei farebbe di tutto pur di far stare bene le persone e
avrebbe donato tutto ciò che ha da offrire per amarla.
La scena di poco fa per poco mi faceva vomitare..
A sentire quel "bambolina " strinsi
i pugni e le nocche diventarono bianche,lei ovviamente
apprezzò quel nomignolo e ci mancava poco che sveniva.
Non tolgo che il pakistano abbia fascino,ma cos'ha in meno di me?!
Tutte le ragazze mi cadono ai piedi e perchè a lei non è
successo? Mah...
Io pian piano dimostrerò che posso offrire anche più di lui.
I miei pensieri svanirono quando Louis attirò la mia attenzione:
"Hey riccio a cosa stai pensando?" Domandò sornione.
"Niente di importante". Che gran menzogna...
"C'entra una ragazza vero??" A quella domanda il mio cuore si immobilizzò per alcuni secondi. Cazzo dico?!
"Erm..no,no. Cosa dobbiamo fare adesso?" Scampai il discorso,speriamo che non insista.
"Dobbiamo controllare se il motore è completo. Invece gli altri pensano alla marmitta". Rispose Liam,prendendo il controllo della situazione. Fin ora mi sembra quello più
serio,ammirevole per ritrovarsi in mezzo a una banda di scellerati. Io
andai con Liam e Louis, mentre Niall e Zayn si occuparono
della marmitta.
Eravamo pochio distanti quindi attizzai le orecchie quando fra i due cominciò una conversazione:
"Zayn questo non va qui, è la terza volta che te lo dico...ma a chi pensi??" Il biondino a quanto pare era spazientito.
"Scusa Niall..davvero. Ora mi concentro e non commetterò più sbagli".
"Lo spero. Per caso c'è Madison al centro dei tuoi pensieri?". Solo a sentirlo quel nome la curiosità aumentò e anche i battiti del mio cuore. Già...ho completamente perso la testa!
"Forse..." Rispose vago. No bello mio continua...
"Ammettilo pakistano,si vede da un miglio che sei cotto a puntino di lei. " Louis intervenne e io invece mi irrigidì ancora peggio.
"Oh sicuro. Prima aveva un pò di bava..sembrava il braboncino di mia nonna ahahahha". Ben presto,i miei pensieri seri fatti su Liam cessarono. Anche lui quando voleva faceva lo scemo.
"Basta dai ragazzi,se dovete prendermi in giro tutta la giornata vi butto la benzina addosso e faccio il falò".
"Calma Rambo,l'amore ti fa diventare aggressivo come un leone in calore. Avanti ti piace e non poco". Le solite battute del cazzo di Louis...però almeno mi facevano ridere.Attendo con ansia la tua risposta Zayn...
"Okay mi arrendo. Mi piace sì, ma adesso non scassatemi e parliamo d'altro. Per esempio,voi avete la ragazza??"
Boom! Un'esplosione di rabbia
si diffuse dentro me, ha ammesso che le interessa. Stavo sudando e mi
ci voleva una boccata d'aria,ma non posso,devo lavorare. Merda santa!
"Io sì. Si chiama Eleanor e stiamo insieme da otto mesi." Louis ha la ragazza? Chi è questa santa a sopportarlo? Scherzo,sicuramente la faceva rotolare dalle risate.
"Io anche. Danielle, fa la ballerina".
"Gli unici single siamo noi tre credo". Disse Niall indicando gli ultimi tre rimasti.
"Harry hai la ragazza o sei single?" Chiese Zayn curioso.
"No. Diciamo che non sono tipo di relazioni serie."
"Harry se vuoi ci frequentiamo di nascosto". Eccolo di nuovo Lou il pazzo. Fece ridere tutti,compreso me che ero abbastanza nervoso.
"Grazie lo stesso Lou,ma a me piacciono le donne". Risposi con un sorriso ammicante.
"Zayn tornando a te,secondo me devi uscire insieme a Mad e conquistarla. Sembra che anche lei sia interessata a te".
Niall si intromise dando consigli amorosi,voleva per caso aprire un'agenzia per cuori infranti?
"Si lo farò appena troverò il coraggio di chiedercelo. "
"Bravo,ma non metterci un'eternità".
"Tempo al tempo Niall".
Tempo al tempo alle palle. Sarò anche egoista ma desidero quella ragazza più di ogni altra cosa.
Zayn sarà anche in grado di farla innamorare , ma io ho perso la
testa da quella sera a casa della sua amica e non mi era capitato prima
d'ora.
La sera dell'appuntamento mi sentivo bene in sua
compagnia,sembrava che lo fosse anche lei e sicuramente avrà
capito un pò che non sono un maniaco
come dimostrai quella maledetta sera.
L'atmofera stava diventando pesante per i miei gusti perciò dovevo respirare aria fresca.
"Ragazzi,prendo una boccata d'aria e torno subito".
Tutti confermarono e uscii dall'officina.
Ora si che si ragionava, aria pulita e silenzio. Avevo lo sguardo perso
nel vuoto,poi mi ritrovai a fissare il balcone dove poco prima c'era la
bellissima ragazza.
Che starà facendo adesso? Avrà letto il messaggio? Cosa avrà pensato?
Domade senza risposte. Il mio cervello stava andando in fumo e i mei ricci stavano per diventare lisci.
Più guardavo quel balcone e più pensavo a lei.
Notai che nel giardino, scorgeva un grande albero fino ad arrivare sotto il balcone della proprietaria.
Lampo di genio,sotto il cespuglio di ricci si stava frullando una idea geniale. Ma anche un pò bizzarra...
Madison' s pov
"A quanto pare il riccio non molla la presa". La rossa ammise con fare ovvio. Inutile negare l'evidenza, Harry non si sarebbe arreso per nessuna ragione.
Come al solito una nube di dubbi si formò nella mia mente. Vuole ottenere ciò che desidera...ovvero?
Desidera me perchè è attratto o ha altri scopi?
La nube stava diventando sempre più grande e io aspettavo che le domande piovessero da un momento all'altro.
"Ho notato. Guarda il
lato positivo però; Zayn ha detto che spera capiti spesso
di rivederci,in un certo senso è interessato". Dissi mettendo due dita
sotto il mento per ottenere una postura da persona che cercava di dedurre qualcosa.
"Vero. Ma come la mettiamo con l'altro?"
"Se ne farà una ragione. Io voglio provarci con Zayn". Convinta più che mai diedi quella risposta. Ed era vero,ci avrei provato con il moro in tutti i modi.
"Ben detto! Ora che facciamo? "
"Shopping pomeridiano?" Alzai un sopracciglio per accattivare l'idea.
"E shopping sia".
Ehy sono qui!!!!!
Bene bene bene. Abbiamo scoop davvero interessanti in questo capitoluzzo uzzo uzzo xD
Zayn ammette davanti ai suoi amici che le piace la ragazza e Harry invece rode!
Ma che intendeva il riccio con "idea bizzarra"??
Anticipazione: ci sarà un albero! ahahahhahaha
Ora mi odierete per sempre...vi prego non fatelo! :(
Leggete se vi incuriosisce ,io vado.
Alla prossima ciauzzzzzzzz
Hilary
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Capitolo 14 *** La promessa. ***
La promessa
Londra
era soleggiata questo pomeriggio, soffiava un
freddo
venticello per annunciare l'arrivo dell'inverno e gli alberi
pian
piano perdevano foglie dai colori caldi.
In
principio,non credevo che questa città mi sarebbe
piaciuta...perchè quella vecchia custodiva dei bellissimi
ricordi;soprattutto quelli con la mamma.
La
sua mancanza si sente,essendo figlia unica ricevevo più
attenzioni da parte sua e la maggior parte del tempo lo trascorrevo con
lei preparando
dolci,pasta
fatta in casa, mi insegnò anche l'uncinetto ai ferri ,
giravamo
per tutti i negozi e quando rientravamo a casa,papà ci
faceva
sempre battute per l'enorme quantità di buste che portavamo.
Vorrei
che fossi qui con me mamma, ad abbracciarmi forte quando faccio un
incubo,quando prendo un brutto voto a scuola,quando ho bisogno di
consolazione per un litigio,
per
una delusione d'amore.
La
tua voce era un calmante, solo tu riuscivi a far trovare la pace in me
stessa,asciugavi le mie lacrime salate per far rispuntare il sorriso
che tanto ti piaceva e
pizzicavi
le fossette che ho eridatato da papà.
Desidererei
sapere se sei orgogliosa di me, che mi proteggi da lassù e
aiuti tutti noi in caso di difficoltà.
Ecco,una
lacrima calda è già scesa sulla mia
guancia
fredda,mentre sono qui,seduta su questa panchina a pensarti....come
faccio tutti i giorni d'altronde.
Mi machi
mamma!
"Mad,guarda
queste scarpe che te ne pare??"
Amber attirò la mia attenzione mostrandomi delle
scarpe
nuove. Lei era andata dentro il negozio,invece io ho preferito rimanere
fuori ad aspettarla
perchè
ero stanca di girare tutti quei negozi.
"Sono
molto belle".
"Mad ma tu hai
pianto?! Cosa c'è?". La
rossa preoccupata si sedette accanto a me e mi fissava mentre aspettava
di avere una mia risposta.
"Si Amber,ma
non è nulla di importante...Vuoi andare alla Abercrombie? Ci
sono i saldi approfittiamone...". Cercai di essere
tranquilla ma sapevo di essere poco convincente.
"Per
ora non me ne frega. Parlami,perchè hai gli occhi lucidi?"
"Va bene. O -
ho pianto perchè sento la mancanza di mia mamma ed ecco i
risultati". Sentivo
pizzicare il naso,segno che lacrime stavano di nuovo per sgorgarmi sul
viso. Troppo
tardi...
"Mad
non sai quanto mi dispiace....Non dico di capirti perchè
sarebbe
assurdo,ma posso dirti che tua madre è sempre al tuo fianco
e
nel tuo cuore.
Sei
una persona speciale Mad,e non lo dico perchè sono la tua
migliore amica ma perchè è la verità.
Tu
hai dei pregi che posseggono poche persone per questo ti ammiro tanto,
mi convinco ogni giorno di aver scelto un'amica fantastica.
Ora
tu devi andare avanti ed essere forte,per tua nonna , tuo padre e per
te stessa prima di tutto.
Cazzo il
mascara...ora piango anch'io!"
Come
farei senza di lei?! Institivamente mi catapultai fra le sue braccia e
la strinsi forte per farle capire che le volevo un bene dell'anima.
Eravamo
perfette sconosciute,adesso siamo praticamente sorelle.
La
sua consolazione mi fece commuovere ancor di più. Parole
dolci che mi sciolsero il cuore.
Nessuno
è paragonabile a lei.
"Amber sei la
migliore. Grazie di tutto, ti adoro". Le
sorrisi e la riabbracciai.Lei accarezzava delicatamente la schiena e
sentivo che tirava sù il naso per non piangere.
"Allora,dopo
questo fiume di lacrime e parole sdolcinate ,andiamo alla Abercrombie! "
Si alzò di scatto come una molla e mi tese la mano che
subito accettai e ci dirigemmo nel negozio.
" Io ho
fatto tu?" Aveva
su per giu una decina di vestiti in mano,io acquistai dei maglioncini e
un bomber aderente nero e un cappellino di lana morbido.
"Si andiamo
alla cassa".
Pagammo
tutto e si erano fatte già le 19. A quest'ora è
già buio e i lampioni e le luci dei vari negozi illuminavano
le
strade.
Durante
il tragitto verso casa sentivamo ogni tipo di profumo: l'odore di hot
dog provenienti da una bancherella posta sul marciapiede,croissant
caldi dei bar,caffè, pizza...
A
pensarci era passato già del tempo per fare merenda e il mio
stomaco cominciava a lamentarsi. Io e Amber ci guardammo e
capii
che era nella mia stessa barca.
"Ho
fame".
"Anche
io! Torniamo subito a casa,infiliamoci nella doccia,mettiamo il pigiama
e un dvd ed infine ci ingozziamo di qualcosa ipercalorico hmm? ". Che genio del male che
sono! Muahaha.
"Scusa
dovrei fermamrmi a dormire da te?.
"Perchè
non vuoi? ".
"E come posso
rifiutare?! Amo stare con te e ingozzarmi come un ippopotamo in
gravidanza ". Scoppiamo
a ridere in mezzo alla strada come due ubriache.
"Ahahaha bella
questa! Anche per me è lo stesso...Su poche
chiacchiere e corriamo!" Presi la sua mano e cominciammo a
correre lungo dei vialetti che portavano verso casa mia.
Finalmente
arrivammo,con un pò di fiatone ma sane e salve. Era
tutto
spento...forse stavano facendo la spesa per domani.
Così
entrammo e salimmo le scale per raggiungere la mia cameretta,
buttammo le buste dei nostri acquisti ai piedi del mio armadio e ci
preparammo per la notte.
"Amber
fai prima tu la doccia,intanto io scelgo il dvd e vedo cosa possiamo
mettere sotto i denti".
"D'accordo
capo. Senti Mad, potresti prestarmi un pigiama? Non era previsto che
dormissi qui".
"Si
nessun problema. Se ti serve altro dimmelo".
"Sono a posto
per ora. Grazie ancora".
"Di
nulla".
Scesi
in cucina per vedere cosa ci offriva il nostro bel frigorifero. Lo
aprii ed era quasi pieno. Accidenti la spesa è
già stata
fatta,e dove sono andanti a finire i miei famigliari?
Proprio
in quel momento squillò il cellulare ed era mio
padre
,disse che lui e la nonna erano andati a trovare dei loro
vecchi
amici e sarebbero rientrarti un pò più tardi
stasera.
Molto
bene,casa libera. Tornando alla ricerca di cibo, trovai il gelato alla
vaniglia,nella dispensa c'erano dei dolcetti a forma di cuore al
cioccolato,li presi e portai tutto in camera.Presi anche "Titanic".
Amber
stava mettendo il pigiama e io andai a farmi la doccia, una volta
uscita,in filai il pigiama e mangiammo tutto mentre guardavamo il film.
Dopo
quasi un'ora il mio cellulare vibrò.
"Hey dolcezza che si fa
da quelle parti? Z x "
Sorrisi
a trentadue denti e risposi subito.
*Conversazioni
messaggi*.
"Hey!
Qui si mangia il gelato e si vede un film, dalle tue parti?
Mad xx" .
"Qui
si beve una birra tra amici. Sei sola? x "
"No c'è la
mia amica".
"Capito. Ti va di fare
un giro domattina? "
Che mi venga un colpo! Riecco
che gli ormoni fanno il limbo sulla spiaggia hawaiiana.
"Okay. Ci vediamo alle
dieci vicino l'officina. xx".
"Bene. Notte dolcezza!
Zayn xx".
Oh si si si si!!! Mi
sentivo al settimo cielo. La rossa era incatapita a vedere il film
mentre mangiava ancora il gelato. La distrassi facendo leggere la
conversazione dei messaggi.
"Evvai! Sono
felice per te,ma adesso guradiamo il film". Si
girò dalla parte della tv e non staccò
più gli occhi. Cosa che feci anche io.
Amber
si alzò per andare in bagno e io mi continuai a vedere la tv.
"M-Mad,c'è
qualcuno fuori il tuo balcone...ho visto un'ombra".
Cazzo
mi stavo cagando addosso. Ho paura...perchè non
c'è papà a difendermi?! Papà
salvami!!!!
"Tra-tranquilla
sò difendermi". Presi
un cuscino e lo misi davanti al mio petto come scudo. Amber aveva lo
sguardo fisso sul vetro, vidi anche io un'ombra e strinsi
più
forte il cuscino.
Coraggiosa
come un criceto aprii la porta del balcone e uscii la testa,girando a
destra e sinistra,poi una figura si presentò davanti a me.
Non
la vidi perchè urlai e buttai il cuscino in faccia
all'assassino
che voleva ucciderci e scappai dentro con Amber che si era nascosta
sotto il mio letto e io sotto il piumone.
Sentii
dei passi avvicinarsi e tremai come una foglia,ad un certo punto le
coperte vengono spostate e io salto addosso allo sconosciuto con un mio
peluche di orsetto.
"Madison sono
io,apri gli occhi". La
voce mi sembrò famigliare e aprii gli occhi piano piano.
Quando
mi ritrovai il "presunto" aggressore rimasi di sasso.
"Harry che ci
fai qui?!" Dissi
sconvolta.
"Volevo
vederti e sono salito dall'albero. Ti dispiace?"
"Ti dispiace?!
Ci hai fatto morire di paura Harry! Il campanello a cosa serve? " Risposi
nervosa mentre mi trovavo ancora a cavalcioni sul quel bastardo.
"E'
più bello salire sugli alberi. Comunque,cercavi di uccidermi
con un cuscino e un peluche eh?" Mi
sorrise beffardo,cazzone
si stava prendendo gioco di me.
"Forse
sì. Ma che ti salta in mente di fare queste cose?? Che
paura...". Pian
piano il mio respiro stava prendendo regolarità. Mi staccai
da
lui e rimasi in piedi. Intanto anche Amber uscì da sotto
al
letto come un cucciolo impaurito.
"Sei un cazzone
Styles,ci hai fatto prendere un'infarto dannazione". La
finezza di Amber subito fece largo.
"Ahahhaa
scusatemi. Volevo fare qualcosa di carino ma il risulatato non
è quello che mi aspettavo".
"Ma davvero?
Aspettavi il red carpet ad accoglierti e noi che attendavamo la tua
visita a braccia aperte e tanto di sorriso?'! " Sbottai.
"Si me lo ero
immaginato così." Oh che stronzo! Con quale
coraggio ride ancora? Ora ha segnato la sua condanna.
"Io vado a bere
un bicchiere d'acqua". Amber
uscii dalla mia camera e mi lasciò con Harry. Preparati ad avere la parrucca
Styles...
"Piccola
non volevo spaventarti,avevo voglia di vederti e dato che è
tardi non potevo suonare, sono salito da qui".
"Invece lo hai
fatto Harry. Dio che paura...non sai che vorrei farti in questo
momento".
"Oh allora
dimmelo". Alzò
le sopracciglia e fece una faccia da pervertito. Poi si
spostò in avanti per raggiungermi.
"Ti vorrei
strozzare e strapparti quei ricci da quella testa vuota che
ti ritrovi". Risposi
in modo minaccioso,invece lui continuò a fissarmi con uno
sguardo ardente e me lo ritrovai di fronte.
"Siamo
aggressive...rende le cose più interessanti". Affermò
con voce bassa e sensuale. Mi ritrovai a pochi centimetri dal suo e
viso e improvvisamnete lui accorciò le distanze prendendomi
per
i fianchi e aderì il mio corpo al suo. Sussultai a
quel
contatto rude, sentivo il suo respiro e il suo profumo. Il suo sguardo
vagava su e giù e per una attimo mi balenò
la
scena della sera in cui ci siamo conosciuti.
Portai
le mani sul suo petto per distanziarmi ma invece lui aumentò
la presa.
La
mia gola era diventata secca come il Sahara e non riuscivo ad aprir
bocca,a parlare erano i nostri sguardi.
Io
agitata e confusa ; lui tranquillo mentre percorreva la mia
schiena con la sua mano calda.
Morsi
il labbro inferiore per il nervosismo,ma a lui fece piacere e si accese
una luce di desiderio nei suoi occhi.
Il
mio petto si alzava e abbassava velocemente, ad un tratto Harry
poggiò la fronte sulla mia e continuava a fissarmi fin
quando si
decise a parlare.
"Otterrò
ciò che desidero. E' una promessa".
Chiuse
gli occhi e si stava avvicinando alle mie labbra quando la porta si
aprì violentemente.
Ci
staccammo immediatamente e Amber che guardava confusa sulla soglia.
Grazie a Dio! E' arrivata la mia
salvatrice.
"Calmate gli
ormoni eh ragazzi...."
"Amber
fai poco la sarcastica grazie." Dissi dura. "A te
invece che ha preso?! Hai bevuto ??" Mi rivolsi ad Harry
che pareva anche lui imbarrazato.
"Assolutamente
no,sono più che lucido."
Rispose sicuro,si voltò verso la tv e vide il film che stava
continuando ad andare in onda,poi tornò a
guardarmi e
sorrise.
"Stavate
guardando Titanic?"
"Si e tu
non ce lo hai fatto per niente godere". Risposi acida,si
meritava quella reazione da parte mia. Riesce sempre a snervarmi.
"Chissà
quante volte l'avrai visto,comunque mi ha fatto piacere vederti...tolgo
il disturbo. Notte". Si stava dirigendo verso il balcone
quando lo fermai per il braccio. Che
muscoli!
Si girò per guardarmi e
aspettò che aprissi bocca.
"Puoi
usare le scale stavolta, qui ci siamo solo noi".
"D'accordo".
Laciai la presa dal suo braccio e attraversammo la mia
camera , Amber lo salutò e lui ricambiò.
Arrivammo alla porta d'ingresso e aprii la porta per far capire di
uscire. Lo guardai fredda e mi spostai per farlo andare via,
Harry mi guardò attentamente,ad un tratto si gira
e si
abbassa
alla mia altezza sussurandomi nell'orecchio:
"Ricorda
la mia promessa. Notte bellissima".
A quelle parole mi ghiacciai e come se non
bastasse mi
baciò la guancia e poi se ne andò. Chiusi la
porta
riflettendo sulle parole
che avevo sentito e non riuscivo a riordinare i miei pensieri,l'unica
cosa che pensai fu quella di andare a dormire e ripensarci da lucida. Ora ero io la ubriaca....ma di
sonno!
Mi diressi nella mia cameretta e sia io che Amber spegnemmo tutto e
andammo a coricarci.
"Ricorda
la mia promessa". Risuonava ancora nelle mie
orecchie...
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Capitolo 15 *** Il tuo uomo è arrivato vero? ***
Il tuo uomo è arrivato vero?
La
notte non riuscii a dormire come volevo,infatti presi totalmente sonno
verso le tre,al contrario della mia compagna che era in coma e quasi
russava.
Il
giorno dopo sarei uscita insieme a Zayn,non vedevo davvero l'ora; ma
dopo quelllo che è successo con Harry...quel contatto e
quelle
parole
mi mandarono in palla.
La
luce fioca del giorno penetrava dalle tende rosa chiaro della mia
camera,strizzai un pò gli occhi prima di aprirli del tutto,
mi
girai e il letto era vuoto.
Dov'è
Rosso Malpelo?
Mi
raddrizzai e appogiai la schiena alla tastiera del mio letto e
ristrofinai gli occhi dato che non ho dormito alla
grande,c'è
stato anche un momento che Amber mise il braccio
sul
mio stomaco e si tirava tutto il piumone, dopo di che la spostai con
forza e non diede più fastidio meno male.
Ah
eccola,uscii dal bagno e quando mi vide sveglia sorrise.
"Buongiorno
mascalzona". Si buttò sul letto e
schioccò un leggero bacio sulla mia guancia.
"Giorno
a te pericolo notturno".
"A
cosa devo questo soprannome?".
"Al fatto che
stanotte mi hai messo un braccio sullo stomaco e tiravi il piumone
dalla tua parte lasciandomi morire di freddo". Misi un
dolce broncio.
"Scusami Mad! Non
lo faccio di proposito lo sai...sono abituata a dormire sola."
Si giustificò ,certamente aveva ragione ,infondo stavo solo scherzando!
"Dai scherzo
fragolina,ci mancherebbe che lo faresti di proposito ahhaa. Ma che ore
sono?".
"Sono
le nove spaccate".
Oh merda sciolta!!
Fra un'ora devo incontrarmi con Zayn e per prepararmi se ne vanno ore...Ora mi trasformo in Wonder Woman
e sarò pronta in un secondo. Che fantasia malata che ho!
"Merda,facciamo
subito la colazione e vengo a prepararmi".
"Ah
giusto,Zayn ti aspetta principessa".
"Si
e non vedo l'ora di vederlo".
"Ti capisco.
Senti ma ieri perchè eri fra le braccia di Harry?".
Avevo quasi dimenticato l'accaduto della sera precedente per qualche
minuto,ed ecco che c'è Amber a farlo. Grazie mille Malpelo!
"Io
non ho fatto niente,è stato lui a creare quel contatto. Mi
ha
detto che manterrà la promessa di ciò che
desidera e
quando l'ho accompagnato alla porta,prima di andrsene,
me l'ha ricordato
di nuovo sussurandomelo nell'orecchio e mi ha baciato la guancia".
"Questo
si che è uno scoop da prima pagina! Sorella ora
è
tutto chiaro,tu piaci ad Harold e non puoi farci niente".
"Harold? Ahahahaa
è il suo nome di battesimo? Molto bene,lo
chiamerò così d'ora in poi...." Feci
un'espressione da ragazza spregevole e devo dire che
chiamarlo
così mi avrebbe fatto rotolare dalle risate.
Mi sento fiera di me stessa.
"Comunque anche
se gli piaccio,io non posso ricambiare al momento...E poi
secondo me vuole qualcos'altro." Affermai con tono deciso
dichiarando quello che pensavo realmente alla mia amica.
"Quindi
stai dicendo che quando ti abbracciata non hai provato niente?"
Questa domanda davvero non me la aspettavo....non ho provato niente?
Ho sentito delle scosse
provenienti
dalla spina dorsale ma non capivo se era una reazione normale che
succede quando hai quella specie di contatto o l'ho provato
perchè lui avesse un'effetto particolare su di me .
"C-credo di no. "
Balbettai perchè non avevo idea di cosa rispondere e
soprattutto non sapevo cosa volevano dire quelle scosse.
"Cosa
intendi per qualcos'altro? "
"Immagina,puoi".
La rossa ripensò alle mie parole e poi giunse alla
conclusione.
"Ooh,capito
capito.
Beh forse hai ragione...secondo me,ieri aveva intenzione di dare libero
sfogo al suo amichetto laggiù..".
"Amber!!
Smettila con le tue fantasie perverse e facciamo qualcosa di utile".
"Okay.
Dai scendiamo e vieniti a vestire altrimenti fai tardi".
"Hai
ragione,andiamo".
Scendemmo
e ci recammo in cucina dove c'erano i mei famigliari seduti al tavolo.
Corsi
da mio padre a dargli un bacio e lo stesso con mia nonna. Mi macavano
anche se era trascorso poco tempo che non li vidi,soprattutto la
finezza di Demi .
"Mad,per tutte le
padelle bruciate di Ramsay,hai finito tutto il gelato porca paletta?!"
Non finii nemmeno di pensare alla sua sincerità che mi
rivolse uno dei suoi migliori benvenuti.
"Buongiorno
anche a te Demi. Comunque sì,l'abbiamo mangiato io e Amber
ieri sera".
"Ah
ci sei anche te bambolina rossa. Capito... allora non fa
niente,ne comprerò domani e lo mangierò solo
io intesi?"
C'era minaccia nel suo tono,e quando Demi minacciava non potevi
contrabbatere,annuire
e basta.
"Bocciolo
è andato tutto bene ieri sera anche senza noi?".
No
papà,tanto per cominciare ho aggredito con un
cuscino e un
peluche uno scimpanzè riccio di nome Harold che
arrampicandosi dall'albero sotto il mio balcone è salito in
camera mia e
dopo
aver capito che si trattasse di un mio "amico" per dire, mi sono
calmata. Lui nonostante tutto mi ha abbracciato forte e se non fosse
stato per Amber mi avrebbe baciata .
Si
papà niente di grave.
"Alla
grande io e Amber abbiamo fatto shoppping e poi abbiamo visto un film e
mangiato il gelato".
Ad
Amber scappò una risata perchè sentii l'enorme
balla che
avevo detto;diciamo balla...ho detto quello che abbiamo fatto prima
dell'intrusione di Harry, e siccome era seduta di fronte me, le tirai
un calcio sotto il tavolo e subitò cessò la
risata
capendo che non era il momento di ridere.
"Bene piccola.
Oggi a pranzo parleremo di una cosa importante." Mi
informò fissandomi. Di
cosa si trattava? Speriamo bene.
"Va
bene papà.Ora ci andiamo a vestire e usciamo."
"Scansafatiche,
rifai il letto e lascia tutto in ordine,altrimenti ti faccio balzare
dalla finestra con il lenzuolo stile bagging-jumping".
Demi
alla riscossa minacciò ancora una volta la sua adorta
nipotina.
Tutti
risero,l'unica seria fu mia nonna.
"Sarà
fatto Generale Collins".
Andammo di sopra e ci vestimmo. In tempo record fui pronta in
venti minuti ; Feel
like a boss! Mi vestii semplice e come mi era stato
ordinato, feci il letto e lasciai tutto a posto.
Amber prese i suoi acquisti e scese con me. Improvvisamente sentii
vibrare nella tasca il cellulare.
"Sono qui,ti
aspetto bella. Zayn x".
Risposi.
"Arrivo!
Mad xx".
"Il tuo
uomo è arrivato vero?" La rossa alzò
il sopracciglio in modo malizioso.
"Eh
già...mi sta aspettando fuori l'officina,augurami buona
fortuna!" .
"Ceto,ora
vai!"
"Si.Ciao
a tutti!!" Urlai per salutare la mia famiglia e io e la
mia amica uscimmo.
"Mi
racconterai tutto giusto??"
"Ovvio
che si! Ora vado...ci sentiamo,ti voglio bene!"
"Anch'io
ciao ciao". Così Amber
andò verso casa sua e io andai verso l'officina dove
aspettava il mio cavaliere.
Sto sognando ad occhi aperti....sveglia Mad,non puoi sembrare una
drogata
al primo appuntamento
con un figo che
probabilmente ti chiederà di sposarlo! No troppo presto per
questo...però controllati!
Okay,pronta.
Arrivai vicino l'officina e lo vidi appoggiato ad una moto;
bello
come sempre, ciuffo perfetto,jeans scuri attillati ,nike nere,giubbino
di pelle nera, una sciarpa grigia ed era girato dall'altra
parte,non mi notò subito
ma appena sentì i miei passi,portò lo sguardo
nella mia direzione.
Rise subito e strisciò sull'asfalto per avvicinarsi a me.
Sentivo già il suo buonissimo profumo alla frutta inebriarmi
le
narici facendo andare in tilt le rotelle del mio cervello. Calma Madison,calma.
"Buongiorno
dolcezza,siamo un pò in ritardo...".
Amiccò sempre mettendo la lingua in mezzo ai suoi denti
bianchi
rivelando un sorriso più bello della pubblicità "Colgate".
"Buongiorno
a te. Scusami tanto,ieri sera ha dormito la mia amica a casa, siamo
andate a dormire tardi e-"
"Hey sto
scherzando! Sono qui da poco."
"Sei uno
sciocco! " Feci una linguaccia e gli diedi una spintarella
sul braccio,lui ricambiò abbracciandomi.
"Lo
so,volevo solo prenderti in giro". Rispose nell'abbraccio
e poco dopo si staccò da me. Stavo così bene...
"Dai
andiamo,ti porto in un bel posto".
Fece cenno con la testa e mi prese per mano portandomi vicino la moto.
Che imbrazzo,io non ci sono mai salita! Che scusa dico?! <
a cavalluccio in questo
posto perchè ho paura di salire su una moto. >>
Di risposta,sicuramente avrò uno
sputo in un occhio.
"Zayn,n-non
sono mai salita su una moto". Dissi la verità,mi sentivo così
stupida...
"Tranquilla,andrò
piano. Tu sali e metti il casco,dopo di che stringiti a me e
vederai che non sarà affatto male". Mi
rassicurò con tono caldo, ero ancora titubante ma decisi di
fidarmi di lui,anche perchè non avevo altre
opzioni.
"Se lo
dici tu...". Risposi poco sicura mentre mettevo il casco e
salivo a bordo.
"Sei
cresciuta con i motori e hai paura di salire su una moto?"
Domandò in modo sarcastico. Continui a pendermi in giro eh
moretto??
"Ho
sempre fatto giri in auto con mio padre,mai su una moto".
Affermai quasi mettendo il broncio e lui intanto metteva il casco e mi
guardava.
"C'è
sempre una prima volta". Si mise seduto avanti a me e poi
si girò mettendosi di profilo.
"Ora stringimi
forte e non lasciarmi". Accese la moto e fece un
rombo,sussultai e stinsi la presa sui suoi fianchi.
"Sono
pronta". Confermai più a me stessa che a lui.
Avviso a tutti i miei cari: se queste devono essere
le mie
ultime parole, volevo dirvi che vi ho sempre amato e che vi
proteggerò da lassù. Amen.
Tolse il cavalletto e partimmo per andare in questo famoso posto.
Ero abbastanza silenziosa,avevo ancora le mani poggiate sui fianchi di
Zayn e pian piano mi abituai a quella sensazione. Aveva ragione
è bellissimo,il vento che soffia tra capelli,
il senso di libertà e il dolce profumo di Zayn che rendeva
tutto
più bello. Appoggiai il mento sulla spalla del mio
accopagnatore
e sembrò aprezzare quel gesto. Si girò
appena dalla
mia parte.
"Stai
bene?" Domandò
preoccupato.
"Ora si."
Risposi convinta.
Si voltò
nuovamente e dopo pochi minuti ci fermammo in un posto che non
conoscevo.
"Siamo
arrivati". Mi informò e scese per aiuatrmi.
Togliemmo i caschi e li
portammo con noi,prese di nuovo la mia mano e mi guidò verso
la
destinazione. Ci scambiammo
qualche sguardo e ogni volta che mi
fissava portavo lo sguardo per terra imbrazzata; quando lo feci di
nuovo si fermò davanti a me e alzò il mento con
la sua mano calda
facendomi perdere nei suoi occhi.
"Sei
bellissima". Sussurò dolcemente. Che i pompieri vengano in mio
soccorso! Ero avvampata e lui se ne
accorse...lasciò un candido bacio
sulla guancia e continuammo a camminare.
Passeggiamo su una spiaggia,la fredda brezza marina mi fece
rabbrevidire tanto da stringirmi nel mio cappottino,Zayn vedendomi,
lasciò la mia mano e mi circondò
con un braccio le spalle fino a farmi aderire al suo corpo. Alzai lo
sguardo e gli sussurai un "grazie",lui
ricambiò con un piccolo
sorriso.
Arrivammo vicino a dei scogli e salimmo per sederci. Una volta seduti
restammo per qualche piccolo secondo ad ammirare il mare mosso di color
grigio
e il rumore delle onde che sbattevano sulla riva. Si era
creata
un'aria abbastanza imbarazzante,così a spezzare quel
silenzio fu
lui.
"Vengo
qui quando mi voglio rilassare e quando ho bisogno di riflettere".
"E' molto
bello,ti rilassa l'aria di mare. Grazie per avermi portata qui".
"Figurati...mi
fa piacere che piaccia anche a te . Beh è stato
così orribile andare su una moto?"
"No anzi
è piacevole. All'inizio avevo paura ma poi mi sono
ricreduta".
"Tutto
merito mio".
Ridemmo e gli diedi un colpo leggero dietro la nuca. Tornò
serio
e comiciò a fissarmi intensamente,per quelli che parevano
minuti
a me sembrarono ore, gli occhi scuri come tenebre nascondevano una luce
particolare,io rimasi incantata e non mi accorsi che lo stavo fissando
e tra poco sbavavo come un dalmata affamato.
Prima che mi vedesse in quello stato di trans mi ricomposi e amiccai un
sorriso imbarazzante,credo che l'abbia notato....sperando che ora non mi prenda
in giro!
"Qui in giro
c'è qualche bar?" Sviai
l'argomento,inoltre dovevo ancora atterare dal mondo dei sogni...
"Certo..hai
fame?"
"Un
pò. Sai dopo tutta la tensione che ho affrontato
sulla moto,mi si è aperto lo stomaco".
Cacciò uno dei suoi sorrisi migliori e contagiò
anche me.
"Allora
andiamo,conosco un chiosco dove fanno degli hot dog buonissimi!"
"Okay
andiamo."
Mentre stavo scendendo dallo scoglio,misi un piede nella parte
più scivolosa e stavo per cadere,fortunatamente Zayn mi
afferrò per un braccio e dopo poco mi ritovai
a pochi centimetri dal suo viso. Non mossi un muscolo,ma avvampai di
corsa e mi allontanai immediatamente prima che il mio volto si
traformasse in pomodoro.
"Sta
attenta".
"G-grazie
Zayn."
"Nulla.
Andiamo dai." Ci allontanammo dal posto di prima
e andammo da questo famoso chiosco dove fanno gli hot dog.
Aveva
ragione....l'hot dog era buonissimo! Dopo esserci riempiti
lo stomaco,passeggiammo per le vie non tanto affollate di quel posto.
Si chiamava
Suffolk,
ed era molto tranquillo
rispetto Londra;
piccolo paese ma caratteristico.
Arrivata l'ora di andare casa e tornammo alla moto.
Eravamo vicino l'officina e scesi dalla vettura per dirigermi verso
casa.
"Zayn,grazie
di tutto davvero. Sono stata benissimo". Eccome se non lo fossi
stata!!
"Figurati,sono
stato bene anch'io dolcezza. Ci rivedremo presto!"
"Oh
si...Allora ci vediamo,ciao". Avevo un
sorriso da ebete e le parole mi uscivano da sole...che effetto che ha su
di me questo ragazzo!
Lo baciai sulla guancia e lui si rimise il casco prima di sfrecciare
via.
Che bella giornata! Non vedo l'ora di raccontarlo ad
Amber...sicuramente mi farà tante domande peggio dell'FBI e
esulterà con me.
Entrai a casa salutando la mia famiglia .
Corsi in camera mia e misi le robe per la
casa. Una vecchia maglia rossa dell'Hollister,un leggins nero,i
stivaletti di camoscio morbide come ciabatte
e raccolsi i capelli in uno chignon
disordinato.Scesi
giù e mi sedetti al tavolo per pranzare con la mia famiglia.
Augurammo il buon appetito e iniziammo a mangiare.
Ricordai che mio padre mi disse di dover parlarmi di una cosa
importante a pranzo così glielo chiesi.
"Papà
cosa devi dirmi di importante?"
"Ah
già,quasi
dimenticavo. Piccola,a marzo ci sarà una corsa di
auto,il
capo della mia vecchia azienda ha saputo che ho aperto
un'officina
e ha fatto il mio nome. Mi hanno chiesto se abbiamo un'interpetre e ho
dato il tuo nome. Mi hanno anche chiesto se
volevi
fare la ragazza che mantiene gli ombrelli ai piloti e portargli da bere
ma ho subito rifiutato..tu che ne pensi?"
"Papà
è una cosa straordinaria,ti ringrazio. Ma tu hai un pilota?
"No a
quello devo ancora pensarci".
"D'accordo,grazie
ancora papà...speriamo che il pilota che scegliarai ti
darà soddisfazioni".
"Lo spero
anch'io.Ora mangiamo".
"Bravi,altrimenti
non cucinerò più e andrete avanti con i
surgelati". Demi
Collins e la sue minaccie parte seconda.
"Su via
Demi abbiamo sempre apprezzato le cose che fai da quando abiti con noi".
Rispose cautamente mio padre per non farla divetare furiosa
come un cavallo imbizzarrito.
"Eh lo
so,cosa fareste senza di me?"
Disse vantodosi della sua bravura.
"Niente!"
Rispsosi io per farla convincere ancor di più. Ma in
realtà e così...senza lei eravamo persi.
Finimmo di mangiare e mettere in ordine,salii in camera mia e mi stesi
sul letto.
Ripensai a tutto quello che era successo la mattina.
Sentivo ancora il suo profumo e lentamente mi addormentai.
Heeeeeeey
sexy ladyyy!! Op op op! Basta u.u
Ahahahhaa
ciao a
tutti! Scusate il ritardo ma sono stata davvero impegnata e
non
ho potuto aggiornare prima.Mi perdonate? Si?! Okay grazieee! xD
Dunque
dunque,la
signorinella Madison passa la mattinata con il nostro Badboy *_* e
riceve questa bella notizia dal suo papà!
Brava
Madison! U.U *faccio un applauso*
Vi
assicuro che
nei prossimi capitoli ci sarà qualche
avvenimento
importante e davvero interessante...quindi se vi piace continuate a
leggere la storia
e
sempre se ne avete voglia,recensite!
Sarei
contenta
di sapere cosa ne pensate della storia in generale o dei
personaggi ,se preferite Harry con Madison oppure Zayn.
Arrivati
a questo punto volo via(?) ahahaha.
A
presto!!
Hilary
:D
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Capitolo 16 *** Razza di giraffa col parrucchino! ***
capitolo 13
Un tramonto mozzafiato stava per tuffarsi nel mare e il cielo era
dipinto di sfumature diverse: rosa,arancione,giallo e qualche striscia
blu chiara e scura.
Le nuvole sembravano piccoli fili di zucchero filato e io ammiravo
questo panorama seduta sulla spiaggia in costume in totale silenzio,le
onde erano le uniche
a riprodurre una melodia rilassante. Ad un tratto dall'acqua esce un ragazzo alto e muscoloso.
Si dirige verso me,ma non riesco a mettere ancora a fuoco la sua
immagine,aveva anche una tavola da surf sotto braccio.
Mi sforzai per captare meglio di chi si trattasse; avanzò di qualche passo e finalmente lo riconobbi.
I capelli scuri erano bagnati e portati all'indietro,i muscoli si contraevano mentre camminava e un sorriso accecante.
Era lui,il mio principe dalla pelle ambrata.
Finalmente arrivò dove ero seduta e lasciò cadere la
tavola a terra e si buttò su di me baciandomi e bagnandomi tutta
dall'acqua marina.
Dopo esserci scambiati queste effusioni ,mi rivolge uno sguardo e
sussurra a fior di labbra "Ti amo",io ricambiai subito e ribaltai la
posizione;
mettendomi a cavalcioni su di lui.
Tutti e due ridevamo ma quando stavo per avvicinarmi a baciarlo la sua immagine sotto di me stava scomparendo,era come
un'interferenza, appariva e scompariva.
Dopo varie volte, l'immagine di Zayn scomparve del tutto e comparivano immagini veloci di altre persone; però
si vedeva a malapena il viso,subito mi misi in piedi e vidi formarsi una specie di uragano di fronte a me e poi il buio totale.
Sentii in lontananza il mio cellulare squillare,aprii gli occhi e portai la mano sul comodino e rispondere al telefono.
"Pronto?"
"Mad,sono Mark".
"Oh ciao Mark,dimmi pure". Cercai di camuffare un pò la voce da trans che mi ritrovavo.
"Oggi è domenica e avevamo detto di incontrarci per prendere qualcosa". Dannazione me ne ero proprio dimenticata!
"Si hai ragione Mark,ma vedi oggi non posso proprio...devo finire di
studiare Sheakspare". Oltre questo,erano successe tante cose in questi
giorni che cestinai del tutto l'appuntamento con Mark.
"Tranquilla,sarà per un'altra volta. Ci vediamo domani,ciao".
"Ciao Mark e scusami ancora". Ero davvero desolata,mannaggia a me e la mia testa vuota! Per fortuna non si è offeso.
Uscii fuori dal piumone e mi ritrovai sudata,dopo il sogno che feci.
Guardai la sveglia ed erano le sei,cazzo ho dormito ben tre ore!
Detto questo,mi alzai e andai nel bagno a rinfrescarmi un pò.
Aggiustai il letto e mi diressi verso la libreria dove giacievano i
libri di scuola;presi quello di letteratura e finì si studiare
la vita di Sheakspare e le sue opere più famose.
Feci un piccolo riassunto e poi mi esercitai a dirlo ad alta voce.
Si fecero le otto e chiusi tutto. Mi chiedevo cosa stesse facendo
adesso Zayn...Decisi di
scendere giù a sgranocchiare qualcosa.
Trovai mio padre vestito e seduto sul divano mentre leggeva un articolo sulle auto.
"Papà perchè sei vestito?" Chiesi curiosa corrucciando le sopracciglia.
"Beh non posso uscire nudo". Sdramatizzò e ridemmo alla sua battuta.
"Quindi esci?"
"Si e la nonna anche. Non preoccuparti non torneremo tardi,se vuoi
ordina una pizza". Lasciò dei soldi sul tavolino in vetro posto
davanti al divano.
"Grazie papà,forse l'ordinerò."
"Okay piccola,stà attenta e se succede qualcosa chiamaci immediatamente".
"Certo. Ah ecco la nonna è pronta". Mia nonna scese le scale e
mi salutò aggraziatamente finalmente dopo tanto tempo
lasciandomi un bacio sulla guancia.
Uscirono di casa e presi il telefono per chiamare Amber.
"Amber sei a casa?"
"No tesoro,perchè?"
"Sono sola e pensavo di invitarti a mangiare una pizza insieme".
"Mi dispiace Mad,sono a casa dei miei zii a festeggiare il loro venticinquesimo anniversario di matrimonio".
"Allora scusami, ci vedremo domani a scuola...ho tante belle novelle da
dirti!" Mi elettrizzai al solo pensiero di dirle che avevo passato un mattina bellissima con Zayn.
"Ho capito a cosa ti riferisci! Va bene a domani bella,ti voglio bene!"
"Anche io rossa,ciao". Attaccai la telefonata e rimasi un pò
delusa. Cosa avrei fatto da sola? Idea! No,no Mad. Non puoi invitarlo già a casa tua ingozzandovi di pizza e fare come se fosse
il tuo miglior amico dall'infanzia. Quella vocina mi fece riflettere; forse era già impegnato Zayn,non potevo disturbarlo.
La pizza sarebbe arrivata tra mezz'ora,intanto andai in camera mia per accendere un pò la tv.
E mentre decidevo su che canale lasciare,mi fermai un attimo a pensare al significato del sogno che avevo fatto nel pomeriggio:
Zayn,l'uragano,le persone che non riuscivo a distinguere...che vorranno dire?
Non sapevo come interpetrarlo,all'improvviso un film catturò la
mia attenzione e lasciai sul canale,poi mi venne lo stimolo della
pipì e andai in bagno.
Quando rientrai sentii un filo di vento entrare in camera,capii che la
porta del balcone era aperta. Un momento chi l'ha aperta se era chiusa?
Sudavo freddo e la paura si stava prendendo gioco di me...Forse
l'avrò dimenticata di chiuderla,ma no era già chiusa!
Oh Dio perchè capitano queste cose sempre quando sono sola? Mi
avviai verso la porta e la chiusi,indietreggiai e poco dopo mi sentii
prendere i fianchi dietro.
Addio per sempre Madison,è stato bello vivere.
Bloccai il respiro quando ne sentii un'altro vicino al mio collo e la persona dietro mi sussurò:
"Non avere paura,sono entrato come l'altra volta". La voce mi
sembrò di averla già sentita e mi girai di scatto quando
mi rotrovai un paio d'occhi verdi a fissarmi.
"Cazzo Harry si può sapere perchè continui a spaventarmi
e ad entrare senza permesso in camera mia?!" Dissi esasperata e con
tono abbstanza arrabbiato. Ma come si permette?
"Lo so che non è giusto, ma a quest'ora tuo padre si
preoccuperebbe se suonassi e chiedessi di te. Quindi è
più facile salire dall'albero".
"E spaventarmi ogni volta è anche facile vero?!"
"No,non lo è. E' solo divertente vederti sbiancare e poi
incazzarti ". Io in questi giorni lo seppellisco vivo..Lo guardai in
cagnesco e lui fece un ghigno divertito.
"Avanti dimmi quello che pensi". Disse scrutandomi facendomi intendere che era divertito da quella situazione.
"Prima di tutto: fai sparire quel sorisetto spavaldo dal tuo viso perchè non c'è nulla di divertente.
Secondo: Vorrei poterti prendere a bastonate.
Terzo: se continui ad entrare di nascosto in camera mia ti denuncio per stalking".
Splancò gli occhi dopo aver sentito le mie minacce, non se
l'aspettava a quanto pare da parte mia,ma è ora che capisca chi
è più duro fra noi due.
"Okay hai ragione,scusami davvero. Scusa". Abbassò lo sguardo e
annullò completamente quell'aria da spavaldo che aveva pochi
secondi fa.
Il suono del campanello attirò la nostra attenzione e mi ricordai subito dell'ordine della pizza.
"Erm...io scendo un attimo a prendere la pizza tu vieni giù o mi aspetti qui?"
"Aspetto qui".
"D'accordo."
Scesi per le scale e andai dritta alla porta d'ingresso per prendere la
mia amata pizza. Al solo pensiero avevo già l'acquolina in bocca
e sbavavavo come Homer Simpson
quando aveva una ciambella in mano.
Presi i soldi dal tavolino e aprii trovandomi il fattorino con la
pizza in mano. Me la diede,pagai e filai in camera.
Harry's pov
Aspettai Madison in camera sua e intanto che lei prendeva la pizza iniziai a guardarmi intorno. Avrei pagato io la pizza
ma purtroppo avevo pochi soldi con me e decisi di rimanere qui per evitare brutte figure.
La sua cameretta è abbastanza grande e le pareti sono di color
lilla,mentre le tende sono rosa chiaro,come le coperte del suo letto.
Ovviamente
è una ragazza,non poteva scegliere altri colori no?
Mi avvicinai alla sua scrivania e vidi che era in ordine e molto
spaziosa. C'erano libri di scuola e molti libri da lettura;ci avrei scommesso
che
amava leggere e di sicuro avrà anche un buon profitto scolastico.
Notai anche una bacheca appesa al muro dove aveva bigliettini
con dediche e alcune foto di lei e delle sue amiche.
Mi soffermai a vedere le foto e c'era una che ritraeva una bambina con
dei fiocchetti rossi in testa,un vestito bianco ed un enorme
sorriso mentre abbracciava una giovane donna;anch'essa molto bella. Somigliava a Madison, diedi per scontato che
la bambina era lei e la donna sua madre. Ma non l'ho mai
vista venire in officina e nemmeno suo padre l'aveva accennata.
I miei pensieri finirono quando sentii Madison entrare, conlei aveva un'enorme confenzione con su scritto " Pizza" e anche dei piatti in plastica,tovaglioli,bicchieri e una lattina di pepsi.
Le andai incontro per aiutarla perchè bracollava con tutta
quella roba e lasciò la confenzione nelle mie mani.
"Grazie".
"Niente di che."
"Mettiamo tutto sulla scrivania e mangiamo questa bella pizza!"
Aveva gli occhi che brillavano,mi scappò una piccola
risata e mi fece piacere che si era preoccupata di far mangiare anche
me.
"Pensavo che mi avresti cacciato e mangiato tutta sola la pizza".
"Erano questi i piani,ma visto che ci sei e io sono sola,ora ci facciamo compagnia".
"Okay.Erm...g-grazie".
Non so perchè ma ogni volta che sono con lei mi sento sprovvisto
di parole,soprattutto quando è carina nei miei confronti.
"Figurati. Siediti qui. Beh invece i tuoi piani per stasera quali erano?" Mi domandò con curiosità mentre metteva un trancio di pizza nel piatto e me lo porse,stessa cosa fece per lei.
Si sedette su una delle due sedie bianche che
erano vicino la scrivania e cominciammo a mangiare e parlare.
"Beh,non molti. Di solito vado in pub o bar con qualche amico;stasera sono passato per salutarti e ora eccomi qui".
"Capito.Quindi stasera fai qualcosa di diverso...interessante".
"Già,è così".
Continuammo a parlare del più e del meno finendo anche la
pizza.Parlare con lei era così bello...con poche ragazze parlavo
per così tanto tempo,
forse perchè avevo da pensare ben altro anzichè chiacchierare come due buoni amici.
Madison è diversa,anche simpatica e aveva sempre la battuta pronta quando volevo prenderla in giro.
Poi non parliamo del suo sorriso,la cosa più bella di lei dopo i suoi occhi nocciolati.
Mentre parlavamo scrutavo ogni particolare di lei e mi attiravano
sempre più,ma dovevo trattenermi altrimenti sarebbe andato
tutto a monte.
"Giochiamo a just dance??" Propose con entusiasmo.
"Non so,abbiamo appena finito di mangiare". Mi vergognavo a ballare davanti una ragazza,avrei perso l'equilibrio sbattendo di faccia a terra.
"Ohhh andiamo!! Non hai mica mangiato una porchetta intera! Ti batterò stanne certo."
"Mi stai sfidando Smith?" Dissi con voce bassa e alzai un sopracciglio per modo di superiorità.
"Si...Harold".
Come caspita sa il mio nome di battesimo?Rimasi spiazzato e oltretutto mi stava provocando e io non me lo lascio fare facilmente.
"Come fai a saperlo?"
"Ho le mie fonti".Rispose
vaga. Subito mi venne in mente la sua amica Amber,nonchè
sorella del mio amico. Non glielo dissi e la lasciai nella sua
convinzione.
Mise il gioco nell'apparecchio e apparve sullo schermo del suo
televisore il menu. Spostammo il tappeto e la poltrona per far
spazio e mi porse il telecomando.
"Ti batterò Harry".
"Ne sei proprio sicura
piccola? Allora facciamo così: se io vinco usciremo insieme di
nuovo per tre giorni consecutivi .Se vinci tu, ti offro pizza
quando vuoi".
"Affare fatto!" Mi strinse la mano e cominciammo a ballare sulle note di "Good feeling" di Flo-rida. Era davvero brava e il ballo non era facilissimo.
Stavo perdendo le speranze e lei non mi aiutava di certo
prendendomi in giro tutto il tempo sulle mie gambe troppo lunghe e
essendo alto non riuscivo a muovermi facilmente.
Alla fine però,recuperai e vinsi io!
"Allora, a quando il nostro appuntamento piccola?"
"Non posso crederci! Avevo in pugno la vittoria e tu ci sei riuscito lo stesso razza di giraffa col parrucchino!"
Era sconvolta,non riuscii a trattenere le risate....la sua faccia poi?!
"Cosa sarei io? Ebbene sì,questa giraffa ti ha battuta nanerottola".
"Nana a chi?! Vieni qua e ti faccio vedere cosa sa fare una più bassa di te".
Mi venne incontro con passo felpato e un cuscino tra le
mani,scattai indietro per evitare che mi colpisse e ridevamo come due
pazzi.Ad un tratto inciampò sul letto e io colsi l'occasione
per nascondermi.
"Eh no Harold,ora esci fuori"
Si avvicinò di più al suo armadio e io uscii fuori gridando.
"Presa!"
La caricai su una spalla e le feci il solletico mentre si dimenava
dalla mia presa. La sua risata era musica per le mie orecchie e i suoi
capelli che solliticavano il mio collo
era una sensazione bellissima. Il profumo anche,mi facendava andare fuori di testa.
"Harry lasciami t-ti prego,non o-ho più forze!"
Dopo la sua supplica la lasciai andare sul letto non molto
delicatamente e mi sedetti accanto a lei mentre si sforzava di
riprendersi.
"Sei pazzo...ho pianto per le risate e non mi sento più la mandibola".
"Ahah,così imapri a metterti contro Harry Styles".
"Ma fammi il favore,la tua è stata fortuna da principianti".
"Devo ricominciare?" La minacciai.
"No basta così!"
"Brava piccola".
Si alzò del letto e mi fece uno sguardo minaccioso,ma non poteva
opporsi altrimenti si sarebbe ritrovata nella stessa stuazione di
prima. Che malefico!
Stava andando a spegnere la tv e non potei far a meno di guardare le
sue curve e....il suo lato B. La maglietta era un pò
alzata sui fianchi e permetteva di vedere
la sua carnagione abbronzata. La guardavo dalla testa ai piedi e non trovavo nessuna imperfezione.
La mia voglia di starle più vicino aumentava e non badai alle
vocine che mi dicevano di stargli lontano,così mi alzai e
le andai dietro,quando si fermò per spegnere la tv
circondai la sua vita con le braccia e avvicinai il mio petto alla sua schiena.
Lei,a quel contatto sobbalzò e cercava,ancora una volta di liberarsi.
L'assicurai accarezando le sue braccia e sembrò rilassarsi.
Si girò nella mia presa e mise le mani sul mio petto per creare
una distanza,al contrario la presi per i fianchi e avvicinai i bacini.
Appogiai la fronte sulla sua e cominciai a baciarle la guancia
destra, poi vicino la mandibola e sotto il lobo dell'orecchio per
poi finire al collo.
Questa volta il suo profumo sapeva di pesca e cannella, mi mandò letteralmente in tilt.
"H-Harry.."
Pronunciato così il mio nome in quel momento da Madison mi fece
sentire quasi in estasi,si stava lasciando andare e mentre le
baciavo delicatamente la base del collo
sentii la sua pelle diventare d'oca.
"N-no Harry...".
Si staccò poco per guardarmi negli occhi,stavo per perdermi in quella profondità.
"Perchè?"
Domandai. Non credo che non gli piacesse quella sensazione
e che non provasse attrazione verso me;sò che non è
facile da conquistare ma sono sicuro di piacergli un pò.
"Harry no. Non andare oltre".
Non può rovinare un momento come questo.Non riesco a stargli lontano.
Mi ritrovai a fissare le sue labbra,carnose e rosacee come due
petali di rose;instintivamente portai la mano sulla sua guancia e poi
accarezzai con il pollice il suo labbro inferiore.
"Non resisto.Tu mi mandi fuori di testa".
E bravo Harry! Ma si digli tutto quello che ti passa per quella testa malata che hai!
Madison's pov
Quelle parole stavano mandando i miei neuroni a farsi benedire.
Oddio stavo rivivendo la famosa sera quando l'ho incontrato la prima volta.
Questa volta però è lucido e stavo reageando
poco,si e no per qualche protesta che ho detto,ma non sono stata del
tutto decisa.
Mi massagiava le labbra con il pollice e con l'altra stringeva
delicatamente il mio fianco facendo stare vicini i bacini di entrambi.
Appoggiò di nuovo la fronte sulla mia e si stava avvicinando pericolosamente alle mie labbra...
"Madison,siamo a casa!".
Merda mio padre è tornato!
Harry si staccò subito e mi guardò preoccupato.
"Harry,devi andartene."
"S-si vado".
Lo accompagnai al balcone,questa volta gli tocca scendere dall'albero a quella scimmia.
Prima di arrampicarsi si voltò di nuovo.
"Grazie di tutto. Ci vediamo al nostro appuntamento...notte piccola."
Certo che non si lascia sfuggire niente...E' incorregibile! Mi lasciò un bacio all'angolo delle labbra e se ne andò con un sorriso soddisfatto.
Entrai dentro per far sembrare tutto in ordine e mi diressi verso le scale.
"Papà sono qui".
"Bocciolo tutto bene?" Si vedeva così tanto che ero sconvolta?
"S-si papà alla grande. Ho mangiato e visto un film in camera mia,ora vado a dormire,sono stanca".
"Va bene Mad.Buonanotte".
"Notte".
Ritornai in camera e misi tutto in ordine.Tornarono le scene di
prima e non potevo credere che Harry avesse quell'effetto su di me!
Sentivo le gambe abbadonarmi e poi quando mi baciava sentivo dei brividi percorrermi tutto il corpo.
Per fortuna stavolta non mi ha lasciato nessun "ricordino" sul collo,ed era stato anche più delicato.
Guardai l'orologio ed era già mezzanotte.... wow abbiamo passato così tanto tempo insieme?
Con tutti i pensieri che vagavano nella mia testa,andai nel bagno a rinfrescarmi il viso e misi il pigiama.
Mi infilai sotto le coperte e iniziai a prendere sonno,ad un tratto
come al solito ,in questo periodo,sentii il ronzio del mio
stramaledetto cellulare. Ehi,quanto sono delicata! Come un elefante che salta la corda.
"Buonanotte dolcezza. Z x"
Zayn!!! Oh San Patrizio l'avevo dimenticato! Come faccio a dimenticare la persona che mi piace?!
Una sera passata con la giraffa e il suo parrucchino che cestino dalla mente tutto e tutti....
Devo stargli alla larga,anzi ora come faccio dato che ho perso la scomessa e devo uscirci per due giorni consecutivi?
Bel cazzo Mad!
Scossi la testa per scacciare almeno per quel momento i pensieri
per dormire tranquilla e l'indomani sarei dovuta anche andare a
scuola.
Prima di colassarmi risposi al messaggio.
"Notte anche a te! Mad x".
Up up oh oh oh! So put your hands up!
Up Up Oh oh! 'Cause it's a Stand up!
Ahahahaha eccomi mi sono alzata! xD
Io amo questa canzone :)
Comunque,parliamo del capitolo U.U Come vi sembra??
All'inizio Mad sogna Zayn e poi da
sogno diventa incubo O.O Che si sia fatta qualche canna?? Ahahahhahaha
no la nostra Mad è tranquilla ;)
Poi,c'è la scena un pò piccante con Harry mlmlmlml ma per "sfortuna" vengono interrotti dal padre della ragazza.
Voi siete per la coppia Marry o Mayn? XD
Fatemi sapere scrivendo qualche recensione. Grazie in anticpo!
Xoxo
Hilary
|
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Capitolo 17 *** America's next top model ***
capitolo 14
Svegliati.......
Corri....
E' tardi......
Che sogno è mai questo?!
Una voce appena udibile mi stava dicendo di alzarmi dal letto.
Chiunque tu sia,perchè ce l'hai con me? Voglio solo dormire un altro pò...lasciami dormire!
"Madison Karen Smith ,vuoi alzare quelle chiappe e andare a scuola?".
Fermi tutti. Questa voce mi è troppo famigliare. Ora la sento anche meglio rispetto a quella di prima...
Aprii appena gli occhi per mettere a fuoco la persona che voleva
interrompere il mio sonno e la persona che mi ritrovai non aveva
buone intenzioni.
"Allora quanti anni ci vorranno per farti svegliare del tutto pigrona?!"
Mia nonna,la delicatezza fatta a persona mi stava svegliando scuotendomi come un sacco di patate.
"Che ore sono?" Domandai ancora assonnata.
"Sono le sette e mezzo,e tu ti ritrovi ancora come un pascià attorcigliata nelle coperte.Muoviti!"
Detto questo,mi alzai di fretta e per colpa di quest'ultima
finì di sedere per terra.Sentivo mia nonna ridere sotto i baffi.
Prima ti sveglia come un comandante dell'esercito e dopo ride per
la caduta?
Che donna!
Lasciamo da parte questi problemi.
Andai in bagno a farmi una doccia e misi la divisa ben lavata e
stirata. Feci una treccia di lato e lasciai alcune ciocche ai
lati e misi le all star nere.
Demi intanto è alle prese con le faccende domestiche;
infatti stava rifacendo il mio letto. Di solito lo fa lei perchè
non vuole farmi fare tardi a scuola,durante il fine settimana lo faccio
io.
Non sono una scansafatiche,come mi definisce certe volte il Sergente
Demi Collins alias mia nonna. Sapevo fare quasi tutto:
cucinare,stirare,lavare il pavimento,fare il bucato..insomma sono una
buona casalinga!
Ma certe volte non faccio tutto perchè devo dedicarmi allo
studio e poi,diciamola tutta,non mi va proprio di fare queste
faccende! Devo ringraziare mia nonna che
è una vera forza della natura e ha molta pazienza nel fare tutto questo.
"Vado a scuola.ci vediamo quando torno".
"Va bene.Buona giornata maldestra".
Sbaglio o c'era del sarcastico nella sua voce? Si,stava facendo
riferimento alla caduta di poco fa. Ma tu sentila!Mi prende anche in
giro...proprio per questo l'adoro.
Scesi velocemente dalle scale mentre mettevo il giubbino e mettevo lo zaino sulle spalle.
Mio padre stava facendo colazione e lo salutai mentre uscivo in fretta e furia da casa.
"Non fai colazione Mad?"
"Non ho tempo papà!"
" Un passaggio?"
"No papà,non disturbarti.Ci vediamo più tardi.Ti voglio beneee".
Chiusi la porta e mi avviai a scuola.
Trovai nella tasca dello zaino il mio mp3 e misi le cuffie per godermi la musica.
Camminai tanto veloce da fare un baffo a Usain Bolt e arrivai davanti scuola appena in tempo.
C'era Amber appoggiata ad un albero,così mi avvicinai e la salutai.
"Amber!Buondì!"
"Mad!Anche a te...pronta per l'interrogazione?" Mi chiese con una faccia a dir poco spaventata.
"Si,ieri ho studiato tutto per bene.Tu?"
"Beh ieri è stato l'anniversario dei miei zii e non sono riuscita a studiare gli ultimi paragrafi.Come faccio ora?"
"Tranquilla,ci vado io.Avevo già intenzione di farmi interrogare".
"Oh grazie al cielo! Grazie Mad!"
"Si ma a chimica domani ci vai tu".
" Va bene,ho imparato a memoria gli appunti che il professor Brown che ha scritto alla lavagna!"
" Perfetto! Ora entriamo".
Entrammo a scuola e ci dirigemmo verso i nostri armadietti per lasciare
i libri che non servivano. Ad un tratto sento il rumore di tacchi
fare eco nei corridoi. Mi girai e vidi una ragazza alta,dai capelli corvini mossi e lunghi e occhi chiari.
Accompagnata da due altrettanti ragazzi alti con spalle larghe al suo fianco e altre ragazze tutte perfette come lei.
Era davvero bella,notai che tutti i ragazzi presenti le sbavavano dietro e lei sembrava prenderci gusto.
Appena si fermò davanti il suo armadietto l'osservai meglio.
Da lontano sembrava più carina sinceramente,non per invidia,ma
con tutta quella cipria in faccia sembrava un'orto ambulante,l'eyeliner
eccessivo
e il mascara la facevano sembrare una trapezista da circo. E
infine,distinguendosi dalle altre studentesse,portava la camicietta della
divisa più scollata possibile e
la gonna più alta per mostrare le gambe. Il primo pensiero fatto
su di lei è che era una di facili costumi e ho tutte le
prove per mostrarlo,anche perchè in questo momento
stava baciando appasionatamente un ragazzo biondo. Appena vidi la scena girai il capo e mi diressi in classe con Amber.
"Bleah,che schifo vedere certe cose di primo mattino!" Sputò
quelle parole la rossa come se fossero i fagioli preparati alla
mensa scolastica. Dopo tutto non potevo darle torto,annuii e ci sedemmo
per la prima ora di lezione.
Il professor Flinn entrò in aula augurando il buongiorno a
tutti i presenti; era un giovane uomo,quasi sui trent'anni ed era anche
di spirito giovanile. Alcune ragazze
lo consideravano un dio greco,sognavano addirittura di poterci vivere insieme.
Ora tutti erano seduti in silenzio mentre ascoltavamo il professor Flinn chiamare le persone interrogate del giorno.
Siccome ero preparata alzai la mano.
"Si signorina Smith?"
"Vorrei essere interrogata professore.E' possibile?"
"Ma certo.Venga qui vicino e si accomodi."
Amber mi fece l'occhiolino sussurando e mi diressi verso la cattedra e presi posto.
C'era un banco vuoto,il che voleva dire che mancava qualcuno,infatti la
porta si aprii e si rivelò la ragazza del corridoio.
"Signorina Tyler,è in ritardo". Le fece notare il professore con uno sguardo duro.
"Lo so signor Flinn,mi scusi." Riapose con diffidenza mentre masticava rumorosamente la gomma e andava a sedersi.
Portò lo sguardo su di me e mi scrutò dalla testa
ai piedi per poi posarlo alla sua amichetta bionda tinta seduta accanto a lei.
Mi stava già sui pacchi ragali quella ragazza. Cos'ha da
guardare? Si guardasse lei; Amy Whinehouse col morbo di
Parkinson.
"Allora Smith,cominci a parlare della vita di William Sheakspare, delle
sue opere più note,del suo pensiero e di Romeo e Giulietta"
.I
miei pensieri cessarono quando l'insegnante mi fece la domanda.
"Certo."
Cominciai a parlare senza sputare neanche una volta per terra,una
macchinetta umana. Tutti rimasero in silenzio,perfino il docente
dinanzi a me, annuiva solamente.
Finii di parlare e cominciò il signor Flinn.
"Smith lei è sorprendente.Ha detto tutto in venti minuti senza fermarsi neanche una volta,è davvero ammirevole".
"G-grazie signor Flinn".Balbettai per l'imbrazzo.Sapevo di essere brava
nell'ambito scolastico,ma nessuno mi aveva mai fatto complimenti
davanti a tutta la classe.
"Di nulla.Si è meritata una bella A+.Può tornare al suo posto.Ora interroghiamo Evans."
Tornai al mio posto con tutti che mimavano con le labbra<
complimenti> o .Anche Mark...mi sentivo un pò a
disagio per avergli dato buca ieri ma ci avrei parlato dopo a mensa.
L'unica che non lo fece fu
Tyler.Spero sia il cognome! Mi guardava disgustata. Al diavolo tu
e la tua cipria contraffatta.
"Madison sei stata grande!" Annunciò Amber entusiasmata.
"Grazie Amb. Ma ricordati domani tocca a te salvarmi in chimica."
La chimica è l'unica materia che odio dopo matematica. Non
ero una frana assoluta in queste discipline,ma sono noiose e complicate.Amber se
la cavava piuttosto bene.
"Lo so secchiona.Comunque,prima ha vibrato il tuo cellulare nello zaino,ma non ho letto tranquilla."
"Okay mi fido".
Estrassi il cellulare della tasca e lo misi in modo da non farmi notare dal professore e aprii il contenuto del messaggio.
"Giorno piccola! Oggi ci sarà una sorpresa per te. Buona scuola,ci si vede. Harry x"
Per tutti gli dèi dell'Olimpo ora che gli sarà saltato in
testa a quel pazzoide? Passai il telefono alla mia amica e dopo aver
letto si girò dalla mia parte.
"Che diavolo succede? Tu devi dirmi cosa è successo anche ieri con Zayn".
Già,dovevo ancora dirglielo.
Il professore interrogava ancora,occasione buona per parlare.Dissi
tutto,per filo e per segno di Zayn e di Harry; la sua bocca
formò una 'o' quando spiegai l'avvicinamento di Harry e della
serata passata assieme.
"Voi siete pazzi".
"Come? Il pazzo sarà lui,io non ho fatto niente".
"Oh certo,se l'odiavi non lo facevi rimanere a casa tua. Poi dici che
ti interessa Zayn e tu ti vedi all'oscuro con un suo amico?"
"Hai ragione Amber,però ieri ero sola e volevo compagnia,così l'ho fatto rimanere.
E poi io e Zayn non stiamo insieme,quindi posso uscire con chi voglio."
"Si,ma se l'avesse fatto Zayn ,ti saresti infuriata perchè
ti piace...e non vuol dire che puoi uscire con tutti se in
realtà la persona che ti piace è solamente una".
"Hai perfettamente ragione.Grazie". Come negarlo?Amber mi aveva fatto riflettere,i fatti erano proprio così.
"E poi un'altra cosa...Io-"
Driiiin.
La campanella fece interrompere il discorso. Era appena iniziata la
seconda ora e io ed Amber non saremo state nella stessa classe,l'unica
materia che ci divide è matematica.
Ci alzammo e ci dirigemmo verso l'uscita della classe,mentre uscivamo
passa America's next top model e con una spinta fece cadere i miei
libri per terra.
"Scusa". Disse mentre lei e le sue gatte morte se la ridevano.
Cazzo si ridono? Oche senza neuroni. Mi inginocchiai e raccolsi i libri.
"Guarda meglio la prossima volta". Le risposi secca.
Lei si limitò a fare un'altro sorriso falso come le sue
extensions e girò i tacchi per dirigersi verso le sue amichette.
Ben ti sta!
"Rebecca Tyler 0. Madison Smith 1. Ma siamo ancora all'inizio signori e signore".
Una voce maschile fece voltare me e la mia amica. Mark.
"Mark!! E così quell'ochetta si chiama Rebecca".
"Si Mad. Ed è anche capitano delle cheerleader".
"Ma non mi dire! Chissà perchè non mi sorprende".
"Ahahah,mi sorprendi sempre di più Smith. Ci vediamo dopo in mensa,ora vado nel laboratorio di scienze".
"Certo. A dopo".
Mark si allontanò e salutai anche la rossa.
"Anche noi dopo dobbiamo finire il nostro discorso brunetta." Annunciò Amber con tono raccomandante.
"Ah si. Ora scappo in classe".
Mi diressi in classe ma per curiosità risposi alla giraffa riccioluta. Ahahah
ogni volta mi torna in mente la scena di ieri quando ballava e
non azzeccava un passo!Sfortunatamente poi ha vinto.
"Giorno! Che tipo di sorpresa? Mad x"
La risposta non tardò ad arrivare.
"La vedrai presto piccola. Ora devo lavorare,ci sentiamo! H x"
Perchè mi lascia sulle spine? Non sono tipo che piacciono le
sorprese e aspettare. Detto questo entrai in classe dove si
teneva l'ora di matematica e mi sedetti vicino ad una ragazza
esile,biondina con un cappellino grigio intenta a scrivere qualcosa sul
suo quaderno.
"Ciao!Mi siedo qui, per te va bene?" Domandai educatamente.Lei sentendo
la mia voce alzò lo sguardo e mi ritrovai due occhi grandi color
ghiaccio fissarmi. Davvero carina!
"Oh si va benissimo."Mi rispose con voce delicata. Mi accomodai e parlai con la mia nuova compagna.
"Io sono Madison e tu?"
"Ashley,piacere. Tu sei quella nuova vero?"
"Erm si. Come fai a conoscermi?"
"Ti ho vista il primo giorno di scuola quando entravi in classe. E poi,tutti parlavano della ".
"Capisco. Sei brava in matematica?"
"L'adoro."
"Oh io non sono un granchè...me la cavo ma non mi fa impazzire".
"La matematica la si ama o la si odia. Ne tuo caso la odi,poi bisogna anche essere portati".
"Sono pienamente d'accordo. Ma quando inizia la lezione?"
"Devi sapere che il professor Anderson non entra in classe senza fumare il suo amato sigaro".
"Ah ecco.Meglio così,almeno possiamo parlare!"
"Si hai ragione.Oh eccolo è entrato".
Il professore entrò e fece l'appello. Un uomo paffuto con il pizzetto scuro, pochi capelli.Sembrava tranquillo.
Le lezione finì e io ed Ashley andammo agli armadietti.
E' una brava ragazza e di ottima compagnia.
Non la conoscevo benissimo come Amber,però credo che diventeremo anche noi buone amiche.
Parlando del diavolo spuntano le corna.
"Mad! Ora abbiamo inglese...e lei chi è?"
"E' Ashley.Andiamo nello stesso corso di matematica.Ashley lei è Amber".
"Piacere mio. Madison io ora ho letteratura,ci vediamo in giro."
"Ashley unisciti con noi a mensa".
"Va bene...allora a dopo!"
Si voltò nella parte opposta del corridoio e io e la rossa andammo in classe.
" Come ti è sembrata?" Domandò curiosamente.
"Uhm,tranquilla. Non preoccuparti,non ho intenzione di rimpiazzarti." Dissi con sorriso rassicurante.
"Ovviamente io sono instituibile! E poi hai tutto il diritto di fare nuove amicizie...non sono gelosa".
"Lo so Amber.La nostra amicizia è un legame troppo forte da spezzare".
"Ben detto sorella cara".
Ridemmo per tutto il tragitto fino alla classe.
Finalmente la pausa pranzo era arrivata e ora ci troviamo al tavolo
con Mark,Ashley,Amber e un'amica di classe; Maya. Ci parlavamo spesso e
oggi eravamo tutti riuniti finalmente.
Grazie al cielo,la mensa quest'oggi ci offre purè di patate con salsiccia e pomodori. Un pranzo commestibile!
Ricordai dei messaggi con Harry e diedi il telefono ad Amber. Lesse e me lo restituì.
"Oh Mad quasi dimenticavo. Stavo dicendo prima,forse Harry ti
sembra più sfacciato rispetto agli altri ragazzi e per questo
cerchi di allontanarlo.
Ma se lo conosci meglio,si rivelerà un bravo ragazzo."
"Lo è Amber. E solo che a me piace Zayn,non voglio andare
oltre la conoscenza o amicizia con Harry.Perchè se Zayn
ricambia,io starò con lui.
Harry deve farsene una ragione".
"Si ma adesso avete quella scomessa..."
"Infatti questi tre giorni passeranno subito e dirò che sono interessata a conoscere meglio Zayn".
"Infatti.Parlatene e tutto si risolverà".
"La nostra rubacuori". Ammiccò Mark facendo una voce da femminuccia,scatenando risate nella compagnia.
Ashley dopo le chiacchiere si aprì definitivamente.
La bionda cominciava a fare battute davvero divertenti.Maya
anche,ma si conteneva rispetto a noi. Decidemmo anche di uscire
qualche sabato sera insieme per una pizza e scambiammo i numeri.
Le lezioni finirono e ci dirigemmo verso l'uscita.
Ashley e Maya andarono a casa insieme visto che abitavano nello stesso
quartiere e io come al solito con Rosso Malpelo.
"Sono così stanca! Appena torno a casa faccio una doccia e metto
il pigiama per poi abbandonarmi al letto". Dissi sbuffando.
"Credo che il tuo letto aspetterà ancora un pò biscottino". Esordì Malpelo. A cosa si riferiva?
"Perchè mai?"
"Guarda chi c'è lì". Allungò il collo per farmi
vedere chi c'era.Seguii il suo sguardo che era puntato verso il
parcheggio della scuola.
C'era una range rover nera e appogiato allo sportello...Noo!!Per tutte le
calcolatrici di Ashley come gli è saltato in mente??
Un riccioluto che conosco benissimo con un paio di occhiali da sole,un berretto scuro stava aspettando qualcuno...Dovrei dedurre che quel qualcuno forse si tratta di me?
Girò il capo e mi vide.
Si allontanò dalla sua postazione e ci raggiunse.
"Ciao! Piaciuta la sorpresa?" Domandò con sorriso malizioso e con aria sicura di sè.
"Harry perchè sei venuto a prendermi a scuola?"
"Perchè oggi abbiamo tante cose da fare."
"Cosa intendi ammasso di ricci?" Ammiccò la mia amica alzando un sopraccicglio seguito da un mezzo sorrisino. Ora ci mancavano solo le sue illusioni perverse !
"Amber non è il momento grazie. Comunque...Harry sono abbastanza stanca e-" Non riuscii a finire la frase che mi anticipò.
"Sbaglio o abbiamo in corso una scommessa?"
"Odio quando hai ragione!" Rise alla mia affermazione abbassando il capo.
"Dai piccola non suriscaldarti...Ti piacerà questo pomeriggio". Affermò inumidendosi il labbro inferiore con la lingua e farsi più vicino a me.
"Vedremo".
"Già...vedremo". Intervenne Malpelo.Ormai l'avevo timbrata con questo soprannome.
"Amber ci sentiamo più tardi...Se dovesse chiamarmi mio padre o mia nonna dico che sono da te.Ciao!"Annuii. Lasciai un bacio sulla sua guancia e si allontanò da noi.
"Salutami tuo fratello rossa". Aggiunse Harry.
"Senz'altro gigante". Ridemmo e ci avviammo verso la sua auto.
Non parlai fino a quando si fermò allo sportello del passegero e me lo aprì .
Quell'auto aveva sempre un buon odore,e ogni volta sembrava tirata a lucido.
Raggiunse il suo posto e mise in marcia.
"Ora andiamo in un bel posticino".
Iniziai a preoccuparmi ,l'ultima volta che mi ha portata in un posto era il parco centrale di Londra. Chissà questa volta che avrà in mente...
"E dove?"
"Lo scoprirai tra un pò".
Ehi sono qui mi vedete????
Ora che ho la vostra attenzione vi saluto: Hello!!! xD *saluto con una manina*
Ahahhahaa come vanno le vacanze
estive?! A me abbastanza bene,si muore dal caldo e sudo come un
maiale(?) T.T Finalmente ho iniziato ad andare al mare
ma aggiornerò U.U
Hazza fa una bella sorpresa alla
protagonista e in più conosce due ragazze:Rebecca e Ashley (che
potete guaradare nelle foto).
Amber da buona amica dà conisgli utili a Madison che prende subito in considerazione. Brava così si fa!!
Ora sparisco xD Come sempre
recensite per farmi sapere se vi piace qualcosa :) o per darmi pareri
su che cosa potrei aggiustare!
Kiss you!!!
Hilary
|
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Capitolo 18 *** McDonald time ***
jjkl
Il viaggio durò più o meno una
quindicina di minuti.
Non parlai quasi per niente,perchè a dire la
verità stavo
dormendo in piedi! Mi lasciai cullare dal movimento della'auto;
guardavo fuori il finestrino il tempo nuvoloso,tipico di Londra. Era di
un grigio cupo e quando abbassai il finestrino sentivo l'odore della
pioggia...adoro il suo
profumo.
Le fantasticherie finirono quando Harry mi rivolse parola.
"Beh,come è andata a scuola?"
"Non male...ho preso una A+ in letteratura ". Dissi
fiera.
"Sono felice per te. Su,scendiamo."
Eravamo arrivati. Harry parcheggiò l'auto vicino ad un parco
giochi.
Prima di scendere lasciai vicino al sedile il mio zaino,dopo di che
scesi assieme ad Harry.
Conosco poco questa zona;ma ricordo di esserci passata una o
due
volte con Amber, non la riconosco perfettamente perchè di
solito
ci passavamo quando era già sera.
Attraversammo un piccolo viale con negozi di abbigliamento,di
musica e alcuni mobilifici,fin quando non arrivammo al
McDonald.
Stop.McDonald?! Non posso crederci...
"Vuoi andare al McDonald?" Domandai sorpresa.
"Si...Non ti piace?"
"Harry il McDonald è il mio posto preferito! "
Dissi esultando come una bambina appena riceve una bambola nuova.
"Sul serio? Ho fatto un'ottima scelta allora". Rispose
donandomi uno dei suoi migliori sorrisi. Si vedeva che era soddisfatto.
"A quanto pare si".
"Cosa aspettiamo? Entriamo subito".
"Oh si andiamo!"
Avevo il sorriso stampato in faccia, troppa la felicità
presi la
mano di Harry e lo scaraventai dentro l'edificio con tutta la forza che
posssedevo.
Ci dirigemmo verso il tavolino e prendemmo posto.
Diedi uno sguardo al menù e alla fine presi un toast con
prosciutto e mozzarella ed una coca-cola. Harry prese un cheeseburger e
una sprite.
La cameriera prese gli ordini e si allontanò.
Dovrei ringraziarlo per avermi portato qui,non l'ho fatto nemmeno prima
per l'euforia,quindi mi sembra più che giusto farlo.
"Harry erm...grazie.Davvero". Dissi imbrazzata.Erano
poche le volte che
ero gentile con lui,perchè trovava sempre qualcosa per farmi
andare su tutte le furie. A volte si comportava
da ragazzo d'oro,personalmente mi piace quando lo fa...Sembra
sè stesso e sapeva anche farti divertire con qualche battuta.
Pian piano sto imparando a conoscerlo meglio, e ammetto che la mia
amica aveva ragione: Harry è più sfacciato
rispetto agli
altri ragazzi che ho conosciuto; se deve fare una cosa non ci pensa
più di due volte a compierla,
allo stesso tempo però è un bravo ragazzo e fa
gesti carini quando meno te l'aspetti.
"Non ringraziarmi, è una cosa che mi andava di
farla e sono contento che tu l'abbia presa bene alla fine".
"Si,ma credo di non avere alternative dato che avevamo già
programmato di uscire". Affermai con tono ironico,lui rise
e annuii.
"Hai ragione,non ne hai".
"Già. Beh invece tu che mi racconti?"
"Niente di speciale,ieri dopo essermene andato da casa tua ho raggiunto
James; il fratello di Amber per una birra e poi sono tornato a casa.
Stamane ho lavorato e successivamente ho avuto la brillante idea di
venire da te".
Balenò la scena di ieri come un flash, appena ricordai
l'accaduto mi sentii avvampare e iniziai a torturare le mani.
La scorsa sera stava ritentando di baciarmi, ma fummo interrotti con
l'arrivo di mio padre.
Scossi la testa e ritornai in me.
"Conosci da molto il fratello di Amber?" Mi affrettai ad
avere un discorso per allontanare il mio stato di nervosismo.
"Si,giocavamo a calcio insieme da adolescenti e abbiamo mantenuto fin
oggi un buon rapporto".
"Capisco. Oh guarda sono arrivati gli ordini".
"Era l'ora!"
Mangiammo le nostre ordinazioni e continuammo a
parlare.
Ogni tanto usciva del formaggio fuso dal panino di Harry e si creavano
dei baffi gialli sul suo labbro,intanto io me la ridevo.
"Sembri Zorro versione bionda,ahaha".
"Divertente, ma non è colpa mia se è
così buono".
Provò a giustificarsi mentre si puliva per la terza volta.
"O se sei così maldestro". Ammiccai facendo
spallucce, e risi per l'ennesima volta.
"Certo,continua pure a prenderti gioco di me ".
"E' divertente sai? Comunque,ora la smetto. Piuttosto parlami di te,non
so quasi niente...Per esempio: hai fratelli,sorelle?"
Vidi per qualche istante cambiare espressione dal suo volto; prima i
suoi occhi erano di un verde vivo e luminoso, d'un tratto diventarono
scuri. Mi faceva quasi
paura.
"Ho una sorella maggiore".Rispose freddo e distaccato. Cosa c'era che
non andava? Notai che fece un sospiro prima di
bere la sua
bevanda,vedendolo così non insistetti a parlare ancora.
"Che bello...io sono figlia unica purtroppo, sarebbe piaciuto anche a
me avere dei fratelli".
Non mi rispose,annuii soltanto facendo un piccolo sorriso di
comprensione spuntando una piccola fossetta all'angolo della bocca.
Forse non dovevo fare quella domanda,ma era solo un modo per conoscerlo
meglio.
Più che turbata la sua espressione sembrava nostalgica.
Girava
distrattamente la bevanda quasi finita nel
bicchiere e
aveva lo sguardo perso nel vuoto.
Mi dispiaceva vederlo così, ma rimediai subito.
"Harry andiamo nel reparto giochi dove ci sono gli scivoli con le
palline".
"Cosa? Lì ci vanno i bambini".
"Che importa? Io adoro questo posto e voglio divertirmi".
Era rimasto titubante e inarcò le sopracciglia per negare di
fare quel che appena avevo detto. Ma
io non mollo la presa Styles..
"Harold. Alzati tu o lo farò io".
"Non chiamarmi così in pubblico".
"Allora non ti dispiace se ti alzi? O devo ripetere quel
nome?!"
"Oh e va bene arrivo".
"Ottima scelta....Harold". Lo stuzzicai ancora una volta e
ricevetti uno sguardo gelido da parte sua.
Pensava di intimorirmi con un solo sguardo,al contrario risi
di
gusto e una volta alzato lo spinsi fino all'area giochi dove c'erano
bambini di tutte le età e che correvano
all'impazzata da per tutto.
La sua faccia per poco mi faceva rotolare dalle risate, era un
pò spaventato nel vedere tutti quei bambini che
urlavano
di qua e di là ed era
anche sconvolto per quello che stava per fare.
Harry's
pov
Non potevi crederci a
quello che stavo per fare.
Una ragazza di diciasette anni vuole ancora giocare in un McDonald? A saperlo l'avrei portata al
parco giochi...
Ripensando a prima: Madison poco fa mi ha fatto rimanere spiazzato.
Ha riportato alla luce tuto ciò che avevo quasi dimenticato
in
questi anni. So che non era sua intenzione farlo di
proposito,ma
è venuto a galla il mio passato.
Mi dispiaceva anche per non averle risposto quando ha detto che
desiderava avere dei fratelli,ma ero troppo preso dai miei problemi che
ho saputo solo annuire.
Girovagavo ancora tra i miei pensieri e tutta quella confusione mi
mandò solo in pallone.
Ben presto fui portato alla realtà.
"Harry vieni con me".
Madison prese la mia mano e ci condusse fino all'entrata dei
gonfiabili.
Tolse le scarpe e le mise dentro i contenitori.
"Forza togli anche le tue".
Per mio dispiacere lo feci,ma le mie scarpe non entravano nei
contenitori così le misi sopra un cubone lì
vicino.
Madison era entrata agilmente,mentre io trovai qualche
difficoltà visto le mie gambe e le spalle larghe. Sembravano gli attrezzi per gli
allenamenti in guerra!
La ragazza mi vide e invece di aiutarmi se la rideva comodamente .
La sua risata fece passare tutto il mio nervosismo
e iniziai a divertirmi anch'io.
"Me la pagherai Mad".
"Oh sto tremando di paura".
"Fai bene,appena ti prendo rimangerai tutto".
"Allora sbrigati a prendermi lumaca!"
Lei si allontanò da me e raggiunse il piano superiore. E' un serpente!
Io invece cercai di oltrepassare i due sacchi da boxe messi
orizzontalmente ,la testa passò facilmente ma il resto del
corpo
non so neanche io come ci sia riuscito!
Arrivai al piano superiore e c'era lei che aspettava,all'improvviso mi
tirò uno di quegli aggeggi gonfiabili che sembravano
filoncini
di pane sulla faccia e caddi all'indietro.
"Ahahhaha Harry dovrei farti un video...sei troppo buffo!"
"Ridi poco tesoro sto venendo a prenderti".
"Sto aspettando te".
Con un piccolo salto la raggiunsi e cercò di scappare ma le
afferrai le caviglie e la portai sotto di me.
"Dicevi dolcezza?"
La fissai per qualche secondo e mentre cercavo di avvicinarmi si
alzò di scatto e cercava ancora una volta di sfuggirmi.
Era la mia preda e avanzai verso di lei gattonando,aveva
contemporaneamente uno sguardo seducente e innocente il che la rendeva
ancora più sexy e la voglia di saltarle addosso aumentava ad
ogni passo che
compievamo.
Rimase ferma e io mi alzai col busto per prenderle i
fianchi,appoggiò le mani sulle mie spalle senza
staccare
il contatto visivo.Verde nel nocciola.
Desideravo far combaciare le nostre labbra ma ad un tratto ci ritovammo
a scivolare giù nelle palline e si manifestò
subito una
gran risata.
"Dio che spavento! Sentivo il vuoto". Ammisi
spaventato.
"Ahahha anch'io....è stato bellissimo! Sembrava che per poco
morivamo".
"Già...ora usciamo di qui pericolo,inizia a far caldo".
Per la situazione di poco fa sentivo già del calore
spargersi da
per tutto.Mai provata una cosa del genere..solo con lei.
"Okay,dietro di te c'è una porta di uscita,così
non dovrai incastrarti di nuovo". Che bellissima stronza!
"Parla il nano da giardino".
"Smettila e esci".
Uscimmo da quel posto e ci dirigemmo alla mia auto.
Salimmo e ogni tanto mandavamo occhiate fugaci,ridevamo anche per un
solo sguardo. Poi la vidi sbadigliare,capii che era davvero stanca.
Era un disastro adesso; la camicietta stropicciata,i capelli spettinati
e le calze abbassate, ai miei occhi era ancora più bella.
Grazie a queste uscite avrei fatto capire che doveva appartenermi. E
non solo per qualche setttimana, bensì per più
tempo. Ora ho capito
cosa significhi tenere ad una persona.
Voglio farla sentire bene e protetta e io le promesse le
mantengo.
Arrivammo vicino casa sua : prese lo zaino e poi si voltò
verso me.
"Grazie ancora Harry,mi sono divertita un mondo".
"Di niente,pensavo di aver già fatto pazzie,ma questa le
supera tutte".
Rise dolcemente .
"Mi fa piacere che ti sei divertito. Ora devo proprio andare...ciao
Harold". Mi salutò con una mano ma la fermai
per darle un bacio
all'angolo delle labbra.
Se dovevo baciarla avrei aspettato il momento giusto.
Arrossì e chiuse lo sportello per andarsene.
La conquisterò in tutti i modi.
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Capitolo 19 *** Demi, la nonna della tua fidanzata ***
ooo
Madison's
pov
La pioggia stava
scendendo a catinelle.
Dopo essere scesa dall'auto del riccio corsi a casa; erano le sette
meno un quarto quando guardai l'orologio appeso al muro del mio grande
soggiorno.
Mia nonna riposava sul divano con una coperta in plaid lilla.
Avevamo
la mania di prendere gli oggetti sul lilla: il nostro colore preferito.
Come al suo solito,
lasciava la tv accesa.
Mi avvicinai e diedi un piccolo bacio in fronte alla donna che riposava
beatamente.
Non avevo ancora visto mio padre: in questo periodo passa poco tempo in
casa , per via del lavoro,oppure esce per con conto suo o insieme alla
nonna...
Eppure qualcosa mi dice che c'è dell'altro. Il mio sesto
senso
non si sbaglia mai perciò indagherò su questa
faccenda.
Ora mi sento come
Jessica Flecker in "La signora in giallo".
Ma prima di fare indagini e calarmi nella parte andai a farmi ua doccia
calda nel mio bagno.
Presi l'intimo pulito e gli indumenti per stare in casa dal mio armadio
e andai in bagno.
Mi ci voleva proprio! I muscoli erano rilassati grazie
all'acqua calda che scendeva delicatamente sul mio corpo.
Dopo aver lavato anche i capelli,uscii dalla doccia e finii di
sistemarmi.
Caddi a peso morto sul mio letto spazioso e ripensai al pomeriggio
passato insieme ad Harry.
Non capivo il suo sbalzo d'umore,può darsi che abbia passato
dei
momenti tristi con la famiglia e non vuole parlarne con nessuno,o tanto
meno
non vuole la compassione di un'altra persona.
Nel McDonald, quando lo portai nel reparto giochi si era lasciato
andare completamente e rideva e scherzava come se non fosse accaduto
nulla prima.
Da una parte ero contenta di averlo fatto svagare,ma dall'altra mi
dispiaceva vederlo chiuso in sè stesso.
Harry è un mistero,e devo ancora scoprire tante cose di lui
e
questo non fa altro che avvicinarmi tanto, quindi potrei dire che
siamo amici?
Non saprei rispondere a questa domanda: lui ha cercato più
volte
di avvicinarsi a me,ma senza successo,usciamo insieme (anche se
è una scommessa) eppure sembra
che a nessuno dei due dispiaccia.
Venni interrotta dalla mia auto-analisi dal ronzio continuo del
cellulare.
Lo presi e quando vidi il numero sullo schermo il mio cuore
iniziò a galoppare.
"Zayn! Che piacere sentirti...come stai?"
"Ciao bambolina! Anche per me lo è,comunque tutto bene. Che
stai facendo?"
"Nulla di speciale,sono tornata a casa poco fa e stavo sdraiata un
pò sul letto".
"Okay.Senti,posso chiederti una cosa?"
"Dimmi pure".
"Affacciati al balcone e dimmi cosa vedi".
Feci come mi aveva detto e all'istante scattai dal letto. Aprii la
porta del balcone e vidi che aveva smesso di piovere,rimaneva solo il
suo odore rilassante.
"Erm...mi sembra tutto normale".
"Guarda meglio...oltre la staccionata del tuo giardino".
Mi affacciai un pò di più e socchiusi gli occhi
mentre cercavo di trovare qualcosa.Finalmente vidi.
"Ho visto! Ma sbaglio o sembra una persona?"
"Non ti sbagli. Adesso vedrai di chi si tratta".
La persona uscì dall'ombra e per poco persi un battito. Era Zayn!
"Sei tu!"
"Si piccola...Ti dispiacerebbe parlare un pò con me?"
"Niente affatto. Scendo subito e vengo da te".
"Ti aspetto".
"Arrivo".
Di corsa entrai,misi una felpa pesante col cappuccio di due taglie in
più e gli stivaletti di camoscio che uso come
pantofole.
Sistemai un pò i capelli e diedi un'ultima occhiata allo
specchio. Non ero paragonabile a Jessica Alba ma mi ritenei
accettabile.
Andai nel giardino di dietro e lo trovai ad aspettarmi fuori dalla
staccionata.
Impeccabile come sempre,quando mi vide sorrise e scavalcò
per
venirmi incontro. Una volta arrivato non mi fece neanche parlare che mi
buttò nelle sue braccia e lentamente mi riscaldava
dal freddo quasi pungente della sera.
"Quanto affetto". Dissi sarcastica mentre ricambiavo
l'abbraccio.
"Mi sei mancata". Spalancai gli occhi. Sono mancata a Zayn? Era
passato solo un giorno da quando siamo usciti...Oh ma quante
storie Mad,cogli l'attimo dannazione!
"A-anche tu". Mi strinse di più e diede un
bacio tenero sulla mia testa.
"Ci sediamo sull'amaca?" Domandai mentre alzai lo sguardo
per incontrare il suo.
"D'accordo andiamo".
Ancora abbracciati ci dirigemmo verso l'amaca che era legata
all'albero sotto il mio balcone e ci sedemmo.
"Avrei portato qualcosa di caldo,non ci ho pensato prima".
"Non devi disturbarti..."
"Schiocchezze. Piuttosto che mi racconti?"
Ecco,cosa dico? Non posso dirgli tutto,altrimenti
partiamo già
col piede sbagliato...e io non voglio deluderlo. Ma questo mi
costerà una bugia.
"Uh le solite le cose...scuola,studio,amiche.."
"Beh neanche io nulla di stravagante.
Ho saputo che a marzo durante la corsa tu ci sarai".
"Si,mio padre mi ha proposto di fare da interpetre e ho accettato.
Così avrò anche crediti a scuola".
"Bene. Sai che diventi sempre più bella?"
Avvampai all'istante....Fuuuooocoooooo!!
"Certo come no".
"Dico sul serio Mad,sei davvero bella e non solo. Perciò
sono attratto da te". Qualcuno
mi riporti in vita...
"Zayn...non so che dire".
"Non c'è niente da dire perchè le cose stanno
così."
Morsi il labbro inferiore per la timidezza,lui tolse il braccio dalle
mie spalle per portare una mano alla guancia e accarezzarla.
Ci fissammo per qualche secondo poi lo vidi avvicinarsi di
più e
instintivamente portai la mia mano dietro la sua nuca per
incoraggiarlo; stavo per chiudere
completamente gli occhi per bearmi a quella situazione ma il rumore
della porta spalancata ci fece sussultare.
"Mad che ci fai qui al freddo? Potresti ammalarti".
Mia nonna con
voce ancora impastata dal sonno mentre si grattava gli occhi per
riprendersi. Dopo aver alzato lo sguardo ci vide e ringraziai
l'alto dei cieli per non averla fatta proferire di qualche
bestemmia o parolaccia.
"Nonna,entro tra un pò".
"Mi hai chiamato nonna davanti a questo bel giovanotto?" Ci risiamo...
"Demi cinque minuti e entro".
"No tranquilla,anzi scusatemi per l'interruzione, tolgo il disturbo".
Zayn si alzò dell'amaca e si mise in piedi di fronte mia
nonna.
"Non si preoccupi.Io sono Zayn, piacere".Tese la mano e
mia nonna
l'afferrò subito. Conosco
Demi,lo sta già scanarrizando.
"Demi,la nonna della tua ragazza". Un'altra figura di
merda da collezionare.
"Siamo solo amici". Dissi secca.
"Ci avrei giurato". Ripose ironicamente e rinunciando
all'idea che le avrei detto che fosse il mio ragazzo.
"Ora me ne vado.Piacere di averti conosciuto Zen". Cazzo stavo
per attoccigliarmi nell'amaca dalle risate! Come
fa a sbagliare
il nome di una persona appena conosciuta?!
"Zayn,signora. Arrivederci".
La nonna se ne andò e sia io che lui ridemmo
all'unisuono.
"Bel caratterino tua nonna,anzi Demi".
"Questo non è niente...Alcune volte possiede la finezza di
un scaricatore di porto".
Rise fragorosamente alla mia battuta buttando la testa indietro e la
sua solita mossa di mettere la lingua in mezzo ai denti. Bellissimo.
"Mi piacciono i tipi così. Beh,è tardi
devi
rientrare..sarai sicuramente stanca". Non sai quanto Zayn...
"Un pò,ma sono felice di essere stata in tua compagnia".
Dissi
mentre allacciavo le braccia intorno al suo collo,azione che mi venne
spontanea...il sonno mi
fa brutti scherzi!
"Anch'io. Ora vai piccola,buonanotte".
Mi prese i fianchi e in un gesto veloce posò le labbra sulle
mie, lasciando un bacio a stampo.
"Scusa,non ho saputo resistere".
"Fa niente. Buonanotte Zayn".
Ci allontanammo e quando arrivai alla porta mi rigirai per vederlo; mi
fece l'occhiolino e sparì nel buio.
Entrai di fretta in casa perchè stavo
congelnado! Stavo per salire in camera mia quando mia nonna
sbucò dalla cucina.
"Madison,c'è
qualcosa che devi dirmi?"
"No.Perchè?"
"Ho visto
come vi stavate abbracciando e come vi guardavate....Quel tipo non
può essere solo un tuo amico".
"Si
chiama Zayn. E invece siamo solo amici".
"Mad,non
voglio
rimproverarti di niente...Voglio solo sapere se la mia bella
nipotina è innamorata,e se il ragazzo che ti piace
è una
persona per bene".
E tutta questa dolcezza?
Avrà mangiato troppe Haribo...
"Nonna,ammetto
che mi piace: ma non stiamo ancora insieme. E poi
tranquilla,è un bravo ragazzo".
"Meglio
così.
Sappi
però che
se vuoi confrontarti con qualcuno io sarò sempre
disponibile.
Sono tua nonna,e tu per me sei la persona che amo di più al
mondo."
"Sono
rare le volte che usi questi toni sdolcinati con me,
oltretutto: grazie e anch'io ti voglio bene".
L'abbracciai forte e il suo profumo alla ciliegia mi rilassò
totalmente. Adoro i suoi abbracci,ricordano quelli della mia mamma.
"Mad,è
lui il ragazzo che ti accompagnato quella sera a casa?"
"Erm...n-no
Demi. Il ragazzo dell'altra volta si chiama Harry. Sia lui che Zayn
lavorano per papà."
"Vedo che
fai conquiste! Ah così lavorano in officina...sono tutti
così carini?"
"Calma
grande donna! Alcuni di loro sono già impegnati...e poi sono
troppo giovani per te". Dissi facendo una linguaccia,in
cambio lei madò una gelata con lo sguardo.
"Non sono
vecchia zuccherino! Ora và a dormire.Notte".
Schioccò un bacio sulla fronte e andai nella mia cameretta.
Spensi tutte le luci e mi accoccolai nelle lenzuola
pulite per sprofondare in un sonno pesante.
Sualve!!
:D
Ben ritrovati ladies and gentleman U.U
Alloooraaa iniziamo: quanto è carino Zayn??? Dolce come
zucchero
filato :Q_ ahahhaa e poi c'è la scena del bacetto...umumum
birbante!
Mentre scrivevo la parte della nonna di Madison mi sono rotolata dalle
risate ahhahaa perchè ho pensato alla faccia di Zayn mentre
Demi
lo chiama per sbaglio "Zen" xD
Come sempre però, Mad non toglie dalla testa i comportamenti
di Harry nei suoi confronti.
Hazza ha un passato difficile che ancora non conosciamo....Ma andando
avanti lo scopriremo!
Vi ringrazio innanzitutto per le visite :) E come sempre,recensite ;)
Un bacioooo
Hilary
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Capitolo 20 *** E' cotto Mad! ***
cap.15
Martedì mattina.
La sveglia suonò al solito orario: le sei e quarantacinque.
Per fortuna,dormii a sette cuscini,quindi non provai nessun
istinto omicida verso la sveglia o il cellulare che squillava in
momenti inopportuni.
Rimasi ancora cinque minuti sdraiata mentre guardavo il soffitto bianco della mia camera.
In un certo senso,mi sento bene stamane...forse per la visita
inaspettata di Zayn la sera precedente e quel piccolo bacio
assolutamente improvvisato.
So che è solo un bacio a stampo, ma a me bastano i piccoli gesti, ogni piccola cosa ha il suo significato e valore.
Chiusi per mezzo secondo gli occhi per ritornare a quel momento, appena gli aprii sorrisi dalla felicità.
Decisi di alzarmi definitivamente dal mio letto comodo e mi preparai per la scuola.
Concluso tutto,scesi al piano inferiore dove in cucina avrei fatto colazione.
C'era mia nonna già in piedi arzilla e intenta a preparare le frittelle. Mmmm iniziamo bene la giornata!
Augurai il buongiorno e mi accorsi che mancava mio padre.
"Nonna,dov'è papà?"
"Oh sta ancora riposando. Ieri l'ho sentito rientrare sul tradi".
Qui mi insospettì,inarcai le sopracciglia. Mio padre non era
tipo di rimanere in giro fino a notte inoltrata. Jessica Flecker, si va
in scena.
"Mmh,okay. Non è da lui rientrare tardi". Affermai con tono dubbioso e mia nonna annuii col capo.
"Sono d'accordo con te. Ma non devi preoccuparti per lui; è un uomo responsabile e sa badare a sè stesso.
Su finisci la colazione e vai a scuola".
"Si è così. C'è del succo?"
"Ecco,tieni pure".
"Grazie Demi". Mi rivolse un sorriso che fece intravedere delle piccole rughe all'angolo delle labbra e degli occhi chiari.
Guardandola,mi resi conto che aveva una bella silohouette per la sua
età; ha ragione a non ritenersi vecchia. E' una bella donna, di
carattere forte e spirito sempre giovanile e allegro.
Mi chiedo se alcune volte ha mai pensato a rifarsi una vita con
un altro uomo...Dopo la morte del nonno Chris,non ha frequentato uomini
perchè quando stavano insieme erano una coppia
inseparabile; come l'acqua e l'ossigeno non possono separarsi in un
legame chimico. Un'altra persona che mi mancava da morire era proprio
il nonno.
Passavo tanto tempo con lui: era solito sedersi su una sedia
intrecciata di legno a dondolo che teneva accuratamente nel suo salotto
di fronte la grande vetrata della suo salotto
e godevamo la vista della vallata. Da piccola mi faceva sedere
sulle sue gambe e raccontava la sua giovinezza con tono vellutato,ogni
volta mi perdevo nelle
sue parole perchè avevano un suono melodioso e talvolta mi capitava di addormentarmi tra le sue braccia.
Misi da parte questi bei ricordi e tornai alla realtà.
Presi lo zaino,il giubbino con la sciarpa e il cappellino di lana soffice e uscii di casa incamminandomi verso scuola.
Arrivai,e c'erano nell'atrio Amber,Maya,Ashley e Mark, così andai nella loro direzione.
"Giorno bellissima!" Mi salutò con un abbraccio la mia migliore amica.
"Giorno a tutti. Di che parlavate?".
"Dell'interrogazione di chimica che farà Amber".
"Sei preparata?" Chiesi rivolgendomi alla rossa.
"Si si,ovviamente grazie agli appunti che ho imparato a memoria".
"Buona fortuna allora".
"Grazie. Tu invece,che ci dici?"
Domandò alludendo al pomeriggio passato assieme ad Harry. Ora
che ci penso non si è fatto ancora sentire...beh sarà
impegnato al lavoro.
"Dovrei dirvi tante cose!"
"Oh immagino". Rispose sfacciatamente Mark.
"Che vorresti insinuare Mark?"
"Mad ho capito che ti piace il tizio che è venuto a
prenderti ieri all'uscita. Non siete niente male come coppia".
"Ma che stai dicendo?! E' un mio amico se così lo vogliamo chiamare.."
Quando sono con le mie amiche mi ostino sempre a paragonarlo come
amico...Lui cerca sempre un contatto fisico con me,quindi certe volte
non so neanche come definirlo.
"Perchè non è tuo amico?" Domandò confusa Ashley.
Un momento come fa a sapere di cosa parlo? D'improvviso mi guardarono
accigliati.
"Come sai che sto parlando di Harry?"
"Ieri Amber ci ha raggiunto mentre stavamo andando a casa e ci ha raccontato tutto". Esordì Maya con nonlachance.
Mi girai e vidi Amber fare spallucce per scusarsi.
"Tante grazie Amber la giornalista dei scoop".
"Avanti Mad,lo sappiamo solo noi, siamo tuoi amici. Sai di poterti fidare".
"Mi fido di voi. E che non voglio essere al centro dell'attenzione se qualcuno lo venisse a sepere."
"Non preoccuparti Mad, ora entriamo prima di beccarci una sospensione". Disse Ashley mentre ci avviammo nella nostra classe.
E' la prima ora e c'è fisica. Io,Amber,Maya e Mark ci sedemmo ai nostri posti. Ashley al contrario aveva diritto.
Il professore entrò mettondosi seduto alla cattedra, facendo
l'appello si guardò intorno quando chiamò il nome Tyler.
Ossia la gatta morta di tutte le gatte morte.
Rebecca Tyler non era ancora in classe. Forse starà ancora
vedendo quali tacchi abbinare alle pareti dell'aula per creare una
perfetta sintonia di colori.
Il professore andò avanti con l'appello vedendo nessuna traccia della ragazza.
Quando la lezione cominciò, la porta si aprì. Eccola.
"Scusi prof,non ho sentito il suono della campanella". Si
giustificò Rebecca con una voce da bambina viziata mentre
cercava di dissuasere l'insegnante con uno sguardo da pecorella
smarrita.
Non ci provare amore,gli occhi dolci che faccio io non li fa nessuno!
"Per questa volta passa,ma la prossima volta non sarò
così buono". Rispose il professore già scocciato. Beccati
questa!
L'unico posto libero era quello dietro me ed Amber infatti si sedette lì. Che palle!
La lezione procedette normalmente fin quando sento una risata provenire dietro le spalle.
"Che ti prende Tyler? Hai bevuto vino stamattina?!" Ammiccò Amber infastidita.
"Calma Moore stavo pensando".
"Tu pensi?" Chiese sarcastica la rossa...trattenni le risate.Amber ha la capacità di farmi piangere dalle risate con una sola parola. Rebecca la guardò con una smorfia.
"Già,possiedo più cervello di tutti voi messi insieme".
"Certamente.Ora ci fai seguire in santa pace la lezione smettendo di
ridere come un'oca giuliva grazie?" Amber ancora una volta la stava
smerdando. Vai così Malpelo!
"Smetterò di ridere,ma non smetterò di pensare al
bellissimo ragazzo che ieri è venuto a prendere la tua amica".
Mi cadde la matita dalla mano. Rebecca aveva visto Harry...Ora sono con
la merda fino al collo, scommetto che farà di tutto per averlo e
mi chiederà tutto su di lui.
Io e la mia amica ci guardammo stupefatte.
"Oh si, ha un gran bel fisico e poi che sorriso". Disse con aria
sognante facendo sbattere le palpebre più volte e sventolando la
mano vicino il viso.
Mi girai di scatto e le mandai un'occhiataccia. Non so perchè ma
mi dava fastidio che lei potesse fare pensieri di qualsiasi tipo su di
lui.
Ieri quando abbiamo trascorso il pomeriggio insieme,ho capito che Harry
in fondo è una persona sensibile, non merita di essere preso in
giro da una come lei.
Accidenti,prima non sapevo se definirlo amico o qualsiasi altra cosa e
ora mi ritrovo anche a difenderlo! La faccenda è più
complessa di quanto pensassi...
"Non hai già un ragazzo?" Domandai con aria piuttosto scocciata. Mi sta facendo anche distrarre dalla lezione!
"Si,ma non è attraente come il tipo di ieri."
"Quindi salti facilmente da un cazzo all'altro vero Rebecca?"
Sbottò Amber. Qui stiamo digenerando...speriamo che non la
prenda per capelli!
"Taci Moore,non sono affari che ti riguardano. La vita è la mia,decido io con quale ragazzo stare".
"Laggiù che sta succedendo?"
La voce del professore echeggiò in tutta l'aula. Sembrava piuttosto turbato...
"Erm,niente professore stavo spiegando alla mia compagna come rappresentare il punto materiale".
Intervenni con una scusa. Dovevo sembrare convincente.
"Va bene Smith ma poi presti attenzione alla spiegazione".
"Certo".
Calò immediatamente il silenzio e riprendemmo a seguire la lezione.
Che razza di persona squallida è quella ragazza!
Non contenta del ragazzo che ha già va facendo la puttanella
altrove. Di certo non me ne starò a guardare Harry che se ne va
dietro alle mosse false di Rebecca.
* * *
Pausa pranzo.
Come al solito eravamo in mensa e c'eravamo tutti.
Prendemmo il vassoio con il pranzo del giorno e ci sedemmo al tavolo.
"Non la sopporto
più quella sottospecie di ragazza. Anzi che dico non
è una ragazza: è un babbuino rifatto!" Incalzò la rossa con tono abbastanza furioso.
"Lasciala stare Amb, è solo una leccacazzi". Rispose Mark tranquillizandola.
"Giusto. Comunque,Mad dove sei stata ieri dopo che ci siamo lasciate?" Riprese a parlare la rossa.
"Harry mi ha portata al McDonald".
"Al McDonald? E che c'è di grandioso in quel posto?" Domandò Mark con voce quasi strudula e ridendo sotto i baffi.
"E' un posto diverso dove andare..non c'è bisogno di essere
grandioso". Intrevenne Ashley mentre mangiava la sua porzione di pasta.
Lei sì che capisce!
"Ha ragione Ash. E poi ci siamo divertiti un sacco. L'ho portato nel
reparto giochi,all'inizio era titubante ma poi si è
convinto e ce la siamo spassata.
Ma non è tutto".
"Che è successo?" Domandò alzando un sopracciglio Maya.
"Quando sono tornata a casa, verso sera mi chiama Zayn e si fa trovare giù casa mia.
Scendo per parlarci e passiamo la serata insieme...poi mentre ci stavamo salutando mi ha baciata".
Splancarono tutti gli occhi, Amber stava per strozzarsi.
"Ma è stato un bacio a stampo,nulla di che". Aggiunsi facendo spallucce.
"Finalmente! Ma poi lo dici così? " Mi spinse Amber con una piccola gomitata e ridemmo insieme.
"Ora prestate attenzione a me. Sabato non prendete impegni
perchè usciamo tutti insieme...Mark porta anche un tuo amico,non
puoi stare da solo con quattro ragazze".
Esordì Ashley.
"Non ci vedo niente di male,penseranno che sono circondato sempre da donne bellissime".
"Oppure che tu sia gay". Sdramatizzò sempre la bionda. Non
riuscimmo a trattenere le risate e Mark rimase un pò perplesso.
Ma rise anche lui.
"Porterò un amico tranquille."
La scuola finì e invitai Amber e Ash a casa mia per passare del tempo insieme.
Arrivammo a casa, ma mi venne in mente che non avevo visto mio padre
dalla scorsa sera. Così cambiammo direzione e andammo
nell'officina.
Raggiungemmo l'area dove di solito c'erano i ragazzi e mio padre ed entrammo.
Come pensavo,c'erano tutti...o quasi.
"Mad! E ' da un pò che non ci si vede!" Mi salutò Louis con la sua solita aria allegra.
"Lou! Hai ragione...Sono stata impegnata ultimamente,prometto che verrò spesso".
"E loro sono tue amiche?" Sbucò Liam dietro un'auto che stavano progettando.
"Si,lei la conoscete già è Amber..lei è Ashley.
Loro invece sono Louis e Liam. Ma il resto della truppa?" I ragazzi
salutarono le ragazze sempre in maniera gentile. Notai che Ash
fissava Liam,oh gli piace!
Ma non vedevo il resto della compagnia e mio padre.
"Stanno bevendo una birra con tuo padre e Niall al contrario stava
mangiando un panino enorme". Rispose Liam seguito dalle nostre risate.
A quel punto spuntarono e corsi a salutare Zayn. Ero felice di vederlo!
"Zayn!" Esclamai mentre l'abbracciavo.
Chiuse le braccia intorno alla mia schiena e sussurrò.
"Ehi splendore! Che bella sorpresa...cosa ci fai qui?"
"Sono venuta a salutare mio padre e voi".
"Esiste solo Zayn o ci sono anche io insensibile?" Ammiccò Niall. Sciolsi l'abbraccio e salutai anche lui.
"No, non mi sono dimenticata di te irlandese affamato". Dissi mentre lo abbracciavo.
"Niente muffin oggi?" Mi chiese con occhi da cucciolo.
"No ,mi spiace! Ma ci sono anche le mie amiche,non fate riconoscervi come al vostro solito".
"Su via,siamo bravi ragazzi e anche simpatici. Venite e sedetevi qui
ragazze così ci conosciamo meglio". Propose Louis, mi stavo
già preoccupando per
qualche cazzata che avrebbe detto. Infondo però le avrebbe fatte sentire al loro agio come tutti gli altri.
Le ragazze accettarono l'invito di Lou, io invece sentii Zayn avvicinarsi.
"Quando ve ne andrete avranno il mal di testa per tutte le sciocchezze che dirà quel matto". Disse ridendo con me.
"Nah,anche loro lo sono. Non vedo mio padre e Harry...dove stanno?"
"Li abbiamo lasciati che parlavano insieme,credo che entreranno fra poco. Nel frattempo però..."
Mi prese per i fianchi e aderì il mio corpo al suo; portai le
mani sulle sue spalle e pian piano si stava avvicinando alle labbra...
"Ragazzi??"
Sentimmo la voce di mio padre provenire dietro di noi e ci staccammo all'istante.
Per l'imbrazzo il moro si grattò la nuca e io guardai a terra
avvampando. Per un pelo mio padre ancora non era entrato nella stanza!
Splancò la porta e entrò insieme ad Harry.
"Papà! Sono venuta a salutarti...che fino hai fatto ieri sera?"
"Bocciolo! Si scusa,mi sono trattenuto con degli amici in pizzeria. Mi dispiace di aver fatto preoccupare te e la nonna".
Mise le sue possenti braccia intorno alle spalle e mi diede un bacio sulla testa.
"Dai papà non è niente. Solo che di solito parlavamo seduti sul divano e ieri pensavo che non volessi..."
"Oh no piccola mia,sai che non lo farei mai."
"Lo so. E' tutto okay adesso,se devi lavorare vai pure,ci vediamo stasera."
"Stasera devo
accompagnare la nonna al compleanno della sua amica. Quindi credo di
tradare anche stasera...ma domani saremo solo tu ed io".
"Perfetto."
Diedi un bacio sulla guancia al mio papà e quando mi girai vidi Harry.
"Ciao Harry".
"Ciao. Tutto bene?"
"Alla grande. E tu?"
"Beh,ieri ho trovato un livido dietro la schiena...chissà perchè."
Risi alla sua allusione. Sapevo che era colpa della caduta di ieri.
" Uh non saprei...Metti del disinfettante e passa tutto".
"Già fatto,grazie. Scusami ora devo andare proprio...ci vediamo piccola".
"D'accordo vai. Ciao Harry."
Mentre se ne andò andai a chiamare le mie amiche che stavano ancora parlando con Louis.
Si tenevano una mano vicino la bocca per trattenere le risate e altrettanto Niall ,Liam e Zayn.
"Ragazze purtroppo dobbiamo andarcene. Loro devono lavorare."
"Si arriviamo subito. Grazie per la compagnia,è stato un piacere conoscervi." Disse con molta dolcezza Ashley, la rossa invece si limitò ad annuire.
"Quando volete. Venite presto a trovarci." Speranzò Louis.
Il tempo di salutare tutti e ci avviammo verso casa mia.
Stavamo iniziando a parlare quando mi sentii tirare per un braccio.
Zayn in un gesto veloce schioccò un bacio sulle mie
labbra,questa volta durò qualche secondo in più.
Aprii gli occhi e lui sorrise compiaciuto. Pronto è il dottore? Prepari tutto,sto per avere un'arresto cardiaco...
"Non potevo lasciarti andare via così. Ci vediamo bellissima". Dio nell'alto dei cieli assistimi.
Non ebbi il tempo di rispondere che lui corse dinuovo dentro l'edificio.
Tornai dalle mie amiche che mi guardavno con la mascella a momenti fino a terra.
"Wow ragazza,quel ragazzo non ti sa resistere". Ammiccò Ash,di ricambio la guardai sorridendo a trentadue denti.
"E' cotto Mad!" Esordì Amber con altrettanto sorriso grande quanto il mio.
"Io lo sono quanto lui! Comunque come vi sembrano i ragazzi?"
"Sono simpaticissimi. Io e Liam ci siamo scambiati i numeri di telefono; stessa cosa Amber con Niall".
"Non credo alle mie orecchie! Ragazze ho l'impressione che nascerà qualcosa qui..."
"Lo crediamo anche
noi. Tu e Zayn state già condividendo il vostro sentimento,anche
se non è totalmenete definitivo.
Auguriamo il meglio
per te Mad! Ora non dirmi niente ,ma devo andare a casa per
aiutare mia madre visto che ci sono ospiti stasera"
Mi informò Amber.
"Anche io Mad, devo rimanere con mio fratello minore".
"Oh tranquille ragazze. Sarà per un'altra volta...ma sono contenta lo stesso si avervi fatto conoscere i ragazzi".
"Lo siamo anche noi.A domani!"
"A domani".
Entrai in casa salutando la nonna e andai a fare una doccia calda.
Dato che avevo già fatto i compiti mi sdraiai sul letto per leggere un libro: "Nodo di sague". Già del nome si capisce che è horror, non ho paura di leggere o di vedere
questo genere di cose.
Arrivai a metà del secondo capitolo ma lasciai cadere il libbro sulle coperte soffici che mi addormentai.
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Capitolo 21 *** Sono qui piccola,è tutto finito. ***
nfjkfcfc
Harry's pov
In questi giorni il lavoro sta diventando davvero pesante e
impegnativo.
Ho fatto più muscoli qui che in palestra!
Ma infondo che che mi aspettavo? Non posso di certo fermarmi e andare a
fare un bagno rilassante in un hotel.
Preferisco lavorare qui piuttosto di rimanere nel panificio; non che
odiassi quel mestiere,anzi è stata la mia prima esperienza
lavorativa e ho avuto modo di conoscere tanta gente nuova.
Oggi pomeriggio non mi aspettavo la visita di Madison, ha alleggerito
la giornata.
Ogni volta che c'è la sua presenza,il tempo sembra fermarsi.
Rimango stupito in qualsiasi cosa lei faccia; è spontanea e
semplice. Rallegra tutti con il suo sorriso e la sua simpatia.
In questo periodo non faccio altro che pensarla, sto provando in tutti
i modi di avvicinarla a me,ma ogni volta che lo faccio succede
qualcosa. Che cazzo di
sfortuna!
Stavo prendendo le misure per i sedili anteriori dell'auto che stavamo
progettando fino a quando sento delle risate provenire dall'altra parte
della stanza.
Decisi di andare a vedere cosa stavano facendo.
"Che
state combinando nulla-facenti?" Dissi entrando nella
stanza prendendoli in giro.
"Nulla-facente sarai tu! Razza di riccio col musone!"
Rispose Louis con
le sue solite battute. Si
vedeva così tanto che ero giù?
"Grazie tante Lou...Comunque,di che parlavate?"
"Ci prendevamo in giro. Finalmente sono le sei! Non ne posso
più,ho la schiena a pezzi!
"Sono già le sei?! Ma porco..."
"Harry sei anche ritardato? Ebbene si compare,ora usciamo di qui e io
vado dritto dritto a nanna". Parlò ancora Louis
mettendomi
sottobraccio.
"A dormire? Sei per caso come gli orsi?" Chiese Liam al
mio amico.
"Cioè?"
"Cioè che vanno in letargo genio! Poi è Harry il
ritardato..." Si scatenò una sonora
risata e io mi
trattenni la pancia.Sono
incredibili...
"Ragazzi io vado, ho una cosa da sbrigare".
Annunciò Zayn mentre
prendeva le sue cose dall'armadietto dove mettiamo le nostre cose.
"Vai da Madison?" Chiese Louis guardandoci con
un sorriso furbo. Per me non c'era niente da ridere,anzi strinsi i
pugni.
"No stupidi". Sputò quasi Zayn,ma vidi spuntare
un sorriso sul suo volto. Gli
sarebbe piaciuto però andarci.
"Dai stiamo scherzando. Io e Niall abbiamo preso i numeri delle sue
amiche,sono carine". Disse Liam diventando rosso.
"Oh il nostro Liam innamorato". Ammiccò Niall
sbattendo le ciglia più volte per prendere in giro Liam.
"Parla per te biondo,sei nella mia stessa situazione".
Tutti ridemmo. Poi mi ricordai che avevo ancora due giorni da
trascorrere con Madison. Sì,la scommessa. Tombola! Le avrei fatto una
sorpresa stasera.
Aspettami Mad.
"Vado anche io,ci vediamo domani ragazzi."
"Okay, a domani Hazza!"
Salutai e andai a casa mia.
Vivo solo,anzi ho un cane. L'unico che mi fa compagnia in
questa
casa vuota, si chiama Bowie ed è un cucciolo di husky.
Ha quattro mesi,ed è abbastanza grandicello. Mi sono molto
affezionato; lo trovai abbandonato dietro un supermercato dentro un
cartone,era appena nato e lo sentivo piangere in più faceva
anche freddo,
così decisi di prendermene cura.
Entrai in casa e lo vidi sbucare dal corridoio mentre faceva festa nel
vedermi.
"Ehi bello! Hai fame?"
Di risposta ricevetti una leccata sulla mano.
"Andiamo di là, così mangi i tuoi croccantini
preferiti".
Io e Bowie andammo in cucina e gli diedi nella ciottola i suoi
croccantini e l'acqua fresca. Avevo anch'io fame,così decisi
di
bere del latte con i biscotti.
Coocolai il mio cane e misi apposto i biscotti, mi
recai in bagno per fare una doccia rilassante.
Dopo essermi lavato ,mi diressi in camera da letto e indossai
gli indumenti per uscire.
Ho intenzione di portare Mad al cinema:sembra banale ma per me
è
sufficiente farla sentire a proprio agio. Ho capito che le piacciono le
cose sempilci.
Finito tutto,scesi di nuovo e Bowie stava accucciolato ai piedi del
divano.
Diedi una carezza sul suo capo e apprezzò come sempre il mio
gesto.
"Ci vediamo dopo bello,mi raccomando non combinare guai".
Abbaiò di approvazione e uscii di nuovo da casa.
Presi l'auto e andai a dare un'occhiata alle locandine del
cinema; c'erano film abbastanza interessanti: .
Mh,film da vedere con
amici maschi.
. Troppo romantico e drammatico.
>.
Questo è
perfetto! Forse ho
fatto una scelta da egoista,però sono sicuro che per la fifa
mi
salterà addosso per proteggersi.
Bene,il film l'ho trovato. Ora devo andare a "prendere" Madison.
Sono le sette; il film inizia alle otto e mezza, ce la farà
sicuramente a prepararsi.
Arrivai sotto casa sua o meglio,nella parte opposta, dove di solito mi
arrampico all'albero sotto il suo balcone e entro di soppiatto in
camera sua.
Non ho mai voluta spaventarla,per quanto mi riguarda è una
dimostrazione d'affetto. Okay,
non è accettabile che un ragazzo
si imbuchi a casa di una ragazza senza preavviso,ma io sono
fatto
così.
Se devo fare una cosa,la faccio e basta,altrimenti di questo passo non
avrei mai preso confidenza con lei. Storto e dritto siamo
diventati amici.
Parcheggiai l'auto e scesi per scavalcare la staccionata.
Senza farmi accorgere, mi arrampicai agilmente sull'albero fino ad
arrivare al ramo più vicino il suo balcone.
Bingo,la porta è aperta.
Scavalcai anche la ringhiera e entrai molto cauto,per non far accorgere
la mia presenza.
Spostai le tende e non vidi nessuno,anche la porta della sua camera era
chiusa. C'era poca luce, trovavo difficoltà a
muovermi,così andai a testoni.
Giunsi fno ad un'altra porta, l'aprii e vidi che era quella del bagno.
Ancora camminado a testoni,giunsi fino al ferro battuto del letto,con
quella poca luce che rifletteva vidi le coperte muoversi.
Mi spostai più avanti e finalmente la trovai. Dormiva.
Stupenda anche quando riposava ,i riflessi della luna illuminvano il
suo
viso e i lineamenti erano ancora più aggrazziati e delicati.
I capelli lunghi, sparsi per il cuscino e il suo respiro regolare
risuonava nella stanza.
Mi appoggiai di fianco a lei e portai il dorso della mia mano sulla sua
guancia,sfiorandola di poco e lisciai i suoi capelli con molta
delicatezza.
Sentivo il suo profumo inebriarmi le narici, tutto sapeva di lei.
Sistemai meglio il mio corpo vicino al suo e mantenni il mio peso sui
gomiti,rimanendo a fissarla....Ma
deve svegliarsi! Come faccio?
Provai a sussurrare il suo nome:
"Madison.." niente.
"Svegliati Mad". Soffiai appena sulla bocca schiusa.
Infine ci appoggiai le labbra,in gesto calmo e tenero. Erano così morbide...
Sentii il suo fiato sul mio naso, segno che stava per aprire gli occhi;
mi allontanai di scatto e aspettai che si svegliasse completamente.
Finalmente gli aprii lentamente e se li strofinò. Io era
ancora
seduto sul suo letto e sicuramente dopo mi serei sentito urlare contro
delle minacce di morte.
Ci siamo.
"Ben risvegliata dormigliona!" Dissi con un sorriso
fugace. Giusto per
farmi sembrare tranquillo come sempre,in realtà speravo di
non
rimanere sordo.
"Harry Styles. Quante volte ti ho detto che non devi entrare in camera
mia come un ladro?"
Wow ci sento ancora! Credevo che mi avrebbe afferrato per
il colletto
della camicia e sbattuto contro il muro per rimproverarmi.
Anche se il suo tono non era aggressivo alludeva a un certo senso di
fastidio.
"Guarda
che non ho avuto scelta. Stavi dormendo come un tasso, ho provato a
svegliarti ma tu niente."
"Quando dormo non ascolto nessuno,perciò è
difficile che risponda".
"Me ne sono accorto...Russavi anche!" La presi in giro. Al contrario sembrava un
angioletto.
"Io non russo cocco. Posso sapere il motivo della tua visita?"
"Ci troviamo al secondo giorno della nostra uscita,ecco il motivo".
"E non potevi lasciarmi dormire e rimandare a un'altra volta?"
"Cosa significano per te >tre giorni consecutivi?< "
Okay stavo
facendo lo stronzo,potevo lasciarla dormire,ma è
più
forte di me non vederla e avevo le mie buone intenzioni.
"Ah già...Però stavo dormendo.. e che cazzo!"
"Non ti risparmi neanche quando sei appena sveglia".
"Ho i miei buoni motivi per risponderti così". Ha ragione.
"Okay lasciamo stare,ti vesti e usciamo?"
"D'accordo,dove andiamo?"
"Al cinema".
"Dammi venti minuti e sono pronta".
Si alzò dal letto e andò a cercare dei vestiti
nell'armadio. Aveva ancora gli occhi pesanti dal sonno,infatti era
lenta nei movimenti. Io rimasi appoggiato alla tastiera del suo letto
mentre giocavo
al mio cellulare. Impostai un gioco e alzai lo sguardo per vedere che
stava facendo: tirò fuori dal comodino l'intimo che
riconobbi
dalla coppa del reggiseno nero e dei vestiti che appoggiò
su una sedia. Forse,ancora persa nel mondo dei sogni si
fermò e
stava per togliersi la maglietta,poi il suono del mio cellulare le
ricordò che c'ero anche io in quella stanza. Ma vaffanculo!
"Puoi vestirti qui,non c'è problema". Ammiccai
maliziosamente.
"Ti piacerebbe". Risi alla sua affermazione e
sparì nel bagno.
Circa quindici minuti dopo la porta si aprii e Madison era pronta. La
scrutai dalla testa ai piedi ed era impeccabile come sempre.
Indossava un maglioncino nero con un pò di
scollatura e come fantasia dei fiocchetti bianchi,dei
jeans aderenti e dei stivali neri alti. I capelli li lasciò
sciolti e mossi e il trucco non era molto eccessivo.
"Sono pronta". Annunciò girando su
sè stessa. Una
bambolina.
"Sei molto bella". Ops,mio
è scappato!
"Grazie".
Mi rispose arrossendo.
"E' la verità. Su mettiti il cappotto e andiamo,il film
inizia tra mezz'ora."
"Si. Harry, però devi scendere dall'albero...mi dispiace,ma
giù ci sono mia nonna e mio padre."
"Tranquilla,ormai ci ho fatto l'abitudine."
"Direi. Ci vediamo giù".
Andai fuori al balcone e mi arrampicai di nuovo sull'albero per
scendere.
Una volta scavalcata la staccionata arrivai alla mia auto e la misi in
moto nel frattempo che aspettavo Madison.
Passò poco tempo e uscii da casa,la chiamai con il clarcson
e venne verso di me. Aprii la portiera e si accomdò.
"Che film vediamo?"
"Vedrai che ti piacerà... Da morire".
Marcai le ultime due
parole perchè ci avrei scomesso tutto che si sarebbe
terrorizzata.
"Perchè ho la sensazione che dietro il tuo tono
c'è qualcosa di poco rassicurante?" Perspicace la ragazza.
"Oh ma dai è solo un film, stà calma".
"Se lo dici tu".
Arrivammo al cinema e dopo aver parcheggiato l'auto iniziammo a fare la
fila.
Passarono dieci minuti abbondanti, meno male eravamo arrivati in tempo
e non era molto affollato,cosa che successe dopo non molto.
Alla cassa c'era una ragazza abbastanza robusta, sembrava il
buttafuori anzichè una venditrice di biglietti.
"Due
biglietti per ". Ricevetti i biglietti e presi per
mano Madison per condurla in sala. Appena varcammo la soglia dove si
teneva la fila ritrasse la mano.
"Harry è horror giusto?" Chiese alzando un
sopracciglio. Come fa a
farlo?
"Hai indovinato. Che c'è hai paura?"
"Niente affatto, ho visto pile di film horror quindi non mi spaventa
per niente".
E addio alle mie illusioni,sembrava troppo bello. Una ragazza che ama gli
horror...ben fatto Harry!
Un pò sconfitto entrammo e prendemmo posto al centro della
sala,dove si vede meglio ovviamente.
"I popcorn li offro io,tu hai già pagato i biglietti".
Mi disse
mentre toglieva il suo cappottino grigio. Più che
un'affermazione era una costantazione,quindi non replicai per non farla
alterare.
"D'accordo come vuoi". Fece un cenno di sorriso e le luci
si spensero per proiettare il film.
Seguimmo in silenzio il film,ma ogni tanto con la coda dell'occhio
l'osservavo.
Andando sempre avanti così, poco dopo mi accorsi che stava
cercando qualcosa nella sua borsa. Meglio
dire valigia per le donne.
Tirò fuori una bustina bianca e mi rivolse lo sguardo.
"Vuoi condividere con me le caramelle?" Propose mentre
ne aveva già una in boccone.
"Si grazie".
Mangiammo le caramelle e mentre finivamo il pacchetto,arrivò
la fine della prima parte.
"Andiamo a prendere i popcorn altrimenti finiscono". Disse
mentre si alzava dalla poltrona. Certe
volte mi ricorda Niall.
Salimmo al piano superiore e ordinò due confenzioni di
popcorn col burro.
"Senti vado un attimo in bagno,aspettami qui e non allontanarti."
Le ordinai.
"Certo papà".
"Non scherzo Mad".
"Nemmeno io. Avanti sbrigati,il film inizerà tra poco".
Mi allontanai da lei e andai in bagno.
Madison's pov
L'uomo dietro il bancone
dei popcorn mi porse le nostre confezioni e prese pagato.
Harry mi stupisce ogni giorno; questo pomeriggio si è
infiltrato
di nuovo in camera mia e io per quella poca forza che avevo di parlare
lo rimproverai. Chissà
quando imperarà la lezione.
Però devo dire che ha avuto una buona idea di portarci al
cinema. Non ci sono venuta mai in questo di Londra,è davvero
bello.
Apprezzo i suoi gesti ma ho deciso di dirgli che è meglio se
non
usciamo per un pò perchè voglio che
nasca qualcosa fra me e Zayn.Se viene
sapere che esco un suo amico,anche per una
scommessa,rimarrà deluso.
Penso che glielo dirò a fine serata.
Mentre attendevo il riccio,mi spostai verso un tavolino dove c'erano
ragazzi della nostra età. Ad un tratto vidi un'ombra sul
pavimento e alzai lo sguardo aspettando di trovarmi Harry. Non era lui.
"Ciao bellissima,sei sola?" Il ragazzo era alto e moro e
la sua altezza
mi sovrastava,d'altronde
chi non è più alto di me? Stavo
incominciando ad avere paura ma respirai a fondo per non farmi
intimorire.
"No,c'è il mio amico". Risposi secca. Vattene ti prego.
"Va bene.
Ti va di parlare con me?" Mi propose con aria spavalda. Chi si crede di essere Mr.
Universo?!
"No."
"Fai la brava voglio solo parlare". Disse avvicinandosi
pericolosamente. Merda,dov'è
Harry quando serve? Di scatto mi
prese i fianchi e mi avvicinò a lui.
"Lasciami,non voglio fare figure davanti a tutte queste persone".
"Calma dolcezza non farai nessuna figura". Mi
tirò per il braccio bruscamente e fece cadere i popcorn per
terra.
Cercavo di dimenarmi,ma senza successo,così mi
restò l'unica cosa da fare in quel momento: gridare.
"Harry!" Con tutto il fiato che avevo gridai il suo nome
nella speranza
che venisse in mio aiuto. Sfortuna che non mi sentì
nessuno,perchè tutti erano già andati via per
vedere il
film
e l'uomo che serve i popcorn aveva già chiuso barracche e
baracchini. Dannazione.
"Shh zitta piccolina,ora ci divertiamo un pò io e te da
soli".
"Neanche per sogno...Harry!" Tentai di nuovo di
richiamarlo ma nulla,non poteva aiutarmi nessuno.
"Il tuo amico non verrà arrenditi". Mi
tappò la bocca e
mi condusse vicino una porta rossa che si confondeva nelle
pareti
della sala dello stesso colore.
La splancò ed era tutto buio, pensai a
chissà
quante ragazze avesse portato in quel posto per divertirsi dato che
sembrava conoscere bene il luogo. La porta si chiuse dietro le nostre
spalle.
Cercai di trattenere le lacrime ma invano uscirono.
Da quel che ho capito era un corridoio, non vedevo quasi niente,c'era
una luce fioca e il suono basso del film: era un'uscita
d'ermergenza,Harry non
poteva sentirmi.
Mi scaraventò contro il muro molto rudemente e
iniziò a
far scendere le mani luride sul mio fondoschiena fino a palparlo.
Affondò il viso nel mio collo e tirò coi denti la
pelle
lasciando anche dei baci umidi. Cercavo di staccarlo ma niente,era
molto forte.
"Harry!" Tentai un'ultima volta di richiamarlo
imagazzinando quanta più aria mi potevo permettere.
"Zitta e goditi questo momento".
I polsi erano stretti nelle sue mani e il mio corpo sopportava il suo
peso,sentivo le sue mani da pertutto. Gridavo ma nessuno poteva
sentirmi e cercavo di colpirlo nella parte sensibile senza riuscirci.
Stavo iniziando a perdere le speranze quando vidi la porta da cui siamo
entrati spalncarsi in suono sordo.
Il ragazzo si allontanò dal mio corpo senza mollarmi. A
passo
felpato la persona si stava avvicinando seguito da una voce che avrei
riconosciuto fra mille.
"Lasciala andare o ti ritroverai in coma immediato con un pugno".
Grazie a Dio
è arrivato! Aprofittai del momento di
distraziane
del maniaco e le tirai un bel calcio nei gioielli falsi di famiglia.
Il ragazzo si accosciò a terra e scappai tra le braccia del
mio salvatore.
"Puttana!"
Gridò l'aggressore in preda dal dolore. Và al diavolo!
"Harry sei qui!" Dissi mentre lo abbracciai e
misi il viso contro
il suo petto bagnandoli la maglietta con le lacrime;
ricambiò
subito l'abbraccio.
"Sono qui piccola, è tutto finito". Mi
rassicurò con la sua voce roca e confortante. Ora ero al
sicuro.
"Ho avuto così tanta paura". Con voce rotta dal
pianto strinsi
in un pugno il tessuto della sua maglietta. Harry alzò un
braccio e mi accarezzò i capelli.
"Non devi
più averne adesso che ci sono io. Torniamo di là
è meglio".
Mi sollevò il viso con un dito e me lo prese fra
le mani
asciugando con i pollici le lacrime che sgorgavano ancora.
Il maniaco si stava riprendendo,Harry lo vide e si staccò un
momento da me rivolgendomi uno sguardo per come dire "scusa" e
andò da quest'ultimo.
Gli tirò un pugno in pieno viso e lo lasciò
cadere di
nuovo a terra dolorante, si voltò e mi venne incontro
prendendomi per mano,cosa che non rifiutai perchè mi sentivo
protetta.
"Scusami
dovevo farlo".
"Lo so."
Hey
ma che succede qui??!
Bel
capitolozzo lungo eh!
Povera
Madison...è stata aggredita da quel bast...cretino ma Harold
l'ha salvata! *Inchiniamoci davanti al nostro eroe*. xD
Comunque,perchè
non recensite ancora niente? :''(
Promettete
che scriverete qualcosina?? Apprezzo anche le piccole recensioni :)
Al
prossimo capitolo! Ciaoooo
Hilary
|
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Capitolo 22 *** Posso farti una domanda? ***
loooo
Tornammo nella sala dove proiettavano il film mano a mano.
La sua vicinanza mi faceva sentire al sicuro,anche se potei avvertire la sua rigidità.
Alzai di poco lo sguardo e vidi che aveva la mascella contratta e uno sguardo cupo.Ho sbagliato ad allontanarmi.
Mi sentivo in colpa,se avessi ascoltato il suo avvertimento non ci troveremo in questa situazione.
"H-harry perdonami. Non dovevo allontanarmi". Dissi balbettando,avevo paura anche nella sua reazione.
"Madison non ti sei allontanata di molto, io intendevo di sparire completamente da quel posto.
La fila per il bagno era anche lunga, se fossi tornato prima io-" Lo interruppi.
"Tu niente Harry. E' stato un'incidente,e ti ringrazio per avermi aiutato".
Vidi comparire sul suo volto un sorriso compassionevole; intravidi le
fossette e ricambiai a mia volta: anche se il mio era forzato.
Di certo non avrei dimenticato questa sera.
"Vuoi continuare a vedere il film o preferisci andare a casa?" Mi chiese fermandosi sulla soglia della porta.
"Vediamo il film,ma i popcorn sono andati a farsi friggere".
Ammiccò una risata e abbassò lo sguardo mentre scuoteva
il capo.
"Ti preoccupi dei popcorn? L'importante è che tu stia bene".
Mi morsi il labbro inferiore per la brutta figura. Come potevano
interessarmi i popcorn anzichè della mia vita? Complimenti
Mad,mi sorprendi.
"Hai ragione. Entriamo dai". Presi a camminare per la sala e tornammo ai nostri posti,il film era ancora in corso.
Lentamente mi tranquillizzai,cercavo in tutti i modi di spazzare via le scene di poco prima.
Senza Harry a quest'ora non so dove sarei...Di questo ne sarò
per sempre grata,senza accorgemene mi ritrovai a fissarlo mentre lui era di profilo; distolsi
subito i miei occhi per evitare
che facesse qualche battuta, così mi concentrai sullo schermo.
Porco cane che scena orribile! Mi venne un colpo vedendo in 3D uno
zombie con la gola squarciata spuntare all'improvviso davanti
agli occhi.
D'istinto nascosi il viso sulla spalla di Harry. Al contrario si mise a ridere.
"Non vedo nulla di divertente" Che mi succede oggi? Prima d'ora non mi
era capitato di aver paura di un horror,anzi li guardavo interessata.
O per gli avvenimenti precedenti reagii in quel modo o perchè il film me la stava facendo fare sotto.
"E tu eri quella che non aveva paura di questi film".
"Non capisco che mi prenda....e comunque non ridere delle disgrazie altrui".
Il film andò avanti sempre allo stesso modo: scene molto crude e
a rischio d'infarto. Che sia maledetto il regista di questo film!
Tremavo come una foglia in pieno inverno fin quando sentii circondarmi
le spalle e un'emanazione calda iniziò a diffondersi.
"E' solo un film Mad." Alzai gli occhi per incontare il suo viso; il riccio mi parlava a due centimetri di
distanza,potei vedere le sue iridi raggianti grazie alle luci del
film, nella penombra il suo
sguardo sembrava contemporeanamente tenebroso e innocente, direi
anche sensuale. Poi,dei ricci cadevano angelici dalla fronte e le
labbra a cuoricino schiuse in modo perfetto,il viso piuttosto liscio.
Non mi ero mai soffermata a guardare così a lungo i suoi
lineamenti, posso confermare che è un bellissimo
ragazzo: irritante certe volte ma pur sempre affascinante.
Girai il capo per riprendermi dallo stato di trans, e continuai a resistere fino alla fine del film.
Lui,intanto aveva stretto la presa sulle mie spalle sfiorando con una
mano il mio braccio; mi sentii rilassata e lasciai scivolare la testa
vicino la sua clavicola.
Era così delicato che alcune volte sembrava non
sentirlo nemmeno sulla mia pelle. Continuò in questa maniera
fino all'accensione delle luci e della fine del film.
Mi staccai e misi il giubbino,anche Harry e ci avviammo verso l'uscita.
Mi guardavo circospetta, non intendevo incontrare di nuovo quel bastardo. Meno male,nessuna traccia.
Arrivammo alla sua auto e partimmo verso casa mia.
"Stai meglio ora?" Mi domandò preoccupato.
"Sono ancora un pò scossa ma sto cercando di riprendermi".
"Brava. Mi dispiace ancora piccola".
"Dai Harry è passato, sorvoliamo". Gli dissi toccandogli la spalla per rassicurarlo.
Sia io che lui rimanemmo stupiti, lui stava andando in paranoia e io
che sono stata aggredita lo consolavo. Il tragitto verso casa
continuò silenzioso non appena arrivammo
vicino il vialetto di casa mia.
"Non c'è nessuno in casa". Enunciai guardando il buio che
inghiottiva la zona e la mia dimora, mi spaventava il pensiero di
rimanere da sola,ma purtroppo non potevo farci nulla.
"Resto con te?"
"No Harry, tu hai già fatto tanto. Vai a casa a riposare domani
devi lavorare e io devo andare a scuola." Lo vidi guardarmi
preoccupato,voleva contrabbatere ma cedette con un sospiro.
"Se ne sei sicura va bene.Per qualsiasi cosa chiamami".
"Lo farò se sarà necessario. Grazie per tutto,te ne sono davvero grata".
"Non ringraziarmi,era il minimo che potessi fare".
"Buonanotte".
"Notte piccola".
Aprii la portiera e uscii attaversando il vialetto fino a giungere la porta di casa.
Frugai per buoni minuti nella mia enorme borsa, non trovai nessuna
traccia delle mie chiavi. Merda,ora mi tocca anche rimanere fuori tutta
la notte!
Tentai di nuovo,ma le chiavi non uscirono: mi balenò in mente la
mia scrivania,avevo dimenticato le chiavi proprio lì. Fanculo.
"C'è qualche problema?"
I passi diventavano sempre più vicino e mi girai di scatto per ritrovarmi ancora il riccio.
"Harry...pensavo che fossi andato via".
"Sono rimasto a guardarti per assicurarmi che tu entrassi in casa senza problemi...ma vedo che ne hai uno".
"A quanto pare...Ho dimenticato le chiavi dentro".
"Non hai una chiave di riserva sotto il tappeto o vicino un vaso?"
"L'avrei utilizzata se ce l'avessi Einstein".
"D'accordo sei in difficoltà. Aspettiamo qui,se viene
qualcuno torni a casa."
"Va bene". Apettammo seduti per
quasi una mezz'ora. Si stava congelando e per ammazzare il tempo Harry
strappava piccole fili d'erba dal giardinetto.
"Hey,vuoi disboscare il prato?"
"Ho un'idea: potresti venire a casa mia". Disse gettando i fili e mettendosi in piedi.
"Cosa?"
"Mi hai capito. Qui fa freddo,è notte ed è anche tardi,vuoi che ti succeda altro?"
"Ovvio che no."
"Allora vieni dai".
Poco convinta andai lo stesso,ha ragione e poi non c'era nessuno da quelle parti.
Tornai nella sua auto insieme a lui e ci portò a casa sua.
Pensai di inviare un messaggio ad Amber,forse mi avrebbe dato un consiglio utile.
*Conversazione messaggi*
"Amber sei sveglia?"
"Si. Che succede?"
"Sono uscita con Harry e ho dimenticato le chiavi a casa,ora stiamo andando a casa sua".
"Oh mamma... Certo che sei sfortunata! Comunque se vuoi puoi venire da me".
La voce di Harry mi fece alzare il capo dal cellulare mentre digitavo sul mio Iphone il messaggio.
"Siamo arrivati".
"Oh si..." Dissi nervosa,risposi alla rossa e scesi dalla macchina.
"Siamo già a casa sua,grazie lo stesso. Manderò un messaggio a mio padre dicendo che dormo da te stanotte".
"Okay. Notte e fa attenzione. Ti voglio bene xx.
"Notte xx."
La casa di Harry si trovava in quartiere spoglio e gremito: di sicuro
non ci sarei andata da sola ,sembrava
pericoloso.
Le case non erano poi granchè,per terra giacevano alcuni
giornali stropicciati e qualche lattina accompagnati da foglioline
secche.
Il suo appartamento era affiancato a tanti altri appartamenti,separati solo da dei cancelletti in ferro battuto.
Arrivammo ai due gradini della porta e aprì accendendo la luce.
"Prego, entra". Si scostò per farmi passare prima di lui e mi
ritrovai dinanzi a un corridoio bianco e infondo delle scale che
portavano al piano superiore.
C'erano anche dei quadri appesi,un'appendi-abiti, un portachiavi a
forma del Big-Ben di Londra e un mobiletto in legno nero lucido
con dei fogli sparppagliati e due cornici da foto che non riuscii a vedere
perfettamente.
Harry chiuse la porta e mise il ferretto di sicurezza; tolse il
cappello di lana e il giubbino per appenderli e feci la stessa cosa
anch'io.
Sentì un'abbaio provenire dall'altra stanza e ne uscì un'husky scondinzolante avanzando verso di noi.
"Hey cagnolone! Vieni qui,ti presento una persona."
Il cane si avvicinò alle gambe del padrone e quest'ultimo si
accovacciò sulle ginocchia per accarezzarlo ricevendo in
cambio una leccatina sulla guancia.
Era una bella razza e poi sembrava tranquillo.
"Lei è Madison. Mad lui è Bowie,il mio amico più fedele".
"Ciao piccolino,piacere di conoscerti". Mi abbassai quasi al livello
del cane e rimasi a bocca aperta quando mi concesse la zampa: come fa
una persona appena ti conosce. Allungai la mano e strinsi la zampa.
Harry rise di gusto.
"Sono stupita,un cane mi ha appena offerto la zampa". Dissi con occhi
quasi splancati fissando che il riccio che aveva un sorriso sornione
stampato in volto.
"Congratuliamoci con colui che l'addestrato". Fece un'espressione compiaciuta e dopo si inchinò a mò di principe.
"Beh,in effetti..ha fatto un gran bel lavoro. Mr Styles".
"Grazie, grazie. Bowie tu vai nella tua cuccia, noi invece andiamo di sopra".
Lo seguii a ruota e salimmo al piano superiore,dove c'era un altro
piccolo corridoio e due porte poste una di fronte all'altra e alla fine
del muro c'era una piccola finestra rotonda.
Entrammo nella stanza a sinistra: si rivelò la camera da letto
abbastanza grande. Un letto matrimoniale con tastiera bianca lucida e
con coperte blu notte, un settimino posto alla parta opposta del letto
e a destra un lampada bianca alta. L'armadio a specchio al lato
sinistro e un tappeto grigio ai piedi del letto e una grande finestra
con tende grigie chiare che richiama il colore del tappeto.
"Siediti pure,ecco metti questi". Mi sedetti sul letto intanto lui mi porse i vestiti,ovvero: una maglia e un pantaloncino.
"Dove posso cambiarmi?"
"Proprio qui". Roteai gli occhi al cielo e alla fine rispose.
"C'è il bagno di fronte,io uso questo della mia camera".
"Okay."
Lui sparì nel suo bagno e io andai nell'altro. Era fornito di
piastrelle color celestino e c'era anche una lavatrice,ovviamente il
wc,uno specchio,il lavabo e la vasca.
Poggiai le robe sulla lavatrice e mi spogliai per mettere quelle che mi erano state date.
Tornai nella camera da letto e vidi Harry sdraiato già sotto le coperte.
"Se c'è il divano posso dormire lì". Dissi
attirando la sua attenzione. Lui si alzò col busto e vidi che
era senza maglietta. Un petto scolpito ornato di tatuaggi. Stavo
quasi sbavando.
"Puoi dormire con me,c'è spazio." Lo guardai accigliata mettendo
le braccia incrociate sotto il petto e sbattendo il piede a terra.
"Avanti Mad,non ti ho chiesto nulla di sconcio. Il divano è scomodissimo credimi".
Sbruffai e andai nel suo letto. Mi sdraiai di spalle e mi coprii con le coperte.
"Notte".
"Notte Mad".
Il letto era comodo,dato che era successo di tutto quella sera mi abbandonai completamente.
Stavo per prendere sonno ma mi sentii afferare la vita da
un braccio forte e la mia schiena aderì a una superficie dura.
Sapevo di chi si trattava.
"Harry,dormi".
"Shh,rilassati". Sussurrò con voce profonda. La mia vita
era saldamente ferma,poi i miei capelli vennero spostati lasciando la
nuca scoperta,sentii dei brividi percorrermi lungo tutto il corpo.
Dei baci delicati scorrevano dietro il collo,poi arrivò sotto l'orecchio e iniziò a mordere cautamente il lobo.
"H-harry ti prego".
"Dì che ti piace" .
Deglutii a fatica,si spostò dal lobo alla base della mascella;
stavo sopportando fin troppo così mi alzai col busto anch'io
trovando il suo sguardo confuso.
"Harry a me piace Zayn!"
Le parole mi uscirono da sole,avevo intenzione di dirglielo ma non
così. Ho fatto un casino...Restò in silenzio e poi
sedette a gambe incrociate per incitarmi a continuare.
"Mi ha baciata,due volte. Solo a stampo".
"Ah capisco". Rispose con un certo tono di disgusto,vidi serrarsi la
mascella e stringere in un pugno le lenzuola. Stà calmo Harry...
"Tu sei nostro amico, se viene a sapere che siamo usciti e che ho dormito con te, non credo che ne sarebbe felice".
"Lo so."
"Perchè trovi sempre il modo per avvicinarti a me?"
"Io-erm...è da tanto che,insomma...Basta,buonanotte". Farfugliò prima di darmi le spalle e rimettersi a dormire.
"Harry rispondimi...Se hai qualcosa da dirmi ti prego di farlo".
"Non è più importante. Ora dormi Mad." Esordì
sempre parlandomi di spalle, nel suo tono c'era rabbia e frustazione.
Un'attimo prima è il ragazzo più dolce che
si possa conescere ,un'attimo dopo ti parla come se fossi un perfetto sconosciuto.
Sbruffai per il suo cambiamento di umore e mi rimisi anch'io a dormire,visto che qualcuno che mi ha interrotto.
"Come vuoi,notte". Liquidai freddamente e anche se ero a dir poco foribonda mi coricai e mi addormentai.
Il mattino seguente,mi risvegliai al suono della sveglia del mio cellulare.
La spensi e mi girai dall'altra parte dove mi asppettavo di trovare il lunatico. Nulla,solo il cuscino.
Mi alzai stiracchiandomi e presi i vestiti accuratamente piegati su una
sedia a dandolo sotto la finestra.Strano,non ci avevo fatto
caso..mah,stavo proprio dormendo ad occhi aperti ieri sera!
Andai nel bagno che usai la sera scorsa e optai per fare una doccia.
Finito di prepararmi scesi alpiano inferiore che non avevo ancora visto.
Scesi l'ultimo gradino e alla mia destra c'era un semiarco che
conduceva al salotto: luminoso grazie alla luce che penetrava dalla
porta del balcone, le pareti color bianco,
di fronte c'era un divano a tre posti grigio chiaro e un tappeto dello
stesso colore con sopra poggiato un tavolino basso in vetro e la
tv appesa frontalmente. Alla
fine della perete c'era una porta che conduceva alla cucina; piccola ma
graziosa,anche pulita tra l'altro; come il resto dell'appartamento.
La curiosità mi catturò più della fame,era nonc'era nemmeno,quindi potevo aproffitarmene un pò.
Le foto sul tavolino basso in vetro raffiguravano Harry da adolsecente,
una dei suoi diciott'anni e nell'altra c'erano due donne e un uomo che
lo abbracciavano calorosamente.
Pensai che erano i suoi famigliari; infatti la donna più grande,
sicuramente sua mamma, gli somigliava in maniera incredibile.
Chissà dove saranno...pensai tra me e me.
Altre foto in particolare catturarono la mia attenzione: un neonato
avvolto in coperte celesti e un altro bambino sorridente di circa
otto-nove mesi con in mano un giocattolino e sullo sfondo luccicavano
luci di Natale.
A distrarmi fu l'entrata di Bowie,che scondizolava vicino le mie gambe
in cerca di coccole,lo accontentai e ripresi in mano la foto di quel
bel bambino, somigliava poco ad Harry,tranne per
le fossette ma il resto era tutto diverso. Sarà il nipotino o il fratellino minore.
Il tintinnio delle chiavi fece tizzare le orecchie del cane e corse
verso il suono proveniente dalla porta. Il suo padrone era tornato con
delle
buste di Starbucks.
"Buongiorno Bowie, anche a te Mad".
Mi rivolse uno sguardo calmo,tutt'altro diverso da quello di ieri,
tuttavia ero ancora arrabbiata per il suo comportamento così
risposi distaccata.
"Giorno". La strega delle nevi non è paragonabile in questo momento con me. Si accorse del mio stato d'animo e rimediò subito ricominciando a parlare.
"Ho preso la colazione allo Starbucks,andiamo in cucina". Mi limitai ad annuire e senza proferire parole mi avviai seguita da Bowie.
Mi sedetti al tavolo e aspettai anche Harry, si sedette e tirò fuori due cornetti e due frapuccini.
"Il cornetto è al cioccolato ti piace?"
"Si,grazie".
Mantenni la stessa espressione di prima, quando inizziammo a mangiare
calò un silenzio interminabile, però potevo sentire il
suo sguardo pungente
addossato su di me,ma non cedetti a guardarlo.
"Madison,perdonami per come mi sono comportato ieri...ma io-"
"Tu cosa? Mi sono
preoccupata di chiederti se avevi qualcosa da dirmi, e quando
stavi per farlo mi hai voltato le spalle".
"E hai perfettamente ragione. Ti assicuro che non era nulla di importante,dimentica questo accaduto per favore".
Finalmente incontrai i suoi occhi, erano dispiaciuti e aspettava
freneticamente la mia risposta; tirai un lungo sospiro e risposi.
"D'accordo,ma se hai qualcosa da dirmi, qualunque, io ti ascolterò. Okay?"
"Okay. Beh,adesso mangia e ti accompagno a casa,così vai a scuola."
"Si. Harry posso farti una domanda?" La curiosità era troppa,di colpo parlai.
"Certo". Rispose bevendo un sorso della suo frapuccino.
"Dov'è la tua famiglia?"
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Capitolo 23 *** E guerra sia. ***
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"Dov'è la tua famiglia?"
Chiesi con tono cauto, Harry abbassò lo sguardo dal
bicchiere di
frapuccino che stava bevendo, sembrava non volesse rispondere; poi con
un sospiro aprì bocca.
"La mia famiglia risiede a Holmes Chapel". Disse con tono
piatto.
"E vengono a farti visita qualche volta?"
"No." Rispose sempre alla stessa maniera; ho l'impressione che non vada
d'accordo con la famiglia...Come possono, dei genitori,
dimenticarsi
del proprio figlio? Lasciarlo tutto solo,in una grande città
a lavorare per pagarsi l'affitto, mangiare, senza nessuno che se ne
prendi cura e quando torna a casa dedicargli un pò del tempo
per
pargliarli?
Se ne sta qui, con il suo cane, l'unico ad aspettarlo quando torna dal
lavoro e l'unico a farlo sentire felice.
"Oh...mi dispiace. Come mai?"
"Senti Mad non mi va di parlarne. Ti accompagno a casa."
"Harry posso aiutarti, non vogl-"
"Madison, ho detto no".
"Okay mi metto il giubbino".
Mi alzai dal tavolo e buttai le carte e i bicchieri nel cestino della
spazzatura. Harry stava rovistando dentro un cassetto della cucina,
senza guardarlo andai
nell'entrata principale e mi preparai per andare via. Bowie fece
capolino, aveva la lingua che pendeva fuori e mi guardava portanto di
lato la sua piccola
testa pelosa e grigia. Mi abbassai al suo livello e lo guardai dritto
in quei occhi blu oltremare.
"Ciao bello,mi ha fatto piacere conoscerti. Forse ci rivedremo".
Lui si
avvicinò e mi leccò un pò la punta del
naso,scossi
delcemente il suo capo e mi rialzai.
Entrò anche Harry mentre infilava un suo
vecchio
giubbino per il lavoro e prese le chiavi dal suo appendi-chiavi.
"Bowie,non fare casini. Ci vediamo stasera".
Il cucciolo abbaiò e se ne tornò da dove era
venuto.
Io e il riccio uscimmo di casa e ci dirigemmo verso la sua auto; il
quartiere dove abita,visto di giorno sembra meno impressionante, c'era
un signore che
stava tagliando l'erba nel suo giardinetto,una signora stava lavando i
vetri della sua piccola casetta e altre persone,sempre di grande
età passeggiavano per il viale.
Quindi Harry forse è il più giovane di questa
zona.
Il viaggio verso casa fu silenzioso come una tomba,nessuno si girava a
parlare con l'altro o osava rivolgersi un'occhiata.
Ci fermammo al semaforo e l'attesa sembrava più pesante che
mai,
mi girai dalla sua parte perchè ero stanca di guardare nel
vuoto
e fissava anche lui un punto indecifrabile.
Restai a guardarlo ma non capii il motivo per la quale non mi rivolgeva
una parola, non era da lui rimanere in silenzio per così
tanto
tempo.
Scattò il verde e sfrecciò fino all'angolo che
conduceva a casa mia.
Arrivammo e aprii lo sportello.
"Ho
ancora tempo,posso accompagnarti anche a scuola". Era l'ora!
Finalmente si è deciso ad aprire il suo bel forno.
"Non scomodarti,posso andare a piedi". Dissi rimanendo
staccata, ci
mancava solo che mi accompagnasse a scuola e subirmi altri dieci minuti
di silenzio da soldati.- Non
se ne parla-.
"Non fare la difficile,arrivarai in ritardo". Adesso si preoccupa?
Poco
prima si voleva sbarazzare di me e ora pretende anche che lo ascolti.
"Peggio per me". Sbuffò e invertì la
marcia per
andersene. Volevo ringraziarlo per avermi ospitatato ma ecco cosa
è successo alla fine.
Entrai in casa suonando il campello visto che ieri ho dimenticato le
chiavi;e allo stesso tempo speravo che mio padre avesse letto
il
messaggio che gli ho inviato.
Fà che vada
bene,fà che vada bene...pregavo mentalmente.
Vennero ad aprirmi e sulla soglia c'era mio padre. Incominciavo a sudare freddo...
"Buongiorno". Mi disse pericolasamente rilassato.
"Giorno!" Risposi sorridendo. Non mi aveva chiamato
nè bocciolo,
nè con un altro nomingnolo,il che mi spaventava a morte.
Mi spostò per farmi entrare e non proferì
più
parola fino a quando arrivammo in cucina dove mia nonna stava facendo
colazione.
"Giorno...hai dimenticato le chiavi ieri è vero?"
Disse mentre beveva la sua tazza di latte.
"Si,le ho lasciate sulla scrivania ieri e ho dormito da Amber".
"Si me l'ha detto tuo padre".
"Ora vado a mettermi la divisa e corro a scuola".
"Okay".
Andai in camera mia e misi la divisa,lavai il viso e presi lo zaino.
"Io vado...ci vediamo più tardi". Annunciai
uscendo dalla porta
di casa. Strano..oggi erano freddi come ghiaccioli: mio padre niente
paroline dolci e soprannomi
da cocca di papà, mia nonna non ha osato dire bestemmie. Che succede in questa casa?
Annegata nei miei pensieri, arrivai a scuola incontrando le mie
migliori amiche.
Zayn's
pov
Ero come al solito
all'officina mentre
controllavamo il motore dell'auto progettata, tutti si stavano dando da
fare perchè a breve ci sarà la gara.
Io e i ragazzi ci stavamo dando davvero da fare,uscivo poco la sera
perchè tornavamo stanchi e tardi. Inoltre,vedevo poco anche
Madison.
Credo che mi piaccia sul serio,dopo tutto l'ho anche baciata e sento di
far appartenere il mio cuore a lei.
Un colpo secco alla porta ci fece sussultare.
"Harry! Sei in ritardo...che è successo?"
Chiese preoccupato Louis. Infatti il riccio non aveva una buona cera..
"Niente Louis". Rispose togliendosi bruscamente il
cappotto e
mettendosi davanti al lavoro che stavamo svolgendo. Lo guardammo tutti
accigliati, non avevamo mai
visto Harry in quello stato, arrabbiato e rivolgersi in modo poco
carino con noi.
Riprendemmo a lavorare,ma questa volta calò un silenzio
insopportabile: ogni giorno ridiamo e scherziamo come
deficienti,lanciandoci qualche straccio
sporco d'olio addosso e durante la pausa beviamo una birra accompagnata
da qualche panino.
Oggi non era quel tipo di giornata, mi stavo annoiando, non dico che al
lavoro ci si debba divertire per forza,ma almeno per allegerire un
pò non sarebbe male.
"Accidenti!" Urlò Harry stringendo i denti
mentre si portava la mano al petto e la stringeva per il dolore.
"Che ti si succede?" Domandai vedendo il mio amico
dolorante.
" Mi sono
tagliato con un pezzo di vetro".
"Fà vedere. Oh mamma Harry è un taglio profondo!
Devi medicarla!"
Gli altri si avvicinarono e rimasero anche loro pietrificati davanti a
quell'enorme taglio che perdeva sangue come una fontana.
"Cazzo Harry". Imprecò Niall.
"Vieni, c'è il kit di pronto soccorso nell'altra stanza".
Louis
lo prese per il polso e lo portò nella stanza dove avrebbe
medicato la ferita.
Con un pezzo vecchio di stoffa e un pò d'acqua pulimmo il
sangue
caduto sul pavimento e riprendemmo quello che stavamo facendo in
precedenza.
"Zayn,prendi i fogli del progetto così verifichiamo se
è
tutto apposto." Mi chiese Liam,così andai sul
tavolo dove
lasciavamo i progetti,erano nell'altra stanza: stavo per bussare dato
che c'erano Harry e Louis impegnati con la mano ferita,ma quando udii
che stavano parlando rimasi ad ascoltare.
"Cazzo Lou brucia!!" Urlava dal dolore Harry.
"Neanche un bambino protesta come te, stà calmo per una
buona
volta!" Disse il moro scocciato,come se avesse a che fare
con un figlio
capriccioso.
"Allora mi dici perchè sei in questo stato?"
Riprese a parlare.
"Sto bene".
"Harry sappiamo entrambi che non è così. Sei
assente,avvolto nei tuoi pensieri e parli poco con noi...Cosa
c'è che non va?"
"Lou sono fatti miei". Ripsose il riccio con tono
minaccioso. Non l'avevo
mai sentito parlare in questa maniera...
"Sono tuo amico e posso aiutarti a risolvere la questione. Quindi, che
hai?" Chiese pazientemente Louis.
"E va bene...c'entra una ragazza".
Affermò arrendendosi il riccio.
"Lo sapevo!"
"Non comiciare. L'ho trattata abbastanza male e ora me ne pento".
"Sai che sei un'imbecille? Potrei sapere chi è lo sfortunata
che ha dovuto subire le tue cazzate?"
Risi silenziosamente, quei due sembravano delle ragazzine intente a
spettagolare sull'ultima news di scuola.
"Madison".
Il sorriso svanì di colpo. Ha nominato proprio quel nome?
Come
si permette a trattarla male, e soprattutto per quale motivo?
Sentivo che tra un momento all'altro sarei scoppiato e avrei preso
qualcuno a pugni.
Facevo fatica respirare regolarmente,ma ripresi il controllo di me
stesso e continuai a sentire ignorando anche le proteste di Liam che mi
richiamava.
"Ho sentito bene?" Chiese incredulo anche il mio amico.
"Si. E' una lunga storia,ti racconterò tutto dopo il lavoro.
Se vuoi vieni a casa mia".
Di cosa sta parlando? Qui non mi piace niente, Madison
vuole stare con
me,si vede, ed Harry non ha nessun diritto di trattarla come se fosse
un oggetto
qualsiasi.
Specialemente lui,che dice di non voler relazioni serie , a maggior
ragione deve strare lontano da quella ragazza e non farla soffrire; il
solo pensiero
mi faceva bollire il sangue nelle vene.
"Erm-ma, voglio dire...state insieme?" Riascoltai la
conversazione tra i due.
"No. Ma...non so come dirlo...mi attrae". Non è possibile...
"Harry, sai che ti metti in un bel pasticcio se lo viene a sapere
Zayn?"
"E infatti non deve saperlo."
Risi malignamente, purtroppo io sò tutto ed è una
fortuna.
Bene,d'ora in poi prenderò la situazione nelle mie mani e
vedrà con chi ha che fare. Non mi sono mai
messo contro i miei
amici,ma se
mi viene toccata una persona a me cara, farà i conti con il
sottoscritto.
Dato che dovevo prendere quei fogli,misi da parte l'orgoglio e bussai
alla porta.
"Erm- scusate,devo prendere i fogli dei progetti. Sono qui, ecco. Come
va la mano?" A dire la verità non mi
interessava niente della
ferita,dopo
aver ascoltato quella conversazione avevo i nervi alle stelle,
così finsi di essere preoccupato.
"Va meglio." Rispose Harry mostrandomi la mano fasciata .
"Okay...torno di là."
"Arriviamo anche noi". Disse Louis di rimando.
Tornai al mio posto di lavoro, quando
rientarano mandai uno sguardo di fuoco ad Harry che non fece caso.
Mi sentivo irritato, non potevo ancora crederci.
Le ore sembravano non passare più,troppo silenzio,troppe
cose
che vorrei urlare ma non posso farlo ancora...Quando si
presenterà l'occasione
di certo non me la farò scappare.
Vuole la guerra? E guerra sia.
style="color: rgb(204, 51, 204); font-family: Lucida Handwriting;">
Madison's
pov
"Oh non ce la faccio più! Quella zoticona della
profesoressa non smetteva più di parlare!"
Sbottò Amber appena uscita dall'aula di filosofia; oggi si
è parlato di Archimede, è stata davvero uno
strazio! Al
dire il vero mi sentivo il fumo fuoriuscire dal cranio.
"Io ho dormito tutta l'ora". Intervenne Mark nonchalance.
"Che novità!" Aggiunsi io guardandolo poco
sorpresa dalla sua
affermazione. Mark aveva la tendenza di dormire durante le ore
letterarie,il bello
è che nessuno l'ha mai sorpreso, un vero dormiente
professionista.
"Piuttosto Mad, che intenzioni hai con Harry?"
Avevo parlato con la mia amica della sera e della mattina passata con
il riccio, il suo cambiamento di umore ancora non riuscivo a capirlo, e
non solo.
Pur di non parlare dell'argomento mi avrebbe cacciato di casa come un
padre che rimprovera il figlio trent'enne ancora risidente sotto il suo
tetto.
La mia amica era rimasta sconvolta quanto me,quando le ho detto che la
famiglia non gli fanno visita da chissà quanto tempo.
"Non lo so.Io gli ho detto che se ha bisogno di qualcuno con
cui parlare io ci sono.
Però credo che lui non abbia preso atto della mia
disponibilità".
"Hmm,capisco. Hey guarda chi si vede nei corridoi...Miss Cazzi
dell'anno". Esordì Amber guardando verso il
fondo del corridoio
dove le peersone si scanzavano
per far passare appunto la Miss appena nominata dalla mia amica.
Rebecca.
"Gurada guarda chi si rivedono. La cervellona e Pippi Calzelunghe".
Annunciò arrivando verso noi con dietro le sue barbie
rifatte.
"Toh! Arriva Ursula e la banda di merluzzi che le nuotano
dietro". La rossa fece scatenare una risata sonora tra la
folla degli
studenti, al contrario delle cinque di fronte a noi due.
"Come siamo brave a dare teatrino vero Moore e Smith?"
"Veramente a dare qui, sei solo tu. Reciti la
tua
parte in modo davvero pessimo". Intervenni io senza
mostrare nessuna
espressione.
Ero indifferente, non mi facevano nè caldo e nè
freddo.
Guardandola negli occhi avvertì che stava per sbottare, e io
aspettavo ansiosamente come avrebbe reagito.
"La mia parte?!" Disse non capendo a cosa alludevo.
Ovviamente le cose
che le stavamo dicendo,erano nuove per lei...nessuno ha osato sfidare
Rebecca Tyler per quanto io sappia.
"Già. Vuoi far credere che tu sia perfetta, ma in
realtà
è solo una copertura. Sarai anche bella,ma sei sprovvista di
carattere".
Tutti animarono un <
uhhh!> alla fine della mia frase.. .Davvero
qui si facevano mettere i piedi in testa da una come lei? Che non sa
spiccicare una parola in lingua straniera?
"Attenta come parli Smith,posso farti togliere quest'aria da spavalda
umiliandoti con semplici parole", Minacciò
mettendomi un dito
quasi sulla faccia, si avvicinò di un altro passo
e la oltrepassai prendendo Amber per il polso e ci recammo fuori il
giardino della scuola per la pausa pranzo.
Ashley era seduta con Maya sotto un'albero che chiaccheravano e le
ragiungemmo mettendoci sedute anche noi.
"Indovinate chi ha fatto perdere il trucco dalla faccia a Tyler??"
Entusiasmante ed elettrizzata la rossa si
rivolse alle nostre
amiche.
"Tu per caso?" Rispose confusa Maya.
"Non io: Madison! Dovevate vedere la faccia di Rebecca!"
"Mad,sei una tosta a quanto pare".Ammiccò Ash.
"I bastoni tra le ruote danno problemi, perciò è
meglio
riparare prima che accada". Dissi risoluta e soddisfatta.
Mi
sentivo di poter scendere da un jet privato come
Michelle Obama quando atterra in un nuovo stato e saluta tutti i
presenti con la sua posizione da donna di potere.
"Concordo. Ragazze...guardate lì,non vi pare di averlo
già visto da qualche parte quel ragazzo?"
Chiese sempre la bionda guardando un punto oltre le mie spalle. Mi
giarai e quando vidi di chi si trattava per poco saltai dalla gioia.
"Si è Zayn...Dai che aspetti Madison,vai prima di vederti in
un
mare di bava". Come sempre Amber cacciò le sue
battutine; senza
farmelo ripetere due volte andai nella direzione del moro.
"Cerchi qualcuno?"
Mentre lui era girato io parlai, si voltò verso di me e
sfoderò uno dei suoi sorrisi abbaglianti.
"Proprio te bellissima".
"Mi hai trovato".
Gli andai incontro e poi ci abbracciammo forte, lui mi accarezzava la
schiena e quel contatto scaturì una tranquilllità
assoluta.
"Puoi uscire da qui?" Mi disse con tono supplichevole
ancora avvolti nelle braccia dell'altro.
"Credo di si...è l'ora di pausa, c'è chi va a
casa e chi rimane qui".
"Allora tu vieni con me".
Mi sciolsi dall'abbraccio e lo guardai attentamente. Voleva sicuramente
parlarmi di qualcosa,così decisi di andare con lui.
"Aspettami qui,prendo le mie cose e vengo".
"Ti aspetto".
Lo lasciai dietro l'albero del giardino e andai verso le mie amiche che
stavano sicuramente facendo fantasticherie su me e Zayn.
"Finito il servizio?" Tra una risata e l'altra mi disse
Ashley seguita
dalle altre mie amiche che si coprivano la bocca per trattenerle.
"Non è mai iniziato. Prendo le mie cose e vado con lui,vuole
parlarmi".
"Seria la faccenda! Comunque va bene...noi entriamo e facciamo i
compiti. Ci si vede! Dacci news se accade qualcosa!"
Feci un accenno col capo e una volta prese le mie cose, tornai indietro
da Zayn che era rimasto ancora lì.
Arrivammo alla sua moto e senza avere paura come l'altra volta,montai
sulla vettura senza problemi.
"Dove mi porti?" Chiesi mentre aspettavo che mettesse il
casco il moro.
"In un bel posto".
Lei è Rebecca Tyler.
Amber Moore
Ashley Biel.
Maya Pennyghton.
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Capitolo 24 *** Il momento di un cambiamento. ***
Mi piaci molto..
Zayn stava guidando già da buoni minuti; rimasi in silenzio
per
tutto il tragitto tenendomi sui suoi fianchi e guardavo il
paesaggio che
scorreva veloce.
Era abbastanza teso, potei percepirlo dai suoi muscoli tesi: volevo
chiedergli qual'era la ragione della sua visita, ma rimasi avvolta nel
silenzio aspettando che facesse
lui qualcosa.
Dopo aver fatto poche curve,arivammo da quel che capii, su un'altura:
una specie di bosco i cui ci si poteva avventurare.
Scendemmo dal veicolo e mi prese per mano per condurmi nel luogo.
Camminammo per poco e poi giungemmo alla fine del sentiero che avevamo
percorso,per ritrovarci davanti a un panorama spettacolare.
Londra,vista dall'alto era davvero magnifica.
Una fredda luce bianca investiva la città,scolorendo le
case, le
solite nuvole gonfie scure e il vento freddo che fischiava allegramente
tra di noi.
Quassù c'è un'aria del tutto diversa da quellache
respiriamo normalmente: tutto profuma di erba fresca,le cicale cantano
come se fossero ad un concerto e
un silenzio melodioso.
"Allora,ti
piace?" Mi chiese finalmente il ragazzo dalla pelle
olivastra.
"Molto.
Perchè proprio qui?"
"Perchè
questo posto rimane impresso, specialmente se accade qualcosa di
speciale; è sempre fonte di ricordi".
"Tu hai
dei ricordi custoditi in questo posto?"
"Ci
venivo con le mie
sorelle, portavamo anche dei nostri amici e da quando abbiamo scoperto
questo posto,decidemmo di venirci più spesso.
Di solito
in bici, per una breve pausa ci fermavamo a sgranocchiare qualcosa e
rimanevamo a parlare ammirando questa vista".
"E'
davvero un bellissimo ricordo Zayn".
Dissi mentre immaginavo dei bambini allegri e spensierati che facevano
tutta questa strada per godersi un pò di
tranquillità.
Mentre fantasticavo,ricordai di un bellissimo particolare e decisi di
reccontare.
"Da
bambina,anch'io avevo un posto speciale dove rifugiarmi, e ho dei
ricordi stupendi".
"Davvero?
Quale?" Chiese interessato sedendosi su masso affacciato
proprio sulla vista, mi sedetti anch'io e cominciai parlando.
"Mio
padre
costruì una casetta sull'albero: portammo due sacchi a pelo
perchè la mia amica veniva spesso a trovarmi e quando
volevamo,
dormivamo
lì
leggendo e raccontandoci storie. L'avevo decorata con fate e fiori e in
un angolino avevo uno scatolone di giocattoli".
"Niente
male! Immagino quante ne avrete combinate su quella casetta..."
Disse sorridendo mentre cercava di
sapere i vari accaduti.
"Oh
si...Una volta abbiamo fatto un nodo alla zampa di un peluche: un gatto
nero! Ci affaciavamo alla finestra per vedere
chi
arrivava e quando
qualcuno passava lo buttavamo stile bungee-jumping e sembrava
un'animale morto; scappavano tutti terrorizzati.
Le
migliori risate di sempre!"
Zayn scoppiò in una fragorosa risata mentre si piegava in
avanti
e altrettanto io che per poco rotolavo nell'erbetta come un cerbiatto
isterico.
"Wow...delle
piccole pesti! "
"Già.
Mi chiamavano selvaggia".
"Nome
azzeccato direi.
Madison, anche se abbiamo tanto da raccontarci, io sono venuto qui non
solo per i ricordi...bensì per altro".
"Che
intendi?" Chiesi spaesata.
"Questo".
Rimasi ferma nella mia posizione mentre lui si avvicinava sempre
più al mio viso; in un colpo veloce si impossessò
delle
mie labbra e cominciammo a baciarci intensamente.
Stavolta,un
bacio vero.
Sentivo le farfalle svolazzare nel mio stomaco,non potevo
crederci...stavo baciando Zayn.
Lo desideravo da quando l'ho conosciuto e finalmente stava accadendo
proprio ora.
Quando il bacio iniziò a farsi più
passionale,portai le
mani dietro la sua testa e lui sui miei fianchi,si spostò
leggermente più avanti per starmi vicino.
Ci staccammo per riprendere fiato e riprese subito dopo accarezandomi
la schiena e io stringevo poco i suoi capelli neri.
Avevamo tutte e due il fiato corto, anche se era stato uun
bacio
casto mi era piaciuto molto; Zayn lasciò andare
delicatamente le
mie labbra
e tornò a guardarmi,spostò una ciocca di capelli
dietro la mia spalla e accarezzava il mio viso.
"Mi piaci
molto".
Confessò diventando quasi rosso; mi fece tenerezza e risi
appena. Continuava ad accarezzarmi la guancia,poi raggiunsi con la mia
mano la sua e la strinsi.
"Anche tu
Zayn".
Questa volta fui io ad avere l'iniziativa. Portai in avanti il mio
busto e lo baciai come prima,la sensazione di sentirlo ancora
sulle mie labbra
mi fece impazzire. Era così delicato e mi sentivo sulle
stelle
quando ad un certo punto creò dei cerchi immaginari dietro
la
mia schiena ,il cuore pulsava
velocemente e sentivo il suo respiro caldo sfiorarmi.
Passò dalle labbra a baciarmi il collo sempre molto
cauto,succhiò e poi morse appena la parte sotto al mio
orecchio,strinse il mio cappottino quando accarezzai la
sua nuca e lasciai un bacio sulla sua guancia.
Si ricompose e intrecciò la sua mano con la mia,poggiando
poi la fronte sulla mia.
"Speravo
da tanto di farlo".
""Oh,sei
così dolce e bello". Mi fiondai fra le sue
braccia e poggiai la testa sul suo petto che sentii poco dopo vibrare
per una risata.
Mi accolse calorosamente e lisciava i miei lunghi capelli. Come stavo bene fra le sue
braccia!
"Hai un
profumo buonissimo".
Aveva sicuramente aspirato il mio shampoo al cocco e apprezzai il suo
complimento alzando lo sguardo e dandogli un bacio a stampo.
"Grazie,anche
il tuo non è male". Infatti è la
verità,sicuramente dopo avrei odorato di lui,il
che non mi dispiaceva affatto.
Mi strinse più forte e baciò la mia testa.
"Ehi,
è meglio che andiamo...Sarà buio presto".
"Si
andiamo".
Si alzò e tese la mano per aiutare ad alzarmi,mentre mi
alzava
mi fece stringere a sè di nuovo e incollò il mio
petto al
suo,rimasi un pò confusa da quel gesto,lui
si abbassò alla mia altezza e mi diede un bacio.
"Mi
piacciono i tuoi baci ". Oh Santa Pace!
Questo ragazzo sa farti perdere un battito cardiaco con due semplici
parole...il fumo mi uscì dalle orecchie e fischiarono come
un
trenino a vapore.
Di colpo diventai rossa come un'aragosta in fase di accoppiamento.
"Sei
anche così bella quando arrosisci".
"Zayn,mi
stai mettendo in imbarazzo...sei sdolcinato! Scherzai
mentre lo spinsi per un fianco e lui subito rise prendendomi sotto
spalla.
"Ah
pure?! Cerco di
essere più dolce possibile e tu mi dici che sono troppo
sdolcinato? Okay sarò freddo come un ghiacciolo..."Fece
la faccia da offeso e girò la testa
facendo l'indifferente.
"Te la
sei presa??"
Non mi rispose e continuò a guardare diritto a
sè.
"Avanti
scherzavo! Non sono abituata a ricevere tutti questi complimenti,mi fa
uno strano effetto...Perdonami!"
Ricorsi subito alla tattica degli occhi dolci che nessuno poteva
resistere,perfino mia nonna dopo le sue minacce ci rinunciava e sono
certa che anche con lui funzioneranno,misi fuori
anche il labbruccio per essere più convincente. Dai funziona per favore!!
"Non so
resistere agli occhi dolci...ottima tattica Smith,ma per farti
perdonare dovrai pagare con altro". Evvai avevano funzionato! Ma
adesso che voleva??
"E con
che cosa signor Bronciofacile?" Risposi alzando il
sopraccicglio a mò di gangster.
"Con un
altro bacio".
Mi fermai e presi il suo viso tra le mani e cominciai a baciarlo, dopo
alcuni istanti mi chiese il permesso di entrare sfiorando con la lingua
il mio labbro inferiore e lo morse un pò.
Diedi il permesso è cominciò a far combiaciare le
nostre
lingue...Io spostai le mani dietro la sua testa accarezzandogli i
capelli e Zayn invece mi strinse la vita
facendomi sbattere contro il suo bacino; spostò la sciarpa
che
indossavo e morse la pelle scoperta,intanto io sentivo il suo Willy
svegliarsi
dal suo sonno tombale. Indietreggiai e baciai un'ultima volta
dolcemente le sue labbra calde che sapevano di menta.
"Ho
pagato la mia pena?" Dissi mentre morsi appena
il labbro inferiore.
"Alla
grande."
Tornammo alla moto e salimmo per tornare.
Arrivati a casa mia ,scesi dalla moto e restuì il casco a
Zayn. Lasciai un bacio sulla guancia e mi diressi nella parte
opposta,poi sentii
prendermi per il braccio e voltandomi
trovai due occhi neri come la pece fissarmi.
"Te ne
vai lasciandomi solo un ricordino sulla guancia?"
Sembrava un cucciolo di labrador quando
non gli viene dato l'osso.
"Ti
accontento subito". Lo baciai e poi andai dritto verso la
mia dimora.
"Ciao
Malik!"
"Ciao
bellissima". Mi sorrise un'ultima volta e salì
sulla moto per sfrecciare via.
Entrai in casa sprizzando gioia da tutti i pori, un sorriso da ebete
che non riuscivo a sbarazzarmene.
Ma come posso farlo dopo quello che è successo poco fa?
C'era mio padre seduto sul divano a guardare la tv: insolito,non
rincasa mai così presto...ecco perchè Zayn era
già
libero. Andai nella sua direzione e lo salutai baciandogli la giancia.
"Bocciolo,sei
qui?"
"Si.Non
sei contento di vedermi?"
"Ovvio
che sì. E' da un pezzo che non facciamo una chiaccherata!"
Mi sedetti sul divano e appoggiai la testa sul petto caldo di
mio
padre: sentivo la mancanza dei suoi abbracci confortanti e della sua
voce bassa per rilassarmi.
"Hai
ragione...A te come va?
"Abbastanza
bene.Anche se ci sono novità che tu non sai".
Alzai il capo unendo le sopracciglia per confusione e rimasi a
gaurdarlo negli occhi identici ai miei.
"Quali
novità?" Fece un grande sospiro prima di
parlare e mi prese le mani.
"Madison,sei
grande abbastanza per capire quello che sto per dirti. Forse non
prenderai benissimo questa faccenda,ma ti capisco.
Ora
ascoltami bene: io
penso di essere stato un buon padre e un buon marito; sento tantissimo
la mancanza della mamma e in questi anni però, ho capito che
bisogna andare avanti.
Io
frequento un'altra
donna,Mad. Non vuol dire che mi sono dimenticato della
mamma,assolutamente, ma devo dare una svolta alla mia vita".
Rimasi a bocca aperta. Mio
padre con un'altra donna? Non me lo aspettavo affatto.
Ho sempre avuto l'immagine dei miei genitori insieme per sempre,ma
questo avrebbe portato dei seri cambiamenti non solo della mia vita,ma
di tutti noi.
Mi spaventano sempre i cambiamenti, perchè non so come
potrei reagire o se avesse peggiorato le cose.
"I-io ti
capisco
papà. Non lo prendo come un trauma perchè prima o
poi
sarebbe successo,ma ho paura che cambierà qualcosa".
"Piccola
non
cambierà nulla,io ti vorrò sempre bene e stessa
cosa
anche alla nonna. Ora va a cambiarti,verrà qui a cena e
ve la
presenterò".
Ancora una volta,la mia bocca toccò il pavimento. Devo anche conoscerla questa
sera stessa? Dio,non ci capisco più niente..
"D'accordo
vado." Mio padre annuì e corsi in camera a
cambiarmi,ma trovai Demi seduta sul mio letto.
"Come mai
qui?"
"Io sono
preoccupata Mad."
"Nonna lo
sono anch'io,ma la vita va avanti e noi dobbiamo vedere sempre il lato
postivo. Andrà tutto bene".
Cercai di motivare tutte e due dato che eravamo sulla stessa barca,
ecco perchè non c'era il solito clima a casa. Le mie
indagini da
sono state trascurate da altro e non
ho potuto capire cosa c'era che non andava.
Demi ascoltandomi si alzò e mi abbracciò forte.
"Stai
diventando una donna forte come tua madre. Grazie".
"Dobbiamo
avere fiducia. Grazie anche a te Demi,ti voglio bene".
"Anch'io.
Adesso fatti bella e scendiamo".
Mi limitai ad annuire e corsi nell'armadio per cercare qualcosa di
carino da mettere. Scelsi in fretta un'abbigliamento semplice e andai a
farmi una doccia portando in bagno i vestiti.
Terminato tutto,diedi un'ultima occhiata allo specchio e quando sentii
il campanello suonare, capii che era arrivato il momento.
Il momento di un cambiamento.
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Capitolo 25 *** Volevo sapere perchè mi eviti. ***
maksksks
Scesi per le scale a fatica,sembravano non finire più.
Ero agitata e curiosa allo stesso tempo; mi fermai sugli ultimi gradini
ed inspirai profondamente.
Madison,andrà tutto bene, devi farlo per papà e
Demi.
Ripetevo queste parole a me stessa:quando udii una voce femminile,
d'insinto
scesi dalle scale e mi allontanai dall'oscurità.
Arrivai nel soggiorno e c'erano già mia nonna e mio padre
che
accoglievano la donna ancora a me sconosciuta; quando feci capolino
tutti si girarono
puntando gli occhi su di me, per coraggio abozzai un sorriso.
"Buonasera". Annunciai rimanendo calma e disinvolta.
"Eccoti qui,piccolina." Disse mio padre cinghiandomi la
vita con un braccio.
"Lei è Madison: la mia bellissima figlia. Madison,lei
è Debby".
Mio padre mi presentò la donna e sciolse il contatto con me,
in
modo che io potessi parlare con lei. E' davvero attraente, una folta
chioma bionda ricadeva delicatamente sulle spalle,
un viso dolce e tenero ornato da due splendidi occhi color miele e un
fisico mozzafiato.
Per educazione le porsi la mano e la bionda accolse subito il mio gesto.
"Madison, è un piacere conoscerti. Sei più bella
di quanto tuo padre ti abbia descritto".
"Grazie mille...Mio padre ti ha parlato di me?"
"Certo. Mi ha detto che sei estroversa e molto intelligente."
Lasciai
la presa e imbarazzata accennai un sorriso di compiacimento.
"Oh si. Anche per me è un piacere conoscerti".
"Vedrai che andremo d'accordo." Strizzò
l'occhio e mia nonna
comparì dalla cucina. Infatti non era male come persona,
cominciava a starmi simpatica ,ma tempo al tempo.
"Andiamo a sederci,la cena è pronta". Demi
annunciò
facendoci proseguire verso la sala da pranzo apparecchiata in modo
impeccabile.
Di certo voleva fare bella figura, infatti a noi non capitava spesso
pranzare o cenare nella sala da pranzo,perchè la utilizziamo
per
occasioni particolari.
Ci sedemmo e mio padre da gentiluomo, spostò indietro la
sedia a Debby che aprezzò sorridendo a trentadue denti.
Sembrava che si conoscessero da chissà quanti anni, e
sopratutto; mio padre era felice e rilassato.
La cena si stava rivelando uno spasso; Debby è una donna
fantastica, faceva battute in continuazione e prendeva in giro le
colleghe del lavoro, ci disse
che era una segrateria per l'azienda giornalistica London Hill.Inc.
La nonna sembrava meno tesa di prima, devo ammettere che ho saputo
gestire al meglio la situazione...Anche Demi non riusciva a capacitarsi
che suo genero
stesse frequentando una donna che non era sua figlia.
Rideva e quando poteva ammiccava anche lei una battutina, per fortuna
in modo consono,altrimenti Debby l'avrebbe marchiata come
la moglie prediletta di Gordon Ramsay insieme alle parolacce e
bestemmie.
"Debby, hai figli?" Chiesi con tono gentile,ero spinta
dalla
curiosità e dopo tutto ho anche il diritto di fare domande
visto
che frequenta mio padre.
"No tesoro. Ho sempre sognato di avere una famiglia numerosa,ma a causa
di alcuni problemi con il mio ex-marito, non ho potuto realizzare
quello che volevo".
Mi rispose tristemente, potevo vedere nei suoi occhi il dispiacere di
una donna che ha dovuto sopportare tanto e che non ha avuto le
possibilità di
ottenere ciò che una moglie desidera condividere con il
proprio marito.
Quando una donna viene ferita e viene colpito anche il proprio onore si
sente uno straccio; il mondo sembra fermarsi e la solitudine
inizia a girare come una ruota senza smettere di ruotare. Debby
sembrava aver subito tutto questo e mi dispiaque farle riaffiorare il
passato.
"Perdonami,non volevo essere invadente".
"Niente affatto. Hai tutto il diritto di sapere con chi a che fare.
Puoi farmi qualsiasi tipo di domanda".
"Ti ringrazio, sei molto dolce".
"Oh adesso arrosisco! Ahahaa e tu invece che mi racconti? Vai
a scuola?"
"Certo. Frequento un liceo per lingue straniere e ho conosciuto ragazzi
davvero simpatici che ora sono i miei migliori amici".
"E il ragazzo ce l'hai?"
Stavo per strozzarmi con l'acqua. Oddio
che rispondo? Non mi aspettavo una domanda del genere...
Tutti mi stavano guardando aspettando la mia risposta: fissai mio padre
che aveva ridotto gli occhi a due fessure e avvertii il nervosismo
diffondersi nella stanza.
Riflettei a lungo,poi decisi di dire le cose come stanno, infondo prima
o poi avrei dovuto dirlo e questa sembrava l'occasione
adeguata.
"S-si ,sono fidanzata". Udendo le mie parole,rimasi
sorpresa anch'io: era una sensazione strana dirlo ad alta voce.
"Finalmente! Io ti avevo avvertita..." Intervenne mia
nonna battendo le mani.
"Tu lo sapevi?" Chiese mio padre rivolgendosi alla
sessantduenne.
"Più o meno." Rispose mia nonna vaga.
"Avanti non mettete pressione! Sicuramente è un bravo ragazzo".
Aggiunse Debby capendo il mio stato d'animo,sembravamo migliori amiche
nel momento del bisogno.
"E si può sapere chi è questo?"
Domandò mio padre con un cenno di gelosia.
"Erm...Lui,beh e-è Zayn".
"Zayn? Dici quel Zayn?"
"Si papà. Ne conosci altri?"
"No no. Beh non me l'aspettavo! Da quando state insieme?"
"Oggi si è dichiarato". Diventai paonazza. Stavo davvero
parlando della mia vita privata con la mia famiglia e una donna
conosciuta da poco?
"Che cosa tenera! Scommetto che siete una bella coppia e che tu lo
rendi felice". Debby si portò una mano sul
cuore e cercava di
non rendere tragica la situazione.
"Lo spero. Io vado a dormire,sono stanca e domani ho scuola. Buonanotte
a tutti".
"Notte piccola Madison". Rispose la bionda salutandomi con
un bacio volante. Mi recai in cameretta e indossai il pigiama.
Prima di addormentarmi pensai a quante cose sono successe oggi: la
visita inaspettata di Zayn, i nostri baci, la chiaccherata con mio
padre e mia nonna, Debby...Santo
cielo è tanto!
Il ronzio del cellulare mi fece distrarre.
"Finalmente posso dire che stiamo insieme!Dormi bene piccola mia. Un
bacio. Zayn x".
Sentivo di nuovo le farfalle danzare nel mio stomaco. Risposi in fretta
al messaggio e mi misi sotto le coperte calde cullandomi dalla voce del
moro che sentivo rimbombare nell'orecchie.
"Buonanotte anche te! Baci <3 Mad xx".
Harry's pov
Siamo già a
venerdì.
Due settimane che non parlo con Madison e che non la vedo.
Mi manca molto...e io mi sono comportato da vero stronzo.
Louis mi ha messo a corrente che lei e Zayn sono
fidanzati,perchè sotto tortura delle loro prese in giro; il
pakistano ha dichiarato tutto.
Ogni tanto ci viene a trovare in officina, portando qualcosa fatto in
casa; ma quando mi avvertivano che arrivava io sparivo dalla
circolazione per non vederla.
Da quella famosa sera: che è stata a casa mia, non le ho
mandato
neanche un messaggio e non sono più entrato di
soppiatto
in camera sua.
Però la mattina mi sveglio prima del solito per spiarla
mentre
va a scuola, la seguo rimanendo in macchina e una volta che la
campanella suona per dare inizio alle lezioni mi reco al lavoro.
Zayn ogni giorno è felice come una Pasqua, ride e scherza
con
gli altri; al contrario mio che me ne stò tutto solo e non
faccio altro che ingozzarmi di
alcool la sera e rincasare tardi mezzo ubriaco.
Non mi sono mai sentito così, anzi forse solo quando mi sono
allontanato dalla mia famiglia e quando è successo
quell'accaduto l'anno scorso...
Ma non è niente a confronto a quello che sto
passando adesso.
Ero convinto di aver trovato finalmente una ragazza che avrebbe dato
senso alla mia vita e non farmi sentire più solo.
In quella casa,buia e con sempre la stessa
routine;
l'unico momento in cui mi sento sollevato è quando
ricevo
un pò d'affetto da Bowie: già, un cane.
Ho provato a parlare del mio disagio con Louis quel giorno che
è
venuto dopo il lavoro a casa mia e ora lo sa anche Liam, ha
capito
che non ero più lo stesso da giorni e ho dovuto spiegargli
tutto.
Adesso sono le sei e sto tornando a casa. Parcheggiai la macchina ed
entrai sempre accolto dal mio husky che salta addosso.
Lo feci mangiare e andai in bagno a farmi una doccia calda. Poi il
campanello suonò e Bowie abbaiava di continuo.
Così chiusi l'acqua e indossai un'asciugamano che indossai
alla
vita, i capelli erano ancora bagnati: corsi al piano inferiore e Bowie
smise di abbaiare.
Aprii la porta e rimasi stupito da chi mi ritrovai davanti.
"Uh, Harry! Scusa per il disturbo non sapevo che eri impegnato".
Madison era diventata rossa nel vedermi semi-nudo e l'accolsi facendola
entrare.
"Nessun disturbo,stavo solo facendo una doccia. Entra dai".
Accettò il mio invito ed entrò. L'accolse anche
Bowie scodinzolando.
"Hey bello...ma guardati come sei cresciuto!" La ragazza
lo
coccolò e poi si rimise in piedi e mi seguii nel soggiorno
mettendosi seduta sul divano.
"Aspetta qui,mi metto qualcosa e torno".
"Okay".
Tornai nella camera da letto, misi un pantalone da tuta ,
la
felpa e asciugai in un colpo veloce i miei ricci ribelli.
Era ancora seduta sul divano e guardava le fotografie che avevo sul
tavolino in vetro e il mio husky era appoggiato sui suoi piedi.
"Eccomi". Annunciai facendo capolino. Si girò e
mise a posto la foto.
"Vuoi una tazza di cioccolata calda?" Proposi e lei annuii
.Andai in
cucina e preparai le cioccolate a tutte e due con dei biscotti .
Preparato tutto, portai in soggiorno
le cose e mi ringraziò con il suo tono dolce.
"Come mai sei venuta qui?" Domandai mentre prendeva un
sorso dalla sua
cioccolata, posò la tazza sul tavolino e mi
guardò dritto
negli occhi.
"Volevo sapere perchè mi eviti."
"Io non evito nessuno". Mentii prendendo dal vassioio un
biscotto e distolsi lo sguardo dal suo.
"Ah si? E come mai non ci sei mai in officina?"
"Perchè dovrebbe interessarti?"
"Perchè sei mio amico, e poi prima di quella sera eri tu a
cercarmi sempre. Non capisco il motivo di non parlarmi più".
"Ti avevo chiesto di non farmi più domande su
quell'argomento. E
poi, ti avevo chiesto se volevi un passaggio per andare scuola ma
invece hai rifiutato".
"Logico,in macchina non ci siamo rivolti una sillaba e tu pretendi che
io accetti anche il passaggio?"
"Già perchè sei una testarda".
La conversazione stava digenerando, io freddo solo perchè
ero
geloso e non mi sentivo ancora pronto a rivelare il mio passato. Lei
è venuta
a chiarire e cosa faccio? Rinfaccio tutto.
"Hai anche la faccia tosta! Io volevo solo aiutarti a sfogarti."
"Non ho bisogno della tua consolazione".
La sua bocca si serrò e sentivo il suo respiro farsi
pesante,quando sbattè la tazza sul tavolino sussultai e lo
stesso anche Bowie, alzò il e la fissava
preoccupata.
Madison si era alzata dal divano e prese la borsa.
"Sai una cosa? Ho sbagliato a venire qui...mi sono preoccupata per
niente, quindi tolgo il disturbo. Ciao Bowie e anche a te".
Bowie sia alzò di scatto e la seguì mugulando in
disapprovazione.
Sono stato un vero e proprio stupido,non aprezzo mai niente di quello
che fa per me e in cambio? Non faccio niente.
Per fortuna i miei neuroni si attivarono e gli corsi dietro prima che
potesse andarsene.
"Mad non andare via! Scusami sono uno stupido..." Presi il
suo braccio e la tirai più vicino a me.
"Certo che lo sei! Ma ora lasciami,hai detto che non servo a niente".
"Hai ragione ma ascoltami...ti prego".
"Non ascolto un bel nien-"
Prima che finisse la parola gli rubai un bacio e catturai le sue labbra
morbide.
All'inizio non ricambiò poi però si
lasciò andare
e il bacio diventò sempre più passionale. In quel
momento
mi sentivo bene, di nuovo vivo e poter tenerla fra le mie braccia
era una sensazione stupenda.
Presi i suoi fianchi e la feci aderire al mio bacino, lei
portò
le braccia al mio collo e mi strinse delicatamente i capelli.
La portai vicino al muro e la bloccai tra la parete e il mio peso. Ci
staccammo per un pò e avevamo tutte e due il fiato corto ma
non
ancora sazio,m'impossessai di nuovo
della sua bocca.
Questa volta chiesi il permesso e lei mi accolse facendo incontare le
nostre lingue calde.
Feci scorrere la mia mano dietro la sua schiena e mi staccai dalle sue
labbra soffici per concentrarmi sul collo.
Baciai tutta la superficie tirando anche la pelle e soffiandoci sopra.
Le sue mani stavano scompigliando i miei capelli e ogni tanto premeva
le dita dietro la mia nuca, io invece
arrivai a toccare il suo sedere e cominciai a stringerlo. Bello sodo!
Continuai a baciarle il collo fino ad arrivare al lobo dell'orecchio e
lì scoprii che era il suo punto debole; infatti si fece
scappare
un piccolo verso di piacere e io rimasi soddisfatto.
Si allontanò dalle mie labbra e inchiodò le sue
iridi nelle mie mie. Appoggiai la fronte sulla sua e parlai.
"Non andare via...stai qui con me". La supplicai ,avevo
bisogno di lei ora più che mai.
"Harry i-io non posso."
"Ti prego, devo parlarti". Sospirò e la lasciai
andare dalle mie braccia. Annuii e la riportai nel soggiorno.
Ci sedemmo e le presi mani cominciando a parlare.
"Quando avevo più o meno undici anni i miei divorziarono. Io
e
mia sorella eravamo tristi all'idea che mio padre non avrebbe
più messo piede nella nostra casa.
Mia madre piangeva ogni notte e io cercavo di consolarla...mia sorella
era troppo sensibile per farlo.
Non sapevamo di preciso il motivo per cui si erano lasciati: ma un
giorno quando mia madre cominciò a frequentare un altro uomo
tornò a casa piena di lividi.
Io cercai di aiutarla e alla fine mi disse che mio padre l'aveva
picchiata. "
Flashback*:
"Mamma che ti è successo?!" Dissi spaventato
vedendo la mia mamma pieni di segni viola in volto.
"N-niente piccolo mio...andiamo di là". Con
voce rotta dal
pianto mia madre mi prese per mano e andammo nel bagno.
Disinfettò le ferite e andammo a guardare la tv nella nostra
cucina.
Mia sorella era seduta accanto a lei ma ad un tratto sentimmo
il campanello.
"Restate qui e non muovetevi". Ordinò mio madre
andando a vedere
chi fosse alla porta. Abbracciai mia sorella e dopo un pò
sentimmo il vetro schintarsi per terra.
"Vattene via!" Urlò mia madre istericamente. Di
colpo, mi alzai
dal divano e andai nel corridoio: vidi mio padre furioso e mia madre a
terra mentre cercava di rialzarsi.
"Mamma!" Andai in soccorso per aiutarla e dopo rivolsi
uno sguardo cagnasco a mio padre.
"Gemma aiuta mamma,io risolvo con papà".
"Harry lascia stare..."
"No mamma,nessuno può farti del male,tanto meno lui".
Mi
avvicinai pericolosamente al suo viso e rimasi in silenzio a fissarlo.
"Che vuoi fare moccioso?" Disse mio padre con l'alito che
puzzava d'alcool.
"Esci fuori di qui e non farti più vedere".
"Ohoh il piccolo Harold ha cacciato fuori gli attributi!"
Non controllando più la rabbia sferrai un pugno sul viso
dell'uomo che non riuscivo più a riconoscere come mio padre.
Mi allontanai e lo lasciai dolorante sul pavimento.
"Harry cos'hai fatto??" Mia madre si buttò a
terra per vedere mio padre in che condizioni l'avevo lasciato.
"Mamma non ti avvicinare -"
"No, non ti avvicinare tu! Hai picchiato tuo padre!"
"Ma lui sta trattando male tutti noi!"
"Harry vai via...hai esagerato".
Non credendo alle parole di mie madre corsi in camera mia e cacciai la
valigia buttando i vestiti nella valigia.
Tornai giù e c'era mia sorella seduta sugli ultimi gradini;
quando mi vide spalancò gli occhi.
"Harry dove vai?"
"Lontano da qui...prenditi cura della mamma."
"No Harry-" Stava quasi per piangere,ma ormai avevo
già preso la mia decisione.
"Gemma è meglio per tutti. Ti voglio bene".
Detto questo,chiusi la porta e me ne andai.
Avevo un pò di soldi da parte, e altri li presi nel
salvadanaio
di mia madre, così mi trasferì qui a
Londra e
iniziai a lavorare nel panificio. A sedici anni mi ritrovai solo,con
l'affitto sulle spalle e
un lavoro che mi faceva guadagnare il giusto necessario.
FINE FLASHBACK*
Madison ascoltò tutta la storia in silenzio e poi
mi strinse più forte la mano.
"Harry
non sai quanto
mi dispiace. Hai dovuto affrontare tutto questo da solo e tua madre non
ha capito che la stavi proteggendo dallo stesso uomo che ha sposato":
"Già...non me lo sarei mai aspettato da lei".
Appogiai la testa sulla sua spalla e tirai in sù col
naso...No,
non potevo piangere proprio adesso, sono un uomo e devo resistere.
"Posso farti un'ultima domanda?" Mi chiese dolcemente,
alzai la testa e annuii.
"Dimmi".
"Questo bambino sei tu da piccolo o un tuo cuginetto o nipotino..."
Disse mostrandomi la foto che avevo sul tavolino.
"No Mad ti sbagli. Quel bambino è mio figlio".
Lui è Bowie.
Ehilàààà!!! Quante sorprese eh?
E il bacio di Harry e Mad? *_*
Ma poi...parliamo del figlio inaspettato?
Oddio...ahahaha ci vediamo al prossimo capitolo con tante novità! Baci xx
Hilary. |
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Capitolo 26 *** Quando il passato ritorna a galla. ***
nvkfkllff
Madison's pov
Lasciai la stretta dalle sue mani calde e rimasi basita dalle ultime
parole proferite da Harry.
Rimasi in silenzio per alcuni minuti:il riccio aspettava con ansia una
mia risposta e cercava di capire il mio stato d'animo
guardandomi con i suoi pozzi verde-acqua.
Incastrai le mie iridi nocciolate nelle sue e in quel momento mi
ritrovai in un bivio.
Una parte di me, voleva porre tante domande,l'altra non riusciva a
formulare una frase di senso compiuto.
Ma il cervello si riattivò per far uscire delle parole.
"Tu sei
padre?" Domandai con tono mischiato dalla stupore e dalla
preoccupazione.
"S-si
Mad. E' nato l'anno scorso". Balbettò mentre
torturava le sue grandi mani.
"Lo
vedi?"
"Non
più. Io e la madre non siamo in ottimi rapporti da quando
è nato il bambino".
Potei notare un velo di tristezza nel suo viso, manteneva ancora il suo
sguardo inchiodato nel mio, i suoi occhi ora; erano una tempesta di
emozioni.
"Come mai
non lo siete?"
Harry abbassò il capo e i riccioli arruffati
caddero,oscurando
il viso.Il respiro era pesante ma cercò di tranquillizzarsi
inspirandone un'altro più profondo e cominciò a
parlare
mentre la sua attenzione tornò su di me.
"Io e
lei, ci
frequentavamo già dal liceo: era molto carina e anche
popolare
dato che era la rappresentante d'istituto e io invece facevo parte
della squadra di football.
Ogni
tanto uscivamo assieme e andavamo a letto.
Una sera
però ci siamo spinti un pò troppo forse, e dubito
che lei non prese la pillola del giorno dopo.
Dopo
circa un mese, mi disse che aveva un ritardo e i test risultavano
positivi".
Un altro sospiro profondo e ricomnciò.
"Durante
la gravidanza
non fece altro che aggredirmi con le parole: dicendomi che le avevo
portato via l'adolescenza e la libertà.
Tutta
colpa mia. Per
lei; Lisa:la madre del piccolo, era l'errore più grande
della
sua vita e io non lo meritavo,anzi dovevo soffrire per tutto questo."
Posai la mano sulla sua infondendogli coraggio e conforto,
lui
mi fissò e pian piano vidi i suoi pozzi riempirsi di
lacrime.
"Quando
il bambino
nacque, ero lì, a tenerlo fra le mie braccia preoccupandomi
di
non farlo piangere; cosa che non fece perchè si
addormentò."
"Oh Harry..."
Instintivamente l'abbracciai forte mentre accarezzavo la
sua
cute riccioluta. Ricambiò l'abrraccio e circondò
le
braccia intorno alla mia vita stringendo il tessuto della mia maglia.
Sentivo il mio collo umido a causa delle lascrime del ragazzo
agrovigliato a me come un bambino in un disperato bisogno d'affetto.
Era un pianto liberatorio, ai miei occhi Harry compariva una persona
fuorchè fragile; in questo momento lo era e credo che avesse
la necessità di parlare con qualcuno.
Coccolavo ancora la sua cute,quando decisi di parlare.
"Il
bambino non è un errore, e non lo sei nemmeno tu".
"Invece si,Mad. Ho rovinato la loro vita".
"Non dirlo nemmeno Harry! Le cose si fanno in due e lei è
stata
una sciocca a scaricarti le colpe. Non devi farti abbattere,io so
quanto tu sia forte.
E poi,sono sicura che tu saresti stato un ottimo padre".
Non seppi trovare risposta al mio coraggio; certamente in
quella situazione ci doveva essere uno più forte.
"Lo pensi
d-davvero?" Mi disse alzando la testa,così da
vedere i suoi occhi rossi e vitrei e le gote bagnate.
Sembrava più piccolo.
"Certo.
Ora calmati, il modo per rivedere il piccolo ci sarà. A
proposito,come si chiama?"
"Si
chiama Thomas".
"E' un
bellisimo nome".
Vidi comparire un bellissimo sorriso e questo mi fece
sentire meglio.
Asciugai una piccola lacrima con il pollice e
poi sfiorai
la sua guancia con il dorso della mia mano. Socchiuse un pò
gli
occhi
beandosi del mio tocco, mi fece avvicinare da più al suo
corpo e
la sua mano calda percorreva la mia schiena provocandomi dei
brividi,mantendendo il contatto visivo.
Io coccolai ancora i suoi ricci e ad entrambi sembrava piacere quel
momento.
Solo ora mi resi conto di quanto effetto mi provocasse Harry.
I suoi abissi cristallini mi incantavano,mettendomi in soggezzione
anche con una sola occhiata.
La pelle morbida e abbronzata che tanto invidiavo, gli enormi buchi che
si formavano all'angolo della sua bocca che ogni volta
desideravo
affondarci un dito.
I riccioli ribelli,così delicati e profumati che
sciovolavano al contatto della mia mano.
E poi la sua voce roca e sensuale...prima la detestavo
perchè la
usava per sottomettermi a lui,così come la sua altezza
torreggiante mi faceva sentire ancora più piccola.
Mi ripresi da quei pensieri e annullai l'abbraccio. Cavolo,ho davvero pensato tutto
questo su di lui?!
"Ora devo proprio andare Harry".
Scesi dal divano e misi il giubotto,recuperando anche la borsa.
Bowie scodinzolava e gironzolava intorno alle mie gambe per catturare
un pò di attenzioni.
Lo accontentai passando una svelta carezza sulla sua testa pelosa.
Stavo uscendo dall'abitazione quando il mio polso fu chiuso da una mano
grande e fui girata indietro.
Le sue labbra catturarono le mie lasciando un bacio casto. Ma perchè non gli
dò una strattonata per allontanarlo?
"Grazie per avermi ascoltato".
"Avevo promesso di ascoltarti per qualsiasi cosa tu volessi dirmi".
"Sono felice che tu abbia mantenuto la promessa". Mi
sorrise e mi lasciò andare.
Arrivata all'ingresso mi aprii la porta e io uscii.
Giunsi fino alla fine dei gradini che udii la porta aprirsi di nuovo.
"E per la cronaca, non ho intenzione più intenzione di
evitarti piccola". Ammiccò e mi
lanciò un bacio
increspando le labbra suscitando una risata ad entrambi.
Il solito Harry Styles è tornato fra noi!
Arrivai a casa e vidi che non c'era nessuno. Saranno usciti.
Mi recai in camera e mi preparai per la notte. Dopo un pò il
mio
cellulare emise un bip e lo presi per leggere il messaggio.
"Dolcezza, mi mancano i tuoi baci... :-( Zayn x"
Mi morsi il labbro inferiore e sentii un leggero rossore prevadere le
mie guance, non ci pensai due volte che lo chiamai.
Parlammo per una buona mezz'ora però poi ci demmo la
buonanotte e mi infilai nelle coperte calde per addormentarmi.
*Il
giorno seguente*
La candida luce mattutina mi fece svegliare pacificamente.
Cosa che non succede tutti i giorni dato che ho scuola e la voglia di
alzarsi alle sette del mattino è pari a meno di zero,ma oggi
è sabato,ed è diverso.
Mi stiracchiai e poggiai la schiena alla tastiera del letto:guardai la
sveglia che segnava le nove.
Ma perchè
quando posso dormire di più sono mattiniera?
Dopo un'altra stiracchiata scesi dal letto e lo riordinai e misi degli
indumenti comodi.
Sentivo già un profumino invitante,così corsi in
cucina e
entrado vidi una persona che non mi aspettai di trovarmela proprio
lì.
"Oh ma
buongiorno splendore!" Debby mi accolse con uno dei suoi
meravigliosi sorrisi. E'
piacevole questa accoglienza,mia nonna avrebbe già imprecato.
"Giorno a
te Debby! Cosa ci fai qui?"
"Beh,ieri
sono uscita
con tuo padre,Demi e un suo amico. Si era fatto tardi e tuo padre mi ha
proprosto di dormire qui dato che casa mia è distante da dove
abbiamo
cenato".
"Capisco.Un
attimo mia nonna ha un amico?!"
"Si,credo
che si piacciano".
Strizzò l'occhio e si voltò di spalle per
sfornare dei
meravigliosi krapfen che a sol vederli i miei occhi brillarono di una
luce divina.
"Quelli
sono krapfen?" Chiesi mantenendo la bava.
"Si cara.
Ti piacciono?"
"Oh Debby
io li adoro!"
"Molto
bene allora. Ne ho fatti una dozzina...potresti portarli anche in
officina da tuo padre dopo!"
"Ci
andrò sicuramente".
Non era la prima volta che portavo qualcosa fatto in casa in
officina,ma ogni volta mi sento soddisfatta di vedere le loro faccie
compiaciute e i loro
immensi complimenti. Specialmente da parte di Niall che è di
buona forchetta.
Io e Debby consumammo la nostra colazione e preparai su un vassoio i
krapfen da portare via; misi anche del succo alla pesca e portai tutto.
Arrivata all'ingresso dove di solito lavorano,la splancai con un piede
e annunciai:
"Udite
udite,anzi annusate annusate! Chi vuole un bel krapfen?"
Mi ritrovai cinque facce colme di desiderio e subito si catapultarono
su di me...ovvero sul vassoio. Sembravano dei pensionati mentre
facevano la fila per arrivare
primi allo sportello di una posta e prendere la somma di pensione
assegnata.
"Mad, tu
si che rendi migliori le mie giornate!" Niall intervenne
mentre masticava rumorosamente il suo krapfen.
"Cazzo
Niall un pò di contegno. Ti si vede tutto in quel forno!" Louis
contagiò tutti in una risata e mentre mangiavano vidi dietro
Liam un paio d'occhi scintillanti che mi fissavano.
Scostai un pò di loro e lo raggiunsi.
"Ciao
Harry".
"Ciao
piccola".
Il riccio sembrava tranquillo e sereno. Nessuna traccia del ragazzo
indifeso e triste era rimasta, in quanto adesso assumeva un'aria sicura
e composta di sempre.
"Tutto
bene?" Chiesi gentilemente alludendo alla sera precedente.
"Si
bene,grazie. Sto meglio ora che ci sei tu qui". Diventai
paonazza e lui se ne accorse facendo una smorfia di sghembo. Cretino,lo fa apposta.
Ad un tratto sentii le mie spalle circondate da un altro corpo e alzai
lo sguardo trovandomi due cupe foreste fissarmi.
"Principessa,non
mi saluti?" Mise un dolce broncio e lo baciai a fior di
labbra.
"Ora va
meglio".
Risi e abbassai lo sguardo dall'imbrazzao,inoltre c'erano tutti che
guardavano.
"Per
favore ragazzi sto avendo un calo di zuccheri solo a vedervi".
"Louis...sei
sempre il solito scemo!" Disse Zayn ancora appoggiato su
di me. Lou scrollò le spalle e rise insieme a tutti gli
altri.
"Ragazzi
questo fine settimana vorremmo andare in campeggio. Verranno anche
Danielle e Eleonor". Annunciò Liam.
"Tu Zayn
puoi portare ovviamente Madison e io ho già preso la briga
di invitare Ashley e Amber".
"Grazie
Liam,sarebbe davvero fantastico". Ringraziai Liam.
"Di
nulla. Tu Harry..hai qualcuno in particolare da invitare?"
Il riccio posò il suo bicchiere con il succo ad un tavolino
e mi scrutò per prima,per poi rispondere all'amico.
"Uhm...no,non
direi".
"Dai al
massimo sta con me". Ammiccò Louis prendendo
sotto braccio Harry che sforzò di fare un sorriso.
"Allora
va bene! Ahaha quindi tutti d'accordo?" Riprese il biondo
cenere cercando di avere conferma da tutti noi.
"Si!" Rispondemmo
tutti all'unisono.
"Ehi
ragazzi e tutta questa baldoria?"
Mio padre fece finalmente la sua apparizione.Io e Zayn rimanemmo ancora
abbracciati, il che mi preoccupò visto come ci guardava.
"Oh,Sig.Smith!
Stavamo organizzando un week-end in campeggio...sua figlia
può venire si?" Louis fece un passo avanti e
cercava di convincere mio padre con la sua
faccia da cucciolo bastonato.
Ci scrutò uno ad uno e tutti attendavamo la sua fatidica
risposta.
"Per me
va bene. Ma vi avverto...se le succede qualcosa,vi inserirò
nei granaggi dell'auto!" Puntò il dito a tutti
i presenti e scoppiammo di nuovo a ridere.
Lasciai Zayn e corsi ad abbracciarlo.
"Grazie
papà!" Dissi nell'abbraccio.
"Fai
attenzione bocciolo. E vacci piano con Zayn ..."
"Papà!"
Lo ripresi fissandolo negli occhi identici ai miei.
"Che
c'è? Sei pur sempre la mia bambina."
"Lo so
papà. Ti voglio bene".
Sciogliemmo l'abbraccio e lo vidi entrare nel suo ufficio mentre
mangiava un krapfen.
Mentre andavo a raggiungere gli altri,all'improvviso sento un tocco sul
mio sedere e mi girai di scatto per vedere chi fosse.
Ma che cazzo gli
prende?!
"Harry!"
Sibilai il suo nome a denti stretti in modo che non mi
sentisse nessuno.
"Quei
pantaloni sono fin troppo aderenti tesoro". Mi fece
l'occhiolino e lanciai uno sguardo cagnesco. Si
avvicinò al mio orecchio e sussurò ancora:
"Sei sexy
quando ti scaldi". La sua maledetta voce roca per poco mi
fece svenire,ma mi trattenni anche perchè a pochi metri
c'era il mio ragazzo.
"Smettila
Harry...c'è Zayn".
"Tranquilla
piccola, è distratto".
E meno
male! Altrimenti ci sarei finito io negli ingraggi dell'auto!
Si allontanò e tornai da Zayn.
"Stasera ti va di uscire con me?" Chiese il moro
dagli occhi oro fuso.
Come potevo rifiutare un suo invito? E sopratutto se mi guardi
così...
"Ne
sarei davvero felice". Mi schioccò un
bacio
sulle labbra e dopo aver salutato tutti tornai a casa facendo una
videochiamata con la web-cam assieme ad Amber e Ashley.
Dicemmo tutto riguardo al campeggio: vestiti,trucchi ecc.
Ashley era emozionata all'idea di stare un pò con Liam e
Amber altrettanto con Niall.
Pensai ad Harry quando disse che non aveva nessuno con cui passare il
tempo; ma visto che si trova bene con tutti non avrà
problemi.
Io e le ragazze parlammo fino alle quattro del pomeriggio e dopo aver
chiuso la comuncazione,lessi un bel libro di Karen Swan, alle
sette andai a prepararmi per uscire con Zayn.
Il moro ed io passammo una serata piacevole,con qualche carezza e
baci,niente di più puro e bello in una coppia.
Mi accompagnò a casa e all'ultimo bacio della buonanotte
ripartì con la sua moto verso casa sua.
Entrai in casa silenziosamente fino ad arrivare in camera mia e accesi
la piccola lampada sul mio comodino: tolsi i vestiti per indossare il
mio comodo
pigiama in flanella e mentre andavo in bagno la lampada si spense
ritrovandomi nel buio più totale....
Aloha!
:D
Scusate
il ritardo dell'aggiornamento del capitolo,ma eccolo qui appena
sfornato!
Bene
bene: che ne pensate del bacio tra Mad e Hazza? E la sculettata
impertinenete sempre da parte del riccio? Ahahahha il solito perverso xD
Comunque,finalmente
Harry svela il suo passato alla ragazza e inoltre gli fa capire quanto
ci tiene al suo piccolo figliuolo....*piango* T.T Vedremo che
succederà al più presto,ve lo prometto U.U
Sarei
ancora più felice però,se voi belle pimpe
recensite ok?
Almeno per sapere il vostro parere...dato che la storia sta avendo
molte visualizzazioni.
Vi
anticipo che nei capitoli successivi cambierà
qualcosa...muahha.
Adiosss
chicasss :*
Hilary
xx.
|
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Capitolo 27 *** Tu ascolti me,io ascolto te. ***
uuhuhuh
>
Keep calm
and....keep calm Madison!
Accidenti, proprio adesso la corrente doveva andare via?
Capita la volta che mi ritrovo sola in casa di sera e mi succede
praticamente di tutto.
Buon Dio se in questo
momento mi stai ascoltando, fà che nei
prossimi minuti della mia vita non mi accada niente e che la luce
torni. Amen.
Ovviamente luce non fu; e io...diciasettenne paurosa del buio stavo
sudendo freddo.
Stavo proseguendo verso le scale quando la porta del balcone si splanca
facendo diffondere nella camera un'aria ghiacciante.
Un film horror perfetto.
Mi giro di scatto e con molta cautela mi avvicino alla porta per
chiuderla. La chiusi e tirai un sospiro. Ma l'adrenalina era ancora
fresca nel mio corpo.
Madison...
Il mio nome venne pronunciato con voce sottilissima ma udibile,
sembrava il diavolo a chiamarmi.
Non avevo ancora il coraggio di voltarmi, ma il mio nome venne ancora
richiamato.
Con estrema lentezza mi girai tenendo serrati gli occhi e quando li
riaprii vidi un lenzuolo a due centimetri dal mio viso.
Scacciai un urlo che anche le zebre nella savana africana avranno
sentito, e ora stavano galoppando per la paura.
Il lenzuolo scivolò via e la mia bocca fu coperta da una
grande mano.
"Piccola,
i fantasmi non esistono!" Sentii ridacchiare una persona
fin
troppo famigliare,smisi di urlare e la lampada si riaccese, rivelandomi
la persona.
"Bello
scherzo vero?" Il riccio se ne stava appoggiato al muro
con le
braccia conserte sul suo petto e un sorriso sghembo contornò
il
suo viso d'angelo/diavolo.
"Harry io
ti odio! Santo cielo che paura...non farlo mai più,mi hai
sentito?!"
"Dai era
solo uno stupido scherzo...ahahaa guardati,hai la fronte sudata".
"E ti
sembra una cosa normale? Potevo avere un'infarto a causa tua!"
Alzai di un'ottava il mio tono e finalmente pian piano il respiro
tornava a regolarizzarsi.
"Te l'ho
già detto che sei dannatamente sexy quando ti scaldi?"
Ma brutto deficiente
come fa a pensare che io sia sexy in un momento di
terrore? Ora ti prendo e ti strappo a morsi le sopracciglia.
"Si me
l'hai detto cretino. E ti consiglio di non farmi perdere la
pazienza: altrimenti assisterai alla mia trasformazione ".
"Hulk che
cosa?! A mio parere, saresti comunque sexy anche in quella versione".
Sorrise beffardo e avanzò verso di me,mentre me ne stavo con
le mani sui fianchi e lo scrutavo con occhi omicida.
Quando mi fu davanti,afferrò i miei fianchi con poca
delicatezza e i nostri corpi erano ormai uniti.
"Abbassa
la guardia tesoro...scommetto che facendo così,la tua
acidità passerà".
La sua mano passò dal mio fianco alla schiena,creando dei
circoli invisibili e poi sentii la maglietta tirata su di
poco,avvertendo un pizzico di freddo e la pelle divenne d'oca.
Ora mi accarezzava delicatamente la pelle scoperta, tenevo entrambi le
mie piccole mani sul suo petto duro,mantenendo così un
pò di distanza; ma con
Harry le distanze durano poco. Per non dire per
niente.
Mi fissava, cercando di avere una mia reazione al contatto, appena
arrivò al gancio del reggiseno portai una mano sulla sua
allontanandola e rise di gusto dopo quest'ultimo gesto.
"Non
è il caso. Io sto con Zayn...tienilo a mente".
Lo avvertì dura, in cambio ricevetti un'espressione
indifferente,anzi cacciò un altro dei suoi sorrisetti furbi.
"Non sono
geloso". Disse con nonchalance. Perchè deve
rendere tutto difficile? Amo quando è dolce e premuroso,ma
la sua parte da donnaiolo
e conquistatore assoluto non la tollero proprio.
"Ci pensi
al tuo amico? Potresti perderlo a causa dei tuoi comportamenti...e non
solo lui".
Sembrò riflettere alle mie parole e si portò una
mano dietro la nuca probabilmente per l'imbarazzo.
"Ho
già perso molte persone".
"E non ti
dispiacerebbe perdene un'altra? Dio Harry,rifletti a quello che fai e
dici".
"Senti
possiamo non parlarne? Lo sai che è un tasto dolente.
Tuttavia sono venuto qui per chiederti alcune cose."
"Dimmi
pure".
"L'ultima
volta che sei stata a casa mia, io ti ho praticamente svelato i miei
fantasmi del passato. Quando poi te ne sei andata,
mi sono
venute in mente tante domande che avrei voluto farti;
anzi che
già da tempo volevo farti..."
"Che vuoi
dire Harry?"
"Ricordi
la sera che abbiamo mangiato la pizza in camera tua? Beh,mentre tu eri
di sotto, ho dato un'occhiata alla tua bacheca
e c'era
una foto in cui ritraeva te e una donna. E' tua madre vero?"
Tutto d'un tratto mi sentii colta di sorpresa: come se un fulmine mi
avesse presa in pieno proprio in quell'istante.
Generalmente non ne parlavo molto,perchè sapevo che una
volta riaperte quelle ferite di dolore,avrebbero ricominciato a
sanguinare.
"S-si
è mi-mia madre". Confermai con tono
balbuziente.
"Piccola,
mi dispiace aver insistito. Forse non dovevo-"Lo stroncai.
"Harry,tranquillo.
Posso farcela".
Lo invitai a sedere sul bordo del mio letto e decisi una volta per
tutte di sfogarmi; lui l'aveva fatto con me e da una parte
penso che il riccio
sia pronto ad ascoltarmi e ad aiutarmi.
"Lei
è morta quando avevo tredici anni. Era una donna davvero
unica, non riuscivi a litigarci perchè ti capiva al volo
ed
è stata sempre altruista: metteva sopratutto al primo posto
la sua famiglia e dopo veniva lei.
Cosa che
successe con la sua salute. Soffriva di una malattia rara, non poteva
utilizzare le mani
data la
sua debolezza e così io,mio padre e mia nonna ci prendemmo
cura di lei."
Una lacrima rigò il mio viso.
"Ma non
bastò per farla sopravvivere. Anche le medicine,riportavano
pochi benefici.
Stette in
ospedale per quasi un mese e mezzo: nell'ultimo mese di aprile
peggiorò e i dottori le avevano dato pochi giorni.
Decisi di
godermeli quegli ultimi giorni in sua compagnia dato che poi non
l'avrei rivista mai più".
Ora le lacrime e i ricordi ebbero la meglio.
Singhiozzai e con la mente ritornai indietro nel tempo al quel
maledetto giorno in ospedale. Sdraiata nel letto con poca
vitalità negli occhi:
il suo vivido colore blu era stato rimpiazzato da un celeste scolorito
e il suo viso sempre stanco e pallido come un latticino.
Harry mi fece affondare il viso contro il suo petto forte e non
esitai stringere la sua maglietta per trovare almeno un
briciolo di consolazione.
"Shh
bimba. Lei ti voleva bene e te ne vorrà sempre.
Sai, la
mia mamma diceva che le persone a cui teniamo molto, ci saranno sempre
vicino in qualche modo anche se non ci staranno più accanto.
La tua ti
guarda da lassù e sarà sicuramente orgogliosa di
te".
"Come
vorrei crederti Harry".
"Devi
farlo. Sei una ragazza straordinaria, sicura, e fenomenale. Tutto
quello che possiedi lo doni a chiunque serve il tuo aiuto.
E io sono
stato fortunato ad averti conosciuto e ad essere aiutato da te".
La sua sincerità mi fece letteralmente sciogliere.
Sapevo che parlava col cuore, mi strinsi più a lui e per
ringraziarlo baciai la sua guancia.
"Grazie".
Sussurrai piano al suo orecchio.
"Questo
ed altro per la mia piccola".
"Non devi
chiamarmi così...".
"Io lo
faccio. Ricordi la mia promessa?"
Annuii guardandolo dritto negli occhi.
"Bene,io
le promesse le mantengo. Sempre".
>Non
mi arrenderò per ciò che desidero< Erano
state queste le sue parole la prima volta che venne di soppiatto in
camera mia.
Un sorriso quasi invisibile fece largo sul mio volto a quel ricordo.
E' talmente testardo da non accorgersi di mettersi contro
anche le persone che gli vogliono bene.
"Ti
rovinerai con le tue stesse mani".
"Nah.
Almeno ne è valsa la pena provarci".
Davvero non capivo la sua ostinazione a lasciar perdere
tutto. Perchè
vuole me?
Può avere ragazze di qualsiasi genere,che gli cadono ai
piedi al suo schiocco di dita. No,lui ama rischiare.
Mentre ci guardavamo ancora ripensai al suo bambino: sarebbe felice se
la sua ex-compagna non lo avesse lasciato con i rimpianti, le accuse
e impedito di vedere suo figlio.
Avrei voluto dirgli tutto quello che mi passava per la mente: lui
può ancora rimediare le cose contattando sia la famiglia sia
la madre del piccolo; perchè Harry avrebbe fatto di tutto
pur di vedere le persone a cui tiene di farle sentire bene.
Ma questo lo dirò nel momento opportuno.
"Harry
è tardi devi andare".
"Devo
proprio?" Mi chiese con faccia dolce simile a quella del
suo husky.
"Con
quella faccia mi ricordi Bowie".
"Allora
dovrebbe funzionare a farti cambiare idea".
Mi fece sdraiare sul letto con lui sopra mentre mi baciava il collo e
gradualmente saliva alla guancia fino ad arrivare all'angolo delle mie
labbra.
"No
Harry, non farlo".
"D'accordo.
Ma aspetta un altro pò e sarai tu a volermi".
Ci risiamo. Ma la tua testardaggine non si può rompere con
un vaso schiantato in testa?
"Certo.
Aspetterai un bel pò di tempo quindi".
Rise sommamente e ci rialzammo.
Lo accompagnai al balcone e ci augurammo la buonanotte...con l'ultimo
tentativo del riccio che provava a baciarmi, cosa che non
successe perchè lo allontanai.
Scavalcò la ringhiera del mio balcone e si
arrampicò sul ramo.
"Ehi
riccio. Grazie di nuovo per avermi ascoltato".
"Tu
ascolti me,io ascolto te".
Mi lasciò con una strizzata d'occhio e dopo di che se ne
andò per la sua via.
Dopo essere rientarata mi avvicinai alla famosa foto che avevo appeso
alla mia bacheca e nelle orecchie sentivo ancora
le parole di Harry fare eco.
.
Domenica
mattina
"Madisooooon.
La tua adorata nonna,vuole una mano!"
Demi travestita da Tarzan, urlò con tutto il
fiato contenente nel diaframma, domenica mattina alle otto e
mezza.
Purtroppo,scesi dal mio letto molto graziosamente come un branco di
elefanti mentre entrano in un negozio di cristalli.
Sì mio amato
letto, devo lasciarti andare...perdonami!
Feci la mia apparizione in cucina e vidi una montagna di
pentole sul tavolo.
"Demi,hai
per caso invitato la famiglia reale a pranzo?"
"No
perchè?"
"E me lo
chiedi anche? Tutte queste pentole...Sembra la preparazione per
accogliere il royal baby".
"Su,bada
poco ai cenci e dammi una mano. Oggi viene a pranzo Debby e non voglio
fare brutte figure".
Un momento. Non ha fatto tante storie la prima volta che Debby venne a
cenare in casa nostra. C'è
qualcosa che non quadra.
"Sicura?
O ci sarà un altro ospite oggi?" Supposi
mettendomi due dita sotto al mento a mò di ispettore Gadget.
"Erm...s-sicuro!
Chi dovrei invitare secondo te?! Un amico che ho conosciuto in queste
sere al pub? Pff scherziamo?!"
"La
verità l'hai detta involontariamente eh!"
Mia nonna posò tutti gli aggeggi per cucinare e mi
raccontò tutto.
Oggi avevamo l'onore di conoscere il suo >amico< Noah:
un'uomo della sua stessa età conosciuto in un pub.
Me lo descrisse e capii immediatamente che era la sua anima gemella;
poco fine, senza peli sullla lingua,
sarcastico ma profondamente dolce.
Un pò come il mio Zayn: è duro dall'aspetto
esteriore ma dolce come una torta alle mele interiormente.
Pensandolo mandai un messaggio a quest'ultimo.
"Giorno tesoro!
<3 Mad xx."
La risposta non tardò ad arrivare.
"Giorno a te mia principessa. Non vedo l'ora che arrivi il campeggio,
così avremmo del tempo per dedicarci a noi". <3
"Vacci piano pakistano ;). Scherzo, non vedo l'ora anch'io".
Continuammo a messaggiare,mentre aiutavo mia nonna con i
preparativi del pranzo.
"Ti adoro. Zayn".
Questo fu l'ultimo messaggio. Pensandoci,io ed il moro non
avevamo ancora confessato esplicitamente il nostro amore,
forse è ancora presto per enunciare quelle due famose
parole.
Ma avrei aspettato,l'avremmo detto col cuore nel momento giusto.
L'ora di pranzo arrivò e conobbi Noah: la perfetta copia
maschile di mia nonna Demi.
Ogni tanto vedevo anche Debby e mio padre scambiarsi sguardi fugaci e
maliziosi. Chissa
se...oh dannazione Mad! Sei diventata pervertita!
Lasciai da parte quiei pensieri e condussi una giornata
normale come tuttle le altre: parlare con le mie migliori
amiche,studiare,
ascoltare musica e chiacchierare con la mia dolce metà e
ogni tanto qualche messaggio impertinente del riccio.
La settimana passò velocemente e il giorno della partenza
verso il campeggio arrivò.
Salve
a tutti!!!!!
Anzi
dovrei dire buonanotte visto che è quasi l'una O.O
Lo
so,sono pazza a pubblicare a quest'ora il capitolo ma ero troppo
entusiasta di pubblicarlo :). Quindi ringraziatemi U.U ahaha scherzo
eh!
Beh
che dire...Harry e Madison stanno andando davvero a fondo con la loro
amicizia aprendosi l'uno con l'altra.
E
ora staremo a vedere cosa succederà ai nostri ragazzi
durante il loro "soggiorno" al campeggio.
Buonanotte
a tutti: belli e brutti.
(Mi
raccomando sempre di recensire per avere vostri pareri
perchè è molto importante il vostro punto di
vista <3 e ringrazio chi l'ha già fatto e chi legge
la mia storia).
Ora
mi levo dalle balls xD
Hilary
xx
|
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Capitolo 28 *** Vieni con me. ***
campeggio
"Hai
preso le coperte!?"
Demi continuava ad urlare dall'altra parte della mia camera
da
letto; mentre io mi trovo in bagno e finisco di
prendere le
ultime cose da mettere nel beauty-case.
Ma che bisogno
c'è di urlare alle sette del mattino come un capo gorilla
nella foresta?
Beh, vi sembrerà strano ma la missione di svegliarsi alle
sette,
in un giorno di completo relax, è andata a buon fine.
Il giorno della partenza per il campeggio è oggi.
I ragazzi hanno deciso di partire presto per vantaggio,anche
perchè siamo in pieno inverno e il tramonto fa capolino
molto
velocemente.
"Si
nonna le ho prese!"
"E delle
felpe? Lo sai che nel bosco le tempertaure sono molto basse?
Oh, e il
sacco a pelo? Dio,Mad. Possibile che devo occuparmi io di tutto?!"
Mia nonna continuava a blaterare senza sosta: si preoccupava
più lei che doveva rimanere in casa,piuttosto io che
dovrò partire
fra un'ora e mezza precisa.
Merda,devo sbrigarmi.
"Demi,mettiamo
in
chiaro una cosa. La valigia è pronta da ieri sera:ho messo
tutto,anche la copertina che mi hai regalato
a sei
anni e tutto l'occorente che mi servirà in questi giorni.
Perchè farsi tanti complessi?!"
Dissi esasperata, alzando le mani al cielo mentre uscivo dal bagno.
"Anche
gli assorbenti?"
"Nonna! E
comunque,no. Mi è passato già da una settimana".
"Okay va
bene,va bene. E solo che mi preoccupo per te."
"Su
via,tornerò fra due giorni e poi vorrai sbattermi fuori
casa". Ironizzai abbozzando un sorriso. Sapevo che non
l'avrebbe mai fatto.
"Ma come
ti viene in mente?! Caso mai proverò a farti volare dal
tetto". La mia convinzione sulla bontà di mia
nonna di risparmiarmi, svanì come per magia.
"Grazie
tante eh!"
"Dolcezza
ti sto solo
prendendo in giro. Non sono abituata a stare in casa senza di te, e
sapere che starai distante per chilometri
mi mette
un'ansia insopportabile."
"Puoi
chiamarmi senza nessun problema Demi".
L'accolsi in un abbraccio caldo e ci restai per qualche minuto
godendomi il suo profumo alla cannella e le sua piccola mano che
lisciava i miei capelli, facendomi sentire rilassata. E' uno di quei
gesti che solo le nonne possono far provare.
Mi staccai a malavoglia,ma il tempo volava e io non possiedo ali e
bacchetta magica per rimediare.
"Ora va a
prepararti. Altrimenti mi beccherò un rimprovero da parte
del tuo ragazzo".
"Zayn
è dolce. E se ti rimprovera se la vedrà con me".
Ridacchiammo insieme e poi mi lasciò vestire.
Completato tutto, mi avviai in soggiorno e posai la valigia:ovvero un
grande borsone come quelli che possiedono i pugili che
portano in palestra e il beauty-case.
Sul divano c'era il mio papà che prendeva una tazza di
caffè e appena sentii arrivarmi si alzò venendomi
incontro.
"Bocciolo,
fai attenzione ti prego." Schioccò un bacio
delicato sulla mia testa e inchiodò le sue pupille profonde
nelle mie; si notava
la sua preoccupazione,ma lo assicurai.
"Sta
tranquillo papà. Ci saranno i ragazzi e le loro rispettive
ragazze,quindi resteremo sempre in compagnia di qualcuno.
Poi
c'è Zayn che mi starà sempre accanto..."
"Oh
beh,questo è poco ma sicuro".
"Già.
Ora devo andare, goditi questi giorni di pace senza me e non far
arrabbiare la nonna".
Lo avvertii come se fosse lui ad andarsene in campeggio con una banda
di sciagurati (in senso positivo) in mezzo alla natura.
"Non dire
sciocchezze. Divertiti anche tu e non commettere sbagli per
poi pentirtene."
Sapevo a cosa alludeva, e il tono marcato sulle ultime parole mi
convinsero ancor di più.
Tranquillo
papà,non abbiamo
intenzione di tornarcene con un marmocchio e un muflone che
si
è affezionato durante un'escursione nel bosco e lo
accudirò come un qualsiasi
animale domestico.
Il telefono vibrò nella tasca dei miei pantaloni.
"Buongiorno
principessa <3 siamo tutti fuori ad aspettarti. Zayn
x".
"Giorno <3 sto arrivando. Mad xx".
"Certo.Devo
proprio andare ora, ci rivediamo fra due giorni!"
Esclamai con entusiasmo e presi le mie cose per uscire di casa.
C'erano tutti; anche due bellissime ragazze e ovviamente le mie
migliori amiche.
Salutai prima il mio ragazzo che mi venne incontro stampandomi un bacio
sulle labbra, e dopo fui accolta da Amber e Ashley.
"Giorno!
Pronta a trascorrere due giorni pieni di divertimento??" Una
Amber tutta pimpante e con un sorriso smagliante,quasi saltellava dalla
gioia.
"Ovvio!" Ci
battemmo il cinque e andammo verso gli altri, dove ci accolsero con un
buongiorno generale.
Non tutti erano spumeggianti come la rossa: infatti Niall faticava a
mantenere gli occhi aperti, Liam sbadigliava in continuazione
e Ashley stava per abbioccarsi sull'auto di qualcuno.
Louis sembrava piuttosto sveglio, poi il mio sguardo scorse verso una
chioma riccioluta. Harry.
Il riccio aveva il segno del bottone del guanciale sulla tempia destra
e mi scappò una risata divertita.
"Ehi gente vogliamo partire? Non voglio ritrovarmi a fare campeggio nel
giardino di casa Smith".
Louis intervenne facendo ridere tutti. Almeno si stavano risvegliando!
Non perdemmo tempo e il moro accanto a me,prese il mio
borsone mettendolo nel porta-bagagli di un'audi 4x4.
"Questa è l'auto di Lou. Viaggeremo con lui,la sua ragazza
Eleonor e la tua amica Ashley." Mi informò
Zayn,che si grattava
un'occhio,mi fece tenerezza,sembrava un bimbo.
Piccolo,ha ancora sonno.
"Perfetto. Hai ancora sonno?" Domandai con tono dolce,lui
annuii e gli diedi un bacio sulla guancia.
"Grazie,va molto meglio". Mi ringraziò e
salimmo nell'auto.
Nell'altra auto,c'erano: Liam al volante,la sua ragazza, Niall,Harry e
Amber.
Il riccio si accorse,dopo tanto, di me e mi salutò con un
cenno della mano e ricambiai.
"Bene,per il viaggio metteremo buona musica. Vi piace Frank Sinatra
vero?"
"Lou ma che cazzo dici? Vuoi ascoltare jazz per ben due ore
di viaggio??!" Sbottò Zayn,seduto vicino a me.
Anche lui è
molto fine al mattino!
"Zayn,la
mattina sei più sgorbutico del normale. Vergognati,ci sono
tre signore qui!"
Lou lo riprese,mettendo in imbrazzo il ragazzo dalla carnagione
olivastra,intanto noi tre ragazze ce la ridevamo sotto i baffi.
"Pensa a
guidare và!" Ribattè Zayn con tono
giocoso.
Finalmente partimmo, alla fine Lou mise della musica ascoltabile per
tutti.
Presi confidenza con Eleonor: è una ragazza socievole e
molto simpatica, proprio come il fidanzato.
Intanto anche Ashley,dopo aver superato la fase del
risveglio, sfoderò il suo umorismo; eravamo tutti
in
ottima compagnia.
Durante il viaggio,Liam ci sorpassò mentre Harry,Niall e
Amber ci facevano delle facce strane.
Ridemmo sommamente e notai che la rossa e il biondo irlandese erano
vicini.
Che bella coppia!
Quando Liam tornò sulla corsia giusta,mi arrivò
un messaggio:
"Scusami per non
averti salutato prima...dormivo ancora! :) Buongiorno piccola
H xx".
Certo che quell'ammasso di cespugli gli copre la
maemoria...Non si ricorda di avermi salutato prima di
salire a bordo?! E inoltre,erano quasi le undici: in tal caso doveva
mandare >buon pranzo<,ma
tralasciai questi dettagli.
"Tranquillo.
Comunque l'avevo notato! :P Giorno anche a te riccio.
Mad x".
Rispose ancora:
"Simpatica come
sempre. Ci vediamo dopo dai. ;) "
"Con chi
parli Mad?"
La voce di Zayn mi allontanò dal cellulare. Oh mamma spero che non abbia
letto!
"Erm,pa-parlo con
Amber! Dice che si sta divertendo un mondo!"
Improvvisai la prima cosa che mi venne in mente...mi guardò
prima interrogativo,poi sembrava averla bevuta.
"Ci
credo! La compagnia di Niall la rende ancora più felice".
Intervenne Ashley.
"Beh
si,in effetti". Risposi di rimando. Amber mi aveva
confidato di avere un debole per quest'ultimo,e anche lui sembrava
ricambiare.
"E tu
Ash? Non ti piace nessuno?" Domandò Eleonor.
Vidi l'espressione della bionda cambiare in una frazione di secondo;
sapevo il motivo.
A lei piace Liam,di conseguenza vedendolo con la ragazza non
l'ha
presa bene ; anche perchè lui aveva chiesto il suo numero.
Eh Lee,hai combinato un
bel pasticcio!
"No,per il momento
nessuno". Rispose con tono fermo. Per confortarla,presi la
sua mano e sorrisi: Ash capì subito e ricambiò la
stretta.
"Siamo
arrivati!!" Ci annunciò Lou con un grido
assordante...credo che i vetri a breve si creperanno.
"Diamine!
Per poco perdevo l'udito!" Sbottò Eleonor
massagiandosi l'orecchio.
"E' il
tuo ragazzo..sai com'è fatto." Zayn
amiccò.
"Che
melodrammatici per un piccolo urletto! Portate giù quelle
chiappe e prendiamo le nostre cose".
Ovviamente il moretto non poteva lasciarsi "offendere" e
la sua battuta non tardò a contrabattere.
Prendemmo le nostre cose dal porta-bagagli e ci avviammo lì
dove avremmo messe le tende per accamparci.
Il panorama era mozzafiato.
Il bosco era fitto,gli alberi altissimi di un verde spiccante: le
montagne erano ricoperte di un leggera coperta di neve,
il lago era uno specchio e l'acqua era talmente trasparente da vederci
i pesci che nuotavano allegramente fra di loro.
Quell'aria pulita e fredda allo stesso tempo,era un qualcosa di
rilassante.
"E'
bellissimo qui".
Mi girai e vidi un riccioluto scompigliato, contemplare come me il
paesaggio trovato dinanzi a sè.
"Harry!
Non ti ho sentito arrivare".
"Forse
eri troppo concentarata ad ammirare tutto questo".
"Si, hai
ragione".
Rimanemmo io e lui a fissarci intensamente; ora i suoi occhi avevano lo
stesso colore del cielo,
un'azzurrino chiaro con piccole sfumature verde-acqua. Erano stupendi;
pensavo come fosse soffice anche il suo maglioncino
grigio, coperto dal suo cappotto pesante.
Il viso era di un colore latteo,le guance rosee per il freddo e labbra
del medesimo colore delle gote.
Volevo distogliere lo sguardo dal suo viso angelico,ma più
forzavo di farlo e più non ci riuscivo.
Mi sentivo ipnotizzata, come se in quel momento ci fossimo solo lui ed
io,nient'altro.
Per qualche ragione a me sconosciuta, il cuore mi galoppava in
petto...Che razza di sensazione è mai questa?
Neanche Zayn mi faceva provare tutto ciò con un solo
sguardo,lui al contrario ci riusciva alla perfezione.
"Voi due
avete intenzione di aiutarci o vedere i pesci che non sbucano fuori
dall'acqua?"
Niall fece tornare me ed Harry alla realtà.
Dio,lo stavo ammirando
come se fosse stato l'ultimo completo di Prada in svendita.
"Si
Niall. Che dobbiamo fare?" Domandò
subito il riccio.
"Dobbiamo
montare le tende".
"E che ci
vuole?!"
"Non sono un grande esperto..perciò ti ho chiesto di
aiutarmi!"
"Arrivo. Ci si vede in giro piccola".
"Okay, ciao."
Mi fece l'occhiolino e raggiunsi Zayn e Louis che avevano
già montato tre tende.
"Wow,siete
veloci". Dissi entusiasta.
"Visto
piccola? Siamo dei perfetti campeggiatori". Disse fiero il
mio ragazzo.
"Oh,su
questo non ho dubbi".
"Stanotte
dormiremo qui". Sussurò Zayn maliziosamente.
Io mi limiatai ad annuire e guardarlo anch'io sensualmente;si
leccò il labbro inferiore e subito dopo riprese a morderlo.
Questo è
davvero eccitante.
"Ma che
diavolo combini?" Sentimmo Amber prendersela con qualcuno.
Ci girammo e Niall e Harry,poco più distanti
dalle nostre tende; non erano ancora stati capaci di montarne una.
"Almeno
noi ci stiamo provando!" Urlò esasperato
Niall.
"Io ci
rinuncio". Harry lasciò tutto e si
alzò in piedi.
"Dà
qua incapace".
La rossa prese tutti gli atrezzi e in dieci minuti montò la
tenda.
"Ta
tataaaa. Amber Moore è un mito".
Amber elettrizzata, cominciò a ridere senza sosta, facendo
sentire Harry e Niall dei perdenti: si guardarono increduli tutti e due.
"Amber 1-
Niall e Harry 0". Dissi tenendo il conto le mani.
"Ben
detto".
"Bene,ora
prepariamo la carne sulla brace?" Liam intervenne,seguito
dalla sua ragazza tutta ricci.
Con lei non mi ero ancora presentata,l'avrei fatto più tardi.
"Si Liam!
Ho una fame da lupi!"
"Come mai
non mi stupisce affatto Niall?"
Tutti ridemmo all'unisono. Erano davvero impossibili, non c'era
un'attimo che non si prendessero in giro.
Una volta messa la carne sulla brace,aspettammo tutti di avere la
nostra porzione e mangiammo.
Mi sono davvero riempita lo stomaco!
Pensavo di mangiare di meno rispetto a casa mia con la nonna. Avevano
particamente portato di tutto: insalata, patate, salse,
birre,pepsi e chi ne ha più ne metta: io invece mi sono
limitata di portare la tovaglia e i piatti in plastica.
Che figura di
merda! Anzi,ora passo per la morta di fame.
Dopo aver finito di pulire tutto, ci riunimmo tutti
assieme.
Sedemmo in cerchio e Zayn con Liam,presero dei piccoli tronchetti
d'albero per accederli e procurare calore a tutti noi.
Nel frattempo avevo anche stretto amicizia con Danielle, una tipa
piuttosto tosta e anche ironica; come me!
All'inizio parlammo del più e del meno,poi il grande genio
di
Louis pregò tutti noi di giocare ad obbligo o
verità.
Io e Zayn eravamo accocolati sotto la grande coperta che mia
nonna aveva ordinato di portarmi; infatti ci teneva ben caldi.
La bottiglia girò ancora e toccò a me.
Meno male,dovevo dare solo un bacio molto appasionato a Zayn, tutti
esordirono un >uhhhh<
quando finii la pena, mi ritrovai Harry gaurdarmi con uno sguardo di
fuoco; i suoi occhi ardevano come la legna
che sedevamo attorno.
Si fecero le dieci e mia nonna chiamò per informarsi di come
fosse stato il viaggio e se il resto era tutto apposto.
Dopo gli ennesimi avvertimenti chiusi la comunicazione e augurando una
buonanotte generale, andai in tenda dove c'era Zayn
già
nel suo sacco a pelo.
"Mad,dormi
con me? "
"Si
bello".
Rise e mi accolse nel suo caldo sacco a pelo; circondò il
braccio sulla mia vita e io mi sdraiai sul suo petto.
"Carino
il tuo pigiama". Il moro si riferì al mio
pigiama con i panda.
"Oh,grazie".
Gli diedi un bacio a stampo,ma non potei staccarmi che il pakistano
approfondì.
Le nostre lingue si roncorrevano e portai la mano dietro la
sua nuca per farlo avvicinare ancora più a me.
Da casto,il bacio perse tutta la sua innocenza: Zayn si
lasciò completamente andare, prese a baciarmi il collo
mordicchiandolo ogni tanto e soffiandoci sopra, sicuramente
avrà marchiato il territorio.
Io mi lasciai sfuggire qualche gemito di piacere,ma sempre
contenendomi,non volevo far sapere a tutti cosa stava
accadendo fra noi due.
Ci staccammo per prendere fiato e rimanemmo con lo sguardo fisso uno
perso nell'altro, respiravamo affannosamente
dopo un pò sentii le sue mani percorrermi i fianchi e alzare
i lembi della mia maglia.
"Amo il
tuo profumo".
Sussurò al mio orecchio mentre il lobo veniva acarezzato
dalle sue labbra.
"Ne sono
dipendente".
Mi trovavo ancora sotto lui,quando decisi di ribaltare le posizioni.
Baciai prima le sue labbra per poi dirigermi verso il collo e iniziai a
stuzzicarlo anch'io;
ottenni da parte sua un roco gemito,mentre chiudeva gli occhi.
Percorsi il suo petto con le mie piccole mani che indugiavano sotto la
sua maglietta; gliela tolsi e ripresi a baciarlo.
"La tua
pelle è dolce".
Dissi mentre massaggiavo il torace, sentii anche la sua erezione
battere contro la mia coscia, arossìì di colpo
perchè sapevo che
quella reazione l'avevo provocata io.
Zayn mi prese per i polsi e ci capovolse di nuovo.
La mia maglia era ragomittolata sui seni e dolcemente lasciò
una scia di baci dalla pancia fino al ventre.
Sapevo che voleva andare più a fondo ma lo fermai.
"Zayn,ci
sono gli altri...possono sentirci".
Sospirò e poi incastrò i suoi occhi cioccolato
fondente nei miei nocciolati.
"Sai che
m'importa poco degli altri...ma lo farò per te".
Risi per ringraziarlo e ci mettemmo in posizione per
dormire, io sul suo petto e lui mi stringeva a sè.
"Notte
principessa".
"Notte
cucciolo".
Non so come mi uscì quel nomignolo,forse la
stanchezza...si,sicuro.
Dopo tante carezze, mi addormentai con il tocco di Zayn che percorreva
la mia spina dorsale.
Il canto degli uccellini mi svegliarono in modo sereno.
Ero ancora abbracciata a Zayn,lui dormiva ancora, e il respiro regolare
era un altro suono melodioso come quello degli uccellini.
Mi staccai piano e misi il jeans, una felpa e i scarponcini.
Uscii fuori dalla tenda,senza far sentire niente al mio fidanzato e mi
accorsi che era l'alba.
Mi sorprendo sempre
più ogni volta che mi sveglio presto. Un trofeo da
aggiungere sul mobiletto dei premi.
L'aria era piuttosto pungente, ma piacevole allo stesso
tempo:
infatti inspirai a fondo e lasciai andare tuttal'anidride
carbonica contenuta.
Mi beai dei leggeri raggi solari per qualche minuto,poi sentii vibrare
il mio cellulare nella tasca dei jeans.
"Siamo mattiniere
eh? Segui il sentiero che porta nel bosco,sono qui ad aspettarti.
Harry xx"
Mi guardai circoscritta, nessuna si era già svegliato. Ma
lui come sapeva che ero già in piedi?
Questo ragazzo rimarrà sempre un mistero.
Un pò titubante mi avviai verso il sentiero e iniziai ad
attreversarlo.
Mi stringevo nella felpa, rimproverando me stessa per non aver preso
qualcosa in più per coprirmi.
Tra gli alberi vidi spiccare una luce raggiante,segno che il sole stava
sorgendo: mentre ammiravo la natura
intorno a me mi resi conto di essere arrivata nel centro del bosco.
C'era un'arco fatto tutti di rami incastonati fra loro,facendo sembrare
il luogo una grotta.
Davvero stupendo.
Rimasi lì ferma,poi non vedendo ancora il riccio, presi in
mano il cellulare per avvisarlo che ero arrivata.
Mentre tamburellavo sullo schermo del mio I-phone,sentii delle grandi
mani appoggiate sui miei fianchi e un respiro caldo sul mio collo.
"Sono
qui".
Riconobbi subito quella voce roca e bassa, appartenente a chi
sapevo già.
Mi girai nella sua stretta per incatenare i nostri sguardi; mi rivolse
un leggero sorriso.
"Perchè
mi hai fatto venire qui?"
Non ricevetti subito una risposta,bensì si limitò
a prendermi una mano mantenendo sempre fisso lo sguardo.
"Vieni
con me".
Look
at me please!!!
Eccomi
qui ad aggionare ancora una volta nel pieno della notte!! Ahahha,sembro
di essere uno di quei scrittori famosi che si
sgobbano
sulla macchina da scrivere per la stesitura del loro capolavoro...non
so se ho reso l'idea xD.
Comunque
passiamo al capitolo; ovviamente non manca la parte divertente della
nonnina Demi e di Louis.
Poi
abbiamo la scenetta di gelosia di Hazza e poi abbiamo quella piccante
tra Zaynuccio e Mad...mmlmlm porcellini! xD
Bene,
ora ci resta da scoprire cosa ha intenzione di fare Mr. Misterioso
(Harry) nel bosco,per di più
all'alba
con la dolce ragazza.
Attenzione:
dal prossimo capitolo le cose diventeranno moooolto
interessanti....quindi munitevi di popcorn e aspettatevi di tutto!
Un
bacio a tutti!!!
P.S.
Ricordate di recensire,sapete che è importante per chi
scrive,ringrazio chi lo fa già, davvero grazie ancora!!!!
Hilary
xx.
|
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Capitolo 29 *** Segui il tuo cuore. Io lo sto già facendo. ***
amore
Mi prese per mano e ci avventurammo
nella natura boschiva.
Il sole era ormai sorto, i spifferi di raggi penetravano tra
i grandi rami degli alberi facendo dei giochi di luce.
Il terreno era umidiccio, tante foglie e pietroline scricchiolavano
sotto i nostri passi e intorno c'era il sottofondo di alcuni versi di
animali.
Non mollai la sua presa nemmeno per un secondo; con Harry in qualche
modo mi sentivo protetta: ogni qualvolta
che si creava un contatto fra di noi, io avevo come la sensazione di
essergli già appertenuta.
Guardavo attentamente le nostre mani intrecciate; combaciavano alla
perfezione.
Nella mia mente cercavo in tutti modi di convincermi che trascorrere
del tempo con il riccio era sbagliato, non metto in discussione
che la sua compagnia era più che gradevole e per di
più abbiamo trovato l'occasione di
confidarci.
Ma se poi penso a Zayn, un ragazzo così dolce e non mi ha
mai messo nella posizione di dubitare nei suoi confronti,
premuroso, protettivo e molto intelligente; di certo non meritava una
delusione, ed era proprio
quello che io ho già fatto tante volte.
Tener nascosto gli appuntamenti con Harry, i suoi messaggi, non avergli
detto di conoscerci molto prima di incontarare lui, le visite
inaspettate che ricevo quasi ogni sera...
Tutto questo mi fa sentire una doppiogiochista: sì, sto
giocando
con i sentimenti di un ragazzo che non merita affatto questi
comportamenti da parte mia.
E pensare che la notte precedente mi stava procurando piacere e in
cambio adesso cosa facevo?
Vedermi di nascosto con il suo migliore amico.
Ero così sovraffollata dai miei pensieri che non mi accorsi
di esserci fermati.
"Tutto
bene piccola?"
"Si,si.
Ho solo un pò freddo". Mentii.
"Vieni,
ti riscaldo io".
Harry aprì un lato del suo giubbotto e mi fece riscaldare
con il materiale pesante dell'indumento; teneva il braccio
avvolto sulle mie spalle,in modo da tenermi aderita anche al suo petto
forte.
Godei di quella nuova sensazione, infatti appena poggiai la guancia
sulla sua clavicola,mi resi conto di quanto fossi più fredda
di
lui.
Da lì anche il profumo del riccioluto era inebriante: menta
fresca e borotalco.
"Stai
gelando...Perchè non hai messo qualcosa di più
pesante?"
Mi rimproverò con fare protettivo e preoccupato.
"Non era
in programma questa escursione...E poi non potevo svegliare Zayn".
"Che
fidanzata premurosa". Disse con tono sarcastico, anche se
scherzava sapevo che nel suo tono c'era un'accenno di fastidio.
Risposi dandogli una spintarella sul fianco,rise e poi portò
lo sguardo avanti a sè.
Corrugai le sopracciglia,non sapendo cosa gli interessava
così tanto da guardare: quando poi mi voltai capii.
C'era un cascata precipizia,solo a guardarla mi vennero i brividi.
Era alta quasi un grattacielo, e la corrente che scorreva era un
continuo flusso violento da far causare tanta schiuma e vapore alla
fine del getto d'acqua.
Alla fine della cascata, si stendeva un lungo fiume,tranquillo rispetto
a quest'ultima.
"Sediamoci
lì".
Harry ci portò sotto un grande albero,dove vi era tanta
ombra,
ci sdraiammo sotto di esso e poggiai la schiena al tronco della pianta.
Il ragazzo dagli occhi smeraldo si posizinò di fronte a me,
lo guardai interrogativa.
Perchè non si
siede anche lui? Oh,aspetta. Ora mi dice che vuole buttarsi dalla
cascata.
"Fammi
spazio".
Non capivo ancora cosa voless intendere,di fatti notò la mia
confusione e allungò le mani per allargare le mie gambe;
rimasi
sorpresa
ma poi lo vidi sdraiarsi e poggiare il capo sul mio petto.
"L'albero
non soddisfa i tuoi comodi?" Domandai prendendolo in giro.
"Mmh,no.
Molto meglio così".
Alzai lo sguardo al cielo e scuotendo la testa, ridacchiò e
poi prese a massaggiare la mia gamba.
"Ti ho
portato qui per stare solo con te". D'un tratto proruppe
senza nemmeno avvisarmi,tanto da sobbalzare quando parlò.
"Allora...Tu
e Zayn avete festeggiato stanotte in tenda?"
"Oddio,ma
ti senti?!"
"Quindi
l'avete fatto". Strabuzzai gli occhi,passava da gentile e
carino a sfacciato e impertinente.
"Non
trarre conclusioni affrettate riccio! Io e Zayn non abbiamo fatto
proorio nulla".
"Sicura?"
"Beh,ecco...Ci
siamo solo coccolati un pò". Sentii la sua mano
irrigidirsi sulla mia gamba, segno che era infastidito.
La sua presa si face quasi insistente,così involontariamente
portai la mano nei suoi riccioli.
Sembrava essersi calmato.
"Sei
geloso?"
"Abbastanza".
Rispose con tono piatto,privo di emozioni. Rimasi quasi sorpresa dalla
sua risposta, non me l'aveva mai detto esplicitamente.
"Harry,devi
accettarlo. E poi devo dirti una cosa". Dissi mentre
toglievo la presa dalla sua cute.
"Ti
ascolto. Ma continua a coccolarmi".
Portai di nuovo la mano in mezzo a quella cianfrusaglia di
riccioli spettinati.
Zayn's
pov.
Mi svegliai
rilassato.
La tenda era ancora scura, ma vedevo chiaramente all'esterno la luce
solare.
Quando feci per stiracchiarmi vidi che il posto occupato da Madison era
vuoto.
Dov'è finita?
Pensai tra me e me. Aveva lasciato il suo giubbino, quindi non era
lontana,
Sarà fuori a
chiacchierare con gli altri.
Mi vestii velocemente, pesante data la temperatura bassa e
uscii fuori inspirando quella buona aria fresca.
C'erano tutti quanti,seduti su delle panche di legno intenti a fare
colazione e parlare fra loro.
"Buongiorno".
Augurai arrivato al resto della compagnia.
"Giorno a
te ghiro!" Mi rispose prontamente Louis.
"Che ora
è?"
"Le dieci
spaccate". Rispose ancora il moretto.
"Okay...e
sapete dov'è Madison?"
"No,non
l'abbiamo vista. Ha dormito con te,giusto?" Mi
domandò Amber.
"Si,ma
quando mi sono svegliato lei non c'era."
"Strano...Non
è tipo di alzarsi presto". Indagò
ancora la rossa. Beh
allora dove si era cacciata quell'incosciente?!
"Sapete,
anche Harry non si vede da un pezzo". Esordì
Liam.
Ebbi una fitta alla stomaco, questa non poteva essere una coincidenza...E se in questo momento erano
insieme?
Mantieni la calma
Zayn,può darsi che non è così.
Speravo con tutto me stesso che non sarebbe successo.
Mi allontanai per tornare in tenda a prendere il mio cellulare,
così da poterla chiamare.
Presi il telefono e iniziai ad avviare la chiamata.
Niente,sempre segreteria telefonica.
Tornai indietro dagli altri.
"Lou,potresti
provare a chiamare Harry?"
"Certo,dammi
un secondo".
Il mio amico prese il cellulare e iniziò a far
squillare,vedevo che attendeva,ma anche lui non ricevette risposta.
Merda.
"Non
risponde,si vede che nel posto in cui si trova non c'è
campo".
Portai una mano nei capelli,in segno di disperazione. Nessuno dei due
rispondeva, e questo mi fece agitare,in quel bosco
si poteva dire che c'era un grado sotto lo zero,ma stranamente io avevo
caldo. Caldo di rabbia.
Se quell'essere provava
solo a toccarla,era in guai seri.
"Dai
Zayn,forse stanno solo facendo un giro". Mi disse
innocetemente Eleonor; non poteva biasimarla, perchè io
sapevo
della conversazione in cui Harry dice di essere attratto dalla mia
ragazza. Questo fece ribollire ancora di più il sangue nel
mio
corpo.
Feci marcia indietro,ignorando di rispondere ad Eleonor e mi avviai
verso una meta indefinita.
"Dove
vai?! Fai almeno colazione!"
"La
farò dopo Niall!"
Camminavo dritto fin quando mi ritrovai appoggiato
alla macchina di Louis.
Sbuffai un pò,poi mi accorsi delle impronte di scarponcini
molto famigliari che proseguivano verso il bosco.
Instintivamente mi lasciai guidare da loro, forse mi avranno portato da
Madison.
Superai il sentiero e mi ritrovai dinanzi a una specie di galleria
fatta da rami intrecciati fra loro; le impronte proseguivano fino
dentro e poi arrivai alla fine
scoprendo di essere arrivato ad una cascata impressionante.
Le orme erano sparite.
Stavo riununciando quando sentii delle voci provenire proprio vicino la
cascata.
Mi lasciai guidare dall'istinto e scorsi un pò fra
gli
alberi fitti, arrivai nel punto dove c'erano proprio Harry e Madison
stesi insieme a chiacchierare.
Tesi la mascella e la mia mano si chiuse in un pugno. Non volevo subito
agire,piuttosto ascoltai quello dicevano.
"No Mad,
tu non puoi capire..."
"Harry se
non ci provi non lo saprai mai! Loro sono sempre una parte di te, non
puoi tenerli nel passato!"
"Io devo
lasciarli
lì,perchè lei mi ha fatto sentire una merda per
troppo
tempo! Mi dispiace per il bambino,ma lei non posso accettarla".
Di che diavolo stanno
parlando? Chi è questa >lei E poi,cosa
c'entra un bambino?
"Provaci,secondo
me hanno bisogno di te. Forse Lisa dopo tutto questo tempo,si
sarà resa conto di aver sbagliato.
Harry tu
hai una persona da prendertene cura,anzi due...Tutto si può
risolvere, basta volerlo".
Bene forse questa tizia si chiama Lisa. Ma ancora non capisco il motivo
di questa conversazione.
"Se fosse
così
facile...Però Mad vedi, io da quando mi sono allontanato da
lei,dalla mia famiglia,ho capito di essere cambiato.
Prima non
mi
interessava far sentire felice una ragazza o ferire i suoi sentimenti
perchè ho sempre creduto poco nell'amore.
Quando ci
provavo,chi alla fine si sentiva il mondo crollare addosso ero io."
Harry fece una pausa,intanto Madison gli accarezzava i ricci.
Quanto mi dava fastidio!
"Perciò
cerco sempre di avvicinarmi a te. So quanto può essere
sbagliato,ma dentro di me sento che devo farlo.
Tu sei
così differente rispetto alle altre, mi hai colpito subito
con il tuo carattere e ovviamente la tua bellezza.
Con te mi
sento me stesso,anche solo parlando.
Tu mi
piaci molto".
Ed ecco che si stava scatenando dentro di me il
putiferio; ora glielo aveva confessato.
Il mio respiro diventava sempre più irregolare, e mi
sudavano le mani, rabbia a mille.
Aspettai ancora un pò,per vedere la reazione della ragazza.
Dalla sua bocca non uscì subito qualcosa, dopo poco
cercò di farlo:
"Harry
i-io non so che d-dire". Balbettò in tutta
risposta.
Il riccio cambiò la sua posizione,mettendosi faccia faccia
con Madison e prese il viso fra le sue mani.
"Mad,
devi seguire il tuo cuore. Io lo sto già facendo".
Non diede il tempo di ribattere che le sue labbra si poggiarono su
quelle della ragazza cogliendola di sorpresa.
Era la scena più raccapricciante che abbia mai visto, il mio
amico aveva ufficilamente perso la mia fiducia, e con
lui anche Madison.
Li vidi staccarsi e decisi di intervenire.
"Ma che poeta!" Intervenni applaudendo.
Tutti e due si voltarono dalla mia parte, sconvolti trovandomi
lì.
Styles,ora conoscerai per bene Zayn Malik.
"Zayn,che ci fai qui?"
Mi domandò il riccio. Ha anche il coraggio di chiedermelo!
"E me lo domandi pure? Non sono io a baciarsi la ragazza del tuo
amico". Risposi amaramente.
Scattò in piedi e si posizionò davanti la mia
visuale; la ragazza castana non proferì parola.
"Zayn,ascolta..."
"No,ora tu ascoltami. Sei un'ipocrita, pensavo di potermi fidare,ma
adesso guardati?!
Sei dolorante a causa delle tue cazzate! E per di più vuoi
la mia ragazza!"
Sbottai senza sputar per terra; Madison si alzò in peidi e
tolse
Harry dalle mie mani, dato che l'avevo preso per il colletto della sua
maglia.
"Zayn,calmati!"
Mi urlò quest'ultima esasperata mentre cercava di vedere lo
stato del riccio.
"Calmo?
Non penso proprio!"
La tolsi da lui prendendola per i polsi e farla avvicinare a me,
mantenendo fisso il contatto visivo.
"Io
sapevo che lui ero attratto da te già da tempo...Ho
ascoltato la conversazione fra lui e Louis di nascosto a lavoro.
Quindi ha
ottenuto
ciò che voleva. Ma io non voglio essere preso in
giro,
perciò,ora dimmi: perchè sei venuta qui
con lui?"
Harry ascoltò tutto.
"Voleva
parlarmi". Disse tristemente e con gli occhi lucidi.
"E da
quando >parlare< significa anche
>baciare?!"
"Zayn,
ora calmati..Ti prego".
"E' vero
io sono sempre stato attratto da lei. Prima stavamo parlando di me e di
alcuni problemi che devo affrontare.
Alla fine
non ho resistito, e sai com'è andata".
Confessò il ricciò alzandosi di nuovo in piedi.
Sulla sua guancia si era formato un livido violaceo e il labbro era
piuttosto gonfio.
Lascia andare Madison e mi rivolsi ancora a lui:
"Chi
è Lisa? E poi perchè c'è
di
mezzo un bambino?" Chiesi infastidito; dovevo avere delle
risposte.
"Quindi
hai ascoltato tutto". Dedusse Harry.
"Vuoi
rispondermi?!"
"Okay,ma
stà
calmo. Lisa è una mia vecchia ragazza, ci sono andato a
letto e
lei è rimasta incinta:ora cresce nostro figlio, ma
mi ha
sempre rinfacciato di averle rovinato la vita, così me ne
sono andato."
Rimasi basito. Harry ha
un figlio? Non posso crederci...
"Beh
è una faccenda al quanto delicata...Ma spiegami il motivo di
provarci spudoratamente con lei?!
Tu stesso
ci hai detto che non sei tipo di relazioni serie".
Madison ebbe la stessa reazione mia di poco fa. Fece una faccia delusa.
"Ero di
quest'idea fino a qualche tempo fa. Ora non lo penso più".
Rivolse uno sguardo dispiaciuto verso la castana; non sapevo ancora se
credergli, fatto sta che devo assimilare ancora questa faccenda
e avrei dovuto parlare quando mi sarei calmato.
"Sentite,io
sono ancora furioso. Ma tu,Harry; devi spiegarmi per bene queste cose e
darmi delle risposte.
Quando
sarò calmo".
Il riccio annuì, andai verso Madison e le diedi il mio
giubbino visto che tremava come una foglia.
Non rivolse più lo sguardo ad Harry e la portai lontana da
lui e da quel luogo.
Durante il tragitto non proferimmo parole,ma lei piangeva a dirotto.
Harry's
pov
Mi sentivo una
merda vivente.
Ho perso il mio migliore amico e forse anche Madison.
Aveva ragione quando mi disse che mi stavo mettendo contro la fiducia
del mio amico,ormai ex.
Ma io dovevo provarci,perchè solo con lei io mi sento vivo,
riesco a percepire dei sentimenti, solo con lei
posso rivelare il vero Harry, anch'io ho un cuore e dei sentimenti
cazzo!
E il motivo che riesce a farmi sentire tutto ciò
è proprio lei,Madison!
Se non fosse per il suo spirito forte e combattivo e degli effetti che
mi provoca ogni volta che la tocco; a quest'ora starei
ancora con una delle tante.
Portai la testa indietro per poi cacciare un urlo liberatorio pieno di
frustazione.
Zayn sapeva tutto sin dall'inizio; era stato davvero un bastardo,ha
aspettato il momento giusto per farmela pagare,
ma io l'ho combinata davvero grossa.
Ora devo riprendere in mano la situazione e dare delle risposte al moro
e se ancora ne ho la possibilità
riacquistare fuducia alla ragazza di cui sono stato sempre innamorato.
Si, ho finalmente capito
cos'è l'amore.
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Capitolo 30 *** Mi fa piacere baciarti. ***
hhh
Madison's
pov
Il mio stato d'animo era pessimo,non riuscivo ad alzare lo
sguardo su di Zayn che ora mi camminava accanto.
Siamo stati degli incoscienti: sì,perchè anche io
ho
delle colpe; prima fra tutte è stata quella di accettare di
andare con Harry nel bosco,
però è una cosa che sentivo di fare,solo passare
del
tempo con il mio amico...forse ora non lo è nemmeno
più.
Nelle circostanze di prima almeno,ho potuto dire cosa pensavo sulla
situazione del riccio che ha alle spalle;
ha pur sempre un figlio e sicuramente la madre,un giorno
vorrà
dei diritti da parte del padre,ma in questo caso,la ragazza-madre
non ne vuole sapere,ma cosa posso saperne io se un giorno venisse e
cercasse di riprendere i rapporti con Harry?
La questione teneva distanti tutte e due:nessuno azzardava a fare il
primo passo.
Ma la cosa che mi è rimasta impressa, è che Harry
avesse
detto di non essere tipo da relazioni serie,anche se ha smentito
subito.
Potevo credergli?
E se io fossi solo un
capriccio per lui?
I miei pensieri vorticavano incessantemente nella mia mente:
nell'ultimo periodo avevamo legato tantissimo, dopo anche il bacio
scambiato a casa sua e le svariate volte di parlarci e confidarci...ho
scoperto un lato del ragazzo che mi attrae parecchio,
sa essere comprensivo e terribilente dolce, non lo da a vedere,
perciò da un lato mi ritengo fortunata ad averlo scoperto
sotto questi aspetti.
"Vai in
tenda a metterti qualcosa di pesante".
Zayn fermò il mio monologo interiore,non mi accorsi nemmeno
che eravamo arrivati nel punto in cui campeggiavamo.
"Si,
vado". Dissi mantenendo sempre lo sguardo basso.
Sentii i passi allontarsi,solo allora alzai il capo per vedere che il
moro stava andando lontano da me.
"Non
entri anche tu?" Che domanda sciocca,dopo quello che
è
successo non mi rivolgerà più parola e mi
detesterà, e gli chiedo anche
di stare in tenda con me.
Stupida.
"Devo
prima rinfrescare la mente". Detto questo si
allontanò del
tutto. Così aprii la tenda e poggiai il giubbino prestato da
Zayn sul suo sacco a pelo,
mentre io mi misi nel mio,coprendomi quasi fino agli occhi, come se mi
stessi proteggendo da qualcosa di pericoloso.
Non avevo nè il coraggio e nè la voglia di andare
dagli
altri,per poi sopportare i loro sguardi insistenti per capire
cosa fosse successo e poi,anche
di ritrovarmi Harry davanti gli occhi.
Stavo per addormentarmi piangendo,poi una testa rossa e una bionda
fecero capolino nella tenda.
Amber e Ashley.
"Mad,
stai bene?" Chiese la prima evidentemente preoccupata.
"Sono
stata meglio". Constatai con tono fermo.
"Prima ti
abbiamo vista tornare con Zayn e avevi una faccia al quanto
sconvolta...Per non parlare di Zayn che sembrava il diavolo in persona".
Bene,ora tutti ci avevano notati, forse Amber di più , visto
che aveva inquadrato per bene la situazione.
"Già.
E cinque minuti fa è tornato anche Harry a dir poco
distrutto". Intervenne Ashley sedendosi dietro me e
prendendo a
massaggiare la mia spalla,Amber era seduta
dinanzi a me.
Lo immaginavo camminare a passo lento,con lo sguardo spento e
assente,mentre passava una mano nei suoi ricci disobbedienti, e le
labbra socchiuse in una linea retta.
Non riuscivo a capacitare di conoscere bene le sue espressioni in
momenti in cui era felice, malizioso,pensieroso e triste.
Probabilmente,non mi sono accorta di essermi affezzionata
tanto da immaginarmelo come si sentisse in questo momento.
"Madison,per
favore parlaci". Mi implorò la rossa, alzai lo
sguardo appannato dalle lacrime e mi misi a sedere per cominciare a
parlare.
Mi asciugiai forse l'ultima goccia d'acqua caduta dal mio occhio e
calmandomi inziai a raccontare.
Dalle loro facce capii che erano dispiaciute e anche sorprese.
"Diamine,
a stento ci credo". Proruppe la bionda piuttosto basita.
"Allora
vediamo se mi è chiaro tutto: Harry è padre, ma
la madre di questo bambino non vuole saperne di lui, e tu sei convinta
che dovrebbero riallacciare i rapporti.
Poi,mentre
vi stavate confidando lui ti ha detto che gli piaci e ti
baciato,a quel punto entra di scena Zayn e alla fine patatrac!"
"Ma sai
Amber che potresti raccontare storielle ai bambini?"
Esordì Ashley prendendo in giro la rossa,che rivolse un
sorriso
falso.
"Comunque..."
Riprese il discorso Amber.
"Mad, ora
devi aspettare che Zayn si calmi e ci parlarai; per quanto riguardo
Harry devi capire sul serio cosa provi".
"Non ho
mai capito cosa provo per lui, ho sempre cercato di evitarlo,ma quando
lo facevo mi era sempre sotto gli occhi"
"Lo
capirai nel momento giusto Mad,ora vieni con noi a bere una tazza
di cioccolata calda". Mi consigliò la ragazza
bionda,ma negai
l'invito perchè mi sentivo uno schifo.
Capirono e mi lasciarono sola, anche se aveano provato più
volte
a convincermi di farle rimanere ma mi impuntai a riflettere in completo
silenzio.
Mi salutarono e uscirono dalla mia tenda,così da lasciarmi
addormentare.
Harry's pov
Ero tornato dal bosco con una faccia al quanto cadaverica,come se
avessi incontrato il lupo cattivo.
Tutti mi videro in quello stato, e proprio ora,non volevo le
domande e la comprensione dei miei amici.
Solo ora mi rendo conto di aver rovinato questi giorni di vacanze con
le mie cavolate a tutti quanti, e per d più ad una persona
in
particolare: Madison.
Mentre mi dirigevo verso una meta indecifrabile, la vidi per qualche
istante entare nella sua tenda e potrei giurare di aver visto delle
lacrime
rigare il suo bellissimo volto,e la causa ero io.
Quanto vorrei averla
ancora fra le mie braccia e sussurarle che andrà tutto bene.
Mentre distoglievo la sguardo dal punto in cui l'avevo vista
e
tornai sui miei passi, facevo finta di non sentire le urla di Louis e
Niall che mi
richiamavano, cosa del tutto intuile perchè mi sentii tirare
per un braccio.
"Harry,
caspita ci senti ancora?" Mi rimproverò Louis.
"Lasciami
andare Lou, voglio stare solo".
"Perchè
non ne parli con me? Aprirti con qualcuno ti farà bene".
"No...meglio
di noi. Dai torna dagli altri,non voglio rovinare anche a te la
giornata".
"Ti
lascio andare,ma se vuoi parlarmi sai dove trovarmi".
Annuii e mi diressi verso la parte opposta dove eravamo accampati.
Mi rifugiai nel silenzio di quel bosco, fino a quando vidi una figura
seduta ai piedi del laghetto. Zayn.
Lanciava distrattaemente dei sassolini nell'acqua
limpida,così mi feci avanti per parlare solo con lui.
"Zayn". Richiamai
la sua attenzione; infatti si voltò e mi vide
rimanendo nella sua posizione mentre faceva rimbalzare l'ultimo
sassolino.
"Scometto
che sei venuto qui per parlarmi".
"Esatto".
Mi sedetti vicino a lui e presi anche io a lanciare qualche sassolino.
"Avanti,dimmi".
Mi sembrava estremamente calmo,mi aspettavo un urlo o
addirittura un altro pugno, chissà...si era calmato stando
solo.
"Mi
dispiace tantissimo per quello che è successo prima...Sai
meglio di me che provo qualcosa per Madison e
ci ho
provato con lei alle tue spalle, sono stato un vero egoista
perchè ora ho perso il mio migliore amico".
Zayn non mi rispose subito,si limitò solo a guardarmi se
stessi dicendo la verità.
"Hai
ragione Harry,sei stato un vero egoista e ora non hai la mia
fiducia di un tempo....però vorrei sapere: perchè
proprio
lei?"
"Zayn, io
e Madison ci conosciamo da prima che lavorassi in officina:
la prima volta che la vidi fu alla festa in casa di Amber, io
e
il fratello dell'amica
eravamo
nella sua camera a giocare alla playstation, quando poi sono
sceso per un bicchiere d'acqua l'ho notata da subito e mi ha colpito,
così
con una scusa mi sono avvicinato per parlarci".
Il ragazzo stava assimilando tutto quello che gli avevo detto,
rimanendo però, ancora neutrale.
"Capisco...Quindi,ogni
volta che ci vedevi insieme eri geloso?"
"Beh,si...abbastanza".
Ammisi guardandolo negli occhi, lui non resse
molto il contatto visivo e girò il capo per guardare dinanzi
a
sè.
"Vi
vedevate di nascosto?"
Tirai un
sospiro.
"In un
certo senso...prima che vi frequentasse siamo usciti due o tre
volte ma sempre come amici, poi quando vi siete messi insieme
non l'ho
più cercata, fin quando una sera lei è
venuta a casa mia in cerca di spiegazioni sul mio comportamento,
perchè la evitavo.
Abbiamo
risolto e ogni tanto ci vedevamo, poichè ero io a cercarla".
Calò un silenzio tra noi che sembrava non finisse
più,poi mi venne in mente una domanda da fargli.
"Zayn...tu
la ami?"
Rimase interdetto dopo che emisi fiato, non se l'aspettava una domanda
del genere.
"Veramente
non ho avuto occasione di dirglielo".
"Avevi
intenzione di dirlo?" Chiesi curioso.
"Madison
mi attrae molto, non le ho detto quelle due perchè non ero ancora pronto
e
dovevamo conoscerci meglio".
"Ah".
Riuscì solo a dire, ricapitolando non avevano reso del tutto
ufficiale il loro rapporto.
"Forse la
nostra era solo attrazione fisica". Disse con un
sghembo amaro,come ci avesse pensato solo ora.
"Spiegati
meglio".
"Voglio
dire; eravamo attratti tutti e due ma probabilmente non in altri sensi,
ci siamo trovati subito bene
e la
nostra relazione è stata portata avanti solo per il
piacimento dell'altro.
Ora che
ne sto parlando, penso che lei abbia avuto un maggiore interessamento
nei tuoi confronti perchè non
hai mai
mollato la presa e hai scoperto cose in più su di Madison
che forse nemmeno io so".
Rimasi come pietrificato alle sue parole, stava ammettendo di avere
qualcosa in meno di me?
Non sarò il Dio sceso in terra, ma anche lui ha delle
qualità sorprendenti come ragazzo, altrimenti
Madison non ci avrebbe pensato due volte di avvicinarsi a lui...su
altri aspetti infondo secondo me aveva ragione: io e Madison abbiamo
avuto più di un'occasione
per parlare della nostra storia e ci siamo consolati a vicenda.
"Sai,forse
hai ragione. Io e lei abbiamo parlato molto delle nostre storie; ora
non so se te ne ha mai parlato,
però
con la tua compagnia si sentiva in un certo senso
, e così poi vi siete ritrovati a
frequentarvi".
Vidi che annuì con un cenno di testa e poi m rivolse lo
sguardo.
"Harry,
non so con quale coraggio te lo sto dicendo...Ma se davvero ci tieni a
lei, non farla soffrire per nessun motivo e
dalle
tutto quello che io non potuto donare, ora che ne abbiamo parlato
civilmente ho capito quanto tu ti sia preoccupato
e quanto
tu sia stato presente."
Fece un lungo sospiro e tirò una sigaretta dal suo pacchetto
che aveva custodito nella tasca posteriore dei jeans per poi accenderla.
Stavo ancora assimilando il suo discorso: in poche parole mi aveva dato
via libera con Madison?
Pensai ancora una volta di essere ritenuto un inutile e approfittatore
anche dal mio amico, invece è stato più
comprensivo
di quanto mi aspettassi; questa è una cosa delle cose che
ammiro di Zayn: trova sempre la soluzione giusta ai problemi e uscirne
a testa alta,al
contrario mio che la maggior parte delle volte me la sono data a gambe
levate.
"Zayn,ti
chiedo ancora scusa. Ma prometto che eviterò di farla
soffrire e se dovesse capitare ti dò il consenso
di
umiliarmi".
Ridacchiammo perchè sapevamo entrambi che anche con un
piccolo insulto me la sarei presa, ma era il minimo che potessi dire.
"Sei
perdonato...ora torniamo di là e parlerò anche
con lei".
"Va
bene,andiamo".
Tornammo dai nostri amici e dopo aver chiacchierato e mangiato qualcosa
rimanemmo a parlare del più e del meno e facendo qualche
gioco con le carte e colsi l'occasione di parlare con Lou.
Rimase anche lui basito dalla reazione di Zayn, credo che anche lui a
quest'ora stia parlando con Madison.
Madison's
pov.
Il campeggio era conluso.
Io e Zayn avevamo parlato il giorno prima della partenza e avevamo
chiarito.
Siamo rimasti in buoni rapporti, se avessimo avuto qualche problema
potevamo parlarci come due amici.
Mi aveva spiegato che eravamo attratti tutti e due dal punto di vista
fisico e dovevamo conoscerci meglio per portare a fondo la relazione.
Da quel giorno erano passati cinque giorni...notai che in campeggio
Harry milanciava sguardi furtivi ma non osò rivolgermi la
parola.
Per quale motivo ora si
tira indietro?
Tra interrogazioni,compiti in classe e interi pomeriggi a studiare non
ebbi il tempo di mandargli neanche un messaggio, ma d'altra parte
nemmeno lui
si è interessato di farlo.
Ora ero in giro per Oxford Street, in cerca di un vestito per la sera
di Natale che si svolgerà a casa mia.
Mia nonna,ogni qualvolta che si presenta di festeggiare il Natale,che
è la sua festività preferita, vuole tutto alla
perfezione,persino nei vestiti.
Trovai un vestito nel negozio di H&M rosso a tubino con una
scollatura a cuore e delle decolletè nere a
spillo.
Nelle cuffie del mio I-pod risuonava " Just the way you are" di Bruno
Mars, e non mi resi conto che mi trovavo in quartiere poco
conosciuto e per giunta sprovvisto di abbondante luce.
Quando poi mi balenò una scena in quel punto,tutto mi era
chiaro...ero nel quartiere dove abitava Harry; senza volerlo ero
capitata lì.
Segno del destino?
Mi soffermai a guardare il suo porticato chiuso e mi chiesi se fosse in
casa: avrei voluto tanto parlargli ma scacciai subito quel pensiero e
tornai sulla mia strada.
"Madison?"
Quella voce. Aspettavo tanto di risentirla ed ecco che le mie speranze
vengo ricompensate.
Mi girai da dove proveniva quel suono meraviglioso e lo
vidi;lì fermo con una faccia interrogativa da farlo sembrare
più piccolo e le labbra schiuse quasi viola per
il freddo e in mano teneva la spesa.
Non badai a nessun'altra cosa che corsi fino a raggiungerlo e gettargli
le mani al collo mentro gli stampavo un bacio sulle labbra.
Lasciò cadere le buste per avvolgermi con le sue braccia
forti e far diventare il bacio più passionale.
"Oh Mad".
Sospirò tra il bacio. Mi scostai per prendere fiato e
incastrai le mie iridi nelle sue. Bellissimo.
"Harry,
non credo alle parole che sto per dirti ...Ma mi sei mancato
tantissimo".
"Anche
tu...non ti ho cercata e nè parlato,sono uno stupido".
Scostai un riccio dalla sua fronte e baciai la punta del suo naso.
"Ora
siamo insieme giusto?" Annuì e mi
rubò un bacio.
"Entriamo?
Fa freddo".
"Si".
Prese la spesa e mise nella toppa la chiave per farci entare nel suo
appartamento.
Chiuse la porta dietro le sue spalle e in gesto veloce mi ritrovai di
schiena al muro,tanto per lo spavento che cacciai un urletto imparuito.
Harry mi baciava il collo,lasciando una scia umida e mordicchiando qua
e là,poi trovò il punto sensibile,all'attaccature
del collo e la mascella e potei sentire
un ghigno soddisfatto,arrivò al lobo e sussurrò:
"Non sai
da quanto aspettavo di farlo". Con voce bassa me lo disse
più dolcemente possibile.
Non risposi, ero troppo imbrazzata,mi limiatai a baciarlo sulle labbra
carnose, che ogni tanto mordevo; chiese accesso alla mia bocca e lo
accontentai
facendo scontrare le nostre lingue in una danza che solo loro sapevano
e intanto le mie mani navigavano per il suo petto e poi afferrai i suoi
amati riccioli.
Harry fece scorrere le sue mani dalla mia schiena fino alla parte bassa
del mio fondoschiena, arrivò al sedere e me lo strinse
più volte,guodagnandosi dei
piccoli gemiti da parte mia, a quel punto lo afferrò
più saldamente e mi sollevò da terra,
facendo avvinghiare la sua vita con le mie gambe.
D'un tratto sentimmo abbaiare: Bowie.
Ci staccammo dal bacio e guardammo quel cucciolo innocente guardarci;
il riccio scrollò le spalle con non curanza e
tornò a baciarmi con foga, su ogni centimetro di pelle,
l'abbaio fu più forte e risi nel bacio fin quando Harry
rivolse la sua attenzione al suo amico a quattro zampe.
"Bowie,
sparisci!" Ordinò.Il poveretto
abbassò il capo e tornò da dore era venuto.
"Povero
cucciolo". Dissi dispiaciuta,mentre mi trovavo ancora
avvolta da lui.
"In
questo momento ho più bisogno io delle coccole".
Detto questo,si impadronì di nuovo delle mie labbra e questa
volta,
fece scontrare più volte il suo bacino,aderendomi di
più alla parete e facendomi sentire di piùil suo
peso sul mio corpo, intanto qualcosa nasceva
tra le sue gambe e non resistetti a ridacchiare; lui capì e
sorrise di poco.
"Scusami,
ma averti tutta per me mi fa questo effetto".
"Non ti
sto rimproverando".
"Quindi
ti fa piacere che mi ecciti?"
"Probabile...Ma
mi fa piacere baciarti".
Le nostre lingue si incatenarono di nuovo e io sentivo ribollirmi
l'interiora, non sentivo le farfalle,bensì un branco di
elefanti.
Ora capisco tutto: provo queste cose solo con lui e me ne sono accorta
solo ora...Ma meglio
prima che mai giusto?Sì,decisamente.
"Signorina
Smith,ora andremo in un posto dove potremmo scambiarci qualcosa in
più di semplici baci". Ammiccò.
Ora mi faceva veramente
paura,cazzo non sono ancora pronta!
"Harry
io-"
"Shh,rilassati...ne
varrà la pena".
Mi portò ancora in braccio nella sua camera da letto e mi
poggiò sul suo letto matrimoniale, e poi venirmi sopra
raggendo il peso coi goimiti.
Appena poggiai la testa sul cuscino,si abbassò per baciarmi
la gola e proseguire per tutto il collo,fino ad arrivare alla
scollatura a V del mio maglioncino grigio.
Le mie mani carezzavano il suo petto coperto anch'esso da un
maglioncino blu.che in pochi secondi, togliendosi da me,lo tolse con
una grazia da dio greco.
La vista del suo torso tonico e grande,mi fece letterlamente bagnare e
sgranare gli occhi,tantè che se ne accorse e mi
baciò la guancia arrossata dall'imbrazzo.
"Sono
contento che ti piaccia il mio fisico". Arrossi'
violentemente.
Bastardo, lo fa apposta.
Cogliendolo di sorpresa,invertii le posizioni,mettendomi a cavalcioni
su di lui e non so per quale opera dello spirito santo, tolsi il mio
maglioncino
rimanendo solo in reggiseno davanti a lui, bramoso e pieno di passione.
Si leccò le labbra e poi mi avvicinò al suo viso
prendondomi con due dita sotto il mento.
"Mi
sorprendi sempre di più Smith". E mi
baciò ancora, sulle labbra.
Mi staccai da quei morbidi cuscinetti a forma di cuore e baciai con
insistenza il suo collo,lasciandogli qualche segno.
"Mmhh". Mugolò
in approvazione. Soddisfatta continuai fino a mordergli il lobo.
"Sei
bellissimo". Sussurrai sensuale al suo orecchio, di
ripsosta sentii le sue grandi mani sul sedere e palpandolo senza
verogna.
Finì il mio lavoretto sul collo e portai le labbra sui
pettorali scendendo fino agli addominali e passando ogni tanto anche la
lingua.
"Ci sai
fare". Mi disse tirandosi un pò a sedere.
"Veramente
è la prima volta che lo faccio". Dissi
timidamente rivolgendo lo sguardo al suo viso perfetto e mettermi una
ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Harry mi prese per i fianchi e ci ribaltò.
"Preferisco
averti sotto di me". Mi baciò ancora una volta
però poi si soffermò allo spazio tra i miei seni,
facendo aumentare il mio respiro.
Li massggiò senza togliemi il pezzo di intimo che impediva
di far vedere altro e sembrava soddisfatto.
Poi fece scorrere la sua mano più giù
sbottonandomi i jeans e in un colpo secco togliermeli.
"Sei
perfetta". Mi soffiò sulle labbra.
La sua grande mano solleticò il bordo dei miei slip
facendomi ansimare.
Delicatamente,spostò i lembi facendo rimanere esposta la mia
femminiltà ai suoi occhi e portò l'ultimo pezzo
che mi copriva alle mie caviglie.
"Procederò
delicatamente".
"Harry io
sono ancora ver_"
"Tranquilla,
lasciami fare". Annuii frettolosamente e pian piano sentii
la sua mano poggiarsi sulla mia intimità fino a quando fece
entrare un dito e portò
la testa fra le mie gambe e baciarmi l'interno coscia.
Iniziò a pompare e sentii che prima o poi sarei giunta al
culmine: era una nuova sensazione per me e lui è il primo a
farmi provare per la prima volta tutto ciò.
Ansimavo e gemevo, facendo ritardare quel momento trattendomi il labbro
tra i denti mentre sentivo ancora il suo dito dentro me.
A un certo punto sentii dell'umdità sul mio clitoride,
quindi pensai che fosse la sua lingua. I miei pensieri fuorono
interrotti dalla sua voce.
"Sei
così bagnata amore..." Strinsi in un pugno le
lenzuola e con l'altra afferrai i suoi ricci.
"Harry
baciami ,ti prego". Dissi affannata, fui accontentata e
ancora una volta le nostre lingue si incontrarono in un bacio
disperato.
"Le tue
labbra sono un qualcosa di meraviglioso Mad". Lo guardai
per alcuni istanti e mi resi conto che aveva un'erezione molto
evidente.
Così sbottonai i jeans e lui mia aiutò a
leverseli fino a gttarli in un punto indefinibile della stanza.
"Ora va
meglio?" Amiccò malizioso.
"Decisamente".
Riprese a baciarmi con forse,più foga di prima toccandomi da
per tutto e a quelle nuove emozioni,non potei fare a meno di godermi
quegli attimi
di intimità tra noi due.
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Capitolo 31 *** Voglio farti provare piacere. ***
moiooo
Il respiro quasi mi mancava: Harry era ancora su di me
baciando
ogni singolo centimetro del mio collo e del mio petto,ricoperto dal
reggiseno.
Le sue mani accarezzavano le spalle,i fianchi e il mio ventre.
Io invece stringevo i suoi riccioli morbidi e profumati, ansimando ai
suoi tocchi delicati e ogni tanto baciavo la sua guancia e tiravo il
suo lobo.
Ad ogni spinta col bacino buttavo la testa all'indietro e per
trattenere dei gemiti, tenevo tra i denti il labbro inferiore e
affondando
le dita nella sua carne,stando attenta a non fargli troppo male , nel
frattempo sentivo crescere un calore per poi spargersi in tutto il mio
corpo: qualche momento prima
il ragazzo che mi stava torturando dolcemente,mi fece indossare di
nuovo gli slip,ma anche attraverso il materiale che ci divideva
avvertivo
la sua pretuberanza battermi sulla coscia.
Mi accorsi degli sbuffi e del respiro pesante del ragazzo: era
leggermente stanco,così gli alzai il capo e diedi un casto
bacio
alle sue labbra.
Ribaltai le posizioni,mettendomi nuovamente su di lui e massaggiai
prima la sua guancia col dorso della mano, di ricambio Harry
assecondava il mio movimento per bearsi del tocco: poi scesi
più
giù fino ad arrivare al suo torace duro e ora con l'indice
tracciavo
i suoi lineamenti e i suoi tatuaggi.
"Voglio farti provare piacere". Dissi sicura di me stessa;
almeno
provavo ad esserlo altrimenti sarei risultata impacciata e insicura.
Lui l'aveva fatto con me,quindi perchè non ricambiare?
"Madison..." Mi richiamò preoccupato.
"Sò quello che faccio". Lo ammonì
avvicinandomi di nuovo
al suo viso e aderendo i nostri petti. Sentivo il suo cuore
aumentare di qualche battito. Un
suono bellissimo.
"Ora devi solo goderti il momento". Soffiai sensuale a
pochi millemetri
dalle sue labbra e togliendo un riccio dalla sua fronte;amavo
toccarli,scaturivano piacere solo sfiorandoli.
"Mi fido di te". Sorrise rassicurandomi; a questo punto
lo baciai con
traporto staccandomi poi dedicandomi al suo collo,lasciandogli qualche
segno dato che mordicchiavo.
Lo baciai fino all'ombelico,poi mi alzai col busto e toccai le sue
ginocchia fino a far aprire le sue gambe lunghe e snelle che tanto
invidiavo:
mi misi in mezzo ad esse e massaggiai le cosce,sentendo Harry mugolare
in approvazione.
Mi sporsi più avanti e giocai con l'elastico dei suoi boxer
neri, da lì vidi la sua erezione, così decisi di
passarci
sopra la mano facendo un moviemento
graduatorio.
Quel contatto durò poco perchè inaspettatamente
tirai
giù i boxer facendo scoprire la sua intimità
pulsante:il
riccio mi aiutò a toglierli
sollevando il bacino e,una volta tolti li gettai all'aria con non
curanza.
Ora lo vedevo in tutta la sua splendida nudità: corpo
mozzafiato e scolpito come una statua marmorea, davvero magnifico.
Per così tanta bellezza mi leccai il labbro e cercai i suoi
pozzi verdi, di rimando anche lui mi guardava, per poi strizzarmi
l'occhio. Adesso si stava rilassando.
La sua modestia non manca mai.
Ripresi di nuovo il moviemento con la mano, avvertendo dalla labbra
schiuse di Harry dei versi grutturali.
"Aumenta Mad". Feci come fu chiesto e aumentai la
velocità; il suo respiro stava tornando ad essere
affaticato.
A quel contatto portò il capo all'indietro fino a poggiarlo
sul guanciale.
Dopo poco,sentii la sua mano poggiarsi sulla mia e mi guidò
per far capire come voleva essere toccato.
"Ora s-stringi piccola". Lo accontentai e strinsi i suoi
genitali,ricevendo da parte sua un gemito strozzato; Harry
ora
aveva gli occhi chiusi e si
torturava il labbro: non potei fare a meno di guardarlo, era
così dannatamente sexy.
Tolsi la mano e piano,mi avvicinai alla sua punta, baciandola.
"Piccola,non sei obbligata a farlo". Mi suggerì
comprensivo;ovviamente sapeva della mia inesperienza ma
cercò di
non farmi sembrare altrettanto inesperta dolcemente.
"Harry, voglio provarci." Annuii e in una frazione di
istanti lo presi
in bocca,ad Harry scappò un piccolo grido per la sorpesa.
In questo momento era così vulnerabile e anche se io ero
imbarazzata mi sentivo appagata;perchè Harry provava piacere
grazie a me.
Sentii ancora una volta la sua mano stringere i miei lunghi capelli, si
tratteneva a rimandare il culmine...
Accidenti non posso crederci; sta per venire in fretta con pochi
sforzi.
"Oh mio Dio". Lo sentii pronunciare abbastanza affaticato;
decisi di aumentare la presa.
"M-Madison...sto cedendo". Non molto tempo dopo l'orgasmo
lo prevase facendo urlare il mio nome.
"Madison!"
Era venuto dentro me, così tolsi dalla bocca il suo membro e
ingoiai il suo seme; era salato. Non l'avevo mai fatto prima d'ora,
mi sentivo cresciuta sotto un piccolo aspetto e poi ancora non credevo
di aver affrontato questo momento intimo,
lasciai Harry sdraiato sul letto con l'affanno mentre riapriva gli
occhi, io scesi dal letto e mi misi in piedi.
"Vado a darmi una ripulita". Lo avvisai. Uscii dalla
camera da letto e
andai nel bagno posto di fronte a quest'ultima camera e mi lavai la
bocca,
non avevo con mè lo spazzolino,ma trovai il colluttorio e
feci diversi risciaqui.
Alzai la testa trovando la mia immagine sconvolta nel riflesso dello
specchio: i capelli erano un disatro,Harry li aveva guastati e sembravo
un leoncino,
le guance arrossate e gli occhi esprimevano...felicità.
Si,ero
felice; è stato uno dei momenti più belli della
mia vita,
non riuscivo ancora a convincermi di essere stata così
sicura di me...forse anche Harry non se l'aspettava.
Tornai nella stanza precedente e il riccio non era più nel
letto: infatti sentii il rubinetto dell'acqua chiudersi.
Avrà fatto la doccia. Pensai,dopo pochi minuti si aprii la
porta
e lo vidi sistemarsi i capelli con un gesto della mano, cosa
assolutamente suadente.
Non vorrai mica bagnarti di nuovo eh Madison? No,sto cercando di
trattenermi.
Ora indossava un paio di boxer puliti,quando alzò lo sguardo
mi sorrise e mi raggiunse abbracciandomi.
"Piccola,è stato fantastico prima...Non sembravi affatto
alle
prime armi". Mi baciò la guancia mentre mi
teneva ancora fra le
braccia.
Harry si stava complimentando con me,sapevo che avesse frequentato una
certa quantità di donne,e non erano certamente inesperte in
questo campo,
d'altronde non lo è nemmeno lui;però sentire
quelle parole ne fui
veramente grata,
lo avevo soddisfatto.
"Anche a me è piaciuto...credevo di non farcela".
Ammisi arrossendo.
"Invece mi hai fatto sentire benissimo, ma voglio aspettare ancora".
Alzai lo guardo per guardarlo negli occhi poco convinta. Cosa voleva aspettare?
"Che
intendi?"
Tirò un sospiro e mi circondò la vita con le
braccia.
"La prima volta deve essere speciale, perchè va ricordato
per
sempre...Quindi,io voglio fare l'amore con te nel momento giusto".
Rimasi basita, le sue parole così dolci per poco il mio
cuore
fece un tuffo..., suonavano banali come
parole
ma hanno un gran significato,perchè bisogna farlo con la
persona
che sia ama veramente, non come in altre circostanze chi si parla
di fare sesso. Non tutti i giorni si sente un ragazzo che è
disposto ad aspettarti e io ne sono felice che Harry lo pensi.
Lo abbracciai forte, lui non voleva farmi soffrire e voleva anche che la
mia prima volta fosse indimenticabile.
"Anch'io ho sempre voluto che la mia prima volta fosse unica...e forse
con te lo sarà".
"Come forse? Io ti farò sentire sulle stelle".
Mi disse convinto mentre mi prendeva in braccio facendomi
roteare.Ridemmo insieme,poi quando
mi rimise giù lo fissai in quei abissi verde-acqua.
"Però...tu
l'hai già fatto,e sai cosa si prova".
Constatai;lo vidi corrugarsi,prese le nostre mani e le
intrecciò.
"No no
piccola...Io ho
fatto solo sesso,non sentivo nulla. Invece con te sarà
diverso,perchè solo tu hai saputo tirar fuori il meglio di
me,
e provo
nei tuoi confronti qualcosa di più che profondo.
Anche
poco fa,io mi sono sentito amato: i tuoi tocchi,i sguardi, i
baci...è tutto nuovo pure per me."
"E quando
avete concepito Thomas...Tu cosa hai provato?"
"Beh,in
realtà
nessuno sapeva che alla fine ci sarebbe stato un bambino...Ma posso
assicurarti che anche lì,non ho sentito nulla che mi abbia
stravolto,
perchè
io e Lisa andavamo a letto insieme spesso...il resto è
storia".
"Harry,promettimi
che non mi lascerai". Dissi riuchiudendolo fra le mie
braccia. Mai e poi mai avrei pensato si dirglielo: io,che quando ci
siamo conosciuti
stavo quasi per odiarlo e ora sento che fa parte di me e senza lui non
so che farei.
"Lo
prometto. Ma fallo anche tu,perchè sei solo mia e di nessun
altro".
"E tu
solo mio".
Ci scambiammo un bacio e poi indossammo i vestiti.
Diedi uno sguardo al cellulare e segnevano le 20.50.
Oh merda,è
tardissimo. Cosa dirà la nonna che non mi sono fatta sentire?
"Merda,non
sapevo fosse così tardi!" Urlai mentre cercavo
di mettere i jeans saltellando come un canguro impazzito.
"Quanta
finezza tesoro...Comunque,perchè non rimani qui con me
stasera? "
"Harry
non voglio disturbarti,avrai sicuramente da fare".
Il riccio si avvicinò con passo felpato e mi
bloccò i
polsi facendomi scontare con il suo corpo,alzai gli occhi e i nostri
colori si fusero:verde nel nocciola.
"Pur di
star con
te,rimanderei tutti gli impegni. E poi,avrei di meglio da fare
anzichè stare con la mia ragazza?! Non credo proprio".
"Hai
detto ?"
"S-si.
Vuoi
essere la ragazza di questo riccio?" Harry diventò
paonazzo...era così carino!
Allarme rosso,allarme
rosso. Chiamate Dr.House e prenotate una camera con doppia dose di
flebo. Per la felicità sentii gli occhi
umidirsi.
"Certo
che voglio!" Buttai le mani al suo collo per poi baciarlo
con trasporto,iniziavo ad amare i suoi baci e le sue labbra...soffici e
calde.
"Sembra
che ti abbia proposto di sposarmi". Rise di sottecchi; lo
abbracciai forte e diedi un piccolo bacetto sulla punta del suo naso.
"Siamo
ancora giovani...Ahahah, sono solo felice".
"Anche
quando te l'ha chiesto Zayn hai esultato così?"
Quella domanda me la sarei aspettata,presi coraggio e risposi.
"Non me
l'ha chiesto...Quando ci siamo messi insieme,lui mi ha baciata
confessando i suoi sentimenti,tramite messaggio
mi
scrisse
>finalmente posso dire che stiamo insieme<:ero
contenta,però avrei preferito che me lo disse di persona".
"Davvero
è andata così?"
"Si. E ti
confesso altro: quando mi baciava o mi diceva parole dolci io rimanevo
esterefatta...Ma quando sei tu a baciarmi
e a dirmi
parole
dolci,sento il terreno mancare sotto i piedi; anche quando
cercavo
di distogliere quei pensieri così romantici e
carini su di
te
non ci
riuscivo, perchè sono sempre stata attratta da te; solo che
l'ho capito un pò tardi".
"Non sai
quanto ne sia
lusingato...Pensavo che il mio fare da sfacciato ti infastidisse
parecchio,forse è così.Ma adesso
che mi ha
detto questo, devo ricredermi perchè anche se non abbiamo
legato da subito,non abbiamo mai smesso si parlarci.
Oddio ci
sono stati periodi che l'abbiamo fatto,ma alla fine ci siamo
sempre ritrovati".
Ci scambiammo un dolce bacio ancora avvolti l'uno nelle braccia
dell'altro e poggiammo le fronti.
"Allora,rimani
qui?"
"Si,avviso
mia nonna".
"Le dici
che sei qui con me?"
"Vorrei...ma
le mento,dicendo che dormo a casa di Ashley".
"Si,buona
idea. Sai,manchi molto ai ragazzi...non fanno che parlare di te e di
quanto tu sia simpatica e alla mano. Li hai
conquistati
tutti;compreso me. Niall si complimenta sempre per i buoni dolci e ogni
tanto confessa che vorrebbe essere qualcosa in più con
Amber".
"Oh che
dolci. Anche
lei vorrebbe ma è timida,anche se non lo da a vedere. Invece
a
me dispiace per Ashley: le piace Liam,
lui ha
scambiato i numeri ,poi in campeggio l'ha visto con Danielle e
si è sentita presa in giro".
"Ahia,l'ha
combinata grossa".
"Già.
Sai che
ti dico? Domani saluto tutti quanti e vedo di risolvere alcune
questioni di cuore...Ora ordinamo la pizza? Ho una fame tremenda".
"Ti
capisco...Dopo tutto quei sforzi hai bisogno di rinforzi".
Mentre Harry andava a prendere il telefono per chiamare la pizzeria,
io rimasi impalata fissando un punto inesistente,cavoli mi ha messo in
totale imbarazzo.
Mi vide e accennò un sorriso malizioso,scossi la testa e
andai
in soggiorno accendendo la tv facendo zapping coi canali; finalmente
trovai un film
interessante: "Ricatto d'amore".
Ai piedi del divano,c'era Bowie accucciato,vedendolo massaggiai il suo
capo peloso e poi ricordai di mandare un messaggio a Demi.
Harry fece capolino nella stanza e si sedette vicino a me sul divano.
"Prima
l'hai trattato male...vedi, è offeso".
"Ma non
era mia intenzione,volevo solo stare con te...Uf,avanti cucciolone
fatti perdonare".
Il cucciolo di husky si alzò in piedi e strusciò
vicino
le gambe di Harry mentre quest'ultimo gli accarezzava il dorso.
Quanto sono dolci.
Il campanello ci fece distarre, il riccio si alzò e
andò a prendere la pizza.
Tornò in soggiorno e posizionò tutto sul tavolino
in
vetro,mangiammo e ridemmo sommamente per alcune scene del film davvero
comiche.
Si fecero le 23.00 io ed Harry decidemmo di andare a coricarci,anche
perchè è stata una giornata lunga...
Una volta data la buonanotte a Bowie e messi i pigiami: io
indossavo una maglione lungo di Harry e lui solo i
boxer,perchè
ci era abituato.
Nel letto chiaccherammo ancora un pò: del lavoro,della
scuola,e parlando con Harry non si potevano
evitare anche discorsi poco casti...delle volte ci scambiammo anche
qualche bacio fuggitivo.
Era così bello parlare con lui.
La nostra conversazione fu interrotta dal mio cellulare...era Amber che
chiamava. Oddio a
quest'ora?
"Amber?"
"Madison!
Bene,ora sappiamo che sono i nostri nomi...che fai di bello?"
"Stavo per
andare a dormire". Risposi scocciata.
"Ow scusami! Ma
domani non c'è scuola". Dedusse la mia amica.
"Lo so,ma sono
stanca...Perchè mi stai parlando a quest'ora?
"Non avevo
niente da fare, e poi ho le chiamate gratis volevo spenderle
con te! Comunque,
domani
è sabato e Niall ci ha invitato a prendere la colazione con
gli altri ragazzi,tu vieni?"
Dio,quando solo apriva
bocca si scatenava il caos. Ma è pur sempre la mia amata
Malpelo.
"Ci
vengo.Domattina alle nove da Starbucks. Notte rossa!"
"Okay,notte
biscottino!".
Interruppi la chiamata e portai di nuovo lo sguardo sul mio ragazzo. Wow che strano dirlo.
"Ma fa
sempre così?" Chiese Harry al quanto stupito.
"Si
è pazza...Dai dormiamo,domani facciamo colazione tutti
insieme da Starbucks".
"Okay,notte
piccola mia". Si girò di spalle e feci
altrettanto io.
Poi sentii due braccia forti afferrarmi la vita e un respiro caldo sul
mio collo che mi provocò milioni di brividi.
"Pensavi
che avrei dormito senza starti accanto?" Mi
soffiò nell'orecchio con voce roca.
"In un
primo momento l'avevo pensato". Mi rigirai di poco per far
incrociare i nostri occhi e ritrovandomi ad un palmo dal suo viso.
"Hai
pensato male...forza,dormiamo o domani sembrerò una mummia".
"Lo sei
già". Scherzai. Harry mi diede un pizzico al
fianco e ridemmo:dopo un'ultimo bacio ci addormentammo
abbracciati e il suo profumo della sua pelle alla frutta
invase le mie narici facendomi sentire in paradiso.
Ora di lui mi piace tutto, piano piano imparerò anche a
sopportare i suoi difetti.
Credo che sto
per innamorarmi.
Let's go to the beach each...si
magari!. Mi dispiace deprimervi
ma la pacchia
è finita e si torna a scuola!!!! T.T
Mi scendono le lacrime
al solo pensiero:interrogazioni,verifiche,rientri pomeridiani
intere ore sui libri -.-
uno strazio!
Ma la scuola ha i suoi
lati positivi...abbiamo la compagnia dei nostri cari compagni.
Beh,dopo questo
riferimento scosalistico,passiamo al capitolo...
Madison e Harry stanno
finalmente insieme e hanno dei momenti molto hot...*-* mlmlml ahahhaa.
La parte dolce anche con
Bowie? Aww,tenera!
Non so a voi a me piace
tanto la coppia "Marry" xD.
Ultimo avviso: nei
prossimi capitoli ci saranno tante tante tante sorprese e colpi di
scena.
P.S. Ricordate di
recensire per favore! Ringrazio in anticipo! I love u :)
Hilary xx.
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Capitolo 32 *** Bellissimo,come un sogno. ***
cap 10
Il calore del corpo di Harry mi avvolgeva ancora mentre
dormivamo beati abbracciati nel suo letto comodo.
Poggiai le mie piccole mani su quelle grandi del mio ragazzo che
tenevano prottetivamente racchiusa la mia vita ,i suoi ricci
solleticavano la mia guancia.
I miei occhi erano ancora chiusi perchè di svegliarmi non ne
volevo proprio sapere,ma a d un tratto sentii
sparire quel bel calore dal mio corpo.
Aprii lentamente gli occhi per vedere l'altro lato del letto era vuoto.
Dov'è Harry?
Pensai tra me e me.
Sentii provenire il rumore del getto dell'acqua attraverso l'altra
stanza; ovvero il bagno.
Starà facendo
la doccia...ma perchè a quest'ora?
Il sole doveva ancoa sorgere: notai dalla finestra ancora i lampioni
della luce accesi e nessun altro rumore se non il silenzio che regnava
in quel quartiere.
La sveglia segnava le 6.05.
Mi misi a sedere,ma appena sentii la porta aprirsi sgaiattolai di nuovo
sotto le coperte fingendo di dormire come un sasso;rimasi con un occhio
socchiuso.
Harry era a torso nudo e boxer mentre attraversava la stanza senza far
rumore,probabilmente per non svegliarmi...Troppo tardi Styles.
Arrivò al suo armadio e prese una maglietta per poi sedersi
al
bordo del letto cautamente;passò una mano fra i capelli
ribelli
e d'istinto
mi morsi il labbro inferiore per il modo sensuale in cui lo faceva.
Stava per indossarla quando scostai le coperte e arrivai gattonando
dietro di lui,
circondandogli i fianchi e appogiando la testa sulla sua
spalla.
Il suo profumo mi annebbiava i sensi.
"Dove vai
riccio?" Domandai con tono basso nel suo orecchio mentre
gli baciavo il lobo.
"Mad...Dio,mi
hai spaventato!" Portò una mano sul cuore.
"Scusami".
Dissi quasi colpevole,Harry si girò e mi diede un bacio a
stampo sulle labbra.
"Da
quanto sei sveglia?"
"Da
quanto non ho sentito più il tuo calore sul mio corpo".
"Avrei
voluto non lasciarti,ma il lavoro mi chiama". Lo guardai
inarcando le sopracciglia.
"Lavoro?
Harry oggi è sabato". Constatai. Lo vidi
pensarci su e poi si schiaffegiò in fronte.
"Diamine,come
ho fatto a non pensarci?!"
"Perchè
tutti quei ricci non fanno prendere abbastanza aria al tuo cervello".
"Intanto
questi ricci ti fanno impazzire". Diedi un bacio sul
collo.
"Oh,non
sai quanto".
Affermai mettendo in quell'istante,in quella cianfrusaglia,la mia mano
prendendoli ad accarezzarli delicatamente mentro ero ancora abbracciata
da dietro a lui; lo sentii mugugnore di poco.
"Alle
nove dobbiamo andare a fare colazione con tutti gli altri".
Esordì togliendomi dietro di Harry e mettendomi seduta di
fianco
a lui: portavo il suo maglioncino che mi arrivava a
metà
coscia,
infatti lo vidi guardare le mie gambe scoperte.
"Si,lo
so". Rispose ancora gurdando in quel punto,portai due
dita sotto il suo mento e feci incontrare i nostri sguardi.
"I miei
occhi sono qui".
"Come
faccio a resisterti? Dimmelo, perchè io non riesco a trovare
risposte per questo".
Detto ciò si fiondò sulle mie labbra e
ci fece
sdraiare,lui su di me e io sotto di lui: prese a passare la sua mano
calda lungo tutta la mia gamba,
di rimando,io circondai il suo collo con le braccia tenendolo stretto a
me senza perdere il contatto con le sue labbra.
Dopo minuti di amoreggiamento,riprendemmo fiato.
Ci fissammo negli occhi per quelle che parvero ore; ormai mi ci ero
persa dentro quei abissi verdi, e tantomeno volevo
essere tirata fuori da essi.
Affondai un dito in un suo ricciolo e poi proseguii lungo il contorno
del suo volto, sugli occhi,sul naso,sulla fossetta graziosa e poi sulle
sue labbra.
Harry non muoveva un muscolo; restava a guardare quello che facevo, io
ero completamente accecata dalla sua bellezza.
"Un
sogno". Fuoriuscirono queste due parole dalla mia bocca
senza accorgemene.
"Cosa?"
Mi chiese spaesato.
"Tu. Sei
bellissimo,come un sogno". Vidi comparire un sorriso che
poi si allargò sempre più.
Quanto amavo il suo sorriso,sapeva farti sciogliere e abbagliare nel
momento stesso, Harry mi baciò la punta del naso e
poggiò
la fronte sulla mia.
"Non ho
mai ricevuto un complimento dolce e bello come il tuo".
Arossì.
"Lo dico
perchè lo penso veramente Harry".
"Anche tu
sei meravigliosa". Questa volta,ci baciammo in modo
più passionale. Dio solo sa cosa provo in questo momento.
"Io.."
mi lasciò per parlare per poi dare un bacio a stampo.
"ogni
giorno che passa..."altro bacio.
"sento..."altro
bacio.
" di
essere innamorato follemente di te". altro bacio. Credo
che in questo momento i pomodori fossero pallidi al mio confronto.
Non me l'aspettavo questa confessione: sentivo il cuore accelerare
sempre di più...come una moto che corre senza fermarsi, il
mio
cervello non connetteva più
e il mio corpo si colpo si era fossilizzato.
Nessuno si era innamorato di me, nemmeno Zayn l'aveva detto. L'idea mi
spaventava un pò,perchè ogni volta che mi
affezzionavo ad
un ragazzo,
successivamente succede qualcosa per farci separare...Non volevo
assolutamente che accaddesse, soprattutto con Harry, ci tengo
tantissimo a lui
ma non sono del tutto pronta per dire quelle "due parole".
"Harry,
io tengo a te,tantissimo...Ma non sono ancora pronta per
pronunciare quelle parole". Mi scese una lacrima,che
subito Harry
ripulì.
" Piccola
non piangere. So benissimo che ci tieni a me,ma se non sei pronta io ti
aspetterò."
"Sicuro?
Non voglio perderti per nessun motivo..." Mi accocolai di
più al suo petto scoperto mentre lacrime salate rigavano
ancora
il mio viso.
"Ti prego
non piangere,fa male vederti in questo stato. E poi,
l'importante e che tu sappia che il mio cuore ti appartiene
completamente ora".
Quanto poteva essere dolce?
Dentro me stessa,sapevo di amarlo incondizionalmente...anche un cieco
l'avrebbo capito: da come lo guardo, da come voglio prendermi cura di
lui,
da come lo desidero...ma quella fottuta paura di fidarmi in me stessa,
perchè credo di non essere abbstanza per lui,di fidarmi del
tempo...che potrebbe cambiare ogni cosa.
Ma perchè mi facevo così tanti problemi? L'ha
detto espilicitamente che prova qualcosa di profondo per me.
"Ti adoro
Harry".
Harry's pov
"Ti adoro
Harry".
Quelle parole, anche se non erano un vero e proprio "ti amo", le
accettai e ne fui felicissimo. Nel profondo,sapevo che mi amava quanto
io amo lei,ma
vederla così fragile e vulnerabile scattò
qualcosa in
me...provai l'istinto di proteggerla e di farla sentire totalmente mia.
Il senso protettivo l'ho sempre avuto nei suoi confronti,ma adesso
più che mai,mi sentivo legato a lei.
"Mi
dispiace averti svegliata a quest'ora". Dissi sincero.
"Non fa
niente,almeno passiamo più tempo insieme".
Aveva ancora
gli occhi lucidi ma potei vedere lo stesso un bagliore di
felicità.
"Eh
già...Senti facciamo una cosa,vestiamoci e andiamo al
parco".
"Sei
pazzo? A quest'ora non c'è nessuno".
"Appunto".
Constatai malizioso sporgendomi di più a lei, noto il
mio ghigno e non perse tempo a far combaciare le nostre labbra.
"Okay
riccio,vada per il parco! Però prima mi faccio una
doccia". Disse balzando dal letto come una bambina
dirigendosi verso il
bagno.
"Vengo a
darti una mano?"
"Grazie,ma
sono ancora capace di lavarmi da sola".
"Beh
sai...per non sprecare molta acqua". Dissi ancora
avvicinandomi allo stipite della porta che Madison stava chiudendo.
"Ma tu
l'hai già fatta la doccia. Quindi ora vai di lì e
mi aspetti".
"Bacino".
Increspai le labbra e mi diede un bacio delicato sulle
labbra per poi sparire nel bagno. La sentii ridere e un "che scemo",
risi anch'io.
Mi vestii pesante,dato che qui a Londra l'inverno fa diventare come
ghiaccioli le mani e intanto andai in cucina per preparare qualcosa da
mangiare, visto che dovevamo aspettare
all'incirca tre ore per l'incontro con i nostri amici al Starbucks.
Mentre armeggiavo con pane e marmellata sentiii dei passi scendere
dalle scale.
"Pronta!"
Enunciò la mia ragazza allegra,profumata del mio stesso
bagnoschiuma.
"Ho
pensato di sgranocchiare qualcosa,sono pur sempre le sei e mezzo".
"Ottima
idea tesoro". Mi baciò la guancia e ci sedemmo
al tavolo
per mangiare quella piccola colazione. Ad ogni movimento la osservavo:
quando mangiava era peggio
di Niall,ma più garbata e composta. Ammiravo tutto di lei e
mi
ritengo davvero fortunato ad averla con me; mi sentivo felice
soprattutto dopo aver passato la notte nello stesso letto
abbracciati e baciandoci,la mattina poi svegliarsi con lei era
stupendo...non mi sentivo solo.
Pensai anche a quanto potesse essere ancor più
bello se abitasse qui con me, riempierebbe le mie giornate con
un solo sorriso e una semplice carezza quando torno a casa stanco dal
lavoro.
Era un'idea alettante,ma dovevamo ancora prenderci del tempo.
"Così
mi consumi". Improvvisò Madison,non avevo fatto
a caso che la fissavo ancora.
"Oh,
e-è che s-sei irresistibile". Farfugliai. Harry,da quando
balbetti come un dodicenne alla prima cotta? Avanti,è la tua
fidanzata!
"Anche
mentre mangio?"
"In
tutto...anche nelle piccole cose".
"Sto
avvampando". Ammise già paonazza...era
così bella,sembrava più piccola. La mia piccola.
"E sei
bellissima".
"Harry
finiscila! Credo che fra non molto dovresti chiamare i pompieri!"
Risi di gusto e poi-finalmente- presi a mangiare.
Finimmo e ci dirigemmo alla porta per uscire quando mi sentii tirare
per il braccio. Madison.
"Portiamo
anche Bowie".
"Okay,prendi
il guinzaglio in quel cassetto e io prendo quel pigrone".
Madison annuii e io andai a prendere Bowie che giocava nella sua cuccia
con un vecchio pupazzo in plastica.
"Dai
bello,andiamo a fare quattro passi".
Bowie saltò dalla cuccia per poi scodinzolare felice fino
all'ingresso dove Mad gli mise il guinzaglio.
Uscimmo di casa mano a mano mentre il cielo era ancora abbstanza scuro
e i nostri respiri creavano una piccola nube data la fredda
temperatura.
"Sembriamo
la coppia della carica dei cento e uno". Esordì
la
ragazza al mio fianco,pensai alla sua frase e dopo poco scoppiai in una
fragorosa risata.
"Fa piano
Harry,non tutti sono svegli a quest'ora mentre vanno al parco".
Disse anche lei mentre se la rideva.
"E che
sto pensando a noi come un cartone animato e a Bowie che non
è un dalmata...Ahahaha".
"Ma
quanto puoi essere scemo?"
"Scemo,
ma divertenete e sexy". Dissi vantandomi mentre arrivammo
all'entrata del parco.
"Poco
modesto mi dicono...ma pur sempre vero". Ci baciammo e poi
arrivammo alla panchina dove ci sedemmo al primo appuntamento.
"Mi
rocordo di questo posto" Enunciò ricordando
quella sera.
"Anch'io...solo
che ora è un pò diverso". Sorrisi e
si sedette accanto me poggiando sul mio petto la testa.
L'abbracciai e ci godemmo il sorgere del sole,rimanendo in silenzio
mentre Madison mi accarezzava la mano.
Dopo un pò presi il suo volto tra le mani e la baciai con
trasporto:le nostre lingue ci rincorrevano e ci stringevamo forte l'uno
con l'altra.
Arrivai al suo collo e cominciai a baciarlo per poi sussurare al suo
orecchio molto flebilmente:
"Ti amo".
Non so se mi abbia sentito, ma a me non importa,
aspetterò quando lei ne sarà sicura,e poi
è
ugualmente MIA.
Ci staccammo col fiato corto e decidemmo di passeggiare fino a quando
non arrivarono le nove meno un quarto.
"Su
andiamo dagli altri". Disse Mad prendendomi per mano.
Arrivammo al bar e c'erano già tutti seduti mentre
ordinavano.
"Buongiorno
a tutti". Augurai ai miei amici con le rispettive
ragazze,tranne Ashley e Zayn.
"Qualcuno
è di buon umore qui" Disse Louis raggiante
mentre aveva un braccio intorno alle spalle di Eleonor.
"Allora
ordiniamo? La cameriera sta aspettando noi". Si aggiunse
Niall.
"La
cameriera aspetta o il tuo stomaco non regge altri cinque minuti senza
cibo?" Domandò ironico Liam facendo ridere
tutti.
"La
seconda è più che giusta". Ripsose
Madison seduta accanto a me, mentre Bowie era sotto la sua sedia
accuciato.
Eh già,l'unico Starbucks che permette l'accesso agli
animali...perchè conosco il proprietario.
"Mad,finalmente
passi del tempo con noi". Proruppe Louis dopo aver finito
di ordinare per tutti quanti. La mora annui e sorrise.
"Già,non
dirlo a me...mi ha praticamente mollato come un pesce avariato".
Disse Amber imbronciata, Mad capì e corse ad abbracciarla.
"Sta
zitta,non è così...lo sai". La
rimproverò Mad.
L'unico che non fiatò era Zayn,si limtava a gurdare Madison
con uno sguardo...nostalgico? Probailmente sì.
Insomma,posso capirlo,ma non trovo il motivo per non parlare con
nessuno.
Madison se ne accorse;infatti dopo lo salutò con uno dei
suoi migliori sorrisi e vidi Zayn cambiare espressione. Che sia lei a
provocargli ciò?
Strinsi i pugni,perchè ora si era animata la loro
conversazione...come se non fosse accaduto niente la settimana scorsa e
ignorandomi nel loro discorsi...
Ad un tratto lui prese la sua mano e sussurò qualocsa che
non riuscii a comprendere.
Se lo faceva apposta era
nei guai.
Mi alzai di scatto dalla sedia e andai nei bagni maschili per bagnarmi
un pò la faccia.
"Harry,che
ti è preso?" Disse la mora quasi affannata
mentre entrava nel bagno. Ero si spalle e la gurdavo con il capo chino
attraverso lo specchio.
"Mi
è preso che forse Zayn ci stava ritentando con te".
"Ma che
dici,non è vero!" Sbraitò,mi
sistemai i capelli e in un colpo veloce feci aderire la ragazza alle
piastrelle del bagno.
"Allora
perchè ti ha preso la mano? Perchè ti guardava
come per dire:"TI PREGO,TORNA DA ME" eh? Spiegamelo".
I suoi occhi erano quasi lucidi,non volevo farle del male,ma io geloso
per come sono, esigo che sia solo IO a toccarla o uno sguardo
più loquace.
"Harry,
mi stava solo dicendo che è contento di essere mio amico
nonostante tutto". Lasciai la presa dai suoi polsi per
baciarla con foga.
Di lei mi fidavo,e' degli altri che non mi fido...perchè Mad
è piccola e innocente,non sempre si rende conto di
chi vuole approffitarsi di lei.
Marcai il territorio sul suo collo lasciando intravedere un succhiotto
violaceo,ma rimediai baciandolo delicatamente per non farglierlo
sentire dolorante.
Il solo pensiero mi si raggela il sangue.
"Sei
mia...non permetterò a nessuno di portarti via da me".
"Nessuno
lo farà,Harry".
Leggimi!
Allora:scusate
per il tremendo ritardo,ma la scuola purtroppo,mi impegna moltissimo e
nonn sono riuscita ad aggiornare :/
Vi
prego,perdonatemi! *occhioni da gatto dolce*
Dopo
questa passiamo al capitolo:che ne pensate??
Io
trovo la coppia Marry stupenda e poi avete visto che colpo si scena?
Harry le ha detto TI AMO!
Oddio
non ci credo...anche sono io l'autrice mi emoziono comunque x'''D.
Come
sempre recensite:ALMENO
3...SO CHE POTETE FARCELA CIPOLLOTTE <3
Ringrazio
chi segue e chi già recensisce(anche attraverso messaggi
privati) la storia!
Ah,volevo
proporvi di passare anche dalla mia seconda storia:DIFFERENT BODIES.
Spero
vi piaccia :)
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2080766&i=1
questo è il link :)
A
massive thank you <3
|
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Capitolo 33 *** Voglio la tua felicità. ***
-Leggete
l'angolo autore,è importante...:) Buona lettura!
Contenta,emozionata,impaziente e più chi ne ha
più ne metta,stavo fremendo dalla voglia di sedermi alla
tavola con tutti gli invitati e passare la serata della
vigilia di Natale con le persone che amo più al mondo.
Guardavo ripetutamente l'orologio posto alla parete della mia camera
mentre aspettavo che lo smalto si asciugasse. Per accelerare i tempi
presi il mini phon e
feci emanare l'aria calda sulle unghie della mia mano sinistra; stando
attenta a non scottarmi.
Feci la stessa cosa anche con l'altra mano e in pochi minuti le mie
unghie erano ornate da un bellissimo color rosso,adatto al tema
natalizio.
Ringraziando quella buona donna di mia nonna,avevo già il
mio vestitino appeso sull'anta del mio armadio con un cruccia e
più
lo guardavo più avevo una voglia matta di indossarlo e
mostrarlo soprattutto ad Harry.
Incredibile l'effetto che faceva quel ragazzo: non potevo guardarlo
negli occhi per più di cinque minuti che le mie guancie
avrebbero
preso fuoco all'istante.
Quelo sguardo che sapeva leggerti l'anima,arrivando fino in
fondo,tantè che lui poteva considerarmi come un libro
aperto,
dove non proferivo parola,era il mio corpo a parlare da sè e
anche gli occhi.
Ma è ancora più incredibile quanto lui mi faccia
sentire bene ogni giorno che si sussegue.
Il suo carattere dolce e apprensivo,geloso e protettivo...tante
combinazioni per risulatre un bella personalità.
Mi scappò una risata ripensando alla prima volta che ci
incontrammo: si era comportato da vero gentiluomo alla festa fin a
quando
mi accompagnò a casa mia e mi lasciò un bel
succhiotto per ricordino.
Da quella volta povai timore e antipatia nei suoi
confronti,perchè era troppo...beh,sfacciato! Ecco,la parola
giusta.
Però col passare del tempo ho saputo conoscere il vero Harry
e la sua storia e mi sono promessa di aiutarlo in tutti i modi.
"Madison,hai
chiuso il salone di bellezza?!" Urlò mia nonna
scocciata tanto da farmi tornare al presente.
"Dieci
minuti!" Risposi anch'io iniziando a correre di
là e di quà per la stanza cercando di prepararmi
per la sera.
"L'hai
detto mezz'ora fa e sei ancora lì! Diamine,tra meno di
un'ora saranno tutti qui e
io sono
ancora alle prese con la tavola!"
Si lamentò ancora. Entrai come una furia scatenata nella
doccia del mio bagno e mi lavai.
Una volta asciugato il corpo e i capelli infilai l'intimo e il mio
adorato vestito corto fin sopra il ginocchio di color nero,
il retro sulla schiena era fatto di pizzo. Lo adoravo.
Lisciai i capelli ,mi truccai e fui pronta. Troppo presa sul da
farsi,non mi accorsi delle voci che provenivano dal piano di sotto.
Cazzo,sono in anticipo
di venti minuti! Dissi sbigottita in mente,difatti
sentì le urla di Niall.
"Oh pollo
pollo,perchè sei tu pollo?Su, vieni da Nello!".
Senza volerlo proruppi in una risata,meno male ero sola.
Mi ricomposi e mi asciugai le lacrime per le risate di prima.
Misi piede fuori dalla mia camera e pian piano sentivo più
vivide le voci,fin quando arrivai all'ultimo scalino e tutti si
girarono.
Caspita c'erano tutti quanti,persino Debby.
Amber mi saltò al collo,invece Eleonor,Danielle e Ashley si
limitarono a salutarmi sulla guancia.
"Dio
Mad...Non sembri tu! Cavoli ragazza,sei una bomba!" Ecco
che la finezza della mia migliore amica se ne andò a ritmo
di jingle bells.
"Grazie
Malpelo,anche tu stai divinamente!" Sorrisi vedendo la
mia amica in un tubino oro con una giacca nera e dei tacchi del
medesimo colore.
Guardai le altre ragazze ed erano splendide.
"Scusate,
eccomi qui". Mi feci avanti agli altri che mi guardavano
tutti dolcemente,tranne mia nonna che sembrava mi uccidesse con lo
sguardo.
Ci credo,non l'avevo aiutata abbastanza...ma mi farò
perdonare più tardi.
"Guardati
Madison! Ti fai sempre più bella!" Mi accolse
Debby in un caloroso abbraccio,dove vidi oltre le mie spalle mio padre
farmi
l'occhiolino,risposi anch'io nella stessa maniera.
"Grazie
Debby, vedo che anche tu sei niente male".
"Ti
ringrazio. Ora andiamo di là e mangiamo." Prese
per mano mio padre e si avviarono nel salotto.
Mi voltai e scrutai i cinque ragazzi: erano a dir poco mozzafiato.
"Ragazzi
siete stupendi!" Dissi abbracciandoli. Ero alla ricerca di
una testa riccioluta e degli occhi verdi ma mi sovrastavano tutti.
"Tu lo
sei!" Disse Louis.
"Auguri
Mr.Carota,stai invecchiando ahaha".
"Non
ricordarmelo ti prego..."
"Sei
sempre bellissimo". Lo rassicurai mettendogli una mano
sulla spalla.
"Vacci
piano bella,Tommo è roba mia". Si intomise El
facendo una faccia seria che poi si trasformò in una
buffissima dato che cominciò a ridere trasportando anche gli
altri.
"Direi di
andare a mangiare,sento un profumo eccezionale". Con
grande meraviglia non fu Niall a commentare ma bensì Liam.
"E poi
sarei io il fissato col cibo". Come non detto Niall si
sentì tirato in causa.
Tutti risero e si avviarono nel grande salone,ma io cercavo ancora il
mio riccio.
D'un tratto mi sentii avvolgere i fianchi,riconobbi subito il suo
profumo.
"Mi stavi cercando?" Sussurrò al mio orecchio.
"Si.
Volevo un tuo bacio". Mi girò in modo che i
nostri sgaurdi si incatenassero. Stavo perdendo il fiato,era perfetto.
Aveva tirato i suoi riccioli indietro col gel mettendo in evidenza i
suoi bellissimi occhi smeraldo e non potei fare a meno di fissargli le
rondini
che fuoriuscivano dalla camicia aderente. D'istinto poggiai la mano
proprio lì.
"Ti
accontento subito piccola".
In men che non si dica le sue labbra piene furono sulle mie,sentedo le
farfalle svolazzarmi nello stomaco.
"Sei
così bello stasera..." Dissi staccandomi dal
bacio per guardarlo ancora una volta. Mi sorrise e subito spuntarono le
fossette.
"Sei
bellissima anche tu. Per poco prima sbavavo nel vederti".
Sorrisi anch'io imbarazzata e gli baciai la guancia.
"Esageri!
Ora andiamo,si staranno chiedendo che fine abbiamo fatto".
"Un altro
bacio, ti prego". Mi fece gli occhiono dolci e non potevo
farne a meno,lo baciai di nuovo,solo che aggiunse la lingua.
Il solito...
"Direi di
andare".
"Va bene".
Mi prese la mano e andammo a sederci a tavola. Io ero in mezzo fra
Harry e Niall che mi prendevano sempre in giro.
La serata proseguì più che bene: Louis,Niall e
Liam erano in continuazione a battibeccare e noi ce la ridevamo come
non mai...Harry per tutto il tempo
tenne la mano sulla mia coscia,senza andare oltre. Niall si spellicava
dalle risate contagiando anche noi e notai che sussurrava all'orecchio
di Amber,
diventando poi paonazza. Speravo in una coppia al più
presto!
Ashley e Zayn sembravano davvero al loro agio: parlavano tra di loro
come due vecchi amici e ne fui davvero contenta.
"Oh porca
vacca! Mancano solo quaranta minuti a Natale e noi dobbiamo mangiare
ancora il dolce!"
Mia nonna sbraitò con le mani congiunte e il sguardo verso
il cielo; come se stesse aspettando un'apparizione divina.
"Non
metta fretta Demi, abbiamo mangiato come bufali a dieta e una pausa ci
sta tutta!" Cercò di rimediare Louis.
"La mia
stima per tua nonna cresce a dismisura! E' davvero tosta".
Si complimentò Niall.
Sentii la presa sulla mia coscia un pò più
forte,ma che non fece male: mi voltai e vidi Harry scrutarmi in
modo...erm,malizioso? Si,decisamente.
"Harry?"
"Si
piccola?" Rispose mordendosi il labbro. Oddio,vuole farmi svenire
davanti a tutti?!
"Mi stai
guardando come un maniaco". Si avvicinò al mio
orecchio per poi baciare il lobo.
"Ti
desidero così tanto..." Sussurrò. Per tutte le palle appese
all'albero di Natale che andava farneticando??
"Harry!
Contieniti per la miseria!"
"Il
vestito che indossi è troppo sexy per farmi ragionare".
"Santo
panettone! Non ora Harold".
"Ho una
notizia da darvi". Esordì mio padre, il riccio
si ricompose e tornai a respirare regolarmente. Certe volte dovrebbe
far prendere
aria al cervello invece di tenerlo nascosto sotto quel groviglio!
Grazie papà
per essere intenrvenuto anche involontariamente.
"Ragazzi,sò
che non è nè il momento e nè il luogo
adatto per dirvi quello che sto per dirvi...ma abbiamo
un certo
periodo di tempo per organizzare tutto e sperare che vada tutto
liscio".
Mi accigliai. Cosa intendeva?
"Di cosa
parla signore?" Domandò Zayn,finalmente lo
sentii parlare.
"Della
corsa. E' stata anticipata per gli inizi di febbraio".
"Merda..."
Cercò di non farsi sentire Liam,ma successe il contrario.
"Giovanotto!
Speravo che almeno tu ti contenessi in certe situazioni".
Lo rimproverò mia nonna.
"Senti da
che pulpito..."Azzardai a dire. Ricevetti un'occhiataccia
ma poi scoppiò a ridere.
"Se non
erro non credo abbiate un pilota". Aggiunse Debby
preoccupata. Mio padre annuii.
"Ecco
un'altra cosa che avreste dovuto sapere: non c'è tempo per
trovare un pilota,così ho deciso di valutare
voi
cinque. Chi sarà più adatto gareggierà
alla corsa".
Tutti strabuzzarono gli occhi.
"Ma non
sono esperti! Potrebbe succedere di tutto".
Esclamò Danielle evidentemente preoccupata. Soprattutto per
Liam.
"Già".
Acconsentimmo io,El, Amber e Ashley.
"Ne sono
a corrente. Ma abbiamo davvero pochissimo tempo,e sò che
qualcuno di voi ha già avuto esperienze nelle corse".
In un lampo mi venne in mente Zayn: la prima volta che parlammo mi
disse che aveva partecipato ad una corsa clandestina.
Guardai Harry ed era serissimo,mi stavo preoccupando...E se avesse
scelto lui? Dio,sarei stata in ansia per tutto il giorno.
"Ma
ora,godiamoci questo splendido Natale che avverrà
fra...dieci minuti!"
Ci recammo tutti in soggiorno dove c'era il nostro meraviglioso albero
addobbato e i resti delle decorazioni messe in altre parti della
stanza.
Alcuni si sedettero a terra sul tappetto e altri si sedettero sul
divano.
"Spero ti
piaceranno i miei regali". Arrivò la sua voce
roca al mio orecchio. Era così seducente!
"Addirittura
regali? Me ne bastava uno Harry...anche te solamente".
Dissi accoccolandomi al suo petto forte.
"Ci tengo
a te e a renderti felice". Mi baciò il dorso
della mano. In quell'istante mi ricordai del mio di regalo!
Spero che piacerà anche a lui il mio...altrimenti non saprei
cosa fare. Era una cosa davvero delicata e con tutto il cuore pregavo
che si sarebbe risolta una volta per tutte quella situazione.
"Beh,spero
che piacerà anche a te il mio regalo".
"Anche tu
me ne hai fatto uno?"
"Certo!
Voglio anch'io la tua felicità". Mi diede un
bacio a stampo e dopo un pò sentimmo il grande orologio
segnare la mezzanotte.
"Buon
Natale a tutti!!" Gridò entusiasta Amber. Ci
scambiammo con tutti gli auguri finchè non sentì
il bip del mio cellulare.
"Sono fuori che
vi aspetto".
Bene,era arrivata.
Mi avvicinai ad Harry e gli presi la mano.
"Vieni
con me".
"E dove?"
"C'è
una sorpresa per te".
Si ammutolì e mi seguì fino in giardino. Aspettai
un momento e manda un messaggio alla persona interessata.
"Siamo in
giardino...esci pure".
"Mad che
succede?"
"Lo
vedrai".
Harry's pov.
Dire che ero preoccupato era niente. Insomma, adoravo le sorprese ma
Madison sembrava seria...cosa ha architettato?
Sentii la sua mano irrigidirsi,cercai il suo sguardo e vidi la sua
espressione speranzosa. Mi rivolse un dolce sorrise,ma io continuavo a
non capire.
Si avvicinò ancora più a me e mi
stampò un bacio sulla guancia.
Poco dopo sentimmo dei passi e lei si girò in
direzione verso il rumore.
"Sono
qui". Mi informò,di risposta mi accigliai
più confuso che mai.
"Chi
è qui?"
"Noi
Harry". Appena sentii un'altra voce femminile,quasi
famigliare mi rivolsi in avanti non credendo ai miei occhi di chi mi
ritrovai davanti.
Questa volta strinsi io la mano a Madison.
Dopo quasi quattro anni è qui davanti ai miei occhi:
è cresciuta, ma il viso è sempre lo stesso.
Non feci in tempo a parlare che un'altra figura si fece avanti. A quel
punto credetti di crollare.
"Thomas?"
Si,mio figlio era a pochi metri da me insieme alla madre.
Ciao
a tutti!
Allora,mi
nascondo dietro ad un angolino per la vergogna...sono quasi due mesi
che non aggiorno e vi chiedo scusa!
Spero di essere
perdonata, anche perchè ho appena partorito questo capitolo
in sole due ore! *-*
Beh che ne pensate? Vi
aspettavate lche Madison organizzasse un incontro con la sua ex e suo
figlio?
Ricordate Lisa? Beh,se
la risposta è no ve lo dico subito:
è stata la
ragazza di Harry.rimasta incinta di lui.
Oltre questo,vediamo
tutti alle prese con il Natale...che carini!
Posso dirvi
che nel prossimo capitolo Lisa rivelerà qualcosa di davvero
importante ad Harry.
Cosa pensate che dirà?
Potete esprimere un vostra idea attraverso la recensione :)
Se
vi ho incuriosite,spero che continuerete a leggere!
A voi le recensioni!
A presto e un grazie a tutti coloro che seguono la storia :*
P.s.
Qui c'è la mia seconda storia: Different
bodies
Passate in tante,ne sarei felicissima!
|
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Capitolo 34 *** Finalmente l'hai detto. ***
cap 34
Harry's pov
I battiti del mio cuore erano più forti che mai: quel muscolo sembrava volesse vedermi soffocare, rabbrividire.
In un solo istante ho ripercorso tanti ricordi del mio passato che venivano sfogliati come pagine di vecchi album.
Un mare di emozioni attraversò la mia mente e io non seppi che
fare se non respirare a fatica, sentendomi così debole.
Quel piccolo ometto dinanzi a me con un dito in bocca e gli occhi pieni
di innocenza e purezza...Peccato che mi sia perso una piccola parte
della sua vita.
Stringeva la mano alla sua mamma e se ne stava lì fermo a guardare.
La somiglianza con la mia era poca: tutto sua madre.
Madison che mi era accanto prese a fare dolci carezze alla mia mano, ringraziai il cielo per essermi stata accanto.
"Io vado. Avete bisogno di parlare".
"No, rimani. Anche tu hai bisogno di sapere, fai parte della vita di Harry". Intervenì subito Lisa prendendo in braccio il piccolo.
"Ha ragione. Resta qui". Acconsentì anch'io.
Dopo aver distolto lo sguardo dalla mia ragazza, mi rivolsi di nuovo alle due persone che non mi aspettavo di vedere.
Lisa camminò fino a starci ad un metro di distanza.
Non era cambiata molto, sembrava solo più matura e il bambino
che aveva fra la sue braccia mi fece capire quanto ci tenesse.
"Posso prenderlo?" Chiesi riferendomi a Thomas.
"Certo".
Mi avvicinai e presi il bambino fra le mie braccia.
Mi fece uno strano effetto: lo avevo tenuto soltanto il giorno della
sua nascita, dopo che Lisa mi disse che ero uno sbaglio - come anche il
figlio
appena nato- me ne andai, pensando a quanto fossi stato codardo e non
abbastanza maturo per protestare e fare da padre a questo bambino.
"Ciao piccolo...Sai chi sono io?"
Il bimbo non rispose, aveva ancora lo sguardo perso. Forse non parlava ancora molto bene, d'altronde ha solo un anno e mezzo.
"Dice qualche parolina, deve crescere un altro pò".
Mi informò la ragazza bionda.
"Sa dire papà?"
"Non ancora...Ma sa dire mamma".
"Beh, piccolo Thomas. Lei è la tua mamma ed io il tuo papà".
Dirlo ad alta voce mi fece provare un'altra sensazione strana. Mi ritenevo davvero un uomo per prendermi cura di un bambino?
"Harry, devo dirti una cosa".
Mi rivolsi a Lisa che aveva un'aria abbastanza spaventata. Nel
frattempo il bambino tra le mie braccia mi guardò per bene,poi
mise la sua piccola manina tra i miei ricci , il che mi fece subito spuntare un sorriso.
"Dimmi".
La vidi torturarsi le mani e non mi guardava negli occhi.
"Lisa calmati. Abbiamo tutto il tempo per-"
"Non è tuo figlio".
Ed ecco che sentì un gran masso poggiarsi all'altezza del mio petto. In un secondo mi sentii debole e smarrito.
Le lacrime uscirono dai suoi occhi verdi e credo che stessi arrivando al suo stesso punto.
Le braccia le sentivo leggere, come anche tutto il resto: ogni cosa sembrava essersi incupita.
Avvertii Madison avvicinarsi e prendere il bambino fra le sue braccia.
"Lo tengo io. Chiarite".
Lo disse quasi con disprezzo: sapevo come si fosse sentita. Ha
organizzato tutto questo per farmi felice e poi vengo a sapere che io
non sono il padre
di questo bambino.
Si allontanò con Thomas mettendolo sull'amaca e cominciò a giocarci.
Ancora una volta, mi voltai verso Lisa; ma questa volta il mio sguardo
non era più sconcentrato...anzi, direi arrabbiato.
"Che vuoi dire con >non è tuo figlio?!<"
"L'ho scoperto dopo aver fatto un test del dna. Sono stata a letto con un altro ragazzo,
e se te lo stai chiedendo ti dò subito la risposta: si,non eri l'unico che frequentavo.
Pensavo che fossi tu perchè l'ultima notte l'ho trascorsa con te."
Misi una mano fra i ricci e cercai di regolarizzare il respiro.
"E io come uno stupido soffrivo.
Mi hai umiliato per nove mesi: accusandomi della tua gravidanza, che fossi quello sbagliato, non meritavo un figlio e
tanto meno stare con te."
Presi una pausa e ricominciai.
"Ho visto quel bambino nascere, stringermi il dito e pensavo che se tu mi avresti perdonato
avrei potuto dimostrarti di saper fare il padre!"
Quasi urlai. Lisa sussultò e mi guardò finalmente negli occhi.
"L-so Harry, ho s-sbagliato.
Ti chiedo scusa per averti fatto soffrire, per aver ricevuto soltanto disprezzo da parte mia...davvero.
Ma la cosa peggiore è che in quest'anno e mezzo ho capito di essere innamorata di te.
Tu volevi restare, lo sapevo, ma io non ero pronta per fare la mamma."
"Con quale coraggio tu ora mi dici di amarmi eh?! Ho una ragazza che mi ama e io amo lei,
mi sono rifatto una vita e cerco ogni giorno si godermela a pieno, visto il passato che ho alle spalle".
Si avvicinò e poggiò le mani sulle mie spalle.
Quella vicinanza non riuscì a sopportarla , tolsi le sue mani
dalle mie spalle e cercai di non urlarle completamente in faccia.
Ormai, l'unica vicinanza che volevo era quella di Mad: non volevo che mi toccasse un'altra se non lei.
"Ti capisco. Ma come faccio ad andare avanti??
Thomas ha bisogno di una fugura paterna e chi megio di te può prendersi cura di lui?"
"Và dal suo vero padre e digli di prendersi le sue responsabilità.
Potevate pensarci prima di avere un bambino".
"E se fosse stato il tuo? Avresti detto lo stesso?"
"Io sarei rimasto con voi a prescindere!
Come cazzo devo fartelo capire che io ci tenevo? E ora, tutto in una volta mi dici che quel bambino non è il mio!
Per favore Lisa, prendi tuo figlio e và via.
Voglio godermi questo Natale...soprattutto con la mia ragazza".
Rimase a bocca aperta: non sapendo cosa fare abbassò il capo e si diresse verso Madison e Thomas.
Stavano giocando allegramente e il piccolo rideva spensierato.
"Andiamo Tommy".
Lisa prese il bambino e lo portò fra le sue braccia.
Il bambino pianse un pò, mi avvicinai e gli accarezzai la guancia paffuta.
Mi sarebbe piaciuto prendermi cura di lui, ma non era mio figlio e io dovevo andare avanti. Con Mad.
"Ti auguro tutto il mio bene piccolo Thomas".
"Anch'io piccolino". Si affrettò a dire la mia ragazza.
Aveva un cuore così grande e ogni giorno mi sento sempre più innamorato. E' unica ed è mia.
"Grazie, addio". Ancora con le gote bagnate si diresse fuori dall'abitazione dei Smith.
Thomas ci fece un saluto con la manina e noi ricambiammo felici.
Lisa se ne andò definitivamente e io tirai un gran sospiro.
"Stai bene?" Mi chiese premurosa la castana di fianco a me.
"Sto bene". Abozzai un sorriso. Lei, passò una mano sulla mia guancia e la baciò.
Era lei la persona giusta per me: ha fatto di tutto e anche se non
è andata diversamente non la ringriazerò mai abbastanza.
L'amo più di qualsiasi altra cosa.
"Anche se ero distante ho sentito tutto...E' stata ingiusta nei tuoi confronti, e poi come fa ad essere
innamorata di te? No ti ha mai dimostrato niente!"
Ecco Madison versione gelosa e scazzata.
"Lo so. Non l'ho mai amata sinceramente, era solo una stupida storiella fra adolescenti."
"Ho combinato un casino Harry. Te l'ho portata qui e ho rovinato questo giorno speciale".
"Non dirlo nemmeno per scherzo.
Hai un cuore grande Mad e ringrazio chiunque ci abbia fatto incontrare.
Volevi farmi felice e ci sei riuscita: nonostante la situazione tu l'hai saputa affrontare da vera donna.
Per questo ti amo".
Erano parole sincere, dette con anima e cuore.
Sì, volevo che fosse lei l'unica donna nella mia vita, che mi sappia amare e accettarmi per quello che sono.
Volevo solo lei che mi guardasse mentre piangevo, che mi rimproverasse per le mie battutine e che mi fosse
stata vicina nei momenti in cui dovevamo affrontare le difficoltà.
"Ti amo anch'io Harry".
Esistono gli elefanti che ballano la danza mahori? Credo che nel mio stomaco avessero preso vita.
La presi per i fianchi e la baciai.
Un bacio che sapeva del nostro amore.
"Finalmente l'hai detto". Dissi estasiato.
"Già! Non ci posso credere che te l'abbia detto...".
"Dillo ancora, ti prego".
"Ti amo".
Le nostre labbra si unirono di nuovo dando vita a fuochi d'artificio creati dalle nostre emozioni forti.
Approfondii il bacio e in quel momento mi sentii veramente felice.
Dopo aver lasciato la sua bocca , le sorrisi e ritornammo dentro dagli altri che li vedemmo indaffarati a giocare tombola.
"Credavamo che vi foste persi! Tua nonna stava per chiamare già la polizia Mad..." Disse Liam facendo ridere tutti.
"Harry ha visto il suo regalo". Rispose stingendomi la mano.
"Madison Karen Smith! Stavi per farmi prendere un'infarto, lo sai che sono giovane per andarmene dalla Terra!"
La nonna della mia ragazza sbraitò buttando all'aria le braccia per far capire che era davvero preoccupata.
Iniziai a ridere.
"Esagerata nonna...E poi ero con lui".
"Ma no porca miseriaccia! Niall stai di nuovo barando...E' impossibile che tu abbia fatto tombola!
Io non ho ancora fatto ambo!" Urlò esasperato Zayn.
"Può darsi che Kevin e i suoi amici si siano messi d'accordo per non farti vincere, mio bel pakistano".
Ovviamente come poteva non esserci anche lo zampino di Louis?
Guardammo le facce di tutti i presenti e scoppiammo a ridere mentre Zayn faceva la faccia offesa, per
consolarlo Ashley gli diede un bacio sulla guancia facendolo arrossire.
"Credo che si piacciano". S'intromise fra i miei pensieri la mia dolce Mad.
"Lo penso anch'io. Così starò più tranquillo". Dissi alludendo alla loro precedente relazione.
"Sono solo tua".
"Ci mancherebbe altro!" Le diedi un bacio sulla guancia e mi ricordai dei suoi regali.
"Devi aprire i tuoi regali piccola".
"Va bene andiamo".
Madison'pov
"Ma voi non giocate?" Chiese la mia amica Malpelo.
"Certo, arriviamo subito...devo aprire i miei regali!"
"Va bene, ma non metterci troppo". Mi fece l'occhiolino e io ed Harry salimmo nella mia cameretta.
Aprì la porta e vidi quattro buste adagiate sul mio letto.
Sorrisi e corsi ad aprirli.
Mio padre,la nonna e Debby avevano deciso di andare a dare gli auguri ai loro amici del pub, lasciando a noi la casa.
Aprii tutti i regali e ne rimasi esterefatta, Harry avrà speso un capitale!
"Ti piacciono?"
"Naturalmente! Ma chissà quanto avrai spreacato".
"Per te nulla è sprecato. Amo vederti felice, soprattutto se il motivo sono io".
Mi avvicinai e gli diedi un bacio sulle labbra carnose.
I regali consistevano in un asciugacapelli professionale, (il mio l'ha rotto mia nonna). Una collana con l'iniziale di Harry,
dei completini intimi di Victoria's Secret che saranno sicuramente a
suo beneficio e un tazza enorme con su scritto "My boyfriend is sexy".
"La tazza direi che è più che azzeccata". Disse risoluto mentre passava la mano tra i suoi riccioli ribelli e assumeva un'aria sensuale.
"Davvero ti credi sexy? Allora non hai visto Johnny Depp!" Scherzai allontanandomi per rimettere nelle scatole i regali.
"Non l'ho visto perchè si è ritirato di fronte alla mia imponente bellezza". Si indicò con la mano tutto il suo corpo.
Lasciai che le risate prendessero la meglio su di me e iniziai a
mantenermi la pancia, era così buffo mentre si montava. Poi
prese in mano
una mia borsa e cominciò a sculettare per la mia stanza
arricciando le labbra e facendo l'occhiolino alle persone inesistenti.
"Sei proprio scemo! Ma ti amo lo stesso".
Mi circondò la vita e mi poggiò al muro mentre mi baciava con trasporto: assporando il gusto della sua bocca.
"Non vedo l'ora di vederti con quei completini, piccola". Mi sussurrò suadente incatenando il suo sguardo col mio. Dio,stavo avvampando.
"Pervertito!"
ALOHA BEATIFUL PEOPLE!
Allora che ne pensate? Mamma mia quanti colpi di scena O.o
Lisa dice di essersi innamorata?! Tzè Madison è la migliore u.u ahahah.
E poi quanto può essere dolce Harry con Thomas? *-*
Beh, non è suo figlio ma almeno ci teneva...e poi abbiamo un momento davvero inaspettato!
Mad gli dice "TI AMO" waaaa stavo per svenire anch'io ajhahah.
Scusate per lo sclero time e mi ritiro u,u
Mi raccomando fatevi sentire nelle recensioni, sono felice quando parlo con voi <3
Grazie di tutto, sorattutto a chi segue la storia.
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Capitolo 35 *** Sii mia stanotte. ***
cap 35
Tra panettoni, regali e capodanno le feste finirono definitivamente.
Oggi è iniziata la scuola e il mio stato d'animo può essere paragonato al color nero.
Non avevo nessuna intenzione di andarci, avrei voluto ritornare al 21 dicembre!
Ieri è stato il giorno dell'epifania e quel povero di Louis
è venuto a casa mia vestito da befana con una scopa tra le mani:
non riuscii a trattenermi che scoppiai in una risata fragorosa e mia nonna mi accompagnò.
Poi venni a conoscenza della scomessa che fecero: se Louis avesse
mangiato un'intera confezione di marshmellow in tre minuti avrebbe
vinto cento sterline;
perse la scommessa e fu costretto a vestirsi in quella maniera ridicola
mentre bussava a tutte le case dicendo di essere la befana.
Solo il ricordo di come era conciato mi viene da ridere!
Dopo aver salutato la nonna, cominciai ad avviarmi a scuola.
Stavo ascoltando la musica quando il mio cellulare vibrò: il mio riccio.
"Buongiono piccola! Io sono già in officina, ti auguro una buona giornata :*
P.S. Mi manchi!! Ti amo <3 H xx".
Come potevo non sorridere a un messaggio del genere?!
Beh, almeno non era iniziata così male la giornata.
"Giorno anche te! :)
Buon lavoro, ci sentiamo più tardi.
Ti amo anch'io riccio! <3
Mad xx"
Rimisi in tasca il cellulare e in cinque minuti fui davanti l'edificio scolastico.
Tra la folla di studenti scorsi le mie migliori amiche al solito posto:
la panchina nel giardinetto, notai che avevano una cera a dir poco
cadaverica. Come biasimarle!
Stavo per augurare il buongiorno quando Amber alzò la mano indicandomi a fermarmi.
"Non osare ad augurare la giornata perchè è un giorno di merda".
Beh se il buongiorno si vede dal mattino...
"Vedo che abbiamo tutte lo spirito grintoso stamane...Dimmi, hai bevuto latte e antipatia a colazione?!"
Chiesi ironica. Vidi Ashley accennare una risata e Maya era rossa, tipico di lei quando cercava di trattenersi.
"Entriamo và!" Esordì la mia amica rossa, acconsentimmo e ci avviammo nnella nostra classe.
Ci sedemmo a nostri posti e aspettammo l'arrivo del professore.
"Da quanto tempo ragazze!"
La voce squillante di Mark risuonò nella classe e in pochi
secondi io e Amber ce lo ritrovammo addosso mentre ci abbracciava.
"Ciao Mark! Tutto bene?" Chiesi ancora stretta a lui.
Finalmente lasciò la presa su di noi e inchiodò il le sue iridi azzurrine nelle mie.
"Alla grande!"
"Sembri diverso! Sei più...erm, beh, muscoloso!"
"E sono anche dimagrito di tre chili". Sorrise fiero di sè.
"Solo io ho mangiato come un maiale a dieta nelle vacanze??" Disse accigliata la mia amica.
Io e il ragazzo ridemmo per la sua faccia buffa e quando il docente
entrò in classe ci mettemmo ordinatamente ai propri posti.
Storia era una vera e propria palla, per non addormentarmi del tutto
sul banco io e Mark ci lanciavamo palline di carta di continuo,
sulll'ultimo pezzo di carta c'era il disegno del professore fatto a caricatura: sembrava Homer Simpson.
Soffocai una risata e lo passai ad Amber che diventò viola alla vista di quel "ritratto".
Per fortuna non venimmo scoperti e all'ora di pranzo ci dirigemmo nella mensa.
"Uh miracolo! Oggi il cibo sembra commestibile".
La cuoca della mensa rivolse prima uno sguardo di fuoco alla mia amica
e poi mise nel piatto le patate in modo davvero poco delicato.
"Sei la solita Amb". Dissi ridacchiando. Lei fece spallucce e dopo poco al tavolo, si aggiunsero Mark, Ashley e Maya.
"Hey Mad, c'è Rebecca che non smette di mandarti occhiatacce". Proferì a bassa voce Maya.
Confusa mi girai dalla parte opposta e vidi quell'arpia squadrarmi
dalla testa ai piedi. Feci una smorfia di indifferenza e tornai a
pranzare,
che al momento mi sembrava molto più importante.
Una volta finito di pranzare decidemmo di fare un salto nella
biblioteca della scuola per consultare qualche libro di filosofia visto
che avevamo
un compito da svolgere su Freud.
"Miss cazzi volanti ore dodici". Mi avvertì Mark nell'orecchio alla vista di Rebecca nel corridoio.
Feci finta di non guardarla quando lei passando mi diede una spallata.
"Potresti fare attenzione quando cammini?!" Le dissi infastidita.
"Ciao anche a te Miss Styles".
Un cipiglio si formò sul mio volto quando pronunciò quelle parole. Come diavolo faceva a sapere di me e Harry?
E poi con quel tono da ochetta stridula! Dio se non la sopporto...
"Perchè ti interessi tanto alla mia vita?"
"Non mi interessa niente di te, piuttosto del tuo ragazzo". Sorrise maliziosa.
Invoco tutti gli angeli del Paradiso a trattenermi a non prendere a sprangate questa cretinetta senza cervello.
"Io ti consiglio di non pensarci più di tanto perchè è già impegnato con la sottoscritta".
Fece una risata isterica mentre attorcigliava al suo dito una ciocca di
capelli scuri. Smise di ridere e assunse un'espressione diabolica
avvicinandosi
al mio orecchio.
"Sono imprevedibile Smith."
Detto questo si allontanò, ma non poteva finire così.
"Allora non conosci me, Tyler". Si fermò per un momento stordito e come pensavo, non si aspettava che le rispondessi.
Risi soddisfatta e tornai alla mia compagnia.
"Madison hai la mia stima!" Mi abbracciò Ashley e vidi Amber e Mark farmi il pollice all'insù.
Chi si credeva di essere quella sottospecie di cavernicola rifatta?
Anche se non mi ero lasciata sottovalutare, c'erano tante domande che affolavano la mente:
come conosce Harry? Perchè così tanto accanimento nei miei confronti? Ma soprattutto dove voleva andare a parare?
Domande e domande ma niente risposte, sò solo che da questo momento in poi devo tenere gli occhi ben aperti.
Harry è mio, lo amo e nessuno lo porterà via da me.
"Mad non ci pensare.
Harry vuole solo te e nel caso dovesse rompere le palle qualla
sgualdrinella, non credo che la passerebbe liscia".
Amber sapeva che ero molto preoccupata, ormai mi conosceva benissimo e sapeva sempre come aiutarmi.
"Già...non conosce ancora il mio lato cattivo". Assottigliai gli occhi per rendermi accattivante e lei di rimando mi fece l'occhiolino.
"E' proprio una bastarda".
Ci voltammo e Maya si portò una mano sulla bocca per lo stupore.
Incominciammo a ridere a più non posso, sotto a quella ragazza
tutta gentile e casta si nascondeva una forza, potevo metterci la mano
sul fuoco.
"Maya stai uscendo dal guscio! Mi sorprendi ragazza!"
Mark avvolse la piccola ragazza sotto il suo braccio e di colpò
arrossì. Era davvero dolce, ma con un bel caratterino.
Ci avviammo finalmente nella biblioteca e ci mettemmo all'opera sui libri.
*
* * *
"Si va a casa finalmente!"
Ashley portò le mani in alto esclamando.
Eravamo davvero stanchi, io soprattutto sembravo un panda appena uscito
dal letargo, sbadigliai e d'improvviso sentii un colpo sul braccio.
"Ahio! Amber la delicatezza cazzo!"
"Calmati biscottino, c'è il tuo principe con la sua bella carrozzeria".
Seguii il suo sguardo e nel mio campo visivo entrò il ragazzo dai capelli ricci in tutta la sua bellezza.
Era poggiato alla fiancata della sua auto con le braccia conserte
al suo petto e un'aria seria ma allo stesso tempo sensuale.
"Io vado, ci vediamo domani!"
Salutai i miei amici e arrivai a passo svelto dal mio ragazzo: appena
mi vide si formò sul suo volto il solito sorriso mozzafiato e
lasciò penzolare
le braccia lungo il busto.
"Ciao piccola".
"Ricciolo".
Poggiai una mano sulla sua spalla e con le punte dei piedi arrivai alle sue labbra per poi lasciarci un bacio.
"Che ci fai qui?" Chiesi sorridente.
"Solo per vedere la mia bellissima ragazza." Abassai lo sguardo per l'imbrazzo e sentii le sue dita sollevarmi il mento.
"Resti con me fino a stasera?" Mi chiese con la sua voce roca, mi avrebbe fatto sciogliere come un budino molto presto.
"Va bene, avviso la nonna".
"Dille che dormi a casa mia". Alzai il capo e lo guardai interrogativa.
"Come?! Non ho niente da indossare e poi..."
"E poi niente. Dai, non voglio stare da solo in quella casa così vuota!"
"D'accordo. Sei così convincente".
"Una delle mie tante doti".
Ridemmo e ci sedemmo nella sua auto confortevole.
Chiamai mia nonna per avvisarla che avrei dormito da Harry, anche se all'inizio non era d'accordo alla fine cedette.
"Bene, ora sono tutta per te". Baciai la sua guancia e poggiai il capo sulla sua spalla.
"Hai cambiato profumo?" Mi chiese stando attento alla starda.
"Si, questo è alla pesca".
"Mi piace". Sorrisi e cominciai a baciargli il collo, sentii formarsi la pelle d'oca sotto il mio tocco.
"Piccola...non qui".
Ormai anche il suo profumo mi aveva annebbiato i sensi e non potevo farne a meno della sua pelle liscia e morbida.
Insistetti ancora a baciarlo e questa volta lo sentii irrigidirsi e la sua bocca lasciò un lungo sospiro.
Toccò anche alla clavicola che scoprì dalla sciarpa che indossava e pian piano salì fino alla mandibola.
"Mad sto giudando". Disse ancora scosso, sorrisi e poi baciai il lobo dell'orecchio.
Tornai composta sul sedile e mi guarda con quell'espressione furba.
"Non preoccuparti, dopo sconterai la tua pena".
Ridacchiai e misi la mano sulla sua che stava beatamente poggiata sulla mia coscia.
All'improvviso vidi il tachimetro aumentare la velocità e spaventata mi rivolsi ad Harry in cerca di una spiegazione.
"Harry, per favore rallenta".
Sembrava che non mi stesse ascoltando, invece aumentò ancora una
volta la velocità e dovetti tenermi alla maniglia.
Per fortuna eravamo in periferia e non c'erano molte auto, e nemmeno
presenza di polizia, altrimenti a quest'ora saremo già
rinchiusi dietro le sbarre.
"Harry cazzo! Vuoi farmi morire?!"
Finalmente frenò e ringraziai Dio che avessi indossato la cintura di sicurezza.
Avevamo il fiatone e ci vollero minuti prima che il mio cuore tornasse a pulsare regolarmente.
"Wooo, che scarica di adrenalina!!"
Il riccio gridò entisiasta,spense il motore e finalmente mi resi conto che eravamo in mezzo al nulla.
Talmente la velocità e la tensione che non mi accorsi di essere lontani dalla civiltà.
"Adrenalina un paio di palle! Ma ti rendi conto? Rischiavo di fare compagnia a mia madre al cimitero!"
Subito la sua espressione cambiò: si era finalmente accorto di quanto fossi spaventata e dopo
il mio commento vidi nel suo sguardo malinconia e senso di colpa.
"Tesoro scusami, ero solo felice".
"Felice? E per cosa?"
Mi guardò negli occhi e sembrava che stesse cercando le parole giuste da proferire.
Lo incitai con lo sguardo e dopo che prese un lungo respiro diede parola ai suoi pensieri.
"Tuo padre oggi ci ha fatto fare una corsa e dopo averci valutato mi ha scelto come pilota da garaggiare alla gara".
Non riuscivo a credere le mie orecchie.
Harry ad una corsa? No no no, ho visto tanti ragazzi farsi male in
questo contesto e non voglio che lui accada qualcosa di peggio.
"E t-tu hai accettato?"
"Certo! Non sai che onore e ti prometto che vincerò a tutti costi".
"Harry
ascoltami...Molti ragazzi hanno fatto una brutta fine e se dovesse
capitare anche a te , io non riuscirei a sopportarlo".
"Piccola mi hai visto? Sono bravo e non mi farò male, te lo prometto.
Tuo padre si fida di me".
Non ero del tutto d'accordo ma infondo mio padre aveva dato la sua fiducia, non poteva deludere il suo capo.
Anche se ci avrei messo tutta me stessa a convinrcelo a non fare questa
gara, lui avrebbe comunque continuato a dirmi che sarebbe andato tutto
bene
e che mi facevo problemi per niente.
Non volevo che mi prendesse per una bambina, ma è pur sempre il mio ragazzo è normale che ci tenga.
"Okay. Promettimi che terrai gli occhi aperti".
"Certo, non posso stare senza te".
Mi baciò a lungo e verso sera andammo a casa sua.
Bowie come sempre ci fece le feste e dopo che posai lo zaino vicino al
divano e fatto un pò di coccole al suo cagnolino mi sedetti
stanca sul suo divano.
Harry fece capolino nel salotto con in mano dei vestiti e me li porse.
"Se vuoi fatti una doccia. Indossa questi, io ti aspetto qui".
Annuii e andai a farmi una doccia calda nel suo bagno.
Dopo aver indossato gli abiti prestati da Harry tornai giù dove
mi si presentò una tavola apparecchiata con cura e dei piatti di
pasta fumanti.
Cercai con lo sguardo il riccio, poi sentii che stava armeggiando con qualcosa in cucina e lo raggiunsi silenziosamente.
Circondai la sua vita con le braccia e lasciai un bacio sul suo collo.
"Sei un uomo di casa perfetto". Si girò e mi diede un bacio a stampo.
"Grazie piccola".
La cena procedette molto bene, mi complimentavo ogni minuto con Harry per le sue doti culinarie e arrossiva sempre, che dolce!
Lo aiutai a rigovernare e dopo aver visto un film in tv decidemmo di andare a riposarci.
Ora eravamo sdraiati abbracciati e continuavamo a parlare tranquillamente.
"Sarebbe bello se tu venissi a vivere da me".
All'inizio rimasi sorpresa: non mi era mai capitato di pensare ad una eventuale convinenza con Harry.
"Mi piacerebbe tantissimo, ma è meglio fare le cose con calma."
"Capisco".
"Ciò non toglie che io non possa venire e stare abbracciata tutto il tempo con te". Baciai la punta del suo naso.
Lui si alzò sui gomiti e mi baciò intensamente.
Portai le mani nei suoi boccoli e feci il modo che si avvicinasse ancora di più.
Le lingue si scontravano in una danza dolce e piena di passione tanto da farci rimanere senza fiato.
Allargò le mie gambe in modo da mettersi tra loro e sempre
sostendosi continuò a baciarmi fino a scendere sul collo.
Prese l'estremità del colletto della maglietta che indossava e
la spostò in modo da esporre più pelle e quindi lasciare
la sua umida scia di baci.
Il mio respire si fece irregolare: quandi avvertì il
ringonfiamento di Harry battermi sulla coscia arrossii e presi a
massaggiare le spalle e il suo petto.
Mi tolse la maglia facendomi rimanere in reggiseno e subito dopo
cercò di sfilare anche la sua; ma lo precedetti perchè
gliela tolsi io.
Questa volta fui io a baciarlo lungo tutto l'addome e la mia mano finì sul cavallo dei suoi pantaloni,
lo sentii boccheggiare e in gesto fulmineo prese il mio polso e mi fece aderire la mia schiena alla tastiera della letto.
"Facciamo l'amore Mad".
Mi guardò col suo sguardo penetrante e non ricevendo risposta da
parte mia si avvicinò di nuovo al mio collo baciandolo ad ogni
angolo.
"Sii mia stanotte".
Era stato estramemente dolce e io sentivo il bisogno di sentirlo
più vicino, era arrivato il momento che aspettavo da tanto e non
potevo tirarmi indietro:
lo desideravo con tutta me stessa.
"Fammi tua Harry".
Guten Abend meine Schätze!
Allora che ne pensate di questo capituluzzo?? xD
Io sono davvero curiosa di sapere come andrà la gara che affronterà Harry.
Ma andiamo oltre...Harry e Madison stanno per fare mlmlmlm *-*
Non perdetevi il prossimo capitolo ;)
Grazie a tutte coloro che recensiscono e che seguono la storia!
Spero di sentirvi presto <3
Un bacio a tutteee!!!
Hilary xx
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Capitolo 36 *** Lo fai ancora il frullato alle fragole? ***
cap 36
Il mondo sembrava essersi fermato in quella stanza: il suono che echeggiava era lo schiocco dei nostri baci.
Il suo tocco era così delicato facendomi sentire ancora più fragile e quasi come vetro.
L'odore di muschio che impreganavano i suoi ricci mi
mandò in totale estasi, carezzavano il mio viso provocandomi
brividi
lungo tutto il corpo.
I suoi occhi cercarono i miei e non persi tempo a far combaciare i nostri sguardi: quel verde intenso, era capace di portarti
in un profondo abisso, cancellandoti ogni cosa dalla mente.
Le sue grandi mani scesero lungo il mio ventre per poi soffermarsi sui miei slip in pizzo color cipria:
con un dito tracciò la mia femminilità e mi sentii
bagnare all'istante: chiese il mio consenso guardandomi e tirò
giù
il tessuto.
Mi baciò l'interno coscia e poi tornando sulle mie labbra sentii
che armeggiava con il gancio del reggiseno dietro la schiena
con le sue mani calde; lo tolse e fui completamente esposta ai suoi occhi famelici.
"Che splendida visone".
Disse passando la lingua sul suo labbro inferiore. Come fa ed essere così perfetto?
Arrossì sia al complimento e sia per il suo sgaurdo attento sul tutto il mio corpo.
Arrivò al livello del mio viso e prese a baciarmi prima dolcemente poi con più foga, la sua lingua era calda e
notevoli volte fece scontare i nostri bacini, sentendo che era al limite della sopportazione.
"H-harry, t-togli i boxer s-se vuoi".
In men che non si dica fu anche lui totalmente nudo e potei osservarlo in tutta la sua bellezza.
"Stai per essere completamente mia Mad". Sussurrò con tono basso al mio orecchio baciandolo.
Emisi un suono di protesta, non potevo resistere a lungo: volevo essere un'unica cosa con lui in questo momento.
Mi agrappai ai suoi capelli e li tirai in modo che capisse.
"Ho una voglia matta di te". Dichiarai con gli occhi chiusi. Il suo naso si scontrò con la mia guancia e soloallora aprii gli occhi, trovandolo
a due centimetri di sitanza che sunito annullò baciandomi.
"Anch'io piccola...Prometto di non farti male".
Indugiò nelle tasche dei suoi jeans che giacevano sul pavimento
e ne estrasse una bustina trasparente. L'aprii e indossò il
materiale in lattice.
Mi prese la mano e pian piano sentii il suo membro farsi più
vicino, fino a quando i nostri corpi non furono connessi l'uno con
l'altro.
Era una sensazione così bella e intima tantè sembrasse
che il tempo si fosse fossilizzato: ogni secondo che passava
il mio corpo percepiva una sensazione così forte che alla fine mi lasciai andare nel mio stato più euforico.
Harry altrettanto si lasciò trasportare dalle mie stesse
emozioni arrivando in punto che a parole non si può esprimere.
Ansimanti e entrambi appaggati dalle sensazioni donateci, ci abbracciammo sotto le calde coperte.
"La notte più bella della mia vita".
Emise soddisfatto: un sorriso con tante di fossette si fece largo sul suo volto angelico e assentii alle sue parole.
"Non ho mai provato nulla del genere...E' bello sentirsi così vicini con la persona che ami".
Constatai mantendendo vivide i momenti di poco fa.
Arrossì anche lui e lo ritenni così dolce.
"Già, credo che sia la prima volta anche per me...insomma, è così diverso! Solo grazie a te ho provato
emozioni del genere! Mi sento...completo".
Le sue parole mi scaldarono il cuore: sapevo delle sue relazioni da una scappatella e via, ma sentire
che io sia la sua ragione di felicità mi porta ad essere più pazza che mai di lui.
"Ti amo così tanto". Dissi baciando il suo collo.
"Io di più piccola, più di chiunque altro".
Poggiai il capo sul suo petto e sentii i battiti del suo cuore così calmi, era un suono bellissimo.
"Sai chi mi ha chiamato oggi?" Proruppe.
"Chi?"
"Mia mamma". Di colpo alzai il capo e loo guardai accigliata, sembrava tranquillo.
"Davvero? Beh, è una bella cosa no?"
"In effetti si. Mi è mancata la sua voce e ha detto che vuole riverdermi al più presto.
Sai che vuol dire per me Mad? Dopo tanto tempo posso riabbracciarla e mi ha perdonato per quello che ho fatto".
"Capisco Harry, sono contentissima!"
"Ma c'è un particolare che non mi quadra".
"Quale sarebbe?"
"Mio padre ha annullato il divorzio e sono di nuovo insieme, speravo che se ne fosse andato dopo
tutti i casini che ha combinato. Ancora più strano è mia madre che si è lasciata convincere da lui".
"Vuol dire che lo ama troppo per lasciarlo andare: e poi bisogna dare a tutti una seconda chance, può darsi che tuo padre
è cambiato, per tutti voi".
"Non è il tipo
Mad, ha sempre fatto di testa sua, non gliene frega un cazzo, anche se
si tratta della sua famiglia".
Era un argomento abbstanza delicato da affrontare, sapevo per certo che
il perdono di Harry verso il padre sarebbe stato duro da
conquistare. Harry ha un carattere forte, si fida delle persone che gli
sono accanto e se perdono la sua fiducia è davvero difficile
che ti perdoni.
"L'importante è che tua madre sia felice, giusto? Anche se non lo perdonerai rimarrà sempre tuo padre,
è stato
importante per te, ma nulla toglie che potrebbe essere cambiato e ti
accolga in casa sua ritendoti un figlio meraviglioso".
Mi accarezzò una guancia e lasciò un bacio casto sulle mie labbra, poi poggiò la fronte sulla mia.
"Sono fortunato ad avere te. Grazie piccola".
"Non faccio niente di speciale Harry..." Ridacchio imbarazzata.
"Invece sì. Hai
dato una svolta alla mia vita e per una volta sento di essere
veramente vivo: dirti "grazie" è il minimo che possa fare.
Sei unica".
Mi avvolse nelle sue braccia e dopo un lungo bacio pieno carico di passione, finimmoper fare di nuovo l'amore.
* *
* *
Pov's Harry
Mi trovavo dietro quella porta di legno bianco titubante di suonare il campanello.
Stavo per rivedere la mia famiglia e non so spiegare le emozioni che riportano il mio corpo.
Basta aspettare, mi decisi e suonai, pregando che ci fosse qualcuno ad accogliermi.
Se ci fosse stata Madison avrebbe stretto senza alcun dubbio le nostri mani facendomi rilassare: purtroppo che avesse scuola
e non ha potuto conoscere la donna fantastica che è mia madre.
L'attesa sembrava un'agonia, riprovai a suonare e in men che non si dice si aprì la porta rivelandomi
la persona più importante di questo mondo.
"Harry sei tu?! Oddio come sei cresciuto!"
Mia madre mi accolse in uno dei suoi caldi abbracci: mi arrivava al petto e la mia figura incombeva su di lei.
Sentii delle lacrime bagnarmi la maglietta e la strinsi ancora più forte.
"Sono tornato mamma".
"Quanto mi sei mancato bambino mio...Sono stata così sciocca a non cercarti, perdonami!"
"Calmati mà, sono qui e non me ne andrò più".
"Vieni dentro, non vorrai mica ammalarti". Disse finalmente
sorridendomi e facendo spuntare una scintilla nei suoi occhi verdi come
i miei.
Entrammo e notai che non era cambiato niente: il solito odore di limone e biscotti fatti in casa, l'aria calda e coinvolgente.
Respirai a fondo e tanti ricordi si fecero spazio nella mente.
"Vuoi bere qualcosa?" Mi chiede premurosa.
"Lo fai ancora il frullato alle fragole?"
"Tutto per il mio tesoro". Risi e cominciò a mettersi all'opera.
Per un'ora e mezza parlammo di tutto, non lasciammo niente in sospeso e con incredibile coraggio
parlai della mia relazione con Madison e anche dell'accaduto con Lisa e il bambino.
Raccontai anche quanto ho dovuto aspettare che fosse tutta per me: parlandone ne sentivo già la mancanza.
Ripensando alla nostra prima notte insieme, sento i brividi percorremi la spina dorsale.
"Sapevo che avresti trovato la persona giusta, e poi te la meriti...sei una persona che ha tanto da offrire".
Ero contento che fosse felice per me, di solito portavo a casa ragazze diverse ogni settimana e ogni volta
mi rimproverava di essere superficiale nei confronti delle ragazze.
"La amo mamma, devi conoscerla assolutamente".
"Non vedo l'ora!"
"Ma...papà e Gems?"
"Tua sorella è fare la spesa; ha finalmente imparato a cucinare!
Tuo padre, beh, è impegnato a lavorare per una corsa".
"Una corsa? Non hai lasciato quell'ambiente?"
Mio padre era un famoso pilota di auto da corsa, si era aperto un'azienda tutta sua e ora aveva a lavorare dipendenti per lui.
"No, non l'ha mai fatto". Disse un pò delusa.
"Lavoro nell'officina del padre di Madison: mi ha scelto per gareggiare..."
"Harry per favore stà attento, non voglio perderti ancora".
"Non succederà. Ora devo andare a prendere Mad a scuola,
verrò a trovarti presto, probabilemente con lei". Arrossì
e lei lo notò. Ridacchiò dal mio visibile disagio e lasciò un bacio sulla mia guancia.
"La porta di questa casa è sempre aperta, torna presto Har".
Ci scambiammo un abbraccio e tornai a Londra in tempo per prendere la mia ragazza a scuola.
Una volta arrivato, parcheggiai e aspettai il suo arrivo: un tichettio
sul finestrino mi fece sussultare. Abbassai vidi chi fosse.
"Ciao Harry!" Mi disse una ragazza mora simile ad una barbie scaduta con una voce fastidiosa.
"Ci conosciamo?"
"Io sì. Mi chiamo Rebecca, e frequento la stessa scuola di Madison".
"Sei sua amica?"
"Più o meno. Stai aspettando lei giusto?"
"Si..." Risposi spaesato, ma che vuole sta cotonata?!
"Beh, nel frattempo di tò il mio numero, visto che vedremo molto
presto". Mi porse un biglietto estratto dalla scollatura della sua
camicetta
per niente adatta al vestiario scolastico.
"Non mi serve il tuo numero...E poi perchè dovremmo vederci? Non ti conosco nemmeno,
ritenta con un altro barbie".
Dissi sogghignando, Ma davvero conquistava i maschi così? Pft, che amarezza!
"A presto Styles".
Bene, sa anche il mio cognome...mi spaventa questa streghetta mal rifatta!
Il mio sguardo saettò subito ad una lunga chioma castana: eccola
lì, perfetta anche se sarà sicuramente stanca.
La risata che lascia la sua bellissima bocca rosea e le sue curve così seducenti.
Suonai il clarcson e subito voltò l'attenzione alla mia auto: salutò i suoi amici e venne di corsa da me.
"Ciao riccio".
"Ciao bellissima". Ci baciammo a stampo e mi disse di andare a casa sua , non c'era nessuno e potevamo stare soli.
* *
*
*
"Dai Harry, fammi studiare!"
Dal momento che prese in mano quel noiossissimo libro di chimica, non le lasciai pace.
Volevo stare sdraiato con lei mentre guardavamo un film con del gelato e le carezze.
"Ma a cosa ti serve
sapere cos'è la fotonsintesi?! C'è tempo per
studiare...potresti stare con il tuo bellissimo ragazzo?"
"Il mio bellissimo ragazzo potrebbe aiutarmi anche a studiare e dopo possiamo fare tutto quello che ci passa per la testa".
"Oh si, specialmente se mi vengono delle idee fantastiche". Dissi malizioso mentre le davo una pacca sul sedere.
"Tieni giù le mani riccio impertinente!" Squittì divertita. La rincorsi e poi l'adagiai al muro per baciarla con trasporto.
Il mio cellulare squillò e dovetti staccarmi da quel bellissimo contatto.
"Pronto?"
"Ciao fogliolo, contento di sentirmi?" Non può essere vero...
"P-papà?"
"Esatto, tua madre mi ha dato il tuo nuovo numero...ti va se ci vediamo per una chiaccherata?
Sai per recuperare il tempo perduto".
"Non sono sicuro di venire." Dissi con tono fermo. Ora si preoccupava di me, questo è il colmo!
"Dai Harry, non farmi sentire male già in partenza. Andiamo, vieni al Lake Bar fra mezz'ora, non dirmi di no".
Il solito che deve per forza vinta. Sbruffai e alla fine accettai, in fondo che mi costava una chiacchierata?
"Un'ora solo per parlare, niente di più , niente di meno intesi?"
"Perfetto. A dopo".
Terminai la chiamata e Madison mi studiò con sgaurdo attento e serio. Aveva capito come mi sentissi.
"Hai fatto bene ad accettare, dimostra l'uomo che sei diventato anche senza di lui".
"Hai ragione piccola. Ora vado, ma dopo torno perchè devi ancora farmi le coccole ricordi?"
Canzonai avvicinandomi alla sua figura, portò le braccia intorno al mio collo e baciò la punta del mio naso.
"Non me sono dimenticata. Và, ti aspetto qui".
"Ti amo"
"Anch'io riccio".
Ci salutammo e andai verso la mia range rover, diretto alla chiaccherata con mio padre.
Hola Chicas!!!!!!!!!
Ecco a voi il 36° capitolo, spero vi piaccia :)
Troviamo una parte piccante e poi l'incotro tra a Anne ed Harry :''''D
Ma poi Rebecca che vorrà mai da Harry? O.o
Ma soprattutto il padre che intenzioni ha??
Tutto questo lo scoprirete nel prossimo capitolo ;)
Ahahahha, sono una bastardasss, ma
ora non posso restare un minuto di più, domani c'è quella
scuola di cacca di piccione di Kevin che mia aspetta -.-
Un bacio e un grandissimo GRAZIE a tutte coloro che recensisono e seguono la storia...SIETE FANTASTICHE!!! <3
Hilary xx
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Capitolo 37 *** Offerta. ***
cap 39
Il crepuscolo fece capolino nel cielo sfumato di color
arancio e pian piano le luci dei negozi
iniziarono ad accendersi e l'aria divenne leggermente più
fredda.
Per tutto il tragitto non feci altro che pensare a cosa
vorrà dirmi mio padre.
Dopo lunghi quattro fottuti anni si ripresenta facendo l'apprensivo
e invitandomi a bare un caffè come se nulla fosse:
perciò mi raccomandai mentalmente di avre un certo
temperamento nei suoi confronti.
Fatte alcune manovre, parcheggiai l'auto e mi recai nel bar dove era
stato fissato l'incontro.
Scorsi mio padre già seduto ad un tavolino mentre
sorseggiava la
bevanda; mi avvicinai e il color scuro dei suoi occhi si
incastrò col mio chiaro.
"Figliolo, da quanto tempo! " Mi abbracciò
esclmando. A quel gesto rimasi perplesso ma poi ricambiai.
"Diavolo quanto sei cresciuto...Accomodati e se non ti dispiace mi sono
permesso di ordinarti una tazza di cioccolata".
"No figurati, grazie". Che situazione imbarazzante.
"Beh, che mi racconti?" Esordì dando
vita ad un argomento.
"Le cose vanno piuttosto bene. Ho un lavoro, un appartamento tutto mio
e una ragazza".
"Mmh. Di certo le ragazze non ti sono mai mancate".
Sogghignò
alludendo al passato, mentre prendeva un sorso dalla sua
tazza.
"Questa volta è diverso. Sono cambiato e ci tengo alla mia
relazione". Affermai duro: lui non era sicuramente la
persona indicata
per
parlarmi di relazioni.
"Tua madre me ne ha parlato...E' la figlia di Joe Smith vero?"
Agrottai le sopracciglia.
"Si, e di conseguenza sono l'operaio di suo padre".
Ridacchiò sommessamente mentre asciugava i baffi con un
fazzoletto.
"Ah Harry...Ma non ti rendi conto di cosa mi stai dicendo?"
Ora ero più confuso che mai e il suo atteggiamento stava
iniziando ad irritarmi.
"No. Cosa dovrei capire?"
"Insomma dai...ti sei ridotto a fare l'operaio? Per di più
con il padre della tua ragazza. Andiamo Harry,
se fossi in te cercherei qualcosa che soddisferebbe le mie
aspettative".
Adesso ne ero più che certo: non era cambiato affatto in
questo
anni, è lo stesso uomo presuntuoso e sicuro di
sè
senza peli sulla lingua.
Come si permetteva di comportarsi così dopo tutto questo
tempo?
"Sappi che prima di avere questo lavoro ho dovuto rimboccarmi le
maniche facendo il cameriere e lavorando in una panetteria: quindi
questo
rientra nelle mie aspettative".
"Ma tu-"
"E poi non vedo il motivo di mettere in mezzo alla discussione la mia
ragazza e suo padre".
Iniziai ad alterarmi.
Sospirò e quando alzò lo sgaurdo era freddo e
distaccato.
"Ascoltami figliolo, ho fatto tanti errori e ho perso una parte della
tua vita, perciò voglio rimediare.
Ma allo stesso tempo non ti permetterò di rimanere
nell'ombra: sei destinato a grandi cose Harry!"
Enfatizzò gesticolando animatamente.
"Dove vuoi arrivare papà?"
Sapevo che il fine di quell'incontro e di questa conversazione fosse
destinata ad altro.
Non ci vuole molto a capire, è sempre stato così
e in un
certo senso mi maledissi di aver accettato ad incontrarlo.
"Vieni con me, capirai meglio".
Finii di bere e lo seguii fino all'uscita del bar.
"Ho la macchina qui, ci andiamo insieme?"
"No, ho la mia auto. Tu và avanti, io ti seguo."
Meno male per questo non obiettò e quando fummo tutti e due
sulla strada lo seguii come dissi.
Ci dirigemmo nella periferia di Londra, fin quando arrivammo al confine
con Holmes Chapel.
Dopo pochi minuti ci addentrammo in un gran capannone e visto che era
sera riuscii a scorgere solo quello, poi alla fine capii.
Mi aveva portato sul suo posto di lavoro.
Parcheggiammo e ci soffermammo sulla soglia dell'entrata fin quando mio
padre prese un mazzo di chiavi e accese i neon rivelandomi
una grande officina con auto in fase di restaurazione e altre altre
finite ed esposte. Rimasi stupefatto: era tutto più grande e
organizzato.
"Come vedi gli affari vanno più che bene qui".
"Lo vedo".
"Ti ho portato qui per dimostarti quante cose sono cambiate e se tu
prendessi in considerazione di lavorare qui, come socio ovviamente".
Per poco mi strozzai con la mia stessa saliva.
Era un offerta accettabile ma se il passato fosse stato diverso non
avrei battuto ciglio ad acconsentire.
Far parte di questa azienda sarebbe stato grandioso e il profitto
più alto: avrei comprato una vera e propria casa, con
più
spazi e magari
che avrebbe soddisfatto sia me e Mad.
Ma con un'offerta non si può rimediare a tutto.
"Io non posso accettare. I lavoro che ho mi va benissimo e poi non
credere che con tutto questo
riuscirai a guadagnare la mia fiducia".
"Sto solo cercando di riavere mio figlio. Davvero non ti fanno comodo
altri soldi?
Con me potresti guodagnare il quaranta percento in più di
quello che prendi in un mese!"
"E' davvero un grande offerta, ma non posso...non posso. Me la sono
cavata fin ora e riuscirò a farlo anche nei prossimi giorni,
mesi, anni".
"Vorrà dire che non pagherò più le
bollette per tua madre e metterò all'asta la nostra casa".
"Cosa?! Stai delirando..."
"Io e tua madre siamo separati in casa: ha voluto una mano con le spese
e in cambio lei fà quello che deve fare e resta con me".
E io pensavo che
stessero davvero insieme...
"Non puoi ricattarmi in questo modo! E poi perchè
prendertela con la mamma?!
Ti ha sempre amato e rispettato ma tu?! Tu invece te ne sei sbattuto di
lei: l'hai picchiata, l'hai fatta piangere e per colpa tua
me ne sono andato quando avevo solo sedici fottuti anni!"
Sbraiatai contro quell'uomo che definivo "padre". Mi stava ferendo
ancora una volta e per di più mi ricattava.
Provo solo ribrezzo nei suoi confronti.
"Le cose stanno così Harry: o fai quello che ti dico o le
conseguenze saranno quelle.
Quindi domani assicurati di non far parte di quella cazzo di azienda di
Smith, lascia in pace sua figlia e recati subito qui!"
"Stai dando di matto! Non voglio lasciare la ragazza che amo!"
"Al diavolo l'amore Harry! Qui c'è di mezzo la mia
azienda...la
tua azienda! Sarai finalmente un uomo d'affari, non c'è
tempo
per una donna nella tua vita e poi potrai averne altre quando
vuoi".
"Io non voglio nessun'altra all'infuori di Madison capito??! Non vado a
puttane e non mando all'aria la mia storia!"
"Bene, vuol dire che provvederò anche per Smith".
Corrugai la fronte e sentivo i nervi arrivare alle stelle. Odio quando
diventa uno sporco manipolatore.
"Tu non provvederai per nessuno! Lasciami in pace come hai
sempre fatto cazzo! A mai più!"
Me ne andai più furioso che mai e giurai che non ci avrei
più parlato in vita mia con quel verme.
Presi la macchina e tornai a Londra.
Stavo per dirigermi verso un pub dove avrei affogato la mia rabbia
quando mi ricordai di una cosa più importante. Anzi una
persona
più
importante.
Se mi avesse visto ubriaco come minimo mi avrebbe urlato in faccia e
l'avrei delusa.
Quando me ne sono andato di casa ho promesso a me stesso che
sarei diventato una persona migliore e con dei valori.
Il passato non avrebbe infangato il mio presente e soprattutto il mio
futuro.
Decisi di soffermarmi in un piccolo chiosco dove vendevanoo fragole,
presi anche la crema alle nocciole e partii subito dopo.
Arrivai sotto casa della mia ragazza e come i vecchi i tempi mi
arrampicai sull'albero e vidi con gran sorpresa che la porta del suo
balcone era aperta.
Ci entrai silenziosamente e sentii provenire dalla porta del bagno lo
scorrere dell'acqua: stava facendo una doccia.
Decisi di farle una sorpresa: mi spogliai e nascosi i vestiti nel
piccolo mobiletto, posai le fragole sulla scrivania e dopo di che mi
misi sotto le calde coperte
del suo letto con solo i boxer e aspettai che uscisse.
Dopo dieci minuti sentì la porta aprirsi e il profumo di
vaniglia si impossessò del mio naso.
Mi accorsi che si avvicinò al letto per infilarsi la
maglietta e
d'improvviso uscii da sotto le coperte spaventandola.
"Santissimo cielo Harry! Pensavo che avessi finito con questi giochetti
del cazzo!"
Adoravo quando si alterava , diventava ancora più sexy.
"Ahahaha
la tua faccia! Dai, ho voluto farti una sorpresa piccola!"
L'attirai a me e sprofondammo nel suo letto.
"M-ma tu
non hai i v-vestiti".
"No
piccola, lo sai che dormo così". Le ammiccai e
ridacchiò.
Notai che indossava solo il reggiseno e un paio di pantoloni
; d'istinto mi morsi il labbro inferiore.
E' perfetta cavolo, ed
è mia.
"Smettila
Haz, mi fai sentire a disagio". Arrossì
accorgendosi del mio sguardo attento sul suo corpo.
Mi alzai e presi la confezione contente le fragole e la cioccolata:
l'aprii e strabuzzò gli occhi.
"Sei
sorpresa eh?"
"Mhm,
molto...Ne avevo voglia già da tempo". Si
infilò la maglietta ma lo bloccai.
"Resta
così, è una visone piacevole per i miei occhi e
poi anch'io sono mezzo nudo!"
Dissi in modo convincente e provocante, sapevo che alla fine avrebbe
ceduto.
"Va bene,
ma restiamo sotto le coperte perchè si muore dal freddo!
Non
capisco come tu faccia a resistere".
Si rimise fra le coperte e mi aggiunsi anch'io prendendo una fragola,
ne porsi un'altra a lei e la mangiò.
"Che ne
dici se ci aggiungiamo la cioccolata?"
"Ottima
idea Harold".
Si sporse verso la scrivania e prese il barattolo contenente la
cioccolata: quando finì di mangiare, vidi le sue labbra
sporche.
"Che hai
da ridere?!" Mi chiese altezzosa mentre io ridevo per la
sua faccia buffa da bambina.
"Hai del
cioccolato spalmato sulla faccia".
Mi fiondai sulla sua bocca e iniziai a passare la lingua dove c'era
cosparsa la cioccolata e le sue mani finirono dritte nei miei ricci
facendomi ansimare
allo stesso tempo.
La rabbia che avevo stava sciovolando via via grazie al suo tocco.
Quando sto con lei il tempo sembra fermarsi, facendomi dimenticare di
tutte le cose che mi circondano: è la mia medicina.
Mi rialzai dal suo viso e vidi che aveva ancora gli occhi chiusi e
pochi secondi dopo li riaprì, facendomi affogare nei suoi
bellissimi occhi.
Mi venne un'idea e non persi tempo ad attuarla.
"Che stai
facendo riccio?" Chiese maliziosa.
"Ora
vedrai".
Presi il barattolo di cioccolata e con un dito ne raccolsi un
pò per stenderla sul collo della ragazza sdraiata sotto di
me:
ne presi ancora un pò e l'applicai nella vale dei suoi seni
coperti e per finire, sul ventre.
"E'
meglio mangiarla così". Dissi con il fiato
corto...Dio, solo a
guardarla il cervello se ne andava a farsi un giro.
Subito passai la lingua dove c'era la cioccolata e intanto la sua bocca
rilasciava il mio nome in piccoli sussurri.
"H-Harry...e'
u-una sensazione bellissima".
"Lo so
piccola lo so, anche per me è bellissimo".
"V-vorrei chiederti com'è andata con tuo padre, ma n-non mi
sembra il momento adatto".
"Esatto piccola, ora ci siamo solo io e te".
Continuai ancora così per un pò;
assaporando il gusto della sua pelle mischiata alla crema alle
nocciole.
Finii di "pulirla" e Madison mi tirò su di lei desiderando
di combaciare le nostre lebbra. Cosa che non rifiutai.
Il bacio non aveva niente di casto e la voglia di risentirla mia era
tanta.
"Ho
voglia di te". Mi precedette soffiando sulla mia labbra:
rimasi senza parole, era la prima volta che lo diceva ad alta voce.
Le sorrisi e cominciai a baciarla di nuovo arrivando al suo collo e con
le mani poste dietro la sua schiena liscia sganciai quell'inutile
pezzo di stoffa che mi privava di vedere la sua bellezza.
La sua mano si poggiò sul cavallo dei boxer e in men che non
si dica li tolse.
Quel momento così intimo e passionale fu interrotto dal mio
cellulare che squillava.
Me ne fregai altamente e continuai nel mio intento.
"D-dovresti
r-rispondere Harry".
Sbuffai e tirai fuori l'aggieggio teconologico.
"Louis...che
vuoi?!" Mi beccai un'occhiataccia da Mad per il
mio tono scontroso ma non ci feci caso.
"Harry
devi venire in officina...è successo un casino!"
"Che
cazzo?"
"Vieni
subito, è importante".
"Ok ok
arrivo".
Terminata la chiamata mi girai verso la mia ragazza che aveva
un'espressione preoccupata.
"E'
successo qualcosa?"
"Lou dice
che è importante, viene anche tu con me?"
"D'accordo.
Vestiamoci e andiamo".
"Hey!"
Le bloccai i polsi e avvicinai i nostri petti.
"Ti amo
piccola".
"Anch'io
ti amo riccio". Mi diede una scompigliata ai capelli e u
tenero bacio per poi andarci a vestire.
Che caspita succede?
So che non ci azzecca molto ma provate a
immaginare la scena tra Mad e Haz xD *O*
Harry adessovifacciobagnaretutte Styles <3
Aloha
belli! Sono ritornata yu uuuhhh!
Allora,
mi dovete assolutamente perdonare per questo ritardo bestiale...vi
prego! *faccia da cucciolo di panda*
Beh, spero che con questo capitolo ne sia valsa la pena
dell'attesa...ma non so voi, il padre di Haz mi sta già
sulle
chiappe (?).
E poi il momento hot tra Mad e Harry? *O* ahaha xD
Louis ci lascia sulle spine con quella chiamata misteriosa...che
sarà successo???
Fatemi sapere cosa ne pensate :)
Vi aspetto in molte per questo capitolo ehh ;)
Grazie a chi segue già questa storia.
Hilary xx
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Capitolo 38 *** Decisioni e Dylan Benson. ***
cap.39
L'aria fredda scostò dal mio viso alcune ciocche di capelli facendomi rabbrividire.
Io ed Harry ci dirigevamo verso l'officina di mio padre: dopo la
chiamata di Louis ci siamo proeccupati molto e non abbiamo perso
tempo a raggiungere gli altri che erano già lì.
Avvertì l'irrigidemento del ragazzo al mio fianco, così
strinsi la sua mano nella mia per fargli capire che io gli ero
vicino
e che poteva tranquillizzarsi.
Lui capì il mio gesto e mi rivolse un sorriso che fece intravedere la tenere fossetta.
"Ti vedo agitato". Dissi quello che pensavo.
"Lo sono...Ma se ci sei tu sono più tranquillo." Gli sorrisi e baciai la sua guancia.
Un altro brivido attraversò il mio corpo ed Harry se ne accorse.
"Vieni qui, ti riscaldo io". Aprì una parte del suo giaccone in
renna e mi poggiai sulla sua clavicola mentre circondava le mie spalle.
Tra le sue braccia, mi sentivo a casa e protetta.
Sarà la sua corporatura massiccia a renderlo così
confortante, ma quel benessere che provavo ogni volta che ero a contatto
con il suo corpo mi rilassavo.
Mi diede un bacio sui capelli e finalmente arrivammo all'officina di mio padre.
Varcammo la soglia per entrare nel reparto progettazioni e fummo colti
da un gran disastro: pezzi di motori sul pavimento, le vetrine rotte,
gli atrezzi non c'erano più e le macchine già pronte per
le corsa erano state dipinte da bombolette spray per fare i graffiti.
Rimasi in silenzio fin quando Louis corse verso di noi con un'espressione abbastanza scioccata.
"Ragazzi! Meno male siete venuti...venite, di là ci sono tutti".
Annuimmo e ci recammo nell'ufficio di mio padre, dove vi era
seduto con una mano fra i folti capelli; segno di frustazione.
In quella stanza c'erano tutti i ragazzi e perfino Ashley: anche loro erano piuttosto tesi.
"Papà!" Corsi ad abbracciarlo e capii quanto fosse amareggiato.
"Cos'è successo?" Chiesi cauta.
"Non lo so bocciolo, davvero non lo so...Posso solo dire che chi ha
fatto tutto ciò, è o sono dei pezzi di merda".
Raramente mio padre imprecava in quella maniera così scurrile, si sorpresero anche i ragazzi.
"Ma Joe, la corsa è fra due settimane". Ricordò Liam. Mio
padre si alzò dalla sua sedia girevole e mise la mani chiuse a
pugni
sulla scrivania di legno scuro sospirando pesantemente.
Diamine, se non era incazzato.
Mi voltai verso i ragazzi e vidi il mio ragazzo frustare i suoi poveri
ricci con la sua grande mano. Era scosso anche lui, soprattutto
perchè mio padre
l'aveva scelto come pilota.
Mi avvicinai e misi le mani sulle sue spalle tese per farle scorrere.
"Harry...stà calmo, vedrai che si risolverà tutto."
Annuii distrattamente così presi a massaggiare la sua cute
riccioluta: sapevo che sotto quel calmo si sarebbe calmato, e così
fu.
Harry's pov
Calmarmi?
Si risolverà tutto?
Sapevo benissimo chi fosse l'artefice di tutto quel trambusto e gliel'avrei fatta pagare cara anche se non ero nelle posizioni
migliori per farlo.
Mio padre aveva molto comando nelle sue mani e avrei fatto ben poco senza nessuno che mi appoggiasse.
Il povero Joe era distrutto: il giorno della corsa distava a due settimane e noi eravamo punto e a capo.
In questo momento mi sentivo terribilmente in colpa; in modo particolare nei confronti di Madison. Non le avevo detto
niente a riguardo della mia "chiacchierata" con mio padre e se avrebbe saputo quello che mi aveva detto- o meglio minacciato-
si sarebbe messa in mezzo e alla fine anche lei avrebbe conosciuto cosa era capace di fare Des Styles.
La sua presa nei miei ricci mi rilassò: sapeva che era uno dei miei punti deboli e apprezzai molto la sua vicinanza,
mi stava infondendo coraggio e conforto.
Quanto potevo essere innamorato?
Dice e fa la cosa giusta nel momento giusto, sarei perso senza lei.
D'un tratto il mio cellulare prese a squillare e congendandomi andai a rispondere.
Lessi il nome sul display e mi salì la rabbia al cervello.
"Sei stato tu, vero?!" Sbottai subito contro quell'uomo spregievole.
"Buona sera anche te figliolo".
"Come diavolo riesci ad essere così tranquillo? Hai fatto una vera cazzata!"
"Harry calmati! Ora sai che posso ottenere tutto ciò che voglio con uno schiocco di dita, ti
consiglio a questo punto, di prendere una decisione".
Era realmente impazzito.
"Non prenderò nessuna cazzo di decisione". Dissi irratato.
"Vuoi che faccia di peggio? Per esempio far saltar in aria l'officina
di Smith?" Disse minaccioso seguito da una risata a dir poco crudele.
Davvero non lo riconoscevo più: capii proprio in quell'istante
che quella persona non era la stessa che mi insegnò ad andare in
bicicletta,
che mi insegnò a nuotare, che mi sorrideva sempre e diceva di essere fiero di me e che sarebbe stato al mio fianco.
Mi sentii così deluso dal suo comportamento...Come facevo a chiamarlo ancora papà?
Meritava di essere trattato malissimo; soprattutto da mia madre: quella
donna che ha fatto così tanti sacrifici e l'ha sempre perdonato
per i suoi sbagli e tutt'ora gli sta vicino.
Bastardo.
Solo questo aggettivo posso attribuirgli.
"Sei un'essere spregievole e meschino". Sputai con tutto il disprezzo.
Per nessuna ragione ragione al mondo avrei fatto far del male a persone
innocenti e care, soprattutto se si trattava della mia Mad.
"Hai tempo fino a domattina, dopo di che mi dirai la tua decisone".
Stavo per attaccare quando iniziò di nuovo a parlare.
"Sappi che ho mandato via tua madre da casa, visto che il mio primo avvertimento non ti è stato abbastanza chiaro.
Ora sta a te scegliere".
Rimasi pietrificato.
Dov'era la mamma?
Dove l'aveva abbandonata?
Sta bene?
"Dimmi subito dov'è la mamma stronzo!"
"Attento come parli, sono tuo padre. Tranquillo, risiede in un hotel...Aspetto la tua risposta, notte figliolo".
Detto questo chiuse la comunicazione.
Maledetto coglione.
Tornai dentro più furioso che mai e con una confusione abissale in testa.
Cosa avrei dovuto fare?
Non volevo lasciare quel posto, non volevo lasciare i ragazzi e la mia piccola Mad...Dio solo sa quanto soffrirà.
Perchè è tornato nella mia vita quell'egoista di merda di mio padre?
Non mi sarei mai permesso di parlare di lui in quel modo ma ora mi rendo conto di quanto sia manipolatore e cattivo.
Sì, mio padre è cattivo.
Ancora una volta, ha stravolto la nostra vita con le sue solite cazzate.
Sbattei la porta e una volta dentro, vidi la mia principessa che parlava con Ashley in disparte.
Non badai a nient'altro e la tirai via, portandola fuori.
"Harry! Dove mi stai portando?!" Chiese mentre veniva trascinata da me dal polso.
Non risposi e quando fummo sotto il balcone di casa sua l'appoggiai al muro freddo mentre prendevo a baciarla con foga.
Era un bacio davvero poco casto e le mie mani scorrevano per tutto il suo corpo, strinsi possessivamente il suo fondoschiena
guadagnandomi un gemito dalla sua dolce bocca gonfia dei nostri baci.
"Harry...aspetta. Che ti è successo?"
Disse mentre torturavo il suo collo.
Non volevo piantarla in asso proprio in quel momento, anzi non avrei voluto mai farlo.
Ma dovevo aiutare mia madre e prottegere anche lei e suo padre da quel farabutto di mio padre.
"Shh, piccola." Ripresi a baciarla mentre le stringevo i seni.
Come avrei fatto senza di lei?
Senza sfiorarla, guardarla negli occhi o assaporare le sue splendide labbra?
Come avrei passato le mie giorante senza vederla in giro per casa mia e quando giocava con Bowie?
"No Harry...spiegami. Mi ha portato qui per un motivo, lo so."
Presi coraggio e diedi voce ai miei pensieri.
"Piccola, in questo periodo sta andando tutto male...non intendo fra noi due, sai benissimo che ti amo,
ma devi farmi una promessa ora,okay?"
Chiesi guardandola in quei occhi così profondi.
"C-che intendi?"
"Amore, devi aspettarmi. Ti prego non piangere, mi si stringe il cuore...Se faccio questa cosa è per me e te,
ma tu promettimi che mi aspettarai e che dopo tutta questa merda noi saremo più felici di prima,
andremo a vivere in una casa tutta nostra e passeremo ogni singolo giorno assieme."
Trattenni anch'io le lacrime.
Sul suo viso ne erano già scese parecchie, prontamente le asciugai con i polllici.
Dio, che frustazione.
"T-tu mi stai lasciando Harry?"
"No piccola, tu sei mia, ricordalo sempre. Ma fino alla corsa non possiamo vederci e nè parlarci.
Credimi, non avrei voluto arrivare a questo punto, ma devo prima risolvere delle questioni.
O-ora tu mi prometti che mi aspetterai?"
"Perchè non mi dici che sta succedendo Har? Possiamo risolverlo insieme..."
"Te lo dirò quando avrò risolto, okay?"
"No! Perchè devo rimanere all'oscuro di tutto?! Non so nemmeno cosa sta accadendo a mio padre e al suo lavoro...
Ora ti ci metti anche tu che mi lasci... Per quanto dovrei aspettarti?!
Io ti amo Har, sei la persona più importante della mia vita.
Perchè? Dimmi solo perchè mi stai facendo questo".
Senza accorgemene , lacrime salate avevano solcato il mio viso.
"Sei parte di me Mad, non dimenticarlo.
Il mio amore è incodizionabile per te...Ti amo, ti amo più di qualsiasi altra cosa".
La baciai un'ultima volta e poi me ne andai prendendo la mia auto.
Presi il cellulare e avviai la chiamata.
"Vedo che non hai perso tempo".
"Accetto l'offerta".
Chiusi la telefonata e mi lasciai andare ad un pianto interminabile.
Madison's pov
La sveglia cominciò a suonare alla solita ora e io non potei a non pensare a come affrontare un altro giorno.
Non trovavo la forza di alzarmi dal letto, passavo le notti in bianco a causa dei continui pianti.
Erano passati cinque giorni e il mio sorriso era stato rimpiazzato da solo una linea perennemente retta.
La nonna era preoccupata per me, mi stava sempre accanto.
La sera prima di addormentarmi mi stringeva tra le sue braccia e mi sussurava parole dolci accompagnate da melodie rilassanti.
Come faceva la mia mamma quando mi capitava di stare male.
Amber, Ashley e Maya facevano di tutto per distrarmi.
Ero fortunata ad avere loro: passavano ogni pomeriggio a casa mia, non
volevano lasciarmi sola e portavano con loro schifezze di ogni genere.
Proprio ieri abbiamo mangiato del gelato alla vaniglia,( il mio
preferito) con panna ricoperta da cioccolata e un'enorme cascata
di smarties.
Capitava che dormissero da me e ne ero felice.
Finalmente mi decisi a prepararmi per la scuola e il mio occhio cadde alla
scatola di fragole che mangiai l'ultima volta in camera mia con Harry.
Dentro c'era del cioccolato.
Un flashback mi fece tornare a quella sera dove mise il cioccolato sul
mio corpo e lo tolse baciandomi ogni centimetro di pelle esposta.
La presi e la gettai nella spazzatura.
Che diamine intendeva con "aspettami", "devo risolvere delle questioni", "lo faccio per noi" ?
Perchè mi lasciava all'oscuro di tutto? Eravamo una coppia si o no?
Da quando aveva ricevuto quella chiamata in officina il suo umore era
cambiato, e anche quando si è ripresentato suo padre non era
più lo stesso...e questo forse mi fa capire che c'entri qualcosa.
"Madison! Sei pronta?"
La voce di Demi mi fece tornare ai miei passi e in fretta e furia finii di preparmi.
Scesi e salutai la mia cara nonna.
Arrivai a scuola e subito incontrai le mie migliori amiche.
"Tesoro! Come stai?" Mi chiese Amber premurosa.
Si beccò un'occhiataccia da Ash e Maya per la domanda inopportuna ma feci finta di nulla.
"Io, uhm...Credo di stare bene".
"Beh dai entriamo, le lezioni stanno iniziando". Disse Maya mentre noi annuimmo di rimando.
Durante le lezioni non prestai molta attenzione e a mensa non toccai cibo; mi si era completamente chiuso lo stomaco.
La campanella dell'ultima ora era suonata e ci dirigemmo verso il
cancello quando una macchina famigliare entrò nel mio campo
visivo.
Scorsi due figure poggiate alla fiiancata dell'auto e in quel momento,
sentii il mondo crollarmi addosso e il mio cuore si spezzò
come un pezzo di vetro.
Harry stava baciando spudoratamente Rebecca, lì, proprio sotto i miei occhi.
"Mad, che stai fissando?" Amber sventolò la mano sulla mia faccia e poi, seguendo il mio sguardo capì.
"Ma tu guarda che pezza di merda! Con una puttanella! Io l'uccido!"
Tornai in me stessa e la trattenni per non far creare altri casini.
"Amber, calma! A quanto pare io non gli bastavo".
"Ma come Mad?! Non vuoi correre e sferrargli un pugno a lui e a quella bambola rifatta?!"
"Non ne vale la pena, Amb. Ho sofferto abbastanza in passato, è il momento di cambiare pagina".
Detto questo, presi la mano della mia migliore amica e stavamo per
andarcene quando qualcosa -o meglio qualcuno- cadde su di me.
"Oh porca vacca, stai bene??"
Una voce squillante e dolce mi fece aprire gli occhi rivelandomi un ragazzo davvero carino e con un'espressione buffa.
"Lo chiedi pure?! L'hai scaraventata a terra!" Rispose prontamente la rossa.
"S-si, sto bene, tranquillo."
Mi porse la mano e mi rialzai arrivando poco più sotto al suo mento.
"Mi dispiace tantissimo...E' che sono davvero maldestro." Disse dispiaciuto. Che carino, pensai tra me e me.
"Dai capita...Io sono Madison, tu chi sei?"
"Sono Dylan, Dylan Benson".
Ci stringemmo la mano, e finalmente, quel giorno abozzai un sorriso.
Harry e la sua unica bellezza *-*
Lui è il dolcissimo
Dylan Benson. (Dylan O'Brien).
Scusatemiiiiiiii!!!!
Davvero scusatemi, sto aggiornando davvero pochissimo e mi dispiace. :(
La scuola mi ha tolto molto tempo...ma in queste due settimane si
vacanze pasquali, mi rifarò aggiorando con altri capitoli.
Spero di essere stata perdonata.
Come vedete abbiamo dei colpi di scena da perdere i battiti cardiaci!
D: Harry lascia Madison per risolvere quei problemi con il padre e
poi...
bacia Rebecca! Allora, sono una stronza, lo so...ma nel prossimo
capitolo capirete il motivo del loro bacio e che ruolo
avrà questo Dylan.
Vi
aspetto in molte, e mi raccomando recensite, recensite, recensite! Ci
tengo moltissimo al vostro parere, è un modo per migliorare.
Grazie a chi
segue già questa storia <3.
Hilary. xx
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