Accidents to you!

di Ino chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


PERSONAGGI:

PERSONAGGI:

 

HAYDEN PANETTIERE: CLAIRE BENNET.

MILO VENTIMIGLIA: PETER PETRELLI

ZACHARY QUINTO: SYLAR.

GREGORY GRUNBERG: MATT PARKMAN

SANTIAGO CABRERA: ISAAC MENDEZ

 

 

 

PROLOGO: MIO EROOOOE!

 

 

Quella non era decisamente la sua giornata.

Si era svegliata tardi.

Si era rovesciata il caffè addosso.

Aveva trovato un buco nelle calze.

La macchina era deceduta.

E si era messo a piovere.

 

 

O meglio… Quella era decisamente una giornata di merda!

 

 

-Per parafrasare il grande Obi Wan Kenobi… E che la sfiga sia con me!-

 

Con una mezza piroetta si lasciò cadere seduta sull’asfalto, la testa fra le ginocchia , incurante della pioggia che le tamburellava le spalle “ o meglio troppo scoraggiata per sentirla battere” non aveva idea di come si cambiasse una gomma,  il cellulare era morto “ forse di crepacuore per l’improvvisa dipartita dell’auto” e non aveva il coraggio di chiedere un passaggio…Con quello che si sentiva ultimamente.

 

Sbuffò roteando gli occhi verso il cielo.
Il suo primo giorno di lavoro…

Un lavoro importante, un lavoro diverso dalle solite pubblicità “ di cui certe ancora si vergognava” un lavoro che le avrebbe dato un nome e una reputazione…

Il suo primo giorno di lavoro…

E lo passava seduta sul ciglio della strada, scoraggiata e prossima al suicidio.

 

Puah… Bridget Jones non sei nessuno

 

-Aiuto!-

 

Dov’è il principe azzurro quando serve?
Dov’è la fata madrina che in quattro e quattr’otto di attrezza una zucca in cocchio?

Dov’era la sua buona stella maledizioneeeee!!!

 

-Problemi?-

 

Un angelo nel deserto!

MIO EROE!!!

 

Hayden Lesile Panettiere saltò in piedi rinvigorita urlando un “SI!!! AIUTAMI!” che lasciò per un attimo interdetto l’uomo che si era accostato alla sua macchina e che aveva cacciato fuori dal finestrino un cappelletto da baseball blue con la visiera abbassata fino al naso.

 

 

-Hai tuoi ordini.-

 

 

 

 

-Ehi, ma anche la ruota di scorta e bucata!-

 

L’uomo tastò con le mani la consistenza della gomma mentre la ragazza si faceva piccola piccola, testimone vivente che donna al volante pericolo costante. Sorrise nervosa mentre quello alzava lo sguardo su di lei rivelando un paio di occhi nocciola che erano la fine del mondo!

 

 

“…Uhmmm…Strano …Aveva una faccia conosciuta…”

 

 

-Se ne occupa mio padre dell’auto.-si difese mentre la pioggia si placava e il ragazza le allungava il suo cellulare per chiamare il soccorso stradale e qualcuno che la venisse a prendere

 

“BALLA TOTALE.”

 

 

-E se ne occupa male!-  mormorò quello con uno strano accento italiano chiudendo il cofano

 

 

 

 

-NO!-

 

 

Greg Grunberg sgranò gli occhi nocciola incapace di credere a quello che aveva appena sentito. D’accordo che donna al volante pericolo costante, d’accordo che la donna non sa badare alla propria auto come un uomo “MASCHILISTA!”  ma quella era una barzelletta!


Avere la ruota di scorta bucata è il colmo!

 

 

-Vuoi smetterla di ridere!?- si piccò Hayden mentre l’uomo faticava a non strozzarsi con la stessa saliva- Già ho fatto una figura di cacca con quel tizio, non ti ci mettere anche tu.-

 

Hayden aveva conosciuto Gregory  durante il provino per entrare nel cast di “Heroes” e aveva provato un istantanea simpatia nei suoi riguardi. Nonostante l’aspetto massiccio, quasi da orso, si era rivelato una pasta d’uomo , un grosso batuffolone coccoloso impossibile da non adorare.

 

 

-Già , chissà dove è andato, pensavo che ci stesse seguendo.-

 

Guardò nello specchietto retrovisore, Hayden gli rivolse uno sguardo perplesso per poi voltarsi a guardare, perché avrebbe dovuto seguirli?

 

 

-Greg, ma di chi parli?-

-Di Milo, no?-

-Milo?-

-Milo Ventimiglia, quello che ti ha aiutato…- notando l’espressione stralunata che regnava sul viso della ragazza l’ex Eric Weiss di Alias si grattò la guancia altrettanto perplesso- Piccola, mi ha chiamato al cellulare no?- le disse parlando molto lentamente, neanche fosse stata un impedita- Il numero che è comparso era quello di Milo, il ragazzo che si è fermato ad aiutari era lui…-

 

E non l’aveva riconosciuto???

 

ARGH!

 

 

 

-Non ti ha riconosciuto!?- esclamò Zachary Quinto battendo una mano sulla coscia mentre Santiago Cabrera rideva di cuore dietro la sua tazza di caffè -Davvero?-

 

-Cavolo è la prima volta che mi succede in quasi 10 anni. – sospirò Milo prendendo fiato fra un ghigno e l’altro, buttando il capo a ciondoloni all’indietro come per riprendere fiato- Davvero, mi parlava tranquilla, mi ha pure guardato  in faccia un paio di volte, ma niente, non si accorta di un cavolo.-

 

-Oh, ma sta fuori.- commentò l’attore venezuelano portandosi i capelli indietro con un gesto nervoso della mano “ non era abituato a portarli tanto lunghi!” poggiando la tazza da viaggio sul bracciolo della seggiola- Vabbeh però bisogna dire che ci siamo visti solo una vol…-

 

 

 

-SCUUUUUUUUUSA!!!-

 

Neanche il tempo di girarsi che Milo si ritrovò Hayden in braccio che gli chiedeva continuamente scusa per non averlo riconosciuto, per non averlo ringraziato e per non avergli steso il tappeto rosso quando era arrivato.

 

-Mi stai ripagando adesso però…E con gli interessi…-

-Prego?-

 

Per il trasporto gli era finita a cavalcioni sopra schiacciandolo contro la spalliera della seggiola….Si, una posizioncina un tantino equivoca.

 

-PORCO!-

-Scusa, ma è vero!-

-Maledetto, guarda che ho il ragazzo!-

-E io mica sono geloso…-

 

 

 

 

Fine.

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Svegliarsi di buon’ora non era mai stato un problema per lei

Svegliarsi di buon’ora non era mai stato un problema per lei.

Era mattiniera di natura, dormire fino a tardi le era sempre sembrato uno spreco,  fin da bambina aveva fatto a pugni con il letto, andando a dormire tardi, svegliandosi presto e infischiandosene dei consigli della nonna che come rimedio numero uno per prevenire le rughe voleva appunto il sonno.

 

Non era un problema, ma a tutto c’era un limite!

Come potevano pensare che alle quattro del mattino il suo cervello riuscisse a dare le giuste coordinate al suo corpo per evitare che quelle stupide piroette e quelle altrettante idiote giravolte non la facessero finire contro un muro.

 

-Hayden, concentrati tesoro!- gracchiò il coreografo raccogliendo i pom pom che la ragazza aveva lasciato cadere dopo l’ennesimo scontro con la parete di destra, porgendoglieli e ravvivandole allo stesso tempo la gonnellina rossa che le copriva a malapena il sedere- Su… Hai già interpretato una cheerleder dovresti essere capace.-

 

-Sono le 4.11 del mattino, io non so nemmeno come mi chiamo.-

 

-Su gioia non fare la diva. Vedi..- l’uomo indicò una vetrata dove Masi Oka stava provando alcuni passi di kendo con il suo allentatore privato, un ometto piccolo come un giocattolo che assomigliava tantissimo all’omino di Karate Kid , il sigor Miyagi “ metti la cera, togli la cera!” –Masi mica si lamenta!-

 

 

Sculettando in una maniera quasi grottesca, il ballerino tornò al mangia nastri, Hayden chiuse gli occhi, respirò a fondo e non appena la musica invase la stanza  iniziò a riproporre la coreografia imparata il giorno prima.

 

-Su…Hayden muovi quel culetto!- si poggiò le mani hai fianchi e le mostrò come andava eseguito il movimento di bacino che la biondina si ostinava a sbagliare, anzi a purgare, riducendo di una metà l’effetto voluto- Su, riprova.-

 

-Sembro una ballerina di night non una cheerleder.- brontolò la ragazza accontentando riluttante il suo “ sensei ” per poi saltare su imbarazzata quando avvertì un paio di fischi di apprezzamento levarsi dalla porta socchiusa.

 

-CHI!? QUANDO? DOVE? – esclamò voltandosi di scatto per poi arrossire  fino alla radice dei capelli quando incontrò la figura ancora mezza addormentata di Milo e quella ben più vista di Zachary –PERVERTITI!-

 

Un pom pom attraversò la stanza volando per andare a schiantarsi sulla faccia di Quinto che scoppiò a ridere, sistemandoselo in testa a mò di parrucca, un secondo “ destinato a Milo, ma evitato da quest’ultimo” centro in pieno Greg Grunberg che stava passando di lì per esercitarsi alle prove di tiro con la pistola, per non risultare un impedito durante la registrazione.

 

-Beh?- esclamò quello sfilandosi il pom pom dai capelli.

-Rabbia mattiniera.- sbadigliò Ventimiglia stropicciandosi gli occhi con il dorso della mano.

 

-Anche voi due però a fare i dispetti ad una ragazzina.-

-Ci annoiamo.- uggiolò Zachary.

-E poi non le stavamo facendo i dispetti.- puntualizzò Milo.

-Allora venite che papà vi porta in un bel posto.-

 

 

La ragazza, affacciandosi alla porta, seguì i tre con lo sguardo, sorridendo a causa dell’ostentata nonchalanse con cui Zach sfoggiava la sua nuova chioma di carta bianca e rossa e osservando l’andatura leggermente ingobbita di Milo.

 

-Su, lo so che sono due visioni decisamente apprezzabili, ma noi abbiamo un lavoro da fare.- lo rimbrottò il coreografo tirandola dentro per un braccio e chiudendo la porta alle sue spalle, come per evitare qualsiasi tentativi di fuga da parte della ragazza.

 

Hayden tornò al centro della stanza trascinando i piedi per poi esultare – MI MANCA UN POM POM!!!- senza dare il tempo all’uomo di dire “ ne ho un altro nello sgabuzzino!” si lanciò a precipizio fuori dalla sala prove urlando che se lo sarebbe fatto ridare da Zachary e che sarebbe tornata presto.

 

In realtà voleva chiudersi da qualche parte per fare un pisolino,  girò per un paio di minuti per gli studios finchè non trovò un ripostiglio piuttosto appartato, aprì la porta e senza nemmeno accendere la luce si buttò a pesce sulla pila di materassi di cui aveva riconosciuto il profilo nell’ombra.

 

-ARGH!-

 

Di solito i materassi non urlano!

 

Si tirò su rendendosi vagamente conto di essere sdraiata su qualcuno e di avere la faccia ad un paio di centimetri da lui –Scusami…-

 

Oddio che figura di cacca!

 

 

-E poi sarei io il porco.-

 

 

No…Tutti, ma non lui. Facendo luce con il cellulare la ragazza inorridì quando incontrò un espressione decisamente divertita e un paio di occhi nocciola che la fissavano birichini- NO! – esclamò arrossendo fino alla radice dei capelli .

 

Cazzarola! MILO!

 

-          E invece si…-

-          Non l’ho fatto a posta.-

-          E io che ho detto il contrario?-

-          Si!-

-          Hai la coda di paglia!-

 

Hayden si tirò su , rimanendo però seduta sul materasso, mentre Milo incrociava le braccia dietro la testa e recuperava la sua aria da siesta. Lo fissò per un attimo prima di chiedergli che cosa stesse facendo.

 

-Dormo.- rispose quello – O almeno lo facevo prima che qualcuno mi volasse fra le braccia…- le scoccò un occhiata malandrina inarcando leggermente un sopracciglio. cielo.-

 

 

 

Punto primo: Doveva smettere di guardarla a quel modo se voleva arrivare a fine riprese tutto intero.

 

Punto secondo: Era impossibile che un faccino così carino nascondesse un animo tanto bastardo.

 

E punto terzo… Ancora non lo sapeva, ma molto probabilmente avrebbe portato all’eliminazione fisica di quella creatura irritante che rispondeva al nome di Milo Ventimiglia.

 

-          Dai non ti arrabbiare .- mormorò  il ragazzo tirandola giù per la maglietta, facendola sdraiare vicino a lui- Sei decisamente troppo suscettibile ragazzina, sciogliti o in questo mondo camperai poco.-

 

Hayden  gli scoccò un occhiata raggelante.

Milo sorrise voltando il capo verso il muro.

 

-          Tu mi hai frainteso .-

-          No…Io ho capito benissimo .-

-          Dai…Sono innocuo come un cucciolo, chiedilo a chiunque .-

-          Uhmmm… Mi dai il numero della tua ex ragazza?-

-          Chi Alexis? Ma se mi ha mollato lei!-

 

No… Maledizione testimone contro!

 

Milo ghignò notando l’espressione contrita nata sul volto della biondina, in realtà il rapporto era finito in maniera molto civile per volere di entrambi, tanto che erano rimasti persino molto amici, ma come si dice no? Meglio giocare con le carte che ti passano gli altri.

 

-Tasto dolente?-

-Ci sei saltata a piè pari .-

-Scusa.-

 

Oddio, quello scricciolo era un amore.
Era così facile da intortare che quasi non ci provava gusto-Dai dormi…- le disse sfilandosi la giacca e buttandogliela addosso, fra due ore iniziano le riprese.

 

 

 

 

 

-Te l’hanno mai detto che russi?-

 

Quando Milo faceva qualcosa che glie lo faceva apprezzare ecco che ricadeva nel baratro della bastardaggione,  Hayden aveva dormito due ore accoccolata sotto la sua giacca, domandandosi da dove venisse quel buon’odore che sentiva nelle narici, pensando che forse, forse Milo non era del tutto da buttare via che ecco…Ci risiamo.

 

-NO! NON RUSSO.-

-Oh si invece… La terra tremava, i vetri vibravano, per un attimo ho rischiato di farmela sotto.-

 

La bionda si alzò di scatto buttando la giacca addosso al trentenne ancora sdraiato, quel tizio era in grado di mandarla fuori dalla grazia del signore con due parole anche meno, urlando per la frustrazione uscì in corridoio dove travolse e quasi uccise Zachary.

 

-Scusa.-

-Mi devi un coccige nuovo.-

-Provvederò quanto prima.-

 

Lo aiutò ad alzarsi e lo guardò confusa quando lo vide spalancare la bocca in un sorriso malvagio, si volse per incontrare Milo che stava uscendo dallo sgabuzzino, sistemandosi poco elegantemente la felpa “ sembrava che si stesse rivestendo” e i pantaloni che gli erano scesi giù.

 

-Stai pensando male.-

-I fatti parlano da soli.-

-Stai saltando a conclusioni affrettate!

-E brava Hayden, che disprezza compra eh?

 

Fine capitolo 2

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Adrian Pasdar: Nathan Petrelli

Adrian Pasdar: Nathan Petrelli.

Jack Coleman: Noah Bennet

Sendhil Ramamurthy: Mohinder Suresh.

 

 

 

 

"Arrestata Heidi per possesso e spaccio di marijuana... Finalmente risolto il caso delle montagne che sorridono e delle caprette che fanno ciao...."

 

 

Adrian Pasdar è il deliro da screen blue.

Appeso per i fianchi alla struttura che avrebbe simulato il suo volo , era stato colpito da un grave attacco di follia che lo aveva portato ad abbandonare il suo ruolo  da  41enne illuminato, padre di famiglia, orgoglio dell'Actor studio per quello dello "spara-cazzate" della compagnia... Forse perchè i tecnici degli effetti speciali per lavorare lo avevano messo sotto sopra, mandandogli così tutto il sangue al cervello.

 

-Jack!- urlò a pieni polmoni agitando frenetico le gambe per attestare la presa delle ventose che gli avevano appiccicato hai pantaloni.

-Uhm?-

-Che differenza c'è fra una moto e un cesso?-

 

L'uomo parve pensarci un attimo mentre accanto a lui alcuni tecnici del suono scoppiavano a ridere,  ci riflettè un attimo, poi alzò le mani in segno di resa- ... Allora.- disse Pasdar, finalmente appeso  per il verso giusto- Sulla moto ti metti a sedere per correre, sul water corri per metterti a sedere.-

 

Ci fu un attimo di silenzio generale, poi tutti scoppiarono a ridere.

Erano le due di notte, avevano lavorato come schiavi per tutto il giorno, era normale che alla fine il cervello andasse per il fatto suo e anche Milo  appeso poco più in alto di Adrian, sulla struttura che faceva scheletro dal palazzo secondo cui "Peter" si sarebbe dovuto buttare, non faceva eccezioni.

 

-Adrian!- chiamò ciondolando allegro- Come si chiamano i sette nani drogati?-

-Non lo so.-

 

 

-BUCALO, ROLLALO , SNIFFALO, TAGLIALO.FUMALO, IMPASTICCALO E SBALLALO!-

 

-Ne manca uno!- urlò una voce dal basso che lo fece voltare.

-Ovvero ?-

-SPACCIATORE!-

 

Chi l'ha detto che le belle ragazze non hanno senso dello humor?

Hyden ne era la prova vivente.

Stanca almeno quanto gli altri, anche la sua naturale ragionevolezza aveva deciso di dichiarare Black Out, per dare spazio ad una sana follia da dipendenza da caffeina,  seduta sulle ginocchia di Sendhil  Ramamurthy aveva seguito le battute dei due appesi per aria, per poi intervenire per completare la battuta dei setti nani drogati e aggiungendone un paio delle sue.

 

-Oddio ho bisogno di un letto.- mormorò buttandosi all'indietro contro il torace dell'indiano "che già dormiva da un paio d'ore",sistemando la schiena, per poi chiudere gli occhi, per riposare almeno un  paio di minuti.

 

-Ti prego fammi dormire!- occhi da cucciolo abbandonato ad un regista senza cuore.

Aveva passato il giorno a buttarsi da un impalcatura con un pazzo che le urlava  da accanto al materassino " dovevi muovere le braccia in maniera asincronca! " o   "Bestia! Perchè non hai mosso il piede sinistro mentre saltavi?!" portandola ad un passo dall'omicidio suicidio.

 

-No...Dobbiamo fare le foto per la campagna promozionale.- gerarca nazista travestito da mite regista di telefilm.

Hayden lo aveva fissato disperata, con il dorso della mano premuto sulla fronte " come in ogni scena drammatica che si rispetti" -Se io non tocco il mio letto nel giro di cinque minuti, cadrò a terra senza vita!- tono lamentoso al punto giusto, pupilla umida quanto basta, Oddio era un genio!

 

-NOOOOO! Esagerata!- rideva rideva che il produttore incombeva, mentre frugava nella tasca e lo porgeva una monetina per il caffè - Tieni cara , bevilo alla mia salute-

 

-Andrò in overdose di caffeina! -

 

Nessuno le credeva, ma i primi sintomi dell'evordose si erano già presentati, sonno, ma incapacità di addormentarsi, riderella inconsulta, trasformazione di ogni frase in qualcosa di urlato e incomprensibile, molto presto avrebbe iniziato a vedere elefantini rosa come Dumbo ubriaco.

 

 

-Ho bisogno di una camomilla.-

 

Si alzò dalle ginocchia di Sendhill, trascinando i piedi fino al distributore.

Frugando nelle tasche trovò un quarto di dollaro e lo lasciò cadere nella fessura, C7 e premendo la fronte contro la consolle, attese.

 

 

Stava per addormentarsi, in piedi come un cavallo, quando la macchinetta suonò segnalando la possibilità di ritirare la bevanda. Stropicciandosi gli occhi, si chinò ritirando il bicchiere, brontolando perchè il cucchiaino non c'era e non era nemmeno finito fuori tazza, urlando incazzatissima quando trovò Milo che ciucciava la sua bevanda da una cannuccia.

 

-GUADAGNI PACCHI DI SOLDI E NON PUOI PERMETTERTI UNA CAMOMILLA?- urlò tirandosi al petto il bicchiere, mentre l'uomo scoppiava a ridere leccandosi le labbra.

-Potrei dirti la stessa cosa! - rinfilò la cannuccia nel bicchiere buttando giù un'altro paio di sorsi, facendosi un baffo della ragazzo che lo fissava ad un passo dallo strangolamento- ...Hai guadagnato una frana di soldi "Ragazze nel pallone"e ti metti a fare la barbona per un paio di sorsi di camomilla?- le disse poggiandole un colpetto in mezzo alla fronte, mandandole indietro il capo.

 

-Milo? .-

-Uhm?-

-Si dice valanga, ignorante.-

-Perchè io che ho detto?-

-Frana!-

 

 

Si fissarono per un attimo prima di scoppiare a ridere.

Milo si passò la mano fra i capelli, scostandoli dagli occhi, rivolgendolo uno sguardo stanco- Inizio a perdere colpi!- disse guardando verso lo studio - Quando facevo Gilmore Girls era capace di lavorare per ore senza stancarmi mai.- sospirò sorridendo pacatamente stringendosi debolmente nelle spalle- L'età che avanza...-

 

 

Hayden seguì il suo sguardo verso lo studio per poi tornare a fissarsi sul suo viso "che carino che è quando fa il serio!" si disse prima di tornare sui binari e tirargli la manica della giacca per riottenere la sua attenzioni- Se ti fidi di me...- disse alzandosi sulle punte con fare cospiratorio  ...E mi reggi il gioco, nel giro di 10 minuti andiamo a mangiare...-

 

-MANGIARE???-

 

 

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La maglionese colò  dal panino imbottito sporcando le dita della ragazza bionda seduta sui gradini laterali  dello studio A25, mentre lo tirava fuori dalla sua scatolina color amarena e lo avvolgeva

nel tovagliolo a protezione della sua graziosa tenuta da cheerleader.

 

 

Leccandosi le dita, Hayden fece spazio all'uomo di ritorno dal chiosco, porgendogli al contempo un pacchettino di clinecs , per poi prendere l'iniziativa e ripulirlo lei dalle molliche che si erano sparse lungo la sua giacca.

 

-Grazie.- sorrise Milo.

-Di nulla...-

 

Quando non faceva il bastardo era così carino!

Hayden addentò soddisfatto il suo pane, passando la lingua sulle labbra,  gli hot dog non le erano mai piaciuti troppo, il suo passato da modella le faceva aborrire cibi tanto grassi, ma aveva una fame del diavolo, tanto che avrebbe mangiato pizza e nutella se glie l'avessero messa di fronte.

 

-Bella idea Hayden...- mormorò Ventimiglia- Ho un calo di zuccheri, la pressione a picco...0ddio svengo!- disse in falsetto, mimando i punti salienti del piano che li aveva condotti verso la cena di mezzanotte " vabbeh dell'una, no, delle due, che cavolo d'ora era?!" piegò un braccio mostrando il bicipide - Peccato che non sei così leggera come sembri!-si portò una mano ai reni- Bestia che male...-

 

-Scusa se non sono anoressica ...-

-Al contrario...Mi piacciono le ragazze in carne .- si avvicinò facendosi malizioso, arrivando ad un niente dal naso della ragazza che sentì una vampata calda raggiungerle quasi istantaneamente le guance.

 

-MILO...-
 

Milo le aveva leccato via la maionese dalla punta del naso, sorridendole  come se quello che aveva appena fatto fosse stata la cosa più naturale del mondo, per poi tornare a dedicarsi al panino, mandando giù intero un pezzo di pomodoro sotto lo sguardo allibito della ragazza.

 

-Eri sporca .- spiegò.

-Esistono i fazzoletti.-

-E io che gusti c'avrei provato a pulirti con i fazzoletti?-

 

 

Seconda vampata dallo stomaco al viso. Quello scemo aveva il potere d'imbarazzarla con due parole anche meno, finì il panino,  stappò la Coca, bevve qualche sorso, poi la porse all'amico che se ne scolò metà.

 

-Avvisami se parte un rutto, così mi attacco alla ringhiera .-

 

-BLEARGH!-

 

-Grazie...Dovevo farmi la tinta...Sai per la ricrescita.-Lui si pulì la bocca con il dorso della mano, ridendo dell'espressione disgustata che si era dipinta sul viso della bionda alla sua performance intestinale -... E tu dovresti essere uno degli uomini più sexy d'America .-

 

-35esimo posto .- s'inorgoglì lui con le guance gonfie di cibo masticato..

 

- Perchè non ti hanno mai sentito ruttare .- lo gelò la biondina facendogli segno di dargli la giacca che stava morendo di freddo.

 

-Sono per metà italiano, siciliano per la precisione, fa parte del mio modo di essere .- disse  ridando la bottiglia alla ragazza che la finì, poggiandole al contempo la giacca sulle spalle, tirandole il cappuccio sul capo.

 

-Ruttare, fare le pere e grattarti la fessura nelle chiappe?- chiese la Panettiere battendosi un pugno sul petto.

 

-E che sono Sherek?... Intendevo essere non troppo incline alla finezza .-

 

Hayden gli assestò una pacca sulla spalla alzandosi, rispondendo con “arrivo!” al richiamo di Sendhill, che sembrava non capire dove, perché ci fosse e come si chiamasse tanto era arruffato, Milo la seguì dopo aver centrato il secchio con la carta dei panini.

 

-Milo. – disse la ragazza all’improvviso voltandosi con un gran sorriso.

-Uhm?-

-Rifacciamolo uno di questi giorni?-

-Ingozzarci assieme? O il nostro pisolino nello sgabuzzino.-

-Entrambi.-

-A tua disposizione.-

 

 

 

Fine capitolo.

 

Cavolo non credevo che questa fic  potesse piacere tanto sono felice!

 

Ringraziamenti:

 

BlackPearl : Su un intervista Hayden si è definita una specie di Mister Ben in gonnella, per questa ragione ho deciso di farla un po’ “un po’ tanto” imbranata.

 

Kibachan; tu ti sciogli eh? Io ogni volta che lo vedevo in tv svenivo per poi riprendermi cinque minuti dopo.

 

Miss nina: Si! Sono contenta che il piccolo Zachary ti piaccia! Spero che anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento.

 

Hiromi: E io sono contenta di vedere il tuo nome tanto spesso fra le mie fic! ^__^

 

Mojojojo; No dai, sono solo due sani ragazzi di trent’anni che hanno voglia di scherzare…

 

Astrid88: Grazie per il commento, spero che continuerai a leggere.

 

Kithiara: Non mi piacciono molto le fic strappalacrime “ più che altro non le so scrivere” per questa ragione opto sempre per un po’ di sana follia! ^__^

 

Maripotter: Chiamala povera con quel pezzo d’uomo vicino *ç*

 

 

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


PERSONAGGI:

PERSONAGGI:

 

 

Allison Larther : NIKI SANDERS

Noah Cabey  : MIKAH SANDERS HOWKINS

Tawny Cypress : SIMONE BEVAUX

MASI OKA: HIRO NAKAMURA

STEPHEN COLLETTI: fidanzato di Hayden " orami ex fidanzato ih! ih!"

 

 

 

 

 

 

 

 

=Cara mia...=

=Mon cher...=

=Baciottolo!= Hayden si sollevò sulle punte schioccando un bacio sulla guancia barbuta di Zachary Quinto, che sfoderò la sua aria da gattone felice, che sicuramente aveva piegato più di una donna, gli offrì la fronte chiedendo la solita "zuccata di buon augurio."Ovvero una piccola testata, come la prima che si erano scambiati il giorno che si erano conosciuti.

 

=Ciao,io sono Hayden.=

=Zackary... Zack.=

 

Lei si era messa sulle punte per dargli un bacio sulla guancia, lui si era abbassato con un po' troppa foga e si erano dati una "capocciata".Sbalorditi si erano guardati per un attimo, poi erano scoppiati a ridere e si erano scambiati subito la promessa di farlo prima di ogni ripresa.

 

=Io vado a scoperchiare qualche testa, non mi tradire...=

=Tranquillo.=

 

Hayden contraccambiò il suo saluto con un cenno della mano, buttandosi i pom pom in spalla, dirigendosi verso la sala prove, era  in ritardo per la solita seduta dal coreografo.

 

='Denny!= la richiamò Quinto.

 

La ragazza si volse incontrando gli occhi nocciola del collega= Dimmi una cosa...= le disse tirando le labbra carnose in un sorriso bastardo, che  le fece accapponare la pelle "   ormai aveva imparato a riconosce ogni sua espressione! e a paventarle se necessario":=Alla fine che avete combinato tu e Milo nello sgabuzzino!?= .

 

Hayden spalancò la bocca troppo arrabbiata per dire qualcosa, era la milionesima volta che glie lo chiedeva.  Zach la raggiunse e le strinse le guance fra due dita , tirandole neanche fosse stata un peluches= Oh andiamo guanciotte dolci, lo sai che alla fine lo scoprirò...=

 

=NON HAI NULLA DA SCOPRIRE!= urlò ad un passo dallo strozzarlo con i pom pom.

=Come vuoi...=

 

=========================

 

"Pettegoli..."

 

Milo sbuffò .

Si sentiva una specie di re Mida alla rovescia, tutto quello che toccava non si tramutava in oro, ma in merda.  Il suo interesse per Hayden aveva fatto di lui una specie di burletta vivente, Adrian senza volerlo era stato il più pesante, dicendogli che non poteva competere con un ragazzo di ventun'anni, bello come un dio greco qual'era Stephen Colletti.

 

"Però hanno ragione..." soffiò ancora una volta sulla sua bevanda, sollevando lo sguardo su Hayden, sorridendole quando incrociò il suo sguardo. La ragazza gli sedette accanto, allacciandosi  la scarpa, sistemando i  calzini.

 

 

=Buongiorno!= lo salutò.

=Buongiorno.=

=Un sorso!=

=Prego.=

 

Hayden prese la tazza da viaggio dalle mani di Milo e bevve un lungo sorso = Mi sono saltate le prove.= spiegò leccandosi soddisfatta i baffetti di schiuma = Che culo, non mi andava per nulla di ballare.= prese un'altro sorso  appoggiandosi alla spalla di Milo, sfiorandogli il collo con i bei capelli biondi =Sei silenzioso. Che c'è?=

 

=Nulla.=

 

La biondina lo fissò perplessa, sfiorò la panna che galleggiava nel caffè con la punta del mignolo e sporcò il naso del ragazzo= Bugiardo...= disse sorridendo dell'espressione sbalordita che si era dipinta sul viso dell'amico= Oh andiamo dov'è  quel bel sorriso che riscalda il mondo senza gravare sull'effetto serra?=

 

 

Milo fece per risponderle, ma fu freddato dall'arrivo del piccolo Noah che si buttò sulla schiena di Hayden, urlando in direzione di Tawny = Basta il solletico non lo sopporto!= la ragazza inarcò un sopracciglio in attesa, ma lui scosse la testa alzandosi=...Ma niente guanciotte dolci, l'età che avanza!=

 

=Mi spiegate che avete contro le mie guance...= si piccò Hayden.

 

Milo si chinò su di lei poggiandole due dita sulle guance= Nulla!= esclamò stuzzicandogliele come si fa con un bambino=..Anzi sono così lisce e morbidose!=

 

 

====================

 

Chi ha detto che le attrici non hanno complessi?

 

 

Quello di Hayden era l'altezza.

Con il suo scarsissimo metro e settanta,accanto ad una valchiria come Alison  si sentiva una specie di nano da giardino. Saltellò, agitando i pom pom, mentre i tecnici si affaccendavano attorno alla macchina del vento, rischiando di finire fra le braccia di Masi quando la macchina di accese di colpo "e con una violenza da tornado tascabile!" .

 

=Milo dov'è?= chiese il regista dando una rapida scorsa agli attori presenti sullo screen .

 

=Si stava cambiando.= disse Greg alitando sul panciuto distintivo che brillava sul suo petto.

 

=Va a chiamarlo....= disse Tim Kring alzando gli occhi dal palmare che stava consultando, incontrando lo sguardo di Hayden, indicandogli i camerini con un cenno della testa                     = Hayden parlo con te...Fai un salto.= la ragazza sgranò gli occhi sorpresa accennando ai tecnici con un gesto della mano.= I ragazzi sono tutti piazzati, non li far  spostare altrimenti questa foto la facciamo l'anno del mai.=

 

=Che ti sei messo la serva?=

=Hayden...=

=Si...=


Hayden corse fuori dal set, puntando verso i camerini, in un fruscio della sua tenuta da cheerleader, salì le scale, aprì la porta  senza bussare
" MALEDUCATA ! "  e ...

Sbarrò gli occhi lasciando cadere le braccia. Milo si stava infilando i jeans, girato di spalle verso lo specchio, tanto che non si era accorto di lei"Oh mamma..." si disse sentendosi prossima a tramutarsi in una creatura alulante di apprezzamento"Quanto ben di Dio..."

 

Arrossì imbarazzata dai suoi stessi pensieri, mentre Ventimiglia alzava la testa incontrando il suo sguardo nello specchio= Almeno è di tuo gradimento?= le chiese voltandosi, sfilando la camicia dalla gruccia appesa poco lontano=...Uhm...A guardarti direi di si...=

 

=Ho visto di meglio...= sibilò = Sei piuttosto magrolino...= scosse il capo cercando di recuperare il controllo, non era mai stata brava a raccontar frottole, da ragazzina ad esempio, quando cercava di dire qualche bugie per coprire , qualche brutto voto a scuola,

le bastava incrociare lo sguardo di suo padre per scoppiare in una ridarella grottesca.

 

=Sei in ritardo per le foto.= disse incattivita, voltando la testa verso la scala, prendendo dei bei respiri, nella speranza di abbassare la sua temperatura corporea e i battiti cardiaci che sentiva fare eco fin su nella tempie.

 

=Il tempo di mettermi la camicia.= La raggiunse sotto la cornice della porta, nonostante tutti i suoi sforzi, Hayden era ancora rosso pomordoro in tinta con i vestiti, Milo la studiò per un attimo, prima  di avvicinare il viso al suo orecchio, schiacciandola contro il legno del battente= Sei pessima a dire bugie.= le disse

 

=Perchè?= Lo sapeva il perchè, ma la speranza era l'ultima a morire...

=Guardati allo specchio.= le posò un bacio sulla guancia vicino all'orecchio , facendola rabbrividire                     =... Sporcacciona.=

 

==============

 

=Sporcacciona, sporcacciona...= brontolò Hayden scendendo le scale, agitando i suoi immbacabili pom pom che ormai erano diventati una parte di lei = Non sono una sporcacciona, sono semplicemente una normale ragazza di 18 anni sopra la soglia di frigidità.=  

 

Si volse per imboccare la seconda rampa di scale, sentendo lo stomaco scoppiare in briciole alla vista dell'uomo che aveva bloccato Milo all'ingresso dello studio.

 

=Oh, porca miseria...= mormorò.

 

================

 

=Lo odio.

=Chi?

=Quel tizio…

=Che tizio?

 

Milo si volse sbuffando verso Zachary, indicandogli con un cenno del capo Stephen Colletti, fidanzato di Hayden e oggetto inconsapevole di tutto il suo livore.

Il giovane attore era andato a trovare la ragazza sul set inimicandosi “ senza sapere perché poveretto” Milo, che alla sua vista si era tramutato in una specie di iceberg coi piedi mentre dentro di lui, tanti piccoli indiani si stavano adoperando per iniziare la danza di guerra .

 

=Sei stato grande in Rocky Balboa.= gli aveva detto sincero prendendogli la mano e scrollandogliela ammirato.

=Grazie.=aveva ribattuto lui a denti stretti.

=Ti avrei dato un Oscar.=

=Troppo buono.=

 

 

Zachary osservò la coppietta con il sopracciglio destro inarcato di un millimetro prima di tornare a dedicarsi all’amico che stava fumando come una fonte calda, appoggiato al porta vivande e con lo sguardo ostinatamente opposto hai due ragazzi.

 

=Non mi dire che sei geloso…= disse con una vocetta mielosa, chinandosi in avanti sulla seggiola, poggiando i gomiti alle ginocchia.

 

 

Milo saltò su guardando l’amico =Io?=

 

 

Quinto portò indietro il capo scoppiando a ridere=Si… Sei geloso. Hayden ti piace davvero…= strofinò le palme ridacchiando malefico = Il mio piccolino si è innamorato!=

 

=Non sono geloso, andiamo ho trent’anni, Hayden è una bambina, non sono affatto geloso.=

 

 

La menzogna, l’ultimo rifugio di un uomo disperato… E pure innamorato a quanto pareva, anche se era troppo orgoglioso, troppo ben inserito nella parte dello sciupa femmine per ammetterlo. Zach si battè un pugno sul petto schiarendosi la voce con un colpo di tosse                =Attento a quello che dici Pinocchio, il tuo naso sta raggiungendo livelli di guardia, fra un po’ bucherai la parete.=  disse Quinto massaggiandosi pensieroso la mascella             =… Non c’è nulla di strano se la piccolina ti piace… E poi ha 18 anni e anche la legge è con te.=

 

 

Milo lo fulminò con lo sguardo, Zach rispose al suo sguardo con tutta la sua flemma, sempre massaggiandosi la mascella = Ho detto qualcosa di sbagliato?= disse dolcemente massaggiandosi la punta del naso.

 

=Io ti odio quando fai il Buddah saccente!=

=Sorry , ma amo troppo calarmi nella parte del padre spirituale.=

 

 

 

Fine capitolo.

 

 

kibachan: Sai, non mi piacciono molto le fic sugli attori, in cui i protagonisti sprizzano perfezione da ogni poro. Sono uomini normali che hanno avuto la fortuna di  lavorare davanti ad una macchina da presa, quindi anche loro fanno , che ne so, a gare di rutti quando sono con gli amici , dicono parolacce e scherzano. Sono contenta che anche tu sia di questo parere e per quanto riguarda il nostro Zachary "pucciolo mio!" è tornato con tutta la sua bastardaggine !

 

Hiromi: Certo che sono contenta. Se mi seguono da una fic all'altra significa che quello che scrivo piace e che non è così pessimo come penso!

 

Astrid 88: Anche a me sai piacerebbe un Peter molto più sicuro di . Dolce e cuccioloso mi piace da morire, ma anch'io come te,  ogni tanto soffro per la mancanza di Jess Mariano " il mio amore dell'adolescenza!" . Grazie per il commento!

 

 

mari potter:  sai che ho letto che la maschera alla maglionese fa bene alla pelle? ^__^  Spero che anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento!

 

 

Blackpearl: Ho visto su Youtube  un video tratto dal back stage  della seconda serie di Heroes , in cui Adrian raccontava barzellette a Greg Grunberg  e a Sandhil Randhill  facendoli rotolare dalle risate, non so, forse è stato un caso, ma  quella scena mi è talmente piaciuta che ho deciso di infilarla nella fic.

 

mojojojo:  l'incontro c'è stato, lo scontro ci sarà " grazie ad un diavoletto consigliere che risponde il nome di Zachary Quinto"  , grazie per il commento!

 

miss nina:  è vero sono troppo carucci assieme . Lei sembra una bambolina per quanto è carina, lui, beh lui è troppo troppo troppo troppo  " ho già detto troppo?"  bello!   Grazie per aver letto!

 

 

jessy_1986:  grazie per il commento, spero che continuerai a leggere!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


-Sto congelando- Hayden saltellava da un piede all’altro nella speranza di recuperare un po’ di calore corporeo, maledicendo l

 

 

 

 

-Sto congelando- Hayden saltellava da un piede all’altro nella speranza di recuperare un po’ di calore corporeo, maledicendo la microscopica gonnellina che indossava e che le pareva a stento il sedere e la malsana idea di girare la scena del sogno di Peter in mezzo New York,  alle sei del mattino con la tramontana forza nove.

-Potremmo riscaldarci alla maniera degli eschimesi…- propose Zack sfregandosi le mani, alitando nelle palme, insaccando la testa nelle spalle, mentre poco più in là un'altra trup si adoperava per montare la sua scena , sempre in strada.

 -E qual è?- chiese la ragazza stringendosi le braccia al petto, annusando nell’aria l’arrivo della solita sconcezza targata Quinto.

-Si stringono l'uno al corpo dell'altro...ovviamente il calore si trasmette meglio quando si è nudi- disse infatti il ragazzo malandrino, sorridendole adorabile, evitando il diretto che gli avrebbe spaccato il naso.

-Oggi distribuisco lecca lecca e legnate ai cretini e ho finito i lecca lecca!!

Contraddicendosi, Hayden però gli si accucciò accanto, stringendogli le braccia attorno ai fianchi e affondando la testa fra le pieghe della sua giacca , stava letteralmente morendo di freddo e quei maledetti dei tecnici non  si erano preoccupati di portare loro nemmeno una tazze di tè per scaldarli.

 

-Hayden ci sono i fotografi!-

-Dove?- si staccò dalla schiena dell’amico con un salto, guardandosi attorno guardinga, mentre sul viso dell’attore italo - americano si apriva un sorrisino che era tutto un programma- Stronzo .- esclamò tornando a saltellare- Mi hai fatto prendere un infarto .-

 

Da qualche giorno i paparazzi sembravano averla presa di mira, non poteva andare nemmeno a fare benzina senza trovarseli attorno. 

Gli fece la linguaccia e tutta contenta andò a sedersi sulle ginocchia del suo termosifone personale. Ovvero Greg Grunberg.

Forse per la sua mole un po’ da orso o forse perché era una sua caratteristica, il brav’uomo aveva sempre un temperatura più alta del normale, che lo aveva eletto a preferito di quasi tutte le attrici presenti nel telefilm che , come Hayden, avevano preso l’abitudine di sedersi sulle sue ginocchia o abbracciarlo in cerca di calore.

 

-Che c’è?-

-Freddo!-

-Vieni qui cuccioletta!-

 

Hayden gli saltò sulle ginocchia , sentendosi immediatamente meglio. I fotografi potevano pure farle il servizio completo, seduta su un padre di famiglia che sprizzava - pucciosita- da ogni poro non correva rischi , ma se invece l’avessero beccata fra le mani di chi sapeva lei.

 

-Tocca a te Greg.- esclamò Tim.

Hayden lo lasciò andare di malavoglia , continuando a saltellare,  avvicinandosi ad Sendhill , anche lui abbastanza infreddolito. Si guardarono per un attimo, poi lui le fece segno di avvicinarsi , aprendosi la giacca, le circondò le spalle con un lembo del velluto, stringendola fra lui  e il cappotto.

 

-Oddio ti sei guadagnato il mio amore eterno e incondizionato .-

-Per così poco. -

-Io mi affeziono subito, come un bravo cagnolino .-

 

Sendhill sorrise passandole la mano sulla schiena, scaldandola ancora di più, mentre la scena di Peter che si lasciava prendere dal panico per via del bagliore sbrilluccicante delle sue mani terminava.

 

-Ora tocca a me.-

-NON MI LASCIARE!-

 

Vedova inconsolabile di tutto quell’adorabile calduccio, Hayden pensò che forse l’idea di imitare gli esquimesi alla fine non era da buttar via. Saltellando, modalità canguro raggiunse la postazione ristoro, del tutto intenzionata a farsi fuori una brocca di tè bollente quando fu bloccata da qualcuno che la prese al volo e la strinse conto di lui.

 

-Meglio?- le chiese Milo circondandole le spalle con le braccia, mentre per la quinta volta Sendhill usciva dal Taxi , dando sempre la solita portata hai reni a Greg, che alla fine aveva chiesto pietà.

 

-Altrochè…- ottimo. Aveva trovato un'altra stufetta vivente, ma stavolta non poteva starsene tranquilla fra le sue braccia come con Greg. Era lui era la suddetta persona con cui i paparazzi speravano di beccarla.

 

 

 Lo sai che “Milo” in latino significa “distruttore di relazioni?”

 

Il ragazzo lo fissò perplesso, mentre lei si scioglieva dal suo abbraccio, in cerca di qualcun altro da usare come copertina di Linus, buttandosi sul suo papà adottivo, stringendogli la schiena, sperando di scaldarsi.

 

-Che ha?-

 

-Ti ha chiamato distruttore di relazioni.- fece Santiago sporgendosi verso di lui, sorridendogli birichino- Di un po’è successo qualcosa che ignoro?- Zachary intanto aveva recuperato la sua posa da Buddah illuminato, quella che faceva impazzire di rabbia Milo.

 

-No! Che dev’essere successo?-

 

-Non lo so! Diccelo tu!-

 

-Si diccelo tu!-

 

Che doveva dire?

Non lo sapeva che era successo?
Forse Stephen “ quanto ti odio” Colletti le aveva fatto la predica, forse non gli era piaciuto qualche loro scatto comparso sui settimanali, tutte cose innocentissime infondo e per non farlo arrabbiare aveva deciso di allontanarlo… Ma no… Che andava a pensare.

 

…. Peccato che era successo proprio quello.

 

Stephen non aveva gradito i gossip che giravano sul loro conto e aveva lanciato ad Hayden un ultimatum che la ragazza si era ritrovata costretta ad accettare , anche se una parte della sua testa le aveva urlato “ fregatene di quella parodia di Otello e cerca di conquistare chi sai” .

 

Però allontanare Milo non era così semplice come aveva pensato, il signor Ventimiglia non era tipo da farsi estromettere tanto facilmente e alla fine della giornata Hayden si ritrovò sbronza, sdraiata a quattro di spade su un letto che non era suo, con il cuore a pezzi e lo stomaco anche.

 

-Io non ti capisco…- mormorò Zack  dalla  sua pancia- Se ti piace Milo, manda al diavolo quel maniaco delle palestre di Colletti e buttati su di lui…- era alquanto sbronzo anche lui, si vedeva da come faticava a tenere gli occhi aperti- Ti assicuro che troverai terreno fertile…- singhiozzò ritornando sdraiato- ..Fertilissimo.-

 

-Non reggi bene l’alcool vero?-

-Sono astemio guanciotte dolci.-

-E allora perché hai bevuto?-

-Non lo so…- la guardò- Sono pazzo.-

 

 

 

Si erano incontrati nel bar dell’albergo, avevano deciso di passare insieme la serata e alla fine erano finiti a parlare delle pene di amore della Panettiere, fra vodka e patatine fritte.

 

-No…Sei decisamente uno dei miei migliori amici.-

-Ti voglio bene pure io guanciotte dolci.-

 

 

La porta si aprì di scatto e Milo entrò nella stanza tenendo in mano un asciuga capelli. Lì guardo perplesso, si grattò la nuca, poi come se non credesse a quello che stava vedendo chiese- Siete ubriachi?-

 

-Un pochino…-

-Tanto…-

 

 

Il ragazzo li fissò sbalordito, prima di grattarsi la guancia e scoppiare in una risata.  Chiuse la porta e si sedette al bordo del letto, accanto alle ginocchia a penzoloni dell’unica ragazza presente.

 

-E perché? Da quello che so siete entrambi astemi.-

 

-Io pene d’amore…- mormorò la bionda passandosi una mano sul viso.

-Io per simpatia.-

-Siete fatti l’uno per l’altra ve l’hanno mai detto?-

 

 

Hayden era la quinta volta che vomitava, Zack invece era direttamente caduto in coma etilico. Milo li aveva accuditi per tutta la notte, con la segreta speranza di capire su cosa vertessero le pene d’amore di Hayden, ma alla fine era crollato.

 

Svegliandosi si trovò si trovò coperto da un playd , con Hayden ad un soffio dal viso!

 

-Ti ho vegliato?- chiese la ragazza finalmente sobria, continuando a sistemargli la coperta sulle ginocchia- Hai tossito parecchio stanotte, così quando me la sono sentita sono scesa dal letto e ti ho preso una coperta.-

 

-Grazie…- Ormai era deciso.  Colletti doveva prepararsi alla guerra, Hayden doveva essere sua ! Nascose le mani sotto la luna, sorridendole, per poi lasciarsi andare ad un sibilo divertito quando, a causa di un capogiro la bionda gli piombò sulle ginocchia.

 

-Non sono ancora perfettamente lucida.- disse questa con un sorriso, voltandosi.

-No, infatti.-

Si fissarono per un attimo, poi Hayden, forse grazie ai fumi dell’alcool che dovevano averle fatto partire i freni inibitori , fece una cosa che sorprese entrambi. Gli si avvicinò a gli poggiò un bacio a fior di labbra.

 

-Che…- mormorò Milo quando si fu allontanata. Non è che gli fosse dispiaciuto intendiamoci, ma quello era decisamente l’ultima cosa che si aspettava. Soprattutto dopo quello che era successo la mattina prima.

-Non lo so… non me lo chiedere…- singhiozzò- Aspetta che mi sia passata la sbornia!-

 

 

 

 

Fine capitolo:

 

Kibachan

Hiromi.

La scrittrice: Benvenuta nel club! Abbiamo le tessere!

Mojojojo.

Miss nina: E si! C’è a chi capitano tutte le fortune!

BlackPearl: Come si fa a non adorare un concentrato di pucciosità come quello!

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Personaggi:

Personaggi:

 

Nora Zehetner : Eden McCain

Masi Oka: Hiro Nakamura.

 

 

 

Ehi dolcezza! Finalmente sei tornato nella mia vita!

 

Milo sorrise vagamente in direzione della grassa cameriera che gli aveva dato il benvenuto all'ingresso del locale,ondeggiando dietro il bancone, facendogli segno di sedersi al bancone,per poi allungargli la solita tazza di caffè nero e la solita ciambella ricoperta di cioccolata.

 

-Mimy come potrei dimenticarti?- rispose il ragazzo da sotto la visiera del cappellino che teneva calato sul capo. Sedendosi e stringendo le mani attorno alla ceramica bollente, soffiando via i fumi che si levavano dalla bevanda appena zuccherata -... E dato che siamo in argomento, quando ti deciderai a lasciare Albert per scappare con me?-

 

La donna rise poggiando un dito sotto il doppio mento, poggiandogli un altra ciambella nel piattino, scoccando un' occhiata raggelante in direzione delle due ragazzine in uniforme scolastica che stavano cercando di sbirciare il viso di Milo all'ombra del cappello.

 

-Birbante...- chiocciò muovendo le mani paffute in direzione delle scolare invitandole a pagare e a andare, per poi tornare a dedicarsi al suo cliente preferito, che però non sembrava del solito, gioviale umore -Oh dolcezza che succede?-chiese una volta sola con il depresso trentenne, infilandogli fra le mani un fazzolettino per ripulirsi dalle briciole.

 

-Problemi Mimy.- sollevò gli occhi nocciola sul viso piacevolmente paffuto della dolce signora,  mormorando tristemente - Problemi.-

 

----------------

 

Hayden aveva fatto coriandoli dei giornali che qualcuno le aveva fatto trovare davanti la porta della sua camera, li aveva fatti a pezzi,piangendo per il nervoso, riempiendo le coperte di straccetti di carta. per poi buttarsi su di essi, sfogando la sua rabbia contro il cuscino.

Otto settimanali scandalistici avevano dedicato a lei a Milo la prima pagina, farcendola di bugie, montando una storia contro cui lei stava combattendo e che aveva scatenato le ire di Stephen, che alla fine di un litigio al telefono le aveva urlato " Troia!" per poi chiuderle la comunicazione in faccia.

 

Forse avrebbe dovuto prendere al volo quella situazione.

Forse avrebbe dovuto sfruttare quel momento per guardarsi dentro e capire il motivo di quel bacio dato si, sotto i postumi di una sbronza colossale, ma sempre voluto e sentito, e a sorpresa, per nulla rimpianto...Infondo in vino veritas no?

 

Avrebbe potuto fare un sacco di cose, ma l'unica cosa che voleva era infilarsi sotto il piumone e fare la muffa , fino al 2012 più o meno, ma l'uomo proprone e Dio dispone e il destino può servirsi di strumenti impensabili per compiere i suoi piani.

 

-Hayden!-

-Vattene via!-

-HAYDEN LESLIE PANETTIERE SE NON MI APRI IMMEDIATAMENTE SFONDO LA PORTA!-

 

E in teoria gli indiani dovrebbero essere un popolo pacifico.

--------------

 

Milo sospirò poggiando la tazza sul piano in finto marmo, non sapeva nemmeno lui che diavolo stava facendo, era abituato alle bugie dei giornalisti, ma gli dispiaceva che avessero trascinato nel fango anche Hayden, che ai suoi occhi risultava più pura della neve fresca.

Buttò giù l'ennesimo sorso di caffè della mattina, pregando solo che la caffeina che gli impastava il sangue non gli facesse venire un infarto, lasciandolo morto su quell'alto sgabello che gli stava massacrando il sedere.

Infondo aveva trent'anni e con lo stress che sopportava sul lavoro faceva parte di una categoria a rischio.-Maledizione!!- biascicò ordinando un altra dose di caffeina. Chissà forse doveva farsela iniettare direttamente in vena... Si portò di nuovo la tazza alla bocca, notando marginalmente la persona che gli si era seduta accanto, ordinando anch'egli del caffè.

 

-Arrivo subito dolcezza.- rispose Mimy.

-Però... Buongustaia.-

 

Milo strabuzzò gli occhi riconoscendolo di colpo, voltandosi, fissandosi sul profilo troppo magro del suo vicino, intento a scegliere le ciambella dalla teca che aveva di fronte, ignorandolo bellamente, per poi voltarsi verso di lui e sorprendersi come se non lo vedesse da anni- Milo! Anche tu qui!- esclamò Zachary battendo una mano sul polso dell'amico che  continuava a fissarlo corrucciato- Che coincidenza!-

 

-Mi stai seguendo?-

-Siamo a New York fratellino, tutte le strade portano a Brooklyn....-

-Amen fratello.- gli fece eco un comionista seduto un paio di posti più in là.

-Mi stai seguendo.- alzò la tazza, nascondendo il sorriso dietro il bordo della ceramica-... Grazie.-

 

Zachary addentò il suo bombolone alla panna, leccandosi le labbra, sfoderando la sua testatissima espressione da cucciolo felice, che rischiò di far svenire la seconda cameriera che assieme a Mimy si occupava dei clienti.

 

-Hayden mi ha baciato...Che schifo hai sputato!-

-Colpa tua, non puoi sganciarmi simili bombe mentre ho la bocca piena!-

 

Si fissarono in cagnesco per un attimo prima di riprendere il discorso, prima che Zack liberasse la scimmietta rompiballe che c'era in lui chiedendo particolari su particolari -Che devo farti un disegnino?- scattò alla fine  Ventimiglia ad un passo di spaccargli la teca con le ciambelle in testa.

 

-Sei acido... Acido come un limone...-

-E tui sei un trita palle!-

 

-------------

 

-Prendete nota! Non devo mai dubitare di me stesso!-

 

Sendhil, sorrise gonfiandosi di orgoglio, mentre un Hayden piuttosto scombussolata usciva di corsa dalla macchina per andare ad abbraccia il lampione accanto all'attore per metà indiano, urlando -DIO SONO ANCORA VIVA!-  strofinando la guancia contro il gelido ferro, mentre una delle portiere posteriori del S.U.V si aprivano di colpo e una figura usciva di corsa per andare anche lei a stringere il palo a cui era avvinghiata Hayden.

 

-Ho visto la Madonna!- urlò Nora Zehetner ritagliandosi un posticino accanto alla bionda collega- E la cosa è preoccupante perchè sono ebrea!-incontrò lo sguardo di Sendhil scoppiando a ridere, seguita a ruota da Hayden, che nascose il viso nell'incavo del gomito.

 

-Che attrici tragiche, siete sprecate per Heroes. Dovreste dedicarvi al teatro...- si volse alla terza figura uscita dalla macchina- Masi ho guidato così male...- ma non attese risposta e entrò brontolando nel locale, l'attore nippo-americano stava singhiozzando come un bambino seduto per terra e con gli occhi sbarrati e leggermente vitrei.

 

-Non sono abituato alla guida a destra, che bastardi...- spalancò la porta a vetri del locale rimanendo inchiodato sulla soia stupefatto, senza lasciare passare Nora e Hayden, che esclamò:-Non fare l'indiano con me Sendhil, lo so che sei nato a Chicag...Oh!-

 

Hayden si poggiò una manata alla fronte, mentre al bancone Milo sgranava gli occhi troppo sorpreso per dire qualcosa e soprattutto per zittire quella vocina che fra una risata e l'altra gli disse - Forse è vero che alla fine il destino esiste.-

 

---------

 

-Quanti abitanti conta New York?- continuava a chiedersi Hayden, seduta fra Milo e Sendhil, con il naso incollato al suo pezzo di crostata alle fragole. Non era possibile che lo avesse ritrovato lì, dopo che erano giorni che cercava di evitarlo, confermando la sua reputazione di ottima podista e asso nello schivare i problemi- Se questa non si chiama sfiga.-

 

Eppure le era mancato averlo vicino, vederlo mangiare e riempirsi di briciole come un bambino, Oddio non voleva pensarci, ma se quello scemo di Zack per una volta avesse avuto ragione, che la sua non era semplice infatuazione per il più figo del reame, ma qualcosa di più?


Frustrata addentò il suo pezzo di dolce.

 

Intanto Milo continuava "a farsi" di caffeina,  cercando d'ignorare Hayden che per la rabbia si era sporcata tutte le guance di marmellata, rendendosi quasi irresistibile ai suoi occhi, fissandosi su Nora e i tentativi di approccio di Zack.

 

-Lo sa che Nora è fidanzata?- gli chiese una voce familiare che lo costrinse a girarsi.

-Credo.-

-E sopratutto lo sa  che il suddetto ragazzo è grosso quanto un armadio quattro stagioni?-continuò Hayden pulendosi le dita con un tovagliolino di carta accennando ai due con un movimento delle sopracciglia-...Quando l'ho visto ho pensato che avessero spostato l'Everest.-

 

-Addirittura, lei è così piccina...-

-Si lo so, solo la meccanica fra i due mi fa venire i dolori...-

 

Milo aggrottò le sopracciglia sorridendo colpito-...Sentitela la mia sporcacciona...E io che ti credevo pura come un cucciolo...-scosse il capo prendendo il portafoglio dalla tasca e pagando la consumazione di tutti- Allora io vado.-  salutò.

 

Quella era una fuga in piena regola, Milo lo sapeva benissimo, ma doveva mettere più distanza possibile fra lui e Hayden se non voleva correre il rischio di fare qualcosa di cui poi si sarebbe pentito. 

Trafficò con il blocca sterzi che, perdonate il gioco di parole, non voleva saperne di sbloccarsi, si volse verso il suo scooter e .... Hayden era seduta in sua attesa con il suo casco di riserva calato sul capo.

 

-Che cavolo fai qua mocciosa?-

-Uno non mi chiamare mocciosa se vuoi arrivare vivo a domani.Due, piuttosto che tornare in macchina con Sendhil mi faccio monachella di clausura. - battè le palme sul quadrato di sedile davanti a lei- Dai fammi vedere quello che sai fare Dottor Rossi!-

 

-E se ci beccano i paparazzi?- chiese Milo sistemandole la chiusura a scatto del casco sotto il mento, prendendo dal portaoggetti un paraschiena, e facendoglielo infilare sotto la maglia,  dandole un paio di pacche per farlo aderire ai reni quando ebbe fatto.

 

-Ormai il guaio lo hanno fatto che scrivano pure quello che vogliono.-

-Da dove ti viene tutto questo coraggio coniglietto?- chiese Milo sedendosi e lavorando di pedale d'accensione per accendere il motorino. Hayden gli strinse la vita fra le mani , tirandolo per un attimo verso di lei, per poi surrargli all'orecchio- Stephen mi ha mollata, sono una donna libera!-

 

 

Fine capitolo.

 

In teoria doveva essere un capitolo unico, ma risultava troppo lungo e pesante, così ho deciso di spezzarlo per renderlo più piacevole. Comunque chiedo scusa alle fan di Colletti " se mai leggono questa fic, ma ci credo poco =P" ovviamente io sto giocando e renderlo antipatico, serve alla mia storia, non ho nulla contro di lui.

 

Un grazie a tutti coloro che hanno letto/ recensito/ e messo questa mia fra i preferiti. Spero che continui a essere di vostro gradimento! Fatemi sapere che ne pensate!Se sto sbagliando qualcosa o se devo smettere di scrivere e darmi definitivamente all'ippica XD.

 

 

A presto la vostra Ino chan

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


L'odore del sangue finto era bestiale

L'odore del sangue finto era bestiale.

Acido, la faceva tossire e irritare la pelle.

Hayden non lo sopportava, ma la sua "Claire" pareva fin troppo felice di sguazzare nel sangue, sembrava godere nel farsi del male - Masochista!- esclamò guardandosi allo specchio, prendendosela con il suo alter ego.

S'impiastricciò i capelli con quella sorta di crema rosso scuro, strizzando a terra, spargendo ditate per la maglia "già sporcata dalla costumista" mentre fuori dalla roulette Milo cantava:

-I'm sing in the blood....-

 

Dovevano registrare l'incontro fra Peter e Claire sotto l'orologio della scuola,  per la precisione il ritorno alla vita dell'infermiere dopo il suo volo giù dalle gradinate dalla scuola.

-Sembra che tu sia stato aggredito da un pitt bull.- esclamò Hayden uscendo dal camerino, seguendolo per il prato, cercando di ignorare il balletto che aveva improvvisato con tanto di finto ombrello.

-E tu sembri una sopravvissuta di Scream.-

 

Erano passati solo due giorni dal loro arrivo in Texas, New York era lontana e con essa lo scandalo e i paparazzi.. In quelle ore avevano scoperto quanto mancasse loro la vita anonima, di quanto era bello girare per la città senza correre il rischio di ritrovarsi su una qualsiasi rivista scandalistica con un titolo a caratteri cubitali che era la parte opposta della verità.

 

Hayden si sistemò la maglia rimboccandosela con cura alla vita, il sangue doveva seccarsi per apparire autentico, così l'avevano piazzata davanti al ventilatore, con l'obbligò di non muoversi per almeno dieci minuti.

 

-...I'm sing in the blood...I'm sing in the blood!-

 

Il loro viaggetto in moto pareva archiviato, Milo aveva accolto la notizia della sua rottura con Stephen con un cenno della testa e nulla di più. Non un commento, non una parola...Nulla... E Hayden ci stava perdendo il sonno.

D'accordo, non si aspettava una dichiarazione d'amore vecchio stile, ne altro, ma dopo quel bacio si aspettava almeno un "Ah!" per presa visione dell'accaduto e invece nulla, un pezzo di marmo!

 

Saltellava di fronte all'apparecchio, agitando le braccia come un passerotto che cerca di spiccare il volo, una visione adorabile per la persona di fronte al secondo ventilatore accesso del set. Milo distolse lo sguardo cercando di svuotare la testa da tutti i "cattivi " pensieri che la vista di Hayden da un paio di giorni gli procurava. Aveva dovuto fare violenza su se stesso, quando Hayden gli aveva soffiato nell'orecchio che era una donna libera, per evitare di fermarsi di colpo in mezzo alla carreggiata, girarsi e baciarla.

 

Non voleva rovinare tutto con la sua solita impazienza, non voleva spaventarla, infondo era ancora una ragazzina, ha 18 anni non poteva essere considerata una donna matura con le idee chiare e prima di gettarsi nell'ignoto voleva avere almeno una certezza. Anche piccola, sottile come un filo, ma la voleva.

 

Milo si volse spalle al ventilatore, agitando i lembi dell'impermeabile che indossava, capo ormai reso inutilizzabile dal tanfo del sangue finto che a lui aveva sempre fatto girare la testa. Si volse incontrando lo sguardo di Zachary che lo studiava bastardo dietro la sua tazza da thè.

 

-Beh?- chiese.

- Beh fa la pecora.-

 

Il ragazzo gli si avvicinò cavando dalla tasca un rotocalco arrotolato, uno di quei giornaletti da quattro soldi , il più amato da casalinghe impiccione, lo sfogliò, per

mostrargli una pagina precisa.

 

-Colleti si consola con la bella Paris.-

 

Una foto di Colletti avvinghiato a Parsi Hilton campeggiava su due pagine, Milo la guardò con un aria da " E allora?", con cui si strusciava la Hilton non era mai stato

di suo interesse, lesse il trafiletto a piè di pagina arrivandoci solo in un secondo momento.

-Hayden è sola soletta e tu non hai ancora fatto la tua mosse? Di un po' vuoi farti frate e non mi hai detto nulla?- disse Quinto appallottolando il settimanale e centrando il secchio alla destra dell'amico.

 

-Non mi piace fare le cose di fretta.- Era meglio non dirgli che suo padre lo aveva chiamato Anthony in onore di S.Antonio da Padova e che portava sempre addosso

la medaglietta di S.Cristoforo che sua nonna gli aveva regalato il giorno della prima comunione.

 

-Io più che prudente ti definirei lento come una marmotta, quasi tonto.-

 

Certo che il lavoro crea delle strane amicizie.

La loro ad esempio era nata per caso, il giorno dei provini, dopo anni passati ad ignorarsi alle feste mondane, poco frequentate da entrambi. Si erano avvicinati

al porta-vivande e avevano sospirato all'unisono alla vista delle sgangherate lasagne pre-cotte offerte come pranzo.

 

-Come possono pensare che un italo-americano accetti di mangiarle?- avevano detto nello stesso momento per poi guardarsi e scoppiare in una sonora risata. e darsi alla fuga per andare a mangiare la parmigiana al ristorantino di fronte agli studios.

 

 

-Non accetto simili commenti da uno che interpretava l'amico gay di Tori Spelling!-

 

Zack lo guardò torvo sotto la tesa del suo berretto da baseball blue scuro..Milo lo ignorò tornando a girarsi verso il getto d'aria fredda, cercando di troncare lì la discussione, la verità era solo una, anche se gli costava ammetterlo era solo quella a farlo agire.

 

-Sei un timidone di la verità.-

 

Dalla sua postazione Hayden vide Milo fare un tale salto per la sorpresa che per poco non finì con l'abbracciare l'apparecchio di fronte a lui, inarcò leggermente un sopracciglio rispondendo allo sguardo divertito di Zack che rispose al grido di Tim con un -Arrivo padrone...Zack arriva subido subido...-

 

----------------------------

 

Per tre volte gli avevano fatto ripetere la sua corsa fuori dalla palestra e per ben otto le avevano fatto recitare la frase- Sono solo una cheerleader.- alla fine non si teneva quasi in piedi. Stesa su un materassino gonfiabile cercava di riprendere contatto con la realtà e allo stesso tempo di ignorare il russare della persona stesa accanto a lei con il braccio di traverso sul viso.

 

Chiuse gli occhi, cercando di prendere sonno, ma il trattore smarmittato che aveva accanto non sembrava intenzionato  a  smettere di emettere rumori che avevano perso ogni parvenza umana. Si alzò sulle ginocchia e gli gattonò accanto.

 

-Ehi...Bello addormentato nello sgabuzzino!- esclamò solleticandogli il naso con un ciuffo di capelli, inghiottendo le risa dovute dalle smorfie che quel piccolo dispetto scatenò nel viso della persona addormentata- Su sveglia...-

 

Passò a stuzzicargli il mento cercando sempre di non sghignazzare alla vista di quei brontolii e di quei lamenti onirici.Le avevano sempre detto che era una persona che

si divertiva con poco e con cose di solito stupide, ma quelle espressioni la facevano rimpiangere di non avere una macchina fotografica a portata di mano.

 

 

-Greg sorridi maledizione! Sembra che ti abbiano infilato un cactus nel sedere!- urlò il fotografo dalla stanza accanto, scagliando atterra il suo costo apparecchio

-Io non posso lavorare con un simile iceberg!-

 

La ragazza scoppiò a ridere, forte stavolta, svegliando il suo improvvisato passatempo, che si stropicciò per un attimo gli occhi prima di guardarla truce, le sopracciglia talmente vecine che parevano prossime a toccarsi- Hayden...- disse alzandosi con una luce negli occhi non prometteva nulla di buono- Preparati a morire!-

 

Ops!

 

--------------------

 

-Perchè quando ho sonno mi tramuto in una specie di scimmietta rompi-balle?!-

 

Hayden correva attorno al materassino, seguita da un imbufalito Zack che cercava di afferrarla, per fare cosa non era chiaro, ma nulla di piacevole a giudicare dalla sua espressione. Svegliandosi si era immediatamente reso conto che tutti i fastidi che lo avevano disturbato durante il sonno erano venuti da lei e la sua reazione era stata degna del personaggio che interpretava.

Si sentì afferrare per un braccio e tirare indietro.
Sbilanciata cadde contro il petto di Zack ed entrambi ruzzolarono sul materassino uno sopra l'altro, ridendo per la zuccata volante che si erano dati durante la caduta-Cazzo che botta.- disse Quinto alla biondina che rideva come una matta sotto di lui.

-Scemo tu che mi hai tirato a quel modo.-

 

Zack si massaggiò la punta del naso con due dita, scoppiando in una sonora risata, senza preoccuparsi di togliersi di sopra ad Hayden, che aveva dato il via al suo repertorio di grugniti e sibili divertiti che rendevano la sua risata ar dir poco inconfondibile.

 

-Se mi volete sto dormen...-

 

Il bicchiere fra le mani di Milo piombò a terra con uno "splash" del tè che si sparse sul pavimento e sulle scarpe dell'uomo, Hayden e Zack si volsero smettendo di colpo di ridere, incontrando la sua espressione, prima sconcertata, poi sempre più  furiosa.

 

-Milo ti stai sbagliando.-

 

Ventimiglia boccheggiò per un attimo, annaspando nel mare di livore in cui era precipitato senza ciambella di salvataggio, Zack si era alzato con un salto e Hayden si era drizzata a sedere spaventata dalla possibile reazione del ragazzo a quella vista di certo forviante.

 

-Milo vieni qua!- esclamò Zachary uscendo di corsa, seguendo l'amico in corridoio, che aveva preso a camminare spedito verso il suo camerino, dandosi dell'idiota per aver anche solo sperato...- Milo smettila di fare il siciliano geloso e guardami!-

 

-Non sto facendo il siciliano geloso.-

-Lo stai facendo amico...- Quinto cercò di poggiargli una mano sulla spalla, ma lui si sottrasse a quella pacca con un gesto infastidito- Ascolta stavamo scherzando, siamo caduti tutto qua...-

 

 

Dalla soia dello sgabuzzino Hayden aveva annuito ad ogni parola dell'amico, per poi sgranare gli occhi sorpresa quando Milo con un filo di voce aveva sibilato cattivo- Non capisco per quale ragione ti stati scusando con me.

Per quello che mi concerne Hayden può fare tutto ciò che vuole...-

 

 

Fine capitolo.


Ahio!  E adesso che succederà? XD

 

Ringraziamenti:

 

mojojojo: non è ancora finita la fic. Ho ancora un paio di cartucce da sparare.

 

miss nina

 

Hiromi.

 

Bea: Il terzo incomodo è uscito di scena, ma sei non semino intoppi non sono contenta!

 

Miley: Quanti complimenti, se continua così finirò col crederci!! ... Mi sto solo divertendo ad immaginare le vite di due personaggi che adoro e che almeno nella vita " visto che nel telefilm cicca!" vorrei vedere assieme!

 

Astrid88

 

maripotter.

 

la scrittrice.

 

kibachan: Colletti se ne è andato, ma come ho già detto se non semino intoppi non sono contenta " sono perfida lo so!"



 Mala_Tenera: Chiamami pure Ino cara! Sono davvero contenta che sei approdata anche qui e che soprattutto ti piaccia! Spero che questo capitolo sia stato di tuo gradimento!

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Adrian Pasdar: Nathan Petrelli

 

 

 

Adrian Pasdar: Nathan Petrelli.

Nora Zehetner : Eden McCain

Jack Coleman: Noah Bennet

Sendhil Ramamurthy: Mohinder Suresh.

Noah Cabey  : Micah Sanders Hawkins

Gregary "Greg" Grunberg: MATT PARKMAN

Alexis Bladel: ex- fidanzata di Milo.

Tim Kring; Creatore di Heroes.

 

 

Paese che vai, usanza che trovi...

O meglio, ristorante che vai, pietanza che trovi.

Per festeggiare le sue 48 primavere, Jack Coleman aveva deciso di offrire la cena ai colleghi, in un grazioso ristorantino africano che aveva aperto da una paio di giorni giù in centro New York.....Grazioso...

Sorvolando sulle teste umane rimpicciolite che pendevano dal soffitto, i piatti fatti di cocco e foglie di palma e le maschere tribali che mettevano sinceramente paura, erano le pietanze a preoccupare Hayden. Non assomigliavano a nulla che lei avesse mai visto.

-Sicuro che si mangi bene qua?- chiese sedendosi fra Sendhill e Adrian, poggiando la giacca sulla spalliera della seggiola, dando voce ai pensieri di tutti –Si che si mangia bene fidati.-

Nessuno dei presenti pareva convinto, nemmeno Sendhill che in quei mesi si era guadagnato la reputazione di stomaco di pitone, pareva tanto contento di trovarsi lì, soprattutto quando si accorse che il menù era scritto in etiope.

-Jack ho paura.- esclamò Norah indicando con un cenno della testa una sorta di teca dove una decina di serpenti imbalsamati faceva bella mostra di sè, facendo accapponare la pelle della bella brunetta, neanche fossero stati ancora vivi e striscianti.

-Calmi...Calmi...-

Milo, seduto accanto al festeggiato " ad una distanza strategica da Hayden e Zack", cavò dalla tasca della giacca il suo palmare e prese la funzione internet andò su google, impedendo hai bambini seduti di fronte a lui"i piccoli che interpretavano Molly Walker e Micah Sanders" di ordinare prima che lui avesse finito la ricerca.

 

 

-Larve?- esclamò immettende il primo nome del menù nel vocabolario elettronico- Serprente ...Topo!?- guardò i due bambini affamati e fece loro segno di uscire, che se li mangiassero gli altri quelle bestialità, lui preferiva vivere e salvare le nuove generazioni.

 

-Non lo diciamo agli altri?- chiese Noah porgendo la mano destra a Milo e l'altra all'amichetta.I tre si guardarono per un attimo poi scossero il capo in coro ridendo cattivi -Nooooo!- urlò la ragazzina uscendo in strada prima degli altri due e guardandosi attorno- Milo di là c'è un ristorante italiano!...Andiamo a

mangiare là.-

 

 

I bambini mangiavano allegri, sporcandosi, e facendo a guerra con le forchette, cercando di coinvolgere nei loro giochi l'adulto seduto di fronte a loro, che scosse la testa sopra la sua pizza tornando a guardare verso le vetrate del ristorante africano. Hayden stava mangiando un anonima insalata con il formaggio e il pomodoro. Da quella sera a Odessa, aveva cercato di rivolgerle la parola e di trattarla come al solito cercando di calarsi meglio nella parte che si era scelto, ma si sentiva lontano un miglio che c'era qualcosa di sbagliato.

 

-Per quello che mi concerne Hayden può fare tutto ciò che vuole...-

 

Mai uscita era stata più infelice, anche se infondo era la pura verità... Allora per quale ragione aveva voglia di spingere la testa di Zack nella tazza del water e tirare lo sciacquone fino a farlo annegare?
Semplice era geloso! GELOSO!!!!

 

Oddio si stava rincoglionendo! Perso per una ragazzina di 18 anni , lui che poteva avere tutte le donne che voleva!  Prese un triangolo di pizza dal piatto, lo piegò in due e se lo ficcò quasi tutto in bocca, facendo smorfie hai ragazzini che risero indicandolo. Era meglio non pensarci, ma ultimamente il Padre Eterno pareva essersi dimenticato di lui

 

-Hayden siediti!-La ragazza si sedette sulla sedia di Noah, che si spostò dividendo la seggiola con   , entrambi più piccoli della loro età, stavano comodi anche seduti sulla stessa seggiola-Siediti pure, ma non fotterti la mia pizza!! Cattiva!!!-

 

-Hai abbastanza soldi?-

-Credo che potrò offrirti una pizza.-

-Non intendevo questo.- Hayden alzò una mano indicando il ristorante dov'erano ancora tutti gli altri-Credo che dovremo pagare la cauzione per Adrian e Santiago.- disse mostrandogli i due che tentavano di strangolare Jack alla Homer Simpson con tanto di "Brutto bagarospo!" urlato fra i denti-Hanno appena scoperto di aver mangiato vermoni e larve.-

 

-E tu?-

-E io non sono scema! Si vedeva lontano un miglio che quelli non erano wurstell!- si allungò prendendo una fetta di pizza dal piatto di Milo , scartando abilmente i peperoni e addentandolo con grazia -...Ho preso un insalata, ma ho ancora fame.-

 

-Te l'hanno mai detto che mangi come un camionista?-

-E te te l' hanno mai detto che sei irritante come una pulce nelle mutande?-

-Come siamo fini.-

Intanto una vecchia conoscenza di Milo era uscita dal locale. La bellissima Alexis Bladel, ex- fidanzata di Milo, che riconosciuto il ragazzo lo salutò calorosamente con la mano prima di avvicinarsi- Quanto tempo.- disse dolce come al solito porgendo la guancia all'uomo che si era alzato per salutarla, chiedendo un bacetto- E' un secolo che non ti vedo!- disse quando l'ebbe ottenuto.

 

-Ho avuto da fare.-

-Si ho sentito...Heroes giusto?-

 

 

"Oh cielo...E' perfetta!" Seduta accanto ai bambini, Hayden non riusciva a staccare gli occhi di dosso alla nuova arrivata, cercando in maniera inconscia"inconscia? Si, a chi la raccontava!" di trovarle un qualche minimo difetto " anche uno piccino piccino!" ma nulla, pareva essere uscita dalla fabbrica della Mattel tanto pareva perfetta!

 

-Lei è Hayden Panettiere. Hayden lei è Alexis.-

 

La bionda si alzò stringendo la mano della ragazza leggermente più alta di lei che le sorrise sincera -E'un piacere conoscerti!- disse dedicandosi poi hai bambini cha la salutarono con la bocca piena- Mi è piaciuto moltissimo ragazze nel pallone!-

 

-Grazie...E a me sei piaciuta in Sin City.-

 

Alexis fece un segno con la mano come per dirle " ma dai" cavolo era bella e anche sinceramente modesta, Dio quanto la odiava!!!! Tornò a sedersi mentre quella si allontanava rispondendo al richiamo del suo accompagnatore con un -Arrivo!-

 

-Fatti sentire!!- disse prima di andarsene rivolgendosi a Ventimiglia.

-Spero di vederti presto.- sorrise in direzione di Hayden che ricambiò il suo gesto con medesimo calore, anche se  non aveva smesso di destarla!

 

--------------------------------

 

L'incontro con l'ex-ragazza di Milo l'aveva sonoramente abbatuta, quella donna era una specie di miracolo di beltà, alta, snella, femminile e aggrazziata, lei al contrario si sentiva piccola, cicciottella e un disastro ambulante.

Eppure sapeva che ci sarebbero state centinaia di ragazze che avrebbero fatto carte false per essere al suo posto, ma il buco nero della depressione femminile non conosce logica!

 

Addentò il bambolone alla panna che si era fatta offrire da Zack " che poveretto stava cercando di debellare il gusto dei vermoni con un'ondata di zucchero che avrebbe potuto mandare in coma diabetico chiunque, ma non lui", leccandosi le labbra per liberare le tracce della sua golosità.

 

-Voi due siete scemi!- esclamò Quinto alzandosi per prendere un tovagliolo-Si vede lontano un meglio che siete persi l'una dell'altro- si sporse assestando due pacche alla schiena della biondina inpedendole di morire soffocata sotto i suoi occhi- ... Non capisco che aspettate!-

 

-Lo hai sentito anche tu no! - si piccò la ragazza prendendo un bicchiere dalla tavola e portandosela alla bocca- Per quello che mi concerne Hayden può fare ciò che vuole...- buttò giù una bella sorsata d'acqua schiarando la voce che le si era spezzata in bocca al ricordo- ...Che tradotto sarebbe. Non me ne frega un cazzo di lei!-

 

-Si vede che sei una ragazzina e non capisci ancora molto degli uomini! Milo mi avrebbe strozzato con le sue mani in quel momento.- appoggiò il mento nel palmo della mano, guardandola da sotto la visiera del berretto che teneva calato sul capo- ... Ma per sfortuna è un tipo molto orgoglioso e per salvare la sua reputazione se ne uscito con quella battuta poco felice.-

 

 

Hayden lo fissava coi lucciconi agli occhi- Come sei saggio tu!- esclamò arricciando le labbra in un espressione buffissima- Dove le hai trovate queste perle di saggezza? Nei cioccolatini o nei biscotti della fortuna?-

 

-Donna di malafede.- si sporse sul tavolo avvicinandosi al viso della biondina- ... Fidati di zio Zack, hai fatto colpo! Un colpo col botto!-

 

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-Lanciandoti da lassù non sapevi che ti saresti salvato?-

-...No...Bell'imbecille eh?-

-Al contrario...Sei decisamente il mio eroe...-

 

Tim Kring sorrideva come un bambino la mattina di Natale, scena perfetta al primo colpo, quei due parevano nati per lavorare assieme!  O meglio sembravano essere venuti al mondo per dare la vita ai suoi Claire e Peter, si alzò dalla sua sedia battendo una mano sulla nuca del ragazzo che stava bevendo a canna da una bottiglia di plastica.-Chissà forse ho sbagliato o farli parenti....Uhmmmm....-

 

-Come dici Tim?- chiese Ventimiglia voltandosi verso di lui.

-No, niente!-

 

-Milo Anthony Ventimiglia!- Milo sgranò gli occhi sorpreso mentre Hayden si faceva sotto al suo viso, improvvisamente arrabbiata, piazzandosi ad un soffio dal suo naso.

 

-Erano anni che nessuno mi chiamava col mio nome completo!- esclamò tornando a bere indifferente-E' stata mia nonna.- sorrise-...Ah, adoravo quella vecchia matta, aveva una decina di gatti.-

 

-Non me ne frega un cavolo di tua nonna!...Davvero aveva 10 gatti sai che casino a casa! Torniamo a noi!- mosse le mani cercando di cancellare quanto appena detto- Devo parlati!-

 

-Dimmi tutto.-

-Non qui...-

 

 

Fine!

 

 

Quando ho iniziato questa fic, non c'avrei scommesso un soldo bucato! Sono davvero felice di essermi sbagliata! XD

 

Ringraziamenti.

 

 

 

goghina92: Uao non nome nuovo! Grazie per il commento, sono contenta che la storia ti piaccia!=D per il sereno dovrai aspettare un pochino, ho ancora un paio di cartucce da sparare prima del gran finale.

 

Miley: Quanti complimenti *Ino chan gonfia d'orgoglio volteggia ad un paio di centimetri dal tetto* grazie davvero, non so che dire, spero che continuerai a leggere!

 

Bea: Sono cattiva con lui lo so, ma adoro mandare in crisi i personaggi che adoro!  Strano dici? Forse, ma sono fatta così XD

 

Kibachan: Greg è Gregory Grunberg! L' adorato orsacchiotto che interpreta Matt Parkman! ^___^

 

miss nina: E' vero, ormai non posso farci nulla, ogni tanto, mentre scrivo, mi parte la vena sanguinaria ! =3 Non posso farci nulla, hai ragione Sylar inizia a far parte della mia personalità di scrittrice XD

 

mojojojo:  Sono un tipo vendicativo....=P

 

Hiromi: Si, delle belle soprattutto al prossimo cappy!

 

Kithiara: Io è così che immagino il buon Zachary... Bello e affascinante *ç* !!! Io ce lo farei un pensierino, non Hayden! ^__^

 

Mala_Tenera: Grazie per il commento! E spero che anche questo capitolo sia stato di tuo gusto.

 

Kim: Quanti complimenti! Quanti complimenti! Me felice!!!!  Santiago  e  Adrian avranno più spazio nei prossimi capitoli, avevo già pensato di dare loro un po’ più di spazio dopo una serie di video su youtube!

 

Astrid88: GRAZIE PER IL COMMENTO!!!!

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Personaggi:

Personaggi:

 

Leonard Roberts : D.L. Hawkins

 

 

 

-Hayden che diavolo ti è successo?-

 

Aveva l'aspetto di una appena uscita da una piscina, con i capelli appiccicati al viso, che grondavano acqua sulle guance pallide dal freddo, fino al collo  e lo scollo leggermente aperto della camicetta color crema. La ragazza sorrise, mostrando orgogliosa il fagotto che teneva fra le braccia, andando a sedersi accanto al termosifone, dove fu raggiunta da Milo, che si sporse oltre la sua spalla per meglio guardare.

Hayden si era presentata sul set con dieci minuti di ritardo, zuppa come un pulcino "tanto che le truccatrici avevano urlato alla sua vista" e con la giacca arrotolata sotto il braccio e con un sorrisino da bimba il giorno  di Natale. - Che cos'è?- chiese sedendosi vicino a lei, strabuzzando leggermente quando il muso di un cagnolino sbucò fra il cotone colorato facendolo sussultare per la sorpresa- Un cane?-

La biondina sorrise annuendo, spiegando come si fosse buttata nel canale per recuperare lui e i suoi fratellini a deriva in uno scatolone- Lui è il solo che ce l'ha fatta, ma ti assicuro che faceva casino per venti.- disse con la punta del naso leggermente arrossato- Lo chiamerò Fortunato.-

Milo abbassò lo sguardo sul meticcio soddisfatto fra le braccia della sua salvatrice, poi la ragazza che lo coccolava sentendosi sciogliersi di fronte a tanta dolcezza, nessuna delle donne che aveva conosciuto si sarebbe mai buttata in un canalone per salvare un cane. Si tolse la giacca poggiandogliela sul capo, asciugandola prima di alzarsi- Vado a prenderti dei vestiti o ti verrà un colpo.-

-Grazie Milo.

Starnutì accoccolandosi meglio accanto alle piastre calde del termosifone, stringendo le braccia attorno a Fortunato , assaporando il sottile profumo che emanava la giacca sul suo capo, adorando il calore che essa emanava, che non pareva avere nulla a che fare con il calore del calorifero accanto a lei.

Rientrando Milo la trovò intenta a sfilarsi i pantaloni saltellando sul piede sinistro e immediatamente, di fronte a tanta grazia, avvertì un ondata di calore asfissiante raggiungergli a velocità instantanea la testa neanche fosse stato un ragazzino imbranato, imbarazzato battè le nocche contro il battente della porta, facendola voltare -Cariiiiiine sono fragoline?- chiese con la sua solita faccia tosta.

-Ciliege.-

Milo socchiuse leggermente un occhio donando un'aria critica al suo sguardo - A me sembrano fragole.- le lanciò gli abiti che le aveva portato, girandosi verso il muro mentre lei si toglieva la camicia e s'infilava i pantaloni asciutti.

-E io ti dico che sono ciliege.-  gli andò accanto toccandogli la spalla facendolo girare, per poi tornare verso il calorifero, sedendosi, ginocchia al petto -Anche se non mi sembra il caso di discutere su questo!-

 

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A cannone!!!!

 

Ovvero come rischiare di uccidere un povero passante, falciandolo e catapultandolo all'indietro su quel bob improvvisato, con quel collega con cui in teoria non hai nulla in comune, facendo ridere anche chi è venuto a cercare di riportarti sulla via della sanità mentale.

-A cannone!!!- urlò Adrian Pasdar dopo aver travolto Milo " che poveraccio si era trovato a passare sulla traiettoria della slitta per un puro colpo di sfiga" facendo urlare la persona seduta alle sue spalle " che se la stava facendo sotto per le risate" e il nuovo passeggero che ancora  non aveva capito che diavolo era successo e cercava di reggersi sul legno con le mani e con gli anfibi, per poi scivolare su un fianco quando la corsa cessò ad una ventina di metri della strada.

-Voi state fuori!- urlò l'attore italo-americano mentre i due colleghi si rotolavano fra la neve per le risa- Avete ottant'anni in due quasi possibile che il cervello niente?- Avevano creato una slitta o bob che dir si voglia, con una vecchia canoa usata in uno degli ultimi film di James Bond.

Santiago si tirò su, spolverandosi i folti riccioli castani con la mano, mentre Adrian rischiava di strozzarsi- Oddio dov'è finito il tuo umorismo amico?-

-La mia osservazione non significa mancanza di umorismo.... Ma buon senso!- si arrotolò la gamba destra del pantalone mostrando all'uomo ancora a quattro zampe un profondo taglio e già un livido- Vedi?-

-Oooops!- esclamò Adrian alzandosi sfoderando un espressione da bimbo beccato con le mani nella marmellata- Dai non prendertela...- disse mentre Hayden si avvicinava avvolta in un pesante cappotto color crema con gli inserti in pelliccia ecologica.

-Sei venuta riprenderti il marito?- chiese voltandosi verso la biondina che allungò le mani verso Milo per aiutarlo ad alzarsi, urlando quando quello face leva con le braccia e la buttò bocconi sulla neve accanto a lui .

-Bastardo!- cercò di tirarsi su, alzò il capo giusto in tempo per vedere:

 

-A cannone!!!!-

 

Milo strillò quando la seconda canoa lo travolse e lui piombò addosso a qualcuno, disarcionandolo dal mezzo,costringendo il primo pilota ad arrestare la sua corsa uno per non finire in mezzo alla strada, due per recuperare il compagno caduto.

-Milo?-

-Zack?-

I due si fissarono con i nasi ad un paio di centimetri l'uno dall'altro-Mi vuoi baciare?- chiese Quinto sdraiato a quattro di spade sotto l'amico, che ripresosi dalla sorpresa, si tolse tornando a sedere in mezzo al candido manto, mentre Leonard Roberts tornava su con una mano poggiata sulla nuca.

-State bene?- chiese mentre Milo si alzava poggiandosi ad Hayden" che cercava ancora di alzarsi" buttandola di nuovo per terra "bastardo!" - Lui sì...Tu?-

Zack annuì con un cenno del mento, voltandosi alle grida di Hayden con le sopracciglia sollevate.

Dopo aver fatto lo sgambetto a Milo aveva tentato ancora di rialzarsi, ma l'uomo l'aveva afferrata per la giacca, facendola sbilanciare all'indietro verso di lui, schiacciandola prima a terra sotto il suo peso, poi facendola torcere per il solletico.

-No! Basta! Per favore!- la sentivano urlare mentre calciava l'aria per liberarsi, ormai completamente paonazza in viso e con l'aria di chi non si è mai divertita tanto in vita sua.

-Allora chi è l'uomo più bello del mondo?- le chiese Milo bloccando la sua fuga ributtandola per terra fra le risa generali dei presenti, continuando a farle solletico ai fianchi e alle ascelle.

-Hugh Jackman!-

-Sbagliato!... Davvero ti piace Hugh Jackman?-

-Altrochè...- rispose seria la biondina prima di un nuovo assalto a base di solletico -Sei tu! Sei tu! Sei l'uomo più bello che io conosca! Sei un figo da paura!!! Ogni volta devo contare fino a dieci per non saltarti addosso!!!- si stava per fare la pipi addosso a forza di urlare e di ridere, tentò di rialzarsi ancora una volta, ma ancora una volta fu rispedita a parte indietro

-E qual'è il miglior attore del mondo?-

-Sir Ian Mckellen.-

-Sbagliato!-

-NOOOOOOO! Sei tu! Sei tu il miglior attore del mondo...Oddio mi scappa la pipì!-Milo la lasciò andare e lei con un salto andò in piedi, e sfoderando la sua andatura da pinguino corse fino in strada, attese il verde e corse fra i commenti e le risa di coloro che avevano assistito alla scena.

-Sembra un pinguino incontinente!-

 

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Seduta sulla tazza Hayden sospirò per lo scampato pericolo, aveva rischiato davvero di farsela nei pantaloni, proprio lei che a soli due anni aveva snobbato il vasino per optare per il molto più chic w.c di Whinny Pooh a misura di infante.

Sbuffò sentendo la porta del bagno aprirsi e qualcuno entrare nell'area comune, uno strusciare di piedi familiare la convinse a pulirsi e a rivestirsi in fretta, salendo in piedi sul copri w.c ...Si sentiva una stupida, ma la colpa erano degli architetti che avevano fatto dei bagni unisex!

-Alla fine che ti ha detto Hayden?- chiese la voce di Zackary mentre la porta accanto al cubicolo dov'era Hayden.

-Nulla che ti riguardi!- rispose la voce di Milo in parte coperta dallo scorrere della pipi.

-Daaaaai....Lo sai che io campo per queste cose!-

-Mi ha spiegato che cosa è successo in Texas, tutto qua.-

In realtà gli aveva anche detto che gli piaceva da morire e che voleva stargli vicino, ma Milo era un vero gentleman e  non disse una sola parola su quell'argomento mentre si lavava con cura le mani... Quanto lo adorava!!!!

-Milo...-

-Uhm?-Era a metà della porta quando Zack lo aveva richiamato, improvvisamente serio, cavolo lui non lo aveva mai visto serio- Ehi cos'è quella faccia?-

Hayden aguzzò le orecchie, l'animo della pettegola era esploso in lei dopo anni di quiete e non sarebbe stato facile imbrigliarlo ancora.

 

-Credo di essermi innamorato di Hayden.-

 

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Hayden era ruzzolata giù dalla tazza non appena Milo e Zack erano usciti dal bagno, scardinando la porta con un colpo di sedere, finendo di schiena sul pavimento umido- Oh mio Dio....-le parole di Zachary a Milo l'avevano sconvolta, l'idea che il suo dolce "zio Zack" potesse provare qualcosa per lei non l'aveva mai minimamente sfiorata!!

Si sentiva una vera cretina per non essersi accorta di nulla, di non aver minimamente capito che quello che muoveva Zack non era normale affetto, ma qualcosa di ben più profondo.

Sospirò,incontrando lo sguardo di Adrian che la fissava sorpreso dalla soia del bagno, chiedendo spiegazioni con lo sguardo, mentre lei sorrideva, muovendo isterica l'angolo destro della bocca, quello che pareva prendere vita  propria quando era nervosa.

-Non vorrei farmi i fatti tuoi, ma che ci fai stesa a terra scricciolo?- le chiese l'uomo tendendole una mano, aiutandola ad alzarsi, inarcando leggermente un sopracciglio  in attesa della sua risposta .

-Posso farti una domanda?- chiese Hayden spolverandosi i pantaloni .

-Certo.-

Non sapeva nemmeno lei per quale ragione lo stava facendo, non aveva mai dato troppa confidenza ad Adrian, non perchè le stesse antipatico o altro, solo che o al diavolo non lo sapeva e non aveva tempo per una psicoanalisi di emergenza.

-Secondo te...A Zack io...-

-Se a Zack piaci? Si, altrochè....-

-Davvero?-

Oddio se ne era accorto pure lui! Non poteva essere stata tanto cretina! Uscì senza dire una parola, maledicendosi ad ogni passo , finchè non andò a battere proprio contro l'oggetto della sua crisi. Zachary le sorrise porgendole una delle due tazze da viaggio che teneva in mano chiedendole il cin cin con un cenno del polso- Alla tua salute guanciotte dolci.-

Hayden mandò giù un sorso guardandolo di sottecchi, non c'era nulla nel suo comportamento che poteva essere letto a doppio senso eppure:

 

-Stasera c'è la prima de le Cronache di Narnia ci andiamo assieme?-

 

Fino a dieci minuti prima gli avrebbe detto sì di corsa, ma adesso c'erano un sacco di questioni sotto , "come, non voglio illuderlo" oppure "non voglio perdere la sua amicizia", ma "voglio andarci adoro quel film" e" Oh mio Dio sto diventando pazza!"

 

-Allora?-

 

In quel momento, come coronamento della situazione più claustrofobica vissuta da Hayden, Milo sbucò alle sue spalle, facendole provare la sensazione della volpe finita nella tagliola.-Allora cosa?- chiese il ragazzo tranquillo avvicinandosi e rubando un sorso di cappuccino dal bicchiere di Hayden, prendendole il polso, portandosi la tazza alla bocca.

 

-Niente le ho chiesto se mi accompagnava alla prima delle Cronache di Narnia.-

-Oh...-

 

Hayden non ci stava capendo un tubo,  non dovevano sfidarsi per avere la sua mano? Per quale ragione si trattavano come nulla fosse invece di scannarsi per eliminare il rivale in amore? Oddio le stava scoppiando una mega- emicrania!

Infilò la mano nella tasca della maglia prendendole il flacone di pastiglie e ficcandosele un paio in bocca, facilitando l'assunzione con una bella sorsata di cappuccino.

-A me è piaciuto moltissimo il libro...- commentò Milo leccando via i baffetti di schiuma-... Anche se a dire la verità non me lo ricordo molto, ero un ragazzino quando l'ho letto.-

 

-Ehi guaciotte dolci allora ci vieni?-

-Si, ci vengo.-

 

-------------------------------------------------

 

Hayden si sentiva ad un passo da un disordine psichico barra alimentare, dopo la quarta barretta di cioccolata e il quinto brick di succo di frutta, non riusciva a capire che cosa stava succedendo fra quei due.

In teoria, avrebbero dovuto odiarsi e invece andavano d'amore e d'accordo come al solito-Non ho ragione?- Adrian seguiva il suo andirivieni con la mano infilata nel sacchetto di patatine e con l'aria di chi non sa che cosa sta facendo.

 

-Scricciolo, non ho capito dov'è il problema! Non sarebbe stato peggio per te se avessero smesso di trattarsi come amici?-

-Effettivamente...-

-E poi è semplice quello che stanno facendo...-

 

Hayden tornò sui suoi passi guardandolo interrogativa, con le braccia incrociate al petto -.. E che starebbero facendo "papino"?- chiese salutando con un sorriso la moglie di Adrian, che si sedette accanto al marito, poggiando la guancia contro la sua spalla..

 

-Vogliono che sia tua a scegliere ...Sono due uomini di trent'anni si stanno comportando in maniera molto matura...- tese il pacchetto di stuzzichini verso Hayden-...Sono orgoglioso di loro.-

 

 

 

 

Fine capitolo.

*Ino chan stretta in un angolo implora pietà per la sua vita* Ormai mi conoscete no? Se non semino intoppi non sono contenta! Pietà!!!!!

 

 

Ringraziamenti.

 

Hiromi

Mojojojo

Miss nina

Kibachan

Kim

Kithiara

Mala_Tenera Goghina 92

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


= In tutta coscienza ti senti di dire di non provare nulla per Zack

 

 

= In tutta coscienza ti senti di dire di non provare nulla per Zack?=

 

No, certo che no...

Non era mai stata una bugiarda di simile portata.

Hayden sospirò affondando la faccia nel palmo della mano, lasciando scivolare lo sguardo via dal copione che teneva poggiato sulle ginocchia e che stava sfogliando senza troppo interesse, lanciando vaghe occhiate verso l'uomo girato di spalle che saltellava a tempo della musica che i tecnici avevano messo su per lavorare. Però non sapeva come etichettare quella specie di istantanea affezione che l'aveva legata a lui, fin dal primo giorno che l'aveva visto si era subito sentita a casa, stessa cosa però era successa con Milo " nonostante i suoi numerosi tentativi di strangolarlo"... Quindi...Punto a capo...Tutto da rifare...

 

-Cos'è quel broncio?-

 

Milo le si era chinato sopra poggiando il gomito al corrimano, spingendole la fronte con la sua, strappandole un bacetto all'esquimese " ovvero naso-naso" per poi sedersi accanto a lei sulle scalette anti-incendio, starnutendo e tirando su col naso come un bambino e passandosi una manica della giacca sugli occhi leggermente arrossati.

-Sei caldissimo.- constatò Hayden toccandosi perplessa la fronte con un dito, avvicinandosi poi il viso al suo, tastandogli la temperatura come faceva sempre sua  nonna con lei ovvero obbligandolo ad abbassarsi e poggiandogli le labbra sulla tempia -Hai la febbre!-

-39° tondi tondi.-

-Che ci fai qua? Dovresti stare a letto!-

-E le mie scene chi le gira?-

Hayden adorava Tim , davvero era di un bontà assoluta, quasi irreale per un uomo di spettacolo, ma molto probabilmente soffriva di qualche problema di sdoppiamento di personalità, perchè fuori dal set era dolce e mite come una pecorella, ma non appena le porte degli studios si chiudevano si tramutava in una specie di leone, una belva che non solo voleva l'anima dal suo attore quando si lavora, ma anche il sangue e perchè no, anche la vita se la scena lo richiedeva.

-Le giri oggi pomeriggio, tanto sono in interna, no? E stamattina dormi.-

Milo cercò di fermarla, ma Hayden era già partita verso Kring, dalla sua postazione la vide sbracciare e indicarlo preoccupata mentre l'uomo annuiva, per poi pronunciare un sì definitivo.

-Allora?- chiese quando fu tornata.

Hayden scosse il capo facendo crollare le spalle sconfitta- Ha detto che hai trent'anni, che sei forte come un toro e che non morirai per qualche linea di febbre.- tornò a sedersi accanto a Milo- Sicuro di stare bene?-

-Se mi fai poggiare starò pure meglio.-

Nemmeno il tempo di capire che cosa voleva dire con "poggiare" che Hayden si ritrovò il capo di Milo sulle ginocchia , con la mano destra poggiata accanto al viso, quasi a voler abbracciare il cuscino come faceva lei prima di addormentarsi.

-Stai comodo?-

-Molto.-

Peccato che era lei a non stare per niente comoda, o meglio stava comoda perchè la sua posizione non era cambiata di una virgola da che si era seduta a quando Milo aveva deciso di usarla come materasso d'emergenza, ma si sentiva comunque sulle spine.

Afferrò l'i-pod che teneva in tasca, sdrotolò il filo delle cuffie e scelse la prima canzone che le venne sotto, sperando di stemperare un po' l'ansia che quel contatto fisico le aveva scatenato alla bocca dello stomaco.

-Stanotte ho fatto un sogno stranissimo.-

-Che hai sognato?-

-Che facevo una scorreggia lunghissima e iniziavo a volare grazie ad essa.-

Hayden si tolse dalle orecchie l'auricolari dell'i-pod e abbassò lo sguardo intercettando gli occhi di Milo che la stava già guardando stravolto, poi si volse verso la persona che da qualche minuto era andata a sedersi accanto a lei- Davvero?- chiese sconvolta mentre l'ammalato iniziava a ridere battendo il piede alla ringhiera su cui l'aveva premuto.

 

-Uno dei sogni più liberatori della mia vita...-


Zack strinse le dita attorno alla vita della piccola Adair , che era andata a sedersi sulle ginocchia e che la fine si era addormentata con il faccino premuto contro la sua guancia,  sorridendo in quel modo idiota che era soltanto suo. Facendo segno ai suoi compagni di zittirsi dato che si iniziava a girare.

Erano impegnati nella story line "five years gone", i capelli castano scuro di Hayden erano stati uno dei primi numerosi cambiamenti apportati da quei diavoli degli sceneggiatori, assieme alla cicatrice di Milo e la chioma brizzolata di Greg.

In quel momento stavano girando l' arrivo degli SWAT nel loft di Isaac e l'arresto di Hiro da parte di Matt, tutti erano in religioso silenzio e anche i tre sulle scalette anti-incendio, anche se piuttosto lontani avevano deciso di fare silenzio per meglio godersi il momento.

Masi era bloccato da due agenti " che gli stavano facendo un  male della miseria!" quando Greg fece la sua gloriosa comparsa in scena,  pettoruto come un tacchino, con il mento alzato e lo sguardo sprezzante.

 

-Oh mio Dio sembra un boss della mala.-

 Milo.

-Sembra uno dei Soprano.-

 Zack

-Che diavolo ha fatto hai capelli???-

 Hayden.

 

Masi però non sembrava  troppo sconcertato dal cambiamento dell'amico e collega, finchè non lo sentì pronunciare la sua prima battuta- Hiro Nakamura- i presenti lo videro cambiare praticamente colore, lottare con la risata che sentiva in gola, per poi esplodere afflosciandosi fra i due che lo tenevano fermo. -Che c'è ? Che ho detto?- esclamò Greg, voltandosi confuso prima verso Masi " che rideva senza ritegno" verso il regista " Nate Goodman" che cercava di fare il serio, ma Santo Dio non ci riusciva poi verso sua moglie Elizabeth, che pareva ad un passo dal rotolarsi per terra, assieme ai suoi due bambini.

Per cinque volte ripeterono la scena, poi quando Masi fu calmo, fu il momento di Greg di scoppiare a ridere di fronte alla sua espressione genuinamente trasecolata, sedendosi sui calcagni con la faccia fra le mani.

 

-Sono due che per sanità mentale non fanno per uno.- disse Zack chinandosi leggermente verso l'orecchio di Hayden.

 

Quella mattina avrebbe dovuto girare tutte le scene nel loft di Isaac, perciò subito dopo quella scena venne il turno di Sendhill e ancora Greg, dovevano interpretare il momento in cui Mohinder spiegava a Parkman che cosa sono i fili e i pezzi di carta messi su dall'Hiro del futuro.

 

 

-Oh mio Dio guarda che capelli Sendhill!-

 Zack

-E' aerodinamico!-

 Hayden

 

Effettivamente la pettinatura di Sendhill era ar dir poco assurda, sembrava scolpita come quella di Ken , il marito di Barbie, non si muoveva di una virgola nemmeno quando lui girava la testa.

 

-Lui si che se fa una scorreggia inizia a volare.-

 Adair

 

Milo intanto si era addormentato, cullato da quelle carezze impacciate fra i suoi capelli,  era la prima volta che riusciva a prendere sonno in un posto che non fosse un letto o qualcosa di molto simile. Hayden si lasciò cadere all'indietro, poggiando i gomiti sullo scalino dietro di lei, sorridendo quando lui si girò affondando il viso contro la sua pancia, sistemandosi meglio addosso a lei.

 

...Quando Milo dormiva  era di un dolce indescrivibile , le

faceva venire voglia di coprirlo di baci...

 

 

Peccato che anche la persona accanto a lei era adorabile quando dormiva, soprattutto con Adair fra le braccia, che lo stringeva forte forte, con il visetto premuto contro il collo, sbuffò, crollando con il capo contro la sua spalla, continuando però ad accarezzare la persona appoggiata al suo grembo.

-Chi dei due...-

 

 

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= In tutta coscienza ti senti di dire di non provare nulla per Zack?=

 

Le parole di Adrian la stavano facendo diventare scema, perchè Zack le piaceva da morire, ma non riusciva a capire in che modo le piacesse, se come amico o come altro... Perchè era stato un rapporto strano fino dal primo momento, perchè gli si era immediatamente affezionata e non voleva perderlo, ma Milo ...Oddio...Non poteva nemmeno pensarci di rinunciare a lui.
Aprì la porta del camerino senza pensare che quello non era più il suo e che il suo l'avevano spostato al secondo piano, si sfilò la borsa dalla spalla e .... "Devo imparare a bussare!" mormorò sentendosi il viso avampare.

Zack la fissava sorpreso, di fronte alla porta del bagno  con un asciugamano attorno hai fianchi , bagnato come un pulcino e sexy da morire..." ARGH!!! "  Si stava asciugando i capelli con noncuranza, mentre goccioline fortunate gli scivolavano  dal collo fino al torace.

 

-Ehi!- le disse per nulla imbarazzato.

-Ehi...- pigolò lei.

-Mi cercavi?- le chiese facendole segno di chiudere la porta.

-Ho sbagliato camerino.-

 

Zack sorrise prendendo i boxer e infilandoseli da sotto l'asciugamano, per poi toglierlo quando fu vestito, Hayden si sentiva prossima al collasso, ma stoica non fece una piega, sedendosi per evitare che il suo corpo facesse gesti inconsulti."Aveva imparato a diffidare di lui da quel bacio che aveva dato a Milo senza

rendersene conto."

 

-Il film di ieri è stato bello, vero?- chiese cercando di scegliere fra le tre camice che le costumiste gli avevano portato e gli otto paia di jeans- Mi sono divertito anche se era una produzione per ragazzi.-

-Anch'io...-

-Abbiamo anche la nostra brava foto su quel settimanale.-

-E come ti sbagli...-

 

Hayden cercava di condurre una normale conversazione, ma non riusciva a coordinare per bene cervello e bocca, dato che la bocca cercava di fare la gnorri di fronte al ben di Dio che aveva sotto gli occhi e il cervello non faceva che elencare la perfezione che aveva davanti.

-Oddio è meglio che me ne vada.- si disse alzandosi

 

-Hayden c'è qualcosa che non va?-

-NO!- Aveva risposto come se qualcuno le avesse sparato e non rivolto una semplice domanda, girandosi con un salto, andando a far battere le spalle contro la porta chiusa sembrava sola la idea da una persona sana di testa o meglio la caricatura  buttata nel water.

 

-Sicura?- chiese ancora lui allacciandosi i pantaloni.-Non è che hai litigato ancora con Milo, vero?-

 

-No...Tranquillo...- era di un dolce assurdo, come poteva preoccuparsi del suo rapporto con Milo se lui...Oddio non ci stava capendo un cavolo. Ecco l'emicrania!!!!

Perchè la vita non è uguale ai cartoni animati dove i problemi durano solo un paio di puntate e si risolvono sempre nel migliore dei modi..."Ehi perchè è così vicino!?"

Zack le si era portato di fronte piegando un po' le spalle per meglio guardarla in viso senza però opprimerla per quell'improvvisa vicinanza- Eri in bagno...- le chiese tirando le labbra carnose in un sorrisetto da schiaffi-... E hai sentito quello che ho detto a Milo.-

Hayden sgranò gli occhi incapace di dire mezza parola, nè si, nè no, nè ni, mentre lui ridacchiava sotto voce, senza spostarsi di mezzo-centimetro, bloccandole anzi le vie di fuga con le braccia -E adesso ti senti in imbarazzo...-

 

Colpita e affondata !

 

Da quella posizione ravvicinata Hayden riuscì a notare per la prima volta le lieve imperfezione  del suo naso, frutto di una caduta durante una partita di calcio ai tempi della scuola. Un difetto che rendeva il suo viso ancora più particolare.-Già...- disse

-Non devi.-

-Non è facile.-

-Non sono un lupo cattivo, non ti mangio mica.-

Da come le si era avvicinato  un po' lupesco lo sembrava,  lo vide allontanarsi affondando la mano nella tasca tirando fuori il telefono cellulare - Milo.- disse semplicemnte  prendendo una camicia dal mucchio- Certo che ti vengo a prendere fratello, dove sei?-

S'infilò la camicia e prese le chiavi dell'auto per poi bloccarsi in mezzo alla stanza - SEI IN OSPEDALE?-

 

 

Milo non ebbe nemmeno il tempo materiale di dire o fare qualcosa che Hayden gli era praticamente volata fra le braccia- Hayden sta calma...- la rassicurò accarezzandole il capo sorridendo a Zack che lo guardava trasecolato dalla porta- Ehi non fare quella faccia pure tu!-

Zachary chiuse la porta alle sue spalle guardandosi attorno prima di fissarsi ancora su di lui, studiando la ferita trattenuta da punti sottili  che gli divideva a metà il sopracciglio- Come è successo?- chiese sinceramente preoccupato- Come stai?-

-Uno stronzo non ha fatto lo stop e mi ha tamponato.- guardò la ragazza fra le sue braccia poggiandole un bacio fra i capelli- Sto benissimo!- le sussurrò all'orecchio, cercando di tirarle su la testa dal suo petto- Hanno  solo detto che devo stare a letto per un paio di giorni. Ho battuto la testa...- guardò di nuovo l' uomo di fronte a sè - Non è che posso stare da te un paio di giorni?-

Quinto sorrise dicendo di si con la testa, allungandosi per prendere le prescrizioni sul tavolino-Vado a comprare le medicine.- disse piegandole nel mezzo e infilandosele nella tasca della giacca  -Guarda tu che mi tocca fare ...- ghignò bastardo - La balia ad un bambino di 30 anni.-

Una volta da soli, Milo  iniziò a strofinare il naso fra i capelli e sulla fronte di Hayden - La smetti di piangere per cortesia?- le chiese cercando ancora una volta di farle tirare su la testa, sorridendole quando incontrò il suo sguardo- Stai piangendo sul serio?-

-Mi sono spaventata cretino!- Milo le scostò i capelli dal viso, asciugandole le lacrime, baciando quella scia umida, adorando il modo in cui il respiro di lei gli batteva sul collo, staccandola da sè  solo  riconobbe la sagoma di Zack attraverso il vetro smerigliato.

-Tieni impasticcati.- disse il ragazzo rientrando.

-Tutta sta roba?- fece eco Milo guardando nel sacchetto lanciatogli dall'amico- Mi spaccherò lo stomaco.-

 

-Tu impara a guidare.-

-Non è stata colpa mia.-

-Si...Dicono tutti così.-

 

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-Salve o leprotto bisestile sono in ritardo per il tè?- Milo mandò giù il boccone di carota che aveva in bocca facendo spazio alla ragazza, vestita di bianco, chiudendole la porta alle spalle - Un buon non compleanno a te!-

-Cercavi il Cappellaio Matto?-

-No cercavo te coniglietto.-

Si sedette al divano accanto a lui schioccandogli un bacetto sulla guancia, poi sulla ferita al sopracciglio, rubandogli poi una carota dal piatto- Che stai guardando?- gli chiese poggiandosi al suo braccio, togliendosi le scarpe per non sporcare i cuscini.

-So no Torius.-

Si guardarono cattivi, scoppiando a ridere, in quella fiction Zack interpretava l'amico gay di Tori Spelling, parte che si gli aveva spianato la strada verso Heroes, ma di cui si vergognava da morire.

-Lo ammiro davvero...- disse dopo qualche minuto Milo, sistemandosi contro il bracciolo  del divano- Che fegato.-Hayden gli si sedette fra le ginocchia alzate accoccolandosi poi fra le sue braccia poggiando il capo sulla spalla-...Baciare un uomo così... Io ho rifiutato Brock Back Mauntain perchè la sola idea mi faceva accapponare la pelle.-

 

-Hai rifiutato pure un Oscar.-

-Non lo rimpiango per nulla.-

 

Zack intanto si era alzato ed era andato a sedersi in poltrona poco lontano dai due, grattandosi la nuca insonnolito, tendendosi verso il pacco di biscotti che era sul tavolinetto davanti alla tv.

 

-Ti ho svegliato io?- chiese Hayden alzando un po' il capo, lanciandogli il bacio del buongiorno.

-No guanciotte di miele.-

-Io voglio sapere che diavolo avete contro le mie guanciotte!- si tirò su tirando fuori il cellulare che aveva nella tasca posteriori della gonnellina- Qui Hayden.- disse allegra per poi sbiancare diventando tendente al latte- In che senso stai venendo a New York?-

 

Attimo di silenzio in cui i due uomini si chiesero se per caso la piccolina si stesse sentendo male sotto i loro occhi- Hayden?- chiese Milo tirandosi a sedere.

 

-OH MIO DIO STA VENENDO QUI!-

 

Fine capitolo.

 

Chi è che sta arrivando? E perchè Hayden ne sembra terrorizzata?

 

Un grazie a:

 

PsYcHoGIRL_SYLARtheBEST,

la scrittrice

Bebo: beh ti ringrazio per aver commentato la mia fic, prima di molte altre che sicuramente meritano molto di più, spero che questo capitolo ti sia piaciuto. E per quanto riguarda la fine, non è proprio così vicina.

 

Mala_tenera

Kim

Milley

Mojojojo

 

Kibachan: Chi ti dice che non sia come credi tu?Che Hayden non sia finita in un gigantesco scherzo? Ormai mi conosci, sai che sono abbastanza bastarda per farlo.

Bea.

Hiromi.

 

 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Hayden si girava nel letto in cerca di pace, abbracciando il cuscino, sistemandoselo meglio sotto la testa, intrecciandosi al

 

Hayden si girava nel letto in cerca di pace, abbracciando il cuscino, sistemandoselo meglio sotto la testa, intrecciandosi al contempo nella coperta che le era scivolata fino ai fianchi, troppo testarda per rinunciare al sonno, anche se erano ore che tentava dormire.

Sospirò snervata e girandosi un'ultima volta, irritò tanto il materasso decise che era giunto il momento di sfruttarla.

Volò giù di testa, battendo la nuca e le spalle sul pavimento, mandando un gemito di dolore, mentre si rivoltava bocconi sul tappeto con una mezza capriola all'indietro. Emise un'altro sospiro,mentre il cuscino le scivolava sulla nuca assieme al piumone- Nemmeno mr. Bean...- mormorò tirandosi su mentre un po' troppo vispo Fortunato le zampettava attorno, scodinzolando allegro.

-Sono le quattro del mattino...- mormorò infastidita, alzandosi in ginocchio, poggiando i gomiti sul materasso e facendo leva su quelli per alzarsi- Non vorresti uscire a quest'ora vero?-

 

Domanda inutile.

Certo che voleva uscire a quell'ora...

 

Hayden s'infilò i pantaloni della tuta sopra quelli del pigiama, si tolse la casacca rosa " più larga di almeno un paio di taglie" a fantasie a porcellini ammiccanti, che era il malsano regalo di suo padre per il compleanno di suo padre " PAZZO!" e indossò la felpa rossa con Bugs Bunny come logo, regalatagli da suo fratello per Natale 2004 e in quelle condizioni arrufate uscì per accontentare il suo "figlioletto peloso" .

 

Erano le cinque passate quando Hayden parcheggiò l'auto in un amena stradina, da cui si vedeva il ponte di Brooklyn. Dal mare arrivava una tiepida brezzolina, stranissima per quel 23 dicembre, mentre l'aria odorosa di salsedine le sollevava dolcemente i capelli.

Hayden inspirava a pieni polmoni quel piccolo miracolo notturno, domandandosi se qualcuno oltre a lei avesse mai assaporato lo iodio nuyorkese oltre allo smog.

Si stiracchiò, ribaltandosi sulla panchina, poggiando il polso sulla fronte e le gambe accavallate e poggiate sullo schienale di legno.

Le stelle erano bellissimi.

Era la prima volta che riusciva a vederle da che si era trasferita, a pensare che le erano sempre piaciute tanto . Afferrò il cellulare e se lo portò all'orecchio senza pensare- Hayden- disse in uno sbadiglio- Con chi parlo?-

Un attimo di silenzio. Hayden inarcò leggermente un sopracciglio per poi trasalire quando-Non lo sai che c'è in giro uno stupratore?-

Si staccò dal telefonino guardandolo perplessa- Milo?- disse tornando ad appoggiare l'orecchio sull'apparecchio- Che?- balbettò confusa.- Dove sei?-

Si tirò su, poggiando il gomito allo schienale di pietra della panchina, guardandosi attorno, aspettando di vederlo da un momento all'altro.

-Sotto casa tua.-

Con una mezza piroetta, Milo si sedette sulla panchina dietro di lui, lasciando cadere la testa a ciondoloni all'indietro, lo sguardo perso alle stesse stelle che stava guardando Hayden.

-Che fai sotto casa mia?- chiese quella tornando a sdraiarsi, atterrando con il capo sulla groppa di Fortunato che guaì alzando il musetto.

-Non riuscivo a dormire così... Che diavolo hai fatto a quella povera bestia?-

-Niente... Così volevi svegliare anche me...-

Milo sorrise passandosi due dita sul mento, notando quanto la barba fosse cresciuta, strano, lui di solito era imberbe come un bambino-Lo hai detto tu, che sono dispettoso quanto una pulce nelle mutande.-

-Non dispettoso...Irritante...-

-Quello che è...-

Tacquero un attimo, persi nel panorama che si stava lentamente sfumando nelle luci dell'alba, Hayden alzò il piede, poggiandolo ad un angolo dello schienale sorridendo cretina quando Milo parlò ancora:- Si può sapere dove sei a quest'ora? Guarda che prima non stavo scherzando, c' è veramente uno psicopatico in giro.-

-Beh...Sono in una sperduta stradina da cui si vede il ponte di Brooklyn, sola con il mio cane.-

-E con un cartello al collo con su scritto " VIOLENTATEMI PER FAVORE! ADORO LE FERITE DA TAGLIO!" -la biondina sorrise tormentandosi la maglietta , adorava quando lui si preoccupava per lei...Era così TREMENDAMENTE DOLCE!!! -Oppure con un bel bersaglio disegnato al centro della schiena.-

-Non fare il melodrammatico.- lo rimbrottò iniziando a guardandosi attorno guardinga  ...Cavolo quello scemo gli stava mettendo davvero paura .- E basta!- esclamò stroncando un nuovo commento agghiacciante .- Me la sto facendo sotto !-

 

---------------------

 

 

...E non sai quanto bene ti ho dato...

...E non sai quanto amore sprecato...

...Aspettando in silenzio che tu, ti accorgessi di me...

 

 

" Ogni riferimento ad un bel moro italo- americano è puramente casuale..."

 

Hayden sospirò snervata, lasciando cadere il mento sul petto con un verso sordo, che pareva una specie di grugnito animalesco e non un sospiro umano. 

Per quanto si sforzasse non riusciva ad arrivare a capo del dilemma e sapere che quella storia non poteva andare avanti in eterno la rendeva un tantino nerovetta  "diciamo che la stava rendendo un filino schizzofrenica,

siamo sinceri... "

Si ribaltò ancora sulla panchina, mancando ancora bersaglio, crollando stavolta non sulla groppa di Fortunato, che in quel momento pareva più la copia canina di Pepè la puzzola  con tutti quegli zompetti a modalità canguro fra l'erba l'alta, ma sulle ginocchia di MILO, che se la prese addosso senza fare alcun commento, a parte un leggero "uhmmm..." ma perchè si era scottato la lingua con il caffè, non per altro.

 

-Da quanto sei qua?- chiese Hayden dopo i primi dieci secondi di shock, per essergli praticamente buttata addosso...Fosse stata la prima volta, poi...

-Da abbastanza tempo per aggredirti, abusare di te, strangolarti, fare a pezzi il tuo cadavere e  spargerlo per i quattro angoli di New York.- rispose Milo impassibile, alitando sulla bevanda troppo calda che aveva rischiato di ustionargli a morte la gola.-E da sapere che parli da sola ad alta voce.-

 

CAZ"bip!"O!

 

Bene... Quelli erano sicuramente i suoi ultimi minuti di vita prima dell'infarto che l'avrebbe stroncata a nemmeno 19 anni...

Boccheggiò per un attimo notando come le si fosse aperto davanti agli occhi una specie di cono di luce da cui in lontananza sentiva il suo adorato nonnino, passato a miglior vita da qualche anno che la chiamava, con in sottofondo un coro giubilante di angioletti in festa!!! -Mi...Mi...Mi....- balbettò tirandosi su.

 

ADESSO CHE FACCIO!?ADESSO CHE GLI DICO!?ADESSO CHE FACCIO!?ADESSO CHE GLI DICO!?ADESSO CHE FACCIO!?ADESSO CHE GLI DICO!?ADESSO CHE FACCIO!? ADESSO CHE GLI DICO!?

 

Si aspettava una reazione affine a quella avuta a Odessa, quando li aveva beccati nello sgabuzzino. Già si stava preparando ad una valanga d'insulti o

di gelo, ancora non lo sapeva. E  invece ...Invece arrivò un bacio, violento e insistente, che le mozzò il fiato in bocca.

Non poche volte aveva avuto la sensazione che c'era qualcosa che "non andava" nella  mente di Milo, qualcosa che gli impediva di ragionare come le altre persone  e stavolta la sensazione era diventata certezza.

Non capiva il perchè della tristezza che riusciva ad avvertire ... Restò immobile, incapace di reagire "o meglio di rispondere", mentre le guance le raggiungevano tonalità pomodoro maturo.

Milo si staccò da lei piano, con quello che pareva un sorriso triste- Speriamo che questo ti aiuti a decidere.-

 

----------------------------

 

=Dove guardare in faccia la realtà... Non ho il minimo senso dell'orientamento.=

 

Nord...Sud...Est...Ovest... Fissava la Rosa dei Venti disegnata all'angolo destro della cartina che le avevano dato all'entrata degli studios, chiedendosi da che parte avrebbe dovuto guardarla  per orientarsi e trovare quel maledetto edificio con la "x" sopra.

Si guardò attorno, uggiolando,  sperando di trovare qualche anima buona che l'aiutasse, facendo crollare il capo sul foglio aperto fra le sue mani, chiedendosi dov'è Batman quando serve...-Aiuto...Help me...S.O.S...- bisbigliò cercando d' intenerire qualcuno , non sapeva bene chi, ma la speranza è l'ultima a morire e il sogno di trovare qualche angelo del paradiso che le indicasse la strada si stava affievolendo, ma non era ancora deceduta.

-Problemi?-

La biondina si volse con un gran sorriso, incontrando quello che con tutte le probabilità era l'uomo più bello che avesse mai visto in tutta la sua vita , rendendosi immediatamente conto che se non si dava una controllata  si sarebbe a sbavare come un cartone animato....Oddio non è che le erano venuti gli occhi a cuoricini?

-Mi sono persa.-disse.

-Forse perchè tieni la cartina alla rovescia?-

Oh...Che figura di merda... mormorò arrossendo fino alla radice dei capelli, rigirando il foglio di carta plasticata ... Sono il trionfo dello steriotipo della bionda impedita...

L'uomo rise di gusto, scrollando piano la testa, ma dove era arrivato quell'imbranata? ... E soprattutto perchè non era comparsa prima ?

- Sono proprio un disastro completo, eh?- continuò la ragazza insaccando sempre di più la testa nelle spalle, ormai in balia della depressione più nera -Cavolo...Fare certe figure pure con gli sconosciuti...OK..Appena tornata a casa mi suicido.-

-Dai non è grave.- cercò di rincuorarla il suo interlocutore arricciando le labbra in un sorriso , che presto si tramutò in una nuova risata sentita.La ragazza lo fissò ad un passo, dal dimostrare il suo apprezzamento come un S. Bernardo, ovvero fiumi di bava!

-Se fosse la prima volta che mi succede, ma manco completamente di senso dell'orientamento, sarei capace di perdermi in casa mia, dal tragitto per andare dalla camera da letto al bagno.- ormai era ad un passo dall'impiccarsi con le bretelle dello zainetto, quando l'uomo che aveva di fronte le sfilò dalle mani la cartina, tendendole poi il braccio.

-Che?-

-Ti accompagno...Non è lontano... Non vorrei che ti perdessi come Rosso Malpelo nella miniera.-le sorrise accattivante facendola sciogliere sul posto

- Lo studio A 23 è da questa parte mi segua.- le disse con un tono da provetto maggiordomo.

La biondina lo fissò coi lucciconi agli occhi prima di afferrare il gomito offertole e stringerlo- Ah! Io mi chiamo Kirsten....Kirsten Bell- disse porgendogli la mano - Tu invece?- l'uomo  la strinse rigilandola per baciarne il dorso.

-Piacere di conoscerti "Campanellino" io sono Zack.-

 



 

Fine capitolo.


Avevo in mente di far soffrire un po' Zack in questa mia fic, ma le mie compagne di stanza mi hanno fatto gentilmente notare che se lo avessi fatto alla fine della fic avrei dovuto buttare il pc, cambiare nome e stato.

Così ho deciso di aggiungere Kirsten Bell “è lei la tipa che ha terrorizzato Hayden a telefono, il perché nel prossimo capitolo” ci sono un sacco di foto di lei e Zack e sembrano così carini assieme" non come Milo e Hayden, ma quasi" Che ne dite? Piace l'idea?

 

Nella speranza che questo capitolo sia stato di vostro gradimento... Un saluto la vostra Ino chan.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Vigilia di Natale e sola come un cane

Vigilia di Natale e sola come un cane.

Hayden era prossima al suicidio.

I suoi familiari non avevano potuto spostarsi per via delle condizioni precarie della donna e lei non era potuta andare per via di una comparsata al "David Letterman Show" il 26 dicembre , così si era da sola, davanti alla tv, con una tazza di cioccolata calda che sapeva di calzini sporchi e la sensazione che provare a pugnalarsi con il cucchiaio non sarebbe poi stata una cattiva idea.

Sospirò, spostando lo sguardo verso il fazzoletto di panorama che riusciva a intravedere dalla finestra aperta per metà, cercando d'immaginare cosa stavano facendo i suoi in quel momento, le risa attorno alla tombola, il sapore del panettone ricoperto di nutella " alla faccia del diabete sovrano a casa Panettiere" e il fruscio della carta da pacchi e dei fiocchi sotto l'albero.

Si tese verso il cellulare mormorando uno stanco "Hayden" tirando su la testa di scatto quando riconobbe la voce di Zach -Ciao pomodorino che fai di bello?- la salutò quello strappandole un sorriso.

-Un benemerito ciufolo, cetriolino mio...- lo salutò lasciando crollare il capo contro il velluto del cuscino, delusa dal fatto che non fosse Milo .

-Ciufolo?- fece eco l'attore, sistemandosi contro lo schienale del sedile della sua Berkly  -Che significa ciufolo pomodorino?-

Hayden doveva ancora capire perchè sia lui che Adrian  ogni tanto la chiamavano "pomodorino" a questo punto era meglio il solito "guanciotte dolci,miele o burro"-Cavolo...O cazzo...A seconda del grado di volgarità.-

-Oh.-

Hayden si volse poggiando la tazza sulla pancia, spostando lo sguardo dalla finestra al muro-Tu invece che fai?- gli chiese infilando il dito nella cioccolata per poi ciucciarlo - Neanche tu nessuna festa a casa?-

-Io miei sono a S. Francisco... Sono solo soletto.-

-Io pure.-

-Non per molto!-

-Perchè?-

Il trillo del campanello d'ingresso la fece trasalire, Hayden si alzò lentamente grattandosi i reni " e sistemandosi i pantaloni che le erano scivolati a metà sedere", Zach si era zittito di colpo e l'idea che fosse dietro la porta la fece sorridere, anche se non era Milo, il suo "cetriolino" era meglio di una serata davanti la tv a base di cioccolata calda e repliche di "La vita è meravigliosa "

Afferrò la maniglia, aprendola di scatto, sorridendo confusa alla vista di Milo - Ciao.-lo salutò mentre la risata di Zach le invadeva l'orecchio -Buon Natale pomodorino.- le disse prima di chiudere la comunicazione- Ci vediamo fra poco.-

 

 

·                     ODDIO E' A CASA MIA!!

·                     ODDIO SONO IN PIGIAMA!!

·                     ODDIO CHE FIGURA DI CACCA!!!

 

 

Hayden era sempre stata svelta a ragionare e mentre Milo entrava pulendosi i piedi sul tappetino d'ingresso, in quei trenta secondi, aveva partorito una decina di considerazione fra cui le più importanti erano quelle sopra citate.

Si guardò attorno nervosa, saltellando da un piede all'altro, Milo però non pareva troppo interessato al suo pigiama, così decise che doveva calmarsi prima di farsi beccare in quello stato di completa agitazione -Allora?- esclamò riprendendo il controllo di sè a tempo di record.

-Sono mucche col tutù quelle?- chiese Milo indicando con un cenno del mento le mucche ballerine che ornavano il pigiama di Hayden.

-Si...Sono mucche danzanti...-

Basta era deciso: una volta a casa avrebbe ucciso sua madre e il bizzarro gusto negli scegliergli i vestiti e soprattutto i pigiami, sorrise cercando di essere il più naturale possibile, mentre Milo tentava a forza di non ridere. Lo seguì con lo sguardo fino al centro della camera, cercando di fare la gnorri-Allora...Vestiti e andiamo.- le disse fermandosi di fronte la mensola del caminetto, quella piena di foto.

-Vestiti e andiamo dove?-

-A casa di Greg. Sai all'inizio aveva invitato solo Sandhill, per impedirgli di suicidarsi...- agitò leggermente le mani - Sai il primo Natale lontano dalla moglie e la bimba, lasciarlo solo sarebbe stata una cattiveria" o meglio un'istigazione al suicidio" poi si è aggiunto Adrian, anche lui lontano da casa, Jack, Norah, Zach, Santiago, il sottoscritto, Ali e Masi...-

-E alla fine è uscito fuori un party.-

 

------------------------

 

Elizabeth Grunberg era senza dubbio una delle donne più simpatiche che Hayden avesse mai conosciuto ed era senza dubbio la donna perfetta per Greg.

Di una simpatia travolgente, l'aveva subito messa suo agio con un abbraccio da frattura e un bacio con lo schiocco sulla guancia, esibendosi in una buffissima risata grufolante quando Milo e Adrian le tesero le braccia in attesa dello stesso trattamento.

-Io pure! Io pure un'abbraccio!!!- piagnucolò Santiago prima che la brava signora lo strizzasse forte contro di lei per poi tirargli le guance come si fa con un bambino- Mi piace quando mi abbracciano in questo modo.- miagolò con un aria da micione felice.

-Sono cose che ti fanno sentire amato vero?- esclamò Adrian.

-Già...- si girò verso Norah che ricambiò il suo sguardo con un alzata di sopracciglia- Tu perchè non mi abbracci mai in questo modo?- disse per poi scoppiare a ridere quando la ragazza gli saltò fra le braccia, buttandolo a sedere sulla poltrona dietro di lui.

 

-Zach?- chiese Greg guardandosi attorno, sorprendendosi quando non lo trovò assieme agli altri - Aveva detto che sarebbe venuto anche lui.-

-Non lo so... Ha detto che doveva andare a prendere qualcuno.-

-Una donna?- chiese Adrian spostando i luminosissimi occhi chiari da Milo ad Hayden che però non pareva tanto sconvolta dall'accaduto, intenta com'era a spiluccare dal vassoio degli stuzzichini assieme ad Ali, che pareva intenzionata a far fuori da sola tutto il buffet freddo.

-Boh...Credo.- disse  Milo studiando anche lui le reazioni di Hayden, tirando un sospiro di sollievo quando la trovò indifferente alla possibilità che Zach potesse arrivare in compagnia di una donna.

 

---------------------------------

 

-Chi mi ha dato un pizzicotto sul sedere?-esclamò Hayden tirandosi su di scatto, lanciando un'occhiata truce hai due uomini fra cui era seduta per seguire la tombola, Santiago, che stava facendo lo gnorri con la faccia appoggiata nel palmo della mano e Milo che invece rispose:

-Io!... Sono in cerca di un po' di fortuna...E' la terza partita che perdo.-

-Hai preso il mio culo per un'acquasantiera?-

-No, ma è molto più carino e paffuto rispetto a quello di Adrian.-

 

 

Era decisamente la Vigilia di Natale più strana che Hayden avesse mai trascorso, lontana dai suoi genitori e da suo fratello si era rassegnata ad un 24/25 dicembre da quarto stadio della depressione e invece si stava divertendo come una matta a giocare a tombola  con un branco di pazzi di  cui lei con i suoi 18 anni e i due figli di Greg parevano i più adulti.

Tornò a sedersi, prendendo una bella manciata di fagioli e lenticchie dal piattino in mezzo al tavolo" li usava per coprire le finestre della cartella che aveva davanti" facendo cenno ad Ali di riprendere l'estrazione dei numeri, sussultando quando il trillo del campanello d'ingresso sovrastò la voce di Ali.

 

-Hayden cara, potresti andare ad aprire tu? Dev'essere Zachary...- disse la vocina dolce di Elizabeth dalla cucina -Non posso lasciare la crema.-

Hayden si alzò lasciando l'incarico di controllare i suoi numeri a Santiago,  saltellando cretina " aveva bevuto qualche bicchierino di vino cotto e si sentiva piuttosto alticcia" raggiunse la porta d'ingresso esclamando un tonante "BUON NATALE!", che gli si gelò in bocca alla vista della ragazza accanto a Zach.

-Buon Natale 'Den!- esclamò Quinto chinandosi veso il viso di Hayden in cerca di un bacio sulla guancia, sorprendendosi quando la ragazza, saltò  via da lui per poi correre in sala.

-Di solito è una vera dolcezza.- esclamò girandosi verso la ragazza accanto a lui che sorrise consapevole - ...E' strano.-

Kirsten gli poggiò una mano sulla spalla scrollando il capo- Non sei tu, ce l'ha con me.-

 

 

 

Fine prima parte.

Se accettate il mio umile consiglio non perdetevi la seconda parte * ino chan si sfrega le mani in maniera satanica e ride in maniera altrettanto sconvolgente”

Adesso passiamo hai ringraziamenti..Davvero non pensavo che avrei riscosso un simile consenso, me felice ;__;. Sono aperta a qualsiasi tipo di consiglio o critica anche "Ino,tesoro non dimenticare di prendere la tua solita dose di psico- farmaci prima di metterti a scrivere".. Fatevi sotto, sono tutto, fuorchè permalosa.

Kissoni..Kissoni la vostra Ino chan

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


-Si conoscono

-Si conoscono?-

 

Era questa in buona sostanza la domanda che girava per il salotto di casa Grunberg. Da che Hayden era scappata da Zach e Kirsten con un verso che le era venuto dal basso ventre e che poteva essere

Interpretato in diversi modi come: “ E che cazzo!” o “ Ancora tu, ma non dovevamo vederci più!” o ancora “ Signore che ti ho fatto di male per meritare anche questo???”  nessuno dei presenti era riuscito a trovare un po’ di pace e siccome Hayden non smetteva di friggere per la rabbia e Kirsten di ridere come una matta, non potevano trovare nessun’altra valvola di sfogo che spettegolare.

Quello che più smaniava per sapere era Milo.

Non riusciva a capire per quale ragione Hayden, fosse scattata a quel modo alla vista di Kirsten e l’idea che fosse stata la gelosia a muoverla lo stava portando ad un passo dal travaso di bile.

Prese la giacca e la raggiunse in veranda, dove la trovò con un broncio che le toccava le ginocchia e che batteva i denti per il freddo. 

Le poggiò la giacca sulle spalle, tirandole il cappuccio sul capo, accovacciandosi ai suoi piedi in cerca di spiegazioni, senza però chiedere.

Che figata la psicologia inversa!

Dopo pochi secondi infatti, Hayden prese a parlare a torrente come il suo solito, rinbambendolo di parole, finendolo col tirarlo a sedere accanto a lei per meglio sfogarsi, tirando un sospiro di sollievo quando alla fine si fu calmata.

Milo aveva ascoltato tutto con un cipiglio molto interessato, quasi partecipe, per poi tradire la sensazione di comprensione che aveva cercato di trasmettere e scoppiando in una fragorosa risatata, buttando il capo indietro – Oddio, dimmi che hai conservato quel filmato!-

-Mi hai già vista in mutande.-

-Si, ma ti prego VOGLIO vederlo.- le prese il viso fra le mani poggiandole un bacio sulla fronte, invitandole ad alzarsi con quel sorriso leggermente

storto che da che l’aveva conosciuto la mandava in brodo di giuggiole..

-Non ho capito che è successo, ma sono felice che tu sia felice. – rispose Hayden sfiorandosi con la punta delle dita il punto in cui Milo l’aveva baciata, lo sapeva anche lei che era stupido e infantile avercela ancora con Kirsten per quello che era successo, ma Jansen non le aveva dato pace per  mesi, con battutine idiote e video distribuiti a parenti amici e vicini di casa e come una brava elefantessa “ era così che si vedeva, motivo, le sue  cicciette ballonzolanti  che in teoria non dovrebbero trovarsi su un’attrice” non riusciva a dimenticare.

 

 

--------------------

 

In casa, Zach aveva avuto più o meno la stessa reazione di Milo, dopo i primi trenta secondi di serietà, era scoppiato a ridere seguito a ruota da Santiago e Adrian, che erano scivolati sul divano, finendo quasi uno sopra l’altro.

-Durante la pubblicità del McDonald in cui io facevo la sorellina grande e lei la piccola , l’ho fatta rimanere accidentalmente in mutande davanti a tutti, tecnici, comparse, regista e …Tutti.- aveva detto la Bell con un sospiro contrito – Non me l’ha mai perdonata!-

-E mai ti perdonerò!-

Hayden era rientrata avvolta come uno sherpa nella giacca di Milo “ che gli stava leggerissimamente larga” e con un’espressione che non annunciava il perdono tanto desiderato- Mi ha fatto fare la peggior figura di merda della mia vita mi dovevi prendere a cavalluccio  e invece “ ancora devo capire come diavolo hai fatto!” mi hai sfilato la gonna dalla testa!-

-Avevi dodici  anni ed eri più pesante di quello che sembravi!- si difese Kirsten, alzando le mani in segno di resa.

-Avevo dodici anni, Pesavo 35 kg bagnata! Ero una specie di pulcino affetto da rachitismo!!-

-Allora sono io che sono una cacchina, che ti devo dire!?-

 

 

Se trovo questo video su youtube ti spacco! Ti apro in due come un’anguria, succhio e sputo tutti i semini!

 

Ultimamente Adrian era andato in fissa per youtube, girava  filmini a tradimento, come Sandhill in contemplazione di una mela, Milo che scopriva le meraviglie del burro e Greg che cantava a squarciagola inseguendo la camera. 

A parlare era stata Zach, l’unico che si era salvato dall’opprimente obbiettivo del novello Spilberg e che voleva mantenere a tutti i costi il suo primato.

Archiviata la lite fra Hayden e Kirsten, che si erano date ad una specie di tregua armata aveva iniziato una anonima partita a poker, che poi era diventata strip poker e che lo aveva visto finire in mutande assieme a Milo  mentre le due ragazze se la ridevano di gusto con le loro camice sopra gli abiti.

-Eddai siete così carini!-

-Che ci devo scrivere sulla tua lapide? Marito e padre amorevole o compianto attore o testa di cazzo senza limiti e confini?- gracchiò Milo mentre si sfilava il

pedalino sinistro e lanciava sulla faccia di Hayden.

-Servitore dei fan, che devono capire che razza di esemplari siete, fammi un bel sorriso Mi’.- esclamò Adrian tirando fuori il cellulare a tradimento e puntandolo

sulla faccia dell’amico che divenne leggermente verde per la rabbia.

 

-SEI MORTO PASDAR!!!!-

 

Si alzò, dimenticandosi di essere solo in boxer e maglietta della salute, ricorrendo Adrian per tutta la stanza, fermandosi solo quando lui si bloccò sotto il vischio e alzò il mento con un salto –Dai fate felici tutte le amanti dello slash e datevi un bel bacio!-  esclamò Sandhill, evitando il calzino volante che dalla faccia di Hayden era finito sui capelli di Norah, nel piatto di Santiago e infine aveva cercato conforto verso il buon indiano.

E a sorpresa Adrian afferrò Milo per le spalle e facendogli fare il casquet gli stampò un bacio bocca a bocca che fece sputare  a Santiago la coca cola e  che per poco non mandò al Creatore  Greg che , inciampato a quella vista era finito di pancia sul tavolo dove Hayden, Kirsten e Zach stentavano a credere a quello che stavano vedendo.

 

-E che Adrian! Bleah! Porca vacca!-

 

 

La serata era sfumata lasciando i presenti al parti, mezzi-ubriachi e addormentati per la casa. Kirsten riposava accucciata su una poltrona, Hayden e Milo si dividevano il divano, Elizabeth si era addormentata nella camera dei bambini e Norah e Ali dormivano sul tappeto, troppo stanche  per arrivare alle altre poltrone del soggiorno.

Hayden stava letteralmente da Dio.

Abbracciata a Milo aveva trovato il modo migliore per combattere la sua insonnia quasi perenne, il respiro di Milo sul viso era quanto di più rilassante avesse mai sperimentato in diciotto anni di vita e ormai sentiva che non avrebbe più potuto fare a meno. Si strinse a lui quasi miagolando di piacere, incontrando per un’attimo il suo sguardo annebbiato per il sonno, sorridendo come mai aveva fatto nella sua vita- Peso?- gli chiese sentendolo aggiustarsi sotto di sé.

-Affatto.-

Le poggiò una carezza assonnata sul viso, per poi farsi improvvisamente attento, Hayden si volse intercettando il suo sguardo sussultando alla vista di Elizabeth china su di loro con un video camera in mano.

-Cari sapete come si usa?- chiese loro con un filo di voce, mentre la figura longilinea di Ali faceva capolineo dalla cornice della porta e faceva loro segno di alzarsi

 

Hayden e Milo si scambiarono un’occhiata poi seguirono la sig.Grunberg “ che si stava sforzando per non ridere” fino alla camera da letto padronale, dove…

 

-Oh…Mio…Dio!-

 

 

 

Norah e Kirsten  che erano state svegliate sempre da Elizabeth” erano attaccate al battente della porta con le bocche tappate nell’incavo del braccio per non ridere troppo, Ali e Hayden erano praticamente finite per terra  e Milo cercava di tenere ferma la video camera e di non seguire il loro esempio.

Il motivo?

Sdraiati sul lettone, abbracciati l’uno all’altro, Zach, Adrian, Sandhill, Santiago e Greg dormivano della grossa, erano aberranti, parevano prossimi ad un’ammucchiata di cui è meglio non specificare il contenuto!

Hayden si tirò su, aggrappandosi hai pantaloni di Milo, mentre Kirsten prendeva il cellulare dalla tasca e iniziava a scattare foto su foto seguita a ruota da Norah e Ali che ne mandò una a Jack che le rispose, chiedendole se stava guardando un film dell’orrore.

 

-Sono troppo belli.- commentò alla fine Milo, crollando sulle ginocchia, sopraffatto dalle risa che stava inghiottendo da troppo tempo.

-Devi revisionare la tua definizione di bello.- lo rimbeccò Kirsten.

-Si sono sconvolgenti.- annuì Ali.

-Si, ma sono così carini mentre dormono.- sospirò Norah.

-Dai lasciamoli dormire, domani ne sentiremo delle belle.-

 

 

Il mattino dopo:

 

-Che diavolo ci fate nel mio letto! Dov’è Elizabeth!-

Greg

-Oddio che schifo! Ho dormito abbracciato ad un’uomo!!-

Santiago.

-E io che credevo che la mia virilità dopo So no Torius non poteva più andare a fondo di così..-

Zach.

-         E che sarà mai… Abbiamo dormito tutti assieme allora?-

Adrian.

 

Fine capitolo:


Siate sinceri, che ne pensate? Fa schifo? E’ la cosa peggiore che abbiate mai letto? L’ho scritto durante un ricovero di day hospital e non so se la flebo mi ha fatto qualche brutto effetto!

 

Ringraziamenti:

 

Kim

Lady_Suel 1789

Astrid88.

Kibachan

Gloria85

Miss nina

Mojojojo

Hiromi

PsYcHoGIRL_SYLARthe BEST

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


No

No.

Non era stata affatto una buona idea.

Bere per scommessa, ma quanto era idiota ?

Lui non lo reggeva l'alcool, lo steriotipo dell'oriundo italiano attaccato al fiasco di vino era quanto di più lontano c'era dalla sua persona. Era testardo quanto un mulo " aveva accettato quell'assurda gara a chi beve di più per pura ostinazione" era un fanatico della lasagna " Garfield a suo confronto spariva" suonava discretamente la chitarra, e stava da Dio con i baffi, ma no, non era affatto un bevone.

Si puntellò al muro poggiando un paio di colpi alla porta che aveva raggiunto fra difficoltà inenarrabili, sorridendo quando questa si aprì rivelando un paio di occhioni blu decisamente arrufati e un pigiama a fantasia di mucche con il tutù.

-Sei sbronzo?-

-Direi proprio di sì!-

-Non sei astemio?-

-Ho vinto una sco...una sco...- aggrottò le sopracciglia fissandosi sulla mano sinistra, quella poggiata al battente della porta- Una scommessa...- biascicò alla fine, tornando in sè con uno scossone. Hayden scosse il capo con un sorriso intenerito, era decisamente un adorabile ubriaco. Lo tirò dentro prima che la cameriera di piano lo vedesse scoppiando in una sonora risata quando lui, sbilanciato da quell'improvviso strattone finì a faccia avanti sulla moquette. -Oddio ti sei fatto male?- esclamò quando vide che non stava nemmeno provando ad alzarsi.

-Ho sbattuto il naso...- mormorò Milo aggrappandosi alle maniche del pigiama della ragazza per tirarsi in ginocchio, ritrovandosi così ad un soffio dal suo viso.

Hayden lo aiutò ad alzarsi e prendendolo per un braccio lo tirò a letto dove con una mezza spinta lo fece sedere- Con chi l'hai fatta questa scommessa?- gli chiese  mentre gl'infilava fra le mani un bicchiere d'acqua- E soprattutto che c'era in palio?- Milo fissò il bicchiere fra le sue mani, tentò di portarselo alla bocca, ma poi parve ripensarci e si limitò a rigirarselo fra le mani- Adrian e Santiago...- rispose leccandosi le labbra-...Io e Zach...-

-Due spugne contro due astemi?- fece Hayden sbalordita mentre lo aiutava a bere poggiandogli una mano sotto il mento per evitare che sbrodolasse sulla coperta asciugandogli le labbra con il dorso delle dita quando ebbe finito- E chi ha vinto?- L'uomo si battè una mano sul petto con un singhiozzo orgoglioso, la ragazza battè le mani allegra facendolo sorridere -Adoro quando lo fai.- bisbigliò battendo le palpebre confuso.

-Quando faccio cosa?- chiese la biondina poggiando le mani sulle ginocchia.

-Quando sorridi...- sospirò facendosi aria con un lembo della giacca- Adoro quando sorridi così...Sei troppo bella.-

Hayden sgranò leggermente gli occhi per poi sciogliersi in un sorrisino di ebete soddisfazione, Milo annuì dolcemente indicandola con un cenno della mano - Posso dormire qua? - le chiese  passandosi una mano fra i capelli- Prometto che non cercherò di attentare alle tue virtù...- si era già sdraiato sulle coperte, le gambe a ciondolare sul pavimento- Per favore non riuscirei ad arrivare vivo in camera mia...- Si era preso il permesso da solo, dato che dopo l'ultima parola si era addormentato., tanto che Hayden invece di rispondergli, si limitò a sfilargli le scarpe e a farlo sdraiare composto sul materasso.

Lo guardò incerta, era così carino quando dormiva, sospirò facendo il giro del materasso, rinfilandosi sotto le coperte con un sospiro "... Adoro quando sorridi così...Sei troppo bella." ridacchiò contro i pugni, le aveva fatto un complimento e se è vero che in vino veritas, era un complimento che gli era venuto dal cuore.

-Uhmmm...- lo sentì mormorare contro il cuscino- Hayden...-.

La ragazza alzò il capo dal cuscino girandosi verso di lui- Che c'è?- gli chiese  avvicinandosi, poggiandosi su un gomito.

-Uhmmm...-

Oddio parlva nel sonno e chiamava lei!!! Hayden si sentì ad una passo dallo scigliersi come un budino, ma non ebbe il tempo di lanciarsi in un gemito sognante che un trio di voci la fece scoppiare a ridere.

 

-Fave di fuca !  Fave di fuca !! Nanararà! Fave di fuca ! Fave di fuca ! Nanararà!-

-Che cosa scio...scio...sciono le fave di fuca?

-Un lassativo.

Zach che cantava la canzoncina dello spot di un famoso lassativo, Adrian che sbagliava a parlare e Santiago stranamente lucido che si trascinava appresso da una parte Zach e da una parte Adrian -Guarda tu che mi tocca fare...- sbadigliò insonnolito dall'alcool che aveva in corpo- Oggi sono pure morto.

-E non è stata una morte indolore.- ridacchiò Quinto cercando nelle tasche la chiave della camera- Oddio sto per sbottare...- lasciò cadere il capo all'indietro alitando alcool al soffitto.

-Hei Zaccusciolo che mi disci della tua amichetta...- esclamò Adrian afferrando Zach per un lembo della giacca

-Uhm?.

-Si...Quella di Natale...Come si chiama?...Ki...Ki...-

- Kirsten...Kirsten Bell.- lo imbeccò Santiago sistemandosi attorno alle spalle le braccia dei due amici..

-Io pensavo che ti piascesse Hayden...-

Zach si volse verso di lui con gli occhi ridotti a due fessure arrossate- Era uno scherzo...Per fare smuovere quelle due marmotte. O meglio per chiarire le idee a Hayden...Mi ero accorto che era in bagno quella volta, c'era la sua borsa sul lavandi...- sollevò le sopracciglia rispondendo con un cenno del mento all'occhiata terrorizzata che gli stavano rivolgendo i due uomini vicino a lui, si girò verso la fonte del loro sgomento trovandosi faccia a faccia con... - Hayden?-

-SEI MORTO QUINTO!!!!!!!!!-

 

-Cos' erano quelle urla strazianti?- chiese Milo non appena Hayden fu di nuovo vicino a lui- Sembravano dei capretti al macello...-

Hayden non rispose sistemandosi sotto le coperte, facendogli segno di venire sotto se non voleva morire di freddo - Nulla di preoccupante...-rispose con un sorriso malvagio che le andava da orecchio a orecchio, Milo si volse verso la porta " da cui provenivano degli strani lamenti" poi verso la biondina accanto a lui -Hai ucciso qualcuno?-

-No...Non penso che sia morto.-

 

Fuori dalla porta Zachary John Quinto, piangeva come un bambino piegato in due sui suoi poveri e ammaccati  "da una ginocchiata pazzesca" gioielli di famiglia.

 

------------------

 

Buongiorno...

Buongiorno...


Milo chiuse gli occhi al tocco delle dita di Hayden sul viso, quella carezza alle tempia era quello che gli ci voleva per stemperare il feroce mal di testa post- sbornia che l'aveva svegliato, sospirò facendola avvicinare, ragirandosela fra le braccia.

-Senti, mi dici che c'era in cambio per quella scommessa?- gli chiese Hayden continuando il massaggino alle tempie.

-Lo vedrai presto.-

 

-------------

 

-Sei ancora vivo?-

-Non per merito tuo!-

-Te lo sei meritato.-

-Violenta.-

-Almeno possiamo ritornare ad essere "amichetti  del cuore" come prima.-

-Allora dammi un bel baciottolo amore ! -Hayden si alzò sulle punte  prendendo il viso di Zach fra le mani e scoccandogli un bacio sulla guancia, sorridendo alle sue espressione da micione felice- Che stai aspettando qua?- gli chiese sedendosi vicino a lui.

Era appoggiato al bancone del bar, rivolto verso la porta d'ingresso del sala da pranzo, in palese attesa di qualcosa.

-Quello che aspetta anche lui.- indicò Milo era seduto al tavolo con Adair, Noah e Greg- E che dovrebbe succedere proprio...- si bloccò  indicando la porta -Adesso.-

 

-------------

 

Nella sala da pranzo dell'Hilton hotel, riservato al cast e ai tecnici del telefilm Heroes, era caduto un silenzio di ghiaccio. Al bar Zach aveva preso Hayden per un braccio e le aveva evitato di volare giù dallo sgabello su cui era appollaiata, al tavolo Milo aveva sputato un boccone di brioches, Adair  aveva lasciato cadere la sua crostatina, Noah si era rovesciato addosso il suo succo di frutta e Greg  per poco non era  ruzzolato giù dalla seggiola, finendo quasi sotto il tavolo. Due belle donnone erano comparse nella sala ancheggiando su trampoli , due donne...

-Belle topolone!- urlò Milo  facendo da eco al fischio d'apprezzamento di Greg.

-Belle gnocche!-  strillò Zach .

-Sfottete sfottete , ma almeno non potete dire che non siamo uomini da parola…-

Il motivo di tanta agitazione? Il motivo di tutti quei complimenti da bar?

Beh bisogna fare un passo indietro.

Diverse ore prima che Milo si trascinasse sbronzo perso fino alla camera di Hayden, quattro uomini si erano ritrovati al bar dell’hotel, quattro uomini che avevano dato il via ad una folle gara di bevute che avrebbe visto i perdente vestiti da donne… in poche parole … LE DUE BELLONE ERANO ADRIAN E SANTIAGO!

-Sandhill perché mi stai fotografando?- chiese Santiago spostandosi dietro l’orecchio il ciuffo rosso fuoco della parrucca che indossava, avvicinandosi all’amico tutto intento a trafficare il cellulare.

-Niente…- gli sorrise dolcemente per poi girarsi verso Ali – Non ho il numero di Norah… -

-          Te lo do io!-  trillò Hayden

-          Bestie!

 

 

Il prossimo capitolo sarà il penultimo . Mi scuso per il ritardo con cui ho pubblicato, ma avevo un sacco di cose da fare e questa fic l’ho un po’ accantonata “ non succederà più promesso!” La fic si sta per concludere, il prossimo sarà il penultimo capitolo, non perdetelo.

 


Ringraziamenti.

 

 

Lady_Sue1789,

PsYcHoGIRL_SYLARtheBEST

  miss nina,

Bebo:

Mala_tenera

Kim

Milley

Mojojojo

 Kibachan

Hiromi.

 Dance : Ciao, ma tu non seguivi la mia fic su Harry Potter? “ Odi et amo per intenderci” sono davvero felice che mi hai seguita anche di qua!^__

goghina

 

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


-Sta partendo

 

 

 

 

-Sta partendo?-

-Si...-

-Hayden.-

-Si!-

-Sta ' partendo.-

-Si.-

-Hayden!-

-Si!-

Zack si chinò sull'amico afferrandogli con forza le spalle e scrollando per avere la sua attenzione - Hayden sta partendo con l'intenzione di non tornare più!- Milo lo fissò stordito per un'attimo, prima di alzarsi con un salto dalla seggiola, prendere

la giacca e le chiavi dell'auto e urlare un " GRAZIE ZACK!! " mentre imboccava la porta a folle velocit, travolgendo e quasi uccidendo Adair e Noah che giocavano

con le macchinine sul pianerottolo delle scale- SCUSATE PICCOLI POI VE LE RICOMPRO!-

 

Una volta uscito dalla stanza Milo, Zack, che era rimasto accanto al tavolo,sorrise bastardo sfregandosi le mani. Si volse guardando la persona che aveva assistito alla scena dal divano ricevendo un occhiata altrettanto divetita -Andiamo vedere come finisce sta storia?- chiese .

Adrian fece spallucce- Certamente.-

 

Tre giorni prima:

 

 

Ha sclerato... Decisamente...

 

Erano ore che Milo urlava al cellulare frasi che andavano da velate minacce a vere e proprie dichiarazioni di morte a insulti, a balbetti sconnessi e ringhi animaleschi. Hayden aveva provato a calmarlo, aveva cercato di togliergli il telefono dalle mani, di fargli capire che ormai era abituata alle cattiverie dei giornalisti, ma nulla era valso... Milo aveva sclerato... Punto...

Adrian lasciò cadere la sacca che portava alla spalla e dopo aver dato un'occhiata alla ragazza seduta al tavolo e all'amico che andava avanti e indietro  davanti alla macchinetta del caffè e chiese molto dolcemente che cosa era successo" Milo arrabbiato faceva seriamente paura, piccoletto com'era era in grado di scatenare dei veri terremoti." Il ragazzo si bloccò, afferrò il giornale che teneva arrotolato nella tasca della giacca e lo sbattè sul tavolo davanti ad Hayden, che si ritirò con un salto.

-LEGGI QUI.- riuscì dirgli semplicemente prima di tornare a inveire contro una poveretta di nome Doris. Adrian prese la rivista dal tavolo, cercando lo sguardo di Hayden che si limitò a sospirare sconfitta. In realtà era arrabbiatissima anche lei, ma aveva deciso di optare per una calma anglosassone e non istigare ancora di più Milo.

-Allora...- mormorò l'attore svogliando il giornale distrattamente, per poi fermarsi alla pagina incriminata con un salto- No...- mormorò scioccato guardando i due ragazzi- Sta stronza...- disse di cuore.

- GIURO SU TUTTI I SANTI DEL PARADISO CHE IL LORO PIDOCCHIOSO GIORNALETTO GLIE LO FACCIO CHIUDERE!- urlò Milo sferrando un pugno al muro che fece tintinnare il quadretto appeso poco sopra l'interruttore della luce

- NON MI SAREI MAI ASPETTATO UN SIMILE COLPO BASSO DA ALEXIS.-

Continuava ad andare avanti e indietro ringhiando fra i denti che su di lui potevano scrivere tutto quello che volevano, ma non glie la dovevano toccare la "sua" Hayden , era talmente arrabbiato che con capiva bene quello che diceva. Infatti dopo averlo detto, l'aveva guardata, era leggermente arrossito e poi aveva ripreso a insultare una morente Doris.La ragazza guardò Adrian e sorrise soddisfatta. Come per magia la rabbia era passata. Gli bastava che lui fosse tanto preoccupato per lei per essere felice.

-E' innocente come un cucciolo.- si disse con un sorriso Adrian, spostandosi dalla

porte per permettere a Zack di entrare,-Mi' hai letto qua?- Lo guardò- Si, credo di si.- Andò verso Hayden che gli fece di no con la testa prima di farlo parlare. Si vedeva lontano un miglio che voleva chiedergli " L'hai presa male? "Si alzò raccogliendo le mani dietro la schiena. sorridendo leggermente forzata- Non sono arrabbiata... Non mi importa quello che Alexis Bladel pensa di me.-

-Davvero?-

-Si...-

-Sul serio.-

In un intervista ad un settimanale scandalistico Alexis Bladel aveva sparato a zero su Milo e su Hayden, sulla loro presunta storia sbandierata sui giornali, battezzando la ragazza con nomignoli per nulla carini, come "troietta" " attricetta da quattro soldi"  ecc....

Milo intanto aveva chiuso il telefono contro il petto e stava litigando con il distributore del caffè che non ne voleva sapere di dargli la camomilla per cui aveva pagato.

-Mi... Smettila , ti verrà un'ulcera grossa quanto un pompelmo.- esclamò Hayden prendendolo per i fianchi della maglietta e tirandolo sulla seggiola - Ecco, devi premere  questo bottone qua per avere la bibita.-

Con un sorriso materno prese il bicchiere dal vano di recupero e glie lo porse dopo averci soffiato amorevolmente sopra, Milo la fissava improvvisamente rabbonito, quella dolce "bambina", la sua, dolce bambina, era una sorta di sedativo naturale per lui -Grazie 'Den.- disse .

-Prego Mi.-

 

......................

 

 

Nonostante tutto c'era rimasta male.
Con Milo e gli altri aveva fatto l'indiferente, ma le parole di Alexis avevano centrato come un missile la parte più paranoica del suo carattere. Si sentiva inferiore a Milo, indegna di lui e questa era la verità e quella stronzetta lo aveva centrato in pieno. Lui aveva bisogno di una donna, non di una bambina appena cresciuta. Si mosse nervosa sulla seggiola, sussultando al tocco delle labbra di Milo sul collo, quella porzione di pelle dietro l'orecchio, il cui solo sfiorare la faceva torcere per il solletico.

-Ah!- esclamò girandosi rossa in viso.

-Eri troppo seria.- le disse posandole un buffetto sulla punta del naso.

La ragazza sorrise perdendosi in quegli occhi nocciola che la fissavano sorridenti, finalmente si era calmato ed era tornato ad essere il suo cucciolo...

-Non toccarmi il culo pervertito!- urlò saltando su al pizzicotto somministratole a tradimento dal ragazzo chino su di lei."Il suo cucciolone depravato...." si disse mentre si girava come un tornado.

- Scusami, ma te l'ho detto eri troppo seria.-

- Un'altro bacino sarebbe stato più accetto...- fece la biondina mentre gli  tempestava la testa e il braccio di pugni poco convinti. L'uomo si volse cercando di prenderle il viso fra le mani- Bastava chiederlo.- le disse, ma lei si sottrasse con un saltino indietro facendogli una linguaccia burlona, per poi prenderlo in contropiedi e schioccargli un bacio sulla guancia.

-Delusione.- fece Milo

-Eh?- esclamò Hayden con le braccia ancora strette al suo collo e il naso quasi contro la sua guancia.

-Quando mi sei saltata fra le braccia credevo chissà cosa e invece...- le disse contrito inarcando un sopricciglio con aria seccata " quando tirava fuori il maniaco che c'era in lui era difficile poi rimetterlo dentro."

-Volevi un bacetto passero?-

-Non mi sarebbe dispiaciuto.- guardò la ragazza- Passero?-

-Mi spiace cipollino, t'ha detto cicca.-

-Cipollino? Ok...- disse Milo sciogliendosi dal suo abbraccio - Prima che la mia virilità precipiti a picco me ne vado.

Hayden si guardò attorno, erano soli, ora o mai più.

 

 

L'urlo sorpreso di Milo fu spezzato dalla risatina di Hayden. Sfruttando il fatto che le aveva dato le spalle e che accanto a loro c'era uno di quei materassini usati dagli stunt per non farsi male durante le cadute, gli era saltata sopra atterrandolo e sedendosi a cavalcioni su di lui, bloccandogli le braccia ai polsi..

 -Hayden… ti rendi vagamente conto di quanto sia equivoca questa posizione?!!!- esclamò  Milo , che dopo i primi tre secondi di sorpresa , stava faticando un casino a non scoppiare a ridere. Era la prima volta che una donna gli saltava addosso nel vero senso della parola.

-No...Non molto.-

-E adesso che fai? Mi violenti?- chiese Milo tirando le labbra in un sorriso di puro divertimento

-Forse.-

Milo la guardò , era troppo, troppo, troppo bella... Senza contare che era seduta su di lui, e che cavolo, anche se era un gentil'uomo era prima di tutto un uomo. Con un colpo di reni ribaltò le loro posizioni, facendola singhiozzare per la sorpresa, senza però bloccarla, non voleva certo spaventarla, lasciandola così libera di schiaffeggiarlo se mai l'avesse ritenuto opportuno.

Ma Hayden era tutto tranne che spaventata.

Lo guardava curiosa, aspettando una sua mossa, sorridendo adorabilmente birichina.

-Credo che sia arrivato il momento di chiarire la questione fra noi due.- disse Milo affondando le ginocchia accanto ai fianchi di Hayden.

-Credo...- fece eco la ragazza.

-E come la risolviamo?-

-Sei tu l'uomo no?-

-Si, ma sono pure un pervertito. L'hai detto tu, dal primo giorno che ci siamo conosciuti.-

La ragazza mosse il naso confusa..

-Io...Tu...Materasso...Li sento solo io i campanelli d'allarme?-

Hayden ridacchiò, per fortuna se lo diceva da solo - E allora come si fa?- gli chiese.

-Accetto suggerimenti.-

Hayden lo fissò per un'attimo. Aveva capito benissimo che stava facendo. Non voleva costringerla a fare nulla, per questa ragione voleva che fosse lei a prendere l'iniziativa. La considerava innocente come un cucciolo, più volte glie lo aveva ribadito e sicuramente non voleva fare nulla per agitarla. Con un sospiro prese il viso di Milo fra le mani,  abbassandolo e avvicinandolo al suo, accostando le labbra in un bacio .

-Uhmm...- lo sentì fare in un bisbiglio

-Uhmm...Che?- gli chiese .

-Uhmmm è meglio che mi alzi prima di approfittare troppo della situazione.-

-E' pensi che ti lascerò alzare.- alzò il capo accennando alle sue gambe strette attorno al ginocchio sinistro di Milo.

-E, ma allora te le cerchi.-

Hayden rise divertita mentre Milo si girava sul materasso tirandosela sopra, poggiandole una mano sulla nuca, portando di nuovo le labbra della raggazza sulle sue.

 

Tre giorni dopo:

 

 

Milo premeva sul pedale dell'accelleratore con tutte le forza che aveva in corpo. Lei stava partendo, non l'avrebbe più rivista,come un emerito coglione  aveva allontanato da sè una delle cose più belle che gli erano mai capitate nella vita. Guardò l'orologio lasciandosi sfuggire una bestemmia- Non partire! Non partire!-

 

 

FINE CAPITOLO.

 

 

Per chi ha amato lo Zachary Quinto targato Ino chan: Non perdete assolutamente il prossimo capitolo. Lo adorerete!

 

Ringraziamenti:

 

PsYcHoGIRL_SYLARtheBEST:  Cavoli non credevo che Santiago e Adrian versione gentile pulzella, potessero fare tanto furore ... Mi è venuta all'improvviso e pensavo che fosse una cavolata e invece...Me felice!  >////<

Dance: Odi et amo... Cavolo... Sai che non l'ho finita quella fic?... * Dance carica un lancia fiamme e Ino chan si da alla fuga piangendo e urlando*...

mojojojo : L'ammucchiata dici?... * Sul capoccione di Ino chan una lampadina* Vediamo che si può fare al prossimo cappy!

Lady_Sue1789 : * contagiata dalla festa ino chan fa il trenino da sola attorno al computer* Sono contenta che questa fic ,che ti giuro è nata perchè le mie amiche mi hanno praticamente dato il tormento, ti piaccia tanto. Sono contenta che tu ti diverta a leggerla, perchè io mi spacco dalle risate a scriverla XD

Hiromi: Spero anche questo capitoletto ti sia piaciuto tesora ^__^

kibachan : Mancherà anche a me questa fic, mi diverto un casino a scriverla. Zack cupido bastardo è stata una botta di genio vero? vero? vero? * scodinzola in cerca di approvazione* Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto.

gloria85 : Qualcosa si è intravisto qua... Al prossima, si capirà ^---^

Kim: Un'altra Milo/Hayden? Uhmmmm..... Forse, non lo so... Devo ancora finire questa XD

PS: La tua MAKE ME SMAILE è stupenda, avevo gli occhi a cuoricino quando l'ho letta, sei bravissima!^___^

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


ND: D'accordo, avevo detto che questo sarebbe stato l'ultimo cappo, ma ho dovuto spezzarlo, perchè sarebbe risultato troppo co

ND: D'accordo, avevo detto che questo sarebbe stato l'ultimo cappo, ma ho dovuto spezzarlo, perchè sarebbe risultato troppo confuso. Così  sarà il prossimol'ultimo.

 

 

 

 

Zack Quinto si rigirava nel letto stanchissimo, ma insonne, incapace di trovare una posizione che gli coinciliasse il sonno, finendo per terra al quarto giro per il materasso, con le gambe annodate fra le coperte e le lenzuola e la serena consapevolezza, che cazzo, sempre a lui succedevano ste cose.

Sbuffò portandosi le mani al viso, soffocando un sorriso contro le palme della mano, chiedendosi per quale assurda, masochista ragione, aveva deciso di bere un caffè prima di andare a letto, per poi ricordarsi che prima di farlo si era addormentato per terra, con la testa sulle ginocchia di Norah " che era stata richiamata da Tim assieme a Santiago per le foto promozionali"

Cercò di liberarsi dal suo stadio di impiccato alla rovescia, mandando un incazzato -Avanti!- a quel bussare nervoso , sussultando alla vista di Hayden, in uno sconvolgente pigiama color arancio a fantasia di leprotti felici.

- Den?-

-Uhmmm...-

Senza proferire altro suono la ragazza chiuse la porta alle sue spalle, attraversò trascinando i piedi la stanza e come un sacco si buttò sul letto facendo scricchiolare le molle sotto il suo peso.

-Mi sono perso qualche passaggio.-

Scalciando, Quinto si liberò le ginocchia e puntando i gomiti sul materasso si issò su ,finendo accanto alla ragazza che lo fissava con la guancia sprofonadata nel cuscino e gli occhi arrossati di chi  sta vivendo una nottata da non ricordare .

 

-Guarda che la camera di Milo è la 103 questa è la 104.-

 

Battutina innocente.

Innocente...

Zack inarcò un sopracciglio mentre due grossi lacrimoni rotolavano giù dagli occhi di Hayden fino a bagnare la federa del guanciale... Attimo di silenzio, scena da puntolini di sospensione volanti come nei cartoni animati-CHE TI HA FATTO QUEL NANO PERVERSO!? IO LO SVERTEBRO! -Zack si tirò su di scatto mentre Hayden si accucciava a palla sotto le coperte.

 

-Niente.-

-Allora perchè piangi!?-

-Per questo!-

 

Era una situazione assurda, Zack si grattò la testa perplesso "non ha fatto niente, allora perchè piange?" incrociò le braccia al petto per poi arrivarci di colpo " non ha fatto niente!" scoppiò a ridere mentre sotto la coperta Hayden diventava color pomodoro.

-E brava la mia piccola depravata.- disse fra i singhiozzi di risa.

-NON SONO DEPRAVATA!-

-Piccola devi cercare di capirlo... Ha paura di spaventarti.- la capacità di Zack di cambiare registro verbale era ar dir poco impressionante, era capace

di passare al puro riso alla pura dolcezza in pochi secondi.

-Io mi spavento quando lui non fa niente.-

-Lo so, tu hai paura che si stufi e lui ha paura di metterti fretta... Siete due bei grovigli paranoici.-

 

Hayden mugugnò sotto le coperte, Zack le poggiò un piede sul fianco, facendole solletico con la punta-Den ti fidi di me?- le chiese.

-Devo rispondere adesso?- fece lei ancora raggomitolata a riccio sotto il piumone.

-Non siamo sulla poppa del Titanic, non posso buttarti in mare se dici di no.-

-Si, mi fido.-

-Non mi sembri molto convinta.-

La biondina si tirò su di scatto urlando " Si mi fido di te Jack!" buttandogli le braccia al collo, ribaltandolo e finendo per terra sopra di lui: - Allora Rose..- mormorò Zack mentre si massaggiava la nuca- ... Lascia fare a zio! Che ti risolve tutto.-

 

***

 

Hayden si era addormentata da una mezzoretta quando Zack sgusciò da sotto le coperte, s'infilò le ciabatte e battendo l'anca contro l'anta dell'armadio
" era leggeressimamente impedito al buio" usci dalla stanza.

Silenzioso arrivò alla camera 106 e dopo aver dato un paio di  colpi attese che la marmotta al suo interno si decidesse a trovare la via della porta.

-E tu dovresti essere uno fra gli uomini più sexy del mondo?-

Adrian si diede una guardata addosso, effettivamente in quelle condizioni anche Danny de Vito era più affascinante di lui - Sono le tre di notte ciccio, nemmeno tu sei un fiore di campo....Hai un alito che svernicia.- disse poggiando una mano al battente della porta e l'altra sul fianco.

Zack si mise una mano a coppa davanti al viso, e si effettivamente aveva il fiato buono per stordire i caimani -Si, ma almeno io non ho i boxer con i Puffi.-

Pasdar abbassò gli occhi chiari, avampando per una frazione di secondo "erano i boxer che quella santa donna di sua moglie gli aveva regalato per il S. Valentino l'anno prima e che mai prima di quella sera aveva avuto il coraggio d'indossare!"- Chi non ama i Puffi?- disse serio tornando a fissare gli occhi scuri del collega che lo guardavano birichini.

-Io però non mi ricordavo Grande Puffo così piccolo.

Le orecchie di Adrian andarono praticamente a fuoco sotto lo sguardo sinceramente perplesso " Dio era un'attore nato " di Zack -HO FREDDO!-

 

 

-Che cazzo volete a quest'ora?-


Santiago si appoggiò completamente al battente della porta donando un'occhiata confusa agli uomini che aveva di fronte, un  Zack decisamente sveglio e stranamente pimpante " per il bradipo che era al mattino appena sveglio" un Adrian palesemente incazzato " non aveva mandato giù la battuta su Grande Puffo!"   un Greg, che non sapeva perchè era lì  e che ogni tanto chiamava la moglie in pieno delirio da sonnambulo e un Sandhil che pareva  essersi addormentato in piedi come un cavallo con un braccio e una guancia appoggiati su di Norah che faticava a reggerlo piccolina com'era....  NORAH? Gli occhi scuri di Santiago tornarono sulla ragazza che lo salutò con la mano , facendolo tirare su di scatto, improvvisamente vispo come un galletto.

-Entrate! Entrate!- esclamò portandosi via dal viso la folta chioma castana che nel sonno gli era andata tutta davanti al viso e facendo spazio  docile come un agnellino.

-Ve lo avevo detto io che appena vedeva Norah si svegliava.- fece Greg entrando dopo la bellissima brunetta, che sorrise al padrone della stanza, facendolo praticamente sciogliere sul posto.

-Buono Romeo.- lo seccò Zack  assestandogli un colpo di palmo sulla fronte- Tieni a freno la belva.- e qui gli diede un'altra pacca, dove? Meglio non dirlo....Ma decisamente più in basso.

-Eh?Ah...Si.-

 

 

***

 

10 minuti dopo Adair e Noah avevano fatto il loro ingresso nella camera 220 accompagnati da Ali e Jack. Il bambino, dopo essersi guardato attorno decisamente assonnato, era andato a sedersi vicino a Zack, mentre Adair dopo aver dato un'occhiata generale, aveva represso a stento un sorriso e prendendo  la palla al balzo ed era andata a sedersi sul letto fra Greg " o Greggy Bear come lo chiamava lei " e Sandhill " per cui aveva una cotta ar dir poco mondiale"

 

 

-Allora signori.- fece Zack  prendendosi il mento fra due dita-  Vi ho convocati qui perchè ho bisogno del vostro aiuto per Milo e Hayden.-


-No!-

 

Jack.

 

-No!-

 

Adrian.

 

-No!-

 

Santiago.

 

-No!-

 

Sandhill

 

-No!-

 

Ali.

 

-No!-

 

Greg.

 

Tutti sapevano che Milo tendeva alla psicopatia quando lo si faceva arrabbiare e sicuramente quello che Zack stava covando alla fine l'avrebbe fatto infuriare, ma a sorpresa in quel coro di dissensi si levarono tre voci.

-Io ti aiuto zio Zack!-

-Io ti ADOOOOORO Adair.- Quinto si tese attraverso il letto e presa la testolina della bambina fra le mani le schiocco un bacio sulla punta del nasino all'insù, facendola arrossire.

-Io anche ti voglio aiutare Zack.- fece Noah tirandogli la maglietta per avere la sua attenzione.

-Adoro anche te  soldo di cacio.- fece l'uomo chinandosi sul bambino e prendendolo in braccio e posandogli un bacetto sulla guancia.

-Anch'io ti aiuto.-

Tutti si volsero verso Norah che sorridendo era appena uscita da bagno.

Zack si girò con il suo testatissimo sguardo da cucciolo e prima che la ragazza potesse dire qualcosa, le fu addosso, stampandole un bacio fra i capelli.

-Ti aiuto anch'io .- esclamò piccato Santiago.

-Geloso?- fece Quinto stofinando la guancia barbuta contro quella della ragazza ancora fra le sue braccia che si torse per il solletico.

-No.-

 

Dopo trenta minuti di mugoli, pianti simulati e altro, Zack riuscì a convincere tutti di aiutarlo a mettere finalmente assieme quelle due bestiacce paranoiche che rispondevano al nome di Milo Ventimiglia e Hayden Panettiere.

 

 

 

Fine prima parte del capitolo.

 

 

Nella speranza che questo mezzo- cappo sia stato di vostro gradimento un saluto Ino chan.

 

Ovviamente GRAZIE a tutti coloro che hanno letto/recensito/ messo questa mia fra i preferiti.

 

 

 

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Capitolo 17
*** Capitolo 17. ***


Present time:

Present time:

 

-Zachary John Quinto sei un uomo morto!-

 

Uno sgabello andò a infragersi contro il muro ad un paio di centimetri dall’orechio di Zack, che terrificato si volse a constatare lo scampato pericolo. Gli avevano detto che Milo quando era arrabbiato tendeva alla psicopatia galoppante, ma per poco non lo faceva secco. Si volse, sorridendo dolce, trovandosi di fronte ad una bestia schiumante di  rabbia per essere stato preso tanto bellamente per il culo.

-Oh andiamo.-

Spolverando i suoi vecchi studi di legge, si tirò in piedi con le mani alzate, occheggiando alla porta alla sua sinistra, che imboccò uso razzo, quando si accorse che Milo si sarebbe placato solo quando lui sarebbe stato gelido e cadaverico sotto i suoi piedi.

 

-Mi salvi chi può! POSSIBILMENTE JOHN RAMBO!-

 

 

Tre ore prima:

-Non vorrei essere il solito sboccato, ma sto coso ha una forma troppo fallica!-

-Taci sboccacciato!-

-Oh dai Mi' è un pene in miniatura!-

-Scusa è, adesso faccio il pervertito, ma il tuo è così?-

-Beh...Più o meno...-

-Non t'offendere, ma allora c'ha una forma strana forte.-

-E' perfetto invece!-

-Bah!-

-Ehi, ma che ti sei messo d'accordo con Zack?-

-Perchè?-

 

Adrian   grugnì una parolaccia mentre Milo riponeva nella scatolina un ciondolo a foma di goccia, si sistemò sulla seggiola, sorridendo amabile all'arrivo di Adair -Vieni qua da zio.- le disse stendendo le braccia, mettendosela a sedere su un ginocchio.

Milo la guardò perplesso " Strano..." si disse

Di solito Adair, non si avvicinava a Adrian, la metteva in soggezione diceva.

Adrian avvicinò il viso all'orecchio della piccola- Allora?- le chiese sotto voce.

Adair si volse mettendogli un braccio attorno alle spalle- Hayden sta andando.-

-Bene.-

 

 

//---------------------//

 

Hayden ormai era abituata alle stranezze di Zack.

Dopo un anno e mezzo, non ci faceva più caso.

Ma quel giorno stava battendo tutti i record!

 

-Zack!?-

-Si, ammmore?-

-Mi stai massacrando il braccio!-

 

La stava trascinando verso l'auto come un sacco, da quando gli aveva detto che doveva andare a prendere Jansen all'aereoporto era come andato via di testa! Le aveva messo fra le mani la borsetta, dato le chiavi della sua Berkley " e questo poteva essere considerato uno dei segni biblici di un apocalisse imminente!"

-Sandy! Gli dici qualcosa?- esclamò agitando la mano verso Sandhill, seduto in panchina vicino a Norah. Di solito il dolcissimo indiano faceva da sedativo naturale a Zack, ma questa volta, dopo averlo guardato, si girò verso di lei e la salutò con la mano.

-A dopo tesoro...-

-Come a dopo!?-

 

//---------------------//

 

 

-Vedi di fare le cose per bene.-

-Si.-

-Non scoppiare a ridere!-

-No.-

-Su vai.- Norah smise di massaggiare le spalle di Zack per dargli un pacca sul sedere-Rendimi orgogliosa di te!-

 

//---------------------//

 

-Sta partendo?-

-Si...-

-Hayden.-

-Si!-

-Sta  partendo.-

-Si.-

-Hayden!-

-Si!-

Zack si chinò sull'amico afferrandogli con forza le spalle e scrollando per avere la sua attenzione - Hayden sta partendo con l'intenzione di non tornare più!- Milo lo fissò stordito per un'attimo, prima di alzarsi con un salto dalla seggiola, prendere la giacca e le chiavi dell'auto e urlare un " GRAZIE ZACK!! " mentre imboccava la porta a folle velocità.Travolgendo e quasi uccidendo Adair e Noah che giocavano con le macchinine sul pianerottolo delle scale- SCUSATE PICCOLI POI VE LE RICOMPRO!-

 

Una volta uscito dalla stanza Milo, Zack, che era rimasto accanto al tavolo, sorrise bastardo sfregandosi le mani. Si volse guardando la persona che aveva assistito alla scena dal divano sorridendo bastardo-Andiamo vedere come finisce sta storia?- chiese .

Adrian fece spallucce- Certamente.-

 

 

//---------------------//

 

 

Milo aveva impiegato solo trenta minuti per arrivare all'aereoporto, aveva tirato dritto a tre semafori rossi , rischiando più volte di schiantarsi contro un palo , aveva parcheggiato senza chiudere bene l'auto e come un pazzo era entrato al Kennedy.

-Adesso come la trovo?-

Si guardò attorno disperato, quando individuò un familiarissimo gilè imbottito verde chiaro, era lo stesso che Hayden aveva indossato parecchie volte anche per girare. Guardò meglio la ragazza che lo indossava, era bionda, e portava a mò di cerchietto gli occhiali da sole che Greg aveva regalato a Hayden per Natale.

-Che culo!-

Le corse incontro, la prese per un braccio e la fece girare con uno strattone, facendole cadere di mano il trancio di pizza che stava mangiando.

-Milo?-

-Non partire!-

-EH?-

 

 

//---------------------//

 

 

-Ti prometto che non dubiterò più di te!- esclamò Adrian accucciato dietro ad una colonna vicino a Zack e Greg.

-Bravo. E anche tu panzone, prendi nota!-

-Panzone a chi!?-

-Preferisce piccolo Buddah?-

Greg " anche lui accucciato con le mani poggiate sulle spalle di Adrian"  si tirò su di scatto, con il chiaro intento di strangolare Zack, venendo atterrato da  Adrian che gli

salì praticamente a cavalluccio sulla schiena

-Fermo scemo.- esclamò l'uomo- Se ci vede Milo so cazzi!-

 

//---------------------//

 

-Senti... Lo so che sono una testa di cazzo paranoica, che ti sto facendo stufare con la mia indecisione, ma cerca di avere un po' di pazienza. Ho 30 anni, ormai sono stanco di avere storielle, vorrei una cosa seria e non so se posso averla con una ragazzina...-

Hayden lo fissava sbalordita, non capiva da dove gli stava venendo tutta quest'ansia di chiarimenti e poi perchè le aveva chiesto di non partire?-Anch'io voglio una storia seria.- disse comunque seria.

-Hai capito io che intendo con serio? Abito bianco, fiori d'arancio, inizio ad avere un'età voglio una famiglia... E tu sei così giovane...-

Hayden scosse il capo- L'età non c'entra Mi'.- Senza contare che lei la marcia nuziale la sentiva ogni volta che lo guardava... Ma questa era un'altra storia....

-Lo so, tu hai l'esempio dei tuoi genitori, sei fiduciosa per questo, ma capisci che io certe domande me lo faccio?-

-Perchè ti deve sempre fasciare la testa prima di avertela rotta.-

-Sono pure paranoico adesso?-

-Un pochino.-

-Comunque scappare non risolve.-

-E chi sta scappando?-

-Tu signorina!-

-IO?-

Milo le diede un'occhiataccia, partire e lasciarlo in preda alla disperazione non era scappare, secondo lei? Hayden gli donò uno sguardo genuinamente perplesso- Mi'hai bevuto?-

-No.-

-Guarda che io non sto mica partendo,sai?-

Una vena assassina cominciò a battere sulla tempia sinistra di Milo- Come no?-

-Beh no...- Hayden gli sorrise dolce- Sto aspettando mio fratello. Sai, ha deciso di passare con me le vacanze di primavera.-

Milo le si appoggiò addosso.

Hayden lo strinse hai fianchi cercando di reggerlo-Ti senti male?- gli chiese allarmata.

-Io lo spacco.- sillabò venefico Milo, facendo scrocchiare le dita.-

-Chi?-

-Zack.-

-Perchè?-

 

 

//---------------------//

 

-Merda! Mi sa che ha capito l'inganno!- esclamò Adrian.

-Ognuno per sè e Dio con tutti!- dichiarò Greg alzando un dito.

-E' stato un vero onore conoscervi!- piagnucolò Zack .

 

//---------------------//

 

 

Hayden rideva fino alle lacrime, mentre Milo sputava maledizioni su tutto l'albero genealogico della famiglia Quinto -Ridi! Ridi! A me intanto è venuto un infarto!- esclamò girandosi verso la ragazza che stava letteralmente afflosciando di lato sulla panchina su cui erano seduti...ZACK ERA UN GRANDE!...L'aveva fatto spaventare per benino!

-Allora ci tieni a me.-

-Dopo ti faccio vedere le multe che ho collezionato per venire qua per...- fece le virgolette volanti- Fermarti.-

Hayden prese fiato prendendo il braccio di Milo e portandoselo attorno alle spalle.

-Allora che facciamo?- gli chiese poggiando la guancia contro la sua spalla.

Milo le prese il mento fra due dita- Ci proviamo.-

-Ci proviamo?-

-Il tuo ottimisto mi ha contagiato.- strofinò il naso contro il suo- Hai ragione tu. E inutile fasciarsi la testa prima di averla rotta.-

Hayden tirò su la testa, troppo contenta per poter parlare-Da...Davvero?-

Lui se l'accostò al viso- Davvero.- rispose sulle sue labbra.

 

 

Present time:

 

 

 

Intanto tutti i componenti maschili della congiura erano stati stanati dai loro nascondigli e costretti contro un muro;

 

-Ve lo avevo detto io che si sarebbe arrabbiato!-

Greg.

-Questo ci ammazza sicuro!-

Santiago.

-Dite a Olga che l'amo....-

Sandhill.

-Tieni, ho un post it.-

Zack.

-Ehi, ma che ha in quel sacchetto?-

 

Tutti gli sguardi dei congiurati si volsero verso Adrian, poi verso  Milo. Questo   con un gran sorriso,  lo rovescio con un paio di strattoni: Vasellina, nastro adesivo e una banana. Adrian sbiancò, Zack si portò le mani al sedere, Sandhill svenne fra le braccia di Santiago e Santiago fra le braccia di Greg.

 

-Ehi. Io vi avverto! Il mio sedere è già abbastanza chiacchierato!- da quando aveva girato So no Torius non aveva fatto altro che difendersi dalle voci che lo volevano " dell'altra parrocchia"

 

-Tranquillo Zack.- fece Greg dopo aver rimesso in piedi Santiago- Abbiamo già una vittima.- Si avvicinò ad Adrian con un ghignò rassicurante come quello di uno squalo bianco all'attacco, gli battè una mano sulla spalla.

 

-IO?-

-Lo hai già baciato no?-

-Ero un gioco! Per ridere...Eddai!? Zack molla!! SANTIAGO TU QUOQUE!!!!?-

 

In meno di tre secondi Adrian si trovò di fronte a Milo, che per tutto il tempo non aveva detto una parola. Gli sorrise amabile e lui contraccambiò con lo stesso calore -Allora com'è andata a finire fra te e Denny?- gli chiese cercando di sviare il discorso dagli oggetti di tortura ai loro piedi.

-Benissimo...Adesso stiamo assieme.-

-Oh sono contento.-

 

Alle spalle di Adrian, Zack fece la ruota come un pavone prendendo gli applausi di tutti.

 

-Allora...- esclamò Milo sfregandosi le mani sadico.

Adrian avvertì un paio di goccioline di sudore gelido scivolargli lungo la schiena fra le scapole, si fece indietro di un passo gridando al miracolo alla vista di Hayden, apparsa come la Vergine Maria in cima alle scale.

-Mi'..- chiamò -Jansen vorrebbe andare a casa a fare una doccia. Potresti darmi uno strappo per favore?-

Milo le lanciò un sorriso -Certo.-Raccolse la giacca da terra e se la rinfilò, Adrian era pronto allo svenimento di sollievo quando Milo tornò a guardarlo -Ho messo su Youtube il video dell'ammucchiata di Natale!-

 

Tutti si bloccarono.

 

-Così imparate bastardi!-

 

Un urlo allucinante si levò dai presenti mentre Milo risaliva le scale di corsa.

Reputazione buttata nel cesso!

Gogna pubblica!

Meglio fare Harakiri!

I ragazzi dovettero attaccarsi alla schiena di Greg per impedirgli di suicidarsi.

 

-Che è successo?- gli chiese Hayden quando le fu vicino, facendogli passare un braccio hai fianchi.

-Gli ho solo insegnato una grande verità della vita.- disse lui serafico abbracciandole le spalle.

-Cioè?-

-Mai far arrabbiare un italo- americano...-

 

 

 



Fine.

 

Ovazione please!! Sono davvero orgogliosa di me stessa. Che ve ne pare della mia fatica??? Fine idiota per una fic idiota, forse, ma  non mi sono mai tanto divertita a scrivere una storia! Ringrazio tutti quelli che l'hanno seguita, commentata/ messa fra i preferiti o anche solo letta... Spero che continuerete a leggere le mie assurde idee messe a parole! X°°°D

 


Comunicazione di servizio.


X chi segue My persona hero 2. Quella stordita di mia sorella ha messo in rete il filmato sbagliato " la bozza per capirci" se vi interessa, sul mio profilo c'è la versione definitiva!" ^__^ Più il piccolo extra, fatto dalla sottoscritta,My personal Hero 2 "Elle x Mohinder!" >|||<

 

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