Demons

di FrancySpongy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un incontro indesiderato ***
Capitolo 2: *** Mordimi?! ***
Capitolo 3: *** Scontro ***
Capitolo 4: *** Passato ***
Capitolo 5: *** Ritorno ***



Capitolo 1
*** Un incontro indesiderato ***


Era un giorno come altri per Amanda,si era svegliata di mal umore come al solito,il cielo era grigio . Era Lunedi 28 Novembre. Faceva freddo e doveva andare a scuola. La città cominciava a svegliarsi e anche i ragazzi che erano con lei nella casa famiglia. Si alzò dal letto e lentamente si avviò verso il bagno. I suoi capelli rossi le ricaddero sulle spalle e i suoi occhi smeraldo erano ancora assonnati. Si lavò la faccia e si diede un’ occhiata allo specchio. Uscì dal bagno,quel giorno era la prima ad averlo usato.Si vesti in fretta. Mise un maglione a colo alto nero e dei jean un po’ sgualciti. Era una ragazza molto bella,ma per molti era strana. Una ragazza che sta tutto il tempo da sola e non socializza con gli altri è strana. Scese al piano di sotto ed evitò la cucina,non voleva mangiare. Prese il suo zaino dall’ angolo dove erano ammassati tutti quelli degli altri ed uscì silenziosamente. Faceva sempre così,evitava tutto e tutti. A scuola riprese i flusso dei suoi pensieri e per tutte le lezioni rimase distratta. Quando suonò la campanella che annunciava l’ ora di pranzo andò in cortile e rimase lì. Il tempo era brutto ma a lei piaceva stare lì. In quel momento vide un ragazzo dai capelli nerissimi e gli occhi del colore del ghiaccio passarle a fianco con il preside. Non l’ aveva mai visto,doveva essere nuovo . Lui la osservò con le soppraciglia aggrottate. Aveva dei lineamenti delicati ma maschili e aveva un fisico atletico e slanciato. Amanda continuò ad osservarlo fino a quando lui non distolse lo sguardo. Le lezioni del pomeriggio trascorsero come al solito ed il professore di chimica decise di dividere in gruppi i ragazzi per assegnarli un compito. Amanda voleva stare da sola ma non c’era possibilità di scelta. Le toccarono due ragazzi un po’ imbranati ma intelligenti,lei mise in chiaro che avrebbe lavorato da sola e che poi avrebbero presentato il lavoro insieme. I due si guardano in faccia un attimo e poi le fecero spallucce come per dire Fa come vuoi! Amanda era intelligente e anche se non seguiva le lezioni con interesse i suoi voti erano abbastanza alti. Tornò alla casa-famiglia con lo scuola bus. In quella casa erano in 13, e c’erano 6 stanze, una grande soggiorno,un cortile e 4 bagni.Si trovava lì da 2 anni. Non si ricordav niente del suo passato e non voleva essere spedita in una casa per essere “adottata”,perciò era rimasta in quella casa. Nonostante fosse lì da due anni,non aveva socializzato con nessuno. Una volta arrivata a casa aveva iniziato a piovere e tutti quanti in soggiorno. Passò davanti al soggiorno e qualcuno la chiamò da dentro dicendole di entrare perché c’era un annuncio importante.Una volta entrata con sua grande sorpresa trvò il ragazzo che aveva visto a scuola. Si scambiarono degli sguardi studiandosi a vicenda. Amanda si sedette sul divano e l’amministratrice iniziò a parlare.
-Ragazzi,questo è un vostro nuovo compagno,Jack Stanmore,spero gli darete un bel benvenuto…- si interruppe un istante – Amanda,frequenta la tua stessa scuola,quindi spero che lo aiuterai a ambientarsi. Amanda annuì,non l’ avrebbe aiutato. Poi l’ amminastratrice si rivolse ai ragazzi e disse loro che dovevano ospitare Jack in una delle loro stanze. Una volta salita in camera sua,prese il libro di chimica e si occupò della ricerca che aveva assegnato il professore,quando ad un tratto sentì bussare. Non sapeva chi poteva essere perciò disse solo:
-Avanti!-
-Ciao,scusa se ti disturbo ma siccome andiamo nello stesso istituto sono venuto qui per accordarmi con te. A che ora dobbiamo uscire di casa?-
Era seccata,il nuovo arrivato non aveva capito. Tutti quanti in quella casa frequentavano diversi istituti e il nuovo arrivato doveva capitare proprio a lei.Nonostante le parole,il tono di voce e l’ atteggiamento non mostravano insicurezza.
Amanda si sistemò meglio sulla sedia ed incrociò le gambe e comiciò a parlare.
-Forse non hai capito,io sto per conto mio. Tu fai come meglio credi..-
Il ragazzo la osservò per qualche istante e poi si avvicinò lentamente a lei.Si abbassò alla sua altezza.
-Sei proprio come immaginavo… davvero interessante.- Fece un sorriso compiaciuto. Le prese un ciocca dei capelli e la guardò.
Amanda rimase ad osservarlo stordita,avrebbe reagito con chiunque avesse provato a farle una cosa simile ma con lui non ci riusciva. Non aveva le forze. Poi poso il suo sguardo sui soui occhi che erano diventati incredibilmente rossi. Non appena lui se ne accorse si allontanò.
-Ci vediamo domani.- Gli disse con quel sorriso ancora compiaciuto.
Lei lo osservò uscire dalla porta e rimase ancora perplessa. Quel ragazzo l’ aveva stordita e in qualche modo l’ aveva impaurita. Riprese i suoi compiti e dopo essersi fatta una doccia andò a dormire.
La mattina seguente si preparò per andare a scuola,scese le scale ed in silenzio aprì la porta,quando una voce la bloccò.
-Credevo dovessimo andare a scuola insieme?!-
Amanda si voltò scocciata sapeva chi era. Era appena arrivato e già non lo sopportava,nessuno si era mai permesso di prendersi questa confidenza con lei. Lei aprì la porta ed uscì ma affianco aveva il nuovo arrivato.
-Ti do un avviso,appena arriviamo a scuola lasciami stare!-
Lui non le rispose. Continuarono a camminare fino alla fermata del bus. Aspettarono e salirono. Si sedettero in fondo. In 15 minuti arrivarono a scuola. Scesero dal bus e lui le rimase ancora attaccato.Era insopportabile.
-Ti consiglio di controllare le materie che hai e in che classe sei. Ci vediamo a casa . Ciao.-
-Ho scienze alla prima ora e sono in 2 A-
Amanda si stava per adirare,erano anche compagni di classe.Gli fece cenno con la testa di seguirlo e andarono in classe assieme. Lui si mise a fianco a lei.
Le cose andaro avanti per una settimana fino a quando Amanda ormai esasperata,chiese al nuovo arrivato perché insistesse tanto su di lei.Lui per tutta risposta la osservò divertito e le rispose.
-Sei un soggetto interessante… inoltre è il mio compito!-
Amanda lo osservava perplessa.
-Vedi devi sapere che io sono un… un DEMONE. Il mio compito è quello di proteggerti in quanto.. in quanto anche tu sei un demone ed anche una delle mie aspiranti compagne.-
Amanda era rimasta scioccata. Non era riuscita a capire tutta la frase,si era fermata a demone. Le sembrava tutto uno scherzo.Non voleva crederci.
-COSA?-
-Hai sentito bene,sono un demone il mio compito è proteggerti perché anche tu lo sei nonostante non ti sia ancora mostrata nella tua vera natura. Inoltre sei una delle mie aspiranti compagne. Ti trovo interessante. Sono venuto qui per studiarti e proteggerti.-
-Proteggermi da cosa?-
-Da te stessa,tu sei molto potente e la tua aura me lo fa capire eppure tu ti stai controllando. Potresti diventare pericolosa per te stessa. Capisci?-
-Senti,non capisco che cosa dici,penso che tu stia male!-
-Non ti capita mai di sentire voci? Non ti capita di sentirti diversa? Non ti sembra di avere dei poteri?-
-Cosa importa? Sono solo delle mie impressioni.-
-Davvero?-
Si avvicinò lentamente a lei e la baciò.
Amanda si adirò tantissimo e sentì qualcosa scoppiare dentro di lei. Si era adirata. I suoi occhi color smeraldo erano diventati rossi ed  suoi capelli rossi erano diventati più scuri. Aveva iniziato a tirare palle di fuoco e lui le schivava come se niente fosse.
-Che ti avevo detto? Ora mi credi?-
Amanda non ci aveva riflettutto,si era trasformata. In quel momento tornò normale. L’ aveva fatta adirare.
- Non sarebbe stato più semplice trasformarti tu?-
-Non mi avresti creduto,inoltre volevo vedere la tua natura demoniaca. Devo dire che sei molto forte e mi sembra che ti stia ancora controllando. Il consiglio aveva ragione. Sei veramente interessante. Penso che tu potresti essere la mia compagna.-
-Scordatelo, ma che cosa è il consiglio?-
-Vieni da un’ altra parte te lo spiego tornando a casa.-






Nota dell' autrice:Eccomi qua!Spero che la mia storia vi piaccia,fatemi sapere vi aspetto:)  

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Capitolo 2
*** Mordimi?! ***


                                                                                      

Siamo noi i figli degli antichi mostri
e dei giganti delle epoche passate?
Siamo noi eroi possenti
o solo piccole persone di sempre?

A noi appartiene il mondo e la realtà,
noi ne siamo i padroni…
Oppure siamo solo schiavi ribelli
sempre in lotta alla ricerca di qualcosa?

Vediamo lontano ma siamo ciechi,
sentiamo tutto ma siamo sordi...

Siamo noi angeli caduti e immemori,
oppure siamo demoni tristi
battuti ma non rassegnati?

Siamo noi messaggeri
che non ricordano
quale sia il messaggio
e quale la sua destinazione?

Amiamo e odiamo
con forza e passione
oppure restiamo immobili
per tutta la vita
ottenebrati dall’orrore
della rivelazione?

Forgiamo da soli il nostro fato,
oppure crediamo in superiori forze
che ci obbligano ad un triste destino?

Siamo noi esseri immortali,
ignari della nostra natura
e imprigionati in una materia
dolorosa e mortale?

Siamo noi gemme splendenti
ma sporche di fango…
Siamo noi stelle cadenti
ma che brillano intense…

Siamo noi capaci di gelido fuoco,
Siamo noi capaci di malvagità,
Siamo noi capaci di bontà.

Siamo noi Angeli o Demoni…

Ma dove sta la verità?

Vallant Langosco

-Scordatelo, ma che cosa è il consiglio?-
-Vieni da un’ altra parte te lo spiego tornando a casa.-
Erano in una parte del cortile nascosta  e lentamente si spostavano. Il ragazzo cominciò a parlarle.
- Vedi il consiglio comprende i demoni più anziani e potenti del nostro mondo. Loro mi hanno mandato a cercarti,tu sei la nipote del capo del consiglio Davis, siete la famiglia più potente nel nostro mondo. Io invece appartengo a una famiglia altrattanto potente e i nostri genitori vorrebbero unirci in matrimonio per generare una prole ancora più potente. Noi nel nostro mondo siamo nobili e tutti quanti si inchinano dinanzi a noi,fatta eccezione per gli anziani.-si interruppe un secondo per oservare la ragazza,che sembrava perplessa.-Il mio compito non è solo quello di proteggerti da te stessa,ma anche da altri demoni che sono stati ingaggiati per eliminarti. Inoltre mi è stato affidato il compito di verificare i tuoi poteri e esaminarti. Devo dire che sei molto potente e che nonstante sia riuscito a farti adirare hai un ottimo autocontrollo.-La guardava compiaciuto, era la prima ragazza a sorprenderlo,le sembrava davvero interessato.
-So che ti può sembrare strano,ma questa è la verità.-
Amanda non gli rispose. Pensava,troppe cose le passavano per la mente. Voleva restare sola e rischiarirsi la mente. Non era possibile che le stesse accadendo una cosa simile. Un giorno era una comunissima umana e il giorno dopo scopriva di essere un demone. Si soffermò a pensare a quegli occhi rossi che aveva visto a Jack quaclhe giorno prima,nonstante quel colore non gli conferivano un aspetto demoniaco,anzi lo facevano sembrare ancor più intrigante. Arrossì, era la prima volta che pensava a un ragazzo e questo le sembrava strano. Quello sconusciuto arrivato dal nulla,era riuscito a mostrarle chi era in pochissimi giorni. Amanda non si accorse di avere le iridi macchiate di rosso,ma lui si. Quello era un gesto inconfondibile,la natura demoniaca di Amanda lentamente si faceva sentire.Ad un tratto si fermò,sentiva come un blocco alla gola,aveva sete. Non era una comune sete,ma la sete di sangue. Jack si bloccò dietro di lei,la strinse tra le braccia e le disse:
-Mordimi-
Amanda fece segno di no con la testa,ma quella sete stava raggiungendo l’ apice. Perse il controllo e lo morse.Bevette il suo sangue.Quel sangue lentamente riuscì a calmarla e con calma riprese il controllo. Poi si voltò verso quel ragazzo,la sua espressione era seria.Lo aveva morso e nonostante questo lui non si mostrava in alcun modo sofferente.
-Il nostro sangue è molto forte e ha il potere di soddisfare qualsiasi creatura,tu hai una sete incontrollabile e ne hai bevuto molto. Non mi aspettavo fossi cosi assetata.-
Abbandonò la presa e si coprì il braccio nel punto dove lo aveva morso.Non c’era nemmeno il segno di un morso.
-Non ti preoccupare,non mi hai fatto niente. Ho dei tempi di recupero molto veloci. Non mi fa male.- Le rivole un sorriso ammaliante,ma lei si limitò a guardare il suo braccio.Era tutto così improvviso.
-Scusa,ho bisogno di stare da sola per un po’ di tempo. Ti dispiace lasciarmi da sola?-
La guardò un po’ contrariato.Poi le rispose:
-Non devi avere paura,è parte della tua natura.Prenditi del tempo…-
Amanda emise un sospiro di sollievo quando lo vide andarsene. Si sedette per terra e continuò a pensare a quello che era successo. Non era possibile. Doveva essere un incubo.Continuò a riflettere. Quale era la sua vera natura?
Era un demone,un mostro. Un essere spietato con una sete di sangue molto forte. Aveva tante domnde per la testa.L’ unica persona che poteva risponderle era Jack. Decise di parlargli,però rimase ancora un po’ di tempo sdraita per terra fino a quando non sentì delle gocce di pioggia cadergli sul viso e si decise ad alzarsi. Con sua grande sorpresa trovò Jack lì ad aspettarla.
-Che ci fai ancora qui?-
-Ti ho detto che il mio compito è proteggerti. Sono sempre nei paraggi.-
-Uff… è difficile sbarazzarsi te.-
-Non sai quanto!-Disse lui ridendo. Aveva una voce veramente bella. Non sembrava un demone,appariva più come un ragazzo normale da una bellezza straordiaria.Amanda gli si avviccinò lentamente fino a quando non furono vicinissimi. Lo guardò negli occhi. Erano occhi glaciali eppure sembravano macchiati di rosso.
-Non fare più quello che hai fatto oggi!Non voglio!-
-E’ un tuo bisogno e io lo devo soddisfare non mi importa se a te non va bene,è cosi e basta.-
La ragazza rimase colpita da quelle parole. Nessuno le si era mai rivolto così e soprattutto questo DEMONE non aveva paura di lei,ma il contrario. Decise di tornare a casa,si diresse verso il centro e prese la metropolitana,perché a quell’ ora non c’era lo scuolabus.Con la coda dell’ occhi controllava se Jack era lì con lei.Era lì. Una volta arrivati alla casa famiglia,riuscirono finalmente a separarsi. Amanda emise un sospiro di sollievo. Sentiva il bisogno di parlargli ,quel giorno le sue compagne di stanza non c’erano perciò decise di chiamarlo.
-Dobbiamo parlare.-
-Per questo mi hai chiamato?-
-Si!-
-Risponderò alle tue domande…- si interruppe e si avvicinò lentamente –però voglio un bacio-
-Puoi scordartelo!-
-Aahahahahahah,come mi aspettavo. Riuscirò a farmi amare da te,è una sfida,non dimenticartelo.-Le sue iridi erano completamente rosse.
Amanda era arrossita leggermente ed  i suoi occhi avevano ripreso quelle sfumature rosse.
-Senti,ho tante domande da porti, la prima è: Che poteri hanno i demoni cosa sono?-
-Inanzitutto,siamo immortali,anche se possiamo essere uccisi con determinate armi,possiamo controllare gli elementi,ma solitamente ognuno di noi ne domina particolarmente bene uno solo. La nostra forma demoniaca varia da DEMONE a DEMONE. Il nostor aspetto è quello di un comune essere umano,solitamente siamo anche più belli. Siamo le creature più forti che esistano. Siamo in grado di volare e solitamnete abbiamo delle ali nere. Pssiamo avere un controllo mentale sugli essere umani,vedo che tu hai già imparato ad usarlo a tua insaputa.Amministriamo la vita degli esseri umani ed anche i loro sogni e loro paure.Assomigliamo anche ai vampiri,anche se abbiamo più auto controllo. Alcune volte si verifica una sete di sangue,che deve essere immediatamente soddisfatta.Infatti ci cresco i canini in quei momenti. Siamo le creature più potenti,sotto di noi ci sono vampiri,mostri e esseri umani. Ah,quasi dimenticavo,ognuno di noi ha un arma,la mia è una falce. La tua non sapiamo ancora quale sia. Per oggi credo che ti possa bastare,e ora voglio la mia ricopensa.-
-Come può bastare?-
-Non ti posso dare troppe informazioni in una sola volta… Non c’è gusto.-Era divertito,lentamente si avvicinò al viso della ragazza e le diede un bacio sulla guancia. Questa volta si adirò ma riusci a mantenere il controllo.
-Se non vuoi collaborare,vai fuori di qui!- Gli indicò la porta e lo fece uscire.
-Se vuoi sapere il resto te lo racconterò domani-
Era stufa di quel ragazzo ma era il suo unico legame con il SUO mondo.
 

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Capitolo 3
*** Scontro ***


                                                                              

Preferirei sapere che piangi piuttosto che  sapere d’averti delusa.
Era stufa di quel ragazzo ma era il suo unico legame con il SUO mondo.
Doveva sacrificarsi.Doveva fidarsi. Sperava che quel ragazzo le dicesse la verità.Per la prima volta nella sua vita Amanda doveva fare affidamento su qualcun altro oltre che se stessa.Si stese nel letto e i suoi pensieri presero il sopravvento,si mise a guardare il soffitto.Era buio,avrebbe dovuto accendere la luce,ma preferiva quel buio che in qualche modo la faceva sentire protetta. Ad un tratto però vide una figura scura uscire dall’ ombra. Ebbe un sussulto. Era un ragazzo,diverso da Jack,aveva capelli biondi ed occhi viola. Quando parlò Amanda ebbe paura come mai in vita sua. Aveva una voce diabolica e sembrava volerle fare del male.Prese tutto il coraggio che aveva in corpo e si alzò. Non sapeva cosa fare e sperava che Jack entrasse da quella porta pronto a salvarla. Rimase immobile in piedi vicino al letto. Quel ragazzo si trasformò in qualcosa di mostruoso. La sua faccia si deformoò in un ghigno spaventoso,il suo corpo divenne gigantesco,spoporzionato alla testa e  così muscoloso che sembrava dovesse esplodere.Amanda non sapeva più che fare,a d un tratto sentì di nuovo la voce della bestia.
-Bene,bene guarda chi abbiamo qui,la nipote di Davis,hai un aspetto davvero appetitoso. Guarda come sei vulnerabile… Dove è il tuo protettore?-
Non lo sapeva,era sempre in mezzo e adesso che aveva bisogno di lui,lui non c’era. Si stava per disperare. La porta si spalancò e i due personaggi si voltarono a guardare chi stava entrando. Era Jack,Amanda si sentì sollevata a vederlo. L’ avrebbe abbracciato,ma in quel momento aveva un problema ben più grosso.
-Chi ti manda qui?-
-Non sono affari tuoi,sono venuto a prendere la ragazza.-
-La ragazza è sotto la mia custodia,e…- si interruppe lì e guardò per un attimo Amanda che aveva perso il coraggio e la determinazione di sempre. La trovava sempre più interessante.
-Mi sembra davvero un buon pasto,la devo portare al mio padrone.-
-Scordatelo,dovrai uccidermi. Uccidere un demone è difficile. Dovresti saperlo.- Lo guardò con un sorriso maligno.
-Lo vedremo- disse la creatura scagliandosi contro di lui.
Jack prese le sue sembianze demoniache. Il suo viso era lo stesso. Gli occhi gli erano diventati completamente rossi,indossava un mantello nero e impugnava una falce. Aveva delle ali nere sulla schiena.Il suo viso però era contratto in un espressione diabolica che la dice lunga. Il suo aspetto incuteva timore eppure Amanda riusciva a vedere il ragazzo di tutti i giorni. La bestia si lanciò in un attacco ma venne immediatamente trafitta dalla falce. Ella cadde a terra emettendo dei rumori e dei gridolini che fecero intendere che stava morendo.
-Porta questo messaggio al tuo padrone,digli che lui non avrà la ragazza,lei è solo MIA.-
Amanda arrossì a quell’ affermazione,ma cercò di mantenere la calma. La creatura scomparve inghiottita dall’ oscurità così come era venuta.
-Non posso lasciarti da sola!- Lo disse divertito,mentre Amanda inclinava la desta a destra e sinistra perplessa.
-Non ti vedo cambiato un gran che,mi sembri lo stesso.-
-Come sarebbe a dire che non ti sembro cambiato?- Si avvicinò pericolasamente alla ragazza,la quale indietreggiava. –Non ti faccio paura?-
-Non dico questo,ma io vedo il ragazzo di sempre. Per me non sei cambiato.-
La guardava,riusciva sempre a sorprenderlo.Nella sua esistenza non era mai riuscito a trovare una ragazza che riuscisse a sorprenderlo come quella che aveva di fronte.In quel momento la volle stringere forte tra le sue braccia,lei si lasciò abbracciare. Non aveva più paura di quel giovane,iniziava a fidarsi di lui; gli disse una cosa che non aveva mai detto a nessuno:
-Ho paura,ho paura Jack. Stringimi tra le tue braccia così mi sento protetta.- Iniziò a singhiozzare ed il ragazzo la strince ancora più forte a se,era una gemma preziosa. Una di quelle poche cose per cui vale lottare.Lo guardò negli occhi,erano ancora rossi.Aveva ancora la sua forma demoniaca,ma Amanda si sentiva protetta tra quelle braccia. Dopo vari minuti lei si staccò lentamente da lui.Lui si abbassò alla sua altezza e la guardò,aveva gli occhi lucidi. Si avvicinò lentamente ale sue labbra,ma lei indietreggiò.Non era pronta a impegnarsi con lui,non era sicura. Lui riprese il suo aspetto e usci dalla stanza rivolgendosi in modo freddo a lei:
-Se hai bisogno di aiuto chiamami.-
Amanda annuì e rimase nella stanza immobile,accese la luce dopo qualche minuti. Troppi avvenimenti nel giro di pochi giorni. Un ragazzo che diceva di essere un so aspirane marito che le diceva che erano dei demoni e che era disposto a proteggerla.Era sempre più confusa.Si addormentò e la mattina dopo si alzò ancora più confusa.Si diresse al bagno si lavò e scese a fare colazione. Quando entrò tutti quanti la osservarono,di solito non faceva colazione con loro,si sedette.Attese Jack per andare a scuola e lentamente si avviarono alla fermata.
-Scusa per ieri,ma non mi sento pronta ad impegnarmi con te.Ti sono grata per ciò che hai fatto…-
-Io sono disposto ad aspettarti anche per l’eternità.-
Si fermò a contemplarla,era una bellezza straordinaria,le piaceva,era interessante,intelligente. Nella sua imperfezione lei era perfetta. Si avvicino lentamente al suo orecchio e le disse:
-Nessuno ti farà del male,tu sei solo MIA.- Quelle parole fecero sussultare Amanda ma le riscaldarono il cuore.Lei si sentiva attrata come una calamita da quel ragazzo e lentamente non riusciva più a immaginare una vita senza di lui. In quel momento lei sentiva il cuore che le batteva a mille. Lui aveva questo potere su di lei,poteva farla morire o farla gioire con un semplice scambio di parole.Amanda cominciava a pensare che quel demone non era affato male e lentamente  lasciava andare il suo cuore.
-Cosa era quello che è venuto a farmi “visita” questa notte?-
-Un mostro,un servitore di qualche demone che è interessato ad averti,ma come ti ho detto io ti proteggerò finno alla fine. Sei mia,non ti lascerò andare così.-
-Capisco,tu sai qualcosa del mio passato?-
Quella domanda rimase in sospeso e lui sospirò. Se l’ aspettava eppure non era ancora pronto a dirglielo.
-Ne parliamo con più calma,se vuoi ora puoi farmi altre domande.-
-Perché non ora?-
-Non è il posto adatto…-
-Sono delle scuse,cosa c’è nel mio passato che io non devo sapere?-

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Capitolo 4
*** Passato ***





-Capisco, tu sai qualcosa del mio passato?-
Quella domanda rimase in sospeso e lui sospirò.Sel’aspettava ma non era ancora pronto a dirglielo.
-Ne parliamo con più calma, se vuoi ora puoi farmi altre domande.-
-Perché non ora?-
-Non è il posto adatto…-
-Sono delle scuse,cosa c’è nel mio passato che non devo sapere?-
-Vedi,è difficile spiegartelo ora,io conosco solo una parte della storia e te la racconterò più tardi.-
Amanda era visibilmente seccata,eppure si trattenne dal rispondergli.Quel giorno attese con impazienza la fine delle lezioni.Una volta concluse,si avvicinò a Jack. Non era contento di doverle raccontare una cosa così dolorosa.Amanda era veramente determinata e cocciuta.
-Oggi non torniamo subito a casa,faremo una sosta in uni dei boschetti che circondano la città.Non vorrei che perdessi il controllo.-
-Ok…-Amanda era perplessa,ma decise di lasciar correre.
Si incamminarono,per Amanda era un’attesa,metre per Jack era una camminata verso il patibolo.Le fece segno di sedersi per terra e iniziò a parlare.
-Tu non ricordi niente della tua vita perché i tuoi ricordi sono stati sigillati.Vedi,quando io ti ho detto che sei un demone molto potente non ti ho detto che tu sei il demone più forte che sia mai esistito.I tuoi poteri sono enormi, il consiglio li ha bloccati per un po’ di tempo,ma tuo nonno ha voluto che ti venissero sbloccati.Lentamente si stanno sbloccando completamente.-
-Perché il consiglio ha bloccato i miei poteri?-Lo interruppe Amanda.
-Perché non riuscivi a gestirli e perché un demone era molto interessato a te è venuto a cercarti.Pensavano che bloccando i tuoi ricordi e i tuoi poteri non sarebbe riuscito a trovarti.Si sbagliavano.Questo demone è venuto a cercarti a casa tua,non ti ha trovata e… e ha ucciso i tuoi genitori.Tuo nonno non appena ha appreso la notizia ha deciso di proteggerti nel modo che gli è sembrato più giusto.I tuoi genitori sono morti cercando di proteggerti.Quel giorno ti sei salvata perché eri con me.Noi eravamo i discendenti tanto attesi nelle nostre rispettive famiglie e volevano che ci sposassimo.Noi due non eravamo affatto d’accordo su questa cosa e quel giorno tu sei venuta a parlarmi…-
Amanda ascoltava incredula,i suoi genitori erano morti per proteggerla,le lacrime le scorrevano sulle guance e ciò che la rendeva ancora più triste era che lei non aveva alcun ricordo di loro.Sentiva la rabbia crescerle in corpo,perché a lei?
Con voce titubante Amanda si rivolse a Jack:
-Chi ha fatto questo a me e alla mia famiglia?-
-Quando ti ho detto che non conecevo tutta la storia intendevo questo.Il consiglio non me lo ha voluto dire.-
Amanda sentiva la rabbia raffiorare,ma voleva controllarsi.Non voleva trasformarsi,era stata lei la causa della fine dei suoi genitori.Non voleva usare quei poteri che avevano causato la fine della sua famiglia.I suoi erano incredibilmente rossi,eppure lei si controllava.Voleva gridare,si sentiva morire,quelle poche parole l’avevano distrutta.
-Lasciami sola…-
Questa volta lui non rispose.
-Voglio che mi lasci sola,torna a casa.Ci vediamo lì.-
Lui non le rispose ma annuì.Sarebbe rimasto nei paraggi. L’avrebbe a qualsiasi costo.
Amanda iniziò a piangere.Era sempre stata fredda con tutto e tutti,ma ora si sentiva morire. Perché non riusciva ancora a ricordare?
Strinse i pugni,sentiva un calore dentro il suo corpo.Si stava trasformando,non voleva.Cercò di reprimersi ma resistette ben poco.La sua vera forma non tardò a farsi vedere.Non aveva più il controllo di se stessa.Aveva perso il controllo.Aveva un espressione cattiva,non era più riconoscibile.Il suo sguardo avrebbe spaventato chiunque,eppure restava bellissima come Jack.In quel momento passò nella mente di Amanda il pensiero di quel ragazzo.Quel pensiero la tranquillizzò per qualche istante,ma poi fece scaturire in lei un rabbia ancor più incontrollabile.Incominciò a cercarlo,sapeva che era lì vicino,lo sentiva.Non tardò a farsi vedere.
-Ti eri controllata per troppo tempo…-Le disse lui preoccupato.
-E’colpa tua!Guardami!-
-Io non volevo raccontarti nulla del tuo passato…ma dovevi sapere.-
-Non mi importa,tu sei comunque coinvolto.-
Stava per attaccarlo,quando ad un tratto sentì una voce infernale simile a quella che aveva sentito il giorno prima.Si voltò,era una creatura identica alla prima.
-Ti sei trasformata,il mio padrone ne sarà felice.-
-Sta zitto,chi è il tuo padrone?-
-Perché non vieni con me per scoprirlo?-
-Ti ho chiesto chi è il tuo padrone!-
-Ti porterò da lui così saprai chi è!-
-Non ci tengo.-
Lo sguardo di Amanda era sicuro.
-Stai indietro Jack,questa è la mia battaglia.Con te mi arrangierò dopo.-
Amanda attese pazientemente l’attacco della bestia.Le si fiondò contro.La ragazza con un innata naturalezza attese qualche istante che la bestia le fosse abbastanza vicina e gli strappò il cuore e la testa a mani nude.Era spietata,la giovane Amanda aveva ceduto il posto ad un demone senza scrupoli.Non fece in tempo a sbarazzarsi di quella bestia che un'altra la attaccò alle spalle,ma in quel momento intervenne Jack che con un colpo secco la eliminò.
-Non ho bisogno del tuo aiuto,ma adesso veniamo a noi…-
Jack era confuso,la ragazza che aveva visto ieri non somigliava nemmeno un po’ a quella che aveva davanti.La ragazza che aveva visto era timida e impaurita, questa invece era spietata,senza timori.
-Io non voglio combattere con te…- Non fece in tempo a finire la frase che qualcosa lo attaccò da dietro. Era una cosa mostruosa e non somigliva nemmeno un po’ alle bestie che aveva affrontato prima,aveva un aspetto ancora più diabolico.La bestia sorpassò che era rimasto steso a terra,si diresse verso Amanda,questa senza timore attaccò la nuova bestia come aveva fatto con la precedente, ma senza risultati.La giovane non perse sicurezza e cercò di nuovo di attaccare.La bestia schivò l’attacco e le disse:
-Ti propongo uno scambio,non ucciderò lui se verrai con me.-
Amanda non sapeva cosa fare,aveva ancora delle domande da fare Jack,non poteva lasciare che morisse.Quella bestia non era più forte di lei ,ma pensava che l’avrebbe condotta da colui che aveva distrutto la sua famiglia,perciò acconsentì.La rabbia che aveva in corpo non le permetteva di essere completamente lucida e quella le sembrava la scelta migliore.
-Non te lascierò portare via,lei è mia,la proteggerò fino alla fine-
Amanda a quelle parole,si emozionò e con un calcio stese la bestia che si era distratta,questa volta Amanda gli strappò il cuore gli dette fuoco utilizzando il suo potere.Quando vide che la bestia era morta si fiondo su Jack che era ancora steso a terra,si era calmata.
-Per essere un demone basta poco per metteri al tappeto!-disse con una voce divertita.
-Scusa…scusa se non ti ho detto prima del tuo passato.-
Amanda non rispose,era ferita e triste,ma aveva bisogno di alcune risposte.I loro visi erano vicini,si guardavano negli occhi.Li avevano rossi entrambi.
-Io ti..-Amanda non potè finire la frase,lui la baciò e lei ricambiò quel bacio che fu lungo e appassionato.
-Jack,ho bisogno che tu risponda alle mie domande.-
-Per te farei tutto-
-Portami nel nostro mondo!-
Jack rimase perplesso…

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Capitolo 5
*** Ritorno ***


-Portami nel nostro mondo!-
Jack rimase perplesso…
Quella richiesta l’ aveva preso alla sprovvista ,perché voleva tornare in quel posto? Lui non voleva portarla lì,sarebbe stato pericoloso. Non poteva ancora portarla lì,non era pronta.
-Amanda,non sei pronta per tornare lì…-
Amanda lo guardava,i suoi occhi erano diventati gelidi e con un tono quasi rassegnato gli disse:- Cosa c’è che non devo ancora sapere? Perché non mi vuoi portare lì?- Aveva cominciato a singhiozzare e Jack la strinse forte tra le braccia,le baciò i capelli e lentamente le prese il viso tra le mani.
-Ti devi fidare di me.Io ti proteggerò,ma ora non sei pronta per fare ritorno nel nostro mondo.-
-Quando mai sarò pronta Jack? Dovresti iniziare a fidarti di me,non sono così debole come credi. Io voglio sapere la verità,lo devo a me stessa alla mia famiglia. Devo sapere chi è stato a farmi questo.Non posso aspettare. Aiutami,ti prego.-
Lui la guardò per un po’ in silenzio poi scosse il capo.
-Non posso…-
-Perché non puoi? Perché mi metti i bastoni tra le ruote?-
-Per me è importante proteggerti,non farò mai qualcosa che ti metta in pericolo.Ricordatelo.-
-Jack…-Amanda era triste,non aveva più le forze per ribattere.Si lasciò andare tra le braccia di quel ragazzo.Lui si avvicinò lentamente al suo orecchio e le sussurrò delle parole.La prese in braccio e la riportò a casa,non era ferita.Una volta arrivati la portò in camera sua e l’ adagiò sul letto.Era meravigliosa. Rimase a contemplarla fino a quando non riaprì gli occhi.Lei lo guardava,era seduto sedia vicino al letto w gli fece cenno di avvicinarsi.Quando furono abbastanza vicini Amanda gli diede un bacio e gli mise le mani dietro il collo,le loro labbra si cercavano,avevano bisogno l’uno dell’ altro.Lui la desiderava con tutta l’ anima,la voleva. Quel bacio gli fece capire quanto intensamente si desiderassero.Quando si staccarono restarono a fissarsi intensamente negli occhi. C’era qualcosa che li legava.Amanda sentiva il cuore batterle forte,non aveva mai provato tante emozioni così forti.Quel distacco non durò a lungo perché i due ripresero a baciarsi in modo ancor più intenso rispetto a prima.Le loro labbra si separavano raramente solo per riprendere fiato.Amanda toccava il collo di Jack e le sembrava familiare.Jack se ne rendeva conto ed anche lui le accarezzava una leggera piega tra il collo e l’orecchio mentre con l’ altra mano le cingeva la vita e l’ avvicinava sempre di più a se.Dopo qualche minuto si staccarono.
-Amanda,ho deciso di portarti nel nostro mondo,ma ha una condizione. Tornerai come la mia fidanzata ufficiale.-

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