I heard it's wonderful in California di lena_b92 (/viewuser.php?uid=344880)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ho sentito dire che è meraviglioso in California ***
Capitolo 2: *** Mi piace il modo in cui mi sorride ***
Capitolo 3: *** Potremmo diventare 'noi' ***
Capitolo 4: *** Diventeremo grandi amiche ***
Capitolo 5: *** Ti presento i miei, mi presenti i tuoi ***
Capitolo 6: *** Finalmente a Miami ***
Capitolo 7: *** Il ragazzo migliore del mondo ***
Capitolo 8: *** Pietro ***
Capitolo 9: *** La nostra guida turistica ***
Capitolo 10: *** Mi fai venir voglia di essere baciata ***
Capitolo 11: *** Una particolare festività chiamata Ferragosto ***
Capitolo 12: *** Non sarà per niente facile ***
Capitolo 13: *** Un giro in barca ***
Capitolo 14: *** Un incontro spettacolare ***
Capitolo 15: *** Una scuola tutta a modo suo ***
Capitolo 16: *** Festa con la F maiuscola ***
Capitolo 17: *** Il miglior pomeriggio della mia vita ***
Capitolo 18: *** Il nuovo arrivato ***
Capitolo 19: *** Non è colpa tua ***
Capitolo 20: *** Una meravigliosa sorpresa chiamata up all night ***
Capitolo 21: *** E se ti facessi io da modella? ***
Capitolo 22: *** Non è proprio una buon'idea ***
Capitolo 23: *** La cosiddetta scintilla ***
Capitolo 24: *** Ti prego, non chiedo altro che questo ***
Capitolo 25: *** Voi dove eravate quel giorno? ***
Capitolo 26: *** Ho fatto un sogno ***
Capitolo 27: *** Vivrei questo giorno per sempre ***
Capitolo 28: *** Il coraggio che non ho mai avuto ***
Capitolo 29: *** Sono sveglia, sono ben sveglia ***
Capitolo 30: *** Avrei voluto fare qualsiasi cosa con te, ogni singola piccola semplice cosa ***
Capitolo 31: *** Ti vedo diversa ***
Capitolo 32: *** Sei fortunato a stare con lei, Anthony ***
Capitolo 33: *** Questa è per te, tesoro ***
Capitolo 34: *** Il miglior regalo di sempre ***
Capitolo 35: *** Questo è in assoluto il momento più bello della mia vita ***
Capitolo 36: *** Non smetterò mai di ringraziarti ***
Capitolo 37: *** Oh mio Dio! Mi sento così in colpa ***
Capitolo 38: *** Non ci posso credere ***
Capitolo 39: *** Sembra che tutto il mondo sappia cos'ho fatto ***
Capitolo 40: *** Tutto, mi manca tutto di te, Anthony ***
Capitolo 41: *** Mi piace questa nuova vita ***
Capitolo 42: *** Con lui è tutto così semplice ***
Capitolo 43: *** Ci sarò sempre per te ***
Capitolo 1 *** Ho sentito dire che è meraviglioso in California ***
1
Ho
sentito dire che è meraviglioso in California
La vita di due
giovani donne di nazionalità diversa
s’incrocerà in una giornata estiva, e la loro vita
cambierà da un giorno all’altro.
Jade Liza
Dubois, o semplicemente Jade, è una ragazza francese, con
lunghi capelli castano scuro e gli occhi azzurri, alta 1.65 cm, e nata
a Parigi il 13 novembre 1994.
Jade ha una
sorella minore che si chiama Vic, nata a Parigi l’11 maggio
1999.
Insieme alla sua
famiglia si è appena trasferita a Los Angeles, per motivi
lavorativi del padre.
La famiglia
Dubois ha come seconda lingua l’inglese, perché
Jen, la madre di Jade e Vic, è inglese, più
precisamente di Londra.
Jessica Ashley
Biddle, o semplicemente Jessy o Jess, invece, è una ragazza
californiana, con lunghi capelli castani, occhi azzurri e verdi, alta
1.72 cm, e nata a Los Angeles il 23 febbraio 1994.
È
domenica 12 giugno e la famiglia Dubois è appena arrivata
all’aeroporto di Los Angeles. Scesi dall’aereo si
sentono sollevati, dopo tutte quelle ore di viaggio.
<<
Non ci credo che siamo arrivati a Los Angeles. Non vedo l’ora
di vedere la nostra nuova casa. >> salta su Jade.
<<
Dev’essere una meraviglia. È stupenda in foto, non
oso immaginare dal vivo. >> dice Vic, la sorella minore
di Jade.
<<
Io mi preparo già a rimanere con la bocca aperta, nel vero
senso della parola. >>
Più
tardi: la famiglia Dubois arriva davanti alla villa e parcheggiano la
macchina. Scendono e si guardano intorno.
<<
Dove sono le chiavi, papà? Voglio entrare subito.
>> domanda Jade.
Il padre di Jade
lancia le chiavi alla figlia, che si dirige subito verso la porta
insieme alla sorella. Aprono la porta ed entrano, dopo aver tolto le
chiavi dalla serratura. Appena entrate guardano meravigliate
l’enorme ingresso.
Vic alza la
testa e vede l’enorme lampadario sopra le loro teste e
esclama:
<<
Oddio! Guarda che lampadario, Jade. >>
Jade alza subito
la testa e dice:
<<
Oddio, è enorme. >>
Vic guarda nella
stanza accanto all’ingresso e nota anche lì
c’è un lampadario enorme ed entrano subito.
Iniziano a girare per tutta la villa e arrivano al piano di sopra.
Guardano le camere da letto e ognuna sceglie la sua.
Poco dopo, le
sorelle Dubois portano le proprie cose nelle loro stanze. Jade gira per
la sua camera e apre la porta-finestra ed esce sulla terrazza. Osserva
il panorama per qualche minuto e dopo rientra. Mentre continua a
sistemare le sue cose, arriva sua madre, che le chiede:
<<
Tesoro, come sei messa con la sistemazione delle tue cose?
>>
<<
Bene, dai. >>
<<
Va bene se andiamo fuori a pranzo? Dobbiamo fare la spesa e quindi non
c’è niente in casa. >>
<<
Sì, va benissimo, così giriamo anche la
città intanto. >>
<<
Okay. Allora tra un po’ possiamo uscire. >>
È
martedì 14 giugno e le sorelle Dubois sono in spiaggia, a
Santa Monica. Jade e Vic sono sdraiate sui loro sdrai e stanno
ascoltando la musica, mentre prendono il sole. A pochi metri di
distanza un gruppo di ragazzi sta giocando a pallavolo e,
all’improvviso, la loro palla arriva accanto a Jade. Apre gli
occhi e vede un ragazzo chinato accanto a lei, che recupera la palla.
Lui la guarda e lei, a sua volta, lo guarda. Il ragazzo le dice
qualcosa, ma lei non capisce, avendo le cuffiette alle orecchie,
così se ne toglie una e chiede:
<<
Come, scusa? >>
Il ragazzo si
alza in piedi, con la palla in mano, e, guardandola, le dice:
<<
Ciao. >>
<<
Ciao. >>
<<
Ti ho per caso dato fastidio? >> le chiede lui.
<<
No, assolutamente no. >>
Il ragazzo le fa
un sorriso e aggiunge:
<<
Okay. È che la palla è andata a finire vicino al
tuo sdraio e così la sono venuta a recuperare.
>>
<<
Okay. Ma non ti preoccupare, non mi hai disturbata. >>
Mentre Jade e il
ragazzo si guardano, un amico di lui gli chiede:
<<
Hey, Louis, ritorni qui con quella palla o no? >>
Il ragazzo si
volta e lancia la palla al suo amico, e un altro suo amico gli chiede:
<<
Non torni qui? >>
<<
Arrivo! >>
<<
Quindi ti chiami Louis? >> chiede lei.
<<
Sì. E il tuo qual è? >>
Lei, porgendogli
la mano, dice:
<<
Jade. Piacere. >>
Louis,
stringendogliela, risponde:
<<
Piacere mio. >>
Jade si volta
per un attimo verso la sorella, che è seduta sullo sdraio, e
rivoltandosi verso Louis, dice:
<<
Lei invece è mia sorella minore, Vic. >>
Vic si alza
subito e intanto Louis le porge la mano e le dice:
<<
Piacere, Louis. >>
Vic,
stringendogliela, dice:
<<
Vic. >>
<<
Non sei inglese, vero, Jade? >>
<<
No, sono francese. >>
<<
Francese? Wow. E cosa ci fai qui a Los Angeles? >>
<<
Io e la mia famiglia ci siamo trasferiti per motivi lavorativi di mio
padre. >>
<<
Avete fatto bene. Los Angeles è una città
bellissima, io l’adoro. E ho sentito dire che è
meraviglioso in California. >>
Jade gli sorride.
<<
Da quant’è che vi siete trasferiti?
>>
<<
Due giorni. >>
<<
Ah, da pochissimo. E come ti è sembrata? >>
<<
Non lo so. A dire la verità non abbiamo visto molto in
questi due giorni, ma scommetto che è bellissima.
>>
<<
Lo è. In che quartiere state? >>
<<
Pacific Palisades. Tu? >>
<<
Qui a Santa Monica. Infatti, sono spesso in questa spiaggia.
>>
A un certo
punto, uno degli amici di Louis, raggiunge l’amico e, quando
arriva lì, gli chiede:
<<
Hey, Louis, ci raggiungi? >>
Louis si volta
verso l’amico e risponde:
<<
Sì. >>
Si gira verso
Jade e le dice:
<<
È stato un piacere conoscerti Jade. Se anche domani torni in
questa spiaggia possiamo farci un’altra bella chiacchierata.
>>
<<
Tornerò. >>
<<
Perfetto. Ciao. >>
<<
Ciao. >>
|
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Capitolo 2 *** Mi piace il modo in cui mi sorride ***
2
Mi
piace il modo in cui mi sorride
Come aveva
detto, il giorno dopo Jade torna con la sorella nella stessa spiaggia,
dove ha conosciuto Louis.
Appena arrivano,
Jade comincia a guardarsi intorno, cercando Louis. Si sistema e si
mette sdraiata a pancia in giù, ascoltando la musica. A un
certo punto si avvicina qualcuno a Jade e si mette a chinino, proprio
dove lei ha la testa. Quando Jade apre gli occhi, e guarda davanti a
sé, esclama:
<<
Louis! >>
Si alza, si
toglie le cuffiette dalle orecchie e mette in pausa la canzone. Louis
intanto si alza e dice:
<<
Ciao. >>
<<
Ciao. >>
<<
Così alla fine sei venuta? >>
<<
Sì. Te l’avevo detto che sarei tornata.
>>
<<
Sì, me l’avevi detto, e mi fa piacere.
>> dice lui, con un sorriso.
<<
Andiamo a fare un giro, ti va? >> propone lui.
<<
Sì. >>
Mentre
camminano, Louis le chiede:
<<
Allora, hai avuto l’occasione di visitare Los Angeles?
>>
<<
No, non ancora, ma mi piacerebbe tanto. >>
<<
Se vuoi, ti posso accompagnare io? >>
<<
Sì, perché no. >>
<<
Domani pomeriggio hai qualcosa da fare? >>
<<
No. >>
<<
Allora ti passo a prendere e ti faccio da guida per la
città. >>
<<
Okay. A che ora mi vieni a prendere? >>
<<
A che ora preferisci? >>
<<
Quattro? >>
<<
Okay. Allora sarò da te alle quattro. >>
<<
Okay. >>
Un momento di
silenzio e dopo Louis salta su, dicendo:
<<
Allora, raccontami un po’ di te. >>
<<
Che cosa vuoi che ti racconti? >>
<<
Non lo so, qualsiasi cosa. Ad esempio, perché riesci a
parlare l’inglese così bene? >>
<<
Mia madre è inglese. Di Londra precisamente. >>
<<
Ah, wow. E com’è Londra? Io non ci sono mai stato.
>>
<<
Bellissima. Io ci vado spesso, ma per i miei gusti piove un
po’ troppo spesso. Meglio Parigi, anche se è
freddo lo stesso. >>
<<
Giustamente. E Parigi com’è invece?
>>
<<
Meravigliosa. Secondo me è una delle città
più belle del mondo. >>
<<
Concordo in pieno. Com’è viverci? >>
<<
Fantastico. Hai la possibilità di visitare tutti quei
monumenti e bellezze che ogni persona vorrebbe vedere, e tu li hai
lì, nella tua città. È fantastico,
secondo me. >>
<<
È vero, è assolutamente vero. Quindi mi viene
spontaneo chiederti: qual è il tuo monumento o posto
preferito? Di Parigi, ovviamente, ma anche di Londra, visto che ci vai
spesso. >>
<<
Ti sembrerà strano, ma non è la Torre Eiffel.
>> confessa Jade.
<<
E allora qual è? >>
<<
Le Jardin du Luxembourg. >>
<<
I Giardini di Lussemburgo? >>
<<
Sì. >> risponde Jade, sorridendo.
<<
E perché proprio quel posto? >>
<<
Perché lì c’è il Palazzo del
Lussemburgo, che è storico ed ospita il Senato francese. E
poi ci sono i giardini, che sono fantastici. >>
<<
Ah, non lo sapevo. È più o meno bello della
Reggia di Versailles? >>
<<
Ovviamente meno. Nessuno regge il confronto con la Reggia di
Versailles. >>
<<
In effetti. >>
<<
Di Londra invece direi… il London Eye. E invece, per quanto
riguarda Los Angeles, qual è il tuo posto preferito?
>> domanda Jade.
<<
Ti sembrerò scontato, ma è la scritta di
Hollywood. Se ci arrivi proprio da dietro puoi ammirare tutta Los
Angeles, ed è un panorama meraviglioso, almeno secondo me.
>>
<<
Immaginavo fosse proprio la scritta Hollywood. >>
Lous le sorride.
<<
E perché proprio quel posto? >> chiede lei.
<<
Perché è il simbolo della città e,
come ho già detto, da lì puoi ammirare
l’intera città. Lo adoro. Domani ti ci devo
portare. >>
<<
Non vedo l’ora. >>
Louis le sorride.
<<
Quali città degli Stati Uniti hai visitato? >>
<<
San Francisco, San Diego, Las Vegas e New York. >>
<<
E qual è la migliore tra queste che hai detto, secondo te?
>>
<<
Secondo me… Las Vegas. >>
<<
Dev’essere bellissima. Mi piacerebbe andarci. >>
<<
È fantastica. Quello che non ti succede in una
città, ti succede lì. C’è di
tutto e di più. Le città più famose
sono concentrate tutte lì. >>
<<
In quale hotel hai alloggiato quando ci sei andato? >>
<<
Al Caesars. >>
<<
Bello. >>
<<
Sì, è veramente bellissimo. >>
Jade gli sorride
e lui le chiede:
<<
E tu? In quale altri luoghi sei stata? >>
<<
A parte Londra e Parigi, ovviamente, sono stata in Scozia, a vedere
Loch Ness, poi ho visto Stonehenge, e anche Berlino. >>
<<
Beh dai, anche tu hai viaggiato. Hai visto Nessie? >>
chiede Louis, sorridendo.
Jade ride e poi
risponde:
<<
No, non l’ho visto, ma c’è qualcuno che
dice di averlo visto. >>
Louis e Jade
ridono.
<<
A parte gli scherzi, com’è Stonehenge?
>>
<<
Bellissimo. È una cosa meravigliosa. Arrivi lì e
vedi questi massi di pietra, in mezzo al nulla più assoluto.
È fantastico, merita davvero. >>
<<
Posso immaginarlo. >>
<<
Finché non ti ritrovi là, non lo puoi immaginare,
fidati. Come io non posso immaginare Las Vegas. >>
<<
Sì, in effetti, è vero. Senti, stasera hai
già qualcosa in programma? >>
<<
Mmh… no. Perché? >>
<<
Ti va di andare al cinema? O anche semplicemente in un bar?
>>
<<
Sì, va bene. Cinema? >>
<<
Sì. Va bene se ti passo a prendere alle nove?
>>
<<
Sì, è perfetto. >>
<<
Sai che, adesso che ci penso, non ti ho ancora chiesto quanti anni hai?
>>
<<
Ne faccio diciassette a novembre. Tu? >>
<<
Diciassette. Quindi sei anche tu del novantaquattro? >>
<<
Sì. >>
Poco prima di
cena, nel tardo pomeriggio, Jade è nella sua camera e sta
scegliendo i vestiti per l’appuntamento con Louis. Entra la
sorella, che le chiede:
<<
Che fai sorellina? >>
<<
Sto decidendo come vestirmi per l’appuntamento di stasera con
Louis. >>
<<
Se vuoi, posso darti una mano? >>
<<
Sì. >>
Dopo cena, Jade
sta un po’ su Facebook e dopo inizia a prepararsi.
Poco prima delle
21, nella camera di Jade, mentre lei si sta finendo di sistemare, entra
Vic.
<<
Sei pronta? >>
<<
Sì. >>
Jade si fa
vedere dalla sorella e le chiede:
<<
Come sto? >>
<<
Sei uno schianto. >>
<<
Grazie, sorellina. Che ore sono? >>
Vic guarda
l’ora dal suo cellulare, che ha in mano, e dice:
<<
Le nove meno un quarto. >>
<<
Oddio. >>
<<
Sei agitata? >>
<<
Un pochino. >>
<<
Vedrai che andrà tutto bene e che ti divertirai.
>>
<<
Lo spero. >>
<<
Sono sicura che sarà così. >>
Jade le sorride.
<<
Sai, mi piace Louis. È davvero carino, dolce e gentile.
Almeno questa è stata la prima impressione che ho avuto di
lui. >> confessa Jade.
<<
Anche a me è sembrato carino, dolce e gentile.
>> dice Vic.
<<
Speriamo non si riveli l’opposto. Io non mi sbaglio mai su
queste cose. >>
<<
È vero, non ti sbagli mai su queste cose. >>
<<
E poi sai cos’altro mi piace di lui? >>
<<
Cosa? >>
< Mi
piace il modo in cui mi sorride. >> confessa Jade.
<<
Ha un bel sorriso? >>
<<
Sì. >>
<<
Sai per caso se ha un fratello minore? >>
<<
A dire la verità no. Ma stasera ti prometto che glielo
chiederò. >>
<<
Okay. Grazie. >>
Continuano a
chiacchierare per alcuni minuti e dopo Vic esce dalla stanza della
sorella.
Alle 21 precise
Louis arriva a casa Dubois e suona al campanello. Va ad aprire la madre
di Jade.
<<
Buonasera. Lei dev’essere la signora Dubois? >>
<<
Sì, sono io. E tu devi essere Louis invece? >>
<<
Sono io. >>
La signora
Dubois e Louis si stringono la mano e lei lo invita ad entrare.
<<
Jade scende a momenti. >>
<<
Grazie. >>
Alcuni istanti
di silenzio e dopo la signora Dubois dice:
<<
Comunque, io sono Jen. >>
<<
Piacere di conoscerla. >>
<<
So che è inglese. Jade me l’ha detto, e mi ha
anche detto quanto le piace Londra. >>
<<
Già, ma non quanto le piace Parigi. >>
<<
Personalmente mi piacciono entrambe, ma finché non le
avrò visitate non potrò dire qual è la
mia preferita. >>
La signora
Dubois sorride a Louis.
Due minuti dopo
Jade arriva al piano di sotto e, quando vede Louis, fa un respiro e
dopo dice:
<<
Louis! >>
Louis si volta,
la guarda e le sorride. Una volta scesa e vicino a lui, le dice:
<<
Ciao. >>
<<
Ciao. >>
Intanto Vic
scende le scale e raggiunge la sorella e Louis.
<<
Ciao. >>
Louis si volta e
dice:
<<
Ciao. Sei Vic, vero? La sorella di Jade? >>
<<
Sì. >>
<<
Tuo padre non c’è, Jade? >>
<<
Sì, ma non so dove sia. >>
<<
Vorrei salutarlo. Non vorrei essere scortese e andarmene senza averlo
conosciuto almeno per qualche minuto. >>
<<
Restate qui, ragazzi, lo vado a cercare io. >>
<<
Okay, mamma. >>
Appena la madre
di Jade se n’è andata, Louis dice:
<<
Sei bellissima. >>
<<
Grazie. >>
Qualche minuto
dopo il signore e la signora Dubois arrivano all’ingresso. Il
signor Dubois porge la mano a Louis e dice:
<<
Piacere, sono François, il padre di Jade. >>
Louis,
stringendogliela, dice:
<<
Louis, Louis Townes. >>
<<
Direi che adesso possiamo anche andare, Louis. >>
<<
Sì. È stato un piacere conoscervi signori Dubois.
>>
I signori Dubois
rispondono che anche per loro è stato un piacere e, dopo
aver salutato anche Vic, escono.
Quando Louis e
Jade escono dal cinema, è quasi mezzanotte e così
lui la riaccompagna a casa.
<<
Ti è piaciuto il film? >> le chiede.
<<
Sì, non è stato brutto. A te? >>
<<
Sì, dai. >>
<<
Louis, accendi lo stereo? >>
<<
C’è la radio e a me non piace. Attaccaci il tuo
cellulare, tanto c’è il cavo. >>
<<
E dov’è il cavo? >>
<<
In basso alla tua sinistra. Lo vedi subito. >>
Jade guarda dove
Louis le ha detto e trova subito il cavo. Loprende, tira fuori il suo
iPhone dalla borsa e attacca il cavo. Louis si volta per un attimo
verso Jade e, dopo essersi voltato verso la strada, dice:
<<
Sono curioso di sentire che tipo di musica ascolti. >>
< Secondo
te che tipo di musica ascolto? >>
<<
Non lo so, ma secondo me pop e rock sicuro. >>
<<
Ovviamente. >>
<<
Dai, metti qualcosa. Vediamo se abbiamo gli stessi gusti.
>>
Jade mette
alcune canzoni e quasi tutte piacciono a Louis. Ne mette una che
s’intitola “need you now” dei Lady
Antebellum.
<<
Questa l’ho già sentita, ma non mi ricordo qual
è. >>
<<
Ascoltala bene. >> gli dice lei.
Appena inizia la
canzone Jade canta:
<<
Picture perfect memories
scattered all around the floor
Reachin’
for the phone ‘cause I can’t fight it anymore
And
I wonder if I ever crossed your mind
For me it happens all the time.
>>
<<
Ah, ho capito. >>
Canta anche
Louis insieme a Jade, e intanto lei guarda verso di lui:
<<
It’s a quarter
after one, I’m all alone and I need you now
Said
I wouldn’t call but I lost all control and I need you now
And
I don’t know how I can do without
I just need you now.
>>
<<
Sei intonata. >>
<<
Sì, un pochino. Mi è sempre piaciuto cantare.
>>
<<
Io invece sono stonato. >>
<<
Un pochino. >>
Louis ride,
sorridendo a Jade.
Quando arrivano
alla villa dei Dubois, Louis parcheggia la macchina proprio davanti e
accompagna Jade al portone.
<<
Sono stato proprio bene stasera. >>
<<
Anch’io. >>
Louis guarda
Jade, e lei gli sorride. Si avvicina al suo viso e la bacia.
<<
Immaginavo che l’avresti fatto. >> dice lei.
<<
Perché? Non volevi che lo facessi? >>
<<
No, anzi, il contrario, speravo lo facessi. >>
Louis le sorride
e le chiede:
<<
Allora posso rifarlo? >>
<<
Assolutamente sì. >>
Louis ribacia
Jade e le dice:
<<
Allora ci vediamo domani. ><
<<
Sì. >>
<<
Buonanotte. >>
<<
Buonanotte. >>
Pochi minuti
dopo che Jade è entrata in camera sua, arriva Vic.
<<
Allora? Com’è andata? >>
Jade si gira e
dice:
<<
Vic! Mi hai fatto paura. >>
<<
Dai, dimmi com’è andata. >>
<<
Fai silenzio, però, perché mamma e
papà sono a letto. >>
<<
Sì, lo so. Ero a letto anch’io, ma ti ho sentito
arrivare e sono venuta qui. >>
<<
Mi lasci svestire, mettermi il pigiama, struccarmi, fare la
pipì e venire a letto? Se mi aspetti sotto le coperte, dopo
ti dico tutto. >>
<<
Okay. Muoviti, però. >>
Vic salta sul
letto e si mette sotto le coperte.
Una volta che
Jade è pronta per andare a letto raggiunge la sorella sotto
le coperte.
<<
Dai, raccontami tutto, sorellona. >>
Jade racconta
alla sorella la serata, fino a quando sono usciti dal cinema.
<<
Dopo che siamo usciti dal cinema, era già quasi mezzanotte,
così siamo andati verso la macchina. Nel ritorno a casa lui
ha voluto che mettessi della musica dal mio iPhone, perché
era curioso di sapere che tipo di musica ascolto. Ho messo alcune
canzoni e quasi tutte gli piacevano. Quando siamo arrivati qui, lui ha
parcheggiato davanti all’entrata e mi ha accompagnata fino
alla porta.”
<<
Che dolce. >>
<<
Già, ma non è finita. >>
<<
Spero che almeno ti abbia baciata? >>
<<
Aspetta, lasciami finire. >>
<<
Okay. Continua. >>
<<
Davanti alla porta mi ha detto di essere stato proprio bene ed io gli
ho risposto che per me era la stessa cosa. Poi mi ha guardata, io gli
ho sorriso e dopo mi ha baciata. >>
<<
Che bello. Lo sapevo che ti avrebbe baciata. >>
<<
Così io, dopo il bacio, gli ho detto che immaginavo che
l’avrebbe fatto. Lui preoccupato mi ha chiesto
perché e che se non volevo che lo facesse. Io gli ho
risposto che ero contenta e dopo mi ha ribaciata. È stato
troppo dolce. >> confessa Jade.
<<
Già, è stato dolcissimo. Io l’avevo
detto che è dolcissimo. >>
<<
Già. >>
Le due sorelle
continuano a parlare ancora un po’ di tempo, fino a quando
non si addormentano, una vicino all’altra.
|
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Capitolo 3 *** Potremmo diventare 'noi' ***
3
Potremmo
diventare “noi”
La mattina del
giorno dopo, 17 giugno, le sorelle Dubois vanno a fare shopping al
Walmart, perché a Jade serve qualcosa di carino da mettere
per il tour di Los Angeles, che farà con Louis nel
pomeriggio.
<<
Allora? Come vi sembra? >> chiede Jade, girando su se
stessa con indosso una maglietta della linea Miley Cyrus & Max
Azria.
<<
Devo dire che è molto carina. >> dice Vic.
<<
Concordo. È carina. >> dice anche la signora
Dubois.
<<
Mi provo anche le altre però. >> afferma Jade.
Jade rientra nel
camerino e se ne prova un’altra.
<<
Forse questa è più carina. >>
afferma Vic, quando Jade esce dal camerino con un’altra
maglia.
<<
Più o meno siamo lì, secondo me. >>
dice, invece, la signora Dubois.
<<
Per me sono tutte carine. Amo l’intera collezione.
>> dice Jade.
Mentre Jade si
sta guardando allo specchio con indosso la maglietta, arrivano una
ragazza con la madre, e la figlia entra nel camerino accanto a quella
di Jade.
<<
Cosa ci abbini su quella maglietta? Intendo sotto. Gonna o
pantaloncini? >> chiede Vic.
<<
Pensavo una gonna di jeans. >>
<<
Meglio una gonna che i pantaloncini, infatti. >> dice la
signora Dubois.
Intanto la
ragazza che è entrata nel camerino accanto a quello di Jade,
esce e si fa vedere dalla madre con quello che ha indosso.
<<
Quale gonna di jeans però? >> domanda Vic.
<<
Non lo so. >>
La ragazza
accanto al camerino di Jade, nota che anche lei ha indosso una maglia
della linea Miley Cyrus & Max Azria, così
interviene, dicendo:
<<
Io ho quella maglia e l’ho abbinata alla gonna di jeans blu.
>>
Le sorelle
Dubois e la loro madre si voltano subito verso la ragazza, e Jade
chiede:
<<
Ci sta bene? >>
<<
Assolutamente sì. Io ho sia quella maglia che hai indosso tu
che la gonna di jeans blu che ti ho detto che ci sta bene.
>>
<<
Posso andare a prenderla, o credo di averla già nel
camerino. >>
Jade entra nel
camerino e dopo alcuni secondi esce dicendo:
<<
Eccola! Questa qui dici? >>
<<
Sì, proprio quella. Provala con quella maglia e vedrai che
ci sta benissimo. >>
<<
Provo. >>
Jade entra nel
camerino, si prova la gonna e dopo esce dicendo:
<<
È vero, ci sta benissimo. >>
<<
Te l’avevo detto. >>
<<
Grazie del consiglio… >>
La ragazza,
porgendole la mano, dice:
<<
Jessy. >>
Jade gliela
stringe e dice:
<<
Jade. >>
<<
Jade? Ma non è un nome inglese? >>
<<
Lo so. Infatti, sono francese. >>
<<
Aah. E di dove? >>
<<
Parigi. >>
<<
Oddio, beata te. Non sai come vorrei andarci. È bella, vero?
>>
<<
Sì, è bellissima. >>
<<
Posso immaginarlo. >>
Jade le sorride.
<<
Comunque loro sono mia sorella minore Vic e mia madre Jen.
>>
Si stringono
tutte la mano.
<<
Allora prenderai quella maglia e quella gonna? >> le
chiede Jessy.
<<
Sì. >>
<<
Ma siete qui in vacanza? >>
<<
No, ci siamo trasferite qui da pochi giorni. >>
<<
Aah, pensavo foste qui in vacanza. In che quartiere abitate?
>>
<<
Pacific Palisades. Voi? >>
<<
Santa Monica. Abbiamo una casa proprio sulla spiaggia. >>
<<
Wow. >>
<<
Tu quanti anni hai Jade? >>
<<
Ne faccio diciassette a novembre. Tu? >>
<<
Diciassette. Quindi sei del novantaquattro? >>
<<
Sì. Anche tu, vero? >>
<<
Sì. >>
Le due ragazze
continuano a parlare per un po’ e dopo si scambiano i numeri
di cellulari e si dicono che si cercheranno su Facebook e Twitter.
Nel pomeriggio,
poco dopo le 15.30: Louis e Jade sono in macchina.
<<
Sai, stamattina ho conosciuto una ragazza. >> salta su
Jade.
<<
Potrei diventare geloso, sai. >>
Jade gli sorride.
<<
Dove l’hai conosciuta? >>
<<
Da Walmart. Ero con mia madre e mia sorella perché volevo
comprare qualcosa della collezione di Miley, e, infatti, ho preso la
maglia e la gonna che ho indosso. >>
<<
È molto carina la maglia. >>
<<
Grazie. >>
<<
Come si chiama questa ragazza? >>
<<
Jessy. Ha la mia stessa età e viva a Santa Monica, come te.
Magari la conosci. >>
<<
No, non conosco nessuna Jessy. Ma come vi siete conosciute?
>>
<<
Eravamo nei camerini ed io mi stavo provando delle cose. Io, mia madre
e mia sorella stavamo pensando a cosa ci stesse bene con questa maglia,
così lei è intervenuta dicendomi che ha la stessa
maglia e che l’ha abbinata con questa gonna. E da
lì abbiamo cominciato a parlare un po’ e ci siamo
scambiate i numeri di cellulare. >>
<<
Bene. Mi fa piacere che hai fatto amicizia. >>
<<
L’ho anche cercata su Facebook e su Twitter. A proposito, tu
ci sei su Facebook e Twitter? >>
<<
Sì. Su Facebook sono Louis Townes, mentre su Twitter sono
louist94, tutto minuscolo. Tu ci sei? >>
<<
Ovvio che sì. Sono Jade Dubois su Facebook, e
jadelovesparis, tutto minuscolo, su Twitter. >>
<<
Dove mi porti per iniziare il tour? >> chiede Jade.
<<
A Santa Monica. >>
<<
Al Pacific Park? >>
<<
Sì, proprio lì. Come fai a saperlo?
>>
<<
Ho tirato a indovinare. >>
Louis le sorride.
Quando arrivano,
parcheggiano la macchina e dopo entrano al Pacific Park.
La seconda tappa
è Venice, poi Hollywood, con il Chinese Theatre, poi il
Kodak Theater e la Walk of Fame.
<<
Adesso ti porterò proprio dalla famosa scritta. Nel mio
posto preferito. >>
<<
Perfetto. Vediamo se è vero che c’è un
paesaggio meraviglioso >>
<<
È così, fidati. Comunque, per arrivarci proprio
da dietro, c’è una strada e dopo raggiungi la
scritta tramite un sentiero. Sai quanto sono alte le lettere?
>>
<<
No. Quanto? >>
<<
Quindici metri. >>
<<
Woh, tanto. Pensavo meno. >>
<<
Sì, in effetti, sembra più piccola. Vedrai quando
ci arriveremo. >>
Una volta
arrivati nella strada dietro la scritta, parcheggiano lì la
macchina e scendono a piedi. Alcuni minuti dopo arrivano proprio dietro
la scritta.
<<
Eccoci arrivati! Questo è il meraviglioso panorama che si
vede da qua su. >> esclama Louise.
<<
Wow, è fantastico. >>
<<
Te l’avevo detto. >>
<<
Posso confermare che è meraviglioso. Ma non so se
può reggere il confronto con il panorama che si vede dalla
Torre Eiffel. >>
<<
Non saprei, perché non ci sono mai stato. >>
<<
Lo so. Ed è un vero peccato, perché è
una della città più belle del mondo.
>>
<<
Lo so. >>
Jade gli
sorride. Louis la stringe a sé e lei si appoggia sulla sua
spalla.
<<
Posso farti una domanda, Louis? >>
<<
Sì. >>
<<
Ma tu ed io cosa siamo? >>
<<
Cosa vuoi dire? >>
<<
Sentimentalmente, cosa siamo? >>
Louis ci pensa
un attimo e poi dice:
<<
Beh… tu mi piaci, Jade. Sia dentro che fuori.
>>
Jade fa un
sorriso enorme e dopo dice:
<<
Anche tu mi piaci, Louis. E sai qual è la prima cosa che mi
ha colpito di te? >>
<<
No. Quale? >>
<<
Che sei dolcissimo. >>
<<
Davvero? >>
<<
Sì. >>
<<
E sai invece qual è la prima cosa che mi ha colpito di te?
>>
<<
Quale? >>
<<
Che, il giorno in cui ci siamo conosciuti, quando sono venuto a
prendermi la palla, tu sei stata gentilissima con me. Non tutte le
ragazze sono così. Ad alcune gli avrei dato solo fastidio.
>>
Jade gli sorride.
<<
Mi piaci davvero, Jade. Quindi se mi chiedi che cosa siamo tu ed io,
posso soltanto dirti che, per me, potremmo diventare
‘noi’. >> confessa Louis.
Jade gli fa un
mega sorriso e chiede:
<<
Dici sul serio? >>
<<
Assolutamente sì. >>
Jade lo bacia.
<<
Allora per me possiamo assolutamente diventare
‘noi’. >>
Louis le sorride
e poi le chiede:
<<
Allora mi sorge spontaneo chiederti… >>
Jade gli sorride
e lui continua a parlare:
<<
Vuoi essere la mia ragazza, Jade? >>
<<
Sì, voglio essere la tua ragazza, Louis. >>
Louis le
sorride, la avvicina a sé, le accarezza una guancia e poi la
bacia.
|
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Capitolo 4 *** Diventeremo grandi amiche ***
4
Diventeremo
grandi amiche
Il giorno dopo,
durante la mattinata, Jade si sveglia tutto contenta e scende a fare
colazione. In cucina incontra la madre e la sorella.
<<
Buongiorno, sorellina. >> salta su Vic.
<<
Buongiorno anche a te, Vic. >>
Mentre si
prepara la colazione, la sorella le chiede:
<<
Ti vedrai anche oggi con Louis? >>
<<
Per il momento non abbiamo deciso niente. >>
<<
Ah. >>
Dopo colazione,
Jade si sistema e dopo si mette un po’ al computer. Su
Facebook si mette a chattare con Jessy, la ragazza conosciuta il giorno
prima da Walmart. Decidono di vedersi e andranno alla Downtown and
Third Street Promenade, e si sono date appuntamento per le 15.
<<
Sei venuta in macchina? >> domanda Jade.
<<
Sì sì, con quella di mio nonno, tanto la usa
poco. Tu? Ti sei fatta accompagnare da tua madre? >>
<<
Sì, ma pensavo di prendere la patente. Mi devo solo andare a
iscrivere. >>
<<
Cosa aspetti? Se vuoi, ti accompagno io? >>
<<
Sì, magari. >>
<<
Com’è vivere a Parigi? >>
<<
Fantastico. Infatti, un po’ mi è dispiaciuto
venire via, però anche Los Angeles mi piace molto, mi
è sempre piaciuta. >>
<<
Io adoro Parigi, è una delle mie città preferite.
>>
<<
Davvero? >>
<<
Sì. Non ci sono mai stata, ma mi piacerebbe moltissimo
andarci. Stessa cosa per Londra. >>
<<
Mia madre è di Londra. >>
<<
Ecco perché parli l’inglese così bene e
hai l’accento britannico. >>
< Si nota
molto l’accento inglese? >>
<<
No. Vedrai che con il tempo avrai quello americano. >>
Jade si guarda
intorno e dopo dice:
<<
Comunque, è veramente carino questo posto. Ci sono un sacco
di negozi. Mi sembra di stare agli
Champs-Élysées. >>
<<
Lo so. Infatti, io ci vengo spesso. >>
<<
Raccontami un po’ di te, Jessy. Sono curiosa. >>
<<
Beh… innanzitutto sono figlia unica. Ho una gatta di nome
Sophie, è un’Angora Turco, poi amo la musica, e
scrivo romanzi e canzoni, ma solo il testo, perché non so
suonare uno strumento. >>
<<
Scrivi? E che tipo di romanzi scrivi? >>
<<
Romantici, per adolescenti soprattutto. Questo è il
ventinovesimo. >>
<<
Wow! Ventinovesimo? >>
<<
Sì, ma i più belli saranno quindici
più o meno. >>
<<
E questo che stai scrivendo adesso di cosa parla? >>
<<
Parla di due famiglie che si conoscono da anni. La prima composta da
cinque figli, mentre la seconda da due. Un giorno la figlia di una
delle due famiglie inizia a interessarsi ai due figli maschi
dell’altra famiglia, e anche loro a lei. Poi, va beh, ci sono
altre avventure che capitano a tutti gli altri. >>
<<
Wow. Bello, però, mi sto incuriosendo. >>
<<
Grazie. L’ho iniziato a febbraio e ho scritto pochissimo. Ci
metterò un sacco a finirlo. >>
<<
Perché di solito quanto ci metti a scriverne uno?
>>
<<
Circa tre o quattro mesi. Stavolta sono molto indietro. >>
<<
Forse questo che stai scrivendo adesso è migliore degli
altri. >>
<<
Dei primi di sicuro. >>
<<
E come s’intitola? >>
<<
You’re on my heart just like a tattoo. >>
<<
Dal titolo non sembra male. >>
<<
Già. Per il titolo prendo sempre spunto dalle frasi di
canzoni che mi piacciono. Per questo romanzo, ad esempio, ho preso
spunto dalla canzone di Jordin Sparks, ‘tattoo’.
>>
<<
Interessante. E per quanto riguarda le canzoni? >>
<<
Ne ho scritte tantissime, sono tutte su Facebook. Alcune le scrivo io
proprio, mentre altre prendo il testo originale e poi lo modifico
secondo quello che mi succede. >>
<<
Figo. >>
Più
tardi, mentre stanno bevendo qualcosa da Starbucks.
<<
Sei fidanzata, Jessy? >> domanda Jade.
<<
No, mai stata fidanzata. Tu? >>
<<
Sì. >>
<<
Di già? Cavolo, io vivo qui da diciassette anni e non sono
mai stata fidanzata. >>
<<
L’ho conosciuto due giorni dopo essermi trasferita. Si chiama
Louis e ha la nostra età. >>
<<
E com’è? >>
<<
Carino, dolce, alto, biondo e con gli occhi marroni. >>
<<
Ma state già insieme o uscite e basta? >>
<<
No no, stiamo proprio insieme. Ci siamo messi insieme ieri.
>>
<<
Aah, da pochissimo. Sono contenta per te. >>
<<
Grazie. >>
Continuano a
bere, e intanto Jessy le chiede:
<<
Ti sei già iscritta in una scuola? >>
<<
A dire la verità no. Tu in quale vai? >>
<<
Alla Palisades Arts & High School, che noi chiamiamo
semplicemente Palisades Arts, almeno quelli che frequentano i corsi di
specializzazione. Gli altri la chiamano semplicemente Palisades High.
>>
<<
Corsi di… specializzazione? >> chiede Jade, un
po’ confusa.
<<
Sì. La mia è una scuola un po’
particolare, perché ci sono aule dove gli alunni studiano le
classiche materie, mentre altre dove frequentano dei corsi di
specializzazione, come canto e ballo, ad esempio. >>
<<
Wow, sembra una bellissima scuola. Tu studi le classiche materie oppure
frequenti i corsi? >>
<<
I corsi, ovviamente. >>
<<
Che corsi ci sono? >>
<<
Canto, ballo, recitazione, musica, musical, scrittura, scenografia,
regia, disegno, pittura e giornalismo. >>
<<
Tu immagino che fai scrittura? >>
<<
Sì, e anche canto. >>
<<
Figo. >>
<<
Comunque, la Palisades Arts è un’ottima scuola,
proprio perché ti da la possibilità di scegliere.
Ti piacerebbe frequentarla? >>
<<
Sì. Tra l’altro a me è sempre piaciuto
disegnare e dipingere. In camera ho un dipinto fatto da me con la Torre
Eiffel. E mi piace anche cantare. Cantavo nel coro della mia scuola a
Parigi. >>
<<
Allora credo che la mia scuola vada bene per te. >>
<<
Lo credo anch’io. Che orari fate? >>
<<
Sempre dalle otto all’una, con l’intervallo dalle
undici alle undici e un quarto, mentre il mercoledì dalle
otto all’una, con pausa pranzo fino alle due, e termine delle
lezioni alle quattro. >>
<<
Non male, dai. >>
<<
Sì, infatti. >>
<<
Serve la divisa? >>
<<
No, assolutamente no. È una scuola d’arte.
>>
<<
Perfetto. Allora penso che m’iscriverò. Mi
accompagni lunedì mattina? >>
<<
Sì, però devi essere maggiorenne per fare da sola
l’iscrizione. >>
<<
Allora verrà anche mia mamma. >>
<<
Okay. >>
Jade le sorride.
<<
Sai Jessy, credo che diventeremo grandi amiche. >>
<<
Lo credo anch’io. >>
Jessy beve un
sorso della sua bevanda e chiede:
<<
Sai già che università frequenterai
l’anno prossimo? >>
<<
No, e non ci ho ancora pensato. E non so di preciso che
università ci sono qui. Tu già lo sai?
>>
<<
Sì, molto probabilmente la Pepperdine University, a Malibu,
oppure l’UCLA. Ma è più probabile la
prima. Sono entrambe ottime università e sono vicinissime.
>>
<<
E cosa vorresti studiare lì? >>
<<
Lettere e forse anche musica, ma non lo so ancora di preciso. Credo che
ci sia anche arte alla Pepperdine. >>
<<
Ah, davvero? >>
<<
Sì, ma in ogni caso appena inizieremo la scuola, ci daranno
tutti gli opuscoli per informarci bene. >>
<<
Ah, perfetto. Quando studiavo a Parigi, non ci avevo mai pensato
all’università, ma l’anno scorso ero al
terzo anno, quindi forse era un po’ presto. >>
<<
Sì, infatti. >>
Jade finisce la
sua bevanda e le chiede:
<<
Sei impegnata stasera? >>
<<
No. Perché? >>
<<
Un amico del mio ragazzo dà una festa a casa sua, ti va di
venire? >>
<<
Sì, volentieri. >>
La sera stessa,
un amico di Louis ha organizzato una festa nella sua villa sulla
spiaggia e lui ci andrà con Jade.
<<
Com’è che si chiama quest’amico di Louis
che ha organizzato la festa? >> domanda Jessy,
guardandosi intorno.
<<
Matt. >>
<<
Ah okay. >>
<<
Perché? >>
<<
Così, tanto per sapere. >>
< Okay,
ma secondo me c’è qualcosa sotto. >>
<<
No, non c’è niente sotto. Cosa ci potrebbe essere?
>>
<<
Non lo so. Magari speravi che la festa fosse stata organizzata da
quello che ti piace. >>
<<
C’è un ragazzo che mi piace, ma non si chiama
Matt. >>
<<
Ah, vedi che allora qualcosa sotto c’è?
>>
<<
Sì, va beh. >>
<<
Dai, come si chiama? >>
<<
Anthony. >>
<<
Anthony. E che scuola fa? >>
<<
La mia, corso di canto. Vuole diventare un rapper. >>
<<
Wow. E quanti anni ha? >>
<<
La nostra età. >>
<<
Ma lui sa che tu hai una cotta per lui? >>
<<
Sì, eccome se lo sa, è da quasi tre anni che gli
vado dietro. Ed io non gli piaccio, altrimenti si sarebbe
già fatto avanti da un po’. >>
<<
Quasi tre anni? Tanto tempo. >>
<<
Già. >>
Durante la
festa, mentre c’è la canzone “not
afraid”, di Eminem, Jessy corre subito da Jade, che sta
ballando, e le dice:
<<
È qui! >>
< Chi?
>>
<<
Lui! È qui! È qui!” >>
Jade smette di
ballare e si allontana di pochi metri con Jessy.
<<
Anthony è qui? E dov’è? >>
<<
L’ho visto salire al piano di sopra. Sono sicura, era lui.
>>
<<
Allora perché non vai di sopra anche tu? Con la scusa che
devi andare in bagno, dopo ci parli. >>
<<
Perché non ci siamo mai parlati. Lui sa chi sono e sa che mi
piace, e basta. Una volta mi ha chiesto se avevo da cambiare dei soldi,
ma basta, nient’altro. >>
<<
Ah, pensavo che vi parlaste. >>
<<
No, non ci siamo parlati. >>
<<
Mi dispiace, Jessy. Ma prova ad andare di sopra comunque, anche solo
per vederlo, e con la scusa magari vai in bagno e ti sistemi il
lucidalabbra. >>
<<
Okay. Vado. >>
<<
Brava. Io torno a ballare. >>
<<
Okay. >>
Jade torna a
ballare, mentre Jessy va verso le scale e sale al piano di sopra.
Mentre è in corridoio cerca Anthony.
All’improvviso esce da una stanza e quasi si scontrano. Lei
lo guarda, ma lui si allontana prima di andarle contro, senza neanche
guardarla, ma le dice:
<<
Scusa. >>
<<
Di niente. >>
Lui si allontana
e scende le scale. Jessy rimane come una cretina lì a
guardarlo, mentre lui se ne va.
Quando scende al
piano di sotto, il dj ha appena messo “your love is my
drug”, di Ke$ha, e Jade, vedendola scendere, la chiama con
lei a ballare, e così la raggiunge.
<<
Mi piace un sacco questa canzone. >> esclama Jessy.
<<
Anche a me. >>
Finita la
canzone, smettono di ballare e, mentre bevono qualcosa, Jade le chiede:
<<
Allora? Cos’è successo di sopra? >>
< Niente.
Mentre camminavo nel corridoio all’improvviso, lui
è uscito da una stanza e a momenti ci scontravamo. Io
l’ho guardato, ma lui si è allontanato, per non
venirmi contro, e mi ha chiesto scusa. >>
<<
E tu cos’hai detto? >>
<<
Di niente. E poi è sceso ed io sono rimasta lì
come una cretina. >>
<<
Meglio di niente, dai. >>
<<
No, sono pessima. >>
<<
No, non lo sei. >>
Jessy le fa un
leggero sorriso e più tardi tornano a ballare.
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Capitolo 5 *** Ti presento i miei, mi presenti i tuoi ***
5
Ti
presento i miei, mi presenti i tuoi
Due settimane
dopo, Jade e Louis sono sempre più vicini l’uno
all’altra, mentre Jade e Jessy si sono imparate a conoscere
ancora meglio.
È il
4 luglio, la festa dell’Indipendenza, e la famiglia Dubois,
nonostante sia francese e inglese, ha deciso di rispettare le
tradizioni americane, e festeggerà, come una classica
famiglia americana, questo giorno.
Così
hanno organizzato un pranzo, a base di carne alla griglia, e Jade ha
invitato anche Louis e i suoi genitori.
<<
Sei agitata? >> domanda Vic a sua sorella maggiore Jade,
un po’ prima che Louis e i suoi genitori arrivino.
<<
Louis ha già conosciuto mamma e papà quando mi
è venuto a prendermi qui a casa, perché dovrei
essere agitata? >>
<<
Perché conoscerai i suoi genitori. >>
<<
Sì, un pochino lo sono. Ma se lui è
così, i genitori non saranno tanto diversi. Da qualcuno
avrà preso. >>
<<
Già. >>
<<
Io m’immagino la madre di Louis: una donna sui
quaranta-cinquant’anni, più o meno, magari bionda
e molto gentile. >>
<<
È probabile che sia così. >>
<<
Già. >>
<<
Posso chiederti una cosa, sorellina? >>
<<
Sì. >>
<<
Ma avete già fatto sesso? >>
<<
Vic! >>
<<
Che c’è? Ho dodici anni, non dieci. Sono
già una donna a tutti gli effetti. >>
<<
Sarai anche una donna, ma sei troppo piccola per parlare di sesso.
>>
<<
Non è vero. Ma l’avete già fatto o no?
>>
<<
No, ancora no. Sono solo quasi tre settimane che stiamo insieme.
>>
<<
Sì, è ancora presto forse. >>
<<
No, non è neanche per quello, anche perché, per
me, lo sai, non sarebbe la prima volta, però non
è ancora arrivato il momento giusto. >>
<<
E qual è il momento giusto? >>
<<
Non lo so, non so neanche se c’è un vero momento
giusto. Deve solo capitare e dev’essere bello.
>>
<<
Giusto. >>
Poco dopo,
arrivano Louis e i suoi genitori a casa Dubois, e la madre di Jade va
ad aprire la porta.
<<
Buongiorno. >> saluta Jen, con un sorriso.
La famiglia
Townes saluta Jen e lei fa’ loro entrare. Intanto arrivano
François, Jade e Vic.
<<
Ciao. >> saluta Jade, timidamente.
<<
Ciao. >> dice Louis.
La madre di
Louis porge la mano a Jade e dice:
<<
Danielle. >>
Jade gliela
stringe e risponde:
<<
Jade. Piacere mio. >>
Lo stesso con il
padre di Louis e i signori Dubois conoscono i signori Townes.
<<
Noi andiamo in giardino. >> salta su Jade.
Mentre
raggiungono il giardino, Louis dice:
<<
Speriamo in bene. >>
<<
Non ti preoccupare, andrà tutto bene. >>
<<
Mi piace questa tua positività. >>
<<
Non è positività, è speranza, ma anche
sicurezza. Perché mai non dovrebbero andare
d’accordo? >>
<<
Giusto. >>
Louis la ferma
un attimo, lei si volta verso di lui, e le chiede:
<<
Che c’è? >>
Louis le
dà un bacio e le dice:
<<
Non ti avevo ancora dato un bacio. >>
Durante il
pranzo, la signora Dubois salta su, chiedendo:
<<
Andrete in vacanza tutti insieme? >>
<<
Sì, andremo a trovare il fratello di Jim, a Miami, durante
le ultime due settimane di questo mese. >> risponde la
signora Townes.
<<
Ho dei cugini lì. >> spiega Louis.
<<
Hai molti cugini? >> gli chiede la signora Dubois.
<<
No, solo tre, tutti maschi. >>
<<
Ci andate tutte le estati? >>
<<
Quasi tutte le estati. Magari Jade potrebbe venire a trovarmi un
weekend o anche una settimana. >> propone Louis.
<<
Sarebbe fantastico. >> salta su Jade.
<<
Sì, perché no. Magari possiamo venire anche
François ed io, così ci prendiamo una bella
vacanza. Non abbiamo deciso di andare da nessuna parte
quest’estate, perché ci siamo appena trasferiti.
>> dice la signora Dubois.
<<
Sì, non è una brutta idea, tesoro.
>> dice il signor Dubois.
<<
Potreste stare in casa di mio fratello, c’è un
sacco di posto. >> salta su il signor Townes.
<<
No, non vogliamo disturbare, siete già in tanti.
>> risponde il signor Dubois.
<<
Noi stiamo nelle camere degli ospiti e voi potreste stare nella
dépendance. >> dice il signor Townes.
<<
No, saremo soltanto d’impiccio. Andremo in albergo, non
c’è problema. >> dice la signora
Dubois.
<<
D’accordo. >> si rassegna il signor Townes.
<<
Allora Louis, hai già un’idea
sull’università da frequentare l’anno
prossimo? >> domanda la signora Dubois.
<<
Pensavo all’UCLA. Io e Jade ne abbiamo parlato un
po’ di tempo fa. >>
<<
Sì, infatti, anche lei ne ha parlato con noi. La sua amica
Jessy ha detto che vorrebbe frequentare l’UCLA o la
Pepperdine e Jade ha cominciato a pensarci. >>
<<
Sì, anche la Pepperdine non è male.
>>
Dopo pranzo, la
famiglia Dubois e la famiglia Townes si sposta sui divanetti in
giardino.
<<
Sapete cosa mi piacerebbe fare adesso? >> salta su Jade.
<<
Cosa? >> chiede Louis.
<<
Potreste insegnarci l’inno americano. >>
< Ottima
idea, tesoro. >>
<<
Un po’ lo so, soprattutto l’inizio,
perché ho visto un video dove lo canta Demi Lovato. Fa
così, se non sbaglio. >> dice Jade,
scandendosi la voce e iniziando a cantare:
<<
O! Say can you see by
the dawn's early light,
What
so proudly we hailed at the twilight's last gleaming,
Whose
broad stripes and bright stars through the perilous fight,
O’er the ramparts we
watched, were so gallantly streaming? >>
Jade si ferma e
dice:
<<
E da qui non lo so più. >>
<<
Wow. Sei stata fantastica, Jade. >>
<<
Grazie. >>
<<
Il resto fa così. >>
Louis si
schiarisce un attimo la voce e dopo inizia a cantare:
<<
And the rockets' red
glare, the bombs bursting in air,
Gave
proof through the night that our flag was still there;
O!
Say does that star-spangled banner yet wave,
O’er the land of the
free and the home of the brave? >>
<<
So che non sono per niente intonato, scusate. >>
Nel primo
pomeriggio, i Townes vengono via dalla villa dei Dubois. Davanti al
portone di casa, Louis e Jade si salutano.
<<
Allora ci vediamo stasera alla festa a casa tua. >> dice
Jade.
<<
Sì. >>
<<
Quanta gente ci sarà alla fine? >>
<<
Non ne ho idea. Ho fatto spargere la voce il più possibile.
>>
<<
È probabile che venga anche Anthony, il ragazzo che piace a
Jessy di cui ti ho parlato? >>
<<
Potrebbe essere. Se c’era alla festa di due settimane,
potrebbe esserci anche a questa. Ma perché me lo chiedi?
>>
<<
Perché così Jessy avrà
un’altra possibilità. >>
<<
Ah, okay. >>
<<
Sei geloso? Non l’ho neanche mai visto questo Anthony. E poi
non ti devi preoccupare, per me esisti solo e soltanto tu, tesoro.
>>
Louis le fa un
sorriso e dopo risponde:
<<
Per me è lo stesso, Jade. Ci sei solo e soltanto tu.
>>
Si danno un
bacio e dopo lui se ne va.
Durante il
pomeriggio, Jade e Jessy si sentono su Facebook. Jade informa Jessy che
potrebbe esserci anche Anthony alla festa, e lei è contenta
di questa notizia.
Durante la festa
nella villa Townes. Tra un punch, degli stuzzichini e qualche
chiacchiera, tra la folla che balla, Jessy nota Anthony.
<<
È qui! >> esclama Jessy.
<<
Dove? >>
<<
Sta ballando. >>
<<
Qual è dei tanti che sta ballando? >>
<<
Quello non molto alto, castano, con i capelli corti e gli occhi
marroni. >>
<<
Questo non restringe il campo, tesoro. >>
Jade guarda
meglio e dopo chiede:
<<
È per caso quello con la maglia nera con scritto
‘I LOVE RAP’? >>
<<
Sì, proprio quello. >>
<<
Beh, è carino, dai. >>
<<
Lo so. >>
<<
Non è altissimo, ma fa lo stesso, va bene comunque.
>>
<<
Già, non m’interessa se è alto o basso,
a me piace comunque. >>
Jade e Jessy
decidono di andare a ballare si mischiano tra la folla.
Più
tardi, dopo aver ballato “baby”, di Justin Bieber,
Jade e Jessy vanno al piano di sopra per sistemarsi il lucidalabbra e
andare in bagno. Mentre Jade è in bagno, Jessy gira per il
piano di sopra, non essendo mai stata in casa di Louis. In camera sua,
comincia a canticchiare “baby”.
<<
You know you love me, I
know you care
Just
shout whenever, and I'll be there
You
are my love, you are my heart
And
we will never ever-ever be apart
Are
we an item? Girl quit playing
We’re
just friends
What
are you sayin'?
Said
there’s another look right in my eyes
My
first love broke my heart for the first time,
And I was like…
>>
Mentre Jessy
canta, passa da lì Anthony, e lei, avendolo visto, lo
raggiunge subito.
<<
È occupato il bagno. C’è la mia amica
dentro. >> salta su lei.
Anthony si volta
e risponde:
<<
Ah, okay. >>
Jessy non riesce
a credere che Anthony sia proprio davanti a lei.
<<
Eri tu che cantavi prima? >> le chiede lui.
<<
Sì, ero io. Perché? >>
<<
Sei brava, hai una bella voce. >>
<<
Grazie. >> dice Jessy, sorridendo.
<<
Stavi cantando “baby”, di Justin Bieber, vero?
>>
<<
Sì, proprio quella canzone. Perché? Ti piace?
>>
<<
Non mi fa né caldo né freddo. >>
<<
Ah. >>
Intanto Jade
esce dal bagno e si meraviglia di trovare Jessy e Anthony a pochi metri
di distanza.
<<
Hai finito? >>
<<
Sì, puoi andare adesso. >>
<<
Grazie. >>
<<
Ci vediamo di sotto. >> le dice Jade, con un sorrisetto
malizioso e facendole l’occhiolino, muovendo la testa per
indicare Anthony.
<<
Okay. >>
Mentre Jessy
è in bagno, pensa che finalmente ha scambiato più
di due semplici parole con Anthony ed è felicissima. Quando
esce dal bagno Anthony è ancora lì ad aspettare,
così, prima di scendere lei gli fa un sorriso e lui glielo
restituisce.
Appena
è scesa al piano di sotto, corre subito da Jade.
<<
Oddio! Oddio! Hai visto? Hai visto? >> urla lei.
<<
Sì, era ora, cazzo! Finalmente hai parlato con lui.
>>
<<
Sì. Mentre ti stavo aspettando, ero in camera di Louis e
stavo canticchiando “baby”. L’ho visto
passare e l’ho raggiunto, dicendogli che il bagno era
occupato. Dopo lui mi ha chiesto se ero io che stavo cantando,
così gli ho risposto di sì e lui mi ha detto che
sono brava e che ho una bella voce. >>
<<
Sono contenta per te, Jessy. >> le dice Jade.
<<
Anch’io sono troppo contenta. Almeno adesso ci ho scambiato
più di due parole. >>
<<
Già. Dai, torniamo a ballare. >>
|
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Capitolo 6 *** Finalmente a Miami ***
6
Finalmente
a Miami
Come avevano
detto durante il pranzo del 4 luglio, l’intera famiglia
Dubois andrà a Miami durante l’ultima settimana
del mese, a trovare Louis e la sua famiglia. Alloggeranno al Four
Seasons dal 24 al 31 luglio.
In aereo, Jade e
Vic stanno chiacchierando, e sono tre posti avanti ai loro genitori.
<<
Allora tu e Louis l’avete fatto? >>
<<
Non ancora, ma credo che questa settimana a Miami succederà,
secondo me. >>
<<
Bene. >>
<<
Sai, non mi piace che parli tranquillamente di
quest’argomento. Hai soltanto dodici anni e sei ancora troppo
piccola, te l’ho già detto. >>
<<
Le ragazzine adesso sono molto sveglie, non come quando tu avevi dodici
anni. Adesso è diverso. >>
<<
Con questa cosa vuoi dire? Che tu hai già il fidanzatino?
>>
<<
No. Te l’avrei detto, no? >>
<<
Sì, infatti, devi dirmelo. Io sono tua sorella maggiore e lo
voglio sapere, okay? >>
<<
Sì sì, non ti preoccupare. >>
<<
Bene. >>
Un minuto dopo,
Vic salta su, chiedendo:
<<
Ma almeno ci siete andati vicino? >>
<<
Non risponderò a questa domanda, anche perché non
credo neanche che tu sappia cosa vuol dire andarci vicino.
>>
<<
Sì che lo so, invece. >>
<<
Ah sì? E cosa vuol dire? >>
<<
Sesso orale, petting e cose così. >>
<<
Vic! >>
<<
Dai, Jade, ne so di queste cose. Quando eravamo a Parigi io e le mie
amiche ci siamo documentate. >>
<<
Okay, ma hai comunque dodici anni. >>
<<
Sì, ma è successo o no? Ci siete andati vicini
sì o no? >>
Jade aspetta un
attimo prima di rispondere, e poi dice:
<<
Quasi. >>
<<
Cosa vuol dire quasi? Spiegati meglio. >>
<<
Non posso dirti queste cose, qui. Ci sono persone che possono sentire.
>>
<<
Okay, va bene. >>
Quando arrivano
all’aeroporto di Miami, mentre stanno andando in hotel in
taxi, Jade chiama Louis.
<<
Ciao, tesoro. >>
<<
Ciao! Siete già arrivati? >> domanda lui.
<<
Sì. Adesso stiamo andando in albergo in taxi.
>>
<<
Okay. >>
<<
Tu dove sei? >>
<<
A casa di mio zio. Preferisci che venga adesso oppure più
tardi? >>
<<
Magari più tardi. Quando arriviamo in hotel, voglio
sistemare un po’ le mie cose in camera.”
<<
Okay. Tra due ore ti andrebbe bene? >>
<<
Sì. >>
<<
Allora ci vediamo più tardi. Ciao, piccola. >>
<<
Ciao. >>
Due ore dopo,
Louis raggiunge la famiglia Dubois in hotel.
<<
Buongiorno, signor Dubois. >>
<<
Ciao, Louis. Entra pure. >>
<<
Grazie. >>
Quando Louis
entra nella suite, arriva Jen, che chiede:
<<
Chi era alla porta, tesoro? >>
Prima che
François risponda, Louis dice:
<<
Salve, signora Dubois. >>
<<
Oh, ciao, Louis. >> dice la signora Dubois.
<<
Com’è andato il viaggio? >> chiede
lui.
<<
Bene. Grazie. >> risponde il signor Dubois.
<<
Benvenuti a Miami, comunque. >> dice Louis.
I signori Dubois
ringraziano e dopo arrivano Jade e Vic.
<<
È arrivato Louis? >> domanda Jade.
Louis vede Jade
e le corre incontro. Mentre la abbraccia, lei dice:
<<
Ciao. >>
Lui la bacia e
poi le dice:
<<
Ciao. Mi sei mancata un sacco in questa settimana. >>
<<
Anche tu. >>
<<
Ciao, Vic. >>
<<
Ciao. >> lo saluta lei, timidamente.
<<
Dai, vieni in camera. >> propone Jade.
<<
Andiamo. >>
Seduto sul
letto, Louis salta su, dicendo:
<<
Non sai quanto mi sei mancata, piccola. >>
Jade si avvicina
a lui e gli dice:
<<
Lo so, me l’hai detto prima. >>
<<
Sì, ma volevo dirtelo un’altra volta.
>>
Louis, battendo
le mani sulle sue gambe, dice:
<<
Dai, siediti qui. >>
Jade si siede
sulle gambe di Louis e dopo si baciano.
<<
Mi sono mancati anche i tuoi baci. >> dice lei.
<<
Anche i tuoi, tesoro. >>
Si sbaciucchiano
per un po’ e poi Louis le chiede:
<<
Hai finito di sistemare le tue cose? >>
<<
Sì. >>
<<
Allora vieni con me che ti faccio conoscere la famiglia di mio zio.
>>
<<
Okay. >>
Quando arrivano
nella villa dello zio di Louis, in casa c’è la
moglie con i figli.
<<
Zia, sei in casa? >> chiede Louis.
La zia di Louis,
Victoria, risponde:
<<
Sono in cucina! >>
I due
fidanzatini raggiungono la cucina e, appena ci arrivano, Louis saluta
sua zia. Victoria alza lo sguardo e risponde:
<<
Ciao. Chi è questa bella ragazza? >>
<<
È Jade, la mia ragazza. >>
Jade porge la
mano a Victoria e, mentre se la stringono, dice:
<<
Piacere. >>
<<
Piacere mio, cara. Io sono Victoria. >>
<<
Louis non mi aveva detto che è una bella donna.
>>
<<
Oh, grazie, cara. Tu sei molto più bella di me, e sei
giovane. >> risponde Victoria con un sorriso.
<<
Grazie. >>
<<
Dove sono Dan, Tom e Matt? >> chiede Louis.
<<
In giardino. >>
<<
Li raggiungiamo così gli faccio conoscere Jade.
>>
<<
Okay. >>
Raggiungendo il
giardino, Jade dice:
<<
Ha proprio una bella casa tuo zio. >>
<<
Già. >>
Vedendo i suoi
cugini, Louis esclama:
<<
Eccoli là. >>
Prima che
arrivano da loro, Dan vede Louis e dice:
<<
Hey, Louis! >>
<<
Ciao, ragazzi! Guardate che vi ho portato. >> dice Louis.
<<
È lei Jade? >> chiede Dan, pronunciando Jade
in inglese invece che in francese.
<<
Jade, è francese. >> lo corregge Louis.
<<
Excuse moi. >> dice Dan, sorridendo a Jade, e lei
ridacchia.
Jade, porgendo
la mano a Dan, dice
<<
Piacere… >>
<<
Daniel, ma puoi chiamarmi Dan o Danny, se preferisci. >>
Tom le porge la
mano e, mentre lei gliela stringe, lui dice:
<<
Piacere, Tom. >>
Lo stesso
succede con Matt.
<<
Hai proprio gusto, cugino, Jade è davvero una bella ragazza.
>>
<<
Grazie, ragazzi, siete troppo gentili. >> dice Jade.
<<
È vero, sei davvero bella, Jade. >> conferma
Tom.
<<
Noi non siamo carini, Jade? >> domanda Dan.
<<
Oh, certo che lo siete, ma non quanto il mio Louis. >>
risponde Jade, sorridendo a Louis che la sta guardando e le sta
sorridendo.
Louis la bacia e
poi dice:
<<
Mi dispiace, ragazzi, questa bella ragazza è già
impegnata. >>
<<
Ci dispiace tanto, vero, ragazzi? >> chiede Matt.
<<
Sì. >> risponde Dan.
<<
Sì, tantissimo. >> risponde anche Tom.
<<
Quanti anni hai, Jade? >> chiede Dan.
<<
Ne faccio diciassette a novembre. Voi, ragazzi? >>
<<
Diciassette. >> risponde Dan.
<<
Sedici. >> risponde invece Matt.
<<
Diciannove. >> risponde infine Tom.
<<
Quindi tu, Tom, vai al college? >> chiede Jade.
<<
Sì, ho finito il primo anno. >>
<<
Wow. >> dice Jade.
<<
Ragazzi, dei miei amici stasera vanno al LIV, venite anche voi?
>> propone Tom.
<<
Io ci sono. >> dice Dan.
<<
Anch’io. >> dice anche Matt.
<<
Jade, ti va di andare oppure preferisci che stiamo noi due soli? Per me
è uguale. >> domanda Louis.
<<
Se mi dite cos’è il LIV ti do una risposta.
>>
<<
È un nightclub della città, anche piuttosto
famoso. >> risponde Louis.
<<
Sì allora, perché no, abbiamo tutto il tempo per
restare da soli. A che ora ci andiamo? >>
<<
Undici. >> dice Tom.
<<
Allora potremmo stare insieme a cena e anche dopo, prima di andare al
LIV. >> dice Jade.
<<
Sì, è perfetto. Voglio portarti a cena fuori.
>>
<<
Sul serio? >>
<<
Sì. >>
Alle 23, Louis,
Jade, Tom, Matt e Dan raggiungono il LIV. Hanno preso un tavolo e
stanno chiacchierando.
<<
Allora, ti piace questo nightclub, Jade? >> chiede Dan.
<<
Sì, non è male. >>
<<
Immaginavo che ti sarebbe piaciuto. >> salta su Louis.
<<
Andiamo in pista, ragazzi? >> propone Tom.
<<
Sì. >> risponde Jade, entusiasta.
Più
tardi, Jade va al bagno, ma, prima di aprire la porta, qualcuno la
prende per un braccio e lei si volta subito, dicendo:
<<
Hey! >>
È un
ragazzo, un po’ ubriaco, che le chiede:
<<
Hey, bella, te lo fai un giro con me? >>
<<
No, grazie. >>
Il ragazzo
insiste:
<<
Neanche un ballo? >>
<<
No, neanche un ballo. >>
<<
Dai, almeno un ballo? >> continua a insistere lui.
<<
Smettila! Lasciami in pace! >> urla Jade.
<<
Okay, va bene, come vuoi. >>
Dopo essere
stata in bagno ed essersi ritoccata il lucidalabbra, ritorna dai
ragazzi.
<<
Prima di andare al bagno uno ci ha provato con me. >>
<<
Chi? Com’era fatto? >> chiede Louis, allarmato.
<<
Alto, biondo, occhi scuri, mi sembra. >>
<<
È James, sicuro. Ci prova con tutto quello che si muove.
>> dice Louis.
<<
E chi è James? >> chiede Jade.
<<
Un maiale testa di cazzo che ci prova con tutte, soprattutto con le
ragazzine. >>
<<
Il solito spaccone che si crede chissà chi? >>
domanda Jade.
<<
Esattamente. >>
<<
L’anno scorso ci ha provato con la mia ragazza, ma non ci
è riuscito. >> dice Tom.
<<
Una volta ci ha provato anche con due nostre amiche. Con una ci
è riuscito e se l’è anche scopata in
bagno, mentre con l’altra no, perché era
fidanzata. >>
<<
Già mi sta sulle palle. >> dice Jade.
<<
Che cosa ti ha chiesto appena ti ha visto? >> chiede
Louis.
<<
Se volevo fare un giro con lui, poi se volevo ballare. >>
<<
Che testa di cazzo, non ce la fa a non provarci con tutte. Meno male
che non è bisex, altrimenti ci proverebbe anche con i
ragazzi. Bleah, che schifo. >> dice Louis.
<<
Tesoro, non dire queste cose, mi fai venire da vomitare.
>>
<<
Scusa, ma è tutto vero, ci prova con tutte. Ovviamente
quelle più bruttine non se le caga di striscio.
>>
<<
Ovvio. >>
Più
tardi, mentre stanno ballando, Jade e Louis sono vicini e, a un certo
punto, si avvicina a lei James. Jade si volta subito e Louis gli urla
contro.
<<
Allontanati dalla mia ragazza, idiota! >>
<
Sennò cosa mi fai? Mi dai un pugno? >> chiede
lui.
<<
Sì! Vattene! >>
<<
Fai pure, ormai ci sono abituato. Ma prima fatti dare un bacetto,
bella. >>
Jade lo
allontana da sé e Louis va davanti a James, urlandogli:
<<
Vattene! Altrimenti ti prendo a pugni James! >>
<<
Okay okay, adesso me ne vado. >>
Alla fine della
serata, in macchina, mentre stanno accompagnando Jade in hotel, lei
salta su, dicendo:
<<
Che testa di cazzo quello lì. >>
<<
Ha sempre fatto così. È da quando ha quindici
anni che si comporta così. >>
<<
Ma perché? >>
<<
Secondo noi è perché stava con una ragazza, e lei
l’ha tradito con il suo migliore amico. Così da
quel momento lì si comporta di merda con tutti.
>>
<<
È molto probabile, allora. C’è sempre
una causa a un comportamento così. >>
<<
Sì, infatti. >>
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Capitolo 7 *** Il ragazzo migliore del mondo ***
7
Il
ragazzo migliore del mondo
Il giorno dopo
la famiglia Dubois è stata invitata a pranzo nella villa
dello zio di Louis.
<<
Ciao. >> saluta Louis, dopo aver aperto la porta.
<<
Ciao. >> lo saluta Jade.
Si danno un
timido bacio, imbarazzati per avere i genitori di Jade vicino, poi lui
li fa’ entrare. Poco dopo lo zio, la zia e i genitori di
Louis raggiungono la famiglia Dubois in sala. I genitori di Jade e Vic
vengono presentati da Louis ai suoi zii e cugini.
Durante il
pranzo, Victoria, la zia di Louis, chiede:
<<
Allora, ragazzi, com’è andata ieri sera?
>>
<<
Bene. >> risponde Louis.
<<
Sì, è andata bene. Ci siamo divertiti.
>> dice Matt.
<<
Sì, ci siamo divertiti. >> conferma Tom.
<<
È andata bene, dai. >> conferma anche Dan.
<<
Sì, mi sono divertita anch’io. Peccato che Louis
abbia avuto una piccola discussione con un certo James.
>> dice Jade.
<<
James? Vi sta ancora addosso? >> chiede Victoria.
<<
Sì, purtroppo sì. >> risponde Dan.
<<
Non ci smollerà mai. >> salta su Louis.
<<
Ci ha provato anche con Jade. >> dice Tom.
<<
Già, ci ha provato anche con me, ma io ovviamente gli ho
detto di no. >> conferma Jade.
<<
Era così carino prima che diventasse maleducato e schivo con
tutti. >> dice Victoria.
<<
Allora poi… >> salta su Dan.
<<
È veramente messo male, da quel poco che ho visto io poi.
>> dice Jade.
<<
Io è un po’ che non lo vedo, però da
quello che mi raccontate voi, ragazzi, è proprio uno
stupido. >>
<<
Fin troppo. >> dice Tom.
Finito il
pranzo, Jade, Vic e la loro madre aiutano la zia e la madre di Louis a
sparecchiare la tavola. Poi Jade e Vic raggiungono Louis, Dan, Tom e
Matt al piano di sopra. Prima di entrare, però, sentono che
i ragazzi parlano di Jade, così rimangono vicine alla porta,
senza farsi vedere.
<<
Allora, Louis, ci sei già andato a letto? >>
chiede Dan.
<<
Ancora no. >>
<<
Come no? Cos’aspetti? >> chiede Tom.
<<
Sì, infatti. >> dice Matt.
<<
Lo so, lo so, però non è ancora capitata
l’occasione. >> dice Louis.
<<
E tu fai in modo che capiti, no? Dopo una cena, un pic-nic, crea
un’atmosfera romantica e dopo succederà.
>> gli consiglia Tom.
<<
Ma non l’avete ancora fatto anche perché lei non
si sente pronta? >> domanda Matt.
<<
No, no, non è per quello. Non sarebbe la prima volta neanche
per lei. >>
<<
E allora cosa aspettate? >> chiede Tom.
<<
Non lo so. Io non voglio che succeda solo perché deve
succedere o solo perché non è la prima volta per
entrambi. Voglio che succeda perché ci sentiamo di farlo
veramente e perché ci sentiamo vicini da poter portare il
nostro rapporto ad un passo successivo. >> confessa Louis.
<<
Come sei romantico, amico. Alle ragazze piace quando un ragazzo
è romantico. >> dice Matt.
<<
Ma almeno avete fatto qualcosa di più del baciarvi e basta?
>> chiede Tom.
<<
Sì. >>
<<
Cioè, cosa? Ti ha fatto un pompino? >> chiede
Tom.
<<
No, per il momento le ho solo toccato le tette. >>
<<
Ma ci deludi amico. Da quando sei diventato così romantico?
>> dice Dan.
<<
Non lo so. Jade è una ragazza fantastica. È
dolce, bellissima, gentile e mi fa sentire come nessun’altra
ragazza mi ha fatto sentire. >>
<<
Non è che ti stai innamorando? >> chiede Tom.
< Non lo
so, perché non mi è mai successo prima.
>>
<<
Da quanto state insieme? >> domanda Tom.
<<
Dal 16 giugno, un mese e nove giorni. >>
<<
Beh, dai, allora non è poi così tanto.
>> salta su Matt.
<<
Sì, però… >> esclama Tom.
<<
Dai, ragazzi, non è che due persone devono per forza fare
sesso subito dopo essersi messe insieme. >> dice Louis.
<<
No, però… >> dice Dan.
<<
Magari succederà questa settimana, oppure la prossima, o la
prossima ancora, o il mese prossimo, non lo so. Quando
succederà succederà. >> esclama
Louis.
Intanto, Vic e
Jade hanno sentito tutto, e la minore delle Dubois, dice:
<<
Quant’è romantico il tuo ragazzo. >>
<<
Lo so, è il ragazzo migliore del mondo. >>
<<
Fate qualcosa stasera. Organizza un pic-nic sulla spiaggia e poi
fatelo. >> salta su Tom.
<<
Ci penserò. >>
<<
Bravo. >>
Jade entra nella
stanza dove i ragazzi stanno parlando e Vic la segue subito.
<<
Allora, ragazzi, cosa state facendo? >> domanda lei.
Louis si volta
subito verso di lei e le risponde:
<<
Stavamo solo chiacchierando. >>
<<
Puoi venire un attimo in terrazza, tesoro? >> gli chiede.
<<
Sì. >>
Jade lo prende
per una mano e escono in terrazza.
<<
Questo per che cos’era? >> le chiede lui, dopo
che Jade lo ha baciato.
<<
Perché sei il miglior ragazzo del mondo. >>
<<
Grazie. Anche tu sei la miglior ragazza del mondo. >>
dice Louis, dopo aver sorriso.
<<
Dai, adesso rientriamo. >>
Jade si volta e
fa per entrare nella stanza, ma si ferma appena Louis dice:
<<
Aspetta un attimo! >>
Jade si volta e
gli chiede:
<<
Che c’è? >>
Louis la tira a
sé e, guardandola negli occhi, le chiede:
<<
Perché stasera non ce ne stiamo un po’ da soli? Ti
va? >>
<<
Sì. Cos’avevi in mente? >>
<<
Voglio farti una sorpresa. >>
<<
Okay, ma come mi devo vestire? >>
<<
Come ti vesti di solito. >>
<<
Okay. >>
<<
Ti passo a prendere in hotel alle otto, va bene? >>
<<
Sì. >>
La sera del
giorno stesso, poco dopo le 20, Louis e Jade sono in macchina e stanno
andando verso la spiaggia, dove lui ha organizzato una cenetta
romantica.
<<
Ancora non mi vuoi dire dove stiamo andando? >> chiede
lei.
<<
Perché dovrei dirtelo? Dopo non sarebbe più una
sorpresa. >>
<<
Già. >>
Quando arrivano
a destinazione, Louis parcheggia la macchina ed esclama:
<<
Okay, siamo arrivati. >>
Intanto Louis
scende dall’auto e va ad aprire la portiera dalla parte di
Jade. Appena la apre, le porge la mano e, mentre lei gliela stringe,
chiede:
<<
Ma dove siamo? >>
<<
In spiaggia. >>
Poco dopo i due
fidanzatini arrivano dove Louis ha preparato un pic-nic sulla sabbia.
<<
Siamo arrivati? >> domanda Jade.
<<
Sì. >>
Louis le toglie
la benda e lei si guarda intorno e, davanti a sé, vede un
panno con sopra un cestino.
<<
L’hai preparato tu? >>
<<
Sì. >>
Jade e Louis si
mettono a sedere sul panno. Louis tira fuori alcune cose da mangiare e
alcune bevande da dentro il cestino.
Dopo aver finito
il pic-nic, i due fidanzatini si sdraiano sul panno e guardano le
stelle. A un certo punto Louis si volta a guardare Jade e le dice:
<<
Sei bellissima. >>
<<
Grazie. >>
<<
Che peccato che non saremo nella stessa scuola. >>
<<
Già, è un vero peccato. >>
Si danno un
bacio e dopo Jade dice:
<<
Penso che questo sia il momento giusto. >>
<<
Per cosa? >>
Jade si tira su
e comincia a sbottonargli la camicia e lui le chiede:
<<
Dici davvero? >>
<<
Sì. >> dice semplicemente lei.
Una volta che
gli ha slacciato la camicia, lui la bacia.
Il giorno dopo
Louis confessa ai suoi cugini di aver fatto sesso con Jade, e lei lo
confessa alla sorella.
|
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Capitolo 8 *** Pietro ***
8
Pietro
Tornati da
Miami, Jade si è vista spesso con Jessy e anche con Louis,
ovviamente.
Siamo
all’inizio di agosto e la famiglia Dubois, insieme a Jessy,
ha deciso di fare una settimana di vacanza a Firenze, in Italia,
dall’8 al 18 agosto.
L’arrivo
nella capitale fiorentina è previsto per circa mezzogiorno.
Quando arrivano all’aeroporto, tutti sono stanchissimi e si
dirigono subito verso l’uscita per prendere un taxi e andare
in hotel.
<<
Lo sento solo io questo gran caldo? >> domanda Jessy.
<<
No, lo sento anch’io. Sto sudando e sono ferma.
>> risponde Jade.
<<
Non pensavo che qui in Italia, d’estate, ci fosse questo
caldo. A Los Angeles si sta benissimo. >> salta su Vic.
<<
Sì, infatti. >> dice Jessy.
<<
Meno male che ci siamo portati tutti vestiti leggeri. Ho la sensazione
che anche di sera ci sia caldo. >> afferma Vic.
<<
Ho la stessa sensazione anch’io. >> esclama
Jade.
Una volta preso
un taxi, arrivano in hotel dopo circa quindici minuti. Mentre stanno
sistemando le proprie cose in camera, Jessy va alla finestra e,
guardando fuori, esclama:
<<
Guardate cosa si vede da qui! >>
Le sorelle
Dubois raggiungono Jessy alla finestra e Jade chiede:
<<
Come si chiama quella cupola là? >>
<<
La Cupola del Brunelleschi. >> risponde Jessy.
<<
Esatto, quella lì. >>
Nel pomeriggio,
escono tutti dall’hotel e si dirigono verso il centro. La
prima tappa è Piazza del Duomo, con Santa Maria del Fiore e
la sua Cupola del Brunelleschi, il Campanile di Giotto, e il
Battistero, con la sua Porta del Paradiso.
Appena arrivano
in piazza Duomo, cominciano a fare tantissime foto.
<<
Guardate che c’è anche qui Ben & Jerry!
>> salta su Jessy.
<<
Dove? >> chiede Jade.
<<
A sinistra. Lo vedi? >>
<<
Sì. Ho proprio voglia di un gelato. Chi viene con me?
>> domanda Jade.
<<
Io! >> esclama Vic.
<<
Ed io vi seguo. >> dice Jessy.
<<
Mamma? Papà? Venite con noi da Ben & Jerry?
>>
Tutti entrano
dentro Ben & Jerry e si prendono un bel gelato.
<<
Fa troppo caldo. Penso di non essere mai stata in un posto
così caldo in tutta la mia vita. A Parigi c’erano
poco più di venti gradi, a Londra pure, mentre a Los Angeles
sui trenta, ma qui si muore. Sembra di stare in un forno.
>> esclama Jade.
<<
Forse abbiamo beccato il periodo più caldo. >>
dice Jessy.
<<
Sicuramente. >>
Dopo essersi
gustati un bel gelato, entrano a Santa Maria del Fiore, e salgono fino
alla Cupola. Escono e vanno al Campanile di Giotto, e, infine, al
Battistero, ammirando la Porta del Paradiso.
Jade ha la
cartina della città in mano e, mentre i signori Dubois e Vic
stanno guardando con lei, Jessy si guarda intorno e vede i cartelli e,
leggendoli dice:
<<
Si va di là per Palazzo Vecchi! >>
<<
Da che parte? >> chiede Jade, sollevando lo sguardo.
Jessy indica
dritto davanti a sé e dice:
<<
Dritto. Sulla sinistra ci sono dei cartelli. >>
<<
Ah sì, li ho visti. Dai, andiamo. >> dice
Jade, ripiegando la cartina e rimettendosela in borsa.
Proseguendo per
Via Roma, si ritrovano in una piazza. Dopo aver fatto alcune foto
riprendono fuori la cartina e vogliono raggiungere Piazza della
Signoria. Mentre i signori Dubois guardano come raggiungerla, Jade, Vic
e Jessy hanno già visto delle bancarelle con delle borse e
dei gadget vari, e vi si sono già precipitate. Mentre girano
e guardano, Jessy si scontra con un ragazzo, che si volta subito e le
chiede scusa.
<<
Non ti preoccupare. >> gli dice lei.
<<
Sei inglese? >> chiede lui.
<<
Americana, sono di Los Angeles. E tu? >>
<<
Vivo qui a Firenze. >>
<<
Ah, abiti qui. Beato te. >>
Il ragazzo le
sorride e dopo, porgendole la mano, dice:
<<
Pietro. >>
Mentre lei
gliela stringe, faticando a dirlo, dice:
<<
Pietro. >>
<<
Sì. È Peter in inglese. >>
<<
Ah, okay. Io sono Jessy comunque, e loro sono Jade e Vic.
>> dice Jessy, voltandosi verso le sorelle Dubois.
Pietro stringe
la mano anche alle sorelle Dubois e chiede loro:
<<
Siete tutte e tre americane? >>
<<
No, io e mia sorella siamo francesi, ma mia madre è inglese,
di Londra. >>
<<
Wow, io adoro Londra. Di che città della Francia siete?
>>
<<
Parigi. >>
<<
Beate voi. >>
Jade e Vic gli
sorridono.
<<
Ma siete venute da sole? >> chiede lui.
<<
No, siamo con i miei genitori. >> risponde Jade.
<<
Ah, ecco. >>
<<
Perché non chiediamo a lui se sa come arrivare a Piazza
della Signoria? >> chiede Jade a Jessy.
<<
Sì, ottima idea. >>
<<
Che c’è? Avete bisogno di qualcosa?
>> domanda loro Pietro.
<<
Sì. Ci potresti aiutare? Vorremmo andare in Piazza della
Signoria. >>
<<
Vi ci posso portare io, se volete? >>
<<
Sì. Sei molto gentile, grazie. >> risponde
Jessy.
Pietro sorride a
Jessy e Jade si volta verso i genitori e dice loro:
<<
Mamma, papà, abbiamo trovato qualcuno che può
portarci in Piazza della Signoria! >>
I signori Dubois
raggiungono Jessy e le figlie e, una volta arrivati da loro, Jen chiede:
<<
Chi? Chi ci può portare? >>
<<
Lui. Si chiama Pietro e vive qui. >>
I signori Dubois
non si fidano molto, così François gli chiede:
<<
Quanti anni hai, ragazzo? >>
<<
Venti, signore. >>
<<
Come mai sai parlare l’inglese così bene?
>>
<<
Perché ho studiato un anno negli Stati Uniti.
>>
<<
Davvero? >> chiede Jessy.
<<
Sì. Comunque, per me non c’è problema,
vi ci posso portare io in Piazza della Signoria. >> dice
Pietro.
<<
Va bene. Andiamo. >> dice il signor Dubois.
I signori Dubois
si avviano e Pietro, le sorelle Dubois e Jessy dietro di loro.
<<
Vai all’università, Pietro? >> gli
chiede Jade.
<<
Sì, a Bologna, a circa un’ora e mezza da qui. Ma i
corsi riprenderanno in autunno. Voi fate il liceo? >>
<<
Sì, a parte Vic che è alle medie.
>> risponde Jessy.
<<
Ma quanti anni avete? >>
<<
Io diciassette, Jade diciassette in novembre, Vic invece dodici.
>>
<<
Ah, bene. >>
Mentre camminano
e parlano, Pietro propone:
<<
Volete vedere la casa di Dante? >>
Le tre ragazze
guardano Pietro confuse.
<<
Dante Alighieri, quello della “Divina Commedia”.
>>
<<
Ah, ho capito. >> dice Jade.
<<
Sì, andiamo. >>
<<
In che hotel alloggiate? >>
<<
Four Seasons. >> risponde Jessy.
<<
Wow. >>
Quando arrivano
alla casa di Dante, fanno un po’ di foto. Dopo salutano
Pietro e tornano in hotel stanchi morti, e il giorno dopo visiteranno
Piazza della Signoria.
Tornati in
hotel, nella camera delle sorelle Dubois e di Jessy,
quest’ultima chiede:
<<
Dopo cena cosa volete fare? >>
<<
Io pensavo di chiamare Louis e poi andare a letto, sono stanchissima.
Anzi, perché non ci facciamo portare la cena qui in camera?
Sono troppo stanca. >> risponde Jade.
<<
Sì, buona idea. Sono stanchissima anch’io.
>>
<<
A chi lo dite, ragazze. >> dice Vic.
|
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Capitolo 9 *** La nostra guida turistica ***
9
La
nostra guida turistica
Il giorno dopo,
mentre i Dubois e Jessy sono a fare colazione, un cameriere viene al
loro tavolo e dice alle ragazze:
<<
Signorine, un ragazzo nella hall chiede di voi. >>
<<
Chi è? >> domanda Jessy.
<<
Ha detto di chiamarsi Pietro. >>
<<
Pietro? >>
<<
Che ci fa qui? >> chiede Jade.
<<
Non lo so. >>
<<
Dai, andiamo a vedere perché è venuto.
>> dice Jade.
Jade e Jessy si
alzano e raggiungono la hall. Appena Pietro le vede arrivare, in
italiano, dice loro:
<<
Buongiorno, ragazze! >>
<<
Buongiorno. >> lo saluta Jessy, in italiano.
<<
Cosa ci fai qui? >>
<<
Sono venuto a portarvi in giro per la città. >>
Jessy e Jade si
guardano e quest’ultima dice:
<<
Siamo confuse. >>
<<
Come siete confuse? Sono venuto a prendervi, così vi porto a
fare un tour della città. Non vi fa piacere?
>> chiede lui.
<<
Certo che ci fa piacere, ma non penso che i genitori di Jade ci daranno
il permesso di venire con te. >> dice Jessy.
<<
Possono venire anche loro. Che problema c’è?
>>
<<
Io direi che così sarebbe perfetto. >> dice
Jade.
Più
tardi escono dall’hotel e si recano in Piazza Santa Croce,
dove si trova l’omonima basilica. Da Piazza Santa Croce, a
piedi, si recano in Piazza della Signoria.
<<
Ed ecco a voi Piazza della Signoria! Dove abbiamo Palazzo Vecchio, la
Fontana del Nettuno, e la Loggia della Signoria, chiamata anche Loggia
dei Lanzi. >> esclama Pietro.
<<
Wow. >>
<<
Dai, andiamo a vedere più da vicino. Voglio vedere le statue
e la fontana da vicino. >> dice Jade.
<<
Se dite che questa piazza è bellissima è
perché non avete ancora visto Palazzo Pitti e il Giardino di
Boboli. >> dice Pietro.
<<
Che cosa sono? >> chiede Jessy.
<<
Palazzo Pitti è un’antica reggia, dove, al suo
interno sono ospitati diversi musei, e il Giardino di Boboli
è il giardino del palazzo. >>
<<
Ah, capito. >>
Fanno tantissime
foto alla fontana, alla replica del David di Michelangelo, alla Loggia
della Signoria, e anche dentro il palazzo. Dopo si dirigono verso la
Galleria degli Uffizi, uno dei più importanti musei
d’Italia, dove, al suo interno, ci sono opere
d’arte di Cimabue, Michelangelo, Giotto, Leonardo da Vinci,
Raffaello, Botticelli, e tanti altri. Prima di entrare dentro il museo,
però, fanno tantissime foto all’esterno e alle
varie statue che si trovano nel portico, come quella di Cosimo de'
Medici, Lorenzo de' Medici, Nicola Pisano, Giotto, Donatello, Leon
Battista Alberti, Leonardo da Vinci, Michelangelo, Dante Alighieri,
Francesco Petrarca, Giovanni Boccaccio, Niccolò Machiavelli,
Amerigo Vespucci, Galileo Galilei, e ad altre. Escono dalla Galleria
degli Uffizi verso le due del pomeriggio, circa, e finalmente vanno a
mangiare lì vicino. Dopo circa due orette, escono dal
ristorante e si dirigono verso la Basilica di Santa Maria Novella, che
visiteranno anche all’interno. In seguito, come ultima tappa
della giornata, si recano al Palazzo Medici Riccardi.
Per la serata,
Pietro ha invitato la famiglia Dubois e Jessy a cena a casa sua. Fa
conoscere i suoi genitori e suo fratello maggiore ai Dubois e a Jessy.
Appena si sono
conosciuti e stretti la mano, il fratello maggiore di Pietro, Stefano,
gli dice:
<<
Hai l’occhio lungo, fratello. Sono molto carine queste due.
Di dove sono? >>
<<
Los Angeles, ma quella con la coda è francese.
>>
<<
Ah. Quanti anni hanno? >>
<<
Una diciassette, l’altra fa i diciassette a novembre.
>>
<<
Pensavo meno. A quale delle due sei interessato? >> gli
chiede.
<<
A quella con la treccia. >>
<<
Ero sicuro che avresti detto quell’altra. >>
<<
Di cosa state parlando voi due? >> chiede Jessy.
<<
Cose tra uomini. Volete fare un giro della casa, ragazze?
>>
<<
Volentieri. >>
Pietro, Jessy e
Jade si allontanano dall’ingresso e lui mostra loro la casa.
<<
Dovete vedere la visuale che c’è al piano di
sopra, è fantastica. Andiamo! >>
Tutti e tre
salgono al piano di sopra ed entrano in camera di lui.
<<
Che bella camera che hai. >> esclama Jade.
<<
Grazie. Andate in terrazza e guardate che bel panorama. >>
Sulla terrazza,
Jessy, estasiata, dice:
<<
Wow! È spettacolare. >>
<<
Si vede un giardino enorme. Come si chiama? >> chiede
Jade.
<<
È il Giardino di Boboli. >>
<<
È quello? Wow, è enorme. >> salta
su Jessy.
<<
Già. >> concorda Jade.
Jessy si volta
verso Pietro e lui le sorride, e lei, a sua volta, gli sorride.
<<
Domani vi porto a vedere Ponte Vecchio e Palazzo Pitti, promesso.
>> dice lui.
<<
Non vedo l’ora. >> dice Jessy, sorridendo.
Durante la cena,
Pietro guarda spesso Jessy e lei ogni tanto lo guarda a sua volta, ma
un po’ imbarazzata. Jade si avvicina all’orecchio
dell’amica e, sussurrando, le chiede:
<<
Hai notato che Pietro ti sta guardando da quando abbiamo iniziato a
cenare? >>
<<
Sì, l’ho notato. >>
<<
Secondo me gli piaci. >>
<<
No, non credo. E poi non avrebbe senso una mezza storiella per poco
più di una settimana. >>
<<
Non è vero, secondo me dovresti approfittarne.
>> le consiglia Jade.
<<
Non ne voglio parlare adesso Jade. >>
<<
Okay. >>
Jessy si volta
verso Pietro e lui le sorride, e lei gli restituisce il sorriso.
Dopo la cena, si
recano tutti in giardino. A un certo punto Jessy salta su, chiedendo:
<<
Pietro, dov’è il bagno? >>
<<
Al piano di sopra, di fianco alla mia camera. >>
<<
Grazie. >>
Jessy si alza
dalla sedia ed entra in casa. Poco dopo anche Pietro si alza e la
segue. Arrivato al piano di sopra, la aspetta davanti alla porta della
sua camera. Appena lei esce, vedendolo, gli dice:
<<
Hey. >>
<<
Posso farti una domanda, Jessy? >>
<<
Sì. >>
<<
Hai il ragazzo? >>
<<
No. Tu hai la ragazza? >>
<<
No. >>
Pietro le
sorride e la guarda negli occhi. Qualche secondo dopo lui si avvicina
al suo viso per cercare di baciarla, ma lei lo ferma e gli dice:
<<
No, non posso. >>
<<
Perché no? Siamo entrambi single. Che problema
c’è? >>
<<
Non c’è nessun problema, sono io che non voglio
che succeda niente. Che senso ha iniziare una mezza storiella per poco
più di una settimana? Io me ne ritornerò a Los
Angeles e tu resterai qui. Non voglio che ci sia niente.
>> ammette Jessy.
<<
Questo è anche vero, ma non facciamo niente di male a
volerci divertire. >>
<<
Sì, ma io non voglio divertirmi così. Sei molto
carino, questo te lo concedo, ma non avrebbe senso, almeno per me.
>> confessa Jessy.
<<
Neanche un bacio? >>
<<
Neanche un bacio. Mi dispiace. >>
<<
Non ti preoccupare. >>
Pietro si
allontana da Jessy e lei è rimasta lì immobile,
dove lui ha provato a baciarla, e gli dice:
<<
Non provarci neanche con Jade, perché lei è
felicemente fidanzata! >>
Pietro si volta
e le dice:
<<
Okay. >>
Durante il resto
della serata Pietro non guarda neanche per un attimo Jessy, dopo quello
che è successo, o meglio, non è successo tra di
loro.
Verso mezzanotte
passata, in camera delle sorelle Dubois e di Jessy, ormai le ragazze si
stanno mettendo a letto.
<<
Cos’è successo tra te e Pietro, che ad un certo
punto non ti ha più neanche rivolto la parola?
>>
<<
Ha provato a baciarmi. >>
<<
No! Davvero? Stai scherzando? >>
<<
No, non sto scherzando. Ha provato a baciarmi ed io l’ho
respinto. >>
<<
Perché? È così carino e gentile.
Sembra la versione italiana di Louis. >>
<<
Sai il perché, Jade, te l’ho detto durante la
cena. >>
<<
Ma sei una cogliona, Jessy. Mia sorella ha ragione, Pietro è
carino. >> salta su Vic.
<<
Sarò anche una cogliona, ma per me le storielle estive non
hanno assolutamente senso. Lui vive qui ed io a Los Angeles,
dall’altra parte del mondo. Che senso avrebbe?
>>
<<
Giusto per divertirsi, no? Non c’è niente di male.
>> dice Jade.
<<
Lo so, ma io non sono fatta così. E poi sai che a me piace
Anthony. Mi è sempre piaciuto e sempre mi
piacerà. So che prima o poi, un giorno, mi sa poi che prima,
io e lui staremo insieme. Forse in un’altra vita, ma so che
succederà, ne sono sicura. >> confessa Jessy.
<<
Convinta tu, tesoro. >> le dice Jade.
<<
Dai, ora andiamo a dormire. >> dice Jessy.
<<
Io se fossi in te ci ripenserei. >>
Jessy non dice
niente e appoggia la testa sul cuscino.
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Capitolo 10 *** Mi fai venir voglia di essere baciata ***
10
Mi
fai venir voglia di essere baciata
Il giorno dopo,
mercoledì 10 agosto, i Dubois e Jessy si svegliano verso le
9:30 e, dopo aver fatto colazione ed essersi preparati, circa
un’ora dopo, escono insieme a Pietro.
Arrivati a Ponte
Vecchio, le sorelle Dubois, Jen e Jessy si perdono tra i mille
negozietti di oreficeria. Dopo aver visto Ponte Vecchio, proseguono e
arrivano finalmente a Palazzo Pitti.
<<
Ed eccoci finalmente a Palazzo Pitti. >> esclama Pietro.
Dopo aver fatto
la fila per visitare il Palazzo e il Giardino di Boboli, e aver pagato
entrano. Visitano il palazzo all’interno e poi arrivano al
Giardino di Boboli.
<<
Ammirate tutto lo splendore del Giardino di Boboli! A mio parere, la
parte migliore della città. >> dice Pietro.
<<
Wow! È bellissimo! Ma quant’è grande?
>> domanda Jessy.
<<
È enorme. Ci si può anche perdere.
>>
<<
Dai, andiamo. Cosa facciamo ancora qui? >> dice Pietro.
Iniziano a
camminare per il giardino.
Dopo aver fatto
tantissime foto all’Anfiteatro di Boboli, salgono su per la
salita. Mentre salgono, Jessy s’inoltra tra le alte verdi
siepi, così Pietro la segue, mentre i Dubois continuano a
salire.
Jessy si guarda
intorno ancora stupida da questo meraviglioso giardino immenso. Pietro,
che è dietro di lei, le chiede:
<<
Che ci fai qui tutta sola? >>
Jessy si volta
subito e gli risponde:
<<
Ammiravo la bellezza di questo posto. >>
Quando arriva
accanto a lei, le chiede:
<<
È proprio bello questo giardino, vero? >>
<<
Sì, è stupendo, anche se non credo regga il
confronto con quello della Reggia di Versailles. >>
<<
Lo so, ma è comunque grandissimo e bellissimo.
>>
<<
Sì, quello sicuro. >>
Jessy e Pietro
non dicono niente per alcuni secondi e lei intanto ammira quello che
c’è intorno a loro.
<<
Non è che hai cambiato idea riguardo a quello che stavo per
fare ieri sera? >> le chiede lui.
<<
Ti riferisci al bacio? >>
<<
Sì. >>
<<
No, non ho cambiato idea e non la cambierò. Ti ho
già spiegato il perché. >>
<<
Non è che c’è sotto
qualcos’altro? >>
<<
Cos’altro ci dovrebbe essere? >>
<<
Non lo so: un ex ragazzo, uno che ti piace, cose del genere.
>>
<<
Non c’è nessuno. >>
<<
Sicura? >>
Jessy non
risponde subito, ma dopo un attimo dice:
<<
Beh, in effetti, qualcuno c’è. >>
<<
Vedi? Avanti, chi è? >>
<<
C’è un ragazzo che mi piace. Si chiama Anthony e
ha la mia età e frequenta la mia scuola. >>
<<
E com’è? Tu gli piaci? >>
<<
Alto come me, castano, occhi marroni, però non gli piaccio.
Gli vado dietro da quasi tre anni. >>
<<
Tre anni? È tantissimo tempo. >>
<<
Lo so, e gli ho a malapena parlato. >>
<<
È un vero peccato che tu non gli piaccia, sei
così carina. >>
<<
Grazie. Mi fa piacere che tu me lo dica, ma tu non sei Anthony e non
conta. >>
<<
Vorresti che fossi lui, vero? >> le chiede lui.
<<
Sì, lo vorrei tanto. >>
<<
Mi dispiace. >>
<<
Per cosa? >>
<<
Per non essere Anthony. >>
<<
Ma figurati. Come potresti essere lui? >>
<<
Non potrei, ma vorrei almeno avere la sua stessa fortuna.
>>
Jessy gli
sorride.
<<
Sai, il vero motivo per cui non voglio che tra noi due ci sia qualcosa,
è anche perché io aspetto lui, lui e soltanto
lui. >>
<<
Come aspetti lui? Ma se hai detto che avete a malapena parlato e tu non
gli piaci? >>
<<
Lo so, ma io lo aspetto lo stesso. So che prima o poi staremo insieme.
Forse in un’altra vita, ma so che succederà, ne
sono convinta. >>
<<
Non ho mai sentito nessuna ragazza ragionare così. Anche se
a una delle mie amiche piacesse un ragazzo, e sapessero di non
piacergli, di sicuro non l’aspetterebbero. Andrebbero avanti,
anche perché è l’unica soluzione
plausibile. Secondo me non ha alcun senso aspettare qualcuno che
potrebbe non arrivare mai. >> dice Pietro.
<<
Sì, è probabile che non arriverà mai,
ma non è sicuro. Insomma, se non ci provo duramente come
faccio a saperlo? >>
<<
Se ne sei convinta tu. >>
<<
Anche Jade mi ha detto la stessa cosa, ma io non vi ascolto
perché ne sono convinta. Prima o poi io e lui saremo una
coppia. >>
<<
Dai, adesso raggiungiamo gli altri. C’è ancora
tanto da vedere in questo giardino. >> dice Pietro.
Quando Pietro e
Jessy hanno raggiunto i Dubois, Jade chiede loro:
<<
Ma dov’eravate finiti? Vi siete persi? >>
<<
No, io mi ero immersa tra i cespugli. >>
<<
Dai, continuiamo a camminare che c’è ancora
così tanto da vedere. >> dice lui.
Verso le 13:30,
circa, escono dal Giardino di Boboli e vanno a mangiare. Dopo pranzo
visitano il Giardino Bardini e il Piazzale Michelangelo.
Per la serata,
la notte di San Lorenzo, cioè la notte dove ci sono le
stelle cadenti, Pietro andrà con alcuni amici al Parco
Fluviale Fabrizio De Andrè di Pontassieve, a circa
mezz’ora da Firenze, dove c’è una festa,
e ha invitato anche Jade e Jessy.
Alle 21.30 ci
sarà uno spettacolo di teatro/danza col fuoco, e, a seguire,
ci sarà il “Vintage Party”, uno
scatenato dj set dal palco centrale con la musica da discoteca
più coinvolgente degli ultimi quarant’anni.
Dopo aver visto
lo spettacolo con il fuoco, alcuni amici di Pietro accendono un
falò e stanno lì intorno a chiacchierare e a bere
birra. Più tardi, si recano tutti al Vintage Party.
<<
Allora, ragazze, vi state divertendo? >> chiede loro
Pietro.
<<
Sì. >> risponde Jessy.
<<
Sì, è un bel posto. >> risponde
anche Jade.
Mentre Jade e
Jessy stanno ballando insieme con alcuni amici di Pietro, lui e altri
due suoi amici, Bruno e Carlo, stanno chiacchierando.
<<
Allora, quale delle due ti sei fatto? O te le sei fatte entrambe?
>> chiede Carlo.
<<
Veramente non ho fatto assolutamente niente con nessuna delle due,
perché una è fidanzata e l’altra
aspetta il ragazzo che le piace, ma che non la fuma neanche di
striscio. >>
<<
Qual è quella fidanzata? >> domanda
Carlo.<
<<
Jade, la francesina. >>
<<
Beh, in effetti, è più carina
dell’altra, ma anche l’altra non è da
buttare via. >>
<<
Concordo con te, amico. Tu a quale hai puntato per prima?
>> chiede Bruno.
<<
A Jessy. >>
<<
Quella che aspetta il tipo che le piace? >> chiede Carlo.
<<
Esatto. Io le ho detto che è una cosa assurda, ma lei ha
detto che non ascolta quelli che le dicono così,
perché lei ci crede. >>
<<
L’importante è crederci. >> dice
Carlo.
<<
Io non dico che me la devo scopare, ma almeno un bacio. Non ha voluto
neanche quello. >>
<<
Peggio per lei. >> dice Carlo.
<<
Sì, infatti. >> afferma Bruno.
I tre amici
guardano Jessy, Jade e gli altri mentre ballano e, un attimo dopo,
Bruno chiede a Pietro:
<<
Hey, Pietro, come si dice “sei stata proprio una stupida a
non esserti almeno limonata Pietro” in inglese?
>>
<<
A chi la vuoi dire questa frase? A Jessy? >>
<<
Sì, così magari cambierà idea. Ti
voglio aiutare amico. >>
<<
Per favore, evita Bruno. >>
<<
Dai, dimmi come si dice. >>
Poco dopo Jessy
e Jade tornano da Pietro, Carlo e Bruno, e, quest’ultimo dice:
<<
Hey, Jessy, sei stata proprio una cogliona a non esserti almeno
limonata Pietro. >>
Jessy ci rimane
un po’ male, così risponde:
<<
Vaffanculo, Bruno! >>
Se ne va subito,
senza aggiungere altro, e Pietro le va dietro.
<<
Jessy! >>
Jessy continua a
camminare, senza voltarsi indietro.
<<
Jessy, fermati, per favore! >>
<<
Smettila di seguirmi Pietro! >>
Pietro inizia a
correre, così raggiunge Jessy, e, quando è
arrivato di fianco a lei, le chiede:
<<
E come fai a tornare in hotel se sei venuta qui con me? >>
<<
Prenderò un taxi. >>
<<
Non sai qual è il numero per chiamarne uno. >>
<<
Lo cercherò su Google. >>
<<
Dai, fermati, per favore. >>
Jessy sbuffa, ma
si ferma.
<<
Oh, finalmente. >>
<<
Perché mi stai seguendo Pietro? Non voglio che tu mi segua.
>>
<<
Lo sai perché ti sto seguendo Jess. >>
<<
Nessuno mi chiama mai Jess, tu sei stato il primo a farlo. Neanche Jade
mi chiama così. >>
<<
Jess, Jessy, Jessica, per favore, non andartene. Devi ancora esprimere
il tuo desiderio quando passa una stella cadente proprio sopra la tua
testa. >>
Jessy gli
sorride e dopo gli dice:
<<
Okay, rimango, ma voglio le scuse del tuo amico. Sarò anche
stata una cogliona a non aver neanche voluto che tu mi baciassi, ma ho
anche le mie ragioni e tu lo sai. >>
<<
Certo che lo so, e le accetto. Non le capisco, ma le accetto.
>>
<<
Grazie. >>
Jessy alza per
un attimo la testa al cielo, per vedere se passa da lì una
stella cadente, ma subito dopo la riabbassa e, guardando Pietro, gli
chiede:
<<
Sai anche perché non ho voluto che tu mi baciassi quella
sera a casa tua? >>
<<
No. Perché? >>
<<
Perché io non ho mai dato il mio primo vero bacio.
Cioè, ho già baciato qualcuno, ma non seriamente.
>> confessa Jessy.
<<
Ah, non pensavo fosse anche per quello. Quindi deduco che tu voglia
aspettare che sia Anthony a dartelo? >>
<<
Sì. >>
<<
Anthony sarebbe veramente un ragazzo fortunato ad averti Jessy.
>>
<<
Grazie. >>
Pietro e Jessy
si guardano per un attimo e dopo lei gli chiede:
<<
Posso farti una domanda? >>
<<
Sì. >>
<<
Hai mai fatto sesso? >>
<<
Perché me lo chiedi? >>
<<
Così, per curiosità. >>
Pietro fa una
pausa e dopo risponde:
<<
Sì, l’anno scorso, con la mia prima vera ragazza.
>>
<<
E come si chiamava? >>
<<
Elisa. >>
<<
Sembra un bel nome come lo pronunci tu. >>
<<
Lo è. >>
<<
Sai, invece, io credo che Anthony sia ancora vergine. Da quel che so
non ha avuto molte esperienze con le ragazze. Cioè, so che
è stato una settimana con una, che poi è sparita,
e poi era cotto di due o tre ragazze, ma loro non ricambiavano. Un
punto a mio favore. >> afferma Jessy.
<<
Direi di sì. >>
Jessy lo guarda
e lui le sorride.
<<
Sei veramente carina stasera. Mi piace quella canotta che indossi.
>>
<<
Grazie. Io la adoro. >>
Pietro le
sorride e la guarda negli occhi. Lei è un po’
imbarazzata. Per evitare l’imbarazzo, Jessy alza la testa al
cielo e stavolta vede una stella cadente ed esprime subito un desiderio.
<<
Guarda! Una stella cadente! Hai espresso il tuo desiderio?
>>
<<
Sì. E tu hai espresso il tuo? >>
<<
No, non ce n’è bisogno. Ormai sono anni che lo
faccio, ma non si sono mai avverati. >>
<<
Capisco. >>
Pietro le
sorride e lei lo guarda, senza dire nulla.
<<
Smettila di sorridermi, per favore. >> gli dice.
<<
Perché? Non ti piace il mio sorriso? >>
<<
No, è bellissimo. Mi piace troppo, ecco perché
voglio che tu la smetta. >>
Pietro le
sorride di nuovo.
<<
Ancora? Per favore, smettila. Sei così maledettamente
carino. >>
Pietro le
sorride ancora una volta.
<<
Mi fai venir voglia di essere baciata. >>
<<
Da chi? >>
<<
Da te, scemo. >>
Pietro fa una
leggera risatina.
<<
Perché ridi? >>
<<
Non lo so. Mi fai ridere. >>
<<
È una buona cosa. Vuol dire che sono divertente.
>>
<<
Certo che lo sei. >>
<<
Grazie. >>
Pietro la
guarda. Un attimo dopo, si avvicina al suo viso per provare a baciarla,
ma stavolta lei non fa assolutamente niente, se non rispondere al
bacio. Dopo il bacio, lui le sorride e lei gli sorride a sua volta.
<<
Hai cambiato idea. >> le dice.
<<
Già. >>
<<
Sono contento che tu l’abbia cambiata. >>
<<
Sono contenta anch’io. >>
<<
Allora? Com’è stato il tuo primo vero bacio?
>>
<<
Esattamente come me l’aspettavo. >>
Pietro le
sorride.
<<
Smettila di sorridermi, altrimenti mi viene voglia di baciarti
un’altra volta. >>
<<
Ma sono stato io a baciarti. >>
<<
Lo so, ma stavolta potrei prendere io l’iniziativa.
>>
<<
Non mi dispiacerebbe. >>
Jessy gli
sorride.
Dopo dopo,
Pietro e Jessy tornano dagli altri e lei riceve le scuse di Bruno.
Prima di
mettersi a letto, Jessy rivela alle sorelle Dubois che lei e Pietro si
sono baciati.
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Capitolo 11 *** Una particolare festività chiamata Ferragosto ***
11
Una
particolare festività chiamata Ferragosto
È il
15 agosto e, per gli italiani, è Ferragosto. Questa
festività è festeggiata con i tradizionali
gavettoni d’acqua, carne cotta al barbecue, feste e sagre di
paese, ecc…
Pietro e gli
stessi amici della notte di San Lorenzo andranno a Livorno, sulla
spiaggia, e lui ha invitato anche Jessy e Jade, ovviamente.
Quando arrivano
nella spiaggia libera, verso le 10:30, c’è
già un gran movimento. Ci sono alcune persone con
semplicemente un telo da mare, altre con dei veri e propri gazebi, dove
faranno il barbecue e tante altre attività, altre con il
telo da mare e un ombrellone. Pietro, Jessy, Jade e gli altri hanno
ognuno il proprio telo da mare e tre ombrelloni.
Quando Jessy si
toglie i pantaloncini e la canotta, Pietro la osserva dalla testa ai
piedi, notando anche il tatuaggio sul fondoschiena. Lei se ne accorge e
gli chiede:
<<
Che c’è? >>
<<
Non avevo notato che hai un tatuaggio anche sul fondoschiena.
>>
<<
Davvero non lo sapevi? >>
<<
No, non me l’hai detto. So che hai il cuore sul mignolo
destro e la chiave di violino con la stella e la nota musicale
sull’avambraccio destro, ma di quello sul fondoschiena non
sapevo niente. >>
<<
E ti piace? >>
Pietro si china
per guardarlo meglio e dopo dice:
<<
Sì, è molto bello. Penso sia il migliore dei tre.
Hai intenzione di fartene degli altri? >>
<<
A dire la verità sì. Pensavo ad altri due almeno.
>>
<<
Cioè? >>
<<
Pensavo just believe, sotto il seno sinistro, e una stella, un
po’ più piccolina del cuore, sul polso destro.
>>
<<
Carini. >>
<<
Però non so ancora se me li farò,
perché ci vorrebbero almeno altri cento dollari,
più o meno. >>
<<
E ti scoccia chiederli ai tuoi? >>
<<
Un pochino sì. Vedrò. Intanto, però,
ci ho fatto un pensierino. >>
<<
È già qualcosa. >>
<<
Sì, infatti. E poi sono stata stupida, perché
quello sull’avambraccio potevo farlo anche con una scritta
sopra e sotto. Mi è venuto in mente dopo. Che cretina che
sono stata. >>
<<
Cioè? Che scritta? >>
Jessy mostra a
Pietro il tatuaggio che ha sull’avambraccio destro e, mentre
indica dove voleva la scritta, gli dice:
<<
Avrei potuto farlo fare un po’ più su, in modo da
farci scrivere sopra where words fail e sotto music speaks.
Però mi è venuto in mente quando ormai me
l’ero già fatto. Pazienza. >>
<<
Mi piace come frase. >>
<<
Com’è che si dice in italiano? >>
<<
Dove le parole falliscono, la musica parla. >> risponde
Pietro.
Jessy prova a
ripetere la frase, ma sbaglia la pronuncia ed entrambi scoppiano in una
risata. Subito dopo vanno tutti a farsi un bagno, in mezzo alla marea
di gente che è già in acqua. Dopo il bagno in
mare, alcuni di loro tornano dall’ombrellone e si asciugano.
Jessy prende il suo barattolo di crema solare e, rivolgendosi a Pietro,
gli chiede:
<<
Mi puoi spalmare la crema? >>
Pietro la guarda
per un attimo e dopo, prendendo il barattolo di crema dalle mani di
Jessy, le risponde:
<<
Sì. >>
Jessy si sdraia
a testa in giù sul suo telo e Pietro inizia a spalmarle la
crema sulla schiena. Mentre le spalma la crema, la guarda.
Jade li guarda
contenta del fatto che l’amica sfrutti questa situazione.
Jessy si gira verso l’amica e Jade le fa
l’occhiolino.
Una volta finito
di spalmargliela sulla schiena, le chiede:
<<
La vuoi anche da qualche altra parte? >>
Jessy si tira
su, prende il barattolo di crema, e risponde:
<<
Faccio io il resto, grazie. >>
<<
Prego. >>
Jessy si spalma
la crema sulle braccia e un po’ anche sul viso e dopo si
sdraia sul suo telo. Pietro, che ha il telo accanto al suo, si sdraia,
e, mentre lei ha la testa girata verso di lui, lui la guarda.
<<
Perché mi stai guardando? >> gli chiede.
<<
Perché mi stai facendo venir voglia di baciarti.
>>
<<
Fattela passare perché sai che non succederà.
>>
Pietro non dice
niente e smette di guardarla e si volta dall’altra parte.
<<
Però ti è permesso guardarmi. Non ti avevo detto
di smettere. >>
Pietro si volta
subito verso di lei e le sorride.
Poco dopo
rimangono solo lui e Jessy sotto l’ombrellone, mentre gli
altri sono a fare il bagno. Jessy, che aveva già da un
po’ le cuffiette alle orecchie, se ne toglie una e chiede a
Pietro:
<<
Sbaglio o siamo rimasti solo tu ed io? >>
<<
Non ti sbagli, sono tutti in acqua. >>
<<
Chissà che strano, eh? >>
<<
Già. >>
Jessy si rimette
la cuffietta, ma un attimo dopo lui le chiede:
<<
Cosa stai ascoltando? >>
Jessy non lo
sente, così lui le toglie una cuffietta e le richiede:
<<
Cosa stai ascoltando? >>
<<
La nuova canzone di Demi Lovato, skyscraper. >>
<<
Ah, la conosco. È bella. Posso ascoltare anch’io?
>>
<<
Sì. >>
Pietro si mette
la cuffietta nell’orecchio e appoggia la testa sul telo.
Più
tardi, Jade e gli altri salgono dall’acqua e fanno un
gavettone a Pietro e Jessy. Da lì inizia una catena di
gavettoni.
Dopo il pranzo,
Pietro e i suoi amici vanno subito a fare il bagno, mentre Jade e Jessy
rimangono sotto l’ombrellone.
<<
Vi siete per caso baciati un’altra volta tu e Pietro?
>> le chiede Jade.
<<
No. Perché me lo chiedi? >>
<<
Perché vi ho visti molto vicini. Prima, quando lui ti ha
spalmato la crema sulla schiena, poi quando avete ascoltato la musica
insieme. Eravamo molto carini insieme. >>
<<
Lo so, ma sai cosa penso delle storielle estive. È
già qualcosa che io abbia cambiato idea solo per il bacio.
>>
<<
È vero. Infatti, mi sono proprio stupita che tu abbia
cambiato idea. >>
<<
Non fraintendermi, Pietro è un ragazzo veramente carino,
però sai che per me ci sarà sempre e solo
Anthony. >>
<<
Lo so, e mi dispiace per te, perché non sai cosa ti perdi.
Hai la possibilità, avevi, visto che domani partiamo, di
avere una storia con lui e non l’hai sfruttata.
>>
<<
Lo so anch’io, non c’è bisogno che me lo
ripeti ogni volta. >> dice Jessy, un po’
infastidita.
<<
E poi lui è stato l’unico, fino adesso, a dirmi
che sono carina. Non me l’aveva mai detto nessuno, e
sarò anche stata una stupida, però la mia idea
è quella e nessuno me la farà cambiare.
>>
<<
E domani cos’hai intenzione di fare? >>
<<
Non lo so, pensavo di dirgli semplicemente addio. Magari ci possiamo
sempre scambiare i numeri di telefono, visto che su Facebook siamo
già amici, però più di così
non possiamo fare. >>
<<
Mica si può trasferire a Los Angeles. >>
<<
Sì, infatti. Cioè, potrebbe, ma lui
già studia qui in Italia. E poi chissà quante
altre ragazze ci sono per lui anche semplicemente a Firenze. Io sono
stata solo una tresca estiva, se così si può
chiamare. >>
<<
Ne parli come se veramente abbiate avuto una storia. >>
<<
Lo so, ma intanto un bacio c’è stato.
>>
<<
Sì, ma tra un bacio e una storia c’è
una bella differenza. >>
<<
E anche se avessimo avuto una storia? Cosa sarebbe successo? Avremmo
fatto sesso? Sai che io non l’ho mai fatto, e non sarebbe
stato proprio il massimo farlo la prima volta con uno che non
rivedrò mai più e che abita dall’altra
parte del mondo. >>
<<
Beh, potevate sempre baciarvi, senza andare a letto insieme.
>>
<<
Sì, ma non è successo e sono contenta. Te
l’ho detto, è già qualcosa che ci siamo
baciati. >>
<<
Già. >>
Jade e Jessy
guardano Pietro e i suoi amici in acqua.
<<
Sai, mi manca Louis. Mi manca da morire. >>
<<
Non ti ho visto spesso chiamarlo o mandargli dei messaggi da quando
siamo qui in Italia. >>
<<
Perché costa tantissimo. Ci scriviamo più che
altro su Facebook. >>
<<
Lui che sta combinando a Los Angeles? >>
<<
Niente di che. Si vede con i suoi amici ed è spesso in
spiaggia e ha detto che gli manco tantissimo. >>
<<
Ti fidi di lui? >>
<<
Certo che mi fido, e lui si fida di me. >>
Jessy le
sorride, mentre osserva Pietro in acqua con i suoi amici.
|
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Capitolo 12 *** Non sarà per niente facile ***
12
Non
sarà per niente facile
Il giorno dopo,
16 agosto 2011, i Dubois e Jessy hanno il volo di ritorno per Los
Angeles alle 15.
Due ore prima
del volo, alle 13, si recano in aeroporto per il check-in. Mentre sono
in fila per aspettare di fare il check-in, arrivo Pietro correndo.
<<
Guarda chi c’è, Jessy. >> le dice
Jade.
Jessy si guarda
intorno e vede Pietro che arriva correndo verso di loro.
<<
Ciao. >> le dice.
<<
Ciao. Che ci fai qui? Ci mancano due ore prima che l’aereo
parta. >>
<<
Lo so, ma dopo che avrete fatto il check-in non mi faranno
più entrare e adesso abbiamo tutto il tempo del mondo.
C’è una fila assurda. >>
<<
Già. >>
Pietro la prende
per una mano e le dice:
<<
Vieni con me. >>
Pietro e Jessy
s’incamminano e a un certo punto si fermano in un corridoio,
dove non c’è quasi nessuno.
<<
Perché siamo venuti fino a qui? >> gli chiede
Jessy.
<<
Perché lì c’era troppa gente e poi
avrebbe potuto imbarazzarti la presenza dei genitori di Jade e Vic. Da
quel poco che so di te, non ti piace molto stare al centro
dell’attenzione. >>
<<
Già. >>
<<
Comunque, sono venuto per dirti addio. >>
<<
Oddio, sembra che dobbiamo morire domani. >>
Pietro ride e
sorride.
<<
Beh, da come l’hai detto, sembrava così.
>> dice lei.
<<
Pensavi che non ti sarei venuto a dire addio? >> le
chiede Pietro.
<<
Sinceramente non sapevo se saresti venuto o no. >>
<<
Beh, sono venuto. Non avrei mai lasciato che te ne andassi senza prima
averti salutata. >>
Jessy gli
sorride.
<<
Stavolta sei stata tu a sorridermi e stavolta sono io che vorrei essere
baciato da te. >>
<<
I ragazzi non vogliono essere baciati dalle ragazze, sono loro che
vogliono essere baciate. >>
<<
E tu che ne sai? Anche noi ragazzi vogliamo essere baciati dalle
ragazze. >>
<<
Naah. >>
<<
Comunque, visto che non vuoi più baci, posso sempre dirti
addio semplicemente con le parole. >>
<<
Bravo. >>
<<
Bene. >>
Pietro fa un
pausa e poi aggiunge:
<<
Allora ti dico addio. Mi mancherai, sai? >>
<<
Certo che lo so, perché mi mancherai anche tu. Non
sarà per niente facile non averti più intorno
tutti i giorni, non sarà per niente facile abituarmi a non
avere più intorno qualcuno a cui piaccio. Mi faceva piacere
la tua presenza. Mi sentivo bella, e non mi era mai successo.
>>
<<
Ma tu sei bella, Jess. >>
<<
Grazie. >> dice lei, sorridendo.
<<
Lo penso davvero. E chi non lo pensa, è solo uno stupido,
come Anthony. >>
<<
Anthony non è uno stupido, è solo cieco.
>>
<<
Tu sei bella, sia dentro che fuori. Chi non se ne accorge non ti
merita. >>
<<
Quindi Anthony non mi merita? >> chiede Jessy.
<<
Non ho detto questo. Magari, un giorno, si accorgerà di te e
aprirà gli occhi. Un giorno, in futuro, voglio vedere una
vostra foto sul tuo profilo di Facebook. >>
<<
Spero che la vedrai. >>
<<
Se hai detto che sei sicura che tu e lui sarete una coppia, allora vuol
dire che succederà. È destino, no?
>>
<<
Sì, lo è. >>
<<
E allora nessuno può mettersi contro il destino.
>>
<<
Lo spero. >>
<<
Sai una cosa? Questo non è un addio, è un ciao,
un arrivederci. Ti verrò a trovare un giorno,
verrò a Los Angeles. E voglio vederti insieme a Anthony, e
voglio conoscerlo, e ti voglio vedere più donna,
più di quanto tu non lo sia già. Voglio che tu mi
dica: Pietro, ho fatto l’amore con Anthony ed è
stato il momento più magico della mia vita. >>
confessa Pietro, dopo qualche secondo di silenzio.
<<
Spero che succederà esattamente come tu l’hai
descritto. >>
<<
Lo spero anch’io per te, Jessy. >>
Jessy lo
abbraccia.
<<
Grazie. >> gli dice, dopo essersi staccata da lui.
<<
Per cosa? >>
<<
Per avermi fatto credere in me stessa e per avermi dato una speranza.
>>
<<
È stato un piacere farti da guida per la città.
>>
<<
E per me è stato un piacere averti come guida. Sei la
migliore del mondo, non c’è dubbio.
>>
<<
Grazie. Dai, vieni qui, dammi un ultimo abbraccio. >>
Jessy si
avvicina a lui e si abbracciano.
Poco dopo, lui
la riporta dai Dubois, e dopo aver salutato anche loro, saluta
un’ultima volta Jessy e se ne va.
<<
Cosa vi siete detti? >> le chiede Jade.
<<
Delle cose. >>
<<
Cioè? Cosa? >>
<<
Che ci mancheremo a vicenda e che mi verrà a trovare.
>>
<<
Davvero? >>
<<
Sì, ha detto così. >>
Quando arrivano
all’aeroporto di Los Angeles, stanchi morti per il viaggio, a
prendere Jessy c’è sua madre.
<<
Mamma! >>
Si abbracciano e
la mamma di Jessy le chiede:
<<
Allora? Com’è andata la vacanza? >>
<<
Benissimo, mamma. Ti racconterò tutto dopo. Ora andiamo a
casa, perché sono stanchissima. >>
I Dubois
salutano Jessy e sua madre, e se ne vanno.
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Capitolo 13 *** Un giro in barca ***
13
Un
giro in barca
Il giorno dopo,
durante la mattina, in casa Dubois, Jade si sveglia piuttosto tardi e
non fa neanche colazione. Un po’ prima dell’ora di
pranzo, chiama Louis a casa.
<<
Pronto? >> risponde la madre di Louis.
<<
Salve, signora. Sono Jade. C’è Louis?
>>
<<
Sì, è in giardino. Adesso te lo passo.
>>
Mentre va in
giardino, le chiede:
<<
Come stai? Com’è andata a Firenze? >>
<<
Sto bene, grazie. A Firenze è andato tutto benissimo, mi
sono divertita tantissimo. Lei come sta, invece? >>
<<
Bene anch’io. >>
<<
Ecco, te lo passo. Ciao, Jade. >> dice la signora Townes,
passando il telefono al figlio.
<<
Arrivederci. >>
<<
È Jade. >> dice la signora Townes al figlio.
<<
Ciao, tesoro. >> risponde Louis.
<<
Ciao. >> dice Jade, euforica.
<<
Come stai? >>
<<
Bene. Tu? >>
<<
Adesso che sei tornata meglio. >> risponde lui.
<<
Buon mesiversario. >> dicono contemporaneamente e
scoppiando in una risata dopo.
<<
Buon mesiversario, anche se era ieri. >> dice Louis.
<<
Anche a te, tesoro. Mi dispiace di non averti chiamato ieri, ma ero
troppo stanca. Scusami. >>
<<
Non ti preoccupare. Capisco benissimo, dopo tutte quelle ore di volo.
>>
<<
Spero che oggi possiamo recuperare quello che non abbiamo fatto ieri?
>>
<<
Assolutamente sì. >>
<<
Cos’hai in mente? >> chiede Jade.
<<
È una sorpresa. >>
<<
Ma tu sei fissato con le sorprese. >>
<<
Non è vero. Per te ogni cosa dev’essere speciale.
>>
<<
Grazie. >>
<<
A parte questo, com’è andata la vacanza?
>>
<<
Benissimo. Io e Jessy ci siamo divertite un sacco. Ho così
tante cose da raccontarti. >>
<<
Non vedo l’ora. >>
<<
A che ora mi passi a prendere? >>
<<
Alle quattro e mezzo, va bene? Stiamo insieme fino a sera.
>>
<<
Sì, va benissimo. Dimmi però come mi devo
vestire. >>
<<
Casual e prenditi un bikini, ti servirà. Non hai le tue
cose, spero? >>
<<
No no. >>
<<
Perfetto. Allora portati il bikini e le cose da mare perché
ti serviranno. >>
<<
Okay. Ci vediamo dopo tesoro. >>
<<
Non vedo l’ora, piccola. >>
<<
Anch’io. >>
Nel pomeriggio,
alle 16:30 in punto Louis arriva a casa di Jessy. Quando suona il
campanello, Jade è in camera sua con la sorella.
<<
Oddio! È lui! >>
<<
Vado ad aprire io? >> domanda Vic.
<<
Sì, per favore, non sono ancora pronta. >>
<<
Okay. >>
Vic scende le
scale e va ad aprire la porta.
<<
Ciao, Vic. È già pronta tua sorella?
>>
<<
Ancora no. Entra intanto. >>
<<
Grazie. >>
Louis entra e si
va a sedere sul divano. Intanto Vic ritorna in camera della sorella.
<<
È in sala che ti sta aspettando. >> dice
quando è in camera.
Jade sorride
alla sorella e dopo dice:
<<
Sono un po’ agitata. >>
<<
Perché? >>
<<
Perché è un po’ che non ci vediamo. E
poi credo che sia arrivato il momento di… >>
<<
Di cosa? Avete già fatto sesso. >>
<<
Sì, ma io intendevo che è arrivato il momento di
dirgli che lo amo. >>
<<
Ah. E lui? Lui ti ama? >>
<<
Non lo so, penso di sì, spero di sì.
>>
<<
Sono sicura che è così. Ma penso che debba essere
lui a dirlo per primo. >>
<<
Sì, lo so. Non ho preparato niente, quindi quando
succederà succederà. >>
<<
Esatto. Dai, ora scendi che è sul divano che ti sta
aspettando. >>
<<
Sì. Augurami buona fortuna, sorellina. >>
<<
Buona fortuna. >>
<<
Grazie. >> dice Jade, baciando sulla guancia sua sorella.
Jade prende lo
zaino e poi scende insieme a Vic. Una volta scese, Jade guarda in sala
e vede Louis. Appoggia lo zaino sul pavimento e lo raggiunge piano
piano, senza far rumore. Arriva da lui e si mette dietro il divano. Gli
copre gli occhi con le mani e chiede:
<<
Ti sono mancata? >>
<<
Assolutamente sì. Ed io? Io ti sono mancato?
>> chiede lui.
<<
Ovvio che sì. Tieni gli occhi chiusi, okay? >>
<<
Okay. >>
Jade toglie le
mani dagli occhi di Louis e si mette davanti a lui e lo bacia. Dopo il
bacio, lui apre gli occhi e dice:
<<
Ciao. >>
<<
Ciao. >>
Jade si mette a
sedere sulle sue gambe e dice:
<<
Quanto mi sei mancato. >>
<<
Anche tu, piccola. Sei pronta ad andare? >>
<<
Sì. >>
I due
fidanzatini si alzano dal divano e vanno verso la porta. Dopo aver
preso lo zaino di Jade ed aver salutato Vic, escono.
Si dirigono a
Marina del Ray, vicino a Los Angeles, dove Louis ha noleggiato una
barca dal pomeriggio fino alla sera.
Quando
parcheggiano e scendono dall’auto, Jade chiede:
<<
Ma dove siamo? >>
<<
A Marina del Ray. >>
<<
E cioè? >>
<<
Una cittadina portuale. >>
<<
Una cittadina portuale? E perché siamo qui? >>
<<
Ora vedrai. >>
<<
Okay. >>
<<
Eccoci arrivati. >> esclama Louis, arrivati davanti a una
delle tante barche ormeggiate al porto.
<<
Non dirmi che hai noleggiato una barca? >>
<<
Sì, l’ho fatto, invece. >>
<<
Oddio! Non ci posso credere! Davvero hai noleggiato questa barca?
>>
<<
Sì, l’ho noleggiata davvero. >>
<<
Oddio! Ma la sai guidare tu oppure la guiderà un altro?
>>
<<
La so guidare io. >>
Jade abbraccia
Louis e dopo entrano nella barca.
<<
Chissà quanto l’avrai pagata cara, è
una barca bellissima. Sai, non sono mai salita su una barca.
>> esclama Jade, guardandosi intorno.
<<
Davvero? >>
<<
Sì. Per quante ore l’hai noleggiata?
>>
<<
Fino alla dieci di stasera. >>
<<
Wow! È tantissimo tempo. >>
<<
Lo so, ma volevo fare qualcosa di speciale. >>
<<
Grazie, Louis. >>
<<
Prego, piccola. >>
Si danno un
bacio e in seguito Louis fa vedere il resto della barca a Jade. Poco
dopo Louis mette in moto la barca e vanno al largo.
Mentre Louis
pilota la barca, Jade prende il sole. Circa una mezz’ora dopo
arrivano al largo e lì Louis butta l’ancora e
raggiunge Jade.
<<
Eccoci al largo, tesoro. >> esclama Louis, sedendosi
accanto a Jade.
<<
Oh, finalmente. Adesso sei tutto mio. >>
<<
Non vedo l’ora. >>
Louis si siede
accanto a Jade e iniziano a baciarsi.
<<
Andiamo dentro? >> chiede lui.
<<
Sì. >>
I due
fidanzatini entrano e vanno nella camera, buttandosi sul letto. Tra un
bacio e l’altro si spogliano e dopo fanno sesso, che
è diventato amore adesso. Quando sono sotto le coperte,
sdraiati e abbracciati, Louis chiede:
<<
Posso dirti una cosa? >>
<<
Sì. >>
<<
Posso dirti che ti amo? >>
Jade si volta
verso Louis e sorridendo chiede:
<<
Mi ami? >>
<<
Sì, ti amo. >>
Jade fa un gran
sorriso a Louis e dopo lo bacia.
<<
Ti amo anch’io, Louis. >>
<<
Ti devo dare una cosa. >>
Louis si alza
dal letto, si mette i boxer e va a prendere qualcosa dal suo zaino.
Dallo zaino tira fuori una scatolina e, una volta presa, si siede
accanto a Jade e gliela dà.
<<
Cos’è? >>
<<
Aprila, è un regalo per te. Buon mesiversario, tesoro, anche
se non è oggi. >>
<<
Grazie. >>
Si danno un
bacio e dopo Jade apre la scatolina. Dentro c’è un
bracciale rosa con tre ciondoli d’oro: il primo tondo con una
“L” incisa, il secondo a forma di cuore e il terzo,
sempre tondo, e con una “J” incisa.
<<
Oddio! Ma è bellissimo, Louis. >>
<<
Deduco che ti piaccia, allora. >>
<<
Sì, è carinissimo. Grazie. >>
Jade lo bacia e
dopo lui le dice:
<<
Ti amo. >>
<<
Ti amo anch’io. >>
Si baciano di
nuovo e dopo Louis le mette il bracciale.
Poco dopo escono
dalla stanza e vanno fuori. Parlano, si baciano, prendono il sole e
fanno il bagno in mare.
Prima di cena
rifanno l’amore e poi fanno la doccia insieme. Al termine
della giornata Louis la riaccompagna a casa.
Sono passati una
decina di giorni ed è sabato 27 agosto. Jessy si
è alzata da poco e, dopo aver fatto colazione, essersi
lavata i denti e pettinata i capelli, esci in giardino con il suo
portatile. Una volta acceso il computer, va su Facebook e poi in alcuni
siti, dove lei è solita andare.
Poco dopo, Jessy
vede Jade in linea su Facebook, così le dice di aver trovato
un video di una band inglese, i One Direction. Entrambe le amiche
cercano informazioni su questa band a loro sconosciuta. Scoprono che
sono cinque ragazzi inglesi, tra cui uno di loro irlandese, che sono
arrivati terzi all’edizione inglese di X Factor.
Il preferito,
sin da subito, di Jessy è Louis, mentre quello di Jade,
all’inizio sembra essere Niall, ma poi cambia idea, che la
porta ad avere come preferito Harry.
Il video di
questa nuova band scoperta da Jessy, è del loro primo
singolo “what makes you beautiful” e lo guardano
ripetutamente durante il giorno.
Diventano
immediatamente fan di questa nuova band, che in realtà
è poco più di un anno che è stata
formata.
Jade e Jessy si
sono follemente innamorate di questa nuova band sia dalla prima visione
del loro primo video e ne sono quasi ossessionate.
Due settimane
dopo, ormai finita l’estate, siamo quasi alla metà
di settembre e la scuola sta per iniziare.
È
venerdì 9 settembre e un amico di Louis ha organizzato la
tradizionale festa di fine estate nella sua villa sulla spiaggia e le
due amiche ci andranno con Louis.
<<
Pensi che ci sarà Anthony? >> chiede Jade a
Jessy.
<<
È probabile e lo spero. >>
<<
Beh, guardiamoci in giro, allora. >>
<<
Sì, infatti. >>
Più
tardi, Jade e Louis stanno ballando, mentre Jessy è sola con
un bicchiere in mano, e li sta guardando.
Subito dopo la
canzone che hanno appena finito di ballare, il dj mette “one
day” di Charice. Jessy inizia a canticchiarla tra
sé e sé. Jade le fa segno di venire a ballare e
lei ci va subito. Dopo viene messa “last friday
night” di Katy Perry. La canzone dopo non piace a Jessy,
così smette di ballare e sale al piano di sopra. Mentre
è in bagno, a ripassarsi il lucidalabbra, canticchia
“one day”.
<<
They're not gonna keep
me down
They’re
not gonna shut me out
They’re
gonna do what they do, I'll do me
I'm
moving against the crowd
I'm
drowning out the doubt
They’re
gonna do what they do
I'll
do something original
Be
unforgettable
They’re
gonna know my name.
(One
day) I'll make you a believer
(One
day) I got this all I need is
(One
day) don't try to tell me I can't, tell me I can't
(Right
now) I'm writing the future
(Watch
out) won't stop I'm a mover
(One
day) you're gonna know who I am
I
will fly high and free
It's
my fate wait and see
One
day.
I've
been afraid before
To reach for something
more… >>
Jessy senta la
presenza di qualcuno che la sta guardando, così smette
subito di cantare e si volta.
<<
Dice delle cose vere quella canzone. >> esclama Anthony.
<<
Quale canzone? >>
<<
Quella che stavi cantando prima che ti accorgessi che ti stavo
guardando. >>
Jessy gli fa un
timido sorriso.
<<
Mi piace. >> dice lui.
<<
Anche a me. >>
Anthony e Jessy
si guardano per pochissimi secondi e dopo lei gli chiede:
<<
Devi venire in bagno? >>
<<
Sì. >>
Jessy esce dal
bagno e, mentre lui ci entra le fa un leggero sorriso.
Quando lui
chiude la porta, Jessy rimane in corridoio a pensare che finalmente
abbia rivisto Anthony.
Jessy scende al
piano di sotto e dice a Jade di aver visto Anthony e che l’ha
risentita cantare.
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Capitolo 14 *** Un incontro spettacolare ***
14
Un
incontro spettacolare
Durante
l’ultima settimana di vacanze estive, prima d'iniziare la
scuola, i Dubois andranno a Londra, dal 12 al 17 settembre, e saranno
ospiti dalla sorella di Jen, la madre di Jade e Vic. Jade ha chiesto a
Jessy di andare con lei e la sua famiglia, e, ovviamente lei ha
accettato volentieri.
Quando arrivano
nella capitale britannica, Jade è contenta di essere tornata
a Londra e Jessy è contenta di esserci per la prima volta
nella sua vita.
<<
Ancora non riesco a credere di essere a Londra. >>
<<
Sai, ti devo presentare mia cugina. Magari una di queste serE potremmo
anche uscire con lei e i suoi amici. >> dice Jade.
<<
Sì, però prima voglio assolutamente visitare la
città. È d’obbligo. >>
<<
Ovviamente. Chissà se anche lei conosce i 1D? Sono sicura di
sì. >>
<<
È sicuro che li conosce. >>
<<
Sì, infati, ma non è detto che le piacciono.
>>
<<
Sì, non è detto. Quanti anni ha tua cugina?
>>
<<
Un anno in più di noi. >>
<<
Ah. >>
Quando arrivano
nella casa della zia di Jade, Jessy viene presentata alla famiglia e
alla cugina, Hannah.
<<
Piacere, io sono Hannah, la cugina di Jade. >>
<<
Jessy, la migliore amica di Jade. >>
Poco dopo Hannah
mostra la stanza dove la cugina e Jessy dormiranno e poi vanno nella
sua.
<<
Vedo che anche a te piacciono i One Direction. >> salta
su Jessy, notando un piccolo poster dei One Direction sul muro.
<<
Sì, perché? Piacciono anche a voi?
>>
<<
Sì. >> rispondono contemporaneamente Jade e
Jessy.
<<
Li amiamo. Il mio preferito è Louis. >> dice
Jessy.
<<
E il mio è Harry. >> dice invece Jade.
<<
Il mio Liam. >> afferma Hannah.
<<
Canzone preferita? >> chiede Jade.
<<
What makes you beautiful, ma finora ne conosciamo solo due: what makes
you beautiful e na na na, a parte le cover cantate a X Factor.
>>
<<
Sì, infatti. >> dice Jade.
<<
Ah beh, non c’è da fare il paragone tra le due.
What makes you beautiful è un capolavoro. >>
<<
Ti adoro già Jessy. >> le dice Hannah.
Jessy sorride a
Hannah.
<<
Non vedo l’ora che esca l’album, perché
voglio sentire le canzoni. >> dice Jade.
<<
Anch’io. >>
<<
Anch’io. Sarò la prima a comprarlo appena esce.
>> dice Hannah.
<<
Lo sai che ti stimo, vero? >> le dice Jade.
<<
Sì, lo so. >> risponde Hannah, ridacchiando.
Il giorno dopo,
Hannah porta Jade, Jessy e Vic in giro per la città. Per
prima cosa le ragazze vanno a fare colazione da Starbucks. In seguito,
iniziano il tour per la città. La prima tappa è
Trafalgar Square, dove ci rimangono per quasi un’ora. Poi
vanno a Piccadilly Circus, e in seguito, essendo già ora di
pranzo vanno in un McDonald's lì vicino. Dopo il pranzo si
recano all’Hyde Park e ci rimangono tutto il pomeriggio.
Il giorno dopo
continuano a visitare la città e la sera Jessy e Jade
andranno con Hannah e i suoi amici al Movida Club, un locale della
città.
<<
Allora, Jessy, chi è il tuo preferito? O comunque, a chi dei
cinque ti senti più vicina? >> chiede Megan,
un’amica di Hannah.
<<
Louis. Anche Harry, ma soprattutto Louis. >> risponde
Jessy.
<<
Ah, anche Harry. Non me l’avevi detto. >> dice
Hannah.
<<
No, perché quello che amo alla follia è Louis,
però Harry… beh, Harry è Harry.
>> confessa Jessy.
<<
È vero. Infatti, non a caso, lui è il mio
preferito. >> confessa Megan.
<<
E il vostro, ragazze? >> chiede Jessy.
Un’altra
amica, Liza, risponde Zayn, un’altra, Holly, risponde Liam.
<<
E Niall? >> domanda Jessy.
<<
Lui si prende tutte noi. >> risponde Megan.
Tutte ridono.
<<
Penso che non gli dispiacerebbe affatto. >> esclama Jade.
<<
Sì, infatti. >> dice Megan.
<<
Sai, Jessy, anche a mio fratello minore piacciono i 1D.
>> salta su Liza.
<<
Wow. Quanti anni ha tuo fratello? È carino? >>
domanda Jessy, alla velocità della luce.
Liza ride e dopo
risponde:
<<
Ne ha sedici. Non so dirti se è carino o no, è
mio fratello. >>
<<
In effetti. Voi, invece, ragazze, avete dei fratelli o delle sorelle?
>>
<<
Io una sorella di vent’anni. A lei i 1D interessano, ma solo
perché io le faccio sempre una testa così. Dice
che sono tutti e cinque carini, tranne Niall, lo so, non capisce
niente, e dice che le canzoni sono abbastanza carine e molto
orecchiabili, ma niente di più. >> risponde
Megan.
<<
Invece io sono figlia unica. Si sta così bene senza nessuno
che ti rompe dalla mattina alla sera. >> dice Holly.
<<
Ti capisco, sono figlia unica anch’io. >> dice
Jessy.
<<
Certo, così non puoi incolpare nessuno, però ne
faccio volentieri a meno. >>
<<
Sì, anch’io. >>
<<
Sei simpatica, Jessy. >> salta su Megan.
<<
Grazie. Anche voi lo siete, ragazze. Hannah, hai davvero delle amiche
simpatiche. >>
<<
Grazie. >>
<<
Da quanto tempo siete directioner, ragazze? >> chiede
Jade.
<<
Io da quando erano a X Factor. >> risponde Megan.
<<
Anch’io. Ho sempre seguito X Factor. Anzi, a me piacerebbe
molto partecipare. >> confessa Holly.
<<
Anch’io da quando erano a X Factor. >> dice
Liza.
<<
Idem. Li seguiamo tutte da quando erano a X Factor, quindi sin
dall’inizio. È stata Holly a farceli scoprire,
perché io, Megan e Liza non abbiamo mai seguito X Factor,
mentre lei da sempre. Dopo qualche puntata ce ne ha parlato, e
così abbiamo cominciato a guardarlo anche noi ed
è stato amore a prima vista. Dobbiamo a Holly un enorme
favore. >> confessa Hannah.
<<
Capisco. Jade invece deve un enorme favore a me, sono stata io a
scoprirli. >>
<<
Come hai fatto a scoprirli? >> domanda Liza.
<<
Ero su un sito di musica e video e c’era il loro video di
what makes you beautiful, così l’ho scaricato e
l’ho guardato ed è stato amore a prima vista.
L’ho fatto vedere a Jade e anche lei se
n’è innamorata subito, ovviamente. >>
<<
E come si può non innamorarsi di loro? >> dice
Jade.
<<
Sì, infatti. >> dice Liza.
<<
Voi, invece, da quanto tempo siete directioner? >> chiede
Holly.
<<
Da fine agosto purtroppo. >>
Tutte in coro
rispondono:
<<
Pochissimo. >>
<<
Già, sono solo due settimane. Non sappiamo neanche se
definirci directioners. >> dice Jade.
<<
Sì, infatti. Li amiamo alla follia, però non
sappiamo ancora se siamo directioners. >> dice anche
Jessy.
<<
Non vi preoccupate che con il tempo lo diventerete sempre di
più, vedrete. >> dice loro Holly.
<<
È quello che speriamo noi. >> afferma Jessy.
<<
Domani andiamo da HMV a prendere Dare to dream, il libro dei 1D, volete
venire con noi? >> chiede Hannah.
<<
E ce lo chiedi anche? Siamo già lì.
>> risponde Jessy.
<<
Sì, infatti. >> dice Jade.
<<
Ma cos’è HMV? >> domanda Jessy.
<<
Un negozio di elettronica. Ci sono cd, dvd, libri, giochi e molto
altro. >> risponde Jade.
<<
Ah, okay. >>
In tarda serata,
Jade e Jessy stanno ballando con Hannah, Holly, Liza e Megan. Poco dopo
smettono e si dirigono verso il bar per prendere da bere. Mentre stanno
sorseggiando un drink, Holly, guardandosi tra la folla, urla:
<<
Oh mio Dio! >>
<<
Cosa? >> chiede Megan, preoccupata.
Holly, indicano
con il dito, risponde:
<<
Guardate chi c’è laggiù!
>>
Le amiche
guardano dove Holly ha puntato il dito.
<<
Oddio! Ma sbaglio o vedo Zayn, Liam, Niall… e anche Louis?
>>
<<
Non sbagli, cara. Ma dov’è Harry?
Dov’è? >> chiede Jade.
<<
Non lo vedo. Voi lo vedete ragazze? >> domanda Jessy.
<<
No. >> rispondono in coro Hannah e le sue amiche.
<<
Non ci sarà. >> aggiunge Hannah.
<<
Dobbiamo assolutamente andare da loro a fare almeno una foto insieme.
Se non un autografo, almeno una foto. >> dice Jessy.
<<
Ma non possiamo andare lì da loro così, stanno
facendo i cavoli loro. E, sbaglio o sono con due ragazze?
>> domanda Jade, guardando meglio.
<<
Sono le ragazze di Liam e Louis. >> risponde Hannah.
<<
Ah. >> dice Jessy, statica.
<<
Harry è single, vero? >> chiede Jade.
<<
Sì, gli unici fidanzati sono Liam e Louis. La ragazza di
Liam si chiama Danielle, e quella di Louis si chiama Eleanor.
>> risponde Hannah.
<<
Dai, andiamo da loro con tranquillità e chiediamo loro di
fare una foto insieme. >> aggiunge Hannah.
<<
Io però la voglia fare con tutti e anche solo con Louis.
>>
<<
Sì, però dobbiamo essere gentili e non invadere
il loro spazio, okay? Sono venuti qui per i cavoli loro.
>> dice Hannah.
<<
Okay. >> dice Jessy.
<<
Okay. >> dice anche Jade.
Le ragazze si
avvicinano a loro e Hannah è la prima a parlare.
<<
Ciao, ragazzi. >>
Si rivolge a
Liam, chiedendogli:
<<
Possiamo fare una foto con voi? >>
<<
Certo. >> risponde lui.
I ragazzi si
mettono vicini e Hannah e le altre vicine a loro e Danielle fa la foto.
<<
Vi adoriamo. What makes you beautiful è fantastica.
>> salta su Jade.
<<
Non vediamo l’ora di poter avere il vostro album tra le mani.
>> dice Jessy.
<<
Di dove siete, ragazze? >> domanda Louis.
<<
Io di Los Angeles. >> risponde Jessy.
<<
Io di Parigi, ma adesso vivo a Los Angeles. >> risponde
invece Jade.
<<
Noi altre invece siamo di Londra. >> risponde Hannah.
<<
A proposito, Niall, buon compleanno. >> dice Megan.
<<
Grazie. Che carine che siete. >> dice Niall, sorridendo.
<<
Ma dov’è Harry? >> chiede Jade.
<<
Non c’è. >> risponde Louis.
<<
Che peccato. Lui è il mio preferito e avrei voluto dirgli
quant’è bello e quanto adoro i suoi ricci, ma
siete stupendi anche voi, ragazzi. Adoro i tuoi occhi, Niall.
>> dice Jade.
<<
Grazie. L’ho già detto che siete carine?
>> dice Niall.
Le ragazze
rispondono in coro, dicendo di sì.
<<
Posso fare una foto solo con te, Louis? >> domanda Jessy.
<<
Sì, certo. >>
Mentre Jade
scatta la foto all’amica e Louis, Megan dice ai ragazzi:
<<
Scusate se vi abbiamo disturbato, ma non abbiamo saputo resistere. Non
vi chiediamo neanche un autografo, perché sennò
vi scocciamo troppo. >>
<<
Non vi preoccupate, non c’è problema. Se volete,
ve li facciamo gli autografi? >> salta su Zayn.
<<
Se non vi scoccia? >> dice Megan.
<<
Non vi preoccupate. >> dice lui.
Holly tira fuori
un blocchetto e una penna, che porta sempre con sé, dalla
sua borsetta e dopo i ragazzi fanno loro gli autografi.
<<
Peccato che Harry non c’è. >> dice
Liza.
<<
Ci sono sempre io. >> salta su Louis.
Le ragazze
ridono.
<<
Siete troppo fortunate a stare con Liam e Louis, ragazze. E siete
proprio splendide. >> dice Jessy.
Danielle ed
Eleanor ringraziano Jessy per il complimento e poco dopo Jade, Jessy,
Hannah, Holly, Megan e Liza si allontanano dai ragazzi.
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Capitolo 15 *** Una scuola tutta a modo suo ***
15
Una
scuola tutta a modo suo
La settimana
passata è stata per Jessy una delle migliori della sua vita,
perché l’ha passata a Londra, con la sua migliore
amica, e ha anche incontrato quei cinque ragazzi che, da quasi un mese,
stanno ossessionando lei e Jade.
È
passata una settimana e siamo a lunedì 19 settembre, il
primo giorno di scuola. Il primo giorno tutti gli alunni della
Palisades Arts & High School inizieranno alle 9 ed usciranno
alle 12. Visto che Jade non ha ancora la patente, Jessy la va a
prendere e vanno a scuola insieme.
<<
Sei emozionata? >> le chiede Jessy.
<<
Un po’. >>
<<
Ti ho già parlato della festa d’inizio anno?
>>
<<
No, non mi pare. Perché? >>
<<
Perché è bellissima. I ragazzi e le ragazze del
corso di canto cantano varie canzoni, quelli del ballo ballano,
ovviamente, e si svolge nel campo da baseball. È una festa a
tema, che però non riguarda necessariamente le varie
specializzazioni, e ogni anno cambia. L’anno scorso, ad
esempio, il tema era Grease, quest’anno staremo a vedere.
>>
<<
Wow. E chi li propone i temi? >>
<<
Tutti gli insegnanti chiedono ai propri alunni di proporre dei temi,
poi la preside li mette sul sito della scuola e quello con
più voti vince.”
<<
È una cosa carina. >>
<<
Già. >>
Quando le due
amiche arrivano a scuola e parcheggiano la macchina, si dirigono verso
l’entrata. Circa 10 minuti dopo, le due ragazze vengono via
dalla presidenza, dove Jade si è fatta dare la combinazione
del suo armadietto e anche il numero.
<<
Che numero di armadietto hai? >> chiede Jessy.
<<
Trecentoquarantacinque. >>
<<
Io il duecentonovanta. Sai se sono nello stesso corridoio?
>>
<<
Mi sembra di sì. Siamo solo a cinquantacinque armadietti di
distanza. >>
Ognuna va verso
il proprio armadietto e si salutano.
Mentre Jessy
è dal suo e si sta specchiando, vede passare Anthony e si
gira subito. Anthony le passa dietro e continua a camminare.
All’improvviso, mentre lei lo sta guardando, lui si volta e
le fa un timido sorriso.
Jade, che da
lontano ha visto la scena, chiude l’armadietto e raggiunge
l’amica, ancora pietrificata per il timido sorriso di Anthony.
<<
Hey. Ho visto la scena. Sbaglio o quello era Anthony che si
è voltato a guardarti? >> chiede Jade.
<<
Non sbagli, era proprio lui e mi ha anche fatto un piccolo sorriso, se
così si può definire. >>
<<
Non so se fai bene ad aspettarlo, però non penso che timidi
sorrisi e conversazioni di pochi minuti possano portarlo a fare la
prima mossa. Penso proprio che la dovrai fare tu, se lo vuoi veramente,
se vuoi veramente che lui possa amarti e che tu possa amare lui.
>> le consiglia Jade.
<<
Lo penso anch’io. Forse a lui non piace agire per primo,
forse non ha il coraggio, ma se non ce l’ha lui, io ce
l’ho ancora meno di lui. >>
<<
Lo so, ma se vuoi veramente una cosa, devi rischiare. >>
<<
Già. Ma se poi lui non mi vuole? Se poi lui mi respinge? Se
poi io farò una brutta figura? >> si chiede
Jessy.
<<
Se poi, se poi, se poi… se vuoi che lui sia il tuo amore,
devi agire, cara mia. >>
Jessy questa
volta non risponde, ma pensa, tra sé e sé, che
l’amica abbia ragione, ma i suoi pensieri vengono interrotti
al suono della campanella.
<<
Ci dobbiamo salutare. Ci vediamo a mezzogiorno, okay? >>
chiede Jade.
<<
Sì. Ci troviamo qui, va bene? >>
<<
Sì. >>
<<
Ciao. >>
<<
Ciao. >>
Jade va da una
parte e Jessy da un’altra.
Trovata
l’aula dove si svolge il corso di pittura, Jade entra. Alcuni
ragazzi la guardano, e subito, uno di loro va verso di lei e le dice:
<<
Ciao. Non ti ho mai visto in giro, sei nuova? >>
<<
Sì, mi chiamo Jade, piacere. >>
<<
È un vero piacere conoscerti Jade. Ma sei inglese?
Perché Jade, pronunciato così, non è
un nome inglese. >>
<<
No, infatti, sono francese. Mia madre è inglese, di Londra.
>>
<<
Wow. E ti sei trasferita quest’anno qui a Los Angeles?
>> le chiede il ragazzo, incuriosito.
<<
Sì, da tre mesi. >>
<<
E in che città vivevi prima? >>
<<
Parigi. >>
<<
Che fortuna. È una delle città più
belle del mondo. Quanti anni hai, Jade? >>
All’improvviso
si avvicina a loro una ragazza, che dice:
<<
Smettila di farle l’interrogatorio, Tom. Poverina.
>>
La ragazza
sorride a Jade e dopo dice:
<<
Scusalo, ma fa sempre così con i nuovi arrivati. Comunque,
piacere, io sono Ellen. >>
<<
Jade. >>
<<
Sei francese, vero? >>
<<
Sì. >>
<<
Conosci qualcuno qui? Perché di solito quelli che
s’iscrivono lo fanno perché qualcuno ha parlato
loro di questa bellissima scuola. >> chiede Tom.
<<
Sì, conosco una ragazza del corso di scrittura e di canto,
Jessy Biddle. La conoscete? >>
<<
No, io no. >> risponde Ellen.
<<
Neanch’io. Forse la conosciamo di vista, ma il suo nome non
mi dice niente. >>
<<
Okay. >>
Intanto,
nell’aula del corso di canto. Appena Jessy entra, la salutano
e poco dopo entra anche l’insegnante, che subito dice:
<<
Bentornati a tutti, ragazzi! Spero che abbiate passato delle buone
vacanze! >>
L’insegnante
fa una pausa e dopo continua dicendo:
<<
L’ultimo anno è arrivato! Test psicoattitudinali,
la risposta dai college e il ballo di fine anno. Immagino che sarete
emozionati, e immagino che alcuni di voi sapranno già quale
college vorranno frequentare in autunno. Chi ha già
un’idea? >>
Alcuni alzano la
mano e alcuni no. Dopo aver visto varie mani alzate, continua dicendo:
<<
Ma ora non parliamo di college, perché, come tutti ormai
sapete, già dal primo giorno dovete iniziare a decidere il
tema per la festa di sabato. Avete qualche idea? >>
<<
Glee. >> propone Jessy.
<<
Twlight. >> propone, invece, un’altra ragazza.
<<
Las Vegas. >> propone, invece un ragazzo.
Ognuno propone
qualcosa e intanto l’insegnante prende nota.
<<
Sono tutti temi molto belli e ho preso nota. Chi vuole iniziare a
cantare qualcosa? >>
<<
Io! >> si offre una ragazza.
<<
Jenna! Vieni! >> dice l’insegnante.
La ragazza si
alza e va dal microfono.
<<
Che canzone ci vuoi cantare? >> le chiede
l’insegnante.
<<
What makes you beautiful. >>
A quel titolo,
Jessy interviene subito, chiedendo:
<<
Sbaglio o hai detto what makes you beatiful? >>
<<
Non sbagli. È una canzone dei One Direction, li conosci?
>> le chiede Jenna.
<<
Jenna io ti stimo! Io amo profondamente quei cinque ragazzi.
>> risponde Jessy.
<<
Pensavo di essere l’unica a conoscerli. Hai un preferito?
>>
<<
Sì, Louis. Tu? >>
<<
Zayn. >>
<<
Spiegateci meglio chi sono questi One Direction, per favore.
>> salta su l’insegnante.
<<
È una boyband anglo-irlandese. Si chiamano Louis, Harry,
Liam, Zayn e Niall. >> risponde Jessy.
<<
E tre di loro hanno diciotto anni, uno diciassette, e un altro
diciannove. Sono arrivati terzi a X Factor UK. >>
continua Jenna.
<<
Sai, Jenna, io li ho visti la settimana scorsa. >>
<<
Dove? >>
<<
A Londra. Sono andata con la mia migliore amica, che ha la madre di
lì ed eravamo ospiti da sua zia. Stavano festeggiando il
compleanno di Niall al Movida, un locale della città.
È stato mercoledì, il 14. >>
<<
Oddio! E come sono dal vivo? >>
<<
Meravigliosi. Però Harry non c’era, purtroppo.
>>
<<
No! Come Harry non c’era? Perché non
c’era? >>
<<
Non lo so. >>
<<
Va beh, almeno avete visto gli altri, almeno gli avete visti.
>>
<<
Sì, infatti. >>
<<
Allora, Jenna, cantaci questa canzone. >> salta su
l’insegnante.
<<
Jessy, mi dai una mano? >> le chiede Jenna.
<<
Volentieri. >>
Jessy si alza e
raggiunge Jenna.
<<
Uno, due. Uno, due, tre… >> dice Jenna,
guardando Jessy.
<<
You’re insecure
Don’t
know what for
You’re
turning heads when you walk through the door
Don’t
need make up
To
cover up
Being
the way that you are is enough.
Everyone
else in the room can see it
Everyone
else but you.
Baby
you light up my world like nobody else
The
way that you flip your hair gets me overwhelmed
But
when you smile at the ground it aint hard to tell
You
don’t know
You
don’t know you’re beautiful
If
only you saw what I can see
You’ll
understand why I want you so desperately
Right
now I’m looking at you and I can’t believe
You
don’t know
You
don’t know you’re beautiful, oh oh,
That’s what makes you
beautiful. >>
L’insegnante
e gli altri alunni applaudono a Jessy e Jenna, e una ragazza salta su,
dicendo:
<<
Carina. Andrò a cercarli su internet oggi pomeriggio.
>>
|
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Capitolo 16 *** Festa con la F maiuscola ***
16
Festa
con la F maiuscola
La prima
settimana di scuola è passata e il tema per la festa
d’inizio anno è stato deciso. Glee. La festa
inizierà alle 21 e si svolgerà, come ogni anno,
nel giardino della scuola. Jessy canterà due canzoni,
cantate in Glee ovviamente, che s’intitolano “get
it right” e “loser like me”.
Jade e Jessy
arrivano insieme e già la festa è iniziata. Un
ragazzo sta cantano e altri ballando, alcuni sul palco e altri sotto.
<<
Dai, andiamo subito a ballare. >> esclama Jessy.
<<
Tu quando canterai? >> le chiede Jade.
<<
Più tardi. >>
<<
Adesso che ci penso, io non ti ho mai sentito cantare. >>
<<
E stasera mi sentirai. >>
Più
tardi, un ragazzo e una ragazza del corso di canto stanno cantando una
canzone romantica e tutte le coppiette stanno ballando. Jade e Jessy
sono a sedere e davanti a loro c’è un tavolino,
con dei bicchieri di punch.
<<
Vedi Anthony, per caso? >> chiede Jessy.
<<
No. Ma lui viene alla festa d’inizio anno di solito?
>>
<<
Sì, ci è venuto tutti gli anni, ma io cantavo
pochissimo. Cantavo sempre insieme ad altri, come in un coro. Questo
è il primo anno che canto da solista, e addirittura due
canzoni. >>
<<
Però ora che ci penso ti ha sentito cantare alla festa
dell’amico di Louis, prima delle vacanze estive, e anche a
quella prima che noi andassimo a Londra. >>
<<
Sì, infatti, e lì cantavo acapella.
>>
<<
Magari ti sente cantare stasera e fai colpo su di lui. >>
<<
Magari. >>
Un po’
prima della mezzanotte, Jessy canta le due canzoni. Jenna, compagna di
corso di Jessy, che ha appena finito di cantare, chiede:
<<
Allora, ragazzi, vi state divertendo? >>
Gli studenti, in
coro, rispondono di sì, e Jenna continua dicendo:
<<
Bene. Adesso cedo il microfono a una mia compagna di corso, Jessy!
>>
Jessy sale sul
palco e, dopo che Jenna le ha passato il microfono, dice:
<<
Ciao a tutti, ragazzi! Come ha detto Jenna, io mi chiamo Jessy, e
stasera canterò due canzoni, a mio parare, bellissime. Per
il momento sono le mie due preferite, ma chissà quante altre
ne canteranno di bellissime. Quanti di voi hanno pianto ascoltando Lea
cantare get it right? E quanti di voi si sono divertiti e hanno
schioccato le dita ascoltando loser like me? >>
Jessy fa una
breve pausa e dopo dice:
<<
Questa è get it right! >>
Prima
d’iniziare a cantare, fa un respiro. Quando inizia, tutti la
guardano e Jade è fiera di lei. Quando inizia il secondo
verso, Anthony, non molto distante dal palco, si volta a guardarla.
Mentre Jessy canta, per la seconda volta, il ritornello, nota Anthony
tra la folla e rimane fissa su di lui. I due continuano a fissarsi per
tutto il resto della canzone.
Quando Jessy
canta l’ultima strofa, ritorna fissa sugli altri e, quando
tutti stanno applaudendo, guarda sorridendo Jade.
<<
Siete pronti a schioccare le dita? Questa è loser like me!
>> esclama Jessy.
Jessy schioccata
le dita all’inizio della canzone e subito dopo inizia a
cantare.
Durante il
ritornello, quando canta “you wanna be, you wanna
be… a loser like me, a loser like me”, alza la
mano destra, portandosela sulla fronte, e fa la “L”
con le dita, gesto del “loser”, del perdente,
proprio come avviene in Glee.
<<
Fate un applauso a Johnny! >> esclama Jessy, annunciando
un ragazzo del corso di canto, che canterà la parte
maschile, cantata da Cory Monteith.
Al termine della
canzone tutti applaudono e Jessy guarda di nuovo l’amica che
le sta sorridendo.
<<
Adesso passo il microfono a Johnny! Continuate a divertirvi!
>> esclama lei.
Jessy passa il
microfono al ragazzo e scende dal parco. Jade le va incontro e le dice:
<<
Sei bravissima. Sei stata fantastica su quel palco. >>
< Grazie.
Ho fissato Anthony per quasi metà della prima canzone.
È stata una sensazione fantastica. >> dice
Jessy, tutta eccitata.
<<
Posso immaginarlo. >>
<<
Balliamo, dai. >>
Le due amiche si
mischiano tra la folla e ballano.
Più
tardi, Jessy e Jade fanno una pausa e vanno a prendere qualcosa da
bere. Mentre stanno chiacchierando, bevendo e guardando le persone che
ballano, Anthony si avvicina.
<<
Sei stata veramente brava. >> le dice.
Jessy si volta
e, vedendolo, gli sorride e gli dice:
<<
Ciao. Grazie. >>
<<
Mi è piaciuta un sacco la tua esibizione. >>
<<
Grazie. >>
<<
Vado a salutare alcuni ragazzi del mio corso. >> dice
Jade, in modo da lasciare da soli Jessy e Anthony.
Jessy si volta
verso l’amica e le dice:
<<
Okay. >>
Jessy si volta
verso di lui e gli chiede:
<<
Sei anche tu un fan di Glee? >>
<<
Veramente no. Cioè, non l’ho mai guardato,
però alcune canzoni sono belle. Tu, invece, vedo che sei
proprio una fan accanita. >>
<<
Sì, lo sono. >>
<<
La maggior parte delle canzoni che vengono cantate sono tutte cover,
vero? >> le chiede lui.
<<
Sì. Quelle due che ho cantato io no, ma le canzoni originali
sono pochissime. >>
<<
La prima che hai cantato è bellissima. >>
<<
È la mia preferita. >>
<<
Mi hai fatto venire la pelle d’oca. >> le
confessa lui.
Jessy gli
sorride e dopo dice:
<<
Anche a te viene la pelle d’oca quando ti piace molto una
canzone? >>
<<
Sì. >>
<<
Anche a me. >>
Anthony le
sorride.
Jessy, facendo
finta di non sapere di che corso è Anthony, gli chiede:
<<
Tu di che corso sei? >>
<<
Canto. >>
<<
Ah, ma non ti ho mai visto. >>
<<
Sì, infatti, non ci siamo mai visti. Tu, invece, fai solo il
corso di canto o anche altri corsi? >>
<<
Anche quello di scrittura. >>
<<
Vuoi diventare una scrittrice? >> chiede lui, come se non
fosse già una cosa ovvia.
<<
Sì, è il mio sogno nel cassetto. >>
<<
Il mio, invece, è quello di diventare un rapper.
>>
<<
E stai già facendo pratica per diventarlo? >>
<<
Sì, sto facendo un album. In casa ho un piccolo studio di
registrazione. >>
<<
Wow. Non conosco nessuno che ha uno studio di registrazione in casa.
Dev’essere bellissimo. >>
<<
Lo è. >>
<<
Ho sempre voluto entrare in uno studio di registrazione e cantare.
>>
<<
Allora perché un giorno non vieni a casa mia?
Così ti faccio sentire alcune delle mie canzoni e potrai
cantare nel mio studio di registrazione. >>
Jessy non riesce
a credere a quello che ha appena sentito, e subito, entusiasta,
risponde:
<<
Sì, volentieri. >>
<<
Okay. Dimmi tu, quando vuoi venire? >>
<<
Non lo so. Anche lunedì volendo. >>
<<
Okay, va bene lunedì. Vieni all’ora che vuoi,
tanto io non ho niente da fare nel pomeriggio. >>
<<
Okay. >>
Anthony le dice
la via di casa sua e dopo le dice:
<<
Ora torno dai miei amici. Ciao. >>
<<
Ciao. >>
Appena Anthony
se ne va, Jessy raggiunge subito l’amica per dirle della
bellissima novità.
<<
Jade! Jade! >>
<<
Che c’è, Jessy? >>
<<
Anthony mi ha invitato a casa sua. >>
<<
Dici sul serio? >>
<<
Sì, sì. È venuto fuori che lui sta
registrando il suo primo album nello studio di registrazione di casa
sua, come se non lo sapessi già, e mi ha invitato. Ci vado
lunedì pomeriggio. >>
<<
Oddio! Ma è una bellissima notizia, Jessy. Sono
contentissima per te, tesoro. >>
<<
Grazie. Mi dovrai aiutare a decidere cosa mettere, okay?
>>
<<
Certo. >>
|
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Capitolo 17 *** Il miglior pomeriggio della mia vita ***
17
Il
miglior pomeriggio della mia vita
Lunedì
è arrivato e, durante tutta la mattinata, Jessy è
stata in fibrillazione per il pomeriggio che passerà a casa
di Anthony.
Verso le 16,
Jessy si presenta a casa di Anthony e suona al campanello. Non apre
lui, ma la sorella minore, Tess, che le dice:
<<
Ciao. >>
<<
Ciao. C’è Anthony? >>
<<
Sì. Sei Jessy, vero? >>
<<
Sì. Come fai a saperlo? >>
<<
Anthony mi ha detto che sarebbe venuta una ragazza di nome Jessy oggi
pomeriggio, allora ho pensato che potevi essere tu. >>
<<
Infatti, sono io. Piacere. >>
<<
Io sono Tess, la sorella minore di Anthony. >>
<<
Piacere di conoscerti, Tess. >>
Tess fa
accomodare Jessy in casa e dopo va a chiamare il fratello, facendola
aspettare in sala.
<<
Ciao. >> esclama Anthony.
Jessy, che stava
guardando alcune foto che ci sono sui mobili della sala, si volta
subito e, guardando Anthony, risponde:
<<
Ciao. >>
<<
Vieni che andiamo nello studio. >>
Poco dopo, nello
studio di registrazione, Jessy si guarda intorno e Anthony salta su,
dicendo:
<<
Eccoci nella mia tana. >>
<<
Wow! È proprio come quello vero. È fantastico.
>>
<<
Lo so. Infatti, è il mio rifugio personale. >>
<<
Immagino. Dai, fammi sentire qualcosa. >>
Anthony e Jessy
si siedono nelle due sedie e lui mette un suo pezzo.
Circa una
ventina di minuti dopo, mentre stanno ascoltando un pezzo di Anthony,
lui le chiede:
<<
Vuoi qualcosa da mangiare e da bere? >>
<<
Perché no. >>
<<
Cosa preferisci? >>
<<
Non lo so, dipende cos’hai. >>
<<
Mia madre ha fatto i brownies e ho del tè e del succo
d’arancia. >>
<<
I brownies e il tè vanno benissimo, grazie. >>
<<
Okay. Allora vado in cucina, prendo il tutto e torno qui.
>>
<<
Okay. >>
Quando Anthony
esce dallo studio, Jessy si guarda intorno e un attimo dopo si alza ed
esce dallo studio.
Arriva in camera
di Anthony, che è accanto allo studio. Entra e trova un
po’ di casino. Cammina per la stanza e
all’improvviso Tess, passando da lì e vedendo
Jessy, si ferma sulla soglia della porta e chiede:
<<
Che ci fai qui? Dov’è mio fratello?
>>
Jessy si volta
subito e le risponde:
<<
È andato in cucina a prendere lo spuntino. >>
<<
Posso farti una domanda, Jessy? >> chiede Tess, entrando
nella stanza.
<<
Sì. >>
<<
Da quanto ti piace mio fratello? >>
<<
Cosa ti fa pensare che mi piaccia tuo fratello? >>
<<
Ho visto come lo guardi. È lo stesso modo in cui io guardo
un mio amico. >>
Jessy non ha
scelta, deve dire la verità, sperando che la sorella non
spifferi tutto ad Anthony.
<<
Tre anni. >>
<<
Tre anni? E non hai mai pensato di provarci con lui, o almeno di
provare a diventare sua amica? >>
<<
Sì, ma lui sa che mi piace e, se gli piacessi, si sarebbe
già fatto avanti >>
<<
Non lo so, sai? Mio fratello a volte è timido, non sempre
agisce, ma lascia che gli altri lo facciamo per lui. Magari gli piaci,
ma non riesce a fare la prima mossa, o forse ancora non lo sa.
È già qualcosa che ti abbia invitato a casa
nostra. Non ha mai invitato nessuna ragazza. >>
<<
Davvero? >>
<<
Sì. >>
<<
Ed è una buona cosa? >>
<<
Sì, assolutamente sì. >>
<<
Ah… bene. >>
<<
Quanti anni hai, Jessy? >>
<<
Diciassette. Tu? >>
<<
Quindici. >>
<<
Dai, ora torno nello studio che a momenti torna tuo fratello.
>>
<<
Okay. >>
Quando Anthony
torna nello studio di registrazione, Jessy è seduta sulla
sedia, ma vedendolo, si alza subito.
<<
Mi alzo così non facciamo delle briciole. >>
<<
Brava. Infatti, te lo stavo per dire. >>
Jessy gli
sorride.
Dopo aver
mangiato un brownie, Jessy dice:
<<
Mmh… buono. Sono ottimi. >>
<<
È uno dei pochi dolci che sa fare mia madre. >>
<<
Mia madre ne fa alcuni, ma sempre gli stessi. >>
Dopo aver fatto
lo spuntino, Anthony torna giù per portare i tovaglioli e i
bicchieri e poi torna subito al piano di sopra.
<<
Non vuoi provare a registrare qualcosa? >> le chiede lui.
<<
Cosa? >>
<<
Non lo so. Una canzone, quella che vuoi. >>
Jessy si alza ed
entra nella live room, la stanza dove si registra.
<<
Canta la canzone che hai cantato alla festa della scuola.
>> le consiglia Anthony, dalla control room.
<<
Okay. >>
Jessy intona
l’inizio della canzone e si ferma prima del ritornello.
<<
Perché non hai continuato? >> le chiede.
<<
Mi è venuta in mente una cosa. >>
<<
Cosa? >>
<<
Potremmo cantare insieme una canzone. Love the way you lie. So che
è dell’anno scorso, ma chissene frega.
>>
<<
È una delle mie canzoni preferite. >> dice lui.
<<
È bellissima. >>
<<
Già. >>
Anthony la
raggiunge e intonano la canzone.
Mentre Anthony
canta la parte rap, Jessy lo guarda.
<<
Perché mi guardi così? >> le chiede
lui.
<<
Perché sei veramente bravo. Sentirti in acapella
è tutta un’altra cosa. Premetto che io non amo
molto la musica rap, però tu sei davvero bravo.
>>
<<
Grazie. Anche tu sei bravissima, comunque. >>
<<
Grazie. >> dice Jessy, sorridendo.
Dopo un
po’ smettono e iniziano a parlare di varie cose.
<<
I professori vi hanno già parlato dei college?
>> le chiede lui.<
<<
Sì, sia a canto che a scrittura. Da te? >>
<<
Sì, già dal secondo giorno. >>
<<
La mia a canto l’ha accennato il primo giorno.
>>
<<
Ecco, appunto. Tu sai già quale frequentare? >>
<<
Sì, la Pepperdine. Tu? >>
<<
Anch’io la Pepperdine. Voglio studiare canto. >>
<<
Io invece scrittura creativa, ma potrei studiare anch’io
canto, ma non lo so bene perché amo entrambe le cose.
>>
Durante il resto
del pomeriggio, Jesse e Anthony cantano, ascoltano la musica e parlano.
Nel tardo
pomeriggio, Jessy se ne va. Sulla soglia della porta d’uscita
della casa di Anthony si salutano.
<<
Ho passato un bel pomeriggio insieme a te, Jessy. >>
<<
Anch’io. Mi sono divertita e finalmente sono entrata in uno
studio di registrazione. >>
<<
Ci si vede a scuola, allora. >>
<<
Sì. Ciao. >>
<<
Ciao. >>
Dopo cena, Jessy
chiama Jade e le dice tutto quello che è successo in quel
pomeriggio appena trascorso con Anthony.
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Capitolo 18 *** Il nuovo arrivato ***
18
Il
nuovo arrivato
È
passato un mese e Halloween è arrivato. La PAHS ha
organizzato una festa, come tutti gli anni, nella palestra della
scuola. Jade e Jessy ci andranno, ovviamente, e verrà con
loro anche Louis.
Durante la
festa: le due amiche e Louis stanno ballando e, tra la folla, Jessy
nota Anthony chiacchierare con alcune persone. Aspetta un po’
e, quando si allontana da solo, Jessy lo raggiunge.
<<
Hey. >>
Anthony si volta
e risponde:
<<
Ciao. >>
<<
Come stai? >>
<<
Bene. Tu? >>
<<
Bene bene. >
<<
Da cosa sei vestita? Da hostess? >>
<<
Sì. Guarda la borsetta com’è carina.
>>
Jessy mostra
tutta contenta la borsetta azzurra e bianca abbinata al vestito.
<<
Carina. >>
<<
Tu invece da cosa sei vestito? Da gangster? >>
<<
Sì. >>
<<
Stai benissimo. Ti dona davvero quel completo. >>
<<
Grazie. Anche tu stai benissimo vestita da hostess. >>
<<
Grazie. >>
Entrambi non
dicono niente e si guardano intorno, un po’ imbarazzati.
Jessy butta lì una proposta e gli chiede:
<<
Vieni a ballare? Ti presento anche la mia migliore amica e il suo
ragazzo. >>
<<
No, scusa, stavo raggiungendo degli amici. >>
<<
Non preoccuparti. >>
<<
Ciao. >>
<<
Ciao. >>
Jessy torna da
Jade e le dice:
<<
Gli ho chiesto di ballare, ma mi ha detto di no. >>
<<
Strano. E dire che ti ha invitato a casa sua. >>
<<
Sì, ma è successo un mese fa, e da quel giorno ci
salutiamo a malapena nei corridoi della scuola. >>
<<
È molto strano. >>
<<
Già. >>
<<
Dai, non ci pensare e andiamo a ballare. >> le dice Jade.
Jessy le sorride
e va con l’amica a ballare.
Più
tardi, mentre Jessy sta parlando con alcuni compagni del corso di
scrittura, arriva da lei Jade, che le dice:
<<
Ho scoperto una cosa. Puoi venire un attimo? >>
<<
Sì. >>
Le due amiche si
allontanano di pochi metri e poi Jessy chiede:
<<
Allora? Cos’hai scoperto? >>
<<
Una cosa piuttosto brutta su di te e Anthony. >>
<<
Cioè? >>
<<
Lui avrebbe detto che tu… ecco… non sei proprio
bellissima. >>
<<
Davvero ha detto così? >> chiede Jessy, delusa.
<<
Così mi hanno detto. Si è sparsa un po’
la voce in questi ultimi giorni. Mi dispiace. >>
<<
Beh, non è proprio una novità. >>
Jessy guarda
l’amica e capisce che c’è
dell’altro sotto.
<<
Che altro c’è? Scommetto che ci è
andato giù pesante? Non l’ha detto proprio
così, ma in modo diverso, vero? >>
<<
Sì. >>
<<
Avanti, cos’ha detto? >>
<<
Testuali parole che mi hanno riferito: Anthony ha detto che tu
sei… brutta, orrenda. >> confessa Jade.
<<
Questo di certo non aiuta la mia autostima. Eppure mi ha invitato lui a
casa sua quel giorno, eppure ci siamo divertiti, eppure ha detto di
aver passato un bel pomeriggio insieme a me. Pensavo che col tempo,
diventando amici, si sarebbe accorto di me non come una semplice amica,
ma come qualcosa di più, ma mi sbagliavo, come sempre.
>>
<<
Mi dispiace, Jessy. >>
Jessy rimane
zitta, cercando di non piangere, guardando da un’altra parte.
<<
Se vuoi, possiamo andare via? >>
<<
No, voglio restare. >>
<<
Okay. >>
Mentre Jade e
Louis stanno parlando per conto loro, lui osserva Jessy che
è in un angolo da sola, un po’ giù di
morale.
<<
Che cos’ha Jessy? >> chiede Louis.
<<
Ha scoperto che Anthony la considera brutta, orrenda. Nonostante lui
l’abbia invitata a casa sua un pomeriggio. >>
<<
Ah, capisco. È un peccato, perché secondo me
formerebbero una bella coppia. E poi, da quello che mi hai detto tu,
sono molto simili. >>
<<
Sì, infatti, continuo a non capire perché a lui
lei non piace. >>
<<
Non tutti i ragazzi capiscono subito quando una ragazza gli piace. Io
sono uno di quelli che lo capisce all’istante. Con te, ad
esempio, è stato subito così. Mi sei piaciuta sin
dalla prima volta che ti ho vista. >>
<<
Stessa cosa vale per me, tesoro. >>
<<
Ma lei proprio l’ha scoperto o l’ha sentito dire in
giro? >>
<<
Una ragazza me l’ha detto ed io l’ho riferito a
Jessy. Volevo che lei lo sapesse, perché è la mia
migliore amica e deve sapere la verità su qualsiasi cosa la
riguardi, in special modo una cosa che riguarda lei e il ragazzo che le
piace da ben tre anni. >>
<<
Sì, è giusto che lo sappia infatti.
>>
<<
Però adesso vedo che ci sta male. E magari non è
neanche una cosa vera, magari è tutta una bugia detta da
chissà chi. >>
<<
È molto probabile. >>
<<
Sì, anche perché lei mi ha detto che lui non lo
direbbe mai, non è quel tipo di persona che giudica.
>>
<<
E allora sarà una bugia. Perché non glielo va a
chiedere direttamente a lui? >>
<<
Perché non ha il coraggio. >>
<<
Così però ne avrebbe la certezza. >>
<<
Lo so. >>
<<
Dai, andiamo da lei e facciamola ballare. In fondo non è poi
la fine del mondo. >> dice Louis.<
<<
Sì, però ci sta comunque un po’ male.
>>
Poco dopo i due
fidanzatini arrivano da Jessy, e Jade le dice:
<<
Dai, alzati e vieni a ballare con noi. >>
<<
No, ragazzi, non ne ho voglia. >>
<<
Dai, non ti buttare giù per questa cavolata, che sono
convinta sarà una bugia. >> le dice Jade.
<<
Per me non è una cavolata, Jade! Tu ce l’hai
già il ragazzo, mentre io no. Fra quattro mesi
farò diciotto anni e non ho mai avuto un ragazzo in vita
mia, mentre tu sei arrivata qui e l’hai trovato subito. Okay,
sei più carina di me e magari anche più gentile,
però pensavo che Anthony sarebbe stato il mio primo ragazzo,
quello con cui avrei condiviso per la prima volta ogni singola cosa, ma
mi sbagliavo, mi sbagliavo come sempre. Ho sempre sbagliato in vita
mia. Temo che dovrò mollare tutto. Dovrò mollare
la presa su di lui. Mi sono sbagliata ad aggrapparmi a lui per fare le
mie esperienze, perché è evidente che lui non mi
vuole, che non sono di suo gradimento. È più che
chiaro adesso. >>
<<
Non dire così Jessy. Non devi perdere le speranze, tesoro.
Devi continuare a lottare se credi che sia giusto, se ci credi
veramente, se credi veramente in voi. Anch’io sono convinta
che voi due vi metterete insieme, perché siete simili e non
potete stare separati. >>
<<
Io non ci credo più ormai. Credo che dovrei mollare tutto.
Ho sbagliato sin dall’inizio a crederci. Avrei potuto anche
avere una mezza storia con Pietro a Firenze, quest’estate, ma
ho rinunciato per lui, per Anthony, per quell’idiota che mi
ha invitato a casa sua per poi non cagarmi più e salutarmi a
malapena nei corridoi della scuola. >>
<<
Ci dev’essere una spiegazione a tutto questo. È
sicuramente una bugia. Magari lui l’ha detto in un modo e
qualcuno l’ha capito in un altro. Ci saranno stati dei
fraintendimenti sicuramente. Perché non glielo vai a
chiedere a sto punto? Trova il coraggio e vai da lui. >>
<<
Lo sai che non ne ho il coraggio, lo sai benissimo. >>
<<
Lo so, ma ti prometto che quando lo troverei, io sarò vicino
a te. Ti accompagnerò da lui, te lo prometto.
>>
<<
Grazie, ma non ce ne sarà bisogno. >>
<<
Dai, però, adesso vieni a ballare con noi. >>
<<
Okay. >>
Jessy si alza e
cerca di non pensarci. Tra la folla, Jessy incontra lo sguardo di
Anthony, ma quasi lo ignora.
Il giorno dopo,
una decina di minuti prima del suono della campanella, le due amiche
arrivano a scuola.
<<
Cosa pensi di fare se incontrerai Anthony per i corridoi?
>>
<<
A dire la verità non lo so. >>
<<
Pensi di fargliela pagare? >>
<<
No, direi di no. Non avrebbe senso, soprattutto se è tutta
una bugia. >>
<<
Sì, infatti. >>
<<
Io vado in classe, ci vediamo alla ricreazione. >>
<<
Okay. A dopo. >>
Quando Jade
arriva nell’aula del corso di pittura, è la prima.
Sente la presenza di qualcuno e si volta. È un ragazzo, che
la guarda e le chiede:
<<
È questa l’aula d’inglese?
>>
<<
No, qui c’è il corso di pittura. >>
<<
Ah, scusa. >>
Il ragazzo si
volta e va per uscire, ma si ferma e si gira quando lei gli dice:
<<
Però so dov’è l’aula
d’inglese! >>
<<
E dov’è? >>
<<
Al piano di sopra, la terza aula a destra. >>
<<
Grazie. >> risponde lui, sorridendo.
<<
Prego. >>
Durante la
ricreazione, Jade e Jessy sono in giardino, a sedere su una panchina e
stanno chiacchierando.
<<
Sai, Jessy… stamattina, mentre ero in classe, è
entrato un ragazzo molto carino. >>
<<
Ah, sì? E com’era? >>
<<
Alto, castano, magro. Gli occhi non glieli ho visti perché
non l’ho visto da vicino. È entrato pensando che
quella fosse l’aula d’inglese. >>
<<
Si era perso, forse è uno nuovo. >>
<<
Sicuramente. >>
<<
Non sai proprio niente di lui? >>
<<
No, niente, ma possiamo cercarlo nella parte della Palisades High,
visto che stava cercando l’aula d’inglese e
sicuramente non frequenterà i corsi di specializzazione.
>>
<<
Sì sì. Sono curiosa di vedere
com’è. >>
<<
Non è male. >>
<<
Perché non andiamo casualmente nella parte della Palisades
High? >>
<<
Sì, si può fare. >>
Le due amiche si
alzano dalla panchina ed entrano nella scuola, dirigendosi verso la
parte della Palisades High. Girano per un po’ e poi lo vedono
nei corridoi, dagli armadietti.
<<
Eccolo! È lui! >> esclama Jade, indicandolo
col dito.
<<
Mmh… non è male. >>
<<
Te l’avevo detto. >>
<<
Adesso andiamo via, dai. >>
Mentre ritornano
verso la parte della Palisades Arts, si dirigono verso i loro
armadietti e Jessy vede Anthony.
<<
Oddio, c’è Anthony. >>
<<
Cosa vuoi fare? >>
<<
Non lo so. >>
Anthony passa
vicino a loro e saluta Jessy e lei, a sua volta, lo saluta, con un
semplice “ciao”.
<<
Come ti senti? >> le chiede Jade.
<<
Bene… credo. >>
Quando
l’intervallo finisce Jade e Jessy si separano. Una va al
corso di disegno, l’altra a quello di scrittura.
Mentre Jade si
reca in aula, sta messaggiando con Louis e si scontra con qualcuno, che
dice:
<<
Hey! Guarda dove metti i piedi! >>
Jade alza gli
occhi e realizza che è il ragazzo che è entrato
nell’aula del corso di pittura poche ore prima.
<<
Scusa, era distratta. >>
<<
Guarda dove vai la prossima volta, però! >>
<<
Scusami. >>
Il ragazzo la
guarda meglio e le chiede:
<<
Ma non ci siamo già visti? >>
<<
Sì. Alla prima ora sei entrato nell’aula dove mi
trovavo io pensando che quella fosse la 4E. >>
<<
Ah ecco, infatti, mi pareva di averti già vista.
>>
Jade gli sorride.
<<
Ora devo andare in classe. >>
<<
Ciao. >>
<<
Ciao. >>
Mentre
camminano, lui si volta per guardare Jade.
|
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Capitolo 19 *** Non è colpa tua ***
19
Non
è colpa tua
Sono passate
quasi due settimane ed è il 12 novembre. Per la serata Jade
ha organizzato una festa in casa sua per il suo diciassettesimo
compleanno, che sarà il giorno successivo.
Durante queste
settimane Jade ha conosciuto un po’ meglio il ragazzo nuovo,
arrivato il primo novembre alla PAHS. Ha scoperto che si chiama Liam
Palmer e che ha diciotto anni.
Durante la
festa, Jessy si rivolge a Jade, chiedendole:
<<
Che diavolo ci fa lui qui? >>
<<
Chi? >>
<<
Anthony! L’ho appena visto. >>
<<
Non lo so. Ci sarà stato un giro di parole ed è
venuto. >>
Mentre le due
amiche stanno parlando, davanti a loro passa Liam, e Jade, preoccupata,
chiede:
<<
E invece lui cosa ci fa qui? L’hai invitato tu?
>>
<<
Ma chi? >>
Jade si volta e
lo indica e Jessy.
<<
Non lo so. Forse conosce qualcuno, che conosce qualcuno, che conosce
qualcun altro, che conosce te. Perché ti preoccupi? Non ti
fa piacere che ci sia anche lui? >>
<<
Sinceramente no. >>
<<
Perché? >>
Jade non
risponde e Jessy la guarda e, dopo aver visto la sua espressione, le
dice:
<<
Oddio! Non dirmi che ti piace? Jade, no. >>
<<
No, assolutamente no, non mi piace. Però ho paura che Louis
sia geloso. In queste ultime settimane, da quando ho conosciuto Liam,
parlo spesso con lui e magari Louis può anche essere geloso.
Ci messaggiamo e siamo amici su Facebook. Finora non ha trovato niente
che riguarda Liam, però non si può mai sapere.
>>
<<
Non esagerare Jade, siete solo compagni di scuola. >>
Mentre le due
amiche continuano a parlare, arriva da loro Louis.
<<
Hey, tesoro, viene con me un attimo? >>
<<
Perché? >>
<<
Tu vieni e non fare domande. >>
<<
Okay. >>
Jade e Louis si
allontanano e salgono al piano di sopra.
<<
Allora, mi dici perché siamo saliti? >>
Louis si volta e
la bacia.
<<
Smettila Louis. >>
<<
Continua a camminare, Jade. >>
<<
Okay. >>
Appena arrivano
davanti ad una delle camere degli ospiti, entrano, e Louis chiude la
porta a chiave.
<<
Mi stai facendo preoccupare. >> gli dice lei.
<<
Rilassati, tesoro. >>
<<
Come faccio a rilassarmi? E poi perché mi hai portato qui?
Questa è una delle stanze degli ospiti. >>
<<
Non ti preoccupare. >>
Louis si
avvicina a lei e inizia a baciarla.
<<
Se hai voglia di fare l’amore bastava dirmelo.
>>
<<
C’è dell’altro, tesoro. >>
<<
Cioè? >>
<<
Dopo vedrai. >>
<<
Okay, ma adesso basta parlare. >>
Louis le sorride
e continuano a baciarsi.
Circa una
mezz’oretta dopo: Louis e Jade sono sotto le lenzuola e hanno
appena fatto l’amore.
<<
Sei sempre più bella, ogni giorno che passa. Mi sento il
ragazzo più fortunato del mondo in questo momento.
>>
<<
Grazie, amore. >>
Jade gli
dà un bacio.
<<
Ti amo. >>
<<
Anch’io. >>
Poco dopo si
rivestono ed escono dalla stanza, mano nella mano.
<<
Andiamo giù? >> gli chiede lei.
<<
No, vieni con me. >>
Louis la porta
davanti alla sua camera e lei gli chiede:
<<
Perché ci siamo fermati? Cosa c’è in
camera mia? >>
<<
Ora vedrai tesoro. >>
Louis apre la
porta ed entra insieme a Jade. Appena entra Jade si guarda intorno, ma
non nota niente.
<<
Che cosa dovrei vedere? È tutto come al solito.
>>
<<
Aspetta… >>
Louis la prende
per mano e si avvicina alla porta-finestra. Apre le tende e Jade,
stupita, dice:
<<
Oh mio Dio! L’hai fatto tu? >>
<<
Sì, tutto per te, tesoro. >>
Jade apre subito
la porta-finestra ed esce sulla terrazza, e Louis la segue.
<<
Oddio! Non ci credo. È bellissimo, Louis. >>
<<
Stai piangendo? >>
<<
Sì. Nessuno aveva mai fatto tutto questo per me. Ti amo da
morire Louis. >>
<<
Anch’io, piccola. >>
Jessy ha messo
alcune luci colorate su tutta la ringhiera della terrazza e poi Louis
ha fatto un cartellone, lungo tutta la terrazza, con
scritto: I WILL ALWAYS LOVE YOU. FOREVER YOURS, LOUIS
Poco dopo i due
fidanzatini scendono al piano di sotto e raggiungono Jessy che sta
parlando con Jenna e altre ragazze del suo corso di canto.
Il dj ingaggiato
per la festa, sotto richiesta di Jade, Jessy e Jenna, mette what makes
you beautiful, ma prima dice alcune parole:
<<
Vi state divertendo ragazzi? Bene! Adesso metterò una
canzone che è diventata un successone nel Regno Unito in
questi ultimi mesi, e sono convinto che presto lo diventerà
anche qui. Sto parlando di una canzone cantata da cinque ragazzi
inglesi. Loro si chiamano One Direction! Non so quanti di voi li
conoscono, ma so che la festeggiata, la sua migliore amica e alcune
ragazze li adoro e li venerano ogni giorno di più. Godetevi
what makes you beautiful!”
La canzone parte
e le ragazze vanno subito a ballarla. Mentre ballano come delle pazze
cantano anche.
Finita la
canzone il dj dice:
<<
Vi è piaciuta la canzone? In ogni caso, continuiamo con
questi cinque ragazzi, i One Direction! Adesso metterò altre
tre loro canzoni. In quest’ordine: gotta be you, another
world e na na na! State pronti a scatenarvi ragazzi, e ragazze
soprattutto? Ma con gotta be you, un perfetto lento, voglio vedere
tutte le coppiette ballare! >>
Dopo che sono
state messe le canzoni dei 1D, Jade e Louis si allontanano da soli,
mentre Jessy e Jenna bevono qualcosa.
<<
Quant’è bella gotta be you? Mi piace troppo.
>> salta su Jessy.
<<
Sì, è bellissima. Certo, what makes you beautiful
rimane sempre un classico, ma anche gotta be you è stupenda.
>>
<<
Verissimo. >>
Jessy si versa
un po’ di punch nel bicchiere e, prima di berlo, canta:
<<
Oh girl, can we try one
more, one more time?
One
more, one more, can we try?
One
more, one more time
I’ll make it better.
>>
Jenna canta con
lei:
<<
One more, one more, can
we try?
One
more, one more time
Can we try one more time to make
it all better? >>
Qualche minuto
dopo, Jenna si allontana e Jessy rimane da sola. Si avvicina a lei
Anthony, che le dice:
<<
Vedo che vai matta per questi One… Direction.
>>
Jessy si volta
e, vedendo Anthony, non sa come reagire, ma decide di ignorare quello
che sa, e risponde dicendo:
<<
Andarci matta è dire poco. Li venero, come ha detto il dj.
>>
Anthony sorride
e dopo dice:
<<
Le quattro canzoni che ha messo prima non fanno proprio così
schifo. >>
<<
Lo so. La prima è bellissima ed è la mia
preferita. >>
<<
Da quanto tempo li conosci? >>
<<
Da fine agosto. È pochissimo tempo, lo so, ma già
li amo alla follia. >>
<<
Capisco. >>
<<
Non so se tu hai un idolo, ma loro sono i miei idoli. Con i Jonas
Brothers era tutta un’altra cosa. Loro, sì, mi
piacevano tantissimo, ma era diverso. Non so se mi capisci.
>>
<<
Non proprio, perché io non ho un vero e proprio idolo,
però capisco cosa vuol dire quando fai il tifo per un
cantante. >>
<<
Ecco. È stato amore a prima vista. >>
Anthony le
sorride.
Jade, mentre
è con Louis, nota che l’amica sta parlando con
Anthony e, rivolgendosi a lui dice:
<<
Guarda Jessy! Sta parlando con Anthony. >>
Louis si volta
per guardare e dice:
<<
Ma lui non aveva detto quella brutta cosa su di lei? >>
<<
Sì, ma non sappiamo se sia vero o no, io credo proprio di
no. Come ha detto Jessy, lui non è il tipo che dice quelle
cose. Sta tranquillamente parlando con lei, come se nulla fosse.
Secondo me un po’ le piace, altrimenti non ci parlerebbe e
non l’avrebbe invitata un pomeriggio a casa sua,
all’inizio della scuola. >>
<<
Sì, infatti, penso che Jessy non dovrebbe neanche darci peso
a quello che lui ha detto su di lei.”
<<
Infatti, penso proprio che abbia ignorato tutto. >>
<<
E fa benissimo. Non ci sono le prove. >>
<<
Già. >>
Mentre Jessy
continua a parlare con Anthony, Jade richiede al dj alcune canzoni di
Demi Lovato. Così il dj inizia un discorso, dicendo:
<<
Adesso metterò alcune canzoni di un’artista che io
stimo profondamente. Come penso alcuni di voi sapranno, lei ha
attraversato un periodo difficile, ma adesso è tornata
più forte di prima. Sto parlando della bellissima Demi
Lovato. La festeggiata qui presente mi ha richiesto alcune sue canzoni,
perché anche lei, come me, e anche come molti di voi, penso,
la stimate e la adorate. Mi ha chiesto d’iniziare con una
delle canzoni del suo nuovo album Unbroken. Questa è
lightweight. >>
Finita la
canzone, prima di farne partire un’altra, il dj esclama:
<<
Adesso io farò una pausa, perché la migliore
amica della festeggiata canterà una canzone sempre della
bellissima Demi. Jade e altre ragazze le faranno da coro. La canzone si
chiama skyscraper ed è il nuovo singolo. Fate un
bell’applauso! >>
Jessy prende in
mano il microfono e Jade, con altre due ragazze cantano con uno solo.
Quando Jessy inizia a cantare, Anthony la guarda, ma lei cerca di
guardare da un’altra parte, ignorandolo.
Verso la fine
della canzone, sulla guancia di Jessy iniziano a scendere delle lacrime
per l’emozione, ma che spariscono appena la ragazza si volta
verso Jade e le altre ragazze.
Appena finisce
di cantare, tutti applaudono e ritorna il dj, che mette altre canzoni.
Oltre la
mezzanotte, Jade sale al primo piano per andare in camera sua. Liam,
che vuole parlare con lei e che è da un po’ che la
sta cercando, la segue di sopra. Mentre è in camera sua,
Jade prende il lucidalabbra e se lo ripassa, e intanto canticchia. Liam
la guarda da fuori la porta.
<<
It's not me, it's not
you, there's a reason
I'm
just trying read the signals I'm receiving
It’s
like a stone on fire, can you feel it?
I
don't know about you girl but I believe it
Words
will be just words…
Till
you bring them to life.
I'll
lift you up, I'll never stop
You
know I'll take you to another world
I'll
build you up, I'll never stop
You
know I'll take you to another world
Every day, in every way...
ooooh… >>
Jade smette
subito di cantare, e si volta appena Liam, che continua a guardarla,
tossisce per farle capire che è lì.
<<
E tu cosa ci fai qui? >> gli chiede lei.
<<
Volevo parlare un po’ con te. È un po’
che ti sto cercando. >>
<<
Ah. E di cosa volevi parlare? >>
<<
Non lo so. Del più e del meno. >> dice lui,
vagamente.
<<
Avanti! Parla allora. >>
Liam entra nella
stanza e si siede sul letto.
<<
Siete state davvero brave, prima. La tua amica Jessy è
bravissima. >>
<<
Grazie. >>
<<
È una canzone bellissima. L’avevo ascoltata solo
un paio di volte, ma dopo averla sentita di nuovo, ho capito che
è veramente bellissima. Non sono un fan di Demi Lovato,
però è una bravissima cantante. >>
<<
Già. >>
<<
Come va con Louis? >>
<<
Benissimo. Non so se sai della bellissima sorpresa che mi ha fatto.
>>
<<
No. Che sorpresa? >>
<<
Vieni. >>
Jade si alza e
Liam la segue in terrazza. Quando arrivano in terrazza, lui rimane a
bocca aperta e dice:
<<
Wow! Certo che il tuo ragazzo ha veramente tanta fantasia. Io non sarei
capace di fare una cosa del genere. Non sono così romantico
e creativo. Sei proprio fortunata ad averlo. >>
<<
Ma non è che sei gay, Liam? >> salta su Jade.
<<
No, assolutamente no. Perché me lo chiedi? >>
chiede Liam, confuso.
<<
Perché mi hai appena detto che sono fortunata a stare con
Louis. >>
<<
Sì, l’ho detto perché lui è
romantico, al contrario di me e di tanti altri ragazzi. Sei stata
fortunata a incontrare uno come lui. Tutto qui. >>
<<
Okay. >>
<<
Fidati, non sono affatto gay. Te l’avrei detto.
>>
<<
Okay. >>
Intanto, Jessy
sale anche lei al piano di sopra, ma per andare al bagno. Quando ci
arriva davanti, trova la porta chiusa, così bussa, ma non
risponde nessuno. Prova ad aprirla, ma è chiusa.
Due minuti dopo
esce Anthony, e Jessy non è proprio molto contenta di
vederlo.
<<
Ciao. >>
<<
Ciao. Ho bussato prima, perché non hai risposto?
>>
<<
Non ho sentito. >>
Jessy va per
entrare in bagno, ma si ferma e si volta quando Anthony le chiede:
<<
Che cos’hai? Mi sembri molto fredda. >>
<<
Non ho niente. Perché me lo chiedi? >>
<<
Te l’ho detto, sembri molto fredda con me ultimamente. Credo
che tu stia cercando di evitarmi. Anche prima, mentre cantavi, non ti
sei mai voltata a guardarmi, neanche per un secondo. >>
<<
E allora? Perché dovrei guardarti, scusa? Chi sei tu? Il
centro del mondo? No, quindi non vedo il motivo di questa
conversazione. >>
<<
Boh. Sei strana, Jessy. >>
<<
Sì sì, certo. >>
Jessy entra in
bagno e chiude la porta a chiave.
Anthony decide
di aspettarla per continuare a parlare con lei. Quelle risposte non gli
sono bastate.
Quando esce dal
bagno, se lo ritrova ancora lì, anche se lei era sicura che
se ne fosse andato.
<<
Che ci fai ancora qui? >>
<<
Voglio una risposta sensata, quella che mi hai dato non lo
è. Dimmi perché ti comporti così.
>>
<<
Sono tue idee, Anthony, io non mi comporto proprio in nessun modo. Sono
sempre io, non sono di certo cambiata, ci mancherebbe altro.
>>
<<
Non so come sei veramente, non ti conosco quasi per niente. So che ami
la musica e che vivi per lei, ed io come te, ma non so altro.
>>
<<
Ovvio che non sai altro. Cos’altro dovresti sapere, se ci
siamo visti solo per un pomeriggio e ci salutiamo a malapena nei
corridoi della scuola? Dopo quel giorno non mi hai più
chiesto niente e adesso ti lamenti che sono fredda con te. Tutto questo
non ha senso. >>
<<
Cosa vorresti dire con questo? >>
<<
Lo sai benissimo. >>
<<
No, non lo so. >>
<<
Non fare finta di niente. Come se tu non sapessi già tutto
da un bel po’ di tempo. >>
Anthony invece
sa benissimo a cosa si riferisce Jessy. Sa di piacerle da ben tre anni,
anche se prima non era proprio sicuro di piacerle ancora, ma questa
è la prova che è ancora così.
<<
Ti dico che non so di cosa stai parlando. >> mente
Anthony.
<<
Perché fai così? Perché fai finta di
non sapere le cose quando invece le sai benissimo? Io me ne vado.
>> dice Jessy, andandosene.
Anthony rimane
zitto, ma dopo qualche secondo esclama:
<<
Non te ne andare, Jessy! >>
Jessy si volta
subito e risponde:
<<
Perché? Perché dovrei restare? Dammi un motivo
per cui dovrei restare. >>
Anthony non
risponde, così Jessy dice:
<<
Appunto. >>
Si volta e
continua a camminare.
<<
Hai ragione, so di cosa parlavi prima. >> esclama lui,
improvvisamente.
Jessy si ferma
immediatamente e prima di girarsi a rispondere, fa un respiro. Si volta
e dice:
<<
Vedi? >>
<<
Capisco cosa intendi dire. Io so tutto, l’ho sempre saputo da
tre anni a questa parte e anche tu sai che io so, o sbaglio?
>>
Jessy fa cenno
di no con la testa, senza dire una parola.
<<
Ma sai perché non è più successo
niente tra di noi dopo quel pomeriggio? >>
<<
Perché? >>
<<
Mi sei simpatica, Jessy, ma non ti considero più di una
compagna di scuola. >>
<<
Come immaginavo. Non mi considererai mai più di una compagna
di scuola, altrimenti avresti fatto molto di più.
>>
<<
Mi dispiace. >>
<<
Non devi essere dispiaciuto, non è colpa tua.
>>
Anthony la
guarda senza dire niente.
<<
Ciao. >> dice Jessy, voltandosi e continuando a camminare.
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Capitolo 20 *** Una meravigliosa sorpresa chiamata up all night ***
20
Una
meravigliosa sorpresa chiamata up all night
Il giorno prima
del Ringraziamento, Jessy, durante la pausa pranzo, dalle 13 alle 14,
è nell’aula del corso di scrittura che sta finendo
di scrivere una nuova canzone.
Mentre cancella
e riscrive alcune parole e frasi della canzone, passa
dall’aula Anthony con alcuni suoi amici. Mentre passano, lui
si volta verso l’aula e la vede, così decide di
fermarsi, dicendo ai suoi amici di andare avanti senza di lui. La
guarda per qualche secondo e lei non se ne accorge, ma dopo le chiede:
<<
Che fai qui? >>
Jessy alza lo
sguardo e risponde:
<<
Scrivo. >>
Anthony cammina
verso di lei e le chiede:
<<
Cosa? >>
<<
Una nuova canzone. >>
<<
Davvero? >>
<<
Sì. Io scrivo canzoni, ne ho scritte tantissime. Sono tutte
su Facebook e sul mio computer. >>
<<
Wow. Non ci ho mai fatto caso. >>
Jessy non
risponde, per evitare di rispondergli acidamente.
<<
E di cosa parla? >>
<<
Non te lo posso dire. >>
<<
Perché? >>
<<
Perché non posso. >>
Anthony sta per
dire qualcosa, ma Jessy parla prima di lui e dice:
<<
No, non riguarda te. Non può sempre riguardati ogni cosa.
>>
<<
Okay. E allora di cosa parla? >>
<<
Non posso dirtelo perché riguarda il musical invernale.
>>
<<
Ah, capito. Dimmi almeno se parla dell’amore o
dell’odio. >>
<<
Dell’amore, ovviamente. Ci hai mai fatto caso che pochissime
canzoni parlano dell’odio? >>
<<
Sì, in effetti, sì. Ma è
più bello scrivere dell’amore che
dell’odio, no? >>
<<
Sì, decisamente. >>
Anthony le fa un
leggero sorriso, poi chiede:
<<
Almeno posso sapere di cosa parla il musical? >>
<<
Sì. Parla dell’amore che prova una ragazza per un
ragazzo, ma che non è corrisposto. Con il passare del tempo,
però, lui si accorgerà di provare qualcosa per
lei e si metteranno insieme finalmente. >>
<<
Mi sembra di conoscerla questa storia. >> dice lui.
Jessy lo guarda
prima di dire qualcosa e dopo gli dice:
<<
Se pensi che l’abbia proposta io ti sbagli, perché
io ne avevo proposta un’altra ben diversa, ma non
è stata scelta purtroppo. Ma posso comunque scrivere una
canzone, quindi sono contenta lo stesso. >>
<<
Puoi sempre provarci con il musical primaverile. >>
<<
Sì, infatti. >>
<<
Tu scrivi solo il testo, vero? Non anche la melodia? >>
<<
Sì, solo il testo. Perché? >>
<<
No, così.”
Anthony la
guarda per alcuni secondi e lei è piuttosto imbarazzata.
<<
Smettila di guardarmi, devo continuare a scrivere. >>
<<
Allora ti lascio continuare. >>
<<
Grazie. >>
<<
Ciao e buon Giorno del Ringraziamento. >>
<<
Anche a te. >>
Appena Anthony
si volta, lei abbassa di nuovo lo sguardo sul foglio mezzo
scarabocchiato.
È
passato un mese ed è dicembre.
Nel mese di
novembre Jade è riuscita a passare la teoria della patente e
il 14 dicembre avrà la pratica.
In questo mese
abbondante, Jade ha conosciuto ancora meglio Liam, anche se non sono
mai usciti, neanche per fare due chiacchiere. Ha capito che lui
è molto simpatico, ma che non ha nessun’ambizione
nella vita, infatti non frequenta nessun corso di specializzazione.
Jade
è quasi convinta che gli piaccia un po’,
nonostante stia con Louis e lo ami.
Jessy, invece,
si è fissata con Harry, Harry Stokes, un suo vecchio amico
d’infanzia, che conosce da quando aveva sei anni, ma che non
sono più amici da quando ne aveva sette-sette e mezzo, circa.
Harry
è diverso da Anthony, perché uno è
fissato con la discoteca e fa il dj, avendo anche in casa una consolle,
mentre l’altro è fissato con il rap e anche lui fa
musica, ma musica completamente diversa. Ha cominciato a parlarne con
Jade da circa due settimane, quando l’ha rivisto dopo un
po’ di mesi che non lo vedeva; e per giunta sta anche
iniziando a fissarsi che deve perdere la verginità proprio
con lui, perché passano i giorni, gli anni e lei non ha
ancora fatto un minimo d’esperienza, e crede che lui sia
persona giusta, visto che lo conosce dalla bellezza di undici anni.
Questo mese
è molto impegnativo per gli studenti del corso di canto,
ballo, recitazione, musica, musical, scenografia, regia e scrittura
della PAHS.
Il 16 ci
sarà il musical invernale e il 20 ci sarà la
festa di Natale.
Per quanto
riguarda il musical parteciperanno alcuni studenti del corso di
recitazione e musical. Le canzoni sono state scritte e saranno suonate
dagli studenti di musica, la scenografia sarà realizzata da
quelli del corso di scenografia, e la regia da quelli del corso di
regia.
Per quanto
riguarda la storia del musical, invece, solo uno studente o una
studentessa del corso di scrittura poteva scrivere una storia, e la
storia che raggiungeva più voti sarebbe stata rappresentata.
È
martedì 13 dicembre e tra soli tre giorni ci sarà
il musical.
Circa per la
metà di dicembre, Jessy e Jade aspettavano
l’arrivo, nelle proprie case, del cd dei One Direction Up all
night, che è stato spedito dalla cugina di Jade, Hannah,
direttamente da Londra, circa tre settimane prime.
Da quando
è uscito l’album, nel Regno Unito, le ragazze
hanno deciso di fare un fioretto, non ascoltando le canzoni
dell’album finché non sarebbe arrivato il cd.
Durante la
ricreazione, Jade e Jessy sono davanti all’armadietto di
quest’ultima e stanno parlando.
<<
Ancora non ci credo che il 10 gennaio andremo veramente al loro
concerto. Io non sto più nella pelle. >> salta
su Jade.
<<
Siamo in due. Fino a poco tempo fa non ero mai stata a Londra e
desideravo andarci sin dalle medie, e adesso ci andrò
addirittura due volte in pochi mesi. >>
<<
Meglio, no? >>
<<
Assolutamente sì. Non vedo anche l’ora che
arrivino quei cd. Non ce la faccio più ad aspettare per
ascoltare le canzoni. >>
<<
Già. Hannah e le sue amiche le hanno già sentite
da quasi un mese, mentre noi dobbiamo ancora sentirle. Alcune cose sono
veramente ingiuste. >>
<<
Già, ma è meglio che abbiamo deciso di aspettare
per ascoltarle, altrimenti quando i cd sarebbero arrivati, non sarebbe
stata la stessa cosa. >>
<<
Sì, infatti, chissà come saranno. Se sono belle
quanto what makes you beautiful e gotta be you sono meravigliose
allora. >>
<<
Già. Io sono troppo curiosa di sapere
com’è moments, la preferita di Louis.
>>
<<
Ed io di sapere com’è more than this, la preferita
di Harry. >>
Mentre le due
amiche stanno parlando, passa da lì Liam, che si ferma e
dice:
<<
Ciao, ragazze. >>
Jade e Jessy lo
salutano e Jade gli chiede:
<<
Alla fine verrai a vedere il musical venerdì?
>>
<<
Sì, ci verrò con alcuni compagni di classe.
>>
<<
Bene. >>
<<
Tu ci verrai con il tuo ragazzo? >>
<<
No, in realtà non gli interessano molto i musical. Ci
andrò con Jessy. >>
<<
Ah, okay. >>
Liam le guarda
la maglietta e le chiede:
<<
Cosa c’è scritto sulla maglietta? >>
Jade si apre un
po’ di più il cardigan e, guardandosela, dice:
<<
Puoi essere il mio Harry? Ed io sarò il tuo Louis. Harry,
Louis, One Direction? Ricordi che ti ho parlato di loro?
>>
<<
Ah sì, ricordo. Ma perché quella frase?
>>
<<
Perché Harry e Louis hanno una bromance o romance, dipende
da come la vedi. Non te l’avevo già spiegato?
>>
<<
Forse sì, ma non ricordo. Quindi questo è il
giorno dedicato a loro? O una cosa del genere? Scusa, ma non capisco i
ragionamenti delle fans sfegatate. >>
<<
No, non è il giorno, ma la settimana piuttosto. O almeno
finché non arriveranno quei cd da Londra, saremo in tema 1D.
Dovrebbero arrivare questa settimana. Ce li ha spediti mia cugina
direttamente dall’Inghilterra dopo che sono usciti.
>>
<<
Ah, capisco, me ne avevi già parlato. Avete anche fatto il
fioretto per non ascoltare le canzoni prima che arrivi il cd.
>>
<<
Sì, esatto. >>
Jade gli sorride
e si guardano, ma si guardano non come semplici compagni di scuola, ma
come qualcosa di più. Jessy se ne accorge e dice:
<<
Vieni, Jade, ti devo dire una cosa importante. >>
Jessy prende per
mano l’amica, mentre saluta Liam e si allontanano di qualche
metro.
<<
Che c’è, Jessy? >>
<<
Niente. Volevo solo portarti via, perché ho notato come vi
stavate guardando te e Liam. >>
<<
Cioè? Come? >>
<<
Come due che si piacciono. Ma tu ami Louis e lui ama te, quindi
è completamente sbagliato. >>
<<
Non è affatto vero. >>
<<
Oh sì, invece, ti sei fissata con Liam. >>
<<
E tu ti sei fissata con Harry allora. >>
<<
Sì, ma almeno io non sono fidanzata, mentre tu
sì. E lo sai che non mi piace quando qualcuno tradisce.
Povero Louis, è sempre stato così carino con te.
>>
<<
Tradire? Chi l’ha mai tradito? Io non ho tradito proprio
nessuno. >>
<<
So che succederà. E poi si vede che tu gli piaci ed
è evidente che lui ti piace, quindi il gioco è
fatto. >>
<<
Non pensare troppo al futuro, Jessy. Liam non mi piace e chissene frega
se io piaccio a lui. Adesso sto con Louis e sono innamorata di lui,
quindi è questo quello che conta. Non parliamone
più, per favore. >>
<<
Okay. Però promettimi che, se capirai che ti piace Liam e
vorrai metterti con lui, lascerai prima Louis. >>
<<
Te lo prometto. >>
Jessy sorride
all’amica e tornano all’armadietto.
Circa
dieci-quindici minuti dopo le 13, Jade e Jessy arrivano ognuna nelle
proprie case.
<<
Mamma, sono tornata! >> esclama Jade.
La madre di Jade
è in cugina con l’altra figlia, Vic, e stanno
apparecchiando la tavola. La signora Dubois e la figlia salutano Jade
dalla cucina e lei le raggiunge.
<<
Ciao. >>
<<
Ciao, tesoro. >> la saluta la signora Dubois.
<<
Tra quanto è pronto? >>
<<
Una decina di minuti più o meno. >>
<<
Okay. Vado a svestirmi e arrivo. >>
<<
Okay. >>
Arriva in camera
sua tranquilla, ma all’improvviso urla come se avesse visto
un fantasma. Butta la borsa sul letto ed esclama:
<<
Oh mio Dio! È arrivato! >>
Sul suo letto
c’è un pacco con dentro il cd, ma non ce
n’è solo uno, ma ben due.
Vic sale di
corsa le scale e raggiunge la sorella.
<<
Hai visto? È arrivato. >>
<<
Sì. Ma perché ci sono due pacchi? Sono confusa.
>>
<<
Non saprei. Aprili, dai! >>
Mentre Jade apre
il primo pacco, arriva la madre.
<<
Oddio, è troppo bello! È bellissimo, è
meraviglioso! Non ci credo di aver finalmente l’Yearbook
Edition di Up all night tra le mie mani! >>
<<
Sei contenta, tesoro? >> le chiede la signora Dubois.
<<
Sì, sono contentissima, mamma. >>
<<
Apri anche l’altro. >>
<<
Sai cos’è? >>
<<
No, non lo so. >>
Jade apre con
furia il secondo pacco, ancora confusa. Quando l’ha aperto,
tira fuori quello che c’è dentro e rimane
letteralmente a bocca aperta.
<<
Oddio, ma è la felpa! È bellissima.
>>
Jade butta il
pacco sul letto e apre la felpa tutta contenta. Quando la apre, cade un
foglio di carta e lo raccoglie.
<<
Adoro mia cugina, la adoro! La amo, anzi. Quant’è
bella questa felpa? E poi con i loro autografi. >> dice
dopo aver letto il foglio.
<<
Cosa c’è scritto nel foglio? >>
chiede Vic, curiosa.
<<
So che non vi aspettavate due pacchi, ma soltanto uno, però
ho voluto che entrambe aveste anche questa felpa, oltre che il cd,
visto che il 10 gennaio si avvicina sempre di più e avrete
bisogno di qualcosa a tema che vi scaldi nel lungo inverno inglese.
Questo è il mio regalo, ragazze, quindi non ditemi che
volete darmi i soldi, perché non li voglio! XOXO, Hannah.
>>
<<
Perché parla al plurale? >>
<<
Deduco che ne abbia presa una anche a Jessy. >>
<<
Ah, sicuramente. >>
<<
Ho già detto che adoro mia cugina? >>
<<
Sì. >>
<<
Beh, io la amo, la adoro, è il mio mito. Questa felpa
è meravigliosa. >>
<<
Jessy, sei tu? >> chiede la signora Biddle, sentendo
entrare qualcuno in casa.
<<
Sì, mamma. >>
Jessy raggiunge
la madre in cucina e dice:
<<
Ciao. >>
<<
Ciao. Tra dieci minuti si mangia. >>
<<
Okay. Salgo a svestirmi e arrivo. >>
<<
Okay. >>
Jessy sale le
scale e arriva in camera sua.
<<
Oddio! È arrivato! >>
Anche sul letto
di Jessy ci sono due pacchi. Jessy butta subito la borsa sul suo letto
e prende un pacco.
Intanto la madre
sale e la raggiunge. Jessy apre con furia il pacco e una volta tirato
fuori il cd, esclama:
<<
Oddio! Oddio! Oddioo! È troppo bello! Ancora non ci credo di
averlo tra le mani. >>
<<
Finalmente è arrivato, hai visto? >>
<<
Sì, sì, sono contentissima. Ma sai
perché ci sono due pacchi?”
<<
No, non lo so. Apri anche l’altro. >>
Jessy prende
l’altro pacco, un po’ più grande del
primo, e una volta tirato fuori quello che c’è
dentro dice:
<<
Oh mio Dio! Ma è… è la felpa!
È meravigliosa! >>
Jessy la apre e
anche a lei cade il foglio, lo stesso che Hannah ha scritto a Jade.
Dopo averlo letto nella mente e anche alla madre, dice:
<<
Hannah è stata gentilissima. Non ci credo che abbia regalato
anche a me la felpa. Okay a sua cugina, ma anche a me, che mi ha visto
una volta e per pochi giorni. È una ragazza d’oro.
Devo chiamare subito Jade! >>
<<
Sbrigati però che tra cinque minuti si mangia.
>>
<<
Okay. >>
La signora
Biddle torna in cugina e intanto Jessy telefona all’amica.
Appena squilla il telefono, in casa Dubois, Jade corre per andare a
rispondere, immaginando che sia sicuramente Jessy. Quando ci arriva,
vede scritto “JESSY’S HOME”,
così risponde urlando come una pazza. Dall’altro
lato del telefono anche Jessy urla come una pazza.
<<
Oh mio Dio! >>
<<
Oh mio Dio! Hai visto la felpa? L’hai vista? >>
le chiede Jade.
<<
Sì, è bellissima. Tua cugina è il mio
mito, la adoro. È stata gentilissima. >>
<<
Sì, io la amo profondamente. La tua
com’è? >>
<<
Viola, con il simbolo 1D e gli autografi intorno bianchi. La tua?
>>
<<
Nera, con il simbolo 1D e gli autografi intorno, non bianchi, ma
dorati. >>
<<
Chi ha detto a tua cugina che il mio colore preferito è il
viola? >>
<<
Non ne ho idea. Per me l’ha presa dorata perché sa
che mi piace il color oro. Non vedo l’ora che sia il 10
gennaio per andare a quel concerto. >>
<<
Io sono già là con la mente. >>
<<
Dobbiamo ascoltare il cd insieme. Vieni da me nel pomeriggio, dopo
pranzo? >>
<<
Sì, arrivo verso… le tre, va bene?
>>
<<
Sì, va bene. Non ascoltarlo in macchina il cd, okay?
>>
<<
Sì, lo giuro. Dai, ora vado a mangiare che mia madre rompe
già da cinque minuti. >>
<<
Vado a mangiare anch’io. A dopo. >>
<<
A dopo. >>
Alle 15 in
punto, Jessy arriva a casa dei Dubois, e nella borsa
c’è il suo cd e la sua felpa. Salgono subito in
camera di Jade e, prima d’inserire il cd nello stereo, si
rivolge all’amica, chiedendole:
<<
Sei pronta? >>
<<
Sì. Salta le prime due che le conosciamo a memoria.
>>
<<
Okay. >>
Jade mette il cd
nello stereo e va direttamente alla terza canzone: one thing. Appena
inizia, le due amiche emettono un leggero urlo, tutte contente.
Già al primo ritornello le due amiche saltano e ballano
cercando di cantare, nonostante non conoscano ancora il testo. Con la
quarta canzone: more than this, quasi piangono e alla fine Jade dice:
<<
Amo ancora di più, Harry. More than this è
bellissima. >>
Quando parte up
all night si scatenano. Con le altre si commuovono e ballano e intanto
si fanno delle foto con la copertina del cd in mano e con le felpe
addosso. All’undicesima same mistakes, Jade dice:
<<
Oh, finalmente inizia Harry e non Liam. >>
Con le tre
seguenti si scatenano e, quando finalmente arrivano a moments, appena
finisce stand up, la canzone precedente, Jessy dice:
<<
Finalmente c’è moments. Shh! >>
Appena inizia,
Jessy l’ascolta attentamente, come se stesse cercando di
esaminarla. Appena inizia il ritornello, Jessy alza le braccia e inizia
a muoverle prima a destra poi a sinistra, a tempo di musica, e un
attimo dopo Jade fa lo stesso. La stessa cosa succede con il secondo
ritornello e, nella parte tra il secondo e l’ultimo
ritornello, la parte veloce che canta Zayn, Jessy sorride guardando
l’amica. Quando tutte le canzoni sono state ascoltate, Jade
dice:
<<
È bellissimo. More than this e moments sono stupende e anche
tutte le altre. >>
<<
Sì, non ci sono parole per descriverlo. Concordo con Lou,
moments è la migliore. >>
Il giorno dopo,
14 dicembre, Jade nel primo pomeriggio ha la pratica della patente,
quindi uscirà prima da scuola proprio per quel motivo.
Jade
è piuttosto agitata, ma alla fine riesce a superare la
pratica e a ottenere così la patente. Dopo aver chiamato
Jessy, urlano insieme al telefono, come due pazze, e decidono di dare
una festa a casa Dubois per festeggiare l’evento.
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Capitolo 21 *** E se ti facessi io da modella? ***
21
E se
ti facessi io da modella?
Due giorni dopo,
Jade si ritrova con il pomeriggio completamente libero, così
decide di andare a una mostra d’arte che
c’è in città; cosa che non aveva mai
fatto da quando si è trasferita a Los Angeles, e che invece
faceva spesso quando viveva a Parigi.
Quando arriva,
entra e inizia a esplorare. Vede dei quadri astratti e altri con
figure. Gira per la galleria per una buona decina di minuti, poi a un
certo punto, quando è davanti ad un quadro si ferma a
guardarlo per bene. Da dietro di lei arriva un uomo, circa sulla
cinquantina, che si ferma accanto a lei e le chiede:
<<
È bello, vero? >>
Jade si volta
verso l’uomo e risponde:
<<
Sì, è bellissimo. Questo è decisamente
il quadro più bello di tutta la mostra. >>
L’uomo,
guardando il quadro, dice:
<<
Già, lo penso anch’io. Dopo aver dipinto tutti gli
altri e ad aver dipinto questo per ultimo, ho detto la stessa cosa
anch’io. È il più bello di tutti.
>>
<<
È lei l’autore di tutti questi quadri?
>>
L’uomo,
fiero di se stesso, e voltandosi verso Jade, risponde:
<<
Sì, sono io, e la galleria è mia. >>
<<
È così fortunato. Un giorno vorrei
anch’io possedere una galleria d’arte con tutti i
miei dipinti. >>
<<
Ma quanti anni hai che già parli come un’adulta?
>> chiede l’uomo, incuriosito.
<<
Diciassette. Io amo dipingere e disegnare, è una passione
che ho da quando sono piccola. >>
<<
Wow. >>
L’uomo
si volta di nuovo verso il quadro e dopo si gira verso Jade, le porge
la mano e dice:
<<
Mi chiamo David Palmer, piacere. >>
Jade ha
già sentito quel cognome, ma lì per lì
sembra non farci caso.
<<
Jade Dubois. >> gli dice, stringendogli la mano.
<<
Sei francese? >>
<<
Sì, mi sono trasferita qui a Los Angeles a giugno, prima
vivevo a Parigi. >>
<<
Che fortuna. Sono andato spesso a Parigi per presentare i miei quadri,
ma non ho mai pensato di trasferirmi lì, perché
amo l’America. >>
<<
La capisco. >>
Il signore e
Jade guardano il quadro per alcuni secondi, in silenzio, e poi Jade
chiede:
<<
David Palmer ha detto? Palmer mi dice qualcosa. Ha per caso un figlio
di nome Liam? >>
<<
Sì, è mio figlio. Perché? Lo conosci?
>>
<<
Sì, viene nella mia stessa scuola, la Palisades Arts
& High School. Ci siamo incontrati per caso il primo giorno che
è arrivato e siamo diventati amici. Io frequento il corso di
pittura e di disegno, suo figlio invece frequenta le lezioni normali,
con le classiche materie. >>
<<
Già. Quando si è iscritto, gli avevo detto di
frequentare il corso di pittura, ma lui non ha voluto a causa di sua
madre. >>
<<
Sono confusa. Anche Liam dipinge? >>
<<
Sì, ed è bravo. Ma sua madre è morta
in un incidente aereo quando stava andando a Berlino per presentare
alcuni sui quadri e così, da quando è successo
l’incidente, lui ha smesso purtroppo. Non ha più
voluto sapere niente della pittura ed è un vero peccato,
perché è bravo. >> dice il signor
Palmer, tristemente.
<<
Oh. >>
Jade non ne
sapeva proprio niente, né della madre di Liam, né
del fatto che Liam dipingesse, ma è curiosa di sapere di
più.
<<
Mi dispiace per sua moglie, signor Palmer. >>
<<
Grazie. >>
<<
Quanto tempo fa è successo? >> chiede Jade.
<<
Tre anni fa. >>
<<
Ah. È un vero peccato che Liam non voglia più
dipingere. Ci sono almeno dei suoi dipinti in casa vostra?
>>
<<
Oh, sì che ci si sono. Li vuoi vedere? Abitiamo proprio qui
sopra. >>
<<
Sì, perché no. >> risponde Jade,
entusiasta.
Jade si
allontana con il padre di Liam e salgono nell’appartamento
dei Palmer. Appena entrano, il signor Palmer si rivolge a Jade e le
dice:
<<
Sono solo due, ma almeno ci sono. Li vado a prendere. >>
<<
Okay. >>
Il signor Palmer
si allontana e Jade rimane in corridoio, e osserva la casa. Inizia a
camminare, fino ad arrivare a quella che potrebbe essere la camera di
Liam: un po’ disordinata, con il portatile sulla scrivania,
il letto un po’ disfatto, alcuni vestiti sparsi, un stereo
con accanto alcuni cd.
<<
Jade? >> si sente chiamare dal signor Palmer.
<<
Arrivo! >>
Quando Jade
torna in corridoio, il signor Palmer ha uno dei due dipinti in mano.
Jade lo guarda meravigliata e dice:
<<
Wow! È bellissimo. >>
Jade lo guarda
in tutti i suoi dettagli. Il dipinto raffigura una coppia
d’innamorati che si stanno quasi per baciare.
<<
Quanto tempo fa l’ha dipinto? >>
<<
Qualche mese prima che morisse la madre, e anche l’altro.
>>
<<
Poverino. Immagino il dolore che ha provato, che avete provato.
>>
<<
Abbiamo sofferto molto, ma adesso stiamo bene. Sono passati tre anni,
ma lui non l’ha superata del tutto, perché, come
ti ho detto, ha smesso di dipingere. >>
<<
Già. >>
Jade guarda
attentamente il dipinto e dopo passano all’altro, che
raffigura una ragazza completamente nuda, probabilmente una modella,
con dei lunghi capelli mori e la pelle chiarissima.
<<
Anche questo è bellissimo. La ragazza è una
modella? >>
<<
Sì. È bellissima, vero? >>
<<
Sì, lo è. >>
<<
Dipingeva spesso delle modelle nude? >>
<<
Non spesso, però è capitato alcune volte.
>>
Jade continua ad
ammirare il dipinto, meravigliata.
<<
Forse è meglio metterli via, perché potrebbe
arrivare Liam, e se li vede mi farebbe una scenata, ne sono sicuro.
>>
<<
Okay. Che peccato però, un talento così sprecato.
Voglio provare a convincerlo a continuare a dipingere. >>
<<
Spero ci riuscirai, ma temo che sarà tempo sprecato.
>>
<<
Tentar non nuoce. >>
Il signor Palmer
le fa un sorriso e poi porta via i due dipinti.
Mentre il signor
Palmer sta mettendo via i dipinti, entra in casa Liam. Quando apre la
porta con le chiavi e si ritrova davanti Jade, dice:
<<
Ciao. Che ci fai tu qui? >>
<<
È una lunga storia. >>
<<
Mi piacciono le storie lunghe. >>
Jade gli fa un
sorriso e intanto arriva il padre, che vedendo il figlio dice:
<<
Ciao, Liam. >>
<<
Papà. >> dice Liam, statico.
Jade guarda
prima Liam e poi il padre e dice:
<<
Vi assomigliate molto. Tu hai gli stessi occhi di tuo padre e
più o meno anche gli stessi capelli. >>
Liam le fa un
sorriso.
<<
Allora mi racconti questa storia lunga? Voglio sapere cosa ci fai a
casa mia. >>
<<
Sicuro di volerla sapere? >>
<<
Sì, ti ho detto di sì. >>
<<
Okay. >>
Jade fa una
pausa e dopo dice:
<<
Oggi sono venuta alla mostra qui sotto allestita da tuo padre e per
caso l’ho incontrato. Abbiamo parlato un po’ e alla
fine ho scoperto che lui è tuo padre e che tu, prima della
morte di tua madre, dipingevi, come me, tuo padre e tua madre.
Così io gli ho chiesto se c’erano dei tuoi dipinti
e siamo venuti qui, li ho visti e sono veramente belli, ma tuo padre mi
ha dei che non dipingi più a causa dell’incidente
di tua madre ed è un vero peccato perché sei
veramente bravo. >>
Liam non dice
niente.
<<
Scusami, forse ti ho fatto venire in mente qualcosa a cui non pensavi
più da tempo e che non avevi ancora superato.
>>
<<
No, non ti preoccupare. Mi fa piacere che tu sia venuta qui, ma mio
padre sa benissimo che non voglio sapere più niente delle
mostre, della pittura e di tutto il resto. Ora scusami, ma vado in
camera mia. È stato un piacere, Jade. >>
Jade lo lascia
andare senza dire una parola.
Qualche minuto
dopo, però, lo raggiunge in camera sua e lo trova davanti al
computer, seduto sulla sedia.
<<
Possiamo parlare di questa cosa? >> gli chiede lei.
Appena la sente
parlare, si volta verso di lei e Jade continua a parlare, dicendo:
<<
So che non ne vuoi più sapere niente, ma sei molto bravo ed
è un vero peccato, te l’ho già detto.
Dovresti continuare a dipingere. Anzi, se vuoi, possiamo anche
dipingere insieme. Sai che io amo dipingere. >>
<<
Sì, lo so, ma non ho nessun’intenzione di
riprendere a dipingere. >>
<<
Mi piace molto il dipinto con la modella nuda. È bellissimo.
>>
<<
Grazie. >>
Liam si volta
verso il computer e continua a fare quello che stava facendo prima che
lei entrasse in camera sua.
Jade lo guarda
per alcuni secondi e dopo gli chiede:
<<
E se ti facessi io da modella? >>
Liam si ferma
subito e tra sé e sé pensa:
<<
Ho sentito bene? >>
Si volta verso
di lei e le domanda:
<<
Dici sul serio? >>
<<
Sì. Ho un bel fisico, posso permettermelo. >>
<<
Non se ne parla. Lo sai che io non dipingo più e poi tu non
sei una modella. Ci sono ragazze che lo fanno proprio come lavoro.
>>
<<
Giusto per dipingere qualcosa di diverso dalla solita modella.
>>
<<
No, assolutamente no. >> dice Liam, deciso.
<<
Se pensi che Louis possa essere geloso, non c’è
problema, non glielo dirò. >>
<<
No, non è per quello. Il fatto è che io ho
proprio smesso di dipingere. >>
<<
D’accordo, come vuoi tu. >>
Jade e Liam
rimangono in silenzio per un po’ e poi le dice:
<<
Senti, io vado. >>
<<
Ciao. >> la saluta lui, freddamente.
Jade si alza e
va verso la porta, ma prima di oltrepassarla si ferma, si volta e dice:
<<
Ho fatto l’iscrizione alla Pepperdine University, come Jessy.
Studierò arte e storia dell’arte. Secondo me
dovresti iscriverti anche tu, è un’ottima
università. C’è ancora una settimana e
poi le domande per l’iscrizione scadranno. Pensaci, ti prego.
>>
<<
Okay. >> dice lui, semplicemente.
Jade capisce il
tono vago di Liam ed esce dalla stanza senza dire niente.
È il
giorno del musical invernale, che inizierà alle 21
nell’auditorium della scuola. È il momento della
ricreazione e Jade e Jessy stanno chiacchierando. Jade sta raccontando
all’amica quello che le è successo il pomeriggio
del giorno prima.
<<
Quindi anche Liam dipinge? >> le domanda Jessy.
<<
Sì, e io non ne sapevo niente. >>
<<
Che cosa strana. Potevi fare la foto ai due dipinti, così
gli avrei visti. >>
<<
Non ci ho pensato. Comunque dovresti vederli, sono veramente belli,
soprattutto quello con la modella nuda. >>
<<
Immagino. >>
<<
Ti posso confessare una cosa? >>
<<
Certo. >>
<<
Dopo averlo convinto un po’ a riprendere a
dipingere… io… beh… io gli ho proposto
di fargli da modella. >>
<<
Cosa? >> chiede Jessy, stupefatta.
<<
Hai capito bene. Gli ho proposto di fargli da modella per un suo
dipinto. >>
<<
Ma non puoi. Voglio dire, sei fidanzata e Louis sarebbe gelosissimo, e
poi tu non sei una modella. >>
<<
E allora? Perché, deve per forza dipingere una modella? E
poi potrei anche non dirlo a Louis. >>
<<
Ma saresti nuda, nuda davanti a lui, mentre ti dipinge. >>
<<
E allora? >>
<<
No, Jade, non lo fare. Già vi vedo come vi guardate, se poi
gli fai da modella è la fine, la fine di te e Louis. Questo
lo sai, vero? >>
<<
Ti sbagli, tesoro, io gli farei solo da modella e basta. Ma tanto lui
non vuole riprendere a dipingere, quindi non ci sarà
pericolo che succeda. >>
<<
In ogni caso non lo fare, per favore. >>
<<
Non succederà, non ti preoccupare. >>
Mentre le due
amiche continuano a parlare, passa da lì Liam con due suoi
amici. Jade lo vede e anche lui la vede, e si guardano. Quando
è passato oltre, lui pensa tra sé e sé:
<<
In effetti non sarebbe male averla come modella e dipingerla. Sarebbe
veramente una cosa piacevole. >>
La sera del
giorno stesso, qualche minuto prima delle 21, nell’auditorium
della scuola, Jade e Jessy sono appena arrivate e stanno cercando
posto. Mentre camminano tra le poltrone, notano Liam già
seduto. Quando gli passano vicino, Jade gli fa un leggero sorriso, che
lui restituisce, e poi continuano a camminare. Trovano due posti cinque
file dietro di lui e si siedono subito.
<<
Non trovi che sia stato un po’ freddo poco fa?
>> chiede Jade.
<<
Beh, sì, un pochino sì. Poteva anche dirti ciao
invece di sorriderti e basta. >>
<<
Già. Però ce l’avrà un
po’ con me per ieri. >>
<<
È probabile. >>
Mentre le due
amiche continuano a parlare, Liam si volta per cercare Jade e le vede a
pochi metri dietro di lui.
L’amico
accanto a lui, Jeremy, nota che Liam si è girato ed
è come se stesse proprio cercando qualcuno, così
gli chiede:
<<
Hey, amico, cerchi qualcuno? >>
Liam si volta
subito verso di lui e risponde:
<<
No. Perché? >>
<<
Sicuro? Non è che stai cercando una ragazza? Magari quella
con cui ti vedo spesso. >>
<<
No. A chi ti riferisci, scusa? A Jade? >>
<<
Sì, proprio a lei. Ti piace, eh? >>
<<
No, non mi piace. Perché pensi questo? >>
<<
Perché anche poco fa è passata e le hai sorriso e
ti vedo spesso con lei, e mi meraviglio che non le hai detto ciao
prima. >>
<<
Abbiamo discusso ieri pomeriggio. Non proprio discusso, ma circa.
>>
<<
Cioè? Cos’è successo? >>
chiede Jeremy.
<<
È venuta alla mostra di mio padre e l’ha
incontrato, ma all’inizio non sapeva fosse mio padre. Lui per
caso le ha detto che io dipingevo prima dell’incidente di mia
madre, così sono saliti in casa mia e mio padre le ha fatto
vedere i miei dipinti. Intanto sono arrivato io, e lei mi ha provato a
convincere di ritornare a dipingere. Pensa che si è persino
offerta di farmi da modella, ma io ho rifiutato. >>
<<
Intendi da modella per poterla dipingere? Nuda? >>
<<
Sì. >>
<<
Ma sei scemo, amico? Perché lei hai detto di no? Si sarebbe
spogliata pur di farti tornare a dipingere. >>
<<
Perché io non voglio tornare a dipingere, non ho
nessun’intenzione di farlo. >>
<<
Io le avrei detto di sì. >>
Poco dopo le
luci si spengono e inizia lo spettacolo.
Dopo circa
un’ora e mezzo di spettacolo, si chiude il sipario e tutti
applaudono.
Tutto sommato i
commenti non sono male. La storia era carina, anche se era il solito
cliché, le canzoni erano belle e le coreografie anche.
|
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Capitolo 22 *** Non è proprio una buon'idea ***
22
Non
è proprio una buon’idea
Il giorno dopo,
Jade va a casa di Liam, per scusarsi con lui, sperando di trovarlo in
casa. Quando arriva davanti a casa sua, cerca il cognome sul campanello
e suona. È proprio Liam a rispondere al citofono, chiedendo:
<<
Chi è? >>
<<
Sono Jade. Posso salire? Ti devo parlare. >>
Liam non
risponde subito e qualche secondo dopo dice:
<<
Sì. >>
Quando Jade
entra, Liam la sta aspettando nell’atrio.
<<
Ciao. >>
<<
Ciao. >> la saluta.
La fa entrare e
chiude la porta, ma rimangono comunque nell’atrio.
<<
Di cosa mi devi parlare? >>
<<
Mi volevo scusare per quello che ti ho detto l’altro giorno,
a proposito del ritornare a dipingere. È praticamente da
giovedì che non ci parliamo e questa cosa non mi piace per
niente. >>
<<
Neanche a me. Scuse accettate. >> le dice, sorridendo.
I due si
guardano per qualche secondo e dopo Jade dice:
<<
Io vado. Ci vediamo lunedì a scuola. >>
Jade si volta e
va verso la porta, ma si ferma quando Liam le chiede:
<<
Devi fare qualcosa oggi? >>
Jade si gira
verso di lui e risponde:
<<
No. Perché? >>
<<
Ti va se facciamo un giro? >>
<<
Dove? >>
<<
Qui vicino c’è uno Starbucks. Potremmo andare a
prenderci qualcosa lì, ti va? >>
<<
Sì. >>
Liam prende la
sua giacca e dopo escono.
Dopo aver
ordinato da Starbucks, Liam e Jade si siedono e iniziano a
chiacchierare.
<<
Allora, ti è piaciuto il musical? >> gli
chiede lei.
<<
Sì, tutto sommato non è stato brutto. Era il
classico cliché, ma è stato carino, dai. A te,
invece, è piaciuto? >>
<<
Sì, è stato carino. Te l’avevo detto
che Jessy ha scritto il testo di una delle canzoni del musical?
>>
<<
No, mi pare di no. Quale canzone? >>
<<
L’ultima che hanno cantato. >>
<<
Ah. Era bella. >>
<<
Già. >>
Liam e Jade
bevono un sorso del loro caffè con panna e si guardano.
<<
Sai… l’offerta per farti da modella è
ancora valida. Io sono sempre qui. >>
<<
Okay. >>
Bevono un altro
sorso e dopo Liam le chiede:
<<
Hai dei piani per Capodanno? >>
<<
Sì. Io e Jessy con le nostre famiglie andremo a New York.
>>
<<
New York? Wow. Quando partite? >>
<<
Il ventisette e torniamo il primo gennaio. Tu, invece, hai dei piani?
>>
<<
Sì, niente di che però. La solita festa in
discoteca con gli amici. >>
<<
Ah, okay. >>
<<
Quindi passerete il Capodanno a Times Square, immagino? >>
<<
Sì, esatto. È la prima volta per me, e anche per
Jessy. Non vediamo l’ora, siamo completamente eccitate.
>>
<<
Capisco. Dev’essere bellissimo, io non sono mai stato a New
York. >>
Liam finisce il
suo caffè con panna e dopo, curioso, chiede a Jade:
<<
Come va con Louis? >>
<<
Bene. Oggi sono sei mesi che stiamo insieme, infatti, nel pomeriggio mi
viene a prendere che stiamo insieme. >>
<<
Ah, bene. Wow. Sei mesi sono tanti. >>
<<
Già. >>
<<
E dove andate di bello? >>
<<
Cinema e cena, poi forse andiamo da lui. >>
<<
Capito. >>
Liam ha capito
cosa quel “poi forse andiamo da lui” significa, e
non sa perché, ma è geloso.
Mentre guarda
Jade finire il suo caffè, pensa che probabilmente sta
iniziando a provare qualcosa per lei, ma preferisce ignorare quel
pensiero.
Jade alza gli
occhi e gli chiede:
<<
Che c’è? >>
Liam la guarda
per altri due secondi e dopo le chiede:
<<
Ne sei innamorata ovviamente, vero? >>
<<
Di chi? Di Louis? >>
<<
Sì. >>
<<
Sì, ne sono innamorata. Perché me lo chiedi?
>>
<<
Così. >> dice lui, vago.
Jade lo guarda e
capisce che c’è qualcosa sotto, ma fa finta di
niente.
Liam e Jade
continuano a chiacchierare e dopo circa due orette, tornano ognuno a
casa propria.
È il
20 dicembre e il giorno dopo inizieranno le vacanze natalizie, e alla
Palisades Arts & High School c’è la festa,
alla quale si può accedere solo con qualcosa che ricordi il
Natale. Basta semplicemente qualcosa di rosso, verde o bianco, i tre
tipici colori del Natale.
Quando Jessy
esce di casa e sta andando in garage per prendere la macchina, si volta
verso la casa accanto, dove abita Harry con i suoi genitori, e lo vede
uscire da casa sua, anche lui per andare in garage. Lei lo guarda e
dopo dice:
<<
Ciao. >>
Mentre lei apre
il garage con la chiave, lui si volta e la guarda, quasi come se non si
ricordasse che loro abitano l’uno accanto all’altra.
<<
Ciao. >> la saluta lui.
Prima di
conoscere Pietro, a Firenze, Jessy non avrebbe mai avuto il coraggio di
salutarlo, ma stavolta l’ha avuto, e ne è contenta.
Quando vede che
Harry si sta avvicinando a lei, Jessy toglie la chiave dalla serratura
e rimane fuori dal garage.
<<
Stai andando a scuola? >>
<<
Sì. Anche tu? >>
<<
Sì, anche se oggi non faremo niente. >>
<<
Anche da me. C’è la festa di Natale.
>>
<<
Ah. Da noi non ci sarà nessuna festa, solo qualche cosa da
mangiare e bere per ogni classe. >>
<<
Da noi no, invece. Nella mia scuola facciamo le cose in grande, pensa
che io canterò tre canzoni. >>
<<
Wow. >>
Jessy e Harry si
guardano, ma poi lui dice:
<<
Va beh, io vado, sennò faccio tardi. Ciao. >>
<<
Ciao. >>
Harry raggiunge
il suo garage, e intanto Jessy sta cercando di aprire il garage, ma si
ferma quando lui all’improvviso si gira verso di lei e le
chiede:
<<
Allora verrai a cena a casa mia alla vigilia? >>
<
Sì sì. >>
<<
Allora ci vediamo sabato. >>
Jessy fa cenno
di sì con la testa e lui le sorride.
Quando Harry si
è voltato e ha continuato a camminare, Jessy ha aperto il
garage ed è entrata, e subito dopo ha cominciato a
saltellare tutta contenta, come una bambina che ha ricevuto il suo
giocattolo preferito.
Verso le 9,
quando la festa inizia, Jade e Jessy sono in palestra, dove
è stato montato un piccolo palco, e stanno aspettando che
incominci la prima esibizione canora.
I ragazzi e le
ragazze del corso di canto del primo anno stanno per iniziare a cantare
due canzoni: mistletoe di Justin Bieber, cantata solo dalle ragazze, e
silent night cantata da tutti.
Durante tutta la
festa ci sono esibizioni continue e Jessy si esibirà intorno
alle 12 con la canzone last Christmas e dopo Santa Claus is coming to
town, e infine all I want for Christmas is you, cantandola con Jenna.
Mentre
smangiucchiano qualcosa, parlano con alcune persone e guardano le
esibizioni, Liam passa lì vicino.
<<
Scusate, ragazzi. >> dice Jade, allontanandosi.
<<
Ciao. >> lo saluta lei.
<<
Ciao. >>
<<
Ti stai divertendo? >>
<<
Più o meno. >>
<<
Non è una brutta festa, qui sì che sanno
organizzare delle feste. >>
<<
Perché a Parigi non le sapevano organizzare bene?
>>
<<
Non proprio. Cioè, l’ultimo giorno di scuola si
faceva qualcosa, addobbavamo un po’ la scuola, ma niente di
che. Qui invece sembra tutto così bello ed è
così strano che sia caldo. >>
<<
È solo questione di abitudine. >>
<<
Mi sono già abituata. A me piace il caldo, non il freddo.
>>
<<
Anche a me. >>
Jade guarda la
maglia di Liam e dice:
<<
Carina la maglia. >>
<<
Grazie. È l’unica cosa verde, rossa o bianca, o
comunque che ricordi il Natale, che ho nell’armadio.
>>
<<
Capisco. In questa scuola o fanno le cose per bene oppure non le fanno,
ma è anche giusto così, credo. >>
<<
Non lo so, però è stata organizzata veramente
bene questa festa. Carina anche la tua maglietta, comunque.
>>
<<
Grazie, l’ho comprata apposta per il Natale. >>
<<
Com’è che si chiama quel gatto? >>
<<
Hello Kitty, scemo. >> risponde Jade, ridacchiando.
<<
Ah sì, Hello Kitty, non me lo ricordavo. >>
Jade gli fa un
sorriso.
<<
Jessy si esibirà? >>
<<
sì, canterà tre canzoni, ma una anche con una sua
compagna di corso. >>
<<
E che canzoni canterà? >>
<<
Last Christmas, Santa Claus is coming to town e all I want for
Christmas is you. >>
<<
Tre classici, direi. >>
<<
Sì. >>
Verso le 11.30,
mezz’ora prima di esibirsi, Jessy si sta prendendo una fetta
di torta dal vassoio e la sta mettendo sul suo piattino. Prende altre
cose da mangiare, come pizzette e pasticcini, e intanto canticchia la
canzone mistletoe.
<<
It's the most beautiful
time of the year,
Lights
fill the streets spreading so much cheer,
I
should be playing in the winter snow,
but I'mma be under the mistletoe.
I
don't wanna miss out on the holiday,
but I can't stop staring at your face,
I should be playing in the winter snow,
but I'mma be under the mistletoe.
With you, shawty with you, with
you,
shawty with you, with you, under the mistletoe…
>>
<<
Anche tu con questa canzone? >> le chiede Anthony,
sbucando improvvisamente vicino a lei.
Jessy si volta
verso di lui e gli risponde:
<<
È carina da matti. Certo, è uscita giusto quei
due mesi prima di Natale, ma è carina comunque.
>>
<<
Canterai più tardi? >>
<<
Sì, a mezzogiorno. >>
<<
E cosa canterai? >>
<<
Last Christmas, Santa Claus is coming to town e all I want for
Christmas is you. >>
<<
Hai mai scritto una tua canzone di Natale? >>
<<
No, non ancora. >>
<<
Penso che dovresti scriverla. >>
<<
Lo so, ma forse non mi è ancora venuta
l’ispirazione giusta. >>
<<
Pensaci. >>
<<
Lo farò. >>
Anthony le
sorride.
Un attimo dopo,
Anthony si allontana perché alcuni suoi amici
l’hanno chiamato.
Pochi minuti
prima delle 12, Jessy si sta schiarendo la voce e Jenna è
con lei, mentre Jade sta parlando con Liam e sta aspettando che
l’amica inizi a cantare.
<<
Sei pronta? >> le chiede Jenna.
<<
Sì. >>
Quando le due
ragazze del terzo anno hanno finito di cantare, Jessy sale sul palco.
<<
Ciao a tutti, ragazzi, e buon Natale! Le due canzoni che
canterò ora sono due classici del Natale: last Christmas e
Santa Claus is coming to town. >>
Mentre Jessy
inizia a cantare le parole della prima canzone, Jade guarda
l’amica e le sorride. Non molto distante
c’è anche Anthony che la sta guardando, ma Jessy
non gli presta attenzione.
Finite le due
canzoni che ha cantato da sola, Jessy accoglie Jenna sul palco, dicendo:
<<
E adesso fate un bell’applauso a Jenna, che
canterà con me all I want for Christmas is you, un classico
di Mariah Carey. >>
Mentre la folla
applaude, Jenna sale sul palco. Jessy inizia a cantare le prime parole
della canzone e, mentre lo fa, stavolta guarda Anthony, anche se in
realtà vorrebbe guardare altrove.
Jade si accorge
che l’amica ha gli occhi fissi in un punto in particolare, e
poco dopo si rende conto che sta guardando Anthony e che anche lui la
sta guardando.
Dopo
l’esibizione, Jessy e Jenna ringraziano e scendono dal palco,
andando in direzioni diverse.
Jade raggiunge
l’amica, che per quasi tutta la canzone non ha fatto altro
che guardare Anthony, e le dice:
<<
Sei stata bravissima, Jessy. >>
<<
Grazie. >>
<<
Ho notato che hai guardato spesso Anthony durante l’ultima
canzone. >>
<<
Già, non ho potuto resistere. In qualche modo avrei voluto
dedicarla a lui quella canzone. >>
<<
Capisco. Però lui ti guardava. >>
<<
Lo so, ma so anche cosa prova lui per me, anzi, cosa non prova. E poi
non c’è bisogno di nascondere niente.
>>
<<
Già. Come hai detto tu, lui ha sempre saputo tutto sin
dall’inizio. >>
<<
Sì. >>
Jessy smette di
parlare, un po’ triste per il fatto di Anthony, ma le viene
in mente che quando stamattina è uscita di casa ha
incontrato Harry.
<<
Ah, questa non te l’ho mica detta. Indovina chi ho visto
stamattina? >>
<<
Chi? >>
<<
Harry. Era così carino. Io stavo per aprire il garage e
anche lui, così l’ho salutato e dopo lui
è venuto da me e abbiamo parlato un po’.
>>
<<
E cosa vi siete detti? >>
<<
Niente di che. Solo che oggi qui ci sarebbe stata la festa di Natale,
mentre nella sua scuola mangiavano e bevevano qualcosa in ogni classe.
E poi mi ha chiesto se verrò a cena a casa sua per la
vigilia. >>
<<
E? >>
<<
E sì, ci andrò. Come potrei non andarci?
>>
<<
Infatti. >>
<<
Sai, sono sempre più convinta di perdere la
verginità con lui. Magari potrebbe succedere proprio la sera
della vigilia. >>
<<
Non lo so, Jessy, secondo me non è proprio una
buon’idea, poi decidi tu. >>
<<
Lo so che non è proprio il massimo, però di lui
mi fido abbastanza e lo conosco da quando avevo sei anni, anche se
siamo rimasti amici per solo un anno. Però so
com’è fatto, so cosa gli piace e abitiamo
l’uno accanto all’altra. E poi chi lo sa, se le
nostre vite non si fossero separate, magari adesso staremo insieme.
>>
<<
Questo è vero, però non mi sembra molto bello
perdere la verginità con lui. Io se fossi in te aspetterei,
aspetterei qualcuno di cui sei innamorata. Forse è meglio
aspettare Anthony, e sta punto, tanto valeva farlo con Pietro, almeno a
lui piacevi. >>
<<
Se aspetto Anthony faccio in tempo ad andare in menopausa.
>>
Jade ride.
<<
Sì, forse in parte hai ragione, però non si
può mai sapere. Io aspetterei se fossi in te. In fondo hai
solo diciassette anni. >>
<<
Sì, dicevo così anche quando ne avevo quindici,
poi sono diventati sedici, poi diciassette e tra due mesi saranno
già diciotto e pian piano divento sempre più
vecchia. Io voglio poter perdere la verginità in
età giovane e con chi conosco piuttosto bene. Certo, se ci
sono innamorata è ancora meglio, ma non si può
volere tutto dalla vita. >>
Jade fa un
respiro e dopo, molto seria, dice:
<<
Ti dico solo una cosa: stai attenta, okay? Non ci vuole niente e far
succedere il finimondo. >>
<<
Sì, non ti preoccupare. >>
Jade le fa un
sorriso.
<<
Vado a prendermi qualcosa da bere. >> afferma Jessy.
<<
Okay. >>
Jessy si
allontana e, mentre si versa in un bicchiere di plastica
dell’acqua, arriva Anthony che le dice:
<<
Sei stata bravissima. >>
Jessy non si
volta neanche verso di lui e dice:
<<
Grazie. >>
<<
Non sto scherzando, sei stata davvero brava. Sei riuscita a farmi
venire la pelle d’oca una seconda volta. >>
Jessy beve un
sorso d’acqua e dopo aver mandato giù, si volta e
risponde:
<<
Bene. >>
<<
L’ultima esibizione è quella che mi è
piaciuta di più. Era come se mi stessi dedicando quella
canzone. >>
<<
Lo so. Scusami se ti ho guardato per quasi tutto il tempo, ma non ho
saputo resistere. >>
<<
Non ti devi scusare di provare qualcosa per me, Jessy. >>
le dice Anthony.
Jessy gli fa un
leggero sorriso, abbastanza imbarazzata.
<<
Ci sarai anche tu alla festa di stasera? >>
<<
Sì, ci sarò. Perché me lo chiedi?
>>
<<
Così, tanto per sapere. >>
<<
Allora ci vediamo stasera. >> le dice lui.
<<
Sì. >>
Anthony se ne va
e Jessy rimane lì con il suo bicchiere in mano e la faccia
da cretina.
|
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Capitolo 23 *** La cosiddetta scintilla ***
23
La
cosiddetta scintilla
Due giorni dopo,
durante la tarda mattinata, in casa Dubois, Jade è in camera
sua che sta ascoltando l’album dei One Direction ed
è al computer. Il telefono squilla ed è Jen, la
mamma di Jade, ha rispondere.
<<
Pronto? >>
Dall’altra
parte del telefono c’è Liam.
<<
Buongiorno. Sono Liam, un amico di Jade. È in casa?
>>
<<
Sì, te la passo subito. >>
La signora
Dubois sale al piano di sopra per avvertire la figlia. Jade, prima di
rispondere, mette la canzone in pausa e, dopo aver tirato su la
cornetta del suo telefono, esclama:
<<
Ciao. >>
<<
Ciao. >>
<<
Come stai? >>
<<
Bene. Si sta così bene in vacanza. Tu come stai, invece?
>>
<<
Bene anch’io. Senti… volevo… parlarti
di una cosa. >>
<<
Di cosa? >>
Liam non sa come
dirglielo, ma dopo un respiro si butta e dice:
<<
Ho cambiato idea. >>
<<
Cioè? >>
<<
Puoi ancora farmi da modella? >> le domanda.
Jade rimane
scioccata a questa domanda.
Quando
gliel’aveva proposto, non diceva proprio seriamente, era
più che altro un modo per farlo ritornare a dipingere; anche
se comunque non le dispiacerebbe affatto posare nuda per uno come Liam,
avendo anche un bel corpo ed essendo anche un po’ attratta da
lui. O forse lo è completamente?
<<
Jade, ci sei? >>
<<
Sì, ci sono. >>
Jade fa una
pausa e dopo continua a parlare dicendo:
<<
Sì, posso ancora farti da modella. >>
<<
Perfetto. Va bene oggi pomeriggio? >>
<<
S-sì, va bene. A che ora? >>
<<
Quattro-quattro e mezzo, fai tu. >>
<<
Okay. Devo venire truccata o struccata? Sai com’è,
non conosco… questo genere di cose. >>
<<
Truccata, ma poco. >>
<<
Okay. Ma… saremo soli in casa? >>
<<
Sì sì, non ti preoccupare. Mio padre è
andato fuori città per lavoro, tornerà domani.
>>
<<
Ah, okay. Allora ci vediamo oggi pomeriggio. >>
<<
Sì, a oggi pomeriggio. >>
Quando Jade
mette giù la cornetta del telefono, rimane un po’
confusa, ma allo stesso tempo eccitata per il fatto di posare nuda per
Liam. Preme il tasto play dello stereo e la canzone continua ad andare
avanti.
Poco dopo entra
la sorella, che abbassa il volume, e le chiede:
<<
Dov’è che devi andare oggi pomeriggio?
>>
Jade si gira
subito e le risponde:
<<
Non sono affari tuoi, Vic. >>
<<
Dai, dimmelo. Voglio saperlo. >>
<<
Mi prometti che non lo dirai a nessuno? >>
<<
Promesso. >>
<<
Hai presente Liam? >>
<<
Sì. Il ragazzo che ti piace? Quello della tua scuola? Quello
che dipinge? >>
<<
Sì, esatto, anche se lui non mi piace. Comunque, una
settimana fa gli ho proposto di posare nuda in modo tale che lui
tornasse a dipingere. Beh, all’inizio ha rifiutato, ma adesso
mi ha telefonato per dirmi che ha cambiato idea. Quindi oggi pomeriggio
mi dipingerà… nuda. >> confessa
Jade.
<<
Oh mio Dio! Dici sul serio? >>
<<
Sì. >>
<<
Ma sei sicura di riuscire a posare completamente nuda davanti a lui?
Voglio dire, lo conosci da quanto? Un mese, due? Non è il
tuo ragazzo. >>
<<
Sì, certo che ci riuscirò. Perché non
dovrei riuscirci? >>
<<
Non lo so. Ma Louis lo sa? >>
<<
No, lui non sa niente, e non lo deve assolutamente sapere. Non ne
sarebbe affatto contento. >>
<<
Ah. Scommetto che ti fa piacere posare nuda perché sei
attratta da Liam? Vero che è così?
Perché altrimenti non gliel’avresti neanche
proposto. E anche lui sarà attratto da te, perché
altrimenti non avrebbe accettato. >>
<<
A dire la verità non so se ne sono completamente attratta,
cioè… un po’ sì, certo,
perché è comunque un bel ragazzo, però
completamente, del tutto attratta… non lo so. E poi io sto
con Louis, quindi… >>
<<
E allora? Magari ti sei resa conto di non provare più niente
per Louis, mentre provi qualcosa per Liam. >>
<<
Non lo so Vic, non lo so. Non farmi mille domande. >>
<<
Okay, scusa, ma se io fossi in te, ci penserei. >>
<<
Vai via, per favore, che voglio subito telefonare a Jessy per
dirglielo. >>
<<
Okay. >>
Vic esce dalla
stanza e Jade fa subito il numero dell’amica.
<<
Pronto? >> domanda Jessy.
<<
Ha cambiato idea. >>
<<
Chi parla? >> chiede Jessy, confusa.
<<
Come chi parla? Sono io, Jade. >>
<<
Aah, Jade, scusa, non ti avevo riconosciuto. >>
<<
Non fa niente. Ha cambiato idea. >>
<<
Ha cambiato idea? Chi ha cambiato idea? E riguardo a cosa?
>>
<<
Liam. >>
<<
Oddio! Riguardo al dipingerti nuda? >>
<<
Sì. Vado da lui oggi pomeriggio. >>
<<
Oh mio Dio! Ma non pensavo cambiasse idea. Non aveva detto di non voler
più dipingere? >>
<<
Sì, l’aveva detto, ma ha cambiato idea. Oddio,
Jessy, sono agitatissima. >>
<<
Te lo credo, sarai completamente nuda, come mamma ti ha fatto, davanti
a lui, e ti dipingerà. >>
<<
Sì, appunto. E se non ci riesco? E se mi trova brutta?
Grassa? O che so io? >>
<<
Perché dovrebbe trovarti brutta o grassa? Hai un bel corpo e
se non l’avessi avuto, non credo che avrebbe accettato la tua
offerta. >>
<<
Oddio, offerta, Jessy, come se mi desse dei soldi. >>
Jessy fa una
leggera risatina e dopo dice:
<<
Hai capito cosa voglio dire. >>
<<
Sì, sì, ho capito. >>
<<
Non ti preoccupare, ce la farai, e farai anche un gran figurone.
Ma… Louis lo sa? Glielo vuoi dire? >>
<<
No! Ovvio che no. Se lo sapesse, non sarebbe per niente contento.
>>
<<
Okay. >>
<<
Ma secondo te sono attratta da Liam? Mia sorella me l’ha
fatto notare. Ha solo dodici anni, però è
sveglia. >>
<<
Secondo me sì, Jade. Sei attratta da lui, altrimenti non gli
avresti proposto di posare nuda. Ed è evidente che anche lui
è attratto da te. >>
<<
Le stesse cose che mi ha detto Vic. Però io non lo so, non
so se ne sono completamente attratta. >>
<<
E Louis? Cosa provi per lui adesso? >> le chiede Jessy.
Jade non
risponde, perché non sa cosa rispondere.
<<
Non lo sai? >> le domanda Jessy.
<<
Non lo so, non so cosa provo per lui. È una cosa brutta,
vero? Anzi, è bruttissima. >>
<<
No, non è poi così brutta. Sei attratta da un
altro ragazzo, non c’è niente di male.
Però se non ti piace più, dovresti lasciarlo.
>> le consiglia Jessy.
<<
Al momento non so proprio cosa fare Jessy. Penso che dovrei lasciar
passare un po’ di tempo. >>
<<
Sì, forse è l’unica soluzione.
>>
<<
Già. >>
Poco dopo le 16,
Jade sta andando a casa di Liam.
Quando si ferma
al semaforo rosso, alcune persone intorno a lei la guardano. Sembra che
sappiano che sta andando a posare nuda per farsi dipingere, sembra che
avvertano la sua tensione, sembra che sappiano tutto, anche se in
realtà non sanno niente. Guarda fuori e intanto, tra
sé e sé, pensa:
<<
Cavolo. Sono davvero sicura? Me la sento davvero? Ma ormai gli ho
già detto di sì, non posso tirarmi indietro. E,
come hanno detto mia sorella e Jessy, sono attratta da lui, quindi per
quale motivo non dovrei farlo? >>
Quando
è davanti a casa di Liam, parcheggia l’auto,
scende e suona il campanello.Arrivata in casa, Liam la aspetta
nell’altrio.
<<
Ciao. >> lo saluta lei, intimorita.
<<
Ciao. >>
Liam la guarda e
le fa un sorriso per tranquillizzarla.
<<
Dove stiamo? In sala? In camera tua? >>
<<
In sala, ho già preparato tutto. >>
<<
Okay. >>
Liam e Jade
raggiungono la sala, in silenzio. Quando Jade vede il divano, con una
vestaglia sopra, e tutto l’occorrente per dipingere, fa un
respiro e cerca di calmarsi. Liam si volta verso di lei e le chiede:
<<
Sei pronta? >>
<<
Sì. >>
<<
Okay. Allora adesso puoi andare a spogliarti in camera mia, e prendi la
vestaglia, così vieni di qua, te la togli e poi ti puoi
distendere sul divano, ed io inizierò a dipingerti.
>>
<<
Okay. >>
Jade prende la
vestaglia che c’è sul divano e
s’incammina verso la camera di Liam, piuttosto agitata.
Mentre si
spoglia, pensa a cosa stia facendo Liam in sala, e pensa che anche lui
potrebbe essere agitato come lei.
Ha
già dipinto donne nude, ma non le conosceva e sicuramente
erano tutte adulte e lo facevano come lavoro.
Una volta
spogliata, s’infila la vestaglia e, prima di uscire dalla
stanza, si ferma e fa un respiro. Quando arriva in sala, dove
c’è Liam ad aspettarla, lo guarda e, dopo essersi
voltato, le fa un sorriso.
<<
Sono pronto per dipingerti. >>
Jade guarda
attentamente Liam e lui guarda attentamente lei, come se cercassero un
contatto visivo per calmarsi.
Mentre continua
a guardarlo e lui a guardare lei, Jade si toglie la vestaglia e la
lascia cadere a terra. Lui la guarda e fa un respiro per cercare di
calmarsi, e intanto si siede sullo sgabello.
<<
Stenditi pure sul divano. Scegli tu la posizione, quella che ti sembra
più bella. >>
<<
Okay. >>
Jade si siede
sul divano e cerca la posizione più comoda.
<<
Va bene così? >> chiede lei.
<<
Sì, va bene. >>
Jade fa un
respiro e Liam le chiede:
<<
Sei agitata? >>
<<
Sì. Tu? >>
<<
Sì. >>
<<
Meno male che non sono l’unica, allora. >>
Liam le fa un
sorriso, d’accordo con lei.
Mentre la
dipinge, Jade prova a immaginare cosa sta provando Liam.
<<
Stai bene? >>
<<
Sì, sono solo un po’ agitato. Era da un sacco di
tempo che non dipingevo, e che non dipingevo donne nude soprattutto.
>>
<<
Già. >>
Jade lo guarda e
nota che è agitato.
<<
Posso farti una domanda? >> gli chiede.
<<
Puoi farmela quando avrò finito? Ho bisogno di
concentrazione e tu devi stare ferma, altrimenti non viene bene il
dipinto. >>
<<
Sì. Scusa. >>
Liam
è completamente concentrato sul dipinto, che gli sta venendo
davvero bene.
Jade, intanto,
pensa che, in effetti, Vic e Jessy hanno ragione: lei è
effettivamente attratta da lui e lui da lei. Ma Louis? Che ne
sarà del povero Louis? Non vuole tradirlo, ma neanche
lasciarlo. Non sa cosa fare al momento.
Liam, mentre
è intento da dipingere, salta su, dicendo:
<<
Sta venendo bene, nel caso te lo stessi chiedendo. >>
Jade le fa un
sorriso.
Mentre Liam la
guarda per continuare a dipingerla, sente qualcosa dentro di
sé, come delle scintille, e anche lei, mentre lo guarda
attentamente, sente come delle scintille.
Dopo quello che
a Jade sembra un’infinità di tempo, Liam esclama:
<<
Finito. >>
<<
Posso alzarmi? >>
<<
Sì. >>
Jade si alza dal
divano, raccoglie la vestaglia e se la mette.
<<
Vieni a vedere. >> le dice lui.
Jade si avvicina
a Liam e, guardando il dipinto, dice:
<<
Wow. È veramente bellissimo. Sei bravissimo, Liam.
>>
Liam si volta
verso di lei e, guardandola negli occhi, risponde:
<<
Grazie. >>
Jade gli fa un
sorriso e dopo lui le dice:
<<
Adesso puoi farmi quella domanda. >>
<<
Okay. Perché hai cambiato idea? >>
<<
Non lo so, sinceramente. Ho cambiato idea e basta, non
c’è un motivo. >>
<<
Sicuro? >>
<<
Sì. >>
Jade e Liam si
guardano attentamente negli occhi e lui si avvicina al suo viso e cerca
di baciarla, ma lei si allontana, ma si ferma subito e si volta quando
lui le prende una mano. Liam si alza e la guarda.
<<
Non te ne andare. >>
<<
Non posso. >>
Liam la tira a
sé e la bacia dolcemente.
<<
Non te ne andare, ti prego. Resta qui con me. >>
<<
Non posso, Liam, non posso. Non posso farlo. >>
<<
Si che puoi, invece. Sono completamente attratto da te, Jade, e anche
tu sei attratta da me, altrimenti non avresti accettato di posare nuda,
e tu questo lo sai, lo sai benissimo. >>
<<
Non lo so, Liam, non so se sono attratta da te. Io sto con Louis,
è lui il mio ragazzo, non tu. >>
<<
Lo so, ma si vede che sei anche attratta da me. Io ti desidero, Jade,
non sai quanto ti desidero. >>
<<
Smettila di dire queste cose, Liam. Per favore. Te l’ho
detto, non posso farlo. >>
<<
Ma almeno pensaci, pensaci un po’. Ti chiedo solo questo, ti
chiedo di pensarci almeno. >>
<<
Okay. Facciamo così: quando tornerò da New York,
ti darò una risposta, ma qualsiasi sarà, ti prego
di accettarla. >>
<<
Okay. >>
<<
Bene. >>
<<
Sai dove trovarmi, okay? >>
<<
Sì. >>
Jade si volta e
va verso la stanza di Liam, dove ci sono i suoi vestiti.
Quando torna in
sala, Liam sta mettendo via tutto.
<<
Comunque… sappi che sono contenta che sei tornato a
dipingere. >>
<<
Anch’io. >> risponde Liam, prima di sorriderle.
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Capitolo 24 *** Ti prego, non chiedo altro che questo ***
24
Ti prego, non
chiedo altro che questo
È la
vigilia di Natale e i Biddle sono in casa dei Stokes, la famiglia di
Harry, per cenare tutti insieme.
Jessy si
è sempre sentita un po’, come dire…
piccola, quando intorno a lei c’è Harry,
nonostante abbiano la stessa età; ma questo succede da
quando entrambi sono diventati degli adolescenti e non da quando la
loro amicizia, dopo un anno, è finita improvvisamente.
Quando avevano
sei, o forse sette anni, Jessy e Harry passavano spesso del tempo
insieme e così anche i loro genitori. Frequentavano la
stessa scuola elementare e anche la stessa scuola media, e sono anche
andati in vacanza insieme per un’estate. Lui si divertiva ad
alzarle la gonna e lei si arrabbiava, ma tutto sommato le faceva anche
piacere.
Mentre Jessy
mangia, seduta tra sua madre e suo padre, con Harry di fronte e i
signori Stokes ai lati del figlio, pensa a come sarebbe adesso la sua
vita se loro due fossero ancora amici.
A un certo punta
la signora Stokes salta su, dicendo:
<<
Che bel vestito che hai, Jessy. >>
<<
Grazie. >>
La signora
Stokes le fa un sorriso e Jessy continua a mangiare. Per far parlare
Jessy, la signora Stokes, le chiede:
<<
Stai continuando a scrivere Jessy? >>
<<
Assolutamente sì. Non credo che smetterò mai.
>>
La signora
Stokes, continua il discorso dicendo:
<<
Brava. Continua così. >>
Jessy le sorride
e intanto Harry la guarda. Lei se ne accorge e lo guarda, e lui le fa
un leggero sorriso.
Più
tardi, finito di cenare, Harry va in camera sua. Poco dopo anche Jessy
si allontana e va in bagno. Prima che lei riesca a entrare in bagno,
Harry, dalla sua camera la chiama:
<<
Jessy? Jessy? >>
Jessy si volta e
lui le dice:
<<
Vieni qui. >>
Jessy lo
raggiunge e quando entra in camera di Harry, gli chiede:
<<
Che c’è? >>
Harry, prima di
rispondere, chiude la porta della sua stanza, e dopo essersi voltato
verso di lei, risponde:
<<
Niente, volevo solo dirti una cosa. >>
<<
Cosa? >>
<<
Ho notato che eri strana stasera a cena, e poi mi guardavi. Non so
perché, però mi sei sembrata strana e anche in
imbarazzo, direi. >>
Jessy non sa
cosa rispondere, ma comunque dice:
<<
No, perché dovrei essere imbarazzata? Non
c’è motivo. >>
<<
Non lo so, però eri… diversa. >>
Jessy lo guarda
e decide di confessargli quello che le passa per la testa.
<<
Okay. Devo dirti una cosa, Harry. >>
<<
Dimmi. >>
<<
In quest’ultimo periodo mi è venuta
un’idea folle, decisamente folle, direi. Noi ci conosciamo da
anni, anche se siamo stati amici per un anno o due, più o
meno, però i nostri genitori si frequentano. Ecco, visto che
io ho già diciassette anni e, come penso tu sai, non ho mai
avuto un ragazzo… stavo pensando che tu ed io, anzi
tu… beh… potresti… fare sesso con me.
>> confessa Jessy.
Dopo il discorso
di Jessy, Harry rimane scioccato e confuso. Jessy gli sta davvero
chiedendo di sverginarla? Di perdere la verginità con lui?
<<
Non capisco. Io dovrei fare sesso con te? E perché?
>>
<<
Lo so che è una cosa assurda, però gli anni
passano e io non ho mai fatto sesso, e noi due ci conosciamo e mi fido
di te. Voglio dire, ti conosco da anni quindi mi fido di te. Ti prego
Harry, fa’ sesso con me. Ti prego, non chiedo altro che
questo. >>
<<
Jessy, ti rendi conto quello che mi stai chiedendo di fare? Mi stai
chiedendo di farti perdere la verginità. Hai solo
diciassette anni, abbiamo solo diciassette anni, hai ancora un sacco di
tempo per poterla perdere. Perché la vuoi perdere proprio
con me? Non stiamo insieme e non sei realmente attratta da me.
>>
<<
Te l’ho detto, perché mi fido di te e ci
conosciamo da anni. Sei l’unico su cui io possa contare.
>>
<<
Ma non è una motivazione giusta. Non
c’è un ragazzo che ti piace? >>
<<
Sì, certo che c’è, ma lui mi vede solo
come un’amica. >>
<<
Perché io come ti vedo? Non puoi chiedermi di farti perdere
la verginità. Non mi stai chiedendo di darti un bacio,
magari il primo, mi stai chiedendo di fare sesso con te, è
una cosa molto impegnativa. Ti rendi conto? >>
<<
Sì, lo so benissimo. Ma io non ho più intenzione
di aspettare qualcuno che non arriverà mai. Anche a quindici
anni dicevo che avrei aspettato quello giusto, poi sono arrivati i
sedici, poi i diciassette, e tra due mesi saranno diciotto. Il tempo
passa ed io sono ancora qui, ad aspettare. Mi sono rotta di aspettare,
cerca di capire. >>
<<
Ringrazia che al momento non sono fidanzato. >>
<<
Quindi vuol dire che lo farai? >>
Harry guarda
Jessy, che a sua volta lo sta guardando per convincerlo.
<<
Jessy, tu ed io ci parliamo a malapena. Lo so, quando avevamo sei-sette
anni eravamo molto amici, io ti stuzzicavo, però dopo non lo
siamo più stati, e negli ultimi dieci anni ci siamo a
malapena parlati. Come puoi pretendere che io ti faccia perdere la
verginità? Devi aspettare quello giusto. Vedrai che prima o
poi arriverà. Ti prego, dammi ascolto. >>
<<
Te l’ho detto, sono stanca di aspettare quello giusto, non
esiste quello giusto. Anthony, il ragazzo che mi piace, non mi vuole,
me l’ha detto chiaro e tondo. Non ho nessuna speranza con
lui. >>
<<
E perché deve per forza essere lui? Magari in futuro ci
sarà qualcun altro. >>
<<
Appunto. Tu. Ti prego Harry, ti prego. Non lo saprà nessuno,
te lo giuro, non lo saprà nessuno. È come una
specie di favore. >>
Harry la guarda
e a un certo punto Jessy si avvicina a lui, e guardandolo negli occhi,
mette la mano destra sulle sue parti basse e, dopo che lui ha fatto un
sussulto, lei si avvicina al suo orecchio e gli dice:
<<
Voi ragazzi non dite mai di no al sesso. Fai sesso con me, ti prego.
>>
Harry si sta
lasciando andare. Jessy, per stuzzicarlo ancora di più,
comincia a stringergli le parti basse e gli dice:
<<
Ti prego. Lo so che lo vuoi anche tu. >>
<<
Okay okay, va bene. Farò sesso con te. >>
esclama Harry.
Jessy si
allontana da lui e toglie la mano da lì.
<<
Grazie. >>
<<
Però promettimi che non darai la colpa a me se alla fine ti
renderai conto di aver sbagliato. E non voglio altro che questo. Solo
una volta, solo per farti perdere la verginità.
>>
<<
Te lo prometto. Non ti darò la colpa e non ci
sarà dell’altro. >>
<<
Bene. Dove vuoi andare a farlo? >>
<<
A casa mia. Tanto i miei sono qui e non c’è
problema se dico loro che me ne vado, tanto me ne sarei andata
comunque. >>
<<
Okay. Io dirò ai miei che esco, visto che sarei uscito
comunque. >>
<<
Perfetto. Allora ci vediamo a casa mia tra… facciamo
quindici-venti minuti. Io esco adesso, tu invece aspetta anche una
quindicina di minuti, almeno. >>
<<
Okay. >>
Jessy va per
uscire dalla stanza, ma prima si gira e dice a Harry:
<<
Grazie. >>
Lui si volta
verso di lei e le dice:
<<
Prego. >>
Quando Jessy
esce dalla camera di Harry, dice ai suoi che se ne va a casa e saluta.
Quando arriva a
casa, va subito in camera sua e si toglie la giacca. Va allo specchio e
si guarda un’ultima volta prima di fare sesso per la prima
volta nella sua vita.
Poco dopo si
volta e guarda la sua stanza e pensa che quello sarà il
luogo dove perderà la verginità. Certo, il
ragazzo avrebbe voluto che fosse un altro, ma non si può
aver tutto dalla vita.
Circa venti
minuti dopo, i venti minuti più lunghi della sua vita, Harry
arriva a casa sua. Va subito ad aprire la porta e, appena lo vede, dice:
<<
Ciao. >>
<<
Ciao. >>
Jessy e Harry
entrano e salgono al piano di sopra, diretti verso la camera di lei.
<<
Era da un sacco di tempo che non venivo qui. >> afferma
Harry.
<<
Già. >>
Harry si toglie
la giacca e Jessy la prende, mettendola nell’attaccapanni,
accanto alla sua.
<<
Sei nervosa? >>
<<
Sì, un po’ sì. >>
Harry le fa un
sorriso.
<<
Sei proprio sicura di volerlo fare? >> le chiede lui.
<<
Sì, sono sicura. >>
<<
Okay. >>
Jessy e Harry si
guardano. Harry si avvicina a lei e le dice:
<<
È così strano. >>
<<
Lo so. >>
Lui la guarda
negli occhi e dopo la bacia. Harry le toglie il cardigan, lasciandolo
cadere a terra, mentre lei, invece, gli toglie la maglietta, buttandola
sul pavimento, e dopo riprendono a baciarsi. Pian piano si spogliano e
vanno sul letto.
Nonostante
tutto, non è stato poi così male per Jessy.
Quando sono
entrambi sdraiati sul letto, nudi, sotto le coperte, lui le chiede:
<<
A cosa pensi? >>
<<
A un milione di cose. Non sapevo esattamente cosa aspettarmi dalla
prima volta, però non sono rimasta delusa. Cioè,
non ci saranno le coccole adesso e noi due non siamo innamorati,
però è stato bello. >> confessa
Jessy.
<<
Sono contento che tu dica questo. Sul serio, mi fa piacere.
>>
Jessy gli fa un
sorriso e dopo gli dice:
<<
Grazie. >>
<<
Di niente. >>
Entrambi
guardano fissi davanti a loro, e poco dopo Harry si volta verso Jessy e
le dice:
<<
Mi dispiace che Anthony non ti vuole, ma devi saper aspettare, devi
avere pazienza. >>
Jessy gli fa un
timido sorriso e non sa cosa dire.
Il giorno dopo,
la mattina di Natale, Jessy telefona a Jade, che ancora non sa niente.
<<
Pronto? >> esclama Jade.
<<
Sono Jessy. >>
<<
Ciao. Buon Natale. >>
<<
Anche a te. >>
Jessy fa una
breve pausa e dopo dice:
<<
È successo. >>
<<
Cosa? Oh mio Dio! L’hai fatto? >>
<<
Sì, sì, l’ho fatto Jade, l’ho
fatto. >>
<<
Oh mio Dio! Ci dobbiamo vedere oggi pomeriggio così mi
racconti tutto, okay? >>
<<
Sì, va bene. Tu devi andare a pranzo da qualcuno?
>>
<<
No, visto che tutti i parenti sono a Londra e a Parigi. Tu?
>>
<<
No, vengono i miei nonni a casa mia. A che ora vuoi fare?
>> chiede Jessy.
<<
Quattro? Vengo io a casa tua, okay? >>
<<
Sì, va bene. >>
<<
Okay, allora alle quattro sono lì da te. >>
dice Jade.
<<
Okay, ci vediamo dopo. Non vedo l’ora di raccontarti tutto.
>>
<<
Ed io di sapere tutto. A dopo. >>
Nel pomeriggio,
alle quattro in punto, arriva Jade a casa Biddle. Quando suona al
campanello, Jessy va ad aprire.
<<
Ciao. >>
<<
Ciao. >>
Le due amiche
entrano e si dirigono verso la camera di Jessy. Una volta lì
si siedono su letto, e finalmente Jade dice:
<<
Dai, raccontami tutto. Voglio tutti i particolari per filo e per segno.
>>
<<
Okay. >>
Jessy fa un
respiro e dopo inizia il discorso:
<<
Come già sai, per la vigilia ero con i miei a cena a casa di
Harry. Dopo la cena, lui è andato in camera sua e poco dopo
mi sono allontanata anch’io per andare in bagno. Beh, fatto
sta che, prima di entrarci, lui mi ha chiamato dalla sua camera e
così l’ho raggiunto. Dopo mi ha detto che mi ha
vista strana, diversa e anche imbarazzata. Io gli ho detto che non era
vero e che non ce n’era motivo, ma lui insisteva,
così gli ho confessato che volevo fare sesso con lui, in
modo da perdere finalmente la verginità.
All’inizio lui non voleva, ma poi sono riuscita a
convincerlo. Così io sono andata a casa mia e lui mi ha
raggiunto, con la scusa che doveva uscire un po’ prima.
Lì l’abbiamo fatto, anzi, qui l’abbiamo
fatto, sul mio letto. >>
<<
Oddio. E com’è stato? >>
<<
Normale. Voglio dire, non è stato con la persona che amo,
però è stato comunque… bello.
È andata bene, dai. Non sono rimasta delusa. >>
<<
Meno male. Sono contenta per te, Jessy. >>
<<
Grazie. >>
Le due amiche si
abbracciano e quando si staccano, Jessy dice:
<<
So che forse non è stata proprio la scelta più
giusta, anzi, forse era proprio quella più sbagliata,
però io ho deciso così e ne sono contenta in
fondo. >>
<<
Ha usato il preservativo, vero? >>
<<
Sì sì, l’ha usato. >>
<<
Che effetto ti ha fatto baciare e fare sesso con Harry? Non
è stato strano? >>
<<
A dire la verità un po’ sì,
è stato strano in effetti. Pensare che a malapena ci
parlavamo da anni. >>
<<
Già. >>
<<
Per convincerlo l’ho anche dovuto stuzzicare un
po’. >>
<<
Cioè? >> chiede Jade, curiosa.
<<
Gli ho messo le mani sulle palle. >>
<<
Davvero? >> chiede Jade, ridacchiando.<
<<
Sì, e dopo gli ho detto che i ragazzi non dicono mai di no
al sesso. >>
<<
Immagino la sua reazione. Si sarà eccitato. >>
<<
Non lo so, ma comunque ha fatto un sussulto. >>
<<
Quindi… adesso come vedi il mondo, Jessy? Come lo vedi
adesso che hai fatto sesso? Adesso che non sei più vergine?
>>
Jessy sorride e
dopo dice:
<<
Beh… a dire la verità mi sembra sempre uguale.
>>
<<
Appunto, è sempre uguale. Non cambia niente. >>
<<
Già. >>
|
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Capitolo 25 *** Voi dove eravate quel giorno? ***
25
Voi
dove eravate quel giorno?
È
finalmente arrivato il giorno di partire per New York. Il volo
d’arrivo nella Grande Mela è previsto per le 16.
Quando le due
amiche scendono dall’aereo, gli arriva addosso una ventata di
aria gelata, e Jessy esclama:
<<
Che freddo! Io sono abituata al caldo, non al freddo. >>
<<
Io ci sono abituata, invece. A Parigi è freddo
d’inverno, proprio come a New York. >>
<<
Lo so, ma non so come facciate a sopportarlo. >>
<<
È questione di abitudine. >> dice Jade.
<<
Io non mi abituerei mai, ne sono sicura. >>
<<
Non è vero. Alla fine non è poi così
freddo. Pensa in Alaska e in Russia, lì sì che
è veramente freddo. >>
<<
In effetti. >>
Dopo che le due
famiglie hanno fatto il check-in, salgono in camera e arrivano che i
loro bagagli sono già lì.
Quando Jessy
entra, rimane meravigliata. Quando entra nella sua stanza, va subito
alla finestra per vedere il panorama dall’alto e vede
tantissimi grattacieli.
Circa
un’ora dopo, Jade e Jessy vogliono andare al Central Park,
così le due famiglie, a piedi, si recano a visitare una
parte del parco.
Dopo aver preso
una cartina del parco, la madre di Jessy chiede:
<<
Non vorrete visitarlo tutto spero? >>
<<
No, solo una parte. L’altra la faremo un altro giorno.
>> risponde Jade.
<<
Ah ecco. >>
<<
Noi tre andiamo per conto nostro, va bene? >> chiede Jade.
<<
Sì, state attente però. >> le
risponde la signora Dubois, preoccupandosi per la figlia più
piccola.
<<
A che ora ci ritroviamo per tornare in hotel? >> chiede
Jessy.
<<
Facciamo alle sette, va bene? >> risponde la signora
Biddle.
<<
Sì. A dopo. >>
Jessy, Jade e
Vic si allontanano dai loro genitori e iniziano a esplorare il parco.
Camminano seguendo più o meno la cartina, ma non sapendo con
precisione dove stanno andando. Arrivano subito allo stagno, ci
passeggiano intorno e dopo un po’ arrivano a una delle piste
di pattinaggio, la Wollman Rink.
<<
La pista di pattinaggio! Ma perché non
c’è nessuno che pattina? >> chiede
Jade.
<<
Sarà chiusa. >>
<<
Strano. Guardo sul sito che orari ci sono, così possiamo
venire a pattinare un altro giorno. >>
<<
Ma io non so pattinare. >>
<<
Davvero non sai pattinare? >>
<<
Sì, giuro. A Los Angeles non esistono le piste di
pattinaggio sul ghiaccio, essendo piuttosto caldo anche
d’inverno, quindi non ho mai imparato. >>
<<
Va beh, t’insegneremo io e Vic. >>
<<
Okay. >>
Jade intanto
tira fuori il suo iPhone dalla borsa e va sul sito del Central Park.
Poco dopo, mentre guarda lo schermo del cellulare, dice:
<<
Il lunedì e il martedì è aperta dalle
dieci di mattina alle due e mezza del pomeriggio. Domani e
giovedì, invece, è aperta fino alle dieci di
sera, e il venerdì e il sabato fino alle undici addirittura.
>>
<<
Possiamo venirci nei prossimi giorni. >>
<<
Sì. >> dice Jessy, non troppo convinta.
<<
Sicuro. >> dice Vic.
<<
Però voi mi dovete aiutare perché io non sono mai
stata su dei pattini. >>
<<
Sì sì, non ti preoccupare Jessy. >>
Il giorno dopo,
mercoledì 28 dicembre, verso le 11, le due famiglie escono
dall’hotel e ritornano a Central Park, perché le
ragazze vogliono andare a pattinare. Raggiunta la Wollman Rink vanno a
noleggiare i pattini.
Mentre le
ragazze pattinano, i genitori girano il parco. Una volta che tutte e
tre sono sulla pista, le sorelle Dubois aiutano Jessy ad alzarsi. Si
tiene alla ringhiera e intanto le sfrecciano accanto gruppi di ragazzi
e di ragazze e famiglie con bambini.
<<
Prova a staccarti dalla ringhiera, Jessy. >> le consiglia
Jade.
<<
Ma cadrò, ne sono sicura. >>
<<
Provaci. Tutti siamo caduti quando abbiamo imparato a pattinare,
anch’io e Vic. >>
Jessy guarda
l’amica e la sorella, un po’ perplessa.
<<
Non lo so, non ne sono sicura. Datemi la mano. >>
Le due sorelle
le porgono una mano e lei le stringe entrambe, e si stacca dalla
ringhiera.
Mentre pattinano
tutte e tre per mano, all’improvviso Jessy cade con il sedere
per terra, e di conseguenza cadono anche Jade e Vic, scoppiando tutte
in una risata epica.
<<
Mi sono fatta male! Non dobbiamo ridere, mi sono fatta male davvero.
>>
Le due sorelle
continuano a ridere, senza neanche provare a smettere.
<<
Mi sono fatta male anch’io, ma non riesco a smettere di
ridere, è divertente. Siamo cadute tutte e tre insieme come
delle pere cotte. >>
<<
Infatti. Non riesco neanche a tirarmi su. >> esclama Vic,
ridendo.
<<
Neanch’io. >>
Jessy, che ha
smesso subito di ridere, prova a tirarsi su, ma con scarsi risultati
perché, quando ci prova, cade di nuovo.
Le due sorelle
la guardano e ridono ancora di più.
<<
Sei caduta di nuovo. >> dice Jade, ridendo.
Anche Jessy
adesso ride, non ha altrimenti.
<<
Okay avete ragione, è divertente. >> dice
Jessy.
Poco dopo le
ragazze si tirano su e continuano a pattinare per mano, e passano loro
accanto un gruppo di ragazzi, che si voltano a guardarle.
<<
Carini quelli. >> afferma Jessy.
<<
Già. Ma non mi sembra il momento di flirtare con dei
ragazzi. >> dice Jade.
<<
Sì, infatti. Però è vero, sono carini.
>> conferma Vic.
<<
Già. Ma non trovi che siano un po’
troppo grandi per te, Vic? >> le chiede Jessy.
<<
Sì, in effetti, sì. Avranno la vostra
età più o meno. >>
<<
Ma non ti piace nessuno a Los Angeles? >>
<<
Beh… >>
<<
Beh? >> chiede Jade.
<<
Beh… in effetti, c’è qualcuno che mi
piace, però non so se gli piaccio. >>
<<
Fermiamoci ragazze! Sorellina, mi devi raccontare di più, ci
devi raccontare di più. >> esclama Jade.
Quando le
ragazze arrivano alla ringhiera, si fermano lì e continuano
a parlare.
<<
Come si chiama il ragazzo che ti piace? >> chiede Jade.
< Mark.
>>
<<
E quanti anni ha? >>
<<
Un anno in più di me. >>
<<
Bene. E com’è? È carino?
>>
<<
Sì, è molto carino. >>
<<
Ma vi siete mai parlati? >>
<<
No, a dire la verità no, abbiamo solo chattato su Facebook.
>>
<<
Ah, allora è quello con cui chattavi l’altro
giorno? >>
<<
Sì, esatto. >>
<<
Ma dove va a scuola? >>
<<
Nella mia. >>
<<
Ah, okay. >>
Mentre le
ragazze continuano a parlare, si avvicinano a loro quel gruppo di
ragazzi che le aveva sorpassate poco prima. Uno di loro attacca bottone
dicendo:
<<
Ciao, ragazze. >>
<<
Ciao. >> saluta Jessy, con un sorriso.
<<
Come vi chiamate? >>
<<
Jessy. >>
<<
Vic. >>
<<
Jade. Voi? >>
Dopo che i
ragazzi si sono presentati, uno di loro, Ben, che le stava osservando
da qualche secondo, interviene dicendo:
<<
Siete tutte e tre molto carine. >>
Le ragazze lo
ringraziano.
<<
Quanti anni avete? >> chiede Ben.
Jessy e Jade
rispondono contemporaneamente dicendo di aver diciassette anni, mentre
Vic dicendo che ne ha dodici, e chiede loro quanti anni hanno. Ben
risponde per tutti dicendo che hanno diciotto anni.
Il gruppo di
ragazzi sembra deluso dalla risposta della piccola Vic, non si
aspettavano che avesse solo dodici anni, ma almeno due se non tre in
più. Non dandoci peso, un altro dei ragazzi, Malcolm, chiede:
<<
Siete di New York? >>
<<
No, siamo di Los Angeles. >>
<<
Io e Vic però siamo nate a Parigi. Voi siete di qui?
>>
<<
Sì. >>
<<
Scusate, ragazzi, ma dobbiamo andare. È stato un piacere.
>> dice Jade.
Jade si
allontana dalla ringhiera e si volta verso la sorella e Jessy, porge la
mano a quest’ultima e le dice:
<<
Dammi la mano. >>
Jessy gliela
stringe e si allontanano insieme.
<<
Perché te ne sei voluta andare? Erano simpatici.
>> domanda Jessy.
<<
Sì, ma non m’interessavano. Voglio dire, erano
carini, ma io sono in una situazione difficile, ricordi? E conoscere
degli sconosciuti di certo non mi aiuta. >>
<<
Sì sì, mi ricordo benissimo. >>
<<
Hai deciso cosa fare con Louis e Liam? >>
<<
A dire la verità no. Non so se lasciare Louis per mettermi
con Liam oppure rimanere esattamente come sto. Non so neanche
più se amo ancora Louis, a dire la verità.
>>
<<
A chi stai pensando in questo momento? >>
<<
A… Liam. >>
<<
E a Louis? Non pensi più a Louis? >>
<<
Sì, ci penso, ma penso di più a Liam.
>>
<<
Forse con Louis semplicemente non va più da quando hai
conosciuto Liam. >> interviene Vic.
<<
Sì… forse. >>
Per pranzo
ritornano tutti in hotel e nel primo pomeriggio prendono la
metropolitana per iniziare il vero tour della città.
Il primo
edificio che visitano è il Chrysler Building e di esso
entrano solo nell’atrio, poi salgono fino in cima
all’Empire State Building. Quando sono usciti
dall’Empire prendono qualcosa da Starbucks, che è
proprio di fronte, ed infine vanno al Flatiron Building.
Nel tardo
pomeriggio, le due famiglie decidono di fare un po’ di
shopping nella Fifth Avenue, per poi tornare in hotel per prepararsi
per la cena, che andranno a fare al ristorante Serendipity 3.
Il giorno dopo,
durante la mattinata, visitano Times Square e il Museum of Modern Art,
o anche più semplicemente chiamato MoMA, e pranzano in un
fast food della zona, mentre nel pomeriggio vanno al Rockefeller
Center, e successivamente visitano la parte di Central Park che non
hanno ancora visto, ed infine si recano al Queens Museum of Art, nel
Queens, dove ci sono i cinque distretti di New York in miniatura. Per
cena ritornano al Serendipity 3.
Ormai
è quasi l’ultimo dell’anno, ed
è il 30 dicembre. Questa giornata le due famiglie la
dedicano a visitare la Lower Manhattan, recandosi a Ground Zero durante
tutta la mattinata, e dopo il pranzo recandosi a vedere la Statua della
Libertà e il Ponte di Brooklyn.
Mentre sono in
taxi per raggiungere Ground Zero, Jade e Jessy guardano fuori dal
finestrino, nella speranza di vedere alzarsi da terra la Freedom Tower,
il grattacielo che si trova vicino a dove prima c’erano le
Torri Gemelle.
<<
Eccolo! È quello! >> esclama Jessy.
<<
Wow! È bellissimo. >> dice Jade.
<<
Già. >>
Tutti guardano
la Freedom Tower, quasi come un miracolo. Jessy e Jade la guardano come
meravigliate.
Quando scendono
dal taxi, mentre i genitori pagano il tassista, Jade e Jessy corrono
verso la South Pool, la fontana costruita al posto delle Torre Sud.
<<
Oh mio Dio, è enorme! Non sembra così grande
vista dalle foto. >> esclama Jessy.
<<
Sì, infatti, è gigantesca. Guarda quanti nomi.
>>
<<
Sono quasi tremila, sono troppi, davvero troppi. >>
<<
Già. >>
Le due amiche
girano intorno alla South Pool e intanto arrivano i genitori e Vic.
Poco dopo
raggiungono la North Pool e guardano la Freedom Tower dal basso verso
l’alto, un alto che sembra quasi infinito.
<<
È un così tale sollievo vedere alzarsi da terra
questo grattacielo. Mi riempie il cuore di gioia vederlo alto tra gli
altri edifici, perché mi ricorda sempre che non bisogna mai
arrendersi, che bisogna lottare sempre e comunque. Dopo che le Torri
Gemelle sono crollate, è stato costruito un nuovo edificio,
ancora più bello, ancora più alto. Gli Stati
Uniti hanno mostrato al mondo che non sanno neanche cosa vuol dire la
parola arrendersi e questo grattacielo ne è la prova
vivente. >> afferma Jessy, come se stesse tenendo un
discorso importante alla nazione.
<<
Wow! Belle parole, Jessy. Voi dove eravate quel giorno? >>
<<
Se non sbaglio a casa, ma ero troppo piccola per capire che dopo quel
giorno tutto sarebbe cambiato. Avevo solo sette anni. Voi, invece, dove
eravate? >>
<<
A casa anche noi, ma non ricordo con precisione. >>
Jessy si guarda
intorno, ancora meravigliata del fatto che, in così poco
tempo, per così dire, sia stato costruito un memoriale, con
due fontane al posto delle due torri, un giardino attorno, e un museo.
<<
Avrei voluto essere più grande per poter capire cosa fosse
successo veramente, avrei voluto capire. Meno male che non abbiamo
nessun parente qui a New York. >>
<<
Crescendo ha colpito anche me questa tragedia, ma non potevo veramente
capire perché non sono americana. >>
<<
Beh, adesso è come se lo fossi, visto che vivi qui.
>>
<<
Già. >> dice Jade, sorridendo.
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Capitolo 26 *** Ho fatto un sogno ***
26
Ho
fatto un sogno
È
finalmente arrivato il 31 dicembre e tra meno di ventiquattro ore
sarà il 2012.
Quando la
maggiore delle Dubois si sveglia, ancora un po’ assonnata, si
rende conto di aver sognato qualcuno: un ragazzo. Non Louis, ma Liam.
<<
Oddio! Non è possibile. >> si dice.
Vic, che anche
lei ha aperto gli occhi da poco, chiede alla sorella:
<<
Che c’è, Jade? >>
Jade si tira su,
mettendosi a sedere, e risponde dicendo:
<<
Ho fatto un sogno. Ho sognato di fare l’amore con Liam. Era
lo stesso giorno in cui sono andata a casa sua per farmi dipingere
nuda, però non me ne andavo via e facevo l’amore
con lui. >>
<<
Beh, non dev’essere stato un brutto sogno, no?
>>
<<
No, infatti, no. Il problema è che io sto con Louis. Lui non
sa niente riguardo a quello che provo per Liam. >>
Jade fa un
respiro e poi aggiunge:
<<
Mi manca, sai? >>
<<
Chi? Louis o Liam? >>
<<
Liam. >>
<<
Ah. Allora dovresti sapere cosa significa. >> le dice Vic.
<<
Sì. Mi piacerebbe farmi dipingere di nuovo nuda da lui. Mi
è piaciuta quella sensazione, mi è piaciuta
tantissimo. Avrei tanto voluto continuare quello che avevamo iniziato,
ma purtroppo non ho potuto farlo. Non voglio tradire Louis, voglio fare
le cose per bene. Prima lo voglio lasciare e poi stare con Liam,
tranquillamente.”
<<
Quinidi significa che lascerai Louis per stare con Liam?
>>
Jade non
risponde perché sta pensando a mille cose nella sua testa.
<<
Jade? >> la chiama Vic.
<<
Sì, credo di sì. Avevate decisamente ragione tu e
Jessy, io sono attratta da Liam e lui è ovviamente attratto
da me. Ho sentito come delle scintille mentre lo guardavo dipingermi e
lui mi guardava. >> confessa Jade.
<<
Quando lascerai Louis appena torneremo a casa? >>
<<
Sì. Gli chiederò di vederci per dirglielo e poi
penso che andrò da Liam. >>
<<
E farete sesso. >>
<<
Non saltiamo subito alle conclusioni, sorellina. >>
<<
Beh, ma è ovvio, Jade. >>
Quando Jade e
Vic scendono per fare colazione, incontrano Jessy in ascensore.
<<
Ciao. >> saluta Jessy.
Le sorelle la
salutano e subito dopo Jade chiede:
<<
Indovina chi ho sognato stanotte? >>
<<
Liam? >>
<<
Sì, ho sognato che facevo l’amore con lui. Era la
stessa scena del giorno in cui sono andata a casa sua per fargli da
modella, ma, invece di andarmene via, sono rimasta lì e
l’abbiamo fatto. >>
<<
Questo vuol dire decisamente qualcosa, non trovi? >>
<<
Infatti, ho deciso. Quando torneremo a Los Angeles, parlerò
con Louis e lo lascerò e poi andrò da Liam.
>>
<<
E farete l’amore. >> salta su Vic.
<<
Ancora? Ma sei fissata. >> dice Jade.
<<
Beh, ha ragione. Probabilmente succederà. >>
<<
Sì, ma non è detto. >>
<<
Sarà così, vedrai. Comunque, come pensi che la
prenderà Louis? >> le domanda Jessy.
<<
A dire la verità non lo so. >>
Jessy rimane in
silenzio e pensa al sogno che ha fatto lei, invece.
<<
anch’io ho fatto un sogno stanotte. >> confessa
Jessy.
<<
E cos’hai sognato? O chi hai sognato? >> le
chiede Jade.
<<
Indovina? >>
<<
Anthony? >>
Jessy fa cenno
di sì con la testa e Jade le chiede:
<<
E cosa succedeva nel sogno? >>
<<
Andavo da lui e gli facevo un bel discorso. Gli chiedevo se veramente
ha detto quella cosa su di me e se la pensa veramente, ma non
avrò mai il coraggio di farlo nella vita reale.
>>
<<
Dovresti trovarlo, e lo sai. >>
<<
Già. >>
Le tre ragazze
fanno colazione e dopo si ritrovano nella stanza delle sorelle Dubois a
chiacchierare.
Subito dopo il
pranzo, tutti escono per raggiungere Times Square e passare il
Capodanno lì.
Durante il
Capodanno festeggiano e brindano. Hanno visto varie esibizioni live di
artisti, come Justin Bieber, Lady Gaga, Beyoncé e tanti
altri, hanno indossato gli enormi cappelli blu e i soliti occhiali con
l’anno al posto delle lenti. Erano un po’
infreddoliti, ma tutto sommato si sono divertiti
parecchio.
Il primo gennaio
partono nel pomeriggio e arrivano a Los Angeles verso sera.
Il giorno dopo,
2 gennaio, Jade si sveglia con calma e, dopo aver fatto colazione,
chiama Louis. È proprio lui a rispondere, esclamando:
<<
Pronto? >>
<<
Ciao. >> dice lei, calmissima.
<<
Amore! Ciao. Sei tornata! >> esclama Louis, tutto
contento.
<<
Sì. Come stai? >>
<<
Benissimo. Tu? >>
<<
Benissimo anch’io. Ci possiamo vedere? Avrei bisogno di
parlarti. >>
<<
Sì, certo. Cos’è successo?
>>
<<
Ti spiego dopo. Va bene oggi pomeriggio? >>
<<
Sì. Dove vuoi che ci troviamo? >>
<<
Al molo di Santa Monica? >> propone lei.
<<
Sì, perfetto. Alle quattro? >>
<<
Sì. >>
<<
Sei sicura che non me ne vuoi parlare adesso, al telefono?
>> le chiede Louis.
<<
Sì, sono sicura. Ci vediamo alle quattro. >>
< Okay. A
dopo. >>
Quando Louis
mette giù la cornetta del telefono, è confuso. Ha
sentito Jade strana, diversa dal solito, più lontana, ma
spera che non sia successo niente di che.
Dopo aver
parcheggiato la macchina nel parcheggio, Jade scende
dall’auto e percorre il molo, passando dal Pacific Park, fino
ad arrivare alla prima panchina libera, e si siede lì. Prima
che Louis arrivi, pensa per bene alle parole da dirgli. Circa cinque
minuti dopo arriva, e le dice:
<<
Ciao. >>
Jade si volta e
si alza, dicendo:
<<
Ciao. >>
Lui va verso di
lei e si danno un bacio. Si siedono sulla panchina insieme, e Louis le
chiede:
<<
Allora? Di cosa volevi parlarmi? >>
Jade fa un
respiro, un sorriso e dopo dice:
<<
Non so neanche da dove cominciare. >>
<<
Oddio, così mi fai venire l’ansia,
però. È successo qualcosa di grave? Tu stai male?
Per favore, dimmelo. >>
<<
No, io sto bene, stiamo tutti bene. È qualcosa che riguarda
te e me. >>
Louis la guarda
e non dice niente, aspetta solo che sia lei a dire qualcosa.
<<
È successa una cosa che io non avevo previsto, che non avevo
minimamente deciso. >>
Fa un respiro e
poi sputa il rospo:
<<
Tu ed io dovremmo lasciarci. >>
<<
Cosa? Stai scherzando? Perché dovremmo lasciarci?
>> chiede Louis, parecchio confuso.
<<
Dobbiamo lasciarci perché a me piace un altro. Non che il
mio amore per te sia svanito in un attimo, così, da un
giorno all’altro, però con il tempo è
sparito. Mi dispiace, Louis, mi dispiace davvero. >>
confessa Jade.
<<
Chi è l’altro? >>
Jade, senza
neanche dire una parola, lo guarda negli occhi e lui capisce e le
chiede:
<<
È Liam, vero? È lui? >>
<<
Sì. >>
Louis si alza
dalla panchina e si appoggia con le braccia alla ringhiera, senza dire
niente. Jade si alza anche lei e gli sta vicino.
<<
Mi dispiace, Louis, mi dispiace davvero tanto. Io con te sono stata
benissimo. Ho passato i sei mesi più belli della mia vita,
sappilo. >>
<<
Grazie, ma non mi fa sentire meglio. Sei innamorata di lui?
>>
<<
No, per il momento no, ci piacciamo e basta. >>
<<
Sono contento per te, Jade. Evidentemente non eravamo destinati a stare
insieme, tutto qui. Spero che con lui tu possa essere felice.
>>
<<
Ma con te sono stata felice, non ho mai detto il contrario.
>>
<<
Meno male. >>
<<
Devo confessarti anche un’altra cosa. >>
Jade fa una
pausa e dopo dice:
<<
Ho posato nuda per un dipinto che mi ha fatto Liam. >>
<<
Quindi tu eri davanti a lui completamente nuda? >>
<<
Sì. >>
<<
E da quando anche Liam dipinge? >>
<<
Da un po’. >>
Jade guarda
Louis che sta guardando il mare per restare calmo.
<<
Come mai sembri così calmo? Non sei arrabbiato con me?
>> gli chiede Jade.
<<
No, stranamente no. >>
Louis si volta
verso di lei e continua a parlare, dicendo:
<<
Sospettavo che c’era qualcosa sotto, perché
ultimamente non ci siamo visti molto ed è un po’
che non facciamo sesso. Ora mi è tutto più
chiaro. >>
<<
Sono contenta che tu non sia arrabbiato con me. >>
<<
Posso almeno sapere se mi hai tradito? Voglio dire, ci sei andata a
letto con Liam? >>
<<
No. Lui mi ha baciata il giorno che sono andata da lui per farmi
dipingere nuda, ma tutto qui, solo un bacio. Lui mi ha chiesto di
rimanere lì e sapevo cosa sarebbe successo, così
me ne sono andata dicendogli che gli avrei risposto al ritorno da New
York. Non ti ho tradito Louis, lo giuro. >> risponde Jade.
<<
Okay, ti credo Jade, ti credo. Sono felice che tu non mi abbia tradito.
Grazie. >>
Jade gli sorride.
<<
Mi prometti che rimarremo amici? >> chiede lei.<
<<
Sì, te lo prometto. >>
<<
Grazie. >>
Louis e Jade
continuano a parlare e non molto tempo dopo si salutano, non
più da fidanzati, ma da buoni amici. Dopo aver
salutato Louis, Jade raggiunge la casa di Liam. Appena arriva,
parcheggia la macchina e suona al campanello. È suo padre a
rispondere al citofono, chiedendo:
<<
Chi è? >>
<<
Sono Jade, l’amica di Liam. È in casa suo figlio?
>>
<<
No, mi dispiace, Jade, non c’è. Se vuoi, posso
dirti dov’è? >>
<<
Sì, grazie, avrei bisogno di parlare con lui.
>>
<<
È al parco a fare due tiri con i suoi amici. >>
<<
Grazie mille. Arrivederci. >>
Mentre il padre
di Liam saluta Jade, lei si è già diretta verso
la macchina per raggiungere il parco. Quando parcheggia la macchina, va
verso il parco e lo vede, a torso nudo, giocare a basket con alcuni
ragazzi.
<<
Liam! >> lo chiama.
Lo chiama una
seconda volta e lui si guarda intorno. Quando la vede, stupito, si
allontana subito e la raggiunge.
<<
Ciao. Che ci fai qui? Come facevi a sapere che ero qui? >>
<<
Me l’ha detto tuo padre. Sono passata da casa tua prima.
>>
<<
Quando sei tornata? >> le chiede Liam.
<<
Ieri. >>
<<
Sono contento che tu sia tornata. Mi sei mancata. >>
Jade gli sorride
e dopo dice:
<<
Anche tu. >>
Mentre si
guardano, un amico di Liam lo chiamo dal campo e gli chiede:
<<
Liam, torni a giocare? >>
Liam, senza
neanche voltarsi, risponde:
<<
No, continuate senza di me. >>
Jade guarda i
leggeri addominali di Liam e gli dice:
<<
Sei tutto sudato. >>
Jade gli tocca
un braccio e lui risponde:
<<
Lo so. >>
Liam le
accarezza una guancia e le dice:
<<
Quanto sei bella. >>
<<
Grazie. Possiamo parlare? >>
<<
Sì, certo che possiamo parlare. >>
<<
Allora mettiamoci a sedere su una panchina. >>
<<
Okay. >>
Si allontanano
di qualche metro e trovano una panchina e si siedono.
<<
Allora? Cos’hai deciso? Perché immagino sia di
questo che tu mi voglia parlare. >>
<<
Sì, è proprio di questo. >>
Jade fa un
respiro e dopo dice:
<<
Mi piaci, Liam, mi piaci da morire. Sono attratta da me, maledettamente
attratta da me. Se potessi, adesso ti salterei addosso e succederebbe
l’inevitabile. Così, tutto sudato, sei
irresistibile, sappilo. >>
Liam le sorride,
soddisfatto e contento delle parole di Jade.
<<
La cosa vale anche per me. >> dice lui.
<<
Ho già parlato con Louis e l’ho lasciato. Siamo
rimasti amici, ma adesso il mio cuore appartiene a te. >>
<<
Sono felicissimo, Jade, non sai quanto. Ti abbraccerei, ma sono tutto
sudato. >>
<<
Chissenefrega. >> dice Jade, tirandolo a sé e
baciandolo.
Mentre si
baciano, Jade si avvicina un po’ a lui, fino a essere
attaccata al suo corpo, e Liam le accarezza una coscia.
<<
Mi piacciono le calze che hai indosso. >> le dice lui,
accarezzandola la coscia.
<<
Le ho messe apposta. Pensavo di trovarti a casa, ma…
>>
<<
Peccato. Se l’avessi saputo, ci sarei rimasto.
>>
Jade gli fa un
sorriso malizioso e lui le chiede:
<<
Sei impegnata stasera? >>
<<
No, sono liberissima. >>
<<
Bene, allora dobbiamo uscire. Sarà il nostro primo
appuntamento. >>
Jade gli fa un
sorriso a trentadue denti e dopo risponde:
<<
Va bene. E dove vuoi andare? >>
<<
Non lo so. Ti vengo a prendere alle nove poi vediamo, okay?
>>
<<
Sì. >>
|
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Capitolo 27 *** Vivrei questo giorno per sempre ***
27
Vivrei
questo giorno per sempre
Quando Jade e
Jessy tornano a scuola, dopo le vacanze natalizie, sono tutte contente
perché tra non molti giorni andranno a Londra per il loro
primo concerto dei 1D.
Jessy
è in aula di canto e sta chiacchierando con Jenna, e
quest’ultima le dice:
<<
Sai, Jessy, ti vedo diversa. Voglio dire, mi sembri diversa
dall’ultima volta che ti ho vista. >>
<<
Come diversa? In che senso? >>
<<
Non lo so. Mi sembri più… donna,
più… bella, più… luminosa.
Non so come spiegartelo. >>
<<
Io mi vedo sempre uguale. Ma forse può essere che mi vedi
diversa per quello che è successo la sera della vigilia di
Natale. >>
<<
Perché, cos’è successo la sera della
vigilia di Natale? >>
<<
Beh… io… ho… >>
<<
Hai scopato? >>
<<
Non dire scopato, è volgare. Dì piuttosto fatto
sesso, ma non scopare. È da puttane dire scopare, non mi
piace come modo di dirlo. >>
<<
Quindi è così? Hai… fatto sesso?
>>
<<
Sì, l’ho fatto. >>
<<
Oddio. E con chi? >>
<<
Con un mio vecchio amico d’infanzia. >>
<<
Wow. Ed era la prima volta, vero? >>
<<
Sì. >>
<<
E quanti anni ha lui? >>
<<
La nostra età. >>
<<
Bene. Sai, anch’io l’ho fatto da poco per la prima
volta con il mio ragazzo. >>
<<
Bene. >>
Nel giro di
poche ore si sparge la voce che lei e questo suo amico
d’infanzia, di cui non ha detto il nome, hanno fatto sesso, e
la voce va a finire anche ad Anthony, che stranamente rimane stupito da
questa notizia.
È
finalmente arrivato il momento, per Jessy e Jade, di partire per Londra
e andare al loro primo concerto dei One Direction, con Hannah e le sue
amiche.
L’8
gennaio partiranno e torneranno a Los Angeles l’11, e il
concerto è il 10.
Quando arrivano
all’aeroporto, Hannah è lì con sua
madre ad aspettare le ragazze, arrivate da sole, senza i genitori e
Vic. Hannah riesce a vederle tra la folla di gente, e dice con sua
madre:
<<
Eccole! Sono arrivate. Vado da loro. >>
Hannah le
raggiunge e quando loro guardano dalla sua parte, le saluta dicendo:
<<
Ragazze! >>
<<
Hannah! >> esclama Jade, con gran sorriso, quando la vede.
Jade e Hannah si
abbracciano e dopo anche Jessy e Hannah si abbracciano.
<<
Sono così contenta che siate qui. >> afferma
Hannah.
<<
Anche noi, Han. >> dice Jade.
<<
Sì, esatto. E siamo così eccitate per il
concerto. >> aggiunge Jessy.
<<
Posso immaginarlo. >>
<<
Ma per te e per le altre ragazze sarà quasi normale andare a
un loro concerto. >> dice Jessy.
<<
Beh, questo per noi è il secondo concerto, ma è
sempre una cosa nuova, ogni volta che li vediamo a qualche evento,
perché sono sempre troppo meravigliosi. >>
confessa Hannah.
<<
È vero, sono meravigliosi. >> dice Jessy.
<<
Già. >> conferma Jade.
Mentre
raggiungono la zia di Jade, Hannah chiede loro:
<<
Avete preso le felpe, vero? >>
<<
Ovviamente. >> rispondono Jade e Jessy,
contemporaneamente.
<<
Brave. >>
<<
A proposito, grazie ancora per avercele regalate, sono bellissime.
>> afferma Jade.
<<
Sì, infatti, grazie davvero. >> dice Jessy.
<<
Ma figuratevi, è stato un piacere, ragazze. >>
<<
Ci siamo anche portate le maglie con scritto LOVE Louis e LOVE Harry.
Le abbiamo comprate sul sito ufficiale. >> dice Jessy.
<<
Brave. Io ce l’ho con LOVE Liam. >>
È il
10 gennaio e Jade, Jessy, insieme a Hannah, Megan, Liz e Holly,
arrivano all’HMV Hammersmith Apollo, il luogo dove si
svolgerà il concerto.
<<
Oddio! Non ci credo che li vedremo in concerto. Non ci credo che siamo
qui. >> salta su Jade.
<<
Io ci credo meno di te, Jade. Fino a quest’estate non ero mai
stata a Londra e invece questa è già la seconda
volta che vengo, e adesso sono qui, con delle ragazze londinesi, che
sto per assistere al mio primo concerto, e dei One Direction per di
più. Non potrei chiedere di più, se
non… >>
<<
Cosa? >> chiede Hannah, curiosa.
<<
Anthony. Ma così chiederei troppo. >> risponde
Jessy.
<<
Anthony? Chi è Anthony? >> domanda Hannah.
<<
Sì, esatto. Chi è questo Anthony? Il tuo ex?
>> domanda, invece, Megan.
<<
No, non è il mio ex, io non ho ex. Anthony è il
ragazzo che mi piace da ben tre anni. >>
<<
Ah. E tu gli piaci? >> le chiede Megan.
<<
Purtroppo no. >>
<<
Che peccato. Hai una sua foto? >> chiede Liz.
<<
Salvata sul cellulare no, ma ce l’ho negli amici di Facebook.
>>
<<
Allora vai sul suo profilo, però prima raccontaci un
po’ di lui. >> dice Holly.
<<
Cosa volete che vi dica, ragazze? Mi piace da tre anni, ma lui non mi
considera più di una compagna di scuola, tutto qui.
>>
<<
Te l’ha detto lui? >> chiede Megan.
<<
Sì, chiaro e tondo. >>
<<
Mi dispiace. >> dice Liz.
<<
Anche a me, ma non penso ci sia solo lui. >> dice Megan.
<<
No, ma per me c’è solo lui, lui e soltanto lui.
>>
<<
Noi ragazze ci fissiamo con solo un ragazzo, anche se questo non ci
caga pari. È un peccato, perché magari non
vediamo il resto. >> afferma Liz.
<<
Ma io non voglio vedere il resto, e poi non c’è
nessun resto. Io non piaccio a nessuno, è un dato di fatto.
>>
<<
Prima o poi succederà, Jessy, vedrai. Prima o poi piacerai a
qualcuno. Succede per forza, sempre e comunque. >> salta
su Hannah.
<<
Concordo con Hannah. A proposito, come state messe a ragazzi voi
quattro? >> chiede Jade.
<<
Siamo tutte e quattro single. >> risponde Hannah.
<<
Esatto. >> conferma Holly.
<<
Semplicemente single. >> aggiunge Liz.
<<
Felicemente single, aggiungerei. >> dice Hannah.
Megan, Liz e
Holly sorridono all’amica.
<<
Tu, invece, cugina? >>
<<
Beh… io sto con un ragazzo. >>
<<
Louis. >>
<<
No, l’ho lasciato. Adesso sto con Liam, un altro ragazzo. Vi
devo raccontare una cosa pazzesca. >> confessa Jade.
<<
E dopo racconterò io la mia cosa pazzesca. >>
interviene Jessy.
<<
Siamo tutt’orecchi, racconta. >> dice Hannah.
<<
Beh… visto che Liam dipinge, e alcuni dipinti sono di donne
nude, io mi sono offerta di posare nuda per lui, per farlo riprendere a
dipingere, visto che aveva smesso a causa della morte della madre.
All’inizio non aveva accettato, ma poi ha cambiato idea,
così… >> confessa Jade.
<<
Oddio! Hai posato nuda per farti dipingere da lui? >>
chiede Liz.
<<
Oddio! Ma sei pazza? >> dice Holly.
<<
Chissà com’eri agitata. >> dice
Megan.
<<
E com’è stato? >> domanda Hannah.
<<
All’inizio ero agitata, ma poi mi sono sciolta. È
stato fantastico. Poi alla fine ho scoperto che gli piaccio e mi ha
baciata e mi ha chiesto di rimanere con lui, ma non potevo
perché stavo ancora con Louis, e non ero ancora sicura dei
miei sentimenti per Liam. Dopo il ritorno da New York, ho lasciato
Louis e mi sono messa con Liam. >>
<<
Oddio, che bello. E il dipinto com’è venuto?
>> domanda Hannah.
<<
Bene, davvero bene. Liam è veramente bravo. >>
<<
Bravo quanto te? >>
<<
Sì, direi di sì. >>
<<
E hai posato di nuovo nuda per lui da quando state insieme?
>> chiede Liz.
<<
No, per il momento no, ma una mezza idea ce l’avrei. Magari
stavolta può farmi lui da modello. >>
<<
Uuuh. >> esclamano tutte in coro.
<<
L’avete già fatto? >> chiede Hannah.
<<
Sì. >>
<<
Dai, adesso racconta tu, Jessy. >> dice Liz.
<<
Sì, esatto. Cosa ti è successo che ci devi
raccontare? >> chiede Hannah.
<<
Beh… vi ricordate che, quando sono venuta qui a Londra, a
settembre, vi ho detto che ero ancora vergine? >>
Tutte
contemporaneamente rispondono di sì.
<<
Beh, adesso non lo sono più. >>
<<
No, scusa, facci capire. Ma non hai detto che non piaci ad Anthony, che
per te c’è solo lui e che non hai ex? Con chi
l’hai fatto allora? >> domanda Hannah, un
po’ confusa.
<<
Con Harry, un mio vecchio amico d’infanzia. >>
<<
E quand’è successo? >> chiede Liz.
<<
La sera della vigilia di Natale, a casa mia. >>
<<
Beh, meno male, dai. Sono contenta per te. >> dice
Hannah.
<<
Anch’io. >> dice Liz.
<<
Lo sono anch’io. >> afferma Megan.
<<
Anch’io. >> conclude Megan.
<<
Sì, ma spiega per bene com’è successo,
perché potrebbero fraintendere. >> salta su
Jade.
<<
Ecco, io… l’ho pregato per fare sesso con me,
perché volevo per forza perdere la verginità,
altrimenti non l’avrei mai persa. Harry lo conosco da quasi
dodici anni e siamo stati amici per un anno quando avevano tipo
sei-sette anni, e di lui mi fido e so com’è fatto.
Quindi meglio perdere la verginità con lui che con nessuno,
almeno lui lo conosco e siamo stati amici. >> confessa
Jessy.
<<
È una cosa piuttosto strana, non l’avevo mai
sentita. >> afferma Hannah.
<<
Già, neanch’io prima che me lo raccontasse Jessy.
>> dice Jade.
<<
Sì, è piuttosto strana. Non ho ancora capito il
vero motivo. >> dice Liz.
<<
Ve l’ho detto. Volevo perdere la verginità
perché ho quasi diciotto anni. Gli anni passano e qui non si
vede l’ombra di un ragazzo. >>
<<
Sì, ma hai quasi diciotto anni, non ventotto o trentotto,
voglio dire sei giovane, hai tutto il tempo che vuoi per fare sesso.
>> afferma Holly.
<<
Concordo con Holly. >> dice Megan.
<<
Sì, ma non sono mai piaciuta ad un ragazzo, a parte Pietro,
quello di Firenze di quest’estate. >>
<<
Forse era meglio che lo facevi con lui a sto punto, almeno gli piacevi.
>> afferma Megan.
<<
È quello che ho detto anch’io. >>
salta su Jade.
<<
Sì, ma non avevo ancora quell’idea in testa. E poi
Harry è abbastanza carino, forse più sul brutto,
ma è normale, come me. Non gli piaccio e lui l’ha
fatto per farmi un favore, ma va benissimo così ed
è stata una bella prima volta tutto sommato.
>>
<<
Beh, almeno quello. >> dice Liz.
Jessy e Jade
hanno visto il loro primo concerto dei One Direction in seconda fila ed
è stata un’esperienza ineguagliabile. Vedere i
loro idoli cantare da così vicino è stata per
loro un’emozione fortissima, mai provata prima. Vedevano
persino il sudore scendere dai loro volti da quanto erano vicini al
palco. Li avevano già incontrati a settembre, in quel
locale, ma vederli cantare live è tutta un’altra
cosa.
Quando le
ragazze vengono via, Jade e Jessy sono in fibrillazione.
<<
È stato pazzesco, ragazze. >> esclama Jade.
<<
Questo è il giorno più bello della mia vita, non
c’è storia. >> dice Jessy.
<<
Concordo con te, Jessy. >>
<<
Vivrei questo giorno per sempre. >>
<<
Anch’io. >>
<<
Vederli cantare moments è stato fantastico, vederli
così uniti è stato meraviglioso, mi sentivo
lì con loro sul palco. >>
<<
Sì, anch’io. Mi sentivo parte della band.
>>
<<
Noi abbiamo reagito nello stesso modo al nostro loro primo concerto, ma
ogni volta è una cosa nuova, come vi ho detto.
>> dice Hannah.
<<
Posso immaginarlo. >> dice Jessy, con ancora
l’entusiasmo a mille.
Anche se la
visita a Londra è stata molto breve, Jade e Jessy si sono
divertite tantissimo e hanno vissuto una delle più belle
esperienze della loro vita.
Al loro ritorno
a scuola, il 12 gennaio, dopo essere state a Londra, sono ancora tutte
e due in fibrillazione per il concerto dei 1D.
Quando Jade
arriva nell’aula del corso di pittura, dopo averla salutata,
alcuni dei suoi compagni cominciano a farle delle domande.
<<
Com’è andata a Londra? >> le chiede
Ellen, una sua compagnia.
<<
Benissimo. Il concerto è stato pazzesco ed io e Jessy ci
siamo divertite tantissimo. >>
<<
Immagino. Abbiamo saputo, sai? >> le dice Tom.
<<
Saputo cosa? >>
<<
Di te e Liam. Cioè, noi non conosciamo Liam, ma
l’abbiamo visto parlare con te spesso qui a scuola. Adesso
sappiamo che state insieme e che tu hai lasciato Louis per Liam.
>>
<<
Già. >>
<<
E ti sei pentita della tua scelta? Voglio dire, ti sei pentita di aver
lasciato Louis per metterti con Liam? >> le chiede Ellen.
<<
No, assolutamente no. >>
<<
Meno male. >>
Intanto,
nell’aula di canto, Jessy è appena arrivata e si
siede su una delle sedie libere, salutando i compagni che ci sono in
aula.
<<
Ciao. Allora com’è stato il concerto? Raccontami
tutto. >> le chiede Jenna.
<<
Ciao. Il concerto è stato meraviglioso. Io e Jade ci siamo
sentite parte della band, ci sembrava di stare sul palco con loro.
È stato il giorno più bello della mia vita.
>> risponde Jessy.
<<
Immagino. >>
Durante la
ricreazione, Jade e Jessy stanno per entrare nel bagno delle ragazze,
quando quest’ultima viene bloccata da Anthony, che le dice:
<<
Hey. >>
<<
Hey. >>
<<
Come mai non c’eri in questi giorni? >> le
chiede lui.
<<
Ero a Londra, per il concerto dei One Direction. Perché?
>>
<<
Così, tanto per sapere. Pensavo fossi malata.
>>
<<
No no, anzi, io e Jade ci siamo divertite tantissimo. È
stata l’esperienza più bella della nostra vita.
>>
<<
Bene. >>
Jessy lo guarda
e nota che Anthony è strano.
<<
Che c’è? Che hai? >> gli chiede.
<<
Niente. >>
Anthony si
guarda intorno e Jessy guarda Jade, ma all’improvviso lei si
volta verso di lui e gli dice:
<<
Sai, alla fine ho scritto la canzone di Natale. >>
Anthony si volta
verso di lei e le chiede:
<<
Ah, davvero? E come s’intitola? >>
<<
Cos’altro potrei chiedere per Natale? >>
<<
Bel titolo. >>
<<
Grazie. >>
Jessy gli fa un
timido sorriso e dopo dice:
<<
Ora scusa, ma andiamo in bagno. Ciao. >>
<<
Ciao. >>
Poco dopo,
dentro il bagno delle ragazze, Jessy si rivolge all’amica,
chiedendole:
<<
Dici che sa? Sa tutto? >>
<<
Secondo me sì. Le vacanze sono finite il tre, nove giorni
fa, quindi in più di una settimana, direi che la voce sia
girata eccome. Lui sa, si vede benissimo. Non hai visto la sua faccia?
>>
<<
Sì sì, l’ho vista. Si vedeva che voleva
chiedermi qualcosa, ma non ne avuto il coraggio. Come io non ho il
coraggio di chiedergli quella cosa. >>
<<
Già. Ma, te l’ho detto, vedrai che non
è vera. >>
<<
Infatti, non ci do neanche peso, figuriamoci. >>
<<
Brava. >>
In
realtà Jessy ci pensa a volte, da quando Jade
gliel’ha detto durante la festa a tema d’inizio
anno scolastico.
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Capitolo 28 *** Il coraggio che non ho mai avuto ***
28
Il
coraggio che non ho mai avuto
È una
settimana che Jessy vuole trovare il coraggio per chiedere ad Anthony
se veramente pensa quello che ha detto di lei. Vuole liberarsi
finalmente la mente da quel pensiero.
Sembra che ogni
giorno lui le voglia chiedere qualcosa a proposito di quello che sa
della sua prima volta, ma alla fine succede sempre il contrario e lui
se ne va senza dirle niente.
Incoraggiata da
Jade, finalmente il pomeriggio del 19 gennaio Jade accompagna
l’amica a casa di Anthony, proprio perché Jessy
gli deve fare un bel discorsetto.
Quando arrivano
davanti alla casa, Jade spegne il motore della macchina e rimangono
entrambe immobili.
<<
Che fai? Suoni o devo aiutarti io a farlo? >> le chiede
Jade.
<<
No, adesso esco dalla macchina e vado. >>
<<
Brava. >>
Jessy apre lo
sportello della macchina e scende, dirigendosi verso la porta.
Prima di suonare
si volta verso l’amica, ancora in macchina, e Jade le fa
cenno di suonare, così Jessy si volta e, dopo aver fatto un
respiro profondo, suona il campanello. Non è Anthony ad
aprire, ma la madre, che guarda Jessy stranita, ma prima di riuscire a
chiederle qualcosa, Jessy le dice:
<<
Buonasera. C'è Anthony in casa? Avrei bisogno di parlargli.
>>
<<
Sì, c’è. Te lo chiamo. >>
<<
Grazie. >> dice Jessy, con un sorriso.
La madre di
Anthony lo raggiunge in camera sua, al piano di sopra, gli dice che
c’è una ragazza per lui, così scende e
raggiunge l’entrata. Appena la vede sulla soglia della porta
rimane un po’ stupito. Si avvicina e le chiede:
<<
Tu cosa ci fai qui? >>
<<
Non vorrei essere qui, ma ho veramente bisogno di parlarti.
>>
Anthony la
lascia continuare a parlare, senza dire una parola.
<<
Alcuni mesi fa ho saputo una cosa che tu hai detto su di me e vorrei
sapere, una volta per tutte, se è vero, oppure se
è solo una bugia. Però voglio che tu sia sincero
con me, voglio che tu mi dica la vera verità.”
Jessy fa una
pausa e poi continua:
<<
Ho saputo che tu mi consideri… brutta, orrenda. Francamente
penso che tu non sia uno di quei ragazzi che giudica così,
tanto per fare. Non sembri il solito ragazzo idiota che si monta la
testa e che si concia da super fighetto, anche perché adesso
non sarei neanche qui a sprecare le parole. Sembri un ragazzo normale,
che tra l'altro fa musica, proprio come me, e che cerca d'inserirsi
come può, ma non sembri di certo un montato. E poi non
avresti neanche il diritto di darmi dell’orrenda, visto che
tu sei… nella norma, diciamo. Allora, io voglio sapere, una
volta per tutte, se tu l'hai detto e lo pensi veramente, e voglio anche
sapere se io ti piaccio o no. So che me l’hai già
detto chiaro e tondo, ma forse l’hai detto anche se non era
vero. Ma non voglio che tu mi dica che lo pensi veramente e che non ti
piaccio solo per farmi stare zitta e farmi andare via. Non voglio che
tu me lo dica solo per questo. Voglio che tu sia veramente sincero con
me, ne ho bisogno veramente. È vero, tu mi piaci, mi piacevi
e penso che mi piacerai per molto molto tempo. È da
più di tre anni che lo so e che anche tu lo sai.
È inutile che la gente parli adesso. È da un bel
po’ che si sa questa cosa, non è una cosa nuova, e
tu dovresti saperlo bene. Adesso voglio che tu mi guardi negli occhi e
che mi dici veramente, una volta per tutte, cosa ne pensi di me. Voglio
solo la verità. Sono venuta qui apposta per questo, non
chiedo altro. >>
Anthony fa un
respiro prima d’iniziare a parlare, e poi risponde:
<<
Wow. Belle parole. >>
Jessy lo guarda,
aspettando altre parole da lui.
<<
Beh, Jessy… io non le ho mai detto quelle cose, non so da
dove siano venute fuori. Lo giuro, io non le ho mai dette e neanche mai
pensate. Forse c’è qualcuno a cui piaccio che ti
vede come una rivale, oppure vuole semplicemente divertirsi. Io sono
sempre stato sincero con te, Jessy, ma tu non mi piaci, te
l’ho detto. Sei carina e simpatica, ma come una semplice
compagna di scuola. So che ti ho invitato qui, ma era solo per farti
vedere uno studio di registrazione. Mi dispiace. >>
confessa Anthony.
Anche se Anthony
ha detto che non è interessato a Jessy, quando ha saputo che
lei ha perso la verginità con Harry, non è
proprio stato contento. Forse neanche lui se ne rende conto, ma
potrebbe provare veramente qualcosa per lei.
<<
Non fa niente, volevo almeno togliermi dalla testa quel pensiero che
avevo di te, a proposito di quello che hai detto, o meglio, che non hai
detto, su di me. Come pensavo, non era affatto vero. >>
<<
Scusa. >>
<<
Non ti scusare. >>
Anthony le fa un
leggero sorriso.
<<
Grazie per essere stato sincero con me. Te ne sono grato.
>> gli dice lei.
<<
Figurati.” >>
Jessy gli
sorride e poi torna in macchina dall’amica. Prima di partire,
Jade le chiede:
<<
Quindi? >>
<<
Avevamo ragione noi, lui non le ha mai né dette
né pensate quelle cose. >>
<<
Meno male. >>
<<
Già. Ma comunque non gli piaccio, c’è
poco da fare. >>
<<
Mi dispiace, tesoro. >>
Jessy le fa un
sorriso e poi Jade accende il motore e partono.
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Capitolo 29 *** Sono sveglia, sono ben sveglia ***
29
Sono
sveglia, sono ben sveglia
Verso la
metà della settimana successiva, Jessy riceve una telefonata
da parte di Pietro, il ragazzo che lei e Jade hanno conosciuto a
Firenze, dicendole che verrà a Los Angeles per tutta la
settimana prossima, dal 30 gennaio al 5 febbraio, con i suoi genitori.
Jessy è contentissima, anche perché
così penserà il meno possibile ad Anthony, e
vedrà Pietro.
Siamo al 27 di
gennaio e tra pochissimi giorni arriverà Pietro con i suoi a
Los Angeles, sono le 13 e Jessy esce insieme a Jade e Liam da scuola.
Si salutano e Jessy va dalla propria macchina, parcheggiata nel
parcheggio.
Quando Jessy
arriva dalla sua, c’è Anthony appoggiato alla
macchina, dalla parte del guidatore.
<<
Che ci fai qui? >> gli chiede lei.
<<
Ho bisogno di parlarti. >>
Jessy sembra
ignorarlo.
Quando Anthony
vede che Jessy ha le chiavi dell’auto in mano e ha
già aperto la macchina con il pulsante del telecomando, e
vorrebbe aprire lo sportello, lui si sposta e le dice:
<<
A proposito di noi. >>
Jessy si volta
verso di lui e gli chiede:
<<
Da quando esiste un noi? >>
Jessy apre lo
sportello dell’auto e lui intanto dice:
<<
Da quando… ho capito che mi sbagliavo. >>
<<
Cosa vuoi dire? >>
<<
Possiamo andare in un posto dove c’è meno casino?
Vorrei parlarti con tranquillità, se è possibile.
>>
<<
Okay. Vuoi andarci in macchina o a piedi? >>
<<
Basta che andiamo in giardino, questo della scuola. >>
<<
Okay. >>
Jessy chiude lo
sportello e la macchina con un clic del telecomando, e dopo si
allontana, a piedi, con Anthony. Si mettono a sedere sulla prima
panchina che trovano e intorno a loro non c’è
nessuno. Sono tutti al parcheggio che stanno andando via.
<<
Allora? Di cosa volevi parlare? >>
<<
Mi sbagliavo Jessy. Sai, quando ho saputo di te e Harry, il ragazzo con
cui hai perso la verginità, un po’ mi ha dato
fastidio. A dire la verità non so se un po’ o
molto, però so che mi ha dato fastidio. Quel discorso che mi
hai fatto era bellissimo e ti capisco, perché anche a me
sono piaciute delle ragazze, ma il problema era che io non piacevo a
loro, invece a te piaccio, e anche molto. >> dice Anthony.
<<
Dove vuoi arrivare? >> gli chiede lei.
<<
Voglio arrivare al fatto che ho capito che mi piaci, che sono
interessato a te. Mi dà fastidio pensare che tu abbia perso
la verginità con quello là. Forse avresti
dovuto… perderla con me, ecco. >> confessa
Anthony.
Jessy
è piuttosto confusa. Fino alla settimana scorsa non piaceva
ad Anthony, e adesso sì. Cos’è cambiato
da una settimana all’altra?
<<
Non capisco. Fino alla settimana scorsa non ti piacevo e ora ti
piaccio. Sono un po’ confusa, sai? >>
<<
Lo so, lo so, lo immagino, ma ci ho pensato molto e mi sono reso conto
che in realtà non è così, in
realtà mi piaci, Jessy. Sono geloso del fatto che tu
l’abbia fatto con Harry, questo tuo amico, quando avresti
potuto aspettare e farlo con me. >>
<<
Harry non è un mio amico, è un mio vecchio amico
d’infanzia. Siamo stati amici circa dieci-undici anni fa, ma
per solo un anno. >>
<<
Va beh, non m’interessa. Adesso quello che
m’interessa è che provo qualcosa per te. Sono
sincero, Jess. Davvero. >> confessa Anthony, guardandola
dritta negli occhi e con un’aria seria.
Jessy si alza e
inizia a camminare a pochi metri da lui, e alcuni secondi dopo ritorna
e si siede accanto a lui.
<<
Perché ti sei alzata e hai camminato? >> le
chiede Anthony.
<<
Perché volevo cercare di capire se sono in un sogno o
è la realtà. >>
<<
È la realtà. >>
Jessy gli
sorride.
<<
Quindi? >> le chiede lui.
<<
Quindi mi sembra ovvio che tu mi abbia reso la ragazza più
felice del mondo. Ridimmelo ancora. Ridimmi che io ti piaccio.
>>
<<
Mi piaci, Jessy, mi piaci. >>
<<
Oh mio Dio! Sembra un sogno, invece sono proprio qui davanti a te e tu
mi stai dicendo che ti piaccio. Ridillo, ti prego. >>
<<
Mi piaci, mi piaci, mi piaci. >> ripete Anthony.
<<
Dammi un pizzicotto, così capirò che veramente
non sto sognando, perché ogni cosa bella che sogno non si
realizza mai. >>
Anthony le
dà un pizzicotto sul braccio e lei dice:
<<
Sono sveglia, ben sveglia. >>
<<
Già. >>
Anthony la
guarda e lei è imbarazzata, perché sa che adesso
la bacerà e non si sono mai baciati, così si
volta da una parte.
<<
Che c’è? Hai paura? >> le chiede.
<<
No… non lo so. È che non ci siamo mai baciati e
finora ho baciato solo… quattro ragazzi, ma tu saresti il
secondo che bacio veramente, oltre a… Harry.
>> confessa Jessy.
<<
Dai, girati. Non avere paura. >> le dice dolcemente.
Jessy si gira e
gli dice:
<<
Ma non ho paura. >>
Anthony le
sorride per farla tranquillizzare.
<<
Stai tranquilla e rilassati, okay? >>
Jessy fa cenno
di sì con la testa e gli sorride. Anthony si avvicina al suo
viso e pian piano si avvicinano sempre di più
l’uno all’altra, fino a baciarsi.
Jessy e Anthony
si danno appuntamento per la sera, per il loro primo appuntamento, alle
20. Andranno a cena all’Hard Rock Cafe
sull’Hollywood Blvd e poi gireranno in città.
Quando Anthony
la viene a prendere in macchina, Jessy scende tutta agitata e sale in
macchina.
<<
Ciao. >> la saluta lui.
<<
Ciao. >>
<<
Che fai? Non mi dai neanche un bacio? >> le chiede lui.
<<
Scusa, è che non so come ci si deve comportare quando si ha
un ragazzo. >>
Anthony le
sorride e si sporge verso di lei, dicendole:
<<
Non ti preoccupare. >>
Jessy chiude gli
occhi e Anthony la bacia.
Qualche secondo
dopo aver messo in moto, Jessy dice:
<<
Carina la macchina. È tua o dei tuoi? >>
<<
È mia, è mia. >>
<<
Questa cosa della macchina non la sapevo. >>
Anthony le
sorride e poi salta su, chiedendole:
<<
Sei mai stata all’Hard Rock a Hollywood o è la
prima volta? >>
<<
No no, ci sono stata varie volte. Forse l’ultima quando ci ho
portato Jade, in estate. Ma lei ci era già stata, visto che
c’è anche a Londra e a Parigi. >>
<<
Londra? Mai lei non è di Parigi? >>
<<
Sì, ma sua madre è di Londra e ha la zia
là, infatti, quando siamo andate al concerto dei 1D eravamo
ospiti da lei, dove c’è anche sua cugina, Hannah.
>>
<<
Ah, non lo sapevo. Quindi l’alloggio era gratis? Non male.
>>
<<
Già. Abbiamo solo dovuto pagare il volo e il biglietto per
il concerto, ovviamente. >>
<<
Mi dovrai descrivere per bene questi… One Direction,
perché non li conosco. >>
Jessy gli
sorride e gli dice:
<<
Non ti preoccupare perché ti farò una testa
così, stanne certo. >>
<<
Ognuno ha il suo idolo. >> dice lui.
<<
Assolutamente sì, ed è giusto così.
>>
<<
Già. >>
<<
Tu invece ci sei già stato all’Hard Rock?
>>
<<
Sì, ci vado abbastanza spesso. >>
<<
Dimmi che anche tu hai la classica maglia bianca con il simbolo
dell’Hard Rock, con scritto Hard Rock Cafe e sotto Los
Angeles? >>
<<
Sì, ce l’ho. Penso che ce l’abbiano
tutti, è un classico. >> risponde Anthony.
<<
Esatto, un classico. Non metti un po’ di musica? Siamo o noi
fissati noi due? >> domanda Jessy.
<<
Non dire fissati, dì piuttosto devoti, appassionati, ma non
fissati. Essere fissati a volte può essere una cosa
negativa. Comunque non sapevo che mettere. >>
<<
Accendi la radio e basta. >>
<<
Okay. >>
Quando Anthony
accende la radio, c’è la canzone what Doesn't Kill
You (Stronger) di Kelly Clarkson, che a Jessy piace molto.
<<
Lascia, lascia! >> esclama lei.
Jessy canta la
canzone, come se si sentisse Kelly Clarkson ed Anthony la guarda e
sorride.
<<
Non ti piace questa canzone? >> gli chiede Jessy.
<<
È carina, ma non è il mio genere. >>
<<
Perché tu ascolti solo ed esclusivamente musica rap?
>>
<<
No, però il pop non è il mio genere.
>>
<<
Stessa cosa per me con il rap, a parte love the way you lie, che
è bellissima. >>
<<
Concordo pienamente. >>
Si sorridono e
lui le chiede:
<<
Come si chiama quella canzone di Glee che hai cantato alla festa
d’inizio anno? Quella che hai cantato solo tu.
>>
<<
Get it right. >>
<<
È vero. E come faceva? >>
<<
What have I done?
I
wish I could run
Away
from this ship going under
Just
trying to help, hurt everyone else
Now
I feel the weight of the world is on my shoulders.
What
can you do when your good isn't good enough
And
all that you touch tumbles down?
'cause
my best intentions
Keep
making a mess of things
I
just wanna fix it somehow
But
how many times will it take?
Oh, how many times will it take
for me to get it right, to get it right? >>
<<
È veramente bella, e ha un gran significato. >>
<<
Già. >>
Poco dopo inizia
la canzone without you, di David Guetta ft Usher. Una cover
è stata cantata in Glee, da Lea Michele, che Jessy
ovviamente adora.
<<
Lascia, lascia! Dimmi che questa ti piace, per favore? >>
Anthony la
ascolta alcuni secondi e dopo dice:
<<
Ah sì, without you. La conosco. >>
Anthony e Jessy
la cantano insieme, mentre lui guida, direzione Hard Rock Cafe, a
Hollywood, e lei guarda fuori dal finestrino. Quando la canzone
finisce, lei gli chiede:
<<
Hai mai sentito la versione cantata in Glee? È cento,
an>
<<
No, non l’ho mai sentita. >>
<<
Ce l’ho sul cellulare. C’è il cavo che
collega lo stereo di questa macchina al cellulare o all’iPod?
>> chiede Jessy.
<<
Sì sì, è in basso, alla tua sinistra.
Lo vedi subito, è azzurro. >>
<<
Trovato! >> esclama Jessy, afferrando il cavo azzurro.
Collega il cavo
al suo cellulare, cerca la canzone e la fa partire. Appena inizia la
parte con il piano, Jessy chiude gli occhi, e quando Lea canta, Jessy
apre gli occhi e canta con di lei. Intanto Anthony la guarda e sorride
e poco dopo canta con Jessy.
<<
È bellissima. È vero, è molto meglio
questa versione che quella originale. >>
<<
Lo so, io ho sempre ragione. Secondo me una canzone così
romantica, tragica, non va bene con un ritmo… da discoteca,
diciamo. È molto meglio lenta. >> afferma
Jessy.
<<
Già. È una canzone che spiega che questa persona
non può stare senza la sua amata o il suo amato, che non
può fare niente senza di lei o di lui. >>
<<
Già. >>
Jessy guarda la
strada, dritta davanti a sé e Anthony le chiede:
<<
Che c’è? Ho detto qualcosa di sbagliato?
>>
Jessy si volta
verso di lui e gli dice:
<<
No, niente. È che quello che hai detto mi ha fatto venire in
mente una cosa. Anzi, ogni volta che ascolto questa canzone mi fa
venire in mente una cosa. >>
<<
Cioè? Cosa? >>
<<
Mi fa venire in mente te. La prima volta che l’ho sentita, in
Glee, nel modo in cui l’ha cantata Lea, mi sei venuto subito
in mente tu. L’episodio dove la canta
c’è stato questo mercoledì, due giorni
fa. Neanch’io posso vivere senza di te. So che sembra assurdo
dirlo senza neanche stare insieme a qualcuno, ma è
così, è la pura verità. Io non sono me
stessa senza di te, non sono niente senza di te, non riesco a fare
niente senza di te. Dopo che Lea ha finito di cantarla, le tre parole
senza di te continuavano a ripetersi nella mia testa, come se la
canzone si fosse bloccata su quelle tre parole. >>
confessa Jessy.
<<
È un onore, Jessy. Davvero. È un onore per me
essere il centro del tuo mondo. Adesso più che mai. Non
apprezzavo quello che avevo davanti, anche se era proprio davanti al
mio naso. >>
<<
Già. Ed era proprio questo che mi faceva più
male. >>
<<
Adesso ti farà bene, stanne certa. Non dovrai più
soffrire. >>
Jessy gli fa un
enorme sorriso.
Dopo aver cenato
all’Hard Rock Cafe, a Jessy viene in mente un posto, che le
piace particolarmente e che forse Anthony non ha mai visto:
l’Arclight Cinemas. Quando arrivano a destinazione,
parcheggiano la macchina e scendono.
<<
So che sembrerà stupido, ma mi piace un sacco questa parte.
Vedi queste cascatelle? >> domanda Jessy.
<<
Sì, è carino qui. >>
<<
Già. Ci eri mai stato? >>
<<
Forse sì, ma non avevo mai notato queste cascatelle.
>>
<<
Io è la prima cosa che ho notato quando ci sono venuta la
prima volta. È strano vederle qui. >>
<<
Sì, è vero. >>
Jessy si
avvicina e, camminando, tocca l’acqua con le dita.
<<
Sei mai stata all’Amoeba Records? >> le chiede
Anthony.
<<
Ovvio che sì. Hanno tutto e di più lì
dentro, c’è da perdersi. >>
<<
Già. Ci facciamo un salto? Tanto chiude alle undici, siamo
ancora in tempo. >>
<<
Sì, volentieri. E poi è qui attaccato.
>>
<<
Infatti. È per quello che te l’ho chiesto.
>>
Una volta dentro
questo negozio, dove hanno cd e dvd, iniziano a camminare ed
è come essere in un labirinto.
<<
Ma i… One Direction hanno già fatto un album?
>> le chiede Anthony.
<<
Sì, nel Regno Unito è uscito a novembre, qui
invece uscirà a marzo, però io e Jade ce
l’abbiamo già, perché è
arrivato da Londra. >>
<<
Siete avanti voi due. >>
Jessy ride e
dopo dice:
<<
Già. Non avremmo potuto aspettare fino a marzo.
>>
<<
Capisco. Anch’io quando so che deve uscire un cd non vedo
l’ora che esca e non riesco ad aspettare. >>
Mentre
continuano a girare, Anthony si volta verso Jessy e le dice:
<<
Sono curioso. Fammi sentire alcuni artisti che ascolti di solito.
>>
<<
Okay. Però promettimi che non dirai che sono patetici,
perché per me non lo sono affatto. >> gli dice
Jessy.
<<
Okay, lo prometto. >>
Vanno nel
reparto cd e Jessy cerca i cantanti che è solita ascoltare.
Il primo che trova è l’ultimo cd di Demi Lovato,
unbroken, e lo prende in mano e lo mostra ad Anthony, dicendogli:
<<
Eccone una. Demi Lovato. >>
Anthony prende
il cd e lo gira.
<<
Lei la conosco. È brava. >>
<<
Brava è dire poco. È meravigliosa.
>>
<<
Dopo, in macchina, fammi sentire alcune sue canzoni, okay?
>>
<<
Okay. Anzi, facciamo così, d’ora in avanti, io ti
farò sentire gli artisti che piacciono a me e tu mi farai
sentire quelli che piacciono a te, va bene? >> gli
propone Jessy.
<<
Ci sto. >>
Jessy sente
un’incredibile sintonia con Anthony quella sera, cosa che
sapeva da quando gli piace. Sapeva che sarebbe stata in perfetta
sintonia con lui e adesso che sa di aver ragione, ne è
ancora più felice.
Ma non sa bene
se sono una coppia oppure no. Però è ovvio, si
piacciono a vicenda, quindi perché non dovrebbero esserlo?
Quando vengono
via dal negozio, entrano in macchina e Anthony le chiede:
<<
Dove vuoi andare adesso? >>
<<
Andiamo al cinema, siamo già qui. Guardiamo quando
c’è il prossimo spettacolo e andiamo. Se
c’è d’aspettare, stiamo qui in macchina
e ascoltiamo un po’ di musica. >>
<<
D’accordo. >>
Escono dalla
macchina e si dirigono verso l’Arclight Cinemas e guardano
quale film gli ispira di più e guardano gli orari. Il
prossimo spettacolo è dopo mezz’ora,
così aspettano in macchina.
Jessy collega il
suo cellulare con il cavo della macchina e gli fa sentire alcune nuove
canzone di Demi Lovato. Trova lightweight e la fa partire. Poco dopo
Anthony dice:
<<
Penso di averla già sentita questa. >>
<<
Ah sì, durante la festa di compleanno di Jade. Allora anche
skyscraper. >> dice lei.
<<
Sì, l’hai cantata tu. >>
<<
Esatto. È troppo bella. >>
<<
È vero, te lo concedo. >>
Jessy scorre le
altre canzoni dell’album unbroken e trova together, e la fa
partire.
<<
Questa è meravigliosa. Ascoltala. >>
Anthony senza
dire niente, ascolta la canzone e muove la testa a tempo di musica, e
intanto Jessy canta.
Lui la guarda e
le sorride, come per dirle che gli piace la canzone. Lei gliene fa
sentire altre e anche lui gliene fa sentire un po’ a lei.
Tra una canzone
e l’altra, lui le dice:
<<
Tutto sommato non è male la musica che ascolti. Pensavo
peggio. >>
<<
Anch’io pensavo che ascoltassi musica più brutta.
Senti, posso chiederti una cosa? >>
<<
Vuoi chiedermi se stiamo o no insieme? Beh… la risposta
credo sia ovvia. >> risponde Anthony.
Anthony fa una
pausa, mentre Jessy teme di morire per questa sua pausa.
<<
È ovvio che stiamo insieme. Da oggi. Stiamo insieme
ufficialmente dal 27 gennaio 2012. >>
<<
Mi hai reso ancora di più la ragazza più felice
del mondo. >> gli confessa lei.
Anthony le
sorride e subito dopo si avvicina a lei per baciarla.
<<
Sai una cosa, tu sei la mia prima vera ragazza. >>
<<
Tu sei il mio primo ragazzo, senza il vero, perché non ho
mai avuto un ragazzo. >>
Anthony fa una
leggera risatina e dice:
<<
Ne sono onorato. >>
Jessy gli
sorride e si ribaciano. Mentre si baciano, parte la canzone without
you. Quando si staccano, Anthony la guarda e dopo alcuni secondi dice:
<<
Mi è venuta un’idea. Domani, cioè oggi
pomeriggio, che fai? >>
<<
Niente. Perché? >>
<<
Vieni da me che proviamo a scrivere una canzone d’amore. Sia
rap che pop-rock, il genere che piace a te, insomma. Una sorta di love
the way lie, non so se mi spiego? >>
<<
Sì sì, ho capito. A che devo venire?
>> chiede Jessy.
<<
All’ora che vuoi. >>
<<
Alle quattro sono lì. >>
<<
D’accordo. E sai… quella potrebbe diventare la
nostra canzone. >>
<<
Dici sul serio? >> domanda Jessy, entusiasta.
<<
Sì. >>
Jessy gli
sorride e lo bacia.
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Capitolo 30 *** Avrei voluto fare qualsiasi cosa con te, ogni singola piccola semplice cosa ***
30
Avrei
voluto fare qualsiasi cosa con te, ogni singola piccola semplice cosa
Il giorno dopo
Jessy va da Anthony per iniziare a scrivere la canzone. Quando arriva,
è la sorella di Anthony, Tess, ad aprire.
<<
Ciao, Jessy. >> la saluta lei.
<<
Ciao, Tess. >>
<<
Che ci fai qui? >>
<<
Non lo sai? >> le chiede Jessy, un po’ confusa
che la sorella minore di Anthony non sappia niente.
Prima che Tess
riesca a rispondere, arriva Anthony che dice:
<<
Ciao. >>
<<
Ciao. >> lo saluta lei, con un sorriso a trentadue denti.
Jessy entra in
casa e lei e Anthony si danno un bacio.
<<
Scusate, da quanto state insieme? Vivo con te e non lo sapevo neanche.
>> domanda Tess.
<<
Da ieri. >>
<<
Ah. E perché non me l’hai detto? >>
<<
Non c’è stato il tempo. >>
<<
Va beh, comunque sono contenta per voi. Era ora che ti accorgessi di
lei. >>
Anthony sorride
alla sorella e dopo prende per mano Jessy e vanno al piano di sopra,
diritti verso lo studio di registrazione.
<<
Ma non hai due sorelle? Dov’è l’altra,
quella più piccola? >> domanda Jessy.
<<
È in camera sua. >>
<<
Ah, allora c’è, non l’ho mai vista.
C’è una foto su Facebook, dove siete tu e lei, ma
è di qualche anno fa, però è
dolcissima. La adoro. >>
<<
Ah, ho capito quale dici, quella dove siamo davanti alla fontana
dell’hotel Paris a Las Vegas. >> dice lui.
<<
Esatto, proprio quella. È dolcissima. >>
<<
Se vuoi conoscerla, è in camera sua. Andiamo insieme, se ti
va? Sono sicuro che sarà gelosa di te. >>
<<
Sono curiosa di conoscere l’altra tua sorellina. Quanti anni
ha? >>
<<
Dodici. >>
<<
Come la sorella di Jade. >>
Anthony le
sorride e raggiungono insieme la camera della sorellina più
piccola, Faith. Anthony bussa e dopo che la sorella ha detto di
entrare, apre la porta.
<<
Hey, sorellina. Posso presentarti una persona? >>
Faith si volta
verso la porta e vede il fratello con Jessy. È la prima
volta che lo vede con una ragazza a casa.
<<
Sì. >>
Anthony e Jessy
raggiungono Faith, che è a sedere sulla scrivania, e intanto
lei si alza.
<<
Lei è Jessy, la mia… ragazza. >>
afferma Anthony.
Faith e Jessy si
stringono la mano e intanto la sorella dice:
<<
Faith, piacere. >>
<<
È un piacere conoscerti Faith. >> le dice
Jessy.
<<
Anche per me, Jessy. Ma da quando hai la ragazza? >>
<<
Da ieri. >>
<<
Ah. E perché non me l’hai detto? >>
domanda Faith, un po’ delusa.
<<
Anche tu con la stessa domanda? Non c’è stato il
tempo. >>
<<
Sì, certo. >>
<<
Comunque, bravo fratellino, è carina. >> gli
dice Faith.
Jessy sorride a
Faith e dice:
<<
Grazie. Sei troppo gentile. >>
<<
Prego. >>
Più
tardi, Anthony e Jessy sono in studio e stanno cercando di comporre.
<<
Non ho mai composto una canzone. Con le parole sono brava, ma con la
melodia no. Non so suonare nessuno strumento. >> afferma
Jessy.
<<
Ma io posso creare la base, non c’è nessun bisogno
di uno strumento, Jess. >>
<<
Se lo dici tu. >>
<<
Non ti preoccupare. Vedrai che riusciremo a comporre una canzone
bellissima. Potremmo battere il record di love the way you lie.
>> dice lui, sorridendo.
<<
Non esageriamo. >>
<<
Allora ci andremo molto vicini. >>
Jessy gli
sorride e lui si sporge in avanti e la bacia.
<<
Posso cantare qualcosa? >> gli chiede lei.
<<
Certo. >>
Jessy si alza e
raggiunge la live room, la stanza per registrare.
<<
Cosa vuoi cantare? >> le chiede.
<<
Qualcosa dei One Direction. >>
<<
Va bene. Fammi sentire qualcosa, dai. >>
Jessy si
schiarisce la voce e inizia a intonare more than this. Quando sta
cantando il ritornello, Anthony muove la testa a tempo di musica.
<<
Ti piace? >> gli chiede.
<<
È molto romantica. >>
<<
Già. Senti questa. >>
Jessy intona
moments e Anthony le dice:
<<
Carina e romantica anche questa. >>
<<
Sappi che è la mia preferita e ti farò una testa
così. Ti ci dovrai abituare Ant. >>
<<
Sopporterò. >>
Jessy gli
sorride.
<<
Riesci a cantare without you? >> le chiede Anthony.
<<
Aspetta che torno lì! >>
Quando Jessy
raggiunge la control room, si siede accanto ad Anthony.
<<
No, ancora no. Non riesco ancora a cantarla, ma a scuola mi sto
esercitando. >>
<<
Ah, okay. >>
<<
Ma vedrai che per la festa di San Valentino, che ci sarà a
scuola, l’avrò già imparata bene.
>>
<<
Ho fiducia in te, Jess. >>
<<
Grazie. >>
Jessy guarda
Anthony, quasi come se fosse un’apparizione davanti a lei.
<<
Che c’è? Perché mi guardi
così? >> le chiede.
<<
Perché ancora non mi sembra vero che stiamo insieme, che io
ti piaccio. Mi piaci da poco più di tre anni, ormai
l’avevo presa persa. >>
<<
Ma non ti sei mai arresa, è questo l’importante.
>>
<<
Già. >>
Anthony si
avvicina a lei con la sedia, andandole davanti, le prende le mani e,
guardandola negli occhi, le dice:
<<
Sei speciale per me, Jessy. >>
Jessy gli
sorride.
<<
Grazie. Anche tu per me lo sei, lo sei sempre stato, e lo sarai sempre,
ma non te ne sei mai accorto. >>
<<
Mi dispiace. >>
Anthony si alza
e la bacia. Dopo lascia una mano e dice:
<<
Andiamo in camera mia! >>
<<
Perché? >>
<<
Andiamo! >>
Anthony la
guarda e le chiede:
<<
Hai paura? >>
<<
Di cosa? >>
<<
Non lo so, dimmelo tu. >>
<<
Non ho paura. >> dice lei.
<<
Allora vieni. >>
Jessy si alza e
raggiungono la camera di Anthony. Quando entrano, lui chiude la porta.
<<
Perché chiudi? Ci sono solo le tue sorelle. >>
<<
Appunto. >>
Jessy osserva la
camera di Anthony e dice:
<<
Mi sembra un po’ più in ordine rispetto
all’altra volta. >>
<<
L’altra volta? >>
<<
Quando sono venuta qui, per vedere lo studio, all’inizio
dell’anno scolastico, sono entrata in camera tua, mentre tu
eri giù a prendere lo spuntino. Tra l’altro ho
anche fatto quattro chiacchiere con tua sorella Tess, perché
passava da qui e mi ha visto. Lei si è accorta subito che mi
piacevi. >> confessa Jessy.
<<
Ah, non lo sapevo. >>
<<
Adesso lo sai. >>
Jessy rimane
immobile e Anthony le chiede:
<<
Puoi anche camminare. Cos’hai? >>
<<
Niente. >>
Anthony le va
davanti e le prende le mani, di nuovo, e le chiede:
<<
Sei sicura di non avere paura? >>
<<
Sì, sono sicura. Tanto non deve succedere niente.
È troppo presto, no? >>
<<
Non lo so, ma tanto per te non sarebbe neanche la prima volta, per me
invece sì. >>
<<
Lo so che per me non sarebbe la prima volta, mentre per te
sì, ma è come se non l’avessi mai
fatto. >>
<<
Se solo avessi aspettato un altro mese, adesso saremmo entrambi nella
stessa situazione, invece tu l’hai fatto con lui,
quell’Harry. >> esclama Anthony, scocciato.
<<
Forse è ora che tu sappia come sono andate veramente le
cose. >>
<<
Cioè? Ti ha costretto? Gli spacco la faccia a
quell’idiota! >> dice Anthony, iniziando ad
alterarsi.
<<
No no, non mi ha costretto, stai calmo. Anzi… è
successo il contrario. >>
<<
Il contrario? >> chiede lui, stupito.
<<
Sono stata io a pregarlo di fare sesso con me. >>
confessa Jessy.
<<
Cosa? E perché l’avresti fatto? >>
<<
Perché non volevo più aspettare. Mi ero stancata
di aspettare qualcuno che non sarebbe mai arrivato, mi ero stancata di
aspettare te, anche perché non sarebbe capitato con nessun
altro. Harry è stato mio amico per un anno, ma i nostri
genitori sono amici e si frequentano ancora, e di lui mi fido.
>> confessa ancora Jessy.
Anthony non si
aspettava di certo una cosa del genere. Pensava che Jessy non fosse
quel tipo di ragazza, pensava che fosse rispettosa di se stessa e che
non facesse sesso solo per il gusto di perdere finalmente la
verginità.
<<
Oddio. Non ci credo. Non avrei mai pensato una cosa del genere. Ma
perché l’hai fatto? Che fretta avevi? Hai solo
diciassette anni, cazzo. Hai tutta la vita davanti per fare sesso.
>>
<<
Se solo avessi saputo cosa sarebbe successo un mese dopo, avrei
aspettato. Mi dispiace così tanto. Avrei voluto fare
qualsiasi cosa con te, ogni singola piccola semplice cosa. Come vorrei
poter tornare indietro. Che stupida che sono stata. Ma non lo sapevo,
non potevo saperlo, cavolo. >>
<<
Sì, non potevi saperlo, neanch’io lo sapevo. E non
sei una stupida, non è colpa tua. Tu avevi deciso
così, punto e basta. >> le dice lui.
Jessy gli
sorride, e in qualche modo Anthony l’ha fatta calmare.
Anthony le prende una mano e la porta con sé sul suo letto e
si siedono uno vicino all’altra.
<<
Possiamo sempre fare finta che non sia mai successo. Per me non conta
la prima volta. Per me quello che conta sarà quando lo
farò con te, ogni singola volta che lo farò con
te. >> esclama Jessy.
<<
D’accordo. Non è la stessa cosa, ma è
lo stesso. Non possiamo fare altrimenti. >>
Jessy si sdraia
sul letto e guarda il soffitto. Anthony la guarda e le chiede:
<<
Sei felice? >>
<<
Sì, non sono mai stata così felice come adesso.
Sono serena e so che per te sono speciale. >> risponde
Jessy.
Jessy si tira su
e lo guarda negli occhi e gli dice:
<<
Tu non hai neanche la minima idea di quanto significhi per me. Sei il
mio mondo. Sei tutto per me, Anthony. >>
<<
Grazie. >> dice lui, sorridendo.
<<
La mia non è soltanto una cotta per te. Ancora non ti amo,
però ci sono parecchio vicino. >>
<<
Non pensavo fosse così seria. Sono onorato, Jessy, sono
onorato di essere speciale per qualcuno, per te. >>
Jessy gli
sorride e si alza dal letto e, guardandosi intorno, chiede:
<<
Così questa è la tua camera? >>
<<
Sì. Come ti sembra? >>
<<
È carina. Strano, non vedo foto di donne nude. Sei sicuro di
essere un ragazzo normale? >>
Anthony ride e
dopo dice:
<<
Sì, sono normalissimo, ma non sono uno di quelli che tengono
le foto di donne nude in camera. >>
<<
Bravo. >>
Anthony le
sorride.
Mentre Jessy fa
un giro della camera, Anthony la guarda, la guarda veramente, come se
la vedesse per la prima volta.
<<
Torniamo in studio? >> le propone lui.
Jessy si volta
verso Anthony e risponde di sì, così insieme
ritornano nello studio di registrazione.
<<
Okay, adesso mi metto davvero al lavoro. Ma non mi devi interrompere,
altrimenti non finiremo mai. >>
<<
Posso darti una mano però, vero? >>
<<
Sì. >>
Verso il tardo
pomeriggio, i genitori di Anthony rientrano e Jessy è ancora
lì.
La madre sale al
piano di sopra e controlla se il figlio è in camera sua, ma
niente. Sente della musica dallo studio, così bussa e dopo
apre la porta ed entra. Rimane stupita di vedere il figlio con una
ragazza. La madre di Anthony, Holly, prova a chiamarlo, ma nessuno dei
due si accorge di lei, avendo la musica alta, così gli va
vicino e gli dà un colpetto sulla spalla. Lui sussulta, per
lo spavento, si volta e spegne la musica.
<<
Mamma, mi hai spaventato. >>
<<
Scusa, non sentivi. >>
<<
Sei già a casa? Ma che ore sono? >> chiede lui.
<<
Le sei e mezzo. >>
Holly guarda
Jessy e chiede:
<<
Chi è questa ragazza, tesoro? >>
Jessy si alza
dalla sedia e, prima che Anthony riesca a rispondere, dice:
<<
Sono Jessy, signora. Non si ricorda di me? Mi ha aperto la porta quando
sono venuta qui la scorsa settimana. >>
<<
Ah sì, è vero. >>
Anthony si alza
dalla sedia e dice:
<<
È la mia ragazza, mamma. >>
<<
La tua ragazza? E da quando stai con una ragazza? Non ci hai detto
niente. >>
<<
Ma vi devo dire sempre tutto? Stiamo insieme soltanto da ieri.
>> sbuffa Anthony.
<<
Sono contenta per te, tesoro. >> gli dice Holly.
Holly porge la
mano a Jessy e intanto dice:
<<
È un piacere conoscerti Jessy. Io sono Holly.
>>
Jessy le stringe
la mano e dice:
<<
Piacere mio, signora. >>
<<
È carina, mi piace. >>
Jessy sorride a
Holly e Anthony dice:
<<
Lo so che è carina. >>
Anthony si volta
verso Jessy e si guardano sorridendosi a vicenda.
<<
Vuoi rimanere a cena qui, Jessy? >> le chiede Holly.
Jessy ci pensa
un attimo e poi risponde:
<<
Sì, perché no. Grazie dell’invito.
>>
<<
Figurati. >>
<<
C’è anche papà o ci sei solo tu?
>> chiede Anthony.
<<
C’è anche lui. Vai a presentargli Jessy, dai.
>>
Anthony si volta
verso Jessy e le chiede:
<<
Andiamo? >>
<<
Sì. >>
Anthony la
prende per mano e scendono al piano di sotto. Jessy viene presentata
anche al padre di Anthony, Robert. Dopo salgono in camera di Anthony e
chiudono la porta.
<<
Allora? Com’è stato conoscere i miei?
>> le chiede.
<<
Strano, però sono simpatici. Tua madre sembra molto carina e
gentile. Entrambi sono rimasti sorpresi di sapere che io sono la tua
ragazza. Mi fa ancora effetto dirlo. >>
<<
Perché non ci sono abituati. Non ho mai portato a casa una
ragazza, è la prima volta. >>
<<
Anch’io non ho mai portato a casa nessun ragazzo.
L’unica volta che un ragazzo ha visto casa mia, è
stato per il mio tredicesimo compleanno, quando ho fatto una festa
mista. Mi ricordo che abbiamo fatto il gioco della bottiglia e quella
è stata la prima volta che ho toccato le labbra di un
ragazzo, per il quale, tra l’altro, avevo una terribile
cotta. Sai, non era carino in realtà. Tu sei molto
più carino, però. >>
<<
Grazie. E come si chiama questo ragazzo? >>
<<
Mark, Mark Marshall. Perché? Sei geloso? >>
gli chiede lei.
<<
No, perché io sono il primo a cui hai dato il tuo primo vero
bacio. >>
<<
Sì, con la lingua, ma senza l’ho dato prima a
Pietro e poi a… Harry. >>
<<
Non contano loro. Ma a proposito di questo Pietro, mi hai raccontato
veramente poco di lui. Avanti, racconta, voglio sapere di
più. >>
<<
Verrà con i suoi genitori lunedì e se ne
andrà il cinque febbraio. Tutto qui. Tutto quello che
c’era da raccontare te l’ho già detto.
>> risponde Jessy.
<<
Quindi è uno a posto? >>
<<
Sì, te l’ho detto, non ti preoccupare. E poi,
anzi, lui m’incoraggiava a farmi avanti con te. È
stato gentilissimo con me. >>
<<
Meno male. Però il fatto che stia a casa tua non mi piace
proprio. Anche se t’incoraggiava e voleva vederti con me, gli
piacevi e forse gli piaci ancora. >>
<<
Te l’ho detto, non ti devi preoccupare di niente. Tu mi
piaci, tu e soltanto tu, tu e nessun altro. È più
di tre anni che ti sto dietro, come potrei tradirti con Pietro? Non ci
devi neanche minimamente pensare, okay? >>
<<
Okay. >>
Jessy si guarda
intorno e nota una foto di Anthony da piccolo, che non avevo ancora
visto, e indicandola gli chiede:
<<
Sei tu quello? >>
Anthony
guardando la foto, risponde:
<<
Sì, sono io. >>
Jessy va davanti
alla foto, appesa al muro, e guardandola dice:
<<
Che carino che eri da piccolo. >>
Si volta e dice:
<<
Sei carino anche adesso. >>
Anthony le
sorride e la raggiunge, andando dietro di lei e mettendo le braccia
intorno alla vita.
<<
Sì, ero molto carino da piccolo. >> dice lui.
Jessy guarda le
braccia di Anthony intorno alla sua vita e sorride. Si volta verso di
lui e gli dice:
<<
Già. >>
Si guardano per
alcuni secondi e dopo si baciano. Mentre si stanno baciando, Jessy si
stacca e si gira, in modo da avere Anthony davanti a sé.
Poco dopo fa qualche passo indietro e si appoggia al muro, mentre
continuano a baciarsi. Quando si staccano, Jessy chiede:
<<
Posso chiederti una cosa? >>
<<
Sì. >>
<<
Hai per caso fretta di farlo? Di fare sesso dico. >>
<<
No, per il momento no. Non voglio fare le cose in fretta.
>>
<<
Neanch’io. E poi, te l’ho detto, voglio che per me
sia come la prima volta, e non la seconda. >>
<<
Non ti preoccupare Jess. >>
<<
Okay. >>
|
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Capitolo 31 *** Ti vedo diversa ***
31
Ti
vedo diversa
È la
settimana in cui Pietro sarà a Los Angeles con i suoi
genitori. L’aereo arriverà nel primo pomeriggio, e
Jessy è andata all’aeroporto a prenderli.
Mentre
è in mezzo ad una folla che sembra infinita, Jessy guarda
dritta davanti a sé, per vedere se c’è
Pietro con i suoi genitori. Appena li vede, Jessy inizia ad agitare le
braccia in alto, in modo da farsi notare da Pietro.
<<
Ecco Jessy! Andiamo! >> esclama Pietro.
Anche Pietro
agita le braccia in alto a sua volta, per farsi notare.
<<
Jessy! Ciao. >> le dice, dandole un bacio sulle guance.
<<
Ciao. >> lo saluta lei.
<<
Come stai? >> le chiede.
<<
Benissimo. Tu? >>
<<
Bene, bene. Sono così contento di essere qui, finalmente.
>>
<<
Ed io sono contenta che tu sia qui, finalmente. >>
Quando arrivano
in casa Biddle, i genitori di Pietro si sono accomodati in una delle
stanze degli ospiti e Pietro è con Jessy in
un’altra camera per gli ospiti, che sta disfacendo la sua
valigia.
<<
È veramente bella casa tua. E poi è sulla
spiaggia. >> salta su lui.
<<
Lo so. Diciamo che rappresento la classica ragazza californiana che ha
una casa sulla spiaggia, ma io non sono bionda, ricordatelo.
>> gli dice lei, sorridendo.
Pietro ridacchia
e dice:
<<
Lo so che non sei bionda. >>
Jessy gli
sorride.
<<
La scuola come va? Com’è l’ultimo anno?
>>
<<
Bellissimo. Ho cantato alla festa d’inizio anno scolastico e
anche a quella di Natale, e poi canterò a quella di San
Valentino. >>
<<
C’è anche una festa di San Valentino a scuola?
>>
<<
Sì, tutti gli anni. E ovviamente si cantano solo ed
esclusivamente canzoni d’amore. >>
Mentre Jessy
pronuncia le parole canzoni d’amore, è come se
avesse una luce negli occhi, come se brillasse di luce propria, cosa
che Pietro nota subito.
<<
Ti vedo diversa. Cosa ti è successo? >> le
chiede.
Jessy gli
sorride e Pietro, impaziente, le chiede:
<<
Dai, avanti, racconta. Cos’è successo?
Perché è sicuramente successo qualcosa.
>>
<<
Sì. >>
Jessy fa una
pausa, che a Pietro sembra interminabile, e poi dice:
<<
Sto ufficialmente con Anthony. >>
<<
No! Stai scherzando? >> le chiede lui, con un sorriso
sulle labbra.
<<
No, è verissimo. >>
<<
Non ci credo. Che bella notizia che mi hai dato. Allora avevi ragione.
>>
<<
Lo so, io ho sempre ragione. >>
<<
E quand’è successo? >>
<<
Venerdì, il ventisette. >>
<<
Tre giorni fa? Wow, da pochissimo. >>
<<
Già. E sono così felice già dopo tre
giorni. Sono successe così tante cose da quando siamo
partite per Firenze. >>
<<
Ne sono convinto. Ma… l’avete già
fatto? >>
<<
Beh… diciamo che abbiamo mezzo discusso per questo fatto.
>>
<<
E perché? Tu non lo vuoi fare? Hai paura? >>
le chiede.
<<
No, non è per quello. A parte che adesso sarebbe troppo
presto comunque, sono passati solo tre giorni. Ma il fatto è
che… >> s’interrompe Jessy.
<<
Cosa? Avanti, parla! >>
<<
Il fatto è che non sarebbe la prima volta per me.
>> confessa lei.
<<
Cosa? E con chi l’avresti fatto? >> chiede lui,
confuso.
<<
Con Harry, un mio vecchio amico d’infanzia. >>
<<
E quand’è successo? >>
<<
La sera della vigilia di Natale, a casa mia. >>
<<
Spiegami una cosa, ma tu non eri quella che aspettava solo ed
esclusivamente Anthony per fare qualsiasi cosa? >>
<<
Sì, lo so, ma visto che con lui avevo capito di non avere
nessuna possibilità, avevo deciso di perdere la
verginità e avevo deciso di perderla con Harry, questo mio
vecchio amico. Anche se siamo rimasti amici per un anno quando avevamo
sei-sette anni, i nostri genitori si frequentano ancora, e di lui mi
fido. Dopo che l’ho pregato, ha accettato e
l’abbiamo fatto, e tutto sommato è andata bene.
>> confessa Jessy.
<<
Questa non l’avevo mai sentita, ti giuro. E quindi Anthony lo
sa? >>
<<
Sì, e, infatti, è da quando l’ha saputo
che si è ingelosito, ma lui non sapeva la vera versione dei
fatti, gli ho spiegato tutto l’altro giorno e ci è
rimasto piuttosto male, ma io gli ho detto che è come se non
fosse mai successo. >>
<<
Va beh, dai, in fondo non è la fine del mondo.
>>
<<
No, infatti. Quando lo farò con lui, e per Anthony
sarà la prima volta, sono sicura che sarà
bellissimo, magico, come hai detto tu. >>
<<
Ma perché hai scelto proprio questo Harry per perdere la
verginità? >>
<<
Perché lui è l’unico ragazzo che
conosco al di fuori di te e Anthony. Anzi, come ti ho detto, noi due
eravamo amici. Era l’unico possibile.>>
<<
Non potevi fare questi ragionamenti quando ci siamo conosciuti, almeno
la perdevi con me, che sono convinto di essere molto meglio di questo
Harry. >>
Jessy gli
sorride e dice:
<<
Sì, forse sì. Magari ci capita anche di vederlo,
abita qui accanto. >>
<<
Ah. Siete pure vicini di casa? >>
<<
Sì. >>
<<
Almeno spero che quando l’avete fatto lui era single?
>>
<<
Sì, da quel che so io sì, poi per il resto sono
cazzi suoi. Lui avrebbe anche potuto dirmi di essere fidanzato, ma non
l’ha fatto, quindi… >>
<<
Comunque l’importante è che adesso tu sia felice
con Anthony e che lui sia felice con te. >>
<<
Lo siamo. >>
Pietro le
sorride e dice:
<<
E spero che lui abbia usato il preservativo. >>
<<
Sì sì, l’ha usato. >>
<<
Sarà meglio. >>
<<
Allora, vuoi fare un giro oppure no? >>
<<
Ma sì, dai. Stavolta sta a te farmi da guida.
>>
<<
Sarà un vero piacere. >> dice lei,
sorridendogli.
Poco dopo escono
e girano un po’ per Santa Monica e Los Angeles. Quando
tornano a casa, incontrano Harry.
<<
È quello lì Harry. >> dice Jessy.
<<
Ah. Sembra… normale. >>
<<
Già, come me. >>
Parcheggiano la
macchina in garage proprio nello stesso momento in cui lo sta facendo
anche Harry. Lui si volta per un attimo e la vede, e la saluta. Lei lo
saluta con la mano e, rivolgendosi a Pietro, gli chiede:
<<
Com’è sinceramente? >>
<<
Perché me lo stai chiedendo? Non è mica il tuo
ragazzo. >>
<<
Sì, lo so, era tanto per sapere il tuo parere. Sai
com’è, è il ragazzo con cui ho fatto
sesso la prima volta. >>
<<
Già, e sei stata una scema, perché avresti potuto
aspettare. >>
<<
Devi farmelo pesare anche tu, come Anthony? Lo so, ho sbagliato, ma
è come se non fosse mai successo. >>
<<
Okay, va bene. Non te lo dirò più, stai
tranquilla. >>
<<
Grazie. >>
Poco dopo essere
arrivati a casa, Pietro va in doccia, nel bagno della camera degli
ospiti, dove si trova lui, e Jessy va in camera sua, non sapendo che si
sta lavando. Così, arrivata nella stanza, sente
l’acqua scrosciare e bussa alla porta del bagno.
<<
Sei tu Jessy? >> chiede lui.
<<
Sì. Posso entrare? >>
<<
Sì. >>
Jessy entra e,
un po’ imbarazzata, chiede:
<<
Ti piacciono le patate dolci? >>
Pietro sposta un
po’ la tenda, esce con testa, e dice:
<<
Non le ho mai sentite, ma vanno bene. >>
<<
Okay. Vado dirlo a mia madre. >>
<<
Va bene. >>
Poco dopo Jessy
ritorna nella stanza dove c’è Pietro, che ha
appena finito di fare la doccia, ed è in mutande.
<<
Oh, scusa, forse avrei dovuto bussare. >>
Jessy va per
uscire dalla stanza, ma si ferma quando Pietro le dice:
<<
No, resta! Che c’è? >>
Jessy si volta e
gli risponde:
<<
Niente. Ero solo venuta a dirti che tra dieci minuti è
pronta la cena. >>
<<
D’accordo. >>
Jessy sembra che
non voglia guardare Pietro, essendo in mutande.
<<
Perché non mi guardi? Ti vergogni? >> le
chiede.
<<
Sì, un po’ sì. >>
<<
Ma è come se fossi in costume. E poi hai già
fatto sesso, quindi hai già visto un ragazzo nudo.
>>
<<
Sì, lo so, però mi vergogno lo stesso.
>>
<<
Dai, non fare la bambina. Guardami. >>
Jessy si volta e
gli sorride.
<<
Ecco. Meglio. >>
Jessy lo guarda
per bene, scrutandolo dalla testa ai piedi e si chiede per quale oscuro
motivo non ha fatto sesso con lui la prima volta invece di farlo con
Harry. Almeno Pietro era, e forse è ancora, interessato a
lei.
<<
Che c’è? >>
<<
Niente. >>
Jessy lo guarda
negli occhi e gli dice:
<<
Mi sembri diverso anche tu, sai. >>
<<
Sono ingrossato. Non in quel senso, dico come muscoli. Ho fatto
palestra in autunno e ho messo su un po’ di muscoli in
più. >>
<<
Sì, decisamente. Stai benissimo. >>
<<
Grazie. Vuoi toccare? >>
Pietro alza il
braccio destro e si guarda il bicipite, bello soddisfatto.
<<
O-kay. >>
Jessy si
avvicina a lui e tocca il bicipite.
<<
Wow, è bello grosso. Complimenti. >>
<<
Grazie. >>
Mentre Jessy
tocca il bicipite di Pietro, lui la guarda e le dice:
<<
Anthony è davvero fortunato ad averti. >>
<<
Tecnicamente non mi ha ancora avuta. >>
<<
Lo so, ma intanto state insieme. >>
<<
Già, e mi sembra ancora di stare sognando. >>
<<
Vuoi toccare anche i pettorali? >>
<<
Già che ci siamo. >>
Mentre Jessy
tocca gli addominali quasi perfetti di Pietro, li guarda come se
fossero oro e guarda anche i suoi boxer. Tra sé e
sé pensa:
<<
Wow, sono stata proprio una cretina. Lui è molto meglio di
Harry. >>
<<
Ti sei persa tra i miei addominali, Jess? >> le chiede
lui.
Jessy toglie
subito la mano dagli addominali di Pietro e, guardandolo in faccia,
dice:
<<
No, è che stavo pensando a quanto stupida sono stata. Almeno
potevo farlo con te la prima volta, invece di farlo con Harry, almeno a
te piacevo. >>
<<
Già. Ma sarebbe stato meglio che non l’avresti
fatto, così saresti ancora vergine e potresti perdere la
verginità con Anthony. >>
<<
Allora poi. >>
<<
Mi vesto, dai, altrimenti arrivo giù che la cena
è già fredda. >>
<<
Okay. Io scendo intanto. >>
Quando Jessy
esce dalla stanza e chiude la porta dietro di sé, pensa:
<<
Wow. È davvero sexy Pietro. >>
Jessy scuote la
testa per togliersi quel pensiero. Non è abituata ad avere
ragazzi che le girano intorno, non si è ancora abituata
neanche ad Anthony.
Durante la
serata, dopo cena, Jessy e Pietro se ne stanno tutto il tempo in camera
di lei a chiacchierare e guardare la tv sul letto. Mentre sono
sdraiati, Pietro le chiede:
<<
Posso farti una domanda, Jess? >>
<<
Sì. >>
<<
Sai già quando farai sesso con Anthony? Voglio dire, hai
già una mezza idea di quanto tempo aspetterai?
>>
<<
No, non lo so ancora. Voglio andarci piano con lui, perché
è tutto nuovo per me, anche se l’ho già
fatto. >>
<<
Fai bene, dev’essere così. Ma tu sei innamorata di
lui? >>
<<
No, non ancora, credo. Certo, non è una semplice cotta,
però non è amore ancora, credo. >>
<<
Capisco. >>
<<
Tu sei fidanzato, invece? >>
<<
No, sono single. >>
<<
Ah. Posso farti una domanda io, invece? >>
<<
Certo. >>
<<
Ti piaccio ancora? >>
Jessy fa una
pausa e poi aggiunge:
<<
È che Anthony è geloso, perché tu stai
qui e sapendo che ti piacevo quando sono venuta a Firenze, ha paura.
È geloso, ed è una cosa super positiva.
>>
<<
No, Jessy, non mi piaci più, però ti trovo
comunque molto bella. Anzi, adesso sei più bella.
>>
<<
Grazie. >>
<<
Hai già pensato a che regalo fargli per San Valentino?
>> le chiede Pietro.
<<
A dire la verità no, non ne ho la minima idea in
realtà. Non ho mai fatto un regalo a un ragazzo. Non so
proprio cosa potrei prendergli. A te cosa piacerebbe ricevere? Dammi un
indizio, visto che sei un ragazzo. >>
<<
Non so. Dei boxer, ma non siete ancora così intimi, oppure
una maglia, o una camicia… non so. >>
<<
Sono regali troppo banali gli ultimi due che hai detto, e i boxer sono
troppo da rapporto intimo, cosa che noi ancora non abbiamo.
>> dice Jessy.
<<
Già. >>
<<
Ho trovato! Potrei fargli un cd con tutte le canzoni che ho cantato io,
compresa love the way you lie, che adoriamo entrambi. >>
esclama Jessy, piena d’entusiasmo.
<<
Sì, giusto, non male come idea. È passabile e
originale. Lui cosa pensi ti regalerà? >>
<<
Non lo so. Forse dei gioielli, non ne ho idea. >>
<<
Classico, insomma. >>
<<
Già. >>
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Capitolo 32 *** Sei fortunato a stare con lei, Anthony ***
32
Sei
fortunato a stare con lei, Anthony
Il giorno dopo,
a scuola, durante la ricreazione, Jessy è dal suo armadietto
e sta chiacchierando con Jade.
<<
Allora? Com’è stato rivedere Pietro?
>> le chiede.
<<
Strano. Sai, è diverso rispetto a quest’estate.
>>
<<
Cioè? Diverso come? >>
<<
Ha più muscoli. >>
<<
E tu come fai a saperlo? L’hai visto mezzo nudo o nudo
addirittura? >>
<<
In mutande. Era appena uscito dalla doccia e sono entrata in camera.
>>
<<
Ah. >>
Intanto arriva
Anthony, che va dietro Jessy e la abbraccia.
<<
Hey. >> la saluta.
Jessy si volta e
si danno un bacio.
<<
Ciao. >>
<<
Di cosa stavate parlando? >> chiede Anthony.
<<
Di Pietro. >> risponde Jade.
Anthony diventa
subito serio e l’unica cosa che gli esce dalla bocca
è un “ah”. Così Jessy gli
chiede:
<<
Che c’è? Te l’ho detto, non devi essere
geloso, ma mi fa molto piacere che tu lo sia, perché vuol
dire che ci tieni davvero a me. >>
<<
Lo so che non devo esserlo, però lui è sempre un
ragazzo e tu gli piacevi, quindi ho motivo per esserlo. >>
Anthony si
avvicina un po’ di più a Jessy e, guardandola
negli occhi, le dice:
<<
E poi lo sai che ti tengo davvero a te, te l’ho
già detto. >>
<<
Lo so. È che ho bisogno che tu me lo ripeta
spesso, perché ancora non mi sembra vero. >>
Anthony le
sorride e la bacia.
<<
Ci tengo davvero a te, ci tengo davvero a te, ci tengo davvero a te. Te
lo ripeterò fino all’infinito, se vuoi?
>>
<<
No. >> gli risponde, sorridendogli.
<<
Cosa fai oggi pomeriggio? Potremmo andare al cinema e cenare insieme
dopo. >> propone Anthony.
<<
Veramente ho detto a Pietro che l’avrei portato a fare un
tour della città. Perché non vieni anche tu?
Così vi conoscete. >>
<<
Va bene. A che ora? >>
<<
Verso le quattro. Vieni a casa mia, poi lasci la macchina lì
che guido io. >>
<<
D’accordo. >>
<<
Comunque dopo possiamo cenare insieme, solo noi due, noi due soli
soletti. >> gli dice lei, con un sorriso.
Anthony le
sorride e dice:
“Perfetto.
Dopo però voglio guidare io con la mia macchina, okay?
>>
<<
Okay. >>
Anthony le
dà un bacio e subito dopo suona la campanella e si salutano,
andando ognuno nella propria aula, al proprio corso.
Jessy continua a
provare la canzone without you, in modo da poterla cantare alla festa
della scuola il giorno di San Valentino.
Mentre
è a lezione, il cellulare di Jessy vibra. Un nuovo
messaggio. Sblocca il cellulare e lo legge nella mente.
“Hey.
Che lezione hai? Mi sto annoiando a casa senza di te.”
“Canto.
Sto continuando a provare without you. Peccato che tu non potrai essere
qui a vedermi cantare il 14. Ti manderò un video, promesso
:) Trovati qualcosa da fare, stai al pc, gioca, leggi, guarda la
tv…”
“Ci
proverò. Smetti all’una, vero?”
Jessy le
risponde di sì e smettono di messaggiare perché
la prof la chiama.
Quando Jessy
arriva a casa, trova Pietro in camera sa, che sta guardano nei cassetti
del suo comodino, e quando è sulla soglia della porta, dice:
<<
Hey! >>
Pietro si gira
subito e, facendo finta di niente, dice:
<<
Ciao. >>
<<
Che ci fai qui? >>
<<
Niente. Ti stavo aspettando per mangiare. >>
<<
Ah. >>
Jessy entra
nella stanza e appoggia la borsa sulla poltrona e intanto Pietro si
siede sul letto.
<<
Non è che stavi frugando nel cassetto delle mutande?
Perché eri proprio lì da comodino quando sono
arrivata. >>
<<
No. Perché dovrebbero interessarmi le tue mutande, scusa?
>>
<<
Ah, non lo so, dimmelo tu. >>
<<
Non m’interessano. >>
<<
Comunque, sappi che non ho perizomi, perché non mi
piacciono. >>
<<
O-kay. >>
<<
Dai, andiamo giù che prepariamo il pranzo. I miei sono al
lavoro. >>
<<
I miei invece sono andati fuori a pranzo. >>
<<
E perché non ci sei andato anche tu? >>
<<
Perché volevo stare qui con te. >>
<<
Ah. >>
Mentre preparano
da mangiare, Jessy, tutta contenta, dice:
<<
Finalmente oggi conoscerai Anthony. >>
<<
Ah sì? >>
<<
Sì. Verrà con noi quando ti porterò in
giro per la città. >>
<<
Ah. Sono contento. >>
<<
Gli ho detto di venire qui alle quattro. >>
<<
Va bene. >>
<<
Posso chiederti una cosa importante? >>
<<
Certo. >>
<<
Puoi dimostrare ad Anthony che non ti piaccio più?
Così almeno si tranquillizzerà e non
penserà male. >>
<<
Va bene, anche se non ho bisogno di dimostrarlo visto che non mi piaci
più. >>
<<
Grazie. >>
Pietro le fa un
leggero sorriso e insieme iniziano ad apparecchiare.
<<
Ma a che ora ti sei svegliato stamattina? >> gli chiede
lei.
<<
Dieci e mezzo, mi pare. >>
<<
Bastardo. Io a scuola e tu qui a non fare niente. >>
<<
Perché un giorno di questi non stai a casa? Ti fingi malata
e facciamo quello che vogliamo. >>
<<
Marinare la scuola? Sì, si può fare.
>> dice lei.
<<
Brava. Non dirmi che non hai mai saltato la scuola neanche un giorno in
tutti gli anni di scuola? >>
<<
No, mai saltata. >>
<<
Non è possibile. Io l’ho fatto un sacco di volte.
>>
<<
Allora rimedierò subito. Domani volendo. >>
<<
Brava. Così si fa. >>
Mentre Jessy e
Pietro finiscono di apparecchiare, Jessy salta su, dicendo:
<<
Sai, la mia vita è cambiata da quando ho conosciuto Jade. Ho
iniziato a parlare con Anthony, poi ho parlato con te, e praticamente
quasi non parlavo con i ragazzi. E credo di essere diventata persino
più carina. >>
<<
Quello lo credo anch’io. Vedo un luccichio nei tuoi occhi che
quest’estate non avevi, e sei così allegra.
>>
<<
È tutto merito di Anthony. Lui è il mio
salvatore. >>
Pietro le
sorride.
<<
Non vedo l’ora di poter fare l’amore, Pietro. Ma
farlo sul serio, come veramente andrebbe fatto. >>
confessa Jessy.
<<
Ti auguro che succeda presto. >>
<<
Grazie. >> gli dice lei, sorridendo.
Verso le 16
Anthony arriva a casa di Jessy e parcheggia l’auto nel
vialetto. Quando suona, Jessy va ad aprire e si danno un bacio.
<<
Sei pronta? >>
<<
Sì. Devo solo prendere la borsa e chiamare Pietro. Entra
intanto. >>
Jessy sale in
camera sua, mentre Anthony aspetta nell’atrio, dove intanto
arriva Pietro. Lui lo vede e gli dice:
<<
Ciao. >>
Anthony si volta
e dice:
<<
Ciao. >>
Pietro si
avvicina a lui e, porgendogli la mano, gli dice:
<<
Pietro, piacere. >>
<<
Anthony. >> dice lui, stringendogliela.
<<
È un piacere conoscerti finalmente. Jessy mi parla ogni
secondo di te. >> dice Pietro.
<<
Anche per me è un piacere. >> risponde
Anthony, sorridendo.
I due rimangono
zitti per qualche secondo, finché non scende Jessy, con la
borsa in mano, pronta per uscire.
<<
Sono pronta, possiamo andare. >>
Anthony le porge
la mano e lei gliela stringe ed escono dalla porta, seguiti da Pietro.
<<
Così vi siete conosciuti finalmente? >>
<<
Sì. >> risponde Anthony.
Jessy sale in
macchina, al posto del guidatore, Anthony le sta accanto e Pietro
è dietro.
<<
Sapete, siete davvero una bella coppia. Sei fortunato a stare con lei,
Anthony. >> salta su Pietro.
Anthony si volta
verso Pietro e gli risponde con un “grazie” e dopo
si gira verso Jessy. Lei lo guarda e gli sorride.
Dopo il tour
della città, Jessy riporta a casa Pietro ed esce a cena con
Anthony.
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Capitolo 33 *** Questa è per te, tesoro ***
33
Questa
è per te, tesoro
È il
giorno di San Valentino e alla Palisades Arts & High School
c’è la festa, che inizierà alle 9 di
mattina. Jessy canterà alcune canzoni d’amore, tra
cui without you,“more than this e true colors. Come lei,
altri ragazzi e ragazze canteranno, e tutti saranno vestiti di rosso.
Quando Jessy si
sveglia e accende il cellulare, le arriva subito un sms da parte di
Anthony.
“Buongiorno!
Buon San Valentino, tesoro. Non vedo l’ora di vederti,
perché ho una cosa da darti.”
Quando Anthony
si è svegliato, una decina di minuti prima di Jessy, non
sapeva cosa scrivere esattamente nel messaggio. Non sapeva se scriverle
tesoro, oppure semplicemente Jess o Jessy. Non l’ha mai
chiamata tesoro.
Appena Jessy
legge il messaggio, sorride e gli risponde, scrivendo:
“Buongiorno
anche a te e buon San Valentino. Tesoro? Non mi hai mai chiamato
così. Non vedo l’ora di vederti anch’io,
Ant. A dopo! XOXOXO”
Quando Jessy
arriva a scuola, parcheggia la macchina e si dirige nei corridoi, dal
suo armadietto. Mentre è lì davanti, alle sue
spalle arriva Anthony, con in mano una rosa rossa, e, porgendogliela
davanti al viso, le dice:
<<
Ciao. >>
Lei si volta e
si danno un bacio.
<<
Ciao. >>
<<
Grazie… tesoro. >> gli dice lei, prendendo la
rosa.
Anthony le
sorride e dice:
<<
Pensavo che tesoro fosse esagerato, però mi sembrava banale
scriverti Jess o Jessy. >>
<<
Tesoro è perfetto. >>
<<
Lo penso anch’io. >>
<<
È bellissima la rosa, comunque. E poi rossa, come la
passione. >>
<<
Già. >>
Jessy si
avvicina all’orecchio di Anthony e gli sussurra:
<<
Questo significa che sei pronto per farlo? >>
<<
Sono sempre stato pronto, Jess. >>
<<
Okay. Cos’hai in mente per oggi? >>
<<
Lo saprai dopo. >> le risponde.
<<
D’accordo. Andiamo in auditorium che a momenti iniziano a
cantare. >> gli dice lei.
<<
Andiamo! >>
Poco dopo arriva
a scuola Jade, anche lei in macchina, e ad aspettarla davanti al suo
armadietto c’è Liam, con una rosa rossa in mano.
Appena lei lo vede gli sorride e quando arriva da lui, dice:
<<
Ciao. >>
<<
Ciao. >> la saluta lui, con un bellissimo sorriso e,
porgendole la rosa, le dice:
<<
Questa è per te, piccola. >>
<<
Grazie. >> dice lei, prendendo la rosa.
Si danno un
bacio e Liam le chiede:
<<
Spero ti piaccia? >>
<<
Ovvio che mi piace. Non mi avevi mai regalato una rosa. >>
<<
Già. Pensavo fosse il momento e l’occasione
giusta. >>
<<
Lo è. >>
Si baciano di
nuovo e subito dopo Jade apre l’armadietto e mette la rosa
dentro, e insieme a Liam raggiungono l’auditorium.
<<
A momenti inizieranno a cantare. Io ci sono tra un’oretta.
>> salta su Jessy, seduta in auditorium accanto ad
Anthony e alla sua migliore amica, Jade, seguita da Liam.
<<
Non vedo l’ora di sentirti cantare without you.
>> dice Anthony.
<<
Ed io non vedo l’ora di cantarla. >>
Jessy e Anthony
si scambiano un sorriso e poi un tenero bacio.
<<
Io non vedo l’ora di sentirti cantare more than this, invece.
>> salta su Jade.
<<
Ah beh, sicuro. >>
Jessy e Anthony,
insieme a Jade e Liam ascoltano i loro compagni di scuola cantare, e
circa mezz’ora prima, Jessy va dietro le quinte per
prepararsi.
<<
Canta come fai sempre. Meravigliosamente, okay? >> le
dice lui.
<<
Assolutamente sì. >> gli risponde.
Anthony le
dà un bacio e dopo Jessy raggiunge il dietro le quinte.
Jenna, la sua
compagna di corso di canto, si rivolge a Jessy e le dice:
<<
Sei pronta? >>
<<
Sì. Stavolta sarà diverso però,
perché le due canzoni che canterò le
dedicherò ad Anthony, soprattutto without you.
>>
<<
Capisco. Come va con lui? Non avete ancora fatto sesso? >>
<<
No, ancora no. Vogliamo andarci piano, non c’è
nessuna fretta. >>
<<
Concordo. Dai, sali sul palco e canta. >>
Quando Jessy
sale sul palco e prende il microfono, è un po’
agitata, ma si rilassa appena vede Anthony in mezzo alla folla.
<<
Buongiorno a tutti, coppiette e single. Buon San Valentino a tutti.
Stamattina canterò alcune canzoni che parlano
d’amore, ovviamente. La prima, la più bella
secondo me, si chiama without you, la seconda è more than
this, per tutte le directioners, e la terza è true colors.
Ci tengo a dire tre parole per la canzone without you,
perché ogni volta che la sento, quasi piango, mi viene
sempre la pelle d’oca e mi fa ricordare il mio ragazzo,
Anthony. Questa è per te, tesoro! >>
Anthony le manda
un bacio con la mano e lei gli fa un gran sorriso.
Quando inizia la
canzone, Jessy chiude gli occhi e li riapre appena inizia a cantare.
Per tutta la
canzone Jessy e Anthony si sono guardati, quasi come se non potessero
distogliere lo sguardo l’uno dall’altra.
Quando inizia
more than this tutte le directioners della scuola cantano insieme a
Jessy e muovono le mani, sollevate in alto, a tempo di musica.
Quando invece
canta true colors, quasi tutti cantano con lei.
Dopo aver
cantato tutte e tre le canzoni, Jessy esclama:
<<
Adesso devo chiamare alcuni miei compagni di corso, perché
abbiamo realizzato un medley di alcune canzoni d’amore di
Whitney Houston. Visto che da pochi giorni non è
più tra di noi, qui sulla terra, ci teniamo davvero a
cantare alcune sue canzoni. Venite sul palco, ragazzi! >>
Alcuni ragazzi
del corso di canto, tra cui Jenna, salgono sul palco e la musica parte.
<<
Perché non ci ha detto niente? Voi ne sapevate qualcosa?
>> chiede Anthony a Jade e Liam.
<<
No, io no, e sono la sua migliore amica. >>
<<
Io neanche. >> risponde Liam.
<<
Strano. >>
Quando Jessy
scende dal palco, raggiunge subito Anthony.
<<
Sei stata meravigliosa, tesoro. Ho quasi pianto all’inizio. E
complimenti per il medley di canzoni d’amore di Whitney.
>> le dice Anthony.
<<
Grazie. Ti è piaciuta without you? >>
<<
Sì, assolutamente sì. >>
<<
Stavo per piangere anch’io, comunque. Avevi la pelle
d’oca? >>
<<
Sì. >>
<<
Anch’io. >>
<<
Grazie per avermi dedicato quella canzone. >> le dice lui.
<<
Era da tempo che volevo farlo. >>
Anthony la
guarda negli occhi e la bacia.
Per la serata
Anthony la verrà a prendere alle 20 e andranno fuori a cena
in un ristorante italiano.
Mentre stanno
aspettando che la loro ordinazione arrivi, i due neo-fidanzatini
chiacchierano.
<<
Ti sta benissimo quel vestito, te l’ho già detto?
>>
<<
Sì, all’incirca mille volte. >>
Anthony porge il
braccio verso Jessy, che le sta davanti, e apre la mano, in modo che
lei gliela possa stringere, e così fa, mentre gli sorride.
Quando vengono
via dal ristorante, vanno verso la macchina di Anthony e, una volta
seduti, lui porge a Jessy un cofanetto con scritto Ettika sopra.
<<
È per me? >> gli chiede lei.
<<
Sì. Aprilo. >>
Jessy apre il
cofanetto e dentro trova un bracciale rosa e color oro, con un ciondolo
con la lettera “A” incisa di nero.
<<
A come… Anthony? >>
<<
Ovviamente sì. >>
<<
Grazie, è bellissimo. >>
Jessy e Anthony
si baciano e subito dopo Jessy estrae dalla sua borsa un cd, glielo
porge e lui chiede:
<<
Cos’è? >>
Prima che Jessy
riesca a rispondere, Anthony nota la scritta sul cd e la legge ad alta
voce:
<<
Per Anthony. Con amore, Jessy. >>
Anthony legge
nella mente i titoli di canzoni che ci sono scritte sul cd.
<<
Sono tutte le canzoni che ho cantato io, tutte quelle che ho cantato da
quando è iniziata la scuola. C’è anche
without you, ovviamente, e love the way you lie, che piace ad entrambi.
>>
<<
Grazie, è un regalo bellissimo, tesoro. >>
<<
Prego. >>
Anthony si
avvicina al suo viso e la bacia.
<<
Dove andiamo adesso? >> chiede lei.
<<
Io ho la casa libera, se vuoi possiamo andare lì?
>>
<<
Sì, va bene. >>
Quando Jessy e
Anthony arrivano in casa Gage, lui la prende per mano e le dice:
<<
Andiamo di sopra, voglio ascoltare quel cd. >>
<<
Okay. >>
Salgono le scale
per mano e arrivano nella stanza di Anthony. Anthony apre la custodia
del cd, lo mette nello stereo e clicca play. La prima canzone
è get it right.
Mentre la
canzone va avanti, si siedono sul letto, vicini.
<<
Comincia veramente a piacermi questa canzone, sai? >> le
dice lui.
<<
Sono contenta che ti piaccia. >>
Anthony la
guarda negli occhi, le mette delicatamente una mano sulla guancia, si
avvicina al suo viso e la bacia. Mentre si baciano, si
sdraiano sul letto. Anthony accarezza le gambe di Jessy, che
è sotto di lui.
Tra un bacio sul
collo e l’altro, Anthony le sposta un po’ il
vestito, in modo d’avere le spalle scoperte, e inizia a
baciargliele, e dopo le dice:
<<
Mi dispiace non averlo capito prima, piccola. >>
<<
Che cosa? >>
<<
Che io non sarei me stesso senza di te, proprio perché tu
non sei te stessa senza di me. >>
<<
Vuoi farmi piangere? >> gli chiede lei, commossa.
<<
No, però puoi farlo se vuoi. >>
<<
È la cosa più bella che qualcuno mi abbia mai
detto. >>
<<
La provo veramente, Jess. Non mi sento me stesso senza di te, come tu
non ti senti te stessa senza di me. Tu mi aiuti ancora di
più a esserlo, mi aiuti in tutto, con i miei sogni e con le
mie speranze. >> confessa Anthony.
<<
Okay, adesso piango. Ufficialmente. >>
<<
Sono serio, Jessy. >>
<<
Lo so, è proprio per questo che vorrei piangere di
felicità. >>
Anthony le
sorride e si baciano.
Quando
c’è la canzone without you, Anthony ascolta
attentamente le parole, e intanto, di fianco a lui, Jessy sta
piangendo. Lui si gira e la vede piangere.
<<
Hey, perché stai piangendo? >> le chiede.
<<
Perché sono felice. E poi lo sai, questa canzone mi fa
piangere. >>
<<
Già. >>
Jessy si asciuga
le lacrime e un attimo dopo, lui le dice:
<<
So che è un po’ presto,
però… credo che without you possa diventare la
nostra canzone. Che ne dici? >>
<<
Chissenefrega se è presto, quella canzone è
perfetta per noi. >>
<<
Sì. >>
Jessy gli fa un
gran sorriso e dopo si sdraia sul letto, e Anthony fa lo stesso. Lui le
porge una mano e lei gliela stringe e, voltandosi verso il fidanzato,
guardandosi negli occhi, gli dice:
<<
Sai, è la prima volta che passo San Valentino con qualcuno.
Non l’ho mai neanche passato con un’amica, ma come
se fosse un semplice giorno, come tutti gli altri. Ancora non mi sembra
vero, invece tu sei qui con me e mi stai tenendo la mano, ed io ti devo
ringraziare per questo. Non sai quanto te ne sono grata.
>>
<<
Io invece lo passavo con alcuni amici alcune volte e altre no,
dipendeva se loro erano fidanzati o no, ovviamente. Però
devi smetterla di dire che non ti sembra ancora vero, perché
tu ed io stiamo ufficialmente insieme. È tutto completamente
e totalmente vero, okay? >>
Anthony mette
una mano sulla sua guancia e le gli risponde dicendo:
<<
Okay, va bene, non lo dirò più. Promesso.
>>
<<
Brava. >>
Anthony si
avvicina al suo viso e la bacia dolcemente.
<<
Mi è venuta in mente una cosa. >>
<<
Cosa? >> chiede lei.
<<
L’idea per il tuo regalo di compleanno. Tra nove giorni
sarà il tuo compleanno. >> risponde lui.
<<
Già. Dopo San Valentino c’è il mio
compleanno e divento sempre depressa. >>
<<
Perché? >>
<<
Perché divento sempre più vecchia.
Però quest’anno sarà diverso,
perché, oltre a compiere finalmente diciotto anni, sto con
te, e probabilmente alla festa canteranno i One Direction. Ancora non
ci credo che potrebbero esserci veramente. Io e alcune ragazze ci siamo
divise i soldi e ci siamo messe d’accordo con il loro
manager, e verranno anche la cugina di Jade e le sue amiche,
direttamente da Londra. Sarà il compleanno migliore del
mondo. >> risponde Jessy, tutta contenta.
<<
Sono felice per te, tesoro. È già confermato che
verranno? >>
<<
No, ancora no. Però in questi giorni il loro manager mi
manderà una mail con scritto se verranno o no, e tutti i
dettagli di quel giorno e dell’esibizione. Ci teniamo in
contatto per e-mail, perché il numero sarebbe troppo
personale e poi le chiamate da Londra a qui costano. >>
<<
Già. Spero veramente che verranno, tesoro. >>
<<
Lo spero anch’io. >>
|
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Capitolo 34 *** Il miglior regalo di sempre ***
34
Il
miglior regalo di sempre
È la
vigilia del giorno del compleanno di Jessy, e in questa settimana il
manager dei One Direction ha mandato una mail a Jessy con scritto che i
ragazzi sono onorati di cantare alla sua festa.
La festa per il
suo compleanno sarà il 22 febbraio alle 22 e si
svolgerà alla Blossom Room, all’Hollywood
Roosevelt Hotel. Verrà allestito un palco, dove canteranno i
1D, ma solo per un’ora: dalle 23 alle 24, e nel resto del
tempo ci sarà un dj.
Jessy e Jade,
insieme ad Anthony e Liam sono già alla Blossom Room nel
pomeriggio. Quando arrivano i One Direction, il loro manager e tutte le
persone che si occupano di loro sono già lì. Jade
e Jessy sono appena entrate nella sala e li vedono.
<<
Oddio! Sono loro. Sono già qui. >> esclama
Jade.
<<
Allora non li sto immaginando, sono qui davvero. Ma ci credi che
canteranno stasera? No, io ancora no. Manteniamo la calma e
comportiamoci da persone adulte e soprattutto normali, quali siamo.
>> dice Jessy.
<<
Non so se sarò in grado di farlo. >>
<<
Neanch’io. >>
<<
State calme, ragazze. Sono solo ragazzi, come me e Liam.
>> interviene Anthony.
<<
Concordo. Mantenete la calma. >> dice Liam.
<<
La fai facile tu, tesoro. Tu non sbavi davanti ai loro poster e non
piangi mentre ascolti le loro canzoni. >> gli dice Jade.
<<
Sì, esatto. Voi ragazzi non capirete mai cosa vuol dire aver
un idolo. >> afferma Jessy.
Quando arrivano
da Paul, il loro tour manager, i ragazzi stanno bevendo e parlando tra
loro. Jade porge la mano a Paul e gli dice:
<<
Io sono Jade, la migliore amica di Jessy, piacere. >>
<<
Piacere mio. Io sono Paul, il tour manager dei ragazzi.
>> le dice lui, stringendole la mano.
Anche Jessy si
presenta e si stringe la mano con Paul, e dopo le due amiche presentano
i loro ragazzi.
Harry, che si
è accorto delle ragazze, si volta e le raggiunge,
incuriosito.
<<
Ciao ragazze. >> dice lui, come se nulla fosse.
Jessy e Jade
rimangono mute, completamente mute. Vorrebbero abbracciarlo, baciarlo
dalla testa ai piedi, ma l’unica cosa che riescono a fare
è dirgli ciao nello stesso preciso momento, facendo
così sorridere Harry.
Harry, porgendo
la mano a Jade, le dice:
<<
Io sono Harry. È un piacere conoscervi. >>
Jade tiene la
mano di Harry ed è quasi imbambolata.
<<
Chi di voi due è Jessy? >> chiede lui.
<<
Io. >> riesce a dire Jessy.
Harry porge la
mano a Jessy, che quasi sviene, ma si riprende subito.
<<
Auguri per domani. >>
<<
Grazie. >>
<<
Tu, invece, sei…? >> chiede lui a Jade.
<<
Jade, la sua migliore amica. >>
Jade lo guarda e
all’improvviso, guardando le sue mani, esclama:
<<
Io adoro le tue mani, Harry. Sono meravigliose. >>
<<
Grazie. >> dice lui, sorridendo.
<<
Sono seria. Vero, Jess, che sono meravigliose? >>
<<
Oh, sì, sono stupende. Ce le fai toccare, per favore?
>> domanda Jessy.
<<
O-kay. >> dice lui.
Harry porge alle
ragazze entrambe le mani e loro gliele toccano.
<<
Siamo fissate con le tue mani, scusa. >> dice Jade.
<<
Non c’è problema. >>
Intanto gli
altri raggiungono Harry e le ragazze.
<<
Sono bellissime. >> continua Jade.
<<
Che cosa sono bellissime? >> chiede Louis,
all’improvviso.
Jessy alza lo
sguardo e vede Louis e dice:
<<
Oddio! >>
Jessy non riesce
a parlare, così Jade risponde per lei.
<<
Le mani di Harry. Siamo fissate con le sue mani. >>
<<
Sì. >> dice Jessy, imbambolata, guardando
Louis.
Louis le porge
la mano e chiede:
<<
Tu sei…? >>
Jessy stringe la
mano di Louis e risponde:
<<
Jessy. Sei il mio preferito, Louis. >>
Louis le sorride
e dopo stringe la mano anche a Jade.
Niall, Liam e
infine Zayn fanno lo stesso, e in seguito i ragazzi conoscono Liam e
Anthony.
<<
Sapete ragazzi, noi vi abbiamo incontrato per la prima volta per il
compleanno di Niall, lo scorso settembre, in un locale.
>> salta su Jade.
<<
Già. Harry però non c’era. E poi siamo
venute a Londra il dieci gennaio per il concerto. È stato
pazzesco. Siete fantastici, ragazzi. >>
<<
Forse sì, mi ricordo di voi due, ragazze. >>
dice Niall.
<<
Sì, anch’io. Allora, cosa ne pensate del nostro
album? >> chiede Liam.
<<
È meraviglioso. Qui uscirà il mese prossimo, ma
noi ce l’abbiamo già, perché ce lo
siamo fatto spedire dalla cugina di Jade, che vive a Londra.
>> risponde Jessy.
<<
Già. La mia canzone preferita è more than this.
>>
<<
La mia moments. >>
<<
Ottima scelta. >> le dice Louis, facendole
l’occhiolino.
<<
Grazie. >> dice lei, sorridendogli.
Le due amiche
continuano a chiacchierare per un po’ con i ragazzi, fino a
quando non parlano dei dettagli della festa.
Quando le due
amiche se ne vanno con i loro rispettivi fidanzati, Liam chiede:
<<
Così amate le mani di Harry, eh? >>
<<
Sì. Liam, non diventare geloso, le sue sono bellissime.
Anche le tue, ma le sue superano tutte le altre. >>
risponde Jade.
<<
La pensi anche tu così, Jess? >> chiede
Anthony.
<<
Sì. Non so chi tra le due sia più fissata con le
mani di Harry. >>
<<
Però le sue mani non possono toccarti, tesoro, mentre le mie
sì. >> afferma Liam.
<<
Tecnicamente possono. >>
<<
Jade? >>
<<
Scherzo, dai. Però Harry è così sexy.
Ma anche tu lo sei. Ma lo sapete come diventiamo noi ragazze quando
abbiamo un idolo. >> risponde Jade.
<<
Sì, è vero, non ragioniamo. Comunque, non sarebbe
affatto male farsi toccare da Harry. >> dice Jessy.
<<
Non mi piace la piega che sta prendendo il discorso, vi ricordo che noi
due stiamo insieme a voi, Harry no. E lui è un cantante,
quindi non avete speranze. >> dice Anthony.
<<
Dai, scherziamo sul fatto di farci toccare da Harry, ma non sul fatto
che lui sia sexy. >>
<<
Lo so, lo so. >> le dice lui, sorridendo.
Jessy gli
sorride a sua volta e gli dà un bacio.
Sono quasi le 23
e la festa è già iniziata da un po’, e
tra non molto i 1D inizieranno a cantare.
<<
Sei calma tesoro? >> le chiede Anthony.
<<
Ci sto provando. >>
<<
Lo spero, perché non lo sembri molto. >>
<<
Lo so. Sappi che potrò non essere consapevole di quello che
farò e dirò. >>
<<
Okay. L’importante è che tu mi abbia avvisato.
>>
<<
Esatto. >>
<<
Sai, sono curioso di sentirli cantare dal vivo. >>
<<
Fidati, non ti deluderanno, come non hanno deluso tutte le milioni, no,
che dico, forse miliardi, di directioners in tutto il mondo.
>>
<<
Ho notato che siete parecchie. >>
<<
Già. E sappi che il 24 marzo ci sarà il flash mob
qui a Los Angeles, ed io e Jade vogliamo assolutamente andarci e
partecipare, ovviamente. Sarà una cosa fenomenale, me lo
sento. >>
<<
Sarò lì a guardarti, te lo prometto.
>> dice Anthony.
<<
Grazie. >>
Jessy gli
dà un bacio e un attimo dopo si sentono delle urla impazzite.
Appena si
allontana da Anthony, capisce subito il motivo delle urla e guarda
immediatamente verso il palco. Lì sopra ci sono i One
Direction, e lei si avvicina al palco.
Jade, con il
microfono in mano, sale sul palco, e, guardando la folla di gente,
esclama:
<<
Buonasera a tutti! Io sono Jade, la migliore amica della festeggiata.
Vi state divertendo? In ogni caso, io, Jessy e altre ragazze abbiamo
raccolto i soldi per far venire qui a suonare quei cinque meravigliosi
ragazzi dietro di me. Staranno con noi solo per un’ora, ma
sarà l’ora più bella della nostra vita
per noi directioners! Jessy, dove sei finita? Ti vogliamo qui sul
palco! >>
Jade guarda tra
la folla e nota che Jessy sta raggiungendo il palco.
<<
Eccoti! Dai, vieni sul palco! >>
Quando
finalmente Jessy riesce a salire sul palco, un po’ emozionata
e imbarazzata, Jade le passa il microfono e scende.
<<
Eccomi qui! Non so voi, ma mi sembra quasi surreale che i One Direction
siano qui a cantare alla mia festa. Forse sto sognando e tra un
po’ mi sveglierò. Bando alle ciance, facciamo
cantare questi poveri ragazzi! Il palco è tutto per voi,
ragazzi! >> esclama Jessy.
Jessy sistema il
microfono sul piedistallo e scende dal palco, raggiungendo Jade.
I One Direction
si sistemano sul palco e Harry va al microfono, dicendo:
<<
Buonasera a tutti! Noi siamo i One Direction! La prima canzone che
canteremo stasera è One thing! Buon divertimento!
>>
Durante
quell’ora, tutte le directioners presenti alla festa,
comprese Jade e Jessy si scatenano.
L’ultima
canzone che cantano è moments, essendo la preferita di
Jessy, dove riesce anche a piangere.
Un po’
prima della mezzanotte fanno salire Jessy sul palco e portano una torta
con diciotto candeline, così, a mezzanotte, inizio del 23
febbraio, i One Direction e gli invitati le cantano tanti auguri, e in
seguito Louis, Harry, Liam, Niall e Zayn l’abbracciano.
Più
tardi, quando Jessy inizia ad aprire i regali, Anthony è
insieme a lei, ovviamente.
<<
Adesso è il momento del mio regalo. >> dice
lui.
Anthony si
allontana, in direzione del palco.
<<
Ma dove va? >>
<<
Ora vedrai. >> le dice Jade.
Quando arriva
sul palco, Anthony dice qualcosa al dj, che smette subito di far
continuare la musica, e prende in mano il microfono, dicendo:
<<
In quest’ultima settimana ho composto una canzone rap
d’amore. Questa è per te, solo per te, Jessy!
Ascolta bene le parole! >>
Jessy
è fissa a guardare Anthony sul palco, come tutti gli
invitati.
Lui fa un
respiro e inizia a reppare.
Mentre lo guarda
e ascolta la canzone che sta cantando, le viene quasi da piangere.
Nessuno le aveva mai scritto una canzone, e di certo non si aspettava
che fosse proprio Anthony il primo a farlo.
Alla fine della
canzone tutti applaudono e lui scende dal palco, raggiungendo Jessy.
<<
Oh mio Dio! È bellissima, Anthony! L’hai scritta
proprio per me? >>
<<
Sì, solo e soltanto per te. >>
<<
Grazie. È il miglior regalo di sempre. >>
<<
Era il minimo che potessi fare, anche se penso che tu abbia apprezzato
di più i One Direction. >>
<<
È completamente diverso. Tu sei il mio ragazzo, non devi
neanche pensarci. Nessuno mi aveva mai scritto una canzone. Grazie,
grazie, grazie. >> gli dice lei.
Anthony le
sorride, si avvicina e la bacia.
È la
fine del mese e siamo al 27 febbraio, primo mesiversario di Anthony e
Jessy. Per tutto il giorno staranno insieme e non andranno a scuola.
Anthony andrà da Jessy verso le 11 e poi pranzeranno fuori e
staranno fuori per un po’ nel pomeriggio e ritorneranno a
casa per prepararsi per la cena fuori.
Mentre Jessy e
Anthony sono in sala a guardare la tv, vicini l’uno
all’altra, lui le chiede:
<<
Ti è già arrivata la risposta
dall’UCLA? >>
<<
No. A te? >>
<<
No, ma credo che arriveranno in questi giorni. >>
<<
Già, lo penso anch’io. >>
Jessy appoggia
la testa al divano, guarda in alto e dice:
<<
Ma ti rendi conto? Il prossimo anno, anzi, in autunno, saremo al
college, nello stesso college. Mi sembra ancora così strano
che la scuola finirà tra poco più di tre mesi.
>>
<<
Già, sembra strano anche a me. A fine maggio ci
sarà il ballo e i primi di giugno il diploma.
>>
<<
Già inizi a pensare al ballo? >>
<<
Sì, siamo a marzo ormai, certo che inizio a pensarci.
>>
<<
Io, invece, non ci ho ancora pensato. >>
<<
Però so già chi porterò al ballo.
>>
<<
Chi?”
<<
Non lo so, sai? Credo che porterò una bella ragazza, alta,
con lunghi capelli castani e gli occhi azzurri e verdi. Però
non ricordo il suo nome. >> dice lui, con un sorriso
sulle labbra.
<<
Credo di conoscerla. >> dice lei.
Anthony si
avvicina a Jessy e le dice:
<<
Credo di conoscerla anch’io. >>
Si avvicina al
suo viso e la bacia dolcemente.
Alle 20 Anthony
è di nuovo a casa di Jessy, per andare a cena fuori.
Durante la cena
si scambiano i regali. Lui le ha regalato una fedina (che avranno
entrambi), dicendole d’impegnarsi veramente con lei, come
già le aveva detto, e lei gli ha regalato un bracciale
d’argento con incisa la frase: I’M NOTHING WITHOUT
YOU, PRECISELY BECAUSE YOU’RE NOTHING WITHOUT ME. FOREVER
YOURS, JESSY.
Quando Anthony
legge la frase incisa sul bracciale, alza lo sguardo e, guardando
Jessy, le chiede:
<<
Per sempre tua? >>
<<
Sì. >>
Prima pensava di
non amare Anthony, invece adesso sa che è il contrario. Lo
sta guardando e sa di essersi innamorata di lui. Lei lo ama, ma non sa
se lui ama lei, quindi non dice altro.
Anthony vorrebbe
chiederle di più, ma si limita a dirle:
<<
Grazie, piccola. È bellissimo. >>
Si sporge in
avanti e la bacia.
|
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Capitolo 35 *** Questo è in assoluto il momento più bello della mia vita ***
35
Questo
è in assoluto il momento più bello della mia vita
Marzo
è iniziato e la primavera è nell’aria.
È
giovedì primo marzo e Jessy è appena arrivata al
suo armadietto per mettere via una cosa, tra un’ora e
l’altra. All’improvviso, da dietro di lei, arriva
Anthony che le dice:
<<
Ciao, piccola. >>
Jessy si volta
e, dopo averlo salutato, lui le dà un bacio.
<<
Hai dei piani per domani sera? >> le chiede.
<<
No, nessun piano. Perché? >>
<<
Ho casa libera. I miei partiranno domani nel primo pomeriggio, mia
sorella Tess andrà a dormire da un’amica e
l’altra mia sorella pure. Potresti venire da me. Ceniamo e
stiamo un po’ insieme, e potresti persino rimanere a dormire
da me, se ti va. >>
<<
Sì, va bene. A che ora vengo? >>
<<
All’ora che vuoi, tanto io sono in casa. >>
<<
Okay. >>
Jessy si
avvicina a lui e all’orecchio gli sussurra:
<<
Sei sicuro che avremo casa libera? >>
<<
Sì, al cento per cento. >>
<<
Okay. >>
Jessy si
allontana da lui e lo guarda con sguardo languido.
La campanella
suona e Anthony la saluta con un bacio, e intanto arriva Jade che le
dice:
<<
Hey. >>
<<
Ciao. Domani sera dormirò da Anthony. >>
<<
Oddio! Davvero? >> chiede Jade, stupita.
<<
Sì, me l’ha chiesto lui poco prima che arrivassi,
ed io ho accettato. Ceneremo anche insieme. >>
<<
Credi che succederà? >> le chiede Jade.
<<
Beh, credo che sia molto probabile. Saremo completamente soli dalla
sera alla mattina del giorno dopo. I genitori non ci saranno e le
sorelle andranno da un’amica a dormire. >>
<<
Perfetto, allora. A San Valentino non è successo e neanche
per il vostro mesiversario, quindi credo che stavolta sia quella
giusta. E approfittane che non è la tua prima volta.
>>
<<
Già, ma avrei preferito che lo fosse. >> dice
Jessy, con occhi tristi.
<<
E va beh, dai, ormai quello che è successo è
successo, non puoi farci niente. >> le dice Jade.
<<
Già, e poi quasi non ricordo com’è
andata. È stato più di due mesi fa.
>>
<<
Infatti. Basta che usiate il preservativo. >>
<<
È ovvio, non sono scema. Però io pensavo
d’iniziare a prendere la pillola. Se inizieremo a farlo, dopo
continueremo e quindi è meglio la pillola, secondo me.
>>
<<
Già. >>
<<
Però dovrei andare a prenderla oggi pomeriggio, ma volevo
l’opinione di qualcuno, come un ginecologo. >>
<<
Sì, infatti, è sempre meglio parlare con un
ginecologo. Perché non vieni dalla mia? È brava.
>> le consiglia Jade.
<<
Sì, volendo sì. >>
<<
Andiamo oggi pomeriggio, se vuoi? >> le propone Jade.
<<
Sì, va bene. Ma credo che se domani sera lo faremo, useremo
il preservativo. >>
<<
Il preservativo ti difende dalle malattie e anche da una possibile
gravidanza, però la pillola è più
sicura perché non si può rompere come il
preservativo. Devi solo ricordare di prenderla. >>
<<
Già. Harry è stato bravo e se
l’è saputo mettere bene. >>
<<
Sarà meglio. >>
<<
Ogni volta che pronuncio il suo nome, mi fa venire in mente
l’altro Harry, Harry Styles, altroché Harry
Stokes. >> afferma Jessy.
<<
Lui è unico al mondo. >> dice Jade.
<<
Lui sì che è sexy. >>
<<
Styles? >> domanda Jade.
<<
Ovvio. >>
Il giorno dopo,
verso le 17 passate Jessy va da Anthony. Quando arriva a casa sua,
Anthony è in studio di registrazione e così
ritornano lì.
<<
Che stavi registrando? >> gli chiede lei.
<<
Uno dei miei nuovi pezzi. Lo vuoi sentire? >>
<<
Certo. >>
Mentre Anthony
raggiunge il microfono, Jessy si siede su una delle due sedie. Quando
ritorna nella control room, Anthony si siede e le chiede:
<<
Allora, com’era? >>
<<
Carina. Belle le parole. Ci metterai anche il pezzo che mi hai dedicato
nell’album? >>
<<
Sì. >>
Jessy gli
sorride e gli dà un bacio. Anthony la guarda dalla testa ai
piedi e le dice:
<<
Sei carina vestita così, mi piacciono quelle calze.
>>
<<
Grazie. >>
Parlano per un
altro po’ e poi vanno in sala a guardare un film, ordinano
una pizza e si aiutano a vicenda a mettere i piatti nella lavastoviglie.
Dopo cena vanno
in camera di Anthony ad ascoltare un po’ di musica, sia
quella che piace a Jessy, che quella che piace ad Anthony.
<<
Ma è possibile che non ti piaccia neanche una canzone dei
1D? >> gli chiede Jessy.<
<<
Beh, forse una o due. >>
<<
Davvero? Quali? >> chiede Jessy, entusiasta.
<<
Quella lenta, non so come si chiama. >>
<<
Ah, credo che tu intenda more than this. >>
<<
Non lo so, cantala. >>
<<
I’m broken do
you hear me?
I’m
blinded cos you are everything I see
I’m
dancin’ alone
I’m
praying that your heart will just turn around.
And
as I walk up to your door
My
head turns to face the floor
Cos
I can’t look you in the eyes and say.
When
he opens his arms and holds you close tonight
It
just won’t feel right
Cos
I can love you more than this, yeah
When
he lays you down I might just die inside
It
just don’t feel right
Cos
I can love you more than this
Can
love you more than this.
If
I’m louder would you see me?
Would
you lay down in my arms and rescue me?
Cos
we are the same
You
saved me but when you leave it’s gone again.
And
then I see you on the street
In
his arms, I get weak,
My body fails, I’m on
my knees praying… >>
<<
Questa? >> chiede Jessy.
<<
Sì, questa. Non è male, in fondo. Ma me ne piace
anche un’altra. >>
<<
Quale? >>
<<
Un’altra lenta, la tua preferita. >>
<<
Ah, moments, allora. >>
<<
Sì, cantala. >>
<<
Shut the door, turn the
light off
I
wanna be with you
I
wanna feel your love
I
wanna lay beside you
I
cannot hide this, even though I try.
Heartbeats
harder
Time
escapes me
Trembling
hands touch skin
It
makes this harder
And
the tears stream down my face.
If
we could only have this life for one more day
If
we could only turn back time
I
know I'll be
Your
life, your voice, your reason to be
My
love, my heart is breathing for this
Moment
in time
I'll
find the words to say
Before you leave me
today… >>
<<
Questa, vero? >>
<<
Sì. Queste due sono carine. >>
<<
Bravo, ottimi gusti, tesoro, sono le mie due preferite. >>
Anthony le
sorride e le dà un bacio.
Più
tardi, mentre Jessy è su Facebook con il suo cellulare e sta
ascoltando la musica insieme ad Anthony, vede alcune foto di Harry
Styles, caricate in una pagine dedicata ai 1D.
<<
Harry ha proprio deciso di torturare tutte le directioners. Anche se
avesse addosso la vestaglia da nonno, sarebbe sexy comunque.
>>
<<
Ma voi siete fissate. >> le dice Anthony.
<<
No, non siamo fissate, siamo devote, è diverso. E poi dai,
vieni a vedere queste foto, Harry è troppo sexy.
>>
Anthony si
avvicina a Jessy e guarda le foto di Harry che lei gli fa vedere.
<<
Ma è un ragazzo come tutti gli altri. Scusa,
perché io non sono sexy? >>
<<
Beh… sì, sei sexy… ma non quanto
Harry. E poi guarda le sue mani, sono due cose meravigliose. Sul fatto
delle mani puoi dire che siamo fissate, te lo concedo. >>
dice Jessy, sorridendo.
<<
Eccome se lo siete. Sono due semplici mani, come le mie. Guarda.
>>
Anthony mostra
le mani a Jessy e lei dice:
<<
Le sue sono più belle, tesoro. >>
<<
Sì, ma come ha detto Liam, quelle di Harry non possono
toccarti. Cioè, possono, ma io non glielo permetterei
>>
Jessy gli
sorride e un attimo dopo si baciano.
Poco dopo
accendono la televisione e si mettono sul letto, abbracciati, a
guardarla insieme. Scorrendo i vari canali, trovano il film le pagine
della nostra vita.
<<
Lascia qui, è bellissimo questo film. >> gli
dice lei.
<<
Qual è? >>
<<
Le pagine della nostra vita. L’amore tra Allie e Noah
è meraviglioso. >>
<<
Non mi sembra di averlo visto. Guardiamolo. >>
<<
Fidati, non te ne pentirai. Io ho letto anche il libro e forse
è meglio il film. Prima ho visto il film. Nel libro mi
aspettavo più cose raccontate, invece più o meno
sono le stesse del film. >>
<<
Allora guardiamolo. Dopo ti dirò com’è.
>>
<<
Okay. >>
Quando
c’è la scena di sesso tra i due protagonisti,
Jessy è un po’ imbarazzata, mentre Anthony si
volta a guardarla. Lei se ne accorge e lo guarda.
<<
È davvero bello, avevi ragione. >> le dice lui.
<<
Io ho sempre ragione. >>
Anthony le
sorride e si volta di nuovo verso la tv.
Quando finisce
il film, Anthony si volta verso Jessy, che sta fissando il televisore.
<<
Confermo, è bellissimo. >>
<<
Lo so. >>
Jessy si sente
osservata e si volta verso Anthony. Anthony continua a guardarla e
all’improvviso si avvicina al suo viso e la bacia. Mentre si
baciano, si sdraiano, ma Anthony si stacca da lei per prendere il
telecomando e spegnere la tv.
<<
Perché l’hai spenta? >> gli chiede
lei.
Anthony la
guarda senza dire una parola e lei lo bacia immediatamente. Mentre si
baciano, Anthony le tocca una coscia, fino ad arrivare al sedere, e
dopo inizia a baciarle il collo.
<<
Sei sicuro di volerlo? >> gli chiede lei.
Anthony si
stacca subito dal collo di Jessy e, guardandola negli occhi, le dice:
<<
Solo se sei sicura anche tu. >>
Jessy fa cenno
di sì con la testa e dopo dice:
<<
Sì, sono sicura. ><
Anthony la bacia
sulle labbra e dopo inizia a baciarle il collo. Lui si stacca da lei e
si toglie la maglietta, e subito dopo, lei lo aiuta e lui le toglie il
vestito.
In seguito,
molto delicatamente, lui le toglie i collant. Dopo si alza e si toglie
i pantaloni. Ritorna da lei e, mentre la bacia un po’ sul
collo e un po’ sulle labbra, le toglie il reggiseno. Lui la
guarda per un attimo e si sorridono e un secondo dopo si sdraiano di
nuovo, e lui la bacia prima sulle labbra, poi scende passando dal
petto, alla pancia, vicino all’inguine. Si ferma, la guarda e
le toglie le mutande, molto dolcemente. Così lui si toglie i
boxer ed entrambi sono completamente nudi. Si guardano per pochi
secondi e si baciano, sdraiandosi.
Passano tutta la
notte a letto e Jessy apre gli occhi solo il giorno dopo, verso le 8:30
del mattino, mentre Anthony ancora dorme.
Si volta verso
di lui e gli guarda la schiena e il suo tatuaggio con il lupo che ha
dietro la spalla sinistra, e ancora non le sembra vero di averlo
accanto, ancora non le sembra vero che hanno fatto l’amore.
Si gira e guarda
il soffitto e sorride. Si volta di nuovo verso di lui e molto
delicatamente gli tocca il tatuaggio. Lo fissa ancora per qualche
secondo, fino a quando lui non si sveglia e si volta verso di lei.
Jessy gli sorride e gli dice:
<<
Ciao. >>
<<
Ciao. >>
I due innamorati
si guardano un attimo e dopo Jessy si volta, un po’
imbarazzata. Anthony le accarezza i capelli e le dice:
<<
Sei bellissima, amore. >>
Jessy sorride,
ancora girata.
<<
Perché non ti giri? Sei imbarazzata? >> le
chiede.
Jessy sorride di
nuovo e un attimo dopo si volta verso di lui e gli dice:
<<
A dire la verità sì, un po’ lo sono.
>>
Anthony la
guarda negli occhi, si avvicina al suo viso e la bacia. Dopo il bacio,
Anthony appoggia la testa sul cuscino e Jessy all’improvviso
dice:
<<
Ti amo Anthony. >>
Anthony spalanca
gli occhi, stupito da quello che ha appena sentito.
<<
Oddio! L’ho detto davvero. >> esclama lei.
Anthony si
appoggia su un braccio e guardandola le dice:
<<
Sì, l’hai detto davvero. >>
Fa una pausa e
le dice:
<<
Ti amo anch’io, Jessy. >>
Jessy gli
sorride e si tira su, coprendosi con il lenzuolo.
<<
Avevo paura di dirtelo, perché pensavo non provassi la
stessa cosa. >>
<<
E invece la provo. Che stupido che sono stato a non accorgermi di te
prima. Non smetterò mai di dirlo, perché a
quest’ora sarai potuto essere felice molto tempo fa.
>>
<<
Non sei stato stupido, non era il momento per noi di essere felici
insieme, tutto qui. Ma adesso lo siamo ed è questo
l’importante. >>
Anthony le
sorride.
<<
E stanotte è stato meraviglioso, mi sono sentita benissimo.
Questa è stata una prima volta, non l’altra.
>>
<<
Grazie. Sono contento che tu dica questo, per me è
importante. >>
<<
Sono io che devo ringraziare te, perché tu sei
così meraviglioso. Ogni giorno che passa ti amo sempre di
più, e non posso smettere di farlo, non voglio smettere di
farlo, perché questo è in assoluto il momento
più bello della mia vita. >> confessa Jessy.
<<
Adesso sei tu che fai piangere me, però. Non devi dire
queste cose, io sono un ragazzo sensibile. >>
Jessy gli
sorride e dice:
<<
Vieni qui, scemo. >>
I due innamorati
si avvicinano l’uno all’altra e si baciano. Jessy
si lascia cadere sul letto e dice:
<<
È stata la sensazione più bella del mondo.
>>
<<
Quale? >>
<<
Quella di essermi svegliata con te accanto. Ti ho osservato e ho
guardato il tuo tatuaggio. Non l’avevo mai fatto da
così vicino, è veramente bello. Adoro gli occhi
azzurri del lupo. >>
<<
Grazie. Sai, stavo pensando di farmene un altro. >>
<<
Dove? >>
<<
Sul polpaccio sinistro. >>
<<
Ah. E cosa pensavi di farti? >>
<<
Non lo so ancora. >>
<<
Io invece avevo in mente di farne altri due. >>
<<
Cioè? >>
<<
Just believe sotto il seno sinistro e una stellina sul polso destro,
dove ci sono le vene. >>
<<
Belli, soprattutto quello sotto il seno. >>
Jessy gli
sorride e gli dice:
<<
Scemo. >>
Anthony si
avvicina a lei e, all’orecchio, le sussurra:
<<
Credi che io non apprezzi il tuo seno? È qualcosa di
meraviglioso. >>
<<
Lo so che lo apprezzi. >>
Anthony la
guarda e la bacia.
<<
dov’eri tu a dicembre? Quando è successo quello
che non doveva succedere, quello che sarebbe dovuto succedere con te,
stanotte, per la prima volta. >> dice Jessy.
<<
Perché ci devi pensare ancora? Abbiamo già
affrontato questo discorso. Ignora quella volta e pensa solo a questa
come tua prima volta. >>
<<
Ma non posso, o almeno non del tutto. È successo con un
altro, un altro che non amavo, che neanche mi piaceva. Come ho potuto
essere così stupida? Cosa c’era che non andava in
me in quel periodo? Cavolo, io ero quella che credeva che bisogna
perdere la verginità con il ragazzo che si ama.
Dov’era finito il mio buon senso? In poco tempo ho rotto
tutto quello che avevo immaginato. Dov'era quel sogno, dov'era andato a
finire? >> si chiede Jessy.
<<
Non avevi più voglia di aspettare, e se io avessi capito
prima a quest’ora non sarebbe successo. >>
<<
No, tu non c’entri. Bastava che io ragionassi in modo
diverso, nel modo in cui ho sempre ragionato. >>
<<
Basta. Perché ne stiamo ancora parlando? L’abbia
fatto, abbiamo fatto l’amore Jessy, insieme, per la prima
volta. >>
<<
Okay, basta, hai ragione. Abbiamo fatto l’amore,
l’amore, perché ci amiamo. >> dice
lei.
<<
Esatto. >>
Jessy gli
sorride e lui la bacia, per farla calmare.
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Capitolo 36 *** Non smetterò mai di ringraziarti ***
36
Non
smetterò mai di ringraziarti
Jessy ha passato
l’intero weekend con Anthony e al ritorno a scuola,
lunedì, incontra Jade agli armadietti, un po’
prima della campanella delle 8.
<<
Hey, straniera. Che fine hai fatto? È da venerdì
che non ci sentiamo. >>
<<
È successa una cosa pazzesca, Jade. >>
<<
Cioè? Racconta tutto. >>
Jessy la guarda
e sorride come un’ebete, senza dire una parola.
<<
L’avete fatto? Oddio! >>
<<
Sì, sì, abbiamo fatto l’amore.
>>
<<
L’amore? >> chiede Jade.
<<
Sì, mi sono innamorata, Jade, e anche lui. >>
confessa Jessy.
<<
Oddio, che bello. E com’è stato? Dai, racconta.
Cosa stai aspettando? >>
<<
È stata una notte bellissima. >>
<<
Raccontami di più, non mi basta “è
stata una bellissima notte”. >>
Jessy inizia a
raccontare nei minimi dettagli e Jade è così
contenta che vuole festeggiare l’evento con l’amica
invitandola a dormire quella sera.
Quando Jessy
arriva a casa da scuola, va in cucina e saluta sua madre e quando sale
in camera sua, dopo aver appoggiato la borsa, vede una busta sul suo
letto. Si avvicina e legge in grande: Pepperdine University.
<<
Oh mio Dio! Oh mio Diooo! >> esclama Jessy.
Jessy prende in
mano la busta, ma non la apre, non se la sente, è troppo
agitata. Intanto arriva la madre, che le chiede:
<<
Hai visto? È arrivata. Che aspetti ad aprirla?
>>
Jessy si volta
verso sua madre e le dice:
<<
Ho paura. Ho paura di non essere stata accettata. >>
<<
Avanti, aprila. Non lo saprai mai se non la apri. >>
<<
Okay. >>
Jessy fa un
respiro e inizia ad aprire la busta. Quando tira fuori la lettera,
inizia a leggerla nella mente e appena legge le prime righe, sorride e
si volta verso la madre.
<<
Quindi? Ti hanno presa o no? >>
<<
Sì, sì, mi hanno presa! Mi hanno presaaa!
>> urla Jessy.
Jessy salta
felicissima e si abbraccia con la madre.
<<
Devo chiamare subito Anthony e Jade! >>
<<
Okay. Sbrigati, però, che tra un po’ si mangia.
>>
<<
Sì, faccio presto. >>
Jessy raggiunge
il telefono di casa sul tavolino e compone il numero di casa di
Anthony. Risponde la madre e Jessy dice:
<<
Salve, signora Gage, sono Jessy. Anthony è già
arrivato a casa? >>
<<
Ciao, Jessy. Sì, è arrivato poco fa. Come stai?
>>
<<
Benissimo. Lei come sta? >>
<<
Bene, grazie. Ti è già arrivata la lettera da
parte dell’università? >>
<<
Sì, stamattina. Sono arrivata a casa ed era sul mio letto.
Infatti, ho chiamato Anthony apposta per dirglielo. A lui è
già arrivata? >>
<<
No, ancora no. Posso sapere se ti hanno accettata o no? >>
<<
Sì, mi hanno accettata. >> risponde Jessy,
sorridendo.
<<
Congratulazioni, cara, sono contenta per te. Adesso ti passo Anthony.
>>
<<
Grazie. Arrivederci. >>
Appena Anthony
prende in mano la cornetta del telefono e se la avvicina
all’orecchio, dice:
<<
Ciao, amore. >>
<<
Ciao. Ho una bellissima notizia. >>
<<
È arrivata la lettera? >> chiede lui.
<<
Sì, è arrivata. >>
<<
E? >>
Jessy fa una
pausa e dice:
<<
E… sono stata accettata. >>
<<
Oddio, che bello, Jess. Sono contentissimo per te, amore.
Congratulazioni. >>
<<
Grazie. So che a te non è ancora arrivata, me l’ha
detto tua madre prima. Vedrai che arriverà presto.
>>
<<
Sicuramente. >>
<<
Ci sentiamo più tardi che adesso devo chiamare Jade per
darle la buona notizia e dopo pranzo. >>
<<
Okay. Ti amo. >>
<<
Anch’io. >>
Subito dopo aver
messo giù con Anthony, chiama Jade, ed è lei a
rispondere.
<<
Pronto? >>
<<
È arrivataaaaaaaa! >> urla Jessy.
<<
Anche la mia! >>
<<
E? Ti hanno presa? Dimmi che ti hanno presa? >>
<<
Sì, mi hanno presa. Te? >>
<<
Hanno preso anche a me. >>
<<
Grande. Ad Anthony è arrivata? >> chiede Jade.
<<
No. E a Liam? >>
<<
Neanche a lui. >>
<<
Arriveranno. La scadenza è la metà del mese.
>>
<<
Sì, infatti, è quello che gli ho detto
anch’io >>
<<
Oddio, sono così contenta. Andremo tutti e quattro nella
stessa università. O almeno, noi due sicuro,
perché ci hanno già accettate, ma accetteranno
anche i ragazzi. >>
<<
Sì, infatti, speriamo. >>
Infatti, la
settimana seguente, Anthony e Liam ricevono le lettere dalla Pepperdine
con esito positivo.
È
sabato 17 marzo e Jessy, Anthony, Jade e Liam hanno organizzato
un’uscita a quattro per festeggiare le loro ammissioni alla
Pepperdine: pranzo da Mc Donald’s alla Downtown and Third
Street Promenade e un giro lì intorno.
Per la serata,
invece, Jessy ha organizzato una festa, la sua prima festa, a casa sua,
dove il tema sarà il Saint Patrick's Day, e dove
verrà praticamente tutta la scuola.
Durante la
festa, dopo che Jessy ha ballato un po’, sale al piano di
sopra e va in camera sua. Anthony, che stava parlando con alcuni
compagni di scuola, la vede e la segue. La prova a cercare al piano di
sopra, in bagno, ma non c’è, e poi in altre
stanze, così infine va in camera sua. Quando entra, la trova
seduta, davanti allo specchio, che sta canticchiando una canzone:
<<Boy u can say anything u wanna
I
don’t give a shh no one else can have ya
I
want u back
I
want u back want want want u want u back
I
broke it off thinkin' you’d be cryin'
Now
I feel like shh lookin' at you flying
I
want u back
I want u back want want want u
want u back… >>
<<
Non è la canzone di prima? >> le chiede
Anthony.
Jessy si volta e
risponde:
<<
Hey. Sì, è quella di prima. La adoro.
>>
Anthony si
avvicina a lei e le chiede:
<<
Che ci fai qui? >>
<<
Ero venuta a posare il cappello e a ripassarmi il lucidalabbra.
>>
Anthony va
dietro di lei, la abbraccia e le dice:
<<
Sei bella anche senza. >>
<<
Grazie, ma preferisco darmelo. Più che altro
perché è diventato un po’ appiccicoso e
fa schifo. >>
<<
Okay, ma aspetta prima di dartelo. >>
<<
Perché? >>
Anthony tira a
sé Jessy e la bacia.
<<
Ah, ho capito. >> dice lei, sorridendo.
Anthony le
sorride e la bacia di nuovo. Mentre si baciano, raggiungono il letto.
<<
Aspetta, aspetta. Non credi che dovremmo chiudere la porta? Qualcuno
potrebbe entrare. >> domanda Jessy.
Anthony si alza
subito, chiude la porta a chiave, ritorna da lei in un attimo e
riprende a baciarla. Dopo diversi minuti, Anthony e Jessy sono sotto le
coperte, abbracciati.
<<
Ma ci pensi? Il prossimo anno saremo al college e non vivremo
più con i nostri genitori. >> dice Jessy.
<<
Già, è una delle tante cose positive
dell’università. E poi potremmo ripetere questa
scena ogni volta che vogliamo. >>
<<
Ovvio. È stata una bellissima terza volta. >>
<<
Da quando esiste una terza volta? >> chiede Anthony.
<<
Non esiste, infatti, era tanto per dire. >>
Anthony le
sorride e le dà un bacio.
<<
Cavolo se passa in fretta il tempo. Sembra ieri che abbiamo iniziato la
scuola, e siamo già a metà marzo. >>
<<
È vero. Fra sei mesi inizieremo il college. Sono tanti sei
mesi, ma sembrano così pochi. >>
<<
Già. Ma non pensiamoci, altrimenti passeranno ancora
più in fretta. Voglio godermi questi mesi che rimangono di
scuola. Il mese prossimo ci saranno le vacanze di primavera, il ballo
di primavera, il ballo di fine anno e infine il diploma, e
poi… l’estate. >>
<<
Sì, è vero. A proposito di vacanze di primavera,
tu hai già dei programmi con la tua famiglia?
>>
<<
Per il momento no. Perché? >> domanda Anthony.
<<
Che ne pensi di andare da qualche parte? Ne parlavo l’altro
giorno con Jade. Lei e Liam pensavano di andare via per qualche giorno.
>>
<<
Sì, potremmo andare. Ma dove? >>
<<
Boh, loro non hanno ancora deciso. Il classico è Miami, ma
non credo che ci siano ancora dei posti disponibili su un aereo, e poi
quest’anno sono andata via un sacco di volte, e non penso che
ai miei andrebbe bene se vado via anche per le vacanze di primavera.
>>
<<
Perché dove sei andata? >>
<<
Firenze con Jade e la sua famiglia in estate, poi Londra in settembre e
ancora Londra a gennaio per il concerto dei 1D. Sarebbe meglio andare
via in macchina, così non ci sarebbe il costo
dell’aereo. >>
<<
Las Vegas? Potremmo andare a Las Vegas. >> propone
Anthony.
<<
Sì, anche. O San Francisco, ma lì non
c’è praticamente niente. >>
<<
Sì, infatti. >>
Intanto, al
piano di sotto, Jade e Liam stanno parlando con alcuni ragazzi e
vengono via per salire al piano di sopra. Liam tiene Jade per mano e le
chiede:
<<
Ma dove vuoi andare? >>
<<
In una camera. >>
<<
Aah, capisco. >> dice Liam.
Liam le sorride
e poco dopo entrano in una delle camere vuote. Anche Jade e Liam si
ritrovano sotto le coperte, abbracciati, a parlare.
<<
Hai già pensato a come sarà diversa la nostra
vita il prossimo anno? Voglio dire, andremo
all’università e non vivremo più con i
nostri genitori. >> dice Jade.
<<
Sì, ci ho pensato. Io credo che sarà fantastico.
Potremmo fare quello che vogliamo quando vogliamo. >>
<<
Già. Meno male che ho mandato la domanda
d’iscrizione io per te, altrimenti non potresti frequentare
la Pepperdine. >>
<<
Sì, infatti, non smetterò mai di ringraziarti
Jade. >> le dice Liam.
Jade gli sorride
e si danno un bacio.
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Capitolo 37 *** Oh mio Dio! Mi sento così in colpa ***
37
Oh
mio Dio! Mi sento così in colpa
Sono passati due
mesi e siamo a maggio, il ballo di fine anno si avvicina e
così anche il diploma, ma anche l’inizio
dell’estate.
La storia tra
Jessy e Anthony va a gonfie vele, come anche quella tra Jade e Liam.
È
venerdì 18 maggio ed è sera, Jessy è
seduta su uno degli sdrai sulla spiaggia, proprio davanti a casa sua,
che sta scrivendo una canzone.
Mentre cancella,
riscrive e pensa, sente della musica che viene da lì vicino,
così si guarda intorno e vede un sacco di gente nella casa
di Harry.
Più
tardi, Harry è fuori casa sua a parlare con alcune persone,
ma quando la vede seduta lì fuori, da sola, la raggiunge.
<<
Hey. >> le dice.
Jessy alzo lo
sguardo e risponde:
<<
Ciao. >>
Harry si siede
sullo sdraio accanto a Jessy e le chiede:
<<
Che ci fai qui fuori, da sola? >>
<<
Stavo scrivendo una canzone. Si sta bene stasera, è una
serata piuttosto calda, vero? >>
<<
Già. Sei da sola in casa? >>
<<
No no, ci sono i miei. >>
<<
Ah. Io sto dando una festa, ti va di venire? >> le
domanda Harry.
<<
No, grazie per l’invito. >>
<<
Dai, vieni. Non c’è molta gente. >>
<<
No, sto benissimo qui. >>
<<
Avanti, Jessy. >>
Harry la guarda
e Jessy dice:
<<
Okay, va bene. Ma sto poco, però. >>
<<
Okay, stai quanto vuoi. >>
Jessy gli fa un
sorriso e si alzano insieme.
Quando arriva
alla festa, lui la presenta ad alcune persone, e quando lei si
allontana da Harry per prendere da bere, un suo amico gli chiede:
<<
Chi è quella? Non l’ho mai vista. >>
<<
È la mia vicina di casa. >>
<<
Beh, è carina, dai. Sta con qualcuno? >>
<<
A dire la verità non lo so. So che le piace un tipo della
sua scuola, ma non so altro. Ma perché sei così
interessato, Jeff? >>
<<
Così, per curiosità. Comunque è
carina, no? >>
<<
Sì… sì, è carina.
>> dice Harry, molto vagamente.
<<
Approfittane, allora. Tu sei single e lei anche. >>
Harry si volta e
la guarda mentre si versa da bere e lei per caso guarda dalla sua
parte, così lui le sorride e Jessy gli restituisce il
sorriso. Harry si volta verso l’amico e gli dice:
<<
A dopo. >>
<<
Fatti sotto, Harry! >> gli urla Jeff.
Harry si
allontana e raggiunge Jessy.
<<
Che bevi? >>
<<
Punch. >>
<<
È buono, vero? >>
<<
Sì. >>
<<
Senti, andiamo di sopra? Ti devo parlare. >> le propone
Harry.
<<
Okay. >>
Jessy
è piuttosto confusa, chissà cosa le
vorrà mai dire Harry.
Insieme
raggiungono la camera di Harry e quando entrano, lui chiude la porta a
chiave, senza farsi vedere da Jessy.
<<
Wow, era da un secolo che non venivo qui. Cioè…
da… quella sera. >> salta su Jessy.
<<
Già… quella sera. >>
Harry la guarda
e le chiede:
<<
Senti Jess, ma… con quel ragazzo, Anthony…
è poi successo qualcosa oppure niente? >>
<<
Oh sì che è successo qualcosa, eccome se
è successo qualcosa. Stiamo insieme dal 27 gennaio.
>>
<<
Ah. Wow. Io non ne sapevo niente. >>
<<
Ovvio, non ci parliamo mai ed evidentemente i miei non
l’hanno detto ai tuoi. >>
<<
Giusto. E… avete… fatto sesso? >>
<<
No. Abbiamo fatto l’amore, è diverso.
>>
<<
Ah. Quindi alla fine è stato uno sbaglio tra di noi?
>>
<<
Di cosa stai parlando? >> gli chiede Jessy, sempre
più confuso sul motivo per cui è lì.
<<
Della tua prima volta. Insomma, alla fine l’hai fatto con lui
e hai fatto male a non aspettarlo. >>
<<
Sì, ma questo è un argomento che ho affrontato
mille volte con Anthony. >>
<<
Capisco. E quando l’avete fatto? >>
<<
Non credo che questi siano affari tuoi. >>
<<
Dai, sono curioso. In fondo un tempo eravamo amici. >>
<<
Non sono affari tuoi, Harry. >> insiste Jessy.
Harry si
avvicina a lei e le sussurra all’orecchio:
<<
Tu mi hai pregato di fare sesso con te e adesso sono io che prego te di
dirmi quando l’hai fatto con il tuo ragazzo. Dimmelo.
>>
<<
Il due marzo. Contento? >>
Harry si
allontana da lei e stupito dice:
<<
Ah, da molto tempo. >>
<<
Sì, abbastanza per averlo fatto in camera sua, in camera
mia, nel suo studio di registrazione e anche in altri posti.
>> confessa Jessy, fiera di se stessa.
<<
Wow, allora sei diventata un’esperta. >>
<<
Sì, credo di potermi definire un’esperta.
>>
<<
Perfetto. >> dice lui.
<<
Perfetto? >> domanda Jessy.
Harry la guarda
e le sposta i capelli dal viso.
<<
Che stai facendo? >> gli chiede lei.
Harry va dietro
di lei, e, prima che lei riesca a dire qualcosa, lui si avvicina al suo
orecchio e intanto mette una mano sulla sua coscia e sale fino al
sedere.
<<
Che cosa stai facendo, si può sapere? >>
richiede Jessy.
<<
Co che mi vuoi, ma non lo ammetti. >>
<<
Ma quando mai? >> dice Jessy, sogghignando.
Nonostante
tutto, Jessy non si è mossa di mezzo millimetro.
<<
Smettila di mentire. Se hai voluto farlo con me la prima volta, vuol
dire che sei attratta da me, almeno un po’. Non si fa sesso
con qualcuno se non ti piace. >> le dice Harry.
Jessy si
allontana da Harry, si volta e gli dice:
<<
Ma cosa dici? Io sto con Anthony, io lo amo e lui ama me.
>>
Harry fa qualche
passo e le sta a dieci centimetri di distanza.
<<
Tanto so che sei attratta da me. >>
Harry la guarda
negli occhi, ma lei si volta da una parte per non essere guardata,
però lui le sposta il viso con una mano e un attimo dopo la
bacia. Mentre si bacia lui la tira a sé e sono appiccicati.
Qualche secondo
dopo, però lei si allontana da lui e gli tira uno schiaffo,
senza pensarci un attimo.
<<
Che cazzo fai? Vaffanculo, Harry! >> esclama Jessy.
Jessy si volta e
raggiunge la porta, ma quando va per aprirla non ci riesce. Si volta
verso di lui e gli chiede:
<<
Hai chiuso la porta a chiave? >>
Harry la
raggiunge e le dice:
<<
Sì, così non entra nessuno. >>
<<
Apri Harry! Apri subito! >>
<<
Smettila di fare la recita, Jess. >>
Jessy
è piuttosto arrabbiata e all’improvviso salta su,
dicendo:
<<
Spiegami una cosa: da quando sei attratto da me? Da quando mi vuoi? Da
quando mi guardi? Da quando te ne frega qualcosa di me? >>
<<
A dire la verità da un po’. Ci ho pensato in
questi mesi e ho capito che quando l’abbiamo fatto per me non
era niente, ha significato qualcosa. >> confessa Harry.
<<
Oddio, no! Spero che tu stia scherzando? >>
<<
Non sto scherzando Jessy, sono serio. >>
<<
No, no, no! >> urla lei.
Jessy fa qualche
passo per allontanarsi da lui, e Harry dice:
<<
Dai, non è così grave in fondo. Posso farti una
domanda? >>
<<
Sì. >> risponde lei, scocciata.
<<
Quando fai sesso con Anthony, hai mai… un orgasmo?
>>
<<
Non risponderò a questa domanda, okay? >>
<<
Perché? >>
<<
Perché è ancora più personale della
prima domanda che mi hai fatto. >>
<<
Scommetto di no, altrimenti avresti risposto di sì. Forse
non è tanto bravo, allora. >>
Jessy lo guarda
alcuni secondi senza dire niente e poi dice:
<<
No, non l’ho mai avuto. Neanche una volta. >>
<<
Lo sapevo. Non sei curiosa di sapere cosa si prova? >> le
chiede lui.
<<
Sì, ma con lui, non con te. >>
Harry la
raggiunge, e, guardandola dritto negli occhi, le dice:
<<
Non importa con chi, basta provarlo. >>
<<
Non sono d’accordo. >>
Jessy inizia a
camminare all’indietro quando Harry la sta per raggiungere.
<<
Stai fermo lì dove sei. >> gli dice.
Jessy si volta
di scatto e corre verso la porta-finestra che dà sulla
terrazza. Harry la raggiunge subito e si mette dietro di lei. Le sposta
i capelli da una parte e inizia a baciarle il collo.
<<
Smettila, per favore. >> gli dice lei.
Mentre le bacia
il collo da una parte e poi dall’altra, la mano destra si
appoggia sulla coscia destra di Jessy e comincia a salire. Jessy si
è lasciata andare ormai, non reagisce neanche.
All’improvviso
però si volta verso di lui e lo bacia.
Un attimo dopo,
lei gli toglie la maglietta e lui la toglie a lei. Si baciano per
alcuni secondi e dopo lei si toglie la gonna e così lui le
scarpe e poi i pantaloni. Continuano a spogliarsi un po’ a
vicenda e un po’ da soli e raggiungono il letto.
Più
tardi, Jessy si sveglia nel letto di Harry, con addosso solo un
lenzuolo, e di fianco a lui. Jessy lo guarda per un attimo e lui le
dice:
<<
Ti sei svegliata finalmente. >>
Jessy si tira
su, coprendosi con il lenzuolo.
<<
Perché ti copri? È già le seconda
volta che ti vedo nuda. >>
<<
Oh mio Dio! >> dice lei.
Jessy scende dal
letto, coprendosi ancora con il lenzuolo, e in cerca dei suoi vestiti.
<<
Dove vai? >> le chiede Harry.
Jessy si volta
verso Harry ed esclama:
<<
Non doveva succedere! Non sarebbe dovuto succedere! Oh mio Dio! Mi
sento così in colpa. Io amo Anthony, lo amo tantissimo.
>>
<<
Beh, non lo ami poi così tanto se hai fatto sesso con me.
>>
<<
Non lo dire ad alta voce, sembra ancora più reale. E poi io
e te, tu ed io. Dai, siamo perfettamente imperfetti. >>
dice lei.
<<
No, io non direi. E poi è reale, è successo
veramente. >>
<<
Lo so, ma è stato solo un grosso sbaglio che non si
ripeterà mai più. Addio, Harry! >>
dice Jessy, finendosi di vestire.
Jessy si dirige
verso la porta, ma quando arriva lì, si ricorda che
è chiusa a chiave.
<<
Dove vai? Tanto è chiuso a chiave! >>
<<
Allora dammi la chiave o aprila tu, basta che mi fai uscire da qui.
>> gli dice Jessy.
<<
Okay, okay, adesso apro la porta, stai calma. >>
Harry si alza
dal letto, apre il primo cassetto del comodino e prende la chiave, e la
porta a Jessy.
<<
Prima di aprire, voglio farti una domanda. >>
<<
Smettila con queste domande. >>
<<
Se non risponderai, non ti farò uscire. >>
Jessy sbuffa e
dice:
<<
Fammi questa domanda, avanti. >>
<<
Ti ho sentito urlare un paio di volte o sbaglio? >> le
chiede lui.
Jessy lo guarda
senza dire una parola e lui le dice:
<<
Okay, adesso apro. >>
Mentre lei esce
dalla stanza, lui le dice:
<<
Non negare di averlo provato Jessy! >>
Jessy si volta e
gli urla:
<<
Vaffanculo, Harry! >>
Mentre lei
continua per la sua strada, lui le dice:
<<
Mi piacciono quelle che in apparenza non mi vogliono, ma che in
realtà mi vogliono anche troppo! >>
<<
Fottiti! >> gli urla lei.
|
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Capitolo 38 *** Non ci posso credere ***
38
Non
ci posso credere
Quando il giorno
dopo Jessy vede Anthony, prova in tutti i modi a nascondere quello che
è successo la sera prima con Harry. Non le sembra quasi
possibile che abbia fatto sesso con Harry, di nuovo. Ma questa volta ha
tradito Anthony, il ragazzo che ama, e non solo, ha tradito se stessa,
perché lei diceva sempre che non avrebbe mai tradito il
ragazzo che ama, perché se ami non tradisci.
Prova a ignorare
l’accaduto e sembra riuscirci, fino a quando, tre giorni
dopo, non vede Harry. Jessy è in terrazza e sta continuando
a scrivere la canzone dell’altra sera.
<<
Un’altra canzone? >> le chiede lui.
Jessy alza lo
sguardo, si guarda intorno per cercare chi ha parlato e vede Harry
davanti a casa sua, così risponde:
<<
No, è sempre la stessa. >>
<<
Ma non esci mai con il tuo ragazzo? >>
<<
Ci vediamo più tardi. Ma cosa te ne frega? >>
<<
Ero solo curioso. Sei da sola in casa? >>
<<
Sì, sono tutti e due al lavoro. >>
<<
Allora fammi salire, ho bisogno di parlarti. >>
<<
L’altra volta non è finita molto bene dopo che
avevi detto di volermi parlare. >>
<<
Io invece credo il contrario, è finita benissimo. Dai, vieni
ad aprire il cancello. >>
<<
Okay, ora scendo. >>
Quando Harry e
Jessy arrivano in casa, lei chiude la porta e appena si gira, lui la
bacia. Nel momento in cui Harry si stacca da lei, Jessy lo allontana da
sé con un braccio e gli dice:
<<
Smettila. Stammi… lontano, per favore. >>
<<
Non farti pregare come l’altra volta, dimmi che vuoi rifare
tutto e basta. >> le dice lui.
Jessy si
allontana da Harry e sale al piano di sopra, così lui la
segue. Quando arrivano in camera di lei, Jessy torna in terrazza e si
siede sulla sedia, mentre Harry rimane sulla soglia.
<<
Senti… mi dispiace che tu abbia tradito Anthony, ma io non
posso farci niente. >>
<<
So cosa vuoi da me. Mi cerchi solo per fare sesso, ed è
veramente una brutta cosa, soprattutto perché un tempo
eravamo amici. >>
<<
Appunto, due amici che adesso sono cresciuti e si aiutano a vicenda.
>>
<<
Aiutano a fare cosa? Forse io aiuto te, perché in questo
periodo non stai scopando, ma io sto con Anthony, non ho quel problema.
>>
<<
Però con lui non urli come con me. L’altra volta
hai avuto un orgasmo, ma non vuoi ammetterlo solo perché
sono stato io a fartelo venire e non Anthony. >>
<<
Come posso fare per farti stare zitto? >>
Harry va davanti
a Jessy, si china e la bacia. Mentre si stanno baciando, lei si alza e
raggiungono il letto.
Così
facendo Jessy ha tradito di nuovo Anthony.
Nei giorni
successivi prima del ballo di fine anno, Jessy ha rifatto sesso con
Harry. Ormai non sa neanche lei per quale motivo lo fa, ma non riesce a
evitare di farlo.
È il
25 maggio, cioè il giorno del ballo di fine anno, che si
svolgerà nella palestra della scuola dalle 19 alle 23.
Jessy, Anthony, Jade e Liam arrivano tutti e quattro insieme al ballo,
dopo essere scesi dalla limousine da loro noleggiata per quella sera.
<<
Wow! È esattamente come me lo aspettavo. >>
salta su Jessy.
<<
E come te lo aspettavi? >> le chiede Anthony.
<<
Perfetto, tutto che luccica. Così, insomma. >>
<<
Sei splendida, tesoro. >> le dice lui.
<<
Anche tu, amore. >>
Si danno un
bacio e vanno subito a ballare.
Più
tardi, Jessy sale sul palco per cantare due canzoni scelte da lei:
payphone, dei Maroon 5, e one thing, dei One Direction. Dopo la sua
esibizione, scende dal palco e balla con Anthony.
Quando la band
ingaggiata per cantare, intona call me maybe, tutti si scatenano.
Quando invece la band canta una canzone lenta, Anthony e Jessy, come le
altre coppiette ballano appiccicati.
<<
Hai già pensato a quest’estate? >>
le chiede lui.
<<
A dire la verità no, non ci ho ancora pensato. Tu?
>>
<<
Sì. Potremmo andare via una o due settimane con Jade e Liam.
Per le vacanze di primavera ci siamo divertiti. >>
<<
Sì, credo che si possa fare, però stavolta
andremo lontani, da prendere l’aereo insomma. >>
<<
Ovviamente. >>
Dopo il ballo,
è stata organizzata una festa, come di consueto per tutte le
scuole, e i quattro amici ci andranno.
Durante la
festa, mentre Jessy sta ballando vicino ad Anthony, Jade e Liam, vede
Harry camminare a pochi metri di distanza. Il suo sguardo diventa
vuoto, come se avesse visto un fantasma.
<<
Tesoro, che hai? Cos’è quella faccia?
>> le chiede Anthony.
Jessy si volta
verso Anthony e risponde:
<<
Niente… niente. Torno subito, voi continuate a ballare.
>>
Jessy viene via
e raggiunge subito Harry.
<<
E tu che ci fai qui? Hai deciso di seguirmi? >> gli
chiede lei.
<<
Ciao anche a te. Come potevo sapere che eri qui? >>
<<
Non lo so, ma so che questa è la festa dopo ballo della mia
scuola e non so cosa tu ci faccia qui, visto che non frequenti la mia
stessa scuola. >>
<<
Beh, è la festa anche della mia scuola. >>
<<
Ah, siamo messi bene. >>
<<
Sei qui con il tuo ragazzo? >> le chiede Harry.
<<
Sì, ovvio. >>
<<
Mi piacerebbe conoscerlo, sai? >>
<<
Non credo sia una buona idea. >>
<<
Adesso no, perché c’è troppo casino, ma
quando smetterà di ballare, sono curioso di conoscerlo.
>>
<<
Non ci provare neanche Harry. >>
Harry si
avvicina al suo orecchio e le chiede:
<<
Andiamo di sopra a fare… una cosina? >>
<<
Smettila! >>
<<
Beh, allora stanotte, quando verremo via da qui, potrei venire da te o
tu da me. >>
<<
Non ci pensare neanche. Ci saranno i miei in casa e da te ci sono i
tuoi, sarebbe troppo imbarazzante. >>
<<
Io ho già fatto sesso con i miei in casa. >>
<<
Io no, è troppo imbarazzante. Sanno che faccio sesso, ma
è imbarazzante lo stesso. >>
<<
Okay, va bene. Allora domani ti mando un messaggio e vediamo un
po’ cosa fare. >>
<<
Okay. Ora torno a ballare, ciao. >>
<<
Ciao. >>
Oltre
mezzanotte, mentre Anthony e Jessy si stanno baciando al piano di
sopra, contro il muro, appiccicati, arriva Harry che dice:
<<
Hey, Jessy! >>
Jessy pensa di
sentire la voce di Harry, ma quando lui la chiama, si stacca da
Anthony, si volta e dice:
<<
Harry. >>
Harry si
avvicina ai due piccioncini e dice:
<<
Lui dev’essere Anthony. >>
Harry porge la
mano ad Anthony e dice:
<<
Piacere, sono Harry. >>
Anthony lo
guarda piuttosto male, ma gli stringe lo stesso la mano, dicendo:
<<
Anthony. >>
I due ragazzi si
guardano e Jessy li guarda preoccupata.
<<
Così tu sei Harry? Quell’Harry. >>
<<
Sì, sono io. >> dice lui, fiero di se stesso.
<<
Ti facevo più alto. >>
<<
Perché? >>
<<
Non lo so, ma pensavo fossi più alto. >>
<<
Credo che siate alti uguali. >> salta su Jessy, piuttosto
preoccupata.
Harry e Anthony
fanno cenno di sì con la testa mentre si squadrano dalla
testa ai piedi.
Se solo Anthony
sapesse la verità di Jessy e Harry, di quello che fanno,
l’avrebbe già preso a pugni, ma non la sa, non sa
niente, quindi l’unica cosa che fa, è guardarlo
per vedere il ragazzo che ha fatto perdere la verginità a
Jessy.
<<
Andiamo, tesoro, continuiamo quello che stavamo facendo prima.
>> dice Jessy, prendendo Anthony per mano e salutando
velocemente Harry ed entrano in una delle stanze.
Quando Anthony
riaccompagna a casa Jessy, in macchina, lei riceve un sms da Harry, che
dice:
“È
stato eccitante stasera! Mi è venuta un’idea:
perché non andiamo in spiaggia stanotte? Hai mai fatto sesso
sulla spiaggia? Scommetto di no. Ti aspetto dalla torretta alle 3:30. A
dopo!”
Jessy gli
risponde scrivendogli che si vedranno lì.
Sono passati
alcuni giorni e ormai la fine di maggio è alle porte e
così anche la fine della scuola. In questi giorni Jessy e
Harry hanno continuato a fare sesso, e sono usciti insieme solo tre
volte.
È
martedì 29 maggio, e nel pomeriggio, a casa di Jessy,
succede l’inevitabile, quello che prima o poi sarebbe
successo.
Jessy e Anthony
sono in camera di lei e sono sul letto a sbaciucchiarsi.
<<
Visto che più tardi usciamo, mi faccio una doccia, okay?
>>
<<
Okay, così dopo sarai già nuda. >>
le dice lui, sorridendole.
<<
Smettila! >> gli dice Jessy, con un sorriso perverso.
Jessy gli
dà un bacio e dopo si alza dal letto.
Mentre lei si
sta facendo la doccia, riceve un sms, ma il cellulare l’ha
lasciato in camera, dove c’è Anthony.
Così, dopo averlo sentito suonare e incuriosito, si alza e
legge il messaggio. Dopo averlo letto, ci rimane un po’ male,
visto che chi l’ha mandato è Harry.
Quando Jessy
torna in camera, dopo la doccia, Anthony le chiede:
<<
Da quando Harry ti manda dei messaggi? >>
<<
Cosa vuoi dire? >> chiede lei, preoccupatissima.
<<
Poco fa ti ha mandato un messaggio Harry. >>
<<
E cosa diceva il messaggio? >>
<<
Allora ci vediamo stasera? Fammi sapere. >> dice Anthony,
leggendo il messaggio.
<<
Da quando vi frequentate? >> le chiede lui, alzando lo
sguardo e guardandola negli occhi.
Jessy
è nel panico più totale, non sa cosa dire, non sa
che scusa trovare.
<<
Non ci frequentiamo, infatti. >> dice lei.
Jessy fa una
pausa e dopo aggiunge:
<<
È che lo sto aiutando con il discorso per il giorno del
diploma. Dovrà fare un discorso e così ha chiesto
il mio aiuto, visto che io sono brava a scrivere. >>
<<
Ah, ma perché proprio di sera? E poi stasera usciamo insieme
noi due. >>
Jessy non sa
più cosa dire.
<<
È che non ero sicuro che facessimo qualcosa noi due, quindi
con lui ero in forse. >>
<<
Ah. >>
Anthony la
guarda e Jessy sembra molto preoccupata.
<<
Sei sicura che non ci sia altro? >> le chiede lui.
Prima ancora che
Jessy riesca a rispondere, le arriva un altro messaggio. Appena il
cellulare squilla, Anthony si precipita a prendere il telefono, prima
ancora che riesca a prenderlo lei. Stavolta il messaggio è
completamente diverso da quello precedente:
“Spero
di riuscire a farti un bel servizietto e che tu riuscirai a farlo a
me.”
<<
Oh mio Dio! Non ci posso credere! Cosa significa questo?
>>
Anthony le
mostra il messaggio, tenendo il cellulare dritto davanti agli occhi di
Jessy, e lei, dopo averlo letto, si mette le mani sul volto, come
disperata.
<<
Posso spiegarti Anthony. >>
<<
Che cosa? Cosa devi spiegarmi? È tutto molto chiaro, Jess.
Tu e Harry scopate. >> urla Anthony.
<<
Non è come sembra, Anthony. >>
Anthony appoggia
il cellulare da dove l’ha preso e dice:
<<
È esattamente come sembra, invece. Non sono stupido, Jessy,
so cosa intendeva dire Harry. >>
Anthony la
guarda deluso e le chiede:
<<
Perché? Perché mi hai fatto questo? Che cosa ho
fatto per meritarmi questo? >>
<<
Niente, non mi hai fatto niente Anthony. Io ti amo ancora, ti amo.
>>
<<
Come puoi amare me se fai sesso con un altro? Spiegami questa cosa,
perché vorrei cercare di capirla. >>
<<
Non lo so, ma so che ti amo e di certo non amo Harry. Io amo solo e
soltanto te, non potrei amare nessun altro. >>
<<
Come fai a dire queste cose? Ti rendi conto che mi hai tradito? Hai
fatto sesso con Harry. Tu non eri quella che diceva che se ami non
tradisci e che non avresti mai tradito il tuo ragazzo? E allora
perché l’hai fatto? Perché tutto quello
che avevi detto che non avresti fatto, alla fine l’hai fatto?
>> chiede Anthony.
<<
Non lo so neanch’io, sinceramente. Forse non so essere
felice, forse sono io che voglio una vita di merda. >>
<<
Dimmi almeno quante volte è successo? Quante volte avete
fatto sesso? >>
<<
Non le ho contate. >>
<<
Non le hai contate? Questo significa che sono tante?
Quand’è stata la prima volta? >>
<<
La settimana prima del ballo. >> confessa Jessy.
<<
Oh mio Dio! Quindi siamo andati al ballo insieme, abbiamo fatto sesso e
abbiamo festeggiato i quattro mesi che tu avevi già fatto
sesso con lui? Oh mio Dio! Mi fai schifo Jessy! >>
Anthony esce
dalla stanza e Jessy gli chiede:
<<
Dove vai? Torna qui! >>
Jessy lo segue,
quando lui non ritorna da lei. Scendono le scale e Anthony apre la
porta.
<<
Dove stai andando? >>
<<
Da quell’infame! >> urla lui.
<<
No! Perché? >>
<<
Perché voglio dargli una lezione! >>
Jessy corre per
raggiungerlo, ma prima di arrivare da lui, Anthony ha già
suonato al campanello. Quando apre la porta, non
c’è Harry, ma il padre, che dice:
<<
Jessy? Ciao. Che ci fai qui? E chi è questo ragazzo?
>>
<<
Salve. C’è suo figlio in casa? Avrei bisogno di
fare quattro chiacchiere con lui? >>
Il padre di
Harry risponde di sì, così Anthony entra in casa
senza pensarci un attimo, in cerca di Harry, e Jessy gli va dietro.
Girano un po’ per la casa finché non lo trovano in
camera sua. Appena lo vede, entra, e dopo che Harry ha detto
“ciao” e qualcos’altro, Anthony gli
dà un pugno in piena faccia.
<<
Oddio! >> esclama Jessy.
Harry, tenendosi
il viso con la mano, chiede:
<<
Hey amico, che cos’hai? >>
<<
Non chiamarmi ‘amico’, perché noi due
non siamo amici! Come ti sei permesso di scopare con la mia ragazza?
Come ti è venuto in mente anche lontanamente di farlo?
>>
<<
Oddio! Lui sa? >> chiede Harry a Jessy.
<<
Sì, so tutto. Sei un pezzo di merda, Harry! Jessy era
impegnata con me, noi due ci amiamo! Non puoi arrivare e distruggere
tutto quello che abbiamo costruito in mezzo secondo! >>
gli urla contro Anthony.
<<
Era? >> chiede Jessy.
Anthony si volta
verso Jessy e le dice:
<<
Con te parlo meglio dopo. >>
Anthony si volta
di nuovo e dà un altro pugno a Harry, stavolta
però nelle parti basse.
Harry, tenendosi
le parti basse con le mani, dice:
<<
Cazzo che male! >>
<<
Mi fate schifo tutti e due! Tu più di tutti, Jessy!
>>
Detto questo,
Anthony esce dalla stanza e si dirige verso l’uscita della
casa, e Jessy gli va dietro. Quando sono usciti, Jessy gli
chiede:
<<
Anthony vuoi fermarti, per favore? >>
Anthony si volta
subito verso di lei e le risponde:
<<
Non ci credo che tu mi abbia fatto questo. Come hai potuto farlo? Dopo
che io finalmente mi sono accorto di te, dopo che finalmente mi sono
innamorato di qualcuno, dopo aver fatto l’amore insieme? Come
hai potuto Jessy? >>
Jessy si
avvicina ad Anthony e gli accarezza una guancia, ma prima che lei
riesca a dire qualcosa, lui la allontana da sé e le dice:
<<
Non toccarmi. È finita, Jessy. È finita.
>>
<<
No, ti prego, Anthony, non dire che è finita. Io ti amo e
anche tu mi ami, non puoi lasciarmi. No, ti prego, non lo fare.
>>
Jessy fa una
breve pausa e dice:
<<
Mi spezzeresti il cuore. >>
<<
Tu hai già spezzato il mio. >> le dice lui.
Jessy non dice
niente e lui, dopo averla guardata negli occhi un’ultima
volta, si gira e va dritto verso la sua macchina e sparisce in un
attimo, mentre Jessy è ancora lì ferma immobile.
Poco dopo Jessy
si porta le mani al viso e quasi piange, ma non lo fa, non piange,
ancora non piange. Così va in spiaggia e prima di toccare la
sabbia, si toglie le scarpe e poi si siede a riva. Guarda il mare e
all’improvviso inizia a piangere disperata e si porta le mani
sul viso e nei capelli.
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Capitolo 39 *** Sembra che tutto il mondo sappia cos'ho fatto ***
39
Sembra
che tutto il mondo sappia cos’ho fatto
Il giorno dopo,
a scuola, Jessy è appena arrivata ed è al suo
armadietto.
<<
Hey. >> la saluta Jade.
<<
Hey. >> le dice Jessy, con sguardo triste e depresso.
<<
Che hai? Hai una faccia. >>
<<
Non lo sai? >> le chiede Jessy.
<<
Cosa? >>
<<
Di me e Anthony. >>
<<
No. Cosa dovrei sapere che riguarda te e Anthony? >>
<<
Lui… mi ha lasciato. >>
<<
E perché? Andava tutto bene tra di voi. >>
Jessy non
risponde perché non riesce più a parlare. Si
mette le mani sul volto, disperata.
È da
ieri che non fa altro che piangere ed essere disperata.
<<
Vieni qui. >> le dice Jade, allargando le braccia.
Jessy si
avvicina all’amica e si abbracciano, mentre lei piange.
<<
È inutile che tu pianga, Jessy. Il danno è
già stato fatto. >> le dice Anthony, passando
da lì.
Jessy stringe
ancora più forte Jade, che chiede:
<<
Qualcuno mi vuole spiegare cos’è successo?
>>
<<
Okay, se lo vuoi sapere, te lo dico. Jessy mi ha tradito. E indovina
con chi? Con Harry, il suo vicino di casa, quello con cui ha perso la
verginità. >> confessa Anthony.
Jade allontana
l’amica da sé, sconvolta, e le chiede:
<<
È vero, Jessy? Hai tradito Anthony? E con Harry per giunta?
>>
Jessy fa cenno
di sì con la testa, perché non riesce neanche a
parlare.
<<
E perché? >> le chiede Jade.
<<
Non lo so, non lo so, ma so che io lo amo. >>
<<
Come puoi dire che lo ami se lo hai tradito? >> le chiede
Jade.
<<
E sai da quanto tempo scopano? Dalla settimana prima del ballo. Ti
rendi conto per quanto tempo ha finto? Con me, con te, con noi, con
tutti, insomma. >> esclama Anthony.
<<
Non ci credo che tu l’abbia fatto davvero. Finalmente Anthony
si era accorto di te e tu lo tradisci? Che persona sei diventata? Non
ti riconosco più Jessy. >> le dice Jade.
<<
Siamo in due allora. Neanch’io riconosco più la
mia ex ragazza. >> dice Anthony.
<<
Mi dispiace dirti questo, Jessy, ma penso che per il momento non
dobbiamo più vederci. Hai tradito la fiducia di Anthony, non
ci metteresti molto a tradire anche la mia. >> afferma
Jade, guardando disgustata l’amica.
Jade e Anthony
se ne vanno via insieme, lasciando Jessy da sola.
<<
No, Jade! Cosa c’entri tu? La cosa riguarda me e Anthony, tu
non c’entri niente. Ti prego, non abbandonarmi anche tu.
>> esclama Jessy.
Jade si volta e
risponde all’amica, dicendole:
<<
Hai sempre Harry. >>
Jade si volta di
nuovo e continua a camminare insieme ad Anthony. Jessy rimane
lì da sola, a guardarli.
Jessy ha la
testa appoggiata agli armadietti e passa da lì Liam, che le
dice:
<<
Ciao. Cos’è quella faccia? >>
<<
Ti prego, non darmi addosso anche tu. >>
<<
Darti addosso? E perché dovrei farlo? >> le
chiede lui.
<<
Perché Anthony mi ha mollato, perché
l’ho tradito con Harry. Jade mi ha detto che per il momento
è meglio non vederci più, non si fida
più di me. >> risponde Jessy.
Liam non si
aspettava questa risposta.
<<
Oddio. Dici sul serio? Ma non eri super innamorata di Anthony? Non eri
fissata? >> le chiede lui.
<<
Sì, sì, sì, e lo sono ancora.
>>
<<
Beh, allora non capisco per quale motivo tu lo abbia tradito.
>>
<<
A dire la verità non lo so neanch’io.
>> dice Jessy.
<<
Non so cosa dirti Jessy. Di certo non hai fatto una bella cosa. Al suo
posto, anch’io ti avrei lasciato. Ciao. >>
Anche Liam se ne
va, lasciando lì da sola Jessy.
Quando Jessy
arriva a casa da scuola, è da sola in casa, così
va subito in camera sua, appoggia la borsa e va in terrazza a guardare
il mare.
Più
tardi decide di andare da Harry, così suona al campanello di
casa sua ed è proprio lui ad aprire.
<<
Hey. Che ci fai qui? Cos’è, ti mancavo?
>> le chiede lui.
<<
Smettila. >>
Una volta seduti
sul divano, in sala, lui le chiede:
<<
Allora, com’è andata con Anthony, dopo che ve ne
siete andati da casa mia e dopo che mi ha dato quei due pugni?
>>
<<
Di male in peggio. È finita, mi ha mollato. E oggi non
è andata meglio. Ho litigato con Jade, o meglio, dopo che
lei l’ha saputo, mi ha detto che per il momento è
meglio non vedersi. Anche Liam, il suo ragazzo, mi ha detto che al
posto di Anthony mi avrebbe lasciato. E, tornando a casa da scuola, a
momenti facevo un incidente e mi hanno mandata a fanculo. Oggi
è proprio una giornata di merda. Sembra che tutto il mondo
sappia cos’ho fatto. È un inferno, tutti mi
odiano. >> risponde Jessy.
<<
No, non è vero. Io non ti odio. >>
<<
Ma mi odiavi in passato. Voglio dire, dopo che la nostra amicizia
è finita, tu mi odiavi. >>
<<
Io non ti ho mai odiato, Jessy. Non capisco perché pensi
questo. >>
<<
Perché io ti odiavo, cioè ti odiavo fino a quando
non ti ho sognato, una notte. >>
<<
Tu mi hai sognato? >> le chiede Harry.
<<
Sì, e più volte. >>
<<
Abbastanza strano, comunque… non ti preoccupare,
perché io non ti odio e non ti ho mai odiato.
>>
<<
È già qualcosa. >>
Harry le fa un
sorriso, poi Jessy lo guarda e si avvicina a lui e gli dice:
<<
Sai, il bello era che io ti odiavo, ma non era odio il mio, ma invidia.
Voglio dire, pensavo di odiarti, ma in realtà
t’invidiavo, perché avevi già fatto
sesso, avevi già avuto almeno una ragazza, e avevi fatto
tutte le esperienze possibili da fare. Insomma, eri tutto quello che
non ero io. >>
<<
Finché non hai conosciuto Anthony. >> salta su
Harry.
<<
Esatto, ma prima ancora Jade. Forse è anche un po’
merito suo se l’ho conosciuto. Le devo molto, come lei deve a
me il fatto di averle fatto conoscere i One Direction. >>
<<
Per favore, sono solo dei froci, come Justin Bieber. >>
dice lui.
<<
Dite così solo perché siete invidiosi, non capite
niente. Voi ragazzi siete tutti uguali, pensate che siano gay solo
perché fanno musica orecchiabile. Potete provare ad aprire i
vostri orizzonti ogni tanto. Intanto Justin sta con Selena Gomez, e due
dei 1D sono fidanzati. >>
<<
Sempre perdenti rimangono. >>
<<
Fottiti, Harry! >> dice Jessy, incazzata e raggiungendo
il giardino.
Poco dopo Harry
la raggiunge in giardino e la trova seduta su una delle poltrone.
<<
Hey. >>
<<
Vai a fanculo! >> gli urla.
Harry si siede
sullo spigolo della poltrona e le dice:
<<
Dai, non fare così. Non entriamo più in
quell’argomento, altrimenti tu mi mandi a fanculo e non mi
piace. >>
<<
Mi dà solo fastidio che dobbiate giudicarli senza
conoscerli. Sono dei semplici ragazzi, come tutti gli altri, che
avevano un sogno e l’hanno realizzato. >>
<<
D’accordo. Non ne parliamo più però,
okay? >>
<<
Okay. >>
Harry si
avvicina e la bacia.
<<
Comunque uno sembra veramente gay. >> salta su lui.
Jessy spinge via
Harry e si alza, e lui si siede sulla poltrona.
<<
Ma ho ragione! Dai, torna qui! >> le dice lui.
<<
Fottiti! >>
Jessy entra in
casa e si siede sul divano.
Poco dopo
però ritorna da Harry, che è ancora seduto sulla
poltrona e lo tira su per la maglietta e gli chiede:
<<
Chi sarebbe quello gay per te? >>
<<
Non lo so, non li conosco. >>
<<
Meno male che non li conosci, altrimenti ti menerei. >>
<<
Mi piace quanto t’incazzi. >> le dice Harry.
<<
Andiamo in cucina, ho fame. >> dice Jessy.
Insieme vanno
verso la cucina e fanno uno spuntino. Mentre mangiano, Jessy si siede
sul tavolo e Harry le sta davanti.
Quando hanno
finito, lui la guarda e appoggia le mani sulle sue cosce.
<<
Che c’è? >> gli chiede lei.
<<
Niente. >>
Harry la tira a
sé e si baciano. Tra un bacio e l’altro, lei gli
toglie la maglia e lui la toglie a lei. Poi Harry inizia a baciarle il
seno e in un attimo le toglie le mutande. In seguito, si abbassa i
pantaloni e anche le mutande e continuano a baciarsi.
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Capitolo 40 *** Tutto, mi manca tutto di te, Anthony ***
40
Tutto,
mi manca tutto di te, Anthony
Sono passati
alcuni giorni ed è arrivato giugno. Anthony e Jessy non si
parlano, e lui l’ha anche rimossa dagli amici di Facebook.
Jade e Jessy non si parlano neanche loro e non escono più
insieme per il momento. Anche Liam non parla più con Jessy,
l’unico a farlo è Harry, con il quale fa ancora
sesso tranquillamente.
È il
6 giugno, giorno del diciottesimo compleanno di Anthony.
Durante la
scuola, Jessy avrebbe voluto fermare Anthony per fargli gli auguri, ma
non l’ha fatto, si è limitata a mandargli soltanto
un sms.
Dopo essere
tornata a casa da scuola, però, decide di andare a casa sua.
<<
Ciao. >> la saluta Tess, dopo aver aperto la porta.
<<
Ciao, Tess. Come stai? >>
<<
Bene, grazie. Tu? >>
<<
Potrebbe andare meglio. >>
<<
Capisco. >>
<<
C’è tuo fratello in casa? Avrei bisogno di
parlargli. >>
<<
Sì, c’è, ma non credo che voglia
parlare con te. Ma visto che mi stai simpatica e dici di amarlo ancora,
perché so che è così, ti porto da lui.
>> risponde Tess.
<<
Grazie. >>
Tess le fa un
leggero sorriso e s’incamminano.
Passano dalla
camera di Anthony, ma lui non c’è, così
vanno nello studio di registrazione, dove infatti la porta è
chiusa. Tess bussa ed entra, mentre Jessy rimane fuori.
<<
Che c’è, Tess? >> le chiede Anthony.
<<
C’è una persona per te. >>
<<
Immagino già chi è. >>
<<
Lo so, però oggi è il giorno del tuo compleanno,
fai il bravo. >>
Anthony sorride
alla sorella, che subito dopo se ne va, rimanendo però ad
ascoltare lì vicino, ed entra Jessy.
<<
Ciao. >>
<<
Che cosa vuoi? >> le chiede lui molto scortesemente.
<<
Oggi a scuola volevo fermarti per farti gli auguri, invece di farteli
per messaggio, però avevo troppa paura che mi mandassi a
fanculo davanti a tutti. Già mi sento depressa
perché tutti mi odiano, quindi volevo evitare di sentirmi
una merda davanti a mezza scuola. Quando sono arrivata a casa,
però, non ce l’ho fatta e sono venuta qui.
>> confessa Jessy.
Jessy fa una
pausa e dopo dice:
<<
Auguri. >>
<<
Grazie. >>
<<
Ancora non ci credo che non sono insieme a te durante il giorno del tuo
compleanno. >> dice lei.
<<
Se tu non mi avessi tradito a quest’ora staremo ancora
insieme, quindi non venirti a lamentare. >>
<<
Lo so. >>
Jessy lo guarda
per alcuni secondi, ma lui guarda da un’altra parte.
<<
Allora sabato sera farai la festa qui? >> gli chiede lei.
<<
Sì, ma tu non sei più invitata. >>
<<
Lo so, era solo per chiedere. >>
<<
Ora ti chiedo di andartene, perché voglio finire quello che
stavo facendo prima che tu arrivassi. >>
<<
Okay. >>
Jessy se ne va,
ancora più depressa di prima, ma almeno è
riuscita a fargli gli auguri di persona.
Quando viene via
da casa di Anthony, va da Jade per parlarle. È stanca di
questa situazione tra di loro e vuole riuscire a migliorare le cose.
Le due amiche
riescono a fare pace finalmente, e Jade perdona l’amica.
È
finalmente arrivato il giorno del diploma, cioè sabato 9
giugno. La cerimonia sarà alle 9 nel campo da baseball, dove
sono state messe delle sedie e un palco.
Jessy
è in auditorium ed è seduta al centro del palco,
completamente sola. Si guarda intorno e pensa che in fondo quella
scuola le mancherà, ma ci sono nuove sfide da affrontare e
cambiamenti in arrivo, ed è felice che una porta si stia
chiudendo, ma che allo stesso se ne aprirà una nuova.
<<
Eccoti finalmente! È un po’ che ti cercavo.
>> esclama Jade.
Jessy si volta e
risponde:
<<
Hey. >>
Jade si siede
accanto all’amica e le chiede:
<<
Sei contenta che finalmente ci stiamo diplomando?”
<<
Sì, anche se un po’ mi dispiace lasciare questa
scuola. >>
<<
Ti capisco. Io sono stata qui solo per un anno scolastico e mi
mancherà moltissimo, ma in autunno inizieremo
l’università e avremo altri quattro lunghi anni
ancora d’affrontare insieme. >> dice Jade.
Jade porge la
mano all’amica e lei, mentre gliela stringe, la guarda e le
sorride, e poi le dice:
<<
Già, insieme. >>
<<
Che pensi di fare per la festa di Anthony? Verrai? >>
<<
Non lo so ancora, perché mi ha detto che non sono
più invitata e non ha tutti i torti. >>
<<
Già, ma se vieni con me e Liam, lui non ti
manderà via, in fondo tu hai fatto la tua scelta. Hai deciso
di continuare a… fare sesso con Harry. >> le
dice Jade.
<<
Io sarei ancora stata tranquillamente fidanzata con Anthony, anche se
sarebbe stato proprio molto appropriato continuare a fare sesso con
entrambi. Prima o poi ci saremo lasciati, ma non pensavo che sarebbe
andata a finire così, ma invece è successo.
>>
<<
Non sarebbe stato per niente appropriato scopare con entrambi, Jess.
>>
<<
Lo so, ma ribadisco il fatto che io sono ancora innamorata di Anthony,
non potrei mai smettere di esserlo. >>
<<
Dai, non ci pensare. Ora dobbiamo andare a diplomarci. Alziamoci da qui
e raggiungiamo gli altri. >> dice Jade.
Jade si alza e
porge la mano a Jessy, così lei gliela stringe e si alza.
A fine cerimonia
e dopo aver fatto le foto con i genitori, Jade e la sua famiglia, Jessy
sparisce e ritorna nell’auditorium, si siede di nuovo sul
palco, appoggia borsa e il diploma e fa un respiro. Un attimo dopo
chiude gli occhi e inizia a cantare una canzone.
<<
The
space in between us
Starts
to feel like we're worlds apart
Like
I'm going crazy
And
you say it's raining in your heart
You’re
telling me
Nobody’s
there to dry up the flood
Oh,
but that's just crazy
'cause,
baby, I told you I'm here for good.
My
love's like a star
Yeah,
you can't always see me
But
you know that I'm always there
When
you see one shining
Take
it as mine
And
remember I'm always near
If
you see a comet
Baby,
I'm on it
Making
my way back home
Just
follow the glow
Yeah,
it won't be long
Just
know that you're not alone.
I
tried to build the walls
To
keep you safe
When
I'm not around
But
as soon as I'm away from you
You
say they come tumbling down
But
it's not about the time
That
we don't get to spend together
It’s
about how strong our love is
When
I'm gone and it feels like forever… >>
All’improvviso
si ferma perché sente la presenza di qualcuno e apre gli
occhi. Sotto il palco c’è Anthony che la guarda,
così si alza e gli dice:
<<
Ciao. >>
<<
Ciao. >>
<<
Che ci fai qui? >> gli chiede lei.
<<
Non lo so. >>
Per alcuni
secondi si guardano senza dire niente.
<<
E tu che ci fai qui da sola? >> le chiede lui.
<<
Volevo cantare su questo palco per l’ultima volta.
>>
<<
Ah. >>
Anthony fa una
pausa e dice:
<<
Bella la canzone che stavi cantando prima. Di chi è?
>>
<<
Demi Lovato. >>
<<
Ah. >>
Jessy lo guarda
e quasi piange, ma prima di riuscire a farlo gli dice:
<<
Mi manchi. >>
<<
Come faccio a mancarti se fai ancora sesso con Harry? Perché
fai ancora sesso con lui, vero? >>
<<
Sì, ma mi manchi. >>
<<
E cosa ti manca di più di me? >> le chiede lui.
<<
Tutto, mi manca tutto di te, Anthony. >>
<<
Sei una bugiarda, Jessy. E comunque tu non mi manchi. Ora ti saluto.
>> dice lui, infastidito.
Anthony si volta
e s’incammina verso l’uscita
dell’auditorium.
<<
Non andartene, Anthony! >> gli urla lei.
Anthony non la
ascolta e continua per la sua strada, uscendo così
dall’auditorium.
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Capitolo 41 *** Mi piace questa nuova vita ***
41
Mi
piace questa nuova vita
L’estate
è passata e siamo a settembre inoltrato. In questi mesi
Anthony e Jessy non si sono mai parlati, Jade e Liam stanno ancora
insieme da più di otto mesi, mentre Harry ha lasciato Jessy
all’inizio di luglio, Jade e Jessy sono andate in vacanza a
Miami con alcune loro compagne di corso per due settimane, e la seconda
settimana Liam le ha raggiunte.
L’università
è iniziata da pochi giorni e siamo al 12 settembre.
Jessy
è fuori dall’edificio di musica a parlare con
alcuni compagni e vede Anthony che entra, così lo raggiunge
subito.
<<
Anthony! Anthony! >> lo chiama lei.
Lui si volta e
quando la vede invece di fermarsi, cammina ancora più veloce.
<<
Anthony! >> lo chiama di nuovo lei.
Una volta
raggiunto, lo afferra per un braccio e gli dice:
<<
Hey! >>
<<
Ciao. >>
<<
Come stai? >> gli chiede lei.
<<
Che t’importa, Jessy? Non ci parliamo dal giorno del diploma.
>>
<<
Lo so. Avrei voluto mandarti un messaggio, ma avevo paura che non mi
rispondessi, così alla fine non te ne ho mandato neanche
uno. >>
<<
È meglio che non ti sei scomodata, non avrebbe avuto senso.
>>
<<
Cosa vuoi dire? >> gli chiede Jessy.
<<
Che tanto continui a stare con Harry e di me non t’importa.
>>
<<
Non sto più con Harry da più di due mesi, e
m’importa di te, mi è sempre importato, lo sai.
>> confessa Jessy.
<<
Ah… due mesi. E non ti sei vista con nessuno durante
l’estate? >> le chiede lui.
<<
No, con nessuno. Tu? >>
<<
Nessuno. >>
Anthony la
guarda e la vede diversa. Ora è una ragazza, o forse una
donna diversa come l’ha conosciuta.
Jessy lo guarda
per alcuni secondi e gli dice:
<<
Ti vedo bene. Come sta andando la vita qui? >>
<<
Bene, mi trovo bene. Tu? >>
<<
Mi trovo bene anch’io. Mi piace questa nuova vita, peccato
che non sia con te. >> gli risponde lei.
<<
Dovrei andare, a momenti inizia la mia lezione di musica.
>>
<<
Okay. Ci si vede in giro. >>
<<
Okay. Ciao. >>
<<
Ciao. >>
Anthony le
sorride e se ne va.
Il giorno dopo,
nel pomeriggio, Jessy va nella spiaggia più vicina al campus
per scrivere una canzone in santa pace.
Mentre sta
scrivendo, sente un suono di una chitarra che viene da non molto
lontano, così si guarda intorno, ma non vede nessuno. Si
alza e prova a cercare da dove proviene quel suono.
Arrivata alla
prima casa di quelle che danno sul mare, capisce che è
proprio da lì che arriva quel suono, così prova
ad attirare l’attenzione di chi la sta suonando, cantando.
Poco dopo, infatti, esce sulla terrazza un ragazzo, che si rivolge a
Jessy e le chiede:
<<
Hey! Potresti smettere di cantare? Non riesco a concentrarmi.
>>
Jessy alza lo
sguardo e gli risponde:
<<
D’accordo. Scusa. >>
Il ragazzo
rientra scocciato e Jessy sorride soddisfatta di aver attirato la sua
attenzione.
Questo non le
basta però, così continua a cantare, ancora
più forte, facendo tornare fuori di nuovo il ragazzo, che le
dice:
<<
Hey! >>
Jessy fa finta
di non sentirlo e continua a cantare. Il ragazzo però inizia
ad agitarsi e le dice:
<<
Hey! Te l’ho detto anche prima, puoi smettere di cantare? Sto
suonando e non mi concentro se tu canti! >>
Jessy stavolta
alza lo sguardo e gli risponde dicendogli:
<<
Scusami! >>
Il ragazzo
rientra di nuovo, ancora più scocciato di prima.
Più
tardi, Jessy ritorna alla sua macchina per tornare alla Pepperdine e
quando butta un occhio sulla casa del ragazzo, lo vede uscire,
così lo raggiunge subito.
<<
Hey! Scusa? >> esclama lei.
Jessy lo chiama
tre volte, quando finalmente lui si gira e le dice:
<<
Ciao. Sei quella che mi dava fastidio prima in spiaggia?
>>
<<
Sì, sono io. È che volevo semplicemente attirare
la tua attenzione. Sei bravo. >>
Il ragazzo, un
po’ stupito, le dice:
<<
Grazie. >>
I due si
guardano per pochi secondi e dopo lui le porge la mano e le dice:
<<
Manuel, piacere. >>
<<
Jessy. >> gli dice lei, stringendogli la mano.
<<
Abiti qui vicino? >>
<<
No, a Santa Monica, ma studio alla Pepperdine. >>
<<
Ah beh, allora sei qui vicino. >>
<<
Sì, infatti, sono venuta qui in spiaggia perché
devo continuare a scrivere una canzone e volevo il completo silenzio.
>>
<<
Scrivi canzoni? >>
<<
Sì, ma solo il testo, perché non so suonare.
>>
<<
Non sai cosa ti perdi, è bellissimo suonare uno strumento.
>> le dice Manuel.
<<
Posso immaginarlo. Suoni solo la chitarra? >>
<<
No, anche il basso. Anzi, sono in un gruppo dove sono il bassista.
>>
<<
Ah, wow. E come si chiama questo gruppo? >>
<<
I Crooks. Facciamo rock. >>
<<
Wow! I Crooks. Non li ho mai sentiti. >>
<<
Abbiamo anche due album su Itunes. >> dice lui, fiero.
<<
Ah, addirittura? Wow. >>
Manuel le
sorride e le chiede:
<<
Quindi studi alla Pepperdine? Cosa studi? >>
<<
Musica e scrittura. >>
<<
Anche tu musica? >>
<<
Sì, la musica è la mia vita. Infatti, ho anche un
tatuaggio che lo prova. >>
<<
L’avevo notato. È carino. >> le dice
lui, sorridendole.
<<
Grazie. >> risponde Jessy, con un sorriso.
<<
Ma quanti anni hai? >>
<<
Diciotto. Tu? >>
<<
Ventitré. >>
<<
Vedo che anche tu sei pieno di tatuaggi. >>
<<
Sì, mi piacciono molto. >>
<<
Anche a me. >>
Manuel le
sorride e le chiede:
<<
Senti, io devo andare, però mi piacerebbe conoscerti meglio.
Perché non mi dai il tuo numero, così ti chiamo?
>>
<<
Sì, però ho un’idea migliore.
Perché domani non vieni alla Pepperdine? Ho
l’ultima lezione di scrittura a mezzogiorno e mezzo, potresti
venire così parliamo un po’, ci prendiamo un
caffè o facciamo due chiacchiere, insomma. Possiamo
trovarci… alla Joslyn Plaza, la piazza con la
fontana. >>
<<
Sì, perché no. A domani, allora. >>
<<
A domani. >>
Il giorno dopo,
venerdì 14 settembre, alle 12:40 Manuel è alla
Joslyn Plaza e vede arrivare Jessy.
<<
Ciao. >> lo saluta lei.
<<
Ciao. >>
<<
È molto che sei qui? >> gli chiede Jessy.
<<
No, saranno dieci minuti. >>
<<
Prendiamo un caffè? >>
<<
Sì. >>
Poco dopo, con
il caffè in mano, si siedono da un tavolino e chiacchierano.
Dopo aver finito
il caffè, Jessy gli mostra una parte del campus.
<<
Senti, perché non andiamo in un posto più
tranquillo, dove possiamo stare in santa pace? Potremmo andare nella
mia camera, ma c’è la mia compagna di stanza.
Perché non andiamo a casa tua? >> propone
Jessy.
<<
Io vivo solo. >>
<<
Lo so. >> dice lei, con uno sguardo languido.
<<
D’accordo, allora andiamo a casa mia. >>
Jessy gli
sorride e raggiungono la macchina di Manuel. Una volta in casa, Manuel
esclama:
<<
Eccoci qui! Questa è casa mia. >>
Jessy si guarda
intorno e inizia a girare per la sala.
<<
Carina. >> dice lei.
Manuel le va
dietro e dice:
<<
Sì, tutto sommato fa la sua figura. >>
Jessy si volta e
gli sorride. Manuel le va accanto e lei si volta per guardarlo, ma si
ferma subito.
Si guardano
negli occhi e lei si appoggia al muro, lui le va davanti e appoggia il
braccio destro accanto a lei, guardandola negli occhi. Jessy gli fa un
leggero sorriso, perché in fondo è un
po’ imbarazzata. Manuel si avvicina al suo viso e la bacia.
<<
Sai cosa mi piace del vivere da soli? Che puoi fare quello che vuoi,
quando vuoi. >> esclama Jessy.
<<
Già. >>
Manuel le
sorride e la bacia di nuovo.
Il weekend
è arrivato, e Manuel e Jessy usciranno insieme per il loro
primo appuntamento, anche se in realtà lei andrà
a casa sua, mangeranno cinese e staranno un po’ lì.
Quando Manuel
apre la porta di casa e vede Jessy, esclama:
<<
Wow! >>
Jessy gli
sorride.
<<
Sei… >> riesce solo a dire lui.
<<
Non mi fai entrare? >> gli chiede lei.
Manuel fa
entrare Jessy in casa e poi chiude la porta. Quando si volta, lei lo
bacia immediatamente.
<<
Sei davvero carina stasera. >> le dice lui.
<<
Grazie. >>
<<
Mi piace la tua maglia e la tua borsa e anche i tuoi stivali. Te
l’ho mai detto che mi piace il Regno Unito? >>
<<
No, ma è un’altra cosa che abbiamo in comune. Da
quando ho conosciuto i One Direction, l’estate scorsa, mi
sono appassionata al Regno Unito perché loro sono di
lì, a parte uno che è irlandese, ma in fondo ho
sempre amato Londra. >>
<<
Chi hai conosciuto l’estate scorsa? >>
<<
Lasciamo perdere. Non credo che tu apprezzeresti quel tipo di musica,
visto che con il tuo gruppo fai rock. >>
<<
Okay. >>
<<
Ah, a proposito del tuo gruppo, ho ascoltato l’album. Non
è male in fondo. Non è il tipo di musica che
ascolto io, però non è un brutto album.
>> salta su Jessy.
<<
Grazie. >>
Jessy gli
sorride e si siede sul divano, chiedendo:
<<
A che ora hai detto per il cinese? >>
<<
Alle otto e un quarto. >>
<<
Perfetto. >>
Dopo aver
cenato, caricano i piatti nella lavastoviglie e si siedono sul divano a
parlare.
<<
Perché non mi fai sentire qualcosa con la chitarra?
>> gli chiede lei.
<<
D’accordo. La vado a prendere, resta qui. >>
<<
Okay. >>
Poco dopo Manuel
torna con la chitarra, si siede e inizia a suonare.
<<
Bravo. Posso provare? Ho sempre voluto imparare a suonare la chitarra,
ma alla fine non l’ho mai fatto. >>
<<
Sì, tieni. >> risponde Manuel, passandole la
chitarra e il plettro.
Manuel e Jessy
rimangono a suonare la chitarra per più di un’ora.
<<
Perché non suoni qualcosa che posso conoscere
anch’io? Non so, dimmi dei cantanti che ti piacciono.
>> propone Jessy.
<<
Rolling Stones, i Beatles... >> risponde lui.
<<
I Beatles. Suona qualcosa di loro, qualche canzone la conosco.
>>
<<
Okay. Vediamo se conosci questa. >>
Manuel inizia a
suonare le prime note e Jessy dice:
<<
Ah sì, yesterday. >> dice Jessy, riconoscendo
la canzone, poi iniziando a cantarla:
<<
Yesterday,
All
my troubles seemed so far away,
Now
it looks as though they're here to stay,
Oh
I believe in yesterday.
Suddenly,
I'm
not half the man I used to be,
There's
a shadow hanging over me.
Oh
yesterday came suddenly.
Why
she had to go?
I
don't know she woldn't say.
I
said something wrong,
Now
I long for yesterday.
Yesterday,
Love
was such an easy game to play,
Now
I need a place to hide away,
Oh
I believe in yesterday.
Why
she had to go?
I
don't know she wouldn't say.
I
said something wrong,
Now
I long for yesterday.
Yesterday,
Love
was such an easy game to play,
Now
I need a place to hide away,
Oh I believe in yesterday.
>>
<<
Wow, sei bravissima. >> le dice lui.
<<
Grazie, ma anche tu lo sei. >>
<<
Grazie. >>
Quando Manuel la
guardava cantare, mentre suonava, le sorrideva e ha subito capito che
le piace, le piace davvero.
Per il resto
della serata hanno parlato, suonato, cantato e si sono baciati, ma
senza arrivare ad altro.
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Capitolo 42 *** Con lui è tutto così semplice ***
42
Con
lui è tutto così semplice
La settimana
dopo, venerdì 21 settembre, Jessy va con Jade e Liam a
sentire la band di Manuel, in un locale a Los Angeles.
Prima che i
Crooks salgano sul palco, Jessy è con Manuel nel camerino, a
sedere su un mobile.
<<
Sei particolarmente figa stasera. >> le dice lui.
<<
Lo so, ho fatto il possibile per esserlo. Non mi vesto così
spesso, quindi non farci l’abitudine. >>
<<
Non ti preoccupare, mi piacciono anche le ragazze semplici, come te.
>> le dice lui, sorridendole.
Jessy gli
sorride e lo bacia.
<<
Mi piace questo vestito. >> le dice Manuel.
<<
Immagino il perché. >>
<<
Perché? >>
<<
Perché mi mette in risalto le tette. >>
<<
Sì, proprio per quello. Non le avevo ancora notate.
>>
<<
Beh, perché non vi vesto scollata o con qualcosa di
attillato. >>
<<
Ti sta bene, sappilo. >>
<<
Grazie. >>
Si baciano e
Manuel appoggia le mani sulle sue cosce.
Nel frattempo
arriva un ragazzo della sua band che dice:
<<
Hey Manuel, è ora, vieni! >>
Manuel si stacca
da Jessy e dopo esservi voltato, risponde:
<<
Arrivo subito. >>
Il ragazzo
sparisce e Manuel e Jessy si salutano, e lei esce dal camerino.
Finito di
suonare, dopo circa un’ora, nel camerino Manuel parla con i
suoi compagni di band. Uno di loro, Jeffrey, si rivolge a lui e gli
chiede:
<<
Allora stai con quella ragazzina? >>
<<
Non è una ragazzina, ha diciotto anni e frequenta la
Pepperdine. >>
<<
Beh, sembra una ragazzina, anche se è maggiorenne,
però è carina, non fraintendermi. >>
<<
Ovvio che non sembra che abbia venticinque anni, però mi
piace, mi piace davvero. >>
Un altro, John,
quello entrato in camerino quando lui e Jessy si stavano baciando, gli
chiede:
<<
Vi ho visti piuttosto intimi prima, quando sono entrato nel camerino.
Avete già scopato? >>
<<
No, non ancora. >>
<<
Non sarà mica vergine? >> chiede John.
<<
Non lo so, ma non credo. Da come si comporta, non credo che lo sia.
>>
<<
Beh, allora cosa aspettate? >>
<<
Cazzo, John, ci conosciamo da una settimana. >>
<<
Appunto. Cosa aspettate? >>
<<
Ve l’ho detto, mi piace davvero. >>
<<
E allora? Hai quasi ventiquattro anni e se non scopi adesso quando?
Datti una mossa, amico. >> gli dice John.
<<
Va beh, io vi saluto. >>
I ragazzi della
band lo salutano e Manuel raggiunge Jessy. Quando sono in macchina,
Jessy dice:
<<
Sai… non mi va di tornare alla Pepperdine. >>
<<
Andiamo da me? >>
<<
È proprio quello che intendevo. >>
Quando sono a
casa di Manuel, come lui chiude la porta, lei butta la borsa sul divano
e lo bacia.
<<
Aspetta, aspetta, aspetta! >> esclama lui.
<<
Che c’è? >>
<<
Devo farti una domanda. >>
<<
Okay, fammela. >>
<<
Sei… vergine? >> le chiede Manuel.
<<
No. >>
<<
Come immaginavo. >>
<<
L’ho già fatto con due ragazzi. >>
confessa Jessy.
<<
Ah. >>
<<
Perché “ah”? Sei stupito?
>> gli chiede lei.
<<
Sì, un po’ sì. E quanti anni hanno
questi due ragazzi con cui l’hai fatto? >>
<<
La mia età, sono i miei due ex ragazzi. >>
<<
Ah, bene allora. E a che età l’hai fatto?
>>
<<
Diciassette, la scorsa vigilia di Natale. Ma perché me lo
chiedi? >>
<<
Così, per curiosità. >>
<<
E tu, invece, a che età? >> gli chiede Jessy.
<<
Sedici. >>
<<
Bene. >>
Manuel le
sorride e le gli chiede:
<<
Ma non è che non vuoi farlo con me perché sono
troppo piccola? >>
<<
Tu non sei piccola, Jessy. >>
Jessy gli
sorride e dopo si allontana da lui e si siede sul divano. Mentre Manuel
si siede accanto a lei, le chiede:
<<
Ti sei offesa? >>
<<
No, ma figurati. È lecito che tu mi faccia quel tipo di
domanda? In fondo ho solo diciotto anni. >>
<<
La domanda me la sono posta stasera, mentre ci baciavamo nel camerino
ed io… avevo le mani sulle tue cosce. Insomma, probabilmente
se fossimo stati a casa, l’avremmo fatto. >>
confessa Manuel.
<<
Lo credo anch’io. >>
Manuel le
sorride, si avvicina al suo viso e la bacia. Mentre si baciano, si
sdraiano sul divano, lui si stacca da lei e le dice:
<<
Puoi restare qui stanotte, se vuoi. >>
<<
Allora resto. >>
<<
Okay. >>
Manuel la bacia
e intanto le tocca una coscia, dopo inizia a baciarle il collo e poi
anche il seno.
Un attimo dopo,
lui si tira su e si toglie la maglia, e anche lei si tira su, lo
osserva per qualche secondo e poi gli tocca il petto. Così
lui le slaccia il vestito e glielo toglie. Dopo lei si toglie le scarpe
e lui i jeans e le scarpe.
In seguito lei
si toglie il reggiseno, lo butta per terra e lui la bacia, e poi si
sdraiano. Dopo averla baciata sulle labbra, passa dal collo, al seno,
fino alla pancia, e quando si ferma, le toglie le mutande.
Rimangono sul
divano per almeno un’ora e quando si alzano, vanno in camera
e si buttano sotto le coperte.
Jessy si
avvicina a Manuel e, baciandogli il petto, gli dice:
<<
Sai… mi piacciono i tatuaggi che hai. >>
<<
Anche i tuoi mi piacciono, soprattutto quello sul fondoschiena.
>>
Jessy smette di
baciargli il petto, gli sorride e lo bacia.
Il mattino dopo,
il primo a svegliarsi è Manuel, che si volta verso Jessy e
la guarda dormire. Quando guarda la sveglia sono già le 10
di mattina e non sa se svegliare o no Jessy, così esce dalla
camera e, dopo essere andato in bagno, va in terrazza.
Dopo circa un
quarto d’ora, Jessy si sveglia e non lo vede accanto a
sé, così si alza dal letto, va in bagno, poi in
sala e quando lo vede in terrazza, lo raggiunge.
<<
Hey. >> lo saluta lei.
Manuel si volta
e dice:
<<
Hey. >>
Si baciano e lui
le chiede:
<<
Fai colazione di solito la mattina? >>
<<
Sì, sempre. >>
<<
Anch’io. Entriamo, dai. >>
Jessy e Manuel
entrano in casa e lui le chiede:
<<
Cosa mangi di solito? >>
<<
Dipende, ma di solito Corn Flakes o pancakes. >>
<<
Ho i Corn Flakes. >>
<<
Perfetto. >>
Quando Jessy
ritorna alla Pepperdine, arriva nella sua stanza, dove
c’è Jade.
<<
Hey! Sei viva! Ma dove sei stata? >> le chiede lei.
<<
Sono rimasta a dormire da Manuel. >>
<<
Uuh. Allora immagino che l’abbiate fatto? >>
<<
Immagini bene. >>
<<
Dai, raccontami tutto. >>
Dopo che Jessy
ha raccontato all’amica i dettagli del sesso con Manuel, Jade
le chiede:
<<
E con Anthony? Cosa pensi di fare con lui? Voglio dire, avete ripreso a
parlarvi da poco, pensi di dirgli di Manuel? >>
<<
A dire la verità non lo so. Non credo siano affari suoi,
anche se ho paura di ferirlo. >>
<<
Perché lo ami ancora? È per questo che hai paura
di ferirlo, vero? >> le chiede Jade.
Jessy fa cenno
di sì con la testa e dice:
<<
Sì, lo amo ancora e non smetterò mai di farlo.
>>
<<
Io credo che dovresti dirglielo lo stesso. Io e Liam non gli abbiamo
detto niente, perché crediamo che debba farlo tu.
>>
<<
Sì, infatti. Grazie per non averglielo detto.
>>
<<
Potresti dirglielo alla festa di stasera. >>
<<
Sì, volendo sì. >>
<<
Ma con Manuel che tipo di rapporto hai? Come quello che avevi con
Anthony o come quello che avevi con Harry? >> le domanda
Jade.
<<
Io credo una via di mezzo. Cioè, abbiamo fatto sesso dopo
una settimana e stiamo bene insieme. Con lui è tutto
così semplice. >> risponde Jessy.
<<
Immagino. >>
<<
Con Harry facevo solo sesso, mentre con Anthony era semplice, ma era
una relazione vera, con vero amore. Manuel l’ho conosciuto e
il giorno dopo ci siamo già baciati, e dopo una settimana
abbiamo fatto sesso. Con Anthony, ovviamente, abbiamo fatto le prime
esperienze insieme. Non so come spiegarlo, ma è diverso.
>> confessa Jessy.
<<
Beh, l’importante è che con Manuel stai bene.
>>
<<
Già. >>
<<
Sarà meglio, altrimenti lo picchio con la chitarra e il
basso. >>
Jessy e Jade
ridono insieme e poi quest’ultima sorride all’amica.
La sera stessa,
al campus, c’è una festa anni ’50 e
Jessy ha pensato di invitare anche Manuel. Quando Manuel arriva alla
festa, Jessy gli va incontro e gli dice:
<<
Wow! Stai benissimo vestito così. >>
<<
Grazie. >>
<<
Io come sto invece? >>
<<
Sei carinissima. >>
<<
Grazie. >> risponde Jessy, dandogli un bacio e poi
andando a ballare insieme a Manuel.
Ballano
più che altro le canzoni di Grease e si divertono come pazzi.
Mentre ballano
in mezzo alle altre persone, Jessy vede arrivare Anthony,
così lo raggiunge subito.
<<
Ciao. >>
<<
Ciao. Stai benissimo vestita così. >>
<<
Anche tu. Hai molto l’aria da… Danny Zuko.
>>
<<
Sì, infatti, sono vestito da Danny Zuko. >>
Jessy gli fa un
gran sorriso e si guardano per alcuni secondi.
<<
Senti, possiamo parlare in privato un attimo? >> gli
chiede Jessy.
<<
Sì. >>
Jessy e Anthony
escono dall’edificio e si siedono su una panchina.
<<
Ti volevo dire… che ho conosciuto un ragazzo. Si chiama
Manuel e abita qui vicino, sulla spiaggia. È qui stasera,
e… stiamo insieme, ecco. >>
<<
Ah. E quanti anni ha? >>
<<
Ventitré. >>
<<
Ah, è più grande. Beh, mi fa piacere Jessy, sono
contento per te. Davvero. >>
<<
Grazie. Te l’ho voluto dire prima che mi vedessi con lui.
Adesso che abbiamo ricominciato a parlare, vorrei esserti amica.
>>
<<
Non ce n’era bisogno ma grazie di avermelo detto.
>>
<<
Prego. >>
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Capitolo 43 *** Ci sarò sempre per te ***
43
Ci
sarò sempre per te
La settimana
successiva, in un pomeriggio, mentre Jessy è nella sua
stanza del dormitorio, da sola, qualcuno bussa alla porta. Va ad aprire
e trova Anthony, con le lacrime agli occhi, fuoi dalla porta.
<<
Hey. Cos’è successo? Perché piangi?
>> gli chiede lei.
<<
È successa una cosa bruttissima. >>
<<
Cos’è successo? >>
Anthony, in
presa alla disperazione, abbraccia Jessy e lei rimane molto stupita.
<<
Cos’è successo, Anthony? >> gli
richiede Jessy.
Anthony si
stacca da Jessy, entra nella stanza e si mettono a sedere sul letto.
<<
Mi vuoi dire cos’è successo? Perché
stai piangendo? >>
<<
È morto mio nonno, quello a cui ero molto legato.
>> risponde lui.
<<
Mi dispiace. Quand’è successo? >>
<<
Ieri. >>
<<
Mi dispiace, Anthony. Vieni qui, dai. >> dice Jessy,
aprendo le braccia. Anthony l’abbraccia di nuovo e piange
disperato.
<<
Ma stava male? >>
Anthony si
stacca da lei e risponde:
<<
Sì, aveva l’alzheimer. >>
<<
Ah, capisco. Anche mio nonno è morto per la stessa malattia.
>>
<<
Già. >>
<<
In ogni caso io ci sono sempre, ci sarò sempre per te, okay?
Ricordatelo. Anche se adesso siamo amici, se proprio così ci
possiamo definire, io ci sarò sempre e comunque.
>> gli dice Jessy.
<<
Grazie. >>
<<
È il minimo che io possa fare per te. Non posso nasconderti
che ti amo ancora, sappilo. Probabilmente ti amerò per
sempre. >> confessa Jessy.
Anthony sa
benissimo che Jessy è ancora innamorata di lui, ma lui non
sa se è ancora innamorato di lei.
<<
Lo so, so che mi ami ancora, Jessy. >>
<<
Devi saperlo. >>
Anthony cambia
argomento velocemente e le chiede:
<<
Come va con Manuel? >>
<<
Bene, bene. Tu? Non c’è nessuna ragazza in vista?
>>
<<
Nessuna, e ora come ora non credo che ci sia spazio per nessuna.
>>
<<
Capisco. >>
La settimana
seguente, cioè quella d’inizio ottobre, Manuel
parte con la sua band per una settimana per suonare a San Diego e Jessy
non l’ha potuto seguire perché deve continuare
l’università.
Di ritorno a
Malibu, martedì 9 ottobre, nel tardo pomeriggio, lei
è a casa sua, che lo sta aspettando per fargli una sorpresa.
Quando Jessy
arriva a casa di Manuel, si spoglia, nasconde i vestiti, toglie il
lenzuolo dal letto e se lo avvolge addosso. Appena sente aprire la
porta, si nasconde.
Quando Manuel
arriva in casa e raggiunge la sala, trova un biglietto sul tavolo con
scritto “CERCAMI”, scritto da Jessy.
<<
Jessy? Dove sei? >>
Manuel va in
camera sua e non la trova, va in uno dei bagni e non
c’è, va nell’altro bagno e non
c’è neanche lì, perché nel
momento in cui lui raggiungeva il secondo bagno, lei veniva via da
dietro la porta del primo, raggiungendo la camera.
<<
Jessy, dove sei? >>
Ritorna
così in camera sua e la trova seduta sul letto, con solo il
lenzuolo addosso.
<<
Wow! >> esclama Manuel.
Manuel
è stupito di vederla così, e anche Jessy, mentre
lo aspettava, è rimasta stupita da quello che la sua mente
è stata capace di pensare.
<<
Bentornato. >> gli dice lei.
Manuel le
sorride e le dice:
<<
Grazie. >>
Si avvicina a
lei e la bacia. Mentre si baciano, lei si sdraia e lo tira a
sé.
<<
Spero che tu non abbia niente sotto quel lenzuolo? >> le
chiede lui.
<<
Speri bene, perché sono completamente nuda. >>
<<
Perfetto. >>
Manuel le
sorride e poi riprende a baciarla.
Più
tardi, mentre si rivestono, lui le chiede:
<<
Mi spieghi come hai fatto ad entrare? >>
<<
Chavi di riserva sotto lo zerbino, ci sono sempre. >>
<<
Giusto. >>
Jessy gli
sorride e lui le chiede:
<<
Perché non resti qui stanotte? >>
<<
Ovviamente sì, anche perché ti ho preparato anche
un’altra piccola sorpresa. >>
<<
Davvero? >>
<<
Sì, ma te la darò dopo, perché adesso
è ancora presto. >>
<<
Okay. >>
Circa cinque
minuti prima della mezzanotte, mentre sono seduti sul divano a guardare
la tv, Jessy nota l’ora e dice:
<<
Uh, è ora! >>
Si alza
improvvisamente e gli dice:
<<
Adesso tu devi stare qui e quando ti dirò di spegnere la tv
e venire in camera tua, fallo, e vedrai che non te ne pentirai.
>>
<<
Okay. >>
Jessy gli
dà un bacio veloce e va verso la cucina, e poi senza far
vedere cos’ha in mano, si chiude in camera. Si spoglia,
buttando i vestiti per terra, poi prende la borsa e tira fuori un
barattolo di panna montana.
Quando
è pronta, chiama Manuel e lui spegne la tv e arriva subito.
Appena arriva in
camera, rimane letteralmente a bocca aperta. Jessy è
sdraiata sul letto, completamente nuda, e sulle parti intime ha un
vassoio con sopra un cupcake al cioccolato, con della panna come
decorazione, e un candelina.
<<
Buon compleanno. >> dice lei, semplicemente.
Manuel si
avvicina a lei e le dice:
<<
Oh mio Dio. Sei fantastica. >>
Jessy gli
sorride e gli dice:
<<
Prendi l’accendino e accendi la candelina. È il
tuo compleanno ed è giusto che tu la spenga. >>
<<
Okay. >>
Manuel va a
prendere subito l’accendino e torna in camera, accende la
candelina e, mentre fissa Jessy, soffia sulla candelina, poi la toglie
e lei gli dice:
<<
Ora puoi mangiare il tuo cupcake. Se vuoi, puoi aggiungerci
dell’altra panna, è sul comodino. >>
Manuel prende il
cupcake e tira via il vassoio dalle parti intime di Jessy. Mangia il
cupcake in un attimo, mentre osserva Jessy, e gliene fa mangiare un
po’, e dopo prende la panna e dice:
<<
Mi è venuta un’idea. >>
<<
Io sono ancora qui. >>
<<
E ci devi restare. >> le dice lui.
Manuel mette
della panna sul corpo di Jessy, formando un cuore, che passa dal seno e
scende fino all’ombelico.
<<
Fantastico. Speravo avessi la stessa idea che ho avuto io.
>>
Mentre Manuel
lecca la panna dal corpo di Jessy, lei non dice una parola. Si baciano
e lui le chiede:
<<
Vuoi farti una doccia? Sei ridotta piuttosto male. >>
<<
Sì. >>
Mentre Jessy
è in doccia, Manuel è in camera sua,
così, senza pensarci un attimo, si spoglia e va verso il
bagno. Facendo il minimo rumore, entra nella doccia ed inizia a
baciarle il collo.
<<
Che ci fai qui? >> gli chiede Jessy, sussultando.
<<
Avevo voglia di fare una doccia. >>
<<
Capisco. >>
Jessy si volta e
così si baciano.
Siamo
già alla metà di ottobre ed è
venerdì 19 ottobre e alla Pepperdine
c’è una festa. Mentre Jessy sta bevendo
completamente sola, in un angolo della stanza, si avvicina a lei
Anthony che le dice:
<<
Hey! >>
<<
Ciao. È un po’ di giorni che non ci vediamo.
>>
<<
Già. Come stai? >>
<<
Benissimo. Tu? >>
<<
Bene. L’università come va? >> le
chiede lui.
<<
Bene, bene. Sto imparando sempre più cose ogni giorno che
passa. E a te come va? >>
<<
Stessa cosa per me, va di bene in meglio. >>
<<
Sai, il mio professore di canto ha ascoltato il mio nuovo album ed
è rimasto colpito da una canzone in particolare, e vorrebbe
farla sentire al suo amico della radio per poi trasmetterla.
È una cosa pazzesca, potrei andare in radio.
>> dice lui, entuasiasta.
<<
È fantastico, Anthony, sono felicissima per te.
>> esclama Jessy, abbracciandolo dalla gioia e, mentre si
stringono, Anthony annusa i suoi capelli, sfiorandole il collo con le
labbra. Quando si staccano, lui le domanda:
<<
Sai qual è la canzone? >>
<<
Quella che hai scritto per me? >>
<<
Sì. Come fai a saperlo? >>
<<
Non lo so, intuito forse. Spero veramente che verrà
trasmessa in radio, io l’adoro. >>
<<
Lo so che la adori. >> le dice lui, sorridendole.
<<
Con Manuel, come procede? >>
<<
Bene, bene, come sempre. >>
Continuano a
parlare per un po’ fino a quando non vanno a ballare.
Più
tardi, Jessy si allontana dalla festa e va nella sua stanza. Quando
arriva, si guarda nello specchio che ha messo sopra la cassettiera, si
avvicina allo stereo e mette il cd che aveva regalato ad Anthony e che
lui le ha ridato quando l’ha lasciata. Intanto riceve un sms
da Anthony con scritto:
“Dove
sei? Io, Jade e Liam ti stiamo cercando.”
Lei risponde di
essere nella sua stanza, così lui la raggiunge.
Quando parte
without you, inizia a piangere e poco dopo Anthony apre la porta della
stanza e la vede piangere su letto.
<<
Jessy? >> la chiama lui.
Anthony urla
perché c’è il volume alto,
così lei si volta e vedendolo, si asciuga subito le lacrime,
si alza per abbassare il volume e dice:
<<
Ciao. >>
<<
Stavi ascoltando il cd che mi hai regalato? >> le chiede
Anthony.
<<
Sì. Mi mancava. >> risponde Jessy, sedendosi
sul letto.
Anche Anthony si
siede e le dice:
<<
Manca anche a me. >>
<<
Se vuoi, puoi sempre riprendertelo, in fondo è tuo, era per
te. >>
<<
No, tienilo tu. >>
<<
Sicuro? >>
<<
Sì. >>
Anthony la
guarda per un attimo mentre lei continua ad asciugarsi le lacrime.
<<
Perché stavi piangendo? >> le chiede lui.
<<
Without you. Lo sai, mi fa sempre piangere. >>
<<
E venire la pelle d’oca. >> aggiunge Jessy,
mostrando ad Anthony le braccia.
<<
Anche a me. >> le dice lui, mostrando le sue braccia.
<<
Ma mi piace questa sensazione. >> dice lei, accarezzando
le braccia di lui.
<<
Piace anche a me. >> dice lui, guardandola negli occhi.
Lei gli sorride
e lui la guarda attentamente, passando dai capelli, agli occhi, alle
labbra, al collo e al seno, e all’improvviso si avvicina a
lei e la bacia. Mentre si baciano, la stringe a sé e le
accarezza i capelli.
Un attimo dopo,
le toglie la maglia e poi lei la toglie a lui. Si spogliano lentamente
e intanto si baciano in varie parti del corpo, come se stessero per
iniziare a fare l’amore per la prima volta, quando
finalmente, dopo essersi distesi sul letto, si guardano perfettamente
negli occhi e si uniscono in una persona sola.
Mentre fanno
l’amore, lui le sussurra all’orecchio che la ama e
lei sorride, come non ha mai sorriso in vita sua, rispondendogli che
anche lei lo ama.
Dopo aver fatto
l’amore, sono sotto le coperte sdraiati e abbracciati.
<<
È stato bellissimo. >> dice Jessy.
<<
Sì. >>
Anthony non
riesce a dire altro.
<<
Spero che non te pentirai adesso? >> gli chiede lei.
Anthony non
risponde subito e poco dopo, voltandosi verso di lei e appoggiando la
mano sulla sua guancia e guardandola negli occhi, le risponde:
<<
No, non me ne pentirò mai, amore mio. >>
Jessy gli fa un
timido sorriso e gli chiede:
<<
Davvero? >>
<<
Sì. Davvero. Non potrei mai negare di amarti ancora, prima,
mentre facevamo l’amore te l’ho anche detto, ed
è così, è tutto vero. Non ho mai
smesso di amarti, Jessy, nonostante tutto il male che mi hai fatto.
>> confessa lui.
<<
Non puoi capire quanto queste parole mi rendano felice. E non ci
sarebbe neanche bisogno di dirlo che anch’io ti amo ancora,
ma lo ridico, lo dirò fino alla morte. Ti amo, ti amo, ti
amo, ti amo. >> confessa lei.
Anthony la bacia
senza pensarci un attimo.
<<
Quindi è tutto finito? Voglio dire, iniziato. Mi hai
perdonata? >> gli chiede Jessy.
<<
Sì. >>
<<
Domani parlerò con Manuel, gli dirò che ti amo
ancora e che non ho mai smesso di amarti. Ti prometto che non
succederà mai nulla che ci farà lasciare di
nuovo. Te lo prometto, Anthony, te lo giuro. >>
<<
Ti amo. >> le dice lui.
<<
Anch’io. >>
Jessy ed Anthony
si sorridono e poi baciano.
<<
Posso confessarti una cosa? È importante per me.
>> gli chiede lei.
<<
Certo. >>
Anthony le
prende le mani per aiutarla a parlare, e lei, dopo aver fatto un
respiro profondo, dice:
<<
Mi hai fatto avere un orgasmo. È stato fantastico sentirti
completamente dentro di me, tu che sei veramente innamorato di me. Non
qualcun altro, ma tu e solamente tu, Anthony. Non puoi capire quando io
riesca ad amarti adesso. >>
Anthony sorride,
un po’ imbarazzato, e un attimo dopo dice:
<<
Sono contento che sia successo finalmente. Forse prima non ero
così pazzamente innamorato di te come lo sono adesso, e non
riuscivo a soddisfarti come sarebbe dovuto succedere. Forse anche
perché era da poco che facevo sesso, non lo so, ma fidati
che non ho fatto altro che seguire il mio istinto. Però non
so se questo fosse il tuo primo orgasmo, anche perché non me
ne hai mai parlato quando stavamo insieme. >>
<<
Infatti non era il primo, ma non importa, perché questo
è stato più reale e vivo di tutti gli altri.
>> confessa Jessy.
<<
Ti amo da impazzire, Jessy. >>
<<
Anch’io, Anthony. >>
Si baciano di
nuovo, come se fossero stati lontani anni, quando invece hanno appena
condiviso uno dei momenti più belli della loro vita.
Lei non riesce a
credere che lui l’abbia perdonata. Certo, un po’ le
dispiace per Manuel, ma lui non è niente in confronto ad
Anthony.
Il giorno dopo,
Jessy va a casa di Manuel e quando lui apre la porta, si salutano e la
fa entrare. Jessy, prima d’iniziare il discorso, fa un
respiro profondo e dopo dice:
<<
Ti devo dire una cosa, Manuel. >>
<<
Sei ancora innamorata di lui? >> le chiede lui.
<<
Da cosa l’hai capito? >>
<<
Da come lo guardi, e quando due secondi fa mi hai detto che mi dovevi
dire una cosa, l’ho capito dal tono di voce che avevi.
Spaventato, in colpa, triste, ma allo stesso tempo felice.
>>
<<
Mi dispiace. Non avrei voluto che succedesse così, credimi.
Certo, io l’ho sempre amato e anche lui ha sempre amato me,
ma con te mi sono davvero trovata bene, non ti sto mentendo. Mi sono
trovata bene fin dall’inizio, credimi. >>
confessa Jessy.
<<
Anch’io mi sono trovato bene con te. E dispiace anche a me
che sia andata così, ma forse è stato meglio,
perché in fondo con me non eri veramente felice. Per cui
stai con lui, perché è con lui che devi stare,
non con me. >> le dice Manuel.
<<
Sono contenta che tu capisca. Grazie. >>
<<
È stato un piacere conoscerti, Jessy. >>
<<
È stato un piacere conoscere te, Manuel. E ti devo
ringraziare, perché mi hai fatto diventare una donna
completa, consapevole di quello che potrebbe fare e che è in
grado di fare. Grazie. >> dice Jessy.
<<
Grazie a te. >>
Jessy e Manuel
si abbracciano e dopo un altro saluto, Jessy se ne va.
Quando ritorna
alla Pepperdine, va subito nella stanza di Anthony e Liam, ma non lo
trova, e Liam le dice che è dai laghetti, così lo
raggiunge subito.
<<
Allora? Gliel’hai detto? >> le chiede lui.
<<
Sì, gliel’ho detto ed è stato
comprensibile. Siamo ufficialmente tornati insieme, amore mio.
>>
<<
Ti amo da morire. >> le dice lui.
<<
Anch’io. >>
Jessy ed Anthony
si abbracciano e poi si baciano.
Contenti come
non mai, rimangono un po’ lì e dopo tornano al
dormitorio per dare la bella notizia a Jade e Liam, che rimangono
stupiti, ma ne sono anche felicissimi.
Jessy ed Anthony
non potevano rimanere separati a lungo, perché sono troppo
simili e troppo perfetti l’uno per l’altra.
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