Il difficile mestiere di padre

di The Edge
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il mistero del temibile mostro del gabinetto ***
Capitolo 2: *** Principesse e principi dai calzari verdi. ***



Capitolo 1
*** Il mistero del temibile mostro del gabinetto ***


“Papà?”
Slash staccò gli occhi dal giornale e guardò il suo piccolo London “Dimmi”
“Posso chiederti una cosa?” pigolò il bambino
“Ma certo. Dimmi”
“All’asilo i miei amici hanno detto che nel gabinetto vive il temibile mostro. E’ vero?” domandò preoccupato.
Un piccolo sorriso incurvò le labbra del chitarrista “Ma no, non c’è nessun mostro. I tuoi amici bevono troppo succo all’albicocca.”
“Sei sicuro?”
“Certo. Andiamo a controllare?”
“Va.. va bene”
“Però, per evitare qualsiasi danno… Ci mettiamo su l’armatura, ci stai?”
Il bimbo aggrottò le sopracciglia e piegò la testa di lato, ma annuì.

Il riccio prese il pentolino e lo poggiò delicatamente sui capelli del figlio a mo’ di elmo. London scoppiò a ridere quando suo padre si calò sulla testa lo scolapasta “Papà sei buffissimo” dichiarò con una risata.
“Io sono un supereroe. Io sono Capitan Slash, l’uomo scolapasta” affermò compiaciuto l’uomo.

I nostri eroi si diressero verso il bagno. London tentennò e strinse forte la mano callosa del papà “Ho paura”
“Stai tranquillo. Non c’è nessun mostro nel nostro gabinetto.”
“Ho paura lo stesso”
“Adesso apro la porta e vedrai che non c’è nulla di cui aver timore. Ti fidi del papà?”
“Sì”
Slash aprì la porta e cacciò un urlo “IL MOSTRO DEL GABINETTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO. SCAPPA LONDON”
I due scapparono a gambe levate, lasciando per terra lo scolapasta e il pentolino.

Perla uscì dal bagno e si sollevò una fetta di cetriolo dalla palpebra e borbottò “In questa casa non ci si può fare una maschera in santa pace”




Angolo della pazza:
Oddio, che è 'sta roba? :'D
Le idee migliori vengono sempre sotto la doccia (?)
Okay, è altamente demenziale, lo so.
Ma non è affatto colpa mia se Slash ispira stronzate. Lui mi ispira e io scrivo. Facile la vita, no?
Uh, il prossimo capitolo (perché sì, ci sarà un secondo capitolo.) sarà incentrato su Duff. 
Spero di avervi strappato almeno un sorrisetto.
A presto gente! 
The Edge

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Capitolo 2
*** Principesse e principi dai calzari verdi. ***


Uno sbuffo.
Due sbuffi.
Un rutto.
Una risata.

Duff gongolò, orgoglioso di sé stesso. Si sistemò alla meglio l’asciugamano che usava come mantello e sorrise.
“Vorrebbe concedermi questo ballo, mia principessa?” domandò con galanteria mentre prendeva tra i palmi la minuscola manina di Grace.
La bimba annuì e si protese per farsi prendere in braccio, Mike la accontentò e con movimenti decisamente goffi, incominciò a girare in tondo per la stanza.
“Tralalà, tralalalì, tralalalòòò” canticchiò il bassista mentre ‘ballava’ con la figlia, la quale rideva felice come non mai.

“MICHAEL” urlò Susan dalla cucina.
“Amore sono impegnato” gridò di rimando il biondo
“Non me ne frega un accidente. Vieni qua”
“Ho detto che sono impegnato”
“Cosa stai facendo di così importante?”
“Sto ballando con la mia principessa”
“Cos..cosa?”
La donna uscì dalla cucina con il mestolo in mano, pronta ad usarlo come arma da dare in testa al marito, ma appena vide la scena che le si parava davanti, si addolcì.
Suo marito, un bassista di fama internazionale, ballava per il salotto in boxer e calzini, sulle spalle aveva l’asciugamano a mo’ di mantello reale e cantava, o meglio, urlava parole sconnesse.
Nel frattempo Grace rideva come una matta, si divertiva un mondo ad essere sballottolata da tutte le parti.

“Ho capito, ordiniamo una pizza” biascicò Susan con un sorriso divertito.


Angolo della pazza:
Che è 'sto schifo? D':
Detto tra noi, non mi piace e non so perché lo pubblico lo stesso. Sì, la coerenza non è molto di casa in questi giorni.
Vabbè, spero che comunque queste due piccole vicende di casa Hudson e McKagan vi siano piaciute.
Ringrazio smarties89, De_drums e Chara che hanno recensito la prima sclerata su Slash :'3
Bon, mi dileguo.
A presto bella gente!
The Edge


p.s. Ah, non credo che effettivamente Susan minacci il povero Duff con un mestolo da cucina, però mi piaceva la scena e quindi l'ho scritto *scappa*

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