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Quando si guardavano, sentivano entrambi il terreno
mancare loro sotto i piedi.
Quando si sfioravano, sentivano il
cuore sussultare, perché sapevano come sarebbe andata a finire.
E quando si baciavano, sentivano
il rimorso accendersi nel petto, perché sapevano che era sbagliato.
Ma quello non era un rimorso da
pentimento…
…Perché quello sbaglio lo avrebbero rifatto mille ed
altre mille volte.
Metaforicamente parlando, Sakura era come l’alba,
rappresentata sempre con i suoi colori chiari e sfumati pastello.
Sasuke era come la notte: scuro e
sempre nero. Massimo blu in uno sprazzo di momentanea felicità.
Ed erano gli esatti opposti.
Ma non era come nelle fiabe, dove
le bambine credevano che il principe e la principessa si completassero, vivendo
per sempre felici e contenti.
Non era così facile, non era uno
schiocco di dita. [non era cosìs t u p
i d o]
Sasuke e Sakura [metaforicamente] erano opposti e come
tutti gli opposti, si attraevano, perché ogni notte si amavano sempre, sempre
di più e ancor di più.
Eppure non si completavano.
[lei era troppo chiara. E lui era
troppo scuro]
Realmente parlando, Sakura era una stimata ninja medico
grazie alla sua maestra Tsunade, grazie alle movenze da lei imparate, grazie
all’acquisizione di sangue freddo e la capacità di non scoppiare a piangere non
appena qualcosa andava storto.
Sasuke era un traditore di livello S, ricercato in
tutte le terre ninja per colpa dei suoi obiettivi, della sua ostinazione, a
causa di tutto il male del suo mondo.
Ma erano dannatamente uguali.
Sasuke e Sakura [realmente] erano
uguali ed essendo uguali, non si potevano completare.
Perché nessuno può completarsi a
vicenda, perché Sasuke era un dannato impuro, incapace di riuscire a depurarsi
con l’amore.
E Sakura era un’impura della
peggior specie. Perché tradire i suoi compagni, la fiducia del suo migliore
amico era il suo peccato. E si era contaminata amando.
Quando si toccavano, chiudevano entrambi gli occhi,
lasciando che quel turbinio di emozioni s’impossessasse dei loro corpi.
Quando divenivano una cosa sola,
sospiravano per il sollievo di essere ancora insieme.
…e non avrebbero smesso mai.
Sasuke e Sakura erano opposti e
come erano opposti, erano uguali.
Inevitabilmente si attraevano,
senza avere la capacità di respingersi.
Ma non si completavano.
Loro non potevano completarsi.
E solo perché erano così diversi,
così uguali, così strani…
…erano perfetti insieme.
Facendo un rapido calcolo…non so
cos’ho scritto ^^” però mi piace, punto.
Stiamo parlando di Naruto
Shippuuden, si era capito immagino, come si è capito che è la classica storia
dell’amore proibito…però l’idea mi stuzzica, non ci posso far nulla ^^.
E con questo, apro la mia prima raccolta di fic assolutamente SasuSaku:
one-shot, drabble, song-fic e chi ne ha, ne metta. Si alterneranno fra comiche,
romantiche (e anche pucche U.U), angst. Puntualizzerò tutto ad inizio capitolo.
Sperando che vi piacciano, in fede.
Dedicata a tutti coloro che mi
hanno sempre seguito e alle mie compagne che adoro e con cui condividerò quel
fantastico momento venerdì! Non vedo l’ora!
Naruto, quando parlava con Shikamaru, diceva sempre che la sua
Sakura-chan era come l’acqua:
Like
a Water and Ink
[Romantico, OOC, in parte spoiler]
Naruto, quando parlava con Shikamaru, diceva sempre che la
sua Sakura-chan era come l’acqua:
vestiva di colori vivaci e frizzanti,
gli occhi erano delle pozze cristalline colore del bosco mentre quei suoi
capelli così rari, mettevano allegria.
Shikamaru sospirava divertito e poi, sorrideva.
Se non fosse stato per scommesse e rivalità, Kakashi e Gai
non scambiavano mai quattro chiacchiere. Solo una volta Kakashi aveva rivelato
che per lui, Sasuke era come l’inchiostro.
Non conosceva colori al
di fuori del nero, come la morte, rosso, come il
sangue e blu, come la rabbia. Qualche schizzo di verde forse, per invidia.
Ma non erano i colori a
fare la differenza, era Sasuke che vedeva la sua vita nera.
Gai abbassava il capo
sconsolato, e mormorava qualche parola di conforto.
Sakura ripeteva più volte a se stessa di
essere come l’acqua.
Aveva due personalità, sapeva essere calma e diligente,
serena e placida quando lo si richiedeva.
Un po’ come il mare calmo.
Eppure nascondeva quella sua parte manesca e violenta,
burrascosa e dal temperamento imprevedibile.
Come il mare in tempesta, quasi.
Era un’arma a doppio taglio. Era debole, ma ti superava
sempre di gran lunga, senza difficoltà.
[«sei più bella di una cosmea,
ora»]
E forse, le andava bene così.
Sasuke non faceva mai caso al fatto di assomigliare così
tanto ad una macchia d’inchiostro su un foglio interamente bianco. Sapeva,
forse, che quel foglio rappresentava l’allegria di tutti i giorni, quei giorni
in cui passava i suoi attimi con Naruto, Sakura e Kakashi-sensei.
Il suo animo però gli
sussurrava di essere una macchia in tutto quello.
Una persona come lui, era
sbagliata in quel posto.
E su tutto quel bianco
[gli altri, inutili] brillava di una luce scura,
risaltando alla vista di tutti [è un Uchiha]
Sakura gocciolava spesso.
Il suo gocciolare [esasperato] rispecchiava solo la sua
voglia di piangere.
E Sakura piangeva sempre.
Qualcuno s’impietosiva e l’aiutava.
[«mettiti questo fiocco rosso e sarai
più bella!»]
qualcuno provava tenerezza, e l’amava.
[«ho detto che ti proteggerò anche a costo di perdere la
mia vita!»]
qualcuno si arrabbiava nel vederla
triste, e prometteva.
[«te lo riporterò indietro, è una promessa!»]
E a Sakura, faceva comodo, gocciolare.
Sasuke era un concentrato di sforzi.
Lo sforzo di non piangere mai
più perché adesso era un vendicatore.
Lo sforzo di essere alla pari con
tutti [con Naruto]
Lo sforzo di essere sempre il
migliore, dopotutto, era pur sempre un Uchiha.
L’impegno di non amare [smettila di piangere!]
La sofferenza di uccidere [volevi testare le tue capacità?
Fallo ora]
E non c’era nulla di comodo, nella sua vita.
Era fin troppo sofferta.
Sakura
era una ragazza che sapeva adattarsi.
Come l’acqua, era neutrale.
Inizialmente non aveva
ideali, sogni, speranze…nulla.
Si limitava a rimanere
compressa fra obblighi e pregiudizi, accorrendo quando qualcuno aveva bisogno
di lei.
Pian piano, era divenuta
indispensabile.
Come l’acqua, serviva per
vivere. Un ninja medico in ogni team serve a qualcosa.
Anche se
passava sempre in secondo piano.
Anche se la scena non era solo sua.
[contribuiva. Ed era
fondamentale]
Sasuke non aveva mai avuto bisogno di adattarsi alla
situazione.
O facevi come diceva lui, o eri morto.
Come l’inchiostro, nero, aveva il bisogno di avere la sua parte, perché il nero sovrasta ogni tipo di
colore, spiccando maggiormente.
E spiccava per la sua intelligenza,
spiccava per le
sue capacità,
spiccava perché anche
a distanza di anni, era un Uchiha.
{Acqua.
Inchiostro}
Si guardavano.
E non riuscivano a
togliersi lo sguardo di dosso.
Sakura rimase
a fissarlo per secondi che potevano sembrare interminabili minuti.
Non aveva il coraggio di
muovere una gamba, si rese conto solo dei muscoli contratti
del viso.
E la sua voce uscì come
sangue da una ferita, senza che potesse solo accorgersene.
«Sa…su…ke…»
lo chiamò
una volta, due. Avrebbe voluto fermarsi, ma non ce la
faceva.
La
maschera da ANBU, ora rivolta verso l’alto per lasciare il volto scoperto, era
macchiata di sangue, come lo erano i capelli arruffati sulla rappresentazione
del gatto.
«Sakura»
Fu lieta, forse, di
sentire il suo nome pronunciato da lui, lieta che se lo ricordasse
ancora.
Non ci sperava più,
ormai.
In un battito di ciglia,
in una folata di vento, le era davanti, osservandola con sguardo inespressivo,
occhi vitrei e completamente privi di una qualsivoglia
emozione.
Ed erano soli.
Sakura si sentiva
gocciolare. Stava gocciolando.
E piangeva, ancora,
ancora e ancora.
Sasuke per quanto
potesse, si sforzò di non stringere le labbra e di non guardarla con rimprovero
ed alzò una mano, allungandola verso il volto della giovane
che aveva di fronte.
Poggiò
il palmo sulla guancia bagnata dalle lacrime, le asciugò in quel
gesto che doveva essere dolce e forse, premuroso. Lasciò scivolare la mano
dietro l’orecchio di lei, inoltrandola fra i capelli sporchi di sangue [aveva ucciso, per lui] e facendo passare quei fili rosati
fra le dita.
Con lentezza esasperante,
avvicinò il volto a quello di lei e lasciò che le sue labbra fredde, quasi
livide, sfiorassero a malapena quelle morbide di Sakura, rubando loro il
respiro.
«questa volta…» Sasuke
parlò con voce roca, dal tono che voleva sembrare calmo ma che era fin troppo
agitato in sé. «…vieni con me»
Mi servi.
Allontanò la mano dal viso di lei, come si allontanò da quel corpo che emanava
calore, porgendole quella stessa mano bagnata dalle sue lacrime.
Sakura in quegli anni lontana da lui, aveva saputo ricostruire la sua
vita.
Aveva cercato ideali in
cui credere, principi per cui combattere, valori per i
quali valeva la pena morire. Aveva ottenuto promozioni, era diventata abile,
era diventata qualcuno.
Doveva
rimanere accanto a Naruto, doveva lottare con lui e per lui.
Doveva
stare con Lee che l’avrebbe amata per sempre.
Doveva
aiutare Ino ad organizzare la sua vita che non aveva ancora un ordine.
Doveva
prendere il posto di Tsunade, solo come miglior ninja medico delle cinque terre.
Aveva
tante cose da fare, aveva costruito un muro con quelle
certezze.
Osservò a lungo la mano
dalla pelle nivea che l’attendeva, quella mano che avrebbe voluto da sempre
stringere e riscaldare con la sua.
Guardò le sue lacrime
brillare alla luce del sole e le venne spontaneo
pensare che Sasuke Uchiha, com’era in grado di procurarle sofferenze, era in grado di togliergliele.
Inevitabilmente, la mano
scattò in aria, ricongiungendosi a quella di lui e stringendola, suggellando un
patto muto ma duraturo.
In quell’istante, il muro
di certezze crollò, lasciando spazio solo all’effimera sensazione di pace e di
sollievo dentro al petto. Aveva deciso di seguire
l’ignoto, pur di stare con lui.
[“è che ti amo per
davvero, Sasuke-kun”].
Non era bastato pensare a
Naruto, né alla sua amicizia, né a quella di Ino,
rifiutando l’amore di Lee. Lei era stata
creata solo per lui.
In fondo lei era come
l’acqua.
Si lasciava influenzare
facilmente.
E si
era persa nell’inchiostro.
Alla fine lui era come l’inchiostro.
Sapeva attirare l’attenzione troppo agevolmente.
E aveva inquinato l’acqua.
~ Basta una goccia d’inchiostro ad inquinare
l’acqua, dopotutto ~
Buonanotte =.=
Allora,
come dire…con questa shot ero partita bene…sono
finita uno schifo o forse il contrario, boh, fate voi. So
solo che non è venuta come volevo io.
Mi è venuta in mente
durante la lezione di religione, quando il mio prof
stava parlando e ha detto quella chicca che è la frase finale. E da quella, è
partito tutto *O* nient’altro da dire.
Ah si. Ho sfruttato le
parentesi quadre =.= ma servivano U.U
Prossima: “The First
Date”. Non fatevi ingannare, preannuncio solo che è comica X°D.
Passando ai
ringraziamenti ^^:
PillyePuMotta: sono
felice che la prima shot ti sia piaciuta. Comunque se leggi anche questa, forse dovresti capire un po’
meglio la situazione, dopotutto ho messo spoiler se non conosci bene il manga
qui è tutto nuovo per te ^^ comunque sia, grazie mille per aver recensito.
Ferula_91: ecco qui
un’altra mia creazione ^^” speriamo ti piaccia va,
grazie per i complimenti e per la recensione!
Julia83: wow, ho trovato
un’altra SasuSaku fanlover *O* siii!
Ahem, lasciamo stare le mie fic demenziali (^///^) sono felice che tu abbia cominciato a leggere questa. Mi ci sto impegnando. E comunque, io non capisco chi dice che il SasuSaku è
impossibile è.é sarà che Sasuke ha i suoi schizzi da
vendicatore, ma prima o poi questo ragazzo si deve sciogliere! E sarà Sakura a
farlo, me lo sento *__* va beh, spero che ti piaccia anche questa shot^^
Himawari: uh,
l’amore proibito è moooolto stuzzicante anche se,
ahimè!, per nulla originale. Però
va beh, un qualcosina lo volevo scrivere XD. Speriamo
che anche questa sia bella ^o^ aspetto un tuo
commento!
_Eleuthera_:
oddio, ma grazie, mi prostro. E pensare che a me la prima shot
non piaceva minimamente. Va beh, questa credo che sia
un po’ meglio…speriamo. Che dici? aspetto
la tua opinione perché cavoli, dette da te…io mi sciolgo X°D. davvero grazie
mille, un bacio!
Fire91: uh che
entusiasmo! Grazie mille dell’eccezionale! Mi dai la giusta
carica ^_- cosa ne pensi di questa shot? Credo
sia più bellina della precedente >.< dimmi tu! Un bacio! W il SasuSaku!
SakuraChan92: evitiamo
commenti sulle tue assenze, dopotutto un’ora di trotto a cavallo fa male U.U (era trotto vero? *look*). Tu continua a leggere e se
magari cambi personalità in qualità di Sakura che sei,
recensisci XD. (che frase =.=) e poi mia cara, quando
aggiorni la tua fic? Adesso sarò io che ti torturerò di domande!
X°D MogliaHteamu!
Arwen5786: ciao Arwen! Grazie per i complimenti *///* lo ripeto,
a me la prima shot non piaceva, considero
questa migliore, ma poi fai tu ^^ secondo te questa è bella? Mah, io mi ci sono
impegnata! Speriamo in bene! Un bacissimo ^^ (aspetto
lunedì con ansia *///* vero che aggiorni?)
Celiane4ever: uhuh, grazie mille, come ben sai anche io amo (a dir poco) le SasuSaku ^^. Questa però è una raccolta solo su delle shot, drabble, ecc…su loro due, una NejiTen non ci sarà. Però
sai, qualche volta mi parte lo schizzo di scrivere e chissà se
non farò una NejiTen. Mah, sono la ragazza impossibile, non mi capisco nemmeno
io X°D. intanto dimmi se questa shot ti piace ^O^ un bacio!
Meichan: bene,
bene. Grazie per aver recensito *//*. Mi sono cimentata in una raccolta di
SasuSaku (rendiamo un po’ di giustizia a questa coppia U.U)
e devo dire che la prima con cui sono partita non mi
soddisfava per nulla e so bene che “l’amore proibito” non è originale. La fic
era tutta basata invece sull’originalità del “siamo opposti, ma non ci
completiamo”. Infatti è un po’ tutto in
contrapposizione…abbastanza contorto devo dire, uhm… va beh, spero che questa
sia meglio. Dimmi, l’esperta sei tu…forse rileggendola mi sembra un po’ forzata…chissà, aspetto un tuo commento ^^ un bacio!
Selly_92: mia carissima
Selly! Grazie mille della recensione (chissenese sono due righe, ah, maledetta pigrizia io sono soggetta
fin troppo spesso a questa XD) eccoti qui il seguito, che è una shot completamente diversa ^^ speriamo ti piaccia ^^
White_rose: sei
nuova?! Su manga.it ci faccio anche io un salto ogni tanto ed è vero che non ci sono molte SasuSaku…va
beh, io mi consolo con queste ^^ oddio, hai intenzione di leggeri tutte le mie
SasuSaku? Auguri X°D e se vuoi recensirle, ben venga
XDDD. Spero di non averti delusa con questa shot,
dimmi cosa ne pensi ^^
MoMozzia: ah, MoMozzia *O* noi con il SasuSaku nel cuore, noi con i
nostri prediletti Sasuke e Sakura che costringiamo a
stare insieme XD. (tanto so che a Sasu non dispiace, dai!) ciao! Che bello, sono felice che ti piaccia la mia idea di fare
una raccolta sul SasuSaku…beh, quando l’ispirazione chiama…Rory risponde! E
vedi di scrivere qualcosa anche tu che sei bravissima! Ti piace questa?!
Speriamo! Un bacissimo!
Sae: Saretta! *O* io la mail te l’ho
rispedita innanzitutto, e alla fine, grazie della recensione ^^ ecco qui la
seconda, sfornata in tempo-lampo =.= soprattutto quasi alle due di notte…sono
pazza…va beh, tanto tu lo sai X°D. che mi dici di questi paragoni
acqua-inchiostro?! Secondo te vanno bene? Uhm…guarda
che spetto really…really, eh!
Mi raccomando *o* un bacione!
(lascia stare ‘sto ringraziamento che pure a quest’ora sono sempre
un’esaltata X°D)
«quindi…vuoi
che venga a casa tua verso le nove, giusto?»
«beh
si…ormai. Solo se ti va, ecco.»
«ok,
alle nove sono da te. A dopo»
«v-va
bene, Sasuke-kun»
Sasuke Uchiha camminava tranquillamente lungo la strada che
portava a casa sua.
Con il suo team, aveva appena concluso una missione
difficile, che sfiorava i vertici di una bella A vistosa sul foglio. Ne era
soddisfatto, inutile negarlo.
Ormai ci aveva preso quell’insano piacere nel concludere le
missioni complesse, nel sentire quel brivido che ti percorre la schiena quando
ti trovi in una situazione disperata sentendo che la vita sta per scivolarti
fra le dita, come fumo.
Eppure, dopo aver concluso quella missione, si sentiva
ancora irrequieto.
Alzò la testa verso l’alto, facendo si che il sole gli
illuminasse gli occhi.
Portò le mani in tasca, deglutendo e socchiudendo le
palpebre, ritornando poi a fissare la strada. Uno strano senso di tormento
s’impossessò del petto.
Sbuffò una, due volte, ma non riusciva a calmarsi.
“perché riesco a superare una missione di livello A,
fregandomene altamente di poter perdere la vita e poi…e poi…”
…e
poi non – posso – sopravvivere a questo?
Perché per quanto riguarda missioni spericolate, Sasuke
Uchiha è il primo ad uscirne vittorioso.
Per quanto riguarda appuntamenti…è il primo ad uscirnedecisamente meno vittorioso.
«ehi Sasuke! Come mai da queste parti?»
Il ragazzo voltò il capo verso la persona che aveva
parlato, dalla voce acuta e vagamente ironica. Gli occhi neri incontrarono
quelli di dorati di Kiba Inuzuka.
«ah Kiba, sei tu…stavo tornando a casa»
rispose solo respirando più rilassato di quanto potesse già
apparire. Al fianco dell’Inuzuka, fece la sua comparsa il fedele Akamaru che,
con un cipiglio severo, abbaiò.
«buono, buono – sorrise Kiba accarezzando la peluria bianca
del cane – allora Sasuke. Come va?» concluse riportando l’attenzione
sull’Uchiha che, spazientito, spostò il peso da una gamba all’altra.
«va bene. Ho appena terminato una missione di livello A
contro il villag--» il moro lasciò cadere la frase in sospeso vedendo gli
angoli della bocca del compagno tirarsi all’insù.
«non intendevo quello. Avanti, come va con le ragazze?»
Sasuke batté ciglio un paio di volte prima di comprendere
appieno il significato di quelle parole. Deglutì nuovamente, tentando di
riacquisire l’aria seccata sua solita.
«va come deve andare. Adesso scusami, ma devo…»
«…andare a casa di Sakura. Inconsciamente avete parlato
vicino al parco in cui io ed Akamaru c stavamo allenando…»
«ah» commentò Sasuke, acquistando un colorito che
ricordava, vagamente, il rosso.
Per la prima volta Sasuke Uchiha era in imbarazzo.
«beh, quindi vai a casa sua, stasera eh?! Accipicchia, a
quell’ora…cos’avete in mente di fare, uh?» Kiba si avvicinò con aria maliziosa
all’Uchiha, tirandogli lievi gomitate complici.
«nulla. Assolutamente nulla. Non so nemmeno perché ci sto
andando è solo che…»
il sorrisetto sospettoso di Kiba si ampliò per quanto le
sue labbra gli potessero permettere, facendogli assumere un’aria più stupida.
L’espressione divenne lussuriosa.
«uhm, vuoi qualche consiglio per farla cadere ai tuoi piedi
nel giro di una sera sola?»
Sasuke ci pensò su qualche secondo.
«dipende quanto farla cadere ai miei piedi e non
credo servirebbe, comunque»
«ah, sei sicuro di te eh? Così si fa, vai a botta sicura!
Io intendevo almeno un innocente, casto, puro e limpido bacio sulle labbra…»
l’Inuzuka batté innocentemente ciglio.
«ma fammi il favore…»
«e alle nove, cosa volete fare di bello?»
«…»
l’Inuzuka sospirò desolato al silenzio dell’amico.
Senza perdersi d’animo, alzò lo sguardo con un sorriso a
trentadue denti.
«vieni qui caro il mio Sasuke. Un mio consiglio ti farebbe
bene…» sussurrò facendogli cenno con la mano di avvicinarsi come se le parole
che stava per pronunciare fossero segrete.
Sasuke un po’ titubante ed incerto, strinse le labbra e
accostò l’orecchio alla bocca del castano…
Sakura Haruno si
stava dirigendo concitata e agitata al massimo verso casa della sua migliore
amica/nemica, Ino Yamanaka. Aveva una cosa importantissima da dirle.
“finalmente un appuntamento con lui!”
«ciao Sakura! Ehi,
ma stai per piangere?»
«INOOOO!» la
ragazza buttò le braccia al collo dell’amica ormai sull’orlo di una crisi.
Dopo esasperanti
minuti di interrogatorio da parte della bionda, Sakura raccontò tutto – quelle
quattro frasi che si erano scambiati – mentre con le mani fra i capelli,
sembrava preda di un’euforica paura.
«capisco. Quindi
questa sera viene a casa tua, verso le nove…uhm…e che farete?» domandò scettica
la Yamanaka portando un dito sulle labbra. Sakura fece spallucce, lieta che
Shikamaru Nara si fosse dichiarato all’amica e che questa non avesse creato un
putiferio per quell’appuntamento.
«non lo so. Ma che
importa?! L’importante è che stiamo insieme…»
l’Haruno congiunse
le mani al petto assumendo un’aria stralunata.
Ino fissò la
ragazza che aveva di fronte con espressione desolata. Non era ancora cresciuta
Sakura, ma era diventata una bella ragazza.
«beh…io direi che…»
la Yamanaka assunse
un cipiglio malizioso, facendo rinvenire Sakura ancora sospirante di felicità
con una gomitata. Le sottili labbra si arcuarono in un sorrisetto che prevedeva
guai.
«ascolta…ho un
consiglio da darti…con Shikamaru ha funzionato…»
l’Haruno assunse
un’espressione di compunta concentrazione.
«e cosa dovrei
fare…?»
La bionda sogghignò
complice, cominciando a parlare a bassa voce mentre Sakura, con le sopracciglia
corrucciate, di tanto in tanto annuiva…
Il giorno dopo, Kiba Inuzuka stava giocando con il suo
cane Akamaru nel parchetto poco distante da casa sua, dove il giorno prima
aveva incontrato Sasuke.
Il castano alzò gli occhi al cielo, pensoso.
“chissà come è andata a casa di Sakura…”
manco a pensarlo, Sasuke Uchiha comparve alla sua vista
qualche secondo dopo, mani in tasca, sguardo basso e aria accigliata.
“il solito. Allora deve essere andata piuttosto bene…”
«ehi Sasuke! Allora, com’è andata ieri sera?!»
l’Uchiha alzò la testa per incrociare il suo sguardo,
avvicinandosi con passo veloce. Akamaru, saggiamente ringhiò percependo
il moro fin troppo seccato e fin troppo arrabbiato.
«Kiba Inuzuka. Giuro. Che. Io. Non. Seguirò. Mai. Più. Un
tuo. Consiglio!» sillabò Sasuke con voce irata mentre il compagno
indietreggiava, portando le mani avanti.
«è…è andata così bene, eh?»
Ino Yamanaka era in
negozio ad innaffiare accuratamente una pianta mentre canticchiava allegramente
un motivetto che aveva ascoltato quanto tempo prima. Era che ci pensava,
esattamente il giorno prima.
A pensare, le venne
mente Sakura ed il suo appuntamento con Sasuke.
“chissà se ha
funzionato…”
Sentì i campanelli
posti sopra la porta del negozio suonare e riportò automaticamente la sua
attenzione al lavoro che stava svolgendo.
«ah Sakura, stavo
giusto pensando a te!»
esclamò cordiale la
bionda poggiano l’annaffiatoio sul tavolo e avvicinandosi all’amica che non si
era spostata dall’entrata.
«tutto bene?»
domandò preoccupata, poggiandole una mano sulla spalla.
«Ino! Io. Ti.
Detesto!»
“sarà andata
così…bene?”
«ascoltami bene Sasuke.
Le ragazze impazziscono per i film drammatici, quelli che
parlano di strazianti storie d’amore e tradimenti, sentimenti non corrisposti,
attori stra belli ed improvvise dichiarazioni e matrimonio lampo che prevedono
poi la morte di uno dei protagonisti. Solitamente si parte dal presupposto di
Nave-Uomo molto sexy-Iceberg-Naufragio-Morte del protagonista fra le braccia
dell’amata. Ci sei? Bene. Tu aspetta che lei scoppi a piangere – perché
scoppierà a piangere, lo fanno tutte – e dopodiché…eh, la coccoli un po’. Ti
fai sentire vicino, partecipe al suo dramma, commosso anche tu e lei lo
apprezzerà, ti troverà perfetto e poi fai quello che vuoi fare. Impazziscono
per questo. Fai così e sarà tua!»
«Allora
Sakura.
Sasuke
sicuramente porterà un film, un film drammatico, tipo quelli che guardavamo da
piccole che prevedono storie d’amore proibiti, impossibili, della ricca e del
povero, dell’amore fra musicisti o, principalmente, quello che fa più danni è
la teoria del film Storia d’amore impossibile-lei ricca-lui
povero-nave-Iceberg-Naufragio-e morte del ragazzo più bello fra le braccia
della protagonista fortunata.
Ok,
quando vedrai un film del genere non ti spaventare e, assolutamente, non
piangere! Lui ti sta mettendo alla prova, vuole vedere se sei cresciuta e
maturata in questi anni e tu non ti devi mostrare la ragazzina che scoppia in
lacrime dopo due minuti, altrimenti rovini tutto. Fa’ la dura, non piangere e
alla fine del film dì “che brutto!”solo in questo modo, ti troverà
irresistibile e sarà tuo!»
Era
normale che i due consigli opposti si annullarono l’un l’altro, facendo solo
addormentare profondamente lui e disperare lei quando se n’era accorta.
E
tutto quello che poterono fare Ino e Kiba vedendo i due compagni così
arrabbiati, fu sorridere piuttosto nervosamente, tentando di impietosirli.
Mentre
quello che impararono Sasuke e Sakura invece fu il famoso detto:
“chi
fa da sé, fa decisamente per tre”
…peccato
non averlo capito prima.
Calo improvviso d’ispirazione.
Non mi piace molto (ç__ç) ma mi frullava l’idea in testa
da tanto, troppo tempo e dovevo scriverlo! Beh, è sicuramente comica nel fatto
che Sasuke e Sakura partiti con tutti i buoni propositi non hanno combinato
nulla. X°D comunque questo non è il mio genere, appurato ora U.U mi piace
scrivere cose più angst, più Sasukose che ‘sta roba.
Mi rifarò con la prossima, promesso!
Sarà che mi devo ancora riprendere da Domenica…domenica a
Fumettopoli ragazzi! Che bellooo! ^O^ mi sono divertita un sacco, era
splendido. Poi c’era un cosplay di Naruto che… *ç* solo la faccina dovrebbe
dirvi tutto. Era un Naruto fantastico e anche Sakura non era affatto male (e
nemmeno Ino e Temari, erano così carine!)
Questa shot è dedicata alla mia Sakura/Sasuke (in poche
parole a SakuraChan92 che ha fatto il cosplay di Sasuke Shippuuden ed era
uguale, Dio santo! X°D scazzata al modo giusto – ma mai quanto quell’Itachi! -)
e a babysil con cui ho passato quella splendida giornata.
Ragazze, vi adoro.
Ringraziamenti ^O^:
Irene Adler: ciao! Mi ha fatto molto piacere
ricevere una tua recensione e poi alla shot precedente ci avevo messo il cuore
per scriverla, quindi, grazie mille dei complimenti ^^ mi hanno reso molto
orgogliosa e mi hanno fatto piacere…tralasciamo questa roba qui che ho scritto
>,< credo (e spero) che la prossima sarà più bella! Bacio!
Fire91: Ovviamente SasuSaku U.U questa è una
raccolta dedicata interamente a loro, quindi, non aspettarti altre coppie! È
comica? Tu dici? Mah,
speriamo…a me non piace più di tanto, è così stupida >.< ma speriamo vada
bene lo stesso! Grazie della recensione e un bacio!
(ci sono molte più SasuSaku che SasuIno, tranquilla! Quel
pairing mi sembra emerso da poco… ma poi va beh, sono gusti…:S)
Himawari: Grazie mille Annalisa! Sono felice che ti
sia piaciuta la shot precedente che è decisamente meglio di questa =.= ma va
beh, spero ti sia piaciuta lo stesso, almeno un pochettino! Grazie della
recensione, un bacio!
Ferula_91: ahem…aggiornato un pochino in ritardo,
ma ci sono! Ti è piaciuta la mia shot?! Bene, sono felicissima e spero (ci
provo) che anche questa sia di tuo gradimento! Aspetto un tuo commento!
Bacissimo!
Arwen5786: *__* grazie Camilla, ti adoro. Mi hai
fatto i complimenti che ho sempre desiderato ç_ç ovvero mantenere almeno un po’
Sasuke IC per quanto mi sia difficile. Io l’OOC ce lo metto sempre, non si sa
mai, ma sono contenta che in quella shot i personaggi siano risultati inerenti
(in parte) al loro carattere. Mah, non so cosa pensare di questa shot,
aspetterò un tuo commento…>.< il comico non è il mio genere, a volte. Va
beh, alla prossima!
P.S. arranco al lunedì…lunedì…*___*
Terrastoria: mia adorata!! Ma io ti adoro! (non si
era capito, neee?) ecco, ù_ù sono felice cheti sia accorta di questa raccolta anche se è interamente SasuSaku (e poi
parliamo di traviare XD) e non c’è il NaruHina. Sono molto contenta che ti
siano piaciute entrambe le shot precedenti e ti dirò, la prima non mi piaceva
per nulla…O.o come del resto non mi piace questa…ma aspetterò i tuoi commenti
per giudicare U.U a presto allora, Terra-chan *__*
_Eleuthera_: *prende nota* siii, tutto quello che
hai detto è giustissimo! Il tuo commento non ha potuto far altro che rendermi
più orgogliosa di quanto non sia già (e lo sono molto =.=) mi ha fatto
veramente piacere. E sono davvero felice che ti sia piaciuta, che tu sia
riuscita a cogliere tutte le sfumature nascoste da quelle righe. Quindi,
davvero molte grazie e molti complimenti. No comment per questa che è
assolutamente stupida >.< ma un po’ di comico ci voleva XD un bacio! (e
aspetto ancora qualcosa di tuo, fanfic! *__*)
Kimi: credo che tu abbia descritto Sakura in poche
righe. Lei è il tipo che alla ragione (Sakura è molto razionale nella seconda
serie, più di quanto lo sia Naruto) sostituisce immediatamente l’amore quando
si tratta di Sasuke e sono d’accordo con te sul fatto che ogni donna, se ama
veramente qualcuno, farebbe lo stesso. Quindi, molto brava, ragionamento
azzeccato anche come filo conduttore della mia fic! Grazie mille per i
complimenti, Sayonara!
Julia83: si, l’originalità è uno de miei obiettivi
principali. Essendoci davvero molte fic SasuSaku a volte non si trovano più
ispirazioni, ma a volte basta una frase della a scuola…X°D beh che dire, ti
ringrazio sentitamente per i complimenti e sono contenta che ti sia piaciuta la
shot precedente! Spero ti piaccia (almeno un pochino) anche questa! Un bacio!
RuKiA: ecco chi mancava XD Dio ti adoro *__* e poi
sono felice che queste shot (escludiamo questa? XD) ti piacciano e poi sono
anche SasuSaku…uhm. Va beh, credo anche io che la più carina sia la seconda, la
prima a me non piaceva per niente O.o come del resto non mi piace questa, ma
sono dettagli =.= avevo bisogno di qualcosa di comico per prepararvi a quella
dopo XD. Per msn ti avevo mandato una mail…però tu aggiungi questo: rory_chan@hotmail.it
Poi ne parliamo lì…non vedo l’ora! Un bacio!
Sakura Haruno: bene, sono felice che ti sia
piaciuta “like water and ink” ci vedevo troppo bene Sasuke e Sakura,
acciderbolina. (sono tamarre tutte e due, fratellone XD ndSasuke)(Sasuke che
chiama “fratellone” Itachi? O.o il mondo sta andando in rovina! NdMe) va beh,
chiudiamo questo siparietto X°D spero ti sia piaciuta anche questa! Bacio!
MoMozzia: carissima sono troppo entusiasta dei tuoi
commenti X°D dici che dovrei andare a parlare con Kishimoto per far si che
succeda questo che è accaduto della shot a Sasuke e Sakura? Uhm, potrei
prendere l’idea in considerazione! Andrò in Giappone a nuoto (seeee ndMe) a
dirglielo X°D. va beh, scleri a parte, che ne dici di questa? Povero Sasuke,
alla fine non ha combinato niente, sono cattiva con lui! Uhuh, alla prossima
cara, ni-hao! (SasuSaku poooooower!)
Meichan: *prende nota* sisi, hai ragione U.U le
parentesi quadre sono le prime ad essere abusate nelle fanfiction, le mettono
dove non servono e dove non dovrebbero proprio andare. Ti dirò che l’abbozzo
originale di quella shot comprendeva molte più parentesi però mi sono accorta
che ce n’erano veramente troppe. Ho eliminato quelle che potevo
eliminare perché credo che nelle parentesi, (almeno, nel mio caso) si metta
quella sfumatura di un concetto che vuoi sottolineare ma non approfondire. Io
ci provo e spero di essermi spiegata, non sono molto brava a chiarire le cose
che ho in testa X°D comunque, passando a questa, non so che pensare o.O è
stupida, ma dopotutto è comica…serve per prepararvi a quella seguente X°D
attendo il tuo commento sempre istruttivo U.U un bacio!
Sae: se io sono un genio tu sei la mia lampada (ma
c’entrerà qualcosa, tutto questo? Mistero) lo sai che faccio dei paragoni
strambi =.= ma per fortuna quelli su Sasuke e Sakura erano azzeccati! Spero che
il tuo pc si sia ripreso, aspetto la tua mail *__* bacio Saretta! Alla
prossima!
Gryffindor_ery: *prende un’immagine spoiler di
Karin, la stampa, prende un accendino e la brucia* uhm…il concetto su Karin è
bene o male esatto…solo che ora è cenere ^_^ tagliamo questo siparietto
spastico va, grazie mille per la recensione, sono felice che ti sia piaciuta!
Un bacio!
[Song-fic, Angst, Drammatico,
Romantico, spero poco OOC]
[Dedicato a Sae ù_ù]
Il nevischio schiariva a malapena la notte, i raggi
lunari trapelavano attraverso l’aria fredda che si condensava in nuvole di
vapore ai respiri concitati di quel gruppo di persone.
A guardarli così, sembravano normalissimi ragazzi di
quindici anni – anno più, anno meno, che importa? – che sostavano davanti ad un
fuoco semi spento, ormai ridotto quasi alla brace.
Il ragazzo con i capelli argentati – da far invidia alla
Luna – si era poggiato contro il tronco di un albero, le braccia conserte al
petto, tentando vanamente di scaldarsi un poco, le gambe lasciate stese sul
prato.
Sonnecchiava tranquillo, ignaro della ragazza coi capelli
color del fuoco che lo fissava con sguardo bieco, ma anch’esso fin troppo
assonnato. Stava tranquillo invece, colui che poteva essere il più calmo,
quanto il più pericoloso del gruppo.
Lui invece era lontano.
Lontano dall’idiozia di capelli lunari – già,
chiaramente vista.
Lontano dall’indole isterica di capelli di fuoco – ancora
e ancora.
Lontano dalla pacata indifferenza del pericoloso – decisamente
uguali.
Era strano come, a differenza di anni, fosse andato a
scegliere delle persone che alla fin fine erano uguali a coloro che prima erano
i suoi veri, unici, affetti.
A hundred days have made me
older
Since the last time that I saw your pretty face
[Cento giorni mi hanno reso
più vecchio
dall’ultima volta che ho visto
il tuo grazioso viso]
A rimirare la Luna, steso nel
prato senza nemmeno una coperta a scaldarlo, se ne stava beato di quella
solitudine che da solo, si era cercato. Le sfumature del cielo, sebbene fosse
dannatamente (solo e soltanto) nero, erano molte per lui. Ma quel cielo
che aveva varie sfumature, non era mai minimamente somigliante a quello di
Konoha. Pensieri incoerenti gli vennero in mente tant’è che nel cielo,
rispecchiati nella luna, vide riflessi argentati prontamente nascosti da un
qualcosa di nero “una maschera?”. Spazio si facevano con prepotenza i luminosi
fiocchi giallastri che annunciavano l’arrivo del sole. “ma erano capelli
quelli, dannazione!”.
E poi quell’alba che
silenziosa, irradiava il cielo che ormai aveva perso le sue sfumature nere
divenendo completamente color rosa pastello. “ancora…ancora lei”.
Decise di alzarsi da quel
fazzoletto di prato quando si rese conto che il cielo era nero ed era notte.
Anche perché era palesemente
impossibile che nel cielo comparissero due occhi verdi.
Era impossibile.
Per questo era colpa della sua
immaginazione. Della sua fervida immaginazione che lo coglieva ogni santissima
notte, quando si ritrovava da solo a pensare ai fatti suoi senza udire,
finalmente!, il rumore degli schiaffi cessare. E quella che ormai era diventata
la sua quotidianità («Sasukeeeee! Suigetsu Continua a rompere!», «mi viene
spontaneo, brutta racchia che non sei altra!», «MA COME TI PERMETTI!» e ancora
“Shiaff” e lui si ricomponeva silenzioso, con un ghigno stampato in faccia in
contrapposizione con il broncio infantile di lei) non faceva altro che
rispecchiarsi nel suo passato. Quello felice.
(«Sakura-chan! Perché ti piace
così tanto quell’incapace di Sasuke? Sono meglio io!», «ma non ci provare
nemmeno testa quadra!» e quel pugno in testa, non se lo risparmiava mai
nonostante il sorriso sul volto di entrambi, era ben visibile).
A thousand lies have made me colder
And I don't think I can look at this the same
[Mille bugie mi
hanno reso più freddo
e non penso di poter guardare alle cose nello stesso modo]
Sentì gli occhi bruciare a causa dell’aria fredda
che, tagliente, rinfrescava l’atmosfera già palesemente gelida.
Da quando era partito per trovarlo. Per combattere.
Per uccidere. Quasi una macchina, ma fino a quando rimaneva quello scopo nella
vita, gli andava bene tutto. Comunque, era stato lui a scegliere quella strada.
Lo sapeva. Perché…
«so del tuo clan. Però
con la sola vendetta non renderai felice nessuno. Né te stesso…né me»
«lo so. Ma io sono
diverso da voi. Le nostre strade non s’incrociano. Siamo andati avanti in
quattro “io, te, Naruto e Kakashi-sensei. Solo
noi quattro…” ed effettivamente, ho provato più volte a convincermi che
questa fosse la strada giusta per me…ma alla fine il mio cuore “quando lo avevo”ha scelto la vendetta.
È solo per questo scopo che ho continuato a vivere. Io non posso diventare come
te o Naruto»
“perché altrimenti, sarebbe troppo bello”
E lacrime, urla,
sussurri, parole buttate al vento. Cose che non si sarebbe mai immaginato, cose
che nessuna era mai arrivata a fare per lui. E quelle parole. Quelle. Ma
ormai, cosa importa…?
Scosse la testa come per scacciare via i pensieri
dalla mente. Non riusciva a capirne il motivo per i quali quella notte fosse
ritornata a galla, insieme a tutti quei momenti, quelle azioni e sensazioni che
si era ripromesso di dimenticare. Alzò lo sguardo verso il cielo, ancora, a
voler cercare un giudizio di quello che stava facendo.
“è giusto quello che faccio. Lo è sempre stato. È
giusto. Giusto…
Ipocrita. Falso. Bugiardo. È che non riesco mai a
fare nulla di buono, accidenti”
Ma nel cielo, non riuscì a scovare occhi rossi.
Splendevano solo, radure verdissime.
E null’altro.
But all the miles that
separate
Disappear now when I'm dreaming of your face
[Ma tutte le miglia
che ci separano
scompaiono ora che sto sognando il tuo viso]
Quando
ritornò lì dov’erano accampati i mezzi per riuscire a raggiungere il suo scopo,
quasi fossero oggetti, diede loro una fugace occhiata. Si accorse che i tre,
erano profondamente addormentati, ricordava che toccava a lui fare la guardia,
comunque. Decise di lasciarli perdere e di seguire l’istinto che sussurrava di
ritornare lì dov’era nato. Uno sprazzo di pura follia certo, ma non poteva
permettersi di guardare il cielo e non riuscire a vedere i suoi obiettivi –
perché vedeva i suoi desideri. E nonostante ormai si trovasse nella parte
completamente opposta a Konoha, sorrise. Quando voleva qualcosa, la distanza
non contava.
Non
contava ora che aveva stabilito che sarebbe andato a riprendersi i suoi
obiettivi.
E
a cancellare definitivamente i suoi desideri.
I'm here without you baby
But you're still on my lonely mind
I think about you baby
And I dream about you all the time
[Sono qui senza di
te, amore
Ma tu sei ancora nei miei pensieri solitari
Io penso a te, amore
Sogno di te
continuamente]
Matto. Pazzo. Quanti aggettivi fioccavano nella testa, non lo sapeva
nemmeno lui.
Sasuke Uchiha non sapeva bene cosa stesse cercando di fare. Era
sempre stato razionale – e in quei tre anni lo era ancora di più – ed era
risaputa la sua capacità nel prendere decisioni esatte in una situazione
disperata.
Solo lui sapeva però, che ciò che faceva non portava mai nulla di buono
ma, troppo orgoglioso per ammettere il contrario o anche solo per tornare sui
suoi passi, nascondeva il tutto. Lasciamo parlare le apparenze.
In quel momento, mentre mimetizzava perfettamente fra i rami degli
alberi e correva quasi fosse l’ultima volta, sentiva solo l’incessante bisogno
di arrivare a Konoha, di rivedere quegl’occhi che lo tormentavano in continuazione,
di strapparli via alla legittima proprietaria – in tono molto rude, cosa che
non si sarebbe mai permesso di fare – solo per non avere rimorsi. Era quello
che contava. Forse, tentava di avere la coscienza pulita. Sorrise al pensiero
dato che tutto di lui era s p o
r c o.
Non veniva di meno la coscienza e probabilmente, oltre agli occhi rossi
– e quelli verdi, si – era la causa della sua insonnia. Patetico. “Un Uchiha
davvero patetico” non poté fare a meno di pensare.
I'm here without you baby
But you're still with me in my dreams
And tonight it's only you and me
[Sono qui senza di
te, amore
Ma tu sei ancora con me nei miei sogni
e stanotte ci siamo solo io e te]
Strana notte dedita ai ricordi.
E non riuscì a continuare quando intravide il portone
d’entrata del villaggio della foglia. Come faceva di solito, fu costretto a
pensare a ciò che desiderava, si andava avanti solo così. Tentò di convincersi
che il suo non era desiderio, ma solo una voglia senza possibilità di essere
fermata.
Ora come ora, dopo essere arrivato a quel punto, non
poteva permettere che i suoi veri desideri venissero a galla, oscurando quelli
che erano divenuti gli obiettivi di una vita. E purtroppo, quegli occhi verdi
adombravano il rosso troppo facilmente, nascondevano i motivi per i quali
Sasuke Uchiha era solo.
La lontananza da Konoha non gli aveva fatto altro che
bene, era un villaggio veramente pacifico, senza uno scopo per cui andare
avanti. “non è detto che bisogna avere uno scopo malvagio per andare
avanti”.
E come un cacciatore cerca la preda giusta, quella facile
da catturare, lui si muoveva nel buio, perché aveva davvero il bisogno di
rivederla. Si, di rivedere lei.
Lei l’inutile, lei la piagnucolona, lei l’egoista, lei
che non aveva nulla di speciale.
Lei Sakura Haruno.
Sapeva fin dal principio, ovvero da quando aveva
incominciato a sognarla, che gli occhi verdi appartenevano a Sakura. Quella
ragazzina che non gli lasciava via di fuga dal suo amore e che alla fin fine,
aveva puntualmente tradito. Poco importava ormai, quella notte era solo per
lei.
Aveva abbandonato i suoi compagni solo per lei.
Solo per lei e solo per quella notte.
The miles just keep rollin'
As the people leave their way to say hello
[Le miglia
continuano ad aumentare
quando la gente lascia la propria strada per salutare]
Fosse
stato un tipo dedito (maggiormente) alla bellezza femminile, probabilmente
avrebbe affermato con sicurezza che Sakura era divenuta una gran bella ragazza.
Dormiva nella sua stanza caratterizzata dai classici poster di un’adolescente,
promesse fatte da bambine e pupazzi infantili.
Le gambe all’apparenza delicate erano stese in tutta la loro lunghezza
occupando il fondo del letto mentre le lenzuola le coprivano fino alla giuntura
del bacino. Riversa sul ventre, la schiena parallela al petto si alzava e
abbassava dolcemente, le braccia portate a cingere il cuscino sul quale la
testa, piegata da un lato, trovava sostegno. Le labbra era dischiuse e davanti
a queste, alcune ciocche di capelli privi di colore a quell’atmosfera buia
illuminata fiocamente dalla luna, nascondevano gli occhi.
Avrebbe di certo trovato esilarante, tempo addietro, entrare dalla
finestra per andare a trovarla. Un’idea stupida, che non avrebbe potuto
tollerare in quanto Naruto, se fosse venuto a saperlo, avrebbe scatenato il
finimondo. In quel momento, aveva bisogno del verde.
«apri gli occhi. Apri gli occhi e fammeli vedere» prima ancora che
potesse realizzare che lui era scappato dall’accampamento dove si nascondeva
insieme al suo nuovo team, di aver eluso la sorveglianza di Konoha “giochetto
da bambini” e di essere entrato nella stanza di Sakura Haruno…parlò. Senza un
minimo criterio, senza la minima sensibilità. Non che poi ne avesse mai avuta.
Adesso avrebbe dovuto attendere solo la reazione di lei.
Lei che aveva accolto la sua richiesta e che stava aprendo sonnecchiata
gli occhi.
Quanto desiderava vedere quel colore.
Verde.
I've heard this life is overrated
But I hope that it gets better as we go
[Ho sentito che
questa vita è stata sopravvalutata
ma spero sempre che un giorno possa migliorare]
«Sakura» chiamarla gli sarebbe forse servito a constatare
che fosse veramente lì, in camera sua?
Assunse un’aria seccata – come se fosse stato lui ad
essere disturbato – avvicinandosi al letto, con un estremo bisogno di avere un
contatto con lei. Ne aveva realmente bisogno.
Il buio gli impediva di vedere l’espressione di Sakura,
in caso lei ne avesse avuta realmente una. Non sapeva bene che cosa aspettarsi
dall’Haruno. Non ci aveva mai pensato e quella decisione di ritornare a Konoha
era stata talmente impulsiva e veloce quanto stupida e irrisolvibile.
“rivoglio i miei obiettivi. Voglio ricominciare a vivere
come ho sempre vissuto, contando sul peso della vendetta. E reprimere i miei
desideri. E ho tutto questo bisogno di verde. Ho bisogno dei suoi occhi…e dei
miei desideri che, accidenti, non riesco a reprimere…”.
Si rese conto qualche istante dopo che Sakura lo fissava
con espressione stordita, un misto di incredulità e sorpresa sul volto. Un’aria
trasognata completamente assorta nella contemplazione di quella figura di
fianco al suo letto. Probabilmente non capiva, probabilmente pensava di stare a
sognare tutto.
«Sa…Sasuke…?» l’esalazione del “-kun” fu accuratamente
evitata.
«zitta» la sentì deglutire mentre le pupille, dilatate
all’oscurità, intravidero il tendersi dell’esile braccio di lei come se fossero
in cerca di strapparlo da quelli che poteva definire i suoi sogni, e affermare
che Sasuke-kun era lì con lei. Rabbrividì appena quando le dita calde si
posarono sul petto scoperto dallo yukata, cominciando a tastare – di spingerlo
via, quasi – fino a quando, Sakura, conscia del fatto di essere ben sveglia,
appurò che in quella stanza, non era più sola.
La visuale era migliore, gli occhi abituati al cupo
avvertirono Sasuke di fronte a loro. Lui che se ne stava in piedi ad osservarla
dall’alto, con la sua classica caratterizzazione austera, superiore. Un tuffo
al cuore.
E anche se era stato solo per poco, quando aveva incontrato
il luccichio degli occhi di Sasuke, Sakura capì che quella notte, non sarebbe
andata a finire come l’ultima che avevano “vissuto” insieme.
Quella notte, stava assumendo decisamente una piega
migliore.
Per il momento.
«allora sei veramente qui» quel mormorio sconnesso gli
fece stringere le labbra ed il cervello registrò, con sommo “dispiacere?” che
alla sua visita, Sakura Haruno, non ebbe alcuna reazione.
Oppure, vedendo gli occhi brillare nel buio, non aveva
previsto la più probabile delle possibilità.
Sta piangendo?
Ma io ho bisogno di verde.
Everything I know, and anywhere I go
It gets hard but it wont take away my love
[Tutto quello che
so, dovunque vado
E' dura ma non mi porterà via il mio amore]
Prima ancora che potesse premeditare una qualsiasi reazione, la ragazza
l’aveva già spinto sul letto, le mani allacciate dietro al collo, il viso già
premuto contro il suo petto, i sussulti lo scuotevano.
Ma non stava piangendo.
“meglio così”
«perché sei qui?» con tono strascicato Sakura aveva parlato, non
accennando a spostarsi da quell’abbraccio a senso unico dove, quasi con
dispetto, vi si strinse maggiormente. Sasuke alzò una mano, poggiandola dietro
le spalle di lei quasi volesse allontanarla. Cosa che gli risultò impossibile
in quanto, in men che non si dica, anche l’altra mano era scattata in aria fino
ad incontrare l’altra. E adesso non era più un abbraccio a senso unico.
«perché si» il gemito frustrato di Sakura lo fece ritornare alla realtà
– gli fece capire che la stava abbracciando – tanto che alla fine, si
divincolò dalla stretta di lei. Incrociò il luccichio dei suoi occhi e fu
felice di stare lì con lei al buio, più che altro, fu felice di non (riuscire)
vedere quel sorriso che c’era di sicuro. E forse, l’oscurità impediva a Sakura
di vedere una qualsivoglia espressione sul suo viso. Nonostante avesse
allontanato Sakura dal suo corpo, sentì chiaramente le mani di lei poggiate
sulle gambe, ferme, quasi morte. Qualche volta la mano destra si stringeva a
pugno, intrappolava parte dei pantaloni. “non andartene più”.
Sasuke deglutì. I pensieri scivolavano nella testa, si scontravano,
divenivano confusi.
La mente offuscava ora i suoi obiettivi. Itachi, Itachi, Itachi,
Itachi…ancora Itachi. Itachi.
Ma suo fratello, non riusciva a ricoprire i suoi veri desideri. La
voglio. Voglio lei. Sakura.
Non vedeva il verde che bramava, non riusciva a scorgere altro che i
suoi occhi brillare.
Non vedeva le mani di Sakura tremare, sudare frenetiche, ancora incerte
se la stoffa che stavano stringendo fosse vera o frutto della sua fantasia.
Non vedeva nulla.
Ma gli bastava sentire il sapore delle labbra di Sakura, per mettere in
pace i suoi sensi e convertire il suo cuore a dimenticare la vendetta.
Per il momento.
And when the last one falls
When it's all said and done
It gets hard but it wont take away my love
[E
quando tutto sarà finito
Quando tutto sarà stato detto e fatto
Sarà dura ma non porterà via il mio amore]
Si rese conto che, lentamente, l’aveva spinta a stendersi sulle lenzuola,
facendole affondare la testa nel cuscino soffice. Si era posizionato sopra di
lei, le mani che lo sostenevano in quella posizione scomoda poste ai lati dei
fianchi, il materasso si piegava sotto il loro peso.
Non avevano parlato, solo uno scambio di battute che erano pressoché
inutili, una domanda con una vaga risposta – che di risposta non aveva
assolutamente nulla – le parole prive d’effetto.
Solo i pensieri che confluivano in uno solo.
Con quel silenzio – con quel bacio – si erano già detti tutto quello
che avevano da dirsi.
«Sasuke…Sasuke-kun» lui sorrise in modo strano, gli angoli della
bocca erano piegati all’ingiù, ma l’espressione era quasi intenerita, sorpresa
nel trovare tracce dell’ingenuità che caratterizzava Sakura fin dall’inizio.
Sasuke sapeva di avere a che fare con una donna, ormai, altrimenti non
si sarebbe così lasciato prendere – in termini soffici, benché in quanto
mente maschile (e fin troppo repressa) pensava ben altro – da quello scambio di
sapori, dalle carezze languide che le loro lingue si ritrovavano a farsi.
Le braccia di Sakura, in un movimento stanco, si erano portate in alto,
le mani premevano la testa del giovane sulla sua, le dita passavano snervanti
fra i ciuffi corvini arrivando fino in fondo dove poi, massaggiavano
placidamente la nuca scoperta dallo yukata.
La bocca di Sasuke lasciava segni rossastri sulla linea sinuosa e
fragile del collo della kunoichi, la facevano ardere, ed era così strano in
quanto l’assoluta incompetenza dell’Uchiha fosse palese, lo rendeva comunque
maledettamente bravo nella foga di aversi.
Di cancellare tutto: tempo, spazio, pensieri, parole. Non importavano
nulla quando finalmente, si erano ritrovati e si stavano scambiando amore. E
molto di più.
I'm here without you baby
But you're still on my lonely mind
[Sono qui senza di
te, amore
Ma tu sei ancora nei miei pensieri solitari]
Il nevischio era presente anche a Konoha.
Inumidiva la pietra fatta monumento convenzionale dei caduti nelle
missioni.
Bagnava la flora, facendo grondare piccole stille di acqua dolce dalle
foglie degli alberi.
Vagava nell’aria non aspettando altro che avvolgere nel suo inesistente
peso e nella sua consistente freddezza gli oggetti che erano presenti
all’esterno delle case.
Entrava a posarsi sul comodino di quegli stolti che dimenticavano le
finestre aperte con il solo risultato di potersi ammalare. O di quelle persone
che, nel bel mezzo della notte, avevano ricevuto una visita inaspettata.
Ancora però, non aveva avuto il piacere di poter raggelare quei due
corpi che, prede dell’eccitazione, se ne stavano sopra al letto, scaldandosi
l’un l’altro.
Non aveva raggelato la pelle, ma aveva schiavizzato le menti di quei
giovani in un confuso turbinio di emozioni e sensazioni dalle quali, il primo a
riprendersi, fu il ragazzo dai capelli neri.
Uchiha Sasuke parve riconquistare la propria razionalità
“che ho mandato a quel paese, purtroppo” quando con la coda dell’occhio, aveva
intravisto lo yukata ripiegato per terra insieme alla camicia da notte di
Sakura e quando, le mani di quest’ultima, avevano raggiunto parti a cui
solitamente non lasciava facile accesso.
Si ritrasse in fretta da quell’abbraccio, facendo calare
una tensione palpabile – l’imbarazzo – e quant’altro.
Quasi con una fretta che non gli era mai appartenuta,
scese dal letto, tentò di ricomporsi anche quando sentì il fruscio delle
coperte risuonare atono nella stanza, segno che pure Sakura si era alzata.
Non sapendo dove fosse, volse lo sguardo alla finestra
aperta, tentando di scovare quegli occhi che continuavano a perseguitarlo. E
finalmente, lì vide.
Rossi, rossi come il sangue, rossi come lo stemma di
una clan eliminato da lui stesso.
Sasuke aveva ottenuto i suoi desideri, li aveva realizzati.
Il suo desiderio, in fondo, era poter toccare Sakura, poter avere parte
del suo amore. Quello che aveva da sempre respinto ma che, intimamente,
aveva sempre bramato.
Dopo aver ottenuto quello che voleva, arrivava la parte difficile.
Come un sogno si alterna all’incubo, la luce al buio, la felicità alla
disperazione, era arrivato il momento di affrontare i suoi obiettivi. Tentando
di non cadere mai più nella voglia dei suoi desideri.
Sakura non vedeva bene Sasuke. Ne distingueva il contorno forse, ma
nulla di più.
I suoi occhi non vedevano ma il suo cuore faceva male.
Perché aveva capito. E non aveva intenzione di fare nulla.
Una bambola usata da mani che aveva aspettato e voluto.
La lama, era decisamente fredda.
I think about you baby
And I dream about you all the time
[Io penso a te,
amore
Sogno di te continuamente]
Quando aveva sentito il respiro di lei battere sulla pelle della sua
spalla – perché era lì che gli arrivava – le mani avevano avuto un sussulto
mentre stringevano la presa del kunai in metallo.
Sasuke avrebbe voluto che lei si fosse spostata – perché aveva
capito, dannazione!
Avrebbe voluto che qualcuno l’avesse interrotto – Naruto doveva
salvare lei, non lui.
Ma il pensiero di quegli altri che erano ancora lì accampati
senza nessuno che faceva loro da guardia, il pensiero di quegli occhi rossi che
lo deridevano (quando in realtà era tutta una sua proiezione) e che, diamine,
lui era in camera di Sakura Haruno in piena notte, gli fecero perdere la testa.
Si sorprese della facilità con la quale, la lama del kunai, fosse
scivolata nella tenera carne della kunoichi che, con un ansimo, si era
aggrappata alle sue spalle stringendo le dita sulla pelle.
Non aveva mai avuto problemi nell’uccidere, Sasuke. Ma quando aveva
lasciato che la lama di quel kunai s’impossessasse del corpo della sua compagna
– e unica ragazza con la quale aveva avuto un qualsivoglia pensiero malizioso –
aveva avvertito nel petto la sensazione di vuoto.
«Sasuke, abbandona la vendetta. Facendo questo lavoro ne ho visti fino
alla nausea di tipi come te. Fanno sempre una fine miserabile coloro che
parlano di vendetta. Non si ottiene altro che soffrire di più: anche quando si
riesce a portarla al termine, rimane soltanto un grande vuoto»
le parole di Kakashi-sensei gli ritornarono nella mente come qualcosa di
affilato.
Ed il sangue, scorreva, lento.
La mano che teneva l’impugnatura del kunai toccò la pelle calda ed
imbrattata del liquido vermiglio.
L’allontanò, sfilando il pugnale dal ventre della ragazza. Avvicinò le
labbra al suo orecchio.
Le disse due parole.
Bastavano realmente quelle, lei avrebbe capito. Lei avrebbe capito,
davvero. Era sempre stata quella più sveglia nel loro team, a capire le cose al
volo. Due parole.
Aveva annientato i suoi desideri, Sasuke.
Adesso c’era spazio solo per la vendetta.
I'm here without you baby
But you're still with me in my dreams
And tonight girl its only you and me
[Sono qui senza di te, amore
Ma tu sei ancora con me nei miei sogni
Stanotte amore ci siamo solo io e te]
L’aveva tenuta stretta per tutta la notte.
Le aveva accarezzato i capelli – con le mani
sporche di rosso – cullandola con dolci carezze sulla testa.
L’aveva scaldata come meglio poteva, mentre la
stringeva a sé, posando un bacio fra i capelli rosati.
Una bambola usata e rotta,
ormai priva di vita.
Fino a quando non giunse l’alba, fino a quando
non ebbe esalato l’ultimo respiro, l’aveva tenuta come se fosse stata la cosa
più importante al mondo, come se fosse stato il premio della sua vendetta.
Quando vide il sole fare capolino nel cielo, si alzò
in piedi, posando delicatamente quel corpo leggero sul letto, coprendolo con le
coperte. Pensò ai suoi genitori, pensò a Naruto, pensò all’ameba che era la sua
amica.
Strinse le labbra però, vedendo quelle di lei
tirate lievemente all’insù.
Quelle due parole, le aveva capite.
«quando avrò compiuto la mia vendetta, staremo
insieme per sempre, Sakura. Te lo prometto»
con quell’ultima frase, uscì dalla finestra
determinato a trovare Itachi in poco tempo.
E ad ucciderlo.
Decisamente, avrebbe voluto uccidere i suoi
obiettivi per realizzare i suoi desideri.
Ma ormai non importava più.
I suoi desideri erano morti – e con loro anche
lui.
Gli obiettivi dovevano essere uccisi.
Solo due parole erano bastate. Lei aveva capito,
lui aveva promesso.
E questo b a s t a v a.
Davvero.
But you're still with me in my dreams…
Due parole.
«AiShiteru, Sakura»
Prima cosa, notiziona: SI, IL FILM DELLA FIC PRECEDENTE ERA TITANIC.
U.U
*alza le braccia, fa partire “momenti di gloria” a tutto volume*
FINALMENTE! Questa shot non vedeva più una fine! Comunque. Canzone: Here Without You, dei Three Doors Down.
Angolino da leggere!
Punto uno: questa shot è dedicata a Sae ed il motivo lei lo sa XD. Anche se non è
una shot a lieto fine – intendiamolo così – è con quella canzone che adoriamo
entrambe *_*
Punto due: mi sento in dovere di dire che NO, Sasuke e Sakura non hanno fatto
nulla di sconcio (anche se la voglia c’era. Si dovrebbe notare, credo ò.O)
Punto tre: ho voluto sottolineare che, mentre scrivevo, ho notato delle analogie
fra il team sette e il team Hebi. Guardiamo Suigetsu con le sue battutine
velenose, con quella malizia accentuata e l’idiozia che regna sovrana. Mi fa
troppo Naruto. Karin non oserei mai paragonarla a Sakura in quanto amo Saku ma
odio lei, però sono isteriche tutte e due, determinate a conquistare Sasuke (ma
tanto Sasuke è di Sakura XP) e forti a modo loro. Juugo sembrerebbe un po’
Kakashi nel senso che è il più pacato di tutti ma quando esce fuori l’istinto
omicida è pericoloso. Direi simili, ne?
Punto quattro: le scritte in corsivo fra i segni di dialogo,
sono degli spezzoni presi chiaramente dal manga, esattamente il primo dal
numero 21 (esattamente la puntata che farà domani T.T come si fa a dire che
Sasuke non prova nulla per Sakura, ditemelo!) il secondo dal numero 21.
Fine dell’angolino spastico.
Dopo aver monologato, ringrazio sentitamente U.U:
Arwen5786: *__* mio raggio di luce nei giorni bui, unica speranza della mia
vitaaaa! *scena tramonto fra Gai e Rock Lee* grazie mille dei complimenti ç_ç
detti da te fanno molto effetto, davvero. Camilla mia, ti adoro, lo sai? E
giusto perché mi hai detto che sono la regina dell’angst (chi io? XD) beccati
questa. Finale a sorpresa, rabbrividisco da sola. Direi che è il colpo di
grazia dopo la puntata 109 X°D comunque, spero ti sia piaciuta, anche se è un
po’ troppo lunga >.< aspetto il tuo commento domani, lunedì *W* bacio!
Ferula_91: ahem, scusa l’aggiornamento arrivato un po’ tardi >.< esigenze
da scuola ç__ç comunque si, il film era Titanic. Ce li vedevo troppo Sasu e
Saku a vedere quel film…X°D comunque sia, ti ringrazio per la recensione,
sperando che anche questa sia di tuo gradimento ^^ bacio!
Himawari: ciao Annalisa! Uhuh, il film Titanic vedo che riscuote molte lacrime
*Rory che tenta di negare il fatto che si, ha pianto anche lei* et volià il
nuovo capitolo! Un po’ angst, ma spero che ti piaccia! Bacio!
Babysil: ciau mongoplettica! (guai a chi copia questa parola è.é) lo so che io
spoilero troppo ç_ç questa però non te l’avevo raccontata. (SEEEEEEEEEEEEEEEE!)
diciamo che tu mi hai detto di farla morire o.O ero con le lacrime agli occhi
mentre scrivevo quella scena ç_ç va beh, recensisci o chiedo alla nostra amata
prof di matematica d’interrogarti *faccina muhamuh*, va beh, a domani, ciau
tata! (che bello a casa mia con la Saku a vedere Naruto *.* peccato che sia
QUELLA puntata, Sasuke maledetto) baciotto amora mia!!
Fire91: sono contenta che le shot ti piacciano ^.^ mi fa sempre piacere
leggere i tuoi commenti. Comunque si, la tua fic “destiny” la sto leggendo e
quando troverò il tempo (scuola, dannata scuola!) recensirò, promesso! Dimmi
cosa ne pensi di questa! Baciooo!
Eonys: hai perfettamente ragione, XD Kiba e Ino combinano solo guai! Spero
che ti sia piaciuta questa shot *.* baciotto!!
Layla the punkprincess: sisi, hai ragione anche tu! Quella di Sasuke e
Sakura è proprio sfiga! Whatever, direi che sono molto felice che la seconda
shot ti sia piaciuta, è quella a cui mi sono più affezionata *.* spero ti sia
piaciuta anche questa ç__ç alla prossima, Yep! Bacio!
Terrastoria: *___* adorata miaaaa! Ogni volta che leggo un tuo commento mi sciolgo
*__* ahem, cominciamo dal sorvolare sui miei tempi d’aggiornamento (e adesso ho
BEN due fic da aggiornare, mi prenderò a schiaffi XD) e passiamo a questa cosa
terribile: Sakura muore per mano di Sasuke. Credo sia il colpo di grazia dopo
la puntata che ci dovrebbe essere domani in tv… va beh, la prossima sarà
sicuramente più leggera ^^ non vedo l’ora dei tuoi aggiornamenti (^_-) e del
tuo commento, ti adoro sempre più! Bacio!
SakuraChan92: Lalla, dopo essere stata ore al telefono con te, risponderti mi
deprime X°D sorvolando. Si, Sasuke e Sakura avevano in mente di cosacciare ma
ad ascoltare Ino e il mio Kibuccio X°D ahem…il film. Titanic? NaH! Sakura non ha pianto per il film, ha pianto perchè Sasuke si è
addormentato! Va beh, taglio corto, tanto ci vediamo domani! (ç_ç DOMANIIII!)
un bacio tessoraH mia, ti amoooo! (meno della kappa, ovviamente ed in senso
assolutamente buono ò.O…XD) Sbaciottoli!
Kimi: uhuh, io, te e Sakura compagne di disavventure! A chi lo dici,
strangolare delle persone che interferiscono quando sei sola con chi vorresti
XD. Stessa cosa per Sasuke e Sakura XD poveretti, la prossima volta faranno di
testa loro! Spero che questa ti sia piaciuta! Bacio!
Selly_92: mia cara Selly! *.* ah che bello, ti ho fatto ridere? Ora mi sa che ho
fatto piangere, o almeno, ci ho provato XD. Che mi dici? Speriamo ti sia
piaciuta, ci tengo molto al tuo commento *__* bacionissimo!
Mimi18: sarò sincera, quando ho visto il tuo nome sono rimasta un po’
perplessa, però sono decisamente felice che sia riuscita a farti piacere una
shot, seppur comica, SasuSaku X°D diciamo che Kiba e Ino per me rappresentano i
personaggi che mettono in funzione tutto. Senza i loro consigli dove sarebbero
finiti? Ah boh, lo lascio all’immaginazione X°D. ShikaIno… quando si può si
mette! Comunque volevo farti una domanda: ma tu sei stata alla fumettopoli di
Milano? *.* perché avevo letto che avresti fatto un cosplay il 25 novembre data
in cui si è tenuta la fumettopoli. No perché c’ero anche io! XD ero sempre
dietro ad un Naruto e una Sakura Shippuuden…e anche dietro ad un Itachi calato
troppo nella parte ò.O Va beh, ti saluto ^^
Sae: amore mio! Questa è completamente dedicata a te! Anche se non c’è un
“lieto fine” (però le ha detto ti amo U.U) spero ti sia piaciuta lo stesso! Te
l’avevo detto che avrei fatto una song fic con questa canzone *.* Kiba e Ino
erano perfetti nel loro ruolo: ovvero aiutanti ma che alla fine hanno
ostacolato X°D comunque ti ho mandato la mail, spero che le foto si vedano! ^_-
un bacio tesora mia, ti amo di bene!
MoMozzia: ni-hao amica mia! Kawaii SasuSaku! Comunque ribadisco, Sasuke, nella
fic precedente, voleva si un po’ di sano pomiciaggio (??) ma purtroppo
Kibuccio-puccio non gliel’ha permesso! XD ed anche Ino si è messa in mezzo,
quindi X°D. Essendo autrice, ed essendo ragazza con strane manie
pucciose-maliziose, Sasuke e Sakura volevano fare qualcos’altro, probabilmente.
Non hanno 12 anni quindi, ne hanno decisamente di più! Whatever (oh Shika-kun
*.* ndRory)(ehi…ndTemari)(ahem ^^ ndRory) spero che anche qusta ti sia
piaciuta! Aspetto il tuo commento che mi mette sempre il sorriso! Bacio amica
mia!
E lentamente, si
avvicinarono tentando di scorgere il calore dei loro corpi che, distanti quanto
mai lo erano stati, si muovevano placidi.
Perché si stava ripetendo tutto.
Quando furono
adeguatamente vicini, mantenendo una lieve distanza necessaria per entrambi –
avevano ancora rimorsi, nel petto – alzarono la mano destra, in contemporanea.
E l’elsa della sua katana fu afferrata in uno scatto veloce, repentino.
L’impugnatura del kunai
brillò alla luce del solare prima che le sue dita delicate lo
prendessero, porgendolo davanti a sé.
Era strano come tutto fosse uguale.
Senza dire nulla,
cominciarono a combattere facendo risuonare in quell’arida radura incolta dove
l’erba secca creava un senso di nostalgica tristezza, i suoni metallici delle
armi che si scontravano, con un ritmo frequente, devastante.
Sembrava disumana la
rabbia che coglieva i due, mentre si fronteggiavano senza paura negli occhi, ma
solo la voglia di affrontarsi.
Ma entrambi sapevano come sarebbe andata a finire.
La katana sferzò l’aria ed
il kunai parò il colpo, con la pena di saltar via dalle mani della ragazza. Le
sopracciglia chiare si crucciarono sentendo la lama fredda sfiorarle la pelle
per poi cadere miseramente sull’erba giallognola. Gli occhi scuri scrutarono
l’immobilità del corpo che avevano davanti.
Avrebbe atteso, giusto per divenire consapevole, ancora una volta, di
fare gli stessi errori.
La mano, così come aveva impugnato
la katana, andò ad afferrare freddamente il mento dalla pelle arrossata dal
vento, e lo avvicinò al proprio, rubando a quelle labbra il respiro, i battiti
che erano udibili anche a quella distanza.
Non fece caso alle unghie
che gli graffiavano il petto scoperto dallo yukata, non fece caso ai morsi che
riceveva dai denti ora coperti dalle labbra che aveva inizialmente respinto e poi, desiderato.
Adesso ne era consapevole. Facevano sempre lo stesso, dannatissimo,
errore.
Con rabbia, con passione,
con qualcosa che nemmeno conoscevano loro, si erano ritrovati ad
indietreggiare, lasciando le armi abbandonate per terra ed il silenzio a
popolare l’atmosfera. Capitava di inciampare nell’erba secca, capitava di
sentire il respiro mancare per quei contatti fin troppo prolungati.
Inesorabilmente, cadevano
per terra continuando a baciarsi in modo aggressivo, quasi violento. Per
colmare quel vuoto che ormai, faceva parte di loro.
Mentre guardava il cielo si rese conto che era la sesta volta che
andava a finire così.
Lei lo toccava, sentendo
il respiro accelerare nel petto. Lo guardava come se fosse la prima volta. I
loro occhi s’incontravano. Ma quando lo fissava, si rendeva conto che in quelle
iridi scure c’era sempre qualcosa di nuovo.
Lui la carezzava con
quelle mani perennemente fredde, senza sbilanciarsi in inutili coccole non
premeditate. Le dava il minimo necessario, e lei, ne sembrava comunque felice.
Sbagliavano, ma non importava.
Sperava che quella volta si rivelasse l’ultima.
«Sasuke…»la voce roca caratterizzava quel soffio che
batté quasi con violenza sul collo del ragazzo che, per tutta risposta, fissò i
suoi occhi scuri in quelli di lei.
«ti amo. Lo sai» sembrava
esserci stanchezza nel suo tono, seccatura nel continuare adire le stesse cose. Lui alzò gli occhi al
cielo, sbuffando.
«non sperare che duri a
lungo…» sussurrò facendo scivolare lentamente le labbra sulla pelle morbida
della ragazza. La sentì sospirare e si decise a continuare.
«…è l’unica battaglia che
finora ho perso.» concluse come per giustificarsi, schiarendosi la voce.
Ma non ne sembrava così sicuro, alla fine.
Non gli dispiaceva.
Il nero sfuggiva al verde,
questa volta.
Lo ignorava con una
plateale indifferenza, sapendo che questa volta, quel verde si aspettava
qualcosa. Quello che lui non voleva dire e che avrebbe evitato palesemente di
ammettere [soprattutto davanti a lei].
«anche io, Sakura»
sputò quelle tre parole maledicendosi mentalmente, le disse in un tono che
nessuno avrebbe mai udito. Ma non lei che se ne stava comoda fra le sue
braccia, lei che non aspettava altro – da tutta una vita.
Sapeva che non le avrebbe
[mai più] ripetute quelle parole. Ma sorrise lo stesso.
Le bastavano.
E capì che non avrebbero smesso[mai].
Uhm…beh,
ho fatto un salto da angst a fluff, ma ci voleva è.é dopo aver ucciso Sakura
(ç_ç) dovevo scrivere qualcosa di “romantico”. È la prima volta – credo – che
faccio dire ad un Uchiha “ti amo/anche io” °-°’ mi sono auto-condannata XD.
Spero non sia troppo mieloso. Non lo è, vero?! O.o” mi
fido di voi. Le frasi a destra potrebbero essere dei pensieri o delle
constatazioni. Molto vaghe. Beh, questa shot l’ho scritta di getto, senza
pensarci troppo. È proprio lo schizzo iniziale, si.
Adesso passo ai mitici ringraziamenti alla recensioni
*///* che colorerò perché non ho niente di meglio da fare si. U.U
Arwen5786: oddio grazie ^///^ tu sei troppo buona, lo dico sempre
io XD. Io ero (e sono T.T) troppo in astinenza SasuSaku, per questo quando ne
ho la possibilità (e tempo, soprattutto. Scuola tiranna, grr!) cerco di fare
del mio meglio ^^. Questa l’ho concepita poco fa e l’ho scritta di getto…mah,
spero che ti piaccia lo stesso! La canzone l’ho conosciuta guardando un video
SasuSaku *.* anche tu?! Allora mi sa che era lo stesso XD (va beh che ce ne
sono a bizzeffe con quella canzone e soprattutto SasuSaku XD). Va beh, grazie
mille della recensione *O* un bacio! ;)
Terrastoria: adorata mia *__* tornata dalle
vacanze? Oddio, sai che i tuoi commenti mi fanno sempre sciogliere?! Hai uno
straordinario potere di commuovermi *^* e sono felicissima che la shot
precedente ti sia piaciuta ;) spero anche questa. Molto semplice ma – credo –
piuttosto piacevole. A te le considerazioni! Un bacio tua/mia adorata! XD
Killer Queen 7: oddio, ti ho fatto piangere? *^* wow, non credevo di esserne
capace XD che dire, in quella puntata (detesto in numero 109, sisi) ho pianto
come una disperata anche io! Il problema è che piango ogni volta che la guardo
*-*” beh, mi hai lasciato una recensione stupenda, hai capito tutto quello che
c’era da capire, complimenti! Beh, spero che anche questa ti piaccia ^^. Ja ne,
bacio!
Ferula_91: ahem, sono
un po’ in ritardo ma spero di essere riuscita a compensarlo con questa piccola
shot. ^^” non è nulla di che, ma non aspetto altro che un tuo commento per
sapere se ti piace *^* che dire, grazie mille della recensione *__* un bacio!
Himawari: beh questa
ha un happy ending! Che ne dici? X°D sono felice che ti sia piaciuta la shot
precedente! Spero vivamente che questa non ti abbia delusa! Ja neee! Bacio!
Mimi18:
effettivamente fa uno strano effetto. naH, scherzo XD. Ah si, angst piace molto
anche a me *__* per me è il genere più adatto al SasuSaku (ma anche ad ogni
pairing dove c’è di mezzo un Uchiha, immagino u.u). Suigetsu…ti do
completamente ragione, è un grande! Mentre Karin…*fa la vaga* beh, essendo una
molestatrice di Sasuke, che gli sta appioppata tutto il giorno quando lui è
solo di Sakura (nel mio caso U.U) o di Ino (nel tuo U.U) mi fa venire strane
manie omicide =.=”. Uhuh, allora a Milano ci siamo incontrate senza saperlo!
°°”wow XD. Va beh, non mi dilungo.
Grazie mille della recensione, *inchin* alla prossima!
Sakura’s star: wow, grazie per aver recensito! Eh già, le vacanze…se prendiamo
queste in considerazione che ormai stanno finendo ç__ç che mi dici di questa
shot? Ti è piaciuta? Mah, spero di si, lascio a te dirmi quello che pensi ^^
alla prossima, owari!
Thomas_H: uh si che
mi ricordo di te XD che dire, sono contenta che anche questa fanfiction ti
piaccia! Mi ci sto impegnando ù.u beh, mi auguro che anche questa shot sia di
tuo gradimento! ^^ Bye!
Kimi: morire fra le
braccia di Sasuke…uhm…si, direi che sarebbe il mio sogno. Ma togli quel
“morire” e lascia “fra le braccia di Sasuke”…questo credo sia il sogno di un
po’ tutte! X°D
A volte mi lascio prendere la mano e scrivo
cose moooolto lunghe, ma sono felice che piacciano ugualmente! Spero che questa
sia all’altezza delle tue aspettative! Un bacio!
Sae: tesoro mio *__*
ti ho risollevato la giornata? **” wow. Sono rimasta senza parole. Quella
song-fic era d’obbligo, ricordi che me l’avevi chiesta? X°D ce l’avevo già in
mente, quindi è tutta per te! Mentre questa l’ho concepita guardando il mio
nuovo anello dell’Akatsuki *_* è un po’ strana ma spero ti piaccia lo stesso!
Ti adoro/ ti amo (in senso buono XD) in tutte le lingue del mondo *__*Konnichiwa!
Sakura Haruno: wow ti è piaciuta? Allora mi metto a svolazzare insieme a te
nella stanza *___* fa niente se te ne sei persa una, l’importante è che ti
piacciano! Che mi dici di questa? È di tuo gradimento? Spero di sHi *__* alla
prossima, kiss!
Hila92: oddio…si
che è un onore, sempre e comunque! Io è proprio grazie a loro che ho cominciato
a seguire Naruto e so che Sakura ha poche possibilità di sentirsi dire da
Sasuke “ti amo” ma come si dice?, la speranza è l’ultima a morire XD e anche se
non succede nel manga, abbiamo sempre le fanfic! Come questa u.u spero che ti
sia piaciuta! Un bacio!
Selly_92: non ho aggiornato
prestissimo *^* ma spero in un degno ritorno XD. Davvero felice che la shot
precedente ti abbia preso tanto! È il mio intento e sapere che ci sono
riuscita…wah, grazie! (L) mi auguro che anche questa ti abbia tenuta incollata
allo schermo ^///^ un bacio!
Naruto era la persona che
stava imparando [tentando, disperatamente] di amare.
Ino era nuovamente la sua
migliore amica con la quale spendeva quasi tuta la giornata a spettegolare e a
divertirsi.
Tsunade-sama era la sua
maestra, colei che le aveva insegnato tutto.
E Sasuke…lui era un
traditore della peggior specie.
Lei aveva quindici anni
ora, ed era cresciuta più di chiunque altro nel suo villaggio.
La stanza dell’ospedale
era piccola e stretta.
I muri erano
completamente bianchi e le finestre spalancate, facevano entrare un po’ d’aria
che profumava di fiori l’interno. L’odore pungente dei medicinali le pizzicava
l’olfatto, rendendola più nervosa di quanto già non fosse.
Strinse con vigore la
cartella clinica di un suo paziente al petto, quasi tentasse di farcela
affondare e di dimenticare che lei ora, era un medico.
Tentò tutto quello che le
veniva in mente per evitare di guardare colui che occupava quel letto asettico
dalle lenzuola bianche. Strinse maggiormente la cartella e sentì le unghie
graffiare il cuoio di questa. Decise di sospirare.
Si morse il labbro e,
come una calamita attratta dal ferro, spostò lo sguardo su quel piccolo letto,
osservando attentamente il ragazzo che vi giaceva, pacatamente seduto.
Naruto improvvisamente,
ridivenne un fastidioso baka da sgridare e, perché no?, da picchiare.
Ino ritornò ad essere
“Ino-pig” la ragazza che doveva superare ad ogni costo, ormai sua rivale.
Tsunade-sama era l’Hokage
e nient’altro. Era lei che le impartiva le missioni.
E Sasuke…lui era Sasuke-kun.
E basta. Sasuke-kun.
Lei aveva quindici anni,
ma era la più immatura di tutto il suo villaggio.
Il cuore perse un battito
mentre gli occhi incontravano due iridi color ebano, intente a scrutare
distrattamente le coperte pulite. Non la stava guardando, ma lei percepiva lo
stesso il suo sguardo e, infantilmente, pensò che tutto era ritornato come
prima.
«allora Sas’ke. Ti ho
spaccato il culo, alla fine. Hai visto?» quasi non si era accorta di Naruto
che, seduto sullo sgabello nell’angolo, fissava con espressione a metà fra il
divertito e il disperato l’Uchiha. Batté ciglio, sentendo il disperato bisogno
di ribattere.
«Naruto, taci. Non sta
bene, è evidente. Evita di torturarlo con le tue battutine idiote» il biondo si
voltò verso di lei, crucciando le sopracciglia dorate.
Sakura sentì lo sguardo
di Sasuke premere sulla sua schiena e forse, per paura di incrociarlo, non si
girò.
«ma Sakura-chan~» mugolò
l’Uzumaki indispettito, raddrizzando bene la schiena e mettendosi composto. La
ragazza non vi badò, come al solito, e fece per guardare Naruto imbronciarsi.
Nello spostare lo sguardo, rimase incatenata in quello di Sasuke che la stava
guardando. Ancora.
Naruto parve attendere
qualche istante e i tre, rimasero assurdamente in silenzio. Dopo quelli che
sembrarono minuti, il biondo decise di alzarsi e di dirigersi verso la porta
della stanza. Borbottando un qualcosa sugli allenamenti, uscì e sbatté la
porta.
«il consiglio ha discusso
per molto tempo sulla sorte di Sasuke Uchiha» cominciò Tsunade osservando
intensamente Kakashi, Sakura e Naruto. I tre attesero, incuriositi.
«è l’ultimo Uchiha
rimasto e quindi l’ultimo possessore dell’abilità innata degli Uchiha; lo
sharingan. Ancora oggi, una parte del villaggio appartiene a lui. Intendo gli
edifici, le strutture di polizia. Erano tutte del capostipite Fugaku che ha
servita degnamente il villaggio della foglia» Naruto cominciò a sbattere
nervosamente il piede a terra, incrociando le braccia al petto, stizzito.
Kakashi aveva riposto il suo libro nella sacca e ascoltava attentamente,
cogliendo tutte le sfumature nella voce della Godaime. E lei…tratteneva il
respiro, pregando.
«…tuttavia Sasuke Uchiha
è passato dalla parte del nemico del bel mezzo di una guerra, quando il
villaggio era in serio pericolo di invasione. Ha lasciato studiare al peggior
nemico della Foglia la sua abilità innata e, nonostante ormai Orochimaru sia
morto…il consiglio ha optato per la condanna a morte. Troppi torti ci sono
stati inferti dall’Uchiha e nemmeno io – un sospiro di rabbia – ho potuto fare
qualcosa. Mi dispiace, è tutto»
Quel che rimaneva del
team sette si sgretolò nell’istante preciso in cui quelle parole sgorgarono
dalla bocca dell’Hokage. Come veleno. Un veleno che pian piano, li stava
uccidendo tutti.
Si accorse di essere da
sola con Sasuke non appena sussultò dopo aver sentito la porta sbattere. Si era
incantata su di lui, sulle linee del suo corpo.
Era seduto composto, i
capelli d’ossidiana gli ricoprivano disordinatamente gran parte del viso,
celando le guance dalla pelle diafana, fin troppo pallida. Gli occhi erano
fissi su di lei e sembravano voler assumere la tonalità scura che avevano
sempre avuto, ma risultavano annebbiati, sfumati verso il color cenere. Lo
avevano lasciato a torso nudo, in modo tale da potergli cambiare facilmente le
bende che lo fasciavano sul petto ben modellato dagli allenamenti. Ricurvo in
avanti, s’intravedeva bene la schiena liscia, le spalle ben impostate e larghe.
Sembrava più maturo di quanto già non fosse. Sembrava un uomo nonostante la sua
quindicina di anni [sprecati]. Nonostante le numerose ferite che solcavano la
sua pelle, era sempre bellissimo. Non peccava in nulla. Un angelo dannato,
quasi.
«E’ inutile che…ti dai
tanto da fare. Non serve a nulla» sussurrò senza abbassare lo sguardo dalla sua
esile figura, la voce roca tenuta appositamente bassa. Profonda e sensuale come
lo era sempre stata.
Sakura non badò alla sua
affermazione e si diresse spedita verso l’armadietto che conteneva i
medicinali. Era buffo come aveva implorato l’Hokage di poterlo trattenere in
ospedale per curarlo. Un capriccio sadico di rimetterlo in sesto e poi
ucciderlo.
In realtà lei gli voleva
di mostrare che qualcosa, lo sapeva fare.
Glielo avrebbe voluto
dimostrare guardandolo negli occhi, ma tutto il coraggio l’aveva codardamente
abbandonata nel momento stesso in cui l’aveva visto.
Afferrò la fiala
dell’antidolorifico giusto per non farlo soffrire per quel poco tempo che
rimaneva. Istintivamente, prese una crema per le ferite esterne.
Si avvicinò al letto e
deglutì, svicolando ancora lo sguardo di lui e puntando il suo sulla schiena di
Sasuke.
Crucciando le
sopracciglia, si decise a spalmare delicatamente la crema che sapeva di un
disgustoso odore menta sui tagli piuttosto superficiali situati sulle spalle.
Si era spettata di
sentire la pelle dura, ruvida e rovinata. Invece, sotto le sue dita sentì il
calore della schiena levigata, morbida.
Scosse il capo e continuò
il suo lavoro, ignorando qualche gemito sommesso del ragazzo.
Quando finì, il silenzio
piombò fra di loro con la stessa forza di un pugno nello stomaco. Era un
silenzio rumoroso, sospeso. Sakura avvertiva la tensione del momento, avrebbe
voluto dire qualcosa per smorzare il fastidio ma nulla di intelligentemente
sano le venne in mente.
Rimase a scrutare con gli
occhi color del bosco colui che adesso aveva deciso di soprannominare il suo
angelo.
Un angelo dannato.
Era un nome da molteplici
significati, tutti a lei dedicati.
Lo aveva sempre ammirato
e venerato come la reincarnazione della bellezza terrena. Lo adulava come
nessuno avrebbe mai fatto. Lo amava nonostante i continui rifiuti, lo aiutava
sebbene lui l’allontanava. Nemmeno Ino si era spinta così tanto da ferirsi nell’orgoglio,
lei lo aveva capito subito che da uno come lui, non ci si poteva affidare.
Un angelo traditore.
Aveva illuso tutti con i
suoi mezzi sorrisi, con l’istinto di competizione nei confronti di Naruto.
Aveva illuso lei con quelle occhiate preoccupate che ogni tanto le dedicava,
con i suoi gesti dal piccolo significato per lui, ma enormemente importanti per
lei.
Un angelo caduto.
Tutti i suoi anni della
giovinezza sprecati per rincorrere un sogno che tale non era.
Bruciato dal suo stesso
orgoglio, condannato dalla sua eterna voglia di sopravvalutarsi, aveva perso lo
scontro più importante della sua vita.
E adesso di lui, cos’era
rimasto?
Contrasse il viso in una
smorfia di dolore quando le dita fredde di Sakura smisero di carezzare la
schiena calda. Si sentiva debole e fu quasi contento di sapere, che solo
Naruto, lei, la Godaime e Kakashi sapevano delle sue misere condizioni.
Fu felice di sapere che
l’indomani avrebbe smesso di vivere, di porre fine alle sue sofferenze.
Sakura mise a posto i
medicinali dopo avergli fatto bere una bevanda altrettanto disgustosa che lo
avrebbe fatto rilassare un po’ per poi ritornare di fianco al letto.
Sistemò accuratamente le
bende sull’addome e strinse quelle che gli fasciavano la testa.
Involontariamente, lasciò
scivolare la mano sulla sua guancia, lasciandovi un fantasma di carezza e
ritrasse in fretta il braccio.
Adesso Sasuke non la
guardava manco più.
Aveva forse perso
l’interesse?
“guardami, guardami, guardami…”
l’Uchiha alzò lo sguardo
e lei lo distolse, stupidamente.
Non era ancora pronta a
guardarlo veramente, non se la sentiva nemmeno.
Solo al pensiero di avere
Sasuke-kun salvo davanti a lei che il giorno dopo sarebbe stato ucciso, la
rivoltava. Avrebbe ucciso uno ad uno quegli anziani del cavolo che non sapevano
nulla di Sasuke-kun e si permettevano di giudicare la sua vita.
«è meglio così. È meglio
per tutti» disse l’Uchiha atono, riscotendo la ragazza dai suoi pensieri.
Gli sembrava giusto dirle
qualcosa, dopo tutto quel tempo.
Peccato che non sapeva
mai dire le cose giuste nel momento giusto.
«non è vero, non è vero!
Sei tu che sei cieco e non te ne accorgi! È tornato tutto come prima! Naruto è
il solito baka, l’hai sentito, no? Kakashi non è cambiato di una virgola e
io…io nemmeno! Sono sempre stata qui, ad aspettarti, perché sapevo che saresti
tornato. Non importa come, ma lo sapevo! Tu…tu me lo hai fatto capire!» vomitò
parole senza un senso logico, dicendo anche cose false [lei era cambiata, cambiata!]
senza riprendere fiato, con il risultato di impastare la voce in un lamento
incrinato dal pianto.
Sasuke parve colto
impreparato da quelle affermazioni e scosse la testa, sentendo il cervello
sbattere sul cranio. Sbuffò seccato e si sentì di aggiungere:
«forse sei tu,
quella cieca. Cresci Sakura. Non puoi pensare che tutto ritornerà come
prima. Io domani morirò e sarà come avrebbe dovuto essere: voi nel posto giusto
e…finalmente anche io.» concluse allontanando la mano di lei che era scattata
per prendere la sua.
Silenzio.
Un opprimente silenzio.
«tu provi qualcosa per
me!» l’affermazione era uscita nella sua inadeguatezza senza che lei fosse
capace di bloccarla. Sembravano bambini intenti a litigare.
Si vergognò delle sue
parole non appena Sasuke voltò la testa verso di lei, gli occhi stupiti e
forse, derisori. Sentì i suoi carichi di lacrime che non chiedevano altro di
poter rigare le guance. S’impose di non piangere.
«e cosa te lo fa
pensare?!» sbottò quasi divertito, scrutandola con quell’espressione crucciata
e seccata.
«tu…tu! Tu me lo hai
fatto capire, io…io non sono stupida! Me lo hai detto, me lo hai detto –
continuò a ripetersi, tentando di trovare le parole giuste – mi hai
ringraziata, lo hai fatto e non puoi negare!» trovò la conclusione e lui
sbuffò, socchiudendo gli occhi.
«zitta» le ordinò, rude.
Sakura lo guardò e le
lacrime divenivano sempre di più, il magone cresceva nel petto e i suoi battiti
cardiaci erano udibili a distanza. Pendeva dalla bocca schiusa di lui, pendeva
da quelle labbra pallide e secche. Sentì l’impulso di abbracciarlo, di
baciarlo, di tenerlo suo.
«perché vedi amore dove
non ci può essere, Sakura? Ho tradito il villaggio. E con il villaggio ho
tradito anche te, mettitelo in testa. Smettila di illuderti, smettila di
parlare, smettila di piangere» la zittì con queste semplici parole.
Sakura non trovò nulla
per ribattere e, anche se altre mille parole premevano per uscire, tacque.
Ricacciò indietro le lacrime e tentò di assumere l’aria responsabile di sempre.
Fece scivolare la mano in
quella di Sasuke e intrecciò le due dita con quelle di lui.
L’Uchiha fece per
ribattere, poi chiuse la bocca, osservando le loro mani unite.
La calma del mare dopo la
tempesta.
Il silenzio che seguì era
pacato, rilassato.
Lei aveva smesso di
parlare, aveva smesso di tremare e stringeva quelle dita dalla pelle rovinata
dalle numerose evocazioni di Chidori.
Lui non sbuffò più, non
tentò di aprire un altro discorso e si limitò ad accettare quella stretta,
ricambiandola a malapena.
I respiri si confondevano
come il calore delle loro dita. Nell’aria, aleggiavano parole che entrambi
avrebbero voluto dire ma che tacevano; una per paura, l’altro per orgoglio.
Lei non voleva smettere
di illudersi.
Lui provava un qualcosa
per lei.
Ma in quel momento non
dissero nulla, sentendo da lontano i funzionari dell’ospedale lavorare e loro
isolati dal resto del villaggio.
«Sakura…» la ragazza alzò
lo sguardo, osservando il profilo di Sasuke. «…domani, non venire»
La notte li aveva
traditi, passando velocemente.
Sasuke Uchiha aspettava
l’arrivo dei suoi esecutori, Sakura Haruno fissava il vuoto della sua stanza.
Avrebbe voluto piangere
per aver perso definitivamente il suo angelo.
Guardò la mano che aveva
stretto per tanto tempo quella di Sasuke e il calore della disperazione
l’avvolse.
Di lui, era rimasto solo
il rimorso.
Di lei, era rimasta solo
la demoralizzazione.
Ma non pianse.
Non l’avrebbe fatto.
Why cry when Angels…deserve
to die?
[Perché piangere quando gli angeli meritano di morire?]
Ultima frase in corsivo e
in inglese presa dalla mitica Chop Suey dei System of a Down *-*
Non. Mi. Convince.
Nemmeno. Un. Po’.
Ero partita bene ma sono
precipitata inesorabilmente nell’abisso dell’OOC, e Sasuke…è Sasuke?! Ma dai,
uffa! Avevo bisogno di scrivere, avevo bisogno di SasuSaku. Potevo decisamente
farla meglio, ma va beh.
E, diamine!, mi sto
divertendo ad ucciderli tutti o.O ok, la devo piantare, la prossima sarà
comica. Caput!
Dedicata a
Camilla e a Saretta *-* le mie idolE che mi salvano dall’astinenza di SasuSaku.
Ed oltretutto, un grazie
speciale alla mia adorata Terrastoria che mi ha dedicato una SasuSaku
bellissima.
Ragazze, vi adoro *__*
Ritorno a colorare i
ringraziamenti *-* (molti si domanderanno: ma questa – pazza – qui lo trova
divertente? E io affermo: si, divertentissimo u.u)
Sakura
Haruno: O.O dipendente da questa fanfic? Il mio
orgoglio ringrazia infinitamente! Sono contenta che ti sia piaciuta *-* spero
che anche questa non sia malaccio! Un bacio!
Hila92: NaruSaku? Bestemmia? NaH. Anche a me piace abbastanza come coppia ma la retta via è
il SasuSaku! Cioè, non c’è coppia migliore di questa (sono andata decisamente
in SasuSaku fan mode). Ah, ti piace il Sasuke che descrivo! Effettivamente ce
la metto tutta a renderlo Sasukoso anche se qui mi sembra un po’ forzato. Va
beh, aspetto un tuo giudizio, sperando che ti sia piaciuta ^^ un bacio!
Ferula_91: oh, meno male che non sembra mieloso! Bene, bene, ho capito
che ti è piaciuta XD. Spero che anche questa ti abbia entusiasmata abbastanza,
vedi tu ^^ un bacio e grazie della recensione!
Fire91: SasuSaku Poweeeeeer! (uhuh, non sono solo io la fondatrice, sono in tre le pazze che
lo urlano. Ti vuoi unire anche tu? *-*). Sisi, hai capito bene, Sasuke e Sakura
stavano combattendo. Li trovavo così…secsi *-* e beh, Sasuke è proprio della
serie “ti amo e te lo dico solo una volta quindi non rompere più”. XD. Spero ch
anche questa shot ti sia piaciuta! Le tue recensioni sono sempre gradite! Un
bacio!
P.S. ovvio
che conquisteremo il mondo XD SasuSaku Poweeeeer! X°°D
Kimi: grazie del voto *///* con questa credo di essere calata, ma
spetta a te il giudizio. Comunque si, il vedersi di nascosto, combattere e poi
amarsi da quel che di emozionante *-* hai proprio ragione! Spero che anche
questa shot ti sia piaciuta! Un bacio!
Himawari: per fortuna oserei dire, di non essere andata nello smielato
XD. Ed ovviamente Sasuke si dovrà sciogliere qualche volta, no? Un ti amo ci
sta bene, ogni tanto, dai XD. Grazie dei complimenti e alla prossima! Un bacio!
Inu_kagghy: addirittura una statua? Troppo gentile XD. Assolutamente
perdonata per non aver commentato, la cosa più importante è che ti piacciano
*___* sono proprio felice che la precedente ti abbia entusiasmata. Aspetto di
sapere cosa ne pensi di questa! Un bacio!
Arwen5786: Cami *-* io non ti ringrazierò mai abbastanza per quel
capitolo e quella scena SasuSaku nella tua fanfic *-* scriverò 10 ShikaTema se
occorre! XD. Ok, finita la parte di adorazione, passiamo a ringraziarti di
cuore. Effettivamente le belle SasuSaku stanno scarseggiando ma possiamo
ripopolare noi il sito con le nostre! Sotto con il SasuSaku XD. Oddio, aspetto
un tuo giudizio perché di questa shot non sono molto soddisfatta… e siccome tu
sei il mio idolo ed ormai è inutile negare, devo sapere cosa ne pensi *-* un
bacio Camilla, ti adoro sempre più! *-* (voglio lunedì T.T)
Kaeru_chan: si, quel giorno è data storica! Hai ragione XD. Je suis felice
che ti sia piaciuta quella shot e spero che ti piaccia anche questa, che mi
dici? Un bacio!
Ps. Sai che
sono terribilmente tentata dal tuo concorso? Però non ho la giusta ispirazione
e non saprei se riuscirò a fare in tempo T.T è probabile che però spunti fuori
una mia adesione, devo ancora decidere >.<
Mimi18: ok, sentirsi dire che il caro Sasukkia non è OOC con Sakura da
una persona allergica al SasuSaku è decisamente entusiasmante XD. Il mio
orgoglio ringrazia sentitamente u.u. è giusto che questo povero ragazzo prima o
poi si sciolga (basta che non lo faccia con Karin o potrei partire per il
Giappone seduta stante ò.ò).
Eheh, si,
ognuno i suoi gusti. Dopotutto il mondo è bello perché vario XD. Ed è bello
variare anche i colori delle risposte alle recensioni *-* è una di quelle
piccole (e stupide) soddisfazioni quotidiane XD. Va beh, spero che anche questa
ti sia piaciuta XD alla prossima! Un bacio!
Sae: oh Takara mia *-* se è quello essere ripetitivi mi fa piacere!
Non ti ringrazierò mai abbastanza, ti voglio un sacco di bene braccio destro
mio ç_ç e aspetto una tua long-fic XD. Spero che questa shot ti sia piaciuta,
un baciotto *-*
Selly_92: forza dell’amore = SasuSaku Power…si ci sta *-* sono
assolutamente d’accordo con te! Un grazie enorme per i complimenti *///*
graditissimi! Spero che questa shot ti abbia entusiasmata come quella
precedente! Un bacio!
Terrastoria: mia adorata, questa è tutta per te *-* ti devo ringraziare per
la tua bellissima SasuSaku, sono troppo fiera di avere una fan come te e di
essere a mia volta tua fan *-* spero che questo capitolo sia stato di tuo
gradimento. Ti adoro ogni giorno di più *____*
Inoltre
ringrazio quelle 31 persone che hanno messo questa raccolta nei preferiti. E
affermo che un commentino non mi dispiace mai *-* un bacio a tutti e grazie
anche a chi solo legge!
Villa Uchiha in quei tre anni, non era mai stata così
silenziosa.
Fuori, la notte placida e serena governava l’atmosfera
rilassata e silenziosa, la luna splendeva flebilmente luminosa nel cielo blu
scuro.
Gli alberi carichi di fiori, soliti della stagione
primaverile, venivano smossi da qualche folata di vento leggero, alcune foglie
e petali rosa cadevano dai rami, cullati dalla brezza leggera.
Non c’era serata migliore di quella.
Dall’ombrosità notturna era facile dedurre che l’ora
avesse passato la mezzanotte.
Eppure, una piccola e flebile luce, irradiava la stanza da
letto del minore degli Uchiha.
Quella luce che, volente o nolente, Sasuke si ritrovò a
sopportare per quasi cinque sere consecutive.
La mano scivolò lentamente lungo la linea sinuosa del suo
fianco.
Scoprì appena la pelle chiara e, vedendola rabbrividire,
si chinò a baciarla delicatamente. Sentì la proprietaria sussultare anche se,
non lo degnò mai del suo sguardo.
[troppo concentrato su altro].
Facendo forza sul suo istinto maschile e, tentando di
trarre vantaggi dal suo bell’aspetto, Sasuke si alzò con calma dalla sua
postazione supina e si tirò a sedere. Volse lo sguardo verso colei che giaceva
al suo fianco. Non lo guardava, ancora.
Si abbassò sensualmente, arrivando a solleticare con le
dita la pelle scoperta dalla maglia del ventre e graffiandola appena con le
unghie. Le labbra, bramose, si poggiarono sulla porzione di collo lasciato
scoperto dal pigiama.
«Sakura…» chiamò a bassa voce, tenuta roca e appositamente
provocante. La ragazza non sembrò averlo sentito, al contrario, non spostò
nemmeno lo sguardo color del bosco su di lui, che sbuffò stizzito.
Sospirò e, riprendendo la calma, si abbassò sul ventre
della ragazza, alzando in un gesto seccato la maglietta, senza toglierla.
Accarezzò la pelle liscia e morbida, si chinò sfiorandola con il viso e
assaporando il profumo di pesca.
«Sakura» sussurrò nuovamente, questa volta con un tono più
insistente dell’altra. Poggiò le labbra pallide e secche su di lei, percorrendo
la linea delicata di quel profilo.
«zitto» la sentì sibilare e si alzò dalla sua
posizione, contrariato.
Forse un tempo l’avrebbe ignorata, ringraziando il cielo
che davvero, l’avesse lasciato perdere.
Andando un po’ più avanti con l’età, probabilmente avrebbe
corrucciato il volto in un’espressione perplessa a causa del tono rude e
seccato che lei aveva usato.
Ultimamente, invece, non se ne sarebbe sorpreso.
Colpa di quel dannato…
«è mezzanotte passata e…» tentò di sbottare crucciato,
spostandosi nuovamente al suo posto.
«…zitto, Sas’ke» ordinò di nuovo lei, espressione
concentrata e assorta.
L’Uchiha roteò gli occhi verso l’alto, tramutando la sua
irritazione in uno sbuffo.
Se pensava di poter farla cedere puntando sul fascino
[“che idea folle!” si era ritrovato a pensare, esasperato] si era sbagliato di
grosso. Il problema era che aveva fallito con tutto:
aveva pulito casa al suo ritorno, aveva lavato i panni,
aveva cucinato e, addirittura!, aveva invitato Naruto e Hinata a cena, offerta
scrupolosamente da lui.
Tutto per poter ricevere nuovamente le attenzioni che
andavano a mancare.
Sakura lo aveva liquidato con un veloce “grazie” e un
bacio lieve stampato sulle labbra e poi più niente; non gli parlava e se ne
stava sempre in camera.
«l’ho quasi finito, dai» mormorò finalmente Sakura
battendo ciglio, senza dilungarsi in un qualsivoglia discorso troppo
impegnativo. Sasuke osservò distrattamente il soffitto latteo, tentando di
farsi venire in testa qualche idea per attirare nuovamente l’attenzione di
Sakura su di lui.
Lo stava esasperando, sembrava che in quella casa ci
vivesse da solo.
Addirittura un giorno, la vicina impicciona non trovando
nessuno con cui spettegolare e, non vedendo l’Haruno nei paraggi, aveva fermato
lui – proprio lui, Sasuke – per informarlo di nuovi gossip.
L’Uchiha decise che quella situazione stava precipitando
negli abissi dell’assurdo e che qualcosa, la doveva pur fare. Mandò all’aria
l’idea di una proposta di matrimonio improvvisata e si alzò a sedere, deciso.
Scrutò il profilo di Sakura, intenta nella lettura di quel
libro che l’aveva presa dannatamente troppo, tanto di farle dimenticare che
aveva un ragazzo che aveva desiderato, che aveva avuto, che costringeva alla
tenerezza e, quando – quelle sporadiche volte, come quella – la cercava lui,
trascurava.
«Sakura…quando ti deciderai a guardarmi nuovamente in
faccia?» domandò schietto, senza troppi giri di parole, fissando truce la
copertina del libro che stava fra le mani di lei.
La ragazza alzò lo sguardo da “Harry Potter e i Doni Della
Morte” osservando risoluta l’Uchiha che aspettava una risposta.
«…quando scoprirò se Harry e Ginny si metteranno insieme.»
questa volta non dico nulla perché non c’è da dire nulla.
Cioè, a volte mi stupisco delle scemate che scrivo XD.
Effettivamente non ha senso, però c’era bisogno di qualcosa di comico, sisi.
Così nella prossima ci sarà angst *-* (non riesco a scrivere cose comiche
quando c’è di mezzo Sasuke -.-“) va beh, abbiate pietà per il povero Sasuke che
davvero, le ha tentate tutte XD.
Ispirazione tratta da quest’immagine che ho trovato
girovagando sul web:
Sakura Haruno: oddio, grazie dell’entusiasmo *///* sono davvero contenta che
ti piaccia e spero che anche questa sia riuscita un pochettino a farti ridere
XD. Un bacio e alla prossima!
Arwen5786: ormai non scriverò
più il tuo nick, ma “Camiii *___*” ci puoi scommettere U.U devo dire che le tue
recensioni riescono sempre a farmi esaltare più del dovuto. E credo che il
fatto che Sasuke per te sia risultato IC, nella scorsa shot è il risultato
migliore! Intanto alleggeriamo un po’ con questa cosa che si spaccia per
una mia Fanfic XD. E non solo io dovrei pubblicare tutti i giorni, anche
qualcuno di mia conoscenza *__* un bacio Cami! Spero che lo studio ti lasci
uscire viva ç__ç
Julia83: Grazie
éwè. Sono davvero soddisfatta che quella ti sia piaciuta e spero che anche
questa non sia da meno, anche se gli argomenti sono decisamente diversi
*annuisce convinta* un bacio e alla prossima!
Ferula_91: eccomi qui con
l’aggiornamento. Se ti ho fatto piangere mi fai sentire in colpa °°” beh, speriamo
che questa ti abbia tirato un po’ su di morale, è questo il suo intento! Ed
inoltre mi ha fatto piacere che non mi sia rovinata con quella shot precedente,
ci tenevo davvero e quindi, grazie doppio ù.ù un bacio!
Terrastoria: Terra-chan *-* ma lo sai che io mi sciolgo davanti alle tue
recensioni? Mi rendono più esaltata di quanto già non sia ù.ù eh beh, dove c’è
SasuSaku c’è sempre il mio zampino XD. Comunque sia sono davvero felice che ti
sia piaciuta quella shot, mi hai reso veramente contenta e soddisfatta éwè ma
ti devo una NaruHina, appena posso ne scriverò una U.U a presto mia adorata, je
t’aime *___*
Kaho_chan: credo di avere il
diritto di svenire nel leggere la tua recensione XD. Allora, diciamo che non
stai sbagliando, quella “serata cinema” c’è per davvero e direi che questa si
avvicina come tasso di demenzialità XD. Ed inoltre hai ragione, l’ambientazione
in ospedale non è per nulla originale (ne ho lette a bizzeffe, ecco) diciamo
che volevo aggiungere la mia =.=” se poi hai letto ascoltando Lonely Day
(depressione ç_ç) ha reso l’effetto, spero. Comunque sia, il posticino nel mio
cuore per il NaruSaku c’è eccome…ma prima Sasuke deve morire XD. Adesso vedrò
di fare un’altra NaruSaku (ci provo, sono un’incapace con quel pairing) dato
che l’altra non mi piaceva per nulla =_=” va beh, spero che questa collezione
continui a piacerti ^^ baci!
Selly_92: Hola! Ho
provato ad accontentarti, sperando che tu sia realmente divertita da questa
Shot XD. Sasuke nell’altra shot era piuttosto OOC, è vero, ma ti assicuro che
non mi diverto ad ucciderli ç___ç esigenze di copione U.U io mi attengo al
finale che hai escogitato tu, per il SasuSaku: tre bei scoiattolini! XD un
bacio!
Kimi: spiacente di averti
fatto quasi piangere ç__ç va beh, in questa spero di averti fatto ridere XD.
Diciamo che un bel salto da drammatico a comico ci voleva ù.ù conosco la
canzone che hai citato ed effettivamente non è il massimo dell’allegria
ascoltare la versione slow con quella shot…va beh, spero ti sia piaciuta anche
questa! Bacio!
Braccio destro, la mia Saretta: me,
too! Me, too! XD non volevo farti piangere Saretta mia ç_ç diciamo che adesso
ho avuto possibilità di rimediare, dato che questa one-shot è così scema che
non me ne capacito XD ti è crollata la connessione, Takara? Io ti aspetto ç___ç
je t’aime Saretta mia, bacio!
Mimi18: O_O” hai trovato
tutte le sfumature possibili di quella one-shot. Accidenti, mi ha lasciato si
stucco la tua recensione. In senso buono, ovviamente XD. Sono davvero felice
che ti sia piaciuta, il fatto di Sakura che tenta di trovare il suo amore per
Naruto, e l’amicizia con Ino (che spero si risalderà prima o poi ç_ç) e poi
quando rivede Sasuke, crolla miseramente. E davvero, nulla di più gratificante
nel sentirmi dire che non è OOC: ho tentato di rendere tutto vero, anche se
spero che – semmai Sasukkia torni al villaggio – non lo condannino a morte ç_ç
e grazie per i complimenti, davvero *////* mi hanno fatto molto piacere e,
credo che se Sasuke trovi rifugio da Karin, Tsunade non si scomoderà a condannarlo
a morte, ci penserà qualcun altro *in Killer mode*
Spero vivamente che anche questa ti sia piaciuta
*-* bacio!
P.S. sono assolutamente d’accordo, i colori dei
commenti sono così artistici *___*.
Ringrazio infinitamente anche chi solo legge e quelle 36
persone che hanno questa raccolta fra i preferiti.
Probabilmente a
chiederglielo così, su due piedi, da quanto tempo lei lo stesse
fissando, non avrebbe saputo rispondere. Stava così, con l’agitazione impressa
negli occhi smeraldini e le labbra serrate mentre le mani trovavano il coraggio
di alzarsi.
Quasi dipendesse da
loro, e non dalla sua testa.
Oh, ma se n’era
dimenticata.
Le mani avevano vita
propria in quel momento.
«Sa…Sasuke-kun io…» Sakura Haruno, dodici anni – quasi
tredici – deglutì a vuoto, stringendo fra le dita la confezione rosa col
nastrino rosso preparata amorevolmente la sera prima.
Di certo non si era lasciata sfuggire che quel giorno era
quello tanto agognato: il quattordici febbraio, il giorno di San Valentino.
Se stando in squadra con Sasuke Uchiha e Uzumaki Naruto
aveva imparato a non dare peso alle cose troppo stupide – per non risultare
anche lei così, quel giorno aveva cambiato idea.
«che c’è, Sakura?» domandò spazientito l’Uchiha,
voltandosi intorno e notando solo in quel momento che erano soli.
Gli sarebbe saltata addosso? Eppure gli sembrava
diversa!
L’Haruno sussultò balbettando confusa qualche parolina
sconnessa. Rendendosi conto di non riuscire a mettere insieme delle parole
sensati per formare un qualsivoglia discorso sensato, optò per il silenzio,
allungando velocemente le braccia e porgendo la scatola al moro.
Sasuke squadrò la confezione a forma di cuore e
l’idea di rifiutare – molto cortesemente, pensava – gli balenò saggia nella
testa.
«che cos’è?» chiese invece, scrutando con impassibilità il
fiocchetto rosso messo in bella vista davanti e piegando le labbra in un linea
obliqua. Obliquamente interdetta.
«cioccolatini. Ehm.
LihofattioieriserasperotipiaccianoSasuke-kun!» disse tutto d’un fiato Sakura,
rivolgendo altrove lo sguardo per evitare quello perplesso e vagamente
scocciato di Sasuke. Il ragazzo batté ciglio.
«non ho capito» borbottò arricciando il naso, osservando
le guance di lei divenire purpuree.
«insomma, aprilo che diamine, è una sorpresa!» sbottò con
tono superiore l’Haruno, portando poi una mano alla bocca chiedendosi
mentalmente se davvero come insinuava Ino, avesse una doppia
personalità.
Guardando un Sasuke piuttosto riluttante sciogliere il
fiocchetto, Sakura gonfiò le guance emozionata. E pensare che credeva non
l’avesse manco degnata di uno sguardo.
«ah. Cioccolato» rivelò con calma l’Uchiha, sollevando il
coperchio e volgendo lo sguardo sui piccoli dolci confezionati dalla compagna.
«li ho fatti io» ci tenne a precisare Sakura, fingendosi
modesta.
Non erano avvelenati? O peggio, intrisi di pozione
d’amore?
Sasuke avvertì gli occhi color del prato di lei
perforargli la fronte e capì che avrebbe dovuto fare qualcosa. Magari
ringraziarla. Oppure…
«ne assaggi uno?» quegli occhi verdi divennero improvvisamente
lucidi mentre il tono si faceva supplicante. Sasuke arretrò incerto, non
resistendo agli occhioni pucciosi – come li definiva Ino – della
ragazza. Con estrema calma, afferrò un cioccolatino e lo portò insicuro alle
labbra.
Sperava almeno nella presenza di Naruto, sarebbe stato
sicuramente meno imbarazzante.
Ed inoltre aveva a portata di mano una cavia per
cioccolatini perfetta.
Sbuffando sul fatto che anche se quei cioccolatini fossero
pieni di pozione d’amore su Naruto non avrebbero fatto comunque effetto,
l’Uchiha lo mise in bocca, velocemente.
Sakura fece un passo avanti, speranzosa.
«come…come sono Sasuke-kun?» domandò fiduciosa, mordendosi
il labbro curiosa.
Il moro soppesò le parole, trovando stranamente interessante
il cielo ceruleo di quella mattina.
«molto…molto buoni» senza dire nulla, voltò le spalle a
Sakura e se ne andò via, tentando di non tradire l’espressione rilassata con
una di nervosismo.
Notando l’andatura veloce di Sasuke, Sakura si portò un
dito alle labbra.
Sarà così timido? Oh che carino!
Sasuke Uchiha si andò a nascondere dietro un albero,
sospirando nervosamente, la scatola di cioccolatini ancora fra le mani. Sorrise
ripesando all’espressione ottimista della ragazza per poi costringersi a
piegare il busto in avanti.
Aveva capito che quei dolci erano un regalo per San
Valentino [e forse per questo, li aveva accettati].
Aveva capito quanto impegno Sakura ci avesse messo nel
prepararli [probabilmente era il motivo per il quale erano così buoni].
Ma per quel giorno [per non vedere quel sorriso scomparire
dalle labbra] decise che era meglio evitare di dire a Sakura che lui, era
fortemente allergico al cioccolato.
End.
Non
l’ho scritta io, lo giuro! T.T
Scritta
assolutamente di getto senza rileggere nemmeno, usando il cliché dei
cioccolatini ç.ç.
È
terribilmente OOC e probabilmente sdolcinata. Va beh, sarà l’aria di San
Valentino XD ah, postata con un giorno di anticipo in quanto per domani riservo
una chicca migliore ;)
E
state tranquilli, per vostra sfortuna non sono morta: sono soltanto depressa.
XD no, tornerò presto ad aggiornare anche LE mia altre fic.
Ah
si, sottolineo che il titolo è in francese! (7½
nel test, Yeah! XD)
Dedicata
a Sae, e ringraziamo insieme l’esistenza dei cellulari! Takara, ti amo di
bene! *-*
Risposte
alle Recensioni <3:
Arwen: senpai! Ma certo che sopravvivrai agli esami: con un
po’ di determinazione e una calzamaglia verde tutto è possibile! XD Dunque,
sono felice che queste shot tirino un po’ su il morale XD anche la tua NejiSaku
faceva morire, adesso ci metteremo ad invadere il fandom anche con quella
coppia XD. Grazie della recensione senpai, speri che ti sia piaciuta anche
questa! (ps. Ma sai che quando ti chiamo ‘senpai’ sono indecisa se dati del tuo
o del lei? XD va beh, dubbi miei XD)
LalyBlackangel: eh beh, Sakura facendo così
“aspettare” Sasuke è divenuta un po’ il mito di tutti. Beh, spero che ti sia
piaciuta anche questa visto che il caro Sasukkia ha mangiato qualcosa di
altamente nocivo per il suo intestino XD. Ps. Sakura lenta a leggere? Beh,
effettivamente si XD
Kaho_chan: è strano che a te Sinners butti giù e a me (a volte,
ecco, ci sono certi colpi di scena) tiri su XD passando a cose serie (?).
Ovviamente ho letto *esulta anche lei* HarryGinny nel cuore! XD Comunque anche
io sono nella tua stessa situazione quando leggo Harry Potter, altro che Sasuke
;_; va beh, spero che anche questa ti sia piaciuta anche se è dannatamente OOC,
XD bacio.
Celiane4ever: oh sono felice di riaverti fra i recensori! <3 sono
contenta che tutti i capitoli ti siano piaciuti e spero che continueranno a
piacerti. Ma sono io l’unica che ha aspettato Harry Potter in italiano? (leggi:
nessuna voglia di tradurre e soprattutto pensare xD). Alla prossima, bye!
Jaheira: oh mi carissima J *-* si sa che Sakura è un
fottutissimo genio! XD spero che anche questa ti sia piaciuta, aspetto il tuo
parere! Ti lovvo J!
SakuraChan92: cosa leggo? SakuraChan! Ecco chi si è degnata =.=”
fallo più spesso è.é! XD ok, ok, scherzo (séH XD) Laurara-chan! Sai che mi è
impossibile scrivere? Sto scapellando come una mongoplettica con Nemo… colpa
tua! Tu mi hai traviato ai Nightwish! Passando ad altro, guardiamo qui Sasuke
col mal di pancia *-* credo sia più soddisfacente vederlo soffrire così
[l’occhio ce l’ha ancora! Ce l’ha! NdRory][mica volevi vederlo soffrire? -.-‘
ndSaggioGaara][Taci tu! Tsè, sono circondata da pazzi maniaci *si ricorda la
situazione della sil*…c’è chi è messo peggio XD ndRory][…ndGaara&Sil]. Beh,
Sasuke non è male come cosplay ma ora arriviamo noi: Sasori, Itachi e Deidara
Poweeeeer! XD perché finisco sempre per sclerare? Come al solito colpa tua u.u
AiShiteru Laurara-chan! Basi! By Sabaku No Sarory Inuzuka Shiranui e anche
Kaguya XD (credo firmerò solo con le iniziale altrimenti non ci stò XD)
Terrastoria: da dove mi escono? Ahem. Bella domanda! XD diciamo che
mi sono lasciata trasportare dalla mania Potteriana XD e ci ho visto bene
Sasuke e Sakura, dai! Sono così felice che ti sia piaciuta! >.< e io ti
adoro sempre più per quella nuova one-shot SasuSaku che andrò a leggere e
recensire fra pochissimo! E sto ingegnando una NaruHina, come promesso u.u”
tutta per te non appena la butterò giù, l’idea c’è! A presto mia adorata, un
bacio!
Sakura Haruno: eh beh, Sasuke l’ha presa finalmente, oserei dire, in
quel posto XD chi non lo vorrebbe?! (io T.T povero Sasuke-kun… ndSakura). Sono
contenta che ti sia piaciuto e spero che ti entusiasmi anche questa allo stesso
modo. [mi unisco a Itachi a contare! 103…104…105… ndGaara] -.-‘ anche lui XD
alla prossima! Un bacio!
Kimi: uddei, povera mamma XD beh quando chiama il SasuSaku,
si risponde, no? XD sono muy felice che ti abbia fatto ridere e ci conto che
questa abbia fatto la sua scena u.u non ne sono molto fiera ma spero che si
accettabile! E se ti viene qualche ideuzza buttala giù che io leggerò di certo!
Un bacio!!
Selly_92: mia cara Selly! Per tua fortuna questo non è un
capitolo triste (almeno, lo spero XD) dopotutto è scritta molto di getto con
l’intento di far sorridere. Anche a me piacciono le Draco-Hermione o le
Draco-Ginny… o le Draco-Rory XD noi due staremmo così bene insieme *-* (nel
mondo di vaff**culopoli si intende XD) spero che anche questa shot ti sia
piaciuta! A presto, bye!
Fire91: nee-chan! Visto che sorpresina?! Lo so che sei per le
Draco-Ginny, però va beh, Harry e la rossina sono carini insieme, dai! XD beh,
pensiamo che alla fine Sakura ha finito di leggere Harry Potter (si legge anche
in quella shot di San Valentino che ti ho passato XD) e si guarderanno in
faccia, don’t worry! XD Comunque no, un braccio non puoi darlo: ti serve per
scrivere! Facciamo che il mignolo del piede sinistro è più che sufficiente mica
ci sprechiamo noi…(*fischietta* travi…ahem! ^^!) alla prossima nee-chan! Bacio!
Hila92: *alza la mano* detto francamente un pensierino su
Sasuke lo farei XD ma anche su Naruto, Gaara, Kiba […5 minuti dopo…] Genma,
Kimimaro…ah beh, continuando ^^ dai sono contenta che quel capitolo ti abbia
fatto ridere: infine sfottiamo per benino Sasuke col mal di pancia XD grazie
per i complimenti, un bacio u.u
Mimi18: ^^” si alla fine sia Sakura che Sasuke sono felici di
sapere com’è andato a finire Harry Potter e soprattutto che sia finito XD beh,
posso dire che la vicina degli Uchiha mi serve ancora, a Sasuke facciamo
aumentare la frustrazione anche col mal di pancia! XD povero ragazzo, alla
fine, tutti questi maltrattamenti… gli fanno bene U.U” deve imparare un po’ ad
essere cordiale con le ragazze xD soprattutto quando si parla di Harry Potter,
che diamine! Uhuh, alla prossima Mimi, un bacio!
Sae: takara mia! Io fresca e genuina? Aspetta di vedere
domani XD il cliché dei cioccolatini dici che sta bene? Speriamo, ce lo vedevo
Sasuke a temere in caso di pozioni d’amore…e avrebbe anche ragione, con Sakura,
Ino e Karin nei paraggi io starei attenta *senza contare tutte le altre ragazze
che gli sbavano dietro u.u* spero davvero che anche questa ti sia piaciuta!
Takara mia, ti adoro e ti voglio un saccoccio di bene! Bacio!
E
grazie anche a chi solo legge [un commentuccio non fa mai male, lo giuro!] e a
quelle 39 persone che hanno messo questa storia fra i preferiti! E adesso
scappo a studiare diritto T.T un bacio. *fugge*
Sentì il labbro tremolarle appena, gli occhi inumiditi
dalle lacrime [solo] di dolore.
Le braccia non rispondevano correttamente ai comandi come
qualche tempo prima e il sangue scarlatto strisciava consistentemente sulla
pelle pallida. Lo sentiva colare lentamente, gocciolare nell’erba in un tonfo
muto. Tentò di rizzarsi sulle gambe, stanca di avere il viso premuto per terra,
il naso inebriato dall’odore degli steli verdi.
Aveva miseramente perso.
Non ricordava bene né come né quando.
Pensava ancora di essere davanti alla strana maschera
arancione di quell’altrettanto strano individuo mentre Naruto – con gli occhi
rossi e non azzurri – ci stava combattendo ferocemente.
Guardava i loro jutsu apparire e svanire senza riuscire a
tenerne il conto, trattenendo il respiro e l’angoscia tramutata in un groppo
alla gola, l’abilità e la rabbia con la quale lottavano.
Poi quel dannato rasengan improvviso, la folata prepotente
d’aria che l’aveva spazzata via.
Ed inaspettatamente si era ritrovata lì.
Sangue.
Ingoiava sangue.
Sapore metallico in bocca.
E gli occhi lacrimavano dal dolore.
Ma vedevano.
Osservavano spaventati quel corpo che si reggeva in piedi
malamente, appoggiato stancamente su una katana sporca di liquido scarlatto.
Scrutavano minuziosamente i capelli scuri ed incrostati di sporco ricadere sul
viso segnato dal sudore e dalla fatica della battaglia, il petto nudo ormai
ricoperto di acqua rossastra. Lo aveva sognato molte volte, ma non così.
«Sa…Sasuke-kun…»
si ritrovò a sussultare quando due fessure annebbiate
color cenere si posarono su di lei, osservandola distrattamente senza degnarla
delle attenzioni che – in parte, sperava di ricevere.
Vide le labbra pallide tirarsi in un lieve sorriso, le
palpebre calare.
«…ci mancavi solo tu»
E combattevano.
Lui si reggeva a malapena in piedi, lei era agile e
scattante.
Ma combattevano.
Lui era stanco, lei era piena di energie.
Continuavano a combattere.
Lui era Sasuke Uchiha, lei era Sakura Haruno.
Finivano di combattere.
Lui la scrutava dall’alto –solita espressione superiore,
lei giaceva per terra –solite lacrime a rigarle il viso.
A distanza d’anni, non era cambiato poi così tanto.
«Sa…Sasuke…» sibilò, nascondendo la voce nel piccolo grumo
di terra sotto il suo mento.
Schiacciò le mani nella polvere scura, le unghie scavarono
deboli nel terreno gracile sotto al suo tocco.
Alzò lo sguardo smeraldo sentendo scendere stille salate
dagli occhi. In quel breve percorso, le lacrime inglobavano il terriccio sul
suo viso, rendendola sporca e buffa.
«non sei cambiata…affatto» sputò Sasuke Uchiha,
assottigliando gli occhi d’ossidiana per spostare lo sguardo dalla pelle
eburnea del suo braccio a quella ragazza che giaceva ai suoi piedi.
La sentì gemere frustrata, segno inconfondibile di un
secondo cedimento al pianto.
Provò a schiarirsi la voce, palesemente dimenticata nella
gola e troppo poco usata, tentando di renderla meno roca. La gola bruciava, ma
non per questo risparmiò a lei il dispiacere di sentire le sue parole.
«voi ninja della foglia – iniziò, il tono reso
basso e sconnesso dal dolore – non siete in grado di fan niente. Vi fate
guidare dai sentimenti, credendo che lassù qualcuno vi protegga. O chissà,
abbia pietà di voi e vi aiuti. Per questo non siete veri ninja. Tu non
sei nemmeno degna di portare quel copri fronte» concluse con semplicità,
durezza e apatia incise in ogni ruga del volto.
Sakura strinse i denti, ingoiando l’urlo di frustrazione e
celandolo all’interno del suo corpo, lontano dalla vista di lui. Tentò di
convincersi che non era debole, che Sasuke… non era lui.
Le lacrime le impedivano di vedere bene ed i contorni
sfuocati della figura dell’Uchiha si fecero più vicini.
«la… vendetta non s-serve… a nulla» biascicò stancamente,
quasi fosse stanca di ripeterlo o come se si fosse allenata giorno e notte in
un discorso da fargli quando si fossero incontrati.
Sasuke provò a scrollare le spalle senza un risultato
plausibile, e s’inginocchiò davanti a lei, lasciando cadere la katana sporca di
terra ed incrostata di sangue sulla landa in cui sostavano.
«non sei degna di portare questo copri fronte» sibilò
Sasuke vicino al suo orecchio, alzando oziosamente le mani e slacciandole i
lacci rossi della lamina con il segno della foglia, premurandosi di farle male.
Troppo stanca per obiettare e per opporsi, Sakura si
lasciò sfilare dai capelli l’oggetto che confermava la sua appartenenza al
villaggio. I ciuffi di capelli chiari le ricaddero inermi sul viso bagnato,
coprendole a malapena gli occhi ancora umidi.
Sentì una mano di Sasuke rimanere fra i suoi capelli,
forse rigirarsi una sua ciocca fra le dita.
«solo chi è un vero ninja può portare il copri fronte»
aggiunse il moro, facendo cadere la lamina di ferro a terra, davanti al viso di
lei.
«nemmeno tu… lo porti, Sa… Sasuke» bisbigliò Sakura e, per
la prima volta, Sasuke parve rimanere sorpreso da quelle parole. Con noncuranza
continuò a toccarle i capelli, fino ad alzarsi malamente sulle gambe segnate
dagli scontri.
“Non te ne andare, non te ne andare, Sasuke-kun. Ti prego non…”
La mano dalla pelle nivea riprese la federa della katana,
tirandola su da terra.
Sakura trovò scomodo quel gesto; Sasuke si era premurato
di alzare la katana, ma non lei.
«ti amo, Sasuke-kun»
Le palpebre si fecero pesanti e la stanchezza della lotta,
col dolore, s’abbatterono sul suo corpo improvvisamente, facendola gemere
dolorante.
Quei gemiti guadagnarono solo un’occhiata di sbieco da
parte di Sasuke e Sakura vide solo il suo sguardo – opaco, morto e forse
desolato – prima di svenire.
Erano passati tre anni.
E cosa era cambiato?
Nulla.
Lei era sempre una petulante ragazza (e non più ragazzina)
che credeva nell’amore.
Ma costantemente veniva scottata dall’ardente delusione.
Lui era sempre un ragazzo dedito alla vendetta, apatico e
pressoché immune ai sentimenti.
E non aveva mai nulla da perdere.
Cos’era cambiato?
Nulla.
Sakura lo amava, lo amava e lo amava. Sempre.
Sasuke l’evitava, e scappava da quei sentimenti. Sempre.
Cos’era cambiato?
Nulla.
Gli occhi le bruciavano fastidiosamente, e fu forse
questo a convincerla a tenere serrate le palpebre.
La troppa curiosità, però – dov’è Sasuke? È ancora qui? –
la costrinsero a guardarsi ciecamente intorno, cercando qualche segno di
testimonianza.
Sentì premere qualcosa sulla fronte e, lentamente, vi
portò le mani.
Il copri fronte occupava gran parte della sua pelle
ampia, oggetto di molte prese in giro.
Sentì le lacrime – precedentemente seccate negli occhi –
bagnarle nuovamente le guance, ma tentò di trattenersi. Era troppo dalla
lacrima facile, lei.
Alzandosi mestamente in piedi, Sakura non capì mai il
motivo per il quale Sasuke avesse deciso di legarle il copri fronte in testa,
dopo averle detto che non ne era degna.
E manco le passò per la testa, l’idea che la fissazione
di Sasuke per il copri fronte non era altro che invidia.
Profondo in un giorno morente Ho fatto un passo fuori da un cuore innocente Preparati ad odiarmi, cadi quando per me sarà
possibile Questo notte ti ferirà come mai prima.
*coff
coff*
Sì. So che sono terribilmente in ritardo con gli
aggiornamenti e chiedo profondamente scusa.
In mia difesa posso dire che è stato un periodaccio
fra concorsi SasuSaku e ShikaTema, ma ormai sono finiti da un bel pezzo, quindi
buona parte della colpa ricade anche sulla mia Shikamaruite.
Comunque sia, rieccomi in tutto il mio splendore.
Okay, togliete splendore.
Questa one-shot non soddisfa appieno i miei canoni,
però ce l’ho messa tutta, anche perché ormai questa canzone è una delle mie
preferite, e la frase in grassetto è… SasuSaku *-*
Ah beh, non chiedetemi da dove sia uscita
“l’invidia” di Sasuke perché non saprei rispondervi.
E ho detto tutto.
Spero vi piaccia!
Un grazie speciale a:
Ferula_91
(scusa se non ho aggiornato presto ç.ç ma spero che ti piaccia ugualmente!)
Sae
(Takara, ti manderò al più presto una nuova mail, stanne certa! *-*)
Kimi (mi
appresterò a leggere la tua fic, promesso ù.ù)
Miyu92 (ma
caVa, dove sei finita? Io aspetto i tuoi aggiornamenti ù.ù)
Arwen5786
(Cami-senpai *-* spero che questa shot sia stata di suo gradimento *-*)
Kaho_chan
(okay, devo mettermi assolutamente in pari con le tue fic. Scrivi velocemente,
ma riuscirò a starti dietro, muhamuh! Nel frattempo, spero ti piaccia questa
piccola shot -///-)
Terrastoria
(adorata mia, sto leggendo la tua nuova fic e la recensirò al più presto!
Intanto io aspetto la tua mail *-*)
Jaheira (ti
adoro anche io ç_ç)
Fire91
(nee-chan, tu che sei in vacanza alla faccia mia ._. spero che tornerai presto,
I miss You!)
Sakura Haruno (ti
piacerebbe vedere Sasuke morto strozzato col cioccolato, eh? XD beh, vedrò di
farci su un pensierino, ancora XD)
Mupello
(sei troppo gentile, ti adoro ç_ç)
Mimi18
(*-* e non ho nient’altro da dire. Sei la persona più gentile che io abbia mai
conosciuto ù.ù)
Inoltre un grazie a chi legge ed un abbraccio
virtuale a chi commenterà! *-*
PS. Per Sakura’s Honey. Sto
lavorando sul capitolo e credo verrà postato fra non molto tempo. Spero che mi
seguirete ancora ç_ç
Sentì le labbra pizzicare lievemente, troppo impegnate
nell’incurvarsi all’insù.
Non avrebbe mai creduto qualche anno prima, di poter trovare
tutto ciò che le stava accadendo così ridicolo. Davvero, non lo avrebbe
mai neanche lontanamente sospettato.
Da qualche anno a quella parte Sakura aveva smesso di
ridere, o, semplicemente, di sorridere. Si giustificava con un “troppo faticoso
sorridere quando non capita nulla di assolutamente bello” facendo arrabbiare
scherzosamente Naruto. Quest’ultimo poi la rimproverava.
E Sakura rimaneva perplessa, interdetta a pensare.
Da quando è Naruto che sgrida me e non il contrario?
Non ci pensò mai su, perché non volle mai farlo.
“troppo faticoso pensare quando non si ha un qualcosa per il
quale vale la pena pensare” si giustificava tranquillamente. Ma anche lei
stessa lo sapeva.
Si giustificava.
E non diceva la verità.
Neanche a se stessa.
Lost in the darkness
Hoping for a sign
Instead there’s only silence
Can’t you hear my scream?
Quando aveva otto anni e, quando per la prima volta aveva
parlato con Ino, la piccola kunoichi le aveva spiegato che, al posto di
piangere doveva sorridere. Inoltre – aveva aggiunto seria – c’erano numerosi
tipi di sorriso. Nell’infanzia forse, senza rendersene conto, sorrideva
felicemente.
Un sorriso semplice, del tutto ordinario.
Quando aveva visto Sasuke Uchiha per la prima volta, aveva
sorriso imbarazzata, con quel tenero rossore ad imporporarle le guance
altrimenti pallide.
Nel parlare con Naruto, senza volerlo, sorrideva divertita.
Ciò che le illuminava di più gli occhi.
Da quando Sasuke se n’era andato si era abituata a sorridere
per incoraggiarsi.
La tipologia più difficile da imparare veramente, potente
quanto convincente.
Dopo tre anni di sorrisi incoraggianti, tutto si era spento
nella falsità più assoluta: l’ipocrisia del sorriso si estendeva dagli occhi ai
semplici movimenti quotidiani e, notò Sakura un giorno pressappoco
insignificante come tutti quelli che si succedevano nella sua vita, contagiò anche
Naruto con quel sorriso. E, troppo egoista come era sempre stata, non le
importò molto.
Naruto viveva di lei e lei viveva di Naruto, peccato che,
semplicemente Naruto, non bastava.
Che aria di déjà-vu.
Never stop hoping
Need to know where you are
But one thing’s for sure
You’re always in my heart
Sentì la pelle bollente delle sue braccia sfregare contro
altra pelle, ma gelida.
Si era abituata a quel tocco, e se ne fece una ragione.
Non aveva mai pretesto di poterlo scaldare come da bambina
avrebbe voluto, né di sciogliere il suo cuore come tante ragazzine innamorate
speravano di fare.
“che stupidaggini” si ritrovò a pensare, improvvisamente
cresciuta e schifata dai suoi stessi pensieri a lungo trattenuti nella mente ed
in quel momento cestinati in chissà quale angolo remoto della testa.
Sentì quelle mani ghiacciate afferrarle le spalle, e farla
alzare lievemente dalla sua posizione seduta. Allungò le gambe snelle,
piuttosto scoperte dai pantaloncini corti e si sistemò meglio su un altro paio
di gambe, al contrario delle sue, coperte da pantaloni naturalmente neri.
Alzò gli occhi color delle selve, studiando minuziosamente
il viso così vicino al suo.
Lineamenti sottili, quasi da bambino, occhi antracite e
lievemente annebbiati per chissà quale motivo. Labbra pallide, difficilmente
riconoscibili sulla carnagione cadaverica. Le guance incavate non avevano
nessun colore particolare, se non quello bianco.
In contrasto [perché lui li era, una serie di contrasti] con
la pelle stavano i ciuffi di capelli di misure diverse: dietro la testa i fili
d’ebano ricadevano lisci ed ispidi lungo la schiena, mentre le ciocche davanti
sfioravano le spalle. Non era divenuto un bell’uomo Sasuke.
Era molto di più.
Nonostante la trasandatezza, somigliava comunque a quel ragazzino
che cinque o sei anni prima (non se lo ricordava con precisione, Sakura) viveva
alla sede degli Uchiha a Konoha.
Sasuke non era cambiato poi così tanto, neanche
caratterialmente.
Lo vide socchiudere le labbra, gli occhi fissarla in maniera
assente e le sopracciglia corrucciate: stava pensando. Dio solo sa cosa Sakura
avrebbe dato per poter sapere cosa passasse per quella testa. E forse, manco
lui.
I’ll find you somewhere
I’ll keep on trying
Until my dying day
La stanza asettica in cui si trovavano sembrava adatta alla
situazione.
Nessun bisbiglio romantico a riscaldare l’aria – dopotutto
erano divenuti amanti.
Nessuna carezza a riscaldare la pelle – più di una volta
aveva ripetuto di amarlo.
Nessuno sorriso ad rallegrare il volto – si erano fatti
tante promesse, ma non le avevano mantenute.
Orochimaru era morto, Itachi anche.
Non c’era nulla da fare, neanche per due traditori che di
tornare a ricondurre la vita ordinaria di Konoha, non ne volevano sapere. O
forse, erano troppo stanchi per poterlo anche solo pensare.
I just need to know
Whatever has happened
The truth will free my soul
«Sakura…» la voce roca di Sasuke la fece sussultare giusto
un momento, prima di farle voltare di poco la testa per fissare nuovamente gli
occhi dell’Uchiha.
«uhm?» mugugnò insapore, sistemando le ginocchia strette ai
fianchi del ragazzo, allacciando le braccia sul suo collo e perdendo il
contatto visivo per il capriccio di appoggiare la testa sulla spalla di lui.
Sasuke sospirò, immobile.
«le vedi le tenebre, intorno a noi?» domandò a bruciapelo,
alzando lentamente le mani e poggiandole senza troppa voglia sulla schiena
dell’Haruno.
Sakura batté ciglio un paio di volte, ma non rimase
perplessa. Era abituata a quella domanda, che avrebbe potuto segnare una svolta
in meglio nella loro vita. O, come al solito, una situazione di stallo che
entrambi non avevano voglia di cambiare.
Lost in the darkness
Try to find your way home
I want to embrace you
And never let you go
Ino la fissava, con quei suoi occhi splendidamente azzurri e
imbronciava curiosamente le labbra. Probabilmente voleva creare un’atmosfera di
terrore, o solo di spannung.
«infine c’è il sorriso senza vita. Si usa quando non si
ha nulla da perdere, ma, alla fine, importa solo sorridere. Anche se non c’è
vita, in un qualche modo si è felici. Ma non penso che questo sorriso si usi
spesso. Papà dice che non lo ha visto mai in faccia a nessuno! E se lo dice
lui, io ci credo fedelmente, sai, Sakura-chan?»
«Sì Sasuke, le vedo» commentò senza un particolare tono, le
palpebre che premevano a chiudersi.
«ma sai una cosa?». L’Uchiha tirò indietro la testa, per
poterla guardare in volto. La vide sorridere lievemente, né divertita, né
felice. Quasi senza vita.
Ritornò a farle poggiare il mento sulla sua spalla,
socchiudendo gli occhi e aspettando.
«Ino-chan, secondo te una di noi due sorriderà mai senza
vita? Intendo, una di noi due vedrà l’altra morire?». La Yamanaka corrucciò le
sopracciglia, perplessa.
«per sorridere senza vita non è necessario essere morti
fisicamente. E poi sai una cosa? … »
Se qualcuno si chiede se mi sono fissata col sorriso, la
risposta è… no .-. diciamo che ho aperto word e, tutto quello che mi passava
per la testa, lo ho messo su carta virtuale. Al che vi chiederete: ma che
bordello hai in testa? Ah beh, bella domanda ò.O”
Non preoccupatevi se non avete capito nulla di questa fic,
perché non ci ho capito nulla neanche io! XD prendetemela per buona nella
speranza che le prossime siano più comprensibili.
Capitolo 11 *** You'll never Tell that you're the Fool ***
You’ll never Tell that you’re the Fool
Quando le donne hanno problemi
riguardanti al mal di pancia, mal di testa, nausea e vertigini, quello è
l’unico momento in cui un uomo dovrebbe avere realmente paura di lei.
E le conseguenze sono pericolosamente
due.
You’ll never Tell that you’re the Fool
[Comico/Romantico,
spero non troppo OOC]
Naruto non
aveva mai assunto un’espressione così concentrata in vita sua.
Forse alla
selezione dei chunin vi si era avvicinato, ed il suo massimo splendore lo aveva
raggiunto nella prova per divenire jonin. Ma mai come quella volta si sentiva
così assorto fra i suoi pensieri.
Le sopracciglia bionde erano crucciate, il blu dei suoi
occhi veniva nascosto dalle palpebre socchiuse, le ciglia adombravano appena
gli zigomi arrotondati.
«Che hai da guardare?» sbottò poco interessato Sasuke
Uchiha, seduto proprio di fronte a lui, al lato opposto del tavolo.
Probabilmente Sasuke aveva la sua stessa, identica espressione, peccato che a
lui – notò con stizza Naruto – quello sguardo lo rendeva più intelligente di
quanto non fosse.
E Sasuke
non era per nulla intelligente, l’Uzumaki lo sapeva più che bene.
«Hai una faccia orribile. Orribile» sibilò il biondo
assottigliando gli occhi in due piccole fessure, le iridi a malapena visibili
all’interno di essi.
Sasuke lo
squadrò dall’alto in basso con aria di sufficienza, scrollando le spalle.
«Evidentemente
non ti sei mai visto allo specchio» ribatté con assoluta calma mista ad apatia,
rendendo quel tono un mormorio neutro.
Naruto
sbuffò rumorosamente, distogliendo lo sguardo e puntandolo altrove.
«Dì la
verità, bastardo. Hai già tolto la verginità a Sakura-chan, vero?» masticò a
fatica, senza degnarlo di una singola occhiata.
Era
difficile rivedere Sasuke a Konoha, soprattutto da quando aveva maturato quel
suo carattere già antipatico di suo, in qualcosa di peggio. Molto peggio.
Se prima
si limitava a battute poco divertenti sull’intelligenza e/o qualsiasi altra
capacità dello stesso Naruto, a quella sua assurda abitudine si era aggiunto un
tono da automa che faceva innervosire chiunque; anche Kakashi aveva dovuto
immergersi completamente nella sua lettura per evitare di ascoltare i soliloqui
di assoluta superiorità di Sasuke.
Era
terribile, soprattutto quando posava il suo sguardo da “Io sono migliore di te,
e adesso venerami pure” su qualsiasi essere vivente. Sasuke era da sopprimere.
E al più presto.
Ed infatti
tutto quello sopra elencato si era riunito in una sola azione, in quel preciso
istante.
«Non penso
siano affari tuoi. Anzi, credo proprio che non t’interessi per nulla».
Il biondo
si voltò con ferocia verso il suo pseudo migliore amico (o nemico, era sempre
difficile distinguere questi due concetti quando si trattava dell’Uchiha),
fissandolo con aria truce.
«Teme.
M’interessa eccome! Voglio dire, Sakura-chan non è tua. Mi dispiace, non lo è
mai stata. Nel senso che non è un oggetto e devi imparare a non trattarla come
tale, perché io…» lo sproloquio sicuramente interessante – non per Sasuke – in
cui si stava lanciando Naruto, venne prontamente interrotto da un urlo preoccupato
da parte di Ino.
Sia Naruto
che Sasuke si girarono, perplessi, adocchiando la Yamanaka che sventolava con
fervore un fazzoletto di stoffa davanti al viso di Sakura. Quest’ultima sedeva
tranquillamente al suo posto, sebbene il colorito non fosse dei più vivi e gli
occhi erano fin troppo lucidi.
«Si è
ubriacata?» intervenne prontamente Kiba, volatilizzandosi seduta stante di
fianco alla bionda, osservando con interesse l’Haruno poggiare le mani sul
tavolo.
«Sparisci!»
strillarono in contemporanea Ino e Naruto, quest’ultimo che, come Kiba, era
improvvisamente comparso accanto alla kunoichi e, senza troppa gentilezza,
aveva spinto l’Inuzuka il più lontano possibile.
«cafone»
ridacchiò Tenten dal suo posto, osservando Kiba adombrarsi e allontanarsi senza
proferire altra parola, sotto lo sguardo autoritario di Sasuke.
«Non ci
provare nemmeno, Kiba».
Nessuno,
oltre al diretto interessato, udì quel sibilo.
«Ha avuto
un malore. Giramento di testa, vertigini…» cominciò a spiegare Ino con fare
pratico, gesticolando animatamente davanti al viso assolutamente interessato di
Naruto.
La bionda
lasciò trapelare un sospiro dalle labbra morbide e sottili, sbattendo le
palpebre più di una volta. Infine alzò lo sguardo ceruleo sui due ragazzi che
aveva di fronte.
«Io e
Shikamaru l’abbiamo riaccompagnata a casa, l’abbiamo aiutata a disfare il letto
e a stendersi un po’. Probabilmente è molto stanca, anche se dai sintomi che ha
avuto…».
La mano
appoggiata sotto al mento di Naruto scivolò clamorosamente, facendo sbattere la
mandibola di quest’ultimo contro il tavolo, in una scena che aveva a dir poco
dell’epico.
Fortunatamente quasi tutti i loro amici erano espatriati
fuori dall’area feste non appena Tenten aveva proposto di ballare, cosicché
nessuno poté vedere Naruto e quindi ricattarlo fino a quando la morte non
sarebbe sopraggiunta ad uno dei due.
Chiaramente,
escludendo Sasuke e Ino.
La Yamanaka fece finta di non aver visto nulla, contraendo
però le labbra in una smorfia seccata e che aveva del rassegnato, mentre Sasuke
non batté ciglio, mantenendo quella sua faccia di bronzo.
«Che sintomi?! Cosa stai cercando di dire, Ino?» domandò
pieno di furore l’Uzumaki, puntellandosi sui palmi delle mani e avvicinandosi
pericolosamente alla ragazza.
«Beh… voglio dire… sono questioni femminili» arrossì
appena Ino, senza perdere però l’arroganza che era solita caratterizzarla.
Naruto sembrò piombare in un baratro senza fine.
«TEME! COSA HAI COMBINATO!?» urlò fuori di sé,
afferrando l’amico per il lazo della maglietta, trascinandolo a pochi
millimetri dal suo naso.
Non era una novità che Sasuke Uchiha e Sakura Haruno si
frequentassero.
E non era una novità neanche il fatto che Sasuke rimanesse
a dormire troppe volte a casa di Sakura. Naruto aveva imparato ad
accettare questo.
… ma non quello.
Anche lo stesso Sasuke a quell’affermazione, aveva perso
quel poco di colorito che aveva, divenendo più pallido del solito. Chiaramente
senza scomporsi, allontanò con finta gentilezza la mano del biondo che stava
cercando un modo per strangolarlo, schiarendosi la voce.
«Io non ho combinato proprio nulla. Devo andare» …a
controllare che non stia sparando una cazzata.
Naruto lo guardò volgergli le spalle e allontanarsi con
un’espressione che diceva più di mille parole.
Ino li fissò sbalordita, le labbra appena socchiuse.
“Ma che cosa hanno capito?”
Sasuke fissava senza realmente guardare la porta di casa
Haruno.
Il dito era incerto, a metà fra la tasca ed il campanello.
Quando il colpo di genio gli ricordò che era da un bel po’ di
tempo che possedeva le chiavi di quella casa, si degnò di cercarle quasi con
foga nelle tasche dei pantaloni, afferrandole.
«Sakura» chiamò perentorio, sbattendo senza volerlo la
porta, rimanendo al buio.
Superò senza difficoltà i mobili che avrebbero potuto
causare una sua rovinosa caduta, passando da una stanza all’altra che lo
divideva dalla ragazza.
Sentendo un lieve gemito provenire dalla camera da letto,
Sasuke si diresse ancora più velocemente verso la stanza in questione, per la
prima volta sentendo una sensazione molto simile all’angoscia attanagliare il
suo cuore.
Quando aprì la porta trovò Sakura stesa a letto, i capelli
chiari sparsi sul cuscino latteo. La stoffa bianca richiamava il colore della
pelle della ragazza, sulla quale spiccava il verde lucido degli occhi.
La giovane represse l’istinto di alzarsi, rimanendo
sdraiata e tenendosi la pancia da sotto le coperte.
«Devi dirmi qualcosa?» domandò l’Uchiha avanzando imponente
fino ad accostarsi alle lenzuola, scrutando dall’alto in basso l’esile figura
della kunoichi.
Sakura alzò lo sguardo verso di lui, battendo ciglio,
debole. Infine, come se le costasse la vita, alzò le braccia come per
richiamarlo fra queste, aspettando che egli vi si tuffasse.
Trattenendo uno sbuffo seccato, Sasuke si piegò a malapena
verso di lei, accontentando per chissà quale ennesima volta un suo capriccio.
Le regalò un’ombra di bacio sulle labbra scarne,
assaporandone, nonostante tutto, il dolce sentore di ciliegia. Sentì le mani
della ragazza scorrere fra i suoi capelli, carezzargli la nuca dolcemente,
spingere la sua testa verso la bocca.
«Beh… questa notte niente sesso. Sono fisicamente
impossibilitata» sussurrò a poca distanza dalle labbra di lui, prima di fare
aderire il viso al suo, e stringerlo come meglio poteva.
Fra un sospiro di sollievo e l’altro, Sasuke si rese
improvvisamente conto della gravità della cosa.
… sarebbe stato arduo resistere.
Ino si guardava intorno alla
ricerca di aiuto, sconsolata.
Naruto tratteneva fra le mani una
bottiglia di vodka, pericolosamente piena a metà.
«No…» singhiozzò Naruto fra un
sorso e l’altro.
«Non sono pronto ad essere chiamato
Zio Naruto. Non ancora!»
Cinque minuti dopo, la vodka era
finita.
Sì, beh. È stupida, e non so neanche da dove sia spuntata
fuori.
Ad ogni modo, è da quasi una vita che non aggiorno questa
raccolta, ma non la voglio concludere qui. Devo solo trovare quella maledetta
ispirazione ç_ç. Ho dei problemi riguardo ad EFP, e parlo di stimoli che ormai
non ricevo più per scrivere. Ma non parliamo di questo, infondo spero che
quello che scrivo vi piaccia ancora e che non sia banale e/o scontato.
Qui non si parla di un diretto rapporto fra Sasuke e
Sakura, lo so bene, ma non saprei approfondire meglio riguardo a loro due
questo argomento. Intendo che la shot è nata con Naruto come pseudo protagonista,
che vive in terza persona la vicenda che ha scosso Sasuke (e lui stesso xD).
Love you.
Special thanks to: Vorrei ringraziare innanzi tutto
Kaho, che è riuscita a trovare un senso alla shot precedente, qualcosa che
neanche io avrei saputo scovare nella mia stessa fic.
Sakura Haruno, Hila92, Kimi, terra-chan, miss England,
Sae, Delia-sama, Mimi18 (che aspetta ancora il mio regalo di compleanno,
arriverà… ç_ç), Santra-chan (*lovelove mode*) e muppello.
Grazie per esservi ricordate di questa raccolta, grazie
per aver letto, grazie per aver recensito.