College

di WarriorGirl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PROLOGO ***
Capitolo 2: *** I CAPITOLO ***
Capitolo 3: *** II CAPITOLO ***
Capitolo 4: *** III CAPITOLO ***
Capitolo 5: *** IV CAPITOLO ***
Capitolo 6: *** V CAPITOLO I parte ***
Capitolo 7: *** V CAPITOLO II parte ***
Capitolo 8: *** VI CAPITOLO ***
Capitolo 9: *** VII CAPITOLO ***
Capitolo 10: *** capitolo VIII ***
Capitolo 11: *** IX CAPITOLO I parte ***
Capitolo 12: *** IX CAPITOLO II parte ***



Capitolo 1
*** PROLOGO ***


PROLOGO


Mi fermai, spalancai gli occhi. Alcuni fogli che avevo in mano mi caddero dalle mani e si adagiarono sul pavimento, con delicatezza. Allo stesso modo, la ragazza bionda si chinò e velocemente li raccolse. Volevo aiutarla ma se mi fossi mossa, sarebbero caduti più fogli, quindi la fissavo, imbarazzata. Improvvisamente, alzò il viso e mi guardò, dritta negli occhi, sorridendo.
Questo fece perdere al mio cuore un battito. Se non fossi già arrossita nel momento i cui la vidi in biblioteca, stava accadendo ora.

 

-Tieni- disse porgendomi i fogli continuando a guardarmi con lo stesso sguardo che in biblioteca mi aveva spiazzato.

-Grazie -dissi tremolante prendendoli.

-Fai filosofia? - mi chiese, sorridendo, portandosi una ciocca dei lunghi capelli biondi dietro l'orecchio su cui c'erano numerosi piercing.

-Si- risposi accennando un sorriso aggiustandomi gli occhiali dalla montatura nera sul naso,

-tu ...che cosa segui?..- aggiunsi.

-Giornalismo- annunciò sorridendomi -Bhe ciao ci si vede,ora devo andare a presto!! – disse allontanandosi salutandomi con un gesto della mano sempre con il sorriso stampato sul viso illuminato da due pozzi azzurri.

La salutai anche io con un gesto della mano e sospirai estasiata,il college dopo tutto non sarebbe andato tanto male.

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Capitolo 2
*** I CAPITOLO ***


Il caffè che stavo bevendo come al solito era dannatamente bollente,cosa che non sopportavo.

Nonostante ciò dovetti berlo ugualmente per recuperare un po' di energia, visto che non avevo dormito affatto, perchè la mia coinquilina si lamentava nel sonno come una pazza facendomi svegliare ogni dieci minuti. Promemoria per me : non far magiare a Quinn sandwich al burro d' arachidi prima che vada a dormire.

Alzai lo sguardo dall'enorme tazza di caffè ormai vuota e notai dei folti capelli neri sparpagliati sul tavolino del bar davanti al mio, che potevano appartenere solo a una ragazza: quella ragazza!

Mi alzai e andai al suo tavolino,si era addormentata,probabilmente aveva studiato tutta la notte,glielo si leggeva sul viso.

 

-Ehi – feci piano cercando di svegliarla.

-mm- alzò la testa e si stropicciò gli occhi,un sorriso comparve spontaneamente sul mio volto notando come era tenera in quel momento.

Si volto verso di me, che probabilmente avevo ancora il sorrisetto ebete da “ uh ma quanto è dolce”,e arrossì.

-Oh mi ero addormentata- disse imbarazzata.

-Tranquilla al massimo ti avrebbero preso per una barbona- scherzai,per poi sedermi davanti a lei, facendola arrossire in quel modo così stupendo.

Purtroppo quel momento idilliaco fu frantumato dall'arrivo di Monica,mia compagna di corso.

-Ehi Britty- disse con voce civettuola, odiavo quel soprannome.

-Monica – la salutai chiaramente infastidita.

-che ne dici se sta sera usciamo? Sai mi manchi tanto...non vorrai stare con questa nerd- disse indicando la ragazza davanti a me,sul cui volto comparve uno sguardo triste.

Monica,era stata solo una delle tante notti,ma lei imperterrita continuava a girarmi attorno,nonostante io non le avessi promesso nulla di serio.

-Ehm no ho altri impegni- le risposi come sempre con un po' di rabbia nella voce. Come si permetteva a chiamarla “questa nerd”!? Non che fosse un insulto vero e proprio, ma il tono della sua voce lo faceva divenire tale.

-con quella che se ne è appena andata eh ?!- fece infastidita indicando la sedia davanti a me, dove era seduta la Ragazza che ora però non c'era più.

Ignorando il suo fiume di parole che usciva dalla sua bocca;presi la mia tracolla e senza darle alcuna risposta uscii dal bar,dovevo trovare la Ragazza e scusarmi per come l'aveva tratta Monica.

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Capitolo 3
*** II CAPITOLO ***


Stavo distesa sul letto nella mia stanza del college a guardare il soffitto bianco,immaginandomi il volto di,come l'aveva chiamata?Britty? bhe il suo volto, il meglio che la giornata mi aveva offerto.

Nonostante il suo volto impresso quasi a fuoco nella mia memoria, mi ronzavano per la mente anche gli insulti di quella ragazza, e se LEI non mi avesse rivolto più la parola perchè pensava anche LEI che io fossi una nerd,una nullità?

-Ehi San tutto bene?- fui risvegliata dai miei pensieri dalla mia compagna di stanza Rachel, che era appena uscita dalla doccia.

-Si tutto bene- dissi stringendo il cuscino,Rachel mi guardò con sguardo indagatore stringendo gli occhi a due fessure.

-No,no cara Santana Lopez tu hai qualcosa -disse negando con l'indice- e secondo me,c'entra anche quella biondina con cui ti ho vista parlare l'altro giorno nel corridoio!!- Era incredibile,mi seguiva ?? Ma d'altronde Rachel Berry a parte l'assurdo modo di vestirsi era sempre la migliore amica che avessi mai avuto e l'unica che riusciva un poco a decifrarmi.

-Rach non dovresti fare la cantante ma l'investigatrice – dissi sedendomi con le gambe incrociate stringendo sempre il cuscino.

-Sono la migliore ! - annunciò alzando il phon come un Oscar,scoppiai a ridere,era troppo buffa.

Ad un tratto sentii bussare alla porta con insistenza, allora mi alzai e andai ad aprire.

Con mia grandissima sorpresa vidi LEI,che si appoggiava allo stipite della porta affannata,cosa ci faceva davanti alla mia stanza ma soprattutto come aveva scoperto dove si trovava,non che vederla mi dispiacesse ovviamente.

-Scusa...scusami- disse alzando il viso e guardandomi -Oddio,devo ricominciare ad allenarmi..- disse tra un respiro e l'altro mentre io la guardavo più interrogativa che mai,ma soprattutto pensando che non le servisse nessun allenamento perchè era stupenda così come era.

-Perchè sei qui?!- le chiesi una volta che ebbe regolarizzato il respiro

-Volevo scusarmi- disse seria,non capivo di cosa si dovesse scusare?

-Di cosa?...-chiesi interrogativa,mentre Rachel sicuramente ci stava spiando.

-Di come ti ha parlato Monica,insomma ti ha insultata,non che io bhe, che tu non sia bella così..come sei- disse balbettando imbarazzata, la sua pelle lattea si era arrossita facendola diventare,se è possibile,ancora più bella e a quel suo complimento non tardai anche io ad imbarazzarmi e pregai la mia carnagione scura affinché non facesse vedere che ero arrossita come un peperone.

-Tranquilla,non fa niente,ora però devo studiare- dissi cercando di farla andare,non potevo guardarla che il mio cuore partiva all'impazzata.

-Ah ok,bhe però magari... possiamo studiare insieme dopodomani..- mi chiese speranzosa.

-Certo!- Anche volendo come avrei fatto a dirle di no.

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Capitolo 4
*** III CAPITOLO ***


Era arrivato il fatidico giorno,avrei studiato con lei,si certo studiato,non le avrei staccato gli occhi di dosso. Ci dovevamo incontrare al parco del campus,vicino alla quercia,così all'ora prestabilita mi avviai al parco. La vidi, era appoggiata alla grande quercia con i suoi occhiali dalla montatura nera assorta in chi sa che lettura. Mi avvicinai cercando di non disturbarla e silenziosamente mi sedetti accanto a lei, la guardai per qualche attimo,non si era accorta minimamente del mio arrivo.

-Ehi -dissi piano, lei sobbalzò,incredibile ancora non conoscevo il suo nome.

-Ehi- disse sorridendo posando il libro che aveva tra le mani sulle gambe incrociate.

-Sai mi piacerebbe conoscere il tuo nome così da sapere come chiamarti..- dissi sorridendole

-Ah si certo- fece impacciata- Piacere Santana Lopez- disse porgendomi la mano

-Piacere mio, Brittany Susan Pierce – dissi stringendole la mano.

Pochi minuti dopo eravamo stese sull'erba, Santana era impegnata a leggere un qualcosa di Socrate bhe io invece ero impegnata a guardare il suo profilo,a guardare come mordeva la matita mentre si concentrava e arricciava il naso o a guardare i ciuffi corvini che ribelli le ricadevano sul volto dal veloce scignon.

-C'è qualcosa che non va?- mi chiese ingenuamente,voltandosi, con il viso troppo vicino al mio.

Deglutii a vuoto,che labbra meravigliose aveva eh- niente ...- quegli occhi color pece erano una calamita per me,tutto in quella ragazza era una calamita per me. Mi avvicinai,lei era immobile e poggiai le mie labbra sulle sue,sapevano di ciliegia...

-ehi tutto bene?- sentii la sua voce,bene avevo immaginato di baciarla ,ok ,okquesta ragazza mi sta veramente facendo impazzire.

-si tutto bene,che ne dici se facciamo una pausa,non credo che Socrate si arrabbierà – dissi scherzando e lei rise,com'era bella quando sorrideva -Va bene ...-assentì.

Ci appoggiammo entrambe alla quercia che ci faceva ombra in quella calda giornata di marzo,il silenzio regnò per un po',poi mi feci coraggio e cominciai a parlare.

-Sant....- cominciai ma fui interrotta bruscamente

-La ragazza che mi ha insultata l'altro giorno al bar, è la tua ragazza ?!- disse tutto d'un fiato guardandosi le mani,sorrisi,visto che mi aveva fatto quella domanda, voleva dire che gli interessavo no? Bene Brittany è la prima volta nella tua vita che ti interessa se interessi ad una ragazza, ed è la prima volta nella tua vita che sei imbarazzata davanti a una ragazza ,e allo stesso tempo che vuoi conoscere una ragazza più che dal portarla a letto e dimenticarla il giorno dopo.

-No non è la mia ragazza..però...per favore potresti voltarti mi piacerebbe guardarti in faccia mentre parlo- dissi dolcemente, si voltò lentamente e le sorrisi.

-eh tu invece sei fidanzata?- le chiesi,si lo so che è una domanda un po' troppo intima ma anche lei me lo ha chiesto quindi.

-No – fece tristemente,non ci potevo credere era una bellissima ragazza come non si faceva a rimanere ammaliati dal suo sguardo o dalle sue labbra o... ok Brittany stai divagando,fermati.

-Strano- mi scappò,dannati pensieri che escono dalle mie labbra,Santana mi guardò non capendo

-Perchè è strano?- chiese curiosa

Ora mi ero messa nei guai- Bhe perchè …. sei una ragazza intelligente...simpatica...bella...-dissi imbarazzata,giocando con i vari braccialetti che portavo al polso.

 

Intanto poco più lontano dietro alle colonne di marmo dei portici che davano al parco verdeggiante,Rachel spiava le due ragazze sedute sotto il grande albero.

-Cosa stai facendo?!- disse una voce limpida dietro Rachel,che subito si volto trovandosi davanti ad una ragazza con i capelli biondi e corti poco più alta di lei.

-Io niente..- disse la mora con fare disinvolto

-si certo, non stavi spiando la mia amica e l'altra ragazza- fece con ovvia ironia Quinn appoggiandosi a una colonna.

-Non stavo spiando !! Sia ben chiaro, stavo sorvegliando la situazione e poi l'altra è la mia migliore amica !- disse un po' irritata Rachel.

-Beh allora piacere Quinn Fabray amica di Brittany quella lì- disse puntandola con l'indice-

-Io sono Rachel Berry e ti conosco già vai al corso di recitazione insieme a Bleine Anderson-

-Bene anche io ti conosco già, chi non conoscerebbe la petulante Rachel Berry che segue canto insieme a Kurt Hummel fidanzato di Blaine- fece saccente Quinn

Rachel incrociò le braccia al petto irritata dalla bionda

-Comunque stanno arrivando da questa parte, ciao – aggiunse Quinn per poi andarsene

Rachel invece non fece in tempo a scappare e Santana la vide

-Rachel?!- disse non piacevolmente sorpresa.

-Santana.... anche tu da queste parti io stavo andando io camera,ciao- disse letteralmente scappando,lasciando Brittany a dir poco sconvolta.

-è la mia pazza compagna di stanza- disse esasperata Santana dicendole chi fosse.


ANGOLINO,ANGOLETTO

Hola amigos,questo capitolo è un po' più lungo e spero che vi piacerà,ringrazio tutti coloro che stanno seguendo la fanfiction e che recensiscono e rigrazio anche per i consigli. A presto. 

        WarriorG

 

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Capitolo 5
*** IV CAPITOLO ***


Ci eravamo promesse di rincontrarci senza però nessuna precisazione e oddio non vedevo l'ora.

Avevo un mattone davanti a me da almeno una buona oretta,su cui avrei dovuto studiare,cosa che non mi sarebbe riuscito minimamente visto che la mia mente era fissa su Santana...ummh potrei farmi dare delle ripetizioni,si certo e di che cosa,sul pensiero dei filosofi antichi ?!Bhe però almeno la potrei vedere più spesso,quella dea sta troppo sui libri a studiare,deciso questo sabato la porto al LunaPark deve pur svagarsi un po' no?.

-Brittany ehi ritorna dal pianeta Santana !!- Quinn mi risvegliò bruscamente dai miei pensieri scuotendomi.

-Si si calma sono sul pianeta terra !- dissi un poco irritata per poi appoggiarmi mollemente allo schienale della sedia.

-Ti sei fissata eh, con l'ispanica?!- chiese ironicamente Quinn sogghignando

-si dio è così..così....- sospirai estasiata

-Brittany Susan Pierce non ti ho mai vista così,mi stai spaventando- disse la più bassa sedendosi sul suo letto.

-Ma in verità Quinn, tu mi stai spaventando di più,ti ho notato spesso con il nano da giardino Berry ,come soprannomini quella povera ragazza.- dissi stuzzicando Quinn,si erano avvicinate spiandoci, credevano che non c'è ne fossimo accorte. Ogni qual volta che io e la cucciola San ci parliamo, in un angolo poco più lontano da noi, si noteranno sempre quelle due che confabulano qualcosa spiandoci.

-La ucciderei con le mie mani,il campus sta organizzando uno spettacolo e la devo vedere tutti i santi giorni con le sue gonnelline corte che mette senza calze, dannazione ma deve girare nuda?!-fece Quinn arrabbiata,scoppiai a ridere come una pazza.

-Sei gelosa di Rachel ?- dissi tra una risa e l'altra

-Non è vero,solo che potrebbe coprirsi di più !- disse Quinn incrociando le braccia sotto al seno.

Si era gelosa di Rachel glielo si leggeva in fronte o più esattamente gli si leggeva:“ Rachel togliti quelle gonne altrimenti gli altri ti guardano e io potrei saltarti addosso nel bel mezzo delle prove”

Mi alzai presi la mia giacca e andai verso la porta.

-Ricordati l'odio in realtà è amore- dissi sghignazzando per poi uscire dalla stanza per non essere beccata dalla scarpa che Quinn mi aveva lanciato dietro.

Mi diressi alla biblioteca,sapevo che lì l'avrei trovata,passava in quel mondo di libri illuminato dal fastidioso neon la maggior parte della sua vita e io da quando lo avevo scoperto, passavo la maggior parte della mia vita a guardarla da dietro i grandi scaffali di legno,con la scusa di dover studiare se mi avesse visto. Cosa strana da fare in biblioteca per me, visto che fra quei scaffali avevo fatto di tutto tranne che studiare. Come non detto la trovai al suo solito tavolo,quello vicino al scaffale con i libri sull'amore. Mi sedetti di fronte a lei e aspettai che si accorgesse di me cosa che avvenne subito.

Mi sorrise

-Non è interessante- dissi piano riferendomi al mattone che stava leggendo pochi attimi prima

-Per ora c'è qualcosa di più interessante...- hai capito la timidona ora è anche sfacciata!

Sorrisi,la dovevo metterla in difficoltà anzi volevo metterla in difficoltà.

Dimmi,di cosa si tratta ?!- dissi con aria cospiratoria sempre mantenendo il tono di voce basso.

Santana arrossì violentemente e neanche la carnagione scura riuscì a coprire il suo imbarazzo.

-Beh se proprio non me lo vuoi dire- feci scherzando-Comunque sai volevo chiederti se sabato verresti al LunaPark ? - le chiesi,subito le vidi spuntare un enorme sorrido sul volto che la rese più magnifica di quanto già fosse – si sarebbe magnifico-disse.

Mi alzai e dopo averla salutata mi diressi in camera,mi sarebbe aspettata una lunga nottata di studio.

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Capitolo 6
*** V CAPITOLO I parte ***


Erano tre ora che ero davanti al mio armadio alla ricerca di qualcosa da mettermi per andare al Luna Park con Brittany, e niente,non avevo niente che non fossero jeans e maglioni larghi.

Volevo sorprenderla ma se avessi indossato quei maglioni non avrei sorpreso neanche me stessa.

 

-Santana cosa stai facendo,stai fissando l'armadio così che ti dica lui cosa mettere?!- mi chiese ironico e acido Kurt seduto sul mio letto accanto a Rachel che stava sfogliando lentamente una rivista di moda.

Era venuto per aiutarmi ma l'unica cosa che stava facendo era infastidirmi. Kurt si alzò velocemente dal letto facendo sobbalzare Rachel.

-Basta ora Kurt metterà fine a questa tortura- esclamò cominciando a tirare fuori ogni indumento dal mio armadio.

-Questo no,no, no ,uhm forse trentanni fa, assolutamente da bruciare.....eccolo!- esclamò tirando fuori un vestito verde a tubino- è perfetto,con quei stivali lì,capelli sciolti un po' di trucco e la biondina ti sbaverà dietro più di quanto già non faccia!- Rimasi attonita avrei dovuto indossare quel vestito la cui gonna non arrivava neppure al ginocchio- Ma tu sei pazzo!?- esclamai con tutta la voce che avevo in corpo.

-e poi mi prendi in giro per come mi vesto io- disse Rachel continuando a sfogliare la rivista,senza alzare lo sguardo.

-Beh io almeno non mi vesto come le ragazze che servono ad adescare i pedofili- feci stizzita

-Basta ragazze, Santana vai a prepararti che fra poco la tua principessa dagli occhi cerulei passa a prenderti.

Ancora leggermente irritata presi tutto e mi diressi in bagno per prepararmi.

 

-Allora Quinn che ne dici?- dissi uscendo dal bagno con in dosso dei pantaloni neri aderenti e una camicetta bianca,Quinn alzò lo sguardo annoiato, dal libro su cui stava studiando.

-Lo so che preferisci le gonne a balze della Berry,ma almeno potresti dare un tuo parere!- dissi cercando di stuzzicarla così da svegliarla un po'.

-Stai bene!- disse con aria quasi depressa,ero abituata hai suoi sbalzi d'umore sembrava sempre una donna incinta!

-Depressa eh,Fabray- dissi sciogliendo i capelli – cos'è successo Rachel si è presentata in intimo alle prove- dissi scherzando.

-No stupida- rispose irritata,chiudendo il libro su cui poco prima stava studiando.

-Beh allora buono studio io vado- la salutai per poi prendere tutto il necessario e uscire e dirigermi alla camera di Santana.

 

Bussai alla porta più volte quando finalmente si aprì,non mi trovai davanti la chica mas bonita en todo mundo,si lo ammetto sto imparando lo spagnolo per Santana, comunque al suo posto trovai un ragazzo molto curato.

-Emmh Ciao ,sono qui per Santana ...- dissi rigirandomi tra le mani la rosa rosse che avevo portato per Santana

-Uh si certo,Santana,la chiamo subito...- disse per poi voltarsi- San la biondina è arrivata !!-Mi ha chiamato biondina?!

Sentii Santana gridare che stava arrivando e pochi secondi dopo era davanti a me,oddio, aveva intenzione di farmi venire un infarto con quel vestito

-Ciao- disse Santana in un sorriso timido

-Ci..ao.. wow – dissi guardandola dalla testa ai piedi – sei magnifica!

Da dentro si sentì un “ ci avrei scommesso” e Santana chiuse la porta dietro di se.

-Grazie- disse poi imbarazzata abbassando il viso

Le alzai il viso delicatamente- non abbassare lo sguardo per favore- sorrisi e le porsi la rosa – questa è per te -

Santana prese la rosa e l'annusò -Grazie mille -........to be continued


Angolino, angoletto
Ciao vi rigrazio tutti, lettori e recensori. Lo so il capitolo è corto  ma l'altra parte del capitolo è in lavorazione e presto ( appena scuola e altro mi lasciano uno spiraglio di luce) aggiornerò. Promesso.

   WarriorG



 

e

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Capitolo 7
*** V CAPITOLO II parte ***


Angolino,angoletto ehi San che ci fai nel mio letto?? *delira per la febbre*

Hola,mi scuso per avervi fatto aspettare così tanto ma ho avuto la febbre e visto che non avevo l'infermiera Lopez a curarmi sono guarita un poco solo ora,ma mi sono messa subito a lavoro postandovi la seconda parte,ma non ultima,dell'uscita al Luna Park.

 

Buona lettura,WarriorGirl

 

Cominciammo a camminare tra le varie giostre indecise su cosa fare. Il mio sguardo non poteva non rimanere incantato dal suo profilo ogni qualvolta mi voltavo,cosa che succedeva spesso e avvolte incontravo il suo sguardo che di nascosto mi scrutava.

Quando improvvisamente Santana si fermò incantata,davanti a una bancarella.

Inizialmente non capii poi seguii il suo sguardo e vidi su cosa si era posato.

-Ti piace?!- chiesi piano al suo orecchio,mentre il suo profumo mi inebriava.

-è bellissima- disse sorridendo

-Bhe allora possiamo provarci- dissi prendendole la mano portandola davanti alla bancarella.

Per avere come premio la paperella gigante avremmo dovuto far cadere più della metà delle lattine.

Santana prese goffamente il fucile a pompa datogli dal commerciante,e premette il grilletto facendo partire un colpo che per poco non accecò l'uomo.

-EHI STAI ATTENTA!!- gridò l'uomo,Santana dispiaciuta,chiese scusa per poi prepararsi al secondo colpo.

-Aspetta San- la fermai prima che uccidesse qualche povero malcapitato, lei mi guardò interrogativa

-Ti faccio vedere io come si fa- dopotutto avere un padre poliziotto serviva a qualcosa no?!

Le misi le mani in vita per farla stare dritta e lei subito si irrigidì

-Calma non ti mangio- scherzai – Rilassati – continuai con voce dolce da dietro di lei,per poi avvolgerla,da dietro in un abbraccio in modo da posizionare esattamente il fucile nelle sue mani.

Sarei stata così per ore anzi no,giorni era così bello sentire il suo corpo ,e che corpo ,stretto al mio.

-Grazie- disse voltandosi facendo si che in nostri volti fossero a pochi centimetri di distanza. Deglutii a vuoto trovandomi a sprofondare in quel pozzo nero che erano i suoi occhi,rimanemmo li a guardarci per non so quanto,tempo che a me sembrò un eternità,fino a quando la voce irritata dell'uomo dietro al bancone non ci risvegliò.

-EHI IO QUI DEVO LAVORARE,MUOVETEVI!!-

-ci scusi- dicemmo in coro per poi cominciare a colpire con estrema maestria le lattine che caddero tutte .

Santana sorrise quando l'uomo le diede il peluche.

-è puccioso- disse Santana guardandolo dolcemente, io probabilmente avevo un bel sorriso da ebete guardandola, aveva un espressione così tenera, che l'avrei mangiata di baci e stretta a me per un tempo indefinito. Brittany ti stai decisamente intenerendo.

-Sai la paperella è il mio animale preferito-dissi e lei accennò un sorriso

-beh io non è ho mai avuto uno-cominciò mordendosi il labbro inferiore gesto che poteva essere assai tenero quanto invitante in un soggetto come Santana- ma da oggi in poi la paperella sarà anche il mio di animale preferito.- esordì in un sorriso a trentadue denti.

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** VI CAPITOLO ***


Arrivammo davanti alla ruota panoramica,adoro le altezze e stare con Santana era il massimo che potessi avere;invece Santana guardava più che terrorizzata le persone che erano sulla giostra,ad un altezza indefinibile.

-Io non ci salgo la sopra- disse cercando di essere ferma mentre in realtà il tremolio della voce faceva intuire la sua paura. Feci il broncio.

-Ti sei messa nelle mie mani- feci con la voce piccina,piccina. Santana sospirò,come rassegnata.

-ma ho paura..- disse piano abbassando la testa

-si ma ci sono io..- dissi guardandola negli occhi e prendendole la mano

Santana accennò un sorriso sul viso preoccupato.

-andiamo- disse velocemente

Salimmo sulla giostra e subito Santana chiuse gli occhi terrorizzata e non li aprì fino a che non arrivammo ad essere nel punto più alto.

-ehi su apri gli occhi- le dissi vedendo che non aveva intenzione di aprire le palpebre

Lei fece segno di no con la testa.

-ti stai perdendo una vista spettacolare- le dissi cercando di incoraggiarla,senza però ottenere nessun risultato.

Allora mi avvicinai di più,le presi una mano e con l'altra le portai il volto davanti al mio.

-fidati di me...- dissi piano un palmo di naso dalle sue labbra.

Sorrisi vedendo che apriva lentamente le palpebre facendo si che potessi incontrare lo sguardo che mi aveva rapito quella mattina nel corridoio e che non abbandonava i miei sogni da quel giorno.

Avevo dannatamente paura ma sentivo che con lei sarei stata al sicuro,anche se non avevo ancora aperto gli occhi da quando eravamo salite su questa giostra del male.

Improvvisamente la sentii avvicinarsi,prendermi la mano e portare il mio viso nella sua direzione.

Dio aiutami, sentivo il suo respiro accarezzarmi le labbra e il suo profumo inebriarmi facendomi sentire un passo dal paradiso,come poteva un semplice profumo farmi sentire così?

-fidati di me...- una sua semplice frase fece si che un brivido mi attraversasse la schiena.

Aprii lentamente gli occhi e incontrai i suoi che sorridevano,facendomi sentire come mai prima.

Mi avvicinai annullando la poca distanza che ci separava appoggiando con leggerezza le mie labbra sulle sue,le misi una mano sul volto e l'accarezzai. Santana chiuse gli occhi ed entrambe sorridemmo nel bacio leggero,che ben presto approfondimmo facendo si che le nostre lingue si incontrassero in una danza dolce quanto sensuale ma che purtroppo dovette fermarsi in modo che entrambe potessimo respirare nuovamente. Quando ci staccammo entrambe avevamo il respiro spezzato e sicuramente io avevo un sorrisone mentre lei rossa come un pomodoro,ma con un sorriso, era voltata verso il paesaggio -è stupendo- disse piano

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Capitolo 9
*** VII CAPITOLO ***


Rachel entrò nella camera del campus mentre io ero sdraiata sul mio letto da almeno un'oretta oramai,a pensare alla meravigliosa serata che avevo appena passato e di quel bacio di cui ancora sentivo il sapore.

-ehi sogni ad occhi aperti ?- mi disse ironica

Mi voltai verso la mia compagna di stanza con un sorriso a trentadue denti

-oh,oh – fece come stranita- questo è lo stesso sorriso che hai mentre sogni Britney Spears,cosa è successo.. su su racconta – chiese incuriosita.

Sospirai beata,se mi sarei potuta vedere sicuramente mi sarei considerata una deficiente con la faccia beata che mi ritrovavo.

-Dai su racconta !!- disse incoraggiandomi,nonostante lei non sembrasse molto allegra

-Ok,ok – le risposi

Le raccontai tutto,del tiro al bersaglio,della ruota panoramica e del bacio.

 

Quando arrivai in camera,Quinn ancora non c'era ,cosa strana per lei che sarebbe andata a dormire anche alle sei di pomeriggio per poi svegliarsi la mattina seguente, ancora stanca

 

-Ehi Quinn finalmente sei arrivata?! Dov'eri ad un incontro con la tua nuova amante Berry?”disse ironica all'entrata di una Quinn a dir poco distrutta.

Quinn non mi rispose e quasi scioccata si appoggiò alla porta,guardando dritta davanti a se.

-Cosa è successo?!” chiesi preoccupata sembrava che avesse visto un fantasma.

-La Berry mi ha baciata!!- disse tutto d'un fiato lasciandomi di stucco.

-e tu cosa hai fatto?- chiesi incuriosita

-sono scappata...- disse abbassando lo sguardo

-lo sapevo ma dove hai la testa Fabray !! Te la sogni la notte disturbando il mio santo sonno e poi scappi ...-dissi esasperata,insomma i suoi sogni su la Berry erano molto rumorosi.

Ma Quinn non rispose alla mia provocazione,allora capii,mi avvicinai e l'abbracciai.

 

La mattina seguente andai al bar per fare colazione e appena entrai notai Santana che dormicchiava su un libro con gli occhiali storti sul naso,un'immagine adorabile.

Andai dietro di lei e piano le dissi all'orecchio con dolcezza.

-San svegliati -

piano,piano si alzò e si stropicciò gli occhi

- dovresti dormire su di un letto sono più comodi- dissi ridacchiando per poi bere un sorso del mio caffè

Santana fece un broncio adorabile

-anche se devo ammettere che sei tenerissima quando dormi- dissi per rimediare e vedendo che sul suo viso appariva un mezzo sorriso,sorrisi anche io di conseguenza

-Grazie – disse bevendo un sorso di cappuccino

-oggi hai da studiare?!- chiesi sperando di poter passare una giornata con lei

-No ho già studiato per tutta la notte- disse per poi bere un sorso del suo cappuccino

-Dovresti fare altro per tutta la notte- dissi mordendo il mio gustoso croassant alla nutella

Santana arrossì immediatamente,mi strozzai capendo il doppio senso che si poteva cogliere da ciò che avevo appena detto.

-Cioè...vo..volevo dire che dovresti dormire- dissi cercando di riprendermi

 

To be continued...

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Capitolo 10
*** capitolo VIII ***


Per la prima volta da quando l'avevo vista,vidi sul viso di Santana un sorrisetto malizioso appena accennato certo, ma c'era, ed era la cosa più sexy che avessi mai visto.

-comunque come ti ho già detto sono libera- disse per poi bere l'ultimo sorso del suo cappuccino

-bene quindi penso che non ti dispiacerà andare al parco a fare un pic-nik – le chiesi mentre nervosa giocarellavo con i braccialetti che avevo al polso,dove era finita tutta la mia sicurezza?!

-no non mi dispiacerà affatto-disse alzandosi e prendendo i libri

-a dopo- mi saluta

-a dopo –dissi con un sorriso da ebete stampato in faccia.

Ero sdraiata sul mio letto e stavo cercando di studiare un po' visto che negli ultimi giorni non avevo praticamente aperto libro.

-Oddio c'è qualcosa che vibra – urlai tenendomi la tasca,risvegliandomi così dalla mia noiosa lettura

Quinn,poichè aveva sentito il mio l'urlo, uscì subito dal bagno e mi guardo con il suo tipico sopracciglio alzato.

-cosa c'è che vibra ?!- mi chiese sconvolta

Finalmente riuscii a prendere l'i-phone che avevo in tasca,mostrandoglielo.

-L'i-phone tranquilla – dissi sospirando,lei alzò gli occhi al cielo e ritornò in bagno ad asciugarsi la criniera;guardai lo schermo e notai che tutta quella vibrazione improvvisa (che mi aveva fatto spaventare a morte) era stata causata da un messaggio di Santana.

 

*Ehi...Ciao che ne dici se il picnik lo facciamo sta sera,magari sotto la quercia vicino al laghetto del Campus? S.*

 

Sorrisi,era un ottima idea

 

*sarebbe perfetto,mi occupo di tutto io tu hai già avuto una meravigliosa idea. A stasera B.*

 

*Non vedo l'ora S.*

 

Lessi il messaggio e portai istintivamente il cellulare al cuore,chiudendo gli occhi.

 

-Brittany è cotta, tanto, tanto cotta -cominciò a canticchiare Quinn saltellando per la stanza prendendomi in giro.

 

-Non parlare tanto Fabray,ho visto come guardavi la Berry alle prove. Ti avrebbero potuto anche arrestare per atti osceni in luogo pubblico,sappilo- dissi con aria da superiore mentre Quinn si fermò immediatamente.

-Non è vero!- disse irritata ,perchè sapeva che in realtà non mi sbagliavo.


Angolino,angoletto

Hola amigos, lo so che vi ho fatti aspettare parecchio e mi dispiace ma spero che riusciate a perdonarmi *faccia da cucciolo bastonato*
Comunque vorrei proporvi una cosa,vorrei scrivere una storia a quattro mani sulle nostre quattro donzelle preferite ambientata nel medioevo tra draghi,cavalieri e streghe c'è qualcuno di voi che vorrebbe aiutarmi?!

A presto,Grazie ai lettori e ai recensori  WarriorG

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Capitolo 11
*** IX CAPITOLO I parte ***


Quinn alzò il sopracciglio , mentre io mi dirigevo velocemente verso il cucinino e si sollevò ancora di più vedendomi nell’unico angolo della camera che per me era invisibile, vista la mia pessima reputazione come cuoca.

-Cosa diavolo vuoi fare?!- mi chiese quasi terrorizzata ,beh in effetti aveva ragione l’ultima volta che avevo provato a fare un uovo avevo rischiato di mandare a fuoco l’intero dormitorio.

-Cucinare qualcosa?- risposi con ovvietà quasi stentata, ma lei non se la bevve

- E perché diavolo vuoi attentare alla vita di un intero college?- chiese sempre più allarmata mentre cautamente cercava di allontanarmi dal piccolo cucinino.

-Santana, facciamo un pic-nic volevo fare una torta- dissi sincera e con la voce e l’espressione più dolce che riuscissi a fare,  in realtà era tutta una tecnica per farmela fare da lei­­.

La sua faccia diventò di pietra e inespressiva, mi sa che questa volta non avrebbe funzionato.

-Mi dispiace ma non cucinerò una torta – disse apatica per poi dirigersi verso l’armadio prendere dei vestiti e dirigersi dritta in bagno mentre io la guardavo allibita.

-Quinn dai farò tutto quello che vuoi, la smetto di prenderti in giro per la Berry- dissi appoggiata alla porta del bagno cercando di farle cambiare idea, ma  niente quella testarda non ne voleva sapere.

- Prendi la macedonia e la  panna nel frigo- sentii arrivare dal bagno  la voce di Quinn in un moto di compassione, sapevo che avrebbe ceduto

-Basterà quella, non serve la torta – disse mentre io ero seduta appoggiata al muro a fissare il vuoto davanti a me, disperata e senza la minima idea su cosa diamine fare.

Feci un sorrisone,lo sapevo che aveva anche lei un cuore,mi alzai di scattò e andai a preparare tutto ciò che sarebbe servito per la serata.

Angolino, angoletto.

Ciao a tutti!!! Sono viva e finalmente sono riuscita ad aggiornare dopo quasi un secolo,scusatemi.
Comunque,non crediate che dopo un secolo e mezzo di assenza vi lasci solo questo mini capitoletto,( che spero gradiate :3 ) tranquilli questa sera arriva la serata sotto la luna ;)


 
 

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Capitolo 12
*** IX CAPITOLO II parte ***


Ero agitata, sì e anche parecchio e Rachel che canticchiava allegra ballando per la stanza di certo non aiutava.

-Non pensi che quegli shorts siano un po’, come dire inesistenti?- mi chiese dopo essersi seduta sulla sedia della scrivania e aver fatto un giro, era un po’ troppo euforica per i miei gusti e a meno che Barba Streisand non le avesse rivelato di essere la sua vera madre, la Berry mi stava nascondendo qualcosa.

- Non sono inesistenti, fa’ caldo- Rachel si mise a ridacchiare, si beh la mia risposta non stava molto in piedi ma di certo non potevo dirle “ lo so che sono praticamente invisibili, ma li ho messi volontariamente”

-Tu piuttosto, tutta quest’ allegria da dove viene?- le chiesi con la speranza di deviare la conversazione e a quanto pare funzionò perché improvvisamente la moretta divenne seria , non sapeva mentire.

-Ma niente di che, solita giornata , sai le prove niente di più, ho dormito bene– disse cercando di sembrare più ingenua possibile, avrei voluto scavare per scoprire cosa la rendeva così frizzante ma era arrivata l’ora di andare

Mi alzai e andai verso la porta- Ora devo andare ma non credere che finisca qui- dissi per poi uscire.
 
Mi diressi nel giardino del campus e solo quando fui arrivata ad alcuni metri dal laghetto fui stravolta dalla luce di decine di candele poste intorno alla quercia che si riflettevano sull’acqua del lago a sua volta illuminata dalla luce della luna.

-Ciao- rabbrividii a sentire quella voce sussurrata al mio orecchio,mi voltai e nonostante la poca luce non riuscii a non perdermi nel mare azzurro degli occhi di Brittany

-Ciao- sussurrai mentre i nostri occhi non avevano intenzione di lasciarsi

- E’ tutto bellissimo – dissi e sul viso di Brittany si dipinse un bellissimo sorriso che avrebbe fatto sciogliere anche un iceberg.

- Su vieni- disse poi prendendomi la mano e portandomi sotto la quercia dove c’era  una grande coperta  e un cestino da pic-nic.

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