stole my heart with just one look...

di Bianco e nero
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** One. ***
Capitolo 2: *** Two. ***
Capitolo 3: *** Three ***
Capitolo 4: *** Four. ***
Capitolo 5: *** Five. ***
Capitolo 6: *** Six. ***
Capitolo 7: *** Seven. ***
Capitolo 8: *** Eight. ***
Capitolo 9: *** Nine. ***
Capitolo 10: *** Ten. ***
Capitolo 11: *** Eleven. ***
Capitolo 12: *** Twelve. ***
Capitolo 13: *** Thirteen. ***
Capitolo 14: *** Fourteen. ***
Capitolo 15: *** Fifteen. ***
Capitolo 16: *** Importante ***
Capitolo 17: *** Sixteen. ***
Capitolo 18: *** Seventeen. ***
Capitolo 19: *** Eighteen ***



Capitolo 1
*** One. ***


Era un giorno come tanti altri, andavo alla fermata dell’autobus che mi portava a scuola, dentro quell'edificio grigio e spento per poi tornare a casa sempre alla solita ora. Ogni giorno la stessa routine mattutina. Frequento l’ultimo anno di liceo linguistico, mi chiamo Claudia e vivo in un paesino sconosciuto nelle Marche, Moie. Una mia amica, con grande fortuna, era riuscita ad andare a studiare a Londra, oramai erano due anni e mezzo che non la vedevo. Ci sentivamo sempre per telefono, ma non avevo mai avuto la possibilità di andare da lei, a Londra. Si era anche fidanzata con Liam, Liam Payne! Cavolo che razza di fortuna! Tornando a quello che stavo facendo….. Erano finite le lezioni e così presi il bus che mi riportava a casa. Mi sedetti da sola, oggi le mie amiche sarebbero rimaste a scuola, ma io non avevo proprio nessuna voglia di rimanere un altro secondo in quel posto grigio. Durante il viaggio, con mia grande sorpresa mi squilla il telefono. Era un numero sconosciuto, mi ricordai però che  era mia madre, solo lei poteva avere il numero nascosto, visto che non sapeva come renderlo visibile. Chissà che voleva….
Rispondo al telefono:
Io: Pronto mamma…sto tornando!!! Che c’è???
X: Pronto Claudia, tutto ok?!?!
Io: Scusa, scusa, scusa!!! Pensavo fosse mamma! Che piacere sentirti Marghe!
Marghe: Già, da quanto che non ci sentiamo! Come stai?
Io: Tutto bene, tu che mi racconti? :)
Marghe: Va tutto bene! niente di che… a parte che aspetto un bimbo da Liam niente, te?
Io: VERAMENTE? Wow, non posso crederci… Ti invidio, sai? Hai realizzato il sogno della tua vita fidanzandoti con Liam, adesso aspetti anche un bambino da lui... io la solita noiosa vita... Da quanto lo hai scoperto?
Marghe: Circa 3 mesi fa..
Io: Perché non mi hai avvertito??? Ti ho sentito l’ultima volta circa 1 mese fa e non mi hai detto niente…
Marghe: Si, scusa, non ti ho detto niente, ho sagliato, mi perdoni?…Ora che la scuola sta per finire.. so che tu potresti venire da me… Qui a Londra..
Io: Come posso venire? Non ci ho pensato, non ho neanche messo da parte i soldi per il biglietto e per l’hotel!
Marghe: Ehm… vedi… non devi preoccuparti, perché ho già pensato a tutto io…
Io: Cosa?!?!?
Marghe: Si, vedi… starai a dormire qui da me e Liam, nella nostra villa e il biglietto l’ho pagato io… Parti domani…
Io: COSA, COSA, COSA?
Come le era saltato in mente di fare tutto da sola? Dovevo dormire a casa sua??? Okei, dovevo solo calmarmi..
Marghe: il biglietto non è più rimborsabile….
Io: Vedo come convincere i miei… Da quale aeroporto parto??
Marghe: Da Ancona, da dove senno? Comunque devo venire all’aeroporto?
Io: No, basta semplicemente che mi dai l’indirizzo di casa
Marghe: Peterborough Road n°91 North London Bachelor Pad
Io: Me l’ho scritto. Va bene.
Marghe: Ok, ti aspetto! Non vedo l’ora di riabbracciarti
Io: Anche io, sono contenta ma arrabbiata…
Marghe: Che c è Liam?! sì va bene.... scusami Clà, Liam in questo mese è tutto agitato
Io: Eh, ci credo.. Congratulazioni comunque, sono tanto felice, ci si rivede a Londra
Marghe: Grazie. Ok!
Non sapevo se essere arrabbiata o meno. Andavo ad abitare per l’estate in una villa con la mia amica… mi sembrava di essere in un sogno. Ma dall’altra parte tornai alla realtà. Dovevo chiederlo ai miei genitori…

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Capitolo 2
*** Two. ***


Io: Mamma! Babbo! La mia amica Margherita  mi ha comprato un biglietto per domani per Londra… non è rimborsabile…
M e B: Cosa?! E te lo dice solamente oggi? Ha speso tanto? Dove stai? Con quali soldi paghi l’hotel e per quanto tempo starai la????
Io: All’inizio mi ero arrabbiata con Margherita, però alla fine, mi ospita lei, mi ha pagato lei il biglietto e può essere un’opportunità per la lingua, no?
Non so se la mia faccina da cucciolo li avrebbe convinti…
M: lascio a te la scelta, per me è indifferente
B: Questa volta va bene, solo perché vai la anche per imparare, poi a 17 anni sei grande quasi per essere indipendente, puoi andare.
Io: Grazieeeeeeeeee!
Sprizzavo di gioia, li abbracciai fino a quasi stritolarli. Ancora però ero agitata. Cavolo, parto domani e vado a Londra, pensai. Per un secondo, pensando ancora una volta che sognassi, mi diedi un pizzicotto forte. Forse troppo forte, da scapparmi un urlo, ma mi tappai subito la bocca. Era tutto vero. Nella mia testa rimbombava wow wow wow, perseguitando il mio cervello. Ora dovevo preparare bene la valigia. Una grande valigia, visto che starò li per un po’. Non la riempii tutta, anche perché avrei fatto shopping nel mio negozio preferito, 'Primark'.
Cenai, guardai un po’ di televisione e andai a letto presto.
Però non riuscivo a dormire, avevo paura. Paura di cosa? Di cosa dovevo aver paura? Non lo so, so solo che mi sono addormentata e 5 minuti dopo ha suonato la sveglia. 
Erano le 5 di mattina. Mi alzai, mi feci una doccia veloce, mi vestii e presi la valigia. Non era tanto pesante.





*spazio autrice*
So che questo capitolo è corto, ma piano piano i prossimi capitoli saranno molto più lunghi ;)

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Capitolo 3
*** Three ***


Ero stanchissima, sembrava che mentre camminavo per andare alla fermata del bus mi trascinavo i piedi con forza. Moie quella mattina era deserta. Non mi dovevo sorprendere, è deserta anche il pomeriggio! Arrivato il bus per l’aeroporto Ancona-Falconara (più Falconara che Ancona), salii. Vuoto pure questo, dentro c’ero io e l’autista, che sembrava addormentarsi da un secondo all'altro. Poi guidava davvero da schifo: inchiodava all'improvviso, andava piano poi sulle curve accelerava; ok, faceva pena. Ed era proprio per questo che mi sembrava non si arrivasse mai. Un viaggio lunghissimo. Forse perché passando per le città erano salite altre persone o forse perché avevo quella sensazione di impazienza. Volevo arrivare a Londra. Si, prima non ero tanto d’accordo. Ma, andavo a Londra da sola. Per la prima volta!
Non so come, ma ad un certo punto arrivammo. Erano le 6.15. Entrai e mi misi in fila per il controllo bagagli. Ero così presa dai miei pensieri che ad un certo punto sentii qualcuno dirmi:
X: Signorina, scusi, ma tocca a lei e qui nessuno vuole perdere l’aereo.
Ritornai al mondo reale… Porca miseria! Davanti a me non c’era nessuno! Avevo bloccato la fila! Mi sbrigai a posizionare il bagaglio e togliermi gli oggetti metallici. Avevo fatto una figura di merda! Pensai. Giornata iniziata con il piede giusto.
Finiti tutti i controlli, salii sull'aereo. Mi misi seduta su un posto da tre da sola. Forse vicino a me si era seduto qualcuno, ma non ci feci caso. Tornai solo e solamente a pensare.
Ad un certo punto credo che mi addormentai, perché fui svegliata dal rumore del carrello che veniva fuori. Ero quasi a Londra. Londra la città che amo, l’ho già visitata altre volte, ma mai da sola. Sempre con i miei genitori.
 


*spazio autrice*
Mi dispiace se questo capitolo è corto. Perdonatemi :)

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Capitolo 4
*** Four. ***


Presi la borsa e scesi la scaletta dell’aereo mentre l’hostess diceva “ See You ”. Arrivai alle 9.15 ora italiana, quindi erano le 8.15. Ero arrivata. Sprizzavo di gioia da tutti i pori! London I’m coming pensavo. Anche i miei pensieri si erano adattati al posto in cui mi trovavo. Entrai per passare gli ultimi controlli. Mi ricordavo bene Stansted: corridoi infiniti prima di arrivare ai controlli dei passaporti, 2 rampe di scale mobili e se arrivavi da una parte dell’aeroporto, dovevi prendere una specie di navetta. Fortuna che io ero scesa dalla parte in cui non si doveva prendere quella capsula. Arrivai finalmente alla scrivania dei controlli, mostrai il mio documento e passai. Non avevo mai imbarcato le valigie… Cosa dovevo fare adesso? Chiesi ad uno steward:
Io: Mi scusi, dove devo prendere la mia valigia? Vengo da Ancona
X:  Guarda, al numero 5, laggiù, vedi?
Io: La ringrazio.
Andai verso il n°5, la mia valigia c’era fortunatamente. Le altre erano ancora tutte li. Mi meravigliai di me. Avevo corso così tanto da arrivare per prima. E non avevo il fiatone! Ora però dovevo pensare quale mezzo di trasporto scegliere per arrivare da Margherita.
 Era presto, quindi scelsi di prendere il bus. Il National Express Bus era veramente comodo, aveva il wi-fi nel bus.  So che dall’aeroporto alla Victoria Coach Station ci sarebbe voluto un’ora e venti senza traffico. Mi rilassai sul sedile ed iniziai a navigare su internet. Non vorrei sembrare vecchia, ma mi ero messa a leggere il Daily Mail online. Sai come è, bisogna tenersi informati su quello che succede a Londra, no?
Ad un certo punto guardai fuori dal finestrino eravamo a Londra. Era nuvoloso. Spensi il wi-fi sul mio cellulare. Dovevo ammirare Londra dal finestrino. Diciamo che più o meno la conoscevo (non esageriamo) ma non mi stancavo mai di visitarla. Londra è un pozzo immenso pieno di sorprese. 
Arrivammo quasi a destinazione. Mi stiracchiai, mi sembrava di aver dormito. Invece ero rimasta in trance a guardare fuori dal finestrino.
Arrivati a destinazione scesi dal bus. Si respirava proprio un’aria da pioggia. Mi immaginavo fosse più fresco. Invece anche qui si iniziava a sentire l’arrivo dell’estate. Uscii dalla Victoria Coach e mi avviai verso una fermata del bus. Andando verso Buckingham Palace, ne cercai una sulla destra. C’era un po’ di gente che aspettava così chiesi informazioni.
Io: Mi scusi signora, lei sa che bus devo prendere per Bachelor Pad?
X: Mmhh..  Bachelor Pad… Bisogna che torna alla Coach Station. Da li prende il bus C10 verso Canada Water. Poi scende a Tennis Street. Li deve proseguire a piedi. Dovrebbe trovare subito la sua destinazione.
Io: La ringrazio moltissimo, buona giornata!
Tornai indietro trascinandomi la valigia, fino alla stazione, caricai la mia Oyster che oramai avevo da anni, e presi appena in tempo il C10. Tutti quei viaggi mi mettevano ansia e mi stressavano. Ad un certo punto mi alzai perché la voce registrata disse: ”Tennis Street”. Mi affrettai a scendere. Mai stata in quella parte di Londra. Andai alla cieca verso sud, casomai sarei tornata indietro. Il mio istinto non mi tradiva mai. Eccomi vicino a Bachelor Pad. Non sapevo il numero, ma dovevo immaginarmi una villa. Infatti fine della strada, villa gigantesca. Era immensa. Suonai il campanello e ad accogliermi c’era Margherita.
Marghe: Clà! Come va?
Io: Daisy!! Bene, tu?
Marghe: Non chiamarmi Daisy! Bene bene!
Io: Sono felici di vederti!
Marghe: Sapessi io..! Vieni, entra pure in casa
Io: Permesso?!?
Marghe:  Entra pure, che, mi fai i complimenti?
Io: No, sai, volevo fare l’educata…
Rimasi di stucco, penso anche con la bocca aperta… Il salone era grande quanto tutta la mia casa! Mi potrei anche immaginare le stanze!
Marghe: Ti vedo sorpresa…
Io: Vedi un po’ te, con una casa del genere!
Marghe: Mi siedo sul divano un secondo, ok? Comunque rimani a dormire pure qui da noi, tanto abbiamo molte stanze!
Io: Ok, basta che non disturbo. Vado a lasciare la valigia, dov'è la stanza? Tu rimani pure seduta.
M: Non mi ricordo, dovrebbe essere..
Mi ha spiegato così in fretta che non ci ho capito una mazza secca(?). Salii le scale e pensai a dove andare. Andai d’impulso a sinistra. Mentre aprivo le porte vedevo sempre e solo camere da letto. L’ultima in fondo a sinistra era quella più semplice anche se un po’ in disordine. Sembra che non venga messa a posto da un pezzo, pensai. Però alla fine non mi importava. Appoggiai la valigia a terra vicino al letto quando..

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Capitolo 5
*** Five. ***


Sentii uno scricchiolio che proveniva dalla porta dentro la stanza. Sembrava che la porta si stesse aprendo da sola.
Io: Ma che….??????? AHHHHHHHHHHHHHHHHH! Scusa ho sbagliato stanza!
Questa era la seconda figura di merda. Margherita non mi aveva detto che anche Liam era in casa…  Mi girai e aprii la porta per correre via. Quando..
X: No fermati.
Io: Scusami tanto Lia….
X: Stai tranquilla! Sei un amica di Daisy?
Io: Si sono appena arrivata e stavo cercando la mia stanza. Riprendo la valigia e me ne vado.
Non so perché, ma non riuscivo a guardarlo in faccia, ero imbarazzata e lui era anche a torso nudo. Non sapevo neanche se davanti avevo Liam.
X: No, non ti preoccupare. Ti mostro io la stanza. Ah….scusa non ci siamo neanche presentati. Piacere io sono Niall.
Alzai la testa e vidi che era proprio lui. Non sapevo cosa dire. Un lupo mi aveva mangiato le parole. Ero paralizzata dall’imbarazzo. Mi stava anche tendendo la mano!
N: Ehi, tutto ok?
Io: S-si si.
N: E tu come ti chiami?
Alla fine mi decisi anche io a tendergli la mano.
Io: Ah, scusa. Piacere, mi chiamo Claudia…
N: Che c’è, perché ti sei fermata? Ah scusa, mi vado a mettere una maglia…
Vidi che entrò in stanza prendendo la prima maglia che era nel cassetto. Io sentivo la faccia che mi scottava.
Io: non devi scusarti….
Niall: Vieni con me, ti mostro la tua stanza, è l’unica in ordine.
Io: Quindi qui non vivono solo Marghe e Liam…
Niall: No, apposta ho detto che è l’unica in ordine.
Mi scappò una risata. Anche lui iniziò a ridere. Mi ero quasi incantata ad ascoltarlo ridere, sembrava la risata di un angelo..
Niall: La tua stanza è questa qui. È di fronte alla mia. 
Io: Wow è così luminosa. Già la adoro. Appoggio la valigia poi..
Niall: …Poi ti vorrei mostrare le stanze degli altri.
Io: Grazie, ma non c’è bisogno, sei troppo gentile.
Niall: Invece si, con le belle ospiti bisogna darsi da fare.
Io: Che????
Niall: Niente, niente.
Aveva abbassato lo sguardo. Vorrei proprio sapere cosa cavolo ha detto. Mi prese per un braccio, trascinandomi fuori dalla stanza per poi portarmi in davanti ad un’altra porta. La aprii e..
Niall: Questa è la camera di Zayn. Non ti scandaliz…
Io: O mio dio! A cosa servono tutti questi specchi?!?!? Nessuna donna normale avrebbe così tutti questi specchi!
Niall: Donna?
Io: Oddio!
Riscoppiò a ridere. Forse sentire la sua risata era un bene. Metteva tanta allegria.
Io: Posso immaginare già cosa ci sia in bagno!
Niall: Ahahah prodotti e sottoprodotti per la cura dei capelli. Ma tipo un centinaio!
Mi fa segno di seguirlo nella porta di fronte a questa. Mi sentivo felicissima, Niall Horan mi stava mostrando le stanze una ad una. È un ragazzo così disponibile!
Niall: Questa stanza è di…
Io: Non me lo dire! È di Harry!
Niall: Da cosa lo hai capito?
Io: Dalle scarpe per terra, cioè molte converse, poi dai poster appesi..
Niall: Ok, capito tutto. Vieni con me.
Io: Cos è quella scatolina sul comodino? 
Niall: Cosa ci f.. Niente sarà di Harry. Dai, seguimi!
Mi stava incitando a seguirlo nella prossima stanza. Quella scatola.. vorrei tanto sapere cosa sia. La prossima stanza o era di Liam o di…
Niall: Questa…
Io: Louis.
Niall: mi sorprendi!
Io: Tanto poteva essere o di Louis o Liam. Però, Liam sicuramente dorme nella stanza con Marghe .
Niall: Intelligente!
Io: Se, se, solo intuizione, l’intelligenza non c’è. Guarda che carino! In quel poster ci sono caramelle in rilievo!
Niall: Noooooooooooooooo! Quelle erano mie! Louis se ti trovo… Anzi, Nascondiamogli la sua maglietta preferita.
Io: Sembri dolce ma hai un lato vendicativo!
Niall: Certo!
Mi portò a vedere anche la stanza di Liam e Margherita. Sembra la stanza dei desideri. Non sto a descriverla,  ci vorrebbe un libro intero! Niall mi fece entrare nella stanza accanto.
Niall: La stanza del bimbo.
Io: Com’è carina! Già tutto pronto prima del suo arrivo!
Niall: Eh già, e questa sopra il lettino è la tutina che ho portato da Mullingar.
Io: E’ stupenda! Sarà che io adoro l’Irlanda e l’Inghilterra! Ma a Margherita l’abbiamo lasciata sola tutto questo tempo?!?
Niall: E’ vero! Torniamo giù, vieni.
Stando con lui mi ero completamente dimenticata di Marghe… Però era meglio che mi cambiavo perché il viaggio mi aveva stancato e quei vestiti erano un po’ sudati.
Io: Torno un attimo in camera mia.
Niall: Si, ti aspetto qui.
Io: Ehm… Non mi ricordo dove è la camera.
Niall: Ahahahah, vieni ti accompagno.
Chissà perché Margherita aveva chiamato solo a me a Londra.. Le altre? L’avrebbero presa a male? Io volevo parlare assolutamente con qualche mia amica e anche con Elo (soprannome da me inventato). Niall era li la porta della camera. Si mi faceva piacere vederlo li ma come mi cambiavo?
Io: Scusa Niall, ma dovrei cambiarmi.
Niall: Ehm.. Ah scusa! Chiudo la porta, ti aspetto qui fuori.
Rossa in volto, aspettavo che chiudesse la porta, poi mi sarei cambiata. Presi la prima maglietta che avevo dentro la valigia, mi sistemai meglio i capelli e mi rinfrescai il volto. Aprii la porta.
Niall: Vieni, andiamo di sotto. Seguimi, oppure ti perdi!
Spiritoso. Sotto Marghe stava sul divano e guardava la TV. Volevo parlarle subito. Prima che aprissi bocca, mi ammutolì.
Marghe: Vedo che vi siete conosciuti.
Mi avvicinavo a Margherita, dovevo chiarirmi dei dubbi. Sussurrando le chiesi
Io: Senti, perché non mi hai detto che c’erano in casa tua gli One Direction? Aspetta prima di parlare! Perché le altre non sono qui? Come ci rimarrebbero Au, Ele e tua sorella?
Marghe: Rispondo a tutto. Allora non ho detto che c’erano perché volevo farti una sorpresa, però non sapevo che Niall era in casa.. Due le chiami tu. Chiami Elena, Aurora e io mia sorella Maria. Solo avvertendole che sono incinta, nient’altro.
Io: Okei, ma quando le chiamo? 
Marghe: Adesso.
Io: Wow, okei le chiamo subito.
Marghe. Niall, perché sei rimasto li impalato? Vieni a sederti!
Intanto che Niall si sedeva, presi il telefono. Era ora di fare una sorpresa anche alle altre. Composi il numero, feci un sospiro e mi preparai per chiamare Elena.

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Capitolo 6
*** Six. ***


Avvicinai il telefono all’orecchio.
Io: Pronto Elena?
Ele: Claaaa! Ma che fine hai fatto? I tuoi genitori mi hanno detto che sei a Londra!
Io: Ecco, io volevo parlarti di questo. Marghe è incinta e ti ha pagato un biglietto per Londra di sola andata con data modificabile. Verrai a stare qui, con me, lei e Liam. 
Ele: Quindi… Io a Londra?!!? Posso partire quando voglio? Oddio!
Io: Si, non vedo l’ora di rivederti! Dopo ti porto in giro a?Londra e faremo shopping!
Ele: Eh certo! Parto il prima possibile! E… chi mi viene a prendere?
Io: Vengo io! Però avvertimi con un messaggio il giorno in cui credi di venire!
Ele: Ok Clao! Ciaoooo!!!
Io: Ciao!!!
Riattaccai il telefono. Dovevo avvertire Margherita che Elena aveva accettato con entusiasmo senza esitare! Chissà se anche Aurora e Maria sarebbero venute! Ci saremmo rimpatriate tutte a Londra! Marghe era seduta sul divano.
Io: Hanno accettato? Credo che Elena saltasse di gioia, già me la vedo adesso a casa sua che salta su e giù!
Marghe: Aurora ha tipo lanciato urletti e Maria non smetteva di ridere dalla felicità!
Io: Beh, perfetto! Le vado a prendere tutte io, basta che mi dici il giorno che partono.
Marghe: Au viene sabato e Maria con lei. Elena?
Io: Mi invia un messaggio per dirmi quando arriva.
Ero felicissima. La mia migliore amica, sarebbe venuta a Londra. È da quando siamo quindicenni che volevamo andare a Londra insieme! Mi voltai per guardare fuori dalla finestra. Già era buio. “Ma che ora è?” pensai tutto d’un tratto. Cavolo, già erano le 9 di sera. Ero davvero stanca! Feci cenno a Marghe che sarei andata a riposare prima, con il fatto del viaggio. Salii le scale, chiusi la porta della stanza dietro di me e mi misi una canottiera con un paio di pantaloncini da notte. Prima di dormire volevo vedere se la TV prendeva qualche canale italiano. La accesi e sfogliai quasi tutti fino a trovare Rai Italia. Ok, solo io potevo sapere cosa è quel canale. Era mercoledì, c’era la finale di Super Coppa tra Juventus e Atletico Madrid. Mi ero persa qualche passaggio. Quando la Juve ha vinto la Champions? Ok, è meglio non fare questi ragionamenti. Tanto, interessano soltanto a me.

 

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Capitolo 7
*** Seven. ***


Ok, tornando a quello che stavo facendo… Mi rilassai ed iniziai a guardare la partita, pregando che non fosse noiosa! Mi guardai un secondo attorno. Pensavo di aver portato con me anche la mia collana portafortuna. Ero sicura di averla in tasca quando ero entrata a casa di Marghe. Non è che me l’ho persa?! Caspita ci tengo a quella collana, ci tengo davvero tanto. Boh.. adesso non volevo pensarci, mi basta un secondo rilassarmi e guardare la partita. Rilassarmi per modo di dire, perché qualcuno aveva interrotto la mia quiete.
Io: Avanti.
X: Ehi, sono Niall.
Cavolo! Non poteva entrare proprio adesso! Sembro un gufo! Io prima di andare a dormire faccio schifo! Ma non potevo neanche cacciarlo.
Niall: Senti, Claudia, questa è tua?
Io: La mia collana portafortuna!!!! Grazie mille, pensavo di averla persa! Senza di lei sarei perdut… GOOOOOAL! Uh-uh!
Niall: Stai bene?
Io: Si.. scusa, mi viene naturale…quando fa goal la Juve…
Mi stavo vergognando a morte. Volevo sparire da quella stanza, la mia faccia scottava ed era diventata rossa dalla vergogna.
Niall: Non ti preoccupare, non pensavo che una ragazza fosse appassionata di calcio.
Io: Invece io si.. e mi piacerebbe tanto che qualcuno mi portasse a vedere, almeno una volta, una partita allo stadio.
Niall: Wow… davvero strano. Chi gioca stasera?
Io: Supercoppa tra Juve e Atletico Madrid.
Niall: Juventina o Madrilena?
Io: Juventina fino alla morte.
Niall: Ma tu quindi sei italiana?
Io: Si, perché non si sente dalla pronuncia?
Niall: No, anzi pronunci benissimo… Italiana… Ora ti lascio in pace..
Io: Ma se vuoi puoi guardare la partita qui con me, se ti va.
Niall: Certo che rimango, pensavo ti dessi fastidio..
Io: No, puoi rimanere.
Niall: Grazie.
Niall si stese accanto a me. Tipo la mia faccia rimase rossa fino alla fine della partita. Poi certe volte impazzivo, soprattutto agli altri due goal. Saltavo e urlavo, fino a quando Niall mi disse che gli altri stavano dormendo. Allora placai la mia parte da tifosa da stadio. Non mi ricordo bene la fine della partita, perché mi ritrovai sotto le coperte a dormire con il sole che mi illuminava la faccia.

 

*spazio autrice*
Ringrazio tutti quelli che seguono la mia storia e l'hanno recensita! Diciamo che non sono convinta tanto della storia,  vorrei tanto sapere cosa ne pensate voi c:

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Capitolo 8
*** Eight. ***


Avevo dormito veramente bene. Non mi ricordavo niente di quello successo dopo aver guardato la partita con Nialler. Mi stirai per bene e mi alzai dal letto. Ero di un ottimo umore. Guardai il telefono: erano le sette e mezzo di mattina. Era molto presto. Mi vestii e scesi le scale senza svegliare nessuno. Anche se ero ospite, quella mattina volevo prepararla io la colazione. Marghe non doveva fare troppi sforzi. Visto che era presto… volevo preparare qualcosa di speciale… “Chissà se mi ricordavo come si facevano le crepes?” pensai.. Se facevano schifo alla fine le avrei buttate nel buzzo. Cercai nella gigantesca dispensa i giusti ingredienti. Diciamo che li ho trovati, ma non dico come ho lasciato la dispensa… Mi misi all’opera. Riuscii a fare le benedette crepes. Mi sentivo realizzata, ma la carissima cucina era diventata un pastrocchio: farina sparsa sul tavolo, zucchero a terra…
X: Ma che cavolo succede qui?
Io: Niente, niente..
Col buio non riuscivo a vedere chi fosse..
Io: Chi sei, che vuoi? Guarda che..
X: Piacere, Zayn Malik. Tu..?
Io: Z-Zayn M-Malik…
Zayn: e chi sennò? Tu chi sei?
Io: Piacere, Claudia… amica di Margherita.
Zayn: Molto piacere.
Io: Dì “Sono Truzzo”…
Zayn: Non ci casco… Che buon profumino..
Io: Ahahahahahahah… Sono crepes.
Zayn: Mhhh vado a chiamare gli altri, soprattutto Niall.
Io: Io finisco di preparare.
Pensavo di mangiare da sola, ma invece…niente. Vabbè! Preparai 7 tazze di latte. Se non andava bene a qualcuno, se le avrebbero fatte da sola. Non mi avranno mica scambiato per un barista! Mi misi seduta tranquillamente su una sedia, quando ad un certo punto sentivo un forte trambusto. Sembra come se una mandria stesse scendendo dalle scale, come se ci fosse una gara a chi arriva prima.
X: Tanto le mangio tutte io!
Niall: Azzardati Lou e mi vedrai molto famelico.
X: Ahahahah Niall, Lou non mangerebbe la tua parte.
Zayn: Hazza che cavolo fai!
Harry: Dov’è Liam?
Zayn: Dalla sua “Daisy”
X: Zayn ti sento!!!
Erano gli One Direction. Tutti e 5 stavano scendendo per venire a far colazione. Tutti e 5 si sarebbero seduti al tavolo dove ero anche io. Wow. Non ci potevo credere. Forse tutto quello accaduto fino ad ora era solo frutto della mia immaginazione. Forse era tutto un sogno. Tentai di provare che fosse tutto finto, ma invece era la pura e vera realtà. 
Niall: Sono il primo! Ciao Clà!
Io: Ciao Niall!
Zayn: We Claudia!
Io: Ciao Zayn.
Harry: E lei chi è?
Louis: Infatti, voi due non avvertite?
Niall: E’ una amica di Marghe, è arrivata ieri pomeriggio.
Zayn: Io pensavo fosse amica di qualcuno di voi.
Harry: Piacere, Harry.
Louis: Ciao! Io sono Louis ma puoi chiamarmi Lou.
Io: Piacere di conoscervi, io sono Claudia.
Louis: Claudia… Tu sei italiana!
Io: Si..
Zayn: Italia!
Wow, tutti e 5 li, di fronte a me. Stavano discutendo sul fatto che sono italiana. Cosa hanno contro le italiane?
Niall: Io mi siedo qui. Ti va bene?
Io: S-si si, non c’è problema.
Niall: Crepes! Ho decisamente molta fame.
Io: Se vuoi qui ho messo le creme con cui puoi farcirle: nutella, crema, marmellat…
Niall: Ok, basta! Morirò di colesterolo!
Io: Ma se sei magro magro!
Niall: Dici?
Io: Si.
Mi stavo divertendo. Vedevo Niall che divorava con piacere le crepes e gli altri che le gustavano più lentamente. Liam e Marghe non erano ancora scesi, questo mi faceva un po’ preoccupare. Io avevo finito, quindi mi alzai per appoggiare la tazza e il piattino nel lavandino.
Io: Aspetto che finite o posso uscire?
Zayn: Dove vai se non conosci Londra?
Io: Questa è la 4^ volta che vengo a Londra! Almeno al centro mi so orientare! 
Zayn: Niall, accompagnala almeno con la macchina al centro.
Io: Ci so arrivare al Hard Rock Cafè da sola!
Niall: Ti accompagno io.
Si alzò per mettere dentro il lavandino la tazza e si avvicinò a me.
Niall: Non ti preoccupare, esco con te e mi dici cosa vuoi fare e io ti lascio libera.
Mi sussurrò questa frase nell’orecchio per rassicurarmi dolcemente che non mi avrebbe disturbato. Che carino! Andai di sopra e per un attimo rimasi li. Mi bloccai alla fine delle scale. Mi ero dimenticata nuovamente dove era la mia stanza, perché quella casa doveva essere così gigante? 
X:Ti sei dimenticata nuovamente dov’è la tua stanza?
Io: Ah! Sei tu Niall… Io morirò di infarto se mi sussurri all’improvviso!
Niall: Ahahah! Dai vieni.
Mi prese per il braccio e mi trascinò di fronte alla sua stanza. Quella me la ricordavo bene.
Niall: Dai entra nella tua stanza e cambiati che poi ti accompagno fino a dove vuoi tu.
Io: Grazie mille.
Entrai nella mia stanza. Sentivo il cuore battere a mille e la faccia scottarmi. Il bel biondo irlandese mi avrebbe accompagnato fino a dove volevo, magari avrei preferito rimanesse con me.. Guardai i miei vestiti. Li avevo messi neanche un’ora fa e già sporchi. Bianchi della farina che avevo sparso per la cucina. Aprii la mia valigia dopo averla appoggiata sul letto. Presi la mia maglietta comprata all’Hard Rock di Bruxelles. Una XS molto grande. Vista la larghezza e lunghezza ci abbinai un semplice paio di leggins e le mie puma bianche. Afferrai anche il golfino. Non si sa mai. Spalancai la porta per uscire.

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Capitolo 9
*** Nine. ***


Niall: Wow veloce Clà!
Io: Non faccio mica aspettare, Nialler!
Niall: Ahahah scendiamo.
Scendemmo le scale e tutti gli altri poltrivano sul gigante divano. Liam era preso solo da Marghe, alla quale stava accarezzando il pancione.
Niall: La accompagno in centro.
Louis: Si, si ok.
Io: Va bene, ciao!
Uscimmo dall’uscio, Niall mise un cappello con visiera e un paio di occhiali da sole. Come se fosse irriconoscibile! Mi accompagnò fino alla sua macchina. La famosa Range Rover. Entrai e mi rilassai su quel comodo sedile di pelle. Adesso capivo perché l’aveva pagata 85 mila euro!
Niall: Stai comoda? Dove vuoi che ti porto?
Io: Senti, non voglio essere un impiccio, a me andrebbe bene fino alla Victoria Coach, poi vado da sola, così tolgo il disturbo, non do fastidio e puoi…
Niall: Ehi, non sei un impiccio e non mi dai fastidio. Ti porto in qualsiasi posto dove, come e quando vuoi tu. Sei ospite a casa nostra.
Io: Ma io…
Niall: Niente ma. Dove volevi andare?
Io: A fare un giro turistico di Londra e a Piccadilly, girando diciamo per le vie centrali.
Niall: Non è un problema. L’autista Niall al suo servizio.
Io: Spiritoso, mi fai sentire una sfruttatrice!
Niall: No, sei italiana! Italiane ospitali!
Io: Ma che centra?
Niall: Non lo so.
Feci una faccia stranita e lui mi guardò sorridendo. Durante il viaggio in auto non spiccicai neanche una parola. Lui fece lo stesso. Per fortuna erano solo 10 minuti. Ero imbarazzata e non so per quale motivo.
Niall: Parcheggio qui. Poi ti porto a fare un…
Io: Non ce ne bisogno, ti riconoscerebbero tutti e stare con me scatenerebbe i gossip.
Niall: Non è questo il problema… Dopo come torni?
Ed ecco che ad interrompere la conversazione ci si mette il telefono. Perfetto!
Io: Scusami tanto. Pronto? Ele?!
Ele: Ohi Clao!!! Ho un’ottima notizia!
Io: Spara!
Ele: Parto sabato! Arrivo nel pomeriggio, verso le 18.
Io: Grande notizia! Allora ti vengo a prendere all’aeroporto. A domani Elo!
Ele: A domani Clao!
Che bella notizia! Elena sarebbe venuta finalmente! La mia migliore amica a Londra con me! C’era anche il lato negativo della situazione. Le avevo tenuto nascosto che avevo conosciuto gli One Direction. Vabbè, tanto doveva essere una sorpresa dopotutto!
Io: Dove eravamo rimasti?
Niall: Come torni a casa?
Io: Mi vieni a riprendere… Davanti al shop del Hard Rock. Ok?
Niall: Si, ma ti lascio il mio numero, in caso di emergenza. Non si sa mai.
Io: Ok e io ti lascio il mio.
Niall: Fatto memorizzato! Tu?
Io: Tutto ok. Allora a dopo! Ciao!
Niall: Alle 20 in punto davanti al Hard Rock. Ciao!
Scesi dalla macchina con molta difficoltà visto che era alta. Richiusi dietro lo sportello e mi avviai verso le vie centrali. Un po’ di shopping londinese mi serviva! Avevo la valigia vuota apposta! Guardavo e mi riguardavo attorno. Regent Street, subito dopo Piccadilly, era piena di negozi famosi come quello della Ferrari, Burberry, store della Apple, il negozio di giochi Hamleys e tantissimi altri. Quelle vie oltre per i negozi, avevano un fascino molto particolare. Ad un certo punto voltai a destra, per Oxford Street, puntando al negozio che volevo: Primark! Dopo avrei visitato tutti gli altri, naturalmente!




*spazio autrice*
Vi piace la mia storia? Se c'è qualcosa che non va, ditemelo subito, accetto qualsiasi critica c:

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Capitolo 10
*** Ten. ***


Cercavo di farmi strada attraverso quell’immensa folla di gente che avevo davanti.  Speravo che il negozio si trovava ancora in questa strada, perché erano un po’ di anni che non ci venivo. In un momento, per qualche secondo ero riuscita a vedere l’insegna del mio negozio. Caspita quant’è grande! Mi sa che dall’ultima volta si è ingrandito solo un po’! Mi precipitai a capofitto dentro il locale. ‘Rinnoviamoci un po’ il guardaroba’ pensai, quando vidi dei vestiti stupendi. Apro una piccola parentesi: Primark, per chi non lo so sapesse, è una catena di negozi di vestiti aperta in tutta Europa (Italia esclusa) dove tutto costa meno ma è di ottima qualità. Questa catena è nata in Irlanda(un altro motivo per cui mi piace molto). Chiudendo la parentesi, mi visitai tutti e 5 i piani compreso il piano -1. Alla fine provando e riprovando qua e là i vestiti, il mio cestino si era riempito troppo, quasi da scoppiare dal troppo cibo messo dentro (?). Andai alla cassa e quanto avrebbe detto Cashier sapevo che forse dovevo smuovermi per pagare.
X: Questa è la ricevuta, buona giornata!
Io: Arrivederci.
Finito, guardai l’ora. ‘Cavolo sono le 15 e non ho pranzato. Ma che mi passa per la mente?’ pensai d’un tratto, anche perché la fame iniziava a farsi sentire. Visto che non mi andava di andare in un ristorante a quell’ora, scelsi di entrare in una caffetteria e prendere semplicemente una cioccolata calda e un buon cupcake. Entrai nel primo, forse era Starbucks o Caffè Nero…. Non lo sapevo. Il mio stomaco diceva di entrare lì. Scelsi un cupcake al cioccolato e un caffè. Chiesi al barista se poteva aiutarmi a portarlo di sopra, avevo troppe buste… Mi rilassai sulla poltroncina della stanza da tè e iniziai a divorare il cupcake. Ad un certo punto si sentiva Summer Love. Il mio telefono.
Io: Pronto?
X: Ohi Clau sono Aurora.
Io: Au dimmi!
Au: Senti la fa freddo o caldo? Sai già mi sto preparando la valigia. Non vedo l’ora! Pensa se mentre vado in giro incontro a Zayn. O mio Dio! Ahhhhh….
Io: Ehi Au, calmati. Può essere. Sai se loro sono in giro per il mondo?
Au: No, non si sa niente, quindi sono in Inghilterra! Vabbè Clau, ora devo andare! Ciao!!!
Io: Ciao Au!!!
Certo che me le inventavo tutte per tener nascosto che loro in realtà sono qui. Mi sono accorta che ognuno mi da un soprannome diverso. Wow, mi potevo sentire chiamare in qualsiasi modo. Credo che Elena e Aurora erano troppo agitate ed ogni volta che pensavano a Londra, scleravano semplicemente. Finiti il mio cupcake con molta calma, uscii dal locale. Erano le 16. Il tempo passava troppo velocemente per i miei gusti.                                                                                                                                                                                    Mi avviai verso Selfridges, i grandi magazzini simili ad Harrods. Mi visitai tutti i piani dello store piano piano e molto attentamente. Costava tutto veramente tanto, non mi andava di sprecare i miei soldi. Sul piano food & shop però forse qualcosa potevo prendere. Dovevo farmi ripagare per l’ospitalità che mi offrivano. Lo shop era immenso e pieno di banconi con qualsiasi tipo di dolce o prodotto tipico. Mi era tornato l’appetito. Volevo assolutamente regalare qualcosa ai padroni di casa e un dolce sarebbe stata la cosa migliore. Giravo intorno ai banconi alla ricerca del dolce perfetto. Niente. Tutto d’un tratto però trovai la torta perfetta. Era a forma di Big Ben. E vicino ce n’era una a forma di London Eye. E adesso? Quale avrei scelto? Ero nel panico totale per la mia indecisione. Trovai un compromesso: Le avrei comprate tutte e due. Pagati i due dolci scesi al piano terra e uscii. Erano le 18.30. Era troppo tardi ed ero stanca! E chi ci arrivava all’Hard Rock? Dovevo farmi forza e coraggio. Alla fine di Oxford Street avrei girato a sinistra, mi sarei ritrovata davanti al Marble Arch poi avrei continuato dritta per la Park Lane. Sarebbe stata una bella passeggiata, ma l’Hard Rock è sempre l’Hard Rock. Mi vollero circa venti minuti a piedi. Mentre camminavo ammiravo Hyde Park che era dalla parte opposta della strada. Alla fine della strada svoltai a sinistra. C’ero quasi e… Eccolo! Finalmente l’Hard Rock London! Sarei voluta entrare nel cafè, ma serviva la prenotazione oppure bisognava fare una fila lunghissima. Poi anche i prezzi sono alti: un Hamburger 18,50 £. Cioè, ma che se li tengano quegli hamburger! Verso le 19 entrai dentro lo shop, volevo assolutamente una maglia dell’ Hard Rock. Me ne provai un po’, ma alla fine scelsi quella originale. Mentre stavo chiamando mi chiamò qualcuno.
Io: Pronto Niall?
Niall: Ehi Clà, senti io fra cinque minuti sono li.
Io: Okei. Allora ci vediamo qui davanti.
Ridendo e scherzando erano quasi le otto. Avevo sprecato un’altra ora in un altro negozio. Ma ne era valsa la pena. Finì di pagare e uscì Lì c’era già Niall che mi aspettava.
Niall: Serve una mano? Dove vai con tutte quelle buste?
Io: Non lo so, mi danno fastidio, sono stufa, voglio andare a letto.
Niall: Ma io prima avrei una sorpresa.
Io: Ma quale?!
Niall: Visto che ti piace tanto l’Hard Rock, ho prenotato un tavolo nel ristorante.
Io: Ma…Aspetta…Cosa…avresti fatto?
Niall: Ho prenotato i tavoli al piano di sopra, in modo che nessuno mi dia fastidio. Ho riservato tutta una stanza per mangiare.
Io: Ma ti sei… impazzito? Un hamburger costa quasi quanto un menù completo!
Niall: Per una volta… poi sei mia ospite. Dai vieni, non dobbiamo neanche fare la fila.
Io: Okei. Cavolo, però… così mi fai passare da sfruttatrice!
Niall: No, ma dai, prendilo come un invito.
Stavo entrando dentro l’Hard Rock Cafè. Con Niall. Finite le scale, la stanza al piano superiore era vuota. Tutta per noi. Ci accomodammo su un tavolo da due e il cameriere ci portò il menù. Dissi a Niall che volevo prendere un Hamburger, ma non voleva darmi retta. Non so alla fine come feci a convincerlo. So solo che lì, al tavolo con Niall mi divertì molto e passai la più bella serata della mia vita                                                                                                      
Usciti dal locale salimmo in macchina, la sua comoda Range Rover e il suo sedile del passeggero, che mi avvolse dolcemente fino a farmi addormentare.



*spazio autrice*
Che ne pensate? Ditemi cosa va bene o no lasciando un piccola recensione sotto c:

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Capitolo 11
*** Eleven. ***


La mattina seguente mi ritrovai a dormire sul mio letto.  Ero ancora vestita come la sera prima. Non mi ricordavo per l’ennesima volta niente di quello che era successo dopo essere salita in macchina. Era mai possibile che mi addormentavo sempre e dopo ero sempre mezza addormentata?! In questo modo non mi ricordavo mai niente!!  Scesi di corsa le scale ancora in pigiama, addentai un biscotto e presi un bicchiere di succo, poi tornai sopra per cambiarmi. Quella mattina mi ero svegliata molto tardi, infatti la casa era deserta. Diciamo che passai la mattinata sul divano a guardare la TV ed il pomeriggio a mettere un po’ in ordine la casa. Volevo anche svuotare le buste dei miei acquisti.  Girai per tutta la casa in cerca delle buste, ma niente. Oh cavolo! Le avevo lasciate in macchina! Uffa! Decisi allora di rimettermi sul divano, passando il pomeriggio a guardare quei programmi stupidi senza senso, ma divertenti. Verso le 20 (fino a quell’ora a guardare la TV) era tornata Marghe con Liam. Avevano passato una giornata intera insieme, da perfetti piccioncini. Avevano varcato l'uscio abbracciati senza accorgersi che c'ero anche io li. Quando si acccorsero della mia presenza, mi salutarono frettolosamente per poi andare al piano superiore a mettere a posto le buste che avevano in mano. Dalla porta,dopo Liam e Marghe, in pratica entrarono tutti: prima Zayn, che mi salutò con uno Yo!; poi Louis che mi disse Buonaseraaa!; poi Harry che si limitò ad un semplice Hi!; ed infine varcò l'ingresso Niall, che mi disse
Niall: Ciao, vedo che ti sei riposata! Queste sono le buste di ieri, mi sono dimenticato di portarle su ieri sera. Prima dovevo pensare a te.
Io: Grazie Mille, ma... in che senso?
Niall: Bè, vedi, ti sei addormentata in macchina e per non interrompere il tuo sonno, ti ho portata fino in camera tua sulle mie braccia. Sei pesante, sai?
Io: scusami, mi potevi svegliare, no? E stai insinuando che io sia grassa? Si ho un po di ciccia qua e là...
Niall: Ehi, Ehi. Uno: non mi da fastidio portarti in braccio. Due: non sei grassa, scherzavo. Sei perfetta così come sei
Arrossì il doppio di prima. Sentì Louis avvicinarsi e dirmi:
Louis: Mi piacciono le ragazze che arrossiscono.
Niall: Lasciala in pace Lou, la capisco, anche io mi vergognerei! Non lo ascoltare Clà.
Io: Dai, fa niente.
Mi alzai dal divano in un solo balzo e portai con me in camera le buste. Mi ricordai della busta con i dolci. Scesi le scale e tornai di sotto
Io: Niall?
Niall: Dimmi, tutto ok?
Io: Ecco, vedi, vi ho portato un regalo per ricambiare la vostra ospitalità.
Niall: Non dovevi perchè.. Due torte! Oddio, ho fame! Ti ringrazio da parte di tutti. Louis, vieni, guarda che ci ha portato Clà!
Louis: Grazie Cloud!
Io: Cloud? Nuvola?
Louis: Si, dai è divertente!
La nostra conversazione fu interrotta da un urlo, che proveniva dal piano superiore.
Io: Margherita!
Io, Louis e Niall ci precipitammo nella stanza da dove proveniva l'urlo. Si erano precipitati anche Harry, Liam e Zayn.
Liam: Amore! Cosa hai?
Marghe: Liam...fa...fa m-male
Margherita si toccava la pancia. Stava sudando dal dolore.
Liam: un ambulanza. CHIAMATE UN AMBULANZA!
Io: Ci ci penso io!
Chiamai il 911 e con molta preoccupazione chiesi un ambulanza. Ritornai nella stanza dove Margherita soffriva, soffriva veramente tanto. Non potevo vederla così. Finalmente arrivò l'ambulanza. Io, Niall, Louis, Zayn e Harry prendemmo una sola macchina, la macchina di Harry. All'ospedale, noi aspettavamo in sala d'attesa, mentre nella stanza...
Dott.: Sono semplicemente dei dolori. E' ancora presto, siamo solo al terzo mese.
Liam: S-Sicuro che è tutto ok?
Dott.: Si si, è tutto a posto. Capita. Potete tornare a casa, basta che lei si riposa.
Liam: okei, si riposerà. Andiamo Daisy, ti aiuto...
Mentre Liam aiutava Margherita, io mi ero addormentata e stavo sognando. Un sogno tanto bello, non mi volevo svegliare.
Liam: Ragazzi, tutto ok possiamo tornare a casa.
Liam mi aveva colto di sorpresa e infatti mi svegliai di scatto. Però la mia testa incontrò qualcosa di duro perchè mi feci male alla testa.
Io: Ouch... Che male...
Niall: Ahia!
Harry: Eravate così carini, vi eravate addormentati uno sull'altro, poi svegliandovi vi siete scontrati! AHAHAH.
Zayn: Ahahah
Niall: ridete, ridete. Che ore sono?
Louis: 7:30 dormiglioni.
Io: Oggi pomeriggio... Devo tornare ed andarmi preparare!
Niall: Io ti accompagno.
Io: Io...
Niall: Shhhh...ci penso io.
Mi aveva fatto star zitta dopo avermi tappato la bocca con la mano. Naturalmente ero arrossita. Visto che in macchina dovevano salirci Margherita e Liam, Zayn prese per un braccio a me e un altro a Niall, e ci portò davanti all'ospedale per prendere un taxi. Salimmo tutti e tre su un taxi. Io stavo tra Zayn e Niall, tutti e due incappucciati e con un paio di occhiali da sole per coprire gli occhi. Scendemmo davanti casa, però salii solo io, gli altri due presero la macchina e se ne andarono. Io entrai in casa e mi cambiai i vestiti. Mi misi a guardare un po di tv fino a quando sarebbe tornato Niall.
Niall: siamo tornati! Clà sbrigati che ti accompagno!
Io: Arrivo! Agli ordini!
Niall: Avanti, march!
Come due scemi uscimmo dalla porta marciando. Passammo 50 minuti di viaggio in silenzio, non si trovava un discorso per cui parlare. Arrivammo a Stansted 5 minuti prima delle 18, appena in tempo. Salutai Niall, che ripartì subito, mentre io entrai nell’aeroporto. Aspettai poco, perché subito dopo vidi qualcuno.
Io: Ele! Elena! Sono qui!
Mi stavo sbracciando come una scema per farmi vedere da Elena.
Elena: Cla’!!! Eccomi!
Ci abbracciamo, era come se non ci vedessimo da anni. Intanto dietro arrivavano anche Aurora e Maria e io urlai
Io: Awewa!!! Mariola!!!
Au e Mari: Clau!!!
Tutte e tre mi strinsero in un abbraccio, mi avevano circondato. Eravamo tutte felici di rivederci.
Io: Ragazza, bisogna che andiamo a fare i biglietti dell’autobus, anche per me.
Au, Ele, Mari: Si, va bene!
Ci avviammo verso la biglietteria, comprammo i biglietti poi uscimmo per prendere il bus. Le mie amiche caricarono le valigie nel vano portabagagli e salimmo sul mezzo. In un ora e un quarto mi parlarono di quello che era successo quando non c’ero stata, io però stavo zitta, ascoltavo solamente.
Ele: Cla’, cosa hai fatto tu invece questi quattro giorni?
Io: Beh, ecco, io ho visitato semplicemente Londra, niente di che.. Ah, Londra è sempre stupenda.
Ero riuscita a mentire bene. Arrivammo alla Victoria Station, prendemmo il bus per casa di Margherita. Alla fine arrivammo. Feci cenno di seguirmi, Aurora e Elena vennero con me, però non mi accorsi che Maria aveva problemi con le valigie.
Mari: Oh porca miseria! Stupide valigie!
X: Serve una mano?
Mari: Oh, s-si… Ah!!
X: Ehi, tutto ok? Ehi?
Mari: Cosa è successo?
X: Sei svenuta. Piacere, sono Louis.
Mari: I-io, i-io Maria.
Louis: Vieni che ti aiuto con le valigie.
Intanto che Maria veniva aiutata da Louis, io, Au ed Ele, entrammo nel corridoio che precedeva l’ingresso alla casa.
Io: Au, ti è caduto il beauty case, dai, vallo a prendere che ti aspetto io. Ele, mi tieni le chiavi?
Ele: Si, si.
Elena, però impaziente aprì la porta con le chiavi ed entro… Penso che avrebbe trovato qualche sorpresa.
Ele: ODDIO! ODDIO!
X: Salve, tu chi sei?
Ele: Harry Styles?
X: Si, in persona. Tu come ti chiami?
Ele: Elena… Oddio…
Sentendo urlare Elena, mi precipitai dentro casa. Adesso avevo capito. Aveva trovato Harry sul divano in mutande che guardava la tv. La potevo capire. Au era dietro a me ed anche lei aveva l’aria stranita. Fortuna Zayn non c’era ancora.
Niall: Ehi, Cla’ sei tornata con altre tre ospiti?
Io: Bè, si.
Mi sentivo in imbarazzo. Elena, Aurora e Maria che era appena entrata con Louis al seguito, mi guardavano come avessi commesso un omicidio. Elena a bassa voce disse:
Ele: Ci devi delle spiegazioni.
Au: Molte spiegazioni.
Mari: Tante spiegazioni.
Io: Okei, però andiamo di sopra, così appoggiate le valigie.
Ora il mio tono doveva per un attimo tornare normale.
Io: Dove sono le stanze delle mie amiche?
Niall: Una è allo stesso piano tuo, le altre due al piano superiore. Ah, dimenticavo. Io sono Niall Horan.
 



*spazio autrice*
Non so se continuare. Tutti i capitoli, tranne il primo, hanno poche visualizzazioni. Quindi, come pensavo, la mia storia fa schifo. Ringrazio a chi l'ha recensita e a chi l'ha messa nei preferiti :3
Però se vedo ancora poche visualizzazioni, mi fermo qui. Mi dispiace tanto :c
Vi ricordo che finchè avrò poche visualizzazioni in questo capitolo e negli altri, non continuo la storia.
Scusatemi ma significa che la storia non piace

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Capitolo 12
*** Twelve. ***


!“Pensavo ci fossero solo due piani”, pensai.
Ele, Au, Mari: Piacere! Noi siamo: Elena, Maria ed Aurora.
Io: Dai raga, andiamo di sopra.
Mi seguirono tutte e tre, trascinandosi dietro quelle grosse valigie.
Io: Chi vuole stare al secondo piano?
Ele: Dai, mi ci fermo io qui.
Io: Ehm.. non so dove è la tua stanza… Elo.
X: Vi aiuto io.
Io: Ehi, Dj Malik! Ti presento Elena, Aurora e Maria. Non è che accompagni a loro due di sopra, così io cerco la stanza di Elena?
Zayn: Certo! Signore, dopo di voi…
Aurora: Oh mamma santissima!
Zayn: Sei Aurora, giusto? Vuoi che ti prendo la valigia?
Au: Ma magari…
Mari: e a me tocca a portarla su da sola.. pfff…
Sussurrò Maria, io e Ele scoppiammo in una fragorosa risata, Auro non aveva sentito niente. Si mangiava Zayn con gli occhi. Dopo due giri sullo stesso piano, trovai la stanza vuota.
Ele: Grazie, posso appoggiare ‘sta valigia.
Io: Potrei anche…
Ele: Aspetta, aspetta, perché non ci avevi detto niente???
Io: Richieste di Margherita. Comunque quando sono arrivata anch’io sono rimasta di stucco, non sapevo niente! Non sai cosa è successo…
Le raccontai il mio primo incontro tra Niall e me. Lei aveva una faccia un sacco… non so descriverla.
Ele: …Veramente?!
Io: Si…
Si mise a strillare dalla contentezza.
Io: Shhh, sennò vengono qua su…
Ele: E adesso? State insieme? Vi siete baciati, siete usciti? E..
Io: Frena, siamo solo amici. Almeno credo che siamo amici.
Le raccontai anche la parte dell’Hard Rock e quando mi aveva portato a dormire.
Ele: Che dolce che è… Non ci credo che Hazza abita qui, dove ci sono io! Io vado a salutare Marghe, dopo mi riposo qui.
Io: Ok, io torno sotto.
Ele: Dal tuo Niall…
Io: Non è mio…
Ele: Sei fucsia! Ahahahahahahahah.
Usci dalla stanza “fucsia”, come aveva detto Elena. Presi uno snack dal frigo e mi misi seduta sul divano. Dopo finito lo snack mi distesi, per rilassarmi, ero stanca.
X: Clà?
Io: Ahh! Ma porca… Harry, mi hai fatto prendere un colpo. Fortuna che volevo rilassarmi.
Harry: Scusa. Posso sedermi? Devo parlarti.
Io: Così mi fai preoccupare.
Harry: Ahahahah no, è solo che… la tua amica.
Io: Quale?
Harry: Non voglio dirlo, per ora. E’ carina, mi piace, forse.
Io: Ma invitala, no?
Harry: Ancora no… Dovevo dirlo a qualcuno, non ce la facevo più sennò.
Io: Ok, se devi confidarti, ci sono io.
Harry: Grazie.
Avevo paura che la ragazza che piacesse ad Harry non era Elena. Quando me ne aveva parlato, sembra quasi… impacciato. Non è da Harry. Decisi di tornare su, in camera mia. Ero troppo stanca e avrei rischiato di farmi portare nuovamente a dormire da Niall.
Intanto nella camera di Harry..
Niall: …Dovrei chiederle di uscire?
Harry: Non lo so, vedi tu. 
Niall:è stato come un colpo di fulmine.
Harry: Ma sei scemo? Dovevi già chiederglielo!
Niall: Non ho il coraggio. Ho paura.
Harry: Di cosa?
Niall: Non lo so. Sono venuto qua, dovevo dirlo a qualcuno, è da un po’ che lo tenevo dentro e stanotte proprio non riuscivo a dormire. Ho paura che lei possa trovare un altro.
Harry: Da come ti guarda non sembra, sai?
Niall: Ma per lei magari… non lo so… Vado di sotto, mangio qualcosa…
Harry: Comunque non ti preoccupare.
Niall: Grazie Harry.
 
Nella mia stanza…
Non riuscivo a dormire. Mille pensieri quella notte giravano dentro la mia testa e sentivo anche veramente caldo. Decisi che forse un bicchiere di acqua ghiacciata mi avrebbe fatto bene. Scesi le scale facendomi strada con la luce del telefono, presi il bicchiere d’acqua e mi misi a sorseggiarlo sul divano. Mentre bevevo qualcuno mi passò vicino e con il gomito prese in pieno il bicchiere. Risultato: Maglia bianca, appena messa, bagnata di acqua ghiacciata.
Io: Brrrr… Freddo!
X: Chi sei?
Io: Chi sei tu? Sei Zayn, Harry? Liam? Mi hai rovesciato l’acqua gelata addosso. Sento tanto f-freddo…
X: Tieni, prendi la mia maglietta così puoi toglierti la tua se è tutta bagnata.
Io: Grazie, scusa se ho alzato un po’ il tono di voce.
Sentendo una risatina, la riconobbi subito.
Io: Niall!
Niall: Cla’?!
Io: Pensa te che genio, al buio ho riconosciuto la tua risata. Un attimo che accendo la luce.
Niall: Ora ti vedo! Scusa, non volevo rovesciarti l’acqua addosso. Che ci fai quaggiù?
Io: Troppi pensieri. Non riuscivo a dormire.
Niall: Lo stesso.
Visto che non c’erano più argomenti di qui parlare, tagliai corto.
Io: Nialler, io vado a dormire. Quel poco d’acqua mi ha fatto bene. Notte!
Niall: Notte! *spazio autrice*
Le visualizzazioni non aumentano, ma ho iniziato la storia e voglio finirla. Grazie a chi recensisce e segue la mia storia. Grazie <3

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Capitolo 13
*** Thirteen. ***


La mattina seguente mi alzai veramente tardi. Mi lasciai la maglia di Niall addosso (non volevo toglierla) e mi precipitai nella stanza di Elena per svegliarla. Fortuna che non si era alzata!
Io: Elo, svegliati.
Ele: Mhh.. si.
Aveva molta voglia. Poi andai al piano di sopra e vidi due stanze con le porte aperte.  Entrai in una e c’era Auro.
Io: Au svegliati!!! Vi porto in giro oggi!
Fece un cenno di approvazione con la mano.
Io: C’è Zayn qui vicino a me che vuole parlarti!
Au: DOVE?
Io: Ahahahahahahaah
Au: Fanculo.
Entrai nell’altra stanza per svegliare Mary.
Io: Mari?! Ci sei?
Mari: Sono in bagno, mi devo solo vestire!
Forse era meglio che mi andavo a preparare anche io. Corsi fino alla mia camera, mi infilai un maglietta e un paio di shorts. Quella maglietta era troppo scollata, però ero di fretta e l’unica che mi si abbinava ai pantaloncini. Infilai le mie Nike frettolosamente e presi un leggero cardigan di cotone.
Io: Ele, sei pronta?
Ele: Tu intanto vai giù, io mi devo aggiustare i capelli!
Scesi le scale di fretta e questo mi portò ad inciampare proprio sull’ultimo gradino. Pensavo di ritrovarmi per terra come una scema, invece ero tra le braccia di Niall.
Niall: Ti vuoi uccidere?
Io: Ci stavo provando…
Mi ripresi dallo sguardo intenso di Niall, addentai il biscotto che aveva Niall sulla mano mentre le mie amiche scendevano.
Io: Grazie!
Feci l’occhiolino mentre varcavo la porta per uscire.
Niall: Questa me la paghi!
Io, Ele, Mari ed Au passammo un pomeriggio in giro per le vie dello shopping. Avevo deciso di accompagnarle, visto che per loro era la prima volta a Londra. Erano tutte e tre strafelici. Lo ero anche io, come fosse la prima volta. Tornammo a casa alle 19:30. Rientrate, Zayn chiese ad Auro se le andava di assaggiare i suoi kebab e lei accettò con molto piacere. Mari si mise sul divano a guardare la tv. Louis si mise vicino lei e cambiò canale su uno show comico. Harry non c’era ed Elena rattristata, tornò in camera, dove voleva mettere a posto i suoi acquisti. Marghe venne incontro a me.
Marghe: Senti Cla’, ti va di venire a cena con me e Liam?
Io: Ma vi do fastidio, cioè sono d’impiccio…
Marghe: No, c’è anche Niall.
Io: Ah ok…
Marghe: Vieni sopra con me, ci cambiamo.
Mi portò di sopra, nella sua stanza, dove c’era un grande armadio.
Io: io non ho niente da mettermi.. Meglio che non vengo..
Marghe: Ho dei vestiti qui, che non ho mai messo, perché troppo stretti nella condizione in cui sono. Quello che ti piace, prendilo.
Guardai dentro il suo armadio, solo uno mi colpì. Era un abito da cocktail monospalla blu, legato sulla vita da una cintura nera. Questo abito andava giù molto morbido. Presi un paio di scarpe nere , un copri spalle e una borsa.
Io: Grazie Marghe.
Marghe: E di cosa!
Andammo di sotto, per la verità non mi andava di andare a cena con loro. Mi sentivo in imbarazzo.
Niall: Come sto?
Liam: Niall, andrà tutto bene. Sei a posto così.
Niall: Non lo so.
Liam: Sembriamo ragazze.
Niall: Ahahahahahaha meglio che stiamo zitti.
Aiutai piano piano a scendere a Margherita, Avvolta dal suo lungo vestito morbido di seta. Era stupenda. Appena Liam la vide, la baciò e la prese a braccetto. Io mi limitai a stare accanto a Niall, che era muto come un pesce. Mentre uscivamo, entrò Harry tutto agitato.
Harry: Sapete dove è Elena?
Io: Di sopra.
Mentre noi eravamo in macchina per andare al ristorante ,intanto a casa: Au stava mangiando a tavola con Zayn; Maria guardava lo show comico con Louis; Harry invece era seduto sulla poltroncina. Sembrava nervoso. Scese le scale Elena, voleva mettersi sul divano a guardare la TV con Maria, ma lei era li con Louis e decise di non disturbarla. Si accorse che Harry neanche aveva notato che era scesa. Allora Ele aprì il frigorifero per addentare qualcosa, ma niente. Era vuoto. Ad un certò punto sentì dietro di lei qualcuno.
Harry: Anch’io avrei fame, ti va di andare al Mc Donald?
Ele: Si, per me va bene… Ho davvero molta fame. Ma non…
Harry: Va bene come sei vestita. C’è un Mc Donald a pochi passi da qui. Direi di andarci a piedi.
Ele: Va benissimo.
Harry: Noi andiamo via, ciao!
Tutti: Ciao, a dopo!
Elena ed Harry si incamminarono verso il fast food. Arrivati, presero da mangiare e si sedettero ad un tavolo.
Harry: Forse, ci dovremmo conoscere meglio. Inizi tu?
Ele: Eh? Ah, si. Io sono Elena, ho 17 anni e vengo da Moie, in Italia. Faccio il liceo artistico ed è la prima volta che vengo a Londra.
Harry: Anche tu quindi sei italiana?
Ele: Tutte noi siamo italiane.
Harry: Io invece sono Harry Styles..
Ele: Scemo! So chi sei!
Harry: Allora mi conosci bene…
Mentre diceva quella frase si avvicinò ad Elena, che si era persa nei suoi occhi verdi-celesti.
Harry: Tutto ok?
Ele: Si, si, si.
Dopo aver scherzato e aver finito di mangiare, si diressero verso la strada di casa.
Ele: Mi sono divertita tanto stasera, Styles.
Harry: Non sai quanto, Lenci.
Mentre camminavano Harry tutto d’un tratto si fermò. Ele si rigirò e ritornò indietro verso Harry.
Ele: Harold è tutto ok?
Harry: Si…. Cioè no. Non è per niente tutto ok.
Ele: Che succ…
Harry alzò lo sguardo e fissò intensamente negli occhi Elena.
Harry: E’ ora che confesso tutto..
Ele: Confessare cosa?
Harry la prese e la appoggiò contro il muro di una casa. Elena non sapeva se essere spaventata o provare piacere. Harry la fissò nuovamente negli occhi, Elena era come stregata. La baciò; un primo bacio più furtivo, poi un secondo più lungo e intenso, che sembrava infinitamente fantastico. Harry si ristaccò dolcemente dalle labbra di Elena.
Harry: Questo. Con un bacio ti ho detto tutto.
Ele: Non ci posso credere..
Harry: Ecco, lo sapevo. Non dovevo baciarti, non ti piaccio. Dovevo immaginarmelo.
Ele: Aspetta, cosa hai capito? Non ci posso credere perché questo momento lo avevo solamente sognato, non credevo potesse diventare realtà.
Harry: Sei tanto bella quando sorridi.
E la baciò nuovamente.
Harry: Dai, torniamo a casa.
Nel frattempo noi ci eravamo seduti al tavolo del ristorante per mangiare. Il cameriere ci portò in un tavolo per quattro e ci fece accomodare.
Liam: Amore vieni sediamoci vicini.
Marghe: Certo, così mi coccoli un po’.
Si scambiarono sorrisetti smielati e sguardi amorosi.
Io: Posso sedermi qui, vero?
Niall: No, mi dispiace.
Io: Perché?
Niall: Ci vanno tutti i piatti che ordinerò!
Io: Ma…ma..
Niall: Dai, scherzavo… Sì, mangio, ma non tanto… ok, non è vero.
Io: Ahahahahahaha sei troppo simpatico! Ahahahahahahah
Ordinammo da mangiare, Niall si abbuffò peggio di un maiale mentre io non riuscivo a mangiare, perché quello scemo mi faceva ridere! Finito di mangiare ci alzammo dal tavolo e uscimmo dal locale per poi entrare in macchina. Stavolta guidava Niall. Liam e Margherita salirono dietro, costringendomi a stare vicino a Niall. Come se non ci avessero fatto apposta! Tornati a casa, trovammo Harry ed Elena che dormivano abbracciati sul divano.
Io: Qui gatta ci cova!
Niall e Liam: E’?
Marghe: Niente, è un proverbio italiano, che vuol dire che è successo qualcosa.
Io: Però sono così carini! Va bene, io adesso vado a dormire che sono stanca. Notte a tutti!
Niall, Marghe e Liam: Buonanotte!
Andai di sopra, mi buttai sul letto e mi addormentai profondamente



*spazio autrice*
Ciao a tutte :3
Premetto che su questo capitolo Harry già bacia Elena anche se l'ha appena conosciuta.
Però in questo caso è proprio amore a prima vista per il signor Styles.
Spero che vi piaccia, grazie a chi legge la mia storia, la recensisce e la aggiunge tra i preferiti. <3

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Capitolo 14
*** Fourteen. ***


La mattina seguente Auro era di ottimo umore. Scese in cucina canticchiando con solo una maglia lunga addosso, però quando vide Zayn, mise la retromarcia, ma lui si era accorto che era scesa.
Zayn: Ehi, dove vai?
Au: A mettermi qualcosa di meglio.
Zayn: Ma con questa maglia sei sexy.
Au: Oddio…                                               
Zayn: Vieni qui, facciamo colazione insieme, sono andato al bar a prendere due brioche, prendine pure una.
Au: Grazie..
Zayn: Stasera, cara Aurora, ti porto a fare una bella passeggiata.
Au: Ma perché?
Zayn: Sei appena arrivata, ci vuole un giro turistico, no?
Aurora si chiedeva se fosse un appuntamento o no, ma non le importava. Bastava semplicemente che c’era Zayn con lei.
Zayn: Allora?
Au: Certo che vengo!
Io intanto era scesa e Auro mi corse incontro. Sembrava sprizzasse gioia da tutti i pori.
Au: Cla’! Cla’! Mi ha invitato ad uscire! Ahhhhh!
Io: Calmati Au! Respira… Chi, Zayn?
Au: Siiiiii….
Io: Sono felicissima per te! Devi uscire con lui, quindi noi due andiamo a fare shopping subito!
Au: Si, andiamoci a cambiare, poi usciamo.
Andammo a piedi fino a Oxford Street, dove io ed Au girammo molti negozi. Ad un certo punto sembrava che Auro avesse trovato il completo perfetto per la sua passeggiata pomeridiana. Era così impaziente di provarselo che si precipitò dentro in un attimo.
Au: Clau! Come sto?
Io: Benissimo, questo è perfetto… però i pantaloncini non mi piacciono, per me sono meglio quest’altri, provali!
Au: Si, è vero sono meglio! Pago, tu aspettami fuori.
Io: Si, aspetto fuori.
Quando Aurora uscì con la busta e ci avviammo verso casa, iniziammo a chiacchierare.
Au: Non ci posso credere… tu che mi racconti? Come va con Niall?
Io: Con chi, cosa? Ah, niente, siamo amici, punto e basta.
Au: Pensavo stavate insieme… Dovresti farti avanti!
Io: Io? Ma se ci sono tante ragazze famose più belle… Lui non penserebbe mai a me. Mi rifiuterebbe, mi hai vista? Sono una persona comune, brutta e…
Au: Ti fai troppe paranoie! Non sei brutta e se lo pensa, vuol dire che è cieco e gliene dico quattro.
Io: Dai, cambiamo discorso che è meglio!
Parlammo di moltissime cose, fino a quando arrivammo nel nostro alloggio.
Au: Arrivate! Senti adesso vado in camera mia, mi preparo, non ho voglia di pranzare. A dopo!
Io: Ok Au, fai come vuoi! Se non ci vediamo… Divertiti con Malik!
Io mi misi in cucina, erano le 12:30, ma avevo molta fame. Mi cucinai un bel piatto di spaghetti con il tonno (il piatto che mi riesce meglio), apparecchiai il tavolo con una tovaglietta da colazione e iniziai a mangiare. Ne avevo cotta troppa per me.
X: Zayn, senti, mi piace veramente.
Zayn: Ma Niall, chiedile di uscire!
Niall: Ma il problema è che sembra che siamo solo amici, non sembra che le interesso. Non ci uscirà mai con me
C’erano Niall e Zayn che venivano verso la cucina e stavano parlando di una ragazza che piaceva a Niall. Sapevo che c’era un’altra sotto, glie se lo leggeva nella faccia.
Io: Ciao Zayn, Niall.
Zayn: Cla’….
Niall: CLA’…..
Niall sussurrò a Zayn:
Niall: Avrà sentito?
Zayn: Credo di no… Spero.
Dopo riiniziarono a parlare con me.
Zayn: Cla’, io mi vado a preparare che devo uscire, ciao! Ciao Niall!
Io: Ciao Jawaad!
Niall: Che buon profumino… mhhh… Cosa è?
Io: Pasta con il tonno, mi avanza, se vuoi mangiala pure.
Niall: Ok, adesso mi siedo.. L’hai fatta tu?
Io: Si.
Cercavo di fare l’indifferente. Mi veniva quasi da piangere. Niall era innamorata sicuramente di una sua collega e io ci stavo male. Erano 3 anni che mi piaceva e adesso che ero lì… Lo sapevo che tanto facevo schifo, lo sapevo che non gli piacevo. Allora perché dovevo starci male?
Niall: Stai bene? Ti vedo giù di morale.
Io: Non sto molto bene. Io vado di sopra, mi stendo sul letto. Ti lascio mangiare, ci vediamo dopo.
Niall: Ok, ma se ti senti veramente male, fammi un fischio.
Io: Ok.
Mi affrettai a salire le scale, ma invece di andare nella mia stanza, mi precipitai in quella della mia migliore amica. Elena non c’era, io mi stesi sul letto e iniziai ad affogare in un pianto disperato. Sentivo ridere fuori dalla stanza di Elena, mi asciugai le lacrime e  nascosi la mia faccia sotto un cuscino.
Ele: Ahahahahahaha Harry…
Harry: Mi dai un bacino?
Ele: Dopo… devo prendere una cosa in camera.. Aspettami Styles.
Elena entrò in camera e mi vide stesa sul letto.
Ele: Cla’, che ci fai qui? Che è successo? Guardami!
Alzai la testa verso Elo e vide che avevo il trucco scolato perché avevo pianto. Prima che parlasse riiniziai a piangere. Singhiozzavo e piangevo, non riuscivo a fare altro.
Ele: Cla’, che è successo, perché piangi? Dai parla! Calmati un secondo. Fai un respiro profondo.
Mi asciugai le lacrime e mi iniziai piano piano a calmare, poi feci un respiro profondo. Ancora singhiozzavo, ma riuscii a spiccicare qualche parola tra i miei singhiozzi.
Io: N-Niall…
Ele: Che ha fatto?
Io: Gli piace una ragazza.
Ele: E allora?
Io: Non sono io. N-non ci dovrei star male, ma non so… Sapevo che non si sarebbe messo mai con me, ma a me piace veramente e mi fa stare male. Io faccio schifo e sono una persona comune.
Ele: Che ne sai che non sei  tu? Non sei brutta, fammi il piacere! Dici sempre di fare schifo, sono solo  tue idee. Ti capisco, tutti stanno male se il proprio idolo si fidanza o flirta con qualcuno. Adesso rilassati e smettila di singhiozzare. Rimando l’appuntamento con Harry e ci guardiamo un bel film stasera, ok?
Io: Non devi rimandare l’appuntamento per me… è più importante.
Ele: Ti conosco da prima di lui. Gli spiego tutto e gli dico di non farne parola con nessuno. Lo vado ad avvertire.
Elena uscì dalla stanza, andò dal suo Hazza e gli spiegò tutto. Lui annuì con la testa e si diedero un bacio. La mia amica tornò su, mi avvertì di aver parlato con Harry, poi accese la TV e inserì il disco nel lettore. Il film era “Cyber Bulli”.
Intanto Aurora era uscita con Zayn e le stava mostrando i posti più belli, come Trafalgar Square, la National Gallery, Saint Paul’s Cathedral… Proprio a Saint Paul’s Cathedral si fermarono. Si sedettero sugli scalini della cattedrale dove iniziarono a scherzare e a fare gli stupidi come ragazzini, che se ne fregavano delle persone le quali li giudicavano. Aurora rideva come un pazza.
Au: Ahahahahahaha non ce la faccio più, ahahahahahaha.
Zayn: Non mi morire, sei troppo importante.
Au: Cosa?
Aurora smise di ridere a quella frase ed era ancora con la testa appoggiata sulle gambe di Zayn.
Zayn: Sei bella quando sorridi…
Zayn avvicinò sempre di più il suo volto a quello di Aurora fino a baciarla. La trascinò in un lungo e appassionato bacio. Zayn indietreggiò lentamente, prese in braccio Aurora e la portò a sedersi in un parco. Li rimasero seduti a godersi la bella giornata abbracciati. Tornarono tutti e due a casa con un grande sorriso sulla faccia e mano nella mano. Io ed Elo avevamo appena finito di vedere due film e quando scendemmo in salone erano appena entrati e io sfoderai un sorriso di compiacimento ad Aurora, che ricambiò con un risolino. Erano tanto felice per lei, sembrava come rinata.
Io: Ele, senti, stasera non mi va di stare allo stesso tavolo di Niall. O ceno in camera, oppure andiamo a cena fuori.
Ele: Ecco, vedi, avevo promesso ad Harry che sarei andata a cena con lui, ma se vuoi…
Io: No, vai. Devi essere felice e non devi lasciartelo scappare.
Ele: E tu non abbatterti.
Io: Ok. Di agli altri che sto in camera perché non sto molto bene e che se mi serve aiuto, viene su Maria.
Ele: Si, riferisco tutto.
Ci abbracciammo e ci salutammo, io mi feci un panino, presi una barretta di cioccolato e una mela, poi mi precipitai in camera. Accesi la Tv, e la guardavo mentre mangiavo. Dopo aver finito di rimpinzarmi, accesi il mio net book, andai su Twitter, visto che era da un pezzo che non ci entravo. Vidi che Niall aveva appena twittato “This is an amazing cake bought for us by a friend”. Lui ancora non mi seguiva su Twitter come dopotutto gli altri, così decisi di scrivergli un tweet: “Please, follow me, make me happy”. Mi ritrovai con una richiesta di follow e con una risposta: “Yes, dear friend”. Ma sotto qualcuno aveva risposto: ”Why do you answer? Put her away”. Mi ero incavolata, non ci potevo credere. Demetria Lovato si era intromessa e non riuscivo a trattenermi, tanto da risponderle: “Please shut up, you don’t decide for him.”. Niall rispose: Don’t have arguments, please”. Ero incavolata, ma veramente tanto da chiudere il pc e metterlo a posto. Mi infilai sotto le coperte; volevo solo riposare.

Intanto in cucina...
Niall, Maria, Louis e Liam stavano cenando allo stesso tavolo. Margherita come me era in camera a riposare. Stavano parlando del più e del meno.
Liam: Niall che succede?
Niall: Niente, stavo su Twitter con il cellulare. Cla’ dove è?
Louis: E’ di sopra, non sta molto bene.
Niall: Allora dopo vado a vedere come sta.
Mari: NO! No, mi ha detto che non le va di essere disturbata perché quando sta male preferisce stare sola e…
Niall: Ok, ho capito. Però sembra quasi che mi stia evitando…
Niall sembrava triste, si alzò dal tavolo anche se aveva mangiato poco niente (molto strano) e si diresse nella sua stanza. Prima però provo a bussare da me, ma io non risposi. Aprì leggermente la porta e vide che stavo dormendo. Mi lasciò dormire, andò in camera sua e si mise a dormire.
La mattina seguente Maria si alzò per prima scese in cucina e mangiò una fetta di pane e nutella. Si sentì toccare i fianchi, fece un salto, si girò e vide che era Louis.
 Mari: Mi hai fatto prendere un colpo!
Louis: Ah si?
Louis le cinse i fianchi come per stringerla a sé. Maria sembrava aver paura, cercava di opporre resistenza.
Louis: Adesso cambiati che ti porto a fare un giro sul Sightseeing Bus.
Mari: Veramente? Corro a cambiarmi.
Maria corse per le scale, entro in stanza e si cambiò in un battibaleno, raccolse i capelli e tornò da Louis.
Mari: Eccomi!
Louis: Stai benissimo. Mi infilo il cappellino e gli occhiali da sole poi andiamo.
Preso tutto uscirono fino alla fermata dell’autobus. Li passò il Double Decker che presero. Si sedettero al piano superiore all’aperto. Passarono nei posti più belli e romantici di Londra.
Louis: Lascia i capelli al vento!
Mari: Ma faccio schifo!
Louis tolse l’elastico dai capelli di Maria e i capelli iniziarono a fluttuare al vento.
Mari: Dai ridammelo!
Louis: No!
Mari: Daiii!
Louis: Dammi un bacio.
Mari: Cosa?
Louis: Ti ridò l’elastico solo se ti lasci baciare qui, sopra il Tower Bridge.
Louis si avvicinò a Maria la abbracciò dolcemente e la baciò intensamente. Sembrava come una favola per Maria, voleva non finisse mai. Sembrava una scena di un film.
Louis: ecco a te l’elastico.
Maria: Wow.
Louis: Vieni che ti abbraccio. Sei così carina quando sei scioccata!
Mari: Non ti mordere il labbro.
Louis. Perché?
Mari: Perché mi provochi.
Maria e Louis stavano trascorrendo una bellissima giornata, mentre io a casa ancora cercavo di evitare Niall. Dopo che mi aveva risposto Demi, era meglio che non mi arrabbiavo, sennò qualcuno poteva rimanerci secco. Ad un certo punto mi scontrai con qualcuno e sbattei il sedere a terra. Alzai la testa e vidi Niall.
Io: Porca miseria, fa male!
Niall: Scusami tanto! Aspetta che ti porto sul divano.
Mi tirò su prendendomi in braccio con molta delicatezza, mi poggiò sul divano molto lentamente e prese la borsa del ghiaccio. Iniziò a parlare.
Niall: Senti scusami tanto, non volevo, non so a cosa stavo pensando.
Io: Niente, fa solo un po’ male.
Niall: Ieri sembrava che mi volessi evitare.
Io: No, stavo poco bene e non volevo vedere nessuno. Sono un mostro sul volto quando ho qualcosa!
Niall. No, ma dai, stai zitta che è meglio! E mi dispiace anche per la risposta di Demi.
Io: Ah, giusto.
Niall: Senti ti porto a stendere sul letto, così ti riposi.
Io: No ci riesco ad alzar… Ahia!
Niall: Su, non mi da fastidio prenderti in braccio!
Mi portò su tra le sue braccia e io mi sentivo il volto scottare.
Niall: Ehi, scotti anche sulla fronte.
Io: No, non è niente.
Niall: Eccoci! Se ti serve qualcosa, caccia un urlo!
Io: Ok!
Niall scese le scale ed incontrò Harry. Harold si era ripromesso di non far parola a Niall che io avevo pianto per causa sua. Però non riusciva a tenerlo nascosto al suo amico.
Harry: Niall, senti, devo parlarti.
Niall: Ehi, cos’è quella faccia seria?
Harry: Ele mi ha detto che ieri Claudia ha pianto, perché ha sentito parlare a te e a Zayn di una ragazza che ti piace. E lei sapeva che non era lei. Così ha pianto, ma non sa bene il motivo, però ci è stata male. Io avevo promesso ad Elena di non dirtelo, ma non ci sono riuscito. Non potevo tenerlo nascosto.

*spazio autrice*
Ciao a tutti! :3
In questo capitolo Claudia appena sente parlare Niall di una ragazza, diventa subito triste. Eh, l'amore!
Premetto una cosa: ho scritto che Claudia ce l'ha con Demi. Ma non ce l'ho realmente con Demi, anche perchè sono una Lovatic! Nel periodo in cui ho scritto il capitolo si diceva che Niall uscisse con Demi.
Se volete, potete lasciare una piccolissima recensione.
Alla prossima <3 

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Capitolo 15
*** Fifteen. ***


Niall: Cosa?
Harry: Si, è successo questo.
Niall: Non ci posso credere. Ha pianto perché stavo parlando di lei. Lei è quella ragazza e io le ho fatto fraintendere tutto. Non so se riesco a perdonarmi per quello che ho fatto. L’ho fatta soffrire.
Harry: Niall, non devi abbatterti così…
Niall: Ecco perché appena mi ha visto è corsa via. Non stava male. Mi evitava veramente.
Harry: Nialler..
Niall: E’ meglio che le spiego tutto.
Harry: NO! Stasera vieni con me e andiamo a scaricare la frustrazione.
Niall: Si, ok, accetto questa condizione.
Harry: Io adesso vado dalla mia dolcezza. A oggi.
Niall: Ad oggi!
Harry corse subito di sopra mentre Niall mi inviò un messaggio: “Vorrei parlarti…. " poi un altro: "No niente, fai come se non avessi scritto.” Non so che intendeva risposi semplicemente con un “Ok”. Intanto Harry era arrivato davanti alla porta della camera di Elena, entrò piano piano e la colse di sorpresa cingendole e i fianchi per poi baciarla.
Harry: Devo parlarti.
Ele: Si, solo se la smetti di fissarmi con questi occhi.
Harry: Mhhh… no. Mi piace guardarti in questo modo. Comunque, non ti arrabbiare, ma ho detto tutto a Niall.
Ele: Cosa? Ma ti avevo detto…
Harry: Si, ma capiscimi. E’ uno dei miei migliori amici, non potevo tenerlo nascosto.
Ele: Ma lui cosa può fare? Parlava di una ragazza che non è Cla’, come può risolvere questo?
Harry: Ecco, è proprio di questo che volevo parlare. Lui si sente in colpa, ci sta male. Perché parlava di una ragazza che era lì quando ha sentito queste parole. Cla’ le ha fraintese e Niall si sente uno stupido.
Ele: Oddio! Quindi… wow. Come risolviamo tutto questo?
Harry: Ho un idea. Niall mi parla sempre di lei, quindi avevo pensato oggi pomeriggio di organizzare tra loro due un appuntamento.
Ele: non sarebbe male come idea. Cla’ oramai è da tanto tempo che me ne parla, è da quando vi ascolta, prima di conoscervi. Per lei è esistito sempre e solo Niall.
Harry: Ah... ma… Comunque io dico a Niall di incontrarci al bar verso le 17:30, mentre magari voi due arrivate un po’  prima.
Ele: Non male come idea. Speriamo il piano riesca bene.
Harry: Ho tutto sotto controllo.
Harry continuò a spiegare bene ad Elena il suo piano, un piano davvero geniale.
Harry: Allora siamo d’accordo, amore.
Ele: Si certo. Amore.
Harry la prese, la baciò ripetutamente, poi se ne andò perché doveva dire a Niall di andare al bar. Harry cerco Niall nella sua camera, ma non c’era. Allora andò di sotto e vide Niall su divano che guardava il soffitto pensieroso.
Harry: Ehi, Nialler.
Niall: Hazza.
Harry: Mezz’ora fa ti avevo parlato di scaricare la frustrazione.
Niall: Si...
Harry: Avevo pensato di andare al Costa Coffee vicino Hyde Park.
Niall: Si, forse mi farà bene.
Harry: Alle 5.15 partiamo da qui e andiamo là. Adesso torno su.
Harry tornò su, intanto si erano fatte le 16:30. Non avevo pranzato, mi ero riposata da quando Niall mi aveva portato in camera fino ad adesso. Mi alzai stiracchiandomi,  andai di sotto ma mi bloccai all’ultimo scalino. C’era Niall. Tornai di corsa di sopra. Non mi andava ancora di vederlo.
X: Cla’!!!
Io: AH! Chi è? Oh, sei tu Elo…
Ele: Dai, vatti a cambiare.
Io: E perché?
Ele: Perché andiamo a fare quattro passi.
Io: Quando?
Ele: Ora! Dai, dai, andiamo! Ti consiglio cosa metterti!
Ele mi spinse in camera mia. Spalancò il mio armadio e mi disse.
Ele: Scegli bene!
Io: Ma mica devo andare ad un appuntamento!
Ele: Eh, vabbè, devi sempre uscire! Bisogna che ti riprendi da ieri.
Presi dal guardaroba una maglia molto larga bianca, con piccole righe blu e un paio di shorts di jeans.
Ele: Sei perfetta!
Io: No! La maglia è mezza trasparente! Mi si vede il reggiseno! Poi è troppo lunga, i pantaloncini si vedono appena.
Ele: Dove vai? Tu stai così e non ti cambi!
Io: Le scarpe….
Ele: Queste Converse alte bianche. E vatti anche a truccare! E piastrati i capelli!
Io: Certo capo!
Mi truccai, mi lisciai i capelli e mi infilai le Converse.
Ele: Così mi piaci! Dai sbrigati! Sei una lumacona!
Elena mi afferrò un braccio e mi condusse fino all’uscita tutta di fretta.
Io: Ma dove vuoi andare così di fretta! Tanto siamo solo noi due!
Ele: Andiamo ad Hyde Park. Però quale bus…?
Io: Ci penso io. TAXI!!
Tassista: Dove vuole andare?
Io: Park Lane, per favore.
Tassista: Certo.
Il viaggio non durò molto fortunatamente. Alle 17:15 eravamo davanti ad Hyde Park. Elena mi fece cenno di entrare in un bar.
Ele: Sediamoci a questo tavolo. Vicino alla vetrata è sempre più bello. Iniziammo a parlare, io ordinai un succo di frutta Elena fece lo stesso.
Intanto a casa Niall e Harry erano partiti con la macchina e stavano venendo verso Hyde Park.
Harry: Parcheggio la macchina. Ecco il bar! Io intanto scendo.
Niall: Io ti raggiungo, subito.
Tutto d’un tratto Elena mandò indietro la sedia, aprì la porta e corse verso qualcuno. Era Harry. Ero rimasta da sola e mi sentivo in imbarazzo a vederli baciarsi. Intanto vidi avvicinarsi un’altra figura, ma Elena mi chiamò:
Ele: Io vado con Harry, scusami, mi farò perdonare! Però c’è qualcun altro che starà con te.


Ciaaaaaao :)
Ancora non ho tantissime visualizzazioni e più la rileggo, più mi rendo conto che forse è una storia molto banale.
Vabbè, a parte questo non mi sono ancora presentata c:
Io sono su Twitter @juveita1D :)
Adesso vi saluto c:
Ciao!

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Capitolo 16
*** Importante ***


Volevo semplicemente avvertire che questa storia è sospesa, visto che non piace a nessuno e ho poche recensioni. Scusatemi, ciaoo :3

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Capitolo 17
*** Sixteen. ***


Vidi entrare quella figura. La figura meno adeguata in quel momento.
Io: Ciao Niall.
Niall: Ciao Cla’. Posso sedermi?
Io: S-si, certo. Hai una faccia…
Niall: Anche tu non scherzi.
Per un secondo un sorriso comparve sui nostri volti.
Niall: Posso bere il succo? E’ tuo?
Io: Non è mio. Era di Ele…
Niall sorrise. Però la sua faccia aveva ancora qualcosa di cupo.
 
Niall: Offro io.
Io. Offrire cosa?
Niall: Ti offro da bere.
Io: Non devi disturbarti…
Niall: Shh… Ci penso io, un vero Gentleman si comporta così..
 
Uscimmo dal bar dopo che Niall ebbe pagato.
Niall: Ti va di fare una passeggiata per Hyde Park? Dopotutto è una bellissima giornata.
Io: S-si, va benissimo.
Niall: sei bella vestita così.
Le mie guance iniziarono a colorirsi dall’imbarazzo e iniziai un po’a tremare. Non so se era perché Niall si era avvicinato a me o perché era un po’ fresco. ‘Fresco a giugno, cosa molto normale’ pensai. Però eravamo in Inghilterra, dove il tempo era imprevedibile.
Niall: Non prendere freddo. Tieni la mia giacchetta.
Io: Grazie… Ehi, aspetta..
Niall: Tienila senza fare storie.
Mentre camminavamo nei sentieri del parco, Niall mi mise un braccio sulla spalla ed io arrossì nuovamante e mi scostai velocemente da lui.
Niall: Scusa, non volevo..
Io: N-niente…
Niall: Senti devo parlarti. Vedi, Harry mi ha detto che hai pianto ieri.
Io: No, stavo male.
Niall: Ti prego, guardami negli occhi e non mi mentire. Per favore.
Portò due dita sotto il mio mento e lo alzò in modo da guardarmi negli occhi. Le sue iridi erano di un azzurro intenso e li continuai a fissare fino a perdermi al loro interno. Ero come persa in un oceano.
Niall: Cla’, senti…
Io: Hai degli occhi stupendi, sai? Oddio che cavolo..
‘Non potevo stare zitta? Io e le mie figure di merda’ pensai.
Niall: Ahah, non è successo niente!
Sorrise e ne fece uno bellissimo, forse il più bello che avessi mai visto. Era da svenimento.
Niall: Devo dirti una cosa davvero importante.
Io: Si…
Niall: Vedi, la ragazza di cui parlavo ieri a Zayn l’ho conosciuta pochi giorni fa, mi ha trovato in camera senza maglietta, alla quale ho offerto la cena, alla quale ora dirò la verità…
Io: Ma che?
Niall: Quella ragazza sei tu. Quando ho saputo che hai pianto mi sono sentito veramente in colpa, mi veniva da piangere.
Io: Io, io…
Io ero lì davanti a lui e avevo ascoltato ogni singola parola. Ero incredula, avevo gli occhi sbarrati e la bocca spalancata dalla sorpresa.
Niall: Ora chiudi semplicemente gli occhi.
Mi baciò dolcemente, facendo combaciare perfettamente le nostre labbra. Un bacio indimenticabile che aspettavo da molto. Quando si staccò lentamente da me, io rimasi lì immobile a fissarlo.
Io: S-Sto sognando?
Niall: No, se vuoi te lo dimostro subito.
Mi lasciò un piccolo bacio a stampo sulle mie labbra e mi strinse forte a sé.
Io: Ok, ci credo! Però basta! Sennò ti svengo qui, in mezzo al parco!
Niall: Ahahahaha, casomai ti porto a casa in braccio.
Io: Comunque, mi sembra ancora un sogno. Non pensavo mai che nella mia vita ti avrei conosciuto e che poi sarei stata qui, in uno dei posti più romantici con te e mi avresti baciato.
Niall mi guardò. Sorrise intensamente.
Io: Non siamo un po’ troppo vicini?
Niall: Mai tanto, principessa.
Mi lasciò ancora una volta un bacio a stampo.
Io: Ci hai preso gusto a baciarmi!
Niall: Certo, principessa.
Io: E non chiamarmi così!
 
Io e Niall passammo tutto il pomeriggio al parco, passeggiando abbracciati. A parte quando mi aveva confessato i suoi sentimenti, indossò tutto il pomeriggio il cappuccio e i suoi Ray-Ban neri, che gli davano un aria da James Bond. Ogni tanto mi giravo verso lui e lo fissavo intensamente. Lui si girava e mi sorrideva facendomi colorare le guance. Era il giorno più bello della mia vita. Mi portò un ristorantino molto romantico. Mi trattò come una regina.
Niall: Prego, siediti.
Io: Grazie…
Niall: Sei bellissima quando sorridi.
Io: Smettila di farmi complimenti.
Niall: Li meriti tutti.
Io: Tu ne meriteresti il doppio. Ma il ristorante è..
Niall: Vuoto. Stanza tutta per noi, senza nessuno che ci disturba.
Io: Ma tu sei tutto scemo!
 
Finito di mangiare tornammo a casa in taxi, dove mi strinse a se fino a che non eravamo arrivati. Varcata la porta, urlammo.
Io e Niall: Siamo tornati!
Sul divano c’erano Elena ed Harry che dormivano. Elena sulla poltrona ed Harry sul divanetto.
Niall: Non svegliamoli, Anzi che ne dici di andare anche noi due a dormire?
Mi prese in braccio, come se fosse la prima notte di nozze, mi portò in camera sua. Mi distese e mi tolse le scarpe e il mio cuore batteva a mille. Poi mi coprì con una coperta e anche lui si infilò sotto, accanto a me.
Niall: Vieni che ti abbraccio.
Mi avvolse con le sue braccia e avvicinò il suo corpo al mio, in modo da ridurre la poca distanza che c’era prima.
Niall: Prima che tu ti addormenti e io mi dimentico, ricordati che ora sei mia.
A quelle parole rabbrividii.
Mi girai verso di lui e i nostri nasi si sfiorarono mentre io mi mordevo il labbro inferiore. Ci addormentammo poco dopo. Non ero tranquilla. Feci un incubo, dove una ragazza mi strappava via il mio (ora era mio) Niall e lo baciava davanti a me. Cacciai un urlo durante la notte. Sudavo a freddo.
Niall: Ehi, piccola, cosa succede?
Io: No, niente, un incubo.               
Niall: Ok, allora rimettiamoci a dormire e non ci pensare.
Mi rimisi giù, però non riuscivo a dormire. Mi giravo e rigiravo sul letto. Ripensavo al sogno. Vedevo sempre l’immagine di quella ragazza col volto oscurato che si portava via il mio Niall. Volevo tanto vedere il volto di quella e impedirle di portarmelo via. Avevo paura. E se il sogno fosse premonitore? E se si avverasse? 


*spazio autrice*
Buenos dias a todos (?)
Eccomi in ritardo con il 16° e schifosissimo capitolo.
Ah, devo ringraziare per le 1192 visualizzazioni e so che ci sono poche recensioni, però penso di continuare :3
Allorass ora vi lascio sotto un piccolo regalino


dovevo lasciarla, questa gif è ahdcbjsvk 
Ora me ne vado, sarà meglio lol
Tschuss!
PS se volete, questa è l'altra mia ff: 
http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1939345&i=1 c:

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Capitolo 18
*** Seventeen. ***


Era il giorno delle prove, sabato. Infilai le pantofole ed andai in bagno.                                                                                                 Mi feci una bella doccia calda rilassante, mi vestii e andai a sedermi sul letto. Non avevo voglia di fare colazione. Volevo solo ascoltare e canticchiare un po’(anche se faccio schifo a cantare) di musica dal mio cellulare. Mi misi le cuffiette, alzai il volume ed iniziai a cantare.


Io: Turn around, floating so high..
Visto che non mi ricordavo le parole, cambiai subito canzone.
Io: You’re so pretty when you cry, when you cry…
X: Wasn’t ready to hear you say goodbye, Now you’re tearing me apart, tearing me apart, tearing me apart..
Riconobbi subito la voce.
Io: Niall… mi stavi spiando? Ti prego non dirmi dall’inizio… Canto da schifo… Ti sarai perforato i timpani…
Niall: Fammi il piacere! Canti benissimo, potresti essere il 6° membro…
Io: Seh, come no!
Si decise ad entrare in camera per venire verso di me. Poi si si stese sul letto al mio fianco… Era molto vicino, anzi TROPPO. Il mio cuore iniziò a battermi fortissimo. Avevo paura che anche lui riuscisse a sentirlo.
Io: che vorresti fare?
Niall: Immaginalo…
Si appoggiò sopra di me ed iniziò a baciarmi con foga, si sfilò la sua maglietta bianca mentre io sfioravo delicatamente i suoi addominali. Nel frattempo le sue mani percorrevano curiose tutto il mio corpo venendo a contatto con ogni indumento togliendolo con cura. Sentivo le sue mani calde sfiorare il mio corpo freddo e tremolante.
Niall: Guardati… sei perfetta.
Sentii le mie guance infuocarsi a poco a poco. Iniziò ad accarezzarmi una coscia, mentre io scendevo giù con le mani fino a raggiungere l’elastico dei boxer. Glieli sfilai delicatamente. Niall mi guardò e vide l’insicurezza nei miei occhi. Mi sorrise e si unì a me facendomi provare un piacere immenso.
Io: Niall..
Gemetti nel suo orecchio, mentre lo sentì ridacchiare, contento di avermi fatto provare quel piacere. Allo stesso tempo anche lui ansimava.
Afferrai i suoi capelli umidi e gemette alla stretta forte della mia mano. Improvvisamente sentimmo bussare alla porta e lui si allontanò da me.
X: Clà ci sei?? Sono Ele, posso entrare?
Niall mi guardò sgranando i suoi grandi occhi blu e lo sentii sussurrare ancora ansimante
Niall: Merda..
Io: Ehm… Adesso un attimo no…Niall, nasconditi dentro… vai lì! Che c’è?
Ridacchiai leggermente mentre lui correva in giro per la stanza alla ricerca dei suoi boxer.
Ele: Niente che fra 20 minuti andiamo con i ragazzi alle prove. E…
Niall:Non la far entrare, dopo vedrebbe i vestiti!
Io: Giusto…
Ele: Sei pronta?
Io: Quasi, arrivo!
Ele:…Hai visto Niall?
Io: No, Niall? No…! Lo cercavo anch’io, sai? Mi preparo e scendo, tu aspettami qui… no, meglio di sotto? Ok? Vai pure, non ti preoccupare…
Lo sentì ridacchiare e cercai di non farmi contagiare.
Ele: Tutto ok?
Io: Si, si. Non potrebbe andare meglio.
Ele: Però datti una mossa.
La sentì sbuffare ed andarsene. Niall stava soffocando le risate da troppo tempo quando Elena se ne andò, non riuscì più a trattenersi.
Niall: No, non mi hai visto e mi cercavi. Sai, sono solo qui, vicino a te… sul tuo stesso letto… Volevo continuare un altro po’ però…
Io: Mi dispiace. Ci dobbiamo preparare.
Scesi dal letto con un balzo e iniziai ad aggirarmi nella camera in cerca dei miei vestiti.
Niall: Sei troppo sexy in intimo.
Me lo ritrovai, lì, dietro di me, con il suo fiato sul mio collo.
Io: Per favore, non mi prendere per il culo. Vuoi un cuscino in faccia?
Niall: No. E non ti sto prendendo per il culo. Sei solo troppo sexy e se non ti vesti, mi provochi.
Io: io sexy? Con la pancetta? Pff… Forse sei tu che stai provocando a me? Sai, sei qui davanti a me, con solo un paio di mutande addosso…
Niall: E allora non andiamo alle prove.
Io: Dopo tu?
Niall: Chi se ne frega.
Stavolta il cuscino in faccia se l’era meritato.
Io: Dai scemo, vestiti!
Gli lanciai in faccia pure i suoi vestiti.
Niall si diresse verso di me e mi tirò a se prendendomi per i fianchi. Mi baciò dolcemente.
Io: Fatto. Sono pronta.
Niall: Allora andiamo di sotto.
Tutti erano li che aspettavano a noi due.
Harry: Niall, dove diavolo eri finito? Ti stavamo cercando!
Niall: Ero in bagno, in camera mia. Se avete bussato non vi ho sentito.
Ele si avvicinò a me e mi sussurrò:
Ele: Avevi detto di non averlo visto…
Io: Ti spiegherò tutto dopo.
Alzai il tono della voce e chiesi:
Io: Marghe e Liam dove sono?
Louis: Liam l’ha portata in ospedale per dei controlli. Ci raggiungono dopo.

Nel frattempo Harry stava parlando con Niall.
Harry: Non ci credo che eri in camera tua. È impossibile che non ci hai sentito. Eri in camera di Clà, vero? Scommetto pure che ci hai dato dentro.
Niall: Shhh… non lo urlare.
Harry: Ah! Come immaginavo! Ora racconti tutto!
Mentre quei due conversavano, Ele mi si avvicinò con aria di chi voleva sapere la verità.
Ele: Allora, cosa mi volevi dire?
Io: Adesso non mi va…
Ele: Per favore… Allora proverò ad indovinare.
Io: Tanto non lo indovinerai mai.
Ele: Questo lo dici tu! Allora… Lui era da te?
Io: Ehm…
Ele: In camera… No! Non dirmi che…

Fece “la faccia”, quella che aveva capito ogni cosa.
 







SPAZIO AUTRICE
Eccomi tornata con un altro capitolo schifoso.
Sono in ritardo cronico.
Mi faccio schifo da sola :c
No okei, vi amo tanto :3
Sia alle lettrici silenziose, sia alle 11 recensioni.
Sono poche, lo so ma cosa posso pretendere da questa storia?
Va bene, ora non vi stanco più con le mie paranoie c;
Se volete qui c'è il link dell'altra mia storia: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1939345&i=1

S
arei contenta se lasciaste una recensione, anche solo di 10 parole, per sapere se vi piace o no. Potete essere anche critiche c;
Ora vado in vacanza, quindi aggiornerò dopo il 15.
Buone vacanze, belle/i <3

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Capitolo 19
*** Eighteen ***


Ele: Davvero? E brava la nostra casta Claudia..
Io: Smettila..
Le mie guance erano diventate più che rosse, viola.  Elena continuava a blaterare e non smetteva più. Tanto prima o poi sarebbe toccato anche a me..
I suoi commentini mi stavano iniziando ad infastidire e non mi sentivo a mio agio nel rispondere a quelle domande.

Ele: Senti, ti va di fare quattro passi? Giuro che non parlo più di questo argomento, lo giuro.
Io: Quante volte lo ripeti? Allora ci sto!
 
Niall’s pov
Harry: Eh bravo Niall…
Non potevo rispondere, avevo altri pensieri che mi passavano per mente.
Harry: Niall ci sei? Niall? NIALL!
Io: Eh? Cosa? Scusami non ti stavo ascoltando..
Harry: Mi dici cosa hai?
Io: Niente.. tutto okay..
Harry: Non mi sembra. Dovresti essere felice dopo la serata passata, invece stai qui con me con la faccia cupa e sei pensieroso..
Non riuscivo a dirglielo… Sì, ero felice, ma questa sera avrei dovuto incontrare una persona.. Ed era meglio che nessuno lo venisse a sapere. O mi sarei rovinato la vita.
Harry insisteva e io continuavo a dire che era tutto a posto, finsi un sorriso così che Harry si calmò e mi lasciò solo. Dovevo trovare una soluzione per l’appuntamento ed al più presto..
 

Fare shopping è sempre bello. Elena mi portò da Starbucks per prendere qualcosa e mi fece conoscere una persona che aveva conosciuto lì. Si chiamava Eleanor. A primo impatto sembrava una quindicenne del lice, ma in realtà aveva più di venti anni. Aveva il visino angelico da brava ragazza e la sua gentilezza non aveva limiti. Nel suo tempo libero era una modella alle prime armi.
 

Due settimane dopo…
La storia con Niall stava procedendo a gonfie vele e devo dire che anche alle altre stava andando tutto bene. Niall era stato molto carino: mi aveva portato in molti luoghi, mi aveva fatto molti regali… Un ragazzo perfetto. Certo, non sono mancati gli impegni con gli altri ragazzi e le sue lunghe assenze, ma si faceva sempre perdonare (avrà speso più queste due settimane che in tutta la sua vita) e pensavo quasi che qualche volta esagerasse con i regali.
Elena aveva finalmente trovato un lavoro come consulente di moda per un negozio molto famoso qui a Londra, mentre Margherita era quasi pronta a dare alla luce il suo bimbo.
Quella mattina sentivo un gran rumore in tutta la casa, non riuscivo a capire cosa fosse e dopo la serata precedente, ero troppo stanca e volevo soltanto riposare.

Elena era appena tornata da una passeggiata ed era agitata come non mai. Stava cercando qualcuno e iniziò a perlustrare tutta la stanza fino a quando non andò a sbattere contro Harry.
Harry: Hey piccola, dove corri?
Ele: Non è giornata… Dove è Niall?
Harry: Perchè lo stai cercando? Cosa è successo, qualcosa di grave?
Ele: Oh sì, gravissimo.
Elena mostrò una cosa ad Harry e subito gli disse dove si trovava. L’espressione sul viso di Harry cambiò radicalmente, si mise una mano tra i suoi fluenti ricci e una gemito di disapprovazione uscì dalla sua bocca. Senza esitare irruppe nella stanza e tutto d’un tratto iniziò ad alzare il tono della sua voce.
Ele: VOGLIO UNA SPIEGAZIONE. IMMEDIATAMENTE CARO NIALL JAMES HORAN. NIENTE SCUSE, SOLO LA PURA VERITA’

Angolo dell'autrice
Guardate chi è tornata?
Bene, dopo quasi un anno ho pubblicato un capitolo.. Uno schifoso e corto capitolo...
Scusatemi tantissimo, ma è colpa della scuola, non mi dava il tempo di fare niente :c
Cosa ne pensate? Lasciate un commento, aspetto con ansia le vostre opinioni!
Ciau! Vi voglio benee :*

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