Join Me In Death

di caporalez
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8. (Parte Prima) ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9. (Parte Seconda) ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10. (Parte Terza) ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


Salve a tutti! Ovviamente vi starete chiedendo chi sono io, beh è presto detto. Il mio nome è Thànatos, la Morte. Esatto, cari amici, io sono la morte. Avete presente quel modo comune che hanno di disegnarmi? Ma sì, dai!, quello in cui mi rappresentano sempre scheletrica con il mantello e il cappuccio nero, la grande falce tra le mani e il ghignetto sadico! Ecco, dimenticatelo. Io non sono così, ma non spetterà a me dirvelo, ma sarete voi stessi a vederlo, quando vi accompagnerò nell'ultimo viaggio che compierete nella vostra vita. Ah! Un' ultima cosa: fossi in voi farei sì che tutti i miei cari sappiano sempre i miei sentimenti per loro, sapete, nel caso in cui veniste improvvisamente a mancare..OPS! Scherzavo! Mettete via ogni rancore verso di me, tanto io sono la morte e non posso essere uccisa...


"Sempre di corsa voi..."
"Cosa?" chiede un ragazzo sulla 20ina, girandosi verso la fonte di quella voce.
Una ragazza, che potrebbe avere al massimo 18 anni, sta appoggiata con fare noncurante al muro, le braccia conserte, i grandi occhi cerulei illuminati da una luce malinconica che li rende ancor più belli, i lunghissmi capelli colore della notte sciolti ad ondeggiare con il leggero vento primaverile. A far da contrasto con gli scurissimi capelli, una leggera veste azzurrina dai ricami argento le scivola elegantemente sul corpo, fasciandola fino ai piedi, che chiusi in piccole scarpine bianche, sembrano scomparire, come se volasse. Sembrerebbe una normale ragazza, forse più carina di altre. Sembrerebbe, appunto, ma lei non lo è.
"Nulla, constatavo solo che negli anni il ritmo delle persone si fa sempre più frenetico. Che avrete da correre poi? Sono io quella che dovrebbe correre di quà e di là perchè sono da sola in quanto il Grande Capo non accenna ad affidarmi uno straccio di collega o almeno un segretario che mi ordini le date delle morti, i nomi, le cause dei decessi..Sono sola a dover fare tutto questo! Mi verrà una crisi isterica e mi cresceranno le doppie punte.." blatera lei, sotto lo sguardo dapprima confuso, poi perplesso del ragazzo.
"Se lo dici tu.." cerca di svincolarsi il ragazzo, subito afferrato per la manica da lei. E' forte il contrasto tra la piccola mano dalla pelle diafana e la giacca scura del ragazzo.
Gli rivolge un ampio sorriso, comprendendo la sua perplesità: quando iniziava a parlare metteva in confusione anche se' stessa, in un turbinio di flussi di coscienza senza fine.
"Non puoi andare. Devi venire con me." sorride, tendendogli la mano.
"Come, scusa?" domanda lui.
- Si direbbe un ragazzo paziente. Meglio così..- pensa lei, continuando a mantenere sulle piccole labbra rosse un confortante e caldo sorriso.
"Vedi.." inizia lei "il mio nome è Thànatos, cioè morte. Sono l'Angelo della Morte, quello che conduce le anime all'Aldilà. Ti sembrerà strano, o forse starai semplicemente pensando che io sia una pazza, ma guardati intorno, non ti sei chiesto come mai nessuno mi guarda come mi stai guardando tu ora? Eppure la gente è curiosa e maldicente, allora come mai nessuno critica il mio stravagante abbigliamento. Oh, caro, non ti spaventare, lo so che l'hai pensato, te l'ho letto; ma non è peccato ,è nella tua natura umana. Dicevo, loro non possono vedermi, solo tu puoi farlo ora come ora, proprio perchè la tua ora è giunta. Mi dispiace.." spiega, fissando i suoi occhi in quelli neri del ragazzo.
Per tutta risposta il ragazzo la guarda mooooolto male. -Che razza di persone strane che si incontrano oggi..-pensa ingenuamente.
"Beh, che sono strana me lo dicono tutti. Però ti sconsiglio di chiamare qualcuno, non vorrei che tu, morendo, lasciassi un'immagine di te come di un pazzo." scherza lei, allargando ancora di più il suo sorriso.
Il ragazzo stavolta non la guarda male, ma anzi sembra arrendersi. Si guarda intorno, alla ricerca di qualcosa che, forse, possa dimostrargli il contrario di ciò di cui quella Thànatos gli ha parlato.- Che nome strano, poi, Thànatos..-pensa ancora ,stupendosi per l'inutilità del pensiero.
"Beh, è in greco antico, forse il modo più bello di dire morte, mi piace come suona e me lo sono tenuto. Ah! Tranquillo tutti fanno pensieri abbastanza allegri o inutili, dipende dai vari punti di vista, a questo punto del loro tragitto. Piuttosto, ti chiedo scusa se sono stata troppo invadente a leggerti nel pensiero, ma è uno dei lati negativi e positivi del mestiere." afferma, tendendogli ancora la mano che questa volta il ragazzo afferra senza esitazioni.
"Allora, andiamo.."dice, sorridendole a sua volta.
Infondo è un sollievo per i morenti il fatto che la morte non sia come comunemente la si descrive: insomma, quanti di voi preferiscono una morte brutta e con le carie a una morte sotto forma di ragazza sorridente che, a seconda dei tuoi ultimi desideri, canta balla e recita?
E poi, non è mica detto che morire è la fine di tutto. Questa è una delle tante dicerie messe in circolazione dalla gente superstiziosa che vive di cornetti rossi grandi quanto la loro casa. Non vi è mai capitato di assaggiare ogni tanto il sapore della pioggia? Provateci, vedrete che sarà bello scoprire che si può avere la Coca-Cola gratis..Infondo, quando alle feste per i vari anniversari compleanni ecc.., avanza non la si può mica sprecare...


Aaaaaaallora! So che non vi sono per nulla mancata, ma siccome non avevo nulla da fare (oltre progettare morti varie, questa Thànatos potrebbe essere uno dei miei taaanti alter-ego/personalità) ho scritto questa cosina. Vi starete chiedendo: come mai ha messo 'sta robaccia di 4° ordine nella sezione di Inuyasha? Vi rispondo che lo scoprirete nel prossimo capitolo^^.Ora parliamo di alcune cose che potrebbero essere difficili da capire(il nesso logico intendo):
1) la pioggia-Coca-Cola è per il fatto che durante i festini degli Aldilàcensi(gli abitanti dell'Aldilà, appena coniata e appena bocciata-.-) in cui ci si scola litri di Cocca-Cola se sfiata o avanza, non la si può sprecare, allora la ributtano giù come pioggia^^(che idee originali-.-);
Bene, allora non c'era altro.. Se ho tralasciato qualcosa vorrei me lo notificaste(con la santa Grazia al vostro fianco) in una recensioncina piccina piccina...
Allora a presto!Ciao, baci^^

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


Corre, sfreccia per le vie della città a cavallo della sua Honda nera. Non è il solito piratello della strada da 4 soldi, è prudente, ma sa che la sua voglia di correre,di sfogarsi, gli sta facendo accellerare la sua andatura. Piega a destra, scala la marcia, frena per poi accelerare di nuovo. E' potenza quella che vuole, velocità. 60, 80, 90, 110. La lancetta si alza e si abbassa come impazzita, il vento si infrange violento sul suo casco, i lunghi capelli sciolti ondeggiano come il mantello di un cavaliere. Piega di nuovo a destra, frenando, riprende il suo assetto, supera un 'auto....
SKREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
La moto inchioda, ma la prontezza del centauro riesce a mantenerla in equilibrio.
"SI PUO' SAPERE DOVE CAVOLO HAI LA TESTA????????? PIRATA DEL CAVOLO! PER POCO NON MI TIRI SOTTO!" sbraita la ragazza, i dolci tratti del viso tremendamente alterati.
"Tu, piuttosto, guarda la strada prima di attraversare." risponde lui, per nulla toccato da quelle urla. Piuttosto è l'espressione della ragazza a lasciarlo un po' sconcertato.
-Cavolo, ma quello mi vede?!?!?- pensa, mentre mille gocce di sudore freddo le scorrono sulla schiena. Si volta, per verificare se qualcun'altro di non autorizzato riuscisse a vederla. Niente, la gente cammina tranquilla, alcuni ridono per quella scena di un centauro apparentemente impazzito.
Sospira di sollievo, gli altri non possono vederla. Ora è più calma, ma resta il problema di quel pazzoide che riesce a vederla.
"Se non ti sposti immediatamente da lì, stavolta ti metto sotto sul serio." dice lui, scaldando di nuovo il motore della moto. I lunghi capelli argentei ondeggiano a ritmo del vento spostato dai camion che gli sfrecciano al fianco, suonando il clacson e imprecando contro quel cretino fermo in mezzo alla strada.
"Non sarò io a spostarmi, ma sarai tu a venire con me.." gli sussurra direttamente nell'orecchio.
Non sa come, ma quella ragazzina gli è comparsa alle spalle, sedendosi sulla sua moto. Grave errore..
"Ehi, tranquillo, non la sfondo mica.." ribatte leggermente piccata. Quello che ha letto nel suo pensiero non l'ha lusingata per nulla." Beh, andiamo centauro spericolato.."
E, senza dargli occasione di ribattere, con uno schiocco di dita, la moto scompare in una nebbia nera.

"Dove diavolo siamo?" chiede, togliendosi il casco e guardandola con i suoi penetranti occhi d'oro.
"Ehm, devo aver sbagliato le coordinate.." ridacchia nervosa, evitando il suo sgaurdo mentre scende dal quel cavallo di ferro.
"Certo che fa freddo qui sulle Alpi.." dice ancora mentre il suo leggero vestito a fiori viene nascosto da un candido cappottino bianco, le scarpette rosa lasciano il posto a degli stivaletti neri e un delizioso cappellino le copre la testa e il suo collo diafano viene fasciato da una bianca sciarpa.-Ahhhh, quanto amo il mio guardaroba..-
"LE ALPI???????" urla lui, perdendo la calma.Come cavolo ci erano arrivati??????
La ragazza ride, coprendosi la bocca con la mano mentre delle nuvolette bianche le escono dalla bocca fine."Anche tu perdi la calma, Sesshomaru.." sorride, gustandosi la sua faccia stupita fino alla fine.
Conosceva tutto di quel ragazzo, anche la caratteristica freddezza e il vederlo così scioccato era una fonte di orgoglio e divertimento fantastica. Insomma, sarà ricordata per sempre per averlo fatto scomporre! Poi ci ripensa su, dicendosi che tanto nessuno lo potrà mai sapere. Scuote la testa con fare sconfitto, sospirando.
"Come sai il mio nome?" domanda scendendo dalla moto, mentre anche lui viene man mano rivestito.
"Io sono onniscente, caro. So il tuo nome, dove vivi, con chi, quello che fai ogni giorno ,leggo i tuoi pensieri; ma non solo i tuoi ,sta tranquillo!, non sono mica una delle tue tante fangirl che ti girano intorno all' università, io so tutto di ogni persona: mi basta guardarla in viso, e conosco tutti i particolari e anche l'elemento fondamentale che mi riguarda,cioè la data della morte. Ora ti spiego per bene: il mio nome è Thànatos, la Morte. Sono colei che viene a prendere le anime degli esseri umani e li conduce all'Aldilà." spiega, mentre, come una bambina, fa pupazzi di neve sorridendo.
Sesshomaru resta basito, incerto sul da farsi. Può crederle o non crederle, però il fatto che lui si trovi sulle Alpi è un punto a favore della ragazza, compreso il cambio d'abiti apparso dal nulla, il fatto che durante la sceneggiata messa in piedi sulla strada nessuno abbia guardato lei( ma questo poteva anche considerarsi come l'ennesimo esempio di fangirlismo), e il sapere il suo nome non è meno importante di tutti gli altri. Decise di crederle (anche perchè di sogno non si trattava, ne era sicuro), contando anche sul fatto che poi la pazza lo riportasse a Tokyo.
"Ehi, non sono pazza. Sono solo curiosa di sapere come mai tu, la cui vita non è deciso finisca quest'oggi, riesci a vedermi. Gli unici capaci di farlo sono i morenti, che vogliano o non vogliano. E un'altra persona, ma non ti riguarda." lo fredda, guardandolo male.-Perchè mi devono dare sempre della pazza???-pensa nervosamente, frantumando tra le mani l'ennesimo piccolo pupazzo.
"Potresti evitare di leggere i miei pensieri. E' alquanto fastidioso." chiede con un tono piattamente apatico che sottointende un ordine.
"No, è divertente!" sorride lei, alzandosi e voltandosi verso di lui. Beh, però glielo deve proprio: quel Sesshomaru,per quanto antipatico, è proprio un bell'uomo.
"In ogni caso non dire niente a nessuno, nè a quel matto di tuo fratello, nè a quell'antipatica di tua madre: i fatti a me relativi vengono eliminati nel giro di 3 minuti, lo stesso è accaduto a tutte le persone che hanno visto scomparire te e la moto. Prometti?"
"Perchè dovrei farlo?". E' scocciato, può ben capirlo dal tono.
"Perchè non voglio che anche tu perda la memoria di me...Sei la seconda perona sulla Terra che può vedermi. Sai, anche la Morte ogni tanto si sente sola...Però, se non vuoi ,fa nulla, io non ho il diritto di intromettermi, come dice il Grande Capo: ' La tua presenza non deve in alcun modo influenzare il normale corso della vita umana, nè le tue decisioni devono essere impari.'"sorride un po' mesta, per poi fargli cenno di risalire sulla moto.
Salgono sulla moto, mentre gli abiti scompaiono allo stesso modo in cui sono apparsi.
Insieme ad una strana nebbia nera, restano dei piccoli e storti pupazzi di neve, testimonianza di una bambina cresciuta troppo in fretta.

"Bella casa." dice, scendendo dalla moto. E' triste, ma a lei non è permesso essere come loro, questo lo sa. Eppure, quanto le piacerebbe che le cose cambiassero...
Sesshomaru richude il grande box verde, togliendosi il casco e risistemandosi i lunghi capelli argento sulle spalle ampie. La guarda aspettando un qualsiasi cenno, o che semplicemente se ne vada così come è apparsa. La vede abbassare la testa girarsi ed imboccare tranquillamente il viletto di sassi del suo giardino inglese.
"Ci rivedremo quando sarà il momento" dice, senza voltarsi, alzando la mano in cenno di saluto.
"Ehi!" la richiama lui senza neanche volerlo, ma lei non si volta ,ma avvolta dalla sua nebbia nera scompare, lasciando a terra una piccola goccia di sale.
Alla Morte non è permesso piangere, nè avere qualcuno che possa essere suo amico.
Rimane nella stessa posizione, finchè la voce del fratello che lo chiama non lo riporta alla realtà. Si volta imboccando la porta di casa. Quando è esattamente a metà del portone, sussurra" Te lo prometto..", forse più per compassione, o per voglia di scoprire che per altruismo o anche solo lontanamente amicizia.
Ma...E' troppo tardi...


Ecco spiegato perchè la fic si trova in questa categoria^^. Spero di aver fatto un buon lavoro in questo capitolo, anche se non mi convince troppo il Sesshomaru malleabile che ho inserito alla fine..Staremo a vedere^^
Passiamo ai ringraziamenti( notifico il fatto che, presa da egocentrismo smisurato, ho fatto leggere e recensire a tutte le persone che mi circondano ^^"):
fteli: grafie tataaaaaaaa. Beh, non ne so nulla di come si svolge il "7° sigillo" per la verità, ma so per certo che qualcuno si è sganasciato dal ridere...Bah. E comunque non mi demoralizzare le comparse( però se vuoi ti posso picchiare comunque)>.>Tivibbbì
Nekochan: non so perchè ma ogni volta che leggo il tuo nick mi viene da aggiungere Kawaii^^, sarà deformazione non professionale *sisi*. E tu che dicevi di non saper recensire>.> ti metterei su un rogo *nonva*. Comunque mi piacciono le recensioni in coordinato^^ Tivibbbì
=unSky=: tata prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr ma quanto tivibbì???? Cioè amo le persone che mi dicono che sono bravaaaaaaaaa * me bimba piccccola, sisi*, grafie pe i complimenti!!Tivibbbì
Dreamer21: beh, di sicuro non posso dirti 'tata'^^, però mi ha fatto piacere che tu abbia letto sta roba, e che stia aspettando il secondo capitolo; pertanto ti chiedo di continuare a seguirmi( indi di recensire se ti va^^) e darmi consigli. Inoltre mi scuso del fatto di non essere stata molto chiara^^" .
KaDe: che nick TOOOOOOGO. Ma non era quello che volevo dirti^^", come ho detto a Dreamer21 anche a te non posso dire di sicuro 'tata' ,ma ti ringrazio per la recensione che, pur essendo corta, mi ha fatto capire che ti è piaciuta e di questo sono contentissima^^. Mi si ingigantisce l'ego a vedermi recensita positivamente^^...
Alla prossima, baci.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


Eppure qualcosa di strano c'è. Di sbagliato. I suoi calcoli sono esatti, le considerazioni giuste, la teoria la conosce alla perfezione in quanto quella è e non cambierà mai. Allora perchè i conti non tornano? Perchè ultimamente è tutto errato? Perchè suo fratello è così dannatamente svampito? Certo, Sesshomaru non mostra apertamente questo suo nuovo stato d'animo, ma Inuyasha lo conosce da tempo, ormai.
E da esattamente 2 giorni, cioè da quando lo ha trovato imbambolato sul vialetto di casa in attesa forse di vedere un elefante rosa o un asino volante, il ragazzo è cambiato. 2 giorni che non esce più con la sua supermegafighissima( a sentire tutte le sue fan) Honda nera metallizzata, 2 giorni che va all'università con il treno. Ma dove si è mai visto un Sesshomaru del genere? Per non parlare poi di quando esce e dimentica le chiavi, e allora rientra furtivo per non farsi scoprire, ma inciampa(stupidamente) in quell'orribile tappeto nell'ingresso. 2 giorni che non gli fa pesare la sua esistenza con frecciatine velenose, che i suoi occhi freddi non lo perforano da parte a parte, 2 giorni che se ne va in giro come un morto vivente. Che diamine sta succedendo?
"Inuyasha! Inuyasha!"lo richiama una gentile voce di ragazza, vicina a lui.
"Oi, Kagome, non mi ero accorto che eri qui.."dice sobbalzando.-Mi sto pure a preoccupare per quel cretino...-pensa amaramente.
"Ma a che stavi pensando?"gli chiede, stampandogli un bacio leggero sulla guancia.
"Uhm..No niente di importante.."scrolla le spalle, prendendola per la vita e mettendosela a sedere sulle ginocchia.
Si dà mentalmente del cretino, Inuyasha, perchè invece di pensare alla sua dolce Kagome si mette a ricapitolare le azioni strane del frattelo, anzi fratellastro come amava precisare lui, fino a 2 giorni prima. Ecco che ci pensa ancora! Scuote la testa sotto lo sguardo interrogativo della ragazza, imponendosi di lasciar marcire in un angolo remoto della sua testa Sesshomaru e di calamitare la sua attenzione su Kagome. Kagome che sorride, che ride,che scherza. Kagome con i lunghi capelli ebano, gli occhi nocciola, le mani piccole e bianche. Kagome che lo abbraccia, che gli dà dei leggeri baci, che si imbarazza. Kagome che si interessa degli altri, che si preoccupa, che gli parla di Sesshomaru...
EHI! UN MOMENTO! Kagome che parla di Sesshomaru??????????????
"..Si, sono un po' preoccupata...Inuyasha? Inuyasha ma mi hai ascoltata?" sbotta lei, mettendosi le mani sui fianchi.
"Eh?"esordisce lui, completamente preso dalla sua lotta interna tra Razionalità e Sentimento.(Per ora sono in una situazione di parità..)
"Stavo dicendo che ultimamente tuo fratello mi preoccupa..Cioè, lo vedo..Uhm, come dire? Perso? Andato? Esaurito? Innamorato?"elenca, alzando un dito per ogni aggettivo.
Inuyasha si gratta la testa.-Ma allora non me ne sono accorto solo io!- pensa con sollievo, stringendo la ragazza con gratitudine. Non è pazzo! Non è pazzo! Gli viene voglia di mettersi a saltellare per tutto il parco, come un pincopallino qualsiasi contento di un evento importante appena verificatosi. Poi ci ripensa, dicendosi che già di malato a casa ce n'è uno, meglio non peggiorare la situazione..
"Sì, è da un po' che è così, ma preferisco non farglielo notare.. Chissà che gli sarà successo.."
Poco lontano una ragazza, vestita di un kimono rosa, accompagnata da una bimba e dal suo fedele peluche si ferma, trattenendo a stento le lacrime.
-Scusa, non volevo che finisse così...-

"PRESTO, CORRETE!! QUALCUNO CHIAMI UN'AMBULANZA! QUESTA RAGAZZA STA MALE!!!" urla una donna, sulla 40ina circa, vestita di un tailleur grigio, con una leggera camicia rossa e scarpe nere ai piedi. Un'insegnante, riversa sul corpo di una ragazza, una studentessa sui 20 anni, caduta a terra e che, dopo minuti che paiono secoli, ancora non respira.
Gli altri studenti accorrono, professori e personale scolastico si precipitano per calmare le acque, qualcuno nella mischia chiama quella benedetta ambulanza, ma i più si curano solo di farsi una bella spaghettata di affari altrui.
Ma nessuno si cura di una ragazza che, lentamente, si è avvicinata al corpo e che ora sta carezzando distratta i capelli della ragazza. Sorride benevola a quello che sembrerebbe l'ologramma della rossa sdraiata a terra, che spaesata si guarda intorno.
"Tranquilla, ora va tutto bene. Non ti preoccupare se gli altri non ti vedono o ti senti un po' troppo leggera, è solo che ora sei semplicemente un'anima. Il mio nome è Thànatos, e ho il compito di condurre le anime all'Aldilà. Sì, piccola, sei morta. Ma non avere paura, la morte è più piacevole di quanto tu possa immaginare.."spiega, allungando una mano alla ragazza, invitandola a stringerla.
La ragazza ha paura, piange, ma non sa come nè perchè, ma si fida di quella strana Thànatos che gli offre la mano. La stringe, sentendo che al contatto è calda, di un caldo rassicurante. Le sembra strano, per la Morte, avere delle mani così calde..
"Oh, beh. Ti ho detto che morire non è male: se avessi avuto la mano fredda, la falce in mano e tutto l'ambaradàn che secondo voi mi caratterizza, non lo sarebbe stato di certo, credimi." sorride, stringendosi di più nella sua salopette blu.
Ora non c'è più nulla intorno a loro, non più i soccorritori affaccendati intorno al suo corpo, nè le sue amiche in lacrime: nessuno. Solo un bellissimo vialetto alberato, con tanto di uccellini cinguettanti...Forse, pensa, si dovrebbe morire più spesso, perchè le sensazioni che prova ora non sono facili da provare tra il grigiore di una città in costante fervore come Tokyo.
Getta un ultimo sguardo indietro, con un sospiro."Non sono riuscita a dichiararmi a Taisho-kun.."
"Se può consolarti, è stato lui a chiamare l'ambulanza, e ora è lì che aspetta di sapere.."dice Thànatos, facendole vedere il volto del ragazzo citato.
La ragazza sorride, sfiora il volto di Sesshomaru, poi si volta e si incammina su quel vialetto così luminoso accompagnata da quella stravagante e simpatica Morte.
Sesshomaru vede tutto, tutto quello che la folla non può vedere, vede una ragazza dai lunghi capelli neri farsi strada tra la folla, la vede chinarsi e accarezzare la chioma della ragazza stesa a terra, vede quella che suppone essere l'anima staccarsi dal corpo, poi le vede rivolgersi entrambe verso di lui, ma quello che lo lascia basito è la differenza delle loro espressioni: se la "morta" lo guarda con malcelato amore negli occhi neri, l'"angelo nero" lo guarda con tristezza nascosta in due grandi pozze cerulee.
Dejavù. Ha un grande senso di dejavù. Sa di conoscere quel volto, ma non sa dove nè come, nè tanto meno perchè lui ha già visto quella ragazza che lo guarda così tristemente.
Una fitta alla testa lo coglie alla sprovvista, facendolo desistere dall'intento di ricordare, o anche solo di tentare di farlo.
Alza di nuovo il capo, ma laddove c'erano le due ragazze, ora non c'è più nulla..
Solo una nebbiolina nera, e un grande senso di solitudine.
Minuti dopo viene annunciata la morte celebrale della ragazza, il cui corpo viene portato via dagli stessi soccorritori. Tra le lacrime generali, i professori, di comune accordo, decidono di far rientrare alle loro case gli studenti.
Sesshomaru ripone il telefonino che aveva usato per chiamare l'ambulanza, gettando un ultimo sguardo verso la baralla coperta da un bianco telo che trasporta una delle tante ragazze di quell'univerisità, una delle tante che parevano svenire al suo passaggio. Eppure se gli chiedessero di raccontare ogni minimo dettglio di quei momenti concitati, non saprebbe raccontare nulla degli ultimi 3 minuti.
Scuote la testa, convincendosi del fatto che se non ricorda è di sicuro perchè la cosa non lo tocca realmente.
Eppure, sente che in quei 3 minuti qualcosa è cambiato, nuovamente..


Eccomi qui, con il 3° capitolo. Sfortunatamente per voi, questa storia mi piace un sacco, quindi se ho un nuovo spunto lo metto giù subito. Non so se sono stata realmente capace di descrivere bene le azioni che si svolgono, ma so per certo che se mi rimettessi a scrivere, farei solo di peggio^^"..
Piccola nota: non è una Sesshomaru/Kagome, se lo fosse lo avrei detto, inoltre Thànatos non somiglia a Kagome, anche se alcune rappresentazioni su un sito danno una Kagome dagli occhi blu -.-"
Ora, i ringraziamenti:
crilli: beh, credo di averti già risposto, ma ti ringrazio comunque per aver letto^^ (inoltre ci tengo a dire che non disdegno la coppia che a te provoca tanto orrore^^ , anzi trovo che se scritte bene le storie a riguardo siano stupende, peccato però che per ora ce ne sia solo una stupenda e che sia [non per fare propaganda nè discriminazione, ci tengo a precisarlo] "Scegli o la spada o la donna")
Dreamer21: sai che ti adoro, sì? Però non ti offendere da sola, credo che non te lo meriti, anzi, la colpa è mia che ho uno stile complicato^^ Gomenasai! Grazie ancora per la recensione e per il fatto che continui a leggere 'sta roba^^
mel_nutella: oddddddio, hai un nick che è tutto un programma^^ io amo la nutellaaaaaaa, anzi se non fosse per via del grasso e dei brufoli mangerei solo quella^^. Ma non dovevo parlare di questo, scusa la divagazione^^"; grazie per i complimenti sul mio stile, mi riempiono di orgolio^//^ Grazie e continua a seguirmi se ti piace^^
Nekochan:tataaaaaaaaaaaaaaaaa, ti piace ,eh, Secchan che fa il figo(anzi, già lo è) sulla moto?>.> Eddai! Come non hai capito che vanno a fare sulle Alpi? Lei gli vuole parlare da sola( e non pensare male>.>) e sbaglia a inserire le coordinate,(non so neanche io dove voleva andare...)così si ritrovano slle Alpi XD (però voglio il disegno di Secchan sulla moto e poi con il cappotto lungo con la doppia fila di bottoni..>.>Capito?????????
Beh, spero a presto^^ ciao ciao..
Baci, la vostra caporalez^^

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Capitolo 4
*** Capitolo 4. ***


"Ehi, Thànatos! Come va? Non ti si vede molto spesso quassù.." saluta una ragazza bionda, occhi verdi e due graziosissime ali bianche.
"Angie! Va bene come sempre..Piuttosto, dov'è God Junior?" risponde l'interpellata, poggiandosi alla nuovola-bancone della Segreteria Divina.
"E'..E'..E' in riunion.." tentenna Angie, prima di essere interrotta dalla ragazza.
"Sta giocando a golf, vero?" e si allontana, senza aspettare una risposta.
L'angelo bianco scuote la testa, passandosi una mano sulla fronte.-Come cane e gatto..-pensa, prima di rimettersi le sue cuffie con microfono, e tornare ad immergere la testa nel suo computer che segnala, più o meno, un milione di preghiere entranti da smistare. Brutto lavoro quello di segretaria..

Una grandiosa distesa verde copre l'intero campo visivo, uccellini che cinguettano per ogni dove, bandierine bianche e buche intervallate a gruppetti folti di alberi sempre-verdi. Il tipico campo da golf inglese.-Con tutti i lussi..-pensa Thànatos, scuotendo la testa.
"E con questo ho concluso la 14a buca! Ma quanto son bravo?" dice in falsetto una voce maschile, proveniente da poco più avanti.
-Fa che non abbia il suo completino verde a scacchetti- prega mentalmente la ragazza, memore delle altre volte in cui lo aveva scoperto dedicarsi a quel passatempo.
"Ti ho sentito! Certo che sei proprio poco furba, eh? Non ti ricordi che io sono Dio?" la punzecchia l'uomo, anzi, Dio poggiandole un braccio intorno alle spalle e tirandole la guancia.
"Smettila di trattarmi come un peluche. E soprattutto come è che stai sempre a svagarti tu? Perchè God Senior sta sempre nella sua tipica lumea bianca e tu sempre co 'sto completino semplicemente orrendo?" chiede, pizzicandogli la mano e liberandosi della sua ingobrante presenza.
"Beh, ho sbrigato tutte le pratiche e ora mi svago..Sai che i cinesi fanno almeno 14 ore di lavoro? Vuoi farmi finire come loro?" chiede con occhi da cerbiatto.
"Punto primo: fai il serio almeno una volta e per 10 minuti di fila. Punto secondo: se fanno quegli orari è per colpa tua che pensi a divertirti invece di aiutare chi devi. Punto terzo: non hai finito tutte le pratiche, caro, ti manca la mia. Ti avrò dato almeno una 40ina di ultimatum in 3 mesi e ogni volta che vengo e che, stranamente, ti trovo al lavoro è sempre sommersa da migliaia di scartoffie." spara la ragazza, mentre Dio si fa sempre più piccolino e comincia a far toccare ad intermittenza le punte dei suoi indici con fare tra il colpevole e l'imbarazzato.
"Ehm..Ecco...E' che la tua pratica arriva sempre alla fine dell'ottava ora...E poi ti ho già mandato un assistente, anzi una." contesta Lui, rialzando lo sguardo dalle dita al viso dell'angelo nero.
"Ah, sì? Sai, perchè non me ne sono proprio accorta.." ribatte ironica, freddandolo con lo sguardo.
"Rin Izumi."
Thànatos spalanca la bocca, cominciando a scuotere la testa e a farfugliare dei continui no.
"Non lei!!! Non puoi fare questo!!!" gli urla contro.
"E' stato deciso così.."
"Ma sei o non sei Dio? Cambia le cose!! Rin deve rimanere estranea a questo!"
"E credi che vivendo con te lo sia?"
"Lei crede che io sia semplicemente un angelo, ma non sa che sono l'angelo della Morte. Non voglio." si impunta, sbattendo i piedi a terra e arruffandosi i capelli.
Dio sorride bonario, le si fa vicino e le dice qualcosa nell'orecchio. Thànatos lo guarda stupita, poi gli sorride di rimando e si allontana.
Destinazione: Punto Luce, Ufficio Divino, il luogo dove lavora Dio Senior.

"Thànatos, quanto tempo.." saluta una profonda voce di uomo.
L'intera stanza è illuminata da una forte e calda luce bianca, dalla cui proviene la dolce voce di quello che lei ama definire God Senior.
"Ciao! Senti, sarebbe ora che abituassi ad orari più pesanti quell'esaurito di tuo figlio.." commenta, sorridendo.
Sa bene che anche God Junior è bravissimo, saggio e gentile, ma in quanto a serietà certe volte è un caso veramente disperato.
"Beh, lo dici sempre anche tu che due persone troppo seriose stonano.." scherza la luce bianca.
"Sì, è vero, ma mi ignora!" piagnucola, pestando i piedi a terra.
"Ahi.." si lamenta debolmente la luce.
"Ops! Ti ho fatto male?"
"No, scherzavo.."
"Sssì. Passando a cose serie...Rin non sarà la mia aiutante." dice, con tono secco, che non ammette repliche.
"Ma pensaci un attimo, Thànatos, lei ti conosce meglio di chiunque altro, certo non hai mai voluto dirle cosa sei di preciso, ma credo che ti capirebbe. Quella bambina è speciale.."
"Lo so che è speciale, ma voglio che lei viva normalmente..Io ho quasi 200 anni, lei solo 7..Io voglio che resti una normale bambina che tutti possano vedere, che possa stare con i bambini della sua età.." dice, ora quasi supplicandolo.
"E va bene, mi hai convinto..Sarai tu stessa a cercare qualcuno di adatto, d'accordo?" chiede conciliante.
"Ma non potreste affidarmi un angelo-segretario tipo Angie?"
"Beh, c'è solo Angie e serve qui..." replica la luce.
Thànatos evita per decenza di cadere in perfetto stile manga. Quella luce è pur sempre God Senior in persona, meglio mantenere un po' di contegno.
"E' meglio che torni sulla Terra..C'è qualcuno che mi attende..Ah! Saluta Spirito Santo se lo vedi, è un pezzo che non lo incontro e mi deve una rivincita a scacchi. Ci vediamo, ciao!!!" e scompare nella sua nebbiolina nera.

"Mi è parso che qualcuno mi tirasse i capelli..Bah!" dice un uomo in un appariscente completino verde, tastandosi la nuca.
L'allegra risata della Morte si infrange sulle bianche nuvole..



Capitoletto di passaggio, così per mostrare un po' quelli che sono i grandi capi..Spero di non aver offeso Colui che dimora nei cieli, ma ho pensato che sinceramente fosse una persona piuttosto spensierata, quindi ho voluto rappresentarla così(spero anche di non aver violato la Santissima Trinità..)
Beh, passiamo ai ringraziamenti, allora:
Nekochan: te piace Secchan che fa i macelli? Beh forse era un po' OOC, ma mi è piaciuta troppo la scena...Se tu la disegnassi poi>.> visto che non vuoi fare l'altra questa me la devi! E poi il Secchan che sta sul mio biglietto d'auguri è fighissimo! Beh, tata, spero ti piaccia sto chapter^^ Tau!
crilli: ti venererò da qui all'eternità. Ho deciso. Qualcun' altro che capisce qualcosaaaaaaa, miracolooooooo[ mi riferisco alle fic incentrate sulle Sessho/Kaggy, per intenderci, non sarei mai così egocentrica( coretto di nooooooo ironico alle mie spalle) ]( se non fosse che mi fa schifo la cosa bacerei il terreno..Uhm..Potrei baciare il mio peluche di Secchan, però non lo trovo..)[ in realtà è scappato dalla paura] Comunque, demenza a parte, l'ipotesi dell'innamorato è venuta dopo che mi si erano fatte le ragnatele sulle dita e sulla tastiera, però quando mi ha sfiorato l'ho scritto subito e rileggendolo mi sono messa a ridere(che fessacchiotta^^). Beh, spero che continuerai a seguirmi^^. Ciao!
mel_nutella: sinceramente ho due ipotesi sul perchè la vede, ma non posso di certo spargerle ai 4 venti, però mi fa davvero tanto piacere che la storia ti piaccia e ne sono contenta. Fa sempre piacere far felice qualcuno, anche in piccolo come con una storia, certo non voglio insinuare di farti stare meglio, però di solito mi rende felice leggere qualcosa che ritengo bello, poi non so se per te è lo stesso^^. Grazie!
Dreamer21: beh a me però piace di più Secchan ma anche Inu-chan avrà largo spazio, tranquilla e fra poco arriverà anche tutta l'allegra brigata!^^ Beh, per la morte, puoi vedere tu stessa che non è Rin^^, mi spiace, però anche lei sarà importante e lo vedrai dal prossimo chapter^^ ciao e grazie!
Beh, questo è tutto anche per oggi, a presto!!!( ovvero quando avrò un qualsiasi spunto^^)
Baci, caporalez.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5. ***


"Uhm..Quella lì potrebbe andare, no?" chiede una ragazza, seduta su un muretto, davanti ad una delle tante scuole di Tokyo, indicando una delle studentesse di passaggio.
"Oh, beh, certo, se vuoi perderti tutti i dati relativi ai tuoi clienti, fai con comodo." la canzona una voce metallica appartenente al piccolissimo portatile bianco-nuvola che ha tra le mani.
"Oh, ma a quello ci pensi tu." ribatte tranquilla la ragazza, continuando a cercare la persona giusta.
La voce metallica questa volta non ribatte.La ragazza adocchia un altro paio di possibli candidati, subito scartati dal suo portatile, per quello o questo motivo.
"Allora!!!! Ma ce ne sarà uno che ti va bene, Porty?" sbotta, con nervosismo crescente, portandosi una mano alla fronte.
"Cosa sarebbe Porty, scusa?" dice la voce.
"Il diminutivo di portatile." spiega tranquillamente la Morte, fulminando il suo computer.
"Tzè, ma intanto sono o non sono io il tuo assistente più efficiente?" canticchia la voce.
"Senti un po', assistente efficiente, sai che cos'è questo?" chiede, mostrando un martello, con un sorrisetto tutt'altro che rassicurante.
"Non lo faresti mai, Thànatos. Perderesti tutti i dati presenti nella mia memoria." ribatte saccente il portatile.
"Porty, Porty, Porty.." canticchia, scuotendo la testa " Sai cosa sono queste?" chiede, estraendo due piccoli dischetti.
"Non ti basteranno due semplici cd."
"E che ne dici di 2000 memory card?" sorride, facendo comparire le schede di memoria ad una ad una.
"Non oserai.." impallidisce il portatile.
"Aiutami a cercare un'aiutante, senza commentini acidi e inutili, e io ti risparmio." propone facendo scomparire di nuovo le memory card.
"Ricattatric.." la voce viene interrotta dalla presa un po' più forte della ragazza."Accetto." si arrende infine.
"Ehi! Che ne dici di quella?" chiede, indicando una ragazza che sfreccia davanti a loro, in ritardo.
"Kagome Higurashi, anni 15, 1° anno sezione F. La sua famiglia vive nel Tempio Higurashi, componenti: sua madre, suo fratello e il nonno. Attualmente.." elenca il portatile, interrotto da un "Non essere così fiscale e calcolatore" di Thànatos.
"Beh, ok! Oggi pomeriggio andrò a trovarla!" sentenzia entusiasta.
"Sì, certo. Mentre è con il suo ragazzo tu arrivi e dici : piacere sono la Morte.." canzona di nuovo la voce.
Thànatos sbuffa " Ci andrò stasera..Contento?"
"Già va meglio.."
"Va beh, devo andare da Rin.." si alza, pronta a teletrasportarsi.
"Approposito, il suo ragazzo è il fratellastro di una tua conoscenza.." allude il portatile, prima di sparire in una nebbiolina bianca.
Thànatos alza le spalle, non capendo l'allusione, o forse, non volendola capire..

Una bambina sugli 8 anni, dai grandi occhi nocciola e i lunghi capelli castani tenuti su da un buffo codino al lato della testa, cammina per le strade di Tokyo, tenendo un foglio tra le mani.
Le sue gambine piccole fasciate da calze arancione chiaro, percorrono sicure le strade, il suo visino sorride ad ogni passante, portando dolcezza ad ogni angolo della strada.
E' felice la piccola Rin, perchè Thà-chan le ha affidato una grande responsabilità: fare la spesa.
Svolta l'angolo, ma non vede un ragazzo, finendoci contro.
"Ehi, mocciosa, guarda dove vai!" la sgrida,guardandola male.
"Mi scusi signore, non l'avevo vista." sorride, massaggiandosi il nasino.
"Non mi avevi visto, eh? Stai attenta quando cammini! E soprattutto mi hai disturbato, che intendi fare per questo?" le chiede, avvicinandosi.
"Le chiedo di nuovo scusa, signore." abbassa la testa Rin, impaurita.
"Credi di essere tanto figo, prendendotela con una bambina?" irrompe un voce fredda, tagliente, accompagnata dal frusciare leggero di una cascata di capelli d'argento.
"E tu chi sei?" chiede, sfacciato, il ragazzo.
"Chi sono io non ti deve interessare, lascia in pace la bambina." replica duro, parandosi davanti a lei.
Sesshomaru non riesce a capire sè stesso, ormai da un po'. Da quando gliene importa di una bambina? Eppure, quando l'ha vista non ha potuto fare a meno di proteggerla, come se fosse una normale azione quotidiana, come se lo facesse da tempo immemore, tanto gli è familiare quella situazione.
"Altrimenti che fai? Mi picchi?" ribatte ancora il ragazzo, mostrando il mento.
"Posso fare di meglio." sorride Sesshomaru, un sorriso da mettere i brividi.
"Ah,sì?"
Sesshomaru fa scendere delicatamente dalla manica il piccolo pugnale appena acquistato, con un movimento impercettibile. Fa un passo avanti, seguito da uno indietro del ragazzo, ora un po' impaurito. Con una mossa fulminea, compie un movimento a falce con la mano sinistra, per poi riportarsi nella posizione iniziale.
Il ragazzo rimane perplesso, sta per mettersi a ridere e chiedergli uno sfacciatissimo "Tutto qui?" quando le risate che sente riecheggiare lo costringono al silenzio.
I suoi pantaloni giacciono sull'asfalto, con la cintura e i due bottoni tagliati di netto.
Abbassa la testa, sconfitto e, raccolti i pantaloni, si allontana con la testa bassa.
"La ringrazio tantissimo, signore bianco!!" esclama la bambina, comparendogli avanti e aprendo un sorriso che va da guancia a guancia, con qualche finestrella.
Sesshomaru non saprà mai come si è ritrovato a girare un supermercato di corsa, spingendo un carello con dentro la bambina.

"Vivi qui?" chiede, entrando e poggiando le buste su un tavolino ricavato da due scatole di legno.
Si trovano in un grande magazzino abbandonato, con i buchi sul tetto, la puzza di chiuso e, sicuramente, qualche topo in agguato.
Rin sorride e annuisce " Rin vive qui, insieme a Thà-chan!" esclama, tappandosi poi la bocca con le manine.
-Thà-chan?- pensa, chiedendosi dove mai avesse sentito quel nome.
La bambina lo invita a sedersi su un'altro scatolone, ma Sesshomaru declina, leggermente scettico. Però, come mai quella bambina è così sorridente?
Sta per chiederle qualcos'altro, quando l'intero ambiente si trasforma: l'interno del grande magazzino diventa una bellissima villa in stile occidentale, con tanto di scale, camere, cucina, bagni e chi più ne ha più ne metta.
Sesshomaru strabuzza gli occhi, mentre Rin, alzatasi da quello che era uno scatolone e che invece è un divanetto nero, comincia a saltellare per tutta la casa, chiamando il nome della ragazza.
"Sono tornata, Rin-chan." saluta una voce gentile, seguita dall'apparire di una ragazza dai lunghi capelli neri.
"Thà-chan! Sai che Sesshomaru-san ha aiutato Rin? E' stato fortissimo!!!" racconta la bambina, attaccata ad una gamba della ragazza.
Thànatos sgrana gli occhi, associando immediatamente il nome ad una certa persona. Quando poi questa certa persona compare, un po' confusa, da dietro la porta del salotto, la sua reazione è a dir poco peggiore.
"CHE DIAMINE CI FAI TU QUI??????" urla, indicandolo con il dito.
"Ti sono a due passi di distanza, che bisogno hai di urlare?" ribatte pacato, guardandola male.
"Permettimi di essere stupita.." dice, accarezzando la testa di Rin.
Sesshomaru resta in silenzio, cercando di ricordare come mai quella ragazza gli è familiare.
Thànatos gli si fa vicina, poi gli poggia due dita sulla fronte, risvegliando in lui quei ricordi sopiti di lei.
Sesshomaru sgrana gli occhi, capendoci finalmente qualcosa.




Per prima cosa:BUON NATALE!
Ora siccome non so che cosa scrivere, passo subito ai ringraziamenti, così evitiamo di sprecare memoria >.>"
crilli: sono contenta di aver scritto qualcosa di piacevole^^ sinceramente io me li sono immaginati sempre così^^ poi non so gli altri cristiani che immagine abbiano -.-" Beh, spero che gradirai anche questo capitolo^^
mel_nutella: beh, ora hai visto che ruolo ha Rin, ma non è finita qua, te lo assicuro^^ ci sarà altro ancora. Mi ha fatto tanto piacere sapere che quel capitoletto di passaggio sia stato così apprezzato^^. Grazie per la recensione e per la voglia che hai di seguire questa storia^^
Dreamer21. no infatti, la Morte l'ho creata io^^ il nome poi è uscito dopo 3 anni di greco, quindi..>.> Beh, spero che continuerai a seguirmi^^
A presto! E vi auguro di passare un fantastico Natale ed un felice Capodanno con le persone che amate^^
Baci, caporalez.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6. ***


I due continuano a fissarsi negli occhi, lui con il capo abbassato, per via dell'altezza, lei con il capo alzato. Rin invece, ha optato per una bella coppa di gelato, appena comparsa davanti a lei: ama tanto le magie che è capace di fare Thànatos.
"Ora capisco." dice Sesshomaru, passandosi una mano tra i lunghi capelli argento.
Thànatos fa uno strano sorriso, facendo comparire cucchiaio e gelato, imitando Rin. "Beh, non capirai a lungo, in ogni caso."
"Che vuoi dire?"
"Semplicemente che, come è già successo, dimenticherai nuovamente." spiega, mettendosi un bocca una cucchiaiata di gelato alla stracciatella, il suo preferito.
"Ma poi, Thà-chan sarà di nuovo triste.." dice Rin, fissandola con i suoi grandi occhi marroni, limpidi come un cielo d'estate.
"Ci sei tu, Rin, io non sono triste. E' il destino che io stessa ho accettato. Anche tu e lui avete un destino, solo che il vostro non siete stati voi a sceglierlo." dice, carezzandole i capelli.
"Che vuoi dire?" chiede nuovamente Sesshomaru, accomodandosi anche lui, prendendo però il thè freddo al limone che gli viene porto.
"Sei monotono, sai? Sono ben due volte che dici 'Che vuoi dire?'!" esclama, cavandosi in bocca un'altra cucchiaiata di gelato.
Per tutta risposta Sesshomaru le molla un pugno in testa. ( Da notare che Sesshomaru e la Grazia viaggiano ad anni luce di differenza)
"Rispondi, invece di perderti in chiacchiere." la gela, sorseggiando il thè, più che gradito in quella giornata calda.
"Non ti è concesso di saperlo." dice, massaggiandosi la testa.
"Allora come mai Rin può ricordare e a me non è concesso sapere fatti riguardanti la mia persona?" sbotta, alterato, sbattendo il bicchiere sul tavolo, che per puro caso si salva, trasformato all'istante in un normale bicchiere di plastica.
Thànatos si alza, fa un cenno a Rin e la bimba si allontana, non senza aver prima schioccato un bacio sulla guancia di Sesshomaru-san, altrimenti detto Signore Bianco.
La ragazza fa sparire le coppe e il bicchiere con un solo schiocco, andandosi poi a sedere sulla sedia a dondolo fuori dal balcone, che si affaccia su un grande giardino, fatto di colori, profumi e suoni.
Si dondola ad occhi chiusi, canticchiando con un leggero sorriso sulle labbra, coperto di tanto in tanto da qualche ciuffo dei suoi lunghi capelli che le va a finire sulle labbra. Sesshomaru la guarda, rapito dalla calma e dalla pace che regna in quel luogo, catturato da quella bellezza leggera e dolce che la ragazza mostra tranquillamente, l'esatta immagine contraria di quella che di solito mostra.
Si siede vicino a lei, coprendosi dai raggi solari con il braccio, socchiudendo gli occhi.
"Tu e Rin siete casi speciali, di cui persino io stessa sono a conoscenza di poco o niente. Pertanto non sono autorizzata a dirti nulla, ti deve bastare quello che sai." dice, sempre con gli occhi chusi, mentre i suoi capelli assumono riflessi ancora più blu, grazie alla luce del sole ( il migliore parrucchiere al mondo, dice lei.)
"Non mi importa cosa sono per tutta la gente lassù, voglio ricordare ciò che vivo, non ciò che tu vuoi farmi credere di aver vissuto. Voglio ricordare." dice lui, voltandosi verso di lei.
Thànatos apre gli occhi, sorridendo e carezzandogli i capelli, con fare materno. Sesshomaru, contrariamente a ciò che la sua mente gli urla, la lascia fare, beandosi di quel tocco così gentile.
"Dammi un motivo per cui io debba lasciarti il ricordo di me." chiede, continuando quella carezza ipnotica su quei lunghi fili d'argento.
"Perchè ho sentito di averne bisogno." risponde lui, prendendo un ciuffo nero, intrecciandolo tra le sue dita affusolate.
"Mi piace come risposta, Sesshomaru. Porty, che si può fare?" domanda, smettendo di dedicarsi ai capelli dell'uomo, che dal canto suo ne è dispiaciuto.
"Quando la smetterai di usare quel nomignolo idiota, Thànatos?" sbuffa un portatile bianco, appena comparso in una nuvola bianca.
"Ma è tanto carino, neh, Sesshomaru?" sorride la Morte, prendendo sulle gambe il portatile.
"Se, se. Cosa vuoi? Stavo sbafando tranquillamente una ciambella quando tu mi hai rotto un paio di circuiti, quindi fa che la motivazione sia plausibile." minaccia, diventando leggermente nero.
Sesshomaru si trattiene dallo strabuzzare gli occhi.
"Voglio che tu cambi le impostazioni standard."
"Che cosa? Sei impazzita? Ti ha fatto male prendere il sole in testa."
Thànatos gli sbatte un pugno sullo schermo, suscitando le sue imprecazioni censurate ( è pur sempre un portatile divino..)
"E va bene, va bene." si arrende, poi con voce completamente differente "Soggetto: Sesshomaru Taisho. Programma residente in memoria: modalità Reset. Passare dalla modalità Reset alla modalità Rispristino. Inizio operazione."
Una luce blu lo investe in pieno, facendolo sentire a metri da terra. Centiniaia di immagini gli scorrono nella mente, suscitandogli una sensazione di vomito, poi come era apparsa quella valanga di foto-filmini si interrompe, e di colpo di ritrova a terra, la luce blu svanita.
"Operazione conclusa con successo, programma attuale : modalità Rispristino." cantilena ancora il computer. "Soddisfatta, spero."
"Non so come ringraziarti!" urla, abbracciando il portatile.
"Lo so io. Uno: smettila di affibbiarmi quel nomignolo. Due: basta con queste effusioni."
"Oh, grazie Porty!!" dice in falsetto, aumentando la presa.
"Come se avessi detto continua a farlo.." dice con rammarico il portatile, prima di sparire.
Sesshomaru rimane sconcertato, seduto scompostamente. Che razza di Morte poco seria...
La ragazza ride, portandosi una mano alla bocca.
"Omammacherazzadicretina! Scusa, caro, devo scappare, ho un appuntamento con tua cognata!" dice, mollandosi una schiaffo sulla fronte.
"Con Kagome? All'anima del segreto.." ironizza lui, alzandosi e seguendola all'interno.
"Ohi! Ho bisogno di un'assistente e lei è adattissima. RIIIIIIIN, io esco per un po'! Fai la brava!!!!" urla dal piano di sotto, seguita dai saluti e dalle rassicurazioni della bimba dalla cima delle scale.
Esce di corsa di fuori, cantilenando una filastrocca che a Sesshomaru pare un'incantesimo, poi si volta verso di lui.
"Sei senza mezzi di trasporto?" chiede, avvicinandosi.
"Sì."
"Bene, non più." e con uno schiocco di dita lo trasporta direttamente a casa sua.




Eccomi di ritorno!!! Per prima cosa TANTI AUGURI DI BUON ANNO E CHE SIA MIGLIORE DI QUELLO PASSATO!!!^^
Mi scuso per il capitoletto che è un po' corto, ma serve a fare da ponte ai prossimi, ora che la situazione si fa più intricata. Chiedo scusa per il Sesshomaru un po' OOC che ho messo in questo capitolo, ma non sono riuscita a trattenermi^^". Inoltre le frasi del portatile sono riprese da Trinity Blood, un manga stupendo, ma sono leggermente modificate.
Beh, come al solito, i ringraziamenti:
crilli: non so come interpretare la tua recensione, sono rimasta un po' perplessa se devo essere sincera, ma siccome ero incerta ti voglio chiedere conferma e spero in un parere positivo^^
Jordy Klein: ecco un nuovo lettore ed un nuovo parere, ovviamente bene accetto. So che quando scrivo certe volte ci si perde, ma ingrediente fondamentale del mio stile è la fantasia e sopratutto la pazienza che ci vuole per seguirmi. Purtroppo questo è il mio modo di raccontare, non posso farci nulla, se non promettere di impegnarmi per essere più chiara^^
Mel_nutella: beh Thànatos può dire quello che vuole tanto poi lo dimenticano^^ (poterlo fare anche a scuola...) spero che ti piaccia questo capitolo e ti ringrazio per le recensioni e la pazienza nel seguirmi^^
Dreamer21: a quanto pare riesco a fare venire mal di testa solo scrivendo, non mi pare una cosa molto positiva, o no? Spero di riuscire a continuare ad appassionarti (comparirà ancora il tuo preferito, tranquilla!) anche nei prossimi capitoli e in questo anno appena iniziato^^
Beh, vi saluto (il gelato mi attende!), baci!!.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7. ***


Mi sono sempre dimenticata di dire che Sesshomaru & Company non mi appartengono, tranne Thànatos che è di mia creazione..


Kagome rientra a casa canticchiando, fermandosi davanti allo specchio per rimirare il fermaglio a forma di farfalla rosa che le tiene su una ciocca di capelli neri. Inuyasha sa essere carino, quando vuole..
"Sono a casa!" urla, al colmo della felicità.
"Sorellina, modera i decibel per favore." chiede Sota, massaggiandosi le orecchie.
Kagome, che normalmente lo avrebbe guardato male, si abbassa al suo livello e gli lascia un rumoroso bacio sulla fronte, al che il ragazzino si ritrae perplesso, mentre la madre si gode la scena sorridendo.
"Vado in camera a cambiarmi!" annuncia, facendo le scale a 2 a 2.
Quel vestitino le era valso un dolcissimo "Sei bellissima.." all'orecchio, e aveva deciso che per nulla al mondo si sarebbe rovinato. Entra nella sua camera e si siede sul letto, strangolando il cuscino (che se avesse facoltà intellettive, le avrebbe urlato dietro i peggiori epiteti conosciuti).
"Ti vedo allegra, Kagome.." dice una voce.
Kagome alza la testa dal cuscino, scandagliando ogni parte della sua stanza, alla ricerca di eventuali intrusi. Non trovando nessuno, si dice che la sua immaginazione ha raggiunto livelli indescrivibili e si dedica di nuovo al cuscino (per la sua felicità).
"Ehi! Non mi ignorare!" protesta la voce, accompagnata dal rumore di un piede che pesta a terra in un gesto stizzito.
"Chi sei? E, soprattutto, dove sei?" chiede allora Kagome, scrutando ancora la stanza. Le sembra di fare parte di una qualche candid camera.
"Ora va meglio." dice la voce "Prima che ti sveli la mia identità (io, per esempio, so chi sei..>.> ndA Tu non fai testo, cretina, sei tu che scrivi -.- ndThànatos), devi giurare che non dirai nulla a nessuno. Quello è il libro -Sì, come nei telefilm americani-" dice, leggendo il pensiero di Kagome "poggiaci su la destra e dì: giuro." spiega, mentre il vecchio libro finemente rilegato si avvicina a Kagome.
Kagome, seppur riluttante, fa come le viene detto.
"Il mio nome è Thànatos, la Morte" comincia, mentre si delinea la figura di una ragazza dai lunghi capelli neri, seduta con le gambe accavallate sulla sua scrivania "porto le anime all'Aldilà. Sono qui per chiederti di aiutarmi; nel caso in cui il tuo aiuto mi sarà negato, perderai la memoria di questi istanti, e ne verrà inserita una nuova." dice, chiudendo il libro di storia giapponese e dedicandole il suo sguardo ceruleo.
Kagome resta in silenzio, gli occhi spalancati.
Thàntos aspetta in silenzio nella sua posa da mezzo-busto del telegiornale, poi, stufatasi, si avvicina e la scuote.
"Ohi! Guarda che io ho da fare, non sto qui a sollazzarmi! Vedi di riprenderti!" le urla, maledicendo tutti gli umani per la loro sfiducia.
Quando vede che la ragazza comincia a sbattere le palpebre la lascia, rimanendole, però, di fronte.
"Morte? Aiuto? Memoria?..Che razza di scherzo è?" sbotta, saltando in piedi.
Thànatos sorride "Tranquilla, avrai tutto il tempo per crederci, se mi aiuterai. Ora stai zitta e ascolta, lo stare qui a chiacchierare mi crea non pochi problemi, se mi fai anche perdere tempo, poi.."
Kagome siede, aspettando le dovute spiegazioni.
"Purtroppo la Morte è una sola, e tu puoi benissimo immaginare quante sono le morti al giorno, per ogni motivo. Ho bisogno di un aiuto e in te ho visto quello che cerco. Il tuo compito sarebbe quello di aiutarmi a trasportare le anime e registrarne identità, causa e data del decesso e altri particolari che ti spiegherò. Allora ci stai?" domanda poi a bruciapelo, aspettandosi una risposta immediata.
"Cioè.." sussurra Kagome "Devo risponderti subito?"
"No, guarda, con calma, se vuoi ci prendiamo anche un thè.." sorride Thànatos, seguita da Kagome "SUBITO!" urla, facendola cadare dal letto per lo spavento.
"Mannaggia a te!" dice Kagome, massaggiandosi il fondo schiena "Che urli???"
"Non ho tempo, se Vossignoria si sbrigasse.." ribatte ironica, roteando platealmente gli occhi.
"Ci devo pensare, ho la scuola, il mio ragazzo, vari impegni, insomma.."
La Morte sorride "E secondo te, io come faccio a fare tutto?"
"Beh, non saprei.."
"Io ho più ore rispetto a voi umani. Anche tu ne avrai, se mi aiuterai ovviamente. Allora, si o no?" chiede ancora, preparandosi ad andarsene. (Tu sei per "Il tempo è denaro", eh? ndA Zitta e scrivi.>.>n ndThànatos)
Kagome ci pensa su. -Non dovrò dire nulla, ma dovrò fare tutte queste cose e qualora mi sentissi triste e InuYasha se ne accorgesse, potrebbe lasciarmi se non avessi una risposta convincente e..-
"STOP!" urla la Morte, massaggiandosi le tempie -Dannata lettura del pensiero!- "Io ho la capacità di leggere nel pensiero, e se pensi così intensamente mi uccidi i neuroni. (Ah, sì? Ce ne sono? ndA Sono poco ma ci sono! [cit.] ndNeurone) In ogni caso InuYasha non ti lascerà mai, è troppo innamorato. E poi, potrei avere un certo ascendente su di lui.." sorride maliziosa, ripensando a Sesshomaru "Allora, che rispondi?"
"Sì, va bene, ti aiuterò! Ma niente scheletri, falci e mantelli neri, ok?" dice Kagome, rabbrividendo teatralmente.
"Manterrai il tuo aspetto, tranquilla. Ti spiegherò meglio un'altra volta, promesso. Portyyyyyyy!!!!" chiama in falsetto "Te la affido, modifica tutto quello che c'è da modificare." dice, prima di sparire nella sua nebbiolina nera, dopo un cenno di saluto.
"Sì, sì, sempre io a sgobbare..." sbuffa il niveo portatile, prima di mettersi al lavoro.


"Dunque, mia dolce fanciulla, hai smarrito la via?" chiede poetico un ragazzo alto, un codino dietro la nuca, profondi e, in questo momento, maliziosi occhi blu mare.
Miroku Izuki si sta dedicando al suo hobby preferito: "salvare dolci fanciulle in difficoltà" che, parafrasato, equivale al meno grazioso "rimorchiare".
La ragazza in questione è la classica ragazza fighissima, alta, con una lunga chioma rossa, due provocanti occhi verdi (che mostrano un falso accenno di timidezza), con delle curve da far invidia ad una circonvallazione.
Miroku la guarda negli occhi dalla distanza, se così la vogliamo chiamare, di circa 2 millimetri.
"Tsk! Lussuria devo dire che i capelli rossi ti stanno a dir poco male.." sbotta ironica Thànatos, atterrando elegantemente davanti a loro e bloccando Miroku. (avete presente Piper in Streghe? Ecco, allo stesso modo nda)
"Thànatos, che dispiacere.." mastica l'altra, prendendo la sua vera forma.
Della ragazza che c'era prima, ora non resta nulla. Al suo posto un'altra ragazza, bassa, dalla pelle rossa, gli occhi oro dalla sclera nera, lunghi capelli neri terminanti in un'unica testa di serpente, gli abiti succinti. Due per nulla candide ali nere fanno capolino dalla sua schiena.
"Pensa a me, che non ho il piacere di spedirti a calci da dove vieni.." dice disgustata la Morte, guardandola dall'alto in basso.
"Ah, già. Ora la Morte fa la brava cagnolina che ubbedisce agli ordini del padrone.."
"Non sei diversa da me, Lussuria. Anche tu non ti ribelli, ma se io non lo faccio per vera stima e amore, tu non lo fai per codardia." risponde, godendosi la rabbia che invade la sua interlocutrice.
"Beh, ora che mi hai rovinato la serata.." accarezza lascivamente i capelli del ragazzo "Me ne vado. Non vorrei che, stando ancora di più con te, mi andasse di traverso anche la cena.." ironizza Lussuria, voltandosi e aprendo le ali.
"Ma come? Le galline di solito a quest' ora hanno già fatto cena! Hai fatto tardi, quindi niente cena, e nessun eventuale problema digestivo." dice Thànatos ridendo, mentre Lussuria se ne va stizzita, sbattendo le ali nere.
Thànatos attende che Lussuria sia abbastanza lontana, poi, dopo aver modificato i ricordi a Miroku, lo sblocca e sparisce.


"Mamma, quanto lavoro!!" piagnucola God Junior, affogando nei miliardi di fogli che sono sparsi sulla sua scrivania.
Maria sorride, accarezzandogli il capo. "Avresti dovuto lavorare più seriamente, come dice Thànatos.."
God Junior si ritrae offeso "Ma le dai ragione?"
Maria ride, facendo sì con la testa.
"Ah, le donne! Sempre così finisce: voi a bacchettarmi e io a lavorare! Siete svelte a parlare, ma ad agire.." sproloquia sbracciandosi.
STUNK! (accontentatevi dell'onomatopea >.>ndA)
"Ahio."
"Zitto e lavora." ordina Thànatos, rimettendo giù la lampada che aveva usato per colpire God Junior.
"Thànatos, che piacere! Non vieni più a prendere il thè con me.." saluta Maria, abbracciandola.
Thànatos sorride, arrossendo leggermente. Maria è una madre per lei: ha preso un posto speciale nel suo cuore sin dal primo momento, donandole un calore dolcissimo. Maria, dal canto suo, la coccola come una bambina, le racconta storie e le prepara il thè. La loro complicità è unica, e Thànatos non fa altro che ringraziare God Senior per aver scelto come Madre una donna meravigliosa come lei.
"Mi dispiace, ma ultimamente non ho avuto tempo, verrò quando potrò, promesso!"
Maria sorride, sedendosi e dedicandosi nuovamente al ricamo azzurro precedentemente abbandonato.
Thànatos si fa seria, sedendosi su una poltrona davanti alla scrivania.
"Abbiamo un problema, anzi, probabilmente, ne abbiamo 7.." annuncia in tono grave.
God Junior alza la testa dal foglio, fissandola interrogativo.
"E' comparsa Lussuria, e credo che in giro ci siano anche gli altri.."
Maria si porta una mano alla bocca, preoccupata, mentre God Junior incrocia lo sguardo serio della Morte con il suo.
Lussuria è uno dei Sette Peccati Capitali, e la loro comparsa significa una sola cosa: loro stanno per risvegliarsi..
"Vuoi spiegarmi che succede?"




Salve!!!! Scusate l'attesa, ma ci è voluto un po'. Oggi poi mi sento particolarmente carica, visto che qualcuno ha deciso di farmi imbestialire, cosa che, fortunatamente, è rimasta esterna alla fic..
Beh, la risposta alla domanda arriverà la prossima volta, con un bellissimo flash-back! (spero di riuscire a farlo decentemente..)
Ora, i ringraziamenti:
crilli: se tu avessi modo di combattere con me giorno per giorno, avresti una chiara visione della Morte. Diciamo che il carattere espansivo l'ha preso da me..Mi fa piacere sapere che ti piaccia la mia storia^^ ( che giro di parole assurdo>.>), spero che ti piaccia anche questo capitolo..
Only_a_Illusion: beh, purtroppo è nel mio modo di scrivere, spero che questo capitolo ti sia più chiaro^^ Che bello acquisire lettori^^
mel_nutella: certo che Inu avrà una parte, come tutti del resto! Ora che compariranno anche i 7 peccati capitali, tutti avranno un bel ruolo^^ Sono contenta che ti sia piaciuto Secchan^^ spero che continuerai a leggere^^
(per Dreamer21: ho messo la parte con God Junior solo per te^^, spero ti piaccia)
Beh, baci, a presto^^
La vostra Caporalez

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Capitolo 8
*** Capitolo 8. (Parte Prima) ***


God Junior si alza dalla sua sedia, sospirando e aprendo la finestra che da sul grande giardino, illuminato da caldi raggi solari.
Non si aspettava così presto nè i 7 Peccati Capitali, nè quella domanda.
Thànatos resta in attesa, guardando la sua schiena, apprensiva. Maria continua il suo ricamo, ora con aria più febbrile, quasi fosse uno sfogo, un capro espiatorio.
"Allora? Se potessi darmi una risposta entro il 2020.." scherza, per spezzare un po' quella tensione palpabile che si è creata.
God Junior si gira verso di lei con un sorriso mesto, tornando verso la scrivania.
"Devi sapere che..."


[inizio flash-back](Prima Parte)

Un angelo tutto trafelato entrò, in modalità tornado, dentro il Punto Luce chiamando a gran voce il nome di Dio.
"Ehi, InuYasha, cos'è tutta questa fretta? Non si bussa più?" chiese Dio, stupendosi del comportamento del ragazzo.
"Si tratta di mio fratello.." spiegò ansimando.
"Sesshomaru? Cos'ha combinato?"
"Lui, vorrebbe passare dalla nostra parte.."
Dio riflettè per alcuni secondi "Bene allora, mio Messaggero, portalo qui, vedremo che si può fare.." concesse, sorridendo al Messaggero alato che stava esultando.
"Grazie! Volo ad avvisarlo!!"
InuYasha uscì di corsa, felice. Gli mancava suo fratello da quando lui, per amore della Fede (la sua Kikyo, che ormai non c'era più, uccisa da Naraku in persona), si era convertito ed era passato dalla parte di Dio, abbandonando la schiera dei diavoli di Naraku.
Quando, quella mattina, Sesshomaru era planato di fronte a lui, vestito del suo lugubre abito nero, avvolto nelle ali color sangue, per un attimo aveva avuto paura. Paura che fosse lì per ucciderlo.
Ma la paura si era trasformata in pura gioia quando aveva scoperto che era lì per convertirsi, abbandonare Naraku per passare dalla loro parte, dalla parte di Kagura, il Vento.
Già, InuYasha sapeva benissimo che suo fratello si era innamorato della bellissima Kagura, che lo stesso Dio aveva messo a padroneggiare il Vento, una volta convertita. Kagura, che una volta era parte del corpo stesso di Naraku, si era ribellata ed aveva chiesto aiuto.
Quante volte era poi tornata a rivolgere lo stesso accorato appello a Sesshomaru, ma ogni volta veniva respinta o ignorata.
Tante volte l'aveva vista piangere di nascosto..
"Ehi, InuYasha, dove corri?" chiese la Saggezza, raggiungendolo.
"Oi, Miroku..Sto andando a prendere mio fratello.." disse, poi guarando il ragazzo tutto agghindato chiese malizioso "E tu? Scappi da un'altra vero? Lo sai che se lo saprà Sango saranno guai. E io non ho alcuna intenzione di guadagnarmi l'odio della Forza.."
A Miroku vennero i brividi sulla schiena, mentre iniziava, per riflesso condizionato, a sudare freddo.
InuYasha ridacchiò, battendogli una pacca sulla spalla."Nemmeno si è arrabbiata e già sudi freddo? Ti facevo una Saggezza con più senno.."
Miroku rimase in silenzio rabbrividendo in maniera più visibile.
"Ehi, ma.." fece InuYasha preoccupato, quando un aura negativa si face spazio nella sala, bloccandogli le parole in gola.
"MI-RO-KU." scandì bene la Forza, alias Sango, entrando a passo lento.
"Ahi, ahi..Beh, mi ha fatto piacere conoscerti e passare del tempo con te.." disse InuYasha a Miroku, indietreggiando.
La Saggezza non provò nemmeno a convincere Sango.
L'Hiraikotsu di lei era l' arma più convincente di tutte.

InuYasha arrivò al vecchio salice correndo, poi vi si appoggiò contro, riprendendo fiato. Alzò la testa dopo pochi secondi, giusto il tempo di vedere suo fratello arrivare a gran velocità, inseguito da due diavoli arceri, pronti a scoccare.
"Cos'è il comitato d'addio?" ironizzò InuYasha, estraendo Tessaiga, la sua fedele spada.
Questa, forgiata da una zanna di suo padre (originariamente demone cane dell'epoca Sengoku del Giappone), si trasformò immediatamente da arrugginita ad una grandiosa spada dalla lama affilata. Insieme con Tenseiga, spada del fratello ed altra zanna di suo padre, sono le spade più potenti mai create.
"Zitto e spostati." lo freddò Sesshomaru, scendendo in picchiata verso terra, spostandosi poi a destra e scagliando un fendente verso i due che non poterono scansarsi.
Sesshomaru atterrò elegantemente a pochi passi dal fratello, chiudendo le ali e fissandolo dritto negli occhi.
InuYasha non potè trattenersi dal sorridere. Gli fece cenno di seguirlo, poi si incamminò, controllando con la coda dell'occhio il fratello.
Lo avrebbe abbracciato se poi non ci avesse rimesso la vita..
"InuYasha!!!!" salutò una ragazza mora, dai bellissimi occhi marroni, correndo verso i due.
InuYasha sorrise, accogliendo fra le braccia la Speranza, sotto il plateale sguardo scocciato del fratello, che si fece ancora più tragicomico quando i due si scambiarono un leggero bacio.
"Sesshomaru, quanto tempo.." lo salutò come se nulla fosse Kagome, inchinandosi leggermente.
Sesshomaru si limitò ad un cenno del capo, guardando poi intensamente il fratello, come a dire "Vogliamo sbrigarci?"
InuYasha annuì con uno sbuffo, voltandosi e incamminandosi insieme ai due. Kagome osservò ancora Sesshomaru, poi pose il suo sguardo sulla bianca schiena del Messaggero, sorridendo.
Sapeva quanto l'angelo sperava nella conversione del fratello, che malgrado tutto le aveva sempre trasmesso un certo timore, forse per la differenza d'età, forse per il carattere, ma era sempre stata cauta con lui. Tutto il contrario di Inuyasha, che lo stuzzicava come meglio, anzi, peggio poteva.
Arrivarono al bianco bancone della Segreteria Divina e, salutata Angie, entrarono.
Kagura li aveva osservati entrare da dietro una delle tante colonne, nascondendo l'ampio sorriso dietro il ventaglio.

"Sesshomaru, che piacere.." disse Dio, accarezzando con la sua luce la figura dell'uomo.
A quel nome le figure che si trovavano ai piedi della forte luce divina si voltarono.
Shippo (la Gioia) e Kaede (la Pace) sorrisero al diavolo, entusiasti.
"Ce l'hai fatta, eh?" disse Shippo, battendogli una pacca sul ginocchio. (Data la sua altezza pari ad una lattina schiacciata)
Sesshomaru si limitò a fissarlo freddamente, fino a farlo arretrare leggermente spaventato. Poi alzò nuovamente il capo verso Dio.
"Sbrighiamoci." disse in tono perentorio.

Kagura avanzò lentamente nei giardini, godendo pienamente del profumo dei fiori.
Sesshomaru era passato dalla loro parte. Arrossì leggermente, pensando a quanto fosse molto più bello vestito di bianco.
Si fermò nei pressi di un piccolo laghetto, abbassandosi sulle ginocchia e immergendovi le dita. La calma e la tranquillità di quel luogo facevano quasi paura; non un solo rumore, nè una mosca o altri piccoli insetti, nè un alito di vento.
Aprì il suo ventaglio e, facendolo roteare, creò un piccolo vortice in cui i fiori colorati danzavano allegramente, spargendo ancora di più il loro dolce aroma.
Ora Sesshomaru, in quanto più anziano rispetto a tutti loro, era stato nominato Custode di ogni Virtù. Ora al posto delle ali e del vestito nero c'erano due grandi ali bianche e un kimono bianco dai disegni rossi, al suo fianco pendeva, come sempre, Tenseiga.
Kagura sospirò, pensando alla sua più dolce condanna. Lei, innamorata di lui, Lui che l'amore non sapeva nemmeno da che parte abitasse.
"Sei qui." disse una voce profonda alle sue spalle, che la fece sobbalzare.
Si voltò di scatto, riconoscendo la figura del Custode.
"C-ciao." salutò, abbassando la testa.
Sesshomaru, insapettatamente sorrise, avvicinandosi a lei.
Kagura rimase con il viso abbassato, finchè non fu Sesshomaru ad alzarglielo, mettendogli due dita sotto il mento e abbassando la testa al livello dei suoi occhi.
Kagura arrossì, cercando di nascondere i suoi lacrimanti occhi rossi sotto la frangia nera.
"Mi sei mancata.."
La donna alzò di scatto la testa e Sesshomaru unì le loro labbra con un unico movimento deciso, stringendola a sè.
Kagura non potè far altro che rispondere, abbracciandolo e ringranziando, in cuor suo, Dio.
La danza dei fiori si fece più dolce e coprì i due innamorati con i loro petali.

Dall'altra parte del palazzo, la Saggezza, la Speranza*, il Messaggero, la Pace, la Gioia, e la Forza sorrisero, annuendo insieme.
"Alla buon ora.." disse Dio, mentre la sua Luce si faceva più forte e calda.


[fine flash-back](Prima Parte)



Eccomi qui, con la prima parte del flash-back che spiegherà tutta la storia!!
Certo, ho fatto un Sesshomaru, un InuYasha e una Kagura un po' diversi, ma mi piace lo stesso^^
Spero che l'assegnazione delle varie Virtù e dei ruoli vi piaccia^^
Ringraziamenti:
lupochan: mancavi solo tu^^ Grafie per i complimenti tata!^//^ *me ha tanto ego che potrebbe far saltare in aria la casa*
Neko chan: eh se tu mi rimani indietro io non ti posso aspettare U.U" Ti ringrazio per tuttoooooooooo e spero che ti piaccia anche la scenetta di Miroku e Sango^^ (ma più di tutte spero ti piaccia quella di Kagura e Sesshomaru^^) *Thànatos ringrazia e dice che se non ti fosse piaciuto il suo personaggio sarebbe venuta a trovarti direttamente a casa tua^^*
Dreamer21: ti vedo un po' fusa o_O" Sono contenta che la storia ti piaccia e che l'argomento Coloro-che-abitano-il-cielo ti sia così "caro" (se arrivi ad adorarmi, credo che lo sia veramente^^) Uhm..A che gusto era Lussuria della Magnum? Non me lo ricordo O_O
Jordy Klein: beh, grazie^^ (non so che altro dirti..)
mel_nutella: zi padrona, me lavora! No, scherzo. A quanto pare è piaciuta la storia dei 7 Peccati Capitali, mi fa piacere *MUHAHAHAHAHAHAHA* Beh, in effetti Kagome sarà un po' pasticciona, ma niente di irrisolvibile! (Ti ringrazio per il "grande", ma credo che ci siano altri scrittori molto più bravi e che lo meritano più di me^^)
crilli: beh, benvenuta nella compagnia! Anch' io sono una pazza sadica^^ Beh, mi dispiace per la visione che ti eri creata di Lussuria, ma come lei, tutti i peccati saranno brutti (appunto perchè sono peccati^^") Spero ti piaccia 'sto capitolo!
Beh, a presto con la Seconda Parte!
*Chiedo scusa per la grandiosa gaffe! Preciso che per il prossimo capitolo sarà uno dei personaggi in persona a rendervi chiara la situazione^^

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Capitolo 9
*** Capitolo 9. (Parte Seconda) ***


Per prima cosa mi scuso per l'enorme ritardo, ma sono stata male per una settimana e non ho avuto mai l'occasione per aggiornare anche perchè i prof hanno intelligentemente pensato di ammazzarci a forza di compiti e interrogazioni >.>; seconda cosa, voglio dire che il flashback non sarà solo di 2 parti, ma di 3. Detto questo vi lascio al capitolo, ci risentiamo per le altre noticine e i ringraziamenti a fine capitolo ^^



[ inizio flashback] ( Seconda Parte)


" Ma devo per forza leggere tutta 'sta roba?" chiese un alquanto scioccato Sesshomaru, passando ai raggi x il voluminosissimo libro poggiato sull'elegante scrivania alla quale era seduto.
Kagura, dal canto suo, non lo ascoltava minimamente.
Si era inginocchiata di fronte ad un piccolo mobiletto color mogano e sembrava parlottare da sola.
Ma ad un' analisi più attenta si poteva scorgere un piccolo pupazzetto fatto alla meno peggio che, per non si sa quale miracolo, si teneva ancora insieme. Gli unici tratti riconoscibili della "bambola" erano tre: dei lunghi capelli (?) argento, una linea ricurva sulla, supponiamo, fronte e due linee violette per guancia.
Facendo 2+2, quella poteva dirsi la bambolina voodoo di Sesshomaru.
Domanda: cosa ci faceva Kagura con cotal obbrobrio? Scopriamolo.
La donna sospirò ancora una volta, guardando di sottecchi l'uomo dietro di lei.
-Beh, potrei dirgli..Ciao Sesshomaru! Sai l'altra volta, per caso, sono rimasta incinta! (sorrisone)-
Scosse ancora la testa, scartando, ovviamente, anche questa possibilità.
"...Facendo?"
Il Vento fece un balzo a dir poco da record, attaccandosi all'elegante lampadario.
Sesshomaru le era arrivato da dietro, incuriosito dal fatto che Kagura non se lo stesse filando poi molto. Così aveva optato per un entrata a sorpresa che Kagura ritenne, giustamente, da infarto.
Rimasero per un po' a fissarsi, lei dall'alto del lampadario lui da terra, finchè Kagura non spostò lo sguardo sulla bambola e sgranò gli occhi scendendo. Sesshomaru, che aveva seguito la traiettoria del suo sguardo vide la bambola e, presala tra le mani, cominciò ad analizzarla.
"Stavi programmando di uccidermi?" ironizzò.
Kagura cominciò a trovare veramente interessante il gioco di colori delle mattonelle.
" No, ehm, ecco, vedi, io.." balbettò, arrossendo.
Sentiva gli occhi del Custode su di se' e la cosa la mandava ancora più in confusione, mentre Sesshomaru, dal canto suo, se la rideva sotto i baffi, continuando a guardare quella strana "cosa" che avrebbe dovuto somigliargli.
Kagura prese un respiro profondo, strinse forte i pugni, tanto da render ancora più bianche le nocche e alzò la testa con fare deciso.
" Iosonoincinta!" urlò tutto d'un fiato.
Sesshomaru rimase un attimo in silenzio, poi sorrise. Sadicamente.
" Lo so." scandì bene, con un tono di voce basso e grave, mantendo sulle labbra fini quel sorriso.
Kagura gli si avvicinò sorridendo " Ah, beh, se lo sapev..." si interruppe, prendendo a rimuginare rumorosamente " LO SAPEVI??????????????" urlò, fulminandolo.
L'uomo fece un mezzo sorrisetto, gustandosi l'adorabile broncio fanciullesco che la donna aveva messo su: braccia conserte, guance gonfie con la testa voltata di lato.
Sesshomaru le cinse la vita attirandola a sè.
" Volevo sentirlo dalle tue labbra.." le sussurrò ad un orecchio.
Beh, c'è bisogno che vi spieghi come finì quella giornata?




" PAUSA, STOP, FRENA!" interrompe Thànatos.
" Cosa c'è?" chiede God Junior, sorseggiando un bicchiere d'acqua.
" Gli angeli rimangono incinta?" chiede scioccatissima, gli occhi della circonferenza dell'Equatore.
God Junior, dopo un attimo di silenzio di suspence, le salta direttamente in grembo, prendendo a tirarle le guance nel modo che lei non riesce proprio a sopportare.
" Ma che carina, così innocentina!" squittisce, guadagnandosi uno scappellotto.
Lui torna alla sua scrivania guardandola con occhi da cucciolo.
Per tutta risposta la Morte lo fulmina.
" Coff-coff, dicevo.. Certo che si resta incinta! Cosa pensi che abbiamo uno stampino per fare angeli al forno? O pensi che li cloniamo? O magari che abbiamo una fabbrica?"
" E che ne so! Non ho mai visto angeli con il pancione o angioletti in fasce! E non trattarmi da scema, mi farai venire una nevrosi.."
" Dato che il pancione è ingombrante la gravidanza non si vede ma c'è, e gli angioletti appena nati di giorno sono affidate alle Nurse Angels (gocciolone di Thànatos) e la sera se ne stanno con la loro famiglia"
" Va beh, vai avanti.."
" Perchè vuoi un bambino?"
"VAI AVANTI!"



"Allora, bambini, chi mi sa dire in che luogo ci troviamo?" chiese Kagome, facendo un ampio gesto con il braccio ad indicare il luogo circostante, alla scolaresca di angioletti che la seguiva, rigorosamente ordinata in una fila per due.
" L' Eden!!" risposero in coro i bimbi, ridendo.
Kagome sorrise felice: adorava i bambini ed avere a che fare con loro la riempiva di gioia.
Solo una figura se ne stava in disparte, appoggiata al tronco di un albero, braccia conserte e un'espressione tutt'altro che felice. La lunga tunica bianca, orlata di azzurro ghiaccio, era tenuta in vita da una fascia color oro con cui l'angelo teneva in vita la sua katana. Le mani stringevano forte le braccia, nel vano tentativo di rimanere calmo, mentre i tratti del suo viso si facevano più duri.
Kagome sbuffò esasperata, pregando con lo sguardo Sesshomaru di prestare attenzione alla sua lezione all'aperto. Sguardo che non incontrò altro che una risposta fredda.
" Bambini, chi mi sa dire chi è quel musone che se ne sta lontanto da tutto e da tutti?" chiese InuYasha, atterrando elegantemente al fianco di Kagome e scoccandole un furtivo bacio sulla guancia.
" Il Custode!!" risposero i bambini, sempre ridendo.
InuYasha sorrise beffardo in direzione del fratello che per tutta risposta, preso un sasso, lo tirò dritto in mezzo agli occhi del Messaggero che finì steso a terra, dolorante.
" Chi mi sa dire chi è quell'ebete buttato a terra?" chiese Sesshomaru, sorridendo allo stesso modo in cui aveva sorriso InuYasha prima.
" Il Messaggero!!" risero ancora i bambini.
Kagome si spiattellò una poco elegante manata sulla fronte ad espressione della sua esasperazione. Possibile che quei due non riuscissero mai ad andare d'accordo senza doversi punzecchiare sempre?
" Sesshomaru, InuYasha, vi prego! Siate seri e non disturbate. E poi, Sesshomaru, tu dovresti essre più attento e partecipe, e tu, InuYasha, se vuoi stare qui devi startene zitto e buono. Sono stata chiara?" ordinò la donna, fulminandoli.
InuYasha cominciò a sudare freddo, mettendosi sull'attenti mentre il Custode si limitava ad alzare le spalle, indifferente.
" Certo che" sussurrò un bambino al compagno " sorella Kagome fa veramente paura quando si arrabbia.."
L'altro si limitò ad annuire con gli occhi spalancati.
" Bene." disse Kagome, riprendendo a camminare nell'ampio giardino.
" Sorella Kagome! Sorella Kagome! Che cos'è quel turbine d'aria che si avvicina zigzagando?" chiese curiosa una bambina dai lunghi e boccolosi capelli oro.
" Un mare di guai.." ribattè scocciato InuYasha, sbuffando sonoramente.
La Speranza sorrise ad InuYasha, preparandosi ad accogliere l'Amore e tutto il carico di urla che di lì a poco si sarebbe scatenato.
Koga inchiodò proprio vicino alla donna, il solito sorrisetto spavaldo montato sulle labbra, le mani incollate a quelle di Kagome, occhi languidi e, non di poco conto, i piedi sulla testa del Messaggero.
" E' Koga!" dissero alcune delle bambine, arrossendo pudicamente quando lo sguardo zaffiro dell'angelo le scrutò velocemente.
" Mia dolce Kagome, quanto temp..." aveva esordito mieloso il moro, che come sempre era stato interotto da una dir poco furioso InuYasha.
" KOGA, SMETTILA DI FARE LA CORTE A KAGOME, CHIARO?????" urlò questi, facendoglisi così vicino da potergli spostare la frangia con il respiro.
Per tutta risposta, l'Amore lo ignorò, dedicandosi alle bambine in sua completa adorazione. Non seppe mai come, ma Kagome riuscì a prendere al volo InuYasha prima che facesse un poco elegante tonfo a terra.
Risultato: la solita litigata composta di urla, frasi sconnesse e quasi botte.
" La serietà è andata in vacanza da 'ste parti?" domandò sarcastico Sesshomaru, che aveva assistito alla scenetta.
" Non me ne parlare.." rispose sconsolata l'angelo, scuotendo i lunghi capelli neri " In questi casi mi rammarico del fatto che InuYasha non sia come te." continuò, fissandolo dritto negli occhi con un dolce sorriso.
" Non credo che ne saresti felice." constatò lui, distogliendo lo sguardo, sempre un po' a disagio ogni qual volta Kagome gli sorrideva.
Non sapeva spiegarselo, ma quando era lei a sorridere in quel modo così particolare, non riusciva a rimanere impassibile. Eppure, dei sorrisi di Kagura, lui non voleva perdersene nemmeno un istante..
" Perchè no? Sei una persona di tutto rispetto, certo un po' ghiacciaio, ma con te si ragiona. Io invece non riesco a far capire nulla a quei due.."
Rimasero un po' in silenzio, guardando i due litigare e i bimbi ridere a crepapelle.
" Un po' ghiacciaio?" chiese leggermente perplesso Sesshomaru, incrociando le braccia.
Kagome arrossì, facendo dei cerchietti con i piedi. "Beh, non ti offendere, ma sei un po' troppo freddino, abbottonato se vogliamo. Insomma a scene del genere chiunque riderebbe o stirerebbe un sorriso, tu invece..Cosa ti costringe ad essere freddo e distante, quasi intoccabile?"
Sesshomaru si stupì enormemente, guardandola con gli occhi spalancati, la bocca socchiusa. Recuperò presto la lucidità, ritornando serio e imperscrutabile.
" Me stesso." rispose lapidario, voltandosi e facendo per andarsene.
Kagome rimase a dir poco sorpresa, ma riuscì comunque a riprendersi per trattenerlo per un braccio. "Dove vai? La lezione non è finita!"
Il Custode si volse nuovamente, una strana luce negli occhi color oro. " Io risolvo il problema a te e tu mi esoneri da queste lezioni, ci stai?" propose a bruciapelo.
La Speranza valutò la situazione, poi, illuminata dalla stessa luce emanata dall'angelo di fronte a lei, annuì.
Sesshomaru sfoderò il sorriso più sadico che aveva a disposizione, poi si abbattè come un fulmine a ciel sereno sui due litiganti, stordendoli.
Kagome approvò il metodo anche se rudimentale e violento, sorridendo con sadica gioia mal celata.
" Sarebbe stato meglio avere te come sorella, piuttosto che quell'idiota, maestra." disse l'angelo, prima di sparire tra le ombre degli alberi.
La donna rimase piacevolmente colpita, appuntandosi mentalmente di ringraziarlo alla prima occasione. Poi si diresse verso i due uomini stesi a terra, pronta a curarli e ad usarli come cavie per una piccola lezioncina sul primo soccorso.



[fine flashback](Seconda parte)




Eccoci qui per i ringraziamenti!
mel_nutella: sono contenta di aver preso il ruolo dei personaggi! Ci ho dovuto pensare parecchio, anche in relazione ai ruoli che hanno nel manga, però ero parecchio perplessa, ma mi fa piacere che almeno tu li abbia giudicati positivamente! Approfitto per dirti che Orgoglio e Pregiudizio è fantastica, anche se il mio povero Secchan fa il cattivo..Alla prossima!
crilli: scusa tanto ma avevo fatto confusione, sono un tantino esaurita, credo si sia visto ^^" Beh, se hai perplessità, chi meglio della stessa autrice può almeno provare a risolverle?(non è rassicurante posta così, ma ti accontenti, vero?^^)Va beh, spero che questo capitolo sia soddisfacente o perlomeno che non faccia pena..-.-
Nekochan:BALIIIIIIIIIIIIIIII (aspè che me rileggo il tuo commento che non mi ricordo..>.>)Sì, ecco. Beh, io il flash (con il diminutivo perchè siamo amici) l'avevo pensato così e sai che farmi cambiare idea è difficile. Spero che questo piaccia di più a Sua Mangosità(inchino). Comunque ho incasinato un attimo tra Kikyo e Kagome, spero che le suddette non mi uccidano, ma grazie di avermelo fatto notare ^^" SO SDATTA, CHE CE POTEMO FA? Ba bene, ci sentiamo domani e nella prossima recensione^^
Lorimhar: nuovo lettore o lettrice, scusa ho poco intuito^^" mi fa piacere che la storia ti piaccia e spero che mi seguirai ancora e magari che mi farai notare se ci sono errori (e sfortunatamente io ne faccio parecchi^^) Ciao ciao!
Jordy Klein: è stato difficile? Io credevo anzi di averla fatta troppo semplice ^^" in ogni caso mi dispiace di averti creato delle difficoltà nello starmi dietro e spero di aver fatto di meglio in questo capitolo^^ Al prossimo!
Beh, con questo ho concluso! Alla prossima davvero!
Baci!

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Capitolo 10
*** Capitolo 10. (Parte Terza) ***


" Bene, ora che mi hai fatto un resoconto dettagliato dei particolari insignificanti (sopracciglio tremante e vena pericolosamente pulsante), vuoi dirmi come stanno SERIAMENTE le cose?" chiede Thànatos esasperata, dopo ore di racconti che di fatto non le hanno chiarito nulla.
" Ma come sei impaziente! Certo che tu il lato romantico non sai cosa sia, eh! Io che volevo fare il gentile e.." drammatizza God Junior, asciugandosi lacrime immaginarie con un candido fazzoletto di pizzo, dono di Maria.
" TAGLIA! Voglio sapere cosa vogliono quelle pianta grane dei Peccati Capitali e cosa è successo prima che le Virtù e il Custode finissero nel mondo umano. E NIENT'ALTRO!" spiega più o meno calma, rompendo la delicata tazzina rosa che stringeva tra le mani.
" Argh!! Il mio set da thè rovinato così! Sei cattiva!!!" piagnucola Dio, coccolando ogni pezzetto di coccio.
La Morte sbuffa scocciata poi, sorridendo, ricompone la tazza e la riempie di thè.
" Scusa. Solo che..Lo sai che non mi piace essere all'oscuro di qualcosa. Però..Cavolo..Kagome era la Speranza? Perchè Porty allora non lo sapeva?"
" Perchè ho chiesto io alla tua cara Porty di non dirtelo. E' meglio così, no? Con questi flashback scenici.."
" Sese. Dai, vai avanti."
" Tzè. Mai un complimento. Ma chi è che ti avvelena ogni mattina, eh? Chi è che ti costringe a mangiare pane e acido?"
" Vai avanti che mi appassiona." dice monocorde lei, sperando con quel complimento di riuscire ad andare avanti.
" Va bene, curiosona." sorride Dio, accarezzandole i capelli.
Vittoria, pensa Thànatos, sorseggiando il suo thè. Rigorosamente al limone.



[inizio flashback] (Terza Parte)


" Quindi noi saremmo l'archetipo dei futuri scioperanti?" chiese un angelo, sghignazzando.
" No, per ora siamo solo l'archetipo del sindacato per i diritti dei lavoratori." rispose un altro angelo.
Aveva lunghi boccoli biondi, grandi occhi azzuri e un sorrisetto beffardo a solcargli le labbra. Il suo nome era Lucifero.
Facciamo un passo indietro. Avete presente la Creazione?
Ecco, QUALCUNO non era soddisfatto di come erano state organizzate le cose. Qualcuno per dire..Lucifero, l'angelo prediletto da Dio.
Questi accusava Dio di aver creato un luogo stupendo come la Terra per degli esseri stolti e traditori come gli Umani, inferiori e mortali, votati ad una vita di sofferenza, una vita marchiata dal peccato, ospitata in un corpo che, come una rosa, avrà vita breve, piegato e spezzato dalla vecchiaia e ben presto estirpato dalla Morte.
E non gli era servito molto tempo per raccogliere un discreto seguito che condividesse le sue idee, ed ora, con quel seguito, aspettava di essere ricevuto da Dio.
" Ma, Lucifero, che bisogno abbiamo di parlarGli? Non possiamo semplicemente andarcene e creare un mondo tutto per noi?" sbottò un angelo al suo fianco.
" Quella è l'alternativa." lo liquidò, continuando a fissare il grande portone finemente intarsiato che proibiva l'entrata di chicchessia nello Studio Divino.
Lucifero non voleva in realtà distaccarsi da Dio, perchè, proprio come un figlio, lo amava e viveva per i suoi sorrisi, per i suoi insegnamenti, per le sue lodi. Eppure non riusciva a capirlo, a comprendere il perchè di una scelta tanto sbagliata, il perchè di un suo rifiuto nel dargli spiegazioni, il perchè della sua esclusione dal Suo mondo. Non riusciva a spiegarsi perchè suo padre non lo rendesse parte dei suoi disegni.
Non riusciva a capire più suo padre, e di conseguenza, ad amarlo ciecamente: anche questo gli faceva male. Gli premeva sul petto e glielo lacerava, come un bambino si diverte a staccare le ali agli insetti, così quel senso di allontanamento e di esclusione si divertiva a morderlo, graffiarlo, a farlo sanguinare. Ma ancora di più, si divertiva a farlo appassire.
Sì, Lucifero appassiva ogni giorno di più, lentamente, con la consapevolezza che insieme allo sfiorire dei suoi sentimenti, qualcosa di marcio affiorava in lui e lo possedeva, inesorabilmente.
Con il nero nel cuore, guardava tristemente qella porta, scorrendo con gli occhi i preziosi intarsi, sperando che da un momento all'altro suo padre uscisse, lo abbracciasse e lo capisse.
Ma il tempo passava e la porta restava chiusa. Ore, giorni e la porta sempre chiusa. Lucifero passò tutto il tempo lì davanti, pensando ironicamente che ormai aveva gli intarsi ricalcati sulla schiena.
Dopo un mese, ormai stanco e distrutto, si alzò di scatto, e sbattè violentemente i pugni sulla porta. Una, due, tre volte.
" L'HAI VOLUTO TU!! TU L'HAI VOLUTO!! NON HAI VOLUTO ASCOLTARMI, NON HAI VOLUTO APRIRMI, NON HAI VOLUTO ACCETTARMI!!! MI HAI ESCLUSO ED ORA SARO' IO AD ESCLUDERE TE!!! ADDIO, D'ORA IN POI SARA' GUERRA!!!" urlò, con gli occhi di un pazzo, lacerandosi le vesti, tirandosi i capelli, graffiandosi e scalpitando. Torturando le candide ali.
Lucifero volò via quello stesso giorno e si stabilì al centro della Terra, con l'intento di renderla marcia dall'interno, allo stesso modo in cui il suo cuore era stato attaccato.
Chiamò quel suo regno Inferno, e tutte le creature assunsero un aspetto differente, spregevole agli occhi. Lui stesso cambiò: i lunghi e boccolosi capelli biondi divennero neri, corti ed ispidi, la pelle assunse il colore del sangue, gli occhi divennero completamente neri, le ali persero il loro candore e il magnifico piumaggio, divenendo nuda pelle del colore dell'ombra, le mani si munirono di lunghi artigli e i piccoli canini divennero pericolose zanne.
Dio guardava la scena tristemente, piangendo suo figlio, tramutato in un mostro, macchina d'odio, distributore incontrollato di paura e terrore.
" Non volevo finisse così. Ma imparerai che anche un regno come il tuo non può esistere, come non può esistere un regno di solo bene. Imparerai, Lucifero, che bene e male devono convivere."


" Oh." dice la Morte, fissando tristemente fuori dalla finestra.
" Non mi dire che ti sei commossa!" sbotta God Junior, guardandola sorpreso.
STONK!!! " Ahio!" si lamenta God Junior con le lacrime agli occhi.
" Insomma, sii delicato." lo rimprovera Maria, mettendo giù la lampada da tavolo.
" AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!!!!!!!" ride Thànatos, tenendosi la pancia.
Maria e Dio la guardano stupiti, unendosi poco dopo. Le poche volte che la Morte ride così, è contagiosa.
" Io..Lo capisco. Riesco a capire cosa ha provato, quali sensazioni e sentimenti hanno stretto il suo cuore. (occhiata stupita di God Junior) GUARDA CHE ANCHE IO HO UN CUORE E SONO STATA UMANA! *Coff-coff*..Dicevo, posso comprenderlo, ma..Perchè Dio non l'ha ricevuto, perchè non gli ha parlato? Avrebbe potuto evitare tanto odio.."
" Perchè era scritto così, bambina mia." risponde semplicemente Maria, intrecciandole i capelli.
" Mamma ha ragione. Credi che Papà non abbia sofferto? Non si poteva evitarlo. Come ti ho già detto non esiste un mondo di solo bene, perchè non si può pensare tutti allo stesso modo: sarebbe un mondo di sole bugie. Ma non pensare che un mondo di male sia meglio. L'unico mondo possibile è quello che c'è sulla Terra: un equilibrio tra bene e male." chiarisce Dio, guardando le due donne con un affetto quasi tastabile.
Thànatos annuisce e sorride, incitandolo ad andare avanti.


" Signore, ci attaccano! Non riusciamo a bloccarARGHHH!"
Lucifero alzò gli occhi, giusto in tempo per vedere un figura completamente vestita di nero decapitare il suo servitore.
Sorrise di sbiego, alzandosi e scostando i capelli dal viso " Così sei tu, Naraku. Giusto?"
" Così mi chiamano. Ti dò due opportunità: andartene illeso o prendere parte ad un mio giochino. Decidi tu."
" E tu credi che io ti lasci fare ciò che vuoi? Povero illuso." e scattò in avanti, parandosi ad un soffio dal suo viso.
" Sei veloce, ma non abbastanza." lo freddò, sorridendo sinistramente.
" LAME DI VENTO!" disse una voce alle sue spalle.
Lucifero si spostò in volo, dandosi dello sciocco per non aver notato quella donna con il ventaglio.
" E tu credi che basti un giochetto del genere?" lo apostrofò, tornando con i piedi per terra.
Naraku sorrise " Sì. In realtà hai fatto tutto da solo."
Alzò una mano e tirò con forza, quasi che stesse giocando con una fune. Lucifero si trovò a terra, la gamba sanguinante, come tagliata e capì. Capì di essere finito nella sua tela.
" Kanna!" chiamò ancora il demone.
Una bambina completamente bianca, dai grandi occhi neri e un piccolo specchio, avanzò all'interno della stanza semidistrutta. Si portò vicino al corpo del Diavolo e gli mostrò lo specchio. Vi vide riflesso unicamente il suo viso: un viso coperto di sangue, senza più i malefici occhi neri da cui, tuttavia, scorrevano lacrime nere, solo una bocca che si apriva e chiudeva, al ritmo di qualche maledizione. Rimase sconvolto. Aveva paura.
Naraku si chinò su di lui e gli pettinò lascivamente i capelli, poi glieli tirò con forza fino a portare la sua testa alla prorpia altezza.
" Buonanotte, Diavoletto." gli sussurrò all'orecchio.


" E così ora sai. Naraku gli rubò l'anima, lo decapitò e gli strappò gli occhi. Ma la sua testa continuava a piangere e ad invocare aiuto. Ma nessuno osò andare a liberarlo, anzi in molti furono contenti della venuta di Naraku e dell'inizio del suo regno."
" Sì, ma le Virtù? E il Custode? Che centrano?"
God Junior sospira " La situazione divenne insostenibile. E fu la guerra, quella guerra che lo stesso Lucifero aveva predetto. In quella guerra combatterono tutti, io compreso. InuYasha, Koga, Kagome, Sesshomaru, Rin, Sango, Miroku e tutti gli altri, furono maledetti e fummo costretti ad esiliarli. Kagura morì, Miroku fu colpito da una maledizione terribile: la sua mano destra era capace di risucchiare di tutto in un vortice, fino a portarlo alla morte; per questo lo allontanammo, rinchiudendolo in un altro corpo, per salvarlo da quella maledizione. Le Virtù che perirono furono sostituite, ma noi..Aspettiamo ancora il ritorno degli altri." spiega brevemente, volendole risparmiare altri eventi fin troppo dolorosi.
Rimangono lì, in silenzio per quelli che sembrano secondi o minuti, nessuno ci fa caso.
" Bene, ho capito. Però, è il caso che io ritoni al mio lavoro. Vi ringrazio di tutto." si congeda con un leggero inchino, sparendo nella sua nebbiolina nera.
" E' una ragazza forte. Saprà portare a termine il suo compito." dice Dio.
Maria annuisce, sorridendo dolecemente. Troppo dolcemente. " Lei lo sa portare a termine il suo lavoro, ma tu? Angie mi ha detto che hai almeno un altro miliardo di pratiche da sbrigare."
"NUOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"


[fine flashback]


Finalmente ce l'ho fatta! Non vi dico quanto mi ha intristito la parte di Lucifero T.T
Non mi dilungo troppo che mi pare di averlo già fatto abbastanza. Ringraziamenti!:
Blackvirgo: grazie tanto per la carrellata di complimenti! Anche se credo sinceramente di non meritarli^^" Non so cosa sia Seven e non ho mai visto Vi presento joe Balck, giuro! L'idea è nata così, giusto per fare qualcosa di diverso^^ Beh, spero che questo capitolo ti piaccia e anche i prossimi, se vorrai leggerli. Ciao!
Nekochan: hai visto che ce l'ho fatta? O ma lo sai che non so che scriverti? Ah, sì! Voglio Secchan che inciampa sul tappeto! Me lo devi disegnare. TIPREGOTIPREGOTIPREGO. Va bene. Addio.
mel_nutella: le entra..*Coff-coff*..I ritorni scenici sono il mio forte^^ Beh, non ti ho svelato tutti gli arcani, solo alcuni, ma spero di averti soddisfatta^^ Che dire? Spero che continuerai a leggere!
A presto!
( Che angosciaaaaaaaa T.T)

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