So Different

di giuliaciccarelli18
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


 
HARRY'S POV
 

Era una mattinata proprio come tutte le altre,andai a scuola passando prima a prendere il mio amico Louis,disse che aveva una brutta notizia da darmi.
Oh Cristo.
 
Passai con la mia Range Rover bianca sotto casa sua suonando il clackson per svariate volte,anche se sinceramente non mi interessava essere puntuale a scuola,ero solo cuorioso di sapere cosa quel coglione dovesse dirmi.
Mentre aspettavo,abbassai lo specchietto e controllai i miei capelli che raramente si trovavano in ordine.
Dovevo essere attraente per potermi portare a letto le ragazze migliori.
 
Mentre mi portavo il ciuffo riccioluto all'indietro con la mano,Louis entrò finalmente nell'auto : si allacciò la cintura,controllò anche lui se il suo ciuffo fosse apposto.
 
"Ben svegliato"
 
"Mia madre e le sue stupide raccomandazioni"
 
Lo fissai incuriosito per poi fargli capire che doveva dirmi la "brutta notizia".
 
"Te lo dico dopo,muoviti idiota siamo in ritardo"
 
Disse spingendomi la spalla.
Louis ci teneva ai voti ,non dico che era un secchione,ma andava piuttosto benone a scuola e per lui quest'anno era importante.A me non poteva fregarmente di più dello studio : mi avevano sempre promosso con dei voti poco sopra la sufficienza,si sapeva che non vedevano l'ora di cacciarmi via da quella scuola.
 
                                                                                 ***
 
"Styles,Tomlinson di nuovo in ritardo."

"Ci scusi signora Peterman"
 
Disse Lou con aria da innocentino.
Lui riusciva sempre a salvarci dai guai che fondamentalmente creavo io con il suoi ottimi voti in condotta : era un santarellino del cazzo,lo prendevo sempre in giro per questo e ci ridevamo puntualmente.Lui non era di certo così.
 
"Si,ci scusi"
 
Continuai io a bassa voce per rifregare la vocina di Louis che si rigirò per tirarmi un pugno alla spalla,per scherzare.
 
                                                                                   ***

Ci sedemmo al nostro solito tavolo assieme a Zayn e Josh per pranzare e per sapere questa accidenti di notizia che Lou doveva dirci.
 
"Godiamoci questa mattinata fino alla fine"
 
Disse sbuffando Louis
 
"Dai amico,non tenerci sulle spine.Che succede?"
 
Chiese Josh,stufo di aspettare
 
"La mia sorellastra tornerà ad abitare qui"

Louis disse ciò con molta riluttanza,sapevamo tutti che non era mai andato d'accordo con la sua sorellastra di cui non ci aveva mai parlato,giustamente.
Mi sentivo di chiedergli come mai non le stesse così a genio quella ragazza che,da come ricordavo,aveva più o meno la nostra età : questo era interessante.

"E' così seria,timida,chiusa in sè.Sembra piena di problemi"
 
Continuò lui.

"Che tipo di problemi?"
 
Chiese Zayn avvicinandosi con la testa a Louis per sentire meglio ed evitare di far capire tutto agli studenti che girovagavano intorno ai tavoli da pranzo  della scuola, scivolando con entrambi i gomiti in avanti verso la metà del tavolo rotondo.
 
"Ah non lo so e non li voglio sapere"
 
"E' comunque la tua sorellastra,dovrai conviverci perchè fai così?"
 
Continuai io ma il suo sguardo diveniva sempre più cupo,forse perchè questo argomento gli riportava alla mente vecchi ricordi che molto probabilmente preferiva non trattare o semplicemente ricordare,era comprensibile.
 
Louis si allontanò ed io approfittai per chiedere agli altri due qualcosa di più sulla "sorellastra misteriosa" : il fatto che fosse così particolare mi ispirava,forse anche a letto era particolare.
 
"Hazza,ho visto alcune delle sue foto a casa di Lou che tiene il padre"
 
Disse Zayn.Io gli feci cenno con la testa di continuare la frase
 
"Ma era piccola in quelle immagini,posso solo dirti che è il contrario del fratellastro,ma non è niente male."
 
Si fermò guardando lo schermo del suo cellulare per alcuni secondi,per poi pormi una domanda alquanto ovvia.
 
"Quindi vorresti provarci?"
 
"Più o meno"
 
Sul mio volto si era formato un sorriso malizioso per poi scoppiare a ridere guardando le facce compiaciute di Zayn e Josh che sapevano le mie intenzioni.
 
 
 
JOY'S POV
 
Non vedevo l'ora di andarmene da mia madre.
Dopo il divorzio era diventata una alcolizzata pazzesca,fumava e ogni sera mi toccava sentire lei fare sesso.
Che schifo.
Era raro che riuscissi a dormire in santa pace visto che se ne portava ogni sera uno diverso a letto,io detestavo questa cosa.
Era  una situazione squallida.
Mia madre era piena di debiti e saltava spesso il lavoro,non ragionava più di tanto dato che era puntualmente sbronza.
 
Già la sera prima mi ero preparata le valige,finalmente andavo via.
Staccai il cellulare dal caricatore per metterlo in borsa,intanto sentii salire le scale per poi sentire dei passi che si fermarono dietro di me.
 
"Comportati bene con tuo fratello,non comportarti come una stronza"
 
"Lui non è mio fratello"
 
Risposi con freddezza a mia madre che annuì leggermente con la testa per poi guardare la mia stanza,ormai vuota.
Non sembrava triste,anzi,dopo fece anche un sospiro di sollevazione.
 
"So che non vedi l'ora che me ne vada"
 
Le dissi guardandola fissa negli occhi,per poi continuare
 
"Quindi tranquilla,non tornerò"
 
Le feci un sorrisetto come per vendicarmi di come mi aveva trattata : tutto tranne una figlia.
Comunque non potevo essere più felice,avevo diciotto anni quindi ero una donna libera.
Scesi le scale trascinando le mie grandi valige,per poi risalire e prendere le altre assieme agli scatoloni.
Misi tutto nel taxi che avevo chiamato mezz'ora prima che sembrava stesse per scoppiare per quanta roba ci fosse,poi mi girai verso mia madre e senza dire niente le strinsi le mani,con molto distacco.
 
"Ricordati di non comportarti da asociale depressa"
 
"Vaffanculo"
 
Le risposi con soddisfazione.
Sembravamo due adolescenti che si odiavano a vicenda.
Non mi importava di aver perso mia madre,non meritavo tutto questo.
 
Appena arrivai all'aereoporto mi feci aiutare con le mie cose fino ad arrivare ai controlli.
 
"Menomale che questo aereo può sopportare tutto questo peso"
 
Disse ridacchiando il controllore,mentre passava le mie valige su un tappetino scorrevole.
Sinceramente non sapevo che tipo di aereo fosse,mio padre mi aveva detto che era uno di quelli "speciali" fatto apposta per i traslochi,mai sentito parlare.
Forse era una compagnia di cui  lui faceva parte,non l'ho mai capito ma questo spiegava il fatto della sua ricchezza,infatti ero curiosa di vedere casa sua.
 
 
                                                                                ***
Mio padre mi aiutò a prendere tutti i miei bagagli per poi metterli nella sua spaziosissima auto blu.
 
"Sono felice di rivederti piccola"
 
"Anche io,papà"
 
Lui era l'opposto di mia madre ,un uomo per bene.
Era sempre dolce e disponibile,quando ero più piccola mi capiva sempre e cercava di aiutarmi in qualsiasi modo.
Purtroppo la convivenza con mia madre cambiò il mio carattere : dalla allegra e spensierata Joy ero passata alla triste e complessata Joy.
 
Quando arrivammo a casa la mia bocca prese la forma di una "o" per quanto fosse bella.
Era così enormemente enorme.
Subito mio padre mi mostrò l'abitazione e ci volle un pò per ricordare le varie stanze,ma per ora era importante ricordare dove fosse la mia.
Sapevo che la mia vita doveva cambiare.
Quando portai il tutto nella mia stanza mi divertii a sistemare il tutto e a personalizzare le pareti con foto,le finestre con tende e luci.
 
Si erano fatte le 15:00 quando scesi in cucina e trovai quattro ragazzi assieme a mio padre.
Prima di continuare a fare le scale,cercai di focalizzare meglio quelle persone non riuscendoci.
Decisi allora di chiamare mio padre ma lui mi rispose di andare da lui.Perfetto.
Quando arrivai in cucina in contemporanea un alto ragazzo riccioluto si alzò per andare in direzione del bagno,lo fissai per svariato tempo,poi mi accorsi di dover chiedere a mio padre quello che mi serviva.
 
"Papà,come devo fare per la scuola?"
 
"Ti ho già iscritto,domani ti accompagno io"
 
Poi si portò la mano al mento per accarezzarlo mentre pensava.
 
"Forse è meglio che ti accompagni Louis"
 
Disse correggendosi.
Louis si girò verso di me,dato che per tutto il tempo mi aveva dato le spalle.
Scese dallo sgabello e la prima cosa che notai fu la nostra differenza di altezza,poi notai che col passare del tempo io e lui ci assomigliavamo sempre di meno.
Era alto con dei bellissimi occhi azzurri che brillavano,capelli castani e qualche accento di barba,era bellissimo.
Ricordai che non gli ero mai stata simpatica quando incontrai il suo sguardo infastidito dalla mia presenza.
Non avevo mai capito il perchè lui mi detestasse così tanto,forse non voleva una sorellastra... O forse non voleva me.
 
Capii che il sorriso che mi mostrò fu molto forzato e accettai il suo sforzo,rispondendogli con un piccolo sorriso,sincero.
Mi venne d'istinto abbracciarlo,senza stringerlo troppo.
A questo mio gesto lui in quell'abbraccio era immobile,impassibile.
 
"Loro sono Zayn e Josh"
 
Disse con la sua voce dolce e acuta indicandomi i ragazzi seduti a cui di conseguenza strinsi la mano
 
"S-sono Joy"
 
 
 
Ciao a tutti questo è l'inizio della mia nuova storia.
Ho deciso di scrivere,questa volta,soffermandomi più sui problemi dei personaggi,sui sentimenti e sulle idee in questo modo spero vi interessi di più c:
Come titolo ho scelto "So Different" per dare l'idea che questa storia sia diversa,o meglio,che la protagonista sia diversa dalle solite.
Comunque se vi è piaciuto come primo capitolo scrivetemelo nelle recensioni,se avete domande o incomprensioni o semplicemente gradimenti e consigli.
 
Un saluto xx
giulja_
 
P.S.:Tra poco cambierò il mio nick c:

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


I due ragazzi continuavano a sorridere fissandomi in continuazione e questo mi innervosiva,così con la scusa del bagno mi allontanai dalla cucina e da quel momento di completo imbarazzo.
 
Feci per tendere la mano verso la maniglia della porta quando di colpo si aprì,sbattendo sul mio naso.Misi entrambi le mani sul punto dolorante controllando eventuali fuoriuscite di sangue che fortunatamente non avevo.
 
"Oh Dio,scusami non volevo colpirti!"
 
Sentii una voce rauca scusarsi dietro di me quando corsi verso le scale che portavano alla mia camera.Non volevo che chiunque mi avesse colpito mi vedesse nel bel mezzo di una gran figura di merda.
Quando raggiunsi la porta della camera il dolore era già passato,non del tutto,ma stavo comunque meglio,all'improvviso sentii una mano avvolgersi al mio polso che mi tirò indietro.
Il mio sguardo si incrociò in due occhi verde smeraldo che mi fissavano come per scusarsi.
Io avrei voluto solo entrare nella mia camera e fingere indifferenza,ma non mi fu possibile.
 
 
HARRY'S POV
 
Avevo davanti una figura davvero graziosa.
Era bassina con delle belle curve,capelli neri lunghi,leggermente mossi,occhi altrattanto neri e piccole labbra carnose e ben disegnate.
Si,era la sorellastra di Lou ma non si assomigliavano per niente.
La continuai a fissare per qualche secondo osservando ogni piccolo particolare di lei.
 
"Cosa c'è?"
 
Chiese con aria interrogativa la splendida ragazza di fronte a me
 
"V-volevo solo dirti che mi dispiace,scusami"
 
"Si ok,adesso se non ti dispiace mi chiudo in camera mia"
 
Mi rispose in modo freddo come se non volesse perdere del tempo con me.
Quella sua aria da "bulletta" mi incuriosiva oltre al suo aspetto : nessuna mi aveva mai risposto in quel modo.
 
"Posso sapere come ti chiami?"
 
"Non penso che ti cambi la vita,ora ciao"
 
Rispose chiudendo il discorso.
Acida la ragazza.
Ma non m'importava : lei aveva qualcosa di diverso,qualcosa in più che non vedevo l'ora di conoscere.Sinceramente in quel momento non avevo intenzione di provarci e basta,cioè di provarci comunque ma poi andarci a fondo ... In poche parole non volevo fosse solo da una botta e via,ecco.
 
                                                                                    ***
JOY'S POV
 
La mia sveglia suonò alle 7:00 per ricordarmi di dovermi alzare.
Ero leggermente ansiosa per la mia nuova scuola,insomma : nuova gente,nuovo edificio,nuova vita.Ma ciò che mi rendeva più nervosa e agitata era il fatto che a scuola mi avrebbe portato Louis,io non volevo essere un peso per lui anche se sapevo bene di esserlo,ma mai avevo capito il perchè lui mi detestasse così tanto.
 
Mi truccai leggermente con dell'ombretto rosa-chiaro con qualche brillantino,poi indossai una maglietta a "V" a maniche corte di colore bianco con una scritta,poi delle converse bianche e dei jeans celesti attillati.
Scesi in giardino aspettando Louis,saltai la colazione dato che non avevo fame.
Lo vidi arrivare con molta calma mentre teneva il suo zaino nero su una spalla.
Quando arrivò vicino a me sbuffò e con riluttanza mi diede il buongiorno.
Io cercavo sempre di essere carina con lui,ma le sue risposte e atteggiamenti a volte riuscivano ad innervosirmi.
Sinceramente non avevo voglia di pensare ad altri problemi che riguardassero i mio fratellastro,ne avevo già troppi per la testa.
Decisi che per una settimana sarei stata zitta con lui,nel senso che avrei cercato di non rompergli,anche se io non avevo intenzione comunque di farlo,poi un giorno gli avrei chiesto cosa non andava in... me.Questo per me sarebbe stata un'impresa data la mia acidità,timidezza e testardità,ma dovevo almeno provarci,dovevo provare a cambiare me stessa.
 
Aspettammo fermi sul marciapiede di casa nostra per qualche minuto,fermi,immobili,senza nemmeno uno sguardo : che imbarazzo.
 
"S-stiamo aspettando qualcuno?"
 
Chiesi schiarendomi la voce
 
"Si"
 
Disse mentre sfilava il cellulare dalla sua tasca per poi tastare dei numeri sul suo display,sembrava agitato e nervoso,quasi quanto me.
 
"Coglione muoviti,ti stiamo aspettando da 10 minuti qua sotto"
 
Disse sbuffando per poi fare una risatina qualche secondo dopo,evidentemente chi era dall'altra parte della cornetta aveva fatto una battuta.
Louis era bellissimo quando rideva,era forte avere un  fratello fratellastro così figo,peccato che lui non voleva avere a che fare con la sottoscritta.
 
Poco dopo vedemmo arrivare una grande auto bianca,non feci in tempo a vedere chi la guidasse perchè la mano di Lou afferrò la mia e con tanta forza mi trascinò davanti allo sportello.
Che delicatezza.
 
Entrammo quindi nell'auto,io dietro e i due davanti.
Mi sentivo come un'intrusa da come il mio fratellastro mi aveva "buttato" in quell'auto quindi cercai di non dare nell'occhio e iniziai a guardare fuori dal finestrino mentre la macchina si incamminava verso la scuola.
Non riuscivo a sentire le loro voci per quanto fosse alta la musica che accesero,qualche risata tra un semaforo e l'altro,niente di più.
 
Ad un certo punto l'auto si fermò e il ragazzo che stava guidando uscì per primo,dirigendosi verso l'edificio,io e Louis fecimo lo stesso.
Lui mi trascinava proprio come aveva fatto prima di salire nella vettura bianca,verso la grande scuola,come se fossi una bambina di 4 anni il primo giorno di asilo,sembravo una cogliona.
 
"Se entri lì ti diranno tutto per le lezioni e gli orari,ciao"
 
"Ciao"
 
Ci salutammo così,con molta freddezza.
Seguii l'indicazione di Louis e mi diressi verso la porta che mi aveva indicato qualche secondo.
Entrai e chiesi informazioni alla dolce e disponibile signora che mi ritrovai davanti : era bassina con degli occhiali color rosa confetto che si adagiavano sulla punta del naso della donna,occhi celesti,quasi trasparenti e capelli grigiastri.
Quando mi diede tutto ciò che mi serviva sapere entrai nella mia nuova classe che stava già facendo lezione.
C'era un uomo dietro la cattedra,un grassone con pochi capelli che mi fece un gran sorriso di benvenuta : a Brighton erano tutti gentili come prevedevo ,al contrario dell'Italia dove avevo vissuto per circa 7 anni.
 
                                                                              ***
La mattinata passò velocemente e si fece ora di pranzo.
Come mi era stato detto,il pranzo si sarebbe tenuto nel giardino interno della scuola dove c'erano moltissimi tavoli rotondi.
Mi dissero anche che da qualche anno avevano deciso di far pranzare i ragazzia scuola per poi avere due ore libere nel caso qualcuno volesse fare ricerche, anticipare i compiti :chi rimaneva ,di solito, era per le punizioni.
Wow.
 
Con il mio zaino sulla spalla guardai tutti i tavoli liberi : nessuno.
Figo avrei mangiato in piedi,buono a sapersi.
Mentre frugavo nello zaino una voce acuta mi prese con forza il polso.
 
"Vieni al nostro tavolo"
 
"Sicuro?"
 
Lui annuì,era come se Louis si stesse sforzando ad accettarmi e apprezzai molto questo.
Stavolta non mi trascinò come un cane al guinzaglio,lasciò che lo seguissi attraversando il prato finto del giardino.
 
 
HARRY'S POV
 
Vedemmo Louis riavvicinarsi al tavolo,Zayn e Josh lo guardarono con aria interrogativa,compreso io,mentre aspettavamo che disse qualcosa.
Si spostò semplicemente,scoprendo la piccola figura della sorellastra.Dio se era bella.
La guardammo tutti con molto stupore per poi accorgerci dello sguardo serio e di rimprovero di Lou verso di noi.
 
"Ciao Jasmine,come ti è sembrata la scuola?"
 
Chiese Josh rompendo il ghiaccio e cercando di essere gentile.
 
"Mi chiamo Joy e la scuola non è niente male"
 
"Amico,sei pessimo nel ricordare i nomi"
 
Rispose in tono scherzoso Zayn,rivolgendosi a Josh e alla sua sbadataggine.
Subito dopo le fecimo cenno di sedersi e lei con molta calma lo fece.
Trascorsi tutto il tempo a fissarla.
 
"Ho qualcosa sulla faccia?"
 
Mi chiese in modo acido,stufa delle mie attenzioni evidentemente.
Io risposi con una rumorosa risata alla sua stupida domanda,per poi cambiare argomento.
 
"Allora ti chiami Joy"
 
"Congratulazioni,ora sai il mio nome"
 
Le sue risposte mi facevano venir voglia di prenderla e baciarla solo per farla stare zitta,aveva un qualcosa di irresistibile nel suo tono da maschiaccio e cafone,si lo so è strano ma non avevo mai visto un carattere di quel tipo,mi attirava.
 
"Sei sempre così carina e rompi palle allo stesso tempo?"
 
Le chiesi sposandomi più vicino a lei,come per cercare di conoscerla meglio in quella occasione.
 
"Si"
 
Rispose sbuffando Louis,cosa aveva quel ragazzo che non andava? 
Lei non mi diede più retta quando sfilò il suo cellulare dalla tasca e iniziò a scrivere un messaggio.Si alzò e si scusò per il fatto che dovesse andarsene.
Peccato.
 
Colsi l'opportunità della assenza di Joy per parlare con Louis,dato che anche Josh e Zayn erano andati via poco prima della ragazza.
 
"Lou,amico perchè la tratti così?"
 
Lui abbassò la testa per cercare la risposta,intanto io continuai 
 
"Sono tuo amico,dimmelo"
 
"E che non riesco ad accettarla,lei è come un'estranea,non è mia sorella"
 
"Non pensarla così,forse lei ci sta male per questo"
 
"E' difficile da capire,ma è da ieri che ci sto ripensando : insomma ora ho diciotto anni,sono cresciuto,siamo cresciuti e forse è meglio se la smettessi di comportarmi così,non concluderei niente"
 
"Se lo sai perchè continui a trattarla come un cane?"
 
"Non lo farò,magari le parlerò.Anzi,subito"
 
"Bravo fratello,ora vai"
 
Lui mi salutò con un pugnetto sulla spalla correndo via dal giardino interno.
Pensavo sinceramente che il motivo per cui lui la detestasse fosse per qualcos'altro,cioè,alla fine non era qualcosa di grave,era un problema suo in un certo senso,ed ero contento che lo avesse superato.
Poi ero ancora più contento perchè mi avrebbe fatto conoscere meglio Joy,sarebbe stato tutto migliore.
 
                                                                                  
LOUIS'S POV
 
Appena tornai a casa cercai Joy per parlarle.
La trovai in camera sua distesa a pancia in giù sul letto mentre pigiava i tasti del suo portatile nero.Appena si accorse della mia presenza le venne d'istinto chiudere il pc e guardarmi con aria perplessa e sopresa.
 
"Devo parlarti"
 
"D-dimmi pure"
 
"Scusami se mi sono comportato sempre da completo stronzo insensibile,io all'inizio non riuscivo ad accettare tuo padre,che adesso adoro,e nemmeno te,eri un'estranea"
 
"Mh"
 
"Ora sono cresciuto e ho capito che devo smetterla,sei la mia sorellastra e ti voglio bene,perdonami Joy.Sarò il fratello che non hai mai avuto"
 
"Ti perdono,ti voglio bene anche io"
 
Mi precipitai verso il suo letto,non dandole tempo di alzarsi,mi buttai sopra di lei stringendola forte per scusarmi per tutto quel tempo in cui l'avevo ignorata ed esclusa,volevo cercare di rimettere tutto a posto.
Volevo essere leale con lei
Volevo essere allegro con lei
Volevo essere geloso di lei
Volevo essere suo fratello,non il suo fratellastro
 
Capii che stava piangendo quando avvicinai il mio viso al suo per lasciarle un bacio sulla fronte:una delle poche cose che sapevo di lei era il fatto che lei fosse estremamente sensibile ma non voleva mai darlo a vedere.
A primo colpo dava l'impressione di essere una persona forte,sicura di sè.
Beh,lei era l'esatto contrario.
 
Dopo diversi singhiozzi e sorrisi Joy decise di dirmi qualcosa
 
"Ho solo una richiesta da farti"
 
"Dimmi"
 
 
 
 
Sciao a tutti!
Qui si conclude il secondo capitolo.
Allora,come potete notare in questo capitolo Louis decide finalmente di piantarla con il suo comportamento verso Joy,dopo averci pensato abbastanza e grazie anche al suo amico Harry a cui alla ragazza non sta molto simpatico lol
Comunque qui potete anche notare che la protagonista viene dall'Italia  e si trasferisce a Brighton,Inghilterra.
Dunque spero vi abbia soddisfatto,fatemi sapere tutto nelle recensioni.
 
Bacio
GiuliaCi
 
P.S.:Finalmente sono riuscita a cambiare il nome da :"giulja_" a "GiuliaCi" yeah (?)

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


"Tieni il tuo amico Harry lontano da me"
"Cos'hai contro quel ragazzo?"
 
 
Mi chiese con aria scherzosa 
 
"Come se non avessi capito le sue intenzioni"
 
"Oh andiamo,Hazza non è così male"
 
 
Roteai gli occhi.
Non mi importava cosa lui avesse da ridire su Harry,avevo capito che tipo era e che ci stava provando.Era ovvio che volesse difendere un suo amico.
 
"Lo dovrai vedere ogni giorno sorellina"
 
A quelle parole mi passò un brido sulla schiena  : vedere quella persona ogni giorno? 
Ottimo.
 
 
                                                                                ***
 
Come il giorno precedente,Louis mi invitò a sedermi al suo tavolo insieme a Zayn,Josh e...Harry.
Certo,non potevo dire che lui non fosse un bel ragazzo,anzi.Vedevo sguardi continui verso di lui da parte delle ragazze della scuola,immaginavo che anche al di fuori dell'edificio non fossero diverse,quindi questo mi portava direttamente a pensare che le più belle se le portasse a letto.
Io non mi sentivo attraente,ero una semplicissima diciottenne : niente occhi azzurri,niente capelli biondi nè fisico da modella,niente di questo : ero normale.
L'unica cosa che non riuscivo a capire era perchè la mia normalità avesse attirato così tanto l'attenzione di quel riccio,non aveva mai attirato nessuno più di tanto.
 
Mentre i ragazzi seduti al tavolo mangiavano e chiaccheravano,io ero intenta a leggere le pagine di un libro di letteratura : amavo passare il tempo leggendo poesie,ecco tutto.
Continuando a leggere non mi accorsi di essere rimasta sola con quell'ammasso di ricci dagli occhi verdi.Alzai lo sguardo al di sopra del libro con molta calma,sperando di cuore di non essere davvero rimasta di nuovo sola con lui.
Purtroppo era così.
 
"Io non ti piaccio,vero?"
 
"Già"
 
Non sembrava deluso della mia risposta,anzi,sembrava che l'aveva presa come una sfida.
 
"Invece a me piaci,Joy"
 
Feci finta di non ascoltarlo ritornando sulle righe del mio libro.
Sapevo che aveva qualche strana attrazione verso di me,passeggera.
 
"Forse potrei piacerti"
 
"Nemmeno quando gli asini voleranno"
 
"Ti credi una tosta adesso?"
 
"Oh,certo"
 
Quella conversazione iniziò ad incuriosirmi,cioè volevo sapere dove volesse arrivare.
Sinceramente non mi credevo "tosta" ma sapevo di non essere la femminilità in persona,mi ritenevano sempre un maschiaccio per il mio carattere e per il mio modo di fare.
 
"Quindi non ti tireresti indietro ad una scommessa?"
 
"Perchè dovrei?"
 
Prima di continuare a parlare si alzò dal tavolo invitandomi a fare lo stesso.
 
"Facciamo così : se arrivo per primo io alla porta del preside vieni ad una festa con me"
 
"Se arrivo prima io ti leverai dalle palle"
 
"Sei molto fine"
 
"Lo so"
 
Harry ed io ci preparammo per correre,dopo che lui diede il via iniziammo a correre come dei pazzi.Ero sicura di vincere : quando andavo a scuola in Italia ero la più veloce e vincevo parecchie corse.In questo modo mi sarei tolta quel peso di dosso.
Percorremmo due strade diverse,l'edificio era grande ed era facile perdersi,ma ero concentrata : non potevo assolutamente perdere.
 
Dopo poco tempo mi ritrovai davanti alla porta della presidenza,non vidi nessuno.
Con il fiatone mi sedetti al lato della porta aspettando l'arrivo del mio avversario.
Dopo essermi ripresa sentii la porta affianco a me aprirsi,per poi udire due voci salutarsi.
"Oh finalmente sei arrivata"
 
"Merda"
 
Il mio cuore batteva a mille,Harry era arrivato prima di me.
Mi toccava quindi andare a chissà quale festa con lui,il mio più grande incubo si era appena realizzato.Rimasi con gli occhi spalancati verso di lui cercando di fargli pietà,senza riuscita.
 
"Passo a prenderti alle 9,mettiti qualcosa di molto attillato"
 
Mi fece l'occhiolino per poi andarsene.
Io mi alzai maledicendomi per aver accettato quella scommessa.
 
 
                                                                                     ***
 
Passai molto tempo davanti allo specchio provandomi diverse cose,non avevo idea di cosa indossare in presenza di quel tipo.Alla fine optai per dei jeans stretti,una canotta nera con un giacca di pelle sopra e dei tacchi scuri.Mi misi un po di matita nera e lasciai i miei capelli mossi dietro le spalle.
 
Il mio cellulare vibrò e sul display apparve un numero che non avevo in memoria
 
"Ti aspetto qui fuori xx"

Capii che dovetti scendere e andare.
Che l'incubo abbia inizio.
 
Dopo aver fatto le scale salutai mio padre e prima di varcare la porta sentii una mano che mi attorcigliò il polso e che mi tirò indietro.
 
"Dove vai?"
 
"C-c'è una festa stasera"
 
"Con chi vai?"
 
"C-con ... "
 
Davanti a Louis non riuscivo a formulare frasi,non volevo che si preoccupasse o che pensasse male.
 
"Con Harry?"
 
"S-si ma ecco non è come sembra"
 
"Fammi indovinare,hai persona una scommessa con lui?"
 
 
Il mio sguardo era confuso,come faceva a sapere di quella stupida scommessa con lui?
E poi perchè era così protettivo,con quel tono così duro?
Sentivo gelosia verso di me e questo mi faceva sentire così protetta,sentivo che ci teneva a me.
Continuava a fare domande ed era come se non mi volesse lasciare andare.
 
"Forse è meglio se venga anche io"
 
Io annuivo non sapendo cosa rispondere.
Se Louis sarebbe venuto sarebbe stato la mia salvezza
 
"Mh...Intanto tu vai,vi raggiungo dopo"
 
Annuii nuovamente per poi chiudere la porta alle mie spalle.
Vidi una macchina nera parcheggiata vicino al nostro giardino,evidentemente Harry stava aspettando da un pò.
 
Poco prima di arrivare alla vettura uno sportello si aprì
 
"Ciao Joy"
 
"Ciao Harry"
 
"Avevo detto qualcosa di molto attillato"
 
"Accontentati di questo,riccio"
 
Fece una sonora risata per poi accompagnarmi al mio sportello,aprendolo.
L'auto era molto spaziosa e profumava di abeti di bosco.
C'era molta nebbia e la visuale della strada era offuscata.
 
Harry si posizionò sul suo sedile e accese l'auto,dirigendosi verso l'abitazione dove si sarebbe tenuta la festa.
Io avevo leggermente paura,mi sentivo come sottomessa ed il mio petto si alzava e abbassava velocemente.
Iniziai a guardare fuori dal finestrino per cercare di pensare a tutto tranne a quella situazione in cui mi ero cacciata.
 
Lui poggiò la sua mano sulla mia mano,che era poggiata sulla mia coscia.
Io con freddezza gliela sposai sul volante,cercando di evitare ogni contatto.
 
"Ti divertirai stasera"
 
"Con te sarà difficile"
 
"Smettila di essere così acida,prima o poi cederai"
 
Disse in tono scherzoso.
 
La macchina si fermò davanti una grande casa,anche da dentro l'auto si poteva sentire il casino che si stava svolgendo all'interno.
 
"E' casa di Josh"
 
 
Quando entrammo nell'abitazione ci immergemmo nel caos : musica a tutto volume,gente che correva ovunque ubriaca,ragazze che filtravano con i ragazzi ,altri che ballavano e urlavano a squarciagola,poi c'ero io che sembravo un cane intimorito.
Non ero abituata a queste cose,io ero il tipo soft che stava a casa con il pc mentre mangiava pane e nutella.
 
Harry mi teneva la mano portandomi verso la cucina per farmi conoscere i suoi amici.
Gli unici sobri erano proprio Zayn e Josh,infatti passai tutta la serata con loro.
Harry fu travolto dalla massa di ubriachi e fu difficile poterlo ritrovare per tutta la sera insieme alle masse di ubriachi in giro per casa.
 
                                     
                                                                       ***
 
Anche io mi persi in qualche alcolico...diversi alcolici.
 
Non ci fu nessuna traccia di Louis e questo mi preoccupò.
 
Ad un certo punto vidi arrivare Harry che barcollava per la stanza.
Corsi verso di lui facendolo sbattere contro il muro .
Ci guardammo a lungo negli occhi,era come se tutto il rumore attorno a noi fosse scomparso.
Lui si avvicinò ancora di più.
Sentivo il suo respiro pesante sul mio viso che qualche secondo dopo si fece più leggero.
Percorse il mio collo con dei baci leggeri per poi arrivare alle mie labbra che assaporò lentamente.
 
Dopo quel lungo bacio mi allontanai vedendo un'immagine conosciuta,ma sfocata.
Vidi quell'immagine avvicinarsi sempre più vicino a me.
Quella persona mi prese per il polso e mi condusse in fretta a furia al di fuori dell'abitazione,allontanandomi da tutta quella confusione.
 
"L-lou?"
 
"Forza andiamo a casa"
 
Dopo quelle parole sentii il mio corpo pesante,non capii più nulla.
Chiusi gli occhi e mi lasciai svenire sulle braccia del mio fratellastro.
 
                                                                                       
                                                                                     ***
 
Mi svegliai sentendo il mio cellulare vibrare per diverse volte.
Quando aprii gli occhi vidi vicino a me la figura di Louis mentre dormiva profondamente,russava anche un pò.
 
"Lou,Lou svegliati"
 
Stropicciò per molto gli occhi per poi guardarmi confuso e assonnato
 
"Ho fatto un sogno stranissimo""
 
 
 
 
Ciao gente,spero di cuore che vi sia piaciuto questo capitolo!
Non mi ci sono dedicata molto purtroppo,ma prometto che ne prossimi capitoli lo sarò!
Cosa ne pensate?
Consigli,pareri,domande?
Recensite e mi farete contentissima!
 
Un bacio
 
GiuliaCi

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


"Mmh racconta"
 
"C'era una festa e io avevo baciato Harry"
 
Lui iniziò a ridacchiare portandosi il cuscino sul viso mentre io rimanevo a fissarlo,chiedendomi il perchè ciò che avevo raccontato facesse ridere.
 
"Bene,ecco la parte divertente"
 
"Mm" Mugolai 
 
"Non era un sogno"
 
Sgranai gli occhi sperando che ciò che avesse appena affermato non fosse vero,ma dallo sguardo di Louis capii che quello che avevo fatto non era un sogno,o meglio,incubo.
Avevo davvero baciato Harry.
La mia mente iniziò a ripensare a tutto quello che era successo : la scommessa,la festa,l'alcool,il bacio.Lentamente iniziavo a ricollegare tutto.
 
Dovevo assolutamente chiamare il riccio,smentire tutto quello che avvo fatto per evitare che si mettesse in mente strane idee.Lasciai Lou nel mio letto che,poco dopo essermi alzata,si riaddormentò in poco tempo.
Mi trascinai verso la porta del bagno aprendola con il ginocchio mentre avevo il cellulare tra l mani.Prima di cercare il numero,l'apparecchio vibrò, illuminandosi.
"Hey bella"
 
"Harry devo parlarti"
 
"Meglio farlo di persona"
 
Disse per poi terminare la chiamata.
Con uno sbuffo sbalanzai il cellulare vicino al lavandino,poi approfittai per farmi una doccia e per lavarmi i denti.Sfilai il mio grande pigiama e il mio intimo,nel frattempo avevo iniziato a far uscire dell'acqua calda.
 
Quando uscii da sotto l'acqua notai che nel bagno c'era un'infinità di vapore che mi offuscava la vista.Presi alla cieca un asciugamano da avvitare al mio corpo bagnato.
 
Uscii dalla stanza lasciando la porta aperta,in questo modo il vapore sarebbe diminuito.
Mi trascinai nella mia stanza dove il mio fratellastro dormiva,mentre i miei capelli gocciolavano sul pavimento.
 
Entrata nella mia stanza cercai di chiudere delicatamente la porta,non riuscendoci facendola sbattere per via della corrente.Quel rumore fece svegliare Lou che mi guardò aggrottando le sopracciglia.Notai il colore dei suoi occhi che brillavano alla luce che passava dalla finestra,erano molto più chiari del solito , di un celstino meraviglioso.
Un'altra cosa di lui che mi catturò furono i suoi capelli castani che in quel momento era puro caos,ma dovevo ammettere che il mio fratellastro era davvero sexy anche conciato in quel modo.
 
Mi avvicinai al cassetto di fronte al mio letto che di conseguenza aprii per cercare delle mutandine e un reggiseno.Dopo averli presi mi girai per scoprire lo sguardo che Louis aveva verso di me,mi stava fissando alla grande come se io fossi una sua cosa preziosa che nessuno poteva toccare o guardare,mi faceva sentire protetta in un certo senso ma quello sguardo di cui mi stava degnando mi metteva troppo in soggezione,era strano.
 
"Uhm io...d-devo cambiarmi"
 
"Sei mia sorella,basta dirmi di non guardare"
 
"Ok,allora non guardare"
 
Dopo una piccola risatina da parte di entrambi,Louis mise la testa sotto il cuscino,io intanto mi sistemavo la biancheria intima facendo cadere l'asciugamano attorno al mio corpo sul pavimento.
 
"Posso togliere la testa da qui sotto,non respiro"
 
"O-ok come vuoi"
 
Appena tolto l'oggetto su di se,i suoi occhi celesti si catapultarono nuovamente su di me,o meglio,sul mio corpo.
 
"Cavolo Joy,non sei niente male"
 
"Oh ma smettila"
 
Il suo tono passò da scherzoso e sbalordito a serio e protettivo.
 
"Quindi non lasciare che gli altri guardino troppo,se lo fanno dimmelo e se la vedranno con me"
"Lou,tranquillo non credo che qualcuno mostrerà interesse per il mio corpo"
 
"E nessun figlio di puttana dovrà pemmettersi"
 
Il sgranai gli occhi verso di lui incrociando il suo sguardo di ghiaccio.
Sembrava davvero severo con me ed estremamente geloso,cosa davvero assurda visto che il nostro rapporto era migliorato da pochi giorni.
 
Dopo aver scelto dei vestiti li indossai,spostandomi nell'angolo della camera.
Intanto Lou era uscito dalla stanza con aria arrabbiata e seria,il sorriso che aveva poco prima era del tutto scomparso.Capii che era entrato in un'altra stanza quando sentii una porta sbattersi.
 
Nel frattempo avevo indossato una canotta e un paio di Vans rosse con dei jeans blu.
I miei capelli era ingestibili quindi mi limitai a pettinarli con le dita.
Risistemai le lenzuola del mio letto per poi sedermici sopra e pensare a ciò che era successo qualche minuto prima.
Louis era diventato molto protettivo verso di me,stava migliorando nel suo modo di essere un buon "fratello".Evidentemente aveva paura di perdermi una seconda volta.Per ora non mi provocava problemi,era passato poco tempo da quando ero li e conoscevo poche persone quindi sarebbe stato difficile essere in relazione con qualcuno,cosa che irriterebbe il mio fratellastro.
 
Mentre ero persa nei miei pensieri,il rumore del campanello attirò la mia attenzione.
Corsi alla porta di ingresso per poter aprire la porta.
 
"Ciao Joy"
 
"Oh,sei tu"
 
"Mh,anche io sono felice i vederti"
 
Rispose in tono sarcastico.
 
"Senti per quanto riguarda ieri sera"
 
"Si,sei stata fantastica"
 
"Dimentica tutto,ero semplicemente ubriaca e non sapevo cosa stavo facendo"
 
Lui annuì mordendosi il labbro inferiore.
 
"Riuscirò a piacerti comunque"
 
Disse ammiccando
 
"E a strapparti altri baci"
 
Aggiunse.
 
 
                                                                                ***
 
Trovai Louis in giardino seduto su una sedia mentre guardava il prato attorno a sè.
Mi avvicinai a lui per poi poggiargli una mano sulla spalla.
Lui mi rivolse un bellissimo sorriso.Decise di prendermi per i fianchi per farmi sedere su di lui,come di solito fa un padre con la sua bambina di 5 anni,era una scena tenera.
 
"Non voglio che tu soffra per colpa di qualche testa di cazzo"
 
"Sono abituata a soffrire Louis,l'ho fatto per tutto questo tempo"
 
Dissi mentre la mia voce si affievoliva a causa delle lacrime che imploravano di scendere sulle mie guance rosee.
 
"So difendermi da sola,comunque andrà"
 
"Tu non hai avuto nessuno che ti avrebbe aiutato,io ora ci sono per questo"
 
Il mio viso iniziò a rigarsi sui lati,le sue parole mi fecero pensare al mio squallido passato con mia madre,tutti quei traumi subiti per colpa di quella donna che in più mi aveva rovinato l'infanzia.
 
"Non meriti di soffrire a causa di persone che non ti meritano,Joy"
 
"O forse sono io che non merito nessuno"
 
Iniziai a singhiozzare.
Louis mi girò verso di lui asciugandomi le lacrime con i suoi pollici,spostando poi i miei capelli da un lato.
 
"Non dirlo mai più"
 
Mi abbracciò con forza lasciandomi bagnare la sua spalla dalle mie emozioni che continuavano a venire fuori.Finalmente qualcuno mi aveva ascoltata,finalmente avevo qualcuno su cui contare,finalmente avevo semplicemente qualcuno.
 
                                                                                ***
 
Era domenica e stavo passeggiando nel parco che si trovava al centro della città.
Non c'era molta gente perchè il tempo non era il massimo,sicuramente avrebbe piovuto.
Decisi comunque di uscire per respirare aria buona e stare un pò tra me e me.
Mi sedetti su una panchina sotto un grande albero mentre ascoltavo la musica del mio ipod.
Passò all'incirca una mezzoretta quando iniziarono a scendere gocce di pioggia dal cielo,quindi iniziai a correre verso casa inciampando più volte per la strada.
Ero bagnata fradicia.
 
Mentre passavo avanti a delle vetrine non mi accorsi di avere una pozzanghera a pochi centimetri a me,come un'idiota ci scivolai sopra,ma a mia sorpresa non caddi per terra perchè qualcuno mi prese al volo,sorreggendomi con forza.
Mi aggrappai alle braccia che mi avevano presa : erano muscolose,molto di più rispetto a quelle di Louis,quindi in un primo momento esclusi fosse lui.
 
"Dovresti stare più attenta"
 
Disse la voce roca dietro di me.In quel momento la mia schiena era ancora appoggiata su un grande petto.Mi rialzai girandomi verso colui che mi aveva afferrata : Harry.
Mi sorrise mostrando le sue fossette,mentre i suoi occhi brillavano di un fantastico verde smeraldo.I suoi capelli non erano bagnati come i miei,evidentemente era uscito da poco.
Come una emerita deficiente scivolai nuovamente in avanti verso di lui,poggiando i palmi delle mani sul suo petto.
 
"S-scusami"
 
Mi fece l'occhiolino per poi osservarmi per bene dai piedi alla testa.
 
"Cavolo sei bagnata,il mio appartamento è qui sopra,vieni"
 
"No,davvero non c'è bisogno"
 
"Sai ti conviene,a meno che non vuoi continuare a scorrazzare qui sotto la pioggia"
 
Sbuffai quando mi prese il polso trascinandomi verso il portone di casa sua a pochi metri da dove ci trovavamo.Prese le chiavi e dopo diversi tentativi nel aprire la porta entrammo,salimmo le scale e ci ritrovammo poco dopo davanti la porta verdina del suo appartamento.
 
Mi lasciò entrare per prima.
 
"Puoi toglierti le scarpe,ti porto un'asciugamano"
 
HARRY'S POV
 
Mi diressi verso l'armadio del bagno per procurare un'asciugamano a Joy che rimase ferma sullo zerbino vicino alla porta con le mani conserte mentre si guardava intorno,studiando il mio appartamento.Questa era la mia occasione per conoscerla meglio e scoprire qualcosa di più su di lei.
 
"Tieni"
 
"Grazie,ma non ce ne era bisogno"
 
Mentre cercava di asciugarsi pensai di darle i vestiti che mia sorella aveva lasciato l'ultima volta a casa mia,le sarebbero stati a pennello.
Frugai nei cassetti vicino al mio letto per trovare una maglietta e dei jeans.
Tornai da Joy e glieli diedi
 
"L'ultima ragazza che è stata a letto con te ha lasciato questi e ora vuoi darli a me?"
 
Chiese con tono di disgusto
 
"No,sono di mia sorella"
 
"Oh"
 
"Senti Joy,non pensare male di me"
 
"Ho capito che tipo di persona sei,io non sono come le altre puttanelle che riesci a farti la sera"
 
"Non credi che le persone possano cambiare?"
 
"Smettila Harry,io non so e non voglio sapere niente di te"
 
Io non prendevo seriamente a quelle parole,riuscivo a capire dai suoi occhi che quello che diceva andava contro se stessa.Sicuramente aveva una piccola attrazione per me.
Non volevo affrettare le cose con lei,sapevo da pochi giorni il suo nome.
Ammetto che fino a poco tempo fa ero un gran puttaniere,pensavo sempre al sesso ma a quando Joy era arrivata era riuscita a cambiare qualcosa di me.
Con lei avrei fatto tutt'altro,mi sarei comportato bene e avrei cercato di conquistarla come si deve,certo a piccoli passi.
La condussi al bagno per farla cambiare,come biancheria trovai altre cose di mia sorella e non esitai a prestargliele.
Pareva avesse paura di ogni cosa che la circondasse e si muoveva lentamente,era così bella.
 
                                                                              ***
JOY'S POV
 
Dopo essermi cambiata sentii il mio cellulare squillare,era Louis che sicuramente si stava chiedendo dove diamine fossi.
 
"Joy,dove accidenti sei? Piove a dirotto,dove devo venire a prenderti?"
 
Ero ufficialmente nella merda
 

 
 
Ciao a tutti,ed ecco anche il quarto capitolo.
Che ne pensate?
Avete consigli o domande?
Scrivete tutto nelle recensioni,grazie di cuore a chi continua a leggere questa FF c:
Un bacio xx
 
GiuliaCi

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


"s-sono in un bar"
 
"che bar?"
 
"quello vicino al parco"
 
"arrivo"
 
Quello che avevo detto era ovviamente improvvisato,non sapevo cosa accidenti dirgli,ero nel panico e riuscivo solo balbettare.Quando poi attaccò il telefono il mio corpo si immobilizzò,lasciando cadere il cellulare sul pavimento.
Il rumore fece incuriosire Harry,che iniziò a chiamarmi chiedendomi cosa fosse successo mentre io riprendevo l'apparecchio per poi metterlo nella mia borsa.
 
Uscii in tutta fretta dal bagno dirigendomi verso la porta d'ingresso,ma nel tentativo di aprirla una mano si attorcigliò al mio polso,tirandomi indietro.
 
"Dove vai,sta piovendo ancora"
 
"Ehm io,i-io devo..."
 
"Sei ancora tutta bagnata!"
 
"N-non importa,grazie ma ora devo proprio andare"
 
Lui si lasciò scappare un luminoso sorriso annuendo leggermente.
Iniziò poi a guardarmi per bene,accarezzandomi la guancia.
 
"Spero di poter passare del tempo con te"
 
"Ciao Harry"
 
Con riluttanza,mi aprì la porta lasciandomi andare via.
Quando uscii fuori pioveva ancora,quindi mi misi dentro un bar,che era a pochi metri dalla casa di Harry.
 
Mi sedetti in un tavolo vuoto,poi sfilai il cellulare dalla tasca e dopo aver digitato la password iniziai ad inviare dei messaggi a delle mie amiche,che avevo lasciato in Italia e che iniziavano già a mancarmi.Conoscevo pochissima gente,praticamente solo gli amici di Lou.
 
Una mano fredda si poggiò sulla mia nuca,rabbrividii a quel tocco così delicato.
 
"Joy"
 
Mi girai per poi ritrovare uno splendido sorriso,due occhi celesti che brillavano e un ciuffo castano all'insù.Louis mi stava guardando con aria interrogativa,aspettando che dicessi qualcosa.Per un momento mi ero persa nella sua bellezza,poi iniziai ad andare nel pallone non sapendo come reagire di fronte a lui.
Decisi di alzarmi dal tavolo,portando la borsa sulla spalla sinistra,accennando un sorrisetto al mio fratellastro.
 
Durante il breve tragitto verso casa,non parlammo per niente,ci limitammo ad ascoltare la radio canticchiando alcune canzoni che venivano trasmesse.In quella occasione,notai la bellissima voce di Lou,era acuta dolce e dava la sensazione di morbidezza,metteva i birividi.
 
Dopo aver spento il motore della macchina,mi guardò spostandomi i capelli umidi e indisordinati dietro le spalle.
 
"Sei stata con qualcuno?"
 
"N-no"
 
"Bene"
 
Soddisfatto della mia risposta,estraette le chiavi dell'auto e aprì il suo sportello uscendo velocemente per aprire il mio.Stava ancora piovendo.
Quando mi lasciò uscire io inciampai,cadendo tra le braccia di Lou che fu travolto da una rumorosa risata.
 
"Hey tutto ok?"
 
"Si,ora entriamo però"
 
Dopo aver risposto frettolosamente lui si girò dandomi le spalle.
 
"Salta"
 
"Louis che diamine stai dicendo?"
 
"Coraggio"
 
Io completamente bagnata saltai sulla sua schiena mentre lui mi reggeva le gambe.
Dopo aver chiuso lo sportello iniziò a correre verso la porta d'ingresso,come se io non fossi su di lui.Non mi ero mai sentita così leggera fino a quel momento.
 
 
                                                                                  ***
 
Erano passati una decina di giorni e mi stavo abituando alla mia nuova vita.
Il mio legame con Louis era molto stretto e man mano che passavano i giorni lui diventava più geloso e protettivo verso di me.
Con mio padre passavo quasi tutti i pomeriggi al parco oppure al cinema,mi divertivo con lui,nel frattempo mia madre aveva chiamato una sola volta per informarmi del fatto di voler cambiare casa e di dare in beneficenza tutte le mie vecchie cose.
Sinceramente lei non mi mancava affatto,volevo solo liberarmi di quella donna,poteva fare ciò che voleva,tanto non faceva più parte della mia vita,l'avevo cancellata.
Per quanto riguardava Harry,era diventato più dolce e evitava di starmi attaccato in ogni momento,sembrava stesse tramando qualcosa,lui stava cambiando e questo me lo fecero notare soprattuto Zayn e Josh che lo conoscevano da moltissimo tempo e naturalmente sapevano meglio di chiunque altro di che tipo di persona era.
 
Era lunedì mattina e come al solito Harry passò a prendere me e il mio fratellastro per scuola.
 
"Andiamo al cinema stasera?"
 
Io ero convinta del fatto che la domanda fosse rivolta solo a Louis,infatti non risposi.
 
"Joy"
 
Mi richiamò il mio fratellastro.
Entrambi mi guardavano dallo specchietto retrovisore,io non capivo molto di ciò che stava succedendo dato che avevo come sottofondo la musica del mio iPod.Dallo specchietto vedevo due scintillanti occhi verde smeraldo che mi guardavano,ansiosi di una mia riposta.
 
"Ehm,per me va bene"
 
"Wow,tua sorella ha accettato il mio invito"
 
"Fortunato Styles"
 
Il mio cuore iniziò a farsi sentire maggiormente con dei forti battiti verso il mio petto : l'invito era rivolto solo a me? Cazzo.
Come una perfetta idiota ero caduta in un'altra trappola da parte del riccio,che continuava a guardarmi divertito dallo specchietto,mi fece anche un occhiolino.
Quel ragazzo aveva qualcosa di misterioso,forse troppo miserioso e quel qualcosa mi attirava ma non potevo diventare un giocattolo per lui,dovevo togliermelo dalla testa.
Perchè proprio lui?
 
                                                                                            ***
 
Mentre camminavo per il corridoio notai le solite ragazze che dovevo subirmi ogni mattina.
Erano tutte alte,con dei fisici fantastici che attraevano la maggior parte dei ragazzi della scuola.Mettevano jeans attillati o minigonne a giro-figa con delle magliette che mettevano in risalto i loro petti.
Io ero una delle poche che indossava delle semplici felpe con jeans e converse dato che non volevo attirare l'attenzione di nessuno.
 
Avevo dei libri in mano che avevo spostato su un braccio solo per poter aprire il mio armadietto.Mentre cercavo di sbloccare il lucchetto guardavo una scena,che si stava compiendo a pochi metri da me.
Tutte quelle troiette ronzavano attorno ad Harry che rimaneva immune a ogni singola parola,il suo sguardo purtroppo era fisso su di me.Le tipe iniziavano ad innervosirsi cercando di farsi notare dal bel ragazzo alto vicino a loro,riuscivo a sentire i loro schiamazzi.
 
"Harry stasera vuoi venire da me?"
 
A quelle parole, i miei libri scivolarono dal mio braccio sinistro spargendosi su una buona parte del pavimento.
Harry scattò verso di me,scansando le ragazze che lo importunavano
 
"Levatevi puttane"
 
Mi venne da ridere a quelle parole,ma cercai di trattenermi,piegandomi per raccogliere ciò che era caduto.Mentre prendevo un quaderno azzurro,una grande mano si sovrappose alla mia,sposandomi per afferrare tutto il resto.
La mia bocca aveva preso la forma di una "o" mentre quella di Harry si piegò in un sorriso.
 
"Tieni"
 
"Che ti prende?Hai rifiutato una bella proposta prima"
 
"Ho smesso di essere così,lo sono stato per troppo tempo"
 
"Ah davvero?"
 
"Qualcuno mi ha aiutato a...cambiare"
 
"Complimenti Styles"
 
Gli arricciai il naso,misi i libri nell'armadietto e me ne andai verso il giardino dove gli altri stavano pranzando.
Vidi un braccio sventolare facendomi segno di avvicinarmi,era Josh.Stranamente quella mattinata c'erano molti alunni e pochissimi posti liberi.
 
Feci un passo e all'improvviso sentii una mano sulla mia spalla,premendo con forza mi costrinse a girarmi.Era una di quelle che avevano fatto parte della 'collezione di Harry'.
Aveva lunghi capelli biondi,occhi azzurri e un seno molto sporgente.
Mi squadrò da capo a piedi con un aria nervosa.
 
"Cosa cerchi di fare con Harry?"
 
"Un bel niente"
 
"Non ti avvicinare a lui,è me che vuole"
 
"Se voleva te non ti avrebbe scansata chiamandoti 'puttana' sai"
 
"Zitta perfettina del cazzo,se ti becco con lui puoi anche preparare l'iscrizione per un'altra scuola"
 
"Lasciami"
 
"Ti ho avvisata"
 
Il suo sguardo di ghiaccio fulminò il mio,continuando a fare forza sulla mia spalla che iniziava a diventare dolorante.
 
"Troia,ho detto di lasciarmi"
 
La bocca della ragazza si spalancò come offesa dalle mie parole,che rispecchiavano la pura verità.Alzò il suo braccio dove teneva stretta una bibita ghiacciata che in meno di un secondo si ritrovò sui miei capelli e sui miei vestiti.
Oltre alle gocce di limonata che scendevano giu per la mia schiena,sentii dei passi veloci avvicinarsi a me,che guardavo la bionda di fronte a me con i pugni serrati,mentre lei sorrideva soddisfatta.
 
"Che cazzo è successo?"
 
Chiese Josh prendendomi per il braccio,liberandomi dalla forte presa della ragazza.
 
"Ha iniziato lei"
 
Urlò indicandomi con una fastidiosa voce da oca.

"Io ti picchio,puttana che non sei altro!"
 
Sbraitai verso di lei,facendo preoccupare Josh che si mise tra noi due per evitare qualche disastro.
 
"Andiamo Joy,lascia perdere Ashley"
 
"Ricordati quello che ti ho detto"
 
Mi gridò alle spalle mentre mi allontanavo con il ragazzo che mi aveva tirato fuori da quella che poteva diventare una rissa.Arrivammo al tavolo dove Harry,Louis e Zayn iniziarono a fissarmi.
 
"Aspettate,vado a prendere un'asciugamano"
 
"Vengo con te"
 
Disse preoccupato Lou,alzandosi dal tavolo.
Ci dirigemmo nuovamente verso il mio armadietto,dove trovai un'asciugamano per ripulirmi da ciò che Ashley mi aveva gettato addosso.
 
"Che diamine è successo?"
 
Rimasi per quasi un minuto in totale silenzio,intenta nel ripulirmi dalla limonata.
Decisi di dire una bugia,per evitare di preoccuparlo o di infastidirlo con stupidaggini simili
"Sono scivolata con una bevanda in mano,è tutto ok"
 
"Sei davvero goffa"
 
"Capita a tutti di inciampare!"
 
"A te capita di continuo"
 
Ad entrambi scappò una risata,per poi proseguire con un abbraccio.
 
                                                                                           ***

Stavo letteralmente impazzendo,appena tornammo a casa corsi nella mia camera frugando ovunque : tra le valigie,l'armadio,i cassetti,nelle borse e perfino tra  i libri creando una vera a propria confusione.
Avevo riempito il pavimento di vestiti a causa della mia folle ricerca.
 
"Dove cazzo l'ho messa!"
 
Iniziai ad urlare,sbattendo le porte del bagno e della camera,andando avanti e indietro per tutta la casa.
 
"Porca troia dov'è!"
 
Corsi di nuovo verso la mia stanza aprendo di botto la porta,trovandomi Louis davanti.
Il mio cuore era a mille,la mia mente vagava pensando a dove potesse essere ciò che cercavo disperatamente,mentre il mio corpo era rigido e immobile bloccato verso quello del mio fratellastro.Solo il mio petto si alzava e abbassava ritmicamente.
 
"Cosa stai cercando?"
 
 
 
 
 
Ciao gente!
Allora innanzitutto vorrei scusarmi mille volte per il terribile ritardo,avete tutti l'autorizzazione per uccidermi lol
Purtroppo non ho trovato ispirazione e tempo,infatti,com avrete notato,il capitolo non è molto lungo,ma sfortunatamente per questa volta dovrete accontentarvi di questo cwc
Comuuunque,qui il tempo inizia a passare e la vita di Joy sta iniziando a cambiare,in certi sensi ... Ad esempio avete notato che in alcuni punti si nota maggiormente la sua timidezza? (cioè com'è realmente) e questa parte di carattere la sono riusciti a tirare fuori la gelosia di Lou e i nuovi atteggiamenti di Harry... mm ;)
Nel prossimo capitolo si rivelerà una parte di Joy che nessuno conosce,più che altro un grande problema che in futuro (forse) riuscirà a superare.
 
Cosa ne pensate?
Scrivetemi tutto nelle recensioni!
 
P.S.:Se volete mandarmi a quel paese per il ritardo fate pure AHAHAHA xx
un bacio a tutte e grazie per chi continua a seguire la FF 

GiuliaCi

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


"ehm...io...s-stavo cercando il mio cellulare"

"Joy,è nella tua tasca"

"Ho detto cellulare?Ehm...i-io volevo dire...  la mia macchinetta fotografica,si"

"Tutto questo casino per una  macchinetta fotografica?"

"Hey,ci tengo,ci sono tutti i miei ricordi li dentro"

Louis rimaneva rigido ed impassibile davanti a me percependo la mia insicurezza.Provai a fare qualche passo lateralmente per evitarlo ,ma lui rispondeva ad ogni mossa impedendomi di allontanarmi.
Ero a disagio perchè era una situazione completamente nuova per me : ero in difficoltà di fronte al mio fratellastro mentre continuavo a mentirgli.Se avesse saputo il vero motivo delle mie urla e agitazioni di certo si sarebbe preoccupato e anche troppo.Ho sempre saputo che Louis sapesse del fatto che avevo problemi.

L'espressione di Louis mi faceva rabbrividire,quindi cercai di rompere il ghiaccio.

"Credo sia nella mia borsa,vado a vedere"

"Joy che succede?"

"N-niente"

"Non prendermi per il culo Joy"

"Basta,finiamo questa conversazione"


Conclusi indietreggiando verso la porta della mia camera.Sentivo lo sguardo pungente del mio fratellastro puntarmi addosso,era nervoso.Non volevo creare alcun disturbo a lui o al resto della famiglia.
Chiusa in camera,poggiai la schiena sulla porta sospirando,cercando di prendere calma.
Dopo aver chiuso la porta,mi precipitai sul pavimento dove era poggiata la mia Louis Vuitton scivolando con le gnocchia sul pavimento ruvido,in quel momento ero troppo concentrata nel cercare ciò che mi serviva nella borsa e non mi preoccupai del fatto che il sangue iniziò a colare dalle mie ginocchia sbucciate.In effetti mi capitava spesso di inciampare nei miei stessi piedi e quindi di farmi male,ero piena di cicatrici.
Tirai fuori tutto quello che la borsa conteneva,spargendo il tutto sul pavimento e creando il caos più totale.I miei occhi si illuminarono quando trovai un vecchio appunta-matite in una tasca.
Sfilai con molta attenzione l'oggetto poggiandolo su una coscia.Sollevai lo sguardo sulla mia scrivania,che si trovava alla mia destra,dove fortunatamente trovai un piccolo cacciavite che il giorno prima mio padre aveva dimenticato.Alzai il braccio per poi prendere l'oggetto che mi serviva.Dopo aver svitato la vite,presi la lametta che conteneva l'appuntamatite e la afferrai delicatamente dopo aver tirato su le maniche della mia giacca di jeans.Per un momento poggiai il piccolo oggetto per terra,guardando attentamente le mie braccia,così chiare e lisce,senza nessun segno che potesse ricordare il mio passato.
Fino a qualche mese fa,quando vivevo ancora con mia madre,tagliarmi era un'azione quotidiana e non riuscivo a starne senza.Tutti credevano che ero una tipa tosta,che non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno...Ma quella era la Joy che cercavo di essere.
Sono sempre stata incapace di gestire le mie emozioni,mi faceva sentire in colpa il fatto di non essere realmente forte.Vivere con quella donna fu la mia rovina,mi indebolì parecchio e per qualsiasi cosa la risposta era :'tagliati'.Volevo affogare le mie sofferenze ed i miei errori nelle mie braccia,con forbici,coltelli o qualsiasi altra cosa che potesse farmi del male,ma allo stesso tempo liberarmi.Nessuno lo sapeva,nemmeno le mie amiche...le mie due uniche amiche.
Nessuno avrebbe dovuto sapere.
La mia adolescenza la passai così,deprimendomi sulla mia vita.Smettere per così tanto tempo fu un gran traguardo per me,insomma,dopo anni e anni pensavo non sarebbe stato facile.
L'autolesionismo era oramai diventata la mia droga,forse la mia medicina,e ne ero dipendente.Si sa,quando inizi non riesci a smettere,e più forte di te specialmente se sei una persona debole come la sottoscritta.Avevo poi una grande fissa, a cui molto probabilmente le ragazze aspirano:la perfezione.
Io non ero la solita ragazza abbronzata dai capelli dorati,occhi blu oceano e fisico perfetto.Ho sempre cercato di dimagrire e di sentirmi 'leggera',una volta rischiai di arrivare all'anoressia quindi ricominciai a mangiare e per rimettermi in carne,anche se fu molto difficile.Mi vedevo così grassa,bassa con quelle stupide gambe che avrei voluto tagliare via da me.Uno dei tanti motivi per cui lo facevo era perchè non riuscivo a gestire la rabbia,il nervosismo lo sfogavo anche così.
A volte mi limitavo a pugni o calci contro il muro ma non mi davano la stessa soddisfazione.

In quel momento avevo bisogno di sfogarmi,insomma,non avevo amiche con cui farlo e a dire il vero,non ho mai avuto vere amiche con cui confidarmi.Il mio cervello si stava fondendo in mille pensieri.
Non riuscivo a smettere di pensare a quello che era successo con Ashley,mi sentivo esplodere per la rabbia ed il nervoso.Non potevo credere che una persona potesse essere così troia e perfida allo stesso tempo e sopratutto non capivo perchè si fosse ingelosita così tanto,solo perchè Harry mi aveva aiutata a raccogliere i libri,insomma una cosa del tutto normale o almeno credo.

Mi decisi ad afferrare con il pollice e l'indice la lametta.
Il mio viso iniziò a rigarsi sui lati,cominciai a singhiozzare.Era più forte di me,non potevo continuare a resistere e la mia tensione era a mille,volevo piantarla.
Iniziai a incidere lunghi segni su di me,premendo con forza sulla pelle.
Dopo pochi instanti il mio polso fu ricoperto di sangue che iniziò a colare sul pavimento e sulla mia giacca.Fissai tutto quel rosso senza fare niente,ripensando a tutte quelle volte in cui mi ero sentita così,ripensando a quante volte si fosse ripetuta quella scena.
Era triste,terribilmente triste.
Qualche minuto dopo cercai un fazzoletto nella mia borsa per potermi ripulire,ma fu tutto inutile.
Corsi in bagno per utilizzare dell'acqua,per cercare di fermare il sangue.Ero piuttosto agitata perchè non mi era mai successo di incidere tagli di quello spessore.
L'acqua iniziò a scorrere dal rubinetto e io esposi il mio braccio sotto il flusso,il lavandino diventò di un rosso chiaro in un secondo.
Dopo un paio di minuti chiusi il rubinetto e notai che il polso era diventato molto gonfio.
Aprii un cassetto di fianco al lavandino e sfilai una scatola che conteneva cerotti.Presi quelli più grandi e subito dopo iniziai ad applicarli sulle ferite,cercando di coprire il tutto.

Mi guardai allo specchio e notai il gonfiore dei miei occhi.
Nonostante tutto mi sentivo "meglio" ed ero riuscita a sfogare tutto,mi sentivo più "libera".

Tornai in camera per prendere la borsa,riposi portafogli,fazzoletti e cellulari al suo interno e decisi di uscire per andare a comprare dei bracciali.
Nessuno aveva mai visto le mie ferite perchè sono sempre stata furba a coprirle,il segreto era mettere bracciali su bracciali.

LOUIS' POV

Erano le sei di sera e Joy non era ancora tornata a casa.
La situazione che avevo vissuto quel pomeriggio era assurda e lei era davvero strana,forse troppo.
Ero preoccupato ma allo stesso tempo incazzato con lei,perchè mi nascondeva qualcosa.
Mi sedetti sul divano e accesi la TV per vedere qualche stupido programma televisivo,per passare il tempo e aspettare mia sorella,insomma,per cercare di non pensare a cosa potesse essere successo.

Sentii la porta socchiudersi con un cigolio,guardai l'orologio e mi accorsi che erano le sette e ventiquattro,mi ritrovai sdraiato sul divano con il televisore ancora acceso.
Mi alzai di scatto e mi avvicinai al corridoio per sentire se Joy fosse tornata.
Sentii piccoli passi veloci salire le scale.

"Joy"

Si bloccò sui gradini

"Ciao"

"Perchè sei stata via così tanto?"

"S-sono andata a fare spese"

"Da sola?"

"Si Louis ero sola,ora posso andare?"

Con aria seccata si girò e continuò a salire le scale,per poi arrivare in camera sua.
Sbattè la porta.

"Ma si può sapere che diavolo di problema hai!?"

Le urlai.

JOY'S POV

Ero nervosa per il comportamento di Louis,insomma non poteva comandarmi,non poteva dirmi a che ora dovevo tornare,non poteva dirmi con chi stare,non potevo essere la sua marionetta.
Sapevo che comunque mi voleva bene e teneva a me,ma avevo anche io il mio limite,ma cercai di non pensarci e di passarci sopra.

Il mio cellulare vibrò.

'ti passo a prendere tra un'ora xx -Harry'

Mi ero quasi dimenticata dell'appuntamento e avrei preferito non saperne nulla.
Ero molto preoccupata e agitata perchè Harry era davvero strano,almeno è quello che mi dicevano i suoi amici,stava cambiando e non sapevo cosa aspettarmi.
All'inizio pensavo fosse un donnaiolo che se la spassava con tutte,ma ora non ne ero più così sicura.
Quel ragazzo mi incuriosiva ogni giorno di più,ma non volevo comunque avere nulla a che fare con lui.

Decisi di farmi una doccia.

Dieci minuti dopo essermi rinfrescata,uscii dalla doccia e mi arrotolai un asciugamano al corpo lasciando i miei capelli bagnati sgocciolare sul pavimento.
Mi trasferii in camera per vestirmi,scelsi una gonna celeste a vita alta che arrivava poco sopra il ginocchio con una camicetta nera leggermente trasparente dentro la gonna e delle ballerine nere.
Dopo tornai in bagno per asciugarmi i capelli,ci misi poco tempo e decisi di lasciarli mossi perchè non avevo tempo per piastrarli e subito dopo mi truccai con un filo di matita nera e mascara.
Mi sedetti sul letto aspettando un messaggio da Harry.
Passarono pochi minuti quando il mio cellulare s'illuminò.

"Scendi piccola xx -Harry"


Bene finalmente sono riuscita a postarvi questo dannato capitolo!
Potete picchiarmi quanto volete perchè so che non aggiorno da mesi,ma da ora in poi sarò più puntuale.
Tornando a noi,cosa ne pensate di questo capitolo e della storia?
Avete qualche dubbio,domanda,consiglio o qualche semplice complimento?
Scrivetemi tutto nelle recensioni,sarò contenta di leggerle!
Un bacio x

GiuliaCi

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


La mia tensione era a mille.
Mi alzai dal letto,presi la mia borsetta e andai al piano di sotto.
Prima di uscire controllai di essere sola,non volevo avere un'altra conversazione con Louis,non quella sera.
So che comunque lui non aveva problemi verso Harry,lui sapeva che stasera andavamo al cinema e poi era il suo migliore amico.
Dopo aver guardato in cucina e in salotto decisi di uscire,ma una voce mi fermò

"Joy"

Mi voltai e vidi una donna alta e bionda che non rivedevo da molto tempo,era la mia matrigna.

"Ciao Teresa"

"Come stai tesoro?"

"Sto bene,come mai non ti ho vista tutto questo tempo?"

"Ero via per lavoro,comunque vedo che stai uscendo"

"Si tornerò presto,ci vediamo"

Mi sorrise e subito dopo uscii finalmente di casa.
Vidi la macchina di Harry mentre lui mi stava aspettando appoggiato al cancello di casa mia.
Avanzai sul vialetto circondato dal verde del giardino lasciando che la porta si chiudesse alle mie spalle.Un brivido percorse la mia schiena.

"Harry"

"Eccoti,sali pure in macchina"

Mi guardò per qualche secondo per poi tendermi il braccio.Non mi agganciai a lui,abbassai lo sguardo avvicinandomi alla macchina,lo sentii sbuffare.
Saliti in macchina lui mise subito in moto.

"Pensavo di vedere qualcosa di romantico,per te va bene?"

Annuii.
La strada davanti a noi era buia,la maggior parte dei lampioni erano fulminati il che rendeva tutto più agghiacciante.Il viaggio fu molto silenzioso anche perchè non avevo intenzione di passare quella sera con Harry.
Arrivammo al cinema e dopo aver parcheggiato la macchina vicino all'entrata il riccio mi aprì la portiera.
Mentre scendevo dal seggiolino della vettura cercai di non far alzare troppo la mia gonna tirandola velocemente più verso il basso,Harry guardò la scena divertito.

"Joy sei uno schianto"

"G-grazie"

Iniziò a tirare un forte vento gelido contro di noi,i miei capelli furono spostati dietro le spalle e la mia pelle diventò ruvida,avevo la pelle d'oca.
L'alto ragazzo dagli occhi verdi di fianco a me indossava una giacca.
Iniziai a strofinare le mani sulle braccia per provare a riscaldarmi,cercando di non dare nell'occhio.Harry si voltò e mi guardò con aria interrogativa per poi ridere profondamente.
Si sfilò la giacca e la posò sulle mie spalle.
Diventai rigida con quel movimento,lui era dietro di me e sentivo il suo respiro caldo sul mio collo.Mi prese le mani fredde e le intrecciò con le sue.
Subito dopo poggiò il suo viso sulla mia spalla destra,baciandomi la guancia lentamente per poi proseguire in basso verso il mio collo.
Mi girai cercando di non lasciarmi ipnotizzare dai suoi modi di fare.
In uno scatto di secondi mi ritrovai di fronte a lui,per un momento rimasi abbagliata dai suoi bellissimi occhi e dalle sue fossette che creavano delle corve perfette sul suo viso.
Abbassai lo sguardo e continuai ad andare avanti,entrando al caldo nel cinema.
Era praticamente vuoto.
Harry prese improvvisamente il mio polso e mi trascinò al bagno.Ero terrorizzata da quel comportamento,non sapevo cosa potesse saltare in mente a quel ragazzo e con lui era impossibile riuscire a tirar fuori la mia parte da "dura",con lui io ero debole.
Mi mancava il fiato e mentre cercavo di riprendermi dalla frettolosa corsa guardai Harry controllare entrambi i bagni per vedere se eravamo soli.
Soddisfatto di non aver trovato nessuno si diresse verso di me,facendomi sbattere verso il muro mentre io cercavo di mantenere più distanza possibile.
Il mio petto si alzava e abbassava ritmicamente,i nostri visi erano vicini e il suo petto schiacciava il mio.Spostai la mia faccia a sinistra e poggiai con forza la mia piccola mano sui pettorali di Harry che continuavano a spingere verso di me.
Non riuscivo a capire cosa fare,non volevo baciarlo di nuovo.

"Harry"

Lo sentii ridere profondamente mentre continuava ad avvicinarsi.
Ero sfinita,il mio braccio stava per cedere ed il mio volto iniziò a rigarsi sui lati.
Perchè non riuscivo a ribellarmi a lui?Perchè non riuscivo a muovermi?Perchè non riuscivo semplicemente a stare lontana da lui?

Le mie gambe cedettero improvvisamente facendomi scivolare verso il basso,ma Harry fu così svelto da rialzarmi prendendomi per i fianchi,stringendomi forte.

"Joy"

Mi rimise in piedi e approfittai per asciugarmi le lacrime con la mano.

"Ma che problema hai?"


Chiesi singhiozzando

"Non riesco a starti lontano Joy"


Le sue parole mi bloccarono.
Nessuno mi aveva detto qualcosa del genere,in realtà nessuno aveva mai provato interesse per me.Non capivo Harry,il motivo per cui gli piacevo il motivo per cui era attratto da me.
Insomma non ero alta,bionda con un sorriso da urlo eppure lui "non riusciva a starmi lontano".
Mi spaventava,perchè non avevo idea di cosa aspettarmi,era troppo imprevedibile ma aveva un nonsochè di affascinante nel suo strano modo di fare.
Era un ragazzo bellissimo,non si poteva dire il contrario ma preferivo non averci comunque niente a che fare,il perchè oramai non lo sapevo nemmeno io.
Preferivo non pensarci.

Ci fissammo per alcuni secondi mentre io continuavo a reggermi alle sue forti braccia.
Il suo profumo invase i miei sensi,approfittò del nostro contatto per lasciarmi degli umidi baci all'angolo della bocca,mentre io rimanevo ferma senza sapere cosa fare o come reagire.
Ero estremamente confusa.

"Harry"

Gemetti .
Lo sentii mugolare,nel frattempo ci ritrovammo praticamente attaccati.
Non ero mai stata così vicina ad un ragazzo,era una sensazione completamente nuova per me e infondo,credevo che mi piacesse.
Per un pò mi lasciai andare per vedere cosa aveva intenzione di fare.

Si fermò per poi guardarmi negli occhi,mi sorrise.
Notai un piccolo particolare : la sua collana.
Era un piccolo aereoplanino di carta,realizzato in argento e gli stava davvero bene.
Mi piaceva perchè era davvero particolare e semplice,addosso a lui faceva uno strano effetto.
Non mi accorsi che stavo fissando quel piccolo oggetto da molto,questo incuriosì Harry.

"Aspettami qui fuori,prendo i biglietti"

"Mm"

In un attimo mi ritrovai da sola in bagno.
Feci un grande respiro cercando di realizzare ciò che era successo,inutilmente.
Presi frettolosamente il cellulare nella mia borsetta per leggere i messaggi.
Ne erano tre da Louis e uno da una mia amica in Italia.

'Come va con Haz?'

'Torna presto'


Non risposi,poi passai all'altro messaggio

'Tesoro mi manchi,quando posso venire a trovarti?xx'

Nel momento in cui iniziai a digitare una mano calda si poggiò sul mio fianco,facendomi rabbrividire a quel tocco.

"Andiamo piccola"

Buttai subito il cellulare nella mia piccola borsa e forzai un sorriso ad Harry che mi prese delicatamente la mano per poi stringerla.
Ho sempre notato la grandezza dei suoi palmi.
Mi sentivo così piccola e indifesa quando ero con lui,la sua figura torreggiante mi svantaggiava in ogni caso,

Entrammo nella sala piena di coppie sdolcinate e ragazzini di dodici,tredici anni ansiosi ed eccitati di vedere il film,che poi non sapevo nemmeno cos'era.
I nostri posti erano di fianco alle scalette illuminate,Harry mi lasciò sedere per prima sulla poltroincina poi si accomodò lui.

"E' un film romantico quindi?"

"Ehm,erano finiti i biglietti,è un horror spero vada bene'

"H-horror?"

Misi una mano sul mio volto mugolando.
Non avevo mai visto un horror e non avrei iniziato a vederne uno,non in quella situazione,non con Harry.

Già dall'inizio del film iniziai a stringermi nella poltrona strizzando gli occhi per non vedere nulla,sfortunatamente Harry notò questo mio strano comportamento e mi avvolse un braccio attorno alle spalle,poi si avvicinò al mio orecchio ,solleticandomi la guancia con i suoi ricci morbidi.

"Non avere paura piccola,ci sono io"




Ciao a tutti!
Ed eccovi il settimo capitolo,io spero che vi sia piaciuto e che la storia inizi a farsi intrigante mm.
Dunque avete consigli?Chiarimenti?
Qualsiasi cosa scrivetemelo nelle recensioni!
Un bacio

GiuliaCi xx

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


"Vado in bagno"

Lui mi sorrise mentre io mi alzai frettolosamente verso l'uscita della sala.
Mi sentivo terrorizzata in tutti i sensi.
Ero al cinema,con Harry.
Stavo vedendo un film horror,con Harry.
Avevo quasi baciato Harry.
Corsi in bagno e iniziai a far scorrere l'acqua dal rubinetto.
Mi girava la testa.
Mi sentivo soffocata dalle idee e azioni di quel ragazzo,era imprevedibile e riusciva sempre,in qualunque modo,a stupirmi.
Avevo la sensazione che non sarei riuscita a liberarmene facilmente,questo era ancora più agghiacciante.Decisi di andarmene,senza altri problemi o complicazioni,era l'unico modo.
Chiusi il rubinetto e a passo svelto uscii dal cinema.Era buio e il vento che soffiava prima era decisamente più gelido.Non importava se avrei preso uno stupido raffreddore,l'importante era andare via.
Casa mia era troppo lontana e non potevo farmi venire a riprendere da Louis,tanto meno prendere l'auto di Harry.Decisi di chiamare Josh.

"Joy?"

"Mi serve un favore,puoi venirmi a prendere?"

"Dove sei?"

"Al cinema"

"Ok,aspettami arrivo"

Chiusi la chiamata con soddisfazione.
Ero piu alleggerita,sollevata ed ero molto più tranquilla anche stando solamente senza di lui.
Presi dei grandi respiri camminando avanti e indietro per il parcheggio,aspettando che Josh arrivasse.
Era tutto buio e solo i lampioni riuscivano a mandare una luce fioca sulle strade,era tutto così inquientante.
Sentii la luce dei fari puntarmi addosso,era arrivato.
Con un grande sorriso salii nell'auto di Josh per poi allacciare la cintura.

"Ti porto a casa?"

"Si,sono in debito con te!"

"Fammi indovinare,eri con Harry?"

Il mio sorriso si spense subito,come faceva a saperlo?
I suoi amici prevedevano ogni cosa di lui e puntualmente le loro previsioni erano esatte.
Abbassai lo sguardo sulle mie mani,accarezzandole sentendo quando fossero gelide e screpolate.

"Sai per quanto ne so io,ti lascerà stare presto"

"Lo spero"

Arrivammo subito davanti casa mia,correva davvero molto con la macchina.

"Grazie mille,ci vediamo a scuola"

Gli sorrisi per poi salutarlo con un leggero bacio sulla guancia.
Scesi dall'auto incamminandomi verso la porta di ingresso,camminando lentamente per il vialetto mentre frugavo nella mia borsetta per cercare le chiavi.
Per completare l'opera,il mio cellulare iniziò a suonare.
Mi fermai proprio davanti la porta di casa,mi misi in ginocchio per cercare ciò che mi serviva.

"Accidenti"

La luce poca luce che c'era mi impediva di guardare meglio mentre il continuo squillare del cellulare iniziava ad innervosirmi.
Mi bloccai quando vidi un'ombra,grande e imponente.Non mi voltai.
Chiusi gli occhi sperando che fosse una allucinazione.

"Ti sono cadute queste"

La voce grave e roca mi fece rabbrividire,Harry mi aveva seguita.
Improvvisamente il mio cellulare non emise più alcun suono.
Mi alzai in modo un pò impacciato,rimandendo di spalle a lui.
Una mano fredda afferrò il mio polso,costringendomi a girarmi verso di lui.
La sua figura torreggiava su di me.
Continuava a tenermi la mano e questa volta non cercò di fare le sue solite mosse di prepotenza.
Mi accarezzò la guancia mostrandomi quel suo sorriso mozzafiato.
Poggiò la mia mano dietro il suo collo.
Continuammo a fissarci,senza sapere il perchè e senza sapere cosa fare,o almeno,io non sapevo cosa fare.

"Joy"

"Si?"

"Non scappare da me"

Presi un grande respiro abbassando leggermente la testa per guardare nuovamente la sua collana,mi piaceva davvero molto.Lui si avvicinò per lasciarmi un bacio leggero sulla guancia.Questa volta non era stato così rude,infatti riuscì a farmi sbocciare un piccolo sorriso.
"Buonanotte piccola"

"Ciao"

Presi le mie chiavi e tolsi lentamente la mano dalla sua nuca.
In poco tempo lui si allontanò,andando verso la sua auto.
Entrai in casa silenziosamente,erano circa le dieci,si era fatto molto tardi.
Mi sfilai le ballerine e ,tenendole in mano, salii su per le scale.
Percepii che in sala mio padre e Teresa stavano vedendo un film,come loro solito, mentre Louis era sicuramente in camera sua a dormire.
Entrai nella mia camera e senza accendere ancora la luce sbalanzai le mie scarpe nel buio che mi circondava per poi accendere subito la luce.Si,avevo paura del buio.
Frugai nei cassetti vicino al letto per poter prendere il pigiama.
Mentre infilavo i pantaloni saltellai verso il bagno per potermi struccare.
Presi il dischetto bianco mettendoci sopra un pò di struccante per poi strofinare delicatamente sugli occhi.
Mi sciacquai il viso e dopo mi legai i capelli in una semplice coda di cavallo.

Mentre uscivo dal bagno una figura alta mi bloccò,era Louis.
Aveva gli occhi socchiusi,lo sguardo confuso e i capelli un completo disastro.Mi continuò a guardare,cercando di mettere a fuoco strizzando ancora di più gli occhi.
Ero un pò spaventata e a prima impressione pensai che il mio fratellastro fosse sonnambulo,poggiai la mia mano sulla sua spalla per capire cosa stesse succedendo.

"Joy"

Disse per poi sorridermi leggermente.

"Dormi con me stanotte"

"Andiamo"

Misi l'altra mano sulla sua spalla per poi mettermi in punta di piedi e lasciargli un piccolo bacio sul naso,mi aveva fatto così tanta tenerezza che non riuscii a resistergli.
Mi girai un secondo per poter spegnere la luce del bagno e seguii Louis verso la sua camera.
Non avevo mai dormito con lui e dopo la strana serata che avevo passato questa sua piccola richiesta riuscì a mettermi di buon umore.Avevo qualche domanda da fargli ma capivo benissimo che non era il momento giusto per parlare,era stanco morto ed era stato già un grande traguardo il fatto di essersi rimesso in piedi nel bel mezzo del sonno.
Era strano da credere,ma Louis andava a dormire sempre presto infatti era raro che andasse a delle feste per rimanere sveglio fino all'alba,non era proprio il tipo.

Ci mettemmo a letto,infilandoci sotto le grandi coperte.
Io non avevo sonno,come ogni sera mi sarei messa a girovagare per Tumblr o a vedere qualche programma in TV,non mi sarei mai aspettata di dormire con il mio fratellastro.
E' come quando sei piccolo e hai un incubo,corri nel lettone dei tuoi genitori per sentirti al sicuro e beh,in quella situazione mi sentivo così.
Lui riusciva a farmi sentire piccola,indifesa,proprio come ci riusciva Harry,ma Louis era comunque mio fratello,era molto più bello e diverso con lui.

Ero ferma nel mio posto a pensare.
Chi lo avrebbe detto che in così poco tempo sarebbero successe così tante cose?
Non ci credevo nemmeno io.
Ogni giorno andavo in contro a qualcosa di nuovo e dovevo ringraziare me stessa per essermene andata da mia madre.
Mentre cercai di cambiare posizione sentii il braccio di Louis stringermi per i fianchi,tirandomi a sè.Le mie spalle erano contro il suo petto e di certo quella posizione era migliore.
Strinsi le sue mani che mi avvogevano sentendolo ridere leggermente.


LOUIS' POV


Era domenica mattina e il mio istinto mi fece svegliare verso le dieci.
Nella mia camera arrivava uno spiraglio di luce che la illuminava a malapena e che mi permetteva di vedere la mia bellissima sorella che dormiva di fianco a me,teneva ancora le mie mani,era ancora attaccata al mio petto.
In quel momento mi sentivo completo e avevo Joy al sicuro,avvolta nelle mie braccia.
Aveva un buon profumo di vaniglia e i suoi capelli morbidi mi solleticavano il viso.
Solo a pensare che un giorno qualcun'altro sarebbe stato al mio posto mi faceva rabbrividire ed innervosire allo stesso tempo.
Joy non meritava di stare con qualcuno che poi l'avrebbe fatta stare male,era la mia paura più grande.In quel momento decisi che d'ora in poi mi sarei preso cura di lei e l'avrei protetta,ci tenevo fin troppo.

Le lasciai un bacio sulla spalla per poi allontanarmi dalla camera.
Scesi le scale lentamente per arrivare in cucina,trovai mia madre che si stava preparando un latte caldo.

"Buongiorno amore"

"Giorno mamma"

Le dissi con voce un pò roca mentre aprivo la dispensa per prendere una tazza.
Mentre iniziai a far riscaldare l'acqua per il thè sentii il campanello di casa suonare,così mi diressi verso la porta.
Camminavo lentamente,con la vista ancora un pò appannata.
Aprii e trovai di fronte a me un sorriso familiare.

"Ciao idiota"

"Buongiorno Tomlison"

Come ogni domenica io e Harry passavamo la mattinata insieme a casa cazzeggiando poichè era un giorno di totale relax.

"Hai già fatto colazione Haz?"

"Si,ti aspetto sul divano"

Prima di voltarsi per andare ad accomodarsi si bloccò un istante per poi rigirarsi verso mia madre

"Buongiorno Teresa"

"Ciao tesoro"

Mia madre adorava il faccino tenero di quel ragazzo ma sopratutto non riusciva ad accorgersi di quanto lui potesse comportarsi da lecchino,era una sua abitudine e nessuno e ripeto nessuno riusciva a resistergli, lo sfottevo sempre.
Nel frattempo continuai a preparare il mio thè e qualche minuto dopo mi avviai per raggiungere Harry.Iniziammo a guardare dei programmi a caso in TV parlando delle solite cose : ragazze,scuola,feste.Ultimamente non avevo fatto caso a quanto lui si dedicasse a Joy,forse le piaceva davvero,anche perchè non aveva mai avuto una relazione seria,aveva sempre il vizio di spassarsela con tutte,diciamo che sapeva come godersi la vita ma a  volte dovevo ammettere che si comportava da totale stronzo.

"Com'è andata al cinema ieri?"

"Tua sorella è scappata da me"

Risi profondamente pensando che lui stesse facendo lo stesso,ma quando incrociai il suo sguardo notai che era serio,dispiaciuto.
Tornai anch'io serio,scusandomi.
Non mi sarei mai aspettato che Harry ci rimanesse male,specialmente per una ragazza così particolare come mia sorella.
Tra me e me pensai che sarebbe stato carino dargli una dritta e parlare di lui a Joy,ma non ne ero ancora sicuro.

"E' complicata Haz,te lo avevo già detto"

"E' proprio questo che mi piace di lei"

"Posso aiutarti con lei"

"No"

La sua risposta mi fece capire che lui non era come gli altri ragazzi,o come poteva sembrare.
Harry dopo un "no",uno schiaffo,un insulto tornava più forte di prima,la prendeva proprio come una sfida e avrebbe vinto sempre lui.
Era uno sicuro di sé e non avrebbe mai avuto bisogno dell'aiuto di qualcuno,ma essendo mio amico,chiedere non costava nulla.
All'inizio pensai che era giusto che si aggiustasse da solo,ma comunque sentivo che non sarebbe stato nulla di serio e per il momento lasciai passare tutto,mettendomi da parte per quanto riguardasse la sua vita "amorosa" anche perchè nè lui nè Joy erano dei bambini,anzi.

Gli diedi una pacca sulla spalla per cercare di evitare quel discorso,rivolgendo la nostra attenzione alla TV rimandendo per qualche minuto in silenzio,era strano.
Sentii scendere le scale frettolosamente,per poi vedere la porta della sala aprirsi.
L'incantevole figura di Joy spuntò nella stanza,con i capelli indisciplinati, la grande maglia del pigiama che le arrivava quasi alle ginocchia,gli occhi socchiusi e le guance rosee.
Ci mise un pò per metterci a fuoco,era così adorabile.
Lei non aveva mai icontrato lui la domenica mattina perchè rimaneva a dormire in camera sua fino a ora di pranzo.
Quando notò la presenza di Harry la sua bocca prese la forma di una 'o' e notai che andò in preda al panico,iniziò a balbettare.

"Ehm,io..Lou puoi venire un secondo?"

"Dimmi Joy"

Sapevo benissimo che era in una difficoltà enorme,ma morivo dalla voglia di vedere la sua reazione.Cercava di pettinarsi i capelli con le dita in modo da essere più in ordine,ma era tutti inutile.Sentii Harry ridere profondamente mentre la guardava bagnandosi le labbra con la lingua.

"Ti sei svegliato e mi hai lasciata sola,pensavo fosse successo qualcosa"

"No tranquilla,solo che Haz arriva sempre a quest'ora"

"Oh"

Rimase qualche secondo in silenzio rivolgendo la sua attenzione sul ragazzo riccio vicino a me,che qualche istante dopo le sorrise.

"Vi lascio soli"

Uscii inciampando nei suoi stessi piedi e appena chiuse la porta si sentii chiaramente il suo 'fanculo'.Subito dopo mia madre iniziò a chiamarmi dalla cucina,mi alzai e andai da lei.

"Tesoro devi andarmi a comprare queste cose"

Mi avviai in camera per farmi la doccia e per vestirmi,roba di dieci minuti.
Prima di uscire dissi ad Harry che sarei tornato nel giro di una mezzoretta e che poteva aspettarmi a casa mia.


JOY'S POV


Sentii il portone d'ingresso chiudersi,pensai subito che Harry se ne fosse andato finalmente così decisi di andare sul divano per gustare il mio caffè caldo.
Aprii la porta spingendola in avanti con le spalle avendo la grande tazza tra le mani.
Prima di girarmi completamente sentii due mani appoggiarsi ai miei fianchi,paralizzandomi.
Un respiro caldo mi sfiorò la pelle lasciando scorrere un brivido sulla mia schiena.
Subito dopo il mio collo fu toccato da una serie di umidi baci che scesero fino alla scollatura della mia grande maglia.Lo fermai

"Harry ti prego"

"Lo so che ti piace"

"Lasciami"

Mi allontanai girandomi verso Harry.
Ero davvero incredibile,la sera prima ero scappata da lui ed era come se non fosse successo,come se quella sera fosse andato tutto alla grande.
Mi sbalordiva il modo in cui insisteva su di me,riusciva a farmi sentire apprezzata.Nessun ragazzo mi aveva mai trattata così,nessun ragazzo ci aveva mai provato con una come me.
Comunque mi sentivo troppo pressata da lui,mi sentivo quasi soffocare a volte e andavo fuori di me.
Quando ero con lui sentivo ciò che mi circondava restringersi,mi girava la testa e scoppiavano infinite emozioni dentro di me.




Ciao a tutti.
Qui finisce l'ottavo capitolo di So Different.
Allora volevo dirvi che la storia inizia ad intricarsi in un certo senso,e lo capirete più avanti dato che emozioni,indecisioni,problemi e paure saranno protagoniste della ff.
Cosa ne pensate? Consigli? Cose che non avete capito?
Sono pronta a leggere le vostre recensioni,grazie per chi continua a seguirmi 

Un bacio

GiuliaCi xx

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