This is my life

di Mag_world
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo Uno. ***
Capitolo 2: *** Capitolo Due. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo Quattro ***
Capitolo 5: *** Capitolo Cinque ***
Capitolo 6: *** Capitolo Sei. ***
Capitolo 7: *** Capitolo Sette. ***
Capitolo 8: *** Capitolo Otto ***
Capitolo 9: *** Capitolo Otto (parte due) ***
Capitolo 10: *** Capitolo Nove. ***
Capitolo 11: *** Capitolo Dieci. ***
Capitolo 12: *** Capitolo Undici. ***
Capitolo 13: *** Capitolo Dodici ***
Capitolo 14: *** Capitolo Tredici ***
Capitolo 15: *** Capitolo Quattordici. ***
Capitolo 16: *** Capitolo Quindici. ***
Capitolo 17: *** Capitolo Quindici parte Due ***
Capitolo 18: *** Capitolo Sedici. ***
Capitolo 19: *** Capitolo Diciasette. ***
Capitolo 20: *** Capitolo Diciotto ***
Capitolo 21: *** Capitolo Dicianove ***



Capitolo 1
*** Capitolo Uno. ***


Mi chiamo Alice (pronuncia inglese) e ho 15 anni. Da qualche giorno mi sono trasferita in questa nuova città. Sono a Miami . Vivo con mia madre e mio fratello Luck ; vediamo nostro padre ogni estate.
La nuova casa è molto più carina di quella vecchia. Adesso ho una camera tutta mia ma la mamma mi ha detto che devo badare più spesso al rompipalle perché lei ora lavora di più per pagare l’affitto.
Appena arrivata misi apposto i miei vestiti nell’armadio e i libri per la nuova scuola.
‘’ Guarda cos’ho Alice!’’ disse Luck facendomi una linguaccia.
‘’ Molla il mio i-pod !’’ gli gridai.
‘’ Vieni a prendermi!’’ iniziò a gironzolare per casa correndo. Riuscì a riprendermi il mio i-pod dopo averlo steso sul divano.
Feci il letto della mia camera , mi stesi e misi le cuffiette nelle orecchie, neanche iniziò la canzone che mi interruppe la mamma:
‘’ Fai qualcosa! Aiutami a sistemare la cucina!’’ .
Scesi dal letto sbuffando.. misi l’ mp3 in tasca e lavai i piatti a tempo di musica.
Si erano fatte le sei del pomeriggio e uscì di casa per fare una passeggiata. Era Ottobre ma faceva abbastanza caldo.
Ad un tratto mi squillò il cellulare. Era la mia migliore amica.
‘’ Pronto?’’
‘’ Alice! Come va a Miami?’’
‘’ Bene per adesso…  sto facendo un giro nel nuovo quartiere….’’
‘’ io sono alla gelateria dei miei… Ho qualche minuto di pausa prima di riprendere a lavorare…’’
‘’ Come mi manca lavorare mentre ascolto la musica con te…’’
‘’ anche tu mi manchi Alice. Il capo mi chiama ci sentiamo!’’
‘’ Baci Cassandra…’’.
Chiusi la breve telefonata e mi avviai verso un negozio di abbigliamento, non avevo soldi con me ma volevo solo vedere che ‘’moda’’ girava a Miami.
‘’Posso aiutarti signorina?’’ mi chiese un ragazzo che doveva far parte dello staff.
‘’ No, grazie..’’ risposi timidamente mentre quello se ne andò sorridendo.
Feci qualche altro giro tornando a casa, mangiai poco e andai a dormire, il giorno dopo sapevo che sarebbe stato pesante….
 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo Due. ***


La mattina dopo mi lavai in fretta e mi misi un paio di pinocchietti di jeans e una maglia blu. Feci colazione, presi il mio zaino rosso e me ne andai a scuola a piedi.
Non era molto lontana da casa mia….
Dopo neanche un quarto d’ora  mi ritrovai di fronte a un istituto gigantesco e giallastro.
Proseguì sotto gli alberi che circondavano un vialetto mentre vedevo passare un sacco di ragazzi e ragazze. Come facevano a camminare sotto al sole di Ottobre???
Entrai a scuola e uscì il bigliettino dalla tasca dove c’era scritto il numero dell’ armadietto, la mia futura classe e gli orari delle materie.
Arrivata all’ armadietto che non era distante dall’ entrata dell’ liceo, vidi entrare una ragazza bellissima. Da subito capì che era la solita vanitosa ragazza più popolare della scuola.
Come entrava lei sembrava che qualcosa ‘’ illuminava’’ gli occhi di tutti i ragazzi in torno…. Mi aspettavo che un giorno mi sarebbe capitato di conoscere quella che io definisco ‘’ l’ oca della scuola’’.
Aveva dei lunghi, mossi capelli biondi, una maglia nera e bianca, un paio di jeans attillatissimi e delle ballerine nere.
Come mi aspettavo, andava in giro con altre 2 ragazze che ( a quanto vedevo) le trattava da serve ma avevano anche loro un qualcosa di ‘’ oca’’ …..
Si avvicinò a me abbassandosi i chiari occhiali da sole dicendo:
‘’ Tu devi essere quella nuova…. Attenzione a come ti comporti… Come niente ti spedisco da dove sei arrivata…’’.
L’ avevo appena vista, non sapevo come si chiamava e pure già  la odiavo…
Misi le cose nell’ armadietto e mi recai in classe….

Presi il posto più lontano dalla finestra possibile perché odiavo il sole sul banco.
Mi si avvicinò un ragazzo: ‘’ E’ libero?’’ mi chiese indicando il banco accanto al mio. Annuì timidamente.
‘’ Piacere, Liam’’ si presentò sorridendo e porgendomi la mano.
‘’ Alice…’’ dissi.
Prima che arrivò la prof mi spiegò che ogni lunedì, le prime due ore, facevamo lettura ovvero si sceglieva un libro, un capitolo e dopo averlo letto dovevi fare la sintesi e leggerla la settimana seguente in classe. Amavo leggere.
Passarono le ore e Liam mi chiese se volevo mangiare con lui e la sua migliore amica. Accettai e ci recammo in mensa.
Liam mi fece conoscere Marty e mi spiegò che erano amici da molto tempo.
Marty e Liam erano molto simpatici. Vidi una ragazza che mangiava sola al tavolo sotto la finestra e chiesi informazioni a Liam.
‘’ Quella è Hope, è una ragazza che non parla molto, un giorno l’ abbiamo invitata a pranzare con noi ma rifiutava sempre… La prendono in giro in continuazione… Se non sbaglio dovrebbe avere l’ armadietto numero 115…’’
‘’ Io sono il numero 114 ma oggi non l’ho vista…’’ dissi.
Notai che guardava sempre fuori la finestra….
‘’ Quella è Lauren  con Camilla e Sofie. Sono le ‘’vip’’ della scuola… io e Liam non le sopportiamo…’’ disse Marty.
‘’ Oggi mi ha detto che se non facevo attenzione….’’ Non finì la frase che la continuò Liam
‘’ a come ti comporti altrimenti bla bla bla… Lo sappiamo dice queste cose a tutti i ragazzi nuovi….’’
Suonò la fine dell’ intervallo e tornammo in classe per fare altre due ore di scuola.
Mi sedetti sempre assieme a Liam siccome Marty frequentava un'altra sezione.
Liam mi spiegò che anche lui si trasferì qui un anno prima per iniziare il superiore qui a Miami, ma lui veniva dall’ Italia. *USCITA DA SCUOLA*
‘’ Vuoi che ti accompagno io a casa?’’ mi chiese Liam ma ad un tratto un ragazzo lo spinse gridando ‘’ LEVATI PIDOCCHIO! NON VEDI CHE STO PASSANDO!’’
Non potevo resistere a quella sciocchezza e risposi:
‘’ CREDO CHE SIA PIU’ ALTO DI TE SAI?’’
‘’ Lascia stare Alice…’’ mi sussurrò Liam mentre quel ragazzo si avvicinava a me,
‘’ Cosa hai detto?’’ disse cercando di mettermi paura
‘’Ho detto che è più alto di te.’’ Risposi spostandomi dal muro dove mi aveva spinta.
‘’LASCIALI PERDERE MATT! SONO MATRICOLE!’’ gridò un amico di quel ragazzo..
‘’ Oggi vela scampate, la prossima volta non tornerete a casa…’’ ci disse guardandoci negli occhi e entrando in un furgoncino nero assieme a i suoi amici.
‘’ MA SEI PAZZA???’’ Mi gridò Liam continuando ‘’ Quello ci poteva stendere!’’
‘’ Ahah… Mi fa più paura mia nonna appena sveglia…’’ dissi raccogliendo lo zaino da terra.
‘’ Certo che sei strana… e questo mi piace…’’ mi disse Liam sorridendo.
‘’ Grazie… Ci vediamo domani!’’.

Tornata a casa mangiai un po’ di carne e arrivò la fatidica domanda della mamma… ‘’ Come è andato il primo giorno di scuola?’’
‘’ Bene… Ho conosciuto un tipo…’’
‘’ Alice si è fidanzata! Alice si è fidanzata! ‘’ partì la canzoncina del mio odioso fratello.
‘’ Zitto scricciolo!’’ gridai.
‘’ Basta! E come si chiama?’’
‘’ Liam…’’ avevo appena finito di mangiare quando mi stesi sul mio morbido letto e spiegai il tutto con un messaggio a Cassandra che mi rispose con ‘’ ma è carino almeno?’’ .
Dopo una chiacchierata al telefono me ne andai a letto, ormai orgogliosa di aver salvato un mio nuovo amico
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


Dopo aver passato un giorno di scuola assieme a Marty e Liam decidemmo di recarci al parco vicino la spiaggia.
Marty aveva portato un asciugamano dove ci stendemmo a fissare il cielo.
‘’ A noi piace rotolarci tra l’erba quando non ci vede nessuno’’ mi disse Liam.
Risi a quell’ affermazione. Mi immaginavo i due amici rotolare lungo quella collinetta verde.
Iniziammo a ridere e prenderci in giro quando mi alzai dall’ asciugamano verde e vidi passare un ragazzo, dal viso conosciuto, di fronte a me;
aveva un cappellino rosso e un sorriso bellissimo, dopo un po’ vidi che andava in contro a un altro gruppetto di ragazzi e ragazze.
‘’ Si chiama Austin’’ mi sussurrò Marty, ‘’ lo conosco perché esce con mio fratello che è quello laggiù’’ disse indicando uno dei ragazzi.
‘’ Ragazze perché non andiamo a fare i compiti a casa mia?’’ ci chiese Liam.
Dopo aver preso le nostre cose e aver avvisato i genitori… ci recammo a casa di Liam.
Il suo appartamento non era molto distante dal parco…
Liam aprì la porta di casa e accese la luce dell’ ingresso riponendo le chiavi in una bacheca.
Incominciammo a studiare in camera di Liam mentre mangiavamo qualche biscotto…
‘’ Come mai ci sono due letti? Non sei figlio unico?’’ chiesi
‘’ Hem… Mio fratello è rimasto in Italia, vive con mia zia ‘’
‘’ Come mai non vive con voi?’’ domandai
‘’ Be…. Essendo maggiorenne ha scelto di vivere con i miei cugini…’’ rispose puntando lo sguardo verso il basso, mentre lo diceva Marty li strofinò una mano sul braccio e capì che c’era qualcosa che non andava ma non volevo chiederglielo.
Finiti i compiti Marty mi accompagnò a casa.
Eravamo arrivate, ci stavamo per salutare quando li chiesi:
‘’ Ma è vero ciò che ci ha raccontato Liam?...’’
Sospirò prima di rispondermi dicendo:
‘’ Alice, la vita di Liam è un  po’ diversa da quelle normali… Si è trasferito qui con la madre perché sono scappati dal padre… Quell’ uomo non era una brava persona…’’
‘’ ERA? E’ morto…?’’
‘’ Si ma è meglio se non dici nulla a Liam, non telo avrei dovuto dire… Sceglierà lui se dirti tutti i particolari…’’
Annuì e Marty si allontanò andando verso casa sua.
Rimasi ‘ imbambolata’ a pensare cosa aveva passato quel povero ragazzo…
Aprì la porta di casa e vidi Luck spaparanzato sul divano .
‘’ Luck dov’è la mamma? ‘’
‘’ Non c’è… E’ uscita appena sono tornato da scuola…’’
‘’ Dove è andata?’’
‘’ Non lo so…’’
Sapevo che se mio fratello rispondeva con quel tono non dovevo chiederli altre cose altrimenti non mi avrebbe risposto.
Mangiai qualcosa e mi recai in camera per cambiarmi, si erano fatte le 11:00 e Luck era ancora sul divano…
‘’ Vai a dormire..’’ gli dissi
‘’ Non ora’’ mi rispose con tono scocciante,
‘’ Mamma non c’è, sono le 11:00 e comando io! Mettiti il pigiama e vai a dormire!’’ gli imposi.
Il ragazzino si alzò dal divano e si recò in camera sua.
Di nascosto frugai nel suo zaino e controllai i quaderni. Non aveva fatto i compiti.
Continuai a chiamare la mamma incessantemente ma ella non rispondeva; misi Luck a letto e solo a mezzanotte riuscì ad addormentarmi...

 

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Capitolo 4
*** Capitolo Quattro ***


Il giorno dopo era sabato e a scuola si restava fino alle 13:00 mentre mio fratello non andava proprio.
Appena sveglia e vestita mi recai in camera di mia madre dove la vidi dormire, mi avvicinai al suo grande comò dove c’era la sua borsa, ‘’ che fai? ‘’ mi chiese Luck scoprendomi , ‘’ zitto! Vuoi farla svegliare!’’ dissi chiudendo la borsa e uscendo dalla stanza senza far rumore.
‘’ Mandami un messaggio quando si sveglia mamma e avvisami se esce di nuovo…’’ mi raccomandai .
Non ero mai stata così protettiva con mio fratello ma sapevo che dovevo chiedere spiegazioni a mia madre.
Passarono quelle lunghe ore di scuola.
‘’ Marty non è venuta perché andava a visitare sua nonna…’’ mi disse Liam all’ uscita dalla scuola.
Ci vedemmo poi passare accanto il gruppo di ragazzi che ‘’ conoscemmo’’ due giorni prima e poi passò anche Lauren con Camilla e Sofie. Quelle tre arpie ci guardarono e ci dissero ‘’ Passate un buon week-and .. MATRICOLE! ‘’ Lauren poi fece finta di ‘’ inciampare’’ e mi buttò addosso il milk-shake alla fragola che stava bevendo
‘’ Ops! Scusa cara…’’ si scusò ironicamente.
Dopo che quelle oche si allontanarono ridendo, una ragazza mi si avvicinò.
‘’ Se vuoi ti aiuto…’’ mi disse con un tovagliolo tra le mani.
‘’ Grazie… Piacere Alice! ‘’
‘’ Mi chiamo Hope, se non bagniamo il fazzoletto la fragola non si toglie facilmente…’’ mi dichiarò. Liam bagnò il foulard con dell’ acqua e Hope continuò a sfregare…
‘’ Come sai che è fragola? ‘’ chiesi
‘’ La riconosco dall’ odore! Sono molto brava in questo genere di cose’’ la ragazza finì di togliermi tutto il milk-shake dalla maglia viola e ci salutò andandosene sorridendo.
‘’ Non si era mai comportata così…’’ disse Liam
Tornammo a casa.
Trovai mia madre a lavare i piatti e non feci altro che chiederle informazioni sulla nottata precedente.
‘’ Alice sono solo andata a divertirmi un po’, non ho fatto nulla di male! ‘’
‘’ Lasciare un minorenne a casa solo senza avvisare non è nulla di male? Luck non voleva andare a letto e non aveva neanche fatto i compiti.’’
‘’ ALICE! NON TI PERMETTERE DI DIRMI COSA E’ GIUSTO O NO! FILA A LETTO!! ‘’ . ‘’ E poi quel ragazzo si deve dare una mossa altrimenti verrà bocciato, ci dà solo delusioni! ‘’ aggiunse quasi sususrrando
Mi recai in camera mia con l’ i-pod a tutto volume.
Poco dopo entrò piangendo Luck in camera mia.
‘’ E’ tutta colpa mia? ‘’
‘’ … No Luck… Non è colpa tua…’’
‘’ Vi ho sentite discutere… La mamma ha detto che sono uno sbaglio…’’
‘’Non intendeva questo Luck ‘’ gli dissi stringendo a me , ‘’ Voleva dire solo che se non studi verrai bocciato e dovrai ripetere l’ anno …. Non ti preoqqupare, ora vai a dormire ‘’ gli diedi un bacio sulla guancia e lo mandai a letto.
Non ero mai stata così cucciola con lui… Ma sapevo che dovevo farlo… Le cose non  andavano bene…
 

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Capitolo 5
*** Capitolo Cinque ***


Era domenica e dormì fino a tardi. Mi svegliai e mio fratello non c’era.
‘’ Dove è andato Luck? ‘’
‘’ Ha detto che usciva con dei suoi amici di classe… ‘’ mi disse la mamma.
Feci tutti i compiti per il giorno dopo e chiamai Cassandra.
‘’ Vorrei essere lì con te per abbracciarti’’ mi disse dopo aver sentito cosa era successo nei giorni scorsi.
‘’ Anche tu mi manchi… Luck è appena tornato ma si è chiuso in camera sua…’’
‘’ Prova a parlargli…’’
Chiudemmo la telefonata e mi recai da mio fratello con il pranzo servito su un vassoio.
‘’ Ti va di mangiare qui e parlare un po’? ‘’ chiesi
Luck accettò e iniziammo a parlare, l’ uno dei fatti dell’ altro .
Dopo un po’ lo aiutai in italiano e così ero sicura che aveva finito i compiti.
Ricevetti poco dopo una telefonata da Marty che mi invitava a casa sua tutto il pomeriggio siccome era il compleanno del fratello.
Lungo la strada entrai in un negozio e comprai una felpa per il festeggiato che dovevo ancora conoscere.
Arrivata conobbi i genitori di Marty che erano davvero brave persone.
‘’ Vieni in salone ti faccio conoscere Zayn e i suoi amici.’’
‘’ Marty, lo sai che sono timida forse è meglio di non…’’ non finì la frase che la mia amica aprì la porta del salotto.
‘’ Zayn questa è Alice, una mia cara amica’’ disse.
‘’ Ah ciao, molto piacere ‘’ disse sorridendo un ragazzo alto con capelli scuri e un ciuffo biondo .
Malapena gli dissi ciao e auguri.
‘’ Spero che ti piaccia ‘’ dissi mentre apriva il pacco e uscì la felpona verde che gli avevo comprato .
‘’ Grazie , è molto carina, ‘’ mi disse; subito dopo mi presentò i suoi amici. Erano tutti molto carini ma quello che mi colpì di più fu un ragazzo biondo con degli occhi azzurri che ritenevo bellissimi. Si chiamava Niall.
Io e Marty stavamo per uscire dalla stanza quando Zayn si avvicinò ai dischi per mettere un po’ di musica.
Io e la mia amica ci recammo verso la sua camera.
‘’ Zayn fa il dj a qualche festa il sabato…’’ affermò Marty.
Mi spiegò poi che Zayn , Niall e gli altri ragazzi che avevo conosciuto facevano il terzo anno della scuola che frequentavamo.
Dopo un po’ arrivò pure Liam e passammo la serata tutti in sieme.
‘’ E’ mezzanotte, dovrei tornare a casa…’’ dissi
‘’ Ok…Ma Alice hai bevuto? ‘’ mi chiese Liam
‘’ Assolutamente no! Sono stata con Marty tutto il tempo! ‘’
‘’ Hai gli occhi rossi…’’ disse Liam.
Dopo aver salutato tutti me ne tornai a casa.
‘’ Tutto normale…’’ dissi dopo aver visto mia madre e Luck a letto.
Andai in bagno, mi controllai gli occhi allo specchio e effettivamente avevo le pupille rosse.
 

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Capitolo 6
*** Capitolo Sei. ***


Mi alzai e andai subito in bagno a controllarmi gli occhi. Erano più chiari della sera prima ma con il mio verde naturale non assomigliavano proprio… Decisi così di mettere le lenti a contatto per far finta che sia passato tutto. Mi misi una camicetta bianca e andai a scuola. Mi avvicinai all’ armadietto quando incontrai Hope ; ‘’ Ciao, grazie per il fatto del milk-shake di ieri…. ‘’ dissi ‘’ Ciao ahah nulla ‘’ mi rispose. Prese le sue cose e sene andò sorridendo. Lungo i corridoi mi raggiunse Liam, mi sembrava che avesse messo un profumo strano da tutti gli altri giorni perché sentì qualcosa di strano nel naso…. Seduti in classe li cadde la penna accanto a me, si chinò per recuperarla e mi accorsi di nuovo di quel odore strano… Non mi era mai successo prima d’ ora stando accanto a lui. ‘’ Oggi non hai gli occhi rossi’’ mi disse durante il cambio . ‘’ Hem … forse era solo stanchezza..’’ dissi cambiando subito discorso chiedendo se Marty era a scuola. All’ uscita di scuola Lauren mi fece lo sgambetto e mi aggrappai al primo ragazzo che mi passò accanto . Alzai lo sguardo ed era Austin. Mi accorsi che ero aggrappata al suo braccio e mi alzai chiedendo scusa; mi avvicinai di nuovo a Liam e Marty a testa bassa pensando di aver fatto una figuraccia. ‘’ Alice, non ti preoccupare , Austin è bravo e sono certa che non se la sia presa’’ mi riassicurò Marty. Tornai a casa e finalmente vidi una famiglia normale, Luck era a fare i compiti e la mamma lavava a terra. Andai in bagno per togliermi le lenti a contatto e vidi che i miei occhi erano tornati ‘’ normali’’. Mi accorsi poi che era arrivato la cosa che tutte le ragazze odiano per 5 giorni al mese. Avevo il ciclo. Mi recai in camera per fare i compiti e studiare per l’ interrogazione di storia che avrei avuto il giorno dopo. Si fecero le 7 :00 e aprì i miei contatti di facebook e vidi che Zayn e Niall mi avevano contattato. Per caso mi uscì uno stato di Niall che diceva ‘’ ti conosco da poco e so che sei bellissima’’ ma di sicuro non poteva essere riferito a me perché ero al corrente che il ragazzo aveva da poco cambiato classe ma non sapevo per quale motivo. Lasciai perdere e andai a dormire, il giorno dopo avremmo fatto una piccola gita dalle 11:00 alle 17:00 per visitare un paesino vicino a Miami con delle seconde e delle terze. *GIORNO SEGUENTE* Mi svegliai, preparai lo zaino, controllai velocemente gli occhi e scappai verso la scuola. Ero in ritardo. Entrai correndo in classe e vidi che la prof aveva già iniziato la lezione. Dopo l’ ora di biologia mi feci interrogare in storia come promesso. Non andò tanto male, presi giusto la sufficienza…. Alle 11:00 ci recammo nel pullman , durante la fila per prendere i posti un amico di Lauren, già seduto, buttò il suo zaino tra i miei piedi. Inciampai di nuovo e mi aggrappai all’ ultimi sedili che avevo di fronte. Come ‘destino’ caddi accanto a Austin. ‘’ Ma tu sei proprio sbadata…’’ mi prese in giro toccandomi il naso; sentì di nuovo quello strano odore penetrarmi nel naso… mi alzai, chiesi scusa e mi sedetti due file dietro guardando malamente il ragazzo che mi aveva fatto cadere. ‘’ Già Austin, lei non guarda proprio dove cammina… Una goffa come lei secondo te riesce a tenersi in piedi? ‘’ li disse Lauren prendendomi in giro. Ero seduta composta accanto a Marty dal lato del finestrino e scivolai i piedi sotto il sedile di fronte quasi per nascondermi. Quella oca la odiavo. Scesi dal pullman, io Marty e Liam passammo tutto il tempo insieme a divertirci, verso le 17:00 i miei amici mi dissero che i miei canini avevano qualcosa di strano… Presi lo specchietto che portavo sempre in tasca e mi accorsi che i miei canini si erano allungati all’ improvviso! Tutto ciò mi preoccupava… Appena tornata a casa accesi il pc e feci una ricerca perché avevo paura di essere affetta da una malattia. Dopo minuti di ricerca ricevetti una strana notizia… ERO UN VAMPIRO. Presi alcune mie foto da piccola e mi accorsi che i primi denti ad essermi nati erano i canini. Feci altre ricerche sui vampiri quando mi arrivò un messaggio: ‘’ E’ stata Marty a darmi il tuo numero, volevo dirti che sei molto carina ‘’ . Chiamai Marty e li chiesi a chi aveva dato il mio numero, e se aveva microscopi in casa. Il mio obbiettivo era quello di scoprire se lo ero davvero. CIAO :) MI SCUSO MA NON HO L'HTLM O COME SI CHIAMA, PROVVEDERO' AL PIU' PRESTO IN MODO DA RENDERE LA LETTURA PIU' FACILE. RECENSITE E FATEMI SAPERE SE VI E' PIACIUTA. - LA VOSTRA AUTRICE ;)

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Capitolo 7
*** Capitolo Sette. ***


Marty mi disse che potevo andare a casa sua dopo scuola per usare il microscopio. Su internet dicevano qualcosa sul sangue così mi prelevai qualche goccia per portarla da Marty qualche ora dopo. A scuola andò tutto normale, i miei occhi erano verdi, l’ unica cosa che era rimasta era l’ odore che sentivo stando accanto ad Liam. Passai la lingua tra i denti e sentì che i miei canini erano a posto, passarono le ore e mi recai subito da Marty. Entrammo in camera sua, si sedette sulla sua sedia girabile di fronte al microscopio e dopo averla presa dallo zaino appoggiai la boccetta sulla scrivania. ‘’ Cos’è? Sangue? ‘’ disse sbalordita la mia amica; ‘’ Lo so che è strano ma… Ho scoperto di essere un vampiro’’ gli dissi velocemente ‘’ Ahahaahahaha scherzi giusto? Tu un vampiro!? ‘’ ‘’ Gli occhi rossi, i canini… Qualcosa non va bene in me… Melo sento… ‘’ Marty prese una goccia dalla bottiglietta e la esaminò al microscopio. ‘’ Non hai nulla Alice… E’ sangue normale… ‘’ cercò di riassicurarmi ‘’ Perché sai la differenza tra sangue di un vampiro e sangue di un umano? ‘’ gli dissi facendo un cenno con il mento verso il suo braccio… ‘’ Non vorrai mica confrontarlo con il mio! ‘’ mi disse spaventata. ‘’ Per favore, ti chiedo solo una goccia… Voglio vedere se è vero o meno…’’. La mia migliore amica odiava la vista del sangue ma lo fece coraggiosamente per me. Li confrontammo e la mia goccia era diversa… sembrava si muovesse di più e aveva un colore sul blu. ‘’ Non posso credere che la mia migliore amica sia un vampiro…. ‘’ Mi disse guardando stranamente la bottiglietta ‘’ Fino a ieri sera non ci credevo neppure io… Ma non so troppe cose sul mio passato.. ‘’ mi dissi sedendomi a terra. ‘’ Ma se… ‘’ continuai ‘’ io sono un vampiro, vuol dire che… sono un ….. Sono un mostro! I vampiri succhiano il sangue e ciò vuol dire che potrei ucciderti! O uccidere Liam, o peggio ancora, LA MIA FAMIGLIA!’’ ‘’ No, no no Alice, so che non ci farai nulla… ‘’ disse prendendomi il viso tra le sue mani. ‘’ E poi non siamo sicure che lo sei… ‘’ concluse La giornata finì e il giorno dopo non dovevamo andare a scuola perché era l’ uno novembre. Andai allo specchio e vidi che ero normalissima, non avevo né occhi, né denti strani… Decisi così di andare a fare spese assieme a Luck e mia madre, comprammo un po’ di cose e tornammo a casa per l’ ora di pranzo. Dopo aver fatto i compiti uscì a fare un giro in bici con l’ i-pod tra le orecchie. Mi fermai poi a un bar sulla strada. ‘’ Come la posso servire…’’ mi disse un ragazzo che si avvicinò al banco dove mi ero seduta, poi si accorse che ero io. Era Austin con il suo solito cappellino rosso e un gran sorriso. ‘’ Vuoi fare un giro? ‘’ mi chiese dopo aver finito di lavorare in quel caffè. Accettai e mi portò alla spiaggia di fronte al bar. ‘’ Ti piace Miami? ‘’ mi chiese mentre passeggiavamo sul bagnasciuga della spiaggia; ‘’ Si molto… ‘’ risposi ‘’ Anche io vengo da Londra ma mi sono trasferito qui quando avevo solo 10 anni… ‘’ Parlammo un poco e poi tornai a casa. Come quasi tutti i giorni chiamai Cassandra. ‘’ Secondo me Austin ti piace…’’ mi disse ‘’ Nah… L’ ho conosciuto da poco, non sono neanche sicura che mi ritenga un amica… ‘’ ‘’ Ma tu lo vorresti. Giusto? ‘’ mi rispose ‘’ Hem… Si ma… Ecco…’’ Cassandra mi conosceva ,così capì che non sapevo rispondere e chiudemmo la chiamata. Presi un quaderno che avevo con me da quando ero piccola, appuntavo sempre i miei nuovi amici e se ci litigavo mettevo una x acanto. Scrissi ‘’ Miami’’ in alto e poi feci l’ elenco…. Ero da appena una settimana a Miami e le cose andavano piuttosto bene… Rimaneva comunque il fatto che ero o no un vampiro e dovevo scegliere se dirlo o meno a mia madre… ‘’ Alice, solo le otto, io esco, mi raccomando a Luck’’ mi disse prendendo giubotto e borsa, prima che aprì la porta di casa la fermai: ‘’ Dove vai? ‘’ ‘’ Devo fare una cosa per lavoro quindi torno verso mezzanotte forse… metti a letto Luck!’’ mi disse uscendo da casa. Quella donna era strana… ‘’ Ti va di vedere un film? ‘’ chiesi al mio fratellino. Accettò e misi un film che guardavamo sempre a Londra. Finito lo spettacolo, ordinai una pizza per mangiare assieme a lui senza farli pensare alla mamma. ‘’ Luck.. Tu ti ricordi di quando stavamo a Londra…..? chiesi ‘’ Ovvio! Ci siamo trasferiti qui solo due settimane fa.. ‘’ mi rispose ‘’ Ti ricordi pure quando eravamo piccoli…?’’ domandai ‘’ Quando giocavamo in sieme si… Anche quando arrivasti a casa… ‘’ mi disse e subito dopo si tappò la bocca con le mani come se si fosse accorto di aver detto qualcosa che non doveva dire. ‘’ QUANDO SONO ARRIVATA A CASA? Cosa intendi?’’ domandai sbalordita ‘’ No… Em… Cioè quando… ‘’ balbettò ‘’ Luck dimmelo! Non sono al corrente di queste cose… ‘’ ‘’ Okay… Fin da piccolo mamma e papà mi dicevano che avevo una sorella che era partita per un po’ e , una volta arrivata, la dovevo trattar bene per farla sentire a suo agio… Questo melo ricordo perché ci sono parecchi video che fanno vedere mentre melo chiedono e io dico sempre si…’’ rispose. Ero scioccata. Ero veramente stata adottata? E se si, perché non mel’ hanno mai detto? E nostro padre? Mi alzai verso la televisione e cercai quei video…

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Capitolo 8
*** Capitolo Otto ***


Io e Luck li controllammo tutti quando poi ne trovai uno che si trovava dietro a tutti a cui c’era attaccata una lettera: ‘’ Cara Alice, se stai leggendo questo vuol dire che sai ogni cosa. Questo video ( intitolato 13 settembre) filma il giorno in cui sei arrivata a casa, ci dispiace non avertelo detto prima ma se la stai leggendo ora vuol dire che solo ora potevi saperlo. Tu sei nata il 26 luglio del 1998, ma non qui a Londra, sei nata a Flox, una cittadina di Havalon, regno degli esseri soprannaturali; Appena nacque Luck una donna ci disse che tu saresti arrivata dopo due anni per ‘’ salvarci ‘’ . Scoprimmo tutto e una volta arrivata sapevo che era pericoloso per me; ho divorziato con tua madre perché, non conoscendomi, avresti potuto mordermi. Ma sappi comunque che ti vogliamo bene ed ciò che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto solo per te. Baci, Papà e Mamma ‘’ Mentre leggevo quel foglio ad alta voce Luck mise la cassetta nel video registratore. Partì il video che faceva vedere mentre entravo in casa con delle valigie, vidi che mi facevano delle domande e scoprì che avevo 10 anni ed avevo appena finito l’addestramento per salvare la mia futura famiglia. Ero scioccata nel vedere quel video così piansi. Mio ‘padre’ si era allontanato da noi solo per colpa mia. Perché potevo tramutarlo in vampiro. Luck mi vide in quello stato e così mi abbracciò, in quel momento arrivò la mamma e vedendomi così capì tutto, io corsi in camera mia e chiamai Marty. Mi sentì piangere e le uniche cose che mi disse furono: ‘’ Sto arrivando a casa tua… ‘’ Arrivò a casa mia assieme a Liam , erano le dieci ma i miei migliori amici anche se mi vedevano in quello stato rimasero finché non li spiegò tutto. ‘’ Vieni da Flox? ‘’ mi disse Liam ‘’ Tecnicamente… Si… Sono nata li ma a dieci anni sono andata a Londra’’ dissi ‘’ Se sei nata lì devi tornarci, dovresti conoscere i tuoi veri genitori, secondo me.’’ Disse Marty. ‘’ Il problema è che non so come tornarci! ‘’ dissi. Mentre accompagnavo i miei amici alla porta per andarsene sentì la mamma e Luck discutere nella loro stanza. Lei. ‘’ Perché glielo hai detto? ‘’ Lui ‘’ Mi è uscito spontaneo… Non so.. ‘’ . Lei ‘’ Okay non parlarci su questo adesso…’’ . Andai in camera mia e mi misi sotto le coperte per far finta di dormire mentre sentivo i passi di mia madre venir in camera mia. *GIORNO SEGUENTE* *uscita della scuola* Mi arrivò un messaggio che diceva ‘’ oggi stai bene con quella magliettina azzurra ‘’ . Abbassai lo sguardo ed effettivamente indossavo una maglietta azzurra. Marty lesse il messaggio è disse : ‘’ E’ qualcuno che sta qui intorno se sa come sei vestita, basta vedere chi ha telefonini in mano… ‘’ I ragazzi in torno a noi non usavano i cellulari in quel momento e mentre cercavamo me ne arrivò un altro ‘’ Lo so che mi stai cercando… Quella accanto a te è Marty giusto? ‘’. ‘’ QUESTO E’ UNO STALKER! ‘’ Disse la mia amica leggendo il messaggio, ‘’ Ma va… E’ solo qualcuno qui vicino che sa come mi sono vestita e che mi ritiene carina… ‘’ dissi ‘’ Alice? ‘’ ‘’ Si. ‘’ ‘’ Hai dato la definizione di ‘’ stalker’’ ‘’ si accorse Liam. ‘’ Oh… ‘’ dissi. Dopo un po’ ci si avvicinarono Zayn, Niall e gli altri loro amici. ‘’ Ciao sorellina, ciao Alice, ciao Liam ‘’ disse Zayn. Mentre chiacchieravamo e scherzavamo con loro mi arrivò un altro messaggio. ‘’ Sei stupenda quando sorridi’’. Era lo stesso numero. Non poteva essere uno degli amici di Zayn perché li stavo ‘ controllando’ tutti. Chi era? Quel pomeriggio facemmo i compiti a casa mia. Feci leggere la lettera ad Liam e Marty. ‘’Flox… Da dove si potrebbe accedere ad un mondo magico?… Havalon…. ‘’ ragionò Marty. ‘’ Mentre pensiamo andiamo a fare una passeggiata nella pineta? ‘’ propose Liam. Accettammo e andammo a conoscere quella pineta. Dopo un po’ di km , sentì qualcuno parlare e suonare una chitarra. ‘’ Zitti! Ascoltate ‘’ dissi. Quella voce. Era magnifica. Era maschile e ti faceva percorrere un brivido dietro la schiena. Era fantastica secondo me. Feci un passo avanti per aggrapparmi all’ albero di fronte e vedere meglio da vicino quando scivolai sui rametti che mi fecero cadere. Il ragazzo si fermò di scatto. ‘’ Alice..Ti sei fatta molto male? ‘’ Mi chiese mentre mi rialzava da terra, era Niall Liam e Marty in tanto si gustavano la scena da dietro due alberi. Mi fece sedere sul tronco dove stava seduto lui prima. ‘’ Hem, è solo un graffio Niall … Non ti preoccupare ‘’ dissi fissando la ferita che mi ero fatta sull’ avambraccio. ‘’ Basta sciacquarlo con un po’ di acqua, fa male? ‘’ Disse mentre mi bagnava la ferita con un fazzoletto. ‘’ Mi stavo fermando a sentirti cantare quando sono scivolata su dei rami ‘’ dissi ‘’ Ah mi ascoltavi? Faccio pietà vero? ‘’ disse ‘’ NO! Anzi, a me piace molto la tua voce e la canzone che cantavi. ‘’ ‘’ Grazie, si chiama ‘’ Truly, Madly, Deeply’’ ‘’ mi disse sorridendo. Rimasi per un attimo a fissare i suoi occhi azzurri mentre mi curava la ferita. In quei momenti non sentivo dolore. Lui finì , la mia timidezza sparì e gli sussurrai un grazie mentre gli davo un bacio sulla guancia; mene stavo per andare quando mi disse ‘’ A domani! ‘’ , mi girai e gli sorrisi. Tornai dietro l’ albero dove Liam e Marty aspettavano. ‘’ Alice ha fatto colpo una seconda volta! ‘’ disse Liam ‘’ Ma zitto!’’ lo presi in giro. Stavamo per uscire dalla pineta quando vidi un ombra che mi spiava dall’ albero accanto, mi fermai per un attimo ma non vedendo più nulla continuammo a camminare. ‘’ Aspettate! ‘’ dissi rivedendo quell’ oscurità dietro ad un tronco.

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Capitolo 9
*** Capitolo Otto (parte due) ***


Mi sentì tappare la bocca e fermarmi le mani. Era una donna che poi mi disse ‘’ Ora tu rimani zitta e vieni con me’’. Le sue dita erano congelate, mi bloccava le mani come un paio di manette, vidi che mi portavano avanti lungo la pineta. ‘’ Prendete quei due e recuperate il ragazzo che cantava…’’ disse mentre continuava a spingermi verso una specie di casetta di legno. ‘’ Lasciatemi! ‘’ protestò Marty prima che tappassero la bocca anche a lei... Ci portarono dentro questa casetta, già prima avevo provato a mordergli la mano ma non ci riuscivo perché premeva troppo. Ci fecero sedere tutti e quattro su delle sedie e ci legarono con delle corde. ‘’ Cosa volete da noi! ‘’ dissi mentre un uomo forzuto mi legava alla sedia. ‘’ Alice… Tu sei molto importante per noi… E loro sono i testimoni! ‘’ rispose indicandoci con quelle mani ossute e unghie rosse rifatte… ‘’ Io non centro nulla… ‘’ disse Niall. ‘’ Tu, caro biondino’’ disse poggiandoli un dito sotto il mento ‘’ Centri e come… Non sai le tue origini… ‘’ Con uno schiocco di dita si fece portare un computer. ‘’ Alice, in questa stanza sanno tutti chi sei? O meglio… Cosa sei? ‘’ mi disse con aria di sfida ‘’ Hem… Niall no. ‘’ dissi abbassando lo sguardo verso i miei piedi. ‘’Allora glielo diciamo subito! Questa ragazza è un vampiro! Ogni vampiro, come ogni creatura magica, ha un custode…. Il custode sarebbe il suo migliore amico fino ai dieci anni anche se adesso non potrete ricordi infatti …. ABBIAMO QUESTO! ‘’ Ci spiegò mentre ci fece vedere un marchingegno a forma di casco che ti faceva ripercorrere i tuoi primi 10 anni di vita per vedere chi era il tuo custode. ‘’ Non ho capito ancora se questa tizia è brava o cattiva… ‘’ mi sussurrò Liam che stava accanto a me. La donna mi fece sedere su una sedia di fronte a tutti e mi inserì il casco. Iniziai ad andare in dietro nel tempo, dai messaggi dal proprietario nascosto, all’ uscita con Austin, alla gita, al compleanno di Zayn , fino ad arrivare a vedere di fronte a me un bimbo biondino che mi invita a giocare con lui; sentivo le mie risate, ciò vuol dire che mi divertivo assieme a lui, però poi vidi che lo salutai e mi misi a piangere sul mio letto , vidi dei giorni passati a giocare sola, fino al mio arrivo alla casa di Londra. Mi tolsi il casco e la signora disse ‘’ Quel bimbo era Niall, solo che ti ha dovuto lasciare quando avevate 4 anni ed hai passato sei anni sola, per questo vi siete dimenticati l’ uno dell’ altra.’’ Mentre Niall percorreva la sua infanzia io riflettevo su quelle parole ma allo stesso tempo ero spaventata perché non sapevo che ci avrebbero potuto fare. Finito il giro di Niall un uomo mi disse ‘’ Ora facciamo solo un controllo… Devi farmi vedere i canini per prelevare un po’ del tuo sangue da vampira… ‘’ Aprì la bocca e appena mi infilò un po’ di ovatta in bocca, gli morsi la mano. L’uomo che mi teneva legata si spaventò e si allontanò dalla mia sedia. Mi ero alzata quando la donna cercò di fermarmi e mostrandoli i canini e tutta la rabbia che avevo dentro riuscì a liberarmi da quelle ‘’manette’’. NIALL’S POV Scivolai il sedere dalla sedia e feci lo sgambetto a un uomo che stava per prendere Alice, Mi liberai e aiutai anche Liam e Marty. Vedevo Alice buttare fuori un lato che non avevo mai visto… Sembrava assetata di sangue … Ancora non ci credevo che fosse un vampiro. MARTY’S POV Liam mi prese la mano e mi fece uscire dalla casa, ovviamente c’erano due guardie agli stipiti della porta che cercarono di non farci passare ma riuscì a scivolargli sotto le gambe e continuare la nostra fuga, forse in quel momento non eravamo buoni amici ma non sapevamo come riprenderci Alice e Niall. Così decidemmo di andare dall’ altro lato della casa e farli uscire dalla finestra. ALICE’S POV Un uomo grande e grosso mi sbatté contro un muro impedendomi di usare mani e piedi ma non avevo nessun’altra via di scampo, l’ unico suo punto scoperto era il collo così lo morsi facendolo cadere ai miei piedi, sentì bussare leggermente alla finestra,l’ aprì e i miei amici mi aiutarono ad uscire , poco dopo aiutai pure Niall. Eravamo tutti fuori per fortuna e così uscimmo dalla pineta sani e salvi. ‘’ Alice.. hai un po’ di… ‘’ mi disse Niall toccandosi il labbro. Avevo ancora del sangue sulle labbra. ‘’ Com’è mordere un uomo? ‘’ mi chiese Marty. ‘’ E’ strano… Ma buono allo stesso tempo’’ risposi. Dopo un po’ dissi ‘’ Mi raccomando non dite nulla a nessuno che sono un vampiro… ‘’ . Sapevo che potevo fidarmi di loro ma non immaginavo se lo venissero a sapere gente come Lauren. Lungo la strada Liam e Marty tornarono a casa; Niall mi accompagnò fino alla mia. ‘’ Grazie, se tu non fossi stato lì oggi… Non so che avrei fatto…’’ gli diedi un bacio sulla guancia, mi girai quando mi prese il braccio, mi girò leggermente il viso e le sue labbra premettero sulle mie. Il suo profumo si impossessò di tutti i miei sensi, non era il profumo che sentivo di solito con Liam, quello era buono, magnifico; subito dopo mi sussurrò un ‘ grazie a te Alice ‘ e sene andò sorridendo. Non avrei mai giurato di dare il mio primo bacio a Miami, ad un ragazzo così bello.

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Capitolo 10
*** Capitolo Nove. ***


NIALL’S POV Mi svegliai tranquillamente e vedendo che i miei erano già a lavoro, andai a svegliare mia sorella più piccola Tania. Facemmo colazione e la accompagnai a scuola. Più tardi mi incontrai con Zayn nel cortile del liceo e vidi Alice parlare con Marty, Liam e Hope. Era davvero bellissima quando sorrideva e non avrei mai pensato che un giorno l’ avrei baciata. Mi distrassi un po’ mentre la fissavo quando sentì: ‘’ Niall, Niall, Niall ci sei? Terra chiama Niall! ‘’ ‘’Scusa Zayn… ‘’ mi scusai distogliendo lo sguardo da Alice. ‘’ Ti piace Alice, vero? ‘’ mi disse con aria da sfida… ‘’ Hem… Si ma ecco… Ieri… ‘’ il mio migliore amico mi impose a continuare mentre la campanella non era ancora suonata, così li spiegai che il giorno prima l’ avevo baciata ma non li dissi il fatto della casa di legno. Entrammo in classe, passarono le ore, e continuavo a pensare a quel magnifico bacio… ALICE’S POV. All’ ora di pranzo mi sedetti al solito posto assieme a Liam e Marty e incominciammo a parlare, poi ci si avvicinò Hope , avevamo ormai ‘’legato ‘’ io lei, compagne di armadietto. Dopo che incominciammo a parlare in sieme si avvicinarono pure Zayn e Niall. ‘’ Possiamo aggiungerci pure noi? ‘’ ci chiesero. Ovviamente accettammo e Niall mi sorrise. Passammo insieme il pranzo e ci divertimmo molto. *USCITA DA SCUOLA* ‘’ perché non andiamo a fare una passeggiata al parco questo pomeriggio? ‘’ propose Zayn. ‘’ Per noi va bene, Hope vieni con noi? ‘’ chiese Liam. La ragazza accettò e decidemmo che alle 6:00 dovevamo stare a scuola per andare poi tutti insieme. Durante i compiti mi arrivò un messaggio, sempre da un numero sconosciuto. ‘’ Ci sarò anche io al parco oggi pomeriggio. ‘’ . Avvisai Marty e Liam e mi dissero di non avere paura perché tanto non ero sola. Arrivati al parco incominciammo a scherzare e ridere, Niall non faceva altro poi di sorridermi. Amavo il suo sorriso. Poco dopo arrivò Austin; ‘’ Ciao ragazzi! ‘’ ci salutò. ‘’ Molto belli quei jeans, Alice ‘’ mi disse sorridendomi. Sene andò poi sfiorandomi la mano. I miei migliori amici mi guardarono sbalorditi perché pensavano che cercava di farmi innamorare di lui o una cosa del genere… subito dopo mi si avvicinò Hope dicendomi: ‘’ Austin non è un bravo ragazzo… Quando è vicino a me sento un odore strano … ‘’ . Tornata a casa richiamai Hope dicendo ‘’ In che senso sent un odore strano… ‘’ pensando fosse anche lei un vampiro, ‘’ E’ come il fatto dell’ milk- shake di lunedì scorso… Il mio naso mi aiuta molto anche a vedere come sono le persone dentro… ‘’ mi rispose, ci fù un po’ di silenzio quando ricominciò chiedendomi ‘’ Alice,mi posso fidare di te? ‘’ gli dissi di si e mi spiegò che vedeva le aure ovvero ciò che ognuno ha dentro, per questo sapeva che Austin non era un bravo ragazzo… Mi disse poi che attraverso le aure scoprì che ero un vampiro, adesso il mio segreto lo sapevano in quattro persone oltre alla mia famiglia. Mi raccomandai di non dirlo a nessuno ma sapevo che potevo fidarmi di Hope. Mi arrivò poi un altro messaggio ‘’ domani a scuola capirai chi sono’’ . Mangiai un po’ di carne e poi andai a dormire. Perché questo continuava ad assillarmi? *LOOK* OKAY RAGAZZI\E SCUSATE SE QUESTO E' UN PO' CORTINO MA DEVO ANDARE A STUDIARE... VI RICORDO CHE CERCHERO' L' HTLM A PIU' PRESTO. BACI E BUON 1 MAGGIO A TUTTI.

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Capitolo 11
*** Capitolo Dieci. ***


Arrivata a scuola con Liam e Marty incominciai a guardarmi in torno per capire chi era quello strano ragazzo ad inviarmi i messaggi… A noi si avvicinarono pure Niall, Zayn e Hope; ormai eravamo molto amici. ‘’ Un altro giorno di scuola e poi due settimane di vacanze! Amo il natale! ‘’ disse Zayn stiracchiandosi la schiena. Stavamo parlando quando si avvicinò Austin, ci salutò , ci avvicinò a me e stringendomi a lui mi sussurrò ‘’ Ricevuti i messaggi piccola? ‘’ . Avevo le mie mani sul suo petto e sentivo appena le sue labbra sul mio collo. Ci salutò e entrò nella scuola facendomi un occhiolino. ‘’ Austin è uno stalker! ‘’ dissi scioccata a i miei amici. Ormai anche Hope , Niall e Zayn sapevano i fatti dei messaggi… e poi, ad esserne sincera… Avevo un po’ di paura di Austin. Stavamo entrando a scuola quando, agli armadietti mi si avvicinò Hope dicendo ‘’ Ti avevo detto che Austin non è un bravo ragazzo… Stai attenta e non stare mai da sola con lui. ‘’ . Misi le cose nell’ armadietto e mi recai in classe con Liam per due lunghe ore di matematica. ‘’ Non ci capisco nulla… ‘’ dissi appoggiando il muso sulla mano mentre la prof spiegava. ‘’ Alice, non ti preoccupare , è facile basta sottrarre questo a quest’ altro e moltiplicarlo per… ‘’ ‘’ Liam è inutile che melo spieghi, sono negata per la matematica!’’ lo interruppi; passarono le ore e all’ uscita Niall mi chiese: ‘’ Oggi sei libera? ‘’ ‘’ Penso di si… ‘’ dissi ‘’ Ti va di uscire con me?’’ propose. Accettai e mi disse che alle sei mi veniva a prendere da casa. Arrivata a casa diedi la notizia a Marty e Cassandra. Erano le 5:00 e iniziai a prepararmi, misi un paio di jeans e una magliettina blu e grigia. Misi un filo di matita nera e un tocco di mascara, non volevo essere troppo eccessiva a quello che forse era il mio primo appuntamento… Alle 6:00 sentì suonare al campanello di casa, mamma era a lavoro e Luck era da un amico. La macchina di Niall era nera e non tanto grande, mi salutò e mi aprì la portella come un gentiluomo. Una volta partiti mi chiese ‘’ Dove andiamo? ‘’, decidemmo di andare al porticciolo. ‘’ Hai incontrato di nuovo quella donna di sabato scorso? ‘’ mi chiese mentre passeggiavamo, risposi di no e che non volevo rincontrarla. Dopo un po’ li chiesi se aveva inventato lui la canzone che stava cantando quel giorno e mi rispose di si e li serviva per il compleanno della sorella, il 18 Dicembre. ‘’ E’ una cosa molto cucciolosa ‘’ gli dissi ( :3) , mi sorrise . Entrammo in un piccolo ristorante e prendemmo un tavolino fuori; ci divertimmo molto, Niall era molto simpatico. Dopo aver mangiato entrammo dentro e vedemmo molte coppie ballare dei lenti, io non sapevo ballare e mentre fissavo quelle coppie felici Niall mi chiese: ‘’ Balliamo? ‘’ ‘’ Forse è meglio di no… ‘’ incominciai ma lui mi prese la mano, mi trascinò in mezzo la sala e poggiò le sue mani sul mio bacino, e io sul suo collo, passai qualche minuto ‘appiccicata’ al ragazzo che mi piace, finito il ballo ci recammo verso una l’ angolo della sala; indovinate un po’? C’era Austin. ‘’ Hei Alice, balli con me? ‘’ mi chiese ‘’ No Austin, io e Niall ce ne stavamo per andare…’’ risposi freddamente ricordando le cose che mi aveva detto Hope; ‘’ Dai solo un ballo… Vorrei averti per qualche minuto stretta a me’’ mi disse cercando di convincermi e prendendomi le mani, cercai di staccarmi la sua presa era davvero forte, ‘’ Ha detto no! Capito? ‘’ gli disse Niall prendendomi la mano e staccando la presa di Austin che guardava con aria da sfida; subito dopo mi prese sotto il braccio e uscimmo dal ristorante per andare alla macchina. ‘’ Grazie, non so dove mi avrebbe portato quello là.. ‘’ dissi ‘’ Ahah nulla ‘’ rispose facendo comparire un altro bellissimo sorriso sulle sue labbra. Erano le 22:00 e li chiesi di riportarmi a casa siccome il ristorante era parecchio distante da casa mia. Entrati in macchina accese la radio e partì ‘’ One Way Or Another ‘’ . Ci guardammo e, abbassando i finestrini, iniziammo a cantare. ‘’ One way , or another , i’m gonna find ya , i’m gonna getcha , getcha , getcha, getcha ‘’ Mi divertì molto durante il tragitto dal ristorante a casa mia. Arrivata , scese prima lui e mi aprì la portella. ‘’ Grazie Niall, mi sono divertita molto ‘’ gli dissi sorridendo ‘’ Anche io, non c’è bisogno che mi ripeti sempre grazie, anche se mi piace quando lo fai ‘’ rispose. Stavo di spalle alla macchina e avevo Niall davanti , lasciai perdere la timidezza, e gli diedi un bacio a stampo tenendo il suo viso tra le mie mani; subito dopo lo abbracciai NIALL’S POV Non avrei mai pensato che mi baciasse, pensavo che entrava in casa sorridendomi come faceva di solito. Mi prese il viso tra le sue splendide mani e sentì le sue labbra poggiarsi sulle mie, poi mettendomi le braccia sul collo mi abbracciò . Mi piaceva sentire la sua testa sulle mie spalle. La salutai entrai in macchina e aspettai che entrò in casa prima di partire e andarmene. Alice mi piaceva molto. *SPAZIO AUTRICE* BUONASERA A TUUUUTTI :3 VOLEVO SAPERE SE VI PIACE O DOVREI AGGIUNGERE QUALCOSA... RECENSITE :) KISS

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Capitolo 12
*** Capitolo Undici. ***


ALICE’S POV La mattina dopo mi alzai tardi e aiutai mia madre nelle faccende di casa. Dopo pranzo raccontai tutto ad Marty. Il pomeriggio feci i compiti e mi arrivò un messaggio da Niall: ‘’ ti va di rivederci stasera? ‘’ io sorrisi vedendo quella domanda e risposi ‘’ Certo, con piacere’’. Misi un paio di leghins e un vestitino verde. Avevo promesso alla mamma che non sarei tornata tardi. In macchina di Niall lui mi salutò con un bacio sulla guancia e io li sorrisi. Ero truccata poco e avevo un po’ di lucidalabbra. Decidemmo di andare al centro, per vedere i negozi. A‘’ Ti posso chiedere una cosa? ‘’ gli dissi N‘’ Certo’’ A’’ Ma noi quindi… Siamo fidanzati?’’ N’’ Be… ecco… io… hem … penso di si… Sempre se tu lo vuoi! Insomma se tu … ecco… ‘’ . Lo vedevo molto insicuro ma mi scappò una piccola risata. Scendemmo dalla macchina e io mi avvicinai a lui. NIALL’S POV Lo ammetto, sono molto timido e forse troppo impacciato con le ragazze, credevo che lei fosse meno timida di me, altrimenti nessuno avrebbe fatto un passo avanti; incominciammo a camminare verso i negozzi. Ad un certo punto mi sentì afferrare la mano e mi accorsi di avere le sue dita tra le mie, forse aveva capito che grazie alla mia timidezza non sarei mai riuscito a fare la prima mossa. Lì mi guardò e mi sorrise, amavo il suo sorriso, la cosa che mi piaceva di più di Alice erano gli occhi. Quei bellissimi occhi verdi. Arrivammo in una pizzeria, la più famosa di Miami, e prendemmo due fritte. Ormai seduti al tavolo incominciammo a parlare. ALICE’S POV A ‘’ Hem… Ti sta molto bene questa camicia ‘’ N’’ Oh, grazie, anche il tuo vestito mi piace molto.’’ A’’ Non ti vergogni ad uscire con una ragazza più piccola di te? ‘’ li chiesi N’’ No, dicono che l’ amore non ha età.. ‘’ disse sorridendo. N ‘’ e tu… ‘’ continuò ‘’ non ti senti a disagio ad uscire con un ragazzo di un anno più grande di te? ‘’ ‘’ No… Perché dovrei? ‘’ dissi sorridendo ‘’ Se fossi nei tuoi panni non mi sarei comportato come fai tu’’ mi disse. Avevamo finito di mangiare ormai ed eravamo fuori dalla pizzeria e dissi ‘’ tu dici a fare questo? ‘’ li dissi prendendoli le mani, ‘’ e questo? ‘’ continuai dandoli un bacio a stampo sulle labbra. ‘’ Titolo del giornale : NIALL E ALICE, COPPIA DELL’ ANNO ‘’ disse arrivando Lauren. Io e Niall la guardammo per vedere cosa voleva dire lei e le sue oche. L‘’ Siete davvero carini insieme …. Già le nullità si attraggono… ‘’ A’’ E come mai a te non ti ha presa nessuno? ‘’ dissi con aria di sfida L’’ Molto divertente… ‘’ disse passandoci accanto e urtandoci ‘’casualmente ‘’ la spalla. Io e Niall entrammo in macchina, per tornare a casa quando mi arrivò un messaggio da Luck: ‘’ Io e la mamma andiamo a dormire dalla mamma di papà che ha bisogno. Fai che vuoi, non hai le chiavi di casa vero? ‘’ ‘’ Cazzo… ‘’ dissi leggendolo . Controllai nella borsa ed effettivamente non avevo le chiavi di casa. ‘’ Cosa è successo? ‘’ mi chiese Niall . ‘’ Luck e mia madre non sono a casa e non ho le chiavi per entrare… ‘’ dissi mettendomi una mano sulla fronte. ‘’ Puoi dormire da me se vuoi, Tania è da un amichetta e i miei genitori sono fuori per lavoro.’’ Accettai ma ero un po’ preoccupata per come avrei passato la notte. Arrivati a casa sua, infilò le chiavi nella serratura e accese le luci. Mi guardavo in torno e sentivo il rumore delle mie ballerine sul pavimento limpido. ‘’ Ti chiederei di sistemarti nella camera di mia sorella ma quel lettino è troppo piccolo… ‘’ mi disse sorridendomi e aprendo la porta della camera della piccola. ‘’ Questa è camera mia… Anche se è un po’ in disordine… ‘’ affermò. ‘’ A bè… Non hai visto camera mia… ‘’ dissi ridacchiando. Continuavo a guardare la camera di Niall, seduta sul suo letto , mentre cercava qualcosa nell’ armadio di sua madre. Venne portandomi un pigiama ‘’ Puoi mettere questo… Spero sia abbastanza caldo…’’. Erano le dieci e mi recai in bagno per cambiarmi. Tornata lo vidi seduto a gambe in crociate sul letto. ‘’ Non do fastidio… vero? ‘’ dissi uscendo dal bagno ‘’ Nono … AHAHAHAHA! Sei buffa con quel pigiama ! ‘’ mi disse , mi sedetti in ginocchio sul letto di fronte a lui e spingendo con una mano li dissi ‘’ Parla lui con il pigiama dei puffi! ‘’ ‘’ Vuoi la guerra! ‘’ mi disse incominciando a farmi il solletico. Ero stesa sul letto con lui accanto e le sue dita alle costole, chiedendo pietà. A un certo punto smise pure lui stendendosi sulla mia sinistra. Mi misi di nuovo seduta e dissi ‘’ Niall? ‘’ ‘’ Si? ‘’ ‘’ Io sono un vampiro, se mi vengono degli sbalzi d’ umore …. Potrei morderti … ‘’ dissi rivolgendo lo sguardo alle mie gambe. ‘’ Quella tizia ha detto che nessuna creatura fa del male al suo custode, quindi non potrai farmi del male ‘’ mi disse alzandomi la testa con un dito. Sorrisi e gli diedi un bacio sulla guancia, alzai le coperte e poggiai la testa sul cuscino, lui mi copiò e dopo averli dato la buonanotte, mi girai di spalle quando sentì il suo braccio poco sopra il mio bacino, una sua bamba accanto la mia e il suo respiro sul mio collo. Riuscì ad addormentarmi felice. * SPAZIO AUTRICE* Occhei ragazzi\e scusate le assenze ma avevo degli impegni, finalmente l' undicesimo capitolo è arrivato! Spero che vi piaccia... Recensite :))

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Capitolo 13
*** Capitolo Dodici ***


Mi svegliai e mi accorsi che Niall non c’ era… Mi stiracchiai e sentì ‘’ Buongiorno dormigliona! ‘’ mi svegliò Niall già tutto vestito. ‘’ Buongiorno ‘’ dissi sbadigliando . ‘’ Mi hai portato la colazione a letto! Come sei carino ‘’ gli dissi accarezzandoli la guancia. ‘’ Solo per avvisare , stanotte mi stavo spostando quando ti sei girata e mi hai abbracciato… ‘’ mi disse ‘’ Oh, scusa, non volevo… ‘’ dissi finendo il latte ‘’ Non ti preoccupare, mi ha fatto piacere… ‘’ rispose sorridendo. ‘’ Sai cosa ci vorrebbe ora? ‘’ dissi ‘’ Cosa? ‘’ chiese ‘’ Una bella canzone! ‘’ risposi ‘’ dammi un testo per favore ‘’. Niall prese la chitarra e mi porse un testo. Era il testo che aveva cantato quel giorno nel bosco. Mi piaceva davvero molto quella canzone. Sembrava che rispecchiava cosa stavamo facendo. ‘’ Hem… mi vesto così mi riporti a casa ok? ‘’ dissi ‘’ Come vuoi, io non ho problemi. ‘’ mi disse. Mi recai in bagno e mi misi il vestitino della sera prima. Entrammo in macchina e accesi la radio. La casa di Niall non era distante dalla mia. Erano le 11:00 e fortunatamente mamma e Luck erano a casa. Salutai Niall e entrai in casa. ‘’ Dove hai dormito? ‘’ mi chiese la mamma ‘’ Da Marty ‘’ risposi recandomi in camera mia chiamando la mia migliore amica. ‘’ COSAAA??? Hai dormito da Niall senza avvisarmi? E che avete fatto stanotte e? e? ‘’ mi disse prendendomi in giro. ‘’ Marty, ho detto a mia madre che ho dormito da te, quindi se ti chiede qualcosa… ‘’ ‘’ Si si si… Ho capito… Be raccontami! ‘’ gli raccontai tutto e chiudemmo la chiamata. Subito dopo avvisai Liam che fù anche lui felice per me. Il resto della giornata la volli passare sola, avevo tanti pensieri per la testa…. ZAYN’S POV Il pomeriggio venne Niall a casa mia. Appena mi disse che aveva passato la notte con Alice rimasi scioccato. Con noi ovviamente c’era pure mia sorella… Avevamo amici in comune quindi poteva assistere alle nostre chiacchierate. ‘’ Stamattina li ho cantato truly, madly , deeply . ‘’ mi disse. ‘’ Niall mi ha chiamato il tizio di un locale, ci vorrebbe di nuovo questo sabato. ‘’ li dissi. ‘’ Cosa? Io ti ho soltanto accompagnato una volta… Non so se sono capace di… Ecco… ‘’ mi disse ‘’ Ma zitto! Quella volta siamo stati davvero bravi… Ci servirebbe qualcuno con una bella voce… ‘’ sostenni. ‘’ Perché non fate provare a Liam? ‘’ propose Marty. Accettammo e mia sorella lo fece venire a casa. Mi piaceva la voce di quel ragazzo… Provammo a cantare Summer Love e andò tutto alla perfezione. I miei amici se ne andarono e dopo cena, andai a dormire. Io , Niall e Liam eravamo perfetti in sieme * LOOOOK* SCUSATE SE E' CORTINO.... TAAANTO LOVE . RECENSITE

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Capitolo 14
*** Capitolo Tredici ***


(zayn’s pov) era mattina e mia sorella mi svegliò dicendo: ‘’ Sbrigati Zayn! Oggi andiamo a comprare il regalo per Tania, ricordi? ‘’ . Men’ ero quasi dimenticato che oggi sarebbe stato il compleanno della sorellina di Niall. Subito dopo aver fatto colazione, andammo a prendere Alice; Ci recammo in un grandissimo iper mercato e cercammo il regalo. ‘’ Quanti anni fa? ‘’ chiese Alice. ‘’ Dieci ‘’ rispose mia sorella. Cercammo in tutti i negozi, ma non sapevamo cosa prenderli. Alla fine decidemmo di comprare un completino blu e bianco. Alice rimase da noi per pranzo e stabilimmo che , prima di andare da Niall , ci saremmo divertiti un po’. ‘’ Alice, sai cantare? ‘’ le chiesi, ‘’ Hem… Ti posso dire che le balene lo fanno meglio di me’’ mi rispose sorridendo. ‘’ Proviamo, solo per divertirci… Tieni. ‘’ le dissi dandoli il testo di little things , una canzone che avevamo scritto io e Niall. Secondo me Alice era molto brava a cantare. Dopo un po’ mia sorella si preparò e andammo da Niall. ‘’ Buonasera ragazzi ‘’ ci disse accogliendoci. ALICE’S POV Gli diedi la buonasera e un bacio sulla guancia, sapevo che i suoi genitori non sapevano nulla della nostra relazione. ‘’ Tu devi essere Tania, giusto? ‘’ dissi ad una bimba che si avvicinò ad il mio ragazzo, le diedi gli auguri e il suo regalo. ‘’ Be, le bimbe staranno in salone mentre noi possiamo stare in camera mia… ‘’ ci disse Niall andando verso la sua camera. Era solo la seconda volta che entravo in quella casa e mi sembrava di averci vissuto anni. ‘’ E quindi qui avete passato la scorsa notte e? ‘’ chiese Zayn toccando Niall con il gomito. Quella sera ci divertimmo molto tra musica e giochi. ‘’ Meglio aprire subito la torta. ‘’ Disse Niall vedendo l’ orologio. ‘’ E’ ora della canzone! ‘’ disse Niall entrando in salotto. Tutte le bimbe si sedettero a terra a fissare Niall e Tania cantare di fronte al pianoforte. I loro genitori erano una coppia bellissima insieme, fissavano i loro figli. Aprimmo la torta e ci facemmo qualche foto. Si era fatta l’ una e Zayn e Marty mi riaccompagnarono a casa. ‘’ Alice hai gli occhi rossi e i canini… ‘’ si accorse Marty. Presi uno specchietto che portavo sempre in borsa e controllai tutto. Era vero: i segni da vampiro erano ricomparsi. Entrai in casa e vidi Luck dormire nel suo letto ma mamma a casa non c’era. Li mandai un messaggio per avvisarla che ero tornata ma non mi rispose. Andai in bagno ed effettivamente avevo di nuovo i segni. Mandai un messaggio a Marty ‘’ Domani mattina alle 9:00 di fronte alla pineta. ‘’ Volevo scoprire come tornare a Flox. Dovevo andare a Flox . Dovevo sapere chi ero veramente e dove ero nata prima dei dieci anni. *spazio autrice* Ciao a tutti! Finalmente il tredicesimo capitolo , scusate le assenze. Come vedete ho una seconda fan fiction in corso , andate a leggerla sarà molto divertente. Recensite!

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Capitolo 15
*** Capitolo Quattordici. ***


Erano le sette, la sveglia suonò e mi precipitai in bagno per farmi la doccia. Misi un paio di pantaloni scuri e una t- shirt grigia coperta da una giacca nera. Preparai la borsa e avvisai la mamma che uscivo. Alle 9: 00 Marty, Liam e Niall erano già di fronte alla pianeta. ‘’ Che ci fate voi qui? ‘’ chiesi. ‘’ Ah, buongiorno anche a te! ‘’ disse Liam scherzando. ‘’ Torna a casa. ‘’ dissi a Niall avvicinandomi. ‘’ Non posso, non ti lascio sola. ‘’. ‘’ D’accordo, ma mi raccomando. ‘’ dissi baciandolo sulla guancia. Avevo ancora occhi rossi e canini in bella vista. Ci addentrammo nella pineta andando verso la casa che avevamo conosciuto qualche settimana prima. ‘’ Sembra che non c’è nessuno… ‘’ disse Niall avvicinandosi alle finestre. ‘’ Allora entriamo. ‘’ dissi aprendo con un piccolo calcio la porta di legno. ‘’ Non c’è nessuno. ‘’ disse Marty. Mi avvicinai a un tavolo dove c’erano varie boccette. ‘’ Cazzo… ‘’ dissi prendendo tra le mani una boccetta quasi trasparente. ‘’ Cosa è successo? ‘’ mi chiese Marty avvicinandosi. ‘’ Quando mi hanno inserito l’ ovatta in bocca, io ho morso la mano e hanno ricavato la mia saliva a quanto pare. ‘’ dissi girandomi la bottiglietta tra le dita e vedendo quel liquido dentro, ‘’ Sicura che è la tua? ‘’ mi chiese Niall. ‘’ C’è il mio nome, e la data… Pensavo fosse passato più tempo…’’ ‘’ Questo cos’è? ‘’ disse Liam tenendo tra le mani un grande rosso libro. ‘’ Non so, sembrano incantesimi. Ma le parole sono strane, non si capiscono… ‘’ affermai sfogliando le pagine. ‘’ Sono al contrario ‘’ disse Niall. Presi lo specchio che avevo sempre nella borsa e lo poggiai di fronte alle lettere. ‘’ Niall ha ragione. ‘’ . ‘’ E che aspetti! Trova quello per andare a Flox! ‘’ mi disse Marty. ‘’ Ma non sono sicura, sono un vampiro non una strega che fa magie! ‘’ gridai. ‘’ Allora… guarire, sparire, cose sull’ amore, teletrasporto… TELETRASPORTO! ‘’ Disse Marty mentre sfogliava il libro con lo specchio in mano. ‘’ Allora… qui parla di un bracciale… ‘’ dissi leggendo le formule. ‘’ Non si è mai visto un vampiro dire delle rime’’ rise Niall. ‘’ Cercavi questo?!’’ gridò la signora proprietaria della casa entrando dalla porta assieme a i suoi ‘’ scagnozzi’’ . Chiudemmo il libro e presi la mia boccetta. ‘’ Alice, non andrai da nessuna parte prima di darmi cosa mi serve. ‘’ mi disse con aria minacciosa. Mi afferrò la mano togliendomi la boccetta e lanciandola ad uno dei suoi ‘’ amici’’ . ‘’ Non ti darò il mio sangue. ‘’ le dissi. ‘’ Questo lo pensi tu. Bloccateli! ‘’ disse Vidi Marty, Liam e Niall spingersi da un lato all’ altro. Mi fece sedere su una specie di poltrona di fronte al tavolo. Avevo le mani legate alla sedia. Non riuscivo a muovermi. ‘’ Riproviamo bellezza. Apri la bocca. ‘’ disse un uomo seduto di fronte a me con un paio di guanti e dell’ ovatta. Non avevo per niente l’ intenzione di aprire la bocca. ‘’ Se è questo che vuoi, maniere forti. ‘’ disse alzandosi e girandomi verso gli altri. ‘’ Inizia dal ragazzino sulla sua sinistra. ‘’ disse la donna indicando Liam. ‘’ Tu non vuoi che la tua amichetta muoia vero? ‘’ li disse accovacciandosi accanto a me. ‘’ Certo che no! ‘’ rispose . ‘’ Allora dille di aprire la bocca altrimenti questo coltello farà un bel viaggio nel suo corpo.’’ Mi disse poggiandomi appena un coltello alla gola. Mi ricordai di avere al polso un braccialetto con un gancio che mi aveva regalato Marty. Ruppi la catenella così ci fù solo un uncino: iniziai a strofinare le corde che mi tenevano ferma. ‘’ Hem… ‘’ ‘ ‘’ Forza! ‘’ disse salendo il coltello più su. ‘’ Alice, apri la bocca…. ‘’ Avevo finito di liberarmi, sapevo cosa fare, così ubbidì. ‘’ Molto bene! ‘’ disse infilandomi la mano in bocca. ‘’ Ferma! ‘’ mi disse ma gli diedi un pugno in piena faccia facendolo cadere a terra. Mi alzai e sputai l’ ovatta che mi era rimasta in bocca. Gli uomini cercarono di bloccarmi ma riuscì a scansarli. Liberai i miei amici , a Marty li si era per sbaglio rotto completamente il bracciale, ma sapendo del ciondolo lo strinse tra le mani. Incominciammo a fuggire dalla casa. In mano avevo la mia boccetta. Un uomo fermò Marty. MARTY’S POV. Mi sentì afferrare la mano dove tenevo il bracciale, mi strinse così forte che sentì un male atroce. Mi tappò la bocca e cercò di riportarmi nella casa, vidi altri uomini prendere Liam e gli altri, diedi dei calci e centrai ( fortunatamente) le parti più dolorose maschili facendolo piegare dal dolore. Corsi verso Alice e mi riparai dietro ad un albero, aprì la mano: la catenella del bracciale mi aveva procurato un graffio molto profondo. Vidi Alice correre e salire sull’ albero quasi accanto al mio. Saliva molto velocemente ed aveva i canini fuori dal labbro, occhi rossi e faceva quasi paura. ALICE’S POV. Non sapevo neanche io come cela stavo facendo, ma il primo ramo che mi capitava tra le mani lo afferravo e lo tiravo a me, salendo fino in cima all’ albero. Sapevo che la donna mi stava seguendo. Forse era anche lei un vampiro. Ero alla fine dell’ albero e non avevo altre vie di scampo, dovevo saltare, quando sentì urla di aiuto da Niall. Mi girai verso di lui e lo vidi letteralmente in pericolo, successe tutto così velocemente. Mi accorsi che la donna di fronte a me aveva alla cintura il bracciale che mi serviva così glielo sfilai e mi lanciai giù dall’ albero. Atterrai e continuai a correre verso Niall. ‘’ Se muori tu, morirà anche lei, caro custode. ‘’ disse un uomo puntando un coltello al cuore di Niall. Sentì una lama che stuzzicava il mio petto mentre guardavo quelle scene, così morsi l’ uomo liberando il mio ragazzo… * guardami* Ciao a tutti, finalmente il quattordicesimo capitolo è arrivato! Presto anche il quindicesimo c :

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Capitolo 16
*** Capitolo Quindici. ***


Incominciammo a correre. Avevo il bracciale in mano e lo stringevo più forte che potevo. Ormai la donna si ritirò e scomparve nel nulla, non aveva più nessuno che la aiutasse. Ci fermammo su un tronco ormai sfiniti dopo i metri di corsa. ‘’ Che facciamo adesso? ‘’ chiese Liam con il fiatone. Misi il bracciale che iniziò a brillare al mio polso. ‘’ Fico. ‘’ sussurrai vedendolo luccicare. ‘’ Ecco… Teletrasporto… ‘’ mi disse il mio migliore amico poggiandomi il grosso libro sulle gambe. Presi lo specchietto e lo portai sulle lettere, iniziai a leggere. ‘’ Abbiamo sbagliato. ‘’ dissi. ‘’ Cosa? ‘’ rispose Marty. ‘’ Qui ci sono le cose per le streghe, non per i vampiri… ‘’ dissi rimettendo a terra il libro. ‘’ Non cela faremo mai… ‘’ sussurrò Niall. ‘’ Tutto lavoro sprecato.. ‘’ dichiarò Marty. Mentre i miei amici si lamentavano giravo e rigiravo il bracciale al mio polso. Poi mi venne l’ idea di toccarlo. ‘’ Guardate! ‘’ dissi indicando il bracciale che si illuminava e spargeva una specie di polverina dorata. Ma io ero una vampira, non una fata! La polvere mi circondò e pochi minuti dopo era come se avevo perso i sensi. Vidi sparire i miei amici di fronte ad i miei occhi. Cosa stava succedendo? ‘’ Ahia… ‘’ sussurrai toccandomi la schiena. Aprì li occhi e mi accorsi di non essere alla pineta assieme a i miei amici. Mi alzai da terra un po’ stordita, ad un tratto ero vestita completamente di nero. Intorno a me c’erano delle specie di negozi forse. Mi controllai il polso e il bracciale lo avevo ancora, lo schiacciai ma non luccicava. ‘’ Marty? Liam? Ci siete? ‘’ chiesi girandomi intorno, ma non c’era nessuno. Incominciai a camminare verso la strada in cui ero stata ‘’portata’’ . Era tutto strano, sapevo che non era Miami. Dopo un po’ le strade si affollarono di gente. Alzai lo sguardo e c’era perfino chi volava. Era tutto così strano. Continuai a camminare incredula. Arrivai in una piazzetta, dove c’era una grande statua che ritraeva un castello forse. Mi avvicinai e lessi che quella era Flox. Mi trovavo a Flox! . ‘’ Alice? ‘’ mi chiese un ragazzo fermandosi di fronte a me. ‘’ Hem… Forse ti stai confondendo con qualcun altro… ‘’ risposi abbassando lo sguardo timidamente. Come faceva a sapere il mio nome? ‘’ No, no! Ne sono certo! Sei tu! ‘’ mi disse prendendomi i polsi. ‘’ Scusa ma… ‘’ iniziai ma venni interrotta. ‘’ Finalmente! Sei arrivata! Sono tuo fratello! ‘’ ‘’ Luck? ‘’ chiesi guardandolo negli occhi. ‘’ No, il tuo vero fratello, Louis! ‘’ mi rispose. ‘’ Sei riuscita ad arrivare finalmente ‘’ mi disse abbracciandomi. ‘’ So che non ti ricordi di me… ‘’ ‘’ Alice! ‘’ mi chiamò una ragazza che ci raggiunse. ‘’ Quanto mi sei mancata! ‘’ mi disse stringendomi a se. ‘’ Okay, tu sei? ‘’ dissi staccandomi da quella forte stretta. ‘’ Rose! La tua migliore amica! Davvero non ti ricordi di me? ‘’ rispose. ‘’ Tutto ciò è davvero strano. ‘’ dissi facendomi spazio tra Louis e Rose e continuare a camminare non sapendo dove andare. ‘’ Aspetta!, non puoi andare in giro sola! Non ricordi nulla di Flox.. ‘’ mi fermò Louis. ‘’ Louis, tra un ora abbiamo l’ appuntamento alla torre. ‘’ disse Rose. ‘’ Giusto, allora andiamo. ‘’ disse prendendomi per mano. ‘’ Aspetta, dove andiamo? ‘’ ribadii venendo trascinata. ‘’ Lo scoprirai presto, reggiti forte. ‘’ mi rispose ‘’mio fratello ‘’ alzandosi in cielo. Mai visto un vampiro volare, veramente non sapevo neanche che i vampiri volassero. ‘’ Ti piace? ‘’ disse Rose indicando la città sotto di noi. Annuì. Flox era davvero strana. Era magica. E mi piaceva. Intorno a me c’erano ‘’persone’’ di tutti i tipi. Vidi pure gente che andava in giro cavalcando dei draghi. Arrivammo ai piedi di un grande castello, era quello ritratto in piazza. ‘’ Rose, tu porta mia sorella a preparare, io arrivo tra un attimo. ‘’ disse Louis recandosi dalla parte dietro al castello. ‘’ Vieni, andiamo a vestirci. ‘’ mi disse la ragazza prendendomi per mano e portandomi nel castello. ‘’ Wow… ‘’ dissi guardandomi attorno. ‘’ Questa è camera mia, prendi quello che vuoi, facciamo più o meno la stessa taglia. ‘’ mi disse aprendo la porta della sua camera. ‘’ E’ molto accogliente… ‘’ dissi entrando. ‘’ Grazie, io metto questo. Apri l’ armadio e prendi quello che vuoi. ‘’ mi disse recandosi in bagno per cambiarsi assieme ad un vestito nero e rosso. Aprì l’ enorme armadio di Rose. C’erano davvero tantissimi vestiti. ‘’ Hem… E che dovremmo fare precisamente? ‘’ chiesi . ‘’ Le iscrizioni per il college. Si fanno ogni anno. Sono molto importanti perciò scegli bene. ‘’ mi rispose dal bagno. Presi un vestito nero a maniche corte e abbinai sotto un paio di legghins rossi. C’erano solo quei colori nell’ armadio. ‘’ Ti sta benissimo. ‘’ mi disse Rose mentre uscivo dal bagno. ‘’ Ok, sbrighiamoci. ‘’ disse prendendo la borsa e uscendo dalla camera. ‘’ Quindi, io dovrei frequentare un college anche qui? ‘’ dissi incredula. ‘’ Diciamo, ti devono prima esaminare. Dipende da che squadra sei. ‘’ mi rispose mentre scendevamo le scale. ‘’ Siete davvero… Wow. ‘’ ci disse Louis raggiungendoci. ‘’ Sbrigati o non troviamo posto. ‘’ Ci sedemmo fuori su una grande scalinata. Sembrava uno stadio, al centro c’ era un grande prato che veniva circondato da 10 file di scale, in quattro e quattro otto si riempì tutto. Nel prato si sistemarono 10 professori che rappresentavano 5 diverse squadre. Io e Rose capitammo insieme nella gialla mentre mio fratello nella arancione. Ciò voleva dire che le nostre lezioni erano solo 5 divise in un mese. Mio fratello ne doveva fare 7. ‘’ Andiamo a vedere gli orari… ‘’ disse Louis uscendo dalle gradinate. ‘’ Alice, noi iniziamo la settimana prossima con la lezione di pozioni. ‘’ mi disse Rose. ‘’ Ti sbagli cara, pozioni lo faccio io la settimana prossima, a voi vi tocca equitazione. ‘’ la corresse Louis. ‘’ Cosa? Equitazione? Scherziamo! A che mi serve sapere le parti di un cavallo! ‘’ dissi quasi gridando. ‘’ Qualcosa non va signorina? … ‘’ mi disse una voce femminile dietro di me. ‘’ Certo! E’ impossibile che dobbiamo studiare equitazione a scuola! ‘’ gridai girandomi verso la fine. Mi accorsi che la donna che avevo di fronte era la vicepreside, la signora Blue così feci un cenno di sorriso. ‘’ L’ equitazione le serve per saper spostarsi a cavallo qui in città, di certo non per imparare le parti del cavallo come ha detto lei… E poi noi abbiamo draghi, non cavalli! ‘’ mi sgridò fissandomi negli occhi. Non sapevo che fare, ero immobilizzata. ‘’ Arrivederci! ‘’ concluse girandoci le spalle e allontanandosi. ‘’ Un po’ arrabbiata la vicepreside… ‘’ sussurrai. ‘’ Guardi che l’ ho sentita! ‘’ mi disse continuando a camminare. Una volta che la signora Blue era fuori dai paraggi, Louis e Rose scoppiarono a ridere. ‘’ Primo giorno qui e già ti fai riconoscere… ‘’ mi disse Louis poggiandomi una mano sulla spalla.

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Capitolo 17
*** Capitolo Quindici parte Due ***


Andammo in camera di Rose e mi ricambiai. ‘’ Meglio tornare a Miami… ‘’ dissi fissando il bracciale. ‘’ Come? Di già? ‘’ mi chiese la mia nuova amica. ‘’ Si, meglio di si. Alla prossima. ‘’ dissi schiacciando il cordoncino azzurro di cotone e vendo inondata di nuovo da quella polverina dorata. Senza che mene accorgessi stavo già tra Marty, Liam e Niall. ‘’ Alice! ‘’ mi salutò abbracciandomi la mia migliore amica. ‘’ Ferma Marty! Potrebbe non essere lei…’’ disse Liam staccandomi Marty dalle braccia. ‘’ No, sono un extraterrestre che viene dallo spazio! Ovvio che sono io! ‘’ dissi con tono ovvio ‘’ Che hai fatto? ‘’ mi chiesero. ‘’ Sono arrivata lì e ho conosciuto un tizio di nome Louis e una di nome Rose. A si, Louis è mio fratello.‘’ ‘’ Tuo fratello non si chiama Luck? ‘’ chiese Niall scioccato. ‘’ Si, ma lì , io… Lascia stare, certe cose non le ho capite neanche io… Quanto sono mancata? ‘’ ‘’ Precisamente meno di cinque minuti. ‘’ disse Liam controllando l’ orologio. ‘’ Wow, lì sono passate ore… Mi stavo preoccupando per voi ‘’ dissi sorridendo. ‘’ Allora… E’ l’ora di pranzo… Dove pranziamo? ‘’ chiese Marty. ‘’ Nando’s? ‘’ propose Niall. Eravamo tutti d’accordo così andammo a prendere Zayn e ci recammo nel nostro ristorante preferito. ‘’ Fico. ‘’ commentò Zayn dopo aver sentito la ‘’storia’’ di quella mattina. ‘’ Ok, ora però non ci voglio pensare… Cosa prendete? ‘’ chiesi cambiando discorso e aprendo il menù. ‘’ Pollo! ‘’ risposero a coro Niall e Marty. ‘’ Lo prendo pure io… ‘’ dissi. Ci divertimmo molto tutti insieme. Mi arrivò un messaggio da mia madre : ‘’ torna a casa presto. ‘’ . Sbuffai. ‘’ Qualcosa non và? ‘’ chiese Liam. ‘’ Nulla, devo tornare a casa. ‘’ risposi ‘’ Ci sentiamo. ‘’ dissi alzandomi dal tavolo. ‘’ Come? Non rimani ancora un pochino? ‘’ chiese Niall completamente sporco di salsa. ‘’ Non posso’’ dissi passandoli un dito sul naso e portandomelo alla bocca. Feci tutta la strada a piedi. Era piacevole qualche volta stare soli. Per strada incontrai Austin. ‘’ Bellezza! Dove vai tutta sola? ‘’ mi fermò. ‘’ Dove non ti riguarda.. ‘’ risposi abbassando lo sguardo e continuando a camminare. Per fortuna mi lasciò stare e continuò ad andare per la sua strada… Forse non era più lo ‘’ stalker ‘’ di qualche mese prima. Fortunatamente. Arrivai a casa e mia madre mi disse di rimanere a fare la ‘’babysitter’’ a Luck mentre lei era a lavoro. Lo aiutai con i compiti delle vacanze e li raccontai cosa avevo fatto a Flox. Sapevo che di lui potevo fidarmi, e poi sapeva tutto. Mentre mio fratello guardava la tv spaparanzato sul divano incominciai a cucinare qualcosa. Aprì la dispensa per prendere i bicchieri e notai delle buste in fondo. La mamma le voleva nascondere di sicuro. Mentre Luck non vedeva aprì le buste. Erano delle bollette. Avevano dei prezzi assurdi… Solo perché la mamma non aveva potuto pagare l’ affitto di ottobre, novembre era quasi il doppio. Non pensavo vivere qui fosse così costoso. Poi con ciò che guadagnava la mamma… Rimisi tutto a posto nella dispensa e finì di mangiare assieme al mio fratellino. Ero sicura che il giorno dopo la mamma mi avrebbe chiesto qualcosa… Come aveva fatto a Londra… *spazio me* Ciao a tutiiiii ecco la seconda parte... Recensite miraccomandoooo :) c c

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Capitolo 18
*** Capitolo Sedici. ***


Mi svegliai molto tardi. Avevo aspettato che tornasse la mamma alle tre di notte prima di andare a dormire la sera prima. Sinceramente non sapevo cosa faceva come lavoro veramente la mamma… Sapevo solo che la pagavano poco per quanto faceva. ‘’ Alice ti devo parlare. ‘’ e arrivò lei. La fatidica frase. Quella che nessun adolescente vorrebbe sentirsi dire. Andai in cucina ancora tutta addormentata e mi sedetti al tavolo di fronte mia madre. Aveva in mano le bollette che avevo trovato la sera prima. ‘’ Vorrei che mi aiutassi. Non ti dico di fare molto ma , almeno ora che sei in vacanza… ‘’ mi disse. Poggiai le mani sulle sue e le dissi che avevo capito tutto. Avevo capito che le serviva un aiuto con i soldi e dovevo trovarmi un lavoro. ‘’ Grazie. ‘’ mi sussurrò abbracciandomi. In quel momento per lei ero molto di più di una figlia, anche se nei primi giorni qua a Miami non si era comportata da ‘’mamma’’ lasciando Luck solo a casa di notte. Quella mattina studiai un po’ , mancavano cinque giorni a natale , così decisi di uscire per cercare lavoro e qualche regalo. Avevo appena trenta dollari con me e dovevano bastare per fare almeno cinque regali, così decisi di lavorare al più presto… Trovai una caffetteria che cercava personale. ‘’ Ti darò i tuoi 30 dollari solo natale. ‘’ mi rispose il vecchietto, proprietario del bar. ‘’ A me servono subito. ‘’ dissi implorandolo. ‘’ Non posso darti trenta dollari se non hai lavorato per niente! ‘’ mi disse. ‘’ Incomincio subito, oggi pomeriggio. ‘’ cercai di convincerlo. ‘’ D’accordo, ma se non sei qui alle tre hai perso la speranza. ‘’ sbuffò. ‘’ La ringrazio. ‘’ dissi uscendo felice dal bar. Essere una cameriera non doveva essere difficile… Usai 15 dollari per comprare una collanina ad Marty per natale. Trovai solo quello quella mattina. Faceva freddo e tornai così subito a casa. ‘’ Questo pomeriggio incomincio a lavorare. ‘’ annunciai mentre pranzavamo. Ero fiera di me. Ma c’era un problema… subito dopo pranzo il bracciale incominciò ad illuminarsi. ‘’ Non proprio adesso, tra mezz’ ora devo essere a lavoro… ‘’ sussurrai mentre mi recavo in camera. Schiacciai il bracciale e venni avvolta da quella polverina che ritenevo un po’ stupida… ‘’ Devo perfezionare l’ atterraggio… ‘’ pensai tra me e me mentre mi rialzavo da terra. Non sapevo come rintracciare Louis o Rose in quel momento, così incominciai a camminare sperando di ricordare la strada per il castello. Per fortuna li incontrai per strada. ‘’ Ciao sorellina. ‘’ mi disse Louis scompigliandomi i capelli. ‘’ Sono venuta perché il bracciale mi luccicava. ‘’ dissi indicandolo. ‘’ Ti abbiamo chiamato noi. ‘’ disse Rose. ‘’ Se tocchiamo il nostro bracciale due volte, il tuo si illumina. Puoi farlo anche tu. ‘’ mi dissero. Il bracciale di Rose era rosa e quello di Louis era nero. Si illuminavano tutti e due se schiacciavo il mio due volte. ‘’ Ti portiamo un po’ in giro. ‘’ mi disse Louis. ‘’ Ok ma sbrigatevi. ‘’ mi raccomandai. ‘’ Andiamo a prendere i draghi. ‘’ disse Rose. ‘’ Cosa? Non ho ancora fatto nessuna lezione!’’ dissi mentre venivo trasportata. ‘’ Non ti preoccupare, ti siedi dietro di me. ‘’ mi disse mio fratello. Andammo in una specie di grandissima stalla. Mi dissero che ogni vampiro custodiva lì un suo drago. ‘’ Fatto. ‘’ disse Rose allacciandosi un caschetto. ‘’ Sali. ‘’ mi disse Louis. ‘’ Io? Sopra sto coso mastodontico? ‘’ chiesi stupita. ‘’ Niente chiacchiere.’’ Mi disse afferrandomi il braccio e facendomi sedere sul suo drago. Ci portò fuori , in mezzo ad un grande prato. ‘’ Oggi andiamo in centro. ‘’ disse Rose salendo sul suo drago. ‘’ Facciamo presto, devo tornare a casa. ‘’ dissi aggrappandomi alla schiena di Louis che avevo di fronte. ‘’ Mai andata a cavallo? ‘’ mi chiese ‘’ Si, tante volte. ‘’ risposi. ‘’ Bene, pensa che sia vero, solo che questo ha le ali. ‘’ annunciò dando un colpo fortissimo a quell’ animale. Sempre se era un animale. Volare sopra un drago era una cosa davvero bellissima. Ma mi sembravo più una di quelle fatine piccole e ignare che un vampiro. Insomma, dai! La polvere dorata, i draghi… Sono un vampiro non una fata dei magici boschi… Scendemmo e legammo i draghi ad una staccionata, come si fa con le bici nel mondo reale. Mi fecero vedere dei negozi bellissimi quando , arrivati ad un bar, mi ricordai che dovevo tornare al più presto a casa. ‘’ Hem, ci vediamo presto ragazzi. Io scappo! ‘’ dissi premendo ripetutamente il bracciale. Mi ritrovai in camera mia, controllai l’ ora. Erano quasi le tre. Scappai fuori casa e iniziai a correre, il vecchietto era stato chiaro: o li per le tre o perdevo il posto…

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Capitolo 19
*** Capitolo Diciasette. ***


Arrivata lì il vecchietto mi buttò addosso un grembiulino bianco con sopra la scritta del bar in verde. Lo misi e mi chiese se sapevo fare il caffè , risposi di si e mi mise dietro al bancone per prendere le prenotazioni. ‘’ Jess ti aiuterà. ‘’ mi disse presentandomi una ragazza bionda che aveva il mio stesso grembiule. ‘’ Piacere, Jess. ‘’ mi disse porgendomi la mano. ‘’ Alice. ‘’ la salutai. ‘’ E’ molto semplice, guarda. ‘’ mi disse mentre preparava il caffè. In effetti non era difficile. ‘’ Buongiorno. ‘’ salutai il primo cliente. Poco dopo avevo preso ‘’dimestichezza’’ con i vassoi da portare e il caffè da preparare. Si erano fatte le cinque e il capo ( se così lo potevamo chiamare) voleva che restassi ancora per un po’. Stavo portando un vassoio con due cappuccini quando meli ritrovai praticamente addosso. ‘’ Oddio, scusami, davvero. ‘’ mi disse una voce maschile. Alzai lo sguardo dal mio grembiule sporco e vidi un paio di occhi verdi che mi fissavano. ‘’ Hem… Non volevo… ‘’ mi disse. Mentre pronunciava quelle parole, notai subito delle fossette sulle guancie. ‘’ Nessun problema… ‘’ dissi chinandomi per recuperare le tazzine rotte e il vassoio a terra. Mentre prendevo i pezzi , notai che il ragazzo indossava un paio di all star bianche, ed era ancora di fronte a me. ‘’ Ti aiuto. ‘’ mi disse prendendomi il vassoio dalla mano. ‘’… Grazie… ‘’ risposi timidamente. Mi avvicinai al bancone dove il ragazzo poggiò le cose e buttai le tazzine rotte. ‘’ Ciao Harry. ‘’ disse Jess salutando il ragazzo. ‘’ Ciao Jess.’’ Ricambiò lui con un sorriso. Il ragazzo era ricciolino ed quegli occhi verdi gli risaltavano. Ma non era carino quanto il mio Niall. ‘’ Puoi andare Alice… ‘’ mi disse il proprietario prendendo scopa e paletta per aggiustare il disastro. ‘’ A domani. ‘’ mi salutò Jess . Tornai a casa e chiamai Cassandra, era tanto che non la sentivo. ‘’ Indovina! Verrò da te il 23 e 24 ‘’ le annunciai. ‘’ Davvero? ‘’ chiese stupita. Gli spiegai che quei due giorni li passavo da mio padre assieme ad Luck e quindi l’ avrei incontrata. Si era aggiunto un altro regalo di natale… Il pomeriggio finì i compiti e mi stesi sul letto ascoltando qualche canzone. Era sera e ricevetti una telefonata da Niall che mi chiedeva di andare da lui se ne avevo voglia. Accettai, avvisai mia madre e uscì. ‘’ Sera ‘’ mi salutò con un grande sorriso. ‘’ I miei e Tania non ci sono, non volevo passare la sera da solo. ‘’ mi disse chiudendo la porta d’ ingresso alle mie spalle. ‘’ Che ti và di fare? ‘’ chiesi. ‘’ Che ne dici di un bel film e qualche pop corn? ‘’ suggerì mostrandomi un pacchetto di pop corn da cucinare. ‘’ Cosa vediamo? ‘’ li chiesi mentre lo vedevo a lavoro con quei cosi di mais. ‘’ Vai a cercarne uno tra la libreria. ‘’ mi disse. Scelsi noi siamo infinito. La prima volta l’ avevo visto al cinema assieme a Marty e Liam quando ancora non conoscevo Niall. ‘’ Bella scelta. ‘’ mi disse prendendo il dvd e mettendolo nel registratore. ‘’ Come va con la band? So che avete provato la settimana scorsa. ‘’ dissi mentre mi sistemavo sul divano. ‘’ Abbastanza bene, Liam è molto bravo e abbiamo preparato qualche canzone per il party di capodanno. ‘’ Per tutto il film rimanemmo ‘’coccolati’’ sul divano mangiando pop corn. Mi piaceva sapere che avrei avuto Niall sempre al mio fianco. Finito il film quei suoi occhi azzurri si posarono sui miei. Erano stupendi. Presi il suo bel faccino tra le mie mani e poggiai le mie labbra sulle sue delicatamente , mentre le sue mani si poggiavano sui miei fianchi che erano poggiati al bracciolo del divano. Non credevo di avere un ragazzo così bello. ‘’ Mi canti qualche canzone? ‘’ li chiesi mentre si alzava dal divano. ‘’ Ma deve essere una sorpresa… ‘’ rispose quasi con il broncio. ‘’ Dai, un ritornello, piccolo. ‘’ li chiesi . ‘’ Okay… Credo che se mi ricordo bene… Faceva così. ‘’ incominciò . ‘’ Ti sposerò e se è la vita che fugge, io non fuggirò, non lo farò . Non mi vedrai mai e poi mai, mai , mai… Ti sposerò. Saremo luce, che attraversa il buio…. ‘’ cantò. Mi piaceva la loro cover della canzone di Nesli. ‘’ Adesso, cantiamo la mia preferita. ‘’ dissi mettendoli la chitarra sulle gambe. Incominciammo a cantare Truly. Madly, Deeply assieme. Mi piaceva davvero molto la sua voce e mi immaginavo quella canzone cantata da lui, Zayn e Liam. ‘’ E’ tardi, mi riaccompagni a casa? ‘’ chiesi. ‘’ Come di già? Aspetta un altro pochino… ‘’ mi supplicò. Passammo il resto della serata tra risate e sorrisi. Alla fine, si fece davvero tardi e mi riaccompagnò in macchina. ‘’ A domani? ‘’ mi chiese . ‘’ A domani. ‘’ risposi baciandolo e uscendo dall’ auto che sfrecciò via dopo esser entrata in casa.

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Capitolo 20
*** Capitolo Diciotto ***


Era il 21 Dicembre e a Miami faceva freddissimo . Il giorno dopo sarei partita con mio padre e mio fratello verso Londra, così decisi di passare la giornata con Marty, Liam , Niall e Hope. Quella mattina, purtroppo, mi rividi i segni da vampiro. Chiamai Marty. ‘’ Ciao Marty, pranzate da me oggi? ‘’ ‘’ Certo, come promesso. ‘’ ‘’ Passando mi puoi comprare le lenti a contatto? ‘’ ‘’ Di nuovo gli occhi rossi? ‘’ mi chiese. ‘’ Purtroppo sì. ‘’ ammisi. Verso l’ una arrivarono tutti a casa mia, tutti portarono delle cose, Hope era felicissima a restare con noi. La mamma e Luck andarono a pranzare in un ristorante e quindi la casa fù tutta per noi. ‘’ Allora? Avete nuove canzoni? ‘’ chiesi a Niall. ‘’ Stiamo lavorando su una… Ma non per la festa di capodanno. ‘’ ‘’ Come voi suonate? ‘’ chiese Hope. ‘’ Si, io, Niall e Zayn stiamo facendo pratica diciamo… ‘’ ammise Liam. Mentre parlavamo mi accorsi che Hope qualche volta mi fissava… ‘’ C’è qualcosa che non và… Hope? Vuoi altra insalata? ‘’ ‘’ No, sono apposto così… puoi venire un attimo? ‘’ mi chiese alzandosi da tavola. Mi trascinò fuori dalla cucina fino in camera mia. Ci sedemmo a terra e mentre le chiedevo cosa volesse fare mi disse ad un tratto: ‘’ Alice ti ricordi quando ti dissi che sapevo vedere le auree?'' '' Era vero? in quel momento non ci credetti molto...'' ''Si, è tutto vero. Perchè io sono una fata...'' disse sfilandosi la maglietta e slacciandosi la sciarpa che le copriva la pancia. Da li uscirono due ali verdi come il prato. ‘’ Ma, Hope .. quindi… Anche tu hai un braccialetto come questo? ‘’ dissi mostrandoli il mio. ‘’ Certo, il nostro è rosa… Ma il mio porta in un altro mondo… ‘’ ‘’ Quindi anche tu conosci Havalon? ‘’ ‘’ Certo! Ma non sono di Flox… Io vivo a Raimbow ‘’ Mentre parlava di Raimbow non feci altro che fissare le sue bellissime ali verdi che muoveva in continuazione, poi un rumore assordante mi distrasse, ci girammo di scatto verso la porta e c’ era Liam pietrificato con pezzi di vetro tra i piedi…

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Capitolo 21
*** Capitolo Dicianove ***


Hope si attorcigliò le ali nella sciarpa mentre mi avvicinavo a Liam e chiusi la porta dietro di lui. Lo feci sedere accanto a noi, per poco non sveniva. ‘’ Liam calmati.. ‘’ li sussurrò Hope , ormai vestita, mentre li poggiava una mano sulla spalla. ‘’ T-tu … V-voi… ‘’ balbettò. Lo abbracciai per farlo calmare, lui sapeva del mio segreto ma ovviamente non di quello di Hope. ‘’ Liam, quello che hai visto è tutto vero, ma non ti devi preoccupare, sono brava ‘’ li disse sorridendo. Così Liam si tranquillizzò e potemmo raccontarli tutto, raccogliemmo i cocci di vetro e il ragazzo promise di non dirlo a nessuno. Hope non voleva che si veniva a sapere subito, io e lei rimanemmo in camera un altro po’ e mi raccontò che noi non potevamo stare molto tempo insieme altrimenti la strega, quella che cercò di catturarmi qualche mese prima, avrebbe sentito la nostra presenza e ci avrebbe trovate avendo due esseri da trovare. Bhè forse quel piccolo dettaglio melo disse troppo tardi perché mentre Hope uscì da casa, la donna e i suoi scagnozzi la bloccarono. ‘’ O cazzo… ‘’ sussurrò la fata vedendosi di fronte la strega. ‘’ Cercavi di svignartela e? Bhè, non ci riuscirai cara…’’ disse cercando di afferrarla dai polsi ma riuscì a spostarsi in tempo e provò a scappare lungo la strada, le lenti a contatto mi caddero e da lì incominciò tutto. HOPE’S POV. Incominciai a correre lontano, mi accertai che non c’era nessuno ma chi vuoi che ci sia alle 3 del pomeriggio in quella via isolata? Mi alzai in volo prima che uno degli uomini riuscisse a afferrarmi la caviglia. ‘’ Si chiamano riflessi caro. ‘’ li gridai mentre prendeva dalla tasca un arpione che attaccò al palazzo a cui ero vicina. Non riuscì a staccarlo mentre l’uomo saliva così decisi di usare i miei poteri. Intanto altri uomini attraccarono i loro arpioni di cui uno mi sfiorò i piedi. Cercai di bruciare le corde ma non ci riuscì, provai a romperle ma neanche quello funzionò. Ad improvviso mi sentì una forte presa ai polsi. ‘’ Meno una.’’ Mi sussurrò la strega, mentre sentì le sue lunghe unghie infilarsi nella mia carne. Intanto gli uomini salirono e mi presero bloccandomi le ali e mani. Cercai di staccarmi dalle loro prese ma non ci riuscì. ‘’ Hope!’’ sentì gridare il mio nome dalla strada, era Niall. ‘’ Alice ha bisogno di te! Non pensare a me! ‘’ li gridai mentre i ragazzi mi portarono dall’ altra parte dell’ edificio. MARTY’S POV Riuscì a mordere l’ uomo che mi teneva ferma così corsi ad aiutare Liam che era stato attaccato su una sedia. ‘’ dovremmo smetterla di stare molto tempo in casa di Alice.. ‘’ sussurrò. ‘’ Tu credi? ‘’ Vidi Alice mordere come non so che cosa, mentre arrivò Niall che prese a pugni un altro scagnozzo e ne ricevette anche di altri. A noi non badava più nessuno così senza farci notare ci nascondemmo in bagno. ‘’ Parla piano altrimenti ci sentono.. ‘’ sussurrai. Mi arrampicai sul water e sbirciai fuori dalla finestra, vidi che alcuni uomini attaccavano qualcosa ai piedi di Hope sulla terrazza del palazzo accanto. ‘’Che succede? ‘’ mi chiese Liam. ‘’ Hope è in pericolo, usciamo dalla finestra della camera di Alice. ‘’ Ci recammo in camera della vampira e uscimmo dalla finestra. ‘’Che vita spericolata’’ disse fiero Liam ‘’ Zitto e corri!’’ Ci nascondemmo sotto il palazzo mentre vedemmo che due uomini iniettarono un liquido nel braccio di Alice che si abbandonò alle loro braccia in meno di un secondo. I due uomini stesero Hope e stavano per tagliarle un pezzo di quelle che sembravano ali; fortunatamente Alice li fermò buttandosi addosos a chi aveva le forbici. ‘’Alice! Dietro di te!’’ sentì gridare Niall, l’altro uomo le infilzò una siringa sulla schiena e anche a lei iniettarono il liquido. Niall arrivò vicino quasi con le lacrime agli occhi. ‘’Mi dispiace piccolo.’’ Li disse la donna, io e Liam eravamo pietrificati a vedere quella scena. NIALL’S POV ‘’Mi dispiace piccolino’’ mi sussurrò la donna, mentre mi afferrò le mani e mi sentì un pizzico alla spalla destra. Aveva punto anche me con una siringa, sentì un liquido scendermi nel corpo, bruciava finchè la mia vista non si appannò e l’ultima cosa che vidi fù il pavimento. *LOOK ME* Buonpomeriggio lettori, lo so, questa storia poteva andare meglio ma ha preso una strana piaga, questo è il diciannovesimo capitolo, controllate le modifiche nel capitolo precedente ;) se volete contattarmi su twitter sono @1DMegghy . RECENSITE :D

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