Non ho l'età..

di giulybozza
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Un giorno così ***
Capitolo 3: *** Non me la menare ***
Capitolo 4: *** Quello che capita ***
Capitolo 5: *** Il grande incubo ***
Capitolo 6: *** Chiusa in una scatola ***
Capitolo 7: *** Senza averti qui ***
Capitolo 8: *** IL CAST di 'Non ho l'età..' ***
Capitolo 9: *** Gli anni ***
Capitolo 10: *** Sottosopra ***
Capitolo 11: *** Nord sud ovest est ***
Capitolo 12: *** Come deve andare ***
Capitolo 13: *** Credi ***
Capitolo 14: *** Me la caverò ***
Capitolo 15: *** Tu come il sole risorgi ogni giorno ***
Capitolo 16: *** 1 in + ***
Capitolo 17: *** Ma mi caghi? ***
Capitolo 18: *** Fiesta Baby ***
Capitolo 19: *** Eccoti ***
Capitolo 20: *** Ritornerò ***
Capitolo 21: *** Quasi felice ***
Capitolo 22: *** Ci sono anche io ***
Capitolo 23: *** Lasciati toccare ***
Capitolo 24: *** Io ci sarò ***
Capitolo 25: *** Il presente ***
Capitolo 26: *** Nessun rimpianto ***
Capitolo 27: *** Ma perchè ***
Capitolo 28: *** Sto bene qui ***
Capitolo 29: *** Nervoso ***
Capitolo 30: *** Fai come ti pare ***
Capitolo 31: *** Sempre noi ***
Capitolo 32: *** Baciami qui ***
Capitolo 33: *** Terraferma ***
Capitolo 34: *** Lo strano percorso ***
Capitolo 35: *** Time out ***
Capitolo 36: *** Il mio secondo tempo ***
Capitolo 37: *** Non mi arrendo ***
Capitolo 38: *** Mezzo pieno o mezzo vuoto ***
Capitolo 39: *** Sei una sfigata ***
Capitolo 40: *** Come mai ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


*Avviso che molti personaggi sono inventati e non sono realmente presenti nella realtà!
 

5 a.m. Il mio telefono suonò.
«
Anna te la senti di tenermi anche oggi i ragazzi? Perchè mi hanno chiamato dal lavoro, c'è un urgenza!» mi disse la nuova compagna di mio fratello al telefono
« Certamente! Stai tranquilla, 10 minuti e sono li!» risposi per poi chiudere la chiamata e incominciare a vestirmi velocemente.
Come sempre mi vestii molto comoda e leggera, ma anche carina perchè senno sarei stata a disagio!
Uscii fuori casa prendendo le chiavi della moto cross che mi aveva regalato mio fratello a Natale, andai nel garage e dopo essermi messa il casco sgommai verso casa di mio fratello dove c'era i 3 figli di mia cognata che mi aspettavano.
Arrivai, chiusi la moto e salii in casa facendo attenzione a non fare rumore dato che era mattina presto e stavano ancora dormendo tutti: i ragazzi e mio fratello che tra poco si sarebbe svegliato per andare al lavoro.
Posai la borsa sul tavolo e andai a controllare i ragazzi che dormivano: prima di tutto andai dalla bambina, è la più piccola dei tre, si chiama Nina aveva 5 anni ed è la più viziata, forse perchè è l'ultima o forse perchè è l'unica femmina, ma è davvero insopportabile! Poi andai vicino al letto del maschio, il medio, si chiama Jake, aveva 8 anni ed è il più coccoloso. Infine mi avvicinai al letto del terzo bambino, lui si chiama Niall, aveva 10 anni ed è quello più ragionevole,il più mangione e non vedeva l'ora di crescere per potersi cambiare dato che è sempre stato molto insicuro!
Dopo essermi accertata che tutti e 3 stessero dormendo tornai in sala, mi spaparazzai sul divano e incominciai a fare zapping per trovare un qualcosa di decente da vedere alla tivù, trovai un programma di pasticceria e dato che io sono un'appassionata di questo decisi di guardarlo, ma piano piano mi si chiusero gli occhi e mi addormentai...
Venni svegliata da una voce
«Sveglia piccioncini il sole è già alto!» a quella frase aprì di scatto gli occhi trovandomi abbracciata a qualcuno, mi girai e vidi che Jake stava ancora dormendo attaccato stile cozza a me, alzai lo sguardo e mi ritrovai gli occhi blu mare di Niall che mi guardavano divertiti
«Cos'è quella faccia? Avevo sonno!» dissi cercando di rimanere seria e non ridere
«Eh sì, si vedeva che volevate solo dormire!» disse lui riferendosi al fatto che sua fratello era accozzato a me
«Allora primo io quando mi sono addormentata ero sola, secondo lui ha 8 anni quindi non ci farei niente e terzo cosa ne vuoi sapere tu a 10 anni di queste cose?!»
«E tu ne hai 16, cosa sai più di me?»
L'ho già detto che parlare con questo bambino era come parlare con un adolescente? Solo che gli adolescenti sono anche stronzi e lui non lo era ancora..
«Oh tesoro ne so molto più di te!» dissi con aria da snob
«Oddio, l'hai già fatto!!» urlò facendo svegliare il fratello che ci guardò mal
«Non ho intenzione di parlare con te di queste cose!»
«Lo prendo come un sì!» disse piano sperando che non lo sentissi ma non fu così e gli lanciai un'occhiataccia avvicinandomi a Jake che intanto si era messo in piedi
«Vuoi fare colazione J?» gli dissi accarezzandolo
Lui annui strofinandosi gli occhi assonnati
«Colazione? Perchè a me non l'hai chiesto? La voglio anche io!!» disse Niall illuminandosi al pensiero del cibo
«Perchè conoscevo già la risposta! Allora per Jake ho portato un'olandesina e un esthatè al limone, per Nina ho portato una treccia alla crema con la Gatorade e..basta, nient'altro!» dissi cercando di rimanere seria e non far capire lo scherzo
«Come niente? E io? Cosa mangio?? Ho fame Anna, perchè non mi hai portato niente??» disse con gli occhi lucidi
«Dici che un cornetto al cioccolato, dei macarons, un muffin al cocco e un frappucino di starbucks possano andare bene?»
Lui mi guardò e vidi i suoi occhi illuminarsi a quelle parole
«Tu si che ci conosci, grazie grazie grazie!!!» disse per poi iniziare a divorarsi tutto il cibo
Dopo che i due ebbero finito il piccolo decise di farsi una doccia e mentre Niall decise di guardare la tivù seduto sulla sedia a tavola io decisi di andare sul divano.
Stavo tranquillamente seguendo il procedimento per preparare i Cupcakes quando sentii qualcuno sedersi sul divano, mi girai e vidi che era Niall, si sedette e poi si sdraiò con la testa sulle mie gambe, io incominciai ad accarezzargli i capelli castani continuando a guardare la tivù..
«Non vedo l'ora di essere grande per potermi tingere i capelli, li odio!» disse lui, si stava lamentando del suo aspetto come spesso succedeva
«Niall quante volte devo dirtelo che sei stupendo così? Te lo dico io che ho 16 anni, fidati!»
«Ma non vale, tu mi vuoi bene! Io vorrei che me lo dicesse una ragazza che vorrebbe stare con me!»
«Ma Niall hai 10 anni, vivi la tua infanzia fin che puoi, perchè una volta che si è adolescenti la vita è peggiore!»
«Ma se sei adolescente puoi uscire con gli amici, divertirti, stare con qualcuno che ti ama e soprattutto non sei più incatenato in casa!»
«Oh, quando ci arriverai vorrai tornare indietro!»
«Non credo!»

#Salve ragazze!
Questo è il prologo della mia possibile futura Fanfiction! Ne ho già messo un altro, ecco il link:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1253948&i=1, voi dovrete recensire quello che più preferite così che io prosegua il più votato!
Spero che questa storia vi piaccia.
Baci, G.

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Capitolo 2
*** Un giorno così ***



                        «Niall lascia in pace tua sorella!» lo rimproverai dato che da un'ora la prendeva in giro e le faceva i dispetti

«Ragazzi oggi cosa volete fare?» chiesi poi una volta che si erano calmati
«Io vorrei tornare a dormire, posso?» disse il medio
«Certo Jake, vai pure! Nina? Niall?»
«Io vado a guardare un cartone nella camera della mamma e di Tom!» puntualizzò la bambina come se mi stesse dando un ordine per poi dirigersi verso la stanza senza nemmeno aver ricevuto il mio consenso. Dio che bambina viziata!
«Io invece ho un'idea migliore!» disse Niall attirando la mia attenzione, ma nemmeno il tempo di voltarmi che lui aveva già afferrato la mia borsa e si era catapultato giù dalle scale.
Subito non capì le sue intenzioni ma poi mi si accese una lampadina e gli corsi dietro
«Niall non provare a toccarla!» dissi correndo giù dalle scale
«Ti ammazzo se solo la sfiori bamboccio!!» lo minacciai uscendo dalla porta
Lo trovai davanti alla mia moto, mi guardava con aria di sfida e nelle mani faceva ciondolare le chiavi
«Smettila! Dammi le chiavi!»
«No, tu portami a fare un giro!»
«Te l'ho già ripetuto un milione di volte: non si può! Se ci ferma la polizia fanno il cu..cioè il sedere a me!!»
«Ma dai! Hai 16 anni e le ragazze della tua età nei film infrangono tutte le regole!»
«Hai detto bene: nei film! Questa è la vita reale quindi ora smettila di fare il bambino e dammi quelle stramaledettissime chiavi Niall!!» Dissi avvicinandomi a lui provando a prendergliele ma lui le nascose dietro la schiena, così dovetti mettere le braccia come se lo abbracciassi per provare a prenderle, ma lui si scansò facendomi indietreggiare e inciampare su un sasso, così caddi e trascinai lui dietro a me.
Ci ritrovammo sdraiati a terra, lui spalmato su di me che mi sorrideva e mi fissava, mi tuffai dentro i suoi occhi marini, mi ricordavano una giornata di sole dove il cielo è limpido senza nemmeno una nuvola, anche lui fissava i miei ma non so cosa ci potesse trovare di bello nei miei! Restammo così per qualche minuto, poi ritornai alla realtà ricordandomi chi sono, quanti anni avevo e soprattutto quanti anni aveva lui. Gli presi le chiavi dalle mani e lo spostai rimettendomi in piedi
«Le ho preseee!! E ora torniamo in casa!»
«Uffa! E adesso come passo la giornata?»
«Potresti fare una cosa che non fai mai!»
«Salire sulla moto?» chiese speranzoso
«NO! Fare i compiti!»
«Ah-ah-ah! Che bella battuta!»
«Tra poco inizia la scuola e tu non hai ancora toccato un libro, hai intenzione di andare senza aver fatto niente?»
«Ma no, cioè non lo so..»
«Su vai a farli!»
«Uff!» sbuffò per poi dirigersi a prendere i libri dei compiti e si mise sul tavolo iniziando a leggere, ma nemmeno due minuti dopo incominciò a lamentarsi
«Non ci riesco! È difficile!»
«Ho capito va! Ti aiuto!» dissi sedendomi accanto a lui
«Davvero?» chiese stupito dato che non lo aiutavo mai
«Oggi mi sento buona!»
«Grazie!» mi abbracciò e mi diede un bacio sulla guancia
«Smettila di ruffianare e fai questo esercizio! Dai, quali sono i complementi che conosci?»
«Ehm..oggetto e..ce ne sono altri?»
«Sei irrecuperabile!» dissi mettendomi una mano sulla fronte



#Salve ragazze! 
Questo capitolo è corto, vi prometto che più andremo avanti e più saranno lunghi! 
Ditemi che ne pensate con una recensione, per il prossimo capitolo vorrei almeno
3 recensioni!
Spero che vi piaccia!
Ah, quasi dimenticavo di dirvi che dato che avrò da fare aggiornerò un giorno sì e uno no, a differenza di come facevo con l'altra mia FF! 
Vi voglio bene gente!!
Baci, G.
ps ho fatto il banner, che ve ne pare? :) Fatemi sapere!

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Capitolo 3
*** Non me la menare ***


«Anna grazie mille per avermi tenuto ancora una volta i ragazzi!» mi disse Emma una volta tornata a casa
«Tranquilla, quando hai bisogno di qualcuno che te li tenga non esitare a chiamarmi!»
«Va bene!»
«Ok allora ci sentiamo..ciao bambozzi»
«Ciao vecchiaaaa»
«Niall anche se vuoi sembrare simpatico non lo sei!» controbattei io con un sorriso beffardo e una linguaccia
«Vado dai..ciao Emma!»
«Ciao Anna!»
Uscii da quella casa e mentre mi dirigevo con la moto per le vie della città diretta a casa mia mi misi a pensare:'è da un po di tempo che ad Emma manca il suo sorriso radioso e spontaneo che aveva una volta, adesso l'unica cosa che si dipinge sul suo viso è un sorriso finto, tirato e messo li per non far vedere la sofferenza che nascondeva dentro..bah..sarà solo una mia impressione!' ecco il mio pensiero durante tutto il tragitto.
Arrivai nel vialetto di casa mia, misi la moto in garage ed entrai nella villetta
«Ciao mamma!»la salutai una volta entrata in cucina, lei stava preparando la cena
«Ciao tesoro! Com'è andata oggi con i bambini?» Solita domanda
«Tutto bene!»
Io e mia madre non abbiamo mai avuto un grande dialogo perchè ci capiamo a espressioni e a gesti, infatti quando guardò il mio abbigliamento e poi mi rivolse
uno sguardo schifato capì cosa intendesse dire 'Domani si va a fare shopping!' pensai annuendo alla mamma.
Una volta che finì di gustarmi la deliziosa cena che mi aveva fatto andai in camera mia, mi buttai sul letto esausta e con ancora i vestiti addosso mi addormentai.
Venni svegliata dal mio cellulare che suonava, guardai chi era che rompeva a quell'ora: 'Strega' era lo pseudonimo che io e mia madre davamo alla mamma di mia nipote.
Sì, la mia famiglia è complicata: mio padre quasi sempre assente a causa del lavoro e tornava a casa uno o due volte all'anno, mia sorella è una di quelle ragazze con la puzza sotto il naso che se le incontri per strada ti calpestano un piede non per dispetto ma perchè sei così invisibile per loro che non si accorgono nemmeno di te (tipo Sharpay Evans) e vive ad Amburgo,mio fratello a prima vista è quello più normale dei 3 ma in realtà è fissato per le donne più grandi di lui con un passato difficile. Si mise con Amelia (la 'Strega'), una “ragazza” che allora aveva 32 anni e lui 23, lui era così innamorato che non si rendeva conto che lei lo incornava anche con un gay quindi ci ha fatto una figlia, l'unica mia nipote di sangue e si chiama Yore, dopo 2 anni di convivenza finalmente lui si è reso conto delle scappatelle di quella e l'ha mollata. Sembra finita qua? E invece non è così! Lui si mise con un'altra ragazza ( Emma) di 30 anni e questa era separata con 3 figli ( i bambini che devo tenere io!) e andarono a vivere tutti insieme.
Comunque tornando a noi: mi stava chiamando la 'Strega' e allora risposi..
«Pronto?»
«Anna, ciao! Come stai tutto bene?» mi chiese curiosa. Ok cosa si era fumata? Le sono sempre stata sulle palle e ora? Bah..
«Ehm, ciao Amelia! Sì io tutto bene..è successo qualcosa?»
«No, perchè me lo chiedi? Non posso chiamare un po la mia cognatina preferita?»
«ex-cognata..» bofonchiai
«Come?»
«Nulla! Comunque dimmi quello che devi perchè avrei delle cose da fare!»
«Io ho urgentemente bisogno di un massaggio shatzu, quindi mi dovresti tenere la bambina per un paio d'orette..»
Dovresti? Ma oh e che sono io la serva???
«Ma non puoi chiedere a Tom?»
«No, tuo fratello ha fatto il deficiente ed è meglio che per un po non la veda!»
Se non fosse che c'è in gioco mia nipote l'avrei già mandata gentilmente a quel paese!
«Come ti pare, allora portami quella benedetta bambina!»



(l'uso dei due tempi non è usato per errore, ma è per far capire cosa è cambiato e cosa è rimasto invariato) 
#Sera! 
Ok, fa schifo, lo so non c'è bisogno che me lo diciate! Giuro, giuro giuro che il prossimo sarà un po' meglio! 
Ora vado che mio padre vuole che vada a mangiare..
Ci sentiamo alla prossima..

3 recensioni, anche critiche! Me le merito!!
Baci, G.

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Capitolo 4
*** Quello che capita ***


«Zia giochi con me a Stlega comanda colole?» mi chiese la bambina
«Ok» risposi in un sospiro
iniziammo a giocare ma poi sentii una musica provenire dal piano di sopra
«Yo stai qua un attimo che io arrivo!»
Corsi su ad una velocità supersonica in tempo per rispondere al telefono in tempo, non lessi nemmeno chi era e risposi..
«Pronto?» dissi con il fiatone dovuto alla corsa
«Anna, Anna sono io! Qui è un casino! Ho bisogno di te!» disse singhiozzando
Non capì subito chi era, ma poi lo riconobbi
«Niall che succede? Calmati e spiegami!» provai a tranquillizzarlo ma i sui singhiozzi mi misero in allerta e mi preoccupai non poco
«La mamma e Tom stanno litigando, ma stavolta si tirano anche delle cose addosso! Jake e Nina continuano ad urlare terrorizzati e io non so cosa fare! Ti prego vieni qui ad aiutarci!» disse sempre singhiozzando
«Niall non posso venire..» gli spiegai ma venni interrotta da un singhiozzo «ascoltami! Ti ricordi cosa ti avevo insegnato a fare quando vuoi isolarti dal resto del mondo?»
«Sì..ascoltare musica!» lo sentì piangere di meno
«Esatto! Hai ancora l'mp3 che ti avevo regalato?»
«Sì.» e fece un altro singhiozzo
«Bravo! Quindi ascolta musica e non piangere che ti vengono le rughe!» lo presi in giro per farlo sorridere
«Allora tu hai pianto tanto vero?» controbatté e lo sentì ridere
«Vaffan..vai a quel paese!» mi corressi
«Ahah..grazie Anna! Ciao..»
«Ciao pulce»
«Ciao vecchia»
Riattaccai sperando di essergli stata un pochino d'aiuto. Tornai giù e ripresi a giocare con mia nipote ma poco dopo arrivò mia madre dal lavoro..
«Anna allora andia..ciao Yore! Perchè è qui?» mi chiese confusa
«La Strega mia ha chiamata chiedendomi se potevo tenerla dato che lei doveva andare a lucidare la scopa per l'epifania!» dissi ridendo
«Ahahah! No, sul serio dov'è andata? E perchè non ha chiamato il padre?»
«È andata dalla parrucchiera e ha detto che Tom non si merita la bambina, bah..valla a capire!»
«Comunque..andiamo a fare shopping e portiamo anche lei, ok?»
«Va bene, andiamo!»
Andammo per negozi e comprammo dei vestiti per me, per mia madre e anche qualcosa per la bambina..
«Chi ha voglia di un bel gelato??» propose mia mamma
Io e Yore gridammo «Ioooo!!» a tempo come se avessimo la stessa età
«Ok, andate a scegliere i gusti mentre io vado ad occupare il tavolino libero!»
Ci avvicinammo al chiosco dei gelati e il gelataio ci fece un sorriso accattivante che ricambiai per poi posare lo sguardo sui mille gusti tutti colorati che c'erano dietro al vetro
«Io prendo un cono da due gusti: Yogurt e Fragola! Yo tu?»
«Quello mallone e quello blu!» disse indicando i due gusti scelti
«Per lei una coppetta con cioccolato e puffo»
«Ecco a voi» disse passandomi i nostri ordini
Andammo a sederci al tavolo dove c'era mia mamma che si era ordinata uno Spritz e se lo stava gustando con il ghiaccio, passai il gelato alla bambina e iniziai a leccare il mio
«Allora Anna, hai impegni per domani?» mi chiese mia mamma dopo aver finito la sua bibita
«Dovrei andare avanti con i compiti..»
«Oh vabbè, hai ancora un mese! Non puoi uscire con quel tipo..come si chiama? Nicolas!» disse alludendo al tipo con cui mi vedevo fino ad un paio di settimane prima, prima che ci lasciassimo a causa dei nostri continui litigi, ma questo lei non lo sapeva..
«No, devo fare i compiti!» affermai decisa
«Ok, come vuoi!» rispose rassegnata
*Well, you can tell by the way I use my walk, I'm a woman's man, no time to talk...* Sentì suonare il mio telefono, era Emma così risposi..
«Pronto Emma?»
Sentì un singhiozzo provenire dall'altra parte del telefono
«Anna dove sei?»
«Sono fuori con mia madre, perchè? Devo tenerti i bambini?»
«No, puoi tornare a casa tua? Ti devo parlare!» disse continuando a piangere
«Certo, 5 minuti e siamo lì!»risposi e poi attaccai
Mi invase un bruttissimo presentimento, persino il cielo si incupì come a mostrare che di lì a breve sarebbe scoppiato un temporale..

#Buonaseraaa peopleeee!!! 
Chi mi conosce dalla mia precedente fanficion sa che amo tenere sulle spine i lettori e quindi TADAAAANN anche qui l'ho fatto! Muahahahahah
Spero che vi piaccia perchè tra un paio di capitoli cambieranno un po di cose, anche tra la coppia Niana! 
Ora vi lascio e spero che recensirete in molte perchè ad ogni recensione mi fate nascere un sorriso! :D

4 recensioni per il prossimo!
Baci, G.

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Capitolo 5
*** Il grande incubo ***


«Forza mamma muoviti!! Premi quell'acceleratore su!» la incitai in macchina ad andare più veloce dopo aver visto l'ennesima macchina che ci superava
Lei non rispose e accelerò, io presa dall'agitazione incominciai a mangiarmi le unghie
«Anna rilassati! Magari non è niente di grave!» provò a tranquillizzarmi
«Stava piangendo! Questa cosa non vuol dire mai nulla di buono!!»
«Sì, hai ragione! Siamo arrivate!» mi fece notare
Guardai nel mio vialetto e vidi parcheggiata la sua macchina, ma sembrava piena di roba, di scatole.
Andai nel retro della casa e li trovai tutti lì seduti, Emma aveva il capo chino e si guardava le scarpe probabilmente per nascondere gli occhi lucidi ai figli, Niall stava giocando con Kevin il mio cane e gli altri 2 si stavano rincorrendo, appena Emma mi vide mi venne incontro facendomi segno di allontanarci da lì..
«Ehi cosa è successo? Qualcuno sta male?»
«No, fisicamente nessuno! Ascolta sono venuta qui per salutarti..» disse mentre riprendeva a piangere
«Salutarmi? Dove vai?» chiesi senza capire subito
«Beh vedi..so che è tuo fratello quindi non dovrei parlare male di lui con te, ma si sta comportando davvero male ultimamente e io non ce la faccio più! Adesso ha anche iniziato a urlare davanti ai bambini, quindi io ho deciso di andarmene!»
Io sentii gli occhi iniziare a inumidirsi, provai a trattenere le lacrime ma non ci riuscii e scoppiai a piangere abbracciandola
«Sei davvero sicura che non si possa sistemare? Cioè io aspetterei un po' prima di trasferirmi!» provai a convincerla
«No! Ho provato e riprovato a migliorare la situazione ma ogni giorno è sempre peggio! Non ce la faccio più!»
«E dove andrai?» chiesi sperando che rimanesse vicino alla città
«Il mio ex marito mi ha trovato un posto di lavoro nella clinica dove lavora lui, a Londra!»
Mi si gelò il sangue
«L-Londra? Ma perchè devi andare così lontano? Puoi rimanere in Irlanda!»
«No! Almeno là i ragazzi vedranno di più il padre! Ormai ho preso la mia decisione!»
«Ok, però ti verrò a trovare spesso e ci sentiremo tutti i giorni, vero?»
Lei abbassò lo sguardo
«Vedi..tu assomigli molto a tuo fratello..»
«Ma io non ti tratterei mai come ha fatto lui!»
«Lo so ma non intendevo questo! Sai ogni volta che parlerei con te mi ricorderei troppo di lui e ci starei davvero male!»
Se prima mi si gelò il sangue lì mi sentì sprofondare, avevo capito cosa intendeva.
«Quindi..mi stai dicendo che non ci vedremo mai più?» chiesi con i singhiozzi
«Già, mi mancherai un casino!!» e mi abbracciò
«Anche te, sarai sempre mia cognata, non dimenticarlo!!» ricambiai l'abbraccio stringendola forte
«Grazie! Adesso vai a salutare i ragazzi che poi andiamo!»
«Ok!»
Mi avvicinai a loro che giocavano ancora ignari della situazione, Jake fu il primo che mi vide piangere
«Anna cos'hai? Perchè piangi?» chiese attirando l'attenzione degli altri due, Niall mi guardò e io capii che aveva capito tutto
Il medio mi abbracciò
«Ti voglio bene!»
«Anche io!Adesso vai dalla mamma che ti aspetta, io saluto i tuoi fratelli..»
Fece come gli avevo detto e io andai dalla piccola
«Nina stai vicino alla mamma ok? Non farla disperare!»
«Ok! Ma la prossima volta che vieni a casa nostra mi porti un regalino?»
Sorrisi all'innocenza di quella bambina
«Certo! Adesso vai dalla mamma!»
«Va bene, ciao!» mi disse stampandomi un bacio sulla guancia
Niall stava piangendo come me, mi avvicinai a lui e lo strinsi forte..
«Mi mancherai piccola peste! Ti voglio davvero bene!»
«Anche io! Non ti dimenticherò mai vecchia!» disse sorridendo amaramente
Mi guardai le mani e mi venne un'idea, mi levai il braccialetto di cuoio con una A sopra e glielo misi a lui
«Ricordati che io sarò con te, sempre!» gli dissi mentre glielo legavo
«Grazie, lo terrò per sempre con me!» e mi guardò
Non potei credere che non avrei mai più rivisto quegli occhi blu oceano e gli stampai un bacio a stampo, senza rendermene nemmeno conto, lui non disse niente e si allontanò con ancora le lacrime, io a quel punto mi buttai per terra e singhiozzai come non avevo mai fatto in 16 anni!


#Questo è il capitolo triste, dopo questo cambieranno un po' di cose..
Spero che vi piaccia! 

5 recensioni per il prossimo!
Baci, G.

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Capitolo 6
*** Chiusa in una scatola ***


I giorni passavano e io stavo sempre peggio!
Ripensavo a quella famiglia che in poco tempo si è distrutta, ripensavo a quella mamma che riusciva sempre a gestire tre bambini abbastanza piccoli, ripensavo a quella bambina che essendo l'unica femmina dei 3 era quella viziata ma che quando voleva sapeva essere molto dolce, ripensavo a quel bambino che mi si appiccicava sempre e che aveva sempre bisogno di affetto ed infine ripensavo a lui, quel bambino che pur essendo piccolo era riuscito a diventare il mio migliore amico, che senza bisogno di parole mi capiva e quando ero triste non mi chiedeva niente ma mi abbracciava. Mi mancavano tutti incondizionatamente e ogni volta che mi rendevo conto che non li avrei più rivisti mi sentivo bloccare l'aria nei polmoni e per riprendere a respirare dovevo concentrarmi su qualsiasi altra cosa..
Ormai era passata una settimana da quando erano partiti e non avevo più avuto loro notizie, quella sera io e mia madre eravamo state invitate a cena a casa sua da i genitori di Amelia con cui eravamo rimasti in buoni rapporti anche dopo la 'separazione', quel giorno era il compleanno del padre quindi ci sarebbe stata anche la 'Strega', Yore e mio fratello. Ero proprio curiosa di vedere come stava, io non riuscivo a non avercela con lui perchè era solo colpa sua e del suo orribile carattere se
loro se n'erano andati per sempre e chi ci rimetteva ero io con mia madre e credevo che nemmeno loro se la passassero tanto felicemente!
Svogliatamente mi vestì e decisi di andare per conto mio con la moto, in modo da poter stare un po' da sola, come accadeva spesso ultimamente. Quando arrivai erano già tutti li: mia madre e Paul, il padre della 'Strega', stavano grigliando della carne, mentre Tom stava giocando con Yore, questa quando mi vide mi corse in contro ad abbracciare..
«Ziaaa sei arrivata!! Ci hai messo tanto!» mi disse mentre mi stritolava le gambe
«Eh sì, ho trovato traffico!»le dissi mentre le accarezzavo i riccioli dorati
«Hai poltato la moto?» chiese con gli occhi che le brillavano perchè anche lei adorava la mia moto, chissà poi perchè!
«Sì! Poi un giorno ti porto a fare un giro, va bene?»
«Sììì!! Andiamo insieme a Niall!» urlò tutta contenta, io a sentire quel nome mi sentì mancare e alzai di scatto lo sguardo verso mio fratello, lo vidi che abbassava la testa triste e pensai 'Colpito e affondato!' ero soddisfatta che lui ci stesse male così si rendeva conto di cosa aveva combinato con il suo brutto carattere!
«Sì, poi vediamo..» risposi alla bambina che era rimasta in attesa
Volevo che Tom si rendesse conto del guaio che aveva fatto e quel giorno gliel'avrei fatto pesare non poco!!


#Ok, avete tutto il diritto di smettere di seguire la mia storia e soprattutto smettere di leggerla, sono in ritardo e il capitolo è a dir poco pietoso, ma il fatto è che in tutti i capitoli che io abbia mai scritto non sono mai stata bloccata come questa volta, giuro! Non avevo idee su come fare questo capitolo e il risultato non mi piace affatto!! Oltre ad essere corto è anche noioso!
Spero di riuscire a riprendermi!
Per il prossimo ce la fate a farmi
4 recensioni? Vanno bene anche critiche, credo di meritarmele!

Grazie per le precendenti recensioni..
Baci, G.

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Capitolo 7
*** Senza averti qui ***


Ero ancora a quella festa, se così la si poteva definire dato che la cosa più interessante era la scimmia di peluche della bambina che quando le premevi la zampa diceva 'Mi piace la banana!' con tono pervertito, cioè ma dico io pure le scimmie finte morte di cazzo dovevano fare? Bah..
Scimmie perverse a parte non ce la facevo più a stare li a fare niente!
«Cambiamo gioco?» chiesi alla piccola che mi stava pettinando i boccoli rossi
«Sììì!! Gualdiamo un film?» chiese tutta sorridente mentre saltellava
Io sbuffai, non sarebbe stato il massimo del divertimento vedere qualche cartone animato che finisce sempre con il '..e vissero per sempre felici e contenti!'. Però non avevo altra scelta così accettai
«Va bene! Vai a sceglierlo, io vado un attimo in bagno.» la lasciai nella sala intenta a rovistare tra le video cassette e andai in bagno, aprì il getto d'acqua fredda del rubinetto e misi le mani sotto lasciando che quella freschezza mi rilassasse come riusciva a fare ogni volta che ero stressata.
Con le mani ancora immerse sotto l'acqua alzai lo sguardo e quasi mi spaventai da quello che vidi: i miei occhi erano contornati da enormi occhiaie, probabilmente dovute agli incubi che in quel periodo invadevano il mio sonno e mi facevano svegliare di soprassalto con gli occhi gonfi di lacrime. Mi sciacquai la faccia e poi la tamponai con l'asciugamano per asciugarla quando sentì delle voci provenienti dalla sigla del cartone che aveva scelto Yore:
'..Mirmo sei un folletto magico e furbetto
un po' dispettoso, ma simpatico e goloso
Mandi già d'un fiato dolci al cioccolato così
che festa Mirmo...' (so che è un cartone italiano, ma fate finta che sia irlandese!)
ed ebbi un ricordo..

FLASHBACK

«Niall ma da cosa ti sei vestito? Sembri un lottatore di sumo!» gli dissi scoppiando a ridergli in faccia
«Sono Mirmo, sai il folletto goloso di cioccolato?» mi spiegò e io scoppiai ancora di più a ridere
«Ahh, quindi ti si addice perfettamente! Anche tu sembri un folletto e sei goloso, ma non solo di cioccolato!»
«Ma non è vero! Ho solo più fame degli altri perchè devo crescere!» disse mettendo il broncio e questo mi scatenò altre risate

FINE FLASHBACK


sentì una morsa allo stomaco a quel ricordo ma decisi di pensare subito ad altro e andai a prendere l'ipod per non pensare a niente se non alla musica, mi sedetti sul divano vicino alla bambina che era intenta a guardare il cartone animato e non si accorse nemmeno della mia presenza. Feci scorrere le canzoni alla ricerca di quella giusta che mi potesse dare grinta, trovai quella giusta e ci cliccai sopra, subito partirono le note di 'All by myself' che mi fecero rilassare e addormentare.
Venni svegliata da qualcuno che mi scrollava così aprì gli occhi, mi levai le cuffie e mi trovai davanti mio fratello
«Cosa vuoi?» chiesi brusca
«Dobbiamo andare a casa! Muoviti!»
«Sì sì, andiamo..»
Mi stiracchiai e mi incamminai verso la macchina, salì sempre in silenzio dovuto alla stanchezza..
Stavamo tranquillamente viaggiando pensando ognuno agli affari propri quando sentì il mio telefono suonare, era un numero di una cabina telefonica e risposi
«Pronto?»
Non ricevetti risposta ma sentì solo dei versi
«Pronto? Chi è?»
«Ti voglio bene..» dissero in un sussurro e poi sentì il suono della chiamata chiusa
Quella fu l'ultima che sentì la sua voce!  

#Salve! Scusate ma non ho molto tempo perchè vado di fretta! 
Ditemi se vi piace o meno questo capitolo..

5 recensioni!
Baci,G.

ps dopo carico tutte le foto dei personaggi..

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Capitolo 8
*** IL CAST di 'Non ho l'età..' ***


Come promesso ecco i personaggi, almeno vi fate un'idea quando leggete la storia! Alcuni di questi non sono ancora comparsi, ma arriveranno presto!
Spero vi piacciano..

Amelia:


Tom:


Emma:


Yore:


Jake:


Nina:


Maggie (mamma di Anna):


Zach (papà di Anna):


Sharpay (sorella di Anna):




..andando avanti con la storia vi metterò i personaggi che entreranno..

A domani!
Baci, G.

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Capitolo 9
*** Gli anni ***


Ed ora sono qui, 9 anni dopo, a scrivere questa storia che ancora mi torna in mente e mi fa stringere lo stomaco. Non ho mai più saputo niente di quella famiglia che è rimasta in un angolo remoto del mio cuore ma soprattutto non ho più saputo niente di LUI, quel bambino così piccolo fuori ma così grande dentro che riusciva sempre a farmi uscire un sorriso anche nei momenti più bui.
La mia vita è cambiata: adesso ho 25 anni, vivo sempre a Mulligar solo che ora invece di vivere con mia madre sto insieme a Colin, un ragazzo dolcissimo (forse anche troppo), il mio ragazzo! Ho aperto una pasticceria, ma gli affari non vanno molto bene anzi vanno proprio male e quindi penso che chiuderò, ma in compenso mi è stato chiesto di scrivere un libro riguardante la mia vita, solo che non ho ancora trovato un finale convincente: cosa posso dire e vissero tutti lontani e tristi? Naah! Mi tirerebbero i pomodori se pubblicassi una storia del genere! Quindi probabilmente rinuncerò anche a questo..

Chiudo il portatile da cui ho appena buttato giù un altro pezzo della mia storia e sinceramente non sono per niente soddisfatta! Insomma che storia è la mia? Non è successo niente di così sconvolgente! Bah..dato che non so che fare chiamo Colin e gli chiedo a che ora torna dal lavoro..
«Pronto Amore mio!»
«Ehi Col a che ora stacchi oggi?»
«Eh scusa ma finirò tardi, non aspettarmi in piedi!»
«Ah, daccordo. Allora ciao e buon lavoro!»
«Grazie, ciao. Ti amo!»
«Sì, anche io.» dico per poi attaccare
Quindi stasera sono da sola eh? Beh mangerò qualche porcheria davanti a un bel film!
Vado in cucina, apro il frigo ma è miseramente vuoto! C'è solo un pezzo di formaggio ammuffito che mi ricorda la bollicina di sodio dell'acqua Lete, quella dove fa: 'C'è nessuno??' con la vocina, ecco è uguale a quel formaggio! Lo prendo in mano e lo fisso con aria di sfida, in fondo se togliessi la parte ammuffita..ok, sto delirando! Con uno scatto lo butto dentro al bidone e mi fiondo sul mio cellulare per ordinare del cibo cinese.
«Salve, qui è il listolante 'La pagoda' come posso esselli utile?» dice un tipo
«Salve, allora vorrei una porzione di riso alla cantonese e gamberi al curry!»
«Va bene, cognome e indirizzo?»
«Hora..ehm, volevo dire Braff! 19 Austin Friar Street » OH CAZZO! Da dove mi è uscito quel cognome? È una vita che non lo dico più!
«Ok, tla quindici minuti alliva. Glazie!»
«Grazie a lei, arrivederci!» e chiudo la chiamata
Prendo una coperta dato che siamo a Gennaio e si congela, mi butto sul divano e accendo la TV sperando di trovare qualcosa di decente da guardare per passare la serata..
Inizio a fare zapping non trovando niente, che palleee!! Ecco, per il nervoso mi è pure caduto il telecomando lasciando sintonizzato MTV Music, il canale che odio di più al mondo perchè ci sono sempre dei pessimi cantanti che sperano di fare strada. E adesso sta partendo un video sulla spiaggia dove ci sono dei ragazzi che corrono e uno che tamburella sul volante, per fortuna sono riuscita a recuperare il telecomando in tempo per non fare iniziare la canzone e con mia grande soddisfazione trovo un film che sta incominciando ora..
*Din Don* Tempismo perfetto!
Corro alla porta e dopo aver pagato il tipo e aver preso la mia ordinazione ritorno sul mio amato divano a gustarmi la mia amata cena con un bel film..


#Dire che fa venire il mal di pancia a Sid (il bradipo dell'era Glaciale) è dire poco! Scusate ma non riesco più a fare un capitolo decente!
Dal prossimo spero di riuscire a rendere la cosa più interessante..
Coooomunqueee tornando alla storia: ve lo aspettavate questo salto nel tempo? E alla fine che lei sta per sentire la loro canzone, lo avete capito vero di che canzone si tratta?
Ditemi perfavore cosa ne pensate così che io possa migliorare..

5 recensioni per il prossimo!
Baci, G.

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Capitolo 10
*** Sottosopra ***


Stavo dormendo beatamente, ma il sole oggi ha deciso di infilarsi tra le fessure della mia persiana socchiusa e di accecarmi, fantastico! Faccio per alzarmi a chiuderla del tutto ma dato che sono ingarbugliata nelle lenzuola non riesco a uscirne e così cado rovinosamente sul pavimento congelato emettendo un tonfo, ri-fantastico! Finalmente riesco ad alzarmi, chiudo la persiana e mi ributto sul letto con un balzo che però lo fa sbattere contro il comodino e fa cadere la sveglia (ri-ri-fantastico!), ma io sono troppo stanca per raccoglierla e mi riaddormento incurante dell'orario..

Sto facendo un sogno alquanto strano: ci sono dei pinguini che sono tutti in fila ordinata e stanno ballando sotto le note di Stayin'Alive, erano troppo buffi! Però adesso la canzone continua anche se i pinguini non ci sono più..
Di scatto apro gli occhi e mi resi conto che mi suonava il telefono da chissà quanto tempo, così di fretta risposi prima che la persona dall'altro capo mettesse giù.
«Pronto?» dico ma ho la voce roca dovuta alla dormita che stavo facendo poco fa
«Anna che stai facendo? Ti senti male? Perchè non sei venuta al lavoro?» mi urla Molly, la mia migliore amica e socia, dal telefono
Improvvisamente mi ricordo della sveglia caduta e quindi probabilmente si è spenta
«Ma che ore sono?» chiedo spiazzata
«Le 11! Dai sbrigati che dovrebbe anche venire il fornitore oggi!»
«Sì sì, il tempo di vestirmi e sono lì!» dico chiudendo la chiamata
Corro verso il mio armadio alla ricerca di qualcosa di comodo ma di abbastanza carino dato che sono a contatto con i clienti http://www.polyvore.com/cgi/set?.locale=it&id=59796974, sono pronta e ora posso andare.

«Oh, finalmente ti sei fatta viva!» mi dice la mia socia
«Scusa Molly, è che mi ero addormentata!» dico mentre mi infilo il grembiule
«Uhh, ho capito! Nottata di fuoco con Colin?» mi fa l'occhiolino in attesa che io le racconti i particolari
«Macché! È arrivato stanotte tardi e stamattina è andato presto al lavoro!»
«Ah! Eh beh dai è dura dirigere un quotidiano, deve avere molto da fare soprattutto in questo periodo che c'è crisi!» prova a rincuorarmi lei
«Ma sì, lo so..» e abbasso lo sguardo «Allora abbiamo degli ordini nuovi da fare?» le chiedo cambiando discorso
«No, dobbiamo solo aspettare che arrivi il fornitore e basta!»
Mentre finisce di parlare entra un signore distinto con una ventiquattro ore in mano
«Salve signore, mi dica pure!» lo accoglie Molly mentre io metto a posto delle torte nella vetrina
«Cerco la signora Braff, è lei?»
«No, sono io!» dico avvicinandomi a lui per stringergli la mano
«Salve,sono Derek Jones, del recupero crediti. Ci risulta che lei non ha ancora pagato l'affitto del locale il mese scorso e quello prima!» dice mostrandomi dei
fogli
«Giusto! È che gli affari non vanno granché bene.»
«Mi rendo conto, ma ha tempo una settimana prima che l'agenzia le pignori la casa!» e se ne va
«Merda! Molly sono nella merda! Come posso fare? Mi scoccia chiedere i soldi a Colin!» dico mettendomi le mani nei capelli e abbracciandola
«Lo so, dobbiamo trovare una soluzione a questi problemi! Dai vai pure a casa te, qui finisco io!»
«Sei sicura?»
«Certo, dai vai a farti un bagno caldo e caccia via i pensieri, domani troveremo una soluzione!»
«Ok, grazie Molly, a domani!» e mi dirigo verso il posto dove ho parcheggiato la macchina, ci salgo e parto.
Sono ferma davanti al semaforo rosso..
*A-a-a-Stayin Alive, stayin alive..* è Tom.
«Pronto?» rispondo svogliatamente
«Anna hai sentito Amelia?» mi chiede affannato
«No, perchè dovrebbe chiamarmi?»
«Perchè suo padre mi ha detto che vuole trasferirsi in Inghilterra con il suo nuovo ragazzo e portare anche Yore con lei..»
«Cosaa?? Perchè?» se prima ero svogliata ora sono sconvolta
«Perchè questo tipo lavora a Londra!»
«E io cosa centro?»
«Pensavo ti avesse detto qualcosa, sto provando a chiedere a tutti dato che lei non mi risponde!»
«Mi dispiace ma non mi ha detto niente, se so qualcosa ti avviso!»
«Ok, grazie ciao!» e attacca la chiamata
Bah, adesso cos'è questa novità? Ma si può stare un giorno i pace? Non credo..


#Salve! Questo è un capitolo di passaggio ma comunque molto fondamentale perchè da qui nascerà il resto! 
Spero di avervi incuriosito! :)
Alloooooraaaa che ne dite?? Vi piace? Siete curiosi?? Ditemi qualcosa! 
5 recensioni!
Baci, G.

ps scusate la poca fantasia dei titoli, ma non riesco a trovarne uno decente! xD

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Capitolo 11
*** Nord sud ovest est ***


Come ogni giorno mi sto vestendo per andare al lavoro, sperando che almeno oggi riuscirò a vendere qualcosa di più.
«Buongiorno splendore!» esclama una Molly tutta contenta appena metto piede nel negozio
«Buongiorno a te! Come mai così allegra?»
«Mio fratello finalmente ha trovato lavoro così riuscirà a mantenersi per vivere da solo!» dice tutta sorridente
«Ma è fantastico! Cosa farà?»
«Il fattorino della pizza a Londra»
Londra? Ma tutti a Londra vanno??
«Anche la Strega con Yore si trasferiscono a Londra sai? Mi ha chiamato ieri Tom!»
«Davvero? Peccato, la vedrai di meno così!»
«Già..»
«Ma Tom resta qui vero?» chiede con gli occhi da cucciolo
«Sì sì, resta qui! Se lo stupri vedi di non raccontarmi i dettagli!»
Molly da quando la conosco ha sempre voluto fare 'cose' sconce con mio fratello nonostante lui abbia 11 anni in più di lei.
«Figuriamoci, non mi guarda nemmeno!» e abbassa il capo
«Oh tesoro! Sei bellissima, è lui che ha gli occhi foderati di prosciutto!» dico alzandole la testa e mettendole un riccio castano dietro l'orecchio
«Non solo lui allora..»
«Vedrai che troverai anche te il ragazzo giusto!»
«Bah! Comunque..oggi abbiamo una red velvet cake, ci mettiamo al lavoro?»
«Certo!»

Finito di fare la torta mi sono diretta a casa
«Ciao amore!» dice Colin aprendomi la porta
«Ciao! Finalmente ci sei, sono giorni che non ti vedo!» dico stampandogli un bacio
«Lo so, scusa ma ero pieno di lavoro! Ma adesso ho 2 giorni di riposo e potremo stare insieme!»
«Fantastico! Adesso vado a farmi una doccia, te intanto mi prepari una tazza di thè?»
«Certo! Vai pure!» mi lascia con un bacio dirigendosi in cucina
Cavolo dovrei dirgli del problema del negozio ma mi secca chiedergli i soldi perchè sembra che lo sfrutto!
Entro nel bagno, incomincio a levarmi le scarpe e i pantaloni che poso sulla tavoletta del water. Alzo lo sguardo e vedo una cosa che mi colpisce, un annuncio su uno dei tanti giornali che Colin si porta in bagno quando ci passa tanto tempo. 'Cercasi aiuto in negozio di pasticceria a Londra' ecco cosa dice l'annuncio seguito da un numero di telefono da contattare in caso di interesse per il posto. Lo riposo sul ripiano, mi spoglio completamente ed entro nella doccia lasciando che il getto caldo mi aiuti a pensare. In fondo ho bisogno di soldi per pagare l'affitto e le tasse del negozio, in questa piccola città non si lavora molto mentre invece a Londra ci vanno tutti e trovano lavoro facilmente, in più potrei vedere più spesso mia nipote che è là, tornerei una volta che avrei i soldi necessari per pagare le cose e qui potrebbe starci Molly. Non è una brutta idea..
Ma sì, vado a Londra!  


#Buonaseraaaaaaa!!! 
Scusate l'ora, mi rendo conto che è un po' tardi e che alcuni dovranno andare a scuola domani quindi sarò breve: 
Va a Londra!!! Cosa succederà? La cosa è abbastanza ovvia ma sono curiosa di sapere secondo voi come si incontreranno, via alle scommesse!!
Non sarà tutto facile e felice!
Ora vi lascio e..recensite! Sono curiosaaaaaaa di sapere cosa pensate succederàààààà!!!

5 recensioni! Se ce ne sono di più sono più contenta! ;)
Baci, G.

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Capitolo 12
*** Come deve andare ***


«Cribbio!!» esclamo lanciando il cellulare sul divano che però cade a terra con un tonfo sordo dopo aver provato svariate volte a chiamare Molly ma ricevendo sempre la segreteria
«Amore tutto ok?» mi chiede preoccupato Colin da dietro la porta chiusa del bagno
«Sì tranquillo, adesso esco!» mi avvolgo un asciugamano intorno al corpo così da far sembrare che mi sono fatta la doccia ed esco
«Mmm..sei sexy così!» mi dice squadrandomi maliziosamente
«Grazie!» prendo i vestiti e mi chiudo nella stanza che dovrebbe essere il suo studio ma che io uso spesso come camerino da vestirmi, non ho voglia di stare dietro alle sue fantasie adesso!

Sono vestita e adesso vado a fare una passeggiata per schiarirmi un po le idee e riflettere sulla mia scelta..
«Col io esco!» esclamo scendendo le scale e trovandolo in cucina
«Come esci? Speravo stessimo un po insieme oggi.»
«Eh devo andare a comprare delle cose, quando torno stiamo insieme! Daccordo?»
«Ok, ma torna presto!»
«Sì sì, ciao!» gli stampo un bacio ed esco con l'ipod, attacco la musica e mentre partono le note di chissà quale canzone mi dirigo verso il posto dove vado sempre a pensare: la parrocchia vicino a casa dei miei.
Passando davanti alla villa dove sono cresciuta mi ritorna alla mente la mia vita adolescente che è volata come un battito d'ali anche se sembrava non volersene andare mai via. Tutte le paranoie che ti fai nell'adolescenza sembrano dei problemi enormi ma una volta che superata quella fase ti rendi conto che quei problemi
non erano niente in confronto a quelli che ti tocca affrontare da adulta.

A risvegliarmi da questi pensieri è l'abbaiare di un cane che mi fa sobbalzare e cristargli contro senza rendermi conto di essere di fronte alla chiesa, faccio un dito medio al cane ed entro facendo il segno della croce. Il rumore dei miei passi rimbomba facendo girare qualche vecchietta inginocchiata intenta a pregare che mi rivolgono uno sguardo accusatorio, io alzo le mani in segno di scuse e vado a inginocchiarmi vicino ad una di loro.
È una scelta giusta mollare tutto per un po' e andare a Londra? Infondo è solo per il tempo necessario da farmi guadagnare abbastanza soldi da riuscire a pacare i debiti e poi ritornerei qui! Però come faccio a dire a Molly che dovrà gestire da sola la pasticceria? E a Colin? Cosa racconto a lui senza che si arrabbi perchè non chiedo aiuto a lui? Se mi ama come dice dovrebbe capire che ho bisogno di guadagnarmeli io i soldi! Londra? A Londra c'è anche Yore con la madre e c'è anche..
*A-a-a-Stayin Alive, stayin alive..*
Tutte le vecchiette, anche quelle che prima non mi hanno guardato mi lanciano uno sguardo omicida e mi indicano il crocifisso facendomi notare che siamo in una chiesa, io alzo di nuovo le mani in segno di scuse e corro fuori per rispondere al telefono. Inciampo anche nei gradini della chiesa e senza nemmeno guardare chi è rispondo..
«Pronto?» rispondo con il fiatone
«Ho trovato le tue duemila telefonate, che è successo?» chiede la mia amica curiosa
«Molly! Devo parlarti, dove ti trovi adesso?»
«Sono all'Under 0!» dice mentre parte una musica ad alto volume
«Arrivo subito!» e attacco
Fermo un taxi perchè arrivare a piedi è troppo lunga dato che si trova dall'altra parte della città
«Salve signorina, dove la porto?» chiede il taxista mentre salgo su uno dei sedili posteriori
«Under 0 perfavore!»
«Subito!» e parte
«Che tempo che c'è oggi vero?» prova ad aprire una conversazione ma io non ne ho proprio voglia, osservo il cielo
«è lo stesso tempo che c'è da un mese!» rispondo con ovvietà zittendolo
Finalmente siamo arrivati, lo pago e mi fiondo dentro al locale incominciando a cercare la riccia
«Anna!» sento urlare da dietro, mi giro e la vedo seduta al bancone del bara intenta a sorseggiare un drink e a sbracciarsi per farsi vedere così mi avvicino
«Ehilà!» la saluto con un bacio sulla guancia
«Un chupito, grazie!» ordino al ragazzo del bar, lui si limita ad annuire
«Allora, che dovevi dirmi?» chiede continuando a sorseggiare il drink
«Beh..ecco..sai che ultimamente gli affari vanno male e che ho molti pagamenti arretrati..»
«Eh, e quindi?» mi interrompe non capendo dove voglio arrivare
«E sai anche che Mulligar è piccola ed è difficile trovare lavoro e soprattutto soldi..» mi fermo un attimo guardandola, lei ricambia lo sguardo e mi fa segno di continuare. Io prendo il mio drink e proseguo
«Quindi quando oggi mi è caduto lo sguardo su un annuncio ho capito che forse il destino mi sta dicendo come fare per risolvere i miei problemi. Quindi...vado a Londra a lavorare!» concludo tutto d'un fiato, tutto ciò l'ho detto con gli occhi chiusi e una volta finito li apro piano piano preoccupandomi di una sua possibile reazione, invece la trovo che mi fissa con un sorriso stampato sul volto
«Finalmente il tuo cervello ha funzionato! É una grande idea!» mi dice facendomi l'occhiolino di cui però non ne capisco il motivo
«Bene, pensavo l'avresti presa male!» esclamo sentendomi più rilassata

Dopo aver finito di bere e aver pagato ci dirigiamo verso l'uscita ma la mia attenzione viene attirata da qualcosa di famigliare: una voce, una risata che mi sembra di aver già sentito! Mi volto alla ricerca del proprietario di quel suono ma non vedo nessuno che conosco. Strano, sembrava quasi che fosse..ma no, è impossibile!! 

#Salveee! 
Per prima cosa scusate se pubblico ora, ma ieri mi sono bloccata a guardare twitcam del mezzo biondo e mi sono scordata di finire il capitolo, spero che mi possiate perdonare!
Anyway tranquille che tra un po' ritorna in scena Niall! ;) Non preoccupatevi!!
Detto questo vi saluto che ora devo uscire, alla prossima! :)

5 recensioni!
Ah, adesso metto le foto qui sotto di Colin e Molly, spero vi piacciano! 
Baci, G.





Lui provate a non vederlo per quello che fa nella realtà ma vedelo solo nella storia! 

 

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Capitolo 13
*** Credi ***


«Amore sei sicura di non volere che ti accompagni all'aeroporto? » mi chiede Colin per l'ennesima volta entrando nella stanza
«Sì, tranquillo! Ho già chiamato il taxi e sta arrivando!» chiudo la valigia giusto in tempo per sentire un clacson dalla strada
«È arrivato! Vado dai, ci sentiamo ok?»
«Ok, appena ho un po' di tempo vengo a trovarti! Ti amo!»
«Sì, anche io!» gli lascio un bacio a stampo con la valigia alla mano mi fiondo giù
Mi guardo un'ultima volta allo specchio costatando di avere un'aria abbastanza esausta ancora prima di partire ed esco di casa salendo sul taxi
«Salve, dove andiamo?»
«Aeroporto!» dico per poi mettere le cuffie e addormentarmi sulle note di Girlfriend di Avril Lavigne.
«Signorina siamo arrivati!» mi dice il tassista scuotendomi da una spalla
Apro gli occhi ed emetto un enorme sbadiglio stiracchiandomi
«Grazie, tenga il resto» dico porgendogli una banconota da £20
«Grazie mille! Vuole una mano con la valigia?»
«No non si preoccupi! Arrivederci» scendo dall'auto, prendo la mia valigia dal bagagliaio ed entro
C'è un sacco di gente dappertutto e io mi dirigo verso la lunga fila per fare il check-in...

Finalmente sono riuscita a salire sull'aereo e adesso vedo Mulligar che piano piano si allontana e si fa sempre più piccola fino a sparire tra le nuvole, ad interrompere i miei pensieri sul panorama è una mano al mio fianco che mi fa 'Toc-Toc' sulla spalla, mi giro e c'è una bambina sui 5 anni
«Scusa ma è la prima volta che vado su un aereo, posso guardare anche io fuori?» mi chiede timida
«Certo, vieni sulle mie gambe così lo vedi bene!» e le indico di sedersi
«Melody non stressare la signora!» la rimprovera una ragazzina seduta di fianco a lei
«Ma no, tranquilla che non mi disturba!»
«Come vuole lei..» detto questo si rimette le cuffie che aveva prima e inizia a muoversi convulsamente provando a ballare
«..Oh oh oooh oh so put your hands up..» canta urlando sotto gli occhi degli altri passeggeri che la guardano male, io la guardo sconvolta da quando è stonata e sua sorella mi guarda scuotendo la testa.
Si toglie le cuffie e mi guarda sorridendo euforica
«Sai è la mia canzone preferita!» inizia a dirmi
«la cantano gli One direction, li conosci? Sono fantastici con le loro voci e sono pure fighi! Cavolo sto andando a Londra per
incontrarli, magari mi vengono a prendere all'aeroporto..»

«Sei sicura che ti conoscono?» le domando dubbiosa del fatto che un gruppo musicale possa andare a prendere una loro fan all'aeroporto
«Ma certo! Io gli scrivo tutti i giorni su twitter e facebook! Ho comprato il loro ultimo CD e ho un sacco di cose loro, probabilmente mi stanno aspettando!» risponde convinta
«Se lo dici tu..» e riprendo a guardare fuori insieme alla piccola che è ancora sulle mie gambe 

#Come sempre vi chiedo scusa per il pessimo capitolo! Vi prometto che il prossimo vi piacerà perchè ci sarà il bel irlandese anche se non come vi aspettate! ;)
Adesso vado che ho un sacco di cose da fare ma non vi annoio a raccontarvele..
Se riesco pubblico domani!


6 recensioni!
Baci,G.

ps i titoli sono le canzoni degli 883, che ne dite? Fatemi sapere cosa ne pensate! 

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Capitolo 14
*** Me la caverò ***


Finalmente sono a Londra, ovviamente piove a dirotto e io sono con le converse così mi si marciscono per bene!
Mi incammino verso il posto dove lavorerò per dare la conferma del mio arrivo e poi andrò direttamente in hotel a posare la valigia e a riposarmi.
Rileggo il foglio con il nome della pasticceria: Ben's Cookie , mi guardo intorno cercando un locale con quel nome ma non ne vedo nessuno, proverò a chiedere a qualche negoziante. Entro dentro ad un fast-food chiamato con il nome Nando's illuminato sopra la porta e mi avvicino al bancone scorgendo un tipo pelato sulla quarantina che sorride a tutti, compresa me
«Salve signorina, mi dica!» mi chiede lanciandomi un sorriso che prontamente ricambio
«Salve, sto cercando una pasticceria Ben's Cookie, sa dirmi dove posso trovarla?» gli mostro il foglio con il nome e l'indirizzo
«Ma certo, è qua di fianco! Venga con me, l'accompagno che tanto Ben è un mio amico! Piuttosto mi dica cerca lavoro da lui?» mi domanda mentre mi fa passare da dietro al bancone facendomi uscire dalla porta sul retro
«Sì, sono appena arrivata dall'Irlanda e vorrei lavorare qua a Londra. Anche li ho una pasticceria!»
«Ah,Iralnda. Uno dei miei migliori clienti è irlandese, gente fantastica! Prego, prima le signore!» e mi apre una porta vetro blu trasparente
«Grazie mille!» entro ritrovandomi dentro ad un enorme salone pieno di gente che mangia, ride, parla a voce alta con un tipo riccioluto dietro al bancone
«Ben c'è qui una persona che ti cerca!» urla Nando catturando l'attenzione del ricciolo
«Ehi salve, dimmi tutto!»
«Salve, sono quella che aveva chiamato per l'annuncio sul giornale!» dico mostrandoglielo
«Ah certo! La signorina Braff giusto?»
«Sì, sono io!»
«Bene, presentati qui domani alle 9 in punto e vediamo come te la cavi!»
«Non mancherò, grazie mille!» dico uscendo dal locale seguita da Nando
«Grazie per avermi mostrato il posto!» dico porgendogli la mano per salutarlo
«Figurati! Ma adesso dove va?»
«Alloggio al The Montcalm.» Dico leggendo la mappa che avevo stampato
«Ah ok, so dove si trova. Vuole un passaggio? Tanto al negozio ci sta un mio collaboratore»
«Mi farebbe piacere, grazie!»
«Per così poco, forza salta su!» e mi apre la portiera di una Nissan Note bianca
«Nando ma dove vai? Noi aspettavamo te!» dice un ragazzo moro uscendo dal locale e vedendolo sulla macchina
«Zayn torna dentro! Io vado ad accompagnare questa ragazza e poi torno.» detto questo mette in moto e parte
Guida per 10 minuti buoni e poi si ferma davanti ad un enorme palazzo rosa pallido
«Eccoci arrivati!» mi dice scendendo per venire ad aprire dalla mia parte
Io sono ancora scioccata dalla visione di questo enorme edificio stupendo che non riesco a smettere di fissarlo
«è sicuro di essere nel posto giusto?» gli chiedo ancora incredula
«Sì sì, è questo! Tutto ok?» domanda preoccupato dalla mia faccia sconvolta
«Certo, a meraviglia!» rispondo entrando mentre lui mi prende la valigia
«Credo che mi piacerà stare qui!» sussurro a me stessa
L'interno è anche quello meraviglioso, alla reception c'è una signora con la divisa e la puzza sotto al naso
«Salve, benvenuti al The Montcalm! Nome nella prenotazione?»
«Braff»
«Ok..ma la prenotazione è per una persona!» dice notando Nando
«Sì, infatti io ora vado. L'ho solo accompagnata!»
«Ah daccordo. La stanza è la 578, tenga la carta per entrare.» mi porge una tessera
«Ok, allora io vado tanto la valigia te la porteranno gli addetti a queste cose. Se domani ha voglia faccia un salto da me!»
«Lo farò sicuramente, grazie ancora!» gli sorrido e lo saluto vedendolo uscire dall'hotel, salire sull'auto e partire..


#Non frustatemi! Anche se me lo merito perchè vi avevo detto che sarebbe arrivato Niall ma poi mi sono accorta che mancava questo capitolo e allora ho dovuto metterlo! VI PROMETTO CHE PUBBLICO DOMANI E CHE NIALL CI SARA'!!!

Per farmi perdonare non vi chiedo
nessuna recensione anche se mi farebbe piacere riceverne qualcuna!
A domani..
Baci,G.

ps almeno è comparso Zayn! ;)

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Capitolo 15
*** Tu come il sole risorgi ogni giorno ***


 

Apro gli occhi e guardo l'ora: 8:30
CAZZO!!! Ieri ero così stanca che mi sono dimenticata di mettere la sveglia e adesso sono in un maledetto ritardo!
Corro a farmi una doccia veloce mentre penso a cosa indossare e a come pettinarmi per fare bella figura.
Una volta fuori dalla doccia mi avvolgo il corpo con un asciugamano e i capelli con un turbante per fiondarmi nella valigia a prendere l'occorrente: ho deciso di andare sull'elegante classico ma senza tacchi perchè con quelli non ci sono mai andata daccordo quindi ho optato per delle ballerine in tinta con il resto e uno chignon. http://www.polyvore.com/cgi/set?id=60603932&.locale=it
Un trucco leggero per non essere volgare e sono pronta!
Corro più veloce che posso fuori per prendere l'autobus che ferma li davanti. Lo vedo fermo davanti all'hotel, corro ma le porte si stanno chiudendo mi sbraccio per farmi notare e finalmente si ferma.
«Tranquilla signorina, non ho mai lasciato a piedi nessuno!» mi sorride l'autista
«Grazie mille!» e mi vado a sedere su uno dei pochi posti vuoti osservando dal finestrino la città che scorre velocemente sotto ai miei occhi.
Una volta arrivata scendo continuando a ringraziare l'autista per essere stato gentile con me e mi dirigo nello stesso locale in cui sono entrata ieri con le porte di vetro blu trasparente solo che dentro c'è molta più gente e il gestore Ben sembra più nervoso ma appena mi vede abbozza ad un sorriso sollevato
«Finalmente sei qui, devi aiutarci che oggi c'è un sacco di gente!» mi dice passandomi il grembiule azzurro con il nome del locale stampato sopra che dovrò sempre indossare
«L'ho notato. Cosa posso fare?»
«Allora prima di tutto ti presento Nicolas, lui è il mio socio» dice indicando un ragazzo strano sulla trentina biondo slavato con gli occhi castani che mi scruta da testa a piedi con un sopracciglio alzato
«Piacere, sono Anna!» esclamo porgendogli la mano ma che lui non stringe e si limita a osservare quasi divertito
«Tesoro tu vorresti lavorare con quelle cose?» dopo che ha parlato indicando le mie scarpe mi rendo conto cosa ha di strano: è terribilmente gay!
«Sì, cos'hanno di male?»
«Non si possono guardare!» mi dice per poi scoppiare a ridere «vieni con me! Ci dovrebbe essere ancora un paio di scarpe che aveva lasciato la ragazza che lavorava qua prima di te..» e mi fa segno di seguirlo verso la cucina dove da sotto uno scaffale antico tira fuori un paio di trampoli e me li mette in mano
«E io dovrei mettere queste cose? È un suicidio!» esclamo ridandogliele
«Vuoi questo posto?» domanda con aria di sfida
«è un ricatto?» chiedo scioccata
«Chiamiamolo compromesso!» sentenzia lui deciso ri-passandomi le scarpe
«Uff e va bene, ma se muoio mi pagate i danni!»
Lui scoppia a ridere e se ne va lasciandomi sola in compagnia di queste cose oscene che con molta fatica indosso tornando nell'altra stanza.
«Adesso si ragiona! Forza vai a portare queste cose a quel tavolo!» ordina Nicolas passandomi un vassoio contenente delle tazze con qualche bevanda. Faccio come mi ha ordinato e ritorno al bancone
«Fatto, adesso?»
«Adesso porta questi due a quel gruppo di ragazzi e poi vai a preparare la torta insieme a Ben!» e mi passa altri due vassoi contenenti una quantità industriale di cibo
Mi dirigo verso il gruppo di giovani che hanno ordinato tutta quella roba e con un sorriso falso poso i due vassoi servendo ad ognuno la propria ordinazione mentre loro continuano a parlare amabilmente come se io non ci fossi.
Riprendo i vassoi, mi dirigo verso il bancone ma prendo una storta a causa dei cosi che ho ai piedi e cado rovinosamente all'indietro andando addosso ad uno dei ragazzi di quel tavolo
«Ehi tutto bene?» mi domanda il ragazzo porgendomi una mano per aiutarmi ad alzarmi
«Insomma sono appena caduta!» borbotto rimettendomi in piedi e aggiustandomi i vestiti
«Non dovresti servire i tavoli con queste scarpe!» mi fa notare
«Vallo a dire al mio capo! Comunque grazie!» alzo lo sguardo,dato che nonostante sembra più piccolo di me io gli arrivo alla spalla anche con i tacchi, incontrando due occhi sorridenti (gli occhi sorridono!) blu che hanno un'aria così familiare ma che allo stesso tempo mi sembrano sconosciuti
«Prego, è stato un piacere!» la sua frase mi distoglie dai suoi occhi e imbarazzata mi dirigo al bancone mentre loro riprendono a parlare
«Eh Niall hai fatto colpo!» sento dire facendomi voltare di scatto, ho sentito bene?
«Già James, hai proprio fatto colpo!» gli fa l'occhiolino il riccio di fianco a lui.
Che stupida! La mia mente sente nomi che non devo sentire da tutte le parti..


#è arrivato Niall!!! Yeeeeaaaahh!!! 
Per la prima volta un capitolo che non mi dispiace!
Ditemi che ne pensate..

Dato che parto per la Francia domani spero di riuscire a postare mercoledì!


A 7 recensioni! 

Baci,G.


 

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Capitolo 16
*** 1 in + ***


«Amore allora quando torni a casa? Mi manchi tanto!» mugola Colin al telefono per la ventesima volta
«Ti ho già detto che non lo so! Perfavore già sono nervosa per colpa del lavoro, non ti ci mettere anche tu!» replico io
«Ok ok, tranquilla che adesso ti lascio andare. Fammi sapere se ci sono delle novità! Un bacio» e chiude la chiamata senza nemmeno aspettare una risposta, probabilmente si è offeso ma adesso non c'ho testa per preoccuparmi anche di lui. Ora ho da pensare a vestirmi che tra meno di un'ora devo vedermi con Nicolas ad una via che mi ha indicato perchè ha detto di aver delle cose importarti da dirmi riguardo al lavoro, ma non ho idea di cosa si tratti!
Mi metto un vestitino leggero dato che il cielo è grigio ma la temperatura è abbastanza alta e quindi andrò bene. Mi raccolgo i capelli rossi in uno chignon disordinato ed esco prendendo un taxi che mi porterà esattamente al posto indicatomi.
Nicolas è già arrivato, si guarda intorno sbuffando e continuando a guardare l'ora sul Rolex che porta al polso destro, io mi avvicino e gli tocco la spalla facendolo girare
«Sei in ritardo!» esclama per poi entrare dentro ad un enorme edificio simile ad un centro commerciale
Io ignoro la sua frase per non creare una discussione sul fatto che sono in ritardo di solo cinque minuti e che non dovrebbe trattarmi come una pezza da piedi ogni volta che mi rivolge la parola e invece mi concentro sul luogo in cui ci troviamo
«Scusa ma..perchè siamo in un centro commerciale?» domando stranita del fatto che siamo in un posto che non centra con il lavoro
Lui però continua a fare come se non avessi chiesto niente e tira dritto verso un negozio che dal nome sembra italiano: 'Corso Roma' ed entra dentro seguito da m
«Niky tesoro come mai qui?» gli chiede un ragazzo posando gli abiti che aveva in mano sul bancone e dirigendosi verso di noi con un sorriso stampato
Tesoro? L'ha chiamato tesoro?
In risposta alla mia domanda mentale una volta che è davanti a Nicolas invece di stringersi la mano come avrebbero fatto due normali uomini si scambiano un bacio a stampo. Io dalla sorpresa strabuzzo gli occhi e chino il capo imbarazzata di essere il terzo incomodo
«è lei la ragazza di cui mi hai parlato?» chiede una volta staccatosi squadrandomi come se dovesse ricordarsi ogni mio minimo dettaglio per riprodurlo da qualche parte, sul volto ha sorrisino divertito
«Sì, è lei. Procedi come devi e stupiscimi come sempre!» Nicolas sorride compiaciuto del suo 'ragazzo' per poi fare dietrofront e uscire da dove siamo entrati poco fa.
Durante tutto questo io sono rimasta immobile osservando la scena come uno spettatore fuori scena quindi appena il commesso mi poggia una mano sulla spalla io sobbalzo spaventata
«Ehi tranquilla, non ti mangio!» ride divertito della mia reazione
Io sbuffo
«Comunque piacere, io sono Luca!» e mi porge la mano
«Anna!» la stringo per poi rimetterla sul fianco dove l'avevo prima
«Allora..perchè Nicolas mi ha portato qui? Cos'è che mi devi fare?» chiedo mentre esamino il negozio con lo sguardo
«Devo farti un look che vada bene per i suoi gusti.» risponde con nonchalace mentre mette a posto gli abiti che prima aveva poggiato
Mi volto di scatto verso di lui «Cosa?? Che intendi per 'che vada bene per i suoi gusti'? Non vorrai farmi i capelli a ciocche blu e fuxia, vero?» dico indietreggiando verso la porta
«Ma vaa!! Lui ha dei bei gusti cosa credi?!» mi domanda inarcando un sopracciglio
«Non so, magari i miei gusti non sono uguali ai gusti di quelli come..voi!» suggerisco indicandolo
«Noi gay! Guarda che puoi dirlo, non è una parolaccia!»
«Sì, quello che è..» e di botto arrossisco imbarazzata
«Adesso però andiamo che Niky non starà via molto e ha detto che vuole vederti finita!» mi fa segno di andare dai camerini
«Ok ok, ma se non mi piace non lo indosso!» puntualizzò prima di infilarmi dentro ad uno e incominciare a levarmi il vestito in attesa di qualche capo..
«Ecco il primo, perfavore non fare storie e indossalo!»
«Ammettilo che stai cercando di creare una prostituta!» dico scioccata di quello che mi ha appena passato http://www.polyvore.com/cgi/set?id=60730685&.locale=it
«Ma smettila! L'hai indossato?» chiede picchiettando dalla tenda camerino
«Sì arrivo..ma ti avverto che non ho intenzione di pagare questo!» ed esco imbarazzata dal mio aspetto con questo coso rosso
Lui mi scruta per qualche minuto con le labbra arricciate e poi finalmente si decide a parlare
«Ok, hai ragione sembri una prostituta! Torna dentro che te ne passo un altro!» mi ordina per poi tornare dai vestiti.
Torno nel camerino, chiudo la tenda e mi do un'occhiata allo specchio: mi guardo i lineamenti del viso mentre li traccio con la punta di un dito, tocco il mio naso piccolino e tutti mi dicono che è grazioso ma che io ho sempre odiato; abbasso lo sguardo e mi guardo il seno fin troppo piccolo per i miei gusti, provo a stringerlo con le mani sperando di farlo sembrare più grosso ma con scarsi risultati perchè appena mollo la presa ritorna uguale a prima; osservo la mia pancia con un rigonfiamento di pancia che preferirei non ci fosse; osservo i miei glutei e i miei fianchi ce sono le uniche cose che lascerei invariate..
Ad interrompere questi pensieri è Luca che mi chiama da fuori il camerino dicendomi che mi suona il telefono. Esco e mi metto a frugare nella borsa sperando di trovarlo prima che smetta di suonare,leggo il numero e strabuzzo gli occhi..


#Scusate ma sono in Francia non sono riuscita a fare di meglio!
Spero di riuscire a migliorare al prossimo..
Ditemi che ne pensate.

7 recensioni!
Baci, G.

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Capitolo 17
*** Ma mi caghi? ***


Perchè mi chiamava dopo un mese che non mi cercava? Che avrà bisogno adesso la 'Strega' da me?
«Pronto?» rispondo con esitazione
«Anna sono Amelia..»
Ma non mi dire!
«ho saputo che sei a Londra..»
Le voci corrono in fretta!
«Sì, e allora?» sbuffo scocciata
«Dovresti farmi un favore con Yore.»
«Sarebbe?»
«Non è il caso di parlarne per telefono, ci vediamo da Balzac Coffee tra venti minuti! Ciao.»
«Ma io veramente avrei da fa...» nemmeno il tempo di finire di parlare che sento il suono della chiamata interrotta
«Stronza!» impreco rimettendo il telefono in borsa
«Tutto bene?» chiede Luca da dietro alla tenda del camerino
«No, devo scappare. Lo troveremo un'altra volta il vestito giusto.»
velocemente indosso i miei vestiti ed esco dal negozio salutando il ragazzo con la mano per poi scappare in strada alla ricerca di un taxi..

Sono davanti al locale ma non c'è ancora così entro e mi avvicino al bancone

«Uno Spritz perfavore» dico ad un cameriere
«Fanne due, offro io!»
mi giro per vedere chi ha parlato e incrocio lo sguardo con un moro non brutto che però non mi attira
«No, grazie non ce n'è bisogno!»
«Piacere Josh, Josh Devine!» e mi porge la mano
la fisso e poi mi rigiro senza stringergliela, gli faccio solo un cenno con la mano soffocando una risata per il modo in cui si è presentato
Ma chi si crede di essere? James Bond?
«Anna»
«Allora..cosa ci fa una ragazza come te a quest'ora qui?»
Niente oh, non molla!
Mi giro a guardarlo male «una ragazza come me?»
«Sì, cioè intendevo una ragazza così..» fa su e giù con il dito per indicarmi
«Intendi non una troia che sta tutto il giorno nei locali nella speranza di rimorchiare un morto di figa?» chiedo inarcando un sopracciglio
«Beh..sì, qualcosa del genere.»
«Anna sono qui!» urla una voce strillante dall'entrata del bar che riconosco troppo bene
«Devo andare!» taglio corto con il tipo e senza aspettare una risposta mi dirigo verso l'uscita
Per una volta la Strega è servita a qualcosa!
La raggiungo e mi siedo nel tavolo dove si è già sistemata
«Tesoro, come te la passi? Ti trovi bene qui?» chiede sfogliando la carta con la scelta dei drink
«Sì sì, tutto bene. Ma arriviamo al sodo! Cosa c'è di così urgente?» chiedo spazientita
«Il fatto è che Yore ultimamente è molto presa da una band di queste parti e tra poco ci sarà un loro concerto qua a Londra. Solo che io ho un sacco di cose da fare.»
Alzo entrambe le sopracciglia, da quando ha un sacco di cose da fare?
«Quindi volevo chiederti se potevi accompagnarla te.»
«Ma io veramente..» provo a ribattere
«Meraviglioso! Ho già preso due biglietti, il concerto è dopodomani.» e mi porge due biglietti
«Uff, che gruppo è?» chiedo sperando almeno che sia qualcosa di decente
«One e qualcosa. C'è il nome sui biglietti comunque!»
Leggo: One direction.
Oddio anche la rompiballe dell'aereo ne aveva parlato, me li immagino già quanto si crederanno dei fighetti con due anni messi nel culo!
«Quindi l'accompagni?» mi risveglia dai pensieri
«Se non ho alternative..» sospiro arresa accasciandomi sulla sedia
«Grande! Glielo vado subito a dire. Passa a prenderla alle 19.00, mi raccomando sii puntuale!»
«Veramente qui quella in ritardo non ero io!» bofonchio sotto voce
«Ciao tesoro, ci si vede!» e finalmente se ne va dopo aver fatto 'ciao ciao' con la mano
«Speriamo di no!» dico una volta che si è allontanata
Mi alzo anche io e mi dirigo a piedi verso l'hotel, tanto è qua vicino.
Quindi mi tocca andare ad un concerto dove probabilmente sarò la più vecchia in mezzo a quelle ragazzine urlanti con gli ormoni in subbuglio, F A N T A S T I C O !!!

 

#Salve!

Allora devo dirvi un po di cose:

  1. Non sapete quanto mi dispiace che il capitolo precedente non vi sia piaciuto, probabilmente mi sono fatta troppo prendere da Nizza e non mi sono comportata bene!

  2. Anche in questo capitolo non c'è Niall ma perchè non posso far succedere tutto velocemente altrimenti la storia non avrebbe un senso vero e proprio, ma vi assicuro che andando avanti le cose succederanno e saranno molto movimentate sopratutto tra Niall e Anna!

  3. Ho preso una decisione per fare in modo che io non scriva altri capitoli pessimi come quello precedente, ovvero non continuerò per un po così ho il tempo di godermi la Francia per poi tornare bella carica. Ma vi assicuro che quando pubblico il prossimo avviso chi è interessato a saperlo (fatemelo sapere con in un messaggio).

  4. Fatemi sapere quanto fa schifo questo capitolo!


7 recensioni, anche critiche!

Baci, G.

 

ps quando torno a casa vi pubblico le immagini dei nuovi personaggi e anche un'immagine di Anna!

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Capitolo 18
*** Fiesta Baby ***


Butto l'ennesimo vestito sul letto che ormai è nascosto da una massa di abiti che io ho continuato a scartare qualche ora fa e che continuo a fare perchè non trovo un qualcosa di almeno decente da indossare ad un concerto dove saranno presenti migliaia di ragazzine e non voglio fare la figura della nonna che accompagna la nipote.
Guardo la mia valigia ormai praticamente vuota con sconforto e sospirando mi butto sopra la montagna di vestiti giusto in tempo per sentire il mio cellulare, sepolto negli abissi del letto, vibrare. Scavo e riesco a rispondere prima che quello dall'altra parte attacchi la chiamata senza però aver visto di chi si tratta
«Pronto?» rispondo mettendomi in piedi e andando davanti alla specchio
«Zia a che punto sei? Sei pronta?» chiede una voce squillante
«Yore ma è presto, non dirmi che tu sei già pronta.»
«No, ma so che te sei sempre lunga a prepararti e allora pensavo ti fossi organizzata prima.»
«Ehm, no..veramente non ho trovato nessun vestito da potermi mettere.» ammetto imbarazzata
«Ho capito, vengo ad aiutarti!» e attacca la chiamata
In attesa che arrivi piego una parte dei vestiti ammassati e li sistemo nell'armadio della stanza che è abbastanza ampio da contenerli tutti.
Una volta terminato di sistemarli mi dedico alle scarpe e incomincio a tirarle fuori dalla valigia ma suona il telefono della stanza
«Sì?» rispondo sapendo che è la reception
«Signorina Braff c'è qui una ragazzina che dice di essere sua nipote,che faccio?»
«La faccia salire!»
«Daccordo!» e chiude insieme a me la chiamata
Apro la porta in attesa che le porte dell'ascensore si aprano, una volta che accade ciò una Yore sorridente mi corre incontro con un borsone da escursione in spalla
«Ma dobbiamo andare ad un concerto o in un bosco?» chiedo sperando vivamente che risponda il bosco ma lei scoppia a ridere
«Sono le cose che mi devo mettere io!» risponde con ovvietà cancellando ogni mia speranza
«Capito, allora forza entra e mostrami quello che indosserai!» e mi sposto per farla entrare.
Chiudo la porta e la seguo
«Wow, sta stanza è una figata! Posso venire a stare qua con te?» chiede facendomi gli occhi da cucciolo
Non se ne parla! Non voglio correre il rischio di dovermi subire tutti i giorni tua madre!» esclamo rabbrividendo al pensiero e provocandole una sonora risata
«Immagino! A proposito di mia mamma..dato che non hai trovato niente da metterti nella tua roba ho deciso di dare un'occhiata ai suoi abiti di quando va in posti importanti e ho trovato questo!» dice per poi estrarre dal borsone un vestito da mozzare il fiato
«Ma è stupendo!» dico estasiata con la bocca semi aperta
«Già. E ora te lo provi insieme a questa borsa che ho preso dal mio armadio e che sta benissimo con il vestito e insieme a...» si blocca guardandosi intorno in cerca del pezzo mancante
Mi vengono in mente il paio di stivali che avevo messo in valigia in caso di un evento importante
«Insieme a questi?» propongo mostrandoglieli
«Perfetti! Vai a provare il tutto, forza!» e mi spinge in bagno chiudendo la porta http://www.polyvore.com/cgi/set?id=61068299&.locale=it
Indosso tutto e senza guardarmi allo specchio esco facendomi vedere con una giravolta
«Ziaaaaaa sei bellissimaaaaaaaa!!!!» urla saltellando sul posto
«Ahahah grazie! Adesso fammi vedere te cosa metterai.»
«Ok, ma è una sorpresa quindi chiudi gli occhi!»
«Va bene!» li chiudo e sento che traffica nel borsone e poi chiude la porta del bagno a questo punto li apro e con i trampoli ai piedi mi dirigo verso la valigia per prendere la trousse, la apro alla ricerca dei trucchi giusti per questo vestito ma a quanto pare l'ho riempita troppo e molte cose cadono rovinosamente a terra mentre mi abbasso per raccoglierle mi capita in mano un pacchetto che rimetto velocemente dentro evitando di pensarci, in quel momento esce dal bagno Yore vestita casual ma elegante http://www.polyvore.com/cgi/set?id=61102754&.locale=it
«Stai benissimo anche te ragazza mia!»
«Grazie zia, ma adesso forza che ti cotono i capelli mentre te ti trucchi così poi siamo pronte per andare!»
«Ma mancano ancora 2 ore!» protesto io mostrandole l'ora
«Zia come si vede che sei vecchia perchè ai concerti devi andare prima se vuoi i posti migliori!»
«Pff io vecchia..» borbotto sotto voce

Venti minuti dopo siamo già sul taxi dirette al luogo del concerto
«Aaaahhhh ziaaa sono così eccitata!!» urla facendo spaventare sia me che il taxista
«Ok ok, ma non urlare senno non avrai più voce per dopo!» le ricordo
«Uh giusto, hai ragione! Allora non parlerò più finché non entreranno loro!» e fa finta di chiudersi la bocca con un lucchetto e buttare la chiave
«No vabbè, così è esagerato!» provo a dissuaderla ma lei resta impassibile e continua a parlarmi a gesti
«Siamo arrivati, sono £ 27!» fa l'autista porgendomi la mano
lo pago e con Yore usciamo dal taxi e ci dirigiamo ai cancelli che miracolosamente sono già aperti con già qualche ragazza
sparsa qua e là.
Ci sistemiamo abbastanza davanti così da far vedere bene a Yore e ci sediamo su alcuni sgabelli che hanno messo
probabilmente sapendo che la maggior parte delle ragazze avrà i tacchi e quindi i piedi in fiamme già dopo la prima canzone..

Ormai si è riempito e manca poco tempo prima dell'inizio, per fortuna perchè non ce la faccio già più!
Parte un video che annuncia il tempo mancante alla loro entrata.
'3..2..1..ONE DIRECTION' annuncia una voce subito seguita da milioni di urla che appena compaiono 5 ragazzi si moltiplicano.
Li osservo mentre prendono le posizioni e scoppio a ridere, SONO LORO!


#Salveee, sono tornataaaa!! Vi sono mancata? A me voi tantissimo! :D
Nel prossimo ci sarà qualcosa di figooo!! Riprendo ad aggiornare un giorno sì e uno no.
Ah, ho deciso di mettere da questo capitolo in poi una frase del capitolo dopo, così da rendervi ancora più curiosi! :)

9 recensioni!
Baci, G.

Vi avevo promesso le foto dei personaggi ed eccole qui:


Niky, uno dei 2 capi di Anna


Ben, l'altro capo di Anna

Luca, il compagno di Niky

Yore a 12 anni

E infine Anna 

Capitolo 19
«Ehi biondino, alza gli occhi!»



 

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Capitolo 19
*** Eccoti ***


SONO LORO!
Scoppio a ridere senza motivo, Yore giustamente mi guarda con un sopracciglio alzato probabilmente pensando che io sia andata fuori di testa ma poi riporta la sua concentrazione sul palco come faccio anche io.
Oddio non riesco a smettere di ridere se penso a che figura ho fatto cadendo addosso ad uno di loro, dei cantanti con una marea di fans.
Non cantano nemmeno male, ma è comunque musica commerciale che non fa per me.

Finalmente il concerto è finito ma adesso arriva la parte peggiore perchè Yore ha anche i biglietti per il singing e questo significa essere in mezzo a centinaia di ragazze e ragazzi con gli ormoni in subbuglio pronte ad uccidere per anche solo toccare la mano ad uno dei 5 cantanti, insomma non vedo cosa ci possa essere di meglio e ovviamente sono ironica.
«Zia andiamo dai che tu mi devi aiutare!» mi urla Yore vicino all'orecchio, a causa del caos che regna in questo posto, tirandomi per un braccio
«Cosa? Che devo fare io?» le domando sorpresa
«Devi farti scrivere gli autografi mentre io vado dopo di te e mi faccio dare un abbraccio da ognuno, ma visto che c'è poco tempo non potrei farlo se dovessi anche chiedergli gli autografi.» spiega passandomi un blocco note con sopra disegnato il nome della band
«Va bene, ma mi devi un favore!» e insieme ci mettiamo in coda, più o meno ci saranno una decina di ragazze prima di noi.
«Ok, però ora zia devi calmarti. Perchè anche se sono una delle band più famose in questo momento e sono ragazzi super fighi tu devi stare CALMA!» mi urla istericamente
Ma è scema?
«Ma sei scema? Io non ho fatto niente, non ho detto niente, non li conosco nemmeno!» protesto guardandola male
«Hai ragione, ma sono nervosa, sono troppo nervosa!!!» e si mette a saltare sul posto
«Ehi tipa nervosa, tocca a noi ora!» le faccio notare indicandole la fila che si è dissolta davanti a noi
La sua faccia passa dal sorpreso allo sconvolto all'eccitato.
Il bodygard mi fa cenno di passare e così faccio trovandomi davanti la fila di 5 ragazzi seduti dietro ad un tavolo: per primo è un ragazzo con i capelli neri raccolti in una cresta perfetta, alza lo sguardo e mi saluta sorridente
«Ehilà, come va?»
«Tutto bene, mi fai una firma per favore?» gli domando porgendogli il blocco
«Certo, nome?»
«An..ehm..Yore!» mi correggo scuotendo la testa
«Daccordo, ecco a te!» e mi ri-passa il blocco
Dopo di lui c'è un ragazzo completamente diverso, ma ugualmente bello con i capelli castano chiaro e un sorriso stampato sul volto
«Allora oggi non rischi di cadere ancora su quei tacchi?» mi chiede sghignazzando
Abbasso lo sguardo imbarazzata dal fatto che mi abbia riconosciuto e senza dire niente gli passo il blocco che sempre ridendo firma e mi ripassa, io proseguo.
«Lascia perdere Louis! Come ti chiami?» mi domanda il ragazzo che mi si trova di fronte fissandomi con degli occhioni marroni che ispirano tenerezza
«Io Anna, ma questo è per mia nipote Yore!» rispondo indicandola
«Ho capito, allora stammi bene ragazza!» mi ripassa il blocco e io vado avanti trovandomi davanti un sorriso strafottente, due occhi verde smeraldo e dei capelli castani disposti in ricci perfettamente ordinati
«Ehi bellezza!» mi saluta con un cenno del capo
Lo fisso trattenendomi dallo scoppiargli a ridere in faccia per il modo in cui si pavoneggia
«Sssee, mi fai una firma?» e gli avvicino il blocco
«Certo tesoro, ma poi tu cosa mi dai in cambio?» ammicca maliziosamente
A questo la mia espressione passa dal divertito allo sconcertato con un sopracciglio inarcato
«Fai sul serio? Potrei essere tua mamma!» sbotto guardandolo male
«E allora ho bisogno di coccole mamma!» continua ammiccando
Mi metto una mano sulla faccia e riprendendomi il blocco passo all'ultimo ragazzo, il biondino su cui sono precipitata.
Lui fissa il riccio e scoppia a ridere
«Non ho parole Harry!» gli dice continuando a ridere e poi si rivolge a me
«Allora vuoi un autografo?» mi domanda tenendo però la testa su un biglietto che gli ha appena passato Harry
«Sì, grazie!» gli avvicino il blocco ma una ragazza mi spinge e lo fa cadere così mi abbasso a riprenderlo e glielo poso sul tavolo mettendomi abbassata con i gomiti sopra ad esso per vedere cosa gli aveva scritto il riccio.
«Allora che nome metto?» domanda scrivendo sul blocco
«Yore!»
Lui aggrotta le sopracciglia ma continua a scrivere
«Ecco a t..» si blocca sollevando la testa e bloccandosi a fissare un punto più in basso al mio viso
Gli schiocco due dita davanti alla faccia
«Ehi biondino, alza gli occhi!» gli urlo svegliandolo dal trans
Lui scuote la testa e alza gli occhi incrociandoli con i miei..
Di colpo sento una voce che mi riaffiora nella mente:
'Ehi vecchia!'
'Ciao vecchia!'
'Mi mancherai vecchia!'
E quando riconosco quel bambino cresciuto nella mia mente viene urlato il suo nome: NIALL! 


#Salve, volevo andare avanti a scriverlo ma è già tardi e quindi continuo la prossima volta.
Vado di fretta quindi ditemi cosa ne pensate.

9 recensioni!

Baci,G.

Capitolo 20
«Mi sei mancata così tanto!»

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Capitolo 20
*** Ritornerò ***


Adesso è lui a schioccarmi due dita davanti alla faccia
«Ehi va tutto bene?» mi chiede preoccupato
Non riesco a rispondergli, ho un nodo in gola, il cuore batte a duemila e non riesco a smettere di fissarlo con gli occhi sgranati e la bocca socchiusa. Cazzo è Niall Horan, il bambino che nove anni fa pensavo di non rivedere più e invece è qui davanti a me che mi guarda come se avessi qualche disturbo mentale!
«N-Niall? Sei Niall Horan vero?» gli chiedo con voce tremante
«Sì, sono io! Sicura di stare bene ragazza?» mi domanda non sapendo cosa fare
Aspetta ma..mi ha chiamato 'ragazza'!
«N-non sai chi sono?» cavolo devo smetterla di balbettare
«Mmm..» pensa e poi spalanca gli occhi capendo «Sì, mi ricordo! Sei la ragazza della pasticceria!» esclama sorridendo
Mi sembra che mi sia appena caduta una montagna di mattoni addosso bloccandomi a terra senza respiro, sospiro e seguendo le indicazioni del bodygard mi allontano dal tavolo e dalla gente correndo fuori per bisogno di prendere una boccata d'aria e schiarirmi le idee.
Aspetto che Yore abbia finito di abbracciare e salutare tutti e 5 i ragazzi e quando mi raggiunge tutta sorridente e saltellante non riesco a nasconderle la mia tristezza
«Zia cosa è successo dentro? Ti ho visto parlare con Niall e poi uscire di corsa. Ti ha detto qualcosa di brutto?» domanda dandomi piccole carezze sulla schiena per consolarmi
«Yore cosa ti ricordi di quando eri piccola?» le chiedo sperando che il tempo non le abbia cancellato quella famiglia
Nel frattempo arriva il taxi e ci saliamo..
«Mmm..mi ricordo che vivevamo a Mullingar e avevamo un coniglietto di nome Trilly e..»
«Sì, sì..» la interrompo «e cosa ti ricordi di quando stavi con papà, tata Pore?» provo a chiamarla come la chiamavano i ragazzi e Tom e vedo il suo sguardo illuminarsi
«Che c'era anche altra gente, ma non mi ricordo chi. Forse degli altri bambini?» prova a sforzarsi
«Sì, Yore tu hai vissuto per più di un anno insieme a Niall Horan e alla sua famiglia.»
Sgrana gli occhi senza riuscire a dire niente e poi scoppia a ridere
«Sì zia, bella battuta davvero! Pensa che per un attimo ci sono pure cascata!» dice continuando a ridere
«Yore ma stai bene? Non è uno scherzo!» la rimprovero guardandola seria
«Cosa? E perchè mia mamma non mi ha detto niente?»
«Probabilmente non sa nemmeno che è lui.»
«Oh..ok..allora provo a chiamare papà così magari mi fa ricordare bene, daccordo?» mi domanda ancora scossa
«Certo, vai pure! Ci sentiamo domani allora.» la saluto mentre scende dall'auto. In un'altra occasione ci sarei rimasta male che lei preferisce chiedere a suo padre che a me, ma in questo momento sono ancora troppo scombussolata per pensare a qualcosa che non sia quel viso e quegli occhi che mi mi sono mancati così tanto da sognarmeli spesso nelle notti e svegliarmi sperando che fosse vero e che lui fosse di nuovo il bambino a cui volevo bene e con cui mi confidavo.
Sono finalmente arrivata nella mia stanza dell'albergo entro e senza nemmeno levarmi i vestiti mi butto sul letto esausta.
Nemmeno il tempo di entrare in dormiveglia che mi suona il telefono sepolto nella borsa a terra, lo prendo ma il numero è sconosciuto
Pronto?» rispondo con la voce assonnata
«Allora è questo il tuo numero!» dice una voce squillante da donna
«Chi è?» domando non riconoscendo la persona che ha parlato
«Ma dai Anna mi hai dimenticata così facilmente?» capisco che quella persona sta ridendo e riconosco la risata uguale a quella del figlio
«EMMA!» esclamo a voce troppo alta
«Finalmente ci sei arrivata!»
Non ci credo! Ma dove sei? Chi ti ha dato questo numero?» le chiedo al settimo cielo con una voglia pazzesca di incontrarla
«Sono a Mullingar e il numero me lo ha dato tuo fratello, è una lunga storia che poi ti racconterò. Cavolo Anna mi sei mancata così tanto!»
«Cavolo anche te! Ma i ragazzi?» e nella mente la domanda è riferita solo a Jake e Nina perchè Niall so esattamente dov'è.
«Jake è all'estero a studiare e sta a casa di un fratello del padre, Nina è con il padre e Niall è un cantante in una band, non so dove si trova!» risponde lei
«Lo so io! Stasera hanno fatto un concerto qui a Londra quindi dato che Yore è una fan l'ho accompagnata e ho riconosciuto tuo figlio ma lui non mi ha riconosciuta..» dico l'ultima frase con un velo di tristezza che a lei non passa inosservata
«Oh mi dispiace Anna! Proverò a parlarci io e..»
«NO!» la interrompo «Non devi dirgli nulla! Se si è dimenticato così facilmente di me è meglio che non se ne ricordi!» rispondo io nascondendo l'amarezza di quelle parola
«Ma no, guarda che lui ti..» prima che possa finire la frase suona il telefono della stanza
«Scusa Emma ma adesso devo andare, ti chiamo domani ok?»
«Ok, ciao!» e attacca
Rispondo alo telefono in stanza
«Sì?»
«Signorina Braff c'è una visita per lei ma dice che vuole rimanere anonima, che faccio?»
Una visita anonima?
«Fai entrare questa persona!


#Salve, scusate ma sono in ritardissimo e devo scappare.
Spero di non avervi deluso con questo capitolo!!!
Sitemi che ne pensate! E scusate gli errori!

10 recensioni!

Baci,G.

Capitolo 21
«Ho avuto l'impressione di avrerti delusa con la mia risposta, è vero?»

 

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Capitolo 21
*** Quasi felice ***


La persona bussa alla porta della stanza, sono indecisa se è la scelta migliore aprire ad un eventuale sconosciuto e magari assassino.
Mi avvicino e guardo dall'occhiello ma ha messo due dita per non farmi guardare così rassegnata apro la porta incontrando due occhi blu però non appartenenti alla persona che speravo
«Colin, che ci fai qua?» domando sorpresa di vederlo
«Ma ciao anche a te, sì sto bene grazie!» risponde scostandomi ed entrando
Io a questo punto mi butto addosso a lui e faccio incontrare le nostre lngue
«Adesso va meglio! Mmm..» geme mentre gli mordo il labbro inferiore
Ho davvero bisogno di un contatto umano dopo la strana e deludente serata che ho passato quindi gli levo la maglia lasciandogli degli umidi baci sul petto e spingendolo sopra al letto
«Mi fa piacere esserti mancato così tanto!» sorride prima di prendere in mano la situazione spogliandomi completamente e facendomi dimenticare, anche se per poco tempo, i problemi al di fuori di quella stanza. Ci abbandoniamo ad una delle poche cose che ci accomuna: il sesso e il nostro amore.

Nel dormiveglia sento una porta che viene chiusa così apro gli occhi rendendomi conto che ormai è ora di pranzo ed io ho dormito tutta la notte abbracciata al mio ragazzo e devo essere al lavoro tra meno di un'ora. Cazzo!
Velocemente corro in bagno spaventandomi nel vedere il trucco di ieri sera colato dal mio viso formando un effetto 'occhi da panda', mi fiondo sotto la doccia mettendomi a pensare alla notte appena passata e inconsapevolmente incomincio a sfregare insistentemente con la spugna i punti del mio corpo che sono stati toccati da Colin, appena me ne rendo conto poso la spugna ed esco dalla doccia. Ho ancora mezz'ora di tempo così mi vesto velocemente e, dopo aver messo i tacchi, esco dall'hotel dirigendomi a piedi verso lo Starbucks più vicino che si trova a pochi metri di distanza.
Entro, mi dirigo verso la cassa
«Salve, mi dica!» mi rivolge un sorriso cordiale un'operatrice dietro al bancone
«Salve, un caramello macchiato e un muffin coi mirtilli perfavore.»
«Subito!» in pochi minuti mi mette tutto davanti e io, dopo aver pagato, mi dirigo ad un tavolo.
Addento il muffin e guardo la televisione accesa ma senza prestarci molta attenzione, sorseggio la bibita
«..Ieri il concerto dei One direction ha fatto il boom degli incassi..» annuncia una giornalista televisiva richiamando la mia attenzione «e inoltre sembra che alcuni dei ragazzi abbiano anche fatto il boom dopo il concerto, infatti Harry Styles è stato visto lasciare il locale in compagnia di Rita Ora e Niall Horan è stato visto entrare in un taxi in compagnia di due belle ragazze probabilmente fans che si trovavano al concerto..»
Sbuffo e senza finire la bibita la getto via uscendo dal locale.
Perchè mi sono innervosita? Certo, perchè mi dispiace per quelle povere ragazze che soffriranno per colpa di uno stronzo.
Arrivo al Ben's Cookie giusto in tempo
«Per fortuna che sei arrivata, c'è bisogno di te di là, bisogna fare due vassoi di cupcakes al Bailey's, sei capace?» domanda Ben affannato
«Certamente, me ne occupo io, tranquillo!» e mi dirigo in cucina a prendere il necessario per mettermi al lavoro ma Niky arriva saltellando come un bambino, però più gay
«Anna Annuccia Annina Ann..»
«Cosa c'è?» lo interrompo prima che trovi tutti i vezzeggiativi del mio nome
Lui continua a saltellare sorridente
«C'è Niall Horan che ti cerca!» urla smettendo si saltellare
Alla sua affermazione smetto di fare quello che stavo facendo e rimango pietrificata.


#Lo so, lo so! è corto, fa schifo ed è tardi, ma ho avuto una giornata un po' movimentata e quindi non ho avuto tempo da dedicare alla storia. 
Dovevo farlo finire così!
C'è Niall!!! *salta sul letto rompendo le doghe*
Che ne pensate? Io dico 'Bleah capitolo!'
Mettetemi
quante recensioni volete, non ho voglia di chiedervi un numero. Anche se immagino che la maggior parte saranno critiche! 
Se ho tempo domani ci sarà un piccola sorpresina.

Baci,G.

ps la frase dell'altra volta sarà nel prossimo capitolo, mi sono confusa.




Capitolo 22
 «Ti ricordavo diverso!»

 

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Capitolo 22
*** Ci sono anche io ***


Che si sia ricordato? Che infondo anche io sia stata abbastanza importante per lui come lui lo è stato per me?
Con questi pensieri mi dirigo verso il tavolo dove è seduto lui, da solo, nascosto da un cappello e dei Ray Ban scuri per non farsi riconoscere, mentre sorseggia una bibita calda leggendo un quotidiano sul calcio. Appena mi vede posa il giornale e sul suo viso si forma un sorriso smagliante mentre io mi limito a fissarlo seria per il semplice fatto che sono nervosa e non riesco a muovere altri muscoli se non le gambe che mi conducono da lui.
«Ciao, vieni siediti!» mi dice alzandosi e come un gentiluomo mi apre la sedia facendomi accomodare. Rido sotto i baffi per quel suo gesto ma poi torno seria perchè sono troppo curiosa
«Cosa mi devi dire?» dico in tono brusco senza farlo apposta
Lui, notando il mio tono, smette di sorridere e diviene serio incominciando a mordicchiarsi le unghie per il nervoso. Nervoso? È lui che è nervoso ora? Bah.
«Beh ecco..vedi il fatto è che quando te ne sei andata l'altra sera..» inizia a parlare torturandosi le mani
«Ieri sera!» lo correggo io
«Giusto. Quando sei andata via ho avuto l'impressione di averti delusa con la mia risposta, è vero?»
«Fammi capire: tu sei venuto fino qui, da solo, con il rischio di farti trovare dalla massa di ragazzine che ti cercano, lasciando le due ragazze con cui te la sei spassato stanotte, lasciando i tuoi impegni di lavoro per venire qui, a chiedermi come mai mi hai delusa?» domando a questo punto sconvolta alzandomi, non so proprio cosa pensare!
«Beh..Sì!» risponde non capendo la mia reazione
«Perchè?»
«Perchè non mi piace lasciare le mie fans deluse!» Le sue fans?
«Ma io non sono una tua fans, quindi non devi preoccuparti delle mie reazioni!» sbotto facendo per andarmene
«Insomma mi vuoi dire perchè cazzo ce l'hai con me??» urla alzandosi anche lui facendo voltare tutti i clienti del locale che lo guardano male
Mi volto e lo fulmino con lo sguardo
«Perchè ce l'ho con te? Perchè hai una memoria del cavolo, ecco perchè! Perchè pensavo ti importasse di più di me! Perchè mi hai dimenticata così facilmente! Perchè a quanto pare la popolarità ti ha montato la testa facendoti dimenticare del mondo reale! Perchè perfino tua madre si è ricordata di me! Perchè io ti pensavo anche troppo spesso e te invece nemmeno una volta! Perchè io ti volevo, ti voglio e ti vorrò per sempre bene ma tu no! Perchè ti ricordavo diverso! E se adesso non te ne vai da qui mi metto ad urlare più forte di quanto non stia già facendo!! Niall Horan sparisci dalla mia vita!» gli urlo il tutto ad un palmo dal suo naso con un'espressione isterica
Lui mi guarda scioccato per poi uscire velocemente senza dire niente.
Corro in cucina sotto lo sguardo di tutti i clienti che sono rimasti a guardare la scena ed ora mi guardano con pietà, mi accascio sopra ad una sedia iniziando a sentire gli occhi lucidi e il mento tremolare, segno che sta arrivando una crisi di pianto.
Quando le lacrime inondano il mio viso provocandomi anche dei singhiozzi sento una mano che si posa sulla mia spalla
«Piangi pure, sfogati e butta fuori tutto quanto così poi starai meglio!» mi sussurra dolcemente Niky accarezzandomi la schiena, ma lui è il mio capo e io sono al lavoro quindi devo darmi da fare e non fare come una dodicenne in crisi
«Scusa, adesso ritorno al lavoro! Quali vassoi devo portare di là?» domando rimettendomi in piedi e aggiustandomi come riesco
«Nessuno, perchè tu ora ti siedi qui e ti sfoghi che sennò poi stai male!» mi dice spingendomi dalle spalle per farmi sedere e lui si inginocchia davanti a me in modo da essere alla mia altezza
«Hai voglia di raccontarmi cosa è successo?» chiede premuroso asciugandomi una lacrima dalla guancia
Annuisco prendendo fiato per raccontargli dall'inizio la storia
«Allora io vengo da Mullingar, un paesino dell'Irlanda e quando ero un'adolescente tenevo i figli della ragazza di mio fratello, lei aveva tre bambini: Nina, Jake e Niall, il ragazzo che se né appena andato!» mi blocco per riprendere fiato e trattenere un singhiozzo
«Quindi fammi capire: tu eri la babysitter di Niall Horan?» mi domanda stupito
«Esatto ed ero anche una specie di zia per loro. Ma poi un giorno mio fratello e la mamma dei bambini hanno litigato e lei ha deciso di trasferirsi a Londra dal suo ex marito, così da quel giorno io non ho più visto nessuno di loro fino a qualche giorno fa che sono venuti gli One direction alla pasticceria ma io non l'ho riconosciuto, poi l'ho rivisto al concerto e lì mi sono resa conto che era lui ma non mi ha riconosciuta così io, delusa, me ne sono andata e lui oggi è vnuto a chiedermi come mai ero delusa, perchè dice che gli dispiace vedere le sue fans deluse da lui. Ma chi si crede di essere? È solo un cantante, non è il presidente degli USA!» grido ormai in preda ad una crisi di pianto
«Su su, sfogati!» e mi abbraccia consolandomi
«Ma ti devo fare una domanda..»
«Sarebbe?» domando senza guardarlo
«Tu sei innamorata di lui?»
Lo allontano di scatto
«Cosa? No, no! Assolutamente no!!» urlo scuotendo la testa per farglielo capire
«Ok ok, tranquilla!»
«è solo che non mi fa piacere essere dimenticata dopo che io sono stata male per anni! L'idea che lui non mi abbia mai pensato, nemmeno una volta mi fa stare male!» confesso triste
«E chi ti assicura che lui non ti abbia mai più pensato?»
«Se lo avesse fatto mi avrebbe riconosciuta come io sono riuscita a riconoscere lui!»
«Se ne sei convinta, ma io non credo! Devi considerare che comunque lui era più piccolo di te, quanti anni avete di differenza? 4?»
«6! Già, abbiamo 6 anni di differenza!»
«Ecco, quindi è normale che tu ricordi meglio di lui certe cose. Ma questo non vuol dire che se le sia dimenticate totalmente, non devi arrabbiarti con lui!»
«Hai ragione, però mi fa male. Mi fa male e basta!» protesto, ma ormai le lacrime hanno smesso di uscire e la delusione fa un po' meno male.
«Dai, adesso levati il grembiule e vai in hotel. Che tanto a quest'ora non c'è molta gente!» e mi porge le mani per farmi alzare
«Grazie Niky, grazie davvero!» lo abbraccio per ringraziarlo di essermi stato vicino e di avermi consolato
«Figurati!» mi sorride facendomi l'occhiolino e sparisce dirigendosi al bancone
Ok, vado in hotel ma non devo essere triste altrimenti Colin mi riempirà di domande. Giusto, Colin! Chissà cosa starà facendo adesso e cosa avrà fatto tutto la mattina da solo a Londra.
Prendo la borsa e con un taxi arrivo in Hotel dopo pochi minuti.
«Salve signorina Braff, ho un messaggio per lei.» dice la tipa della reception appena entro
«Mi dica!»
«Uno che sostiene di essere il suo ragazzo mi ha detto di avvisarlo quando tornava dal lavoro, che faccio?»
«Lo avvisi pure!» ed entro nell'ascensore
Arrivata in camera mi butto sopra al letto pensando a cosa posso fare nell'attesa che arrivi Colin, ma il telefono della stanza suona
«Sì?»
«Signorina Braff è arrivato il suo fidanzato, lo faccio salire?»
Menomale almeno non sto da sola a deprimermi!
«Certo, grazie!»e attacco


#Salve, come vedete carico prima perchè avevo voglia di scrivere e così ecco cosa è uscito! L'ho fatto un bel po' più lungo, che ne dite? E c'è Niall! 
Stranamente questo capitolo mi piace soprattutto perchè sarà l'inizio di qualcosa. Avete capito? Scrivetemelo che sono curiosa!
Ho deciso che
non vi chiederò più un numero di recensioni per i prossimi capitoli, se volete li fate ma ovviamente io sono al settimo cielo per ogni recensione che ricevo! Ma mi fa ancora più piacere se lo fate perchè volete e non per avere il prossimo capitolo!

Ci vediamo al prossimo!

Baci,G.



Capitolo 23
Dei brividi diversi dal solito mi percorrono la schiena facendomi stringere la presa..

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Capitolo 23
*** Lasciati toccare ***


Colin è arrivato e almeno non dovrò più pensare alla mattinata appena passata. Mentre aspetto che salga con l'ascensore e arrivi in stanza decido di darmi una sistemata dato che ho un aspetto terribile,mi avvicino allo specchio e con un elastico raccolgo i capelli in uno chignon ordinato facendo cadere qualche ciuffo ai lati, poi prendo il mio profumo preferito 'Midnight Poison' di Dior e faccio per spruzzarmelo sul collo ma il getto è spostato e mi finisce sugli occhi facendomeli bruciare
«Brucia, brucia, brucia!!»corro per la stanza tastando da ogni parte alla ricerca delle mie salviette, le trovo e me le passo sugli occhi ma bruciano ancora e se li tocco rischio di infiammarli ulteriormente
Sento la porta dell'hotel aprirsi, segno che Colin è arrivato
«Col aiutami che mi bruciano gli occhi e devo fare altro altrimenti mi si irritano di più!» gli dico ancora con gli occhi chiusi
Lo sento sbattere la porta della stanza e dei passi avvicinarsi, poi mi tira a se baciandomi con una foga mai vista stringendomi per la vita mentre io gli metto le mani tra i capelli stringendoglieli, sembrano più lunghi del solito, ma sarà solo una mia impressione dato che di solito sono ricoperti di gel e stavolta invece sono liberi. Bella distrazione! La mia schiena è invasa da brividi molto diversi del solito, questo mi fa stingere la presa sui suoi capelli, mi stacco dal bacio per mordicchiargli il labbro inferiore e far scorrere le mani lungo il suo corpo statuario che però oggi mi risulta un po' meno muscoloso, probabilmente ha smesso di fare palestra da quando è a Londra. Poso una mano sui suoi pantaloni sentendo già un rigonfiamento che inizio a massaggiargli provocandogli dei gemiti. Mi toglie la mano da li e si stacca dal bacio facendomi sedere sul letto, baciandomi gli occhi ancora doloranti e chiusi, ma quando sto per levarmi la maglia lui mi ferma
«Ciao Anna» dice in un sussurro quasi impercettibile con voce roca e successivamente sento la porta della stanza che viene chiusa lasciandomi interdetta
Perchè ha fatto così? Non capisco! Ieri gli ho fatto la stessa cosa e non mi ha respinta, oggi cosa gli prende?? Se né anche andato via! Bah..
Vado in bagno tastando in giro per non andare a sbattere contro qualche muro, metto gli occhi sotto il getto d'acqua fredda del lavandino e finalmente riesco ad aprirli e guardarmi allo specchio: ho l'iride blu contornata da linee rossastre invece che dal classico bianco, segno che l'occhio è parecchio irritato, ma la cosa che mi colpisce di più è un pizzicore che non proviene dagli occhi ma dalle mie labbra, labbra che poco fa erano attaccate a quelle del mio ragazzo ma che ora mi bruciano quasi in seguito al suo tocco, che strano!
Sento il mio telefono che avvisa dell'arrivo di un messaggio così ancora spaesata lo prendo e vedo che è di Colin, avrà una scusa plausibile per il suo comportamento di prima, mi auguro.
'Ehi tesoro sono da Hide Park, raggiungimi qui appena puoi. Ti amo! Col.'
Niente, nemmeno una scusa o una motivazione valida, NIENTE!
Cosa devo pensare? Che ho un fidanzato incoerente, ecco! O magari mi vuole spiegare di persona.
Mi affretto a rispondergli prima che si preoccupi
'Arrivo subito!'
Butto il telefono in borsa e mi dirigo alla fermata del bus, salgo e mi siedo di fronte a un tipo vestito di scuro con il cappello a cuffia e gli occhiali da sole anche se oggi il cielo è coperto, insomma è totalmente nascosto e si vede solo la bocca, sentendosi osservato si volta e mi fissa sorridendomi maliziosamente. Oddio e se è un maniaco? Di scatto mi volto guardando fuori dal finestrino e appena l'autobus frena mi catapulto giù sperando che non mi segua. Le mie speranze vanno a farsi fot..fotografare perchè lui mi sta dietro seguendo ogni mio passo, svolto a destra e lui mi segue, svolto a sinistra ed è sempre dietro, se adesso vado a destra mi trovo in un vicolo ceco e Dio solo sa cosa potrebbe farmi, se invece svolto a sinistra vado al parco dove c'è Colin e lui gli salterebbe al collo quindi non ho molte alternative, tanto vale affrontarlo faccia a faccia. Mi volto e a passo deciso mi dirigo verso di lui
«Beh? La pianti di seguirmi? Brutto maniaco pervertito e..» continuo a urlargli provando a colpirlo ma lui para ogni mio colpo
«Ehi calma rossa!!» mi blocca dai polsi
Ma io questa voce l'ho già sentita! Inarco un sopracciglio dubbiosa e lui sorride mostrando due fossette ai lati della bocca
«Insomma, chi sei?» gli domando stremata
Si avvicina «Se te lo dico chi mi garantisce che non mi salti addosso per stuprarmi?» sussurra vicino al mio orecchio
Scoppio a ridere, la stessa strafottenza che ha usato al concerto
«Non lo farei mai Harry, MAI!»  


#Salve, questo capitolo è solo di passaggio! 
Allora, avete notato nulla di strano? Secondo voi? Ditemi cosa ne pensate! Ditemi se pensate di aver capito qualcosa! Insomma: ditemi qualcosa! 
Spero di non avervi deluse e di ricevere tante recensioni come l'altra volta! :)

Al prossimo capitolo!

Baci,G.

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Capitolo 24
*** Io ci sarò ***


«Che fai mi segui Styles?»
«Oh, sono così riconoscibile?» domanda con una finta delusione
«Finchè non parli, no!»
«Ti piace quando parlo eh dolcezza?»
«Certo! Ti sogno ogni notte da quando ti ho incontrato, nei sempre nei miei pensieri e non sai quanto sono contenta di incontrarti!» gli dico sperando di riuscire a rimanere seria e non scoppiargli a ridere in faccia
Lui sorride malizioso «Anche a me fa piacere vederti e allora che ne dici di..» comincia a dire avvicinandosi ma lo interrompo fermandolo con una mano
«Alt! Non facciamo niente di quello che tu pensi: tu ora vai dove devi mentre io vado dal mio fidanzato che mi sta aspettando!» e gli indico il parco
«Col?» domanda curioso
«Sì, esa..Cosa? Come conosci il modo in cui lo chiamo?» domando strizzando gli occhi per scrutare meglio le sue espressioni
«Ehm..beh...me lo hai detto tu!» risponde in un'evidente difficoltà
«Io ti ho visto solo una volta prima di oggi e non ti ho parlato del mio ragazzo!»
«Oh..è tardissimo, devo andare! Ci si vede in giro, ciao rossa.» e si allontana di corsa senza darmi il tempo di rispondere
Che strano!
Mi dirigo da Colin che mi ha vista e mi fa segno di avvicinarmi
«Ehi amore, finalmente sei arrivata! Come va? Che hai fatto oggi dopo il lavoro?» domanda prendendomi la mano e inoltrandosi in un sentiero alberato isolato dal resto del parco
Ma mi prende per il culo? Lo sa benissimo cosa ho fatto!
«Bah..niente di importante che vale la pena ricordare!» gli rispondo di getto curiosa della sua reazione che però rimane impassibile con un sorriso da ebete sulla faccia.
Ho appena definito il mio ragazzo un ebete? Ops..
«Ho capito, ma adesso andrà meglio perchè ti ho preparato una sorpresina: guarda laggiù!»e mi indica un punto a terra poco lontano da noi su cui è stata sistemata una tovaglia da pic-nik e delle scatole contenenti cibo vario.
«Oddio, grazie Col!!» gli sorrido e mi avvicino a lui lasciandogli un bacio
E i brividi di prima dove sono andati? Perchè adesso sento si nuovo i soliti brividini che mi provocano i suoi baci? Niente in confronto a quelli che ho provato oggi.
Ci sediamo sull'erba e incominciamo a mangiare, lui apre una scatola con del pollo alla cacciatora
«Me l'ha dato mia madre per te, sa che è il tuo preferito e così te ne ha fatto un po'!» mi spiega sorridente mentre me ne fa assaggiare un po' imboccandomi con la forchetta
«Mmhh..è squisito!»
Veniamo interrotti dal suo telefono che squilla
«Scusa amore ma è importante e devo rispondere, è lavoro!» e rispondendo si allontana
Poco dopo ritorna con un'espressione dispiaciuta
«Ecco..devo tornare a Mullingar stasera, un'emergenza al lavoro! Devo andare a preparare le mie cose, vieni con me?» domanda incominciando a raccogliere il cibo e la tovaglia
«Ehm..certo! Andiamo.» rispondo sbuffando scocciata dal fatto che mi lascia da sola proprio adesso e prendendolo per mano ci incamminiamo verso l'autobus e l'hotel.

Arrivati in hotel la tipa alla reception ci blocca e fissa le nostre mani unite con aria confusa
«Ehm..signorina Braff..il suo..ehm...suo..fratello..la cercava!» farfuglia imbarazzata marcando la parola 'fratello'.
Cosa le prende?
«Mio fratello? Bene e cosa voleva?» rispondo confusa
«Ehm..voleva..sapere quando tornava..»
«Ok, dopo lo chiamo io allora!» detto questo ci dirigiamo di sopra
«Cosa aveva quella tipa?» domanda Col ridendo
«Non ne ho proprio idea! Sembrava imbarazzata!» rido anche io nascondendo la mia curiosità
Dopo aver preso la sua valigia mi guarda sentendosi in colpa
«Non guardarmi così! Non morirò, promesso! Ci sentiamo quando arrivi.» lo tranquillizzo io
«Ok, mi mancherai!» mi lascia con un bacio, nel quale non sento altro che i classici brividi e nemmeno l'ombra di quello che ho provato oggi, ed esce dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle lasciandomi sola.
Con un sospiro mi siedo sul letto pensando a qualcosa da poter fare quando noto il mio telefono e lo afferro digitando il numero che ormai conosco a memoria
«Pronto?» risponde una voce assonnata
«Tom sono io!»
«Io chi?» domanda sbadigliando
«Tua sorella!» sbuffo
«Sharpay?»
Ma è scemo?
«No, l'altra!» sbotto irritata
«Anna?» chiede sorpreso
«No, la fata turchina! Senti perchè mi hai chiamato oggi?»
«Cosa? Io non ti ho chiamato!»
'Amore chi è?' domanda una voce femminile anch'essa assonnata
Bleah!!!
«Ok, non pensavo che stessi..oddio che schifo! Allora ci sentiamo,ciao!!» urlo imbarazzata
Sto per chiudere la chiamata ma lui mi interrompe
«No, aspetta! Già che hai chiamato ti volevo dire che domani sera ci sarà una cena a casa di mamma e ci sarà una sorpresa per tutti! Non accetto un no, ci vediamo! Ciao nana!» e attacca
Una sorpresa???


#Accendete il rogo per meeeee!!! 
Vi voglio beneeee!! *leccaculotime*
Che sorpresa sarà?? Io lo so e voi noo, pa pa pa paraaa!! 
La tizia della reception nasconde qualcosa o è solo scema? Probabilmente è solo scema! 
Perchè Anna non ha gli stessi brividi? Cosa è cambiato??
Rispondete a queste domande con un commento?? Mi farebbe piacere..

Alla prossimaaaa!!

Baci,G.


Capitolo 25
Sento una mano scivolarmi sulla coscia, allora mi giro fulminando la persona al mio fianco e gli levo la mano ma poco dopo ritorna..

ps scusate se la volta scorsa non ho messo la frase! :(

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Capitolo 25
*** Il presente ***


Una sorpresa, ha detto che c'è una sorpresa per me, per noi.
Sono appena uscita dal lavoro e devo prepararmi perchè tra poco devo prendere l'aereo per Mullingar, fortuna che domani ho il giorno libero e quindi lo posso passare con la mia famiglia per poi tornare domani sera.
Apro l'armadio e opto per cose più comode che eleganti dato che sarò in famiglia: http://www.polyvore.com/cgi/set?id=62148198&.locale=it

In aeroporto vedo una marea di ragazzine ammassate fuori tutte euforiche, che mi bloccano il passaggio
«Ehm..scusate, potete farmi passare??» provo a domandare gentilmente
Nessuna risposta. Sbuffo e spintonando qualche bambina che puntualmente si lamenta riesco a passare e arrivare sull'aereo con un certo anticipo.
Dato che non so cosa fare chiamo Molly e le dico che domani sarò in Irlanda.
«Prontooooo Annaaaaaa!!!» urla una voce squillante dall'altro capo del telefono
«Mollyyyyyy!!» urlo a mia volta facendo voltare qualche passeggero
«Come stai? Com'è Londra?»
«Tutto bene, Londra è bellissima! Domani cosa fai?»
«Domani? Andrò in negozio e poi non so, perchè? Te che farai?»
«Andrò in giro per qualche negozio irlandese..» rispondo con finta nonchalace
«Irlandese? Cosa significa?» domanda non capendo
«E forse farò un salto in negozio..» continuo io
«In neg...AAAAAHHH!! Sei a Mullingar??? Dove sei? Ti vengo a prendere subito!!!» urla felice
«Calma! Sono ancora in aereo, dovrei arrivare tra mezz'oretta ma ho una cena con i miei, ci vediamo domani ok?»
«Certo!!»
«Bene, ora stacco che devo partire. A domani!»
«Ciao!» e attacchiamo

'Si avvisano i gentili passeggeri che stiamo per atterrare, si prega di allacciarsi le cinture di sicurezza e di non scendere fino a che l'aereo non sarà completamente fermo.' la voce dell'hostess nell'interfono mi fa svegliare dal dormiveglia in cui ero crollata. Mi allaccio la cintura e osservo fuori dal finestrino notando la mia città sempre più grande e vicina fino a che non mi ritrovo a terra con tutta la gente che scende: sono tornata a Mullingar!

Mentre scendo dal taxi che dall'aeroporto mi ha portato a casa dei miei non posso non notare una macchina che non conosco parcheggiata nel vialetto: una Mini Cooper rosso fiammeggiante perfettamente tirata a lucido.
Apro la porta di casa e vengo invasa dal solito profumo di lavanda che ha sempre regnato in quella casa.
«Ciao a tutti!» urlo per farmi sentire poggiando la borsa sul tavolino all'entrata e dirigendomi in sala
«Anna, sei arrivata!» sento la voce di mia mamma prima di vederla spuntare dalla cucina venendomi ad abbracciare
«Ciao mamma!» ricambio l'abbraccio
«Sai per caso che sorpresa ha per noi Tom?» le chiedo curiosa
«No, non mi ha detto niente neanche a me. Ma il bello di questa cosa è che ha fatto riunire tutta la famiglia!»
«Che intendi dire?» prima ancora che io riesca a finire la domanda sbuca mio padre dal piano superiore con una bottiglia di birra in mano tutto sorridente
«Papà!» corro ad abbracciarlo dato che non lo vedo da qualche mese
«Ciao!»
«Vieni Anna, aiutami a sistemare la tavola mentre aspettiamo che arrivi tuo fratello.»
Mentre sto spostando il tavolo insieme a mia madre sento un rumore secco di tacchi sulle scale che riconosco fin troppo bene essere di mia sorella, ma non era ad Amburgo?
«Sharpay vieni a vedere, è arrivata tua sorella!» le urla mia madre appena lei tocca l'ultimo gradino
Questa si volta e mi fa un lieve cenno con il capo che mi affretto a ricambiare, ecco il rapporto con la mia 'adorata' sorella.
*Din Don*
«è arrivato Tom mamma, vado io ad aprire!» le dico mentre lei è intenta a scegliere la tovaglia
Apro la porta ma prima che io possa rendermene conto una donna mi si è attaccata abbracciandomi stretta. Appena il suo profumo mi invade lo riconosco e ricambio l'abbraccio
«Emma!!!» dico saldando felice
«Anna!!!» e come una bambina si mette a saltare con me
«Ehm..disturbo?» mio fratello ci guarda divertito
Lo ignoro e continuo a rivolgerle l'attenzione smettendo di saltare
«Cosa ci fai qui?»
«Te lo avevo detto che ero a Mullingar!»
«Era questa la sorpresa?» mi rivolgo a Tom
«Sì e no, c'è un'altra cosa. Ma ne parliamo dopo, adesso entriamo!» e scostandomi entra trascinandosi dietro Emma
«Non chiudere la porta!» riesce a dirmi prima di essere assalita dall'abbraccio di mia madre
Faccio come ha detto senza capirne il motivo e mi dirigo in bagno per lavarmi le mani dopo essere stata in aereo.
«Ehi vecchia!» dice una voce, la porta si spalanca e un ragazzo, quel ragazzo mi fissa sorridente
«Niall?» domando incredula
«Già, proprio io. Vuoi un autografo?»
Ignoro la sua domanda, ancora scioccata dalla sua presenza
«S-Sai chi sono?» farfuglio
«Sì..» dice tornando serio e avvicinandosi «finalmente l'ho capito!» mi sorride lievemente mentre mi mette un ciuffo rosso dietro l'orecchio
«Finalmente!» riesco solo a ripetere sorridendo
«Già, scusa se non sono riuscito a capirlo prima!»
«Non preoccuparti!» alzo lo sguardo incontrando il mare dei suoi occhi
Veniamo interrotti da una bambina e un ragazzino che entrando in bagno mi sono corsi in contro
«Anna!!» mi urla la bambina
«Anna ti ricordi dei miei fratelli, vero?» mi dice Niall indicandoli
«Oddio, come siete cresciuti!» li abbraccio
«Ragazzi venite a tavola che è pronto!» ci chiama mia madre
Usciamo dal bagno e ci sediamo intorno al tavolo nel centro della sala: a capo tavola mio padre, alla sua destra mia madre, mia sorella, Emma, mentre nell'altro capo tavola mio fratello e alla sua destra Jake, Nina, Niall ed infine io.
Mia madre incomincia a fare domande ad Emma mentre serve gli antipasti.
Ad un tratto sento una mano scivolarmi sulla coscia, allora mi giro fulminando Niall e gli sposto la mano ma poco dopo ritorna andando sotto alla gonna..


#Salve, allora ho una cosa da chiedervi ma ve lo chiederò alla fine.
Allora per prima cosa: chi c'è giovedì a Milano?? Io sì!! 
Poi parliamo della storia: Vi è piaciuto l'attimo di tenerezza tra Niall e Anna? E il finale?? Il prossimo sarà un po'..come dire..forte come capitolo! Ma vi avviserò a tempo debito!
Adesso vi dico cosa devo chiedervi: 
Dato che molte ragazze si sono lamentate che i capitoli sono corti vi faccio scegliere cosa preferite.
- io continuo ad aggiornare un giorno sì e uno no, continuando però a fare i capitoli di una pagina, una pagina e mezza;
- io aggiorno saltuariamente con capitoli molto più lunghi.

A voi la scelta! Fatemi sapere cosa preferite!

Alla prossima!

Baci,G.


Capitolo 26

Stringo la presa facendolo urlare in faccia a sua madre, sorrido divertita.. 

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Capitolo 26
*** Nessun rimpianto ***


Avvertimento: questo capitolo è a rating ROSSO, se siete sensibili a queste cose evitate di leggerlo e passate al prossimo, tanto ci capirete lo stesso!

 

La sua mano va sotto la mia gonna accarezzandomi le cosce, ma cosa sta facendo adesso? Piccolo pervertito!
Gli prendo la mano per la seconda volta e la levo dal mio corpo facendogliela poggiare sul tavolo. Lui sembra capire perchè la tiene li sopra e si concentra sul piatto davanti a sé.
«Allora Anna raccontami un po', come ti trovi a Londra?» mi domanda Emma porgendomi un piatto con gli affettati, allungo le braccia per prenderlo ma appena ce l'ho in mano sono costretta a stringere la presa dato che Niall ha infilato ancora una volta la mano sotto la mia gonna e ora mi sta accarezzando il clitoride facendomi fremere e sospirare silenziosamente
«Anna? Tutto bene?» domanda mia madre notando che non ho risposto alla domanda
Afferro la mano che sta per oltrepassare il tessuto dei miei slip e la stringo per bloccarla
«Mi trovo bene a Londra, è una città fantastica!» riesco a dire con un tono di voce abbastanza normale
«Già, è bellissima! Dove lavori?» continua a domandarmi Emma
Faccio per aprire la bocca per rispondere ma un che entra in me mi blocca facendomi ansimare che copro con un colpo di tosse, mi volto verso Niall e noto che lui si sta trattenendo dallo scoppiare a ridere, per farmelo apposta inizia a muoverlo avanti e indietro sempre più velocemente e io non riesco a trattenere un gemito
Mio padre mi guarda male
«Mhh, è buonissima questa roba mamma!» esclamo con voce roca dall'eccitazione facendo passare il gemito per l'apprezzamento al cibo
«Oh grazie tesoro! Comunque come si chiama il posto dove lavori?» chiede ripetendomi la domanda che poco prima ha fatto Emma
Niall aumenta la velocità aggiungendo un dito e io per non urlare mi mordo un labbro rischiando di farlo sanguinare.
«Ehm..sì..da Ben's Cookie!» riesco a farfugliare mentre sento che l'orgasmo è vicino ad arrivare
Stringo i lembi della tovaglia con le mani rischiando di strapparla, mordo maggiormente il mio labbro inferiore e tengo lo sguardo fisso davanti a me per trattenermi e quando finalmente rilascio i miei umori apro leggermente la bocca emettendo un gemito silenzioso che nessuno nota dato che sono tutti concentrati sulla televisione che ha acceso mio padre non so quando, tutti tranne Niall ovviamente, quel tinto bastardo che sta sghignazzando al mio fianco per avermi fatto fare la figura della stupida davanti alla mia e alla sua famiglia.
«Allora Niall, raccontaci un po' come va la tua carriera da cantante» mia madre smette di guardare la TV e si rivolge a lui che tornando serio inizia a parlare. Adesso te la farò pagare caro biondino!
«Molto bene, i ragazzi sono fantastici e andiamo molto d'acc..ordo..» farfuglia appena sente la mia mano inoltrarsi nei suoi pantaloni della tuta che per sua sfortuna ha deciso di indossare rendendomi tutto molto più facile.
«Beh, immagino che molte ragazze faranno la fila per voi!» dice mia sorella annoiata
Io per non farlo rispondere stringo la presa facendogli strozzare un urlo
«Tutto ok?» gli domanda preoccupato Tom. Intanto la mia mano gli accarezza l'enorme, devo ammetterlo, erezione da sopra ai boxer
«Sì sì, tutto o..» si stoppa stringendo i pugni
«Che c'è Niall, stai male?» gli chiedo io,continuando a muovere la mano, con finta aria preoccupata. Si volta e mi fulmina con lo sguardo
«Tutto ok..» riesce solo a dire in un sospiro lieve mentre la mia mano attraversa il tessuto e aumenta velocità
«Ragazzi ma che avete? Siete strani!» esclama Emma scrutandoci attentamente
Per non destare altri sospetti levo la mano ripoggiandomela sulla gamba
«NO!» urla lui con voce disperata facendo voltare tutti
«Ehm..cioè..no mamma, non siamo strani!» prova a rimediare farfugliando per poi girarsi verso di me e supplicarmi con lo sguardo di portare a termine il lavoro.
Scuoto la testa e rivolgo la mia attenzione alla televisione ma lui mi prende la mano e la riporta dentro alla tuta ma io la tolgo facendogli 'No' con un dito, lui sbuffa e butta la forchetta dentro al piatto per poi alzarsi
«Vado un minuto in bagno!» dice voltandosi subito, probabilmente per non far vedere il rigonfiamento dai pantaloni
Ma cosa deve fare in bagno? Oh, cavolo! A quest'idea scoppio a ridere di gusto..


#Salve, aaaaaaaaaahhhhhhhhhh sono agitata per domaniiiiiiiii!!!! Aiutooooooooo!!! 
Spero che il capitolo vi piaccia e non sia troppo vomitevole! 

Alla prossimaaa!!

Baci,G.




Argh!!! Che ne dite di Sexy-Niall??? :P

Capitolo 27
«Non mi sono affatto pentito di quello che è successo tra di noi a cena, ma adesso devi finire quello che hai iniziato. Non vorrai lasciare il lavoro a metà vero?»

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Capitolo 27
*** Ma perchè ***


Quel biondo finto è ancora in bagno ed ho paura a sapere cosa sta facendo da mezz'ora chiuso li dentro. Non me ne preoccupo più di tanto però, l'importante è che non si venga a sapere quello che è successo poco fa per colpa sua tra di noi.
Assorta nei pensieri inizio a mangiare il sorbetto che mia madre mi ha appena poggiato davanti
«Come mai Niall non torna? Anna ti dispiacerebbe chiamarlo? È maleducazione che proprio oggi lui si chiuda in bagno, probabilmente si starà aggiustando i capelli!» dice Emma rivolgendomi un sorriso imbarazzato
Dentro di me sbuffo ma sorridendo annuisco e mi alzo andando al piano di sopra per chiamarlo, cioè la mia idea è di trascinarlo da un orecchio al piano di sotto facendolo pentire della figura che mi ha fatto fare prima e facendogli giurare che non aprirà bocca con nessuno.
Sono dietro la porta del bagno e senza bussare la spalanco trovandolo in piedi che si aggiusta i pantaloni slacciati
«Non si bussa?» mi urla lui
«Sì, adesso muoviti a tornare di sotto. Ti stanno aspettando e sei qui da più di mezz'ora!» gli dico seria per poi voltarmi e indirizzarmi verso le scale controllandomi dal trascinarlo giù di peso quando mi blocca il polso con la mano tirandomi a se, facendo scontrare il suo petto con la mia schiena e poggiando le mani sul mio ventre
«Non mi sono affatto pentito di quello che è successo tra di noi a cena, ma adesso devi finire quello che hai iniziato. Non vorrai lasciare il lavoro a metà vero?» mi soffia in un un orecchio facendomi staccare di scatto e voltarmi furiosa
«Non ti permettere di parlarmi così, non sono una tua puttanella da quattro soldi, chiaro?! Quello che è successo prima non ricapiterà mai più! Io me ne sono pentita e anche tanto, mi hai fatta ridicolizzare davanti alla mia e alla tua famiglia!» gli sputo tutto questo indietreggiando per allontanarmi da lui
«Io..» farfuglia abbassando la testa sconfitto
Istintivamente mi avvicino a lui per consolarlo come quando era piccolo ma poi mi tiro indietro e corro di sotto dagli altri
«Allora?» domanda Emma appena mi vede
«Adesso arriva!» e mi siedo sul divano insieme a tutti gli altri per prendere il caffè quando dalle scale spunta Niall serio e si va a sedere su una poltrona
«Allora come avrete capito abbiamo una novità da dirvi!» inizia a parlare Tom mentre stringe la mano di Emma guardandola negli occhi. Era una vita che non vedevo mio fratello così felice, cavolo gli deve essere mancata davvero tanto!
«Esatto! Speriamo che vi faccia piacere..» continua Emma rivolgendosi a noi che li guardiamo curiosi, preoccupati e ansiosi
«Eh parlate, non lasciateci sulle spine!» esclama papà
«Mamma cosa succede?» chiede Nina alla madre, questa le rivolge un sorriso a 32 denti
«Ci sposiamo!» dicono all'unisono facendo calare il silenzio nella stanza
«Come???» urla improvvisamente Niall scattando in piedi
«Qual'è il problema Niall?» Emma alza un sopracciglio in attesa di una risposta che non arriva, infatti il biondo si limita a sbuffare e dirigendosi verso l'uscita grugnisce un 'auguri!' prima di sbattersi la porta alle spalle
«Ma che ha? Anna ne sai qualcosa?» dopo la domanda di Emma tutti gli occhi sono puntati su di me
«Io? Che ne so io?! Gli mancheranno le sue adorate fans in delirio per lui..» ironizzo sperando di alleggerire la tensione
«Bah..comunque auguri!!» e mia madre corre in contro a Tom stritolandolo in un abbraccio facendo scoppiare tutti noi a ridere
«Emma, finalmente saremo cognate a tutti gli effetti!!» le urlo saldando insieme a lei
«Sì, che bello! Sarai nostra zia a tutti gli effetti!!» urlano i ragazzi attaccandosi alle mie gambe
Sarai nostra zia a tutti gli effetti.. nostra zia.. zia.. zia a tutti gli effetti di Nina, Jake e..Niall..
Scuoto la testa sperando di cancellare questi pensieri e ricomincio a saltare allegra ma ora faccio più fatica, sento un peso alla bocca dello stomaco, perchè? Cosa mi succede?? 


#Ok, vado ad indossare un'armatura che mi protegga da tutti gli insulti che mi state tirando per il mio ritardo di orario, il fatto è che ero al Bowling quando mi sono ricordata che non avevo ancora pubblicato, così sono corsa a casa a finirlo ed è venuto fuori questo schifino, che ne dite??

Vado a dormire che domani mi devo svegliare presto! :P
Al prossimo capitoloooo!!

Baci,G.


Capitolo 28
«Come sapevi che ero qui?» 
«Me lo avevi detto tu che quando dovevi pensare ti nascondevi qui con il tuo ipod, vedo che non sei cambiata così tanto!»

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Capitolo 28
*** Sto bene qui ***


 

Sto camminando per le vie di Mullingar ormai da due ore buone, è appena l'alba dato che non riuscendo più a chiudere occhio ho deciso di uscire a sgranchirmi le gambe.
Il fatto è che non ho smesso nemmeno un secondo di pensare alla serata di ieri, a tutte le cose che sono successe e alle conseguenze che comportano.
Senza volerlo ho camminato fino ad arrivare al posto nella quale mi rifugiavo da adolescente, quando avevo qualche problema con i ragazzi o con la famiglia io venivo qui. È una mezza grotta di pietra che si affaccia su una rupe che da sul fiume, da qui arriva una lieve brezza mattutina che mi scompiglia i capelli. Mi siedo appoggiando la schiena alla roccia e faccio partire l'ipod che mi sono portata nella borsa, inizia More than a Feeling dei Boston e io chiudo gli occhi immergendomi nelle note della canzone, immaginandomi di essere in un mondo parallelo senza problemi e complicazioni.
Mentre osservo le nuvole un rumore di sassi attira la mia attenzione facendomi voltare di scatto, a pochi metri da me c'è Niall, con un casco in mano, che mi guarda avvicinandosi.
«Ciao..» mi sussurra debolmente come se avesse il timore di svegliare qualcuno
«Ciao, che ci fai qui?» gli domando spegnendo l'ipod
«Non lo so.»
«Wow, sei stato esauriente!» borbotto sarcastica
«Vuoi che me ne vada?» chiede facendo per andarsene
«Fai come ti pare..» scrollo le spalle indifferente
«Ok.»
Mentre se ne sta andando mi viene in mente una cosa
«Aspetta!» esclamo facendolo fermare e voltare
«Come sapevi che ero qui?» 
«Me lo avevi detto tu che quando dovevi pensare ti nascondevi qui con il tuo ipod, vedo che non sei cambiata così tanto!» accenna un sorriso che ricambio
«Su, vieni qui!» gli faccio segno vicino a me
Non se lo fa ripetere due volte che corre e con uno scatto me lo trovo accanto sorridente come faceva da bambino
«Che guardi?» gli chiedo notando che continua a fissarmi
«Bah, hai qualcosa di diverso..»
«Sai com'è, non ci vediamo da 9 anni. Un po' sono cambiata anche io!»
Lui mi scruta il viso e mi punta un dito contro
«Ecco cos'hai di diverso: hai una ruga enorme!» esclama
«Cosa? No, non è possibile! No guardarmi!!» urlo coprendomi il viso con le mani
Lui scoppia a ridere
«Ahahaha tranquilla, stavo scherzando!»
Levo la mani che mi coprivano e tiro un sospiro di sollievo
«Anche con la faccia piena di rughe saresti lo stesso bellissima!» e mi accarezza una guancia con il dorso dell'indice
«Che bugiardo che sei!» lo spintono ridendo
«Non stavo affatto scherzando!» mi fissa negl'occhi alternando lo sguardo alle mie labbra
«Beh, allora grazie!» con il timore di una sua mossa scatto in piedi sotto il suo sguardo sconcertato
«è il momento di tornare a casa, vieni con me?» gli porgo una mano
Lui l'afferra ma invece di alzarsi mi tira giù facendomi cadere sopra di lui
«Sei uno stupido!» gli urlo trattenendo le risate
«Dai, stiamo ancora un po' qui!» piagnucola
«Va bene dai!» e mi sdraio sulle sue gambe
Lui non dice niente e inizia ad accarezzarmi i capelli 


#Salve, vi lascio che devo andare! 
Ditemi che ne pensate.
Non dico niente dei biglietti che altrimenti non la finisco più! 

Alla prossima!

Baci,G.



Capitolo 29
«Lui chi è?» domanda scrutandolo con un sopracciglio alzato

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Capitolo 29
*** Nervoso ***


Un rumore di oggetti che cadono mi fa svegliare di soprassalto. Mi trovo in un letto che non è quello di casa dei miei, in intimo e a terra davanti al letto c'è Niall che si sta massaggiando una coscia. Ma cosa è successo???
«Oh, ti sei svegliata. Mi dispiace ma sono scivolato.» dice venendosi a sedere sul letto vicino a me
«Cosa ci faccio qui?» gli domando ancora disorientata
«Ti sei addormentata e dato che non volevo svegliare i tuoi ti ho portata nell'hotel dove sto io.» risponde mettendo a posto le cose che sono cadute poco prima
«Daccordo..» mi guardo intorno per ricordarmi qualcosa ma una folata di vento proveniente dalla finestra aperta mi fa rabbrividire ricordandomi che sono mezza nuda. Velocemente mi copro con il lenzuolo arrossendo, fortuna che lui non mi sta guardando!
«Mi spieghi perchè diavolo sono nuda? O quasi!» urlo facendolo sobbalzare
«Beh, pensavo fossi scomoda con i jeans e la felpa, così te li ho tolti. Ma non ho guardato niente, giuro!» e alza le mani giurando
A questa scena scoppio a ridere
«Daccordo. Ti credo, tranquillo! Adesso mi vesto che sarà tardi, che ore sono?» gli chiedo mentre mi alzo avvolgendomi nel lenzuolo e dirigendomi in bagno
«Mezzogiorno e un quarto..» risponde lasciando la frase in sospeso come se volesse aggiungere qualcosa
«Ok, grazie! Mi puoi passare i miei vestiti perfavore?» gli domando da dietro alla porta del bagno
«Ehm..veramente..c'è stato un problema con la tua maglia e ora non è utilizzabile..» sussurra imbarazzato diventando bordeaux
Mi affaccio dalla porta
«Che tipo di problema?»
«Beh..mi dispiace!» abbassa la testa e si gira dall'altra parte senza darmi una vera e propria risposta, ma mi sa che ho capito e non va per niente bene!
«E io adesso cosa metto? Vado in giro per Mullingar in reggiseno?»domando ironica
Gli si illuminano gli occhi
«Se vuoi ti do qualcosa di mio!»
«Va bene, ma che non sia enorme!» e torno in bagno mettendomi i pantaloni e aspettando qualcosa da mettere sopra
«Tieni questa, non è granché ma è meglio di niente!» me la lancia per poi chiudere la porta del bagno
La osservo e sorrido divertita dalla maglia che mi ha dato http://media-cache-ec2.pinterest.com/upload/132082201542262914_HYa6OHKa_b.jpg, la indosso e vengo invasa dal suo odore, dopo essermi alzata i capelli in una coda disordinata esco dal bagno trovandolo seduto sul letto con lo sguardo pensieroso rivolto verso la finestra
«Allora, come sto?» richiamo la sua attenzione facendo un giro su me stessa
«Bellissima, come sempre!» mi sorride alzandosi e avvicinandosi
«Grazie!» arrossisco leggermente imbarazzata
«Bene, allora io vado. Grazie di tutto!» continuo e faccio per andarmene ma mi blocca da un braccio
«Io pensavo..che..beh..sì..magari..» farfuglia grattandosi la nuca
«Insomma cosa mi devi dire?» sbotto irritata da tutti i suoi giri di parole
«Vorresti andare a mangiare qualcosa da qualche parte con..me?» chiede in un sussurro come se avesse paura della mia reazione
«Tutto qui?» sorrido
«Sì..»
«E perchè hai così tanta paura di chiedermelo?» gli domando curiosa
«Ogni volta che ti chiedo qualcosa sembra che tu sia esasperata dalla mia presenza.»
Ma no, mi dai solo fastidio quando fai il coglione montato, ma altrimenti no!» gli sorrido
«Ah, ok!» e ricambia il sorriso
«Allora? Dove andiamo a mangiare?» gli domando alludendo alla sua proposta di prima
Si apre in un sorriso a 32 denti
«Che ne dici di Green food?»
«Certo, andiamo!»

Stiamo camminando per le vie della città quando mi sento chiamare da una voce maschile che non appartiene a Niall, mi giro e vedo Colin seduto in un tavolino fuori da un ristorantino insieme ad una donna. Senza nemmeno sapere il motivo gli corro incontro e gli stampo un lungo bacio
«Ciao amore! Che ci fai qua?» domando con una sdolcinatezza che non ricordavo di possedere
«Sono venuto a pranzare con una mia collega. Jane ti presento Anna, la mia ragazza!» mi presenta alla donna in tailleur seduta davanti a lui, gli stringo la mano e poi faccio segno a Niall di avvicinarsi dato che fino ad ora è rimasto in disparte
Colin lo fissa avvicinarsi e quando è abbastanza vicino lo indica
«Lui chi è?»mi domanda con un sopracciglio alzato
«Niall Horan, piacere!» esclama Niall con un tono strano porgendogli una mano che lui non ricambia ma continua a fissarlo fulminandolo con lo sguardo 



#Salveee!! 
Come vi va la vita?? 
Non ho parole per le meravigliose recensioni che mi mandate! :D 
Chi ci sarà a fare la foto con la cabina a Milano??

Che ne pensate del capitolo?? Fatemi sapereeee..

Alla prossima! 


Baci, G.

Capitolo 30

«E allora cosa ci fai con una maglia da uomo che, ovviamente, non è la mia?» ringhia tra i denti
«La mia l'ho sporcata e Niall me ne ha imprestata una sua, non vedo il problema. Ma forse il problema non sono io, ma sei tu!»

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Capitolo 30
*** Fai come ti pare ***


La situazione non è delle migliori: Colin, il mio ragazzo, sta fulminando con lo sguardo il mio nip.., il mioamic.., insomma Niall e questo lo guarda altrettanto male, sto addirittura per vedere le saette che escono dai loro occhi e vanno a colpire l'altro. A questo pensiero mi scappa una risatina ed entrambi si voltano a guardarmi male
«Che c'è di così divertente?» domanda Colin irritato
«Niente, stavo solo pensando.» gli rivolgo un sorriso per alleggerire la tensione che si è creata
«A cosa mh? Al modo in cui questo energumeno ti ha sbattuto nelle ultime ore?» mi sputa in faccia ogni parola disgustato
«Ma ti sei sentito? Secondo te io ti tradirei con Niall, cioè praticamente mio nipote di sei anni più piccolo??» gli urlo in faccia irritata dal suo atteggiamento geloso
Deve sempre comportarsi così ogni volta che mi vede insieme a qualche ragazzo, io non sono mai stata gelosa di lui perchè mi fido e invece li ogni volta mi deve fare pesare il fatto di avere un maschio come amico. E ora non può pensare davvero che io sia andata con mio nipote!
Mi pare di scorgere Niall che abbassa il capo ma ritorno a rivolgere la mia attenzione a Colin che sembra furioso
«E allora cosa ci fai con una maglia da uomo che, ovviamente, non è la mia?» ringhia tra i denti
«La mia l'ho sporcata e Niall me ne ha imprestata una sua, non vedo il problema. Ma forse il problema non sono io, ma sei tu!» dopo avergli urlato in faccia ciò mi volto e mi dirigo verso casa dei miei lasciando sorpresi tutti e tre, anzi quattro dato che anche io sono stupita dal mio coraggio di dire quello che ho pensato per una volta.
Il mio telefono vibra , dato che l'avevo messo silenzioso ieri sera, dalla mia borsa e mentre lo cerco spero con tutta me stessa che non sia uno di quei due che ho lasciato poco fa.
Leggo il nome sul display e tiro un sospiro di sollievo.
«Molly!» urlo al telefono
«Anna!» urla a sua volta
Sembriamo delle bambine ma non ce ne importa nulla
«Che stai facendo?» le domando ricominciando a camminare verso casa dei miei
«Sono vicino a casa dei tuoi, tu dove sei?»
«Sto arrivando, aspettami!» e attacco iniziando a correre per andare dalla mia amica
Appena scorgo una chioma riccia aumento la velocità saltandole in spalla e facendola quasi cadere
«Ehi rossa, attenta!» mi rimprovera però sorridendo
«Quanto mi sei mancata!» l'abbraccio forte sentendo l'odore della mia migliore amica invadermi
«Anche te!»
Ci stacchiamo per poi scoppiare a ridere senza motivo
«Dai entriamo!» le dico prima di prenderla per mano e, senza aspettare una risposta, trascinarla dentro
«Mamma?» chiamo appena entro
«Sono in cucina, vieni.»
Ci fermiamo all'entrata della cucina aspettando che mia madre si accorga di noi, infatti appena si volta e vede Molly sia apre in un sorriso
«Molly, da quanto tempo che non ti vedo!» e la abbraccia
«Già, mi fa piacere rivederla signora Braff!» dice ricambiando l'abbraccio
«Anna ma stanotte dove hai dormito? A casa tua con Colin?»mi chiede mia madre una volta staccata da Molly
Improvvisamente arrossisco timorosa di rispondere, ma poi mi ricordo che di loro mi posso fidare
«No, ho dormito nell'hotel dove sta Niall.» rispondo in un sussurro che però riescono a capire entrambe dato che sul loro viso si formano due espressioni differenti: quello di mia madre è un misto tra preoccupazione e stupore, mentre quello della mia amica è un evidente rimprovero.
«Anna andiamo di sopra, ti va?» domanda la mia amica facendomi capire che mi deve parlare
«Ok.» mi limito a dire per poi seguirla di sopra, entra nella mia vecchia stanza, che è rimasta intatta, e chiude la porta
«Beh?» dice mentre si siede sul letto vicino a me
«Beh che?»
«Beh che fai? Passi la notte insieme ad un ragazzo che non è il tuo fidanzato, ma che invece è praticamente tuo nipote ed è più piccolo di te?»
«Senti, non farmi la predica pure te che mi è bastata e avanzata quella di Colin. Non abbiamo fatto nulla ok? Abbiamo solo dormito!» la interrompo prima che mi faccia la morale
«Colin? Cosa c'entra Colin adesso? Ha saputo che sei stata da Niall?» domanda con gli occhi sgranati
«Sì, ci siamo incontrati e ha incominciato a fare il geloso, io non lo reggevo più così gli ho risposto male e me ne sono andata!» le spiego
«Quindi ora dove sono?»
«Boh, non lo so e non lo voglio sapere. Sono stanca di preoccuparmi degli altri!» rispondo lasciandomi andare sul letto
«Wow, ti hanno proprio fatto arrabbiare. Ma non ho capito una cosa: Colin ha fatto il geloso e ti ha dato fastidio, invece Niall? Cosa ha fatto?» domanda curiosa
Mi tiro su dal letto rendendomi conto che non lo so nemmeno io
«Boh, forse il fatto che non ha detto o fatto niente, è solamente stato fermo e zitto..» dico parlando più a me stessa che a lei
«Mmm..ho capito!»
«Vabbè, adesso basta pensare a questo. Facciamo qualcosa!» esclamo alzandomi
«Ok, che ne dici se vado a comprare delle birre e mi racconti come vanno le cose a Londra? Tu intanto che io vado guardi se hai qualche porcheria da mangiare in casa, ok?»
«Perfetto! Ti accompagno di sotto.» e insieme scendiamo
«Mamma cosa fai per pranzo?» domando mentre la vedo trafficare con qualcosa in sala
«Ehm, veramente tuo padre vuole andare a pranzare fuori, venite con noi?» chiede mentre si aggiusta la gonna
«No, noi restiamo qua. Vai e divertiti allora!» la saluto una volta che si sta dirigendo fuori insieme a Molly che va al supermercato.

Una volta sola mi dirigo in cucina e inizio ad aprire tutti gli sportelli alla ricerca di patatine e roba varia.
*Din Don*
Probabilmente qualcuna delle due che ha dimenticato qualcosa.
Apro la porta e davanti a me c'è una chioma bionda..


#Salve, prima di uccidermi volete ascoltare quello che ho da dirvi?? Perfavoreeee!! *si scansa da un pomodoro*
Ieri sono arrivata tardi a casa ed ero stravolta per scrivere il capitolo anche perchè ultimamente la mia casa è invasa da un mucchio di gente così io non riesco a concentrarmi per scrivere.
L'ho fatto un po' più lungo per farmi perdonare, ci sono riuscita?? Spero di sì. 
Vi avviso che non so se riuscirò a pubblicare domenica, ma al massimo lo metterò di notte.
Tornando a questo capitolo, che ne pensate? 

Alla prossima!! 

Baci,G.



Capitolo 31
«Dai dammi un bacino, uno piccolo piccolo!» mi chiede avvicinandosi e facendo gli occhi da cucciolo
Certo che la tentazione c'è..

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Capitolo 31
*** Sempre noi ***


Apro la porta e davanti a me c'è una chioma bionda: Niall mi guarda con un sorrisino ebete stampato sulla faccia.
«Anninaaaa ciaooo!!» esclama saltandomi addosso
Vengo invasa da un tanfo incredibile di alcool
«Niall, sei ubriaco! Ma sei deficiente?» gli urlo contro
«Noo, sono Niall! Non mi riconosci? Sono iooo!!» mi strattona urlando
«Smettila! Vieni dentro che ti preparo un caffè!» e lo trascino fino al divano
«Non voglio un caffè, ho fameee!!» continua ad urlare mentre io mi dirigo in cucina
Una volta sola nella stanza mi appoggio al muro e mi metto una mano sulla faccia, non posso credere che devo anche preoccuparmi di un Niall ubriaco. Come se non avessi già una marea di problemi.
Sospiro, mi avvicino al frigo e lo apro alla ricerca di cibo per il tipo che sta in sala, sperando che non abbia combinato qualche casino.
«Mi ha dato fastidio oggi vederti attaccata a quel tipo!» dice una voce alle mie spalle, non faccio in tempo a voltarmi che due mani si sono poggiate sui miei fianchi e un petto si è spalmato sulla mia schiena facendomi avvertire un brivido, non so bene di cosa..
«Niall cosa stai dicendo? Stai blaterand..»
«Pensi che io stia scherzando? Pensi davvero che io voglia essere tuo amico, anzi tuo nipote?» mi sussurra con il fiato che sbatte sul mio collo
«Sei ubriaco!» riesco solo a dire con voce smorzata
«Gli ubriachi sono più sinceri e io lo sono, riesco a dire cose che da sobrio non direi mai anche se le penso!»
«Non sei lucido, stai blaterando! Ora ti preparo da mangiare!» provo a staccarmi ma lui mi fa voltare e tenendomi bloccata tra lui e il frigo mi fissa negli occhi
«Cavolo!» esclama continuando a fissarmi
Lo guardo interrogativo
«Sapevo che avevi dei begli occhi, ma non ricordavo quanto!» sussurra a pochi centimetri dal mio viso
Incapace di formare una frase di senso compiuto a causa della troppa vicinanza dei nostri visi mi limito ad accennare un sorriso
Il suo sguardo si sposta dal mio per abbassarsi ed osservare la mia bocca avvicinandosi sempre di più, ormai le nostre labbra sono quasi a contatto
«Non ho mai dimenticato il bacio che mi hai dato prima che io patissi, nove anni fa. Ero un bambino ma quel giorno ho provato un brivido, il mio primo brivido e da allora ci penso tutti i giorni. Te lo ricordi?» mi soffia sulle labbra facendomi inspirare il suo alito di tic tac all'arancia che aveva anche da piccolo.
Il ricordo di lui da bambino mi fa tornare la lucidità e con un gesto brusco lo allontano da me
«Vattene!» affermo cauta ma decisa indicandogli la porta
«Ma..» prova a obbiettare evidentemente stupito dal mio comportamento
«Vattene Niall!!» urlo sull'orlo di una crisi isterica con gli occhi già gonfi di lacrime che usciranno da un momento all'altro
Lui senza dire altro esce sconvolto e infuriato sbattendo la porta. A questo punto esplodo e lancio un urlo che riecheggia in tutta la casa, dal nervoso sento anche un senso di forte nausea invadermi e di corsa arrivo in bagno giusto in tempo per svuotarmi lo stomaco, maledetto ragazzino che mi fa solo stare male! 



#Salve, scusatemi davvero tanto se non ho pubblicato in questi giorni anche se avevo detto che lo avrei fatto, ma sto avendo delle crisi assurde e più tempo passo in casa e più rischio di dover aumentare la quantità di sedute che faccio dalla mia psicologa. Questo capitolo non è lungo, ma succede comunque qualcosa. Non ho rispettato il testo che avevo scritto l'altra volta per questo capitolo, il motivo è che l'avevo scritto ma poi mi faceva schifo e allora l'ho rifatto totalmente e non ho messo quella frase.
Mi rendo conto che con i miei ritardi di pubblicazione sto perdendo un sacco di lettori, ma spero che mi riusciate a capire e che non mi abbandoniate anche voi.. Detto questo vi assicuro che il capitolo che pubblicherò (lo farò sicuramente) giovedì vi piacerà perchè succederà qualcosa, ma non vi anticipo nulla e non vi metto nemmeno l'anticipazione sotto per non rovinarvi la sorpresa!

Alla prossimaaaa!!!

Baci,G.




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Capitolo 32
*** Baciami qui ***


Ho la mente ancora annebbiata dall'ultima volta che ho dato di stomaco, ovvero 4 minuti fa. Il nervoso mi fa sempre stare male, sì sarà sicuramente quella la causa.
Devo fare qualcosa altrimenti resterò nervosa tutto il giorno,ormai sono passate cinque ore da quando se n'è andato Niall e dato che era ubriaco chissà se si è rimesso.
Che faccio? Vado in hotel da lui dopo quello che mi ha detto? In fondo era ubriaco e quindi non si rendeva conto di quello che diceva. La consapevolezza della realtà dei miei pensieri mi fa avvertire uno strano senso di vertigine, lui non prova nulla di quello che ha detto, nulla, assolutamente niente.
Scrollo la testa scacciando questi pensieri ed esco a di casa pensando a che mezzo posso prendere per arrivare prima da lui.
Improvvisamente il pensiero di lui mi fa ricordare il mezzo che tanto amava: la mia moto.
Mi fiondo nel garage e togliendo il telo protettivo ammiro il simbolo della mia adolescenza, accarezzo la sella, metto il casco e parto per le vie di Mullingar.

Scendo dalla moto e dopo averla chiusa mi reco alla reception del hotel
«Salve, vuole una stanza?» mi domanda il ragazzo rivolgendomi un sorriso cordiale
«Salve, no. Cerco la stanza del signor Horan.»
«Certo, lei è..» mi incita a continuare la frase
Bella domanda, io sono...? Sua zia? Un'amica? Una conoscente? La sorella del compagno di sua madre?
«Anna Braff..»mi limito a rispondere non riuscendo a dare un nome al nostro rapporto «ma vorrei fargli una sorpresa!» mi affretto a dire prima che lo avvisi
«Ehm..non so..dovrei avvisare» farfuglia dubbioso sul da farsi
«Lo so, ma non è possibile fare un'eccezione? Se vuole le faccio vedere un documento.» provo a convincerlo facendo gli occhi dolci
«Va bene dai, ma lei mi assicura che conosce il signor Horan di persona e che non è una fan che vuole assalirlo?» domanda ridendo
«Ahahah sì, glielo assicuro che non gli salterò addosso. Non sono nemmeno una fan.»
«Ok, la stanza è la numero 469 al terzo piano. L'ascensore è da quella parte.» mi indica un punto in fondo al lungo corridoio
«Grazie mille!» urlo mentre corro dall'ascensore senza rendermi conto della voglia che ho di vedere quel fottuto biondino dagli occhi di ghiaccio.
467..468..469 eccola!
Un po' incerta busso piano alla porta
«Arrivo!» sento dire da una voce...femminile?
Mi apre una ragazza sui diciotto anni rossa tinta, mentre io la sono di natura, con delle tette che per poco non mi accecano da quanto sono enormi e rifatte con indosso solo una vestaglia semitrasparente rosa
«Ehm..forse ho sbagliato stanza.» dichiaro davanti al suo sguardo interrogativo
«Dipende da chi stai cercando!» dice con una voce stridula
«Nia..»
«Sofy chi è?» mi interrompe la voce di Niall proveniente dall'altra stanza
Quindi non ho sbagliato stanza! Questa consapevolezza mi fa avvertire un tremolio nelle gambe che minacciano di cedere
«Una signora che secondo me ti sta cercando!» risponde la tipa continuando a fissarmi
Niall entra nella stanza sorridente ma appena si accorge della mia presenza questo cambia totalmente diventando sconvolto
«Anna, cosa ci fai qui?»
Ancora scioccata fatico a rispondere, ma poi il ricordo delle sue parole di stamattina e la consapevolezza di quanto fossero false mi fa tramutare la tristezza in rabbia, e pensare che ci avevo quasi creduto!
«Volevo vedere come stavi dopo stamattina, ma dato che, a quanto vedo, ti sei ripreso alla grande levo il disturbo!» dico provando a tenere la voce calma e voltandomi per andarmene con un espressione schifata sul viso
«Aspetta Anna!» grida raggiungendomi
senza fermarmi mi dirigo verso l'ascensore
«Sofia ti dispiace andartene? Devo parlare con lei da soli. Grazie per il bel pomeriggio!»
Questa sbuffa e senza nemmeno vestirsi esce dalla stanza entrando in ascensore prima che lo faccia io
«Puttana!» bisbiglio irritata
«Anna entra, dobbiamo parlare!» mi fa segno di entrare
«Non ho nessuna voglia di ascoltare i tuoi racconti sul vostro pomeriggio di scopatlon!» urlo con le ginocchia che minacciano di cedere da un momento all'altro
«Non ti dirò niente di quello, ma lasciami almeno spiegare.»
«Non mi devi spiegare niente, non stiamo insieme e non ci staremo mai!» dicendo questo sento uno squarcio nel petto dovuto alla verità delle mie parole
Lo vedo abbassare la testa
«Puoi entrare perfavore?» domanda esasperato
«Solo 2 minuti!» sbuffo entrando e sedendomi sul divano con le braccia incrociate
«Riguardo a quello che è successo questa mattina..» inizia a farfugliare con lo sguardo fisso sulle sue mani
«Lascia perdere! Ho capito che eri ubriaco e che parlavi a vanvera.» lo interrompo dall'imbarazzo
Alza lo sguardo fissandomi con aria che sembra quasi..triste?
«Pensi che sia così?» mi domanda avvicinandosi
«Sì!» affermo convinta
«è quello che vuoi?» chiede avvicinandosi ulteriormente
«Ma che razza domanda è?» esclamo spazientita
«è una domanda semplice: tu vorresti che fosse vero o falso il fatto che io provo qualcosa per te?» domanda ad un palmo dal mio viso soffiandomi addosso
La troppa vicinanza a lui mi confonde le idee, non riesco nemmeno a formare una frase a senso compiuto. Gli osservo gli occhi stupendi che si ritrova, abbasso lo sguardo fermandomi sulle sue labbra carnose che sembrano chiamarmi, mi attraggono e mi fanno avvicinare incontrollabilmente.
Lo guardo ancora negli occhi e lui si decide a prendere l'iniziativa e baciarmi, un bacio semplice che però mi fa avvertire delle scariche da ogni parte del corpo, brividi piacevoli, brividi fin troppo familiari.. ricordandomi di quel giorno mi stacco bruscamente da lui lasciandolo spiazzato
«Tu!» gli punto un dito contro urlando
«Eri tu quel giorno in hotel, tu mi hai baciato facendomi credere che fosse il mio ragazzo!» urlo infuriata
Si limita ad abbassare la testa
«Mi dispiace!» si limita a dire in un sussurro
Come se avesse avuto un illuminazione alza di scatto la testa «Mi dispiace per non avertelo detto, non per averlo fatto!»
Sorrido e lo afferro dalla canotta tirandolo a me facendo ricongiungere le nostre labbra.


#Salve, come promesso ecco il capitolo.
L'ho fatto abbastanza lungo e abbastanza intricato, spero che via piaccia perchè ci sono stata a dietro tutto il giorno e il risultato non mi dispiace.

Ragazze/i ma cosa sta succedendo alle recensioni? Ce n'è sempre di meno :( 
Spero che vi riprendete e ricominciate a scrivermene tante tante come prima e anche di più! ;)


Tornando al capitolo:
Cosa ne pensate di quello che è successo tra Niall e Anna??
Mi raccomando notate un particolare in questi ultimi due capitoli perchè andando avanti sarà importante! Chi lo ha capito può scriverlo? Non vi dirò se è giusto o sbagliato però!

Alla prossimaaaa!!! 

Baci G.



Capitolo 33
«Mi perdoni?» domanda speranzoso 

 

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Capitolo 33
*** Terraferma ***


Controvoglia mi allontano per riprendere fiato, lui mi guarda sorridendo
«Che c'è?» domando ricambiando il sorriso
«Sei bella!» sussurra facendomi arrossire come un'adolescente alle prime armi
«Sei uno stupido!» esclamo allontanandomi per aggiustarmi i vestiti e rimettermi in piedi
«No, non andare via!» si lamenta tirandomi da un polso e facendomi cadere sopra di lui
In fondo nemmeno io voglio andarmene.
«Forse posso restare altri 5..» vengo interrotta dallo squillare del mio cellulare
«è Colin» dico ad alta voce leggendo il nome sul display
«Non rispondere!» esclama Niall supplicandomi con lo sguardo
«Non posso non rispondere. Devo almeno sapere cos'ha da dirmi.» prendo un respiro profondo e rispondo
«Pronto?»
«Amore!» esclama e dal tono riesco a constatare che è felice
«Cosa c'è?» chiedo scocciata da suo tono
«Dove sei? Devo parlarti!»
«Con Niall!» rispondo di getto osservando questo che, a sentire il suo nome, alza la testa fissandomi
«Oh..ci possiamo vedere per parlare?» domanda abbassando il tono di voce
«Non lo so..» rispondo dubbiosa
«Dai, ti rubo solo mezz'oretta!» prova a convincermi
Sospiro rassegnata «Va bene, dove?»
«A casa nostra, cioè tua tra 20 minuti?»
«Ok ciao..»
«Ciao, a dopo!» esclama per poi chiudere la chiamata
«Devo andare Niall!» dico mentre raccolgo la mia borsa da terra
«No no no! Perchè?» urla alzandosi anche lui e venendomi in contro
«Perchè io non sono come quella ragazza che ti sei fatto prima e che se né andata quando lo hai voluto tu, io ho una vita da gestire e che adesso mi sta chiamando. Mi dispiace!» rispondo voltandomi per uscire
«Quella ragazza l'ho chiamata perchè prendesse il tuo posto, per fare in modo che mi facesse dimenticare di te almeno per qualche minuto. Ma nessuno riuscirà mai a rimpiazzarti!» mi spiega
«Mi prometti che poi torni?»continua rassegnato
«Non lo so Niall, devo andare ora. Ciao..» prima che lui possa aggiungere altro esco dalla stanza, dall'hotel e mi fiondo a casa mia.

«Ehi!» urla Colin sbracciandosi per salutarmi

«Ciao, entriamo dai.» dico aprendo la porta
Mentre mi avvio verso la cucina per prendere da bere mi sento bloccare il braccio
«Anna mi dispiace!» afferma con tono triste
«Di cosa esattamente?»
«Di aver fatto una scenata di gelosia stamattina. Dovevo capire subito che non mi tradiresti mai, tanto meno con un ragazzino che è anche tuo nipote. Scusa per come mi sono comportato e per le cose che ho detto!»
Nella mente mi appare il ricordo di me e il biondino poco prima e mi rendo conto che tutto quello che ha detto Colin è vero: lui è mio nipote ed è più piccolo di me.
Vedendo che non rispondo continua a parlare «Mi perdoni?» domanda speranzoso
Lo perdono? In fondo con Niall non potrà mai esserci niente anche perchè è un cantante famoso e ci metterebbe poco a stancarsi di me e a mettersi con una della sua età, più figa e più famosa.
«Sì, sei perdonato!» rispondo sicura della mia decisione
Sul suo volto compare un sorriso di felicità
«Grande!! Ti amo Anna!» esclama sollevandomi da terra e facendomi girare
«Anche io, anche io Colin!» sussurro sulle sue labbra prima di stampargli un bacio
«Allora che dici, sei pronta per tornare a Londra? Domani devi lavorare e almeno stasera possiamo stare insieme.» domanda posandomi a terra
«Sì, sono daccordo!» sorrido ri-baciandolo 


#Eccomi puntualmente in ritardo, ormai sono sempre più in ritardo! :(
Da adesso per un po' odierete Anna e quello che farà, ma ogni cosa la fa solo per non starci male e soffrire. 
Spero di essere puntuale la prossima volta.

Alla prossimaaa!!

Baci,G.



Capitolo 34 

«Ho paura!» sussurro 
«Tranquilla, ti aiuterò io!» dice abbracciandomi

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Capitolo 34
*** Lo strano percorso ***


Sono tornata a Londra, mi ha fatto piacere rivedere la mia città ma adesso era il momento di tornare ed eccomi.
Sto correndo in mezzo ad Hide Park con le cuffie nelle orecchie, ho deciso di iniziare a fare running per tenermi in forma e distrarmi qualche ora dai pensieri che mi frullano nel cervello. Quindi adesso eccomi qui, a correre con il fiato corto a causa della mia mancanza di abitudine.
Mi volto, continuando a correre, e osservo un gruppo di bambini che giocano in mezzo ad un mucchio di sabbia vicino al parco giochi. Mi ritrovo a sorridere ricordandomi di quanto ero felice a quell'età, a quanto non vedessi l'ora di crescere per essere come le bellissime ragazze che vedevo nei film che alla fine si mettevano con il ragazzo che amavano ed erano finalmente felici dopo che avevano sofferto per tutto il film. E io? È Colin il ragazzo che mi renderà felice? È lui il mio lieto fine? Probabilmente sì, in fondo non ha niente di sbagliato quel ragazzo. È perfetto!
Allontano questi pensieri quando sento il suono del mio telefono che avvisa dell'arrivo di un messaggio e per andare a leggerlo mi dirigo, sempre correndo, ad una panchina vicina.
«Attenta!» sento qualcuno che mi urla, ma non faccio in tempo a capire da dove proveniva quella voce che mi ritrovo a terra con il peso di qualcuno sopra
«Ma non puoi guardare dove vai? Mi sono fatta un male cane!» urlo al tipo che mi è venuto addosso mentre mi rimetto in piedi senza nemmeno guardarlo
«Scusa, ma tu mi hai tagliato la strada!»sento che ribatte, allora mi volto per guardarlo in faccia ma mi ritrovo di fronte ad una faccia conosciuta
«Anna?» domanda incredulo
«Harry.» sbuffo facendo un cenno con il capo
Possibile che non posso stare da sola nemmeno qui? Lui è un cantante, non dovrebbe starsene tutto il giorno dietro alle fans o comunque con gli altri 4, a meno che oggi non ci siano anche loro. Ti prego fai che non ci siano, ti prego ti prego! 
Fai che non ci sia LUI!

«Che fai da queste parti?» chiede pulendosi la terra dai pantaloncini
«Quello che ci facevi tu!» rispondo notando il suo abbigliamento sportivo, esattamente come il mio
«Come sei cordiale Annina!» ironizza sghignazzando
«Non chiamarmi Annina!» sibilo irritata
«Ti va di continuare la corsa insieme?» domanda ignorando il mio rimprovero
«Manco morta!» esclamo
«Come mai così acida oggi? Hai le tue cose?» sbotta sbuffando per poi voltarsi e incamminarsi dalla parte opposta a quella da cui è arrivato
La sua esclamazione mi ha fatto irrigidire, facendomi bloccare sul posto. Non riesco a spiaccicare parola, non riesco a muovere nessuno muscolo volontario, riesco solo ad avere dei flash del pensiero che ormai da tempo sto cercando di evitare non essendo in grado di affrontare le possibili conseguenze.
«Harry!» urlo facendolo voltare
Il suo sguardo è interrogativo, non capisce il perchè l'ho chiamato, non lo capisco nemmeno io a dire il vero. Ma so solo che non posso affrontare questa cosa da sola, non adesso. Ho bisogno di qualcuno e lui in questo momento è l'unico su cui posso contare.
«Ho bisogno del tuo aiuto!»
È giunto il momento di farlo, di fare quel dannato test e affrontarne le conseguenze che potrebbe comportare il risultato.



#Salve, sono riuscita a pubblicarlo in tempo. Yeeeeey!! 
è corto, lo so, ma dovevo farlo finire così. 
Il prossimo lo metterò in tempo, lo prometto! :D 

Alloraaa secondo voi cosa succederà?? Dai
apriamo le scommesse!
Ah, vi anticipo che tra poco, non so bene tra quanto, ci sarà un forte colpo di scena che vi lascerà tutti O.O scioccati, ma non vi anticipo nient'altro! ;)

Alla prossimaaa

ps ancora una volta non sono riuscita a mettere nel testo la frase di anticipazione, forse è meglio se non le metto più. Ditemi voi. 
Perchè ogni volta penso di farlo più corto il capitolo e di riuscire a mettere quella frase e invece mi tocca metterla nel capitolo dopo! ù.ù 

Baci G.


Capitolo 35 (questa frase vi assicuro che ci sarà nel prossimo!) 


«Cosa farai ora?» mi domanda chiudendo la porta del bagno «Non lo so, forse è il caso di andare a parlare con Colin!» 

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Capitolo 35
*** Time out ***


«Bisogna aspettare 3 minuti!» esclama Harry sedendosi accanto a me buttando la scatola del test di gravidanza fuori dalla finestra, per un motivo a me ancora ignoto, e prendendo il test di gravidanza in mano 
Senza dire niente chiudo gli occhi prendendomi la testa tra le mani
«Ehi» mi richiama facendomi sollevare lo sguardo verso il suo «andrà tutto bene!»
«Grazie e scusa se ho chiamato te..» sussurro ri-abbassando il capo
«Tranquilla! Anzi scusa tu per averci provato con te, non pensavo fossi in questa situazione.» dice avvicinandosi e circondandomi con un braccio
«Ho paura!» affermo dopo qualche secondo di silenzio

«Tranquilla, ti aiuterò io!»
Sospiro mettendomi in piedi, è il momento!

«Sono passati 3 minuti, quante tacche ci sono?» domando iniziando a mangiarmi le unghie
«Sei sicura di essere pronta?» mi chiede alzandosi anche lui con il test coperto dalla sua mano
«No, ma non ho altra scelta. Quindi forza, leva la mano!»
Con una lentezza snervante sposta la mano scoprendo un unica tacca.
Una tacca, cosa mi diceva Emma quando aveva fatto lei il test? Una tacca neg..no, due tacche negativo, una tacca...positivo.
Positivo.
Positivo.
Sono incinta.
«Positivo..» sospiro passandomi una mano sulla faccia
«Sei sicura? Non è che ti confondi?» domanda Harry, anche lui abbastanza scioccato
«No, non mi confondo!» esclamo a voce un po' troppo alta
«Ehi tranquilla, hai sempre il tuo ragazzo che ti starà vicino, giusto?» mi abbraccia accarezzandomi la testa
«S-sì giusto..» farfuglio ancora sotto shock
Lo vedo prendere il test e andare in bagno per ritornare poco dopo in stanza
«Cosa farai ora?» mi domanda chiudendo la porta del bagno
«Non lo so, forse è il caso di andare a parlare con Colin!»
«Per quello c'è tempo, adesso vieni con me. Non pensare a questa storia per qualche ora, ok?» mi guarda sorridendo
«Ok, però almeno fammi andare a casa a cambiarmi dato che sono in tuta.» rispondo sorridendo un po' forzatamente
«No dai, non c'è tempo. Dovrei avere qualcosa che hanno dimenticato qui alcune ragazze, vado a vedere!»
«Ok, però Harry l'importante è che per le 17 io sia al lavoro!»
«Non preoccuparti! Adesso vestiti senza obbiettare e andiamo.» afferma passandomi un mini-vestitino rosa e dei trampoli neri
«E io dovrei vestirmi con queste cose?» chiedo guardandolo male
«Sì, ho cercato le cose che coprivano di più. Il resto è peggio!» spiega imbarazzato
«Ho paura a vederle quindi vanno bene queste cose. Vado a metterle!» e mi dirigo verso il bagno
Lo indosso, mi faccio una coda alta e, un po' controvoglia, esco trovandolo vestito con dei jeans e una t-shirt azzurra. Appena mi sente si volta e sgrana gli occhi
«Se fai un solo commento ti mordo!» lo avverto prima di prendere il telefono e uscire dalla stanza
«Mordimi pure tesoro..» lo sento sussurrare
«Ti ho sentito!» urlo da fuori per farmi sentire
Scoppia a ridere uscendo dalla stanza e incamminandosi verso l'uscita e poi verso il posto..

«Cosa ti porto da bere bellezza?» domanda il barista venendomi incontro
«Un tè freddo e un rum e cola!» risponde Harry sbucando da un angolo
«Arrivano subito!» sorride divertito per poi allontanarsi.
«Un tè freddo?» sbuffo alzando un sopracciglio
«Già, non puoi bere alcolici, ricordatelo!»
«Giusto, questo coso..» dico indicandomi la pancia
«Questo 'coso' come lo chiami tu è figlio tuo e di Colin, dovresti essere felice!»
«Estasiata!» rispondo sarcasticamente
Lui scuote il capo per poi afferrare le bibite che arrivano
«Cin cin!» porge il bicchiere che faccio scontrare con il mio provocando un lieve rumore per poi ingurgitarne tutto il contenuto.
«Forza, andiamo a ballare!» lo afferro per un braccio mollando i bicchieri sul bancone e trascinandolo in mezzo alla sala
«Ma non sta ballando nessuno!» mi fa notare
«Stiamo ballando noi!» rispondo iniziando a strusciarmi su di lui mentre sento la testa iniziare a girare..  


#Sono riuscita a postare in tempo, yeee!!!
Anche se questo capitolo fa schifo!
Che ne pensate voi? Anna è incinta..
Che succederà secondo voi adesso?
Comunque alcune ragazze, molte, hanno detto che il figlio era di Niall ma..NO! Loro non hanno ancora consumato quindi non può essere suo!
Adesso vado, spero di ricevere tante recensioni come nel capitolo precedente! :D

Alla prossimaaa!!

Baci,G.


Capitolo 36
«Da te non me lo aspettavo, sei una stronza Anna!» urla con gli occhi lucidi

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Capitolo 36
*** Il mio secondo tempo ***


Un telefono che squilla.
Ecco cosa mi fa aprire gli occhi di scatto facendomeli richiudere a causa della luce forte del giorno.
Con gli occhi socchiusi tasto il posto di fianco a me trovando il telefono che continua a suonare imperterrito e leggo il nome: Ben. Merda!
«Pronto?» rispondo con voce stridula che mi provoca un bruciore allucinante alla gola
«Anna ma dove sei? Il tuo turno iniziava due ore fa!» sbraita dal telefono
«Lo so, non so cosa mi è successo, stavo ballando e poi non mi ricordo più niente. Il tempo di vestirmi e arrivo!» affermo con sempre meno voce, probabilmente dovuto ad aver urlato.
Mentre parlo mi guardo intorno per cercare di capire almeno dove sono, tasto il letto su cui sono seduta e sotto ad un ammasso di piumone sento un braccio estraneo
«Ma no dai, per questa volta passi. Basta che non si ripeta più!» sentenzia prima di chiudere la chiamata
Non sono riuscita a dargli ascolto perchè sono troppo impegnata a sentire il fiato mancare notando una chioma troppo famigliare spuntare da sotto le coperte. Ancora sconvolta lo scuoto facendolo muovere, sempre sotto le coperte.
«Cosa succede?» borbotta scoprendosi, ma appena si accorge della mia presenza sgrana gli occhi osservandomi il corpo che, mi accorgo solo adesso, è nudo, esattamente come il suo. Velocemente alzo il lenzuolo per coprirmi quanto possibile.
«Cosa è successo?» domanda sconvolto quanto me
«Speravo che potessi dirmelo tu!» sbuffo non capendoci niente
«Ma abbiamo..?» ci indica lasciando la frase in sospeso
«Non lo so, pare di sì.»
«Ma come è possibile? Ho preso solo un drink e non mi ricordo assolutamente nulla di cosa è successo!»
«Io ho bevuto un tè, un TÉ! E anche io non ricordo nulla!» esclamo
Questa consapevolezza mi fa tornare in mente il motivo del tè, sono incinta e ho appena fatto...roba con un ragazzo che non è il padre di questo bambino e non è nemmeno il mio fidanzato!
«Cosa è successo alla tua voce?» domanda sorridendo divertito
«Se non mi ricordo niente secondo te mi ricordo cosa è successo alla mia voce?» alzo un sopracciglio guardandolo con ovvietà
«Giusto..» si accascia sul letto come sfinito
«Ma che ore sono?» domanda notando la luce fuori dalla finestra
«Le 7 di sera, ho anche saltato il lavoro!»
«E come fai adesso? Non vai?»
«Se è un modo gentile per mandarmi via basta che me lo dici!» sbotto con finta irritazione «Comunque mi ha chiamato il mio capo e ha detto che per oggi passo..» gli spiego
«Ma dove siamo?» chiedo notando lo strano arredamento di quella stanza
«A casa mia, spero solo che non ti abbiano visto i paparazzi, senno non ti lasceranno in pace per un bel po'!»
«Aspetta aspetta, a casa tua?» domando incredula perchè se non ricordo male avevo letto che i componenti della band abitavano tutti affiancati e che due abitavano insieme, quindi qui vicino ci abita..
«Sì, perchè?» chiede non capendo
«è vera la voce che voi vivete tutti vicini?» speriamo che dica no, speriamo che dica no..
«Sì, tranne me e Louis che abitiamo insieme.»
«E ora il tuo amico dov'è?» mentre parlo mi premo due dita sulle tempie sperando di riordinare le idee e capirci qualcosa
Non lo so, dovrebbe arrivare a momenti!» risponde sollevando le spalle
Nemmeno il tempo di finire di parlare che si sente il rumore di una chiave girare nella toppa
«Hazza sono io, sei in casa?» urla una voce a me troppo famigliare
«Sì Niall, sono in camera!» risponde Harry
«Ma sei stupido? Adesso mi vede qui!» bisbiglio rimproverandolo
«E allora? Mica state insieme..o sì?» domanda scrutandomi
«Ma cosa dici! Non voglio solo che mi veda dato che sono praticamente sua..» spiego ma vengo interrotta dal suono della porta che si spalanca e da un Niall la cui espressione muta da sorridente a sconvolto.
«Da te non me lo aspettavo, sei una stronza Anna!» urla con gli occhi lucidi
Merda!


#Salve! Sì, eccomi puntualmente in  ritardo che pubblico!
In questo capitolo accade una cosa che farà cambiare idea a Niall sulla nostra Anna!
Che ne pensate di questo colpo di scena? Ve lo aspettavate? Da ricordare che lei è sempre incinta e che questa  cosa può aver danneggiato il feto! E poi, secondo voi cosa è successo ai due ragazzi per fargli dimenticare la loro infuocata giornata?
Scusate se non rispondo mai alle recensioni, il problema è che non so cosa dire se non il banalissimo: Grazie mille! :D
Ma questo non significa che non sia felice di leggerle, anzi!!

Alla prossimaaa!!  


Baci,G.


Capitolo 37
 «Mi spieghi perchè ti importa così tanto quello che faccio o no con gli altri?»

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Capitolo 37
*** Non mi arrendo ***


Faccio per alzarmi e andargli incontro ma mi ricordo di essere nuda così mi avvolgo il lenzuolo intorno al corpo come un asciugamano e mi alzo
«Aspetta Niall!» urlo provando a fermarlo dall'uscire da questa casa senza aver capito
Si blocca e si volta verso di me fulminandomi con lo sguardo
«Cosa aspetto? Non provare a dirmi frasi come 'Non è come sembra' o 'Ti posso spiegare' perchè ho già capito perfettamente! Mi hai lasciato a Mullingar senza dirmi una parola, sei tornata qui e dato che non avevi intralci ti sei fatta uno dei miei migliori amici, ho dimenticato qualcosa?»
Apro la bocca per urlargli che si è sbagliato su tutto, che io non avevo intenzione di lasciarlo per Harry, che le cose non sono semplici come sembrano perchè io sono incinta e questo mi obbliga a stare, che io sia d'accordo o meno, con Colin per il resto della vita, ma la richiudo non riuscendo a dirgli nulla, forse per paura di ferirlo, forse perchè non riesco nemmeno ad ammetterlo a me stessa, figuriamoci agli altri, mi limito solamente ad abbassare la testa lasciando che una sola lacrima mi scorra sulla guancia buttando fuori dal mio corpo un po' di frustrazione.
«Ragazzi io non ci ho capito nulla, state insieme?» si intromette Harry, logicamente confuso.
Ma il problema è: come faccio a dargli una definizione di quello che siamo, o meglio, che eravamo dato ora sembra che lui provi solamente odio nei miei confronti, se non lo so nemmeno io?
«Chiedilo a lei! Perchè io non lo so!» sputa Niall con disprezzo fissandomi
«No Harry, non stiamo insieme!» almeno questa è la verità, il resto è un mistero anche per me.
«D'accordo, è il caso che io vada a..mhh..preparare la cena!» farfuglia Harry in evidente imbarazzo mentre tasta il letto alla ricerca di qualche suo indumento
«No tranquillo, me ne vado io!» detto questo Niall si volta ed esce dall'appartamento sbattendo rumorosamente la porta.
A questo punto mi accascio sul letto e butto fuori tutta la rabbia in un pianto isterico
«Shh, tranquilla, shh» continua a ripetermi Harry che si è venuto a sedere accanto a me e mi passa una mano sulla schiena per tranquillizzarmi, senza pensarci troppo mi avvicino a lui e lo stringo al petto bagnandogli il petto nudo.
«Sta andando tutto male, tutto! Non c'è una cosa positiva in questo momento nella mia vita!» singhiozzo nel pianto
«Come no? E il tuo ragazzo? Non è una cosa positiva?» domanda
Aumento i singhiozzi senza riuscire a rispondergli, il fatto è che ultimamente le cose con Colin sono cambiate e tra noi non c'è più quella complicità e quella passione che avevamo una volta
«Dai su, adesso basta disperarsi! Vestiti che andiamo a fare un giro da qualche parte!» e si alza porgendomi la mano
Scuoto la testa «No, grazie ma ho bisogno di tornarmene in hotel e stare un po' da sola. Chiamami un taxi, perfavore!»
«Non se ne parla nemmeno, ti accompagno io con la macchina!» afferma senza accettare obbiezioni
«Come vuoi, adesso esci che mi vesto. Hai portato qui i miei vestiti che avevo stamattina, vero?»
«Sì, tranquilla. Sono in macchina, vado a prenderteli!» ed esce dalla stanza
Mentre lo aspetto mi avvicino alla finestra, con ancora il lenzuolo intorno al corpo, e guardo nelle villette accanto a questa, che dovrebbero essere degli altri ragazzi.
Mentre sto ancora curiosando fuori un'ombra attira la mia attenzione facendomela rivolgere alla casa comunicante con questa e, con mia grande sorpresa, sgorgo Niall intento a guardare la televisione con una bottiglia di birra in mano, sembra stanco e..triste.
Con uno sbuffo rumoroso mi allontano dalla finestra giusto in tempo per vedere Harry rientrare con la mia roba in mano, gliela prendo dalle mani e lo spingo fuori dalla stanza chiudendo la porta. Mentre velocemente indosso le cose sono sempre più convinta di una cosa: devo chiarire con Niall prima di poter affrontare Colin e le conseguenze!
Lascio Harry con un 'Torno subito!' e mi dirigo alla porta accanto iniziando a bussare ripetutamente
«Ma che cazz..arrivo, arrivo!» brontola mentre lo sento girare le chiavi nella toppa.
Appena apre e mi vede fa per chiudere ma io infilo in mezzo un piede per bloccarla facendomi un male becco!
«Ahià!» esclamo una volta che lui ha riaperto
«Ti sta bene!»
«Mi spieghi perchè ti importa così tanto quello che faccio o no con gli altri?»
«Perchè..beh..»farfuglia in difficoltà «Cosa vuoi?» cambia discorso
«Voglio spiegarti e prima che tu possa ribattere devi capire che non è come ti è sembrato, è molto peggio!»
«Peggio dell'avermi baciato e poi essere sparita per venire a Londra a scoparti un mio amico?» chiede con disprezzo
«Io e Colin abbiamo chiarito e siamo tornati insieme a Londra..» spiego
Lui chiude gli occhi e abbassa la testa
«C'è altro?» domanda sollevando appena la testa
Annuisco distogliendo lo sguardo dai suoi occhi
«Sono incinta!» dico di getto
Dato che sto guardando altrove non riesco a vedere la sua espressione, sento solo la porta che viene chiusa bruscamente.



#Salve, come sempre sono in ritardo. 
 Però adesso vi lascio che devo scappare, se riesco stasera vi pubblico una sorpresa! ;)

Se volete tenervi in contatto con me, sapere quando aggiorno e quando non riesco iscrivetevi qui: https://www.facebook.com/groups/538910082803440/ 

Alla prossimaaa!

Baci,G.


Capitolo 38
Sorpresaaa, non vi anticipo niente! :D

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Capitolo 38
*** Mezzo pieno o mezzo vuoto ***


 Chiudo il getto d'acqua della doccia ed esco ammirandomi di profilo davanti allo specchio: dentro di me ho un piccolo me, un piccolo Colin anche se non si vede ancora. Scuoto la testa, è logico che non si vede, è ancora presto! Questo bambino è arrivato in un brutto momento, ma non può rimetterci la vita solo perchè noi non siamo stati attenti.
Mi avvolgo un asciugamano intorno al corpo e con un altro mi frizziono i capelli lasciandoli cadere umidi sulle spalle.
Stasera Colin mi ha chiesto di uscire fuori a cena e sarà il momento giusto per dirgli la novità, non so come reagirà ma spero che almeno lui non mi abbondi.
*Din Don*
Il suono ripetitivo del campanello interrompe bruscamente i miei pensieri costringendomi a scendere coperta solamente da un misero asciugamano.
Sbuffando apro la porta e mi ritrovo spalmata contro al muro mentre dei brividi mi attraversano il corpo dovuti al contatto con le labbra di Niall che sono stampate contro le mie in un bacio desideroso, arrabbiato e..disperato?
Pochi minuti dopo ci stacchiamo, entrambi con il fiatone e ci fissiamo: azzurro con azzurro, sorpreso con disperato, Anna con Niall.
«Cosa ci fai qui?» riesco a domandare dopo vari minuti di silenzio
Lui mi fissa confuso
«Non lo so, stavo facendo una passeggiata..» risponde guardandosi intorno, come se non si fosse reso conto di dove si trovava fino ad adesso
Cala di nuovo il silenzio imbarazzante che viene interrotto dal mio telefono che suona
«Pronto?»
«Piccola!»
«Ciao Colin» fisso il ragazzo che si trova di fronte a me e che in questo momento mi guarda con espressione impassibile
«Ti passo a prendere per le otto, va bene?»
«Ok, a dopo!»
«A dopo, ti amo!» esclama in attesa di una risposta
«Sì, anche io!» e chiudo la chiamata
Niall dopo la mia risposta sembra che sia stato folgorato e mi guarda schifato mentre indietreggia.
«Niall cerca di capire!» provo a bloccarlo ma lui si scosta
«Pensavo che stessi con lui solo per il bambino!» sbotta urlando facendomi sobbalzare
«No! Lui mi è sempre stato vicino quando avevo bisogno, lui è il mio ragazzo!» affermo convinta
«Bene..» farfuglia prima di voltarsi ed uscire,andandosene come è arrivato.
Cosa è successo?? Mi stavo per vestire quando..Oh!
Mi tocco le labbra ancora gonfie per il bacio improvviso ricevuto e il battito cardiaco è ancora accelerato. Non ci capisco più niente! Perchè è venuto qui? Per farmi sentire ancora più confusa, ecco! Maledetto ragazzino, nato per crearmi problemi! Sento gli occhi inumidirsi ma blocco le lacrime tirando su con il naso prima che mi righino il viso, non posso piangere adesso!
Mentre mi sistemo il vestito che ho deciso di indossare questa sera sento il suono del campanello. Di nuovo? Se è ancora lui giuro che lo butto fuori a calci negli stinchi!
Apro e un Colin infuriato mi si presenta davanti
«Che cos'è questo??» urla sollevando un braccio nel quale regge un foglio che però non riesco a vedere il soggetto
«Mi sembra un foglio..» mormoro distratta
«Ti permetti anche di fare dell'ironia??» urla sempre più incazzato
Concentro la mia attenzione sul foglio e noto che è una foto, una foto che ritrae me e Niall poco fa.
Oh no! 
Se volete tenervi in contatto con me, sapere quando aggiorno e quando non riesco iscrivetevi qui: https://www.facebook.com/groups/538910082803440/ 

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Capitolo 39
*** Sei una sfigata ***


Davanti mi sventola una foto di me e Niall poco fa, mentre mi era appiccicato addosso, ripresa da una finestra dell'hotel.
'Oddio! Chi l'ha fatta e come è arrivata nelle mani di Colin?'
Apro la bocca per provare a replicare qualcosa, a spiegargli come sono andate veramente le cose, ma non riesco a sputar fuori niente.
Istintivamente abbasso gli occhi mortificata ripetendomi come un mantra la preghiera che lui non mi abbandoni. 'Ti prego. Ti prego fa che non mi lasci proprio ora che c'è sto bambino, fa che non mi odi adesso che diventerà padre.'
Inspiro profondamente pronta a parlare ma lui mi precede
«Non hai niente da dire? Anzi no guarda, meglio se non dici niente perchè non voglio sentire altre stronzate come: 'Non è come credi' o 'Posso spiegarti tutto, hai capito male' perchè ho capito benissimo!» sbraita infuriato
'Ti prego, ti prego...'
«Non fare così, è diverso da come sembra. Non c'è niente tra me e lui.» provo a replicare mentre nella continuo il mantra
Mi aspetto che si arrabbi ancora di più, che perda le staffe urlandomi contro quanto mi odia per quello che ho fatto, invece la sua reazione è completamente differente e inaspettata: la risata che fa mi lascia di stucco, non è un risolino crudele e inquietante, no. La sua è una risata di gola, di quelle che ti fanno gettare la testa indietro e che contagiano tutte le persone intorno a te. Infatti io se non fossi così scioccata lo seguirei, senza neanche conoscerne il motivo.
Dopo qualche minuto le sue risa diminuiscono fino a smettere e lui torna a guardarmi freddamente, però questa volta ha stampato in faccia un sorriso divertito e finalmente riprende a parlare
«Mi fai sbellicare dalle risate Anna, davvero da te mi sarei aspettato una frase più originale del classico 'Non è come sembra', invece non sei nuova nemmeno in quello!» alla fine della frase il sorriso dal suo volto è sparito ed è stato rimpiazzato da un sguardo freddo e distaccato, molto poco adeguato al volto del mio ragazzo, se è ancora tale. 'Merda e se non volesse più esserlo? Come farò da sola e con il bambino? Non ce la farò!'
«Cosa mi stai dicendo Colin?» domando esasperata dai suoi insulti
«Che puoi stare con il tuo irlandese quando cazzo vuoi senza avermi tra le palle. Non vi intralcerò più. È finita Anna!» dichiara prima di uscire chiudendosi la porta alle spalle, stranamente però non la sbatte come mi aspettavo.
Cavolo, è successo davvero. Mi ha lasciata!' la verità dei miei pensieri mi invade lasciandomi un grande terrore e mi sento soffocare al pensiero di essere rimasta totalmente SOLA.
L'ultima cosa che vedo è il muro panna della stanza d'albergo, poi il buio.

Lentamente sollevo le palpebre pesanti e fisso il cielo azzurro sopra di me provando un immenso senso di pace e tranquillità.
«Mamma!» sento qualcuno, forse un bambino chiamare
«Mamma!» richiama
è sempre più vicino a me e quando mi volto vedo un bambino con gli occhi blu e i capelli rossicci con alcune sfumature bionde che mi corre incontro, l'espressione allegra e spensierata mentre mi salta in braccio mettendosi a cavalcioni sulle mie gambe dato che sono sdraiata sul prato
«Mamma dov'è il mio papà?» domanda mentre gli occhioni blu mi scrutano un po' meno allegri di prima
Vorrei rispondergli ma non riesco a fare uscire la voce, ci riprovo ma niente.
Il bambino è sempre più triste e sembra che con lui si incupisca anche il cielo dato che alcuni nuvoloni si sono avvicinati e ora incombono su di noi minacciando l'arrivo di una tempesta
«L'hai fatto andare via. Hai pensato solo a te stessa e adesso io non ho un papà!» piagnucola tristemente per poi scoppiare a piangere contemporaneamente alla pioggia che inizia a scendere copiosamente da sopra di noi. 


#Salve a tutti, sono tornataaa!!!
Allora prima di tutto mi voglio infinitamente scusare ma a causa di vari motivi non ho più potuto aggiornare e, sempre a causa di questi, non potrò più aggiornare regolarmente come una volta. 
Dalla prossima volta farò i capitoli sempre più lunghi cosìchè non ne sentirete molto la mancanza. 
Vi chiedo ancora scusa per tutto il tempo passato senza far sapere niente e colgo l'occasione per farvi gli auguri che non vi ho fatto: 


B U O N   N A T A L E ! 

B U O N  A N N O !

B U O N ' E P I F A N I A ! 

B U O N   V I D E O  D I   K I S S  Y O U  ! 


Baci,G.

Se volete tenervi in contatto con me, sapere quando aggiorno e quando non riesco, farmi domande sulla storia o sull'altra mia storia iscrivetevi qui: https://www.facebook.com/groups/538910082803440/

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Capitolo 40
*** Come mai ***


*Bip Bip*

«Tutti i valori sono stabili, perché non si sveglia?»
«Calma, dobbiamo solo aspettare che si renda conto di non essere morta. Magari ci sente parlare, però il suo corpo non le risponde ancora.»
«Quanto ci vorrà?»
«Non te lo so dire, intanto tu potresti parlarle così che il suo cervello registri.»

*Bip Bip*

«..per questo mi sono comportato in quel modo, mi dispiace tanto! Ti prego apri gli occhi!»
«Cosa ci fai tu qui?»

*Bip Bip*

Apro gli occhi e li richiudo per la troppa luce accecante. Lentamente sollevo le palpebre abituandomi alla luce che entra dalle finestre.
Fiori, sento profumo di fiori, rose.

*Bip Bip*

Questo suono fastidioso mi sta facendo esplodere la testa dolorante.
Osservo la stanza bianca intorno a me e mi rendo conto di essere in ospedale, perché?
Come ci sono finita qui?
«Finalmente ti sei svegliata!» esclama una signora con il camice bianco dei grandi occhi azzurri e i capelli biondo platino tirati elegantemente su entrando nella stanza
Una fitta di dolore mi trapassa il cranio facendomi gemere
«Hai ancora molto male? Vuoi che ti faccia portare un'aspirina per la testa?» domanda premurosa avvicinandosi al letto in cui sono ancora sdraiata
Aspirina? Medicine? Il bambino! Il ricordo della piccola creatura mi fa sussultare e automaticamente portarmi una mano sul grembo, gesto che non sfugge alla dottoressa
«Che succede? Ti fa male la pancia?»
«Il bambino! Come sta il bambino?» domando mettendomi a sedere sul letto
«Bambino?» chiede confusa prendendo la mia cartella in fondo al letto ed iniziando a sfogliarla «Quale bambino?» mi domanda sollevando la testa dai fogli per guardarmi
«Il mio. Sono incinta!»
«Sei sicura? Nella tua cartella non risulta, altrimenti non ti avremmo dato del paracetamolo. Ma prima di darti una risposta definitiva ti faccio fare degli esami approfonditi, vado subito a chiamare l'ostetrica!» ed esce a passo veloce dalla stanza per essere subito sostituita da un'infermiera che si appresta a controllare una sacca appesa al letto e a trascrivere dei dati dall'elettrocardiogramma.
Essendo in silenzio da venti minuti provo ad aprire una conversazione
«Come sono arrivata qui?» domando alla signora sulla cinquantina
Questa si gira di scatto, come se si fosse accorta solo ora della mia presenza
«Ehm non so, mi pare che ti abbia portato un ragazzo ma non ricordo che aspetto avesse. Prova a chiedere alla dottoressa, lei è stata molto tempo a parlare con lui.»
Un ragazzo? Niall! Mi schiaffeggio mentalmente per aver pensato a lui, lui mi odia ormai!
«Lo farò,grazie.»
«Figurati» e anche lei esce dalla stanza lasciandomi sola
Sospirando mi guardo intorno e quando lo sguardo mi cade sul comodino affiancato al letto sento il respiro abbandonare i miei polmoni: sopra sono posati un mp3 e un bracciale di cuoio con incisa una “A” in stampatello.
Nello stesso istante la dottoressa entra nella stanza.

 

#Salve...
Davvero non so cosa dire dato che sono mesi che non aggiorno..
Ho deciso che entro il 20 Maggio (non è un caso che sia il giorno del concerto a Milano) questa storia arriverà alla fine.
Nel prossimo capitolo (che non so ancora quando lo pubblicherò) ci sarà uno dei 4 (escluso Niall che è il personaggio principale) che farà lo stronzo. Chi preferireste che fosse? Io ho già una mezza idea ma voglio sapere le vostre opinioni.
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