All I need is you.

di Gens
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Stairs. ***
Capitolo 2: *** Messages. ***
Capitolo 3: *** New friends. ***
Capitolo 4: *** The end...? ***
Capitolo 5: *** Yesterday ***
Capitolo 6: *** Question ***
Capitolo 7: *** Sight ***
Capitolo 8: *** Words ***
Capitolo 9: *** Party ***
Capitolo 10: *** Silence speaks louder ***
Capitolo 11: *** Memories from the past ***
Capitolo 12: *** Lights ***
Capitolo 13: *** No more lies ***
Capitolo 14: *** Scared ***
Capitolo 15: *** The truth. ***



Capitolo 1
*** Stairs. ***


A volte l’amicizia è tutto quello che serve nella vita.

Capitolo 1.

Stairs

 
“Signorina Black, sarebbe così gentile da portare i compiti nel mio cassetto della zona professori?” chiese il professor Smith, tendendo dei fogli.
Guardai il mio migliore amico, accanto a me, sbuffando e: “Certo professore!” risposi alzandomi dalla sedia.
Percorsi tutto il corridoio, scesi le scale fino ad arrivare nella zona professori. Aprii il cassetto con scritto ‘Smith’ e poggiai i compiti.
Feci la strada al contrario, fino ad arrivare nella zona che noi chiamiamo ‘serra’ perché assomiglia a una serra, dove si trova la nostra classe, e trovai Zayn che fumava, poggiato ad una finestra.
“Zay, che diavolo stai facendo qui? E soprattutto lo sai che se ti beccano mentre fumi ti sospendono. E comunque, avevi detto che stavi smettendo…”
Zayn mi guardò inclinando la testa, lanciò la sigaretta giù dalla finestra e si girò per rispondermi: “Smith mi ha mandato fuori perché ho fatto un’obbiezione. Vero, ti ho detto che stavo smettendo, non che ho smesso.” Sorrise.
Mi avvicinai e stavo quasi per poggiarmi nella parte di muro libera vicino a lui, che lui mi fermò: “No no, tu adesso torni in classe. Sbrigati.”
“Ti sei fatto appena sbattere fuori e dici a me cosa devo fare?”
“Io sono senza speranza, tu non puoi rischiare l’anno. Muoviti, torna in classe.”
Feci la faccia sconvolta, gli mostrai il dito medio e mi diressi in classe.
Avrei passato altri venti minuti di lezione senza il mio migliore amico.
“Ah, signorina Black! Credevamo che si fosse persa mentre sistemava i compiti.” Qualcuno in classe ridacchiò.
“In realtà – risposi – il corridoio era molto più interessante della sua lezione.”
Il professore rimase scioccato, con tutto il resto della classe che un momento dopo scoppiò a ridere.
“Ha solo un minuto per chiedere scusa o la sbatto fuori.”
“Non ce n’è bisogno. Faccio da sola.” Sistemai lo zaino, lo presi e uscii dalla classe.
Non ero tipo che faceva quelle cose, forse dovevo diventarlo però.
“Che è successo?” fece Zayn quando mi vide arrivare, facendo un cenno verso lo zaino.
“Mi sono fatta sbattere fuori.” Feci spallucce.
Lui rise, e di gusto anche.
“Forse ho una cattiva influenza su di te" disse spettinandomi i capelli. "Ti va se andiamo sulle scale che si affacciano sul campetto? Sono le più riparate.”
“Oookay!”
Prese il suo zaino da terra, lo sistemò su un braccio e quello libero lo passò sulla mia spalla.
Adoravo quando si comportava così, mi faceva sentire protetta.
Uscimmo sulle scale che si affacciano sul campetto e ci sedemmo.
Zayn prese un’altra sigaretta e l’accese.
“Zayn, smettila!” dissi cercando di togliergli la sigaretta, ma lui si allontanò e anzi, prese la mia testa e la poggiò sulle sue gambe, sussurrandomi: “Stai buona.”
Da quella posizione potevo vedere tutto il campo.
Quasi mi venne un infarto quando vidi la macchia di capelli biondi.
Mi alzai di scatto, facendo spaventare Zayn che mi chiese: “Che diavolo succede?!”
“C’è Niall! Niall! Sta giocando a calcio! Guarda!”
Zayn alzò gli occhi al cielo.
Niall mi piaceva da un po’ e Zayn lo sapeva benissimo. Ogni volta parlavo di lui fino a fargli scattare i nervi per quanto ero pesante.
La mia amica Lara me lo aveva presentato ad una festa e da quel momento lui mi salutava, più o meno. A scuola era molto popolare.
Aveva tantissime ragazze che gli andavano dietro, per non parlare dei ragazzi, che per avere più ragazze ai loro piedi, diventavano suoi amici.
“Guardalo! È bellissimo!”
“Mh mh”
Mi girai verso Zayn: “Sai cosa? Vorrei un po’ più di felicità da parte tua.”
“Oh mio Dio!” urlò come una femmina “È lì! È lì!”
Nel campetto vidi qualcuno che si era girato dopo aver sentito le urla di Zayn.
Scoppiai a ridere e quando si rese conto di quello che aveva fatto, anche Zayn rise.
Un attimo dopo sentimmo la campanella suonare.
“Andiamo!” fece Zayn, alzandosi e tendendomi una mano. La presi al volo e rientrando a scuola, ci dirigemmo verso l’uscita.
Fuori dal portone, Zayn si era poggiato sul poggia mano delle scale e io stavo in piedi vicino l’inizio dei gradini.
“Jadie, devi farmi aspettare ancora molto qui? Vorrei tornare a casa e sono a piedi, sai.”
“Dai, voglio vedere Niall!”
“Ancora?! Hai rotto Jade. Io me ne vado.”
“No, Zay, ti preeego! Resta con me!” feci avvicinandomi e facendogli la faccia da cucciolo.
“Non mi incanti questa volta. Non funziona, Jade.”
“Sicuro?” feci mostrandogli di nuovo quel faccino dolce dolce.
“Stronza che non sei altro. Aspetto altri due minuti contati, eh.”
“Grazie!” urlai, abbracciandolo all’altezza della pancia.
“Eccolo!” mi sussurrò all’orecchio, girandomi il volto nella sua direzione. Subito mi staccai da Zayn e rimasi incantata da Niall.
“Bene, adesso possiamo andare.” Feci a Zayn, voltandomi.
“Mi sa che ti tocca aspettare, bellezza.”
“Cosa?!”
“Niall sta venendo dalla nostra parte.”
E in effetti era così. Niall veniva dalla nostra parte, camminando e aggiustandosi i capelli sulla fronte, fino a quando non arrivò di fronte a noi.





Spazio autrice:
Ciao a tutti! Innanzi tutto vi ringrazio per aver letto il primo capitolo! (Sempre che qualcuno lo abbia letto lol).
Che ne pensate? Mi lasciate una piccola recensione così i vostri giudizi non rimangono solo nelle vostre teste? Mi farebbe molto piacere. c: 
Bene, su questo primo capitolo non c'è niente da dire, vi aspetto al prossimo!

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Capitolo 2
*** Messages. ***


Capitolo 2.

Messages

Ero tipo persa nei suoi movimenti, cercavo di non lasciarne andare nessuno, tanto che non mi resi conto che si era fermato di fronte a noi e Niall aveva salutato Zayn con un allegro: “Ciao Zayn!”.
Quelle due parole, pronunciate in un modo quasi angelico, mi risvegliarono dal mio sogno ad occhi aperti.
Zayn, che intanto aveva acceso un’altra sigaretta facendomi venire uno scatto nervoso, aveva salutato con un cenno della testa, per poi girare lo sguardo verso di me.
Quel movimento nella mia direzione da parte di Zayn, mi costò un occhiata di Niall che quando si accorse che c’ero anch’io, salutò con un “Ciao!” accompagnato da un sorriso bellissimo.
Risposi timidamente “Ciao”, facendo ridere Zayn.
Mi girai verso di lui guardandolo come se volessi fulminarlo, ma lui rise ancora più forte. Per questo, mi mossi e poggiata vicino a lui gli diedi una gomitata che lo face smettere di ridere.
“Zayn” cominciò Niall “Avevo intenzione di organizzare un festa a casa mia, se la partita di sabato prossimo va bene.”
“E quindi?” rispose mentre gettava la sigaretta a terra e la schiacciava. Aveva già finito la sigaretta, wow.
“Quindi volevo sapere se venivi e se potevi portare un po’ di persone. Sappiamo che se un invito deve girare, tu sei il migliore.”
“Quello popolare sei tu, non io, Niall.”
“Ma tu conosci le persone giuste! Dai Zayn, non ti chiedo mai niente! Infondo siamo vecchi amici, no?”
“Dai Zayn, infondo che ti costa?” dissi rivolgendo a Zayn un sorriso.
“Dai, lo dice anche lei! Per favore!”
Sembrò pensarci fino a quando: “Va beh, faccio un giro.” disse.
“Mi raccomando, le persone giuste. Anche tu, se vuoi” aggiunse anche facendomi un cenno.
“Si si, Niall. Ho capito.” rispose Zayn seccato.
Niall sorrise e andò via.
“Andiamocene di qui, ora!” ordinai a Zayn. Ci alzammo e cominciammo a dirigerci verso l’uscita.
“Sei uno stronzo, sai? Mi avevi detto che lo conoscevi di vista!”
Zayn mi guardò inclinando la testa, come faceva di solito.
“Lo conosco da tanto tempo, è vero, ma parliamo solo quando gli serve qualcosa.”
“Beh, anche tu potevi disturbarlo per presentarmi tempo fa. Eri tu che volevi qualcosa, per una volta.”
Alzò gli occhi al cielo. “Vai a casa o arriverà prima tua madre.”
“Non vieni dalla mia parte?”
“No, Jadie. Devo cominciare il giro di avvisi” e pronunciò queste ultime tre parole mimando le virgolette.
Feci quasi una corsa fino a casa e in effetti mia madre arrivò dieci minuti dopo di me.
“Non hai mangiato?” chiese quando vide che ero seduta a tavola a guardare fuori dalla finestra, troppo persa a pensare che Niall James Horan mi aveva invitata alla sua festa.
“Volevo aspettarti, per una volta.” Fu la scusa più veloce che mi venne in testa.
“Che dolce. Va bene tesoro, preparo io.”
Mamma si mise ai fornelli e mangiammo, silenziosamente.
“Oggi pomeriggio viene Lara” annunciai mentre prendevo un sorso d’acqua.
“Però studiate.” Ordinò mamma.
“Si, certo.”
E, alle tre e mezza, io e Lara stavamo sul letto, a parlare di quello che era successo quella mattina.
“Non me la perdo questa festa, ho sentito che sarà qualcosa di grandioso!” disse Lara saltellando sul letto.
“Forse dovremmo già pensare a ciò che indosseremo.” le proposi chiudendo il libro di matematica e ficcandolo nello zaino.
“Naah, è presto ancora. Adesso pensiamo a studiare.”
Il pomeriggio insieme alla sera passò velocemente.
Ero nel letto, quando ricevetti un messaggio da Zayn
 


Sei mai stata a una festa di Niall?


 
Rimasi sorpresa, solitamente lui non parlava mai di qualcosa che riguardava Niall.
 


No, solo a qualcuna a cui ha partecipato, perché?


 
La risposta arrivò poco tempo dopo.
 


Sono poco ‘sacre’. In poche parole c’è lo schifo in giro.


 
Qual era il punto?

 

Sopravvivrò. ;)


 
Lo stavo provocando. Amavo quando si arrabbiava perché non rispettavo ‘le sue regole’ o non ascoltavo ciò che mi diceva.

 

Hahaha. Senza di me sono sicuro che non sopravvivrai. ;)


 
Mi teneva testa.

 

Chi ha detto che sarò senza di te? Quella sera ti voglio con me. Ci sarai?


 
Ce n’erano pochi di momenti dolci tra noi. Che quello fosse uno di quei pochi?

 

Ci sarò sempre per te. Ricordalo.

 

Si, era uno di quei momenti. E io li adoravo.

 

Grazie Zay. Buonanotte. Xx


 
Era ora di chiudere, ero stanca. Riuscii a tenere gi occhi aperti fino a quando non mi arrivò la sua risposta.

 

Notte, dolcezza. Xx


 
E così, mi addormentai con un sorriso stampato sulle labbra.
 

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Capitolo 3
*** New friends. ***


Capitolo 3

New friends


Il giorno dopo feci la strada fino a scuola da sola, col sorriso in faccia. Incosciente che presto quel sorriso sarebbe diventato anche più grande.
“Ciao!” mi salutò Lara all’ingresso di scuola.
“Ehi, Lara!”
Lara non era la mia migliore amica. La mia migliore amica era Valerie, che chiamavo Vale.
Era via per un mese con i suoi perché il padre aveva un lavoro da fare e lei non poteva rimanere qui sola. Sarebbe tornata presto, però.
Nel frattempo, stavo con le altre che conoscevo e sentivo Vale al telefono tutti i giorni.
“Devo chiederti una cosa!”
“Dimmi”
“Sabato prossimo c’è la partita, no? Ci saranno molti allenamenti. Siccome quella tra me e Liam si fa una cosa sempre più seria, mi ha chiesto di andarci. Ti va di venire con me? Così puoi vedere Niall!”
“Oh mio Dio! Si! Certo!”
“Bene, allora quando decido di andarci ci sentiamo.”
“Perfetto!”
Liam era uno degli amici stretti di Niall. Era grazie a Liam che Lara aveva conosciuto Niall ed era riuscita a presentarmelo.
Lara e Liam si erano conosciuti ad una festa, avevano cominciato ad uscire, ma senza impegno. Forse qualcosa stava cambiando tra loro.
“C’è Zayn! Vado!” dissi e mi voltai, dirigendomi verso il mio migliore amico.
Lo abbracciai dal collo e gli diedi un bacio sulla guancia.
“Buongiorno dolcezza. Come va stamattina?” chiese staccandosi per poter ricambiare il bacio.
“Ehm, in realtà…”
Stavo per parlargli di quello che mi aveva detto Lara, ma poi mi bloccai. Mi bloccai e decisi che non volevo parlargliene, per il momento.
“Bene, grazie. Sto benissimo.”
Mi guardò inclinando la testa. “Che succede?”
“Niente di nuovo o interessante. Te?”
“Sei una stronza! Cosa mi nascondi?”
“Perché mi chiami stronza? Ma vai a quel paese.”
“Jadie... Sto scherzando.”
“Già, anch’io.” Gli diedi un altro bacio sulla guancia e mi diressi prima di lui in classe, al suono della campanella.
All’uscita per la ricreazione, Zayn mi parlò in modo un po’ insolito.
“Quel tizio con i capelli ricci, amico di Niall, ti guarda sempre. Styles. Se non la smette, adesso vado lì, gli chiedo che vuole e poi gli spacco la faccia.”
Guardai Zayn stranita e: “Ma dai, Zayn! Lascia perdere.” Sussurrai ridendo.
 
 
“L’allenamento è alle 5, oggi. Vieni?” chiese Lara dall’altro capo del telefono.
“E me lo chiedi? Certo che vengo! Come ci andiamo?”
“Passi da casa mia alle 5 meno 5?”
“Ma ci vogliono 10 minuti più o meno per arrivare al campo dell’allenamento.”
“Già – rispose Lara – ma non dobbiamo andare da subito.”
“Ah… aaaaaaaah capisco” risposi ridendo.
“A dopo, Jade.” E chiuse la chiamata.
Erano le 4 e un quarto quando decisi di prepararmi.
Feci una doccia, asciugai i capelli e mi preparai mettendo un paio di jeans, una canotta e il giubbotto leggero. Quei giorni faceva troppo caldo per mettere le cose pesanti.
Misi poco trucco, infilai le scarpe e uscii di casa salutando mia madre.
Arrivai a casa di Lara alle 5 e insieme ci avviammo verso il campo dell’allenamento.
Salimmo sulla gradinata e vedemmo la partita. E lì vidi Niall.
Era bello come sempre, giocava come attaccante. Lo vidi aggiustarsi i capelli e mi sentii mancare.
Continuammo a vedere la partita fino a quando non mi stancai un po’: “Lara, questa partita è bella perché c’è Niall, ma mi sto veramente annoiando.”
“Non preoccuparti, tra poco c’è la pausa.”
“Quanto è questo poco?”
“Dieci minuti al massimo.”
E infatti, dopo dieci minuti, fecero una pausa.
Li vedemmo uscire dal campo, tutti stanchi e sudati, mentre si asciugavano il sudore e bevevano un po’ d’acqua.
“Vieni!” ordinò Lara. Ci avvicinammo dove c’erano tutti i ragazzi, che erano impegnati a parlare con i loro amici.
Riuscivo a distinguere la macchia di capelli chiari di Niall vicino a Liam e un ragazzo con i capelli ricci. Lo stesso ragazzo di cui stamattina aveva parlato Zayn.
“Ciao!” disse Lara, salutando Liam con un bacio, al quale Liam non attese a rispondere. Poi Lara mi guardò con la coda dell’occhio e aspettò che mi avvicinassi un po’.
“Ciao” salutai. Come risposta ebbi un sorriso da Niall e uno dal ragazzo coi capelli ricci.
“Lara, non ci presenti la tua amica?” chiese il riccio.
“Oh… si. Jade loro sono Liam e Harry. Niall lo conosci già.” Sorrise, per poi farsi avvolgere in un abbraccio da Liam.
“Torno tra poco.” Annunciò Niall prima di allontanarsi.
Mi sentii male, ero andata lì solo per lui e lui cosa faceva? Andava via. Perciò mi diressi verso la gradinata e mi sedetti, con la voglia ardente di tornarmene a casa.
Vidi Harry avvicinarsi a me: “Quei due sono molto impegnati, in questo momento.” Mossi lo sguardo verso di Lara e vidi che si stavano baciando. Feci spallucce.
Non mi andava di parlare con quel ragazzo. Non lo conoscevo e non mi fidavo di lui.
“Allora… perché sei venuta a vedere gli allenamenti? Non credo che hai solo accompagnato Lara.”
Lo guardai e: “Perché, non potevo venire?”
“Oh si, certo. Ma hai frainteso la mia domanda.”
“Non avevo niente da fare e Lara mi ha chiesto se mi andava, tutto qui.”
“Non è che sei interessata a qualcuno?”
Questa volta mi sorprese. Risi, cercando di nascondere il nervosismo: “Di certo non a te.”
Questo lo fece ridere. “Proprio sicura?” disse passandosi una mano tra i capelli e mordendosi un labbro.
Era bello Harry, molto bello. Ma non era possibile paragonarlo a Niall. “Si, ne sono sicura.” Gli sorrisi.
“Beh, ma io non mi arrendo né subito né facilmente.”
“D’accordo Harry, come vuoi tu.”
Poco dopo a noi due si avvicinò il gran gruppo di ragazzi a cui Harry rispose con un “Non vi vogliamo! Andate via!”, che mi fece ridere.
Così a noi si univano, oltre a Niall, Lara e Liam, altri ragazzi che Lara mi presentò.
“Loro sono Michael e Josh. E i due ragazzi che si sono appena allontanati sono Mike e Jake.”
Il pomeriggio passò velocemente e salutando tutti tornammo verso casa.
Quella sera, dopo aver finito i compiti e aver cenato, mi ero infilata nel letto a pensare.
Infondo, erano ragazzi simpatici. Avevo riso tutto il giorno con loro, e non riuscivo a capire perché Zayn ne parlasse così male.
 

Il giorno dopo, mentre io e lui camminavamo nei corridoi mentre decidevamo ciò che avremmo fatto il sabato sera che veniva, incontrammo Harry con un altro ragazzo, Mike o Jake.
Harry mi sorrise e questo fece incazzare Zayn, che non notò che avevo ricambiato il saluto.
“Quella faccia di cazzo ti sorride, anche. Adesso vado e…”
Gli presi il braccio e: “Zayn? Muoviti e lascia perdere.”
 

Quel pomeriggio arrivammo al campo degli allenamenti un po’ in anticipo e infatti, i ragazzi non avevano ancora cominciato a giocare.
“Ciao” salutò Niall quando mi vide, accompagnando il saluto con un sorriso.
“Ciao Niall” mi sentì un po’ arrossire e sperai vivamente fosse solo impressione.
“Oggi se ce la faccio ti dedico un goal.” Mi fece l’occhiolino.
Non sapevo che rispondere, così mi diedi alla sfacciataggine, come mi aveva consigliato Lara mentre andavamo al campo: “Ci conto” quindi risposi, sorridendo di nuovo.
“Uhm, non preoccuparti piccola. Te lo dedico io il goal.” Disse Harry e si avvicinò dandomi un bacio sulla guancia.
Rimasi pietrificata. L’unico ragazzo da cui ricevevo baci sulla guancia era Zayn. “V- vedremo” dissi allora.
I ragazzi si sedettero con me e Lara, nell’attesa di giocare e fu ad un certo punto che udimmo un minaccioso:
 “Che ci fai, tu, qui?”









Spazio autrice:
Beeeeene. L'altra volta lo spazio autrice non c'era perché per la fretta di pubblicarlo me ne sono dimenticata. lol
Allora... Che ne pensate? Una recensione mi farebbe un po' piacere, anche per sapere quale coppia preferite o che so io.
A me piace molto e spero di sentire vostri pareri.
Zayn e Jade insieme li adoro... ma anche Jade e Niall, ceh. 
Poi c'è Harry, che spunta come un fungo e... PUUUUUF! 
Cosa succederà? Continuate a legere. :D
Adesso vado che sono in ritardo... Ci conto sulla recensione!
Al prossimo capitolo c:

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Capitolo 4
*** The end...? ***


Capitolo 4.

The end...?



ATTENZIONE: Per i vecchi lettori, ho un annuncio. Ho fatto una piccolissima modifica alla storia. Nel capitolo 3 è scomparso il nome di Louis che è sostituito con un 'Michael'. Perché? Perché così mi andava. lol Vi lascio alla lettura del capitolo e chiedo scusa per eventuali errori. c:



Con da una parte Niall e dall'altra Harry, al suono di quella voce, alzai gli occhi al cielo e vidi Zayn e, dire che era incazzato, era un vero eufemismo.
Stetti qualche minuto a guardare il suo volto: la mascella tesissima, le sopracciglia alzate in segno di dubbio e gli occhi... gli occhi erano neri, vuoti, arrabbiati.
Sembrava rappresentare tutta la rabbia che Zayn in quel momento provava per me, o forse, per coloro che stavano con me.
“Zay...”
“Si sono io.”
“Eeeeh... Ciao?”
Guardai Zayn nella speranza di vedere un sorriso, un segno di cedimento, ma non vidi niente di tutto ciò.
“Vieni un attimo.” disse lui, duro.
“Qualche problema Malik?” disse Harry che era stato in silenzio fino a quel momento insieme agli altri.
“Cazzo vuoi Styles? Questa cosa non ti riguarda.”
Harry si alzò, palesemente innervosito.
“Senti, nessuno ti ha detto che potevi venire, quindi se non te ne vai subito ti sbatto fuori di qui a calci, mi hai capito Malik?”
“Cosa devi fare, tu?” disse Zayn avvicinandosi pericolosamente a Harry.
Tutti stavano per intervenire ma mi alzai prima io e: “Zayn, calmo. Andiamo” sospirai.
Feci per afferrargli il polso, ma lui scansò la mia mano bruscamente.
Arrivammo un po' lontano da Niall, Harry e gli altri e iniziammo a parlare.
“Senti Zayn, non incazzarti per una cazzata simile.” iniziai.
“Ti sembra una cazzata questa? Ti avevo detto quanto non li sopportavo, ti avevo detto quanto erano cattive come persone.
Già era tanto che sopportavo Niall, ma adesso non riesco proprio! E poi cazzo, mi hai preso pure per il culo? Ma che razza di comportamenti sono, eh?”
“Ma vedi che non hai niente infondo? Non c'è niente di sbagliato! Non ho fatto niente di sbagliato!”
“Ma sei cogliona o cosa? Devo ripeterti quello che ho detto? Vedi che ho tantissimi motivi per incazzarmi.”
“Zayn, quello che stai facendo adesso non è incazzarti per il fatto che sto con loro che sono persone poco raccomandabili.
Tu ti stai incazzando con me perché ho cercato altri amici oltre te! Perché se conosco altri amici hai paura di rimanere solo perché stando con gli altri mi allontanerei da te.
E' questo il tuo problema, punto.”
Sentì bruciare la guancia all'istante.
Zayn, il mio migliore amico, mi aveva appena dato uno schiaffo.
“Ti senti meglio adesso?” cominciai a parlare, con la mano sulla guancia ancora rossa per l'impatto e le lacrime che minacciavano di scendere. “Sei contento adesso?”
”Come cazzo ti sei permesso!” urlò Harry avvicinandosi a Zayn e spingendolo dal petto.
“Come cazzo ti è venuto in mente anche solo di avvicinare le tue mani schifose a lei?”
Non stavo capendo più niente. Volevo solo andare via.
“Malik – disse un'altra voce vicino a me. Era fredda. - vai subito via da questo campo. Immediatamente.” vidi Niall che mi si avvicinò e passò il braccio dietro un fianco, come a farmi forza.
Abbassai la testa, stavo davvero per piangere.
“Io...” fece Zayn.
“Tu un cazzo.” urlò Harry.
“Harry, calmati – fece Niall – Ciao Zayn.”
“Jade...” disse Zayn. La sua voce bassa, come schiacciata da un peso.
“Vattene” dissi solo e, allontanandomi dall'abbraccio di Niall, mi andai a sedere sulle gradinate.
Arrivai e trovai una Lara molto scossa, che non sapeva che fare.
Mi sedetti accanto a lei e semplicemente non parlai, rimanendo a fissare il vuoto.
Niall e Harry si avvicinarono a me e Niall chiese: “Ehi... Fa male?”
Alzai lo sguardo e incontrai i suoi occhi azzurri, che mi trasmettevano tanta tranquillità, che mi dicevano 'sei al sicuro adesso'.
“Tutto bene, non mi fa male.” forzai un sorriso.
Harry si sedette vicino a me e aprì le braccia, come a volermi abbracciare. Mi ci buttai dentro e rimasi fino a quando non staccò le mani dalla mia schiena e disse: “Vado a giocare”, un allontanamento accompagnato da un bacio sulla guancia da Niall.

Quel giorno non stavo attenta alla partita. No, non stavo attenta.
Non avevo spazio nella mia mente per pensare a Niall che giocava in quel campo sotto i miei occhi.
Per la prima volta in vita mia avevo avuto un litigio con il mio migliore amico che non vedeva soluzione.
Certo, le soluzioni c'erano e come, ma semplicemente non volevo vederle, non questa volta.
Come era successo tutto? Troppo velocemente.
La cosa che faceva più male, era che Zayn era molto più che importante per me, era essenziale.
Lui era un parte della mia vita così come io ero una parte della sua.
La mancanza di Zayn semplicemente significava che da quel momento in poi, avrei continuato senza una parte di vita per non so quanto tempo.
Questo quasi mi fece vacillare e smontare la rabbia verso Zayn, ma non durò a lungo. Perché?
Semplicemente perché Zayn mi aveva dato uno schiaffo.
Certo, uno schiaffo non era niente di 'grande', ma lui aveva alzato le mani, aveva fatto una cosa inaccettabile in qualunque modo possibile e immaginabile.
E nacque di nuovo quella rabbia che ti spinge a mollare tutto, ad arrabbiarti col resto del mondo, a isolarti.
Eppure pensavo che non sarebbe mai successo a me... a noi.
Abbandonai un po' i miei pensieri per vedere i ragazzi giocare.

Era passato un po' di tempo e ancora erano 0 a 0.
Dopo cinque minuti Niall segnò un goal. Batte' cinque con i compagni di squadra poi si girò verso di noi e mi indicò.
Indicò il pallone e poi indicò me.
Mi aveva dedicato quel goal.
Portai una mano al petto per far vedere quanto significasse quel gesto.
Il fatto era che con la perdita di Zayn, Niall o la partita erano l'ultima cosa a cui pensavo.
Niall mise le mani sulle sue guance e le tirò, facendo uscire un sorriso e poi mi indicò.
Mi stava chiedendo di sorridere.
Sorrisi a forza, lui alzò il pollice verso l'alto e tornò a giocare.

Io e Zayn aveva già litigato altre volte. Quando si è amici per tanto tempo, accade spesso che si litighi. Però mai quanto questa volta.
Sia io che lui eravamo troppo arrabbiati per abbassare le barriere che ci avvolgevano e chiedere scusa.
Entrambi eravamo convinti di aver ragione, quindi un riappacificamento sembrava impossibile.
E poi, se proprio vogliamo dirlo, da quello che era uscito dalla discussione e per come stavo in quel momento, non lo volevo neanche come amico.
Ma infondo…

I ragazzi uscirono dal campo. La partita era finita.
Harry mi vide e: “Tutto a posto, Jade?” chiese, sorridendo in un modo dolcissimo.
No che non è tutto a posto. Ho perso una tra le persone più importanti della mia vita oggi.
“Si Harry. Grazie.” Risposi.





Spazio autrice:
Ciao a tutti c: Chiedo umilmente scusa per i... uhm... sedici giorni di ritardo? 
Mi dispiace tanto, è stato un periodo di fuoco tra scuola, compiti, progetti e cose varie. Cercherò di fare in modo che non accadda mai più.
Allora, passiamo al capitolo. Se devo dire la verità, questo era pronto da un po'.
Perché non l'ho pubblicato? Perché sembrava uno schifo. L'ho rivisto un po' di volte e continuava a farmi schifo.
Beh, questo capitolo è andato così. Non mi piace per niente.
Vediamo una divisione, una rottura... quella tra Jade e Zayn.
Eeeeeh si, miei cari, cosa vogliam farci? Hanno deciso così... anzi, HO deciso così. lol
Spero di ricevere alcune recensioni... Mi aiutano a capire tanto, davvero. 
Quindi... me ne lasciate una? *occhi dolci*
Infine vorrei ringraziare le tre persone che hanno messo la storia tra le preferite, la persona che l'ha messa tra le ricordate e le tre che l'hanno messa tra le seguite.
Vi amo tanto e questo significa molto per me.
Adesso vado... Questo spazio autrice è lunghissimo, mi dispiace tanto. cwc
Alla prossima! c:

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Capitolo 5
*** Yesterday ***


Capitolo 5

Yesterday



Il giorno dopo andai a scuola distrutta. Sembrava che avessi affrontato una battaglia.
Ma non era così, infondo?
Entrata nel cortile principale, non sapevo con chi stare.
Sinceramente preferivo stare da sola, con le mie cuffie, immersa nelle canzoni.Mi sentivo meglio.
Sì, perché sentire quelle canzoni mi allontanava dal resto del mondo che appunto svaniva davanti ai miei occhi.
Ma quando sollevai lo sguardo, due occhi azzurri come il mare mi penetrarono, arrivando fino in fondo, arrivando fino alla mia anima, se tutto questo era possibile.
Mi mossi verso di lui e lui mi venne incontro.
“Buongiorno Jade. Come va oggi?” disse Niall aprendo le braccia e permettendomi di abbracciarlo.
Lo strinsi forte e poggiai il volto sulla sua spalla, cercando di memorizzare il suo profumo, che mi riempiva le narici e mi faceva stare bene, semplicemente perché proprio come la musica, non mi faceva pensare a niente. Mi staccai di malavoglia.
“Meglio. Tu?”
“Non sembrerebbe che stai meglio. Hai delle occhiaie pazzesche.”
Abbassai la testa. “Ho comunque perso il mio migliore amico, non posso mica festeggiare.” Dissi.
Sentir quelle parole che mi ronzavano in testa da ieri pronunciate per la prima volta da me stessa, non fecero altro che far tornare quella voglia di piangere. E Niall sembrò capirlo.
“Jade, mi dispiace davvero.”
Strinsi forte gli occhi.
 
Sono forte.
Ce la posso fare.
Ricorda come ti ha trattata.

 
“Non preoccuparti Niall”
“Fammi un sorriso” disse lui “un sorriso vero, non come quello finto di ieri.”
Alzai la testa e notai che era serio.
“Parlando di ieri, non ti ho ringraziato per bene. Grazie mille per quel goal. È uno dei gesti più belli che abbia mai ricevuto”
“Sono contento. Probabilmente è stato uno dei goal più belli che abbia mai fatto, o meglio, dei migliori” rise e mi unii con lui.
“Vedi? Adoro quando sorridi. Sei molto più bella.” Mi sentii arrossire.
“Grazie Niall, davvero.”
“Di cosa?” chiese sorridendo.
“Di esserci. Grazie di essere mio amico.”
“Non devi ringraziarmi” disse e mi abbracciò, stringendomi forte.
Niall si stava dimostrando la persona più gentile di sempre, secondo solo a Harry forse.
Stavo così bene tra le sue braccia, avrei voluto tanto rimanere lì per sempre.
Suonò la campanella e Niall si offrì di accompagnarmi in classe.
“Ci si vede in giro” disse Niall e con un bacio sulla guancia e un ‘grazie’ sussurrato davanti la mia classe, andò via.
 
 
#Zayn
Era inutile. Tentare di fare i compiti era impossibile.
Non li facevo quasi mai perché non mi andava, figurati se ci fossi riuscito distratto com'ero quel giorno.
Presi l’ipod e, infilando le cuffie, mi gettai a peso morto sul letto.
Chiusi gli occhi.
Si poteva non pensare? Si poteva per un momento solo chiudere la propria mente?
Volevo solo un po’ di pace.
Nelle ultime ventiquattr’ore non avevo fatto altro che pensare a Jade e vederla a scuola, in classe, non aveva migliorato la situazione.
Ma che cavolo mi era passato per la testa.
Avevo bisogno di una sigaretta.
Mi alzai dal letto con le cuffie ancora nelle orecchie e presi a frugare nei cassetti impegnato nella ricerca.
Dopo aver girato per oltre dieci minuti trovai una sigaretta e vicino a quella anche qualcos’altro.
Una foto. Trovai una foto.
Con gli occhi inespressivi, presi quella foto e la guardai per bene.
Jade, sulla sinistra, con me, che ero sulla destra.
Mi gettai di nuovo sul letto e mi rigirai la foto tra le mani, cercando di ricordare dove l’avessimo scattata, in quale circostanza.
 
“Dai Zayn, ti prego!” disse la piccola Jade tirandomi per un braccio.
“Ma non mi va!” risposi.
Eravamo in gita scolastica e Jade voleva a tutti i costi una foto con me.
“Fallo per me!” disse lei facendo quel faccino dolce dolce.
“Porca miseria. E va bene! L’importante è che dopo la smetti!”
“Siiii! Grazie mille Zayn!”
E così, data la macchina fotografica ad un compagno di classe, facemmo quella foto di cui poi, tre giorni dopo, Jade mi portò la copia.

 
Chiusi gli occhi dopo la scoperta di quel ricordo.
Iniziò una nuova canzone nel mio ipod.
 

Yesterday, all my troubles
seemed so far away
now it looks as though
they’re here to stay
oh, I believe in yesterday.

 
Com’è potuto cambiare tutto così, da un giorno all’altro?
Come si può perdere un’amicizia di una vita?
Come si può perdere una delle persone più importanti?
 

Suddenly, I’m not half
the man I used to be
there’s a shadow hanging over me
oh, yesterday came suddenly.

 
Il fatto è che ieri non ragionavo neanche. Ho reagito d’impulso.
Non mi sono neanche accorto di averle dato uno schiaffo.
Io non mi sarei mai permesso. La rabbia ha preso il sopravvento.
Cazzo.
 

Why she had to go
I don’t know she wouldn’t say
I said something wrong
now I long for yesterday.

 
Lei per me è importante, non posso far finta che non sia successo niente.
Infondo lei non ha fatto niente di male, forse quello che ha sbagliato sono io.
Forse sono sempre stato io, anche in passato.
 

Yesterday, love was such
an easy game to play
now I need a place to hide away
oh, I believe in yesterday.

 
Dove lo trovo il coraggio di andare ogni giorno a scuola.
Con che coraggio riesco a vederla in faccia con la speranza che tutto si sistemi.
Sono un coglione.
 

Why she had to go
I don’t know she wouldn’t say
I said something wrong
now I long for yesterday.

 
Ma lei era lì con tutti quelli, tutti la trattavano come un’amica.
Chissà da quanto tempo li frequentava senza dirmi niente.
Perché cazzo non mi aveva detto niente?
È stata lei a decidere di andare via da me, di allontanarsi.
 

Yesterday, love was such
an easy game to play
now I need a place to hide away
oh, I believe in yesterday.

 
E tutto finalmente mi sembrò più chiaro.
Era questo che nascondeva quando diceva ‘No, niente, non preoccuparti!’.
Mi aveva mentito e tutto il resto non contava al confronto.
 

Angolo autrice:
Bene bene bene. Rieccomi qui! Non ho tanto ritardo, vero? lol
Allora: innanzi tutto vi dico che questo capitolo è una noia mortale, non succede niente di che e soprattutto, fa parecchio schifo.
Infatti è semplicemente un capitolo di passaggio, quindi tranquilli: non faranno tutti schifo!
L’unica cosa che mi piace di questo capitolo è che per la prima volta è Zayn che parla e ci fa capire come si sente. Non siete contenti? Io sììììì. lol
Dal prossimo capitolo si fa tutto un po’ più interessante.
Dai che si prospettano tante cose interessanti, NON ABBANDONATEMI!
E poi, non appena finisce la scuola avrò molto più tempo per scrivere, quindi mi darò da fare anche se parto e mi trasferisco… va beh! Cerco di aggiornare il prima possibile!
All'inizio del capitolo troviamo una parte tra Niall e Jade molto tenera, a voi non sembra? ncndsjkvlfdvj 
Nade o Jiall? Uhm... aiutatemi lol
Non so che dire più del capitolo... uhm. Avete domande? Porgete pure!
Ahhh, quasi dimenticavo! L'ultima parte in corsivo è una canzone, si chiama 'Yesterday' ed è dei Beatles. A me piace molto. c:
Grazie mille a tutti per tutto, davvero!
Alla prossima!

- Angela

p.s. Sì, è la prima volta che mi firmo. lol

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Capitolo 6
*** Question ***


Capitolo 6

Question



#Jade
Mentre andavo a scuola quel giorno con la musica di Demi Lovato nelle orecchie, pensavo a quello che mi aveva detto mia madre a tavola la sera prima.
 
“Anche se io e tuo padre siamo divorziati, non significa che non devi vederlo.” aveva detto prendendomi del tutto alla sprovvista.
“Infatti io voglio vederlo” avevo risposto addentando un pezzo di carne.
“E lui mi ha precisato che puoi andare a stare un po' con lui quando vuoi”
“D'accordo” risposi “Lo tengo a mente.”
 
Era da un po' che non stavo con mio padre. Stavo benissimo con lui, per carità, però preferivo stare con mamma, tutto qui.
Arrivai in classe in ritardo e trovai il professor Smith in piedi dietro la cattedra, che sistemava i suoi fogli.
Spostando lo sguardo, vidi subito Zayn e il posto vuoto accanto a lui che solitamente occupavo io.
Lo sorpassai e andai a sedermi all'angolo infondo della classe.
Il professor Smith se ne accorse, e non perse occasione per farmelo notare.
“Cambiato posto?” infatti mi disse.
“Si - risposi - non mi trovavo più bene”
“E' meglio per lei, signorina.” disse il professore facendo ridere la classe.
“Cosa sta insinuando, professore?” disse Zayn.
Lo guardai ed era incazzato. Si vedeva dalla mascella tesa.
“Semplicemente che non faceva altro che rovinare la sua amica” disse il professore.
“Sta dicendo che sono un fallito e che lei rischiava di diventare come me?”
“Beh, tecnicamente si” rispose Smith, non curante del fatto che stava 'accusando' un suo alunno di essere un fallimento totale.
Per quanto fossi incazzata con Zayn, non potevo accettare che lui venisse preso in giro in questo modo, o anche solo deriso dall'intera classe.
E infatti: “Io non dipendo da Zayn, lui non mi comanda. Sono io a decidere cosa fare o chi diventare.” dissi.
Zayn si girò verso di me e i nostri sguardi si incrociarono, fino a quando, lasciando perdere tutto, il professor Smith cominciò a spiegare e Zayn si girò nuovamente avanti.
L'ora passò così lentamente che quando alle nove suonò la campanella, mi ritrovai stesa sul banco e dovetti alzarmi.
Mi sorprese il fatto che non mi ero addormentata.
Decisi di stiracchiarmi e di passare il cambio dell'ora fuori dalla classe, insieme a tutti gli altri.
Uscii fuori nel corridoio e notai una classe che si muoveva, sicuramente proveniente dalla palestra.
La White, la nostra professoressa di Francese, arrivava sempre con un quarto d'ora di ritardo e noi ne approfittavamo spesso per vedere chi passava.
Iniziai a guardare i ragazzi e notai che alcuni li conoscevo. Infatti qualche attimo dopo notai un ragazzo dai capelli ricci mentre se li aggiustava e un biondino che gli stava accanto.
“Jade!” disse Harry e mi venne incontro. Mi abbracciò e mi lasciò un bacio sulla guancia. Mi allontanai da lui e salutai Niall con un bacio sulla guancia a cui rispose con un sorriso.
“E' da un po' che non ti vedo” disse Harry poggiandosi alla porta. Mi misi di fronte a lui.
“Non sono neanche due giorni!” esclamai ridendo.
“Sono tanti... troppi” disse lui e lo vidi sorridere.
“Ma sta' zitto, Harry. - disse Niall - Che fai alla ricreazione?” chiese lui.
Dalla mia postazione potevo vedere l'interno della classe e vidi un Zayn palesemente interessato, contrariato e soprattutto disgustato da tutta quella situazione.
“Non faccio niente.” dissi continuando a guardare nella classe.
“Che c'è?” chiese Harry, girandosi.
Vide Zayn, che lo guardava con una rabbia tale da ucciderlo anche con gli occhi.
Anche Niall si voltò e lo vidi guardare il riccio.
Ma tutto quello che Harry fece, fu quello di sollevare la mano e agitarla in direzione di Zayn, accompagnando il saluto con un sorriso di scherno.
Vidi Niall ridere. “Passiamo a prenderti. A dopo!” disse continuando la strada.
Harry lasciò un bacio veloce sulla mia guancia e corse per seguire l'amico.
Tornai in classe sorridendo, quei ragazzi erano capaci di rendermi felice con poco.
 
Alla ricreazione erano passati a prendermi e scendendo le scale esterne, ci eravamo mossi verso il cortile, luogo dove si riunivano ogni giorno alla ricreazione.
Lo conoscevo bene quel posto perché costringevo Zayn a starci per poter vedere Niall.
Arrivati trovai Lara stretta a Liam, che salutò.
Non riuscivo a capire come Zayn potesse dire che erano persone cattive, poco raccomandabili.
Erano sempre stati gentili con me, mi salutavano sempre e durante il litigio con Zayn, si erano schierati dalla mia parte, difendendomi.
Un attimo dopo essere arrivati, uno dei loro amici, forse Jake, passò una sigaretta a tutti e le accese.
Harry, che si era spostato vicino a me, mi guardò con sguardo complice e, dopo che Jake gliel'accese, iniziò a fumarla.
“E' un problema il fatto che fumiamo?” disse agitando appena la sigaretta.
“Assolutamente no” risposi.
Avevo avuto un migliore amico che fumava, quello per me non era assolutamente un problema.
Il fatto era che vedendo Niall fumare, sentii qualcosa dentro di me e non riuscii a capire cosa.
“Allora... Che facciamo stasera?” chiese Liam.
“Sentite, ci ritroviamo tutti in piazza e decidiamo al momento. Tanto tutte le volte che organizziamo qualcosa, non va mai bene” disse Harry e tutti risero.
“Ha ragione Harry” disse Niall.
“Vieni anche tu?” mi chiese Harry.
Annuii. Sarebbe stato meglio che rimanere in casa con mia madre che mi chiedeva perché io e Zayn non fossimo usciti.
Suonò la campanella e cominciammo a tornare in classe.
“Ehi Lara” la chiamai. Lara mi si avvicinò e mi prese sottobraccio.
“Dimmi tutto”
“Ci troviamo prima e andiamo insieme?”
“Ovvio” sorrise lei.
“Ragazzi - disse Lara - a che ora?”
“Mmmmh... Alle nove in piazza.”
Lara si girò verso di me e: ”Alle nove meno cinque infondo alla strada” disse facendomi l'occhiolino.
Sarebbe stato un sabato diverso, questo. 



Angolo autrice:
Bene... Rieccomi qui! Non ho aggiornato perché sono stata via, chiedo scusa! Però ho scritto altri capitoli quindi aggiorno presto.
AllorA, che mi dite di questo capitolo? Quello che sto cercando di comunicarvi è che Jade entra sempre più nel gruppo di Niall. 
Non lascio tanto spazio a loro, vero? Mmmmmh, devo farci un pensierino.
Cooomunque, ho notato che le recensioni sono diminuite nello scorso capitolo. 
AMORI MIEI, già sono poche, se sparite lol
Comunque spero che sarà diverso, perché il prossimo capitolo sarà fnchds.
Facciamo che se questo arriva a 5 recensioni, lo pubblico subito.
No, non vi sto ricattando.
Comunque... Grazie mille.
Un bacio
- Angela

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Capitolo 7
*** Sight ***


Capitolo 7

Sight



E così quel sabato pomeriggio mi stavo preparando.
Indossai un vestitino nero che arrivava sopra il ginocchio e abbinai il giubbotto di pelle color panna che mio padre mi aveva comprato. Indossai le Converse.
Un filo di trucco, una spazzolata ai capelli e alle nove meno dieci ero pronta.
Ero nell'ingresso che sistemavo le chiavi e i soldi in tasca, quando mia madre si avvicinò: “Come mai Zayn passa a quest'ora oggi?”
“Non esco con Zayn” dissi, chiudendo la cerniera della tasca sinistra.
“E con chi esci?” chiese.
La guardai e aveva una faccia sorpresa, anche troppo.
“Con degli amici” dissi e chiusi la tasca sulla destra.
“Chi sono?” continuò.
“Mamma, non li conosci oltre Lara. Però stai tranquilla.” mi avvicinai e le lasciai un bacio sulla guancia. “Torno verso mezzanotte” dissi e mi chiusi la porta alle spalle.
Ero uscita solo per non sentire domande da parte di mia madre su Zayn e le avevo ottenute comunque.
Arrivai all'angolo della strada e trovai Lara che parlava al telefono: ”L'ho lasciato sul tavolo, stupido!” urlò e chiuse la chiamata.
“Ciao!” mi salutò.
“Ciao! Chi era?”
“Mio fratello. Non trovava il telefono. Stupido” disse agitando la testa come rassegnata. “Sei bellissima, Jade.”
“Grazie, ma tu stai meglio.” aveva un vestito blu, come i suoi occhi che la rendeva fantastica.
Alle nove e cinque, perse nei nostri discorsi, arrivammo in piazza.
I ragazzi non erano arrivati e: “Sono le ragazze che arrivano in ritardo solitamente, non i ragazzi!” urlò Lara esasperata e io risi.
“Malik ti guarda” disse dopo un po'.
“Dio, quel ragazzo mi stressa.” dissi guardando nella sua direzione. Lara rise.
Era circondato da un po' di persone e con una sigaretta in mano, mi guardava squadrandomi dalla testa ai piedi.
“Aspetta, ma questo è il giubbottino di pelle di non so quanti soldi che ti ha comprato tuo padre?”
“Esatto” risposi sistemandolo sul busto.
“Certo che quando si parla di spendere, tuo padre spende qualunque somma”
“I soldi non sono un suo problema” le feci notare.
“Buonasera” qualcuno sussurrò al mio orecchio e subito dopo mi sentii abbracciare i fianchi.
Voltai un po' la testa e vidi Harry. “Ciao Harry” dissi e gli lasciai un bacio sulla guancia.
“Sei bellissima” disse lui, facendomi fare un giro e guardandomi dalla testa ai piedi.
“Grazie” risposi, e nel farlo arrossii.
“Siete un po' in ritardo!” disse Lara rivolgendosi al suo ragazzo che la teneva per mano.
“Colpa di Harry” rispose Liam indicandolo.
“Ma dovevo sistemare i capelli!”
“E tu fai aspettare una ragazza perché dovevi sistemarti i capelli? Mi deludi, Styles.” dissi fingendomi offesa.
“Ma no, dai!” Harry rise e mi abbracciò di nuovo i fianchi.
“Smettila di prenderti questa confidenza.”
“Io mi prendo tutta la confidenza che voglio e non ho intenzione di staccarmi.”
Lara ci guardò e rise. “Sembrate fidanzati! Stareste benissimo insieme”
“Si, certo.” dissi e ridemmo tutti.
Mentre parlavamo lanciai un'occhiata in direzione di Zayn e mi stava guardando.
Potevo vedere la rabbia nei suoi occhi ogni volta che il riccio mi sfiorava ed ero sicura al cento per cento che avrebbe spaccato la faccia ad Harry subito, se solo non si fosse trovato in una piazza con tante persone.
Risi solo pensando a quanto fosse geloso.
“Perché ridi?” chiese Harry poggiando la testa sulla mia spalla.
“No, niente.” sorrisi. “Styles, ti stai prendendo davvero troppa confidenza” gli dissi continuando a ridere.
“Ti do fastidio? Io?” chiese e fece la faccia da cucciolo.
“Fanculo, la sai fare anche meglio di me.” mi girai e gli diedi un bacio sulla guancia.
In quel momento mi accorsi che mancava qualcuno.
“Dov'è Niall?” domandai.
“Ha detto che non ce la faceva e ci raggiungeva quando finivamo di mangiare” rispose Liam.
“E allora che stiamo aspettando?” chiese Lara. “Ho fame, andiamo a mangiare!”
Rimasi un po' delusa dell'assenza di Niall, ma era momentanea quindi non ci feci caso.
Quello a cui pensai, invece, fu a cosa le persone intorno a noi avevano potuto pensare.
Io, Lara, Harry e Liam.
Harry che si comportava in quel modo con me e Liam stretto a Lara.
L'unica cosa che poteva sembrare era un'uscita a quattro.
Molto probabilmente anche Zayn aveva potuto pensarlo.
Andammo a mangiare in una pizzeria infondo al corso principale e passammo lì un'oretta buona.
“Andiamo nella stradina che si affaccia sulla piazza. Niall sta arrivando con Jake e Michael.” annunciò Liam.
Ci dirigemmo verso la piazza ed entrammo nella strada.
Notai che Zayn era ancora lì, con meno compagni però, tra cui riconobbi Will.
Zayn tirò fuori il pacchetto dalla tasca posteriore, prese la sigaretta, poi accartocciò il cartone, vuoto.
Aveva fumato un intero pacchetto in meno di due ore.
Ricordavo che l'aveva aperto quando eravamo arrivate in piazza.
“Se ci fa aspettare tanto, mi arrabbio.” disse Harry aggiustandosi i capelli.
Lo guardai mentre sistemava i capelli sui lati e sulla fronte.
“Harry?”
“Eh”
“Mi abbracci?”
Lui sorrise, si mosse verso di me e mi abbracciò.
Ero troppo nervosa, arrabbiata con Zayn. Si stava rovinando la vita con quelle maledette sigarette e adesso che non eravamo più amici ne fumava molte di più.
Harry sapeva tranquillizzarmi.
Lui si staccò e si mise accanto a me, abbracciandomi proprio come prima.
Noi quattro continuammo a parlare fino a quando Liam non urlò: ”Niall, finalmente!”
“Scusate ragazzi.” salutò tutti. “Che ci siamo persi?”
“Ottimo cibo” disse Harry.
“Mmmh... peccato” rise Niall.
Jake tirò fuori qualcosa dalla tasca e ne distribuì a tutti.
Sigarette. Ma non semplici.
Harry si staccò e la prese. Mi guardò con la coda dell'occhio e vedendo che ero calma, tirò fuori l'accendino dalla tasca e l'accese.
Niall si girò verso di me e: “Vuoi?” chiese porgendo quello che stava fumando.
Non volevo prenderla, però non ne ero del tutto sicura.
Volevo entrare ancora di più nel loro gruppo anche se infondo non ce n'era bisogno. 
Volevo provarla.
Ma all'improvviso mi sentii schiantare la parte sinistra.
Mentre esclamavo un “Ahia” e mi tenevo il braccio, mi voltai per vedere chi era stato e riconobbi Zayn.
Anche Harry se ne accorse e non perse occasione per attaccarlo.
“Zayn” lo chiamò. Zayn, che stava camminando, si fermò e dopo un decimo di secondo si voltò.
Harry si avvicinò a lui e: “Qual'è il tuo problema?” disse.
“Siete tu e i tuoi amici il mio problema.”
“Mmmmhhh... Invece per me sei tu il problema.”
Zayn , girandosi, continuò a camminare e fece un bel pezzo, ma Harry lo chiamò di nuovo. “Malik.”
Il moro si voltò: “Che vuoi?”
“Se non la smetti di seccare Jade, ti spacco la faccia. Hai capito?”
“Cosa hai detto Styles?”
“Zayn, stai qui.” lessi sulle labbra di Will che aveva poggiato una mano sul petto di Zayn per fermarlo. Ma lui lo scansò e si avvicinò a Harry.
Allora decisi di muovermi anch'io nella loro direzione.
Harry era un po' fatto e Zayn di certo non era dell'umore giusto per tollerarlo.
“Harry – gli presi il polso – andiamo.”
“No no, aspetta. Deve capire” disse lui continuando a guardare Zayn negli occhi.
“Tu non mi comandi – cominciò Zayn – soprattutto non mi dici come devo comportarmi con lei, lo so fare benissimo da solo.”
“Mmmh, le hai dato uno schiaffo. Ricordi?”
Zayn sembrò turbato da quell'affermazione. Potevo vedere la tristezza nei suoi occhi al ricordo di quel gesto.
“Harry, basta.” lo rimproverai.
“Non sai niente, Styles. Tu non sai niente del rapporto che abbiamo io e Jade.”
“Del rapporto che avevate, vuoi dire. Non vi parlate da un po'.”
“Harry, basta, andiamo.” dissi esasperata. Ne avevo abbastanza.
“Styles, non ti conviene metterti contro di me e per quanto posso vedere lo stai facendo già troppo.”
“Non ho paura di te, sai.”
“Io ne avrei se fossi in te. E credo che diventerà reale se ti comporti con Jade come hai fatto questa sera, perché solo un angelo che ti o mi protegge, mi ha trattenuto dal spaccarti la faccia davanti a tutti. Mi hai capito?”
Rimasi con la bocca aperta. Avevo capito guardando Zayn quanto fosse geloso, ma sentirglielo pronunciare era del tutto diverso.
“Zayn, non è stato un piacere” disse Harry e si voltò in direzione del nostro posto di prima. Cominciammo a tornare, fino a quando Harry non si voltò e passando una mano intorno al mio bacino, urlò a Zayn: “E di certo tu non mi dici cosa fare o no.” rise.
Incontrai lo sguardo di Zayn, palesemente arrabbiato.
I suoi occhi scuri erano tristi, malinconici, mischiati con un senso di spontanea volontà di uccidere qualcuno.
Quegli occhi, che per tanto tempo avevo incontrato, adesso mi guardavano e mi chiamavano, mi dicevano di tornare indietro, da lui.
La verità era che Zayn mi mancava. Mi mancava così tanto.
E quello sguardo fu l'ultima cosa che vidi prima di essere risucchiata nel gruppo.



Spazio autrice:
ECCOMI QUIIIII! Questo capitolo è più lungo... siete contenti? :D
Questo mi piace tanto, dico sul serio, voi che ne pensate? Per favore lasciatemi una recensione, almeno a questo. *si mette in ginocchio*
Mi piace perché la storia va avanti! Ma soprattutto, tutto diventa più interessante... vero?
Io amo la coppia Jade e Harry, non capite quanto ncdkljv Se penso che neanche doveva esistere mi sento male hahaha
Coooomunque, credo che tutti abbiate capito che Harry si è preso una bella cotta per Jade, no? 
Mi piace come la tratta... è dolce con lei, fa proprio tutto quello che anche io vorrei. *sigh*
Anyway, non dimenticate gli avvertimenti di Zayn! NON SONO PERSONE RACCOMANDABILI! 
Perché?
Lo so solo io e ve lo dirò alla fine MUAHAHAHAHAHA *risata malefica* lol
Parliamo di Zayn... Zayn è pentito, non voleva darle quel maledetto schiaffo, lo capite? cwc
Lui le vuole tanto taaaanto bene, Jade gli manca tantissimo, la rivuole indietro! E anche Jade rivuole il suo migliore amico.
Ma... NO. Non saprete se si ritroveranno se non continuerete a leggere.
Quiiindi leggete e recensite, altrimenti smetto di postare u.u (E' UNA MINACCIA lol)
Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno recensito, dall'inizio e no, che mi seguono, che mi danno consigli. GRAZIE MILLE, DAVVERO. Vi amo tutti!
Adesso vado che questo spazio è lunghissimo D:
Alla prossima! (Ricordate che dipende da voi e dalle vostre recensioni!)
Un bacio x
-Angela

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Capitolo 8
*** Words ***


Capitolo 8

Words



“Jade, ammetti che di Niall non ti importa più niente. Insomma, non fai altro che parlarmi di Zayn o Harry. La tua cotta per Niall è solamente abitudine, fidati. Lascialo perdere, hai già due ragazzi a cui pensare, non te ne serve un terzo.”
“Cosa?” risposi e Valerie, la mia migliore amica, dall’altro capo del telefono sbuffò.
“Mi stai per caso dicendo che Niall ti piace più di Harry? Pensaci. Secondo me se analizzi un po’ quello che provi scoprirai di provare per Harry quello che provavi per Niall. Perdona il giro di parole”
Non risposi.
“Jade, sono la tua migliore amica, ti conosco. E poi io ho sempre ragione, ricordi?”
“Mah, non lo so. Forse hai ragione”
“Ecco” subito rispose.
“Fammi finire!” urlai facendola ridere “Forse hai ragione o forse no. L’unica cosa di cui sono sicura e che Niall non mi interessa più. Cioè, nel senso…”
“Sì, ho capito, non preoccuparti”
“Va beh. Io devo andare alla partita. TI faccio sapere chi vince”
“Oggi? Non era sabato?”
“Doveva essere sabato, ma poi entrambe le squadre non avevano tempo di organizzare la festa in caso di vittoria, quindi è stata anticipata a venerdì pomeriggio, cioè tra quaranta minuti. Devo finire di prepararmi o non arrivo. Ci sentiamo dopo”
“D’accordo! Mi raccomando ad Harry!”
“Smettila!” urlai prima di chiudere la chiamata.
Avevamo parlato per più di un’ora e io dovevo ancora finire di prepararmi.
Feci quello che mi mancava e corsi via di casa per arrivare in tempo all’incontro con Lara. Per fortuna lei non ritardò ed arrivammo al campo cinque minuti prima dell’inizio.
Ci mettemmo avanti avanti per poter vedere bene.
Dopo qualche minuto i ragazzi uscirono sul bordocampo e iniziarono a riscaldarsi.
“Jade! Vieni con me, li salutiamo! Liam mi ha fatto segno.”
Ci avvicinammo alla parete e Liam, Harry e Niall si avvicinarono.
“Buona fortuna” dissi solo.
I ragazzi sorrisero e furono subito richiamati dall’allenatore.
Ci sedemmo e la partita cominciò dopo circa dieci minuti. Non avevo mai capito niente di calcio però vedere i ragazzi giocare mi piaceva.
“Ciao” sentii. Voltai di scatto la testa a sinistra, nella direzione da dove veniva la voce e vidi Zayn.
Spalancai gli occhi e Lara, accanto a me fece lo stesso.
“C-ciao” risposi, con gli occhi ancora spalancati.
Zayn guardò Lara e lei dopo un po’ si alzò con la scusa di dover andare a prendere qualcosa da bere.
“Zayn?” chiamai il ragazzo accanto a me concentrato sulla partita.
“Sai – cominciò lui – Il tuo ragazzo sa giocare a calcio. È capace in qualcosa”
Voltai lo sguardo sul campo dove proprio in quel momento Harry rubava la palla a un giocatore avversario.
“Non è il mio ragazzo” dissi, senza guardarlo.
“Ah no?”
“Che cosa vuoi, Zayn?” dissi seccata guardandolo, questa volta.
Lui aprì la bocca ma l’arbitrò segnò la fine del primo tempo ed entrambi ci girammo verso il campo.
Niall stava dando una pacca sulla spalla ad Harry. Lui rise, si sistemò i capelli e poi guardò nella mia direzione. Ma presto il suo sorriso sparì.
“Ci vediamo dopo, Jade. O il tuo amico mi romperà le palle” Zayn si alzò e sparì velocemente.
“Che cosa voleva Zayn?” chiese Lara, correndo nella mia direzione.
“Non me l’ha detto!”
“Va beh, vieni. Andiamo dagli altri.”
Harry e Liam uscirono dal campo e vennero da noi.
Harry spalancò le braccia e venne verso di me. “Harry no, ti prego! Non abbracciarmi! Sei tutto sudato!” Ma lui non mi ascoltò e mi abbracciò, stringendomi.
“Grazie per avermi ascoltata!” urlai esasperata, quando si staccò.
“Ascolta me, adesso.”
Alzai un sopracciglio e lui continuò.
“Non voglio che stai con Zayn. Perché stavi con lui? Che voleva?”
“Non lo so, non me l’ha detto.”
Harry mi guardò negli occhi. “Non stare con lui, okay?”
“Perché non dovrei Harry? Non sei nessuno per dirmi cosa devo fare e, ti ricordo, fino a qualche tempo lui era il mio migliore amico”
“Jade, ma cosa stai dicendo?”
“HARRY!” urlò l’allenatore.
“Subito!” rispose lui, notando che mancavano ancora tanti compagni all’appello.
“Jade, se mi vuoi bene, per favore, non stare con Zayn. Non sono mai tranquillo quando sta con te e ho paura. Ci vediamo dopo” sorrise, mi lasciò un bacio sulla guancia e si diresse verso il punto di ritrovo.
“Ci sediamo?” chiese Lara. Mentre stavo con Harry si erano allontanati e adesso era ritornata dov’ero.
Andammo a sederci e il secondo tempo ricominciò. Dopo circa cinque minuti, vidi Zayn risedersi accanto a me.
“Zayn, per favore, vai via”
“Cos’è, Harry ti ha dato precise istruzioni?”
Lo guardai arrabbiata. “Io non faccio ciò che dice Harry” sputai.
“Dimostramelo” disse lui.
Sospirai. “Che cosa vuoi, Zayn?” gli chiesi per la seconda volta in quel pomeriggio.
“Che ritorniamo quelli di un tempo, solo questo”
Lo guardai. Era serio e sembrava triste. “Mi manchi tanto, Jade” disse lui, e abbassò lo sguardo.
“Se penso che è stato per colpa mia se abbiamo litigato, mi sento uno schifo. Però mi sento addirittura peggio se penso che ti ho dato uno schiaffo. Io non l’avrei mai fatto, tu lo sai bene. Ero arrabbiato, per una cazzata. Spero che riuscirai a perdonarmi. Io voglio che ritorniamo amici… Migliori amici” disse tutto d’un fiato.
Mi stava chiedendo scusa per tutto e questa cosa mi fece sorridere.
Per Zayn era sempre stato difficile ammettere gli errori.
“Queste scuse significano molto per me, Zayn. Dico davvero” le persone intorno a noi urlarono e spostai lo sguardo sul campo dove Niall dal lato sinistro si stava avvicinando alla porta. Lanciò la palla verso destra, Harry la prese e con un calcio destro la mandò dritta dentro. I tifosi, alunni della nostra scuola, si sollevarono e iniziarono ad urlare e io e Lara con loro. Dopo mi sedetti e mi rivolsi di nuovo a Zayn: “Senti, che dici se domenica andiamo a fare colazione insieme? Così parliamo per bene. Qui è difficile”
Zayn si illuminò e mi sorrise, contento e speranzoso. “Va benissimo, Jadie”
“Perfetto” gli sorrisi.
Tutto stava andando per il meglio. Tutto si stava sistemando.
“Ci si vede, Jade” disse Zayn. Rimase un po’ sul suo posto, indeciso, poi si alzò e andò via.
Dopo circa mezz’ora la partita finì uno a zero per la squadra della nostra scuola grazie al goal di Harry. Quando la partita finì, io e Lara ci muovemmo verso il campo.
Salutammo i ragazzi solo con la mano perché si mossero subito verso gli spogliatoi.
Intanto nel campo era festa e tutti ormai parlavano del party di vittoria organizzato a casa di Niall.
“A quanto pare, sarà una grande festa” disse Lara guardandosi intorno.
“Già. E io non ho niente da mettermi” dissi un po’ turbata.
Non ero quel tipo di ragazza che metteva cose attillate o simili. Non mi piaceva stare al centro dell’attenzione, per niente. Però mi toccava fare un’eccezione per questa volta.
“Senti – cominciò Lara – domani quando usciamo da scuola andiamo alla fermata del pullman, andiamo alla stazione e andiamo in città a comprare i vestiti. Ti va? Andiamo subito dopo scuola così torniamo presto e abbiamo il tempo di prepararci”
“Fantastica idea!” esclamai entusiasta.
I ragazzi uscirono dagli spogliatoi e si diressero verso di noi.
“Vado ad organizzare la festa. Ci vediamo domani” salutò Niall che era felice sia per la vittoria che per la grande festa che avrebbe organizzato.
“Ehi, posso parlarti un attimo?” chiese Harry, spostando i capelli dalla fronte.
“Certo”
“Lara, riaccompagno io a casa Jade” disse Harry.
Lara annuì e cominciammo a camminare verso l’uscita del campo. Una volta fuori, Harry parlò.
“Vedo che non mi hai ascoltato” disse lui, guardandosi i piedi e lanciando le pietre che trovava davanti.
“Riguardo cosa?” mentii. Di certo non mi stupì che Harry aveva visto me e Zayn parlare di nuovo.
“Vedi che ti ho vista mentre parlavi con Zayn”
“Harry, ti avevo già detto che tu non eri nessuno per dirmi cosa fare”
“E io ti avevo chiesto di non parlargli, se mi volevi bene”
Rimasi in silenzio con la testa bassa per un po’. Non sapevo che dire.
“Zayn è… è…” disse lui.
“Harry, Zayn era il mio migliore amico. Io gli ho voluto bene, tanto. E gliene voglio ancora. Abbiamo litigato, come non mai. E adesso, se lui mi chiede scusa e mi chiede di ritornare amici, io non riesco a non accettare. Io non avrei mai voluto litigare con lui. Anche se questo litigio mi ha fatto conoscere te… te e tutti gli altri” dissi d’un fiato.
Eravamo arrivati davanti al portone di casa mia.
Harry fissò il suo sguardo nel mio per un po' e: “Jade… Ho preso una bella cotta per te” disse sorridendo e abbassando lo sguardo, mentre arrossiva.
Rimasi spiazzata da quelle parole. Non sapevo che dire, o fare. Quindi sorrisi solo, e aspettai che lui alzasse lo sguardo.
Prese il mio viso tra le mani e lo avvicinò al suo.
Potevo sentire il suo respiro, dolce, soffiare sulle mie labbra.
I suoi occhi verdi sprofondare nei miei color cioccolato.
“Posso?” chiese gentile, senza fare niente, attendendo la mia risposta.
Annuii. E lui, dopo il mio consenso, mi baciò.



Spazio autrice:
Mi vergogno. Mi vergogno perché dovevo aggiornare presto e non l'ho fatto. Mi dispiace tanto.
Molti mi hanno detto che per il fatto che non aggiorno presto, perdo lettori. Credo sia vero però abbiate pazienza, è estate per tutti e io non posso stare chiusa in casa con questo bel tempo. lol
Va beh, dai, almeno adesso ho aggiornato. Che ne pensate?
Mi dispiace per tutti quelli che speravano nella coppia Jade/Niall. Jade ha deciso che non era il ragazzo giusto per lei. (sì sì, è stata lei a decidere)
Per tutti quelli che tifavano per l'amicizia di Zayn e Jade... Beh, ECCO LA PACE! Volevo che ritornavano amici, ero stanca di vederli separati uu
E Harry e Jade... beh, si sono baciati. Quiiiiindi, possiamo iniziare a parlare di Jarry o Hade o chiamateli come vi pare lol
Facciamo che se questo capitolo arriva a cinque recensioni, aggiorno in settimana e vi metto le gifs dei personaggi. Okay? 
Ringrazio quelli che continuano a recensire... Continuo la storia solo per voi.
Un bacio x
-Angela

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Capitolo 9
*** Party ***


Capitolo 9

Party



Il giorno dopo quando mi svegliai, pensai che non ero stata così felice da tanto.
Dopo tutto quello che era successo in passato, avevo deciso che non avrei più voluto un ragazzo per un po’.
Ma con Harry tutto era stato così facile e lui era semplicemente perfetto.
Mi preparai e andai a scuola da sola, arrivando dieci minuti prima del suono della campanella.
Quel giorno era difficile… difficile perché avrei dovuto dire del bacio a Zayn e della ritrovata amicizia con Zayn a Harry. Entrambi si sarebbero arrabbiati, probabilmente, dato che si odiavano a vicenda.
Mi guardai intorno e l’unico che riuscii a vedere fu Niall. Di Harry o Zayn, non c’era traccia.
Anche lui mi notò e mi venne incontro: “Ehi!” salutò e mi abbracciò.
“Stasera vieni alla festa, vero?” chiese subito.
“Si, certo. Ci vengo con Harry”
Ieri sera dopo avermi riaccompagnata a casa, mi aveva mandato un messaggio per dirmi che alla festa ci saremmo andati insieme.
Niente in contrario, Zayn mi aveva detto che tipo di feste erano.
“Ah già! Complimenti! Harry è un’ottima scelta” Niall fece l’occhiolino.
“Cosa?” dissi, e nel farlo, mi sentii avvampare.
“So che vi siete baciati e finalmente aggiungerei! Credevo che avremmo aspettato in eterno. Tutti sapevamo della cotta di Harry per te. Aspettavamo solo qualche tuo segnale” rise.
“’Giorno” disse qualcuno alle mie spalle.
Mi girai e vidi Harry. “Allora... Io vado” salutò Niall. Agitò la mano e poi andò via.
Harry si avvicinò a me e poggiò la mano sulla mia guancia.
“Mi sei mancata” disse prima di baciarmi.
Dopo un po’ mi staccai. Mi guardai intorno e Harry, accorgendosi che qualcosa non andava, subito chiese: “C’è qualcosa che non va?”
“Ehm” cominciai. Presi una ciocca ribelle e la posizionai dietro l’orecchio, nervosa. “Io vorrei dirlo a Zayn”
“Mmh” disse Harry, passandosi la mano sulle labbra.
“Harry, io e lui stiamo cercando di risanare la nostra amicizia. Domani mattina facciamo colazione insieme per parlare un po’”
“Cosa?” chiese lui spalancando gli occhi.
“Hai capito. Ti prego, non farne una tragedia”
Mi guardò stando in silenzio. “Okay, va bene. Quando gli dici che stiamo insieme?”
“Stiamo insieme?” sorrisi maliziosa, avvicinandomi.
“Ovvio. Non voglio che qualcuno si avvicini alla mia ragazza. Lei è solo mia”
Quando sentii quelle parole, mi sentii sciogliere. Era sempre così dolce con me che non riuscivo a capire perché Zayn lo odiasse così tanto.
“Harry, posso chiederti una cosa?”
“Tutto quello che vuoi” disse, stringendomi.
“Zayn mi dice che non siete persone raccomandabili, che siete cattive persone. C’è un motivo in particolare? È successo qualcosa tra voi?”
Harry si incupì. “No, nessun motivo in particolare. Zayn dice un sacco di cazzate” disse staccandosi e aggiustandosi i capelli.
“Un sacco di cazzate? Io?” mi voltai e vidi Zayn che si avvicinava a noi.
“Buongiorno” mi salutò, dandomi un bacio sulla guancia. “Perché mi avete nominato?”
Ora che c’erano entrambi magari potevo dire a Zayn di me e Harry e magari far sì che i loro malintesi si chiarissero.
Ma Harry mi precedette e: “Niente” tagliò corto. “Jade deve dirti una cosa” aggiunse, indicandomi.
Entrambi mi guardarono.
“Allora?” incitò Zayn.
“Io e Harry… beh, noi… ehm, si ecco… noi stiamo insieme” dissi d’un fiato.
“Ma… insieme, cioè…”
“Insieme, lei è la mia fidanzata” disse Harry, guardando Zayn con un sorriso.
Suonò la campanella. Harry mi trascinò via ed ebbi il tempo di dire a Zayn che ci saremmo visti dopo.
Quel giorno passò molto velocemente.
Zayn non mi parlò per tutta la mattinata e vidi Harry alla ricreazione, avvisandolo che sarei andata in città per prendere il vestito per la festa subito dopo scuola.
Prendemmo il treno all’una e venti, per ritornare alle cinque e mezza con tutto quello che ci serviva per la sera.
Avevo mandato qualche messaggio a Zayn, senza ottenere risposta.
L’unico messaggio che ricevetti fu quello di Harry che diceva:
 

Alle 9 passo a prenderti.
Fatti trovare pronta. xx

 
Una volta sistemato tutto, iniziai a prepararmi.
Mentre eravamo in giro, credevo che non avrei mai trovato un vestito adatto a me.
Ero una tipa particolare, non mi piaceva mettermi in mostra ma mettendo un vestito l’avrei fatto comunque.
Quindi quello che volevo era qualcosa che nonostante tutto non mi avrebbe fatta sembrare troppo appariscente ma giusta nella situazione.
Così vedevo vetrine, entravo nei negozi e non trovavo niente. Stavo per arrendermi, quando notai un vestito all’interno di un negozio.
Entrai e prese scarpe e accessori, pensai che non poteva esserci niente di più perfetto per me.
Erano le nove meno dieci quando avevo finito.
Avevo preso un vestito a tubicino blu notte con dei riflessi più chiari sui fianchi, avevo legato i capelli in una treccia che ricadeva lunga sulla mia spalla destra, mi ero truccata più del solito ma sempre in modo contenuto, un paio di bracciali e le scarpe, tacchi ovviamente sotto ordine di Lara, mi aspettavano alla fine delle scale.
Una borsetta per metterci alcune cose e decisi di scendere perché Harry mi aveva mandato un messaggio dicendomi che era già fuori casa, ad aspettarmi.
“Allora… che sai dirmi di questa serata?” chiese mia madre non appena mi vide.
“Grazie per avermi mandata?” chiesi con un tono interrogatorio della voce.
“Prego. Ma che non capiti spesso. Con chi ci vai?”
“Un amico” feci la vaga.
“Zayn?”
“No, Zayn mi aspetta lì” dissi subito, pensando che ci eravamo riconciliati ma “Forse” aggiunsi, ricordando che non mi aveva degnato della sua parola per tutta la giornata.
“Stai attenta, per favore”
“Tranquilla” le dissi sorridendo.
“A che ora torni? Con chi?”
“Ti faccio sapere. Penso con Lara”
“Va bene, divertiti”
Mi abbracciò e poi andò in cucina.
“Addio pantofole” dissi prima di infilare i tacchi. Presi il giubbottino leggero, lo infilai e uscii di casa.
Alla fine del vialetto, Harry mi aspettava poggiato sulla portella della macchinetta, come quando nei film il ragazzo aspetta la ragazza che ha invitato al ballo.
Lui rimase a bocca aperta e io scoppiai a ridere. “Wow Jade, sei… più bella del solito”
“Grazie” dissi, arrossendo.
“Mi sa che stasera mi toccherà stare più attento o potrebbero portarti via” continuò lui, aprendomi la portella della macchina.
“Mmh… forse” dissi prima che potesse chiuderla e girare fino al posto del guidatore.
“Non ti ho salutata come si deve” disse prima di baciarmi e subito dopo mettere in moto.
Appena arrivati, Harry parcheggiò in un posto vicino in quanto tutto intorno alla casa di Niall era già pieno di macchine. Scesi entrambi, mi prese per mano e ci avviammo verso l’ingresso.
Già da fuori si poteva sentire la musica molto alta e il chiasso che le persone di dentro facevano.
Suonammo il campanello e mi chiesi come era possibile che si sentisse in tutto quel rumore. Ma, qualche attimo dopo, Niall venne ad aprire la porta.
“Ciao ragazzi! Ci vediamo in giro!” urlò, dopo averci salutati, tentando di farsi sentire e poi scomparve tra la folla dei ragazzi.
La casa di Niall era gigantesca, nonostante questo però non c’era uno spazio libero perché era piena di persone.
Mi guardai intorno, mentre Harry mi sfilava il giubbotto e lo appendeva, e alla fine della stanza vidi Zayn.
Lui ridusse gli occhi a fessure, poi sollevò il bicchiere, come se volesse salutarmi. Sorrisi e gli risposi agitando appena la mano.
Harry mi prese per i fianchi e mi spinse in mezzo alla folla. “Prendiamo qualcosa da bere” urlò, per farsi sentire.
Andammo nella cucina dove c’era di tutto, dagli alcolici all’acqua.
“Cosa preferisci?” chiese Harry.
“Coca cola”
Riempì un bicchiere di coca cola, prese una birra per lui e uscimmo dalla cucina.
Harry mi mostrò un po’ la casa e poi sempre urlando tentando di farsi sentire mi chiese se mi andava di ballare.
Così ci dirigemmo verso la pista e cominciammo a ballare.
Teneva le mani sui miei fianchi e ogni tanto guardava male chiunque provasse ad avvicinarsi. Harry era molto popolare e tutti lo salutavano, come le ragazze che si avvicinavano tentando di convincerlo a ballare, ma lui rifiutava e si concentrava su di me.
“Sto morendo di caldo. Mi prendi qualcosa da bere?” chiesi ad Harry dopo un po’.
“Certo. Coca cola?”
“Sì, grazie. Io sto con Lara” gli dissi, indicandola, prima di allontanarmi e spingermi verso la mia amica che vedevo per la prima volta quella sera.
 
Harry’s pov
Mi spinsi in mezzo a ragazzi che si baciavano, che fumavano di tutto, spingendoli a destra e sinistra, con lo scopo di arrivare in cucina e prendere qualcosa da bere.
Quando finalmente arrivai, riempii un bicchiere di coca cola e presi un’altra birra per me.
Stavo per andare via, quando qualcuno mi tirò il braccio.
“Ah, Malik. Buonasera ” dissi, guardando il moro che mi squadrava dalla testa ai piedi.
“Dove hai lasciato Jade?” chiese lui, un po’ ubriaco.
“Con Lara. La cercavi?” chiesi seccato.
“No, in realtà cercavo te” disse lui, diventando più serio e composto.
“Che vuoi?”
“Come fai a starle vicino, eh? La tua coscienza è andata a farsi fottere? Come puoi, dopo quello che le hai fatto” disse lui, avvicinandosi di più.
“È passato un po’ di tempo, ormai, da quel fatto”
“Mi stai dicendo che non ti dispiace neanche un po’? Che non pensi a quello che è successo ogni volta che la guardi? Ma che razza di persona sei? Se lei sapesse, ti odierebbe a morte”
Mi stava minacciando di dirle tutto. E, ubriaco com’era, di certo non ci avrebbe pensato due volte prima di farlo.
“Non solo io nascondo qualcosa, mi pare. Forse dovresti dirle di te, non credi?”. Quella era l’unica cosa che avevo in mano per potergli rispondere.
Si incupì. “Ascoltami bene – cominciò prendendomi il collo della camicia – io non sono una merda quanto te, ma se le dici cosa hai sentito, ti sputtano davanti a lei”
 

Quella mattina a scuola camminavo cercando Jade. Ero arrivato prima del solito solo per poter vedere lei, così, dopo aver parcheggiato nella parte posteriore dell’istituto, vicino i motori degli altri, camminando sulla destra mi stavo muovendo verso la parte anteriore, quella di fronte all’entrata dove tutti aspettavano il suono della campanella.
Ad un certo unto sentii urlare: “Non posso, Will, non posso cazzo!”
Mi affacciai e vidi che in una parte lontana del portico Zayn Malik stava parlando con un suo amico.
Mi avvicinai, tentando di capire cosa si stavano dicendo.
“Amico, non puoi continuare così” disse il ragazzo che Zayn, poco prima, aveva chiamato Will.
“Quando eravamo solo io e lei, dopo tutto quello che era successo, ho sentito il sentimento per lei crescere all’improvviso. Avevo paura di perderla, ecco perché le stavo molto vicino, e l’ho persa. E lei cosa fa? Diventa amica a quei coglioni di Horan, Styles e tutti gli altri. Ma fino a quando non c’era un legame tra lei e Niall a me andava bene. Ma il rapporto che ha con Styles… come può starle vicino? Che gran pezzo di merda” disse sbattendo un calcio contro il muro.
“Io… Io sono innamorato di lei. Ma lei non sarà mai mia” aveva concluso, sedendosi per terra e aveva nascosto il viso tra le mani, mentre l’amico gli dava una pacca sulla spalla.
Mi avviai e voltandomi per andare via, avevo preso col piede il vaso di una pianta.
“Cazzo” bisbigliai.
Spostai lo sguardo verso i due ragazzi e notai che Zayn mi aveva visto. Mi guardò con occhi di ghiaccio.
Non potevo dargliela vinta, quindi gli sorrisi e andai via.
Zayn innamorato di Jade.
 
“Silenzio per silenzio?” chiesi.
Zayn prese la birra che avevo in mano e, spingendomi lasciando andare il collo della camicia, andò via.
Quello era un muto o semplicemente un vaffanculo.
 
Jade’s pov
Stavo letteralmente soffocando e di Harry non c’era traccia, per questo decisi di uscire fuori a prendere un po’ d’aria. Tutta quella confusione, le persone che si strusciavano tra loro, alcol, vomito… era il caos più totale.
Arrivata nel giardino, mi sedetti sull’erba e respirai l’aria fresca.
Il rumore era ancora forte, ma nonostante questo lì fuori era tutto più tranquillo.
Ad un certo punto un ragazzo, probabilmente ubriaco, si avvicinò “Ehi – disse – come mai qui tutta sola? Ti faccio compagnia io”
Alzai gli occhi al cielo, ma quando vidi che si avvicinava sempre di più, mi alzai con l’intenzione di tornare dentro, fino a quando non sentii una voce: “Hai tre secondi per sparire dalla mia vista o ti spacco la faccia” disse Zayn, mettendosi accanto a me.
“Uno”
“Amico... Tranquillo”
“Due” disse Zayn, riducendo gli occhi a fessure.
“Okay okay, me ne vado” e il ragazzo tornò dentro.
“Tutto bene?” chiese Zayn, guardandomi dalla testa ai piedi.
“Sì, grazie” e mi risedetti di nuovo.
Zayn si mise accanto a me e mi porse una delle due birre che aveva in mano.
“No, grazie” rifiutai.
“Oh, andiamo Jade. Sei ad una festa” disse lui continuando a porgermi la birra.
La presi e ne bevvi un sorso. Lui mi imitò.
“Sei bellissima stasera. Ci credo che i ragazzi si avvicinano a te” disse lui, e prese un altro sorso.
“Grazie” risi.
“Ma il tuo ragazzo? Questa cosa – disse facendo un cerchio immaginario con la mano in cui stringeva la bottiglia – tocca a lui, non a me”
“È andato a prendere da bere e non tornava. Io ero tra lo schifata e soffocata, per questo ho deciso di uscire fuori”
“Capisco” disse lui, annuendo.
“Zayn… perché non mi hai risposto proprio oggi?” dissi dopo qualche attimo di silenzio.
Lui ci pensò un po’ e rispose: “Avevo bisogno di pensare”
Pensare? “Non ti allontanerai di nuovo da me, vero?”
Lui mi guardò. “Non succederà più. Te lo prometto”
Gli sorrisi e poggiai la testa sulla sua spalla.
“Manca una settimana” riprese lui, abbassando la testa.
“Sì, lo so. Come potrei dimenticarlo?”


Spazio autrice:
Bene bene bene. *si sfrega le mani*
Questo capitolo non mi piace. Come non mi piace ikìl prossimo. Forse devo smetterla di scrivere e devo accettare che non ne sono capace.
Ma, sotto vostra richiesta, eccolo qui. 
Abbiamo Harry e Jade che sono sempre più legati. A me piacciono tanto come coppia, sono dolci bfjdksb
Ma, quello di cui voglio parlare oggi, è il punto di vista di Harry. Lui si scontrà con Zayn e avete scoperto che nasconde qualcosa. 
Spero che vi starete mangiando la testa e vi state chiedendo 'Che diamine nasconde?' 
E io mi diverto che voi non lo sapete HAHAHAHAHAHAHAHAHAHA Sì, sono una stronza, lo so lol
Avete scoperto che Zayn è innamorato di Jade. Awwww, dolce lui. Quello in corsivo era un ricordo di Harry, sì.
Poi l'ultima parte è dolce, anche se mi chiedo dove cavolo sia finito Harry. ERA LUI CHE DOVEVA INTERVENIRE, ma va beh.
Vi ringrazio sempre per le recensioni e l'appoggio che mi date. Spero che anche questa volta vogliate farlo, perché continuo a 6 recensioni.
Non so che altro dire lol Se volete spiegazioni potete contattarmi oppure scrivetemi su Twitter.
Come vi avevo promesso, sotto ci sono le gifs di alcuni personaggi.
Tanti baci xx
- Angela


Jade 




Lara




Harry




Zayn




Niall




Liam




Will




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Capitolo 10
*** Silence speaks louder ***


Capitolo 10

Silence speaks louder



'Manca una settimana' erano state le parole di Zayn l'altra sera.
Non me ne ero dimenticata, come potevo?
La domenica successiva sarei dovuta andare in chiesa, al cimitero e a tutto quello che era stato organizzato per ricordare che erano passati due anni.
Due anni da quando quella sera, fu sottratta la vita ad un ragazzo innocente.
All'inizio della settimana avevo cercato il più possibile di evitare tutto, ma oggi che è venerdì e che il Memorial è così vicino, non posso fare a meno di pensare a tutto quello che è successo.
In questi giorni mi sento… strana.
Niente lacrime, niente dolore fulminante, niente sentimenti tristi come l’ultima volta.
Mi sento vuota.
E tutto questo vuoto mi fa paura.
Sono passati due anni da quando Louis Tomlinson è morto.
Sono passati due anni da quando una macchina lo investì, rubandogli la vita.
Sono passati due anni da quando provai qualcosa che non riesco neanche a spiegare.
Il giorno dopo mi diressi a scuola.
Erano giorni che non chiudevo occhio. Avrei tanto voluto piangere tutta la notte, soffrire, ma invece l’unica cosa che riuscivo a fare era guardare il soffitto, impegnata a ricordare il suo sorriso, la sua risata, il suo modo di scherzare, la sua mano che mi attirava a lui per poter baciarmi, delicatamente, lentamente, come quando vuoi che qualcosa non finisca mai, che il tempo si fermi e che tutto rimanga così, immutabile.
Quei giorni avevo sempre liquidato le domande su come stavo di Harry con un niente, anzi, se potevo lo evitavo. Harry sapeva di Louis, ne avevamo parlato tempo prima, quando ci stavamo mettendo insieme.
Quella mattina, però, non l’avrei passata liscia.
“Buongiorno” mi salutò, dandomi un bacio.
“Ciao” sorrisi appena.
“Jade, stai peggio degli altri giorni. Hai delle occhiaie terribili, sembri quasi sciupata. Mi dici che cavolo hai? Sono stanco di dovermi accontentare di un tuo 'Niente', di te che mi eviti e di nessuna spiegazione”
“Il Memorial… mi sta facendo ricordare e… niente” dissi solo, e abbassai lo sguardo.
Aspettavo una reazione da Harry, ma lui semplicemente non fece niente.
 “Saranno giornate lunghe” dissi e mi diressi in classe, per prepararmi mentalmente alle lezioni.
Mi sedetti all'ultimo banco e riservai quello accanto per Zayn.
Lui entrò in classe e non appena mi vide venne verso di me, lanciò lo zaino sul banco e si sedette alla sedia.
“Ciao” disse passandosi le mani sulla faccia e subito dopo massaggiandosi le tempie, con gli occhi chiusi.
“Neanche tu hai chiuso occhio?” chiesi a Zayn.
In quei giorni preferivamo passare il tempo da soli, per questo ci eravamo parlati pochissimo.
Lui si girò e mi guardò. Rimase a guardarmi con gli occhi sorpresi per un po'.
“E' vero che faccio schifo, ma non devi guardarmi in quel modo” dissi un po' seccata.
“Occhiaie terribili e faccia sciupata. Jade…” disse dispiaciuto.
“Tranquillo Zayn, va tutto bene” gli risposi.
Il fatto era che io Zayn e Louis eravamo amici da una vita.
Ci conoscevamo fin da piccoli perché le nostre famiglie erano amiche, eravamo cresciuti insieme e non ci eravamo mai lasciati. L'amicizia che ci legava era forte, stavamo sempre insieme. Eravamo proprio come fratelli.
Quando io e Louis ci fidanzammo, una volta cresciuti, la nostra amicizia non diminuì o cambiò.
Il legame tra me e Louis era diventato più forte, perché legato da un altro tipo di amore, ma continuavamo a restare tutti insieme, come sempre. Come se i fili delle nostre vite fossero intrecciati.
L'unica cosa che non sapevamo, era che presto uno di quei fili si sarebbe spezzato.
La mattinata passò lenta, anche troppo, ma di certo preferivo la noiosa scuola a quello che mi aspettava quel pomeriggio: sarei dovuta andare dalla famiglia di Louis, per aiutarli con il Memorial.
Per fortuna Zayn sarebbe stato con me, o probabilmente quell’afflusso di ricordi mi avrebbe distrutta.
“Torno a casa con te” disse Zayn all'uscita.
Non mi preoccupai neanche di trovare Harry. Alla ricreazione sotto lo sguardo di tutti, mi ero accertata che sarebbe stato presente al Memorial e poi ero tornata in classe, senza passare più tempo con lui.
Sia io che Zayn non parlammo per la strada, non ne avevamo bisogno. Bastava sentire vicina la presenza dell'altro per sentirci meglio.
Il silenzio parla più forte.
Arrivati davanti casa mia, mi voltai verso Zayn.
“Passi a prendermi e andiamo lì insieme oggi pomeriggio?”
“Certo” disse lui, prima di abbracciarmi e stringermi forte. “Jade, ho paura. Ho paura che ti succeda la stessa cosa che ti successe due anni fa” disse, dopo essersi staccato e aver fissato il suo sguardo nel mio.
Quell’affermazione sembrò come risvegliarmi da un sonno profondo.
Il solo ricordo di quello che mi era successo, mi fece rabbrividire.
Tutte le persone che mi conoscevano da tanto tempo avevano la sua stessa paura. Infatti mia madre e mio padre, che era tornato proprio per il Memorial, mi controllavano in continuazione, quasi opprimendomi.
“Non preoccuparti” gli sorrisi ed entrai in casa.
“Tesoro, sono qui” mi chiamò mia madre, dalla cucina.
“Già a casa?” le chiesi poggiando lo zaino a terra e stendendomi sul divano.
“Ho preso un giorno di pausa e ne ho approfittato per preparare il tuo piatto preferito… mangiamo?”
“Non ho fame” dissi alzandomi, prendendo lo zaino e dirigendomi verso le scale per andare in stanza.
“Jade. E' da una settimana che mangi poco e due giorni che non tocchi cibo. Mangia qualcosa... Per favore.”
“Grazie mamma, ma proprio non mi va”
“Jade, ascolta”
“Tra poco scendo e mangio qualcosa” la interruppi prima che potesse iniziare a rompermi le scatole con la storia del ‘se non mangi, potresti avere di nuovo problemi’ e tutto il resto.
Mi guardò con sguardo severo.
“Davvero, tra poco scendo” la consolai, però sapendo benissimo che non avrei né mangiato né sarei scesa.
Mi chiusi in stanza, sul letto, con le cuffie nelle orecchie perché avevo bisogno di distrarmi.
Dopo un'oretta sentii bussare forte alla porta. “Vengo!” urlai.
Mi alzai e mi mossi verso la porta, girai la chiave e poi la spalancai.
“Zayn?” chiesi quando vidi il moro davanti a me che aspettava a braccia conserte.
“Scendi”
“Perché dovrei?” gli risposi.
Lui mi sfilò le cuffie, lanciò il telefono da cui sentivo le canzoni sul letto, mi prese per mano e mi portò giù.
“Che fai?” gli chiesi mentre mi strattonava.
La tavola era apparecchiata e mi fece sedere su una sedia nella quale direzione c'era un piatto fumante di lasagne.
“Zayn, non mi va di mangiare. Ti prego”
Lui prese una sedia, la spostò vicino a me e avvicinando il suo viso al mio chiese: “Devo imboccarti?”
I nostri sguardi si incontrarono, vicinissimi, quasi come se fossero attirati da una calamita.
Mia madre rise. “L'hai chiamato tu?” le chiesi, seccata.
“Esatto” disse lei, sorridendo.
Se ero abbastanza veloce potevo uscire dalla sedia, correre di sopra e chiudermi in stanza. Così mi alzai velocemente e iniziai a correre verso le scale, ma Zayn fu più veloce, prese i miei polsi, li bloccò dietro la schiena e mi riportò al tavolo.
“Davvero pensavi che non avrei pensato che saresti scappata?” disse mentre mi faceva sedere di nuovo sulla sedia e mi spingeva più vicino al tavolo. “Sei la mia migliore amica – continuò – so esattamente come pensi”
Sbuffai. Che rabbia.
“Ma io proprio non ho fame!” dissi esasperata.
“Non mi importa, tu mangi” disse lui, mentre prendeva un pezzo di lasagna e mi avvicinava la forchetta alla bocca.
“Su! Mangia” mi incitò.
“Solo se mangi anche tu”
Alzò gli occhi al cielo. “E va bene! Tutto pur di farti mangiare” e detto questo si posizionò meglio vicino al tavolo, mentre mia madre dava un pezzo di lasagna anche a lui, divertita dalla situazione.
In quel momento mi accorsi cosa Zayn era disposto a fare, per me.
Quella era una piccola cosa, ma se ci fosse stato il bisogno di fare qualcosa di più grande, lui sarebbe stato lì a farla. Mangiai tutta la lasagna e vidi Zayn sorridere.
“Sei soddisfatto?” gli chiesi prima di bere un po' di Coca cola.
“Assolutamente” mi rispose.
Gli sorrisi. Era un grande amico.
“Vai a prepararti. Andiamo dai Tomlinson, è quasi ora”
Annuì e salii di sopra. Mi preparai e dopo circa venti minuti scesi.
 
 
Quella sera, quando tornai a casa, mi sentivo esausta.
Avevo avvisato Harry che sarei stata impegnata tutto il pomeriggio e infatti lui non mi aveva disturbato.
Mentre finivamo le ultime cose a casa Tomlinson, Zayn mi stava sempre accanto.
Andati via di lì mi aveva portata in una pizzeria per farmi mangiare, sempre in segreto accordo con mia madre, e poi mi aveva riportata a casa.
Mi stesi sul letto e decisi subito di dormire perché il giorno dopo sarebbe stata la giornata più lunga della mia vita.
La mattina seguente, dopo essermi preparata, scesi le scale e mi avviai verso la chiesa del cimitero, dove si sarebbe tenuta la prima parte del Memorial, come indicato dai genitori di Louis.
Arrivata davanti la gradinata salutai i miei, per potermi unire ai miei amici.
Ma la persona che vidi, fu quella che volevo accanto in quel momento. In piedi sulle scale si guardava intorno, cercando qualcuno.
“Valerie!” urlai, prima di correrle incontro.
La abbracciai, forte. Con tutto quello che stava succedendo, avevo dimenticato che la mia migliore amica sarebbe tornata.
“Mi sei mancata così tanto” le dissi senza lasciarla andare.
“Anche tu” bisbigliò lei.
Ci staccammo e mi guardai intorno.
“Chi cerchi?” chiese lei, guardandomi.
“Harry... Zayn” dissi continuando a guardarmi in giro.
Dopo un po' Valerie mi disse: “Ecco Harry! E' lì infondo”
Ci dirigemmo nella loro direzione e salutammo tutti. Soprattutto Valerie che, tornata quella mattina, non aveva visto nessuno.
“Grazie per essere qui” dissi ad Harry, abbracciandolo.
“Se avrai bisogno di me, ti starò accanto” rispose, prima di darmi un bacio sulla fronte.
Ci muovemmo verso l'entrata della chiesa. Mi guardai intorno un'altra volta e poi entrai.
La chiesa era piena di ragazzi: amici, conoscenti, insieme a tutti i parenti.
Ci sedemmo e aspettammo che la celebrazione cominciasse.
Non riuscii a capire ciò che il prete diceva. Avevo lo sguardo fisso in un punto inesistente. Pensavo, ma in realtà a niente in particolare.
Una volta finito tutto, ci avviammo verso la tomba.
Continuavo a guardarmi intorno, ma di Zayn non c'era traccia. Com'era possibile?
Mano nella mano con Harry, arrivammo al luogo deciso, e lì si svolse la seconda parte della celebrazione, dove qualcuno, se voleva, parlava di Louis Tomlinson, ricordandolo.
I signori Tomlinson pensavano che sarebbe stato carino se io e Zayn dicessimo qualcosa, ma mi ero tirata indietro, dicendo che ci avrei pensato.
Quando vidi Zayn per la prima volta quel giorno, dalla parte opposta alla mia, mimai con la bocca: “Dove sei stato?”
Lui rispose semplicemente: “Lontano da dov'eri tu”.
Questa cosa mi irritò parecchio perché se c’era una persona con cui volevo stare quel giorno, era proprio Zayn. Solo lui sarebbe stato in grado di capire.
Furono distribuiti dei palloncini, da lanciare alla fine.
Ascoltando le parole di Zayn su Louis, pensai che non fosse rispettoso nei suoi confronti non dire qualcosa su di lui. Così decisi di lasciar parlare il cuore, di lasciarlo raccontare di quel cassetto che credevo di aver chiuso, ma che semplicemente non potevo sigillare.
Cercai lo sguardo di Harry, ma lui lo teneva basso. L'aveva tenuto basso per tutto il tempo.
“Louis era uno di quei ragazzi che non trovi sempre nella vita.
Era quel tipo di ragazzo che se sei triste, sa tirarti su di morale.
Quel ragazzo che vedeva il bello in tutto.
Quel ragazzo che non credeva esistessero persone cattive.
Quel ragazzo che apprezzava la vita in tutti i suoi aspetti, che accettava tutto, che viveva al momento, perché tutto il resto era incerto.
Una persona fantastica, una persona speciale, il miglior amico che una persona possa mai desiderare.
Lui era... lui. E noi non lo dimenticheremo.
L'unica cosa che vorrei dimenticare è come è... è...” abbassai la testa, presa dalle lacrime.
Le asciugai in fretta e continuai. “Come è morto. Un ragazzo innocente, che non aveva fatto nulla, morto, ingiustamente.
Ciao Louis. Io non ti dimentico” dissi, guardando la tomba.
Lasciai volare il mio palloncino, per poter vedere tutti gli altri seguirlo, subito dopo.
Come se fossero mille pensieri che volavano verso di lui.
Perché gli Angeli sono nel cielo, giusto?
Voltai lo sguardo verso Harry, che questa volta mi guardava e che era pronto ad abbracciarmi.
Ma tutto quello che feci fu quello di andare verso Zayn e abbracciarlo.
Lui mi accolse tra le sue braccia, lasciando che piangessi, senza dirmi niente.
Tutto il vuoto che avevo provato, quella sottospecie di blocco, adesso non c’era più. Era come se fosse stato tolto il tappo alla bottiglia che conteneva tutte le mie emozioni. Dopo giorni senza reazioni, adesso queste si facevano sentire, tutte insieme. E forse era anche peggio.
Zayn poggiò la sua fronte sulla mia spalla e sentii anche lui versare lacrime amare, lacrime piene di ricordi.
Eravamo come due anime che si cercano, per soffrire insieme.
Per far sì che il dolore si fonda, perché un dolore forte, diviso due, non fa meno male?
“Va tutto bene” disse lui, con voce strozzata, mentre cercava di consolarmi.
“Ehi” disse qualcuno alle mie spalle. Ancora distrutta, mi voltai e trovai Harry.
Le persone intorno a noi si stavano allontanando. Non aspettavano di certo noi e il Memorial doveva continuare.
“Ci penso io a lei” disse Harry rivolto a Zayn.
“Penso che tu abbia già fatto abbastanza, Harry” disse Zayn guardandolo come se volesse fulminarlo.
“Per favore, almeno oggi, evitate” dissi rivolta ad entrambi.
“Penso che lui oggi qui sia… sbagliato” disse Zayn, duro, sottolineando l’ultima parola.
Certo che portare Harry come mio fidanzato al Memorial per il ricordo della morte del mio ex, non era stato un ottimo gesto. Anzi, era stato un pessimo gesto.
“Ci vediamo al cam-” cominciai.
“Cammina Malik” disse Harry senza lasciarmi finire.
Zayn aprì bocca, ma io lo precedetti. “No Harry, sei tu che devi camminare” gli dissi.
Non volevo arrabbiarmi con lui, ma odiavo quando si comportava così.
Vidi Harry guardarmi per un po’, si voltò e cominciò a camminare.
 
Spazio autrice:
Solo due cose:
- Chiedo umilmente scusa per il ritardo. Scusatemi
- Sapete che per farmi continuare dovete recensire. Graaaazie x

Spazio pubblicità:
Non ho mai fatto uno spazio pubblicità, ma c'è sempre una prima volta.
Vi consiglio la ff di una mia cara amica. Il suo nome è 1Dsavesme e la ff si chiama Wherever you will go.
Passateci x

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Capitolo 11
*** Memories from the past ***


Capitolo 11
 
Memories from the past


Quando ero piccola, era tutto più semplice. Le uniche cose di cui mi preoccupavo erano di non perdere la bambola e di non essere trovata mentre giocavamo a nascondino.
Quando io, Zayn e Louis giocavamo a nascondino, era sempre Louis a vincere.
Era furbo; furbo e veloce.
 
“Allora? Chi conta adesso?” chiesi spostando i capelli dalla fronte che si erano appiccicati a causa del sudore della corsa.
“Tocca a me” disse il piccolo Zayn, voltandosi e dandoci le spalle. Coprì gli occhi con le mani e si poggiò all’albero, iniziando a contare: “Uno… due… tre…”
“Corri Jade!” disse Louis.
Entrambi iniziammo a correre nel parco, alla ricerca di un rifugio che Zayn non avrebbe trovato.
Decisi di nascondermi dietro un cespuglio.
Potevo sentire Zayn bisbigliare i numeri: ne mancavano tantissimi ancora, quindi mi stesi e cercai di riaccumulare il respiro perso.
Alzai lo sguardo verso il cielo e spalancai gli occhi.
“VIA!” urlò Zayn nello stesso istante.
Sui rami dell’albero sopra la mia testa c’era Louis che si era arrampicato per nascondersi.
Lì in alto Zayn non lo avrebbe mai trovato e con l’agilità che Louis aveva, di certo si sarebbe salvato in fretta.
Lui posò un dito sulle labbra e mi incitò a fare silenzio. Io annuii piano con la testa.
 
Improvvisamente ritornai alla realtà e mi trovai stesa sul mio letto. Era come se per un attimo fossi ritornata indietro a rivivere quel momento.
Sembrava così… reale quel ritorno al passato.
Ricordo che Zayn mi trovò e iniziò a cercare Louis. Ma quando si allontanò dall’albero dove aveva contato e dove noi dovevamo salvarci, Louis scese velocemente e corse salvandoci entrambi, costringendo Zayn a contare di nuovo.
Mi sembrò come di risentire lo sbuffare di Zayn, la risata di Louis e il rumore delle nostre mani che battevano il cinque.
 
“Ciao Jade” salutò Zayn quel pomeriggio, nel giardino di casa mia.
Mamma mi aveva dato il permesso di uscire e avevo deciso di trascorrere il resto del tempo fino al tramontar del sole nel giardino, in mezzo ai fiori.
“E Louis? Dov’è?”
“Si è fermato dentro a bere un po’ d’acqua”
Sorrisi.
Continuai ad intrecciare i rametti e i fiori per finire la mia coroncina, proprio come avevo visto in quel programma in tv, ma non stava venendo esattamente uguale a quella.
“Ciao” salutò Louis, correndo nella nostra direzione.
“Che fate?” chiese incuriosito da ciò che stavo facendo.
“Guardo Jade mentre fa… mentre fa… beh…”
“Sto facendo una coroncina di fiori”
“Non sta venendo molto bene” mi fece notare Zayn.
Lo guardai arrabbiata.
 
Cosa si aspettava da una bambina di sette anni? Risi.
 
“Sei cattivo!” urlai.
“Ma io…”
“Cattivo” ripetei e scoppiai a piangere.
“Ma no Jade, non ascoltarlo” Louis rimproverò Zayn con uno sguardo severo.
“Guarda – continuò – basta aggiustare qui e qui e il gioco è fatto” sorrise lui.
Mi sfilò la coroncina dalle mani e iniziò a maneggiarla, rinforzando le parti più deboli e aggiungendo fiori a destra e a sinistra.
Dopo un po’ di tempo che io e Zayn passammo a osservarlo mentre sistemava la coroncina, lui esclamò: “Finito!”.
Si avvicinò a me e me la posò sulla testa.
“Sei bellissima – disse – Non è vero Zayn?”
“Sembri una principessa” rispose lui, sorridendo.
Arrossii a tutti quei commenti e corsi verso casa per potermi specchiare.
Salii le scale fino alla camera dei miei genitori e mi guardai allo specchio che occupava tutto l’armadio.
La coroncina era un misto di fiori rosa, viola e blu e a quel tempo pensai che non ci fosse cosa più bella e speciale di quella.
 
Con il taglierino aprii il cartone pieno di scotch e analizzai il contenuto.
Nell’angolo a destra, eccola lì. La coroncina di fiori che Louis mi aveva fatto.
I fiori erano tutti appassiti ma i rametti erano rimasti interi. Mia madre non voleva che la tenessi, si sarebbero formati insetti e i fiori appassiti avrebbero lasciato un cattivo odore. Ma non l'avrei messa via, mai.
Ricordo che quando Louis morì, cercai di mettere via più cose possibili che lo riguardassero.
Non gettare, quello non sarei mai stata capace di farlo né l’avrei permesso.
Solamente mettere da parte, sempre disponibili a ricordare quegli anni. Disponibili, però, per quando mi sarei sentita pronta.
 
“Io voglio essere il principe!”
“No! Io voglio esserlo!”
Era da un po’ di tempo che Louis e Zayn litigavano per chi dovesse essere il mio principe.
Io ridevo e nel frattempo rimanevo stesa a godermi il sole che splendeva nel cielo in quel pomeriggio di agosto.
“Lo scelgo io!” urlai alla fine.
Entrambi mi guardarono e pazienti aspettarono una risposta.
“Scelgo Louis perché Zayn è stato cattivo con me”
“Ma io non sono stato cattivo!” urlò lui.
“Hai perso Zayn!” disse Louis puntandogli il dito contro.
Così, pochi minuti dopo, Zayn con il vocione faceva finta di essere il prete che ci stava sposando.
Ci scambiammo due miei elastici per capelli e così io e Louis potevamo essere finalmente principe e principessa e vivere per sempre felici e contenti.
Avevamo passato il resto del pomeriggio a giocare nel prato fino a quando la mamma di Louis non era venuta a prendere lui e Zayn.
Li vidi correre e salutarmi con la mano.
 
Cercai meglio nello scatolone e trovai l’elastico che Louis mi aveva dato per il nostro ‘matrimonio’.
Risi, mentre delle piccole lacrime mi scesero sulle guance.
Trovai anche una foto di quel momento.
Io, sulla sinistra, stringevo con una mano quella di Louis e con l’altra aspettavo che mi infilasse ‘il sigillo del nostro amore’.
Un vestitino azzurro a ricoprirmi tutta che stava benissimo con la coroncina.
Louis aveva un paio di pantaloncini azzurri, una maglia bianca e le bretelle dello stesso colore dei pantaloni.
Poi c’era Zayn che aveva un paio di pantaloncini baige e una maglietta rossa e che teneva in mano un libro, probabilmente quello che usavo per colorare le figure.
Quanto tempo era passato.
 
 
Zayn e Louis correvano verso la macchina fino a quando non vidi Zayn fermarsi e ritornare da me.
“Hai dimenticato qualcosa?” chiesi guardandomi in giro.
Lui strinse le mie mani nelle sue e disse: “Anche se non sono il tuo principe, tu sarai sempre la mia principessa”.




Spazio autrice:
No, non sono morta. Sì, sono ancora intenzionata a continuare questa storia.
Io vi chiedo davvero scusa, con tutto il cuore. 
Tengo tanto a Jade e per questo non la deluderò e concluderò la sua storia, ve lo prometto.
Questo capitolo è tutto ricordi e sinceramente credo sia molto dolce.
Ho avuto problemi per la connessione, comunque, ecco perché non aggiornavo. Adesso però è tutto apposto, quindi tornerò ad aggiornare nei tempi.
Vi prego, non mi abbandonate. Adesso arriva il più bello c.c
Grazie per chiunque mi regalerà una recensione, scrivo soprattutto per voi.
Un bacio x
-Angela
 

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Capitolo 12
*** Lights ***


Capitolo 12
 
Lights


“Jade?”
“Louis?”
“Ehi –disse sorridendomi - seguimi”
Lo seguii, attenta a non inciampare, curiosa di sapere dove mi stesse portando.
“Lou, aspettami per favore!” urlai, alzando il passo.
Ma anche lui accelerava e facevo fatica a stargli dietro.
“Dai Jade, siamo quasi arrivati” disse lui, incitandomi a continuare.
“Dove mi stai portando?” gli chiesi, avvicinandomi.
“Devo farti vedere una cosa” disse lui sorridendo, e dopo si mosse più veloce.
La distanza tra noi aumentava e con essa la luce.
“Louis! Louis aspettami!” urlai.
Lui si voltò e una macchina lo investì.
 
Spalancai gli occhi e involontariamente urlai.
Sudavo freddo e delle lacrime scendevano, senza darmi pace. Iniziai a singhiozzare.
La scena, anche se l’avevo solo vista in un sogno, mi faceva raggelare il sangue. Avvicinai le ginocchia alla faccia e mi ci nascosi dentro, continuando a singhiozzare.
“Jade?” disse qualcuno, spalancando la porta.
Non avevo il coraggio di voltarmi.
E se fossi ancora nel mio sogno? E se fosse lui?
Mi strinsi più forte, annaspando in cerca d’aria.
“Jade, che cavolo stai facendo? Così soffochi”
Delle mani presero a slegare la mia stretta.
“No! Lasciami! LASCIAMI!” urlai, sfuggendo a quelle mani. “NON TOCCARMI! LOUIS, NON TOCCARMI.”
“Louis?” chiese la persona accanto a me.
“Jade, ehi Jade” le sue mani afferrarono le mie con più dolcezza. “Jade sono Zayn. Stai calma, è tutto apposto. Non sono Louis. Sono Zayn, mi vedi?” continuò riuscendo a spostare le mani e portare il mio viso in alto.
“Zayn?” dissi, insicura.
“Sì Jade, sono io”
Continuavo a piangere, spaventata.
“Va tutto bene, calmati”
Era solo un sogno.
“Dov’è Louis?” chiesi, guardandomi intorno, quasi come se fossi sicura di poterlo trovare lì.
Gli occhi di Zayn diventarono di ghiaccio, ma la cosa che più mi incuriosì fu la sua faccia spaventata.
“Louis è morto, Jade. Non ricordi?”
È morto.
“M-morto?” chiesi, spaventata.
Mi guardai intorno e vidi mia madre, sulla porta, con una mano sulla bocca e le lacrime a rigargli le guance.
“Mamma? È vero?”
Mia madre incrociò lo sguardo di Zayn. Era spaventata, era ferita, era debole, era terrorizzata.
Andò subito via dopo un cenno nella direzione di Zayn.
“Jade ascolta – cominciò lui dopo aver tenuto gli occhi chiusi per un po’ – va tutto bene. Hai perso la cognizione del tempo, hai perso una parte della tua vita momentaneamente”
“Per caso mi stai dicendo che sono diventata pazza?” urlai mollando le sue mani che avevano stretto le mie per tutto quel tempo.
“No Jade, sto dicendo che la mente ti sta giocando brutti scherzi”
“Mi stai dicendo che sono pazza!” ribattei più forte.
“Jade, devi stare calma”
“Louis non accetterebbe questo tuo comport-”
“Louis non c’è più! – urlò lui, arrabbiato – è morto, Jade. È MORTO!” e si alzò, iniziando a camminare per la stanza.
Semplicemente rimasi zitta fino a quando mia madre non venne con un bicchiere d’acqua.
“Bevi” ordinò. Feci esattamente come diceva lei, con gli occhi puntati in quelli di Zayn.
E prima del buio ricordo solo i suoi occhi, marroni, penetranti, tristi, vulnerabili.
 
Quando spalancai gli occhi, non avevo idea di che giorno fosse né dell’ora.
Mi sollevai piano dal letto, cercando di ricordare.
Uscii dalla camera e scesi al piano di sotto, dove mia madre parlava al telefono.
“Non lo so, non ne ho idea. Cercherò di capirlo però” diceva lei alla persona con cui parlava.
Presi il portaombrelli e imprecai con un “cazzo!”.
Mia madre si voltò nella mia direzione, proprio mentre lo raccoglievo.
“Si è svegliata. Ti chiamo dopo”
Mia madre chiuse la chiamata, poggiò il telefono sul tavolo e dopo si diresse verso di me.
“Come stai?”
“Intontita un po’ più del solito, ma bene. Chi era al telefono?”
Lei mi guardò, quasi non fosse sicura se dirmelo o meno.
“Tuo padre. Gli ho raccontato cosa è successo”. La guardai con aria interrogativa.
“Il tuo piccolo momento di pazzia di questa mattina…”
“Cosa scusa?” chiesi ancora, non sicura di aver capito.
“Non… Non ricordi niente?”
“Cosa dovrei ricordare esattamente?”
Credo che quella fosse una di quelle domande da classificarsi tra le ‘evita che è meglio’. Dal racconto di mia madre sembravo davvero una pazza.
“Io non capisco cosa mi sia successo” dissi passando una mano tra i capelli.
“È stato un momento un po’ strano, ma capita a tutti. Forse erano solo i danni collaterali di stress ed emozioni forti” disse lei e poco convinta, aggiungerei.
“Zayn? Dov’è?”
“Stamattina è rimasto un po’ ma poi è andato via”.
Risalii le scale, entrai in camera e mi cambiai, indossando un paio di jeans e una felpa. Infilai un paio di Converse e mentre scendevo al piano di sotto, legai i capelli con uno chignon.
“Dove vai?” chiese mamma, vedendo che prendevo le chiavi e il telefono dal tavolino all’ingresso.
“Da Zayn” risposi andando verso la porta.
“Ma è tardi, è buio. Vacci domani” tentò di persuadermi.
“Non posso aspettare”
Uscii dalla porta e iniziai a correre verso casa di Zayn.
Avevo bisogno di correre per allontanare i pensieri ma tutto ciò che ottenni fu il non far altro che pensare a quello che mi era successo. Solo Dio sapeva cosa mi stava succedendo. I miei pensieri furono interrotti dai raggi abbaglianti di una macchina. Mi fermai di colpo e anche la macchina fece lo stesso.
Quell’azione mi bastò per farmi ricordare il sogno.
Louis che mi chiedeva di seguirlo, io che gli camminavo appresso e due fari abbaglianti.
“Jade?” ritornai bruscamente alla realtà e mi sorpresi nel trovare Harry, che scendeva dalla macchina e veniva nella mia direzione.
“Tutto apposto? Scusami, non ti avevo vista, sei comparsa all’improvviso” disse lui scusandosi.
“No Harry, tranquillo, è tutto apposto”
“Jade, dobbiamo parlare del giorno del funerale”
“Lo faremo Harry. Ma non adesso” dissi e dopo sfrecciai via, lasciandolo lì senza parole.
 
Dopo altri cinque minuti di corsa, arrivai a casa di Zayn e suonai il campanello.
“Che ci fai tu qui?” chiese Zayn non appena aprì la porta.
“Bel modo di accogliermi” dissi col fiatone.
“Sei venuta di corsa?” chiese facendomi entrare.
“Piuttosto sono scappata di corsa” dissi sedendomi sul divano.
“Scappata da chi?” chiese sedendomi sulla poltrona di fronte a me.
“I tuoi genitori?” chiesi guardandomi in giro.
“Sono fuori. Scappata da chi?” insisté lui.
“Da Harry”
“Cosa?” chiese lui alzando la voce di un’ottava.
“Scherzo. Però che sono scappata da Harry è vero. Ma sono scappata da me stessa prima di tutto”
“Come stai?” chiese lui venendo a sedersi accanto a me.
“Sono spaventata da me stessa” confessai, guardandomi le mani.
“Puoi immaginare da cosa sia dovuto quel tuo momento?”
“So solo di aver sognato Louis che mi chiamava e mi diceva di seguirlo. Arrivato a un certo punto l’avevo chiamato e lui, voltandosi, era stato investito. Dopo due anni la sua morte mi tormenta ancora, Zayn. E io non so che fare. Adesso ho paura a chiudere gli occhi” dissi con un po’ di affanno nella voce.
“Affronteremo tutto con calma. Mi dici che centra Harry?”
“Quando mi sono svegliata non ricordavo il sogno. Mentre venivo qui di corsa, due fari mi hanno accecata. Mi sono fermata di colpo e il conducente è sceso. Era Harry. Mi ha chiesto se stavo bene, mi ha detto che dovevamo parlare ma l’ho liquidato con due parole e sono corsa qui”
“Buffo” disse lui, ridacchiando senza gioia.
“Cosa?”
“Niente. Comunque Jade, devi cercare di risolvere questa situazione”
“Ma io non so che fare!”
“Cos’è che ti tormenta?” chiese lui.
“La sua morte. Chi l’ha ucciso. La giustizia che non ho ottenuto. Questo mi tormenta”
“Io… Questo non possiamo saperlo”
“Lo so Zayn, è questa la cosa peggiore” dissi, sospirando e abbassando la testa.


Spazio autrice:
Okay, so che questo capitolo è piccolo. Scusatemi.
Nella programmazione dei capitoli doveva essere mooolto più lungo, ma poi ho tagliato un po' di cose ed è venuto più corto. Devo dire che non è male come è venuto però lol
Allora, allora, allora. Che ne pensate?
Sinceramente io non sono convinta di come stiano andando le cose. Stanno prendendo un piega troppo tragica e io odio le cose tragiche, ma purtroppo adesso non posso fare altro che continuare quello che ho cominciato.
Me la lasciate una recensione? Già non ne avevo tante, adesso sono addirittura troppo poche.  :(
Continuo a scrivere, ma se qualcun'altro che legge la storia (so che la leggete, posso vedere quanti siete uu) decidesse di lasciarmi una recensione, mi farebbe un grandissimo piacere.
Aggiornerò presto, magari questa stessa domenica se riesco a raggiungere le cinque recensioni. Okay?
Vi ringrazio tanto x

-Angela

 

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Capitolo 13
*** No more lies ***


 
No more lies


Chiusi la porta sbattendola e mi avviai per la strada.
Ricordavo ancora dove abitava: bisognava passare la casa della signora Stan, la vecchia casa abbandonata e di fronte avrei trovato il parco. Bastava attraversarlo tutto e, dal lato opposto a questo, avrei trovato quella casa. Ci avevo pensato spesso negli ultimi giorni, avevo intenzione di farlo così tante volte, ma ogni volta cambiavo programma.
Sorpassai l’ultimo incrocio che mi separava con passo svelto. Volevo arrivare il prima possibile e soprattutto andarmene il prima possibile. Così, quando arrivai al campanello, non esitai neanche per un secondo e spinsi quel bottone.
Aspettai che qualcuno venisse ad aprirmi e due secondi dopo, la porta si spalancò, lasciando posto a Niall Horan. Quando mi vide, fece l’espressione più sorpresa che possa mai esistere. Mi guardò come se fossi un fantasma.
“Zayn?”. Non capii bene se fosse una domanda o un modo di salutarmi. Penso più la prima.
“Ciao. Devo parlarti. Più che te, voglio il tuo amico”
Quasi come se stesse sentendo tutto, Harry si sporse dall’angolo interno della casa.
“Cosa c’è, Zayn, non sai dove abito?”
“In realtà no – dissi spostando il braccio di Niall ed entrando senza permesso – se lo sapessi, sarei già venuto a spaccarti la faccia” sorrisi e mi sedetti sul divano, iniziando a guardarmi intorno.
“Credo che tu non sia stato invitato” osservò Harry.
“E io credo che questa non sia casa tua”
“Evitate di litigare, per favore” disse Niall. “Che vuoi Zayn?”
“Sono stanco. Stanco di tenere la bocca chiusa. Tutto è diventato troppo e io sto impazzendo. Vorrei sputarle in faccia la verità! Sono stanco di tutti questi segreti! Stanco!” dissi alzandomi e guardando in faccia Niall. Il biondo si girò verso l’amico ed entrambi si guardarono, preoccupati.
“Che diamine stai dicendo, Zayn” disse Niall.
“Hai capito bene” risposi inchiodando i suoi occhi azzurri.
“Voi non sapete come sta, voi non sapete cosa le sta succedendo! Voi non avete visto cosa successe e non potete neanche immaginare quanto sia grande la mia paura che succeda di nuovo!”
“Le hai mentito per due anni – iniziò Harry, che fino a quel momento aveva solo ascoltato – le hai detto cazzate per due anni e adesso ti crei questo problema? Non puoi dirle niente, non devi”
Lo guardai. “Io non ti devo niente. Né a te, Harry, né a Niall. Vi sto proteggendo per un motivo che neanche io so! Vi rendete conto di quanto tutto questo sia insopportabile? Tu riesci a comportarti normalmente ma io, ogni volta che la guardo, mi sento debole, ho bisogno di una forza immensa per trattenere la bocca dal dire ciò che mi passa per la testa!”
“Se pensi che andrai da Jade a sputtanarle tutto, non hai capito niente!” urlò Harry.
“Harry, tu non sai niente di lei!”
“Ma questo non significa che puoi andare a dirle tutto!” rispose Harry.
“Ha ragione Harry. Che senso ha, Zayn?” disse Niall.
“Harry, dov’eri due anni fa?
Dov’eri quando lei andava tutti i pomeriggi dallo psicologo?
Dov’eri quando fu portata in ospedale per malnutrizione?” rimase a guardarmi, senza dire niente. Ma questo non mi fermò, e continuai.
“C’eri tu quando ti abbracciava piangendo?
C’eri tu quando voleva solo qualcuno che le dicesse ‘va tutto bene’ ?
E ancora, c’eri tu quando lei, troppo stanca, troppo distrutta, ammise un ‘Ho bisogno di aiuto’ ?
No che non c’eri tu, Harry. E neanche Niall. C’ero io.
Andare a trovare la tua migliore amica in ospedale, Harry, non è una cosa bella. Vederla stare male, vederla distruggersi davanti ai tuoi occhi, è la cosa più brutta che ti possa mai succedere.
Quindi adesso, quando vedo gli stessi sintomi di due anni fa, non posso far altro che pensare a tutto quello. Non posso far altro che desiderare con tutta me stessa che si metta l’anima in pace, che quel capitolo lasciato aperto si chiuda e che lei ci metta una pietra sopra, per sempre”
Cosa mi aspettavo esattamente dopo quelle rivelazioni, non lo sapevo. Di certo però, non mi aspettavo un totale silenzio.
“Vi ho solo detto la mia situazione, decidete voi che fare”
Andai all’ingresso senza aspettare un momento di più e me ne andai, lasciando la porta principale aperta.
 
Jade

“Nessuna traccia di Zayn?” chiesi a mia madre, scendendo le scale.
“Cosa? Uhm, no, non è arrivato”
“Strano – dissi guardando l’orologio – ci eravamo messi d’accordo per le sei e solitamente non è mai in ritardo”
Presi il telefono dalla tasca dei pantaloni e cercai il numero di Zayn per chiamarlo.
“Pronto?” rispose una voce dall’altra parte del telefono.
“Zayn? Dove sei? Dovevi essere qui mezz’ora fa”
“Scusa, ho avuto un imprevisto. Mi apri?”
Mi diressi verso la porta e l’aprii, vedendo Zayn che allontanava il telefono dall’orecchio e chiudeva la chiamata.
“Ciao” disse sorridendomi.
“Ciao” lo salutai con un bacio sulla guancia. “Prendo il giubbotto e andiamo”
Entrai, urlai un ‘A dopo’ a mia madre e uscii, chiudendomi la porta alle spalle.
“Allora, dove andiamo?” gli chiesi guardandolo, mentre camminavamo.
Ma Zayn sembrava perso nei suoi pensieri, così gli diedi una gomitata, per svegliarlo un po’.
“Ahia!” Urlò massaggiandosi il fianco
“L’ho fatto solo perché tu non mi rispondi!”
“Perché tu mi hai fatto una domanda?” chiese alzando un sopracciglio.
“Che ti sei fumato Zayn? Ne voglio un po’ anch’io”
Mi guardò come se avessi detto una grande cazzata. “Che mi hai chiesto?” disse allora, ritornando sulla Terra.
“Dove mi porti”
“Non so, pensavo al parco, magari al bar lì vicino”
“Non ho soldi” gli dissi ridendo.
“Lo hai fatto apposta! Non li porti perché sai che tanto pago io!” disse indicandomi e cominciando ad accusarmi.
“Non è vero! Li ho dimenticati!”
“Bugiarda. Spero che un giorno mi offrirai almeno una cena. Con tutti i soldi che ho speso pagandoti qualcosa da bere, adesso potrei farmi un viaggio”
“Quanto sei tirchio” dissi incrociando le braccia al petto.
“Ah, sono io il tirchio qui! Ma stai zitta”
Continuammo a battibeccare, tirarci pugni e schiaffi, fino a quando attraversammo il parco ed entrammo nel bar.
“Zayn, posso chiederti una cosa?” domandai un po’ incerta, guardando il mio succo di frutta.
“Tutto quello che vuoi”
Sollevai lo sguardo. “Cosa ricordi della sera dell’incidente?”
Zayn sbuffò. “Devo per forza rispondere?”
“Hai detto che potevo chiederti tutto quello che volevo” osservai.
“Ma non ho detto che avrei risposto” mi fece notare.
“Dai Zayn, non farti pregare”
 
“Ciao Lou, ci vediamo domani” dissi al ragazzo al mio fianco, dandogli una pacca sulla spalla.
Era comodo abitare vicini: la sera, dopo aver accompagnato Jade, facevamo un pezzo di strada insieme e dopo ci separavamo. Arrivati a casa ci facevamo uno squillo, oppure mandavamo un messaggio.
Era sempre stato così.
Aprii la porta di casa e salii le scale verso la mia stanza. Poggiai le chiavi sulla scrivania e mi gettai a peso morto sul letto. Feci uno squillo a Louis e dopo mi addormentai così, tutto vestito.
Ad un certo punto sentii il telefono vibrare.
Sicuramente era Louis che mi faceva lo squillo per dirmi che era arrivato a casa.
Quando vidi il telefono che continuava senza fermarsi, però, lo presi e lessi il nome sullo schermo
 
Louis
 
“Che c’è Lou?” dissi accettando la chiamata.
“Salve, mi scusi. Con chi parlo?” rispose una voce, che non era sicuramente di Louis.
Mi sollevai di scatto. Che quello stupido avesse lasciato il telefono al pub? Probabile.
“Sono Zayn Malik. Come fa ad avere questo telefono?”
“è un amico del proprietario?”
“Sì, chi è lei?” insistetti.
“Sono Marc Lucas, faccio parte della squadra del pronto soccorso che viaggia con l’ambulanza. Il suo amico ha avuto un incidente, una macchina l’ha investito e non si è fermato. Lo stiamo portando in ospedale. Può avvisare la famiglia?”
 
“Ricordo tutto questo come se fosse successo ieri” disse Zayn prendendo un sorso dal suo bicchiere.
“E la polizia non ha identificato nessuno?”
“No, nessuno” disse Zayn, muovendosi sulla sedia.
“Come si può non sapere chi ha ucciso un ragazzo innocente. Non è giusto”.
 
#Zayn
Guardai Jade abbassare la testa e mi maledissi da solo per aver parlato di quella sera.
Ma lei non era triste, no. Era solo arrabbiata, totalmente, incondizionatamente, per una giustizia mai ricevuta.
Presi il telefono dalla tasca posteriore e cercai il numero di Harry.

“Basta bugie”
Inviai.

Spazio autrice:
Chiedo scuuuusa se non aggiorno presto. scusate :(
La storia va da sola, io non controllo niente! Dovete accettarmi tragica, a quanto pare riesco solo in quello!
Grazie mille perché recensite sempre. Grazie mille davvero! <3

-Angela

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Capitolo 14
*** Scared ***


leggete lo spazio autrice, mi raccomando. :)
 
Scared

Sentirsi un nodo alla gola, di prima mattina, non era normale. Proprio no.
Mi svegliai per colpa delle tende spalancate da mia madre, anche se proprio non mi andava.
La giornata sarebbe stata corta a scuola. C’era assemblea sindacale e saremmo usciti alle dieci.
Un miracolo, penso.
Miracolo che mi aveva portato da Niall il pomeriggio precedente e mi aveva portato allo scontro con Zayn.
Ma la cosa che più mi turbava, era stato quel messaggio. Porca miseria se non mi aveva fatto paura.
Nel leggere ‘basta bugie’ un brivido mi aveva riempito tutto.
Niall ha detto che ero diventato tipo bianco cadaverico e ha cercato di tranquillizzarmi.
Ma se conosco Malik abbastanza, quello non era un messaggio, era il messaggio.
 


Jade
“Pronto?” risposi al telefono, portandolo vicino all’orecchio con la mano destra, mentre con la sinistra armeggiavo con le chiavi, per chiudere la porta.
“Ehi tesoro, non ce la faccio a venirti a prendere oggi. Ci vediamo a scuola” disse Harry, tossendo e facendo delle pause mentre parlava.
“Okay Harry, non preoccuparti” guardai infondo al vialetto, con la speranza di poter scorgere la macchina di Harry, sperando che quello fosse solo uno scherzo, uno dei soliti, e invece no, la sua macchina non c’era.
Senza accorgermene Harry aveva chiuso la chiamata, senza aggiungere altro.
Cercai il numero di Zayn in rubrica e lo chiamai, mentre mi avviavo alla fine del vialetto.
“Jade?”
“Zay, sono rimasta a terra. Mi passi a prendere? Ti prego” sperai che mi dicesse di sì, perché di camminare proprio non mi andava.
“Non sono una ruota di scorta e neanche un taxista. Hai due piedi, usali”
“Sempre molto gentile a prima mattina, eh? Ti prego, Harry mi ha lasciata a terra!”
“Bene, allora puoi dire ad Har-… Due minuti e arrivo”.
Con mia grande sorpresa Zayn chiuse la chiamata e pochi minuti dopo era arrivato, per portarmi a scuola.
 


Harry
“Harry, smettila di guardarti in giro, non è ancora arrivata” disse Niall che probabilmente si era accorto che da quando eravamo arrivati non facevo altro che guardarmi intorno.
“È strano che non sia ancora arrivata, non capisco per- ”
Mentre mi guardavo intorno, scorsi due figure entrare dal cancello che collegava il parcheggio e il giardino frontale della scuola.
Sentii il nodo alla gola farsi più stretto, come se mi stesse soffocando.
“Cazzo” imprecai.
“Harry, non -”
“Guarda infondo Niall”
Anche Niall si voltò da quella parte e lo vidi alzare le sopracciglia.
Perché sì, Jade era appena arrivata con Zayn e io avevo un’incredibile paura che lui le avesse detto tutto.
Quando però la vidi avvicinarsi con un grande sorriso, allargare le braccia e stringermi forte, mentre sussurrava un ‘buongiorno’, pensai  che no, non l’aveva ancora fatto. Non ancora.
“Ciao” le sorrisi.
“Mi hai lasciata a terra e ho chiesto un passaggio a Zayn” disse indicandolo con il pollice, mentre il moro stava dietro di lei e mi guardava, sorridendo.
“Hai una macchina adesso, utilizzala nel modo corretto” disse Zayn, continuando a sorridere.
Niall si voltò di scatto verso di me e cazzo, questo non fece altro che farmi ancora più paura.
“Sì infatti! Non dovresti lasciare la tua ragazza a terra!” esclamò Jade, che non si era accorta di nulla.
“C’è Valerie! Torno subito!” disse correndo dalla parte in cui era venuta, quasi correndo.
Mi voltai verso Zayn e quasi urlai “Che diavolo pensi di fare, eh?” mi avvicinai.
“Io? Niente”
“Prima mi mandi quel fottuto messaggio, poi l’accompagni a scuola, infine fai quel riferimento. Che ti passa per la testa, eh? Dimmelo subito, perché una giornata intera, una settimana o un mese così, non lo voglio passare!” dissi prendendo il colletto della sua camicia e spingendolo indietro.
Lui poggiò una mano sul mio petto e mi spinse.
“Se avessi voluto dirglielo, l’avrei già fatto. Voglio che glielo dici tu, a meno che non lo scopre da sola”. Fece l’occhiolino e si girò, cominciando a camminare.
Afferrai la sua spalla, lo feci girare e giuro che gli avrei sferrato un pugno in piena faccia se Niall e Jade non avessero esclamato insieme ‘Harry!’
Allora lo lasciai e me ne andai in classe.
 
Le tre ore che mi separavano dall’uscita da scuola furono piene di commenti e domande di Niall già a partire dalla prima ora e per evitare che anche lui ricevesse un (quasi)pugno, mi spostai, perché proprio non volevo sopportarlo.
Uscii da scuola e vidi Zayn e Jade parlare animatamente, sulle stesse scale dove l’avevo vista la prima volta.
Ricordo di essere stato geloso di come Zayn l’avvicinava, di come le prendeva il braccio, di come rideva e scherzava con lei.
“Che diavolo ti prende?” disse lei, non appena mi avvicinai.
“Cosa?” le chiesi, sapendo che si riferiva al quasi (purtroppo) pugno a Zayn.
“Non mi stavo mica dando un pugno da solo, Harry” disse Zayn spostandosi dal corrimano dove era poggiato e avvicinandosi a noi.
Non avevo la forza di rispondergli.
“Le cose sbagliate, secondo me, vengono sempre volontarie” continuò lui.
“Smettila! – gli urlai contro – devi smetterla Zayn, hai capito? Basta, mi hai stancato!” dissi spingendolo e facendogli perdere l’equilibrio.
“Harry, cazzo, calmati” Jade mi prese il polso. “Non capisco che diavolo ti prende, sono stanca di tutto questo!” disse avvicinandosi a Zayn, carezzandogli un braccio.
“E io sono stanco di lui! Non lo sopporto!”
“E io sono stanco di tenere la bocca chiusa, quindi Harry, o parli tu o parlo io.” disse Zayn.
 


Jade
“Cosa? Adesso sono io che non capisco” disse guardando prima Harry e poi Zayn.
“Non mi sembra né modo né luogo adatto” disse Niall, parlando per la prima volta.
Guardai Harry: “Chi ti sei scopato?” gli chiesi, fredda in volto.
Questo fece scoppiare a ridere Zayn e mi sembrò di vedere Niall sorridere e sulla bocca di Harry, ci giurerei, vidi un sorriso amaro.
“Magari fosse questo, sarebbe meno peggiore” disse Zayn, con una punta di cattiveria.
Gli sferrai un calcio e dopo mi rivolsi ad Harry. Gli presi le mani e sussurrai: “Che succede Harry?”

Spazio autrice:
Innanzi tutto, chiedo scusa per eventuali errori. lol
Poi... Volevo continuarlo il capitolo, ma poi ho pensato di tenervi col fiato sospeso fino all'ultimo! Lo so, sono cattiva e stronza, ma pazienza.
Ho scritto sopra che dovevate leggere lo spazio autrice, perché voglio comunicarvi che la fanfiction è finita! Cioè quasi lol
Questo è un mini capitolo aka capitolo di passaggio per il prossimo e ultimo capitolo.
Sinceramente non so se ci sarà l'epilogo o meno, stavo pensando di mettere tutto nel prossimo capitolo, che probabilmente sarà lunghino!
Ho sempre desiderato mettere uno spazio per i ringraziamenti (?), ma penso che lo farò nel prossimo e ultimo (ripeto) capitolo. 
Quindi non abbandonatemi e recensite questo capitolo, così al prossimo mi togliete dalle palle. O forse no!
Se a qualcuno di voi interessa (ne dubito fortemente), quando finirò questa fanfiction (cosa che sucederà entro la fine di questa settimana), ho in progetto una Larry.
Se questo progetto va a termine, scriverò un'altra long (per la felicità di pochi, credo, ma pazienza lol)
Questo è tutto! Alla prossima e ultima volta xx

-Angela

 

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Capitolo 15
*** The truth. ***


The truth


“Dai amico, di che ti preoccupi” disse Josh, ridendo con la bottiglia di birra, l’ennesima, in mano.
“Prenderò la patente la settimana prossima – dissi ridendo – alla prossima festa farò questo stupido giro in macchina come chiedi” bevvi dalla mia, di ennesima bottiglia.
“Ma daaai, Harry. Che cosa potrebbe mai succedere?”
Dopo risate fragorose, bottiglie varie per terra e puzza di fumo, decisi che sì, avrei fatto quel maledettissimo giro in macchina, solo se Niall mi avesse accompagnato.
Così, con una bottiglia in mano e l’altra aggrappata alla spalla di Niall, ci avviammo verso la macchina di Josh, per fare quello stupido rituale.
Sapevo di essere molto ubriaco, troppo, ma infondo, come aveva detto Josh, che cosa poteva succedere? Era anche troppo presto per le pattuglie degli sbirri.
Così mettemmo in moto l’auto, mi misi la cintura e sentii Niall sussurrare, al mio fianco: “Premi piano l’acceleratore!” mentre rideva, senza motivo.
Spinsi il pedale e la macchina partì all’improvviso, velocissima.
Niall rideva e io con lui. Stupido alcool di merda.
Mi concentrai sulla strada, eravamo comunque ubriachi e non sai mai cosa potrebbe succedere.
Però, tra una battuta e l’altra, iniziai a vederci doppio, a vedere la strada in continuo movimento.
“Che palle, questa strada si muove!” urlai brontolando.
“No amico, sei tu che sei troppo ubriaco!” disse Niall, ridendo.
Mi unii a lui e risposi: “Già, hai ragione, cavolo!” Mi voltai dal suo lato e iniziammo a darci dei pizzicotti.
“Concentrati sulla strada!” disse Niall.
Rimisi gli occhi sulla strada e scorsi una figura. Tentai di fermare la macchina, ma questa non si fermava.
Un colpo fu tutto quello che sentimmo e poi la macchina si fermò.
Mi slacciai velocemente la cintura e Niall fece lo stesso.
Uscii dalla macchina e mi precipitai a vedere cosa fosse stato messo sotto, cosa io avessi messo sotto.
Sperai con tutto me stesso che fosse un animale, lo sperai davvero, ma quando mi avvicinai, vidi un ragazzo e del sangue, tanto sangue.
“Harry qui c’è del sangue!”
“Lo so, Niall. Dobbiamo andarcene però, adesso!”
“Harry, ma è Tomlinson! Dobbiamo aiutarlo!”
“Niall passeremo dei guai seri se non ce ne andiamo! Su, vieni!” lo tirai per il braccio ma lui non si mosse.
“Harry io lo conosco, non posso lasciarlo così, io-”
“Muoviti Niall”. Lo tirai di peso per impedire che restasse lì per troppo tempo e lo feci salire in macchina.
Niall singhiozzò sulla via per il ritorno, ma io non dissi nulla.
 
Immobile, non sapevo che fare. Mi sentivo come sospeso in qualcosa di infinito. E questo, faceva male.
Non riuscivo a guardarla negli occhi. Non ce l’avrei mai fatta.
 
Zayn
Cercai lo sguardo di Jade che mi sembrava perso nel vuoto.
Guardava Harry. O meglio, guardava alle spalle di Harry, come se ci fosse qualcosa al di là della realtà che stavamo vedendo.
Non aveva detto una parola da quando Harry aveva cominciato a raccontare. Era rimasta ferma, a dirla tutta. L’unico movimento che aveva fatto era stato lasciare le mani di Harry e stringerle a pugno, a sentire il nome di Louis.
Sono sicuro che gli avrebbe mollato un ceffone, lo avrebbe preso a schiaffi, a calci, ma non ce la faceva.
Harry, d’altro canto, abbassò la testa e non disse niente. Così come Niall.
Jade cominciò a singhiozzare e si posò una mano sulla bocca. Nessuno faceva niente e non potevamo rimanere così per tutta la vita; così mi avvicinai a Jade, le presi il polso che era rimasto lungo il fianco e tentai un abbraccio. Goffo, ma un abbraccio.
Lei all’inizio si lasciò avvolgere ma poi si allontanò di colpo.
Mi guardò negli occhi, sembrò che stesse cercano di scavarmi dentro, sempre più dentro, alla ricerca disperata di una risposta, o semplicemente di coraggio per porre la domanda.
Però mi accorsi che in realtà, quello che stava cercando, non era altro che forza per una nuova delusione.
“Tu lo sapevi?” disse sussurrando.
Non spostai i miei occhi da lei, né abbassai la testa.
Se c’era una netta differenza tra me e Harry, è che io mi prendo la responsabilità di quello che faccio.
Così “Sì” dissi.
“E… E come diavolo facevi a sapere… tu… io… sai che ti dico? Non voglio saperlo” iniziò a piangere sul serio questa volta.
“Jade, ascolta…”
“A- ascolta un b- bel niente!” balbettò.
Dopo di che si mise a correre.
Mi voltai verso Harry e lo vidi immobile, al suo posto. Non aveva intenzione di seguirla, per niente.
“Un giorno di questi ti uccido” gli dissi prima di inseguirla, nel tentativo di raggiungerla.
 
Jade
Mi misi a correre come mai avevo fatto e per quanto sperassi che la corsa a perdifiato e lo sforzo fisico tentassero di deconcentrarmi, non ci riuscii.
Tutto nella mia testa si collegò: le battute di Zayn per Harry, l’odio di Zayn per Harry, la faccia poco convincente di Zayn.
Era stato Harry. 
Crederci era come darmi un pugno nello stomaco e sentire il dolore amplificato per mille volte sopra il normale.
Arrivata a casa, aprii ansiosamente la porta perché mi sentivo Zayn alle spalle.
Lanciai lo zaino per terra insieme alle chiavi, urlai un: “Non aprire a Zayn, mamma!” con tutta la forza di cui ero capace e mi chiusi in camera.
Zayn non tardò ad arrivare e suonò al portone di ingresso.
Presi le coperte dal letto e mi spinsi fino alla porta della mia stanza, per ascoltare ciò che si dicevano.
Sentii mia madre dire “Non è qui, non è tornata a casa”
“Ah no? E di chi è quello zaino?”
“Di… Senti Zayn, non vuole parlarti. Non so che è successo, ma se non vuole lasciala stare”
“Tu non capisci…” cominciò lui.
“No Zayn, sei tu che non capisci. Adesso vai via, sono sicura che ti chiamerà quando lo vorrà”
“Ma io non posso-”
“Infatti Zayn, tu non puoi. Devi.”
Senti un battibeccare continuo fino a quando qualcuno non bussò alla mia porta.
“Jade, aprimi”
“No Zayn – singhiozzai – non voglio”
“Jade aprimi e ti racconto tutto, ti prego”
“V-va via”
“No che non vado via, te l’ho promesso, ricordi? ”
 
Tre giorni dopo gli accertamenti e tutte le diverse questioni, si fece il funerale.
Fu difficile, molto difficile e poi, ero troppo piccola per un dolore così grande.
La tomba stava per essere sotterrata, coperta per sempre.
Mi gettai nelle braccia di Zayn e lui mi abbracciò forte.
“Ti prego Zayn, non lasciarmi anche tu. Non andare via”
“Te lo prometto, Jade. Non andrò via, mai.”
 
Girai la chiave e aprii la porta. Zayn si fiondò dentro, richiuse la porta e si avvicinò.
“Jade, io… scusa”
Slegò le coperte che mi avvolgevano, mi prese tra le braccia e ci coprì.
Non fece altro che abbracciarmi e dire “scusa, scusa, scusa”
 
Il giorno dopo dovetti affrontare Harry, ma non feci altro che mollargli uno schiaffone e dire: “Vaffanculo”.
Quello che provavo per lui era rabbia. Non mi aspettavo che si costituisse, non l’aveva fatto in due anni.
Avevo intenzione di farlo io per lui, volevo andare dalla polizia e dire: “Quel ragazzo ha ucciso un povero innocente perché era ubriaco”, volevo rovinargli la vita, proprio come lui aveva fatto con Louis.
Ma Zayn mi convinse che per una volta poteva non esserci giustizia, che dovevo evitare che qualcun altro avesse la vita finita perché se avessi detto tutto, la vita di Harry sarebbe finita. E insieme a lui, anche quella di Niall.
Non odiavo Niall, anzi. Se con Harry il rapporto si era frantumato, con Niall era rimasto forte perché anche lui era amico di Louis, anche lui aveva sofferto e infondo lui, cosa centrava in tutta quella tragedia?
Così semplicemente ci misi una pietra sopra e devo ringraziare Zayn per avermi aiutato in questo.
E così, tutto era finito.
 
 

Strinsi la sua mano, la strinsi forte. La strinsi come se non ci fosse un domani e quando mi chiesero se volessi sposarlo, se volessi averlo accanto per tutta la vita, se volessi essergli fedele sempre, in qualsiasi condizione, risposi: “Sì, lo voglio” e sussurrai “Ti amo Zayn”

Spazio autrice:
E così, la fanfiction è finita. Spero vi sia piaciuta e spero mi lascerete un'ultima recensione.
Vorrei ringraziare Bree_eerB, per essere stata presente dall'inizio alla fine, senza saltare un capitolo. Grazie <3
Vorrei ringraziare tonia1305, per avermi lasciato sempre una recensione. Grazie <3
Vorrei ringraziare la mia amica HjN, per aver letto questa schifezza e per aver lasciato SEMPRE un parere. Ti voglio tanto tanto bene, lo sai.
Ringrazio ancora You are a little late, per essere una scrittrice fantastica e una lettrice presente. Ti ringrazio tanto <3
Ringrazio loro, per essere state sempre presente, ma ringrazio anche le 9 persone che hanno messo la storia tra le preferite, le 10 che l'hanno messa tra le seguite, le 5 che l'hanno messa tra le ricordate e tutti gli altri che hanno recensito, davvero grazie, con tutto il cuore. <3
Se volete ancora leggere qualcosa di mio, farmi sapere un parere, fare tutto quello che volete, ho iniziato questa storia, che è una Larry. Si chiama I'll Look After You e ci tengo davvero molto. Quindi se pensate di passarci, vi dirò grazie ancora, per altre mille volte.
Grazie per essere stati sempre presenti e per aver accompagnato me e Jade in questo lungo percorso.
Vi porterò sempre nel mio cuore.
Un bacio e un forte abbraccio.
-Angela

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