Start to live again

di FukurOak_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo! :3 ***
Capitolo 2: *** Un incontro inaspettato. ***



Capitolo 1
*** Prologo! :3 ***


« ..Ed è in questo triste giorno che ci dobbiamo sentire uniti, più di prima ». Aggiunse il parrocco osservando le donne in lacrime sedute nella prima bancata. Allison roteò gli occhi e fissò la bara,legno di ciliegio.Quanto spreco di soldi.Le persone che si erano riunite in quel luogo mesto in quel giorno in cui la pioggia sbatteva sulle vetrate della chiesa con un rumore monotono e nessuna si era accorta che ella era lì. Neanche sua madre l'aveva riconosciuta, nessuno aveva riconosciuto la figlia di Ann Mary ,la donna che senza un briciolo di rimorso aveva lasciato sua figlia in mano ad una matrigna violenta e un padre pedofilo. Come faceva la gente a non notare la sua criniera rossa e i suoi occhi cristallini?Come faceva la gente a non notare che l'unica persona che non stava piangendo era una ragazza di circa sedici anni che tutti davano per morta?E mentre tutta la massa di persone in nero usciva dalla chiesa, Allison restò nella sua bancata ad osservare i suoi zii che sollevavano piano la bara e con le lacrime agl'occhi la scortarono fino alla macchina delle pompe funebri che si erano guadagnate una giornata di lavoro con una falsa. Possibile che non si accorgessero che la dentro non ci fosse nessuno?La ragazza dagli occhi azzurri come il cielo più limpido si avvicinò ad una signora anziana e camuffando un poco la voce le parlò.« Mi scusi..Ma dentro la bara c'è veramente il cadavere della ragazza? » Chiese Allison portandosi una mano alla bocca.« Oh, no, cara.. Non hanno trovato il corpo ma le sue ceneri.. ». Disse la nonnetta raccogliendo dal pavimento della chiesa la sua borsa.Allison lasciò da sola quella vecchietta e uscì dal luogo di culto cristiano,osservando le persone che s'incamminavano verso il cimitero, distante pochi metri dalla chiesa.Allison tirò su il cappuccio della felpa , si coprì i capelli rosso tendendi al fuxia e cacciò le mani in tasca.La ragazza percorse lentamente le vie che la portavano alla 'casa di mattoni'. La vecchia struttura dove i ragazzi un tempo andavano per divertirsi con amici e amiche, ma che ormai era vuota e deserta.Ma sarebbe andata bene, considerando che non sarebbe dovuta neanche essere nata, quella ragazza.Ed ora per la gente lei era morta.Morta. Un sorrisino si formò sul viso di Allison,passando prima per tutte le sue emozioni,facendole scaturire in un vortice di follia.Era pronta per ricominciare a vivere.

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Capitolo 2
*** Un incontro inaspettato. ***


Allison mise piede in quell'abitazione e si guardò intorno: c'erano vecchi mobili sparsi lungo la prima stanza della casa, un divano, una coperta rossa e verde, una piccola lampada vintage e tanti piccoli oggetti che colmavano il posto cercando di farlo sembrare adatto per casa accogliente. Ma dei mobili non potevano colmare il vuoto e la tristezza che si provava stando in quel piccolo salottino. La ragazza intravide altre due porte. La prima conduceva ad un bagno ben arredato di un bianco candido e la seconda in una cucina e quando Allison aprì il frigorifero arancione trovò davanti a sé uno strano assortimento di cibi e bevande. Patatine, coca cola, fanta, e altri dolciumi giacievano sugli scaffali del frigo. Allison prese un prodotto e osservò la data di scadenza. Lesse attentamente e si accorse che quella roba sarebbe scaduta pochi anni più tardi. « Oddio.. » Disse la ragazza portandosi una mano sulla fronte. Doveva aver capito di non essere la sola a voler abitare in quella piccola casetta,che fino a quel giorno per lei era 'abbandonata'. E ben presto capì che i suoi pensieri erano positivi. « C-che ci fai in casa mia? » Chiese una voce alle spalle della ragazza ,la quale spaventata saltò di qualche centimetro per lo spavento e poi si girò di scatto usando come arma la coca cola che aveva in mano, non credendo, effetivamente, che quell'oggetto avesse potuto ferire il ragazzo che si era trovata davanti. « Uhm, mi dispiace.. cercavo solo un rifugio dove passare la notte.. » Cercò di giustificarsi Allison. Il ragazzo la squadrò per bene e poi la lasciò da sola in cucina. Mille domande erano affiorate nella testa della ragazza, solo una risposta aveva dato segno di vita. ''E se quello fosse stato un pedofilo?'' Si chiese la ragazza ancora sotto shock. '' Ci son già passata, so come si rivolgono queste faccende!'' Pensò alludendo al male che ogni notte sopportava. Il ragazzo tornò con una coperta verde smeraldo in mano e la porse alla ragazza. « Comunque mi chiamo William. » Disse lui mentre Allison si attorcigliava nella coperta. La ragazza alzò lo sguardo e fissò il ragazzo che le parlava. Aveva due pezzi di ghiaccio al posto degl'occhi ,per caso? I suoi capelli risplendevano di luce propria. Sotto quei vestiti verdi si riuscivano a intravedere le forme dei suoi muscoli pronunciati. « Piacere Allison » Rispose la ragazza tirando su con il naso e fissando gli occhi del ragazzo. « Ehm, bene. Io dormirò sul pavimento, tu sul divano. » Disse lui « Ma prima.. vorrei sapere che ci fa una ragazza bella come te, qua, nel mio covo. » Chiese sperando in un risposta dettagliata. « Non c'è molto da dire..sono solamente scappata di casa,trovavo un posto dove stare e venivo sempre qui da piccola,quando mi sentivo male..o sola..o diversa.» Non voleva dirgli la verità,non ancora..non era una di quelle che parlava molto. Le piaceva di più ascoltare la gente ed aiutarla. William fissò la ragazza e poi pescò dai suoi pensieri la risposta alla domanda. « I miei litigavano ogni sera ,le mie sorelle non ne potevano più e se ne sono andate dai miei zii, io invece non approvando la loro decisione sono venuto qua, ora i miei genitori sono divorziati, mia madre si droga e se la passa felicemente con un tipo di dieci anni più giovane di lei; mio padre se la fa con la segretaria e io non credo che tornerò da loro, in questi mesi, non si sono neanche chisti dove io fossi. » Rispose William sorridendo amaramente. « Mi dispiace che sia andata così » Disse Allison dopo una lunga pausa. Louis scosse la testa e appoggiò una mano sulla spalla della ragazza occhi cielo. « Non è stata colpa di nessuno. Il destito ci progetta la vita,basta solo non esserne schiavi e decidere noi cosa fare,non lasciarci condizionare da nessuno. » Disse di rimando William sorridendole. I due giovani ragazzi rimasero ancora per un poco di tempo a conversare del più e del meno. Verso le nove di sera ,sfiniti, i due ragazzi dagl'occhi chiari dormivano beatamente. E probabilmente, quella fu la prima serata che Allison passò senza la sua 'famiglia diversa e disastrata', senza delle mani sudate che la malmenavano,senza una madre che la insultava,senza nessuno che le dicesse cosa fare.Completamente libera. Probabilmente, quella fu la prima serata che William ,dopo molto tempo, passò in compagnia di una persona che capiva ciò che sentiva dentro e che lo ascoltava,anche se aveva capito che la ragazza le nascondeva qualcosa,qualcosa di importante. I due ragazzi erano felici come non lo erano mai stati. Allison si svegliò all'alba sentendo dei rumori in cucina, tastò il pavimento alla ricerca del ragazzo ,ma di lui nessuna traccia, si doveva essere già svegliato e probabilmente era lui in cucina. La ragazza dalla chioma rossa si strofinò gli occhi e restò a guardare il soffitto della casa.Poi si alzò,indossò un paio di pantofole e andò a vedere cosa stava combinando William.

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