So far, so close. You will be my little Italian girl?

di Princess_High_Die
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** You are in the air. ***
Capitolo 2: *** S.C.A.R.S. ***



Capitolo 1
*** You are in the air. ***


"Lei è ossessionata. Lei pensa che sia qui, dice sempre che la sente al suo fianco, ma non c'è! Svegliatela."
Così dicevano tutti. Nessuno poteva capire quanto questo contava per me. Sono solo una ragazza semplice, vivo in un paese sperduto sul mare nel sud Italia, sono così brutta e sfigata che, sicuramente, non la vedrò mai.
"Lei non c'è." me lo dicevano tutti, ma io non mi davo per vinta. Lei c'era, io la sentivo, lei era sempre al mio fianco.
"E quando mi sveglierò, io sarò nel mio letto, mentre tu, dall'altra parte del mondo."
Quando la guardavo non riuscivo a trattenere le emozioni, era strano, ma era come se la amassi. Si, lei, lei che era odiata dal mondo, lei che veniva giudicata come stupida e superficiale. Ma non potevo fare a meno di amarla.
Ero così sola, beh, sola io, lei e la mia psichiatra, a cui non raccontavo mai di Gaga. Non reggevo più il dolore che c'era dentro di me. Mio padre... beh, mio padre ormai preferiva una bottiglia di birra agli abbracci di sua figlia, e aveva trasformato le carezze che mi dava in lividi. Mia madre... una depressione diagnosticata e tanta sofferenza. Allora decisero di portarmi dalla dottoressa dopo l'ultima crisi, dove guardai il poster di Gaga, prima di svenire e dissi "non lasciarmi sola.".
Ero perennemente sola, sempre. C'ero solo io, Gaga e internet. Lei era la mia ancora di salvezza, ciò che mi dava vita. Lei era l'unica a cui non ho mai finto un sorriso, l'unica voce rassicurante nella mia vita.

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"Sono stanca. Sono totalmente stanca di dover nascondere il mio dolore al mondo intero."
Anche le vite cosiddette perfette possono avere i propri intoppi. "Non riesco a vedermi come una super star, proprio non ce la faccio." Poteva sembrare la vita perfetta, al di fuori. Ma, se guardata con la lente d'ingrandimento, si può vedere un dirupo pronfondo nella sua anima. "Ciò che è successo è la mia rovina. Sono e rimarrò sempre la sfigata. Basta, ho bisogno di ritrovare me stessa." Mi dicevano che non potevo : "Sei Lady Gaga, non puoi viaggiare da sola! Sei pazza?! Vuoi farti ammazzare?!"
Beh, troverò un posto così disperso da non notarmi? Lo troverò. Anche per trovare me stessa.

                                                            Qualche giorno dopo:

"Basilicata, Italia."
"Eh?"
"Tu mi porterai qui."
"Ma non so nemmeno dove si trova!"
"Senti, non ti pago per nulla, tu adesso mi porti li, adesso!"
"Adesso?"
"Si! *caccia potete immaginarvi quante valigie* partiamo!"
"DIO SANTISSIMO, AIUTO."

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Capitolo 2
*** S.C.A.R.S. ***


Iniziò un'altra giornata. "Sei pronta per vivere un'altro giorno da sola?" Quel giorno ero proprio sola, i miei genitori mancavano tutta la giornata. Non mi avevano lasciato neanche un centesimo. Meno male che avevo qualche risparmio. Solo i vestiti potevano coprire le mie cicatrici, che si vedevano ogni volta che mi spogliavo. Erano impertinenti, prepotenti, volevano essere guardate per ricordare, ricordare tutto. Ero così sola che non riuscivo a sentire me stessa. "Lei è un pericolo sia per se stessa che per gli altri." Avevo anche un po' di problemi con l'alcol, non trovavo rifugio in altro che non sia qualcosa di doloroso. ------------------------------------------------------------------------ "La ragazza adesso sta meglio, ma tenetela d'occhio." "Dove sono?!" "Sei in ospedale. Vedi, non so come fai ad essere viva dopo una caduta dal secondo piano, è un miracolo, credo." Non ricordavo nulla. Avevo bevuto troppo per ricordare. Forse volevo solo morire. Dov'è Gaga? Non la sento, non c'è. Non può avermi abbandonata. Mi avevano dato 14 giorni di degenza, mi ero fatta portare il computer, modem e cosa di Gaga per passare il tempo. *strano, Gaga non twitta da troppo tempo* e io non riesco a stare chiusa qui. ----------------------------------------------------------------------- "Siamo arrivati?" "Si, ma perchè ha fatto questo?!" "Tanto voglio rimanere solo una 15ina di giorni, poi ritorno a New York... tu lasciami qui... guarda c'è un hotel sulla spiaggia, sto qui, prenoto e sparisco per 15 giorni, chi mi deve riconoscere qui." "Non ti riconoscono solo se ti comporti da persona normale!" "Cercherò di farlo. Promesso." ------------------------------------------------------------------------ *Basta, scappo da questo ospedale di merda.* Allora si incamminò per il mare. *Beh, forse questa bottiglia potrà farmi dimenticare* Come scolarsi un bottiglione di birra in meno di cinque minuti, non lo so. Senza accorgermene mi buttai in acqua, volevo farla finita, e basta. Ma, mentre annegavo, sento qualcuno che mi salva o non so cosa, dato che mi risveglio DI NUOVO in ospedale. "Ringrazia quel signore che ti ha aiutato, senò saresti morta." "Ma chi? Posso parlargli?" "Si, se sai parlare Inglese. è Americano." "Un Americano qui? Boh... no lascia perdere, vado a dormire." ----------------------------------------------------------------------- "Poverina, meno male che sei arrivato in tempo, poteva morire. E' così giovane. Se vuoi tu vai, la guardo io, non ti preoccupare." "Ma sei matta?! Sei Lady Gaga, te lo devo ripetere di nuovo?! Possono ammazzarti!" "Ma se non mi hanno neanche riconosciuta! Senti, rimango io qui, vai via." "Vabene, ma stai attenta." Gaga, incuriosita, entra nella stanza della ragazza. "Oddio, quanto è giovane, avrà al massimo 14 anni..." "Ne ho 18 deficiente! Ma come parli Italiano? Un po' di merda..." "No, no, scusa... dormi..." *Maleducata e spocchiosa. non avevo detto niente... mi sforzo anche a parlare Italiano e no... dormisse va...* Gaga passò tutta la notte in stanza, lasciandoli un po' di soldi sul davanzale se li potessero servire, e se ne andò. "Ma...ma...ma...200 euro?! CHI CAZZO MI HA LASCIATO 200 EURO! Fammi prendere qua!" Tutta estasiata, ma curiosa di sapere chi gli avesse dato quei soldi, iniziò a saltellare per la camera. *No ma devo scoprire chi è stato.* "Scusi! Ieri notte è venuto a trovarmi qualcuno?" "Si!" "Chi? Come era?" "Era una donna non molto alta, con i capelli castani lunghi!" "E chi cazzo è?! No mo devo...AAAAAAAAAAAAA!!! *scivola su qualcosa*" Era un bigliettino di un hotel. "Ma...ma questo è l'hotel...sul mare quello...no devo andarci!" Scappa di nuovo dall'ospedale per andare in hotel *beh, devo ringraziarla come minimo!* "Buon giorno... scusi, qui alloggia una donna non molto alta con i capelli castani lunghi?" "Ne alloggiano molte di signore così qui." "Una piena di soldi." "Ah...penso che sia quella ragazza della camera 986... chi è lei?" "Un'amica!" "Ma lei non è Americana!" "Perchè lei è Americana?" "Eh si." "Sono una sua amica Italiana... mi faccia salire..." "Vabene, mi fido, vai." Era l'attico all'ultimo piano. Entro. *ma dove sta?!* "C'è qualcuno?" "No!" "Scusa, volevo dirti grazie per i soldi che mi hai dato... sono quella ragazza dell'ospedale..." "Aspettami sulla terrazza!" "Ehm... vabene... mah..."

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