Buon compleanno Orochimaru

di sesshy86
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


Mi è venuto in mente tutto l’altra sera, e così oggi eccomi qui a scrivere la mia prima fanfiction su Naruto, i personaggi, beh neanche a chiederlo! , sono quella serpe pedofila di Orochimaru soprannominato da tutti il Micheal Jackson dei manga e l’altro è quel pervertito donnaiolo (ancora per poco…) di Jiraiya… Bene ma bando alle ciance che si va a cominciare….

Era una giornata bellissima al villaggio della foglia, il sole splendeva alto nel cielo, i ciliegi erano in fiore sprigionando un intenso e dolce profumo, gli uccellini cinguettavano spensierati da un ramo all’altro, insomma un altro splendido giorno era iniziato.

Tra tutti i ningia del villaggio della foglia ce n’erano 3 che spiccavano per intelletto, astuzia, furbizia e capacità, il team del maestro Sarutobi, futuro terzo Hokage. .

Avevano appena finito l’allenamento e come al solito il povero ragazzino dai capelli bianchi era finito legato al tronco come un salame, ormai era abituato succedeva tutte le volte che non si impegnava abbastanza, e non riusciva a completare l’incarico che gli era stato assegnato dal suo maestro..

Tra tutti i suoi compagni era forse il meno dotato, sempre ad attaccar briga ad ogni minima cosa, in perenne lotta con Orochimaru, già Orochimaru il cocco del maestro. Sarutobi diceva sempre con Jiraiya: -Vedi com’è bravo Orochimaru, dovresti imparare da lui, è così che si deve comportare un vero ninja!!-.

Jiraiya non riusciva proprio a sopportare Orochimaru, quegli occhi ambrati dalle iridi strette gli avevano sempre incuto timore, i capelli neri come la notte e quella pelle così diafana da non farlo sembrare neanche umano, con quell’aria di superiorità stampata sempre in faccia, distaccato da tutti e da tutto, se ne stava sempre in un angolo a fissare il vuoto o a studiare era inavvicinabile, anche per questo lo detestava non sapeva mai come prenderlo, ogni possibile tentativo di conversazione con lui era una causa persa in partenza. Ogni volta che gli si avvicinava sentiva un brivido corrergli lungo la schiena anche se non si era mai chiesto veramente il perché, anche se qualche volta gli faceva paura e la sua presenza lo irritava costantemente, sentirselo vicino gli dava la forza di dare il meglio di sé, di andare avanti, voleva superarlo a tutti i costi ed avere finalmente un po’ di rispetto anche dal suo maestro..

L’unica cosa che lo rendeva felice era la presenza di Tsunade, la ragazza del gruppo, tentava sempre di fare colpo su di lei ma non c’era stata ancora una volta in cui ci era riuscito, era veramente carina con i suoi capelli biondi e quel viso dolce, ma quando si arrabbiava dovevi stargli a decine di metri di distanza per non rischiare la vita..

Sembrava che la vita di Jiraiya fosse destinata a essere sempre la ruota del carro, quello che rimane sempre indietro e che non è importante ai fini della missione, e questo a lui non andava affatto giù. .

-Bene ragazzi, per oggi abbiamo finito! Potete andare a casa, tranne tu Jiraiya, tu rimarrai attaccato a quel tronco ancora per un po’! Hai ancora tanto da imparare e riflettere un po’ su quello che hai combinato oggi ti sarà da lezione! – disse il maestro Sarutobi – ah! mi stavo dimenticando oggi è il compleanno di Orochimaru! Auguri ragazzo, tu si che sai dare delle soddisfazioni al tuo maestro, non come qualcuno di nostra conoscenza!!..

A quelle parole Jiraiya andò su tutte le furie: - Hei! Non è stata colpa mia, è quello scemo di Orochimaru che vuole fare sempre tutto da solo non sa fare il gioco di squadra! Si crede chissà chi solo perché è più bravo a usare le tecniche e ….

- Adesso basta Jiraiya!!- gli gridò contro il maestro – Vedi di finirla subito!! Orochimaru e anche Tsunade hanno solo fatto quello che l’incarico richiedeva, sei tu che non sai distinguere come comportarsi a seconda delle situazioni in cui ci si trova!! Vedi di rifletterci su, e pensa prima di parlare e dire una marea di fesserie, se non vuoi rimanere attaccato a quel palo per tutta la notte! Sono stato abbastanza chiaro??-.

-Sì, maestro. Mi dispiace…- disse Jiraiya maledicendo nella sua mente e in tutte le lingue che conosceva Orochimaru. - Allora ragazzi, che ne dite di andare a festeggiare con una bella ciotola di ramen, offro io naturalmente!! - Si, evvai, ci voleva proprio avevo una fame da lupi!!- saltò su Tsunade – ah e a proposito tantissimi auguri di cuore Orochimaru! Buon Compleanno!! – detto questo posò un casto bacio sulla guancia di Orochimaru, facendolo arrossire un po’, a quella scena Jiraiya era diventato verde dall’invidia, persino quell’asociale di Orochimaru era riuscito a fare più colpo di lui su Tsunade. * Maledetto Orochimaru, un giorno me la pagherai… * pensò Jiraiya fra sé e sé..

I tre si allontanarono verso il centro del villaggio, lasciando Jiraiya ancora legato al tronco, mentre si allontanavano aveva visto quello stronzo del suo compagno girarsi e sghignazzare con quel suo sorriso beffardo e sadico stampato sul viso. - Maledetto! Maledetto! Maledetto! Me la pagherai lo giuro!!! – gli urlò contro Jiraiya ma ormai era già troppo lontano perché potesse sentire. .

.

Alla locanda il maestro e i suoi due allievi avevano appena finito di mangiare la quinta ciotola di ramen, erano pieni fino a scoppiare. -Grazie maestro per averci offerto il pranzo, è stato davvero gentile..- -Non ringraziarmi, è stato un piacere Orochimaru, sono davvero fiero di voi due. Siete l’orgoglio del villaggio della Foglia!!- -Grazie maestro, siamo felici di sapere che siamo utili per il nostro villaggio! – disse Tsunade – Ora però devo andare mi aspettano a casa, ciao ci vediamo domani! E ancora tanti auguri Orochi!!!- disse alzandosi dalla sedia e uscendo dalla locanda. - Vado anche io maestro, ho una cosetta da fare, ah una cosa, ha intenzione di lasciare davvero Jiraiya attaccato a quel tronco per tutta la notte??- - Eh eh! Perché ti dispiace? L’intenzione era quella ma se vuoi, prima che faccia buio puoi andare tu a liberarlo!! Ahh ahah!!!- - Ci penserò… volevo proprio fargli un bel discorsetto!!- - Bene allora è tutto tuo! Non fargli troppo male però, in fondo è un bravo ragazzo e anche se non sembra ce la mette tutta per riuscire a essere il migliore… anche se ce ne vorrà di tempo…- - D’accordo, allora io vado, e ancora grazie di averci offerto il pranzo! A domani!! –.

.

Era scesa la sera e Jiraiya era ancora legato al tronco… passavano le ore e ancora il maestro non era venuto a liberarlo, stava iniziando a pensare che avrebbe passato veramente tutta la notte attaccato a quel maledetto pezzo di legno..

La notte era calata e iniziava a fare freddo, l’aria era pungente e qualche soffio di vento gelido non poteva migliorare di certo la situazione. Non poteva immaginare che quel vento pungente era un presagio della brutta situazione in cui si sarebbe cacciato di lì a poco.

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Capitolo 2
*** 2 ***


Mentre stava per perdere ogni speranza, sentì qualcosa muoversi dai cespugli vicini…

-Maestro!! Era ora che venisse a liberarmi stavo per mettere le radici anche io a stare qui impalato tutto il giorno.. ma …maestro Sarutobi è lei???...

Nessuna risposta, dopo qualche secondo fece capolino dal cespuglio uno scoiattolo che si stava per arrampicare all’albero più vicino.

-Uffa! Era solo uno stupido scoiattolo!! Perché nessuno mi viene a liberare, maledizione!!.

Ora aveva perso ogni minima speranza di poter anche solo tornare a casa e mettersi a dormire in un letto caldo, scacciando via tutti i pensieri che lo avevano tormentato fino a quel momento.

Fino a quando non sentì una presenza dietro di sé, sentì un respiro calmo e regolare solleticargli il collo, un respiro caldo che gli trasmetteva sicurezza e calore, una sensazione che non aveva mai provato fino ad ora.

Anche il buon profumo che emanava lo faceva sentire al settimo cielo… era il dolce profumo dei fiori di ciliegio che tanto gli piaceva.

-Ehi Tsunade, sei tu, meno male che sei venuta a liberarmi, avevo perso ogni speranza!! Meno male che ci sei tu!! Lo sai hai un buonissimo profumo… è proprio dolce come te!!– disse Jiraiya.

-Hei…, grazie… non sapevo che ti facessi questo effetto!! Come sei carino!!... disse la voce dietro di lui.
- Ehi ma…Orochimaru!!! Cosa ci fai tu qui??!?-
- Come cosa ci faccio qui? Non è evidente?- disse Orochimaru
- No!! Vattene sparisci subito dalla mia vista , brutto essere immondo!! Se sei venuto per umiliarmi ancora di più puoi anche andartene subito!!-
- Ma come? , e io che ero venuto apposta a liberarti… ma se queste sono le tue parole, me ne posso anche andare!!! – disse Orochimaru voltandosi per andare via.
-Ehi no aspetta… fermati!!! –gridò Jiraiya.
Il ragazzo dai capelli neri si voltò -Ah.. allora hai cambiato idea… ma non ti disgustava la mia presenza… eh??- disse Orochimaru avvicinandosi pericolosamente al viso di Jiraiya.
- Ma tu non hai il permesso di liberarmi, solo il maestro può…
- SBAGLIATO!!! È stato proprio il maestro a dirmi che potevo venire a liberarti… quindi dipende tutto dalla mia volontà!! Ahahha!!! Quindi vedi di comportarti bene se non vuoi restare lì fino a domani mattina!!!- disse ridendo Orochimaru, mentre a Jiraiya saliva la rabbia a più non posso.
- Tu! … Tu.. sei veramente … - .
- Si!?? Sono veramente cosa …, Jiraiya!???... disse Orochimaru, guardano il compagno fisso negli occhi, sapendo di avere il coltello dalla parte del manico.
- Niente… lascia stare…- si convinse Jiraiya, non voleva aggravare la situazione più di quanto non lo era già.
- Bene.. bravo!! Vedo che cominci a capire!! Allora vediamo un po’… vuoi proprio che ti liberi??.
- Certo, che cavolo di domanda è!!! Secondo te mi diverte stare legato ad un palo?? – gli disse contro Jiraiya.
- Beh!... non so a te, ma mi diverte molto vederti legato lì, impotente davanti a me…. Sembri così indifeso…- disse Orochimaru avvicinandosi al compagno e sfiorandogli con un dito le guance rosee.

A quel tocco così leggero, Jiraiya arrossì vistosamente, non pensava di provare una simile sensazione anche solo per essere stato sfiorato da quella serpe in kimono.
- Ma che cavolo stai facendo!!! Levami subito le mani di dosso!!! – gli urlò contro Jiraiya.
- Ehi, calmo… non ho fatto niente, non pensavo che arrossissi così tanto, ti ho appena sfiorato!! Non oso immaginare allora come diventerai fra un po’?? – gli disse il ragazzo dagli occhi ambra accarezzandogli i capelli.
- Cosa??!! Che vuoi dire con fra un po’?? Che intenzioni hai… non vorrai mica?? – Jiraiya era diventato paonazzo, non osava neanche pensare a cosa voleva dire quel malato di mente con quelle parole, ma allo stesso tempo era curioso di sapere che cos’era quello strano calore che provava ogni volta che quel ragazzo gli si avvicinava.
- Ehi …vacci piano potresti prendere fuoco da quanto sei rosso!! Ehehe!!!! E poi beh.. vedi.. se vuoi che io ti liberi, vedi di fare il bravo e non contraddirmi per ogni cosa che dico o faccio, o te ne potrai pentire ancora di più! – il ragazzo dai capelli bianchi sbuffò e si volto dall’altra parte, evitando lo sguardo di Orochimaru.
- E vedi di guardarmi quando ti parlo…non mi piace essere ignorato!! – disse il ragazzo dai capelli neri prendendogli il viso fra le dita e posandogli un bacio sulla fronte – non vorrai mica farmi arrabbiare vero?- Jiraiya non sapeva più cosa fare per uscire da quella situazione, da una parte avrebbe voluto scappare il più lontano possibile da quella serpe tentatrice, dall’altra voleva scoprire fin dove lo avrebbero portato tutte quelle sensazioni che stava provando stando insieme a quel ragazzo.

Stava impazzendo letteralmente, ed essere legato a un tronco senza poter fare niente lo rendeva ancora più nervoso di quanto non lo fosse già.
Nonostante tutta quell’assurda situazione non riusciva a staccargli gli occhi di dosso, si era sempre detto che quel ragazzo aveva qualcosa di strano ma non immaginava di certo fino a questo punto.
Anche se Orochimaru era un ragazzo, i suoi lineamenti e la sua esile figura lo facevano sembrare più una ragazza, con quei lunghi capelli neri sempre in ordine e con quello sguardo glaciale e penetrante ma che allo stesso tempo ti lasciava senza fiato ogni volta che lo incrociavi.
Non riusciva proprio a capire cosa gli stesse succedendo, a lui erano sempre piaciute le ragazze non ne aveva mai avuto il minimo dubbio, ma adesso gli stava incominciando ad andare in pappa il cervello, non capiva più niente, e più il suo compagno si avvicinava più sentiva che in lui qualcosa era cambiato, non aveva mai provato nulla di simile per un altro ragazzo, e men che meno con il suo eterno rivale che non perdeva un’occasione per umiliarlo davanti a tutti.

-Ehi Jiraiya … a cosa stai pensando, ti vedo turbato?? Vedi di rilassarti non c’è nulla di male in quello che stai pensando sai? Se ti piacciono i ragazzi, non ci vedo nulla di sbagliato ....
- Mah… cosa?? Tu leggi nel pensiro??
- No, ma a quanto vedo ho fatto centro! - Disse il ragazzo moro con un sorrisetto malizioso in viso.
- NO!! Io non sono come te!! Pervertito!!
- Cosa?? Pervertito io?? Da che pulpito viene la predica, proprio tu che stai tutto il giorno dietro ai cespugli a spiare le ragazze mentre si fanno il bagno!! Non farmi ridere!!! E adesso vedi di calmarti un po’…

Il ragazzo moro si avvicinò lentamente al viso del compagno, ancora legato, posandogli un casto bacio sulle labbra, Jiraiya era diventato ancora più rosso di prima, non sapeva fin dove si sarebbe spinto Orochimaru e la cosa lo spaventava e lo stuzzicava allo stesso tempo; voleva scoprire a cosa avrebbero portato tutte quelle emozioni che stava provando quella sera, anche se in fondo sapeva che provava qualcosa per Orochimaru anche se non l’aveva mai ammesso nemmeno a se stesso.
Orochimaru approfondì il bacio, succhiando e mordendo leggermente le labbra del compagno, il quale rimase impietrito per qualche secondo, finché il moro non iniziò a cercare la lingua dell’altro che dopo un’iniziale rifiuto cominciò a ricambiare intensamente assaporando quel dolce gusto che aveva, trovandolo decisamente migliore delle molte ragazze che aveva baciato.
Quando Orochimaru si staccò, Jiraiya fece un mugolio di disapprovazione, non voleva che il compagno si fermasse, la situazione incominciava a piacergli.
-Vedo che ci stai prendendo gusto … eh Jiraiya? Non pesavo davvero di farti questo effetto, devo piacerti davvero tanto!! Ahahh!!! .
- No! Non è vero non mi piaci affatto!!- mentì spudoratamente Jiraiya.
-Ah si?? E allora perché non volevi più che mi staccassi da te?? O anche quella era solo la mia impressione?? Eh??. .. – gli chiese Orochimaru a due centimetri di distanza dal viso del compagno.
- NO!! …cioè sì… veramente…
- Ti vedo un po’ confuso Jiraiya, forse è meglio che ti schiarisca un po’ le idee… che ne dici?..mmhh??- detto questo il ragazzo dagli occhi serpentini iniziò ad accarezzare lentamente il collo del compagno spostandogli leggermente il kimono dalla spalla e posandogli dei piccoli baci arrivando fino al petto, fermato solo dalle corde che ancora legavano Jiraiya, mentre con le mani sfiorava dolcemente le cosce dell’altro arrivando sempre più su, fino a slacciargli i pantaloni.
Jiraiya stava impazzendo, non capiva più cosa doveva fare e che atteggiamento doveva prendere, anche se sapeva benissimo che non avrebbe mai voluto che Orochimaru si fermasse.
-Ti prego non ti fermare… continua… - disse il ragazzo dai capelli bianchi con un filo di voce.
-Come? Non ho sentito, cosa hai detto?? – gli disse il moro .
- Hai capito benissimo, non fare il finto tonto…. Ho detto … non ti fermare .. ti prego…- gli disse Jiraiya in un orecchio – e ti prego liberami da queste corde non resisto più!!.
- Liberarti?? Mmhh… si potrei farlo… ma che gusto ci sarebbe? Dovresti vedere la tua faccia, è impagabile!! non puoi proprio resistermi …eh?? – gli disse slacciandosi lentamente il kimono, mentre con la lingua gli leccava l’incavo del collo, facendolo impazzire ancora di più – lo so, sono irresistibile!!!- gli sibilò nell’orecchio.
- Bastardo! …Non vorrai mica lasciarmi così vero?? .
- Così… sul più bello dici.. si che posso invece…sono io che do gli ordini qui se non l’hai ancora capito, carino!... e poi è quasi giorno il maestro verrà di certo a liberarti non temere… io sono solo venuto a riscuotere il mio regalo di compleanno.. e devo dire che mi hai sorpreso Jiraiya non pensavo ti lasciassi prendere così tanto!! E poi non voglio perdermi la scena di quando tutti ti vedranno tutto rosso legato come un salame con le braghe quasi calate!! Ahahha!!! – disse ridendo Orochimaru riallacciandosi il kimono e voltandosi per andare via.
Jiraiya era su tutte le furie – Sei proprio uno stronzo!!! .
Ma vedrai che un giorno me la pagherai maledetto, e allora sarò io a ridere!! Me la pagherai bastardo!!! HAI CAPITO!!!!

Al mattino quando tutti si ritrovarono per proseguire le lezioni, e videro in che stato era Jiraiya si misero a ridere a crepapelle persino il maestro che girò subito lo sguardo verso Orochimaru, capendo subito che tipo di discorsetto il moro, gli avesse fatto la notte prima.

Erano passati diversi anni da quel giorno e ormai i tre erano cresciuti non erano più dei ragazzini, ognuno con idee diverse in testa, chi più distruttive chi meno, le loro strade si erano separate, ma c’era chi continuava a tenere d’occhio ogni minimo spostamento dell’altro.

Jiraiya non aveva mai smesso di seguire ogni mossa di Orochimaru, avendo intuito che strada voleva seguire, e per il villaggio della foglia non era di certo tra le più rosee.

Una sera stremato dagli allenamenti, Jiraiya decise di fermarsi nel primo locale che trovava, non sperava però di incontrare proprio quella sera una sua vecchia conoscenza.

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Capitolo 3
*** 3 ***


Prima di iniziare volevo ringraziare tutti quelli che stanno leggendo la mia prima fanfic, un grazie soprattutto a quelli che hanno commentato il mio insano delirio, grazie davvero di cuore sono felicissima che vi piaccia così tanto!!! Mi riempite di gioia! Grazie ancora! ^^ Ma adesso si comincia...

Appena entrato si sedette subito al bancone ordinando del sakè tanto per iniziare bene la serata, non aveva notato chi c’era in fondo alla sala, solo quando alzò gli occhi lo vide.

Era seduto da solo a un tavolo con lo sguardo fisso al suo bicchiere, senza muoversi di un millimetro, non immaginava davvero di poterlo ritrovare in quel posto dopo anni.

Jiraiya si alzò andando verso di lui – Orochimaru, cosa ci fai tu qui!?? – gli chiese – non ti ho mai visto da queste parti.- gli disse il ninja sedendosi di fronte a lui.

-Non sono affari che ti riguardano, e ora sei pregato di andartene se non ti dispiace…! – gli disse, non alzando neanche lo sguardo per guardarlo negli occhi.
-Come siamo scorbutici stasera, qualcosa non va? Ti vedo pensieroso? E poi se non ricordo male oggi è anche il tuo compleanno, non ti va di festeggiare con un vecchio amico??- gli disse Jiraiya riempiendogli il bicchiere di sakè.
-No, non ci penso neanche!! E poi io non festeggio mai i compleanni, non ha senso! E per cosa poi, festeggiare cosa? Ogni maledetto anno che passa, è un anno che se ne è andato e ti avvicini alla fine!!
-Eh.. addirittura.. non essere così tragico!! Abbiamo ancora una vita davanti!! Non rattristarti prima del tempo! E poi a quanto mi ricordo, da ragazzo ti piaceva festeggiare … anzi i regali te li prendevi da solo!! O no… serpe malefica??

A quelle parole Orochimaru si ricordò di come aveva passato quella sera con Jiraiya attaccato al solito tronco e fece un abbozzo di sorriso, non pensava che Jiraiya se lo ricordasse ancora.
-Allora ho proprio lasciato il segno quella notte!! – disse Orochimaru alzando lo sguardo su Jiraiya guardandolo maliziosamente.

Quegli occhi erano sempre piaciuti a Jiraiya, non riusciva a non perdersi in loro, lo ipnotizzavano, anche se fisicamente era cambiato, era più adulto, quella figura esile era rimasta, e di certo il suo sguardo non era cambiato, anche se era rimasto il solito stronzo di sempre.

Anzi adesso che lo guardava meglio sembrava sempre di più assomigliare a un serpente che a un essere umano, ma alla fine era proprio quello che lo caratterizzava di più, e adesso più di allora aveva quell’aria di superiorità, era diventato proprio un gran pezzo di ninja, con quel corpo da farti dire “prendimi e sbattimi lì dove sono”.

-Jiraiya… a cosa pensi? Sei arrossito?? – gli chiese Orochimaru.
-No niente, non preoccuparti! – gli disse l’altro sorridendo.
-Hai nostalgia dei vecchi tempi? Di la verità- disse Orochi bevendo un altro bicchiere e riempiendone un altro al compagno.
- Beh un po’… ma non certo per quello che pensi tu!! E poi me la devi ancora pagare per avermi fatto fare quella figura davanti a tutti! Non me la dimenticherò per tutto il resto della mia vita… a volte sei davvero insopportabile!!! – rise alla fine Jiraiya bevendo il bicchiere offertogli dall’amico.
- Si come no!! Per la figura… me la devi far pagare… o per averti lasciato lì come un salame proprio sul più bello? Non mentirmi, sai che dire le bugie non è il tuo forte!! – gli disse il moro.

A quelle parole Jiraiya arrossì ancora di più, non aiutato di certo da tutto quel sakè che stava tracannando bicchiere dopo bicchiere.
-Lo vedi? Avevo ragione anche questa volta, io non sbaglio mai!! Ahaha!!!- rise Orochimaru bevendo anche lui un altro bicchiere – Ci porti un’altra bottiglia, stasera dobbiamo festeggiare!! – urlò al cameriere.
Subito arrivò un’altra bottiglia di sakè e tutti e due si riempirono i bicchieri, bevendo alla goccia come due ossessi, non erano ancora arrivati al limite ma mancava davvero poco.
-Stasera offro io, è il tuo compleanno!! E poi mi devo ancora rifare da quel giorno, non te lo scordare!- disse Jiraiya con uno sguardo più che malizioso a Orochimaru, il quale ricambiò lo sguardo sogghignando al solo pensiero.
Erano tutti e due parecchio ubriachi, fecero fatica ad alzarsi dal tavolo da quanto gli girava la testa ma avevano ancora le forze per arrivare almeno al bancone.
-Signore, ci può dare altre due bottiglie? Grazie! – Certo ecco qua! Buona serata!! – disse l’uomo.
-Ehehhe!!! Lo sarà sicuramente!- disse Jiraiya mettendo il braccio intorno al collo di Orochi, il quale srotolò 20 cm di lingua leccandogli la guancia – già penso anche io!! – disse ridendo Orochimaru.

I due ninja a stento riuscivano a reggersi in piedi, e barcollando sorreggendosi l’un l’atro uscirono dalla locanda ridendo come dementi.
Orochimaru si girò verso il compagno squadrandolo maliziosamente dalla testa ai piedi.
-Allora Jiraiya! … dove hai intenzione di portarmi per la tua grande rivincita??- gli chiese il moro, giocherellando con le dita con una ciocca di capelli dell’altro – non vorrai mica portarmi a casa tua? Conoscendoti non oso pensare in che stato disastroso si trova!!
-Ehi! Come osi! Sono solo un po’ disordinato! Beh!.. allora sentiamo dove vorrebbe andare sua maestà la principessa?? – gli disse in risposta Jiraiya.
-Beh … casa mia è molto meglio.. e poi è molto più vicina della tua!! Considerando che a malapena ci reggiamo in piedi! E poi ho tanti aggeggi interessanti! Ti piacerà vedrai…
-Aggeggi interessanti?? Ma tu sei completamente fuori di testa!! – gli disse Jiraiya staccandoselo di dosso, ma rischiando di cadere per terra da quanto aveva bevuto.
-E dai che scherzo!! Non si può mai dire niente con te… come sei noioso!! Dai muoviti non è lontano!– disse Orochimaru strattonandolo per un braccio e facendogli strada addentrandosi nella foresta.
Dopo qualche minuto di cammino erano arrivati a casa di Orochimaru, più che casa era una reggia, anche se aveva un che di sinistro, ma conoscendo il padrone non c’era da stupirsene più di tanto.
Scesero le scale che portavano a un lungo corridoio pieno di porte.
-Ma quante stanze hai? Non finisce più questo corridoio!- gli disse Jiraiya guardandosi intorno – ehi ma… ho sentito qualcosa, c’è qualcuno li dentro, sembrano grida??
-Mmh dove? Ah lì… si quella… è la stanza delle torture… se non sbaglio ci dovrebbe essere ancora Sasuke legato da qualche parte... quando mi annoio è l’ideale per tirarsi su di morale!! Ehhehe!!! – rise di gusto Orochimaru.
-Oddio!! Sei veramente un pazzo maniaco!!- gli disse Jiraiya, che dalla posizione in cui si trovava aveva notato la camera da letto di Orochimaru, doveva essere la sua per forza, un misto tra nero, viola e fuxia tappezzata di immagini di serpenti in ogni angolo.

Senza dire una mezza parola, prese per mano Orochimaru e lo strattonò con forza verso la stanza, spalancò del tutto la porta semi aperta con un piede e lo scaraventò sul letto, chiuse la porta sicuro che nessuno potesse interromperli e gli si avvicinò con sguardo famelico.
Orochimaru lo guardò con aria maliziosa giocando col nastro del kimono e gli fece segno di raggiungerlo, Jiraiya non se lo fece ripetere due volte saltandogli letteralmente addosso.
-Ehi! … chi era il pazzo maniaco!! Vedo con piacere che non sei da meno!- gli disse Orochimaru col suo solito sorrisetto sadico.
-Zitta serpe! – gli disse tappandogli la bocca con un lungo bacio e accarezzandogli i lunghi capelli neri, assaporando quelle labbra che avevano ancora quel buon sapore di un tempo, lo faceva impazzire tutto di lui.
Continua...

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Capitolo 4
*** 4 ***


Jiraiya scese lentamente a baciargli il collo morsicandolo leggermente, mentre con una mano si slacciava il nastro della giacca, gettandola in un angolo sul pavimento.

-Ehi ma che fai!!! Non sapevo che ti piacessero questi giochetti Jiraiya!! – disse sarcastico Orochimaru, mentre l’altro gli legava le mani alla spalliera del letto impedendogli ogni via di fuga.

-Sai… non vorrei che ti dileguassi come l’ultima volta… non mi piace lasciare i lavori a metà!! E poi ho la netta sensazioni che questo tipo di cose piacciano più a te che a me…- gli disse Jiraiya con un sorrisetto sadico stampato sul volto.

Orochimaru si passo la punta della lingua sulle labbra in segno di sfida, che neanche a dirlo il ninja dai capelli bianchi accettò più che volentieri.

Jiraiya riprese da dove si era fermato, lasciando sulla pelle bianca come latte di Orochimaru una scia di baci, lentamente dal collo scese fino al petto soffermandosi sui capezzoli del moro mordicchiandoli facendoli inturgidire all’istante, prima uno per poi passare all’altro mentre dalla bocca di Orochimaru uscivano piccoli gemiti di piacere.

Gli slacciò definitivamente il kimono lasciando libera la sua eccitazione, continuando a baciare centimetro dopo centimetro il ventre di Orochimaru, non voleva lasciare incontaminata neanche una minima parte di quello splendido corpo che si ritrovava sotto di lui, scese ancora più giù prendendoglielo tra le mani e lasciandogli dei piccoli baci sulla punta.

Dalla bocca di Orochimaru continuavano a uscire gemiti di piacere, era quasi arrivato al limite, non poteva resistere ancora per molto, strusciando il bacino contro quello dell’altro cercando più contatto per diminuire le già poche distanze che c’erano tra di loro.

-Ahhhh!! Non ti fermare… continua….Jiraiya ti prego non resisto più!! Fammi tutto quello che vuoi ma ti prego non ti fermare!!!!-gli disse ansimando a più non posso Orochimaru.

-Ma come siamo impazienti!!! Non dimenticarti quello che mi hai fatto passare tu, bastardo!! Non te la caverai così facilmente- disse Jiraiya risalendo lentamente per mordergli quelle labbra succose, mentre si sistemava meglio tra le gambe del compagno per trovare la posizione più comoda per adempiere alla sua rivincita.

Continuandolo a baciare e tenendolo stretto per i fianchi, senza nessuna preparazione penetrò con forza Orochimaru, facendogli uscire un grido di dolore, che ad ogni spinta si affievoliva per lasciare spazio alle urla di piacere che stavano accecando tutti e due lasciandoli travolgere da un’intensa passione.

-Jira…iya!!! Oh mio dio…!!! Si..continua….così…! Ahh!... –lo incitò Orochimaru stringendo le gambe attorno al bacino dell’altro.

Preso dall’impeto, Jiraiya non si accorse che Orochimaru si era riuscito a liberare capovolgendo la situazione. -Ma come diavolo hai fatto a liberarti!!- disse Jiraiya con gli occhi sbarrati dallo stupore.

-Ehehe!!! Trucchi del mestiere mio caro!! Ahahh!!! – rise Orochimaru posizionandosi a cavalcioni sopra di lui – Adesso è ora che mi diverta un po’ anche io, te la vuoi spassare solo te??-

Invano Jiraiya tentò di liberarsi, ma la stretta di Orochimaru era troppo forte persino per lui.

Il moro ancora a cavalcioni sull’altro sannin iniziò a mordergli le labbra facendogli uscire un po’ di sangue che leccò via con la lingua assaporando il gusto intenso che avevano, per poi continuare a baciarlo con passione assaporando ogni angolo della sua bocca, quasi a volergli risucchiare l’anima.

Quando si staccò sentì un gemito di dissenso dell’altro – Sei sempre il solito.. non ne hai mai abbastanza vero tu?? …-

Continuò il suo lavoretto proseguendo bacandogli il collo, scendendo sul petto e arrivando al ventre del compagno, il quale ad ogni bacio sentiva la pelle infiammarsi ad ogni tocco di Orochimaru.

Il moro con uno sguardo sempre più malizioso sul viso prese l’eccitazione di Jiraiya tra le mani posandogli un delicato bacio sulla punta, iniziando a leccarlo dalla base fino alla cima, per poi accoglierlo per tutta la sua lunghezza nella sua calda bocca, facendo urlare Jiraiya di piacere.

-Oh mio Dio santissimo!!! …Vuoi proprio farmi morire!! … Non fermarti… ti supplico…- ansimò Jiraiya col poco fiato che gli era rimasto.

Orochimaru succhiando intensamente l’asta del compagno, alzò lo sguardo incontrando quello sfinito dal piacere di Jiraiya.

-Mmm … mi sembra di ricordare queste parole… ah si!! Anche da ragazzino mi imploravi di non fermarmi… dev’essere un vizio che ti è rimasto!!! – disse il ninja dai capelli corvini sorridendo maliziosamente per poi continuare il suo piacevole lavoretto, facendo impazzire di piacere Jiraiya.

- Maledizione!!... Non resisto più… ti prego… fammi tuo …ADESSO!!.

- Come siamo impazienti!- rise Orochimaru accarezzando dolcemente gli addominali del compagno – e vedi di non darmi ordini… oltretutto non sei nella posizione più adatta per comandare!!.

Jiraiya era arrivato davvero al limite, era stremato. Di scatto Orochimaru lo prese per un braccio e con la forza lo fece girare dall’altra parte; stringendogli l’eccitazione nella mano iniziò a baciargli il collo, scendendo lungo la schiena baciandogli e succhiandogli ogni vertebra che aveva.

Vertebra dopo vertebra arrivò fino ai fianchi e risalendo lentamente iniziò a possederlo con tutta la forza che aveva in corpo, facendo urlare il compagno di immenso piacere, spinta dopo spinta si riversò in Jiraiya, il quale venne anche lui dopo pochissimi istanti.

I due ansimanti sfiniti e finalmente appagati, si abbandonarono nel soffice tepore delle lenzuola l’uno nelle braccia dell’altro.

Orochimaru era steso su Jiraiya, con l’orecchio appoggiato al suo petto poteva sentirgli il battito farsi più regolare mentre l’altro lo abbracciava teneramente accarezzandogli i lunghi capelli corvini.

-Orochimaru….

-Si… Jiraiya??? Che c’è?...- disse il moro giocando con una ciocca di cappelli dell’altro.

-Grazie…- disse piano Jiraiya.

-E di cosa? Sentiamo…

-Beh lo sai… di avermi fatto avere la mia rivincita…sei stato molto carino… orgoglioso come sei non l’avrei mai detto!- gli disse Jiraiya.

-Non ti preoccupare è stato un piacere.!!! – disse sogghignando Orochimaru.

-Oro…

-Si…- disse Orochimaru

-Buon compleanno Oro-chan….- disse Jiraiya posandogli un bacio sulla fronte.

Orochimaru alzò il viso baciando a fior di labbra il compagno leccandogliele dolcemente.

-Grazie… è il più bel compleanno che abbia mai passato, e non potevi farmi regalo migliore! – gli disse Orochimaru accarezzandogli il viso e baciandolo intensamente ancora una volta.

Si addormentarono l’uno fra le braccia dell’altro, felici e sereni di essersi rincontrati dopo tanti anni, e sapendo che i loro sentimenti in fondo non erano cambiati di una virgola anche se erano cresciuti.

Nessuno dei due dimenticò mai quella notte di passione … che rimarrà per sempre nei loro cuori.

Fine.

Spero che il mio delirio vi sia piaciuto!! Ahahah!!! Ora sto lavorando ad un'altra il titolo è "Vacanza!" il nome è tutto un programma... come al solito sarà un'OroxJira^^

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