Better than you.

di _Jade
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** In realtà lo stavo pensando, la maratone dei cartoni era solo per azzittire i miei pensieri. ***
Capitolo 2: *** Non lo vincerai questo gioco, Maynard. ***
Capitolo 3: *** Certo che ho un piano, che domande. ***
Capitolo 4: *** Amore? Quello vero? ***
Capitolo 5: *** Povero, tenero, piccolo Paul. ***
Capitolo 6: *** Anf Mandarino? ***



Capitolo 1
*** In realtà lo stavo pensando, la maratone dei cartoni era solo per azzittire i miei pensieri. ***


“ciao..ti ho svegliata?” chiese quel dolce ragazzo dai capelli biondo cenere, presentandosi davanti alla mia porta alle tre del mattino. Sorrisi stringendomi nella felpa larga e pesante.

“no tranquillo tanto non riuscivo a dormire e guardavo la maratone dei cartoni animati, va tutto bene?” lui si grattò la testa e guardò a terra. Sorrisi, sembrava quasi imbarazzato come se non fosse il mio migliore amico da anni. Gli presi la mano e lo accompagnai dentro casa, il freddo mi stava congelando e credo che anche lui non stesse da Dio lì fuori. Ci sedemmo sul divano e azzerai il volume del televisore.

“si va tutto bene e solo che..” disse. Presi due tazze in cucina e le riempii di caffe ritornando il salotto.

“e solo che...?” lo incitai a continuare posando la brocca del caffe sul tavolino davanti al divano e gli porsi la tazza, la sua. Quella con la mucca che beve il thè con una formica e un grillo. Mi ricordo quando gliela regalai.

 

 

“E adesso tocca a me farti un regalo! Ecco qui” dissi sorridente porgendogli un pacchettino colorato, lo scartò velocemente e guardò la tazza divertito.
“E il regalo più originale che io abbia mai ricevuto” rise e poi continuò
“Questa però la tieni tu, così saprò sempre che tu sei disponibile a bere una tazza di qualcosa con me” disse entusiasta aprendo le braccia in un grosso abbraccio che per poco non tirava la tazza da qualche parte indefinito della stanza.


 

“ti ricordi Melanie?” disse bevendo un sorso di caffe con un visino triste

“Melanie la tua ragazza? come potrei non ricordarmela me ne parli 24h su 24.”  risi bevendo il mio caffe, volevo risentire la sua risata mi mancava tanto.

“Be si, la mia ex ragazza” disse sottolineando la penultima parola. Si vedeva che era triste. Melanie gli piaceva davvero tanto.

 

 

“Ei Olive indovina a chi ho finalmente chiesto di uscire!” disse venendo incontro al mio armadietto tutto contento. Ci pensai un po mettendo due dita sul mento con fare intellettuale.
“Melanie! Quella mora con i denti da castoro e le orecchie a sventola!” risi, lui incrociò le braccia al petto e mi guardò contrariato.
“Melanie è una delle più delle ragazze di questa scuola, quindi cara mia ti conviene rimangiarti quello che hai detto” disse serio e impassibile. Misi i libri nella borsa e andammo insieme verso il nostro solito muretto, lontano da i soliti gruppetti di idioti.
“Si certo, se lei è in questa tua 'lista' allora scommetto che io sono al primo posto!” risi e mi presi in giro, come sempre. Sapevo di non essere bella, è non mi importava esserlo. E ci ridevo sù ogni volta che ne avevo l'occasione.
“Olive perchè non riesci a capire che sei bellissima?” disse sorridendo. Quanto era stupido.

 

 

“Mi dispiace che tra voi non sia andata come speravi.. ti va di raccontarmi cosa è successo?” posai la tazza sul tavolino e mi tesi su di lui abbracciandolo forte. Anche lui posò la tazza e mi abbracciò a sua volta.

“Magari domani, ora voglio solo stare con la mia migliore amica, posso rimanere qui?” disse facendo il labbruccio.

“Tutte le volte che vuoi, questa è anche casa tua ormai” risi e mi accoccolai a lui.

“Buonanotte Olive” disse prima di un breve bacio sulla fronte.

“Buonanotte Conor” dissi sbadigliando e poi crollai.

 

 

 

 


♥ Ed eccomi quiiii! 
Che ve ne pare di questa nuova storia?
Per chi non lo sapesse sono una Mayniac fiera.
Non lo sono stata dall'inizio ma lo sarò fino alla fine.
Anyway, questa è la mia prima storia su Conor 
e sono veramente elettrizzata.
Quella foto sarebbe Olive, la protagonista. 
(Prestavolto Ashley Olsen)
All'inizio avevo un pò di dubbi sul nome della protagonista,
perchè ammetiamolo, a leggerle così il nome 'Olive'
pensi subito alle olive. lol
Ma a me piace parecchio come nome quindi l'ho messo lo stesso.
Per la cronaca si legge Oliv, ma penso che lo avevate intuito AHAH
Ditemi che cosa ne pensate, peeeerfavore, lasciare una recensione di undici parole
non vi costa nulla! Anzi! Vi allunga la vita! Lo sapevate?
Ora lo sapete  AHHA
Vabuò vi saluto,
Jade x

 

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Capitolo 2
*** Non lo vincerai questo gioco, Maynard. ***


Mi svegliai tra le braccia di Conor che dormiva beato, devo dire che il mio migliore amico è un gran figo. Alto, slanciato, i capelli rossicci-biondo cenere e gli occhioni azzurri come il mare. E quel neo sotto l'occhio che lo rende dannatamente sexy. Risi e senza svegliarlo cercai di alzarmi, ma lui mormorò qualcosa di incomprensibile e mi tirò giù sul suo petto tenendomi stretta.

"Si Conor io dovrei alzarmi però, e anche tu dovresti" risi, lui aprì un occhio e sorrise. Poi apri anche l'altro e mi lasciò libera.

"Ma oggi non dobbiamo andare a scuola quindi lasciami dormire" Disse mettendo la testa sotto il mini cuscino del divano.

"Si ma tua madre ieri pomeriggio ci ha chiesto di badare ad Anna tutto il giorno perchè Jack non può tenerla, ricordi?" disse andando verso la cucina con le tazze e la brocca della sera prima pronta per fare un altro spumeggiante caffe. Lui si alzò, si stiracchiò e mi venne incontro sedendosi sul tavolo contemplandomi mentre mettevo la cialda nella macchina del caffe.

"Si mi ricordo, prendiamo il caffe, poi vado a casa, mi faccio una doccia veloce e vengo qui con Anna va bene?" sorrise e mi diede un bacio nella guancia vedendomi versare il caffe nelle tazze.

"Okey intanto sveglio Marley e mi faccio una doccia ci vediamo dopo" finimmo il caffe in un sorso e posai le tazze sul lavandino.

"E ti ricordo anche, che devi raccontarmi una certa cosa" dissi curiosa di sapere cosa fosse successo con Melanie. Giuro che se quella lo ha fatto soffrire la prendo per i capelli e la faccio sbattere a destra e sinistra fino a quando non diventa pelata. Si più o meno è quello che farei.

"Si Olive, me l'ho ricordo. Prima o poi te lo dico" disse fermandosi davanti alla porta. Non insistetti, non volevo mettergli pressioni in fondo ero la sua migliore amica non una spia della cia. Lo abbracciai e gli sussurrai "Io ci sono sempre per te lo sai vero?"
"lo so lo so, ora sbrigati una doccia ti serve proprio" rise
"Sarà perchè sono stata appiccicata ad un ornitorinco fetido tutta la notte" feci una smorfia e lui sorrise mentre si chiudeva la porta alle spalle. Salii le scale di quell'enorme casa e raggiunsi la stanza di Marley, entrai, apri la serranda e mi avvicinai con dolcezza al suo lettino tutto rosa. Il suo visino era così piccolo, le ho sempre detto che un giorno me la sarei mangiata per colazione e lei rideva, rideva. Adoravo la sua risata.
"Marley è ora di svegliarti. Tra un po’ arriva Conor" le stampai un dolce bacio nella guancia e lei aprì gli occhi verdi con un sorrisetto sulle labbra.
"ci sarà anche Anna?" disse piano. Sorrisi e annui mentre le mettevo le ciabattine sotto il letto, che come ogni volta aveva lanciato in due parti differenti della stanza.
"Si ma sbrigati Conor viene tra pochissimo" lei scattò in piedi in una tale velocità che io al posto suo sarei già stesa a terra a sonnecchiare beatamente.
"Olive Olive ci metto un minuto te lo prometto!" si lanciò nel bagno e nel frattempo io sistemai un pò la sua stanza. A dodici anni io le somigliavo molto, sempre piena di vita e sorridente, non esteticamente però, lei con i capelli castani e io bionda. Lei con gli occhi verdi ereditati da Kyle e io, aimè, azzurri come quelli di Tom. Come se non fosse già troppo che i bambini a scuola, le dicevano che era stata adottata perchè non somigliava per niente a sua sorella. Fortunatamente c'era sempre stata Anna a difenderla e a starle vicina quando io non potevo. Lei e Anna sono grandi amiche da quando erano piccolissime, un pò come me e Conor alla loro età. Olive uscì dal bagno lavata e vestita e si catapultò a fare colazione.
"Tu preparati io ti aspetto giù e faccio colazione" urlò per le scale. Io andai in camera mia mi lavai escludendo i capelli biondi che raccolsi in una coda alta. Chissà dove sono adesso, i miei 'genitori' intendo. Mia madre a quest'ora si starà preparando per andare a lavoro, immagino. Kyle starà facendo colazione e in questo momento lei gli starà dando un leggero bacio sulle labbra uscendo verso il cortile della loro enorme casa verso la sua limosine guidata da un pover'uomo che non può nemmeno licenziarsi perchè ha una famiglia da mantenere. Poverino, non oso immaginare dove vorrebbe scaricare quella rompicoglioni di Susan. E Tom invece? Starà aprendo la sua officina.
Chiusi l'acqua e scacciai i pensieri, tutti i miei pensieri, che tanto "pensare non serve se poi non puoi agire" così diceva Conor.
Mi vestii, mi truccai leggermente e scesi in cucina dove Marley stava finendo il suo latte al cioccolato. Suonarono alla porta e la aprii con un grande sorriso. Conor e Anna erano davanti alla porta con un sorriso a 364 denti.
"Buongiorno Olive" disse schioccandomi un bacio sulla guancia, poi entrò in casa e abbracciò Marley andando verso la sua stanza mano nella mano con lei. Io sorrisi, chiusi la porta e mi sedetti sul divano con Conor mentre faceva zapping con il telecomando.
“Conor prima o poi dovrai parlarmene ” disse, lui mi guardò e annuì.
“Ho trovato Melanie a letto con.. Dfn” disse mangiandosi l’ultima parola, allora lui ha trovato a Melani a letto con chi?!
“Dafn” continuò velocemente.
“Non mangiarti le parole cazzo!” disse alzando le mani in alto.
“Ho trovato Melanie a letto con Dafne. Dafne Evans. Contenta?” disse alzandosi dal divano e facendo avanti e indietro agitato.
“Cioè hai scoperto che la tua ragazza è lesbica?” cominciai a ridere ininterrottamente
“Bell’amica che c’ho” disse sedendosi sul divano lontano da me. Mi calmai e mi avvicinai a lui abbracciandolo
“Eddaaai e che sarà mai! In fondo chi ha bisogno di una ragazza quando hai me!” dissi alzandomi di botto e vantandomi portandomi i capelli che facevano swish dietro le spalle. Lo guardai bene mentre ridacchiava tra sé e sé mi sedetti sul tavolino basso davanti al divano per guardarlo meglio. Quanto potevo volere bene a quel ragazzo e poi ammettiamolo il mio migliore amico è altamente scopabile. Lui mi guardò e vedendomi assente mi schiocchò due dita davanti alla faccia.
“Terra chiama Olive, terra chiama Olive, Houston penso che abbiamo un problema” disse facendo dei rumori con la bocca come delle interferenze radio, che idiota.
“Uova, pancetta, ketchup, latte, cereali bom bom, orsetti gommosi, il mio migliore amico è un gran figo ed è altamente scopabile!” dissi tutto d’un fiato, lui mi guardò sconvolto e poi si mise a ridere con la sua risata da ‘Hai detto un pugno di minchiate ora ti sfotterò a vita’
“Non sapevo di avere questo effetto su di te, avresti potuto dirmelo prima!”  disse avvicinando il suo viso al mio con un non so chè di malizioso. Risi nervosamente notando che la situazione si stava scaldando.
“Per caso vuoi degli orsetti gommosi?” dissi in prenda al panico, lui si allontanò ridendo e ricominciai a respirare regolarmente.
“E peggio di quanto pensassi” mormorò non troppo piano apposta per farmelo sentire
“Cosa intendi dire Conor Paul credodiesserefigoepersinolamiamiglioremicamicadeaipiedi Maynard?” forse mi sono lanciata la zappa sui piedi, eh già.
“Ah sgamata! Io non ho mai detto che la mia migliore amica mi casca ai piedi hai fatto tutto da sola!” urlò puntandomi il dito contro e sorridendo il più possibile. Eh no Maynard stavolta la zappa la tiro a te. Mi avvicinai con fare sexy e con sguardo malizioso e mettendomi sulle punte sussurrai al suo orecchio
“Sono sicura che non sono l’unica qui ad essere nervosa, giusto?” lo vidi trattenere il fiato e lo sentii inghiottire rumorosamente. Eeeh Maynard non sono mica l’ultimo dei fessi, io.
 “Dovremmo andare a controllare Anna e Marley non credi?” disse nervoso proprio come me pochi minuti prima.
“Si forse dovremmo” dissi distratta lasciando un lento bacio sulla sua guancia prima di salire le scale sculettando, non credo di essere mai divertita così tanto!
Lui dietro di me era intento a guardarsi intorno come se quella casa non la conoscesse meglio di me.
Aprii la porta della stanza di mia sorella e quelle due stavano solo parlando tra loro sul letto.
“Avete bisogno di qualcosa?” disse Anna interrompendo la loro conversazione top secret.
“No volevamo solo vedere cosa stavate facendo ora possiamo tornare a fare quello che stavamo facendo prima, giusto Conor?” dissi cercando l’approvazione del biondo
“Si credo che noi possiamo tornare sotto, credo..” sorrisi alle ragazze e chiusi la porta
“Non sembri molto sicuro di voler tornare sotto” dissi sorridendo, quanto amo prendere per il culo il mio migliore amico ahahaha.
“Sono sicuro invece, torniamo giù e finiamo quello che abbiamo iniziato” disse parecchio sicuro di sé sfiorandomi la guancia. Lotta dura senza paura. Questo gioco si sta trasformando in realtà o sbaglio? Ma di sicuro io non cedo.
“Giusto” disse dando una pacca sul sedere a Conor scendendo le scale con il sorriso sulle labbra.



Haloa! ♥ 
 Questa bambina cucciolossisima (?)
è Marley la piccola sorellina di Olive.
Lo so che adesso sarete un pò confuse riguardo alla famiglia di Olive,
ma tutti i vostri dubbi verranno risolti con il passare 
del tempo c:
Anyway,
ringrazio le tre persone che hanno recensito
il primo capitolo spero vi sia piaciuto davvero :')
lasciatemi una recensione piccina piccina C:
Credo di non essermi dimenticata niente quindi,
Alla prossima
Jade x

 

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Capitolo 3
*** Certo che ho un piano, che domande. ***


Raggiunsi il divano e Conor mi abbracciò e mi baciò una guancia.
“Sei sexy oggi” dissi accavallando le gambe sulla sua.
“Non demordi, eh?” disse sorridendomi
“Non ci penso nemmeno” risposi ovvia. Si avvicinò al mio viso e mi lasciò un bacio sull’angolo della bocca. Rimasi un po’ stranito e lui sorrise.
“E adesso?” disse. Sarà anche uno stupido gioco ma sono testarda. Forse fin troppo.
“Dovresti conoscermi non mi arrendo mai” mi avventai sulle sue labbra e feci giocare la mia lingua con la sua. Le sue labbra erano così morbide, mi sembrava di baciare una nuvola. E il suo odore così perfetto. Lui non sembrò sottrarsi e questo mi sorprese. Mi allontanai lentamente dal suo viso e lo guardai dritto negli occhi azzurri.
“Me lo aspettavo da te” disse sorridendo. Che simpaticone. Mi aspettavo reazioni tipo ‘ti sei spinta fin troppo oltre’ e poi incazzato se ne sarebbe andato. Ma invece no.
“E..?” gli feci segno di continuare
“E cosa? Cos’altro vuoi sapere Olive?” mi rispose lui. Non so cosa volessi veramente sapere ma avevo una strana voglia di sapere. Qualcosa. Qualunque cosa.
“Io.. Non so.” mi alzai e poi mi sedetti e poi indecisa, mi rialzai.
“Deciditi, o ti siedi o ti alzi” rise il biondo. Non sapevo che fare, quella reazione mi aveva spiazzato, sapeva che l’avrei fatto ma non mi aveva fermato, anzi. Mi innervosì e quando mi innervosisco divento agitata.
“Secondo te da dove viene la parola ‘Gelataio’ cioè lui fa il gelato, ma il gelato perché si chiama gelato, cioè è gelato quindi proviene dalla parola ‘gelo’ ma gelo? Da dove salta fuori il gel…” mi tappò la bocca baciandomi. Capii che l’aveva fatto per zittirmi, naturale.
Quando si allontanò rimase davanti a me a pochi centimetri dalle labbra fin quando Anna e Marley raggiunsero in fretta il salotto, fortunatamente per me e per il mio nervosismo isterico. Se non fossero arrivate non so cos’avrei fatto. Ci allontanammo subito e le ragazze non si accorsero di nulla. Spero.
“Abbiamo faaame!” urlò Anna.
Raggiunsi la cucina di corsa e cominciai a fare dei sandwich.
“Sandwich al formaggio in arrivo!” urlai dalla cucina, le ragazze mi raggiunsero appena poggiai il piatto sulla mensola
“Grazie Olive” dissero in coro Marley e Anna.
“Questo è il vostro pranzo, vi basta?” dissi ridendo
“Si per me va bene” disse Anna
“Anche per me” aggiunse Marley
 “Conor tu hai fame?” chiesi guardando Conor mentre armeggiava con il cellulare. Alzò la testa non appena dissi il suo nome
“No non preoccuparti” disse sorridendo maliziosamente come se gli avessi detto in codice ‘amo baciarti lo farei ogni minuto della mia via’.
“Ooook..” dissi estraendo il mio cellulare e sedendomi su una sedia dalla parte opposta del tavolo dove le ragazze stavano mangiando e scrissi un messaggio a Conor che era sul divano.

‘Mi spieghi che stai facendo Conor?’ invio. Non mi guarda risponde con il sorriso sulle labbra.

‘Sto giocando a Temple Run perché?’ idiota.

‘intendo prima, quando mi hai guardato in quel modo, perché?’ invio. Nel frattempo Anna e Marley erano tornate di sopra e noi continuammo a messaggiare come idioti perchè evidentemente parlare non faceva per noi.

‘Non ti guardavo in nessun modo’ rispose

‘Si invece mi guardavi come se volessi stuprarmi’ invio

‘Ma che diavolo vai a pensare idiota! Vieni qui forza.’ Mi alzai e andai contro il divano saltando la spalliera e finendo dritta dritta tra le braccia di Conor.

“Sei la mia migliore amica come puoi pensare una cosa del genere!”
“Okey scusa abbracciami adesso non voglio parlare."
 
Marley’s POV.
 
Io e Anna tornammo in camera di corsa e ci sedemmo sul letto.
“Li hai visti?” dissi io lei annuì contenta
“Erano così caarini! Dobbiamo cercare di farli stare insieme” dissi decisa io.
“Hai un piano?” mi chiese, certo che avevo un piano.
“Quei due devono stare insieme e noi faremo in modo che accada.” Feci un sorriso diabolico e
spiegai il mio piano a Anna che ascoltava attenta. 




Ma buonaseeeeeera (:
Sono le 23:oo in punto.
Oggi è uscito il video di Kiss you quindi sono 
contentissima e mi sono messa a scrivere stà cosa qua.
Sono tre pagine di word, e lo so che è poco, anzi pensavo
venisse più lungo e invece..
Ma non avevo niente in mente era come se nella mia testa
Maynard stesse saltando la corda lol
Anyway,
ringrazio tutte quelle che seguono la mia storia
che l'hanno messa tra seguite/ricordate/preferite 
vi adoro dhnvbehvbeu
Poooooi, 
cose avete letto Marley e Anna stanno archittetando
qualcosa..mmmh..
che cosa succederà?
Lo scoprirete solo nella prossima puntata  (?)
Ok vabbè,
Vi adoro (lo so già ve l'ho detto.)
Vi adoro.
Grazie di tutto
Jade x

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Capitolo 4
*** Amore? Quello vero? ***


PER FAVORE RECENSITE,
NON VI COSTA NULLA.

 



Marley’s POV

“Sei pronta?” mi chiese Anna in preda all’emozione
“Pronta.  Andiamo” scendemmo le scale con cautela e i due erano seduti sul divano a ridere come idioti."Vado prima io, quando dico la parola MOSTRO tu entri ok?” Anna annuì decisa e io feci il mio ingresso da superstar.
“Olive! C’è un grosso MOSTRO in camera mia!” loro mi guardarono dubbiosi ma di Anna nessuna traccia.
“Tranquilla piccola, sarà solo un ombra. Perché pensi che ci sia un mostro?” mi chiese Conor. Ma dov’è finita Anna?!
“Emm.. Io l’ho visto. Lui aveva dei grossi occhi da MOSTRO” di Anna nemmeno l’ombra. Feci un passetto indietro per vedere dove avevo lasciato Anna mentre Conor e Olive mi ripetevano che non dovevo preoccuparti e che i mostri non esistono. Anna era seduta sull’ultimo scalino, teneva gli occhi chiesi e mi massaggiava le tempie. Mi scappò una risatina, quei due non la smettevano di parlare e per richiamare l’attenzione della mia amica urlai: “GROSSO MOSTRO, GROSSO MOSTRO!” scattò in piedi e mi venne incontro.
Olive sussultò a sentirmi urlare e Conor era sempre più confuso.
Poverini, non sanno cosa ho in mente per loro.
“Olive Olive c’è un gigantesco coccodrillo che cerca di divorare il letto” mi fece l’occhiolino e Olive si alzò dal divano venendole incontro. Menomale che le avevo chiesto di entrare dicendo qualcosa di credibile.
L’importante è che salgano in stanza.
“Ok andiamo a vedere questo coccodrillo, Conor vieni o mangerà anche me” rise mia sorella. Tutto perfetto.
Conor e Olive stavano entrando in stanza e quando furono dentro io e Anna chiudemmo a chiave la porta e andammo a farci due sandwich al formaggio dopo aver lasciato un biglietto sotto la porta con scritto “CI RINGRAZIERETE” Battei il cinque alla mia socia e lei mi sorrise.

Olive’s POV

Quelle due ci avevano davvero liquidate con un bigliettino con scritto ‘CI RINGRAZIERETE’?! oddio non posso crederci.
“Perché avrebbero dovuto farlo?” mi chiese Conor.
“Io..non lo so.” Dissi lasciandomi cadere con la spalle sulla porta.
“MARLEY!” urlò Conor ma l’unica risposta fù un bigliettino che passò sotto la porta.
“Marley so che sei lì dietro dimmi che cosa avete intenzione di fare, per favore piccola” sussurrai mentre Conor leggeva il biglietto
“Olive se io ti parlo il piano salta, tutto quello che devi sapere è scritto sul biglietto, ricorda: io non ti ho mai parlato!” mi scappò una risatina pensando al suo faccino mentre lo diceva.
“Allora? Che c’è scritto?” chiesi a Conor che mi passo il foglio azzurrino pieno zeppo di parole.
“Maddai, ancora credi che io riesca a leggere qualcosa senza occhiali?” lui rise e cominciò a leggere.


  Cari Conor e Olive, siamo dell’idea che voi due siete fatti per stare insieme e non possiamo di certo fermare l’amore ma siccome voi due non lo ammetterete mai, abbiamo deciso di darvi un spinta. Non vi preoccupate per noi abbiamo chiesto a Charlotte se possiamo stare da lei questo pomeriggio e sua madre sta per venirci a prendere.

Vi vogliamo bene,
Anna e Marley

 


“Perfetto! Siamo chiusi qui, possibilmente loro saranno già andate via e non abbiamo modo di uscire!”  urlai gesticolando nervosa.
“Loro credono che noi due… ..è buffo.” Sorrise Paul, se loro credono che tra noi ci sia del tenero sono veramente fuori strada vero Olive? Tss, ma certo. Del tenero tra noi? Ma quando mai?!
“Tu non credi che sia così, vero?” chiesi a bassa voce per paura che lui rispondesse con un ‘no’ che poi non so nemmeno perché dovrebbe darmi fastidio se lui dice no.
“Forse” lo sento dire.
Ok, ha detto forse. Non ha detto no, ma nemmeno si.
“Hai detto forse?” chiesi incredula, il dubbio mi assaliva.
Ma perché mai?! Tra noi due non c’è niente, non c’è mai stato nulla, è il mio migliore amico da anni ormai.
“Ho detto forse perché baciarti mi ha aperto gli occhi” disse sedendosi accanto a me.
“Parla cazzo! Devo sapere non puoi dirmi cose del genere e poi stare zitto aspettando che io ti dica qualcos’altro. Baciarti è stata la cosa più bella del mondo, le tue labbra sono come nuvole. Il tuo profumo riesce a farmi andare fuori di testa e non credo che un solo ‘forse’ mi risolva i dubbi” sbottai tutt’un fiato, lui mi guardò, accennò ad un sorriso e si avvicinò tanto da farmi aumentare il battito.
“Hai in mente di baciarmi o devo aspettare che Marley diventi maggiorenne?” risi ironica
“Sempre la solita Olive..” rise “che mi piace da impazzire” mi baciò e mi sentì la persona più felice della terra.
Era come se un unicorno fosse venuto a salvarmi dalle streghe malvagie, oddio che paragone stupido.
“Ragazzi! Ci siete?!” urlò qualcuno dal piano di sotto, probabilmente Jack la voce era la sua.
Non ci spostammo di un millimetro anche se entrambi avevamo sentito che qualcuno ci cercava.
Non avrei mai voluto rompere quel bacio, ma Conor si allontanò lentamente e sorridemmo all’unisono. Mi mise una mano nela guancia e mi attirò a sé per un ultimo bacio prima di farci liberare da Jack.
Mi alzai e battei i pugni sulla porta “Jack siamo chiusi in camera!” urlai, Conor si alzò e mi prese dai fianchi girandomi verso di lui.
“I dieci minuti più belli di sempre” confessò sfiorandomi le labbra.
Jack salì le scale e prima che potesse aprire chiesi “Cosa vuoi fare?” lui di tutta risposta mi baciò e mentre Jack apriva la porta con la chiave che le bambine avevano lasciato sulla mensola mi disse “voglio amarti” sorrisi come un ebete e Jack spalancò la bocca incredulo.
Uscimmo mano per la mano e scherzando dissi “Jack chiudi la bocca o entreranno le mosche e faranno la caverna sulla tua lingua” fece un faccia schifata e ci seguì giù per le scale.
“Prima che io faccia domande su quello che ho appena visto..mi spiegate dove sono le bambine?” chiese guardandosi intorno
“Sono da Charlotte, quelle due sono tipo due geni malefici che cercano di conquistare il mondo, leggi qua” Conor passo il bigliettino a Jack che lo lesse con il sorriso sul volto
“Che carine, avevano già capito tutto prima di voi. Quindi questo è… tipo il primo giorno come… tipo..coppia?” mi girai verso Conor che fece spallucce e rispose con un semplice “tipo” prima di baciarmi di nuovo.
“Bleah fatelo da un'altra parte, per favore” disse disgustato Jack. Come se Lui non pomiciasse con una ragazza diversa ogni due giorni.







LOOK AT ME

*si inginocchia e chiede perdono*
Non potrò mai farmi perdonare, lo so.
Ho avuto casini su casini la scuola mi sta facendo impazzire, non vedo l'ora che finisca.
Anyway. IL CAPITOLO.
Apparte il fatto che è cortissimo.
Apparte il fatto che fa cagare.
Apparte tutto.
Il piano malefico delle piccole
Anna e Marley ha funzionato.
Niente più giochetti
E' sbocciato l'amore.
E l'amore è un fiore che appassisce?
MA QUANDO MAI!
L'amore trionfa.
No seriamente, mi dite se vi piace? 
Se non vi piace ditemelo eh. Datemi un pugno in faccia magari.
Però le recensioni servono a questo, e io ho bisogno di sapere che ne pensate.
Seriamente scrivere almeno undici paroline anche se sono 
'schifo schifo schifo schifo schifo schifo schifo schifo schifo schifo schifo schifo'
 davvero, ditemelo.
Io e la Olsen vi salutiamo. 
*fa ciao ciao con la manina*
Jade xx


 

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Capitolo 5
*** Povero, tenero, piccolo Paul. ***


Passammo tutta la serata a parlare del più e del meno. Jack se ne andò cinque minuti dopo aver capito di essere di troppo.
“Conor?” lo chiamai mentre spostavo l’alfiere in A4.
“Si?” alzò lo sguardo e mi persi nei suoi occhi azzurri.
Mi resi conto che non eravamo più Olive e Conor migliori amici da sempre e per sempre, eravamo Conor e Olive una coppia.
Una di quelle che passeggia contenta mano nella mano per le vie di un parco, una di quelle che non riesce a stare ventisette secondi lontano l’uno dall’altro, una di quelle coppie che compra un cane e una casa da condividere.
“Solo una cosa. Io sono allergica ai cani” sbottai passandomi il ciuffo dal lato opposto. Mi guardò confuso e poi rise.
“Possiamo prendere un pappagallo” disse come se mi avesse letto nel pensiero. Buffo.
Chissà come ha fatto a capire che mi riferivo a quello.
“Hai ragione, così mentre tu sei fuori io porterò qui il mio amante e il pappagallo ripeterà le urla.  Così saprai se ti ho tradito, no?” rise e mi feci trascinare dalla sua limpida risata.
Spostai il cavallo E5 e cliccai il pulsantino rosso per la fine del mio turno.
“Una specie di Antisgamo, però al contrario” mi girai verso la cucina perché avevo sentito un rumore e quando mi accorsi che era solo il frigorifero tornai sul gioco, dove Conor aveva appena finito il suo turno.
Mi affrettai per muovere un pedone ma Conor mi bloccò incitandomi a controllare bene la scacchiera. “Hai barato! Non vale!” cominciò a ridere e alzandosi dal divano cominciò ad urlare “Ti ho battuto, ti ho battuto! Scacco matto!” fece un balletto strano e io lo guardai trattenendomi dal non saltargli addosso.
“E quello cos’è?!” chiesi ridendo mentre lui continuava a fare quel…coso (?)
“E’ il mio balletto della vittoria, vuoi provare?” disse serio. Mi misi davanti a lui e imitai i suoi passi come una deficiente.
“Però. Come ballerina non sei niente male” disse spingendomi sul divano
“Ho imparato dal migliore” risposi tirando sul divano anche lui.
“Vorrei solo averlo capito prima” mi sussurrò prima di lasciarmi un dolce bacio sulle labbra.
“Cosa? Che sei un truffatore e che bari a scacchi per far colpo sulla tua ragazza?” risi.
Oddio non è che ora mi sbatte fuori dicendo “Tu non sei la mia ragazza” ecco, l’ha detto.
“Ah” mormorai triste abbassando la testa. Quando la rialzai trovai Conor tutto sorridente, si vede che ci tiene a sfottermi.
“Tu sei molto di più, sei come una scopamica ma non una di quelle da una bottarella, una che amo, con cui non ho fatto nulla però, diciamo che la parola scopamica non si addice per niente alla situazione” rise.
“Hai appena detto di amarti” dissi secca con un sorriso da ebete 2.0
“Ti amo” ti amo? Ti amo? Defibrillatore, now. Cioè quando ha detto ‘voglio amarti’ pensavo..bo, col tempo. Invece lui che fa? Dice di amarmi. Ok si, è una cosa tenerissima ma, che cazzo dico ora? E’ chiaro come il sole che lo amo, ma..non mi viene. Non ci riesco.
“Io… credo che il sole oggi sia abbastanza…giallo” dissi ovvia.
Lui mi guardò con aria sospetta e si mise a ridere. “A parte il fatto che siamo a ottobre e fuori piove.
Ti conosco. Dici cose senza senso quando sei nervosa. Quindi deduco che sei nervosa..Non è per il piccolo Paul? Non te ne sei accorta, vero?”
si guardò il rigonfiamento dei pantaloni e fece un falso sorrisetto. Spalancai gli occhi e lo guardai intensamente per poi far cadere lo sguardo sui suoi pantaloni. O santo cielo. Si alzò imbarazzato con il volto sbiancato e una mano sui pantaloni per tenere a bada il…. piccolo Paul.
Raggiunse la porta del bagno e prima di sparire dietro la porta mi puntò l’indice contro e disse “ E’ colpa tua, solo colpa tua”.
“E ora sarebbe anche colpa mia?” urlai per farmi sentire “E’ solo colpa del piccolo Paul, tienilo a bada amico!” dissi ridendo andando a nascondermi dietro il muro che separava la cucina dal salotto.
Appena uscito dal bagno si avvicinò al divano dove eravamo prima e non trovandomi si guardò attorno.
“Olive non fare cose di cui potresti pentirti” sentenziò serio.
Quando finalmente si girò di spalle gli saltai addosso facendolo sobbalzare.
“Brutta stronza ora ti faccio vedere io!” mi buttò per terra e cominciò a farmi il solletico, bastardo.
 
 
“Questa me la paghi, lo giuro” dissi minacciosa bevendo un sorso d’acqua.
“Vedremo.” ridacchiò  “Ma è tardissimo! Sono le sette passate!” urlò guardando il quadrante dell’orologio.
“Chiamo la mamma di Charlotte” composi il numero sul mio iPhone e trascinai la cornetta verde portandolo all’orecchio.
“Pronto? Sono Olive la sorella di Marley, mi dispiace per non averla chiamata prima e che ho avuto molto da fare” una voce calma e dolce mi tranquillizzò  “Non ti preoccupare, le bambine hanno già fatto merenda e se vuoi possono rimanere per la cena” guardai Conor e appoggiando il telefono sulla spalla chiesi “Le andiamo a prendere ora o le facciamo rimanere per la cena?” lui ci pensò un attimo e poi rispose
“Andiamole a prendere, stasera cena in famiglia” annuì contenta e dissi a Joanne che arrivavamo tra poco per prendere le bambine.
Abbracciai Conor e lo baciai dolcemente “Quanto posso amare la parola ‘famiglia’ detta da te.” Rise e andò a prendere le giacche.
“Stasera cucino io” presi le chiavi di casa e uscii seguita dal biondino.
“Allora mi sa che stasera andremo a letto senza cena”  gli feci la linguaccia mentre chiudevo casa, salii in macchina e mettendosi la cintura disse “Che simpaticona la mia ragazza” 
 
“Grazie Joanne per aver ospitato alle bambine” sorrisi prendendo per mano le piccole che a voce bassa mi dicevano
“allora? Com’è andata?” che bambine deliziose.
“Non ti preoccupare, Charlotte è stata contenta di averle per il pomeriggio, quando vuoi io sono qui” sorrisi e salutandola andai verso la macchina. Una volta che Conor accese il motore le domande partirono a raffica, così per placarle dissi
“Se fate le brave fino a quando non arriviamo a casa domani vi faccio il vostro dolce preferito, ok?” Anna e Marley fecero finta di chiudersi la bocca e buttare via la chiave e io e Conor ne fummo veramente contenti.
Arrivati a casa posai le chiavi sul piattino di ceramica a forma di pesciolino e andai in cucina con Conor mentre Anna e Marley salivano in camera.
“Adesso faranno mille domande” mi disse sedendosi sul tavolo della cucina
“Adesso tu devi cucinare a loro ci penso io” dissi lasciandogli un bacio a stampo per poi salire le scale verso la camera di Marley.
Quell’enorme casa abitata solo da noi due. Sembra strano pensare che prima era popolata di gente.
Prima che mia ‘madre’ lasciasse mio padre per un allenatore di Baseball super milionario di cui era rimasta incinta.
Prima che mio padre andasse a vivere con la sua nuova famiglia.  Era come se fosse successo tutto in un minuto.
Prima eravamo una famiglia modello. Padre e madre lavoratori, figlio e figlia perfetta e poi BOOM.
Mia madre che andava in giro col pancione, mio padre che non tornava nemmeno più a casa, mio fratello che si drogava per poi morire di overdose. Tutto in un minuto.  E ora, dopo aver ottenuto la custodia di Marley questa casa sembra felice solo con il suo sorriso. Kyle lo vedo ogni mese.
Mi da i soldi per mantenere quella che ormai è la mia famiglia.
Apro la porta della camera di Marley e lei mi sorride facendomi segno di entrare
“Ora siamo arrivati a casa. Quindi puoi dirci tutto” mi disse a bassa voce Anna. Che carine le mie cucciole.
“Ok mi arrendo.  Noi due stiamo insieme, grazie a voi. Ma ora mi dite perché lo avete fatto?” loro si batterono il cinque e Anna cominciò il balletto della vittoria. E’ di famiglia allora.
Vi abbiamo visti e siete perfetti l’uno per l’altra” disse Marley schioccandomi un rumoroso bacio sulla guancia. Oddio che brutta figura, quindi ci hanno visti mentre amoreggiavamo nel divano. Che cattiva sorella che sono.
“Scendiamo adesso, Conor sta preparando la cena” loro mi guardarono esterrefatte ed esclamarono in coro “Ma Conor non sa cucinare!” risi.
“Lo so ma voi non ditegli nulla poverino magari si offende!” risi trascinando anche loro
“ Va bene allora se il piatto che fa è brutto facciamo finta che ci piace?” mi chiese
Anna con un mezzo sorriso indecisa tra l’essere contenta di questo nostro piccolo segreto o essere triste di dover mangiare i piatti di Conor .
“Esatto, scendiamo dai” dissi alzandomi dal letto per poi raggiungere le porta con Cric e Croc.
In cucina trovai anche Jack e sorrisi perché ora si che era una vera cena in famiglia.







Amatemi, ho aggiornato dopo nemmeno due giorni.
Allora allora allora, ho fatto di tutto per aggiornare presto presto presto.
Ieri quando ho messo il capitolo vedevo che le visite aumentavanop ma che NESSUNO lasciava 
una minuscola recensione.
Che vi costa? :c Non credo che abbia senso continuare questa storia se poi nessuno la segue.
Solo una, dolcissima e tenerissima ragazza ho recensito.
Quindi, vi prego.
Alla prossima, spero.

Bye 
 Jade xx

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Capitolo 6
*** Anf Mandarino? ***



E' abbastanza lungo quindi mettetevi comede :33





“Allora, vi è piaciuta la zuppa?” disse Conor soddisfatto. Sforzammo un sorriso e annuimmo imperterriti.

“Olive nella mia c’è qualcosa di duro, ho paura di mangiarlo!” mi sussurrò all’orecchio Anna. Girai in cucchiaio nel piatto e saltò fuori

un pezzo di carta strappato con scritto una piccola parte di ricetta. Feci una faccia disgustata e risi talmente forte da tirare la testa all’indietro

per potermi riprendere. Mi sentii osservata mentre tutti mi fissavano con faccia interrogativa.

“Oh scusate” dissi tornando a guardare quello spaventoso piatto.

“E dai dillo che questa zuppa fa schifo!” sbraitò Jack ricevendo occhiatacce da tutti. Conor poverino si offese a tal punto da lasciare la sala

da pranzo col broncio.

“Jack, un po’ di tatto non guasterebbe però!” mi alzai arrabbiata mentre le bambine seguivano la scena ridacchiando. Arrivai in cucina e

Conor era appoggiato al lavandino guardando la finestra che gli stava davanti. Lo abbracciai da dietro e lui a sentire quel contatto, sobbalzò.

“Mi dispiace che la tua cena in famiglia non sia andata come speravi” disse restando immobile.

“Invece mi è piaciuta da matti. Tu che cerchi di cucinare non riuscendoci, Cric e Croc che si divertono come pazze, Jack

che, come al solito, usa
quel piccolo cervellino che si ritrova, tu che ti allontani arrabbiato come una signora anzianotta a

cui hanno rovinato la 
cena di Natale che aveva preparato con tanto tanto amore” dico per poi girare Conor verso di me che ride

sotto i baffi. 
“Volevo solo fare colpo su di te” dice facendo il labbruccio. Trattieniti Olive, trattieniti e non stuprarlo.

“Tu non hai bisogno di fare colpo su di me idiota!” risi e lo baciai molto dolcemente.

“Ordino una pizza?” chiese poi

“E me lo chiedi anche? Muoio dalla voglia di qualcosa di mangiabile!” dissi gesticolando.

“Potresti almeno fingere che ti sia piaciuta, no?” chiese prendendo il bigliettino con il numero della pizzeria più vicina

“no” dissi secca per poi scoppiare a ridere.

 
**NEL FRATTEMPO NELLA SALA DA PRANZO**
 

Anna non ci provare nemmeno!” disse Jack stendendo le mani davanti alla faccia per proteggersi, sfortunatamente si era trovato un degno

rivale. Anna piegò il cucchiaio pieno di zuppa all’indietro stando attenta a non farlo cadere e dopo aver fatto il countdown allentò la presa così che

la zuppa che vi era contenuta si spalmasse sulla faccia terrorizzata di Jack. Marley se la rideva ma smise quando un cucchiaio di zuppa arrivo

anche a lei.


E così dopo una lunga lotta, Conor e Olive raggiunsero la sala increduli. I cucchiai erano tutti per terra e c’era zuppa dappertutto. Anna aveva

una scodella in testa con della zuppa che le colava sui capelli e sulla faccia, Jack piagnucolava specchiandosi su una forchetta e Marley si spalmò

una mano in faccia per poi guardarla con una faccia al quanto disgustata.

“Ma cos..?!” dissi scoppiando a ridere seguita da tutti.

“Vi avverto che io non pulirò questa roba tutta da sola!!” urlai puntando il dito a ognuno di loro.

“Infatti non lo farai da sola, c’è Conor apposta! - disse Jack alzandosi – venite ragazze noi andiamo a pulirci un po’” prese per

la mano Anna e Marley e salì le scale dopo aver sentito la mia minaccia “Cerca di non sporcare o ti farò pulire tutto con la lingua,

capito?!”
e dopo averla ignorata

completamente.

“Ci toccherà pulire prima che arrivi il tipo delle pizze così possiamo mangiare senza sentire odore di zuppa” disse Conor

cominciando ad alzarsi le maniche

“Ti sei dimenticato di dire ‘vomitevole zuppa’” risi, gli diedi un bacio sulla guancia e andai a prendere qualche straccio e dei guanti per

dare una pulita. Il biondino mi raggiunse appoggiandosi allo stipite della porta a braccia conserte col suo fare sexy.

“Vuoi sfottermi ancora per molto?” mi chiese fingendo un sorriso

“Almeno fino alla laurea di Marley” risi passandogli dei guanti e dello sgrassatore.

“Che simpaticona” rispose mettendosi i guanti e andando nella sala da pranzo cominciando a pulire un po’ ovunque. Misi un guanto, ma lo

levai sentendo il campanello suonare. Presi i soldi per le pizze sul tavolo e andai ad aprire

“Avete fatto pres…Ah. Sei tu” cambiai espressione vedendo Kyle davanti alla porta con una busta gialla in mano

“Che ci fai qui a quest’ora?” chiesi chiudendomi la porta alle spalle per evitare che Marley vedesse quell’idiota.

“Sono venuto a portarti dei soldi..senti non è che mi faresti parlare con Mary?” chiese porgendomi la busta

“Il suo nome è Marley non Mary e no. Non ti farò parlare con lei.” Dissi alzando un sopracciglio

“Ma lei è..mia figlia” disse guardando in basso. Sua figlia?! Ma da quando?! Cercai di trattenermi dall’urlare ma non riuscendoci strinsi il

pugno per reprimere tutta la mia rabbia

“Non ti permettere di parlare come se fossi stato un padre per lei. Perché non lo sei stato nemmeno lontanamente. Ora è

sotto la mia custodia e
scommetto che non ti ricordi nemmeno quanti anni ha.” Dissi secca cercando di non tirargli un pugno in

faccia. Lui stese zitto continuando a 


guardare per terra e io risi fiocamente.

“10” rispose lui senza togliere lo sguardo dal tappeto con scritto ‘Welcome’ davanti alla porta.

“Pazzesco. Vieni qui, pretendi che io ti faccia vedere Marley come se te lo meritassi. 12. Dodici fottuti anni senza un padre.

Vattene prima che io
ti prenda a pugni. Mio fratello è morto per colpa tua. La mia famiglia si è distrutta per colpa tua. Hai

rovinato la mia vita, cerca di non rovinare 
anche la vita di Marley.” Sbottai tutto d’un fiato.

“Non mi starai mica traden….Oh io beh, ti…aspetto dentro.” Biascicò Conor rientrando in casa preoccupato. Kyle mi salutò con un

cenno della mano e triste se ne andò. TRISTE UN CAZZO ORA ANDRA’ A SCOPARSI MIA MADRE E POI SARA’ TUTTO CONTENTO COME

SE NON
FOSSE SUCCESSO NULLA.

Entrai a casa e ripresi fiato quando però risentii suonare alla porta la aprii con rabbia e cominciai ad urlare qualcosa ma mi placai quando vidi il

tipo delle tipo delle pizze con una faccia spaventata e anche abbastanza figo. Alto, moro, sguardo color cioccolato, pelle ambrata che sembrava

ricoperta di miele e un ciuffo biondo che si alzava di almeno 6 cm. No Olive, ricordati che tu sei fidanzata.

“Oh scusami pensavo fossi qualcun altro, tieniti il resto” dissi prendendo le pizze e dandogli i soldi. Stavo per andarmene quando  il

tipo mi prende da un braccio e mi gira verso di lui. “Cosa c’è? I soldi non bastavano?” chiesi. Il moro/biondo mi sorrise e prima che io

potessi svenire disse “Le pizze sono già state pagate” e mi ritornò i soldi. Pizze già pagate? E da chi?

“Posso sapere chi le ha pagate?” chiesi riprendendomi i soldi.

“Un certo Anth Melo” disse. Mai sentito sto Anth Mela

“Vabbè sarà un amico di Conor, grazie e alla prossima!” sorrisi e girai le spalle per rientrai a casa ma il tipo mi fermò ancora una volta

“Che altro vuoi?” dissi acida.

“Conor è il tuo ragazzo? Quindi non potrei chiederti di uscire vero?” Si morse il labbro inferiore e io rimasi un po’ imperterrita.

“No tu puoi anche chiedermelo solo che…poi avresti un occhio nero” dissi ovvia per poi continuare “Quindi bè. Ciao” aprii la porta

ed entrai lasciandolo lì come un idiota. Però era carino.

“Ma dove sei stata? Ti ha fatto male? Cosa ti ha detto?” mi chiese a raffica il piccolo Paul, no anzi no. Il piccolo Paul no.

“Ci ha provato con me molto spudoratamente” dissi tranquilla posando le pizze sul tavolo

“Che cosa?!” mi chiese mettendomi le mani sulle spalle preoccupato

“Si è gli ho detto che il mio ragazzo gli avrebbe fatto un occhio nero” risi lui aveva gli occhi spalancati e sembrava rimasto senz’aria

così lo baciai, per farlo riprendere appena allungai le distanze si mise una mano nella fronte  e mi guardò contrariato

“Tu mi stai dicendo che il padre di tua sorella ci ha provato con te?! Che maniaco schifoso ora lo riempio di pugni a stò

stronzo”
disse infuriato

alzandosi le maniche e cominciando a simulare i pugni che gli avrebbe dato. Risi come un’idiota per circa due minuti e lui non la smetteva di

giocare a fare Rocky

“Ma cosa dici- risi ancora più forte- io parlavo del ragazzo delle pizze! Che poi era anche un gran figo!” lui si fermò, mi

fulminò con gli occhi  ed ebbi paura per la mia incolumità

“Adesso ti faccio vedere chi è figo!” disse cominciando a darmi baci sul collo e dicendomi cose molto poco caste all’orecchio.

Io non potrò mai ringraziare abbastanza questo Anf Mela o come diavolo si chiama perché mi aveva appena dato l’occasione di placare quel

giovanotto con gli ormoni in subbuglio  che si chiama Conor Paul Maynard.

“Amore, tesoro, gioia, cucciolo, fragolina mia, cioccolatino, fermati fermati per favore devo dirti una cosa” lui si fermò e mi

guardò con sguardo molto, ma molto sexy.

“Cos’è? Hai paura di non resistermi?” si vabbè a parte quello. No anzi è solo per quello.

“Conosci un certo Anc Mela, Anf Mandarino?” chiesi gesticolando

“Semmai Anth Melo piccola, ma perché?” chiese dubbioso. Oh menomale si è scordato che stava per violentarmi

“Ha pagato le pizze, a proposito! Le pizze si freddano!” dissi andando verso quella meraviglia italiana.

“Che bello vuol dire che tra un po’ si farà vedere , sai è un mio vecchio amico” disse sorridendo

“Le bambine si sono addormentate, gli ho chiesto se avevano fame ma mi hanno detto di no e sono andate a letto. Mangiamo e poi

portiamo Anna a casa
ok?” chiese Jack scendendo le scale e venendoci incontro.

“Per me è ok, domani è l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze d’inverno, no?” chiesi addentando una fetta di pizza.

“Si fortunatamente.” Disse Conor prima di cominciare a mangiare

“Domani vi vedranno tutti come la coppia di in voga del momento, me lo sento” disse Jack versandosi della Coca Cola.

“Allora brindiamo a domani!” disse Conor alzando il bicchiere

“A domani!” dicemmo in coro io e Jack.



HALOAAAAA C:

Comee staaate?
Io sto malissimo.
Per vari motivi ma vabbè.
Vi piace? :c
L'ho fatto di 5 pagine di word e spero che sia abbastanza.
Ditemi un pò che ne pensate :33
Ringrazio tutte quelle che recensiscono 
vi adoro <3

Vado a mangiare pecchè sto morendo dalla fame :c Come Jack, una pizza non ci starebbe male lol
Alla prossima bellesssse <3
E dato che domani non aggiornerò,
buon primo maggio a tutte!
Io farò il bagno e voi? c: 


Jade xx

 

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