Stay with me.

di _ehyliam
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La proposta. ***
Capitolo 2: *** Zayn Malik. ***
Capitolo 3: *** Perchè l'hai fatto? ***
Capitolo 4: *** La festa. ***
Capitolo 5: *** Rissa. ***
Capitolo 6: *** Amore o amicizia? ***
Capitolo 7: *** Una nuova amicizia. ***
Capitolo 8: *** Le parole più difficili da dire ad una persona. ***
Capitolo 9: *** La felicità è un diritto di tutti. ***
Capitolo 10: *** Camposcuola. ***
Capitolo 11: *** Chiarimenti. ***
Capitolo 12: *** Ricambia. ***
Capitolo 13: *** Una notte in discoteca. ***
Capitolo 14: *** Promesse. ***
Capitolo 15: *** Stay strong, baby. ***
Capitolo 16: *** Sapore di menta. ***
Capitolo 17: *** I love you. ***
Capitolo 18: *** Vendetta. ***
Capitolo 19: *** Are you jealous? ***
Capitolo 20: *** Pass. ***
Capitolo 21: *** Epilogue - Moments. ***



Capitolo 1
*** La proposta. ***


Il citofono suonò.
Doveva essere per forza Abby, che naturalmente aveva rifatto tardi.
Allacciai le converse, mi guardai allo specchio e, sì, non c'era dubbio, quella divisa faceva sempre più schifo ogni volta che la guardavo.
Gonna scozzese viola (odio le gonne), camicia viole e cravatta di un colore abbastanza vicino al blu scuro.
Sistemai i miei capelli mossi, presi frettolosamente lo zaino e scesi giù.
Vidi Abby abbastanza scocciata, perchè non ero scesa ubito, come al solito.
"Ce l'hai fatta, abbiamo fatto tardi." Mi disse lei.
Non risposi, non avevo voglia.
Avendo perso l'auto, andammo a piedi correndo, e arrivammo prima che la campanella suonasse.
Entrai a scuola, disgustata come sempre dalle decine di ragazze sexi e ben truccate che c'erano all'entrata, accompagnate dai loro cinque ragazzi super muscolosi che mi facevano venire il volta stomaco.
"Ehy guardate, c'è Marty-sono incazzata-Smith." Disse un ragazzo di loro, Malik, Zayn Malik, mi sembra. A quelle parole seguirono delle risatine delle cheerleader, ovvero le fidanzate di quei coglioni.
Ero intenta a camminare, ma quelle parole mi fecero andare sui nervi, così mi bloccai e andai avanti a lui.
"Preferisco essere incazzata che avere tutti muscoli e niente cervello." Partì un "ooooh" dal resto del loro gruppo a cui non feci caso.
Così alzai i tacchi, e me ne andai, tornando accanto ad Abby,  senza aggiungere altro, e notanto la faccia di quel coglione pallida.
Arrivammo davanti al mio armadietto, e presi il libro di matematica, quando mi ricordai del compito che c'era programmato per oggi.
"Cazzo!" Sbattei l'armadietto con molta forza, quando Abby mi disse:
"Non hai studiato per matematica eh..."
La guardai male e non risposi, sapendo che lei mi avrebbe aiutata, avendo il banco accanto al mio in ultima fila.
E' sempre stata più brava di me, ammettiamolo, avendo tutte B e A, e io quasi tutte C.
Entrai e vidi subito quei senza cervello di prima che mi squadrarono da cima a fondo, come avessi un merluzzo in testa.
"Rieccola." Sussurrò, un'altro di loro, Liam Payne, il "Boss" della squadra, nonchè più antipatico.
Li scortai e mi feci spazio, vedendo Malik (ancora, che persecuzione) seduto sul mio banco a parlare con Harry, sempre un palestrato.
"Ti levi o devo dirtene altre?" Senza dire parola si levò, e io mi sorpresi, conoscendolo non l'avrebbe mai fatto.
Mi sedetti, quando la signorina Nilson entrò con il suo solito stteggiamento sfrontato.
"Buongiorno ragazzi." Disse lei distrattamente.
"Mettete i libri nello zaino, c'è il compito oggi." A quelle parole mi si annodò la gola.
La Nilson passò per i banchi distribuendo quei fascicoli uno ad uno.
Iniziai lentamente il compito scrivendo il mio nome.

"Allora come è andato il compito?" Mi disse Abby felice e contenta.
Da quel tono potevo intuire che le era andato mollto bene, sicuro.
"Come è andato a te no?" Si avvilì subito ricordando di avermi fatto copiare quasi tutto il compito.
Mi avvicinai all'armadietto, e lo aprii, riponendo il libro al suo posto, e vedendo cadere un biglietto da uno scaffale.
Lo raccolsi velocemente, leggendolo. Recitava: "In palestra alle 11.00, puntuale."
Potevo immagginare di chi era: i palestrati senza cervello di prima.
Sapevo come sarebbe andata: ramanzina, avvisi di vario genere sul non doverli prendere in giro, e la cosa finiva li.
Ero una femmina, non potevano farmi niente.
Esendo le dieci e cinquantadue mi avvicinai lentamente alla palestra, che era deserta, apparte quei quattro ragazzi di prima, che conoscevo fin troppo bene, attaccati al muro.
C'erano Niall, Liam, Louis, Harry, ma naturalmente mancava Zayn. Era sempre così, lui non c'era mai quando si trattava di se stesso. Ovvio.
Molto probabilmente era a baciarsi qualche ragazza, non la sua naturalmente.
"Guarda chi si vede..." Disse Louis.
"Immagino che tu sappia perche sia qui, no?"
"Che c'è, il vostro amico non aveva le palle di parlarmi di persona e ha portato le guardie del corpo, no? Come al solito." Dissi io tranquillamente, senza nessuna anzia.
"Eeee.. no! Sbagliato." Disse il ragazzo biondo, Niall.
"Zayn non è potuto venire per cose private..." Mi si avvicinò Payne.
"Private tipo tutte le ragazze tranne la sua?" Dissi con sorriso beffardo.
"Non ti interessa Smith!" Mi urlò, e poi continuò.
"Comunque, volevamo emh... invitarti alla nostra festa a casa di Zayn." A quelle parola rimasi senza fiato.
Tutti mi si avvicinarono, creando un cerchio attorno a me.
"E da quando io vi sono così tanto amica da venire ad una vostra festa?"
"Da ora, problemi?" Disse il ragazzo riccio, Harry.
"Si, non voglio venire alle vostre stupide feste!" Alzai la voce di un'ottava, senza nemmeno accorgermene.
"Ve l'ho detto! E' una stronza, dite a Zayn che non verrà!" Si spazientì Liam, così se ne andò furioso.
"Comunque è un'occasione unica, tutti lo vorrebbero. La festa è venerdì sera alle nove, non mancare. Se vuoi porta anche la tua amica, è davvero carina." Mi disse Harry, con un sorriso furbo stampato in faccia.
"Non provare a toccare Abby capito brutto stronzo! Fottetevi." Gli diedi istintivamente uno schiaffo sul viso, e poi me ne andai velocemente, aggirandomi per i corridoi e cercando disperatamente Abby.
Guardai l'orologio e vidi che non c'era tempo, dovevo andare a biologia, gliel'avrei detto dopo.

"No aspetta, Zayn Malik vuole invitarci ad una festa a casa sua?"
"Si, per la centesima volta si. Ora devo andare, a dopo, ti chiamo." Ma tanto mi avrebbe chiamata lei, io non ne avevo voglia.
La salutai e mi aggirai verso casa, a piedi, non presi il bus, non avrei sopportato ancora quelle teste vuote.
Attraversai la strada, e camminai mettendo le cuffie, dove partì una canzone a caso, che a dir la verità non stavo nemmeno ascoltando, stavo ancora pensando alla proposta, quando qualcuno mi bloccò, prendendomi per il polso.

Salve a tutti miei cari lettoriiiiii!
Come vedete sono tornata con una nuova FF, la prima non ha avuto molto successo, ma ancora non è finita.
Coooomunque, non ho riletto, scusate se ci sono degli errori, ma non vergognatevi a dirmeli, non mi offendo uu.
Ditemi se vi piace tramite qualche recensione,
e se c'èqualcosa che non ve gusta (?) ditemelo, è tramite le vostre recensioni che vado avanti, credetemi.
Cercherò di postare più capitoli possibili, e frequentemente.
Detto questo, alla prossima guyssss.
Love Marty.
(Follow me on twittah @_ehyliam ;D)


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Capitolo 2
*** Zayn Malik. ***


Mi girai di scatto, pensando che fosse Abby, invece trovai la persona più improbabile del mondo: Zayn Malik.
"Ehi." Mi disse lui con quel sorriso da idiota che si ritrovava sulla faccia.
Provai ad ignorarlo, non avevo nessuna voglia di parlare con quel ragazzo, tantomeno se voleva parlarmi della festa, cosa che sicuramente voleva fare.
Mentre continuavo a camminare ignorandolo del tutto tolsi le cuffie e misi il telefono nel mio zaino.
"Parlo con te." Diventò serio e io mi girai.
"Che vuoi Malik?" Dissi piuttosto seccata.
Vidi sul suo volto un sorriso che voleva dire vittoria, come se la mia attenzione nei suoi confronti era il premio in palio.
Iniziò a parlare, mentre camminavamo lentamente verso casa mia, ma eravamo ancora nei pressi della scuola.
"Perchè non vieni sabato?" Appunto.
Inizialmente non volevo rispondergli, ma poi gli dissi qualcosa.
"Perche mi state sul cazzo, non ho un accompagnatore e mi annoierei a morte con le cheerleader che parlano solo di moda e ragazzi muscolosi e senza cervello come te." Feci una smorfia.
Ero fiera di me, di quello che avevo detto e fatto.
Avevo affrontato il ragazzo più popolare della scuola, incredibile.
"Appunto, devi venire." Quella risposta mi spiazzò.
Dopo avergli detto la verità, lui ancora voleva che venissi?
Pensavo di essermene liberata, ma invece stava diventando seria la cosa.
Ci fermammo nel cortile, dove una fila di ragazzi imbestialiti urlavano e parlavano come fossero scimmie allo zoo.
"Forse non ti è chiaro... Io non vengo Malik."
"E invece si! Per l'accompagnatore, ce l'hai davanti." Fece il suo solito sorriso di prima.
Si stava offrendo di accompagnarmi? A me?
E' la prima volta che non mi prende in giro e... Si offre di accompagnarmi?
"E per la noia, credimi, le nostre feste non sono come quelle dei film, e non ci saranno solo le cheerleader, credimi. Se ti annoi porta la tua amichetta, Abby, giusto?"
Quel tono mi stava davvero seccando, davvero.
Sul serio lui pensava che io sarei voluta andare con lui alla festa? Oh, si sbagliava di grosso.
"So bene che fate alle vostre feste, credimi. Giocate a quella cazzata di gioco della bottiglia. E poi tu hai già una ragazza..."
Detto questo mi spostai e indicai una ragazza alta biona e con dei tacchi e un trucco messo alla perfezione, Kristal, ovvero, la ragazza di quel senzacervello che mi trovavo davanti.
Si girò anche lui, e mi sembrò abbastanza turbato a vedere Kristal chiamarlo e salutarlo.
"Ti vengo a prendere alle otto e mezza, vestiti bene." E se ne andò.
Quella voce mi stava irritando e parecchio anche, e quel suo atteggiamento da "io sono figo e tu no" mi seccava alquanto.
Cominciavo seriamente ad arrabbiarmi.
Intanto ero rimasta lì a fissare le labbra di quella sanguisuga muscolosa attaccarsi a quelle della bionda, che mi guardava come per dire
"io ho il ragazzo e tu no." Patetica.
Intanto continuai a camminare verso casa, cercando diperatamente le chiavi.

"Insomma, che ti ha detto Zayn?" Disse tutta eccitata Abby dall'altra parte della cornetta.
Erano ormai due ore che parlavamo di questa cosa di me e Zayn, e la cosa mi stava seccando, e tanto anche.
"Abby, te l'ho detto, mi viene a prendere alle otto e mezza, calmati per l'amor del cielo." Dissi io mentre ero impegnata a tirare su e giù quel rasoio.
"Mmmh, che carini che eravateee..." Quelle parole mi facevano gelare il sangue.
"Abby, non siamo carini ok?" Dissi alzando il tono di voce.
"Vabbene calma, ma ti ha dato il suo numero?" Mi disse lei tutta eccitata.
Ecco, Abby era quel tipo di ragazza che sapeva tutto di tutti e a cui piacevano i pettegolezzi. E poi era la mia migliore amica.
Pazzesco pensare che siamo così diverse.
"Abby, è il ragazzo più popolare della scuola, ce l'hanno tutti il suo numero." Dissi seccata mentr mi risciacquavo la gamba con cura e precisione.
La depilazione era l'unica cosa che mi veniva bene, tutto il resto no.
"Ah è vero. Comunque devo andare, a domani, buonanotte." Mi disse lei distrattamente attaccando il telefono.
Mi alzai da quella posizione scomoda e presi il telefono, guardando l'ora. Segnava le ventitrè e trenta.
Era arrivato il momento di andare a dormire, quando una scritta insolita apparve sul mio cellulare: "Nuovo messaggio."
Lo aprii, mentre ero sdraiata sul divano, con metà corpo appoggiata sul bracciolo, mentre mi accarezzavo le gambe liscie e morbide, ancora un po' umidicce.
Recitava: "Buonanotte ;)"
Ma non era il messaggio che mi sconvolgeva, ma più che altro il mittente. Zayn Malik, ancora.
Non risposi, pensando a chi avrebbe potuto dare il mio numero a quel ragazzo, e spengendo il telefono.

Mi svegliai con quella sveglia assordante che mi penetrava i timpani e che segnava le sette e quindici.
La luce entrava fioca nella stanza, e io ero ancora abbastanza assordata.
C'era silenzio, ma in penombra potevano sentirsi quei rumori fastidiosi dei clacson delle auto.
Sì, Londra è sempre stata molto trafficata.
Mi vesti, mettendo sempre la stessa divisa di tutti i giorni, di quei coloracci scuri che ti deprimevano solo a guardarli.
Dopo essermi lavata e pettinata, il citofono squillò, Abby.
Presi il telefono accendendolo e ammirando per pochi attimi l'immagine di sfondo: me ed Abby al mare.
Dopo essere tornata sulla terra, presi lo zaino ed uscii, chiudendo a chiave la porta di casa.
Scesi frettolosamente le scale, e davanti al portono trovai Abby, che passeggiava di qua e di là, pensierosa e allo stesso tempo eccitata.
"Marty!" Mi disse tutta felice e pimpante insieme.
La salutai e iniziammo a camminare.
Era tutta eccitata, come se avesse un peso in gola, ma che non vedeva l'ora di toglierselo.
"Devi dirmi qualcosa, Abby?" Gli dissi, e a quella domanda lei sorrise, come se l'aspettasse da tanto.
"La sai l'ultima?" Non risposi, ma lei capì che la mia risposta era un "no". "Zayn Malik e Kristal Watson si sono..." Si blocco, facendo uscire un gridolino che tratteneva da tanto. "..Lasciati!"
Rimasi impassibile, la cosa non mi soprendeva affatto.
"Emozionante.." Dissi io seccata, molto.
"La gente dice che è stata Kristal, ma io so bene che è stato Zayn, perchè tutti sanno che ultimamente le cose non vanno gran che bene fra loro.."
Iniziò a parlare della loro vita sentimentale, cosa che a me non interessava affatto.
Continuò così finchè non arrivammo a scuola, finche non arrivammo ai nostri armadietti, quando gli dissi:
"Basta Abby, non mi interessa della vita sentimentele di Zayn ok?" Urlai senza nemmeno rendermene conto, provocando l'attenzione di tutti, che iniziarono a fissarmi, compreso Niall, che aveva l'armadietto di fronte al nostro.
Sapevo che poi quel biondo gliel'avrebbe detto a Zayn, ma la cosa non mi faceva ne caldo ne freddo, poteva dirglielo liberamente.
"Vado in classe." Gli sussurrai, facendomi spazio fra quei milioni di occhi che mi fissavano.
Appena entrai in classe, vidi mr. Bennet, professore di scienze, che era già seduto alla cattedra, con tutti gli altri già seduti.
"E' in ritardo signorina Smith."
"Ma nooo" Pensai fra me e me, ma non lo dissi.
Visto che ero arrivata in ritardo, trovai posto solo al primo banco, sempre vuoto naturalmente, con quelle due sedie messe lì disordinatamente.
Appena mi sedetti, appoggiando i libri sul banco, la porta si aprì ed entrò Zayn.
Quel ragazzo stava diventando una persecuzione, poco ma sicuro.
"Scusi il ritardo prof." Si giustificò, e il prof gli fece cenno di sedersi, distrattamente, mentre leggeva delle cose sul registro.
Naturalmente, visto che non c'erano altri posti liberi, si mise accanto a me, e mi fecen l'occhilino, come in segno di avviso. Patetico.
Notai che era spettinato e un po' trasansato nel suo modo di vestire, cosa che nonsuccedeva mai, soprattuto se si trattava di capelli.
Sicuramente, dopo essersi lasciato con Kristal si sarà dato da fare con altre ragazze, ovvio.
"Ho portato i compiti fatti la settimana scorsa, e direi che no sono andati gran che bene, tranne alcune sorprese..." Disse il professore, interrompendo i miei pensieri.
Prese dei fogli disordinati e iniziò a passarli per i banchi, mentre commentava uno ad uno:
"Bene... Devi migliorare... Puoi fare di meglio credimi..." E altro.
Io intanto speravo almeno in una C, visto che scienze non era la mia materia preferita.
Zayn mi notò nervosa e disse:
"Nervosa? Sta calma Baby." Facendomi un altro occhiolino.
Mi aveva chiamato "Baby"? Volevo ammolargli un cazzotto in faccia, quando il professore arrivò davanti a me , con un compito in mano.
Iniziai a tremare sempre di più, senza rendermene conto, quando quel compito mi si presento davanti, con un segno grande scritto in rosso, e altri più piccoli.
"E' stato il peggiore della classe Smith, C--." Perfetto, perfetto devo dire.
"Una misera C meno meno? Scherza vero?" Alzai il tono e mia alzai di scatto.
"Beh, visto che alza il tono, un'oretta di punizione non le farà male, prego." Mi diede un foglietto rosa, simbolo della punizione.
Me ne andai, quella giornata stava andando tutta male, e la colpa era di un ragazzo super palestrato e con un cervo al posto del cervello: Zayn Malik, sicuro.
Mentre uscivo sentivo che Zayn esultava, probabilmente per aver preso un bel voto, mi stava davvero dando sui nervi quel ragazzo.
"Smith, visto che Malik ha preso un bel voto, potrà aiutarti con le ripetizione spero, vi vedrete il pomeriggio per aiutarvi, è deciso." Disse il professore con aria di superiorità.
Bene, questo mi mancava per migliorare la giornata.
"E lei signor Malik, visto che esulta tanto, seguirà in punizione la signorina Smith." Sarei andata da quell'uomo e gli avrei sparato, ma dovevo mantenere la calma.
Zayn prese quel foglietto rosa che mr. Bennet teneva in mano e mi seuì.
Eravamo nei corridoi ormai, e lui era parecchio dietro di me, tanto che quando voltai l'anglo non lo vidi più. Meglio così.
Prima di andare nell'aula di punizione, andai in bagno, sbattendo la porta e sedendomi a terra.
Odiavo a morte quel postaccio, eppure mi aiutava a pensare.
Dopo solo due minuti uscii, e sulla soglia ritrovai lui. Mi sciacquai il viso frettolosamente, con le parole del cervellone in sottofondo.
"Dopo scuola vengo a casa tua, ok?"
Mi asciugai il viso, per poi dire:
"Fanculo Malik!" Non sopportavo il suo tono, i suoi modi ne sopportavo lui.
Mi avvicinai all'aula di punizione ed entrai, chiudendo la porta e non lasciando tempo a Zayn di entrare.

"Quindi oggi non posso venire da te?" Disse Abby, mentre aspettavo Zayn fuori scuola.
"Abby, ma ti sembra questo il problema? La persona che odio di più al mondo viene a casa mia e tu mi chiedi questo? Mah!" Dissi irritata, mentre vedevo Zayn uscire e salutare tutti i suoi amici palestrati e le cheerleader che lo guardavano con invidia e stupore.
Non trovavo nulla di sexi in lui, eppure tutti gli andavano dietro.
"Andiamo?" Disse lui con aria spaccona avvicinandomi a me.
"Ciao Abby." Tagliai corto, non volevo parlare con lui.
Abby mi salutò, e iniziammo a camminare, mentre prendevo le cuffie dalla tasca dello zayno con il telefono in mano.
Non avevo voglia di parlare, ne di sentire la sua voce.


Saaaalve a tutti miei cari lettori!
Ho già scritto il secondo capitolo, perchè come vi ho detto, posterò frequentemente.
Ieri dopo dieci minuti ho già ricevuto una recensione, penso sia un record, quindi grazie tante.
Spero vi piaccia il capitolo, a me non sembra gran che, quindi aspetto le vostre recensioni.
Se c'è qualcosa che non vi piace, non vergognatevi a dirmelo, le accetto comunque :D
Quindi, come ho già detto, spero vi piaccia.
Al prossimo capitolo friendsssss <3
Love, Marty.
(Follow me on twittah @_ehyliam)

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Capitolo 3
*** Perchè l'hai fatto? ***


"Entra." Dissi seccata, aprendo la porta a Zayn.
Rimase sorpreso dai miei quarantacinque metri quadri di casa. Si, vivevo da sola, mio fratello Dave era non so dove in giro per il mondo e mi ha lasciato qui a morire sola.
Poggiammo gli zaini a terra, accanto all'uscio.
"Vivi qui, da sola?" Che c'era di male? A diciassette anni tutte le persone sono mature, quasi tutte.
"Ah, scusa se non ho una villa con piscina come la tua, scusa tanto." Feci un sorriso finto, fin troppo, e attirai la sua risata.
La mia non era una battuta, sia chiaro.
Sapevo che lui viveva in una villa con piscina ed attico in periferia, ma questa è la vita reale per me, non è tutto rose e fiori come per lui.
"Iniziamo?" Non fece in tempo a rispondermi che subito mi squillò il telefono.
Il numero era sconosciuto, ma sapevo benissimo chi poteva essere.
"Pronto?"
"Ciao sorellina!"
Mi disse una voce così familiare e affettuosa, tanto da farmi pizzicare gli occhi. Mio fratello, erano settimane che non sentivo la sua voce.
"Dave! Dio quanto mi manchi!" Gli occhi diventavano sempre più lucidi, tanto da farmi dimenticare che non ero sola in casa.
Potevo vedere Zayn che si faceva un giro per la casa, compresa la mia camera, e ascoltava la mia conversazione.
"Dove sei? Quando mi verrai a prendere?"
"Piccola, fra qualche mese forse.. ora sono in Francia, a Parigi, è bellissimo qui, ora devo andare, mi aspettano. Ti chiamerò."
"No aspetta, dammi il tuo numero..."
Non feci in tempo a finire che subitò attaccò.
Ero distrutta, avevo le lacrime agli occhi, mi mancava mio fratello, era in viaggio per lavoro ormai da due anni.
Mi misi sul divano, e Zayn accanto a me.
"Non sapevo fossi fidanzata..." Volevo strangolarlo, ma non ne avevo le forze.
Una lacrima mi scese giù, e mi rigò il viso, ma io spezzai subito il suo tracciato, velocemente e con forza.
Risposi a Zayn:
"N-non è il mio fidanzato scemo! Era solo... mio fratello..."
"Hai un fratello! Quante cose si scoprono..." Disse con tono provocante.
"Non dire a nessuno di questa situazione o io..." Mi alzai e glielo urlai contro, e lui mi interruppe dicendo:
"O tu cosa?" Mi disse ancora più provocante di prima alzandomi e venendo verso di me.
Camminava in avanti, facendomi di conseguenza indietreggiare.
Indietreggiavo sempre di più, fissandolo negli occhi. Li aveva marroni e grandi, non me ne ero mai accorta.
Mi bloccai, dando una botta al muro che mi provocò un dolore alla schiena, di cui non dissi nulla.
Eravamo ad pochi centimetri, tanto da sentire il suo respiro, caldo e profondo, sulla mia pelle.
Sentivo il mio stomaco che danzava nella mia pancia, e una strana sensazione di vuoto mi riempì la mente.
"S..studiamo che è meglio.." Gli dissi dandogli uno spintone, liberandomi da quella situazione soffocante ed imbarazzante allo stesso tempo.
Andai verso lo zaino e presi i libri, facendolo accomodare.

"Allora come è andata ieri con Zayn?" Mi disse Abby, mentre ci avvicinavamo alla fermata dello scuola bus.
Decidemmo di prendere lo scuola bus perchè era presto, e non mi andava di andare a piedi.
"Bene." Gli dissi appoggiandomi ad un lampione spento.
"Lo sai che a Zayn interessa qualcuno?" Emozionante davvero.
Me lo disse come se la cosa potesse interessarmi, anche se mi pareva ovvio che non era così.
Lo scuola bus arrivò, ed io e Abby salimmo, accompagnati da una massa di altri ragazzi.
"Ciao zuccherino." mi disse Berta, colei che guidava lo scuolabus.
"Ciao Berta." Dissi distratta, continuando ad andare avanti.
Come potevo già immagginare, gli ultimi posti erano già occupati da i palestrati, in compagnia delle cheerleader.
Erano una persecuzione ultimamente. Davvero.
Mentre cercavo disperatamente un posto, potevo vedere, in un angolo, come Zayn il magnifico faceva finta di non vedermi.
Mi sedetti finalmente, non facendo più tanto caso a quei deficenti in ultima fila, che facevano più casino di una mandria di bisonti.
Per non sentirli, presi le cuffie e misi una canzone a caso, iniziando a guardare fuori dal finestrino, mentre Abby leggeva un libro.
Ad un certo punto mi girai , togliendo le cuffie, non avevo voglia di ascoltare la musica, e misi i piedi sul sedile per stare più comoda, come se si potesse stare comoda su quel fottuto auto.
Vidi un ragazzo avvicinarsi a noi, anzi, ad Abby.
Lo riconobbi subito, perchè portava i reyban e aveva dei ricci che a scuola aveva solo lui. Harry.
"Ciao Abby." Gli disse senza rendersi conto che c'ero anche io.
Abby di scatto alzò lo sguardo e mentre Harry si tolse gli occhiali per guardarla meglio lei gli rispose emozionata:
"Ciao.."
"Possiamo parlare? In privato..." Volevano rimanere da soli, e la cosa non mi piaceva.
Gli avevo già detto di rimanere lontano da Abby, ma naturalmente non fu così.
Lo guardai scocciata, quando l'auto freno, per caricare altri ragazzi, così mi alzai di scatto, arrabbiata, molto direi, e uscii da quella postazione scomoda, prendendo lo zaino e caricandomelo a spalla.
Scesi le scalette frettolosamente e mi ritrovai per strada. Volevo andare dappertutto, tranne che a scuola, così ripercorsi a piedi i passi che aveva fatto lo scuola bus, vedendo Harry e Abby che parlavano dal finestrino.
L'auto riparti, così mi ritrovai da sola per strada, quando qualcuno mi chiamò.
"Ehi..." Mi girai di scatto.
Dio, stava diventando un'ossessione.

Abby.

"Posso chiederti una cosa?" Stavo impazzendo, non potevo crederci.
Appena io scalai di un posto, e lui si mise al posto dove ero io prima, il mio cuore perse un battito.
Sentii una fitta allo stomaco e stavo per svenire.
Ricordai di rispondere con un gentile: "Chiedi pure." Con l'aggiunta di un sorriso abbastanza decente devo dire, che lui ricambiò con uno dei suoi, che erano sempre ottimi.
"Verrai stasera alla festa?"
"Non so.. Marty non voleva andarci, penso di no, perchè?"
"Beh, se Marty non vuole venirci, perchè tu devi stare ai suoi comandi.."
"Non lo so Harry..." Abbassai lo sguardo, quando lui me lo rialzò, mettendomi un dito sotto il mento, e così potei incrociare quei suoi perfetti occhi verdi.
Solo in quel momento mi accorsi che aveva gli occhi verdi.
"Dai, fallo per me..." La fitta riprese alle sue parole, e iniziai ad avere i brividi di freddo, cosa che a settembre, era abbastanza impossibile
"Non ho un accompagnatore..."
"Ce l'hai davanti Baby." Disse sicuro di se, con voce calda continuando a sorridere.
I miei occhi si illuminarono di gioia. Harry Styles, ovvero uno dei ragazzi più popolari della scuola aveva chiesto a me, la ragazza più sfigata della scuola, di accompagnarlo alla festa.
"Ti  vengo a prendere alle otto e mezza, okay?" Il cuore riprese a battere, quando l'auto fece una frenata, segno che eravamo arrivati a scuola.
"Ok." Risposi con un sorriso da ebete stampato sul viso.
"Forte."
"Forte."
"Dai Hazza, dobbiamo andare.." Gli disse Liam passando distrattamente verso di noi.
Harry si alzò salutandomi e lasciandomi lì. Ero rimasta li a pensare a cosa mettermi, come comportarmi, i suoi occhi, il suo sorriso, i suoi boccoli...
Ad interrompere i miei pensieri fu una donna grassottella sulla cinquantina a dirmi.
"Forza bambola, non posso stare qui tutto il giorno." Mi alzai di scatto, scusandomi e uscendo dallo scuola bus, dirigendomi velocemente verso l'entrata per cercare Marty.

Marty.

"Rieccolo." Sussurrai fra me e me.
"Dove stai andando?" Cominciò lui serio, quando mi blocco tirandomi a se e prendendomi per mano.
Eravamo a pochi centimentri, io lo guardavo dal basso, fissando i suoi grandi occhi. Potevo sentire il battito del suo cuore regolare a tranquillo, mentre il mio era accellerato di molto.
"N..non ti riguarda." Gli dissi staccandomi frettolosamente, prima che la cosa potesse precipitare.
Non era la prima volta che eravamo così vicini, il giorno prima a casa, era già risuccessa, e la sensazione di anzia e i battiti accellerati iniziavo seriamente ad odiarli.
"Andiamo a scuola Marty..." Mi disse lui facendomi fermare.
Cos'è, gli facevo pena?
Aveva visto la mia casa e gli facevo pensa?
Mi aveva visto piangere e pensava che avevo bisogno di lui? Che lui era il mio unico raggio di sole?
No, non è così, io non ho assolutamente bisogno di nessuno, tantomeno di un palestrato senza cervello come lui.
Ero lì, ferma impalata come una scema, che pensavo a quello che poteva pensare, quando decisi di eliminarlo per sempre dalla mia vita.
"Basta Zayn! Basta! Non ti sopporto. Perchè sei sceso da quell'auto, perchè hai visto i dietro le quinte della mia vita e credi non possa farcela da sola?"
Intanto avanzavo velocemante verso di lui, ero sempre più vicina, quando continuai:
Credi che abbia bisogno di te, proprio di te? Credimi Zayn, non è così, posso vivere benissimo anche senza di te. Non sei il mio eroe Zayn ok? E ultima cosa tu..."
Di sorpresa mi mise velocemente le mani lui viso, facendolo avvicinare a me, finchè non mi ritrovai con le labbra attaccate alle sue.
Ecco che riprendevano quelle maledette farfalle allo stomaco.
Ecco che quella sensazione di vuoto nella mia testa riprendeva.
Eravamo ancora attaccati dopo qualche secondo, quando sentii cadere lo zaino dalla mia spalla, provocando dei rumori sordi.
Non mi staccai, non ci riuscivo, non volevo, o non potevo... non saprei dirlo precisamente, sentivo solo le nostre lingue fare una specie di danza.
Sentivo le sue mani accarezzarmi tutto il corpo, scendere sempre di più: nuca, spalle, schiena, fondo schiena, glutei.
Si fermarono lì, e decisero di rimanersi.
Mi spinse a se, e io non mi feci pregare. Le mie mani gli accarezzavano i capelli, quando, non sentii più il sapore delle sue labbra sulle mie.
Ci furono attimi imbarazzanti di silenzio, io lo guardavo negli occhi, sbalordita, o forse li ammiravo perchè erano cisì maledettamente belli e grandi.
Ingogliai la saliva, quando riuscii a dire una mezza frase.
"Perchè l'hai fatto?"
"Ti è piaciuto?" Mi rispose lui subito.
Aveva una voce rotta, era emozionato, non credevo che quando Zayn Malik baciava una ragazza, aveva questa reazione subito dopo.
"Zayn, dimmi perchè l'hai fatto." Tornai seria, continuando a fissarlo.
"Marty, sono sono ormai quattro giorni che non bacio più una ragazza, o che non gli fisso il culo, o che non vado agli allenamenti, solo e unicamente perchè ho un pensiero fisso per una ragazza. Non le senti le voci a scuola?"
Ognuno ha i suoi sacrifici, ma io non volevo essere solo una voce a scuola, oppure vivere dietro la sua ombra, perchè io ero la sfigata fidanzata di un palestrato.
"Non voglio essere solo una voce Zayn!" Gli dissi arrabbiandomi.
"Non pensare che io lo faccia solo per farmi pubblicità. Quando ti ho baciata, prima, ho sentito che il tuo bacio ne vale più di mille, capisci?"
Nessuno me l'aveva mai detto, nessuno.
"Lo stai dicendo perchè ti faccio pena, vero?" Abbassai lo sguardo per nascondere gli occhi lucidi, che ormai lui aveva già inquadrato.
Mi tirò su la testa con un dito, delicatamente.
"Marty, io non mi pentirei mai di quello che ho fatto, mai. Io sono venuta a casa tua soltanto ieri, quando ti sto dicendo che ti penso da ormai cinque giorni."
Quelle parole mi avevano colpito, ormai troppo.
Lo presi per mano, lentamente e delicatamente, quando iniziammo a camminare in direzione di scuola, ormai era tardi per la prima ora, così entrammo in ritardo.
Appena davanti scuola, mi meravigliai di trovare il cortile deserto. Così entrammo.
Ormai non eravamo più mano nella mano.
Appena arrivata davanti alla nostra classe, la mia faccia cambiò del tutto.
Non volevo far capire a essuno quello che era successo.
Non so come quelle mattine mi ritrovavo a fare tutte le lezioni con Zayn, mentre prima non ci facevo nemmeno caso.
Entrai io per prima, con suardo basso, e Zayn dietro.
"Alla buon'ora ragazzi. Visto che ce la prendiamo con comodi vi interrogo, rimanete anche lì se volete." avevo gli sguardi di tutta la classe puntati addosso, menre mr. Bennet si sistemava gli occhiali e guardava il registro.
Avrei voluto strozzare quell'uomo.
"Si." Rispondemmo insieme io e Zayn a voce bassissima.
Era il professore di scienze, la materia in cui andavo male, e quindi quella dove Zayn mi aveva aiutato il giorno prima.
Guardai Zayn che mi fece l'occhilino come per dire "La sai"
"Bene Smith, parlami dell'apparato cardio respiratorio e dei suoi organi." Mi disse mr. Bennet accompagnando la frase con un finto sorriso.
Iniziai a parlare.

"Sei andata bene a scienze oggi." Mi disse Abby sorridendomi.
"Si... ieri ho ripassato..." Dissi distrattamente mentre mettevo il libri nell'armadietto.
"Sai che Harry mi vuole accompagnare alla festa?" Disse tutta eccitata.
Ok, la cosa stava precipitando.
Cos'è? Tutti i palestrati avevano deciso di fare una candit camera e di prendere in giro tutte le sfigate della scuola? No, perchè stava funzionando.
"Avevamo detto di non andare alla festa." Dissi seria e fredda, sempre distratta a mettere quei maledetti libri nell'armadietto.
"Io ci vado, e non sai che ti perdi..."
Non risposi e me ne andai scocciata, sbattendo furiosamente lo sportello dell'armadietto e richiamando l'attenzione di tutti, compresa quella dei palestrati, che erano a qualche armadietto dietro di noi.
Potevo vedere Abby abbastanza dispiaciuta, ma la cosa non mi interessava minimamente.


Heeeello babyyyy!
Sono tornata con il nuovo capitolo che è un  po' più lungo del solito amiciiiii.
Ok basta con le parole allungate.
Il capitolo non mi piace tanto, ma sta a voi giudicare ragazzi. Scusate se ci sono degli errori, ma non ho riletto (come al solito)
Grazie a quelli che recensiscono.
Volevo chiedervi una cosa: Che ne dite del pezzo fra Abby e Harry? Vi piace?
Se volete lo continuo, sennò no, sta a voi decidere, come ho già detto. :D
Detto ciò, vi lascio, ci vediamo al prossimo capitolooooooo (Follow me on twittah @_ehyliam) <3
Marty.

 







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Capitolo 4
*** La festa. ***


Era diventato buio ormai.
E' vero, a Londra fa buio presto, ma quella giornata era abbastanza cupa.
Erano ormai le otto di sera, e avevo deciso da tempo di non andare alla festa, tanto, non mi perdevo niente, assolutamente.
Zayn ultimamente mi aveva riempito di messaggi, sul fatto del dover venire alla festa, al quale io non avevo risposto.
Sinceramente, sì, ci eravamo baciati, ma volevo a tutti i costi dimenticare quel bacio, non so perchè.
Forse perchè sapevo bene che la storia fra me e Zayn non sarebbe durata tanto, o forse perchè non volevo che durava.
O forse soltanto perchè in quel momento non ero attratta da nessuno, tanto meno da un palestrato come lui.
Il nome "palestrato senza cervello" non gli si addiceva più tanto, probabilmente perchè avevo scoperto un lato di Zayn Malik che non conoscevo bene, o forse perchè quel bacio stava davvero iniziando a essere qualcosa.
Mentre mi perdevo nei miei pensieri cercavo disperatamente qualcosa da vedere in televisone, e facevo zapping da orma quarantacinque minuti.
In quei quarantacinque minuti non pensavo soltanto a Zayn, ma anche alla litigata con Abby, anzi, pensavo soprattutto, alla litigata con Abby.
Fra me e lei era frequente discutere, ma mai così. Di solito era lei a fare la prima mossa, e invece stavolta niente, il vuoto assoluto.
Francamente non mi interessava più di tanto, a perderci era certamente lei, e non io.
Io aspettavo che lei veniva da me, non sono cero quel tipo di persona che prega gli altri, anzi.
Ad interrompere i miei pensieri profondi sull'andamento della giornata, fu il campanello della porta che suonò così forte da farmi saltare.
A quel suono mi sentii davvero scocciata, anche perchè non avevo voglia di vedere nessuno.
Mi alzai, ciabbattando verso la porta.
Ero abbastanza decente, jeans, ciabatte, e maglietta gialla forforescente ad una spalla sola, il mio solito abbigliamento da casa, direi.
Aprii la porta, e mi pentii amaramente di avevrlo fatto.
"Ciao." Mi disse una voce così calda e così profonda da farmi scaldare il cuore.
Riconobbi che era Zayn, soprattutto dai suoi sette centimetri di cresta.
Era abbastanza elegante direi, maglietta bianca e giacca, con un paglio di jeans a vita estremamente bassa e strappati sulle ginocchia, e scarpe da ginnastica firmate e a dir poco costose.
"Ciao." Risposi più fredda del solito.
Non volevo affatto vederlo, e forse lui lo aveva già capito.
Eravamo li sulla porta, potevo vedere che era abbastanza calmo e tranquillo, e anche io potevo ddefinirmi così, ormai dopo il bacio non avevo più il batticuore quando lo vedevo.
"Posso entrare?" Mi chiese lui abbastanza intimorito.
Aspettai qualche secondo per rispondere a quella domanda. Aspettai parecchio direi.
Era come se quella domanda me l'avesse fatta un alieno, o come se dovessi fare una decisione importante.
Alla fine dei miei pensieri, il mio cervello elaborò un semplicissimo: "Accomodati."
Lo feci accomodare, e chiusi lentamente la porta.
Mentre ero dietro di lui, potevo notare come osservava attentamente la mia casa, più disordinata del solito direi.
Ad interromperlo fui io, che gli chiesi ancora più fredda di prima: "Perche sei qui?"
Non si aspetto quella domanda, tanto da balzare lentamente quando glielo chiesi.
Si avvicinò lentemente a me, chiedendomi dolcemente:
"Marty, perchè non vieni con me alla festa?" e prendendomi per mano.
Mollai subito la presa, come avessi preso una scossa, o come la sua mano era indesiderata dal mio crpo.
Mi girai frettolosamente, abbassando la testa.
"Te l'ho detto, non voglio." Rimase molto deluso dalla mia risposta.
Vedevo come cercava un ricatto, o qualcosa che mi convincesse ad andare con lui.
Poi, dopo qualche secondo, la sua espressione cambiò, come per dire "so cosa fare".
"Bene, allora io restero qui, da solo con te, con tutte quelle persone che mi aspettano alla festa, te l'ho detto che le chiavi di casa le ho io?"
Aveva fatto centro. Come faceva a sapere che non potevo sopportare di stare da sola con lui?
E soprattutto mi avrebbe dato fastidio che molte persone aspettavano lui, a causa mia.
No, non potevo cedere, e soprattutto, non prorpio conb lui.
"Che palle Zayn!" Brava Marty, devo dire davvero ottima.
Hai accettato come fossi una persona che non resiste alle tentazioni. Stupenda.
Potevo vedere come pian piano gli si allargava un sorriso sulle labbra, come in segno di vittoria.
Mi andai a mettere le converse, senza dire una parola.
Sì, jeans e maglietta non erano il tipico abbigliamento da festa, ammettiamolo, ma già non ne avevo voglia, se poi dovevo anche indossare una gonna mi sarei benissim o potuta uccidere.
Appena finito di allacciare le converse, mi prese per mano frettolosamente e mi trascinò fuori casa, dicendomi:
"Forza che è tardi Marty!"
Mi caricò in macchina come fiìossi un sacco di patate, e partì a razzo dal mio cortile. Quel ragazzo aveva problemi seri.
Non ci dimmo nulla per mezz'ora dentro quella macchina, e il silenzio regnava.
Per quarantacinque minuti di auto, non dissi nulla, non ne avevo voglia, pensavo soltanto a quanto potrebbe essere stato imbarazzante presentarsi in quello stato ad una festa.
Dopo quarantacinque minuti, arrivammo davanti ad una villam grande, con un giardino tutto intorno, completo di piscina, campo da basket, e sul tetto della villa, un attico meraviglioso.
Sinceramente, mi vergognai un po' di essere lì. Insomma, io vivevo in si e no cinquanta metri quadri di casa, e lui aveva una villa enorme.
Parcheggiata l'auto mi fece scender, ed entrammo dal cancelletto del giardino.
Ecco, davanti alla casa potevo vedere tutta la gente più popolare della scuola, dai palestrati alle cheerleader, dai re del sesso, alle puttanelle dei corridoi. Tutti, nessuno escluso.
Potevo vedere mille occhi che fissavano me che ero dietro Zayn, che mi trascinava facendomi strada e tenendomi per mano.
"Ehi ragazzi, scusate il ritardo." Disse Zayn prendendo il controllo della situazione.
Molti ragazzi gli risposero con un "Finalmente!" oppure "Ce l'hai fatta Malik".
Mentre cercava disperatamente le chiavi, vedevo in un angolo della foto due persone a me molo familiari, fin troppo.
Mi stavano guardando, anzi, la ragazza mi stava guardando. La ragazza aveva un vestitno abbastanza corto per i miei gusti, al ragazzo non feci molto caso sinceramente.
Non avevo mai visto Abby fra le braccia di un ragazzo, anzi, fra le braccia di Harry.
Distolsi lo sguardo da quei due, soltanto perchè Zayn mi tirò per un braccio, trascinandomi dentro, come fossi un salame.
"Beh, lì c'è la musica, lì le bevande... scatenatevi un  po', e poi entreremo nel vivo della festa." Disse Zayn alla folla, facendo accomodare tutti in casa, e indicando a Liam lo stereo, in modo da mettere un atmosfera.
Intanto Zayn mi trascinava su per le scale, come fossi il suo cagnolino da compagnia.
Potevo sentire i commenti positivi della casa, da parte di tutti quei ragazzi.
"Zayn, non so se voglio farlo... non conosco nessuno.." Gli dissi preoccupata, appena finita la rampa di scale che ci portò su un corridoio che portava dritto alle camere da letto.
"Calma, dillà c'è anche Abby no? E allora vai con lei." No aspetta, prima mi porta alla festa e poi mi pianta in asso li? Zayn Malik è un genio.
Non dissi nulla, e scesi giù, facendomi spazio fra la folla.
Mi sedetti sul divano, e presi il telefono, iniziando ad andare un po' su twitter.
Intanto potevo vedere come molte ragazze facevano le puttane davanti ai ragazzi, patetici.
Passò mezz'ora, che a me parse infinita, e la festa stava davvero prendendo il sopravvento, quando Zayn si fece spazio fra la folla, e lo vidi lentamente avvicinarsi a me.
"Ti piace la festa?" A quella domanda bloccai la tastiera del telefono, e lo misi nella tasca dei jeans, rispondendo un secco: "No."
Quella risposta lo spiazzò. Pensava mi stessi divertendo? Eccolo lo Zayn Malik deficinte che conosco.
"Non preoccuparti, ora arriva il bello." E io sapevo benissimo cosa era.
Zayn si alzò, e andò a spengere la musica, a volume a dr troppo alto, che dava animo alla festa.
Tutti protestarono, quando Zayn prese parola, dicendo:
"Non preoccupatevi, ora sapete cosa vi aspetta." Lo aveva detto come dovessero fare un rito speciale, e invece era uno stupidissimo obbligo o verità.
Questa era la gente intelligente che girava per i corridoi della mia scuola, bello no?
Vedevo come tutti si sedettero a terra, formando un enorme cerchio.
Io mi misi in un angolo, quando Zayn si fece spazio per mettersi accanto a me, con una bottiglia di vetro vuota in mano.
Iniziarono il gioco.
Intanto potevo vedere come Abby era seduta accanto ad Harry. Ma stiamo scherzando? Cioè, ero ad una festa dove le persone più popolari della scuola si divertivano a giocare al gioco della bottiglia?
Se era un sogno speravo presto di svegliarmi.
La bottiglia iniziò a girare e naturalmente scelsero tutti obbligo, per avere un bacio da qualcuno.
Dopo circa venti stressanti minuti di gioco, iniziai seriamente ad annoiarmi, ma che siamo alle elementari?
Zayn grò per l'ennesima volta la bottiglia, la vedevo girare, quando si fermò, e io mi ritrovaio di nuovo osservata da tutti.
"Colpo di scena!" Disse Zayn.
Perfetto, mi toccava anchè partecipare. Provai ad oppormi, ma Zayn mi rispose con uno scocciante: "La bottiglia a deciso. Obbligo o verità?"
Decisi di dire "verità" ci mancava solo di ribaciare Zayn, perchè sapevo cosa mi aspettava.
Tutti replicarono così dissi dopo un po' "obbligo".
Iniziai seriamente a sudare, la cosa stava degenerando, e il mio cuore perse un battito.
"Lo scelgo io." Disse ad un certo punto una voce femminile, che avrei potuto benissimo riconoscere fra mille, da quanto era squillante e antipatica. Kristal, ovvero l'ex di Zayn, nonchè mia acerrima nemica.
Perfetto, di bene in meglio direi.
"Devi baciare... " Fece una pausa, guardandosi in torno.
Io potevo benissimo vedere come Abby mi stava guardando, anzi fissando direi.
"Harry!" Continuò Liam. Spalancai gli occhi. Io e Harry ci guardammo, come per dire "non posso farlo".
Sapevo che Liam voleva liberarsi di me, e non voleva assolutamente che stassi con Zayn, erano molto amici, e quindi gelosi l'uno dell'altro.
Liam pensava che un giorno Zayn potesse innamorarsi, e quindi lasciarlo, distaccarsi da lui.
"No." Dimmo io e Harry quasi insieme. Non potevo baciare Harry, Abby si sarebbe arrabbiata parecchio.
Vedevo come Abby era diventata nervosa.
"E' deciso ormai." Contuò Kristal.
Harry si alzò in piedi, e io uguale. Non facevo altro che pensare ad Abby, e a quanto mi avrebbe odiato, se avessi baciato Harry.
Io e Harry ci ritrovammo a pochi centimetri. La testa iniziò a girarmi, e avevo male allo stomaco.
Ad un certo punto sentii le labbra di Harry avvicinarsi alle mie. Eccolo, quell'attimo fatale, che avrebbe compromesso l'amicizia fra me e Abby, quell'attimo fatale che avrebbe messo in paranoia Zayn, e che fu l'attimo vincente di Liam e Kristal.
Dopo pochi secondi ci staccammo, e non vidi più Abby nella sala.
Conoscendola sarà andata a piangere, era sensibile, soprattutto quando si parlava di tradimenti.

Ssssalve lettori cariii (?)
Spero il capitolo vi piaccia, ci ho messo tre giorni per scriverlo, e ad essere sinceri,
non mi piace gran che D:
Cooomunque, grazie a tutti quelli che hanno messo fra i preferiti e seguiti la storia,
siete molto importanti.
Sarei grata se scriveste qualche recensione,
sapete, è con quelle che la storia va avanti, ed è grazie ai vostri consigli,
che la posso continuare al meglio.
Grazie di tutto, vi adoro.
Potrò anche aggiornarvi quando posto i capitoli.
Detto questo, vi saluto, grazie ancora :'D (Follow me on twittah @_ehyliam)
Al prossimo capitolo, Marty <3

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Capitolo 5
*** Rissa. ***


"Vaffanculo Liam!" Urlò Harry a Liam, mentre andava a cercare Abby da qualche parte nella casa.
Io mi rimisi al mio posto accanto a Zayn, per non dare troppo nell'occhio, anche se tutti mi stavano fissando.
"Beh, la festa è finita, tutti a casa." Disse Zayn.
Lo guardavo, mentre si alzava in piedi e faceva cenno a tutti di sgomberare la sala.
Intanto, io ero ancora seduta a terra, sbalordita.
Non potevo credere di aver baciato Harry. Ma a me non piaceva Harry.
A me, ad essere sinceri, non piaceva neanche Zayn.
Ero confusa, e arrabbiata dal comportamento di Liam, anche se da lui potevo aspettarmi qualsiasi cosa.
La stanza si svuotò in pochi minuti, quando mentre io ero ancora lì impalata come una perfetta idiota.
"Che ci fai ancora qui?" Mi disse Zayn dall'alto, mentre io lo fissavo.
Lo guardai strano, e lui capì che non avevo afferrato bene il punto.
Perchè doveva essere arrabbiato con me? Non stavamo insieme, non era successo niente fra noi, solo un semplice ed insensato bacio.
Mi lasciò lì senza dire altro, e me si andò a rifugiare al piano di sopra, probabilmente in camera sua.
Pensavo a quel bacio, a come avrei potuto vendicarmi di Liam e Kristal, ma non volevo quello.
La cosa che stranamente volevo, era chiarire con Zayn.
Mi alzai di scatto, decisa di quello che volevo fare.
Salii velocemente le scale, e mi ritrovai su un lungo corridoio, dove la prima stanza, era introdotta da una porta, con sopra scrittocon una bomboletta "Zayn". Capii che era la sua camera, così bussai.
"Zayn..." Provai a dire io, quando la porta si aprì di scatto.
Vidi Zayn con occhi lucidi. Stava piangendo?
Il ragazzo più duro, popolare, e sexy (ammettiamolo, è veramente sexy) della scuola piangeva anche.
Sì, aveva pianto, ma non volevo farmi strane idee e rimanere con i piedi per terra, abbandonando l'idea che stesse piangendo per quello che era successo.
"Vieni." Entrai, senza dire parola, quando Zayn mi disse di sedermi sul letto, e si mise accanto a me.
Mi prese per mano, mentre cercava il mio sguardo, tentativo invano, visto che io guardavo in basso.
Ad un tratto alzai gli occhi, quando incrociando i suoi, bellissimi e maledettamene grandi.
"Zayn, non avrei mai voluto farlo."
"Zitta, per favore, non dire assolutamente niente." Mi interruppe, mettendomi un dito sulle labbra.
Iniziò ad avvicinarsi pericolosamente, quando mi ritrovai a pochi millimetri.
Le nostre labbra si incontrarono delicatamente, fino a toccarsi del tutto.
Iniziò a baciarmi, e io assecondai il bacio.
In un primo momento mi sentii spaventata e disorientata, poi ripresi conoscienza, e iniziai a baciarlo più intensamente di poco prima.
Lui si sdraiò sul letto, e io mi ritrovai sopra di lui, mentre continuavo a sfiorare le sue labbra. Mi diede dei piccoli baci sul collo, mentre io lasciai uscire un gemito che tenevo da un po'.
Dal collo arrivò al mento, fino ad arrivare nuovamente alla bocca.
Gli tolsi velocemente la camicia, sbottonandola lentamente, dal primo all'ultimo bottone, così che lui potè rimanere a petto nudo, e  farmi vedere i suoi fottuti addominali scolpiti e quella perfetta tartaruga che si ritrovava. Iniziai a dare dei piccoli e sensuali baci sul petto del moro, quindo lui alzò la testa, così che potei arrivare al collo, e poi ancora alle sue invitanti e carnose labbra.
Lui fece uguale, togliendomi la maglietta, e io rimasi in reggiseno. Continuò così lo spogliarello, finche non rimanemmo nudi, sotto le lenzuola, mentre continuavamo a baciarci insistentemente.

Aprii gli ochhi, e la prima cosa che vidi fu il letto vuoto.
Avevo solo sognato? Quella notte era stata solo una notte di sonno, oppure era tutto vero?
Vidi le mie mutande, e me le infilai velocemente, poi mi infilai la camicia di Zayn, abbottonandola di malo modo, e solo pochi bottoni, quelli che bastavano per coprire il seno.
Uscii dalla stanza, dandogli un'ultima occhiata, e vedendo che mancavano i pantaloni del moro.
Provai a scendere timorosamente le scale, ma qualcosa mi bloccò.
"Liam, vai a farti fottere, perche l'hai fatto stronzo?" Era Zayn, e non era solo.
"Ma ti sei accorto che quella è la tua rovina? Da quanto non vieni agli allenamenti, o non usciamo insieme, anche con i ragazzi?"
Vidi Zayn infastidito che cercava una risposta disperatamente, ma che non la trovava, così rimase in silenzio, dandogliela vinta all'amico.
"Appunto, l'ho fatto perchè sia tu che Harry potevate smetterla e tutto poteva tornare alla normalità."
Solo in quel momento potei capire che tipo di ragazzo era davvero Liam.
Lui pensava che l'amicizia era tutto nella vita, ecco perchè non aveva mai avuto storie serie, odiava i cambiamente, e definiva Zayn un fratello.
Così mi sentii d'intralcio, anzi, a dirla tutta mi senti davvero una merda.
"Liam, devi capire che nella vita, ad un certo punto, non c'è più solo l'amicizia, ma anche l'amore prima o poi arriva." Quelle parole appena uscite dalla bocca di Zayn mi colpirono.
"L'amore? Ma di che cazzo parli Zayn! Io non ti riconosco più.. sei cambiato, da un po' di giorni e... se io e i ragazzi non ti interessiamo più, vai dietro a Marty, ma non farti mai più vedere e torna quando sarai tornato normale. Addio Malik." E con questo Liam concluse la frase, e uscì dalla casa sbattendo la porta.
Mi sentii gli occhi pizzicare, sentivo un nodo alla gola, mentre vedevo Zayn che prendeva a calci un pallone da calcio lasciato ieri da qualcuno degli invitati.
Decisi di sedermi su uno scalino, ma accidentalmente feci troppo rumore, e Zayn alzò lo sguardò e mi sentì.
In quel momento le lacrime scesero giù, e appena Zayn mi vide, corse da me.
"Hai sentito tutto?" Mi disse sedendosi vicino a me, e mettendomi un braccio attorno al corpo.
Io mi strinsi a lui per nascondere le lacrime.
Ma perche stavo piangendo? Ripensai a tutte le cose brutte che mi successero nella mia vita.
L'abbandono dei miei in un'orfanatrofio, mio fratello che partì, io da sola, Liam, Abby, Harry, Zayn... Tutte cose che si accumularono, e che prima o poi sarebbero dovute uscire.
"Io non voglio essere la rovina della tua vita." Gli dissi, mentre mi stringevo a lui.
"Oh, ma chi te lo fa pensare? Liam è un coglione, non voglio più avere a che fare con lui, io voglio stare con te. Voglio solo te." Mi disse prendendomi il viso fra le sue manone enormemente enormi.
Mi fermò le lacrime con un dito, e io mi baciò, un bacio che mi trasmise sicurezza e allegria.
"Vuoi che ti riaccompagni a casa?" Annuii, era domenica, e la scuola non c'era.

"Scendi Marty." A voi potrà sembrare Abby, come tutte le mattine del resto, ma invece quella mattina, per la prima volta in quattro anni, non fu quella vocina delicata e femminile a chiamarmi dal citofono, ma una voce rauca, profonda e calda. La voce di Zayn.
Presi lo zaino, e come tutte le mattine scesi da Abby... emh... Zayn.
Ok, ammettiamolo, Abby mi mancava, e parecchio.
Non era come una sorella per me, ma era quello di più simile che avevo ad una migliore amica, quindi, lei c'era sempre, e iniziavo a pensare che io non c'ero quasi mai per lei.
Finora lei mi ha sempre sopportato, sempre aiutata, e anche quando mio fratello se ne andò, per non lasciarmi sola per qualche giorno venne a stare da me.
Invece, quando morì il padre, io non c'ero, avevo la febbre, ma una migliore amica decente avrebbe come minimo messo un maglione e sarebbe andata a consolarla.
Non c'ero neanche quando gli è nato un fratello.
Insomma, sono mancata nei giorni più importanti della sua vita, e forse non meritavo un'amica come lei.
"Ciao.- Mi disse Zayn stampandomi un bacio sulle labbra-Forza perdiamo il bus."
Una cosa che adoravo di Zayn, è che, anche se era consapevole che sullo scuolabus avremmo trovato tutti i palestrati, a lui non gliene sarebbe fregato niente.
Arrivammo alla fermata del bus, che era già arrivato, e salimmo mano nella mano, con Zayn davanti, che faceva strada facendosi spazio fra la miriade di studenti, per trovare un posto.
Appena saliti, tutti i palestrati in ultima fila iniziarono a fissarci, quando Zayn mi tirò a se, prima che potessero rubarci il posto.
"Tutto bene?" Lo vedevo nervoso, così mi assicurai che tutto andava per il verso giusto.
"Non preoccuparti." Mi rispose lui dandomi un bacio sulla guancia.
"Ehi ragazzi, ma voi non vedete niente che non va?-sentii la voce di Liam provocante e fastidiosa, venire dagli ultimi posti-"a me sembra che un traditore sia nei paraggi..."
"E' quella pulce di Malik." Continuò imperterrito Liam, convinto di se.
"Andiamo Marty, andremo a piedi." Mi disse lui prendendomi per mano e alzandosi.
Lo bloccai subito: "Non dargliela vinta Zayn." Dissi a voce bassa.
"Ma guardalo, si sta infastidendo la pulce..." Continuò Liam, quando Zayn si innervosì.
Iniziò a camminare velocemente verso Liam, e appena se lo ritrovò davanti, gli diede un pugno.
Io ero dietro di lui che cercavo di calmarlo, e che provavo a fare qualcosa, quando caddi a terra per la frenata.
Intanto Liam e Zayn avevano cominciato a menarsi di brutto, e io mi rialzai, e provai insieme a Niall e Louis a fermarli a tutti i costi, quando Liam mi prese, e mi disse:
"E' di lei che ti sei innamorato? Questa qui è una stronzetta, ti sta facendo impazzire, ma quando vi lascerete, non venire da me!"
Mi prese per il braccio, e poi mi buttò a terra, dove presi un punto tagliene di un sedile e mi provocai un enorme taglio sulla parte superiore del braccio.
"Non provare mai più a toccarla capito?" Zayn mi mise da parte, e iniziò una seria rissa, quando arrivarono Niall e Louis ad aiutarmi a dividerli, e da un sedile spuntò anche Harry con Abby.
Ad un tratto spunò Berta che ci urlò:
"Ragazzi! Niente risse sul mio scuolabus. Malik, Payne, Smith, Styles, Horan, Tomlison, Jonhson, in presidenza! Aventi a me." Non l'avevo mai vista così arrabbiata, anzi, mi era sempre sembrata un tipo abbastanza tranquillo.
Uscimmo, con Berta che ci accompagnava in presidenza, anzi, in infermeria prima, perchè tutti e tre ci eravamo feriti.
Arrivammo in infermeria, che sembravamo dei militari tornati dalla guerra.
"Ahi!" Urlai, mentre l'infermiera mi metteva il ghiaccio sulla ferita che mi aveva provocato Zayn.
Vedeo Zayn con un occhio nero che si avvicinava a me.
"Ti fa male?" Annuii, e poi aggiunsi un altro "Ahi" alla fine, perchè l'infermiera mi aveva ripoggiato il ghiaccio sulla ferita.
"E' tutta colpa tua.- Disse Zayn voltandosi verso Liam, che aveva il ghiaccio su un occhio nero e il naso semisporco di sangue-Hai fatto mettere in punizione degli innocenti, guarda cosa hai fatto a lei."
"Colpa mia? Sei tu che hai iniziato..."
"Basta oh! Non ricominciate, siamo già abbastanza nei guai... Ahio!" Dissi io, e poi feci un urlo di dolore, dato che aveva rimesso il ghiaccio sul taglio.
"Smith, qui dobbiamo mettere i punti... è troppo aperto e profondo." A quelle parole dell'infermiera mi scese una lacrima, e tutti mi guardarono.
Andò a prendere un ago e un po' di filo, con una boccetta di disinfettante.
Lì entrò la preside, che era venuta per vedere cosa era successo.
Notò subito il mio taglio profondo, così chiese fredda: "Chi è stato?"
Tutti guardarono Liam, e la preside capì subito.
"Payne, sospeso per due giorni. Dopo vi voglio tutti nel mio ufficio." Disse chiudendo la porta e andandosene.
L'infermiera iniziò a mettere il disinfettante, e iniziò a pizzicare, tanto da farmi scendere le lacrime.
Zayn venne verso di me e mi strinse la mano, mentre l'infermiera iniziò a cucire.
Vedevo come faceva impressione a tutti, infatti Abby si accucciò a Harry che la strinse a se, per non vedere, e per nascondere le lacrime.
Furono i dieci secondo più dolorosi della mia vita.


Ciaooooooo!
Sono di nuovo qui! Questo capitolo è lunghissimo, più della divina commedia, ma, non è nemmeno un rotolo (?)
AHAHAHAHAHAHAHA battuta orrenda ok.
Comunque, spero vi piaccia, godetevelo, a me sembra davvero decente, quindi spero,
in tantissime recensioni uu (spero, poi vediamo)
Comunque, ho scritto una nuova FF, sempre sui oned se volete leggerla.
Detto questo, vi lascio, al prossimo capitoloooo.
Cià! (Follow me on twittah @_ehyliam)
Marty <3



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Capitolo 6
*** Amore o amicizia? ***


L'infermiera dopo aver ricucito, mise una benda per proteggere la ferita dai batteri.
Appena finito di curarla, mi buttai fra l braccia di Zayn, che mi accolsero in un grandissimo abbraccio.
Iniziai a piangere, per il dolore, per Abby, per la mia famiglia, e lui mi diceva di stare calma.
Intanto Abby uscì, seguita da Harry e ricoperta di lacrime.
Ci avviammo verso la presidenza, come ci aveva detto poco prima la preside.
Camminavamo per i corridoi come se non ci conoscessimo, come se eravamo perfetti sconosciuti.
Io ero mano nella mano con Zayn, uguali anche Abby ed Harry, mentre Liam era dietro a tutti.
Ci ritrovammo davanti alla presidenza, aspettando che qualcuno bussasse per noi.
Nessuno di noi aveva il coraggio di bussare, quasi sulla porta c'era scritto "lasciate ogni speranza o voi che entrate".
Ci guardavamo, come per incoraggiarci l'un l'altro, quando Liam perse la paziena, ci scavalcò tutti e aprì la porta, lasciandoci entrare.
I ragazzi fecero mettere me ed Abby seduti, paraculi, ma gentili.
La preside ci accolse con un odiosa vocina: "Proprio voi aspettavo.."
Zayn era dietro di me, , con le mani sulle mie spalle, e io mi sentivo protetta.
"Smith, chiedo a te, cosa è successo?" Che tstronza! Di tante persone che eravamo, proprio a me doveva interpellare?
Mandai giù la saliva, e risposi con un filo di voce, dando un'occhiata d'intesa a Zayn.
"C'è stata... c'è stata una rissa sullo scuolabus, non succederà più."
"Lo vedo che c'è stata una riss, da chi è stata provocata?"
I ragazzi si guardarono, poi guardarono tutti Liam, che era seduto nelle sedie dietro.
"Malik, mi spiega lei?" Lo guardava con uno sguardo spietato, lo stava uccidendo con lo sguardo.
"Liam mi stava provocando, quando io mi sono sprofondato su di lui ed è comiciata la rissa, poi i ragazzi, comprese Abby e Marty, hanno cercato di separarci,  e Liam ha preso Marty e l'ha fatta cadere, così..."
"Ma quanto sei stronzo? Il Malik che conoscevo mi avrebbe difeso!" Lo interruppe Liam, cogliendoci tutti di sorpresa.
"Ma hai visto cosa le hai fatto? Cioè, come faccio a difenderti!"
"State tutti calmi! Zayn e Liam saranno sospesi e passeranno tutta la giornata di oggi in punizioni, la questione è chiusa, lasciatemi sola." Ci disse la preside prima di cacciarci letteralmente da quell'ufficio.
Appena tutti fuori dall'ufficio, andammo tutti in direzioni differenti, è brutto vedere che un gruppo si scioglie così.

Zayn.

Avrei convinto Liam a chiedere scusa a Marty, e gliel'avrei fatta pagare.
Ero davanti a scuola, e decisi di chiamare Marty.
"Ciao."
"Come stai piccola?" Gli dissi andando direttamente al sodo.
"Sto bene, non preoccuparti."
"Posso andare tranquillo?"
"Certo Zayn, se vuoi dopo puoi passare, ti va?"
"Certo! Porto la pizza. A dopo piccola."
"A dopo."
Ora mi aspettavano tre ore di punizione strazianti da solo con Liam.
Entrai, e mi avviai verso la sala punizioni.
Sì, lo ammetto, ero nervoso a dover passare tre ore da solo con lui.
Appena in sala punizione lo vidi già li.
Mi avviai verso la finestra, per poter fumere una sigaretta. Liam invece era seduto su un banco.
"Lo sai che mi da fastidio il fumo." Mi disse, costringendomi così a spengere la sigaretta, e ad andarmi a sedere su un banco, il più lontano possibile da lui.
Si alzò, avvicinandosi di sorpresa a me.
"Sai che c'è, che mi rode il culo che stai sempre con quella!" Disse dando un calcio ad una sedia, per dare sfogo ai suoi pensieri.
Io non dissi nulla, decisi di far parlare lui.
"Noi abbiamo fatto sempre tutto insieme, e quindi il fatto che ora tu difendi lei che conosci da poco, invece che me, che siamo amici storici, mi fa incazzare." Un'altro calcio.
Quelle parole mi uccidevano. Effettivamente era vero che lo trascuravo da un po'.
"Io ci tengo a te, più degli altri, lo sai."
"Ultimamente non ci credo più tanto." Detto questo si ando ad affacciare alla finestra, e rimanemmo in silenzio per le successive tre ore.

Marty.

"Mi sono fatta male, ma non sono andicappata eh." Dissi a Zayn, ridendo.
Aveva deciso di fare tutto lui a casa, e io dovevo solo riposarmi, anche se odio sentirmi inutile.
"Però ci tengo a te, e non voglio ti succeda nulla, quindi zitta e riposati." Mi disse lui.
Arrivò verso di me, si sedette sul divano con il cartone di pizza in mano e iniziammo a mangiucchiare, mentre facevamo zapping col televisore.
"Come è andata con Liam?" Io e la mia stupidissima boccaccia.
Ma per rompere il silenzio non potevo fare altra domanda?
"Ha detto che ci tiene a me."
Ripiombò il silenzio.
Mi alzai, posando un pezzo di pizza mordicchiata nel cartone, e lui mi seguì con lo sguardo.
"Qualcosa non va?"  Chiese lui. Riusciva sempre a capirmi.
"Oggi ci ho pensato Zayn, dovremo parlare con lui insieme."
"No, Marty."
"Zayn, odio essere la causa della fine di un'amicizia bella come la vostra, quindi si."
"Ma tu non sei la causa di nulla, se non del mio amore per te." Mi disse alzandomi e prendendomi per mano.
"No, Zayn, ti prego. Se non chiariamo lui continuerà a dividerci, in un modo o nell'altro, ma dobbiamo mettere fine a questa cosa."
"Sei stanca, ne parliamo domani, andiamo a dormire. Rimango qui a dormire, non voglio ti accada niente."


Rieccomi ragazzi!
Questo capitolo non mi piace gran che, anzi, è uno dei peggiori.
E' soltanto di passaggio, quindi scusatemi se fa schifo, potrò capire le poche recensioni D:
Cooomunque, vorrei ringraziare le persone che leggono, regensiscono,
e mettono la storia nei preferiti/seguiti, vi adoro, quindi GRAZIE :D
Detto ciò, vi saluto.
Al prossimo capitolo, cià. (Follow me on twitta @_ehyliam)
Marty <3

 





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Capitolo 7
*** Una nuova amicizia. ***


Eravamo arrivati davanti al mio armadietto, sempre mano nella mano, invidiati dalla miriade di persone che ci squadravano.
Ok, lo ammettto, essere squadrata mi ha sempre seccato, però mi sentivo potente a poter essere invidiata almeno una volta nella mia vita.
Era passata una settimana da ciò che era successo nello scuola bus, e del fatto che dovevamo parlare con Liam non ne avevamo più discusso.
Sapevo che Zayn soffriva per questa cosa di Liam, eppure si teneva tutto dentro, era questo che mi sorprendeva di lui. Poteva anche avere ucciso una persona, ma non diceva nulla a nessuno.
Anche io ero abbastanza introversa, però se c'è qualcosa che  non va bene, la dico e basta, non riesco a tenere tutto dentro, anzi.
Zayn però continuava a sentirsi con il resto dei suoi amici, Harry ad esempio. Questo mi faceva piacere, non volevo essere la causa della sua rovina.
Con Abby invece le cose andavano sempre peggio, anzi, ultimamente giravano voci che lei avesse cancellato il mio numero dalla sua rubrica di telefono. Era mortificante la cosa.
E' orribile sapere che la propria migliore amica non vuole più parlarti, quando tu hai pienamente bisogno di lei.
Arrivammo finalmente al mio armadietto.
"Vuoi che te li tenga io i libri?" Mi disse Zayn allungando le mani e aspettando che gli porgevo i libri.
Sinceramente, erano un po' pesanti, ma non dovevo ne volevo darglieli.
Il braccio mi faceva male, ma l'infermiera ha detto che dovevo trattarlo come se non fosse successo nulla, anzi, dovevo riabituarlo a farlo tornare normale.
Questo mi ricordò che l'indomani avrei dovuto cambiare fasciatura, e che Zayn si era offerto di farlo.
"No, grazie." Gli dissi sorridendo.
"Dammi quei cazzo di soldi altrimenti ti prendo a calci capito!?" Sentimmo urlare non poco distante da noi.
Questo mi fece automaticamente girare e vedere cosa stava succedendo.
"M..ma mi servono per il pranzo Liam..." Disse un ragazzino, che avrà avuto si e no quattordici anni, che imprecava inutilmente a Liam sul fatto che i soldi gli servivano.
"Ti ho detto di darmeli piccola pulce!" Continuò ad urlare Liam.
Il silenzio si era creato nel corridoio, si sentivano solo le urla del bullo.
Continuavo a guardare quel povero innocente, che aveva degli occhialetti poggiati delicatamente sul viso, e notando che era piuttosto basso per la sua età, ma si vedeva che aveva quattordici anni.
Intanto Niall cercava di far calmare Liam, anche se inutilmente.
"Non posso credere che trattavate così le pesone." Sussurrai io mentre chiudevo l'armadietto, per non farmi sentire.
"Già.." Disse lui mortificato.
Continuavo a sentire le urla, e il mio corpo si riempì di rabbia. Come si fa a prendersela con un quattordicenne?
La rabbia continuava a bollirmi nelle vene e così decisa lanciai i libri a Zayn (che poi caddero a terra) e mi avvicinai in direzione di Liam.
"Coraggioso a prendertela con uno più piccolo." Dissi io, cogliendo tutti di sorpresa.
Liam si girò verso di me, ribollente di rabbia.
"Che c'è Smith, il tuo ragazzo non aveva le palle e ha mandato te a fare giustizia?" Quelle parole non avrebbe dovuto dirle.
"Come puoi prendertela con lui! Non lo vedi che è morto di paura?" Dissi indicando il ragazzino che era caduto a terra.
"Fatti i cazzi tuoi Smith, o ti rompo anche l'altro braccio!" Mi urlò contro, facendomi sobbalzare.
Quella "minaccia" non mi mise pr niente paura. Sapevo che era stato uno sbaglio l'incidente dello scuolabus, e sapevo che non avrebbe osato toccarmi.
"Puoi farmi quello che vuoi, ma non torcerai un solo capello a quel ragazzino, chiaro?" Gli dissi io calmandomi.
Fece una pausa, poi concluse:
"Andiamo, qui qualcuno rompe le palle-disse riferendosi a Niall-Ma tu non la scampi!" Mormorò indicando poi il ragazzino, ormai morto di paura, ancora a terra.
A quelle parole se ne andò, trascinando con se anche Niall, che lo seguì.
Attraverso il corridoio, passando accanto a Zayn, e dandogli un'occhiata, come per dirgli di stare in guardia. Girato l'angolo, tutti i presenti ripresero a parlare e a commentare l'accaduto, e io mi ingnocchiai davanti al ragazzo ancora a terra.
"Come ti chiami?" Gli chiesi dolcemente mentre lo aiutavo a raccogliere i libri.
"Ed- Mi disse lui, poi fece una pausa e riprese-Grazie." Mi mormorò dolcemente.
"Niente, quanti soldi ti hanno preso?" Gli chiesi sorridendo.
"Venti sterline, ma non fa niente..." A quelle parole tirai fuori il portafogli ed estrassi venti sterline, per restituirgliele dato che mi sentivo il colpa.
"No, non c'è bisogno, davvero..." Disse lui, mentre ci alzammo, ed aiutandomi.
"Te li devo. Ci si vede Ed." Conclusi io salutandolo e andando il direzione dell'armadietto e aspettandomi di trovarmi Zayn.
Sì, Zayn che non c'era. Dove cazzo era finito ora Zayn?
Lo ammetto, la campanella era suonata, però Zayn non era quel tipo di ragazzo che arrivava sempre molto puntuale alle lezioni, anzi, gli piaceva farsi notare arrivando in ritardo.
Lo cercai per un momento, ma mi ricordai che avevo lezione di inglese, così estrassi velocemente il telefonino dalla tasca dei jeans e senza farmi notare inviai un messaggio a Zayn.
"Dove sei finito amore?" Lo rilessi e decisi di cancellare la parola "amore" alla fine, per avere un linguaggio più formale, così rilessi: "Dove sei finito?" E inviai, riponendo velocemente il telefono in tasca e aspettando ansiosamente una risposta.
Entrai in classe e mi andai a sedere accanto a Louis. Ok, questa è da spiegare: La signorina Cox, insegnante di inglese, aveva insistito tanto per avere i posti assegnati, così mi posizionò accanto a Louis.
Sì, è vero che era un palestrato, però non era brusco come gli altri, anzi, era il più simpatico, gentile, non faceva scenate di bullismo, ed era anche molto sexy, ammettiamolo (mai quanto Zayn).
"Ciao." Mi sussurrò il ragazzo, per non farsi sentire dalla Cox.
"Ehi." Gli dissi io mentre prendevo il libro per poterci nascondere il telefono e poter messaggiare senza disturbo con Zayn.
"Sei stata coraggiosa oggi." Disse Louis, cogliendomi di sorpresa.
Io ero concentrata a vedere il display del mio cellulare. Non arrivava nulla.
In un primo momento pensai anche che non ci fosse campo in quella fottuta aula, ma poi notai che avevo cinque tacche, campo pieno, bene.
Riposi il cellulare in tasca e aggiunsi: "Cosa?"
"Ho detto che oggi sei stata coraggiosa, davvero." Diedi preoccupata un ultima occhiata al telefono, e inviai un  nuovo messaggio, pensando che l'altro non l'avesse inviato, visto che il mio celulare era caduto in acqua un paio di volte.
"Ehi sei vivo?"
"Grazie." Dissi distrattamente sorridendo a Louis.
"Liam ultimamente è un po' nervoso, soprattutto per la storia di te e Zayn..." Disse lui.
"Già..." Dissi ancora più distratta e preoccupata.
Louis abbandonò l'idea di chiacchierare e prese il suo cellulare, iniziando a messaggiare indisturbato.
Il mio telefono vibrò, e quasi sobbalzai sentendolo.
"Nuovo messaggio" Lo aprii con foga e lo lessi: "Ti va di venire a prendere un gelato con me oggi? Lou." A quelle parole sorrisi, un sorriso un po' forzato, dato che mi aspettavo che il mittente fosse Zayn.
"Con molto piacere :D" Risposi io, facendolo sorridere.
Passammo l'ora a messaggiare, anche se eravamo a pochi centimetri, e quasi mi dimenticai di Zayn, anche se al suono della campanella la prima cosa a cui pensai fu lui.
"Allora a dopo." Mi disse Lou accompagnandomi al mio armadietto.
"A dopo." Gli risposi sorridendo.
Appena posati il libri di inglese nell'armadietto, presi quello di geografia, e girandomi notai Zayn accanto all'aula di matematica.
Sbattei l'armadietto, e mi diressi verso Zayn.
"Ciao, come mai non rispondevi?" Gli chiesi io dandogli un bacio sulla guancia, anche se lui mi scanzò.
"Qualcosa non va?" Gli chiesi timorosa e con voce rotta.
"Qualcosa non va? Ti rendi conto della figura di merda che mi hai fatto fare prima?"
"A che ti riferisci?" Sapevo bene a cosa si riferiva invece, ma non volevo farlo sentire a disagio.
"Scherzi vero? Invece di regalare soldi al primo che viene picchiato pensa prima di agire!" Qui alzò la voce richiamando l'attenzione di tutto il corridoio.
"Ma io... cioè, è ingiusto quello che stava subendo quel povero ragazzino." Dissi abbassando la voce cercando di far ditrare quei mille occhietti che mi fissavano.
"Ah, ora il ragazzino è più importante di me? E a me non pensi, ho una reputazione da difendere!" La sua voce si alzò ancora, e io gli feci cenno di abbassarla. Mi cadde il mondo addosso al suono di quelle parole.
"Una reputazione? La tua reputazione è più importante di me? Grazie tante della considerazione." Dissi io degludendo.
Non mi aspettavo una reazione del genere da Zayn, soprattutto davanti a tutta quella gente.
"Lo sai che non intendo questo! Comunque la prossima volta pensa agli altri prima di agire "impulsivamente" e non pensare solo a te." Chiuse la conversazione e se ne andò.
Io rimasi lì a fissarlo mentre usciva da scuola, e mentre cercava nervosamente una sigaretta.
Tutti mi fissarono, quando io mi ritirai nella mia classe, seguita da tutti gli studenti che dovevano fare matematica con me, in attesa che iniziasse la lezione.

Camminavo in direzione di casa, pensando a cosa fosse successo oggi.
La litigata con Zayn è stata una brutta botta, e non credo di poter rimediare.
"Ehi, il gelato lo vuoi ancora?" Questa voce mi fece girare di scatto. Louis! Mi ero totalmente dimenticata dell'appuntamento.
"Louis, certo che lo voglio."
Iniziammo a camminare in direzione del chiosco dei gelati.
Nel tragitto iniziammo a parlare del più e del meno, poi venne fuori l'argomento "Zayn" e Louis mi aiutò a sfogarmi.
In un primo momento mi scusai per paura che lo stessi annoiando, ma poi lui mi disse di continuare, così per aiutare a sfogarmi.
Chissà se da una semplice uscita poteva nascere un'amicizia vera.



Buoooonccciornooo lettori cari,
mi scuso per come ho concluso il capitolo, lo so,
nel complesso il capitolo non è male credo, ma la fine è orribile, lo so.
Vooorrei ringraziare tutte le persone che recensiscono e che mettono la storia
fra i preferiti o le seguite, siete importanti, quindi GRAZIE DAVVERO.
Detto questo, mi scuso ancora e vi saluto.
Grazie ancora, a presto. (Follow me on twittah @_ehyliam)
Marty <3

 

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Capitolo 8
*** Le parole più difficili da dire ad una persona. ***


Anche quella mattina, la sveglia suonò puntuale come un orologio svizzero.
Avrei voluto essere morta, piuttosto che affrontare un'altra giornata pallosa, in compagnia di tutte quelle puttanelle che mi invidiavano perchè stavo con Zayn Malik.
Zayn. Quella fu la prima cosa a cui pensai. Avevo litigato con Zayn, e la cosa più importante, è che sentivo di amarlo davvero, non sapendo se lui ricambiava.
Mi alzai di malavoglia, abbandonando l'idea che Zayn sarebbe venuto a prendermi anche stamane, e andai a lavarmi e vestirmi.
In pochi minuti fui già pronta, anche se il pensiero che Zayn venisse, mi stava percuotendo il cervello.
Aspettai qualche minuto, per vedere se avesse ritardato, o avesse in qualche strano modo dimenticato l'accaduto del giorno prima, anche se non fu così.
Insomma, mi ritrovai per la prima volta nella mia vita ad affrontare quel chilometro di strada da sola, ne con Abby, ne con Zayn.
Mi sentivo vuota dentro, sola, non riuscivo a colmare quel vuoto che ormai da tutta la notte mi riempiva.
Arrivai a scuola, quando tutti se girarono verso di me, appena varcata la soglia del corridoio.
Che c'è? Erano delusi dal fatto che oggi ero senza Zayn? Devo ringraziare solo Liam per questo.
Mi avvicinai al mio armadietto, quando la campanella suonò, questo voleva dire solo una cosa. La prima ora.
Mi avvicinai all'aula di inglese, e mi ricordai che dovevo sedermi vicino a Louis, il che mi fece spuntare un piccolo sorrisetto da ebete sulla faccia.

"Grazie per avermi accompagnato a casa Lou." Ringraziai Louis, che si era offerto di riaccompagnarmi a casa.
"Di niente, ci vediamo domani bellezza." Concluse lui dandomi un bacio sulla guancia, e allontanandosi.
Salii a casa, con il pensiero di Zayn fisso nella mia mente. Oggi Zayn non era venuto a scuola.
Mi buttai sul divano, non appena entrai dentro casa, afferrando il telecomando, e iniziando a fare zapping, quando trovai "glee", e mi fermai su quel canale.
Era l'ultima puntata, nulla di più deprimente.
Passò un'ora, mentre vedevo il film pensai costantemente a Zayn.
Marty, hai il telefono a pochi centimentri da te, cazzo, chiamalo, e chiarite no? No. Non avevo il coraggio di farlo, si esatto.
Non sono mai stata moltoi titubante, ma in quel momento, ero più combattuta che mai.
Ad un tratto la porta suonò, facendomi saltare. La fissai per qualche istante, mentre provavo a pensare chi poteva essere a quell'ora.
Un'altro squillo del campanello. Decia, andai ad aprire, e mi trovai davanti un ragazzo altro, muscoloso, che conoscevo fin troppo bene.
Mi scansò del tutto, senza dirmi una parola, e si fiondo sul divano.
Lo guardai sbalordita. Volevo dirgli tante cose, una marea, ma dalla mia bocca non uscì nulla.
Chiusi lentamente la porta, e mi sedetti accanto a lui, mentre spensi il televisore
"Devo parlarti, urgentemente." Mi disse lui, mentre aveva le mani fra i capelli.
Era nervoso, lo si vedeva, e quelle parole mi fecero preoccupare.
"Dimmi." Dissi io fredda.
Non volevo saltare a conclusioni affrettate, ma non mi toglievo dalla testa che mi avrebbe voluto lasciare. Le mie lacrime erano pronte a scendere, ma le ricacciai indietro.
"E' difficile da dire, di solito non faccio queste cose, però sento che con te è un dovere." Avevpo sempre più paura, e lui era sempre più nervoso.
MI prese le mani, e le strinse dolcemente fra le sue.
"Io... Tu... Mhhh, che cazzo!" Io ero ferma mentre lo osservavo che provava a formulare una frase.
"Zayn, è una cosa bella?" Che cazzo di domanbda è? Deve lasciarmi, non è una cosa bella.
"Non lo so.- fece una pausa e continuò-Allora, io sono stato una giornata senza vederti, e non ho fatto altro che pensare a quanto cazzo volevo rivederti, ma probabilmente non avevo le palle. Insomma, tu devi assolutamente dirmi come cazzo hai fatto a stregarmi, perchè io..." Lo disse tutto d'un fiato, guardandomi negli occhi.
"Io ti amo." A quelle parole non potei fare a meno di sorridere, anzi, mi spuntò un vero e proprio sorriso da ebete sul viso.
"Non me l'aveva mai dette nessuno parole così dolci Zayn." Sorrise anche lui, quando si avvicinò lentamente a me.
In quel momento potevo sfiorare le sue labbra, e sentivo il suo respiro caldo e profondo sul mio viso. Le nostre labbra di sorpresa si toccarono del tutto.
Mi mancava il suo sapore sulle mie labbra. Potevo sentire le nostre lingue sfiorarsi.
Il baciò finì, quando io aggiunsi: "Anche io ti amo." sorrise ancora, dandomi un bacio a stampo.
In pochi minuti lui si sdraiò sul divano, e io ero accanto a lui che mi coccolava accarezzandomi i capelli.
Era una bellissima sensazione, mi sentivo protetta perche per me lui era tutto, assolutamente tutto.
Non ho mai avuto una persona che teneva così tanto a me, e che in poco tempo si era innamorata di me, proprio di me.
"Scusami per ieri, mi dispiace, non ero io." Sentivo di dovermi scusare, e quello era sicuramente il momento più appropiato.
"Di cosa amore? Ieri è stato tutto un errore. Non è vero che mi rovini la reputazione, tu la migliori ogni giorno che passa, grazie di tutto." QUANTO CAZZO POTEVO AMARE QUESTO CAZZO DI RAGAZZO?
"Credici, credici, non è tutto un sogno, devi sforzarti di crederci" Continuavo a ripetermelo, ma suonava più strano che mai.
Gli diedi un'altro bacio, più bello, più appassionante, più... non saprei come descriverlo, ma aveva un non so che di.. romantico.

"Dio Lou, non posso crederci, me l'ha detto davvero, lui ricambia ciò che provo io capisci?" lezione di inglese, il giorno dopo, vicina di banco con Louis.
"A me sembra che tu sia l'unica a non capirlo HAHAHAH" E forse era vero, ancora non ci credevo.
Mi sforzavo anche di parlare a bassa voce per non dare troppo nell'occhio, anche se sapevo che Liam, che era al banco dietro di noi, probabilmente aveva ascoltato tutto.
"Tomlinson, Smith, silenzio!" Ci sgridò la Cox, mentre spiegava qualcosa di inglese, a cui non tenevo ascolto.
"Posso uscire?" Chiese ad un certo punto Liam, che ricevette un "si" come risposta.
Non lo stavo facendo a posta, ma non riuscivo a trattenermi.
Louis ormai era diventato come un "migliore amico" per me, o almeno è quello che scriveva lui nei messaggi.
"Marty, devo raccontarti la storia di Liam, almeno capiresti perchè ti sta mettendo i bastoni fra le ruote fra te e Zayn."
"Ok, però.. non dirlo a Zayn." Annuì e continuò.
"Allora, Liam e Zayn erano come fratelli, si volevano davvero bene, e quando a qualcuno succedeva qualcosa l'altro era subito pronto a difenderlo, o ad aiutarlo." Ascoltavo le sue parole, che erano come lame taglienti per me.
"La madre e il padre di Liam litigavano spesso, finchè non chiesero il divorzio. Liam quando lo seppe ci rimanè malissimo, e naturalmente Zayn era pronto ad aiutarlo, e fu solo grazie a lui che potè riprendersi. All'età di quattordici anni il fratello di Liam si ammalò di cancro, e non passa giorno che Liam, anche in compagnia di Zayn prima, va a trovarlo. Ultimamente sta peggiorando, e Liam sta sempre peggio. Ora che non può contare nemmeno sul suo migliore amico poi... non parla più nemmeno con me Niall e Harry ormai."
Le lacrime mi erano scese già da tanto, anche se nessuno al difuori di Louis lo notò.
"E' terribile..." Furono le uniche parole che riuscii a dire, quando suonò la campanella.
Eravamo ormai davanti al mio armadietto, e avevo ancora qualche lacrima che mi rigava il viso.
"Non preoccuparti Marty... Tutto si sistemerà." Mi disse Louis abbracciandomi.
Liam non aveva passato una bella infanzia, e potevo capirlo perfettamente. Ma mi sentivo ancora un vuoto dentro, perche sapevo che la colpa era anche mia.



Ehyyyy bella gente :D
Vi chiedo scusa se per più di due settimane non ho aggiornato,
maaa sono stata in vacanza e finalmente sono tornataaa <3
Come potete vedere anche Liam ha degli scheletri nell'armadio,
e la storia è molto triste, lo so, ma non vi posso promettere che il prossimo sarà più felice.
Penso che Marty e Zayn siano mooolto dolci,
e spero che voi la pensiate allo stesso modo.
Spero che ci siano delle recensioni, e con la scusa voglio ringraziare di cuore
tutte le persone che hanno recensito il capitolo precedente, siete importanti <3
Deeetto questo, vado, al prossimo capitolo, Love yaaa (Follow me on twittah @_ehyliam)
Marty <3

 

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Capitolo 9
*** La felicità è un diritto di tutti. ***


Una settimana dopo.

Ormai erano due ore che ero in giro per la citta con Zayn. Avevamo deciso di saltare la scuola solo per oggi, per restare un po' di tempo da soli.
"Andiamo da Starbucks?" Mi chiese lui, mentre eravamo mano nella mano.
Ma si, non avevo fatto colazione, un caffè e un muffin non mi avrebbero ucciso.
"Certo!" Arrivammo in pochi minuti da Starbucks e ci sedemmmo ad un tavolo.
Lui prese un cappuccino e un cornetto, io cappuccino e muffin. L'idea del muffin a colazione mi piaceva.
Eravamo in silenzio, quando Zayn inizio a ridere di gusto. Cosa c'era da ridere?
"Cosa c'è?" Chiesi io abbastanza curiosa.
"Niente AHAHAHA ti sei sporcata col cappuccino dolcezza... sei bellissima. Aspetta ti aiuto io." Presi un cucchiaio per vedere cosa avevo.
Sembravo un'idiota, avevo le labbra ricoperte di cappuccino, quando vidi Zayn prendere prontamente un tovagliolo e pulirmi.
"A te non succede mai?" Dissi io con finta acidità.
Lui non disse nulla, mi sorrise e continuò a sorseggiare il suo cappuccino, ancora caldo.
Di sorpresa mi squillò il cellulare, temevoi fosse la scuola, che ci aveva scoperto, quindi lo tirai fuori dalla fìtasca dei jeans un po' titubante.
Sul display apparve la scritta "Lou". Pericolo scampato. Sospirai.
"Chi è?" Mi chiese lui, con un pizzico di gelosia in quelle parole. Ingogliai il mio muffin e risposi.
"Louis." Detto questo risposi al cellulare.
"Ehi Lou."
"Marty, è successo un casino. Ti ricordi che l'altra volta ti ho parlato del fratello di Liam?" Quelle parole mi fecero gelare i denti.
Era nervoso, lo si poteva sentire da come diceva quelle parole.
"Si, è successo qualcosa?" Chiesi un po' impaurita.
"Si, è molto grave, non si sa se riuscirà a superare la giornata." Una lacrima mi rigò il viso, e Zayn a quella mia reazione divenne preoccupato.
"Ah." Non riuscii a dire altro. Era squallido lo so, ma non uscì altro dalla mia bocca.
"Siamo all'ospedale, perchè non venite anche tu e Zayn? Qui ci siamo io Niall, Harry e Abby. Liam è dentro."
"Arriviamo subito Lou, aspettateci." E riattaccai.
Liam. Fratello. Sofferenza. Infanzia. Quelle parole mi rigirarono nella mente. Non volevo che nessun altro avesse sofferto come ho sofferto io, quindi un'altra lacrima mi rigò il viso.
"Oh che hai?" Mi chiese Zayn facendomi "risvegliare".
"Il fratello di Liam, è molto grave." A quelle parole gli cadde il cappuccino dalle mani, facendo rompere la tazza, e facendolo cadere a terra. Per fortuna non si sporcò.
Era fisso su un punto incerto del tavolo, non riusciva a dire altre parole.
"Louis ci ha chiesto di andare all'ospedale."
"No!" Mi interruppe subito lui. Sapevo che non voleva vedere Liam, però se a me fosse successa una cosa del genere in quel momento, Abby mi sarebbe stata vicino, e avrebbe dimenticato tutto.
"Zayn, è il tuo migliore amico, non puoi abbandonarlo proprio ora, lui ha bisogno di te più che mai."
"E se io ora vado lì, e lui non vuole vedermi, gli rovinerei solo la giornata." Mi disse lui un po' nervoso.
"Zayn, io vado, sei libero di venirci o no." Ero molto delusa della sua reazione e decisione, ma io non me lo sarei fatta dire due volte.
Ero pronta ad andare da Liam, a dargli tutto il supporto possibile, perchè io potevo capirlo, meglio di chiunque altro probabilmente.
Ero pronta a dargli tutto l'affetto e l'amore del mondo, anche se sapevo che non bastava, che non era abbastanza e che comunque se Zayn non sarebbe venuto, a lui sarebbe rimasto un vuoto dentro.
Mi alzai decisa dal tavolo, lasciando Zayn solo, quando mi bloccò prendndomi per il polso.
"Vengo con te." Mi disse alzandomi e dandomi un bacio a stampo.
Iniziammo a correre per le vie di Londra, eravamo mano nella mano, e io tenevo stretta la sua.
Arrivammo all'ospedale in mezz'ora, e davanti alla porta d'entrata rallentammo per riprendere fiato.
Entrammo, e in fondo al corridoio trovammo Louis accanto a Niall e che sorseggiava una Cola, Harry e Abby seduti vicini, e i genitori di Liam abbracciati nell'angolo, che parlavano con il dottore.
Arrivammo io e Zayn, salutando tutti, quando Zayn si avvicino ai genitori di Liam, dicendogli qualcosa che non capivo bene, visto che io ero abbracciata a Louis.

Liam.

Lui per me era fottutamente tutto. Vederlo lì, su quel letto, con il computer che a ogni suo battito faceva u  bip, era deprimente, perchè i bip continuavano a diminuire.
Si chiamava Cody, aveva ventuno anni. Ditemi voi se a ventuno anni si può morire. Tutta la sua infanzia è stata bruciata, quella malattia del cazzo lo aveva rapito e portato in un mondo fatto interamente di tenebre.
Camminavo per la stanza, quando mentre lui aveva gli occhi semi aperti, e respirava a fatica.
I miei genitori me l'avevano detto che non c'era da scherzare con una malattia del genere, anzi.
Ormai i miei occhi erano colmi di lacrime, che non riuscivo a trattenere. Le aasciugavo con forza, ma più lo facevo, più scendevano giù.
Vorrei aver voluton condividere quel momento con il mio migliore amico, la persona di cui mi fidavo più al mondo, la persona che avrei voluto sempre al mio fianco, e invece mi avevano portato via anche lui.
Ero fottutamente solo, e presto non mi sarebbe rimasto nemmeno un fratello che mi avrebbe potuto dare consigli.
"Liam..." Mi disse lui con un filo di voce, e quella poca resistenza che gli rimaneva.
"Ehy." Gli dissi avvicinandomi e stringendogli la mano. Sentivo la sua debole e impotente, non lo avrei mai immaginato.
"So già che sta arrivando la mia ora e...- riprese fiato, come se avesse fatto una corsa di dieci chilometri senza fermarsi mai, e intanto altre lacrime bagnavano il mio viso-quando io non ci sarò, non resterai mai solo, anzi. Tu ha moltissime persone che ti amano, a cominciare da mamma e papà, e a finire dal tuo migliore amico. Non resterai mai solo, ricordatelo. Perchè la felicità è un diritto di tutti fratellino." A quelle parole, la macchina continuo a suonare all'impazzata, come se fosse andata in tilt. Potevo capire cosa stava succedendo, perchè sentivo la sua stretta di mano sempre più debole fino a mancare del tutto.
I suoi occhi si chiusero, e potei rivedere quel bellissimo colore verde brillante solo un ultima volta.
Mi alzai di scatto, facendo cadere la sedia e provocando dei rumori, le lacrime mi infastidivano, ma non ero io a dirgli di scendere. A prii la porta di scatto, quando trovai tutti i miei "amici" li a farmi supporto.
Mi fermai un istante a guardarli, compresi Zayn e Marty, e iniziai a camminare velocemente verso l'uscita. Non dovevano vedermi così. No.
Uscii dall'ospedale e respirai profondamente, fermandomi ad un muretto. Potevo vedere il fiume da lì.

Marty.

Lo vidi uscire da quella porta, e per la prima volta vidi Liam James Payne piangere.Vidi Zayn prendermi per mano, e tirarmi a se verso l'uscita.
Era li, appoggiato al muretto che piangeva. Cazzo lo potevo capire benissimo. Dovevo dirgli qualcosa.
Iniziai a camminare verso di lui, quando Zayn mi bloccò.
"Fermo." Gli dissi, e bruscamente mollai la presa. Intanto vedevo Zayn che era fermato da Abby, che gli stava raccontando qualcosa.
Arrivai a circa due metri da Liam.
"Ehy..."
"Vattene Smith. Voglio stare da solo." Disse lui quasi urlando.
Ci fu qualche attimo di silenzio.
"Liam io posso capirti..." Iniziai io a dirgli, quando lui si girò verso di me.
"Come' Tu mi hai portato via il mio migliore amico! Tu come puoi capirmi? Non sai cosa si prova a perdere una persona a te cara cazzo!" Stavolta urlò, e quelle parole mi trafissefo il cuore come dei coltelli.
"Voglio raccontarti una storia..."
"Fanculo." Non diedi ascolto al suo insulto e continuai. Intanto le lacrime erano scese.
"C'era una volta una bambina. Aveva circa quattro anni, e pensava di essere felice, di avere una bella vita, una famiglia che le voleva bene, quando qualcosa non la cambiò del tutto."
"Dio santo..."
"Insomma, all'età di quattro anni la madre si ammalò di cancro, e morì quando lei aveva solo otto anni. Fu un trauma per lei, ma lei sapeva di contare su..." Iniziai a singhiozzare.
Raccontare quei ricordi mi stava uccidendo.
"Basta Marty..." Cercava di restare calmo, ma sapevo che mi stava ascoltando.
"Sulla sua migliore amica. Il padre della ragazzina,rinchiuse lei e il fratello in un orfanatrofio,  convinto di non sapersene prendere cura, ma lei sapeva che aveva un'altra famiglia. Quando il fratello fece sedici anni se ne andò dall'orfanatrofio, e alloralei rimase sola. Ora ha una bella vita, pensa di essere felice ma.." Piangevo singhiozzavo, non ce la facevo più.
"Ti ho detto di smetterla ti stai facendo del male da sola!" Aveva capito chi era la ragazza della storia.
Di sorpresa mi strinse a se. Ioero fra le braccia di Liam Payne. La cosa era strana, molto. M ain quel momento non mi importava perche dovevo solo piangere. Sentivo che il suo abbraccio era sempre più caloroso, e mi sentivo bene.
Mi lasciò, quando dietro di noi arrivarono i ragazzi.
Zayn abbracciò Liam che ancora piangeva, e io abbracciavo... Abby. Si esatto, Abby, la mia migliore amica, quella che avevo perso per una cazzata, e che ora volevo più che mai.
"Grazie." Gli sussurrai io, e lei mi diede un bacio fra i capelli. La adoravo, era immensamente dolce. Ed era tornata la mia migliore amica.

Ssssalveee ragazzuoli (???)
Sono qui. Lo so che ho aggiornato solo ieri, ma...
Insomma, non sapevo che fare e mi sono messa a scrivereee.
Il capitolo è abbastanza deprimente, e anche il prossimo lo sarà (mai quanto questo uu)
Spero vi piaccia, come potete vedere qui anche Marty ha degli scheletri nell'armadio e
i suoi amici sono sempre lì a supportarli.
Magari potessimo avere tutti degli amici così uu.
Cooomunque spero vi piaccia e aspetto delle recensioni.
Al prossimo capitolo. (Follow me on twittah @_ehyliam)
Love yaaaa :3
Marty <3

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Capitolo 10
*** Camposcuola. ***


Il funerale era appena finito. Si esatto, anche noi siamo andati. Mi sembrava giusto stare vicino a Liam nel momento del bisogno.
Mentre tutti parlavano, io mi allontanai un attimo. Mi ero promessa di farlo, erano dieci anni che non vedevo quella foto, che non avevo il coraggio di vederla per un solo minuto.
Era lei, mia madre. Avevo promesso a me stessa per più di una volta che ce l'avrei fatta, ma più mi avvicinavo, più non ce la facevo. Iniziai a sudare, era normale, c'erano ventinove gradi, ma non c'entrava nulla.
Le mie gambe si fecero pesanti. Sentivo in lontananza le voci degli invitati, probabilmente mi stavano cercando, probabilmente no, ma non mi interessava, dovevo vederla. Era un mio dovere, anche se per solo pochi attimi.
Arrivai finalmente alla sua tomba, era li, immacolata, non c'erano fiori, non c'erano regali. Niente. Mi scese una lacrike, vedevo le due tombe accanto a quella di mia madre ricche di fiori, e mi vergognavo.
Sì, mi vergognavo perchè per dieci lunghi anni nemmeno un cane era venuto a vederla.
Altre lacrime, altri rimorsi. Altri ricordi che mi facevano stare sempre più male cazzo.
Vidi un ombra arrivare da dietro, era una donna, lo vidi dalle forme del vestito. Butto una rosa sulla tomba, potei capire chi fosse solo da quel suo gesto.
Mi girai e trovai lei, la mia migliore amica.
"Mi manca Abby, mi manca sentire la sua voce, i suoi abbracci, i suoi consigli, mi manca il suo profumo, il suo modo di muoversi... Tutto." Mi sorrise, venne davanti a me e mi abbracciò.
Fu un abbraccio caloroso, speravo mi facesse sentire meglio, e per certi versi fucosì, però mi mancava quel qualcosa, avevo sempre lo stesso vuoto, che da dieci anni mi perseguita e non mi lascia scampo.
"Ti ricordi quando io venivo da te e ci faceva quelle merende buonissime... Era sempre molto disponibile... Non credo abbia ripreso di te dolcezza.." Gli scappò una risata, che mi fece stare meglio.
Risi anche io per un secondo, quando una voce maschile mi fece voltare.
"Ehy bellissima." Zayn.
"Ehy..." Mi asciugai le lacrime, cercando di non farle notare, cosa assolutamente inutile perchè avevo gli occhi tutti rossi.
"Vieni qui." Mi abbracciò anche lui, quando mi sussurrò: "Forse io non posso capirti, forse no, ma fidati, quando tu avrai bisogno di me, io ci saro sempre, perchè ti amo, e tu meriti tutto l'amore del mondo." E mi diede un bacio, mentre un'altra lacrima mi scese e mi bagnò il viso.
Ecco perchè lo amavo, ecco perchè volevo stare con lui. Perchè lui per me era tutto, era fottutamente e perfettamente tutto. Io non avevo nessun altro al di fuori di lui ed Abby.

"Ragazzi, caricate le valige nel pullman e non spingete, c'è posto per tutti. Capito Tomlinson?" Si raccomandò Bennet.
Era finalmente arrivato il momento di partire per il camposcuola. ci volevano cinque giorni di distacco dalla solita routine.
"Certo prof." Disse Louis mentre dava una pacca sulla spalla a quell'uomo basso con occhiali baffetti e una giacca stile scozzese, non adatta anche perchè andavamo a Parigi.
Salimmo sul pullman, io e Zayn eravamo negli ultimi posti, insieme a Niall, Louis, Liam, Abby ed Harry.
Ci aspettavano sette ore di viaggio, cosa potevo chiedere di più dalla vita.
Mi misi accanto al finestrino e mi addormentai lievemente, mentre Zayn faceva lo stesso ed era poggiato su di me. Era... dolce (?) Si lo era, da quella volta al cimitero era diventato dolce.
Mi svegliai dopo due ore, ero davvero stanca, e sul pullman si stava scatenando il panico.
Chi urlava, chi si baciava, chi cantava a squarciagola (Louis) e chi rideva di gusto (Liam e Niall). Era bello vedere Liam ridere dopo tanto tempo.
Mi alzai scostando delicatamente Zayn, che dormiva ancora. Non ero l'unica alzata, diciamo che c'erano più persone in piedi che seduti.
Andai a edere cosa stavano facendo Harry e Abby. Dormivano, naturalmente.
Passai davanti al sedile di Louis che aveva un posto vuoto. Lui mi fece cenno di sedermi, e io ubbidii.
Mi stampò un bacio sulla guancia e mi disse: "Hai fatto sognidoro?"
"Vediamo, ho sognato te che mangiavi una carota."
"Mh, allora hai fatto un sogno bellissimo." Mi disse lui sorridendo.
"Idiota." Gli dissi facendo un cuore con le mani.
Mi alzai per andare a svegliare Zayn, anche se qualcuno mi chiamo, facendomi girare.
"Ehy Smith." Mi si avvicinò quel coglione di Adam Gray che si credeva il più figo di tutti.
Odiavo quel genere di persone, si sentiva il re del  mondo, padrone di tutti, invece non lo era affatto.
Mi si avvicinò, quando fu ad un paio di metri da me disse: "Insomma mi hanno detto che sei la puttana di Malik e che quando dorme te la fai con quel pagliaccio del suo amico." Ok, non doveva dirlo.
Mi sentivo offesa, mentre sentivo un "oooh" da parte della classe. Louis già si era alzato e stranamente anche Liam.
Improvvisamente gli saltai addosso, facendolo cadere a terra, e iniziando a menarlo. No, non lo menavo come una donna, o una femminuccia. Gli diedi dei veri cazzotti.
Si scatenò il panico sul pullman, Louis e Liam cercavano di fermarmi quando Zayn si svegliò e il professore mi stava fermando.
Ad un tratto Louis riuscì a fermarmi e Liam mi disse guardando Adam che aveva un occhio nero (mi sentivo potente): "Calma Marty, ci penso io ora." E gli saltò addosso anche lui.
Sorridevo mentre vedevo come quel coglione veniva menato da Liam. Liam mi stava difendendo. Incredibile.
Mi suonava stranissimo. La persona che prima mi odiava più al mondo ora mi stava difendendo. Si esatto, perchè ora tutto era cambiato, tutto si era messo per il verso giusto.
"Smith, Payne, Gray, che succede qui?" Ci interruppe la Cox, subito seguita da Bennet. Mi scrollai da Louis che mi teneva come un prigioniero clandestino.
Nessuno di noi tre rispose. Bennet mi fece cenno di mettermi davanti con loro. Bennet mi fece cenno di spostarmi in avanti. Quando arrivo Zayn.
"Che succede qui?" Chiese Zayn abbastanza curioso e strano.
"Qui la tua ragazza mi è saltata addosso." Disse Adam. Lo fulminai con lo sguardo. Sapevo che Zayn odiava che facevo il "maschio" ma non potevo farne a men. Se qualcuno provocava, io menavo.
Mi sentii osservata da praticamente l'intero pullman, quando il pullmano inchiodo. La sosta dell'auto grill, la mia salvezza.
Tutti uscirono, anche io. Appena scesa dal pullman, sentii una mano che da dietro strinse la mia.
"Mi dici che succede? Sei nervosa ultimamente." Mi girai e vidi Zayn.
"Niente. Quel coglione mi ha chiamata..." Mi fermai, prima che Zayn esplodesse di rabbia nei confronti di Adam, quando penso che ne abbia già prese troppe da Liam.
"Come ti ha chiamata?" Continuò lui.
"Puttana Zayn, mi ha chiamata la tua puttana." Mi scese una lacrima, anche se il motivo non sapevo qual era.
Mi diede un bacio e mi prese per mano, trascinandomi nel bar, dove c'era una fila enorme.
La maggior parte eravamo noi a fare casino, ma comunque c'era anche tanta altra gente.
Arrivammo dentro al bar, quando Zayn si precipitò davanti ad Adam, dandole improvvisamente un cazzotto, e Adam iniziò a sanguinare.
Mi trascinò fuori, e ci richiudemmo nel pullman. Avvenne tutto in un massimo silenzio. Io ero sbalordita, e lui incazzato nero. Si vedeva dal suo viso.
Entrammo nel pullmano (ancora vuoto) e ci sedemmo al nostro posto.
"Perche l'hai fatto?" Dissi io fredda.
Non che non avessi accettato il suo gesto, anzi. E' solo che ci aveva già pensato Liam, basta.
"Prima cosa: nessuno ti chiama puttana." E mi diede un bacio sulle labbra a stampo.
"Poi, Adam è un coglione e dovevo già menarlo da tanto." Altro bacio.
"E terzo: Ti amo." Sorrisi alle sue ultime parole, dolci devo dire, e lui mi diede un bacio. No, non a stampo.
Un vero e proprio bacio, degno di essere chiamato tale. Quando lo baciavo non c'era più ne spazio ne tempo con lui. Il presente passato e futuro si unirono, formando un tuttuno.
Tutto cambiava magicamente colore e tutte le cose brutte apparivano stranamente belle. Ecco quello cosa era per me lui.


Vi sto pregando in ginocchio di scusarmi.
Il capitolo fa davvelo pietà LOL
Ciao a tutti voi che avete letto. Spero il capitolo vi sia piaciuto.
Io lo trovo a malapena decenta, anzi, fa schifo uu.
Come avete notato ho cambiato il titolo perche faceva cagare <3
E comunque no, non avete sbagliato storia LOL
Grazie a tutti coloro che recensiscono, siete davvero importanti.
Grazie a coloro che hanno messo la storia nelle preferite/seguite/da ricordare. Vi adorrro <3
Spero recensiate anche questo capitolo con una minuscola, microscopicissima recensione.
E' grazie a voi che vado avanti.
Scusate se non ho riletto, ma se ci sono degli errori ditemeli apertamente.
Li accetto :D
Detto queeeesto, vi saluto bellezze. Al prossimo capitolo.
Love yaaaaa <3
(Follow me on twittah @_ehyliam)
Marty <3

 

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Capitolo 11
*** Chiarimenti. ***


Ormai eravamo arrivati in albergo, un albergo cinque stelle, non molto distante dal centro di Paris.
Si, devo dire che l'idea di stare in camera con Abby mi piaceva, anche perchè maschi e femmine non ce li facevano stare insieme.
"Ehy, a cosa pensi?" Mi disse Abby, buttandomi sul letto.
Mi alzai, e andai ad abbracciarla. Mi mancavano i suoi abbracci, le sue coccole, e lei sembrò sorpresa al mio gesto, perchè io non ero il tipo di persona che lo faceva.
"Niente, lascia stare." Risposi io alla sua domanda precedente.
Qualcuno busso alla porta della camera. Sapevo benissimo chi era.
Andai prontamente ad aprire e mi ritrovai cinque fusti davanti a me, ma io avevo occhi solo e unicamente per uno.
"Ciao." Dissi io riferendomi a tutti e cinque, ma fissando spolo e unicamente uno di loro, quello alto, moro e pakistano, quello che amavo più di tutti.
Entrarono, scatenando il casino nella camera. Zayn si precipitò da me, dandomi un lungo e lento bacio, Harry andò da Abby, Louis e Liam si buttarono suln matrimoniale e Niall mi chiese se c'era qualcosa da mangiare. Io gli indicai il frigorifero piccolo riposto dentro l'armadio, senza naturalmente staccarmi dal mio pakistano.
Adoravo Zayn, aveva tanti difetti eh, ma io lo amavo anche pern questo. Immaginatevi che palle se una relazione fila liscia come l'olio.
"Stasera dormo da te e Abby va da Harry ok?" Mi disse lui, accarezzandomi il viso con le sue enormi manone. Eravamo attaccati allo stipide della porta.
"Se proprio insisti." Gli dissi io, e lui mi sorrise. Il sorriso più perfetto del mondo.
Qualcno bussò alla porta. Non volevo che altre persone rovinasserpo questi momenti fra amici. Aprii comuqnue.
"Adam!?" Dissi io appena vidi un ragazzo biondino, occhi scuri, crino, altro e con un bel fisico.
Zayn era dietrò di me, quindi appena vide Adam si mise sulle difensive nei miei confronti, ma io gli feci cenno di calmarsi.
"Ciao, dovevo dirti una cosa." Disse lui grattandosi la nuca, un po' in imbarazzo visto che c'era anche Zayn.
"Dimmi." Gli dissi sfoderando un sorriso.
"Veramente è una cosa un po' privata..." Gli feci cenno a Zayn di rientrare, e lui obbedì.
"Per prima cosa, scusa per prima, sono stato un coglione, lo so..."
"Non fa niente, però i ragazzi hanno fatto bene a darti un bel cazzotto." Abbassò lo sguardo in segno che si vergognava un po'. Lo biasimavo.
"C'è altro Adam?"
"Sì, c'è che mi piaci, tanto Marty, troppo." A quelle parole io rimasi a bocca aperta. O mio dio, si sarebbe scatenato il panico se Zayn lo sarebbe venuto a sapere.
"Adam io... Io sto con Zayn." Non sapevo chen dire, e fini per infilare il coltello nella piaga. Ma sono un genio.
Adam era un bel ragazzo, molte ragazze sognavano una relazione seria con lui, ma io amavo Zayn, solo e unicamente Zayn.
"Lo so, e molto probabilmente non dovevo nemmeno dirtelo, scusa." Se ne stava per andare ma io lo fermai, e lo strinsi a me, abbracciandolo.
Lui era sorpreso, e quando finì l'abbraccio, sorrise e se ne andò del tutto. Io rimasi lì, appoggiata al muro, nobn sapevo che dire ne che fare.
Arrivo Zayn uscendo dalla mia stanza. Era geloso.
"Che voleva quel coglione?"
"Non chiamarlo così, e poi non voleva nulla." Dissi seria e un po' fredda.
"No, tu ora mi dici cosa voleva ok?" Mi disse alzando la voce e puntandomi contro il dito.
"Devi calmarti ok?" Gli dissi io rimanendo abbastanza calma.
Odiavo queste scenate di gelosia in pubblico. Zayn le faceva spesso, e io non volevo dare spettacolo ogni volta, che cazzo.
"Vaffanculo! Dimmi che ti ha detto sennò gli spacco la faccia!" Stavolta lo urlò del tutto, e sbattè il pugno conntro il muro, causandone una crepa.
Oddio. Quel suo gesto mi spavento molto. Il suo pugno era così forte da causare una crepa? Bene.
"Fanculo." Gli dissi andandomene e lasciandolo lì. Appena rientra in camera, tutti stavano origliando. Questi erano i miei amici.
"Uscite tutti forza via dalla mia stanza. Anche tu Harry!" Dissi incazzata. Obbedirono, anche se un po' lentamente, e appena usciti io mi buttai sul letto.
"Ehy ma cosa..?" Disse Abby.
"Abby, io piaccio ad Adam, e Zayn è geloso. Che palle! Lui lo sa bene che io amo solo lui e che Adam per me non è nemmeno un amico."
"Devo confessarti una cosa." Mi disse Abby.
Mi alzai dal letto, per mettermi seduta accanto a lei. Non avvo idea di cosa doveva dirmi.
"Marty, io e Harry ci stiamo per.." Gli scese una lacrima prima di ffinire quella frase. La parola che aveva saltato era "lasciare". Esatto, lui e Abby si stavano per lasciare.
"Ehy.. vieni qui. Mi spieghi meglio?" Gli dissi, mentre lei si posiziono fra le mie braccia.
Mi faceva tenerezza. Lei non meritava tante sofferenze, era troppo dolce  buona per farle del male.
"Io lo so che Harry non mi ama davvero, perchè io prima di fare quella cosa he tu e Zayn avete già fatto, voglio essere sicura. Però so che Harry non è quel tipo di ragazzo, e io sono noiosa per lui."
Harry. Devo parlare con Harry. In quel momento fu il mio pensiero fisso. La colpa era sua. Come faceva Harry a far soffrire una ragazzza come Abby? Non lo capivo. Non riuscivo a capirlo.
"Senti, stasera Zayn doveva dormire da me, e io farò questo sacrificio se tu vuoi stare con Harry." "sacrificio" perchè avevamo litigato. Ma avrei dormito anche con Louis se era per Abby.
"Non so se lui vuole." Mi alzai a quelle parole, lasciandola lì. Lei rimase un po' shockata a quella mia reazione, anche se sapeva bene cosa volevo fare.
Dovevo parlare con Harry.
Camminai velocemente verso la sua stanza, quando bussai. Ad aprirmi non fu Harry. Ma il mio pakistano preferito.
Mi chiuse la porta in faccia appena mi vide. Io ribussai cercando di rimanere calma. Si riaprì la porta, e sempre Zayn aprì.
"Che vuoi?" Abbassai lo sguardo.
"Chiederti scusa. Adam ha detto che gli piaccio. Ma io gli ho detto che amo solo te, che voglio stare solo con te. Solo e unicamente con te perchè ti... amo." A quelle parole sorrise.
Io gli avevo detto che lo amavo e lui.. sorrideva? Signori e signore questo era il mio ragazzo.
"Vieni qui." Aprì le braccia, e io non mi ci infilai dentro. L'abbraccio più bello che abbia mai ricevuto, sentivo il suo amore dal suo abbraccio. Sentivo che per una volta qualcuno teneva seriamente a me.
"Devo parlare con Harry." Gli dissi, e lui capì, e probabilmente Harry gliel'aveva accennato.
Entrai, e trovai Harry a messaggiare sul letto.
"Harry non puoi lasciare Abby." Mi precipitai accanto a lui, strappandogli il telefono dalle mani e passandolo a Zayn dietro di me.
"Non ti riguarda."
"E invece si Harry! Lei ti ama, me lo ha detto ora."
"Se mi ama allora perchè noi non... insomma hai capito no?"
"Senti, lei è uscita da una relazione difficile con un ragazzo, ma ora vuole stare attenta perchè ha paura di perdere anche te e soffrire come ha già fatto." Non potevo dirgli chi era il ragazzo, anche perchè era uno dei suoi migliori amici.
"Bene, allora non si fida di me!" Ma perchè era così ottuso quel ragazzo?
Zayn si intromise: "Chi è questo ragazzo?" Deficente. Lo fulminai con lo sguardo.
Presi Harry per mano, mi alzai e lo trascinai con me.
Per me parlare è sempre stata la cosa più giusta. Perchè è la comunicazione che fa girare il mondo, e la gente non vuole capirlo.
Andai in direzione della mia camera. arrivai lì davanti, apri con le chiavi e ci buttai Harry dentro. Li chiusi a chiave. Dovevano parlare.


Ccciaooo bella gente.
Scusatemi se è tanto che non aggiorno, ma non ho ispirazione scusatemi.
Il capitolo fa abbastanza schifo,
per non dire che è una "shit" LOL
ma come vi ho detto, ispirazione zero.
Non so quando riaggiornerò, perchè ora comicia la scuola
e devo mettermi sotto a studiare D:
Sperrrrro in alcune recensioni, anche se il capitolo non le merita.
Scusate ancora.
Beeeh.. al prossimo capitolo.
Love yaaaaa <3
Marty <3

 

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Capitolo 12
*** Ricambia. ***


Abby.
Piangevo. Piangevo perchè finalmente avevo trovato la persona giusta, finalmente ero riuscita a farmi accettare per quello che sono a qualcuno, e lo stavo perdendo ancora.
Non sono mai stata brava con i ragazzi, e probabilmente perchè ho un carattere difficile, ma la colpa non è la mia.
Non mi è mai piaciuto come sono, ho sempre provato a cambiare, ad essere chi realmente volevo essere, ma non ci sono mai riuscita del tutto.
Non sopportavo l'idea di non essere accettata, volevo esserwe una ragazza semplice, ma nemmeno così andava bene.
Il problema è che mi preoccupo troppo di ciò che dice la gente sul mio conto.
Non so perchè, ma questo è sempre stato importante per me.
Ero diventata così da quando mi ero lasciata con N... non riesco neanche più a pronunciare il suo nome, bene.
E la cosa più terribile era che dovevo vederlo tutti i giorni. E ora che frequentavo Harr, ero costretta anche ad uscirci insieme, e a far finta di nulla.
Non so esattamente se provo ancora qualcosa per lui, ma so solo che ora voglio Harry, il mio Harry, quello che ogni volta mi faceva sorridere, quello che appena vi vede mi bacia, e mi dice "buongiorno amore". Questo era il mio Harry, e lo stavo perdendo.
Le lacrime bagnavano il mio viso, e più le asciugavo nervosamente, più scendevano.
Adu un tratto la porta si aprì di scatto, ed entrò lui. Eccolo.
I suoi ricci voluminosi, il suo sorriso perfetto, i suoi occhioni verdi smeraldo che ogni volta mi facevano sorridere. Era lui.
La porta si chiuse in un attimo, e lui provò a riaprirla, segno che non era venuto di sua spontanea volontà.
"Cazzo!" Urlò lui.
Asciugai le lacrime, cercando di aggiustare il trucco sbafato sotto i miei occhi. Sembravo uno zombiee.
Si mise seduto sul letto, e mise le mani fra i capelli. Oddio.
"Possiamo parlare?" Gli chiesi io sorprendendolo.
Dovevo chiarire con lui, dovevo mettere fine a questa situazione, dovevo vedere se lui ricambiava i miei sentimenti.
"Harry, fa parlare solo me allora, ascoltami però ti prego." Gli dissi dato che non c'era risposta alla mia precedente domanda.
"Senti, forse io per te non sono nulla, o magari si.. non lo so. Ma so solo che tu per me si tanto important6e, e l'unico motivo per cui sto rallentando le cose è perche ho paura di perderti.." Mi scese una lacrime, che lui non notò.
"Abby, tu per me sei importante, e so che sei uscita da una relazione difficile, ma devi superarla, cioè, se io sto con una ragazza, non devono esserci questi fantasmi del passato. Ci siamo solo io e te, basta." Aveva ragione.
Dovevo smetterla di farmi queste paranoie, e dovevo smetterla di ripensare a N.. lui.
"Io ti amo." Mi disse lui ad un certo punto, sorprendendomi e facendomi sbarrare gli occhi. Oddio.
Mi amava. Lui mi amava, ricambiava quindi.
Gli saltai addosso e lo abbracciai. Lui si strinse a me, e io ero ben salda a lui.
Eccolo il mio Harry, quello che mi ama davvero, quello che mi fa sorridere e che io conosco bene. Quello che amavo.
"Anche io." Gli dissi, per poi baciarlo.
Un bacio lungo, lento e passionale. Un bacio che ricevi una sola volta nella tua vita, e che non dimentichi più.
Un bellissimo bacio.

Marty.
Ormai erano trenta minuti che non sentivo più rumori dalla mia camera, e si stava facendo realmente tardi.
Il sonno cominciava  a farsi sentire, e visto che non vedevo segnio di vita, mi avvicinai alla camera di Zayn.
La porta era semi aperta, così entrai, e lo trovai sul letto, che ascoltava la musica.
Appena mi vise, spense il cellulare.
"Posso stare con te?" Gli chiesi io, con una voce piuttosto dolce per i miei gusti.
"Certo, tu sarai sempre con me." Sorrisi spontaneamente, e mi andai a posizionare accanto a lui.
Apena mi strinsi a lui, mi iniziò a coccolare, comne poteva fare un padre con sua figlia, o un padroine col suo cane. Era bello.
Accese una sigaretta, e iniziò a fumare.
Quel semplicissimo gesto mi ricordò mio padre. Ricordavo come lui fumava spesso, e come a me dava fastidio, allora lui mi diceva di allontanarmi.
Non ricordavo molto di mio padre, ma alcune cose le ricordavo perfettamente.
"Posso provare?" Gli dissi io.
Volevo avere l'emozione di fumare per la prima volta, e conoscendo Zayn non me lo avrebbe fatto ripetere due volte.
"No." Mi disse lui spegnendola.
"Perche?" Quella risposta mi spiazzò. Volevo soltanto fumare.
"Perche mi stai troppo a cuore, e il fumo fa male" Mi alzai, e lui mi seguì con gli occhi.
"Che c'è?" Mi disse lui, come se non sapesse che ero un po' arrabbiata per questo fatto.
Volevo semploicemente fare una tirata, basta. Non era nemmeno una canna, ma una semplicissima sigaretta.
"Voglio solo fumare Zayn."
"Vieni qui." Mi disse lui, e prontamente mi baciò.
Ok, ssapeva come addolcire una ragazza, però non avevo capito il perchè della sua reazione.
ontinuava a baciarmi, e io lo assecondavo, finche non mi abbassai, ritrovandomi sdraiata sul letto, con lui che continuava a baciarmi intensamente, mettendomi le mani fra i capelli, quando la porta si aprì. Eccheppalle!
"Oddio scusate il disturbo piccioncini, dovevo prendere il telefono. Unite i letti, state più comodi." Era Harry.
Harry aveva la capacità di esserci nei momenti meno opportuni.
Appena chiuse la porta, Zayn mi sorrise e continuò a baciarmi. Baciare Zayn era come dormire in paradiso, era fantastico.
La porta si riaprì. Harry. Fanculo.
"Scusate, il caricatore AHAH continuate pure." Oddio. Zayn lo guardò male, finche non lo mandò a quel paese e lui uscì ridendo.
"Dove eravamo rimasti?" Mi chiese lui e io sorrisi e gli diedi un bacio in guancia.
Lui sorrise, oddio che ottimo sorriso che aveva.
"Marty devo chiederti una..." La porta si riaprì, e prima che Zayn vedesse chi era urlò:
"Madonna santa Harry vaffanculo e smamma da qui che siamo occupati!" Gli tappai la bocca appena vidi che non era Harry.
Oddio era Louis. Gli avevo promesso un giorno che lui non mi sarebbe stato mai d'intralcio.
"Louis?!" Dissi io appena lo vidi.
"Scusate, probabilmente siete occupati." Disse lui andandosene e sbattendo la porta.
Lo avevo fatto arrabbiare, era il mio migliore amico e lo avevo fatto arrabbiare.
Senza pensarci mi alzai dal letto liberandomi dalle mani di Zayn, che mi abbracciavano, e andai in direzione della porta, aprendola.
"Louis.." Lo chiamai , ma vedevo che non mi rispondeva, così andai accanto a lui e lo presi per
"Che vuoi?" Mi disse lui.
"Dai scusami Lou"
Non chiamarmi Lou, il mio nome è Louis!" Stavolta me lo urlò.
"Ehy che hai?" Gli dissi io. Non capivo il suo comportamento.
"Niente. Scusami se ti sono d'intralcio."
"Tu non mi sarai mai d'intralcio, questo lo sai benissimo." Gli dissi io.
Aspettavo una sua risposta, ma niente.
Di colpo mi abbracciò, e io sbarrai gli occhi. Non capii il suo gesto, ma lo assecondai comunque.
"Dai scusa." Mi disse lui,e poi se ne andò lasciandomi l'. Rimasi per qualche secondo, e poi tornai da Zayn.
Non capivo il comportamento di Louis, ma non ci pensai più di tanto.

Ciao a tutti!
Scusate l'immenso ritardo, ma non hpo avuto tempo.
Come sapete, anche io ho inziziato la scuola (purtroppo)
Vorrei ringraziare tutte le persone che recensiscono e apprezzano
storia, grazie anora ragazzi.
Beeene, al prossimo capitolo.
Ciaoo <3
Marty <3


 

 

 





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Capitolo 13
*** Una notte in discoteca. ***


Una settimana dopo.

Erano ormai due giorni che la mia vita aveva ripreso la sua solita routine.
Scuola, casa, studio, Zayn.
Zayn era sempre nei miei programmi, al camposcuola avevamo legato ancora di più, e mi divertii moltissimo.
Ero sul divano e riguardavo le foto fatte a Paris, del mio cellulare.
Alcune foto belle, alcune di me e Zayn che dormiamo abbracciati per il freddo, scattata dai ragazzi, altre di me ed Abby, e alcuni filmati sulle cazzate di Louis, che mi mettevano sempre di buon umore.
Mi soffermai su una foto, di me e Liam abbracciati. Lui teneva le mani sul mio bacino, e io le mie sul suo petto, e ridevamo. Ricordavo quella foto.
Appena scattata, da Zayn,  lui mi prese in braccio e mi butto sul letto, iniziando a farmi il solletico,poi il tutto fini con un abbraccio.
Si, erano stati davvero dei giorni indimenticabili, passati con i miei più cari amici.
Era bello aver chiarito con Liam, finalmente non mi sentivo più un peso per nessuno. Io ero felice con Zayn, e lui anche credo.
Amavo il gruppo che avevamo ormai creato, e che si era compattato ancora di più in cinque giorni di convivenza.
Amavo i miei amici, la mia migliore amica, il feeling che c'era nel gruppo, insomma, sentivo realmente di essermi legata a loro, e sentivo ogni giorno di più che finalmente contavo realmente qualcosa per qualcuno.
Mi arrivò un messaggio, che aprii in pochi attimi. Zayn: "Apri la porta." Era tipico suo.
Preferiva mandare un messaggio che suonare semplicemente il campanello. Non lo capivo. Ogni volta però ci ridevo sopra.
Aprii la porta, e il suo profumo di One Milion mi invase i polmoni come sempre.
Non era solo, aveva portato anche i ragazzi e Abby, con l'immancabile compagnia di Harold.
"Ehi avete organizzato una festa e non me l'avete detto?" Sdrammatizzai, visto che avevano portato delle birre e alcune cose da mangiare, naturalmente sotto la severa vigilanza di Niall.
"Teoricamente te lo dovremo aver dovuto dire, ma praticamente non l'abbiamo fatto perchè Zayn ci ha avvisato all'ultimo minuto." Disse Louis con un ragionamento che poteva capire solo lui.
Risi, e diedi un bacio a Zayn.
"Già, se qualcuno ci avrebbe avvisato prima, forse avrei potuto portare più roba da mangiare." Disse Niall, che entrò con due bustoni di porcherie da mangiare, con atteggiamento da finto offeso.
Lo aiutai con le buste, metre vedevo Harry che si dava da fare con il mio telefono.
"Harry, se npon ci fossi tu sempre pronto ad aiutarmi, bisognerebbe inventarti!" Dissi io non catturando la sua attensione.
Liam si avvicino a me, e porto la busta pesate come poche, in cucina.
Stampandomi un bacio in guancia.
Finito di fare i traslochi, ci buttamo tutti sul divano.
"Guardavi le foto?" Mi chiese Harry, sempre col mio cellulare in mano, il che la cosa mi diede un po' fastidio.
"Si.."
"Oddio, ricordo questa foto." Disse ad un tratto Liam, interrompendomi.
Si soffermò su una foto, in cui io ero al centro che sorridevo, e Liam e Zayn mi erano accanto, stampandomi un bacio sulla guancia.
Si, quella foto l'avevamo fatta davanti alla tour Effeil. L'aveva scattata Niall, mentre mangiucchiava un croassoint.
Insomma, alla fine ci ritrovammo a guardare le foto sul mio telefono che era grande come un francobollo.
Tutti tranne Louis, che era solito guardare il passato e riderne sopra.
"Che hai?" Gli dissi io a bassa voce per non attirare l'attensione di tutti, che erano sulla poltrona dove era seduto Harry con in braccio Abby.
Io e Lou eravamo sul divano.
"Niente..." Mi disse voltandomi, un po' incerto.
"Dai Lou, a me puoi dire tutto." LO rassicurai, mettendogli una mano sulla gamba.
"Niente è che... insomma sono un po' geloso di..." Si fermò. Su Louis parla, dai dai.
"Di chi Lou?" Gli dissi io. Non era solito farsi ttirare le parole fuori di bocca, m stavolta era strano.
"Di te e Liam. Ultimamente state sempre insieme." Disse lui mantenendo un tono di voce bassa, e fortunatamente nessuno sentì.
Risi sonoramente alle sue parole, e lui alzò gli occhi al cielo.
Era geloso di me e Liam. E io chissà che pensavo.
"Dai lo sai che sei tu il mio migliore amico." Lo rassicurai.
Era davvero strano avere un amico geloso di me.
Neanche Zayn lo era, perchè sapeva che dei suoi quattro migliori amici poteva fidarsi cecamente.
"Se lo dici tu." A queste parole lo abbracciai, e ad interrompere l'abbraccio fu Zayn che disse: "Ehy, Vas Happenin?"
Tutti ridemmo sonoramente, anche Louis, che aveva una mano intorno al mio corpo.
"Domani andiamo in discoteca?" Chiese Harry, che aveva finalmente posato il mio telefono.
Discoteca. Volevano andare in discoteca. Diventai paonazza a quella domanda, anche perchè tutti avevano accettato la proposta.
Per me la discoteca voleva dire solo alcool. Punto.
E l'alcool portava a fare brutti incidenti. Odiavo l'alcool, e non mi ero mai ubriacata, ma avevo visto molte persone farlo.
Ok, non era la prima volta che andavo in discoteca, ma non mi è mai piaciuto farlo.
"Che dici Marty?" Mi disse Zayn avvicinandosi a me, e dandomi un bacio.
Annuii, e deglutii, fortunatamente nessuno notò il mio momento di ansia.

"Scendi Marty, noi siamo pronti." Mi urò al citofono Zayn, appena lo alzai.
Io direi che possiamo lasciar stare l'argomento vestiti, tanto ero ridicola.
Mi ero messa un jeans e una canotta, tanto per non dare nell'occhio.
Scesi, e vidi cinque ragazzi ed una ragazza immensamente.. eleganti.
I ragazzi portavano quasi tutti camicia, o maglietta e giacca con dei jeans. Abby portava un bellissimo vestitno corto, che non arrivava nemmeno alle coscie per poco.
Mi vergognai, anche perchè mi stavano fissando come fossi un alieno.
Come ho già detto, le discoteche non mi piacciono, e non sono tipo da vestitino elegante, quindi andavo benissimo così.
"Immaginavo questo tuo "look" da discoteca, così ti ho portato qualcosa di mio." Mi disse Abby abbracciandomi, come mi fosse morto qualcuno di caro.
Diciamo che era morto il mio spirito elegante.
Abby tirò fuori alcuni vestiti attaccati a delle stampelle, e appena li vidi, ebbi un rigurgito.
"Ma sta benissimo anche così." Ribatte Zayn dandomi un bacio.
Mentiva, ma so che lo diceva solo per farmi stare meglio.
Abby ignorò le parole di Zayn, e trascinò tutti quanti in casa mia, facendoli accomodare, come fosse casa sua, ovvio.
Ci chiudemmo in camera, e mi fece spogliare per farmi provare alcuni vestiti.
Provai un vestitino rosso, un po' troppo corto per i  miei gusti direi.
Mi diede una gonna e una canotta. Odiavo i due pezzi.
Misi gli occhi su un vestitino verde scuro., della stessa lunghezza del suo, un po' scollato, ma per niente volgare.
Abbinai (anzi abbinò)  a dei tacchi un po' alti.
Dio santo, sembravo una bambola per quanto trucco mi aveva messo. Ok mi aveva messo soltanto un po' di matita e del fondotinta, con un po' di lucidalabbra, ma mi sembrava comunque troppo, dato che la mattina per andare a scuola io mettevo soltanto il fondotinta.
I capelli li fece mossi con un po' di spuma, e sembravano abbastanza decenti almeno quelli.
Sembravo una bambola di porcellana, che era stata rovinata da una bambina di quattro anni, facevo pietà.
Uscii finalmente, notanto i ragazzi sbivaccati per la casa, che appena mi videro spalancarono gli occhi.
"Lo so, faccio pietà." Gli dissi coprendomi il viso per il troppo trucco.
Madre santa come ero orrenda, o almeno, io mi vedevo brutta, ma penso che anche gli altri.
Si, Abby era formidabile nel vestirsi, ma... lei aveva anche un bel visino, corpo perfetto, tette più grosse.
Io sempravo uno zombie in terapia d'urto.
"Mamma mia, sei bellissima." Mi disse Zayn avvicinandosi a me.
Mi diede un bacio rassicuratorio diciamo, e mi diede un po' di felicità.
"Posso almeno mettere le converse?" Chiesi ad Abby, che negò la mia domanda, naturale.
Uscii, anche se mi sentii un po' in imaìbarazzo.
Ero in macchina con Zayn, e dietro avevamo Niall. Certo, tutto pur di rovinare i momenti.
Fortunatamente arrivammo in pochi minuti.
Appena entrati in discoteca, non capii nulla, anzi, la musica era fin troppo alta anche per capire chi avevo accanto.

Poco dopo...
Omai la serata stava prendendo il sopravvento, tutti i ragazzi, tranne Louis stranamente erano ubriachi.
Abby aveva perso il controllo, e avevo perso di vista Zayn.
Mi alzai dallo sgabello su cui ero seduta,  e andai da Liam, ubriaco.
"Liam, dove sta Zayn?" Era ubriaco, e puzzava di alcool.
Iniziò a ridere come un demente, e io glielo ripetei, quando mi fece strada fra le persone, per vedere dove fosse finito.
"Zayn era con una tipa, devo dire davvero sexy." Disse lui continuando a ridere ed urlare.
"Liam cazzo svegliati. Dove sono andati?" Gli urlai ancora.
Lui si piegò e vomitò in mezzo alla pista, io mi allontanai di colpo, per evitare di essere presa.
Cazzo, la serata stava prendendo il sopravvento, non volevo succedesse.
Lasciai li Liam, e andai a cercare Zayn. Andai in bagno ma non lo vidi.
Cercai fra la folla, ma niente.
Uscii fuori per prendere una boccata d'aria, anche se avevo il pensiero fisso di Zayn e la ragazza "sexy" nella mia mente.
Ad un certo punto mi giri e vidi lui. Non era solo, anzi, era attaccato alle labbra di una ragazza.
Si baciavano appassionatamente, lui le toccava il culo, e lei aveva una gamba attorno al suo bacino, e i capelli fra i suei capelli.
No, Zayn mi stava tradendo. Sapevo che non era una buona cosa andare in discoteca, sapevo che tutto sarebbe finito male.
Iniziai a piangere, in silenzio. Mi sentivo vuota, distrutta, delusa, illusa ed usata.
Zayn forse voleva solo portarmi al letto. Non mi amava davvero.
Ero solo una ragazza di tante, e mi sentivo una merda.
Iniziai a correre, quando sbattei addosso a qualcuno, un ragazzo che conoscevo, e sapevo che avrei potuto fidarmi di lui. Louis.


Sssalveeeeee Directioner!
Scusate il ritardo, ma mi mancava l'ispirazione per il capitolo,
come sempre del resto.
Il capitolo naturalmente non mi piace, ma sta a voi giudicare.
Oggi non ho molto da dire, anche perche vi annoiereste.
Beh.. al prossimo capitolo.
Love yaaa <3
Marty <3
(Follow me on twittah @_ehyliam)

 

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Capitolo 14
*** Promesse. ***


Due settimane dopo.

"Ahi!" Feci un'altro urlo stridulo, uno dei tanti, uno dei troppi forse per quei giorni.
Quella lama era tagliente, fin troppo. Ma sentivo il bisogno di farlo. Mi facevo del male, soltanto per un coglione che mi aveva illusa.
Il sangue usciva dai miei polsi, quel colore rosso brillante l'avevo visto troppe volte per quelle giornate.
Un'altro taglio. Un'altro urlo. Altre lacrime sprecate.
Ero in bagno, quella lametta ormai era stata la mia migliore amica per quelle settimane.
Seduta a terra, vicino alla porta. Quella posizione era stata sempre la stessa per tanto tempo.
Ormai passavo anche le ore a tagliarmi per quel fottuto ragazzo. E piu ci pensavo e piu piangevo.
Forse se non ero gia morta o finita in ospedale, dovevo ringraziare soltanto un ragazzo.
Il suo nome è Louis Tomlinson. Io lo definisco il mio migliore amico, ma soltanto perchè non ho parole per descrivere il bene che gli voglio.
Louis, grazie a lui probabilmente ero riuscita a contenermi anche per un minimo.
Ogni volta che lo vedevo, ogni volta che sentivo il suo odore, che lo abbracciavo, che lo toccavo, stavo bene.
Anche se solo per un secondo, mi sentivo amata e protetta.
Louis probabilmente è il fratello "che non ho mai avuto", o forse il fratello che avrei sempre voluto avere.
E invece dov'era ora mio fratello? Ora che avevo bisogno di lui dov'era? Dall'altra parte del mondo, ecco dove.
Feci un'ultimo taglio, netto, fitto, dolorante.
Poi buttai la lametta nel water, e tirai lo sciacquone. Misi il polso sotto l'acqua fredda, gelida.
Sentii bruciore, che mi fece scendere altre lacrime.
Chiusi l'acqua e presi il rotolo di bende che avevo gia preparato precedentemente e poggiato sul lavandino, fasciai il polso frettolosamente.
Buttai tutto cio che era rimasto nel cestino e uscii da quel bagno, prendendo una sigaretta.
Avevo cominciato a fumare, si.
Pero per questo c'era un motivo ben preciso. Zayn non voleva che io fumassi, così per me era come una vendetta.
Si, mi vendicavo ormai. Non sentivo Zayn da quella notte, e ora grazie a lui ed al fumo mi sento più libera, più combattiva e vendicativa.
A scuola non andavo da ormai due settimane. Avevo deciso di abbandonare tutto. Anche Abby non voleva più parlare con me.
Lei diceva che ero cambiata, che non ero più la stessa, e non voleva capirmi. Solo Louis voleva e sapeva farlo.
Suonò il campanello, e andai ad aprire, sapendo già chi era.
Posai la sigaretta e aprii la porta, trovandomi "mio fratello", come lo definivo io, davanti.
"Louis!" Mi buttai fra le sue braccia piangendo appena lo vidi, e lui assecondò l'abbraccio.
"Piccola." Mi disse dandomi un bacio fra i capelli, visto che ero più bassa.
Ci mettemmo sul divano, e io continuai a fumare la mia sigaretta.
"Basta Marty, ti stai facendo del male da sola, vedi?" Mi disse prendendomi il polso e iniziando ad osservarlo attentamente.
"Sai perche lo faccio."
"No Marty, no. Basta, sono passate due settimane, dimenticalo. Lui è uno stronzo, nessuno dei ragazzi parla piu con lui, nemmeno Liam. Lui si sente una merda, quindi smettila. E poi questa cosa che tu fumi, basta. Ok, lo stai facendo sempre per lui, ma dopo un po' stop. E poi perche non torni a scuola?" Mi disse lui alzando il tono.
Queste cose non me le aveva mai dette.
Non pensavo pensasse queste cose. Forse non era l'amico che immaginavo, forse mi ero illusa ancora.
"Fanculo." Gli dissi alzandomi dal divano e poggiando le mani sul tavolo, dandogli peso con il corpo.
"Marty..." Provo a dire, ma io lo interruppi.
"Se pensi queste cose di me,  allora che cazzo ci stai a fare qui? Cosa?" Gli urlai addosso. Lui si alzò.
"Io sto qui perche senza di me saresti gia morta." Mi disse abbracciandomi di sorpresa.
"Ti odio. Grazie." Gli dissi piangendo e assecondando l'abbraccio.
Perche? Come faceva quel ragazzo a rendermi felice anche facendomi incazzare? Come? Perche quando ero con lui stavo sempre bene anche se stavo male?
Come faceva? Era speciale. Perderlo sarebbe stato orribile.
"Promettimi che tornerai a scuola. Anche se non domani, lunedì. Andremo insieme, io saro sempre con te amore." Era solito darci questi nomignoli, non c'era da meravigliarsi.
"Promettimi che starai sempre con me, e che non mi lascerai mai, e che potrò sempre contare su di te e che ogni volta che ce ne sarà bisogno tu verrai ad aiutarmi."
"Te lo prometto, lunedi staremo insieme." Disse lui guardandomi.
"Non parlavo solo di lunedì." A queste parole mi abbracciò di nuovo.
Ma era diverso, questo abbraccio aveva qualcosa di magico di.. speciale.
Grazie Louis. Grazie.

Louis.

Camminavo per i corridoi per andare in direzione del mio armadietto. Ero tranquillo e sereno, ma il pesiero della mia Marty era sempre il centro del mio vivere.
Ormai avevamo un rapporto speciale, quella ragazza mimandava in paradiso.
Non mi consideravo innamorato, ma lei era qualcosa di più di un'amica ormai, quasi una sorella.
Dei ragazzi io ero l'unica che continuavo a vederla, perchè gli altri non sopportavano di vederla tagliarsi.
Abby era la prima poi. Non voleva vederla, e sapeva che non era la prima volta che lo faceva.
Arrivai finalmente al mio armadietto, ma i corridoi erano ormai vuoti, perche la capanella era gia suonata, ma non mi importava.
Aprii l'armadietto e presi il libro di chimica senza fretta.
Chiusi così l'armadietto, e mi incamminai lentamente verso la mia classe, quando svoltai l'angolo e vidi una persona che conoscevo troppo bene.
"Proprio te cercavo." Disse lui avvicinandosi velocemente a me.
Io indietreggiai, quando lui mi prese per la camicia e mi fece sbattere addosso agli armadietti, causandomi un doloroso dolore alla schiena.
"Lasciami stare Zayn." Gli urlai invano, dato che mi teneva ancora stretto.
"Dimmi come sta? Dimmi se sta bene brutto stronzo!" Mi urlo preparandosi a darmi un pugno sull'occhio.
Riuscii a liberarmi. Voleva portarmi via la mia Marty, voleva prenderla e non ridarmela più.
Non glielo avrei permesso, no, lei ormai era solo mia, e non avrei sopportato di vederla un'altra volta soffrire.
"Io non ti dico niente, lasciala in pace." Gli dissi poco più tranquillo.
A quelle parole caricò il pugno e me lo diede in faccia, facendomi cadere.
"Brutto.. Ah!" Urlai io dal dolore.
Iniziai a sanguinare di poco, e credevo di essermi provocato un occhio nero.
"Tu adesso mi dici come sta okay?" Mi disse preparandosi ancora per un altro pugno.
"Aspetta aspetta aspetta, okay calmati però." Dovetti cedere, a malincuore.
Marty non me l'avrebbe mai perdonato, e sapevo di deluderla troppo.
"Lei.. lei... Lei ha iniziato a tagliarsi per te okay?" Mi lasciò a quelle parole, facendo una faccia sbigotita.
Anche io avrei avuto la stessa reazione.
"Devo vederla, devo andare da lei!" Disse lui, pronto a lasciarmi lì.
Lo bloccai con un colpo.
"No, lunedì mi ha promesso che verrà a scuola ma... lasciala in pace Zayn, lei sta soffrendo per te e ora che l'ho convinta se ti vedrebbe per lei sarebbe un trauma."
Mi guardò fisso negli occhi, senza dire nulla. Ad un tratto iniziò ad arrabbiarsi, si vedeva dal suo volto, stava per buttarsi sopra di me.
Ero pronto a mettermi sulle difensive quando... Mi abbracciò.
Mi stava abbracciando. Dopo tutto quello che era successo lui mi abbracciava.
Un singhiozzo sottilissimo mi riempì l'orecchio. Stava piangendo.
"Io non andrò da lei, ma devi farmi una promessa Louis, te lo chiedo da amico." Mi disse sempre stando unito nell'abbraccio.
"Dimmi."
"Se lei non vorrà più mettersi con me o non ci sarò ioa proteggerla, dovrai esserci sempre tu a proteggerla. Promettimelo Louis, ti prego."
"Non è a te che devo prometterlo." Gli dissi andandomene. Lui mi fermò.
"Cazzo Louis io la amo ancora. Ero ubriaco e ho fatto una cazzata. Se non vuoi farlo per me, fallo per lei."
"Prometto." Gli dissi con un filo di voce, ancora un po' titubante.
Me ne andai e lo lasciai lì, mentre si asciugava le lacrime.
E ora? Marty, dovevo proteggere Marty, per me ormai c'era solo lei.


Sciaaaao beliiii <3
Rieccomi quiiiiiii :D
Spero vivamente vi piaccia il capitolo, cioè, è un po' che non aggiorno
lo so, maaa ho troppi impegni e non ho molto tempo da dedicarvi D:
Cooomunque vorrei ringraziare le 10 persone che
hanno messo la storia fra le seguite, e le 5 che l'hanno messa
fra le preferite, vi adoro <3
Grazie anche a tutti i recensori, siete davvero troppo importanti per me *O*
Bne, vi sto annoiando quiiindi me ne vado.
Ciaooooo :3
Marty <3
(Follow me on twittah @_ehyliam)

 

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Capitolo 15
*** Stay strong, baby. ***


Eccomi. Ero li, pronta per la scuola, seduta sul divano in attesa di segni di vita di Louis.
Ero nervosa, molto, troppo. Dopo circa due settimana che non vedevo Zayn, ora ne ero obbligata.
Il citofono suonò ad un tratto,  e mi fece saltare. Tutta veloce infilai la felpa blu, lo scaldacollo grigio, presi lo zaino e scesi.
Mi trovai un Louis tutto infreddolito. Era una mattina piuttosto fredda per essere a dicembre.
Mi salutò co un abbraccio caloroso, dicendomi affettuosamente "Buongiorno bellissima. Sei pronta?"
Assecondai l'abbraccio, e risposi con una voce un po' rotta e tremante "Insomma."
"Andrà bene, fidati." Mi stampò un bacio sulla guancia e iniziammo acamminare mano nella mano.
Restammo nin silenzio per quasi tutto il tragitto.
Io avevo tante cose da dirgli. Volevo dirgli che lo ringraziavo, che avevo paura, che non avevo la minima intenzione di vedere Zayn, ma dalla mia bocca non uscì nulla.
Trattenni a malapena le lacrime, non era la giornata migliore per tornare a scuola, anzi.
Arrivammo a scuola dopo un quarto d'ora. Il mio cuore perse un battito, anzi diversi.
Avevo bisogno di una fottuta sigaretta, ma non era il momento, non davanti a tutti, quel cortile era più pieno di come lo ricordavo.
Entrammo a scuola, e appena varcai la soglia dell'ingresso, vidi mille occhi puntati su di me.
No, non ancora quella stranissima sensazione che provavo con Zayn, vi prego.
Strinsi forte la mano a Louis, che stava davanti a me, e provai a non pensare a quella assurda situazione.
Arrivammo davanti al mio armadietto, e lo aprii ricordando a malapena la combinazione.
"Dai calmati Marty." Mi disse Louis vedendomi nervosa.
"La fai facile tu." Gli dissi sbattendo l'armadietto da dove avevo preso il mio libro di chimica.
Mancavano ancora dieci minuti all'inizio delle lezioni, quindi decidemmo di andare in cortile, anche se faceva abbastanza freddo.
Eravamo in cortile, quando vidi una ragazza bellissima e un ragazzo riccioluto avanzare verso di me.
Li riconobbi subito, erano mano nella mano, più belli e dolci che mai. Sì esatto, li invidiavo parecchio.
"Marty.." Mi disse lei, abbracciandomi forte.
Ecco quell'abbraccio che mi mancava da troppo tempo. Ne avevo pienamente bisogno.
Era l'abbraccio della mia migliore amica. Mi scese una lacrima, e credo anche a lei.
"Scusa se ti ho abbandonato scusami amore scusami." Mi disse lei, sciogliendo l'abbraccio e notando i miei occhioni lucidi, e io notai che li aveva anche lei.
"Non preoccuparti, te l'ho trattata piuttosto bene." Disse Louis richiamando le risate di tutti i presenti.
La campanella suonò, salutai Abby e Harry e andai verso la mia classe abbandonando Louis.
Camminavo per i corridoi vuoti da sola. Mi sembrava tutto così nuovo e strano, che un ragazzo del primo anno avrebbe saputo orientarsi meglio.
Camminavo, quando sentii una voce.
"Marty!" Mi mise una mano sulla spalla, e io mi girai immediatamente.
Quanto mi era mancato, santo cielo. Liam.
"Oddio stai bene? Mi hai fatto preoccupare. Vieni qui." Mi disse accogliendomi in un caloroso abbraccio.
Non amevo mai ricevuto tanti abbracci in pochi minuti. Ed erano tutti uno più bello e perfetto dell'altro.
"Senti, ma è vero che hai iniziato a fumare?" Mi chiese lui, tenendomi le mani sulle spalle.
Abbassai lo sguardo senza dire una parola, quando mi scese una lacrima.
Il fumo mi faceva ricordare Zayn, e Zayn mi faceva piangere.
No, non andava bene. Io dovevo dimenticarlo, basta. Basta passare notti insonni a piangere e rimpiangere di essere andati in discoteca quella maledetta sera.
Basta fumare sigarette su sigarette soltanto per affogare in qualche assurdo modo il dolore.
Basta tagliarsi e piangere, senza alcun moivo, e basta assillare Louis, che sapevo bene di aver scocciato per fin troppo tempo.
Non disse nulla, e nemmeno io, e mi abbraccio ancora. Nascosi la testa fra le sue braccia.
Lui mi diede un bacio sulla fra i capelli. Era un ragazzo fin troppo dolce, e non so come, era stato amico di un coglione come Zayn.
Mi staccai, e ci avvicinammo alla nostra classe. Avevamo lezione insieme.

Ormai erano passate due ore di chimica. La chimica, è davvero il caso di dirlo, ma non l'ho mai sopportata.
Chiesi al professore "Potrei andare in bagno?" E lui mi fece un cenno, in modo da farmi capire che potevo uscire.
No, a dir la verità non volevo uscire per andare al bagno, ma avevpo bisogno di una boccata d'aria.
Mi alzai, lasciando Liam che dormiva sul banco da circa venti minuti, e il professore naturalmente, non se n'era accorto.
Era bello anche quando dormiva, incredibile. Era solito per lui dormire a scuola, se non fosse stato per Z.. lui, probabilmente sarebbe stato bocciato diverse volte.
Uscii dalla mia classe, e mi avvicinai all'uscita, per poter fumere in pace.
Accesi una sigaretta, e iniziai a fumare.
Un'ondata di gelo mi venne addosso, così mi sbrigai a finire la sigaretta per poi buttare la cicca, e rientrare.
Entrai, e con molta calma mi avvicinai alla mia classe, quando mi accorsi di non essere sola, e che dietro di me c'era qualcosa, anzi, qualcuno.
Mi girai per guardare chi poteva essere, e mi pentii per sempre di averlo fatto.
Appena vidi chi era, iniziai a correre verso la mia classe.
No, non poteva essere lui, avevo cercato di evitarlo per l'intera giornata, e ora me lo ritrovo qui.
Correvo, con gli occhi lucidi, ma le lacrime non scesero per poco.
Quel corridoio mi parve infinito, la mia classe non arrivava mai.
"Aspetta Marty!" Mi prese per il polso, e mi blocco, tirandomi a se.
Mi ritrovai a pochi centimetri dal suo petto. Mollai la presa, ma lui la ripresa.
"Ti prego Zayn, lasciami.." Non feci in tempo a finire la frase, che lui mi tirò dentro al ripostiglio più vicino.
Chiuse la porta a chiave, e rimanemmo al buglio.
Zayn mi lasciò dolcemente la mano, e la luce si accese dopo alcuni secondi.
C'erano scope, stracci, scopini e altri prodotti per la pulizia.
Eravamo in silenzio, io avevo lo sguardo basso, e lu mi fissava. Il suo sguardo era penetrante. Non lo sopportavo, mi veniva da piangere, e volevo fumare.
"Voglio parlare con te." Mi disse lui, senza fare il minimo movimento.
D'un tratto, mi prese la mano, e io decisi di non ribellarmi. Appena mi sfiorò, un brivido mi attraversò la schiena, e le lacrime scesero.
Non feci rumore, non volevo mi vedesse disperata. La sua mano era morbida, calda, e la mia fredda, e screpolata.
Aveva la camicia sopra ad una canotta a maniche corte, così potei notare il suo nuovo tatuaggio sul braccio.
In fatto di tatuaggi Zayn mi è sempre piaciuti. Ne aveva parecchi, e mi piacevano tutti.
Mi accarezzo la mano, poi toccò la felpa, e alzò la manica. I tagli, la benda, il dolore, le lacrime. No, non doveva sapere nulla, così retrassi subito la mano.
Lui non fece nulla e mi disse: "Ti prego Marty, devo sapere."
Mi riprese la mano, e tirò su la manica. Lì noto la benda, sotto c'erano nascosti i tagli.
Delicatamente tolse la benda e la lasciò cadere a terra.
Un'altra lacrime, che asciugai in pochi attimi.
Itagli uscirono allo scoperto, quando la benda si tolse del tutto. Osservava quele cicatrici ancora fresche e un po' sanguinanti.
Le sfiorava con le dita, provocandomi un bruciore ad ogni tocco.
Ritrassi la mano ringhiando, e facendo cadere per sbaglio le sigarette dalla tasca. Me ne accorsi troppo tardi, perchè lui si era già piegato per prenderle.
"Marty, dimmi che non sono tue, e che questi-indico i tagli-te li sei fatti per sbaglio." Mi disse con aria di supplica.
"Fumo ok? Si, mi taglio anche! Cioè ti sei mai chiesto quanto io ho sofferto per te? Quanto cazzo ti ho amato e quanto mi sono sentita tradita?" Gli dissi singhiozzando, e voltandomi di spalle a lui.
"Me lo chiedo ogni giorno." Io continuavo a piangere.
D'un tratto, sentii la campanella suonare. Cazzo, erano già passati dieci minuti.
Sentii la mia mano toccare la mia spalla, quando disse: "Marty, io ti amo ancora come il primo giorno, facciamo finta che non sia successo nulla. Ti prego."
"Non posso dimenticare tutto, mi dispiace. Ho sofferto troppo."
"Ma..." Provò a replicare, prima che io aggiunsi "Addio Zayn, mi dispiace." Per poi uscire da quello stanzino.
Appena uscita, sbattei addosso a qualcuno. Lo riconobbi subito, Louis.
Zayn mi stava dietro, e Louis non capì bene cosa stava succedendo. Inatanto il corridoio era pieno di gente.
"Ti avevo detto di stargli alla larga stronzo." Disse scansandomi e buttandosi addosso a Zayn, Louis.
"Io avevo il diritto di vederla, lei è mia! Da quello che mi avevi detto non pensavo fosse così grave. Le hai visto i tagli?"
Louis glielo a veva detto. Mi sentii tradita, il mio migliore amico mi aveva tradito, quello che pochi nìminuti fa avevo chiamato "fratello" mi aveva deluso.
Sapevo che prima o poi sarebbe successo. Altri dispiaceri, altro dolore. Cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo? Cosa?
Appena dete queste parole, Louis lasciò stare Zayn, e si preoccupò di vedere come la stavo prendendo.
"Fanculo. Io mi fidavo di te. Non farti mai più vedere." Urlai. Non c'è da dire che ormai tutto il corridoio ci stava fissando.
Grazie Louis, grazie di avermi fatto soffrire ancora. Grazie di tutto. Fanculo.



Sciaaaaoo beliii <3
Que tal?
Scusate il ritardo mostruoso, non merito nemmeno una recensione lo so.
Spero il capitolo vi piaccia, ci ho messo un po',
ma alla fine ce l'ho fatto a pubblicarlo lol, che genio c;
Come vedete Zayn e Marty si amano ancora, ma sorge un dubbio...
SI RIMETTERANNO INSIEME?
Lo scoprirete solo leggendo bellissimi, se mi volete bene.
Se volete, lasciate una recensioncinainaina :D
Beeene, detto questo, posso andare.
Al prossimo capitolo.
Marty <3
(Follow me on twittah @_ehyliam)

 







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Capitolo 16
*** Sapore di menta. ***


Correvo, respiravo malamente, tutte quelle sigarette non aiutavano di certo.
Ero uscita da scuola, in lacrime, andavo verso casa, quella casa che era diventata ormai il mio rifugio.
Nessuna mi capiva, non avevo qualcuno con cui sfogarmi, o di cui fidarmi, dopo che Louis mi aveva tradita.
Piangevo, correvo, ero stanca. Il vento veniva verso di me, il freddo si faceva sentire, ed io ero più sudata che mai.
Aspettiamoci la visita di un'amichevole bronchite, si.
Arrivai sotto casa, salii le scale a grandi passi, e ed entrai in casa, lasciando la porta semi aperta, ma non facendolo apposta.
Levai lo scaldacollo e la felpa, rimasi a maniche corte. Aprii lo sportelletto del bagno, da dove tirai fuori una lametta, abbastanza tagliente alla vista.
Feci un taglio netto e veloce, senza pensare. Mi ero promessa di non farlo mai più. Altre bugie naturalmente.
La vista mi si annebbiò, le lacrime sceserò, iniziai a barcollare, ma riuscii a mantenere l'equilibrio.
Buttai la lametta nel lavandino, quando una voce mi fece girare di scatto.
"Che cazzo fai? Basta Marty!" Mi girai, vidi un viso angelico e ricoperto di lacrime, avanzare verso di me.
Il sangue usciva dai miei polsi, eppure la ragazza venne dalla mia parte e mi abbracciò. Io piangevo, probabilmente anche lei.
"Non posso fidarmi più di nessuno Abby, nemmeno di Louis." Dissi io singhiozzando, tenendomi stretta a quella che era la mia migliore amica.
"No, ci sono io con te. Di me potrai sempre fidarti, promesso." Disse lei guardandomi negli occhi.
Alla vista dei tagli rimase shockata. Non li aveva mai visti nessuno a parte Louis, e oggi Zayn.
Per lei era una cosa nuova, e mentre mi metteva il polso sotto l'acqua gelata, provocandomi dei dolori, che a loro volta, provocavano delle grida da parte mia, cercava di trattenere le lacrime, come stavo facendo io.
In quel momento soltanto mi resi conto che con quei tagli non stavo facendo del male solo a me stessa, ma anche agli altri.
L'unica cosa che volevo in quel momento, era non vederla soffrire, anche se non ci riuscivo.
Non sapevo che dire, non sono mai stata brava in queste situazioni. Lei osservava e sciacquava tutto quel sangue, cercando di non farsi impressionare più di tanto.
Mi spostai sul divano, mentre lei prendeva dell'acqua ossigenata e dell'ovatta.
Iniziò a disinfettare, quando èarlò.
"Promettimi che non lo farai mai più." Disse fredda. Una leggera lacrima le attraversò il viso, ma lei la asciugò frettolosamente. Intanto bendò le ferita, cambiando fasciatura anche alle vecchie.
"Non posso promettertelo Abby..." Dissi sbuffando e alzando gli occhi al cielo.
"Si che puoi! Non capisci che ti stai facendo del male da sola? Si chiama autolesionismo Marty! Non è una bella cosa, lo capisci questo?" Mi disse urlando.
Lasciai la presa, e mi poggiai con i gomiti sulle ginocchia, guardando a terra, senza dire nulla.
Lei sbuffò pesantemente e se ne andò in cucina, affacciandosi al davanzale della finestra.
Sul tavolino davanti al divano, fra il casino c'era una bottiglia semi vuota di birra. La presi, iniziai a sorseggiare.
Lei tornò, con una bottiglia piena, presa probabilmente dal frigorifero.
"Dai scusa." Disse lei nervosa, quasi tremava.
"Cerca di capirmi Abby. Ci vuole tanto, però provaci." Gli dissi io, con un po' di speranza.
Lei non disse nulla e si posizionò sul divano. Iniziammo a parlare del più e del meno, quando il campanello suonò.
Io e Abby ci guardammo con aria confusa. Io non volevo vedere nessuno, e lei lo sapeva bene. Aprì la porta.
No. Non lui. Non ora.
"Non sei il benvenuto." Gli disse Abby.
"Devo parlare con Marty." Disse lui, cercando di sbirciare in casa, vedendo se riusciva a vedermi. Abby si era piazzata davanti alla porta.
"Non mi interessa, va via." Disse lei decisa, cercando di rimanere calma.
Lui la prese e la strattonò, spingendola fuori casa, e sbattendogli la porta in faccia. Appena entrò, mi alzai in piedi, di scatto, senza pensare, ancora.
Sentivo Abby che da fuori imprecava di entrare e dava pugni e calci alla porta, mentre io e lui ci fissavamo.
Dopo qualche secondo, sentii Abby allontanarsi da fuori, così che io e lui rimanemmo soli e silenziosi in casa.
"Devo parlare con te. Ancora." Mi disse lui. Si avvicinò a me lentamente, e io indietreggiavo, trattenendo queste stramaledette lacrime, che erano costantemente in mezzo.
"Zayn io.." Dissi io con un filo di voce, quasi tralasciando qualche lettera.
"Non avere paura Marty, vieni." Mi avvicinai, lentamente, e appena fui a pochi centimetri da lui, mi prese le mani, e me le accarezzò.
"Io in queste settimane ho sofferto tantissimo, troppo. Piangevo la notte rimpiangendo i miei errori. Quando quella mattina ho incontrato Louis nei corridoi, non ero in me. Probabilmente la sera prima mi ero preso qualcosa, enon ero in me quando ho minacciato Louis." Le lacrime scesero veloci e fitte, abbassai lo sguardo.
Lui lo disse tutto d'un fiato, guardandomi negli occhi.
"Perchè tu pensi che a me sia nadata bene? Io mi tagliavo per te! Io la notte non dormivo. Mi ubriacavo inutilmente e mi vomitavo tutto. Se non fosse stato per Louis probabilmente io non sarei qui ora!" Detto questo mi buttai fra le sue braccia, ma così, senza pensare. Che cazzo mi era preso? uello stare nelle sue braccia mi fece stare meglio, molto meglio.
Mi mancava quel suo odore di One million. Troppe sono state le volte che gli ho detto di non mettersene troppo, e altrettante sono state quelle in cui lui se ne metteva sempre di più.
"Ti prego Marty, dimentichiamo tutto..." Quella frase, ecco, quella frase era quella fatale. Mi allontanai da lui, con lo sguardo perso nei suoi occhi.
Piangevo ancora, non sapevo cosa dire. Io volevo dimenticare tutto, ma perchè dargliela vinta così? No, non dovevo ne potevo cedere.
Lo guardai, quando lui abbassò lo sguardo in segno di arresa.
Aveva degli occhi color nocciola che erano insuperabili. Ogni volta erano una sorpresa per me, e ogni volta erano sempre più belli.
Quel ciuffo biondo che troppo amavo, oh si, era perfetto. Lui lo amava più di tutto. Diceva che lo aiutava a non essere tanto "una merda" e io ogni volta gli ripetevo che lui non lo era affatto, per me.
Le sue labbra carnose, belle, invitanti. Ogni volta che lo baciavo ero in paradiso, perchè sapevo che il mio Zayn era unico al mondo.
Vedevo che stava per cedere anche lui, gli occhi erano lucidi anch per lui.
"E' vero ho sofferto troppo." Gli dissi avvicinandomi, lui alzò lo sguardo sorpreso. "Però credo che entrambi abbiamo sofferto abbastanza" Gli dissi.
Lui si avvicino, e mi sfiorò diverse volte le labbra. Ad un tratto mi avvicinai io, e ci toccammo del tutto. Quel sapore di menta che mi mancava tanto. Quel suo One Million che mi riempì i polmoni.
Le nostre lingue che si sfioravano, tutto perfetto, e tutto come ricordavo. Ci spostammo in camera mia, assecondando sempre di più il bacio.
I vestiti volarono via in un attimo, e riprovai quelle sensazioni che provai la prima volta.

Passarono due ore, e ci ritrovammo sul mio letto, con i corpi semi coperti dalle lenzuola.
Io avevo la sua camicia indosso (e naturalmente le mutande) e lui aveva i boxer.
Avevo freddo, e lui se ne accorse perchè iniziai a tremare, quando mi accarezzo la schiena, e sorrisi spontaneamente.
"Promettimi che non mi farai soffrire mai più." Gli dissi io.
Lui mi guardò, poi alzò lo sguardo, e si fissò su un punto incerto della stanza. Dopo qualche secondo che lo guardavo, rispose: "Solo se tu prometti che questi spariscano. Per sempre." Mi disse prendendomi il polso fra le cue mani.
Lo baciai, e e lui assecondò.
"Sono stata malissimo. Ti amo troppo." Gli dissi io. Finalmente! Ora mi sentivo meglio dopo avergli detto queste parole.
"Ti prometto Marty, anzi no, ti giuro, che non proverai mai più sentimenti del genere. Come cazzo ho fatto a..." Si fermò e si sdraiò sel tutto sul letto.
Notai una lacrima sul suo volto. UNA LACRIMA? Sì, Zayn Malik stava versando una lacrima. Non potevo crederci.
"Oh, oh Zayn no. E' tutto finito, è stato un errore. Appartiene al passato." Gli dissi accarezzandogli il petto nudo.
"Scusami amore mio, scusami. Solo ora mi sto rendendo conto di quanto ti amo. Ti prometto che non ti farò mai più soffrire." Disse asciugandosi quella unica lacrima.
"Lo so. Ormai mi fido di te." Gli dissi.
Mi baciò ad un tratto. Mi colpì, ma assecondai, mi era mancato troppo quel sapore di menta.



Sciaoooooo belii!
Finalmente sono tornataaaaa! Scusate l'apocalittivo ritardo!
Vi piace il capitolo? Ci ho messo tanto, ma mi ci sono impegnata.
Spero vivamente vi piaccia! Finalmente ho fatto rimettere insieme i Marty e Zayn!
Scommetto che non aspettavate altro *fate si con la testa*. lol
Bene, grazie a chi recensisce e chi mette la storia nei
preferiti/seguiti/ricordati, siete importantissimi,
solo voi mi fate andare avanti bellezze.
Beeeeene, detto questo me ne vado Al prossimo capitolo.
Marty <3
(follow me on twittah @_ehyliam)


P.S.
Take me home è sdghjnsnmfjiebhfkjenfdeneiru lol

 



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Capitolo 17
*** I love you. ***


Camminavo a passo svelto, decisa, con la mano ben stretta a quella di Zayn.
Come se avessi paura di perderlo, come se avessi paura di non vederlo mai più. Non volevo perderlo di nuovo.
"Va bene che sei nervosa, ma la mano puoi anche lasciarmela eh." Mi disse lui, aggiungendo una insopportabile risatina di gusto.
Emh.. io non risi proprio, lo guardai storto. La mano iniziò  sudarmi.
Mi vide seria, tremavo, non credo per il freddo. Mi mise le mani sui fianchi e con una mossa svelta mi avvicino a se. Le nostre labbra si toccarono.
Quel bacio riuscì a riscaldarmi, una magia forse, o magari un sentimento così profondo da far diventare il polonord l'inferno dantesco.
Sorrisi, e riuscii a calmarmi a poco a poco. Il mio obbiettivo era uno solo. Parlare.
Sono sempre stata dell'idea che si debba parlare per chiarire una situazione. E io volevo chiarire con il mio migliore amico. O lo avrei perso.
Contianuai a camminare, stavolta iniziai a sudare. Calma, calma e tranquilla. No, niente. Uff.
Arrivai davanti la sua casa, una villa bianca con tanto di giardino stile inglese, carina devo dire.
Mi fermai, la testa mi girò.
"Dai vedrai che la prenderà bene." Mi rassicurò Zayn mettendosi davanti a me.
La prenderà bene. Qualcosa mi dice che non sarà così, anzi.
Presi coraggio, ed attraversammo il giardino. Sembrava non finire mai quel giardino, per quanto fosse estremamente piccolo.
Suonammo. Pregai Dio che non fosse Louis ad aprirci. Presi l'ennesimo respiro profondo. Devo farlo, mi dissi.
Zayn mi guardò. Non ci feci caso. Ad un tratto la porta si aprì, una donna sulla cinquantina ci accolse con un sorriso. Grazie Dio.
"Posso fare qualcosa per voi?" Ci disse dolcemente. Aveva la borsa in spalla e il giaccone, probabilmente stava uscendo, bene.
Dalla mia bocca non uscì nulla, solo qualche suono indistinto. Zayn mi guardò stranissimo, la signora mi incitò a parlare.
Ma che mi succede, oddio sto impazzendo. Le ferite sui miei polsi mi presero a pizzicare. Dio ora anche questo.
Mi scese una lacrima e abbassai lo sguardo, la signora si preoccupò. No no no, calma calma e serentià.
"Emh.. Non ci faccia caso, ci scusi, potremmo parlare con Louis?" Disse Zayn, non facendo caso alla signora che continuava a guardarmi preoccupata.
"E'.. è in camera sua, p-prego." Disse balbettando e continuando a guardarmi, io guardai a terra, senza asciugare quella dannata lacrima.
Infilai bene le mani nelle maniche della mia felpa, ora riavevo freddo. Credo che mi abbia preso per matta.
Entrammo, e la signora uscì dicendoci che doveva andare a fare la spesa. La porta si chiuse.
FInalmente asciugai la lacrima e alzai lo sguardo. Un salotto ben trattato ci accolse.
"Oh ti vuoi calmare!" Mi sussurrò Zayn un po' alterato.
"Io.. io non so cosa..." Mi fece cenno di stare zitta, e annuii. Mi baciò a stampo un ultima volta, e per la prima volta non provai nulla.
Niente il vuoto più totale. Dio che situazione di cacchina.
Salimmo le scale, io seguii Zayn visto che non ero mai stata in quella casa, e lui aveva l'impressione di esserci stato parecchie volte, visto che si muoveva come fosse casa sua.
Arrivammo davanti la stanza di Louis, Zayn mi abbandonò lì, tornandosene giù, e io non so con quale coraggio bussai.
"Mamma non rompere il cazzo." Ringhiò appena sentì il mio pugno sulla porta. Risi, un po' mi sentì credo.
"No Louis, non sono tua madre." Silenzio. Sentii qualche rumore, probabilmente si stava vestendo, e poi la porta di scatto si aprì.
Trovai un Louis a petto nudo con indosso un paio di jeans. E che pettorali, cazzo.
Comunque, nessuno dei nue parlo, lui mi fissò. Io avevo la bocca spalancata.
"Non sei la benvenuta, mi hai fatto stare malissimo, mi avevi poromesso di non tagliarti, e dopo tutto quello che ho fatto per te, tu ti sei rimessa con quel coglione. Shut up puttana." Mi urlò, e sbattè la porta.
Piuansi, un pianto silenzioso, mi poggiai alla porta e poggiai il viso sulle ginocchia.
Anche lui si poggiò alla porta, non credo piangesse. Provai a parlare.
"Voglio dirti una cosa. So che sei qui e stai ascoltando e..."
"Non sto ascoltando!" Mi interruppe. Sorrisi. La sua presenza mi provocava questi effetti.
"Parlerò lo stesso. E' vero, mi sono messa con Zayn di nuovo, ma io ti voglio sempre bene Lou."
"Is. Louis. Solo i miei amici mi chiamano Lou." Interruppe di nuovo.
Solo i suoi amici. Non mi considerava un'amica, non ero nulla per lui. Altra lacrima, che asciugai via, dovevo parlare, sono parlare.
Lasciai stare il suo ultimo commento, e continuai.
"Bene. Louis. Emh... Io ti voglio bene, sei tu il mio migliore amico. Tu quando avevo bisogno di qualcuno ci sei stato, nemmeno Abby c'era, ma tu. E poi.."
"Ma almeno sai perchè ero li con te? Lo sai? Non perchè mi facevi pena, o perchè Zayn mi stava sul cazzo, ma perchè e mi piacevi, ti amavo come non ho mai amato nessuno, ero e sono innamorato di te come non mai, ti penso sempre, la notte il giorno o dopo i pasti. Tu non meriti quel coglione che sta in salotto, tu meriti altro, di meglio. E io pensavo di potertelo dare." Diede un calcio alla porta, e si zittì.
Sentii altri rumori, ditemi che si stava mettendo una maglietta, perchè non avrei potuto parlare con quei pettoraliu davanti agli occhi.
Stavolta non piansi, stavolta sorrisi, un sorriso vero, un sorriso che dava felicità.
Non parlai, ma lentamente aprii la porta. Lui se ne accorse ma non mi fermò.
Tremavo, il viso anbcora bagnato di lacrime, ma non mi importava.
"Ciao." Lo trovai affacciato al balcone della sua camera., con una camicia indosso (grazie).
Fece un rumore, non dissi nulla, e mi posizionai poggiata alla ringhiera accanto a lui. Un buon inizio, non mi cacciò.
"Hai visto che bella giornata oggi?" Dissi con tono di voce basso.
Fece un altro rumore, capii che era un si.
"Mi ricordano te, le belle giornate dico." Battuta di merda.
"Ma non mi dire." Disse antipatico. Si stava comportando da ragazzino di sei anni, ma questo era il mio Louis. "Dammi una sigaretta." Continuò acido.
Tirai fuori il pacchetto e gli porsi la sigaretta. Se la mise sull'orecchio, stile Jack di titanic, e tirò fuori il suo pacchetto, estraendone una. Che carino, pff.
Sorrisi al gesto, quando si accese una delle sue, allora non mi stupii affatto quando se la portò alla bocca. Lo aveva fatto tante volte anche con me.
"Questo vuol dire che mi perdoni?" Dissi io, guardando il paesaggio. Rabbrividii, una ventata di freddo mi venne addosso, cercai di non farci caso.
Si volto verso di me, porgendomi la sigaretta. Aspirai, e gliela riporsi.
"Se vuoi puoi rientrare, se hai freddo eh."
"Allora è vero."
"Cosa?"
"Che a me ci tieni ancora."
"Quando mai ho smesso?" Mi disse sorridendo. Sorrisi anche io.
"Mi fa piacere." Dissi.
"Guarda quel coglione." 'come sputtanare zayn: mode on' Risi, con il dito indicò Zayn.
"Quel coglione è la persona che amo." Dissi, lui imitò la mia voce, stavolta esplosi in una risata.
"Allora ti faccio ancora ridere." Mi disse.
"Quando mai hai smesso?" Dissi in tono provocatorio. "Pensi davvero tutte quelle cose che mi hai detto prima?" Stavolta abbassai lo sguardo.
"Che mi hai fatto stare malissimo, che non sei la benvenuta, che Zayn è un coglione che sei una puttana e che ti amo alla follia? Mh.. si, non dico mai cose senza prima pensare."
Non dissi nulla, ed entrai, sedendomi sul letto. Mi sentii debole, inutile, stupida, triste. Vuota insomma.
Buttò la sigaretta (non finita) e venne verso di me, chiudendo la finestra. Benedetto il santo della chiusura delle cose (?) stavo gelando.
"Si piegò sulle ginocchia e me lo ritrovai a qualche centimetro.
Si avvicinò a me, pericolosamente a me, troppo a me, tantissimo a me, mi sfiorò le labbra e ci si poggiò. Svelia Marty! Dai, Louis ti sta baciando.
Niente, non mi muovevo, ero li in balia del suo profumo. E ora? Dopo tutto quello che ho passato avrei lasciato Zayn e mi sarei messa con Louis? No, io amavo Zayn.
Fu un bacio a stampo, niente lingua, niente di niente. O porca minchia e ora? Si staccò.
"Questo rimane qui, okay?" Mi prese la mano e me la poggiò sul suo petto, sentii il battito del suo cuore regolare.
Annuii silenziosamente.
"Sarai sempre la mia migliore amica, la persona che amerò per sempre, che quando avrà bisogno ci sarà, e che quando vorrà ridere la farò ridere." Mi sussurrò.
"E tu sarai sempre una delle persone più importanti della mia vita." Gli dissi, avvicinandomi all'orecchio, come se avessi paura che qualcuno ci sentisse.
Rimanemmo in silenzio a guardarci. Porca miseria che occhi perfetti che aveva.
Si avvicinò ancora a me e mi sussurrò "Ora se vuoi puoi abbracciarmi eh."
Non mi feci pregare.



CIAO BELEEEEEE!
Scusate il ritardosissimo ritardo (?) ho avuto delle complicazioni.
Finalmente anche Louis ha rivelato i suoi sentiumenti, this is loooove (?)
Lol, cooomunque alla fine fanno pace e stop!
Tutto è bene cio che fisce bene.
Spero vi piaccia il capitolo, se volete lasciare una microscopica recensione,
ve ne sarei infinitamente gratissima lol (?)
Grazie a chi mette nelle preferite seguite o ricordate, vi lovvo tntx xD xP
Dopo questa smerdata di battutaccia lol me ne vado.
Al prossimo capitoloooooooo
Marty <3
(follow me on twittah @_ehyliam)


 







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Capitolo 18
*** Vendetta. ***


"Ti prego sto mangiando... evita." Dissi a Zayn dopo un quarto d'ora che imprecava arrabbiato contro Liam.
"..Quel coglione, pezzo di merda, lecchino, stronzo, odioso, coglio.. Aspetta, già l'ho detto no?" Si interruppe.
Diceva queste 'cattiverie' verso il suo migliore amico perche aveva trovato una ragazza.
Non era tanto male, io l'avevo conosciuta, non dico che era simpatica, ma era un tipo. Il tipo di Liam ecco.
E Zayn come ogni migliore amico, come aveva fatto anche Liam quando ci siamo messi insieme io e Zayn. Era geloso.
Difficile da non credere, quei due si amavano a vista d'occhio, eppure Zayn era caduto in basso.
"Ma tu stai insultando Liam perchè si è fidanz..." Mi mise una mano sulla bocca, e la mia ciambella cadde a terra.
Lo guardai malissimo, quasi con istinto omicidio.
"Non si sono fidanzati, è solo una cotta, la sta usando." Mi disse guardandomi serio, quasi arrabbiato. Stringeva i pugni, oddio.
Io ancora li immobile, senza aver ascoltato una sola parola di ciò che avesse detto, lo stavo guardando con istinto omicifìdio, oh si.
Mi aveva fatto cadere la colazione, a me se qualcuno mi interrompe mentre sto mangiando, me la paga cara.
"Tu mi devi una ciambella, con gli interessi, Zayn." Mi stampò un bacio sulle labbra, mi addolcii quel poco che serviva per aggiungere un ultima frase.
"Dimmi perchè ti da fastidio? Insomma, lui anche avra diritto ad una ragazza, no?"
"No, ci sono solo io per lui, così è, è stato e sarà. Sono due giorni che non usciamo." E lui si sta arrabbiando per sue miseri giorni?
Scoppiai a ridere, era irritato, ribollente di rabbia.
Arrivammo finalmente davanti scuola, all'entrata notai immediatamente Liam limonare con Julia, la sua ragazza.
"Ciao ragazzi." Disse Liam a me e Zayn, mentre si stacco e mise una mano attorno alla spalla di Julia.
Zayn lo imitò, trattenni a stento le risate.
"Hola chicos, que tal?" Disse Julia. Ho dimenticato di dire che è spagnola? Bene, Julia è spagnola.
Visto che in francese avevo una bellissima "D", e non capii cosa disse, mi limitai a fare un saluto con la mano.
Penso mi abbia preso per cretina, visto che Liam si mnise una mano in testa come per dire 'che cogliona'. Bene.
Arrivo Niall con un pacchetto di patatine in mano e le mani tutte sporche di formaggio. Mi fiondai su di lui, gli diedi un bacio sulla guancia e gli sfilai le patatine di mano.
"Mh... la sapete l'ultima?" Disse mentre cercava di ingoiare una quantita enorme anche per lui di papatine.
Tutti fecero capire a Niall che era un no. Niall si sciarì la voce, fece l'elegante gesto di pulirsi volgarmente la bocca con la manica della camicia, e parlò.
"Louis si è fidanzato." Iniziai a tossire di brutto, pensai di morire.
Patatine del cazzo.
Sembravo una balena in calore che non aveva ingoiato un'alga. Ero a dir poco ridicola. Dove sta il mantello dell'invisibilità quando serve? Ad Hogwarts, ovvio.
Niall mi diede alcune pacche sulla schiena, e come per miracolo ingogliai il boccone e riuscii a riottenere una posizione eretta.
Zayn esplose a ridere, esattamente come stavo ridendo io prima. Che odio.
Ridiedi il pacchetto di patatine a Niall, che mi ringrazio con un sorriso a trentamila denti.
"Oh stai bene?" Mi disse Liam staccandosi finalmente da quella sanguisuga e abbracciandomi.
Stavo per morire e mi abbracci, emerito deficiente? Mah.
Mentre mi stringevo a Liam, vidi Zayn che ormai si era buttato a terra sul prato del cortile e si era dato alle pazze risate, mi staccai, sbottai un 'vaffanculo' e me ne andai.
Liam non capì la mia reazione, e Julia penso sia rimasta un po' scioccata a vedere una ragazza con seri problemi mentali che prima muore a mo' di balena in calore e poi urla un vaffanculo senza motivo.
Pensai a quanto poteva essere bella la nuova fiamma di Louis, e ripensai alle parole che mi aveva deto qualche settimana fa.
"Allora è vero."
"Cosa?"
"Che a me ci tieni ancora."
"Quando mai ho smesso?" Mi disse sorridendo. Sorrisi anche io.
"Mi fa piacere."

Lui a me ci tiene, ci tiene, ci tiene. Ricorda Marty, sei la persona più importante per lui, ricorda.
Io non ero gelosa, era solo uno sfogo.
E soprattutto, se dopo te la presenta, respira e sta calma.
Arrivai al mio armadietto, i corridoi non erano ancora vuoti perchè quella minchia di campanella ancora non suonava.
Ma che ore erano? Le otto e quaranta, bene, ancora venti fottuti minuti perche qui Zayn doveva andare con calma. RESPIRA.
Inquadrai Zayn da solo fra la che si avvicinava a me.
Di colpo mi baciò, un bacio passionale, un bacio pieno di emozioni.
Mamma mia, i baci di Zayn erano alcune delle cose più belle al mondo, dopo i suoi abbracci, il suo corpo, il suo fisico, i suoi occhi.
Mi mise le mani sui fianchi, si staccò e mi sussurrò un "Scusa" debole, volevo ammazzarlo, ma restai calma.
"Per farmi perdonare ho detto a Louis se può presentarti la sua ragazza." Aggiunse con un sorriso da ebete sulla faccia. Diventai verde di rabbia.
No fermi, erano ancora le patatine che stavano ballando la conga nel mio stomaco.
"Io l'ho vista, è simpatica." Piace anche a Zayn, perche non dovrebbe piacere a Louis?
"E poi, si vede che sei gelosa." Sbottai un  altro vaffanculo, volvo andarmene ma lui mi intrappolo fra gli armadietti e le sue braccia.
Mi bacio ancora, cercai di liberarmi ma non ci riuscii.
Alla fine decisi di assecondare il bacio, quella mattina era iniziata malissimo.
Mi staccai quando vidi Louis farsi spazio fra la folla. Sorrisi, quando lo vidi solo, quando spunto la strega di Benevento.
Eccola, con il suo fisico perfetto e le sue tette enormi, i suoi capelli castani scendergli sulle spalle come quelli di Rapunzel.
Cazzo, era bellissima, anche piu di me, e io non ero bellissima, ero orrenda, soprattutto quella mattina di merda. Vaffanculo.
Appena spostò gli occhi su me e Zayn, che aveva iniziato a guardare quella ragazza con uno sguardo da cane affamato, gli presi la testa fra le mani e lo baciai.
Okay, forse non era per voglia di baciarlo, forse era per vedere che reazione aveva se vedeva che la sua migliore amica baciava il suo ragazzo, ma lo feci senza pensare.
Zayn assecondo il bacio ancora più di come mi aspettavo, mi mise una mano nella maglietta. Zayn, siamo in pubblico eh.
Per un secondo maledissi il preside perche aveva abolito le divise. Le divise femminili erano gonne, abbastanza corte, stile mondo di patty, quindi se Zayn avesse potuto mettermi la mano sotto la gonna la scena sarebbe venuta meglio, ma va bene così.
Come sono perversa.
"Ciao ragazzi." Ecco Louis nelle mani di quella sanguisuga.
Quello è il mio migliore amico, cogliona.
"Ah ciao Lou, non ti avevo visto." Aggiunsi un finto sorriso, e mi fiondai fra le sue braccia. Ottima mossa Marty, mitica.
Zayn stava per ridere, gli diedi una botta sulla gamba, abbastanza vicino al cosino (?)
"Ciao piccola." Mi sussurrò quando era abbastanza vicino al mio orecchio.
Mi sentivo una dea, come se Conor Maynard mi aveva chiesto di sposarmi.
Non si fece sentire da... quella, mi sentii una regina, cazzo.
"Lei è Brandy, usciamo insieme, siamo... amici." Ritornai sulla terra finalmente, e per poco non strangolai Brandy.
Cioè aspetta si chiamava Brandy? Aveva il nome di un cane. Non so come non scoppiai a ridere.
"Ciao, Zayn.-Gli tese la mano Zayn. Trattenni un'ultima volta il mio istinto omicida-Lei è Marty, è un po' nervosa perchè ha il compito di chimica."
Coglione chimica la avevo con Louis, gli diedi un'altra botta vicino al cosino, molto piu vicino.
"Abbiamo il compito di chimica? Davvero? Oddio non so una niente!"
"Calmo Lou, voleva dire matematica, no Zayn." Zayn annui. Louis caccio fuori un respiro.
"Lou, devo andare a prendere dei libri, mi accompagni?" Disse Brandy, o come si chiama, con una voce.
Lou. SOLO GLI AMICI LO CHIAMAVANO LOU. Lei non era un'amica, era a malapena una conoscente.
Oddio. Ricordai Louis in tutta la sua perfezione.
Ciuffo all'insù, occhi chiari, fisico perfetto, pantaloni col risvolto. Oddio era il mio migliore amico.
Ricordai anche quella mattina a casa sua.
"Parlerò lo stesso. E' vero, mi sono messa con Zayn di nuovo, ma io ti voglio sempre bene Lou."
"Is. Louis. Solo i miei amici mi chiamano Lou." Interruppe di nuovo.
Solo i suoi amici, bene, io ero la sua migliore amica, quindi.
Appena rimanemmo soli, Zayn riscoppio a ridere, come se volesse farlo da tanto, troppo tempo. Ed era cosi.
"Vado a lezione, e stavolta non mi metto accanto a te." Mi diressi verso l'aula di matematica, la avevo con Zayn e Liam. Bene. Liam.
Fece una faccia offesa per mezzo secondo, poi mi seguì, e rimase sconvolto dopo quello che feci in classe. Io non scherzavo Malik.
Appena entrata, Julia si stava per sedere accanto a Liam, riuscii a dividerli.
"Devo parlarti, digli che deve levarsi di torno." Dissi a Liam con tono deciso.
Zayn l'aveva coluta, e Marty non perdona.
Liam farfugliò qualche parola in quella lingua aramaica antica che chiama spagnolo, e poi mi fece cenno di sedersi. Notai Julia che si mise accanto a Zayn. Bingo.
Risi appena vidi Zayn accanto a quella spagnoletta, ed entrò la professoessa.
Era chiaro che i miei piani non erano quelli di seguire la lezione. Parlai.
"Che vuoi?" Mi precedette lui.
Sembrava un po' scontroso, anche perchè non credo che voglia stare con me, quando ha una bellissima ragazza da slinguazzarsi per tutto il tempo.
Mi schiarii la voce, sbuffai e parlai.
"Devo parlarti di Zayn." Non capì, visto che fece una faccia alcuanto strana.
"Che succede a Zayn?" Disse preoccupato.
Mi affrettai a chiarire la situazione, spiegando che non era successo nulla di grave. Diedi un occhiata a Zayn, che ricambio con sguardo omicida.
Me l'avrebbe fatta pagare, me lo sento.
"Allora perchè sei venuta a scassare i coglioni a me?"
"Senti, lui crede che tu non sei solamente innamorato, ma che con la spagnola vuoi fare una botta e via. Lui dice così perchè è accecato dalla gelosia. Come ai primi tempi quando tu..."
Esplose a ridere, e tutta la classe lo notò. Avevamo mille occhi puntati addosso, compresi quelli della spagnola, Zayn e la professoressa.
Dopo qualche sguardo minaccioso, lui finì di ridere, e sussurrò qualcosa.
"Geloso? Dì a Zayn che lei sta diventando importante, è perfetta e... mi piace davvero, ecco. Quindi..."
"Io non lo metto in dubbio, però devi parlarci tu."
La campanella suonò, vidi Liam un po' titubante sulla mia richiesta.
"Non lo so." Furono le ultime parole che mi disse, prima di scomparire in compagnia della spagnola.
Cercai di correre verso l'uscita, in modo da non incrociarlo, ma mi trattentti, attirandomi a se.
Non solo mi aspettava un cazziatone con i fiocchi, ma me l'avrebbe anche fatta pagare. Bene.



HOLA CHICOS, QUE TAL?
Eheh oggi me la sento molto spagnola (?)
Finalmente ho aggiornato per chi volesse leggere qualche riga.
Grazie alle persone che hanno recensito la scorsa volta dhfhdhfhd vi amo amo amo.
Se vi fa piacere, lasciatela anche i  questo capitolo *prega in ginocchio* lol
Mi fa piacere che appreziate la storia, ma se c'è qualcosa che non va,
ditemelo tranquillamente, accetterò anche le critiche uu
Pooooi passiamo al capitolo: non è gran che, è di passaggio e non me gusta mucho,
quindi scusate per la mancanza di ispirazione çç so che potevo fare di meglio.
Per giustificarmi posso dire che ci ho messo tre giorni! AHAHAHA
Questo sputo di cammello è ciò che è uscito lol
Beeeene. Ci vediamo al prossimo capitolo, alla prossima tiro le somme eh :)
Marty <3


P.S. Sto scrivendo un'altra ff sui ragazzi.
Non voglio anticipare nulla, tranne che è in particolare su Niall e Harry.
Se volete passate, grazie a chi lo farà c:

 

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Capitolo 19
*** Are you jealous? ***


 "Oh ma che vuoi? Mi stai facendo male" Dissi scocciata, mollando la presa al braccio di Zayn.
Non era felice dell'idea che avessi parlato con Liam, e ci credo.
Sapevo che si sarebbe vendicato in qualche modo ma... speriamo non in quel modo.
"Che ti ha detto?" Disse serio, io rimasi in silenzio.
Era nervoso, si stava mordendo il labbro e schioccando le dita.
Io alzai gli occhi al cielo in segno che mi stavo davvero scocciando, e che dovevo andare in classe.
"Ma niente Zayn... Solo cazzate..." Gli dissi facendo la vaga.
Zayn era geloso di Liam come lo è stato Liam di Zayn ai primi tempi, e io continuavo a pensare che Julia fosse comunque una brava ragazza.
E poi non ne capivo davvero il motivo, insomma, rimarrete sempre migliori amici, non è che Liam diventa omosessuale tutto ad un tratto.
E infine Zayn la smettesse di guardarmi con quegli occhi provocatori perche la voglia di saltargli addosso si sta facendo sentire.
"Ora tu me lo dici" Disse ancora più arrabbiato. Calma.
"Ha detto che dovete parlare e che per lui Julia è davvero importante Zayn, io capisco che tu e Liam siate come fratelli, però Zayn, cerca di prendere seriamente questa cosa, assecondalo. Gli farà piacere."
Lui sembrò abbastanza scioccato dal mio discorso, non se l’aspettava.
Non avrebbe mai pensato che Liam, proprio Liam, il ragazzo con il quale aveva fatto tutto dall’asilo, si sarebbe poi innamorato davvero.
E che soprattutto questa ragazza non sarebbe stata approvata dal suo migliore amico.
Zayn si sentì tradito in un certo senso, non se l’aspettava davvero.
Provai a mettergli una mano sulla spalla, si scansò. Era quasi offeso.
Zayn io…” Si scansò ancora, io ritrassi subito la mano.
Parla con Louis e spiegagli la situazione, la vostra.” Furono le uniche parole che mi disse.
Se ne andò di scatto, mi lasciò in quella classe desolata.
Mi sentivo in colpa. Insomma, Zayn ci credeva nell’amicizia, più di quanto credeva nell’amore e io, beh io avevo rovinato tutto facendogli aprire gli occhi.
Non doveva andare così, anche perché non se lo meritava.
Mi avvicinai al mio armadietto, lo vidi li. Si stava baciando con la sua Brandy, si divertivano, ridevano, lei era contenta, e io lì impalata a guardare la scena.
Ecco come si sente Zayn. Ecco perché quella reazione, ecco perché quella scenata di gelosia nei confronti del suo migliore amico.
Louis la faceva ridere, come faceva con me.
Li osservai, mi sentii gli occhi pizzicare ma no, le lacrime non dovevano scendere.
Louis ha la sua vita ormai, tu ne farai parte ma sempre in una maniera secondaria.
Si può essere gelosi di un amico? Si.
Si perché sai che quando quel tuo amico incontrerà la ragazza giusta per lui, allora tu rimarrai fregata.
Si perché sai che quando lui sarà felice senza di te rimpiangerai tutte quelle volte che avete discusso anche per la minima cosa, e ti dispiace perché ora lui è felice e la persona che lo rende tale non sei tu.
Non dovevo piangere.
Dovevo solo mantenere la calma.
Mi allontanai da loro, Louis nemmeno mi notò.
Arrivai al mio armadietto, posai il libro e presi quello dell’ora seguente. Scienze.
Provai a pensare a dove poteva essere in quel momenti Zayn.
Probabilmente ora stavano parlando e si stavano dicendo che si volevano bene, e si stavano abbracciando.
Lo speravo tanto.
Arrivai in classe, Louis era già lì ad aspettarmi, e appena mi vide mi sorrise.
Ciao mi amour” Mi disse schioccandomi un bacio sulla guancia.
Sorrisi e ricambiai il saluto, un po’ forzata.
Louis prese il telefono e cominciò a messaggiare. Diventai gelosa all’istante.
Passò mezz’ora davanti a quell’odioso telefonino che vibrava ad ogni suo messaggio.
Mi stava dando altamente sui nervi, ma dovevo restare calme.
Insomma da quanto vi conoscete tu e Brandy?” Dissi con il sorriso più finto delle tette di Nicky Minaj stampato sul volto.
Dovevamo parlare, mi aveva lasciato nel mondo nelle scienze per mezz’ora, quindi provai a buttare giù un argomento.
Da.. emh… Aspetta” Arrivò l’ennesimo messaggio, lui sorrise l’ennesima volta, io sbuffai l’ennesima volta, e lui non se ne accorse per l’ennesima volta.
Due settimane, o una…” Disse distratto, sorrise ancora fissando il display del cellulare.
Stiamo calmi.
Ah, e come vi siete conosciuti?” Non sentì, gli bussai sulla spalla e lui mi scansò, posizionandosi meglio sulla sedia e scrivendo un altro fottutissimo messaggio.
Di colpo mi alzai, gli occhi di tutti puntati addosso, aprii la porta e la sbattei con forza.
Non mi interessava del professore. Ne della lezione. Io dovevo sfogarmi e sbollentare la rabbia, non potevo trattenermi ancora per molto dal fare un omicidio al cane del mio migliore amico, che lui chiama ragazza.
Camminavo velocemente, arrivai al mio armadietto e mi ci poggiai con forza.
Brandy la odio, Louis mi ha rimpiazzato, non gli interessa nulla di me e lo odio con tutta me stessa, ecco cosa pensavo.
La porta della mia classe si aprì. Louis.
Che succede babe?” Si mise il cellulare in tasca e si avvicinò a me. Io mi innervosii.
Ah ora mi chiami babe? Certo, ti sono finiti i soldi al cellulare, quindi ora parli con me” Mi ritrassi quando lui tentò di prendermi la mano.
Che c’è? Dai spiegami.” Disse dolce, io rimasi impassibile.
Io Brandy la odio, non la sopporto capisci? Non è la ragazza per te Louis, cioè…” Louis scoppiò a ridere, io mi bloccai del tutto.
Era odioso.
Lo spinsi e me ne andai, lui mi bloccò smettendo di ridere. Rabbrividii.
Sei gelosa?” Mi disse lui.
No, solo che… Insomma hai visto Brandy no? Cioè lei è troppo… Non va bene per te. E poi mi stai trascurando, ecco perché ieri non rispondevi ai messaggi, avevi da fare” Mi poggiai con la schiena al muro e sbuffai.
Lui mi prese la mano, stavolta non la ritrassi, era una bella sensazione.
Ah quindi ti trascuro, maddai lo sai cosa provo per te…” Mi bruciarono gli occhi, deglutii ma non piansi.
Quello che provo per Brandy non compromette ciò che provo per te. Sia chiaro questo. E poi, scusa eh ma ora perché sei gelosa non posso avere una ragazza? La persona che amo non ricambia quindi cerco altrove” Disse lui, stavolta lasciando la mano.
Io mi sentii vuota. Non sapevo che dire, non sapevo che fare, niente.
Lui mi guardava, io fissavo il vuoto, gli occhi lucidi.
Non sono gelosa!” Urlai quasi, la mia voce rimbombò nel corridoio.
Allora non capisco questo comportamento.”
“Questo è il tuo. Ora che c’è Brandy tu non mi consideri proprio, è deprimente la cosa. Sono sempre la tua migliore amica, no?”  Lo vidi mortificato.
I suoi occhi si spensero di quel bell’azzurro acceso e abbasso la testa come una cane bastonato. Io dovevo sapere.
Si Marty si! Ma non posso abbandonare Brandy perché la mia migliore amica è gelosa.”
Stavolta non riuscii a controllarmi, e le lacrime scesero, veloci come un razzo e silenziose come il vento.
Coprii la testa fra le mani, e non singhiozzai. Ero solo offesa. Offesa e nervosa.
Vieni qui” Mi strinsi a lui, coprii la testa fra le sue spalle, ero debole.
Mi sentii rimpiazzata, ma fra le braccia di Louis ora stavo bene. Mi sentivo protetta.
Ohi, lo sai che tu rimarrai sempre al primo posto…” Annuii debolmente.
A volte ho bisogno che qualcuno me lo ricordi” Disse debole, senza muovermi da quella posizione.
Brandy è importante, ma io so che tu lo sei ancora di più. Non c’è bisogno di litigare per questa cosa.” Mi disse debole. Mi strinsi ancora di più a lui.
Io lo adoravo, era tanto per me e finalmente anche io per lui.
 
Zayn.
Non ero andato a lezione, il pensiero di vedere quel deficiente con la sua spagnoletta mi dava il voltastomaco.
Non mi interessava di niente. Ne di dove era Marty, ne se Liam mi stava cercando (certo come no) ne al professore era preso infarto.
Niente, ero lì, sul muretto del cortile, in compagnia della mia fidata sigaretta, silenzioso e pensieroso.
Vidi un ragazzo uscire dalla porta che collegava la scuola al cortile. Lo riconobbi, si avvicinò a me.
Aspirai un’ultima volta per poi frantumare la mia sigaretta e buttarla a terra, passandoci sopra.
Mi alzai, non volevo parlare con  lui.
Iniziai ad andare nella direcione opposta alla sua, lui mi segui e mi bloccò.
Ehi” Mi disse standomi a qualche metro di distanza. Paura eh?
Non risposi.
Ti stiamo cercando tutti.” Sorrise debolmente. Era piacevole.
Eccomi
Finalmente, qualcosa non va?” Non si avvicinò, aveva già capito, io mi voltai guardandolo negli occhi.
Devi, non so… Dirmi qualcosa?” Provò ad avvicinarsi, indietreggiai io e lui si fermò.
No.” Dissi freddo.
Il ragazzo rimase deluso, io rimasi impassibile, ma devo ammettere che ci rimasi male.
Hai visto Julia, che carina che è…” Disse, stavolta io mi voltai prima che lui iniziasse a parlare.
Ringhiai silenziosamente, decisi di trattenere la rabbia con qualche difficoltà. Strinsi i pugni.
Insomma è.. simpatica e dolce e anche molto socievole… Prima non vi siete conosciuti bene.” Disse sorridendo.
Forse perche non voglio conoscerla” Mi feci scappare le parole di bocca.
Ah” Fu la sua unica parola.
Hai imparato lo spagnolo vedo
Si, Julia mi aiuta e…” Tacque quando notò che alzai gli occhi al cielo.
Bene, meno male che c’è Julia che ti aiuta con la scuola, non hai più bisogno di me quindi? Tanto ora c’è Julia che aiuta. Julia Julia e Julia. Meno male.” Dissi sarcastico.
Più che altro offeso.
Non ho detto questo
E’ quello che pensi
Lo pensi tu, senti, lo so che… insomma non ti piace lei perché è abbastanza seria la cosa, però ecco come mi sentivo io quando stavi con Marty. Poi l’ho accettata la cosa, ma non credere che mi vada tanto bene”
L’odio. Provavo solo odio io ora.
Me la stava facendo pesare e stava pure funzionando.
Sapeva come raggirarmi, ma non avrei ceduto. Io lo odiavo.
"Senti, se hai voglia di fare sesso, dimmelo, ti passo le ragazze. Però se devi usare quella e poi autoconvincerti che sarà seria non farlo, ti illudi da solo."
Dissi serio.
Stavolta Liam tacque, sbarrando gli occhi. Forse avevo esageratto, forse si sentiva offeso.
Io non volevo litigare con lui, volevo solo che rimanesse il mio migliore amico, senza altre distrazioni.
"Lei mi piace e stiamo insieme che questo ti piaccia o no."
"Grazie della considerazione." Mi girai e alzai i tacchi. Liam non se l'aspettava.
Mi sentivo vuoto, avevo perso una persona a me cara seltanto per una spagnoletta qualsiasi.
Forse era davvero importante per lui, forse provava davver qualcosa, e probabilmente io mi stavo illudendo che fosse tutta una menzogna, quando non è così.
Io rivoglio il mio vecchio Liam, questo è cambiato troppo.
Ripensai a tutto ciò che aveva dovuto subire Liam durante la sua infanzia.
Pensai anche alla morte del fratello qualche mese prima, è stato un duro colpo per lui.
Cercai di non farmi condizionare da quei ricordi, troppo tardi. Accesi una sigaretta e mi appoggiai al muretto.
Liam si mise accanto a me.
"Io non ho nulla contro di lei, ma perchè lei? Cioè, sono giorni che non usciamo" Il vento mi scosse il ciuffo, che risistemai in pochi attimi.
"Perche hai scelto Marty?" Mi chiese lui.
"Io la amo." Dissi in tutta sincerita, buttando la cenere a terra.
"Anche io amo Julia." Disse ancora più sincero di me, guardando un punto incerto della scuola.
Capii, o perlomeno recepii cosa ora si provava ad essere dimenticati da un amico.
Non volevo sentirmi così e mi sentii in colpa ad averlo fatto.
"Perchè?" Mi spazientii.
"Zayn ti prego basta, è così e così sarà finche Dio vuole." Disse stavolta si alzò e stava per andarsene.
Mi alzai anche io, buttai la sigaretta non del tutto finita lo tirai a me per un braccio e mi attacccai a lui.
Questo mio abbraccio lo fece rimanere scioccato.
Assecondò anche lui, era la pesona più importante della mia vita.
Fu un abbraccio sincero, la paura di perderlo era troppa.




Me gusta la banana me gusta tu!
Holaaaaa mon amour.
Okay, è un misto di francese e spagnolo, ma scusate, ho quattro ad entrambi lol
SCUSATE PER IL RITARDO E PER QUESTA MIERD DE CAPITOLO c:
Lo so, non ho ispirazione e volevo aggiornare perchè sennò non avrei trovato PIù tempo.
L'idea è un po' banale, ma vi prometto che nei prossimi capitoli sarà meglio *lollino*
Allora, volevo avvisarvi che ormai mancano davvero pochi capitoli.
Circa due o tre ashfjskfk
Puoi, volevo fare gli auguri a quel truzzone di Styles ahfjsfknd
Auguri my love <3
Infine volevo dirvi che cercherò di aggiornare presto.
Si accettano recensioni lol
Scusate per gli errori ma non ho riletto çç e grazie a tutti coloro che recensiscono fhjskf
Okay, al prossimo capitolo <3
Marty.

 

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Capitolo 20
*** Pass. ***


Ero nervosa. Nervosa era poco. Mi stavo letteralmente cagando addosso.
Non ero stata promossa, lo sapevo, perchè dovevo anche andare a controllare? Per fare una figuraccia davanti all'intero corpo studentesco?
Avevo fatto quei quindici fottuti giorni d'assenza, alle ultime verifiche ero andata malissimo, nemmeno un miracolo poteva salvarmi.
Ma a me non interessava più di tanto, solo che il traguardo della libertà ora era sempre più lontano.
Volevo soltanto finire quella dannata scuola e andarmene. Per sempre.
"Stai tranquilla, è ovvio che sei passata" Zayn me lo ripeteva da circa un'ora.
Posso stare calma? No. Sono stata bocciata e ora devo pure stare calma. Pft.
Poggio le sue labbra sulle mie, io assecondai per un nanosecondo il bacio, ma fui la prima a staccarmi.
Camminavamo nei pressi della scuola, eravamo quasi arrivati, gli altri ci stavano aspettando.
Stringevo la mano di Zayn, non potevo nemmeno fumare perchè quel coglione del mio ragazzo me lo aveva proibito.
"Ciao Abby" Mi fiondai da lei appena la vidi, lei fece uguale.
Vidi Liam, senza la sua ragazza, Louis, Brandy, Abby ed Harry che la stringeva a se. Mi salutarono tutti quanti.
Mi abbracciò. Provai ancora una volta a tranquillizzarmi, ma niente. I quadri erano a pochi passi da me.
"Marty! Sei più tranquilla ora?" Mi disse lei riferendosi alla chiacchierata della notte scorsa.
L'avevo chiamata in preda al panico, lei mi aiutò a tranquillizzarmi, ma per tutta la notte non chiusi occhio.
"Evidentemente no, stamattina per poco non mi uccideva" Zayn sbuffò.
Io risi, ricordando l'incidente di stamattina. Per poco stamattina Zayn non si giocò il piede, a causa mia, ovviamente.
Questi piccoli momenti di sorrisi mi fecero stare meglio, Louis mi abbracciò anche lui, notai Brandy stranita. Me ne fregai altamente. Era il mio migliore amico, non rompere eh.
Niall arrivò poco dopo, con una ragazza alla mano! La guardai, era davvero davvero bella.
Era magra, con capelli scuri, occhi azzurri ed era perfetta per Niall. Stavano mangiando una pizza. Alle nove del mattino. Insieme.
Entrammo a scuola, una marea di studenti esaltati erano davanti a noi, stavano guardando.
Louis si offrì di andare a guardare per tutti.
Strinsi ancora più forte la mano di Zayn che mi strinse a lui. Ero nervosa. Dovevo assolutamente fumare.
"Facciamo così. Devi tranquillizzarti però. Se sei passata ti aiuto con gli esami, a costo di farteli tutti io." Scherzò Zayn.
Rimasi impassibile. Dove cazzo sei Tomlinson?
Louis apparve dalla folla radioso, ci disse di allontanarci per la troppa confusione. Sbuffai.
Ormai la mano di Zayn la stavo stritolando, merda.
"Allora" Fece una pausa d'effetto "Siamo passati tutti, solo che..." Ero pronta a piangere, ormai sapevo che cosa mi aspettava. "Zayn, tu e Liam farete gli esami dopo di noi"
Esultai di gioia, tutti esultammo.
Eravamo passati, tutti quanti, anche IO.
Saltai addosso a Zayn, lo baciai intestamente, poi mi strinsi a Louis, a Abby, a Niall, a Liam e stranamente anche a Brandy.
In quel momento non pensavo ad altro che a me, non mi interessava di nessuno altro.
"Sei passata! Te l'avevo detto!" Notai Liam fare l'occhiolino a Zayn, non ci feci caso.
"Oddio si! Dio esiste!" Ormai non mi controllavo più.
Per una volta nella vita ero davvero felice.

Eravamo io e Abby, finalmente sole dopo tutto il fracasso provocato prima.
Passeggiavamo e ci tenevamo vicine, era tanto tempo che non uscivo con lei, eppure ultimamente la vedevo più sicura, più... diversa.
"Emh.. insomma come va con Harry?" Chiesi, sorseggiando il mio milk shake.
"Tutto been, dice che nei prossimi giorni andremo al mare. Io odio il mare, ma va bene" Finì ridendo.
Ricordai quando la torturavo per accompagnarmi al mare, lei, lo ha sempre odiato.
"Ah giusto! Beh... Basta che stai con Harry..." Dissi maliziosa.
Lei rise di gusto, notai i capelli più lunghi di quando era iniziato l'anno.
"E con Zayn?" Mi chiese.
"Beh, tutto bene, lui è... Insomma, lo amo. Tanto." Lei mi sorrise, io ricambiai.
Buttai il bicchiere di plastica nell'apposito contenitore e mi avviai verso casa.
"Marty, ho saputo di Louis... E' stata una cosa dolce da parte sua, ammettilo."
Diventai rossa, sentii le guance bruciare.
"Sì ma, per quanto possa volere bene a Louis, ci sarà sempre prima Zayn." Dissi sincera.
"Hai ragione, stessa cosa io con Harry. Sarà sempre al primo posto." Ammise lei, convinta.
Arrivammo davanti quella che era la mia casa.
Stavo per salire, quando Abby mi diede uno strattone.
"Marty aspetta! Emh.. Facciamo due passi, poi devo chiamare Harry." Diventò nervosa.
Non capii il perchè di quella frase, insomma, stavamo già facendo due passi da più di un'ora.
Lei cacciò fuori il cellulare e fece il numero di Harry.
La sentii parlare.
"Ehi" Diventò rossa, e ricordò me quando parlo con Zayn.
Era così dolce come persona che se Harry un giorno gli avesse fatto qualcosa di male l'avrei ucciso.
Attaccò il telefono e mi chiese se poteva salire con me.
IO dissi di sì, anche perche faceva caldo e dovevo star da sola.
Salimmo le scale e ci ritrovammo davanti casa mia.
Cacciai fuori le chiavi dalla mia borsa della Pinko e aprii la porta.


Ciaaaao pipol!
Dopo secoli e secoli che non aggiorno, eccomi finalmente.
So di essere un mostro ma vi giuro non avevo ispirazione çç
Tanto il prossimo capitolo sarà l'epilogo.
Voglio scusarmi se il capito è una merda, ma tanto il prossimo sarà emozionante
mentre questo è solo di passaggio e.e
Allora, grazie per le recensioni della scorsa volta sjfhjd
Vi amo, siete tanti (so che sono solo cinque ma per me è molto) djgkd
Vi amo pipol.
Bene, la smetto lol.
Al prossimo capitolo.
Marty xx
(follow me on twitter @_ehyliam)

 

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Capitolo 21
*** Epilogue - Moments. ***


Accesi la luce nonappena entrai in casa seguita da Abby che sembrava sull'orlo di esplodere. L'interruttore scatta e solo lì mi ricordo che giorno era oggi.
"Sorpresa!" Urlano delle voci imbestialite che si fiondano verso di me.
Riconobbi Louis, Liam, Zayn, Niall, Harry, Brandy, la ragazza di Niall e Julia, sorrisi spontaneamente quando tutti mi abbracciano, Abby invece rimase accanto alla porta.
"Tu sapevi tutto!?" Gli dissi girandomi, lei sorrise debolmente quando andò da Harry e allora sentii Zayn avvicinarsi e sussurrarmi "Auguri amore mio" Rabbrividii e toccai le sue labbra a quelle parole.
Il mio compleanno, come ogni anno lo dimentico sempre, e come ogni anno lo passo da sola.
Ma questa volta è diverso, perchè ho dei veri amici.
"Sei tosta, volevi per forza tornare a casa!" Mi disse Louis abbracciandomi forte.
"Scusa se stavo per farmela addosso" La risata di tutti riempì il salotto e fu proprio lì che notai che i ragazzi si erano dati da fare per addobbare la casa.
C'erano festoni ovunque, immaginai che erano stati messi in fretta e furia, il tavolo era pieno di roba da mangiare e tutti si erano messi comosi in casa mia.
Mi sedetti sul divano facendomi posto fra Zayn e Liam.
"Si dimentica sempre sel suo compleanno quasta idiota" Disse Abby attirando la mia risata.
"Ma non è vero!" Aggiunsi fra le risate "Semplicemente odio festeggiarlo".
Zayn mi mise una mano intorso al bacino attirandomi a se, sentii un brivido attraversarmi la schiena.
Louis mi stava guardando, lo vidi perchè era su una sedia e sulle gambe aveva Brandy che continuava a ridere.
Arrossii.
"Devo darti una cosa dopo" Mi sussurrò ancora Zayn.
Amavo quando mi sussurrava le cose, arrossivo sempre debolmente e e i brividi e le farfalle allo stomaco si facevano sentire.
Annuii, Liam e Julia a baciarsi, Louis e Brandy anche, Niall e la ragazza sconosciuta idem... insomma, stava diventando una festa di coppia.
Mi alzai e trascinai Zayn con me tirandolo per mano.
Mi seguì in cucina e mi voltai di scatto quando sentii la serratura scattare più di una volta. Zayn aveva chiuso a chiave.
Mi poggiai al bancone e lui con un gesto abbastanza facile mi prese per i fianche e mi fece mettere seduta su di esso.
Le mie gambe erano nude visto che portavo la gonna per il troppo caldo, ma i miei piedi erano ben coperti dalle Converse scure.
Lui le osservò attentamente, facendomi sorridere quando le accarezzava sfiornadole debolmente, e facendomi provare ancora una volta i brividi di prima.
Poi mi guardò, e mi disse in tutta sincerità "Sei bellissima" Mi piegai in avanti allora e misi le mani sul suo viso, per poi baciarlo appassionatamente.
Niente poteva rovinare quel momento bellissimo, perchè tutto ormai era in  perfetta armonia.
Sentii la sua lingua cercare furiosa la mia per poi incontrarla e ricercarla nuovamente, il suo sapore di menta e tabacco mischiati insieme mi facevano provare piacere ogni volta, e le sue mani mi accarezzarono tutta.
Si staccò dopo aver assaporato bene quel momento, quando io gli dissi semplicemente "Promettimi che non mi lascerai" Rimanendo con la fronte attaccata alla sua.
Fu strana la sua reazione perchè si allontanò da me e mi tese la mano per aiutarmi a scendere.
Lì, mi disse chiaramente "Ecco la mia promessa, Marty" iniziando a frugare nervosamente nelle tasche.
Lo vidi impacciato e sorrisi leggermente vedendo i suoi goffi movimenti, quando dalla tasca dei jeans una scatoletta.
Diventai subito seria, quando mi disse di girarmi, allora obbedii, e sentii un qualcosa di puramente freddo accarezzarmi il collo.
Il ciondolo si abbandono sul mio petto non appena Zayn chiuse la piccola apertura.
Trattenni il respiro per qualche attimo rimanendo di spalle a lui. Trattenevo a forza le lacrime, perchè il ciondolo era una scritta.
E quella scritta recitava "Zayn" Quando la lessi.
Rimasi lì a fissare il vuoto per qualche secondo mentre ancora non avevo realizzato che Zayn, le persona che amavo di più al mondo, aveva speso soldi per me, facendomi un regalo più che costoso, e facendomi quasi piangere.
"Sei viva?" Mi annunciò appena ripresi le conoscienze.
Mi girai lentamente, mentre lui aspettava una mia reazione io osservavo ancora quel ciondolo bellissimo, palpandolo con i polpastrelli.
"Ti piace?" Mi chiese divertito.
"Zayn... è la cosa più bella che qualcuno abbia mai fatto per me. Grazie Zayn. Grazie perchè ci sei sempre, grazie perchè non mi abbandoni mai e perchè ti piace proteggermi e darmi forza. Non so cosa ho fatto per meritarmi una persona bella e speciale come te... So solo che ora sei qui e la mia vita è cambiata del tutto da quando ti ho conosciuto. Grazie." Dopo queste parole mi buttai fra le sue braccia, che mi accolsero ovviamente in modo caloroso, solo lì mi accorsi che le lacrime avevano bagnato le mie guancie, allora nascosi il viso nel suo petto.
Stavo bene fra le sue braccia, benissimo a dir la verità.
Tutto era perfetto quando stavo con lui.
Mi strinse forte, assecondammo insieme per poi baciarci appassionatamente.
"Marty ti amo, non voglio perderti di nuovo" Mi disse.
"Non accadrà, te lo prometto" A queste parole mi diede un ultimo bacio a stampo, quando i miei pied non toccarono più terra.
Allora capii che mi aveva preso in braccio, quando le mie braccia si legarono al suo collo.
Zayn fece scattare indietro la chiave così da aprire la serratura e tornare alla festa.
Mi fece scendere quando Louis si avvicinò a me e guardando Zayn mi prese la mano e mi trascinò in camera mia.
Lo guardai bene, sembrava nervoso a dirla tutta.
Notai la sua pelle pallisa, sudata, i suoi capelli semore rigorosamente ordinati, lke sue labbra rosee più scure delle mie sembravano tremare.
Anche lui chiuse la porta a chiave.
"N-non ho un regalo di compleanno perchè sono un coglione e..." Si schiarì la voce tremolante.
"Merda" Sussurrò lievemente.
Ridacchiai nervosamente per poi incitarlo a parlare prendendogli le mani.
"Io, devo dirtelo. Siamo stati io e i ragazzi a minacciare il preside della tua promozione." Sputò tutto d'un fiato.
La mia faccia cambiò espressione in un secondo, non ero arrabbiata, più che altro scioccata direi.
"Ti prego non prendertela con me" Mi abbracciò forte.
Assecondai l'abbraccio anche stavolta, tutta la scena si stava ripetendo.
Erano gli stessi momenti con la persona diversa. E mi piaceva.
"Non me la sto prendendo con te, ne tanto meno con i ragazzi, solo... GRAZIE. Senza di voi non ce l'avrei mai fatta, lo sai. Non sono arrabbiata, soltanto stupita."
"Grazie a Dio" Supplicò lui guardandomi.
Uscimmo, e allora arrivò la torta.
"Odio le torte di compleanno" Annunciai per poi sedermi al centro di tutti.
Tutte le persone più importanti della mia vita erano lì, accanto a me.
Zayn alla mia destra, Abby a sinistra, Louis di fronte a me che mi fece l'cchiolino, il resto del gruppo intorno a me.
E lì capii, mentre intonavano un 'tanti auguri' stonato ma con affetto, capii tutto ciò che in cinque anni non avevo capito.
Capii che non avevo bisgno di Dave, mio fratello per essere felice, nè tantomeno di andarmene da quel paese.
Non avevo bisogno di avere i miei genitori, perchè loro da lassù mi proteggevano.
C'erano solo queste persone importanti, che da un giorno all'altro sono entrate nella mia vita e me l'hanno sconvolta, e che con un po' di forza di volontà sono riusciti a strapparmi lacrime, sorrisi, piacere e dolore, tutto questo per il mio bene.
Ed ora, mentre spengevo le candeline del mio diciotesimo compleanno, potevo finalmente dire di essere una persona felice.

Fine.

Ciaoooooooo c:
Scusate l'mmenso ritardo ma non ho avito tempo cwc
FINLAMENTE L'EPILOGO HFDJSK
Grazie a tutti conoro che mi hanno seguita fino a qui :'')
Vi adoro tantissimo, non sapete come siete importanti per me ghdsj
Zayn e Marty sono felici e vi ringraziano tantissimo <3
Grazie a tutti quanti davvero, finalmente questa ff è finita.
Grazie ancora, vi adoro per la 65743esima volta HAHAHAHA
Scusate ancora il ritardo, spero ne sia valsa la pena çç
Bene, mi dileguo, se volete leggete le mie altre ff
English time
Don't cry, I'm here
Tonight, what a night
I chose to be happy
Marty xx
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