Bianca come il latte, rossa come il sangue

di CharlotteWilson007
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter 1 ***
Capitolo 2: *** Chapter 2 ***
Capitolo 3: *** Chapter 3 ***
Capitolo 4: *** Chapter 4 ***
Capitolo 5: *** Chapter 5 ***
Capitolo 6: *** Chapter 6 ***



Capitolo 1
*** Chapter 1 ***


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Chapter 1°

 

-Sei a Londra tesoro, la tua città natale-disse mia zia Jane.

Sorrisi falsamente.

Sì, la città dove sono successe tante cose...

-Ed ecco la tua nuova casa!-disse indicando una villetta come tutte le altre.

Uscimmo dall'auto e presi le mie valigie. Entrai in quella casa e mio zio Terence venne ad abbracciarmi.

-Nipotina, alla fine ti hanno fatto uscire dal...-mia zia non lo fece finire che gli diede una gomitata sullo stomaco.

Credono che mi dia fastidio...ma non è colpa mia se è vero...

-Dall'ospedale psichiatrico, sì alla fine, sono uscita da quell'inferno-dissi per poi lasciarli lì e dirigendomi in camera mia.

Lasciai le valigie per terra e mi buttai a peso morto sul letto, neanche due minuti di riposo che sentii la porta cigolare.

-Ciao tesoro, scusalo...-disse dispiaciuta.

-Ma è vero, ha ragione!-dissi sospirando.

Zia Jane si mise vicino a me e iniziò a fissarmi tristemente.

-Che c'è? Che ho?-chiesi innervosendomi, non la finiva di fissarmi, stava per dire qualcosa ma si fermò.

-Niente, sul cassetto ci stanno delle informazioni sulla tua nuova scuola e domani ti devi svegliare alle 7.00, con questo ti lascio riposare, ah! La cena è alle 9-disse per poi andarsene.

Prima di riposarmi decisi di mettere i vestiti nell'armadio, così almeno potevo stare tranquilla. Dalla felpa con la scritta “I Love My Best Friend” cadde una foto. Nella foto c'ero io e Katherine, la mia “ex” migliore amica, questa foto era di quattro anni fa, quando avevo 14 anni.

Sorrisi debolmente ma poi la rabbia si fece viva.

Mi calmai e misi la foto nel cassetto e vidi il foglio che mi aveva detto prima zia Jane. La presi e la guardai di sfuggita.

-High School London...che fantasia!-dissi ironica.

Dopo un po', la misi nel cassetto e chiusi gli occhi addormentandomi.

 

Riaprii gli occhi proprio quando entrò mio zio.

-E' ora di alzarsi, la colazione è pronta!-disse mio zio sorridendomi.

La mia pancia fece versi strani e capì che avevo saltato la cena.

Mi alzai e andai verso l'armadio per vestirmi, scelsi le blazer nere, una felpa dello stesso colore e dei jeans blu stretti, lasciai i miei capelli biondo scuro sciolti e misi solo del mascara. Mi guardai allo specchio.

Vidi il riflesso di Katherine, i suoi occhi occhi azzurri oceano e i capelli perfettamente lisci e neri, scossi la testa e vidi il mio riflesso. Gli occhi azzurri mare e i capelli biondo scuro, la pelle bianca come il latte e le labbra perfettamente rosa.

Sentii un profumino di crepes alla nutella e scesi.

-Buongiorno tesoro, dormito bene?-chiese ingenuamente mia zia.

-Sì, molto bene grazie...-dissi per poi mangiarmi le crepes.

Dopo aver finito presi lo zaino e uscii senza proferire parola.

-Tesoro, non vuoi che ti accompagni tuo zio?-chiese mia zia.

Guardai mio zio su una Range Rover ad aspettarmi. Aprii la portiera dell'auto e entrai.

Nel viaggio nessuno dei due proferì parola ma poi, zio Terence ruppe il ghiaccio.

-Sai, nella tua scuola ci sarà la figlia di uno dei amici di tuo padre, si chiama Rose Brown, se vuoi puoi farci amicizia...-disse stando sempre attento alla strada.

-Ci penserò...-dissi guardando fuori, eravamo già arrivati al grande edificio.

-Charlotte, vuoi che ti prenda dopo scuola?-chiese zio Terence.

-No grazie, ho memorizzato la strada-dissi per poi dirigendomi verso la scuola.

Solcai il grande cancello e vidi tutti gli occhi puntati su di me. C'erano ragazzi che facevano battute sconce verso le mie forme e oche giullari che si credevano chissà chi, poi un gruppo di tre ragazzi con aria misteriosa iniziarono a fissarmi. Il ragazzo con il ciuffo biondo ha una faccia molto familiare...

Lo guardai per alcuni secondi e dopo entrai nell'edificio, e mi diressi verso la segreteria.

-Buongiorno signorina, lei dovrebbe essere la nuova arrivata, Charlotte Marie Tomlinson...-non la lasciai finire che la interruppi bruscamente.

ODIO il cognome di mia madre, quella donna che pensava solamente a se stessa!Pensava...ormai non si sa più niente di lei...

-Charlotte Evans, no Tomlinson!-dissi gentilmente.

-Oh, allora benvenuta alla High School London! Ecco a lei gli orari e la chiave per l'armadietto, buon anno scolastico!-disse cortesemente.

La ringraziai e mi diressi verso l'armadietto numero 666. Lo trovai e la aprii mettendo i libri in esso e guardando l'orario. La prima ora ho storia, la materia che più ODIO.

-Hey, ciao!-disse una voce accanto a me.

Mi girai e vidi una rossa sorridermi amichevolmente.

-Ciao...-dissi guardandola bene, aveva dei capelli tendenti al viola, che buffa.

-Piacere Rose Brown e tu devi essere Charlotte?-chiese.

Rose Brown, uh sì, la figlia dell'amico di mio padre!

-Sì, il piacere è tutto mio!-dissi sorridendo. Mi sta molto simpatica.

-Sai, tuo padre è un caro amico di mio padre, giocavamo quando eravamo 13enni...se ti ricordi...-disse.

La guardai attentamente e un ricordo mi avvolse.

Io, Katherine e una ragazza dai boccoli mori giocare con le bambole.

-Avevi i capelli mori?-chiesi.

-Sì, allora ti ricordi!-disse sorridendomi.

Sorrisi anche io.

-Che hai in prima ora?-chiese, non potevo fare a meno di sorridere anche io.

-Storia, tu?-chiesi.

-Ginnastica-fece una smorfia molto buffa-e in seconda?-chiese.

-Algebra, la mia materia preferita-dissi facendola ridere.

-Pure io! Allora saremo compagnie di banco! Ti aspetto alla fine dell'ora così entriamo in classe insieme!-disse battendo le mani felicemente.

Sorrisi amichevolmente. Da due anni che non sorridevo così!

La salutai e entrai in classe. Quando entrai tutti mi fissarono e certi bisbigliavano tra loro e uno disse:-Che gnocca!- e vidi che la prof. se ne fregava cosa aveva detto “quello”. Vidi che il ragazzo che mi aveva detto che ero “gnocca” era un ragazzo dagli occhi azzurri identici ai miei e rideva con altri ragazzi.

Poi “per miracolo” la prof. si accorse di me e mi guardò attentamente tramite i suoi occhiali da Harry Potter, se non sbaglio...

-Buongiorno, lei deve essere la nuova arrivata, Charlotte Tomlinson!-disse mettendosi bene gli occhiali.

Il chiacchiericcio in classe si era fermato.

-Può evitare di chiamarmi Tomlinson? Ora il mio cognome è Evans, c'è scritto anche nel suo foglio, se vede bene...-sussurrai l'ultima frase.

Ci furono delle piccole risate.

-Oh, ha ragione, ora si metta nel posto vicino a Malik, quello in fondo a destra-disse indicando un banco vuoto.

Bene, dovrò fare dei conti con questa professoressa.

Guardai il mio compagno di banco e vidi che era il ciuffo biondo che mi fissava in cortile.

Però è bello...anzi, è... BASTA!

Lo guardai attentamente e il suo viso mi era familiare, fin troppo familiare...

Mi sedetti e la prof. iniziò a spiegare. Sentii gli occhi dorati del ciuffo biondo puntati su di me.

-Tomlinson, eh?-disse all'improvviso.

Si girò quello che aveva fatto la battuta.

-Che cazzo vuoi Zayn?-chiese, e anche il riccio vicino a lui si girò. Rimasi a bocca aperta.

Mia madre non aveva né sorelle e né fratelli, i suoi morirono quando lei aveva 10 anni, i genitori erano figli unici e di cugini ne aveva solo due e NON avevano figli! E so benissimo di non aver avuto fratelli!

-Louis, veramente le dicevo alla mia compagna di banco minchione!-disse.

-Fermi tutti, tu hai il cognome TOMLINSON?-chiesi sconcentrata.

-Sì... e vedo che non sono l'unico...-disse serio, fin troppo serio...

-A quanto vedo...-dissi per poi ascoltare la lezione.

Il ciuffo biondo mi “studiò” per tutta l'ora, ma che cazzo?Non sono uscita da una scatola di Natale!

-Comunque sono Zayn Malik-disse con una voce terribilmente sexy normale.

-Charlotte Evans-dissi solamente per poi ascoltare la lezione letteralmente NOIOSA.

All'improvviso suonò la campanella.

Sia lodata la campanella! Uscii in fretta e furia dalla classe e vidi Rose.

Vedendola sorrisi involontariamente e le andai incontro.

-Hey occhi azzurri! Come è andata la lezione?-chiese.

-Hey rossa, diciamo bene, la storia non fa per me...-dissi facendola ridere.

-Conosci un certo Tomlinson?-chiesi all'improvviso.

Lei mi guardò preoccupata e mi trascinò nel bagno.

-Charlotte, so che dirai “ma questa qui è pazza...”ma non me ne fotte una minchia, te lo dico perché, anche se ci conosciamo da un'ora, (veramente da tanti anni ma sono piccoli dettagli) non voglio perderti...- la guardai con un sopracciglio alzato.-...non ti devi MAI avvicinare a Tomlinson e i suoi amichetti, Malik e Styles. Sono pericolosi...-disse a bassa voce-tutte le ragazze che sono state con loro sono scomparse...-disse a bassa voce per paura di essere sentita.

Pericolosi...ragazze scomparse...questi atteggiamenti mi sono molto familiari...

 

-Meno male! Dopo due ore di algebra ci voleva una pausa mensa!-disse Rose teatralmente.

Risi sotto i baffi, Rose è così buffa, non me la ricordavo così.

-Non dirlo a me, la mia pancia brontola!-dissi tenendomi la pancia.

-Uh, occhiazzurri, ti devo far conoscere una ragazza simpaticissima e dolcissima!-disse trascinandomi verso un tavolo dove c'era una mora che mangiava tranquillamente sola.

Ha dei capelli color cioccolato e le punte ondulate come le mie, gli occhi dello stesso colore dei capelli e un viso a dir poco angelico.

-Hey Juliette, ti voglio presentare Charlotte, Charlotte lei è Juliette!-disse presentandomi la mora.

La mora mi sorrise dolcemente e mi porse la mano. Io gliela strinsi e ci sedemmo accanto a lei.

-Allora Charlotte, come mai in questa “orripilante” scuola?-mi chiese Juliette.

-All'estate sono uscita dall'ospedale psichiatrico...lunga storia, ve la racconterò più in là-dissi sorridendole.

-Non ti preoccupare, comunque avevo sentito che avevi fatto due anni nell'ospedale psichiatrico, ma io non ci credevo!-disse Juliette.

-Quando ti vuoi sfogare ci siamo noi qui ad ascoltarti!-disse Rose sorridendo.

Sorrisi dolcemente.

Rose si guardò intorno con faccia preoccupata.

-Juliette, dove è Dorothy?-chiese preoccupata.

Juliette si strozzò con la pasta che stava mangiando.

-Non lo sapevi...è...-non finì la frase che Rose la fermò.

-Davvero?!-chiese terrorizzata.

Io le guardai confusa.

-Emh...ragazze, chi è questa Dorothy e...che glie successo?-chiesi confusa.

-Dorothy Adams era una nostra amica...l'hanno presa Charlotte!-disse facendo una faccia seria.

-Ragazze...promettetemi che starete attente?-chiese Juliette.

-Ragazze ma siete troppo pessimiste...forse è a casa, o sta male...-dissi.

Loro mi guardarono e poi si guardarono intorno.

-Charlotte, non è così, era la scelta...di LORO ora dobbiamo vedere chi è nella prossima lista...-disse Rose.

Juliette prese dalla tasca dei suoi jeans neri un foglio tutto stropicciato.

-La prima a scomparire è stata Jessica Clark, un'oca che era la capo cheerleader, la seconda Elizabeth Gills, una nostra cara amica e la terza Dorothy Adams...chi sarà la quarta?-chiese Juliette preoccupata.

-Ma quante ne scompaiono...?-chiesi.

-Sei ogni anno...praticamente ne sono scomparse in questi cinque anni trenta ragazze, mancano tre ragazze!-disse Rose.

-Avete seri problemi...-dissi ridendo.

Loro mi guardarono male.

-E' la verità!-disse Juliette.

-Okey, ci credo, ma potete dirmi che cosa potrebbero essere?-chiesi incrociando le braccia.

-Una specie di demoni!-sussurrò Rose.

Quella parola mi lasciò spiazzata.

-Ragazze....i...i demoni non esistono!-dissi convincendomi più me stessa che loro.

-No, i demoni esistono eccome!-disse Juliette ribattendo.

Mi morsi il labbro inferiore e le guardai.

Avevano ragione...i demoni esistono...

 

 

 

 

 

 

Charlotte's Space

Bella grande eh?! mlmlml

Prima di tutto non avevo più continuato "You are my drug" perché non avevo più l'ispirazione T.T Che bella merda!

Avete visto il banner? E' ahsjdgshfjagsj *-* Me l'ha fatta questa stupenda ragazza -----> hedwig_

Allora, che ne pensate? A me mi gusta! :D Non so voi...

Mi sono ispirata dal film “Il corpo di Jennifer” e lo elaborato nella mia testa ed ecco cosa è uscito! Lo so che vi ho fatto incuriosire sulla vita misteriosa di Charlotte ma “credo” che la svelerò o nel 2 capitolo o nel 3. Ci devo pensare...

Katherine NON DIMENTICATELA!

SARA' MOOOOLTO IMPORTANTE!

Anche Juliette e Rose non dimenticatele...più in là vi dirò il perché....

Ho tutto nella mia testolina mlmlmlmlm

 

DOMANDINA:

Secondo voi, perché Charlotte ha lo stesso cognome di Louis? uu Sono curiosa che cosa dice la vostra testolina.

 

Ora andiamo ai personaggi!!! :D

-Charlotte è la bellissima Barbara Palvin

-Rose è la nostra rossa Ariana Grande

-Juliette è Selena Gomez! Amo questa ragazza! ʘ‿ʘ

-Katherine (il cognome me lo devo ancora inventare) è Megan Fox. Quella donna è un mito! *-*

E * rullo di tamburi * i Uan Dairection! (è ironico sia chiaro u.u)

Allora non so se devo dirvi altro...

Mmh...no soltanto che

questo è il mio profilo di Twitter!

https://twitter.com/_LottieStalik_

Se vi va seguitemi! é.é

Ah, sì! RECENSITE??? ^-^

Yo, senno Paul libera Zayn e vi smerda come aveva fatto con Max! ʘ‿ʘ

Spaco botilia, amazo familia

Prendo coltello e taglio ciuffo bello,

Sono dotato e tanto amato,

Sono Pakistano e sono umano(?)

*non centra niente I know u.u

*è figosa la mia firma, yo!

 

#TantoLove

 

Charlotte

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Capitolo 2
*** Chapter 2 ***


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Chapter 2°

 

 

Charlotte è così misteriosa...quando io e Rose le avevamo detto che i demoni esistevano si morse il labbro inferiore preoccupata. Avrà qualche connessione con i demoni?

Scossi la testa quell'assurdo pensiero, doveva uscirmi dalla testa.

Mi diressi verso l'aula di fisica, materia che più ODIO -anche se ho buoni voti- e mi misi al mio solito posto infondo alla classe. In quell'ora non avevo con me Rose e per questo che mi arrangiai a starmene da sola. Non sono una ragazza sociale, ma una riservata. Al contrario di mio fratello Liam che è gentile con tutti e molto sociale. Va be tranne con Styles e i suoi amici... questo è ovvio.

Quando parli del diavolo spuntano le corna.

Ed ecco Styles entrare con tutta la sua bellezza, in effetti tutti i demoni hanno sembianze umane con una bellezza sovrannaturale e dentro sono dei mostri.

Lo vidi avvicinarsi a me e sedersi al banco libero affianco a me.

-Hey, Payne!-mi chiese guardandomi sorridendo.

Mi ipnotizzai per un momento ma poi mi ripresi dal mio stato di trance.

-Styles...-ribattei di rimando acidamente.

Da un po' di tempo che non la finiva di seguirmi. E questo non era per niente un bel segno...

Mi calmai e mi torturai nervosamente un boccolo marrone. Quando mi stava vicino divento improvvisamente nervosa. Mi fa un strano effetto.

Sospirai e cercai di non distrarmi, ma era una missione impossibile perché Harry iniziò a fissarmi insistentemente e questo mi provocò dei brividi di...paura.

Incontrai per sbaglio i suoi occhi verdi, rispetto ai miei che sono un marrone scuro i suoi sono luminosi e brillanti. Mi morsi il labbro inferiore senza rendermene conto e poi arrossì leggermente. Dovevo andarmene da quella situazione imbarazzante.

Mi alzai improvvisamente facendo girare tutta la classe verso di me, non ci feci caso, dovevo solo andarmene da quella situazi0ne imbarazzante. Chiesi alla prof. di andare al bagno, mi guardò tramite i suoi occhiali e mi accennò un sì. La ringraziai e me ne andai con gran fretta uscendo da quella classe.

Presi il mio libro sui demoni dall'armadietto e corsi verso il bagno delle ragazze chiudendomi dentro. Chiusi la serratura e mi appoggiai sul WC, ovviamente chiuso, e sfogliai le pagine.

Se un demone si avvicina ad un umano, significa che è in grave pericolo.

Strabuzzai gli occhi. Sono in pericolo, cazzo.

Sentii dei passi. Mi morsi il labbro inferiore cercando di non fare nessun rumore. Ero con le gambe sopra il WC così se guardava sotto non vedeva le mie gambe. Sentii un brivido lungo la schiena.

Non so il perché ma inizio ad avere paura. Improvvisamente la porta si aprii e incontrai i suoi occhi verdi. Ero terrorizzata e non sapevo cosa fare.

-Hey Payne...stai bene?-mi chiese tendendomi la mano.

Io gliela guardai e non l'accettai, mi alzai e il suo viso era a pochi centimetri dal mio. Potevo vedere tutti i suoi lineamenti perfettamente perfetti. Mi persi per un attimo nei suoi occhi ma mi ripresi subito.

-S-sì-balbettai, scossi la testa-perché sei qui?-chiesi cercando di essere indifferente.

-Mi ci ha mandato la prof. ha dimenticato che eri nel bagno...-disse grattandosi la nuca.

I demoni si imbarazzano?

-Ah, emh...okey-dissi imbarazzata. Un altro brivido mi percorse la colonna vertebrale. Non mi resi conto di quello che succedeva perché mi trovai intrappolata al muro con Harry davanti. Era a pochissimi centimetri dal mio viso e eliminò la distanza fra noi sfiorando le sue labbra sulle mie. Iniziò a baciarmi il collo e mi morse dolcemente il collo, credevo che mi stava mordendo nel senso di bersi il mio sangue, ma no. Mi provocò solo un succhiotto. Ero paralizzata e non sapevo come reagire. Volevo scappare, ma i miei piedi mi tradirono.

Le sue labbra toccarono le mie, per un attimo mi lasciai andare mettendo le mie mani sul collo ma dopo mi resi conto che stavo baciando un essere non umano. Mi staccai e ne approfittai per correre verso la classe. Quando entrai in classe la campanella suonò facendomi sospirare. Andai verso il mio banco e mi preparai. Sentii un bruciore nel collo, mi toccai il punto dolente e sentii che era il succhiotto provocato da Harry.

Stavo per uscire quando incontrai Harry. Mi venne un brivido lungo la colonna vertebrale. Lo sorpassai ma la professoressa mi chiamò.

Ora che cazzo vuole questa?

-Payne vorrei che dessi ripetizioni a Styles, perché non voglio ritrovarmelo l'anno prossimo, e niente obbiezioni-disse, vidi i suoi occhi strani, aveva i occhi tendenti al rosso... ma non ci feci molto caso perché riformulai quello che aveva detto.

-C-cosa?-dissi istericamente. Mancava poco che mi strappassi i capelli.

-Ho detto niente obbiezioni! E ora potete andare se non volete far tardi alla prossima ora-disse mandandoci via.

No no no! Avevo promesso a me stessa che sarei stata lontana da Styles e i suoi amici e ora dovrei fare ripetizioni a lui? Ma perché proprio lui?

-Ti voglio vedere alle 7.00 nella London Road n°5, ti aspetto-disse con fare malizioso.

Mi provocò altri brividi. Troppi brividi in un giorno.

Annuii debolmente e mi lasciò un baciò sulla guancia. Rimasi paralizzata un altra volta.

-Juliette!-urlò una voce che riconoscerei fra mille.

-Rose, come è andata con la verifica di filosofia?-chiesi sorridendole.

Rose la conosco da 3 anni, è come una migliore amica. Mi ero trasferita qui per il lavoro di mio padre e non conoscevo nessuno. Per sbaglio mi imbattei in Rose, che a quei tempi aveva i capelli marroni, e iniziammo a fare conoscenza.

-Bene, diciamo...però speriamo che avrò almeno un 6-disse toccandosi i suoi capelli rossi.

Sorrisi ricordandomi tre anni fa.

 

-Sai Juliette, vorrei tingermi i capelli-disse vaga Rose guardandosi i capelli marroni.

Corrugai la fronte. -E che colore vorresti?-chiesi curiosa.

-Bho, non so...biondo?-chiese. La immaginai bionda ma scossi la testa.

-Non ti starebbero bene...-dissi prendendo un cucchiaio di fragole alla panna.

-Se me li faccio più chiari?-chiese ancora.

-Nah...Rose vuoi che ti porti le fragole con la panna?-chiesi bevendo il succo delle fragole che stava infondo al bicchiere.

-Mmh...-le si illuminarono gli occhi.-Me li faccio rosso fragola!-urlò felicemente.

La guardai confusa e la immaginai occhi i capelli rossi.

-Sì, ti starebbero sicuramente bene!-dissi sorridendo.

-Grazie Juliette e grazie anche alle fragole!-disse scendendo le scale per andare dal parrucchiere.

Iniziai a ridere, la solita Rose.

 

-Dai che sei brava a filosofia-dissi incoraggiandola.

Sorrise e ci salutammo, perché all'ultima ora avevamo, ancora una volta, materie diverse.

Vidi che avevo l'ora in comune con Charlotte.

Eravamo nel cortile della scuola perché la prof. Smitty, come la chiamiamo noi, aveva una cosa importante da fare. Parlammo dei nostri gusti, dei nostri sogni, per conoscerci meglio.

-Come hanno reagito i tuoi genitori quando hanno saputo che dovevi andare all'ospedale psichiatrico?-chiesi rompendo il ghiaccio.

-Loro mi ci hanno portata...-disse amaramente.-veramente solo mia madre mi ci voleva portare mentre mio padre ne era contrariato-disse lasciandosi cadere sull'erba.

Dannazione la mia merdosa curiosità!

-Mi dispiace-dissi dispiaciuta.

Pensai a un'ora fa in bagno. Ma come aveva fatto ad aprire la porta del bagno se l'avevo chiusa a chiave? Perché la prof. aveva quel strano colore degli occhi? Ma perché dovevo proprio io fargli le ripetizioni? Che voleva da me? Cazzo... lui ha finito le prede... mancano tre ragazze... e una di loro sono io... Oh mio dio... no. Ho cercato in mille modi di essere invisibile ai suoi occhi ma vedo che non ci sono riuscita...

Mi ricordai di una frase del libro dei demoni: I demoni possono stregare le persone solo con uno sguardo...

Allora Harry l'aveva stregata, ecco spiegato del strano colore dei suoi occhi. E ora come farò ad andare da Harry? Se mi presentò sarò morta o ancora peggio... ma se non vengo sarò morta... meglio che vado io perché non voglio trovarmelo in casa mia.

Un brivido mi percorse tutto il corpo. Il solo pensiero di quell'essere in casa mia... meglio non pensarci!

Iniziò a suonare la campanella che indicò che la scuola è finita. Salutai Charlotte e mi diressi a piedi verso casa in fretta, non so per quale motivo...

Sentii un lieve vento accarezzarmi il viso. Manca poco ed arriverà Natale. Bella merda, odio il Natale, odio la neve, odio il freddo e odio Dicembre. Non lo so perché lo odio ma lo odio, è una cosa normale odiare qualcosa no?

Entrai in casa e buttai lo zaino sul corridoio dirigendomi verso la cucina.

-Ciao Julie, come è andata a scuola?-chiese mia madre.

-Bene-dissi solamente.

Presi una mela e andai in camera mia.

Sentii la porta cigolare, e vidi spuntare mio fratello Liam.

-Hey sorellina, ti va di uscire adesso con Rose, Niall e Jess?-chiese avvicinandosi.

-Okey, andiamo-dissi vaga.

In effetti mi serviva un po' svagarmi. Guardai l'orologio che segnavano le 4 precise. Alle 7 dovevo essere davanti casa di Styles...

Mi morsi il labbro inferiore e vidi mio fratello Liam guardarmi il collo corrugando la fronte.

-Chi ti ha fatto questo succhiotto?-chiese toccandolo.

Avvampai e mi nascosi quella specie di succhiotto.

-N..niente, s..solo un succhiotto-dissi balbettando. Mi aveva messo in imbarazzo.

-Menti! Anche Dorothy aveva questo succhiotto, prima di andarsene...-disse serio.

Mi morsi il labbro inferiore. In effetti ha ragione...

-Me l'ha fatto Harry ok?!-chiesi alzandomi dal letto e mettendomi le supra.

Vidi Liam sbiancare. Anche lui aveva notato i “strani” comportamenti di Styles, Tomlinson e Malik e mi dava ragione.

-E tu sei tranquilla?! Sai cosa significa?!-mi chiese in isterico.

-No, non sono tranquilla affatto! E so benissimo cosa significa tutto questo, mi credi una ragazza con gli ormoni a mille? Ho un cervello e so usarlo, può essere bello quanto vuole ma non mi avrà-dissi sicura.

Si alzò e diede un porte calcio al letto facendo un rumore tremendo.

-Non voglio perderti ok?! Ho già perso la mia migliore amica e ora dovrei perdere anche mia sorella? Mo' quello stronzo deve vedersela con me!-disse alzando il tono della voce.

-No! Non ti azzardare neanche ad avvicinarti a lui! Sai che sono 10 volte più forti di un essere umano-sospirai-ora smettiamola di parlare di questo argomento ok?-chiesi tristemente.

Liam venne ad abbracciarmi, i suoi abbracci mi facevano stare sempre bene.

-Mi dispiace, ma voglio solo proteggerti...anche se sarebbe inutile. Mi fido di te...-disse dei dolci baci sui capelli. Rimanemmo così a dondolarci per pochi minuti per poi scendere perché erano venuti Jess, Niall e Rose.

-Sentite ragazzi chiamo Charlotte-disse prendendo il cellulare.

I ragazzi si guardarono confusi, mentre Jess ci guardò curiosa.

-Charlotte è la ragazza nuova-dissi in parole povere.

 

Eravamo a Nando's aspettando che Charlotte arrivasse. Mentre Jess e mio fratello si davano dolci baci a stampo Rose e Niall li guardarono con disgusto e un po' con indivia mentre io li guardai con indifferenza. Jess e Liam sono la tradizionale coppia perfetta, e infatti sono perfetti insieme, come se fossero destinati a stare insieme. Infondo anche io sono invidiosa di mio fratello perché lui ha un amore che io non avrei mai trovato.

Chissà se lo troverò mai...

Vidi Charlotte venirci incontro con un timido sorriso. Si sedette vicino a Rose e Jess, per come è, iniziò a parlarle. Non diedi molta importanza a quello che dicevano che viaggiai tra i miei pensieri.

Improvvisamente sentii parlare di lividi. In effetti Niall aveva notato che Charlotte aveva un succhiotto identico al mio. Mi nascosi il succhiotto che avevo con i capelli. Mi ringrazio di aver lasciato i capelli lunghi!

Guardai distrattamente il cellulare e vidi che erano le 7 meno un quarto. Mi scusai con tutti e dissi che avevo degli impegni. Uscii dal bar e mi diressi verso la via, se non sbaglio, London Road n°5. Mentre camminai sentivo il freddo vento di ottobre attraversarmi i capelli, era una bella sensazione rilassante.

Mi beai di quell'attimo. Alzai la testa verso il cielo e una goccia mi bagnò il naso. Risi e camminai tranquillamente mentre iniziava a piovere. Amo la pioggia.

Quando vidi che si faceva più forte corsi verso l'ultima casa dove c'era scritto il numero 5. Iniziò a bruciarmi il succhiotto, più mi avvicinavo più bruciava. Strano...

Ero davanti alla porta di casa di Styles, presi un bel respiro e bussai leggermente. Dopo due minuti la porta si aprii da sola, come nei horror. Amo i horror, ti fanno paura anche se sono dei film.

Entrai coraggiosamente.

-C'è nessuno?-chiesi entrando. Era un bel posticino per un demone. Sembrava una casa normale...in effetti lo era.

Sentii dei passi scendere le scale e vidi Styles sorridermi.

Sorrisi di rimando e mi guardai intorno per non guardare i suoi abissi al posto degli occhi.

-Guarda che non ti mangio-disse soffiando sul mio collo. Sbarrai gli occhi. Come aveva fatto ad arrivare fino a qua senza sentirlo?

-Emh..scusa, iniziamo?-chiesi, poi mi ricordai di aver dimenticato il libro di fisica.-Cazzo ho dimenticato quel fottuto libro di quella fottuta materia di fisica!-dissi disperata. Che fine sono...

Iniziò a ridere per la reazione che avevo avuto-Non ti preoccupare ce l'ho io-disse prendendomi la mano e ci dirigemmo verso la cucina.

-Vuoi che ti offra qualcosa?-chiese prendendo due bicchieri.

-Sì...un bicchiere d'acqua grazie-disse guardando il libro di fisica.

Si sedette vicino a me e mi diede il bicchiere d'acqua mentre lui aveva un bicchiere pieno di succo. I demoni bevono i succhi?

-Che cosa ripassiamo?-chiese avvicinandosi. Sentii il suo respiro sul mio collo e iniziò a bruciarmi il succhiotto. Mi morsi il labbro inferiore per soffermare il dolore.

Harry notò il bruciore che avevo al collo e iniziò a baciarmelo, improvvisamente il dolore scomparve e Harry mi sorrise compiaciuto.

-Allora, ripassiamo dalla fisica nucleare che ne dici?-chiesi concentrandomi non pensando al succhiotto che ora non mi bruciava.

-Perfetto-disse prendendo il libro.

Guardai la sua figura, aveva i ricci che gli ricadevano in fronte. Se non era un demone, forse ci lascerei un pensierino...Juliette che cazzo stai pensando!

Scossi la testa levando quell'assurdo pensiero.

Passammo il pomeriggio ripassando fisica e ridendo. Dimenticai che ero in una casa con un demone.

Alla fine era l'ora di andare, si erano fatte le 9.

-Allora ci vediamo domani a scuola-disse sorridendomi.

-Sì...-dissi.

-Grazie-disse avvicinandosi e mi diede un dolce bacio. Sembrava uno di quei baci dei film romantici che vedo qualche volta con Rose.

Mi staccai rossa in volto.-Di..di niente-dissi balbettando per poi andarmene verso casa.

Perché non mi ero staccata subito? Perché ho fatto quella stupida comparazione con i film romantici? Perché non mi ha fatto niente? Mi vuole risparmiare? Perché il succhiotto non mi bruciava più quando Harry me l'ha baciato? Ha qualche connessione con Harry?

Pensai andando verso casa senza avere nessuna risposta.


 


 


 


 


 


 


 


 

Charlotte's Space

Ed ecco il 2 capitolo! Qua come avete visto c'è il punto di vista di Juliette, avete visto come ragiona? Ahahhaha Ma Harry? E Liam che cuccioloso era :3 Madonna

quanto volevo essere al posto di Juliette! Ho messo una nuova protagonista Jessica che la vedo come Victoria Justice. E' bellissima! Anche lei sarà importante, non

come Juliette, Rose e Katherine, ma ci sta! Bene, volevo ringraziare le ragazze che l'hanno recensita, che l'hanno messa nelle preferite/ricordate/seguite siete

sjkdfhdfjfskdjfh *-* Spero che recensite anche questo capitolo! ^-^ Avete visto che è un po' più lungo del 1° °-° prima non me ne ero resa conto LOOOL Se vi va

seguitemiiiii https://twitter.com/_LottieStalik_

Una ragazza ha dato una risposta alla mia domanda è in effetti non ci avevo pensato:

secondo me hanno gli stessi cognomi perché sono gemelli separati alla nascita”

Comunque potrebbe andarci ^-^

Avete visto? Ho cambiato la BIO questa è più Swag... Va beeeeeene, ora mi disintegro, vado a preparare il 4 capitolo perché il 3 è già pronto! YO

Selena qui è tenerissima *_______*

Non fateci caso al testo, è solo coglione, non vuole essere ordinato T.T

#TantoLove

 

Charlotte

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Capitolo 3
*** Chapter 3 ***


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Chapter 3°

 

Uscii dalla classe per dirigermi verso il bagno. Mi faceva male la cicatrice che ho sulla spalla, quella cicatrice che non solo fa male fisicamente ma anche psicologicamente. Presi un bel respiro e mi sciacquai la faccia. Sentii una presenza dietro di me e mi girai incontrando Zayn. Soffocai un urlo che non si senti. Zayn si avvicinò a me, mentre io indietreggiai sbattendo al muro. Ero in trappola. Il suo viso era a due centimetri dal mio. Inclinò la testa e iniziò a baciarmi il collo lasciando una scia di baci umidi. Ero paralizzata, non riuscivo a reagire. Mi morse dolcemente il collo provocandomi sia brividi che un succhiotto.                                                                                       
-Ora sei mia-disse per poi scomparire. Mi toccai il succhiotto e mi guardai allo specchio, notai il collo tutto arrossato con un succhiotto viola. Mi morsi il labbro inferiore. Cosa vorrebbe significare che ora sono sua? Scossi la testa levando quel pensiero e mi concentrai sulla mia cicatrice.
Era sparita!
Rimasi a guardare la spalla con la bocca ad "o" per un po' di tempo per poi coprirla. Rimasi pochi minuti in bagno riflettendo su cosa era successo. Zayn mi ricordava Jake... avevano la stessa faccia arrogante. Mi scappò un sorriso ricordandomi di Jake.                                                                                                                                                                                                                              
Mi alzai e decisi di andare in classe. Stavo per entrare e vidi Juliette uscire dal bagno in fretta con dietro il riccio amico di quel Tomlinson.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                

Meglio non farsi gli affari degli altri.

Ero all'ultima ma era buco, allora io e Juliette decidemmo di andare nel cortile della scuola. Iniziammo a parlare dei nostri gusti, dei nostri sogni ecc... E' davvero una ragazza dolce e sempre sorridente. Mi venne il dubbio di quello che avevo visto prima di entrare in classe l'ora precedente. Stavo per aprire bocca ma la rinchiusi. Dovevo farmi gli affari miei. Levai quel pensiero dalla testa concentrandomi sulle mie blazer nere. Rimanemmo per un po' in silenzio pensando ai nostri problemi. -Come hanno reagito i tuoi genitori quando hanno saputo che dovevi andare all'ospedale psichiatrico?-chiese rompendo il ghiaccio.                              
Ci pensai un attimo ricordandomi di quello che era successo due anni fa.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      

-Loro mi ci hanno mandato...-dissi ricordandomi che mia madre aveva fatto l'isterica per poi non parlarmi più-veramente solo mia madre mi ci voleva portato mentre mio padre ne era contrariato...-finì lasciandomi cadere sul prato. Iniziai a pensare ai miei genitori. Chissà dove saranno, chissà se hanno fatto una nuova vita senza di me o semplicemente si sono scordati di me. Sinceramente a me mi mancano, non so io a loro... Chissà se mia madre è ancora viva, se mio padre è ancora vivo... Juliette mi riportò con la mente sulla terra sospirando.
-Mi dispiace...-disse dispiaciuta. Sorrisi dicendole di non preoccuparsi. All'improvviso la campanella suonò facendoci capire che la scuola era finita. Presi il mio zaino e salutai Juliette.

Mentre camminai dirigendomi verso casa presi l'IPhone mettendomi gli auricolari ascoltando "Part Of Me" di Katy Perry. Passai davanti un parco abbandonato. Era il parco dove andavo a giocare con Katherine. Ci entrai senza esitazione e andai verso le altalene. Mi ricordavo che avevo inciso le iniziali di me, Katherine e Jake. Infatti nella seconda altalena sotto c'era scritto "C+K+J" sorrisi e sospirai. Mi misi in un'altalena e mi dondolai. All'improvviso mi venne un dolore allucinante al collo, mi ricordai che avevo il livido. Lo sfiorai appena e iniziò a bruciarmi. Sentii delle grandi braccia avvolgermi. Mi dimenai e guardai dietro. Non c'era nessuno. Mi guardai intorno e non vidi nessuno, solo io e le altalene. Sicura che non c'era nessuno e quelle braccia erano solo frutto della mia immaginazione me ne andai ma una forza innaturale mi buttò fino all'albero. Vidi davanti a me Zayn. Mi guardò malizioso e mi mise le mani ai fianchi facendo toccare i nostri petti.
-Che vuoi da me!?-dissi cercando di allontanarlo da me.
-Te-disse cercando di baciarmi. Gli diedi uno schiaffo e approfittando della sua distrazione iniziando a scappare, ma mi prese per un polso e mi spinse nell'albero intrappolandomi.
-Aggressiva eh? Questo mi piace-disse sorridendo maliziosamente. Stufa di quella situazione gli diedi una ginocchiata nelle parti basse e me ne andai. Corsi come non avevo mai corso e arrivai a casa con il fiatone.
Entrai in casa cercando di essere normale ma non c'era nessuno a casa. Vidi un foglietto sul frigo dove c'era scritto:

"Tesoro siamo al lavoro, ci vediamo questa sera. Oh, il pranzo sta nel frigo e ti ho lasciato dei soldi se vuoi uscire. Jane e Terence xx"

Buttai lo zaino sul sofà e andai sopra. Mi spogliai rimanendo in intimo e andai a fare una doccia per rilassarmi. Mi legai i capelli in un chignon disordinato e feci il bagno. Dopo aver fatto un bel bagno rilassante mi misi l'intimo, una maglietta larga lasciandomi una spalla scoperta e dei pantacollant. Mi guardai allo specchio notando il succhiotto. Lo toccai ma non mi faceva male... Presi un po' di fondotinta e lo coprì. Andai in cucina e guardai fra gli scaffali trovando quello che cercavo, la nutella. Mi buttai sul sofà dove c'era prima lo zaino e pensai a quello che era successo. Ma cosa vuole da me? Perché io? Come sapeva che ero là? Tante domande e nessuna risposta. Mi morsi il labbro inferiore ricordandomi di Katherine, anche lei sapeva sempre dove ero... Forse le ragazze hanno ragione, sono dei demoni... Lasciai la nutella sul tavolo e mi lasciai cadere sul sofà. Mi sono appena liberata dei demoni ed eccone altri. Ma sono una calamita di demoni???
Qualcuno bussò alla porta, mi alzai di malavoglia e andai ad aprire. Guardai a destra e a sinistra ma nessuno. I miei occhi caddero per terra dove c'era un'adorabile gattino con due grandi occhioni verdi.
-E tu da dove sei spuntato fuori?-chiesi sorridendo ricevendo un miagolio da parte sua. Lo presi e lo portai in casa tenendolo in braccio. Lo nutrii e lo lavai.
-Ora sei pulito!-dissi asciugandogli il suo pelo folto. Mi ricordava tanto il mio gatto Mali, che era scappato lasciandomi sola. Mi venne un idea di come chiamarlo. Mali! Sorrisi involontariamente e mi accompagnò fino al salotto. Ci mettemmo comodi sul sofà guardando dei film. L'IPhone iniziò a squillare e vidi il nome di Rose. Sorrisi e risposi.

-Hey-

-Occhiazzurri! Sei libera questa sera?-

-Sì, perché?-

-Fatti trovare davanti a Nando's-

-Ok, sarò lì tra mezz'ora-

Chiusi la chiamata e andai a cambiarmi. Decisi di prendere le mie converse bianche, dei jeans attillata e la mia adorata felpa Old School nera con l'iniziale del mio nome. Mi pettinai i capelli e mi truccai leggermente. Qualcuno bussò alla porta e andai ad aprire vedendo i capelli biondi di zia Jane. Le sorrisi.
-Dove stavi andando?-chiese curiosa.
-Con delle amiche, zia ho trovato un gattino davanti la porta, possiamo tenerlo?-chiesi. Sorrise e annuii. Sorrisi a mia volta e uscii.
Mi stavo guardando intorno per vedere se c'era Zayn nei paraggi. Ma nessuna traccia di lui.
Perfetto! Arrivai da Nando's ed entrai. Vidi Juliette, Rosee una ragazza con due ragazzi. Mi videro e mi salutarono. Presi coraggio ed andai verso di loro.
-Credevamo che ti eri persa!-disse scherzosamente Rose.
-In effetti...-dissi arrossendo. Sorrisero.
-Charlotte loro sono Liam e Niall, mentre la mora è Jessica la fidanzata di Liam, ragazzi lei è Charlotte!-disse Juliette presentandomi. Sorrisi e strinsi la mano ad entrambi, mi accomodai vicino a Rose e iniziammo a ordinare. Vidi Juliette pensierosa ma non ci feci caso.
-Allora Charlotte, come mai a Londra?-chiese Jessica. Aveva i capelli marroni e gli occhi dello stesso colore con un viso angelico.
-E' la mia città natale-dissi semplicemente.
-Uh, dove abitavi prima?-chiese ancora curiosa.
-Los Angeles...-dissi sorridendole.
-Io sono irlandese!-disse il biondino provocando una risata generale.
-Il solito Niall-disse Liam ridendo. Vidi lo sguardo di Niall sul mio collo.
-Chi ti ha fatto quel livido?-chiese preoccupato, vidi Juliette sussultare a quell'affermazione e tutti iniziarono a guardandomi il collo. Arrossì leggermente ma poi mi ripresi. Le ragazze assunsero improvvisamente un espressione preoccupante.
Liam mi guardò attentamente il collo
-Ho paura che sia un succhiotto provocato da LORO-disse dopo avermi studiato il collo.
-Come è successo?-chiese Rose preoccupata. Vidi Juliette mettersi i capelli poggianti sul collo per non so quale motivo.
-Ero in bagno e all'improvviso comparve Zayn e iniziò a baciarmi il collo...-dissi toccando il succhiotto.
-Non è un buon segno...-disse Jessica pensante.
Ci fu un silenzio a dir poco imbarazzante. Dopo un po' arrivarono le nostre ordinazioni e decidemmo di tralasciare l'argomento e di concentrarci sul cibo. Uscimmo dopo aver mangiato e facemmo dei giretti a Londra, non me la ricordavo così bella. Mi divertì come non mai, facemmo foto buffe e anche un giro alla London Eye.
Jessica, Liam e Niall si sono rivelati dei buoni amici. Che carini sono Liam e Jessica. Vidi Juliette andarsene per non so che cosa, ed erano solo le 7 meno un quarto. Mi disse Liam che aveva degli impegni.

Passeggiavo tra le strade londinesi tenendomi stretta la mia felpa per il freddo. Un brivido mi attraversò per tutto il corpo facendomi tremare. All'improvviso mi bruciò di nuovo il livido e sentii la sua presenza, mi girai di scatto sbattendo il mio petto con il suo.
-Credevi di essere furba eh?-disse ridendo. Gli ringhiai contro cercandomi di liberarmi ma con scarsi risultati. Senza neanche rendermene conto premette violentemente le sue labbra con le mie e io di rimando gli morsi la lingua. Soffocò un gemito ma poi si dipinse un sorriso malizioso sul suo volto.
-Mi piaci ancora di più quando fai così!-disse accarezzandomi la guancia. Io gliela levai violentemente dal mio viso per poi liberarmi. Questa volta ci riuscì e scappai. Mentre scappavo mi guardavo alle spalle per vedere se mi inseguiva ma niente, credo di averlo perso. Mi girai e mi scontrai di nuovo con Zayn.
-Non volevo lasciarti senza il bacio della buona notte-disse premendo di nuovo le sue labbra contro le mie ma questa volta dolcemente. Mi ricordava i baci di Jake, per un po' mi lasciai ma quando mi resi conto che non era Jake lo spinsi indietreggiandolo.
-Spero che ti sia piaciuto il regalo-lo vidi ridere e poi scomparire tra le tenebre. Decisi di correre velocemente verso casa. Una volta arrivata salutai i miei zii con un sorriso e andai in camera mia. Insistentemente toccai le mie labbra. Infondo, ma infondo infondo mi è piaciuto, non solo perché mi ricordava Jake ma anche perché aveva delle labbra così morbide... Scossi la testa energicamente levando quei folli pensieri dalla mia testa. Vidi Mali venirmi in contro. Gli sorrisi e lo accarezzai per poi levarmi la felpa e le converse. Sospirai e scesi in cucina accompagnata da Mali. Vidi zia Jane indaffarata con dei pasticcini mentre zio Terence guardare la partita da calcio. Non so come fanno a sopportarmi nonostante non mi comporti bene con loro. Strani. Sorrisi e mi avvicinai a zia Jane.
-Posso aiutarti?-chiesi. Mia zia mi disse di no e scoraggiata risalii le scale con Mali. Mi buttai sul letto e pensai a quello che è successo fuori pochi minuti fa.
Zayn, Zayn Malik...non mi viene in mente nessuno che si chiama così. E poi gli piaccio? Ma se nemmeno non mi conosce! Charlotte non farti strane idee...però mi ricordava così tanto Jake... Il regalo? Ma quale regalo?
Sospirai amareggiata e per risollevarmi presi dalla borse le foto fatte con i ragazzi a Londra. Sorrisi e le poggiai nel comodino accanto all'IPhone. Accarezzai Mali e lo abbracciai. Mentre abbracciavo Mali scoprii una cosa, che quando Zayn è nei paraggi il mio succhiotto brucia, sarebbe un genere di segnale... Scossi divertita da questa mia affermazione assurda. Mi diressi verso il bagno e mi toccai le labbra, erano calde e rosse. Lasciai perdere e andai a dormire dopo una lunga e straziante giornata.


 


 


 


 


 


 

Charlotte's Space

E rieccomi qui con il 3 capitolo! u.u Non vi libererete facilmente di me °° Okey... lol allora che ve ne pare? A me non mi convince tanto ma è un capitolo di passaggio ^-^ Nel prossimo capitolo ci sarà la parte di Rose u.u vedete cosa succederà. Non so più che altro dire °-° va be! Volevo ringraziarvi delle recensioni e se vi va seguitemi. Lottie 007
Per quanto riguarda il capitolo, qua notiamo che la preda di Zayn è Charlotte, mentre la preda di Harry è Juliette. Chi darà la preda di Louis? u.u chi lo sa.  
La struttura del testo è merdosa, lo so.

Recensite? Sìììì recensite, fate finta che lo fate per i One Direction. Ya <3 ʘ‿ʘ

Mi dileguo.

 


#TantoLove

 

Charlotte


 

 

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Lui è Mali :)

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Capitolo 4
*** Chapter 4 ***


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Chapter 4°



Non potevo crederci...Charlotte è la nuova vittima di Malik. E ora? Cosa dovrei fare? Dopo tanti anni l'ho rivista e ora? Boom la catastrofe...

Poi Juliette era così strana...

-Terra chiama Rose-disse Jessica sventolandomi la mano davanti.

-Eh?-chiesi riprendendomi dal mio stato di trans.

-Devi ordinare al tavolo 6-disse indicandomi un tavolo dove c'era un ragazzo.

Presi il mio notes e la mia adorata penna tricolore e mi diressi verso il cliente.

-Cosa desidera?-chiesi tenendo gli occhi puntati sul mio notes pieno di scarabocchi, appuntando qualche altro scarabocchio.

-Io e te al parco-disse quella voce fin troppo conosciuta. Merda.

Dei brividi mi pervasero la colonna vertebrale facendomi toccare i miei capelli color fragola nervosamente.

E lui che ci fa qua? Che vuole?

Rose cerca una scusa, cerca una SCUSA!

-Emh...-mi guardai intorno e intravidi il mio capo-non posso perché non è finito il mio turno-buttai sorridendo falsamente.

-E quando finisci?-chiese guardandomi sorridendo.

Guardai l'orologio speranzosa e notai che erano le 7 di sera.

-Tra due ore-dissi cercando di essere indifferente anche se dentro speravo che rinunciasse di andare con me al parco.

-Mmh...-guardò il mio capo per poi alzarsi.

Lo guardai confusa e notai che iniziò a parlare con il mio capo. Iniziò a fissarlo mentre parlava.

Dopo neanche un minuto venne verso di me con il mio capo.

-Oggi ti do la giornata libera Brown-disse. Sembrava...strano. Poi notai i suoi occhi diversi dal solito.

-Hai sentito Rose? Forza andiamo-disse trascinandomi con forza verso l'uscita di Starsbucks Coffee.

Il suo tocco freddo con le mie mani calde mi fece rabbrividire.

Liberai violentemente la mia mano dalla sua per poi intrufolarmi in una piccola stradina.

Corsi velocemente guardando continuamente dietro per vedere se era alle calcagna.

Notai che era sparito e quando mi girai mi scontrai contro qualcuno facendomi cadere con il sedere per terra. Gemetti dal dolore e mi massaggiai il sedere dolente ritrovandomi il ciuffo di capelli rossi davanti alla faccia. La spostai violentemente ritrovandomi un Louis sorridente tendendomi la mano. Soffocai un urlo terrorizzata.

Come aveva fatto a ritrovarsi davanti a me?

Senza rendermene conto mi ritrovai pochi centimetri dal suo viso, potei notare che aveva dei lineamenti così prefetti. I suoi occhi color oceano non potevano mai compararsi ai miei color merda. Il suo naso alla francese e la sua bocca con due sottili labbra mi mandarono KO.

Non potevo negare che era bellissimo ma era un...demone.

Mi scansai riprendendomi dal mio stato di trans. Due in un giorno wow.

Iniziò a ridere ricevendo un'occhiata confusa da parte mia.

Che cosa aveva da ridere?

Mentre rideva vidi una porta accanto a me che scriveva “Night Club”. Senza neanche pensarci ci entrai chiudendo dietro di me la porta. Mi guardai intorno, era pieno di gente che ballava.

Sentii la porta aprirsi e scappai tra la folla che ballava.

Dopo tanti “scusate” “fatemi passare” riuscii ad andare dall'altra parte della sala ritrovandomi nei bagni. Entrai senza esitazione nel bagno delle femmine e mi ci chiusi dentro.

Sospirai profondamente e mi guardai allo specchio. I capelli rosa fragola si intonavano con le mie unghie laccate di rosa fragola. Mi sistemai i capelli e mi ricordai di quando li avevo marroni. Nah...mi piacciono più così. Risi ricordandomi come mi era venuta in mente di farmi i capelli rosa fragola, per due motivi: amo le fragole e Juliette mi ha dato questa folle idea mentre mangiava delle fragole.

Improvvisamente sentii dei passi.

Terrorizzata mi guardai intorno per vedere una via d'uscita e vidi una finestra abbastanza grande per entrare. Salii sul lavandino e mi arrampicai nella finestra.

Usci prima con le gambe per poter atterrare con i piedi ma mi incastrai con i miei grossi fianchi. Mi maledii di avere i fianchi grossi. Proprio quando riuscii a liberarmi vidi entrare Louis e sorridermi divertito mentre io caddi nella...spazzatura!

Mi maledii un'altra volta e mi lamentai con me stessa.

-Vaffanculo ai bagni che hanno l'uscita della finestra affacciata alla spazzatura-dissi levandomi una buccia di banana in testa. BLEAH.

-Ma se delle ragazze volessero scappare o solo salvarsi da un'improvviso incendio in bagno e devono uscire dalla finestra si devono ritrovare in una spazzatura? Ma andate al diavolo-dissi liberandomi di un calzino impigliato nel reggiseno.

Uscii dalla spazzatura e con rabbia diedi un calcio ad essa ritrovandomi a saltellare di qua e di là massaggiandomi il piede.

Sentii una risata e notai che Louis si teneva la pancia non riuscendo più a respirare.

-Sono così divertente?-chiesi ironica.

-Sì-disse ridendo ancora indicando un topo morto sulla mia spalla.

Lo buttai urlando spaventata e mi rifugiai dietro Louis vedendo il topo morto per terra mentre Louis ancora rideva. Mi accorsi che ero dietro Louis, il demone.

Mi allontanai e scappai di nuovo, questa volta, verso casa

Arrivai a casa con il fiatone e cercai le chiavi di casa ed il telefono, ma non trovai nessuna delle due. Merda li ho persi. Notai con mia sorpresa che la porta era mezza aperta.

-Buonasera teso...ma che hai fatto?-quasi urlò mia madre per vedermi conciata così.

-Lunga storia mamma-dissi per poi dirigermi verso la mia camera.

Andai in bagno e mi spogliai di quei sudici vestiti per poi buttarli nel cesto.

Sorrisi pensando che domani è domenica, cioè riposo. Lasciai l'acqua riempire la vasca mentre mi guardai allo specchio.

Ero tutta sporca e i miei capelli rossi sembravano come se mi avessero buttato l'olio in testa, erano lisci e sudici. Il mio trucco era tutto sbavato e la faccia tutta sporca.

Vidi che la vasca era ormai piena e mi ci immersi lasciandomi trascinare dal relax totale.

Nel frattempo pensai alla giornata di oggi. Una giornata di merda, in poche parole.

Ma poi perché Louis, così all'improvviso, ha iniziato a puntare gli occhi su di me? Sarei la sua ultima preda? E' perché rideva e mi inseguiva? Sbuffai non trovando delle risposte alle mie domande.

Mi sciacquai almeno 10 volte e quando usci dalla vasca notai che non era più limpida ma sporca. Che schifo!

Mi avvolsi l'asciugamano tenendomelo ben stretto al petto e mi asciugai i capelli.

Uscii dal bagno con dietro tutto il vapore caldo, un brivido di freddo mi percorse il corpo.

Mentre cercai nello scaffale l'intimo sentii una vibrazione.

Confusa mi guardai intorno e notai il mio Iphone intatto sul letto.

Lo presi e notai un messaggio sconosciuto.

 

-Mi sono divertito oggi rossa, anche se il mio divertimento non è ancora finito. Louisxx-

 

Un brivido di terrore mi percorse il corpo.

Che vuol dire che non è ancora finito?

-Sei così eccitante con un solo asciugamano che ti salerei addosso-persi un battito. Mi girai e lo vidi guardarmi attentamente sorridendo divertito. Urlai spaventata e caddi nel letto.

Si mise sopra di me senza schiacciarmi e mi accarezzò la guancia.

Cercai di spostarlo in tutti i modi ma era più forte di me.

Mancavano pochi centimetri che le nostre labbra si toccassero e Louis cancellò la distanza baciandomi. Rimasi pietrificata.

Senza rendermene conto accettai e misi le mie braccia intorno al suo collo. Si staccò e mi sorrise divertito per poi attaccarmi il collo.

Iniziò a baciarmelo dolcemente per poi mordermelo. Persi cinque battiti.

Mi stava succhiando il sangue...?

Per mia fortuna mi provocò solo un succhiotto. No, non per fortuna!

Sorrise beffardo e mi ribaciò. Sono così morbide le sue labbra...

Senza rendermene conto Louis era sparito.

Rimasi per un attimo toccandomi le labbra. Le sentivo calde...

Mi toccai istintivamente il collo e iniziò a bruciarmi.

Mi alzai chiudendo la porta della mia stanza e la finestra. Presi l'intimo e il pigiama e andai in bagno chiudendomi dentro. Mi vestii in fretta e furia per poi guardandomi allo specchio.

Le mie labbra erano rosse come se avessi messo il rossetto e il mio collo era arrossato intravedendo un succhiotto. Lo toccai delicatamente e iniziò di nuovo a bruciarmi tremendamente. Mi morsi il labbro inferiore per il dolore.

E' definitivo sono l'ultima sua preda...

Guardai l'ora sull'Iphone e notai un messaggio da Charlotte.

 

-Vieni da me e chiama Juliette, ho una cosa importante da dirvi. P.S Passate la notte da me. Lottie-

 

In effetti volevo parlare ad entrambe di quello che è successo oggi.

Chiamai Juliette e le dissi di trovarci davanti casa mia tra 5 minuti.

Presi le mie vans rosa e dei vestiti puliti in una borsa scendendo giù. Mi nascosi con i capelli il succhiotto e andai da mia madre che era in cucina.

-Mamma posso andare da Charlotte a dormire?-chiesi.

-Charlotte Evans?-chiese guardandomi.

-Sì-dissi prendendo un muffin.

-Oh mio dio, come sta? E sua madre? Suo padre?-chiese guardandomi curiosa.

-Lei bene, ma i suoi genitori non lo so...so solo che sta dai suoi zii-disse prendendo un altro muffin.

-Oh...allora è vero...-disse più a se stessa che a me.

La guardai curiosa e nello stesso tempo confusa.

Che voleva dire che è vero?

-In che senso è vero?-chiesi con la bocca piena.

-Rose è maleducazione parlare con la bocca piena-disse rimproverandomi -comunque niente-disse poi assicurandomi sorridendo.

-Emh...okey. Allora posso?-chiesi ingoiando il muffin che avevo in bocca.

-Sì... E' salutala da parte mia!-disse sorridente.

Le sorrisi annuendo e uscii ritrovandomi Juliette in pigiama come me e tremava dal freddo.

La salutai e un brivido di freddo mi invase il corpo. Maledii, ancora una volta, me stessa per essere uscita con solo il pigiama.

-Tu...tu! Ti sto aspettando esattamente da 3 minuti, 3 fottuti minuti qui al freddo! Ti ricordo, mia cara Rose, che siamo a fine novembre-disse minacciosa.

-Per tua informazione Julie siamo, esattamente al 23 Novembre-dissi facendo la sapientona ridendo.

Iniziò a ridere seguita da me.

-Rose, meglio che andiamo...-disse guardandosi intorno un po' spaventata.

Annuii e iniziammo a correre verso la casa di Charlotte che distava dalla mia più o meno 10 metri.

Arrivate sua zia ci fece entrare e ci disse che Charlotte si trovava al piano di sopra.

-Sai, dovrei anche io dire una cosa-disse Juliette abbassando la testa mentre salivamo le scale.

-In effetti anche io-dissi aprendo la porta della stanza di Charlotte.

Non potevamo credere ai nostri occhi, c'era un disordina allucinate e fotografie sparse per tutta la camera. Notammo Charlotte con la faccia sul cuscino.

-Emh...Charlotte? Stai bene?-chiesi avvicinandomi seguita da Juliette.

Si girò e ci guardò con occhi gonfi dal pianto.

-Scusatemi se vi chiamo così all'improvviso ma voglio confidarmi con qualcuno...-disse tristemente. Mi strinse il cuore vederla così.

L'abbracciai e Juliette mi segui. Ci fu un abbraccio di gruppo.

-Vai racconta-disse Juliette sedendosi sul letto a gambe incrociate.

-Ti ascoltiamo-dissi mettendomi vicina a Juliette.

Iniziò a raccontare.

Ora ho capito tutto...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Charlotte's Space

Innanzitutto scusatemi per il capitolo molto corto ma il bello volevo metterlo nel 5 capitolo. Mi perdonate? lol
Ahahahahah mi sento cattiva per quello che ha dovuto subire Rose lol

Nel prossimo capitolo la nostra Charlotte dirà tutto particolare per particolare! E' dal 5 capitolo succederanno molte cose. Ehehhehe ci sarà un colpo di scena! u.u

Volevo RINGRAZIARVI PER LE RECENSIONI siete jadshkfjsjdsfska *-*

GRAZIE GRAZIE GRAZIE <3

Ora devo andare per vedere “Non aprire quella porta 3D” non vedo l'ora ******* Amo gli Horror, sono così...spaventosi awww

Anche se lo guardo di mattina lol sono dettagli v.v

Tralasciamo.

RECENSITE? SIIIII ;)

Ora mi disintegro.

 

 

 

#TANTOLOVE

 

Charlotte

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Capitolo 5
*** Chapter 5 ***


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Chapter 5°

Correvo, correvo non sapendo il perché, nessuno mi inseguiva...credo.

Mi fermai improvvisamente e mi guardai intorno. Ero nel cortile della villetta di Katherine...

Poco più distante da me notai due bambine, una dai boccoli neri mentre l'altra dai boccoli biondi.

Eravamo io e Katherine da piccole.

Sorrisi.

La piccola Katherine mi notò e mi sorrise malignamente.

 

Mi svegliai di scatto sudata. Respirai profondamente e presi il cellulare, le 7 pm.

Mi ero addormentata mentre vedevo il Meteo. Mi alzai e andai in bagno per sciacquarmi la faccia, mi guardai allo specchio e toccai delicatamente il succhiotto provocato da Zayn la sera precedente.

Non mi bruciava. Strano.

Però iniziò a bruciarmi la cicatrice che avevo sulla spalla. Strabuzzai gli occhi confusa.

La sera precedente era sparita!

Rimasi dei minuti a guardarmi allo specchio e rividi il riflesso di Katherine. Pare così reale.

Sorrisi ma poi mi arrabbiai rompendo lo specchio con un pugno. Avevo le nocche sanguinanti ma poco mi importava.

Uscii dal bagno ancora incazzata ma cercai di rilassarmi e mi lasciai cadere a peso morto sul letto sospirando amaramente.

Sul comodino vidi una foto di me e Katherine. La presi e la guardai senza nessuna espressione sul volto.

Improvvisamente la rabbia ribollì dentro come la camera magmatica di un vulcano in eruzione. Scaraventai la foto in un angolo remoto della camera.

Sopra il scaffale c'era l'album di foto di me e Katherine e lo presi aprendo le pagine e strappandole facendo fuoriuscire tutte le foto per poi sparpagliarle sul pavimento.

-SEI UNA STRONZA KATHERINE TI ODIO CAZZO!-urlai dando sfogo ai miei pensieri.

Iniziarono a pizzicarmi gli occhi e caddi per terra in un pianto liberatorio.

Sentii un brivido di freddo percorrermi il corpo. Mi girai verso la finestra e vidi Mali fissarmi con i suoi occhioni verdi. Scese dalla finestra e venne perso di me facendo le fusa.

Lo accarezzai e cercai di tranquillizzarmi.

Vidi Mali prendere il mio Iphone dal comodino per poi porgermelo. Lo accessi e vidi una chiamata persa da Rose questa mattina. Guardai Mali e lui miagolò.

Scrissi un messaggio a Rose dicendole di venire da me con Juliette.

Premetti invio e mi alzai dal pavimento mettendo Iphone sul comodino.

Mi sedetti sul letto e mi misi un cuscino in faccia. Il sangue dalle nocche era molto evidente e mi alzai di malavoglia dal letto per lavarmi le mani.

Ritornai sul letto rimettendo il cuscino sulla faccia per calmarmi.

Sentii delle voci e la porta si aprii intravedendo una chioma rossa e una marrone.

-Emh...Charlotte? Stai bene?-chiese Rose avvicinandosi seguita da Juliette.

-Scusatemi se vi chiamo così all'improvviso ma voglio confidarmi con qualcuno...-dissi tristemente.

Improvvisamente Rose e Juliette mi abbracciarono.

-Vai racconta-disse Juliette sedendosi sul letto a gambe incrociate.

-Ti ascoltiamo-disse Rose mettendosi vicina a Juliette.

Presi un bel respiro e iniziai a raccontare.

 

 

 

 

-Hey bellezza, vuoi fare un giro nella mia giostra?-disse Aaron un componente del gruppo “Demons” a Kat.

-Uh, mi farebbe piacere, ma sai, sono vergine...-disse facendo la vaga.

-Allora ci vediamo dopo il concerto bellezza-disse Aaron facendole l'occhiolino.

Decisi di avvicinarmi a Katherine.

-Ma sei cogliona o cosa?-chiesi corrugando la fronte.

-Charly non scansare i maroni, comunque attenta che così si forma una orribile ruga-disse riferendosi alla mia fronte.

Alzai gli occhi al cielo sbuffando.

-Ma sai che non sei vergine? E quello non mi piace per niente...è così...inquietante-dissi riferendosi al suo modo da fare gay e al suo aspetto da emo.

-Zitta Charly, voglio solo farmelo-disse maliziosamente.

-Sei sempre la solita-dissi alzando gli occhi disgustata.

-Almeno io non sono una verginella-disse guardandomi sorridendo.

Bingo.

-Fottiti-dissi per poi andarmene offesa.

Stavo andando nei bagni che sentii delle voci nel bagno accanto.

-Ho trovato una bella verginella-disse Aaron.

-Perfetto, allora dopo il concerto faremo il rito?!-disse l'altro.

-Ovviamente idiota, così saremo conosciuti in tutto il mondo!-disse uscendo dal bagno seguito dall'altro.

Cazzo, Katherine è nella merda.

Uscii dal bagno e cercai tra la folla Katherine.

Dove minchia è andata?

Improvvisamente sentii un odore di bruciato, le tende del concerto erano...INFUOCATE!

Molte persone che si erano accorte che il bar andava al fuoco uscii in fretta e furia.

CAOS. Gente che urlava, gente che scappava...

Vidi un riflettore cadere addosso a Kat. La presi e la portai fuori dall'edificio in rovina.

-Ma sei pazza? Stavo filtrando!-disse lamentandosi incrociando le braccia sotto al seno.

-AH così mi ringrazi? Ti ho appena salvata da quello-dissi indicando l'edificio al fuoco.

-Oh...scusa-disse improvvisamente.

Ormai sono abituata ai suoi sbalzi d'umore.

Sentimmo un clacson dietro di noi e notai che era quel gruppo dei “Demons”. Ma non potevano morire bruciati?

-Forza bellezza, salta su-disse Aaron malizioso riferendosi a Kat.

Kat obbedì ma io le presi il polso fermandola.

-Non andare Kat, non mi fido di loro, vogliono solo usarti!-dissi guardandola negli occhi.

-Forza bellezza, non abbiamo tutto il tempo del mondo-disse ancora quello stronzo.

Gli ringhiai contro per poi aspettare una risposta da parte di Kat.

Mi guardò dispiaciuta e salì in macchina con quei “Demons”.

 

 

 

 

-Avevo sentito di un certo incendio al centro di Londra-disse Rose pensierosa.

-Io avevo sentito di questo gruppo che ormai è “scomparso”-disse Juliette.

Sorrisi amaramente-Non sono scomparsi, li ho uccisi io-dissi mavagiamente.

Rose e Juliette strabuzzarono gli occhi.

-Tu...-disse Juliette lasciando sospesa la frase.

Annuii e continuai a raccontare.

 

 

 

 

-La smetti di preoccuparti di Kat-disse Jake rimproverandomi.

-Mi devo preoccupare è...-non finì la frase che Jake intervenne.

-La mia migliore amica-disse facendo le virgolette-sai quante volte me lo hai detto?-chiese guardandomi con quegli occhi color nocciola.

Mi lasciai cadere sul letto sospirando.

-Parlavano di un certo rito-dissi dando sfogo ai miei pensieri.

-Chi?-chiese Jake mettendosi sopra di me. Potei notare il suo viso da bambino, i suoi occhi color nocciola e il suo sorriso da mozzarti il fiato.

-Quel stupido gruppo musicale chiamato “ Demons”-dissi guardandolo sorridendo.

-Mmh...-mormorò baciandomi il collo.

-Jake...-dissi ridendo.

-Mmh...-mormorò ancora baciandomi il collo.

-Minchia Jake, io ti sto parlando e tu che fai...?-dissi spostandolo da me ridendo.

-Ma dai Charlie, da un po' di tempo che non passiamo un po' di tempo da soli-disse dandomi un dolce bacio.

Mi staccai per riprendere fiato. Mi alzai e gli saltai addosso giocosamente facendolo cadere seguito da me.

Iniziammo a ridere e poi ci guardammo fisso negli occhi.

-Sei bellissima-disse baciandomi.

Io gli cinsi le braccia dietro il collo per approfondire il bacio.

Iniziò a vibrare il suo cellulare.

Sospirò tristemente.-Scusa Charlie ma sono venuti i miei cugini e devo fare da baby-sitter-disse alzandosi e tendendomi la mano.

La presi e mi alzò.

-Mi lasci qui da sola?-chiesi tristemente. Oggi mia madre aveva il turno notturno all'ospedale, mentre mio padre era a Los Angeles.

-Scusami piccola ma poi chi la sente quell'isterica di mia madre?-disse facendomi ridere.

Gli sorrisi e gli diedi un dolce bacio.

-Ti amo-disse mettendosi la giacca. Si avvicinò e mi diede un bacio a stampo.

-Anche io-dissi accompagnandolo all'uscita.

-Ci vediamo domani e se succede qualcosa chiamami!-disse salutandomi.

Annuii sorridendo e chiusi la porta a chiave.

Sospirai amaramente e andai in camera mia chiudendomici dentro.

Presi il cellulare e chiamai Kat preoccupata.

-In che guaio di sei messo Kat?-chiesi stringendo il cellulare al cuore.

Improvvisamente sentii un botto.

Spaventata presi la mazza di baseball di mio padre e mi diressi giù a punta di piedi.

Notai la cucina illuminata. Corrugai la fronte.

Ma i ladri rubano il cibo?

Mi avvicinai e vidi Kat in condizioni pessime magiare tutto il cibo che avevo nel frigo.

-K-kat? S-stai bene?-balbettai.

Quando si girò Kat rimasi spiazzata.

Non era più lei. Aveva gocce di sangue sul viso molto pallido e i vestiti erano strappati.

-Kat? Che ti è successo?-chiesi preoccupata avvicinandosi.

Lei di sua risposta vomitò tutto quello che aveva mangiato. Ma non era un vomito come gli altri ma era grigio...

Ma che cazz...?

Si avvicinò a me e mi intrappolò al muro.

-Hai paura?-mi chiese malignamente.

Annuii con la testa spaventata.

Sorrise e poi scomparve.

 

Il giorno dopo a scuola la vidi. Stava bene, non aveva più la faccia pallida e quell'espressione da morto.

-Ciao Charlie come stai?-mi chiese sorridente.

La guardai confusa.

-Ma...ieri sera...-balbettai ma mi fermò Kat.

-Shh...non balbettare, non è da ragazze popolari-disse sorridendomi ancora per poi andare alle lezioni.

 

 

 

 

 

 

 

-OH.MIO.DIO-disse Rose impaurita.

-Katherine era diventata un demone?-chiese Juliette spaventata.

Annuii.

-Dopo che si era trasformata ci furono molti “omicidi” nella nostra scuola, solo ragazzi-dissi mordendomi il labbro inferiore.

-Come nella nostra scuola, ma in questo caso ragazze-disse Rose.

Sospirai.

-E poi cosa è successo?-chiese Juliette curiosa.

Sorrisi tristemente.

 

 

 

 

-Sei diventata paranoica, cazzo!-disse Jake furibondo.

Lo guardai incazzata.

-Non sono paranoica Jake, ti sto solo proteggendo-dissi alzando un po' la voce.

-Ma ti senti? Non ti riconosco più Charlie!-disse alzando a sua volta la voce.

-Va bene, fai come vuoi-dissi alzando le braccia esasperata.

Jake se ne andò sbattendo forte la porta. Mi misi le mani sul viso trattenendo le lacrime.

Ma perché non vuole capire? Perché è così cocciuto?

Presi il vestito che mi aveva comprato Jake per il ballo di fine anno e andai a prepararmi.

Volevo intrappolare Kat in qualche modo e ucciderla. Non era più la Kat di una volta, ma un demone.

 

Stavo uscendo di casa guardandomi intorno che sentii una strana sensazione...una sensazione negativa.

Jake era in pericolo!

Corsi più veloce che potei ma i tacchi me lo impedivano, li tolsi e corsi a piedi nudi non facendo caso alle persone che mi guardavano.

Arrivai al cortile della scuola e vidi vicino alla quercia un fiore. Lo colsi e notai una specie di grotta a pochi metri da me. Corsi ancora e quando entrai vidi una scena che mi tolse il fiato. Kat che stava “divorando” Jake.

Mi lanciai in acqua e la presi per i capelli facendola affogare. Ne approfittai non vedendola per prendere Jake e facendolo uscire dall'acqua piena di alghe. Riuscii a riuscii a stenderlo sul pavimento. Ma Kat mi prese per le gambe trascinandomi verso l'acqua.

-Sei una stronza!-urlai cercando di strozzarla ma senza risultati, era troppo forte.

Lei rise.

-E' impossibile uccidermi Charlie-disse uscendo dall'acqua “volando”.

Uscii dall'acqua e presi un bastone per difendermi.

Lei si avvicinò ridendo.

-Che vuoi farmi con quel bastone Charlie? Ficcarmelo nel culo?-disse malvagiamente.

Non vidi più dalla rabbia e le ficcai il bastone al petto.

Fece un urlo disumano e mi guardò furiosa.

-Non è finita qui!-disse uscendo dalla grotta.

Andai da Jake e lui mi sorrise.

-Scusami se non ti avevo creduto...-disse con voce flebile.

Non riuscii a parlare perché avevo un groppo in gola che me lo impediva.

Delle lacrime scivolarono lungo il mio viso e Jake me le asciugò prontamente.

Gli diedi un dolce bacio, sperando che avvenisse un miracolo.

-Ti amo-disse flebilmente per poi chiudere gli occhi.

-Jake! Jake svegliati! JAKE!-urlai disperata piangendo.

-Jake...ti amo anche io...-sussurrai piangendo accasciandomi a lui.

 

Il giorno dopo ci fu il funerale di Jake. Io ero passibile, avevo la mente da un'altra parte.

Il mio unico pensiero era di uccidere Kat.

Dopo il funerale andai diretta verso la casa di Kat.

Salii sull'albero per poi saltare verso la finestra aperta.

Entrai e la vidi guardarsi allo specchio.

-Ben tornata Charlie, come è andata il funerale del tuo fidanzato?-chiese malvagiamente.

-Sei una stronza, una puttana, una gallina senza cervello...-le urlai in faccia-tu mi hai solo usata, ero quella che ti faceva sempre i compiti, che ti difendeva dai prof...in poche parole la tua schiavetta! Poi mi sono fidanzata e tu facevi in ogni modo di farci lasciare perché eri gelosa, io avevo trovato un ragazzo fisso di cui mi potevo fidare mentre te cambiavi ogni giorno! Poi parliamo di quella sera! Io ti avevo detto che non dovevi andare con loro ma tu NO, fai sempre di testa tua!-presi un respiro-Aveva ragione Jake che non sei una vera amica ma una falsa! Tu mi hai rovinato la vita brutta troia-urlai incazzata.

Ricevetti una risata da parte sua.

-Oh, Charlie...quanto mi dispiace-disse dispiaciuta per poi scoppiare a ridere.

Io non ci vedi più dalla rabbia e le diedi uno schiaffo facendole girare la testa.

Lei rise ancora-Sai, così ti vorrei. Aggressiva e stronza, come me-disse alzandosi dalla sedia e avvicinandosi.

Più si avvicinava più io indietreggiavo.

-Sai, Jake ti tradiva...-disse vaga sorridendo malignamente.

-Non è vero stronza!-dissi sbattendola verso il letto.

Presi dalla tasta un chiodo gigante.

-E' ora della tua morte cara Kat-dissi ficcandole il chiodo ma lei lo evito.

Notai gli occhi di Katherine cambiare e senza rendermene conto mi morse la spalla destra facendomi un male terribile. Urlai dal dolore.

Lei sorrise soddisfatta.

La vidi cambiata, sembrava uno zombie con quel viso così pallido e i canini da vampiro.

Con una forza sovrumana mi buttò contro la parete.

Mi morsi il labbro inferiore dal dolore.

-Dì le ultime tue parole prima di ucciderti-disse Kat ritrovandosi a pochi centimetri dal mio viso.

Presi il chiodo e glielo ficcai nel cuore.

Fece un urlo disumano per poi cadere all'indietro.

-Charlie...-disse in un sussurrò prima di chiudere gli occhi.

Iniziai a piangere istericamente.

 

 

 

 

-Quanto mi dispiace-disse Rose con le lacrime agli occhi.

-Che trauma...-disse Juliette triste.

Sorrisi amaramente.

Mi sento libera.

-Grazie ragazze per avermi ascoltato il mio sfogo-le ringraziai sorridendo dolcemente.

-Così sono fatte le amiche-disse Juliette abbracciandomi seguita da Rose.

Accettai l'abbraccio.

-Ma quando un demone ti morde diventi pure te un demone, e tu in questo momento dovresti essere un demone...-disse Juliette dubbiosa.

-Sì ma quando ti mordono il collo, io in questo caso sono stata morsa sulla spalla-dissi facendo vedere la cicatrice.

Ci fu un minuto di pausa.

-Bene e con il corpo di Kat che è successo?-chiese Rose.

-Era venuta sua madre e il giorno dopo ci fu il suo funerale-dissi mordendomi il labbro inferiore ricordando sua madre che voleva uccidermi.

Juliette si strozzò con la sua stessa saliva tossendo fortemente.

-Juliette...stai bene?chiese Rose.

-Dove l'hanno seppellita?-chiese Juliette preoccupata dopo essersi ripresa.

La guardai confusa.

-Nella cattedrale di Westminster...-dissi poco convinta.

-No! I demoni prima di essere seppelliti in una CHIESA devono fare un rito per cacciare il demone dentro di lei-disse terrorizzata.

Rimasi paralizzata.

-Anche se tu l'hai uccisa il demone è ancora dentro di lei è può risvegliarsi! Potrebbe essere ovunque-disse istericamente.

-COSA?!-urlai disperata mettendomi le mani sul viso.

-Okey ragazze calma!-disse Rose cercando di calmarci.

-Domani mattina andiamo a vedere!-disse Juliette.

-Ma abbiamo scuola-dissi intrecciandomi un capello biondo.

-Cazzo se ne frega della scuola, dobbiamo prima salvarci le palle-disse Juliette provocando una piccola risata da parte mia e di Rose.

Ci fu silenzio tombale nella stanza.

Vidi Rose toccarsi i capelli color fragola nervosamente.

-Io vi devo confessare una cosa...-disse Rose alzando i capelli.

Strabuzzai gli occhi.

-Chi te l'ha fatto?-chiesi.

-Non mi dire...-sussurrò Juliette.

Rose annuii tristemente.

-Louis Tomlinson...-disse mordendosi il labbro inferiore.

-Anche io ho un succhiotto però da parte di Harry-disse alzandosi i capelli.

-Siamo le ultime prede di loro!-disse Rose con voce disperata.

-Cosa facciamo ora?-chiesi.

-Non ne ho idea...-disse Juliette mordendosi il labbro.

-Ragazze io ho un'altra cosa da dirvi-dissi ricordandomi di avere il cognome uguale a quello di quel Louis.

-Dicci...-dissero insieme preoccupate.

-Ho lo stesso cognome di Louis...-dissi toccandomi il labbro inferiore nervosamente.

-Ma se il tuo cognome è Evans...-disse Juliette corrugando la fronte.

-Sì ma è il cognome di mio padre, quello di mia madre è Tomlinson-dissi lasciandomi cadere sul cuscino.

-Ma come...?-chiese Juliette confusa.

-Non lo so, so soltanto che mia madre non aveva né sorelle e né fratelli, i suoi morirono quando lei aveva 10 anni, i genitori erano figli unici e di cugini ne aveva solo due e NON avevano figli! E so benissimo di non aver avuto fratelli!-dissi tutto d'un soffio.

-Dobbiamo indagare...-disse Rose.

-Allora domani mattina andiamo al cimitero e poi indaghiamo sul tuo cognome identico a quello di Louis, ragazze dobbiamo stare SEMPRE insieme-disse Juliette decisa.

Annuimmo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Charlotte's Space

BUONA PASQUAAAAAA *-* Avete avuto l'uovo di Pasqua? Io sì! Quello Kinder! *^* Yaaaaa

Okey, tralasciamo.

Ed ecco il capitolo che avevo promesso ieri T.T che stronza sono...SCUSATEMI, ma ho avuto da fare...

Comunque avete capito un po' di cose su Charlotte e il colpo di scena...

KATHERINE E' VIVA! Guai in vista!

Quante cose succederanno aia.

Bene, scopriremo il motivo del cognome identico a quello di Louis u.u

Poi avete scoperto chi è Jake! *-* Il fidanzato di Charlotte. ;)

E' indovinate chi è.... JUSTIN BIEBER!

Amo quel ragazzo! *-* Ha una voce spettacolare! :')

Bene, che altro dirvi...niente.

Ah sì, il “ricordo” viene dal film JENNIFER'S BODY. u.u Amo quel film! ^-^

VI RINGRAZIO DELLE RECENSIONI SIETE DOLCISSIME! *-*

GRAZIE DI CUORE MI DATE FORZA DI SCRIVERE LOL

RINGRAZIO ANCHE LE LETTRICI SILENZIOSE ^-^

Yo bella gente ora vi lascio con una gif di Charlotte e una di Justin v.v

 

P.S. Ho rivisto il capitolo e l'ho ricorretto! ;)

 

#TANTOLOVE

 

Charlotte

 

 

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E una foto di Katherine, la nostra bellissima Megan Fox *-*

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Capitolo 6
*** Chapter 6 ***


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Chapter 6°

Mi guardai intorno, era buio e faceva un gran freddo.

-Charlotte...Charlotte...-mi chiamò una voce.

-Chi sei? Cosa vuoi?-urlai con tutte le mie forze.

Tutta quella solitudine e quel silenzio mi dava inquietudine.

Sentii qualcuno alle mie spalle e quando mi girai incontrai Katherine.

-Credevi che ti liberavi facilmente di me eh?-chiese girandomi intorno.

Notai i suoi diversi come se fossero finti...

-Sì, ma vedo che mi sbagliavo-ringhiai.

-Tesoro, tesoro, tu ti sbagli sempre-disse ridendo.

Strinsi i denti e le mie nocche diventarono bianche.

Stavo per attaccarla ma scomparve e il buio mi travolse.

 

-Charlotte?-vidi una chioma rossa scuotermi.

Aprii gli occhi e mi alzai di soprassalto dando una testata con la rossa.

-Ahia!-urlammo insieme per il dolore mentre la mora era per terra ridendo.

Io e Rose la fulminammo con lo sguardo.

-Scusatemi ragazze, ma è stato così buffo!-disse ridendo.

Iniziammo a ridere anche noi contagiate dalla risata di Juliette.

-Okey, ragazze vestiamoci e investighiamo!-disse Rose entusiasta.

Sorrisi e mi alzai dal letto per vestirmi.

Io presi dei jeans, una maglietta più una felpa nera pesante con la scritta “Smile” in bianco e le supra dello stesso colore della felpa. Juliette prese dei jeans con le converse nere e un giubbotto mentre rose le vans ai piedi dei jeans color mogano e una felpa nera come le vans.

Mentre le ragazze scesero al piano di sotto io aprii un attimo la finestra e una folata di vento mi fece rabbrividire. Ormai per l'estate dovrei aspettare molto tempo, tra un po' sarà natale.

Dopo esserci vestite scesi seguita dalle ragazze in cucina per fare colazione.

-Che avete fatto fino alle 2 di sera eh?-chiese mia zia sorridendo.

-Parlato...-mormorò Juliette.

-...di ragazzi!-aggiunse Rose.

Mia zia sorrise ancora e notai che l'orologio segnava le 2 di pomeriggio.

Abbiamo dormito un botto.

Dopo aver salutato mia zia uscimmo per dirigerci verso il cimitero della cattedrale di Westminster.

-Bene entriamo!-dissi aprendo il cancello.

-Questo cimitero dà inquietudine anche di giorno-disse Rose mettendosi dietro a Juliette.

Annuii avanzando verso la fine del cimitero che porta direttamente al bosco.

-Eccolo ragazze-dissi indicando la tomba di Katherine.

Juliette ci camminò sopra e il piede affondò. Con le mani scavò e neanche 2 minuti spolverò la tomba.

-Qualcuno è già stato qui prima di noi-tremò Rose toccandosi nervosamente i capelli rossi.

-Mmh...apriamola-disse Juliette toccando la superficie.

-No ragazze, io ho paura. E se ci troviamo una cosa che non ci aspettavam...-

-Rose smettila! Tentar non nuoce giusto?-chiese Juliette cercando di spostare la superficie della tomba.

-Se ci vede qualcuno?-chiese ancora la rossa guardando verso il cancello lontano.

-Rose, non ci vede nessuno. Qua non c'è anima viva-dissi aiutando Juliette.

Spostammo il “coperchio” e per nostra gran sorpresa non c'era nessuno.

-N-non c'è...-sussurrai.

Rose notò qualcosa all'interno e prese coraggio prendendolo: era il libro dei Demoni che avevo messo.

-E questo?-chiese guardandolo.

-L'avevo messo io prima che la sotterrassero-dissi mentre Rose lo aprii.

-Ci potrebbe servire-si intromise Juliette prendendolo dalle mani di Rose.

Annuii.

-Bene, ora sappiamo che Katherine è in libertà, dobbiamo solo trovarla...-disse Juliette guardando ogni pagina del libro.-posso prenderlo e consultarlo a casa con quello che ho io?-chiese dopo.

-Sì-sussurrai.

Improvvisamente sentii una presenza nuova, qualcuno ci stava spiando.

Mi guardai intorno e sentii un fruscio.

-Okay, ora possiamo andarcene?-chiese Rose riportandomi alla realtà.

-Sì, andiamo-disse Juliette andando verso il cancello seguita da Rose.

-Charlotte, tu non vieni?-chiese Rose.

-Sì, guardo un attimo in giro!-dissi notando vicino al cognome di Kat una piccola striscia rossa. La seguii con lo sguardo e finiva dietro la pietra della tomba. La seguii e vidi una scritta in rosso.

-Guardati sempre alle spalle mia cara Lottie-citai.

Un brivido mi percorse la colonna vertebrale.

-Diamine Charlotte, vieni?-urlò Juliette.

-Eccomi-dissi prendendo il cellulare e feci una foto alla scritta per poi andare dalle ragazze.

Guardati sempre alle spalle... che vorrebbe dire?

-Ci hai messo per arrivare eh?-chiese Juliette andando verso un bar.

-Stavo guardando la tomba-dissi entrando nel bar.

Trovammo un posto libero e ci sedemmo per mangiare qualcosa.

-Guardate cosa ho trovato dietro la pietra della tomba di Katherine-e feci vedere la foto.

Rose strabuzzò gli occhi mentre Juliette si strozzò con l'acqua.

-Significa che in questo momento ci sta... spiando-disse Juliette l'ultima parola sussurrando.

Ci guardammo intorno per vedere se c'erano facce sospette.

-Nessuno..-disse Rose aggiustandosi i capelli.

-Tenete gli occhi aperte ragazze, non si sa mai-ci informò finendo il bicchiere pieno d'acqua.

Improvvisamente sentii due presenze dietro di me, mi girai per vedere chi era ma non c'era nessuno.

Iniziò a squillare il telefono di Rose.

-Pronto? Sì, sì. Okay, arrivo-disse riattaccando.

-Scusate ragazze ma io devo andare, fatemi sapere-ci salutò e se ne andò.

-Fa attenzione-le urlò Juliette.

Rose annuii per poi andarsene.

Guardai confusa Juliette.

-Rose domenica pomeriggio fa danza-mormorò Juliette vedendo la mia faccia confusa.

-Oh, non lo sapevo-dissi stuzzicandomi un'unghia.

Sorrise.

-Ora dovrei andare perché mio fratello mi aspetta, dobbiamo vederci il nostro telefilm preferito-si alzò-ci sentiamo questa sera okay?-chiese.

-Attenta-sussurrò.

-Anche te-

Sorrise e mi salutò.

Presi un altro sorso del mio tè arrivato poco fa.

Dove sarà Katherine in questo momento? Mi starà spiando? Oppure se ne andata dalla città?

Tante domande e nessuna risposta.

Sospirai amareggiata e presi un altro sorso di tè.

Guardai l'orario e vidi che erano le 4 del pomeriggio. Mi alzai pagando al cassiere e andai a fare una passeggiata verso il parco.

Vidi parecchi bambini giocare e vidi un'altalena libera, vedendo che nessun bambino pensava di mettersi decisi di mettermici io. Iniziai a dondolarmi lentamente e intanto pensai ai miei genitori.

Mia madre e Louis Tomlinson si assomigliano...ma, mia madre non ha avuto fratelli... NONNA! Mia nonna è nella periferia di Londra, e se ci parlo riguardo a mia madre? Tanto è sua figlia, dovrebbe sapere qualcosa a riguardo no?!

Scesi dall'altalena e corsi verso casa. Mentre correvo iniziò a pizzicarmi il collo. Il succhiotto! Ho dimenticato di Zayn.

Ed eccolo davanti casa mia con le mani nelle tasche. Cazzo.

Mi stava...aspettando?

Feci l'indifferente e andai tranquillamente verso casa ma mi bloccò per i polsi.

Rimasi impassibile dal suo tocco, anche se dentro mi provocò lo zoo.

-Che vuoi-dissi scandendo le parole ancora girata verso la porta, non volevo guardarlo.

-Io e te usciamo questa sera-disse con voce roca.

-E se non voglio?-chiesi con indifferenza guardandolo in faccia.

Sorrise e guardai insistentemente le sue labbra.

Mi morsi il labbro inferiore senza accorgermene.

Ridacchiò.

Cazzo mi aveva scoperto.

-Ti porto con la forza-rispose sorridendo ancora.

Lo guardai male e notai che non aveva più il ciuffo biondo.

-Che fine ha fatto il ciuffo biondo?-chiesi guardando i capelli.

Anche senza il ciuffo biondo è perfetto. Sono fusa è chiaro.

-Volevo cambiare-mormorò guardandomi insistentemente le labbra.

-No-dissi dopo decisa per poi scansarlo.

-Alle 8 ti aspetto qua-disse facendomi l'occhiolino.

-Scordatelo-ringhiai chiudendogli la porta in faccia.

Sbuffai. Dovevo smetterla d'incantarmi ogni volta.

-Zia sono a casa!-urlai per farmi sentire.

Fa che sia a casa, fa che sia a casa.

Andai verso la cucina e la vidi darsi da fare.

-Ben tornata, come è andata?-chiese sorridente mentre asciugava dei piatti.

-Tutto bene, mi presteresti la macchina?-chiesi facendo gli occhi dolci.

-Sì, ma stai attenta, posso sapere dove vai?-chiese con un po' di malizia.

Ridacchiai-Vado da nonna, voglio chiederle qualcosa riguardo a mamma-dissi prendendo le chiavi della Range Rover di zio e zia.

-Salutamela da parte mia-annuii e uscii.

Mi guardai introno e non vidi nessuna traccia di Zayn.

Sospirai sollevata e andai nel garage.

Due settimane fa avevo preso la patente e ora è la prima volta che guida, bella merda. Forza e coraggio Lottie.

Accesi la macchina e partii.

Mi pare che l'appartamento dove stava mia nonna era vicino all'Università di Oxford.

Dopo mezz'ora arrivai e parcheggiai la macchina. Mi assicurai di averla chiusa e poi entrai nel condominio.

Guardai i nomi elencati: MARIANNE TOMLINSON n: 20.

Presi l'ascensore e arrivai al 5 piano. Cercai il numero 20 e dopo averlo trovato suonai.

Dopo due minuti mi aprii una anziana donna sui 70 anni.

Le sorrisi e nel suo volto stanco si illuminò un sorriso.

-Charlotte?-sussurrò debolmente.

-Sì nonna sono io, in carne ed ossa-ridacchiai.

-Santa madonnina, che fai lì impalata, entra-disse aprendo la porta facendomi passare.

Mi guardai introno e vidi una miriade di foto appesi come dei quadri.

-Fatti abbracciare tesorino-mi abbracciò.

-Quanto mi sei mancata nonna-dissi “stritolandola”.

-Non dirlo a me, vuoi un po' di tè al limone, il tuo preferito?-chiese sorridente.

-Sì grazie-mi accomodai in una poltroncina e l'aspettai.

-Quanto sei cresciuta, ora sei una donna a tutti gli effetti-mi squadrò da capo a piedi.

-Assomigli perfettamente a tua madre quando aveva la tua età, sembrate sorelle-aggiunse radiosa.

Io mi irrigidì, ma poi mi ripresi.

-Grazie, riguardo a mia madre, sai sue notizie?-chiesi prendendo il tè che mi aveva dato.

-No, da un po' di tempo, l'ultima volta che l'ho sentita è stato il natale dell'anno scorso-disse tristemente.

-Ah...-

-Mi dispiace cara per Jake, era un bravo ragazzo-disse mortificata.

Sorrisi amaramente.

-Anche a me...-sussurrai mordendo il labbro inferiore.

-E anche per te per essere stata ad un ospedale psichiatrico, tua madre ha veramente esagerato-disse ancora dispiaciuta.

Sorrisi tristemente.

In effetti aveva esagerato troppo...

-Ti posso chiedere qualcosa riguardo mia madre? Che mamma non mi ha mai detto nulla della sua vita...-aggiunsi bevendo il tè.

La vidi irrigidirsi-Emh...sì dimmi pure-

-Mamma ha avuto fratelli?-chiesi diretta.

Vidi mia nonna girarsi i pollici e questo significa che è nervosa.

-Sì, perché me lo chiedi?-chiede guardando con quegli occhi color ghiaccio.

-A...-non sapevo se dirglielo o no, ma era mia nonna doveva sapere-a scuola c'è un certo Louis Tomlinson e assomiglia moltissimo a mia madre e...-

-Ora ti racconta cosa è successo...-la guardai confusa.

-Tuo nonno-indicò la foto davanti a noi, mio nonno era morto per non so quale motivo 5 anni fa-non era un umano come me, ma un...demone, cioè i figli del diavolo, sono come i vampiri, succhiano il sangue o li mangiano...ma tuo nonno faceva parte nella categoria dei succhia-sangue, e me ne innamorai senza nessun preavviso, ci frequentammo e quando scoprii che era un demone non mi allontanai da lui, anzi mi innamorai ancora di più. Un giorno dal nostro amore nacque tua madre. Se te lo stai chiedendo, no tua madre non è un demone, cioè è mezza... Dopo molto tempo, quando tua madre incontrò tuo padre nacqui Louis, ma non era un bambino “qualunque” ma aveva ereditato da tuo nonno, quando un demone si innamora di un umano il suo “potere” viene ereditato da secondo primogenito mentre il primo ne prende una piccola parte. E tuo nonno è morto di vecchiaia. Quando tua madre ti nacque, Louis aveva 2 anni e noi ci trasferimmo ad Oxford e ho cresciuto Louis per tutti questi anni, e ancora lo sto crescendo-finì piangendo silenziosamente.

Io non sapevo che dire, che fare e come reagire. Tutto questo è troppo...e io cosa sono?

-Sei un mezzo demone-disse capendo il mio sguardo confuso.

Tutto questo è irreale, strano, sovrannaturale e innaturale.

Improvvisamente sentii caldo, o era per la felpa oppure per quello che mi aveva appena detto.

Bevvi tutto il mio tè in un sorso e inspirai e respirai profondamente.

-Ricapitolando-so già che quello che dirò sarà tutto frutto della mia fantasia-nonno era un demone, tu ti sei innamorata di lui, avete nato due bambini, uno mezzo demone e uno interamente demone, io sarei una mezza demone e per questo che Katherine quando mi ha graffiato non mi aveva trasformato-bofonchiai più a me stessa che a mia nonna.

-Sì-si asciugò le lacrime-e mi dispiace se non te l'ho detto fino ad ora...-si scusò.

-N-non è n-niente-balbettai.

Scossi la testa più volte per cercarmi di svegliarmi. Sperai di ritornare a due anni prima quando tutto era “normale”. Ma niente, ero sempre lì.

Sospirai-Bene nonna, grazie a te la maggior parte dei miei dubbi si sono risolti-dissi posando la tazza sul tavolino accanto a me.

-E devo essere sincera, tutto questo è folle! Prima la mia migliore amica diventa un demone e poi uccide il mio fidanzato, io la “uccido” e poi i miei mi mandano all'ospedale psichiatrico, dopo due anni ritorno a Londra da mia zia perché mio padre è in giro per il mondo e mia madre scomparsa, vado in una scuola dove ci sono ragazze che scompaiano per colpa di tre demoni, poi Katherine non è nella tomba e scopro di essere un demone anche io-diedi sfogo ai miei pensieri mettendomi le mani tra i capelli disperatamente.

-E' pura pazzia, prima tutti mi dicevano che ero pazza mentre io pensavo che erano loro troppo normali, ma alla fine hanno ragione, sono pazza-okay sto dando i numeri.

-Charlotte calmati, tieni una camomilla e rilassati. Lo so che è tutto nuovo per te e non dovevo dirti tutto in una serata ma dovevi saperlo-disse malinconica.

Bevvi la camomilla e mi calmai.

-Okay sono calma-mormorai chiudendo un attimo gli occhi.

-Nonna ora vado-aggiunsi alzandomi.

-Verrai a trovami no?-chiese triste.

-Sì nonna, certamente che verrò-dissi sorridendo dolcemente.

Ero ancora scossa ma cercai di non farlo vedere...

Aprii la porta e mi ritrovai Louis.

Rimasi paralizzata, non avevo più aria e avevo una gran voglia di svenire.

Mia nonna si intromise.

-Oh Louis, eccoti. Ti presentò Charlotte la mia nipotina, nonché anche tua nipote-disse sorridendo sforzata.

Louis annuii e mi scansò.

Ah è, così tratti la tua “nipote”? Stronzo.

Cercai di rimanere calma.

-Okay, nonna io vado ciao, e ciao anche a te-dissi riferendomi a Louis.

Lui mi fece il segno della mano senza degnarmi di uno sguardo.

-Passa eh! Ci conto-disse mia nonna prima di chiudere la porta.

Presi l'ascensore e pensai alla serata di oggi.

Tutto così strano e inquietante.

Mi guardai allo specchio dell'ascensore.

-Io sarei un demone, un demone!-urlai dando dei pugni allo specchio senza un motivo.

Non sapevo se reagire bene o male. E' una cosa positiva o una cosa negativa?

Scesi dall'ascensore e mi diressi a passi svelti verso la macchina, guardai l'ultima volta l'appartamento di mia nonna e notai Louis fissarmi. Distolsi subito lo sguardo ed entrai in macchina.

Il viaggio era fin troppo lungo. Guardai l'ora che indicava le 8.

Zayn doveva prendermi da casa per quel stupido appuntamento ma io non voglio per vari motivi.

Ma Zayn lo sapeva che ero un demone? E Katherine?

Ero confusa e arrabbiata.

Ma perché non posso vivere la mia vita come tutte le persone normali? Che ho fatto di male? Se Katherine non andava da quel gruppo pieno di bastardi, forse e dico forse, non accadeva tutto questo.

Sbuffai e girai a destra per entrare nel garage. Chiusi la macchina e il garage.

Inspirai l'aria fresca di sera e cercai le chiavi dei jeans.

Sentii una presenza e il succhiotto iniziò a pizzicarmi.

-Ora tu vieni con me-disse con voce roca alle mie orecchie.

Mi girai e me lo ritrovai a 2 centimetri di distanza dal mio viso.

-No, ora io vado in casa e vado immediatamente a letto, ho avuto una giornata troppo dura e vorrei solo riposarmi-dissi guardandolo negli occhi. Per un momento mi incantai ma poi mi ripresi.

-Okay, ti capisco. Mi ha detto Louis tutto, allora buonanotte dolcezza-disse avvicinandosi, io mi allontanai fino ad essere intrappola tra il suo corpo e la porta.

Si avvicinò e le sue labbra toccarono le mie.

Quando riaprii gli occhi era sparito. Mi toccai le labbra arrossate e poi aprii la porta della casa.

Salii le scale e mi buttai sul letto a peso morto.

Allora Zayn lo sa.

Neanche due minuti che il telefono inizia a suonare.

Chi rompe a quest'ora?

Notai un messaggio da Juliette.

 

-Ho scoperto una cosa importante. Vediamoci domani in biblioteca nell'ora di ginnastica. Julie-

 

Chissà cosa ha scoperto.

Vidi sbucare dalla porta Mali e dirigersi verso il letto dove stavo io.

Lo accarezzai e senza rendermene conto mi addormentai stanca morta.

 

-Katherine, Charlotte e le ragazze sono andate a trovare la tua tomba-disse Jessica aprendo la porta di casa.

-Charlotte? Oh, si dà da fare vedo-dissi bevendo un bicchiere di vino rosso.

-Sì, e Charlotte ha letto il messaggio-aggiunse.

Sorrisi malvagiamente.

-Astuta-mormorai finendo il bicchiere-Jessica, ti va se facciamo una festa questo sabato sera? Vorrei un po' divertirmi-dissi maliziosa.

Jessica annuii.

Vorrei tanto vedere la faccia di Charlotte quando mi vedrà, ci sarà da divertirsi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Charlotte's Space

Non sono ancora morta ragazze ^-^ ya ya.

SCUSATE PER L'ENORME RITARDO T.T da pasqua che non aggiorno ma avevo tante cose da fare e il capitolo l'avevo lasciato a metà.

Anche questa volta non credo di aggiornare subito, ma mi devo preparare per gli esami :s che palle.

Ritornando al capitolo, BUM colpo di scena alla fine!

Entra in scena Kat con l'amica Jessica, la sua fonte d'informazione. Sì Jessica lei, la fidanzata di Liam. Ci saranno tantiiii casini. Eheheheh

EEEEEEEEEEEEE tadaaaaaaa ecco il perché del cognome Tomlinson!

Non ve lo aspettavate ve? v.v lo so :)

Ringraziate le fragole che mi hanno dato più informazioni riguardo la questione Tomlinson lol

Recensite? Recensite! Recensite?

Senno mando Zayn il succhia-sangue eh! u.u

Eheheh vi piacerebbe eh? Mlmlmmllm

Nel prossimo capitolo si saranno due parti, poi non so.

Aspettatevi di tutto! *facciadaindemoniata*

Okey .-. ahahahahah vi lascio con una bella gif di Zayn e di Katherine ^-^

Non dimenticate RECENSITE! :D

P.S. Non morite per la gif di Zayn, io sono già morta :Q____

Mentre Megan e una gnocca *-*

 

#TantoLove

 

Charlotte







 

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