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Il fatto che Levy McGarden stesse leggendo a notte
inoltrata non avrebbe mai sorpreso nessuno. Ripiegata sul libro aperto davanti
a sé, impegnata a decifrare chissà quale antica lingua, la maga era totalmente
immersa nella ricerca, quando un borbottio seccato la distolse dalla scrivania.
«Vuoi smetterla di fare tutto questo baccano?! Sono le
quattro di notte!»
Levy non replicò, se non sibilando un delicato «Idiota.»,
che probabilmente il diretto interessato neanche udì.
A dispetto dell’insulto, però, diminuì il rumore e smise
di sfogliare le pagine e cambiare libro in modo tanto chiassoso. Calmandosi, notò
che, effettivamente, senza accorgersene stava davvero facendo quella ricerca
rumorosamente, ma non avrebbe accennato a nessuna scusa.
A lui interessava
solo dormire.
Arrivata ad un difficile passaggio, sbuffò leggermene e
si tirò indietro sulla sedia, inclinando la testa e scoprendo due occhi scuri
che la fissavano.
Sobbalzò dalla sorpresa e, per poco, non cadde dalla
sedia.
«Perché mi fissi?» chiese, arrabbiata.
«Perché non mi fai dormire.»
«Non sto facendo più rumore.» replicò, incrociando le
braccia.
«Eppure non riesco comunque a dormire!»
Levy lo fulminò con lo sguardo, girandogli le spalle e
risiedendosi.
«Problemi tuoi, Gadjeel.»
Attese, aspettandosi che se ne tornasse a letto, ma
invece lui si sporse verso la scrivania.
«Ma che stai facendo?» domandò, alzando alcune carte.
«Niente che tu possa comprendere!» gridò lei, con le
guance arrossate, sporgendosi per impedire che il Dragon Slayer leggesse
qualcosa.
«Hey, ma questa non è la città dove dovrò fare la
prossima missione?» chiese lui, ignorando le proteste di Levy.
«Sì.» borbottò lei, in risposta. «Stavo facendo alcune
ricerche, prima che partissi.»
Tra i due scese il silenzio, con Levy sempre più
imbarazzata per essersi fatta scoprire. Non desiderava fargli sapere che si
preoccupava per lui, temeva di essere considerata esagerata.
Gadjeel posò i fogli sulla scrivania, per poi sollevare
Levy di colpo. La ragazza emise un gemito di stupore, ritrovandosi a fissarlo a
pochi centimetri dal viso.
«Invece di perdere tempo con queste sciocchezze, la
prossima volta che hai voglia di farci passare la notte svegli, perché non me
lo dici così impieghiamo questo tempo in modo più divertente?» chiese lui, modulando la voce in una sfumatura
maliziosa e mordicchiando leggermente la spalla della maga.
Levy sorrise, conscia che quello fosse anche il modo di Gadjeel per dirle di
non preoccuparsi per lui.
«Beh, la notte non è ancora finita.» concluse Levy
maliziosamente.
Il Dragon Slayer ghignò, percorrendo velocemente la
distanza che li separava dalla stanza da letto.
Per questa coppia ho
scelto la tabella Nero *-* (e ho in mente, se l’ispirazione non mi abbandona,
di sviluppare anche gli altri colori con altre coppie :D)
Bene, sono un po’ tesa dal
presentarvi una GaLexD
spero vi piaccia e che mi facciate sapere se sono riuscita a renderli bene!
Dato che non sono una coppia con cui ho grande dimestichezza, mi servono i
vostri commenti u.u
In fondo, vi metto la
tabella coi prompt :D
Non temete per gli aggiornamenti, ho già plottato
quasi tutte le storie xD quindi saranno abbastanza
rapidi.
«Cos’è questo odore disgustoso?» domandò Gadjeel,
entrando in casa McGarden. La testa di Levy sbucò fuori da una delle tante pile
di libri e lo guardò con faccia interrogativa.
«Che odore?»
«C’è un tanfo dolciastro che copre la tipica puzza dei
tuoi libri.»
«I miei libri non puzzano!» reagì subito Levy
indispettita. Sapeva che molti dei suoi libri, a causa della loro antichità,
emanavano un odore fastidioso per l’olfatto del Dragon Slayer, ma non poteva
sopportare che fossero insultati.
Gadjeel iniziò ad annusare l’aria, tentando di capire
quale fosse la fonte dell’odioso odore. Girò nella stanza, finché non si fermò
a pochi centimetri dalle labbra della maga.
Levy arrossì, non riuscendo a prevedere le intenzioni di
Gadjeel. Pensando che volesse baciarla, si sporse verso di lui, finché il
corvino non si ritirò indietro, con espressione nauseata.
«Viene dalla tua bocca questo fetore!»
Levy s’indispettì, sia per quel brusco allontanamento sia
per quella frase priva di delicatezza. Poi ricollegò mentalmente le sue parole
e la soluzione del mistero le si presentò chiara davanti agli occhi.
«È liquirizia Gadjeel!»
«Che sarebbe?» chiese lui, agitando una mano.
«È un dolce, ne avevo una scatola e per questo l’odore si
sarà diffuso nella stanza e poco fa ho mangiato l’ultima che avevo.» spiegò la
maga.
«Beh, qualunque sia il motivo, togliti quel sapore dalla
bocca che è veramente terribile.»
Levy sbuffò, l’odore della liquirizia non se ne sarebbe
andato subito, nemmeno se avesse lavato i denti. Poi, di colpo, un pensiero la
colpì.
«Ma tu cosa ci fai qui? Liquirizia a parte.» domandò,
consapevole che, a quell’ora, Gadjeel sarebbe dovuto già essere in missione con
Lily.
«Passavo di qua.» e
volevo salutarti prima di partire, fu la frase completa che Gadjeel pensò,
ma che non poté dirle. Troppo imbarazzante.
Levy ridacchiò, consapevole che la sua casa non fosse
esattamente sulla strada per uscire da Fiore, ma finse di crederci per
preservare l’immagine che si era costruito il Dragon Slayer.
«Ora me ne vado, Lily mi aspetta.» dichiarò Gadjeel,
tornando verso la porta.
«Sta attento.» rispose lei, alzando una mano per
salutarlo.
Poco prima di uscire, il corvino tornò sui suoi passi e
si abbassò per baciare la maga che ci mise qualche secondo per ricambiare,
poiché era stata colta di sorpresa.
«E non mangiare più quella robaccia.» le disse,
staccandosi ed uscendo dal suo appartamento.
Levy sorrise, mettendo le mani sopra il suo petto che ancora non accennava a smettere di
battere freneticamente, a causa di quei gesti così rari e così dolci a cui non
si sarebbe mai abituata.
Fine.
Beh, quando l’ispirazione
colpisce è giusto seguirla senza esitare xD quindi vi posto l’aggiornamento
subito subito u.u
Potete considerarlo come
il seguito della fic precedente, ma è assolutamente un caso. Intendo dire che
le fic non saranno obbligatoriamente collegate tra loro :D
Che dire, vi ringrazio
tantissimo per le bellissime recensioni che mi avete lasciato *___* mi avete
commossa! ç_ç
Spero tanto che anche
questa piccola flash vi soddisfi :D e che mi lasciaste un commentino anche qui u.u
**
Avvicinandosi alla sua cassetta postale, Levy McGarden si
sorprende nel trovarvi dentro una lettera, ripiegata su di essa dal postino,
nello sforzo di farla passare attraverso la piccola fessura.
La carta è ruvida al tatto e si vede una firma imprecisa
e contornata da piccole macchie d’inchiostro. Leggendo il mittente – ma Levy l’ha
già capito da quella grafia frettolosa – non riesce a credere ai suoi occhi.
Eppure quella lettera sembra venire proprio da GadjeelRedfox.
Con passo svelto, ritorna nella sua casa, stringendo già
troppo forte quella lettera. Impaziente, le sue dita fremono mentre con un
tagliacarte strappa il bordo del messaggio.
“La missione durerà
più del previsto, ci metteremo qualche altro giorno. Lily ha detto che era
meglio fartelo sapere.
Non diventare
ancora più piccola mentre sono via.
Gadjeel.”
La scripter ride, sentendo la sua preoccupazione
diminuire per il ritardo del mago – da una missione che doveva durare pochi
giorni, l’assenza dei due era diventata di quasi due settimane - e per la
stupidità dell’ultima riga che le ha scritto.
Perché mai si dovrebbe accorciare mentre lui è via? Quale
strano meccanismo del suo cervello l’ha indotto ad un pensiero così assurdo?
Sorridendo teneramente per il vero significato di quella
richiesta, si avvicina al suo scrittorio, per mandargli immediatamente una
risposta. Probabilmente torneranno prima che la lettera arrivi loro, ma se subissero
un ritardo ancora più lungo, vuole che Gadjeel riceva la sua risposta.
Prende carta, penna d’oca ed inchiostro e la sua mano si
muove leggera, nella composizione di quelle poche righe:
“Grazie di avermi
avvisata, tornate tutti interi.
Non cambierà niente
durante la tua assenza.
Tua Levy.”
Levy continua a guardare quel “Tua”, indecisa se
cancellarlo o lasciarlo. Che sia veritiero è fuor di dubbio, ma un tenero
imbarazzo la coglie sempre nel pensare – ancor più nello scrivere – appellativi
di quel genere.
Poi il suo pensiero corre all’espressione che assumerebbe
Gadjeel leggendolo: un timido e trattenuto rossore si affaccerebbe sulle sue
guance che lo spingerebbe subito a ripiegare la lettera, impedendo che Lily la
legga, decidendo di mangiarsela per eliminare la prova di quell’arrossamento, rimpiangendo
che quella lettera sia fatta di carta e inchiostro invece che di ferro e bulloni.
La maga decide allora di lasciarlo, divertita al pensiero
di quella reazione.
Velocemente ultima le informazioni per mandare la
lettera, copiando l’indirizzo da quella ricevuta per poi chiuderla nel
cassetto, sotto lo scrittoio.
Sa che la conserverà come un tesoro prezioso, in fondo
non capita mica tutti i giorni di ricevere una lettera dal suo amato Dragon Slayer.
Fine.
Salve cari!
Inaspettatamente potete
considerare anche questa il seguito delle altre due xDD giuro che non è una
cosa volontaria xD
Sulla storia, beh, il
prompt inchiostro mi ha suggerito immediatamente lettera e da lì ho sviluppato
questa flash :3
Mi piace quest’idea di
Gadjeel che scrive un messaggio che ha un significato tutto suo che Levy riesce
a capire, perché anche durante la sua assenza la sua statura – i suoi sentimenti – non cambiano xD
Era questa l’idea che
volevo comunicare :D
Spero vi sia piaciuta :*
fatemi sapere con una recensione u.u
Vi ringrazio tantissimo
per le stupende recensioni che mi avete lasciato ç_ç sono commossa! E anche per
chi ha inserito la fic in preferite/ricordate/seguite :D
Benché la frase sia pronunciata con un tono normale di
voce, immersa in quella soffusa e silenziosa oscurità, sembra molto più acuta
di quanto non sia.
Il braccio di Gadjeel è mollemente disteso sul materasso,
mentre la testa di Levy è poggiata su di esso e la sua mano disegna piccoli
cerchi sul petto nudo del corvino.
Sussulta a quella frase, più per la rottura della quiete
creatasi che del significato di quelle parole.
«Corvi?»
«Sì, era pieno. Fastidiose bestiacce.»
«Non credevo odiassi i corvi.»
«Non li odio, infatti.» replica lui, alzando l’altra mano
per grattarsi leggermente il collo. «Però sono irritanti. Erano davvero
tantissimi. Credo che avessero qualche strano culto per quegli animali,
altrimenti non capisco perché non li abbiano ammazzati tutti.»
«Sempre delicato!» dice Levy, alzando lo sguardo e
sorridendo al suo burbero compagno. Gadjeel porta la mano su quei capelli
azzurri, strapazzandoli leggermente e divertendosi nell’osservare le smorfie di
Levy.
«Lasciando perdere i corvi…»
dichiara lei, tentando di spostare quella mano. «Non mi hai detto niente della missione
da quando sei tornato.»
«Mi pare che abbiamo fatto di meglio che parlare!»
risponde lui, ghignando e facendola arrossire.
Sa benissimo che lui si diverte a vederla imbarazzata, ma
a certe frasi davvero non si abituerà
mai. Desiderosa di stuzzicarlo anche lei, sa bene qual è il punto in cui deve
colpire.
«Hai ragione.» sussurra con voce melliflua. «E dimmi… hai sentito la mia mancanza?»
Levy non ha bisogno di chiederglielo per saperlo,
basterebbe solo l’urgenza che ha
sentito quando l’ha baciata, come se fosse stata l’aria a mancargli.
Non le servono neanche conferme di nessun tipo, ma
osservare il suo volto mentre tenta di trovare una risposta che non lo faccia
imbarazzare è una delle cose che Levy ama di più al mondo.
Come previsto, Gadjeel gira istintivamente la testa,
lontano dagli occhi della maga che lo guardano sorridenti.
«Non è passato poi così tanto tempo.» dice, riacquistando
la sua sicurezza.
«E poi c’erano i corvi a tenerti compagnia.» risponde lei
ridendo.
«Ti dico che erano davvero ovunque, mi entravano nella
stanza dalla finestra! Quelli li cacciava Lily però.»
«Quindi possiamo concludere che ti trovi meglio in questa
stanza che lì.»
«Certo.» ghigna lui. «Non ci sono corvi qui.»
Ma Levy sa che la vera risposta è “Certo, perché ci sei tu”.
Lo avverte nel bacio che le dà il Dragon Slayer, stringendola a sé e sapendo bene soltanto lui
quanto gli sia realmente mancata.
Fine.
Salve :D Gadjeel è tornato
dalla famosa missione xD A questo punto tenterò di
collegare anche le altre due fic, visto la piega che
la raccolta ha deciso autonomamente di prendere x°D
Spero che vi sia piaciuta
:3
Vi ringrazio tantissimo
per le bellissime recensioni che mi avete lasciato e sono davvero contenta che
la raccolta vi stia piacendo :*
Levy si alza di scatto, con il cuore che batte veloce per
la paura dell’incubo appena fatto. Respira a fondo, guardandosi intorno nel
buio della stanza, riconoscendo la forma di Gadjeel che dorme poco
elegantemente di fianco a lei.
Sorride appena, per poi scendere dal letto ed andare
verso la cucina. Si muove con passo cauto, benché sappia bene che Gadjeel non
si sveglierà neanche se inizia a correre per tutta la casa.
Dopo aver riempito un bicchiere d’acqua, si siede al
tavolo, sorseggiandola lentamente.
È irrequieta e ci mette qualcuno minuto a calmarsi, non
abituata a fare incubi. Si scuote, comprendendo che la lontananza prolungata di
Gadjeel sia stata la causa di quel sogno.
Ridacchia, quando il russare di Gadjeel si fa sentire più
del normale, quasi a volerla rassicurare che lui è lì in quel momento, insieme a lei.
Poco prima che torni verso il letto, oramai
tranquillizzatasi, sente dei passi non proprio leggeri che si spostano in
direzione del bagno e decide di aspettare.
Come previsto, la figura del Dragon Slayer spunta in
cucina, attirata dalla luce accesa e dall’assenza di Levy.
«Che stai facendo?» domanda subito, sfregandosi un occhio
con la mano.
«Bevo.»
«Questo lo vedo. Perché alle quattro del mattino
intendevo. Ci hai preso gusto a restare sveglia la notte.» replica, memore
della notte passata poco prima che partisse per la missione.
«Non sono rimasta sveglia. Semplicemente ho fatto un
incubo, mi sono alzata e sono venuta a bere.» risponde irritata dal dover dare
tutte quelle spiegazioni.
Sa che probabilmente ora Gadjeel la prenderà in giro.
Nell’attesa di una frecciatina, rimane stupita quando lui
le fa quella domanda: «Che hai sognato?»
Non c’è ironia nella sua voce, né derisione e il suo viso
assonnato esprime un genuino interesse.
«Niente di serio.»
«Saresti rimasta a dormire in quel caso.»
Lo sguardo di Levy si posa sul bicchiere, mentre le
immagini frammentarie del sogno le tornano alla mente.
«Ho sognato che non tornavi.»
Decide di essere il più concisa possibile, perché non
potrebbe mai spiegare la paura che ha sentito utilizzando semplicemente delle
parole, nonostante sia così abile con esse.
«Chi l’avrebbe mai detto che l’intelligente Levy McGarden
potesse fare sogni tanto stupidi.» dice Gadjeel con un tono che cozza
totalmente con la frase.
Se Levy dovesse descriverlo il primo aggettivo che le
verrebbe in mente sarebbe dolce,
subito dopo però lo ritirerebbe perché ‘Gadjeel’ e ‘dolce’ non possono mai stare nella stessa frase.
Eppure, per quanto ci pensi, non le vengono in mente
altri modi per descriverlo.
Gadjeel si alza dalla sedia, andando verso la porta ed
invitando Levy a seguirlo.
Lei, ora più calma, posa il bicchiere vuoto nel lavandino
e si avvia verso di lui che è già tornato nella stanza da letto, sdraiandosi a
faccia in su.
La maga si avvicina, coricandosi sul lato destro, certa
di potersi riaddormentare.
«Io tornerò sempre, per cui… Insomma puoi smetterla di
sognare quelle cose.»
Levy sente tutta la paura scivolare via, eliminata da
quella rassicurazione così strana, come se fosse lei a decidere quando e che
cosa sognare.
Sorride, stringendo il cuscino.
«Lo farò.» conclude, chiudendo gli occhi e sapendo che quella notte i suoi sogni
saranno ben più felici.
Fine.
Ah, scusatemiiiii ç__ç
Non volevo aggiornare così
tardi, ma ho avuto un problema al pc che mi è andato K.O. D:
Scusatemi tantissimo ç_ç
ho aggiornato appena ho potuto!
Vi ringrazio come sempre
dei bellissimi commenti che mi lasciate (ora vado a rispondere alle recensioni)
e spero tanto che questo penultimo capitolo vi sia gradito :D
Fatemelo sapere, ci tengo
u.u
Un bacio :*
P.S. purtroppo non ho potuto ancora scrivere il capitolo
per “Can you feel the love?”, ovviamente per lo stesso problema, ma giuro che
lo avrete a breve :D
«Sai Cana, ho notato un fatto singolare tra alcune coppie
che abbiamo qui a Fairy Tail.» disse Mirajane ridacchiano, un pomeriggio come
tanti.
Molti team erano in missione e c’era una strana quiete a
regnare nella gilda, per cui una Mira annoiata aveva ben pensato di informare
Cana della teoria che le vorticava nella testa.
«Che fatto?»
«I tatuaggi!»
«Il simbolo di Fairy Tail, intendi?» domandò la
cartomante, non comprendendo.
«Esatto! Lucy di che colore se l’è fatto?»
«Rosa, mi sembra.»
«E i capelli del suo fidanzato di che colore sono?»
domandò Mira trionfante.
Cana rise, adducendo il tutto a una semplice coincidenza.
«Parliamo di Erza allora! Tatuaggio blu, capelli di
Gerard blu!»
«Ti manca la terza prova per dichiarare i simboli un
fortuito segno del destino.»
«Beh, Gray e Lluvia condividono il colore blu, quindi
potremmo inserire anche loro!»
La maga ci pensò, ma poi diniegò il capo: «Contando che
per Elfman ed Evergreen e Gadjeel e Levy la tua teoria non vale, non credo sia
un’idea sensata!» concluse infine, ridendo e bevendo, mentre Mirajane sbuffava,
vedendo il suo ragionamento sfumare miseramente.
Le due maghe non si erano accorte che la scripter stava
silenziosamente ascoltando la discussione, seduta poco lontano da loro.
Ridacchiò per quella teoria assurda, ma al contempo si
dispiacque per esserne stata esclusa. Dato che le due avevano cambiato
argomento, era poi tornata velocemente sui suoi libri.
Verso sera Levy aveva deciso di tornare a casa, anche
perché sapeva che Gadjeel sarebbe passato da lei, come succedeva quasi sempre
ormai.
Dopo aver cenato con il Dragon Slayer e aver ascoltato i
suoi discorsi un po’ strani – progettava con Lily una bizzarra mossa che stava
occupando tutto il tempo dei loro allenamenti -, la mente della scripter tornò
al discorso delle sue amiche.
Osservando il tatuaggio ben in vista sulla spalla su cui
era appoggiata, la domanda le fluì naturalmente dalle labbra prima che la
potesse fermare.
«Perché hai deciso di colorarti il simbolo di Fairy Tail
di nero?»
Gadjeel interruppe il suo discorso e la guardò stranito: «Perché?»
«Eh.» confermò lei, fissandolo curiosa.
«Boh, anche quello che avevo prima era nero! I miei
capelli sono neri… è adatto alla mia personalità!»
«Era, vorrai
dire.» precisò lei, alzando un dito verso di lui.
«Che intendi?»
«Una volta eri un po’ oscuro… ma ora decisamente no!»
disse Levy sorridendo, tornando con la mente al loro primo spiacevole incontro
e sorprendendosi di quante cose fossero cambiate da allora.
«Se lo dici tu…» rispose lui ghignando, ma ben sapendo
che la maga avesse ragione. E che gran parte era del suo cambiamento, dopo
Fairy Tail, era dovuto soprattutto a lei.
«Perché me lo hai chiesto?» domandò poi.
Levy rise e si mise a spiegargli tutta la discussione che
aveva udito da Mira e Cana, discorso che le aveva fatto venire in mente quella
curiosità.
«Ah, ma noi non siamo mica da meno!» esclamò irritato
Gadjeel, dopo aver sentito.
All’espressione interrogativa di Levy, il Dragon Slayer
continuò la spiegazione.
«Dovevi andare da loro e dirgli che anche noi rientriamo
nella loro teoria! Figurati se quegli idioti di Natsu e Gray sono più avanti di
noi!»
Levy avrebbe voluto protestare che la relazione in sé non
c’entrava assolutamente nulla, chiedendosi perché per Gadjeel dovesse essere
tutto una sfida, ma c’era una domanda che le interessava molto di più.
«E perché noi rientriamo?»
«Beh, il mio è nero e il tuo è bianco! Non sono i due
colori che si completano a vicenda?»
«E questa dove l’hai sentita?» chiese Levy, rossa in
volto per quello che probabilmente era il complimento più bello che Gadjeel le
avrebbe mai fatto.
«Perché mi fai sempre così stupido, nanetta?» ironizzò
lui, incrociando le braccia.
Levy rise e ripensò alle verità delle sue parole, persino
il colore dei loro simboli dimostrava quanto fosse giusto il loro stare
insieme.
«Perché se fossi troppo intelligente non t’amerei.»
rispose lei, circondandogli il collo con le braccia.
Gadjeel non rispose, imbarazzato da quelle dichiarazioni
che Levy gli faceva nei momenti più imprevisti, divertita dal vederlo ruotare
gli occhi arrossito.
«Guarda che io posso essere più intelligente di te!»
disse lui, nonostante non ci credesse molto.
«E io posso essere più stupida di te!» replicò ridente. «Anche
se mi devo impegnare.»
Gadjeel fece una smorfia, ma avvicinò Levy ancora più a
sé.
«Immagino che ci completiamo anche in questo, no?»
incalzò la scripter, baciandolo vicino alla bocca.
«Immagino di sì.» convenne lui, baciandola e provvedendo
ad una sistemazione diversa da quel divano.
Levy, infine, si appuntò mentalmente che il giorno dopo
sarebbe dovuta andare da Mira e Cana per spiegare loro che i loro simboli non
dovevano essere esclusi dalla loro teoria, perché si completavano nelle loro
opposizioni perfette.
Fine!
E qui termina la raccolta GaLe, con il prompt Tatuaggio :D
Non chiedetemi da dove mi
sia uscita questa teoria dei tatuaggi, ma è accettabile e stranamente sensata u.u Il prompt doveva essere
legato al colore della Tabella (Nero) e quello di Gadjeel è nero quindi ci sta,
sì! u.u
Sfruttare Cana e Mira è
sempre un piacere <3
Essendo l’ultima ho voluto
chiudere con un po’ più di dolcezza :3
Passo ai ringraziamenti,
adoro tutte le recensioni che mi avete lasciato, quindi grazie a f_naluST, Lena Mason, Girl Pumpkin, Okami_chan, Jeo 95, Kuro_kin, Bluesun, SkyOfDreams, Sesshomaru_sama, R TakumiDragneel e ___Vicky *_* Vi ho amato e adorato <3
Ringrazio anche chi ha messo
la raccolta nei preferiti ** e nei seguiti (siete davvero tanti, grazie ç_ç)
Spero davvero che sia
stato di vostro gradimento e, come già detto, ho in serbo altre tabelle, colori
e coppie u.u vedremo ciò che il tempo mi lascerà fare
xD (esami in vista! Aiuto.)