Vita a Tokyo

di PuNk GiRl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tokyo ***
Capitolo 2: *** Uno Strano Incontro ***
Capitolo 3: *** Troppo bello per essere vero ***
Capitolo 4: *** Amiche...per sempre? ***
Capitolo 5: *** Ecco la mia vita andare a rotoli ***



Capitolo 1
*** Tokyo ***


Capitolo 1 “Tokyo” “Cercasi coinquilino per appartamento in pieno centro di Tokyo....”ecco, l'avevo trovato, era da mesi che cercavo un appartamento. Finalmente potevo vivere indipendentemente dai miei. Che soddisfazione!Non ne potevo più dei mille richiami di mia madre e dei continui lamenti di mio padre! Ora ero libera. Senza pensarci un attimo strappai il volantino e chiamai il numero scrittovi sopra. -Si,- sentii- chi parla?- era una ragazza, anche se aveva una voce piuttosto grave, -Mi chiamo Satomi,- dissi- chiamo per l'appartamento- -Ah, bene, io sono Akane, se ti va ci possiamo incontrare al “Momo Cafè” per le 3.- -Ok, alle 3.- risposi. Sentii un sottile “ciao” e terminò la chiamata. Aspettando le 3 andai a fare un giro per la città, in particolare in un negozio di musica dove vidi il nuovo album del mio gruppo preferito i “Metal Killer”. Sulla copertina c'era un teschio di metallo, e come sfondo aveva una foto della band. Era un gruppo poco conosciuto, formato da un chitarrista, Kaoru, un batterista, Nagaharu, un bassista, Nobuki, e una cantante, Maki. Kaoru e Nobuki, erano fratelli, ed entrambi avevano capelli scuri e occhi azzurri, impararono fin da piccoli a suonare la chitarra e spesso andavano a suonare nei bar della periferia con Nagaharu, loro compagno di scuola e migliore amico. Lui era biondo con occhi castani e faceva girar la testa a tutte le loro fan. Maki, aveva lunghi capelli biondi, occhi azzurri ed era in poche parole la leader del gruppo; lei era quella che prendeva le decisioni per tour, video e interviste, non che non andasse bene al resto del gruppo che aveva più tempo per provare le nuove canzoni. Ero intenta a leggere le tracce del cd, quando sentii una voce dirmi:-Anche a te piacciono i Metal Killer, vedo-. Mi voltai e vidi un ragazzo. -Solo pochi li conoscono-disse. Lui era alto, moro con gli occhi neri ed una serie di pearcing all'orecchio come Nobuki. -Già, sono una loro fan- risposi- sono Satomi-. -Takeshi- disse lui-piacere. Di dove sei? Non sembri di qui, vero? -Come hai fatto a capirlo? Si, sono di Kobe. Sono qui da poco, non conosco bene la città...- risposi io imbarazzata- Tu invece? Sono di Nerina, abito vicino ad Higarikaoka, non molto lontano da qui!...Toglimi una curiosità, che ci è venuta a fare una ragazza come te a Tokyo? -In che senso come me? -Non ti scaldare, intendevo dire, cosa ci fa una ragazza per bene come te in una città pericolosa come Tokyo? -Sono venuta qui per vivere la mia vita indipendentemente, lontano dai miei. Voglio essere libera e crearmi un futuro. -E sentiamo, cosa vorresti per il tuo futuro? -Vorrei diventare una modella- dissi. Ecco qual'era il mio sogno. Ero bella, avevo capelli neri e occhi verdi, e avevo un fisico invidiato da tutti. -Modella tu?!?-disse Takeshi -Si, perchè? -Ah ah ah, non farmi ridere!! un agnellino come te non resistarebbe neanche un minuto, anzi, un secondo, tra i lupi del mondo dello spettacolo!! -Aspetta e vedrai!! Invece tu? Cos'hai in mente di fare? -Sono un musicista. -Come i Metal Killer?-ironizzai io. -Per adesso non ancora!! Qualche volta suono la chitarra in alcuni locali. -Forte! -Anche tu suoni? -Ehm...no, non credo di essere portata! -Canti almeno? -Non benissimo... -Non ci credo...prova!! -No, mi vergogno!!! -Allora cantiamo insieme! Così non sarai la sola a vergognarti!! -Mmh...Va bene, mi hai convinto!! -Cosa vuoi cantare? -Boh, che ne dici di “September in my mind” dei Metal? -Ok, allora al 3...1...2...e 3!! “Every day...I feel you...ehi, ma non stai cantando!! -Non eri male!! Continua!! -No, ora basta!! Non voglio fare figuracce!! -Le figuracce le fanno le persone che cantano non sapendo cantare, ma tu...sei bravissima!! forza continua!! -“Every day...I feel you...In my mind.........- -Brava!! Complimenti!! -Grazie-dissi arrossendo- sei la prima persona che mi dice di essere brava!! -Davvero?? -Si. -Beh, sarò la prima ma sei brava!!! -Comunque, basta cantare!! -Ok, va bene. Cambiando argomento...ce l'hai il fidanzato? -Ehm...al momento no...ci siamo lasciati 2 settimane fa... -Ah, scusa, mi dispiace... -Non fa niente!! Ormai è passata!!-dissi sorridendo. Ormai l'avevo dimenticato Fuyuki. Avevo solo pochi ricordi di quei 3 anni passati insieme. Lui era alto coi capelli chiari e occhi grigio-azzurri. Era il ragazzo più bello della scuola e lo desideravano tutte, fino a quando non mi chiese di mettermi con lui. Da allora perse le sue ammiratrici, che, sfiduciose che ci lasciassimo, si erano avventate su di un'altra preda. -E tu?-chiesi- ce l'hai la ragazza? -No, l'ho lasciata ieri. -Oh... -Aah, ma è già storia vecchia!!! Non ci pensiamo più!!-concluse lui. Dalle sue espressioni capii che era un tipo semplice a cui non importava un granché degli affari degli altri, ma solo di lui e delle persone a lui care, ricordandomi leggermente Fuyuki.Continuammo a parlare, fino a quando non si fecero le 3. -Ora devo andare al “Momo Cafè”-dissi- mi vuoi accompagnare?- -Volentieri, ma cosa ci vai a fare? -Vado ad un appuntamento con la mia nuova coinquilina per affitto di un appartamento -Ah, e dove si trova? -Sul volantino c'è scritto nel centro di Tokio... -Beh, non dev'essere niente male -Già- risposi. Arrivammo al bar puntuali, ma non c'era nessuno. Takeshi dovette andare, ma prima di partire ci scambiammo i numeri di cellulare. Aspettai Akane fino alle 4, ma di lei nessuna traccia. Mi decisi allora ad andarmene, ma prima di muovere un passo sulla via del ritorno, vidi venire verso di me una ragazza. Aveva capelli abbastanza corti neri e occhi profondi color nocciola. -Sei tu Satomi? -Si, sono io, quindi tu sei Akane? -Si- rispose lei. Ci fermammo a parlare dell'appartamento, e, alla fine, mi diede un mazzo di chiavi e disse:-Porta pure le tue cose quando vuoi, ci si vede-. -Ok, ci vediamo!!- dissi. Ero felicissima, e la prima cosa che feci, fu quella di correre a prendere le mie cose e partire per la nuova casa. Vagai per un po' tra le vie della città,quando finalmente vidi quella che sarebbe stata la mia nuova dimora. Suonai il campanello, ma nessuno venne ad aprire. Presi allora il mazzo di chiavi che mi aveva dato Akane e aprii. Vidi subito un cartello che diceva “Lasciatemi in pace” su una porta e lei davanti alla tv che beveva un caffè. Si voltò verso di me e disse:-Benvenuta, la tua camera è di là, a fianco al bagno-. Le sorrisi e mi diressi verso la stanza. Era abbastanza grande e molto illuminata, dalla finestra si poteva vedere il viale principale e il cinema. Era bellissima. -Come la trovi?- mi disse Akane. -Stupenda- risposi. In quel momento capii che anche c'era qualcosa che ci legava, non sapevo cosa, ma sapevo che c'era...

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Capitolo 2
*** Uno Strano Incontro ***


Capitolo 2 "Uno strano incontro" Parlammo del più e del meno per lungo tempo: Akane mi sembrava una ragazza a posto, e anche i suoi modi lo dimostravano, era gentile ed affabile. Ma c'era qualcosa di lei che non capivo; il suo sguardo freddo, che sembrava quello di un predatore , un predatore che punta la sua preda impotente. A una prima occhiata mi sembrava una ragazza perbene, nonostanteil suo stranissimo tono di voce, a tratti grave, a tratti stridula, che incuteva non poca paura, ma non era solo quello. No, c'era qualcosa sotto, qualcosa di misterioso. Eravamo sedute in salotto e nella stanza era piombato uno strano silenzio, che sembrava nessuno avesse il coraggio di rompere. -Cosa ti ha spinto a venire a vivere da sola a Tokio?- le chiesi io. Ci fu ancora un istante di silenzio e, sospirando, disse, distogliendo lo sguardo dall'autostrada su cui dava la finestra del salotto:-Volevo chiudere con il mio passato. Volevo ricominciare da capo-. In quel momento sentii la sua voce cambiare e diventare lieve e sottile, ma incuteva lo stesso terrore. -E perchè?- chiesi io impaurita. Akane si voltò e, guardandomi come se fossi la sua preda mi disse:-Avevo aspettative diverse dai progetti che in tanti avevano fatto per me...così me ne sono andata. Aah...che sonno, si è fatto tardi e domani devo svegliarmi presto per andare al lavoro...a proposito...che lavoro fai?- -Ehm...nessuno...-borbottai. -E spiegami, come farai a pagare l'affitto?-. A quelle parole mi sentii mancare. Come avrei fatto?? -Oh no!!! Ora come farò?!?! Sono finita!!!- urlai io. -Smettila!!- disse Akane tappandomi la bocca -così non risolvi niente. Vedrai che entro domani lo trovi un lavoro!- -Si, e dove???- -Non dimenticarti che sei a Tokyo!! Quì lo trovi sicuramente un lavoro!- mi tranquillizzò-Beh, io vado a dormire...ci vediamo domani...'notte- disse prima di sbattersi dietro la porta della sua camera. Nonostante le parole di conforto di Akane, non riuscii a chiudere occhio per tutta la notte. -Buongiorno!! Cos'è quella faccia?- furono le sue prime parole la mattina dopo. -Non ho chiuso occhio stanotte!! -Non dirmi che hai pensato per tutta la notte a quella storia del lavoro?!-. Annuii in silenzio e lei scoppiò a ridere. -Ah ah ah!!! Non ci posso credere!! Guarda che a Tokyo trovare lavoro è facile come bere un bicchier d'acqua!!- -Se lo dici tu...-dissi. -Beh, io ti saluto, vado al negozio di dischi vicino al Sushi Bar...se hai bisogno sono lì!- disse sorridendomi- Ciao!!- -Ciao!!- risposi. Ero a terra, ma determinata a trovare un lavoro. Uscii di casa e una raffica di vento mi sfilò il cappellino alla francese che mi aveva regalato mia madre. Corsi i più veloci metri della mia vita, quando percaso sbattei contro una persona. -Scus...ehi, ciao Tekeshi!!- -Ciao!! E' tuo questo cappellino? -Grazie!! Me lo ha sfilato il vento...posso chiederti dove stai andando? -Vado a lavorare, faccio il cameriere...invece tu? -Vado a cercarmi un lavoro... -Da me stanno cercando dei camerieri, se ti interessa puoi sempre venire con me..! -Grazie mille Takeshi!!- gli dissi felicemente. Senza neanche accorgermene fummo arrivati in un attimo al locale, proprio quello vicino al negozio dove lavorava Akane. Entrammo dentro al Sushi Bar e Takeshi urlò:-Eccomi!! Sono arrivato!!- -Finalmente!!- rispose una voce proveniente dalla cucina-Ti aspettavo prima!! -Scusa, ma ho ritardato per una buona causa!! Ho trovato la nostra nuova cameriera!!- -Davvero?! Aspetta che arrivo!!-. Da una porticina uscì un ragazzo. Aveva capelli biondi mossi con occhi profondi azzurri. A primo impatto si notava subito il suo pearcing al sopracciglio, e l'orecchino con incastonato un brillante, che gli dava un tocco di stile. -Kakashi, lei è Satomi, Satomi lui è Kakashi! E' lui il capo quì!!- ci presentò Takeshi. -Ciao Satomi!! Allora, tu cerchi lavoro, eh? Beh, se vuoi puoi cominciare subito!! -Grazie Kakashi!! -Di niente!! Segui i consugli di Takeshi e imparerai il mestiere!! Oh no!! Il riso sul fuoco!! -Non ti preoccupare!! l'ho spento io... -Visto? Senza di lui io qui non saprei come fare!! E' lui il genio qui!! -Ma dai non esagerare!! Comunque, Satomi, vieni che ti insegno i trucchi del mestiere!! -Arrivo "genio"!!- risposi io. La giornata fu molto lunga e impegnativa, ma ci facemmo un mucchio di risate. Finalmente arrivò la chiusura del locale,ed io, Takeshi e Kakashi ci sedemmo e cominciammo a discutere. -Uff oggi è stata una giornata pesante!!- disse Kakashi -Concordo!! Non c'è mai stata così tanta gente!!- commentò Takeshi -Forse sono venuti perchè hanno visto una bella ragazza che serviva i tavoli!!- disse sorridendo Kakashi -Dai, non farmi arrossire!!- dissi io imbarazzata-Oh, come si è fatto tardi!! Devo tornare a casa!! Grazie ragazzi!! -E di cosa? Beh, voi cominciate ad andare, io sto ancora un po' quì...Ciao a domani, anche per te Satomi!!- disse Kakashi dirigendosi verso la cucina -Ciao Kakashi!! Satomi vieni con me? -Volentieri...A domani Kakashi!!- dissi. Uscimmo dal locale e Takeshi si offrì di riaccompagnarmi a casa. -E' quì l'appartamento?-disse lui. -Si è questo, lo condivido con un'altra ragazza, Akane...La conosci? -Mmh...non mi ricorda nessuno... -Allora un giorno te la presenterò!! Ora salg...- e prima che potessi completare la frase, Takeshi mi prese tra le sue braccia e mi baciò. Ero strana, non me lo aspettavo, e non sapevo cosa dovevo fare. -Allora ci vediamo domani...Ciao!- disse solo questo Takeshi...niente di più, mentre io restavo paralizzata davanti alla soglia dell'appartamento. Era una fresca sera di primavera, e le stelle brillavano facendo contrasto con il nero della notte. Entrai a casa e vidi Akane che guardava fuori dalla finestra. -Dall'ora che sei tornata direi che lo hai trovato il lavoro, no?- mi disse non ottenendo nessuna risposta.-Ma che cos'hai?- -T...Takeshi...Takeshi mi ha...mi ha... -Takeshi chi?? Cosa ti ha fatto?? -Mi ha baciato... -E allora? -Lo conosco solo da due giorni e... -E cosa? -E non sò come comportarmi... -Ti piace? -Non lo sò... -Come non lo sai? -Non lo sò.... -E' carino? -Si... -E allora?? -Lo conosco da poco... -Non importa!! Se è carino e ti ha baciato di sua spontanea volontà, vuol dire che ti sei fatta il fidanzato!! -Ma io... -Sai, forse quì le cose sono più diverse che da dove vieni tu, ma ti ci devi abituare.-disse Akane -Beh, non me lo descrivi il tuo nuovo ragazzo??-. Passammo la serata a parlare di Takeshi e di ragazzi in genere e, solo alle 5, ci decidemmo di andare a dormire. Il mattino seguente ero nervosissima: Cos'avrei detto a Takeshi? Cosa significava quel bacio? Ero confusa. Akane, vedendomi così mi mise una mano sulla spalla e mi sorrise, dicendomi:-Andiamo al lavoro insieme?-. Annuii e ci incamminammo verso il Sushi Bar, Dove, proprio lì davanti c'era Takeshi ad aspettarmi. Akane mi guardò ed entrò nel negozio di dischi. In quel momento mi avvolse la paura. Non ragionavo più. Mi sentivo a disagio. Ad un tratto mi ritornò in mente quello che mi aveva detto Akane. Dovevo abituare a Tokyo! Presi tutto il mio coraggio e mi avvicinai a Takeshi. Non gli dissi niente, lo baciai solo come lui aveva fatto con me. Lui mi guardò e, prendendomi per mano mi portò dentro al locale. Stranamente mi avvolse una gioia indescrivibile. Non capivo quello che mi stesse prendendo, ma mi sentivo bene. Non ero mai stata così felice...

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Capitolo 3
*** Troppo bello per essere vero ***


Capitolo 3 "Troppo bello per essere vero!!" Passarono i giorni e la mia vita andava stupendamente: avevo una casa, un'amica su cui contare sempre, un lavoro, un ragazzo, almeno, uscivamo insieme, ma non era proprio il mio ragazzo come diceva Akane, e in quel periodo mi ero presentata a un provino per una pubblicità di gioielli di uno stilista famoso. Non avevo nulla per cui lamentarmi. Ero contenta, anche se intuivo che non sarebbe durato ancora per molto quel periodo. Una sera d'estate, entrando a casa con Takeshi, sentii Akane parlare con delle persone, intuivo dal suo modo di dialogare che erano suoi amici, ma non sapevo chi fossero. -Sono a casa!!- urlai. -Ah, vieni, sono in salotto...- mi rispose. -Ciao a tutt....- mi bloccai. Non potevo credere che a casa mia, sul mio divano, c'erano seduti Kaoru e Nagaharu!! Metà dei Metal a casa mia!! Takeshi era rimasto a bocca aperta. Nessuno di noi due credeva a quello che stavamo vedendo. -Ciao, ma dove eravate finiti? Beh, questi sono...beh, li conoscete!! Kaoru, Nagaharu, questi sono Satomi e Takashi-. -Ciao ragazzi!- dissero in coro. -C..ciao...-riuscii a balbettare, prendendo la mano di Takeshi. -Sedetevi!!- disse Akane-C'è posto vicino a Nagaharu-. Il cuore mi batteva a mille per l'agitazione, ma trovai il coraggio di sedermi. -Takeshi...ah, anche il fidanzato di Maki si chiama così, vero?- disse Nagaharu -Si, hai ragione. Sei mica tu?-gli chiese Kaoru -Ehm..ma cosa vi viene in mente!!! Io? Il fidanzato di Maki? Ma figuriamoci!!- chiarì Takeshi. C'era qualcosa sotto. Si vedeva che nascondava qualcosa. E se lo fosse stato veramente? No, era impossibile. Mi fidavo di lui, e sapevo che non mi avrebbe potuto fare questo. -Allora? avete già organizzato il nuovo tour?- chiese Takeshi per cambiare discorso -In parte sì, Maki ha deciso che ci esibiremo in tutto il giappone...- rispose Nagaharu -Ah, questi tour!! Non ne posso più!!- commentò Kaoru -A chi lo dici!! Con tutti questi concerti non hai neanche il tempo di uscire con me!!- disse Akane arrabbiata. -Ma dai, non fare così!! Vedrai che riuscirò a finire presto...-la rassicurò -M..ma voi...voi state insieme?- chiesi stupita io. -Si, non te l'ho detto?- mi chiese Akane -N..no, non lo sapevo...ehm...ma da quanto? -Circa 4 anni... -Uao...complimenti!! -Grazie- mi rispose Kaoru. Non me lo sarei mai aspettata, Akane con Kaoru? Chi l'avrebbe mai detto? Passammo la serata a chiacchierare, e, senza accorgermene, incominciai a parlare normalmente anche con i Metal. Mi era passato l'imbarazzo. Ora, per me erano degli amici. -Scusate, ma devo tornare in hotel, Maki è rigidissima!!- disse Nagaharu -Già, hai ragione!- disse Kaoru. -Perchè non passi la notte quì?- gli chiese Akane. -Buona idea, allora a domani Nagaharu!! -Ciao a tutti!!!- disse Nagaharu chiudendosi la porta alle spalle. -Takeshi, perchè non ti fermi anche tu?- gli chiese Akane -Ehm...meglio di no, domani mattina sono molto impegnato...-rispose lui arrossendo. -Ah, beh, allora ci vediamo...- gli dissi io timidamente -Ciao, buonanotte-. Mi baciò sulla fronte e salutandomi se ne andò. Non riuscii a chiudere occhio per tutta la notte. Pensavo solo a Takeshi e a quello che avevano detto Kaoru e Nagaharu. Verso le 3 del mattino ricevetti un messaggio di Takeshi, che diceva: "Ti aspetto". Mi vestii di corsa e uscii di casa. Non sapevo come, ma sapevo dov'era. Dovevo raggiungerlo sulla collina che dava su tutta la città. Mi ci aveva portato per vedere le stelle cadenti. Corsi per tutta la città, fino a quando lo vidi, lì, che mi aspettava. -Takeshi!- gli dissi -Ciao Satomi, scusa per l'ora, ma non riuscivo a dormire. -Neanche io... -Volevo dirti che....ptiù...non lo sò neanche io...è solo che... -Si? -Io...io ti amo. Ecco cosa volevo dirti. Ti amo! Forse, all'inizio, la prima volta che ti ho baciato, non era così chiaro come adesso, ma ora lo è. Ti amo, ti amerò per sempre, e non ti voglio perdere! Per quello che hanno detto Kaoru e Nagaharu...beh, ricordi quando la prima volta che ci siamo conosciuti ti avevo detto che avevo lasciato la mia ragazza? Si, era Maki. Ma è finita ormai! Ora nel mio cuore ci sei solo tu!-. In quel momento mi sentii togliere un peso. Avevo capito che era sincero. Ti amo anch'io-dissi- e non mi perderai così facilmente!-. In quel momento lo abbracciai e lo baciai, ma quel bacio era diverso dagli altri. Quello era un bacio vero. Quando staccammo le nostre labbra ci rendemmo conto che, a nostra insaputa, era cominciato a piovere. Una pioggia fine, che ti sfiorava la pelle e ti inumidiva il volto. Takeshi mi guardò, sorrise e mi disse: -Intendo come coppia fissa...Vuoi stare con me?-. -E me lo chiedi?- gli risposi dandogli un altro bacio. Quella notte fu indimenticabile, e da quel giorno la mia vita cambiò...

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Capitolo 4
*** Amiche...per sempre? ***


Capitolo 4 "Amiche...per sempre?" I giorni passavano ed io e Takeshi eravamo sempre più in sintonia. Eravamo più uniti che mai, e ormai eravamo in grado di intuire gli stati d'animo dell'altro in una sola occhiata. -Dove mi stai portando?- gli chiesi un pomeriggio. -Fidati di me e non te ne pentirai!! -Ok, mi fido... -Bene, eccoci, siamo arrivati... -Dove siamo? -Girati...e guarda...- mi disse. Mi girai e ammirai il più bel tramonto della mia vita. Il cielo sembrava andare in fiamme. Ero rimasta a bocca aperta. -E' bellissimo...- riuscii a dire. -Vedi, sono le cose più semplici della vita, come questo tramonto che danno le vere soddisfazioni...-disse lui -Hai ragione- dissi. Improvvisamente mi vennero le lacrime agli occhi e cominciai a piangere. -Cos'hai?- mi chiese dolcemente abbracciandomi -Ti amo.- gli risposi- Sei tu il sole della mia vita. Promettimi che non tramonterai... -Non tramonterò, ma tu che sei la più bella stella del mio cielo, promettimi di non smettere di brillare. -Non lo farò- gli sussurrai- Ora però ci conviene incamminarci verso casa... -Si, hai ragione. Se continui a piangere quì si allaga tutto!! -Ehi, non esagerare!! Posso essere più cattiva di quello che sembro!!- gli dissi singhiozzando -Ok, ok, andiamo a casa allora-. Lui era l'unico che era in grado di farmi sognare. Con lui mi sentivo in grado di rompere tutte le barriere e abbattere gli ostacoli che mi intralciavano il cammino. Con lui mi sentivo al sicuro, protetta da tutti i pericoli che c'erano intorno a me. Non avevo chiesto un angelo, ma me lo avevano dato lo stesso. Mi avevano dato il più bello del paradiso: Takeshi. Arrivammo davanti a casa mia. Lo salutai e entrai. Appena entrata mi sembrava di sentire qualcuno piangere. Cercai di capire da dove provenisse il suono: chiunque stesse piangendo era di sicuro in salotto. Mi avvicinai e vidi Akane, inginocchiata sotto la finestra piangere. -Akane...cosa succede?- le dissi avvicinandomi a lei -Satomi...- disse singhiozzando -Si, cosa ti succede?- chiesi un po' stupita. Era la prima volta che la vedevo piangere. I suoi occhi si trasmettevano la tristezza che provava. -Kaoru...se n'è andato... -Cosa?! Dove? -E' andato a Hong Kong...i Metal dicono che lì si fa più successo... -E ti ha lasciato? -No, mi aveva chiesto di andare con lui, ma non avevo il coraggio di affrontare le lunghe giornate in solitudine a casa, aspettandolo dopo i lunghi tour... -Ehi, ovunque lui sia adesso, starà pensando a te, qualsiasi cosa lui stia facendo starà pensando a te, e ogni volta che guarderà qualcosa o penserà qualcosa, quella cosa sarai tu...- le dissi -Vedrai che non finirà così...te lo prometto... -Grazie Satomi, ma sò che non sarà così...-disse asciugandosi le lacrime- ora vado in camera mia...voglio riflettere in pace.... -Ok- dissi. Non l'avevo mai vista così triste. Dovevo fare qualcosa. A quel punto andai in camera mia, presi il cellulare e chiamai Kaoru. -Satomi!!- sentii-Come sta Akane??- era lui, e molto probabilmente stava piangendo. -Secondo te?? E' triste, gli manchi...ma perchè...perchè sei partito?!- gli urlai. A quel punto non potei fare a meno che piangere anch'io. -E' inutile piangere in due!! Non risolviamo niente!! -In questo hai ragione, ma non per quello che hai fatto ad Akane!! -Lo sò...e mi dispiace... -Questo non lo devi dire a me!!! Devi dirlo ad Akane!! -Non ce la faccio -Chiamala!- gli dissi prima di chiudere la chiamata. Non ero sicura se lo facesse o no, ma volevo essere fiduciosa. Non volevo che la loro storia finisse così. Non volevo. Un'attimo dopo sentii il telefono di Akane suonare. Era Kaoru. A quel punto andai vicino la porta di Akane ad ascoltare. -Kaoru...Non voglio perderti!!- gli disse Akane-Non voglio dimenticarti!! Ti amo!!-. Ricominciai a piangere. E se fra me e Takeshi fosse finita così? Come avrei reagito? No, non avrei permesso in nessun modo che Akane soffrisse. Non se lo meritava. -Va bene- sentii-Ciao-. Akane chiuse la chiamata e smesse di piangere. Non capivo quello che stesse succedendo. Fino a che non sentii:-Satomi, vieni, è inutile che stai dietro la porta- -M...ma come hai....va bene, arrivo...come va? -Ha detto che è appena arrivato e mi aspetta quando sarò pronta... -Pronta per cosa? -Pronta per stare con lui...quando sarò riuscita a dimenticarlo... -Cosa? -Si, devo prima riuscire a dimenticarlo...poi sarò pronta....- Non capivo il significato di quello che stesse dicendo, ma sapevo che lo avrebbe rivisto presto. Era una ragazza molto determinata, qualunque cosa aveva in mente ci sarebbe riuscita. Credevo in lei. -Satomi...-mi disse -mi prometti di starmi vicino? -Certo...ogni volta che avrai bisogno di me io ci sarò- gli risposi. In quel momento ci guardammo negli occhi e ci abbracciammo. -Amiche...per sempre?- mi chiese. -Per sempre!-.

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Capitolo 5
*** Ecco la mia vita andare a rotoli ***


Capitolo 5 "Ecco la mia vita andare a rotoli" Autunno...le foglie seccano e cadono...di solito è in questa stagione che si ricordano i momenti più cari della vita. Ero seduta su una panchina, quando suonò il cellulare; era Takeshi. -Takeshi, ciao!- -Satomi ha detto Kakashi che ci vuole parlare...ha detto di venire alle 3 a casa sua...va bene?- -Ok, ma dove abita?- -Due palazzi dopo il mio...ci vediamo lì...ciao!- -Va bene, ciao!- risposi dolcemente. Aveva una voce strana e insolitamente cupa: stava nascondendo qualcosa. Non ci diedi subito poi così tanto peso, pensavo fosse solo un po' giù di umore. Era ancora presto per incamminarmi da Kakashi, quindi decisi di fare un salto a casa. Appena entrai nell'appartamento il mio sguardo si incantò su una figura femminile seduta sul divano, era girata di schiena, ma sapevo di averla già vista. Aveva lunghi capelli biondi e indossava capi all'ultima moda. Non avevo dubbi: era Maki, la cantante dei Metal. -Ah, bentornata Satomi...-disse Akane con la faccia preoccupata-ehm...lei...lei...- -Sono Maki-disse lei guardandomi male-...meglio che vada- continuò con un tono piuttosto scontroso. Uscì di casa velocemente sbattendo bruscamente la porta dietrò di sè. -Akane...ma cosa...cosa succede e perchè hai quella faccia?- dissi spaventata -Satomi io...io...-mi rispose impallidendo. Era agitata e non sapeva come comportarsi e cosa dire, si vedeva dallo sguardo perso che aveva. -Akane, cos'hai?? Ti senti male??- -No, no...tutto bene...scusa, ma voglio stare un po' da sola...- disse dirigendosi verso camera sua-Stasera non ceno...-aggiunse prima di chiudere delicatamente la porta. Cosa stava succedendo? Cosa ci faceva Maki a casa nostra? Non doveva essere a Hong Kong? Non ci stavo capendo più niente. Guardai l'orologio, erano le 2.30: dovevo incominciare a incamminarmi verso casa di Kakashi. Durante il tragitto non riuscii a pensare ad altro se non chè allo strano comportamento dei miei amici e alla visita inaspettata di Maki non riuscendo a darmi pace. Ad un certo punto vidi Kakashi e Takeshi parlare tra loro. -Cosa?! Ma ne sei sicuro?! -Si Kakashi...ormai ho deciso..

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