Speak Now

di CarlottaBeth
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'abbraccio ***
Capitolo 2: *** La canzone ***
Capitolo 3: *** Back to December ***



Capitolo 1
*** L'abbraccio ***


L'abbraccio

 

 Fu il momento più bello della mia vita. Cantare le canzoni, piangere e piangere perchè il tuo sogno si è avverato.
Finito il concerto sentii un vuoto, il momento più bello della mia vita era finito, ma me lo ero goduto al meglio. (Fearless Tour)
 
Arrivai nella mia nuova casa in affitto (molto carina), sarei dovuta rimanere lì un anno, per studiare. Ripensavo al concerto sdraiata sul letto, sentendo il cd di Fearless a tutto volume, e, sentite due canzoni decisi di uscire, una così bella giornata non poteva essere sprecata, in più sapevo che Taylor si aggirava da quella parti, anche se una come me non avrebbe mai potuto incontrarla. 
 
Andai in un bar, ordinai un caffè. Nel tavolo accanto a me c'era una ragazza, mi avvicinai a lei, era bionda, occhi azzurri... Era Taylor. Lanciai un urlo, assordò tutti. Il mio idolo così vicino a me, e tutto questo in un semplice bar. La Swift, per lo spavento, mi versò l'acqua addosso.
-"Scusamiii"- disse.
Non riuscivo a rispondere, in quel momento avrei potuto solo balbettare sillabe senza senso.
-"Ciao, mi chiamo Taylor."- affermò con aria gentile e...  molto normale per una ragazza come lei.
Scoppiata in lacrime dissi: -"So benissimo chi sei. Grazie, per tutto."-
Lei mi abbracciò. Volevo che quel momento non finisse mai, ho sempre sognato un suo abbraccio... I suoi capelli biondi erano sulle mie spalle, non avrei mai immaginato di toccarli. Sentivo il suo profumo. Una mia lacrima le scese sul vestito.
 
Aveva capito che ero una swiftie e mi fece un autografo. 
Riuscii a parlare e chiesi -"Possiamo farci una foto?"-
-"Certo." rispose. Avevo finalmente una foto con lei.
 
Dopo gli offrii un caffè e iniziammo a parlare del più e del meno. Mi invitò a casa sua, affermando che ero molto simpatica e che, però, venendoci avrei rischiato i paparazzi. A me non importava affatto che la mia vita cambiasse, da quando l'avevo incontrata era già cambiata. Non potevo ancora crederci, l'avevo abbracciata, e ora sarei stata anche nella sua casa. Piansi ancora.
 

Continua...
 

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Capitolo 2
*** La canzone ***


La canzone

Il giorno dopo mi venne a prendere a casa mia, il giorno prima le avevo dato l'indirizzo. Abbiamo preso un taxi per arrivare a casa sua, ma, come mi aveva detto, c'erano paparazzi ovunque. E quando scendemmo dalla macchina iniziarono a scattare foto e foto, e a farmi domande, a cui non risposi...
 
Riuscimmo, dopo varii tentativi, ad arrivare a casa sua. Ci misimo sul divano e mi disse:
-"Lo sai, è da ieri che lo noto, tu sei una mia fan, ma mi tratti come una persona vera. Mi parli, non come se stessi parlando con una cantante di fama mondiale, ma come una ragazza normale..."-
-"E' una cosa negativa o positiva?"- Chiesi.
-" E' una cosa bellissima..."- Rispose.
 
Ad un certo punto mi fissò come per dire "come ho fatto a scordarmi" e...
-"Aspetta, io invito a casa mia una ragazza e neanche le chiedo il suo nome... Sì, la mia vita è molto strana."-
-"Piacere, sono Charlotte."-
-"Piacere, sono Taylor"-
C (Io, Charlotte): -"Ora siamo amiche."-
Taylor: -"Già..."
Improvvisamente sentii miagolare e urlai:
-"Meredith Grey Swift *O*"-
 
Iniziammo a parlare e poi chiesi:
-"Ragazzi?"
Taylor scoppiò in lacrime. Io amo il suo sorriso, e le sue lacrime mi rendevano tristi... Provai a consolarla, ma in quel momento non voleva dirmi di cosa si trattava.
 
Si era fatto tardi:
C: -"Vado a casa, se vuoi chiamami a casa o sul cellulare."-
E le lasciai i numeri.
T.-"Certo, ciaoo."-, finalmente aveva fatto un sorriso.
 
Andai al corso di teatro (che si faceva di pomeriggio).
-"Ciao"- dissi ad una mia amica di nome Federica. Anche lei si era trasferita quì per studiare insieme a me (era la mia vicina di casa). Mi fissò e disse: "Certo avvisare no, sei andata a casa del tuo idolo e non me lo dici?"-
C: -"Scusa... Sono stata a casa sua tutto il tempo e mi sono scordata..."-
F: -"Vabbene..."-
Finii il corso di teatro e andaii a casa.
 
Squillò il telefono, risposi.
T: -"Hey, ciao... Vuoi venire a dormire da me stasera?"
C:-" Certo, mi preparo e vengo..."- Presi vestiti, spazzolino, dentifricio e altro, e entrai in macchina.
Arrivai e mi accolse con aria seccata.
T-"Guarda, sei sul giornale... Ti ho detto che frequentarmi sarebbe stato pericoloso."
C: -"Per me è fantastico... Hahahaha e poi dai, sono venuta anche bene in foto..."
T:-"Non ti da fastidio?"-
C:-"Assolutamente no, meglio così."-
 
Poi prese la chitarra...
T:-"Non voglio raccontarmi la mia storia d'amore a parole, preferisco con una canzone, sono abituata a farlo così. E' tanto che la scrivo, voglio sapere che ne pensi, mi ci sono impegnata..."-
C:-"Sarà stupenda, se viene dal tuo cuore."-
T:"Si chiama Back to December."-
E iniziò a suonare...


Continua...

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Capitolo 3
*** Back to December ***


Back to December   

TRADUZIONE BACK TO DECEMBER
Sono così felice che hai trovato il tempo a vedermi

Come va la vita, dimmi come sta la tua famiglia?
Non li vedo da un po’.
Sei stato buono, più impegnato che mai.
Abbiamo chiacchiato, sul lavoro e sul tempo.
La tua guardia è alta ed io so perché.

 

Perchè l’ultima volta che mi hai visto
È ancora impressa nella tua mente.
Mi hai dato delle rose e le ho lasciate lì a morire.

Quindi sono io ad ingoiare il mio orgoglio,
Qui in piedi di fronte a te dicendo che mi dispiace per quella notte,
E ritorno a dicembre tutte le volte.
Ho capito che la libertà non è niente, ma mi manchi,
Sto desiderando di capire quello che avevo quando eri mio.
Tornerei a dicembre, capovolgerei tutto e farei le cose come si deve
Ritorno a dicembre tutte le volte

In questi giorni non ho dormito
Sono rimasta in piedi a ripetere quell’addio,
Quando è stato il tuo compleanno io non ho chiamato.
E penso all’estate, tutti i bei tempi trascorsi
Ti ho visto ridere dalla parte del passeggero
Ho capito che ti amavo in autunno.
Poi è arrivato il freddo, i giorni bui quando la paura si è insinuata nella mia mente.
Tu mi hai dato il tuo amore e tutto quello che ti ha dato io è stato un addio.

Quindi sono io ad ingoiare il mio orgoglio,
Qui in piedi di fronte a te dicendo che mi dispiace per quella notte,
E ritorno a dicembre tutte le volte.
Ho capito che la libertà non è niente, ma mi manchi,
Sto desiderando di capire quello che avevo quando eri mio.
Tornerei a dicembre, capovolgerei tutto e farei le cose come si deve
Ritorno a dicembre tutte le volte

Mi manca la tua pelle abbronzata, il tuo sorriso dolce, così bello per me, così giusto,
E come mi tenevi tra le tue braccia quella notte di settembre,
La prima volta che mi hai vista piangere.
Forse questo è solo un desiderio,
Probabilmente un sogno senza testa
Se ci amassimo di nuovo giuro che ti amerei nel modo giusto.

Tornerei indietro nel tempo e lo cambierei, ma non posso
Quindi, se la catena è sulla tua porta, lo capisco.

Ma questa sono io ed ingoio il mio orgoglio,
Qui in piedi di fronte a te dicendo che mi dispiace per quella notte,
E ritorno a dicembre tutte le volte.
Ho capito che la libertà non è niente, ma mi manchi,
Sto desiderando di capire quello che avevo quando eri mio.
Tornerei a dicembre, capovolgerei tutto e lo rifarei
Tornerei a dicembre, capovolgerei tutto e farei le cose come si deve
Ritorno a dicembre tutte le volte

Tutte le volte
***************************

T: -"Vedi, è colpa mia. Quella notte di dicembre l'ho lasciato, ma io lo amavo, come avevo semore fatto, dalla prima volta, e tutta quella meravigliosa estate, la più bella della mia vita. E' stato un errore. Quando l'ho riincontrato non mi ha ascoltato. E' tutta colpa mia. Avrei dovuto capire subito che lo amavo."
C: -"No. E' lui che non ti è stato a sentire, quando gli hai voluto parlare. Tutti fanno degli errori, siamo persone. Adesso veditici da qualche parte, e digli ciò che hai detto a me. Capirà.E se non ti sta a sentire è colpa sua."
T: -"Sì, ma come lo incontro."
C: -"Chiamalo."
T: -"No, fallo tu."
C: -"Be Fearless, ricordi?"
T: -"Ok, ok."
Lo chiamò e riuscì ad avere un appuntamento. Si dovevano vedere tra 10 minuti al bar proprio dove il mio sogno si era realizzato, dove avevo visto per la prima volta Taylor. 

Poi mi ricorda di chiedere una cosa... Banale ma essenziale da sapere. Ero sicura che fosse così, ma non ne ero certa. In più li ho sempre amati insieme, era così belli *O*.
C: -"Ma è Taylor Lautner di cui parli?"
T: -"Sì..."
Lo sapevo, lo sapevo. 

Intanto io rimasi a casa sua a sentire musica mentre accarezzavo l'amore mio Meredith, che faceva le fusa e "meow". Stavo per addormentarmi, neanche ero andata a teatro alla fine, non riesco mai a concludere nulla...
Squillò il cellulare. Era Federica.
F: -"Ciaoo, perchè non sei venuta a teatro oggi?"
Cosa faccio. Cosa faccio.
C: -"Sono stata male di stomaco..."
Ho dovuto farlo.
F: -"Quindi immagino che in questi giorni Taylor non la posso incontrare..."
C: -"No... Per un bel pò. Sto tanto tanto tanto male. Ma proprio tanto. L'ho detto che mi sento male tanto? Ora vado ciaoo, che mi sento tantooo male."
F: -"Uffii... Ciaoo"

Ho dovuto. Federica ha sempre odiato Taylor e ora senza fatica la può persino frequentare, immaginatevi. No. Non lo permetterò mai. Swifties come me darebbero di tutto anche solo per vederla e lei, così. NO. Questo non accadrà mai. MAI. In onore delle Swifies....  Okaay, vabbe, mi sto troppo gasando però vabbe, dovevo dirlo. E' la pura verità e io non mento, anche se con Federica l'ho fatto ma... Dettagli.

Intanto, 10 minuti dopo, tornò Taylor.
Aveva un sorrisetto forzato, troppo strano.
C: -"Raccontami tuttoo. Speak Nooow"
T: -"Speak Now................. Okaay."
Aveva detto Speak Now in modo strano, erano solo due semplicissime parole, poi non sò.
T: -"Allooora... Eravamo al bar e io gli ho chiesto scusa per quella notte. Non ho fatto in tempo a dirgli che lo amo ancora che mi ha detto che mi perdona... E poi, che si sposa."
C: -"Cooosaa?"
T: -"Sì, e mi ha invitata. No. Non voglio..."
L'abbracciai.

Poi dissi:
C: -"Torta? Il cibo aiuta in queste situazioni... E poi, ho famee."
T: -"Certoo!"

Finita tornai sul letto ad accarezzare Meredith. Continua...

 

 


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