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Ringrazio
RytaHolmes per la sua
recente recensione a Quel giorno mille volte in sogno.
Sono
di nuovo qui con una nuova FF su Ufo Baby!
Non
so se piacerà, ma mi auguro che verrà comunque letta e
se avrete voglia recensita.
I vostri
commenti sono sempre graditi, anche quelli negativi…
E se
un principe si innamorasse di una ragazza e poi si
scopre che…
“ Uffa sono in ritardo!”
<Kuzuki, ho sedici anni e oggi inizio il mio primo giorno in
terza superiore, e per di più sono in ritardo!>>
Una bella ragazza dalla
lunga chioma bionda correva a perdifiato verso la scuola, tentando in tutti i
modi di mangiare una fetta di pane e allacciarsi il giubbino…
( Lo so sembra tanto
una scena ricorrente in SailorMoon…Nd.lin)
“ GNO!”
” Lou dai, non posso portarti con me, ma ti prometto che appena torno giochiamo insieme.
Baumiao…”
Chiese quasi
supplicando…
” Forza signorino Lou, suo fratello deve andare a scuola.”
Il bambino scoppiò in lacrime, quelle lacrime davano fastidio al ragazzo, lo
intristivano molto…
“ Kanata… il pranzo…”…
Un ragazzo con corti
capelli marroni, correva anche lui a perdifiato, aveva rinunciato al passaggio
solo perché altrimenti il fratellino non avrebbe smesso più di piangere.
<< Mi chiamo Kanata, ho un fratellino piccolo e…”
Andò a scontrarsi con
un altro essere umano visibilmente in
ritardo come lui.
L’aiutò ad alzarsi e
non fece in tempo a scusarsi che la ragazza era già sparita gridando una sorta
di scusa…
La campanella era
appena suonata ed entrambi i ragazzi erano riusciti a
entrare nella scuola appena in tempo…
“ Bene, benvenuti in
questa scuola.
Voi mi conoscete già,
ma non conoscete lui
Alzati Saionji…”
Un ragazzo molto carino si presentò alla classe, si chiamava Kanata, il
portamento era molto impacciato, sembrava in
imbarazzo.
Tutte le ragazze rimasero incantate ad osservare i suoi profondi occhi scuri,
i suoi lineamenti così gentili, il corpo perfetto…
Tutte tranne una…
Il suo sguardo vagava,
per chissà dove fuori dalla finestra, venne riportata
alla realtà dal grido abbastanza adirato del professore…
“ KOZUKI, la pregerei
di stare sulla terra come ogni comune mortale, magari anche prendendosi cura
del nuovo ragazzo.”
Fissò il professore con occhi spenti e annuì, senza porsi il minimo dubbio su
chi fosse questo ragazzo…
“ Ehmm
tu sei Miyu Kuzuki?”
”Sì, chi mi cerca?”
“ Sono il nuovo
arrivato a cui devi fare da guida.”
” Ahhh…”
La ragazza sembrava
essere appena caduta da un mondo tutto suo, e che improvvisamente tutto quello
che era successo intorno a lei potesse significare
qualcosa.
<< Che occhi…>>
Pensò Kanata…
Miyu aveva dei
bellissimi occhi verdi che ben si intonavano con il
colore della divisa.
Era molto magra e anche
se sedicenne aveva il corpo di una bambina…
Iniziarono la visita
all’intero istituto…
“ E’ molto grande…”
“ Questa è l’unica cosa
che sai dire?
È molto grande?
Ahhhh….”
Sospirò e continuò per
la sua strada mentre il poveretto non poteva fare altro che corrergli dietro…
Suonò la campanella
della finedelle lezioni e Miyu stava
per tornare a casa quando…
“ Aspetta Miyu!”
Lei si fermò.
Era stato Kanata a
dirgli di aspettare.
Lo osservò per un po’
divertita, era circondato da una miriade di ragazze,
continuava a lanciargli sguardi supplichevoli, intenerita losottrasse alle grinfie di quelle pazze
scatenate.
“ Grazie…”
Erano arrivati al
capolinea, Miyu fece per salutarlo, ma kanata la bloccò…
“ Per tutta la giornata
sei stata molto gentile con me e prima mi hai pure salvato da quella
situazione.
Dai forza ti accompagno a casa, mi sono venuti a prendere in
macchina…”
“ No, non devi
disturbarti…”
” Nessun disturbo…”
Dall’espressione e dal tono capì che se non avesse accettato, sarebbe stato capace di prenderla in braccio e metterla in
macchina senza ascoltare il suo parere.
“ D’ accordo…”
Quando Kanata aprì la
portiera un bambino di all’incirca un anno, con una
zazzera di capelli biondissimi degli occhi grandi e blu, gli si buttò tra le
braccia gridando felice di poterlo riabbracciare.
“ Ciao piccolino, fatto
il bravo?”
” Sì!”
“ Buon pomeriggio
signorino Kanata…”
“ Ciao Baumiao…
Approposito questa è Miyu, una mia compagna di classe, accompagniamola
a casa.”
La ragazza ancora
scioccata strinse la mano dell’uomo alla guida e poi rivolse la sua attenzione
al bambino…
“ Ciao bel bambino,
come ti chiami?”
“ Lou…”
Lo disse con un filo di
voce e poi si andò a nascondere tra le braccia di Kanata…
“ Ecco questa e casa
mia…”
Stava scendendo quando
notò che Kanata cercava di far calmare il bambino.
“ Cos’è successo?”
Chiese molto gentilmente
Miyu.
“ Ecco, Lou ha fatto la pipì e doveri…”
” Entrate, così lo puoi cambiare e io posso ricambiare alla vostra
gentilezza…”
Kanata e Baumiao si
scambiarono un’occhiata e stavano per rifiutare, quando un pianto di
disapprovazione scaturì dal bambino…
“ Grazie accettiamo molto volentieri.”…
Miyu armeggiò un po’
con le chiavi e finalmente entrarono in casa.
La casa era vuota e
desolata ma la ragazza non parve farci troppo caso.
Mostrò a Baumiao
dov’era il bagno e si fece aiutare da Kanata a preparare il the.
“ I tuoi genitori?”
“…Sono partiti per
lavoro.
Quel bambino è…”
”…mio fratello.
Mia madre
è morta subito dopo averlo dato alla luce mentre mio padre…
È sempre via per
lavoro.
Per Lou ci siamo solo
noi come famiglia…
Io e Baumiao…”
Il volto di Kanata era diventato una maschera di dolore, che tentava in tutti i
modi di nascondere…
“ Dove
alloggiate?”
“ In albergo…”
“ Venite da me, così ci
faremo compagnia a vicenda.”
Quella proposta spiazzò
Kanata, si conoscevano da meno di otto ore e quella
ragazza gli aveva addirittura chiesto di stare da lei!
” Non so se…”
Miyu aveva assunto una
buffa faccia supplichevole che alla fine convinse il
ragazzo…
Allora
come vi è sembrato questo primo capitolo?
L’ho
scritto e lo sto scrivendo all’una di notte anche se penso che domattina lo
riguarderò per bene.
Bene
bene, per la gioia di tutti ecco un nuovo capitolo!!!
Lo
so che vi faccio penare tanto, ma non riesco a scrivere…
Ringrazio
tutti coloro che hanno recensito il primo capitolo, a
presto…
Kanata e Baumiao erano
tornati all’albergo per prendere le loro cose e siccome il bambino si era
appena addormentato…
<< Non vi preoccupate, non ci sono
problemi…
Ho detto, ma ha cosa
stavo pensando?
Io non so niente di
bambini!>>
Poi si mise a guardarlo
mentre dormiva…
Le piccole manine erano
strette in pugno e l’espressione era così dolce e beata che gli fece subito
tenerezza.
Si rigirò parecchie
volte nel sonno, Miyu per paura che
potesse cadere si precipitò ai piedi del divano.
Gli passo una mano tra
i capelli…
<< Come sei bello…
A volte penso che
sarebbe bello avere un bambino….>>
Il piccolo Lou si girò
e rigirò, poi si svegliò gridando.
Aveva avuto un incubo…
Miyu non sapendo che
pesci pigliare lo prese in braccio e cominciò a
sussurrargli parole diconforto finché
il bambino non si riaddormento sulla sua spalla sussurrando…
“…Mamma…”
Il volto di Miyu si
accese, ma ben presto quella semi felicità nel
sentirsi chiamare mamma, si sostituì allo sconforto e alla tristezza…
“ Baumiao pensi abbia
fatto bene nell’accettare?”
“ Sì Kanata, in questo
modo Lou vedrà anche una figura materna oltre a noi due…” << Già una
madre, proprio quello di cui avrei bisogno.>>
Erano passate ormai
parecchie ore ma di Kanata e Baumiao neanche l’ombra.
<<E se il bambino si sveglia prima
che arrivano?
E se avesse fame?
COSA FACCIO!!!!????>>
Pensò la ormai
disperata Miyu.
Poi gli venne in mente
di avere una madre…
Telefonata…
“ Pronto chi parla qui
casa Kozuki.”
” Mamma sono io, Miyu.”
” Ah ciao Miyu, come va?”
“ Bene mamma.
Ti chiamavo per
chiederti cosa si fa con i bambini piccoli?”
” NO! SEI INCINTA!
MA NON CI VEDIAMO DA DUE MESI E NON MI SEMBRAVI….”
“ Mamma
calmati non sono incinta!”
lo disse un po’ troppo forte e così Lou si svegliò gridando
con quanto più fiato aveva in corpo.
“ O
NO!
Mamma ti devo lasciare Lou si è svegliato!”
“ Lou?
Ma di che parli?
Miyu!”
Ma la conversazione rea stata interrotta…
“No
Lou non piangere…
Su forza…”
Camminò avanti e
indietro cercando di far calmare il piccolo, ma senza successo.
Poi decise di cantargli
una ninna nanna…
“ Dormi bene
bel bambino…
fai la ninna fai la nanna
tesorino della mamma…
Ninna
nanna ninna o
A chi ti
do?
Ti darò
alla stellina che ti culla la mattina
Ti darò a
Babbo natale che ti tiene a Natale…
Ti darò
all’uomo nero che ti tiene un anno intero.
Ti darò
alla befana che ti tiene una settimana…
Ti darò…
Ti darò
alla mamma che ti fa fare la ninna nanna.
Piccolino
dormi finchè papà non torna…
Dormi…
Sogna piccolino sogna e non smetter mai di
sognare…
Là là
làlallì
lallà…”
(Lo so che fa scifo ma siate
clementi…ndLin)
Il bambino ben presto
smise e ascoltò la dolce voce che gli cantava quasi in un sussurro quelle dolci
parole.
“ Ancoa.”
” Finalmente hai smesso.
Sai Lou questa canzone
me la cantava sempre la mia mamma quando ero triste…”
Cantò e cantò…
“ Mamma… fame!”
Stava per dirgli di non
essere la sua mamma, ma pensò…
<< Lui non conosce la sua mamma, per tutto il tempo che sarà
qui sarò io!…
Ma cosa mangiano i
bambini?!>>
Guardò nella borsa che
gli aveva lasciato Baumiao e trovò degli omogeneizzati e un biberon.
Riscaldò l’omogeneizzato
a bagno-maria e lo imboccò tenendolo in braccio…
Dargli da mangiare era
un’impresa, il bambino voleva fare da solo, oppure si tirava addosso il
piatto.
Quando finì di mangiare
aveva la faccia piena di omogieneizzato
al manzo.
“ Lou e adesso?
Che ne diresti di fare
un bagnetto?”
“ Tì!”
Preparò la vasca mentre
lui gattonava in giro per il bagno…
“ Forza dentro!”
Aveva trovato un giochino e così riuscì a lavarlo.
Ma lui per giocare aveva lavato anche Miyu e il pavimento!
“ MA…
Attento sai adesso vedi!”
Giocarono per un po’ poi l’acqua iniziava a diventare fredda e le labbra del
bambino pian piano erano diventate viola.
Lo asciugò, armeggiò più di una volta con il pannolino e
solo dopo innumerevoli pene, insieme andarono nella cucina a preparare la cena.
“ Baumiao fermiamoci in
quel negozio laggiù.”
Kanata aveva indicato un negozio di giocattoli alla fine della strada…
Comprarono diverse cose
per il bambino e poi un mazzo di fiori per Miyu.
“ Siamo a casa!”
Gridarono Kanata e
Baumiao all’unisono appena entrati.
“ Ciao. Forza Lou va a
salutare tuo fratello.”
Il piccolino corse, cioè gattonò, dal fratello che
lasciò cadere le borse per prenderlo in braccio…
con una mano libera diede a Miyu il mazzo di gigli bianchi, e
resistette all’impulso di dargli un bacio sulla guancia.
Rivolgendo l’attenzione
al bambino, Kanatagli
chiese:
“ Hai fatto il bravo?
Cosa avete fatto?
Racconta!”
“ Bagno e pappa!”
Gridò compiaciuto il
piccolino.
“ Abbiamo fatto il
bagno e gli ho dato un omogeneizzato ma non so se basta.”
” Adesso gli preparo il latte e lo metto a dormire.”
Era stato Baumiao a parlare.
Preparò il biberon e
poi lasciò soli i due ragazzi.
“ Grazie per i fiori
non dovevi.”
”Non ti preoccupare…”
” EHMMM…
Dopo vi preparo le
stanze.”
“ No, faccio io…”
Mangiarono e poi tutti
quanti andarono nellerispettive stanze.
<<Che bel bambino…>>
Pensò Miyu.
Stava per mettersi nel
letto quando sentì un pianto disperato avvicinarsi alla stanza…
TOC TOC
“ Avanti…”
Kanata era entrato con Lou in lacrime nella stanza.
Poi quando vide Miyu il
bambino smise di piangere e fece segno di voler andare in braccio a Miyu.
“ Mamma… nzone!”
Kanata guardò imbarazzato
la ragazza che anzi, iniziò volentieri a cantare.
Lui fece per andarsene
quando Lou lo prese per una mano facendogli capire che
doveva restare…
E così si addormentarono lutti e tre vicini…
Sembravano una famigliola felice…
Allora
che ne pensate?
Miyu
si è rivelata proprio una brava mamma o no?
Aspetto
impaziente le vostre recensioni!!!
Scusatemi
anche per tutto il tempo che ho impiegato a mandarla.
Scusate l’attesa ma…( Adesso
mi direte che sono le solite scuse..)
il Computer non vuole funzionare e così devo cercare sempre un posto dove poter
scrivere.
Poi è iniziata la scuola…il blocco
dello scrittore…
Ma per fortuna sono di nuovo
qui!
Con un nuovo capitolo, forse
troppo breve, e con una voglia matta di scrivere!
Aspetto impazientemente le
vostre recensioni!!!
Il mattino dopo, quando Miyu si svegliò e sentì una stretta forte e
dolce che le stringeva la mano.
Aprì gli occhi…
Al suo fianco c’era il piccolo Lou che le si era rannicchiato contro il petto.
Sorpassò con lo sguardo quel corpicino
inerme e finalmente vide chi le stringeva la mano…
<Kanata?>
I ricordi della notte appena trascorsa gli affiorarono alla mente come
un fiume in piena…
<Lou piangeva e così era venuto sperando di
poterlo calmare, poi abbiamo dormito assieme…>>
Sfilò la sua mano dalla sua con
molto delicatezza nell’istante in cui la sveglia incominciò ha
suonare…
Era ancora rossa in viso, quando si accorse che anche Lou aveva deciso
di svegliarsi…
Lo prese in braccio sperando che non si mettesse a piangere, ma anche
Kanata si era svegliato…
“Buongiorno Miyu…” Aveva biascicato con la voce ancora impastata
dal sonno, concentrò la sua attenzione sul fratellino.
Fecero una veloce colazione, Miyu era in ritardo come al solito, e alla fine furono costretti ad accettare
il passaggio che gli aveva offerto Baumiao.
Quando arrivarono davanti alla scuola
il piccolo mostrò tutta la sua disapprovazione nel veder andare via i
“genitori”.
“Piccolo, dobbiamo andare a scuola ma ti prometto che quando torno
giochiamo insieme va bene?”
Sussurrò dolcemente Miyu al bambino…
“ O…Ok”
rispose con la voce ancora rotta dal
pianto…
Mentre erano in classe i due
si rinchiusero in un mondo tutto loro creato dai loro pensieri e ricordi…
Non si accorsero neanche che una nuova ragazza era entrata a far parte
della già numerosa classe…
Nei pensieri di Miyu…
<Avrò fatto bene?
È un pensiero che ormai mi sta distruggendo…
Poi c’è Lou…
Gli serve una madre…>>
Nei pensieri di Kanata…
<
Presto o tardi mi arriverà la
chiamata dio papà e allora sarà troppo tardi…>>
Il suono della campanella li riportò bruscamente alla realtà!
“ Scusa…”
Una indecisa e tremula voce la fece sobbalzare e si
girò e vide una bella ragazza con
Mossi capelli rossi e uno sguardo da cerbiatto impaurito…
“ Sì, chi mi cerca?”
“…ecco…sono nuova e quindi…”
”Mi chiamo Miyu…
benvenuta…”
“ Piacere…
Sono Christine…”
Miyu fece segno alla ragazza di andare avanti e insieme incominciarono a
visitare la scuola e così riuscì anche a conoscerla un po’ meglio…
Era una ragazza timida e impaurita, ma nascondeva una forza veramente
sorprendente.
Quando vedeva passare dei ragazzi abbassava lo sguardo e
proseguiva, rossa in viso, più spedita che mai…
Poi conobbe Kanata…
Era più rossa dei suoi capelli e balbettava un po’…
Scintille partirono dai suoi occhi, ma si fermarono a metà come
interrotte da un muro invisibile…
Kanata era gentile ma freddo e distante…
Salutarono Christine e uscirono dalla scuola mentre Miyu lo riempiva di
domande sul suo comportamento con la ragazza.
Ma lui non sembrava ascoltare, perso com’era tra i
suoi pensieri…
Allora come vi è sembrato?
Sinceramente non mi è piaciuto più di tanto.
(è sempre così all’autore non piace mai niente…)
Cmq
pazientate un pochino per il prossimo capitolo!
Ringrazio
Mareviola e Anny_Miyu per le loro numerose recensioni…
Naturalmente
anche le altre persone che recensiscono la mia schifezza!!!
I giorni passavano e l legame tra Miyu e Christine aumentava sempre più…
Christine era sempre
impacciata e impaurita di fronte ai ragazzi soprattutto con Kanata…
Miyu era appena tornata
dal solito giro con Christine…
Lou le corse incontro e
prendendolo in braccio vagò per la casa cercando Kanata…
DRIN DRIN…
“Pronto
qui casa Kozukichi parla?”
Era stato Baumiao ha prendere la telefonata…
“ Sono la mamma di
Miyu, ma lei chi è?”
Baumiao non rispose a quella domanda anche perché aveva già passato il telefono
a Miyu e aveva preso il riluttante Lou…
“ Ciao mamma come va?”
“ Come, come va?!
Da quel giorno che mi
hai chiesto per i bambini non mi hai più chiamato!”
“ Sì, scusa, è che ho
avuto da fare.”
” No, mia cara non te la cavi con così poco!
Adesso ci spieghi tutto
per filo e per segno capito?!”
La poveretta non poté
fare altro che tirare un sospiro e iniziare a raccontare…
“ Allora mamma da dove
vuoi che inizi?”
” Dall’inizio!”
“ Bene…
Una settimana fa a
scuola è arrivato un ragazzo.”
” E….”
“…Sono stata incaricata
di fargli fare il giro della scuola.
A fine giornata mi ha accompagnato a casa e ho conosciuto il suo
fratellino…”
“ Per questo volevi
sapere per i bambini!
E Lou era lui?”
“ Sì.
Stavano in albergo…
Pensa ad un bambino di un
anno in un albergo e… e poi ho pensato che fosse la cosa più giusta da fare…”
“D’accordo, d’accordo
adesso però raccontami com’è fare la mamma.”
Miyu gli
inizio a raccontare di quanto fosse difficile e di quante gioie e
apprensioni gli dava.
Un pensiero non tanto
tenuto in considerazione attraversò la mente di Miyu…
<<È questo che provava la mamma quando ero piccolina?>>
Al momento del congedo
la signora kozuki sussurro alla figlia delle parole che la stordirono un po’…
”Anch’io…con tuo padre…
Veniamo a trovarti fra
una settimana ciao Miyu…”
La poveretta non fece
in tempo a ribattere che la conversazione era già stata interrotta.
Iniziò a camminare in
cerchio per la stanza con quelle due parole che gli risuonavano nella testa…
Per fortuna intervenne
Kanata a fermarla e a riscuoterla…
“ Per favore basta
girare mi hai fatto venire il mal di testa…”
Lei lo guardò confusa e per poco non cadde a terra,Kanata
la sostenne e quando lei si riprese un pochino fece per allontanarsi ma venne
fermato dalle parole di Kanata…
“Potrei fare una
telefonata?”
Miyu grugnì un sì e sparì dietro la porta della sua camera…
“ Centralino vorrei
fare una telefonata a carico del destinatario…”
Una voce metallica al di là del filo chiese la
destinazione…
“ Dravia
in Olanda.
Il signor Santa Claus”
La voce metallica chiese se era uno scherzo e Kanata
prontamente rispose:
“No,no…”
La voce gli disse di rimanere in linea per un minuto all’incirca…
TU- TU- TU…
“ Pronto chi parla?
Qui casa Claus…”
” Asterix sono Kanata fammi parlare
con Santa.”
” Subito signorino…”
Aveva risposto il maggiordomo con la sua tipica voce nasale…
Kanata dovette
pazientare per qualche minuto e poi finalmente la voce dell’amico risuonò forte
e viva come sempre…
“ Ciao Kanata
finalmente ti fai sentire!!”
“ Ciao Santa come va?”
”Non c’è male…”
” Dimmi quello che non voglio sentire…”
”…Kanata mi dispiace…
Tuo padre sta male…
Sei pronto per
diventare R…”
Non sentì le ultime parole perché aveva allontanato da se la cornetta per poi
riavvicinarla quasi subito dopo… “Grazie Santa…
Chiamami quando manca
poco a…
E per favore avvisa mia nonna che non sposerò mai e poi mai
quella ragazza!”
Si salutarono e Kanata , con il cuore pesante, andò a comunicare la novità a
Baumiao.
“ Kanata, devi dirlo a
Miyu…”
”Domani…o un altro giorno c’è ancora tempo…”
Allora
come vi è sembrato???
Cosa
aveva già fatto all’età di Miyu la madre???
Cosa
mai dovrà rivelargli Kanata di così importante a Miyu???
Come ho già detto in una
recensione, siete proprio sicuri che sia Kanata e non qualcun’ altroa?
Ho messo un po’ di dubbi eh???
RECENSITE!!!
I due ragazzi erano turbati dagli ultimi avvenimenti, e infatti diventarono distanti e
scontrosi.
Avevano incominciato a trattarsi come due estranei, si
punzecchiavano, si prendevano in giro fino allo sfinimento, e a volte
arrivavano anche ad odiarsi…
In tutto questo trambusto non si accorsero che il piccolo
Lou avvertiva questa tensione e ne soffriva.
Aveva incominciato a piangere e ad essere distaccato e
scontroso, il dolce sorriso che gli illuminava,spesso e volentieri,il viso, era stato sostituito da
un broncio e da uno sguardo freddo.
Non mangiava e quando vedeva uno dei due ragazzi invece di
salutarli prendeva e scappava via con le lacrime che gli scendevano copiose sul
viso…
L’unico che parve accorgersene fu Baumiao.
Un giorno quando mancavano pochi giorni all’arrivo dei
genitori Miyu, e Lou era particolarmente nervoso, lo fece presente ai due
ragazzi…
“ La volete smettere?!
Se non ve ne siete
accorti…
Lou si è accorto che tra voi due c’è qualcosa che non va e
sta soffrendo.
Se non volete vedere…
Guardate non rimanete
ciechi…”
Tuonò baumiao!
I due ragazzi obbedirono e incominciarono a guardare Lou
che giocava, poco distante da loro…
Prendeva i pupazzi e li scagliava l’uno contro l’altro con
odio ripetendo, in modo del tutto sbagliato, le cattiverie che si erano
lanciati tutti e due nel
corso della settimana.
Miyu non resistette e piangendo corse dal bambino
abbracciandolo.
“Scusami Lou, Scusami…”
Gridava tra un singhiozzo e un altro Miyu.
Il bambino incominciò a guardare la “madre” che lo
stringeva così forte dopo tanto tempo senza capire.
Ma quando anche Kanata si unì a quel abbraccio il suo sguardo si addolcì e ricambiò
la stretta…
Alla fine scoppiarono tutti e tre a ridere…
“ Non voglio che i ripeta mai più una situazione del
genere, quindi vi inviterei a
parlare…”
Disse Baumiao mentre si dirigeva verso la cucina…
Seguirono il consiglio di Baumiao e iniziarono ad
estraniare i loro problemi omettendo alcuni particolari…
Verso sera arrivò una nuova telefonata a casa Kozuki…
“ Pronto chi parla?
Qui casa Kozuki…”
” Miyu sei tu?
Sono Christine!”
” Sì sono io, ciao Christine come stai?”
”Bene, bene…
Ti avevo chiamato per sapere se domani ti andrebbe di venire a casa mia a
pranzo.
Potresti rintracciare anche Kanata, non so quale sia il suo numero…”
”Certo non ti preoccupare…
Per domani… Volentieri ci saremo.
Devo portare qualcosa?”
”No, no…
Solo te!”
“Ehmm…
Christine…
Domani ci sarà anche un’altra persona per te va bene?”
”Certo, certo…
Allora a domani!”
“ A domani…”
Mise giù la cornetta e andò a tastare il terreno con
Kanata…
La porta della stanza era socchiusa e la luce era accesa…
Entrò spedita, ma si fermò sul pianerottolo.
Kanata si era addormentato con in braccio Lou…
Si avvicinò senza far rumore e li osservò per un po’.
<< Come si somigliano, non sembrano fratelli…>>
Scostò delicatamente un ciuffo di capelli che coprivano il
viso a Lou, poi prese una coperta e gli e la mise addosso.
Si chinò e sfiorò un bacio sulla guancia di Lou e poi si
soffermò per qualche istante a guardare le labbra di Kanata.
Ma anche a lui gli
sfiorò un bacio sulla guancia…
Sempre in punta di piedi uscì dalla stanza spegnendogli la
luce e sussurrando…
“ …Vorrà dire che domani stesso te lo dirò…”
L’indomani…
Miyu preparò Lou aiutata da Baumiao.
Intanto gli ricordò di dove sarebbero andati di lì a
mezz’ora, ma Baumiao…
“ No, andate solo voi, vorrei rimanere a casa a sistemare
un po’, visto che domani arriveranno i tuoi genitori…”
”D’accordo, se lo dici tu…”
Quando ebbero finito di vestire Lou, Kanata fece capolino da
oltre la porta…
“ Siete pronti?
Non voglio che il tavolo al ristorante venga occupato.”
Detto questo prese il bambino e andò a metterlo nel passeggino.
“ Non gli hai detto la verità?”
Chiese lo sbalordito e scioccato Baumiao.
“ Ho dovuto!
Quando gli ho chiesto se gli andava di mangiare fuori e magari da
Christine mi ha guardato male…”
”Capisco…
Ma ora andate,la
strada è lunga…”
Salutarono Baumiao e si diressero a passo svelto verso la
casa di Christine…
“ Ma d
qui non si va al ristorante…”
”Scusami Kanata, ma ho dovuto…
Ieri sera Christine ci ha invitati a casa sua…”
Lo sguardo del ragazzo mandava
scintille e anche quando rispose il suo tono faceva raggelare il sangue…
“ Mi spieghi perché non me l’hai detto?”
Lou si mise improvvisamente a piangere e quando Miyu andò a prenderlo per
consolarlo, lanciò un’occhiata piena d’odio a Kanata.
“ Scusami…
Andiamo…”
Il povero Kanata si vedeva che era ferito, camminava con
un’aria triste, mentre strani pensieri gli arrovellavano il cervello…
<< Speriamo almeno che
Aya non ci sia…
Ma conoscendo Christine…>>
Quando suonarono alla porta Miyu aveva ancora in braccio Lou e
Kanata era molti passi più distante.
Andò ad aprirgli la stessa Christine seguita da uno strano
signore vestito da cervo…
“ Signor De Cervis
non si preoccupi…
Ciao Miyu…
Chi è questo bambino?”
Lou affascinato da quello strano tipo vestito da cervo,
tirò una ciocca dei lunghi capelli biondi di Miyu…
“ Mamma cotachello?”
“È un signore vestito da cervo…
Ciao Christine lui è Lou…”
Christine guardava stupefatta prima il bambino e poi Miyu
senza capire, ma si riscosse subito chiedendo…
“ E
Kanata?”
“ Arriva, è
rimasto indietro…”
Appena finì quella frase, Kanata sbucò dall’angolo.
Aspettarono che anche Kanata arrivasse, portando il
passeggino…
“ Forza entriamo…”
Li invitò Christine…
La casa era veramente grande e bella.
La complicatezza
e la complicità dei vari colori e della predisposizione delle pareti faceva
capire che era una famiglia benestante.
Appena entrarono nella stanza da pranzo rimasero,( Solo Miyu) a bocca aperta.
La stanza era una fedele riproduzione di una sala da pranzo
della metà del 1700.
Un bel camino scoppiettante stava ala fine della stanza, un lungo tavolo con ogni sorta di ben
di dio, stava al centro della sala.
Una ragazza con due fini treccine nere, un bel viso e degli occhi blu, sedeva
lungo il tavolo…
La ragazza in questione si alzò e si avvicinò per fare le
dovute presentazioni…
“ Piacere mi chiamo
Aya Natsuo…”
Si soffermò con Kanata che la guardava con occhi di fuoco…
“ Allora è lei la…”
”Zitta…
Mia nonna non ti ha detto che non ti sposerò mai e poi
mai?”
“ Sì ma ha detto di non farci caso…”
Si allontanò quando Miyu raggiunse Kanata per mettere il bambino nel passeggino
e vedendolo arrabbiato pensò che fosse ancora per la storia di prima…
“ Kanata se sei ancora arrabbiato per prima…
Avrei dovuto dirtelo
perdonami…”
Gli chiese Miyu mentre metteva il bambino nel passeggino…
“ No, no ti preoccupare andiamo a mangiare…”
Si sedettero vicini e non riuscendo a dare da mangiare a
Lou sul passeggino lo prese
in braccio mentre Kanata lo imboccava…
Molte volte le mani dei due si sfiorarono e questo non
parve piacere molto ad Aya, la quale lanciava occhiate furenti verso quel
quadrettofamiliare così dolce…
Ben presto la giornata passò ed era di tornare a casa.
Aya bloccò ancora una
volta Kanata, i due andarono a parlare in privato in una stanza
poco lontana dalla porta…
Miyu aspettava sull’uscio con Lou nel passeggino che
dormiva placidamente.
Poi Christine ricevette una telefonata e si dovette
allontanare.
Miyu spazientita andòa chiamare Kanata, ma quello che vide la intristì molto…
Aya stava baciando Kanata!!!
Ritornò dal bambino e così non vide lo schiaffone che diede
ad Aya…
Allora vi è piaciuto?
UNA COMUNICAZIONE URGENTE!
Se avete voglia leggete
l’ultima recensione di ”Quel giorno mille volte in sogno”
Capitolo 6 *** Sogno di una notte di mezzo autunno ***
Tenero amore
Tenero amore
Capitolo 6
Sogno di una notte di mezzo autunno
Aspetto
che tutti i vostri pensieri su cosa sia la verità vengano
estraniati!
Il primo che indovina vince…
Lasciamo
perdere…
Lin
Un Cralion suonava la
sua canzone portando i ricordi nascosti all’interno del suo vano…
Aya avvicinava sempre più
il suo viso verso quello di Kanata, per unirsi in un tenero e lungo bacio…
La scena stava pian
piano svanendo lasciando spazio ad una bella bambina bionda che giocava con una
bambola…
Una ragazza più grande
della bambina si avvicinò pian piano, e con orrore vide che la bambola che
aveva in mano non era una bambola ma bensì un Kanata miniaturizzato…
La bambina iniziò a
parlare con una voce cavernosa e distante ma comunque
molto dolce…
“ Kanata…
Miyu perché non giochi
con Kanata?
Kanata…
Miyu perché non gli
dici ciò che provi?”
Alzò lo sguardo…
<<Ma…ma…quella sono io da piccola…>>
Aveva gridato nella sua
mente la giovane ragazza.
“ Il cuore è crudele
vero Kanata?
Non sai mai cosa pensa…
Non sai mai come
guardarlo…
Non sai mai…
Perché non si può sapere?
Mi rispondi Kanata?”
“……………………..”
“Devo chiedere a Miyu?
Miyu…”
Disse la bimba-Miyu…
“ Perché?
Perché se sai cosa vuole il tuo cuore non lo dici?
Perché Miyu?
Hai paura di lei?”
Gli mostrò la faccia di Aya, quando baciava Kanata…
“ Paura?”
”Allora?”
“…No…
Non so cosa dice il mio
cuore…”
La bambina era sparita…
Davanti a lei c’era un
bambino di pochi giorni e Kanata.
“Kanata!”
Cercò di gridare ma le
parole gli morirono in gola…
“ Vieni
tesoro, vieni dalla mamma.”
La “Mamma” era una
giovane donna di non più di 15 anni che teneva stretto contro il suo petto il bambino.
La sua pelle sembrava
aver perso tutto il colore rosato, i lunghi capelli castani cadevano sulle spalle sciupati…
Gli occhi…
Erano l’unica cosa
viva…
“ Kanata…
Guarda com’è bello nostro figlio…”
”Sì, ha preso tutto dalla madre…”
Un bel sorriso, uno di quelli così rari e belli, dipinse il volto grave di
Kanata…
“ Meno male che hai
sorriso…
Devi promettermi una
cosa…”
”Dimmi MayLee…”
” Voglio che tu trovi una ragazza di certo meglio di me…
E la sposi…
Voglio anche che tu
faccia in modo che Lou cresca credendo, che la ragazza che sceglierai, sia sua
madre…”
Un debole sì e poi il
buio…
Questa volta vide i
suoi genitori che stavano chini su di una culla sussurrando un
parola che si dice a tutti i figli, ma per loro era l’amara verità…
“ Mia piccola pri………”
Di nuovo il buio più
completo poi un’esserino che pareva una fata…
“ Salve Principessa…”
“ Principessa?
AH è
vero è un sogno…”
“ Adesso sa?”
” So cosa?”
“ Cosa
sente nel suo cuore…
Mi sembra logico…”
“ Non…non lo so…”
Ma il sogno era finito e Miyu si svegliò di soprassalto
guardandosi intorno.
Era la sua stanza e al
suo fianco aveva un piccolo bambino biondo.
Rileggendo
le recensioni mi sono accorta che come al mio solito ho incasinato la
situazione!!!
SCUSATEMI!!!
( Facciamo un po’ come per le 4575415 puntate
di Beautiful…)
Riassunto delle puntate precedenti…
(
Non siete obbligati a leggere)
Un
ragazzo entra nella vita…
Andiamo
al nocciolo e saltiamo tutta sta roba…
…La mamma di Miyu in una telefonata aveva
rivelato alla figlia qualcosa di veramente molto strano…
Anche Kanata aveva ricevuto una telefonata non tanto gradita…
Era un
principe e suo padre era in punto di morte…
Aya è la promessa sposa di Kanata scelta dal padre…
Strani
sogni affollano la mente della povera Miyu…
…Magari
qualche punto è vero di quel sogno…
Ho
chiarito abbastanza dubbi?
Vi
lascio al capitolo!!!
La
giornata era iniziata e Miyu pareva che si fosse dimenticata che sarebbero
arrivati i genitori.
Preparò
il piccolo e seguì un profumino che arrivava dalla
cucina…
“
Baumiao, ti sei sbizzarrito questa matti..”
Le
parole gli morirono in gola…
In
cucina non c’era Baumiao e neanche Kanata, bensì i suoi genitori!
“
C…Co…Cosa ci fate voi qui?”
Il padre aveva le spalle girate e guardava il
fornello.
La
madre invece, stava apparecchiando e non sembrava essersi accorta della figlia.
Solo
quando Lou incominciò a piangere si girarono entrambi…
“
Oh, ciao Miyu!”
poi rivolgendosi a Lou
“
Che bel bambino sei!
Vuoi
una caramella?”
Il
piccolo guardava quella strana signora che gli stava davanti senza capire, ma
vedendo che la madre non lo sgridava e non gli diceva niente…
Incominciò
a dimenarsi con la chiara intenzione di farsi lasciare giù…
Avendo
le braccia libere Miyu andò a salutare il padre…
“
Ciao papà, quando siete arrivati?”
“
Hai visto tua madre?
Non
la vedo così felice da…quando sei diventata grande…
Mia
piccola stellina…”
Padre
e figlia si abbracciarono poi quest’ultima sparì per
andare a svegliare Baumiao e Kanata…
Trovò
Baumiao che vagava per il corridoio e così svegliò Kanata…
“
Kanata… svegliati…”
” May…mamma…”
Il
sogno era ancora vivo nel cuore di Miyu e il sentire quel nome anche solo a
metà
Incominciò
a fargli credere che fosse tutto vero…
Lo
scosse un altro po’…
“
Buongiorno Miyu…”
<<Si è svegliato
finalmente!>>
“
Muoviti andiamo a fare colazione…”
Durante
la colazione i genitori di Miyu conobbero bene Kanata
e Baumiao.
La
mamma di Miyu, era ancora giovane, si sentiva una nonna…
E proprio lei propose…
“Perché non facciamo un picnic?
Miyu
ed… anzi e suo padre possono preparare il pranzo
mentre io mi occupo del bambino!
Non è una bella idea?
Faremo
un bel picnic in…Famiglia!”
I
presenti si guardarono e poi acconsentirono…
Baumiao
e la signora Kozuki sparirono dalla cucina mentre
Kanata, Miyu, il signor Kozuki preparavano il pranzo al sacco.
Kanata
si dimostrò un ottimo cuoco e neanche Miyu se la cavava poi così male…
Uscirono
di casa che era circa mezzo giorno e andarono in un parco che aveva la
peculiarità di avere gli alberi di ciliegio fioriti fino a dicembre…
Era
una bella giornata, un bel sole pallido illuminava i cuori e un sottile
venticello muoveva dolcemente le fronde degli alberi, liberando le foglie
secche e i petali di ciliegio, facendoli unire in una danza…
Lou
era affascinato da tutto e chiedeva in continuazione alla signora Kozuki che
gli spiegava le varie cose con dolcezza.
Salirono
sulla collina che sovrastava il parco e si sistemarono contro il tronco del grande ciliegio…
Mentre stendevano la tovaglia e preparavano il preparabile Miyu e Kanata si concessero la possibilità di
fare una passeggiata…
Camminando
trovarono un angolo di paradiso…
Un
campo fiorito si perdeva alla vista, un laghetto con delle anatre stava poco
distante da loro .
Querce
e castagni facevano da guardiani a quel giardino incantato…
Miyu
corse allo stagno dove vide la sua immagine riflessa…
La
faccia di qualcuno che ha una tristezza troppo grande nel cuore e fa di tutto
per non darlo a vedere…
Indossava
un maglioncino bianco, i capelli l’aveva
raccolti in una coda, aveva messo una lunga gonna nera e scarpe da tennis…
Più
si guardava più si convinceva che se avesse continuato così…
Si
girò per affrontare Kanata e rivelargli ciò che la tormentava…
Raccoglieva
dei fiori…
Anche lui alzò lo sguardo…
I
loro occhi si incrociarono e qualcosa di strano
accadde nei loro cuori…
Durò
un attimo…
Passarono un bel pomeriggio, ben consapevoli
che appena avessero messo un piede fuori dal parco i
loro problemi li avrebbero invasi come una valanga…
Quella
sera…
“
Mamma quando partite?”
Miyu
e la madre erano nella stanza di Miyu a mettere a
letto il bambino.
“
Domani mattina…”
“….”
“
Sai Miyu devo dire che sei proprio una brava mamma!”
La
figlia arrossì un poco e uscì di tutta fretta dalla stanza per sistemare le
altre…
Quella
notte passò troppo in fretta e nessun sogno incupì il sonno di nessuno…
Scusate
se è così corto…
Almeno
ho chiarito alcuni punti!
Penso
che già stanotte avrete il prossimo che sarà ancora più breve!
Mi spiace
che gli ultimi capitoli siano così corti, ma troppe parole li rovinerebbero e basta…
RECENSITE!!!
La
mattina seguente si svegliarono presto per poter salutare i genitori di Miyu
che stavano per partire…
“
Prenditi cura di mia figlia principe Kanata…”
Gli
sussurrò il signor Kozuki all’orecchio di Kanata…
“
Ma, ma lei come fa a …”
”Shhh…”
Lo
zittì e poi gli bisbiglio alcune parole che fecero
illuminare il volto del giovane…
“
Ciao Miyu…”
Gli disse la madre stringendola forte a se…
“
Ciao mamma…”
La voce di entrambe, il labbro inferiore che tremava…
presto o tardi avrebbero pianto…
Si
abbracciarono ancora…
La
madre diede alla ragazza dei consigli di come fare con il bambino, tipo quando
aveva qualche malattia, oppure si faceva male giocando, cose di questo tipo
insomma…
Poi
stringendola nuovamente a se gli sussurrò all’orecchio…
“
Presto ogni verità verrà svelata…”
Miyu venne stretta dal padre e quindi non riuscì a ribattere e ha chiedere
spiegazioni…
Li
videro allontanasi e poi entrarono in casa per
prepararsi per la scuola…
Uscirono di casa senza salutare Lou, non si era ancora svegliato…
Sulla
strada per la scuola erano molto silenziosi, non si
guardavano quasi in faccia…
Poteva
essere una giornata come le altre se non fosse stato
per la presenza di Aya come nuova arrivata…
Appena
vide Kanata lo prese in disparte e cominciarono a
parlare…
“
Allora?”
” Allora cosa?”
Il
tono di Kanata era freddo e distaccato, soprattutto
scocciato.
“
Ancora arrabbiato per la storia del bacio?”
Kanata
stava per rispondergli a dovere quando entrò il professore…
Anche un’altra sorpresali attendeva a casa…
Appena
svoltarono l’angolo Baumiao gli corse incontro con uno
sguardo preoccupatoe con Lou in
braccio.
“
Kanata devi tornare subito a casa…
Tuo
padre…”
“No…”
La
tristezza dipinse sia il volto di Miyu
che quello di Kanata….
“ Non si può proprio aspettare?”
“
No hanno detto che era agli sgoccioli.”
” Capisco…”
Miyu
assisteva alla conversazione con lo sguardo vitreo in silenzio…
Quando
entrarono in casa Miyu si scrollo di dosso il torpore
che l’aveva invasa e riuscì a parlare con Kanata…
“
Parti subito o domani mattina?”
“
Subito…”
”Dove abiti esattamente?”
“…In
Olanda…”
”Woow!”
Il loro “terzo grado” finì così, con Miyu che lo aiutava a preparare le valige…
Quando stava per preparare anche quella di Lou,
Kanata la fermò.
“
No, vorrei che Lou rimanesse qui con te e Baumiao…”
un poco della tristezza che aveva invaso Miyu svanì, ma
qualcosa di più della tristezza la invase quando realizzò che Kanata sarebbe
andato via…
All’aeroporto…
“
ULTIMA CHIAMATA PER IL VOLO 325 DIRETTO IN OLANDA…
RIPETO
ULTIMA CHIAMATA…”
Una
stridula voce metallica fece affrettare i saluti…
“
Devo andare…
Lou
ciao piccolino, devo andare…
Resti con la mamma vero?”
Il
bambino stava per scoppiare in lacrime e non solo lui…
Baumiao
piangeva di già…
“
Ti…”
Gli
diede un bacio e spostò la sua attenzione su Baumiao.
“
Su amico mio non piangere…
Ti
affido… la mia famiglia…”
L’ultima
parola fu detta così piano che non arrivò mai al destinatario…
“
Miyu…
Quando torno devo dirti alcune cose importanti…
Mi
aspetterai?
Cresci
Lou come se fosse figlio tuo ti prego…”
Dove aveva già sentito quelle parole?
“
Sì…
Torna
presto e chiama…”
“ Tra
pochi secondi ci sarà l’imbarco, prego i gentili clienti di affrettarsi al Check i- in”
Si
salutarono e lui partì…
Non
si girò indietro…
Si
girò solo quando ormai erano spariti alla vista e le lacrime potevano scendere sul
volto senza più nessun ritegno…
Capitolo 10 *** La speranza é l'ultima a morire... ***
Tenero amore
Tenero amore
Lin
Capitolo 10
La speranza è l’ultima
a morire…
Non dirò molto,
solo invito Yuki a leggere l’ultima recensione che ho inviato (se non
l’avesse già fatto.)…
…Sulla
porta c’era un bel ragazzo dell’età di Miyu.
Aveva corti
capelli castani e due grandi occhi pieni di vita e di gioia.
Un volto
sbarazzino e un po’ strafottente…
" Salve sono
Santa…Claus…
Vi pregherei di
non ridere!
Sono il migliore
amico di Kanata, tu dovresti essere Miyu…"
Indossava un
maglione anche se la stagione era abbastanza calda, e dei jeans.
Miyu lo guardò
sbalordita e poi rispose…
" Sì sono
io…
E-entra…"
Lou lo guardava
in cagnesco e con diffidenza, gli stava sempre dietro aspettando una sua mossa
falsa…
" Allora
Santa com’è la vita a casa?"
" Fredda Baumiao!"
Baumiao e Sanata
conversarono di ogni cosa mentre Miyu provava a riordinare le idee e Lou…
All’ora di
cena…
Lou era
sull'attenti, e aveva uno strano sorrisetto sul volto…
" Mamma se
faccio uno scherzo mi punisci?"
Miyu era
sorpresa, non aveva mai alzato un dito su Lou…
" No Lou
come ti è venuta in mette questa cosa?"
"Chiedevo…"
<>
Ma come tutte le
cose pensate e non tenute in considerazione…
Verso la fine
della cena…
Lou chiese
espressamente di poter servire lui la torta.
Miyu lo osservava
con apprensione mentre maneggiava il coltello oppure mentre si sforzava di
portare il grosso piatto con su l'intera torta senza essere aiutato.
In quei momenti
non sembrava più il piccolo cucciolo che l'aveva "lavata" la prima
volta che l'aveva visto oppure di quando gli cantava la ninna nanna…
<<è
diventato un'ometto…>>
Pensò Miyu…
( Non vi sembra
una brava mammina? NdLin)
Tutto sembrava
andare per il meglio almeno finché Lou non decise di dare la torta a
Santa…
Inciampò facendo
finire la torta sulla faccia del malcapitato e lui rimase miracolosamente in
piedi.
Miyu e Baumiao
rimasero impietriti.
Invece Santa
leccò gli angoli della bocca e disse:
" Buona
questa torta potrei averne ancora?"
Poi rivolgendosi
a Lou…
" Sei
proprio figlio di tuo padre!
Una volta il tuo
papà aveva fatto lo stesso scherzo a mio padre, avevano all'incirca 6 anni e
poi è toccato a Kanata che l'ha fatto a Christine!"
E scoppio in una
fragorosa risata…
Pian piano Miyu
ricollegò il cervello e si rese conto che qualcosa era strano…
"Come
Christine!
Quella
Christine!?"
Sbottò Miyu.
" Dipende,
io conosco una sola Christine!!!"
rispose tra le
risate Santa.
Baumiao era
divertito, Miyu senza parole…
L'unico che sembrava
deluso era Lou.
Il suo scherzo
non era stato originale ma solo un possibile ricordo di quello del padre e del
fratello, e per di più il diretto interessato sembrava aver apprezzato
veramente molto la torta in faccia.
Rimasero in piedi
ancora un po’.
Poi Santa fece
presente della sua stanchezza e stava per dirigersi in albergo, quando Miyu lo
bloccò e lo invitò a rimanere con loro.
Avrebbe dormito
nella stanza di Kanata…
Quella sera
mentre Miyu aiutava a vestire Lou…
Lui gli fece
presente tutta la sua disapprovazione…
" Non è
giusto che quel signore prenda il posto di Kanata in questa casa.
Stiamo così bene
in tre!"
"Lou, guarda
che Santa non prende il posto di nessuno.
Resta qua solo
perché lo ospitiamo.
Lo sai che ho
fatto la stessa cosa quando tu, tuo fratello e Baumiao siete entrati nella mia
vita?"
" Davvero
mamma?
Non mi
ricordo…"
Miyu sorrise a
quel bambino così saggio ma anche così piccolo…
Quel giorno di
ormai quattro anni fa voleva sparire dalla sua mente, ma appena riguardò il
bambino…
Tornò a farsi
sentire prepotentemente.
"Allora Lou
oggi cosa ti leggo?"
" Mi
racconti di quando sei diventata la mia mamma?"
Un sorriso
affettuoso e dolce si dipinse sul suo volto…
" certo
piccolino.
Ma mi prometti
che dopo vai a dormire subito?"
" SI'"
Gridò entusiasta
Lou.
"Allora fila
sotto le coperte!"
Miyu incominciò a
raccontare di come non si era accorta ancora di nulla quando si erano scontrati
oppure di quando il professore gli aveva detto di badare a quel nuovo ragazzo.
Gli parlò di come
fosse inseguito dalle ragazze e di quando aveva accettato del passaggio…
Parlarono a
lungo, almeno finché il bambino non crollo!…
Il giorno dopo e
i giorni a venire…
Lou conoscendolo
meglio e sapendo che la madre non si sarebbe mai innamorata di quel tipo,
iniziò a prenderlo in simpatia, anche perché a volte vedeva più lui che la
madre stessa.
Miyu usciva il
mattino alle 8,30 per accompagnare Lou all'asilo, e per andare a lavoro.
Tornava a casa
verso le 19,00, e a volte anche verso le 22,00.
In quei giorni
rimaneva alzato almeno finché non vedeva la madre rientrare dalla porta di
ingresso e mangiare mentre lo teneva in braccio.
Oppure a volte
era così stanco che si addormentava nel letto della madre e si risvegliava con
lei al suo fianco che lo osservava…
Santa da parte
sua si era dimostrato un gran chiacchierone e a volte si lasciava sfuggire
qualcosa più del dovuto…
"
Santa… vorrei parlarti."
Gli disse Miyu,
Santa aveva parlato di Kanata e aveva detto una cosa abbastanza enigmatica…
" D'accordo
Miyu…"
Uscirono dalla
stanza e andarono a sedersi sulla terrazza.
" Questa
sera hai detto che Kanata non viene a trovarci e non ci chiama solo perché a da
fare con il popolo?
Cosa
intendi?"
"Ascolta
Miyu…
Molte cose è meglio
che te le dica lui di persona…
Ma una cosa mi
sembra giusto dirtela…
Insomma…
Lui ha grosse
responsabilità verso Dravia e il suo popolo, ma altrettanto grande verso la
nonna e la futura moglie.
Non voglio
allarmarti, ma dirti soltanto che prima di quanto tu non ti aspetta ti arriverà
una telefonata di Kanata.
Ti dirà di
raggiungerlo e che finalmente Aya e la nonna si sono levate dalle ruote del
carro…"
Prese fiato e
ricominciò a parlare…
" Allora,
voglio dirti anche del motivo per cui sono venuto fin qui perdendomi il
carnevale d'inverno!
Kanata ha
richiesto, ormai da due anni, la possibilità che Lou sia tuo figlio,
riconosciuto dalla legge, e suo.
Ma come ho già
detto la nonna frena questo suo progetto.
Non so
esattamente perché vorrebbe che fosse vostro…"
"Io lo
so…
è una promessa
che ci siamo fatti prima di partire…
Io, Lou e Kanata
saremmo diventati una vera famiglia il più presto possibile…"
Dopo quelle
parole Sanata tornò in casa lasciando Miyu da sola, al freddo, a guardare la
Luna…
<>
Una bella luna
piena era luminosa al centro del cielo…
"Anche se
siamo lontani…
La luna ci
raggiunge sempre…"
Sussurrarono
quella notte due persone…
Vi go fatto
penare tanto per avere questo capitolo ma alla fine ci sono riuscita a finirlo!!!
Un
piccolo grande GRAZIE a tutti voi che leggete le mie FF!!!
Anche quella notte si mise a guardare la Luna…
<<
La luna…
L’unico
appiglio che non mi fa uscire di testa… >>
Il
giovane Re non era affatto contento della vita a palazzo…
La
nonna lo soggiogava e anche la fidanzata aveva incominciato ad avere manie di
grandezze nei suoi confronti…
Una
cosa non notavano le persone che lo circondavano, non
proprio tutti…
I
contadini e comunque i suoi sudditi vedevano la
tristezza dipinta sul volto del loro amato Re…
E come dargli torto?
Aveva
lasciato il fratellino e quella ragazza, provava qualcosa per quella ragazza?
Nei
suoi sogni la baciava, si sposavano e avevano dei bambini…
Poi
si sveglia e tutto svaniva, anche il ricordo confuso,
di quei bellissimi occhi verdi e di quei capelli così lunghi e biondi, il suo
sorriso…
Tutto
svaniva, come un sogno lontano e remoto…
Da
un anno a questa parte aveva incominciato a sentirsi vuoto.
Era
diventato Re e non riusciva a sostenere sia i pensieri che gli affari dello
stato…
Si
dimenticò di molte cose, ma mai della madre, del fratellino e di Baumiao.
Aveva
una foto di tutti e tre, ma di quella ragazza…
Si
era svegliato ancora una volta dopo aver sognato quella ragazza,
ma questa volta il sogno era diverso…
Il
sogno di Kanata…
Erano
in un bellissimo parco.
Le
foglie secche si staccavano dolcemente dagli alberi per andarsi a posare su di
un tenero manto erboso.
Lui
e lei stavano chini a guardare lo stagno che rifletteva i loro tremuli
riflessi.
In
quegli istanti gli sembrava di essere su un altro pianeta…
La
sensazione di completezza e di tenerezza che gli veniva da dentro era immensa.
Non
aveva mai provato nulla di simile, una volta soltanto con la madre…
Più
la guardava e più gli sembrava di amare quella persona di cui non conosceva il
nome, conosceva soltanto il suo sorriso di cui si era innamorato…
Il
parco venne invaso dalla nebbiolina che è
caratteristica della fine di unsogno…
“
Salve principe Kanata…”
Un esserino svolazzante gli si parò di fronte…
“…Principe
lei deve svegliarsi e sapere la verità…”
Poi
il sogno finì…
Ma
lui non si svegliò continuò a dormire, almeno finché, una tremula luce d’orata
non filtro attraverso le tende per andare a posarsi
sulle palpebre di Kanata…
…ricordava
vivamente il sogno e gli sembrava di conoscere il nome di quella ragazza.
Lo
sussurrava il suo cuore, ma non gli dava retta…
La
giornata prese i soliti ritmi caratteristici di Dravia…
Quel
giorno era speciale…
Sarebbero
iniziati i preparativi per la grande festa d’inverno e
Santa gli sarebbe stato vicino…
Vagò
senza meta per il regno salutando i passanti con modo affabile infischiandosene
del protocollo…
A
sera…
Un
ragazzino moro, gli corse incontro sventolando una lettera.
Si inchinò, anche se Kanata era contrario…
“
Alzati e dimmi il tuo nome…”
“Mi chiamo Frank e
porto una missiva molto importante da parte del consigliere reale Baumiao.”
Disse
il bambino con un filo di voce a causa della lunga corsa...
Gli
mostrò la lettera.
Il
Re la prese, e diede al bambino una moneta d’oro e alcune caramelle...
<< La leggo più tardi… >>
la mise in tasca e finì il giro…
A
Palazzo…
Salutò
la nonna e la fidanzata e corse a rifugiarsi nella sua stanza…
La
Lettera…
“
Mio caro amico Kanata…
È
da parecchio tempo che non ti fai più vedere, siamo preoccupati.
Io
più di tutti perché so cosa potrebbero averti fatto lì a palazzo…
Sono
sicuro che non ricordi di aver lasciato tuo fratello a
una ragazza in modo che lo crescesse almeno prima del tuo arrivo vero?”
Il
ragazzo annuì fra sé e continuò a leggere…
“
…stiamo tutti bene e Lou stà crescendo davvero bene…
Ti
allego una foto di Miyu e un suo bacio…”
La
foto in questione gli cadde a terra la raccolse e ammirò con sorpreso orrore
che la ragazza che aveva dimenticato era lei…
Miyu,
quella ragazza lo faceva diventare matto e gli faceva battere forte il cuore,
facendogli pensare all’amore che nutriva per lei fosse
tenero e inviolabile…
Da
quel giorno passarono esattamente tre anni…
Aveva
mandato Santa in Giappone per alcune faccende e pregandolo di andare in casa
Kozuki dal fratello e da…lei...
Era
riuscito ad ottenere l’adozione del fratello e aveva “eliminato” dalla
circolazione la fidanzata…
Leggendo
le vostre recensioni ho notato che: non avete apprezzato il
fatto che Kanata si fosse momentaneamente dimenticato di Miyu…
Ha
questo fatto troveremo risposta penso intorno agli
ultimi capitoli…
Aspettate
e immaginate!
Mi
scuso per la “lunghezza” di questo capitolo e per avervi fatto aspettare tanto…
Sinceramente
non avevo più idee, ma adesso leggendo “Le notti di Salem” di King…
Anche se il genere non c’entra molto…
Vi
lascio leggere!!!
Ciao!!!
<<
La luna…
Non
devo pensare a Kanata…
Io
per lui non ero niente…
La
promessa…
Avevamo
promesso che Lou avrebbe avuto una vera famiglia niente di più…
Io
non rientro nei suoi piani… >>
Guardava
assorta la luna seguendo il filo dei numerosi pensieri che gli attanagliavano la mente come una morsa…
“ Sono Lou Saionji…
Così dice sempre la mia
mamma.
La mai mamma è bellissima.
Ha i capelli lunghi e
biondi e due grandi occhi verdi…
Oggi a scuola un
bambino mi ha preso in gir0…
Lo stavo per raccontare
alla mamma ma ho visto i suoi occhi farsi tristi tristi…
Questo bambino diceva
che la mia mamma, non era la mia mamma, perché non aveva il mio stesso cognome…
Io non ho capito molto.
So che la mia mamma non
è davvero la mia mamma!
Quella vera è finita in
cielo come papà molto tempo fa…
Ma ha me piace immaginare che lamia vera mamma sia proprio…
Miyu…
Poche volte ho
pronunciato, o almeno pensato questo nome…
Il mio papà è Kanata!
Anche se è il mio fratellone, almeno è
questo che mi dicono, per il mio cuore è lui il papà che non ho mi conosciuto…
Adesso guardo la luna
come fa la mamma!!!“
Il
bambino chiuse il foglio scarabocchiato,con disegni
che lui credeva parole, in un grande libro e poi tutto entusiasta corse dalla
madre…
<<
E’ molto ormai che non si fa vedere…
Perché me ne preoccupo?
Dopotutto
io per lui non sono niente…
Nel
suo cuore c’è Aya…
Un
posto così piccolo occupato da due persone…
La
madre di Lou e Aya…
Perché mi sono messa in mezzo?
Perché sento divampare la rabbia quando penso a lui?
>>
“Amore”
Una
parola sussurrata troppo debolmente per poter essere presa in considerazione…
Intanto
Lou era arrivato e con uno scatto fulmineo era saltato in braccio a Miyu…
I
pensieri di lei si dividevano in due…
Ilsuo cuore seguiva quelli rivolti
a Kanata, mentre la mente era rivolta completamente a Lou…
Il
sogno…
“Fa
freddo…
Fa
così freddo…
Ho
paura di morire congelata!
Cos’è questo freddo?”
“
E’ il ghiaccio del tuo cuore…”
“
COSA?
CHI HA PARLATO?”
Una
fatina sbucò dal buio più assoluto portando con se una scia di luce e calore…
“
Sono l’amore…”
” AMORE?
SPIEG…”
“
Non urlare…
Questo
è il tuo cuore…
Senti
freddo perché neghi di essere innamorata…
Innamorata
di una persona…”
“
Cosa vuoi dire?
Io
sono innamorata e nego questo sentimento?”
“
Sì…”
Fu
l’unica risposta della fatina prima di scomparire…
“
Aspetta!
Dimmi
di chi sarei innamorata!”
La
voce di Miyu non riuscì a sovrastare il rumore dei ghiacci che crollavano per
unirsi in un mare di ghiaccio più immenso…
Un
ragazzo stava sdraiato in un’incavatura con una vistosa
macchia di sangue che gli macchiava la camicia…
Miyu
gli si avvicinò e quando scoprì di chi si trattava cadde a terra spaventata dal
dolore che sentiva…
Il
ragazzo disteso a terra morto era Kanata…
Le
lacrime rimanevano chiuse nel suo corpo, impaurite dal freddo pungente che
incominciava ad avvolgere tutto…
Sedeva
lì senza badare minimamente agli arti congelati oppure delle labbra bluastre,
guardava quel corpo desiderando che il nulla la inghiottisse, arrendendosi alla
morte, non poteva vivere senza di lui…
“
Capisci?
Ma ora risvegliati perché il fuoco che alimenta la speranza è
ancora vivo dentro di te…
Alzati
e riscaldati e poi sciogli questi ghiacci, lasciando entrare tutto il tuo
amore…”
“
Non posso non ne ho la forza…”
”ALZATI!!!
È
un sogno, lascia che rimanga tale…
Alzati
e corri, corri da lui…
Ammetti
di essere innamorata, e al posto del ghiaccio vedremo le fiamme!!!”
Miyu
ubbidì, forse perché si era finalmente resa conto che fosse tutto un brutto
sogno, oppure…
Si
svegliò di soprassalto attanagliata da
un dubbio atroce.
Corse
ad ascoltare il notiziario…
“…Kanata
Saionji, Sandra Oara… e
molti altri sono i numerosi…”
Scusate
se vi faccio morire di crepacuore alla fine di ogni
capitolo…
Non
ci posso fare niente, se non metto un minimo di dubbio…
Non
sono contenta!
Scusate per il ritardo, ma non riuscivo
a trovare le parole esatte per raccontare questo capitolo…
Haloa!
Lin
" …sono i numerosi dispersi.
L'aereo che arrivava da Amsterdam, diretto in
Giappone, è precipitato questa mattina vicino a
Vienna…"
Il telecronista si soffermò a lungo
sull'incidente, ma Miyu non ascoltò una sola parola.
Era letteralmente caduta sul pavimento con il
viso nascosto dalle mani, mentre amare lacrime scendevano sul suo bel viso…
<< Perché!!!
>>
Gridò il suo cuore e la sua mente…
" Perché!
Perché
a deciso di mettersi su quel maledettissimo aereo?"
Gridò Miyucon la voce rotta dai sussulti del recente
pianto…
La televisione andava, Miyu stava seduta sul
pavimento mentre il suo corpo sussultava…
" Mamma…"
Sussurrò Lou, era
entrato nella stanza della madre impaurito da un incubo…
" Mamma…"
Ripeté, ma dalla stanza non arrivò alcuna
risposta.
Entrò tentoni cercando con la mano
l'interruttore della luce…
"MAMMA!! !
DOVE SEI!!!
MAMMA!!!"
Lou era spaventato a morte, il letto sfatto
stava lì ancora caldo, ma senza il legittimo proprietario che veniva cullato dalle braccia di Morfeo.
Dopo aver guardato anche in bagno allo spavento
si unì l'allarmismo.
Poi la trovò…
Sedeva ancora a terra con le braccia che gli
circondavano il corpo in una dolce stretta, mentre sussurrava parole
incomprensibili…
Gli occhi erano cerchiati di
rosso e velati da una strana patina di sconforto…
Si avvicinò alla madre…
<< Sembra una bambina piccola… >>
Si inginocchiò al
suo fianco e la abbracciò…
A quel contatto i muscoli di
lei si rilassarono e anche i sussulti cessarono…
Rimasero così per molto tempo, i loro visi
illuminati debolmente dalla luce della lampadina…
Madre e figlio…
Sorpresi dallo stesso dolore in modo diverso…
Il mattino seguente…
Quando
Baumiao entrò nella cucina per preparare la colazione, trovò Miyu e Lou nella
stessa posizione della notte, con l'unica differenza di essersi addormentati…
Li svegliò suo malgrado…
Miyu era spossata e le lacrime scendevano
ancora copiose…
Lou era disperato, non sapeva cosa era
successo, ma nel vedere la madre così…
Baumiao e Santa guardavano senza dir niente,
aspettando che fosse proprio lei a raccontare tutto.
Accesero la televisione proprio nel momento in
cui incominciava il notiziario…
La mente di Miyu era distante miglia e miglia…
Loro invece ascoltavano il notiziario, mentre
la rabbia, l'orrore e la tristezza facevano a botte tra loro…
Anche
Lou capì…
Era piccolo è vero, ma capiva molto bene quello
che era successo attorno a se,l'aveva capito la sera
prima quando aveva trovato la madre in lacrime…
In poco tempo tutti quanti si chiusero nel loro
dolore…
Miyu tentava di essere
forte, ma le lacrime scendevano in continuazione,e strani pensieri…
Santa e Baumiao si maledicevano in silenzio…
Lou non aveva perso la calma, anzi, con la
speranza tipica dei bambini ricordò a tutti una cosa
che avevano apposta scostato dalla mente…
" Dobbiamo smettere di piangere e iniziare
a pensare che il fratellone sia ancora vivo e che ci
aspetta da qualche parte…
Non siete stati voi che mi avete insegnato di essere forte in qualsiasi circostanza e che piangendo non
si risolve niente?"
( Parole troppo profonde in bocca ad un bambino
di 4 anni? Nd.Lin )
Miyu improvvisamente si risvegliò dal suo
dolore, e guardò con occhi pieni d'orgoglio e tristezza il bambino.
" Hai ragione mio piccolo ometto…
Forza vieni qua dalla
mamma"
Disse Miyu abbozzando un debole sorriso…
Anche gli altri due concordarono con Lou e la
sua teoria, sorrisero
E abbracciarono
con lo sguardo il piccolo…
Uno sbattere di porta, passi affrettati e un
ragazzo di vent'anni fece capolino sulla porta…
Miyu lo vide e con in
braccio ancora il bambino corse dal ragazzo con le lacrime che gli rigavano il
volto, ma questa volta di felicità…
Gli buttò un braccio al collo e gli diede un
tenero bacio sulle labbra…
Mi dispiace, ma neanche questo è l’ultimo
capitolo…
Insomma…
In questo cap. parleremo di una gita
all’estero e si scoprirà qualcosa, ma cosa?
P.S. Vi siete scervellati per 4 cap. per
immaginare come fossero diventati Lou, Miyu e Kanata?...
Lin
Kanata ricambiò al bacio, ma ben presto tutti e due si scostarono l’uno dall’altro, immergendosi
nelle profondità degli occhi dell’altro…
Lou era felice che finalmente si fossero
baciati, ma…
“ Ok, ok…
Adesso voglio abbracciare io papà…”
Saltò in braccio a Kanata, che non sentì come
l’aveva chiamato, ancora distratto da Miyu…
<< Com’è diventata
bella…
La foto non doveva essere così recente… >>
Aveva lasciato poco più di una bambina ad
accudire il fratello e invece adesso si trovava una
donna nel fiore dei suoi anni…
Portava il pigiama, ma sotto quei grossi
vestiti riusciva a scorgere le dolci curve del suo
corpo.
Era molto magra e in tre anni era diventata
anche molto alta, ma rimaneva sempre di qualche spanna più bassa di Kanata…
I capelli erano sempre lunghi e biondi più
dell’oro.
I tratti del viso erano sempre molto infantili,
ma induriti dalla tristezza e dalle numerose responsabilità.
Gli occhi così verdi erano
sempre gli stessi, erano soltanto diventati di un verde più intenso….
' Il bocciolo di rosa che nascondeva la donna
che amava di più al mondo era sbocciato in un stupendo
fiore… '
Lou era spazientito, infatti
incominciò urlare con quanto più fiato aveva in corpo per richiamare
l’attenzione del fratello.
“ Lou!”
Lo rimproverò la madre.
“ No Miyu lascia, ha ragione da quando sono
tornato non gli ho ancora rivolto uno sguardo…
Allora piccolino cosa
mi racconti?”
Anche
Lou era diventato un bellissimo bambino…
Si era alzato parecchio, era magro, la zazzera
di capelli biondissimi finiva con un ciuffo ribelle che gli copriva parte del
viso, e che Miyu non si stancava di scostare.
Assomigliava tantissimo a Kanata, sia nel modo
di fare che nei tratti del viso.
Gli occhi erano diversi da quelli di Kanata.
Lou li aveva blu mare e
espressivi, niente a che vedere con quelli del fratello che erano marroni e
profondi, e perennemente seri e altezzosi…
Parlarono per molto tempo loro due…
Miyu guardava i suoi due “uomini” e rimaneva
incantata nel vedere quanto il ragazzo non fosse cambiato…
Il suo fascino da persona scostante era
rimasto, i capelli avevano lo stesso taglio di quando fosse
partito, solo un po’ più lunghi.
I tratti del viso erano dolci e affusolati,
anche il corpo era ben levigato…
Era diventato più alto e più muscoloso…
Indossava dei Jeans
neri e una canottiera bianca che aderiva completamente con la fisionomia del
suo petto…
<< Sembra un Dio greco… >>
Si ritrovò a pensare Miyu…
“ Sai Lou se ti avesse visto in questo momento MayLeesarebbe molto orgogliosa di
te…”
A Kanata gli uscì spontaneo dirlo.
Invece Miyu…
Dopo aver udito quel nome il sogno ritornò a
galla facendola sprofondare in una nube di sconforto…
Intristita uscì dalla stanza per andare a
guardare la città dalla terrazza.
<< Sono solo una sostituta…
Per quanti sforzi faccia non riuscirò mai a
prendere quel posto d’onore che aveva occupato la mamma di Lou… >>
Erano appena passate le sette e vide la città svegliarsi…
La tranquillità della notte fu sostituita dalla
complessa e caotica vita delle persone…
“ Come è bella l’aria
del mattino!”
“ Santa?!
Pensavo che eri con
Baumiao a salutare Kanata!”
“ Invece sono qui!!!
Ho notato che quando lui ha detto MayLee il tuo sguardo si è incupito, vuoi parlarne?”
Miyu alzò lo sguardo su
Santa, era stranamente serio.
“ D’accordo…”
Miyu iniziò a raccontargli del sogno…
Santa ascoltò pazientemente e alla fine
espresse il suo verdetto…
" Come hai ben detto tu,
era solo un sogno…
Comunque
sia, MayLee è veramente la madre di Lou e di Kanata.
Sai come si chiamava il padre di Kanata?"
Miyu fece segno di no con la testa e aspetto
che Santa riprendesse a raccontare.
"…Il padre di Kanata si chiamava appunto
come il figlio, e sono diventati genitori molto presto…
Il nonno di Kanata non voleva che quei due si
sposassero, per nessuna ragione al mondo.
Secondo lui MayLee
era una persona troppo scialba e senza interessi per potersi sposare con il
figlio…
Un giorno decisero di scappare e quando furono
abbastanza lontani si sposarono…
Avevano soltanto 17 anni…
1 anno dopo nacque il figlio…"
" Sì, ok questo,
ma non capisco come è possibile che avessi di fronte
una 15enne malata e in punto di morte."
"…La storia non è ancora finita…
Dopo aver messo al mondo il bambino si
dovettero separare, perché il nonno di Kanata era venuto a sapere dove fossero
e l'aveva riportato a casa.
MayLee
e il bambino ancora in fasce si sistemarono in un piccolo appartamentodi proprietà di mio padre…
Solo 2 anni dopo Kanata Senior era riuscito a
portare a "casa" la moglie e il figlio.
La malattia di MayLee
è cominciata pochi anni dopo…
È nato Lou e lei è morta.
E Kanata con Baumiao si è preso in carico di
crescere il fratello."
Lacrime aspre e amare volevano scendere dagli
occhi di Miyu…
Si era fidata di un sogno senza sapere le
verità…
La sua attenzione venne
riportata alla realtà dal suone delle campane che
segnavano le otto!
Aveva mezz'ora per mangiare prepararsi e
preparare Lou e correre a lavoro e Lou a scuola…
Entrò nella casa e cercò con lo sguardo Kanata
e Lou, non trovandoli pensò che fossero nella camera a vestirsi.
Rincuorata corse anche lei a cambiarsi
agguantando qualcosa da mangiare…
8,25
Miyu era davanti alla porta pronta a partire.
Chiamò Lou, ma non ottenne alcuna risposta.
Vagò per la stanza cercando Lou.
Alla fine spazientita trovò Baumiao che le
disse che era stato Kanata a portarlo a scuola.
Infervorata uscì dalla stanza gridando che per
quanto amsse Kanata, doveva togliersi certi vizi!!!
Alla sera…
Tornò a casa abbastanza presto quella sera…
Entrando nella casa trovò Kanata e Lou in ghingheri.
" Come mai vestiti così?"
Chiese divertita Miyu.
" Perché stasera
andiamo a cena fuori…
Come una famiglia.
Solo noi tre!"
Dissero in coro Lou e Kanata.
" Aaaaaaaaahhhh!"
La rabbia della mattina e la stanchezza per la
giornata di lavoro svanirono, dalla mente e dal corpo di Miyu…
Mangiarono in un bellissimo ristorante italiano
e tra una portata e l’altra Kanata raccontò di come fosse
scampato alla morte grazie a un po’ di traffico.
Infatti
stava andando a prendere il fatidico aereo quando sulla strada per l’aeroporto
il molto traffico mattutino lo costrinse a prendere l’aereo dopo.
Dopo cena andarono a
vedere un film al cinema…
Non fu Lou ad addormentarsi,
ma Miyu…
Quando era ora di tornare a casa Kanata gli diede un bacio sulle labbra per svegliarla…
A casa…
Entrarono in casa con Lou addormentato tra le
braccia del fratello.
Andarono nella stanza di Miyu per cambiarlo e
metterlo a letto si svegliò…
“Mamma voglio dormire
con te e papà!”
I due ragazzi si guardarono e misero nel mezzo
del letto matrimoniale il piccolo…
Prima di andare a letto Miyu si mise a leggere un libro appoggiata al muto, mentre Kanata la osservava.
“ Devi dirmi qualcosa?”
Chiese ormai spazientita.
“ Sì…”
“ E…”
” Domani partiamo per l’Italia.”
“ No!
No mio caro, non so come sei abituato a casa
tua, ma qui ho ti spieghi o non se ne fa niente!”
“ Non urlare svegli il bambino.”
“ No, tu non mi dici cosa devo o non devo fare.
Ti ho accolto a casa mia ho cresciuto Lou come
se fosse mio e adesso tu vieni qui dopo tre anni che
non ti fai sentire e vedere e mi dici andiamo in Italia?!”
“ Andiamo in cucina ti prego!”
Miyu lo guardò con occhi di fuoco e alla fine
acconsentì…
Entrarono in cucina…
“ Non è stata una mia scelta quella di non
farmi vedere e sentire sappilo.
A quanto mi ha detto Baumiao mia
nonna ha il vizio di segregare le persone facendogli dimenticare alcuni
particolari della sua vita con una droga.
In poche parole…
Fino a pochi mesi fa non sapevo della tua
esistenza, almeno fuori dai miei sogni…
Baumiao sapendo quello che poteva essere successo
mi mandò una tua foto dicendomi di non bere più il the che mi veniva offerto da mia nonna.”
“ Non lo so, qualcosa mi dice di crederti, ma
qualcos’altro mi dice di credere il contrario.”
“ Se fosse stato per me non
ti avrei mai e poi mai dimenticata, tu sei la persona più importante nella mia
vita.
Miyu, credimi…”
” ….”
” Cosa devo fare per farmi prendere sul serio da te?”
“…”
“ Miyu…
È tutta la sera che voglio dirtelo…”
” Non sprecare il fiato…
Ti credo…
Adesso spiegami la storia dell’Italia…”
Kanata la guardò con occhi speranzosi…
“ Ogni giorno che passava pensavo a quando
sarei tornato e a chiederti di venire con me e Lou in vacanza in Italia.
Volevo che visitaste alcuni paesi che sono
davvero belli, e poi se vieni lì ti dirò una cosa
importantissima che ormai da tempo avrei dovuto dirti…
Allora il verdetto?”
“… D’accordo…
Come faccio con il lavoro?”
“ Lo lasci!
È l’uomo che deve occuparsi della famiglia!!!
Andiamo a letto, domani sera dobbiamo
partire!”
Devo ammettere che non mi piace tantissimo
questo capitolo.
Mi ha fatto sudare 12
camice e alla fine non mi piace neanche?
Il mattino
dopo prepararono le borse, e Miyu andò a licenziarsi nel laboratorio di
genetica dove lavorava…
La
giornata passò molto velocemente e infatti ebbero solo
il tempo di fare alcune telefonate e poi partire alla volta dell’aeroporto…
Intanto
in Italia, nel paesino sperduto nelle nebbie…
(Avalon?NdLaus )
(No!
Della
Transilvania?! NdMicetto)
…della
pianura padana…
( Ma Voi
Che C’entrate?ndLin)
( Se non lo
sai tu!!!NdLaus and Micetto!)
L’autrice
dava di matto gridando contro il computer di non riuscire a scrivere una frase
sensata…
( AH ECCO
COSA CI FACCIAMO QUI! NdLaus and Micetto)
Laus e Micetto tentarono in tutti i
modi di calmarla, ma si ricordarono che c’era la luna piena!!!
Infatti si beccarono, a testa, un pugno in faccia!!!
“
Comunicazione importante, l’autrice è momentaneamente assente perché è stata
stesa dai due gatti, e da me!!!
Da
adesso racconteremo Noi!
Chan, Saphira con l’aiuto…
Aiuto?
Di
Laus e Micetto(????????)”
( NOOOO!!!
Sto buona
basta che non vi mettete a raccontare al mio posto!!!
Sono proprio uscita di
testa!
Torniamo alla storia,
tanto la sanità mentale… Ndlin)
Lou era
eccitatissimo, infatti guardava in continuazione fuori
dal finestrino indicando ogni cosa.
Miyu e Kanata
al loro fianco si tenevano per mano e guardavano felici il piccolino…
Dopo 14 ore e
parecchie ore di fuso dopo…
Arrivarono in
Sardegna…
Passarono una
settimana lì e poi, riprendendo l’aereo si trasferirono, per un’altra
settimana vicino Brescia…
“ Lou, sapevi
che proprio qui dietro c’è il parco divertimenti più
grande d’Europa?”
Gli disse
Kanata.
Il bambino lo
guardò con occhi sgranati e alla fine disse soltanto…
“ D’avvero?
Ci andiamo pà?”
“ Domani, se
la mamma vuole…”
La mamma
voleva!
( Perché
proprio in Italia?
E perché proprio a Gardaland?
NdMicetto)
( NO COMMENT! Nd Lin)
La sera prima
di andare a Gardaland…
“ Miyu dovrei
dirti una cosa…”
” Cosa c’è?”
Kanata e Miyu
erano nella loro stanza comodamente sdraiati nel letto
matrimoniale al buoi più assoluto.
“ Dopodomani
sarebbe meglio se ripartissimo per Tokyo e poi per Dravia….
Devo anche
dirti una cosa importante.”
”Va bene…”
Miyu rispose
con voce assente.
Kanata per
tutta risposta si girò dall’altra parte e cominciarono a dormire…
A Garda…
Arrivarono
proprio all’orario d’apertura e dopo aver visitatoquasi tutte le attrazioni possibili,
sull’acqua, e aver mangiato, andarono nella parte Medievale dove c’era anche la
giostra con i cavalli.
Una giostra a
due piani intrisa di storia e di magia, con l’oro dipinto che sfavillava sotto
il sole di giugno…
Salirono
tutti e tre sulla giostra…
La giostra
girava, portando con sé i sogni dei bambini…
Girando
allietata da una dolce musichetta...
Le
preoccupazioni svanirono, sentendoti in pace con te stesso e rinchiuso in un
mondo a se stante, dove la caocicità del mondo non
penetrava…
Kanata e Lou
erano spariti alla volta di una nuova giostra e Miyu era rimasta ad aspettarli
vicino alla giostra dei cavalli…
Al loro
ritorno…
“ Miyu…”
” Cosa c’è Kanata?
Dov’è
Lou?”
“è Lì…
Ascoltami
Miyu…
Rispondimi
sinceramente…”
Kanata prese fiato e…
E……………????
Sto
cap. fa pena persino a me!
Quindi non preoccupatemi
di dirmi che fa schifo o affini!!!
(
Traduzione: Due tipi con un passamontagna e un’aria minacciosa hanno fatto
capolino dalla porta.
Hanno
tirato fuori un Bazuka e un mitra e stanno
minacciando la “povera” autrice.)
Chi
vi ha ingaggiati?
(
Traduzione: i due tipi si tolsero il passamontagna e si rivelarono…
In
poche parole erano Itachi (Oh Itachi
quanto sei figo!!!NdChan) e la bambina stupida di The Ring, dietro di loro ci
sono Micetto nero, Laus,
Anny e tutta una serie di lettori incazzati.)
Non sparate, adesso scrivo…
(
Traduzione: L’autrice sta scrivendo queste righe pregando per la sua salvezza.)
( Comunicazione importante: for Anny:
Spero
non ti offenderai se ti ho incluso in questo piccolo spezzone offerto dalla Lin
Crazy Production!)
Scrivo, scrivo!
(
Traduzione: Non ci arrivate proprio da soli?)
La storia…
“…
Miyu, sono un Re!”
Miyu
lo guardò come si guarderebbe un malato di mente, compatendolo.
<<
Deve aver preso troppo sole, assecondiamolo… >>
“
Davvero?
Che bello…”
Kanata la guardò dubbioso, non riusciva a capire perché l’avesse presa così
alla leggera quella frase.
“
Guarda che io dico sul… scusa un attimo.”
Aveva
iniziato a squillare il cellulare, lo prese dalla tasca e senza rendersene
conto fece scivolare fuori un’ anello.
Miyu
si inchinò a raccoglierlo…
Era
un grosso anello d’orato, con un simbolo sul davanti.
Il
simbolo era rosso, ed era lo stemma della famiglia reale.
Guardò
all’interno e trovò…
“
Kanata Saionji principe ereditario…”
Dopo aver letto quelle parole, a Miyu cadde il mondo addosso…
Era
un re come diceva di essere, ma la cosa più
sconvolgente era che quello stemma gli rievocava alla mente strani ricordi,
ricordi confusi di un passato altrettanto confuso…
“
Era Baumiao, devo tornare immediatamente a casa, stavolta non da solo.”
Miyu
abbozzò un sorriso e seguì Kanata a cercare Lou.
Tornarono
in albergo e sulla strada Lou si addormentò.
Miyu
era silenziosa e per tutto il tempo si fece rigirare l’anello tra le mani
pensando a come fare…
<<
È un Re…
Non
sono adatta a lui…
Sarebbe
meglio che si sposasse con Aya…
Si
è meglio, non importa dei miei sentimenti…
Lui
è un Re e non deve avere al suo fianco una semplice cittadina…
Deve
avere gente del suo livello… >>
Molti
altri pensieri simili turbavano la mente di Miyu.
Ma si riscosse perché erano arrivati.
Kanata
prese in braccio Lou e si diressero verso la loro camera…
A cena…
Ognuno
era immerso nei propri pensieri e, infatti per tutta
la cena non proferirono parola…
“
Allora Lou ti è piaciuta l’Italia?”
era stato Kanata ha rompere il ghiaccio.
“
Sì, specialmente il parco divertimenti!!!”
Sorrise al bambino e alzò gli occhi su Miyu.
“
Invece, a te?”
” C-Cosa?
Scusa
ero soprapensiero.” ” Dicevo…
Ti
è Piaciuta L’Italia?”
“
Sì Molto!”
Miyu
aveva risposto con un falso entusiasmo.
“
Devo dirvi una cosa molto importante!!!
Allora,
oggi pomeriggio Baumiao mi ha chiamato per dirmi che…
Lou,
sei ufficialmente mio figlio e di Miyu!”
Lou
guardò il padre/ Fratello senza capire…
Kanata
gliel’ho spigò nuovamente.
Miyu
aveva assorbito la notizia con molta filosofia anche se all’interno del suo
corpo i pensieri si sovrastavano a vicenda.
<<
Mio figlio…
Lo
andrò a trovare…
Non
posso più tornare indietro… >>
In camera ore 9.00 a.m…
Kanata
fece scorrere un braccio fino al posto di Miyu.
Appena sentì che era vuoto si svegliò del tutto e si
guardò intorno.
Ai
piedi del letto c’era Lou, e nel bagno non c’era.
Disperato
si guardò ancora in giro e non trovando Miyu si iniziò
a preoccupare, finché…
<<
Una lettera?
È
di Miyu… >>
L’aprì…
“
Caro Kanata,
perdonami se sono andata via così…
Ieri
pomeriggio quando mi hai detto che eri un re, sulle prime non ti ho creduto,
poi quando hai preso il cellulare ti è caduto un anello…
L’ho
raccolto e…
Ho
letto di chi fosse e ho visto lo stemma reale che per
qualche strano motivo ha risvegliato antichi ricordi nella mia mente.
Kanata,
la verità è che ti amo da impazzire, ma non posso stare con te…
Una
semplice ragazzina di Tokyo, non può sposare un bel Re come te!
Quindi se puoi dimenticami e sposa Aya come era stato
deciso.
Non
cercarmi…
Saluta
Lou da parte mia e digli che gli voglio tanto bene.
Addio
mio sire…
Con
affetto
Miyu.”
Kanata
guardò e riguardò la lettera sperando che quelle dure parole svanissero dal
foglio trasportate dal vento…
Ma niente poteva riportare indietro la sua Miyu…
Poche
ore prima della partenza di Miyu, precisamente alle 11.30 p.m
Miyu
era pronta vicino alla porta.
Diede
un ultimo bacio sulla guancia al piccolo Lou, e si soffermò a guardare il viso
di Kanata.
<<
Perdonami se puoi… >>
Gli
diede un bacio sulle labbra e uscì, per prendere il taxi…
Le
lacrime minacciavano di uscire…
<<
Non voglio piangere. >>
Miyu
era partita, lontano dal suo unico amore e dal suo bambino…
Scappata
da un segreto svelato…
Sull’aereo un’ora dopo…
Le
lacrimescendevano amare sul suo viso,
mentre una fotografia stava nelle sue mani…
Due
persone…
Lou
e Kanata…
<<
Perché me ne sono andata?!
Sono
stata una stupida!
Scappare
dai problemi… >>
Ma
erano pensieri così remoti e silenziosi che vennero
spazzati via da un semplice singhiozzo…
Intanto in Italia…
Kanata
si era appena svegliato aveva letto la lettera e ira e delusione montarono nel suo spirito…
Anche Lou si era svegliato e non trovando la madre
incominciò a piangere…
Kanata
non sapeva più che fare, Miyu era sparita e Lou piangeva…
<<
COSA DEVO FARE!!!??? >>
Una
vocina che correva su dal suo cuore gli disse:
Lascia
perdere, torna dal tuo popolo, se la tua amata è stata sincera con te…
Ascoltò
la vocina e quella stessa sera fecero ritorno a Dravia…
Cosa
succederà???
( Per
chi volesse saperlo: L’autrice ha scoperto che i proiettili non erano altro che
tubetti di gomma e le pistole giocattoli…
Anche
se tutti i lettori vorrebbero uccidermi per come lascerò il cap
e per tutti i giorni di agonia che avete dovuto
sopportare…
Meglio
se leggete e commentate…
Sull’aereo per Dravia…
Kanata
spiegò a Lou che Miyu sarebbe tornata prima o poi…
Il
piccolo non credeva alle parole del padre…
Aveva
scoperto, anche lui, di essere il principe e che il suo vero padre e la vera
madre erano morti…
Era
molto saggio nonostante la sua età e soprattutto molto
sveglio…
Aveva
intuito come potesse essersi sentita Miyu e per questo
lasciava che solo l’anima piangesse, voleva dimostrarsi forte…
<<
Forte…
Sono
forte…
Devo
essere forte! >>
Semplici
pensieri di una famiglia divisa da incomprensioni e
paure…
Su un altro aereo…
“Il tempo
degli amori era finito…
Tramontato
dietro le bianche nuvole…”
Ha
Miyu vennero in mente delle frasi (sconnesse NdLin) forse lette da qualche parte
( Un
pezzo di una poesia che avevo scritto qualche mese fa …NdLin)
che ben si addicevano al momento…
<<
Mai avrei creduto…
Voglio
dimenticare…
Devo
dimenticare… >>
“Dall’amor
non si sfugge…”
La
ragazza si guardò intorno sorpresa…
Non
aveva parlato nessuno, il signore al suo fianco dormiva placidamente, anzi
tutti dormivano sull’aereo.
Poi
vide chi aveva parlato.
Non
si era accorta che dall’inizio del viaggio aveva acceso la televisione che
stava davanti a lei.
Era
stata la protagonista a dirlo, a dirlo al suo amato quando era partito…
<<
Perché proprio quella frase… >>
Non
si riusciva a spiegare il perché di tutto il film fosse riuscita ad assimilare
solo quelle parole…
( Io!
Posso dirlo io? NdLaus
Se
proprio vuoi…ndLin
Grazie…Un
bel respiro…Stupi… NdLaus…
Stupida
è stato il tuo cuore a suggerirtelo… Dai Laus non prendertela…NdLin)
In Olanda…
Finalmente
erano arrivati…
Il
viaggio era stato lungo…
Appena
misero piede in terra Olandese Kanata avvisò Baumiao
del loro arrivo…
Si
sentiva stravolto, per tutto il viaggio aveva lasciato che paura e ira
prendessero il sopravvento sulla lucidità mentale…
Anche Lou era molto stanco…
Il
dolore che voleva reprimere alla sua sola anima era
più forte e doloroso di quanto immaginasse…
Anche
a Kanata vennero in mente le parole di quella poesia; la parte finale o quella iniziale?
Non
se lo ricordava, e non si ricordava neanche quando e dove le avesse lette…
<<
La poesia ha ragione…
Il
tempo dell’amore è finito…
Ho
un popolo da comandare, con o senza di lei! >>
( Mi
sembrano un po’ stupidi… Nd Micetto Concordo NdLaus)
Da Miyu…
Anche Miyu era finalmente arrivata…
Era
arrivata in America dove stavano i suoi genitori e Christine…
Fece
una rapida telefonata proprio a questa ultima supplicandola di venire a
prenderla e poi ai genitori, avvisandoli del suo arrivo…
Mentre
aspettava l’arrivo di Christine si addormentò su una
poltrona…
Il sogno…
C’era una bambina di 4-5 anni seduta all’ombra di un grande
albero…
La bambina aveva lunghi
capelli biondi e portava un vestito troppo formale per una bambina.
Aveva grandi occhi
verdi che sembravano due smeraldi…
Ogni tanto sbadigliava
sonoramente e altre volte parlava con i fiori.
In lontananza, poco
dopo, scorse avvicinarsi un bambino...
Aveva pochissimi
capelli di un marrone scuro quasi nero, occhi così profondi e scuri che potevi
smarrirti guardandoli.
Portava dei semplici vestiti
e aveva un ciondolo che teneva un grosso anello.
I due bambini si
salutarono calorosamente e poi incominciarono a passeggiare.
Come se sapessero che
presto o tardi si sarebbero dovuti separare sii scambiarono
una promessa che sarebbe durata per tutta la vita…
Miyu
venne svegliata di soprassalto.
Era
stata Christine.
“
Oh, ciao Cris, mi devo essere addormentata…”
” Non ti preoccupare…”
Si abbracciarono e incominciarono a chiacchierare come due vecchie amiche che
non si vedevano da tempo…
Christine
in quei tre anni era diventata una cantante di successo e aveva incontrato un
ragazzo con il quale, prima o poi, si sarebbe sposata.
“
E Kanata non ti ha accompagnata?”
Christine
lo disse con semplicità, senza sapere gli ultimi avvenimenti…
Lacrime
dolorose e amare scesero dagli occhi di Miyu…
“
Cosa c’è Miyu?
Se
qualcosa ti turba lo sai che puoi confidarti…”
Miyu
la guardò con gratitudine e incominciò a raccontare Christine ascoltava in
silenzio.
“
E così alla fine te l’ha detto…”
” Perché?”
“
Una cosa che non sai è che anche io faccio parte della famiglia reale.
Sono
la sorella di Santa Claus.”
“
Ma il tuo cognome…”
“
Sì, è vero…
Mia
madre si è risposata con il padre di Santa quando avevamo pochi mesi.
Eravamo
in mezzo alla strada…
Mia
mamma è una baronessa mentre il padre di Santa…
È
il fratello del padre di Kanata.”
Miyu
era sbalordita in meno di 24 ore aveva scoperto segreti che venivano
nascosti…
Passarono
2 giorni di pace più completa e di shopping in giro per New York.
Salutò
Christine e andò a Seattle dai genitori…
Intanto a Dravia…
Lou
aveva conosciuto la nonna e aveva deciso di odiarla.
La
nonna si comportava come una madre troppo apprensiva e a volte menefreghista.
Aveva
litigato con il padre per l’asilo da frequentare e aveva litigato con i suoi
compagni di classe arrivando anche a picchiarli.
Quando tornava a casa scappava nel giardino lontano
da tutti lasciando che le lacrime scendessero da sole e sperando ogni giorno
che passava di vedere la madre entrare dal cancello del castello…
Neanche
Kanata se la passava bene….
Tentava
di guardare avanti senza pensare a Miyu; ma come poteva?
Gli
sembrava che tutti parlassero dicendo il nome di lei…
Vedeva
Lou arrabbiato e quasi sempre con gli occhi rossi di
pianto, ma non trovava il coraggio di parlarci…
Così
una mattina…
“
Nonna io parto assieme a Lou.”
” Dove andate?”
Kanata
guardò la nonna con durezza…
“
A impedire che una stupida poesia dica il vero…”
” Cosa?”
” Vado a riprendermi il mio amore…”…
Seattle…
I
signori Kozuki erano contentissimi di vedere la figlia, ma anche terribilmente
spaventati.
Ormai
non si poteva più tenere nascosta la verità…
Fecero
una visita veloce per Seattle…
Tornati
a casa Miyu si butto sul divano per riposarsi, ma si addormentò
di botto…
“
Come è bella…”
” Miki…”
” Lo so Yu… lo so…”
Il sogno dall’altra
parte del mondo…
…Il
bambino prese le mani della piccola sussurrandogli:
“ Ti regalo questo anello.
Secondo il mio papà è
molto importante, perché con questo sarò il nuovo Re…”
” Re?
Cos’è un Re?
Un po’ come il mio papà
e il tuo?”
“ Sì.
Ti prometto che ci
sposeremo.
Aspettami se puoi…
Aspettami.
Ci rincontreremo perché
abbiamo fatto questa promessa…”
Si stinsero i mignoli suggellando così la loro
promessa.
Poi il bambino mise al collo di lei la collana e mano nella mano camminavano felici.
La bambinariprese a
parlare catturando l’attenzione del bambino…
Kanata
si svegliò con un largo sorriso che gli illuminava il volto.
Finalmente
aveva capito perché gli sembrava di conoscerla, e perché provava quel che
provava…
“
Miyu…”
Miki
la scosse gentilmente la figlia rubandola al dolce mondo dei sogni…
“
Uhuhhh”
” Forza sveglia…”
” Ancora cinque minuti mamma…”
Sospirò
e tornò in cucina dal marito.
“
Non si vuole svegliare…
Yu…
ho paura che se scopre la verità andrà via da noi…”
” Non ti preoccupare.
Deve
sapere perché non eravamo mai a casa.”
i cognugi Kozuki si scambiarono un’occhiata molto significativa…
Due ore dopo…
Dopo
due ore Miyu si svegliò e raggiunse i genitori in cucina.
“
Ciao mamma, ciao papà, quanto tempo ho dormito?”
” Quattro ore…”
Fu
la secca risposta di Miki.
“
Siediti Miyu, dobbiamo parlare…”
Miyu
obbedì.
“
Non sappiamo da dove cominciare...”
(
Dal principio? NdLaus)
“
Ecco…”
” Miki, gliene parlo io…
Miyu
come ben saprai noi non siamo mai stati dei genitori molto presenti vero?”
La ragazza annuì.
“
23 Anni fa ho conosciuto tua madre in un modo analogo a come hai conosciuto
Kanata.
Ero
venuto in Giappone per un periodo di studi e così tua madre.
Io
sono, come ben saprai, Autstriaco, mentre tua madre
Francese.
La
cosa che non sai è che io sono il Re d’Austria.
Quando tua madre venne a saperlo era già incinta di
te e ben presto ci saremmo sposati.
La
portai a Vienna dove conobbe la mia famiglia.
Grazie
alle pressioni da parte di un’altra famiglia nelle nostre stese condizioni, ci
permisero di sposarci.
Quella
famiglia erano… il padre e la madre di Kanata.
I
miei ci diedero il permesso ma ad una condizione.
Per
i primi quattro anni di vita della nostra bambina saremmo
dovuti vivere a Dravia e dopo io e mia moglie dovevamo fare avanti e
indietro per Vienna, lasciandoti sola…”
” Miyu sei una principessa.
E scusa se non siamo stati molto presenti.”
” Se tutto questo è vero…
Non
mi spiego però che ci fate in America.”
“
Problemi burocratici.”
” Quindi io posso stare con Kanata indipendentemente se sono una principessa?”
” Sì.”
” E perché non me l’avete detto subito?
Parto,
partoper Dravia.”
” Miyu…
Aspetta…”
Ma la ragazza era già sparita a fare le valige.
“
La presa piuttosto bene…”
Miki e Yu si guardarono e scoppiarono in una fragorosa risata.
Si
erano immaginati il peggio.
Prima
che partisse la signora Kozuki prese un ciondolo con
un anello e lo mise alcollo della
figlia sussurrandogli di rammentare una promessa…
13 ore più tardi…
Miyu
era arrivata davanti al cancello della famiglia reale, senza sapere che Kanata
era da tutta altra parte.
Fece
per entrare quando si trovò davanti Baumiao.
“
Ciao Baumiao!”
Il
consigliere parve non essersi accorto della presenza di Miyu, almeno finché non
ci si scontrò.
“
Oh, Miyu che piacere.
Hai
scoperto tutto?”
” Sì…”
“
Kanata è partito alla tua ricerca.
Vieni con me…”
Miyu lo seguì
senza capire.
“
Dove stiamo andando?”
Chiese
preoccupata Miyu.
“
Da Kanata.”
Andarono all’aeroporto e presero il primo aereo…
<<
Non c’è neanche qui… >>
“
Papà dov’è la mamma?”
“
Non lo so piccolino.
Che ne dici se torniamo in albergo?”
Lou era cambiato da quando erano partiti.
Piangeva
spesso, ma aveva molte volte un sorriso stentato sul viso.
Anche Kanata aveva mutato espressione.
Adesso
l’unico sentimento che si poteva scorgere in lui era la speranza…
In albergo…
TOC
TOC
Un
bussare di porta, un passo affrettato, lo stupore…
“
Ciao amore…”
“
M-Miyu…”
La ragazza si buttò tra le braccia di lui e gli diede
un lungo bacio.
“
Pensavo che non avresti più voluto vedermi…”
” Abbiamo fatto una promessa…”
Gli mostrò l’anello e gli ridiede il suo…
4 mesi dopo…
“
Dai Baumiao, facciamo tardi!”
Baumiao
tentava in tutti i modi di tenere i capelli divisi da una riga.
Aveva
una parte bianca e una marrone scuro.
Era
grassottello e molto basso.
Portava
un frach a due colori con una lunga coda marrone…
Anche Lou indossava il frach,
un frach bianco con una bella cravatta rossa.
Erano
in ritardo per il matrimonio…
Non
è ancora finita, quindi è inutile che mettete i titoli di coda e che vi alziate
dalla sedia tirando un sospiro di sollievo!
La
cerimonia era imminente e le fedi non erano ancora arrivate.
Veramente
non era ancora arrivata neanche la sposa.
Miyu
era dovuta correre in bagno per colpa di un conato di
vomito e Christine era con lei.
Lou
e Baumiao erano ancora a casa…
Ma per fortuna…
“
Eccomi papà!”
Lou
era arrivato appena in tempo.
Christine
era tornata al suo posto scambiando un occhita d’assenso con Kanata.
La
musica incominciò ed ecco una bellissima ragazza di 20 anni nell’abito da sposa
più bello di tutta Parigi entrare nella sala accompagnata dal padre.
I
lunghi capelli biondi erano raccolti in una lunga coda.
Anche se il vestito lo nascondeva si vedeva il
principio di una gravidanza…
Al
cospetto del parroco e nella casa di Dio i due innamorati suggellarono il loro
amore…
“
Nel bene e nel male in ricchezza e in povertà…
Perché
l’amore che provo per te è più forte di qualsiasi
altra cosa…
Lo
voglio…”
Le
parole risuonavano ancora nella mente della giovane addormentata, mentre le
immagini svanivano e le palpebre finora sigillate si apriva di scatto…
“
MA ANCHE NEI SOGNI CI DEVE ESSERE KANATA!”
Miyu
si era svegliata per metà disgustata e per metà compiaciuta.
“
AAAAAAAAAAAAH”
Dopo
l’ultimo strillo si girò dall’altra parte e si rimise a dormire.
Anche Baumiao si era svegliato, svegliato dalle
incessanti grida della tredicenne.
Corse
nella stanza del bambino e lo trovò sdraiato sulla
pancia mentre guardava divertito dentro ad un piccolo televisore che trasmetteva
le ultime immagini del sogno di Miyu.
“
Signorino Lou, quante volte le devo dire che il crea
sogni deve rimanere spento?!
Su
adesso si metta a dormire.”
Il bambino lo guardò trucemente e si rimise a letto.
Baumiao
se ne tornò a dormire soddisfatto convinto di aver spento l’apparecchio…