La forza di scegliere

di KiaraRowling
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ritorno a Hogwarts ***
Capitolo 2: *** Iniziano le scelte ***



Capitolo 1
*** Ritorno a Hogwarts ***


Solo qualche precisazione: Voldemort è stato sconfitto durante l'estate del sesto anno di Harry e compagni, mentre Silente è ancora vivo. La storia si svolge in un ipotetico settimo anno, e ovviamente non ci sono spoiler del settimo libro. Se avete qualche dubbio, non esitate a contattarmi!! Detto questo, vi lascio alla lettura, sperando che il capitolo vi piaccia, e sperando di trovare numerose recensioni!! Buona lettura, bacioni!!!!

Chiara 

 

 

 

Da quell'estate, Hogwarts era in festa: Harry aveva finalmente ucciso Voldemort, subito dopo aver distrutto l’ultimo Horcrux.

E ora lui, Ron e Hermione, il fantastico Trio di sempre, avevano l’ultimo anno di scuola da affrontare: ma cos’era un anno di scuola, dopo la vittoria contro il Signore Oscuro?

L’atmosfera di festa fu immediatamente percepibile, a partire dal momento in cui i ragazzi salirono sull’Espresso: le quattro case, solitamente compatte, ora erano mischiate, e gli scompartimenti ospitavano ragazzi di Grifondoro, Corvonero, Tassorosso e Serpeverde, intenti a discutere allegramente, ridere, e scherzare insieme.

Il viaggio in treno, solitamente lungo e noioso, quell anno passò in un lampo: in uno scompartimento al centro del treno, Harry, Ron, Hermione, Ginny, Neville, Luna, Seamus, Dean, Lavanda e Calì chiacchieravano animatamente sull’estate trascorsa.

- Harry, che hai fatto dopo la sconfitta di Tu-Sai-Chi? - chiese Lavanda sorridendo.

Harry ricambiò il suo sorriso: - Sono andato alla Tana da Ron.. -

- E’ vero, ci siamo divertiti come pazzi! - esclamò il rosso, dando una gomitata all’amico, che scoppiò a ridere.

Hermione osservò Harry con il cuore gonfio di gioia: era da tanto, troppo tempo, che non lo vedeva ridere così.. a pensarci bene, Harry si era chiuso in sè stesso dopo la morte di Sirius.. ora, sembrava un’altra persona.

La ragazza sapeva che Silente era stato molto vicino al moro: subito dopo la sconfitta di Voldemort, Harry era stato con il Preside per una settimana, prima di andare da Ron: l’uomo si era affezionato tantissimo a lui; Hermione era convinta che, per Silente, Harry fosse un pò come un nipote.. e lei era felice per l’amico, poichè sapeva quanto il ragazzo si fosse sentito solo e sperduto senza Sirius.

Sorrise a Ginny, che parlottava con Luna, e decise di uscire per sgranchirsi le gambe: disse gli altri che sarebbe tornata di lì a poco, e uscì dallo scompartimento.

- Granger. -

Hermione si volse, sorridendo al ragazzo moro, che la fissava.

- Zabini. -

I due si guardarono per qualche istante, incerti sul da farsi.

- Come.. come hai passato le vacanze? - gli chiese lei, timidamente.

- Bene. Io e i miei genitori siamo stati fuori Londra, dopo.. beh, dopo che Voldemort è stato sconfitto. - rispose lui, scrollando le spalle.

- Pronunci il suo nome. - asserì Hermione, colpita.

- Beh, ormai è finita.. no? Voglio dire, che senso ha continuare ad aver paura di qualcosa che non costituisce più un pericolo? -

Hermione annuì, sorridendo lievemente: aveva sempre considerato Blaise Zabini come un Serpeverde un pò fuori dalla norma, più gentile, più educato, più.. umano, ecco.

E il fatto che lui avesse pronunciato il nome di Voldemort, dopo che la sua famiglia era stata perseguitata dai Mangiamorte per essersi schierata dalla parte dell’Ordine della Fenice.. la colpiva parecchio.

- E tu? Cos’hai fatto quest’estate? - le chiese il moro, educatamente.

- Sono stata a Praga, con i miei genitori. - rispose lei, e subito dopo tra i due cadde il silenzio.

- Blaise, ecco dov’eri.. ti ho cercato dappert.. -

Draco Malfoy non finì la frase, bloccandosi non appena si accorse della presenza della Granger.

Sia il volto di lei che quello di lui, s’indurirono: Malfoy fissava Hermione con disprezzo, e la grifona ricambiava l’occhiata del biondo.

- Mezzosangue. -

- Furetto. -

Nonostante la guerra fosse finita, e i Serpeverde avessero smorzato un pò l’odio verso i Grifondoro, Malfoy aveva deciso di rimanere il solito, continuando ad insultare e disprezzare gli altri studenti, e in particolare il Trio dei grifoni.

- Blaise, andiamo. - sibilò Malfoy all’amico.

Il moro annuì, salutando Hermione con un cenno della mano.

Hermione rimase così, in mezzo al corridoio, mentre un insieme di sentimenti diversi prendevano posto nel suo cuore: rabbia, confusione, disprezzo, tristezza.

Era arrabbiata con Malfoy, perchè nonostante tutto non era riuscito a mettere da parte l’orgoglio, e lo disprezzava perchè trattava gli altri come stracci, quando non aveva nessun diritto di farlo.. ma era anche confusa, perchè sapeva che, mentre lui e sua madre si erano fatti aiutare da Silente, dopo aver rifiutato di collaborare con Voldemort, suo padre era rimasto tra i Mangiamorte, ed era stato ucciso durante l’ultima battaglia; e si sentiva triste, perchè avrebbe voluto fare qualcosa per lui, ma non sapeva cosa: come poteva aiutare qualcuno che rifiutava di essere aiutato?

La ragazza sospirò, passandosi lentamente una mano tra i capelli: ora che Voldemort era stato definitivamente annientato, le cose sarebbero radicalmente cambiate, e non solo in positivo: Hermione sapeva che i ragazzi come Malfoy, le cui famiglie erano rimaste schierate con Voldemort fino alla fine, avrebbero avuto un ultimo anno d’inferno: aveva già visto alcuni studenti additare Malfoy, la Parkinson, Nott e gli altri, mormorando insulti alle loro spalle.

Scosse la testa, cercando di dare un ordine ai suoi pensieri: non era certo un problema suo, ma non voleva che il passato continuasse a perseguitarli.

Ripensò a Malfoy: lui e sua madre si erano schierati dalla loro parte prima che Voldemort venisse ucciso da Harry. Perchè continuare a pensare al passato, allora? In fin dei conti, non erano più Mangiamorte loro di quanto lo fosse Blaise Zabini.

- Hermione, ci siamo! - esclamò Harry, mettendo la testa fuori dallo scompartimento e richiamando l’attenzione della ragazza.

- Cos.. oh, grazie Harry! -

La ragazza era talmente immersa nei suoi pensieri, da non accorgersi del profilo di Hogwarts, che appariva chiaro all’orizzonte.

Velocemente s’infilò la divisa, e si preparò per scendere insieme agli altri.

- Primo anno! Primo anno, da questa parte!! Su, forza, non siate timidi! Primo anno!! - il vocione di Hagrid sorpassava qualunque altro rumore, e ad Hermione venne d’istinto sorridere.

- Certe cose, - si disse - non cambiano mai. -

Era ferma lì, con un sorriso sulle labbra, quando un gruppetto di ragazzi di Corvonero del sesto anno, attirò la sua attenzione.

- Avete visto Malfoy? Ha ancora la faccia tosta di farsi vedere in giro.. -

- Avrebbe dovuto fare la fine di suo padre, ecco cosa si meritava! -

La ragazza si girò di scatto, e vide Malfoy, insieme agli altri Serpeverde, rimanere immobili di fronte agli insulti degli altri ragazzi.

Una rabbia incontrollata la invase, tanto da farla avvicinare velocemente a quei ragazzi.

- Avete finito? - chiese loro, mentre le risatine, che li scuotevano, si spegnevano di colpo.

- Dieci punti in meno a ciascuno di voi. - disse Hermione, con espressione gelida.

- Cosa?! Ma è un’ingiustizia! Non puoi.. - provò a dire un ragazzo, ma lei lo fermò subito.

- Puoi scommetterci che posso! Sono una Caposcuola, e questa è la conseguenza delle vostre parole. -

Uno dei ragazzi, dagli occhi neri come i suoi capelli, si fece avanti.

- Come puoi difenderli? Sono solo dei luridi Mangiamorte. Hanno ucciso persone innocenti. Non meritano di stare in mezzo a noi! -

A quel punto, Hermione non ci vide più: estrasse la bacchetta e, con un movimento fulmineo, la puntò alla gola del ragazzo.

- Non un’altra parola - sibilò - Se non vuoi che mi arrabbi sul serio. -

Il ragazzo annuì, spaventato, e Hermione ritrasse la bacchetta.

I corvonero si allontanarono velocemente, e la ragazza si volse verso Malfoy e compagni.

I suoi occhi incrociarono quelli di Pansy Parkinson, e vi lesse un sentimento nuovo per un Serpeverde: riconoscenza.

Il suo sguardo si volse poi verso quello del biondo, che la fissava con un’espressione indecifrabile.

- Mi dispiace per quello che hanno detto. - disse Hermione, stupita dalle sue stesse parole.

- A cosa vuoi che servano le tue scuse? Quello che hanno detto quei ragazzi, è quello che pensano tutti. Che differenza fa il tuo dispiacere? - disse Malfoy, e Hermione percepì distintamente l’amarezza delle sue parole.

Il gruppo di Serpeverde la sorpassò in silenzio, e lei non si trattenne.

- Malfoy! -

Lui si volse verso di lei.

- Io non penso quello che quei ragazzi hanno detto, e non sono l’unica. E questo fa la differenza. - replicò lei, scoccandogli un’occhiata penetrante.

Diede loro le spalle, affrettandosi a raggiungere i suoi amici, consapevole dello sguardo di Malfoy su di sè.

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Capitolo 2
*** Iniziano le scelte ***


Prima di iniziare a mangiare, e dopo aver assistito alla cerimonia dello Smistamento, Silente si alzò in piedi, per il solito discorso di inizio anno.

- Un caloroso benvenuto ai nuovi studenti, e un altrettanto sentito bentornato agli altri: un nuovo anno sta per iniziare, un anno completamente diverso rispetto ai precedenti. Voldemort è stato definitivamente sconfitto. -

Ovviamente la notizia non era nuova, ma il sentirlo dire così apertamente era, in un certo qual modo, liberatorio; nella Sala Grande scoppiò un fragoroso applauso, rivolto soprattutto ai tre ragazzi che si erano distinti nella battaglia contro il Signore Oscuro: Harry, Ron e Hermione.

Dopo che l’applauso scemò, Silente riprese a parlare: - Come stavo dicendo, un nuovo anno è in procinto di iniziare, e confido che quest anno vi saranno piacevoli cambiamenti. -

Non c’era bisogno di precisare a cosa si riferisse Silente: il Preside intendeva che, una volta sconfitto Voldemort, i Serpeverde dovevano smettere di essere giudicati come Mangiamorte, e loro stessi dovevano smettere di comportarsi in maniera dispregiativa verso le altre case, come avevano invece fatto negli anni precedenti.

- Ricordo ai ragazzi del sesto e del settimo anno, inoltre, che potranno partecipare alla Cerimonia delle Aurore Boreali, che si terrà a novembre: sarà un evento molto importante, e confido che farete del vostro meglio per mettere in buona luce la scuola. Detto questo, il signor Gazza appenderà nelle bacheche di ciascuna casa tutte le informazioni riguardanti la cerimonia, insieme ad un elenco dettagliato di tutti gli oggetti proibiti all’interno della scuola. Anche se, naturalmente, sono sicuro che, come ogni anno, voi studenti userete la vostra fantasia per trovarne di nuovi - commentò Silente, con un sorriso divertito.

- Infine, informo gli studenti di Serpeverde che presto verranno nominati i Caposcuola della loro Casa. Bene, ora che ho finito con le informazioni di servizio, vi invito a godervi il nostro, come sempre fantastico, banchetto! - esclamò il Preside, sedendosi.

Immediatamente, le quattro tavolate si riempirono di cibi e bevande, e gli studenti affamati iniziarono a mangiare.

- Compe fmai fi Caps.. - provò a chiedere Ron, ma Hermione lo fermò con un gesto della mano.

- Prima inghiotti, Ronald, e dopo parli. -

Il rosso deglutì rumorosamente, poi riprese: - Stavo dicendo, come mai i Caposcuola di Serpeverde non sono ancora stati nominati? -

Harry bevve un sorso di succo di zucca, poi alzò le spalle: - Probabilmente Silente ha preferito aspettare e vedere chi di loro sarebbe tornato a scuola, prima di eleggerli. -

Hermione annuì: - Sono d’accordo con Harry, sicuramente Silente si aspettava che qualche studente di Serpeverde non si sarebbe presentato, quest anno. -

- Ma così non è stato, no? Voglio dire, a me sembra che ci siano tutti.. - disse Ron, e i tre si volsero verso la tavolata della Serpi, percorrendola con lo sguardo.

- Ron ha ragione, mi sembra che non manchi nessuno.. - commentò Harry, e Hermione fece un cenno d’assenso.

Dopo cena, i ragazzi salirono nei loro dormitori, esausti.

- Ragazzi, ci vediamo domattina. - li salutò Hermione, soffocando uno sbadiglio.

- ‘Notte Hermione! - esclamarono in coro i due ragazzi, e lei li salutò entrambi con un bacio sulla guancia.

Quella notte, per quanto fosse stanca, la ragazza non riusciva a dormire: ripensava a ciò che quei Corvonero avevano detto su Malfoy e gli altri, e su come le parole del biondo fossero intrise di amarezza. Hermione sentì una fitta al cuore, e non riuscì a spiegarsi il perchè: dopo anni passati a prenderla in giro, finalmente anche loro provavano l’umiliazione di essere additati e feriti dagli altri.. ma questo non le dava soddisfazione, anzi.. si sentiva male per loro.

Non meritavano una punizione: sapeva, ne era certa, che nessuno di quei ragazzi aveva davvero voluto diventare Mangiamorte. L’avevano fatto solo perchè non avevano altra scelta, e ora pagavano le conseguenze di quella costrizione; il pensiero di lei si posò su Malfoy: il padre era morto, e tutti sapevano che sia Draco che sua madre avevano chiesto protezione a Silente molto prima della battaglia finale.. si erano messi contro Malfoy senior, contro Voldemort, contro quelli che, fino a poco tempo prima, erano stati i loro amici. Avevano fatto una scelta: forse di convenienza, forse dettata dalla paura, forse perchè credevano veramente nella lotta contro il Signore Oscuro.. fatta stava, che avevano scelto. E quella scelta li avrebbe segnati per sempre.

Si rannicchiò in posizione fetale, chiudendo gli occhi, e l’ultima immagine che le attraversò la mente, prima di cadere tra le braccia di Morfeo, fu l’espressione indecifrabile di Malfoy.

Il mattino dopo, Hermione si svegliò ai primi raggi del sole: si stiracchiò a lungo, cercando di sgranchirsi le gambe e le braccia, e scese dal letto, dirigendosi verso il bagno. Adorava avere un bagno tutto suo, non doveva più aspettare che le sue compagne avessero finito, prima di poterlo usare.. e vi assicuro che, con una compagna di stanza come Lavanda, bisognava avere molta pazienza.

Si fece una doccia calda, svegliandosi del tutto, si lavò i denti, si pettinò e si vestì: era pronta, e così decise di dirigersi in Sala Grande. Sapeva che Harry e Ron sarebbero scesi gli ultimi cinque minuti, e sapeva anche che, a quell’ora, i due non avrebbero trovato più niente: scendendo prima, avrebbe tenuto qualcosa da parte per loro.

Girò l’angolo, e s’imbattè in Pansy Parkinson, da sola; la superò in silenzio, ma fu la mora a parlare.

- Granger. -

Hermione si voltò, stupita dal fatto che lei gli avesse rivolto la parola.

- Grazie.. per ieri. Con quei ragazzi. - disse la ragazza, fissandosi la punta delle scarpe: era imbarazzata, probabilmente non era abituata a ringraziare qualcuno.

- Figurati.. Pansy. Non c’è problema. - rispose Hermione, con un sorriso.

Sapeva di non poter evitare che gli altri continuassero a guardare lei e gli altri Serpeverde come se fossero dei lebbrosi, ma almeno poteva essere gentile con loro.

- Pensavi davvero.. quello che hai detto ieri? - le chiese Pansy.

Hermione la fissò negli occhi: capì che alla ragazza interessava davvero la sua risposta, era come se cercasse disperatamente un appiglio, qualcuno che non la giudicasse un mostro.

- Sì, lo penso davvero. E anche Harry e Ron la pensano come me. - rispose Hermione, dolcemente, e la ragazza vide il volto della mora distendersi in un lieve sorriso.

- Devo andare.. - disse Pansy, subito dopo, come se si fosse resa conto di essersi spinta troppo in là.

- Pansy.. se hai bisogno di.. parlare.. io sono qui. - le disse Hermione, e la mora annuì, entrando in Sala Grande.

Dopo qualche minuto, anche Hermione entrò nella Sala, andando a sedersi al tavolo, ancora semivuoto, dei Grifondoro: dire che era stordita, era come usare un eufemismo.

Parliamoci chiaro, non era assolutamente pentita di ciò che aveva detto a Pansy, o della sua proposta di cercarla in caso di bisogno. Semplicemente, si era resa conto di avere appena sostenuto la sua prima conversazione civile con un Serpeverde, dopo sette anni: certo, meglio tardi che mai.. Silente aveva visto giusto, quando aveva detto che, quell anno, molte cose sarebbero cambiate.

Come Hermione aveva previsto, Harry e Ron arrivarono di corsa, cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni; senza dire una parola, Hermione passò loro due piatti pieni di cibo, e i due iniziarono a mangiare velocemente, scoccando all’amica occhiate piene di gratitudine.

I tre si diressero poi nei sotterranei: la loro prima lezione, infatti, sarebbe stata Pozioni; il trio fece appena in tempo a sedersi, quando la porta dell’aula si spalancò di colpo, facendo entrare un Severus Piton più stanco e glaciale del solito.

- Seduti. - una parola, che ebbe il potere di far raggelare la classe.

- Vediamo di non perdere altro tempo: voglio che mi prepariate una Pozione Rigenerante, e la voglio prima della fine dell’ora. Gli ingredienti sono sulla cattedra, le istruzioni sulla lavagna. Mettetevi al lavoro. - disse l’insegnante in tono freddo.

I ragazzi si misero subito al lavoro, rendendosi conto, già dopo i primi 5 minuti, di quanto la pozione fosse complicata: persino Hermione, solitamente la più brillante del suo anno, sembrava avere difficoltà.

Accanto a lei, Pansy Parkinson se ne accorse: la ragazza si morse più volte il labbro, indecisa sul da farsi, sembrava combattuta con sè stessa. Infine, sospirò piano, e si sporse verso la Grifona.

- Devi aggiungere la radice di Mandragola in polvere.. così la pozione diventerà viola, e dopo potrai aggiungere il sangue di Unicorno.. - le mormorò la ragazza, stando attenta a non farsi notare dall’insegnante.

Hermione la guardò stupita per alcuni istanti, poi fece come la mora le aveva detto, pronunciando un ringraziamento a fior di labbra.

Pansy sorrise impercettibilmente, e riprese ad occuparsi della sua pozione.

Allo scadere dell’ora, Piton fece un giro tra i calderoni e, arrivato alla pozione di Hermione, annuì brevemente col capo, a segno che la pozione le era riuscita.

Hermione sorrise contenta, e si volse verso Pansy, accennando un ulteriore ringraziamento con un cenno della testa.

La ragazza uscì dai sotterranei accanto a Harry e Ron, i quali si lamentavano della lezione appena affrontata: - Era una pozione complicatissima! - disse Ron, sbuffando, e Hermione sorrise.

- Hermione! -

I tre si voltarono, mentre una ragazza mora si avvicinava a loro, sotto lo sguardo esterrefatto dei due ragazzi.

- Mi servirebbero ripetizioni di Trasfigurazione.. potresti aiutarmi? - chiese la ragazza.

Hermione sorrise dolcemente: - Certo! Incontriamoci dopo pranzo in biblioteca, d’accordo? - propose lei.

La ragazza annuì, allontanandosi rapidamente dal trio.

- Hermione.. cos’era quella? - chiese Ron allibito.

- Prego? - chiese di rimando Hermione, agrottando la fronte.

- Quella.. quella era una conversazione civile con.. con la Parkinson! E ti ha persino chiesto aiuto! - esclamò Ron, sempre più confuso.

- E io ho accettato di aiutarla. E’ un problema? - chiese Hermione, fissando i suoi due amici.

Harry alzò le spalle, come a dire che per lui andava bene, mentre Ron si affrettò a scuotere la testa: - No, certo che no.. -

- Allora, discussione chiusa? - propose Hermione.

I due amici annuirono, e i tre si avviarono insieme verso la lezione successiva, Erbologia.

- Pansy, che hai detto alla Granger? - le chiese Malfoy, mentre i due, insieme a Blaise, andavano a Storia della Magia.

- Le ho chiesto ripetizioni di Trasfigurazione. - rispose la ragazza con noncuranza.

- Tu.. tu.. che cosa?! -

- Mi hai sentito, Draco. Le ho chiesto aiuto. - ripetè Pansy.

- Ma.. perchè?? - chiese Draco, incredulo.

Pansy si fermò, fissando il biondo negli occhi: - Perchè è la prima volta che qualcuno ci tende la mano, da quando il Signore Oscuro è stato sconfitto. Perchè è la prima persona che ci tratta come esseri umani. E perchè sono stufa di disprezzare gli altri, solo per nascondere il disprezzo che ho per me stessa. -

Così dicendo, Pansy si allontanò dai due ragazzi a grandi passi, raggiungendo da sola l’aula di lezione.

La ragazza si sedette in prima fila, da sola: non aveva nessuna voglia di passare l’ora accanto a Draco. Perchè l’amico era così maledettamente orgoglioso? Anche lei lo era stata in passato, e molto: ma ora, le cose erano cambiate, e nessuno di loro poteva più permettersi atteggiamenti di superiorità. I suoi genitori erano ad Azkaban, e probabilmente ci sarebbero rimasti per tutta la vita, accusati, giustamente, di fedeltà al Signore Oscuro; e, con i suoi, anche quelli di Theodore, di Vincent, di Gregory, di Millicent.. per Draco il problema non si poneva, visto che lui e sua madre erano passati dalla parte del bene in tempo, mentre il padre.. beh, diciamo che aveva saltato la parte della prigione, ed era passato direttamente a miglior vita. Blaise era un caso a parte, perchè lui e i suoi erano passati subito dalla parte dell’Ordine della Fenice.. ciò nonostante, tutti loro, tutti i Serpeverde, Blaise compreso, erano considerati Mangiamorte, servi dell’ormai defunto Signore Oscuro.. Pansy non riusciva neanche a guardarsi allo specchio: sul braccio, anche se sbiadito, il Marchio Nero le macchiava la pelle, a ricordarle perennemente l’errore commesso. Ma lei non aveva mai voluto diventare una Mangiamorte, i suoi l’avevano costretta.. nessuno di loro aveva scelto quella vita di propria spontanea volontà!

Ma a nessuno importava: per gli altri, erano solo dei mostri.. tranne che per Hermione Granger.

Lei non li aveva giudicati, anzi.. Pansy ripensò alla sera prima: lei, componente del Trio che si era distinto nella battaglia contro il Signore Oscuro, e che sarebbe sicuramente stato ricordato in ogni libro di Storia da lì in avanti, lei li aveva difesi, aveva difeso gli ex Mangiamorte. E ora, le aveva offerto il suo aiuto e, forse, la sua amicizia. Forse, per Draco non valeva niente.. ma per lei, era la cosa più bella che le fosse capitata da tanto, troppo tempo.

Era ancora persa in quei ragionamenti, quando Draco e Blaise entrarono in classe, sedendosi in fondo all’aula.

Draco era arrabbiato con Pansy: era la sua migliore amica, insieme a Blaise, e la loro amicizia si era ulteriormente rafforzarta dopo la sconfitta di Voldemort.. ma davvero, non riusciva a capirla. Perchè voleva a tutti i costi l’amicizia della Granger? Non bastava la sua e quella di Blaise?

E’ vero, in quel momento era difficile vivere con la consapevolezza di essere odiati e disprezzati da tutti.. ma cavolo, giusto con la Granger doveva andare a fare amicizia?!

Già al ragazzo non era andato giù il comportamento della Grifona, la sera prima: perchè si era messa in mezzo? Perchè li aveva difesi? Non le bastava essere diventata famosa per aver combattuto contro Voldemort e i Mangiamorte, doveva a tutti i costi innalzarsi a paladina della giustizia? Lui odiava essere difeso da qualcuno, lui non aveva bisogno di nessuno, lui se l’era sempre cavata da solo, e così sarebbe sempre stato.

Lui.. ma forse, per l’amica non valeva la stessa cosa; aveva visto l’espressione di Pansy, quando la Granger li aveva difesi e aveva detto loro che non li considerava dei mostri: il viso della ragazza si era disteso in un sorriso, e i suoi occhi avevano brillato, per la prima volta dopo mesi.

E ciò che l’aveva più colpito, del discorso fatto pochi minuti prima da Pansy, era quando aveva detto che disprezzava gli altri, per nascondere il disprezzo verso sè stessa: la capiva perfettamente, perchè, anche se l’avrebbe negato persino sotto tortura, anche lui si disprezzava. O meglio, si disprezzava in quanto Malfoy; come Draco non lo sapeva, perchè on aveva mai avuto la possibilità di agire e comportarsi senza sentirsi addosso la pressione dovuta al suo nome.

Draco sospirò, osservando il profilo dell’amica, seduta molte file più avanti: odiava ammetterlo, ma doveva scusarsi con lei.

Nella serra di Erbologia, Hermione rifletteva sulla piega che avevano preso le cose: possibile che avesse iniziato a fare.. amicizia.. con Pansy Parkinson? A pensarci bene, non le era sembrata così antipatica.. anche se, dopotutto, non era più nella posizione di fare troppo la superiore.

Hermione si chiese anche come l’avrebbe presa Malfoy: era convinta, infatti, che lui non avrebbe mai fatto i salti di gioia all’idea che una dei suoi migliori amici facesse amicizia con una come lei.. ma era anche convinta che, per quanto l’idea lo disgustasse, non avrebbe potuto impedire a Pansy di fare ciò che voleva. Quindi, l’unica cosa da fare era aspettare, e vedere come si sarebbero evoluti gli eventi.

Mentre Ron si era completamente scordato di ciò che era avvenuto poco prima, considerato che aveva liquidato l’argomento con un - Io le donne non le capirò mai! -, Harry, invece, era pensieroso: non gli dava fastidio che Hermione avesse deciso di fare amicizia con Pansy Parkinson, se era questo ciò che voleva.. si chiese solo come mai. Quella sera, a cena, Hermione aveva raccontato a lui e a Ron cos’era successo, e come Malfoy e gli altri erano stati trattati dai Corvonero: Harry era fiero di come l’amica si era comportata, ma d’altronde Hermione era una Grifona doc, non si sarebbe mai aspettato nulla di diverso da lei.

Ma da quello, a fare spontaneamente amicizia con la Parkinson.. di acqua sotto i ponti ne passava parecchia. In ogni caso, si fidava di Hermione, e decise di lasciarle fare ciò che più credeva.

Dopo quella lezione e una breve doccia, i ragazzi scesero in Sala Grande per il pranzo.

- Così ti vedi con la Park.. con Pansy, dopo pranzo? - chiese Harry all’amica.

Hermione annuì: - Sì, ci vediamo in biblioteca. - rispose lei.

I tre ripresero a parlare delle lezioni sempre più disgustose della professoressa Sprite, la quale non era contenta se, alla fine della sua lezione, gli studenti non tornavano al castello sporchi e sudati, quando un urlo rieccheggiò nell’aria: la porta della Sala Grande si spalancò di colpo, lasciando entrare una donna.

Quella percorse la Sala Grande con lo sguardo e, una volta individuato chi stava cercando, aprì la bocca e urlò con tutti il fiato che aveva in gola.

- Assassini!!!!!! -

 

 

 

Buona domenica a tutti!!!! Considerato che finalmente ha smesso di piovere dopo 4 giorni (ma che tristezza..) , oggi sono felice!!! E quando sono felice, la mia voglia di scrivere raddoppia!!! In realtà non so se per voi sia un bene o un male.. uhmm.. beh, mi direte voi!! Passo subito ai ringraziamenti:

Summers84: sono felice che l'inizio ti sia piaciuto!! Sì, in effetti il pairing è quello.. perlomeno, è il principale insieme a Draco/Herm.. fammi sapere se anche questo secondo capitolo ti è piaciuto!!! Bacioni!!! 

8marta8: veramente, a te devo fare un monumento... leggi e recensisci sempre tutto, ma io ti adoro!!!! ^^ Felice che il capitolo ti sia piaciuto, in effetti la frase di Hermione è importantissima, anche perchè è proprio da lì che la storia si sviluppa!!! Piaciuto questo capitolo?? Fammi sapere, bacionissimi!!!!

LaTerrestreCrazyForVegeta: ciao bella!!! Brava e geniale, uaoo!!! ^//^ Oggi penso di aggiornare più di una fiction, non so come mai ma mi sento ispirata.. quindi, pronta a scrivere?? Spero di sì!!!! Bacionissimi, tvb!!!

Ashley Snape: ciao bella, piaciuto il secondo chappy?? Appena ho un attimo di tregua vado a recensire l'aggiornamento, perchè non ho fatto in tempo a commentarlo, ma l'ho letto!!! Fammi sapere cosa ne pensi del capitolo, bacioni!!! Tvttb!!

piperina: non la considero assolutamente una critica, anzi, sono felice che tu me l'abbia detto! E in effetti devo fare un mea culpa, perchè hai ragione.. comunque da oggi cercherò di distribuire gli aggiornamenti, in modo da aggiornare le fiction più o meno regolarmente tra loro.. ti ringrazio tantissimo per avermelo fatto notare!! Spero comunque che il capitolo ti sia piaciuto, fammi sapere!!! Baci!!!

AuraD: ciauuu Susy!!!!! No, in questa storia Ginny non sta con Harry.. ti spiace?? Spero di no!!!! Tranquilla, ho in progetto di aggiornare anche le altre!!! Oggi mi sento ispirata.. lo so che stai pensando, "aiuto si salvi chi può!", ma porta pazienza.. ^^ Piaciuto il capitolo??? Fammi sapere, mi raccomando!!! Bacionissimi, tvtb!!!!

buffy88: ciao bella!!!! No no, la mia fantasia non mi abbandona mai.. il che non sono sicura sia esattamente un bene.. XD Tranquilla che aggiorno.. devi solo portare un pochino di pazienza!!! Per il resto, piaciuto il secondo capitolo?? Spero di sì, fammi sapere!!!! acioni, tvb!!!!

mimmaus: ciao!! Sì tranquilla, l'aggiorno a breve.. sono felice che la storia ti piaccia, di questo secondo capitolo che ne pensi??? Baci!!!!

Un ringraziamento a tutti coloro che leggono soltanto e che hanno aggiunto la storia tra i preferiti, spero che anche questo secondo capitolo vi piaccia!! Fatevi sentire, mi raccomando!! Bacioni!!!!

Chiara 

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