Profumata giunge la primavera,
al dolce sussurrar del vento,
che puro, gentil è con il sentimento.
Saper quant’è soave, la voce limpida che ci culla la sera,
della stagion dei fiori, la leggerezza nei nostri cor fa sbocciar
e il respir in aria fresca, ma cortese, diventar.
Cogliere una delicata rosa, sull’umida erba poggiarsi:
in ciel il morbido manto primaveril si scorge librarsi.
Le brezza che dee trasportar la magia
suona la tiepida musica dell’estate con nostalgia.                                                                                   

D’estate si sente il profumo, mirar
Quel ciel che più non è bruno.
Bagnarsi le labbra e il gusto di freschezza
È come del salato mare la brezza.
Accarezzando la fine sabbia percepire il rosso calore.
Sono a bruciar l’arida terra le fiamme del sole.
Passeggiar per le strade pietrose
E i grappoli d’uva capir preannuncian tetre giornate uggiose.