Can you feel it?

di Katheryn is my life
(/viewuser.php?uid=421874)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ecco a voi Hayley. ***
Capitolo 2: *** Questa è Megan. ***
Capitolo 3: *** 'COMING OUT' ***
Capitolo 4: *** 'CAMBIAMENTI' ***
Capitolo 5: *** 'BARCELLONA' ***
Capitolo 6: *** 'HOME SWEET HOME' ***
Capitolo 7: *** 'LET'S START' ***
Capitolo 8: *** 'DELUSIONI' ***
Capitolo 9: *** 'BABYSITTING' ***
Capitolo 10: *** 'MEGAN DAY' ***
Capitolo 11: *** 'UNA NUOVA ESTATE' ***
Capitolo 12: *** 'STI MASCHI' ***
Capitolo 13: *** 'UN PIACEVOLE INCONTRO' ***
Capitolo 14: *** 'UN NUOVO ARRIVATO' ***
Capitolo 15: *** 'SHE LOVES ME' ***
Capitolo 16: *** 'COME CAPISCI CHE AMI QUALCUNO?' ***
Capitolo 17: *** 'DI NUOVO INSIEME' ***
Capitolo 18: *** 'PENSAVI CHE POTESSE ACCADERE?' ***
Capitolo 19: *** 'COS'E' CAMBIATO?' ***
Capitolo 20: *** 'E SE TI DICESSI CHE TI AMO?' ***
Capitolo 21: *** 'L'INIZIO DI NOI' ***
Capitolo 22: *** 'UNA FAMIGLIA ALLARGATA' ***
Capitolo 23: *** 'GRAZIE PAPA'' ***
Capitolo 24: *** 'JENNIFER' ***
Capitolo 25: *** 'WHAT I HAVE DONE?' ***
Capitolo 26: *** 'IT'S OVER?' ***
Capitolo 27: *** 'TAKE MY HAND' ***



Capitolo 1
*** Ecco a voi Hayley. ***


Ecco a voi Hayley.
Tipa eccentrica,estroversa e senza peli sulla lingua. 
Diffida molto dalle persone e quando punta ad un obiettivo fa di tutto per raggiungerlo,della serie 'Ottengo sempre ciò che voglio'.
E' molto disordinata,non le piace fare quasi nulla apparte andare alle feste,fumare,ubriacarsi e scopare....soprattutto scopare.
E' la tipica 'cattiva ragazza' almeno così la definiscono tutti coloro che hanno avuto il piacere o il dispiacere di incontrarla.
Non si fa problemi a dire ciò che pensa,anche a costo di ferire le persone tra cui quelle a cui tiene. Ha un rapporto difficile con i famigliari che la negano come figlia. 
All'età di 16 anni decise di trasferirsi a casa della sua migliore amica,l'unica che l'ha sempre capita e l'è sempre stata accanto.
Hayley oltre ad amare le cose di sopra elencate,ama lo shopping,come del resto la maggior parte delle ragazze,ha uno stile semplice,la camicia a quadri è d'obbligo,jeans stretti o larghi,dipende da come le gira e scarpe da ginnastica basse. A rendere più particolare il suo abbigliamento è la presenza di braccialetti,tra cui:
collana con un teschio che le penzola in mezzo al seno,braccialetti borchiati e gli inmancabili anelli all'anulare destro e al pollice sinistro.
Il suo fisico è alto e snello,amante della forma fisica e degli sport,ex giocatrice di basket e calcio femminile,ha occhi scuri,quasi neri e capelli biondo cenere che le arrivano fino alla spalla o poco più.
E' molto popolare,in tutto il piccolo paesino la conoscono come 'la ragazza problematica' molti non fanno altro che giudicare,non sapendo del suo brutto passato.
Gli amici che ha sono pochi ma buoni,anche loro dei piccoli teppisti apparte Megan la sua migliore amica.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Questa è Megan. ***


Questa è Megan. Ragazza molto solare,anche più di Hayley,le piace divertirsi con gli amici,la sua passione è la musica,i film e i libri. Ragazza molto intelligente e con un spiccato senso dell'umorismo. Porta con se il suo più grande dono,il suo bellissimo sorriso che influenza e mette tutti di buon umore. All'apparenza sembra una ragazza molto aperta ma in realtà non confida a nessuno i suoi problemi,tende a chiudersi in sè stessa,senza cercare aiuto negli altri. E' molto emotiva e il giudizio della gente la condiziona molto. Ha un ottimo rapporto con la famiglia,soprattutto con la madre. Ha uno stile particolare,diverso dal solito jeans e maglietta. Punta sempre a differenziarsi dal gruppo,non segue le mode,si definisce la 'pecora nera' ,quella che a modo suo si distingue in tutto e per tutto. Ama passare le giornate immerse in attività che possono accrescere le sue conoscenze. Studia piano da quando aveva 4 anni e ama molto strimpellare qualche nota sulla chitarra. Nel tempo libero fa maratone di film con Hayley che finiscono sempre con loro addormentate sul divano. Ha molte persone che le vogliono bene,è la tipica 'brava ragazza' anche se grazie all'aiuto di Hayley,questo nomignolo sta svanendo. Conosce la sua migliore amica dall'età di 6 anni,prima elementare,nuova classe,nuovi prof,nuovi compagni. All'inizio si sentiva smarrita,il primo giorno di scuola per lei fu terribile. Cominciò a piangere perchè si sentiva sperduta in un ambiente nuovo. Impovvisamente una bambina le tese la mano,era Hayley,le asciugò le lacrime e si mise a sedere accanto a lei. Da quel giorno tra le due nacque una profonda e intensa amicizia,che dura ancora oggi.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 'COMING OUT' ***


4 Marzo,ricordo quel giorno come fosse ieri,quel giorno in cui tutto cambiò. Avevo 16 anni compiuti da poco,ero un'adolescente come tutti,tra feste,le prime sigarette e i primi ragazzi,cominciai a crescere e fare le prime esperienze. A scuola andavo bene grazie all'aiuto di colei che è la mia migliore amica,Megan,è sempre stata la cervellona di turno e io quella che non riusciva a prendere un fottuto 6 in matematica e preferiva sgarrare che andare a scaldare una sedia pure scomoda. Apparte scuola era tutto perfetto,i miei genitori erano orgogliosi di me,ero una promettente stella dello sport e mio padre mi chiamava campionessa,come fanno i padri coi figli,l'unica eccezzione è che sono femmina,ma quel nomignolo mi faceva sentire importante,come se il mio talento potesse conquistare tutti,così come ha conquistato mio padre. Da piccola avevo un brutto rapporto con lui perchè tradì mia madre con una troia di 10 anni in meno,bionda con le tettone rifatte,il culo di plastica e il cervello di polistirolo. Cercava in tutti i modi di farsi perdonare da mia madre,e stranamente ci riuscì. Io invece continuavo a reputarlo un insetto,una feccia,come si fa a tradire una persona? O dovrei dire come si faceva... Comunque dopo le mie prime partite di basket,iniziai a diventare sempre più brava e mio padre,dopo che ebbi ricevuto il titolo di capitano della squadra,cominciò a sentirsi orgoglioso. Iniziò a venire a tutte le partite,a fare il tifo come fanno i tifosi durante un match della nazionale. Ero la sua piccola campionessa,recuperammo il nostro rapporto e diventammo uno l'eroe dell'altro. Lui mi spronava a dare sempre il massimo e così io feci,mi dedicai ad altri sport,come il calcio,ero attaccante della squadra femminile,e continuavo a rendere orgoglioso mio padre,fino a quando non mi capitò di accorgermi di una cosa. Victoria era la caposquadra e siccome stando insieme i rapporti tra i membri si rafforzano,iniziammo a uscire,cinema,pizzerie,feste ecc... A quei tempi vedevo solo lei e Megan,i ragazzi erano passati di moda,mi importava solo di uscire con lei. Lasciai basket per dedicarmi interamente alla squadra di calcio,o per meglio dire per dedicarmi a lei. Era una specie di ossessione,la guardavo giocare e mi meravigliavo della sua bravura,manco fosse Maradona. Un giorno negli spogliatoi rimanemmo solo noi due,ci dovevamo fare la doccia,così io mi diressi alle doccie. Al mio arrivo la vidi nuda,si stava lavando come ogni volta,ma quella era la prima volta che vederla in quel modo mi imbarazzò. Notò la mia presenza e si diresse verso di me. Ero inconsciamente diventata rossa come un pomodoro o forse di più,giacevo immobile con la bocca leggermente semiaperta. Avevo addosso un asciugamano e lei me lo levò. Non capivo un cazzo di ciò che stava accadendo ma non dissi nulla fino a quando non si avvicinò a baciarmi. Ricambiai,era il mio ennesimo bacio,ma a differenza degli altri mi lasciò un sapore strano in bocca,una sensazione mai provata,poi mise la sua mano in mezzo alle mie gambe,entrò dentro e a quel punto mi allontanai. Le chiesi che cazzo stesse facendo,mi sorrise e rispose < Quello che entrambe vogliamo > Un momento...io lo volevo? Me lo domandai un migliaio di volte in quei 2 secondi che precedevano quella che sarebbe stata la mia prima esperienza lesbo. Ci baciammo e toccammo sotto il getto caldo della doccia,senza renderci conto che si faceva tardi e dovevamo tornare a casa. D'un tratto si sentì aprire la porta degli spogliatoi,una donna che inizialmente non riuscì a riconoscere entrò e vide quella scena per me assai arrapante,come un atto incomprensibile,un atto osceno. Quella donna era mia madre! Non sapevo come nascondermi,ero nuda con una mano dentro la vagina della mia compagna di squadra,ero fottuta! In tutti i sensi. Mia madre fece una faccia come per dire ( appena esci ti uccido e ti faccio passare le pene dell'inferno ) e così fu'. Ci rivestimmo e uscimmo,lei prese il suo motorino e io mi diressi verso la macchina,non feci in tempo ad entrare che mi arrivarono una raffica di calci e pugni,mia madre era scatenata,credo avesse voluto uccidermi. Piangevo e urlavo nella speranza che qualcuno udisse quei gemiti di dolore e intervenisse prima che fosse troppo tardi. Iniziavo a non vedere più nulla,le orecchie mi fischiavano,svenni. Al mio risveglio ero in camera mia,stesa sul letto. Credevo,speravo fosse stato un incubo ma realizzai che era tutto vero nell'istante in cui cercai di alzarmi. Avevo un mal di schiena terribile,le gambe mi cedevano e la faccia mi pulsava all'impazzata. Aprì la porta di camera e udì i miei discutere,dicevano che sono un errore,che non ero loro figlia che una persona del genere non merita di vivere e non merita di stare con loro. Speravo che almeno mio padre cercasse di capirmi,che mi proteggesse e invece disse solo che avrebbe preferito avere un'altra figlia,diversa e meno sbagliata. Ero uno sbaglio per loro. Rientrai in camera piangendo disperatamente,poi decisi di andare dall'unica persona che avrebbe potuto aiutarmi,presi dei vestiti il cellulare e degli oggetti che mi sarebbero stati utili,poi uscì di nascosto dalla finestra di camera mia. Camminai a piedi per alcuni km,era buio pesto,la strada era isolata e ogni tanto si sentivano strani rumori,ero terrorizzata. Al mio arrivo mandai un sms a Megan dicendole di andare sotto casa. Durante tutto il tragitto pensai a cosa dirle,mi avrebbe più voluto bene se avesse saputo che ero innamorata di una ragazza? Non ero sicura se dirglielo o no. Intanto lei mi raggiunse sotto casa,quando mi vide rimase scioccata,nemmeno io sapevo che aspetto avevo,ma dalla sua facia si poteva capire. Megan corse subito ad abbracciarmi,io invece non ressi le lacrime e scoppiai a piangere. Era preoccupatissima e mi chiese cosa fosse accuduto,lei pensava a uno stupro ma invece credo fosse peggio. Le raccontai dell'accaduto fermandomi al punto in cui dovevo dirle della ragazza. Tremavo come una foglia d'inverno,il mio sguardo rimase perso nel vuoto,non riuscivo a dirglielo. Lei notò la mia paura e mi prese per mano rassicurandomi e dicendomi che con lei avrei potuto parlare di qualunque cosa. Con un sorriso quasi falso decisi di confessarmi. Si avvicinò sussurrandomi all'orecchio una frase che mai dimenticherò. < Siamo migliori amiche da 10 anni,non ho smesso di volerti bene quando mi rubasti le caramelle,non smetterò adesso che hai scoperto che ti piacciono le donne > Risi e piansi allo stesso tempo,ero ferita a causa dei miei genitori ma felice perchè sapevo di avere sempre al mio fianco Megan. Propose ai suoi genitori di farmi stare da loro fino a quando le cose coi miei non si sarebbero sistemate,loro tenevano a me come se fossi sua figlia,e col tempo lo diventai,le cose con i miei genitori non si sistemarono mai e io dopo aver preso tutta la mia roba abitai con i miei nuovi genitori,spesso mi capitava di chiamarli mamma e papa' e questo faceva brillare i loro occhi,cosa che con i miei veri genitori non capitava mai. Loro sì che mi amavano e ancora oggi continuano ad amarmi come fossi la loro seconda figlia. Ringrazio Dio per avermi concesso una nuova famiglia,se non fosse stato per loro credo che i miei mi avrebbero abbandonata in qualche angolo sperduto,facendo finta di non aver mai avuto una figlia.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** 'CAMBIAMENTI' ***


Stava iniziando per me una nuova vita assieme a una nuova famiglia. Inizialmente mi vergognavo del fatto che sapessero della mia bisessualità,pensavo sempre che infondo anche loro mi reputassero un' errore,invece mi trattavano normalmente,anzi spesso e volentieri mi chiedevano come andasse tra me e Victoria,esatto,ora stavamo insieme. Lei si sentiva in colpa per i miei problemi,aveva paura che stando con me avrebbe potuto peggiorare le cose ma ormai peggio di così non potevano andare. Victoria era lesbica ma non dichiarata e molto spesso era incerta se continuare la nostra relazione,sapevo benissimo come si sentiva perchè provavo paura anch'io,ero terrorizzata da cosa avrebbero potuto pensare tutti,nonostante ciò mandammo avanti la relazione e procedeva tutto bene. Ora ad assistere alle mie partite non c'era più mio padre e questo faceva male,ma il lato positivo è che ad assistere era presente tutta la mia nuova famiglia e facevano il tifo proprio come faceva mio padre,apparte per Megan che sfoderava i suoi cartelloni di incitamento a ogni mia partita importante. Loro sono sempre stati presenti,cercavano di non farmi mancare nulla specialemente ciò di cui avevo più bisogno,affetto. Molte notti però mi capitava di sentirmi sola, di sentire un' enorme vuoto dentro di me,odiavo i miei genitori eppure la loro mancanza mi logorava dentro. Le mie lacrime e i miei incubi svegliavano ogni notte Megan che dormiva nella stanza accanto. Come sempre si precipitava a tranquillizzarmi,abbracciandomi e standomi accanto. Le spiegai che i miei incubi riguardavano i miei genitori,sognavo sempre quella scena,quando mia madre mi rifiutò per il semplice fatto che amavo una femmina e non un maschio. Victoria era una bravissima ragazza mi ripetevo,se solo le avessero dato una possibilità avrebbero capito che non è male amare una persona del proprio sesso. Passavano i giorni e i mesi e nonostante avessi ancora un vuoto dentro,ero felice,avevo avuto la mia relazione più lunga con una ragazza di cui ero follemente innamorata e presto avremmo festeggiato un intero anno insieme. Ero imbranata a quei tempi e non sapevo come si festeggiano gli 'anniversari' quindi organizzai un pic-nic in un parco. Victoria era imbarazzata,quella era anche per lei la sua prima storia lesbo,nonchè quella più lunga. Appena arrivammo al parco tirai fuori un asciugamano sul quale ci stendemmo e successivamente i tramezzini ovviamente non preparati da me. Passammo quasi tutto il tempo a fissarci sorridendo,poi gli ormoni fecero il loro dovere. Mi stesi sopra di lei e iniziai a baciarle il collo,fortunatamente quel parco era deserto altrimenti non so che avrei fatto. Sentivo mille brividi scorrermi lunga la schiena,i suoi capelli bruni profumavano di vaniglia,quasi adesso se ci penso riesco a risentire quel profumo che mi faceva tremare. La baciai per ore,accarezzandola e toccandola,lei non disse nulla continuando a fissarmi tutto il giorno,fino a quando la dovetti riportare a casa. Lei sapeva che l'amavo,glielo dissi poco dopo esserci messe insieme,so che era affrettato ma ero folle per lei. Quella sera,prima che entrasse in casa,mi prese per mano mi baciò e dopo avermi fissata negli occhi con quel sorriso dolce che solo lei aveva,mi disse Sapevo già che ricambiava il mio amore ma quelle parole mi rendevano la ragazza più felice del mondo. Non c'è cosa più bella che sentirsi dire 'ti amo' dalla persona di cui si è innamorati. Appena tornata a casa corsi da Megan urlandole la buona notizia. -Lei mi ama,ha detto che mi ama,è innamorata di me!!!! Sprizzavo gioia da tutti i pori e la notte non feci altro che pensare a quelle parole. Iniziavo a fantasticare sul mio futuro con lei,a immaginarci da grandi, ancora insieme e ancora innamorate ma ben presto dovetti smettere di sognare e ritornare alla dura realtà. Avevamo appena finito la partita più importante dell'anno,eravamo tutti gioiosi per l'ennesima vittoria,quella che ci portava alla prima posizione come squadra femminile di calcio. Ovviamente non eravamo le migliori del mondo ma almeno le migliori del paese. Dopo i festeggiamenti in campo era ora di festeggiare anche fuori. Entrammo negli spogliatoi per farci la doccia e prepararci a una lunga notte da festeggiare. Victoria a quei tempi era maggiorenne così mi accompagnò lei al bar dove avremmo festeggiato,ma prima di entrare decidemmo di rimanere nel parcheggio a divertirci. Parcheggiò la macchina in un luogo appartato vicino al bar e subito cominciò a spogliarmi. Stavamo facendo attendere le nostre compagne di squadra che sfortunatamente decisero di venire a cercarci,ci trovarono e poi scoppiò il casino. Victoria era disperata,cercò di spiegare alle ragazze come stavano le cose,ma loro da omofobe di merda,ci derisero sputtanandoci ovunque. Quel giorno portò la fine della mia relazione con Victoria che per non esser più derisa mi lasciò. Sentì crollarmi il mondo addosso,era più importante il parere della gente di me! Forse non mi amava tanto qaunto pensassi. Intanto a scuola passai il periodo più nero della mia vita,tutti mi deridevano,ero vittima di bullismo da parte di stupidi e ignoranti omofobi del cazzo,ma non preoccupatevi col tempo gliel'ho fatta pagare. Ero la lesbica ninfomane che cercava di scoparsi le ragazze indifese. Lasciai la squadra di calcio,la situazione era troppo pesante da sopportare,gli sguardi delle compagne e i loro pettegolezzi mi schifavano e l'indifferenza di Victoria mi uccideva. Le prese in giro non terminavano e io iniziai a non sopportare più la situazione. Megan cercava di proteggermi mettendosi contro tutti quelli che mi deridevano,ma non ottenne grandi risultati anzi iniziarono a prendere in giro anche lei chiamandola 'l'amica della lesbica' . A contrario di me lei non dava peso alle loro parole e se ne fregava,un giorno però vidi in lei qualcosa di strano,le chiesi cosa avesse ma con atteggiamento distaccato non rispose. Poi scoprì che un gruppetto di stronzi che mi sfottevano l'avevano menata perchè cercava di difendermi,a quel punto non ci vidi più dalla rabbia. Mi diressi da quel gruppo di troie e minchioni e con tutta la rabbia che avevo li pestai uno ad uno, di me possono dire quello che gli pare ma guai a chi tocca la mia migliore amica. Da quel giorno i pettegolezzi finirono,non mi guardavano più come la lesbica della scuola ma come la ragazza che ha avuto le palle di ribellarsi a un gruppo di imbecilli. Ero stanca di fare la brava ragazza così decisi che era ora di cambiare.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** 'BARCELLONA' ***


Ero arrivata all'ultimo anno di liceo, tra breve avrei dovuto affrontare gli esami di Stato. L'ansia si faceva sentire ed era ora di mettersi giù d'impegno. Le vecchie voci che l’anno prima, giravano sul mio conto erano sparite magicamente,nessuno si azzardava più a fare battute di pessimo gusto e molte persone che prima mi schifavano incominciarono a leccare il mio bellissimo culo. Bene la popolarità si stava facendo sentire, se avessi saputo che menare un gruppo di idioti mi avrebbe resa così popolare li avrei gonfiati anni prima. Intanto passavo le mie giornate in giro: tra parco e locali mi era fatta una vita notturna assai divertente. La mia compagnia inizialmente era formata da me e Megan, successivamente, durante una festa in un locale, fecemmo amicizia con un gruppo di ragazzi e ragazze che sanno come divertirsi. Da lì iniziarono le prime canne e le prime sbornie, duravano all'infinito, il mal di testa non passava da una sbronza all'altra e così cominciai a frequentare ciò che comunemente viene chiamata 'cattiva gente'. Sapete? Questa cattiva gente non si è mai permessa di offendermi per la mia sessualità, mi trattavano come una sorella e c'erano sempre nel momento del bisogno. Il gruppo ora comprendeva me e Megan, Billy o 'fattone', George, Jane e Dana. Billy è un tipo alto, robusto, palestrato e montato. E’ un ragazzo solare ed estroverso, io l'ho sempre chiamato fratellone perchè aveva un atteggiamento protettivo nei miei confronti, penso che sia il miglior amico che potessi avere. George è un tipo che ha sempre ragionato con il cazzo anzichè con il cervello, fa il tatuatore ed è davvero bravo. Col tempo lui e Megan si fidanzarono, sono sempre stati una strana coppia perchè lei era ancora la giovane e ingenua brava ragazza, mentre lui un ragazzo poco serio e immaturo ma, come si dice, l'amore è cieco, vabè. Io invece continuavo ad avere relazioni che duravano al massimo 4 giorni, ho sempre preferito una scopata e via, senza complicazioni, solo sesso e basta. Tornando ai membri del mio gruppo, Dana e Jane sono sorelle, la più grande, Dana, è una tipa fissata con i ragazzi. Già, è un po' zoccola ma in fondo è una brava ragazza, Jane, invece, che assieme a Megan è la più piccola, è una tipa che ama scherzare e divertirsi, un po' come me. La mia vita notturna in sintesi girava in torno a questo, mentre quella giornaliera libri,esami,compiti,scuola e rotture di questo genere. Pensai di abbandonare scuola: lo studio non è mai stato il mio forte ma con l'appoggio della mia piccola aiutante Megan superare gli esami non è stata poi così dura. Devo dire che passare con 60 è come voler dire: hai fatto pena ma non ti sopportiamo più quindi vattene da questa scuola.Nonostante il voto basso ero contenta lo stesso. Dopo la festa del diploma io e il mio gruppo decidemmo di andare a festeggiare per i cazzi nostri in qualche buco sperduto. ‘Ma perchè non farci un viaggio?’, pensammo, così prendemmo un aereo per Barcellona. Valigie e via, a festeggiare l'indipendenza. Avevamo prenotato poche stanze per risparmiare, la giovane coppietta ovviamente alloggiava insieme in una camera, così come Billy e Dana. A me toccava stare con Jane. Feci talmente tante lagne per andare al quartiere gay di Barcellona che la prima serata la passammo là. Cazzo! Era il paradiso, c'era da leccarsi i baffi, e non solo, io non sapendo scegliere, andai prima da una ragazza e poi da un' altra. A fine serata ero piena di succhiotti e credo di essermi fatta.....1,2,3,4.....circa 9 ragazze. Era un buon inizio. Mentre io mi divertivo come una stronza, Billy si sentiva a disagio, non avendo nemmeno una ragazza i gay presenti si fiondarono su di lui. Jane e Dana invece se ne stavano a fumare non cagando le tipe strafighe che cercavano di provarci. Ho capito che sono etero ma cazzo, come si fa a rinunciare a un invito da parte di ragazze così belle!! Ok non importa, alla fine pensai io a loro ed erano piuttosto soddisfatte. A fine serata oltre a me non si era divertito nessuno ma non mi importava, io ero più che contenta. Al ritorno in albergo, mi fiondai sul letto. Intanto Jane che era in camera con me, per lo più in un letto matrimoniale, cominciò a spogliarsi, si doveva mettere il pigiama. Mi sembrava ovvio che si togliesse gli abiti di dosso ma quella fu' la prima volta che notai quanto era figa, così mi alzai dal letto e mi avvicinai a lei prendendola in braccio e sbattendola sul letto. Si lo so, era etero...almeno fino a quella sera. Ora nel gruppo avevo una scopamica e purtroppo si innamorò di me. Ok ho capito che ho un faccino irresistibile ma non ci si può innamorare scopando e basta! O forse si? La settimana a Barcellona passava più che bene tra feste e cazzate per la città. Non avremmo più voluto tornare a casa dopo quell'esperienza, scattammo talmente tante foto che finimmo 3 rullini, poi amaramente prendemmo l'aereo che ci portò via da quel paradiso. Al nostro ritorno io e Megan decidemmo una cosa, forse la decisione migliore che abbiamo mai preso in tutta la nostra vita.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** 'HOME SWEET HOME' ***


Era da tanto che ci stavamo pensando,possiamo dire che era sempre stato un nostro sogno.Già,perchè non realizzarlo allora? Megan ed io in una solita mattinata,andammo dai suoi e ormai anche miei genitori e gli parlammo della nostra decisione. -Mamma,papa' vogliamo trasferirci. -Come mai quest'idea? Non state più bene con noi? -Certo mamma,è solo che io e Hayley ci stiamo pensando da tanto,siamo ormai grandi è ora che viviamo una vita autoritaria,non possiamo continuare a vivere con voi fino alla vecchiaia non credi? -E poi io e Megan verremo sempre a trovarvi,promesso. -D'accordo ma avete già deciso che casa prendere? -Abbiamo pensato di affittare casa,probabilmente un appartamento. -Già,siamo in due non occupiamo tanto spazio. -Va bene e quando vorreste trasferirvi? -Appena sceglieremo casa. -Siete frettolose. -E' solo che siamo eccitate all'idea di andare a vivere da sole,sarà una figata! Dopo aver informato mamma e papa',io e Megan ci recammo subito su internet a cercare case e appartamenti. Volevamo qualcosa di piccolo ma non troppo,confortevole e piacevole. Dopo ore ed ore di ricerca,trovammo un'appartamentino davvero carino:due camere da letto,un bango,cucina e salotto. Chiamammo il proprietario e dopo un colloquio ottenemmo casa. Bene,la prima fase era terminata,mancava solo trasportare tutta la mia roba e quella di Megan nel nostro appartamento,sembrava una cosa facile,tranne per il fatto che Megan aveva più abiti e oggetti di quanto credessimo. Con l'aiuto di papa',riuscimmo a traslocare senza altri problemi. -Eccoci! Casa dolce casa! -Hayley,chiamiamo qualcuno per aiutarci a sistemare tutta sta roba? -Ottima idea,finiremo prima e senza troppi sforzi,io chiamo Billy e Dana. -E io George e Jane. -No Jane no! -Perchè? -Ehmmm...mi aveva detto che oggi era indaffarata e non voleva che qualcuno la disturbasse. -Ok,ce la faremo anche senza di lei. Nel nostro gruppo solo Billy era a conoscenza del fatto che mi sono scopata Jane,e per non causare danni volevo che rimanesse l'unico a saperlo. Mentre aspettavamo gli aiutanti,noi iniziammo a mettere un po' di vestiti negli armadi e successivamente,dopo il loro arrivo,aprimmo gli scatoloni con i vari oggetti da collocare. Menomale che avevamo un aiuto altrimenti non si sa a che ora avremmo finito di sistemare. Per ripagarli dello sforzo,offrimmo una bella pizza ai nostri cari amici. Durante l'abbuffata,Megan fece una domanda che non avrebbe dovuto fare. -Hey gente,sapete che aveva da fare Jane? -Nulla,mia sorella era a casa con me e si annoiava a morte. -Ma,pensavo fosse impegnata,forse Hayley avrà capito male,bene allora,visto che si annoia ora la chiamo così si diverte con noi. Merda, pensai,non avevo intenzione di rivederla,mi si sarebbe appiccicata addosso come una calamita. -Dille di comprare delle birre,così festeggiamo il vostro nuovo appartamento. -Buon'idea Billy. All'arrivo di Jane io mi andai a nascondere in cucina,pensando a come comportarmi. Malgrado, lei arrivò poco dopo per mettere le birre in frigo. Dannazione,questa è proprio sfiga! -Hayley,che bello rivederti. -Già....Come stai? -Tutto bene,tu? -Alla grande,ti piace l'appartamento? -Si ma vorrei vedere la camera da letto. -Ok chiedi a Megan di mostrartela. -Perchè non mi ci porti tu? -Ehmmmm... Non feci in tempo a rispondere che mi prese per un braccio e mi porto via. -Dov'è la camera? -Non lo so,non me lo ricordo,è da poco che sono in questa casa,devo ancora capire dove stanno le stanze. Si lo so,era una cazzata ma non mi veniva in mente altro,va bene? -Eccola,è qui la camera,bene vediamo quant'è comodo il letto. -Io...credo che mi stiano chiamando... -Vieni qui,mi sei mancata lo sai? -Ah davvero? -Si,ora stenditi sul letto,bambina cattiva. Quella scena mi dava l'idea di un qualcosa di masochista,sembrava una dominatrice,era assai inquietante. In pochi minuti si spogliò e fece lo stesso con me,non avrei voluto farlo ma il suo corpo mi chiamava. Mentre lo facevamo,indovinate chi arrivò. La sorella!!!! Ma che diavolo,con tutte le persone che c'erano in quella casa,proprio lei doveva venire a cercarci??!! Ormai il danno era fatto,io avevo una faccia del tipo: 'sono innocente'. -Che stai facendo a mia sorella?? -E' stata lei a saltarmi addosso. -Si certo,come se non ti conoscessi,so come sei fatta,ci provi con tutte! -Ma stavolta è diverso! -Togliti subito da mia sorella piccola troietta. Mentre ci rivestivamo,accorsero anche gli altri che avevano sentivo le urla. -Che succede qua? -Oh mio Dio. Hayley si fa Jane hahahahaah sei mitica sorella! -George smettila! Le due sorelle se ne tornarono a casa e io rimasi con gli altri che mi fissavano incuriositi. -Da quand'è che te la fai? -E' successo la prima notte a Barcellona. -Wow,non avevo capito che stavate insieme. -Non stiamo insieme,siamo solo amiche. -Scopamiche. -Ha ragione Billy. -Ok chiamatela come volete. Megan fu' l'unica a non dire nulla fino a quando Billy e George non se ne andarono. -Ma sei impazzita,tra tutte le ragazze che ci sono devi farti proprio Jane? -E' lei che mi salta addosso,dice di amarmi! -Oh cielo.Sul serio? -Si,lei ha voluto che la portassi a letto,stavolta non è colpa mia. -Ma quindi anche lei è come te? -Credo di si. -Wow manca solo che Billy si metta con Dana e nel gruppo saremo tutte coppie. -Non sto con Jane! Io non la voglio. -E allora perchè te la continui a fare? -Perchè insiste e poi ha un fisico che... -Ho capito,ho capito,però dovresti smettere di avere questi tipi di rapporti con lei,potreste rovinare la bell'amicizia che c'è tra di voi e inoltre ora Dana ti odia. -Dovrebbe capire che la sua sorrellina non è poi tanto casta. -Dovrete parlare. Si risolverà tutto,tranquilla.Ora me ne vado a letto,si è fatto tardi. -Ok Meg,notte. -Notte Hayley. Dopo averle augurato una buona notte,mi diressi nel mio letto. Dopo circa un'ora sentì dei passi.Mi prese l'ansia. Pensai ai ladri così mi diressi con passo felpato vicino alla porta della mia camera. Quando venne aperta la porta mi scagliai sulla persona che mi stava di fronte che cadde a terra urlando. -Ma sei scema? -Meg? Che diavolo combini? -Ero venuta a chiederti se posso dormire con te. -Perchè? -Non mi va di dormire da sola,ma se non vuoi... -Vieni qui scema. Si diresse verso il letto e ci si infilò dentro,appoggiò la sua testa sulla mia spalla e mi diede un bacio sulla fronte. La nostra vita cominciava adesso.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** 'LET'S START' ***


Si era fatta mattina,il sole trapelava dalla finestra,si udiva il rumore del traffico mattutino e le risate dei bambini che giocavano nel cortile. Tutto dava l'idea che sarebbe stata un'ottima giornata. Megan, che dormiva abbracciata a me,si svegliò,o almeno cercò di strizzarsi gli occhi,emettendo un forte sbadiglio. -Buon giorno coniglietto. La chiamai così per il suo buffo pigiama con un coniglio disegnato sopra,la rendeva così buffa che era quasi impossibile non ridere o fare qualche battuta. -Giorno. -Dormito bene? -Si,questo letto è comodo,penso che dorimirò sempre qua. -E io dove dormirò? -Nel letto con me! -Perchè vuoi dormire con me? -Perchè sei morbida e poi io voglio dormire con il tuo letto,non con te! -Aaaaaah,mi sembrava strano. Lei fece una risatina e balzò fuori dal letto,pimpante come sempre. -Che vogliamo fare oggi? -Intanto andiamo a far colazione,ho una fame! -Ok allora alza il culo e andiamo. Presi i miei jeans larghi,una maglietta nera,e i miei inmancabili accessori,poi presi per mano Megan e ci dirigemmo al bar vicino casa. Era la prima volta che facevamo colazione in quel posticino che profumava di caffè caldo e brioches appena sfornate. Io andai a sedermi,prendendo con me un giornale da sfogliare. Megan andò a ordinare 2 sacottini ripieni di nutella e 2 tazze di buon caffè. -Ecco a te.Che leggi di così interessante? -L'oroscopo. Si lo so,con tutte le notizie importanti che ci sono sul giornale io vado a leggere proprio l'oroscopo.Beh,sono una donna anch'io e queste cose mi incuriosiscono,non che io creda a simili sciocchezze. -Il tuo che dice? -Alloooora,vediamo un po',scorpione: 'Giornata positiva,in amore avrete fortuna,è un buon momento per rimettervi in gioco. Grazie a Saturno oggi avrete buoni propositi,i vostri affari procedono bene.' Hmmm...ottimo! -E il mio che dice??? -Allora,Sagittario: Avrete innumerevoli sfighe e oggi per voi sarà una giornata di merda. -Vaffanculo Hayley. -Hahahahahaha,il tuo dice che farai un incontro con una persona che non vedi da tanto e dice che avrai molte occasioni di lavoro. Approposito,è ora che ci troviamo un lavoro. -Già,altrimenti il prossimo mese ci portano via il nostro piccolo nido d'amore. -Il nostro cosa?? -Hahaha scherzavo. Dopo una buona colazione e qualche risata,pagammo il conto e tornammo a casa. Dovevamo trovarci un lavoro decente altrimenti saremmo diventate 2 barbone in mezzo alla strada,o sotto qualche ponte. Fortunatamente l'oroscopo di Megan aveva ragione,lei trovò lavoro immediatamente e in serata si diresse per parlare con il suo futuro nuovo capo. Ovviamente ottenne il lavoro.Chi non assumerebbe una lavoratrice come lei? Bella,simpatica e brava. Per festeggiare il suo nuovo impiego,ci recammo in un locale a bere.Solo io e lei. In realtà era una scusa per uscire,saremmo andate lo stesso a bere in giro,anche se non avesse ottenuto lavoro. Girammo un po' di locali,la zona era nuova per noi e non conoscevamo bene il posto. Infine ci ritrovammo in un bar. La musica era decente e c'era anche gente da poter conoscere. Dopo esserci accomodate a uno dei tavoli,arrivò una barista. Wow se era carina! Indossava la sua uniforme da lavoro,camicia bianca che portava leggermente sbottonata e jeans stretti che risaltavano il suo fondoschiena. Tutta la sera la passai a sbavare su di lei,dovevo conoscerla! -Hayley,credo sia etero. -Non importa,l'oroscopo ha detto che oggi avrò fortuna in amore.Devo tentare. -Se lo chiede,io non ti conosco,ci siamo incontrate oggi. -Ok,io vado. Augurami buona fortuna. -Hmmm...buona fortuna. Ero decisa,così mi diressi al bancone dove lei stava preparando qualche drink.La salutai sorridendole e mi presentai. -Ciao.Sono Hayley,piacere. Ero un po' intimidita dalla sua bellezza. -Piacere Nicole. Non sapevo cosa chiederle,rimanevo immobile a fissarla,non rendendomi conto che sembravo una scema. -Posso fare qualcosa per te? 'Si,ti prego diventa la mia ragazza!' Era l'unica cosa che avrei voluto dirle. -Abitualmente a che ora stacchi dal lavoro? -Verso le due del mattino,poi dipende dalla gente che c'è.Perchè me lo chiedi? -Ti và se una sera usciamo insieme? Dissi quella frase talmente veloce che pregavo solo di non doverla ripetere. La fissai per un momento,attendendo con ansia una sua risposta. -Con piacere. Rispose sorridendomi. Successivamente ci scambiammo i numeri di cellulare. Ci ero riuscita,avevo ottenuto un appuntamento! Ok,forse lei non lo aveva inteso come appuntamento ma mi andava bene lo stesso. -Allora rubacuori,com'è andata? -Perfettamente,ho anche il suo numero. -L'oroscopo ha avuto ragione. -Credo che d'ora in poi lo leggerò sempre. Dopo una piacevole serata,ritornai a casa con Meg. Si era fatto tardi e lei il giorno dopo avrebbe avuto il suo primo giorno di lavoro. Faceva anche lei la barista in un locale. Così entrambe ci infilammo sotto le coperte dandoci il bacio della buonanotte. Il giorno successivo fu' pieno di sorprese...

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** 'DELUSIONI' ***


La mattina seguente,Megan dovette svegliarsi presto per recarsi al lavoro. Fu' un risveglio piuttosto traumatico per lei,visto che la sera prima eravamo tornate a casa tardi. La sveglia suonò alle 7 del mattino,svegliando anche me che dormivo nel letto assieme a lei. -Spegni quella cavolo di sveglia! -Un attimo... La sua voce faceva capire che era ancora assonnata. Spense la sveglia e uscì dal letto per recarsi in bagno e poi tornare a vestirsi. Siccome lei non ha camicie adeguate al lavoro di una cameriera,prese una camicia bianca dal mio armadio. In pochi minuti era pronta per uscire,e prima di andarsene,si avvicinò a me e mi diede il bacio del buongiorno. Io invece continuai a dormire fino a tardi. Al mio risveglio era quasi ora di pranzo,così decisi di andare a mangiare fuori,cucinare non è la mia passione. Poi mi venne in mente la barista.Decisi di chiamarla e proporle di pranzare con me.Fortunatamente era libera e accettò. Ci incontrammo in un ristorantino,la salutai e cercai di fare la disinvolta. Era davvero carina,con quel suo giacchettino di jeans aveva uno stile semplice,capelli mossi sciolti che le arrivavano poco sotto le spalle,converse bianche e ebiti casual. Entrammo nel ristorante e scegliemmo qualcosa da mettere sotto i denti. Risotto al pesce per me e tagliatelle al pesce per lei. Mentre aspettavamo che il cameriere ci portasse i piatti,parlai con lei del più e del meno. -Allora Nicole,che fai nel tempo libero? -Faccio palestra e esco ogni tanto.Tu? -Io esco,e....esco. -Hmmm.Interessante. -Già...Mi sono trasferita pochi giorni fa'con la mia migliore amica in un appartamento qui in zona,non conosco bene il luogo ma per ora lo trovo davvero molto carino. -Si,c'è bella gente.Se vorrai potrei portarvi io a fare il 'tour' della zona.Sono nata qui,ormai conosco il posto come il palmo della mia mano. -Volentieri.Più tardi hai da fare? -No. -Ti piacerebbe farmi compagnia? La mia amica lavora fino a stasera e non mi và di rimanere sola a casa. -Per me va bene,così ci conosceremo più affondo. (Puoi dirlo forte) Sarei andata decisamente affondo con lei. Dopo aver pranzato da brava ragazza andai a pagare il conto anche per lei. -Grazie per il pranzo,dovrò ripagarti in qualche modo. (Io avrei un'idea). Portai Nicole a casa e le mostrai l'appartamento. -E' davvero carino,mi piace molto. -La parte migliore è il letto,è comodissimo.Vuoi provarlo? Si stese sopra il letto,e pose le mani sulla sua pancia,successivamente mi fissò sorridendo. -Tu non ti stendi? Mi avvicinai immediatamente a lei,posizionandomi vicino al suo fianco. Rimanemmo in silenzio per qualche minuto,fissandoci negli occhi e alternando qualche sorriso. Ok mi butto,pensai,o la và o la spacca! Presi coraggio e la baciai mettendomi sopra di lei. -Non aspettavo altro. Disse lei,ricambiando i miei baci. -Lo avrei fatto molto prima se avessi saputo che non sei etero. -Almeno sono riuscita ad arrivare nel tuo letto. Cercava di provocarmi con qualche frase e ci riuscì.Poi la presi a cavalcioni e la spogliai. La sua pelle morbida era piacevole da toccare,le baciai il collo scendendo sempre più giù. Inizò a contorcersi e urlare dal piacere. Non era esperta e si notava,ma è stata comunque una bella scopata. Eravamo quasi giunte al termine del nostro rapporto,quando sentì entrare qualcuno in camera. -Oddio,ma che cazzo?! Scusateeee. Era Megan. Lasciai Nicole nel letto e dopo essermi coperta con un accappatoio uscì per parlare con Meg. -Hey,come mai a caa così presto? -C'è stato poco da fare. Aveva una faccia un po' traumatizzata. -Scusa,non volevo interrompervi,ma avevo sentito urlare e non capivo cosa stava accadendo. -Si,in effetti urla parecchio la tipa. -Hahahaha,è un buon segno,no? -Si,ma povere le mie orecchie. Mentre noi stavamo parlando e ridendo,uscì dalla camera Nicole. -Grazie per la bellissima giornata ma adesso devo andare,a presto dolcezza. Mi diede un bacio sulle labbra,e uscì dall'appartamento. -Allora...Com'è stato? -Ho avuto scopate migliori,credo che non abbia esperienza,non sapeva usare bene le mani. -Potresti insegnarglielo tu,così diventa brava com te. -Buona idea,anche perchè ci vorrà molto lavoro. La barista è stata una delusione ma quella sera avevo intenzione di andare a trovare di meglio,così uscì. Megan invece restò a casa a riposare. Non sapendo di preciso dove andare,gironzolai tra un bar e l'altro,sorseggiando a ogni mia fermata,qualche drink. La serata senza Megan era noiosa,così decisi di tornare a casa,anche se purtroppo a mani vuote. Uscì dall'ultimo bar in cui avevo bevuto e mi diressi verso l'auto. Ad un tratto vidi un volto familiare. -Papa'! Era lui,il mio vero padre,colui che era il mio eroe e colui che mi voltò le spalle. Si girò,mi fisso per un'istante e poi una voce femminile,disse di lasciarmi stare.Era mia madre. -Mamma,papa',sono Hayley,vostra figlia! -Tu non sei più nostra figlia. Rispose lei. -Noi non abbiamo più una figlia. Aggiunse lui. Erano anni che non li vedevo,pensavo che col tempo le cose sarebbero potute migliorare,a me mancavano e desideravo veramente tornare nella loro vita,ma a quanto pare,un posto per me non c'era. Salì in macchina,arrabbiata e addolorata,li odiavo! Tornai a casa con gli occhi pieni di lacrime,non avrei voluto svegliare Megan,ma le mie lacrime lo fecero. -Hayley,tesoro,che succede? -Ho incontrato i miei genitori. -Cos'hanno detto? -Che non sono più loro figlia,non si sono nemmeno avvicinati per vedere come sono cambiata,per salutarmi.Niente! -Forse ci vorrà più tempo. -Sono dei genitori di merda.Avrei preferito essere orfana. -Ora hai dei nuovi genitori e una nuova famiglia che ti ama. -Sei tu la mia famiglia. Mi abbracciò forte e mi strinse al suo petto,le mie lacrime continuavano a scendere,mi sentivo uno schifo,pensavo dinuovo di essere sbagliata,e io desideravo solo essere normale.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** 'BABYSITTING' ***


Erano passate settimane da quando io e Megan avevamo deciso di andare a vivere insieme. Le cose con i miei amici erano migliorate,Dana mi aveva perdonata 'per aver tentato di sedurre sua sorella',che alla fine era sua sorella che mi saltò addosso,ma vabè dettagli. Ero riuscita a trovare lavoro,facevo la babysitter a un moccioso isterico che avrei volentieri ucciso,inoltre le mie prede erano aumentate vertiginosamente. Procedeva tutto bene e mi stavo lasciando alle spalle lo spiacevole incontro coi miei genitori. Megan invece stava attraversando un periodo di crisi con il suo 'principe azzurro',George. Lui faceva il coglione in giro e non si preoccupava dei sentimenti della sua ragazza. Spesso e volentieri se ne tornava a casa con il profumo di altre donne addosso e Megan ci soffriva.Non riuscirò mai a capire perchè continuasse a volerlo. E' un'imbecille,cazzo! Un giorno,mentre badavo al piccolo Mike,il moccioso di cui parlavo,ebbi la piacevole fortuna di incontrare sua sorella. Io guardavo la televisione,pregando che i suoi genitori arrivassero presto,così sarei potuta tornare a casa,era quasi mezzanotte e crollai sul loro divano. Mentre sognavo il bel lato B di Jessica Alba,una ragazza mi svegliò. Ero stranamente convinta di trovarmi nel mio letto. -Megan,non rompere le palle,sto cercando di dormire. -Non so chi sia Megan,ma puoi tornare a casa. Mi svegliai di botto non capendo la situazione.Poi feci il punto e capì di aver detto una cazzata. -Oddio,scusa,mi ero appisolata,mi dispiace.Il piccolo dorme nel suo lettino. -Tranquilla,ora baderò io a lui.Comunque il mio nome è Chanel,piacere. -Piacere mio. Giovane e affascinante creatura che presto mi porterò a letto. -Mi è passato il sonno,quasi mi dispiace tornare a casa,mi sono affezionata a Mike. -Se vuoi ti offro una birra e facciamo conversazione fino a quando non tornarno i miei. -Volentieri. Prese 2 birre,le stappò e ci mettemmo a bere. -Allora....che fai di bello? Intendo nel tempo libero. -Mi piace uscire e svagarmi con le amiche.Tu invece? -Io oltre a badare a quella dolce creatura,esco e faccio danni in giro. -Ah,sei una delinquente? -Tu che dici? -Io dico che sei una ragazza a cui piace sballarsi e che non si preoccupa delle conseguenze. -E' vero. -Approposito,vuoi una canna? -Una cosa??? -Una canna. -Si,avevo capito. Wow,la ragazza oltre a essere dannatamente carina,sapeva anche come rilassarsi. -Ok,accetto. Era una situazione che mi lasciava perplessa,dalla faccia avrei detto che era una santa e invece anche lei si offriva qualche sfizio. Fumammo un po' e la situazione si faceva bollente. Le raccontai le mie avventure,e lei ne sembrava affascinata. -Quindi,ti scopi le ragazze? -Esatto. -Interessante. -Perchè lo trovi interessante? -Perchè anche io sono una ragazza. -Questo l'ho notato,amenochè tu non nasconda qualcosa di strano in mezzo alle gambe. -Vuoi controllare? Quella frase mi sembrò come un sengo dal cielo.Grazie Dio,grazie. Come procedette lo potete anche immaginare,ma fu' il finale che vi sorprenderà. Mentre ci eravamo chiuse in camera a 'giocherellare',entrò quel diavolo di monello. -Ma che fate? Ma che cazzo vuoi?! Chanel fece uscire Mike dalla stanza,rimettendolo a letto. Fortunatamente aveva solo 5 anni e pensammo che non avrebbe detto nulla ai genitori e invece poco prima che me ne andassi da casa loro,ricevendo il mio compenso per il lavoro svolto,più la gratifica da parte della ragazza,il bambino pronunciò la frase che mi fece perdere il lavoro. -Mamma,lo sai che prima Chanel e Hayley stavano facendo l'amore. Ero sbiancata e rimasi a fissare Chanel che sembrava aver avuto un attacco di cuore. -Penso che vostro figlio abbia frainteso,stavo solo parlando con vostra figlia. -No,no,lo stavano facendo,proprio come nei film,e si sentivano le urla. Ma che cazzo.Questo bambino ha 5 anni e si guarda i porno? Ora capisco perchè le serviva una babysitter. -Chanel,che hai fatto? -Nulla! -Non mentirmi! Strano il fatto che la madre dava ascolto a un bambino di 5 anni e non a una ragazza di circa 20 anni. -Hayley,ti ringrazio per aver badato a nostro figlio ma avresti dovuto badare solo a lui!Mi dispiace ma sei licenziata.Addio. Avrei dovuto ricevere l'extra per aver 'badato alla figlia' e invece dovetti andarmene con lo sguardo omicida dei genitori. Al mio ritorno ero scocciata per l'accaduto,e volevo solo buttarmi nel letto. Misi il pigiama e poi notai che il cuscino di Megan era bagnato. -Meg? Non rispose,sembrava dormisse. -Megan,tutto ok? La sentì piangere e mi preoccupai. Avvicinandomi a lei,le spostai i capelli bruni dal viso,aveva pianto tutta la notte e i suoi dolci occhi si erano arrossiti. -Piccola cos'è successo? -George... Immaginavo fosse colpa di quel coglione. -Cos'ha fatto? -L'ho visto con un'altra. Scoppiò a piangere e le sue lacrime facevano più male a me che a lei. Questa volta toccava a me consolarla,il problema è che non sapevo come fare. Mi limitai ad abbracciarla e ad accarezzare i suoi lunghi capelli. La coccolai fino a quando non si addormentò. Poi mi vestì e uscì di casa. Presi la'uto e mi diressi a casa di George. Era notte fonda e sapevo benissimo che stava dormendo. Con una mazza da baseball che proprio lui mi regalò,cominciai a spaccargli l'auto posteggiata nel viale di fronte a casa sua. Dopo aver smaltito un po' di rabbia,suonai al suo campanello fino a quando non venne ad aprirmi. Ero incazzata nera per ciò che stava facendo a Megan,e con la rabbia che mi restava lo pestai fino a quando non cadde a terra. Ripresi l'auto e tornai a casa,mettendomi a letto e abbracciando Meg. Questo è ciò che merita chi fa del male alla mia migliore amica.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** 'MEGAN DAY' ***


Mi svegliai,assicurandomi immediatamente che Megan stesse meglio,poi andai in cucina a preparare 2 tazze di caffè e una buona colazione per la mia piccola. Il buon profumino la svegliò, e lei si recò in pochi secondi a divorare la colazione. -Buona? Fece col capo un cenno di approvazione. -Come stai Meg? -Bene. La sua faccia faceva capire il contrario.Ero triste nel vederla così,quindi decisi di farla svagare,portandola in giro per negozi. -Su,vestiti che usciamo. -Dove andiamo? -Dove vuoi. Come prima tappa,andammo a prendere uno di quei cornetti che Megan adora,come seconda tappa,il suo negozio preferito. Alla vista di tutti quei vestiti le tornò il sorriso. -Prendi ciò che vuoi,pago io. -Stai scherzando,vero? -No. -Sai quanto costa qui la roba?! -Oggi è la tua giornata,tu pensa solo a divertirti,al resto penso io. Mi abbracciò forte e poi rimase in negozio a provarsi all'incirca 200 abiti. -Hayley,provati questo. -Non ci penso nemmeno,non è il mio genere. -Hai detto che devo divertirmi,quindi ora ti provi ciò che voglio. Sbuffai,ma per farla contenta,avrei fatto di tutto. Mi fece provare abiti che definisco super ridicoli,solo per poter ridere di me e farmi qualche foto orribile,poi mi fece provare un abito che definisco da troia,ma alla fine devo dire che risaltava il mio fondoschiena. Tra foto e risate,la seconda tappa era terminata,perciò passammo alla terza. Andammo a farci coccolare in una beauty farm.Tra massaggi,manicoure,pedicoure e acconciature,io mi rilassai talmente tanto che avrei voluto solo dormire. Successivamente andammo a pranzare al McDonald.Penso che tra me e lei,quel giorno avremmo messo su,tipo 10 kg a testa. Infine,dopo mezza giornata passata all'insegna del divertimento,tornammo a casa con 5 buste piene di vestiti. Ero quasi rimasta senza soldi,ma per la mia migliore amica,avrei fatto questo ed altro. -Grazie Hayley,sei la migliore amica che si possa desiderare.Ti adoro! -Non c'è di che,piccola. Quella sera,vennero a trovarci Jane e Billy. -Avete saputo che George è stato pestato? Io feci finta di niente. -Aaaah davvero... -Oddio,chi è stato? -Non si sa,ma gli hanno anche sfasciato l'auto. Megan era preoccupata,mentre io a stento,riuscivo a non ridere. -Forse dovresti andare a trovarlo. Disse Jane. -Non penso sia una buona idea,se non ricordate,lui ha tradito Megan,penso che chi lo abbia pestato,abbia fatto bene. -Come puoi dire questo? Hai visto com'è ridotto? -Oh povero ( coglione ). -Più tardi andrò a vedere come sta. -No,tu più tardi ti guardi un film con me! -Hayley,non ti preoccupare,mi assicurerò solo che stia bene,poi tornerò e ci guarderemo un film.Però lo scelgo io. -Basta che non è un film sdolcinato. Ero più che scocciata,Megan avrebbe dovuto cancellare quello stronzo dalla sua memoria.Lui non la merita e non l'ha mai meritata.Lei ha bisogno di meglio. A malincuore la lasciai andare,ma decisi di seguirla,giusto per accertarmi che tutto andasse bene. Mi sentivo un agente in missione,era la prima volta che spiavo qualcuno in questo modo,era una sensazione che aveva un non so che di eccitante. Megan,entrò in casa di George e io mi avvicinai alla finestra,per sentire meglio. Vidi lei che gli accarezzò le ferite che gli avevo lasciato.Era piuttosto ridotto male. Non capivo ciò che si dicevano,ma notai che Megan iniziò a piangere,mentre lui non faceva nulla per consolarla. Avrei voluto intervenire io,per dargli un'altra lezione,ma non feci in tempo che Megan uscì di casa in lacrime. Fortunatamente non notò la mia auto posteggiata in un angolino. Dopo che lei se ne andò,bussai alla porta di George,incazzata come l'altra volta. Mi aprì ma quando mi vide cercò di richiudere la porta,cercando di non farmi entrare. Spinsi la porta e riuscì a trovarmi faccia a faccia con lui. -Che hai fatto stavolta? -Le ho solo detto che la mollo per un'altra.Io non amo Megan,mi dispiace per lei. -A me dispiace per te. Gli tirari un cazzotto e me ne andai. Al mio ritorno,Megan piangeva ancora. -Dov'eri Hayley? -A fare un giro.Cos'è successo? -Mi ha lasciata per quell'altra. -E' un'idiota,non troverà mai qualcuno come te e se ne pentirà quando sarà troppo tardi. -Forse....sono io che ho sbagliato. -Hai sbagliato a metterti con lui.Ma non pensarci più.Hai scelto il film? -Non mi va di guardarlo. -Ok,peccato,io mi guardo 'The trip' E' il suo film preferito e sapevo che le avrebbe fatto cambiare subito idea. -Ok,forse lo guardo. Ci mettemmo il pigiama e ci accoccolammo sul divano tra la coperta. Il film le fece tornare il sorriso,una commedia fa sempre bene quando si è tristi. -E' stata una bella giornata grazie a te. -Non devi ringraziarmi,sai che ci tengo a farti felice. Mi stampò un bacio sulle labbra e si stese accanto a me. Non so perchè ma quel bacio mi lasciò qualcosa dentro.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** 'UNA NUOVA ESTATE' ***


Era piena estate e come sempre,anche quest'anno,avevamo in piano di recarci alla casa almare di Megan.Questa volta però solo io e lei,senza genitori. Sarebbe stata un'esperienza indimenticabile,due ragazze e tanto divertimento. La villetta era proprio affacciata sul mare,aveva un vista incredibile,sembrava di alloggiare in mezzo al paradiso. Fin da piccola trascorrevo qui le mie vacanze assieme a Meg e la sua famiglia,ricordo che amavamo fare grossi castelli di sabbia,immersioni nel mare,e talvolta ci divertivamo a cercare di acciuffare qualche pesciolino che nuotava accanto a noi. Ho ricordi stupendi di questo luogo e avevo intenzione di collezionarne altri. Partimmo la mattina presto,caricando mille bagagli,anche perchè quando Megan deve andare in vacanza,sembra che debba trasferirsi. Al nostro arrivo,subito dopo aver sistemato tutto,ci mettemmo costume,infradito,cappellino,occhiali e asciugamano,e via di corsa ad abbronzarci. Ah...non dimentichiamoci gli oli e le creme. La spiaggia era piena di gente,la maggior parte era formata da famiglie,era bello vedere i bambini giocare tra la sabbia,mi ricordavano tanto me e Megan. -Che relax. -Già.Approposito,mi spalmi l'olio? -Che palle che sei, Meg. Iniziai a spalmarle l'olio su tutto il corpo,quando notai che 2 tizzi palestrati si stavano avvicinando verso di noi. -Serve una mano? -No grazie,ne ho due. -Hayley,non vedi che carini che sono?Lasciali fare. -E va bene. Uno di loro,alto muscoloso,biondo e abbronzato,si mise a massaggiare Megan,mentre l'altro,sempre muscoloso,alto,abbronzato,ma moro,si avvicinò a spalmarmi l'olio abbronzante. -Noi siamo Daniel e Michael,e voi ragazze,come vi chiamate? -Io Megan e lei è la mia migliore amica Hayley. -Vi và di fare un po' di surf con noi? -Non siamo capaci. -Tranquille,vi insegneremo noi. Accettamo la proposta dei ragazzi e dopo aver preso delle tavole,iniziammo a fare pratica. Michael sembrava un professionista e il suo fisico da urlo era piacevole da fissare. Era da tanto che non mi trovavo attratta da un ragazzo,e la cosa mi sembrava strana. Megan invece non faceva altro che flirtare con Daniel,il ragazzo biondo. Dopo innumerevoli cadute in acqua e numerose figure di merda,iniziai a capire qualcosa del surf. -Ragazze,vi sfido a cavalcare quell'onda. -Ma sei scemo? Ci vuoi proprio morte? -Eddai,poppante. -Ok andiamo Meg. Accettai la sfida,sapendo in anticipo che sarebbe stata una missione suicida.Con un po' di strizza,iniziai a cavalcare quella dannata onda,che anche se non era alta,era comunque un'impresa ardua. Megan se la cavò bene,mentre io mi ritrovai sott'acqua a bere mezzo mare. Mentre ero sotto pensavo solo a una cosa ' Se non muoio annegata,giuro che quando esco ammazzo Michael '. E fu' proprio lui che venne per primo in mio soccorso. -Tutto bene? -Hayley,mi senti? -Si,non sono sorda anche se forse ora sono diventata un mezzo pesce.Se mi crescono le branchie ti ammazzo Mike. -Se vuoi con un bacio posso ritrasformarti in principessa. Che battuta scadente per provarci. -Ah,stai insinuando che sono un rospo? -No,un pesce. -Ah,bene. Trovai la sua battuta di pessimo gusto,e dopo aver bevuto circa tre litri di mare,avevo solo voglia di stendermi e rilassarmi sotto il sole. -Che ne dite se ci vediamo stasera alla festa in spiaggia? -Che festa è? -Grigliata di pesce,musica,giochi e poi tutti insieme attorno al falò. -Sembra bello. -Allora a stasera,ci contiamo! I ragazzi se ne andarono e io mi appisolai sotto il bagliore del sole. Al mio risveglio mi ritrovai con la schiena ustionata. Dopo un mezzo annegamento ci voleva anche la scottatura.Ma che cazzo! Quando tornammo a casa,dopo aver fatto una doccia,sembravo un serpente alla sua muta. -Hey Meg,io stasera me ne sto a casa,niente festa per me,non in questo stato. -Eddai,ti prego,accompagnami,ci divertiremo. -Tu vai,io ho sonno e intendo riposarmi,spero solo di riuscire a dormire.Ho la schiena che mi và a fuoco. -D'accordo,cerca di riposare,io non farò tardi. -Chiamami se hai problemi,e fai la brava. -Ok mammina. Mi diede un bacio sulla fronte e andò a prepararsi per uscire con Tizio e Caio. Mi sentivo un po' depressa nel starmene da sola in una villa immensa ma la scottatura mi impediva movimenti bruschi,perciò mi misi subito a letto. Passavano le ore e non riuscivo a dormire,ero in pensiero per Meg.Avevo la costante fobia che potesse accaderle qualcosa.Non mi fidavo di quei due pompati. Decisi di mandarle un sms per accertarmi che stesse bene.Fortunatamente si stava divertendo come una pazza. Finalmente riuscì ad addormentarmi. Dopo nemmeno un'ora,sentì delle voci. Mi alzai per andare a vedere e trovai Daniel a pomiciare con Megan. Rimasi un po' di stucco,ma sinceramente me lo aspettavo. -Non dormi? -Ci stavo provando.Voi che intenzioni avete? -Io pensavo di andare in ca... -Nessuna. La frase di Megan lo ammutolì,lui sperava davvero di andare a segno quella sera. Hahahaha non sapete quanto ci godevo a vedere la sua faccia delusa. Subito dopo Megan disse che era stanca e sarebbe andata a dormire,lui deluso,ci diede la buonanotte e uscì di casa. -Volevi davvero portartelo a letto? -No,lo conosco appena. Grazie al cielo. -Forza,vieni a letto con me. La frase sembrava avesse un doppiosenso,lo so. -Preferisco stare a letto con te,piuttosto che stare a letto con qualsiasi altro ragazzo. Che dolce,non trovate? -Anche se il ragazzo in questione fosse Orlano Bloom? -Hmmm....ci devo pensare. -Stronza,sei una traditrice. Le feci il broncio,come i bambini e lei per farsi scusare mi abbracciò forte. -Anche se è il mio idolo,non provo per lui ciò che provo per te. -Ti voglio bene piccola. -Io di più. Ci addormentammo abbracciate,e la prima giornata di vacanza era terminata.

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** 'STI MASCHI' ***


-Come và la scottatura? -Un po' meglio. -Andiamo a farci una passeggiata lungo mare? -Perchè no. Ci incamminammo,con l'intento di raggiungere il molo,per poi salire vicino al faro.La vista da lassù è incredibile e si riesce ad ammirare tutta la spiaggia. Passeggiavamo mano nella mano,e ogni tanto ci scambiavamo qualche parola. -Pensi di rivedere Michael? -Non lo so,i ragazzi non mi ispirano. -Mi sembravi attratta da lui. -Non lo so...è un ragazzo. -Sembra che stai parlando di qualcosa di orripilante. -I maschi in generale,mi disgustano. -Non riesco a capirti. Forse la delusione che ricevetti da mio padre,mi portava ad odiare il genere maschile,non ero più capace di fidarmi di un ragazzo e ogni volta che uno di loro sembra provare interesse per me,ho sempre la strana idea che abbia un secondo fine,e in genere non mi sbaglio. Non dico che tutti i ragazzi siano uguali,ma la maggior parte lo sono,e questo mi porta a pensare la stessa cosa di ogniuno. Non credo che riuscirei ad andare a letto con un maschio,non riesco nemmeno ad immaginare le mie labbra attaccate a quelle di una persona del sesso opposto. Credo che non mi vedrò mai bene con un lui,ma invece vedo un futuro con una lei. -Tu invece?Hai intenzione di rivedere Daniel? -Hmmm...Forse. -Ottimo,almeno una di noi avrà un'estate romantica. -Mah...non saprei,è un gran figo sì,ma non credo che andrei mai oltre al bacio. -Penso che lui abbia diverse intenzioni. -Può scordarselo che gliela dò dopo così poco tempo. -Stai attenta,ti ricordo che è un MASCHIO. Fu' tra una parola e l'altra che arrivammo a destinazione,non ci rimaneva altro che salire sulla scaletta che ci avrebbe portate incima al faro. -Wow che vista. -Già,è magnifico. Si riusciva a intravvedere tutta la spiaggia e addirittura le alte montagne che facevano da retroscena al resto.Stare lassù mi dava una sensazione di onnipotenza. -Sono Diooooo. -Sei un'imbecille. -In questo momento ci vorrebbe una canzone. Attaccai a cantare la canzone 'i believe i can fly' ed ero più stonata di una cornacchia ma da lassù mi avrebbe sentita solo Megan che dalla faccia,penso stesse pregando che mi andasse via la voce. Dopo la mia esibizione degna di Madonna,presi la macchina fotografica e scattai innumerevoli fotografie.Infatti finì in poco tempo un rullino. Dopo il nostro giretto,tornammo a casa a cucinare il pranzo. Ai fornelli non sono un granchè,a meno che,non si debba bruciare qualcosa,in tal caso sono un maestro. Megan invece,tra le sue grandi doti,ha anche quella di saper cucinare delizie da leccarsi i baffi. Stavo facendo solo macelli,così,per non combinare ulteriori danni,mi limitai a tagliare la frutta che sarebba stata servita alla fine del primo pasto. Almeno in quello ero brava. Nelle successive ore,io e Megan decidemmo di starcene in panciolle sul divano,le nostre maratone di film non possono mancare nemmeno in vacanza. Inoltre è piacevole,perchè ho la possibilità di ricevere coccole gratis,già,perchè ogni volta che ci guardiamo i film,ci riempiamo di coccole. Questa volta era lei a coccolarmi,mi accarezzava i capelli,sfiorandomi il braccio e la spalla. Amo stare tra le sue braccia e devo ammettere che non c'è posto migliore. Prima della fine del film mi addormentai tra dolci carezze,ma venni svegliata dal suono di un campanello. Megan andò ad aprire e si trovò davanti Daniel che le porse un mazzo di rose e un invito a cena. Speravo non accettasse,anche perchè non mi andava di rimanere da sola un'altra serata,e invece sfortunatamente lei accettò,ringraziandolo con un bacio a stampo. -Che cariiiino,non trovi? -Un po' banale,non trovi? -Perchè sei così acida? -Perchè volevo stare IO con te,stasera. -Scusa,prometto che mi farò perdonare. -Ok. Con malavoglia,lasciai uscire la mia piccola e io rimasi a casa dinuovo.Da sola. Mi annoiavo a morte,per tv non c'era nulla di già visto o di interessante,perciò,decisi di chiamare Michael. -Sono Hayley,ti và di uscire? -Ma guarda un po',Non avrei mai pensato a una tua telefonata. -Esci o no? -Si,dove ci incontriamo? -Davanti al chiosco dei gelati. -Bene,non vedo l'ora! Arrivai e lo vidi pronto ad aspettarmi,lo salutai gentilmente e gli feci un sorriso un po' forzato. -Dove ti porto bellissima? -In un luogo tranquillo,scegli tu. -Tranquillo?Non è che poi mi violenti? Lo guardai con faccia perplessa,se non scioccata. -Si,ti salterò addosso! Noi donne amiamo violentare gli uomini... -Hmmm...aggressiva,mi piace! Questo è esaurito! Arrivammo davanti ad una panchina posto davanti ad un piccolo bar,ci sedemmo e iniziammo a chiacchierare,gli parlai dei miei interessi e lui dei suoi. Scoprimmo di avere una cosa che ci accomuna,entrambi adoriamo la patata. Trovò la mia bisessualità intrigante,e mi propose una cosa a tre,io lui e Megan. La mia faccia stavolta era più che sconvolta.Perchè i maschi devono proporre sempre e dico sempre,una cosa a tre a una ragazza bisessuale!? -Senti,quante canne ti sei sparato prima di venire? -Nessuna,perchè? -Come ti salta in mente che io accetti di venire a letto con te?Epoi non permetto a nessuno di toccare la mia migliore amica!Nessuno,chiaro? -Ok,tranquilla,posso anche restare a guardarvi. Dopo quella frase,mi incazzai,fu' la goccia che fece traboccare il vaso,era stupita della stupidità di quell'essere. Il testosterone gli aveva dato alla testa. Tornai a casa,ero amareggiata,anche se poco dopo scoppiai a ridere come una scema. Immaginavo la reazione di Megan,e per scoprire che avrebbe detto a riguardo,la chiamai. Le raccontai tutto,per filo e per segno,e lei come me,scoppiò a ridere. Daniel era ancora con lei,e per fortuna lui era quello sano di mente.Tanto i malati mentali,o maschi o femmine che siano,tutti io me li devo prendere. Sarò sfigata. Anche questa serata era stata piuttosto deludente per me,a quanto pare avevo ragione sui maschi.Bè,vorrà dire che era ora di darsi da fare col gentil sesso,e la serata successiva,mi diedi da fare.

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** 'UN PIACEVOLE INCONTRO' ***


Megan,passava le sue giornate con Daniel,ed era ora che anche io trovassi qualcuno con cui divertirmi. Una sera,decisi di visitare il locale vicino al molo.Mi preparai e andai a rimorchiare. Sfortunatamente avevano tutte l'aria di essere etero,perciò rimasi in un angolino a bere ed osservare. Stavo quasi per alzare i tacchi,quando sentì una voce che mi chiese di restare. Era una ragazza bella,alta,magra,mora e veramente attraente.Pensavo che forse Dio avesse ascoltato le mie preghiere.Le feci cenno di uscire dal locale,e una volta fuori ci presentammo. -Piacere Tess. -Piacere mio,Hayley. -Sei l'unica ragazza che mi ha davvero colpita,là dentro. -Forse,perchè le altre sono tutte etero? -Forse perchè ho gusti ben diversi. -E che gusti hai? -Fammi provare,poi ti dico. Si avvicinò a me,toccandomi la sotto.Mi fece subito capire che intenzioni aveva. Immediatamente ci ritrovammo nella mia stanza,lei nuda sopra di me e io nuda sotto di lei. -Questa è la mia serata fortunata. Finalmente avevo trovato qualcuno,con cui condividere le mie passioni.L'estate si faceva sempre più interessante. -Hai un gusto che mi piace molto. -Ora fai assaggiare anche me. Mi misi sopra di lei,e arrivai giù,fino alla sua zona più intima. Mi misi al lavoro e in poco tempo,la feci eccitare talmente tanto,che la scopata durò all'incirca mezz'ora. Poco ma buono. -Sei brava Hayley. -Anche tu,non te la cavi per niente male.Tess. Ci rivestimmo e andammo a stenderci sul divano,scegliendo un film da vedere. -Ti va dello yogurt gelato? -Volentieri. -E' il preferito della mia migliore amica,lei ne mangia a quantali,è davvero una golosona,per quanto mangia dovrebbe essere una balena e invece ha un fisico da mozzare il fiato. -Avete un buon rapporto. -Si,la conosco da quand'ero piccola,alle elementari fu' la prima con cui feci amicizia,era la bambina più dolce e più bella.Credo che di lei mi colpì quel suo sguardo innocente che ha tutt'ora.Inoltre il suo sorriso è una delle meraviglie del mondo,credo che non ci sia cosa più bella. -La smetti di elogiare la tua migliore amica?Sono venuta qui per stare con te e non per sentir parlare di lei. -Ehmm....scusa. L'atmosfera si era fatta un po' imbarazzante e per sdrammatizzare,la presi e la baciai. Dopo due secondi ci ritrovammo dinuovo a fare sesso,questa volta sul divano. Si stava facendo tardi e Megan tornò dal suo appuntamento con Daniel. Per fortuna io e Tess riuscimmo ad infilarci i vestiti prima che ci beccasse mezze nude. -Amoooore,sono a casa. -Amore? -Si,lei mi chiama così,a volte. -Ehi...Un momento.... Megan e Tess rimasero due minuti a fissarsi,pensavo che fossero impazzite. -Tess! -Meg! -Eh? Le due,si abbracciarono sorridendo,a quanto pare si conoscevano. -Vi conoscete? -Siamo cugine. -Cu...Cugine? -Si! Oddio,mi ero appena scopata la cugina della mia migliore amica,ero imbarazzatissima. -Allora è lei l'amica di cui mi parlavi,poco fa. -Uuuh,avete parlato di me.Interessante,che ha detto? -Non ha fatto altro che raccontarmi di quanto tu sia fantastica e dolce e bla bla bla. -Hahahaha che amore la mia Hayley. Che imbarazzo... La serata procedette,tra yogurt gelato,chiacchierate sulle ultime avventure di Tess e Megan,per poi finire su quanto io sia brava a leccarla. Dettaglio inmancabile suppongo. La faccia di Megan era arrossita,come se stessero parlando di lei. A me non restava altro che starmene zitta,facendo finta di nulla. -Ragazze,io vi lascio parlare,me ne vado a dormire. -Notte amore. -Notte zuccherino. Menomale che tra le coperte non sentivo che avevano da raccontarsi quelle due,l'idea di sentirmi dinuovo al centro dell'attenzione mi spaventava. Si fece notte fonda e mi addormentai tra le braccia di Morfeo. Al mio risveglio,Tess era dinuovo qui. -Ciao. -Buongiorno. -Scusa ma che ci fai ancora qui? -Sono rimasta a parlare tutta la notte con Megan.Ho scoperto delle cose interessanti su di te. Oh merda! Che le avrà detto? -Ad esempio? -Che da piccola,ti piaceva esser chiamata Joe. Oh cielo. -Chi è Joe? -Nessuno. -E' il suo vecchio peluche,non si staccava mai da lui,se lo portava anche a scuola. Intervenne Megan che si era appena svegliata. -Hahahahaah che cosa dolce. -Megaaaan!! -Amavi quell'orsetto più di me,sai che ero gelosa? -Di Joe? -Si,avevo paura che tu mi lasciassi sola,per lui. Era una cosa incredibilmente sciocca,ma da piccoli possono venire questi pensieri,e io trovo la cosa irresistibile. -Nessun peluche vale quanto te. -Oooooh,ti voglio bene Hayley. -Anch'io piccola. Ci abbracciammo,e feci caso che Tess aveva una faccia incredula. -Voi siete pazze.Di mia cugina già lo sapevo ma Hayley...anche tu? -Che c'è? E' il nostro momento di tenerezza. Alla fine scoppiammo tutte a ridere,e per il resto della giornata,restammo insieme in spiaggia. Dopo qualche ora arrivò anche Daniel,che fece una proposta a Megan. -Ciao bellissima.Vuoi diventare la mia ragazza? -Che dolce! Si. Perchè io lo trovavo disgustoso? -Sono una bella coppia,non trovi? -No. -Gelosa? -NO. -Sicura? -No!Cioè volevo dire si. -Tranquilla,non lo dico a nessuno. Non so di che stesse blaterando,ero felice per la mia migliore amica,ed ero contenta per loro. A Tess venne l'idea di fare una specie di appuntamento a quattro,e quindi decidemmo di andare a cena,una cena a lume di candela. Ci vestimmo in modo elegante,perchè il ristorante è di lusso e Megan mi costrinse in tutti i modi.Misi un vestito scollato e un paio di stivali borchiati.Assolutamente niente tacchi! Megan invece si mise in tiro come al suo solito,vestito blu attillante,tacchi neri e giacchetto abbinato.Era stupenda. -Wow. Rimasi a bocca aperta per la sua incredibile bellezza. -Ti piace? -Sei fantastica. -Allora possiamo anche andare. Raggiungemmo Daniel e Tess che attendevano davanti all'entrata del ristorante. Daniel aveva con sè un mazzo di rose,che porse alla sua nuova ragazza. Mentre Tess appena mi vide,mi diede un bella palpata al sedere,lei si che aveva classe! Ci sedemmo,io davanti Tess e Megan davanti Daniel. Ordinammo,e mentre aspettavamo,Daniel scambiava orribili parole a Meg. -Sei bellissima stasera amore.Mi sento fortunato ad averti. -Ma che cazzo?! Lei è sempre bellissima!Non solo stasera,e tu sei fortunato!Sai perchè? Perchè c'è chi farebbe follie per lei!Quindi ti consiglio di trattarla bene o sei morto!Intesi? Rimase muto e spaventato,Megan incredula e Tess se la rideva. Mi resi conto che forse avevo esagerato,e me ne uscì a prendere una boccata d'aria.Tess mi seguì. -Non so se oggi hai capito la mia domanda,quindi te la ripeto.Sei gelosa? -No!E' che non voglio rivederla star male per un cretino,l'è già successo,ed è stato orribile. -Lo so,ne abbiamo parlato,e scommetto che la misteriosa persona che lo ha pestato,non si chiami Hayley,giusto? -Come lo hai capito? -Ah,non lo so,tu che dici? -Non dirlo a Megan,ti prego. -Tranquilla.Voglio solo esser sicura che non hai nessuna per la testa. -Perchè? -Perchè ora ti faccio io una prosta.Vuoi essere la mia ragazza? -Cosa?Mi prendi in giro? -No,mi piaci,sia di aspetto fisico che di carattere,sei tosta ma nascondi un cuore immenso,e con Megan mostri la tua dolcezza,mentre con gli altri sei fredda e indifferente.Forse hai paura di farti vedere per come sei realmente,o forse hai solamente paura di soffrire.Dinuovo. Dalle sue parole capì che Megan le aveva raccontato dei miei problemi.La cosa mi infastidiva parecchio,ma poi mi resi conto che di Tess ci si può fidare,è una brava ragazza oltre a esser brava a letto,quindi valutai attentamente la sua offerta e accettai. Rientrammo e dopo esserci sedute,Tess diede la notizia agli altri. -Oggi festeggiamo due belle coppiette. -Due? -Già,perchè ho appena chiesto a Hayley di diventare mia,e ha accettato. -Ah...Wow,bene. Tess mi baciò davanti a tutti e mentre il cameriere ci portò la cena,notai che fece una faccia come per dire ( sto avendo un orgasmo ). La cena fu' più che abbondante e per digerire ci voleva proprio una notte di sesso. Presi la mia ragazza e la portai in camera. Megan invece andò con Daniel nell'altra. Mi sentivo bene con Tess,era l'unica che era riuscita a capirmi in così poco tempo. Forse lei è quella giusta.

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** 'UN NUOVO ARRIVATO' ***


L'estate stava giungendo al termine,e così era ora di tornare al nostro piccolo appartamento. Io ero felice di risvegliarmi nel mio letto comodo,e invece Megan era quasi disperata perchè sarebbe stata lontano dal suo Daniel. Poco prima di partire si scambiarono l'ultimo bacio,mentre io salutai a dovere la mia Tess. La scopai poco prima di partire... -Mi mancherai cucciolo. -Anche tu amore! -Se ti becco a scoparti altre ragazze ti cucio la figa.Intese? -Lo stesso vale per te. Queste furono le ultime paroòe che ci scambiammo prima della partenza. Mentre eravamo in viaggio,Megan si faceva paranoie assurde. -Hayley,ma se ora che staremo a 100km di distanza mi tradisce con un'altra? -Lo ammazzo. -E se si innamora di un'altra? -Lo ammazzo. -E se mi lascia fra pochi giorni? -Lo ammazzo. -Hai ragione...non lo farà. Smise di farsi le sue pippe mentali e si addormentò nel sedile del passeggero. All'arrivo,portammo tutte le valigie dentro,facendo uno sforzo immenso,a causa delle scali. E dopo un colpo della strega,sistemammo tutto e ci stendemmo sul nostro lettone. -Dinuovo a casa! -Questo posto è mancato anche a me. In 3 mesi l'appartamento si era riempito di polvere,faceva schifo ed era ora di dare una pulita. Aspirapolvere,scopa,paletta,spry anti-polvere,stracci e su col lavoro. Mi sembrava di non aver mai sgobbato tanto in vita mia,la casa era più sporca di una discarica.Sembrava che a viverci non fossero due ragazze ma due ragazzi. Dopo aver passato tutta la giornata a pulire,andai a riposarmi,dormendo qualche ora. Intanto Megan parlò ore a telefono con Daniel. Ad un tratto mi svegliò Megan,che preoccupata mi disse di aver sentito dei rumori strani. -Oddio,ci sono i ladri in casa. -Ma non dire sciocchezze,sarà un topo. -Un cosaaa?? -Fifona! Andai a controllare,ed effettivamente c'era un animaletto dentro casa. -Guarda che bello!Cucciolo vieni qua! Era un micetto,carino e coccoloso.Stava giocando con i lacci delle mie scarpe,e aveva ribaltato qualche oggetto sparso. -Come sarà entrato? -La finestra.Avevamo dimenticato la finestra semi-aperta. -Che bello!Lo teniamo? -Sarà sicuramente di qualcuno,non possiamo tenercelo. -Uffa. Megan fece il broncio come un bambino che non ottiene ciò che vuole.Ma a malincuore era giusto restituirlo al suo proprietario. Andammo da tutti i vicini a chiedere se fosse loro questo bel micetto,ma nessuno diceva di averlo mai visto. Solo una signora anziana disse che molto probabilmente era un randagio. Una gatta poco tempo fa aveva partorito dei cuccioli,e lui poteva essere uno dei suoi. -Non ha un padrone,lo teniamo vero??? -E' un impegno,tenere un'animale. -Non importa,ci epnserò io,gli darà la pappa,gli cambierò la lettiera,gli farò il bagnetto quando sarà sporco e lo riempirò di coccole. Lo disse con una voce così tenera che era impossibile non cedere. -Ok,lo teniamo. -Siii! Urlò forte e mi abbracciò. Il piccolo micetto,gironzolava per tutta la casa miagolando.Emanava un verso dolcissimo,che lo rendeva ancora più irresistibile. Pelo morbido e liscio,di colore bianco,e occhietti da furbetto.Queste sono le cose che lo caratterizzavano. -Ma che ha da miagolare questo gatto? -Credo abbia fame.Vado nel negozio all'angolo e gli compro qualcosa.Tu prenditi cura di lui. Mentre aspettavo il ritorno di Megan,presi fra le mie braccia,il nuovo arrivato in famiglia. Non si capiva se era maschio o femmina,così pensai a un nome unisex. Il problema è che non me ne veniva in mente uno decente,così con l'aiuto di Megan,pensammo ad ogni tipo di nome. Lei tornò in casa con una quantità industriale di cibo per gatti,in più tra lettiera e croccantini,comprò anche qualche giochetto per il gattino. -Hey Meg,che nome gli diamo? -Kitty? -Nah,mi ricorda Hello Kitty. -Fluffy? -Il tuo cane si chiamava così,e io odiavo quel cane.Mi pisciava sempre sulla gamba.Mi aveva preso per un cesso. -Marcava il territorio,voleva farti sua. -Voleva farmi puzzare di piscio. -Hahaha,allora.....fiocco di neve? -E' scontato,e poi sembra il gatto di Stewart Little. -Te che hai in mente? -Pussy? -Apparte la figa... -No...intendevo,come nome. -E' da femmina,se poi è maschio? -Puss? -E' buffo! -Appunto.Come lui.O lei. -D'accordo. Il nome era piuttosto strano,ma sembrava piacere anche al gattino che quando veniva chiamato,si girava e veniva a strofinarsi sulle gambe. -Mi sono innamorata,è stupendo! -Ma non hai mai visto un gatto? -Si,ma lui è il più carino! Trai due,non si capiva chi fosse più dolce.Ero felice di avere la compagnia di due amori come loro. Ogni notte che passava,Puss veniva a dormire tra di noi,proprio al centro.Le sue fusa facevano tenerezza,e al mattino,era solito leccare il viso per dare il buongiorno. -Sembriamo una coppia sposata con un figlio,vero? -Chi delle due ha partorito in gatto? -Come non detto. In effetti,presentammo a tutti i nostri amici il piccolo Puss,che sembrava la star di ogni situazione.Metteva allegria e il suo musetto dolce era impossibile da non amare.

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** 'SHE LOVES ME' ***


Puss,si era ormai integrato nella famiglia,e stava crescendo a vista d'occhio.In qualche mese era diventato un grassone come Garfield.Mangiava più di me e Megan messe insieme. Io,continuavo la mia vita da ragazza impegnata,passando le giornate a mandare sms provocanti a Tess,Megan invece,passava le giornate stando ore a telefono con ehmm...come si chiama? Ah già...Daniel.Era la solita routine quotidiana,ma un giorno arrivò una sorpresa. Megan,ha il dono di essere una pianista formidabile,e anni fa mise alcuni suoi video musicali su internet.Un giorno le arrivò una mail,da un certo produttore,era rimasto colpito dal suo talento e voleva averla come ospite,nel suo gruppo di piccoli artisti. Megan,non era convinta,pensava di non essere all'altezza,ma una sua cara amica,la convinse,facendole notare il suo grande talento. Ero più che felice per lei,il suo sogno di entrare nel mondo della musica si stava realizzando,era un'ottima opportunità. Peccato che il mio entusiasmo fu' subito stroncato da una notizia che mi lasciò l'amaro in bocca. Megan si sarebbe dovuta trasferire momentaneamente,dall'altra parte del paese. Sarebbero stati 200km di distanza,e io non potevo accompagnarla. Appena Meg sentì la notizia,pensò di abbandonare l'idea,pur di non lasciarmi,ma non potevo essere egoista e poi anche da sola me la sarei cavata alla grande. E così ebbe inizio il mio lungo periodo di agonia e depressione. Megan partì una domenica mattina,salì su un autobus che l'avrebbe portata a destinazione,ma senza prima avermi salutata a dovere. -Vieni qui. -Mi mancherai. -Non sarà per sempre.E poi anche tu mi mancherai. -Pensami qualche volta. -Ti penso sempre,nonostante viviamo insieme,non smetterò di certo ora che avremmo 200 km a separarci. -Non ricordarmelo. -Ci sentiremo sempre,e poi hai Puss con te.Mi raccomando abbi cura di lui. -D'accordo.Divertiti piccola. L'abbracciai un'ultima volta,stringendola a me,come se non volessi più lasciarla.Non ero abituata a stare senza di lei,ormai era come qualcosa di indispensabile,come qualcosa senza la quale non puoi vivere.Lei è la mia piccola,e sapevo che mi sarebbe mancata. Con tristezza la lasciai andare,non poteva sprecare un'opportunità come questa,tutti hanno il dirito di conoscere il suo talento.. Dopo averla salutata,me ne tornai in casa,presi Puss e lo abbracciai. -Piccolo,la mamma se n'è andata.Ora ti prenderai tu cura di me vero? Stavo dando i numeri,lo so. Passai tutto il giorno a rimpinzarmi di pop corn,guardando tutti i film preferiti di Megan.Di solito amo guardarli,ma senza di lei,è tutt'altra cosa. Presa da una noia incredibile,decisi di telefonare a Tess,almeno mi avrebbe fatta distrarre. -Hey Tess. -Ciao. -Che saluto freddo. -Scusa,sto mangiando,che c'è amore? -Megan è partita,sai,per quella roba sulla musica ecc... -E ti senti sola vero? -Già. -Ok,ho capito,prendo qualche cosa e arrivo. Wow quella ragazza mi legge in testa. Dopo circa tre ore passate ad aspettarla,Tess arrivò. -Hai intenzione di trasferirti da me? -Perchè? -Cos'è tutta quella roba? -Megan starà via per un mese,dovrò pur curare il mio aspetto fisico,non potevo mica portare una tuta e un pigiama. -Si vede che siete parenti. Aiutai Tess coi bagagli,e dopo averle preparato una deliziosa cena ( non è vero,ordinammo una pizza ) la portai in camera. -Penso che non sentirò poi così tanto la sua mancanza. -Ah davvero? -Con te qui,no. -Cos'è questa dolcezza? -Non posso essere dolce? -Scusa ma ero abituata alla stronza e fredda Hayley. -Hm... e quale preferisci? -Quella che parla poco e produce molto. -Ok,ricevuto. Tralasciando le parole,mi fiondai su di lei,toccando il suo corpo caldo.Tess era l'unica oltre a Megan a farmi stare davvero bene.Spesso mi fermavo a fissare i suoi occhi,e ci rivedevo dentro la semplicità,quella semplicità che ti basta ad essere felice. Volevo davvero innamorarmi dinuovo,e Tess era la persona giusta. Era diversa dalle altre con cui sono stata a letto,a parte il fatto che è insaziabile,ma i suoi baci mi lasciano un brivido dentro. Forse mi stavo innamorando. La prima settimana con lei fu' il massimo,la portai al luna park,e ci divertimmo come bambine. -Io voglio il zucchero filato. -Che schifo,quella roba è come colla. -Una colla dolce. -Mah,contenta tu. Le comprai la colla dolce,per farla felice,poi ci dirigemmo a fare svariati giochi,come per esempio il tiro al bersaglio. -Ah,in questo,non mi batte nessuno! Iniziai a colpire i birilli che erano posizionati in cima a una barra che si muoveva avanti e indietro,riuscì a colpirne 8 su 10,che brava eh! -Scommetti che riesco a batterti? -Pff,si certo! -Ok.Se ti batto,ti mangi il zucchero filato con me. -Bleah,e se non mi batti? -Beh,non c'è bisogno di pensarci,ti batterò. Iniziò il gioco,e Tess buttò giù in poco tempo,tutti i birilli. -Visto? -Come...Come hai fatto? -Un campione non rivela mai i suoi segreti.A proposito,mangia un po' di colla. -Ok,ne prendo un pezzo. -Tutto. -Vuoi vedermi vomitare questa roba? -Eddai,fai la brava bambina.Perdente... -Stronza. Finì fino all'ultimo pezzo,quella orribile schifezza.Credo che mi venne la nausea,per tutto il giorno. In seguito,salimmo sulle montagne russe. -Ooooh che figata! -Non sei mai salita sulle montagne russe? -Si,ma mi eccitano. -Che cosa??? -Si,è emozionante. -Sono gelosa. -Hahaha,su forza,sediamoci. Il giro iniziò,allaciate le cinture,partimmo. -Che figata,sembra Final Destination 3. -Non è quel film dove muoiono tutti,sulle giostre? -Si,inizialmente,ma poi si scopre che è una visione e che.. -Ok,se mi interesserà il film,me lo vedrò in dvd,ora zitta. -Antipatica. Il percorso era piuttosto lungo,tra giri a testa in giù,stavo per vomitare lo zucchero filato di prima.Mannaggia a Tess. Quando scendemmo,stavo per morie,mi girava tutto,e per poco non vomitavo. -Tutto ok? -No!Vaffanculo a quel dannato zuccherooooo! -Hahahaahah,io mi sono divertita,lo rifacciamo? -Fottiti! -Da sola? -Andiamo in bagno. Facemmo una piccola sosta,per rilassare i nervi,una volta uscite,sembrava avessimo fatto altri cento giri sulle montagne russe. -Ora che si fa? -C'è la casa degli orrori. -Fico. Entrammo dentro,c'erano ragnatele finte,luci spettrali e specchi,messi per confonderci. Ogni tanto si sentivano urla stile film horror. -Pff,questo non fa paura a nessuno. Ad un trato spuntava qualche robot mostruoso,o qualche animatore.Era banale,e non faceva paura. Mentre camminavamo per un corridoio con delle stradine alternative,mi resi conto di esser rimasta sola. -Tess?Dove sei?Tess?? Chiamai il suo nome invano,pensavo si fosse smarrita in quel corridoio buio pesto. Iniziavo a preoccuparmi.All'improvviso qualcuno mi saltò sulle spalle. -AAAAAAAAAAAAAAAH! Lasciami,brutto maniaco! Iniziai ad agitarmi,cadendo a terra. -Cogliona,sono io. -Ma che cazzo?Vuoi farmi crepare? -Visto che non avevi paura e ti stavi annoiando,te l'ho fatta venire io. -Prima o poi ti uccido.Te lo prometto. All'uscita,ancora con il cuore in gola,per lo spavento,decidemmo di andare a cenare al Mc. E dopo un'abbuffata che mi avrà fatto metter su all'incirca 10kg,andai a smaltire il tutto a casa. Mentre ci coccolavamo nel letto,Tess mi disse: -Ti amo. Una strana sensazione avvolse il mio corpo.Nessuno mi aveva mai detto quelle parole,a parte Megan,ma stavolta avevano un significato diverso.Lei mi amava davvero. -Ti amo anche io.

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** 'COME CAPISCI CHE AMI QUALCUNO?' ***


-Buongiorno amore. Amavo quella parola,mi faceva sentire importante,Tess mi faceva sentire importante. -Giorno,che fai già sveglia? -Sto cercando di chiamare Megan. -E' qualche giorno che non la sento,poi passamela. -Ha risposto. -Mettila in vivavoce. -Hey cuginetta,che combini? -Ho sonno,mal di testa e tanto sonno. -Come va la tua carriera? -Direi bene.Tu invece,che mi racconti? -Sono qui a tener compagnia alla tua amichetta,si sentiva sola. -Ah,c'è Hayley? -Si. -Ciao,piccola! -Amore! Mi manchi,come stai? -Bene,però ho voglia di riabbracciarti. Tess passò in secondo piano,e ora la conversazione era tra me e Megan. -Quando torni? -Fra due settimane,tieni duro. -Mi pensi ogni tanto? -Sempre. -Amore mio! -Ehm..ehm... Tess diede due colpi di tosse e mi guardò con sguardo irritato,penso fosse gelosa.Ora,potevo chiamare solo lei amore. -Appena torni,festeggiamo! -Pensi sempre alle feste tu. -Non è vero. -Anche alla patata. Intervenne Tess,con un sorrisetto sulle labbra. -Ora ti saluto,devo prepararmi che esco.A presto,saluta Tess. Finito di parlare con lei,Tess iniziò a fare l'offesa. -Che vogliamo fare oggi? -Non lo so. -Che vuoi fare? Coccole? -No,non mi và. -Sei sicura di stare bene? -Mai stata meglio. Il suo tono di voce faceva capire che qualcosa la irritava,ma non capivo cosa. -C'è qualcosa che non và? -Secondo te? -Non lo so,dimmelo tu. -Non ci arrivi? -Eh? -Ma ti senti,quando parli con Megan? -Che vuoi dire? -La voce tenera che le fai,il sorriso che ti esce non appena senti il suo nome,il modo in cui la chiami. -Le voglio bene,che c'è di male? -C'è di male che sono io la tua ragazza!Con me non sei così,non hai quello sguardo che hai quando senti il suo nome. -Tu sei paranoica. -No,ti sbagli,sono solo realistica. -Smettila,io amo te. -Lo stai dimostrando bene. Andò in camera e in poco tempo uscì con tutta la sua roba. -Dove stai andando? -Me ne torno a casa mia. -Cosa?? -Cerca di riflettere durante la mia assenza. La lasciai andare,il suo comportamento era infantile,non aveva senso,la sua gelosia mi irritava,non poteva essere gelosa della mia migliore amica. Speravo che con il tempo,Tess capisse che aveva sbagliato,aspettavo che mi cercasse per chiedermi scusa e invece,niente. Sembrava mi avesse dimenticata,in realtà penso fosse ancora incazzata. Pensai di cercarla io,ma il mio orgoglio me lo impediva. Non ero io ad aver sbagliato,perchè avrei dovuto fare il primo passo? Ciò spettava a lei. Intanto,mi ritrovai dinuovo sola con Puss,quell'animaletto è l'unico che c'era sempre,anche perchè non credo abbia avuto altri posti dove andare. Tornò la solitudine e la noia,e dovevo trovare qualcosa da fare. Decisi di chiamare Jane. Non so perchè scelsi lei,forse per il suo fondoschiena da urlo. -Ciao,sono Hayley,come stai? -Quanto tempo! Già,dopo le minacce della sorella, per essermela scopata,avevo una leggera paura di farmi vedere in giro con Jane. -Che ne dici di fare un salto da me? -Arrivo! Appena mi vide,mi abbracciò forte. -Mi sei mancata scema! -Anche tu. -Allora,che novità hai? -Di Megan,lo sai,per il resto...mi sono impegnata con una... -E chi è? -Tess,la cugina di Megan. -E' figa? -Parecchio,solo che è troppo gelosa. -Mi sembra normale. -Ma di Megan! Ti rendi conto? Della cugina! -Avrà le sue ragioni. -Siamo migliori amiche e lo sa,non può comportarsi come una bambina. -Lei ti ama? -Si. -Hmm...e tu? Tu l'ami? -...Si. -Ci hai messo più di 3 secondi per rispondere. -E allora? -Non credo che tu sappia realmente ciò che provi per lei. -Io sono innamorata di lei,mi fa stare bene,come nessun'altro a parte Meg.Provo delle strane sensazioni con lei. -Forse,perchè nessuno ti ha mai amata prima.Non in questo senso. -Può essere,ma...come capisci quando ami qualcuno? -Non lo capisci.Lo senti e basta. -Come? -Ognuno ha i suoi modi e i suoi tempi. -Tu come hai capito di amare? -Dici quando ero convinta di amare te? -No,dico in generale. -E' difficile distinguere le infatuazioni dal vero amore.Ma quando arriva lo senti.Bisogna solo trovare la persona giusta. -Da quando fai la psicologa? -Non da molto,comunque fanno cento euro. -Caruccia. -Sai,la cotta per te non mi è ancora passata. La cosa,mi piaceva assai. -Interessante. -Che ne dici? -Cosa? -Immagina...puoi. -Hahahaah scema,vieni qui. Mi avvicinai a lei,cercando di bacirla,ma mi respinse. -Che cazzo fai? -E tu saresti innamorata? -Ah. -Ecco,ora fanno 200 euro. Cercò di provocarmi,con l'intenzione di farmi capire che non ero realmente innamorata,e ci riuscì. Allora,ciò che provavo era solo la conseguenza di una cotta.Wow,non osavo immaginare come sarebbe stato amare. Già era difficile così. -Se l'amavi non avresti ceduto. -Già,forse non so amare. -Non sai esser fedele,è questo il tuo problema.Muori subito,dietro a un bel culetto. -Il tuo è più che bello. -Ho notato che è di tuo gradimento. -Quindi,non è vero che sei ancora presa da me? -Perchè me lo chiedi? -Mi interessa. -Hayley,sei impegnata,ricordatelo ogni tanto. -E' solo una semplice domanda,non voglio provarci. -Ah no? Beh comunque,sei bellissima,sei simpatica e divertente e sei una delle mie migliori amiche,mi piaci ma dopo ciò che è successo,penso sia meglio evitare,non voglio essere l'ennesima ragazza a cui metti le corna. -Non lo farei. -Come se non ti conoscessi. -Beh,poi dipende. La nostra conversazione fu interrotta dallo squillo del mio cellulare. -Meg? -Ciaoooo! Che fai? -Sono qui con Jane. -Hayley,fai la brava. Ma perchè nessuno si fida di me?? -Tranquilla,non tradirei mai Tess. Mi sentivo falsa a dire quelle parole,e anche Jane mi fissò,dalla sua faccia avevo capito ciò che intendeva dirmi. -Ho saputo che Tess è tornata a casa,cos'è successo? -Nulla,aveva voglia di cambiare aria per un po'. -Non combinare casini,ti meno per lei. -Ti ho detto di stare tranquilla,è solo troppo gelosa. -Ti ama. -Lo so. Mi sentivo in colpa ogni volta che ripensavo al fatto che lei mi amava davvero,e io invece le mentivo.Ma non potevo ora,uscirmene fuori,dicendole che mi sbagliavo,che ho capito che era solo una cotta,le avrei fatto male,troppo male,e non se lo meritava. Decisi di non dirle più quelle due paroline,ma di continuare ad essere dolce con lei,per non farla preoccupare inutilmente,io volevo lei,solo lei,e amore o non amore,non l'avrei lasciata per nesun motivo.

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** 'DI NUOVO INSIEME' ***


I giorni trascorrevano in silenzio,uno dopo l'altro,uno esattamente uguale all'altro. Tess non mi cercava e io ero troppo orgogliosa per farlo. Megan era impegnata e soprattutto era distante,troppo distante per farmi tornare il sorriso. Già,ero triste,mi mancava,non so esattamente cosa o chi,ma mi mancava. Nemmeno quel piccolo animaletto era in grado di tirarmi su di morale,con le sue dolci fusa. Avevo bisogno di lei,avevo bisogno di Megan. Mancava ormai una settimana al suo ritorno,ma non credo che sarei riuscita ad attendere ancora.Così decisi di percorrere centinaia di chilometri,solo per rivederla, il prima possibile. Lasciai Puss nelle mani di Jane,e partì. Il viaggio era lungo,noioso...e spesso guardavo il contachilometri.Mi sembrava di star percorrendo il giro del mondo. Per fortuna dopo 5 lunghe ore trascorse in macchina,arrivai davanti all'albergo in cui alloggiava Megan. Scesi in fretta dalla macchina e mi diressi alla reception. -Mi scusi,sto cercando Megan Wilson,mi potrebbe dire il numero della stanza in cui alloggia? -Se vuole la chiamo. -No,le sto facendo una sorpresa,lei non sa che mi trovo qui. -La stanza è la 208. -Ok,grazie mille! Mi affrettai a prendere l'ascensore,e in pochi minuti mi ritrovai davanti alla sua porta. Di colpo mi bloccai,pensai che forse non era un buona idea,che forse l'avrei disturbata. Era da scemi,sono la sua migliore amica,come potrebbe non esser felice di vedermi? Così mi feci coraggio e bussai,una due,più volte,ma sembrava non esserci. Decisi di aspettarla,non avevo intenzione di chiamarla,doveva essere una vera sorpresa,e anche se mi costò due ore seduta ad aspettare davanti alla sua porta,ne valse la pena. Stavo quasi per addormentarmi,quando sentì la sua voce. -Hayley!!! -Finalmente. -Che ci fai qui?! -Beh...Sorpresaaaa! Mi abbracciò come è solita fare,uno di quegli abbracci che ti tolgono il respiro e ti lasciano un brivido dentro. -Dinuovo insieme. -Quant'è bello rivederti. Entrai con lei nella stanza,ci buttammo sul letto e iniziammo a parlare di tutto ciò che ci passava per la testa. Lei mi disse di come il suo rapporto con Daniel stava peggiorando,lui faceva il distaccato e lei mi disse che iniziava a stancarsi. Io le raccontai di Tess,tralasciando la gelosia da parte sua,non volevo che Megan ci restasse male e pensasse di essere la causa dei miei litigi con lei. -Mi dispiace,se vuoi le parlo io. -No è meglio di no,se non mi cerca,è perchè non vuole sentirmi. -O forse perchè aspetta una mossa da parte tua. -Che dovrei fare?E' lei quella che ha sbagliato! -Ma qual'è il problema,cos'è successo esattamente? -Mi ha fatto una scenata di gelosia,una scenata insensata! -Lei ti ama,e diventa così quando tiene a qualcuno.Dovresti cercarla e farle capire che ami solo lei. -Già...dovrei. -Beh,ora che sei qui devo assolutamente portarti a fare un giro della città.Su alzati che andiamo. Decidemmo di prendere un taxi,con la mia macchina ci saremmo perse. Inizialmente andammo al parco,sembrava quasi il Central Park di New York,è immenso. Ci stendemmo sul prato,l'odore dei fiori e dell'erba,le risate dei bambini e il sole sulle spalle,il paradiso,in poche parole. -Che relax vero? -Preferirei dormire qua che in albergo. -Hai impegni questi giorni? -Domani ho un'esibizione a teatro e poi sabato,per il resto sono libera. -Bene,perchè ho intenzione di rimanere con te,se mi vuoi. -Certo che ti voglio. Rimanemmo a rilassarci per qualche ora,poi la fame si fece sentire,così andammo al Mc. Dopo uno spuntino,ci dirigemmo in cima a una torre. -Cazzo,quant'è alto? -Parecchio Somigliava alla torre degli asinelli,solo molto più alta. -Ricordami perchè siamo venute fin quassù. -Non avevamo un cazzo da fare. -Mi sono appena ricordata che soffro di vertigini. -Scendiamo? -Assolutamente. -Ti prego non facciamolo mai più. Dopo quella brutta esperienza che mi aveva fatto perdere tre anni di vita,tornammo in taxi verso l'albergo. Presi dalla mia auto i miei bagagli,ed entrammo in stanza. Durante la sera ci stendemmo sul letto a guardarci un film in tv. -Mi erano mancate queste serate. -Sembra passata una vita. -Ti prego,non lasciarmi più. -Non ti ho lasciata,non lo farei mai.Non posso vivere senza di te. -Overdose di dolcezza. -Almeno io sono dolce. -Vieni qua dolcezza. La tirai verso di me,ritrovandomela proprio sopra. Ci fissammo a lungo negli occhi,senza dire nulla. Poi scoppiò a ridere. -Sai che sei più morbida di quanto ricordassi? -Ho messo su del lardo,ti piace? -Ma dove?Hai sempre un fisico da urlo. -Si perchè quando mi spoglio la gente urla di paura. -Smettila scema,quella ingrassata sono io. -Si in testa. -Guarda! Si alzò la maglietta,facendomi vedere la sua pancia piatta. -Hai ragione,sembri incinta,che hai combinato? -Sono ingrassata così tanto? -Tu sei paranoica! Le diedi una botta col cuscino,scatenando una guerra. Giocammo come bambine e i cuscini pieni di piume volarono a destra e sinistra. Stavamo combinando un casino,quando sentimmo il telefono di Megan squillare. -E' Tess. Quando sentì il suo nome,mi venne un nodo alla gola. -Hey,dimmi. Megan cambiò espressione,capì che c'era qualcosa che non andava. -Meg?...Meg? Lei uscì dalla camera e restò fuori per circa mezz'ora.Io rimasi a origliare. Al suo rientro,la sua faccia era cambiata. -Che succede? -Devi andare da Tess,è disperata senza di te. -Cosa? -Mi ha detto che sta male,sta male senza di te. -E perchè non mi cerca? -Aspetta che sia tu a farlo!Te l'ho detto,devi farle capire che l'ami ancora. -Sa che tengo a lei. -Una ragazza ha bisogno di sentirselo lo stesso.Diamine Hayley,sei stata con un sacco di ragaze eppure non hai idea di come siamo fatte. -Che devo fare? -Va da lei.Dovevi sentire come piangeva,non l'ho mai sentita così.Deve amarti davvero tanto. Quelle parole mi spezzarono il cuore,stavo inconsciamente facendo del male a una delle persone a me più care,Megan aveva ragione,dovevo far qualcosa. Il mattino seguente,tristemente ripartì. -Avrei voluto restare con te. -Ma devi andare,e poi fra meno di una settimana saremo dinuovo insieme. Tornai a farmi 5 ore di viaggio in macchina,e stavolta mi ritrovai davanti alla porta di Tess. Bussai,col cuore in gola. Lei mi aprì,e notai gli occhi rossi dalle lacrime,aveva pianto,ancora. L'abbracciai forte,stringendola a me. -Sono tornata. Pianse,e le sue lacrime fecero piangere anche il mio cuore,mi sentivo una stupida e mi sentivo impotente.

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** 'PENSAVI CHE POTESSE ACCADERE?' ***


-Cosa significa questo bacio?Meg? A quanto pare si era già addormentata.Sarà stata davvero stanca,così decisi che ne avrei riparlato non appena si fosse svegliata. L'abbracciai,provando ad addormentarmi,ma quel bacio mi teneva sveglia,impedendomi di chiudere occhio,restavo lì,ferma a guardarla mentre dormiva,a guardare la mia migliore amica,e pensai...Ci siamo baciate tante di quelle volte,perchè questo bacio dovrebbe significare qualcosa?...Forse perchè infondo,avrei davvero voluto che significasse qualcosa. Dopo ore passate a farmi quelle che si chiamano 'seghe mentali ' mi addormentai,con lei tra le mie braccia. Quando mi svegliai,notai che lei non c'era.Andai a cercarla,ormai tutti gli invitati alla festa se n'erano andati,e sembrava fossi rimasta sola. Guardai in ogni stanza ma non la trovai. -Cazzo!Mi ha lasciata sola. Feci appena in tempo a finire la frase,che la porta d'entrata si aprì,era lei. -Dove sei andata? -A prendermi un caffè doppio,mi fa un po' male la testa,sai no?L'alcol io non lo reggo. -Già. Cercai di trovare le parole giuste per chiederle di quel bacio,e alla fine glielo chiesi. -Meg...Senti,devo parlarti di una cosa. -Cosa? -Ehmmm...Quel bacio di ieri,perchè?Che significava? -Quale bacio? -Come quale?Non ti ricordi? -Ero ubriaca marcia,non ricordo quasi nulla. -Ah. Ci rimasi malissimo,per delle ore rimasi come depressa,io non riuscivo a togliermi quel bacio dalla testa,perchè mi ha baciata? Perchè? Avevo mille domande e nessuna risposta,ma era inutile,lei nemmeno se lo ricordava,dovevo solo mettermi il cuore in pace,sarà stato un bacio della buonanotte...già,lo era... Intanto,passata la sbronza,cercai di richiederle se magari,si ricordasse qualcosa. Ma nulla a proposito di quel maledetto bacio. Passarono i giorni e lei mi chiese di Tess. Mi sentivo un po' in colpa nel dirle che era finita,è sua cugina,pensavo che in qualche maniera avrei deluso anche lei. Nell'istante in cui le diedi la risposta,si avvicinò a me e mi accarezzò la guancia. Non avevo mai provato brividi come quelli. Il mio cuore iniziò a battere all'impazzata,un infarto?No,l'amore. E avrei davvero preferito fosse un infarto. Rimanemmo a fissarci negli occhi,poi lei mi fissò le labbra,in quel momento mi baciò. Mille emozioni pervasero il mio corpo,in quel momento eravamo una cosa sola. Era un bacio diverso,stavolta potevo capirlo,mi prese le mani e aprì leggermente la bocca. Le nostre lingue si unirono in una passione che non avevo mai provato. Udì un suo gemito,mentre le morsi le labbra,aprimmo gli occhi e ci guardammo dinuovo. Poi le domandai: -E questo bacio te lo ricordi? -Non potrei mai dimenticarlo,io... La zittii baciandola ancora,poi la presi in braccio e la feci sedere sul tavolo,spostai le mie labbra dalle sue e scesi sul collo,suo punto debole. Sentì la sua mano percorrermi la schiena,per poi toccarmi il sedere. -Ho sempre amato il tuo culo. -Io ho sempre amato te. Rimase a bocca aperta,e un velo triste si pose sul suo volto,abbassò lo sguardo. La guardai e con la mano le alzai il viso. Stava piangendo. -Piccola,che ti prende? -Non lo so,sono confusa. -Perchè? -Perchè tu ed io,siamo sempre state amiche e ora...cosa siamo ora? -Dimmelo tu. -Non lo so. Continuava a ripetere quelle parole,capì che la cosa la spaventava,così cercai di tranquillizzarla. -Non devi essere spaventata,non ce n'è motivo,sono ancora la tua migliore amica,solo che... -Ti prego,non lo dire. Non capivo perchè,le infastidivano quelle parole,tutti vorrebbero sentirselo dire. -Che hai? -Paura. -Ma di cosa? -Di noi. -Non riesco a capirti. -Ho paura perchè non voglio rovinare quello che c'è sempre stato,ho paura perchè mi conosco e ti conosco.Non ce la faresti. -A fare cosa? -Ad amarmi come si deve. Quelle parole mi ferirono l'anima,e soprattutto il cuore. Non aveva fiducia in me,non credeva che avrei potuto amarla per davvero. -Ma io ti amo,Meg. Ora ero io che piangevo,corsi in camera e mi chiusi dentro. Mi gettai sul letto con le lacrime che inondavano il cuscino. Fu' in quel momento che ripensai a tutte le cose belle con lei,a tutti i momenti che abbiamo passato insieme,al fatto che lei è sempre stata la più importante per me. Tess aveva ragione,io voglio lei,solo lei...ho sempre voluto lei. E' come l'orientamento sessuale di una persona,da prima hai dei dubbi,degli allarmi,ma solo col tempo ti accorgi che le tue convinzioni cadono,che la realtà è un'altra,che la realtà è diversa. E che lo si voglia accettare o no,è così che le cose stanno. Mentre affogavo nelle mie lacrime,Megan entrò e si avvicinò a me. -Non piangere amore.Ti prego. -Non ci riesco,così come non riesco a non amarti.Perchè lo trovi così ingiusto? -Non dico che sia ingiusto,dico solo che un noi,non deve esserci. -Ma può esserci. -No,Hayley,non rendermi le cose così complicate,rimaniamo come prima,amiche ok? -Come puoi essere amica di una persona che ami? Non disse più nulla,appoggiò solo la sua testa accanto a me,e si stese vicino. Averla accanto mi tranquillizzava,e riuscì a smettere di piangere. Lei si mise ad accarezzarmi i capelli,e ogni tanto mi dava qualche bacio sulla fronte. Tra le sue carezze,mi addormentai.

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** 'COS'E' CAMBIATO?' ***


Mentre dormivo,sognai proprio lei. Più che un sogno era un incubo,eravamo noi,insieme,ed era tutto perfetto,poi lei se ne andò lasciandomi. Prese per mano una persona che non ero io,e così rimasi sola. Le sue parole invadevano anche i miei sogni,mi facevano il lavaggio del cervello,iniziai a pensare che forse era davvero sbagliato creare un noi,che forse Megan e Hayley suonava meglio di uno stupido 'noi'. Al mio risveglio,speravo che Megan avesse ragionato sulla situazione in modo positivo,che mi avrebbe capita,che avrebbe capito che l'amo. Lei era ancora lì,stesa accanto a me,le accarezzai il viso,e sentì ancora le lacrime sul suo viso. Pensai che avesse pianto tutta la notte ma non ne capivo il motivo. Rimasi a fissarla con un sorriso da ebete sulla faccia,ho sempre ritenuto che fosse tenerissima mentre dorme,ma questa volta l'ammiravo come se fosse la ragazza più bella del mondo,e per me lo è davvero. Presi coraggio e le diedi un bacio sulle labbra,sentendo dinuovo quel brivido percorrermi tutta la schiena. In quell'istante si svegliò. -Hey,buongiorno piccola. Non rispose,fece solo un sorriso sforzato. Ci alzammo dal letto,lei andò a preparare la colazione e io andai a servire Puss. Credo che perfino lui avesse capito che qualcosa non andava. Presi una decisione,avrei fatto finta di nulla,come se nulla fosse accaduto,avrei aspettato che fosse lei a fare il primo passo. I giorni passavano,e lei era diventata distante,spesso usciva senza dirmi nulla e tornava tardi,passava la maggior parte del tempo,fuori di casa,era come se non volesse più vedermi. La notte non mi abbracciava più,non mi coccolava,non mi sorrideva,nulla. Lei forse non se ne rendeva conto ma tutti i suoi atteggiamenti mi laceravano il cuore,non capivo cosa avessi sbagliato,cosa avevo di sbagliato. Mentre lei era fuori chissà dove e chissà a far cosa,io me ne restavo seduta,con il gatto tra le braccia,a piangere e farmi strani pensieri,non ero mai stata così triste,tranne quando i miei mi rifiutarono come figlia. Dinuovo mi sentivo sbagliata,dinuovo mi sentivo un'errore,ma questa volta non c'era Megan a consolarmi. Una sera come,quasi tutte le sere,lei uscì,tutta elegante,perfetta fino all'ultima ciglia. Quando la vidi,mi sentì morire. -Dove vai tutta elegante? -Esco. -Con chi? -Che t'importa? -Nulla... Uscì lasciando solo l'odore del suo profumo. Non ce la facevo più a sopportare quella situazione,così decisi di uscire anche io. Andai in giro per locali,mi ubriacai,volevo affogare il dolore nell'alcol,ma non fu' una grande idea. Dopo essermi scolata litri di vodka e altre cose che non ricordo nemmeno,uscì barcollante da un bar. Mentre cercavo di camminare,caddi a terra. Per fortuna ero in una strada deserta e nessuno mi vide. Ci mancava solo che facessi una figura di merda. Mi alzai,ma le gambe mi cedevano,non si sa quanto alcol avessi nel sangue,ma di sicuro non stavo bene,e infatti svenni. Sentì una voce,aprì gli occhi e vidi una ragazza con la faccia di chi ha visto un cadavere. -Oddio,stai bene?Devo chiamare un'ambulanza? -No,tranquilla,sono solo sbronza. -Vieni,ti aiuto ad alzarti. -Grazie. -Sono Jennifer,che ti è successo? -Hayley...Nulla,ho cercato di alleviare il mio stato d'animo con vodka e rum. -Problemi di cuore? -E già. -Io mi sono lasciata una settimana fa',dopo una relazione di 3 anni.Era solo un pezzente. -La mia storia è un po' diversa. -Sarà meglio che ti riporti a casa,dimmi dove abiti. -In un appartamento vicino all'autolavaggio. -Ok,forza aggrappati a me. Mi condusse fino alla sua macchina,una volvo nera,aprì lo sportello e mi aiutò a sedermi. -Stai meglio? -Si. -Accendo il riscaldamento,stai tremando. La testa mi pulsava all'impazzata,e come se qualcuno mi martellasse di continuo. Arrivate vicino casa,accostò e mi aiutò a salire fino la porta d'entrata. La luce era spenta,a quanto pare Megan era ancora fuori a divertirsi,così decisi di chiedere alla nuova conoscente di entrare. Si accomodò sul divano e le porsi una lattina di birra. -Vuoi che mi ubriachi anche io? -No,è solo che non ho tanto in frigo. -Scherzavo.Hai un bell appartamento. -Grazie,tu da che parte abiti? -Vicino alla via dove ti ho incontrata. -Per fortuna mi hai trovata tu.Chissà cosa sarebbe potuto succedermi.Non so davvero come ringraziarti. -Mi basta che tu stia bene. Le sorrisi,e lei fece lo stesso.Andai a prendere una coperta e mi sedetti sul divano accanto a lei. -Sei bellissima,sai? -Così mi fai arrossire. -Dico davvero. Ci sorridemmo dinuovo,poi lei appoggiò la testa sulla mia spalla. -Sei in cerca di coccole? -Se ti và... Le accarezzai i capelli neri che ha,mentre lei mi prese l'altra mano. -Sei carina e coccolosa. -Mi piacciono le tue carezze. Si mise a pancia in su,e rimase a fissarmi con il suo sorrisetto malizioso. Mi venne spontaneo accarezzarle la pancia,così con la mano andai sotto la maglia. -Se vuoi puoi anche salire,o se preferisci,scendere. Decisi di scendere,le slacciai i pantaloni e iniziai a toccarla. Ansimava e mi faceva eccitare,la presi in braccio e la portai a letto. La stesi sopra e la spogliai,lei mi tolse pantaloni e camicia,per poi farmi rimanere completamente nuda. Le aprì le gambe e mi misi in mezzo,aprì la bocca e iniziai a farla godere. Dopo aver finito la prima fase,passai alla successiva,mi misi sopra di lei e iniziai a muovermi,prima lentamente,poi velocemente. Per un momento mi passò dalla mente il pensiero di Megan. E mentre stavo assaporando la pelle di Jennifer,la porta della camera si aprì,e la luce si accese. Mi voltai e vidi la faccia di Megan sconvolta. Non disse nulla,se ne andò via piangendo. Mi rivestì velocemente e la seguì,intanto lei prese l'auto e se ne andò.

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** 'E SE TI DICESSI CHE TI AMO?' ***


-Meg!!! Se n'era andata. Non avevo idea,dove,così chiamai tutti i nostri e i suoi amici,chiedendo di lei,ma nessuno l'aveva vista. Intanto Jennifer mi chiese chi fosse la ragazza che corse via piangendo. -E' la ragazza che amo. -E mi spieghi perchè stanotte non eri con lei ma con me? -Non mi vuole. Dissi piangendo. -Hey,vieni qua. Mi prese tra le sue braccia e mi baciò,poi passò la sua mano in mezzo alle mie gambe. -Ti sembra questo il momento? -Scusa,volevo farti rilassare. -Vattene è meglio. -Fanculo!Come vuoi. Se ne andò,sbattendo la porta alle sue spalle. -Cazzo! E ora dove trovo Meg?! Chiamai Jane e ce ne andammo in giro per tutto il paese,con la speranza di trovarla da qualche parte. Arrivammo in una stradina,che portava a un ponte,scendemmo dall'auto e andammo a vedere. Ci era parso di intravvedere una ragazza,e non ci sbagliavamo. -Megan!Vieni qui!Megan! Si voltò,e poi corse via. La rincorsi,arrivando da lei. L'afferrai per un braccio,tirandola verso di me. -Mi dici che ti passa per la testa?Mi sono preoccupata. -Per cosa?Dovevi rimanere a scoparti quella troia,invece di venire da me! -Tu sei più importante,sei l'unica che voglio,te lo giuro. -E perchè te ne stavi con quella??Ti odio Hayley,mi fai schifo! -E tu perchè uscivi ogni dannata sera,tutta in tiro?Per chi?? Chi è quel bastardo?? -Nessuno. -Dimmelo! La tirai ancor più verso di me,facendole male. -Scusa,scusa piccola,non volevo. Con le lacrime agli occhi mi rivelò l'identità della famosa,o dovrei dire famose persone con cui usciva. -Mi vedevo con mio padre e mia madre. -Perchè non me lo hai detto? -Perchè mi piaceva l'idea di farti ingelosire,e poi perchè con loro discutevo di te. -Lo sanno?Sanno che....che ti amo. -Si... -E,che hanno detto? -Che lo sapevano. -Come? -Da come ti sei sempre comportata con me.E hanno capito anche un'altra cosa. -Cosa? -Che... Abbassò lo sguardo,poi mi fissò negli occhi,e mi baciò. E' l'unica capace di farmi provare così tante emozioni e brividi con un solo bacio. -Ti amo Hayley. In quel preciso istante scoppiai a piangere,mi sentivo la persona più felice al mondo,lei...LEI MI AMA CAZZO! Rimanemmo abbracciate per molto,poi Jane arrivò. -Ehmmm...scusate piccioncine ma è tardi e io domani lavoro,perciò se non servo più,me ne andrei a dormire. -Ok,grazie mille Jane. -Notte. Rimasi sola con lei,con la mia piccola,e non potevo chiedere di meglio,in quell'istante. -Hai freddo? Annuii,così le porsi il mio giacchetto e le coprì le spalle. -Forse è meglio che torniamo a casa. La presi per mano,sembravamo due ragazzine timide,nemmeno ci fissavamo negli occhi,sorridevamo solo. Una volta arrivate in macchina,la ribaciai,non avrei smesso di riempirla di baci,per nemmeno un secondo. La notte che passammo quel giorno fu' indimenticabile. -Amore,voglio farlo. -Cosa,piccola? -Voglio fare l'amore con te. Rimasi a bocca aperta,non avrei mai pensato noi due a fare...l'amore. Fu' la prima volta che invece di fare solo sesso,feci l'amore,e mi sentì vivere per la prima volta. Con lei era diverso,ogni singolo gesto era un'emozione indescrivibile. Sprigionavamo una passione mai provata,le sue braccia intorno a me,mi facevano sentire protetta,mi facevano sentire a casa. -Hey,sei brava sai? -Grazie,ma ti prego non smettere. Risi e continui a farle provare le stesse sensazioni che provai io. Ad un tratto si mise sopra di me. -Ora comando io. -Hmmm....vediamo che sai fare. -Mi allargò le gambe e infilò le dita dentro. -Cazzo! -Ho sbagliato qualcosa? Disse preoccupata. -No,no è tutto ok. In realtà stavo godendo come non mai,e a un certo punto si sentì bene. -Allora t'è piaciuto. -Hmmm....non male. -Stronza! Passammo da fare l'amore a prenderci a cuscinate. Poi si fece tardi e ci addormentammo abbracciate. -Sei la mia ragazza Hayley. -E tu la mia. -Se mi tradisci sei morta.Buona notte. -Ti amo biondina.

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** 'L'INIZIO DI NOI' ***


Ero lì,stesa con lei accanto,era una notte diversa,una notte magica. Il suo profumo rendeva magici i miei sogni,il suo respiro mi scaldava il cuore e il suo battito mi rubava l'anima. Era mattina,la sveglia suonò.Troppo presto,dormiamo ancora un po'. -Amore,devo andare al lavoro. -Ti prego,resta con me,almeno oggi. -Quel bastardo del mio capo mi fa nera. -Tanto odi il tuo lavoro,che ti frega? -Vuoi finire sotto un ponte? -Se ho le tue braccia attorno,ogni posto mi va bene. -Sei così dolce! -Sono così innamorata. -E io sono così felice. Le sorrisi,poi mi baciò. -A proposito,buongiorno bellissima. -Giorno a te, donna dei miei sogni. -Wow...Pensavo fosse la Fox. -Lei è la mia dea,ma tu sei la mia donna. -Ti amo. -Mi fa sempre un certo effetto sentirmelo dire. -Non sei abituata,ma presto ci farai l'abitudine,te lo ripeterò all'infinito. -Non dirmelo,dimostramelo. -Non lo sto già dimostrando? -Si,ma fammelo capire attraverso i piccoli gesti,sono quelli che amo di più. -Uhmm...Vado a prendere dei croissant e torno.Aspettami pure a letto...pigrona. -Ti ho sentita! Le tirai un cuscino,mentre si alzò dal letto. -Quando torno te la faccio pagare. -Oh,che paura. -Vado a dopo. -Non metterci troppo,sento già la tua mancanza. -Seee! -Muoviti. Si mise una tuta che le faceva un culo da Dio,prese la borsetta e uscì di casa. Io rimasi a letto,fissando il soffitto e pensando. 'Certo che devo avere un non so che di speciale per stare con lei,è una ragazza particolare,per piacere a lei ci vuole molto,si innamora raramente...Ma è l'unica capace di farmi sentire speciale' Erano passati solo venti minuti,ma a me sembrava un eternità. Iniziavo davvero a sentire la sua mancanza.Manco fosse partita per l'Australia. -Amoreeeeee. Ooooh è torntata! Sembravo una bambina che aspetta con ansia il ritorno della mamma. Entrò in camera,con i croissant e un mazzo di rose. -Vuoi essere la mia ragazza? Non dissi nulla,corsi da lei abbracciandola. -Amore,così mi cade la colazione. -Sei unica,e certo che voglio essere la tua ragazza,che domande fai? -Non hai detto di amare i piccoli gesti? -Io amo te,cazzo! -Il cazzo alla fine ha un po' rovinato questa frase dolce,ma è comunque una cosa bellissima,già...è bellissimo sentirmelo dire,sentirmelo dire da te. -Per me è tutto nuovo,amare,intendo. -Ti insengerò ad amare. -Tra noi non dovrà mai finire. -Sei sicura di potermi sopportare per sempre? -Si,ti sopportavo quando da piccola mi rubavi le caramelle,ti sopporterò anche ora che ti amo. -Tu avevi le caramelle morbide,e sono più buone. Disse con voce da bambina. -Amo le tue vocine. -Si? Mi danno un non so che di coccoloso. -Sei tutta coccolosa. La presi in braccio,dopo aver appoggiato rose e colazione sul mobile affianco,la stesi sul letto e le tolsi i vestiti. -A fare l'amore comincia tu. -Nessun problema. Le accarezzai tutto il corpo,per poi lasciarmi trasportare dai suoi baci,in seguito lei mi spogliò,posandosi sopra di me. -Sempre sopra? -Ho voglia di giocare. Dioooo! se provocava,il suo sguardo mi faceva morire e rinascere ogni volta,quegli occhioni dolci e sensuali,che furono da sempre il mio primo amore. Da prima mi accarezzò il seno,per poi baciarmi il collo,mi riempì di non so quanti succhiotti,ricordo solo che sembrò che uno sciame di zanzare mi avesse punta per poi lasciarmi una specie di sfogo.Solo più piacevole,molto più piacevole. -Allarga le gambe. Quella frase mi fece rabbrividire,in senso buono,ovviamente. Obbedì ai suoi comandi e mi ritrovai la sua lingua sul mio linguine. Sentì avanzare le sue labbra e penetrarmi con la lingua,sensazione migliore non esisteva. -Ti piace? -Sto ansimando come non mai,secondo te? Rise e si mise al lavoro,stavolta con le dita. -Due o tre? -Eh? -Amore,le dita. -Ah....Ehmm....3. Ero imbarazzata,questa volta l'esperta sembrava lei.Beh che dire?Ha una buona maestra. Mi penetrò con le dita,facendomi arrivare al culmine del piacere,in poco tempo. -Di già? -Sono esausta. -Uhmm...peccato. Ripresi fiato,e poi iniziai ad occuparmi di lei. -Vieni qui. Ora quella che comandava ero io,le avrei fatto provare la sensazione migliore del mondo,le baciai il seno,poi il collo,suo punto debole,e poi passai sempre più giù. Qualcuno mi dice che sei eccitata. -Nooo,ma che dici?! -Due o tre? -Scegli te. -Ok,capo. Prima due e poi tre. Dopo qualche minuto,venne. -Di già? -Fanculo,non mi sento più le gambe. Risi. -Lo hai voluto tu. -Se ogni mattina sarà così,credo che mi farò licenziare. -Poi ti faccio io da capo? -E come mi paghi? -In natura ovvio. Passammo quasi tutta la giornata così,tra risate e amore. Nessuna giornata fu' bella come quella.

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** 'UNA FAMIGLIA ALLARGATA' ***


-Amore... -Dimmi,piccola. -Voglio un bambino. -Un...cosa? -Un bambino... -Ehmm...se non te ne fossi accorta,io non ho il pene. -Scema,esiste l'inseminazione artificiale. -Sei sicura? -Si,voglio che dal nostro amore nasca qualcosa di speciale. -Ok,ma il pancione lo avrai tu. -Ok,papino. Questa strana notizia mi preoccupava,o dovrei dire,spaventava. Non mi ci vedevo proprio con un bambino tra le braccia,a dargli il biberòn,a dargli la pappa,o cambiargli il pannolino....ecco l'ultima cosa mi terrorizzava assai. Vedevo Megan girare per casa,tutta pimpante e felice,il mio consenso l'aveva resa la ragazza più felice del mondo. -Meg....Ma sei sicura? -Si! -Ok,ma non vuoi aspettare? Siamo ancora giovani. -Che dovrei aspettare? -Magari,goderti la vita,e poi pensare a questi tipi di impegni. -Ho capito,non vuoi un bambino. Cambiò umore e andò a chiudersi in camera. -Meg,tesoro,io voglio un bambino con te,ma adesso mi sembra presto,dico solo questo. -Dovremo aspettare 9 mesi,in questo arco di tempo potresti cambiare idea. -Avere un fglio richiede sforzi e non è facile. -Guarda che lo so,ci ho pensato,ho pensato a tutto ciò che ci aspetta e io sono più che sicura,sarai un ottimo padre. -Padre? -Madre,quello che vuoi. -Sono femmina,però farò la parte del padre,forse mi risparmierò qualche pannolino. -Ecco cosa ti spaventa. Rise. -Spero sia femmina,non riescherò che mi pisci addosso. -Scema. La decisione era ormai presa,e lei sembrava andar di fretta. Il giorno seguente andammo in ospedale per accertarci che fosse possibile fare un'inseminazione artificiale. La dottoressa che era presente confermò e ci diede il consenso,dopo aver fatto un paio di analisi e accertamenti. Venne stabilita una data,il 7 Agosto Sarebbe stato quello il giorno che ci avrebbe cambiato la vita. Una sera,mentre ero sdraiata sul letto,Megan iniziò a farsi paranoie,sul nome da scegliere. -Ancora non sei incinta,non dovresti hmm.....aspettare almeno di sapere il sesso? -Voglio essere pronta. -Oh cielo. -Io pensavo...Georgia,Amanda......Alex... Continuò a dire tutti i nomi che conosceva. -Mi sembra che tu abbia le idee chiare. -Stronza,almeno dammi una mano. -Ok,se è femmina Jennifer se è maschio Jake. -Non male. Bene un problema in meno. Il fatidico giorno si avvicinava sempre più velocemente e Megan si stava facendo prendere dall'ansia. Il 7 Agosto aveva un nervo per capello. -Tranquilla,andrà tutto bene. La dottoressa ci informò che per eseguire l'inseminazione,la 'prescelta' avrebbe dovuto essere....come dire? Eccitata! -No problem,ci penso io. La dottoressa rise e ci lasciò entrare in una stanza. -Questo sarà il lato più divertente. La feci stendere sul lettino che era posizionato la vicino,le tolsi i pantaloni e iniziai a toccarla. -Amore,se ti dico che sono già eccitata? -Ora mi lasci finire. Dopo averla fatta arrivare al culimine del piacere,era pronta per la parte più difficile. Uscì dalla stanza e aspettai circa venti minuti. Poi lei uscì. -Allora? -Dovrei essere incinta. -Hm...bene. Non so perchè ma aveva un'espressione alquanto scioccata. Prima di andare,ci segnammo altri appuntamenti e visite che avremmo dovuto fare. Tornate a casa,iniziò il caos. Passavano i giorni,le settimane e i mesi,e Megan iniziava a vomitare ogni santissima ora,aveva sbalzi di umore che mi facevano rabbrividire. Una volta la feci incazzare e mi lanciò un coltello. In quel momento me la son fatta sotto e sono scappata per un'oretta. Di notte dovevo farle un massaggio altrimenti si incazzava e sinceramente,non volevo volasse ancora qualcosa sopra la mia testa. La cosa peggiore di quella gravidanza fu' il fatto che dovetti stare in astinenza,e io se non scopo mi agito. Una sera ero parecchio 'agitata'....perciò. -Meg.... -Hmm. -Meg? -Dimmi! -Ehmmm.....Io avrei una certa voglia. -C'è un po' di dolce nel frigo. -Non quel tipo di voglia.Quella incinta sei tu. -Hmm. -Voglio fare l'amore! -Hmmmmmmmmm. Fece un gemito di consenso. Il pancione era un po' ingombrante ma per fortuna eravamo ancora a pochi mesi. Io ovviamente mi posizionai sopra di lei,facendo particolare attenzione a non schiacciarla troppo. Era una scena buffa perchè mi sentivo come se fossi una ragazzina alla sua prima volta. -Riesci ad allargare le gambe? -Sono incinta,non disabile. -Ah,ok,scusa,chiedevo. Prima di tutto mi misi la sotto e iniziai a giocare con il suo clitoride,poi la toccai con le dita,ma stavolta dovetti far piano.Peccato. Il nostro rapporto purtroppo non finì con un orgasmo,ma con lei che corse in bagno. -Ho fatto così schifo? Le dissi ridendo. -No,amore,scusami. -Tranquilla,so che ti è piaciuto. -E da cosa l'hai capito? -Non lo so,forse dal fatto che urlavi? -Ha ha ha,ora fammi un massaggio e andiamo a letto,ho mal di schiena. Dopo poco più di 4 mesi,era ora di scoprire il sesso del bambino. Questa volta la più agitata ero io. Megan si stese sul lettino,con quel pancione che si ritrovava. La solita dottoressa,misi quello strano gel che sembra gel per capelli e iniziò a massaggiarla con uno strano oggetto. -Guarda amore! Si vede il cuoricino. -Ah si! E' quello la giù.. -A dire il vero quella è la testa. Mi interruppe la dottoressa. -Ah...no ma intendevo quell'altro... -Il bambino è in ottime condizioni e posso confermarvi che è...

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** 'GRAZIE PAPA'' ***


-Femmina! -Amore...avremmo una femminuccia! Urlò Megan entusiasta. -Avete già in mente un nome? Chiese la dottoressa,sorridendoci. -Jennifer. Esclamammo io e Megan. -Bel nome. Finita la visita uscimmo dall'ospedale e ci dirigemmo a casa. Megan si sentì male,vomitò tutto il giorno e io dovetti starle accanto altrimenti si faceva paranoie che non mi importava più di lei. Ogni volta che si sentiva debole,le stringevo la mano,facendole capie che ero accanto a lei. Col passare del tempo,ormai tutti i nostri amici e famigliari,erano venuti a conoscenza della bella sorpresa. Avrei tanto voluto,informare anche la mia famiglia,quella vera,di mia figlia,perchè sarebbe comunque stata loro nipote. Megan era a conoscenza del mio desiderio,così un giorno,col cuore in gola,andai a far visita a quei genitori che non meritavano questo nome. Arrivai alla loro porta e nel profondo,sperai che non furono a casa. Temevo i loro sguardi,e temevo un altro rifiuto. In quei pochi secondi che precedevano il nostro ennesimo incontro,mi tornarono in mente tutte quelle orribili parole,e tutti i lividi che portai sulle spalle e nel cuore per anni. Megan mi prese per mano e non la lasciò fino a quando non entrammo all'interno di quella casa,che un tempo fu' anche casa mia. -Salve signori,vi ricordate di noi? Io non dissi nulla,cercavo di trattenere quelle lacrime che bussavano ai miei occhi,per poter uscire. -Hey,che bella sorpresa Megan. Disse mio padre. -Hayley? -Ciao papà... -Come sei cambiata! Esclamò. -Sono passati quasi 5 anni ormai. -Già...Sù!Accomodatevi in salotto. Ci sedemmo sul divano,poi mia madre scese dal piano di sopra e ci vide. -Oh cielo!Non mi ero accorto di quel bel pancione,auguri Megan. -Chi è il padre? Chiese mia madre,fissandomi come fossi un'estranea. -A dire il vero,siamo venute proprio per questo motivo.Questa bambina che porto in grembo e che si chiamerà Jennifer,è il frutto del nostro amore,mio e di Hayley. Mia madre scoppiò a ridere. -Megan ma che stai dicendo? -Ho fatto l'inseminazione artificiale,vostra figlia sarà la seconda madre. Mio padre rimasè a bocca aperta e mia madre mi fulminò con lo sguardo. -Sei lesbica come lei? -No,non sono lesbica,sono una ragazza innamorata di vostra figlia. -Di lei? Domandò schifata mia madre. -Si,è l'unica persona che mi è stata accanto ogni giorno,ogni volta.Mi ama davvero ed è l'unica capace di farmi provare emozioni vere.L'amo e l'amerò ogni giorno della mia vita,così come amerò nostra figlia e vostra nipote. -Non posso crederci.Quella non sarà mai nostra nipote! -Forza Meg,andiamocene,stai sprecando solo fiato.Questa bastarda non capisce un cazzo e non capirà mai! -Scusa che hai detto?Vieni qui piccola insolente. Si avvicinò a me con l'intento di mollarmi uno schiaffone,ma mio padre le bloccò il braccio. -Ora basta! Hayley è nostra figlia,così come Jennifer sarà nostra nipote!Ho sbagliato per anni e sono pentito di non averti più cercata in tutto questo tempo,mi sei mancata figlia mia e ora che ho una seconda possibilità,voglio comportarmi da vero padre,e anche da nonno.Ti ho sempre amata,voglio che tu lo sappia,e amerò anche vostra figlia,so che sarete un'ottima famiglia e avete tutto il mio appoggio,voglio essere presente nella sua vita,così come non ho potuto esser partecipe della tua.Spero solo che un giorno tu possa perdonarmi. Abbracciai forte mio padre e piansi con lui. Poi,abbracciò anche Megan. -Sarai un'ottima madre. Mia madre,con uno sguardo triste e malinconico,se ne andò,salendo le scale e chiudendosi in camera. Io e Megan,dopo aver salutato mio padre e averlo ringraziato,ce ne andammo. La settimana seguente avremmo organizzato una festa prèmaman.

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** 'JENNIFER' ***


Ricordo quel giorno alla perfezione,perchè accade un fatto che mi cambiò la vita,per sempre. Era il 4 Maggio,io e Megan eravamo sempre più indaffarate per organizzare una festa premamàn. Decisi di occuparmene io,così che,iniziai subito a darmi da fare. Tra mille palloncini tutti colorati,una bella torta con scritto Jennifer,canzoni allegre,ecc...Stavo concludendo i miei impegni. Tra gli invitati vi erano tutti i nostri amici,i suoi parenti,qualche amica di Megan con i figli e mio padre. Megan era ormai prossima al parto e iniziava a lamentarsi sempre più dei dolori,ma nonostante ciò,alla festa si divertì,senza pensare al peggio. Era emozionata nel vedere le proprie amiche e i loro neonati,le si vedavano gli occhi lucidi,era sicuro,che non vedeva l'ora di essere al loro posto. Tra la folla,e il casino,io sclesi di andare ad appartarmi in camera. Mi stesi sul letto,ripensando a tutti i momenti con Megan,mentre la porta si aprì lentamente. -Hayley,tesoro,disturbo? -Ciao papa',no,tranquillo. -Che ci fai qua' tutta sola? -C'è troppo casino di là,volevo rilassarmi un po'. -Si,in effetti i bambini urlano parecchio,ma è normale,ti ci dovrai abituare,tesoro. -Sarà dura vero? -Non immagini quanto. Sbuffai. -Avresti dovuto saperlo. -Si,so a cosa andavo in contro,e avrei voluto aspettare,ma Megan insisteva tanto e non potevo resistere al suo faccino dolce. -La ami davvero. -Si! -Non era una domanda,lo si nota da chilometri,siete sempre state unite,c'è sempre stato tra di voi,un qualcosa di speciale,di diverso dalle altre comuni amiche,penso che sia vostro destino stare insieme. -E' sempre stata la più importante,il centro del mio universo. -E sarete ottime madri.Ne sono sicuro. -Grazie papa'. -Per? -Per esser tornato. -Avrei dovuto farlo molto tempo fa'. -Beh,meglio tardi che mai,si dice,no? -Già. Dopo la chiacchierata con mio padre,entrambi tornammo alla festa. -Amore,dov'eri? -In camera,avevi bisogno di me? -Si. Mi fece tornare in camera,chiuse la porta e mi disse. -Amore... -Dimmi. Abbassò lo sguardo e notai che era bagnata....e non in quel senso. -Oddio,perchè non me lo hai detto subito. Uscì fuori e diedi la notizia agli invitati. Tutti cercarono di aiutarla ma notai che peggioravano la situazione,facendola agitare. -Andatevene tutti! Presi con me Megan e corsi in macchina all'ospedale. Mio padre ci ragiunse poco dopo. -Dottori!La mia ragazza deve partorire! Notai gli sguardi dei medici e delle infermire,erano un po' confusi. Spero solo che non abbiano pensato fossi un transessuale. Arrivò subito un medico che la fece stendere su un lettino. Subito dopo arrivarono due infermiere. -Mi scusi ma ora deve uscire. -No!E' la mia ragazza,resto con lei. -D'accordo,mi scusi. -Amore,andrà tutto bene,sono con te. Aveva uno sguardo da cucciolo impaurito,mi faceva tanta tenerezza,non è piacevole vedere la donna che ami,soffrire. Intanto mi squillo il cellulare. -Tesoro,sono in ospedale,voi dove siete? -Papa',sono in una sala,nel reparto al secondo piano,infondo a destra,la seconda stanza,è dove siamo noi.Ma non entrare,sta per partorire. -Non vuoi che io stia con te? -No,questo è il nostro momento. .Come vuoi piccola. Chiusi la chiamata e strinsi forte la mano di Megan. -Ora signorina,spinga più che può. -Sei forte amore,puoi farcela. La scena seguente mi fece un po' ribrezzo,ma il momento migliore è stato veder uscire una piccola testolina,quella di nostra figlia. -Eccola qui,è tutta sua. Porse la piccola arrivata tra le braccia di Meg,che scoppiò a piangere di felicità. -Amore,guardala,è bellissima. -Ha tanti capelli. Dissi,ridendo. -Quando crescerà,spero somigli a te. -Perchè? -Perchè tu sei fantastica. Le baciai la fronte,fissando la piccola. -Hey,ciao Jennifer,sono la mamma,tu avrai due mamme,ma potrai sempre trattarmi come un padre,sarò tuto ciò che vuoi.Ti amo Jennifer. -E a me? -Ti ho sempre amata,ma ora hai una piccola rivale,di 3 kg e mezzo. -Siete la cosa più bella che ho. -Questo è l'inizio di una nuova vita,insieme,noi 3.

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** 'WHAT I HAVE DONE?' ***


La piccola era sana,cresceva a vista d'occhio,e il tempo passava sempre più velocemente. Ricordo i primi mesi,furono proprio un vero trauma. La piccola ci svegliava ogni notte,sembrava precisa come un orologio svizzero,alle tre di notte,sempre puntualissima,si alzava piangendo,chiedendo la pappa. Beh,credo avesse preso da me,anche io adoravo i capezzoli di Meg,solo che non per nutrirmi,per meglio dire,per saziarmi... Oltre a questo particolare,comune di tutti i neonati,se ne aggiungeva uno piuttosto 'particolare'. Per farla addormentare,eravamo solite portarla in giro in macchina,si addormentava subito,ma appena il motore si spegneva,ecco che si svegliava piangendo. Era una piccola peste,si divertiva a buttarmi i giocattoli in testa,come se non ci fosse gioco migliore. In quel periodo facevo straordinari al lavoro,ero contabile in una piccola ditta,e avevo un salario piuttosto consistente. Ne avevo bisogno per mandare avanti la mia famiglia,e dopo ore di faticoso lavoro,era bello tornare a casa e vedere i sorrisi delle persone che ami di più,non c'è ricompensa migliore. L'amore tra me e Megan cresceva ogni giorno di più,e nonostante lo sforzo per crescere una bambina,entrambe eravamo più che convinte,che sia stata la nostra miglior decisione. Quella piccola bambina dagli occhioni dolci e verdi,era tutto ciò che c'è di più bello al mondo,con il suo sorriso,assieme a quello di Megan,mi fa rinascere ogni volta. Una sera,dovetti mettere a letto Jennifer. La presi in braccio e la portai nel lettino,le rimboccai le coperte,le diedi un bacio sulla fronte,sorrisi e tornai da Megan. -Amore,la piccola dorme come un sasso. -Bene. Disse con tono forte e deciso,quasi come se volesse incutere paura dentro di me. -Tutto ok,piccola mia? -No. Indicò un messaggio sul mio cellulare. -Che ci fai col mio telefono in mano? -Chi è Anna? -Un'amica. -Scopamica forse. -No. -Da quanto va avanti? -Amore...ti prego... Mi lanciò il telefono addosso,e venne verso di me,menandomi,piangendo. -E' successo solo una volta,poi me ne sono pentita e le ho detto addio. -Troia!Esci da casa mia,se una falsa,avevi promesso di amarmi per sempre!Vattene e lascia stare me e mia figlia se non vuoi che chiami un avvocato!! -Cosa? Meg,calmati e parliamone. -Non c'è nulla da parlare,mi hai tradita,ormai per me è finita! Sapevi che non te lo avrei mai perdonato. -Ho sbagliato,lo so,ma è finita lì. -Dovevi pensarci prima di infilare le tue dita dentro la sua vagina. -Perdonami. -Mai. Sentì svanire tutto ciò che avevo,il mio futuro era rovinato,il mio presente,era peggio della morte stessa. Presi il giacchetto,e mi diressi da Jennifer,per salutarla. -Non ti avvicinare a lei. -Non puoi allontanarmi da nostra figlia.E' anche mia! -No.Questo è un addio. -Stai scherzando vero? Non ti permetterò di portarmi via mia figlia! -Sparsici o chiamo la polizia. Era inutile,così presi le mie cose e mi diressi fuori di casa. Megan sbattee la porta alle mie spalle. Io col cuore a pezzi,forse peggio di lei,mi incamminai verso una cabina telefonica. Dopo quasi un'ora,ne trovai una. Sfortunatamente era notte fonda e non si trovava nemmeno un negozio aperto. Alzai la cornetta e digitai il numero di mio padre. -Papà... Iniziai a piangere in meno di un secondo. -Hayley,tesoro,che succede? -Sto chiamando da una cabina telefonica,Megan mi ha buttata fuori di casa,ti prego vieni a prendermi. Accorse subito in mio aiuto,e arrivò da me in pochi minuti. -Tesoro,sali in macchina. Salì,e iniziai a raccontargli tutto. -Però,scusa,ma è colpa tua. -Grazie,sei di conforto.Comunque lo so già,ma è successo una volta,ero uscita con Jane,e mi fece conoscere una sua vecchia amica d'infanzia.Anna. Era divertente,e bella.Mi offrì da bere e mi ubriacai subito. Mi chiese di accompagnarla in bagno,e così feci. Appena entrate mi infilò la lingua in bocca e la mano dentro le mutande. Ero talmente sbronza che non ricordo nemmeno i particolari. Io le misi solo la mano dentro e la baciai,durò poco,e appena sobria mi pentì di ciò che avevo fatto,le dissi che avevo una famiglia e che non potevo più vederla. Non la prese bene e continuò a mandarmi messaggi provocanti,ma non la cercai più,le dissi di lasciarmi in pace.Amo Megan. -Ma ora hai perso sia lei che tua figlia. -Devo trovare un modo per riprendermi entrambe. Non posso vivere senza loro.

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** 'IT'S OVER?' ***


Mi ritrovai sola,senza Megan ne Jennifer. Mio padre cercava il modo di distrarmi,anche mia madre si era STRANAMENTE riavvicinata a me. Mi vedevano triste,avevo perso la mia ragione di vita. -Hayley,ti ha risposto? -No,le ho lasciato decine di messaggi,ma nulla. -Dalle tempo,tesoro. -Devo riaverle,non voglio vivere senza loro. -Col tempo tutto passerà. -Lo spero. Intanto,mentre pensavo a come riconquistare Megan,mi arrivò un messaggio. 'Vieni a casa mia,dobbiamo parlare' Presi il giacchetto,le chiavi dell'auto di mio padre e corsi dall'emittente. -Eccoti,entra. -Che succede? -Lo sai. Non feci in tempo a riflettere che mi arrivò un pugno in piena faccia. -Sei una stronza! Lo sapevo,l'ho sempre saputo,ma con lei? Credevo l'amassi.Ti ho lasciata andare perchè sapevo che il tuo destino era con lei,ma come al solito devi rovinare tutto. -Tess... -No!Non riesci a stare solo con una persona? Devi per forza scoparti ogni ragazza che ha un buco e respira? -E' stato solo un errore. -Già,tu sei un errore. -Mi hai fatta venire per insultarmi o cosa? -Per dirti che se non sistemi le cose,e non tratti mia cugina come si deve,la pagherai. -E' forse una minaccia? -Un avvertimento,se le succede qualcosa per colpa tua,mi rivedrai molto presto,e non sarà piacevole come la prima volta che ci siamo incontrate. -Bene. Me ne uscì,insultata e umiliata,ci mancava solo Tess. Ma il mio problema principale restava Megan. Non avevo idea di come fare per farmi perdonare. Decisi solo che avevo bisogno di svuotare la testa,liberarla da tutti i pensieri. La sera me ne andai in giro per la città,tra locali,bar e pub. La mia consolazione è sempre stata l'alcol,l'unico che riusciva a farmi sentire bene. Bevvi dinuovo fino a star male,la barista notò la mia tristezza e si avvicinò a me. -Bellezza,tutto bene? -Certo. -Vuoi un bicchiere d'acqua? -No,voglio solo... Non finì la frase che corsi via piangendo. Non è possibile,non ci riesco,non riesco a non star male come un cane,fanculo l'alcol,solo lei può farmi stare bene. La rivoglio,rivoglio lei e mia figlia,dinuovo noi,insieme,tutte e tre,felici. Presi coraggio e salì in macchina decisa ad arrivare a quella porta,alla porta di Megan. Sfortunatamente ero troppo ubriaca per guidare,ma non avevo intenzione di mollare,dovevo parlare con lei,non potevo più aspettare. Arrivai vicino ad un ponte,iniziai a vedere sfocato,persi il controllo della macchina e da lì non ricordai più niente,solo dolore e nero.

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** 'TAKE MY HAND' ***


Udivo un suono assordante. Non riuscivo a capire cosa fosse. Poi vidi delle luci,e capì. -Signorina,mi sente? -Ha il battito debole,dobbiamo subito portarla via da qui. -Caricatela sulla barella,sbrigatevi! Non riuscivo più a sentir nulla,le gambe mi cedevano,le braccia erano di un colore nerastro,anche la mia vista sembrava annerita. Da li a poco,arrivai in ospedale,riconobbi le infermiere e i medici che accorrevano in mio aiuto. Mi portarono in una sala buia e fredda,e da li i miei ricordi si fermarono. -Hayley,tesoro,rispondi,tesoro! Una voce femminile invase la mia testa,era mia madre. -Signori,sono il medico che ha eseguito l'operazione,vostra figlia ha avuto un brutto incidente,credo che abbia perso il controllo dell'auto.Per nostra fortuna i soccorritori sono arrivati in tempo,o a quest'ora non saremmo qui. Riuscì a sentire la voce di mia madre,disperata,e la voce di mio padre,intento a tranquillizzarla. -Ora è meglio lasciarla riposare,non appena si sveglierà vi informeremo. Rimasi in quel letto d'ospedale per giorni,ogni tanto i miei mi facevano visita per accertarsi che stessi meglio. Ma il fatto è,che per guarire,avevo bisogno solo di una cosa,o per meglio dire,di una persona. -Amore...O mio Dio! Svegliati ti prego!Non mi lasciare. Udì quel meraviglioso suono,la sua voce. Cercai di rispondere,ma i tubi che avevo per respirare me lo impedivano,cercai di muovere le braccia ma sembravano pesanti macigni. Volevo farle sapere che stavo bene,o.....quasi. Le sue lacrime cadevano calde sulla mia pelle,la sua mano sfiorava la mia,il suo profumo accarezzava i miei sensi. -Ti amo.Non andartene. -Signorina,l'orario di visita è terminato,se vuole può passare domani. -D'accordo. No,non lasciatela andar via,non voglio restare sola. Il giorno dopo sembrò non arrivare più. Aspettavo solo,di risentire la sua tenera voce. Poi finalmente arrivò. -Eccomi amore. Mi sei mancata. -C'è una cosa che devo dirti...Ho ricevuto una proposta di lavoro....all'estero.Porterò con me la piccola.Mentre lavorerò,la lascerò con una baby sitter,si,so che non ti fidi di loro,ma ne troverò una brava.Devo partire,da sola non riesco ad andare avanti,ho bisogno di denaro per la piccola.Non appena potrò tornerò a farti visita,tu rimettiti presto,sei sempre stata una tipa forte,sono sicura che guarirai.Il mio pensiero sarà sempre con te.Ti amo Hayley. Mi sembrò di crollare al suono di quelle parole.Non volevo partisse,avevo bisogno di loro,con me. Cercai in tutti i modi di alzarmi da quel maledetto letto d'ospedale,feci fatica mi ci riuscì. Mossi la mano,e strinsi la sua. -Hayley! Immediatamente corse a chiamare un medico che subito intervenne in mio aiuto. Mi tolsero quei dannati tubi,e finalmente riuscì a parlare. -Non te ne andare. -Sono qui. -No,non partire...Ti,ti amo. Scoppiò in lacrime e corse a baciarmi. -Hey,mi fai male. -Ti perdono.Ti amo troppo per lasciarti andare. -Sono io che ho sbagliato. -Vieni con me. -Dove? -Ho avuto un'offerta di lavoro a Ibiza,tu verrai con me. -Come rifiutare. Sorridemmo,e dopo altre analisi,finalmente mi lasciarono tornare a casa. Avvertimmo tutti della mia guarigione,e anche della nostra partenza. A malincuore lasciammo qulla città tanto amata.Dopo non molto feci il gran passo e le chiesi di sposarmi,ovviamente accettò,e da quel giorno iniziò una nuova vita. Solo noi tre,io,Megan e Jennifer. E non potevo chiedere d meglio.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1798269