Si ama anche se c'è di mezzo l'odio...lo so perché l'ho provato

di _Broken_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter 1 ***
Capitolo 2: *** Chapter 2 ***
Capitolo 3: *** Chapter 3 ***



Capitolo 1
*** Chapter 1 ***


DRRRIIIIINNNNNN!!!!!!!!! Come ogni mattina quella maledetta sveglia mi fece cadere dal letto e come ogni mattina ero in ritardo,  perché quel cretino di mio fratello non mi aveva svegliato. Lo mandai a quel paese mentalmente (ah e per la precisione mio fratello si chiama Louis Tomlinson, non so come possiamo avere lo stesso sangue). Mi alzai dal pavimento e andai in bagno a farmi una doccia … pff certo come no, non avevo tempo per fare pipì, figuriamoci per fare la doccia; avevo delle occhiaie che arrivavano sotto i piedi, ma non misi il correttore tanto non avrebbe aiutato, mi lavai i denti e la faccia. Sono una ragazza acqua e sapone, non amo truccarmi, se mai solo in occasioni importanti. Uscita dal bagno mi vestii e scesi di sotto per fare colazione. Come ogni mattina mio padre era già al lavoro o da qualche altra parte: già, dopo la morte di mia madre non avevamo avuto un bel legame, e lui se ne andava in giro a far nulla, a parte quando lavora in ufficio. Era come non avere nemmeno più un padre. Non feci nemmeno colazione e uscii da casa, mi misi le cuffiette dell'ipod, con la canzone 'i can't say no' di Conor Maynard, mentre camminavo il vento sfiorava delicatamente la mia pelle, provocandomi dei leggeri brividi lungo il corpo, mi strinsi nella giacca, a Londra faceva sempre freddo, rare volte potevi trovare una giornata in cui il sole picchiava sempre. Ero immersa nei miei pensieri, che nemmeno mi accorsi di essere già arrivata avanzai verso quell’edificio che io disprezzavo tanto: la scuola. La cosa che odiavo di più era che le persone erano tutte divise in gruppi: c’era un gruppo di secchioni, un gruppo di fighetti con il loro “leader” Zayn Malik e il suo amichetto Horso Stalla o Horror Stylos o come cavolo si chiamava, migliore amico del mio adorato fratello del cazzo che sfortunatamente faceva parte del loro gruppo, ovviamente tutti e tre erano stati bocciati l'anno scorso, perciò avevano 18 anni. Poi c'era il gruppo di troiette, ma la troia più troia di tutte era Lexy Little, che nome del cazzo. Ah a proposito non mi sono presentata, mi chiamo Megan Tomlinson, ho 17 anni, i capelli castani mossi, lunghi fin sotto il seno, con un ciuffo di lato, gli occhi di un verde scuro (presi da mia mamma), tuttavia sono una cacchina, frequento il terzo anno, insieme a mio fratello, ma fortunatamente abbiamo corsi diversi, cazzo almeno quello. Eccomi arrivata a destinazione, facevo per entrare quando....chi arrivò? Lexy con le sue amichette. Non riuscivo a credere che la gente non si accorgesse che fossero rifatte dalla testa ai piedi, be’ dalla testa ai tacchi. Eccola che si fermò davanti a me con un sorriso maligno e aspettavo di sentire che cosa voleva dirmi ...
“ Ehi Meggy, ma quando esci ti guardi allo specchio, hai visto cosa indossi! Sembri uno spaventa passeri, ahahah”  disse tra le risate sue e delle sue leccaculo!!! Indossavo una felpa XXL, dei jeans stretti e le mie amate Convers bianche, mi piacevo, ma lei con una minigonna sopra il culo e una magliettina bianca trasparente con in bella vista il reggiseno nero, non poteva venire da me e insultarmi, mi veniva il vomito solo a vederla.
“ Ha parlato quella con la minigonna sopra il culo, sai facevi prima a venire nuda a scuola! ”  ok stavolta avevo un po’ esagerato ma se lo meritava!!
“ TUU!!! Cosa hai osato dire!!! ”  ormai stavamo urlando e tutta la scuola ci stava osservando.
“ Io ho osato dire solo la verità ”  dissi prima di superarla, uff sorpassato il primo ostacolo. Entrai nell’edificio, quella mattina avevo una voglia matta di vedere i miei amici coglioni, si lo so sono molto gentile. Ecco James, il secondo nome di Liam, come sempre aveva un libro aperto in mano, stava ripassando per l’interrogazione, al contrario di me che non l’avevo neanche aperto: non era un modo di dire, era ancora incartato da quando l’avevo comprato ed era già tanto che avessi fatto questo primo passo. Mentre mi dirigevo verso gli armadietti vidi una mamma e una bambina mano nella mano, mi ricordai subito di mia madre e cercai di trattenere la lacrime. Appena Liam mi vide chiuse il libro e allargò le braccia. Mi ci fondai dentro, ne avevo bisogno anche per nascondere le lacrime.
“ Ehi ehi Megan mi stai abbracciando un po' troppo forte” mi disse divertito. Io sciolsi l’abbraccio e lo guardai con un sorriso, credo falso.
Pov Liam
 Sciolse l’abbraccio e mi guardò, aveva un sorriso, ma non un sorriso vero, era un sorriso falso
“ Ehi, va tutto bene? ” le chiesi dolce. Lei mi guardò ancora per un po’ e poi annuì, ma vidi qualcosa di strano nei suoi occhi, erano lucidi. L’abbracciai subito.
“ Meg, cos'è successo? ”  gli chiesi preoccupato ma allo stesso tempo dolce.
Pov Megan
Ormai gli avevo inzuppato la maglietta con le lacrime, per la seconda volta sciolsi l’abbraccio e ancora singhiozzando gli dissi
“ è…che……ho mangiato…delle…cipolle..a…colazione… non …ti...preccupar..e  ”
finì singhiozzando. Nemmeno avevo fatto colazione, lui mi guardò e mi sorrise per poi dire
“ Lo so che c’è qualcosa che non va Meg, ti conosco da quando eravamo all’asilo, avanti dimmi che c’è ” mi calmai e iniziai a dirgli
“ Niente è che sono stanca di quella Lexy, va tutto bene non ti preoccupare, ok? ”
gli mentii, anche se lui sapeva tutta la storia di mia madre, ma se glielo avessi detto di sicuro mi avrebbe fatto una marea di domande, e non avrei saputo trattenere ancora le lacrime, sembravo un lavandino che perdeva.
“ Ok va bene, ma non farmi più preoccupare e lascia perdere quella là” mi disse, anche se sapevo che non ci aveva creduto del tutto, non era scemo.
“ Ora andiamo, siamo in ritardo ”  uff
“ Oh, che palle, ma perché esiste la scuola che poi non serve a un cazzo ” rise e mi circondò le spalle con il braccio e ci dirigemmo verso quella adorata aula del cazzo.
Appena entrammo in classe  non vedemmo il prof, infatti tutta la classe stava chiacchierando e io e Liam ci sedemmo vicini all'ultimo banco. Mi annoiavo a morte, mentre Liam continuava a studiare, minchia ma non la smetteva più e che cazzo; poco dopo arrivò il prof e ovviamente non lo ascoltai e “ovviamente” mi sgridò
“ Signorina Tomlinson le consiglio di ascoltare la lezione, sa potrebbe aiutarla a prendere un bel voto, anzi il primo bel voto” tutta la classe rise e io risposi
“ Oh prof non sapevo fosse così simpatico, perché non va a fare i provini per Zelig sa lì sarebbe molto gradito se si facesse due canne!”
La classe rise ancora più forte, compreso Liam che si stava strozzando con la saliva, mentre sputacchiava sul libro, ma che schifo minchia. La mia intenzione era quella di far incazzare il prof e credevo di esserci riuscita, visto che stava cambiando colore dal rosa al rosso, dal rosso al viola, dal viola al verde, dal verde al blu, io dissi
“ Prof sa che le dona molto la bandiera della pace!”
Quando tornò in sé, io mi aspettavo un “Tomlinson in presidenza, ADESSO!” invece mi urlò, anzi mi disse con un sorrisino
“ Tomlinson, perché non viene alla cattedra per l’interrogazione ” fanculo. Dopo mezzora di tortura, il voto che mi diede il professore mi sorprese in modo positivo, già mi diede un bel 3 +
“  Ma che cavolo oggi finisce la punizione che mio padre mi aveva dato per un 4+ in biologia e ora ne comincia un’altra per 'sto cacchio di voto in italiano... ” Liam mi bloccò
“ Meg era matematica ” disse ridendo
“ Eh allora come mi spieghi tutte quelle y e x, cioè c'erano un sacco di lettere! ” dissi, lui soffocò una risata
“ Meg erano monomi ” disse divertito
“ mono...che? ” scosse la testa ridendo come per dire di lasciar perdere, feci spallucce e continuai
“ e poi il prof... di cosa si lamenta, dai è già tanto che so quant' è la radice quadrata di 4...ehm si ora però non me la ricordo, ma dopo mi verrà... ” dissi uscendo dall'aula al fianco di Liam, che se la rideva...che minchia ridi
“ Dai Meg non scoraggiarti recupererai con l'interrogazione.. ” mi disse divertito
“Si certo come l'altra volta, che nella verifica di storia avevo preso 4 e in quella di recupero 4----, poi non esistono nemmeno così tanti meno!”
dissi sarcastica allargando le braccia. Liam scoppiò a ridere ricordandosi dell'accaduto, beato lui che almeno rideva, a me veniva da piangere, cioè dico come si fa a prendere un voto peggiore nella verifica di recupero? Certo solo “Megan Elisabhet Tomlinson” lo sapeva fare, pff.
“Meg dai, se già inizi così è ovvio che prenderai un brutto voto..” disse il moro,  lo bloccai per il polso e lo guardai scuotendo la testa,
“No Liam, lo prenderò comunque sta’ tranquillo” dissi, lui rise divertito e ci avviammo nei nostri armadietti, proprio in quel momento mi accorsi di una cosa
“Liam, ma oggi Alex? Dov'è?”  lei era la mia migliore amica ed era strano che oggi non ci fosse, ieri era perfettamente in salute. Ad un tratto diventò agitato come se mi stesse nascondendo qualcosa
“Liam? Dov’ è Alex?” chiesi tranquilla, forse ancora per poco... ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- NOTA D'AUTORE: HOLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!! CIAU RAGAZZEE!! come estas vos? che cazzos hos dettos? vabbè....ù.ù alloraaa per cominciare questa è la mia prima FF e fa cagare gli stitici (ovviamente sono molto ottimista xD) anche se a me fa schifo....spero che ad almeno una di voi piaccia! *incrocia le dite delle mani, dei piedi e degli occhi* (?) si ok. anche se non ho nemmeno una recensione...(parte musichetta malinconica)...i-io sarei lo stesso felice d-di ricevere d-delle c-c-critiche b-basta che v-voi m-mi scriviate c-ciò che p-pensate....ok basta mi sono rotta le balls di scrivere così...ma è comunque sott'intenso che sono disperata xD Quindi voglio ringraziare tutte le parsone che non hanno ANCORA xD recensito....GRAZIEEEE!! poi ringrazio anche le lettrici silenziose... che mi rendono lo stesso felice...perché almeno so che l'hanno letta ;) e ringrazio anche le persone che hanno aperto la mia FF hanno letto il titolo, ci hanno sputato sopra e hanno richiuso la storia ;) GRACIAS! oggi ho voglia di parlare tante lingue (?)si ok. GRAZIE A TUTTI! anche se nessuno mi caga! Ma grazie! comunque io....sono.... SIMPYYYYY!!! vero vero?OK ORA MI DILEGUO CHE STO SCRIVENDO LA NOTA D'AUTORE PIU' LUNGA DELLA STORIA ù.ù SCIAU BELLESSEE!!è.è KISS KISS GOSSIP GIRL! ;D -kia

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Capitolo 2
*** Chapter 2 ***


 
”Liam? Dov’ è Alex?” chiesi tranquilla, ma ancora per poco...
“Bhe...lei……è..è…” ok la tranquillità era partita e aveva preso il primo volo
“Liam lei è……” dissi in segno di continuare spazientita
“ Ha marinato la scuola con Zayn! ” mi si gelò il sangue nelle vene a sentire quel nome. Lui ….? No! Non poteva essere lui, il leader di quei “fighetti”. Ma le cose che più mi facevano impazzire erano che Liam non me lo avesse detto prima e che Alex che io cercavamo di evitare quel gruppetto, per noi era indifferente, né caldo né freddo. Non mi sarebbe mai venuto in mente che Alex potesse aver fatto una cosa del genere e invece ora lei ci marina la scuola. Ritornai alla realtà quando Liam toccò la mia spalla; lo guardai con gli occhi pieni di delusione, come avevano potuto … Mi voltai per andarmene, ma Liam mi afferrò per il polso e mi guardò in segno di scusa
“N-no....Liam” mi divincolai e corsi via cerando di farmi spazio tra la folla di studenti in corridoio. Quella non era una buona giornata, non mi sarei mai immaginata una cosa così da Liam, ma soprattutto da Alex. Quel giorno nulla andava bene, così decisi di tornarmene a casa, uscii dall’edificio ancora correndo, non feci in tempo a fermarmi che andai addosso a un ragazzo, tutti e due cademmo a terra, be’ lui a terra, io su di lui. Mi ripresi dalla caduta e cercai di intravedere il suo viso: era riccio e aveva dei bellissimi occhi verdi. Un attimoo!!! E’ Lerry Stilo, no Harry Stilo, oddio come si chiama
“Hei, lo so che sono bello, tanto da saltarmi addosso, ma vacci piano” disse quel coglione tra risate, non mi accorsi che ero ancora su di lui, mi alzai in fretta seguita da lui, iniziò a fissarmi intensamente, sbuffai
“Se stai aspettando delle scuse perché ti sono caduta addosso puoi anche andartene” dissi ricomponendomi, lui mi guardò sorridendo, oh ma sto qua non sa fare altro
“Non volevo le tue scuse, mi aspettavo che mi saltassi addosso o che cercassi un modo per baciarmi” mi stava davvero irritando
“Senti non sei così figo da saltarti addosso, lo farei solo per menarti e sentimi bene Stilo, io non sono una di quelle troiette che ti porti a letto, quindi Stilo hai sbagliato persona” dissi irritata
“Innanzitutto mi chiamo Styles e…” non fece in tempo a finire che sentii qualcuno gridare il mio nome … Mi voltai mettendomi la mano sulla fronte per ripararmi dalla luce cocente del sole, mi guardai intorno, poi vidi un ragazzo correre verso di me sbracciandosi cercando di passare, cercai di vederlo meglio in viso.....era Liam, mi rivolsi verso Harry un po’ confuso
“Perché quel tipo ti chiama? ” domandò
“Cazzi miei” ovviamente lui rise
“Ehi calma piccola”
“Se mi chiami ancora così ti faccio trovare un tronco in culo” dissi spazientita, non potevo farci niente se ero così acida, ma sono così, quindi se mi avesse chiamato ancora così l'avrei ucciso
“Oh, scusa piccola!! ” ok prepara la tua tomba caro Stilo, non stavo scherzando da un momento all’altro si sarebbe trovato senza il suo amichetto.
“FOTTITI” e lui..... rise!
“Ma che cazzo, hai la mascella bloccata? È da 20 minuti che ridi!!” ribattei scocciata, non fece in tempo a ribattere che Liam mi raggiunse, si piegò appoggiando le mani sulle ginocchia cercando di riprendere fiato, ecco ricominciano i sensi di colpa...
“Meg…… non volevo………lo so sono un coglione…… ma non volevo che ti arrabbiassi…………scusami...”disse faticando
“Si, sei un coglione!” s’intromise Stilo ridendo. Noi due lo guardammo male e lui alzò le mani innocente, lasciai perdere quel cretino e mi rivolsi a Liam
“Liam quello che è successo è orrendo, be’ non quanto quello che ha fatto Alex con quel coglione di Zayn……” non riuscì a continuare che Harry mi interruppe
“Ma state parlando di Zayn Malik, no perché io lo conosco”
“Certo emh... ‘coglione + coglione’...” sussurrai, ma Stilo sentì, mi guardò un po’irritato mentre Liam tratteneva una risata, poi ricominciai...
“Senti Liam, non sarebbe stato meglio dirmelo invece che mentirmi?” il suo sorriso sparì e detto questo me ne andai guardando per l’ultima volta Stilo. In poche parole questa giornata è stata una giornata di… CACCA!.
Arrivata a casa lanciai la borsa all’entrata e chiusi la porta con un piede, entrai in salotto dove stavo per sedermi educatamente sul divano, ovvero: stavo per scaraventarmi come un mammut incinta sul divano, ma prima che lo facessi squillò il cellulare, guardai da tutte le parti ma non lo vidi, mi avvicinai di fretta allo zaino lanciato distrattamente a terra e lo apri. Scavai velocemente più a fondo e finalmente lo trovai, con un gesto veloce lo sbloccai, ma lì fini la chiamata, andai a chiamate perse, ma chi poteva essere....... vediamo.... ALEX, sbarrai gli occhi sorpresa, aveva pure il coraggio di chiamarmi... pff, mentre leggevo le 4 chiamate che mi aveva fatto, il cellulare riprese a suonare, oddio cosa faccio, rispondo? No meglio di no, risponderò quando sarà il momento giusto e non sarò così incazzata di staccarle la testa e mangiarmela, così lo lasciai squillare. Andai in camera mia, mi buttai a peso morto sul letto e non ci volle molto perchè mi addormentassi in un sonno profondo. Mi svegliai di botto, ero tutta sudata e un po' intontita, a causa della luce del sole che batteva incessantemente sulla finestra, che genia che sono a non abbassare le tapparelle, aspetta! L-luce d-del s-sole....oddio! Mi alzai di scatto stiracchiandomi, mi avvicinai alla finestra a osservare la bellissima visuale che avevo dinanzi a me, il sole che picchiava sulle finestre della case, la gente che passeggiava tranquillamente, oddio come sono filosofica, ammirai intensamente la giornata bellissima che c'era, gli uccellini che cinguettavano e uscivano dai loro nidi per andare a cercare del cibo... poco dopo vidi la finestra muoversi, distolsi lo sguardo dal paesaggio e guardai che dalla finestra erano entrati due scoiattoli e un coniglio, ma che minchia è?!? Dio mi sembra di essere in cenerentola, cos'è ora mi aiutano anche a vestirmi... bah. Andai in bagno e presi lo scopettone del cesso e iniziai a ad avvicinarmi agli animali
“Ma ciao animaletti...lo vedete questo? Si...?” dissi maligna, mostrando lo scopettone, mentre li guardavo fare un verso strano
“...E ci tenete alla vostra vita?...” non c'era bisogno di aggiungere altro che scapparono, poveri. No poveri un cazzo io mi vesto da sola! Posai lo scopettone al suo posto e richiusi la finestra, mi voltai verso l'orologio, erano le sei di sera, così uscì dalla porta per vedere se mio fratello era in casa. Scesi le scale e lo vidi sul divano a giocare alla play-station. Pff a 18 anni gioca ancora ai giochi da neonati, lo salutai e gli dissi che ritornavo a dormire, ma sinceramente credevo che non si fosse accorto nemmeno che ero in casa, troppo attratto dalla play -.- . Salii le scale ed entrai in camera mia, mi accucciai nel letto e mi riaddormentai.
Una luce mi fece aprire gli occhi, e che cazzo sempre sta minchia di luce, non ho più bisogno della sveglia, perchè IO ho la LUCE! Ok, quel giorno era iniziato decisamente male, cavolo avevo dormito per un giorno intero, ma la cosa non cambiava, il cattivo umore c’era sempre, ovvero: Alex. Guardai il cellulare per vedere se ci fossero messaggi o chiamate, ma subito mi cadde l’occhio sull’ora
“oh PORCA PAPERA ARROSTITA IN CULO!!!!!! Sono in ritardo, sono in ritardo, sono in ritardo!!!” continuavo ad urlare come una psicopatica
“Ma si può sapere chi cazzo aveva inventato che anche il sabato si va a scuola!!!!!! Chi l’ha inventato deve essere CASTRATO” urlavo così tanto che il vicino di fronte casa mia mi guardava dalla finestra coprendosi i testicoli con una mano e con l’altra stava componendo un numero, credo il 118 (?) ah parlando dell'ambulanza, per caso voi lettori sapete qual è il numero per chiamare il 118? hahahahah! Ma quanto sono simpy ;), mi affacciai verso il vecchio e urlai
“non si preoccupi i suoi amichetti sono al sicuro!!” be’ erano al sicuro solo se non era stato lui a dire che il sabato si deve andare a scuola (pensavo tra me e me) così per esserne sicura glielo chiesi
“scusi ma lei ha deciso che il sabato si va a scuola!!!!?!” ok sembravo una psicopatica ma era un’ ingiustizia, cioè io non volevo abbandonare il mio lettuccio (?). Dopo aver sentito la mia domanda lo vidi uscire di casa correndo e urlando con in braccio il suo cane, be’ non è giornata per tutti oggi, pensai tranquillamente facendo spallucce. Ma subito mi ricordai che ero in ritardo, rientrai immediatamente e diedi l’occhiata al cellulare
“oh cazzus!!!!! sono già le 7:25” stavo urlando ancora di più, poi vidi con la coda dell’occhio che dalla casa del vicino uscì correndo e urlando la moglie con addosso l’accappatoio e la scopa in mano, così decisi di non urlare più prima di far scappare anche la casa, hahahahaha troppo simpy... emh allora perchè rido da sola?, si ok. Andai in bagno: mi lavai e sistemai. Aprii l'armadio indecisa su cosa indossare, poi mi venne un lampo di genio, mi piegai sulle ginocchia per guardare meglio sotto il letto, presi lo scatolone e lo tirai fuori da sotto il letto, era ricoperto da una sottile superficie di polvere, ci soffiai sopra, mentre alcuni batuffoli volavano per la stanza, lo aprii, come una bambina che riceve il suo primo regalo di compleanno, ci trovai dei vestiti piegati ordinatamente, presi una maglietta a maniche corte un po' larga con su disegnato i baffi e gli occhiali, e dei jeans lunghi fino alle ginocchia...questi erano gli ultimi vestiti che mia madre mi aveva comprato, li avevo nascosti sotto il letto perchè mio padre voleva che mi liberassi di ogni cosa che riguardava lei, ma come facevo?! E' una cosa impossibile, cacciai indietro le lacrime e rimisi a posto lo scatolone. Mi vestii, poi andai in bagno, mi misi un po' di matita e diedi più vita alle mie ciglia con del mascara, mi misi le convers bianche, presi il cellulare e scesi di sotto, sperai di non trovare mio padre, se no vedendomi con questi vestiti mi avrebbe ammazzato, camminai in punta di piedi, velocemente presi lo zaino e uscì di fretta da casa, sospirai di sollievo. Guardai il mio cellulare, ma mi pentii di averlo fatto perchè stavo per avere un infarto...le 7:48! Cazzo se ero in ritardo, odiavo mio fratello per non avermi svegliata, iniziai a correre come Willy il Coyote, hahaah che sfigato che è, beh anche io sono sfigata...a volte, ma no dai non sono così sfigat………SPLATCH! Oddio che schifo! Pure la merda di cane dovevo pestare, poi venne in mente il cane del mio vicino....
“oh si sta cacca di cane è di quello là …… cane preparati ad essere castrato” cazzo lo stavo dicendo mentre un ragazzo mi passò proprio di fianco, certo 3 sfighe una dopo l’altra...mi voltai verso il ragazzo, STILO! Oh perfetto oltre a scuola anche qui lo devo vedere, di bene in meglio
“oh ma che sorpresa, ciao Stilo, a mai più Stilo!” stavo per andarmene quando disse
“chi è che vuoi castrare tu?” mi disse con un sorriso malizioso
“quand’è che te ne vai tu?” gli feci lo stesso verso
“non posso andarmene sai i miei mi dicono di inseguire i miei sogni, quindi ti seguo!” mi faceva vomitare il pensiero che attirasse delle ragazze con queste frasi vomitevoli, ma io non cedevo
“senti perché non vai a inseguire le tue t***e sai oggi non è giornata, per tua informazione sono in ritardo, quindi ADDIO!!” mi girai e andai via non lasciandogli nemmeno il tempo per ribattere, hahah te l’ho fatta Stilo!!! Arrivai nell’edificio e vidi il cancello chiuso, strano non lo lasciavano mai chiuso, nemmeno ai ritardatari, così chiesi a un signore che passava che giorno fosse, già con la paura che quel cretino me l’avesse fatta
“scusi che giorno è?”
“oggi è domenica” le mie guance si gonfiarono diventando di un rosso fuoco, il signore mi guardava abillito e poi corse via
“ma se ne vada a fanculo!” signore di merda, cavolo avevo fatto scappare i vicini per niente e più importante di tutti potevo dormire. Ero sicura che anche le sue palline avrebbero fatto compagnia a quelle del cane e del suo padrone, pensavo mentre mi dirigevo verso casa a pugni stretti, vidi davanti alla porta Stilo con un sorriso da stronzo ed infatti 
 “che stronzo!!”, però che bel sorriso, si per ora, ma adesso si sarebbe ritrovato senza quei bei dentini ……… oh ma che dico, meglio spaccargli tutta la faccia va. Arrivai davanti a lui e gli diedi una leggera spinta per farmi passare e andare ad aprire la porta
“potevi dirmelo coglione” dissi, rise di gusto
“non è colpa mia, sei tu che te ne sei andata, allora ti va di fare un giro Meg?” mi ha chiamato Meg!
“senti Stilo chi ti ha dato tutta questa confidenza per potermi chiamare Meg?!?”
“non mi chiamo Stilo, ma Styles, allora è un si?” chiese ignorando la mia domanda, ma sembrava sincero quel sorriso, anzi speranzoso
“senti Stilo non mi interessa come ti chiami, comunque non ho la minima idea del perchè tu voglia uscire con me, tuttavia dimmi perché dovrei uscire con uno come te?”
“che vuoi dire con uno come me?” chiese un po’ irritato
“non fare il finto tonto lo sai benissimo” dissi ovvia
“no, non lo so, che c’è che non ve in me?” disse facendo una giravolta su stesso vantandosi
“bè per cominciare non mi piacciono i tuoi capelli, che sembrano un nido di un pavone” lui sbuffò facendomi segno di continuare
“poi sei un pervertito, ti sei fatto tutta la scuola, sei egoista, ipocrita ………” non mi fece continuare che mi disse
“ehi ehi non mi conosci, sai il detto non giudicare il libro dalla copertina?” sbuffai scocciata
“e tu sai il detto lascia in pace Meg se non vuoi che ti uccida?!?” chiesi irritata
“no…… perché non esiste!!” disse capitan ovvio, alzai gli occhi al cielo
“senti fa’ come vuoi, a mai più!!” lui sorrise avvicinandosi “te ne pentirai, sai su di me ci si può girare solo una volta” mi soffiò a due centimetri dalle labbra, ero più rossa di un peperone, ma rossa di rabbia lo spinsi via ribattendo
“Oh Dio sai che spreco e ora come faccio!! Ho sprecato la mia ultima possibilità!!!” dissi fingendomi triste e disperata lui rise come sempre
“ok piccola, fai come vuoi, ci vediamo” sbuffai
“non chiamarmi piccola e ‘ci vediamo’ un corno non ti voglio rivedere ti è chiaro tutto questo?!?” quanto lo odiavo, detto questo, anzi pensato questo, hahhah ancora troppo simpy! Entrai in casa sbattendo la porta poi lo guardai dall’occhiello e lo vidi sorridere e salutarmi con la mano, come se sapesse che lo stessi guardando, mi tolsi subito dall’occhiello e sospirai. Guardai il cellulare, 18 chiamate da Liam, mi sentivo in colpa, infondo gli volevo un bene dell’anima, guardai l’ora, erano solo le 7:55 di mattina che avrei fatto tutto quel tempo, cavolo mi mancavano da morire Liam e Alex , ma non potevo fare niente io, era Liam che aveva torto per non avermelo detto, mentre Alex....dio lei aveva tortissimo (?) con tutti questi torti ho voglia di torte (?)si ok. Lei è una ragazza fantastica, siamo molto simili, ma che dico…io castana lei bionda, io occhi color broccoli lei occhi color cielo, lei dolce, io acida, lei felice io scazzata, ma non so come… eravamo super legate, come ha potuto fare una cosa del genere, per lei non provo rabbia ma delusione. Mi stavo annoiando così salii le scale per vedere se Louis era in casa, salii parandomi davanti alla sua porta, di sicuro dormiva così l’aprii piano e molto delicatamente, haha e voi ci credete, no no sfondai la porta
“AVANTI LOUIS ALZATI!!!!”
urlai così forte che il poster con disegnato su una carota(?)cadde a terra insieme a lui, scusate non ve l’ho detto mio fratello ha uno strano filling con le carote, se vi state chiedendo quello che penso io è si…si...ha bisogno di un psicologo, Louis mi guardò in cagnesco, io a sua volta lo guardai innocente, si rialzò a fatica sdraiandosi sul letto e io mi ci buttai sopra, si ma non al letto a Louis
“AHIA!! ma sei cretinaa” mi urlò togliendomi da sopra di lui, mi sdraiai accanto
“no sono Megan” gli dissi ridendo, lui sbuffò
“perché papà e mamma non si sono fermati a un figlio”
“ehi è stata una fortuna che io sia nata, se no chi ti renderebbe la vita MERAVIGLIOSA!!” dissi fiera di me, lui mi guardò serio e poi scoppiò a ridere
“haahaha!! minchia questa è bella!! hahha, meravigliosa?!?Cos'è il giorno del contrario oggi” chiese smettendo di ridere, io gli tirai uno schiaffo sul capo
“ahia!! Ma che cazzo c’hai la mano malata!!” urlò dolorante, io risi
“scusa mi è partita” sbuffò, oh ma quanto cazzo sbuffa, mi sorprendo a vederlo ancora gonfio, con tutta l’aria che butta fuori, e non solo dalla bocca, ma ora non parliamone, da piccola ho avuto dei seri traumi. Comunque, si rimise sotto le coperte cercando di dormire, dovevo fargliela pagare a quello stronzo per non avermi svegliato ieri mattina, così mi cadde l’occhio sulla sveglia e vidi che erano le 8:15 oh perfetto a scuola dovevamo andare entro le 7:30, oh sarebbe morto
“Louis io ho mal di pancia e quindi non vado a scuola, tu che hai visto che non vai a scuola? Sai anche se stai male dovresti andare, non ricordi mi avevi detto che avevi quella verif…”
non riuscì a finire che lo vidi alzare di scatto la testa verso la sveglia e sgranare gli occhi, poi corse in bagno a lavarsi, Meg non ridere puoi resistere,
“PORCA CAROTA ARROSTITA IN CULO!!! Sono in ritardo! Sono in ritardo!” già su questo eravamo simili, lui porca carota io porca papera, bha ... lo vidi uscire di fretta e prendersi vestiti per poi ritornare in bagno a cambiarsi, la scena era molto comica lui che correva aventi in dietro imprecando e io sdraiata tranquillamente sul suo letto canticchiando, quando uscì dal bagno vestito prese lo zaino mettendoci delle carote e non so cosa e se ne uscì di corsa, quando sentii il rumore della porta chiudersi scoppiai a ridere come una matta e me ne fregai se i vicini mi sentivano. Passai un po' di tempo a oziare (che non ho mai capito che vuol dire, ma molti usano sto termine... bah, ma credo significhi cazzeggiare nel mio mondo) sul letto, presi il mio Blackberry per vedere se c'erano messaggi, vidi una chiamata in segreteria, senza guardare il nome del mittente risposi
“ehi Meg sono Liam..” stavo per chiudere
“aspetta!...prima di chiudere, perchè so che lo stavi per fare, volevo dirti un paio di cose...allora...mi dispiace da morire per ieri, lo so sono stato un codardo a non dirtelo, ma l'ho fatto perchè non volevo che ti incazzassi, ma mi sono reso conto che così ti sei incazzata di più...” risi leggermente e continuai ad ascoltare
“...scusami, sinceramente nemmeno io mi aspettavo che marinasse la scuola con... so che ti arrabbi se dico quel nome perciò dirò coglione, ma di più mi ha sorpreso che abbia marinato la scuola, lei non lo avrebbe mai fatto, non è da lei, mentre lo è da te...si di certo...” risi al suo commento e continuai
“... Meg mi dispiace ancora da morire, devi capire che io ti voglio bene e l'ho fatto appunto per il tuo bene, ci conosciamo da appena nati, si può dire che siamo come fratello e sorella, io adoro il tuo comportamento da scema , da psicopatica, da “matura”, da scema....emh scusa lo avevo già detto, scusami ancora da morire spero mi perdonerai....a presto Meg....”
chiusi la chiamata, ora lo sapevo, l'unica cosa che dovevo fare era andare da Liam e chiedergli scusa, si lo devo scusare perchè è stata anche colpa mia, perchè? Boh, mi sentivo in colpa, lo so sono troppo gentile e....simpy! Dopo un paio di minuti sentii la porta aprirsi e chiudersi violentemente, ghignai tra me e me
“MEGAN!!!!” Oh oh quando mi chiamava per nome intero voleva dire che era molto, ma molto arrabbiato, ero ancora sdraiata sul suo letto con l’ipod in mano, giocavo con fruits ninja (è faigo), vabbè comunque a sua volta risposi, innocentemente “si?..”dissi trattenendo le risate, ad un tratto la porta si spalancò e apparve un Louis molto, molto arrabbiato, ma che palle ho perso la partita, uff, lasciai perdere quel gioco faighissimo, mi piace dirlo, dire faigo è faigo, si sono malata di mente. Dove ero rimasta, ah sì…la porta si aprì e...bla…bla… e apparve un Louis molto, molto arrabbi…si-si s-ta a-avvicinando, risi angelicamente
“preparati a correre perché non vivrai a LUNGO!!” iniziò a rincorrermi, mi catapultai giù dal letto correndo al piano di sotto, per poco non caddi dalle scale, già avevo la manualità di un bradipo. Dopo due ore ci ritrovammo a inseguirci attorno al divano, tutti e due eravamo sudatissimi e stanchi allora urlai
“TIME TIME!” lui sospirò, ovviamente nemmeno lui ce la faceva più, ci buttammo a peso morto sul divano, dopo aver ripreso fiato, mi scostai per prendere il telecomando e quando l’afferrai vidi un’altra mano sopra al “miooooo tesssooorrrrooo!!”si ve lo ripeto sono malata di mente, di scatto alzai la testa contemporaneamente a Louis e ci guardammo a mo’ di sfida, iniziai a tirarlo verso di me e lui al contrario
“lascialo, non lo sai il detto la precedenza alle donne!!” risposi cercando di riprenderlo
“si, ma io qui non ne vedo di donne…” questo mi fece imbestialire
“EHI!!” urlai tirandogli un pugno
“AHIA! Minchia fatti controllare sta mano!” tiè dopo avermi rubato il telecomando questo è quello che ti meriti, brutto bagarospo (?), ora sarei stata costretta a vedere cartoni sulle carote o documentari su ortaggi dove ovviamente ”c’erano le carote”, sbuffai alzandomi, guardai l’ora erano le dieci, ma che palle il tempo non passava mai era sempre mattina. Mi stavo annoiando, così decisi di uscire e andare da Liam per chiarire, non potevo rimanere senza di lui per sempre, mi mancava tantissimo, mi preparai e salutai Louis, dicendogli che me l’avrebbe pagata e in cambio ricevetti un “continua sperare”, stronzo. Arrivata da Liam, suonai il campanello, non so per quale motivo ma ero agitata, insomma Liam era il mio migliore amico non dovevo essere agitata, quindi Meg stai calma, oddio perché nessuno apre, perché !!??!!?, mi girai per andarmene ma subito la porta si aprì e comparve sua madre, una donna fantastica, era molto legata alla mia e dopo la sua morte era molto cambiata non usciva più, era sempre triste, doveva essere stata davvero male a perdere un’amica, già come me con Alex sfortunatamente. “Oh ciao Megan, come stai?” mi disse con un sorriso dolcissimo a mia volta sorrisi
“Ciao Marie, sto di merd …… alla grande, benissimo, al settimo cielo, mai stata megl… c’è Liam??” mi ero stancata di dire cazzate stavo solo di merda, lei sorrise “Si è in camera sua, sali” io la ringraziai e salii le scale, ovviamente inciampai, ma grazie alle mie grandi abilità (come no) riuscii ad non spaccarmi la faccia e ritrovarmi l’occhio al posto del naso, arrivai davanti alla sua porta, feci un respiro e bussai.
“Mamma sto studiando, comunque non ho tempo di farti bucato e qualsiasi cosa si sia rotta io non c’entro niente è colpa di Ruth!” risi per quello che aveva detto
“Liam sono Meg” lo sentii chiudere veloce il libro
“oh ciao Meg aspetta un attimo” lo sentii dire, poi sentii un tonfo, oddio doveva essere caduto sarà inciampato su qualcosa. Lui sembrava un ragazzo ordinato, ma in realtà aveva la camera più disordinata del mio stomaco dopo aver mangiato messicano in un autogrill (?)
“Liam tutto bene?”
“emh sisi, ora apro...aspetta un sec..” sentii un altro tonfo, e che minchia.
“ Liam sicur...”
“si Meg va tutto bene aspetta ora arriv..sto cazzo di libro di merda...emh..si ok... arrivo eh!” ok ora ero seriamente spaventata, aspettai qualche secondo, ogni volta mi faceva aspettare per sistemare camera sua, pignolo. Poi la porta si aprì e apparve Liam, era un po' sudato e con i capelli scompigliati, ma vabbè, lui era il ragazzo a cui avevo sempre voluto bene, non aspettai un secondo e mi fiondai contro di lui abbracciandolo, mi sentivo così bene, ma soprattutto al calduccio (?) con lui. All’inizio era sorpreso, ma poi ricambiò l’abbraccio, baciandomi i capelli, i miei occhi si appannarono e il naso iniziò a pizzicarmi, iniziai a singhiozzare, cazzo quanto mi era mancato, lui sciolse l’abbraccio, mi prese il viso fra le mani asciugandomi le lacrime
“sono stato un coglione, mi dispiace, mi perdoni?” quanto era dolce
“si cazzo!” rise e mi riabbracciò
“è da quando ho sentito la tua chiamata che ti avevo già perdonato e poi non riuscirei mai ad arrabbiarmi con te” dissi felice
“ti voglio un bene dell’anima Liam” dissi tra lacrime, alzai la testa e lo vidi con gli occhi lucidi, scoppiai a ridere
“L-liam stai piangendo?” dissi ridendo, lui scosse la testa asciugandosi le lacrime
“n-no è che odori di cipolla” scoppiai a ridere, quant'era scemo, lui sorrise e rimanemmo abbracciati non so per quanto tempo
“comunque Meg anche io ti voglio una marea di bene”disse dolcemente
“Mi sei mancato”.

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- HOLAAAAAAAAAA! ciau bellesse! Ecco il secondo capitolo ù.ù spero vi piaccia, ho cercato di fare un capitolo che non sia affrettato, ma ho paura di averlo fatto :'( comunque spero di no....grazie a tutte di tutto(?)! Al prossimo capitolo! ;D <3 -kia

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Capitolo 3
*** Chapter 3 ***


 
LUNEDI’ MATTINA
 Ero felice di aver fatto pace con Liam, ma dovevo ancora chiarire con Alex pensai, mentre tiravo pugni a quel maledetto armadietto
“ Maledetto armadietto di merda se non ti apri io ti …………… “
“ Cos'è vuoi castrare anche lui... “mi girai per vedere chi avesse parlato, ma dalla voce irritante già immaginavo che fosse
“ Cazzo vuoi Stilo? “ 
“ Pane simpatia a colazione eh, ah e comunque non sono una penna, mi chiamo Styles... “ disse scocciato, una penna hahahah mi immaginai  ‘ciao scusa mi passi una stilo’  e poi mi passano Harry hahahah NO! Ok sono pazza proprio
“ Come vuoi Stilo “ dissi ghignando, mi si avvicinò ridendo sfacciatamente e mi fece segno di spostarmi, io obbedì e lo lasciai passare
“ Stilo tanto non ci riesc …… “ con tre pugni si aprì di scatto l’armadietto, che per poco mi arrivò in faccia, lui si voltò a guardarmi sorridendo
“ Grazie... “ risposi acida
“ Non c’è di che piccola “ disse entusiasta, ormai ci ero abituata ad essere chiamata “piccola” così lo lasciai fare, tanto avrebbe continuato. Presi i libro di biologia e chiusi l’armadietto rivolgendo un'occhiata a Stilo, era divertente chiamarlo così, e girai i tacchi. Non vedevo l'ora di andare a casa, poi mancava Liam e non mi aveva detto nemmeno perchè non era venuto. Finita quella terribile lezione di biologia, andai a ginnastica e in quell’ora c’era anche quel deficiente di Stilo con il suo amichetto Malik...zan zan zan ZANNN!!.
Noi ragazze eravamo uscite dallo spogliatoio dirigendoci in palestra, uscendo mi rivolsi ad una mia compagna
” Odio la nostra tuta, perchè dobbiamo indossare dei pantaloncini più corti delle mutande, possiamo andarci in intimo già che ci siamo “ le dissi infastidita, non poté rispondere perchè ovviamente parlando di ‘ste cose si avvicinò Stilo. Questo guardò malizioso la mia amica facendole l'occhiolino, ma lei non era cretina...
“ Styles hai qualcosa nell'occhio? “ chiese lei fingendosi triste, lui la fulminò con lo sguardo, e questa se ne andò ridendo, ti stimo!...
” Si vede che è tua amica “ disse tornando a fare il suo solito sorrisetto del cazzo
” E ne sono felice, le mie amiche non sono delle troie che vanno con il primo che passa ” dissi fiera
” Con il primo che passa, intendi me... vero? “ chiese ridendo e indicandosi
” Non solo te, ce ne sono tanti...tipo lui “ dissi guardando Malik alle spalle del riccio, che si voltò per vedere a chi mi riferissi, il pakistano mi lanciò un'occhiata, ma non in viso, sulle gambe, sbuffai e scossi la testa arresa, ritornando a guardare Stilo, che si rigirò ghignando
” Be’ che ti aspettavi, è mio amico ” disse ovvio
“ Già, si vede che è tuo amico... “ dissi ridendo sfacciatamente, continuai...
“ ...e almeno te ne rendi conto....” rise e si avvicinò all'orecchio parlando con voce roca e ‘sexy’, come la definiscono le sue ‘ammiratrici’
“ Comunque, hai delle gambe davvero eccitanti, mi piacerebbe vederti con questi pantaloncini ogni giorno “ mi avvicinai anche io al suo orecchio, restando al gioco e gli sussurrai con la voce più sexy che potevo
” Eh invece a me piacerebbe non vederti proprio ogni giorno... “ il riccio, si allontanò di scatto e soffocò una risata, mentre io lo guardavo con un sopracciglio alzato...
” Piccola non dirmi bugie, ma soprattutto, non dirle a te stessa “ disse ancora ridendo e si allontanò avvicinandosi a Malik. Quest'ultimo mi lanciò uno sguardo, facendomi la radiografia, ma che vuoi? Un autografo?... pff. Il prof iniziò la lezione...
“ Forza ragazzi dividetevi in due gruppi, le ragazze giocano a pallavolo e i ragazzi a basket, su forza muovetevi!!!!!! “ urlò per poi soffiare nel fischietto
“ Che palle!! Se urla ancora gli ficco il fischietto in culo “ sussurrai, bè pensavo di sussurrare...
“ Scusi, cosa ha detto! “ urlò il prof, cazzo per essere un vecchio di merda ci sente bene...
“ Emh...io...ho detto che male se piscia un mulo... “ dissi senza pensare, sentii qualche risatina e qualche mio compagno parlottare, ma fatevi i cazzo vostri coglioni.... simpy!
“ Cerchi di controllarsi! ” disse il prof scioccato e irritato dal mio comportamento, gli lanciai un occhiata tra l’annoiato e l'irritato, detto questo ci dividemmo, dopo 10 minuti di gioco toccò a me fare la battuta, ma neanche il tempo di battere la palla, che quella da basket mi arrivò in testa, mi ci misi su le mani come per farla smettere di girare, ma persi l'equilibrio e caddi a terra, mi sentivo stordita e tutto ad un tratto divenne sfocato e riuscì solo a vedere una sagoma con la pelle ambrata correre verso di me, sentendo la sua voce sempre più lontana, fino quando tutto divenne nero. Mi risvegliai in una stanza bianca, sforzai gli occhi per vedere meglio, o mamma, le cose erano due: o ero morta e quello era il paradiso o un deficiente aveva una mira di merda e quella era l’infermeria, la testa mi pulsava tantissimo, scesi con cautela dal lettino e mi guardai intorno. Mi accorsi di alcuni medicinali sopra un mobile e da lì capii che ero in infermeria, uscii, ma qualcuno mi prese per il polso e mi trascinò dentro e quel qualcuno era … .Malik, cazzo quello stronzo, però che bello, forse mi sono sbagliata, mi sa che è il paradiso! NO! Questo è l’inferno...
“ Ehi stai male, quindi non muoverti, sdraiati prima che il mal di testa peggiori “ mi rimproverò con un tono severo
“ MALIK! Che cazzo ci fai tu qui?! “ lui rise
“ Wow, mi sorprende la tua finezza e ora siediti ” lo guardai male
“ Non prendo ordini da nessuno, soprattutto dagli sconosciuti “dissi a braccia conserte, mi guardò sorpreso
“ E da quando io sono uno sconosciuto, tutti mi conoscono “ disse con ovvietà. Si ma solo per lui e le sue troiette era ovvietà, sbuffai sedendomi, e mi guardò soddisfatto, cretino.
“ Certo tutti ti conoscono! Bè meglio dire....tutti conoscono il tuo amichetto...” mi fulminò con lo sguardo e sta volta io lo guardai soddisfatta.
“ Ah e per tua informazione mi sono seduta solo perchè mi faceva male il culo...” mi guardò ridendo
” Da come parli non sembri una ragazza...” sbuffai
“ Se io non sembro una ragazza allora tu...che ti fai i buchi alle orecchie...sai non sapevo fossero anche da maschi, se vuoi domani ti porto degli orecchini bellissimi con i cuoricini in argento!...” giurai che se fossi stata maschio mi avrebbe già menata, ma sono femmina... e le ragazze non si toccano!
” Sei proprio stronza... “  disse incazzato
“ Senti se sei venuto qua per rompere, puoi anche andartene “ dissi irritata, lui non mi ascoltò
“ No, non ho voglia di giocare a basket e sta’ zitta, sdraiati o ti peggiorerà il mal di testa, non stare seduta... “ mi disse in tono severo, lo guardai confusa
“ Sicuro che quella che sta male sia io? “ dissi ridendo divertita, lui mi guardò male, ma poi rise
“ Cavolo! Vorrei proprio sapere chi è quel coglione che mi ha tirato quella cazzo di palla, è dura come la roccia! “ dissi massaggiandomi dolorante la testa
” Quel coglione sarei io “ disse indicandosi ghignando, quasi mi strozzai con la mia saliva, strabuzzai gli occhi
” Tu!?! Quindi sei stato tu, cazzo che mira! “  lui rise e disse
“ Non è colpa mia se sei così sfigata... “ disse ridendo e sedendosi sulla sedia accanto al lettino, oh mi basta già Stilo non anche lui
“ Non è colpa mia se non sei bravo a basket... “ dissi con lo stesso tono rinfacciandolo, lui mi guardò intensamente, poi disse
“ Tu credi che io sia tanto rincoglionito da tirare la palla a un km di distanza dal canestro?!? “ mi chiese un po’ sorpreso
“ Bè, che sei rincoglionito si...”
Sbuffò
“ E che … aspetta cosa!?! Vuoi dire che l’hai fatto apposta a tirare contro di me? “dissi sul punto di impazzire
” Ma anche no, stavo puntando sulla Little, sai quella tutta rifatta, ecco e........stai bene? Mi sembri arrabbiata … “ mi disse un po’ spaventato
“ NO! Non sono arrabbiata!” dissi sicura e sclerando
“ Vallo a raccontare a quella vena che ti pulsa sul collo “ disse indicandomela, mi calmai
” Scusa, continua stavi dicendo di quella troia, stronza, deficiente, cretina...” non mi lasciò finire
“ Qualcosa mi dice che la odi “ disse capitan OVVIO  
“NO!! Ma che! Siamo amiche del cuore! Pensa che ci scambiamo i vestitini e i braccialetti dell'amicizia! Cazzo quanto sei perspicace, comunque perché hai lanciato, anzi stavi per lanciare, visto che hai una mira di merda, la palla a quella troia, deficiente, creti… vabbe’ a Lexy? “ rise
“ Non ci crederai, ma io e miei amici avevamo scommesso che se avessi tirato la palla sul suo petto, non gli avrebbe fatto niente e avrebbe rimbalzato “ disse per poi scoppiare a ridere, seguito da me, lo ammetto non era male come ragazzo ma era sempre stronzo e non avrei più avuto a che fare con lui.
” Dio peccato che ve lo siete persi, avrei voluto vedere... “ dissi asciugandomi gli occhi dalle risate, in quel momento mi arrivò un messaggio :
LIAM :
' Ehi Meg, scusa per oggi ma non sono venuto perchè avevo l'interrogazione e non avevo studiato l'ultimo paragrafo...! Ciao scema ti chiamo oggi! Xx L.'
Lo lessi velocemente e dopo lo richiusi, gli avrei risposto dopo, ora mi faceva male la testa...comunque non era venuto per l'interrogazione, oddio! Parlando di interrogazione mi ricordai che Alex aveva quella di storia quel giorno, ma non era venuta e non poteva averla marinata con Malik, visto che lui era lì con me, mi si accese una lampadina e decisi di sfruttare il momento..
” Senti Malik, ma è vero che hai marinato la scuola con Alex Russo? “
” Emh.. no, non proprio marinato... ma perché lo vuoi sapere? “ chiese confuso, feci spallucce e continuò
” Bè...un mio amico l’ha vista mentre imprecava davanti alla scuola dicendo che avrebbe avuto un voto di merda, quindi visto che io la marinavo con una ragazza e il mio amico, a lui è venuta questa idea di invitarla, per farle saltare l’interrogazione, a me sinceramente non mi importava visto che sarei stato con quell’altra ragazza “ raccontò, io annuì, e sospirai meno male, Malik mi fissò...minchia che bello...emh..controllo!
“ Ma perché me lo chiedi?” disse confuso
“ Vorrei risponderti con ’ fatti i cazzi tuoi ‘, ma visto che c’entri anche tu... Alex è la mia migliore amica e ti odia, anzi ti odiamo da sempre e mi sono un po’ sorpresa quando ho saputo che era con te ed ero molto arrabbiata, anzi arrabbiatissima, anzi incazzatissima sapendo che aveva marinato la scuola, cioè io lo farei ma lei non è il tipo che fa certe cose, lei è gentile dolce..bla..bla...” lui annuì lentamente
“ Non ho capito un cazzo di quello che hai detto “ sbuffai, portandomi una mano sulla fronte che cretino
“ Lascia stare, lascia stare “ rise
Ad un tratto la porta si aprì e sbucò l’infermiera, una vecchia racchia più bassa dello sgabello, ci guardò dalla testa ai piedi, e fece una faccia disgustata, non è che dietro di noi c'era uno specchio e si fosse specchiata, così mi voltai, ma non c’era nessuno specchio, allora senza pensare le dissi
” Le servirebbero un paio di occhiali “ dissi e Malik capendomi al volo scoppiò a ridere, la vecchia mi guardò male, ma ci scommetto che non aveva capito
 ” COSA HAI DETTO! “ mi urlò con la stessa voce di Pucci di Colorado, (per chi non lo conosce...fa una voce come una rana che si strozza) o.O, mi misi un dito nell' orecchio, che si era tappato
“ No niente “ mi guardò ancora male, non capivo se la sua faccia era proprio così o stava per starnutire … poi si voltò verso Malik, ovviamente indifferente come sempre
“ Tu puoi andare! MUOVITI! “ urlò
“ E che cazzo! “ dissi con tutte e due le dita nelle orecchie, Malik si mise le mani nelle tasche ridendo e con un cenno del capo se ne andò, lasciandomi nell’inferno. Finita quella tortura, l'infermiera mi diede del ghiaccio per la testa, ma non lo avrei mai usato, non mi serviva, così appena girai l'angolo dell'infermeria, lo buttai nella spazzatura. Non avevo proprio voglia di stare a scuola, così chiesi al preside di darmi il permesso di andare via a causa della pallonata, anche se non mi faceva più male, lui me lo concesse e mi diressi verso casa, così sfruttai il tempo per rispondere al messaggio di Liam, lo riaprii :
LIAM :
' Ehi Meg, scusa per oggi ma non sono venuto perché avevo l'interrogazione e non avevo studiato l'ultimo paragrafo...! Ciao scema ti chiamo oggi! Xx L.'
MEG :
' Ma sei coglione! Solo per un paragrafo? Figurati se ti chiedeva proprio quello...cioè a me lo avrebbe chiesto ma...dettagli... ok ci sentiamo...e scema lo dici al tuo cane! xx M.'
LIAM :
' Sempre gentile mi raccomando :)... bè a te era ovvio che ti avrebbe chiesto quello...sei sfigata! Scherzo... xD; ok! Oggi lo dirò al mio cane xx L.'
MEG :
' Certo sono simpy e gentily...no mi fa cagare -.- Meglio simpy *^* E tu sempre gentily eh... dai ora vado e salutami il tuo dog xx M! '
LIAM :
' Si si! Ok simpy te lo saluto, ma ti avverto...non so cos'abbia, ma continua a cagare da ieri sera, saranno stati i fagioli al formaggio di una settimana fa...credo, boh! Xx L'
MEGAN :
' Povero cane! M a che cazzo c'ha? La diarrea? Xx M '
LIAM :
' Eh mi sa di si...c'ho la casa che puzza di merda... ho dovuto spruzzare il deodorante del cesso dappertutto! Poi lo abbiamo mandato fuori in tempo, prima che facesse...oh non mi viene la parola per descrivere quella cosa strana che è uscita dal suo posteriore, era enorme D: ! xx L '
MEGAN :
' Cazzo! Eh pensare che volevo un cane! Ma Liam...ma da quanto cazzo ce l'hai un cane?!? xx M '
LIAM :
' Boh, ma io non ho un cane...ma perchè cazzo parliamo di cani?!? xx L'
MEGAN:
' E che minchia ne so io... sei tu che mi hai detto che il tuo cane c'ha la diarrea, vabbè va io vado ora, che sto tornando a casa...ciao James Ti.Vi.Ti.Bi..<3 Xx M '
LIAM :
' Bah! Ok va bene, ciao Meg <3'
Finii di messaggiare con quello scemo, che poi non aveva nemmeno un cane...boh! Continuai a camminare...mi fermai davanti a una vetrina, quel negozio era il preferito di Alex, ci andavamo tutti i weekend. Decisi di entrare per guardare. Dopo un po’ di minuti, mi accorsi di un vestito che mi colpì molto e decisi di provarlo, entrai in camerino e dopo 5 minuti uscii e mi guardai allo specchio, era davvero bello: color panna, senza spalline, con una fascia nera sotto il seno e lungo fino le ginocchia, mentre mi guardavo allo specchio vidi, che dalla porta d'ingresso stava entrando l'unica persona che non volevo vedere.... Alex!!! In quel momento non sapevo che fare, così mi nascosi nel camerino e in fretta mi cambiai. Non sapevo se uscire o no, e se fosse stata ancora lì? Ero così agitata che per sbaglio inciampai su un laccio della scarpa e per reggermi mi aggrappai alla tendina del camerino che, ovviamente, si staccò facendomi cadere, ”perfetto figura di merda numero 876 fatta”, alzai di poco il viso, sperando che nessuno mi avesse notato, ma avevano tutti gli occhi puntati su di me, compresi quelli di Alex che mi guardavano un po' imploranti, pure il barbone che c'era fuori dal negozio mi guardava, che minchia guaddi? Forse era meglio che mi alzassi, invece di rimanere lì per terra, oltre a scuola anche fuori devo fare figure di merda, mi stavo per alzare, quando una mano si tese vicino a me....era Alex, l’afferrai indifferente, mi ricomposi e ci guardammo per un po’, mi mancava quel suo sorriso timido, mi mancavano i suoi capelli biondi un po' pazzi in disordine, mi mancava la mia migliore amica, ci fu un silenzio molto imbarazzante e fu lei a romperlo
” Senti Meg mi dispiace tanto, quel giorno c’era l’interrogazione … “
 ” Alex io…”
“ …e mi ero scordata di studiare e quello era l’unico modo per evitare un brutto voto…”
“ No…Alex… “
“ …io odio Zayn e sempre lo odierò gliel’ho anche detto e scusa non volevo fare quello che ho fatt…”
“ ALEX CAZZO!!!! “ indietreggiò impaurita
“ Alex, io ti ho già perdonata, mi manchi da morire, non voglio stressarti, solo volevo che mi avvertissi almeno...scusami anche tu, non sei l'unica ad aver torto “ le dissi allargando le braccia per un abbraccio, mi guardò di sottecchi...
“ Non è che fai così perchè poi mi avvicino e mi picchi? “ oh ma che cretina, scossi la testa e lei mi abbracciò
“ Quanto mi sei mancata Alex “ mi abbracciò così forte che la colazione mi stava uscendo dal culo, si ma la cosa strana è che non avevo nemmeno fatto colazione
“ Comunque non sei tu quella che si deve scusare, dovevo dirtelo prima ” mi disse, sciolsi l’abbraccio e la fissai: era sincera, lo vidi dai suoi occhi lucidi, gli saltai addosso e la ri-abbracciai
“ Sono così felice oh Meg ti giuro sul cane del tuo vicino che… “ non la lasciai finire che le feci no con la testa, divenne triste
“ No, non giurare su quel cane, sai farà una brutta fine “ lei rise sollevata
“ Ok ok, giuro sul suo padrone che... “ io la bloccai di nuovo
“ No non ti conviene neanche giurare su di lui farà la stessa fine del cane “ sbuffò scocciata
“ Ok allora giuro su qualcosa che se lo farò di nuovo ti avvertirò prima! Ok? “ ridemmo
” No perché io la marinerò con te! Comunque ma perché oggi non c'eri ? “ le chiesi curiosa
“ Visita medica ricordi? “ mi sbattei una mano in fronte
 ” Ah si è vero, no sai pensavo avessi di nuovo marinato la scuola con qualche ragazzo, però Malik oggi mi ha spiegato tutto “ lei mi guardò scioccata
“ T-tu e Malik avete parlato!? “ mi chiese stupita, oh cazzo perchè non tenevo la bocca chiusa
“ Oh, ma che belle queste scarpe, dove le hai prese? “ chiesi con una voce stridula, schifose corde vocali
“ No no, non cercare di cambiare argomento, cosa c’è fra te e Malik? “ mi chiese maliziosa, mi strozzai con la mia saliva, mentre lei mi tirava dei colpi dietro la schiena
“ Ehi, non sapevo che ti facesse questo effetto, mi sono persa tante cose oggi, maledetto medico! “  disse arrabbiata, ma quanto è scema
“ Si hai ragione mi provoca un effetto, quello della NAUSEA... “ dissi massaggiandomi la pancia disgustata
“ Si si come no…” disse ridendo, io scossi la testa divertita, e le raccontai di oggi, da quando mi aveva colpita con la palla fino a quando se ne era andato. Quando finii di raccontare eravamo entrate in casa mia, ma per fortuna mio fratello non c’era. Andammo nella mia camera, mi sdraiai sul letto e lei si sedette.
“ Sono stanchissima, che giornata di cacca, c'ho pure un bernoccolo in testa grazie a quel coglione di Malik… ah a proposito di Malik mi ha detto che quando avete marinato la scuola non c’era solo lui…” dissi vaga e un po’ maliziosa, diventò agitata e incominciò a torturarsi le mani
“ Ehm…bhè…eeeh…”
“ Alex sta tranquilla, mi ha detto di quel ragazzo, e dimmi ti piace?” le chiesi curiosa, lei in sua risposta molto educatamente e lentamente, si scaraventò su di me facendomi rotolare nel letto e cadendo per terra facendo si che il bernoccolo fosse lungo quanto il mio braccio, viva la lunghezza(?), scusate il doppio senso...sorry. Mi rialzai barcollando
“ …oh quante stelline…che carine…” dissi intontita cercando di prenderne una, saltando, Alex mi guardò spaventata
“ Oddio si è rincoglionita più di prima! “ urlò facendomi sdraiare
“ Eh... non urlare cazzo!” dissi massaggiandomi la testa
“ Ah ecco…è tornata”  disse divertita, risi
“ Allora, mi stavi parlando del ragazzo allora com’è?”  chiesi prendendo il cuscino mettendomelo davanti come scudo, ma per mia fortuna si sedette normalmente
 ” Bè... ecco… è biondo occhi di color oceano con i riflessi del sole all’alba… e si chiama Niall …” disse con occhi sognanti stringendo tra le mani il cuscino che prima usavo come scudo
“ Ehi ehi, mi stai tradendo”  gli dissi facendo finta di sentirmi ferita, in sua risposta mi tirò una cuscinata in pieno viso, io di ricambio presi l’altro cuscino colpendola sulla pancia, ridevamo come pazze, passammo tutto il tempo così… a scherzare e a ridere, amavo la mia amica ed ero davvero fortunata ad averla...
DOPO 1 ORA
“ Se non la smetti di ridere ti ficco il cane del vicino in culo! “ la minacciai, non era divertente, mi aveva fatto salire sulle sue spalle e mi aveva fatta aggrappare al lampadario, lascandomi penzolare come un baccalà, ma me l’avrebbe pagata, continuava a ridere, ma dopo si fece seria, probabilmente per la mia minaccia, già so minacciare bene, io trattenni una risata
“ Allora basta prendere in giro “ dissi fingendomi offesa, mi guardò dolce
“ Oh ok, scusa ragazza psicopatica "mi disse
“ Accetto le tue scuse ragazza che fra un po’ sentirà il suo culo abbaiare...”  mi guardò male, ma poi rise
“ Ok Meg ora è meglio che vada se no chi lo sente mio padre, allora ci vediamo domani a scuola?”
“ Dipende ………… domani interroga?” le chiesi seria, lei rise, ma che cazz…!! Tutti che ridono, ma che ci trova da ridere, cioè io al suo posto piangerei
“ Guarda che sono seria” smise di ridere
“ Ciao Meg...” mi salutò sbuffando divertita, dandomi un bacio sulla guancia
“ Ehi, non hai risposto alla mia domanda…”  le urlai, ma era già uscita, scesi per chiudere la porta e mi fermai al centro del salotto guardandomi intorno, ok ora avevo la casa tutta per me, cosa avrebbe fatto una ragazza liceale con una grande casa tutta per se alle 7:30 di sera, be’ avrebbe fatto una grandiosa festa con alcol schifezze e tanta roba ……… ma non riuscii a finire il pensiero che mi addormentai sul divano.
... ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------HOLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!! Ciau bellesse! Come va? A me di merda -.- (viva la finess(?)) Ho avuto la febbre sta notte :'( ma tanto nn frega niente a nessuno quindi parliamo della storia xD Spero vi sia piaciuta!! Davvero! E se per favore potete recensire...please!!Mi farebbe tanto piacereee!! NON IMMAGINATE QUANTO SIA FELICE QUANDO QUALCUNO MI RECENSISCEE!! Ma ovviamente dovete decidere voi... mi fa anche solo piacere che l'abbiate letta ;D grazie-kia

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