Second Chance

di Raven Callen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Adesso basta! ***
Capitolo 2: *** Fuga perfetta. O quasi. ***
Capitolo 3: *** In una scomoda situazione ***
Capitolo 4: *** Di mattoni e occhiali dalle lenti arancioni ***
Capitolo 5: *** AVVISO ***



Capitolo 1
*** Adesso basta! ***


- Sei sempre il solito! Non ti importa niente di me!- urla la fata della musica.
- Musa, ti prego, non gridare!- tenta di calmarla il suo ragazzo, mentre tutti i passanti si voltano nella loro direzione.
 
 
E dire che lui non prega mai nessuno.
Riven odia essere rimproverato per una sua mancanza, specie se in pubblico.
Ne ha abbastanza delle scenate della sua incontentabile fidanzata.
Sembra che lo faccia apposta per irritarlo!
 
 
- Io non sto affatto gridando!-
- Si, invece! E pure molto! Tu urli sempre, senza lasciarmi spiegare.- sbuffa, esasperato, lo specialista.
 
 
È stanco di dover sopportare quel teatrino.
Davvero, da quanto tempo va avanti quella farsa?
Ok, lui non è un esperto di galanteria e sdolcinatezze, ma ha dimostrato il suo affetto per Musa in più di un’occasione.
Ma lei vuole di più, sempre di più:
lo vuole cambiare, vuole renderlo come piace a lei.
E nessun essere umano con un po’ di amor proprio accetterebbe un trattamento simile.
Lui in particolare.
 
 
- Sei un insensibile, ecco cosa sei! Non capisci mai niente!-
La sua pazienza raggiunge il limite.
 
Non che sia mai stato un tipo paziente, no davvero, ma questa volta si è proprio stufato.
Senza sapere come, ha già fatto dietro front ed è sparito tra la folla.
Sente Musa che lo chiama, con voce piena di rabbia.
Già se la immagina con il viso chiazzato di rosso, gli occhi ridotti a due fessure e i pugni stretti.
Un po’ si sente in colpa.
Ma il sollievo che lo invade spazza via tutto il resto.
 
Si affretta a sparire, infilandosi in una via secondaria, finalmente indisturbato.
Ha appena piantato in asso la fata con il carattere più difficile di tutta la Dimensione Magica.
Al suo ritorno avrebbe trovato Musa in lacrime e le occhiate di biasimo delle sue amiche.
E di tutta Fonterossa, come minimo.
Riven tira un calcio ad una lattina, facendola rotolare lontano.
Non sarebbe tornato tanto presto sui suoi passi..
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Nell’ombra della notte tre figure si muovono silenziosamente.
Si, beh, più o meno..
 

- Ma quanto odio questi stupidi vestiti!-
- Stai calma, sorella. Presto ce ne libereremo… Darcy, siamo arrivate?-
- Si, la finestra è quella.-

 
Icy spalanca la finestra cercando di fare meno rumore possibile.
- Sbrighiamoci! L’incantesimo non li ingannerà ancora per molto..-
- I templari dovrebbero passare tra quindici minuti, circa..-
- Allora diamoci da fare. Entro pochi minuti saremo fuori di qui, vedrete.-
- Bene. Stormy, hai le lenzuola?-
La strega delle tempeste porge alla sorella maggiore una lunga corda fatta con le loro lenzuola.
Icy la fissa ad una sporgenza della finestra e getta l’altra estremità nel vuoto.
 

- Ma dobbiamo proprio? Mi sento così ridicola a scappare con questa..-
- Beh, se vuoi puoi sempre rimanere qui.-
- No, grazie. Prego, dopo di te, cara sorella.- Stormy si esibisce in un mezzo inchino rivolto a Darcy.
- Ma perché proprio io?- brontola questa, lanciando un’occhiata all’esterno.
Se dovesse cadere sarebbe un bel saltino..
 

- Andiamo, poche storie! Non avrete mica paura..- insinua la maggiore, stuzzicandole.
- No di certo. Andiamo.-
In pochi secondo le tre streghe si ritrovano a penzolare nel vuoto, attaccate ad una fune di fortuna.

 
- Che umiliazione! Le tre antenate si rivolterebbero nella tomba, se ne avessero una..- sbuffa la strega delle tempeste.
- Poche ciance, sbrighiamoci piuttosto. Non voglio rimanere qui tutta la vita. – la rimbecca la maggiore.
 

Comincia la discesa.
- Oh, quanto vorrei poter volare!-
- Anche io, sorella.-
- Zitte, ci siamo! Ecco la finestra che ci interessa.-
 

Con una spinta Icy riesce a catapultarsi all’interno di una stanza al piano terra.
Mentre le altre due la imitano, la strega del ghiaccio si concede un momento per sogghignare.
Il loro ritorno è ormai prossimo..
 
 
 
 




 
 
Angolo del Corvo:
 
 
Salve a tutti, piacere, io sono Raven.
Faccio il mio ingresso in questo Fandom con questa storia.
Il 50% dei diritti d’autore va a DR EGGMAN, che ha reso possibile tutto questo.
Quindi metà del merito è suo. v.v
Spero che sia di vostro gradimento.

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Capitolo 2
*** Fuga perfetta. O quasi. ***








- Ah, finalmente! Temevo che saremmo rimaste qui per sempre.- ride Stormy, mentre riduce in cenere la tunica che era costretta a portare meno di un minuto prima.
- Basta giocare, adesso. È il momento di tagliare la corda.- la zittisce la maggiore, librandosi fuori dalla finestra.

- Uffa, ma tu non ti rilassi mai?-
- Vuoi essere lasciata qui?-
- Ok, scusa.-

- Icy ha ragione. Abbiamo quello per cui siamo venute: i nostri poteri, i nostri vestiti, le chiavi per toglierci quelle stupide coroncine verdi. Non voglio rimanere in questo buco di posto un minuto di più! – sbotta Darcy, rabbrividendo al pensiero di un altro giorno a Roccaluce.
- Va bene, va bene, ho capito.- sbuffa Stormy, seguendo le sorelle.


In quel momento in tutta la struttura risuonano urla e grida di allarme.

- Ops, penso che si siano accorti della nostra fuga. -
Poco dopo tutti i corridoi vengono invasi dai Templari, equipaggiati con le armi più diversi.
- Che barba, al giorno d’oggi non si può neanche evadere in santa pace. – commenta Darcy, con  tono ironico.
Detto questo le Trix si lanciano in volo, sfrecciando via il più velocemente possibile.


- Direi che ce l’abbiamo fatta.-
Neanche a farlo apposta una sfera magica manca la strega del ghiaccio di pochi centimetri.
I Templari, una dozzina a occhio e croce, le stanno inseguendo a cavallo di alcuni draghi.
- E ti pareva che non potesse filare tutto liscio? – ringhia Icy. – all’attacco, sorelle! Liberiamoci di queste insignificanti formichine.-

 
Nel giro di pochi minuti il cielo si riempie di incantesimi, esplosioni, urla e – perché no?- anche qualche colorita imprecazione.

- Sono proprio ostinati..-
- Non se la cavano male, per essere creature che vivono tra prati e stucchevoli fiorellini.-
- Lasciate fare a me!- ridacchia satanicamente la strega dei fulmini evocando due enormi trombe d’aria.

Quattro Templari cadono dai loro draghi, ma non è ancora abbastanza.
- Meglio se ci aggiungo qualche bel fulmine.-
- No, Stormy! I fulmini no!- la implora Darcy, ma è troppo tardi.

Tutto intorno a loro cominciano a piovere saette e lampi.
Stormy si volta verso la sorella e …


- Buahahaha! Oddio, Darcy, sei ridicola!- scoppia, tenendosi la pancia.
- L’elettricità mi fa arricciare i capelli, e tu lo sai!- urla, la strega delle illusioni, tremendamente inviperita.
I suoi capelli, che di solito sono perfettamente lisci, adesso assomigliano vagamente ad una rete da pesca, tanto sono annodati.

- volete smetterla di giocare?!- tuona Icy, mentre scaglia le sue frecce ghiacciate.
Riesce ad abbattere tre inseguitori e viene ringraziata con due sfere magiche.
- Vediamo di peggiorare la loro mira.- ghigna Darcy, usando i suoi poteri per accecare i templari.
Questi cominciano a volare a zig-zag, sbattendo tra loro e disarcionandosi a vicenda.

- Dovresti impegnarti anche tu, cara sorella.- sfotte la strega viola, mentre Stormy le fa una linguaccia.
- Parla quella con la capigliatura afro.-
Icy alza gli occhi al cielo.
- Quanto siete infantili..- con una mano si massaggia la fronte. – ora andiamo via di qui.-

Davanti a loro compare un portale dimensionale.
- Finalmente.- con un ghigno compiaciuto, le tre sorelle fanno per entrare.
Ma dietro di loro si sente una forte esplosione e, senza rendersene conto, si ritrovano a precipitare all’interno del portale.
 










Angolo del Corvo:

Salve a tutti ^^
Ok, si, lo so. Sono in un mostruoso ritardo.
Chiedo venia.
Questo capitolo è scritto un po' così, tra un' interrogazione di storia e una verifica di chimica.
Avrete notato che il tratto principale del capitolo (e un po' dell'intera ff) è l'ironia (e la comicità).
Quindi.. che altro dire?
Buona lettura a tutti e spero che vi piaccia.
Bye

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Capitolo 3
*** In una scomoda situazione ***










Sospiro, alzando gli occhi al cielo.
Sono le due del mattino e io sono ancora in giro per Magix.
Sto cominciando ad annoiarmi..
Ho passeggiato per ore tra la folla, sempre più rada con lo scorrere del tempo.
La gambe stanno urlando proteste e improperi contro di me, ma non me ne importa più di tanto.
Dopotutto io sono uno specialista, sono addestrato per sopportare la fatica.
 



Verso mezzanotte avevo ricevuto una chiamata di Brandon, l’unico specialista con cui io riesca ad andare d’accordo.
Probabilmente è perché lui non smania di farsi i fatti miei e dirmi come vivere la mia vita.
Come fanno gli altri.
 

- Sarebbe meglio se non ti facessi vedere per una ventina d’ore. Qui la situazione non è delle migliori.- Mi aveva consigliato, apprensivo.
- Cosa mi aspetta? Anzi, no, non dirmelo… il principino sta preparando un super predicozzo solo per me? – avevo domandato, ironico.
- Si, una specie. E anche Helia è intenzionato a dirti due parole..-
- Perfetto, adesso si che sono tranquillo.- ringhio.
- Lascia che Musa sbollisca un po’ la sua furia, poi vedrai che andrà tutto bene.-
- Come al solito, del resto. Grazie per il consiglio, scudiero. Ci sentiamo.- chiusi la chiamata, impaziente di tornare alla mia solitudine.
Non ho mai sopportato quel saccente di Helia: si comporta come se solo lui sapesse come comportarsi con le ragazze.
Questo solo ed esclusivamente perché lui e la fatina dei fiori non hanno mai avuto una discussione degna di questo nome. Flora è una tipa tranquilla.
Voglio proprio vedere come se la caverebbe a gestire un tipo come Musa. O Bloom.
 

Mi ricordo ancora della “doccia” che mi sono beccato quando. – ad una gara di moto. – ho tentato di baciarla.
Quel monito lampeggia a chiare lettere nella mia mente.
Stare alla larga dalla rossa. Porta solo guai.
 


A ben pensarci in quell’occasione ebbi a che fare con le Trix per la prima volta.
Per poco non mi ammazzavano, quelle maledette.
Icy, Stormy e … Darcy.
È da un po’ di tempo che non penso alla strega dell’oscurità.
È da un po’ che non pensavo ai suoi capelli – di una tonalità cupa così diversa dalle chiome brillanti delle fatine.-
Al suo modo di farmi sentire a mio agio, semplicemente Riven.
Non il più antipatico degli specialisti, non un elemento inaffidabile.
Una creatura che oscilla pericolosamente tra bene e male, che non sa da che parte schierarsi.
Ma soprattutto non pensavo a quando mi aveva fregato come un povero fesso, usandomi per i suoi scopi e liberandosi di me subito dopo.
Femmine, tutte uguali.
Me lo sono proprio meritato.
Ben mi sta, così imparo a farmi ingannare dalle lusinghe di una bella ragazza.
 


Brontolo al niente, mentre i miei occhi si chiudono da soli per il sonno.
Quanto vorrei potermi buttare sul mio letto e sprofondarci dentro.
Mi appoggio su di una panchina, passandomi una mano tra i capelli corti e spettinati.
Non crollerà il mondo se chiudo gli occhi due minuti, no?
Faccio giusto in tempo a pensarlo che una piccola – e si fa per dire. – esplosione fa tremare la strada.
Le ultime parole famose..
 
 
 








Dalla polvere e i calcinacci emerge una figura scura.
- Sorelle… state bene?-
Una seconda figura si scrolla di dosso i detriti.
- Si, sto bene. Credo. Sono viva, perlomeno.- risponde, Darcy, tossendo un po’.
La maggiore accenna un mezzo sorriso, sollevata in parte.
- E Stormy?-
Le due sorelle si guardano intorno.
- Stormy!-
- Stormy, dove sei?!-
 
Da un angolo della stanza intravedono una mano. – Sono qui, ragazze..-
Le due corrono a liberare la minore, estraendola da sotto ciò che un tempo era una parete di mattoni.
- Sorella, stai bene? Sei ferita?-
Nel sollevarla dal cumulo di macerie, Icy scopre con orrore che sul fianco sinistro di Stormy si apre una profonda ferita da cui fluisce molto sangue.
Questa proprio non ci voleva..
 
- Non preoccupatevi… non è niente.- Stormy tenta un ghigno rassicurante, ma non riesce a reprimere una smorfia di dolore.
- Quei bastardi dei templari..- sibila Icy, furiosa. – è tutta colpa loro. La pagheranno.-
 
- Presto, falle un impacco freddo con del ghiaccio.- ordina Darcy, mentre la maggiore si affretta a fare quanto richiesto.
La strega degli inganni si concede due secondi per controllare l’entità della ferita.
- Mmm.. non va bene. Per niente. Il taglio rischia di infettarsi a causa della sporcizia di questo lurido posto. Dobbiamo curarle immediatamente la ferita.-
- E come facciamo? Io non conosco nessun incantesimo per questo!-
- Nemmeno io. Forse potremmo..-
 
Un rumore improvviso fa sussultare le streghe.
- Non siamo sole..-
 










Angolo del Corvo:

Buona sera a tutti ^^
Ecco il tanto atteso terzo capitolo.
Non ho molto da aggiungere.
Concludo ringraziando tutti coloro che hanno recensito e il DR EGGMAN che mi ha spronato a scrivere questa ff.
Buona lettura :)

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Capitolo 4
*** Di mattoni e occhiali dalle lenti arancioni ***


 








- Icy, porta Stormy in quella stanza, laggiù in fondo.- sussurra Darcy.
- All’intruso ci penso io. In ogni caso, preparati a combattere.-
La maggiore annuisce, un po’ reticente.
 
- Ah, Icy..- la strega delle illusioni le afferra un braccio, prima che la sorella possa muovere un passo. -  se la situazione si mette male, prendi Stormy e scappa via.-
Icy lancia alla sorella uno sguardo furente.
- Non dire idiozie, Darcy! Il soggiorno a Roccaluce ti ha proprio rammollita.- la rimprovera duramente.
Quello era il suo modo per dire “Non ti abbandonerò.”
Darcy si concesse un mezzo sorrisetto.
 
 
Con un cenno le due si separano.
Darcy aspetta che le sorelle scompaiano oltre la porta, poi si nasconde dietro ad alcuni vecchi scaffali.
Cerca di fare meno rumore possibile, mentre il cuore le batte nervosamente.
Non ha paura, no di certo!
E’ adrenalina, quella che le sta scorrendo in tutto il corpo. Il brivido della lotta.
Da quanto tempo non utilizzava liberamente i suoi poteri? Decisamente troppo.
Escludendo la loro recente fuga, s’intende.
 
“Spero che tutto quel tempo passato tra i fiorellini non mi abbia rammollita per davvero..”
Ghigna, in parte ironica.
 
Dopo qualche minuto i passi si fanno sempre più forti:
pian piano l’ombra di un solo individuo compare sul pavimento.
 
“Ce n’è uno solo, per fortuna. E’ un uomo, forse un ragazzo. Però è molto robusto. Dovrò giocare d’astuzia, che – tra parentesi.- è ciò che mi riesce meglio…”
 
 
 





 
 
 
 

--- Pov Riven ---

 







 
Entro lentamente in quel vecchio capanno.
Silenzio. Non un suono, né un movimento.
Forse mi sono immaginato tutto…
 
Alzo il capo verso il soffitto e mi accorgo del foro dovuto – probabilmente.- a qualcosa, o qualcuno, che ci si è schiantato sopra.
Ora che osservo meglio mi accorgo che questo posto è un vero macello!
Tra le macerie – pezzi di intonaco polveroso, calcinacci e mattoni.- riesco ad intravedere qualcosa luccicare alla luce che filtra dal varco sul soffitto.
Mi chino a raccogliere l’oggetto misterioso, un presentimento che vibra nell’aria.
Quando me lo porto all’altezza degli occhi mi rendo conto di avere in mano un paio di occhiali dalle lenti rettangolari arancioni.
“Non è possibile..”
 
 
Un braccio mi circonda la gola mentre sento qualcosa pungermi la schiena.
Lascio cadere gli occhiali al suolo.
- Non muoverti, se non vuoi morire prima del tempo.- un sibilo mi graffia le orecchie.
 
Nonostante la situazione mi viene da ridere.
- Ho sempre pensato che tu fossi portata più per gli inganni che per le minacce..-  ghigno, divertito.
La presa sul collo scompare, mentre sento Darcy allontanarsi di scatto.
 
- Riven? Che ci fai qui?-
Mi volto, riuscendo finalmente a vederla con chiarezza.
È ancora in posizione di allerta, nella mano sinistra stringe un mattone scheggiato e irregolare.
- Non avevi mica intenzione di colpirmi con quello alla testa?-  indico, con un cenno veloce, la sua arma improvvisata.
- A mali estremi…- e con un sorriso ironico me lo tira.
Il mattone manca di poco il mio piede.
 
- Mi hai quasi colpito.- le faccio notare, seccato.
- Quasi. Peccato.- e continua a sorridermi, sorniona.
 
Passano alcuni istanti di silenzio, in cui lei è troppo occupata a sorridermi e io a fissarla in tralice.
 
- Beh? Non hai paura di me?-
- Perché dovrei?-
 
Per tutta risposta lei si china a raccoglie i suoi occhiali arancioni, irrimediabilmente rotti.
- Uffa, erano i miei preferiti…- brontola, lanciandoli lontano.
 
- Ah, non so. Forse perché.. sono uno degli Specialisti? Sai, una di quelle persone che combattono contro le streghe fuggiasche e prendono a calci i cattivi.-
- Mi è sempre piaciuto il tuo burbero sarcasmo.-
- Io non sono affatto burbero.- sbotto, accigliandomi.
 
La vedo scuotere il capo, per poi assumere un’aria stanca che non le è mai appartenuta.
È così poco da Darcy!
- Senti, non ho tempo da perdere con te. Ho un problema più urgente da risolvere…-
 
Uh, questo ha ferito il mio orgoglio.
 
- Quindi vattene e dimentica di avermi visto.-
È un po’ difficile, considerando che lei dovrebbe trovarsi a Roccaluce, in questo momento.
 
- E se non volessi farlo?- azzardo, spavaldo.
- Potresti pentirtene.-
- Io non credo. - 
- Come sai che non ti ridurrò al silenzio perenne e definitivo?-
Vedo la sua mano illuminarsi, pronta per lanciare un incantesimo.
 
La afferro con la mia, soffocando sul nascere qualsiasi forma di stregoneria.
- Semplicemente non ne sei in grado. Sei troppo stanca.-
 
Lei mi fulmina con un’occhiataccia, ma non dice niente.
Libera la sua mano dalla mia stretta e se ne va.
La seguo, senza stare a farmi troppe domande.
Dopo pochi passi entriamo – cioè, lei entra con me al seguito.- in una stanza scarsamente illuminata.
Al centro di essa vi è Stormy, la minore delle Trix, con al suo fianco Icy, la maggiore.
 


- Darcy, che ci fa lui qui?- 
  












Angolo del Corvo:


Hello everybody!!
Si, si, lo so, sono in ritardo.
Ancora.
Temo che dovrete abituarvi, sono una ritardataria cronica.
(Riven: direi una ritardata mentale cronica.. Me: Grr! Cattivo!)
Comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Anche perchè domani partirò per Torino, in gita scolastica. Tre giorni.
Quindi risponderò alle eventuali recensioni con un po' di ritardo.
Bacioni a tutti!
Ci vediamo giovedì ^^
Raven


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Capitolo 5
*** AVVISO ***




Volevo semplicemente avvisare i lettori (vari ed eventuali) e chi segue questa long che la fanfiction sarà momentaneamente sospesa a partire da oggi fino a data da destinarsi.
Non preoccupatevi, è solo una situazione momentanea.
Ma davvero, adesso non ce la faccio proprio.
Non ho il tempo di proseguire, di scrivere i capitoli e non trovo delle idee decenti.
Ragion per cui è inutile lasciarvi aspettare un capitolo che potrebbe arrivare anche tra un mese.
Non so quanto durerà questa pausa, ma cercherò di riprendere a scrivere la fic quanto prima mi sarà consentito.

Mi scuso con tutti per questo inconveniente.
Scusate ancora, mi dispiace molto.


Raven.




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