So Let Me Love You

di never_ending
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Seventeen ***
Capitolo 2: *** New Life ***



Capitolo 1
*** Seventeen ***


1.Seventeen



Il mondo è sostanzialmente diviso in due tipi di persone: i realisti e i sognatori. I realisti cercano i realisti, i sognatori vogliono altri sognatori. Ma, molto piùspesso di quanto si pensi, un realista trova un sognatore e viceversa. Ognuno ècomplementare all’altro: i realisti aiutano i sognatori a non volare troppo in alto, i sognatori aiutano i realisti ad alzarsi un po’da terra.
 
Può essere la vita di una persona a 17 anni già arrivata alla fine?
Certo, è un po’ strano ma a volte alcune persone possono ferire più di chiunque altro e portarti a pensare che non esista via d’uscita.
Cosìquella notte successe quello che già tutti si aspettavano, ma che non avevano il coraggio di dirle.
Il tappetino immacolato del bagno si fece a macchie. Macchie scure. Di sangue.
Le sue mani tremavano così forte da non riuscire quasi a tenere in mano la lametta, ma non le bastava. Voleva di più. Voleva finire il più presto quella vita che ormai non aveva più senso.
Ma quella notte non fu possibile: forse la vista del sangue sul pavimento o la paura della sua prima lesione e le gambe non resistettero più. Un tonfo e poi un forte dolore alla testa. Poi più niente. Si risvegliò qualche ora dopo. Aveva vicino la sua coinquilina e migliore amica Mary che stava disinfettando e bendando le ferite.
“Ana finalmente, mi stavo preoccupando!” disse.
“Lasciami stare “rispose fredda Ana senza guardarla in faccia.
“Non puoi continuare così: prima non esci più di casa e poi questo! Devi andartene di qui; devi iniziare una nuova vita lontano da tutto e tutti!”
“No, non voglio ricominciare ma solo finire. Basta soffrire, basta!”
Se ne andò in camera sua piangendo e per due giorni rimase lì dentro ricordando ma senza riuscire a dimenticare.

“Provala “disse Erick.
“Non so, siamo sicuri che non mi farà male? “Ana lo guardava negli occhi.
“Non dire stupidaggini, forza”
Ana inalò con tutta la sua forza. Non aveva mai assunto droghe e quella sensazione di ebrezza la lasciò senza parole.
Quella notte, però, mentre tornava a casa fu beccata dalla polizia che la portò alla centrale e dove fu detenuta per una notte.
La madre arrivò la mattina dopo e, pagata la cauzione, se ne andarono a casa.

Bussarono alla porta.
“Ana, prepara le valige, partiamo” intervenìMary interrompendo il corso dei suoi pensieri.
“Mary, non ho voglia di scherzare…” Ana rispose con il suo solito modo distaccato.
“Non sto scherzando: ce ne andiamo di qui. Te l’ho detto che per cambiare vita devi cambiare città. Forza!”
Ana si alzò dal letto e iniziò a preparare ciò che le serviva. Non conosceva la meta del viaggio e così portò con se il maggior numero di cose possibili. Partirono il giorno dopo alle 6.00 del mattino e verso le 12.00 arrivarono in fantastica città; nuvolosa ma che aveva nelle sue vie qualcosa di speciale, come una magia che rendeva tutto meraviglioso.



Ciao a tutti!!
Allora, questa è la prima ff che pubblico e quindi vi sarei molto grata se mi deste dei consigli per migliorarla. :)
In questa storia i protagonisti, come avrete notato, sono Harry Styles e Anastasia Aiken; due ragazzi di rispettivamente 19 e 17 anni. Ana è una ragazza molto frustata: è stata arrestata a 16 anni per aver fatto uso di droghe, a causa del sue ex-ragazzo Erick Ashwell, la sua vita non è mai tornata alla normalità ed è stata cacciata di casa da sua madre. Per questo è andata a vivere a casa della sua amica Mary Milne che sta cercando in tutti i modi di tirarla sua di morale. Una notte però Ana non ce la fa più ed inizia a tagliarsi cosi che la sua amica decide che è il momento di trasferirsi in una nuova citta per iniziare una nuova vita "lontano da tutto e tutti".

Questo è un po' il riassunto del primo capitolo e se vi piace fatemelo sapere. Grazie a tutti!!

never_ending

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Capitolo 2
*** New Life ***


2.New Life



Londra...

Una città meravigliosa che regalava alla vista un panorama stupendo colmo di monumenti storici e recenti. Secoli e secoli di storia racchiusi in qualche chilometro di estensione.

Scesa dall’aereo Ana si guardò intorno. Ecco dove l’aveva portata la sua amica.

In realtà quando era più piccola Ana aveva una specie di mania per Londra ma, dopo tutti gli avvenimenti, la sua passione si era notevolmente affievolita.

Presero un taxi e si diressero verso un piccolo blocco di case ammassate.

“ Ok, siamo arrivate” esordì Mary.

“Il nostro residence?” chiese Ana con il suo tono distaccato inconfondibile.

“No, casa nostra”

Ana la guardò con aria sbigottita. Come aveva fatto Mary ad organizzare tutto in meno di due giorni? Ma dopotutto era stata sempre una sua caratteristica il sapersi organizzare in poco tempo.

Appena sistemate Ana andò un po’in giro per Londra e si andò a sedere in una panchina vicino al Big Ben. Intorno a se vedeva solo coppie di fidanzati che andavano comminando mano nella mano.

“Ana, sei la cosa migliore che mi sia mai capitata, ti amo più della mia stessa vita e voglio stare con te per sempre”

“Anch’io ti amo, Erick”

La prese per la vita e l’avvicinò a sè fino a quando i loro volti furono a pochi centimetri di distanza l’uno dall’altro.

Poi accostò le sue labbra a quelle della ragazza e, vedendo che lei non si opponeva, la baciò.

“Erick...” sospirò fra sé e sé Ana.

Non rivedeva Erick dal giorno dell’arresto e ricordarlo le faceva molto male.

Così cercò di deviare i suoi pensieri facendo delle supposizioni sulla gente lì intorno.

Tra di loro vide un ragazzo davvero molto carino. Aveva i capelli marroni e ricci e vestiva con un eleganza senza pari.

Ana non riusciva a staccargli gli occhi di dosso e, anche quando il ragazzo incrociò il suo sguardo, lo continuò a fissare.

Solo quando le si avvicinò capì ciò che aveva fatto.

“Ehm, ciao. Ho notato che mi fissavi. Ci conosciamo?” le chiese.

Ana arrossì come un pomodoro alla domanda e cominciò a guardarsi le scarpe molto imbarazzata.

“Ehi” riprese lui “non ti agitare: non ti mangio. A proposito, mi chiamo Harry.”

Le tese la mano. Lei la strinse.

“Io sono Ana e mi sono appena trasferita qui.”

“Interessante. Allora credo che ti serva una guida.”

Si alzò dalla panchina e le tese il braccio.

“Lei mi permette signorina?”

"E’ così che di solito abbordi le ragazze?”

“Mi hai scoperto. Allora lo fai il giro con me o no?”

“D’accordo!”

La prese per il braccio e la portò in giro per Londra.

Per la prima volta dopo mesi Ana sentiva rinascere in sé quel senso di benessere che si prova solo quando sei con una persona molto importante per te...




Ciao a tutti!!!

Ecco qui il testo del 2° capitolo. Anche se non ho avuto molte visualizzazioni le mie amiche mi hanno convinta a pubblicarlo. :) Come nello scorso capitolo vi prego di farmi sapere ciò che pensate per aiutarmi a migliorare la storia.

In questo capitolo Ana e Mary si trasferiscono in una nuova citta: Londra. Qui cercheranno di iniziare a vivere una vita più felice. Ana, però, è chiusa in se stessa e non mostra nessun segno della sua felicità per essere in una citta così bella, che per lei ha significato così tanto. Quando si siede su una panchina vicino al Big Beng incontra un ragazzo, Harry, molto simpatico e carino che riesce, anche se per poche ore, a farla sentire di nuovo bene. Forse per la sua semplicità, o per la sua simpatia Ana avverte quella felicità che temeva di non poter più provare.

Spero che questo capitolo vi piaccia e che mi facciate sapere tutto ciò che pensate sulla mia storia. =D

never_ending

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