Fuck The System

di Green 182
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I Don't Care Anymore ***
Capitolo 2: *** Monsters Inside My Head ***
Capitolo 3: *** I'm Leaving Home ***
Capitolo 4: *** I'll Never Come Home Again ***
Capitolo 5: *** She's Back ***
Capitolo 6: *** I Don't Wanna Remember ***
Capitolo 7: *** Why Don't You Understand? ***
Capitolo 8: *** You Can Tell Me Everything ***
Capitolo 9: *** Hi Alex, Hi! ***
Capitolo 10: *** Another Boring Story... ***
Capitolo 11: *** I Know You're Right ***
Capitolo 12: *** You'll Always Be My Best Friend ***
Capitolo 13: *** Fear ***
Capitolo 14: *** Here's Your Letter ***
Capitolo 15: *** Why Am I A Dickhead?! ***
Capitolo 16: *** No H8 ***
Capitolo 17: *** You Are My Paradise ***



Capitolo 1
*** I Don't Care Anymore ***


1. I Don't Care Anymore

 

 

Urlano.

Urlano sempre.

Non ne posso più, mi sono già rotto i coglioni di loro.

Vaffanculo, quanto mai sono nato.

Mi fanno solo stare male, dico io, potevano anche non farmi.

Che vita di merda.

 

-Se è questo ciò che vuole lui

ed è ciò che vuole lei,

allora perchè c'è così tanto dolore?-

(Stay Together For The Kids-Blink 182)

 

Potevano far a meno di sposarsi allora!

Cazzo, devo stare sempre male, a loro non sembra che gliene freghi molto.

Ma alla fine, non c'è nessuno a cui frega di me.

Sono solo.

Vaffanculo Dio, questo è uno dei tuoi scherzi bastardi.

Complimenti.

Grazie tante, davvero.

 

-Perchè mi sento così male,

mi sento così arrabbiato,

mi sento così insensibile,

così perso, di nuovo confuso-

(I Feel So-Boxcar Racer)

 

Devono capire che anche io ho dei sentimenti...ma...ah già che a loro non frega niente di me.

Okay, allora d'ora in poi neanche a me fregherà un cazzo di loro.

Devo imparare a pensare solo a me stesso.

Però devo sfogarmi per l'ultima volta.

 

-Vuoi mai scappare via?

Ti rinchiudi nella tua stanza

con il volume della radio così alto

così che nessuno possa sentirti urlare?-

(Welcome To My Life-Simple Plan)

 

Alzo il volume e urlo.

Mi sfogo.

-Porca puttana Jeremy! Abbassa quello stereo del cazzo-

La finezza di mio papà non tarda ad arrivare, ma a me non frega un cazzo.

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Capitolo 2
*** Monsters Inside My Head ***


2. Monsters Inside My Head

 

 

-Signorina Alex, il suo compito-

Come sempre ho preso una A.

Penso di essere la prima della classe, anche se di scarsi non ce ne sono visto che è un liceo.

Sono molto popolare in questa scuola perchè sono la figlia del giudice, mia madre lo è.

Tutti hanno più o meno paura di me.

Li capisco, anche io mi faccio paura da sola.

Sono un mostro.

Hanno paura senza sapere che faccio dopo scuola, se lo sapessero mi prenderebbero per pazza.

O richiederebbero un posto libero al manicomio per me.

È la frustrazione che fa certi scherzi.

Sono i mostri nella mia testa.

Come oggi pomeriggio a casa, non c'era nessuno e l'ho fatto.

Nessuno può immaginarsi quanto mi odio.

Mi odio, si, non sembrerebbe, vero?

Ho preso la lama del temperino e mi sono punita.

Ancora.

 

-Sono così felice perchè oggi

ho trovato i miei amici,

loro sono nella mia testa-

(Lithium-Nirvana)

 

Sto combattendo, sto combattendo una guerra dentro di me, contro me stessa.

Non ce la faccio più.

E il motivo può sembrare stupido, ma è mio padre.

Lui.

Lui se n'è andato, mi ha abbandonato ancora prima di nascere.

Bella mossa papà.

E sono così incazzata al solo pensiero che sia colpa mia, come dice mamma.

Che lui non mi voleva.

Loro non mi volevano.

Sono stata uno sbaglio.

Frutto di una bravata che han fatto da giovani.

E lui se n'è andato perchè non voleva impegni e diceva di non essere abbastanza maturo.

Ahahahah perchè, per scopare lo era?!

Che coglione che è stato!

Cazzo, che nervoso!

 

L'ennesimo taglio, l'ennesimo pianto, l'ennesimo urlo soffocato.

 

 

 

-Lei,

lei urla in silenzio,

una tetra rivolta penetra nella sua mente-

(She-Green Day)

 

Fa male dirlo ma vorrei incontrarlo.

 

-Tu sei fuori in qualche posto,

io non so se ti interessa

ma sembra che non ti importi,

è come se il giorno non verrà mai

perciò tu rimani completamente sconosciuto-

(Dear Father-Sum 41)

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Capitolo 3
*** I'm Leaving Home ***


3. I'm Leaving Home

 

 

Prendo un borsone e lo riempio con tutte le cose per me necessarie.

Scendo le scale e -mentre i miei si stanno urlando contro per l'ennesima volta- esco di casa sbattendo la porta.

La mia uscita li fa finire di litigare per un attimo, li sento da fuori, stanno urlando qualcosa come: -Jeremy, dove cazzo vai?-, ma io non torno mica indietro per loro.

E poi iniziano a darsi la colpa a vicenda per il fatto che me ne sono andato.

Ma che aprano gli occhi!

 

-Non c'è niente di sbagliato in me,

questo è come avevo supposto di essere-

(Jesus Of Suburbia-Green Day)

 

Chiamo Thomas, il mio migliore amico.

-Hey Tom...-

-Jeremy?-

-Si, sono io, ehm...potrei venire a vivere con te?-

-Che è successo?-

-Me ne sono andato, non li sopporto più!-

-Ah...ok, ti aspetto-

-Arrivo, ciao-

-Ciao-

Chiudo la chiamata e mi dirigo verso casa sua.

Arrivo davanti ad un edificio mal ridotto, suono e quando mi apre salgo le scale.

Aspetto davanti alla porta e quando si apre, mi ritrovo davanti un ragazzo abbastanza alto, sui vent'anni, con occhi e capelli castani.

Non ci vediamo da un po' di tempo, quindi mi abbraccia, io ricambio.

-Come stai?- chiedo.

-Bene...tu un po' meno...-

-Già- abbasso lo sguardo.

-Beh, dormo sul divano?- cambio discorso.

-No, ci sono 2 letti singoli in camera-

Annuisco.

 

La mattina dopo esco di casa mentre lui sta ancora dormendo.

Vado a comprarmi una bomboletta spray, poi ritorno a casa sua e mi metto a scrivere sul muro dietro della casa, quello più nascosto.

Tom -sentendo il rumore dello spray- esce e mi raggiunge.

-Buongiorno- gli dico senza guardarlo, ma continuando la mia 'opera'.

-Ciao- risponde sbadigliando.

Finisco il mio 'attacco d'arte' e lo guardo.

-Che c'è?-

-Jesus Of Suburbia- legge.

Annuisco.

 

-Io sono il figlio della rabbia e dell'amore,

il Gesù di Periferia-

(Jesus Of Suburbia-Green Day)

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Capitolo 4
*** I'll Never Come Home Again ***


4. I'll Never Come Home Again

 

 

Sono passati tipo 5 giorni e oggi mia mamma mi ha chiamato per la prima volta.

-Scusa Jeremy, se vuoi vivere da solo, faresti meglio a trovarti un lavoro...- conclude.

So che ha fottutamente ragione.

-Hai ragione...ciao- butto giù.

Sono a casa di Tom ma lui non è in casa.

Ho voglia di fare una cosa...

Mi metto sul letto e mi tiro giù i pantaloni.

Voglio godere, lo faccio fino ad un certo punto, poi non è più divertente.

Che merda.

 

-Mia mamma dice che dovrei trovarmi un lavoro,

ma a lei non piace quello che ha.

Quando la masturbazione perde il suo divertimento,

sei fottutamente pigro-

(Longview-Green Day)

 

Ecco.

Non ho voglia di fare un cazzo.

Come sempre.

Ma dovrei trovarmi un lavoro...bella merda.

 

-Sono un moccioso pigrone

senza un lavoro

e so che dovrei dannatamente averlo-

(Brat-Green Day)

 

Decido di alzarmi e di ritornare un attimo a casa.

Suono, non apre nessuno.

Per fortuna ho ancora un mazzo di chiavi, così apro io.

Sento piangere, viene dalla cucina.

Mi dirigo verso quella stanza.

Mia mamma.

Non ho mai visto mia mamma piangere.

Si gira e mi vede, le vado incontro.

-Che succede?-

-Se n'è andato-

Oh.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso.

 

-Ti ho vista startene da sola

con uno sguardo triste sul viso,

lo chiami al telefono,

sembra che ti abbia lasciata-

(Why Do You Want Him?-Green Day)

 

Me ne devo andare, non posso più sopportarlo.

-Scusa- ed esco di nuovo di casa.

Fuori dalla porta c'è lui, ci guardiamo per un attimo.

 

-Hey papà, guardami,

pensa al passato e guardami.

Sono cresciuto secondo i piani?-

(Perfect-Simple Plan)

 

Abbasso lo sguardo e proseguo.

-Jeremy! Jeremiah, torna subito qui!-

Non intendo ascoltarlo e proseguo.

Dopo un po' mi chiama al telefono.

-Jeremy! Perchè te ne sei andato? Torna a casa!-

-Fatti un po' di domande, papà-

 

-Ora mi vedi, ora no

non chiedermi dove sono,

perchè sono lontano milioni di miglia-

(Disappearing Boy-Green Day)

 

-Tu sei mio figlio, mi devi obbedire!-

-Non ho in mente di tornare a casa-

-Quanto mai sei nato- mi butta giù il telefono in faccia.

Lo dico anche io papà, fidati che avrei preferito non nascere.

 

-Un disastro che cammina

il figlio di tutti i bastardi.

Rimpiangi di avermi messo al mondo

è troppo tardi per salvarmi-

(Walking Disaster-Sum 41)

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Capitolo 5
*** She's Back ***


5. She's Back

 

 

-Che bastardo!- esclama Tom.

Gli ho raccontato tutto.

-L'unica cosa è che devo trovarmi un lavoro-

Annuisce.

-Magari da bidello al liceo che c'è in città...no?!- propone.

-Buona idea-

Ci dirigiamo là e chiediamo informazioni.

 

Il giorno dopo sono già al lavoro.

Non è male fare il bidello.

-Hey! Raccogli!- riprendo una ragazza che butta della carta per terra.

-Cosa?- chiede.

-Raccogli la carta-

-Che carta?-

-Senti ragazzina, raccogli quella cazzo di carta che hai buttato per terra perchè ti ho visto-

-Chi ti credi di essere?-

Rido.

-Chi ti credi di essere tu- dico puntandole un dito contro.

-Cosa? Tu non sai chi sono io? Oh mio dio-

-Mmh...fammi pensare...no!-

Sembra sorpresa e allo stesso tempo offesa.

-Chi. cazzo. saresti. tu. allora?-

Si gira e se ne va incazzata.

-Bimba, la carta-

Tra un po' le esce il fumo dalle orecchie.

Si rigira verso di me e la raccoglie, mi guarda e io le sorrido.

Un sorriso bastardo.

Che stronzo che sono.

-Hey, hai fatto bene-

Mi giro, un'altra ragazza.

Sara.

Quanti ricordi.

-Che ci fai qui?-

-Frequento questa scuola-

-Oh...-

-E tu?-

-Ci lavoro-

-Ah-

-E quella là, chi sarebbe?-

-È la figlia del giudice-

-Ah ok-

-Beh...è da tanto che non ci si vede-

-Già-

-Mi manchi-

-Stai mentendo-

 

-E la verità dev'essere detta: mi manchi

E la verità dev'essere detta: sto mentendo-

(Gives You Hell-The All American Reject)

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Capitolo 6
*** I Don't Wanna Remember ***


6. I Don't Wanna Remember

 

 

_Due Estati Prima_

 

Ero in vacanza al mare con Tom, il mio migliore amico da chissà quanto.

Lui aveva la compagnia di amici là e me li aveva fatti conoscere visto che era la prima volta che andavo con lui.

C'era Sara.

Era come me, era punk.

L'avevo vista uscire di casa e sbattere la porta urlando contro i suoi genitori che lei poteva vestirsi come voleva.

Mi era piaciuta da subito per il suo carattere.

 

-Mi piacciono i ragazzini che combattono contro il come sono stati educati.

Loro odiano le mode e pensano che sia una cazzata preoccuparsene,

è bello quando fanno incazzare la gente per come sono vestiti-

(Give Me One Good Reason-Blink 182)

 

Una sera mi portò in un posto e parlammo un po'.

Alla fine mi baciò e decidemmo di stare insieme.

 

-Era una promessa d'estate,

la sigillammo con un bacio,

questa volta faremo le cose opportune,

come si è arrivati a questo?-

(Cliffdiving-+44)

 

Finimmo per ubriacarci, io di più per festeggiare e quindi mi portò a casa lei.

Quando arrivammo là, c'erano degli amici di Tom che mi invitarono ad uscire con loro, ancora.

Visto che non ero cosciente, accettai.

Mi ricordo solo il sorriso di lei.

 

-Si, la mia ragazza mi porta a casa quando sono troppo ubriaco per guidare,

e non è per niente gelosa quando esco con gli amici-

(Josie-Blink 182)

 

1.Mi portò a casa perchè le facevo pena, probabilmente.

2.Sorrise non perchè non le dava fastidio, ma perchè non gliene fregava un cazzo di me.

Ne sono sicuro.

 

Mi ero innamorato perdutamente di lei ed ero cieco.

Non vedevo le cose più ovvie, o almeno non volevo vederle.

Le andavo dietro come un cagnolino, lei ordinava, io obbedivo e non potevo fare altro.

Lei mi piaceva, io le piacevo.

Era quello che pensavo, era quello che mi fece credere.

Un giorno la vidi andarci con degli altri e mi cadde tutto addosso.

Non potevo crederci.

 

-Perchè tu ancora stai in giro

quando sai che questo mi deprime,

sto odiando tutto e so che sei stata con altri ragazzi-

(Online Song-Blink 182)

 

Il giorno dopo mi disse che mi amava, ahahahah!

 

-Non guardarmi

non guardarmi in quel modo.

'Ti amo' oh davvero?

Per favore vai via-

(I Don't Want You Around-NOFX)

 

La mollai io e mi chiese anche perchè.

C'era solo da ridere.

Discutemmo sul fatto che l'avevo vista con altri e lei cercò di scusarsi.

In realtà non gliene fregava niente.

 

-Quindi non provare a dire che ti dispiace

cercando di mettere le cose a posto

e non sprecare il tuo fiato

perchè è troppo tardi-

(Your Love Is A Lie-Simple Plan)

 

Mi buttai giù in una maniera assurda.

Ero sempre triste, ma non mi pentivo di quello che avevo fatto, perchè le stava bene.

Si era presa gioco di me e poi aveva fatto la vittima.

E io che pensavo che le cose tra me e lei andassero bene.

Illuso di merda.

 

-Giuro che pensavo fossi quella 'per sempre'

ma il tuo amore era come una pistola carica,

mi hai abbattuto come hai fatto con tutti gli altri-

(You Suck At Love-Simple Plan)

 

Ritornai a casa dalle vacanze e ci pensai ancora per un po', poi la dimenticai col passare del tempo capendo che non ne era valsa la pena sprecare il mio tempo con lei.

 

-E penso al domani,

un altro giorno di dolore,

ma non penso sarò qui-

(Don't-Blink 182)

 

 

_Fine Ricordo_

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Capitolo 7
*** Why Don't You Understand? ***


7. Why Don't You Understand?

 

 

Torno a casa tardi, sono abbastanza stanco, dopotutto era il mio primo giorno di lavoro.

Entro in casa e sento gemiti.

Ma che cazzo?!

Vado in camera.

-Oh merda! Scusa-

-Jeremy...- dice con tono preoccupato Tom.

Non appena vedo Sara sbucare dalle coperte, capisco.

-Oh merda! Cazzo! No, no, no! Non è possibile-

Il mio incubo peggiore.

Ma non perchè sono geloso, ma perchè so che tradirà anche lui e non voglio che stia male come me a quel tempo.

-Non è come sembra- cerca di spiegare lui.

-Eh no! Basta, vado via- dico ed esco dalla stanza.

Lui scende dal letto e mi raggiunge.

-Oh, dove vai?-

-Dove vado? Lontano da qui!-

-Non riesci a sopportarlo, eh! Solo perchè ama me e non te, vero?-

Scuoto la testa.

-Ma che cazzo?! Ti ho raccontato tutto, ricordi? Dovresti sapere com'è andata-

-Eri te l'errore-

 

-È così difficile trovare qualcuno che si preoccupi di te,

ma è abbastanza semplice trovare qualcuno che ti guardi dall'alto-

(Someone Who Cares-Three Days Grace)

 

-Ma che...? Me ne vado- dico e mi dirigo verso la porta.

-Lei mi ama, è per questo che ti dà fastidio!-

-Vaffanculo Tom, ce la racconteremo un giorno, ciao- esco di casa e sbatto la porta.

Devo per forza tornare a casa.

 

-Non sono stato a casa per un po' di tempo,

sono sicuro che tutto è rimasto uguale.

Mamma e papà si ripudiano,

un figlio unico da incolpare-

(Walking Disaster-Sum 41)

 

Mi dispiace un casino per Tom, ma mi ha deluso.

 

-Per favore capisci,

questo non è un addio,

è che non ti sopporto-

(No, It Isn't-+44)

 

Era il mio migliore amico, c'eravamo conosciuti quando eravamo piccoli...era l'unico che c'era sempre stato quando avevo bisogno...ora non più e non è di certo colpa mia.

 

-Quindi grazie per avermi mostrato

che dei migliori amici non ti puoi fidare.

E grazie per avermi mentito,

l'amicizia e i bei momenti che abbiamo avuto,

te li puoi riprendere-

(Thank You-Simple Plan)

 

Gli sto cercando di far aprire gli occhi ma li vuole chiudere ostinatamente.

Non vuole capire.

 

-Non avrei mai pensato che questo sarebbe potuto finire,

non avrei mai pensato che avrei perso il mio migliore amico-

(Best Years Of Our Life-Avril Lavigne)

 

Giurammo di non lasciarci mai come amici e di superare tutto insieme...bella merda invece.

 

-Ormai sono passati i giorni,

in cui giurammo che non ci saremmo mai lasciati,

ed ora sono rimasto qui da solo-

(Best Years Of Our Life-Avril Lavigne)

 

È così che ti ringraziano quando sei stato troppo buono credendo di fare la cosa giusta, di essere gentili.

Lo si prende nel culo alla fine.

Mi ha deluso, davvero.

Crede a quella puttana che non conosce neanche e non a me, ah!

Non è possibile.

Non ce la posso fare.

 

-Penso che non siamo più migliori amici,

perchè non penso che tu mi piaccia ancora-

(Top 8-Man Overboard)

 

Non può averlo fatto, non ci posso credere.

No.

Ditemi che è un incubo, vi prego.

Non mi piace assolutamente il suo comportamento, lo sto odiando.

 

-Io non voglio ferirti,

tu non vuoi ferire me.

Io non posso sopportarti

e tu non puoi sopportare me-

(I Won't Be There-Simple Plan)

 

Migliori amici un cazzo!

Tutto a puttane per una troia di merda.

'Ma lei mi ama' bla, bla, bla, ma vaffanculo!

Vedremo, vedremo.

 

-Pensavo che avrei sempre potuto contare su di te,

pensavo che niente potesse mettersi tra noi due.

Avevamo detto che finché eravamo insieme

saremmo stati bene, saremmo stati a posto.

Ma ero stupido e tu mi hai distrutto,

non sarò più lo stesso-

(Thank You-Simple Plan)

 

E ora?

Cosa farò?

Sono fottutamente solo.

Senza amici, senza una famiglia felice.

È colpa sua, cazzo!

Che nervoso!

 

-Io non ti conosco

ma penso di odiarti,

tu sei la ragione della mia miseria.

Strano come sei diventato il mio più grande nemico,

e non ho mai neanche visto la tua faccia-

(Chump-Green Day)

 

Un conto se non lo conoscessi, ma visto che lo conosco, è peggio!

Fa più male averlo perso.

Fa fottutamente male.

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Capitolo 8
*** You Can Tell Me Everything ***


8. You Can Tell Me Everything

 

 

Ritorno a casa e c'è solo mia mamma.

Probabilmente da quella volta là, mio papà non è più tornato.

-Come mai sei qui?- mi chiede lei appena mi vede.

-Ho litigato con Tom-

-Mi dispiace-

-Non sai quanto a me-

Silenzio.

-Starò qui, per adesso, ma non contarci troppo-

Mi dirigo in camera mia e metto giù il borsone con la mia roba.

Apro le veneziane e guardo nella finestra di fronte.

C'è una ragazza seduta sul letto.

Finisce di leggere un libro e lo mette nel cassetto.

La guardo meglio, mi sembra la figlia del giudice.

Dal cassetto estrae qualcosa...che cazzo?!

È una lametta.

Ma...oh mio dio, no.

Si fa dei tagli ed evidentemente si vedono le cicatrici vecchie.

 

-E giuro che non ho un fucile.

No, io non ho un fucile-

(Come As You Are-Nirvana)

 

Ma perchè lo fa?

 

-Lei finì il libro e si coricò nel suo letto.

Lei era sola e stava leggendo fumetti, sentendosi persa nella sua testa.

E romperei ogni finestra e la salverei,

se potessi-

(They Don't Make 'Em Like They Use To-Man Overboard)

 

Continua a sanguinare, non riesco a sopportarlo.

-Hey!- apro la finestra e urlo.

Sposta un attimo lo sguardo su di me e poi cambia stanza, scappa.

Scendo in strada e provo a suonare il suo campanello: nessuno risponde.

Ma che cazzo?!

Lei c'era, lei era lì, in casa.

Non me lo sono immaginato.

Beh, alla fine mi arrendo e torno in casa.

 

 

Il giorno dopo vado a scuola e la cerco.

La vedo passare, non mi nota subito.

-TU!- dico puntandole il dito contro.

Mi vede e si allontana, la inseguo.

-Tu...-

-Cosa vuoi da me?-

-Eri tu-

-A fare cosa?-

-Lo sai-

-Non so di cosa tu stia parlando...- dice cercando di svignarsela.

-Vieni-

La prendo per un braccio e la porto in un posto sicuro, dove nessuno può vederci, dove nessuno può vedere le sue cicatrici.

-Allora?-

Le tiro su la manica della felpa all'improvviso.

-Intendevo questi! Perchè lo fai?-

-Ma che...?!- si tira giù la manica.

-Rispondi-

-Sono affari miei-

Fa per andarsene ma la trattengo.

-Lasciami andare- si dimena.

Tanto sono più forte io.

La porto in una stanza e chiudo la porta a chiave.

-C-che vuoi fare?- chiede spaventata.

-Niente, solo aiutarti-

-Non voglio il tuo aiuto-

-Sei testarda forte-

Fa una smorfia.

-Perchè lo fai, ripeto?-

Si porta le mani al viso e se lo copre.

Comincia a singhiozzare.

-Hey...- le vado vicino e le prendo le spalle con le mani.

Cerca di staccarsi da me, ma la stringo in un abbraccio.

Si sorprende e all'inizio non sembra voglia ricambiarlo, ma alla fine cede.

Inizia anche a piangere.

-Hey, non far così...va tutto bene-

-No, non va tutto bene-

-Sfogati-

Mi tira un pugno sul petto.

-Oh- dico con voce soffocata dal dolore.

-Non intendevo così, ma va bene-

-Scusa- dice imbarazzata.

-Tranquilla...ti va di raccontarmi tutto? Fidati di me...-

Annuisce non troppo convinta.

-Sei sicuro di volerti annoiare con la mia storia? Non è niente di che...-

Annuisco.

 

-Hai tempo di sentirmi piagnucolare

per tutto e niente

contemporaneamente?-

(Basket Case-Green Day)

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Capitolo 9
*** Hi Alex, Hi! ***


9. Hi Alex, Hi!

 

 

Ci ritroviamo abbracciati in una delle stanze della scuola.

Lei sta piangendo dopo avermi raccontato la sua storia.

Si sposta un po' e mi guarda, poi guarda la mia maglietta e va in panico.

-Oddio scusa! Te l'ho bagnata tutta! Mi dispiace...-

-Non me ne frega niente della maglietta- dico e lei rimane stupita per la mia risposta.

Ride asciugandosi gli occhi e questo mi fa sentire bene.

-A proposito, mi dispiace non averlo chiesto prima, ma come ti chiami?- chiedo.

-Alex, tu?-

-Jeremy-

Sorride, ricambio.

-Ehm...devo andare, scusa- dice.

-Vuoi un passaggio?-

-Mmh...disturbo-

-Ma va, no! Tanto abito lì di fronte a te-

-Già, ahahahah-

Usciamo da scuola e guido fino alla nostra via.

-Hey, ti offro qualcosa, dai-

-Ma no...-

-Dai! Entra in casa-

-Okaay- dice ridendo.

Entriamo in casa e vedo mia mamma sorpresa.

-Tu dovresti essere Alex, la figlia del giudice...- le dice.

-Già, sono io, piacere- risponde, e si stringono le mani.

-Beh, noi andiamo di sopra...- interrompo.

Mia madre annuisce e noi ci dirigiamo su per le scale.

Fa caldo e lei, senza pensarci, si tira su le maniche.

-Cazzo...-

-Cosa?-

Faccio segno con la testa.

-Ah...- dice, e si sistema la maglia.

-Gli hai disinfettati almeno?-

-Ehm...no-

-Vieni- dico prendendole la mano e portandola in bagno.

Prendo del cotone e dell'acqua ossigenata e le disinfetto i tagli.

-Ah- esclama di dolore.

-Brucia?-

Annuisce.

-Scusa-

Scuote la testa.

-Non è colpa tua-

-Neanche tua-

Sospira.

-Non ce la faccio più- dice probabilmente pensando alla sua situazione.

Appoggio il batuffolo di cotone e l'abbraccio.

 

-Farei di tutto per tenerti nelle mie braccia,

cercando di farti ridere-

(I'd Do Anything-Simple Plan)

 

-Io sono qui, ricordalo-

Annuisce.

-E ci sarò sempre- le sorrido.

-Grazie-

-Di niente-

-Ora mi sa che devo andare...scusa-

-È stato un piacere conoscerti- dico.

-Anche per me-

Scendiamo le scale, poi lei esce di casa e s'incammina.

-Alex!- urlo e quindi si gira.

-Non farlo più, okay?-

-Non posso prometterlo-

-Alex!- la rimprovero.

-Non posso, scusa- dice, si rigira e prosegue.

Un modo per farmi preoccupare di più.

Torno a casa, in camera mia e mi sento strano.

Vuoto.

Solo.

Mi sento incompleto in questa stanza dove poco fa eravamo in due.

Mi sento perso.

Non so cosa fare.

Guardo dalla finestra: non c'è.

'È appena entrata, ora salirà in camera' mi dico per tranquillizzarmi.

Comincia il panico però.

Bene.

Comincio a fare avanti e indietro.

Aspetto.

Come aspetto?

Io la sto aspettando?

Oddio.

Lo sto facendo davvero.

Non arriva però.

Mezz'ora.

Un'ora.

Un'ora e mezza.

Niente.

Ci rinuncio anche perchè devo andare a cena.

Torno alle 20.30 e dopo un'ora finalmente la vedo.

La vedo.

Lei è lì, davanti a me.

Non ci posso credere, era ora!

 

-Sono seduto da solo nella mia stanza,

fisso le pareti,

sono stato alzato tutta la dannata notte-

(2000 Light Years Away-Green Day)

 

Busso alla mia finestra in modo che lei mi possa sentire.

La cosa riesce e si gira verso di me.

Sorride.

Dio, mi fa impazzire.

Ricambio e la saluto con la mano.

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Capitolo 10
*** Another Boring Story... ***


10. Another Boring Story...

 

 

Il giorno dopo ci vediamo ancora a scuola.

-Hey...- mi saluta.

-Ciao! Come va?-

-Massi...vado avanti- sorride.

-Ma ieri sera...?-

-Dov'ero?-

Annuisco.

-A danza-

-Okay-

-Ora fai lo stolker?!- ride.

-Eh? Cosa? Noo, perchè dovrei?- dico imbarazzato.

-Beh...tu non mi hai ancora raccontato la tua storia...-

-Mmh...lo farò-

-Quando?-

-Un giorno- rido.

-Perchè non ora?-

-Quando sarai più grande- dico ancora ridendo.

Mi tira un pugno sulla spalla.

-Dai!- esclama.

-Se vieni a casa mia anche oggi...-

-Mmh...cos'è, un ricatto?-

-Si, direi-

Ride.

-Allora?- chiedo.

-Va bene...-ride ancora.

Adoro il suo sorriso, adoro esserne la causa.

 

Finisce la scuola e lei viene a casa con me.

-Vuoi qualcosa?- chiedo.

-Nah...però grazie lo stesso- risponde sedendosi sul divano.

-Non devi ringraziarmi-

-Lo faccio lo stesso-

-No-

-Si-

-Noo-

-Dio! Sei fottutamente testardo!-

-Taci, va-

Ride, di conseguenza anche io.

-Beh, allora? Raccontami tutto-

-Non è niente di che...-

-Fa niente, sono qui per ascoltarti-

Le sorrido, ricambia.

-Ehm...non saprei da dove iniziare- mi sento in imbarazzo.

-Mi chiamo Jeremy...-

-Fin qui c'ero arrivata- ride.

-Ho 17 anni...-

-Okay-

-Tu?-

-Anche io-

Sorrido.

-Ehm...l'anno scorso sono stato buttato fuori da scuola perchè mi avevano trovato ubriaco...e un po' mi vergogno-

Lei è lì e mi guarda.

Non apre bocca, non giudica, mi ascolta solo e questo mi tranquillizza.

-Ero un ragazzo abbastanza pigro, non che adesso sia diverso, e per esempio decidevo di fare qualcosa, ma non la portavo mai a termine.

 

-C'è un ragazzo che annebbia il suo mondo

e ora si sta impigrendo.

Non c'è motivazione e la frustrazione lo fa impazzire.

Pianifica di prendere posizione, ma rimane sempre a terra.

Qualcuno lo aiuti o finirà per gettare la spugna-

(Who Wrote Holden Caulfield?-Green Day)

 

Non avevo molti amici, però l'unico che avevo era un buon amico...era...beh, te la racconterò dopo quella storia. Mi piaceva andare in skate, mi piace tutt'ora...poi suonavo, avevo una Fender, a dir la verità ce l'ho ancora da qualche parte. Fino ad un anno fa pensavo di poter avere una carriera da musicista...sai, i soliti sogni che si ha da bambino...ma poi aprii gli occhi e capii che la musica non faceva per me, quindi misi da parte quella meravigliosa Fender.

 

-Stavo chiuso in camera tutto il giorno nel calore estivo,

in una piccola casa marrone nelle strade periferiche.

Uno skateboard e la mia chitarra di merda,

sognavo tutto il tempo che mi avrebbero portato lontano-

(Rite Of Spring-Angels & Airwaves)

 

A scuola andavo male, la mia situazione famigliare iniziò a degenerare e io stavo malissimo, un po' come te. Fino a poco tempo fa i miei condividevano la casa, e tipo una settimana fa scappai, non ce la facevo più...litigavano ogni giorno.

 

-È stato quando raggiunsi i 16 anni

che venni cacciato da scuola.

E così sembrò che le cose stessero peggiorando

e se ne stessero volando via.

Mio padre se ne andò di casa quell'anno, mi sembra-

(Rite Of Spring-Angels & Airwaves)

 

Quindi andai ad abitare con l'unico amico che avevo, il mio ex migliore amico di nome Thomas...per farla breve, lui mi tradì e io dovetti tornare a casa-

-In che senso tradì?-

Le raccontai la storia di Sara e mi diede ragione.

-Eccoti la mia noiosa storia-

-No, non lo è, fidati-

-Grazie- dico sorridendo.

-Di cosa?-

-Per il sostegno morale-

Mi sorride.

Un sorriso malinconico è stampato sul suo viso.

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Capitolo 11
*** I Know You're Right ***


11. I Know You're Right

 

 

Ed eccola là con altri ragazzi.

Proprio quello che mi aspettavo.

Sapevo di aver ragione.

Lui non si è fidato di me, del suo migliore amico, ex migliore amico.

Non può essere successo davvero, non esiste.

Non si è fidato di me, ma di quella puttana di merda.

Avevo ragione io, ma quell'idiota non mi ha voluto ascoltare.

Sapevo a cosa sarebbe andato incontro, ho provato ad evitarlo ma niente, non c'è stato verso. Anche sapendo com'era andata con Sara, ha fatto di testa sua.

E adesso lei è là, insieme ad alcuni ragazzi.

La vedo, lei no.

Anche se mi vedesse, non si preoccuperebbe del fatto che potrei dirlo a Tom, ne sono sicuro.

Non gliene frega proprio niente, è una cosa impossibile.

-Quella è Sara- dico.

-Mmh-

Alex la squadra dalla testa ai piedi.

-Meglio perderla che trovarla- affermo.

-Sei stato fortunato allora-

-Già, ora si, ma prima ci sono stato male come un cane-

-Ti ha preso per il culo...posso capire come ti sei sentito-

Sospiro.

-Sai cosa potresti fare? Scattarle una foto e mandarla a Tom, così si rende conto che avevi ragione-

-Alex, sei un genio-

Scatto la foto e gliela mando.

-Gliel'avevo detto, cazzo! Mi viene un nervoso solo per il fatto che non mi ha ascoltato-

-Calmati, le cose si risolveranno-

-Non credo-

-Si, fidati, se eravate molto legati, non può finire così-

-Lo spero-

-Ti manca, eh?-

-Nah...-

-Si-

-No-

-Lo so, dai-

-N...-

-Non continuare, è così e basta!-

-Come?-

-Te lo si legge negli occhi-

Li abbasso.

-Ora non puoi 'leggere nei miei occhi'-

-Ormai non mi serve più, perchè è bastato uno sguardo per capirlo-

Faccio una smorfia.

-È o non è così?-

-Cosa?- chiedo, ma so bene di che parla.

-Ti manca Tom?-

-Troppo- confesso.

Abbasso di nuovo lo sguardo prendendo a calci i sassi che ci sono per terra.

 

-Provo a vivere senza di te,

ma ogni volta che lo faccio mi sento morire.

So cos'è meglio per me,

ma invece voglio te,

continuerò a perdere tempo-

(Over & Over-Three Days Grace)

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Capitolo 12
*** You'll Always Be My Best Friend ***


12. You'll Always Be My Best Friend

 

 

Mi comincia a suonare il cellulare: è Tom.

'Dobbiamo parlare' scrive.

Eh, direi.

'Dove ci incontriamo?' gli scrivo.

'Vieni a casa mia'

'Okay'

-Vuole parlarmi- le dico.

-Facciamo progressi-

Sorrido leggermente.

Spero di mettere le cose a posto.

-Scusa, ma devo andare...-dico.

-Ok, tranquillo, buona fortuna!-

-Grazie, ciao- dico allontanandomi.

-Ciao!-

 

Mi dirigo verso casa sua...speriamo in bene.

Suono, mi apre e salgo le scale.

Lo trovo sulla porta.

-È un fotomontaggio- dice.

Mi sorprendo.

-Ti sembra un fotomontaggio?!-

-Si, e l'hai fatto tu, solo per gelosia-

Rido.

Rido per non piangere.

Scuoto la testa.

 

-Lo so

che sei ferito

tu lo sai

che sono qui per salvarti

lo sai

io sono sempre qui per salvarti

lo so

che mi ringrazierai più tardi-

(Pain-Three Days Grace)

 

-Proprio non capisci- lo sorpasso ed entro in casa.

Lui chiude la porta e mi segue.

-Che cazzo vuoi da me?-

-Che cazzo voglio?! Voglio che tu mi ascoltassi e capissi-

-Cosa devo capire? Che sei un bastardo? L'avevo già capito-

-Ma sarai coglione!!-

-Tu lo sei-

Rido.

-Vaffanculo Tom-

-Mi chiedo come ho fatto a sopportarti fino adesso-

-Questo non dovevi dirlo-

Lo spingo sul divano e gli mollo un pugno in pancia.

-Scusami, ma l'hai voluto tu-

Me ne tira uno anche lui.

E si continua così per un po', finché io non mi allontano un pochino e mi metto rannicchiato con la testa tra le ginocchia: piango.

-Jeremy?-

-Hey, Jeremy?-

-Che cazzo vuoi?- dico con tono normale alzando la testa.

-Che cazzo stiamo facendo?!- dice mentre gattona fino a raggiungermi.

-Dimmelo tu-

-Scusa-

Scuoto la testa.

-Non puoi solo scusarti, cazzo! Pensi che cambi qualcosa, eh? Non si risolvono le cose passate con un semplice 'scusa' del cazzo-

-Hai ragione, sono un mostro-

-Perchè non mi hai ascoltato?-

-Pensavo che le cose stessero andando bene con lei...mi sbagliavo-

-Ma tu sapevi cos'era successo con me 2 anni fa-

-Già...mi pento-

-E comunque non ero geloso, volevo solo evitare che tu ci stessi male come me-

-Grazie Jeremy, scusami davvero- mi viene vicino e mi abbraccia.

-Potrai mai perdonarmi? Di nuovo migliori amici?-

-Non ho mai smesso di considerarti tale, o meglio, la mia testa si, ma il mio cuore no-

Sorride.

-Grazie davvero- mi stringe ancora.

-Ti voglio bene Tom, che non succeda più perchè non voglio nemmeno sfiorare l'idea di perderti, d'accordo?-

Annuisce.

-Anche io ti voglio bene, Je-

Gli do un bacio sulla fronte, lui sulla guancia.

Meno male che si è risolto tutto.

-Io ci sarò sempre per te- dico.

 

-Dove andrai saprai che sarò lì,

se andrai lontano saprai che sarò lì-

(Poprocks & Coke-Green Day)

 

-Conta pure su di me- risponde.

-Non so che farei senza di te-

 

-Come faccio a vivere senza quelli che amo?-

(So Far Away-Avenged Sevenfold)

 

Non se lo meriterebbe, lo so.

Gli voglio dannatamente bene, ecco cosa.

 

-Le ho provate tutte per allontanarmi,

ma ritorno sempre qui,

ti inseguo sempre.

Perchè lo faccio?-

(Over & Over-Three Days Grace)

 

-Hai falsificato bene la foto, comunque-

-Ma che cazzo?!-

-Sei bravo-

-Ma stai bene?-

-Benissimo-

-Oddio, ancora-

 

-Ancora ed ancora

ci casco a causa tua.

Ancora ed ancora

non faccio un tentativo-

(Over & Over-Three Days Grace)

 

-Sto scherzando-

-Ma io ti ammazzo!!- gli salto addosso e gli faccio solletico.

Ridiamo insieme e mi sento felice.

-Ti odio- dico scherzando.

Mi fa la linguaccia.

Se non lo conoscessi, gli darei 7 anni, non 20!

-Grazie, mi fai star bene- dico.

-Di niente-

 

-Non c'è tempo di cercare per il mondo

perchè sai dove trovarmi,

quando sono in giro-

(When I Come Around-Green Day)

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Capitolo 13
*** Fear ***


13. Fear

 

 

-Ah, ho fatto pace con Tom- le dico mentre camminiamo per i corridoi.

-Oh, sono felice per te-

Sorrido.

-Me lo farai conosce prima o poi, neh?-

-Certo-

-Mmh...ora devo andare in classe...ci vediamo dopo, okay?-

-Okay, ciao-

-Ciao-

Mentre lei è in classe, io devo fare le pulizie.

E ci penso.

Penso a lei.

E non so perchè, questo è il bello (o il brutto?).

 

-Ma ogni tanto ti rivedo

e questo mette il mio cuore a dura prova

 

Allora quando i miei problemi finiranno?

Mi sto rendendo conto che siamo solo amici,

ma ancora oggi mi chiedo perchè

continuo a pensare a te-

(Paper Lanterns-Green Day)

 

Suona una campanella e spero che a momenti lei salti fuori.

Guardo tutti i ragazzi uscire dalle classi...ma lei dov'è?!

Sento due mani sulla mia schiena, mi giro.

-Bu!- dice.

Mi spavento e lei si mette a ridere.

Penso di averlo fatto probabilmente apposta perchè adoro farla ridere.

-Ti sei spaventato!- dice prendendomi in giro.

-No, chi? Io? No!-

-Oh si!-

-Non è vero!-

Annuisce.

-Non prendermi in giro- faccio il finto arrabbiato.

Ride ancora.

-Beh, andiamo a casa?-

-Ok...-

Usciamo da scuola e ci dirigiamo là.

Ognuno va a casa propria stavolta.

Salgo in camera e mi butto sul letto e penso: va a finire che mi addormento.

E la sogno anche!

 

-L'altra notte ho fatto un sogno

in cui c'era ancora lei.

Io e lei eravamo nel cielo,

volavamo mano nella mano.

Mi sono svegliato sudando freddo

desiderando che le fosse accanto a me-

(Dry Ice-Green Day)

 

È stato così bello sognarla, sembrava tutto così reale.

Vorrei fosse tutto vero.

E si, probabilmente mi sto innamorando.

L'unico cosa che ho in mente è il suo viso.

Il suo sorriso.

Potrei morire da un momento all'altro.

 

-Io e te dovremmo andarcene via per un momento,

voglio solamente essere solo con il tuo sorriso-

(M+M's-Blink 182)

 

Comincio a pensare, a farmi paranoie.

Ho paura.

 

-Chi sarà l'escluso?

Non voglio essere io l'escluso.

Sarà questa la fine?

O diventerai la mia nuova ragazza?-

(M+M's-Blink 182)

 

Ho paura che le cose non vadano bene.

Ho paura che non mi voglia.

Ho paura che mi consideri solo un amico.

Ho tanta paura.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciao Alex,

ehm...sinceramente non so perchè sto scrivendo questa lettera, forse dovevo solo sfogarmi.

Beh, come stai?

Io bene, penso.

Dio, mi sento patetico.

Probabilmente lo sono.

Ti sto annoiando, vero?

Non so che dire, mi sento stupido.

Non che io non lo sia già di mio...

E niente, sono felice di averti conosciuto...

per me sei unica, non avevo mai incontrato una ragazza come te, con problemi ma allo stesso tempo perfetta.

Per me lo sei.

Ti chiedo solo una cosa: non tagliarti più, promettimelo.

Ti prego.

Non sopporto l'idea che tu ti faccia male.

Penso di averti detto tutto...so che questa lettera non ha senso.

Sarà la prima e l'ultima, promesso.

 

Jeremy

 

P.S. Ti voglio bene”

 

 

-Ecco una lettera per te

ma le parole si confondono

e la conversazione muore-

(Here's Your Letter-Blink 182)

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Capitolo 14
*** Here's Your Letter ***


14. Here's Your Letter

 

Jeremy mi ha chiesto di portarle la lettera.

Lui non ha le palle, ha detto.

Probabilmente neanche io ce le avrei se lei mi piacesse.

Beh, a parte che...che cazzo gli costava uscire di casa, fare due passi e mettergliela nella cassetta della posta?!

No, invece devo portargliela io a scuola, mentre Jeremy non c'è.

Mentre sono sovrappensiero, vedo da lontano Sara.

Merda.

Si gira per caso, mi vede e mi corre incontro.

-Hey Tom!-

Non la saluto nemmeno.

-Ciao! Non mi hai più chiamato- continua.

-Devo andare- dico, e lei mi prende per un braccio.

-Perchè non mi hai più chiamato?-

-Perchè non avevo voglia-

-Cosa ti succede?-

-Cosa mi succede? So che ci vai con degli altri, ecco cosa mi succede- alzo la voce.

 

-Perchè le ragazze come te sono assolutamente il peggio,

ho davvero provato a far si che tu mi piacessi

ma hai incasinato tu tutto per prima-

(The Absolute Worst-Man Overboard)

 

-Non è vero-

-Oh, smettila-

-Di far cosa?-

-Di mentire-

-Sara!- la chiamano.

Mi giro e c'è una macchina, si abbassa il finestrino.

C'è un ragazzo che fa segno di salire.

-È mio fratello- e si dirige alla macchina.

Mi metto a ridere.

-Quando lui se ne andrà, io non tornerò indietro- le urlo mentre lei è abbastanza lontano.

 

-E può darsi che ti rivedrò all'anteprima di un film,

ti metterai in mostra e camminerai a braccetto con quel tipo,

ed io sorriderò, e tu ondeggerai,

faremo finta che sia tutto okay.

La mascherata non durerà,

quando lui se ne sarà andato, non tornerò-

(Dammit-Blink-182)

 

Proseguo la camminata verso scuola.

Quando arrivo chiedo di lei.

Mi dicono la sua classe, così la vado a cercare.

Busso alla porta e -sentendo un 'avanti'- la apro.

-Mi dica- mi dice la professoressa.

-Cercavo Alex...-

-Si-

-Può uscire un attimo?-

-Sisi, certo-

Vedo alzarsi una ragazza mora, molta alta, magra e bella, che mi guarda spaesata.

Usciamo dall'aula tutti e due e iniziamo a parlare.

-E tu saresti?-

-Tom-

-Oh...Tom, l'amico di Jeremy-

-Esatto...ecco, lui mi ha chiesto di portarti questa- e le porgo la lettera.

-Ah- la guarda un po' sorpresa.

-Beh...grazie allora- sorride.

-Piacere di averti conosciuto- le tendo la mano.

-Piacere mio- me la stringe.

Lei torna in aula e io a casa di Jeremy.

 

-Hey amico, te la sei scelta proprio bene- dico ridendo e dandogli una pacca sulla spalla.

-Devo essere geloso?!- dice con sguardo sospettoso.

-Nah...io ho chiuso-

-Cosa?-

-Con le ragazze-

-Aaah! Pensavo la porta-

-Ma che cazzo?! Ahahah-

-Eh! Non specifichi-

Ci guardiamo e poi ci mettiamo a ridere come dei coglioni.

Amo la nostra amicizia.

Mi pento di aver solo pensato di perderlo a causa di una troia.

Fanculo, gli voglio troppo bene.

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Capitolo 15
*** Why Am I A Dickhead?! ***


15. Why Am I A Dickhead?!

 

-Ho deciso di andare al College-

-Cosa? Tu sei pazzo-

-Perchè?-

-Vuoi lasciare qui Alex? Dopo quello che le hai scritto?-

-Io non le interesso-

-Chi te lo dice?!-

-Si vede da come si comporta- rispondo.

Qui Tom tace.

-Fai quello che vuoi- riprende.

Annuisco.

-No! Non puoi farlo- continua.

-Oh si che posso-

Si porta una mano sulla fronte.

 

Arrivo al College, posto non poco lontano da casa mia.

Mi sistemo in camera mia: a quanto pare ho due coinquilini.

-Ciao ragazzi...mi chiamo Jeremy-

-Io sono Allan e lui è Liam-

-Piacere di conoscervi-

Sono tutti e due castani, non molto alti, uno con occhi verdi e l'altro con gli occhi castani.

Beh, mi hanno fatto una bell'impressione per ora.

 

Bussano alla porta di casa.

-Chi è?- chiedo.

-Sono Alex, volevo parlarti della lettera-

Apro la porta e ha un sorriso che va da un orecchio all'altro, quando vede chi sono, sparisce.

-C-ciao...Jeremy è in casa?-

-No...mi dispiace-

-Digli che sono passata-

-C'è solo un problema-

-Quale?- mi guarda incuriosita.

-È partito-

-Cosa?-

-Ha voluto andare al College, l'ha deciso di punto in bianco-

-Ma che cazzo?! No, non è possibile-

-Lo so, fidati. Neanche io volevo che partisse-

-Beh, digli lo stesso che sono passata-

-Lo farò- dico con mezzo sorriso.

-Mi dispiace- continuo.

-Già...beh, io devo andare, scusa-

-Niente, ciao-

-Ciao-

E alla fine le mie teorie erano vere.

A lei piace lui.

E a lui piace lei.

 

-Lui era punk, lei faceva danza.

Cos'altro posso dire?

Lui voleva lei, lei non l'avrebbe mai detto

ma in segreto anche lei voleva lui-

(Sk8ter Boy-Avril Lavigne)

 

Aaaaah...se fosse rimasto!

Il più grande sbaglio della sua vita.

Sarà meglio chiamarlo.

-Hey amico-

-Ciao Tom!-

-Come va lì?-

-Massi, tutto bene...e lì?-

-Ho una cosa da dirti-

-Sentiamo-

-È appena venuta Alex, ti cercava. Voleva parlarti della lettera-

-Ma porca troia!-

-Te l'avevo detto-

-Perchè sono una testa di cazzo?! Perchè?-

-Già...vabbeh, ti saluto dai...ciao!-

-Ciao...-

 

Ciao Alex,

ho saputo che sei venuta a casa mia e volevi parlarmi della lettera, giusto?

Ecco, puoi parlarmene scrivendomene una anche tu.

Quello che vedi sulla busta è l'indirizzo del College, dove ovviamente la manderai.

Beh, spero sia qualcosa di bello...

Mi mancherai,

Jeremy”

 

La imbuco subito, con la speranza che le arrivi presto.

Non ho voglia di aspettare tanto, troppo per la risposta.

Se solo non fossi partito!

Cazzo, mi odio.

Proprio ora che le cose stanno andando bene...

Fanculo Jeremy.

Che testa di cazzo che sono!

 

-Lei è così importante,

io sono così ritardato-

(Apple Shampoo-Blink-182)

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Capitolo 16
*** No H8 ***


16. No H8

 

Ho spedito la lettera 2 giorni fa.

L'altro giorno, tornando in camera, mi sono accorto che in uno dei 3 letti che ci sono nella nostra stanza, c'era qualcuno, ma non capivo chi.

-Allan?-

Sbuca fuori dalle coperte, rosso in faccia.

-Oh, Jeremy-

-Cazzo, ti ho disturbato...vi ho disturbato-

-Non ti preoccupare-

Sbuca qualcun altro dalle coperte.

Ero convinto fosse una lei, invece è Liam.

-Liam?-

-Jeremy...cazzo-

-Siete...gay!-

-Già...-dice triste.

-Figo!-

-Sul serio?- si sorprendono.

-Si-

-Non ti dà fastidio?-

-Perchè dovrebbe? Sono a favore-

-Meno male-

-Beh, andrò in giardino-

-Ok...grazie-

Ed esco, dirigendomi fuori.

Ritornando a prima...

non sono omofobo, perchè dovrei?

Ognuno può amare chi vuole.

E penso che ci siano molte più coppie gay che si amano, che coppie etero.

Tutti hanno il diritto di essere felici, no?

E poi penso di essere a favore dei loro matrimoni, ma anche dell'adozione.

Penso che abbiano il diritto di avere anche loro un figlio.

Perchè se lo vogliono, lo vogliono per amore.

Odio gli omofobi.

Li considerano come persone segnate, li escludono, ma io non capisco, sono persone come le altre e probabilmente anche con più testa.

Non si può odiare una persona o averne schifo solo perchè ne ama un'altra dello stesso sesso.

Non si può, non esiste.

Stiamo degenerando.

Sono tutti fuori di testa.

Dio, che schifo.

Mi fan schifo gli omofobi, lo ripeto.

Vivi e lascia vivere”, mi sa che quelli non l'hanno capito affatto.

Spero solo che col tempo non si facciano più queste differenze, che non si giudichino più le persone dal colore della pelle, dall'aspetto fisico o dal loro orientamento sessuale, che non si etichetti più.

Mai giudicare un libro dalla copertina, dicono.

Ed è vero.

 

Quando ritorno in camera, Allan e Liam mi dicono che è arrivata una lettera, ed io sono tutto esaltato.

 

Ciao!

Sono Alex.

Volevo rispondere alla tua lettera...

ehm, comincio con il ringraziarti per i complimenti che mi hai fatto...non dovevi, perchè non sono così perfetta come credi.

Ho saputo che sei al College...e mi dispiace.

C'è, no, mi dispiace che tu sia partito.

Ma perchè sei voluto partire così di punto in bianco?!

Poi non me l'hai detto e ci sono rimasta un po' male quando Tom me l'ha detto.

Tornerai presto, vero?

Lo spero.

Mi mancherai, a parte che mi manchi già.

E...no, scrivimi quante lettere vuoi, mi fa solo piacere.

Ti scriverò una volta a settimana se vorrai.

Non so più cosa dire.

Buona fortuna per il college.

 

Alex

 

P.S. Questo fine settimana ci possiamo vedere?”

 

Oddio come sono preso bene!

Le piaccio.

Io.

Le.

Piaccio.

Troppo bello per essere vero.

Non ci credo.

Mi sono dovuto pizzicare più volte per crederci.

 

-Solo non dimenticarti di pensarmi

e io non mi dimenticherò di te,

'ti scriverò una volta a settimana', disse lei-

(Going Away To College-Blink-182)

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Capitolo 17
*** You Are My Paradise ***


17. You Are My Paradise

 

Le voglio rispondere subito.

Sono troppo esaltato.

Cazzo, le piaccio.

 

Hey, ciao!

Mi fa piacere che tu mi abbia risposto...sono davvero felice!

Non puoi immaginarlo ahahahah!

Beh, questo fine settimana penso di poter uscire.

Possiamo andare al lago, se vuoi...non so che altro dirti.

A proposito del college...ehm...non ti ho detto che partivo perchè non pensavo che tu provassi qualcosa per me.

Beh, lì come va?

Come stai?

Io qui tutto bene, condivido la stanza con altri due ragazzi: Allan e Liam.

La figata è che sono gay!

Spero tu non sia contro l'omosessualità, perchè io sono a favore.

Beh, dai, ci sentiamo...

 

Jeremy

 

P.S. Mi manchi”

 

Gliela mando.

Al fine settimana mancano 2 giorni...posso resistere.

Dio, sono già agitato adesso.

 

Passano due giorni, e intanto ci mettiamo d'accordo per il posto e per l'ora.

Al lago alle 15.00.

Arrivano le 14.30 e parto, si, con mezz'ora d'anticipo.

Beh, aspetto l'ora dell'appuntamento e arriva puntuale.

Sono agitatissimo.

Ho paura di fare figure di merda, e poi ho vergogna, ora che so di piacerle.

Ho paura di fare qualcosa di sbagliato.

-Hey-

-Ciao-

Ci fissiamo un attimo.

 

-Per favore non guardarmi con quegli occhi,

per favore non insinuare che sei capace di mentire-

(First Date-Blink-182)

 

-C-come va?-

-Bene, bene penso, tu?-

-Sisi, bene anche io-

-Che racconti?-

-Mah, non lo so...là non si sta bene senza di te-

Rido.

-Tom come sta?-

-Penso bene, non lo vedo spesso-

-Ah, beh, lo chiamerò allora-

-Tu invece? Che racconti?-

-Massì, ti ho raccontato dei miei coinquilini...-

-Si, sono a favore anche io comunque- dice sorridendo.

-L'altro giorno li ho trovati a letto insieme- esclamo ridendo.

Ride anche lei.

-Beh...boh-

-Non so più cosa dire-

-Già-

Ridiamo ancora.

Passano due ore e mezza e poi devo andare.

-Hey, devo andare...scusami- dico triste.

-Ah...beh. Mi dispiace-

-Già, anche a me-

-Non sai quanto-

Sorrido.

Mi avvicino a lei e l'abbraccio, ricambia.

Poi quando ci stacchiamo, la bacio.

Ci metto tipo un quarto d'ora a decidermi, perchè ho vergogna.

E beh niente, ci baciamo.

E mi sento così fottutamente bene.

Dannatamente completo ora.

Così rincoglionito.

Dio, penso di amarla, non ho mai provato così tanto per qualcuno.

-Io vado allora...- dico balbettando.

-Ciao...ti voglio bene-

-Anche io- le dico mentre mi allontano.

-Ciao!- continuo.

Prendo la bici e torno al college.

 

-E non riesco a credere che me ne sto andando,

oh, non so cosa farò-

(Summer Paradise-Simple Plan)

 

 

 

THE END

(PT.1)

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