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Non ci crederai, ma si è
fatto vivo Kanda Koshi!!!
Oh, ma tu non sia neanche
chi sia Kanda!
Ora te lo spiego: lui è,
anzi, era, un ragazzo (ora campione di boxe dell’intero Giappone) che
frequentava la mia stessa scuola e
che ha avuto delle mire
per me, nel periodo dei miei 15/16 anni…
Era un bel ragazzo anche
all’epoca, e Yukari mi ha assicurato che è addirittura migliorato…
Mi ha fatto la corte
serrata per un bel po’ di tempo, fino a quando non ha sfidato Tsubasa e se ne
sono date di santa ragione.
Ha vinto il mio
campioncino, chiaramente…
Non abbiamo mai parlato di
questa storia, sino ad oggi.
Mi ha telefonato
stamattina.
All’inizio, quando ho
risposto, è rimasto in silenzio per un po’, ma poi si è deciso a parlare e a
dirmi chi era.
“Sono Kanda, ti ricordi di
me?”
Come avrei potuto
dimenticarlo?
È grazie a lui se Tsubasa
si è fatto avanti.
E quando mio marito è
partito per il Brasile, lui è rimasto al suo posto e ha cercato di aiutarmi se
mi vedeva in difficoltà con qualche
ragazzo
che mi ronzava intorno con insistenza.
Abbiamo
parlato un po’, e lui mi ha raccontato che ha fatto passi da gigante nella boxe
e che ora doveva difendere il suo titolo.
Poi,
mi ha detto esitante che aveva parlato con Misaki e che aveva saputo che ero
rimasta incinta.
Parlato
con Misaki?
Non
credevo fossero amici, quei due.
Mi
ha chiarito che l’aveva conosciuto in una clinica ospedaliera dove si erano
ritrovati per i loro infortuni.
Ha
affermato che era felice per me.
Solo
per me.
Non
ha fatto riferimenti a Tsubasa.
Era
felice che i miei sogni si fossero realizzati e ha aggiunto che avrebbe voluto
farne parte anche lui.
Mi
ha salutato e ha attaccato subito il telefono.
Ho
pensato tutta la mattina alla telefonata.
Non
che provassi qualcosa per Kanda, ma… Quando mi ha fatto questa sottospecie di
dichiarazione, ho provato una morsa allo stomaco.
Anch’io
ho amato una persona in silenzio per anni, e so cosa prova lui…
Ma
non so cosa significhi essere respinti.
Ho
chiamato subito Misaki, per dirgli di riferire a Kanda che gli auguravo tutta
la felicità di questo mondo.
“Ancora
ti vuole bene, sai?” Mi ha detto Taro dolcemente, non per farmi pensare a Kanda
come ad un uomo che potrei amare, ma per farmi capire che ci sono persone che
soffrono come ho sofferto io.
Misaki
sta dalla parte di tutti, e vuole semplicemente che io e Kanda rimaniamo amici.
Anche
perché, sono troppo innamorata di Tsubasa per invaghirmi di un altro.
Quando mio marito è
tornato gli ho detto quel che era successo.
Non gli è andato giù il
fatto che lui mi voglia ancora bene, e che ancora si ostini ad essere un po’
ostile verso di lui.
Ha ribadito il fatto che
io fossi sua e che ora ero incinta del suo bambino e questo ci univa più di
quanto due fedi nuziali possano fare.
Se mai rivedremo Kanda,
vorrei che non ci fosse più ostilità tra lui e Tsubasa, perché, in fondo, sono
tutti e due dei bravi ragazzi.
Ora vado a letto,
Tsubasa mi ha chiamato già quattro volte e non vorrei farlo arrabbiare.
A presto!
Sanae Ozora.
CIAOCIAOCIAO!!!
Eccomi
di nuovo qui!
Scusate,
ma non potevo non mettere la scena del marito possessivo!!!
sono
già passati tre giorni dall’arrivo della “famiglia” al completo, e mi sto
annoiando…
Non
mi fanno fare nulla e non vogliono che resti sola per più di cinque minuti; tra
un po’ me li ritrovo anche al bagno o nel letto con Tsubasa.
Mia
madre si ostina a volermi dare consigli su come affrontare questi ultimi mesi e
insiste sul fatto che io debba andare a partorire in Giappone per avere tutti
vicini, quando sarà il momento.
Mio
padre sostiene mia madre dicendo che sarebbe giusto far nascere il bimbo lì,
perché è il nostro paese di origine (in realtà, vorrebbe tenermi sotto
controllo perché non si fida ancora molto di Tsubasa…).
Mio
fratello Atsushi afferma che vorrebbe vederlo nato da poche ore perché sarebbe
stato il suo primo nipotino, e avrebbe voluto tenerlo in braccio per primo.
Koji ha detto esattamente le stesse cose di mio fratello
minore, con la differenza che sarebbe stato lui il primo a prenderlo in braccio
e lo avrebbe portato in giro per il Giappone vantandosene con tutti.
Da parte della famiglia di mio marito non mi chiede niente
nessuno… Ma so che lo fanno per educazione e che stressano Tsubasa invece che
me…
Ci sta venendo un cerchio alla testa a entrambi!
Non farò partorire mio figlio nel mio paese di origine, ma
un giorno lo porterò lì per mostrargli quale meraviglia sia il Giappone…
Se mai vorrà
vivere lì, sarà una scelta esclusivamente sua.
Sarebbe troppo stressante fare ore ed ore di aereo per
andare là e ore ed ore per tornare; soprattutto con un bimbo piccolo.
Già abbiamo affrontato l’argomento io e mio marito, e non
capisco perché ora debbano metterci il naso loro!
Siamo stati un intero pomeriggio in salotto per decidere
le cose più importanti che riguardavano la vita di tutti e tre, e non abbiamo
riscontrato nessun problema ed eravamo d’accordo su tutto.
Tsubasa mi ha detto di avere pazienza, e di sfogarsi con
lui per il nostro “quieto vivere”.
Se continua così impazzirò prima della nascita del pupo!!!
In ogni modo, a parte questi “imprevisti”, tutto procede
al meglio; siamo andati alla prima lezione del corso preparto, dove ci hanno
detto, in linea di massima, cosa faremo in queste lezioni.
Ho conosciute altre mamme ed altri papà che erano
entusiasti quanto me della loro gravidanza e, parlandoci, ho scoperto che non
sono l’unica a doversi subire i genitori iperprotettivi ed impiccioni…
Anche lì Tsubasa ha avuto molto successo, ed ha dovuto
firmare molti autografi (compresi quelli dei prossimi nascituri) a tutti i papà
in sala.
Quando siamo tornati a casa, abbiamo trovato già tutto
pronto (almeno un lato buono c’è, nell’avere tutta la famiglia per casa), e
dopo cena sono corsa in camera, con la scusa che andavo a dormire, per avere un
po’ di tempo per me.
Tsubasa mi ha raggiunto quasi subito, e si è seduto
accanto a me per condividere un po’ di quell’intimità che ormai è diventata
impossibile avere (se non in quella camera).
Abbiamo parlato un po’ di noi, del pupetto, di come
vogliamo crescerlo e quanto spazio avrebbero avuto i nonni in quella
situazione.
“Siamo noi i genitori, e loro non dovranno mettere bocca
sul nostro modo di educarlo.” Mi ha detto lui baciandomi la fronte come fossi
una bambina
“Anche se so che sarà impossibile tenerli lontani da noi.”
Ha aggiunto poi con il sorriso sulle labbra; io sono scoppiata a ridere e mi
sono accoccolata al suo petto per avere un po’ di coccole.
Devo essermi addormentata così, perché mi sono svegliata
la mattina dopo coperta dal lenzuolo.
Ora, è meglio se scendo di sotto, o mi ritrovo l’intero
“gruppo di forze superiori” in camera.
A presto.
Sanae.
Eccomi di nuovo qui!
Prima cosa: ringrazio tutti coloro che
continuano a recensire.
Ed ora, via ai ringraziamenti speciali:
A eos75: grazie per avermi contattata
personalmente e per l’aiuto che mi hai dato. Spero di essere riuscita a
correggere le mie imprecisioni, così da poter rendere più leggibile il
racconto. ^^
A Sanae78: grazie per le recensioni e
per il tuo grande aiuto in materia ”Ct”! ^^
A Vale: un grazie perché recensisci
sempre ogni capitolo! J
A Yoshiko Matsuyama, Krystel Diggory’80
e a tutte le alter che hanno recensito con affetto!
oggi,
io e Tsubasa, ci siamo presi una giornata solo per noi, e siamo andati a fare
una “passeggiata” con la macchina per i meravigliosi paesaggi fuori Barcellona.
Abbiamo lasciato le “forze
maggiori” a casa (minacciandoli, ovvio…) e siamo usciti portandoci dietro solo
lo stretto necessario; certo, tutti i parenti hanno fatto un po’ di storie, ma
hanno ceduto quando ho cominciato a fare le lacrime da coccodrillo e i capricci
come una bambina piccola.
Ci siamo fermati nei pressi
di un bosco, che nascondeva dietro di sé un magnifico prato pieno di fiori di
cui mi sono innamorata al primo sguardo.
Il mio dolce maritino ha
disteso la coperta in terra e ci siamo stesi un po’ per stare in intimo.
Ha detto che ha pensato
“seriamente” al nostro futuro come vera e propria famiglia, e la cosa non gli
dispiaceva affatto.
Mi sono tirata su e l’ ho
guardato accigliata come non mai, fraintendendo le sue parole.
“No, no, non fraintendere!
Ci avevo già pensato anche quando non c’era il bambino, ma ora è diverso…”
Mi ha subito rassicurato
lui, mettendo le mani avanti per proteggersi.
Ho subito sorriso, e mi
sono poggiata di nuovo al suo torace per ascoltare ciò che aveva da dire; mi ha
assicurato che eravamo una priorità per lui e che nulla avrebbe avuto più
importanza di noi, neanche il pallone da calcio.
Ha continuato con frasi
dolci, baci a fior di labbra e paroline sommesse.
Abbiamo ricordato i rari
momenti passati insieme e l’ ho fatto sentire un po’ in colpa per avermi
trascurato durante l’adolescenza.
Poi, lui si è addormentato
mentre io gli carezzavo amorevolmente il braccio possente.
Ho cominciato a pensare a
lui, e a quanto sia bello portare in grembo suo figlio. Essere incinta del tuo
primo ed ultimo amore…
Che emozione indimenticabile! Aspettavo questo momento da tanto
tempo, e l’ avevo immaginato in mille modi diversi.
Quante volte ho sognato
d’essere felice con lui? Tante volte.
Quanti sogni ho fatto in
cui lui era il mio principe azzurro? Misa anche troppi; ma sono contenta di
averli fatti, perché sono stati il mio sostegno quando lui non c’era.
Il mio dolce e tenero
capitano…
Un po’ svampito, ma sempre
buono e paziente…
Un po’ timido, ma
passionale e protettivo…
Tremendamente ingenuo…
Tremendamente innamorato di
me…
E io tremendamente innamorata
di lui…
E ora tremendamente
innamorati del nostro bebè…
Mi sono sporta verso di lui
e gli ho baciato le labbra toccandole appena con le mie.
Ogni volta che lo guardo
trovo qualche particolare di lui che mi attrae e cerco di impararlo a memoria per
ricordarmi sempre di lui.
So che ha una piccola
voglia al fianco destro, che ho scoperto all’età di quattordici anni, mentre
gli fasciavano la spalla dolorante.
E la piccola cicatrice che
ha sulla spalla? Scoperta quando abbiamo cominciato a frequentarci seriamente,
prima del matrimonio.
E credo che sia uno dei
pochi ad avere una cicatrice dietro il collo a forma quasi circolare; trovata
mentre dormiva, dopo la nostra prima volta.
Insomma, conosco davvero
tutto di lui… Spero che anche lui conosca tutto di me.
Si è svegliato dopo un bel
po’, quando gli ho dato un bacio premendo sulle sue labbra apposta per
svegliarlo.
Siamo tornati a casa, e
Tsubasa è stato subito sgridato per avermi riportato troppo tardi.
Ora vado a letto.
A presto.
Sanae.
Ciao ciao a tutti!
Scusate il ritardo!
Prometto che non vi farò attendere più
così tanto!
Ringrazio coloro che hanno continuato a
recensire la storia e che continueranno a farlo.
le “forze maggiori” sono
partite stamattina, con la promessa di tornare per il parto del bambino.
Anche se litigavamo quasi
ogni giorno a causa di idee divergenti, mi piaceva discutere con mia madre o
con mio fratello…
Mi facevano sentire a casa…
E papà che non finiva di
viziarmi?
E Daichi che pretendeva di
dormire ogni sera con noi, e che la mattina mi svegliava strofinando il suo bel
visino sul mio?
Almeno, ero impegnata a
fare qualcosa, anche se quel “qualcosa” era discutere…
Ieri mi sono pesata, e
sono arrivata giusto ad avere cinque chili in più rispetto al mio peso.
Il seno si è gonfiato un
po’… Beh, se devo proprio gonfiarmi, che mi s’ingrandiscano le parti giuste,
no?!
… Ho cominciato a parlare
con il mio bambino (o meglio, con la mia pancia) e ogni tanto sento il bimbo
che si muove come a volermi rispondere…
Ecco, qualche giorno fa,
in uno di quei momenti, ho domandato al mio pupetto quale nome gli piacesse…
Ho detto una serie di nomi, e lui mi faceva sentire qualcosa
quando dicevo solo nomi maschili…
E no, eh…
Mi hanno coalizzato contro
anche lui… O lei…
La verità, è che sento… SO
che è un maschietto…
Ti chiederai come faccio a
saperlo… Sensazioni di una mamma…
Mi sono rassegnata, ormai…
Tutti vogliono un maschio, e l’avranno, molto probabilmente…
Però, ho avuto la mia
rivincita “segreta”…
Tsubasa mi ha beccato in
uno di questi momenti, e mi ha giurato che avremo a tutti i costi una femmina,
ci dovessimo provare mille e mille volte!
Il mio capitano tenero e
coccolone!
Lo fa apposta a fare il
marito tenerone, così io me lo spupazzo di coccole e lui è più contento!
A proposito, ieri ho
sentito Tsubasa parlare al telefono con Misaki e, appena mio marito mi ha
visto, ha subito cambiato discorso e ha cominciato a balbettare imbarazzato
qualcosa…
Perché ho la VAGA
impressione che stiano tramando qualcosa alle mie spalle?
Inutile chiedere, tanto
non mi dicono nulla…
Che noia essere all’oscuro
di tutto!
Vabbè… Staremo a vedere!
Ora comincio a prepararmi,
perché c’è un altro party della squadra, “e non vedo l’ora di andarci”…
A presto!
Sanae!
SCUSATEMI PER IL RITARDO!
CHIEDO PERDONO!!!!!
Periodo nero!
Ringrazio, come al solito, tutti coloro che
recensiscono, in particolare YOSHIKO MATSUYAMA, che mi ha delucidato (si dice
così?) riguardo ai figli di Tsubasa Ozora e i loro nomi!
fare ogni minimo passo mi
procura una fatica enorme! Faccio continuamente bagni e sto sempre a
sventolarmi con un ventaglio.
Anche Tsubasa è fortemente provato dal caldo e dalle
faccende domestiche cui si sottopone per non farmi affaticare.
Ma,
qualche volta, quando si mette a fare qualche occupazione a torso nudo, devo
ammettere che il caldo passa subito, e mi vengono i brividi a vederlo tutto
sudato, e allora sì che mi prendono certe fantasie…
Vabbè…
Meglio lasciar perdere…
Si
è messo in testa di sistemare anche le due camere per gli ospiti e due delle
tre camerette per i bimbi… Chissà perché, poi…
Non
me la racconta giusta!
Ogni
volta che gli chiedo cosa sta combinando mi risponde con mezze frasi e cerca di
distrarmi con qualche scusa (e devo dire che ci riesce sempre…).
A
proposito, non sai cosa è successo qualche giorno fa!
Io
e Tsubasa abbiamo deciso di comune accordo di concedere una sola intervista, ad
una sola rivista, per quel che riguardava il nostro bimbo; abbiamo scelto un
nome a caso, e abbiamo chiamato la redazione per far venire qualcuno il giorno
dopo.
Si
è presentata una giovane donna accompagnata da quello che doveva essere il suo
assistente.
L’intervista
ha avuto luogo in salotto, davanti una tazza di thé freddo (non tanto, o mi
avrebbe fatto male).
La
donna ha cominciato con le solite domande per cercare di scoprire la data
prevista per la nascita e il luogo; già lì ha cominciato a darmi fastidio per
la sua invadenza, ma Tsubasa le rispondeva sempre per le rime al posto mio.
Poi,
ha cominciato ad allargarsi un po’ troppo…
“Signora
Ozora, ora lei sarà legata per sempre al gran campione nipponico,
qualunque cosa succeda…”
Mi
sono messa sull’attenti per capire dove volesse andare a parare.
“Anche
se il vostro matrimonio non dovesse durare…”
“E
perché non dovrebbe durare?”
Se
quell’oca non la smetteva, c’era rischio di botte. Non la facevo mai finire di
parlare, tanto mi dava urto!
Ma,
la giornalista bastarda proprio io dovevo beccarla?
I
nervi mi stavano salendo alle stelle, e quelli di Tsubasa erano già all’apice.
“Signor
Ozora, lei lo ha voluto questo bambino?”
Non
so perché, ma il mio cuore ha perso un battito, in quel momento.
“Perché
non volerlo se hai accanto la persona che ami?” gli ha risposto lui
stringendomi la mano cercando di infondermi sicurezza.
Da
quel momento in poi, qualsiasi domanda provocatoria era ribattuta da lui per
impedire di farmi salire i nervi.
Quando
quell’arpia se n’è andata, ci siamo ripromessi di scegliere meglio i periodici
per l’intervista, la prossima volta…
Il
bimbo sta benissimo, scalcia e riposa che è un piacere.
Pensiamo
ancora al nome Hikari se è una femminuccia, e Hayate se è un maschietto.
Stavo
anche pensando ai nomi dei miei amici, per vedere se potevano andare bene…
Yukari
è carino come nome…
Anche
Kumi non è male…
Anche
Yayoi…
Per
i maschi, la questione è un po’ più complicata…
Ryo…
Oh mio Dio, no!
Un
altro combinaguai per il mondo!
Poverino,
dovrò smettere di maltrattare così il mio amico d’infanzia… In fondo, in fondo,
in fondo, gli voglio un gran bene…
Genzo…
No, troppo adulto…
Taro…
Carino… Potrei farci un pensierino…
Jun…
Anche questo è carino…
Mamoru…
Troppo comune…
Kojiro…
Il nome è carino, ma se dopo mi cresce scorbutico?
Hikaru…
No…
Tsubasa
jr… questo sì che è un bel nome!
Ma
il mio lui non ne vuole sentir parlare… Figuriamoci…
Ora
ti lascio… Me lo vado a spupazzare un po’…
A
presto!
Sanae.
Salve a tutti!
Stavolta
ringraziamenti a tutto spiano!
Sanae78: un
grazie perché mi aiuti sempre e spero che i capitoli che verranno non ti
deluderanno!
Picciottina75:
il periodo nero è passato, ora aggiornerò più frequentemente (spero!). Grazie!
Yoshiko
Matsuyama: grazie per il tuo aiuto, ti auguro una buona permanenza nel luogo
dove ti trovi! ^^
Vale: pensavi
che non ti avrei menzionato, eh? Comunque, grazie per le tue continue
recensioni, e ti assicuro che rimarremo in contatto anche se tu hai finito la
tua ff.
Ad un ragazzo
anonimo: mi hai contattato per farmi i complimenti, e io ti ringrazio di cuore!
non sai la sorpresa che mi
ha fatto Tsubasa stamattina!!!
È stato di un tesoro…
Ti avevo annunciato che
stava architettando qualcosa, no? Ma non m’immaginavo una simile sorpresa!!
Ora ti racconto!
Stamattina, Tsubasa mi ha
portato fuori con la scusa di una mattinata al mare, solo io e lui (e non ha
portato il pallone! Questo sì che mi sembrava strano!); in ogni caso, avevo
notato che era sempre al telefono e che evitava accuratamente di farmi sapere
con chi parlava e di cosa discuteva…
All’ennesima telefonata mi
sono arrabbiata e gli ho fatto una scenata di quelle pazzesche, giurandogli di
mandarlo in albergo per un mese se non staccava quel cellulare; lui si è
scusato ed ha immediatamente spento il telefonino.
Dopo si è messo a fare il
tenero e non si è staccato da me un solo istante.
Verso l’ora di pranzo
abbiamo preso la strada di casa, e Tsubasa aveva uno strano sorriso sulle
labbra che mi avvertiva che stava per succedere qualcosa.
Mi ha fatto entrare in
casa per prima, e ho notato che era stranamente… Silenziosa, se così si poteva
definire…
Tsubasa mi ha bendato gli
occhi e mi ha portato in salotto, dicendomi di aspettare seduta sul divano.
Dopo qualche minuto ho
sentito una mano stringere la mia e ho cercato di capire di chi fosse…
Tsubasa no… Troppo
piccola…
Ho capito subito che era
di una donna, ma proprio non mi riusciva di capire chi fosse il proprietario.
Dopo qualche minuto mi
sono arresa e mi hanno tolto la benda.
Yayoi!
E Yukari!
E davanti a me c’erano
Misugi, Ryo, Taro, Genzo ed Urabe!
Erano venuti a trovarmi!
Che bello!
Mi sono subito abbracciata
le mie due amiche e ho cominciato a piangere come una fontana per la felicità.
Ishizaki ha cominciato
subito a fare lo stupido come al solito, ma non sono mai stata così contenta di
rimproverarlo.
Mi hanno promesso di
restare per un bel po’, almeno fino al giorno dell’ecografia.
Yayoi, Misugi, Ryo e
Yukari avrebbero dormito nelle stanze per gli ospiti, mentre gli altri tre
maschietti si sarebbero divisi nelle due camerette preparate da Tsubasa apposta
per il loro arrivo.
Già Urabe e Genzo si sono
fatti la loro prima litigata per decidere chi avrebbe dormito da solo nella
stanza.
Misaki è uno che si
adatta, e a lui non sarebbe cambiato nulla stare da solo o in compagnia…
Ho cominciato subito a
spettegolare insieme a Yayoi e Yukari, e sono venuta a conoscenza di
particolari “piccanti”…
Kojiro si frequenta con
una giocatrice di softball e le cose tra i due vanno a meraviglia…
Per poco Yoshiko non
rimaneva incinta di Hikaru, a causa di una loro “dimenticanza”…
E Misaki? Sembra tanto
santarellino, invece è corteggiato da ben tre donne ASSIDUAMENTE e lui
non sa decidere chi frequentare o meno…
E deve pensare anche alla
sua sorellina, che è corteggiata da Aoi, Sawada e Sano messi insieme!
Insomma, ne succedono
proprio delle belle, col tempo!
E mentre succede tutto
questo, io non posso non pensare al mio adorato capitano che mi ha fatto un
altro regalo stupendo e che stasera ringrazierò con tutta me stessa!
Bhè, caro diario, per oggi
è tutto…
A parte Ishizaki che stava
per farmi saltare la cucina, tutto è andato per il meglio…
Ora vado a coccolare il
mio capitano coccolone!
A presto.
SANAE
Piccola parentesi per i ringraziamenti!
Grazie per le recensioni che continuate a farmi!
Chiedo scusa alle varie “Yoshiko” per
averle confuse attraverso un caso d’omonimia!
A presto!
HIKARISAN^^
Ps: a proposito, qualcuno è riuscito a
capire se Koji Nakano è veramente il fratello di Sanae?
è passato ormai qualche
giorno dall’arrivo dei miei amici, e stamattina siamo andati a pranzo fuori,
per evitare che Ryo ed Urabe combinino altri guai per casa.
Tsubasa ci ha portato in
un ristorantino con vista sul mare, dove abbiamo mangiato tutte specialità
spagnole, per la grande gioia di quel mangione Ryo.
È sempre stato Taro quello
che mangiava di più, e che non metteva su un etto neanche dopo tre vaschette di
gelato, ma stavolta è stato battuto da Ishizaki.
Eh sì, caro diario…
Ricordo tutto come fosse
ieri…
Io e Yukari eravamo a casa
mia ed eravamo tutte e due depresse, ognuna per motivi nostri; io perché
sentivo la mancanza di Tsubasa, e Yukari… Bhè, lei non l’ ha mai ammesso, ma
era giù perché Ryo non si dichiarava…
Abbiamo cominciato a
mangiare gelato per affogare i dispiaceri, ed anche se si diceva fosse il
metodo migliore per mandar via la tristezza, a noi non sortì alcun effetto.
Per caso passò di lì
Misaki, e suonò per farmi un salutino; quando entrò ci trovò in uno stato pietoso:
circondate da vaschette di gelato e sull’orlo di una crisi di pianto.
Si mise a tracannare
gelato con noi, e mentre gli raccontavamo tutte le nostre sventure, lui
continuava a mandare giù chili e chili di gelato.
Gli abbiamo detto che non
ci sentivamo belle, che i ragazzi non ci volevano, che eravamo grasse, brutte e
che saremmo rimaste zitelle a vita!
Ci ha ascoltato fino alla
fine, poi ci ha fatto sedere accanto a lui e ci ha fatto appoggiare le teste
sopra le sue spalle.
“Allora, per prima cosa,
ricordate il detto ‘ non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace ’,
che è la cosa più importante. Non sarete delle miss Giappone, ma siete belle
appunto perché siete così… Sanae, tu hai delle gambe stupende, e molte persone
se ne sono accorte…
Yukari, sai quante ragazze
vorrebbero avere le tue mani e i tuoi capelli? Ognuno di noi è bello per delle
caratteristiche e brutto per delle altre! Guardate Tsubasa e Ryo!”
A quelle parole abbiamo
alzato le antenne tutte e due, e lo abbiamo guardato curiose.
“Tsubasa è un bel ragazzo,
no? Ma ha sempre la testa rivolta verso il pallone… Ed è anche un po’ troppo
ingenuo…
Ishizaki non sarà
bellissimo, ma ha la capacità di far ridere tutti quanti! Avete presente
Kazuha, quella del terzo c?”
“Sì, è una ragazza
bellissima… E si dice sia anche simpatica…” avevo subito risposto io, ben
informata sulle ragazze che spasimavano dietro Tsubasa.
“Ci sono uscito qualche
settimana fa e...”
“Ci sei uscito?!!” abbiamo
urlato entrambe verso di lui.
Misaki ci ha guardato
mentre le sue guance prendevamo fuoco, e ha subito distolto lo sguardo.
“Rimanesse tra noi…
Comunque… Cambia idea ogni cinque minuti sul ragazzo che le piace, è
capricciosa, infantile… Cinque minuti con lei e vai al manicomio!”
Grazie a questo episodio
divertente, è tornato il buonumore… E abbiamo cominciato a mangiare ancora
gelato per passare ancora un po’ quel pomeriggio tutti insieme.
Quando Taro si è alzato
per andarsene, io e Yukari gli abbiamo chiesto (in modo scherzoso) se ci
guardava più del dovuto a nostra insaputa, e lui ci ha detto una cosa che non
ci saremmo mai aspettate “Si nota ciò che è bello… Ma chi ha notato per primo
questi particolari sono stati due calciatori di mia conoscenza… Un
“patito-per-il-calcio” e una “scimmia-che-salva-sempre-il-pallone-con-la-faccia”.
Detto questo è fuggito
via, e noi ci siamo guardate negli occhi felici come non mai.
Solo più tardi mi sono
accorta che Misaki si era spazzolato via tutta la mia riserva di gelato, ma per
quel che aveva confessato, ne era valsa la pena.
Ci aveva dato qualcosa per
andare avanti, in fondo.
Dopo qualche giorno c’è
stata la pesata dei giocatori, e lui non aveva preso un etto.
Fortune della vita.
Da quel momento, lui è
diventato il nostro fratellone in comune.
E quando entrambe ci siamo
fidanzate con i nostri innamorati, lui ha spifferato tutto quel che sapeva.
Te lo riesci ad immaginare
Tsubasa e Ryo che supplicano Misaki di fargli avere delle foto di noi due in
costume?
Altro che ingenui.
Quando entrambi hanno
saputo che Taro aveva sputato il rospo, lo hanno rincorso per tutta la città, e
lui si è difeso dicendo che gli avevano detto di mantenere il segreto almeno
fino a quando non si sarebbero fidanzati con loro, e i dati del contratto erano
scaduti.
Si era salvato in corner!
Il solito fortunato!
Caro diario, queste sono
cose che rimangano, e io non scorderò mai tutti i momenti passati con Yukari e
con Taro…
A parte questi momenti di
malinconia, oggi è andato tutto bene.
…A proposito, puoi non
credermi, ma il bene che voglio a Ryo è davvero immenso…
Ed anche se gliene dico di
tutti i colori, non sarei sopravvissuta a questo mondo, senza la sua allegria…
A presto.
Sanae Nakazawa.
Ps: in ogni modo, ora
Tsubasa e stanno ben attenti a spifferare tutto a Misaki…
Ciao a tutti!
Ringrazio, come al solito, tutti coloro
che hanno recensito e che mi seguono nel cammino della mia ff!
Spero di aggiornare prima di partire per
le vacanze!
Appena mi sono svegliata,
questa mattina, ho fatto mille coccole a Tsubasa e gli ho fatto gli auguri di
buon compleanno.
Lui mi ha fatto un
sorrisone esagerato e mi ha dato uno di quei baci da film che te li immagini
solamente.
“Questo è il più bel
compleanno che io abbia mai passato in vita mia! Saprò il sesso del nostro
bambino, ho passato un altro magnifico anno insieme a te e…” io l’ ho
interrotto con un bacio, e poi ho finito la frase per lui “… e ora riceverai il
mio regalo. ”; mi sono liberata dal suo abbraccio, ho preso un pacco da sotto
il letto e gliel’ ho passato felice.
“Aprilo.”
Lui mi ha sorriso e ha
cominciato a scartare il regalo impaziente come un bambino.
Quando si è ritrovato
davanti un album, lo ha guardato interdetto e poi lo ha aperto lentamente.
“No… Non ci posso
credere…”
Io ho sorriso e mi sono
accostata a lui “C’è tutto riguardo le tue imprese calcistiche, fin da quando
eri piccolo… Ho disposto ogni articolo e ogni foto con cura e c’è proprio
tutto, compresi gli articoletti di due righe… Così, quando il nostro pargoletto
sarà cresciuto, potrai mostrargli la tua ascesa nel calcio.”
Lui mi ha sorriso ancora e
mi ha dato un altro bacio da mozzare il fiato.
“Grazie, è bellissimo.”
L’ ho abbracciato felice e
lui mi ha stretto forte forte a lui riempiendomi di complimenti per l’idea e
ringraziandomi ancora del regalo.
Dopo un po’, siamo scesi
di sotto e abbiamo festeggiato Tsubasa con una torta e delle candeline…
Sai che hanno fatto uno
scherzo imbarazzante a Tsubasa?
Ryo gli ha fatto scartare
per primo il suo regalo, e quel cretino che gli va a regalare? Un libro
intitolato “Tutti i punti sensibili delle donne”!!!!!
Tsubasa è diventato rosso
come un pomodoro, mentre io mi stavo per scaraventare contro Ishizaki per
ammazzarlo.
“E dai, ragazzi! Era uno
scherzo!”
Poi ha dato a mio marito
il suo vero regalo, e cioè una scatoletta di velluto con dentro due collane con
due ciondoli a forma di cuore spezzato che si completavano l’un l’altro.
“È in oro.”
“Molto belli veramente,
grazie!”
Subito lui mi ha passato
l’altra metà, e io l’ ho indossata felice di quel dono.
Misugi e Yayoi erano
riusciti a trovare una spilla prodotta, in edizione limitata, da un famoso
gioielliere, che rappresentava il simbolo della federcalcio giapponese.
Genzo era andato sul
classico; un orologio firmato D&G.
“Almeno saprai quando è
arrivata l’ora di smettere di allenarsi!”
Siamo scoppiati tutti a
ridere, poi siamo passati al regalo di Urabe e Misaki.
Quei due sono riusciti a
trovare un libro che descriveva tutte le tecniche dei più grandi giocatori di
tutti i tempi.
Immaginati la faccia di
Tsubasa a quel regalo; felice era dir poco.
Dopo il momento di gioia
celestiale, siamo partiti alla volta dell’ospedale, tutti insieme.
Appena arrivati, i ragazzi
ci hanno fatto strada tra i giornalisti e siamo entrati in ospedale.
L’ostetrica non ha perso
tempo e ha fatto entrare me e Tsubasa nella cameretta per le ecografie; mi sono
distesa sul lettino e la dottoressa ha cominciato.
Appena ho cominciato a
vedere le prime immagini mi sono subito emozionata.
“E ora, vediamo il sesso.”
Io e Tsubasa ci siamo
sporti verso l’apparecchio e abbiamo aspettato l’esito con impazienza.
“È un maschietto che
scoppia di salute!”
Io sono scoppiata a
piangere e Tsubasa mi ha abbracciato felice“Un maschietto, tesoro… è un bel maschietto!”
L’ostetrica mi ha passato
un fazzoletto e mi sono asciugata le lacrime.
Mi ha rassicurato che
tutto era a posto e mi ha messo al corrente dei futuri controlli.
Quando sono uscita, sono
corsi tutti a chiedermi notizie, e io gli ho detto che era un maschietto.
Siamo andati a festeggiare
in un piccolo ristorante di lusso, in centro, ma non siamo riusciti a stare
molto tranquilli a causa del telefonino che squillava insistentemente.
Anch’io sono felice che
sia un bel maschietto. Quando e se seguirà le orme del suo adorato padre, avrà
tutto il mio sostegno e il mio appoggio, anche nelle scelte più difficili. Il
mio piccolino è già l’orgoglio della famiglia e sarà un campione, visto i
piccoli calci che da.
Ora sono a casa, e ho
appena finito di cantare una ninna nanna al mio pargoletto.
Credo che, ora, anch’io mi
metterò a riposare un po’.
è il primo agosto, e dopo
quest’intenso periodo passato con i miei amici, è arrivato il momento delle
partenze; domani vanno via tutti quanti per godersi anche loro il resto delle
vacanze estive.
Genzo ha optato per Santo
Domingo. Ha detto che sarebbe andato laggiù solo soletto a rilassarsi e a fare
strage di cuori, allorché Tsubasa ha espresso un pensiero che credo abbiamo
fatto in molti…
“Dì un po’, playboy, non
doveva essere così anche per le Hawaii? Eppure, vedo che nessuna tua spasimante
ti ha chiamato per chiederti di tornare da lei!”
Siamo scoppiati tutti a
ridere di fronte alla faccia di Genzo, che ha cercato di sviare il discorso con
mezze frasi farfugliate alla rinfusa. “… E comunque tu sei stato fortunato
perché hai trovato Sanae che ti sopporta! Altrimenti saresti ancora single!”
“Infatti io non mi
lamento!”
Ci siamo fatti un po’ di
risate vedendo quei due punzecchiarsi in modo scherzoso.
Poi è entrato in scena
Urabe, dicendo che lui avrebbe raggiunto Morisaki e Taki nello Sri Lanka e che
ci sarebbero rimasti un bel po’ per godersi il posto.
Misugi e Yayoi avevano
deciso per un viaggio insieme in Francia, a Parigi.
Io ho guardato con
tenerezza Yayoi perché devi sapere, caro diario, che la signorina non ha
parlato d’altro per l’intera settimana; mi ha detto che era sempre stato il suo
sogno andare a Parigi, soprattutto con lui. È da quando me ne ha parlato che ho
una strana e piacevole sensazione addosso, come se le dovesse accadere qualcosa
di stupendo a Parigi, non so… Lo spero per lei, perché si merita tutta la
felicità che sta vivendo con Jun, il ragazzo dal cuore fragile che è guarito
solamente grazie all’amore di una persona che teneva particolarmente a lui, a
discapito della sua malattia.
La mia amica ha
ricambiato lo sguardo felice stringendosi ancora di più al braccio di Misugi.
“Basta che fate i bravi
e non tornate con un branco di bambini a carico!”
Ecco. Non si può
riflettere un momento che arriva Ishizaki e irrompe nella tua testa con le sue
solite battutacce!
“Sei solo invidioso
perché tu devi fare la vacanza con la famiglia di Yukari!”
Proprio così. A Ryo
tocca sopportare la famiglia della sua fidanzata. Si erano accorti dal primo
momento che la loro sarebbe stata una storia serissima ed avevano accelerato i
tempi facendo già la presentazione ufficiale di fronte ai genitori: il padre di
Yukari aveva avuto un mezzo collasso e aveva proibito a quei due di rimanere da
soli, in qualsiasi luogo essi si trovino.
Quando Yukari mi ha
raccontato questa cosa, sono scoppiata a ridere, mentre lei mi guardava
imbronciata perché non sapeva come risolvere la situazione.
“Lascia a tuo padre il
tempo di abituarsi… E poi, volendo, si crea l’occasione per rimanere soli, no?”
le ho detto io guardandola negli occhi e rammentandole quante volte io e
Tsubasa ci eravamo visti di nascosto per scambiarci qualche coccola in santa
pace. Le ho consigliato di farsi aiutare da Kumi con le scuse, ma le ho
raccomandato comunque di stare attenta perché non volevo le accadesse nulla.
Eh, già… Ryo e Yukari
avrebbero passato il resto delle vacanze ad Okinawa “con la famiglia di Yukari”
avrebbe precisato Ryo, se avesse letto questo due righe.
Finita la piccola
“discussione” tra Misugi e Ryo, ci siamo girati tutti verso Taro per sapere lui
dove fosse diretto, ma non lo abbiamo visto più sulla poltrona dove era seduto
e Genzo si è offerto volontario per andare a prenderlo in cucina.
“Prenderlo”…
Praticamente l’ ha portato in salotto in braccio!
“Tentavi di scappare?”
Gli ho chiesto io sorridente e lui mi ha risposto farfugliando un “IO??? No……”
In realtà, sapevo già
quello che aveva da dire… Sarebbe andato sulla Costa Azzurra… Con Azumi…
Mi
ha spiegato che lei era una delle tre ragazze che lo corteggiavano giorno e
notte, e l’ aveva scelto perché un po’ testarda ma anche tanto tanto dolce. Non
l’ ha voluto ammettere, ma si sta innamorando, e lui lo sa bene. Questo viaggio
gli serve solo come conferma dei suoi sentimenti; sarebbero partiti amici e
sarebbero tornati amanti, ne sono sicura.
Si sarebbe portato
dietro anche la sua adorata sorellina, “per tenerla lontano dai tre squali”
come dice sempre lui.
Eh, sì… Non gli va
proprio giù che dei suoi compagni di squadra andassero dietro a sua sorella….
Appena gli altri hanno
saputo della notizia, hanno cominciato a prenderlo in giro e a dargli pacche
sulle spalle.
“Scusa, ma perché ti
porti dietro tua sorella?” chiese Ryo guardandolo malizioso “Potrebbe essere un
intralcio!”
“Uno:me l’ ha chiesto
facendo gli occhi dolci e non ho saputo dirle di no. Due:là c’è anche una sua
amica. Tre: non mi è d’intralcio. Quattro:non la lascio in Giappone da sola con
tre ragazzi che le gironzolano intorno come mosche. Cinque:tra me e Azumi c’è
solo una tenera amicizia, è tutto chiaro?”
“Chiami tenera amicizia
baciarsi alla stazione?”
E come ha fatto Genzo a
sapere questo? È una cosa che Taro aveva confidato solo a me… O no?
Misaki è diventato
rosso fuoco e, con gli occhi fuori dalle orbite, ha guardato Genzo imbarazzato.
“Ehhhhh… Non si fanno
certe cose in una stazione, quando un treno è in partenza… Vi ho visto dal
finestrino…”
Cominciarono tutti a
canzonarlo e a congratularsi con lui per il “colpaccio”.
Ho guardato Taro
sconsolata, mentre lui mi ha rivolto uno sguardo imbarazzato ma divertito alla
stesso tempo; gli ho fatto una linguaccia come per dire “così impari a stare
più attento!”, e lui ha cercato di scusarsi con lo sguardo.
E tra risate e
pettegolezzi è passata un’altra serata, in compagnia dei miei amici…
Ora sono in camera e io
e Tsubasa abbiamo finito ora di leggere una favola al nostro bambino… Oddio,
dopo quello che ha sentito oggi in salotto, credo che la favola sia solo una
cosa noiosa per lui! Infatti, durante la conversazione, mi tirava spesso lo
calci e lo sentivo muoversi in continuazione… Forse, si divertiva!
Ora mi metto a letto…
Buonanotte, caro
diario.
Sanae Ozora.
E rieccomi
di nuovo qui!
Scusate se
non aggiorno più velocemente come un tempo, ma mi si sono accumulate molte
cose, in questo periodo! Spero che il capitolo piaccia e che venga apprezzato
dai lettori! Sono sempre ammesse critiche e suggerimenti, che non fanno mai
male perché mi aiutano a migliorarmi ed a non ripetere gli stessi errori in
futuro.
Per Dragon
gio: sto già sperimentando qualcosa per le doglie, poi chissà............
Grazie per i complimenti!
Vale:
tornata!!!!! E più in forma che mai per stupirvi (spero)!
Sanae78: a
te, un grazie particolare per tutte le informazioni che mi dai attinenti a CT.
Un grazie, davvero. Spero di non deluderti.
siamo
a metà agosto, e ti chiedo scusa per non averti scritto per tutto questo tempo.
Non ci sono molte novità, agosto sembra proprio un periodo
morto! A parte qualche giornata passata a mare o con qualche amico, mi sto
veramente annoiando.
Misugi
e Yayoi si sposeranno presto; la mia amica mi ha telefonato da Parigi e ha
detto che il suo ragazzo le ha fatto una dichiarazione in piena regola in un
famoso ristorante di lusso francese. Yayoi era così euforica che non mi ha dato
il tempo neanche di aprire bocca! Ha parlato sempre lei! Alla fine mi ha
lasciato dicendo che mi avrebbe richiamata al più presto.
Genzo
ha rimorchiato una ragazza e ha subito chiamato Tsubasa per avvertirlo… Beh, le
sue testuali parole sono state “HAI VISTO, PEZZO D’IDIOTA??!”.
Urabe,
Morisaki e Taki si stanno dando alla pazza gioia, senza che nessuno li
controlli.
Ryo
è esasperato… E Yukari anche.
Non
riescono a stare un momento da soli. C’è sempre qualcuno insieme a loro, ed ora
che sono arrivati anche i nonni della mia amica vorrebbero “solo” scappare in
Antartide. Era ora che Ishizaki capisse cosa vuol dire volere un po’ di tempo
per stare soli senza che QUALCUNO ti rompa le scatole! Lui faceva sempre così
con noi! S’intrufolava apposta!
…
Però,
povera Yukari…
…
Fortuna
che a Misaki è andata meglio!
Ci
hanno messo solo un giorno, lui ed Azumi.
Sono
partiti con il primo aereo, hanno lasciato Yoshiko con la sua amica e sono
andati a cena fuori; poi si sono baciati e hanno fatto i piccioncini per tutta
la vacanza.
Taro
è diventato dolcissimo! Me l’ ha detto per telefono la sorella!
È
diventato talmente affettuoso che Yoshiko se lo vorrebbe "divorare"
di coccole!
Eh…
L’amore…
Trasforma
proprio tutti…
Basta
guardare quello scapestrato che ora sta pulendo la cucina! Certo, non è un
“coccolone” di prima categoria come Taro ma, a me, piace così!!!
Il
bimbo sta benone e si fa sentire ogni giorno di più!!
Scalcia
tantissimo a si muove in continuazione! A volte sembra che stia giocando una
partita di calcio proprio dentro la mia pancia! Si vede proprio che è figlio di
Tsubasa!
Sai,
diario, ultimamente mi stanno venendo certe paure…
“E
se non piaccio al bambino?”
“E
se il parto fa male?”
“Sarò
una brava madre?”
“Oddio,
e se lui non mi volesse bene?”
Come
al solito, ne ho parlato con Tsubasa, e mi ha assicurato che il bimbo mi
adorerà, e che tutti gli altri bimbi lo invidieranno per la sua bella mammina!
Ecco,
quando fa così me lo strapazzo di coccole e baci.
Ultimamente
parliamo molto spesso di noi; passiamo interi pomeriggi a parlare stesi sul
letto o sul bordo della piscina, e a scambiarci opinioni su quello che sarà il
nostro futuro.
Lui
pensa sempre positivo e mi rassicura che sarà tutto perfetto, e già mi ha
mostrato la sua idea di famiglia; la mattina si alza e mi raggiunge in cucina,
regalandomi un bacio da film prima che arrivino i nostri figli. Facciamo
colazione tutti insieme e poi ognuno va a lavoro o a scuola. Io, intanto,
rimango a casa e, dopo aver finito le faccende, come dice lui, vado a dimezzare
la sua carta di credito come meglio posso. Poi torno a casa a preparare il
pranzo per i miei campioni e li accolgo con un sorriso e pranziamo tutti
insieme. Il pomeriggio lo passiamo nel pieno calore familiare fino all’ora di
cena. Poi ci guardiamo un film tutti insieme e dopo ce n’andiamo a letto.
Che
quadretto m-e-r-a-v-i-g-l-i-o-s-o!!!
Eh
sì, il mio amore è proprio un grande stratega!!!!
Ora
vado in cucina, o Tsubasa mi manda ko la lavastoviglie nuova!
A
presto!
Mamma
Sanae!
Scusate
veramente tanto per questo ritardo!!!!!!
Non mi
ammazzate, vi prego!!
Cercherò di
essere più veloce per i prossimi, giuro!
Non
vedo l’ora! Uffa, perché i giorni passano così lentamente?!
Uffa,
uffa, uffa!
Lo sai che è ricominciato il campionato? La prima partita
è andata alla grande, ed abbiamo vinto 2 a 0 (con Tsubasa in attacco è ovvio!).
Poi,
vediamo un po’ altre novità…
Il
bimbo reagisce alla musica, sai?
Ieri
stavo ascoltando un po’ di radio, e quando hanno messo un po’ di musica leggera
ha cominciato a muoversi! Era bellissimo!
Ha
danzato tutto il pomeriggio!
Ama
molto la musica movimentata e frizzante, proprio come me! Ah, che figlio che
ho!
Lo
sai che ho messo su un altro paio di chili? Ora sì che sembro una balenottera!
Il
seno ha preso forma ancora di più e di questo sono contenta! Finalmente un po’
di petto, che bello!
Tsubasa
mi dice che sono sempre più bella, e che la gravidanza mi fa benone.
Sarà…
La moglie di Rivaul, qualche giorno fa, mi ha portato in
un centro estetico, e mi ha detto che, anche se ero in attesa, potevo comunque
prendermi cura del mio corpo. Una sua estetista di fiducia mi ha sottoposto
solo a trattamenti strettamente sicuri e naturali; ha utilizzato solo oli
selezionati appositamente per le mamme e mi ha consigliato tantissimi metodi
per rilassarmi.
Sono
tornata a casa come nuova!
Lo sapevi che la cioccolata fa bene alla mamma e al
nascituro, in questo periodo, se mangiata in certe dosi? L’ ho scoperto solo
pochi giorni fa, su internet.
A proposito, durante l’ennesima ecografia, l’ostetrica mi
ha riferito che il bimbo si stava formando sempre di più, e che ormai si
distingueva la sua intera figura anche nei movimenti più strani!!! Ma, com’è
tenero il mio bambino!
Me
lo spupazzo di coccole dalla sera alla mattina (aiutata da Tsubasa, è ovvio!).
Caro
diario, ti sembrerò così attiva mentre scrivo queste righe, ma non è così: sono
sempre più stanca, e il mal di schiena aumenta.
Questa
gravidanza mi sta sfinendo, ma l’umore è comunque a mille!
Ormai, io e Tsubasa rinunciamo ogni volta alle feste
della società e dei nostri amici; non farei neanche in tempo a mettermi seduta
in macchina che già starei dormendo come un ghiro. Prima, se succedeva, Tsubasa
mi prendeva in braccio e mi portava volentieri in camera, ma ora sarei un
“tantinello” pesante anche per lui. Evitiamo, e facciamo prima!
Ieri sera, sono venuti a cena Rivaul e famiglia, e subito
i bambini mi hanno attorniato per sapere di più su quella “pancia enorme” che
mi porto dietro da un po’, ormai. Hanno voluto poggiare la testa sopra il mio
addome e hanno sentito dei piccoli rumori, e stentavano a credere che dentro ci
fosse un bambino.
“Ve
lo assicuro, c’è!”
“Ma,
Sanae, e non pesa?”
“Un
po’ sì, ma tra due mesi nascerà, no?”
I bambini mi hanno guardato storto e sono andati in
cucina dal padre e da Tsubasa urlando “Ehi, Tsubasa, perché non lo porti in
pancia un po’ tu, il bambino?”
Siamo
scoppiati tutti a ridere, Ma, guarda te che discorsi mi tocca fare con due
infanti!
Tsubasa
è diventato rosso come un pomodoro e gli ha scompigliato i capelli con una
mano, sorridendo.
“Capirete
quando sarete più grandi!”
“Ma,
si capisce tutto da grandi?”
Che
lingua che hanno quei due bricconcelli!
Meno male che è venuto fuori un pallone da chissà dove e
li ha distratti, altrimenti saremmo entrati in discorsi veramente
imbarazzanti!!! Ehhh, ma quando gli uomini vedono un pallone non capiscono più
nulla, è risaputo!!!
Beh,
ora ti lascio!
A
presto!
MAMMA
Sanae!
Ho aggiornato presto, visto,
VALE????
Ce l’ho fatta!
Ps: Grazie Sanae78! Sempre
dolce e presente!
Prue, non ti preoccupare, anch’io sono molto pigra, ma quando si
tratta di ff le leggo tutte di un fiato. Grazie per i complimenti!
siamo a metà settembre e mi
annoio… Uffa!!!! Non c’è niente da fare! Tsubasa non mi fa fare niente a casa,
ed io non so più cosa inventarmi per passare il tempo; mi riduco a fare
telefonate dalla mattina alla sera o a passare le ore in quel centro estetico
che mi aiuta a rilassarmi durante questo periodo.
Ormai Yukari riceve una mia telefonata ogni giorno
e parliamo, parliamo, parliamo…
Ieri ho sentito Misaki e ha detto che si è segnato
all’università. Ha preso architettura e cercherà di portare avanti calcio e
studio; lui è un tipo in gamba e ce la farà! Già me n’aveva parlato qualche
anno fa, mentre ci dirigevamo verso casa dopo un estenuante allenamento fino a
sera inoltrata.
Sarebbe rimasto a cena a casa mia, visto che il padre era
a presentare un’importante mostra a Tokyo, e proprio non mi andava di lasciarlo
a casa da solo. Ormai eravamo così tanto amici che pranzavamo insieme tutti i
giorni, e, a volte, ci davamo appuntamento anche per la cena! Chiaramente,
Tsubasa era al corrente di questa nostra amicizia e non mi ha mai dato segno di
possibile gelosia (anche perché, c’era quasi sempre Yukari con noi!).
Eravamo in cucina a dare una mano a mia madre, ed
è uscito fuori il discorso “Cosa vuoi fare da grande?”.
“Beh, Sanae sposerà Tsubasa e avranno tanti
bambini, no?”
In quel momento, ho tirato un pacco di farina a mio
fratello e c’è mancato poco che lo prendessi! Dire quelle cose davanti a mio
padre, ma era impazzito?? Lo sapeva benissimo che papà non sopportava l’idea di
vedermi accanto a Tsubasa, e meno ne sentiva parlare e meglio era!
Per fortuna, con il tempo mio padre ha cambiato
idea, sapendo benissimo quanto ci tenessi a stare accanto al mio capitano.
Quella volta fece finta di non sentire e ci lasciò
trascorrere una serata tranquilla, prestando molta attenzione al discorso di
Misaki, uno dei suoi pochi “pupilli” maschi al di fuori della famiglia.
“Mi piacerebbe prendere architettura, un giorno non molto
lontano. La trovo molto interessante. Certo, sarà dura dividersi tra calcio e
studio e non è detto che ci riuscirò, ma tenterò!”
Mio padre, a quel punto, gli ha chiesto se avesse mai
pensato di fare proprio l’architetto come mestiere, un giorno. Il mio amico ha
risposto di sì; una volta diventato troppo vecchio per continuare a giocare a
calcio, avrebbe intrapreso quel lavoro, forse.
“Non penso che metteranno me alla guida di una
futura nazionale o squadra di calcio… Penseranno a Tsubasa, Misugi, Hiyuga…”
Io mi sono alzata in piedi e ho cominciato a
sbraitargli contro che non doveva buttarsi giù così, perché non era secondo a
nessuno.
“Neanche al tuo amatissimo Tsubasa?” Fu allora che
mi alzai e rincorsi Koji per tutta casa, sotto gli sguardi divertiti di tutti
gli altri.
Beh, caro diario, devo dirti che la fama non ha cambiato
Taro. Umile era e umile è rimasto. Si fa amare da tutti, tanto che molte mamme
lo hanno sempre preso sotto la loro ala protettrice, soprattutto quando era più
piccolo.
Anche Daichi lo vedeva come uno di famiglia. E
naturalmente, anche il mio piccolino lo considererà tale! Sarà suo zio
acquisito! Che bello! Crescerà proprio educato, allora!
A proposito, diarietto, lo sai che Taro non mi ha mai
svelato certe cose? Posso capire cose personali, ma perché non mi ha mai detto
cosa lega lui e Kojiro? Perché solo lui ha il diritto di chiamarlo per nome?
Uffa, penso che questa cosa non la saprò mai!
Proprio in questo momento il bimbo mi ha dato una calcio
più forte degli altri; anche lui vuole dirmi che devo farmi gli affari miei.
Uffa! Anche Tsubasa mi ha detto la stessa cosa, solo che lui ci ha girato
intorno e poi me lo ha detto con gentilezza.
Non sai quanto mi da urto quando il mio testone ha
ragione, soprattutto in questo periodo! Ho ragione solo io e basta! OH!
Anzi, ho scommesso con lui che Taro si sposerà entro
l’anno prossimo e se vinco io rinuncerà alle partite di campionato meno
importanti! Se perdo, sono cavoli perché mi toccherà portare il bambino a tutte
le sue partite.
Odio quando la mia parte da Anego torna fuori! Il
problema è che torna sempre con mio marito presente; lui comincia a ridere e mi
prende un po’ un giro perché assumo un cipiglio da bambina che a lui piace
molto. Quand’è così, mi stende su di lui e mi coccola con un po’ di musica in
sottofondo, per calmarmi.
Com’è dolce, vero?
Ora vado.
A presto.
Mamma Sanae!
Eccomi QUI! Ho cercato di aggiornare il prima
possibile!
Ringrazio coloro che ancora mi seguono e sopportano i
miei scritti di pazzia!
Anticipo ora che, nella mia fanfiction, non citerò il
motivo per il quale Misaki chiama per nome Hiyuga, perché ne sono all’oscuro io
stessa!
settembre è finito ed è appena iniziato ottobre. Il
grande giorno si avvicina e io sono t-e-r-r-o-r-i-z-z-a-t-a! Ho una paura cane
che il pupo possa nascere prematuro e che mi tocchi correre all’ospedale da
sola, senza l’aiuto di Tsubasa. Ho paura di partorire in una macchina, o mentre
mio marito è al campo, o in un mezzo pubblico… Tsubasa sostiene che sto
diventando un po’ paranoica e che non devo farmi problemi.
Ma, non posso farci niente! Lo so che abbiamo il borsone
con dentro di tutto e di più sempre sottomano, ma proprio non ce la faccio a
stare tranquilla!
Tra qualche giorno ho
l’ultima ecografia, e mi potranno dire con esattezza come si è sistemato il mio
bambino per nascere. Speriamo sia nella posizione corretta!
Non vedo l’ora che a metà
mese arrivino i nostri genitori, così non sarò più sola! Mi potrò confidare con
la mia mamma e con la signora Ozora e mi daranno tanti consigli raccontandomi
anche le loro esperienze. I maschi cosa ne possono sapere di queste cose? Li
vorrei vedere proprio in questo stato! Vediamo poi con che coraggio ti dicono
di stare tranquilla!
Per fortuna, la camera del
bimbo è a posto!
Tutta azzurra con il lettino
al centro della stanza e un sacco di peluches messi un po’ a terra e un po’ sui
mobiletti che contengono tutti i vestiti che gli ho già comprato. È bellissima!
Chiaramente, in un angoletto, c’è anche un pallone da calcio con tanto
d’uniforme a formato di pargolo…
A proposito, ho sentito i
miei amici.
Yukari è più agitata di me!
Non si regge proprio! E Yayoi ancora peggio! Mi telefonano ogni minuto per
sapere novità… Ma, quali novità??? È presto, ancora… Beh, un po’ le capisco, io
sono la prima ad avere un bambino, nel nostro gruppo d’amici.
Misaki si è alleato con
Tsubasa per cercare di calmarmi. Ah, ma se un giorno i maschi potranno
partorire, allora sarò io a ridere! Quei due saranno i primi a “cimentarsi”,
questo è sicuro!
Purtroppo, l’università sta
assorbendo le energie e il tempo di Taro, e non riesce a chiamarmi più così
spesso come prima. Lo sapevamo entrambe che sarebbe andata a finire così; non
sarà facile, ma se vuole raggiungere il suo obiettivo, dovrà impegnarsi.
L’importante, è che abbia
tante persone che lo aiutino e lo sostengano nei momenti difficili… E lui ce l’
ha.
Anche Hiyuga telefona più
spesso. Lui assicura che lo fa solo per sapere come va il campionato, ma NON A
CASO, chiede sempre del bambino. Oh, il tigrotto sempre arrabbiato è diventato
tenero, tenero!
E non poteva mancare certo
Genzo! Non sia mai che sia secondo in qualcosa rispetto a Kojiro, figuriamoci!
Che comica sono quei due!
Misugi continua con il suo
fare da medico, e mi ha detto di mangiare molti latticini per produrre
abbastanza calcio per me e per il bimbo.
Ishizaki ha smesso
momentaneamente di prendermi in giro, perché afferma che siccome “sono una
strega isterica” rischierei di alterare anche il bambino… Ah, gli amici
d’infanzia!
Insomma, il Giappone è in
fermento! I giornalisti premono su Tsubasa per farmi apparire in tv, ma lui è
irremovibile, e anch’io lo sono; la gravidanza è un’esperienza PERSONALE che io
e mio marito intendiamo vivere in intimità e solo con le persone a cui vogliamo
bene.
Certo, disgraziatamente, si
sono procurati foto di me e del mio pancione, anche se Tsubasa ha fatto di
tutto per evitare pubblicità.
La moglie di Rivaul mi ha
assicurato che, alla fine, una foto del pargolo l’avranno tra le mani e la
pubblicheranno. Lei ci è passata e sa come vanno queste cose e, anche se mi
dispiace ammetterlo, so che ha ragione. Staranno in guardia e, appena vedranno
che stiamo per uscire per una passeggiata al parco… CLICK! Foto scattata!
Uffa, però!
A proposito, ha telefonato di
nuovo Kanda, e stavolta ha risposto mio marito!
Quando me l’ ha detto ho
pensato al peggio! Mi ha detto che hanno parlato a lungo e che hanno messo in
chiaro la questione; Kanda ha detto di volermi ancora molto bene, ma sono la
donna di un altro, e non avrebbe fatto nulla per mettermi in crisi. Voleva solo
vedere il bimbo, una volta nato. Tsubasa gli ha detto di sì, e ha sostenuto che
potevano diventare buoni amici, col tempo.
“Ci vorrà MOLTO tempo, però…”
Ha aggiunto lui quando me l’
ha raccontato, ma sono contenta che quei due testoni abbiano messo da parte
l’orgoglio e siano un po’ più pacifici l’uno verso l’altro… Certo, non si
accetteranno mai completamente, ma sono arrivati ad un buon punto, e poi…
Chissà?
Ora è meglio che vada a
letto.
Buonanotte.
SANAE.
EEE... Rieccomi qui!!! Non
sono morta, purtroppo per voi!
Un Grazie a coloro che mi seguono, e spero che non si siano
stufati di me!
Questo capitolo è dedicato a
tutti coloro che mi seguono e che hanno pazienza con i miei ritardi, ma,
soprattutto, a coloro che frequentato l’università e sono inabissati d’appunti
e libri da studiare! METTETECELA TUTTA; SONO CON VOI!!!
Tu dirai “ma, l’ultima volta
che mi hai scritto era inizio ottobre, come è possibile?”, beh, il mio piccolo
è nato alla fine di ottobre, con un po’ d’anticipo.
Non ti ho scritto più perché
non ne ho avuto il tempo… E poi, ho avuto certi falsi allarmi da paura!Credevo di essere sull’orlo di partorire
ogni giorno! Non ce la facevo proprio più!
Beh, ora comincerò a
raccontarti da dove ti avevo lasciato! Ti lascio un po’ in sospeso sul parto
^^
Dopo l’ultima ecografia, mi
avevano assicurato che il bimbo si era sistemato nel modo giusto e che non
avrei dovuto avere difficoltà nel corso del parto.
I miei genitori e quelli di
Tsubasa sono arrivati proprio una settimana prima del grande evento! Che
fortuna! … Oddio, fortuna mia perché avevo compagnia e consigli, sfortuna loro
perché ero diventata stressante con le mie domande! Mia madre mi diceva sempre
di stare calma, rilassata e di non creare danni in giro, la signora Ozora
cercava di starmi vicino in tutti i modi e… Tsubasa aveva proprio rinunciato a
capirmi!
E le telefonate aumentavano,
aumentavano…
Tutti avevano preparato la
valigia e la tenevano sotto il letto in caso di una partenza improvvisa per la
Spagna!
Erano diventati perfino più
dolci con me, ci mancava solo che mi dicessero paroline zuccherate per
telefono! Ah, ma lo facevano perché sapevano che ero sempre più nervosa!
Una delle ultime domeniche,
mentre vedevo una partita di Tsubasa alla tv, un odioso centrocampista
avversario HA OSATO fare un brutto intervento su MIO MARITO e quasi non
spaccavo il telecomando che si trovava a portata di stritolamento! Mio fratello
Koji mi ha subito spento la tv e mi ha fatto stendere sul divano perché pensava
che esplodessi da un momento all’altro (e non aveva tutti i torti!); avrei
voluto ucciderlo con le mie mani quel centrocampista da strapazzo!
Beh, effettivamente ero
parecchio nervosa, ultimamente… Riusciva a calmarmi solo Tsubasa, certe volte…
Nel frattempo, Misaki aveva
dato i primi esami e li aveva superati tutti a pieni voti.Che bravo!
E piano, piano ci stavamo
avvicinando al fatidico giorno… Uno dei giorni più belli della mia vita…
Avevo avuto avvisaglie nei
giorni precedenti, ma noi tutti credevamo fosse qualche falso allarme, e non ci
avevamo fatto caso. La sera stessa mi ero sentita diversa dal solito, ma non ci
ho fatto caso in ogni modo.
Andiamo tutti a dormire e ci
restiamo fino alle quattro di mattina, poi mi alzo perché sento che qualcosa
non va; i dolori sono più forti delle volte precedenti e sento una sensazione
di bagnato sotto. Chiamo subito Tsubasa e lui, credendo in un altro falso
allarme, mi ha risposto di stare tranquilla e di rimettermi a dormire (i soliti
maschi!) … Quando gli ho urlato nell’orecchio che stavo per avere il bambino,
si è svegliato di soprassalto e ha chiamato a rapporto tutto il resto della
famiglia; dopo due minuti eravamo in macchina con il borsone e Tsubasa era
dietro con me che mi stringeva la mano e mi teneva appoggiata a lui
ricordandomi gli esercizi che mi avevano insegnato per la respirazione.
La strada per arrivare in
ospedale mi è sembrata eterna, non tanto per il dolore, quanto per la paura di
non arrivare in tempo.
Appena siamo arrivati, gli
infermieri si sono resi subito conto che c’era qualche problema, perché sono
accorsi e mi hanno caricato su una sedia a rotelle. Mi hanno subito trasportato
in sala travaglio, mentre sentivo che le contrazioni erano sempre più forti e
dolorose… Ho creduto veramente di non farcela.
Mi si era improvvisamente
annebbiata la vista e sentivo la parte inferiore del mio corpo tesa come le
corde di un violino. Non capivo ciò che mi stava accadendo ma sentivo solo una
gran voglia di piangere…
Piangere perché avevo paura di
non farcela…
Disperazione perché stavo
combattendo da sola…
Volevo urlare al mondo intero
che volevo qualcosa per non soffrire più così…
… Ma è arrivato Tsubasa. Mi
pareva solo un altro medico insensibile, vestito di verde, che mi diceva di
stare calma, ma mi ha stretto la mano e mi ha detto che era lì, con me.
“Dove accidenti eri finito,
eh!?!” Gliel’ ho praticamente urlato in preda ad una contrazione arrivata al
momento sbagliato, e gli ho stretto la mano così forte da farmi male.
I dolori aumentavano e
diventavano man mano più frequenti; il momento si avvicinava e la paura mi
attanagliava il cuore. Non capivo bene cosa accadeva intorno a me, ma sentivo
solo il mio bambino che voleva nascere e che stava facendo una fatica immane.
Dopo un tempo indefinito mi
hanno detto la fatidica frase.
“E ora, signora, l’ultimo
sforzo!”
“… Non ce la faccio…” Ho detto
debolmente, con il respiro corto ed affannato.
“Sì che ce la fai! Forza, mia
piccola Anego, forza!”
Mi sono girata verso Tsubasa e
gli ho stretto ancora di più la mano, pregando Dio di darmi la forza per
quell’ultima fatica.
Dopo, non so bene cosa è
successo. Mi ricordo solo un gran dolore e un’improvvisa liberazione…
… E poi paura…
Anche se ero affaticata e
confusa capivo che qualcosa non andava; perché il mio bambino non piangeva?
Anche Tsubasa si è girato
verso l’ostetrica e poi ha guardato me.
Tutta la sala si era
improvvisamente fermata e tutti si erano girati nella direzione del pargolo.
“Tsubasa… Il bam…”
Neanche ebbi il tempo di
finire la frase che sentii il pianto più bello della mia vita.
Scoppiai a piangere come una
fontana. Anche il viso di Tsubasa si rilassò, e ha cominciato a piangere anche
lui, ma subito si è asciugato le lacrime per non farsi vedere da me.
“Sei stata bravissima,
tesoro.” Si è avvicinato e mi ha accarezzato la guancia con la mano, mentre si
accostava meglio per lasciar spazio al bimbo.
L’infermiera mi ha poggiato il
pupo sul seno, e io l’ ho stretto delicatamente a me, carezzandogli una guancia
con un dito; Tsubasa ci ha circondato in un caldo abbraccio e siamo rimasti per
un tempo indefinito a guardare la nostra ragione di vita.
Stava tornando di un colorito
normale, dopo lo sforzo che aveva fatto; gli occhi erano ancora chiusi e a
stento muoveva le labbra in qualche smorfia impercettibilmente buffa. Qualche
ciuffetto nero spuntava dalla testolina, e le manine erano poggiate sopra la
copertina mentre facevano i loro primissimi e piccoli movimenti.
Tre chili stupendamente belli.
“È bellissimo…” disse Tsubasa
in un soffio.
“Già…” Beh, Tsubasa era passato
in secondo piano, in quel momento. Gli rispondevo meccanicamente a tutte le
domande.
Dopo mi hanno portato via il
bambino e si sono presi cura di me. Tsubasa era corso fuori a dare la bella
notizia a parenti ed amici che si trovavano in sala d’aspetto, mentre io mi
riprendevo un po’.
Passa qualche ora e mi portano
il pargolo per la prima poppata; mi spiegano con precisione cosa devo fare e
come devo tenere il bambino, mentre Tsubasa assiste in silenzio e prestando
attenzione a quel rito magico cui siamo stati sottoposti tutti.
Mi emoziono a vedere il mio
bambino che ciuccia tranquillo stringendo con le manine un qualcosa di
inesistente; è così piccolo che ho paura di fargli male. Che emozione forte che
è l’allattamento, non si può descrivere.
Quando finisce il suo spuntino
subito si addormenta,lo riponiamo
nella culla e facciamo di tutto per non svegliarlo.
A proposito, ho donato il
sangue del cordone ombelicale. Mi hanno fatto un prelievo prima del parto e me
lo rifaranno tra sei mesi, così vedremo se è possibile utilizzarlo o no.
Ho ancora un po’ di mal di
testa e mal di schiena, ma dicono che è normale.
Chiaramente, TUTTI si sono
precipitati a trovarmi durante l’orario di visite, e sono stati entusiasti del
bimbo. Ci hanno riempito di regali e coccole, e mancano ancora tutti quelli che
stanno arrivando dal Giappone!
Il mio amore mi ha regalato
delle rose rosse e un bracciale in oro bianco per ricordare l’evento. È rimasto
sempre in ospedale con me, fino ad ora. È stato lui a portarmi questo diario,
per dire che mancava l’ultima pagina, la più bella.
Accidenti a lui, l’ ha letto!
I giornalisti invadono
l’entrata dell’ospedale, e i nostri genitori hanno pensato bene di lasciare una
dichiarazione sulla mia salute e su quella del bimbo, almeno per farli
sloggiare un po’.
Domani arrivano Misaki,
Ishizaki, Yukari, Yayoi, Genzo, Kojiro e tutti gli altri.
E addio riposo…
Beh, e con questo ho finito,
caro diario… Siamo arrivati alla fine della nostra avventura. Non credo che
avrò il tempo di scriverti, d’ora in poi; il bambino mi occuperà tutta la
giornata, e io voglio essere la mamma migliore del mondo.
Allora, addio…
Non addio, arrivederci… Chissà
che non scriva ancora, in futuro…
Sanae Ozora, moglie di Tsubasa
Ozora e ora mamma di Hayate Ozora.
Siamo arrivati alla fine... Ho concluso questa
fanfiction.
Spero che il finale non vi abbia deluso, anche perché ci
ho messo un po’ per scriverlo...
Grazie davvero per aver seguito questa dolce ff che mi è
uscita dal cuore.