Il ritorno dell'Angelo.

di MiaBonelli
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Profumo di Fragole. ***
Capitolo 3: *** Ci sarà pure un'altra vita per ciascuno di noi. ***
Capitolo 4: *** Serva me, Servabo te, Mia. ***
Capitolo 5: *** Vorrei un mondo parallelo dove poterti amare, ma il mio mondo sei tu. ***
Capitolo 6: *** là dove le nostre anime vivranno in eterno. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


-Mia! Dai apri questa porta! Dannazione sei chiusa lì da più di quarantott'ore.. Dovrai pur uscire prima o poi!-
Rumori, urla, trambusto. Mi stava letteralmente scoppiando la testa. Ma non m'importava più nulla, non senza Pat. Possibile che fosse finito tutto, per sempre?
Quella notte, tutti l'avevano sognato: Nina, Betty e persino Adam al quale Patrick m'aveva affidata. Possibile che nessuno capiva che non riuscivo a vivere senza di lui? Eppure, eppure sapevo che ci dovevo provare. Mi alzai dal letto guardandomi nello specchio: occhi rossi, pallida, naso gonfio e labbra secche. Non ero più io e non dovevo ritrovarmi in quello stato. Aprì finalmente la porta ritrovandomi faccia a faccia con una Nina incazzata nera-Mi vuoi dire che cazzo ti succede? Sono due giorni che non mangi! Lo sai che tua madre non ti farebbe morire di fame al costo di ficcarti delle flebo in gola! Razza di idiota che non sei altro! Mi mancheresti assai! Eh si sono egoista, e lo sai perchè? Perchè sono qui grazie a te e di certo non farò morire la causa della mia rinascita! Ora sistemati un po' e scendi subito in cucina o giuro su mio figlio che ti strappo la testa a morsi se non ti vedo a tavola entro cinque minuti.
Sorrisi a malapena. Eccola lì, la mia migliore amica, neomamma e sorella di Patrick.. incasinata eppure così forte e fiduciosa. Eccola lì sorridente come un tempo, come non lo era dalla morte di Pat.. era rinata per la seconda volta, con la nascita di Noah. Quel pargoletto così piccolo eppure così simile a lui, gli occhi il sorriso dolce, la luce nello sguardo. Chiusi la porta e cercando di non piangere m'aggiustai alla ben e meglio. Dovevo stare bene. Per lui. Per me. Per Noi.






Ciao a tuttiiiiiiiiiii :3 Bene, partendo col presupposto che ho letto poche ore fa l'ultimo libro della saga, ammetto che seppur immaginabile, non ho accettato con gioia la fine del libro, per cui eccomi qui u.u Non vi svelo nulla ma spero che un po' l'introduzione e un po' il prolgo attirino la vostra attenzione u.u fatevi sapere.

Kiss <3



 

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Capitolo 2
*** Profumo di Fragole. ***


Premettendo il fatto che la notte precedente non ho chiuso occhio, le occhiaie e gli occhi arrossati di certo non mi rendevano più attraente. Presi il correttore e la matita nera e coprì alla ben e meglio le zone da coprire e dopo avere indossato felpa e jeans, usci quasi di corsa per non perdere il pullman per la Brit. Ormai ero al secondo e ultimo anno e di certo non potevo perdermi la prima lezione. Adam? Adam era a New York, eravamo solo amici, come io avevo stabilito. Amavo ancora troppo Pat per poter amare qualcun altro. Sospirai andandomi a sedere infondo all'autobus. Era passati ormai sette mesi da quando avevo smesso di parlare con Pat, o meglio, era lui che era scomparso totalmente. Mi guardai intorno vedendo la gente salire e scendere dall'autobus, coppie felici, bambini che correvano e il mio viso buio con un sorrisa tirato sul viso. Scendo una fermata prima della scuola e m'avvio.
-Mia! Mia aspetta!- mi volto ritrovandomi faccia a faccia con Stuart vestito in modo egocentrico come sempre.-Buongiorno bella addormentata!- mi sfotte dandomi un bacio sulla guancia.-Pronta per il nuovo anno? Io sono davvero impaziente, e poi, mio dio, rivedrò God! - risi guardandolo.
-Stuart! Ancora con questa storia.. Entriamo che è meglio, prima che il tuo adorato God non ci butti fuori dall'aula per ritardo.-
Mi guardò sorridendo e col suo passo sicuro, c'avviammo nell'aula 18.
-Buongiorno  God! Passate buone vacanze? -Chiedemmo telepaticamente in coro, per poi scoppiare a ridere.
-Non so cosa ci sia di tanto spiritoso, e per quanto non siano affari vostri, si ho passato delle magnifiche vacanze senza le vostre pagliacciate, immerso nel silenzio più totale.-sorrise guardandoci.
God che sorrideva, questa si che era una novità.

 

 

Stavo tornando a casa, le gambe doloranti a causa delle ore di danza, la testa pesante sulle spalle e uno strano senso di felicità profonda che non provavo più da anni.
Sarà l'autunno o magari chissà, qualche strana polvere nell'aria. Sorrisi.
Profumo di fragole. E un brivido.
Mi guardai intorno.-Pat?- sussurrai ma non ebbi risposta.
No, non era possibile, scossi la testa tristemente evitando le lacrime. Non in questa vita almeno.
Entrai in casa e andai a chiudermi in camera. Non sarebbe più tornato. Dovevo vivere come gli avevo promesso. Era così che doveva andare no? Io vivo per lui e per me, devo vivere la vita che ho solo grazie alla sua morte. E così avrei fatto, almeno finchè il mio cuore addolorato avrebbe retto.

No 

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Capitolo 3
*** Ci sarà pure un'altra vita per ciascuno di noi. ***



                                                Capitolo III

                      -Ci sarà pure un'altra vita per ciascuno di noi- ---


-OMMIODIOOOOOOOOOOOOOO!- sentì urlare Nina dal piano di sotto, mentre risate ed urla non facevano altro che aumentare. Guardai l'ora. Appena le otto di mattina, ed era domenica. Che diamine avevano da chiosare tutti quanti laggiù? Erano scesi gli alieni? Era caduta una stella? Era venuto Tom Cruise a chiederci un bicchier d'acqua? Non m'interessava saperlo. Volevo solo dormire, tanto.
Qualcuno bussò alla porta-Mmmh.. che c'è Nina?-mugugnai con la bocca impastata di sonno. Non ottenni risposta e così infilai la testa sotto al cuscino. Odore di fragole. Stavo già nel mondo dei sogni. Sospirai.
-Mia..?- la sua voce è ancora nella mia testa, forse non se n'è andato.-Mia.. sono qui.. sono tornato-
 -Patrick?..- mormorai senza fiato e voltandomi mi persi nei suoi occhi color ghiaccio.
-Si Mia.. sono tornato.. ci sono.. sembra impossibile ma eccomi qua..-Lo vidi avvicinarsi a me, lentamente.-Come stai piccola?- chiese guardandomi negli occhi.
-Come sto? Come credi che io possa stare dopo che tu, dopo la tua presunta morte mi abbandoni dopo un anno? Come credi possa stare vedendo la tua famiglia distrutta? Come credi possa stare senza vederti mai? E ora tu che fai? Compari così, all'improvviso, creando casino in una domenica invernale, solo perchè non so per quale assurdo motivo, hai deciso di resuscitare!-urlai con gli occhi rossi mentre cercavo di liberarmi dalla forte stretta delle sue braccia.
-Ehi piccola.. mi dispiace.. calmati ti prego... sono qui.. Ti amo, come non ho mai amato, sono tornato in vita per te, non ce la facevo a vederti in quello stato..-scoppiai a piangere, abbandonandomi finalmente tra le sue braccia mentre dolcemente mi accarezzava i capelli e il suo profumo di fragole inebriava le mie narici.
-Come fai ad essere .. ad essere vivo?-chiesi con timore, quasi come se da un momento all'altro potesse scomparire da un momento all'altro. Quasi fosse un'illusione.
-Vieni giù, lo racconterò a tutti voi-disse sussurrandomi dolcemente all'orecchio facendomi rabbrividire di piacere.
Ero fidanzata con un angelo. Non era il fatto in se quanto il poter essere me stessa con qualcuno che non sia io. Non importava come o quanto fosse importante, importava che fosse importante per me. Il mio pensiero? Era sempre diretto a lui, in ogni istante, e la mia irrefrenabile voglia di lui mi lasciava estrefatta.
E' ancora possibile rimanere ammagliati da qualcuno a tal punto da volervici stare per la prima volta?
La cosa appagante è sapere che per lui è la stessa cosa. La cosa appagante è sapere cosa lo eccita maggiormente o cosa in una ragazza lo fa particolarmente uscir fuori di testa. Bhe in questo caso, ero io a farlo uscire fuori di testa. Un sorriso, un bacio e un bacio ancora. Ma dopo ciò? Dopo ciò succede che se c'è veramente attrazione, se c'è amore, passione, bhe allora il gioco ormai è a metà e non c'è via d'uscita.
E infine, quando ti rendi conto che non conta l'età che si ha, se è troppo presto o meno, bhe allora è quando ci si sente pronti a dar una parte di se, ci si sente pronti a condividerla con la persona che si ama.






Bhe, eccoci qui, è tornato PATRICK! Quale sarà la sua storia? Come avrà fatto a sopravvivere alla furia del mare? E' stato forse aiutato? Da chi? Riuscirà Mia a perdonarlo del tutto o il suo orgoglio riuscirà a rovinare tutto? E Nina? Riuscirà mai ad accettare il fidanzamento del fratello con la sua migliore amica?
Bhe starà a voi scorpirlo nei prossimi capitoli u.u
Fatemi sapere <3
Kiss <3

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Capitolo 4
*** Serva me, Servabo te, Mia. ***


*POV Patrick*


Eravamo in quella cucina ormai da tre ore e ancora non riuscivano a comprendere ciò che mi era successo. Sorrisi fra me e me.
Hanno sentito la mia mancanza, Mia più di tutti, e vedere sul loro volto ancora cenni di quel dolore che ho causato loro un anno fa, mi strazia il cuore, eppure, nonostante la felicità del vedermi, sono spaventati, quasi che davanti ai loro occhi ci sia un fantasma.
Fantasma. Suona strano eppure in un certo senso lo sono. Sono un ragazzo scampato per un pelo alle grinfie dell'oceano ero morto, ma è come se non lo fossi mai stato perchè ero vivo, nascosto in qualche antro profondo dell'oceano.
-Ragazze! Calmatevi, sono qui ora, mi avete tenuto su questa sedia per tre ore e ancora non sono riuscito a raccontarvi niente di concreto- sospirai sorridendo fievolmente.
-Allora? Quando hai intenzione di cominciare?- Nina stava saltellando da una parte all'altra, instancabile e sicura di se, mentre tra le mie braccia, il piccolo Noah sorrideva osservandomi beatamente.
-Dopo essere stato travolto dalle onde, ho sbattuto la testa su uno scoglio, avevo freddo e credevo di essere ormai spacciato quando due solide mani mi afferrarono e mi trascinarono all'asciutto. Poi persi conoscenza. Quando mi svegliai circa un mese fa, il signore, rivelatosi essere un pescatore, che mi aveva strappato dalle onde impetuose, mi raccontò ciò che altrimenti non avrei potuto comprendere. Mi disse che grazie alle sue cure, la ferita alla testa si era rimarginata, ma l'acqua nei polmoni aveva solo peggiorato la situazione, facendomi entrare in coma. Era riuscito a procurarsi delle flebo, e giornalmente mi nutriva. Quando mi svegliai, mi disse che li ricordavo suo figlio Josh, morto combattendo in guerra, e mentre mi diceva ciò vidi che stava piangendo.
Lo abbracciai e la sua gioia fu tale che affermò di voler morire in quel preciso istante, solo perchè ero riuscito a donargli in un sol abbraccio, l'amore e la generosità di un figlio. Mi raccontò di avermi tenuto al caldo per un anno, in una grotta, umida ma accogliente, e nonostante la sua povertà, mi ha rimesso in sesto per venire fin qui.
Mia, perdonami se sono scomparso in quel modo, ma ora abbiamo le risposte alle nostre domande. Ero in quel luogo perchè ero ancora vivo, e non riuscivamo ad unirci nell'eternità perchè il nostro destino era unirci in vita, non in sogno. E quando sono scomparso era perchè avevo ripreso la totale padronanza del mio corpo e della mia mente. E ora, ora non me ne andrò mai, mai più. Non ti lascerò mai sola, lo prometto.
Serva me, servabo te, Mia, perchè mi hai salvata quando nemmeno tu sapevi di averlo fatto.-
-Serva me, servabo te Patrick- sorrise guardandomi negli occhi.Quegli occhi che avevo nella mia mente, sempre. Quell'anima che mi aveva salvato, quel sorriso che mi aveva fatto innamorare. Lei.
La mia ragione di vita, la mia anima gemella, il mio tutto. Così fragile, così eterea, eppure così perfetta e forte. Non avrei mai amata nessuna all'infuori di lei, questo lo sapevo.
Le diedi un bacio, lieve sulle labbra e la strinsi a me.-Ti amo Mia.-sospirai passandole un foglio, una lettera, se così vogliamo chiamarla. E vidi sorpresa nei suoi occhi, mentre con occhi lucidi e mani tremanti, cercava di aprire la busta.

Holaaaaaa u.u Scusate il ritardo, ma tra scuola, compiti in classe, e internet che non andava, non ho avuto molto tempo per pubblicare.
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo :3
Ringrazio chi ha recensito i capitoli, in Particolar modo: Under the moon <3
a presto, vostra MiaBonelli <3













 

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Capitolo 5
*** Vorrei un mondo parallelo dove poterti amare, ma il mio mondo sei tu. ***


Sciao beddi, scusatemi tanto ma ho avuto poco tempo per pubblicare, comunque eccovi qua il quinto capitolo :3 si accettano suggerimenti, nomi, luoghi, ecc :3 fatemi sapere <3 Vostra Mia



''Vorrei che esistesse un'altro parallelo dell'universo solo per vederti sorridere,  senza di me o con me.Perchè basta poco per far volare via tutto, emozioni, rabbia, incomprensione.
Vorrei solo morire per poi rinascere sotto forma di albero, sotto forma di salice piangente, magari sulle rive di un lago.
Vorrei essere un salice in un luogo sconosciuto, essere mosso dal vento, sentire la vita fluire in me come un fiume in piena. Un salice che a dispetto del nome, non piange, non soffre, semplicemente osserva.
Osserva il mondo che va a rotoli, osserva ciò che lo cinconda, ma non se ne  accorge mai veramente, finchè, finche non incontra qualcuno di davvero speciale.. Qualcuno che s'intressa alla sua vita.
Vorrei a volte scomparire, solo per vedere come va il mondo senza di me.
Vorrei essere sempre al tuo fianco, anche quando non lo immagini.
Vorrei che ci fosse questo mondo parallelo per poterti amare, in silenzio, avvolto da un velo d'amore.. accecato da un fascio di luce, amarti, sempre, in qualunque modo, in qualunque attimo, con o senza la tua consapevolezza...ma non so se è possibile cambiare qualcosa per quanto ciò che esiste, sia perfetto.
Perchè in fondo credo di averlo già trovato il mio mondo parallelo.''
Ripiegai la lettera con mani tremanti. Riusciva sempre, in qualche modo a sorprendermi, quelle parole mi facevano sorridere e piangere insieme. Si, lui era capace di farmi questo. Mi voltai e lo baciai, così, di slancio, senza nemmeno un perchè. E invece no, il perchè c'era, esisteva, era lui. Lo amavo. E quel bacio mi faceva impazzire, si, letteralmente impazzire, mentre le nostre labbra si fondevano in un'unica cosa, mentre il nostro corpo reclamava pietà, e le nostre mani cercavano ogni tipo di appiglio. Non respiravo più talmente con foga ci stavamo baciando, ma non m'importava. Lui era la mia aria, la mia vita. Non m'importava degli sguardi, non m'importava del luogo, eravamo solo io e lui, immersi nel nostro amore e persi totalmente.
-Mia..- sussurrò sulle mie labbra, cercando di riprendere fiato.
-Shhh...Fatti guardare ancora una volta, una volta sola prima che il sole tramonti. Sorridimi, fa che il tuo sorriso sia sempre mio, che le tue labbra rimangano solo mie, per lungo tempo. Fa che le stelle illuminino le nostre sere, i nostri incontri, i nostri pensieri, i nostri sogni.
Fa che quel giorno in cui ci siamo conosciuti, rimanga un ottimo ricordo.
Fa in modo che io possa amarti senza problemi, permettimi di rendere il mio sorriso solo tuo. Prendi il mio cuore, gettane via la chiave, ormai è tuo.Prendimi le mani, guardami negli occhi. Senti il mio cuore?
Baciami, lasciami senza fiato. Senti? Questo rumore di sottofondo? Sono i miei pensieri, i miei sogni, con te. Fa che io possa baciarti, baciarti sempre.
Fa che i miei morsi non siano la fine, fa che diventino amore.
Non lasciare che tutto questo finisca. I nostri scherzi, le nostre favole, i nostri baci, le mie resistenze e i finti sguardi offesi.
Fa che ci siano lunghe opportunità per noi, fa che i nostri sogni s'avverino. Io sono qui. Sono solo tua. E ti amo. Non immagini nemmeno quanto.
Donami solo i tuoi sorrisi, i tuoi baci, i tuoi sguardi. Ama i miei difetti, i miei vizi, le mie cazzate. Lasciati amare come solo io riesco.
Dobbiamo fare in modo che questa nostra storia, mia e tua, non finisca mai.-dissi tutto d'un fiato, o almeno quello che ne rimaneva.
Mi afferrò per i fianchi e mi prese in braccio continuando a baciarmi, stavamo salendo le scale, sapevo cosa stava per succedere.
La porta si chiuse dietro di noi.
-Ti voglio Mia, ti voglio ora e sempre- mi guardò per attimi infiniti cominciando poi a baciarmi sul collo -Ti voglio anch'io Pat, lo voglio con tutta me stessa- finalmente l'avevo ammesso, e lo volevo davvero, e quello, quello era il mio momento con lui.
 

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Capitolo 6
*** là dove le nostre anime vivranno in eterno. ***


Dischiusi gli occhi osservando il profilo del suo viso stagliarsi contro la poco luce proveniente dall'esterno. Era semplicemente perfetto e io non potevo fare a meno di osservarlo.
Fuori si era scatenata la tempesta e tuoni e lampi illuminavano e facevano tremare le fondamenta della casa, mentre la pioggia scrosciante colpiva instancabilmente la finestra.
Mi strinsi a lui dolcemente e senza far rumore cercando di non svegliarlo, ma quando il suo forte braccio mi cinse la vita, mi accorsi che era sveglio.
Le sue carezze sul mio corpo mi facevano venire i brividi di piacere e le sue labbra calde a contatto con la mia fronte mi facevano sentire protetta.
-Pat?..- sussurrai con voce roca
-Broncio.. dimmi- lo sentì sorridere.
-Sono contenta che tu sia tornato, mi sei mancato da morire..-
-Anche tu Broncio mi sei mancata.. sono tornato dal regno dei morti solo per te..-risi.
-Promettimi una cosa Pat..-
-Tutto quello che vuoi..-
-Promettimi che se mai dovesse succedere qualcosa, non ci divideremo mai.. promettimelo..-
Mi sollevò il mento e scoccandomi un bacio a fior di labbra me lo promise.


-Buongiorno dormiglioni!- l'euforia di Nina era palpabile nell'aria e la sua ormai figura materna si stagliava davanti ai fornelli intenta a preparare i pancake per la colazione.
-Buongiorno a te sorellina- sorrise Pat stringendola a se e scoccandole un bacio sulla fronte.-Dormito bene?-
-Non posso lamentarmi, sono settimane che Noah non dormiva ininterrottamente per tutta la notte, mi sento realizzata.- rise mettendo i pancake in tavola, innafiandoli di sciroppo d'anice.
-uh Pat, quasi dimenticavo- disse voltandosi verso di lui- domani vengono mamma e papà.. Non riescono ancora  a credere che tu sia vivo..-
-Oh si certo.. va bene..- sorrise alla sorella per poi voltarsi verso di me- Broncio, grazie per essere stata vicina a mia madre.. non ce l'avrebbe mai fatta senza di te..-
-Non dire sciocchezze Pat, lo sai che Letizia è come una seconda madre per me.. Per lei farei questo e tanto altro..-
Mi sorrise e insieme alla sua bocca sorrisero anche i suoi occhi.
-Mi dispiace solo che tu non abbia conosciuto mia nonna, le saresti piaciuto.. Purtroppo è venuta a mancare poco tempo fa...-
- Mi dispiace piccola.. mi dispiace di non esserti stata vicina in tutti questi momenti difficili..-
Sussurrò abbracciandomi da dietro e stringendomi a se.. -Ti amo Mia Bonelli, e ti amerò per sempre.-
 

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