We will tremble Rome

di _Eterea_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Glabro ***
Capitolo 2: *** Ilithyia ***
Capitolo 3: *** Crixus ***
Capitolo 4: *** Saxa ***
Capitolo 5: *** Melitta ***
Capitolo 6: *** Ashur ***



Capitolo 1
*** Glabro ***


Glabro, 146 parole. Prompt: Malelingue. (pacchetto creato da me e Luthien)

 


Senti il cuore battere all'impazzata nel petto.
Cosa devo fare?
Lui è sotto di te, ti tende la mano in cerca di aiuto e tu lo fissi. In quel momento capisci.
Ho vinto.
Devi ancora compiere quel gesto, ma è la cosa più facile del mondo e ti senti già la vittoria in tasca.
E con questo, Ilithyia rimane con me.
Vuoi quasi gustartelo appieno, l'avevi aspettato per così tanto tempo.
Questo è per ogni volta che mi hai fatto sentire inferiore.
Prendi la pietra con entrambe le mani, te le scheggi ma non lo senti nemmeno.
E per le malelingue che mi hai sempre buttato addosso, senza pudore.
Ti è sempre sembrato così semplice uccidere qualcuno, come bere un bicchiere d'acqua.
Grazie per avermi reso grande, senza volerlo.
Ora ne hai davvero la conferma.
 
L'urlo viene soffocato, ma non c'è nessuno per sentirlo.
Ho vinto. 

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Capitolo 2
*** Ilithyia ***


Ilithyia, 154 parole. Prompt: Mano di ferro in guanto di velluto. (pacchetto creato da me e Luthien)

 


Un bastardo, ecco cos'è.
Come ho potuto restare ceca così a lungo?
Credevi fosse un inetto, Ilithyia, guarda che bel regalino che ti fa, ora.
Stupida sciocca ingenua.
Tradita due volte nello stesso istante.
Ora ti ha in pugno, non ti farà mai del male fisico, no di certo, ma per il resto... Chi può saperlo?
Volevi uccidere suo figlio, credevi che la cosa sarebbe passata inosservata.
Di nuovo sciocca, Ilithyia.
Ilithyia che si fa prendere in giro dalle oche d'alta classe, la stessa che ne uccide una, restando a sua volta fregata.
Ma Glabro è stato lo scherzo più divertente. Credevi non fosse in grado di mantenere tutto sotto il suo controllo, così scopri che era una mano di ferro nascosta dalla seta, quella con la quale ti facevi accarezzare, tu ingenua.
 
Maledetta sia Lucrethia per  i suoi "innocui scherzi", e maledetta sia io per il giorno in cui sposai Claudio Gaius Glabro. 

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Capitolo 3
*** Crixus ***


Crixus, 141 parole. Prompt: Guidare alla vittoria. (pacchetto creato da me e Luthien)

 


Faremo tremare Roma.
 
Queste sono state le sue parole.
Cosa diavolo ha intenzione di fare?
Deve aver perso il cervello, e tu con lui visto che hai intenzione di seguirlo.
 
Cosa stai facendo, Crixus?
E a Naevia non pensi?
Devi salvarla, gliel'hai promesso, e la ripaghi andando in guerra?
 
All'inizio pensavi che la faccenda sarebbe terminata nel ludos, dopo aver ucciso Batiatus e Lucrethia saresti riuscito ad uscire da Capua per cercarla.
Mai avresti immaginato che tutto quello ti avrebbe portato ad una rivoluzione.
Tu sei un gladiatore, uno schiavo, come puoi mordere in questo modo la mano che ti nutre?
 
Ma lui ha ragione.
Non vuoi ammetterlo ma è più forte di te, perfino nello spirito.
Non sai se vincerete, ma sai che farà di tutto per guidarvi fino a lì e a lottare per conquistare la tanto agognata libertà. 

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Capitolo 4
*** Saxa ***


Saxa, 117 parole. Prompt: Come un sassolino nella scarpa. (pacchetto creato da me e Luthien)

 


Sei piccola, dolce ragazzina ingenua.
Così docile e carina che mi fai perfino tenerezza.
Io sono una Guerriera, non la bambinaia di un cucciolo impaurito ed indifeso.
Vuoi il mio uomo, questo è ovvio, sarebbe perfino divertente la faccenda, se trovassi un modo per sfuttarti.
Sei noiosa.
Con quegl'occhi chiari e la bocca piccola, a cosa puoi servirmi?
Perfino Gannicus non ti vuole... Ed io non credevo potesse mai succedere.
Diventi perfino fastidiosa, come un sassolino nella scarpa.
Potrei toglierlo, e gettarlo lontano senza fare nessun rumore.
Potrei davvero.
 
Ora per lui sei importante, come è potuto accadere?
Non lo amo, ma è scocciante vederlo portato via così.
Avrei potuto gettarti via, prima... E forse avrei dovuto. 

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Capitolo 5
*** Melitta ***


Melitta, 167 parole. Prompt: mai dire mai. (pacchetto creato da me)

 


Rubi questa bottiglia di vino e ti dirigi alla sua cella.
Cosa ti spinge a farlo? Il ricordo delle sue labbra sulle tue, più morbide e delicate di quelle di Enomeo, o le sue mani ovunque lungo il tuo corpo.
Hai i brividi al solo pensiero.
Non dovresti, stai sbagliando e lo sai.
Eppure, continui a camminare.
Ogni passo ti avvicina alla rovina, ma non ti importa.
Non questa volta.
Dopotutto, la vita è troppo breve per non viverla appieno.
Oppure no?
Se il destino ti ha portata fino a questo punto, un motivo ci sarà.
E se gli Dei ti punissero in qualche modo?
Perdere Enomeo ti strazierebbe, ma tornare indietro, a questo punto, sarebbe la tua fine.
... O invece ti ci stai avvicinando?
 
 
Mai dire mai alla vita, anche se le sorprese che ti impone, a volte, possono essere difficili da digerire.
O forse impossibili
Ma Melitta non si fermò.
Il destino fa davvero brutti scherzi, e quella volta furono in due ad impararlo. 

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Capitolo 6
*** Ashur ***


Ashur, 197 parole. Prompt: Vile.

(Scritta per il Prompt Days! sul forum Pseudopolis Yard)


 
Sei un vile traditore.
Un codardo.
 
Ashur era stato più volte disprezzato e odiato dai gladiatori di Batiatus.
Come sarebbe potuto andare diversamente? Era stato marchiato prima del tempo, senza esserselo meritato davvero - o, almeno, questo era quello che i suoi "fratelli" avevano più e più volte detto.
 
Ora, mentre si trova in ginocchio - in attesa di giudizio, di fronte a Naevia - capisce che non aveva avuto altra alternativa.
Lui si era sempre ripetuto, in modo da auto convincersi, che era troppo furbo, in gamba ed intelligente per essere un semplice gladiatore - sempre uno schiavo, certo, ma di valore.
La cruda e crudele verità era che non era abbastanza forte. E svelto. E capace.
Era stato battuto in campo da Crixus, e chissà da quanti altri dopo di lui se non avesse avuto l'incidente alla gamba.
 
Perciò, come poteva sentirsi in colpa per quello che aveva fatto? Cosa pretendeva Spartacus, che implorasse perdono dicendo che aveva sbagliato?
Tutte palle, perché Ashur era nato per quello, era nato per essere esattamente quello che alla fine è diventato.
 
Sarà stato pure un vile codardo, un bugiardo... ma era stato se stesso.
E tanto gli bastava. 

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