Never can say goodbye

di parveth
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Setting up the meeting ***
Capitolo 2: *** Back to Wonderland ***
Capitolo 3: *** Skin Alcool ***
Capitolo 4: *** the bodyguard ***
Capitolo 5: *** Videos and scenes ***
Capitolo 6: *** girls just wanna have fun ***
Capitolo 7: *** the speech ***
Capitolo 8: *** The time of our lifes ***
Capitolo 9: *** togheter forever ***
Capitolo 10: *** The best thing that ever happened to us ***



Capitolo 1
*** Setting up the meeting ***


Sono trascorsi tre mesi dai miei viaggi in Usa, da allora sono successe molte cose: la seconda serie per esempio, a detta di molti e' anche piu' bella della prima e non mi sento di dargli torto anche se per me ogni episodio e' piu' "doloroso" da vedere: per dirne una ad ogni abbraccio dei personaggi pensavo " ci sono stata anche io tra quelle braccia"  e via dicendo, in piu' a volte ci si mettevano anche i parenti nel ricordare aneddoti di quella settimana in cui erano venuti anche loro.

Non che abbia brutti ricordi, tutt'altro, ma che me li si sbatta in faccia quando meno me l'aspetto proprio non riesco ad accettarlo: una domenica uscimmo a pranzo con i parenti e mio cugino butto' li un "com'e' che ti chiamava il tuo amico la'? Dearie?" era solo una domanda d'accordo ma non mi piacque il tono in cui me la fece, sembrava una presa in giro, e poi: che mi chiamasse Robert cosi andava bene, che lo facessero altri del cast anche, l'avrei tollerato anche da altri oncers ma che lo facesse mio cugino che pur essendo stato la' con me non aveva mai capito niente di cosa provassi e che piu' di una volta aveva anche cercato di sminuire i miei sentimenti proprio no!  "ahia! ma sei impazzita?"  gemette dal dolore quando gli pestai un piede con la mia scarpa taccata da otto,  lo guardai negli occhi con uno sguardo tale da far impallidire chiunque, nella serie probabilmente avrei il cuore completamente nero a quest'ora ma chissenefrega,  quando in macchina i miei mi dissero di aver esagerato e che lui stava solo scherzando replicai che su di loro non avrei mai potuto soprassedere.

In compenso nel frattempo mi ero fatta delle nuove amiche:  due che pubblicavano sullo stesso sito dove scrivevo io e una su facebook, passarono poche settimane e cominciammo a sentirci anche li, peccato che a parte Silvia che abitava a dieci km da me eravamo tutte piuttosto lontane, nulla di infattibile certo pero' non era certo incoraggiante.

Ogni tanto sentivo anche Claudia alla quale trasmettevo i miei auguri di compleanno ai ragazzi via sms, un giorno pero' ricevetti una sua chiamata su skype e dopo i soliti convenevoli mi disse  " senti, se vuoi la seconda settimana di luglio puoi venire"   come sempre a quella proposta presero a brillarmi gli occhi,  "ah e quelle tue amiche di cui mi avevi parlato nei giorni scorsi puoi invitare anche loro se vuoi tanto posto ce n'e'"  "sarebbe fantastico..."  sospirai io  "dimenticavo: ci saranno anche Barbara e Colin"   m'irrigidii un po': certo non interpretavano i miei preferiti ma mi avrebbe fatto piacere conoscerli e poi Barbara specialmente era una grande  " se vuoi faccio venire anche Edward e Adam"  disse lei in tono noncurante.

Troppo noncurante.


"Vuoi che venga commesso un duplice omicidio Cla?"  dissi dopo un attimo di pausa

"Ok come non detto, fammi sapere pero'" disse prima di riattaccare.

Mi sdraiai sul letto a riflettere: mi sarebbe tanto piaciuto ritornare la' con le ragazze ma il pensiero ritornava inevitabilmente ai nostri incontri...

A gennaio eravamo riuscite a vederci tutte e quattro, eravamo andate a Milano e avevamo passato la giornata al bar a chiaccherare ma io non ero riuscita ad aprirmi completamente con loro, in sostanza avevo tenuto loro nascosta la mia conoscenza del cast anche perche' avrei certo fatto la figura della vanitosa a dire "sapete son stata la' due volte",  all'inizio di marzo pero' ci eravamo riviste poco prima della chiamata di Claudia e allora non potei piu' rimandare.

Ancora una volta andammo a Milano e all'ora di pranzo mentre aspettavamo che ci portassero da mangiare esordii cercando di prenderla alla larga "ragazze, vi ricordate quando lo scorso autunno vi fu quel concorso su once upon a time...ne parlarono su internet..."

"certo"  rispose Benedetta

"Ecco...sono stata io a vincerlo...li ho conosciuti"  dissi diventando color ciclamino dall'imbarazzo  e spingendo in avanti il cellulare dove avevo alcune foto con loro, non le mettevo nemmeno sullo schermo per troppa riservatezza, non mi piaceva mostrarle cosi, mi sembrava puro esibizionismo, non ce n'erano molte: una con Ginny, Josh e Jenny,  una con Claudia, Sarah e Meghan e una con Robert ed Emilie, (che quando vidi the outsider rimasi a fissare per ore prima di addormentarmi col cellulare sul petto) le ragazze ammutolirono letteralmente  nel vederle e per evitare isterismi di massa cominciai a raccontare qualcosa dei miei soggiorni presso di loro, non vi dico le loro facce quando gli dissi che c'ero stata due volte.

Adesso il problema era dirglielo.


Ora, io ritengo che tra le cose da non comunicare assolutamente per telefono ci siano: la fine di una storia e la morte di una persona cara ma anche "verresti con me a trascorrere una settimana insieme al cast della tua serie preferita"  rientrava tra questi.

Le risposte furono:

Lucrezia:  "STAI SCHERZANDO VERO???!"

Benedetta: "......ti faro' sapere....grazie..."

Silvia:  "aspetta che mi bevo un sorso"

"di Breezer?"

"di Vodka".


Dissi loro che non dovevano rispondermi subito ma neanche aspettare troppo, in fin dei conti c'erano parecchie cose da organizzare.

Qualche settimana dopo vi fu il verdetto come coro unanime su facebook.


"I MIEI HANNO DETTO SI!!!!"

sospettai che Silvia abbia bevuto dell'altra vodka anche per digerire quell'ulteriore strepitosa notizia.

E cosi eccoci qui il sette luglio mentre saliamo sull'aereo che ci condurra' a Los Angeles, ci accomodiamo cercando ognuna a modo suo di trattenere l'entusiasmo per otto ore di volo e per fortuna che ci sono le cinture di sicurezza altrimenti decolleremmo noi per prime in verticale come lo Shuttle, cerco di rassicurare le ragazze: capisco che siano eccitate e nervose, lo ero anche io la prima volta ma davvero non c'e' nulla di cui preoccuparsi.

Non per quanto ci riguarda almeno.



angolo autrice:  la serie sta per finire ed io scrivo il seguito XD dell'incontro col cast parlero' nel prox capitolo perche' voglio aspettare il finale ma intanto vi lascio questo sperando sia di vostro gradimento ^^

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Capitolo 2
*** Back to Wonderland ***


back to wonderland  Le otto  ore di volo trascorsero senza grandi intoppi: per un po', causa notte insonne dormimmo: oddio, "dormire" e' una parola grossa perche' non e' che fu un sonno di quelli ininterrotti piuttosto un ovattato dormiveglia  e' pur vero che prendemmo l'aereo praticamente all'alba il che misto all'ansia non e' certo il miglior ingrediente per un buon sonno,  anche perche' le ragazze  mi bombardavano di domande: essendoci viste solo due volte era abbastanza ovvio che lo facessero.

A parte che il tutto era cominciato il giorno prima....


Nel pomeriggio mentre cominciavo a metter via qualcosa squillo' il cellulare,  era Benedetta.


"Non osare dirmi che non vieni! Ti ci portero' anche lunga distesa con entrambe le gambe fratturate!"  pensai mentre rispondevo.

"Pronto?"

"Ciao, senti stavo pensando...come fanno col mio nome?"

"In che senso?"

"Beh...per loro e' difficile da pronunciare"


"....vabbe' troveremo un modo..."

"Che ne pensi di Benedict?"


"Come le uova certo. Perche' non Benny?"


"Per carita'! Piuttosto Betty"


"Sembra Elisabetta ma puo' andare".


Se queste erano le premesse c'era da preoccuparsi, loro erano agitate perche' era la prima volta ed io ero troppo felice perche' era la terza.


"Vedrete che vi troverete benissimo: sono tutti molto simpatici e alla mano, certo, Colin e Barbara non li conosco nemmeno io ma se hanno accettato di venire non devono essere tanto male"  dicevo mentre aspettavamo i nostri bagagli,  "e mi raccomando: fate le brave con Josh e anche con Robert"  a quanto pareva ero l'unica a non ritenere Charming un'idiota, certo ero una Rumbeller ma anche lui e Snow non mi dispiacevano  quanto a Robert sperai ardentemente che Claudia non se lo fosse portato dietro come l'altra volta altrimenti le ragazze avrei dovuto caricarle in macchina coi carrelli delle valige.

Una volta recuperati i bagagli ci avviammo verso il terminal dove ci aspettava Claudia e, con mio enorme sollievo, Sarah  abbracciai entrambe e presentai le mie amiche.

Salimmo in macchina e quando arrivammo agli studios era ormai mezzogiorno, lasciammo li' le valige e ci avviammo verso la sala relax: man mano che percorrevo il corridoio sentivo l'adrenalina scorrermi dentro, osservai le ragazze: ancora un po' e partiva la sigla de "l'armata Brancaleone"  mi mancava solamente il cavallo!

"Scusate ma io non ce la faccio piu'!" esclamai cominciando a correre verso la porta, certo non era il massimo della gentilezza ma cercate di capirmi: da uno a otto mesi di distanza c'era una bella differenza e loro per me erano peggio di una droga.

Appena ruotai il pomello e la porta si apri' sembro' ripetersi la scena di "Mamma mia" quella dove Sophie va al molo a prendere le sue amiche strillando come un'ossessa.

Io credo di aver gridato piu' forte.


Subito mi ritrovai fra mille braccia: Jessy, Raphael, Meghan, Lana...ci volle un po' perche' ci calmassimo tutti e potessi presentargli Silvia, Lucrezia e Benedetta,  tuttavia mi sembro' che mancasse qualcuno.

"Scusate ma...Robert ed Emilie?"  chiesi una volta ripreso fiato


"Oddio! me n'ero dimenticata: purtroppo hanno avuto un contrattempo e non son potuti venire"  disse Claudia

"Crash"  fecero i nostri poveri cuoricini rumbellers a quelle parole.

Riflettei e guardandoli uno ad uno negli occhi dissi:  "no non e' vero, loro sono qui lo so"  e senza dire altro feci per uscire dalla stanza e dirigermi nel corridoio quando Lucrezia mi blocco'  "e noi che ci facciamo qui, le belle statuine?"   "non ci  mettero' molto voi intanto...fate conoscenza"  sorrisi mentre uscivo.

Cominciai a percorrere lentamente il corridoio chiamandoli ad alta voce  "Robert, Emilie!! lo so che ci siete venite fuori dai, io e le mie amiche vi aspettiamo"  procedevo aprendo praticamente qualsiasi porta, erano perlopiu' uffici ovviamente vuoti in quel momento ma io non avevo intenzione di mollare.

Aprivo tutte le porte ma niente, cosi mentre cominciavo a credere alle parole di Claudia mormorai  "Belle, Rumpelstiltskin..." nel mentre aprivo la decima porta credo, ritrovandomi davanti una Emilie in jeans al ginocchio e maglietta a fiori con i capelli, ora di una sfumatura rossiccia raccolti in una coda, ero cosi felice che non ebbi nemmeno piu' il fiato per gridare e le corsi tra le braccia  "che bello rivederti, i capelli ti stanno benissimo ma io non ho amato per niente Lacey" le dissi sperando di non cominciare a piangere  "where is your boyfriend?"  chiesi ovviamente riferendomi a Robert  "non lo so, vieni cerchiamolo" disse portandomi fuori da li.

Perlustrammo altre stanze finche' sbucammo in quella che doveva essere una sala riunioni con un grande tavolo a "L"  ed eccolo li in pantaloni corti e t-shirt blu, il primo istinto fu quello di buttargli le braccia al collo ma avremmo rischiato di volare oltre il tavolo e romperci entrambi qualcosa cosi mi avvicinai e arrivata a pochi passi intonai:


"Today i brew, tomorrow i bake

and the child away i'll take

For little knows my royal dame

Rumpelstltskin is your name"

L'avevo trovata in rete e l'unica differenza era il "your"  al posto di "my" cio' detto l'abbracciai appoggiandomi alla sua spalla e poco dopo feci un cenno ad Emilie che si uni' a noi  "i missed you so much"  mormorai sforzandomi di non piangere di gioia,  "e questi da dove arrivano?"  chiesi indicando i suoi occhiali dalla sottile montatura nera "li hai fregati dal set di Stargate?"  scherzai  "no, in realta' dovrei portarli ma in genere metto le lenti"   rispose lui  "ti stanno benissimo"  dissi, sembrava davvero un insegnante con quelli addosso,  uscimmo dalla stanza  "allora ci sono anche le tue amiche?"  chiese Emilie  "si e scusatele ma sono emozionate all'idea di essere qui"  dissi mentre varcavamo la porta della sala relax.

"Tale as old as time" canticchiai entrando con loro due al seguito e rimanendo un attimo indietro

"Vedete di non svenire che non ho il mocio vileda per raccogliervi"  dicevano i miei occhi alle ragazze che credo abbiano subito uno dei piu' grandi shock della loro vita in quel momento,  anche se devo dire che conservarono una calma invidiabile, anche troppo, in genere chi fa cosi esplode poco dopo.

Finite le presentazioni andammo nell'altra stanza, la stessa dove ricevemmo i miei genitori anche in quel momento con un bel buffet e dove ci attendevano Colin e Barbara, e a parte le ovvie disquisizioni su di lui vedendo lei pensammo tutte  "e c'e' chi si lamenta della vecchiaia!"  non so, forse era perche' in Italia siamo abituati a quella mentalita' secondo la quale dopo una certa eta' le donne specialmente non si devono vestire in un certo modo ma vederla con un paio di jeans chiari, una maglia verde e i lunghi capelli sciolti desto' in noi particolare stima e rispetto, tutto sembrava, tranne che avesse sessantacinque anni.

"Piacere di conoscerla signora Hershey"  dissi porgendole la mano, dopotutto lei non solo era la piu' grande li ma era anche la piu' "importante" quella con piu' esperienza e mi venne naturale darle del lei.

"No ma che signora, io sono Barbara non preoccupatevi"  ci sorrise lei  "quanti anni avete ragazze?"  rispondemmo che ne avevamo diciannove o almeno io li dovevo ancora compiere.

"oh santo cielo, potrei essere vostra nonna" ridacchio' lei   "Vorrei essere anche io come te alla tua eta'"  disse Silvia vincendo la timidezza ed esprimendo un pensiero comune  "ti ringrazio"  rispose lei mentre cominciavamo a prenderci da mangiare.

"Voi siete state a scuola assieme?" chiese Ginny una volta seduti a tavola,  a quel pensiero sorrisi "no, e credimi e' meglio cosi altrimenti sarebbero state scene isteriche ogni martedi' mattina"  risposi   "come vi siete conosciute allora?"  chiese Jessy  noi quattro ci guardammo: in fondo avevano il diritto di saperlo  "su internet: tutte noi scriviamo fan fiction su ouat e le pubblichiamo sullo stesso sito, non abitiamo nemmeno nella stessa citta' anche se io e Silvia stiamo a dieci km di distanza, dopo un po' ci siamo date il contatto fb e abbiamo conosciuto anche Betty"  dissi indicandola anche se il pensiero era "ci avete fatto conoscere e mo' so' cazzi vostri"  dopodiche' vennero a sapere che:

1)Grazie a loro ero sulla buona strada per gli alcolisti anonimi (dopo la 2x11 prima di ogni episodio la domanda ricorrente era "quanto devo bere?")

2) Al nostro primo incontro quando mostrai le foto e la tazzina che portavo al collo le ragazze furono li li per svenire, piu' per la tazzina che per le foto

3) Quando uscirono i dvd della prima serie ci mettemmo d'accordo per avvisarci a vicenda con telefonate e/o sms appena li avessimo acquistati,  la prima a chiamarmi fu Silvia:

"Pronto?"


"ahsjkdjsiasaiatrovatooooo"


"oh fantastico brava!"


"Li hai trovati anche tu?"

"ahem...veramente...io ce li ho da Natale, me li han regalati loro"

"Gloria?"


"Si?"

"Fanculo!"

e riattacco'

4) che in un sacco di film ci beccammo riferimenti a ouat.


"Avete visto "les Miserables?"  chiese Benedetta, Lana, Robert e Barbara annuirono

"E non hai notato niente di strano?" chiesi a Rob

"No"  rispose lui perplesso

"Proprio niente?"  insistetti

"assolutamente"  disse bevendo

"Neanche due dearie di fila?"  chiesi ormai sulla soglia dell'esasperazione

Io l'avevo visto con Silvia e avreste dovuto vedere la mia faccia al buio.

5) che nei giorni prima della 2x19 rischiammo l'infarto per l'ansia

"Sapete, la gente mi fermava per strada e mi chiedeva "ma Belle e Rumpel lo fanno?"  disse Emilie mentre noi facemmo fatica a tenerci gli occhi nelle orbite "lo sapevo io che dovevo star zitta poco fa!"  pensai.

"Chissa' perche' tutti pensavano che dovevano farlo" disse Robert nello stesso tono in cui Gold diceva "ma perche' tutti mi chiedono l'affitto oggi?" e facendoci scoppiare tutti a ridere.


Finito di mangiare andammo a portare i bagagli in camera  "Gloria tu sarai con Meghan, Silvia con Jennifer, Lucrezia con Sarah e Betty con Ginny"  disse Claudia mentre salivamo le scale, "fortuna che qui le stanze son tutte da due e da tre, se fossero state da quattro e ci avessero messe assieme io avrei avuto paura" pensai,  la nostra era la prima nel corridoio, di fronte avevamo Silvia e Jenny, a destra Lucrezia e Sarah e poi Benedetta e Ginnifer,  dopo esserci riposate ci portarono a fare un giro nei dintorni proprio come fecero con me la prima volta e mentre scendevamo per cena ci fermo' Lana  "vorrei chiedervi una cosa ragazze"   "ma certo"  risposi io  "ecco, probabilmente saprete che presto mi sposero' e il mio compagno e' anche lui mezzo italiano ma nessuno di noi due lo conosce bene perche' i nostri genitori non ce l'hanno mai insegnato cosi mi chiedevo..."  chiese lei un po' impacciata.

"Vorresti che t'insegnassimo l'italiano?"  chiese Lucrezia  

"Ecco, mi pacerebbe se a voi va bene ovvio"  rispose Lana con un sorriso,

"Sicuro, quando vuoi sapere il significato di qualche parola basta che ce lo chiedi"  dissi io.

"Thank you...come si dice in italiano?"

Presi il cellulare dalla tasca e digitai un "grazie" nello spazio dei messaggi

"you welcome"  disse Benedetta

"si dice cosi"  dissi scrivendo "prego"  sul display.

"verso mezzanotte troviamoci tutte in sala relax"  mormorai una volta finito di mangiare mentre salivamo in camera.

Poche ore dopo  eravamo tutte giu' in pigiama

"allora che ne dite?"  chiesi a bassa voce

"sono meravigliosi"  disse Silvia

"sara' una settimana da urlo me lo sento" disse Lucrezia

"si, sesso droga e rock'n roll" scherzai io,

"eh magari..."  disse lei

"ma per favore! adesso torniamo di sopra e facciamo piano prima che si sveglino"  dissi a bassa voce mentre ci avviavamo su per le scale.

Mettendomi a letto pensai che conoscendoli e conoscendoci probabilmente Lucrezia non aveva tutti i torti.

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Capitolo 3
*** Skin Alcool ***


Il mattino seguente ci presentammo a colazione ognuno secondo le proprie possibilita': nel senso che a parte me, Benedetta, Robert, Lucrezia e Claudia (che eventualmente ha conservato le abitudini del set) erano tutti ancora semi-addormentati, non so come abbia fatto Jenny a buttare Silvia giu' dal letto visto che le poche volte che ho dormito a casa sua ho fatto una fatica immane e sono a malapena le 8.10.

Deve averla minacciata con la spada.


"Chi sono i vostri attori preferiti? Non temete, non ci offendiamo se non e' nessuno dei presenti"  ci chiede Jamie ridendo.

"Liam Neeson e Cate Blanchett"  rispondo io

"Vincent Price e Jodie Foster"  dice Lucrezia

"Rosamund Pike e Jack Nicholson"  e' la risposta di Benedetta

"Johnny Depp,  e il secondo nella mia classifica personale sei tu Robert"  dice Silvia mentre le guance le diventano ancora piu' rosse di quanto siano normalmente, la guardo sorpresa: non tanto per la risposta quanto perche' non mi aspettavo tanto coraggio da parte sua, io non sarei certo riuscita a dirglielo il secondo giorno.

"Oh grazie"  sorride lui mentre continuiamo a mangiare.

Finita la colazione andiamo in sala relax e poco dopo si sente  "Never smile at a crocodile, no you can't get friendly with a crocodile..."

Porca troia era il mio cellulare!


Improvvisamente ricordo il perche' me l'ero messo in tasca: il giorno prima tra una cosa e l'altra avevo scordato di chiamare mia madre, che probabilmente non ha avuto una crisi isterica e non mi ha bombardato di messaggi solo perche' sapeva che non ero sola, cosi' diventando di color papavero anche perche' ho Colin a due metri esco fuori per parlare mentre le ragazze canticchiano la canzone rivolgendosi direttamente a lui.

"Ciao eh! Pensavamo fosse precipitato l'aereo" mi apostrofa mia madre.

"(scusa mamma e' che sulla Jolly Roger non c'e' segnale) scusa, e' che abbiamo avuto un po' da fare e mi sono scordata"  rispondo io

"si si, pero' entro stasera richiamami" dice lei chiudendo la conversazione.


Rientro in sala e subito Silvia mi dice "ma sei fuori? Non potevi lasciare x-files?"   "veramente pensavo di averlo fatto, non ricordavo di averla cambiata"  le dico tra i denti per non farmi notare.


"Following the leader, the leader, we following the leader wherewer we will go"   si sente ad altissimo volume  "ehi non guardate me"  dico sulla difensiva dato che le ragazze si son voltate dalla mia parte.


"Scusate, torno subito" dice Colin uscendo col cellulare mentre noi lo guardiamo con la mascella praticamente a terra.

Non posso crederci, hai capito il capitano...


Quando rientra ci sorride e dice "e' per il mio nipotino, figlio della sorella di mia moglie: e' stato entusiasta quando ha saputo che avrei fatto Hook e cosi mi ha chiesto di metterla come suoneria"

Sara', ma noi tratteniamo lo stesso a stento le risate.


"Voi avete visto California Solo?"  ci chiede Robert   "no, purtroppo da noi non e' mai uscito" risponde Benedetta vagamente irritata e non posso darle torto visto che da noi la varieta' cinematografica e' pari ad uno shottino: solo roba che da' guadagno facile e amen, poi si lamentano che la gente si guarda i film in rete.


Guardandolo noto che ha le mani dietro la schiena, e non so perche' ma mi ricorda spaventosamente la scena della rosa di skin deep.


Poco dopo ce le mostra mentre stringe...il dvd di California Solo!  Personalmente  mi trattengo dallo strillare solo per buona educazione.

Arrivano anche gli altri ed iniziamo a vederlo: Robert interpreta Lachlan McAldonich, un'ex rockstar che dopo la morte del fratello, di cui si sente responsabile emigra negli Stati Uniti dove fa il lavoratore agricolo ma dopo essere stato arrestato per guida in stato d'ebbrezza finisce nei guai con l'immigrazione e in una scena e' cosi ubriaco che quando dice "Cherries and Bananas"  scoppiamo tutti a ridere, io praticamente rotolo...

"Ho tradotto i primi quattro capitoli a tutte e due"  ci dice Claudia,   io e Silvia vogliamo leggere due nostre fan fiction ai ragazzi cosi gliele abbiamo affidate:  la mia e' un au con i personaggi di ouat insegnanti in un liceo italiano, mentre lei ha immaginato che Belle e Rumpelstiltskin avessero una figlia.

"Oddio, non riesco ad immaginarmi insegnante"  dice Sebastian

"E quand'e' che io e lui avremmo avuto questa bambina?"  chiede Emilie perplessa


"Hai presente quando si baciano? Diciamo che...proseguono"  dice Silvia

"Chiaro"  annuisce Robert.

"Grazie Cla', e scusa se ti carichiamo di lavoro extra"  le dico.

"Tranquilla, tanto non ho niente da fare, della terza serie ho gia' scritto qualcosa ma poi lo faro' man mano" mi rassicura lei.


Al pomeriggio seguendo non so quale ispirazione malefica decidiamo di rivederci proprio skin deep solo noi quattro.


Ah ma stavolta prendero' le dovute precauzioni!


Vado al bar e prendo tre lattine di Guinness che qui sono piu' alte delle nostre e facciamo partire il dvd.


Rumpel non fa in tempo a portarsi via Belle che mi son gia' bevuta tre bei sorsi, oh che volete farci e' piu' forte di me, ho bisogno di qualcosa che mi tenga buona mentre me la rivedo.


Alla fine con buona pace di Sarah, Colin e Jamie me le son scolate tutte e tre ed ora son sdraiata sul tappeto con uno sguardo beato tanto che le ragazze mentre tolgono il dvd manco si rendono conto di come sono ridotta, non del tutto almeno.

In quel momento sento la porta aprirsi  "ah vi siete date alla pazza gioia vedo"  dice Robert dando un'occhiata alle lattine vuote.

"No, veramente ci si e' data solo lei"  dice Lucrezia indicandomi.

Robert mi s'inginocchia davanti mentre ho lo stesso sguardo di lui da Oscuro ma senza le lenti  "ma te le sei bevute tutte tu?"   "te lo dicevo io che per rivedermi skin deep dovevo ubriacarmi"  rispondo scoppiandogli a ridere in faccia.

"Oddio ce la siam giocata"  dice Silvia mettendosi le mani nei capelli mentre io mi alzo barcollando  "e adesso dove vai?"  mi chiede Benedetta   "In bagno"   "a vomitare?"  chiede Robert preoccupato  "No"  rispondo io dirigendomi verso la porta.

"Hai ragione Silvia, mi sa che ce la siam giocata davvero"  dice sempre lui.

"Perche'?"  chiedo io.


"Quello e' il ripostiglio"



Alla fine, sempre barcollando salgo le scale per andare in camera accompagnata sia da Robert che dalle ragazze,  "e sei fortunata che alla tua eta' l'alcool avrebbe meno conseguenze che alla mia dato che non bevi spesso"  mi dice standomi dietro per evitare che cada perdendo l'equilibrio  "Non sei mica vecchio"  osserva Lucrezia  "ne riparleremo tra trent'anni" ridacchia lui   "cioe' quando andremo al cinema a vedere un tuo film con i nostri figli"  sorride Benedetta.

"Si, dove faro' il vecchietto che cammina nel corridoio dell'ospedale col deambulatore, sempre che mi ricordi come mi chiamo"  ghigna Robert facendoci scoppiare tutte a ridere.

"Saresti bravissimo anche a fare quello" lo rassicura Silvia.

D'un tratto mi fermo su uno scalino.

"Fuck! Dovevo chiamare mia madre!"  esclamo io cominciando a correre.

"Ehi, ma chi ti ha insegnato le parolacce?" mi chiede Robert mezzo indignato e mezzo divertito.

"Un certo prete"  rispondo io tentando d'infilare la chiave nella serratura manovra che ovviamente non mi riesce, conciata come sono cosi' se ne occupa Lucrezia.

Una volta entrata mi sdraio sul letto lasciandomi sopraffare un po' dal torpore datomi dall'alcool ma non del tutto: per chiamare mia madre dovevo essere lucida altrimenti questa era la volta buona che si precipitava li'.

"Vuoi che le diciamo che sei in bagno?" propone Benedetta.

"No no tranquilli"  dico io voltandomi e socchiudendo gli occhi.

Quando infine mi risponde le dico due cose veloci e poi riattacco, fortuna che c'eravamo sentite la mattina.

Nel frattempo Robert approfittando del fatto che in quelle condizioni sono molto piu'  sensibile in tutti i sensi ha cominciato a ripetere "cherries & bananas" come un'automa facendomi anche il solletico ed io son cosi fusa che non solo rido come chi s'e' appena inalato protossido di azoto ma non riesco nemmeno a difendermi, alla fine l'abbraccio facendo segno anche alle ragazze di avvicinarsi.

Solo noi e solo li' avremmo potuto concludere cosi' un'ubriacatura e ringraziai che quel giorno mi ero concessa anche il dolce a pranzo proteggendo cosi il mio stomaco da danni peggiori.

Poco dopo mi sdraio e chiudo gli occhi  "buonanotte"  dico  "Oh, finalmente sta zitta" esulta Silvia mentre io scuoto la testa addormentandomi.

Al mio risveglio Meghan e' seduta accanto a me e mi porge una tazza di caffe' "ehi, che hai combinato?"  mi chiede "lascia perdere"  rispondo io bevendo.

Quando arrivo a cena tutti mi chiesero come stessi ed io li rassicurai dicendogli che era tutto passato "meno male, altrimenti come ce la leggevi la storia?"  mi chiede Jessy.

Prima di cominciare con i primi due capitoli li avviso di qualche piccola modifica, del tipo che Graham e Jefferson io li ho tenuti come cognomi "perche' in Italia verrebbero visti come tali"  idem per l'eta' di Belle, prima dei trenta e' dura che s'insegni al liceo  "ah, a te ti ho chiamato Richard, hai anche qui il bastone ma per altri motivi"  dico a Robert  "mi piace, e cosa insegno?"  "diritto, d'altronde era un avvocato"   "ma lo fate al liceo?"  mi chiede Barbara  "si, un po' non certo in maniera approfondita ma a me piaceva molto,  oh mi spiace ma David e' un bidello"  dico rivolgendomi a Josh con aria di scusa  "beh come insegnante non ce lo vedevo molto, hai fatto bene" mi sorride lui.

"Ci sono anche io? E cosa insegnerei?" mi chiede Colin.

"Beh, Jones nella serie ha viaggiato quindi non puo' che insegnare geografia"  gli rispondo.

"Scommetto che e' anche simpatico uguale"  continua lui

"Di piu', pensa com'e' contento Gold di avercelo come collega"  interviene Benedetta mentre tutti scoppiamo in una gran risata.


"Non e' andata male no?"  soffiai io a bassa voce mentre a mezzanotte ci ritrovammo nuovamente in sala relax.

"No ma credo che per un paio di giorni non ti faranno piu' toccare un goccio d'alcool"  mi dice Lucrezia.

"Capirai, tanto ho dormito"

"Si, ma prima hai detto a Robert che Lachlan sembra il nome di un medicinale!"  proruppe Silvia.

"Beh? E' vero" dico io con noncuranza sistemandomi meglio sul divano.



angolo autrice: le storie che cito esistono veramente, la mia e' Once upon a school mentre l'altra e' My little child di jarmione

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Capitolo 4
*** the bodyguard ***


Ero sveglia eppure non aprii subito gli occhi, sentivo che era ancora prestissimo senza nemmeno guardare l'orologio, inoltre percepii una fitta al fianco "devo aver assunto una brutta posizione"  pensai  "che strano poi, non lo ricordavo cosi duro il letto".

In quel momento sentii un dito posarsi leggermente sulle mie labbra e credendo di sognare d'istinto lo morsi  "ahhhhhhhhhhh!!" urlo' qualcuno, aprii gli occhi e vidi Colin seduto in terra accanto a me che si teneva l'indice "gia' abbiamo il coccodrillo, non ci serve il piranha" mi disse  "bada a come parli tu" disse una voce che si rivelo' essere Robert intento a svegliare Silvia e Lucrezia  (Benedetta era accanto a me e aveva aperto gli occhi allo strillo di Colin).


Oddio, non era possibile!  Ci eravamo addormentate li' come delle sceme  "scusate, siamo venute qui a chiaccherare e non ci siamo accorte..."  cominciai a spiegare  "tranquilla, pero' almeno adesso lo sappiamo, certo le ragazze si sono un po' preoccupate ma di certo non potevate essere lontane"  disse Robert.

Ci alzammo e andammo ciascuna in camera sua per vestirci, io trovai Meghan intenta a caricare foto su twitter  "ehi, dov'eri finita?"  mi chiese  "oh scusa, ci siamo addormentate in sala relax"  risposi io mentre mi toglievo il pigiama, passandole accanto gettai un'occhiata alle foto e vidi qualcuno che mi era familiare.

Ma non del loro cast.


"Che ci fai tu con AJ? Eravate ad un gala'?"  chiesi vedendole vestite piuttosto eleganti

"No eravamo uscite assieme, siamo amiche da anni non sapevo la conoscessi"  mi disse lei un po' sorpresa   "adoro criminal minds e lei e' la mia preferita"  risposi.

Due delle attrici che interpretano le tue serie preferite si conoscono, dico, c'e' niente di piu' bello?


...a parte Claudia che ti dice a colazione "vi portiamo in libreria"  intendo.


Mentre mangiamo Robert dice  "anche l'ex moglie del mio Nicholas Rush si chiama Gloria"  io l'ho visto solo una volta ma non posso che sorridere compiaciuta  "perche' parli al passato? Son divorziati?"  chiedo mangiando del pane con burro e marmellata  "no, e' morta di cancro"  fa lui tranquillo facendomi assumere un'espressione corrucciata che fa ridacchiare sia lui che le ragazze.

"Beh io sono sana come un pesce"  dico bevendo caffe'   "di corpo certo, di mente ho i miei forti dubbi"  commenta Silvia.

"Comunque ci fossi stata io al suo posto avremmo divorziato dopo due mesi"  ghigno io.

Alla fine andiamo in libreria accompagnate da Claudia, Lana, Barbara e Colin, avevamo chiesto anche a Rob ma lui aveva detto che piuttosto se ne tornava in Scozia a nuoto: tutti li' sapevano che io in materia di libri ero peggio di Belle, per cui...


Quella libreria era enorme, mai vista una cosa simile: dieci piani di libri e dvd,  quando arrivammo alla sezione fantascienza di questi ultimi m'illuminai come una slot machine e ci filai dentro in cinque secondi netti.

"Pensate anche voi quello che penso io?"  disse Lucrezia alle altre.

Non era difficile intuire cosa stessi cercando.

Ando' a finire che mi trovarono mezza arrampicata su uno scaffale, purtroppo la scaletta non c'era,  "presi!"  dissi infine scendendo con in mano i cofanetti di Stargate Universe  "che c'e', sei geloso?"  risi vedendo la faccia di Colin e dato che avevo letto che c'era la promozione secondo la quale se acquistavi quattro dvd spendevi dieci dollari ci aggiunsi anche il Rito cosi almeno eran contenti in due e lo "Stargate" film della mia infanzia.


Evito di descrivere la faccia di chi so io quando li vide...



Tanto per coronare il tutto quel pomeriggio ci guardammo the outsider e stavolta senza nessuna birra per me, cosi mi premurai di stare molto lontana da Colin, potevo avere reazioni inconsulte.


Alla fine dell'episodio andai in sala relax: avevano messo un punging-ball e siccome di recente avevo iniziato a fare fit-boxe presi i guantoni che erano li a disposizione di tutti e cominciai a tirarci pugni e calci.

Peccato che nel dare le spalle al sacco per fare un movimento con la gamba non mi accorsi dell'entrata di Colin e gli arrivo' un bel calcio....diciamo nel punto dove avrei voluto darlo ad Hook, quello in cui fa MOLTO male ai maschietti.

"Oddio, scusa non ti ho visto"  dissi mentre lui si sedeva sul divano mugolando di dolore  "e tranquillo che mi sei piu' simpatico di Hook"    "pensa se non lo ero".

Dopodiche' cominciammo a giocare alla wii, io saltellando come un'indemoniata sul divano tanto che gli altri non vedendoci vennero a cercarci pensando che probabilmente io l'avessi menato per davvero  (al nostro racconto Robert rise cosi tanto che temetti si sentisse male seriamente).


A volte, come gia' accadeva quando c'ero solo io, i ragazzi si mettevano a raccontare episodi successi sul set o della loro vita.

Quella sera toccava a Robert e per prudenza poggiai subito il bicchiere: lui quando raccontava era un mix tra se' stesso, Gold e Rumpelstiltskin.

Pessimo trio.


"Quando usci' the tournament andai col resto del cast a New york, arrivammo il venerdi per restare fino alla domenica: in questi casi ci si affida ad agenzie che ti procurano i bodyguard: il mio....avete presente Sebastian? Ecco era alto venti cm di piu' e grosso il doppio"

Noi gia' cercavamo di trattenere le risate perche' il tono era di quelli che non capisci bene se ridendogli in faccia rischi di offenderlo.

"Si chiamava Kevin ed aveva 45 anni: il fatto che fosse vicino a me d'eta' mi rassicuro': in genere i giovani sono talmente zelanti da essere fastidiosi"

"A che eta' cominciano piu' o meno?"  chiese Benedetta

"Non sono molto piu grandi di voi, 24-25 anni di solito"  rispose lui  "e sono zelanti anche perche' essendo giovani ci tengono a far bella figura coi capi, solo che spesso sono severi con i fans e io non approvo perche' mi piace fermarmi con loro".

"Comunque mi presento a questo tizio: ciao io sono Robert e lui: io sono Kevin con una voce tutta grugniti e con un modo di fare da duro che mi fa pensare: se respiro un po' piu' forte questo mi lascia sul muro"

E noi li' a fare degli sforzi enormi per tentare di non ridere immaginandoci lui, che pur non essendo un nano non e' altissimo alle prese con un gigante di due metri.

"La giornata prosegue tra interviste e cose del genere finche' la sera abbiamo qualche ora libera ed io e Kevin andiamo al bar dell'albergo e cominciamo a parlare, mi racconta che e' sposato con due figlie e andiamo avanti per un po' bevendo qualche birra, verso mezzanotte ce ne andiamo nelle nostre camere, che tramite una porta sono comunicanti, io non ero ubriaco, non come in California Solo almeno, pero' appena toccai il letto mi addormentai".

"La mattina dovevamo alzarci presto perche' alle 9 avremmo avuto altre interviste: quando aprii gli occhi erano le 8.50: mi alzai in preda al panico e mi vestii in fretta bussando alla stanza di Kevin solo che dall'agitazione non mi ero accorto che la porta dopo poco si era aperta e sono andato a sbattergli contro"

"E com'e' finita?" chiedo io ormai sull'orlo delle lacrime.

"Abbiamo fatto appena in tempo a scendere ed abbiamo mangiato tra un'intervista e l'altra"  concluse lui col tono piu' naturale del mondo mentre noi eravamo quasi tutti semisvenuti sul tavolo dal ridere.

"Ed io allora? Vi ricordate con Ralph?"  salto' su Colin

"Oddio, si"  rispose Jessy.

"Ralph e' il regista di Broken e the queen of hearts, quando girammo quest'ultimo io andando sul set trovai traffico e davanti a me c'era uno che andava lentissimo, inizialmente pensai che non conoscesse la strada ma poi persi la pazienza e lo presi a parolacce,  una volta arrivato andai a vestirmi e dopo qualche minuto era pronto, solo che appena vidi il regista mi nascosi praticamente dietro a Jenny e Sarah  "ma perche'?"  mi chiesero  "pochi minuti fa l'ho mandato a quel paese"  risposi, tempo dopo glielo raccontai e per fortuna la prese bene, disse che era andato a letto tardi la notte prima"  concluse.

"Dai che dobbiamo proseguire le storie" disse Silvia mentre andavamo a bere il caffe' in sala relax,  entrambe infatti dovevamo leggere il capitolo quattro.

"Come s'intitola la tua?"  mi chiese Ginny.

"Tale as old as time"  ridacchiai io facendo alzare gli occhi al cielo a Robert ed Emilie.

"No ma vi aiutiamo noi"  preciso' Lucrezia.

"Allora siamo a posto" ironizzo' lui.

"Non oso immaginare cosa succedera'" disse lei.

Noi quattro scambiammo uno sguardo e rispondemmo in coro: "dot, dot, dot"  e ridendo soddisfatte vedendoli sbiancare.

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Capitolo 5
*** Videos and scenes ***


Quel mercoledi' mattina ci eravamo alzate alle 6.30 e insieme a Meghan, Jessy, Robert , Colin e Sebastian eravamo andate a correre nei dintorni e stranamente pur avendo passato i cinque anni del liceo ad alzarmi alle 5.45 non mi fu difficile essere pronta in fretta, una volta scese corremmo lentamente li' attorno,  "carino questo"  ridacchio' Colin indicando i capelli di Robert raccolti in una piccola coda  "se li vuoi basta che te li fai crescere"  ribatte' lui.


Ogni volta che li vedavamo assieme ci partivano in testa contemporaneamente "Il rock del capitan Uncino"  e "il gatto e la volpe"  di Bennato (chi fosse il gatto e chi la volpe era piuttosto evidente direi) altro che rivali,  "basta che non li tagli tu senno' ti levo il saluto"  gli dissi.

"Se lo fa probabilmente Adam ed Edward cercheranno un altro Rumpel"  commento' Jessy  "no, che uno ci basta"  ribatte' Silvia.

Corremmo per circa un'ora e alle 8 eravamo di ritorno, io per la gran sete mi precipitai verso il rubinetto che c'era in cortile da cui spuntava un tubo di gomma e proprio mentre lo giravo sentii Sebastian dire "no aspett..."   SPLASH!! , un getto d'acqua assurdo m'investi' in pieno praticamente lavandomi da capo a piedi  "eh volevo dirtelo che era rotto" disse lui  mentre gli altri rotolavano dalle risate.

Rientrai e beccai Lana e Ginny che stavano bevendo il caffe'  "ancora una fontana?"  "quella qui fuori"  dissi salendo le scale per andare a lavarmi.


"Sai che al liceo avevo una compagna che ti somigliava? L'ho anche convertita a Ouat"  dissi a Meghan

"Davvero?"


"Si, si chiama Alice ma non era in classe con me e ricordo che un giorno le dissi "non vestirti mai di rosso o potrei svenire"   risposi andando sul mio profilo fb e mostrandole la sua foto "certo non siete identiche ma non so, secondo me avete qualcosa in comune anche se non so esattamente cosa" le dissi mentre scendevamo a colazione.


Una volta fatta andammo in camera di Emilie con lei e Robert a vederci un po' di video e foto su ouat in rete:  c'era un video con molte scene assieme e delle canzoni: quella con loro assieme manco a dirlo era "wherewer whenewer" e nella parte finale dove c'era l'elenco di tutte in sottofondo  "you sexy thing" che noi cantammo in coro e che credo a Rob manco' poco gli facesse andare di traverso il resto del pane con marmellata che si era portato dietro.


Il secondo video anch'esso molto ben fatto era un AU: l'autrice aveva messo assieme scene di ouat e altri film descrivendo come Rumpel e Belle avessero una figlia e di come fosse lei a liberare la madre alla fine e non Jefferson, era cosi commovente che io scoppiai a piangere tra le braccia di Emilie  "come idea non e' male, ma quella non mi somiglia per niente"  commento' Robert  "no, non e' vero, ha il tuo colore di capelli"  disse Lucrezia indicando la ragazza del filmato.

"Ah dobbiamo farvi vedere un'altra cosa" dissi io guardando le ragazze che capendo annuirono.

A maggio eravamo andate ad una fiera del fumetto io, Silvia e Benedetta, Lucrezia purtroppo non c'era, cosi Silvia aveva fatto il cosplay di Emma, io Belle e Benedetta Rumpel.


"Ci abbiamo provato"  dissi io a mo' di scusa.


"Non siete male, e specialmente i miei vestiti non sono facili da fare o trovare"  disse Robert.


"Si, e non ti dico: ci siam preparate a casa mia e quando lei e' uscita il mio cane le abbaiava dietro"  risi io


In una foto siamo sedute sul tavolo della cucina "qui mia madre continuava a dirci di guardarla e noi: ma no non possiamo"   in un'altra, scattata alla sede della fiera abbiam replicato la scena della rosa.


Giriamo un po' su internet per vedere altri cosplay: alcuni sono arrangiati come i nostri altri son bellissimi, d'un tratto c'imbattiamo nella foto di un Rumpel  "questo ha il mio stesso colore di quando ho mangiato troppo" commenta Benedetta.

Io che sono seduta su una specie di sgabello morbido scoppio a ridere cosi forte che cado all'indietro e rotolo sul pavimento,  in quel momento entra Jenny  "e' ora di pranzo...ma che e' successo?"  dice indicandomi  "no niente, sto bene"  dico rialzandomi.


Dopo mangiato andiamo al bar per il caffe' e vediamo due donne dall'aspetto familiare e appena ci avviciniamo io devo aver fatto una faccia stranissima perche' Robert ride cosi tanto da doversi sedere  "Vi ricordate Rachel e Rose vero?" ci chiede Claudia  "come no, due personaggi cosi simpatici..."  penso io mentre in realta' stringo ad entrambe la mano con calore,  le altre si presentano e ci sediamo a bere il caffe'  "oddio, scusate se poco fa ho fatto quella faccia"  mi scuso  "il fatto e'..."   "hai ragione Milah era una stronza"  m'interrompe Rachel facendo ridere tutti  "e Cora giovane...ne riparliamo"  dice Rose   "visto? lo dicono anche loro"  diceva l'occhiata che rivolsi alle ragazze.

"Dove dormiremo?"  chiese Rachel a Claudia


"Con me, tanto ho due letti vuoti in camera"  dice Emilie  mentre a noi quattro cadono tutti gli occhi contemporaneamente,  "posso andare in rete?"  chiedo a Claudia avvicinandomi al suo pc  "sapete, col fatto che in Ouat son quasi tutti parenti tra un po' dovrete cambiare la sigla e metterci questa"  dico facendo partire la sigla di Beautiful su youtube mentre si alza un coro di proteste.

"Dato che vi piace cosi' tanto il cosplay venite"  dice  Claudia portandoci in costumeria:  morale? ci saremmo vestite come nella foto e avremmo replicato delle scene, tutte ci diedero una mano tranne quelli del "nostro"  personaggio.

Dopo circa un'ora io ho l'abito blu di Belle con sandali e una parrucca mentre a Silvia, Lana ha fatto i boccoli con la piastra e Lucrezia e' vestita da Cappuccetto rosso.

"Io da qui non esco!"  mugolo' Benedetta da dietro la tenda

"Perche'?"  chiesi

"Mi vergogno"

"Ma dai, nessuno ti prendera' in giro, coraggio," dice Silvia


Quando usci' ci rimanemmo tutte: era vestita come Rumpel in skin deep e stava da dio  "ma tu non sei normale, di che ti lamenti?"  dissi prendendola sottobraccio per tornare in sala relax, noi eravamo le prime:  entrammo e tutti ci fecero i complimenti, pero' mi sembrava mancasse qualcosa  "ehi, ma la rosa?"  le chiesi

"Quale rosa?"  mi disse lei incerta

"Del deserto! Secondo te?"  le dissi io ironica.

"Oh cazzo la rosa!"  esclamo' precipitandosi fuori e tornando pochi minuti dopo con la rosa finta in mano e rifacemmo la scena,  nel darmi la rosa mi sfioro' la mano e mi guardai  "che schifo ma cos'e'??"  dissi vedendo la traccia verde di quell'impiastro che aveva sul viso sulle mani e sui capelli  "oh scusa mi sembrava asciutto"  disse lei  "torno subito"  dissi mentre Robert ed Emilie erano sdraiati dal ridere.

Tornai con la mano lavata e un phon a pile  "vieni che ti asciugo"  dissi inseguendola   "aiuto, vai via!"  protesto' nascondendosi dietro al divano

Sembravan le comiche


Alla fine le passai un po' il phon sulla mano in attesa che quella roba si asciugasse  (in seguito mi disse di averci messo un bel po' a togliersela completamente)  e quando arrivo' Claudia ci disse "se volete rifacciamo delle scene"

Vidi che guardava sopprattutto me e Benedetta.

"ah no eh! Non ci pensare nemmeno, non riuscirete mai a convincermi!"




"Allora? Stai tranquilla che ti prendo"


A parlare era stato Robert e indovinate io dov'ero?


Esatto, sulla scala.


"s-si! Pero' prendimi eh!"  dissi io , almeno Emilie era legata, io neanche quello, e' vero che ero in altissimo, pero'...


"Ok"  pensai girandomi di schiena.


3...2...1...



"Visto?"  disse Robert prendendomi alla perfezione.


"Grazie, ma non chiedetemi di rifarlo"  dissi mentre mi metteva giu'.


Poi facemmo la scena del litigio tra Belle e Rumpel sia io che Benedetta che io e Robert


Con lei ando' benino,  con lui eran piu' risate che altro.


Silvia fece la scena dell'arrivo di Emma da Granny  (interpretata da Claudia) con Jenny e Robert e anche li qualche risolino scappo'.


Lucrezia, sempre con Claudia rifece la scena della morte di Peter e devo dire che il mantello rosso le donava molto.


A sera come al solito ci preparammo a proseguire con le fan fiction "chi vi porta in gita?" chiese Jenny  "Emma e Gold"  risposi io.


"What? No grazie, piuttosto mi strappo il cuore"  fu il commento di Robert.





Angolo autrice: allora, la compagna che secondo me somiglia a Meg c'e' davvero, e se stai leggendo non fare quella faccia tanto sai come la penso XD  i video che ci guardiamo sono questo:  
https://www.youtube.com/watch?v=2bE43CRU918&list=FLHPq5mZot_yvP_-VuV2a0xQ    e  questo  https://www.youtube.com/watch?v=m_kj0zUn-NY&list=FLHPq5mZot_yvP_-VuV2a0xQ





















































































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Capitolo 6
*** girls just wanna have fun ***


Quella mattina appena scesi a colazione vidi Benedetta seduta a parlare fitto fitto con Rose e la cosa non mi stupi' affatto: mi aveva detto che l'adorava e che era la sua icona di stile percio' non potei che sorridere appena mi sedetti al suo fianco, siccome era nata in Italia e ci era vissuta per un po', capiva l'italiano ma non lo parlava cosi ci si era aggiunta un'altra allieva oltre a Lana ma la cosa non mi dispiaceva affatto: anche se odiavo il suo personaggio la stimavo moltissimo.


"Sapete che siamo tutte dello stesso segno? Io sono nata il giorno dopo di te Rose"  dissi indicando me e Rachel.


"Proprio i tuoi personaggi preferiti..."  scherzo'  Sarah.


"Insieme a me suppongo" intervenne Barbara tranquilla bevendo il suo caffe'.


"Sicuro"  ridacchio' Lucrezia.


"Ma ha ragione: Milah era una stronza"  sobbalzai indecisa se ridere o no a sentir Rachel pronunciare quelle parole  "l'ho pensato appena ho letto il copione"  aggiunse, oh beh almeno eravamo d'accordo su qualcosa.


Tutto quel discorso avrebbe dovuto mettermi in allarme eppure non lo fece, ormai ero tranquilla ma sapevo che li le cose non accadevano mai per caso o quasi.


Infatti quella mattina andammo prima a fare un giro in centro e poi al ritorno ci vedemmo the Miller's daughter.

"No Cla, ti prego prima di pranzo no! Mi togliera' l'appetito"  la supplicai

"Ma ormai che la serie e' finita non dovrebbe farti piu' effetto no?"  ribadi' lei facendo partire il dvd ed io mi sedetti rassegnata accanto alle ragazze.


No, non ce la potevo fare, era piu' forte di me: ogni volta che Rumpel baciava Cora non riuscivo a trattenere una smorfia di disgusto "accidenti, son venuta cosi male?"  ridacchio' Rose

"Non credo  che sia per quello"  scosse la testa Robert guardandomi negli occhi, come al solito aveva capito tutto: Cora era certamente bellissima ma meschina ed opportunista, per come la vedevo io lui si era certamente innamorato ma lei no: l'aveva usato solamente per avere la magia  altro che quella sceneggiata penosa del "mi sono strappata il cuore perche' tu eri la mia debolezza"  come gli dice sia nel mondo delle favole che nel nostro: lei un cuore non l'aveva mai avuto quindi non e' che fosse poi chissa' che fatica toglierselo  ma non osai dirlo in quel momento.


"Contenta che Cora sia morta?"  mi chiese Barbara mentre andavamo a pranzo.

"Io?? Assolutamente no! Avevo il fazzoletto quando la vidi la prima volta  (e lo sventagliavo fuori dalla finestra gridando "finalmente ce la siamo levata dai coglioni quella vecchia mummiaccia!!!")  replicai in un tono che voleva essere serio ma che non convinse nessuno.


"Grazie, tu si che mi capisci"  scherzo' Emilie mettendomi un braccio attorno alle spalle.


Dopopranzo salimmo in camera di Silvia che ci disse, aveva portato un dvd da vedere noi quattro, lo tiro' fuori dalla valigia e vidi subito che aveva la copertina gialla e rossa.


Troppo gialla e troppo rossa per non essere...


"Ma sei impazzita, hai portato full monty???"  quasi urlai io "ma sai che figuraccia se chi so io lo viene a sapere?? Fai in modo che Jenny non lo trovi"  dissi mentre scendevamo in sala relax  con me davanti come i soldati in avanscoperta nel territorio nemico.

La prima cosa che pensai fu  "devo ubriacarmi"  ormai la mia "quarantena"  era cessata anche se tutti si guardavano bene dal farmi bere piu' di un alcolico ma poi pensai che non era il caso, almeno io dovevo rimanere lucida se volevo tenere sotto controllo la situazione almeno un minimo dato che non eravamo neanche a meta' film e le ragazze erano piu' cotte di un kebab.

"Oh occhio che se continuate cosi' passa la dama del lago e come minimo dovremmo offrirle la cena visto che ne state creando un altro di lago"  ironizzai con loro che m'ignoravano.


Passano altri minuti ed io ho la fifa terribile che ci sentano  "tenete il volume basso prima che entri qualcuno"  dissi io a bassa voce  "ma se son tutti nelle loro stanze" replico' Silvia,  in teoria era vero ma sapevo che poteva non essere cosi: a volte i ragazzi andavano al bar a bersi qualcosa ad esempio e potevano tranquillamente entrare a vedere cosa stessimo facendo,  a quell'idea mi sentii morire.

"Fatela finita o prendo l'estintore!" le minaccio vedendo che ormai sbavano tutte come dei bulldog  ormai siamo arrivate alla scena dello spogliarello di Robert  "non so voi ragazze ma io me lo stuprerei anche morto"  dichiaro' Benedetta mentre io ho gli occhi di fuori come Willy coyote che casca nel burrone e le altre due annuiscono.

"Ssshhh! Zitte un attimo"  dico io aguzzando le orecchie, mi era sembrato di sentire dei passi in corridoio, fulminea spinsi la confezione del dvd sotto il divano ed afferrai il telecomando togliendo il film all'istante e finendo su una puntata di Criminal Minds.

La porta si apri' e si affaccio' Robert.


Nella mia famiglia quasi tutti soffrono di pressione alta, io no ma in quel momento credo mi sia scesa a dieci.


Mi augurai di non dover assistere ad uno stupro collettivo e per come erano messe le ragazze tutto era possibile.


"Ciao, tutto bene?"  ci chiese lui


"Si certo, ci guardiamo un po' di tv..."  dissi io con quanta piu' noncuranza possibile.


"Ok, io vado al bar ci vediamo piu' tardi"  disse lui chiudendo la porta.


Fiu'.


"E ringraziate che ogni tanto vedevo i film a tarda notte anche quando andavo a scuola"  sbuffai io, infatti quando capitava dovevo mettere il volume al minimo dato che camera mia e' davanti a quella dei miei per evitare che mi rimproverassero cosi facendo il mio udito ne e' uscito notevolmente sensibilizzato.

Salvate per un soffio da JJ & company.


"Ma non potevi portare the tournament?"  dissi a Silvia.


"Ho portato anche quello"


"Oh santo cielo!"


Quello lo vedemmo la sera e in effetti fu molto meno traumatico,  "ma lo sai che vomiti proprio bene"  dissi solennemente a Robert  "grazie"  rispose mentre scoppiavamo entrambi a ridere  "Siete disgustosi" dichiaro' Emilie mentre noi ormai rotolavamo con le lacrime agli occhi.


"Anche io ho fatto un prete ne il rito"  disse Colin.


"Ve li immaginate a dire messa assieme?"  rise Jenny.


"Al massimo andavano a bersi una birra"  risposi io.


Quando fu il momento della storia dissi "tranquilli che torniamo dalla gita"   "Meno male"  sospiro' Robert.


"Non ti ha detto cosa facciamo prima pero'"  ghigno' Lucrezia


"Basta che torno intero".


"Tu si, siamo noi che ci diamo alla pazza gioia"  rispose Benedetta.


"Fortuna che qui non ci sono stanze da quattro altrimenti non c'erano piu' neanche i letti"  disse lui rivolgendosi a Claudia.

"Non siamo mica Rambo"  obiettai.


"No, siete Oncers e Rumbellers ed e' anche peggio" intervenne Ginny.

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Capitolo 7
*** the speech ***


"Che mi metto?"  pensavo mentre appena alzata contemplavo immobile l'armadio dalle ante spalancate,  avevo scelto dei jeans al ginocchio  il problema come al solito era il "sopra": alla fine scelsi una maglietta nera su cui avevo fatto stampare "Team Dearies" in verde.

"Ma come fai ad essere cosi' sveglia dopo aver tirato le due?"  mi chiese Meghan uscendo dal bagno, la sera prima ero cosi' presa dall'ispirazione per una fan fiction su California solo che mi ero attaccata al computer per ore, che ci posso fare se in quei momenti sembro Jack Nicholson in "Shining"...

"Anche tu??"  chiesi incrociando Silvia in corridoio  e notando che aveva la mia stessa maglietta ma con la scritta in rosso  "l'ho fatta fare al centro commerciale" mi sorrise lei  mentre scendevamo in mensa,  "buongiorno" ci saluto' allegramente Lucrezia raggiungendoci "oddio"  dissi vedendo che anche lei aveva la nostra identica maglietta solo con la scritta in viola  "ora penseranno che ci siam messe d'accordo"  dissi mentre entravamo cercando di far finta di nulla.


Mentre mangiavamo arrivo' Benedetta e per poco non mi feci andare il caffe' di traverso.


Maglietta nera, scritta gialla.


Sembravamo i Power Rangers.


"Avete fatto shopping assieme?" scherzo' Robert.

"Assolutamente no" dissi io risoluta.


Poco dopo, aggiornandoci i profili fb avevamo scoperto che nella favola di Rumpelstiltskin uno dei primi finali diceva che lui volava via da una finestra a bordo di un mestolo, gia' era dura immaginarmi Robert vestito come in skin deep ballare attorno al fuoco figurarsi vederlo volare via a cavalcioni di un mestolo.


Che immagine ORRIBILE.


"Hahahaahhahahaha you can fly you can fly!"  canticchiai mentre mi piegavo in due dal ridere senza riuscire a smettere, sembravo Ed del Re leone.


"Oggi cuciniamo noi"  disse Colin andando in cucina con Robert.


"Sanno cucinare?"  chiese Lucrezia rivolgendosi a tutti  "beh, noi qui con Robert abbiamo fatto solo la pizza poi non saprei..."  risposi io che tremavo all'idea di quei due tra pentole e fornelli e mi chiedevo cosa mai avrebbero cucinato.


Aspettammo un po' poi mi avvicinai assieme a Sarah e le ragazze, attraverso la porta sentii un borbottio indistinto  "che stanno dicendo?" chiese Benedetta  "parlano gaelico"  rispose Sarah

"Gaelico?"  feci io sbalordita, sapevo che era l'antica lingua irlandese e scozzese ma non immaginavo che loro lo conoscessero.

"Si vede che i genitori o i nonni gliel'hanno insegnato un po', anche con me l'han fatto"  rispose Sarah sorridendo.

Ora si che ho davvero paura!


Quando uscirono portando un gran piatto di chili di carne e fagioli manco' poco che avessi le convulsioni dal ridere dato che Rob aveva in mano un bel mestolo di legno.


"Diteci se e' troppo piccante"  si raccomando' Colin sedendosi  "e se lo e' prendetevela con lui" ridacchio' Robert,  incerta infilzai un pezzo di carne con la forchetta e l'assaggiai "no va bene"  risposi ma pochi secondi dopo fu come se mi avessero fatto esplodere qualcosa in bocca  "perche' piangi?"  mi chiese Lana,  pochi secondi dopo mi catapultai fuori dalla porta.


"Gloria!! Ti ricordi vero che..."  mi urlo' dietro Jenny, dopo poco ero di ritorno completamente bagnata   "no, non se l'e' ricordato"  disse Barbara scuotendo la testa.


Nel pomeriggio mentre eravamo in sala relax ero ben decisa a dire un paio di cosette a qualcuno,  "posso dirvi una cosa sul perche' odio la GoldenHeart?"  esordii mettendomi al centro del divano in modo da poter parlare sia con Robert che con Rose e Barbara.

"Certamente la mamma di Snow si e' comportata male con Cora ma lei non e' stata da meno, insomma era solo una ragazzina anche se socialmente superiore a lei e per quanto riguarda la sua relazione con Rumpel..."


"Oh no, ancora quella teoria"  gemette Silvia che insieme a Lucrezia e Benedetta stavano a guardarci poco distante  "che succede?"  chiese Colin arrivando con un pacco di patatine che offri' alle ragazze  "niente, ma qui e' meglio della televisione, ascolta"  rispose Lucrezia.


"...certamente lui l'amava, ma lei no: l'ha solo usato per avere la magia e in quanto allo strapparsi il cuore non mi ha fatto pena neanche un po' anzi, falsa come pochi quella"  continuavo infervorata  "ma come fai ad esserne sicura?"  mi chiese Barbara.

E qui calai il Jolly.


"Se l'amava cosi tanto come mai allora lui non s'e' trasformato come con Belle? Voglio dire, l'amore o e' Vero o non lo e', non esistono le vie di mezzo almeno per come ne parlano nella serie cosi' sembra, anche perche' qui non si sta parlando di due amici ma di due che se avessero potuto si sarebbero sposati...brrrr" dissi con una mezza smorfia.

"No a me verdi non piacciono e a te Barbara?"  rise Rose  "No, neanche a me",  "infatti io non parlavo di lui" ghignai io mentre le ragazze cominciavano a darsi delle manate sulla fronte come a dire  "ma che esagerata...".


"State attente che questa non perdona, e' una che si vede gli horror e i documentari sui serial killer"  le avverti' Silvia  "ma come, fiabe e serial killer?"  mi chiese Barbara  "beh le versioni originali delle fiabe erano quasi degli horror, la bella addormentata veniva violentata"  intervenne Sarah  "E comunque questa domanda fatta da quella che nelle fiabe strappa i cuori e' di enorme conforto"  rise Josh  "chissa' chi gliel'ha insegnato...vabbe' che l'amore e' cieco ma qui proprio..."  dissi io scuotendo la testa guardando Robert.


Andammo in camera e passando in corridoio sentii dei rumori come di un martello sul muro,  arrivata in fondo vidi che Colin stava reggendo un chiodo mentre Robert stava cercando di batterlo non con un martello ma con un libro  "che state facendo?"   "oh ciao, e' caduta una cornice quindi volevamo rimetterla a posto"  rispose Robert mentre si preparava a dare l'ennesimo colpo al chiodo con un libro piuttosto grosso  "aiuto, mi rompera' le dita!"  disse Colin fingendo paura, sbirciai dentro la stanza e vidi Sebastian sdraiato su un letto che li guardava scuotendo la testa  "ma sei impazzita, li hai messi in stanza assieme??"  dissi rivolgendomi a Claudia che era appena arrivata insieme alle ragazze  "dai qua faccio io"  dissi entrando e prendendo il chiodo tra due dita, mentre Robert avvicinava la mano d'istinto chiusi gli occhi ma per fortuna non accadde niente e rimettemmo a posto la cornice.


"Non credi di aver esagerato oggi pomeriggio?"  mi chiese Benedetta   "mica e' colpa mia se di tre donne che ha avuto nella sua vita ci ha preso solo con la terza"  dissi io chiudendomi la porta della mia stanza alle spalle.

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Capitolo 8
*** The time of our lifes ***


Tornata in camera passai un po' di tempo sul web, fb e dintorni e poco dopo mi raggiunsero le ragazze, passando da un profilo all'altro leggemmo una notizia che c'indigno' parecchio: qualche anno fa in un piccolo paese venne violentata una ragazzina di 15 anni e i colpevoli vennero condannati, ora i giudici li avrebbero obbligati a svolgere lavori socialmente utili fino allo sconto totale della pena essendo tutti minorenni ma la cosa che piu' ci sconvolse fu leggere le interviste ai compaesani: solo uno o due si schierarono apertamente con la vittima, tutti gli altri erano una girandola di  "se l'e' cercata"   "eh ma le ragazzine oggi..."  e  "indossava la minigonna".

Ad ora di cena eravamo tutte cosi incazzate per quelle parole che gli altri non ci misero molto ad accorgersene cosi' ci ritrovammo a parlarne:  " e' incredibile che ancora oggi si debbano sentire certi discorsi"  commento' Meghan   "hai ragione: passi quando ero giovane io che si manifestava per il femminismo ma ora non si possono piu' sentire queste cose"  intervenne Barbara.

"Purtroppo in Italia la maggior parte della gente reagisce cosi', pochi si schierano dalla parte della vittima"  disse Benedetta   "anche da noi capita"  disse Jenny   "si certo, nel paesino di duemila anime e' comprensibile ma non nelle grandi citta'"  intervenne Lucrezia,  "beh in effetti li capisco"  disse Colin attirandosi i nostri sguardi schifati  "guarda che lo diciamo ad Helen"

"Tranquille scherzavo, e' una cosa disgustosa".


La serata scivolo' via in un lampo e il sabato arrivo' in men che non si dica portando con se' un velo di malinconia che ci avvolse tutte quante, erano le ultime ore che passavamo li'.

Al mattino avevo appena finito di lavarmi i denti che mi vidi arrivare Lucrezia tutta saltellante  "vieni, andiamo a chiamare le altre devo mostrarvi una cosa" disse mentre andavamo a recuperare Silvia e Benedetta e scendevamo in costumeria: oltre ai soliti vestiti appesi, nel bel mezzo della stanza c'era un arcolaio  "oddio non posso crederci"  dissi avvicinandomi per toccarlo  "ehi guardate qua"  disse Silvia pescando il pugnale con scritto "Rumpelstiltskin"  da una nicchia dell'armadio e mostrandocelo  "opporc..."  dissi mentre dopo aver toccato il fuso questo era rotolato a terra "e adesso?" feci io spaventata all'idea che ci scoprissero  "non credo sia rotto: bastera' riavvitarlo"  rispose Benedetta raccogliendolo da terra e cominciando a rimetterlo a posto, per fortuna aveva ragione lei.

Siccome era il penultimo giorno chiedemmo a Claudia se potevamo indossare di nuovo i costumi,  quelli  "seri" pero', nel senso di quelli da ballo, cosi' pochi minuti dopo io indossavo l'abito dorato di Belle , Lucrezia uno verde che ricordava quello di alice in wonderland, Benedetta quello di Rumpel al matrimonio di Cenerentola e Silvia, che piuttosto che indossare un vestito si farebbe tagliare un braccio era vestita da Emma con la solita giacca rossa e i boccoli appena fatti da Lana  "Ma che belle"  disse Colin  "si, e' passata la nube viola e cosi'..."  scherzai io,  in quel momento qualcuno, probabilmente Rose e Rachel avevano messo nello stereo della sala relax un cd di musica classica ed era appena partito un valzer  "permette questo ballo signorina?"   mi chiede Robert tendendomi la mano  "certo, ma non so ballare"  "non importa segui me...sempre che me lo ricordi"  ride lui mentre io alzo gli occhi al cielo.

Mentre ballo do' un'occhiata alle altre coppie: Lucrezia ballava con Sebastian,  Silvia con Colin (che era vestito normale ma con l'uncino alla mano destra) e Benedetta con Emilie,  cambia il brano e cambiano le coppie cosi' io mi ritrovo con Colin, Silvia con Sebastian, Lucrezia con Robert e Benedetta con Rose,  in pratica finiamo a ballare scambiandoci i partner l'un l'altra,  dopo circa mezzora sto ballando con Benedetta quando m'incanto a fissare qualcosa oltre la sua spalla  " beh? hai avuto una visione?"  ride lei  "piu' o meno: guarda la'"  le rispondo.

Robert ed Emilie che ballavano assieme!


Ossantocielo!


"Tienimi altrimenti svengo" le dissi a bassa voce  "non provarci neanche"  "pagherei per vedere una scena simile nella serie"   "non dirlo a me".


Quando andai a togliermi l'abito e la parrucca Lana insistette per mettermi i bigodini una volta lavati i capelli, io accettai,  cosi' poche ore dopo feci il mio ingresso in mensa vestita e con la testa irta di quei cosi coperta da una retina: col caldo che faceva non era nemmeno necessario passarci il phon, inutile dire che suscitai uno coro indicibile di risate.

"Beh? volete una foto?"  chiesi con aria fintamente arrabbiata, sapevo che non lo facevano per cattiveria.   "oh se vuoi ti posto anche su fb"  disse Silvia che per il gran ridere era piu' rossa del solito  "e tu? ne vuoi un paio? ti starebbero bene sai?"  dissi a Robert che poco mancava che finisse nel piatto da quanto rideva.


Non me la presi: in fondo era un modo come un altro per allontanare il pensiero che il mattino dopo ce ne saremmo andate.

Quella sera Robert prese la chitarra e con Benedetta canto' "the time of my life", devo dire che avevano entrambi una gran bella vocina, il problema era che appena i nostri sguardi s'incrociavano scoppiavamo a ridere.

"Ok  allora non vi guardo: ascolto e basta"  dissi voltandogli le spalle.


Piu' tardi pensai che davvero non potevano trovare canzone piu' azzeccata di quella.

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Capitolo 9
*** togheter forever ***


Ed eccomi qua, di nuovo pronta a ripartire, a lasciarli ancora una volta: certo, visto come si erano svolte le cose la prima volta ora ero piu' ottimista ma era piu' forte di me non ce la facevo a pensare "tanto sentiro' Claudia prima o poi"  oppure  "non e' escluso che ritorniamo"  o  "a settembre ricomincia la terza serie" e basta.


Era una sofferenza immensa andarcene da li' punto e basta!


Perche' era l'unico posto dove ci sentivamo capite in quanto Oncers e Rumbellers.


Perche' nessuno ci prendeva in giro o ci dava delle fissate, anzi rispondevano con pazienza anche alle nostre domande anche a quelle piu' strambe.

Perche' solo li' potevamo fare di tutto e di piu'.


Avevamo l'aereo a mezzogiorno per cui ce la prendemmo con calma, io al solito avevo pianto tutta la notte e vedendo le ragazze a colazione capii che anche loro non avevano fatto una gran nottata ma d'altronde era plausibile,  andammo ognuna in camera sua per controllare di aver messo via tutto, appena entrata notai un pacchettino sul mio letto meravigliata lo scartai e feci tanto d'occhi quando comparve una bella chipped cup.

Di peluche.


In un baleno eravamo tutte in corridoio  "avete visto?"  "anche io!"  "son pazzi!"  "che novita'!"  e via delirando  quando arrivarono Emilie e Robert  "lieti che vi siano piaciute"  dice lui  ed Emilie mi toglie la mia dalle mani e la scaglia contro il muro, la tazza cade ovviamente sulla moquette senza danni.

"Almeno questa siete sicure che non si rompe"  commenta lei come se avesse appena sottoposto un'auto al crash test.


Per tutta risposta noi li spingiamo entrambi su un letto  (eravamo in camera mia) e cominciamo a prenderli a cuscinate, dato che ovviamente ne avevamo solo due ne andiamo a prendere altri nelle altre camere,  che momento meraviglioso, almeno non passavamo l'attesa piangendo!


Infine venne il momento degli addii: ci avrebbero accompagnato Claudia e Rose all'aereoporto,  ci volle del bello e del buono per staccarci da tutti e il povero Robert non vi dico: ad un certo punto gli eravamo appiccicate tutte e quattro contemporaneamente manco fossimo impregnate di colla!

Durante il tragitto Claudia ci porse un foglio su cui annotare i nostri indirizzi, mi parve molto strano ma non feci domande, ero troppo provata per farlo,  altrettanto difficile fu al momento dell'imbarco staccare Benedetta da Rose ma la capivo benissimo.



All'aereoporto ci attendevano i nostri genitori e com'era ovvio mentre eravamo al bar fioccarono domande tipo  "com'e' andata?"  e "vi siete divertite?"

"Certo"  rispose Lucrezia  "peccato solo di una cosa"

"Cioe'?"  chiesero i suoi.

"Che siam dovute tornare"  rispondemmo all'unisono io, Silvia e Benedetta.


Nei giorni seguenti continuavamo a chiederci perche' diamine ci avessero chiesto l'indirizzo di casa, finche' un giorno arrivo' un bel pacchetto contenente...la rivista di Ouat che ovviamente da noi non esce  "ve la spediremo ogni mese anche dopo l'inizio della terza serie, e' pur sempre un modo per rimanere in contatto"  scriveva Claudia nel biglietto che l'accompagnava.

Poco dopo fioccarono le telefonate:


"Ti e' arrivata?"


"Si"


"Oddio mi sento male"


"Son da ricovero!"


"E noi no vero?"


"Ma ci ricoverassero tutti insieme per sempre!"


Forse servivano proprio a quello le riviste


A stare insieme per sempre.


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Capitolo 10
*** The best thing that ever happened to us ***


E' il mio compleanno e con Silvia, Benedetta e Lucrezia sono stata fuori a cena o meglio ci siam fatte un aperitivo ma senza esagerare e per la notte ci siamo organizzate in modo che Benedetta dorma da me e Lucrezia da Silvia.

La mattina mi e'  arrivato anche un messaggio da Claudia solo che oltre agli auguri c'e' anche questo "stasera collegati con Skype e guarda la tua mail".


Suona un po' come una minaccia.


"Chissa' cosa ti avranno mandato"  si chiede Silvia.


"Forse le foto"  ipotizza Lucrezia.


Effettivamente questa volta di foto ne ho fatte molte di piu' della prima e non solo io: ricordo che anche Claudia scattava a tutto spiano e mi chiedevo come mai.


Quella sera risolvemmo il mistero: aprii la mia mail e vidi subito un messaggio con un allegato dal titolo "The best things about us".


Dalla prima noto subito che la nostra amica ci ha dato dentro di Photoshop dato che raffigura a destra la riunione Rumbelle della 1x22 e a sinistra un abbraccio tra me Robert ed Emilie con la didascalia  "gli abbracci tra Gloria, Robert ed Emilie ricordano la riunione Rumbelle".

E gia' li' c'ho gli occhi umidi.


In un'altra ci sono io con affiancati Rumpel e Cora e la didascalia "Gloria odia la Goldenheart".


Nella successiva ci sono Robert e Colin col grembiule e la scritta "i cuochi rivali"


E via delirando.


"Pensa se al posto di combattersi mettevano su un ristorante ciascuno: altro che benvenuti a tavola: si sarebbero lanciati le posate"  ride Benedetta.


Dato che ormai e' ora accendo il collegamento Skype sperando che funzioni, per fortuna la sorte e' dalla nostra parte e in men che non si dica mi appare il viso di Claudia.

Seguita da quelli di Josh e Ginny.

Di Meghan e Sarah.

Di Jenny e Lana.

Di Colin, Jessy, Jamie e Barbara.

Di Raphael e Sebastian.

Di Rachel e Rose.

E Robert ed Emilie.


Che mi cantano Happy Birthday.


Sono cosi' commossa che scoppio in lacrime ed esco dalla stanza.


"Allora come va?"  ci chiede Lana.


" Scommetto che avete fatto la maratona di Ouat"  ridacchia Sebastian.


Cosa verissima anche se sorvolo sul fatto che e' una fortuna che i miei siano usciti durante la visione perche' se avessero sentito certi commenti (non miei) con tutta probabilita' avrebbero chiamato l'Esorcista.

Cosa volete che vi dica, l'apparenza inganna.


"Dai che manca poco alla terza stagione" ci rassicura Raphael mentre li salutiamo.


"In effetti almeno noi che vediamo la programmazione americana non abbiamo dovuto aspettare piu' di tanto, pensa a quei poveracci che se la vedono su Sky"  commenta Lucrezia mentre si prepara per andare da Silvia.


"Gia', noi il finale lo sapevamo un mese prima di loro"  annuisce lei.

"E' vero: sono la cosa migliore che mi sia mai capitata"  dico io

"Che CI sia mai capitata" mi corregge Benedetta mentre, in attesa che ritornino i miei ci stringiamo tutte in un abbraccio collettivo.


FINE.

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