Around the corner

di eyesoffire
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le presentazioni ***
Capitolo 2: *** Angeli a New York ***
Capitolo 3: *** E che guerra sia ***
Capitolo 4: *** In vena di confessioni ***
Capitolo 5: *** Angeli che corrono ***
Capitolo 6: *** 1° appuntamento ***



Capitolo 1
*** Le presentazioni ***


Eccomi qui. New York: la grande mela, la città che non dorme mai; gli danno un sacco di nomi e sono tutti giusti, è un posto impressionante. 
Appena uscito dall'aereoporto chiamo un taxi che mi porterà verso il mio “nuovo” appartamento, a 6 East 91st streat . Mi aspetto un luogo moderno con coinquilini ospitali ed eleganti. Invece mi ritrovo in un piccolo salottino dove sembra esplosa una bomba atomica. A terra c'è di tutto: da confezioni di cibo vuote abbandonate sulla moquet, a montagne di vestiti ammucchiati sulle sedie. La prima cosa che mi viene in mente è di fare dietro front e scappare da quella sporca e sudicia gabbia, così faccio per andarmene ma vengo richiamato da una voce maschile:
-Ehi, tu dovresti essere il nuovo coinquilino!-
-Credo di avere sbagliato indirizzo; Siamo in 6 East 91st Streat?- Chiedo girandomi verso la voce e trovando un ragazzo alto, con dei grandi occhi verdi e con lunghi dread che gli ricadono sulle spalle.
-Si, sei nel posto giusto. Tu devi essere Mark!- Vorrei negare per andarmene da quell'incubo e trovare rifugio in qualche squallido Motel, che sarebbe sicuramente migliore di questo posto; Ma annuisco impercettibilmente.
-Finalmente sei arrivato! Io sono Teò- Esclama un ragazzo di colore, apparentemente simpatico. Mi fa vedere la mia camera, piccola, ma relativamente pulita. Iniziamo a parlare e scopro che Teò ama la musica e il suo sogno è rivoluzionare la musica regge, è per questo che è venuto a New York. 

-Quando torna l'altra coinquilina? - chiedo un po' incuriosito. 
-Non lo so, potrebbe tornare tra una settimana, come tra qualche ora. Sai, è una persona un po' particolare.- mi risponde accennando un piccolo sorriso.
-Ah, e come si chiama?-
-Laura, è italoamericana ed è venuta qui per cercare il padre...- Proprio in quell'istante il campanello suona ripetutamente.
-Deve essere lei- Dice Teò, riconoscendo il modo frenetico con cui il campaello suonava.

Appena apre la porta, appare sull'uscio una bella ragazza dai capelli arcobaleno con un vestito punk.
"Ma dove cavolo sono venuto ad abitare?" mi chiedo guardando la buffa ragazza .
Mi sorpassa senza nemmeno degnarsi di salutare e sale le scale diretta verso la sua stanza.
“Che bella accoglienza, quasi quasi rimpiango mia madre.” Mi ricordo impovvisamente di doverla chiamare appena arrivato. Nonostante la mia età, vuole che la chiami per avere tutto sotto controllo.
Teò intanto mi guarda con aria interrogativa, ma lo ignoro, sono troppo occupato a cercare di fare una voce supplichevole, immaginando la sgridata che mi attende.
Accendo il telefono e trovo 14 chiamate perse. La richiamo e dopo aver fatto finta di ascoltare la sua ramanzina, la interrompo e le faccio gli occhi dolci, consapevole del fatto che per telefono non avrebbe potuto vedermi. Ascoltando la mia voce però, si calmò e quando finalmente riattaccò, mi lasciai andare ad un sospiro di sollievo.


Questa è la mia prima storia . 
Non sono un molto barava  con la punteggaitura ,e mi aspetto un sacco di recensioni negative. 
Comunque la ho condivisa con voi per sapere che ne pensate,e per vedere se vale la pena continuarla.
speriamo di si :D asptto le vostre recensioni 
CIAO A TUTTI, e grazie di aver letto 
                                                 Eiesoffire
 

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Capitolo 2
*** Angeli a New York ***


Il mio sogno erotico su Johnny Depp viene interrotto bruscamente da una musica rock ,sparata a tutto volume dallo stereo in salotto . Mi sveglio incazzato ,e contro voglia ,pronto a spaccare la faccia a chi mi ha svegliato ,proprio nel momento in cui stavo per baciare il mio idolo .Esco dalla stanza , dalle scale assisto allo spettacolo di Laura che ,in un pigiama extra large, segue in tv uno di quei programmi di fitness.
Scendo con passo pesante e le mani strette a pugno ,in modo da accentuare la mia incazzatura .Non la saluto e,senza pensarci due volte ,stacco tutti i fili della tv e dello stereo. Laura incomincia a protestare , camminando verso di me e puntandomi il dito contro con fare minaccioso .
-Prima che mi incavolo ,è meglio che riattacchi i fili !! - mi urla a due centimetri dalla faccia.
- Mi dispiace deluderti, ma qui ci sono persone che hanno bisogno di dormire -
Gli rispondo con superiorità.
-Questa volta hai vinto tu , ma non succederà di nuovo- Mi bisbiglia nell'orecchio facendomi venire i brividi .
Finalmente in pace torno in camera mia, sperando che Johnny torni presto nei miei sogni.Ma l'unico risultato che ho è quello di non riuscire ad addormentarmi .
Dopo averci pensato , decido di vestirmi ,e andare alla scoperta di New York:
Già la mattina alle sei c'è molto movimento . Gruppetti di persone corrono ,per levare un po di grasso in eccesso .Il sorgere del sole da una sfumatura arancione a tutta la città , rendendola rilassante . 
Ogni tanto si sorpassano ragazzi seduti sulle scalinate , ancora ubriachi per la festa della sera precedente . 
Nell'aria c'è odore di cialde calde e cappuccino , che ti fanno venire una fame bestiale .
Mi intrufolo nel primo bar che trovo .
E' un posticino piccolo ,ma accogliente .Appena entri vieni assalito dall'odore di caffè , e di cornetti . Ci sono persone anziane che chiacchierano del più e del meno , altre più giovani, invece, bevono un cappuccino in tutta fretta leggendo le news del giorno . Ma ora la mia attenzione e catturata dal ragazzo che serve la clientela dietro il bancone . Un ragazzo altro con una carnagione olivastra, dei capelli ricci e neri come l'ebano che gli coprono la fronte e anche un po gli occhi . Occhi bellissimi di un verde smeraldo , e un sorriso che ti accoglie con calore .
In parole povere un angelo .
Sarò stato quindici minuti sulla porta a fissarlo come un ebete ,fino a quando una persona per entrare mi sbatte la porta contro . Mi risveglio dai miei sogni , e ordino un cappuccino e una cialda al cioccolato .
Lui è così gentile ,con tutte le persone, ha una voce calda e persuasiva ... ok , ora basta ,modalità *pensierisdolcinati*off.
Pago il conto e,prima che che mi innamori definitivamente , esco diretto a Central park .Mi sta squillando il telefono , è mia madre puntuale come sempre . 
- Ciao mamma - Rispondo con voce annoiata .
-Ciao amore , sei riuscito a dormire oggi ?- mi chiede con troppe felicità
- Mamma cosa mi devi dire - Chiedo io conoscendola troppo bene 
-Niente .- cerca di difendersi lei 
- Mamma ti conosco , mi devi dire qualcosa ,su !dai parla -
- Ok ... e va bene anche se doveva essere una sorpresa ... vengoapranzodavoi !!-
Mi dice tutto d'un fiato . 
-Voglio vedere la casa e conoscere i tuoi coinquilini -
''Cosa???? O cavolo ora si che mi incatena e mi trascina a casa con forza''
-Ma mamma sono qui da un giorno , e tu già mi vuoi venire a trovare- dico un po troppo nervosamente .
-Bé mi dispiace per te, ma  non posso tornare indietro ho già comprato il biglietto - dice lei con voce soddisfatta. - Non vedo l'ora di arrivare - 
Con queste parole chiude il discorso e attacca.
Ok Mark diamoci da fare .



 Ho messo anche il secondo capitolo ,nessuno mi ha mandato  ancora una recenzione (aspetto impaziente ),
spero che vi piace la mia storia 

ciaoooo       




                          Eyesoffire

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Capitolo 3
*** E che guerra sia ***


Corro a casa,ho deciso di rimandare la gita a Central park.
Entro con un balzo,mettendo paura a Teò.
-Dobbiamosistemarecasa!!-
Gli urlo tutto d'un fiato incominciando a raccogliere delle cartacce.
-Perché?- mi chiede tranquillamente,mangiando dei biscotti.
-Perché a pranzo viene mia madre!- Continuo ad urlare,non sapendo il perché, anche se Teò mi sta a due passi di distanza.
Con la sua solita tranquillità(che mi da sui nervi)prende una busta,e incomincia anche lui a raccogliere l'immondizia sulla moquette.
-Perché sei cosi agitato?Infondo è solo tua madre-
-Tu non la conosci, è capace di trascinarmi a casa solo perché tu hai i dread,e Laura ha i capelli arcobaleno.Poi aggiungiamo che deve ancora sapere che sono gay!-
-E come pensi di dirglielo?-
Già come penso di dirglielo?
-Una cosa certa ,è che glielo dico di persona-
Potrei dirglielo,come se fosse qualcosa di normale tipo:
"Mamma buona questa insalata,comunque sono gay,mi passeresti il sale per favore?"  
O facendo il drammatico 
"Mamma ho scoperto che sono gay ...(con singhiozzi indistinti )"
O ancora,dicendoglielo impercettibilmente:
"ahm  ahm,smn gay,ahm ahm''
-Credo che glielo dirò semplicemente,senza fare nulla di speciale-
Gli rispondo in fine eliminando le altre opzioni.
 
 
Abbiamo finito,ma c'è ancora qualcosa che non mi convince.
- Teò...sai io amo molto come ti vesti,ma ti posso chiedere di metterti un po più elegante?- Gli chiedo facendo gli occhioni dolci,che convincono tutti.
-Ok-dice con disprezzo.
-Non chiederlo anche a me, che non lo farò mai!-Esordisce Laura dal divano.
E'vero mi sono scordato di lei.
-Ma dai,ti chiedo solo di legarti i capelli,mettere un t-shirt e un paio di jeans-
-No! - Mi risponde secca e soddisfatta. 
Ho capito tutto,vuole farmela pagare per questa mattina.
-Nemmeno se mi metto in ginocchio,e ti dico che faccio tutto quello che vuoi?- Gli chiedo con voce supplicante ,e le mani a modo di preghiera.
Lei si alza e sene va.Lasciandomi li come uno scemo,a fissare il divano. 
"Vuoi la guerra e che guerra sia"
 
Alle 1 pm precise il campanello suona.Va ad aprire Teò,e sull'uscio appare mia madre stretta in uno dei suoi soliti completi.
-Ma è tua madre,o una caramella?- Mi bisbiglia Laura.
Io gli lancio un'occhiataccia e vado a salutare mia Madre,che squadra Teò e Laura con una espressione interrogativa. 
La facciamo accomodare e dopo una lunga conversazione decido che è il momento 
-Mamma devo dirti una cosa...-  


Come al solito vi dico che non sono molto brava con la punteggiatura .
Ho ottenuto molte visualizazzioni ma nessuna recensione ( anche se so che saranno negative ) le aspetto impaziente .


ciaooooo        

                     Eyesoffire

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Capitolo 4
*** In vena di confessioni ***


-Cosa amore?- mi chiede con faccia preoccupata 
-E' una cosa complicata da spiegare, e so che non sara facile per te accettarlo.- gli dico un po troppo rammaricato 
-Hai un figlio?-
-No mamma!-
-Ti droghi?- "perché mi fa queste domande stupide?"
-No mamma...-
-Ti tagli?- 
-NO NO E POI NO! ORA BASTA!- gli urlo stanco di quell'interrogatorio 
-Scusa, ma mi stai facendo preoccupare... siamo sicuri che non ti droghi?-
-Sicurissimo, non è una cosa che mi può fare male e nemmeno centra con i bambini-
-E allora cosa?-
-Allora... lo ho scoperto tanto tempo fa, ma visto che ti conosco, e se telo dicevo mi spedivi in una casa di cura ho aspettato di essere maggiorenne per dirtelo...-
L'espressione sul viso di mia madre stava cambiando radicalmente.
-Sai io non sono attratto dalle femmine ma dagli uomini, più specificame...-
-COSA?!-
Si alza di scatto, facendo cadere la sedia a terra, e mi si avvicina con fare minaccioso.
-Tu andrai da uno psicologo, ti farai curare, e tornerai a londra, lontano da questi due strani soggetti- mi dice guardando male Laura e Teò, che a loro volta la fissano con uno sguardo assassino.
-Mamma ma io non sono malato- gli rispondo scansandomi, come se non la riconoscessi più.
Non riuscivo a credere che lei, mia madre, il mio scudo, la persona che prendevo come esempio mi stava dicendo che ero malato.
-No? e dimmi, cosa hai?-
-NO MAMMA NON E' UNA MALATTIA, MA UNA SCELTA DI VITA, SONO IO SEMPRE LO STESSO, LO STESSO BAMBINO CHE PROTEGGEVI DAI BULLETTI, LO STESSO CHE TI CHIEDEVA IL GELATO AL PARCO CHE NON MI ANDAVA PIU E ERI COSTRETTA A MANGIARLO TU.SONO SEMPRE LO STESSO!- gli urlo mentre una lacrima mi scende sul viso, e mi brucia come se fosse olio bollente.
Lei invece continua a starmi davanti inflessibile, mi guarda come se fossi un essere ripugnante, come se fossi un mostro, come se non fossi più suo figlio.
Stiamo dieci minuti in silenzio, io continuo a piangere aspettando che lei mi venga ad abbracciare. 
Ma lei, invece di venirsi a scusare, prende la sua borsa esce di casa e sbatte la porta con la potenza di un sollevatore di pesi.
Cado in ginocchi distrutto, come se qualcuno mi ha pugnalato al cuore.
Sento delle braccia che mi stanno cercando di stringermi.
Apro leggermente gli occhi, e tra le lacrime che mi sfocano al vista riesco a vedere i capelli arcobaleno di Laura.
Riesco a fare un lieve sorriso pensando che: la sessa ragazza che mi ha minacciato di farmela pagare perché gli avevo staccato la spina della tv, ora mi sta abbracciando come una sorella.
Di slancio gli butto le braccia al collo, e mi lascio rassicurare da lei.
-Non ascoltarla, proprio le persone che ti sono più vicine ti pugnalano nel momento del bisogno, ci sono passata anche io...-
-Ma tu non sai gay- gli rispondo singhiozzando.
-No sono lesbica-
"o cavolo"...



ciaooo
ho ricevuto finalmente una recensione :'D e ringrazio chi la ha inviata.
Sto cercando di migliorare la punteggiatura e tra poco ci riuscirò meglio (almeno spero).
Allora potrete pensare che sono fissata con le storie lesbo e gay XD ma mi piace parlare di queste cose perhé, purtroppo, in Italia e nel resto del mondo c'è molta discriminazione.
Comunque spero che vi sia piaciuto il quarto capitolo.
Sto cercando di creare un po di suspance.
Grazie a chi ha letto la storiae ciao!

                                                              Eyesoffire

p.s 

aspetto delle recensioni di tutti i tipi

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Capitolo 5
*** Angeli che corrono ***


-Sei lesbica?- gli chiedo continuando a singhiozzare
-Si- mi dice lei secca, staccandosi dal lungo abbraccio.
-Wow, e tua madre lo ha accettato?-
-No, mi ha cacciato di casa, è per questo che sono qui, ma anche perché voglio cercare mio padre-
-Tuo padre?- più continua a parlare, e più non capisco.
-Si mio padre... sene è andato appena sono nata e io lo sto cercando qui a New York, guarda ho una sua foto.- Mi spiega mentre fruga nella borsa, e ne tira fuori una foto con un uomo alto, moro, e con una barba incolta.Assomiglia un sacco a Laura ed è anche un bell'uomo.
-Comunque, non pensare a ciò che ha detto tua madre-
Mi dice infine alzandosi.
Io gli rispondo con un piccolo cenno del capo, e mene vado in camera mia come un cane bastonato.
Mi butto sul letto, apro il computer e incomincio a cercare qualche sito strano per far passare il tempo.
Mi appare un sito di incontri.
Potrebbe essere un'occasione per trovare la mia anima gemella.
Senza pensarci due volte apro il link per le iscrizioni, con una velocità inumana scrivo tutti i miei dati personali e incomincio a cercare qualche ragazzo con cui combinare un appuntamento.
Fino a quando, non mi riviene in mente la gita a Central Park.
Sono solo le 3pm, perciò ho abbastanza tempo per andare a visitare il grande parco.
Mi vesto velocemente, prendo la mia fotocamera.
Prendo un taxi che mi porterà proprio a Central Park.
New York è un posto fantastico, con il taxi sorpassiamo di tutto...Grandi piazze, musei, enormi hotel, grattacieli, piccoli parchi, enormi limousine ci sorpassano. 
Nessuna persona sembra accorgersi di quello che gli succede attorno, camminano tutte nella propria direzione con un passo fermo e un po velocizzato.
Arriviamo a Central Park, li ci sono persone sdraiate sul prato, bambini in bici, carretti di hot dog e di gelato, e un sacco di altra gente.
Prendo un hot dog, non ho mai assaggiato una cosa cosi buona, e lo divoro in un sol boccone.
Scatto qualche foto qua e la, poi mi passa davanti una faccia conosciuta.
L' angelo del bar.Sta correndo con degli amici, ma la mia attenzione si concentra solo su di lui.
Lo fisso immobile seguendolo solo con lo sguardo, fino a quando non scompare dietro una fila di alberi.
Mi sono scordato completamente di ciò che è successo a casa, compro altri due hot dog da portare a Laura e Teò e torno a casa.
Apro il computer e trovo che un ragazzo, molto carino, mi ah invitato ad un appuntamento a un ristorante cinese vicino a Allstreat, mi manderà lui un taxi.
Accetto infondo mi sono iscritto per conoscere persone.
Sarà domani a pranzo.
 
 
 
Due recensioni :'D si lo so sono poche anzi pochissime ma per me è come la scoperta dell'america.
Cosa dire... mi hanno detto che infondo non faccio tanti errori di scrittura e ne sono contenta :D
Comunque voglio delle recensioni ouo molte recensioni di tutti i tipi 
Grazie di aver letto la mia storia :D
 
ciaooo   
                              Eyesoffire

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Capitolo 6
*** 1° appuntamento ***


Sono super agitato per l'appuntamento.
Mi sono vestito con una semplice t-shirt, un paio di jeans e delle scarpe della nike.
Alle 12 am puntuali arriva il taxi davanti casa. Dentro non c'è nessuno e chiedo se è stato mandato da Luke, il nome del ragazzo, lui risponde di si perciò salgo.
Il taxi mi porta per diversi vicoli desolati, si ferma davanti un piccolo ristorantino situato nella parte più remota di Allstreet, nonostante ciò dalle vetrine si vede molta gente seduta ai tavoli.
Entro provocando uno scampanellio della porta, non appena metto un piene dentro mi viene la nausea, quel posto ha un odore insopportabile, sembra un miscuglio tra pesce andato a male e miliardi di spezie mischiate insieme.
Anche se è difficile, cerco di superare quell'odore nauseante, chiedo dove si trova il tavolo di Luke, il dipendente che sta al bancone mi indica un tavolo dove un ragazzo sta giocando con le bacchette.
E' moro i capelli sono rasati ai lati e  sono disegnati a modo di scacchiera, è molto muscoloso e pieno di tatuaggi.
Guardandolo più attentamente capisco che è un colturista.
-Ciao io osno Mark, devi essere Luke vero?- gli chiedo porgendogli la mano elegantemente.
-We, ciao si sono io- mi risponde battendo il cinque invece di stringermi la mano.
Mi siedo lentamente, sperando che è tutto un incubo.
Io non mangio niente, l'odore è troppo forte e se tocco il cibo sono sicuro di sentirmi male.
Lui sembra non far caso a quell'odore, infatti ordina un sacco di cibo strano che non so identificare.
-Tu non mangi niente?- mi chiede con la bocca piena di riso.
-Da mangiare no, ordino una coca cola-
-Hahaha, qui nun c'è la coca cola, è tipicamente cinese perciò vendono bevande solo cinesi-
-Allora ordino un bicchiere d'acqua- gli rispondo con delusione, rimpiangendo gli hot dog del giorno prima.
-Contento tu-
Il pranzo continua lento e noioso, lui mi racconta della sua vita e non mi fa nemmeno aprire bocca.
Finalmente torno a casa, apro il frigo e prendo roba a caso da mangiare in fretta.
APPUNTAMENTI NEW YORK:
Luke

Non sono molto seguita, tante persone leggono ma nessuna recensione D: comunque non mi demoralizzo.
grazie a chi ha letto e spero che vi piace.
continuo a chiedere le vostre recensio

                                                                             Eyesoffire
 

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