Winter Soul

di Ice98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The first snowfall ***
Capitolo 2: *** A New Friend ***
Capitolo 3: *** Shinigami, DEATH ***
Capitolo 4: *** Snow, Games and ... Chocolate! ***
Capitolo 5: *** Hate and Kiss ***
Capitolo 6: *** Unexpected Trouble ***
Capitolo 7: *** The red string of Fate ***
Capitolo 8: *** The New Beginning ***
Capitolo 9: *** Remember ***
Capitolo 10: *** The begin of the battle ***



Capitolo 1
*** The first snowfall ***


Winter  Soul
 
Cap.1 The first snowfall 
E’ arrivato l’inverno e, finalmente, villa Phantomhive  è coperta da una coltre bianca candida, nascondendo gli alberi e facendo brillare le fronde con minuscoli cristalli.
La fontana, al centro del giardino, è invasa dal ghiaccio e la statua posta nel mezzo  è coperta solo da una leggera spolverata di neve.
Dalla finestra al piano superiore, con le manine e il visetto paffuto poggiato al vetro, una bimba dai capelli dorati fissa incuriosita lo spettacolo salutando il giardiniere, chi ricambia il saluto, con l’enorme abete in spalla.
La piccola sale sulla schiena del cane-demone spronandolo, con dei piccoli calci, ad alzarsi e raggiungere il ragazzino.
“Dai Plu-plu!”
Il cane, esasperato dalla vocetta squillante  della bambina, si solleva scendendo piano i gradini attento che non cada.
“Ciau Finn! Hai preso l’albero di Natale?”
“Buon giorno piccola Lady! Sì, è proprio lui”
“Che bello! Non vedo l’ora di decorarlo!!”
Il ragazzo ridacchia passando la mano guantata sui capelli biondi.
“L’aiuteremo anche noi, vero Meyrin?”
“Celto!”
Aggiunge la cameriera dagli enormi occhiali.
La bambina sorride contenta.
“Finn ora potresti spostarti per favore? Io e Plu-plu vogliamo andare sulla neve!”
“Dove credi di andare vestita così e senza salutare la tua zietta preferita, eh nanetta?”
La bimba si volta verso la donna completamente vestita di rosso.
“Zietta!”
Le salta in braccio con un’agilità inumana cui, ora mai, tutti erano abituati in casa.
“Ciau nipotina, come stai?”
“Io sto bene, stavo per uscire”
La donna dai capelli del fiore di liquirizia sospira.
“Non puoi uscire così, prenderai freddo”
“Oh, dici?”
Ride baciandole le guance paffute e facendole il solletico.
La bambina scoppia in una risata incontrollabile fino alle lacrime.
“B-baa…basta z-ziahahahaha, b-bahaha…sta!”
“Vieni andiamo a vestirci”
“Siiii!!”
La bambina si aggrappa a lei salutando la servitù mentre la donna la porta di sopra.
“Akiko! Eccoti finalmente!”
Sebastian sospira tenendosi la testa con una mano.
“Mi cercavi papi?”
“Già piccola, scusi Madame Red”
 “Fa nulla Sebastian, noi adesso andiamo un po’ sulla neve vero cucciola?”
La bambina annuisce con un sorriso enorme.
“Posso vero papà?”
Sebastian, che non riesce a resistere al sorriso della figlia quasi quanto non resiste a un micio, annuisce con un sorrisetto.
“Attenta però, io e la mamma ti raggiungiamo dopo”.
“Perché non ora?”
“Ehm abbiamo una cosa… cioè dobbiamo ehm… si dobbiamo pulire la camera, sai è un po’ in disordine”
Il diavolo arrossisce mentre la donna ridacchia.
“Oh capisco! Certo che tu e la mamma siete proprio disordinati! Siete sempre in camera a pulire!”
“E-e già…”
“Vabbè dai zia andiamo!”
“Si si cucciola”
“A dopo”
Lui la saluta per poi tornare dalla moglie.
La donna veste la bambina nella sua camera che con gli stivaletti, il cappottino azzurro, la sciarpa beige, i guanti e il capellino è pronta ad uscire.
“Facciamo anche un pupazzo di neve?”
“Certo”
“Con la carota al posto del naso?”
“Ovvio… aspetta passiamo dalla cucina allora che ne…”
La bimba schiocca le dita facendone apparire una nelle proprie mani.
“Eccola qua!”
“O-oh giusto… mi scordo dei tuoi poteri”
La bimba ridacchia aprendo la porta e uscendo nell’enorme giardino.
“Guarda zia lascio le impronte!”
Lei inizia a saltellare di qua e di la lasciando dei solchi nella neve fresca.
La rossa ride.
“E’ normale cucciola, vieni”
Prende una pallina di neve iniziando a farla rotolare.
“Su vieni ad aiutarmi!”
“Arrivo!!”
A loro si aggiungono anche Bard, Finn, Meyrin e un piccolo Tanaka vestito da Babbo Natale con un paio di sci, che non si sa da dove spuntano fuori, che va di qua e di là con una serie infinita di: “Oh oh oh”.
Nel giardino tutti parlano e ridono entusiasti, quando la bambina si allontana avendo sentito un leggero scampanellio e un fruscio d’ali troppo deboli per essere uditi da orecchie umane.
Entra nel bosco andando ai confini della residenza al centro di un enorme bosco. Fa sempre più freddo, piccoli sbuffi di vapore acque escono ad ogni piccolo respiro dalla bocca della bimba.
Si guarda intorno cercando la fonte del rumore.
“Le bambine piccole come te non dovrebbero stare qui, ti sei persa?”
Un altro scampanellio proveniente dall’altra parte del confine a pochi passi da lei.
La bimba si volta.

Autrice:
Salve! Spero che questa storia vi piaccia, come ho detto nella trama ,è il continuo di Love Triangle, per capirla dovreste leggere prima quella.
Comunque ringrazio tutti quelli che leggeranno e vi prego di perdonare dei miei eventuali errori, fatemi spaere se vi piace.
Ciau ciau
Ice98 <3

P.s: vi lascio qualche immagine ^_^

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Capitolo 2
*** A New Friend ***


Winter Soul



Cap.2 A New "Friend"
Di fronte a lei si staglia un ragazzo sui vent’anni, alto, con i capelli corti e biondi, bianco sporchi se comparati con la neve che gli circondava.
Gli occhi grigi elettrici la scrutano attentamente.
Tra le braccia tiene la micia nera che, al collo, porta un piccolo sonaglio.
“Kirimi!”
La micia miagola contenta di vedere una faccia amica.
“E’ tua questa gatta?”
Il ragazzo s’inginocchia per mettersi al suo livello con un sorriso garbato.
“Sì, è della mia mamma”
La piccola si avvicina prendendo la gatta, grande quanto lei, tra le braccia forzute, barcollando leggermente.
“C’è la fai, piccoletta?”
Il ragazzo ridacchia.
“Piccoletta a chi?! Non mi pare che tu sia un gigante eh! E non mi chiamo così!”
Gonfia le guance arrossate e paffute, offesa volta il viso.
Lui ride ancora di più.
“Scusa, allora presentati”
La bimba si volta con sguardo fiero iniziando a parlare.
“Io sono Akiko Michaelis, faccio parte del casato Phantomhive/Trancy”.
Gli occhi rossastri brillano alla luce fiocca, tipica dell’inverno.
“Wow, allora molto piacere Akiko”
Fa un leggerissimo baciamano senza toccare la pelle, come di norma.
La bimba arrossisce ritraendo la mano.
“E tu? Come ti chiami?”
“Hai ragione, non mi sono presentato. Io sono Kai Aka, del casato Aka”
Fa un profondo inchino.
“Piacere, Kai”
Lei sorride.
“Come mai sei qui tutta sola allora?
“Ho sentito uno scampanellio e un fruscio d’ali, allora l’ho seguito!!”
Fa vari gesti con le mani per spiegarsi meglio sbatacchiando, così, la povera gatta.
“Ho capito, vieni, ti riaccompagno a casa, non vorrei che ti perdessi”.
Le porge la mano che la bimba afferra prontamente.
Camminando nella neve sempre più alta la bimba inizia a tremare dal freddo, le guance rossissime.
“Senti freddo piccola?”
Il ragazzo la guarda fermandosi.
Lei tiene stretta la micia in cerca di calore.
“U-un poco”
Le labbra tremano leggermente, solleva lo sguardo fissandolo nel suo.
“A-andiamo?”
Lui s’inchina prendendola tra le braccia, coprendola con un lato del cappotto nero, l’abbraccia scaldandola.
Una strana ondata di calore le invade il corpo facendola sospirare di piacere.
“Meglio piccola?”
“S-si molto meglio, g-grazie Kai”
Il ragazzo le accarezza i capelli riprendendo a camminare.
“Figurati, quanti anni hai?”
“Ne ho sei, tra qualche mese sette!”
“Oh sei già grande! Hai iniziato gli studi?”
“Sì, il mio papà e gli zii m’insegnano tutte le materie, mentre la mamma m’insegna la scherma e l’equitazione”.
“Wow”
“Tu quanti anni hai?”
“Io ne ho ventiquattro, ho già finito gli studi”.
“Non ti ho mai visto qui”
“Ci siamo appena trasferiti”
“Ohhh da dove?? Tu lavori??”
Lui ridacchia scompigliandole i capelli biondi.
“Piana piccola, respira tra una domanda e l’altra”.
Riprende a camminare.
“Ci siamo trasferiti dal centro di Londra tre giorni fa, sia di questo periodo non mi piace”.
“Ah capisco”
“Io svolgo un lavoro speciale”
Sorride dolcemente alla bimba.
“Quale??”
Lei lo fissa curiosissima.
“E’ un segreto”
Ammicca con una piccola linguaccia, ridendo allegramente.
“Uffy!!”
“Dai, siamo quasi arrivati”
La bimba poggia il viso contro la sua spalla rilassandosi.
Dei passi veloci si avvicinano appena oltre le fronde di alcuni alberi bassi.
Il muso dell’enorme cane spunta da dietro un albero.
“Plu-plu!”
Il ragazzo arretra, il cane ringhia rizzando il pelo, gli occhi rossi dardeggiano contro di lui.
“Pluto!”
Sebastian spunta dal lato del cane fissando la figlia tra le braccia del ragazzo.
“AKIKO! Ci hai fatto prendere un colpo!”
La prende tirandola a sé.
“Scusa papà e che Kirimi si era persa allora sono andata a cercarla”.
Lui sospira prendendo anche la gatta.
“Lo sai che devi avvertire quando ti allontani”.
“Sì, scusami, però Kai mi ha aiutato a tornare”.
La piccina sorride dolcemente al ragazzo che arrossisce.
“Figurati, non ho fatto nulla”
“Oh, l’hai riaccompagnata tu?”
“Bè, sì”
“Bene, grazie mille allora”
Sebastian s’inchina.
“Di nulla”
“Voi dovreste essere uno dei nuovi vicini, gli Aka, giusto?”
“Esatto”
“Il signorino ha organizzato una cena per domani sera, se non erro”.
“Sì, domani alle venti in punto”
“Allora a domani, le auguro buon pomeriggio”.
“Anche a lei, ciau Aki-chan!”
“CIAU!!”
La bimba si sbraccia nella stretta del padre salutandolo allegramente.
Il cane smette di ringhiare uggiolando piano.
“Torniamo a casa, sei tutta bagnata”
“Va bene”
I due rientrano in casa andando nel salotto di fronte al camino.
Al tavolo da gioco Ciel e Mairu si sfidano a scacchi.
“Checkmate, oni-tan”
“Ancora?! Non è possibile!”
La bionda ride seguita a ruota da Alois.
“Ehi Ciel siete 5-3 per lei!”
“Tappati quella bocca tu!”
Lui lo abbraccia da dietro con un enorme sorriso.
“Ciao piccolina”
“Mamma!!”
Akiko solleva le braccia per essere presa su, dopo che il padre le ha fatto levare i vestiti ormai fradici.
La madre l’accontenta sedendosi sul divano di fronte alla fiamma del camino accesa e scoppiettante.
“Ti è piaciuta la neve?”
“Tantissimo”
La bambina sbadiglia sistemandosi meglio tra le braccia della madre.
“Dormi piccola mia”
Lei le bacia dolcemente la fronte cullandola finche, qualche minuto dopo, si addormenta serena.


Autrice:
Salve!! So di aver messo un po' presto il capitolo e solo che non ho proprio pazienza xP
Comunque spero tanto che anche questo capitolo vi piaccia, grazie a tutti quelli che leggono e recensiscono.
Fatemi sapere se vi piace.
Ciau a presto!!
Ice98
Ps: Le foto di Kai e Akiko-Neko

http://s2.zerochan.net/G-dragon.240.137180.jpg

http://th05.deviantart.net/fs71/PRE/i/2012/357/c/7/anime_girl_render_neko_by_lunixxa-d5owgtt.png 

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Capitolo 3
*** Shinigami, DEATH ***



                                                              

                                 Winter Soul


Cap.3 Shinigami, DEATH <3!
Pov. Alois
“Ehi nee-chan è già crollata?”
“Sì, era proprio stanca… ha un odore strano però”
“Un odore strano?”
La fisso sbalordito.
“Sì è molto dolce, quasi nauseante”
“L’ho notato anche io piccola, a quanto pare i nostri nuovi vicini sono molto più che semplici umani”
“Che intendi per ‘più di semplici umani’ ? Sono un pericolo?”
“No, non per voi signorino”
Mi stringo alle spalle di Ciel appoggiando il viso sulla sua spalla, lui mi accarezza dolcemente la guancia.
“Per chi allora?”
Chiedo incuriosito.
“Per noi danna-sama”
“Ma voi siete diavoli!!”
“Già, comunque lasciate perdere”
Mairu si alza avvicinandosi a Sebastian che la bacia per poi accarezzare la bambina.
“La porto a letto, a dopo”
Sorride lasciando la stanza.
“Ciau”
Mi volto guardando il mio Ciel con un sorriso.
“Andiamo anche noi?”
“Se proprio vuoi…”
Lo tiro trascinandolo per le scale come un peluche troppo cresciuto.
Ormai io e Ciel stiamo insieme da circa quattro anni, dopo aver saputo da Cloude che Mairu era innamorata di Sebastian e viceversa, avevamo deciso di lasciarle scegliere con chi stare.
La sera della festa volevamo comunicarglielo ma, bhè è successo tutto quel casino, la morte, la trasformazione ecc., che non abbiamo avuto tempo.
Circa un anno dopo, nello stesso periodo che decisi di trasferirmi qui, Mairu rimase incinta.
“Com’è?”
Mi chiese lei curiosa.
“Com’è cosa??”
“Tra te e Ciel ovviamente”
Arrossii.
“N-non c’è nulla”
Lei scoppiò a ridere.
“Che stupidaggine!! Su dimmi!”
Iniziò ad agitarsi nel letto.
“Ohi buona! Non agitarti se no Sebastian mi caccia fuori!”
“PARLAAAAAA!”
“Ok,ok! Io e Ciel stiamo iniziando a… a ‘chiarirci’, non litighiamo quasì più, non facciamo più a gara per tutto…”
“Wow, questo si che è bello”
“Non so che succederà poi”
“Ti piace?”
Chiese lei a bruciapelo.
Arrossisco vistosamente.
“M-molto… moltissimo a dire il vero…”
“Bene, diglielo!”
“CHE?! SEI PAZZA?!?!”
“Fidati di tua sorella!”
“Mhh”
Le accarezzo il ventre gonfio rilassandomi.
“Anche tu sei d’accordo piccola/o? Se sì, tira un calcio”
Poggio il viso sulla pancia rotonda ascoltando in silenzio il suo cuore, quando una pezza bella forte mi arriva sul viso sorprendendomi.
“Questo è un Sì, oni-tan”
“L’avevo intuito”
Ridacchiai.
“Su fila e poi torna a raccontarmi tutto!”
Uscì dalla camera, lo cercai trovandolo nel bosco, gli parlai confessandogli che cosa provavo, così, tutto d’un fiato.
Lui mi fissò per poi baciarmi.
“Finalmente c’è l’hai fatta eh, baka!”
“C-come?”
“sono giorni che aspetto la tua confessione!”
“Q-quindi ora sei il m-mio ragazzo?”
“Diciamo di sì, PER ORA”
“Yeah!!”
Gli saltai al collo con un enorme sorriso.
“Hey piano!”
Lo baciai a mia volta stringendo le gambe attorno alla sua vita.
“Ora sei mio, solo ed unicamente MIO!”
E così è anche adesso, ovviamente, chiunque tocchi il MIO Ciel non avrà vita facile.
Lo bacio sdraiandomi sul letto con lui e chiudendo il sipario sulla nostra piccola, ma importantissima per me, relazione.
Verso il mattino presto vengo svegliato da una voce acuta e molto, MOLTO, irritante.
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.--.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Una voce squillante interrompe la quiete mattutina della villa.
Una macchia rossa sfreccia attorno ad essa gridando a squarcia gola, con Plu-plu alle calcagna.
“Sebas-chan <3 !! AIUTAMI!!”
La macchia rossa si arrampica in cima ad un albero.
Il cane ne approfitta per arrostirgli con il conseguente grido del ‘uomo’.
“AIUTOOO!”
“Ma che sta succedendo qui?”
“Sebas-chan!! Sei venuto a salvarmi <3!!”
“Pluto sei un cane da guardia, dovresti divorare gli ospiti indesiderati”
Il maggiordomo nero corvino tiene tra le braccia il ragazzo dai capelli di liquirizia, che, per sua sfortuna, si struscia animatamente.
“Ohhh così mi ferisciii! “Che ci fai qua, Grell Sutcliff?”
“Sono anni che non ci vediamo, non ti sono mancata? Neanche un pochino?”
Lo shinigami lo guarda con occhi adoranti.
“Speravo fossi morto”
Risponde con voce seria e allegra.
“Ti amo quando scherzi!!”
Si aggrappa al suo collo avvicinandosi per baciarlo.
“P-papà?”
La bimba arriva da dietro di lui, in vestaglia, con i piedini nudi e i capelli scompigliati. Si stropiccia gli occhi assonnata.
“Hey amore”
Il maggiordomo butta a terra lo shinigami per prender su la bimba.
“PAPA’?!”
Ripete scoccato lo shinigami.
La bimba guarda curiosissima l’ospite.
“C-chi è?”
“Lui è un ospite sgradito, torna dalla mamma”
Lui le sorride dolcemente accarezzandole il visetto.
“Posso dormire con voi??”
Tutta felice sorride al padre, che, come al solito, non resiste allo sguardo della figlia.
“Va bene cucciola”
Le bacia la fronte mettendola giù.
“Evviva!! Ciao ciao ospite sgradito!!”
Corre su.
“Q-quella… quella è…?!”
“Quella bambina è mia figlia”
“FIGLIA?!”
Il rosso nota l’anello di matrimonio.
“Sei sposato?!”
Inizia a dare di matto.
“NONONONONO! SEBAS-CHAN MI HAI TRADITAAAAAAAAAAAAA!!”
“Tradita?”
“TU SEI MIOOO! Death <3!”
“Sé… comunque mollami la gamba, devo finire di preparare la colazione”
“NO!”
“Plu-Plu”
Il cane si avvicina guardandolo e aspettando un ordine.
“PUFF”
Il cane lancia una fiammata incenerendo completamente il povero shinigami.
“Ahhh il dolore dell’ AMOREEEE!”
Il maggiordomo nero corvino solleva per il giubbotto rosso scarlatto il ragazzzo.
“A mai più rivederci Grell-sama”
Lo lancia oltre il confine della residenza.
“Io ti AMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO, DEATH!!”
Sebastian torna in casa sospirando e finendo di preparare la colazione.

 

Autrice:
Salve salve!!! Grazie a tutti per le vostre splendide recensioni, vi adoro!!! So che questi capitoli non sono molto agitati, ma tranquilli presto ci sarà un bel po' di casino, spero, come al solito che vi piaccia, grazie a chi legge, bye bye!
Ice98!

Ps: come al solito ecco le foto ;)


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 http://24.media.tumblr.com/tumblr_magw5aaZ351qh8754o1_500.jpg

 http://th07.deviantart.net/fs70/PRE/f/2012/199/0/0/____sebastian_x_grell_____by_mikalove65-d57nxr6.png

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Capitolo 4
*** Snow, Games and ... Chocolate! ***


 
                                                                      
Winter Soul


Cap.4 Snow, Games and... Chocolate!
POV. AKIKO
“Aki-chan!! Vieni!”
“Arrivo mamma!”
Corro velocemente lungo la scalinata cercando di non cadere, mi dirigo al portone d’entrata.
Sulla soglia c’è un ragazzino dai capelli mori e ribelli, soffici come seta. Lui ha un anno più di me e degli occhi… solo il cristallo più puro si può avvicinare al loro colore!!
“YAIKO!!”
Gli corro incontro, lui mi accoglie, come al solito, con un enorme abbraccio.
“Ciao anche a te Aki-chan”
“Come stai?”
“Io benissimo, tu?”
“Come al solito”
Sorrido contenta, adoro stare con Akiko, anche se è un umano, è molto simpatico!
Lui mi accarezza la testa.
“Dai andiamo a giocare fuori?”
“Posso mamma??”
“Certo, ma stavolta non allontanarti”
“Siii”
“Conto su di te per tenerla d’occhio Yaiko”
“Fidati Mairu-san”
“Ciau a dopo!”
Yaiko mi prende per mano portandomi fuori, subito corriamo verso l’enorme distesa di prato.
“Vieni facciamo una battaglia!”
“Cheee?!”
“Cos’è paura di essere battuto Yaiko-chaaaan?”
Ridacchio facendo una palla di neve e lanciandogliela.
“E-ehi io non ho accettato!”
Si pulisce il viso, continuando.
“E poi io non attacco le femmine!!”
“FI-FO-NE!!”
Rido preparandone altre.
“No, non è vero!!”
“BAAAAAAAAAAKAAAAAAAAA!”
“Adesso vedi nanetta!!!”
Mi tira una palla che schivo facilmente, ma un’altra mi arriva dritta in faccia ribaltandomi.
Velocemente mi tiro su lanciandogliene altre e da qua inizia un lunghiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiissimo inseguimento.
Tutta sudata mi levo il cappellino e la sciarpa aprendo la giacca azzurra, corro schivando tutti i suoi colpi.
Mi nascondo dietro un enorme cespuglio per tendergli un’imboscata, ma qualcuno mi afferra da dietro tappandomi la bocca.
“Shhh, sono io Aki-chan”
Mi volto, gli occhi grigi scrutano il mio volto, la mano si abbassa lasciandomi libera la bocca.
“Ciau Kai!”
Lo abbraccia saltandogli a dosso.
“Shhh zitta piccola o il tuo amichetto ci scopre”.
Ridacchio contenta.
“Oky”
Lui prepara una palla di neve prendendomi per mano, ci avviciniamo quatti quatti a Yaiko.
Appena lui si volta, lancia la palla che lo colpisce in pieno muso.
“Yeha! Ho vinto io!!”
“Ehi! Non vale! A te ti ha aiutata lui! A proposito chi è??”
“Yaiko ti presento Kai, è il nostro nuovo vicino”
Yaiko fa un sorriso tirato porgendogli la mano.
“Piacere”
“E’ tutto mio”
“Ma come mai sei già qua?? Non sono ancora le otto”
“Lo so ma mi mancavi allora ho pensato di venire a giocare un po’ con te”.
“Che gentile!!”
Arrossisco leggermente felicissima.
Lui mi solleva mettendomi sulle sue spalle.
“Oh?”
Raccolgo una piumetta minuscola e bianchissima sui suoi capelli.
“Mh? Che c’è?”
“Avevi una piuma sulla testa… come mai?”
“Oh ehm ecco, io insomma, sì…”
“Eh??”
“Lascia stare s-sarà di qualche u-uccellino…”.
Mi nasconde qualcosa, ne sono più che certa.
“Su andiamo in casa tra poco si fa buio!”
Rientriamo, poco dopo Yaiko torna a casa sua ed io e Kai rimaniamo in casa a bere una cioccolata calda.
Io amo il cioccolato, contando che zio lo produce direi che sono proprio fortunata!
Trangugio tutto il liquido del bicchiere.
“A-ahi!! S-s-scotta!”
Kai scoppia a ridere guardandomi.
“Io ti avevo avvertito piccoletta!”
Gli faccio una linguaccia, i baffi di cioccolato mi adornano le labbra.
Lui si avvicina con il viso al mio.
“Ah sei tutta sporca”
Il cuore mi martella nel petto, il respiro diventa pesante, la stanza inizia a diventare caldissima.
Le nostre labbra si sfiorano, a un tratto una mano guantata si mette in mezzo.
“Prego, usa questo”
Papà è circondato da un’aura nera molto poco rassicurante, sul volto un sorriso che all’apparenza sembra gentile, ma in realtà vuol dire:’osa avvicinarti a lei con le tue labbra da sudicio umano e dovrai mangiare con un cucchiaino’ o una roba del genere.
“O-oh grazie Sebastian-san”
“Non c’è di che”
Mi prende in braccio allontanandomi da lui.
“Penso che tu debba andare a prepararti per la cena, ORA”
“Posso venire con te Kai???”
Chiedo sperando in un sì, le guance mi vanno ancora a fuoco, lo guardo.
“Io ti porterei ma…”
Lui guarda papà rabbrividendo leggermente.
“Papiiii posso??”
Preparo il mio sguardo da cucciolo.
“D-devi preparati anche tu piccola…”
“Ma io ci metto poco, per favoreeeeeeeeeeee”.
Lo abbraccio dandogli un bacio sulla guancia.
Lui sospira accarezzandomi i capelli.
“E va bene, ma sta attenta, e tu” guarda ostile Kai “attento a quel che fai”
“Certo”
“Evvai!!”
Papà mi veste, Kai mi prende in braccio ed usciamo sotto il suo sguardo super-attento.
Appena entriamo nel bosco Kai sospira sollevato.
“Cavoli! Tuo padre quando vuole fa veramente paura!”.
“Non è vero!! Solo certe volte…”
Ridacchio.
“Senti ma cosa stavi per fare prima??”
Lui arrossisce cercando di cambiare discorso.
“Freddo oggi eh?”
“Non cambiare discorso baka!”
“Ti sei divertita con Yaiko?”
Mi sorride dolcemente.
“FINISCILA! Che stavi per fare?”
“Ti stavo per pulire i baffi di cioccolato ovviamente”.
“Mhh…”
“Su guarda, siamo arrivati”
Superiamo la barriera di alberi e cespugli, lui mi posa una mano sulla testa per proteggermi dai rami.
Spuntiamo in un enorme prato, al centro un’enorme fontana con statue di angeli e piccoli putti a dare l’impressione di calma e serenità.
Una specie di peso cala sul mio corpo togliendomi il respiro, ansimo in cerca d’aria allontanando il viso dalla sua giacca.
Tutto intorno a me inizia a vorticare…

Autrice:
Ciau gente!! Scusate se mi sono fatta attendere tanto!!! Gomen!
Comunque ecco qua il capitolo nuovo, spero vi piaccia.
Grazie a tutti quelli che leggono e recensiscono, fatemi spaere se vi piace!!
Bye bye Ice98

Ps: ecco le foto!!

http://2.bp.blogspot.com/-8mh13xcHiU8/T-HlliqXK5I/AAAAAAAAA6g/ShIG0mA1cSw/s1600/G-dragon.full.802402.jpg
 http://cdn.myanimelist.net/images/characters/4/91808.jpg 




 

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Capitolo 5
*** Hate and Kiss ***


*Chiariamo kai non è un pedofilo si capirà nel prossimo capitolo, quindi spero che continuerete a seguirci, ora vi lascio in pace, BUONA LETTURA ^_^
                                                                                                                       Winter Soul


Cap.5 Hate and Kiss

“Che succede piccola?!”
“A-aria…”
Sussurro, la sua voce giunge preoccupata alle mie orecchie.
Mi accarezza la schiena, dopo qualche minuto l’aria torna a riempirmi i polmoni.
“Meglio cucciola?”
Annuisco appoggiandomi a lui, nascondo gli occhi sanguinei che pian piano tornano di smeraldo.
“Sì tranquillo, ora sto bene”
Sorrido cercando di rassicuralo.
“Soffri d’asma?”
“No, penso di aver preso solo un colpo al petto da qualche ramo”.
“Mi spiace, non me ne sono proprio accorto”.
Mi bacia dolcemente la testa, le mie guance s’incendiano.
Non ho la più pallida di quel che è successo, ma se continua a coccolarmi così, gli lascio credere di essermi fatta male…
Vabbè non sono così sfacciata…anche se le sue attenzioni mi piacciono da impazzire!!
Lui entra in casa, la servitù lo saluta raggiante.
“Buona sera Kai-sama”
“‘Sera”
Lui sorride, alcuni servitori mi fissano sorpresi.
“Scusi ma questa bambina chi è?”
“Lei è la mia amica, si chiama Akiko Michaelis, vive nella villa del conte Phantomhive”.
La servitù rimane a bocca aperta riprendendosi poco dopo con un sommesso mormorio.
Mi stringo a lui imbarazzata.
“Molto piacere”
Mi guardo intorno, la casa è dipinta con colori caldi, anche se molto tenui, alle pareti quadre di pittori famosi spiccano.
Uno tra tutti mi colpisce, il più grande che riempie tutta la parete.
La rappresentazione carnale di un rapporto tra un diavolo e un angelo, i due vengono separati, all’angelo vengono strappate crudelmente le ali facendo così sgorgare il sangue rosso viscoso mentre al diavolo viene brutalmente strappato il cuore e calpestato per poi essere lanciato nelle fiamme.
Rabbrividisco spalancando gli occhi.
“Questo quadro l’ho sempre odiato”
“E’ crudele, perché gli separano?”
“Perché sono due creature incompatibili, l’angelo è un puro protettore degli umani, il diavolo è uno sporco essere tentatore dei deboli”.
La voce di una donna risponde alla mia domanda con tono di ovvietà.
“Akiko lei è mia madre, la contessa Annaliz Aka”.
La donna si avvina, le labbra chiuse a formare una dura linea.
“Piacere s-sono Akiko Michaelis”
Guardo la donna con sguardo fiero, lei si blocca a pochi metri da me.
Le narici sono dilatate al massimo, negli occhi spalancati noto paura e odio mischiati insieme.
“Perché l’hai portata qui?!”
Un leggero tono di panico si nota nella voce.
“Per farle vedere la villa…”
“Non avresti dovuto, riportala a casa!”
Ordina perentoria la donna.
“Come?! E perché dovrei?”
“Perché te lo dico io”
Guardo i due non capendo, ho fatto qualcosa di sbagliato?
“Lei è una mia amica e rimarrà finché lo dico IO”.
Kai mi stringe a se salendo le scale.
“Non osare disobbedirmi! Portala immediatamente via da qui!”
Un odore acre e malsano m’invade le narici, l’odio che quella donna prova per me è palpabile.
“K-kai… f-fammi scendere”
A testa china pronuncio queste parole.
Lui si ferma guardandomi.
“Vuoi andartene?”
“N-non voglio m-metterti nei g-guai”
“Sta tranquilla, lei è sempre così”
“Mi ODIA, l’odore del suo odio è impossibile da ignorare”.
“Non è così piccola”
Lui mi abbraccia cullandomi dolcemente, lui mi porta in camera sua posandomi sul letto.
“Invece sì”
“Dai vedrai che imparerai a conoscerti”
Mi sorride alzandosi.
“Chiudi gli occhi così mi cambio”
“Oh!”
Mi tappo immediatamente gli occhi con le mani arrossendo.
Lui ride andando dietro al paravento.
Una decina di minuti dopo qualcosa di morbido mi sfiora il viso, apro gli occhi. Un pupazzetto a forma d’angioletto mi accarezza il viso, Kai di fronte a me da voce al cosetto.
<< Non essere triste, sii felice piccolina !! >>
Ridacchio prendendo il braccio di Kai baciando la testa dell’angioletto.
“Grazie farò così”
Sorrido felicissima.
“Va meglio?”
Kai mi guarda negli occhi.
“Moltissimo”
Lui sorride alzandosi a torso nudo, per un attimo mi da la schiena, su di essa ci sono tatuate un paio d’ali.
Si volta posandomi il pupazzo tra le mani.
“Te lo regalo piccola”
“Oh… io non posso…”
Abbasso il viso arrossendo.
“Come mai? Non ti piace?”
“Certo che mi piace! M-ma…”
“Allora prendilo”
Mi sorride chinando il viso vicino al mio, il cuore inizia a galopparmi nel petto.
E’ sempre più vicino, chiudo gli occhi.
Le sue labbra morbide e calde si posano delicatamente sulle mie.
Come una farfalla su un fiore, lascia un gusto dolcissimo.
Lui si stacca leccandomi delicatamente le labbra con la lingua rosea.
“Finalmente sono riuscito a strapparti un bacio senza che nessuno ci interrompa”
Annuisco con le guance mega rosse.
“Ti è piaciuto?”
“M-molto…"
Sorride accarezzandomi con la mano per poi rimettersi la camicia.
“Questo sarà il nostro piccolo segreto”


Autrice:
Ciau scusate il ritardo! Sono stata molto occupata in questi giorni, ma ecco qui il nuovo capitolo!!
Spero vi piaccia, fatemi sapere vi prego!!
Grazie a quelli che leggono e recensiscono!
Bye bye Ice98

Ps: Ecco le foto minna!! ;)

http://images5.fanpop.com/image/answers/402000/402093_1339924613955_419_373.jpg
http://1.bp.blogspot.com/_K64HY2-3Yg0/R1RMBfYtwmI/AAAAAAAAAGo/foyb9_Y78qM/s1600-R/1158038003267.jpg
http://files.vividscreen.com/soft/00ec2a9fb3d75526a26eccea516988fa/Anime-Blonde-With-Daisy-480x854th.jpg
http://25.media.tumblr.com/tumblr_m4b7r17XAX1ruarnuo1_500.jpg 

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Capitolo 6
*** Unexpected Trouble ***



                                                                Winter Soul
 


Cap.6 Unexpected Trouble


Kai finisce di cambiarsi mettendosi la camicia bianca, la giacca dello smoking e il papillon.
“Andiamo My Lady?”
Con un sorriso mi porge la mano in un leggero inchino, annuisco ancora scossa seguendolo.
Scendiamo la scalinata di marmo bianco, sua madre è ancora là furibonda, lo sento dall’odore aspro… assomiglia a quello del pompelmo …
“Finalmente, quanto ti ci è voluto per cambiarti?!”
“Sta calma, sono pronto ora”
“Non parlarmi con quel tono!”
“Sì mamma”
Io stringo più forte il pupazzetto tra le braccia cercando di passare in osservata.
“Che hai in mano?”
Mi blocco, la voce della donna suona acuta.
Mi volto tenendo sempre Kai per mano, non rispondo.
Se le dicessi che me l’ha regalato lui s’infurierebbe e se la prenderebbe con lui. Non voglio che litighino!
“Allora? Sei anche una ladra ora?”
Sbianco cercando di trattenere la mia aura demoniaca, Kai mi stringe forte la mano.
“Non osare parlarle così!”
“Perché? In fondo la sto chiamando con il suo nome”.
Tremo abbassando lo sguardo, poso a terra il pupazzetto lasciando la mano di Kai.
“S-scusate se vi ho r-recato disturbo”
Chino il capo uscendo di corsa dalla casa.
Non sarei riuscita a rimanere lì un attimo di più, le lacrime sgorgano bollenti inondandomi il viso.
Corro attraverso il passaggio inciampando però su alcune radici, cado malamente in mezzo alla neve.
Mi metto seduta poggiando il viso sulle ginocchia sfogandomi finche non finisco le lacrime.
“Piccola?”
Alzo lo sguardo, papà è di fronte a me e fissa con sguardo preoccupato.
Mi fiondo tra le sue braccia, lui mi solleva stringendomi a se.
“Ti sei fatta male?”
Scuoto la testa singhiozzando.
“N-no, andiamo a-a casa per favore…”
“Certo”
Papà inizia a cullarmi e, contemporaneamente, mi accarezza i capelli pulendomi le guance bagnate.
“Sai la mamma ti ha preso quel vestito che ti piaceva tanto, che ne dici, andiamo a provarlo?”
Mi sorride cercando di tranquillizzarmi e distrarmi.
Annuisco abbracciandolo.
“Però in cambio mi devi fare un sorriso”
Ridacchio sorridendogli.
“Questo va bene?”
“Sì, va benissimo”
Mi accarezza la schiena baciandomi la fronte.
“Che cosa è successo nella loro casa?”
“Oh…”
Il mio umore torna immediatamente nero, accipicchia! Era quasi riuscito a distrarmi del tutto.
“Allora? Kirimi ti ha mangiato la lingua?”
“NO!! La lingua l’ho!!”
Gli e la mostro con un’enorme linguaccia. Lui ridacchia sorridendomi.
“Allora dimmi tutto Kai ti ha trattato male?”
“Cosa? No, assolutamente no, anzi! Lui era tanto gentile, mi ha regalato un pupazzetto sai?”.
“Oh, ma che gentile…”
Papà stringe la mandibola e la presa su di me, è geloso, molto geloso.
“Dai non fare così Kai è bravo”
“Se… comunque ti hanno trattato male?”
“Sua madre sa cosa siamo”
“Immaginavo, quindi non avrà proprio gradito”.
“Mi ha detto che sono una ladra…papà io non sono una ladra”.
Mi appoggio a lui, tutti i muscoli s’irrigidiscono, papà si ferma.
Sollevo il viso, i suoi occhi vertono dal rosso al fucsia, sta lottando con tutto se stesso per non trasformarsi di fronte a me.
Gli accarezzo il viso, lui mi guarda calmandosi con un sospiro.
“Grazie piccola mia”
“Nulla papi…allora quel vestito lo posso provare??”
“Certo”
Mi sorride rientrando alla villa....
                                                                

 
                                                                                                               
Alle otto e mezzo precise gli ospiti arrivano, gli zii e la mamma gli accolgono alla porta.
“Benvenuti nella nostra villa, piacere sono il conte Ciel Phantomhive”.
“Il piacere è mio Conte, io sono il capo famiglia degli Aka, Cristopher Aka”.
“Tutto nostro conte Aka, io sono il conte Trancy”.
L’uomo molto alto e dai capelli color del grano sorride guardando la mamma.
Strabuzza gli occhi, la mamma mi tiene in braccio, di fronte al suo sguardo un sorriso si apre sul volto.
“Piacere conte Aka, sono Mairu Michaelis”
Lui sembra riprendersi.
“P-piacere”
Fa un inchino senza però farle il baciamano.
“Prego signori, accomodatevi in salotto, Meyrin vi accompagnerà, la cena sarà servita tra quindici minuti”.
“Plego signoli, seguitemi”
La mamma mi mette giù, io mi avvicino a Kai con un sorriso.
“Ciau Kai!!”
“Ciao Piccolina!”
Lui mi solleva stringendomi al suo petto, mi bacia i capelli.
“Pensavo fossi arrabbiatissima con me, mi spiace per come ti ha trattato la mamma”.
“Io non sono arrabbiata, solo non volevo che voi litigaste per colpa mia per questo me ne sono andata… e anche perché mi sentivo un po’ offesa…”.
Sussurro imbarazzata.
“Ne hai tutte le ragioni, oh guarda”
Dalla tasca interna dello smoking tira fuori il pupazzetto.
“Il pupazzo!!”
“Certo, questo è tuo ormai e poi penso che questa stia bene tra i tuoi bellissimi capelli”.
Prende una piuma bianca candida ornata d’oro posandomela dietro l’orecchio.
“E’ bellissima, grazie!! Dove l’hai trovata??”
“Ah ah questo è un segreto”
Mi fa l’occhiolino per poi sorridermi.
Io ricambio e insieme raggiungiamo gli altri.
 Sua madre ci fulmina con lo sguardo notando la piuma tra i miei capelli, Kai sorride soddisfatto.
“Come mai siete tutti di casati diversi?”
Chiede l’uomo incuriosito.
“Diciamo che per un caso fortuito ci siamo incontrati e, siccome il casato Trancy e Baskerville ormai sono distrutti, ci siamo riuniti sotto il casato Phantomhive”.
“Oh, chiaro”
La mamma inizia a parlare con Alois e Annaliz, Ciel parla d’affari con Cristopher mentre io e Kai ci sediamo sulla poltrona godendoci quell’atmosfera pacifica, o almeno, pacifica fino a quel momento…
“SEEEBAS-CHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAANNNNNN <3 !!!!!!!”
 

Autrice:
Salve genteeeeee!! Come va?? Allora ditemi un po, che ne pensate della storia??
Vi dico subito che nel prossimo capitolo ci sarà un bel po' di casino, per colpa di chi sa chi .... Vero Grell?
G: Io di certo non c'entro nulla, sono una brava fanciulla, DEATH <3!
Se... comunque spero vi sia piaciuta e che nn smetterete di leggerla solo per la differenza di età tra Akiko e Kai...
Grazie a tutti quelli che leggeranno e recensiranno, bye bye!!
Ice98 & Grell Sutcliffe

Ps: so che una foto non c'entra ma l'ha messa Grell che, tra parentesi, mi sta sbavando sulla testa...


http://images5.fanpop.com/image/photos/29000000/Grell-Sutcliffe-grell-sutcliffe-29025918-1280-960.jpg
 https://sphotos-a.xx.fbcdn.net/hphotos-ash3/p480x480/45575_505635692831789_1072024992_n.jpg
 http://images6.fanpop.com/image/photos/32900000/Alois-and-Ciel-kuroshitsuji-32917337-885-747.jpg
 


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Capitolo 7
*** The red string of Fate ***


 
Winter Soul


Cap.7 The red string of Fate
 
Tutto succede in un attimo, le finestre del salotto vanno in mille pezzi provocando una pioggia di cristalli che ricade sulle nostre teste.
Kai mi tiene stretta al suo petto proteggendomi con il suo corpo e con qualcos’altro…
Sollevo il viso, di fronte a me si staglia un bianco ornato d’oro, allungo la mano cercando di capire cosa sia.
Al tocco sono calde, morbide e liscissime eppure sono anche forti e potenti, sotto di esse una miriade di muscoli le sostengono nel volo.
Piume, pure e perfette.
“Stai bene piccola?”
Lui mi guarda preoccupato.
Annuisco ancora meravigliata da quella celestiale visione.
Kai si volta sbiancando..
“D-Dio… non me ne sono accorto…”
La voce di sua madre, acuta e quasi spaventata, ci raggiunge facendomi sobbalzare
“Kai! Ritirale!”
Papà grida.
“Akiko allontanati!”
Kai mi guarda.
“I-i tuoi occhi…sono rossi, come quelli dei… dei Demoni”
“T-tu hai le ali, sei un Angelo”
“EHIIIIIII!!! Nessuno bada a MEEEEE!!”
Urla in modo capriccioso una voce squillante.
Kai ritira immediatamente le ali, papà mi sfila velocemente da lui, i suoi occhi brillano di un rosso acceso.
Anche la mamma è nello stesso stato, tutti e due stanno iniziando a trasformarsi.
Al centro, in piedi sul tavolo, una figura completamente vestita di rosso tiene una motosega tra le mani e fissa papà.
“Ti ho detto che sarei tornata Sebas-chaaaaaaaaaaan <3! Death!”
Gli zii fissano lo shinigami di rosso scarlatto.
“Oh no ancora il mezzo trans”
Zio Ciel si prende il viso tra le mani.
“Ehi Ciel mi sa che questo non sta mentalmente bene…”
Esordisce zio Alois.
“Ehi! Come ti permetti di insultare una bella ragazza come me?!”
“Sì sì ora ne sono certo, è fuori”
“Già”
“Tsk! Non sapete riconoscere la mia soave bellezza, tutto qua!”
Kai e la sua famiglia si mettono dall’altra parte del tavolo di fronte a noi.
“Addirittura uno shinigami come protezione, che esseri infimi voi demoni”
Dice la donna anch’essa con le ali semi spalancate.
“Di certo non andiamo a chiedere aiuto a uno come LUI”
Risponde papà in tono aspro.
“Ohh allora Will-san aveva ragione! Qui c’è proprio una riunione di creature soprannaturali!”
L’uomo/donna scende dal tavolo avvicinandosi a me.
“E a quanto pare è nata una certa ‘amicizia’ tra questa piccola demone e questo grazioso angelo”
Papà irrigidisce la presa su di me, la mamma spalanca gli occhi.
Annaliz fulmina Kai con lo sguardo mentre suo padre sembra pietrificarsi.
“Oh devo proprio aver fatto centro”
“Assolutamente NO”
Lui ride arricciandosi i capelli rossi tra le dita.
“Non è certo colpa di mia figlia”
“Di certo non di mio figlio, noi siamo angeli non possiamo mentire”
“Cosa c’entra questo? Angeli o no non mi pare vi siete fatti problemi a trasferirvi accanto a noi”
Prorompe la mamma.
“Non pensavamo certo che nostro figlio si sarebbe invaghito di QUELLA là”
Papà ringhia a quelle parole stringendomi a se.
“Lei non è QUELLA là! Lei è Akiko! La MIA Akiko!”
Kai si libera dalla presa della madre venendo verso di me, papà libera la sua aura demoniaca insieme alla mamma, io tendo le braccia verso di lui.
“LEI NON E’ TUA!!”
“Kai!!”
La mamma mi tiene ferma mentre Cristopher tira indietro Kai, non capisco perché ci separano?!
“Voi due non potrete mai stare insieme, siete specie troppo diverse, poveri ragazzi!!”
Ridacchia il rosso.
Inizio a piangere, so che è strano, so che sono troppo piccola eppure…eppure… io voglio stare con lui! Io sono solo di Kai! Non voglio nessun altro! Nessuno!
“P-papà, ti p-prego, io e Kai…”
“Non c’è nessun tu e Kai! Voi non potete stare insieme! Te lo proibisco!”
Quelle parole mi risuonano nella mente, spalanco gli occhi guardandolo sorpresa.
Papà non mi ha mai detto di no a nulla, mi ha sempre fatto fare tutto ciò che volevo.
Non capisce che per me è importante? Non capisce che io e Kai siamo legati? Non capisco che ciò che ci lega è il filo rosso del destino… se si spezzerà che ci succederà?
Kai ha il mio stesso sguardo, sconvolto ed intristito.
Fisso papà: I suoi occhi sono color del sangue, l’aura nera avvolge completamente il suo corpo, i canini si sono allungati leggermente e i suoi vestiti sembrano cambiare…
“Deve dimenticarsi di Kai, quella cosa deve farlo immediatamente! Questo è un oltraggio a Dio”
“Oggi stesso ci trasferiremo, non vogliamo che quell’abominio ti contagi”
“Come avete osato chiamare così mia figlia?!”
Ringhia la mamma.
“E’ LUI che deve scordarsi di Akiko, è stato lui a contagiarla!”
Contagiarla? L’amore non è una malattia, non può esserlo…
“Io non mi dimenticherò mai di lei!”
Grida Kai guardandomi negli occhi.
“L’aspetterò finche crescerà, io tanto non invecchio e lei nemmeno, così potremmo andarcene! Potremmo scappare insieme e vivere felici!”
“Questa è una sciocchezza!”
Lo rimprovera la madre.
“E’ una promessa?”
Sussurro facendomi sentire solo da lui.
“Sì piccola, un giorno tornerò, sfiderò il cielo e la terra, Dio e il Diavolo, nulla mi fermerà, prima o poi tornerò da te”
Mi sorride dolcemente per poi sbiancare.
Il suo volto si contorce in una smorfia.
Un grido s’innalza nella notte, il mio nome pronunciato da una voce che tanto ho amato, una sola parola però riesco a ricordare chiaramente.
“DEATH <3 !”



Autrice:
Salve gente ecco qua il cap!!! finalmente sono riuscita a metterlo!!* si auto-applaude*
Comunque spero vi piaccia, ringrazio tutti quelli che hanno letto e recensito, nel prossimo succederà una cosa incredibile...ma non vi spoilerò nulla xP
Bye bye e fatemi sapere che ne pensate.
Ice98

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Capitolo 8
*** The New Beginning ***



 
Winter Soul

 
Cap.8 The New Beginning
 

Sedici anni dopo…
 

 
Una giovane dai capelli del grano, lunghi fin sotto il fondo schiena, siede nel giardino delle rose bianche del casato Phantomhive.
I suoi occhi gioiscono nel vedere sbocciare quelle rose che tanto amava eppure, in quegli occhi sanguinei, c’era sempre un' inconfondibile scintilla di tristezza.
La donna coglie una rosa ferendosi un dito, il quale, in un attimo, ritorna come prima grazie ai poteri demoniaci.
La piccola Akiko è diventata una donna, quegli anni passarono in fretta, con facilità…
Ma la ragazza sentiva sempre un buco nel cuore, come una perenne nostalgia di qualcuno o qualcosa.
Non ha mai detto nulla ai suoi genitori, non parla mai molto con loro, soprattutto con il padre.
 
Sebastian, da uno dei balconi, la osserva chiedendosi ancora se quella sera di sedici anni fa avesse veramente fatto la cosa giusta.
Aveva veramente fatto bene a chiedere a Grell di cancellare quell’angelo dai suoi ricordi?
Aveva veramente pensato ad Akiko in quel momento?
Oppure aveva pensato solo a se stesso?
Il diavolo sospira portandosi disperatamente una mano al viso.
No, neanche per un' attimo aveva pensato a lei.
Pensava solo a sbarazzarsi di quel ragazzo che importunava la SUA Akiko.
Mairu si avvicina vedendo nuovamente il marito così sofferente, gli posa una mano sulla spalla.
“Amore?”
Lui sobbalza leggermente.
“Oh, sei tu piccola”
Si volta stringendo la donna tra le braccia.
“Pensi ancora a quella sera?”
Lei gli accarezza i capelli.
“Io…sì…”
“Hai fatto solo quello che ritenevi giusto, non puoi continuare a rimproverarti per questo”
“Ho sbagliato, Akiko adesso mi parla a malapena, è sempre così triste…”
“Un giorno tornerà a parlati, sei suo padre”
Lui sospira rattristato.
“E se non succedesse? Ormai non si fida neanche più di me”
“Sebastian lei non ricorda nulla, nè di Kai nè di quella sera, te l' ha detto anche Grell”
“E’ vero però…”
“Più avanti incontrerà qualcuno che le riempirà il vuoto nel cuore, per ora noi non possiamo fare nulla”
La donna lo bacia delicatamente.
“Sì, hai ragione”
 
La ragazza prende la rosa tenendola tra le mani, nella piccola borsetta spunta il braccio di un pupazzetto da cui, da anni, lei è affezionatissima.
Qualcosa però interrompe la calma del giardino, Akiko si volta.
Dal bosco provengono uno scampanellio e un leggero frusciare d’ali, troppo grandi per essere quelle di un pettirosso.
Una sensazione inspiegabile la attira verso questi suoni inudibili per un semplice umano.
Un' immagine sfocata le appare davanti al viso abbagliandola:
Il giardino ricoperto dalla prima neve d’inverno, le risate dei giovani servitori e della zia Ann le risuonano nelle orecchie, il freddo le punge le guance…
Così come è arrivata l’immagine si dissolve in un battito di ciglia.
La giovane non capiva, stava ricordando?
Sentiva che era importante farlo, qualcosa quasi gli e lo imponeva.
Pian piano, senza neppure accorgersene, entra nella fitta boscaglia che circonda la grande villa.

     
                                            Akiko
    
Entro nel bosco sollevando la pesante gonna per non strusciarla al suolo, riconosco questa strada…
Sicuramente da piccola la devo aver già percorsa, magari con PluPlu.
Il fruscio mi giunge nuovamente alle orecchie, mi volto di scatto iniziando a correre ma inciampo per colpa delle scarpe, strappandomi anche il vestito.
“Oh no! Stupide scarpe!”
Mi siedo tra le foglie levandole insieme al pesante vestito rimanendo solo con la sottoveste.
Butto vestiti e scarpe in un cespuglio, tenendo però la borsetta, ricomincio a correre.
Il cuore accelera sempre di più come un cavallo impazzito.
Ci sono quasi, devo correre, mi devo muovere! Devo tornare da LUI!
Salto un ramo rallentando.
Lui? Chi lui?
La mente mi si affolla di mille pensieri, chi è questo LUI?!
Scuoto la testa cercando svuotarla.
LUI n-non esiste…sicuramente è solo la mia immaginazione che galoppa impazzita…
Ma in realtà neanche io credo a queste parole.
Ricomincio a correre.
Non mi interessa di sapere chi è LUI, non mi interessa se è buono o cattivo.
Io DEVO incontrare quella persona, lui è tutta la mia vita!
“AKIKO!”
Un' ombra nera mi travolge buttandomi pesantemente a terra.
Papà mi stringe tra le braccia bloccandomi.
“Non ti permetterò di rovinarti la vita, non di nuovo!”
“C-cosa? Che intendi?”
“Tu non andrai da LUI!”
Lui? Quindi il LUI non è una mia fantasia!
“L-Lui chi?!”
“Quel maledetto angelo!”
Mi prende per un polso trascinandomi con se.
A-angelo?
Delle immagini mi scorrono confuse nella mente, provocandomi dei dolori lancinanti.
Mi libero velocemente dalla sua presa allontanandomi.
“Mollami! Non osare toccarmi!”
Lui si volta stupefatto.
“Dimmi perché?! Perché non dovrei andare da LUI?!”
“Tu non sai neppure chi è LUI”
“Ne so abbastanza per essere certa che se andrò da lui tu starai male, male come sono stata io in tutti questi anni, e indovina di chi è la colpa?!”
Lui sbianca, gli occhi spalancati tanto da mostrare la sclera.
“I-io…”
“Tu cosa?! Mi hai rovinato la vita! IO TI ODIO!”
Gli volto le spalle correndo via.

Autrice:
Salve gente scusate il ritardo ma speravo di ottenere qualche recensione in più comunque si avvicina la fine!!!
Avverto in questo capitolo vorrei almeno 3 recensioni, vorrei sapere se devo migliorare, se avete dubbi, oppure altro, ditemi!!! 
Alla terza recensione metto il nono capitolo xD
Ora vi lascio finalmente in pace, perdonate gli errori!!
Bye bye Ice98
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Capitolo 9
*** Remember ***



Winter Soul
 

Cap.9 Remember
Papà aprì gli occhi scoccato da quella mia affermazione, io mie ero sempre fidata di lui. Per me era sempre stato il mio mito... e invece mi ha ingannata come un banallissimo ladro.
Certo la natura demoniaca ha fatto gran parte del lavoro, ma questo non lo giustifica!
Continuo a seguire quello scampanellio trovandone finalmente la fonte.
Davanti a me si staglia un angelo dalle ali bianche come le nuvole e rifinite d'oro, con capelli biondo cenere e gli occhi di un grigio elettrico.
Tra le braccia tiene Kirimi, la gatta della mamma.
"Ciao mia piccola Akiko"
"K-Kai!"
Mi fiondo con un balzo su di lui allaciandogli le braccia attorno al collo.
"Allora ti ricordi ancora di me?"
Mi chiede lui ricambiando dolcemente la stretta.
"Sì, ora sì!"
Struscio il viso sul suo collo beandomi del suo profumo, così fresco... così aromatico...
Lui posa una mano sui miei capelli cominciando a percorrerli con lievi carezze.
"Sei cresciuta così tanto in questi anni, sei diventata una donna bellissima, io sono sempre stato ad osservarti sai? Ogni giorno, durante le lezioni, mentre dormivi la notte, quando ti perdevi nel bosco cercandomi... anzi cercando i tuoi ricordi"
"N-non ti ho mai n-notato"
"Bè lo scopo era quello, a me era stato proibito di incontrarti, ma ora basta! Io voglio stare con te, sempre e per sempre"
Lui sorride chinando il volto verso il mio, io faccio lo stesso.
Le nostre labbra si incontrano, sfiorandosi morbide in un lento e passionale bacio che aspettavo da più di sedici anni.
Le lingue si sfiorano, facendomi gemere dal piacere.
Mi metto in punta di piedi per essere alla sua altezza quando due mani mi sollevano delicatamente dalle coscie.
"Hai sempre un gusto fantastico"
"Anche tu"
Sorrido dolcemente sentendomi cullare.
Finalmente anche io avrei avuto una vita serena, con la persona che amo e che mi ama.
"Dobbiamo stare attenti"
E che cavolo...
"A-a cosa?"
"Se i miei ti trovassero... anzi, se mia madre ti trovasse scoppierebbe una guerra!"
"Questo vale anche per te, mio... mio p-padre... ha provato a bloccarmi per non farmi tornare da te"
"Immaginavo"
La gatta se ne va sculettando felice rificcandosi tra le frattaglie.
Lui mi bacia nuovamente.
"Vieni con me Akiko"
"Dove mi porti?"
Chiedo curiosa lasciandomi prendere per mano.
"Andiamo nella mia vecchia villa... lì nè i miei genitori nè i tuoi possono entrare per via del campo di forza"
"Capito"
Lo seguo fra i rami, chiaccherando degli tutti gli anni passati, lui mi ha sempre seguita... è incredibile anche se sono un demone non me ne sono mai accorta!!
Superiamo la barriera entrando nel giardino malandato.
"Questo posto era stupendo quando ero piccola"
"Dopo che i miei genitori mi hanno portato via questo posto è rimasto abbandonato"
"Che peccato..."
"Ma ora io e te lo risistemeremo, che ne dici?"
"Io e... e te?"
"Certo, che ne dici di venir a vivere qui... insieme"
Avvampo diventando dello stesso colore delle rose.
Lui mi stringe la mano chinandosi leggermente per guardarmi negli occhi.
"Vorrei che questa fosse casa nostra... e un giorno magari di nostro figlio... chissà!"
Sorride arrosendo mentre mi accarezza una guancia.
"Un figlio tuo?"
"No, un figlio NOSTRO"
Gli getto le braccia al collo trattenendo le lacrime.
"Voglio vivere qui, voglio essere la madre di nostro figlio, io voglio essere felice"
"E lo saremo, insieme. Niente e nessuno ci dividerà... non più piccola mia".


 
Da dietro la barriera un imbronciato Sebastian assiste alla scena con affianco la tanto adorata moglie.
"E' felice..."
"Sì amore, nostra figlia è felice... e secondo me non dobbiamo ostacolarli ma proteggerli"
Lui si volta guardandola negli occhi e prendendole la mano.
"Tu credi?"
"Sì, così lei vedrà che tu ci tieni e tornerà da te"
"Hai ragione"
"Gli angeli non assisteranno impotenti a questa unione, presto o tardi li attaccheranno"
"Non lo permetterò"
"Neanche io"
Lei si mette in punta di piedi baciandolo.
Lui le accarezza i capelli e insieme tornano alla villa dei conti.

Autrice:
Salve scusate per il ritardo, grazie a quelli che hanno letto e recensito, soprattutto ad AliceBaskerville che mi segue fin dall' inizio!!!
E anche a Eira_LaMatta, Arigatou!!!!
Ora vi lascio bye bye Ice98
P.s: scusate gli errori!

 

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Capitolo 10
*** The begin of the battle ***



 
Winter Soul
 

Cap. 10 The begin of the battle
Kai mi prende per mano aiutandomi ad attraversare il giardino incolto pieno di erbacce giallastre e piante secche.
Entriamo nella casa disabitata da anni, alle narici mi arriva subito un’ odore di polvere e muffa stantia che mi fa prudere il naso e starnutire.
“Vediamo se riesco un po’ a ripulire questo posto”
“Dai per ora va bene così… per ripulire c’è tempo no?”
Gli sorrido abbracciandolo dolcemente mentre lui ricambia accarezzandomi il viso.
“Vieni andiamo su”
Lo seguo per le scale, ogni passo sul tappeto innalza una nuvoletta di polvere grigia.
Arriviamo nella sua vecchia stanza, lui si ferma aprendo piano la porta e, strano a dirsi, ma la sua stanza è perfettamente come la ricordavo:
Le lenzuola perfettamente tirate sul letto a baldacchino, le tende pesanti lasciano una leggera spaccatura per far filtrare la tenue luce mattutina, l’armadio in legno senza neanche un filo di polvere… sembrava che qualcuno fosse rimasto lì per anni.
“Hai vissuto qui?”
“Sì, piccola mia”
Chiude la porta dietro di sé facendomi sedere sul letto.
Le guance si tingono di porpora mentre lui, con una leggera spinta mi fa sdraiare sul letto.
Mi bacia dalla punta del naso scendendo poi sulla guancia, mi sfiora le labbra con un bacio che di casto non ha neanche l’appellativo.
Le nostre lingue s’intrecciano, lui si allontana mentre io riprendo fiato, scende a baciarmi l’incavo del collo, io mugolo sentendo la pelle ipersensibile.
Ci avvinghiamo l’uno all’altra inaugurando la nostra primissima unione.
Un angelo e un demone sono nemici naturali, come la luce e il buio, lo Ying e lo Yang… ma nessuno si ricorda mai che senza il buio non può esistere la luce e che senza lo Yang non può esistere lo Ying.
Era la cosa più bella che mi fosse successa in tutti quegli anni, lui mi tiene stretta avvolgendomi tra le sue braccia facendo una barriera bianca attorno a noi con le ali.
“Ti amo, lo sai vero?”
“Sì, anche io provo lo stesso per te”
“Noi siamo diversi, non importa la razza…”
“I genitori e i pregiudizi …”
“L’importante è che noi stiamo insieme”
Lui mi bacia accarezzandomi la curva del collo, io mugolo dal piacere chiudendo gli occhi.
“Riposati, dopo tutto questo sarai spossata”
Mi sdraio sul suo petto accoccolandomi come un gatto, lui mi bacia la fronte cullandomi.
E’ tutto così perfetto, nulla potrebbe mai rovinare questa quiete magnifica che sogno da sempre.
Pian piano Morfeo mi attira nelle sue grazie donandomi il riposo che merito.
 
 
L’aria attorno alla villa tremola tesa, il cielo scuro coperto da nuvole grigie, la tensione è palpabile ma di quel che era successo Sebastian e Mairu erano già al corrente.
L’unione dei ragazzi non era passata inosservata come credevano i due, tutti gli esseri, diavoli e angeli compresi,avevano avvertito il cambiamento fatale.
I superiori non aspettarono un minuto di più, la coppia doveva essere uccisa per essere d’esempio ad altri che ci avrebbero provato in futuro.
Interi squadroni d’angeli fra i più potenti fu mandato sulla terra, lì capirono di non essere i soli a voler impedire quell’unione:
Anche i diavoli, su ordine di Lucifero, si erano radunati in superficie nelle loro forme reali.
Le due parti si erano unite per un solo ed unico scopo in superficie, il medesimo: Uccidere la coppia.
 
 
I ragazzi si svegliano avvertendo un’aura strana attorno alla barriera, si alzano rivestendosi.
“Akiko!”
Sebastian sfonda la porta della camera senza la sua solita grazia, la madre della ragazza dietro di lui.
“P-papà?! Mamma?! M-m-ma che ci fate voi qua?!”
Kai prende subito la ragazza fra le braccia in segno di protezione.
“Siamo venuti per aiutarvi e proteggervi”
“Esatto, gli eserciti sono qui e vogliono VOI”
Kai stringe i pugni, un’aura dorata lo circonda mentre le ali vibrano per la potenza che gli scorre nelle vene.
“Sapevo che sarebbero venuti, ma non credevo così presto!”
“C-che facciamo ora?”
Chiede con voce preoccupata la bionda.
“Mi pare ovvio, combattiamo!”
Risponde la madre convinta, guardando il marito.
“E noi staremo dalla vostra parte”
Dice il maggiordomo.
La figlia lo guarda gettandosi fra le sue braccia.
“Grazie, grazie mille papà… scusami ti prego…”
“Non fa niente piccola mia, avevi tutte le ragioni di volermene”
Lui ricambia la stretta sorridendole e baciandole la fronte.
“Grazie, Sebastian”
Dice l’angelo porgendogli la mano.
“Non lo faccio per te”
Lui si volta scendendo dalle scale.
“E ora muoviamoci, la battaglia sta per avere inizio”
Gli altri lo seguono uscendo.
Sebastian, Mairu e Akiko si trasformano riprendendo le loro vere sembianze così come Kai.
Il gruppo si avvicina alla barriera di fronte alla miriade di avversari.
L’inizio della fine abbia inizio!



 
Autrice:
Salve gente mi scuso tantissimo per il ritardo!!!
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito, letto e apprezzato la mia storia, mi spiace che il capitolo non sia molto lungo ma ho avuto da fare...
Comunque ci vediamo presto. Mi scuso per eventuali errori, bye bye Ice98.


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