Cicadas

di LordOtaku
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quando risero le cicale ***
Capitolo 2: *** Follia ***
Capitolo 3: *** Pedina ***



Capitolo 1
*** Quando risero le cicale ***


Quando risero le cicale.

Anche un altro corpo è caduto ai miei piedi, privo di vita.
Il sangue sgorga dalle sue vene, come l’acqua da una fontana.
Le cicale, minute osservatrici, ne sono ne sono testimoni e piangono.
Il loro frinire disperato, lo sento. Esso pervade il mio corpo e mi da la forza di impugnare il mio machete.
Mi alzo, passando una mano sul corpo esanime della mia ultima vittima e mi allontano, illuminata dalla luce del sole che tramonta e dipinge il cielo di rosso. Mi piace quel colore.
Le cicale piangono? No, ridono sadiche e beffarde, alla vista di quel colore scarlatto.
 

In fin dei conti, anche io sono una cicala...

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Capitolo 2
*** Follia ***


Follia

“Piacere, il mio nome è Keiichi.”
Questo forse furono le prime parole che ti rivolsi, felice di fare la tua conoscenza.
Ti ho conosciuta, mi sembravi strana all’apparenza. Eri dolce, simpatica e premurosa.
E poi, uno di quei giorni, ti sei rivelata.
Non sono bastati che uno sguardo e degli aghi, pungenti come le tue parole misteriose.
Anche se in trappola nella tua tela, presi un arma e te la puntai contro, ignorando di diventare presto tuo carnefice; mi gettai verso di te e ti colpì, con gli occhi inniettati di sangue, di rabbia e furia omicida.
                                                                                                      

E se quel rosso che vedevo nei miei occhi fosse stato solo follia?

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Capitolo 3
*** Pedina ***


Pedina
 
Mentre io ero te, tu eri me.
Nessuno si era accorto della differenza, quando invece essa era evidente.
Ha ingannato tutti, me compresa. Tutti ti credevano amica e invece ti sei rivelata la peggiore delle serpi, quella più insidiosa e velonsa.
Hai messo in trappola anche me. Ero la preda più facile da prendere e, tuttavia, la più succulenta. Agendo nell’ombra, hai attirato l’attenzione su di me, rendendomi l’unica colpevole.
Vorrei tanto non essere stata così ingenua ed essermi subito accorta di essere una pedina del tuo folle gioco, che ti necessaria per fare scacco matto e rimanere in vita.
 

E pensare che tutto ciò è acccaduto per una bambola.

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