Roses got thorns, but people always forget it!

di fravgolina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Come una falena con la fiamma ***
Capitolo 2: *** Faremo tardi, signor Guardian! ***
Capitolo 3: *** Questo mio cuore morto ***
Capitolo 4: *** Ha preso tutto di me ***
Capitolo 5: *** La mia bambina ***



Capitolo 1
*** Come una falena con la fiamma ***


Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono.
Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

 

Roses got thorns, but people always forget it!


Sebbene le mie preghiere
Vengono subito portate via dal vento
Io continuo ad avere speranza
Anche se continuo ad essere ripetutamente sconfitta
[da Suna No Oshiro di Kanon Wakeshima]


Come una falena con la fiamma

Ah Yuuki-chan, Konnichiwa!” mi dice Yori piena di entusiasmo mentre entro nella stanza che condividiamo fin dalle medie, sorrido “Yori-chan! Come stai? Io sono stanca morta!!” mi butto pesantemente sul letto “Le lezioni supplementari di punizione sono una vera noia.. e poi non è colpa mia se mi addormento!

Yori sorride comprensiva poi i suoi occhi si accendono di malizia “Guarda qua! C’è una sorpresa per te!!” mi dice con fare cospiratorio e un tono vagamente eccitato indicando una macchia gialla sul comodino. Un mazzo di rose.. waaaa!!! Due mazzi di rose!! Son’na..

R-rose?? Per me.. chi le ha portate??” chiedo improvvisamente elettrizzata “Saa.. erano già qui quando sono rientrata, ma a quanto pare hai un ammiratore!” dice Yori facendomi l’occhiolino “Qualche idea sull’identità del bel misterioso?” aggiunge “I-iie, iie! Nessuna” mi affretto a rispondere, ma devo voltarmi verso la finestra perché sento le mie gote imporporarsi.

Oh è tardissimo! Non me n’ero accorta.. gomenasai! Devo scappare” sobbalza Yori all’improvviso sollevandomi dall’ingrato onere di fornire ulteriori spiegazioni “Mata ne Yuuki-chan” afferra la giacca della divisa e in un attimo sono sola nella stanza.

Sospiro e canticchiando felice cerco con aria assorta un vaso, lo riempio d’acqua e ci sistemo le rose. Sono bellissime e mentre le sfioro delicatamente con la punta delle dita sento la loro morbidezza vellutata sotto la pelle.

Inspiro lentamente il loro profumo dolce e pregnante finché sento che la testa comincia a girarmi, poi sospiro nuovamente ascoltando il battito accelerato del mio cuore.

So che è sciocco e che lui non farebbe mai niente del genere, dose.. non posso impedirmi di fantasticare “Oh, Kaname-senpai..!” farnetico a voce alta, parlando tra me e me.

Shimatta! Lui è diverso e non può pensare a me in quel senso. Lui è un vampiro e io sono una Guardian: non posso abbandonarmi a questi sogni insensati!!” sbotto frustrata – baka, baka!

Accarezzo una rosa e inavvertitamente mi pungo un dito sul suo stelo spinoso – questi fiori sono proprio come lui: bellissimi e pericolosi. Eppure sembra così innaturale temere una rosa solo perché ha le spine, allo stesso modo non posso evitare di essere attratta da lui, come una falena con la fiamma.

Non è giusto però.. il mio ruolo di Prefetto mi impone di dare il buon esempio e devo mostrarmi formale e distaccata. Quelle ragazze invece.. lo sommergono di fiori e regali di ogni tipo, urlando ai quattro venti il loro amore per Kaname Kuran!” altro sospiro.


Konnichiwa = buon pomeriggio (informale)
Waaaa = ooooh
Son’na = non può essere..
Saa = chi lo sa..
Iie = no
Gomenasai = mi dispiace
Mata ne = a più tardi
Dose = eppure, ad ogni modo
Shimatta = maledizione!
Baka = stupida


Note d'Autore: Questa Fanfich è composta da cinque capitoli (che posterò man mano) e partecipa al contest Anime, Serie Tv e Sentimenti di Bakakitsune

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Capitolo 2
*** Faremo tardi, signor Guardian! ***


Faremo tardi, signor Guardian!

Mi fermo dietro la porta; non era mia intenzione origliare: ho visto Yori che usciva e volevo cogliere di sorpresa quella svampita di Yuuki ma.. Shimatta! Io le mando dei fiori e lei pensa che sia stato Kuran – kon’aro!! Ma almeno lo sa cosa significa una rosa gialla, quella testa di rapa?!? Baka..

Sono senza speranze.. Yuki non capirà mai che provo qualcosa per lei, mi vede solo come un fratello. E poi è innamorata di quel mostro, di quella bestia in forma umana.. penso con amarezza mentre stringendo i pugni impotente mi conficco le unghie nel palmo delle mani per controllare un moto di rabbia e stizza. Kuso!

Adesso basta.. non potrei sopportare oltre i suoi deliri – entro e mi avvicino, ma lei è talmente assorta che nemmeno se ne accorge. Afferro un libro dalla scrivania e la colpisco sulla crapa “Oi.. testa di rapa! È quasi il tramonto dobbiamo scortare la Night Class, meno male che sono io quello sempre in ritardo” la saluto con una punta di sarcasmo.

Sorrido gustandomi l’espressione indignata nei suoi occhi grandi e la posa imbronciata delle sue labbra piene, la stizza sul suo volto delicato incorniciato dai setosi capelli castani – dovrebbe portarli lunghi come quattro anni fa quando l’ho conosciuta: era bella, è bella.

Scanso sogghignando il suo patetico gancio destro – ma perché mi picchia sempre? Ahi! Il sinistro è andato a segno, è incredibile quanta forza possa sfoderare nonostante sia solo un’esile ragazzina.

Il mio sguardo corre al comodino da dove, in uno splendido vaso di cristallo che riflette la luce morente del giorno in un arcobaleno di colori, mi fissano le rose gialle che le ho mandato come segno della mia gelosia. In fondo al cuore sapevo che era inutile, che non avrebbe mai capito ma cos’altro potevo fare? Non sono bravo ad aprirmi e non ci so fare con le parole.

Solo che quelle non sono le mie rose.. non solo – realizzo all’improvviso sgranando gli occhi; sussulto anche ma lei è troppo presa a scaricarmi addosso improperi per accorgersene. Qualcun altro le ha mandato dei fiori.. chi?

Possibile che sia stato.. no! Eppure.. è evidente che mi odia, forse invidia quello che abbiamo io e Yuuki? – penso incredulo – Baka, se solo sapesse! – aggiungo con sprezzo e amarezza infinita.

Ah! – un dolore lancinante mi percuote il capo e improvvisamente ricatapultato nella realtà mi volto smarrito verso Yuuki che brandisce minacciosamente un voluminoso libro di testo.

Oi Zero-kun?? Ti muovi oppure no?” sbraita sollevando un sopracciglio e gesticolando verso la finestra “Faremo tardi, signor Guardian!” aggiunge sforzandosi di assumere un atteggiamento serio e un cipiglio irritato, ma i suoi occhi sorridono maliziosi.

Per tutta risposta grugnisco. Lei mi affibbia una lorda delle sue e afferrandomi per il bavero della divisa mi trascina con sé in un balzo fuori dalla finestra.

Shimatta = Maledizione!
kon’aro = quel bastardo!
Baka = stupida/o
Kuso = merda!
Oi = hey!

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Capitolo 3
*** Questo mio cuore morto ***


Questo mio cuore morto

Hanabusa” chiamo e osservo il giovane vampiro sobbalzare e passarsi nervosamente una mano nei capelli color del miele scompigliandoli, mentre i suoi occhi di ghiaccio passano dalla sorpresa alla paura, dal servilismo all’affetto e dal dubbio al cruccio.

Nobile Kaname-sama” si inchina deferente appena si riprende, poi sotto il mio sguardo inflessibile vacilla “Non ho fatto nulla di male, lo giuro! Non questa volta, Kuran-kyūchō” si affretta ad aggiungere inginocchiandosi tremante, sincero concerno e una punta di vigliacca paura nei suoi occhi cristallini e grandi come quelli di un bambino.

Bozu. A volte sembra proprio un bambino.. – penso e forse è per questo che mi piace – per questo e perché, sebbene esuberante e apparentemente svampito, mi è tremendamente fedele!

Aidoh.. ai fatto quanto ti avevo chiesto?” domando impassibile incrociando le braccia sul petto e sollevando un sopracciglio – come se essere un purosangue non fornisse già la necessaria dose di intimidazione..

Oh, si certo nobile Kaname-sama! E con la massima discrezione, nessuno mi ha visto entrare o uscire” risponde sollecito, orgoglioso di avermi servito bene “Ai, perfetto Hanabusa. Ora puoi andare” lo congedo soddisfatto.

Così cara Yuuki hai ricevuto le mie rose.. ormai a quest’ora sarai rientrata e le avrai trovate. Cosa avrai pensato? Avrai capito che sono stato io a mandartele? Sei così ingenua.. dubito che tu abbia compreso il messaggio di gelosia nascosto dietro al colore di quei fiori delicati e vellutati.

Nessuno capisce quanto io sia solo, come sia una vita in cui tenere lontane le persone amate è l’unico modo per proteggerle. Sei così vivace e vitale.. non sembri fatta per le tenebre: non posso trascinarti nell’oscurità con me. No, tu sei fatta per la luce.

La luce mi è proibita e Yuuki con lei. Sono in grado di sopportare il distacco, ma quanto la vedo con lui.. io muoio, muoio e bramo la sua morte. Sei così formale e distaccata con me, ti imbarazzo, ti metto in soggezione mentre con lui sei te stessa e nient’altro. Spontanea. Solare. Allegra. Viva.

Neanche lui potrà renderla felice, darle una vita normale – lo so, è solo questione di tempo prima che diventi un patetico level E – dose.. nan de..? Perché sento questa stretta al cuore, perché la gelosia consuma questo mio cuore morto?

 
Kyūchō = capoclasse
Bozu = bambino, marmocchio
Ai = si (ho capito)
Dose = eppure
Nan de = perché

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Capitolo 4
*** Ha preso tutto di me ***


Ha preso tutto di me

Kaname... oh senpai, se solo potessi alleviare le tue pene... penso mentre col dorso di una mano asciugo una lacrima che mi scivola traditrice lungo la guancia.

Nan de...? Non riesco a capire.. come può amare quell’insulsa umana? Che cos’ha lei che io non ho? Cosa può dargli lei che io non gli abbia già offerto?

Eppure la ama e per lei farebbe di tutto, soffrirebbe qualsiasi pena – è quello che si fa quando si è innamorati e io ne so qualcosa, dell’amore e del dolore.

Sei stato meschino con me, Kaname, sei stato egoista: avevi bisogno di lei e non potendola avere hai preso me, sapevi che non mi sarei opposta come sapevi che mi avresti spezzato il cuore.

Hai affondato i tuoi canini nel mio collo candido, senza esitazione o rimorso, e hai bevuto il mio sangue vermiglio, il mio potere di vampiro nobile, le mie speranze, la mia integrità. Kaname ha preso tutto di me e poi mi ha messo da parte come niente fosse, mi ha rimesso al mio posto ma io non sarò mai più la stessa.

Ruka...” è lui, mi chiama. So quello che accadrà: la storia si ripete. Per un attimo sono posseduta da una furia cieca, vorrei uscire, trovarla e staccarle a morsi quella sua bella testolina vuota.

Invece entro nello studio e chiudo la porta dietro di me “Omatase shimashita nobile Kaname-sama”. Poco dopo lui mi attira tra le sue braccia e mi cinge con brama frenetica e possesso, accarezzando la curva del mio collo – ma il suo pensiero è solo per lei, l’umana: Yuuki Cross.

Una serie di canini perfetti e letali si serra sulla mia gola, il mio sangue comincia a scorrere nelle sue vene e lacrime salate offuscano i miei occhi prima di rigare copiose la mia pelle di porcellana.

Nan de = perché
Omatase shimashita = scusi se l’ho fatta aspettare

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Capitolo 5
*** La mia bambina ***


La mia bambina

Mentre cammino per i corridoi gli studenti mi salutano deferenti e intimoriti – bhe, dopotutto sono il Direttore.. – ma in questo momento mi interessa un solo studente: mia figlia.

Svolto l’angolo e mi trovo davanti alla porta della sua stanza. Busso. Nessuna risposta. “Yuuki.. ci sei? Sono il tuo adorato paparino!! Sono passato a trovarti! Yuki?” silenzio.

Faccio un ultimo tentativo, poi non ricevendo alcuna risposta ruoto la maniglia “Sto entrando..” – oh, la stanza è deserta, non c’è nessuno. Pensavo che Yuuki volesse evitarmi.. insiste a chiamarmi Direttore e non Otōsan, a volte penso si vergogni di me.. ma la verità è che sta solo crescendo, ha bisogno dei suoi spazi.

Sto per uscire quando una mappa gialla cattura il mio sguardo: rose. In un delicato vaso di cristallo è accomodato un immenso buché di fiori vellutati. “Heee?! Are..!?Roseee??? Ma chi diamine ha osato regalare dei fiori alla mia bambina?!?

Sigh.. Yuuki sta crescendo! Ha uno spasimante, si innamorerà, nel giro di qualche anno si sposeranno e lascerà la Cross Academy: mi lascerà per sempre..! – singhiozzo e mi dispero – Son’na.. shimatta!!

È difficile fare i genitori e lasciare liberi i figli.. “Iie! Non lascerò che mi portino via la mia bambina!!” urlo, vagamente cosciente dello sguardo folle nei miei occhi mentre piango come una fontana e gesticolo come un ossesso “Forse è il momento di rispolverare la mia katana.. si, ci provino a corteggiare la mia Yuuki-chan e vedranno come li sistemo..” sogghigno follemente, poi rido a squarciagola, sguaiatamente.

In ogni caso suppongo che prima o poi dovrò arrendermi.. devo prepararmi all’idea che un giorno o l’altro lei mi lascerà – in realtà è un pensiero con la cui ombra convivo da dieci anni ormai, da quando Kaname me la affidò bambina in quel nevoso e tragico giorno d’inverno. Dose..

Non sarà sangue del mio sangue, ma è pur sempre mia figlia: voglio solo che sia felice, che possa vivere una vita normale.

Otōsan = papà
Heee = Coosa?!
Are = Ma che caspit..!?
Son’na = non può essere..
Shimatta = Maledizione!
Iie = no
Dose
= eppure

_ fine _

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