My dream are You

di I am Maryanne
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Problemi adolescenziali ***
Capitolo 2: *** A scuola ***
Capitolo 3: *** Litigate, giochi e tenerezze ***
Capitolo 4: *** Giornata in piscina ***
Capitolo 5: *** Urli, risate e... Guai! ***
Capitolo 6: *** Lacrime e braccia forzute ***
Capitolo 7: *** Birre e gatti ***
Capitolo 8: *** E' Finita! ***
Capitolo 9: *** Un'amica speciale ***
Capitolo 10: *** La ragazza di Jake ***
Capitolo 11: *** Giochi ***
Capitolo 12: *** Stellina ***
Capitolo 13: *** Lotte con i cuscini e arrivi inaspettati ***
Capitolo 14: *** Cotte o amicizie? ***
Capitolo 15: *** Al centro commerciale ***
Capitolo 16: *** Arpie a cena ***
Capitolo 17: *** Piani ***
Capitolo 18: *** Luna Park ***
Capitolo 19: *** Ricordi amari ***
Capitolo 20: *** Liti e Pace ***
Capitolo 21: *** Alberi natalizi ***



Capitolo 1
*** Problemi adolescenziali ***


Problemi Adolescenziali

Stava camminando per le vie affollate di Los Angeles, era appena andata a fare la spesa e stava tornando a casa, carica di borse di plastica.
Era ormai sotto casa, tirò fuori dalla borsa le chiavi e le inserì nella toppa della porta, le girò ed entrò richiudendosela alle spalle.
Vide che era vuota, non c'era nessuno, di solito la divideva con cinque ragazzi, i suoi amici Ashley, Christian, Jinxx, Jake ed ultimo, ma non meno importante Andy. Li conosceva da tempo ormai ed erano grandi amici, anche se loro, dato che erano musicisti di una band Rock, i "Black veil Brides", dovevano fare interviste, video e, rare volte tour, dato che erano ancora poco conosciuti al di fuori dell'America.
Si diresse in cucina e cominciò a pelare le patate che aveva comprato, con l'intezione di farne una frittata.
Prese alcune uova e dopo averle sbattute le mise in una padella e dopo ci agiunse le patate tagliate in piccoli cubettini.
Si andò a cambiare e sostituì i vestiti neri e borchiati con una tuta grigia e i capelli precedentemente liberi sulle spalle ora erano legati in un pucu fatto alla buona.
Continuò a controllare la frittata, e intanto preparava la tavola.
Sentì la chiave girarsi nella porta, non si girò, perchè sapeva chi stava entrando:
- Ciao Gwen! - la salutarono in coro quattro voci a lei molto famigliari
- Ciao - salutò distrattatamente lei dalla cucina, dando le spalle ai quattro ragazzi che entrarono in cucina e la salutarono meglio con un bacio sulla guancia
- Giornata no? - chiese Ashley sedendosi in una sedia 
- Più o meno - rispose piegando i tovaglioli
- Cosa è successo? - chiese curioso
- Be, per iniziare sono arrivata tardi a scuola e la professoressa mi ha fatto il culo, poi ho litigato con Louis e per finire, quando sono andata a fare la spesa una busta mi si è rotta facendo cadere tutto a terra e sono dovuta tornare dentro al supermercato per prenderne un'altra! - rispose seccata
- Eddai, si aggiusta tutto - cercò di tirarle su il morale, ma come risposta non ebbe che uno sguardo aggiacciante di lei addosso.
- Come prima cosa: A scuola ti posso portare io, così non farai più tardi, poi, per quanto riguarda Louis, capta a tutti di litigare con il proprio ragazzo, non sei l'unica e terzo, la sfortuna regna sovrana in tutti i campi, da quella non si scappa - disse lui cercando di trovare la parte ironica di tutto
- Ti ringrazio Ash, ma è solo colpa mia, farò più attenzione a non perdere più il bus, te lo prometto - disse lei.
- Ma... Andy? - chiese notando la sua assenza
- Oggi rimane a mangiare da Juliet - disse Ashley notando l'espressione triste sul viso di Gwen, mentre toglieva il suo piatto.
- Ehi Gwen, che c'è? - domandò
- Niente - rispose scuotendo la testa
- Jake, la puoi controllare tu la frittata per favore?! - urlò Gwen
- Si certo! - urlò Jake alzandosi e andando verso la padella.
Gwen si diresse di sopra, entrò nel bagno e si sciaquò il viso lasciando sciogliere il trucco nero.
I capelli neri a striature blu si bagnarono ammalapena, il ciuffo prima indietro cadde dinuovo sul suo occhio destro, prese una forcina e lo risistemò dietro.
Scese di sotto ad un urlo di Jake:
- E' pronto! - 
Entrò nella cucina e si sedette in una sedia cominciando a mangiare la frittata che aveva preparato, con i complimenti dei ragazzi che la mangiavano gustando bene il tutto.
Finito di mangiare sparecchiò assieme a Jake:
- Vai Jake, qua ci penso io - disse al moro
- Sicura? Non sei stanca? - domandò notando la sue occhiaie
- No, non si può mettere a paragone una giornata di scuola con un video, foto e tre interviste - rispose.
Jake uscì dalla cucina.
Gwen si mise subito a lavare i piatti, spazzò a terra, si fecero si e no le 14:30 ed arrivò Andy:
- Ciao - salutò entrando in cucina
- Ciao - salutò lei asciugandosi le mani dopo aver lavato i piatti.
Andy si avvicinò e, come sempre, le diede un bacio sulla guancia
- Dove sono gli altri? - chiese guardandosi attorno
- Penso siano andati a dormire, erano stanchissimi - rispose
- Ah, ok, mi unisco anch'io - disse
- E tu che farai? - chiese
- Io devo fare i compiti e studiare per domani - rispose
- Faccio ancora le superiori - continuò 
- Guarda che lo so - fece notare Andy, poi uscì e andò nella sua camera, dove si addormentò quasi subito.
Gwen prese la sua cartella nera, la mise su una spalla e si diresse di sopra, entrando nella sua stanza e chiudendo la porta.
Buttò la cartella sul letto e la aprì prendendo il diario e il portapenne. Lesse i compiti da fare, sbuffò e si mise subito all'opera.
Rimase a studiare tutto il pomeriggio e quando fu tardi gli occhi, uno azzurro e uno verde le facevano male e si arrossarono.
Scese di sotto per prendere qualcosa da mangiare e vi trovò Andy:
- Ciao - salutò stanca
- Ciao - salutò invece lui ben sveglio
- Che fai? - chiese 
- Sono venuta a prendere qualcosa da mangiare - rispose aprendo il mobile e afferrando qualcosa
- Ti va di uscire? - domandò
- A fare cosa? - si incurisì
- Non lo so - rispose
- A prendere un po d'aria fresca - disse
- Ok, ma solo poco - rispose lei, andò di sopra e dopo essersi cambiata uscì e fece una lunga passeggiata con Andy:
- Come è andata a scuola oggi? - domandò
- Ah, non ne parlare, uno schifo - rispose
- Tu? - chiese attirando l'attenzione di Andy che si voltò verso lei
- Con Juliet - 
- Ah, si, va bene - rispose lui.
Non parlarono molto, anche se erano amici, quel giorno si creò dell'imbarazzo tra loro e nel giro di poco tornarono a casa, dove la cena era già quasi nel piatto.
Dopo aver mangiata Gwen andò a dormire, sapeva che il giorno dopo sarebbe stato impegnativo.


Spazio autrice:
Spero che vi sia piaciuto come inizio, aspetto recensioni!!!
P.S Il nome "Gwen" me lo ha consigliato Andy, grazie per tutti i tuoi consigli :)

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Capitolo 2
*** A scuola ***


A scuola
 
Si svegliò con il suono della sveglia sul cellulare che risuonava nella sua stanza, la spense e si alzò svogliatamente dirigendosi in bagno dove si lavò il viso, tornò in camera e si vestì, indossò: Un paio di jeans neri strappati alle ginocchia, all stars nere, una t-shirt nera con la stampa dei suoi amici, i "Black veil Brides", sopra e una felpina leggera con la zip.
Il trucco era come al solito nero, i capelli li aveva legati in una coda sul lato che ricadeva dolcemente sulla sua spalla destra.
Gli orecchini erano i soliti, aveva due buchi dal lato sinistro dell'orecchio e solo uno dal destro.
Scese le scale portandosi la cartella solo su una spalla, la lasciò all'entrata e si diresse in cucina dove i ragazzi erano già intenti a mangiare qualcosa alla veloce, visto che anche loro avrebbero avuto una giornata assai impegnativa:
- Ciao - salutò
- Ciao - la salutarono in coro i cinque, si avvicinò ad ognuno di loro e li salutò, come sempre, con un bacio sulla guancia, che anche loro ricambiarono
- Che dovete fare oggi? - chiese bevendo del caffè che Jake gli versò in una tazzina prima di porgergliela
- Interviste, tre interviste - rispose svogliatamente Ashley
- Sempre le stesse domande - continuò Jinxx
- Posso capire... Io devo andare a scuola o farò tardi - disse guardando l'orologio e accorgendosi che l'autobus sarebbe arrivato tra pochissimo tempo, salutò dinuovo tutti ed uscì portandosi la cartella sulle spalle.
Appena arrivò l'autobus, vi salì sopra e dopo aver trovato un buco per sedersi accese prese il suo telefono e ascoltò la musica che tanto le piaceva, la musica dei suoi amici.
Arrivata a scuola scese dal bus stancamente e si diresse nel cortile spegnendo il cellulare e togliendo le cuffiette dalle orecchie.
Rimase sola finchè la campanella suonò, segnalando l'entrata degli alunni.
Entrò nella sua scuola, raggiunse la sua classe e dopo essere entrata si sedette al suo posto al fondo della classe notando le solite ragazze vestite di rosa che ridacchiavano sottovoce guardandola.
La prima ora iniziò, aveva algebra, la materia odiata da tutti e compresa lei.
Ma fortunatamente l'ora passò abbastanza velocemente, dato che il professore interrogò e lei era una di quelle già interrogate, così calò la testa sul banco e chiuse gli occhi per poco però, visto che la seconda ora arrivò e la campanella suonò rimbombando nella classi, il professore prese le sue cose ed uscì.
Dopo poco tempo arrivò la professoressa di Lingue straniere, anche quell'ora passò abbastanza velocemente, ma la lezione che la preoccupava di più era... Ginnastica... Lei era negata per la ginnastica, non le era mai piaciuta, ma le sarebbe piaciuto fare qualche sport per imparare a difendersi, anche se sapeva che era una cosa impossibile.
Era da sempre stata una grande amica dei ragazzi, e alla morte dei suoi genitori, avvenuta un paio di anni prima, quando aveva solo 14 anni e mezzo, i ragazzi, invece di farla andare in qualche casa-famiglia la avevano prese sotto tutela, ora loro erano i suoi tutori ufficiali, ora che aveva 16 anni.
I compagni di classe di Gwen si diressero verso la palestra contenti di quell'ora di "gioco", mentre lei camminava lentamente dietro a tutti, sapendo che sarebbe stata un'altra tortura.
Infatti così fu, si cambiò mettendosi il leggins nero e la maglia lunga e larga, i capelli li legò meglio con una coda di cavallo alta, ma il ciuffo lo lasciò libero sulla fronte:
- Bene ragazzi, oggi giochiamo a pallavolo annunciò il professore dividendo la classe in due squadre
- No, io con lei non voglio stare! - protestò Cindy, la cheer leader più popolare della scuola, non che la sua peggior nemica in assoluto.
- Mi dispiace Cindy, ma ti devi accontentare - rispose il professore allontanandosi.
Cindy cominciò a guardare male Gwen, la guardò con disgusto e con aria di superiorità
- Tu vai al fondo del campo! - ordinò e all'eseguire, senza proteste di Gwen fece calare una risata tra tutti.
Giocarono per tutta l'ora, a volte Cindy sbagliava e non prendeva la palla, ma nessuno le diceva nulla, tutto il contrario di quello che succedeva se era Gwen a sbagliare:
- Apri gli occhi! - urlavano
La giornata era stata stancante, quando uscì Gwen si diresse verso casa a piedi, mentre tornava incontrò Louis, il suo ragazzo:
- Ciao - la salutò 
- Ciao - salutò lei, solo per buona educazione
- Qualcosa non va? - domandò
- Si, tutto non va! - sbottò lei
- Vuoi parlarne? - domandò
- No! - urlò lei
- Senti, lasciami stare! - urlò ancora
- Scusa, ma io ti voglio solo aiutare - disse lui cercando di calmarla
- Oh, scusa, non è colpa tua - disse lei tornando a parlare con il voce naturale
- Ti chiamo oggi - disse lui e dopo averle dato un bacio si diresse verso casa sua e Gwen verso la propria.
Entrò in casa, e come al solito la trovò vuota, i suoi amici dovevano ancora tornare, si andò a cambiare e preparò il pranzo, in maniera semplice, della semplice pasta al tonno.
Arrivarono, le diedero un bacio per salutarla e si sedettero al tavolo per mangiare, Gwen notò che non c'era Andy, dinuovo:
- Ma dov'è Andy? - domandò
- E' rimasto da Juliet - rispose Christian
- Dinuovo! - urlò Gwen facendo girare i ragazzi verso di lei
- C'è, volevo dire che... Mi potevate anche avvertire - cercò di scusarsi
- Perchè ti da fastidio che rimanga da Juliet? - chiese Jake 
- Non mi da fastidio, è la sua ragazza - fece notare.
Mangiarono in silenzio, poi, Gwen fece i compiti, solo per anticiparseli, anche se il giorno dopo non sarebbe andata a scuola per il fine settimana, terminati scese di sotto, si stravaccò sul divano assieme ai quattro ragazzi e Ashley passò un suo braccio attorno alle spalle di lei tenendola stretta mentre guardavano la televisione:
- Oh, che palle! - borbottò Jinxx facendo zapping
- Eddai! - gridò Christian
- Decidi un programma e facciamola finita! - gridò ancora
- Io esco - disse Gwen staccandosi da Ashley e dirigendosi verso la porta
- Dove vai? - domandò Ashley allungando il collo
- A prendere una boccata d'aria - rispose prendendo il cellulare e le cuffiette
- Vengo con te - disse alzandosi
- No Ash, voglio stare sola - rispose lei ed uscì lasciando Ashley sulla soglia della porta.
Camminò per un bel po di tempo ascoltando la musica, quello era ormai il modo per sentire la voce di Andy, lo sentiva lontano da lei, andava a fare interviste, video, foto e stava con Juliet, per lei non esisteva più.
Gli mancavano le sue coccole, i suoi abbracci, le sue carezze, ma non ci poteva fare nulla.
Si arrese al destino e quando fu tardi tornò a casa e dopo la cena rimase a guardare un film con i ragazzi, ma di Andy nessuna traccia.
Era tra le braccia di Jake e con le gambe poggiate su quelle di Christian, mangiavano ininterrottamente pop-corn e guardano quel film.
Finito andarono a dormire, Gwen si mise nel suo letto e prima che possa spegnere la lampada sul comodino Ashley entrò:
- Buona notte - disse dandole un bacio sulla fronte
- Notte - rispose lei
- Senti, ma perchè oggi sei così? - domandò sedendosi sul letto accanto a lei, che scosse la testa
- Nulla... Vai a dormire - sussurrò e lui andò via, ma sapeva che c'era qualcosa che non andava e lo avrebbe scoperto.
 
 
Commento dell'autrice: Grazie per chi segue questa ff, grazie ragazzi, mi siete di grande aiuto e di gran conforto quando non ho idee. Vi voglio tanto bene :D
Miry Dark Angel

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Capitolo 3
*** Litigate, giochi e tenerezze ***


Litigate, giochi e tenerezze
 
Il giorno dopo Gwen si svegliò tardi, dato che aveva sgobbato per una settimana intera, poteva permettersi di dormire un po di più.
Si alzò e dopo aver alzato la persiana, vide il sole che splendeva quel giorno e la forte luce le fece socchiudere gli occhi.
Andò in bagno e si lavò il viso, scese le scale ed entrò in cucina dove i suoi amici, almeno alcuni, facevano la colazione mezzi addormentati:
- Ciao - salutò accompagnando un accennato gesto di mano
- Ciao - salutarono loro stancamente
- Perchè siete già in piedi se siete ancora stanchi? - domandò curiosa
- Oggi abbiamo da fare - rispose Jinxx
- Che cosa? - si incuriosì
- Dobbiamo andare in un centro commerciale per autografi, fare foto... - rispose Ashley
- Ah, capisco... Ma dov'è Andy? - chiese notando l'assenza del vocalist
- Sta ancora dormendo - rispose Jake
- Ancora dorme! - sbottò Gwen
- Si, e se non si alza all'istante rischia di farci fare tardi - disse Jake guardando l'orologio da parete della cucina.
- E allora svegliatelo! - la fece facile Gwen
- Si, ma non ti ricordi che a Andy non piace essere svegliato male - disse Christian
- E non gli piace che qualcuno gli urli addosso - continuò Jinxx
- E soprattutto distoglierlo dai suoi sogni - terminò Ashley
- Ah, sciocchezze! - cominciò Gwen
- Se non si vuole alzare lui, vuol dire che lo farò alzare io, a maniera mia! - disse alzandosi le maniche e dirigendosi verso la stanza del moro che stava al calduccio nel suo letto:
- Andy... Alzati - lo chiamò acutendolo un po, ma lui si rigirò nel letto mugugnando qualcosa
- Andy! - lo richiamò, lui si rigirò dinuovo
- Ah basta - sussurrò
- ANDREW DENNIS BIERSACK ALZATI!!! - urlò facendolo saltare sul letto.
- Ah, menomale che ti sei alzato, non mi piace arrabbiarmi - disse lei facendo per andarsene ma fu bloccata da una mano di Andy che la prese che la trasse a se, lei finì tra le braccia di Andy, che la teneva stretta da dietro
- Lasciami Andy! - disse sorridendo lei
- Se non ti volessi lasciare invece... Che farai? - chiese lui.
Lei prese il cuscino dove prima poggiava la testa e glielo lanciò in faccia, Andy mollò la presa e lei scappò, rincorsa da Andy:
- Tanto ti prendo! - urlava correndo
- Ah, io non credo proprio - rispose lei correndo e guardando indietro.
- Tanto non mi prendi! - urlò, finì addosso ad Ashley che la guardò stupefatto 
- Scusa - si scusò
- Ma ora devo andare, sennò mi prende - disse frettolosamente 
- Oh Baby, non ti preoccupare, ci sono qui io - disse Ashley parandola mettendosi davanti, a mo di principe azzurro
- Dove sei?! - gridò Andy 
- Indietro - disse Ashley
- E voi chi siete? - domandò Andy
- Salve, mi presento, sono Lord Purdy e sono qui per proteggere questa donzella - rispose giocando con l'amico
- Volete fare una battaglia? - domandò Andy in modo epico
- Si - rispose lui lanciandgli una delle due spade laser - gioco di C.C e cominciando a "combattere".
- Non mi batterete mai! - urlò Andy
- Non ci contate, io sono il più forte! - rispose l'altro.
I due fecero ridere a crepa pelle Gwen facendo finta di combattere.
- Dai ragazzi, mi fate morire così! - rise sena alcun ritegno Gwen.
I due si voltarono verso di lei, poi si guardarono l'un l'altro e i loro sguardi si trasformarono subito in un sorriso complice.
- Ehi? Che avete da guardare? - domandò guardando i due, ma non ebbe il tempo di terminare la frase che la presero in braccio, come un salame e la portarono di sotto correndo per le scale
- METTETEMI GIU'! - gridò lei dimenandosi, ma i due non intendevano ascoltarla e continuarono a correre arrivando fino di sotto lanciandosi sul divano assieme a lei che gridava di lasciarla, con aria divertita.
Bom! Si lanciarono sul divano, Gwen chiuse gli occhi e quando li riaprì si ritrovò Ashley e Andy praticamente addosso.
- Ragazzi, ma perchè? Che vi è preso? - domandò
- Noi siamo due prodi cavalieri! - dissero entrambe
- Ah certo - disse 
- RAGAZZI!!! - gridò Jake dalla cucina
- ABBIAMO DA FARE OGGI!!! - urlò richiamando l'attenzione dei tre che si girarono verso di lui
- Ragazzi... - scosse la testa Jake, come una mamma quando scopre che i suoi figli hanno fatto una monellata.
Rimasero un attimo in silenzio
- A CAMBIARSI!!! - urlò facendoli sobbalzare dal divano e facendoli dirigere verso le proprie stanze, a vestirsi, solo Gwen rimase sul divano e guardò Jake:
- Che c'è? - domandò lui sentendosi osservato
- Eddai Jake, stavamo solo giocando - disse
- No, quando è troppo è troppo - disse lui facendo la faccia cattiva
- Dai Jakuccio... - lo abbracciò Gwen facendo gli occhi dolci
- Dai Gwen, lo sai che non resisto al tuo sguardo - disse lui
- Jakuccio... -
- Ah, va bene - si arrese allo sguardo di Gwen, Jake.
I ragazzi fecero colazione alla veloce, poi si diressero dove dovevano andare.
Gwen rimase nuovamente sola, in quella casa enorme, piena di stanze, piena di roba qua e la, si guardò attorno e decise che doveva dare una ripulita a quel macello.
Le pulizie durarono un paio di ore, poi, quando ebbe finito si diresse sul terrazzo a godersi l'arietta fresca, mentre era seduta su una sedia di legno accanto ad un tavolo.
Chiuse gli occhi ed assaporò quell'attimo di tranquillità, che però, durò poco e niente, dato che il cellulare squillò facendo riaprire gli occhi di Gwen, che lo afferrò e rispose:
- Pronto? -
- Ciao Gwen! - la salutò Louis dall'altra parte del telefono
- Ehi ciao! - lo salutò lei
- Come va? - domandò
- Come al solito - rispose guardandosi le unghie delle mani, poco curate
- Ti andrebbe di fare una passeggiata? - chiese Louis
- Va bene - accettò
- Ok, ti vengo a prendere tra 20 minuti sotto casa, ok? -
- Ok, a dopo - rispose e chiuse la chiamata andandosi a preparare.
Si preparò e dopo poco arrivò Louis sotto casa, bussò e Gwen scese:
- Ciao - lo salutò dandogli un bacio sulla guancia
- Ciao - salutò lui dandole un bacio a stampo sulle labbra, lei si irrigidì per un attimo, ma lui non parve accorgersene
- Andiamo? - chiese.
I due si incamminarono ed arrivarono fino in un bar, si sedettero dentro e ordinarono:
- Che cosa volete ordinare? - domandò il cameriere armato di penna e taccuino a quadretti
- Per me un frullato alla fragola - disse Gwen
- Per me un caffè - disse Louis
Dopo poco le loro ordinazioni arrivarono e comnciarono a parlare:
- Allora... Come va? - domandò Louis
- Come sempre - rispose Gwen
- Ma stai male? - chiese lui
- No, sono solo stanca dalla settimana scolastica - rispose.
Lui le fece altre domande, lei sbuffava scocciatamente
- Scusa, ma ti do fastidio? - domandò.
Lei non rispose
- Allora? - insistè
- No! - sbottò 
- Non mi sembra sai - 
- Ho cavolo, sono uscita per distrarmi, non perchè tu mi faccia l'interrogatorio! - alzò la voce
- Ah, non per stare con me! - alzò la voce lui
Lei rimase zitta, poi scosse la testa e andò a pagare, velocemente, il suo frullato.
- Dove vai? - domandò lui, ancora seduto al tavolino
- Me ne vado! - rispose seccata facendo per uscire dal bar.
Lui si alzò e dopo aver lasciato il conto sul tavolino uscì seguendola e cercando di fermarla
- Fermati! - la prese per un braccio 
- Lasciami! - urlò scostandolo da se
- Perchè sei così? - domandò lui
- Così come? - 
- Sei distaccata, da un po di tempo non sei più tu! - la rimproverò
- E da quando?! -
- Da... Da qualche tempo - rispose
Lei scosse la testa
- Vai a fanculo! - gridò e se ne andò lasciandolo dietro di lei e dirigendosi verso casa.
Entrò sbattendo la porta ed appoggiandosi ad essa, lasciandosi scivolare fino terra poggiando le mani sugli occhi ormai lucidi.
Dopo poco arrivarono i ragazzi, si alzò da terra, si asciugò gli occhi e dopo aver aperto la porta si diresse in cucina per preparare il pranzo:
- Ciao! - la salutarono i cinque
- Ciao - la salutò Ashley dinuovo, tenendola stretta in un abbraccio, dandole un bacio sulla guancia, lei sorrise a quell'attenzione verso di lei, e ricambiò il suo salutò baciandolo sulla sua guancia.
- Come hai passato la mattinata? - chiese sedendosi, non prima di essersi tolto la giacca
- Ah, come sempre, ho dato una ripulita in casa e poi sono uscita - rispose
- Ah, e con chi? - si incuriosì
- Con Louis - rispose, Ashley spalancò gli occhi, ma lei non se ne accorse e continuò a preparare il pranzo, lentamente.
- Come è andata? - chiese.
Lei non rispose, gli occhi le si bagnavano, abbassò la testa verso la pentola, facendo andare il ciuffo sugli occhi, in modo da non farli vedere.
- Jake, ci pensi un attimo tu? - chiese al chitarrista che si avvicinò e prese in mano il necessario per cucinare
- Grazie - lo ringraziò e corse di sopra, prima che le lacrime potessero scendere sul suo viso.
Ashley se ne accorse e la seguì fino sopra, quando arrivò alla porte di Gwen sentì i singhiozzi dall'altra parte della porta, così entrò e quando lei si accorse della sua presenza lo abbracciò e lui ricambiò il suo gesto tenendola stretta a se:
- Ehi, ehi, ehi - sussurrò tenendole la testa sulla sua spalla.
Lei pianse, i singhiozzi si sentivano ormai
- Cosa è successo? - chiese prendendole il viso fra le mani e guardandola negli occhi bicolore.
Lei non rispose e continuò a piangere, la fece sedere e si sedette accanto a lei, circondandole le spalle
- Louis - rispose
- Che cosa ti ha fatto? - domandò
- Non lo sopporto più, non mi aiuta per niente - rispose piangendo.
Ashley la guardò a le asciugò le lacrime, lei si girò e incrociò il suo sguardo intenerito.
- Stai tranquilla... Capita - sussurrò carezzandole la nuca
- Sono stanca di lui, non lo sopporto più! - disse 
Un minuto di silenzio regnò
- Ci siamo noi - disse abbracciandola
Lei lo abbracciò e poggiò la sua testa su suo petto muscoloso
- Che cosa farei senza voi? - domandò a se stessa
Lui la abbracciò ancora più forte
- Dai, ora andiamo - disse alzandosi ed invitandola a scendere con lui.
Scesero di sotto e dopo essersi seduti, al tavolo, l'uno accanto all'altra, Jake servì a tutti e poi si misero a mangiare silenziosamente.
Nessuno parlò, anche Andy non proferì parola, fissava solo il piatto, con aria dispiaciuta.
Mangiarono, poi i ragazzi andarono a dormire e con loro si unì anche Gwen.
La giornata passò velocemente, mangiarono la cena e dopo aver guardato un film andarono a dormire.


Commento dell'autrice: Ciao ragazzi!!! Come vi è sembrato? Spero che vi sia piaciuto, aspetto le vostre recensioni.
Baci Miry Dark Angel :D
 

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Capitolo 4
*** Giornata in piscina ***


Questo capitolo lo dedico a "Small Wolf", che, mi ha aiutato molto a realizzarlo e i suoi consigli hanno arricchito molto il contenuto.
Grazie mio "Piccolo Lupo".
Miry Dark Angel

Giornata in piscina
 
Il giorno dopo era domenica, Gwen si alzò, si lavò il viso e scese di sotto per fare colazione:
- Ciao - salutò i cinque
- Ciao! - la salutarono 
Ashley si avvicinò per primo e le diede un bacio sulla guancia, che lei ricambiò. Salutò gli altri e poi arrivò il turno di Andy
- Ciao - la salutò sorridendole, con un suo sorriso a trentadue denti, che fece illuminare Gwen.
Fecero colazione e, dato che il tempo era bello decisero di fare un tuffo in piscina, si andarono a cambiare e dopo poco si ritrovarono tutti nel giardino sul retro, in costume da bagno.
Jake ne aveva un bremuda verde militare, Jinxx uno nero, C.C uno con le fiamme, Andy uno blu e Ashley uno bianco, che faceva risaltare l'abbronzatura perfetta del suo corpo palestrato.
Gwen aveva un bikini nero con alcuni pallini blu, come i capelli bicolore:
- Wow! - dichiarò Ashley facendole fare una piroetta su se stessa e tenendole la mano
- Sei bellissima! - dichiarò 
- Oh, ma grazie - lo ringraziò sorridendo
- Ragazzi, quando facciamo il bagno? - domandò Christian urlando
- Un attimo Chris! - lo rimproverò Jake
- Mettiamo la crema, o stasera urleremo di dolore - continuò.
Si misero la crema
- Qualcuno mi spalma la crema? - domandò Gwen
- Ti aiuto io - si prose Andy, lei alzò i capelli e lui le passò la crema sulle spalle.
- ORA ENTRIAMO IN ACQUA! - urlò Christian come un bambino
- E va bene - disse Jake.
Entrarono in acqua tuffandosi
- Ora tocca a me! - gridò Ashley facendo un tuffo a bomba e andando quasi addosso a Jake, Jinxx e Christian, che erano già in acqua
- Dai andiamo Gwen! - disse Andy 
- No no, io non mi butto, ho bisogno dei miei tempi - disse immergendo ammalapena un piede in acqua, che però ritirò subito indietro ed indietreggiò andando a sbattere contro il petto di Andy, si girò per guaradrlo e vide che le stava sorridendo maliziosamente.
- Non ci provare Andy! - disse indietreggiando di poco.
Lui la prese per le spalle immobilizzandola
- No Andy! - urlò, lui la sollevò da terra, prese un po di rincorsa e poi si buttò in acqua assieme a lei.
Restarono un attimo sotto l'acqua, poi riemersero, Andy aveva ancora Gwen in braccio e quando uscirono lei lo guardò male:
- Andy! Non dovevi farlo! - urlò sorridendo 
- Ah, mi dispiace, sono scivolato, errore mio... Scusa - rise divertito
Lei continuò a guardarlo male mettendo il broncio, anche se non era veramente arrabbiata con lui.
- Scusa - ripetè e la lasciò cadere in acqua ridendo con i cinque compari che sghignazzavano, compreso Jinxx, che non era da queste cose.
- QUESTA ME LA PAGHI!!! - urlò rincorrendo
- NON MI PRENDERAI MAI!!! - urlò lui correndo a rallentatore nell'acqua inseguito da Gwen che non intendeva fermarsi.
Corsero per un po, poi si dovettero fermare, dato che in acqua si fa il doppio della fatica che su terra ferma.
Si fermarono, ansimanti, per riprendere fiato, Gwen si aggrappò ad Ashley, dato che erano nell'acqua alta.
Giocarono ancora un po e poi uscirono sdraiandosi come lucertole al sole, godendosi quel momento di pace e tranquillità, che però, durò poco, perchè il cellulare di Andy squillò facendo sbuffare tutti, anche lui, che dopo averlo afferrato rispose:
- Pronto? -
- Ciao amore - si illuminò e tutti capirono con chi stava parlando... Ovviamente con Juliet
- Si certo... Ti aspetto - disse e chiuse la chiamata
- Che c'è? - domandò Ashley
- Viene Juliet - rispose, Gwen spalancò gli occhi, ma nessuno lo notò, dato che portava gli occhiali da sole.
Dopo poco arrivò Juliet, e, dopo aver salutato tutti si andò a cambiare, entrò in giardino, indossava un bikini rosso a strisce nere, con un pareo rosso, ai piedi calzava un paio di infradito, i capelli erano sciolti e ricadevano sulle spalle. Si sedette accanto ad Andy e dopo aver messo la crema domandò ai ragazzi se gli andava di fare il bagno, loro accettarono ed entrarono, solo Ashley e Gwen rimasero fuori:
- Perchè non venite? - domandò urlando Christian.
I due non risposero e si girarono ignorando l'amico
- Perchè non entriamo? - domandò Ashley a Gwen, che però non rispose
- Dai - disse alzandosi ed invogliando Gwen a seguire il suo esempio, lei si alzò ed entrò in acqua con Ashley, che le stava accanto
- Vi va di fare una gara? - domandò
- Che gara? - si incuriosì Juliet
- Praticamente... Facciamo due squadre, io e Gwen e tu e Andy, tu sali sulle spalle di Andy e Gwen sulle mie, l'un l'altra dovete cercare di buttarvi giù, vince chi rimane su - spiegò entusiasta.
Si guardarono un po tutti, poi accettarono e così fu fatto, Juliet salì sulle spalle di Andy e Gwen su quelle di Ashley:
- Christian, dai il via - disse Andy
- Ok! Pronti, partenza, via! - urlò
Le due ragazze cercarono in tutti i modi di far cadere l'altra in acqua, Andy e Ashley ridevano, le due erano più agguerrite che mai, ma fu Gwen a vincere, facendo cadere Juliet in acqua
- SI! - urlò scendendo dalle spalle di Ashley, che la abbracciò forte forte ridendo assieme a lei.
Juliet uscì dall'acqua, sputandone un po, i capelli, prima in ordine, ora erano tutti bagnati ed appiccicati l'un l'altro.
- Tutto bene? - domandò Andy
- Si - rispose lei
- Ehi ragazzi, facciamo un'altra gara? - propose Christian
- Che altra gara? - domandò Jinxx incuriosito
- Andiamo sotto l'acqua, dobbiamo capire la parola che ci dice l'altro e l'ultimo deve dire quello che ha capito, una specie di telefono senza fili, ma in acqua - concluse con un sorrisone stampato in viso, gli altri sorrisero ed accettarono.
Il primo a partire sarebbe stato Jinxx, che avrebbe detto una parola a Christian, che successivamente l'avrebbe detta ad Ashley che avrebbe dovuto dirla a Gwen, che la doveva dire a Juliet, che l'avrebbe detta ad Andy che avrebbe dovuto dire quello che aveva capito.
Scesero sotto l'acqua e mano mano l'un l'altro si dissero la parola, quando Ashley dovette dirla a Gwen, la guardò dritta negli occhi e le sorrise.
Finito il giro salirono e Andy disse:
- Amore - 
- No, ma che dici! - lo rimproverò Christian
- Era Sole - continuò Jinxx
- Io ho detto Sole - disse Jake guardando Ashley
- Ops, ho sbagliato io - disse sorridendo e sbattendo le ciglia velocemente.
La giornata passò velocemente, fecero cena e guardarono un film, Juliet rimase a dormire a casa loro, nel letto con Andy.


Spazio autrice: Ecco qua! Come volevate ho aggiornato ;) Mi piace che la storia vi piaccia, ma vi devo dare una brutta notizia... Il prossimo capitolo lo devo ancora iniziare, quindi ci metterò un attimo prima di aggiornare. Sorry Please!!!
Vi mando un bacio e vi invito a recensire questo mio nuovo capitolo.
Miry Dark Angel

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Capitolo 5
*** Urli, risate e... Guai! ***


Ciao a tutti! 
Finalmente ho pubblicato questo capitolo, scusate se non l'ho messo subito. Mi potrete mai perdonare?
Comunque, facendo i seri, per questo capitolo, mi ha aiutato molto "Small Wolf", dandomi molte idee per arricchire il contenuto.
Grazie "Piccolo lupo".
Miry Dark Angel
 
 
Urli, risate e... Guai!
 
Ashley stava passando davanti alla stanza di Andy, quando si incuriosì, poggiando un orecchio sulla porta, dato che sentiva il letto muoversi: "Oh oh, Andy ci sta davvero dando dentro" pensò maliziosamente parandosi la bocca da una risatina:
- Che fai Ash? - domandò Gwen alle sue spalle, lui si girò velocemente facendole segno di fare silenzio
- Ma che? - domandò a volume normale, Ashley le tappò la bocca non facendola terminare neanche la domanda.
Sentivano il silenzio dall'altra parte della porta
- Se ne saranno accorti? - sussurrò Ashley
Sentirono dei passi avvicinarsi alla porta, Ashley tappò ancora di più la bocca di Gwen strizzando il naso per paura di essere scoperto
- Adesso ci scoprono - sussurrò Gwen tra le dita di Ashley che le tappò ancora la bocca 
Restarono immobili, non respirarono per paura quando...
La maniglia della porta girò e dato che erano appoggiati entrambe alla porta caddero a terra, davanti a loro c'era Andy. che aveva solo un asciugamano legato in vita
- Ciao Andy come va? - domandò Ashley facendo finta di niente
- Che diavolo ci facevate dietro la porta!? - urlò Andy con il fumo che gli usciva dalle orecchie
- Ah - Ashley guardò Gwen che non sapeva che dire per l'imbarazzo
- No! Noi non stavamo spiando - disse Ashley, Gwen si sbattè una mano in faccia
Andy poggiò i pugni sui fianchi guardandolo male
- Ehhhh... - cercò di trovare una scusa plausibile Ashley guardando dentro la stanza del vocalist, dove scorse Juliet, seduta nel letto, con la coperta addosso tirata 
- Ehilà Juliet! - salutò Ashley, ancora a terra la mora che per risposta tirò ancora più su la coperta, arrivando fino sotto il mento.
- Ehi ragazzi, come va? Ah Andy, entro un attimo ed esco! - fece C.C entrando in camera di Andy, dove trovò Juliet nel letto, con la coperta tirata fino sul naso
- FUORI!!! - gridò Andy e C.C fece per uscire
- Sorry - disse con un sorrisino idiota in viso
- Sorry sto cazzo! - disse l'altro facendo il segniaccio, toccandosi entrambe le anche, ma la sfortuna fece cadere l'asciugamano che Andy aveva addosso e, prima che qualcosa si potesse vedere Ashley mise una mano sugli occhi di Gwen
- Non guardare - urlò poggiando la mano sugli occhi bicolore di lei
- Oh, Wow! - disse C.C -
Andy si guardò un attimo e poi alla svelta si rimise l'asciugamano in vita
- Ehi Juliet! - la chiamò Ashley
- Vedo che ti accontenti - rise con C.C
- FUORI FUORI FUORI!!! - urlò Andy spingendoli tutti e tre fuori chiudendo la porta ed andandosi a sedere su letto, accanto a Juliet
- Ehi... Allora? - guardò Juliet maliziosamente
- No Andy, non mi sembra il caso - disse Juliet
Andy sbuffò, lei si mise dietro di lui e gli massaggiò la schiena
- E allora? Che facciamo? - domandò rassegnato
- Be... - rispose
Fuori dalla porta:
- Non hai visto niente, vero Gwen? - domandò Ashley togliendo la sua mano dagli occhi di lei, che non disse niente, ma scosse la testa.
- Dai, andiamo a dormire - disse circondandole le spalle e incamminandosi verso la sua stanza assieme a lei.
Entrarono e si sedettero sul letto, dopo poco furono raggiunti da Jake, Jinxx e C.C, che si sedettero accanto a loro parlando:
- C.C ci ha detto tutto - disse Jinxx
Un attimo di silenzio, poi una canora risata nacque
- Uh uh uh, che sfigato! - rise C.C Stravaccandosi sul letto di Gwen
- Ah ah ah - risero gli altri
Anche Gwen rise, Ashley le circondava le spalle e rise accanto a lei.
In camera di Andy:
Andy e Juliet erano sul letto e... Dormivano russando rumorosamente
In camera di Gwen:
Tutti erano sul suo letto e dormivano, Gwen aveva la testa appoggiata sul petto di Ashley, C.C era abbracciato a Jinxx e Jake circondava i fianchi di Gwen con un braccio.
 
 
 
Spazio autrice:
Ehi, come vi è sembrato? Aspetto recensioni.
Bye Miry Dark Angel
 

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Capitolo 6
*** Lacrime e braccia forzute ***


Lacrime e braccia forzute
 
 
Il giorno dopo, Gwen si svegliò ed era nella stessa posizione di quando si era addormentata: la testa sul petto di Ashley, ancora dormiente e i fianchi circondati da un braccio di Jake.
Si guardò attorno e notò che era l'unica sveglia, guardò il display del suo cellulare e lesse: "10:00".
Cominciò a scuotere un po i ragazzi chiamandoli:
- Ragazzi... Sveglia - li chiamò, ma nessuno si svegliò
- Ragazzi - tentò ancora, ma senza buoni risultati
Prese il cuscino che aveva sul letto e lo lanciò verso di loro, che saltarono sul suo letto svegliandosi.
- Ciao - salutò sorridendo lei
Loro si stropicciarono gli occhi, ancora mezzi addormentati
- Ciao - salutò Ashley baciandola sulla guancia
Dopo i saluti si alzarono e si diressero in cucina, dove, non vi trovarono nè Andy, nè Juliet: "staranno ancora dormendo" pensarono contemporaneamente mettendosi a sedere al tavolo, tutti, tranne il povero Jake che si mise subito a preparare il caffè per tutti.
Si fecero le 11:00 e nè Andy, nè Juliet scesero a fare colazione di sotto:
- Ma perchè non scendono? - domandò Ashley
- F-forse per quanto accaduto ieri - suppose Gwen
- Naah! Vedrai che se lo saranno già dimenticato - sorrise 
- Boh -
Si fecero le 12:30, nessuno dei due scese, a quel punto, si preoccuparono e si diressero di sopra, per vedere se erano ancora vivi, salirono Ashley e Gwen, bussarono la porta, ma nessuno rispose, la aprirono leggermente, per notare che dentro non c'era nessuno, così, vi entrarono:
- Ma dove sono? - chiese Ashley grattandosi la nuca
- Non lo... - si interruppe Gwen, quando vide un bigliettino sul comodino di Andy
- Ash, guarda - disse e lui si avvicinò cominciando a leggere: "Sono andato da Juliet, ci resterò per un po, non so quanto, ma voglio stare un po con lei, da solo. Non chiamatemi. Andy" gli occhi di entrambe si spalancarono alla lettura di quel messaggino.
Si guardarono un attimo e poi scesero di sotto, raggiungendo la cucina ed entrandovi, trovando gli altri ragazzi ancora dentro:
- Allora? Dov'è Andy? - domandò Jinxx notando il ritorno dei due, che non dissero nulla, ma porsero il bigliettino al violinista del gruppo che lesse ad alta voce.
Anche gli altri componenti, spalancarono gli occhi, ma capirono perchè se nè era andato via per un po.
La mattina terminò e poi fecero il pranzo, nessuno parlava, si limitavano a chiedersi l'un l'altro di passarsi o l'acqua, o il sale, o qualcos'altro:
- Tu non hai scuola oggi? - chiese Ashley ricordandosi che era Lunedì.
- Oggi devo andare solo il pomeriggio - rispose
- Ah... Ti accompagno allora - disse sorridendole
Il pranzo terminò, Jake si mise subito a lavare i piatti e dopo essersi vestita ed aver preparato la cartella, Gwen si diresse verso la porta per aspettare che Ashley fosse pronto per accompagnarla.
Appena arrivò, salutarono i ragazzi ed uscirono, entrando nella macchina di lui, che, poco dopo partì dirigendosi verso la scuola:
- Grazie dello strappo - disse lei facendo per scendere, ma fu bloccata da un braccio di Ashley, che la trasse a se e la baciò sulla guancia.
- Buona scuola - disse
- grazie - rispose ed uscì
- Così si saluta? - domandò Ashley guardandola dal finestrino
- Oh, scusa - rispose e riaprì la portiera dell'auto per poi baciare Ashley sulla guancia.
Uscì richiudendo la portiera e, senza rivoltarsi si diresse all'interno del cortile, per poi entrare nella scuola.
Ashley la guardò finchè non scomparì dietro la porta della scuola, sorridendo e toccandosi il viso, dove Gwen lo aveva baciato.
Dopo poco fece ripartire l'auto e si diresse verso casa.
La giornata scolastica fu molto noiosa. 1° ora: Scienze, 2° ora: Algebra, 3° ora: Geografia, 4°: arte.
Terminata la scuola, Gwen fece per uscire, ma fu fermata dalla voce di Louis, lei si girò e venne raggiunta da lui:
- Come va? - domandò
- Come sempre - rispose
- Senti, stasera, vieni a casa mia, vorrei parlarti con calma - disse lui e poi, si allontanò.
Gwen uscì dal cortile, dove trovò Ashley, che l'aspettava in auto, salutandola, da lontano, con un sorriso bellissimo, che suscitò in lei un sorrisino appena accennato:
- Com'è andata? - domandò lui appena lei entrò
- Noiosissima - rispose
- Be, ora ci sono io - disse lui e le diede un bacio sulla guancia
- Ti va di andare al cinema stasera? - chiese
- Scusa Ash, ma non posso, ho già un altro impegno - rispose dispiaciuta.
- Che cosa? - domandò lui
- Devo andare a casa di Louis, mi deve parlare - rispose un po scocciata
- Non mi sembra che l'idea ti entusiasmi, mi sbaglio? - domandò
- No, non ti sbagli, ma così, metto una volta in chiaro la nostra situazione - rispose
Tornarono a casa, e, dopo la cena, Gwen, fu accompagnata a casa di Louis, da Ashey:
- Quando devi tornare a casa, chiamami - le ricordò
- Va bene mamma - rispose lei con un sorrisino uscendo.
Bussò alla porta, Louis la aprì e la fece entrare richiudendola velocemente, Ashley attese un paio di minuti e poi tornò a casa.
Louis invitò Gwen nella sua stanza, salirono al piano di sopra e vi entrarono:
- Allora? - domandò
- Di che mi dovevi parlare? - continuò lei
- Be... Di noi - rispose lui
Lei alzò un sopracciglio
- Dopo la tua reazione al bar, non ho più capito nulla - spiegò
- Non lo so - rispose lei confusa
- Non ho la testa per pensare, scusa - continuò
- Però dimmi... Ti piace qualcun'altro? - domandò Louis
Lei non rispose e guardò per aria in cerca di una risposta
- Si! Ti piace qualcun'altro - sospettò
- NO! IO NON HO DETTO QUESTO!!! - sbottò lei
- Allora guardami negli occhi e dimmi che mi ami e che non ti piace nessun'altro! - alzò la voce lui
Lei rimase zitta dinuovo
- Allora! Dammi una risposta! - urlò lui
- Ok! Abbiamo chiuso! - urlò lei alzandosi dal letto
- Come abbiamo chiuso?! - urlò di conseguenza lui alzandosi per guardarla negli occhi bicolore
- Già, a mai più! - fece lei per uscire
- NON MI PUOI LASCIARE COSì! - urlò ancora Louis
- Ah, mi dispiace, l'ho appena fatto! - fece lei ed uscì definitivamente dalla stanza, scese le scale ed uscì da quella casa sbattendo la porta.
Camminò per un po, poi, si accorse che stava cominciando a piovere
- O merda! - disse sentendo una gocciolina caderle sulla testa.
Accellerò di più il passo per arrivare prima e, dovette passare davanti a casa di Juliet.
Rimase ferma a guardare, ormai la pioggia era aumentata, ma non le importava, guardava le luci accese, vedeva delle persone all'interno della casa: "Sono Andy e Juliet" pensò 
I due si avvicinarono e si baciarono, Gwen rimase a guardare ancora, i suoi occhi stavano diventando lucidi, finchè una lacrima salata non le scivolò sul viso, ormai bagnato, che si confuse con le gocce della pioggia.
Rimase a guardare quell'immagine, tanto tenera quanto orribile per Gwen, poi, squillò il suo cellulare, lo prese e lesse nella mente: "Ash"
Sbuffò e rispose:
- Si -
- Dove sei? Mi avevi detto che mi avresti chiamato! Ora ti vengo a prendere - disse Ashley con voce preoccupata
- Stai tranquillo, ora vengo, non devi venire a prendermi - lo rassicurò lei
- No no no no Gwen! Ora dimmi dove sei e ti vengo a prendere! Ricordati che sei sotto la mia tutela! - sbottò Ashley dall'altra parte del telefono
- HO DETTO NO ASH! - urlò lei staccando la chiamata e spegnendo il telefono infilandolo in tasca.
Continuò a guardare Andy e Juliet che si baciavano "Sembrano così felici" pensò.
Rimase a guardarli ancora un secondo, poi non c'è la faceva più, girò i tacchi e si diresse a casa.
 
 
 
Quando entrò in casa, fece più piano che poteva, per non farsi sentire e soprattutto per non svegliare nessuno.
Si voltò e vide Ashley seduto sul divano del salotto che la guardava:
- Ah, vedo che finalmente sei tornata - disse alzando le sopraciglie fini.
Lei non disse niente, si tolse la giacca e sviò dritto per andare di sopra, Ashley si alzò velocemente e la fermò prendendola per un braccio
- Che vuoi ora! - sbottò Gwen cercando di liberarsi
- Voglio che la smetti di fare sempre di testa tua! - 
- Io faccio quello che mi pare! Sono grande ormai! -
- No, non sei grande, sei ancora una bambina, che non si rende conto dei pericoli che ci sono per strada di notte! - 
- Non è vero! - cercò di liberarsi ancora cominciando a piangere
Lui le lasciò il braccio, lei rimase immobile guardando per terra
- Ora perché piangi? -
Lei non rispose e continuò a piangere
Ashley la prese per le spalle, si abbassò alla sua altezza per guardarla negli occhi
- Cosa è successo? - domandò 
Lei scosse il capo
- Dimmelo - continuò sussurrando
Lei abbassò ulteriormente lo sguardo, Ashley, le prese il mento tra il pollice e l'indice e lo tirò su, in modo da guardarla negli occhi.
Lei non rispose, continuò a piangere, Ashley non capiva cosa potesse essere accaduto
- E' per Louis? - chiese e Gwen scosse il capo
Lei continuò a piangere, Ashely la abbraccio e lei ricambiò il suo gesto affettuoso
- Dai, vieni - le disse prendendole la mano e portandola in bagno dove le lavò il viso.
Nessuno dei due disse nulla, Ashley delicatamente le lavava il viso, facendo sciogliere il trucco scuro. Gwen era immobile. Finita l'azione Ashley prese un asciugamano e le asciugò delicatamente il viso, poi prese per mano Gwen e la portò in cucina dove le diede un bicchiere d'acqua, facendola sedere ad una sedia.
- Non mi vuoi dire che cosa è successo? - domandò sussurrando
Lei scosse il capo a testa bassa, poi si alzò, evidentemente per raggiungere la sua stanza e per andare a dormire, ma non appena si alzò e inciampò cadendo tra le braccia muscolose di Ashley che la sorressero.
- Oh, attenta! -fece Ashley quando Gwen era tra le su braccia
- Mi gira la testa Ash - disse lei tenendosi la testa con una mano
- Dai, ora andiamo a dormire - disse lui cercando di portarla fino alla sua stanza, ma lei non riusciva a camminare, era un miscuglio tra la stanchezza, la tristezza e l'arrabbiatura.
Ashley sospirò, poi la prese in braccio e la portò fino nella sua stanza e, dopo averla messa a letto, notò che si era già addormentata, le diede un bacio sulla fronte ed uscì andando nella propria stanza e mettendosi a letto. Anche lui, dopo poco si addormentò.
 
 
 
Spazio autrice
Allora? Come vi è sembrato? Spero vi sia piaciuto 
Baci
Miry Dark Angel

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Capitolo 7
*** Birre e gatti ***


Birre gatti
 
 
Ashley la notte non riuscì a dormire, si girava e si rigirava nel suo letto, pensando a che cosa potesse essere accaduto a Gwen quella sera. Guardò il display dell'i phone sul comodino e lesse 23:15 
Be, non era poi così tardi, si alzò e andò in cucina, quando si svegliava la notte si dirigeva sempre in cucina, a volte beveva qualcosa o sgranocchiava qualunque cosa gli capitasse a tiro, per poi tornare a letto.
Scese le scale e entrò in cucina dirigendosi verso il mobile delle "schifezze". Lo aprì, ma fu deluso dal fatto di non trovare niente.
Sbuffò e aprì il frigorifero, ma non trovò altro che acqua minerale gelata e birre fresche.
"Cazzo! Jake ha dimenticato di fare la spesa!" pensò toccandosi il ventre piatto e pieno di addominali.
Prese una birra e stravaccandosi sul divano, cominciò a bere la birra, posando i piedi sul tavolino in vetro.
Bevve un paio di birre, poi tornò in cucina e ne prese una terza, quando era confuso cominciava a bere e senza quasi accorgersene diventava sbronzo.
"Forse Louis ha fatto qualcosa a Gwen e le ha detto di non dire niente?" pensò bevendo un sorso di birra dalla bottiglia di vetro
- Lo sistemo io - continuò scrocchiandosi le dita ed alzandosi dirigendosi alla porta barcollando, stava per girare la chiave quando...
 
 
- Ash, che fai? -domandò una voce familiare, alle spalle del bassista che si girò
- Gwen... Che cosa fai tu sveglia a quest'ora? - ribattè la domanda.
Gwen si avvicinò al bassista, a piccoli passi, quando fu abbastanza vicina a lui, vide che era tutto spettinato, le occhiaie sotto i suoi occhi scuri si notavano... Lo sapeva bene, era sbronzo
- Dai Ash, andiamo di sopra - cercò di convincerlo prendendolo per un lembo della canottiera
- Si, andiamo, ma prima voglio sapere che cosa è successo... Altrimenti non vengo! - disse incrociando le braccia al petto e attendendo una risposta
- Ash, tu sei solo ubriaco, ora andiamo a dormire - cercò di cambiare nuovamente discorso Gwen
- Ho detto NO! - alzò la voce Ashley puntando i piedi a terra
- O mi dici che cosa è successo o non vengo! - fece serio
- E va bene - cominciò Gwen e intanto fece incamminare il bassista di sopra, con lei
- E' successo che... Che... - non sapeva che cosa dire
- Che cosa?! - sbottò Ashley, quando furono davanti alla porta della sua stanza
- Ho visto... - 
- Dai, parla, che cosa hai visto!? -
- Ho visto... Un piccolo gatto solo - disse
Ashley alzò entrambe le sopracciglia
- U-un gatto - ripetè
- S-si, un gatto. Era solo, senza collarino e non aveva un bell'aspetto - spiegò guardando per aria
Rimasero un attimo in silenzio, Gwen credeva di non essere stata abbastanza convincente con lui e temeva la sua reazione 
- E poi - cominciò, ma fu interrotta da Ashley, che poggiando l'indice sulle sue labbra disse
- Va tutto bene - la rassicurò
- Q-questo vuole dire che mi credi? - 
- Certo, perchè non dovrei? -
- No no! Hai ragione... Perchè non dovresti? -
Ashley la abbracciò forte forte, lei ricambiò il suo gesto e lo strinse a se, come per trovare la forza di dire la sua confusione mentale. Stava bene con Ashley, ma non sapeva perchè, quando vedeva Andy con Juliet si irrigidiva.
- So che non mi mentiresti - continuò lui e, dopo averle dato un bacio sulla fronte entrò nella propria camera e si chiuse dentro.
Gwen era più confusa che mai, non comprendeva i suoi sentimenti.
Rimase un attimo davanti alla porta di Ashley e poi tornò nella sua stanza chiudendosi dentro.

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Capitolo 8
*** E' Finita! ***


Ciao a tutti! Ecco qua il nuovo capitolo ^.^
Lo voglio dedicare ad una mia cara amica... Ana, che mi recensisce sempre e che attendeva con ansia il mio aggiornamento :)
E' un po corto, ma determina una parte molto importante della storia.
Aspetto le vostre recensioni, voglio sapere che ne pensate XD
Baci 
Miry Dark Angel
 
E' Finita!
 
Andy era a casa di Juliet, erano le 9:00 del mattino e si stavano entrambe svegliando:
- Ciao Amore - disse Juliet dando un bacio a stampo ad Andy
- Ciao - fece lo stesso lui
- Che giorno è oggi? - domandò
- E' Martedì - rispose lei
- O merda! - si disperò Andy passandosi una mano sulla faccia
- Che cosa c'è? - domandò Juliet
- Oggi devo andare a firmare alcune carte per Gwen - spiegò
- Che carte? - si incuriosì lei
- Alcune carte che firmo ogni anno, per dire che lei vive con me e che è sotto la mia tutela e che mi devo prendere cura di lei - spiegò
- Ah... Si, ma ci sono anche i ragazzi - disse lei massaggiando le spalle di Andy
- Si, ma Ash si dimenticherà sicuramente di andare - disse Andy alzando gli occhi al cielo
- Quindi devi andare per forza tu! - sbottò Juliet
- Si - rispose lui
- Ma perché tu scaldi tanto? - chiese Andy alzandosi e cominciando a vestirsi
- Perché tu rendi conto che da quando c'è questa ragazzina di mezzo, noi non riusciamo a stare insieme come stavamo in passato - cominciò, Andy si voltò e si mise una t-shirt nera
- Da quando c'è lei io non ho più attenzioni, poi c'è Ash, può occuparsene lui e, ci sono anche Christian, Jake e Jinxx... Perché ci devi sempre essere tu di mezzo!? - sbottò alzandosi.
Andy arricciò le labbra, si stava veramente arrabbiando e la sua reazione lo dimostrava
- ORA BASTA JULIET! - urlò
- SE PER TE E' COLPA DI GWEN ALLORA FINIAMOLA QUA! - urlò 
- MI STAI LASCIANDO?! - urlò lei sbracciandosi
- SI JULIET E' FINITA! - urlò ed uscì non prima di aver preso la sua borsa a tracolla, contenente la roba che si era portato da Juliet.
Scese scale di corsa, seguito da Juliet che cercava di fermarlo
- No Andy, parliamone! - lo tirava per la giacca
- Non c'è nulla da dire! - fece lui liberandosi dalla presa ed uscì dalla casa di lei, sbattendo la porta.
Juliet rimase immobile, guardava Andy allontanarsi, fino a scomparire, andò in cucina e si rannicchiò a terra, portandosi le gambe al petto ea abbracciandole, come per trovare un po di conforto, abbassò la testa e cominciò a piangere
- Ora cosa faccio? - singhiozzò 

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Capitolo 9
*** Un'amica speciale ***


Ciao a tutti! Avete visto? Ho aggiornato subitissimo ^__^ Sono proprio una brava ragazza *ride*
Avrete notato il titolo del capitolo "Un'amica speciale" be, per restare in tema lo voglio dediare ad una persona davvero speciale per me, non è una ragazza, ma un ragazzo... Andy
SEI DAVVERO SPECIALE X ME!
Miry dark Angel
Un'amica speciale
 
Andy salì in auto e sfrecciò tornando a casa.
Era fuori dalla porta, la finestra al primo piano faceva vedere che cosa succedeva dentro il salotto.
C'erano tutti i ragazzi che giocavano allegramente con Gwen, erano stravaccati sul divano e giocavano a non si sa cosa, fatto sta che sorridevano e sembravano tutti felici, felici anche se lui non c'era.
Prese le chiavi e le infilò nella serratura della porta, le girò e la porta si aprì, quando entrò, cinque paia di occhi gli erano addosso e lo scrutavano seri, per poi diventare tutti felici e sorridenti:
- Andy! - urlarono correndo verso il vocalist che rimase immobile ai loro abbracci affettuosi
- Ah, vedo che sei tornato - fece C.C dandogli una pacca su una spalla
- Oh, ma piantala - fece lui scostandoselo di dosso e salendo le scale ed entrando nella sua stanza, per poi buttare la borsa a terra e stravaccarsi sul letto, con solo un paio di boxer.
- Ma che cosa gli è preso? - domandò C.C
Gli altri non risposero, non capivano la reazione sgorbutica da parte di Andy.
Salirono di sopra ed entrarono nella sua stanza, accomodandosi sul suo letto
- Che ti prende? - domandò Jinxx
Andy scosse la testa
- Lasciatemi in pace! - fece 
- Dai... Diccelo, siamo tuoi amici - cercò di convincerlo Ashley
- Ho detto lasciatemi in pace! - sbottò
- Scusa Andy, se vedessi un amico che si comporta così, tu che cosa faresti? - domandò Jake
- Lo lascerei stare in pace! - sbottò Andy tirandosi su a sedere ed entrando in bagno portandosi dietro alcuni vestiti.
Si vestì e uscì velocemente dal bagno, con in dosso: un paio di jeans neri, una t-shirt smanicata nera con una strana stampa e con le solite scarpe nere intonate al resto.
- Dove vai? - chiese Ashely
- A firmare alcune carte - rispose prendendo il cellulare, il portafoglio e qualcos'altro, infilando il tutto nelle tasche del jeans
- Gwen, tu devi venire con me - disse, la ragazza di alzò e lo seguì.
Uscirono di casa e salirono sull'auto di lui, che sfrecciò velocemente.
- Andy, si può sapere che cosa è successo? - domandò Gwen
Andy si passò una mano sugli occhi azzurri, poi la ripoggiò sul volante 
- Non è successo nulla - rispose guardando Gwen negli occhi, cercando in qualche modo di convincerla.
Arrivarono e dopo essere entrati nell'edificio, tutto grigio, si diressero in uno studio dove dovettero firmare alcune carte, la procedura durò un po, ma non troppo.
Uscirono e si diressero verso l'auto parcheggiata, vi entrarono e subito Andy accese il motore, Gwen posò una sua mano su quella di Andy, mentre stava per girare la chiave:
- Paliamone - disse
Andy si girò ed incrociò gli occhi bicolore di lei, che lo scrutavano aspettando una risposta
- Lo vuoi proprio sapere? - domandò
- Certo che lo voglio sapere - rispose
Andy voltò il viso dalla parte opposta a quella di Gwen e disse
- Tra me e Juliet è finita - disse
Gwen aveva gli occhi fuori dalle orbite.
Andy si girò dinuovo verso Gwen che abbassò lo sguardo 
- Com'è successo? - domandò
- Diceva di non avere abbastanza attenzioni - rispose lui, poi accese l'auto e sfrecciò verso casa.
- Fermati Andy! - ordinò Gwen
Andy accostò
- Perchè? - chiese
- Vado da Viky - disse scendendo dall'auto e chiudendo la portiera
- Ci vediamo a casa - disse, poi si voltò e si diresse verso la casa della sua migliore amica Viky.
Andy aspettò un attimo e poi partì dirigendosi a casa.
 
Gwen camminò per un po, poi, quando fu davanti alla porta della casa della sua amica Viky, bussò e dopo poco fu aperta:
- Gwen! - la accolse Viky sull'uscio della porta.
Indossava un jeans nero strappato alle ginocchia, una t-shirt bianca a scacchi, delle scarpe nere  e bianche, a scacchi. I capelli erano come al solito neri, con delle striature viola, e, gli occhi verdi spiccavano sul trucco nero.
- Ciao Viky - la salutò Gwen, abbracciandola
- Vieni dentro - la invitò Viky, Gwen entrò
Si avviarono nella stanza di Viky e, una volta dentro Gwen le disse tutto:
- Quindi Andy si è lasciato con Juliet - disse Viky
- Esatto - rispose lei
- E tu che cosa farai? - domandò l'amica
- Non ne ho la più pallida idea - rispose scuotendo il capo
- E Ash? - 
- Ash cosa? - 
- Coma sta? - domandò
- Be, direi bene, a parte che ieris sera ha alzato un po troppo il gomito, ma per il resto bene -
Viky rimase in silenzio, Gwen la scrutava curiosa di ricevere una risposta
- E... Jinxx? - domandò arrossendo
- Jinxx come sempre - rispose
- Ti chiede mai di me? - domandò
Gwen scosse la testa
Viky abbassò lo sguardo delusa
- Ma dai, sai com'è Jinxx, si dimentica di tutto, non ci devi fare caso - sorrise
- Si, ma io vorrei che per una volta non si dimenticasse di me - rispose Viky
- Io credo che però... - cominciò Gwen
- Che però cosa? - alzò lo sguardo l'amica
- Diciamo che in un certo modo lo attiri - fece la misteriosa Gwen
- L-lo attiro? In che senso? - si incuriosì
- Non lo so sai, ma tante volte viene in camera mia e rimane per molto tempo a guardare il muro dove tengo tutte le nostre foto - disse
- D-dove ci sono anch'io? -
- Si - sorrise e fece suscitare un sorriso ance da parte di Viky
Parlarono ancora un po, poi Gwen dovette andarsene
- Senti Gwen - la chiamò Viky
- Dimmi - si voltò lei 
- Se non do fastidio, posso rimanere da te per il week end? - domandò
- Oh, ma certo - sorrise Gwen
- Chiedo a mia madre e poi ti faccio sapere domani - disse Viky.
Si salutarono e Gwen uscì, dirigendosi a casa propria. Solo Viky era in grado di aiutarla sempre quando aveva bisogno, lei c'era sempre per lei, l'aveva aiutata molto quando aveva perso entrambe i genitori, quando i compagni la prendevano in giro, Viky c'era sempre stata...
"E' a questo che servono le amiche, no?" diceva sempre quando lei la ringraziava...
"Grazie Viky" pensò Gwen, poi entrò in casa, richiudendosi la porta alle spalle.

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Capitolo 10
*** La ragazza di Jake ***


Ed ecco il decimo capitolo ^__^
Lo voglio dedicare ad un'amico molto speciale... Andy, (hai visto che non una brava ragazza ;) ) che non mi ritiene una brava ragazza, ma gli piace che quando mi dice "non tenermi troppo sulle spine", io vado e scrivo subito il prossimo capitolo. Ma mi dispiace, il prossimo devo ancora iniziarlo e voglio fare le cosa per bene, quindi ci devo pensare un po, ma prometto che quando sarà pronto, lo pubblicherò immediatamente... Parola di Miry
Baci
Miry Dark Angel
 
La ragazza di Jake
 
Entrò in casa e vide i compagni, stravaccati sul divano, mezzi sbronzi, con bottiglie di birre e lattine sparse ovunque. C.C e Andy fumavano insieme, passandosi la sigaretta, Ashley e Jinxx bevevano con le gambe sul tavolo e... Dov'era Jake?
- Dov'è Jake? - domandò ai quattro
- Dalla sua ragazza - rispose Ashley 
- Jake ha la ragazza? - chiese a se stessa, ma a voce alta
- Ebbene si, si sono messi insieme da poco - rispose Jinxx
- Ah... E voi? Perchè siete in questo stato? - domandò poggiando le mai sui fianchi 
- Andy ci ha raccontato quanto accaduto con Juliet - rispose C.C
- Così abbiamo preso due birre per tenergli compagnia - continuò Ashley
- Due birre!? Due birre!? Ma vi rendete conto che siete completamente sbronzi!? Si certo, due birre alla volta vero!? - urlò lei 
Loro la guardarono temendo una sua reazione
- Oh, basta! Io chiamo Jake! - prese il cellulare e compose il numero di Jake 
- Ciao! Questa è la segreteria telefonica di Jake. Sono insieme alla mia ragazza ora, quindi non mi rompete. Bye - Gwen non ci poteva credere, Jake aveva il cellulare spento, si schiaffò una mano in fronte e cercò di mantenere la calma. Inspirò ed espirò lentamente ad occhi chiusi, poi li aprì lentamente
- DOVE ABITA LA RAGAZZA DI JAKE!?!?!?!?!?!? - urlò addosso ai ragazzi
- Nella via di fronte all'ospedale - disse Ashely
- OH! - urlò lei
- Vado e torno - continuò
Poi si girò verso i ragazzi
- Bambini - disse e uscì
I ragazzi si guardarono l'un l'altro, aspettarono un secondo e poi ricominciarono a fare quello che stavano facendo prima ovvero bere e fumare a go go.
Gwen uscì, l'ospedale era parecchio lontano, non c'è l'avrebbe mai fatta, si guardò intorno, adocchiò un taxi, non se lo fece scappare e salì sopra:
- Buona sera signorina, dove vuole che la porto? - domandò l'autista
- Dall'ospedale, nella via accanto - disse lei frettolosamente
L'uomo fece partire il motore e si diresse immediatamente alla meta desiderata.
- Grazie - disse Gwen non appena mise un piede fuori
- Sono 5$ - disse l'uomo allungando la mano
- Oh si certo - fece lei prendendo aprendo il borsello
- Un attimo solo - cercò nel borsello, frugò a lungo, ma non trovò niente 
- Diamine - si fece scappare
- I miei soldi? -
- Ah, arrivano subito - frugò ancora ma nulla, non trovò il portafoglio da nessuna parte
- Ancora un attimo - tirò fuori tutto quello che aveva e scosse la testa... Non aveva il portafoglio
- Qualche problema? - domandò l'uomo
- No, cioè si, cioè... Mi dia solo un secondo, ora arriva un mio amico e risolviamo la cosa - disse
- Io voglio solo i miei soldi - disse l'uomo annuendo lievemente
- Un attimo solo - fece lei e si diresse verso la casa della ragazza di Jake
Incrociò l'amico mano nella mano con quella che doveva essere la sua ragazza
- Jake! - gli corse incontro 
Jake si girò e vide Gwen che gli correva incontro
- Gwen? -
- Chi è questa Gwen? - domandò la sua ragazza
- Jake Jake Jaake! - gli saltò in braccio facendolo indietreggiare
- Gwen, ma che ci fai qui? - domandò tenendola sollevata 
- E'successo che i ragazzi si sono ubriacati un'altra volte e - fu interrotta
- Scusate un attimo anzi, scusa un attimo - cominciò la ragazza di Jake
- Prima di tutto scendi dal mio ragazzo! Seconda cosa: chi sei tu per saltargli addosso? E terzo, perché ci hai interrotti?! - 
- Oh, scusa - si scusò lei, scendendo da Jake
- Oh scusa niente! Lui è il mio ragazzo, okay?! E non ti devi mai più permettere! -
Gwen abbassò lo sguardo
- Ci siamo capiti!? Ci siamo capiti!? - urlò facendo voltare tutti i passanti
- Basta! - urlò Jake mettendola a tacere 
- Jake - si voltarono le due verso il chitarrista che per tutta la scena era rimasto a guardare senza dire nulla
- Non ti permetto di trattare così Gwen! - urlò
Lei lo guardò 
- Ma Jake - si intristì
- No, niente Jake! Pensavo che fossi diversa e invece mi cadi così sulla gelosia -
- Jake - gli occhi le diventavano lucidi
- Basta ragazzi, non litigate - cercò di calmare le acque Gwen, ma senza riuscirci
- Non ti rendi conto che io sono il suo tutore?! Che sono come un fratello per lei!? Che è una bambina! - 
- Basta Jake! - urlò Gwen
Jake si voltò verso Gwen, era davvero arrabbiato e, non lo aveva mai visto così
- Non importa, mi servono solo 5$ - disse porgendo la mano
Lui gli diede la somma
- Fate pace... Per così poco - disse cercando di avvicinarli
I due si avvicinarono e dopo essersi dati la mano tornarono a camminare insieme.
Gwen si diresse verso il taxi
- Ecco a lei - diede la somma, cominciò a tuonare
- Merda - sussurrò
Poi si tirò il berretto sulla testa e fece per andarsene a casa, sotto la pioggia
- Ehi ragazza! - la chiamò il taxista
Lei si voltò
- Vieni, ti riaccompagno a casa - aprì la portiera
- No grazie, non ho altri 5$ - rispose voltandosi
- Non importa, facciamo che ogni viaggio costa 2,50$ - a quel punto salì e chiuse la portiera
Dopo poco e niente arrivò dinuovo a casa
- Grazie - ringraziò l'uomo che sorrise
- Di nulla e poi... Siamo sotto Natale e tutti sono più buoni, anche gli autisti di taxi - disse facendola sorridere
- Grazie ancora - ringraziò ed entrò in casa.
Quando entrò, non trovò più i compagni a bere e fumare sul divano del salotto, c'era tutto buio, accese la luce e vide l'orario, be, era abbastanza tardi.
"I ragazzi staranno dormendo" pensò "e poi Jake starà fuori fino tardi" continuò. Lo stomaco le brontolava, si diresse in cucina e si preparò un toast per cena.
Mise l'acqua sul tavolo e cominciò a mangiare il toast mezzo bruciato e mezzo crudo.
Quando ebbe finito, andò in camera sua, si tolse i vestiti, rimanendo solo con l'intimo più una canottiera fine. 
Prese il necessario e si diresse in bagno, tanto, tutti stavano dormendo.
Prese un lungo respiro e a piedi scalzi corse verso la porta del bagno chiudendosi dentro, "be, è andata bene" sospirò.
Si tolse la canottiera e l'intimo e si infilò sotto la doccia. Le era da sempre piaciuto fare la doccia, forse per quella sensazione di fresco, o per l'acqua che scivola sul corpo, o solo come tranquillante, fatto sta che le piaceva e molto.
Finita la doccia, vi uscì e si mise prese il suo acapatoio.
Un momento... Dov'è l'acapatoio? Lo cercò, ma non lo trovò: "O cavolo, ora come faccio?" pensò guardandosi intorno
- A mali estremi, estremi rimedi - disse prendendo l'acapatoio grigio di Andy ed indossandolo e allacciandoselo in vita.
Altra impresa: tornare in camera.
Aprì la porta leggermente e, prese un respiro, poi partì veloce come un fulmine verso la sua stanza, c'è l'aveva fatta, era quasi arrivata!
Ma... Proprio quando era quasi arrivata...
 

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Capitolo 11
*** Giochi ***


Ehi ragazzi! Come va? Spero bene ^^
Finalmente questo capitolo è arrivato, spero siate contenti come me che l'ho appena finito :D
Vorrei che mentre lo leggete, sentiate questa canzone:
- Every time we touch (Cascada) remix
Buona lettura e buon ascolto ^^
Miry Dark Angel
 
 
Giochi
 
Era quasi arrivata quando, una porta si aprì davanti a lei, andandole in faccia, lei indietreggiò, poi si toccò il naso:
- Oh! - 
Uscì dalla porta una testa corvina, si voltò e Gwen vide un paio di occhi azzurri... Quelli di Andy
- Oh, scusa - uscì lui dalla sua stanza guardando la mora
- Oh, non è niente... Ma che ci fai ancora sveglio? - domandò 
- Ah, mi sono svegliato e quando mi alzo di notte devo sgranchirmi le gambe e poi... Che cos'hai addosso? - domandò realizzando che aveva il suo accappatoio grigio.
Gwen si strinse l'accappatoio di Andy addosso.
- Ehm... Scusa - tolse il suo sguardo da quello di Andy, arrossendo bruscamente
Andy la continuava a guardare, era confuso, non capiva bene...
- E SMETTILA DI SPOGLIARMI CON GLI OCCHI! - sbottò Gwen 
Andy distolse immediatamente lo sguardo da lei, grattandosi la nuca imbarazzato
- Ora posso tornare nella mia stanza?! - chiese Gwen
Andy si scostò e lei passò, entrando nella proprio stanza e chiudendosi dentro.
Quando la porta della sua stanza, Andy sospirò rumorosamente, si avvicinò alla porta della stanza di Gwen e ci poggiò la testa sopra la sua porta respirando rumorosamente.
Quando Gwen la riaprì, si ritrovò a due centimetri il viso di Andy, che spalancò gli occhi nel vederla così vicina a lui.
Dopo qualche secondo lei abbassò lo sguardo imbarazzata come non mai.
Rimasero in silenzio, immobili per molto tempo, poi Gwen si decise:
- P-posso passare? - 
- Oh, certo - si scostò lui imbarazzato 
Lei si diresse verso il bagno e posò l'accappatoio di Andy sullo stendino, per farlo asciugare
- Grazie per l'accappatoio - disse lei
- Oh, di niente... E poi... - 
- E poi cosa? - 
- E poi... Mi devi un favore - sorrise maliziosamente lui
- C-che genere di favore? - domandò lei
- Ah... Non lo so... Ci devo pensare - disse misterioso lui dirigendosi verso la propria stanza e facendo per chiudersi dentro
- Biersack non provarci! - mise un piede tra la porta e il muro lei, impedendo al moro di chiudersi dentro
- Aiuto! Mi vuole violentare! - fece la voce da donna Andy, con le braccia all'aria e suscitando in Gwen una risatina nervosa.
Andy continuò a fare la donna e indietreggiò, mentre Gwen camminava verso lui
- Non mi fare niente! - 
Gwen continuò ancora verso lui, facendolo indietreggiare ulteriormente
- Oddio! Non ti avvicinare o chiamo... Chiamo... Chiamo... - 
- Chi chiami? -
- Chiamo la polizia - 
A lei scappò una risata nervosa, e anche Andy non potè non sorridere
- Guarda che la chiamo! - prese una lampada in mano mimando delle mosse di karate in modo ridicolo.
Gwen lo guardava accigliata.
- Non mi scappi Biersack - fece lei con voce pericolosa ed avvicinandosi ancora a lui che mollò la lampada e indietreggiò ancora, andando con la schiena a contatto con la parete rossa della sua stanza.
- Oddio! E ora cosa faccio?! - continuò a fare la donna in pericolo, facendo sorridere Gwen, che si avvicinò ancora a lui e ormai era davanti a Andy, ad altezza molto minore, la sua testa arrivava all'addome di lui, che la guardava divertito.
- Ora cosa farai Biersack? - domandò lei
- Be...  Adesso... - pensò guardandosi intorno e cercando una risposta
Lei lo continuava a guardare accigliata in cerca di una risposta.
- Ora... -
La prese per le spalle e invertì i ruoli, facendo andare lei contro il muro, in un secondo scarso
- Ma così non vale! - si lamentò lei 
- E chi detta le regole? -
Gwen alzò gli occhi al cielo
- E ora cosa si fa? - chiese lei
- Be... -

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Capitolo 12
*** Stellina ***


Ehi ragazzi! 
Ecco qua, pronto il nuovo capitolo ^^
Sono stata brava eh? 
Lo dedico a due persone molto importanti... Ana e Andy... Vi voglio bene Ciccini xD
Spero vi piaccia e fatemi sapere che cosa ne pensate.
Baci
Miry Dark Angel
 
 
 
 
Stellina
 
 
- E ora che si fa? - chiese lei
- Be... -
Gwen lo guardava accigliata, lei era ancora con la schiena al muro, le mani di Andy erano poggiate contro il muro.
Andy continuava a guardare per aria, poi, il suo sguardo si posò nuovamente su Gwen, su i suoi occhi bicolore e sui suoi capelli neri e blu.
La stava guardando da minuti ormai:
- Ma... - cominciò
- Cosa? - chiese lei
- Devi rifarti la tinta - rispose lui
Gwen si guardò un attimo i capelli, che ormai si stavano schiarendo e cominciavano a diventare di uno strano azzurrino.
- Già - 
- Ma perché li tingi sempre? - domandò lui
- Mi piacciono così e il mio colore naturale non lo sopporto - 
Andy allungò una mano, si avvicinò con essa al viso di Gwen e, quando fu abbastanza vicino le scostò il ciuffo da davanti all'occhio destro.
- Ora si che ti si vede il viso - disse soddisfatto
Lei lo rimise subito davanti all'occhio destro, nascondendosi dietro ad esso.
- Ehi... - fece Andy
Lei abbassò lo sguardo verso terra
- Cosa succede? - domandò, ma Gwen non intendeva alzare lo sguardo anzi, lo abbassò ulteriormente verso terra.
Lui si abbassò, per cercare di incrociare lo sguardo della mora di fronte a lui e, vide che stava piangendo
- Gwen... Ma che ti succede? - 
Lei scosse il capo nascondendosi dietro una mano tramante
- Ehi Ciccina - le prese il mento tra il pollice e l'indice alzandolo 
Aveva il viso tutto rosso e le lacrime irrigavano il suo viso tremante.
- Vieni - le prese una mano e la portò in bagno
Una volta lì, aprì l'acqua e dopo essersi bagnato una mano, la passò sul viso di lei, che ancora piangeva.
Poi, prese un asciuga mano e le asciugò il volto.
La fece sedere su una sediolina del bagno, e lui davanti a lei, le teneva le mani.
- Dai... Che cosa è successo? - riformulò la domanda
Lei si decise a rispondere
- Secondo te... Io sono brutta? - 
Il viso di Andy si addolcì, formando un bellissimo sorriso, che metteva in mostra i denti bianchi
- Ma no, scocchina - le carezzò il viso
- Tu sei una stella - fece poi e la abbracciò
- Sei la mia stella - 
Gwen spalancò gli occhi a quelle parole e si staccò da Andy.
- C-cosa? - 
- Ho detto che sei una stella - sorrise ancora
- Secondo te posso piacere a qualcuno? -
- Piccola... Ma certo che si - rispose 
Lei tirò su col naso e arrossì lievemente
- Credi al caro buon vecchio Andy? - domandò lui
- Be... Al caro e al buon si... Ma al vecchio proprio - sorrise lei facendo sorridere anche il vocalist.
- Dai... Andiamo a nanna ora - disse lui
Lei si alzò ed entrò nella sua stanza seguita da Andy
Entrò nelle coperte e Andy gliele rimboccò
- Sogni d'oro - disse lui e fece per andare
- No aspetta! - lo tirò Gwen per un braccio facendolo voltare di scatto
- Ci sono i mostri - disse in modo bambinesco
Andy sospirò
- Gwen Gwen... Non cambi mai eh? - cominciò
Aprì le coperte e le prese una mano.
La condusse nella sua stanza e, una volta dentro socchiuse la porta. Lei entrò nel letto a due piazze del vocalist e, come al solito, prese il posto preferito di lui
- Ehi... Ma quello è il mio posto - 
Lei si strinse nelle coperte e Andy non potè far altro che stendersi di fianco a lei, spegnendo la luce.
Lei si avvicinò a Andy e gli prese un braccio, stringendolo a se, lui si girò su un lato e le carezzò i capelli scuri.
Da sempre, quando Gwen aveva bisogno, Andy c'era... Se aveva paura, lui la faceva dormire con se, se lei aveva fame, lui le cucinava qualcosa, se voleva affetto, lui la abbracciava.
- Ti voglio bene stellina - disse e le diede un bacio sulla fronte
- Anche io... Ciccino... -





 

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Capitolo 13
*** Lotte con i cuscini e arrivi inaspettati ***


Lotte con i cuscini e arrivi inaspettati
 
 
Il giorno dopo, erano ancora insieme, l'uno abbracciato all'altra.
Gli altri ragazzi erano già a fare colazione:
- Ma Andy e Gwen? - domandò Ashley notando la loro assenza a colazione
- Boh... - risposero gli altri ancora mezzi addormentati
- Staranno ancora dormendo - disse Jake
- Vado a cercarli - fece Ashley alzandosi e dirigendosi verso la camera di Gwen.
Bussò alla porta, ma nessuno rispose, bussò una seconda volta ma niente.
Girò la maniglia ed entrò, notò che il letto era fatto e che quindi non aveva dormito li.
"Ma dov'è?" si domandò grattandosi la nuca e guardandosi in giro.
Andò quindi a svegliare Andy, aprì la porta e diede un'occhiata in giro, ma non trovò letto dell'amico con solo lui... C'era anche Gwen e lo abbracciava!
Spalancò gli occhi a quella vista e il mento le cadde letteralmente a terra. Poi, la sua espressione stupita si trasformò in un'espressione indecifrabile, poi, l'angolo della bocca di Ashley si arricciò in una sorrisetto.
Prese il cellulare e cominciò a scattare qualche foto, sorridendo come non mai:
- Queste le metterò su internet - sghignazzò sotto i baffi.
Finito il "servizio fotografico", posò il cellulare sul comodino del proprietario della stanza e, dopo aver aperto le coperte, cautamente s'infilò dentro, andando a posizionarsi dietro Gwen, ancora tra le braccia di Andy.
La abbraccio da dietro, staccandola di poco da Andy, che cominciò a starnacchiarsi per il suo sonno leggero.
Anche Gwen cominciò a stiracchiarsi, aprì gli occhi e si trovò Andy davanti e il vio di Ashley che la guardava da sopra sorridendo
- ASH! - urlò stupita tornando tra le braccia del vocalist
- Andy! - urlò nuovamente stupita e non ricordandosi di ciò che accadde la sera precedente.
Si trovò tra Andy e Ashley, il primo stupito per la strana situazione, mentre il secondo che sorrideva divertito.
- Che ci faite qui insieme? - domandò il Purdy mettendosi a sedere
- Che ci fai tu qui!? - fece Andy 
- Fino a prova contraria questa è la mia stanza - continuò
- Sarà pure la tua stanza... - cominciò Ashley
- Ma sei con la mia Gwen - continuò prendendola tra le braccia traendola a se
- E no mio caro... Lei è la mia Gwen - rispose l'altro facendo ciò che aveva fatto il bassista, traendo Gwen a se
- No! E' la mia Gwen! - 
- No! La mia! -
- BASTA! - urlò Gwen mettendo a tacere entrambi e liberandosi dalle loro prese.
- Non sono di nessuno dei due! - 
Entrambi la guardarono, poi si guardarono l'un l'altro e poi tornarono a guardarla.
- Non sono un oggetto io! - 
I ragazzi abbassarono gli occhi, pieni di vergogna
- E non fare così! - ma loro non intendevano alzare i lor sguardi 
- Dai... - 
- Ragazzi... Per favore... - ma niente
Alzarono gli occhi facendo entrambe lo sguardo da cagnolini bastonati e Gwen non potè che intenerire il suo sguardo.
- Dai... Vi perdono - disse dolcemente
I due si guardarono furbetti e sui loro visi si dipinsero due sorrisoni a trentadue denti.
Si rigirarono verso Gwen guardandola furbetti
- Ehi ragazzi... Che vi pren... - non potè finire la frase che tutti e due le saltarono addosso facendole il solletico.
- Dai ragazzi - rise 
I due si decisero a scendere da lei, che ansimava e cercava di respirare bene.
- Questa me le pagate! - 
- Ah si, e come? - domandò Andy e in un secondo gli arrivò un cuscino in faccia, e poi uno anche ad Ashley.
- Ah si... Te la sei cercata! - fecero loro in coro prendendo i cuscini e facendola lotta.
- Non vale però... Io sono disarmata! -
- Okay... - cominciò Ashley
- A noi due uomo - continuò guardando Andy e cominciando a fare la lotta con lui
- Non mi sconfiggerete mai! - urlò Andy
- Ma perché vi date del voi? - domandò Gwen senza ricevere però alcuna risposta.
Lottarono ancora un po, poi si stancarono e posarono i cuscini sul letto ormai disfatto.
Scesero dal letto e andarono in cucina così com'erano.
Quando vi entrarono tutti li guardarono un po male
- Ma che avete fatto? - chiese Jinxx vedendoli tutti spettinati
- Ah, solo un po di lotta - rispose Ashley
- Boh... - fece Jinxx
Mangiarono la colazione chiaccherando allegramente tra di loro.
Il campanello suonò:
- Chi sarà? - domandò Jake
- Boh - fece Jinxx alzandosi e dirigendosi verso la porta, la aprì e si ritrovo davanti Viky, che lo guardava rossissima
- Ciao Viky - salutò lui
- VIKY! - urlò Gwen alzandosi e correndo dirigendosi verso la porta abbracciando l'amica che ricambiò il suo gesto.
- Disturbo? - chiese l'amica
- Ma certo che no... Stavamo solo facendo un po di colazione - rispose Gwen facendola entrare
- Ciao - salutò i ragazzi
- Ciao - salutarono in coro
- Sentite ragazzi... Viky si fermerà qua per il week end quindi serve che qualcuno mi aiuti con il secondo letto della mia stanza - spiegò 
- Ti aiuto io - fece Ashley alzandosi e raggiungendo Gwen 
- No Ash... Tu non sei molto bravo con queste cose... Jake... Tu puoi? - fece gli occhi dolci
Jake annuì con la tazzina in mano.
Dopo la colazione Gwen accompagnò Viky nella sua stanza e una volta lì, le fece posare le sue cose. Dopo poco arrivò Jake e dietro lui, c'era Jinxx.
- Ah, meno male che sei arrivato... - disse Gwen
Quando Viky vide Jinxx arrossì diventando più rossa di un pomodoro.
- Be... Da dove cominciamo? - chiese Jake
- Io inizierei con il letto - disse lei e insieme Jake e Jinxx aprirono il secondo letto
- Grazie ragazzi - ringraziò
- C'è altro? - chiese Jake 
- No, solo il letto, perché è troppo pesante per noi da alzare - spiegò
- Okay, se serve altro... - disse ed uscì seguito da Jinxx che si richiuse la porta alle spalle.
Viky si girò verso l'amica
- Oddio Gwen... Ma quanto è bello! - disse sognante sdraiandosi sul letto 
- Sei proprio cotta eh? - 
- Si - confidò lei
- Ma è così distante... - 
- In che senso? - si tirò a sedere Gwen
- Che secondo lui non sono nessuno - si intristì
- Ma no dai... Jinxx non è mica cieco - 
- E allora? -
- Ti noterà e noterà la tua bellezza e la tua spontaneetà - sorrise 
- Non lo so sai... -
- Be... parlando d'altro... - cercò di cambiare discorso
- Ah... I miei partono per le vacanze natalizie - disse Viky
- Si... Dove vanno? - si incuriosì
- A trovare dei lontani parenti - rispose
- Ah... Capito, ma... Starai tutta sola in casa?! - 
- A quanto pare... -
- No! Non ti lascerò sola... Verrai a stare qui - fece Gwen sicura di ciò che diceva
- Domani andiamo a prendere le tue altre cose - continuò
- Ma sei sicura? Non do fastidio se resto? - chiese Viky
- Ma no! Tu non dai fastidio a nessuno. E poi... Ho bisogno di qualche altra ragazza in casa, sennò come farò con quei cinque pazzoidi? - disse facendola sorridere.
- Poi... Vacanze, pace, niente scuola e... Jinxx - la fece sorridere ancor di più e facendola arrossire lieivemente.
Passarono il pomeriggio insieme, arrivò la sera e mangiarono con tutti la pizza, poi, guardarono un film e quando si fece tardi andarono a dormire, non prima però di aver lavato i denti.
Viky prese il suo spazzolino e si diresse verso il bagno, vi entrò e cominciò a lavarsi i denti già bianchi di suo.
Bussò qualcuno alla porta:
- Avanti - disse, tanto si stava solo lavando i denti...
Vi entrò un Jinxx dai capelli sparati e che trascinava i piedi a terra dalla stanchezza
- Oh, scusa - fece per uscire
- No, tranquillo, se devi lavarti i denti... -
Lui si avvicinò e dopo aver bagnato lo spazzolino ed averci messo sopra il dentifricio cominciò a strgliare i denti.
A volte guardava Viky, con sguardi sfuggenti.
Quando lei ebbe finito salutò ed uscì dirigendosi nella stanza di Gwen. Aprì la porta e la trovò sul letto a leggere, si avvicinò all'amica e si lasciò cadere a peso morto sul suo letto sognante
- Che ti prende? - si incuriosì Gwen chiudendo il libro
- Ah... L'amore... - disse sorridendo al vuoto
- Okay, raccontami tutto - si incuriosì Gwen e dopo essere entrata nelle coperte spense la luce ed ascoltò per filo e per segno tutta l'esperienza di Viky.
 

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Capitolo 14
*** Cotte o amicizie? ***


Ciao ragazzi! Scusate per il mio ritardo, ma in questi giorni ho avuto dei problemi, che non vi sto a raccontare per non annoiarvi, ma il prossimo capitolo l'ho già scritto, quindi non appena questa sarà recensito, aggiungerò l'altro senza dover tanto aspettare.
Buona lettura allora!


Cotte o amicizie?
 
Gwen si svegliò, vide l'amica ancora dormiente e si diresse quindi verso il bagno dove cominciò a lavarsi il viso.
Sentì la maniglia girarsi, vide poi entrare Andy:
- Ciao - sorrise
- Ciao - rispose lei assonnata
- Viky? - 
- Sta ancora dormendo - rispose
Si lavò anche lui il viso, poi, insieme a Gwen scese di sotto a preparare insieme a lei la colazione.
Gwen cominciò a preparare il latte e il caffè, poi, con Andy, preparò il tavolo.
Prese le cose e le posò sul tavolo
Doveva solo più prendere i tovaglioli, si avviò verso il mobile, ma il tappeto le giocò un brutto scherzo e scivolò.
Quando riaprì gli occhi che un secondo prima teneva chiusi, vide il viso di Andy a pochi centimetri dal suo, lo guardò con gli occhi sbarrati, trattenendo persino il respiro.
- Ti sei fatta male? - chiese rimettendola dritta in piedi
- No, grazie - rispose arrossendo
- Che fai? Arrossisci? - 
- Be, si... - arrossì ancor di più
- E perché? - 
- Be, perché sono comunque una ragazza -
- E allora? -
- Tra noi succede - rispose seccata
- Ma non ti è mai successo, soprattutto con me... -
Lei distolse lo sguardo da lui, guardando per aria e proprio in quel momento entrarono gli altri, ancora assonnati
- Buon giorno - salutò Ashley
I due fecero un veloce gesto col capo, poi, si guardarono e distolsero bruscamente lo sguardo l'uno dall'altra.
- Dov'è Viky? - chiese ai ragazzi
- Starà ancora dormendo - rispose Jake
- E Jinxx? - 
- Si starà lavando il viso - continuò
Entrarono entrambi nello stesso momento, incastrandosi nella porta.
Jinxx si girò verso di lei che arrossì abbassando il viso.
Lui fece segno che lei poteva entrare prima e arrossendo lei entrò, per poi sedersi di fianco all'amica che guardava in cagnesco il vocalist.
La colazione passò lentamente, nessuno parlava molto, nemmeno CC, che già dal mattino era arzillo, faceva battute a destra e a manca... Diciamo che non era previsto un bel giorno:
- Che si fa dopo colazione? - chiese Viky all'amica
- Non saprei... Tu che proponi? -
- Mi piacerebbe andare a fare un giro per negozi - rispose
- Okay, vada per lo shopping - 
Finita la colazione i ragazzi si alzarono e se la diedero a gambe levate per non sparecchiare... Tipico... Solo Gwen, Jake, Andy e Viky rimasero in cucina
- Vai Viky, tu sei l'ospite - disse Jake
- Davvero? Se volete vi aiuto - rispose
- Ha ragione Jake... Vai, sei l'ospite - disse Andy
- Jake... Anche tu vai... Fai sempre troppo - continuò il vocalist e anche il chitarrista si dileguò
Rimasero solo Gwen e Andy in cucina, lui stava sparecchiando mentre lei lavava le tazze.
- Perché hai mandato via tutti? - chiese Gwen girata di schiena
- Perché devo parlarti - rispose
- Mi devo preoccupare? -
- Boh... Fai tu - si avvicinò e le prese un braccio
- Ehi, ma che fai?! -
Rimasero in silenzio un secondo, guardandosi dritto negli occhi
- Mi odi? -
- Che... Perché dovrei? - 
- Sai, per prima - la lasciò guardando per aria 
- Ah, per quello... -
- Be... Non ti odio, ma sappi che non mi piace quando ti comporti così! -
- Così come? -
- Sembra che tu non capisca che anche io provo dei sentimenti! -
- S-sentimenti? Di che tipo? - alzò un sopracciglio
- Vedi... Non mi capisci! - finito di lavare le tazze si asciugò le mani e fece per andarsene
- Aspetta! - le afferrò un braccio
- S-sei i-innamorata per caso? - sussurrò
- P-perché, non potrei?! - si scostò bruscamente
- No, cioè si... Ma... Di chi? - 
Lei tacque un secondo... Una morsa le venne alla gola e non riuscì né ad alzare lo sguardo e né a parlare
- Di un mio coetaneo - rispose 
- E dimmi, lo conosco? - chiese
- No e non ci tengo a farvelo conoscere! - 
- Perché no? -
- Perché non capireste - terminò scappando nella sua stanza, dove Viky si stava preparando, sbattendo la porta e lasciandosi cadere sul letto 
- Gwen, che ti prende? - chiese l'amica avvicinandosi 
- Succede che l'amore fa schifo! - alzò la testa mostrando gli occhi bagnati
Viky si sedette di fianco a lei, carezzandole la testa e lasciandola sfogare
- Dai, raccontami - sussurrò
Si mise a sedere e cominciò a raccontare tutto
- Ma dimmi Gwen... Per caso sei innamorata? - domandò Viky
- Non lo so - rispose singhiozzando
- Come non lo so? Il cuore te lo deve dire -
- Be, il mio cuore non mi dice niente! Mi fa solo soffrire! - sbottò tra i singhiozzi
- C'entra Andy? - domandò
Gwen alzò la testa e annuì lievemente 
- Oh ciccia... - prese un fazzoletto e le asciugò le lacrime
- Non devi stare male, l'amore è una bella cosa - disse dolcemente, proprio come una mamma
- Secondo me devi cercare di farglielo capire - continuò
- E come?! - chiese Gwen
- Magari cerca di scoprire se gli piaci anche tu e poi... Scusa, ma non si è lasciato con Juliet..? -
- Si... -
- ... E allora? E' libero! Provaci! - sorrise
Anche Gwen sorrise
- Grazie Viky - abbracciò l'amica 
- Se non ci fossi tu con me... Come farei? - 
- Be... E' a questo che servono le amiche, no? - 
- Però ora preparati, andiamo a fare shopping! - sorrise
Gwen si preparò e quando fu pronta, uscì con Viky, dirigendosi al centro commerciale.

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Capitolo 15
*** Al centro commerciale ***


Al centro commerciale
 
Appena arrivate, un sorriso si dipinse sui loro visi e velocemente si diressero dentro ad un negozio.
Una volta dentro si divisero e si lanciarono nello shopping sfrenato.
Ammirarono i bellissimi abiti, scarpe e accessori.
Alla fine comprarono qualcosa.
Viky un leggins nero con dei tagli orizzontali lungo tutte le gambe e una maglietta nera con una scritta sopra: "Rock is Love" e un paio di anfibi.
Gwen invece comprò un jeans nero strappato dappertutto e con una t-shirt nera con un teschio fatto di brillantini blu, poi, comprò un paio di all star nere a scacchi.
Comprarono anche alcuni orecchini e due bracciali uguali, infatti, entrambe si comprarono un bracciale nero fatto a catena.
Uscirono dal negozio felicissime, piene di borse e anche affamatissime:
- Io ho un po fame, tu? - chiese Gwen
- Si, ora che me lo fai pensare, anche io ho fame - rispose Viky
Si diressero verso un bar e, una volta dentro si sedettero ad un tavolino, cominciando a parlare tra loro
- Jinxx? - cominciò Gwen alzando un sopracciglio
- Jinxx cosa? - arrossì l'amica
- Dai Viky, sai benissimo a cosa mi riferisco - continuò
- Be... Mi piace e lo sai... Mi è sempre piaciuto, sin dalla prima volta che l'ho visto - sorrise
- E tu? - chiese a Gwen che era praticamente disconnessa
- Eh? - 
- Andy... - continuò
- Ah, lui... Be... C'è, non lo so, c'è... Sono confusa... - rispose
- Ma ti piace così tanto da confonderti? - 
- Si... - rispose con un filo di imbarazzo
Mangiarono qualcosa e poi uscirono dal bar, camminando qua e la senza alcuna meta.
- Oh, devi rifarti la tinta - notò Viky
- Ah si, è vero, non sei la prima che me lo fa notare - rispose
- Chi è costui? -
- Andy... - arrossì
- Dai, andiamo - La prese sotto braccio e si avviarono verso il negozio di parrucchiera/estetista del centro commerciale.
- Salve - salutarono in coro
- Salve ragazze - salutò una giovane ragazza dai capelli a caschetto con una graziosa frangetta regolare sulla fronte
- Dovrei rifarmi il colore - disse Gwen 
- Ah si... Ti raggiungo subito, puoi andare di la - indicò una stanza dalle pareti lilla
- E io vorrei fare una manicure - continuò Viky
- Okay cara, raggiungi la tua amica allora - disse la signorina
- Ah, se vuoi le borse le puoi mettere qua - continuò 
- Ah, okay - Viky posò le borse dietro la cassa.
Quando Gwen entrò nella sala indicatale dalla ragazza, rimase pietrificata alla vista di... Juliet, che se ne stava su una sedia a farsi tagliare i capelli, con ai fianchi due sue amiche.
- Vai avanti Gwen - la spinse l'amica da dietro e, quando entrò rimase pietrificata anche lei
- Ma quella laggiù non è Juliet? - domandò
- Ma, davvero? Non lo avevo capito - la prese in giro
- E tu che farai? La saluterai? - chiese Viky
- Non so... -
- Ragazze, andate a sedervi - le spinse la ragazza di prima facendole accomodare su due poltrone imbottite.
Una commessa cominciò subito a fare la tinta a Gwen e un'altra a fare la manicure a Viky.
Le due parlottarono silenziosamente tra loro, per non farsi notare troppo dalla ex di Andy, ma fu lei a notarle 
- Ehi, chi si rivede - si avvicinò a Gwen con le sue amiche alle spalle
- Ehi... Juliet - rispose facendo un finto sorriso
- Come va la vita? - domandò
- Bhe... - guardò Viky - Diciamo che potrebbe andare meglio... - la tirò per le corte
- Ah, davvero, mi dispiace tanto - continuò Juliet, come per saperne di più
- E comunque... Tu? - cambiò discorso 
- Bhe vedi... Andy mi ha lasciata ma, insomma, se l'ho ha fatto è stato solo perché era nervoso quindi secondo me tornerà... - sorrise lievemente
Gwen girò il capo dall'altra parte, non sapeva come rispondere.
- Dai ragazze, ora andiamo, si è fatto tardi - fece poi facendo per andarsene
- Oh, arrivederci Gwen - salutò e se ne andò
 

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Capitolo 16
*** Arpie a cena ***


 
 
Arpie a cena
 
La sera, quando le due ragazze tornarono a casa, furono accolte da un buonissimo profumo di lasagne, che proveniva dalla cucina, vi entrarono e videro Jake alle prese con i fornelli, CC che gli girava attorno per rubargli qualsiasi cosa e Andy e Ashley seduti al tavolo mentre messaggiavano:
- Ciao ragazzi - salutarono
- Ciao - salutarono in coro loro
- Com'è andato lo shopping? - chiese Ashley
- Be, bene... - rispose Gwen distrattamente
- A-Andy - lo chiamò e lui alzò lo sguardo
- Dovrei parlarti - continuò
Lui si alzò e insieme a lei salì le scale, entrando nella sua stanza e sedendosi sul letto
- Che c'è? - chiese Andy
- Vuoi sapere davvero cosa c'è? - 
Lui annuì
- C'è che ho incontrato la tua ex al centro commerciale - disse lei
- Ah... Juliet... E, che ti ha detto? - 
- Be, che l'hai lasciata perché eri nervoso e che quindi pensa che tornerai da lei - continuò 
- Be... - arrossì lui
- Be cosa? -
- Be vedi... Oggi abbiamo parlato via sms - disse 
Gwen sbiancò
- E... L'ho invitata a cena stasera - continuò
Gwen no poteva credere alle sue parole e diventò ancora più bianca e triste ad ogni singola parola che diceva
- Quindi... Stasera viene - terminò poi convinto
Lei tacque a quelle parole e inghiottì 
- ANDY! - lo chiamò Jake di sotto
- SIII! - 
- VIENI UN ATTIMO PER FAVORE! - urlò ancora il chitarrista dal piano di sotto
- SI, ARRIVO! - 
Guardò Gwen negli occhi e si avvicinò a lei 
- Devo andare - disse, poi si alzò e se ne andò di sotto, lasciandola sola a fissare il vuoto.
 
Juliet non tardò ad arrivare, bussò alla porta e fu aperta da Jake.
Entrò, indossava un leggins nero, una maglia leggermente più lunga marrone chiaro e ai fianchi aveva una cintura spessa ed elastica. Le scarpe avevano il tacco ed erano nere:
- Ciao Jake - salutò entrando
- Ciao Juliet - salutò lui
- Andy, dove sei? - lo chiamò
- Eccomi - sorrise scendendo le scale
Lei lo raggiunse e gli stampò un bacio sulla guancia, proprio in quel momento Gwen stava scendendo le scale e li vide abbracciati l'uno all'altra, aveva pianto e il trucco nero si stava sciogliendo e aveva annerito le lacrime.
- Ciao Gwen, da quanto eh? - salutò la ragazza
- Si... - salutò lei scendendo del tutto le scale e facendosi spazio tra i due per passare 
- Scusate - disse e si diresse in cucina dove trovò Viky che cercava di conversare con Jinxx.
Si avvicinò all'amica e le sussurrò all'orecchio
- E' arrivata la serpe - Viky sbiancò e chiese in labbiale
"Juliet?" 
L'altra rispose annuendo e prima che potesse dire altro i due entrarono e Jake si rimise ai fornelli
- Allora? mangiamo? - chiese con una taglia calda tra le mani protette dai guanti.
Si misero tutti a tavola, tranne Gwen che aiutò il ragazzo a servire la portata
- Prima alle signore - si avvicinò a Viky che gli sorrise
- Ehi Jake! - lo chiamò Andy facendo alzare gli occhi al chitarrista
- Juliet è l'ospite - disse
- Anche Viky è ospite - continuò e mise una fetta di lasagna nel piatto della ragazza con fare materno e tenero come non mai
- Grazie Jake - sorrise la ragazza
Mano mano misero le portate a tutti e quando passarono da Juliet a Gwen venne in mente di versarle qualcosa addosso ma non voleva combinare pasticci e quindi lasciò stare.
Mangiarono, Gwen non parlò e nemmeno Viky, gli unici che chiaccheravano erano Andy e Juliet che se la raccontavano.
- Ehi ragazzi, siete proprio ospitali eh? - li rimproverò Andy
- Io non ho la testa oggi - disse Jinxx e annuì anche Christian e Ashley
- Io sono cotto del tutto, non so, stacci tu ai fornelli! - si lamentò Jake rosso dal calore 
- Io e Viky invece siamo stanche per lo shopping - disse furbetta Gwen prima di mettere in bocca un boccone
- Be, potreste almeno provarci - li rimproverò nuovamente
- E dai Andy, ma quanto sei noioso sta sera - lo rimproverò Ashley sbuffando
- Non sono noioso, questa è solo buona educazione - rispose
- Basta Andy - si intromise Juliet
- Si vede che qui non sono gradita - continuò alzandosi da tavola
- Ma no, ma cosa fai? - la tirò giù per un braccio Andy, facendola nuovamente sedere
- Si vede che sono solo stanchi - disse squadrandoli tutti
Finita la cena, passata nel silenzio, Jake andò a prendere il dolce.
Era una semplice torta, ma aveva davvero un bell'aspetto e l'odore era invitante.
- No Jake, per me no - disse Juliet
- Perché no? - domandò dispiaciuto per il suo rifiuto
- Sono a dieta - continuò
- Ma no, se sei perfetta così - disse Andy sorridendole
Alla fine ne mangiò una fetta che divise con il vocalist, Gwen guardava la scena disgustata e si rifugiava dietro al ciuffo per nascondere quel po di invidia che provava verso Juliet.
Finito anche il dolce tutti si alzarono e andarono in salotto per guardare un film, Jinxx invitò Viky a guardare il film accanto a lui e lei non potè rifiutare. 
In cucina rimasero solo Gwen, Jake e Ashley, la prima sparecchiava la tavola, il secondo lavava mano mano i piatti che lei gli dava e Ashley faceva praticamente nulla, stava seduto ad una sedia guardandoli lavorare.
- Ci portate qualcosa!? - urlò Andy dal salotto
- Ho le mani bagnate, Gwen, porta tu qualcosa - disse Jake
Lei sospirò rumorosamente, aprì il mobile e prese delle patatine, dei pop corn e dal frigo prese alcune birre.
Andò, sempre sbuffando, in salotto e porse la roba ai ragazzi.
Andy afferrò due birre e una di queste la porse a Juliet e aprì i pop corn.
Jinxx afferrò le restanti birre e prese le patatine che divise con Viky e CC.
Gwen stava per tornare in cucina quando venne chiamata 
- Gwen, non resti con noi? - chiese Juliet
- No, non mi piacciono questo genere di film - rispose e se ne andò.
Entrò nuovamente in cucina e trovò Jake mentre si asciugava le mani e Ashley in piedi che stava per uscire.
- Non guardi il film con loro? - sussurrò Jake
- No - scosse il capo
- E cosa farai ora? - domandò Ashley
- Be, siccome non ho nulla da fare andrò a dormire - rispose sbuffando
- Ma no, non puoia andare a dormire, è ancora presto - disse il bassista 
- Oh, è tardissimo, devo andare da Ella! - sbottò Jake uscendo di casa
- Ma chi è Ella? - domandò Gwen
- E' la mia ragazza - rispose uscendo
 
- Allora... - cominciò il bassista
- Che vogliamo fare? - chiese 
- Guarda Ash, non lo so - rispose
- Ma per caso sei arrabbiata per qualcosa? - domandò
- Più o meno - rispose distrattamente
- Dai, ti porto in un posto - disse misterioso prendendo i caschi della sua Harley e porgendone uno a Gwen
- Dove andate? - chiese CC facendo voltare tutti i presenti
- In un posto - disse tirandola per le corte
- Ma Gwen è troppo piccola per andare in moto! - lo rimproverò Andy
Lei sbuffò
- Non è vero Andy! Ormai ho sedici anni - 
- E allora... Non ci puoi andare! - si alzò in piedi lui
- No! Non mi puoi dire ciò che devo fare! - gli urlò contro lei
- Si invece perché fino a prova contraria io sono il tuo tutore e non ti deve succedere niente! - urlò il vocalist
- BASTA ANDY! - si intromise Ashley
- Anche io sono il suo tutore - disse tornando a volume normale
- Be... Comunque lei è troppo piccola! - 
- Ma dico... - fece Gwen 
- Stai con la tua ragazza! - continuò indicando Juliet
- ... E non mi rompere! - terminò
Lui tacque un secondo paonazzo in viso
- Andiamo Ash - disse al bassista ed uscirono di casa.
 
Salirono sull'harley di Ashley e partirono a tutta velocità.

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Capitolo 17
*** Piani ***


Ciao ragazzi! Eccovi il nuovo capitolo fresco fresco tutto per voi ^^ 
Dico una cosa... Ma lo faccio solo perché voglio far ridere una persona... Lo so che è corto ma... *ride* 
(Penso che tu abbia capito che c'è l'ho con te ciccino xD)
Spero che vi piaccia ^^
Fatemi sapere che ne pensate
Sweet Kiss
Miry Dark Angel
 
 
 
Piani
 
Arrivarono in un parcheggio isolato dove si fermarono, scesero dalla moto e cominciarono a parlare non prima di sedersi a terra:
- Cosa mi devi dire? - chiese Ashley
- I-io sono confusa Ash - rispose lei
- In che senso sei confusa? - 
- Non so dare una giusta definizione ai miei sentimenti - rispose 
- Parlamene di più, io ti posso aiutare - disse lui guardandola dritta negli occhi bicolore
- C'entra per caso Juliet? - chiese 
- Più o meno - rispose vagamente
- Cosa ti ha fatto? - domandò
- Mi odia - sbottò Gwen mettendosi le mani nei capelli e abbassando il capo per nascondere le lacrime che cominciarono a scendere lungo il suo viso
- No Gwen no - le prese i polsi e le alzò lentamente il viso
- Lo sai che non mi piace vederti piangere - sussurrò
- Non è colpa mia se tutto va storto! - singhiozzò lei
Ashley la accolse tra le sue braccia, lei si lasciò andare e si fece stringere da lui, che poggiò il mento sulla sua nuca sospirando.
Quando si staccò le chiese
- Che cosa posso fare per te? - 
- Niente Ash - rispose
- Non puoi fare proprio niente! - continuò
- Se ti servo dimmelo, io ci sono - disse il bassista
- ... Lo so cosa devo fare... - cominciò lei 
- ...Devo far ingelosire Andy - continuò
Ashley la guardava un po stranito ma nello stesso tempo divertito
- E come farai a farli ingelosire, sentiamo... - si incuriosì lui
- ... L-lo so A-Ash che quello che ti sto p-per chiedere è una cosa n-non da p-poco... - balbettò
- M-ma m-mi potresti... A-aiutare tu? - domandò
Ashley si lasciò andare e sorrise alla ragazza, facendo notare la sua approvazione
- Certo - sorrise mostrando in denti bianchi e regolari
- Dimmi solo tutto quello che vuoi che faccia - chiese informazioni
- Be... Devi aiutarmi a farlo ingelosire - rispose lei
- Okay - rispose ora convinto il bassista
- E... Da cosa cominciamo? - chiese lui
Lei arrossì abbassando il viso 
- B-bene... Non c'è bisogno ora - disse Ashley guardandosi attorno
- Torniamo a casa? - domandò
Lei annuì e prese il casco mettendoselo in testa, salì sulla moto di Ashley abbracciandolo per non cadere, aspettò che lui accese il motore e partirono verso casa.
 

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Capitolo 18
*** Luna Park ***


Ciao a tutti ^^
Scusate per il mio ritardo, ma spero di farmi perdonare con questo nuovo capitolo.
Se credevate di aver letto tutto, be... Beccatevi questo! 
Spero che apprezziate dato che c'è ne ho messo di tempo... Wa... Vedete che effetto fa la mia testa matta xD
Sweet Kiss
Miry Dark Angel
 
 
 
 
Luna Park
 
Tornarono a casa tardi, le luci erano spente "staranno dormendo tutti" pensarono contemporaneamente.
Chiusero la porta e in punta di piedi salirono le scale dirigendosi verso le loro stanze:
- Notte ciccia - disse Ashley baciandola sulla guancia
- Grazie ancora Ash e... Buona notte - rispose lei abbracciandolo e dandogli un bacio sulla guancia.
Andarono a dormire, si addormentarono velocemente anche se per Gwen fu più difficile dato che "sapeva" che Juliet stava con Andy, nella sua stanza, coccolandolo e baciandolo.
 
Il giorno dopo Viky si svegliò per prima, si lavò il viso e andò a preparare la colazione. Anche se era ospite non le piaceva starsene con le mani in mano e dato che non sapeva cosa fare si rimboccò le maniche e preparò la colazione:
- Buongiorno - entrò Jinxx in cucina
- Giorno - rispose lei
Lui le si avvicinò e le diede un bacio sulla guancia, lei arrossì
- Oh, scusa... - diventò rosso
- ... Sono abituato a baciare sempre Gwen e... - continuò
- Tranquillo - rispose lei 
Il momento magico terminò, Viky si girò per la vergogna di stare troppo vicina a lui e si allungò per prendere le tazze, ma senza riuscirci
- Ah, aspetta - disse lui
Si allungò e le prese porgendole a Viky che rimase incantata da cotanta gentilezza.
- G-grazie - balbettò arrossendo
 
Gli altri ragazzi non tardarono ad arrivare, entrarono e notando tutto già pronto si sedettero attorno al tavolo:
- Ma Gwen e Ash? - domandò Jinxx notando la loro assenza
- Ash era appena sveglio, mi ha detto che doveva dire una cosa a Gwen e scendeva - rispose Jake
Andy entrò seguito da Juliet, che gli lanciava varie occhiate tenerose.
- E che cosa doveva dirle? - domandò il vocalist
- Non so, ma ha detto che era importante - rispose il chitarrista 
- Torno subito - disse Andy facendo per allontanarsi
- Ma Andy! - lo riprese Juliet - Lasciali soli! - continuò - Forse devono dirsi qualcosa di, intimo - sorrise maliziosamente
- Ah, non mi interessa! - si scrollò Juliet di dosso lasciandola guardarlo allontanasi frettolosamente.
 
Salì le scale a due a due, si ritrovò di fronte alla porta di Ashley, non esitò e la aprì. Dentro non trovò nessuno, era vuota.
Si voltò e posò la mano sulla maniglia della porta della stanza di Gwen, avvicinò l'orecchio e origliò che cosa si stavano dicendo a bassa voce:
- Hai capito ora? - domandò Gwen al bassista
- Si, certo - rispose
Sentì il letto cigolare un secondo, Andy sbiancò, sentì il silenzio dall'altra parte della porta, poi dei respiri affannosi e infine uno schiocco di labbra.
Aprì velocemente la porta e li vide seduti l'uno accanto all'altra a distanza molto ravvicinata:
- Andy! - fece Gwen allontanandosi da Ashley
- Chi ti ha dato il permesso di entrare!? - sbottò Ashley un po spettinato
- Oh... - sbiancò
- Uhm, scusate... - disse
Il silenzio piombò nella stanza
- Ma che scusate?! - si corresse - che stavate facendo!? - sbottò
Loro due si guardarono un attimo, maliziosamente, poi guardarono il vocalist
- Niente - risposero 
- Niente che di deve interessare - disse Gwen
- Lo spero! - continuò Andy - E comunque, sono solo venuto a dirvi che se non vi muovete della colazione non rimarrà nulla - disse
- Si, ora veniamo - disse Ashley
Un attimo di silenzio
- Scusa Andy, esci! Noi ora arriviamo - contuinuò il bassista facendo segno di andarsene.
Il vocalist si arrese, uscì dalla stanza e pieno di dubbi se ne andò.
 
- Oh, grazie Ash - disse Gwen
- Di nulla... - rispose - Sai, ho un buon udito e ho capito che Andy era li fuori - disse
- Si, e poi l'idea del "bacio", dei respiri affannosi, dei capelli spettoniati - sorrise Gwen - sei fantastico Ash - disse dandogli un bacio sulla guancia.
Lui le sorrise
- Si, ma ora sarà meglio scendere - disse lei
Si alzarono e scesero
 
Quando furono vicini alla cucina Ashley prese la mano di Gwen, facendole l'occhiolino, lei sorrise e si fece guidare dentro la cucina.
 
- Ah, vedo che finalmente vi siete decisi a scendere - disse Andy 
- Si... Abbiamo i nostri momenti - rispose Ashley circondando le spalle di Gwen con un braccio 
Il vocalist li guardò accigliati, poi prese la parola:
- Voglio fare un annuncio importante - disse Io e Juliet, ci siamo rimessi insieme - continuò guardando lei che sorrideva e dandole un bacio sulle labbra.
 
Gwen sbiancò, guardò Ashley, che non sapeva cosa dire.
- Complimenti - disse CC
- Oh, grazie - rispose Andy 
 
La colazione passò così... Juliet e Andy si imboccavano a vicenda, Jinxx e Viky a volte si lanciavano occhiate e Ashley e Gwen si limitavano a sfiorarsi le mani, messe in bella vista sul tavolo.
- Ah Gwen - cominciò Ashley facendo girare tutti - Allora vieni oggi al luna park con me? - domandò lanciandole un'occhiata che lei comprese benissimo
- Ah, ma certo Ash - rispose guardandolo, poi si voltò verso di Andy - come potrei rifiutare? - tornò a guardare il bassista - Ti immagini, noi due soli a divertirci insieme - sorrise
 
- Oh, mi dispiace ragazzi... - disse Andy
- Ma anche io e Juliet andiamo al luna park oggi - continuò
Loro due lo guardarono male, poi si guardarono
- A noi non importa, ci basta stare insieme - disse Ashley
- Ehi Viky - disse Jinxx - Ti va di venire con me al luna park? - chiese
Lei arrossì - Si, mi piacerebbe - disse
- Okay, allora tutti al luna park - disse Juliet alzando il pugno 
- No, non tutti - fece Jake - Io esco con Ella, ma non vado al luna park - continuò
- Nemmeno io - disse CC - Vado a fare una passeggiata - continuò
 
- Ah, allora tutte le coppie al luna park, be, quasi tutte - disse Juliet
- C-cosa? - chiese Andy
- Ma si Andy, guarda Jinxx e Viky, che carini - continuò facendoli arrossire
- E Ash e Gwen - fece un sorrisino 
- Be... Io e Gwen non stiamo insieme - disse Ashley
- Ma dai Ash... Siete così carini insieme - continuò
Gwen stava per fare qualcosa che non voleva fare ma si trattenne, altrimenti Juliet si sarebbe ritrovata già con un incudine in testa.
 
Finita la colazione tutti si andarono a vestire, impazienti di uscire.
Jinxx e Viky erano già pronti, lui indossava un pantalone in pelle nera, scarpe nere, camicia grigia.
Lei invece aveva una gonna in jeans, sopra a un paio di leggins neri, la maglia era quella che si era comprata con Gwen e le scarpe erano semplici e nere. I capelli li legò a coda di cavallo e il trucco era come sempre nero:
- Stai benissimo - disse Jinxx
- G-grazie - balbettò lei arrossendo
Uscirono e si diressero in taxy al luna park
 
Gwen uscì dalla sua stanza, scese le scale e vide Ashley, indossava un paio di jeans neri strappati alle ginocchia, una maglia nera a "V", che lasciava intravedere i muscoli e scarpe nere. I capelli erano come sempre lisci sulle spalle e intorno agli occhi aveva un semplice strato di matita nera.
La vide scendere e sorrise, lei indossava uno short di jeans, alla stars nere come la maglia che aveva comprato con Viky. I capelli erano come al solito e il trucco era nero:
- Wow Gwen - sorrise Ashley
- Stai benissimo Ash - disse lei
In quell'istante scesero anche Andy e Juliet, lui indossava un paio di pantaloni neri di pelle, una camicia nera con il colletto alzato e stivali neri. I capelli li lasciò come sempre e anche lui come Ashley mise un po di matita intorno agli occhi azzurri.
Juliet invece indossava un jeans nero, scarpe col tacco nere e una maglietta larga con una collana lunga.
I capelli li lasciò sciolti, con la frangetta regolare sulla fronte. Il trucco non era eccessivo, ma si faceva lo stesso notare.
- Oh ragazzi - fece Juliet
- Vedo che siete già qua - continuò
Loro tacquero
- Allora Juliet? Andiamo? - chiese Andy
- Si amore, andiamo - continuò lei
- Andiamo Gwen - disse Ashley porgendole un casco
Uscirono di casa tutti e quattro, Gwen e Ashley con i caschi in testa, salirono sull'harley di lui e senza aspettare nessuno la fece partire lasciandosi la polvere dietro, Juliet e Andy invece andarono in auto.
 
Arrivarono, si tolsero i caschi e scesero dalla moto. Dopo non molto arrivarono anche Andy e Juliet.
Entrarono e cominciarono subito a guardare le bellissime attrazioni presenti.
Ashley teneva Gwen cingendole le spalle, lei camminava accanto a lui cingendogli i fianchi.
 
Andy e Juliet camminavano dietro di loro tenendosi per mano, il primo li guardava stranito e arrabbiato, la seconda invece li guardava furbetta.
 
- Dai Ash, andiamo sugli autoscontri - disse Gwen ad alta voce
- Okay dolcezza - rispose Ashley
Salirono su un auto, lui dalla parte del guidatore e Gwen di fianco.
Lo stesso fecero Juliet e Andy, lui guidava e lei gli siedeva accanto.
- Bene ragazzi, si parte! - disse l'uomo della biglietteria al microfono
Partirono, Ashley puntava a tutti, ma soprattutto puntava a Andy e Juliet.
Anche il vocalist li puntava abbastanza.
Fecero parecchi frontali, Gwen rideva e dava dei baci ad Ashley come per incitarlo, lui si lasciò andare e continuò nel suo intento.
Finito il giro scesero dalle auto e uscirono dalla pista.
- Che bello Ash, sei stato fortissimo - disse Gwen dandogli un bacio sulla guancia
- Oh, Andy, ma che grande - disse Juliet facendo voltare Ashey e Gwen.
Non appena li vide girati prese il viso di Andy tra le mani e lo baciò, lo baciò come non aveva mai fatto prima, lui si lasciò andare e la baciò anch'esso.
Gwen li guardava, il suo cuore si era fermato, non sapeva più che fare, si sentiva male, rimase immobile ad assistire la scena, Ashley la abbracciò, lei rimase ancora immobile, non sapeva cosa fare.
Quando Ashley vide che Gwen non c'è la faceva più la prese per un braccio e dolcemente la tirò via.
Andarono nel parcheggio, lei stava seduta su un muretto e Ashley era in piedi di fronte a lei
- Quella stronza - pianse - l'ha fatto di proposito - continuò
Ashley si chinò e le prese le mani, la guardò negli occhi
- Non piangere Gwen, non ne vale la pena, lo sanno tutti che l'ha fatto solo per farti arrabbiare e per vedere come reagivi, così stai facendo solo il suo gioco - sussurrò
- Si, ma cosa devo fare Ash, sono disperata! - continuò a piangere 
Ashley si grattò il mento 
- Dobbiamo fargliela pagare - disse con un sorrisetto appena accennato
- E come? - chiese lei asciugandosi gli occhi bicolore
- Vedrai mia cara... Tu lascia fare a me - continuò
La baciò sulla fronte e le prese una mano facendola alzare in piedi
- Cosa c'è di meglio di un buon zucchero filato? - disse dirigendosi con lei al banco dolci
 
- Mi dica - disse il ragazzo del banco dolci
- Uno zucchero filato - rispose Ashley
Il ragazzo prese una bacchetta e arrotolò lo zucchero intorno ad essa, poi lo porse al bassista che lo prese con una mano e lo porse  Gwen e lo pagò.
 
Camminarono mangiando insieme, risero e a volte si imboccarono a vicenda.
Finito rincontrarono Andy e Juliet, fecero finta di niente e Ashley disse
- Adiamo sulla ruota panoramica - 
Gwen gli sorrise, buttò la stecca e lo seguì.
Salirono mettendosi una di fronte all'altro, si accorsero poi che Andy e Juliet gli erano dietro, ma fecero finta di niente.
- Wow, Ash, guarda che bello - disse Gwen
- Si, bellissimo... - rispose - ma mai quanto te - continuò facendosi sentire ai due dietro
- Oh, ma che carino - disse lei sedendosi al suo fianco e abbracciandolo
- Gwen, sai, sei proprio bellissima - disse 
- Anche tu - rispose lei
Quando furono in cima e la ruota si fermò un istante lui le prese il mento e la baciò.
Andy sbiancò, Juliet aveva il mento a terra e Gwen si lasciò baciare dal bassista che la baciò con tutta la passione che aveva.
Si staccò da lei che lo guardò in modo tenero e sensuale.
- Eccellente - disse lui
 
Il giro finì, scesero e si incamminarono mano nella mano
- Grazie Ash - disse lei al suo orecchio
- Te l'ho detto che mi devi lasciar fare - rispose sorridendole
Fecero altri giri su altre attrazioni tra cui le montagne russe.
La giornata non poteva andare meglio, a quanto pare Andy si era ingelosito e non poco, si stavano divertendo da matti.
 
 
Jinxx e Viky avevano fatto parecchi giri, avevano mangiato qualcosa e ora stavano cercando di parlare senza troppe interruzioni:
- Allora... Ti è piaciuta la giornata? - domandò il violinista
- Si, è stata molto divertente - rispose lei
Parlarono ancora un po e riuscirono a conoscersi meglio.
 
- Ash, andiamo a sparare? - domandò Gwen
- Si dai - rispose lui
Alla fine anche Andy e Juliet andarono a sparare.
- Tieni Juliet - disse Andy porgendole un pupazzino che teneva un cuore in mano con su scritto "Ti Amo"
- Oh Andy... E' bellissimo - disse lei baciandolo
 
- Ti piace? - domandò Ashley dando a Gwen un orsacchiotto a forma di panda
- Oh, si che mi piace - rispose lei, lo guardò e disse
- Lo chiamerò Ash - sorrise
 
Camminarono insieme, la giornata passò velocemente.
Si avviarono nel parcheggio, la loro moto era parcheggiata di fianco alla macchina di Andy:
- Ash, arrivano - disse Gwen
Lei si appoggiò all'harley, trasse a se il bassista che le teneva i fianchi e lei gli circondava il collo con le braccia.
Si avvicinarono e si baciarono nuovamente, Andy e Juliet arrivarono e li videro.
- Scusate - li chiamò Andy
Loro si staccarono e si voltarono
- Non vi sembra di dare troppo spettacolo?! - li rimproverò
- Bhe... - disse Ashley - chi se ne frega - continuò
- Oh, ragazzi - si avvicinò Juliet
- tate insieme allora? - domandò
Loro due si guardarono non sapendo cosa rispondere
- Allora? State insieme? - chiese nuovamente
- Oh, ma guarda quanto si è fatto tardi - disse Ashley guardando il cellulare
- Che ne dici Gwen, mangiamo una pizza? - domandò
Lei annuì, si misero i caschi e dopo aver messo in moto l'harley partirono lasciando li Andy e Juliet interrogativi e arrabbiati.
 
Andarono in una pizzeria, si sedettero ad un tavolo e mangiarono una pizza insieme
- Grazie ancora Ash - disse lei
- Non è nulla, davvero - rispose lui
- Oddio, ma guarda chi arriva - disse Gwen
Infatti in quel momento entrarono Juliet e Andy e si accomodarono ad un tavolo poco distante dal loro
- Ma ci seguono!? - fece Gwen
- A quanto pare... Forse vogliono sapere se facciamo sul serio - ripose lui
- Bene, allora glielo facciamo vedere - disse convinta lei
Finita la pizza uscirono e si diressero nuovamente dall'harley e in poco tempo vennero raggiunti da il vocalist e la sua ragazza
- Ragazzi, non ci avete risposto prima - disse Juliet
- Oh, scusate, ma dobbiamo fare di fretta, c'è una disco non molto distante da qua - rispose Ashley
Partirono e andarono in discoteca
Una volta li entrarono e cominciarono a ballare
- O mio Dio... Sono ancora qua! - disse esasperata Gwen
- E che c'è ne importa scusa... Non devi farlo ingelosire? - domandò lui 
- Si, è vero - rispose convinta
Ballarono insieme per un po
- Vado un attimo in bagno - disse Gwen al bassista che annuì
Si diresse verso il bagno e vi entrò
- Scusa Juliet, torno subito - disse Andy e cominciò a seguire la ragazza
La aspettò fuori dal bagno e quando uscì la prese per un polso
- Ma che?! - si voltò e si ritrovò faccia a faccia con il vocalist
- Perché ti sei fatta baciare da Ashley? - chiese
- E perché dovrei dirtelo scusa?! - ripose seccata
- Perché devo saperlo! Ti piace? - chiese 
Lei tacque un attimo
- Dimmi, ti piace!? - sbottò
- Ehi, lasciala! - urlò Ashley prendendola e traendola a se
- Che le hai fatto!? - urlò il bassista
- Andy... Che ci fai qua? - domandò Juliet avvicinandosi a lui
- Le ho solo fatto una domanda! - rispose scocciato
- Che le hai chiesto!? - urlò il bassista
- NIENTE! - urlò lui
Un attimo di silenzio poi Ashley la portò fuori 
- Che ti ha chiesto? - chiese il bassista
- Perché mi sono fatta baciare da te e se mi piacevi - rispose lei
- E tu? - 
- Io non ho risposto, poi meno male sei arrivato tu - rispose sospirando
- Vuoi andare a casa? - chiese 
- Si per favore - rispose la ragazza
Salirono sulla moto e partirono verso casa.
 
Entrarono e salirono le scale entrando nelle loro stanze
Uscirono in pigiama e si rincontrarono nel corridoio, lei era con le spalle al muro e lui la guardava carezzandole il viso:
- Grazie Ash... Come avrei fatto senza di te? - 
- Non mi devi dire grazie . rispose lui - per me va bene - continuò
Un secondo di silenzio, poi le si avvicinò, la prese per un fianco con una mano e con l'altra poggiata al muro, si avvicinò e la baciò.
Lei si lasciò baciare dal bassista, anche sapendo che Andy non era nei paraggi, lo baciò anche lei, sulle labbra e sul collo, si lasciò andare insomma.
Lui la trasse a se tenendola attaccata a lui con tutto il corpo, la guardò lei gli sorrise e si ribaciarono.
Il bacio durò un bel po di tempo, poi si staccarono e si guardarono dritti negli occhi
- Come mai è successo? - domandò il bassista - insomma... Andy non è nei paraggi - continuò confuso
- Bhe... - cominciò - n-non ti è piaciuto? - chiese lei balbettando
- NO! Si, c'è... - cominciò
- Ragazzi... Già a casa - disse Christian entrando in casa e vedendoli appiccicati
- Oh, scusate per eventuali interruzioni - continuò
- No! Non è successo nulla - sbottò Ashley staccandosi 
- Ah, okay... - rispose il batterista ed entrò nella sua stanza chiudendosi dentro
I due si guardarono un attimo
- Ci vediamo domani - disse il bassista e si dileguò
Lei rimase un attimo immobile finché la figura di lui non scomparì dietro una porta, poi entrò nella sua stanza e si chiuse dentro.
Si fece cadere sul letto a peso morto, guardando il soffitto, nella testa si crearono molte domande: "Ma come può essere successo?" "Gli sarà piaciuto?" " Perché?" pensò e tra una domanda e l'altra si addormentò.

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Capitolo 19
*** Ricordi amari ***


Rieccomi qua ^^
Non so come mai, ma in questo periodo questa ff sta andando come un bomba XD
Spero che vi piaccia questo capitolo 
Sweet Kiss
Miry Dark Angel
 
 
 
 
Ricordi amari
 
 
Si svegliò, andò in bagno e si lavò il viso, uscì dal bagno e vide Gwen davanti a se:
- Gwen - 
- Ciao Ashley - lo salutò lei
- Senti, ti dovrei parlare - disse lui
- Si, anche io dovrei - rispose Gwen
- Okay, dopo colazione parliamo - disse Ashley
Scesero le scale, entrarono in cucina dova furono accolti da sguardi arrabbiati come quello di Andy, furbetti, come quello di Juliet e interrogativo come quello di Christian che non si sapeva spiegare quella poca distanza tra loro la sera prima.
 
La colazione passò nel silenzio più totale, nessuno parlava e Gwen pensava a quello che doveva dire ad Ashley e quello che doveva dirgli lui.
Finita la colazione Gwen e Ashley si andarono a vestire e si dileguarono.
Uscirono nel giardino della casa e si accomodarono sull'erba:
- Senti Gwen... - cominciò Ashley - per quello che è successo ieri sera... - continuò 
- Tu che ne pensi? - chiese Gwen - insomma... Ti è... - deglutì - p-piaciuto? - 
Lui la guardò, poi abbassò lo sguardo verso terra 
- Vedi Gwen... Quando ti ho baciata al luna park, l'ho fatto perché mi avevi chiesto aiuto e allora l'ho fatto - disse - ma quando eravamo a casa... - 
- Quando eravamo a casa cosa? - chiese lei con la voce rotta
- Quando eravamo a casa è stato... Diverso - disse - come dire..? - 
- Cosa?! Dimmelo! - sbottò lei
- Non so... Non so se mi è p-piaciuto - rispose balbettando
- Come non lo sai!? - urlò lei - devi saperlo! - continuò 
- Be, non lo so perché è stato come un impulso, non so perché l'ho fatto e, scusami - rispose abbassando lo sguardo verso l'erba
Un attimo di silenzio 
- Ma scusa Ash, sarà stato pure un impulso si, ma sei stato tu a baciarmi - disse lei - non hai provato niente? - chiese 
Lui alzò lo sguardo e incrociò quello di Gwen, i suoi occhi bicolore lo guardavano interrogativi
- I-io n-no voglio approfittarmene ma... - cominciò
- Ma cosa? - chiese lei
- Ti va di... Riprovarci? - domandò
- Se ti può servire per chiarezza si - rispose lei
Ashley le si avvicinò, le prese il viso carezzandolo, la avvicinò a se, le loro labbra si sfiorarono e le loro lingue si unirono. Il bacio durò parecchio, si staccarono per l'assenza d'aria, si guardarono
- A-allora? - chiese lei
Lui le sorrise mostrando i denti
Si avvicinò nuovamente a lei con l'intento di baciarla, ma fu bloccato da qualcuno da dietro.
Non ebbe il tempo di girarsi che gli arrivò un pugno che gli fece girare il viso.
Aprì gli occhi e mettendo bene a fuoco vide... Andy...
- Andy! - sbottò Gwen
Lui la guardò arrabbiato, poi guardò Ashley a terra, dolorante mentre si toccava la parte lesa
- P-perché lo hai fatto? - chiese il bassista con un fil di voce
- Non ti puoi prendere gioco così di Gwen! - urlò lui richiamando anche l'attenzione degli altri coinquilini che uscirono in giardino e assistirono alla scena.
- Ma io non ho fatto niente - disse dolorante il bassista
- Come scusa! Pensi che non ti abbia visto mentre cercavi di baciarla! - urlò il vocalist prendendolo per la maglietta e tirandolo leggermente su
- Ehi ehi ehi - si intromisero Jake, Christian e Jinxx che separarono il vocalist infuriato dal bassista
- Basta ragazzi - cercò Jake di calmare le acque 
- No, niente basta! - urlò Andy - non si deve permettere! - urlò ancora
- Basta Andy! - urlò Gwen alzandosi e posizionandosi davanti al vocalist stampandogli uno schiaffo sulla guancia destra - sei proprio un bambino! - urlò 
Lui la guardò stupefatto, non c'è la fece più, prese la felpa e uscì correndo di casa.
- No Gwen! - urlò Ashley
Lei corse via, le lacrime scivolavano sul suo viso, imbrattandolo del nero della matita.
Si decise a fermarsi in un parco con un laghetto.
Si appoggiò alla staccionata in legno, non riusciva quasi a reggersi in piedi, voleva gridare, piangere, farsi sentire.
Non aveva mia sopportato la violenza e vedere quello spettacolino proprio davanti ai suoi occhi le aveva tramandato tanta amarezza.
Ricordò i momenti brutti della sua vita, i suoi genitori facevano i gioiellieri, un giorno arrivarono degli uomini col passamontagna in faccia, puntarono le pistole alle tempie dei suoi genitori e fecero razzia dappertutto. Un secondo di distrazione da parte di quello con la pistola, suo padre afferrò la pistola consegnata dalle forze dell'ordine, da un cassetto, non ebbe nemmeno il tempo di puntarla che quello si girò e lo colpì in fronte. Lui indietreggiò, barcollò e poi cadde a terra. 
Sua madre si fece cadere sulle ginocchia prendendogli la testa tra le mani e chiamando il suo nome, non voleva credere che fosse morto: "non ci devono essere testimoni" disse uno, l'altro puntò quindi la pistola verso sua madre e fece fuoco, anche lei cadde, accanto al marito.
Gwen aveva assistito alla scena da dietro la porta, aveva visto tutta quella violenza e da quel giorno cominciò ad odiarla sempre di più.
Vedere Andy picchiare Ashley le aveva fatto troppo male, non riuscì a sopportarlo.
Le lacrime ora scendevano più veloci, non voleva fermarle, non ci riusciva.
Sentì il motore di un auto, poi una portiera aprirsi e sentì qualcuno chiamarla:
- Gwen! - urlò la sua migliore amica andandole incontro abbracciandola
Lei si fece abbracciare, le servivano un paio di braccia in quel momento
- Oddio Gwen, non sai quanta paura ho avuto - la abbracciò ancor di più piangendo anche lei
Si staccarono, Gwen si voltò e vide Jake dall'auto che le guardava 
- Jake! - gli corse incontro e lo abbracciò
- Ehi - la accolse stringendola a se
La strinse a se, lasciandola piangere, sapeva quello che Gwen aveva passato quando era più piccola.
- Andiamo a casa ora - disse aprendo la portiera
- No Jake, non voglio tornarci - rispose lei - non ancora almeno - continuò
- ... Ma dove starai allora? - domandò il chitarrista
- Ti prego Jake, non c'è la faccio - disse 
- Facciamo una cosa... Tu ora vieni a casa con me, così poi mi racconti tutto, va bene? - 
Lei annuì, salirono in auto con Viky e si diressero verso casa.
 
Arrivarono, entrarono, videro Andy in cucina con Juliet e Jinxx, Ashley in salotto con il ghiaccio e Christian, Viky si fermò in salotto, Jake e Gwen frettolosamente salirono le scale ed entrarono nella stanza di lui:
- Ah, ho capito... Quindi è per quello - disse lui
- Si - ripose Gwen
- Dai, non ci pensare... - disse cingendole le spalle
- Tu sei sempre così apprensivo con me - ripose Gwen
- Faccio quello che posso - 
Lei sorrise
Scesero le scale, Andy chiese scusa a Ashley che accettò le sua scuse, la cena passò nel silenzio si, ma almeno nella pace.
Andarono a dormire, Ashey raggiunse Gwen e le prese un braccio
- Ma che? - si girò e si ritrovò faccia a faccia con Ashley
- Be... Volevo solo darti la buona notte - disse lui
- Non mi dici cosa hai provato? - chiese lei
- Scusa Gwen, ma non lo so bene, è tardi e dopo il destro di Andy non capisco più niente, ne parliamo un'altra volta - ripose lui dileguandosi
Lei delusa entrò nella sua stanza dove incontrò Viky, seduta sul suo letto
- Allora? - chiese - te l'ho ha detto? - 
Gwen scosse la testa china, si mise nel letto e senza troppo cerimonie si lasciò andare al sonno.
 
Sogno di Gwen:
Sento freddo, apro gli occhi, vedo due strade, alla fine di una c'è Andy, alla fine dell'altra c'è Ashley.
Li guardo più volte, non so dove andare... Andy lo so che mi vuole bene, ma lui è già fidanzato. Ashley mi aiuta sempre quando ho bisogno di lui ma... Forse non gli interesso...
Che devo fare? 

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Capitolo 20
*** Liti e Pace ***


Liti e Pace
 
 
Si svegliò, la prima persona che vide fu Juliet, che dormiva sdraiata di fianco a se.
Si alzò e prese le sue cose, dirigendosi in bagno dove si cambiò e si vestì.
In silenzio andò nella stanza di Gwen, entrò e chiuse la porta. Si avvicinò al suo letto e la scosse leggermente:
- Gwen - la chiamò
- Gween - la chiamò ancora
Lei si decise ad aprire gli occhi
- Andy - 
- Che ci fai qui? - chiese
- Io devo parlarti - rispose
uscì dalla sua stanza e poco dopo ne uscì anche Gwen vestita e pronta.
Uscirono di casa andando in un bar, si sedettero ad un tavolo e cominciarono a parlare:
- Dimmi - 
- Vedi Gwen, vorrei parlarti di quanto accaduto negli ultimi giorni - disse - non ho capito più niente e sono molto confuso - continuò - prima di tutto al luna park. Perché ti sei fatta baciare da Ashley ben due volte? - chiese 
- Be, e allora perché tu ti fai baciare da Juliet? - chiese lei
- Vedi Gwen, io e Juliet siamo fidanzati - rispose - tu e Ash no - continuò
Lei tacque, Andy l'aveva toccata nel punto dolente
- E poi non mi aveva detto che eri innamorata di un tuo coetaneo? - chiese 
Lei tacque ancora, non sapeva cosa rispondere
- Poi ieri... Ti ricordi? - 
- S-si, ricordo... - rispose
- E allora? Dimmi Gwen, ti piace Ashley? - chiese
 
Gwen sentì squillare il suo cellulare, lo prese e lesse: "Ash"
- Chi è? - chiese Andy
- Ehm... Nessuno - rispose staccando la chiamata
 
Mangiarono qualcosa nel silenzio più assoluto, poi squillò il cellulare di Andy, lesse: "Juliet" 
Stinse i denti e si decise a rispondere:
- Pronto -
- Andy! Ma dove diavolo sei?! Ti ho cercato dappertutto ma non sei a casa! - urlò preoccupata
- Ah, stai tranquilla Juliet - rispose
- E come faccio a stare tranquilla?! - urlò lei
Andy prese un respiro
- Non ti preoccupare Juliet - disse
- Ma dove sei? E con chi sei? - chiese lei
Andy cercò di mantenere la calma al meglio che poteva
- Con chi sei!? - urlò 
- Sono con Gwen! - sbottò lui
- C-con G-Gwen? - balbettò
- Si, qualche problema? - chiese
- E che tu Andy sei il mio fidanzato e non mi piace che mi parli così! - urlò la ragazza
- Sarò pure il tuo fidanzato, ma io non ti appartengo è chiaro! - urlò lui facendo voltare gli altri clienti del bar
- Vedi Andy! Litighiamo sempre per colpa di Gwen! - cominciò a piangere
- Non è colpa sua - rispose 
- Si, è solo sua la colpa! Non è mica la prima volta! - 
Andy tacque
- Facciamo così Juliet... Finiamola qua - disse il ragazzo facendo sbiancare Gwen
- C-come? - chiese lei balbettando
- Si Juliet, hai capito bene, non ti sopporto quando fai così quindi facciamo che finirla! - 
- Okay... - rispose la ragazza
- Resta pure con la tua amica, io faccio le valigie e torno a casa mia - disse 
- A mai più Biersack - terminò staccando la chiamata
- A mai più Simms - rispose lui cliccando sul tasto rosso
 
- Cosa succede? - chiese la ragazza seduta di fronte a lui
- Ah, lascia stare... Tra me e Juliet è finita - rispose
Lei deglutì
 
La colazione trascorse nel silenzio, nessuno dei due osava più parlare e non tornarono sull'argomento amore.
 
Uscirono dal bar, tornando a casa, entrarono:
- Ben tornati - li accolse Christian
Andy non rispose e salì di sopra, nella sua stanza non c'era nessuno, non c'era più niente di Juliet, si era portata via tutto.
Vide uno sbirluccichio per terra, si abbassò e vide che era la sua fede di fidanzamento, "l'avrà gettata qua prima di andare via" pensò prendendola in mano e leggendo dentro "Andy e Juliet" i loro nomi incisi in quel piccolo oggetto d'oro, che ora non serviva più a nulla.
Tutto l'amore che aveva messo quando glielo aveva dato ora era svanito, strinse l'anellino nel pugno, stringendolo fortissimo, poi guardò la sua mano dove stava il suo di anello, lo sfilò da intorno al dito, lo guardò un po. Prese le due fedi e le mise in una piccola bustina di plastica che inserì in un libro che ripose nella piccola libreria.
Sospirò e scese di sotto, vide Ashley, non aveva voglia di parlare ma si avvicinò lo stesso a lui che sicuramente sapeva tutto dell'accaduto dato il rumore che Juliet aveva fatto prima di uscire di casa:
- Ashley... - cominciò - io vorrei chiederti scusa - continuò
- Oh, il mio uomo - lo abbracciò il bassista - ti voglio bene fratello - disse
Gli altri li guardavano inteneriti, Viky e Jinxx ora stavano più vicini, lui aveva una mano su una spalla di lei e sorridevano mentre guardavano la scena davanti a loro.
Christian cingeva le spalle di Gwen che gli cingeva la vita.
Nulla poteva andare male... La strega se n'era andata, il Natale si avvicinava, le feste, i regali... Andy e Ashley avevano fatto la pace... Tutto era perfetto...
 

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Capitolo 21
*** Alberi natalizi ***


Alberi natalizi
 
 
Passarono molti giorni:
- Oggi dobbiamo fare l'albero di Natale - disse Christian
- Si, è vero - rispose Jinxx
- E va bene - fece Jake
- Chi mi aiuta ad andarlo a prendere? - chiese
- Vengo io - si propose Andy
Entrambe entrarono nella cantina e presero l'albero e gli addobbi entrando carichi di roba in casa
Aprirono l'albero
- Oh no - disse Christian
- Cosa c'è? - chiese Ashley avvicinandosi
- Guarda - rispose
L'albero era completamente distrutto
- O merda - rispose il bassista
- Dai, ne andiamo a comprare un altro - disse Andy
In mattinata scese con Ashley e Gwen andò con loro.
Comprarono un albero non troppo alto, ma pieno di rami
Uscirono soddisfatti, Andy sbiancò quando davanti si trovò... Juliet, era insieme ad un ragazzo e stavano mano nella mano:
- Vedo che non sta male - disse sospirando
- E dai Andy... Non te ne fregare - disse Ashley dandogli una pacca sulla spalla - insomma, siamo sotto Natale e non puoi stare male - continuò
 
Tornarono a casa, una volta li aprirono l'albero e cominciarono a decorarlo con ghirlande, lucine e palline colorate, alla fine mancava solo la stella:
- Chi mette la stella? - chiese Andy
- Be, penso che la dovrebbe mettere Gwen - risponde Ashley  
Senza preavviso la alzò da terra e e la face sedere sulle sue spalle, lei allora appoggiò la stella sulla punta dell'albero
- Okay, ora però falla scendere! - disse Andy
Il bassista si abbassò, a questo punto fu il vocalist a prenderla in braccio, facendola poi scendere a terra
- Accendiamo le luci! - disse Christian
Jake prese l'interruttore e accese le lucine.
Un wow generale uscì dalle bocche di tutti i presenti, Jinxx circondava le braccia di Viky che ormai era abituata ai suoi abbracci e ormai non era più rigida, ma si lasciava andare alle sue dolcezze di sempre.

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