Kissing the sun,kissing the moon..

di JeJe__
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La Decisione.. ***
Capitolo 2: *** L'arrivo. ***
Capitolo 3: *** Il primo giorno di scuola e.. ***
Capitolo 4: *** L'amore fa cambiare le persone.. ***
Capitolo 5: *** Quella sensazione che ho dentro.. ***
Capitolo 6: *** Tu sei così...diversa.. ***
Capitolo 7: *** Proverà qualcosa per me? ***
Capitolo 8: *** Mi sono innamorato,vero? ***
Capitolo 9: *** Un nuovo inizio. ***
Capitolo 10: *** Fallo per me.. ***
Capitolo 11: *** Baciami,ti prego. ***
Capitolo 12: *** 'Perchè mi hai baciato?!' ***
Capitolo 13: *** -Non è innamorata di me,ma di te.- ***
Capitolo 14: *** Epilogo. ***



Capitolo 1
*** La Decisione.. ***



Note dell'autrice:

Salve a tutti!!!Volevo solo dirvi che questa è la mia prima ff...E quindi sarei molto felice se,dopo aver letto il primo capitolo,mi diceste cosa ne pensate!!!
Detto questo,buona lettura..

Ps:Non ho fantasia con i nomi...





-Mhh..Spegni quella sveglia Jinki!!..-
Allungai la mano sperando di trovare ,nel letto dell’altro,quel dannato affare!
-Non lamentarti di prima mattina..svegliati piuttosto!-disse mentre spegneva la sveglia.
-altri 5 minuti..-dissi stringendomi meglio fra le coperte.
Qualche secondo di silenzio..
Finalmente,posso ricominciare a dormire..
-Su A SCUOLAA!!!-urlò al mio orecchio.
Sobbalzo,gettando le coperte per lo spavento e colpendo la fronte con quella maledettissima mensola appesa al muro.
-YAAA!Ma sei impazzito?!-
E’ mio fratello ma quando fa così..!pensai massaggiandomi la fronte.
-Hai il compito di italiano!-ride- Farai tardi!-disse ridendo ancora.
-Che ci ridi??!E poi sono le 7,devo ricordarti che abito vicino alla scuola?.-sbuffai,prendendo le coperte e sdraiandomi.
-Dai!!Scendiamo e facciamo colazione in qualche bar..Non hai voglia di un buon cornetto caldo..?-tirò leggermente le coperte.
-Non mi piacciono i cornetti.-
Voglio solo dormire!
-Ah sì..allora una cioccolata calda?-
Colpita e affondata. Amo la cioccolata!
-Ufffaa..Hai vinto!-dissi mentre mi alzavo e cercavo dei vestiti da indossare.
-Yeee!!-e mi guardò con quel suo sorriso buffo a 32 denti.
Che scemo..
Lo penso ogni volta che lo vedo. E’ fatto così mio fratello!
Beh non è proprio mio fratello di sangue,ma lo considero come tale.
Infatti è stato adottato dai miei,aveva 15 anni,lavorava ed andava a scuola,ovviamente pagandosela con i propri risparmi .Ancora ad’oggi mi chiedo come faceva a far tutte queste cose senza aiuto,è così scemo! Comunque mia madre ha visto quel ragazzino che piangeva sotto la fermata del bus,gli parlò,scoprendo così quasi tutto di lui,e lo portò a casa. Fu difficile ricevere la sua adozione,ma riuscimmo ad averla.
E così me lo ritrovo come fratello. E’ scemo sì,ma anche dolce e gentile,e amo i suoi occhi a mandorla..Ah,giusto! Ho dimenticato di dirvi che è un ragazzo sud-coreano!Non nascondo che ho un debole per la Corea del Sud,per questo il mio fratellone mi ha insegnato le basi della lingua coreana,riuscendo così ad intrattenere una conversazione.
Dopo mezz’ora,mi distolse dai pensieri la sua voce.
-Andiamo piccolaa?-
-Non chiamarmi così,scemo! Ho diciotto anni!-
-E tu non chiamarmi scemo!-
-Ma lo sei!-rido fino a quando,incamminandomi, vedo la mia immagine riflessa nel piccolo specchio del corridoio ..
La mia fronte..quel bernoccolo..
-Jinki,scappa.-dissi con tono serio e minaccioso.
-Perché,che cos..-
Non finì di dire la frase che mi gettai su di lui,cercando di fargli male con dei pizzicotti,finché non si apre la porta affianco a noi.
-La finite di far casino?-
Oh no,mamma!
-E’ stato lui!-indicandolo con l’indice. E poi scappai verso la porta d’ingresso..
-Ciaoo!!Jinki muovitii!!-dissi mentre infilavo il cappottino e prendevo la cartella,che si trovava al solito posto.
-Aish..piccola peste!!Ciao mamma!!Aspettaa!- disse fuggendo anche lui dalla mamma.

-Ciao,ciao.-ci rispose la mamma un po’ assonnata.
                                                                                                                               ***
Arrivammo al bar, finimmo di far colazione 20 minuti dopo,e ci avviammo per la via della scuola(poiché durante la colazione ha deciso di far la strada insieme).
Mentre camminavamo,mi venne in mente quella domanda,e gliela feci.
-Hai parlato con mamma?-
-Per cosa?-si girò per guardarmi un po’ perplesso.
-Per quella cosa!-
-Ahh..Sì,ma ha detto che non cambia idea!Mi dispiace..-e mi accarezzò la testa.
-Jinki-oppa..cerca di convincerla,ti supplico!
E’..è così importante per me..-
-Farò il possibile..Te lo prometto.-
Arrivammo fuori il cancello della scuola,e mi salutò con il suo bacio sulla testa. E’ così dolce quando fa così!
Mi incamminai subito in classe. Alle prime ore c’era il compito!

Entrai con il mio solito buongiorno,e dopo un po’ incominciarono le lezioni.
Che giornata..sembra primavera anche se è febbraio..pensai.
Sono le 12,e tra poco dovrebbe arrivare il professore di geografia..
Chissà cosa spiegherà oggi!
-Buongiorno,ragazzi!-
Ed uscì in coro un –Buongiorno!-
-Oggi,per fortuna della vostra compagna Jessica,spiegherò la Corea del Sud..Contenta?-disse,rivolgendo la domanda alla sottoscritta.
Ovviamente sapevano tutti della mia passione per questo paese!
-Certo prof!Contentissima.-
Tra curiosità e domande,passò anche quest’ultimi minuti. Non vedevo l’ora di ritornar a casa,che mi diressi verso l’uscita principale,fino a che non mi fermò una voce.
-Jeje!-
Mi girai,è il mio compagno di banco.
-Mattia che c’è?-
-Ricordati che domani abbiamo un esercitazione di economia!-
-Che palle..!-sbuffai.
-Ma..per quel tuo sogno di andare in Corea,tua madre cosa ha deciso?
-Non vuole iscrivermi ad una scuola coreana..-dissi,ovviamente delusa di questa decisione.
-Ah,mi dispiace..Eppure hai un fratello coreano,non capisco il motivo!-
-Non dirlo a me!-

E mentre parlavamo,proseguimmo verso l’uscita e poi ognuno prese la sua strada per casa.
***
Bussai..niente.
Bussai una seconda volta..ancora niente.
Quando si decide ad aprirmi?!
Stavo per bussare una terza volta,ma sentii delle voci..Chi è che sta discutendo?
-Mamma ma è un suo sogno!-
-E’ troppo piccola!E poi da sola in una città del tutto sconosciuta!-
-…-
-Jinki,ti prego,non rendere le cose più difficili..-
-Mamma,io po..-
 
Non volevo sentire una parola in più,così me ne andai,non sapevo dove ma dovevo star da sola.
Ha distrutto il sogno della mia vita!Sono arrabbiatissima!
Ho fatto di tutto per darle soddisfazioni ed esser fiera di me,e lei in cambio mi ha strappato il sogno più importante.
Biip.
Un messaggio.
Sblocco il cellulare,per vedere il mittente di quel sms. E’ Jinki.

Dove sei?Ancora a scuola?
Fai presto,che devo parlarti..
                        Jinki              ‘

Per fortuna non ero andata lontano,così feci retromarcia e ritornai a casa.
Bussai,e subito mi aprì.
-Ehi,dov’eri?-mi chiese.
-Sono rimasta a parlare con una amica,fuori scuola.- mentii.
-Ah..Io adesso esco un attimo. Lì c’è mamma,deve dirti una cosa..-
Mi sorrise.
Lo guardai con un po’ di delusione,e risposi con un semplice
 –Okay.-
-Non preoccuparti!Ciao!-
-Ciao..-
Se ne andò,e mi chiusi la porta alle spalle. Mi tolsi il cappottino e lo zaino appoggiandoli al solito posto.
-Ciao mamma..Di cosa devi parlarmi?-dissi raggiungendola in cucina.
-Ciao..Ho deciso di iscriverti in una scuola coreana.-
-C-che c-cosa?!?-dissi balbettando.
Non posso crederci!
-Sì..A Seoul per l’esattezza.-
-M-ma..-dissi,guardandola con quel luccichio agli occhi.
E’ un sogno vero?!
-E ringrazia tuo fratello che mi ha convinta!-disse sorridendomi ed abbracciandomi.
-Grazie..mamma.-
Ricambiai il suo abbraccio,e pensai.
Come ha fatto?!
In fondo il mio oppa tanto scemo non è..



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Capitolo 2
*** L'arrivo. ***


‘Si comunica ai gentili viaggiatori che l’aereo per Seoul partirà tra 10 minuti..’
 
Dopo una settimana di preparativi e ultimi acquisti per la partenza ,mi ritrovo ad incamminarmi per volare dritta a Seoul!
Non posso ancora crederci..
-Hai preso il biglietto e il passaporto,vero?-mi chiese la mamma.
-Non sono mica scema!-risposi.
-Mamma..Non trovo il biglietto,ce l’hai tu per caso?-domanda mio fratello..
Ecco..lo scemo doveva perdere il biglietto,ovviamente..
-Jinki!!! Trovalo,subito!-chiesi agitata.
-Ma non lo trovo!-mi rispose agitato pure lui.
-Calmi,calmi. Ce l’ho io!Tieni figliolo!-si intromise il mio papà.
-Oddio..Stava per venirmi un infarto!-disse Jinki,calmandosi.
-Starei più al sicuro da sola,che con questo qui!-dissi guardandolo con occhi ridotti a due piccole fessure.
-Ehi!Se non ci sarei io,tu non ti ritroveresti qui!-mi rispose con aria fiera e incrociando le braccia al petto.
-Babbeo!-lo guardai  e gli feci la linguaccia.
Nel frattempo i miei genitori se la spassavano ridendo a guardarci.
-Ne combinerete delle belle!-disse mio padre,ancora ridendo.
-Secondo me,domani sentiremo la notizia alla tv:
Un ragazzo e una ragazza hanno distrutto l’intera Corea,in seguito a un loro litigio.’
Ne sono sicura!!-si intromise mamma,ridendo ancor di più.
-Dai! Finitela!-dissi.
-Va bene..Basta!-risposero.
-Credo che adesso sia il caso di andare!-
-Si,hai ragione Jinki.Allora ciao piccoli miei..-disse mamma avvolgendoci fra le sue braccia e poi aggiungendosi anche papà.
-Ciao mamma,ciao papà..-dicemmo.
-Basta,con i saluti!Non ce la faccio..-dissi staccandomi dall’abbraccio,sentendo già le lacrime agli occhi.
Odio le lacrime..
-Okay,andiamo. –rispose mio fratello.
-Allora ciao!! Vi chiameremo tutti i giorni,vi vogliamo bene..!-aggiunse poco dopo,un ultimo saluto,e prendendomi la mano,ci avviamo verso la signorina che controlla ticket e passaporto.
Fatto ciò salimmo sull’ aereo,e ci sedemmo sui nostri posti.
‘I gentili passeggeri sono pregati di allacciare le cinture di sicurezza..’
Ci siamo..pensai.
Girai la testa per guardar un attimo Jinki.
Ma che sta facendo?!
-Oppa ma che fai?..-chiesi.
-Ehm..Non riesco ad allacciare la cintura..Mi aiuti?..-e mi guardò con il suo sguardo da cucciolo..
-Ahh!!E poi dici perché ti chiamo scemo..-dissi mentre misi la cintura di sicurezza al suo posto.
-Ti voglio bene,piccola..-mi disse.
-Anche io..Ma non chiamarmi piccola!-gli risposi sorridendo,e ricambiò il mio sorriso.
Sono contenta che faremo quest’esperienza insieme,scemo..
----
‘Aspetta però!’
‘Che c’è mamma?!’
‘Prima di tutto,come già sai,farai solo l’ultimo quadrimestre,e poi verrà anche Jinki con te..’
‘Eh?!?’
‘Non ti ci avrei mandato da sola,così si è offerto..’
Mi svegliai,dopo quel sogno,e rivolsi lo sguardo a Jinki che stava guardando fuori dal finestrino dell’aereo.
-Cosa guardi?-chiesi dolcemente.
-Mhh?Ah ti sei svegliata..
Comunque niente,però guarda com’è bello il cielo da quassù..-disse poco dopo.
-Ah,si è vero..-risposi.
-Hai voglia di disegnar qualcosa?E’ da un po’ che non lo fai..-mi chiese girandosi per guardarmi.
-Lo sai che non disegno se non c’è qualcosa che mi attrae..-gli dissi.
-Ma così non coltivi più questa tua passione..-
-Dai,non preoccuparti..Ma se pure vorrei disegnare,dove prendo un foglio e una matita?!-
-E’ vero,non ci avevo pensato!!-disse ridendo leggermente.
E così tra una chiacchiera e l’altra,e qualche dormita,arrivammo a destinazione.
-Sei pronta?-mi chiese.
-Si..cioè no..-dissi agitata.
-Dai dov’è finita la sorellina scorbutica e coraggiosa che conosco?-
-Ehi non sono scorbutica! Adesso ti faccio vedere io..-
Presi la mia valigia e mi diressi verso l’uscita principale di quell’aeroporto.
-Aspettamii!!-disse cercando di raggiungermi.
Lo ignorai,mentre le porte scorrevoli si aprirono automaticamente.
Ma..sembra il paradiso qui.
Sgranai gli occhi..Coppie che passeggiano,con mani saldamente intrecciate,bambini che ritornano da scuola,le mamme con le buste della spesa,le automobili,gli alberi piantati sui marciapiedi..
Mi incantai ad osservare ogni minimo particolare..è tutto bellissimo!
-Ehi!Ma ti sei incantata?-disse Jinki.
-S-si..Credo che la passione per disegnare sia ritornata dopo tutta questa meraviglia..-gli dissi guardandolo con entusiasmo.
---
Prendemmo il taxi che ci portò dopo 10 minuti al piccolo appartamento affittato per i 3 mesi del quadrimestre.
Jinki pagò il taxista e salimmo in quel palazzo.
-Le chiavi?-chiesi.
-Ah,giusto! Comincia ad andare vicino alla porta,che vado un attimo dalla proprietaria!-mi rispose.
-Abita nello stesso palazzo?-gli domandai perplessa.
-Si! Adesso vai,ti raggiungo subito!-
Arrivai alla porta del nostro presunto appartamento,ed aspettai.
 Ma perché ci mette tanto?!
E’ da 10 minuti che aspetto!
-Eccomii!-disse mentre correva.
-T-tieni..-aggiunse, affannato per la corsa,e porgendomi le chiavi.
Le presi.
-Ma perché ci hai messo tanto?-chiesi mentre stavo aprendo la porta.
-Mi ha fatto raccomandazioni,consigli e altre robe varie..-rispose,e nel frattempo prese le nostre valigie.
-Ecco fatto..-ed aprii la porta.
Niente male..
Aperta la porta,vedemmo subito la cucina con mobili abbastanza moderni con un tavolo al centro.
-Che bello!!-affermò Jinki.
-Wow!!Ma c’è una camera a destra e una sinistra!!-
-Io vado a vedere quella di destra!-disse.
Chiusi la porta alle spalle,presi la mia valigia e mi diressi nella mia stanza..
 
Pareti di color arancione chiaro,una finestra al centro.
Sotto di essa una semplice scrivania di legno,e affianco ad quest’ultima, un letto da una piazza e mezza con un copri piumino color verde.

-Che bella..-dissi.
Mi avvicinai alla scrivania,e la sfiorai lentamente mentre guardavo fuori alla finestra.
-E che veduta stupenda..-aggiunsi.
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-Adesso mangi e vai subito a letto!-disse.
-Daii sono le 20!!-replicai.
-Niente obiezioni!Hai fatto un viaggio,sei stanca e domani devi iniziare la scuola! Hai preparato tutto?-mi chiese.
-Si,capo!-e incominciai a mangiare la pizza che ha comprato.
-Ecco brava!-
Finimmo dopo circa una 10 di minuti,gli diedi il bacio della buonanotte ed andai a dormire.

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Capitolo 3
*** Il primo giorno di scuola e.. ***


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Ci crederete che non ho proprio dormito?
Quell’emozione di frequentare una scuola nuova,ma soprattutto nella città dei miei sogni,non mi ha fatto chiuder occhio!
Sospirai nel vedere la sveglia(appoggiata sul comodino affianco al letto) che segnava le 7:30.
Mi alzai,mi feci una bella doccia per rilassarmi,e indossai la mia divisa scolastica.
Che carina!!Pensai mentre mi guardavo allo specchio,posizionato affianco alla porta d’ingresso.
-Buongiorno,sembri una ragazza dolce così!-
-Ehi io sono una ragazza dolce!-risposi a mio fratello.
-Chissà perché questo tuo lato non l’ho mai visto..-disse stropicciandosi un occhio.
-Bla bla,comunque io vado!- presi la cartella a tracolla e me la misi.
-Hai fatto colazione?-mi domandò.
-Si si,certo!Ciao!!-mentii e gli diedi un bacio sulla guancia.
-Non prendere a sberle qualcuno,e sii gentile!-disse ridendo leggermente.
-Ha ha.-gli feci la linguaccia,aprii la porta e subito dopo la richiusi alle spalle.
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Wow ci ho messo 5 minuti ad arrivare!
Attraversai quel cortile stupendo,ovviamente,con altrettanti ragazzi e ragazze in divisa,stupendi anch’essi,e mi fermai davanti all’entrata principale della scuola.
Ecco..Mi sa che sta rinascendo la mia ispirazione!
Presi il block notes e la matita nella mia cartella a tracolla,e incominciai a disegnare quell’ingresso con un via vai di persone,con un gruppo di ragazzi che parlavano appoggiati ai muri,ragazze che mentre camminavano lanciavano sguardi a quest’ultimi..
Stavo disegnando tutto nei minimi dettagli,fino a quando non sentii qualcuno alle mie spalle.
-Sei brava..-disse.
Sobbalzai,e mi girai per guardarlo.
-M-ma come ti permetti..?-gli chiesi,mentre lo osservavo .
Capelli abbastanza lunghi,raccolti in un codino.
Occhi grandi,bocca anch’essa grande,ed è anche alto.
Ma sembra una..rana!
-Scusami..-disse grattandosi la testa,in segno di disagio.-Non volevo infastidirti,è solo che ti vedevo così attenta..Che non ho resistito!-rispose.
Questo tipo è proprio strano!
-Comunque,piacere io sono Choi Minho!-disse porgendomi la mano.
-P-piacere io sono Jessica..-e la strinsi.
-Ma da che paese vieni?Non ti ho mai visto prima d’ora..-mi domandò incuriosito.
- Dall’Italia!Però,adesso dovrei andare in segreteria per domandare la sezione della mia classe,scusami..-gli dissi.
-Okay,non preoccuparti,ci vediamo!-e si allontanò per i corridoi.
Simpatico..pensai.
Subito mi diressi verso la segreteria,non c’era nessuno,così aspettai un po’.
Ah!Eccola..
-Posso aiutarti?-mi disse sorridendomi.
-Sì!-
Le dissi il mio nome,la mia situazione e mi indicò la classe.
Arrivai di fronte ad essa,e bussai.
-Avanti!-
Aprii la porta timidamente.
-M-mi scusi io..-
-Ah!Sei quella nuova vero?Accomodati!-
Entrai e..
Oddio,ma c’è il tipo rana!
Mi guardò,e mi sorrise.
-Ragazzi,un po’ di attenzione! Lei è la vostra nuova compagna di classe,si chiama Jessica ed arriva dall’Italia!
Siate gentili con lei,e prego si siedi all’ultimo banco dietro al signorino Choi.-
-G-grazie..-balbettai e mi diressi all’ultimo banco sorridendo a Minho.
Appena mi sedetti,già sentivo su di me degli sguardi.
Incominciamo bene..
 Mi guardai intorno e incrociai lo sguardo con un gruppo di ragazzi,agli ultimi banchi,poco più affianco a me.
Ma che cos..
-Non li pensare,sono i soliti tipi che si credono i più fighi e i più forti della scuola..-mi disse Minho,che nel frattempo si girò per parlarmi.
-Ah,ecco. Grazie.-
Così incominciarono le lezioni,con sempre lo sguardo di quelli,ma dopo un po’,capii che mi osservava soprattutto uno di loro.
E’ un bel ragazzo,con capelli castani,dagli occhi un po’ grandi e dal corpo un po’ muscoloso..
Ma quello che da più all’occhio,è la sua altezza.
Ma è..un bassotto!!
Mentre pensavo a ciò risi tra me e me,e per poco non ricevevo le sgrida dal professore!
Infatti mi salvò la campanella.
-Che materia c’è ora?-chiesi a Minho,che si era girato indietro.
-No,c’è un po’ di svago per noi adesso!.-si alzò e aggiunse –Dai che ti faccio veder la scuola!-
-Con piacere!-dissi mentre prendevo il mio block notes e la matita..Chissà,in caso di ispirazione..
Ci stavamo dirigendo fuori dall’aula fino a che non ci fermò una voce femminile.
-Minho!Non è che potresti aiutarmi in questo esercizio di matematica?-gli chiese una ragazza.
-Scusami Hyuna,ma devo accompagnare la nuova ragazza a far il giro della scuola.-disse gentilmente.
-Ma stamattina avevi promesso che mi aiutavi..-rispose,con uno sguardo un po’ deluso.
-Dai,Minho aiutala. Faremo la prossima volta,non preoccuparti.-mi intromisi.
-Okay,va bene.-rivolgendosi alla ragazza.
Li lasciai così,e decisi di gironzolare fra i corridoi.
Avevo visto,dalla piantina della scuola,che più avanti avrei trovato la palestra. Incuriosita proseguii.
-Guarda chi c’è,la nuova arrivata.-disse il bassotto avvicinandosi a me.
-Si,ciao.-cercai di allontanarmi, ma mi afferrò il polso,e mi girai guardandolo storto.
-Che bel caratterino..Comunque io sono Jonghyun..-
-E io che dovrei fare?-dissi.
-Oh niente,volevo solo informarti che se senti le ragazzine parlar di me,è solo perché sono il più popolare della scuola,non  ingelosirti-mi fece l’occhiolino-Ciao bella!!-disse girandosi per incamminarsi nel corridoio.
Che imbecille..
Ritornai sui miei passi,e proseguì verso quel che sembrava la palestra.
Entrai. Subito notai che era abbastanza grande,al centro c’era il canestro,al mio lato sinistro,si trovavano file di sediolini posizionati a scaletta,invece al mio lato destro la porta degli spogliatoi.
Salii le scale,affianco alle file di posti,e mi sedetti su un posto all’ultima fila,quella più alta. Aprii il block notes,stavo per continuar il disegno di prima,ma fui distratta dall’entrata di un ragazzo.
Un po’ magro,capelli raccolti in un codino fatto male,occhi del tutto vuoti e inespressivi.
Non è vestito con una divisa,anzi con una tuta grigia..
-Gli sta divinamente..-sussurrai.
Sgranai gli occhi.
Ma cosa dico?!
Però..chissà,gli sarà successo qualcosa?
Quel ragazzo mi ha decisamente incantata.
Voglio disegnarlo.
Ma che sta facendo..
Lo stavo osservando,mentre accese un vecchio stereo.
Subito partì una musica pop ed incominciò a ballare.
E’ bravissimo!!
Solo in quel momento mi accorsi che ancora non mi aveva notato.
Che fortuna così posso disegnarlo..
Stavo aspettando il momento giusto per farlo,poiché ballava e non riuscivo ad osservare attentamente il suo viso.
Fino a quando non finì la musica.
Si stese sul pavimento stremato.
Respira affannosamente,chiude gli occhi mentre dalla fronte scendono piccole gocce di sudore.
 Perfetto! Pensai.
Dopo circa 10 minuti finii il disegno,ovviamente soddisfatta del mio capolavoro.
Anche se il merito è suo..E’ così bello..
E mentre pensavo ciò,lo guardai.
Si alza e sta per andarsene.
Osservai il suo profilo,i suoi occhi,la sua bocca.
Le sue labbra sono..belle,carnose..
Mi bloccai,non feci altro se non guardarlo.
Forse diventai un po’ rossa in viso,e il cuore..
Era impazzito!
Ma che mi sta succedendo..?
Suonò la campanella,segno che lo svago era finito.
Mi ripresi,lui era già andato via,così scesi le scale,raccogliendo block notes e matita,e mi diressi in aula.
Raggiunsi il mio posto,e poco dopo arrivò anche Minho.
Si avvicinò.
-Hai disegnato qualcosa?-domandò incuriosito.
E mi ricordai di quel ragazzo,della sua immagine che ballava,del suo profilo,di tutto.
Sentivo,ancora una volta,le guancie prendere fuoco.
-Stai bene?-chiese.
-S-si..-dissi con un po’ di difficoltà.
Mi guardò strana,prese il mio block notes e lo aprii.
-Ehi che fai!!-cercai di riprendere ciò che è mio,ma..
 Troppo tardi.
-Ecco perché! Ma sai chi è questo ragazzo,vero?-domandò
-Ehm..No..-abbassai la testa,timidamente.
-Lui è il ragazzo più scontroso della scuola!Non ha amici e la sua reputazione non è delle migliori,ovviamente a causa del suo caratterino.- disse.
-C-come si chiama?-domandai.
-Lee Taemin.- rispose.

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Capitolo 4
*** L'amore fa cambiare le persone.. ***



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-Dove abiti?-
-Un po’ più avanti.-
-Ah,allora io vado dall’altra parte..Ci vediamo domani!!-disse Minho mentre si allontanava e agitava la mano.
-A domani..-sussurrai.
Il primo giorno di scuola era finito,ed io già non avevo capito ed ascoltato un bel niente.
Perché?
Bhè,avevo davanti agli occhi sempre l’immagine di quel Taemin!
Incominciamo proprio bene..
Cercando di non darci troppo peso,incominciai ad incamminarmi verso l’appartamento.
Mi ci vollero sempre quei 5 minuti per arrivarci.
E bussai.
Si aprii la porta e sbucò fuori la testa di mio fratello.
-Sei arrivata!!Entra su!-
-Mica posso stare qua fuori,ti pare?!-gli dissi.
Entrai e chiuse la porta.
Nel frattempo mi tolsi la cartella e l’appoggiai sul pavimento,pensando di metterla al suo posto,più tardi.
-Ti hanno già fatto arrabbiare?-chiese.
-No..-
-Che c’è allora?-domandò.
Mi sedei in una delle sedie del tavolo,e poco dopo si aggiunse anche Jinki.
-Dai,raccontami almeno che hai fatto a scuola..-disse con lo sguardo premuroso.
-Niente,alle prime ore ci sono state le lezioni e poi circa un quarto d’ora di svago..-
-Hai visitato la scuola in quel quarto d’ora?-
-No,sono andata in palestra..-risposi.
Ed ho incontrato quel ragazzo,Taemin..
Solo al pensiero diventai di nuovo rossa,così abbassai la testa per nasconderlo.
Speriamo che non se ne è accorto..!
-Capisco..Ed hai conosciuto qualche nuovo amico?-mi domandò.
-S-si..quelli della mia classe,ma soprattutto un ragazzo che sembra una rana,e forse mi è simpatico,e anche un imbecille bassotto..-
-Già hai dato soprannomi a questi ragazzi?!-disse ridendo.
-Lo sai come sono fatta..-risi anche io.
-Comunque,tra poco vado a fare la spesa..-disse mentre si alzò dalla sedia.
-Ti serve qualcosa?-mi chiese.
-Non so..-risposi.
Lo vidi che si stava abbassando ed apriva la mia cartella.
Ma che fa?..
Prende una penna e il mio block notes. Lo apre e..
-Ehi!Fermati!-dissi mentre mi alzai.
Si girò per guardarmi perplesso,mentre il block notes si apre con la pagina del ritratto di Taemin.
Oh no..
-D-dammi qui,che s-stai facendo?!-gli dissi.
-Sto solo strappando una pagina..-
Abbassò lo sguardo mentre io mi affrettai a prendere quel maledetto quaderno. Ma ,come prima è accaduto con Minho,troppo tardi.
-C-chi è q-quel ragazzo..?-domandò con uno sguardo tra sorpreso e perplesso.
-N-nessuno.-Abbassai la testa,poiché le guance presero ,ancora una volta, fuoco.
-T-tu..Tu sei..INNAMORATA!!-urlò con un misto di felicità,sorpresa,e si mise a saltellare per tutta la cucina.
Ma che gli prende?!?!?!
-NON E’ VERO!!FINISCILA!!-gli urlai contro.
-N-Non è possibile!!! Non ci credo!! Una come te che si innamora!-continuando a saltellare.
-Che vuoi dire?!P-pure se fosse,cosa ciò io che non va?!-
-Niente!!Non pensarci! Stasera festeggiamoo!! Yeee!!!-disse ancora saltellando.
-E finiscila di fare lo scemo!!-
-Ma sono così felice per te!-disse finendola,finalmente,di saltellare.
 -Dai fammi vedere il ritratto di questo ragazzo..-disse avvicinandosi e prendendomi dalle mani,il block notes.
-Mhh..carino. Come si chiama?-chiese.
C-carino?! Ma se è..
-Che ti interessa?-risposi riprendendomi il quaderno.
-Daaii,confessati al tuo fratellino,piccolino..-e avvicinò il viso con lo sguardo da cucciolo.
Non resisto quando fa quella faccia..Perchè?!
-L-Lee T-Taemin..-
-Vedi?Ti sei innamorata e sei diventata più dolce!!-
-N-non sono innamorata!-cercai di dirgli.
-Si si,certo! Io vado e ricordati che l’amore cambia le persone piccolaa!!-disse,e se ne andò.
---
Non avendo altro da fare,presi un libro del mio autore preferito,Murakami(ovviamente li ho portati tutti con me),e mi sdraiai sul mio letto.
 
 “A nessuno piace la solitudine. Ma non mi faccio in quattro per fare amicizia. Così evito un po’ di delusioni”
 
Lessi quella frase,e mi venne in mente lui.
Forse,non ha amici per evitare delusioni..?
Chissà se vorrebbe far amicizia con una come me..
Dopo quel pensiero,ne seguirono altri.
Cercai di continuar a leggere,e di schiacciar via quei pensieri,ma niente da fare, ricordavo sempre la sua immagine!
Dopo un po’, mi arresi,e posai il libro sul comodino.
Chiusi gli occhi,sperando di rilassarmi e forse di farmi 5 minuti di sonno. E,per fortuna,così fu.
-Ma mi perseguiti?!-
-Sei tu quella che mi disegna sul suo block notes..-
-V-veramente io..-
-E poi sei tu quella che mi pensa sempre..-
-I-io..Ma che f..-
 -AAAAH!!-urlai e mi misi a sedere per lo spavento.
Sentivo calore per tutto il corpo,ovviamente anche le guance erano diventate ancor più rosse,e poi quel sogno..
Ma sono impazzita?!
Anzi no,una pervertita!
Adesso me lo sogno pure!
Ma non è questo il problema..
E’ che l’ho sognato mentre mi baciava!
A quel pensiero mi toccai leggermente le labbra.
-Chissà se mi baciasse veramente..-
Cosa dico?!
-ODDIO!-
Mi stesi,prendendo il cuscino per coprirmi la faccia dopo quel pensiero osceno!
All’improvviso sentii alla porta,qualcuno bussare.
-Chi sarà adesso?..-sussurrai,appoggiai il cuscino sul letto, e mi avviai alla porta.
Aprii e..
E’ questo scemo!
-Mi aiuti?-disse guardando le buste della spesa per terra,e grattandosi la testa.
-Yaaa!Ma hai svaligiato un supermercato?!-dissi mentre prendevo alcune buste,mi avviai al tavolo e le appoggiai sopra.
-E’ che c’erano tante cose buone!!-
Prese le ultime buste e si chiuse la porta alle spalle.
-Si,come no..-diedi una occhiata all’interno delle buste.
-Pollo al curry,pollo imbottito,pollo alla birra..Alla birra?!
Ma che roba è?!-chiesi perplessa.
-Volevo provarlo!-
-Sei unico!-dissi sbuffando.
-Dai,mettiamo a posto tutto..-
-Okay..-
---
Per fortuna quel giorno passò velocemente,così come la settimana e il week-end.
Ogni mattina,in quel solito quarto d’ora,andavo in palestra,sedendomi allo stesso posto,con il block notes e matita a portata di mano.
Ed ogni volta lui arrivava,non mi notava,ballava e se ne andava.
Adesso è lunedì,e come ogni giorno,aspetto il suo arrivo,qui in palestra.
Ma oggi non sentii il rumore dei suoi passi,anzi, il palleggiare di una palla.
Forse qualcuno della squadra di basket..pensai.
Invece no,era lui!
Era vestito con una canottiera bianca,con un pantalone nero di tuta dal cavallo basso. E con il suo solito codino fatto male.
Non balla oggi?
No,non ballava.
Si limitava a fare dei semplici tiri al canestro. Alcune volte lo centra,ed altre no.
Non è come le altre volte..
E’ più pensieroso..
Fece l’ennesimo tiro,la palla rimbalzò sul bordo del canestro,e volò tra le file dei sediolini.
Ma che cos..
Alzai lo sguardo verso la palla che,man mano,si avvicinava nella mia posizione.
Non volò tra i sediolini,ma direttamente sulla mia testa.
-Aii..che male..-dissi massaggiandomi la testa e guardando la palla che rimbalzava sui sediolini.
- Scusa.-
 Sgranai gli occhi.
E’ la sua voce quella?!
Oddio!Ho dimenticato che stava lui!
Alzai lo sguardo,ed incrociai il suo.
Ha degli occhi proprio freddi e vuoti..
-N-non è niente..-
Abbassò il suo sguardo,e riprese la palla,che nel frattempo era arrivata a terra,e continuò a palleggiare.
Ma..non è come lo descrivono..
Presi il block notes,la matita e mi alzai.
Ormai mi ha scoperto,meglio se tolgo il disturbo..
Scendevo le scale,e lo guardavo mentre si girava la palla fra le mani.
Forse sta aspettando che me ne vado..
Appena finii di pensarlo,si girò di scatto,ed sorpresa da quel suo sguardo improvviso su di me,inciampai e mi feci le ultime scale scivolando.
Che bella figura..!
Stavo per terra,imprecavo qualcuno per questa mia sfortuna,e lui mi si avvicinò.
Alzai lo sguardo e me lo ritrovai davanti a me.
Non mi aspettavo di certo che si disturbasse tanto..!
E’ ancora più bello da vicino!
Mi verrà un infarto me lo sento..
-S-stai bene?-mi chiese.
Mi..mi sta rivolgendo la parola!
Okay,dì cose sensate Jessica..
-B-benissimo!!-dissi ridendo istericamente.
E’ una cosa sensata questa?!
Rise leggermente e mi porse la mano per aiutarmi ad alzarmi.
E’ la prima volta che lo vedo sorridere e ridere..
-G-grazie..-dissi timidamente,strinsi la sua mano ed mi aiutò ad alzarmi.
-Stai qui da molto tempo?-domandò.
-Ehm io..s-si..-
Lo guardai un attimo negli occhi..
Non ha più quel suo sguardo..
-S-scusami forse ti ho disturbato!-dissi mentre camminavo veloce,anzi correvo,verso il corridoio.
Arrivai con affanno davanti all’aula,ma sentivo l’impressione di aver dimenticato qualcosa.
Ma non ci feci molto caso,ero più preoccupata per il modo in cui sono scappata!
Oddio..Penserà che sono una di quelle ragazzine snob..
Suonò la campanella,e ritornarono tutti in classe.
Le lezioni rincominciarono,e io non seguivo neanche una parola.
Ero troppo distratta dai miei pensieri!
-Lo sai che tra due settimane c’è una festa?-mi chiese Minho.
-No..-
-Vieni,vero?E’ una festa in maschera!- disse a bassa voce,poiché il professore stava spiegando.
-Non saprei..-
 
-Dopo ti lascio il mio numero,caso mai cambiassi idea!-disse.
-Ehi voi due agli ultimi banchi,silenzio!-urlò il professore.
-Ci scusi..-dicemmo.
---
Suonò anche l’ultima campanella,e tutti i ragazzi e ragazze si alzarono,e si diressero fuori dall’aula per recarsi a casa.
Posai tutto nella cartella,sempre con quel presentimento di aver scordato qualcosa,e mi avviai con Minho,fino al cortile.
-Mi dai un attimo il tuo block notes?-
-Che vuoi fare?-dissi
-Volevo scriverti il mio numero di cellulare.- rispose.
-Ah si!-
Aprii la cartella e..
Ma dov’è?!?
Lo guardai spaventata e confusa.
-Che c’è?Non lo trovi?-
-N-no,eppure l’ho preso dai sediolini in palestra..Perché non c’è..-
Si lo preso …
Sono scesa dalle scale,sono caduta e..
Sgranai gli occhi,feci retromarcia e corsi all’interno della scuola.
-Ehi!!-urlò.
-L’ho dimenticato in classe!-mentii.
-Mi dai domani il numero!! Ciao!!-urlai,ed entrai nella scuola.
Percorsi il corridoio ed entrai affannata in palestra.
Chiusi gli occhi,mi appoggiai sfinita con le spalle sui bordi della porta,senza accorgermi della persona che si stava avvicinando.
-Prima hai dimenticato questi..-
Aprii gli occhi,girando lo sguardo su quel ragazzo che aveva parlato.
E’ lui..!
-S-si..grazie..-presi dalle sue mani il block notes e la matita,sfiorando le sue dita.
Questo tocco mi provocò un inaspettato brivido lungo la schiena,e rimasi a guardarlo incantata.
Riprenditi!! Avrò sicuramente una faccia da ebete!
-I-io sono Taemin,e volevo dirti che..sono belli i tuoi disegni..-disse.
Lo guardai perplessa e sorpresa. Non mi aspettavo una reazione così socievole da parte sua.
-G-grazie..-abbassai lo sguardo timidamente.
-C-ciao..-
-Ciao!-risposi.
Ritornai a casa dopo quella conversazione un po’ strana e inaspettata.
E ripensai alle sue parole..
-I-io sono Taemin,e volevo dirti che..sono belli i tuoi disegni..-
Sono belli i tuoi disegni..
-C’è qualcosa che non va..-sussurrai, nel frattempo mi era distesa sul letto.
Ha detto che i miei disegni sono belli,quindi ha aperto il block notes,quindi ha visto anche..
-NOOOOOOOOOOO!!!-urlai sedendomi sul letto e prendendomi la testa fra le mani.
-Che idiota che sono!!Perché non ci sono arrivata prima?!-dissi.
-Che figura di..-continuai.

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Capitolo 5
*** Quella sensazione che ho dentro.. ***


Note dell'autrice: Salve a tutte/i!!! In questo capitolo,e nei prossimi,ci saranno anche i pensieri del nostro Tae!Spero che vi piacerà..Grazie e buona lettura <3

Lanciai,per l’ennesima volta,quella palla..
Questa volta però rimbalzò sui bordi del canestro ed volò in testa ad una ragazza seduta sugli ultimi sediolini.
La guardai,che ci faceva lì?
-Aii..che male..-mormorò mentre si massaggiava la testa.
-Scusa.-riuscì a dire.
Alzò lo sguardo e incrociammo i nostri occhi.
-N-non è niente..-
Meno male che non si è fatta niente..
Presi la palla e ricominciai a palleggiare.
Da quanto tempo sta qua?
Cosa stava facendo lassù?
Pensavo a ciò,mentre giravo la palla tra le mani.
Adesso glielo chiedo..
Mi girai ed incrociai il suo sguardo sorpreso.
Mi..mi stava fissando?!
All’improvviso la vidi cadere dalle scale.
Oddio si sarà fatta male?
Mi avvicinai a lei,diceva qualcosa talmente a bassa voce,che non riuscii a capir bene le parole.
Da lontano non ci feci caso al suo aspetto fisico.
Corpo perfetto,ne troppo magro,ne troppo appariscente.
Capelli neri che arrivano all’altezza delle spalle,un piccolo ciuffo che copre la fronte..
È una ragazza semplice,e carina..
Mi sorpresi da quel mio pensiero..
Da quand’ è che non guardo una ragazza?
Alzò lo sguardo su di me,e per la prima volta mi sentii piccolo sotto gli occhi di qualcuno.
Ha uno sguardo così caldo ed avvolgente.
-S-stai bene?-chiesi.
-B-benissimo!-rispose ridendo.
Che strana..!
Una cade e ride?!
Risi anch’io per quella sua risposta buffa,e gli allungai la mano per aiutarla.
-G-grazie.- disse.
-Stai qui da molto tempo?-gli chiesi.
Ero curioso di sapere cosa ci faceva da sola la sopra.
-Ehm io..s-si.-
Sembra imbarazzata..Mi fa così tenerezza..
-S-scusami forse ti ho disturbato!-disse scappando via improvvisamente.
M-ma ho fatto qualcosa di strano?!
Non ci pensai molto,forse aveva qualcosa di meglio da fare,che stare a parlar con uno come me.
Presi la palla,che prima avevo appoggiato su un sediolino vicino,e vidi quel block notes per terra.
Sarà suo?
Senza pensarci due volte gettai la palla,lo presi e vidi un nome scritto sul davanti.
Jessica..
Lo aprii incuriosito,sfogliandolo dalla prima pagina..
Sono disegni..
Questo,se non sbaglio è l‘ingresso della scuola..
Girai la pagina..Mi bloccai.
Ma questo sono io?!
Ma cos’è, una specie di stalker?!
Girai ancora le pagine.
Ancora altri miei ritratti!
Ma da quando mi disegna?!
Ecco perché stava lassù prima..
Perché lo fa?
Sarà  mica innamorata di me..?
A questo pensiero,sgranai gli occhi e mi morsi il labbro inferiore.
I-impossibile..Nessuna si è mai innamorata di uno come me..Scontroso e senza cuore..
Però sembra una ragazza diversa dalle altre..
Suonò la campanella,segno che dovevo ritornar in classe.
Non ne avevo voglia,così rimasi lì sedendomi su uno dei sediolini e riguardai i suoi disegni..
Disegna bene,sono così belli..
Rimasi stupefatto da come aveva ritratto ogni mio particolare.
É possibile mai,che non mi sono accorto della sua presenza?
Mi alzai,tenendo in mano i suoi disegni,e mi diressi in segreteria.
-Mi scusi..-
-Cosa hai fatto stavolta,Lee?-disse la segretaria,infastidita dalla mia presenza.
-N-niente..Vorrei sapere se in questi ultimi giorni è arrivata una ragazza occidentale..-chiesi gentilmente.
Sospirò e disse-Si,è arrivata una dall’Italia circa una settimana fa..-
-E in che classe sta?-le domandai.
-In quarta..Ma perché fai queste domande?-
-N-niente di importante..Grazie!-e mi allontanai.
È arrivata circa una settimana fa,quindi più o meno è da una settimana che mi osserva e mi disegna..
Ritornai in palestra,e mi sedetti al solito posto di prima.
Guardai il block notes tra le mie mani.
Forse dovrei riportarglielo in classe..
No..Aspetterò qui..
Vorrei parlarle ancora..
Suonò l’ultima campanella,e vidi tutti allontanarsi dalle loro classi.
Ritrovai per terra anche la sua matita.
Ma di lei ancora niente..
Forse ecco perché prima è scappata..L’avrò spaventata..
Mi alzai e mi avviai verso l’uscita della palestra. Ma mi bloccai.
Era arrivata correndo,e si era fermata affannata.
Si appoggia ai bordi della porta,chiude gli occhi,e cerca di riprender fiato.
Mi avvicino piano,con il timore di spaventarla di nuovo.
-Prima hai dimenticato questi..-dissi mentre gli porgevo le sue cose.
Aprì gli occhi sorpresa.
-S-si..grazie..-prese il block notes e la matita, tra le mie mani, e  nel farlo,mi sfiorò le dita.
Ha un tocco così caldo,come il suo sguardo..
E la guardai incantato dallo sguardo dei suoi occhi,scuri e profondi.
Forse quel contatto mi ha provocato qualcosa dentro..
Ci fissammo per qualche secondo..
Riprenditi!Dì qualcosa..!
-I-io sono Taemin e volevo dirti che..sono belli i tuoi disegni..-
Cosa ho detto?!Adesso penserà che sono uno che non si fa i fatti suoi!
-G-grazie..-disse.
Non se ne sarà accorta,sicuramente..
-C-ciao.-riuscii solo a dire.
-Ciao!-mi rispose..
E me ne ritornai a casa.
Che scemo che sono stato!
Come ho potuto dirgli che ho guardato i suoi disegni?!
E poi..Cos è questa sensazione strana che ho dentro..?
---------
 
-Svegliati piccola..Sono le 7:30..Farai tardi..-disse mentre mi scuoteva un pò.
-Mhh..-risposi ancora assonnata.
-Dai,fai presto che mangiamo qualcosa insieme..-
-O-okay..-
Se ne andò,nel frattempo mi stiracchiai e mi stropicciai un occhio.
Mi alzai,presi la mia divisa,e feci quel che si deve far ogni mattina.
Mi lavai,mi pettinai,ed una volta pronta presi la cartella e mi diressi verso la porta di ingresso.
-Ehi,non fai colazione con me?-
-Faccio tardi..Non preoccuparti,mangio qualcosa con Minho..-
-Okay,ciao!-e mi sorrise.
-Ciao scemo!-gli diedi un bacio sulla guancia e me ne andai.
Raggiunsi la scuola sempre in quei soliti 5 minuti,e incontrai Minho nel cortile.
-Jessica!-gridò mentre si avvicinava.
-Buongiorno anche a te,Minho.-
-Vieni!-disse prendendomi per il polso e incominciando a correre.
-Ehi ma che succede?!-chiesi preoccupata.
-Jonghyun sta litigando con Taemin!-
-C-che cosa?!Perché?-domandai.
-A Jonghyun non va a genio Taemin,e quindi lo stuzzica in tutti i modi..-disse fermandosi davanti ad un cerchio di ragazzi.
-Ma che..-
Guardai la scena,da quel poco di spazio che c‘era.
-Che c’è?Sei tanto bravo con le parole,ma con le mani come te la cavi,ne fallito?-lo provocò Jong.
-Credo che sarebbe meglio finirla qui..-rispose sicuro di se.
-È un intimazione?-domandò l altro.
-No,è un consiglio.-
Il più basso dei due non restò calmo a questa provocazione,così gli afferrò un pugno,che fece barcollare Taemin.
Quest’ultimo stava per contrattaccare ma venne fermato dalla voce di un uomo.
-Lee e Kim,subito con me in ufficio,ORA!-urlò il preside della scuola.
I due ragazzi guardandosi ancora con aria di sfida,si incamminarono verso il corridoio con il preside.
-Ma che bastardo che è quel Jonghyun..-dissi.
-Chissà perché lo odia così a quello..-aggiunse Minho,mentre ci stavamo avviando verso l’aula.
-Forse,perché è l’unico che gli tiene testa..-
-Può darsi..-rispose.
Dopo le ultime chiacchiere,incominciarono le lezioni.
 Dopo un po’,ritornò in classe anche Jong,che appena entrato, gli diedi una di quelle mie occhiatacce piene di odio e rabbia che sicuramente se le ricorderà a vita.
Arrivò il quarto d ora tanto desiderato,e mi diressi subito verso la palestra.
Tanto per la fretta non presi neanche il block notes,quel che mi importava, in fondo,era vedere come stava dopo quel pugno..
Arrivai a destinazione,e mi sedetti sul primo sediolino che mi ritrovai davanti.
Aspettai circa 5 minuti,e non lo vidi ancora arrivare.
Dopo quel che è successo non avrà voglia di venire qui..
Trovai la palla di ieri,gettata in fondo alla palestra,e la raccolsi.
Mi misi in posizione di tiro e la lanciai.
Ovviamente non feci centro,anzi la buttai dalla parte del tutto opposta.
-Ecco una cosa in cui sono del tutto negata..-dissi,abbassando la testa in segno di sconfitta.
Sobbalzai,mentre qualcuno alle mie spalle rise.
-Ehi,chi è che..-mi girai,ed mi bloccai sorpresa dalla sua presenza.
-S-scusa,non ti ho sentito arrivare..-dissi mentre le mie guance presero un po’ di rossore.
Raccolse la palla,che era arrivata ai suoi piedi,e si posizionò davanti a me.
-Hai sbagliato..-guardandomi dritta negli occhi.
-C-cosa?-
Mi diede la palla,appoggiò le mani sulle mie spalle, e mi girò  di fronte al canestro.
-Devi accompagnare la palla,non lanciarla.-
Prese la mia mano e mi fece vedere con un semplice gesto,come dovevo fare.
-Capito?-mi chiese.
Mentre diceva quelle parole,quel che capivo era solo il suo soffiar delle labbra e il suo respiro che mi accarezzava il collo.
Come posso capire se mi stai così vicino?!
Annuii con la testa,visto che non uscivano parole,e la lanciai con le sue indicazioni.
Chiusi gli occhi e..
-Canestro!-disse.
Aprii gli occhi ed..era vero!
-Ho fatto il mio primo canestro,yeee!-dissi felice mentre raccoglievo di nuovo la palla.
Mi girai,e incrociai il suo sguardo. Sorrideva anche..
Non guardarmi e non sorridermi così..
Vuoi farmi morire sul colpo?!
Pensato ciò,mi ripresi e notai che aveva un po’ di sangue sul labbro inferiore.
-Ma non ti sei curato?-gli chiesi.
-Eh..?-
-Il labbro..Sanguina..-
-Aahh quell’idiota mi ha spaccato anche il labbro!-disse mentre si toccava con le dita,e vedeva del sangue su di esse.
-Vieni con me!-
Lo presi per un polso e lo tirai fino agli spogliatoi della palestra.
Lo feci sedere sulla panca che si trovava al centro,e gli dissi di aspettarmi.
Frugai tra armadietti e cassetti vari,e trovai quel che mi serviva: un disinfettante e un batuffolo di cotone.
-Trovati!Meglio di niente..-e mi sedetti accanto a lui.
Bagnai con un po’ di disinfettante il batuffolo,e lo avvicinai alle sue labbra,mentre con una mano tenevo fermo il suo viso.
-Adesso brucerà un po’..-
Incominciai a disinfettare la ferita,mentre lo sentivo fremere leggermente per il dolore.
-Ecco,fatto!-
Alzai lo sguardo,e me lo ritrovai a pochi centimetri dal mio viso.
Non mi sono accorta di essermi avvicinata così,e poi ho ancora la mano poggiata sul suo viso!
Sentii calore per tutto il corpo,e le mie guance presero fuoco.
Ci stavamo fissando ancora,non riuscivo a far niente,fino a che non mi riprese il suono della campanella.
Tolsi subito la mano e mi alzai di scatto.
-È suonata io vado!-dissi girandomi e mi incamminai verso l’uscita degli spogliatoi.
-Jessica,aspetta!Grazie..-e si alzò.
Mi fermai sulla soglia della porta e voltai la testa per guardarlo.
-Di niente..E stasera disinfettala di nuovo..Ciao!-
-C-ciao!-
------
Restai immobile mentre curava la mia ferita.
Non riuscivo a dire una parola,la sua mano sulla mia guancia mi aveva bloccato,ed quel suo viso dai tratti dolci così vicino al mio..
Alzò lo sguardo e parve solo adesso notare la poca distanza tra noi. Ovviamente non spiccai parola,troppo attratto a guardarla,a fissarla nei suoi occhi,a voler assaggiar le sue labbra..
Sembrano così delicate..
Suonò la campanella,e si alzò di scatto.Parve svegliarsi solo in quel momento.
Disse qualcosa,ma non capii niente,non mi ero ancora ripreso!
La vidi solo che stava camminando verso la porta..
D-dove va?
-Jessica,aspetta!Grazie..-riuscì a dire.
Si girò.
-Di niente..E stasera disinfettala di nuovo..Ciao!-
-C-ciao..-le risposi.
Nessuno si è mai preoccupato per me così..

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Capitolo 6
*** Tu sei così...diversa.. ***


E così anche questa settimana è passata..pensai mentre guardavo il cielo dalla finestra affianco a me.
E’ passata nei migliori dei modi,ovviamente.
Sempre in quel quarto d’ora,era come se ci dessimo appuntamento nella palestra.Non ballava,non palleggiava.
Arrivava,si sedeva accanto a me,e parlavamo.
Chiacchieravamo su cose inutili,scoprii che aveva un anno in più a me,gli feci domande sul perché di quel risentimento verso Jong,o perché lo consideravano così scontroso..
‘-Perché ti descrivono così antipatico?-
-Cosa dicono..?-
-Cioè..che non hai amici per il tuo carattere,sei scontroso..-
-Non ho amici,è vero..Ma non perché sono come appaio a loro..
E’ solo che non hanno capito veramente come sono fatto...-‘
-Cosa farai stasera?-chiese all’improvviso Minho.
-Niente,credo.-
-Che ne dici di uscire con noi?-disse.
-Minho..Vorrei venire,è solo che..Ho da fare con mio fratello!-mentii
-Fai come vuoi..Se cambi idea,hai il mio numero!-
-Si,non preoccuparti.-
Suonò la campanella,segno che è il momento di svago,così mi alzai e mi avviai per la palestra.
Mi sedetti al solito posto aspettandolo.
Sono già passati 10 minuti..
Ma dov’è?!?!?
Non ce la feci più a restar lì,così mi incamminai per il corridoio.
-Cosa fai da sola?-
-Eh..?-e mi girai.
-A quest’ora stai sempre in palestra..-disse Minho
-E’ che..sai per caso in che classe sta Taemin?-
Sbuffò,indicando il fondo del corridoio.
-Lì,l’ultima classe..-
-Graziee..!-gli diedi un bacio sulla guancia,e la raggiunsi.
Ehm..quanta gente..
A chi chiedo..
Aiuto!!
Un ragazzo,sembrò avermi letto il pensiero,e si avvicinò.
-Stai cercando qualcuno?-chiese gentilmente.
-Ehm..si..-
-Chi?-
-Lee Taemin..c’è?-
-No,mi dispiace..Eppure oggi c’era un compito importante.-
-E..non sai il motivo?-
Che domanda stupida!
Non ha amici,figurati se si confida con loro..
-No..Anche se quando fa assenze è quasi sempre perché è malato..-
-Okay..Grazie lo stesso..-
-Di niente!-
Quindi fa assenze quando è malato..
Mi distolse dai pensieri la campanella,ma dovevo far ancora una cosa,e mi diressi in segreteria.
-Mi scusi..?-
-Si,dimmi..-rispose la segretaria.
-Non è che potete dirmi l’indirizzo di un ragazzo?-
-Non so in Italia come fanno,ma qui di certo c’è la privacy..Quindi no,mi dispiace..-
Mamma e com’è antipatica!
-Grazie lo stesso.-
E me ne ritornai in classe.
A chi dovrei chiedere..
 ----
L’ultima ora era suonata,e sempre con Minho,mi avviai al cortile della scuola.
-C’è qualcosa che non va?-
-Minho..-e lo guardai con occhi dolci.
-Quando fai così mi fai paura..-
-E dai!-
-Cosa vuoi?-chiese rassegnandosi.
-Sai per caso,per piacere,dove sta di casa Taemin?-
-Ehi!Ma per chi mi hai preso?!-
-Dai,lo so che ti piace spettegolare..eh eh..-
-Non è vero!-
-Quindi è sicuro che lo sai..-
-Abita nei pressi di casa mia..Ti accompagno.-disse sbuffando.
-Grazie!!Non dirò a nessuno di questa tua passione..-
-Non è una mia passione..Finiscila se non vuoi che ti appendo!-
-Va bene!Mi arrendo!-e alzai le mani in segno di arresa.
----
Minho mi accompagnò fino sotto il palazzo,lo ringraziai,ed entrai.
Si,fantastico..
Come faccio a trovarlo?!
Incominciai a salire il primo piano,girai fra le varie porte,in cerca del suo cognome,ma niente..
Così mi prenderanno per una ladra!
Salii verso il secondo piano,e dopo aver osservato tutte le porte,arrivai all’ultima,e stava scritto Lee!
Okay io busso,ma se poi è un altro Lee?!
Ci sono molte persone con questo cognome..
Proviamo..
Bussai,ma suonò a vuoto.
Non ci sarà nessuno..
Bussai ancora..
-C-chi è..-
Sembra la sua voce..
-Ehm..Sono Jessica!-dissi e subito si aprii la porta.
-C-che ci f-fai qui..-
-Sono venuta per sapere come stai..anche se vedo che non stai bene..-
-Eh..Entra..-
-Grazie..-entrai e non stava proprio bene!
-Ma hai la febbre?!-
-C-credo di s-si..-
-Vai a letto!-
-Ci  s-stavo prima che b-bussassi..-
-Ah si..Adesso però mi hai aperto,quindi vai!-
-Okay..-
Così lo seguii mentre andò nella sua stanza e si sdraiò nel suo letto.
Come è carino in pigiama..!
-C-come hai fatto a sapere d-dove abito..-
-Ho un investigatore segreto!-dissi prendendo una sedia e affiancandola al letto.
-Lo sapevo c-che eri una s-specie di stalker..-
-Ehi!Non è affatto vero!Comunque fai vedere un po’..-appoggiai la mano sulla sua fronte,e scottava parecchio!
-Misurati la febbre!Dov’è il termometro?-chiesi.
-Lì..-e indicò il comò di fronte a sé.
Lo presi e mi avvicinai.
-Su,mettitelo!-e glielo porsi.
Lo prese,alzò un po’ la maglietta e se lo mise sotto al braccio.
-A-adesso puoi a-andare..-
-Non esiste proprio!Non ti lascio di certo ridotto così!-
-Ma-
-Niente ma!Io adesso vado a comprare qualcosa da mangiare e le medicine!Dammi il termometro..-
Se lo tolse e me lo diede.
Mamma,39 e mezzo!
-Stai qua,che io vado..Ah dammi le chiavi di casa così non ti alzi per aprirmi.-
-Jessica dai io n-non voglio disturbarti..-disse alzandosi per sedere.
-Ehi abbassati,-lo spinsi indietro,appoggiando le mani sulle spalle-non mi disturbi affatto,dai dimmi dove sono le chiavi..-
-S-sul tavolo..-
-Vengo subito,allora!-
Presi le chiavi e uscii dalla casa.
Andai prima al supermercato,comprando alcune verdure,e dopo raggiunsi anche la farmacia,mi consigliarono le medicine adatte,e le comprai.
Appena ritornai a casa di Taemin,mi suonò il cellulare.
-Pronto?-
-Dove sei?!?!-
-Jinki calmati,sono a casa di..ehm un’amica!-
-Ma almeno vuoi avvisarmi?-
-Eh scusami!L’ho dimenticato..-
-Va bene..Ma adesso ritorni?-
-Credo di no..E’ che ha la febbre e gli faccio un po’ di compagnia..-
-Gli?Allora è un ragazzo?Chi?Minho,o Taemin?-
-M-mi sono confusa!E’ una ragazza! Adesso vado,ciao!-e staccai.
Per poco non mi scopriva..
Andai nella sua stanza,vidi che dormiva,e ritornai in cucina per cucinargli qualcosa..
-Adesso vediamo un po’..-
Non che sono una chef,ma almeno queste cose le sapevo fare!
Cucinai un brodo di verdure,e mentre si cuoceva,lessi le istruzioni delle medicine.
-Mhh,questa dopo mangiato..è come l’aspirina italiana..-
Cercai un piatto tra i mobili,e trovato misi il brodo all’interno.
Presi un cucchiaio,e raggiunsi Tae nell’altra stanza.
Appoggiai tutto su un vassoio sul comodino affianco al letto.
-Tae..Svegliati,mangia qualcosa..-dissi cercando di svegliarlo.
-Mhhh..-
-Dai svegliati,così prendi le medicine dopo..-
Si svegliò,bisbigliando qualcosa,e lo aiutai ad appoggiarsi sullo schienale del letto.
-Ti ho fatto un brodo..-
-G-grazie..-cercò di prendere il piatto ma era troppo debole..
-Dammi qua..T-ti aiuto io..-
-Ce l-la faccio..-
-Dai,sei troppo debole..-
Così lo convinsi,e lo aiutai a mangiare.
-Non ne vuoi più?-chiesi,e lui fece di no con la testa.
-Okay,vado di là a prendere la medicina..-
Subito dopo ritornai,e la feci sciogliere in un bicchier d’acqua.
-Ecco,apri la bocca..-e lo aiutai a bere.
-Adesso dormi..-
Si stese mentre io andai ,in cucina,a lavare quei pochi piatti sporchi.
Sta proprio ridotto male..
Credo che resterò qui ancora un po’..
Finii tutto,e andai di nuovo nella sua stanza,ovviamente dormiva,e lo osservai.
Sembra un bambino..
Che carino!
Ma poi vive da solo?!
Speriamo si riprende subito..
Uscii e chiusi la porta,e non avendo niente all’altro da fare mi appoggiai sul divano.
-----
-Mhhh..-
Mi svegliai,ancora debole,e cercai di alzarmi dal letto.
Come faccio ad andare al bagno?!
Mi feci forza,e mi alzai sostenendomi sui muri.
Speriamo che Jessica se ne sia andata..
Non vorrei che mi accompagnasse pure al bagno!
Così con un po’ di fatica e fortuna,andai al bagno,e subito dopo uscii.
Raggiunsi la cucina,per bere qualcosa,visto che era rimasto il gusto della medicina,e la vidi sdraiata sul divano.
Mi avvicinai,la chiamai,ma non mi rispose,così mi sedetti sul pavimento.
-Jessica..-
Niente..starà dormendo..
Per confermarlo mi avvicinai al suo viso ,nascosto tra i cuscini,e sì..stava proprio dormendo!
Volevo svegliarla,perché su quel divano si sta proprio scomodi,ma lei si girò,e mi ritrovai il suo viso talmente vicino che i nostri nasi si sfiorarono.
N-non posso..
E avvicinai un po’ le mie labbra alle sue.
Non p-posso farlo,è s-scorretto!
E le avvicinai ancora di più.
Oddio,sento il suo respiro toccarmi il viso..
Le avvicinai ancora,fino ad appoggiarle sulle sue labbra.
C-cosa sto f-facendo?!?!
Mi allontanai subito,con la paura che si svegliasse.
Sarà s-sicuramente la febbre..
Ma che mi prende?!
Non finii di pensarlo,che subito i miei occhi caddero sul suo corpo.
E poi è lei lo stalker?!
Osservai le sue gambe,lisce e delicate,che si intravedevano dalla gonna della divisa,e poi i suoi fianchi..
E’..bellissima..
Appena sentii qualcosa svegliarsi nella parte di sotto,mi alzai sconvolto,andando a sbattere la testa sotto il tavolo.
-C-chi è..?-
Si è svegliata!
Che faccio?!
Sicuramente si chiederà che ci faccio per terra a massaggiarmi la testa?!
-Taemin..Che ci fai per terra?-disse mettendosi a sedere sul divano.
Ecco lo sapevo!
-I-io… Volevo bere ma..-
-Ma..?-
-Ma…ma mi sono sentito debole e mi sono seduto a terra!-
Che idiota!
-Ah..le sedie no,vero?-disse mentre si alzò,e si mise davanti a me.
-Alzati,dammi la mano..-
Vidi tutto ma non la mano. Sì,perché rimasi incantato a guardare le sue gambe..
Ma che..
Qualcuno là sotto si era risvegliato nel frattempo,ma non capivo perché..
Perché mi fa questo effetto?!
E’ la febbre vero?
O sono un pervertito?!
-Ehi,ma ti sei incantato?!-
La guardai,non capivo cosa mi aveva detto,e lei mi porse davanti agli occhi la mano.
-Alzati dai!-
-S-si..-
Mi aiutò ad alzarmi,e cercando di non far vedere niente a lei,mi sdraiai a letto.
Meno male che non si è accorta di niente!
E poi prima..
E mi toccai le labbra.
Sono così morbide,come le immaginavo..
-Mica ti è salita di nuovo la febbre?!-
-P-perché..-
-Sei tutto rosso!-
-C-cosa..?-
-Fai sentire..-e appoggiò la mano sulla mia fronte.
-Sembra di no..Ma perché sei così rosso?-
Sono rosso?!
Ma perché..
-I-io..sento caldo!-
-Non svestirti che poi prendi di nuovo la febbre..-disse mentre mi sistemò le coperte.
-Adesso vado..Resta qui,e per cena ho lasciato un po’ di brodo,così te lo riscaldi,e poi prendi la medicina solo dopo aver cenato,intesi?-
-Si..-
-Okay..ciao allora..
-Ciao..-
Stava per andarsene,ma la presi per il polso,facendola abbassare un po’..
-Grazie per oggi..-e le diedi un bacio sulla guancia.
-D-di n-nien-nte!!-e scappò.
Ma sono impazzito?!
Le ho baciato la guancia!
Sarà la febbre,sicuramente..
E se poi non è la febbre..
Perché fai questo per me..?
Nessuno si è mai preoccupato così..

Tu sei così … diversa..

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Capitolo 7
*** Proverà qualcosa per me? ***


-Ehi!Ma vai tutti i giorni da Taemin?!-
-Ha la febbre!-
-Ma non se la sa cavare da solo?-
-Minho … Ma sei,per caso..geloso?-dissi.
-No no! Va bè..Lascia stare..-
-Oggi vado solo per portargli gli appunti delle ultime spiegazioni..-
-Ma come hai fatto ad averli?-chiese.
-Le ho chieste ai suoi compagni di classe,ovvio!-
-Ah!Comunque adesso ti lascio..Devo comprare una cosa al supermercato..-
-Okay,a domani!-
-Ciao!-disse andandosene.
Che strano..
Arrivai al palazzo di Taemin,salii al secondo piano,e una volta arrivata di fronte alla sua porta,bussai.
Ma io ho la chiave..!
Solo dopo me ne ricordai,( me la diede caso mai si sentisse di nuovo male,e non poteva aprirmi),così la presi,ed aprii la porta.
-Taemin!!-
Divenni tutta rossa,mi bloccai con la porta aperta,mentre lui sgranò gli occhi.
Sta davanti a me..
C-con l’acc-cc-ccapatoioo?!?!
E p-poi si vede un po’..un po’..del suo torace?!?!?!!?
-YAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!-
Chiusi la porta e fuggii correndo per le scale.
-Attenzione sta bagn-
La signora delle pulizie non finii di avvisarmi che stava bagnato,poiché già mi feci le scale del primo piano,scivolando.
-Che malee!!Ma perché cado sempre?!-
-Sta bene signorina?-e mi si avvicinò la signora.
-Diciamo..Credo di essermi rotta tutto il sedere!-
Rise leggermente e disse-Vi do una mano?-
-No grazie!Tra poco mi alzo..-
-Così ti sei rotta il sedere?-
-Non prendermi in giro..-
-Scusa..-rise mentre si avvicinò.
-P-per colpa tua!-
-Non è colpa mia!Che ne sapevo che aprivi con la chiave?-
-E poi venivi ad aprirmi conciato in quel modo?-
-Dai,perdonami..!-disse.
-Devo pensarci..-con un po’ di serietà.
Si abbassò e mi prese in braccio.
-M-ma che fai?!-
-Ti sei rotta il sedere,quindi non puoi camminare,no?-
-M-ma sei ancora bagnato?!Dopo prendi di nuovo la febbre!-
-Mi sono vestito veloce per raggiungerti,e poi se vieni a trovarmi,prenderei volentieri la febbre..-e cominciò a salire le scale.
-S-scemo..-dissi mentre allacciavo le braccia al suo collo,per non cadere.
Raggiungemmo il suo appartamento,e una volta entrato e chiuso la porta,mi appoggiò sul divano.
-Tieni,è caduta mentre cadevi..-e mi porse la cartella.
-Ah sì!Comunque ti ho portato degli appunti!-
-Appunti?-
-Si!Delle ultime spiegazioni,me li ha dati un tuo compagno di classe..-
-Grazie,non dovevi disturbarti tanto..-
-Non preoccuparti!Adesso vai ad asciugarti!-
-Subito!-e corse verso il bagno.
Prenderebbe la febbre volentieri,pur di vedermi..
Quindi non gli sono del tutto indifferente!
Cercai di alzarmi dal divano,ma mi sollevai appena che già mi faceva male!
-Mi sarò rotta davvero il di dietro!-
-Ti faccio un massaggio?-disse,sbucando con la testa dal bagno.
-Al sedere?Ma sei impazzito?!-
-E’ una mia tecnica!-
-Ma asciugati i capelli,ti supplico!-e risi.
-Non lo so fare..-
-Cosa?Non ti asciutti mai i capelli..?-
-N-no..-
-Oddio!!-e risi- Ma..ma almeno ce l’hai il phon?-dissi ridendo ancora.
-Dai,non ridere!Comunque si..-
-Aspetta che se non cade il bacino,vengo da te!-provai ad alzarmi,ovviamente con un dolore incredibile e cercai di fare un passo.
-YAA che malee!!-
-Sembri una vecchia!!-disse ridendo.
-Ehi!-feci dei passi con fatica,e arrivai al bagno.
-Siediti però,che sei un tantino alto..-
-Certo,nonna!-e si sedette su un sgabello.
-Finiscila!-e gli diedi uno schiaffetto sulla testa.
-Tieni il phon!-e me lo porse.
Pettinai i suoi capelli,e accesi il phon.
Come sono morbidi i suoi capelli!!
E come sono lunghi..
Dopo un po’,finii di asciugarli,spegnendo l’asciugacapelli.
-Ecco fatto!-
-Grazie..-
-Aspetta..-
Sentii la mia suoneria del telefono,e andai in cucina per prenderlo.
-Pronto?-
-Ma sei scomparsa di nuovo?!?-
-Dai Jinki,calmati!-
-No che non mi calmo!Perché non mi avvisi?-
-Mi dimentico!-
-E che centra?!Sono tuo fratello,un minimo di considerazione,no?-
-Scusami ti prego!Non lo faccio più!Dai che stasera mi faccio perdonare!-
-Con che cosa,sentiamo..-
-Cucinerò il tuo tipo di pollo preferito!-
-Veramente?!Che buono!!Allora ti perdono,però non lo fare più!-
-Certo!Ti voglio bene scemo!-
-Anche io,piccola!-
-Non chiamarmi piccola!Ciaoo.-e staccai.
-Cosa c’è in piccola che non va?-chiese Tae.
-Sono grande,non più piccola.-dissi incrociando le mani al petto,offesa.
-Se fai così,non sembri grande..-e rise leggermente.
Risi anch’io e poi aggiunsi-Adesso però devo andare..ecco la chiave..-e l’appoggiai sul tavolo.
-Già?-
-Sì..lo so che ti mancherò,perché senza me non sai fare niente,ma devi pur cavartela da solo,in qualche modo,no?-dissi con un tono scherzoso.
-Almeno rimani a pranzo..-
-Ti sei così affezionato a me?-
-Diciamo..è vero che sei una vecchia pazza isterica con il sedere rotto,che non vuole essere chiamata piccola,ma in fondo mi sei simpatica,piccola.-
-Avevo deciso di accettare il tuo invito,ma dopo avermi chiamato così,ciao me ne vado.-feci per andarmene ma mi blocco per il polso.
-Dai scherzo!Allora rimani?-disse sorridendo.
-Okay!-
Preparammo il pranzo,e una volta pronto ci sedemmo a tavola.
Finimmo dopo un quarto d’ora,e incominciai a lavare i piatti.
-Ehi,sei un ospite!-disse cercando di togliere dalle mie mani,i piatti.
-E che centra?E poi già l’ho fatto un sacco di volte,mentre stavi a letto a poltrire..-
-Non stavo a poltrire,cara.-
-Si si!Se vuoi aiutarmi,io lavo e tu asciughi,d’accordo?-
-Va bene!-
Una volta fatto tutto,presi la cartella,e mi avviai verso la porta.
-Adesso vado però..-
-Si..grazie per tutto..-
-Non c’è di ché..Ciao!-
-Ciao..-e mi diede un bacio sulla guancia.
Cercai di non fare la mia solita faccia d’ebete,e gli sorrisi mentre aprì la porta ed salutando con la mano,mi avviai verso le scale,ed uscii dal palazzo.
Chissà se proverà qualcosa per me..




Ps: Un grazie infinito a tutte le ragazze che seguono la storia..<3

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Capitolo 8
*** Mi sono innamorato,vero? ***


Scusate per il ritardo!!! E' che il diritto non mi entrava in testa -.-....
Questo ,per me,è il più bel capitolo della storia..Buona lettura <3!




Dopo un paio di giorni,dopo quella febbre,e dopo tutte quelle nuove emozioni,mi innamorai ancor di più di lui,e non capivo perché nessuno lo avesse capito per poter essere suo amico..
-Dai!Stasera unisciti con noi alla festa!-disse.
-Minho..Vorrei venire,è solo che non sono un amante delle feste..-
-Ma è sabato!Fai come vuoi..Se cambi idea,hai il mio numero!-
-Si,non preoccuparti.-
Suonò la campanella,segno che è il momento di svago,così mi alzai e mi avviai per il corridoio.
Mi spaventai,mentre si piazzò davanti a me quel bassotto di Jong.
-Così sei diventata amica di quell’anti-sociale..-disse guardandomi.
-Di chi,scusa?-risposi infastidita.
Mi prese per il polso,e mi trascinò in un’aula vuota.
Cercai di ribellarmi,ma niente da fare..
E’ un bassotto,ma ha anche una forza!
Mi lasciò,e mi massaggiai il polso..
-Ma sei impazzito?!-gli urlai contro.
-Vieni con me alla festa di stasera.-
-Neanche per sogno!-
-Accompagnami,se no..-
Non finì la frase.
Non capivo il perché,vedevo solo una persona davanti ai miei occhi che mi dava le spalle.
---
Perché ancora non arriva?
Aspettai circa un 5 minuti,passeggiando davanti e indietro nella palestra.
Ero preoccupato. Non aveva mai fatto tardi.
Decisi di andarla a cercare lungo il corridoio.
Arrivai fino alla sua classe,e non c’era nessuno.
Mi avviai di nuovo verso la palestra,e mi fermai quando sentii delle voci..
-Ma sei impazzito?!-
E’ la sua voce,vero?
Corsi verso quel che sembrava l’aula da cui provenivano le voci,e la vidi di spalle.
Sta parlando con quell’idiota..
Entrai e mi misi davanti a lui,che si bloccò sorpreso della mia presenza.
---
-Stai lontano da lei..-disse.
Questa è la voce di Tae!
-Se no..?-rispose l’altro.
-Non risponderò di me. -
Mi..Mi sta proteggendo?
-Oh,veramente?Che paura..-lo provocò Jong mentre si avvicinava a lui.
-F-fermi!-dissi mentre mi piazzavo in mezzo ai due,e appoggiavo una mano sul petto di Taemin,cercando di allontanarlo.
-Non toccarlo.-
-Esci con me. - insisté.
-Ancora con questa storia?!-
-Esci con me,e non farò andar nei guai il tuo amico.-
Guardai un attimo Taemin.
Leggevo nei suoi occhi la preoccupazione,ed era come se mi diceva con lo sguardo di no.
Cosa devo fare..?
E’ solo per una volta..
Così lo lascerà in pace, finalmente..
-Va bene.-dissi rivolgendomi a Jong.
-A stasera,allora..-
Girò i tacchi e se ne andò fiero,come se avesse compiuto la più buona azione al mondo.
Alzai lo sguardo verso Taemin.
Adesso nel suo sguardo intravedevo un filo di preoccupazione,di sorpresa,ma quel che mi fece più male era quella nota di delusione.
Ma io..L’ho fatto per te..!
-I-io..-non riuscii a trovar le parole giuste,mi guardava ancora con quei occhi!
Abbassò la testa alla sua destra,e senza rivolgermi la parola se ne andò.
-N-non..-dissi,volevo fermarlo,ma non uscì più una singola parola.
Lo guardai andarsene,e quel che uscirono,invece,erano solo le mie lacrime.
---
Perché l’ha fatto?
Io..
Non so cosa mi abbia dato più fastidio il fatto che lui l’abbia ricattata o lei che ha accettato.
Me ne andai,lasciandola da sola in quell’aula,ero troppo arrabbiato!
Perché..
Voleva proteggermi,ed adesso si è trovata in un guaio più grande di lei.
E se stasera quell’imbecille dovesse farle del male?
Finì la scuola,e quando ritornai a casa,mi stesi direttamente sul letto.
Pensai a lei,alle sue parole,a Jong che la ricattava..
M-mi sento così strano.
I-io non sono arrabbiato..con lei.
E’ solo che non mi va l’idea che stasera starà con lui..
Deve..stare solo con me.
Ma così sono egoista,vero?
No..sono..sono geloso.
Mi sono innamorato,vero?
---
Oddio,che casino..
Ero fuori all’entrata di quel locale,e già non ce la facevo più a sentir la musica ad alto volume nelle orecchie.
E meno male che sono venuta più tardi..
Erano quasi le 21:30,mi feci coraggio ed entrai in quell’inferno.
Vedevo un via vai di ragazze e ragazzi.
Ma..perché mi squadrano?!
Forse per il mio vestito semplice,rispetto al loro ovviamente.
Una camicetta con un cardigan marroncino,pantaloncini e stivaletti bassi dello stesso colore,contro vestiti cortissimi,tacchi alti e schiena del tutto scoperta..
E li chiamano vestiti questi..?
Mi avviai all’interno della sala e mi porsero una maschera..
C-che ci devo fare?!
Mi avvicinai al bancone dei drink e mi sedetti su uno dei sgabelli liberi,con in mano ancora la maschera.
-Jessica!Sei venuta,alla fine!-
Ma chi è..?
-S-si..ma chi sei?-domandai.
Aveva la maschera,e con tutte quelle luci,non vedevo niente!
-Sono io! Minho!-
-Mi..Cosa?!-
Non vedevo e non sentivo niente!
Si tolse la maschera,e lo riconobbi.
- Minho,sei tu!-
-Devi indossarla però la maschera!-gridò per farsi sentire.
-Per forza..?-
-Si! Se no che festa in maschera è?-disse urlando ancora.
-Okay..-e la indossai.
-Vieni a ballare!-e mi porse la mano.
-N-no..Minho,scusami..Non ne ho voglia..-
-Sono lì se cambi idea!!-e se ne andò in mezzo a tutta quella gente.
Passò così mezz’ora,e già non ce la facevo più!
Quell’idiota di Jong non solo non si avvicinò minimamente,ma lo riconobbi che stava già pomiciando con altre ragazze.
 Mamma..domani diventerò sorda!
Per un attimo volevo solo sentir un po’ di tranquillità,così mi tolsi quella stupida maschera e mi diressi in bagno,chiudendomi la porta alle spalle.
Un po’ di silenzio,finalmente..
Mi avvicinai al lavandino,ed appoggiai la maschera sopra.
Ripensai a ciò che era successo la mattina e decisi di andarmene.
Inutile che resti qui..
Camminai verso la porta, quest’ultima si aprì di scatto,ed entrò un ragazzo con maschera e capelli lunghi.
Mi guardò per un attimo,mi prese per il polso e mi sbatté piano contro la porta.
In un secondo di tempo non capii più niente,e mi ritrovai con questo ragazzo di fronte che appoggiava le mani sulla porta per bloccarmi di fuggire.
Ma che fa?!
Ma soprattutto chi è?!?!?
Eppure ha un qualcosa di familiare..
Cercai di osservalo attentamente.
Gli occhi non riuscivo a vederli a causa della maschera,stessa cosa per il naso,ma le labbra..
I-io le conosco..
Quella forma,e poi sono così carnose..
E mi venne in mente l’immagine di Taemin,della prima volta che lo vidi..
S-sono identiche alle sue..
E se è..
Sgranai gli occhi,presi letteralmente fuoco,e il cuore impazzì ancora una volta.
Nel frattempo lui mi guardava ancora,e man mano,senza che io me ne accorgessi,si avvicinava sempre di più.
Ma mica vuole..?
M-ma se non è lui,ed è uno sconosciuto?!
Io darei il mio primo bacio ad un estraneo..?
Ma..sono sicura che è lui..
Si avvicinò ancora,e quello che ci separava erano solo i nostri respiri.
Chiusi gli occhi,ormai avevo capito,anzi ero sicura che era lui.
---
Lei ha capito chi è quel ragazzo,e lui ha capito che ne è innamorato.
Così chiude gli occhi,il loro respiro si fa più affannato,le mani cominciano a tremare e a sudare,e sentono il cuore di entrambi battere sempre più veloce.
Allora chiude anche lui gli occhi,così annulla quel poco di distanza che li allontana,e appoggia leggermente le proprie labbra sulle sue.
Le bacia,le assaggia dolcemente,non vuole spaventarla come la prima volta che l’aveva vista,perché adesso ha capito.
Ha capito anche che è il suo primo bacio.
Schiude la bocca,per fargli capire che vuole amarlo,vuole sentirlo,vuole assaggiarlo,e lui allora lo fa.
La schiude,s’insinua nella sua di bocca,ed accarezza dolcemente la sua lingua.
Continuano a baciarsi,lei si lascia guidare e segue i suoi movimenti dolci e un po’ insicuri,e lui non capisce più niente.
Con una mano,che era appoggiata sulla porta,scende,accarezza il suo braccio,la sua mano,e sale un pochino. La appoggia sul suo fianco,lo stringe,lo accarezza quello strato di pelle da sotto la camicia,e la bacia ancora di più,ancora con più passione.
E lei si aggrappa a quella sua maglietta,e con l’altra mano sale,gli accarezza il collo,e poi la affonda tra i suoi capelli un po’ lunghi.
Non si aspettava di quella carezza,e allora la toglie l’altra mano sulla porta,e l’appoggia sulla sua guancia,l’accarezza,e la passa per dietro al collo e l’avvicina di più a se,la vuole stringere ancora di più,e lo fa.
Non vogliono farlo,ma si staccano per poter respirare dopo quel lungo bacio.
Hanno ancora gli occhi chiusi,e appoggiano le loro fronti l’una sull’altra.
Qualcuno interrompe quel loro momento,bussando alla porta.
Aprono gli occhi,si allontanano un po’,e lui trova tutto il coraggio per cercar di prenderle la mano,per andare via di qui,ma non ci riesce.
Lei si gira,apre la porta e se ne va.
Quel qualcuno che bussava alla porta non c’è più,e in quel bagno adesso è rimasto da solo.
Si toglie la maschera,la getta sul pavimento ed esce da quel bagno. Esce da quel locale,e la vide camminare veloce,allora cerca di raggiungerla,ma si ferma per lo squillare del telefono.
Lo prende e legge il nome,numero privato.
-P-pronto..?-
-Signor Lee?-
-Si,chi è?-
-E’ l’ospedale,vostra madre..-
Si immobilizza sulla strada ,non se ne accorge di aver lasciato cadere il telefono a terra.
La vide andarsene,la vide farsi più piccola,per poi scomparire.
Da quella notte non la vide più.



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Capitolo 9
*** Un nuovo inizio. ***


-Hai finito con le valigie?Così comincio a scenderle giù..-
-Si tieni!-risposi a Jinki,mentre chiudevo la mia valigia.
La prese e la portò all’entrata del palazzo.
Dopo salii e dalla porta d’ingresso urlò:
-Il taxi ci aspetta giù!Hai fatto?-
-Eccomi!!-
Raccolsi le ultime cose,chiusi la porta,e diedi a mio fratello le chiavi.
-Vado a portarle alla proprietaria,aspettami in macchina.-disse mentre se ne andava.
Seguii il suo consiglio ed entrai nel taxi.
Dopo un po’ arrivò,e partimmo per l’aeroporto.
Da qui è iniziato tutto.
Scendemmo,pagammo il taxi e ci dirigemmo verso la signorina dei ticket e passaporto.
-Hai salutato i tuoi amici?-
-Certo!!-
Qualche minuto dopo,già eravamo seduti sui nostri posti,e decisi questa volta di prender posto vicino al finestrino.
-Adesso lo vedo io il cielo!-gli dissi.
Lo guardai,aspettando una sua risposta,ma non arrivò.
-Sei sicura di aver fatto tutto?-
-Si,perché?-
-E’ che mi dai l’impressione di aver dimenticato qualcosa o qualcuno..-
-Non preoccuparti,fratellone.-
E partimmo.
Guardai per l’ultima volta quella città dall’alto,e per la seconda volta ci furono delle lacrime a  rigarmi il viso.
Non sbagli,scemo..
Non piangevo perché mi allontanavo dalla mia città-sogno,ma perché da quella notte non lo vidi più.
Il giorno dopo,andai a casa sua, volevo parlargli,volevo confessarmi,volevo baciarlo ancora.
Ma non mi aprii nessuno.
Allora aspettai il lunedì con ansia.
Ma quel giorno non venne.
Neanche il giorno dopo,e neanche il successivo.
-Jessica,hai saputo di Taemin?-
-Che cosa è successo?!-
-Ha lasciato la scuola..-
-…-
-Sua madre è morta.-
Ricordo quelle parole come se Minho me ne avesse parlato ieri.
Ed quel giorno incominciai ad odiare me stessa,perché dopo il bacio sono scappata per lo spavento,perché uscita dal locale non sono ritornata indietro,perché..
Perché non ti sono stata vicino..
Piansi per quasi tutto il viaggio,fino a che,sfinita,non mi addormentai.

* * *

‘Yaaaa!!
Ma è già settembre?!
Guardai la data segnata sul pc:
10/09
-Sei pronta per la scuola??-chiese Jinki.
-No che non sono pronta!-
-Ma se tutta l’estate non hai fatto altro che poltrire?-e rise leggermente.
-Scemo!-
-Secondo me la voglia di andar a scuola,ritornerà subito dopo quel che ti dirò!-disse.
-Che vuoi dire?-domandai seria.
-Tornerai a Seoul! Sorpresaa!!!-
Non è possibile..
Di nuovo lì..
-Questa volta farai il primo quadrimestre,e ritornerai per le vacanze di Natale,e per sfortuna il tuo fratellone questa volta non ti accompagnerà!-disse entusiasta.
-…-
-Non sei felice?Lo so che ti mancherò,ma io qui devo pur lavorare,no?-
Non riuscivo a dir niente,mi limitavo solo a guardarlo.
-N-non voglio andarci..-dissi a bassa voce.
-COME??Ho fatto tanto per convincere di nuovo  mamma!Credevo che ti sarebbe piaciuto andarci di nuovo..-ed abbassò lo sguardo deluso.
-Si,ma io..-
-Ti prego,non mollare tutto..-sussurrò.
-Jinki,non cambio idea..-‘

E così adesso mi ritrovo di nuovo in aereo,da sola,che va verso Seoul,stupendo no?
Quello scemo alla fine mi convinse a partire e, con quale scusa?
‘Piccola..Io già ho mandato i tuoi dati,e ho già pagato tutto.’
E mi incastrò.
Arrivai alla mia destinazione,e presi il taxi che mi portò in quell’appartamento di 3 mesi fa.
Salii,appoggiai le valigie fuori la porta,mi diressi dalla proprietaria,e bussai alla sua porta.
-Buongiorno signora,sono la ragazza..-
-Ah si,ti stavo aspettando..-
Entrò in casa,e subito dopo ritornò.
-Ecco tieni le chiavi!Ah volevo dirti che tra pochi giorni arriverà anche il tuo coinquilino..Ciao!-e mi chiuse la porta in faccia.
Tuo coin.. cosa?!!
Avrò un coinquilino??
Devo parlare assolutamente con Jinki!
Ritornai davanti alla porta,la aprii,presi le valigie,e dopo aver messo tutto a posto nella mia solita stanza,telefonai Jinki.
-P-pronto..-
-Jinki sono io!-
-Jessica lo sai che ore sono qui,vero?-
-Ehm no..Ho dimenticato del fuso orario..-
-Buonanotte..-
-NO!Aspett..-
Tutu..Tutu..
-Cavolo!-
Io non voglio avere un coinquilino!!
E se è un maniaco?
Tanto mancano altri 2 giorni all’inizio della scuola..
Così non lo vedrò spesso!
Stanca dal viaggio,e da quei pensieri,mi distesi sul letto e senza
cenare,mi addormentai.
----
La mattina dopo, mi svegliai con una gran fame,così mi lavai,mi vestii e scesi per far colazione in qualche bar.
Dopo feci qualche passeggiata al parco,nei negozi,per le strade..
Che farò mai solo io,adesso?
Jinki è scemo,ma almeno avevo qualcuno con cui far passare la giornata..
Ritornai a casa verso le 15,entrai e c’era qualcosa di strano.
C’è tutto,tutte le mie cose come le ho lasciate,ma che c’è che non va?
All’improvviso sentii dei rumori provenire dalla ex-stanza di mio fratello..
Oddio!Un ladro!
Che faccio?!?
Presi un mestolo dal mobile della cucina,ed mi avvicinai a quella porta.
C’è qualcuno!
Ha chiuso anche la porta..
Adesso entro..
Mi preparai psicologicamente,ed anche il mestolo era in posizione giusta..
1,2,3..!!!
Aprii la porta,vidi,in fondo alla stanza,un ragazzo abbassato su qualcosa, e gli urlai:
-F-fermo!-
E gli diedi il mestolo in testa.
Ma che schifo di arma che ho preso,però..
Lui nel frattempo,si stava massaggiando la testa,e si girò di scatto.
-Ma sei impazzita?!-
Guardai prima lui,la sua testa e poi il mestolo..
Risi a crepapelle,immaginandomi la pessima figura che ho fatto con questo coso!
E’ solo il mio coinquilino!
Mi ripresi e lo guardai.
Che c’è..?
Mi fissava con uno sguardo sorpreso..
-Scusa credevo che fossi un ladro..-
Lui non parlava ancora,e rimase impassibile al suo posto.
-Ehi che c’è,stai bene?-
-Non mi riconosci..?-mi chiese ad un certo punto.
Non mi riconosci?
Ha i capelli corti ,un po’ mossi che coprono anche la fronte..
Osservai il suo profilo..e no,non mi ricordava nessuno.
Lui parve leggermi nel pensiero e disse:
-Sono T-taemin..-
T-taemin?!
Solo adesso fissai con attenzione la sua bocca e i suoi occhi..
E’ lui..
Non me ne accorsi,ma nel frattempo mi scivolò quel mestolo dalle mani,mi bloccai e incominciai a tremare.
C-com’è possibile?
Perché sta qui..
Io..
E mi ricordai,ancora una volta,di quel bacio,di quelle emozioni,del dopo bacio,e l’odio che provo per me stessa, per non essergli stata accanto.
-Tutto bene?-mi domandò,e si avvicinò di qualche passo.
-S-si..si..Ho dimenticato di fare una cosa..-mi allontanai da lui,avanzai verso la porta ed me ne andai.
E’ destino questo..?


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Capitolo 10
*** Fallo per me.. ***


Ritornai verso le 16..
Dove potevo mai andare?!
Così mi arresi ed aprii la porta.
Non c’era nessuno,e mi sedetti su una delle sedie del tavolo.
Forse starà dormendo..
Presi il telefono dalla tasca e chiamai Jinki.
-Jessica sai che ora è qui,vero?-
-Si!E non mi interessa!-
-Dai,che c’è..?-
-Ho un coinquilino… - dissi a bassa voce.
-E allora?-
-Come allora?!Non lo voglio!-gridai.
-Ma che ci gridi?! E comunque io non posso farci niente!-
-Ma..-
-Adesso,ciao e buonanotte.-
-Jinki non riatt..-
Tutu Tutu..
-YAAAA,Mi ha riattaccato di nuovo il telefono in faccia?!
Quando ritorno in Italia,io..-
Non continuai ad insultarlo,perché mi ritrovai davanti Taemin che mi guardava perplesso.
-Ehm..scusa se ti ho disturbato… -dissi.
Mi sono messa a gridare come un’ isterica,ed è tutta colpa di quello scemo!
-N-non fa niente..-
Guardai il telefono,che stava ancora tra le mie mani,e decisi di chiamare di nuovo quello stupido.
Non sopporto questa situazione di imbarazzo!!
-Io dovrei fare la spesa..Vuoi venire anche tu?-mi chiese.
-Cosa?-
-Se devi comprare qualcosa..Non so cosa ti serve..-disse grattandosi la testa,imbarazzato.
-Ah! Si,in effetti dovrei comprare qualcosa..Okay,vengo!-risposi.
Riposizionai il cellulare in tasca,e mi alzai.
---
Finimmo di fare la spesa e ci dividemmo le buste.
Il supermercato era un po’ lontano da casa,e dopo qualche metro già ero sfinita!
-Aspetta un attimo..-dissi sedendomi su una panchina e appoggiando le buste a terra.
-Va bene..-fece la stessa cosa e prese posto accanto a me.
-Dovrei fare un po’ di sport,credo..-dissi riprendendo fiato.
-È perché la strada è lunga...Anche io sono un po’ affannato.-
Ma se non si vede proprio!
E poi ha anche le buste più pesanti..
-Guarda quell’uccellino!-disse indicandolo su un albero.
-Dove..Ah,sii!Che carino..!-
-Ne hai mai disegnato uno?-chiese girandosi per guardarmi.
-Ehm..no credo.-
-Disegnalo,allora!-
-I-io non lo faccio da molto tempo..-
Da quando non sei arrivato più in quella palestra..
-Fallo per me..-disse.
-Perché dovrei farlo..?-
-Mi sono mancati i tuoi disegni..-
-I-io..Non ho ne un foglio e ne un matita..-
Ero sorpresa da quel che aveva detto..
Allora un po’ ti sono mancata..
-Aspettami qui!-si alzò e se ne andò.
Dove va?
Mentre l‘aspettavo,col passare di un camion,l’uccellino volò.
-No..!-dissi.
-Cosa no?-
Era arrivato,e si era seduto accanto a me,con in mano un block notes e una matita.
-Non posso più disegnare,l‘uccellino è volato..-
-Mhh,vediamo cosa puoi disegnare allora..-
Si guardò intorno,ma non c’era niente di interessante.
-Ci sono!Disegna me!-disse rivolgendomi lo sguardo.
-N-neanche per sogno!-
-Dai,questa volta ti do il permesso!-
Divenni rossa,forse perché intendeva quelle volte quando lo disegnavo in palestra senza che lui mi notasse.
-Allora?-chiese sorridendo.
-D-dammi q-qua..-
Mi diede tutto l’occorrente,aprii la prima pagina e lo guardai.
-Come mi metto?-
-Che ne so!Sei tu che hai voluto il ritratto..-
-Mhh..-ci pensò per qualche secondo e si mise in posizione.
Divaricò  le gambe,si abbassò di un po’,e appoggiò i gomiti vicino ai ginocchi.
-Va bene così?-disse mentre un soffio di vento,scompigliò i suoi capelli.
-Bellissimo..-dissi a bassa voce.
Ma sono impazzita?!
-Non va bene?-
-V-va bene..-
Mi alzai,poiché da quella posizione non riuscivo a osservare la sua espressione,e incominciai a disegnarlo.
Da quanto tempo..
È diverso da allora..
Adesso ha un viso più maturo,forse per il taglio di capelli o per quello che gli è successo.
Anche i suoi occhi sono cambiati,sembrano più sereni..
La sua bocca invece non è cambiata,anzi è ancor più bella..
Vorrei baciare quelle labbra ancora una volta..
-Fatto?-
-Si..un ultimo ritocco e..tieni!-e gli porsi il disegno.
-Wow..Come fai..?-
-È da piccola che disegno quindi-mi interruppe.
-N-no non intendevo questo..È come se ritraessi anche i miei sentimenti..-disse mentre mi guardò negli occhi.
-F-forse esageri così..-risposi distogliendo lo sguardo dal suo.
-Grazie..-si alzò,posò il quaderno in qualche busta,e le prese.
-Andiamo?-
Annuii con la testa,presi le mie di buste,e raggiungemmo casa.
Sembra che sia ritornato tutto come prima..
----
La mattina del giorno dopo,stavo dormendo beatamente,fino a quando qualcuno bussò alla porta.
Mi alzai,ancora assonnata e mi diressi in cucina per vedere chi è.
-Grazie..-e chiuse la porta.
-Chi era..-dissi stropicciandomi un occhio.
-Credo che sia un pacco per te.-e me lo porse.
-Per me?-
Lo presi,e mi chiedevo chi me l ha mandato questo pacco,così lessi il mittente.
Buon compleanno piccola!
Da Jinki,mamma e papa.
Ps: Festeggia con il tuo coinquilino!
-Chi poteva mai essere?-e aggiunsi -Uno scemo dall’Italia..-dissi gettando il regalo sul tavolo.
-Non lo apri..?-chiese mentre si avvicinò al tavolo,e prese il pacco.
-Dopo..sicuramente sarà una delle sue scemenze..-
-Buon compleanno,da Jinki,mamma e papa..-
-Ehi,non leggere!-
-Festeggia con il..-
Per fortuna che lo bloccai in tempo!
-Dammi qua!-e mi ripresi il pacco.
-Sei un po’ troppo curioso,tu!-gli dissi mentre mi guardava con occhi da cucciolo.
-C-che c’è...?-chiesi.
-Oggi è il tuo compleanno..-rispose mentre abbassava la testa.
-Non te l’ho detto perché non mi piace festeggiare i compleanni!-mentii. Veramente me ne ero proprio dimenticata!
-Perché non lo apri?-
-Okay..-
Lo aprii e capii che Jinki era veramente un caso disperato.
-Ma che schifo è?!-dissi mentre,aprendo il pacco,mi sporcai le dita con una sostanza..strana.
-Sembra una torta..-si intromise Taemin.
Si sembrava una torta ma era tutta distrutta!
-Chi poteva essere se non lui,a mandare una torta fino a qui?!
Non credevo che era così idiota!
Un regalo normale no,vero?!
Solo lui non poteva arrivarci che mandandola si riducesse così!
Se lo vedo,io..-
Mi bloccò la sua risata.
Mi sono sfogata davanti a lui?!
Ma che mi è preso?
-Dai..-disse ridendo ancora-Basta il pensiero!-
-Si..ma!-non ce la feci più e presi il telefono.
-Auguri piccolaa!-
-Ma sei idiota,mi hai mandato una torta?-
-Perché non ti piace?-
-Come faccio a mangiarla se è distrutta?!-
-Non credevo che arrivasse cosi..-
-Non credevi?!-dissi, mentre Tae incominciò a ridere di nuovo.
-Ehm io...Devo andare!-
-Non mi staccare il telefono che io..-
Tutu..Tutu..
-YAAA,ma sembra che lo fa apposta a farmi arrabbiare!-dissi sbattendo il telefono sul tavolo.
-Vestiti .-
-Che?-
-Dai vestiti,così ti faccio anch’io il mio regalo..-
-Non c’è bisogno,su..-
-No!Invece ti vesti!-
Mi girò,mi spinse fino in camera,e chiuse la porta.
-Ti aspetto in cucina!-urlò.
Che vuole fare..

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Capitolo 11
*** Baciami,ti prego. ***


Prendemmo dei bus,fino a che non arrivammo a quel che sembrava una fiera.
-Dai,vieni,stammi vicino!-disse.
Lo seguii e..c'era un sacco di gente!
-Taemin!-
Dov’è?
Non lo vedo più in mezzo a tutta questa gente..
Mi avviai verso una panchina,vuota per fortuna..
Come posso fare?
Non ho neanche il suo numero!
Aspettai lì per circa una mezz’ora.
E se..fosse ritornato a casa?
Come ritorno indietro?!
Si era posizionato davanti a me,affannato e sudato..
Mi stava cercando..
-Ti avevo detto di starmi vicino!-disse guardandomi con occhi arrabbiati e preoccupati.
-Scusami,io..-
-Mi hai fatto preoccupare..-
-Scusa..-dissi abbassando lo sguardo,sentendomi in colpa.
-Dai,ancora devo darti il mio regalo!-
Annuii con la testa e mi alzai.
Non mi aspettavo di certo che mi prendesse la mano!
Mi bloccai e lo guardai.
-C-così non ti perdi più..-disse e incominciò a camminare verso le bancarelle.
Gironzolammo tra quest'ultime,tenendomi ancora la mano.
-Hai dei gusti un po’ difficili...-disse sorridendomi.
-Se vuoi per forza farmi un regalo,andiamo là!-
Lo tirai fino alla bancarella dei libri,e cominciai a dare qualche occhiata.
-Come ho fatto a non pensarci prima?-disse guardando attentamente ogni mio gesto o sguardo.
-Trovato!-e presi un libro di Murakami.
-No..! Già ce l'ho!..-e lo posai.
-Ma è scritto in coreano..-
-Io ce l’ho in italiano,però..-
Ci allontanammo da li,e finirono le bancarelle.
-Mi dispiace..Non ho trovato niente che mi piacesse..-dissi.
-Ehi,non te ne esci senza regalo!Aspettami qui.-
-Dove vai?-
-A prender il tuo regalo!-
Mi lasciò la mano e corse tra le bancarelle.
Mi sedetti sulla panchina di prima,e arrivò dopo 10 minuti.
-Ecco fatto!-e prese posto accanto a me-Tieni!-e mi porse un pacchettino.
-Uffa..-e lo presi.
-Non lamentarti ed aprilo.-
Tolsi la carta,ed lo aprii..
È una collana..a forma di luna!

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Lo guardai sorpresa ed emozionata.
-È un p-piccolo regalo..L'ho guardata e ho pensato che  è perfetta per te..-disse imbarazzato.
-È bellissima..Grazie.-
-Girati,così te la metto..-
Prese la collana,mi girai ed alzai i capelli.
-E-ecco..-
Mi alzai,lo guardai e gli sussurrai un `Grazie`.
Gli porsi la mano,me la strinse e si alzò.
Non volevo lasciare la sua mano,così mi avviai verso la fermata del bus.
-N-non è lontano,perché non camminiamo un po’?-chiese.
-Okay..-
Eravamo arrivati fino al parco,vicino quasi casa,e si fermò.
-C-ci sediamo?-
Annuì con la testa.
Ci avvicinammo ad una panchina,mi lasciò la mano e ci sedemmo.
-Grazie per oggi..-dissi.
-Di niente,dopo compriamo anche una torta..-
-N-no!Già ti ho lasciato far il regalo,la torta è troppo..-
-Come vuoi..-disse sorridendomi. E poi mi guardò.
-Sei innamorata?-
Ma che domande sono queste?!
E adesso come gli rispondo..
-S-si..-ed abbassai il viso,visto che le guancie presero fuoco.
----
-Sei innamorata?-le chiesi.
-S-si..-ed abbassò la testa..
Quanto mi sei mancata..
-Jessica,io-
-JESSICAA!!-
Ci girammo verso la direzione di quella voce.
Lei si alzò,e corse gridando :-MINHO!-
La vidi abbracciare quel ragazzo,lui l'alzò e la fece girare su di se.
Che illuso che sono stato..
Credevo che era innamorata di me e invece..
Li guardai,abbracciarsi forte e guardarsi..
Dovevo immaginarlo..
Non ce la facevo a rimanere lì,così me ne andai e li lasciai ancora abbracciati.
Nessuna si innamora di uno come me..
Ne tanto meno lei..
Svoltai a sinistra,nascondendo quelle lacrime che scendevano.
----
-Che ci fai qui?-
-Sto con Taemin!-
-Ma non c è..-
Mi girai verso la panchina dove ero seduta e no,non c'era!
-Adesso vado Minho!Ci vediamo a scuola..-
-Okay!Ciao!-
E così me ne ritornai a casa.
Perché se ne è andato?
Varcai la porta di casa,e la chiusi.
Guardai intorno,e non c'era.
Così mi avvicinai al frigo e mi versai un succo in un bicchiere.
Sentii dei passi provenire da dietro,ed era lui.
Aveva uno sguardo strano,e bevve anche lui un po’ di succo.
-Perché te ne sei andato,prima?-
-Non mi sono sentito bene.-disse senza rivolgermi uno sguardo.
Devo dirglielo..
-Sei innamorato anche tu?-
Non sapevo dove presi il coraggio,ma dovevo pur chiederlo.
-Si..-disse
-Io-
-Ma ama un altro.-e se ne andò in camera.
Non è innamorato di me..
Ed non è neanche ricambiato..
Se non me ne sarei andata quel giorno..
Piansi come non avevo mai fatto prima,faceva più male il fatto che non mi amasse invece di essere andata via dopo quel bacio.
Corsi in camera,sbattei la porta e,ancora con le lacrime che scendevano,mi stesi sul letto.
Questo è il compleanno più brutto della mia vita..pensai.
-----
-Te la stiro io?-gli chiesi.
-Cosa?-
-La divisa..Devo stirare anche la mia..-
-Ah..grazie.-e si rinchiuse di nuovo nella stanza.
Sembra che mi stia evitando..
Presi la sua divisa e la mia,trovai anche il ferro da stiro e lo appoggiai sul tavolo una volta acceso.
Stavo stirando la sua camicia,quando ritornò e si sedette su una sedia del tavolo,di fronte a me.
-Allora ricominci la scuola..?-domandai.
-Si,mi bocciarono..-
Continuai a stirare,con l'impressione che mi stava fissando, ad un certo punto,un po’ infastidita,alzai di poco lo sguardo e..
Mi sta fissando,ma ha lo sguardo..
Freddo e vuoto..
Cosa gli è successo?
Mi fa male vederti così..
Io..
Scese una lacrima sulla sua camicia,non vedevo e non capivo più niente,tanto che toccai con un dito il ferro caldo dello stiro.
-Ahi!-posai il ferro da stiro,e mi guardai il dito.
-Ti sei fatta male?-si alzò e mi venne vicino.
-Io- non ce la feci e scoppiai.
Le lacrime scesero,tutte insieme e non volevano saper di fermarsi.
-Ehi,non piangere,a-aspetta..-
Ritornò dal bagno,mi fece sedere,e si inginocchiò per terra davanti a me.
-Dammi il dito..-
Glielo porsi mentre continuavo a piangere.
-Forse con un po’ di dentifricio ti passa..-
E me lo spalmò sulla pelle bruciata.
-Ti sta passando?-
Non risposi,non uscivano parole ma solo lacrime.
-Dai..-disse,mi abbracciò e mi accarezzò la testa.
Man mano,sotto le sue carezze,le lacrime cessavano,e lui accorgendosi allontanò di pochi centimetri il suo viso,giusto la distanza per guardarmi negli occhi.
Baciami,ti prego..
Anche se non sei innamorato di me..
Fallo,ti supplico..
E come se mi avesse letto nei pensieri,lo fece.
Appoggiò le sue labbra sulle mie,ma subito si staccò,si alzò un po’ tremante,e mormorò:
-S-scusa io..io..-
E scappò nella sua stanza.

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Capitolo 12
*** 'Perchè mi hai baciato?!' ***


Avvisoo!(?)
Volevo avvisarvi che questo è il penultimo capitolo.Sicuramente ci sarà un epilogo!
Ps: Questo è dedicato a tutte le ragazze che seguono questa storia.Grazie di cuore <3







Dopo quel bacio,ritornai nella mia stanza,e ci rimasi fino alla mattina dopo..

-Buongiorno!Oggi è il tuo primo giorno di scuola,vero?-
-Si..-
-Sei contenta?-
-Si,Jinki..-
-C’è qualcosa che non va?-
-Niente,adesso vado.Ciao.-
-C-ciao..-
Non mi piaceva trattare mio fratello così,ma proprio non avevo voglia di parlare!
Mi misi la divisa,e andai in cucina.
La sua divisa sta ancora qui..
Sentii la sua porta aprirsi,e me lo ritrovai davanti con una semplice maglietta,un paio di jeans  e uno zainetto alle spalle.
Lo guardai perplessa..
-M-ma non vieni a scuola?-
-No..-
-Dove vai?-chiesi avvicinandomi a lui,un po’ preoccupata.
-Vado da mamma..-
Va..dalla mamma..
-D-dove sta..?-
-Un paesino vicino a Daegu..Ho bisogno di parlarle..-
-Vai da solo,allora?-
Ed annui con la testa.
-C-ciao..-
Senza che ricambiassi il suo saluto,aprii la porta e se ne andò.
Presi la cartella,e dopo un po’ scesi anch’io,e arrivai a scuola.
-Ehi,Jessica!!-
-Ciao Minho..-
-T-tutto bene..?-
-Si,andiamo in classe..-
-Va bene..-
E se poi si sente solo..?
O vorrà avere un sostegno da qualcuno..
E se poi me ne pento,come quella notte?
-Jessica,dove vai?!-
-Minho,ci vediamo domani…Scusami!-e scappai dalla scuola.
Mi diressi alla stazione,e appena arrivai,vidi il treno per Daegu pronto a partire.
Devo fare presto!!
Corsi allo sportello di ticket,lo comprai ed entrai nel treno,che subito partì.
E meno male che avevo portato qualcosa..!
Adesso devo trovarlo..
Girai fra le varie cabine,e lo vidi seduto,che guardava fuori dal finestrino.
E se poi non..mi vuole?
Dopo quello che è successo ieri..
Me ne starò a disparte..
E lo osserverò..
---
Arrivati alla destinazione,lo seguii da un vicoletto all’altro,mentre salutava spesso qualcuno,fino a che non gli si avvicinò una ragazza.
Lo conoscono tutti,in questo paesino..
Ehi,chi è quella?!
Li osservavo attentamente,nascosta dietro un palo,e cercavo di capire quel che dicevano,ma niente!
Mi appoggiai un attimo sul muro,sempre nascosta dal palo,e ritornai a osservarlo ma..
Dov’èè??
L’ho perso?!?!
Uscii dal mio nascondiglio,e seguendo il mio istinto,entrai in un vico,in un altro,e ancora in un altro,ma tanto che correvo non vidi dei cassonetti dell’immondizia,e caddi portandomeli addosso..
-YAAAAAA,CHE SCHIFOO!!-dissi mentre sulla mia testa toglievo una buccia di banana.
-T-tutto bene..?-
Questo è..
Mamma che faccioo?!
-Si si..-dissi abbassando di più la testa,per non farmi riconoscere.
-Non ti ho mai vista in questo paesino..-e mi porse la mano.
-Sono arrivata da …lontano!-non strinsi la sua mano,e mi alzai da sola,girandomi subito dopo.
-Hai la stessa divisa della mia scuola..Ci conosciamo per caso?-
Che gli dico?!
Oddio mi scoprirà sicuro..
L’unica soluzione è..
-Ciao!!-e scappai.
Che trovata intelligente..
Mi nascosi dietro ad una casa,aspettai che si girasse e continuasse a camminare,e una volta che lo fece,continuai a seguirlo.
Prese una stradina,lunga e in salita,e ovviamente subito mi stancai.
-Quando..quando arriviamo?!-mormorai affannata.
Lui nel frattempo,si fermò,ed entrò in un cancello.
Arrivai anch’io di fronte ad’esso,ed entrai.
Non sembra proprio un cimitero..
Pensai mentre camminavo e lo seguivo.
Ad un certo punto si fermò,e si abbassò su una tomba.
Sarà quella di sua madre..
Così mi nascosi dietro ad un albero,e non lo osservai,perché..
E’ venuto qui per parlarle..
Non posso sentire quello che dice!
Così mi sedetti per terra,ed aspettai.
E’ passata quasi una mezz’ora,se non di più..
Non è che se ne è andato..?
Mi girai un po’ per sbirciare,e lo vidi seduto accanto alla mamma,con le gambe portate in viso,e la testa appoggiata sopra.
Le mancherà molto..
Lo guardai ancora,e dopo 10 minuti incominciò a tremare,a singhiozzare e poi a piangere forte,tanto che lo sentii.
Ma..
Spaventata e preoccupata mi avvicinai a lui con passo veloce,mi sedetti accanto,e gli appoggiai il braccio sulle spalle.
-T-taemin..-
Girò un po’ la testa,e mi si spezzò il cuore.
Il suo viso era pieno di lacrime,e il suo sguardo così triste..
Non ce la feci a guardarlo,tanto che lo abbracciai;lui abbassò le gambe e mi strinse forte un pezzo di stoffa della camicia,piangendo ancora di più.
-Ci sono io qui..-mormorai e lo strinsi ancora più forte.
Cercai di calmarlo con carezze sulla testa,alla schiena,ma parve non fare alcun effetto.
Cosa posso mai fare..
Non voglio vederlo così..
Allontanai un po’ la testa,ed con una mano alzai il suo viso pieno di lacrime,e le asciugai con le mani,accarezzai le sue guance,e ogni lacrima che scendeva gli lasciavo un piccolo bacio su di essa.
Per fortuna si calmò,non pianse più,e me lo strinsi ancora a me,visto che non mollava la camicia della divisa.
Restammo abbracciati per circa un’altra mezz’ora,poiché vidi una panchina sotto ad un capannone,e decisi di alzarmi.
-Vieni con me..-
Ci alzammo,presi la sua mano,e ci sedemmo su quella panchina.
Aveva ancora uno sguardo perso e stanco.
-Sdraiati..-
Parve non sentire subito,così lo tirai a me,e gli appoggiai la testa sulle mie gambe.
Si girò verso il cielo,e chiuse gli occhi,mentre gli accarezzavo la testa.
Meno male che ti ho seguito..
Però quando è morta avrai pianto e sofferto di più..
Dovevo starti vicina..
Che stupida che sono stata..
Dopo questi pensieri,cadde una lacrima,che bagnò il suo viso ma mi affrettai ad asciugarla,accarezzando la sua guancia.
-M-mi dispiace..-mormorai.
Questa volta piansi io,e nel farlo fu lui ad asciugare quelle lacrime.
-Scusa..-dissi,mentre chiusi gli occhi cercando di non far uscire le lacrime,senza successo.
Ma lui avvicinò il suo viso al mio,e cominciò a baciarmi le guance..
Sta facendo la stessa cosa che ho fatto io..
Mi baciò gli occhi,poi scese a baciarmi ancora le guance,e poi si fermò ad a toccare con le punte delle dita,le mie labbra.
Aprii gli occhi,e me lo ritrovai di fronte che  le guardava,per poi appoggiare sopra dei piccoli baci.
-Tae..-
Questa volta,non mi diede dei piccoli baci,ma cominciò a baciarmi e a mordermi il labbro inferiore.
-Taemin ti pr-
Mi fermò attaccando le sue labbra alle mie,cominciò ad assaggiarle,e vinta dall’emozione chiusi gli occhi,e schiusi la bocca. Si insinuò dolcemente,e man mano che ci baciavamo,aumentava la passione e la voglia di staccarci,almeno per me.
Si allontanò,e dopo averci guardato negli occhi,si alzò e cominciò ad andarsene.
-Ehi dove vai?!-lo raggiunsi fermandolo per un polso,e lo feci girare.
- Perché mi hai baciato?!-aggiunsi.
-Così..e poi non mi sembrava che ti dispiaces-
Non lo feci finire di parlare,che gli diedi un forte schiaffo,tanto che sentivo pulsare tutto il palmo della mano.
-Mi fai schifo!Io..io non sono quel tipo di ragazza!!!-e me ne andai alla stazione con le lacrime agli occhi.

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Capitolo 13
*** -Non è innamorata di me,ma di te.- ***


Avvisooo (?)

Questp è l'ultimo capitolo e..l'ultima scena è a rating rosso..Non ho potuto non scriverla..
Sorry..e buona lettura!!! <3



-Cosa indosserai stasera?-
-Non lo so!-dissi sbuffando appoggiando le mani sul banco.
-Visto che è l'ultima festa che faremo insieme,fatti vedere con un vestito e dei tacchi,per piacere!-disse Minho ridendo leggermente.
-Neanche morta!-
-Dai che poi te ne vai!-
-Ci penserò.-dissi sorridendolo.
-Meglio di niente.-
Entrò il professore,si girò davanti e incominciarono le lezioni.
Credo che ti accontenterò,Minho..
Sono passati già 2 mesi,e tra poco ci saranno le vacanze di Natale.
Non sapevo che qui,la sera dell’ultimo giorno di scuola,ci fosse una festa.
Infatti mi avvisò Minho due settimane prima,e decisi di andarci,almeno per divertirmi un po’ prima della mia partenza.
-Sai,se verrà anche Taemin?-
-Non lo so..-
Taemin..
Dopo quel bacio non gli rivolsi più la parola,volevo dimenticarlo,così ci allontanammo,e ci evitavamo il più possibile,a scuola non ci incontravamo mai,a casa ognuno nelle proprie camere,e ci vedevamo solo a pranzo e a cena.
La cosa positiva è che adesso ha degli amici..
Finirono subito le lezioni,e sempre con Minho,ci avviamo al cortile.
-Stasera non voglio riconoscerti!-
-Dai!-e ridemmo insieme.
-A stasera,allora!-
-Ciao Minho!-
E ritornai a casa,dirigendomi subito dopo in camera.
Ho deciso,mi vestirò diversamente..
Ma dove li prendo i vestiti?!
-Devo correre al centro commerciale,subito!-
Uscii dalla stanza,indossai un giubbotto,e mi avvicinai alla porta.
Stavo per aprirla,ma qualcuno ci pensò lui,dandomela in faccia.
Mi portai le mani in faccia per il dolore,e caddi per terra,mentre faceva la sua comparsa Taemin.
-Che ci fai a terra?-
-Si sta comodi per terra..Secondo te?!Mi hai dato la porta in faccia!-dissi togliendo le mani,e cercando di alzarmi.
-Che ne sapevo che stavi dietro la porta?-la chiuse,si tolse giubbino e cartella,e le appoggiò sul tavolo.
-Lascia stare..Io esco un attimo,vieni stasera,no?-gli chiesi.
-Si..-
-Okay,ciao.-aprii la porta e la chiusi alle mie spalle.
---
Mhh..Questo?
Noo è troppo scollato..
Questo allora..
No!È troppo corto..
Quest’altro non mi piace..
Cosa mi metto?!
-Posso aiutarla?-e mi si avvicinò il commesso.
-I-io..Può aiutarmi?-chiesi disperata,avevo bisogno di un consiglio maschile!
-Sono qui per questo,mi dica!-
-Sto cercando un vestito,ma non deve essere ne troppo corto e ne troppo scollato..Chiedo tanto?-dissi ancora più disperata di prima.
Il commesso rise leggermente e mi disse:
-Lì stanno i camerini,aspettami là che io cerco i vestiti..-
-Okay..-
Lo aspettai ed arrivò con una marea di abiti.
-Dovrei provarli tutti?!-chiesi spaventata.
-Si!Su entra dentro così finiamo prima!-
Entrai,e cominciavo ad indossarli uno per uno,ma nessuno attirava la mia attenzione e nessuno mi si addiceva,come diceva il commesso.
-Questo è  l’ultimo..-
-Che guaio!-
Lo indossai,aprii la tendina e quel ragazzo rimase a bocca aperta.
-S-stai benissimo!È perfetto su di te!-
-Tu dici?-mi girai per vedermi nello specchio e si,mi piaceva addosso.
-Aspetta mancano solo le scarpe!-
Corse a prenderle,me le diede e me le misi.
-Perfetto!-
-Non sono troppo alte?-
-No,vanno bene!-
-Okay allora mi rivesto!-
Chiusi la tendina,tolsi quei vestiti,li passai al commesso,e mi rimisi i miei..
Raggiunsi la cassa,e il mio sguardo ricadde sull’orologio..
Sono le 18!
Pagai alla svelta,ringraziai il commesso e corsi verso casa.
Appena aprii la porta,mi diressi subito in bagno,e mi feci una doccia.
Merda!
Farò tardi!
Mi misi l'accappatoio,ed uscii in fretta e furia per dirigermi nella stanza.
Mi asciugai,mi misi il vestito,mi aggiustai i capelli,e mi truccai un po’.
Guardai l'orario e..
Sono quasi le 20!
Come faccio a camminare con i tacchi?!
Non ci ho pensato!
Idea!
Presi degli stivaletti,li indossai,mentre le scarpe le misi in una borsa.
Scesi da casa,camminai veloce verso la scuola,ed finalmente arrivai.
Oddio..non ce la faccio più..
Mi fermai davanti all’entrata per riprendere fiato,mi tolsi i stivaletti,e mi misi le scarpe.
Gli stivaletti li prendo dopo..
E li nascosi dietro un cespuglio.
La festa si teneva in palestra,così mi incamminai sotto gli sguardi degli altri,e la raggiunsi.
Subito notai Minho,intento a parlare con un ragazzo.
-Minho!-
Si girò e sgranò gli occhi.
-Ma non può essere...-disse mentre mi si avvicinava.
-Sto male vero?-e mi nascosi la testa fra le mani.
-N-no anzi,fai invidiare tutte le ragazze così..-
-Veramente?-chiesi sorridendolo.
-Certo!Adesso vieni che ti presento come la mia ragazza!-
-Scemo!-e gli diedi uno schiaffetto sulle spalle.
Erano le 22,e mi domandavo come mai Taemin non era ancora arrivato..
È strano,eppure i suoi amici hanno detto che veniva..
Non finii di pensare a ciò,che entrò dalla porta,e si diresse vicino ai suoi amici.
Mamma..farà colpo sicuramente su qualcuno vestito così!
Una maglietta,con sopra una giacca nera,e pantaloni neri anch’ essi..
E poi quei capelli..Con quel ciuffo tirato leggermente in su..
-Ehi non incantarti!-
-Che cosa?-
-Non fissarlo con quei occhi da maniaca..-disse Minho.
-Non sono una maniaca!-
-Si si certo!-

‘Adesso le coppie raggiungono il centro!
È arrivato il vostro momento!’

E partii una musica romantica e lenta.
-Minho,vai!-
-Dove?-
-Chiedile di ballare,no?-
-E se mi dice di no..-
-Dai come fa a dire di no a te?Vai su!-e lo spinsi.
-Grazie..-
Così li guardai ballare,mentre si sorridevano innamorati.
Almeno loro devono amarsi..
Scesero delle lacrime,e decisi di andarmene.
---
Per tutta la durata della festa,guardavo ed osservavo ogni suo movimento. Ed ogni volta che lo facevo,mi ritornava in mente quel bacio,le mie parole,quello schiaffo..
Che stronzo che sono stato..
Ma l’ho fatto per lei..e per me..
Com’è bella..
Non riuscivo a non toglierle gli occhi da dosso.

‘Adesso le coppie raggiungono il centro!
È arrivato il vostro momento!’

Ero sicuro che avesse ballato con lui,invece..
Ma che fa..?
Lo fa andare da un’altra ragazza?
E mentre quei due ballavano,rivolsi il mio sguardo a lei.
Se ne andò piangendo.
Aspettai la fine di quel ballo,e mi avvicinai a lui.
-Vieni un attimo con me. -
-Io?-
Lo presi per il polso e lo portai fuori la palestra.
-Che cosa vuoi da me?!-
-Cosa voglio da te? Stai facendo soffrire Jessica!-gli urlai arrabbiato.
-Io la sto facendo soffrire?E perché?-
-E’ innamorata di te,ovvio!-
-Di..di me?!-e rise leggermente.
Cosa ride?!
 E lo guardai storto.
-Non è innamorata di me,ma di te. -
-N-non..-
-Vai da lei!Fai presto,che domani parte!-
Gli dissi grazie con lo sguardo,e corsi verso casa.
Non posso crederci!
Ecco perché mi baciò..
Come ho fatto ad essere così stupido?!
Aspettami amore..
-----
Entrai in casa,accesi la luce,e mi tolsi le scarpe.
-Ahi,che male sti cosi..-
A piedi nudi mi avvicinai al tavolo,presi il telefono,e avvisai a Minho che ero ritornata a casa.
Ho dimenticato gli stivaletti!
Mi girai verso la porta,mi appoggiai al tavolo,e pensai come fare.
Credo che li lascerò lì..
Stavo per andare in camera,quando la porta si aprii all’improvviso.
----
Arriva all’appartamento,sale correndo quelle scale ed apre la porta.
La vede,davanti a sè,appoggiata al tavolo.
Chiude la porta e si avvicina mentre lei rimane ferma e cerca di capire cosa sta accadendo.
-Sei arriv-
Non la lascia parlare.
Non vuole parlare,vuole solo far sue quelle sue labbra e la bacia.
Schiudono le bocche,e lui si insinua lentamente ,e dolcemente cerca la sua di lingua,la trova,l’accarezza,la stringe e assaggia ogni particolare di quella bocca.
Lei asseconda ogni suo movimento,e si aggrappa alla sua maglietta. Lui,allora la spinge un po’ avanti,la solleva e la fa sedere sul tavolo. Si stacca e glielo dice:
-Mi piaci dal primo giorno che ti ho vista..-
-Anche tu mi piaci,da morire..-
E attaccano ancora le loro bocche,questa volta con più passione.
Vogliono sentirsi ancora di più.
E allora lui gliela accarezza quella schiena,la sente fremere sotto ogni suo tocco,si stacca ancora una volta e glielo chiede:
-Voglio fare l’amore con te..-
-I-io-
-Voglio farla con te,la mia prima volta..-
Anche lei lo vuole,allora gli sorride e lo bacia.
La sua mano scende dalla schiena,e trova il coraggio di entrar in quel suo vestitino,e  accarezza la sua gamba. Invece le sue di mani,gliela tolgono quella giacca e la lascia cader per terra.
Con le mani la alza,lei cinge i piedi sui suoi fianchi,e le mani intorno al collo,e si lascia trasportare.
La guarda e la bacia ancora,mentre la porta nella stanza,e l’appoggia delicatamente sul suo letto. Si stende su di lei,senza schiacciarla,poggia i gomiti ai lati del suo viso,e le bacia ancora quelle labbra,poi si stacca e comincia a baciarle il mento,poi il collo e li si ferma. Mordicchia un lembo di pelle,lo lecca,lo succhia,vuole lasciargli un segno di questa loro prima volta,mentre lei,per quel suo gesto, tira indietro la testa ed inarca la schiena,toccando con una gamba la sua eccitazione.
Vuole sentirla,vuole amarla ancora di più,così porta una mano dietro la schiena, e le abbassa la cerniera del vestito. Lei si alza leggermente,e se lo lascia sfilare,rimanendo solo con gli indumenti intimi.
E’ in quel momento che lui la vede,quella collana,quella che le regalò al suo compleanno,e sorride. Lei si imbarazza,e lui sente di innamorarsi ancor di più di ogni suo piccolo gesto,di ogni suo piccolo sguardo.
Così abbassa una spallina del reggiseno,e assaggia la sua spalla,mentre con la mano di prima glielo slaccia quell’indumento intimo,e lo toglie,buttandolo vicino al suo vestito. Porta le mani sui suoi fianchi,per poi spostarle sul grembo e poi sul seno.
Glielo tocca,glielo bacia,mentre dalla bocca di lei escono dei piccoli gemiti di piacere,e,baciandola ancora,scende più  giù fino al suo ombelico,e poi risale,ed assaggia ancora la sua bocca.
Non sa dove trova il coraggio,ma con le mani,gli prende i bordi della sua maglietta,e la tira su. Lui,allora la guarda,non ci crede che tra poco la farà sua,mentre lei si imbarazza ancora e gira la testa di lato. La prende per il mento,e la fa rigirare.
-Sei bellissima..-
Glielo soffia sulle labbra,e poi appoggia ancora le proprie sulle sue,mentre lei ribalta la posizione e si mette a cavalcioni su di lui.
Adesso è lui che geme per il piacere. Perché lei gli bacia l’orecchio,poi scende al collo,al suo pomo d’Adamo,e poi va ancora più giù,e si ferma sui suoi pettorali,gli stuzzica i capezzoli,li bacia,li morde,li succhia.
La sua mano, nel frattempo, gli sbottona i pantaloni,e dopo qualche secondo li fa scivolare,per terra, con i suoi boxer.
Lo guarda,con quei occhi che l’hanno fatto innamorare,e allora lui capisce,la distende ancora sotto di lui,e le toglie quel pezzo di stoffa che li separa,e avvicina il suo viso al suo.
Vuole guardarla finché entra in lei,e anche lei lo vuole.
Le schiude meglio le gambe,ed inizia ad entrare,lentamente,mentre lei si aggrappa alla sua schiena e lo bacia. Arriva fino a lì,e aspetta per muoversi,la guarda, non vuole farla male,vuole un suo segno, e lei glielo da,gli sorride e da un leggero bacio sulle sue labbra,allora lui incomincia a muoversi piano,incominciano a provar piacere e ansimano,guardandosi negli occhi,e lei glielo dice:
-T-ti amo..ahh-
E lui si sente morire.
Lui che credeva che nessuno si sarebbe innamorato di uno così.
Lui che credeva che era innamorata di un altro.
Lui che l’aveva fatta soffrire.
-T-ti amo anch’io..-
E la bacia,un bacio dolce e travolgente al tempo stesso,mentre le sue spinte si fanno sempre più forti e più decise.
Lei non riesce più ad aggrapparsi alle sue spalle,e allora fa scivolare le mani sul cuscino,mentre geme di piacere ad ogni sua spinta,e a lui piace sentirla,vuole ascoltare ogni suo piccolo suono. Vede la sua mano e così sale con le dita e le intreccia con le sue,sa che tra poco raggiungeranno l’apice del piacere,e allora aumenta le spinte,sempre più forti,sempre più decise,vuole farle sentire che la ama,vuole dirgli che sarà per sempre sua, e così la macchia.
Si guardano,ancora eccitati,e lui sfinito si lascia andare sul suo corpo,e la stringe,anche lei lo stringe,e  gli da piccoli baci sulla testa,lo accarezza,e gli sussurra ancora:
-Ti amo..-
-Anche io..-
E alza la testa,incrocia il suo sguardo e gli lascia un piccolo bacio sulle labbra,mentre tremano,stretti dal loro abbraccio,perché questa notte si sono ritrovati,si sono amati,si sono uniti,e hanno capito che non si lasceranno e  non soffriranno mai più.

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Capitolo 14
*** Epilogo. ***


-Cosa vuoi fare?-
-Bho..-
-Dai! E’ il tuo compleanno!-
-Key,perché non mi lasci in pace?-dissi.
-Uffa e come sei antipatico!-
 -Key..-e lo guardai un po’ storto.
-Okay,okay!Scusa!-e alzò le braccia in segno di arresa.
-Perché sei uscito con me,se non vuoi fare niente?-aggiunse poco dopo.
-Per perdere un po’ di tempo..-
-E non potevi perderlo con Jessica?!-
-In Italia,a quest’ora,è notte..Starà dormendo,no?!-risposi un po’ arrabbiato.
-Calma!!E poi è luglio,non sapeva venire qui?-
-Mi ha detto che sta facendo ancora l’esame..-
-L’esame?!-
-Eh!-
-Bho..mi pare un po’ strano..-
-E comunque non sono affari tuoi!-dissi.
-Allora che ne dici se stasera andiamo a festeggiare?-chiese.
-Io-
Mi interruppe l’arrivo di un messaggio.
-Aspetta un attimo..-
Presi il cellulare dalla tasca,e aprii quel sms.
‘  Stai a casa?
   Così potremmo farci una videochiamata..
     Mi manchi..
                                             Jessica        '                 ‘
Chiusi il telefono,e lo rimisi in tasca.
-Ciao Key,io vado!-e mi girai per andarmene,ma mi bloccò per il polso.
-Ehi,carino!Non puoi appendermi così!-
-Ehm..io..Ho un terribile mal di pancia!Non ce la faccio più!-mentii.
-E che hai mangiato?!-
-Che ne so!!Adesso scappo però!-
-Si si..Per questa volta te la perdono..Ciao!-
-Ciao!!-e scappai verso casa,con la paura che scoprisse che era una bugia.
Mentre ritornavo a casa,pensai alle parole di Key..
E si,è strano che sta facendo ancora l’esame,non voglio dubitare di lei,ma io l’esame l’ho finito da un pezzo!
E poi sono le 19..lì saranno quasi le 02 di notte..
E’ ancora sveglia a quest’ora?
Qualcosa non mi convince,e tornato a casa l’avrei chiamata,sicuramente..
Aprii la porta e rimasi a bocca aperta.
La cucina era del tutto buia,con solo delle candele accese sul tavolo apparecchiato..
Non mi dire che..
Mi chiusi la porta alle spalle,e mi appoggiai su di essa.
Rimasi incantato,guardavo solo davanti a me,senza accorgermi che qualcuno si stava avvicinando.
Mi diede un bacio leggero sulle labbra e mi sussurrò:
-Auguri,amore mio..-
E la baciai,assaporai ogni minimo angolo della sua bocca..
Quanto mi sei mancata..
Ci staccammo per respirare,e ci guardavamo mentre appoggiavamo le fronti l’una sull’altra.
-C-che ci fai qui..-chiesi ancora sorpreso.
-E’ il tuo compleanno no?-
-Sì … ma avevi detto che stavi facendo l’esame..-
-Ehm..quella è una piccola bugia..-
-Che idiota..-risi leggermente,mentre lei mi diede un altro bacio leggero.
-Ti piace?-
-Certo,non potevi farmi un regalo più bello di questo..-e le diedi un altro bacio.
-A-aspetta!Non sono io il tuo regalo però!-
-Ah no?-
-No!Aspettami qui!-si stacco e se ne andò in camera.
Nel frattempo che arrivava,mi sedetti su una sedia vicino al tavolo,e lei ritornò.
-Ecco,questo è il tuo regalo..-e si sedette su una delle mie gambe.
-Non dovevi..-
-Invece si!-e mi porse un pacchettino.-Aprilo!-
Lo aprii ed..era una collana!Quella collana..

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La guardai cercando di dire qualcosa,ma lei mi anticipò.
-L’ho vista,ed ho pensato che era perfetta per te..-e mi sorrise.
-Così tu sei la luna,ed io il sole?-
-Si..!-la prese dalle mie mani,e la mise al mio collo.
-Ecco!-e mi guardò.
Gli diedi un piccolo bacio,e poi le dissi:
-Mi sei mancata tantissimo..-
-Anche tu..-
-Ti amo..-
-Ti amo anch’io..-
Ci baciammo con passione,e mi dimenticai della sua cena.
Tanto avremmo cenato dopo,no?
Così la presi in braccio,dolcemente la sollevai,e la portai nella mia stanza.
La appoggiai delicatamente sul letto,e mi distesi su di lei.
La spogliai,e lei mi spogliò. Baciai ogni parte del suo corpo,e lei fece lo stesso.
Non ci credevo,stavamo facendo l’amore dopo tanto tempo,la sentivo fremere sotto ogni mio tocco,ad ogni mia spinta lei lasciava dei gemi di piacere..
Come ho fatto a vivere senza di te,per tutto questo tempo?
----
-Quando ritornerai in Italia?-chiesi mentre lei si accoccolava sul mio petto.
-Già non mi vuoi più?-scherzò.
-Secondo te,potrei mai lasciarti andare?-dissi mentre la stringevo di più a me.
-Comunque non lo so..Ho fatto solo il biglietto di andata..-
-Passi l’estate con me?-
-Se lo vuoi … -
-Ma poi devi ritornare,vero?-
-Si,dovrei iscrivermi all’università..-
-Amore,io..-
-Cosa?-e alzò il suo viso dal mio petto,per guardarmi.
-Io..volevo chiederti se volevi frequentare qui l’università..-
-Ma-
-Aspetta..così potresti venire a vivere qui..con me..-
-….-
-S-se non v-vuoi,non import-
Mi baciò,con foga,con amore,ero incantato dal suo modo di baciarmi,ma non mi aveva ancora risposto,così mi staccai.
-A-allora..-
-Si..-
E feci mie ancora le sue labbra,la posizionai sotto di me,facemmo l’amore,ancora e ancora,così feci mia anche lei.
Chi l’avrebbe detto che qualcuno si innamorasse di me?

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