Mikesnù l'onnibassiscente

di I am in love with a train
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La chiamata divina ***
Capitolo 2: *** Tutti allo zoo!!!! ***
Capitolo 3: *** Il mio amico esorcista ***
Capitolo 4: *** La vendetta del Mulino Bianco ***
Capitolo 5: *** Vasi Ming innocenti ***
Capitolo 6: *** Un manicomio come dimora ***
Capitolo 7: *** Ognuno ha il suo sogno nel cassetto... ***
Capitolo 8: *** Non c'è bisogno dello psicologo, basta il gattino ***



Capitolo 1
*** La chiamata divina ***


Allora...questa cosa è nata mentre disegnavamo Mike: alla fine era unsito un tizio che sembrava avesse tante braccia e io ho ovviamente pensato: "Quello è Miksnù ed è onnibassiscente!" e poi ho scritto questa roba.
Buona lettura e spero vi piaccia.


Billie Joe se ne stava rannicchiato dietro la tenda, sicuro che lì nessuno l'avrebbe trovato. Mise la testolina fuori per sbirciare oltre la porta, in corridoio: ancora nessuno. Subito dopo Trè balzò fuori di colpo. Spaventato il moro ritrasse la testa di colpo pregando che il batterista non l'avesse visto; nascose il viso nelle ginocchia trattenendo il respiro e cercando di fare meno rumore possibile. Sfortuna volle però che il perspicace (?!) Trè avesse colto il movimento della tenda alle sue spalle ed ora si stava avvicinando per controllare. Il vocalist sentì dei passi avvicinarsi a lui e subito capì che restare dietro la tenda era inutile; prese un grosso respiro, poi si fiondò fuori urlando istericamente. Subito il batterista prese a rincorrerlo fuori dalla porta maledicendolo in 17 lingue diverse mentre il nanetto si lanciava giù dalle scale.                                                                                       
-Dove scappi nano adesso ti prendo!!!!-gli urlò cercando di correre più veloce.                                                                                                                                                                                 
 Billie lanciò uno sguardo alle sue spalle giusto per vedere Trè avvicinarsi sempre di più; ma quando si girò era ormai troppo tardi: fece appena in tempo a vedere Mike correre a pochi centimetri da lui diretto verso la toppa (ovvero la poltrona di velluto fucsia che Billie gli aveva regalato per il compleanno) che gli fu addosso e lo travolse facendo stramazzare entrambi per terra.

Luce, tanta luce. un'immensa distesa di luce bianca che costrinse il vocalist a socchiudere gli occhi.                                                                                                                               
  -Trilly!- una voce profonda risuonò nella stanza.                                                                                               
-Ehm...veramente io mi chiamo Billie...- si azzardò il moro.                                                                          
-Quindi tu non sei la fatina di Peter Pan?- chiese la voce.                                                                              
-Ehm...veramente no, cioè, un volta mi sono vestito de Trilly a carnevale ma non penso che conti-                                                                                                                                
-E allora tu chi saresti?-                                                                                                                                               
-Billie Joe Armstrong nonchè frontman dei Green Day e vocalist più figo della Terra!- rispose Billie stimandosi tutto per le parole appena pronunciate.                                                                                                                                                              
-Ma vaffanculo a quel postino che mi ha dato l'indirizzo sbagliato! vedi a andare a fidarsi dei mortali! Comunque vai bene anche tu, tanto uno vale l'altro...- disse la voce.                                                                                                                              
-Ehi guardi che io non sono uno qualunque!-replicò il moro, offeso.                                                 
-Sarà come dici tu...COMUNQUE! Tu sei stato scelto da me, la Dea Mikesnù per essere il capostipite della mia stirpe di fedeli!!!-tuonò la voce con fare solenne.                                                                                                                                           
-Wow davvero?! chebellochebellochebello!!!! ma.......cosa dovrei fare?- chiese il vocalist che non stava più nella pelle.                                                                                              
-Dovrai costruire un templio immenso! Con corna di karibù e pelliccia di ornitorinco e dovrai convertire l'umanità alla mia religione! Ti vestirai di cosa ti offre la natura e celebrerai il sacro rito ogni giorno! Sei pronto per accettare questo incarico?-                                                                                                                                                  
 -Si...-mormorò Billie con lo sguardo perso nel nulla. Quella cosa lo faceva sentire dannatamente importante e contribuiva ad aumentare il suo già smisurato egocentrismo.                                                                                                                                 
-Bene! Anche perché se non avessi accettato avrei potuto rivelare al tuo amico, non quello grasso, quell’altro, cose spiacevoli sul tuo conto…-                                            
-....Cosa…?-domandò il vocalist destato improvvisamente dai suoi pensieri sul dominio del mondo e su…ehm…lasciamo stare su cos’altro!                                                                  
-Oh niente nulla d’importante! Ma ora io ti devo lasciare mio prediletto e che la fortuna sia con te!-

-Billie svegliati!-                                                                                                 
 -Mike ma non è che magari è morto?-                                                                  
 -Non dirlo neanche per scherzo Trè! Senza di lui la mia vita non avrebbe più senso, senza il suo sorriso che mi illumina le giornate e il suo fare da bambino e…-                                   
  -Sì Mike abbiamo capito, anche se non ci fai una dichiarazione d’amore così su due piedi va bene lo stesso!-                                                                            
 -Ma Trè tu non capisci io gli voglio tanto be…-                                                           
 -HO AVUTO UNA VISIONEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-il discorso fra i due fu interrotto dell’urlo di Billie che si era improvvisamente svegliato ed era balzato in piedi.                                                                              
 -EH?????!!!!!!!-strillarono in coro gli altri due guardando con fare molto interrogativo l’amico.                                                                             
  -Ero tipo in una stanza e c’era taaaaaanta luce e tipo c’era una voce che tipo mi ha detto che lei era la Dea Mikesnù e che io ero il capostipite della sua stirpe di fedeli!!!!!!- raccontò con enfasi il vocalist ripetendo le parole della Dea, nonostante non avesse la più pallida idea di cosa significasse “capostipite” ne tantomeno “stirpe” e “fedeli”.                                     
  -OH-MIO-SANTISSIMO-DIO, quella botta in testa ti ha fatto VERAMENTE male!-disse il bassista preoccupato mentre si avvicinava all’amico.                                     
-No Mike io sto benissimo! Ti assicuro che l’ho sentita davvero quella voce, non sto scherzando!-ribattè il moro.                                                                             
 -Non ti preoccupare Billie è tutto finito adesso ci sono qua io…-gli disse il biondo mentre lo abbracciava.                                                                      
  -No Mike ti ho già detto che sto bene…!-
Rassegnatosi all’evidenza Mike lasciò andare il nano continuando però a fissarlo con uno sguardo comprensivo.
-Non ti avevo mica detto di lasciarmi….-borbottò Billie deluso dal fatto che quell’abbraccio fosse durato così poco.
Il biondo allora si girò nella direzione di Trè con uno sguardo tipo: “e adesso che cazzo facciamo?” ma ricevette come risposta dal batterista solo una scrollata di spalle. Poi però nella piccola (e quasi inesistente) mente perversa (ma mai quanto quella di Billie) di Trè balenò un’idea, secondo lui, altamente geniale.
-Mike ho un’idea!!!! Allora: improvvisiamo una danza tribale per despiritare Billie e se non funziona chiamiamo un esorcista e se non funziona ancora rinchiudiamo Billie in una cella di isolamento per 50 anni e se non funziona ancora gli diamo fuoco e poi seppelliamo le sue ossa anzi no le trituriamo e le spacciamo per zucchero e poi apriamo un’azienda di zucchero e diventiamo ricchissimi ma poi dobbiamo ingaggiare dei serial killer per uccidere tutte le persone e fare dello zucchero con le loro ossa e…-
-Trè è davvero un’idea geniale ma non fa al caso nostro grazie-tagliò corto il bassista trovando la storia alquanto raccapricciante.
-Ho capito che me la dovrò cavare da solo...-sospirò rassegnato Mike passandosi una mano sulla fronte.
-Mikey…..mi porti allo zoo….?-la domanda del vocalist interruppe i pensieri del biondo ma allo stesso tempo gli fornì una soluzione.
“Ma certo io lo porto allo zoo, lui si distrae un po’ e poi dimentica tutto come fa di solito” pensò.
-Allora Mikey mi ci porti…..?-
-Certo che ti porto allo zoo andiamo, su!!!-rispose il bassista prendendo in braccio il moro e dirigendosi con lui verso la porta di casa. Dopo averlo sistemato sul sedile di fianco al posto di guida e avergli allacciato la cintura il biondo salì in macchina e partì. 
        

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Capitolo 2
*** Tutti allo zoo!!!! ***


Arrivati allo zoo i due parcheggiarono e pagarono il biglietto d’entrata (spacciando Billie per un dodicenne in modo che pagasse l’entrata ridotta).
-Scusi signora voi avete dei karibù in questo zoo?-domandò Billie sporgendosi oltre il bancone per guardare in faccia alla donna.
-Sì certo che li abbiamo sono nel settore ovest prendete pure quel sentiero là in fondo-rispose lei gentilmente indicando un punto non ben definito alle spalle dei due.
-Ok grazie tante!-e detto questo il vocalist scappò via costringendo Mike a corrergli dietro per non perderlo di vista.
Arrivati al recinto dei karibù i due rimasero per un po’ a fissare estasiati gli animali che correvano felici nei prati verdi e rigogliosi mentre saltavano e davano sfoggio dei loro manti pregiati quando una dolce vocina distrasse il biondo dai suoi pensieri sull’origine dell’universo (e sul culo di Billie).
-Signore, ho perso la mia mamma….-piagnucolò una piccola e dolce bambina indifesa tirando leggermente la maglietta del bassista.
-Awww….ti aiuto io a cercarla piccolina, andiamo, su- si offrì lui prendendola in braccio.
I due fecero appena in tempo a girarsi che la madre della bambina apparve dietro l’angolo, un espressione preoccupatissima dipinta sul volto.
-Tesoro mio eccoti!!!!!!!-urlò correndogli incontro e strappando violentemente la bambina dalle braccia di Mike.
-Piccola mia ma cosa ci fai con questo maniaco!!!-la signora si sfilò la borsa dalla spalla e cominciò a prendere a borsettate lo sfortunato.
-Ahia!!! Signora!! Signora la smetta lei mi ha frainteso!! Io intendevo solo aiutare sua figlia!!-cercò di spiegare il povero Mike cercando di proteggersi dai colpi che la signora continuava a infliggergli.
-Vattene…tesoro tappati le orecchie…brutto stronzo di merda e non cercare più di fare del male alla mia bambina!!!!-
-Ma signora…!-
-Ho detto vattene!!!!!!!-strillò la donna acutizzando l’ultima vocale.
-D’accordo, d’accordo andiamo via Billie!-si arrese il bassista voltandosi e cercando con lo sguardo l’amico.
Con suo grande terrore non lo trovò e lo vide invece all’interno del recinto dei karibù intento ad inseguirli brandendo un coltello con sguardo sadico.
-Oh Santa Maria Vergine Madre che cazzo ci fai lì dentro Billie!!!-imprecò il biondo fuori di sè.
-Devo scuoiare i karibù per costruire il tempio della Dea!!!!-rispose il moro voltandosi in direzione dell’amico il quale, osservandolo, poté constatare la sua completa follia.
-Billie per favore esci da quel cazzo di recinto e piantala di fare lo scemo!!!-
-Ma Mike tu non capisci io sono stato scelto come primogenito della sua stirpe e tocca a me ad adempiere al compito di costruire il tempio!!-urlò di rimando il vocalist cercando di accoltellare il karibù più vicino a sé. L’animale si scansò velocemente e reagì incornando Billie e facendolo volare oltre la recinsione per poi cadere rovinosamente a terra. Il biondo si affrettò a raggiungerlo preoccupato del fatto che avrebbe potuto essersi fatto male.
-O Mio Dio Billie ti sei fatto male rispondi!!!!-Mike si inginocchiò di fianco all’amico rannicchiato per terra.
-Mikey mi ha fatto la bua……-mugugnò il vocalist prima si scoppiare a piangere.
-Sshh…dai vieni qui non è niente….-il bassista lo strinse a sé nel tentativo di rassicurarlo.
Con un Billino ancora piagnucolante fra le braccia il biondo si diresse verso l’uscita dello zoo. Arrivati alla macchina lo sistemò sui sedili dietro e ripartì alla volta di casa.
Ma le sventure non erano ancora finite per i due poveri innamo…..ehm amici perché a casa li attendeva una “sorpresa” organizzata dal loro carissimo Trè….

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Capitolo 3
*** Il mio amico esorcista ***


Arrivati davanti alla porta di casa il biondo tentò disperatamente di aprirla con una mano mentre con l’altra era impegnato a sorreggere il dolce peso di Billie che sembrava non avere alcuna intenzione di staccarsi da lui.
Dopo innumerevoli tentativi Mike riuscì finalmente nella sua missione impossibile e spalancò la porta con un calcio, stremato. La casa era molto silenziosa, strano, dato che l’ultima volta che avevano lasciato da solo Trè aveva quasi distrutto la casa perché, a sentire lui, si era arrabbiato dopo che la gallina Rosita del mulino bianco (non si sa bene come fosse riuscito ad entrarne in possesso) l’aveva battuto a scacchi.
Dopo aver costretto il bassista a salire le scale con lui in braccio il moro si decise finalmente a scendere e zampettò via contento come se nulla fosse.
Il saltellare del gaio e giovine (?!) ragazzo fu però interrotto dall’arrivo di Trè che gli si piazzò davanti con un’espressione che non prometteva nulla di buono dipinta sul volto.
-Ciao Billie, vieni un attimo con me che ti devo dare un regalo…-gli disse con fare minaccioso del quale ovviamente Billie non se ne accorse minimamente.
-Uh che bello shi!!-
-Però devi chiudere gli occhi perché è una sorpresa-
-Ok!-il vocalist si lasciò condurre nella camera di Trè il quale, dopo aver aperto la porta, se la richiuse subito a chiave alle spalle.
-Allora Trè dov’è il mio rega…..-il batterista gli tolse la mano dagli occhi permettendo a Billie di vedere l’orrore che gli si parava davanti: a la stanza era buia, illuminata soltanto da alcune candele che andavano a formare un cerchio sul pavimento, all’interno del quale era dipinto un pentacolo; in un angolo si intravedeva appena la sagoma di una figura incappucciata intenta ad armeggiare con qualcosa nascosto dall’ombra.
-Aiuto Mi……!-l’urlo del moro venne soffocato dal fazzoletto che gli fu avvolto intorno al viso.
-Billino caro ti presento il mio amico esorcista, sai lui è qui per aiutarti…-gli rivelò il batterista indicando con un gesto vago l’uomo nell’angolo nella stanza.
-Piuttosto tu, hai finito con quel coso?-
-Macchè questa gallina non vuole stare ferma!!-replicò l’esorcista con fare nervoso. Nel frattempo la gallina era riuscita a scappare rivelando a tutti la sua identità.
-R…m…hi…a!!(Rosita!!)-tentò di urlare il povero Billie che, da quando la gallina si era stabilita a casa di Mike, si era molto affezionato a lei.
-Così impara a battermi a scacchi!!!-                                                                
-Gallina o no adesso procedi, su!-tagliò corto Trè dando così inizio al rito satanico che avrebbe dovuto despiritare il povero e indifeso vocalist.
 
Nel frattempo Mike era disteso sul letto di camera sua, stremato dopo aver portato Billie in braccio su per le scale. Stava beatamente ascoltandosi uno dei suoi vecchi dischi in vinile ignaro degli orrori che stavano succedendo nell’altra stanza. Ad un certo punto però gli scappò la pipì e, svogliatamente, si alzò dal letto diretto verso il bagno, dove avrebbe potuto liberarsi di quella fastidiosa sensazione che lo aveva distratto dal suo “magico mondo della musica”. Mentre camminava interrogandosi sul perché l’uomo deve pisciare (domanda che, almeno una volta, ci siamo fatti tutti) la sua attenzione venne attirata da degli strani rumori provenienti dalla stanza di Trè. Svogliatamente aprì la porta per controllare in quale pazzia fosse coinvolto il batterista ma davanti a sé trovò ben altro: il povero Billie Joe era stato legato e imbavagliato e ora giaceva contorcendosi al centro di un simbolo che il bassista riconobbe come appartenente a un rito satanico, di fianco al moro una figura incappucciata recitava formule in una lingua sconosciuta accompagnando il tutto con gesti teatrali.
Scioccato, il bassista cercò con lo sguardo Trè, trovandolo in piedi in una angolo buio intento ad osservare interessato la scena.
-Oh ciao Mike, mi dispiace di averti disturbato-lo salutò il batterista come se nulla fosse, come se nessuno stesse per fare del male al povero e indifeso Billino disteso per terra.
-Che cazzo state combinando qui dentro e chi è quell’uomo di fianco a Billie!!!!!!!!!!!!-urlò fuori de sé il biondo tentando di darsi una spiegazione per tutto quello che stava succedendo.
-Oh intendi lui? E’ il mio amico esorcista, l’ho chiamato perché ho pensato che avrebbe potuto darci una mano con Billie-rispose con fare non curante Trè.
-Esorcista, Mike; Mike, esorcista-
-Ma dico Trè, che cosa ti è saltato in mente!!!!!! Lo sai che Billie è una persona sensibile non ti passa neanche per l’anticamera del cervello che in questo modo potresti traumatizzarlo a vita??????!!!!!!!-
-Lo supererà non ti preoccupare…-
-Tu sei tutto matto!!!! Piuttosto come ti senti Billie cosa ti hanno fatto???!!!!-Mike corse a soccorrere il nano che implorava disperatamente aiuto con lo sguardo, le guance rigate dalle lacrime che continuavano imperterrite a scorrergli sul viso.
Il biondo si inginocchiò affianco a lui, slegandogli il fazzoletto che fino al quel momento gli aveva impedito di parlare.
-Mikeeeeeee!!!!!!! Ti prego aiutami quei due mi vogliono uccidereeeee!!!!!!-pianse il moro scosso da violenti singhiozzi.
-Non ti preoccupare adesso ci sono qui io-cercò di rassicurarlo il bassista mentre lo slegava.
Quando Billie fu finalmente libero si lanciò addosso a Mike avvinghiandosi a lui e nascondendo il viso nella sua spalla, bagnandogli la maglietta con le lacrime.
-Dai calmati non piangere è tutto finito adesso…-gli disse con voce pacata il biondo mentre gli accarezzava i capelli corvini per tranquillizzarlo.
-Ho avuto tanta paura Mikey!!!!!!!-
-Shh…dai su non fare così nessuno ti farà più del male adesso, VERO TRE’??-il bassista sottolineò le ultime due parole voltandosi verso l’amico.
-Uhm….cosa? Si!!!-il batterista fu preso alla sprovvista e nascose in fretta dietro la schiena il blocknotes dove già stava progettando il prossimo atroce piano per despiritare il moro.
-Mh….io ti tengo d’occhio….-affermò Mike dirigendosi verso la porta della camera con Billie in braccio. Non fece in tempo però a varcarla che una losca figura gli si parò davanti, impedendogli di uscire.              

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Capitolo 4
*** La vendetta del Mulino Bianco ***


-E tu chi cazzo saresti??!!!!-strillò il biondo stufo di avere continuamente persone sconosciute che vagavano per la casa, anche se la maggior parte delle volte erano “amici” che si portava a casa Trè quando era completamente ubriaco.
-Yo soy Antonio Banderas y vengo dal Mulino Blanco!! Dov’è la mia Rosita??-si presentò il non più sconosciuto facendo irruzione nella stanza.
Alla vista di quell’uomo il batterista divenne improvvisamente serio.
-Tu….pensavo di averti fatto fuori….-sibilò.
-E invece no soy ancora aquì!! Y consegname Rosita!!!-
-Giammai!!!!!!!!!-Trè prese in braccio la gallina e corse fuori dalla stanza prendendo alla sprovvista Banderas.
-Dove vai???!!!! Torna aquì!!!!!!!!-sbraitò lanciandosi all’inseguimento del batterista.
Il bassista, che aveva assistito abbastanza sconvolto a tutta la scena, alzò gli occhi al cielo, ormai abituato ai continui litigi di Trè con persone provenienti dai più disparati paesi. Sbuffando si diresse in camera sua con Billie, ancora scosso dai tremiti, dove avrebbe potuto godersi un po’ di meritato riposo.
 
Nel frattempo di sotto si scatenava l’inferno.
-Torna aquì bastardo!!!!!-urlò Banderas inseguendo Trè attorno al tavolo lanciandogli dietro flauti del Mulino Bianco tirati fuori da chissà dove.
-Mai Rosita è mia!!!!-il batterista contrattaccò servendosi dei biscotti al cioccolato che aveva preparato il bassista quella mattina.
-No es verdad!!! Ridammi la mia gallina!!!-l’uomo saltò sul tavolo parandosi davanti a Trè, impedendogli di scappare.
Il batterista cercò disperatamente di fuggire ma fu bloccato dalla mano di Banderas che lo prese per il colletto della maglietta.
-Dammi la mia Rosita-sibilò fissandolo negli occhi.
Il batterista deglutì rumorosamente visibilmente spaventato dalla piega che stava prendendo al situazione ma non accennò a lasciare la gallina che teneva fra le braccia.
-Ho detto dammela-Banderas alzò un pugno pronto a scagliarlo sul bel visino (?!) di Trè.
Stava per colpirlo quando il batterista terrorizzato si arrese e lasciò andare Rosita, permettendogli di tornare dal suo originario padrone.
-Ti prego però non farmi del male!-lo supplicò coprendosi il viso con le mani.
-Rapisci otra volta Rosita y te spacco la faccia-
-Aahhhh!!!-
-Bien yo me ne vado-annunciò Banderas dirigendosi verso la porta.
Stava per uscire quando si girò di scatto con un sorriso stampato sulla faccia.
-Adios y mangiate le merendine del Mulino Bianco, fresche e genuine col cioccolato che preparo ogni giorno-e detto questo si dileguò.
 
Intanto in camera di Mike…..
-Allora Cappuccetto Rosso non seguì il consiglio della mamma e andò nella foresta-Mike lesse le ultime righe del libro, fermandosi attendendo l’ennesima domande che l’amico gli avrebbe rivolto.
-Mh….Mike ma non c’erano i pullman quando c’era Cappuccetto Rosso? Se ne prendeva uno non faceva più veloce?-
-Non lo so Billie non è colpa mia se Cappuccetto Rosso era scema e non ci ha pensato-sbuffò il biondo riportando gli occhi sul libro.
-Ma lì incontrò il lupo cattivo che, dopo aver parlato con la bimba si diresse a casa della nonna con l’intenzione di mangiarla…-continuò il bassista.
-Mh….Mike? E se il lupo cattivo viene anche da me per mangiarmi?-
-Billie non esiste il lupo cattivo-
-Ma se invece c’è e mi vuole mangiare?-
-In questo caso gli infiliamo la tua chitarra su per il culo così vedi che gli passa la voglia di mangiarti-
-Ma io ci tango alla mia chitarra!!!!-
-Allora usiamo il mio basso che fa più male-
-Ma….-
-Billie basta-Mike gli lanciò uno sguardo minaccioso.
-Ok….-il moro si allontanò un po’, spaventato.
-Mh…allora…ok ci sono: il lupo arrivò a casa della nonna e, dopo essere entrato fingendosi Cappuccetto Rosso, la mangiò in un sol boccone-lesse ad alta voce Mike.
-Ma Mikey io ho paura che il lupo cattivo mi mangia!-piagnucolò il moro cercando di nascondersi sotto le coperte del letto sotto le quali era seduto.
-Ma quando crescerai tu? Non c’è il lupo cattivo, non esiste, non devi avere paura!!!!-
Il vocalist si nascose del tutto sotto le coperte mugugnando qualcosa di incomprensibile.
-Uff…dai vieni qui vicino a me che leggiamo insieme…-
-Shi!-Billie sorrise soddisfatto e andò ad accoccolarsi sotto il braccio dell’amico.
In quel preciso istante entrò nella stanza Trè, stremato e sporco di marmellata all’albicocca dei flauti.
-Ti sei deciso a ridargli quella gallina?-domandò Mike voltandosi verso il batterista.
-Si….-grugnì quello evitando lo sguardo del bassista.
-E dai era solo uno stupido pollo!!-
-Ma almeno poteva lasciarmi il tempo di prendermi la rivincita a scacchi!!-
-Ma io mi chiedo: ok che sei scemo, ma come hai fatto a farti battere da una gallina?-
-Mike non mettere il dito nella piaga per favore!!!-
Fra i due calò un attimo di silenzio, interrotto poi dalla domanda di Trè.
-Che state facendo?-
-Stiamo leggendo Cappuccetto Rosso, Billie ha insistito tanto perché io gli raccontassi questa storia, ha detto che aveva bisogno di tranquillizzarsi perché qualcuno l’aveva alquanto traumatizzato-spiegò il bassista rivolgendo l’ennesima occhiataccia al batterista.
-Mamma mia sempre a criticare tu!! Io almeno ci ho provato a trovare una soluzione!!-replicò seccato Trè.
Nel frattempo il moro era rimasto tutto il tempo in silenzio, maledicendo Trè e la sua capacità di arrivare sempre nei pochi momenti in cui il bassista si lasciava andare a qualche dimostrazione d’affetto.
-Bhe allora hai intenzione di startene lì impalato a guardarci per tutto il tempo??-sbottò dopo un po’ Mike, infastidito dallo sguardo de Trè fisso su di lui.
-Uhm…..posso stare anch’io qua con voi?-
-Dai vieni, basta che ti schiodi di lì-
-Ma Mike…!-lo contraddisse il vocalist stizzito.
-Cosa c’è?-
-Io pensavo di poter rimanere un po’ da solo con te…-mugugnò Billie facendo gli occhioni dolci.
-Bhe si da il caso di no!-Interruppe Trè buttandosi di pancia fra i due e sconquassando il letto.
-Vattene!!-strillò il moro.
-No!-
-Invece sì!-
-Invece no!-
-Ma tu sei scemo e non capiresti una singola parola della storia!-
-Mai scemo quanto te!-
-Vattene monopalla!-
-Nano schifoso!!-
-Pervertito!!-
-Parla quello che di notte si sogna Mike nudo! Ehm…cioè…-il batterista si rese conto troppo tardi di quello che aveva detto.
-Che cosa…?!-il bassista si voltò prima verso Billie poi verso Trè chiedendo spiegazioni.
-Trè io ti ammazzo!! Mi avevi promesso che avresti tenuto la bocca chiusa!!! Nel senso….io…cioè…-Billie arrossì violentemente sotto lo sguardo interrogativo del biondo.
-Ehm…Mike…ti posso spiegare….Trè non intendeva che io…..insomma….cioè….-tentò di giustificarsi col solo risultato di cadere nell’imbarazzo più totale.
-NON-VOGLIO-SAPERE-OLTRE-lo zittì secco il bassista tenendo lo sguardo fisso davanti a sé.
-Mike…..?-si azzardò timidamente il moro mettendosi nella sua visuale.
-Fuori-da-camera-mia-entrambi-adesso-ordinò Mike senza fare una piega.
-Ma Mike….!-
-A-DES-SO-scandì il biondo con l’aria di uno che stava per esplodere.
-Ok, ok!!!-il vocalist saltò giù dal letto terrorizzato e corse frettolosamente fuori dalla camera seguito da Trè.

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Capitolo 5
*** Vasi Ming innocenti ***


-Frank Edwin Wright III io ti uccido!!!! Cazzo me l’avevi promesso!!! Cosa penserà Mike di me adesso!!! Non mi farà mai più dormire con lui, avrà schifo solo anche ad avermi vicino!!!-esplose Billie lanciando i cuscini del povero divano per tutto il soggiorno nel tentativo di colpire il batterista che cercava di nascondersi dietro il mobilio della casa.
-Billie mi dispiace è stato un incidente non ho pensato prima di parlare!!-
-Tu non pensi mai prima di parlare!!!! Anzi tu non pensi punto!!!-il vocalist aveva finito i cuscini ed era passato alla collezione di vasi Ming di Mike che scagliava con quanta forza aveva in corpo.
-Però anche tu che vai a fare certi sogni….-aggiunse Trè coprendosi già il volto con un braccio in attesa dell’ira funesta che lo avrebbe colpito.
-Perché vogliamo parlare dei tuoi di sogni?? E poi non è colpa mia se Mike è bello nudo!!-replicò il moro scagliando un povero vasetto Ming che finì per infrangersi sulla parete opposta, a pochi centimetri dal viso del batterista.
-Bhe su questo non hai tutti i torti…-
-COSA???!!!!! Adesso non proverai a rubarmelo spero!!!! Mike è mio punto, può amare solo me!!-
-Billie ma lui non….oh ciao Mike!-Trè si bloccò a metà della frase per salutare il bassista che ora osservava la scena dal gradino più alto delle scale.
-Che cavolo state combinando voi due e….OH-MIO-DIO I MIEI VASI MING!!!!!!!!!!-il biondo corse disperato giù per le scale chinandosi per terra a raccogliere quello che rimaneva della sua collezione.
-Ehm….scusa Mike….-mormorò il vocalist posando sul tavolino di fianco a lui l’unico vasetto sopravvissuto.
-Ah ne è rimasto almeno uno!!!!-disse il bassista afferrandolo con aria possessiva.
-Ehm…Mike?-
-Andiamo via piccoli miei, vi aggiusterò tutti non vi preoccupate, non permetterò più a nessuno di farvi del male…-Mike si allontanò chinato a quattro zampe, guardandosi in giro con l’espressione di uno che non è proprio sano di mente.
-Oddio-Billie era abbastanza scioccato.
-Non trovi anche tu che somigli un po’ al Gollum del Signore degli Anelli?-rispose invece il batterista con fare pensoso.
-Io…cioè Trè: ma tu pensi mai qualcosa che non rasenti l’idiozia più pura?-
-E tu fai mai qualche sogno che non sia a dir poco indecente?-
-Aahhh!!! Vabbè io vado di sopra a vedere come sta Mike…-detto questo il moro si avviò velocemente su per le scale.
Arrivato davanti alla porta della camera di Mike il vocalist bussò timidamente un paio di volte.
In tutta risposta ricevette solo un grugnito proveniente dall’interno della stanza.
-Ehm Mike sono io, Billie, scusami per prima…-disse il più piccolo azzardandosi ad aprire leggermente la porta per sbirciare all’interno della camera.
-Posso entrare….?-chiese timidamente facendo capolino con la testa nella stanza.
Il biondo annuì impercettibilmente preso com’era ad incollare l’ultimo pezzetto di un povero vasettino Ming che aveva dovuto subire l’ira funesta del vocalist, ma gli bastò esercitare troppa pressione con la mano che questo andò nuovamente in frantumi.
-Guktbdryxirbyydfh!!!!!!!!!!!!!!-urlò il povero bassista sull’orlo di una crisi di nervi.
-Oh…mi dispiace…se vuoi posso darti una mano io…-il moro si inginocchiò affianco all’amico cominciando a rimettere insieme i cocci dell’innocente vasetto; dopo qualche tentativo riuscì finalmente ad aggiustarlo.
-Tieni Mike….ho fatto….-Billie porse la sua opera (?!) all’amico, in attesa di una sua reazione.
-Mh…grazie…-Mike continuava però a mantenere un atteggiamento piuttosto distaccato nei suoi confronti, cosa che fece sentire il moro tremendamente in colpa.
-Mikey ti prego scusami…-
Il biondo si voltò verso di lui, incontrando il suo sguardo da cucciolo bastonato. Con uno sforzo immane riuscì a resistergli e tornò ad occuparsi di un altro povero vasetto.
-Bhe allora io vado…-sconfortato il vocalist si diresse gattonando verso l’uscita.
Al vederlo allontanarsi il bassista fu preso da un moto di tenerezza nei suoi confronti e si convinse di poterlo perdonare, in fondo non aveva poi fatto chissà cosa.
-Billie non te ne andare dai…-
Il moro si voltò in direzione dell’amico speranzoso.
-Ehi ehm…forse ho esagerato prima…-
-Allora mi perdoni?-
-Certo, dai vieni qui-il biondo gli sorrise allargando le braccia.
Billie stava per gettarsi nel suo abbraccio quando la porta si spalancò improvvisamente prendendolo in pieno e facendolo sbattere contro il muro.
-MIIIIKEEEE!!! FRANK EDWIN WRIGHT III HA FAMEEE!!!- sulla soglia della camera comparve Trè  con fare solenne.
-Qualcuno mi aiuti!!-tentò di gridare il moro, schiacciato fra la porta e la parete.
Il batterista diminuì un poco la pressione sulla porta permettendo al vocalist di strisciare fuori trascinandosi a fatica verso il bassista.
-Bhe? Cosa ci fai ancora lì? Corri a prepararmi la cena!!-ordinò Trè voltandosi con fare altezzoso verso Mike.
-Trè ma sei diventato scemo?? Cioè, più scemo di quanto lo eri già??-Mike pareva piuttosto perplesso.
-No, stavo solo guardando un film e mi è venuto un piccolo complesso di superiorità ma adesso è tutto passato. Comunque, scendiamo a mangiare che sto morendo di fame?-
-…..Trè tu mi spaventi….vabbè….andiamo giù a mangiare va…-detto questo il biondo si alzò dirigendosi vero il corridoio seguito dal batterista e dal povero Billie Joe privato ancora una volta delle coccole del bassista.
 

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Capitolo 6
*** Un manicomio come dimora ***


ok...scusate...SCUSATEMIIII!!! Lo so che è da una vita che nn metto su un capitolo e avete il diritto di prendremia calci -.-"
Vabbè comunque spero che sta roba qui possa valere l'attesa XD


-Ragazzi è prontoooo!!!-l’urlo del bassista risvegliò gli altri due dallo stato di veglia nel quale erano caduti mentre guardavano CentoVetrine alla TV.
-Chi arriva ultimo è una puttanella!!-Trè si alzò di scatto dal divano mettendosi a correre verso la cucina.
-Ehi non vale aspettami!!!-
Fra i due cominciò una lotta di spintoni e sorpassi fino ad arrivare alla cucina.
-Ehi Billie ti ho battuto sei una putt…!!-SBAAAAMM!!! Il batterista andò a sbattere dritto contro la porta, non essendosi ovviamente accorto che quest’ultima era chiusa, e ora si contorceva in terra con il volto fra le mani.
-Ahhahah visto Trè?? A caval Donato non si guarda in bocca!-esclamò il moro recitando il primo proverbio che gli era venuto in mente cosa che, secondo lui, faceva molto figo.
-Guarda che non c’entra un cazzo idiota!!-gli urlò il batterista, il quale aveva frequentato per ben due giorni un corso accelerato di proverbi; alla terza lezione era stato però cacciato fuori a calci dato che si era presentato ubriaco e aveva improvvisato uno spogliarello sulla cattedra.
-Che cavolo avete combinato ancora?-in quel momento Mike spalancò la porta, allarmato dai rumori molesti che giungevano dal salotto.
-E’ stato lui!!!!-strillò il vocalist appiccicandosi al bassista e indicando l’altro con l’indice della mano sinistra.
Il biondo alzò gli occhi al cielo trascinando i suoi amici in cucina: Trè perché ancora si contorceva a terra, Billie perché sembrava non a vere la minima intenzione di staccarsi da lui.
Dopo aver posato sul tavolo tre piatti di polpette di carne, Mike si sedette a capo tavola.
-Buon appetito-
-Buon appetito Mikey…-rispose Billie rivolgendo all’amico uno dei suoi migliori sguardi da seduttore.
-Che cavolo fai deficiente?-sibilò il batterista tirando un calcio sotto il tavolo all’amico.
-Che ti frega a te?-il vocalist rispose con un altro calcio dando inizio ad una serie di pedate sotto il tavolo che non passò inosservata al bassista che nel frattempo mangiava tranquillamente.
-Ragazzi piantatela altrimenti mi arrabbio-li ammonì. Ma i due non davano segno di volersi fermare, anzi, cominciavano a darsi anche pugni e sberle.
-RAGAZZI BASTA!!-il biondo si alzò in piedi tentando di assumere un atteggiamento più autoritario.
Ma gli altri due continuavano a darsele di santa ragione finendo per terra senza smettere di picchiarsi.
-SMETTETELA SUBITO VI STATE FACENDO MALE!!!!-Mike intervenne riuscendo a fatica a separare i due che ancora si divincolavano scalciando.
-Hai visto Mikey mi picchia!!!!-piagnucolò Billie aggrappandosi al bassista.
-Billie ma anche tu lo stavi picchiando!-
-Non è veroooo!!!!-strillò rompendo i timpani agli amici.
-Ok, ok non è vero, non è vero, ma PER FAVORE non strillare più in quel modo!!-cercò di calmarlo il povero bassista al quale fischiavano le orecchie a causa degli 8000 decibel a cui i suoi poveri timpani erano stati sottoposti.
Il moro sorrise soddisfatto avvinghiandosi a mo’ di koala all’amico.
-No Billie staccati!!-
In tutta risposta l’altro aumentò la presa cominciando a strusciare la testa sul collo del biondo, il quale si mise a fissarlo con aria abbastanza terrorizzata.
-Ehm…Billie che cavolo stai facendo…?-domandò Mike cercando di allontanarlo da sé.
-Mikey me le fai un po’ di coccole?? Guardami sono un micino bellissimo…-il vocalist gli rivolse uno sguardo alquanto inquietante che spaventò non poco il bassista.
-Oh-mio-Dio Billie tu stai male staccati subito da me!!-il biondo riuscì finalmente a scollarsi l’amico di dosso lanciandolo in un punto non ben definito della cucina.
-Miiaaooooo!!!-il più piccolo lanciò un miagolio acutissimo per poi fiondarsi nuovamente verso Mike.
-Oddio Trè scappiamo!!-il bassista corse fuori dalla stanza seguito dal batterista e si chiuse velocemente la porta alle spalle.
Si udì un tonfo sordo seguito da un lamento di dolore, poi il rumore di qualcosa che grattava contro al porta.
-Sta grattando le unghie contro al porta…?-domandò spaventato il biondo, terrorizzato per la fine che avrebbe potuto fare il suo mobilio.
-Mi sa di sì…-
-Oddio e adesso che facciamo? Questo qui mi si è trasformato in un gatto!!-Mike era nel panico più totale.
-Eh bho lasciamolo lì dentro finchè non si calma-
-Ma poverino…-
-Mike è l’unica soluzione possibile-
-….-
-A meno che tu non voglia sopprimerlo…-
-Nooooo!!!-
-E allora lascialo li e andiamo a rilassarci davanti alla TV!!-
I due si gettarono a peso morto sul divano dove rimasero per un tempo non ben definito guardando tutti i più disparati tipi di telenovelas sudamericane, mentre nel frattempo si udivano miagolii e lamenti provenire dalla cucina; dopo qualche minuto di silenzio il biondo decise di alzarsi per andare a controllare le condizioni dell’amico-gatto. Arrivato davanti alla cucina aprì lentamente la porta per sbirciare all’interno: Billie era acciambellato in terra e lo fissava inespressivo, dietro di lui la cucina sembrava apposto, a parte qualche tendina strappata e qualche pentola sparsa in giro, probabilmente lanciata dal moro durante un attacco furioso.
-Ti senti bene adesso?-
Il vocalist annuì continuando a fissarlo coi suoi occhioni verdi spalancati.
-Ti va di venire di là con noi?-
-Mh…ok-
I due raggiunsero il batterista che nel frattempo era presissimo dal tradimento di Ramòn con cameriera dell’albergo.
-Te l’avevo detto Mike che la tradiva!! Era troppo racchia sua moglie!! Invece guarda che gnocca che è la cameriera…-Trè cominciò a sbavare davanti alla televisione.
-Secondo me non è vero, poi Ramòn la tradisce a sua volta con Rosita che però a sua volta deve tradire il marito-disse l’altro sedendosi sul divano imitato dal moro.
-Rosita!! Come la mia gallina…-il batterista divenne improvvisamente triste ripensando a tutti i bei momenti passati con il suo pollo, dalle partite e scacchi ai corsi di pittura per gallina e padrone, potremmo stare qui le ore ad elencare tutto ciò che avevano fatto quei due insieme.
-Oh mamma basta con ‘sto pollo Trè!!! Dimenticalo!!-replicò spazientito il bassista.
-Ma non posso!!Lei è stata tutto per me…-
-Uff…io vivo in una casa di matti…uno che si innamora di una gallina, l’altro che diventa un gatto…-
-Oddio Mike guarda!!! La cameriera in realtà è un uomo!!!!-esclamò il batterista che ormai si stava decisamente appassionando alla telenovela.
-Ma allora Ramòn è gay????-
-SI!! Cioè NO!! Oh mio Dio Mike Ramòn è una donna!!!-
-Ma si può sapere che cavolo state guardando?!-domandò Billie che cominciava a scandalizzarsi di fronte a tutti quei cambiamenti di sesso.
Gli altri due però non lo filavano manco di striscio, presi com’erano in una accesa discussione sulle ambiguità sessuali di tutti i personaggi della telenovela.
-No ma io ti dico che Francisco è una donna!!!-sosteneva Trè.
-Ma no guardalo!!! E’ il personaggio più virile di tuto il telefilm!!-
-I suoi guanti sono troppo attillati per essere virili!!-
-Mi dite cosa state guardando?-il povero Billie cominciava a spazientirsi.
-Noooo è un uomo!!!!-
-Non è vero è una donna!!!!-
-DITEMELOOO!!!!-
-UOMO!!!-
-DONNAAA!!!!-
-EHI VOI DUE, SONO INCINTO!!!!-urlò il vocalist.
Gli altri due ammutolirono all’istante e si voltarono guardandolo con uno sguardo tipo: O__O
-Oh…ora che ho la vostra attenzione mi dite cosa state guardando?-chiese tranquillamente il vocalist ignorando gli sguardi scioccati degli amici.
-B…Billie stai scherzando vero….?-balbettò il biondo.
-Non sei davvero incinto vero???-gli fece eco il batterista.
-Ehm…NO!!! Almeno, penso di no…-Billie stava cominciando a spaventarsi pure lui.
-Meno male ci hai fatto prendere un colpo…-
-Oh…ehm…scusate…cooomunque, mi dite cosa state guardando si o no?-
-Ah bho abbiamo girato dieci minuti fa…il titolo è qualcosa come “L’amor es complicado” o una roba così…-rispose il bassista.
-Eh sfido che è complicato se i personaggi cambiano sesso ogni cinque minuti!!!-esclamò Trè, anche se lui non era proprio la persona adatta a criticare i cambiamenti di sesso, dato che ogni sabato sera si travestiva da donna e andava a fare la lapdancer in un night club locale.
I tre continuarono a guardare la TV per una buona mezz’ora soffermandosi sui canali delle televendite, sperando che ci fosse qualcosa di interessante, ma trovarono solo gente che gli voleva vendere padelle che neanche a tagliarle con una motosega si rompevano, oppure speciali frullatori che facevano un frullato in ben 5,5 secondi, a differenza dei normali frullatori che ce ne mettevano 5,6. Il moro, nel frattempo, stava cominciando ad assopirsi sulla spalla del biondo (cosa che non gli dispiaceva affatto) quando un pensiero attraversò la sua testa vuota (o comunque riempita di pensieri non adatti ad una fanfiction di reting verde quale è questa). Scattò in piedi dirigendosi verso le scale.
-Billie dove stai andando???-l’urlo di Mike giungeva ormai lontano alle sue orecchie.
“Pelle di karibù o no io questo tempio lo devo costruire…” pensò Billie cominciando a frugare nei suoi 8000 armadi in cerca di qualcosa di utile.
 
 
 
 

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Capitolo 7
*** Ognuno ha il suo sogno nel cassetto... ***


-MIIKEEEEE!!!-urlò il moro dal piano di sopra.
-Che c’è??!!!-
-VIENI SUU!!-
-Perché?!-
-VIENI SU POI TE LO SPIEGO!!!-
-OK….arrivo!-detto questo il bassista si alzò dal divano dirigendosi su per le scale per raggiungere il piano superiore.
-Eccomi Billie cosa vuoi?-domandò aprendo la porta della stanza dell’amico.
Sul pavimento erano disseminate montagne e montagne di vestiti, lenzuola, coperte e oggetti di dubbia provenienza, tutti tirati fuori dall’armadio (apparentemente senza fondo) del più piccolo, del quale, però, non c’era traccia.
-Billie…?-
-Sono qui!-esclamò il vocalist comparendo da sotto il mucchio di vestiti.
-AAHHH!!! Oddio Billie non fare mai più una cosa del genere, mi hai fatto prendere un colpo…-il biondo si passò una mano sulla fronte, cercando di riprendersi dallo spavento.
-Oh scusa…-
-Già…comunque cosa volevi da me?-
-Non trovo niente che assomigli alla pelle di qualche animale esotico per costruire il mio tempio!! Mi aiuti a cercare?-
-Ma Billie…lo devi costruire per forza quel tempio…?-
-Ti prego Mikey….-lo implorò il moro facendo gli occhioni dolci più dolci che riusciva a fare.
-Ok cercherò…adesso però tu va’ di sotto con Trè che metto un po’ a posto-
-Ok grazie Mikey!-detto questo Billie zampettò contento giù dalle scale per poi gettarsi di nuovo sul divano di fianco al batterista. Fra i due calò un silenzio rotto poco dopo da un illuminante pensiero di Trè.
-Billie stavo pensando…sai che figata se tu eri davvero incinto?-esordì li batterista voltandosi verso l’amico.
-Ma…che cavolo stai dicendo Trè?! E poi di chi dovrei esserlo scusa?-
-Bhe di Mike mi pare ovvio…-
-Perché scusa?!-
-Guarda che lo so quello che fate…eheheh porcellini…-
-Trè ma sei fuori io e Mike non abbiamo mai fatto nulle del genere!!!!-
-Però ti piacerebbe ammettilo-
-M-ma Trè che discorsi sono?!!-
-Ammettilo-
-Bhe ehm…-il moro arrossì vistosamente provocando una fragorosa risata del batterista.
-Billie Joe sei proprio un pervertito ahahahah!!!!-Trè era piegato in due sul divano dal ridere.
-Trè smettila!!! E poi ognuno ha il suo sogno nel cassetto…-
-AHAHAHA oh mio Dio hai detto “sogno nel cassetto”??!!! AHAHAHAH mi fai morire Billie!!!-il batterista, se possibile, rideva ancora di più.
-Io…cioè tu…t-tu non sai cosa si prova a stare fra le braccia di Mike perché sei troppo stupido per comprendere una cosa del genere!!! -il più piccolo tentò di difendersi col solo risultato, però, di mettersi ancora più in ridicolo.
-Oh ma guardate che nanetto sentimentale e romantico che abbiamo qui!!-ormai Trè si stava divertendo come un matto a prenderlo in giro, godendosi ogni volta la sua espressione imbarazzata e arrabbiata allo stesso tempo.
Fortunatamente, prima che il più piccolo potesse tirare giù tutti i santi del cielo per imprecare contro Trè il biondo fece la sua comparsa sulle scale con una familiare coperta blu fra le braccia. Infatti, dopo aver cercato ovunque nella sua stanza e in quella dell’amico, (non osando però avventurarsi in quella di Trè per paura degli orrori che ci avrebbe potuto trovare) non aveva trovato altro che l’amata copertina di Billie, che si era ripromesso di spacciare per la pelle di qualche animale esotico, confidando nell’ignoranza dell’amico in materia (e nella sua stupidità).
-Ehm…Billie guarda che bella pelle che ti ho trovato!-esclamò poco convinto mostrando la coperta al vocalist il quale si avvicinò curioso, mettendosi a scrutare l’oggetto da ogni possibile angolazione.
Facendo questo il piccoletto si sentì molto figo, pensando di assomigliare a uno dei poliziotti di C.S.I., mentre invece sembrava più un babbuino nella stagione degli amori. Dopo qualche minuto di attenta osservazione rivolse uno sguardo perplesso a Mike, il quale continuava a sorridergli in maniera un po’ inquietante.
-Mike ma…questa è la mia copertina blu…-
-Noo!! Billie questa è una pregiatissima pelle di…ehm…ornitorinco del Guatemala!!-
-Ma Mike gli ornitorinchi non sono blu!-era informato il nanetto.
-Certo che sono blu Billie dovresti guardarli più attentamente la prossima volta!-
Il moro lo fissò per un po’ incerto per poi avvicinarsi a lui abbracciandolo affettuosamente.
-Se lo dici tu Mikey allora ci credo! Grazie per avermi trovato una pelle così rara!-
-Non c’è di che piccolo!-il bassista gli scompigliò teneramente i capelli tirando un sospiro di sollievo.
-Adesso vai a costruire il tuo tempio da bravo Billie!!-gli disse allontanandolo da sé.
-Va bene!!-Billie zampettò giù per le scale tutto contento, raccolse alcuni arnesi, si sistemò in un angolo del soggiorno e si mise al lavoro.
Mike allora si diresse verso il divano, ignorando il fatto che Trè lo stesse guardando molto male, e si sedette nuovamente di fianco a lui.
-Mio Dio Mike ma quel nanetto è davvero scemo!!-sussurrò il batterista sconcertato.
-Trè per favore non mi fare sentire più in colpa di quanto mi senta già adesso…-lo zittì bruscamente l’altro prendendo il telecomando dal bracciolo del divano.
I due trascorsero la serata guardando un documentario sull’accoppiamento delle balene rimanendoci un poco scandalizzati, mentre il moro, preso com’era nella costruzione del suo tempio, non proferì parola per tutto il tempo.
Al termine dello scioccante documentario un sonoro sbadiglio fece capire al biondo che era ora di andare a letto; a guardò l’orologio: erano le 00:15, sì, era decisamente ora di dormire.
-Ragazzi io vado a letto buonanotte-annunciò alzandosi dal divano.
-Yawn…vengo anch’io va…-lo imitò Trè.
-Billie tu non vieni?-domandò il bassista volgendo lo sguardo verso l’affaccendato amico.
-Uhm? No…devo finire qua…-
-Ok allora…buonanotte-
-‘notte Mike-
 
Il biondo si rigirò per l’ennesima volta fra le coperte trovandole incredibilmente scomode quella notte; era da più di mezz’ora che andava avanti così, non riuscendo a chiudere occhio.
Sbuffò, levandosi di dosso le lenzuola che parevano soffocarlo e, dati gli scarsi risultati nel tentativo di dormire, decise di scendere di sotto per fare un po’ di compagnia al vocalist.
Scese le scale cercando di fare meno rumore possibile, cercò con lo sguardo Billie, trovandolo rannicchiato per terra nell’angolo del soggiorno. Si avvicinò a lui, inginocchiandosi al suo fianco.
-Billie…?-
Il moro non rispose. Mike capì che si era addormentato, come suo solito; sorrise osservando la figura del più piccolo che ronfava profondamente, aveva sempre pensato che era adorabile quando dormiva. Lentamente lo sollevò da terra prendendolo in braccio per portarlo di sopra, dove avrebbe potuto riposarsi nel suo letto, decisamente più comodo del pavimento del soggiorno.
Arrivato in camera del vocalist lo appoggiò sul suo letto, rimboccandogli le coperte; gli scostò delicatamente una ciocca di capelli neri per lasciargli un leggero bacio sulla fronte, com’era abituato a fare prima che Billie si addormentasse. Prima di uscire dalla porta si voltò un attimo a guardarlo: avrebbe voluto che tutto tornasse come prima, avrebbe voluto indietro il vecchio Billie, quello che era il primo ad addormentarsi e che gli chiedeva se poteva dormire con lui…non quello che si metteva ad inseguire karibù con un coltello e che costruiva costruire tempi per una religione sconosciuta.
Diede un ultimo sguardo alla figura rannicchiata sotto le coperte, poi uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.


Allora...chiedo perdono per la parte pucciosa alla fine ma il sentimento del puccioso è qualcosa di più forte di me...-.-"
Vabbè a parte questo...bho spero che questo capitolo sia dcente e...niente...*scappa via urlando*







 

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Capitolo 8
*** Non c'è bisogno dello psicologo, basta il gattino ***


Il mattino seguente Mike fu svegliato dai dolci e soavi rumori della natura, ovvero le urla dei vicini.
Il bassista si chiese che cavolo avessero da sbraitare quelli alle -si voltò per vedere che ore erano sulla sua sveglia- 9 del mattino!!! Rassegnato al fatto che non avrebbe potuto dormire fino a mezzogiorno si alzò dal letto, inforcò le sue pantofole leopardate (un altro regalo di compleanno fattogli dal moro) e scese di sotto. Gliene avrebbe dette quattro ai quei vicini rompicoglioni, ah sì, avrebbero dovuto proprio prepararsi ad fare i conti con un Mike molto incazzato per non essere riuscito a dormire quanto avrebbe voluto. Il biondo raggiunse a grandi falcate la porta d’entrata e, incazzato come non mai, la spalancò di colpo.
-MA CHE CAZZO C’AVETE DA URLARE COSI’ ALLE 9 DEL MATTINO???!!! SI PUO’ SAPERE CHE CAVOLO STA SUCC…e…dendo…-il bassista si bloccò di colpo e, alla vista di quello che gli stava davanti, spalancò la bocca, rimanendo sull’uscio della porta, scioccato.
Il moro stava potando le piante del suo giardino cercando di farle assomigliare a chissà quale bestia sconosciuta; “Bhe ma cosa c’è di male nel fare un po’ di giardinaggio?” direte voi. Nulla, se si tralascia il piccolo e frivolo particolare che il suddetto puffo era completamente nudo.
Il biondo si riprese dallo shock momentaneo causatogli da quella visione e tornò alla realtà.
-BILLIE JOE ARMSTRONG CHE CAVOLO STAI FACENDO LI’ FUORI TUTTO NUDO!!! TORNA SUBITO IN CASA!!!!!-sbraitò l’altro gesticolando come un pazzo, sprofondando nella vergogna sotto gli sguardi inorriditi che i passati lanciavano all’amico.
-Oh ciao Mike! Ti piace come sto potando le piante? Sai la Dea mi è apparsa in sogno questa notte e mi ha detto di farle assomigliare a tanti unicorni…dammi un tuo parere…come ti sembrano?-domandò l’altro come se nulla fosse, voltandosi verso il bassista, il quale si sentì avvampare tanto era imbarazzato.
-Oddio Billie per favore copriti!!-urlò l’altro coprendosi gli occhi con una mano.
-Ma Mike!! La Dea mi ha detto di vestirmi di ciò che mi offre la natura! E qui non offre molto…-
Il povero bassista, incapace di sopportare oltre, si slanciò verso il moro, tenendo sempre una mano ben salda a coprirgli la visuale, e lo trascinò in casa con la forza.
-Billie Joe, non me ne frega niente di qualunque cazzata ti abbia detto la Dea, adesso tu vai di sopra e
ti metti qualcosa addosso!!-
-Ok…però ti piacciono i miei unicorni?-chiese ansioso il vocalist.
-Si sono davvero bellissimi ma adesso PER L’AMOR DEL CIELO vai di sopra a vestirti!!!-
-Va bene vado!!-il biondo sentì l’amico avviarsi su per le scale finché i suoi passi non si fecero lontani.
Si tolse finalmente la mano davanti agli occhi e si lasciò cadere su una poltrona, sbuffando per scaricare la tensione che si era creata.
-Stiamo rasentando il ridicolo…ma che dico!! L’indecente!!-avrebbero potuto arrestare Billie per atti osceni in pubblico o qualcosa del genere!! Anche se in fondo in fondo il bassista non trovava così osceno quello che aveva visto…
Che cosa stai facendo Mike?! Smettila subito di pensare in questo modo al tuo migliore amico!!”
Era vero, come poteva pensare certe cose? Il biondo scosse la testa, cercando di allontanare quei pensieri impuri, il quali, però, non sembravano avere la minima intenzione di abbandonare la sua mente.
Mike mi stupisco di te! Una persona per bene come te non dovrebbe avere certi pensieri per la testa!”
Si prese la testa fra le mani, stava per impazzire: no, quella giornata non era iniziata per niente bene.
Bhe…questo dipendeva dal punto di vista…MIKE!!!”
-Maledetto me e la mia fottuta coscienza…-sussurrò fra sé e sé a denti stretti.  
In quel momento il rumore di passi che scendevano le scale fecero capire al bassista che l’amico era tornato, sperando che, questa volta, avesse qualcosa addosso. Mike si voltò, deciso fermamente ad allontanare tutti quei puri pensieri che, al momento, popolavano la sua mente; bhe, almeno il vocalist non era nudo, ma si era vestito da…che cos’era quello? Un sacerdote?
-Oh Madonna Santa…-
-Fratelli e sorelle, siamo oggi qui riuniti per celebrare il Sacro Rito dell’altrettanto sacra Dea Mikesnù!! Aprite il sacro libro alla sacra pagina numero 45678…-
-Billie Joe ti prego!!!-
-Cominciamo a leggere: “c’erano, qualche mese fa, due povere ragazze dalla mente malsana che stavano tranquillamente sfogando la loro pazzia su un foglio di carta. Allora esse non lo sapevano, ma quel foglio sarebbe stato l’origine della nostra religione e di ciò che di più grande e maestoso possa esistere all’universo. La sacra matita vene impugnata dalla sacra mano di una di loro che, nel vano tentativo di far capire all’altra cosa doveva disegnare, creò inconsapevolmente una delle più grandi meraviglie di tutti i tempi.
-Ma quella…è la Dea Mikesnù!!-esclamò la perspicace figura femminile al suo fianco sfogando la sua follia in una folle risata.
Le risa riecheggiarono allora nella stanza, creando un’atmosfera di letizia e di festa in onore della nostra Dea” ora rendiamo omaggio alla Dea con la Sacra Preghiera…-
-BILLIE JOE ARMSTRONG SMETTILA SUBITO!!-sbraitò Mike ormai fuori di sé.
-Oh Grande Dea che del creato sei la meraviglia per eccellenza
Donaci di poter essere illuminati dalla tua sapienza eterna…-
-BILLIE TI HO DETTO DI SMETTERLA!!!-
-E di poter vivere secondo la tua dottrina
Che ci rende perfetti come te…-
Il biondo allora, incazzato come una bestia, si alzò dalla poltrona su cui era comodamente seduto e si diresse verso il moro per poi mollargli un violento ceffone.
-BASTA!! NON ME NE FRAGA NIENTE, ADESSO IO TI PORTO DA UN FOTTUTO PSICOLOGO E VEDIEMO SE ALMENO LUI RIESCE A FARTI TORNARE CON LA TESTA APPOSTO!!!-
-Ma io non ci voglio andare!!-
-E INVECE SI’ CHE CI VERRAI!! SBRIGATI A CAMBIARTI PERCHE’ CI ANDIAMO ORA!!-ribatté Mike inflessibile, indicando la rampa di scale alle spalle dell’amico.
-Uffa…-sbuffò l’altro voltandosi e incominciando a salire svogliatamente i gradini che lo separavano dalla sua stanza.
-TRE’!!!!-chiamò il bassista, sclerato.
-Dimmi tesoro!-rispose l’altro dal piano superiore, con voce alquanto femminile.
-Tesoro?! Trè che cavolo ti sei fumato sta mattina!! Non ti ci mettere anche tu che quel pazzoide del tuo amico basta e avanza guarda….Oh mio Dio-il biondo si blocco in un espressione fra il terrorizzato e lo schifato nel vedere l’amico scendere le scale vestito con un abito corto rosa shocking, le calze a rete e una parrucca di boccoli biondi che gli ricadevano ai lati del viso.
-Ciao Mike ho bisogno di un consiglio…secondo te sta meglio l’ombretto rosa o quello azzurro?-domandò il batterista ravvivandosi la parrucca con un gesto della mano.
-Frank Edwin Wright III…CHE CAZZO STAI FACENDO??!!! CORRI SUBITO DI SOPRA A CAMBIARTI CHE ANDIAMO CON BILLIE DA UNO PSICOLOGO!! ANCHE SE PENSO CHE PURE TU NE AVRESTI UN GRAN BISOGNO!!-sbottò il biondo che ora stava decisamente per dare di matto.
-Ma Mike ti prego dammi un consiglio…altrimenti non so cosa mettermi sta sera al nightclub! E siccome mi pagano bene non vorrei essere cacciato solo per un trucco sbagliato!-
“Dammi la forza…” pregò il bassista congiungendo le mani e rivolgendo lo sguardo al soffitto.
-Quindi Mike? Secondo me quello azzurro è meglio…però poi ho paura che non si intoni col vestito!-il batterista si prese un lembo dell’abito per sottolineare la sua affermazione.
-Trè…tu lo sai che sei bellissimo con tutti e due, anzi sai che ti dico? Vestito così sembri davvero una gnoccona! Mi chiedo perché non ti abbia ancora portato a letto!!-il biondo sparò le prime quattro cazzate che gli passarono per la mente, forse per la crisi nervosa alla quale stava per andare incontro, forse perché voleva solo togliersi il batterista dai piedi il più velocemente possibile.
-Così mi lusinghi Mike…-rispose l’altro sbattendo le ciglia e sventolandosi una mano di fianco al volto.
-Trè per favore…-lo supplicò il bassista pensando che sarebbe esploso, tanto erano la rabbia e il nervoso che si teneva dentro.
-D’accordo Mike mi vado a cambiare, ma sappi che con questa affermazione hai aumentato di molto la mia autostima…chissà magari domani mi trovi nel tuo letto…-e detto questo Trè se ne andò lanciando uno sguardo malizioso al bassista, mentre quello gli imprecava dietro.
Qualche minuto dopo i due musicisti scesero si sotto, finalmente vestiti in maniera “normale” (se così si potevano definire i jeans leopardati di Billie)  e si avviarono con il biondo fuori di casa per raggiungere la macchina.
-Miiikeee?-
-Dimmi Billie-
-Posso stare davanti con te?-
-Certo che puoi basta che non rompi i coglioni-
-O-ok…-detto questo il vocalist aprì la portiera e si sedette su sedile di fianco al guidatore.
Quando tutti e tre si furono sistemati nei rispettivi posti il bassista partì.
-Miikeee?-
-Dimmi Trè-   
-Possiamo mettere il CD delle canzoncine???-
Mike sbuffò aprendo al custodia del CD e inserendo il disco nella radio della macchina.
-La macchina del capo ha un buco nella gomma, la macchina del capo ha un buco nella gomma, la macchina del capo ha un buco nella gomma…-
-E noi la ripariamo con il chewingum!-concluse Billie saltellando sul sedile mentre batteva la mani a tempo di musica.
Andarono avanti così per un po’, cantando canzoni che spaziavano da “La macchina del capo ha un buco nella gomma” a “Il torero Camomillo”.
A “Maramao perché se morto” il bassista non resistette più e tolse il malefico CD spaccandolo in due sotto gli occhi atterriti di Billie e Trè.
-Bhe si è rotto che ne dite di ascoltare un po’ la radio?-propose gettando i resti del disco in un punto non ben definito dell’auto.
-O-ok…-balbettarono gli altri due terrorizzati da un altro possibile attacco isterico del biondo.
Dopo mezz’ora di viaggio il moro cominciava a spazientirsi.
-Mike ma perché è così lontano lo psicologo?-
-Non lo so Billie-rispose Mike anche se sapeva benissimo che, con loro tre nei paraggi, tutti gli psicologhi nel raggio di 50km erano fuggiti nel terrore di incontrarli.
-Uffa Mike sono stufo!!!-protestò il vocalist agitandosi sul sedile.
-Billie sta’ fermo altrimenti mi fai sbandare!!-
-Mi scappa la pipìììì!!!!-
-BILLIE CALMATI!!!-
-NOO VOGLIO SCENDEREEEE!!!!-
-BILLIE FERMOO!!-
-MIKE STA’ ATTENDO C’E’ UN GATTINO!!-urlò Trè dal sedile posteriore.
Il biondo frenò di colpo facendo catapultare tutti in avanti: il batterista finì incastrato fra i due posti davanti, il bassista precipitò sul volante riparandosi con le braccia mentre il moro sbatté violentemente la testa contro il cruscotto.
 
-Billie? Billie svegliati su!-sentiva la voce del bassista lontana farsi pian piano più nitida.
-Trè si sta svegliando!-
Billie aprì lentamente gli occhi incontrando lo sguardo preoccupato dei due amici; si rese conto di essere nell’auto di Mike con la testa appoggiata sulle sue gambe…ah e aveva un gran mal di testa.
-Cos’è successo…?-chiese con un filo di voce.
-Hai sbattuto la testa contro il cruscotto e sei svenuto…ci hai fatto prendere uno spavento!-
-Oh…mi dispiace…-
-Non importa, quello che conta è che tu stia bene…a proposito, te la senti ancora di andare dallo psicologo?-domandò il biondo accarezzandogli dolcemente il viso.
-Quale psicologo?-
-Quello dove stavamo andando prima che tu sbattessi la testa-
-E perché ci stavamo andando?-
-Perché è da due giorni che vaneggi sull’esistenza di una Dea che ti ha scelto come prescelto per la sua stirpe di fedeli e roba del genere…-
-Che?! Io non ho mai fatto nulla di simile non prendermi in giro Mike!-il moro cominciava a non capirci più un cavolo.
-Quindi tu non ti ricordi nulla….?-una piccola speranza cominciava a farsi largo nel bassista.
-No…cosa dovrei ricordarmi scusa?-rispose perplesso l’altro.
-Niente di niente??-continuò l’amico sempre più speranzoso.
-No, niente, ma che cavolo è succ…Oh un camioncino dei gelati!!-Billie si alzò di scatto dalle gambe del biondo, aprì la portiera e corse spensierato verso il camioncino che si era fermato sul bordo della strada.
-Non si ricorda nulla!! Hai sentito Trè??? Nulla!!! Siamo salvi!!...Trè mi stai ascoltando?-
-Uhm?! Oh si si è fantastico!!-il batterista nascose velocemente nella tasca della giacca il cellulare, dal quale era da poco partito un sms:
 
Da: Trè Cool/ Zia Franca gnoccona                        A: Esorcista lovexx
 
Togli immediatamente la pira da camera mia,
non ce n’è più bisogno.
 
                                                                                                                                                                            THE END

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